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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno II - N. 15 Venerdì 4 Aprile 2014

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LAVORO, NELLE MARCHE PERSI 38.277 POSTI

SERVIZIO A PAGINA 3

BOOM DEL VINO MARCHIGIANO NEI MERCATI MONDIALI

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LA REGIONE

IL CONGRESSO

Ad Ancona Roberto Ghiselli confermato segretario generale della Cgil delle Marche

ANCONA Si è chiuso l’XI congresso regionale Cgil Marche che si è svolto ad Ancona presso la Mole Vanvitelliana. Roberto Ghiselli, segretario generale uscente, in carica dal 2012, è stato riconfermato a larga maggioranza dal direttivo regionale. “E’ stato un bel congresso – ha dichiarato Roberto Ghiselli – e la discussione è stata all’altezza dei gravi problemi che abbiamo di fronte. Pur nel nostro pluralismo che ci caratterizza, ne usciremo con un impegno unitario

nell’affrontare i temi del lavoro, dei redditi e delle politiche sociali”. Quindi, Ghiselli ha ringraziato il direttivo regionale che “mi ha confermato la fiducia, consapevole della responsabilità e dell’impegno che comporta dirigere questa organizzazione”. Numerosi gli interventi nel corso del lungo dibattito congressuale tra i vari delegati e rappresentanti delle categorie. Le conclusioni sono state della segretaria nazionale, Serena Sorrentino. “Cambiare il dl 34 del 2014, riaprire la

discussione sulla riforma Fornero sulle pensioni riconquistando la flessibilità in uscita – ha sottolineato Sorrentino – e un piano s t r a o r d i n a r i o dell’occupazione finanziato spendendo bene i fondi strutturali e con i proventi di

un’imposta patrimoniale sulle grandi ricchezze”. E se “è apprezzabile l’intervento sull’Irpef, sul fronte del lavoro sia il decreto legge sia gli annunci sugli effetti della spending review sul lavoro pubblico, segnano una strada già battuta e che ha prodotto

solo guasti”. A proposito delle questioni regionali, Sorrentino ha spiegato che “i piani del lavoro nel territorio sono necessari e, a questo, un grande contributo viene dalla contrattazione territoriale, sociale e nei luoghi di lavoro”.

Per la segretaria nazionale, “di fronte alla crescita della disgregazione sociale non possiamo non essere impegnati nella lotta per il lavoro dignitoso, avendo la capacità in questo di rinnovarci e di segnalare le urgenze alla politica”.

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LA REGIONE

OCCUPAZIONE

In cinque anni nelle Marche persi 38.277 posti di lavoro di cui 27.839 solo nel 2013 Confartigianato e Cna lanciano l’allarme

ANCONA Marche, il lavoro che se ne va. Tra il 2008 e il 2013 il tasso di disoccupazione, nella nostra regione è salito dal 5,1 al 12,4. Fanalino di coda delle regioni del Centro Nord, solo Calabria, Molise Puglia, Campania e Sicilia hanno fatto peggio. Secondo uno studio di Cna e Confartigianato Marche su dati Istat, oggi i disoccupati marchigiani sono 85.895 mentre cinque anni fa erano 52.595. Senza contare i 21.705 “scoraggiati”, che non cercano più un posto di lavoro perché hanno perso la speranza di trovarlo. A colpire è soprattutto il dato sui lavoratori in cerca di prima occupazione. Sono passati dai 7.949 di cinque

anni fa agli attuali 18.725, con un incremento di 10.776 unità. Tra i disoccupati, gli uomini sono 41.079 e le donne 44.816. Sono queste ultime ad aver pagato il prezzo della crisi, soprattutto nell’ultimo anno, quando le donne senza lavoro sono aumentate di 7.445 unità mentre gli uomini in cerca di un’occupazione sono diminuiti di 2.689 unità. Il tasso di disoccupazione femminile è così balzato dall’11,9 al 14,6 per cento mentre quello maschile è sceso dal 10,8 al 10,6 per cento. A perdere posti di lavoro, negli ultimi dodici mesi, sono state in particolare le imprese dei servizi e del commercio. Nei servizi gli

occupati sono diminuiti di 9.973 unità mentre il calo è stato di 8.186 addetti. Più contenuta la perdita di posti di lavoro in agricoltura (3.289), nell’industria (-3.608) e in edilizia (-2.783). In un anno gli occupati marchigiani sono 27.839 in meno di cui 21.144 dipendenti e 6.695 indipendenti. Negli ultimi cinque anni i posti di lavoro in meno sono stati 38.277. “ Artigiani e partite Iva resistono ma senza una ripresa, ad essere in pericolo” commentano Confartigianato e Cna Marche “ sarà il modello marchigiano di sviluppo, con le piccole e medie imprese diffuse su tutto il territorio regionale, i distretti produttivi, le reti e le filiere.” Dal 2008 le piccole imprese e le imprese artigiane delle Marche hanno perso il 25 per cento di produzione e fatturato. Tra il 2008 e il 2013 le imprese in attività nell’artigianato sono scese da 51.712 a 48.799, con una perdita di 2.022 aziende. A cedere sono stati soprattutto l’edilizia (-1.453 aziende) e il manifatturiero (-1.255) con cali più accentuati nella meccanica, mobile, calzature e abbigliamento, ossia i settori tradizionalmente forti dell’economia marchigiana. Se guardiamo all’intero sistema delle imprese, la perdita è stata di 4.393 aziende.

“Si tratta” sostengono Cna e Confartigianato “di una situazione di difficoltà straordinaria e per affrontarla servono misure straordinari: la piccola impresa, l’artigianato, il territorio con i suoi sistemi economici, vanno rafforzati, sostenuti e messi in condizione di

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migliorare e competere. In questi anni gli stanziamenti per la cassa integrazione in deroga con l’intervento dell’Ebam e della Regione Marche hanno permesso di contenere gli effetti della crisi sull’occupazione, che altrimenti sarebbero stati anche più pesanti. Ma oggi è

urgente attivare politiche del lavoro che abbiano al centro un efficiente sistema di orientamento scolastico, di formazione e di avviamento , valorizzando la qualificazione del capitale umano quale risorsa chiave per lo sviluppo dell’economia e del territorio”.


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LA REGIONE

LA RASSEGNA

Le Marche al Vinitaly di Verona con 99 aziende e 192 vini mentre cresce ancora l’export che sale a 51 milioni di euro ANCONA Degustazioni live non stop di 192 etichette, da assaggiare a ritmo di Jazz su una terrazza di 360 mq. Un “faccia a faccia” tra il Verdicchio dei Castelli di Jesi e quello dei “Castelli Canadesi” per svelare pericoli, segreti e bugie dei famigerati wine kit che “riproducono” in sole 4 settimane i grandi vini del mondo. L’elisir di lunga vita della regione con più centenari d’Europa, rivelato dall’indagine su vino e longevità del prof. Micozzi (Università Politecnica delle Marche). Queste le novità della Regione Marche, che si presenta alla 48ª edizione di Vinitaly (Verona, 6-9 aprile, Pad. 7, C 6/7/8/9) con 99 aziende e 20 denominazioni, forte di crescenti apprezzamenti sul fronte della qualità, in primis per il suo vino principe, il Verdicchio, che registra quest’anno un autentico boom sul fronte dell’export. “L’agricoltura e l’agroalimentare – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – sono asset di straordinaria importanza per le Marche. Il loro valore economico in costante aumento grazie soprattutto all’export, riveste un ruolo fondamentale per la crescita dell’occupazione e

del reddito della nostra Regione. Il vino è in questo senso un driver determinante per l’intero settore. La sua forte proiezione sui mercati internazionali è testimoniata dal successo e dai riconoscimenti che le etichette Made in Marche raccolgono in tutto il mondo. Ai produttori marchigiani va il merito di aver saputo innovare per accrescere la competitività delle proprie imprese, pur rispettando i valori profondi della nostra regione, che arricchiscono ancora di più le produzioni vitivinicole. La Regione è per questo sempre al fianco dei viticoltori marchigiani, che sostiene con decisione anche sul versante dell’internazionalizzazione”. Tutti i numeri del vigneto Marche – 17.453 ettari (di cui il 60% dedicati a doc-docg e il 19% al biologico), 14.190 aziende e oltre 1 milione di ettolitri prodotti (+13,2%) – saranno presentati domenica 6 aprile alle ore 12,10 dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) e il Consorzio Vini Piceni. A seguire il prof. Micozzi illustrerà nell’indagine “Le Marche un laboratorio del buon vivere” i segreti della più longeva regione d’Europa: una terra

di ultracentenari, che, grazie anche alla sua connotazione rurale, al vino e a una sana alimentazione, scalza il record della Sardegna con 507 super-anziani (dati Coldiretti Marche su base Istat), quintuplicati rispetto a 20 anni fa. Primo piano infine lunedì 7 aprile su vino, italian sounding e falsi con “In vino mendacium” (ore 11,00), la degustazione comparata tra vero e falso Verdicchio, completa di analisi del prodotto. Con l’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, bicchieri alla mano, il prof. di Industrie e tecnologie alimentari dell’Università Politecnica delle Marche, Giuseppe Natale Frega, e il direttore dell’IMT, Alberto Mazzoni, analizzeranno l’universo dei wine kit: sciroppi e ‘polverine’ che “promettono di ottenere in sole 4 settimane Verdicchio, Barolo, Amarone e i grandi vini del mondo al costo di 1 euro a bottiglia. Un fenomeno, quello dell’italian sounding e delle contraffazioni, che sottrae all’agroalimentare italiano 60 miliardi di euro l’anno, con almeno 20 milioni di bottiglie di pseudo vino realizzate attraverso le ‘polverine’ provenienti soprattutto da Usa, Canada e Gran Bretagna. All’evento partecipa anche Neri Marcorè. Ad arricchire il fitto programma di eventi, le degustazioni guidate delle 5 docg (Offida, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Conero Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva e Vernaccia di Serrapetrona), quelle con

Fede&Tinto sulle dop (7 e 8 aprile ore 16.00) e quelle dedicate alle delegazioni di buyer ed esperti da Australia, Cina e Hong Kong. Si rinnova anche quest’anno il sodalizio con la trasmissione Decanter di Radio 2 Rai, che trasmetterà ogni giorno in diretta dalla Regione Marche. Tra gli special guest 2014, oltre a Neri Marcorè, il campione olimpico Juri Chechi e il direttore della rete europea dei Festival Jazz, Giambattista Tofoni (6 aprile). La Regione Marche si trova al PAD. 7 – STAND C 6/7/8/9 Le Doc Marche: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre di Offida, Verdicchio dei

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Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica Le Docg Marche: Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva. Tutto questo - ed altro ancora - mentre “anche nel 2013 cresce l’export di vino marchigiano e consolida il boom fatto registrare negli ultimi anni, salendo a 51 milioni di euro in valore (+2 per cento)”. Ad affermarlo è la Coldiretti Marche in vista dell’apertura del Vinitaly di Verona. Merito soprattutto del lavoro portato avanti dalle aziende agricole, che hanno puntato sulla qualità e sul legame con il territorio. Un trend che negli ultimi sei anni ha conosciuto una vera e propria accelerazione, passando dai 40 milioni di euro del 2008 ai 51 attuali.

Ma le buone notizie non vengono solo dalle esportazioni. “Nonostante la crisi, il fenomeno della vendita diretta del vino continua a far registrare risultati positivi grazie allo sviluppo del rapporto con il consumatore che abbiamo portato avanti con la rete di Campagna Amica e alla sempre più stretta connessione con il settore del turismo” sottolinea Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche e lui stesso produttore a Fano. Non a caso il vino è uno dei prodotti più venduti dalle aziende che commercializzano al consumatore senza intermediari. Un produttore su tre che fa parte della rete marchigiana di Campagna Amica ha puntato proprio sulla vendita di bottiglie e dame.


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LA REGIONE

L’INCONTRO

Le Rievocazioni Storiche delle Marche in udienza da Papa Francesco. Omaggio del presidente Giovanni Martinelli

ROMA Nel ventennale della costituzione dell’Associaizone Marchigiana, le Rievocazioni Storiche delle Marche hanno partecipato all’udienza pontificia a Roma. Il presidente Giovanni Martinelli ha incontrato personalmente papa Francesco, al quale, dopo un cordiale colloquio, ha consegnato a nome delle città storiche delle Marche una rara ristampa

della “Tabula militaris itineraria”, la più antica carta da viaggio dell’impero romano e la prima d’Italia della cristianità, della collezione Brandozzi. “È stato un momento particolarmente significativo – ha commentato Martinelli al termine dell’udienza – e ho potuto apprezzare personalmente la ormai nota cordialità di papa Bergoglio, che ha ascoltato con attenzione la spiegazione del dono e il suo significato”.

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Un nuovo contributo alla valorizzazione delle manifestazioni storiche delle Marche, i cui rappresentanti, collocati in una zona riservata ai piedi del sagrato, proprio difronte al baldacchino papale, hanno vissuto con emozione questo incontro romano. ----------------Nella foto: il presidente Giovanni Martinelli con papa Francesco


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LA REGIONE

LA DECISIONE

Le Marche laboratorio politico di Forza Italia I consiglieri regionali hanno incontrato a Roma Silvio Berlusconi ANCONA "Un incontro positivo e pieno di speranze per il futuro dove il presidente Silvio Berlusconi ha ribadito che "Forza ItaliaPdl" è un partito inclusivo che si fonda sui valori del liberismo democratico e nel quale i giovani e le donne hanno grande possibilità di esprimersi.

Il meccanismo vincente saranno i "Club Forza Silvio" che sono una creatura dello stesso Berlusconi e rappresenteranno il viatico per rilanciare il partito nei prossimi impegni elettorali" Così Umberto Trenta (nella foto), presidente del Gruppo di "Forza Italia-Pdl" in Regione si è espresso dopo

l'incontro avuto, in questi giorni, a Roma con il presidente Silvio Berlusconi; meeting, fortemente voluto per proseguire l'azione di rilancio di "Forza Italia-Pdl" sia a livello nazionale che nelle territorio marchigiano, al quale erano presenti oltre agli altri Consiglieri del Gruppo ossia Graziella

Ciriaci, Elisabetta Foschi, Enzo Marangoni, anche il coordinatore regionale, Remigio Ceroni, e i parlamentari eletti nelle Marche tutti. "Le impressioni che ho ricavato sono molto positive – ha precisato anche Marangoni - perché il presidente Silvio Berlusconi

ha ribadito con fermezza la sua voglia di rilanciare un nuovo progetto "Forza Italia" su tutta la penisola e, nella fattispecie, nelle Marche inserendo nelle posizioni organizzative di vertice sia tanti giovani che donne provenienti dalla società civile e, quindi, non legate a quelle che sone le vecchie logiche

interne ai partiti". Alla riunione ha partecipato anche Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile di Industria e imprenditoria, che sarà il capolista di "Forza Italia-Pdl" alle prosime elezioni Europee del 2014 nella circoscrizione Centro Italia.

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LA NOMINA

Stefano Spernanzoni è il nuovo presidente di Format, l’ente di formazione della Cna Marche fabbisogni formativi del sistema imprenditoriale marchigiano, realizzando corsi di formazione continua e, soprattutto riservando grande attenzione agli apprendisti, patrimonio umano e professionale fondamentale per la competitività delle nostre piccole imprese.” I settori produttivi interessati dai corsi di Formart Cna sono stati quelli della meccanica, impiantistica, tessile, mobile, calzature, edilizia ma anche artigianato artistico, ambiente e turismo. “Quest’anno” ha concluso Spernanzoni “proseguiremo e intensificheremo la nostra attività formativa sul territorio regionale, , con particolare attenzione alle opportunità offerte dal nuovo programma europeo ‘Garanzia Giovani’ che prevede misure di sostegno per favorire l’inserimento professionale, il tirocinio e l’apprendistato dei giovani senza lavoro” ---------------------Nella foto: da sinistra Mariano Contigiani e Stefano Spernanzoni

ANCONA Stefano Spernanzoni, artigiano maceratese di cinquantadue anni, è il nuovo presidente di Formart Marche, l’ente di formazione della Cna. Nominato dal comitato direttivo dell’ente, sostituisce Mariano Contigiani, che ha guidato Formart dal 1997, anno della sua costituzione. Lo scorso anno, oltre mille disoccupati, cassintegrati, apprendisti, imprenditori e dipendenti di aziende artigiane hanno partecipato ai 70 corsi organizzati da Formart, su tutto il territorio regionale. Secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, il 12,4 per cento dei lavoratori qualificati che servirebbero alle imprese marchigiane, viene considerato di difficile reperimento mentre il 53,3 per cento dei nuovi assunti necessita di attività di formazione. “In un anno difficile come il 2013” ha affermato Spernanzoni “Formart ha cercato di dare risposte ai

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LA REGIONE

SANITA’

Troppi medici obiettori di coscienza Sull’aborto l’Europa bacchetta la Marche. Presa di posizione di Daniela Barbaresi della Cgil

ANCONA L’elevato numero di medici obiettori di coscienza viola il diritto alla salute delle donne che intendono interrompere la gravidanza, diritto alla salute previsto dall’art. 11 della Carta sociale europea. Ad affermarlo è il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa che, alcuni giorni fa, ha risposto al reclamo collettivo presentato oltre un anno fa dalla CGIL assieme ad altre associazioni (http:// w w w. c g i l . i t / A r c h i v i o / PariOpportunita/Leggi/ Maternit%C3%A0/ Decisione_CEDS_Reclamo_87.pdf). Dunque, l’Europa bacchetta l’Italia che violerebbe i diritti delle donne a causa della diffusa obiezione di coscienza che impedirebbe la piena e corretta applicazione della Legge 194/78 e indigna che, a 36 anni dall’entrata in vigore della legge, si debba ricorrere all’Europa per veder riconoscere il diritto alla

libertà e alla salute delle donne. Bacchettate arrivano anche alle Marche: nel documento del Comitato europeo dei diritti sociali vengono citati negativamente anche i casi di tre strutture ospedaliere marchigiane e, in particolare, l’ospedale di Jesi, l’ospedale di Fano e l’ospedale di Fermo, nei quali tutti i medici sono obiettori e ciò violerebbe le previsioni della Legge 194/ 78 e soprattutto i diritti delle donne. Un sostegno al ricorso è stato fornito anche dall’Assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, il quale, in un’apposita nota che ci ha inviato, ha riconosciuto che “nella regione Marche si registra una forte difficoltà a seguito del ricorso all’obiezione di coscienza da parte di molti professionisti. Ciò rende critica l’applicazione della legge e realizza come conseguenza una difformità di accesso ai

servizi previsti dalla normativa, creando discriminazione per le donne residenti”. Inoltre, “in alcune situazioni maggiormente critiche, siamo stati costretti ad usufruire di convenzioni esterne per colmare la carenza organizzativa”. “Vogliamo ringraziare l’assessore Mezzolani per la sua attenzione e disponibilità” – dichiara Daniela Barbaresi, segretaria della CGIL Marche – “ma, a questo punto, chiediamo alla Regione un intervento chiaro, tempestivo e strutturale affinché vengano pienamente garantiti su tutto

il territorio marchigiano i servizi previsti dalla legge per tutelare la salute e i diritti delle donne”. Secondo i dati forniti dalla Regione relativi alla presenza di medici e paramedici obiettori di coscienza nelle varie strutture ospedaliere marchigiane, il quadro che emerge è sconsolante: a fine 2012 gli obiettori rappresentano il 68% dei medici (ginecologi e anestesisti) e il 73% dei paramedici. Ma ciò che preoccupa è che, in 3 intere Aree Vaste tutti i medici, anestesisti e paramedici sono obiettori

(Area Vasta 3, Area Vasta 4 e Area Vasta 5), mentre all’ospedale di Fano il 92% del personale paramedico è obiettore, rendendo praticamente impossibile effettuare interventi di interruzione di gravidanza. Per Daniela Barbaresi, “il ricorso massiccio all’obiezione di coscienza sta svuotando di significato la Legge 194, negando i diritti delle donne e penalizzando medici e infermieri non obiettori sui quali ricade tutto il carico delle interruzioni di gravidanza”. Pertanto, “chiediamo che la direzione dei presidi in cui si

effettua l’interruzione di gravidanza sia affidata a chi non è obiettore e che il requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Chiediamo inoltre che la Regione attui l’istituto della mobilità, previsto dalla stessa Legge 194/78 per coprire le carenze di medici e infermieri non obiettori”. “Inoltre - conclude Barbaresi - occorre che, dopo Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, anche la Regione Marche consenta la somministrazione della RU486 in day hospital”.

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LA PROVINCIA DI ANCONA

IL VERTICE

La Confartigianato e la Cna a confronto con la Regione Urbanistica, appalti pubblici e credito al centro del summit ANCONA Una delegazione di Confartigianato e Cna ha incontrato alcuni consiglieri regionali eletti nella provincia, per sottolineare che, nonostante le buone intenzioni e gli impegni verbali espressi in tante occasioni, anche a livello regionale, non sono ancora state fatte scelte sufficienti e attuati provvedimenti concreti per rilanciare l’economia. Cna e Confartigianato hanno pertanto riproposto nel corso dell’incontro alcune azioni da attuare che potrebbero da subito sostenere il tessuto imprenditoriale costituito dalle piccole imprese. I presenti all’incontro: i segretari regionali di Confartigianato Giorgio Cippitelli e di Cna Otello Gregorini; i segretari provinciali di Cna Massimiliano Santini e di Confartigianato Giorgio Cataldi; i vice presidenti di Confartigianato Sauro Vignoni e di Cna Maurizio Paradisi, i dirigenti Sorrentino e Maddaloni della Cna, Gasparoni e Picchio della Confartigianato, i Consiglieri regionali Badiali (PD), Silvetti (NCD), Zinni (FdI) e Busilacchi (PD) tramite il segretario Marini. I segretari provinciali di Cna e Confartigianato Santini e Cataldi hanno chiesto un piano di sostegno all’accesso al credito per le piccole imprese, sostenendo con sufficienti risorse pubbliche il patrimonio dei Confidi. Il dirigente di Confartigianato Sauro Vignoni, in tema di appalti, ha ribadito la necessità di adottare un

sistema di accesso alle gare pubbliche che garantisca una più ampia partecipazione delle MPI, attraverso la predisposizione di piccoli lotti, l’affidamento diretto e garantendo un principio di rotazione delle imprese assegnatarie. Il vice presidente di Cna Paradisi si è soffermato sulla necessità di adottare quanto prima una nuova normativa in

materia di manutenzione degli impianti termici e sulla proposta di legge regionale a iniziativa della Giunta in materia urbanistica, che presenta una serie di incongruenze e carenze che contraddicono le intenzioni iniziali di introdurre vere semplificazioni nell’interesse delle imprese e dei cittadini. Per questo le associazioni artigiane chiedono che venga

ritirata o modificata sostanzialmente la proposta. I consiglieri intervenuti, Badiali, Silvetti e Zinni, si sono soffermati sugli appalti pubblici, sulla normativa urbanistica e sul credito. Badiali ha evidenziato il lavoro svolto dalla Regione, che sta esaminando in queste settimane la proposta di legge urbanistica sulla quale sono state ascoltate le

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Associazioni e sugli appalti pubblici a portata di piccole imprese, così come per il credito che la Regione intende sostenere con interventi concreti. I Consiglieri Zinni e Silvetti invece hanno evidenziato l’inefficienza della Regione su questi temi che sta portando avanti una proposta di legge sull’urbanistica farraginosa e penalizzante per il comparto

edile tanto che la minoranza ne richiede il ritiro. I lavori sono stati conclusi dai Segretari regionali di Confartigianato e Cna Cippitelli e Gregorini che hanno chiesto alla Regione maggiore concretezza e sulla questione dell’edilizia di ritirare il provvedimento della Giunta ed esaminare quello proposto dalle Associazioni di categoria.


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LA PROVINCIA DI ANCONA

L’INCONTRO

Quali prospettive per Banca Marche? Sabato ad Ancona un confronto per lo sviluppo e il lavoro nelle Marche ANCONA Domani, sabato 5 aprile, alle ore 9.30 presso il Ridotto delle Muse ad Ancona, incontro e confronto pubblico sulle prospettive di Banca Marche. All’incontro hanno garantito la

loro presenza il presidente della Giunta Regionale Gianmario Spacca e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali regionali, a partire dal presidente di Confindustria Nando Ottavi.

CGIL CISL UIL Marche e i sindacati di categoria ribadiscono le forti preoccupazioni non solo per il futuro occupazionale dei 3300 lavoratori del Gruppo bancario Banca Marche, distribuiti nelle regioni del

centro Italia, ma anche per il destino di interi territori e la tenuta occupazionale nelle aziende legate a Banca Marche. Secondo i sindacati è necessario che tutti gli attori istituzionali, economici e

sociali delle Marche pongano grande attenzione al futuro dell’Istituto dialogando con la gestione commissariale, e sottolineando la sua centralità per l’economia e per le prospettive di sviluppo e coesione del territorio

regionale. A livello più generale è urgente una progettualità nuova che riporti il credito nell’ambito del dettato costituzionale, al servizio dei cittadini, rilanciandone il valore sociale ed economico.

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LA PROVINCIA DI ANCONA

L’INIZIATIVA

Da sabato all’Ikea si svolgerà il 3° Festival Ambiente promosso in collaborazione con Legambiente Marche ANCONA L’orto fatto in casa, la conoscenza delle nozioni fondamentali della vita all’aria aperta, una sana e corretta alimentazione. Sono queste le principali tematiche che verranno affrontate durante il 3° Festival Ambiente promosso da Legambiente Marche e IKEA, che avrà inizio sabato 5 aprile dalle ore 16 alle ore 19. Il punto vendita IKEA di Ancona sarà la sede di 8 incontri in cui, oltre alla presenza del personale del punto vendita e dei volontari di Legambiente, faranno da protagonisti esperti nei settori dell’ambiente e dell’alimentazione per rispondere alle domande e alle curiosità dei partecipanti. Nei primi due appuntamenti che si terranno sabato 5 e domenica 6 aprile, sarà possibile trascorrere una piacevole giornata all’aria aperta durante la quale l’Associazione La Carovana darà la possibilità ai più piccoli di giocare e prendersi cura del più docile amico dell’uomo: l’asino. Sabato 12 e domenica 13 aprile si parlerà di come fare un orto in casa grazie ai consigli dell’agronomo Vittorio Merli dal quale sarà possibile carpire informazioni utili su come

coltivare erbe aromatiche, fragole, tuberi e bulbi in casa. Portando una vecchia scarpa da casa, sarà inoltre possibile mettere da subito in pratica quanto appreso,

trasformandola in una straordinaria “scarpa aromatica”. Gli appuntamenti di venerdì 18 e sabato 19, in collaborazione con

l’associazione Polisportiva Life Adventure, saranno invece dedicati ad apprendere le tecniche di base del survival. Mediante una divertente

caccia al tesoro all’interno del punto vendita IKEA, i bambini e le loro famiglie potranno avvicinarsi alle regole e alle dinamiche fondamentali della natura.

Gli ultimi appuntamenti sono fissati per sabato 26 e domenica 27 aprile, si tratta di incontri dedicati soprattutto alla sana alimentazione dei più piccoli. Grazie alla preziosa esperienza di due esperti in materia: l’azienda agricola Si.Gi e la dottoressa Beatrice Bernacchia, sarà possibile apprendere le principali nozioni per imparare ad alimentarsi in modo corretto ed intraprendere così un percorso volto al benessere e all’equilibrio fra corretta nutrizione e gusto. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono quelli di promuovere nuovi e meno impattanti stili di vita, nonché favorire percorsi volti a far crescere le nuove generazioni più informate e consapevoli. Questo ciclo di incontri si inserisce all’interno della stretta collaborazione tra Legambiente ed IKEA Ancona, che condividono l’obiettivo di promuovere la crescita di comportamenti responsabili e un miglioramento degli stili di vita, organizzando incontri dedicati all’efficienza energetica e al corretto smaltimento dei rifiuti, al consumo dell’acqua del rubinetto e attività ambientali dedicate ad adulti e bambini.

Ogni venerdì trovi la nuova edizione sul web

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LA PROVINCIA DI ANCONA

IL CONVEGNO

Un nuovo modello di sviluppo per le Marche: la via della ripresa parte da Ancona ANCONA “Il nuovo modello di sviluppo delle Marche trova compattezza in una rete capace di mettere da parte individualismi e campanilismi. Serve un cambio culturale e di prospettiva per rilanciare la regione sul piano politico, economico e sociale. Un Capoluogo forte è condizione di rilancio di una regione forte.” Così Gianluca Busilacchi, Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Salute, è intervenuto ad Ancona al Convegno organizzato a circa sei mesi dall’approvazione della legge 31/2013, “Iniziative regionali per il rilancio della città di Ancona capoluogo.” Quale il peso e il valore economico e sociale dell’essere capoluogo di regione rispetto al resto di quella più vasta comunità di appartenenza che sono le Marche? Quali le azioni da mettere in campo a livello regionale ed europeo per consentire ad Ancona di rispondere ai compiti “pesanti” che sostiene proprio per il suo essere capoluogo e fulcro della Macro Regione Adriatico – Ionica ? Queste le domande poste dal convegno, organizzato dal Gruppo Pd della Regione Marche, in collaborazione con quello comunale, nella ex Sala Consiliare del Comune dorico. “Una legge – ha proseguito Busilacchi, primo firmatario della proposta – che cerca da un lato di sanare quella contrapposizione campanilistica che esiste tra il capoluogo e il resto del

territorio regionale e dall’altro di valutare scientificamente i costi reali che la città sostiene proprio per rivestire questo ruolo di centralità. Costi che devono essere tenuti in considerazione nel momento in cui si rendono, concreti gli atti d’intervento e di programmazione economica regionale e europea. Soprattutto quando Ancona riveste un ruolo di primaria

importanza nella costituenda Macro Regione Adriatico – Ionica.In questo contesto è più che mai indispensabile fare squadra per rafforzare tutta la comunità marchigiana.” In che modo?. Attraverso progetti concreti come il rilancio di Fincantieri, mettendo in campo un progetto di nuovo piano industriale per la costruzione

di navi a gas metano liquido (progetto cui è legata una mozione del Consiglio regionale) come occasione di rilancio di tutto il distretto meccanico della Vallesina. Attraverso progetti turistici legati al parco del Conero e all’Area marina Protetta e al trasporto (porto, interporto, aeroporto). Ma anche progetti legati alla salute e al welfare con

l’Ospedale regionale Polo dell’Agenzia nazionale della terza età e ovviamente ai settori in cui innovazione si lega ai saperi e alla cultura. Ancona è sede di 23 istituzioni pubbliche, 14 sedi diplomatiche, l’Ospedale regionale, l’Università con i suoi 17 mila studenti, il porto a servizio di tutta la regione con 8 milioni di tonnellate di merci, 150 mila tir in transito,

1 milione e 200 mila passeggeri. Con un parco circolante di 67 mila veicoli e una rete di trasporto pubblico locale che porta ad Ancona 41 vetture per Kilometro/abitante l’anno con 116 passeggeri per ogni abitante. Questi, solo alcuni numeri per comprendere che molti sono gli oneri che la città paga per essere capoluogo e cui si deve far fronte.

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AMBIENTE

Legambiente presenta il bilancio finale del tour del Treno Verde Ancona si riconferma una delle città con livelli di Pm 10 sottili preoccupanti ANCONA Ancona si riconferma una delle città con livelli di PM 10 sottili preoccupanti. Dall’inizio dell’anno infatti per ben due volte sono stati già superati i livelli consentiti dalla legge. La situazione non sembra essere migliore per quanto riguarda l’inquinamento acustico che di notte registra livelli di decibel superiori di 13 volte rispetto alle soglie consentite. Ciò, è quanto è stato rilevato, per la tappa anconetana, dalla campagna Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, che questa mattina ha presentato il bilancio finale del tour 2014. “Smog e rumore vanno perciò affrontati come vere priorità per la città di Ancona” è il monito lanciato da Francesca Pulcini, vicepresidente di Legambiente Marche e Vitaliano D’Addato, del Circolo di Legambiente “Il Pungitopo” di Ancona. “Riteniamo – continuano che il punto di partenza, necessario da perseguire, è quello di ripristinare un efficace sistema di monitoraggio per rendere i cittadini più informati, promuovere il confronto tra le parti coinvolte, e accelerare la politica della mobilità sostenibile”. Quella denunciata è una situazione perciò critica che

deve essere risolta e affrontata quanto prima, ma visti i ritardi delle istituzioni nel confrontarsi con questa delicata situazione e nel proporre soluzioni efficaci e concrete, crediamo che l’unica soluzione sia quella di puntare sulla mobilità

sostenibile. Promuovere un nuovo piano di mobilità, il potenziamento del trasporto pubblico e incentivi per la conversione dei vecchi mezzi di trasporto con vetture elettriche e a metano, sono le priorità. Con l’obiettivo di favorire l’ottimizzazione e il

potenziamento del trasporto pubblico, nonché rendere le nostre città più moderne e competitive, il presidente di Legambiente Marche, Luigino Quarchioni, sintetizza in maniera efficace l’unica via percorribile, che ci auguriamo che le istituzioni

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intraprendano quanto prima è la messa a sistema della metropolitana della città adriatica. “Chiediamo alla Regione Marche e a tutti gli enti locali – conclude Quarchioni - di chiamare a raccolta i migliori cervelli per definire una proposta per la

linea adriatica e chiamare al contempo un tavolo di confronto con le aziende di trasporto e tutte le forze sociali per arrivare quanto prima alla realizzazione di questa struttura così importante per il nostro territorio”.


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LA DECISIONE

Alle scuole Marconi di Falconara ravvisata criticità sulla capacità di resistenza sismica: gli alunni saranno trasferiti alle Zambelli FALCONARA L’assessore ai lavori pubblici e al patrimonio Matteo Astolfi e l’assessore alle politiche scolastiche e giovanili Stefania Signorini hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa tenutasi al castello di Falconara Alta le criticità legate all’edificio che ospita la scuola elementare Marconi. Presente anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio, ex Falconara Nord, Annamaria Bernardini. In riferimento alla comunicazione del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 marzo u.s. con la quale è stato richiesto di indicare le priorità in ordine all’edilizia scolastica, l’ufficio tecnico comunale ha analizzato la situazione degli stabili destinati all’istruzione primaria e secondaria di p r o p r i e t à dell’Amministrazione Comunale. Alcuni di questi edifici sono stati già oggetto della verifica sismica prevista dall’ Ordinanza n°3274 del 20/03/ 2003 e dalla Circolare Ministeriale 2 febbraio 2009 n°617, e ciò ha scaturito, come nel caso delle scuole D. Alighieri di Falconara Alta, un drastico intervento che ha compreso la demolizione e la ricostruzione tutt’ora in corso della porzione di edificio più vecchia. Per un altro edificio, quello che ospita la scuola elementare Marconi e la direzione didattica dell’istituto Comprensivo Falconara Nord l’esito non è stato favorevole. L’edificio è stato costruito in due epoche differenti, il corpo

originario risale agli anni cinquanta mentre quello più recente è stato realizzato nei primi anni ottanta. Le maggiori criticità sono state ovviamente riscontrate a carico del corpo originario di più vecchia edificazione. Infatti nonostante le approssimazioni e i coefficienti di sicurezza con cui è stata valutata la struttura attraverso l’analisi numerica si è evidenziata una situazione critica soprattutto per quanto riguarda le capacità di resistenza sismica. Tale situazione permane anche in caso di declassamento dell’edificio ad uso non scolastico. Diversa è la situazione della parte di costruzione più recente che mostra dei coefficienti non lontani dalle condizioni di verifica secondo le norme attuali. Per poter continuare ad utilizzare l’edificio come scuola sarebbe quindi necessario rinforzare le strutture del fabbricato di più recente costruzione e di declassare a magazzino la

parte originaria separando strutturalmente i due immobili. Nonostante ciò l’intervento è fortemente antieconomico considerato che permarrebbero le numerose altre carenze dell’immobile a livello di prestazioni termiche, energetiche, acustiche. Alla luce di quanto sopra ha preso corpo l’ipotesi del declassamento complessivo dell’immobile e la delocalizzazione della scuola in altro sito di proprietà comunale tenuto conto anche dell’analisi della situazione scolastica generale e dello sviluppo della popolazione in età scolare per i primi due gradi di istruzione. Il nuovo sito potrebbe insediarsi nell’area adiacente allo Stadio Roccheggiani che è potenzialmente idonea ad ospitare la nuova sede risultando baricentrica rispetto al quartiere e facilmente raggiungibile dalle altre zone che potrebbero utilizzarla come ad esempio il quartiere di Villanova e Fiumesino i cui ragazzi già frequentano la Marconi.

Un’altra possibilità è quella di realizzare la nuova struttura in un’area disponibile all’interno della Scuola Media Montessori, attestandosi in posizione centrale rispetto agli altri plessi scolastici dello stesso istituto comprensivo. La Giunta ha analizzato la questione e deliberato nella seduta dell’’ 11 marzo scorso (Delibera di Giunta n° 84) Di fornire indirizzo al Sindaco affinchè provveda a comunicare al Presidente del Consiglio dei Ministri che l'edificio scolastico da sistemare ritenuto prioritario è, nell'ipotesi della delocalizzazione, pari al costo massimo di • 2.275.000,00. Per quanto riguarda i costi, questi sono differenti a seconda della scelta che si farà ovvero: 1- Localizzazione in area parco Via dello Stadio Superficie coperta necessaria per 5 classi, direzione didattica e palestra circa mq. 1.300 Superficie scoperta circa 2.400 mq. da destinare a giardino scolastico e parcheggi.

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Costo al mq. •. 1.750 che tiene conto di tutte le spese necessarie, arredi compresi Importo totale e 2.275.000. 2- Localizzazione in area Scuola Montessori Superficie coperta necessaria per 5 classi e direzione didattica mq. 1.000 Costo al mq. •. 1.500 che tiene conto di tutte le spese necessarie, arredi compresi Importo totale •. 1.500.000. L’ipotesi progettuale è stata inoltrata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri con tanto di importo totale del progetto (2.275.000 euro), la richiesta di Finanziamento statale per 2.125.000 euro ed i tempi di attuazione stimati in 24 mesi dal momento della disponibilità dei fondi necessari. In alternativa si provvederà con fondi propri anche usufruendo dei proventi delle alienazioni dei beni immobili quali terreni, diretti edificatori o edifici. La scuola Marconi aveva ottenuto un Finanziamento di 150.000,00euro già concesso per il “Piano Straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici che insistono sul territorio delle zone soggette a rìschio sismico, di cui all'art. 80, comma 21, della legge 27.12.2002, n.289” Nel frattempo, di concerto con dirigenza scolastica e ufficio scuola, si è deciso quindi di spostare durante l’estate le tre classi delle Marconi presso le scuole Zambelli, al piano primo, dove ad oggi ci sono quattro aule disponibili in cui sono ad oggi ospitate alcune associazioni. Pertanto durante la stagione estiva, saranno eseguiti i lavori di

adeguamento del piano primo delle scuole Zambelli: in questo edificio c’è anche una ampia palestra al contrario delle Marconi che non ne erano provviste. Tutto ciò è stato concordato anche con la dirigenza scolastica. Sarà inoltre realizzata una scala di sicurezza in acciaio. “L’anno scolastico sta concludendosi – spiega l’assessore Matteo Astolfi – e comunque un intervento di risanamento comporta lo spostamento delle 3 classi. Tale scelta è scaturita anche sulla scia del fatto che gran parte degli alunni che frequentano le Marconi provengono proprio dalle Zambelli che ospitano la materna e quindi il plesso è ben conosciuto da molti degli utenti. Tengo a sottolineare che come è accaduto per le scuole Dante Alighieri, che riapriranno a breve, l’impegno dell’amministrazione è massimo per la riparetura delle Marconi”. Come primo step saranno trasferite le classi, mentre le segreterie dell’Istituto Comprensivo resteranno nella ubicazione attuale e il loro trasferimento avverrà in un secondo momento, presumibilmente tra due anni. “Abbiamo dimostrato, nonostante lo scetticismo, che quando ci prendiamo un impegno lo portiamo a termine – commenta l’assessore Stefania Signorini – e lavoreremo anche per portare a casa questo risultato”. -----------------------Nella foto: un momento della conferenza stampa al Castello di Falconara Alta


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OCCUPAZIONE

Vertice in Regione per salvare la Bizzarri di Corinaldo Luchetti chiede la massima disponibilità per individuare una possibile via d’uscita alla drammatica situazione ANCONA “Da questo tavolo esce una proposta all’azienda per individuare una via d’uscita alla drammatica situazione in cui versa la Bizzarri”: così l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti, all’incontro in Regione sull’impresa del settore legno di Corinaldo a rischio di chiusura. In presenza del sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, delle organizzazioni sindacali di categoria e dei vertici aziendali della Bizzarri, l’assessore ha tracciato alcune linee per una possibile strada da percorrere per rispondere alle criticità allarmanti e alle preoccupazioni dei 126 lavoratori in cassa integrazione che terminerà a giugno. “Chiedo la massima disponibilità degli azionisti, i due fratelli Bizzarri, ad una eventuale cessione dell’azienda a chi potrebbe intraprendere un percorso di ripresa dell’attività produttiva del sito” ha detto Luchetti. “Apriremo al più presto anche un confronto con Confindustria per individuare eventuali proposte di imprenditori del settore”. Disponibilità totale da parte

della Regione, ha rimarcato Luchetti, nel seguire e “dare una mano concreta” ad affrontare questa drammatica fase di crisi in cui versano purtroppo molte aziende del territorio. “Difficoltà divenute

insostenibili – hanno spiegato i vertici aziendali della Bizzarri - a causa delle mancate commesse anche da parte di colossi mondiali come Ikea che rappresentavano la parte preponderante del fatturato.

La Bizzarri è un’azienda storica, da 35 anni sul mercato internazionale, che ha visto scendere radicalmente il proprio fatturato nell’ultimo decennio”. L’incontro, chiesto con

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urgenza dal sindaco di Corinaldo e dalle organizzazioni sindacali, è stato un primo confronto per scongiurare la chiusura e la conseguente perdita di lavoro dei dipendenti di un’azienda ormai storica che

impiega numerosi nuclei familiari della comunità corinaldese. L’assessore Luchetti ha invitato i presenti alla massima collaborazione e fissato un aggiornamento entro i prossimi dieci giorni per il punto della situazione.


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LA CURIOSITA’

La campagna senigalliese si sta ripopolando di animali di ogni specie

SENIGALLIA La campagna marchigiana e, nello specifico, quella senigalliese, si fa sempre più bella e, soprattutto, interessante. In particolare per chi ha voglia di scrutare orizzonti sempre nuovi. E le foto che proponiamo in questa pagina lo dimostrano molto chiaramente. Sono state “rubate” alla natura dalla sapiente scelta tempistica del nostro Goffredo Marcosignori, fotografo senigalliese per diletto, appassionato di natura e cose belle. Tutte immagini che hanno, quale sfondo, la campagna di Scapezzano, sulle prime colline di Senigallia. Una campagna che si sta ripopolando di animali di ogni specie. Possiamo notare una bellissima coppia di Capriolo, alla ricerca di cibo. Quindi, in un laghetto artificiale, sempre nella stessa zona, immagini di un bell’esemplare di Tuffetto e di una Folaga. Per cui chi si addentra, con occhio curioso, nel nostro territorio, può trovarsi davanti immagini come queste. Non proprio abituali per le nostre zone. redazione@laltrogiornale.it


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LA PROMOZIONE

“Alle Falde del Kilimangiaro” Dopo il successo in tv Corinaldo ora punta a vincere il concorso del Borgo più bello d’Italia CORINALDO La partecipazione di una rappresentanza corinaldese, guidata dal sindaco Matteo Principi, al programma “Alle Falde del Kilimangiaro” condotto da Licia Colò, avvenuta durante l’ultima domenica di marzo, ha sicuramente centrato l’obiettivo stabilito: presentarsi al pubblico televisivo in modo disinvolto e accattivante. Nella speranza, così, di riuscire ad aggiudicarsi un ennesimo riconoscimento prestigioso: lo scettro di “Borgo dei borghi”. Un concorso promosso proprio dal direttivo del programma di Raitre, in collaborazione con l’associazione “I borghi più belli d’Italia”: venti Comuni, ognuno in rappresentanza di ciascuna regione, sono in gara per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento tramite il televoto (per votare, lo ricordiamo, basta collegarsi al sito www.kilimangiaro.rai.it), e dopo essersi presentati nel corso della trasmissione. Che Corinaldo sia bello lo testimoniano numerosi riconoscimenti e attestati di stima e qualità, ottenuti nel corso del tempo. Così, per proporsi in modo originale, si è pensato bene di apparire in costume e promuovere uno dei pezzi forti del borgo: la “Contesa del Pozzo della Polenta”. A tale proposito, è giusto sottolineare quanto segue: per i nostri concittadini in gara il tutto non è stato affatto facile, sia a causa del tempo limitato (pochi minuti

appena) che il direttivo della trasmissione ha messo a disposizione di tutti i borghi partecipanti al concorso; sia perché domenica 30 marzo ha coinciso con la primissima apparizione della maggior parte dei nostri concittadini. I quali, però, ed è doveroso rimarcare pure questa peculiarità, hanno ben reagito fin dalle prime battute, scrollandosi di dosso eventuali timidezze e soggezioni e, al contempo, regalando a pubblico in studio e telespettatori un’esibizione davvero gradevole. Così, dapprima lo zoccolo duro degli sbandieratori (presenti esponenti di entrambi i gruppi, “Araba Fenice” e “Combusta Revixi), Emanuele Scavino e Romano Rossi, ha offerto un saggio della propria abilità, facendo abilmente volteggiare le proprie bandiere tra gli altri

sbandieratori e sotto una pioggia di petali argentati. Quindi, in successione, hanno fatto il loro ingresso i tamburini: senza dubbio, il colpo d’occhio che si è presentato ha trasmesso un’emozione autentica a quanti erano incollati allo schermo. Il tutto ha costituito un ghiottissimo antipasto per giungere al “botta-e-risposta” tra la sempre frizzante Colò e due degli esponenti in costume: Claudio Giuliani e Beatrice Balducci. I quali, in successione e con apprezzabile disinvoltura, hanno soddisfatto la curiosità della simpatica conduttrice. “La Contesa del Pozzo della Polenta mi ha subito incuriosito” ha esordito la Colò, rivolgendosi al nostro Claudio. Il quale, spigliato, ha raccontato la celeberrima storia del contadino che, stanco per le scale, lascia cadere il suo sacco di farina nel pozzo.

E’ sembrato giusto, a questo punto, far scorrere sul video alcune immagini di Corinaldo, a ulteriore conferma della bellezza cristallina del nostro Comune. Immagini riprese dall’alto e per le vie del centro, che hanno mostrato all’Italia intera le “perle” di Corinaldo, luoghi-simbolo di bellezza unica che hanno permesso al nostro Comune di guadagnarsi con merito l’opportunità di partecipare al concorso. Licia Colò, quindi, ha passato il testimone a Beatrice Balducci che, in un crescendo di entusiasmo collettivo, ha richiamato l’attenzione degli altri sbandieratori nonché dei nostri concittadini in “borghese” presenti in studio (sarebbe difficile, ora, elencare tutti quanti hanno preso parte alla trasmissione: basta affermare che tutti hanno a

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che fare con la “Contesa del pozzo”). La nostra Beatrice, anch’essa per nulla a disagio di fronte alle telecamere, ha dapprima ricordato alcuni tratti distintivi di Corinaldo, tra cui il fatto che sia una “Città palcoscenico”, la sana “pazzia” dei suoi cittadini, le incantevoli vie del centro in cui si respira ancora “l’antico colore del tempo”. Infine, il suo grido conclusivo, “passeggiando tra le vie si scopre il paese più bello del mondo”, a cui si sono aggregate tantissime voci in coro, sotto lo sguardo soddisfatto e divertito del nostro sindaco Principi, è sembrato il modo di congedarsi più indovinato dalla trasmissione. Eloquenti, infatti, le sue parole al riguardo. “La partecipazione al programma – è stato il suo commento – è stato sicuramente un momento importante perché, nel giro di pochissimi minuti,

ci siamo proiettati nelle reti Rai a livello nazionale. E, anche, siamo stati in gradi di dimostrare, a quanti ci hanno guardato, ciò che realmente Corinaldo rappresenta: un borgo bellissimo (di cui il video apparso durante la trasmissione ha enfatizzato i punti più affascinanti) al cui interno risiedono persone contraddistinte da vivacità e vitalità”. Principi ha quindi tributato un giusto riconoscimento alle Associazioni che lo hanno accompagnato in questa avventura. “Rimanere a contatto con i giovani che ne fanno parte – ha concluso – si è rivelata un’esperienza decisamente positiva in particolare per il sottoscritto: partecipare direttamente a simili attività, al fianco delle Associazioni a cui davvero mi sento legato, risulta essere fondamentale per valorizzare e incrementare l’attività e i progetti in prospettiva futura”.


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L’INIZIATIVA

Bellissima mostra antologica di Ely Riccialdelli proposta nei locali della “Via Granda”

di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA - Girando e curiosando nel centro storico di Senigallia, può capitare di entrare per un caffè nel locale “Via Granda” posto all’incrocio tra Via Pisacane – di fronte all’Istituto Fagnani - e la via Maierini, posare gli occhi – quasi calamitati -su alcuni quadri fissati alle pareti, ed avere persino la gradita sorpresa d’imbattervi con la gentile artista Elena Riccialdelli, in arte Ely. Approfittando così della sua presenza e disponibilità, è stato possibile e piacevole farsi guidare da lei nell’analisi estetica e contenutistica delle sue opere, da quelle degli esordi negli anni ’90 fino alle ultime di questi mesi. Sollecitata opportunamente da alcune domande sulla spinta motivazionale e sugli intenti che si è eventualmente prefissata per quest’esposizione, Ely ci rivela che ha deciso d’organizzare una “sua personale”, dopo diverse collettive condivise con alcune colleghe/colleghi del gruppo “FLUIRE” ( da lei fondato nel 2007), per presentare delle opere miste

che riguardano l’inizio del proprio percorso pittorico insieme a quelle più recenti ed attuali. Ecco testualmente quanto ci confessa con candore e coraggio: “La differenza dei miei disegni è notevole da ieri a oggi, soprattutto dopo la triste realtà che ho dovuto affrontare, con l’arrivo imprevisto della mia malattia. “Prima di quest’esperienza personale, che mi ha segnato l’anima, avevo un diverso concetto del vivere: facevo progetti per il futuro, ero molto pignola, come se la vita durasse in eterno, poi quando mi parlarono di chemio, capii ancor di più la grandezza dell’esistere e quanto a volte la vita può essere sfuggente. Così ho imparato a godere anche dei piccoli attimi che scorrono ogni giorno, perché sono unici e non torneranno più, come l’attimo in cui sto esponendo questi semplici pensieri. La mia non è una riflessione pessimistica, ma ottimista in quanto arricchita dall’aver capito il grande valore della vita per poter sfruttare ogni attimo del tempo che viviamo. Guardando, infatti, le mie

ultime opere, si nota una più marcata leggerezza del “segno” a volte quasi sfiorando una figura astratta, nonché un diverso modo di abbinare colori e luci, che rappresentano la diversità nel vedere le immagini con un’altra ottica, che non è solo visiva, ma anche spirituale, misteriosa, imprevedibile, come la vita…” Durante quest’emozionante carrellata fatta insieme alla sensibile pittrice senigalliese d’adozione, ma nata ad Arezzo, nelle varie salette davanti ai quadri di figure, a quadri con fiori e paesaggi ed alle serie di donne africane o a singoli dipinti come i pappagalli, opere esposte non con un criterio cronologico bensì secondo una scelta istintiva del momento, siamo rimasti particolarmente colpiti dal quadro “Passione” del 2009, dal recente “Serenità”, dallo stile formale e dal fascino interiore di “Seta” ed, in particolare, dal suo ultimo lavoro “Quattro donne danzanti”. Ely, alla fine del percorso espositivo p r o s e g u e n d o confidenzialmente il nostro stimolante conversare,

dichiara che ,dopo il periodo di buio profondo in cui ha vissuto in modo empatico certe problematiche personali, ha avuto un barlume prodigioso che le ha fatto riconsiderare l’importanza di vivere attimo per attimo le bellezze del vivere, sicché spesso ora si rifugia nell’astratto rielaborando figure, oggetti del quotidiano o elementi della natura con occhi diversi, inventando i colori sentiti in maniera nuova ed emozionale ed apprezzando ancor più l’energia fantastica della vita e dell’universo. Questa mostra esprime il dopo dell’esperienza dolorosa, comprovando pertanto una sorta di rinascita personale e, di riflesso, artistica grazie alle composizioni realizzate dal 2012 fino ai primi mesi del 2014. Ely, sin da piccola appassionata di disegno e per temperamento un po’ ribelle alle regole, libera,estroversa ma nel contempo sensibile e determinata, preferisce dipingere di getto – una volta enucleata l’idea esecutiva, su acrilico, che presenta

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colori precisi più vicini al reale rispetto alla tempera; solo ogni tanto, come agli esordi, realizza opere ad olio. Elena Riccialdelli vanta nel suo curriculum diverse personali e collettive tra cui le più importanti e significative sono: “Arte e Solidarietà” insieme al grande Mario Giacomelli, Giovanni Schiaroli e Walter Bastari nel 1999 in beneficenza alla Lega del Filo d’oro; “Donne Pittrici” all’Expo-Ex e a Palazzo del Duca a Senigallia, 2001;”Personale di pittura” a Serra de’ Conti nell’ex Chiesa si San Michele, 2002; “Arte d’Agosto” con pubblicazione d’opera sul catalogo realizzato dal Comune di Senigallia, 2001 e 2004; “Artist in Chester Exhibition” al museo di Grosvenor (Chester) in Gran Bretagna;”Fluire è come volare” all’Aeroporto Sanzio di Falconara e Collettiva di pittura a Pesaro nella Sala Laurana di Palazzo Ducale, nel 2012. Al termine della piacevole intervista, Ely vuole ringraziare sentitamente i proprietari di “Via Granda” per la loro nobiltà d’animo e la sincera disponibilità con cui

l’hanno accolta dopo la proposta di realizzare questa personale, inaugurata significativamente l’8 marzo “Giornata internazionale della donna contro ogni forma di violenza”, nonché per la loro sensibilità artistica e la genuina collaborazione durante le fasi d’allestimento. Per quanto riguarda, infine, i progetti a breve termine, Ely dà appuntamento a chi segue ed apprezza l’arte e, naturalmente, si spera, ad una marea di turisti con una Collettiva del suo Gruppo “Fluire” sul tema “Amore” in tutte le sue forme, prevista per l’estate – con date ancora da stabilirsi-in due sedi, una sul lungomare Alighieri presso l’albergo “Villa Sorriso” ed una nel centro storico all’interno ed all’esterno del Ristorante “Rimante” di fianco al Teatro La Fenice. A questo punto, non ci rimane che augurare ad Ely le migliori fortune sul piano personale e sul versante artistico-professionale, perché se le merita grazie all’indiscusso talento ed all’impegno di ricerca e sperimentazione tecnica e compositiva.


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LA MANIFESTAZIONE

Per i Week end in Arte una settimana ricca di proposte culturali all’Expo-Ex con la rassegna “Tratti di donna”

di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA L’ assessore alla cultura prof. Stefano Schiavoni ha brillantemente inaugurato – domenica pomeriggio 23 marzo- presso la suggestiva cornice della Sala Expo-Ex di fianco alla Rocca Roveresca di Senigallia la 20^ edizione di “Week end in Arte” con un plauso convinto ed un augurio meritato agli artisti ed alle artiste che con le loro opere pittoriche e fotografiche hanno dato vita ad una significativa mostra dal titolo “Tratti di donna”. E’ giusto rilevare che i quadri e le realizzazioni di Alberto Copparoni, G. Anja Firing, Luigi Menarini, Marco Medici, Luca Morici, Roberta Rosi, Anna Secondini, Manuela Testaferri ed Elsa Volpini (artisti già apprezzati e che vantano diverse collettive e

personali in provincia e fuori) sono il degno corollario ad un mese di valide e stimolanti iniziative culturali dedicato al mondo femminile ed alle attuali problematiche connesse e testimoniano il fermento vivace e la consistenza incoraggiante di artisti, autori e scrittori marchigiani. Al termine dell’inaugurazione della mostra di pittura e fotografia, si è dato il via alla rassegna “Tratti di donna” realizzata dall’Associazione Montimar di Marzocca e dall’Associazione Culturale “Versante”con il patrocinio del Comune di Senigallia grazie all’interessante e preziosa conferenza del dott. Donato Mori sulla condizione femminile nell’arte, arricchita poi da alcuni interventi degli artisti espositori, con delucidazioni e commenti utili

al pubblico presente, sulle opere e composizioni esposte. L’interessante rassegna settimanale è poi proseguita sabato pomeriggio con la presentazione dell’ultima silloge di poesie “Qui e adesso” di Ada Donati. Il prof. Luca Rachetta, apprezzato scrittore e critico letterario, ha introdotto la raccolta evidenziando con precisione e rigore critico come “la poesia della Donati, di provenienza angloamericana, ama focalizzarsi sulla concretezza delle immagini adottando un tono discorsivo lontano dagli approdi estetici del puro lirismo. La silloge “Qui e adesso” colpisce per l’evidenza e la forza di suggestione delle immagini evocate, nutrite di spirito di denuncia e di richiamo ad

una dimensione etica della vita, che troppo spesso, ai giorni nostri, è satura di contenuti effimeri e di parole senza senso”. La poetessa, dopo aver letto alcune poesie tra le circa 60 contenute nella raccolta edita da Versante 2013 con una significativa illustrazione di Marcello Spada in copertina, ha argutamente risposto agli spunti ed alle considerazioni espresse da Rachetta e poi a qualche domanda e curiosità dei presenti. Ada Donati, che vive e lavora tra Falconara e Roma, dove ha insegnato Lingua e Letteratura inglese nei Licei Scientifici, è autrice peraltro di diverse raccolte poetiche, tra cui ricordiamo “Metafore del quotidiano” (La Versiliana):Primo Premio Autore 2010 presentato al Libro di Torino; “Onesti versi

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Estroversi” (Firenze Libri 2011); “Calle - i-doscopio Veneziano”: Menzione Speciale “Premio Ignazio Silone”, Venezia 2010; “Minimanimalia “- Ed. Aletti, 2013. La bellissima rassegna “Tratti di donna” nell’ambito della 20^ edizione di Week end in Arte si è , infine, conclusa splendidamente, anche se non confortata da una numerosa affluenza e presenza di pubblico, stante peraltro la concomitanza di altri eventi ed iniziative culturali alla Rocca, a Palazzo del Duca, in Biblioteca e nel centro storico, domenica pomeriggio 30 marzo con il recital di poesie “La poesia al femminile”. Il poeta Fabio Maria Serpilli, Presidente dell’Associazione culturale “Versante” di Agugliano, (che organizza tra

l’altro il prestigioso concorso nazionale di Poesia e Narrativa “Poesia Onesta”, promosso dalla Regione Marche e dalla Provincia di Ancona) ha introdotto e presentato con brevi note critiche e biografiche le 6 poeteprotagoniste dell’incontro, invitando poi ciascuna di loro ad esporre, analizzare e leggere tre proprie composizioni. Al termine dell’applaudito recital, Serpilli ha ringraziato le brave autrici incoraggiandole a proseguire sulla strada intrapresa e dando appuntamento alla prossima edizione di Week end in Arte nel 2015. Hanno recitato le poetesse: Gabriella Ballarini; Valeria Bellagamba; Orietta Palanca; Paola Marini; Cristiana Cirilli; Michela Tombi.


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Condomini intelligenti volano dell’efficienza energetica risparmio per le famiglie ossigeno per l’edilizia. Mozione in Regione di Luca Acacia Scarpetti

PESARO “Condomino intelligente eguale a diagnosi energetica degli edifici per mirare all’intervento negli aspetti energeticamente più deboli; cambio degli infissi; messa in opera di cappotti termici isolanti; valutazione delle

elevazioni in legno degli edifici, grazie al Piano casa, al fine di recuperare fondi per gli interventi e migliorare l’isolamento termico apicale dell’edificio; conversione all’impianto centralizzato di riscaldamento e raffreddamento con il

supporto di istituti di credito e assicurativi, a costo zero per i singoli proprietari; coinvolgimento delle associazioni inquilini, amministratori di condominio, industriali e artigiani.” Questa la filosofia dei “Condomini intelligenti” strada prioritaria, in un momento di crisi, per risparmiare energia, tutelare l’ambiente, sostenere lo sviluppo locale e i bilanci delle famiglie al centro della mozione che il Consigliere regionale dell’IDV, Luca Acacia Scarpetti, ha presentato in Consiglio regionale. L’atto è stato illustrato in tutti i suoi obiettivi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Pesaro nella sala del Comune e alla quale sono intervenuti anche il Sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, Loreno Zandri della Camera di Commercio, l’Ing. Miriam Badino dell’Associazione pubblica MUVITA di Genova e numerosi amministratori di condominio. “La mozione – ha detto Acacia Scarpetti – impegna la Giunta regionale affinché il progetto Condomini intelligenti trovi

sviluppo anche nelle Marche, come avviene già nel resto del Paese e questo attraverso un’azione di spinta intellettuale, di coordinamento e sviluppo in sinergia con le associazioni interessate al settore.” Il patrimonio edilizio contribuisce nella misura del 40% al consumo di energia elettrica e combustibile si da essere maxi produttore di polveri sottili e criticità

ambientali. Il Condominio intelligente può essere quindi la risposta più appropriata non solo alla riduzione dei consumi ma anche alla tutela dell’ambiente. Una filosofia che sarebbe capace di offrire uno sblocco occupazionale per circa trent’anni andando a intervenire proprio in un settore, quello dell’edilizia, più duramente colpito dalla crisi.

In 6 /7 anni al massimo sarà possibile, con l’efficienza energetica dei condomini, autofinanziare i costi con i risparmi della bolletta energetica. Trascorso questo periodo per la famiglia ci sarà esclusivamente un risparmio pieno e perenne. ------------------Nelle foto: il consigliere regionale Luca Acacia Scarpetti e un edificio

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IL PREMIO

La popolare giornalista televisiva Maria Bartiromo di Fox Business è la vincitrice dell’edizione 2014 dell’Urbino Press Award URBINO Maria Bartiromo è la vincitrice dell’Urbino Press Award 2014. La popolare giornalista e conduttrice televisiva di Fox Business Network Maria Bartiromo è la vincitrice dell’Urbino Press Award 2014, il premio italiano che ogni anno viene assegnato a un reporter americano. A darne l’annuncio ufficiale sarà l’ambasciatore d’Italia in Usa Claudio Bisogniero, il 15 aprile prossimo in occasione di un evento organizzato presso l’Ambasciata a Washington. Alla serata sarà presente la stessa Bartiromo, vera e propria “star” tra i reporter finanziari americani. “È un onore annunciare quale vincitrice della nona edizione del Premio una professionista del calibro di Maria Bartiromo”, ha dichiarato l’Ambasciatore Bisogniero. “Lo stile inconfondibile e la straordinaria professionalità che l’hanno portata sugli schermi di milioni di telespettatori in tutto il mondo sono sinonimo di grande qualità nel giornalismo finanziario ed economico americano e internazionale”, ha continuato Bisogniero. Maria Bartiromo lavora, dal gennaio 2014, per Fox Business Network come Global Markets Editor e conduttrice del programma “Opening Bell with Maria Bartiromo”. Il suo week-end show “Sunday Morning

Futures with Maria Bartiromo” e’ stato lanciato il 30 marzo scorso su Fox News Channel (FNC). Ha iniziato la carriera negli anni ottanta a CNN per poi sbarcare a CNBC nel 1993, diventando la prima giornalista a trasmettere in diretta dal floor del New York Stock Exchange. È inoltre autrice di tre pubblicazioni sui mercati finanziari e Wall

Street. “La Regione Marche – sottolinea il presidente Gian Mario Spacca – continua con grande convinzione ad essere al fianco di Urbino Press Award. Una iniziativa che si sposa perfettamente con la strategia regionale di valorizzazione e promozione della nostra terra attraverso il veicolo delle relazioni

culturali. Quelle con gli Stati Uniti sono ormai da tempo consolidate, grazie anche a questo prestigioso premio giornalistico. “Le Marche sono sempre più presenti sulla stampa Usa che guarda con crescente attenzione alle bellezze, al sapere, alla cultura della nostra regione. Premiare i più illustri rappresentanti del

giornalismo americano significa rafforzare la stima reciproca che lega le due comunità ed accomunarle nelle importanti riflessioni sugli scenari mondiali nelle quali ogni anno ci accompagnano i vincitori”. “Maria Bartiromo – ha dichiarato lo stilista Giacomo Guidi, cofondatore del Premio - è una delle grandi firme del

giornalismo statunitense. Con le trasmissioni televisive da Wall Street, gli articoli da opinionista su giornali e riviste, e come autrice di libri, Bartiromo è riuscita a raccontare con grande efficacia il complicato mondo della finanza. In questi ultimi anni abbiamo tutti compreso quando il nostro quotidiano, in qualunque parte del mondo si viva, sia fortemente influenzato dalle dinamiche dell’economia. “Il lavoro di Maria Bartiromo ci ha aiutato a comprendere le evoluzioni dei mercati. Siamo orgogliosi di averla come vincitrice 2014 dell’Urbino Press Award. Il Premio arriva quest’anno alla nona edizione, e ancora una volta conferma gli altissimi livelli di prestigio e credibilità culturale raggiunti». L’Urbino Press Award è presieduto da Giovanni Lani e negli ultimi anni ha premiato altre grandi firme del giornalismo americano: Diane Rehm, Michael Weisskopf, Martha Raddatz, Thomas Friedman, David Ignatius, Helene Cooper, Sebastian Rotella e Wolf Blitzer. Il Premio è organizzato con il sostegno della Regione Marche, della Città di Urbino e della Provincia di Pesaro e Urbino, dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura a Washington insieme alla Camera di Commercio e alla Piero Guidi. (e.g.)

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IL PROBLEMA

La Lista Civica LiberiXPesaro denuncia i tagli nella sanità “Occorre un’integrazione tra ospedali e strutture del territorio” PESARO Nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti della Lista Civica SolidarietàLiberiXPesaro” hanno preso in esame i principali problemi della sanità. All’incontro sono intervenuti Francesco Graziano, Giuseppina Catalano e Pino Longobardi, candidati al Consiglio comunale. “Fino ad oggi – hanno affermato abbiamo osservato una situazione nella quale non c'è stata la necessaria attenzione da parte della politica su una sanità di qualità, assistendo a tagli per noi inaccettabili. Oggi con piacere assistiamo a prese di posizione chiare e nette contro una riduzione indiscriminata delle risorse, alla quale riteniamo opportuno affiancare i seguenti suggerimenti frutto nella nostra esperienza diretta. Riteniamo che proprio questa scelta abbia portato maggiore coesione all'interno della coalizione di centro-sinistra. Integrazione ospedale– territorio. Per “fare salute” è necessario organizzare un percorso che veda l’integrazione tra gli ospedali e le strutture sanitarie e sociosanitarie del territorio. Queste, in regime di prossimità capillare, devono assicurare i servizi di emergenza, di riabilitazione e di lungodegenza, operando il filtro, in entrata, delle patologie che hanno effettivo bisogno dell’ospedale e, in uscita, dell’accoglienza protetta verso strutture appropriate di riabilitazione e lungo-degenza. L’ospedale

rappresenta infatti solo uno dei punti del percorso assistenziale e agisce in eccellenza solo se esistono e funzionano anche le altre strutture. Ci proponiamo dunque un assiduo monitoraggio del realizzarsi dell’integrazione tra Ospedale e Area Vasta, essenziale al funzionamento di un corretto percorso della salute che garantisca a tutti una sanità sicura e di qualità. Alcuni punti sui quali riflettere in campagna elettorale: 1. Come è prevista l'organizzazione dell'assistenza sanitaria per

i cittadini di Pesaro e Fano? Ci attendiamo dalla direzione dell'azienda Marche Nord una mappatura dei nuovi assetti. 2. Un bilancio in pareggio non è sinonimo di virtuosismo: riflettiamo su quanto pesano le liste d'attesa e la confusione dovuta all'insufficiente integrazione tra i due nosocomi e con l'Asur, quantificando il peso dei disservizi in termini di mobilità passiva e di aggravamento delle patologie dei nostri concittadini, costretti ad attendere mesi per accedere ad una prestazione gratuita.

Cosa intendiamo? La mobilità passiva non incide sul bilancio di Marche Nord, ma sul bilancio regionale, indebolendo investimenti futuri in ambito sanitario. 3. Riteniamo inaccettabile che per un terzo dell'anno la città non sia in grado – attraverso la sua azienda ospedaliera – di dare assistenza continua e facilitata ai propri cittadini. Non accettiamo che certi reparti vengano accorpati dal 15 giugno al 15 settembre per esigenze di ferie del personale. Per rispettare un diritto sacrosanto del

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lavoratore, non siamo in grado di rispettare il diritto sacrosanto del cittadino alla cura: non sarebbe possibile da parte di chi dirige la sanità regionale, procedere con la previsione di assunzioni temporanee in questo periodo? 4. Detto ciò, ci teniamo a ringraziare il personale medico e paramedico che continua ad esprimere professionalità nonostante che chi dirige la sanità regionale abbia creato questo caos. “Un ospedale nuovo ampliando il sito di Muraglia.

I LiberiXPesaro – hanno affermato nel corso dell’incontro - combattono da anni la battaglia per la realizzazione di un ospedale nuovo che sostituisca quello del San Salvatore, vetusto e inadeguato ad accogliere organizzazione e tecnologie in grado di offrire la migliore cura possibile a tutti i cittadini. Ben oltre la “querelle” Pesaro–Fano, l’ospedale deve essere un punto di riferimento e di risposta sanitaria in ambito provinciale, in rete con il resto della regione e oltre. Un ospedale nuovo è dunque la priorità assoluta, ma continuiamo a sostenere l'obiettivo di un ospedale che sia anche unico considerata la carenza di fondi regionali e statali richiamando e sollecitando con forza la Regione a investire sull'azienda Ospedali Riuniti Marche Nord, che ancora per qualche anno dovrà lavorare su tre ospedali, aumentando le risorse al fine di evitare l'enorme fuga verso gli ospedali di altre regioni. Nella fruizione dei servizi sanitari per la tutela della salute, si manifestano infatti disagi mai visti: liste di attesa per le prestazioni specialistiche, insufficienza dei servizi che accompagnano i percorsi di cura, con il rischio di sentirsi discriminati in base al luogo dove si risiede. L’indicazione del sito per il nuovo ospedale è per noi Muraglia, data la consistente riduzione della spesa e il minor impatto ambientale determinato dall'ampliamento dell'attuale struttura ospedaliera”.


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IL RICONOSCIMENTO

A Mario Pianesi, ideatore fondatore e presidente dell’Associazione Un Punto Macrobiotico, il Sigillo dell’Università di Urbino

URBINO Il rettore Stefano Pivato ha consegnato Mario Pianesi, ideatore, fondatore e presidente dell’Associazione UPM Un Punto Macrobiotico, il “Sigillo d’Ateneo”, prestigioso riconoscimento accademico per i meriti scientifici ed umanitari da lui conseguiti a livello nazionale ed internazionale. La consegna è avvenuta nell’ambito del convegno

“Alimentazione e Salute: il punto di vista della Macrobiotica MA-PI” e alla presenza di oltre 200 persone, fra autorità locali, forze dell’ordine, docenti e studenti. Nella giornata di studi sono intervenuti il prof. Mario Pianesi, il prof. Paolo Pozzilli (Direttore Area di Endocrinologia e Diabetologia dell’Università dgel Campus Bio-Medico di

Roma) ed il prof. Orazio Cantoni (Direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Urbino). Il rettore Stefano Pivato ha aperto il convegno ricordando il lavoro svolto da più di 40 anni da Mario Pianesi, dai primi studi da autodidatta sul cibo, sino all’ideazione e realizzazione di un suo originale modello di sviluppo sostenibile, che permette di ricostruire l’ambiente attraverso un’agricoltura naturale (la

Policoltura MA-PI) e che consente un’alimentazione più equilibrata (le 5 Diete MAPI) che porta Salute ed una vera crescita, anche economica, della società; sono stati ricordati i 75 encomi ed onorificenze conferiti a Pianesi da varie importanti istituzioni. Mario Pianesi, cresciuto con un’educazione altruista ed ispirata al rispetto dell’ambiente e ideatore dell’Etichetta Trasparente Pianesiana che permette di

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conoscere l’origine e le caratteristiche di ogni prodotto, ha più volte ribadito con forza durante il convegno, di interessarsi e di difendere l’aria, l’acqua e gli alimenti che ci danno la vita. Il prof. Paolo Pozzilli ha inoltre esposto i risultati di un recente studio clinico (il primo al mondo) che dimostra scientificamente l’efficacia della dieta MA-PI 2 nella terapia del diabete mellito e della sindrome metabolica, sottolineando

che la qualità dei prodotti utilizzati influiscono sul buon esito dello studio e che, pertanto, l’Etichetta Trasparente Pianesiana, rappresenta anche uno strumento necessario al medico per realizzare una reale tutela sanitaria dei pazienti attraverso la dieta. -----------------Nelle foto: la consegna del “Sigillo d’Ateneo” a Mario Pianesi da parte del rettore Stefano Pivato e l’Aula Magna di Economia gremita


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VERSO IL VOTO

“Il parco dell’aeroporto è una priorità”. Per Fano il candidato sindaco Carloni punta sul polmone verde FANO “La realizzazione del parco dell’aeroporto è avvertita come una priorità da buona parte della città di Fano e lo sarà anche per l’amministrazione comunale che mi candido a guidare”. Mirco Carloni, alla testa della coalizione elettorale “La scelta giusta per Fano”, prende posizione nel dibattito degli ultimi giorni sulla valorizzazione del polmone verde attiguo all’aeroporto di Fano. Era stata l’associazione Argonauta a sollecitare i candidati sindaco a dare una risposta sul progetto del parco. L’impegno lo assume chiaramente Mirco Carloni. “Penso che un grande parco urbano possa valorizzare la qualità ambientale e la vita di relazione in città – afferma il candidato sindaco -. A suo tempo mi spesi affinché Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, assumesse un impegno per l’asfaltatura della pista dell’aeroporto, che migliorasse le condizioni di sicurezza e favorisse i voli commerciali e turistici a sostegno dell’economia del territorio. “L’opzione resta valida, ora che si profila uno spiraglio per l’uscita

dalla crisi, ma non ho mai ritenuto che questo progetto fosse alternativo al parco. Al contrario penso che un grande parco urbano sia un’importante risorsa per i bambini, i ragazzi, gli anziani e, in generale, le famiglie di Fano. Un luogo per attività sportive dolci, giochi, incontri, passeggiate, letture, l’occasione insomma per inserire e vivere la natura in città”. L’incarico affidato al professor Fabio Salbitano dell’Università di Firenze, esperto di ecologia del paesaggio, non ha avuto purtroppo seguito. “Certamente non è stata manifestata un’adeguata volontà politica su questo punto da parte della giunta uscente. “Candidandomi a sindaco ho detto che voglio ribaltare la città e con la coalizione che mi sostiene, che tra l’altro vede in campo quattro liste civiche, lo farò anche per questo obiettivo. La partecipazione politica è la cifra di questo mio nuovo impegno e in questo senso intendo recuperare anche lo spirito originario del progetto per il parco, sperimentando forme innovative di partecipazione nella progettazione e nella manutenzione dell’arredo dell’area verde, per cui deve essere

bandito un concorso di idee. Inoltre, attraverso la Regione Marche, dobbiamo sfruttare i Finanziamenti Europei per la forestazione urbana”. Restano da risolvere questioni tecniche come quella della proprietà demaniale dell’area ma Carloni vuole sgombrare subito il campo da una nota controversia politica. “Credo che sia da rivedere la previsione urbanistica della strada cosiddetta “ammazzaparco” che ha provocato la dura opposizione degli ambientalisti. “E’ tempo di superare sulle cose da fare per la città certe contrapposizioni ideologiche, che in un recente passato hanno avvelenato il clima politico, e di sviluppare una forma il più possibile condivisa e partecipata di governo. “Il parco dell’aeroporto – conclude Mirco Carloni – peraltro non è un impegno isolato di “La scelta giusta per Fano” ma rientra in un progetto di sviluppo sostenibile, che sarà presto illustrato alla città, comprendente anche un piano per le piste ciclabili”. ------------------Nella foto: il candidato sindaco Mirco Carloni

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LA POSIZIONE

Marotta unita e Mondolfo Dal Comitato Cittadino appello alla Regione Marche: “Alla fine che vinca la ragione!”

MONDOLFO Anche il Comitato Cittadino Mondolfese ha inviato un appello al presidente della Giunta regionale, agli assessori regionali ed al presidente della I° Commissione consiliare permanente ed ai suoi componenti. “Numerosi esponenti politici e candidati alla carica di sindaco di Fano (Delvecchio, Sanchioni e Seri) hanno chiesto alla Regione Marche di ben ponderare la

scelta che si appresta a fare dopo l’esisto del referendum del 9 marzo. Ricordiamo che sono pendenti ed in attesa di definizione ben due ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale. Ricorsi ai quali il CCM ha partecipato coi propri avvocati (Francesca Francesconi e Giacomo Rotatori) e le cui sentenze potrebbero addirittura ribaltare l’esito del referendum, con l’eventuale decisione che a votare siano

“interessati” solo i residenti di Fano (Marotta di Fano, Ponte Sasso e Torrette) dove, inequivocabilmente, ha vinto il “no”. Il referendum, che ha visto un grado di partecipazione non certo esaltante, si è svolto perché il TAR non ha concesso la sospensiva al secondo ricorso sottolineando il fatto che è, tutto sommato, solo un referendum consultivo. La Regione Marche ha un’altra occasione per poter

verificare cosa ne pensano le “popolazioni interessate”, le elezioni del 25 maggio, elezioni europee ed amministrative. Tutta questa fretta di risolvere una “questione” che si protrae da troppo tempo perché è sempre stata “gonfiata” ad arte, come se fosse un problema di vita o di morte, è insolito. Se non si è riusciti in tutti questi decenni ad armonizzare i piani urbanistici, commerciali e

turistici dei territori a confino dei due comuni di Fano e Mondolfo non è certo colpa di tutti quei cittadini che votando “no” al referendum hanno espresso l’intenzione di rimanere nel comune più grande. Cosa si dovrebbe fare allora per risolvere questo tipo di problemi, unificare tutti i territori, abolire i confini amministrativi, creare un unico comune regionale? Chiediamo alla Regione Marche che dia un segnale

forte alle realtà locali, incentivando l’aggregazione dei piccoli comuni, salvaguardandone le specificità municipali, e non favorendo spezzettamenti vari e minimi che rendono non equilibrate le comunità esistenti. In subordine chiediamo che si aspettino le pronunce del TAR e l’esito delle competizioni elettorali così da avere un quadro “consultivo” maggiore e ben definito”.

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IL RECUPERO

Solenne inaugurazione a Saltara della restaurata Chiesa del Gonfalone Grazie al sostegno della Fondazione Carifano torna fruibile uno dei gioielli artistici del nostro territorio di VINCENZO PREDILETTO SALTARA Un vero “gioiello” artistico, tra i tanti tesori nascosti e ancora poco conosciuti che rendono impareggiabile ed unico al mondo il nostro enorme patrimonio architettonico, storico e culturale, è stato perfettamente restaurato e reso finalmente fruibile nel centro storico di Saltara, caratteristico borgo situato in una splendida posizione collinare a circa 20 Km. da Fano, grazie alla mirabile lungimiranza e al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano in collaborazione con la Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola ed il Comune di Saltara. Il Presidente della Fondazione CARIFANO, ing. Fabio Tombari, proprio in concomitanza con la 1^ delle due giornate FAI, ha ufficialmente inaugurato la Chiesa del Gonfalone”

salvata e restaurata” di fronte ad un pubblico entusiasta e partecipe che ha letteralmente riempito ogni spazio della navata, mentre ancora molte persone affluivano e si disponevano in fila sullo scalone e davanti al portone d’ingresso per poter ascoltare i vari relatori. Il dott. Tombari nel discorso preliminare ha messo in rilievo che la Fondazione Carifano nel 2009 ha ricevuto in affido l’edificio, destinato ad un grave e progressivo degrado, dalla Diocesi di Fano e dalla Parrocchia con il preciso impegno di mettere in sicurezza il campanile e il tetto e di restaurare completamente la struttura ed i suoi arredi, restituendolo poi a lavori ultimati al Comune di Saltara in comodato gratuito per le future attività sociali e culturali della Parrocchia e della cittadinanza. Le notevoli risorse impegnate e gli sforzi sostenuti sono stati,

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comunque, ripagati peraltro dalla piacevole e sorprendente scoperta di un antico e prezioso affresco del Giudizio Universale, posto nella controfacciata della Chiesa, in gran parte recuperato seppure un po’ coperto dalla balconata della cantorìa addossata sopra l’ingresso, probabilmente in epoca posteriore. E’ intervenuto subito dopo il Sindaco di Saltara, Fabio Cicoli, il quale in primis ha voluto ringraziare la Fondazione Carifano, la Sovrintendenza per i Beni Storici,Artistici ed Etnoantropologici delle Marche per i lodevoli interventi e sforzi profusi e tutti quelli che hanno lavorato con professionalità ed entusiasmo nell’opera di restauro, restituendo alla Comunità saltarese un patrimonio collettivo che darà sicuramente delle valide opportunità sia ai giovani che agli abitanti del territorio in base alle possibili attività che il Comune e la Parrocchia riterranno adeguate alla natura spirituale e storica dell’edificio. Il parroco di Saltara, don Alessandro Messina, porgendo i sentiti saluti del Vescovo S.E. Armando Trasarti assente per altri impegni, ha pure lui ringraziato le autorità ed i relatori presenti nonché la Pro Loco ed ha comunicato ai cittadini e ai fedeli che in

occasione della Processione del “Cristo Morto” nella serata di Venerdì Santo verrà approntata negli spazi della Chiesa del Gonfalone un’esposizione di reperti storici legati a quest’antica tradizione, sottolineando peraltro che anche la restaurata pala d’altare della chiesa rappresenta la Deposizione dalla Croce. E’ stato successivamente invitato al microfono il Presidente del Consiglio Regionale, dr. Vittoriano Solazzi, il quale ha rimarcato che la partecipazione e la presenza notevolissima dei cittadini in una chiesa così affollata testimoniano concretamente l’orgoglio e l’amore dell’intera comunità nei confronti di un bene storico e religioso prodigiosamente recuperato. Egli ha pure rivolto un doveroso plauso all’attività meritoria dell’ing. Tombari e della Fondazione Carifano per la loro costante e convinta tutela dei beni storici ed artistici del territorio di competenza dell’Ente ed ha infine ribadito che il paese deve saper ritrovare il coraggio e le energie morali per superare le enormi difficoltà economiche che negli ultimi anni hanno aumentato la disoccupazione, puntando su due basilari chiavi d’uscita dalla crisi che sono appunto costituite dalla cultura e dal turismo. La soprintendente Maria Rosaria Valazzi ha a sua volta

evidenziato la fruttuosa collaborazione in piena sinergia tra la Fondazione Carifano - che naturalmente corre l’obbligo di ringraziare – e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e la Soprintendenza per i Beni Storici ed Artistici delle Marche che hanno saputo recuperare quasi miracolosamente dall’oggettiva grave situazione di degrado e fortunatamente in poco tempo l’intero complesso dell’ex Chiesa del Gonfalone. “Le Soprintendenze, oggi spesso molto criticate - ha sottolineato poi testualmente la Valazzi – hanno il preciso compito di tutelare ma

tutelare significa curare il recupero in vista poi della fruizione di un bene. La tutela non significa impedire dei lavori, indica piuttosto il modo migliore per realizzare con metodo un lavoro e portarlo a termine per usufruire di un bene. Mettere in moto un restauro e poi non fruire del bene restaurato significherebbe nuovamente il suo declino”. E’ quindi intervenuto Alessandro Marchi, della stessa Soprintendenza, il quale ha esposto in modo esauriente ed argomentato la storia narrativa dell’affresco “Il Giudizio Universale” con la tipologia dei peccati in basso, ben resi dal colore vivace. Ogni fedele uscendo dalla Messa avrebbe potuto e dovuto osservare la “pesatura delle anime” con una destinazione definitiva in alto per gli eletti davanti agli angeli che contornano la maestosa icona divina. Sotto, invece, stanno i dannati; l’aldilà è lastricato da un pavimento con anelli sepolcrali da dove escono le anime che i diavoli si contendono per il Giudizio Universale. L’autore dell’affresco secondo la sua proposta d’attribuzione- un pittore delle Marche centrali, attivo tra Camerino e San Severino, che han dato vita al fenomeno artistico del R i n a s c i m e n t o marchigiano,vicino all’Umbria attraverso la personalità del Perugino, già attivo e presente a Fano e Senigallia con alcuni celebri capolavori, potrebbe essere Lorenzo D’Alessandro o Stefano di San Ginesio,

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seguace con modi affini, anche se quest’ultimo ha eseguito pale d’altare e piccoli affreschi devozionali e di certo non un affresco così grande come questo qui a Saltara. La pala d’altare,invece, legata al culto del Crocifisso è una tela con toni coloristici più spenti e scalcinati per la tecnica differente che vuole simulare un affresco a parete (tempera a colla distesa con imprimitura leggera sulla tela, colla animale senza uova, quindi non c’è violenza cromatica, bensì tono polveroso - come in Andrea Mantegna nelle 2^ metà del ‘400 - che soffre molto nella conservazione attraverso il tempo). Nella Deposizione sull’altare maggiore la Vergine sviene: momento culminante della Passione. Qui l’artista s’avvicina di molto al Perugino (di cui restano due opere nella Chiesa di S.Maria Nuova dei Francescani a Fano), per cui probabilmente sarà stata realizzata nella sua bottega, considerato che a Città della Pieve- luogo natale del Perugino- c’è un’opera di bottega abbastanza simile a questa, del 1517 nella Chiesa di S. Maria dei Servi. Nelle nicchie centrali della navata ci sono 2 belle opere seicentesche, a sinistra la “Vergine col Bambino e S. Antonio da Padova” del 1649/ 50 del forsempronese Giovanni Francesco Guerrieri e a destra sull’altare della Concezione riservato alle Consorelle della Confraternita del Crocefisso la “Pala dell’Assunzione della Madonna” d’autore ignoto. Conclusa così la serie degli

interventi, Augusto Berardi, valida voce delle storiche memorie saltaresi, invita tutti i presenti ad assaggiare il Pane giallo allo zafferano posto vicino all’ingresso in alcune ceste che, secondo antiche consuetudini, la Confraternita per tre volte l’anno preparava per i fedeli in determinate ricorrenze religiose. A questo punto, l’ing. Tombari salutava e ringraziava tra le personalità presenti nelle prime file per il loro contributo personale , tra le altre, il prof. Alberto Berardi, vice presidente della Fondazione CaRiFano e il poliedrico artista fanese Dante Piermattei, curatore del prezioso e documentatissimo catalogo stampato sempre per conto della Fondazione- dato in omaggio agli invitati e a tutti i presenti nonché ad ogni famiglia della comunità saltarese – che si avvale dell’accurata presentazione di Maria Rosaria Valazzi, dei contributi critici di Alessandro Marchi e delle fondamentali ricerche d’archivio di Giuseppina Boiani Tombari sulle Memorie della Chiesa del Crocefisso o del Gonfalone dal sec. XVI al XXI. La lunga cerimonia d’inaugurazione è stata alla fine arricchita ed ingentilita da un delizioso Concerto di musica da camera a cura dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” eseguito da Luca Bacelli al violoncello e da Franca Moschini al pianoforte, con gli applausi finali del numeroso pubblico ancora presente. Per chi non lo sapesse, la Chiesa del Gonfalone è così chiamata perché una volta vi era la sede dell’omonima Confraternita, detta anche del S.S. Crocefisso. La Chiesa, in stile tardo rinascimentale, ha una facciata a capanna, con due finestre strombate con arco a tutto sesto nella parte superiore. Nel fregio sopra l’ingresso principale si può notare un’iscrizione in latino “Anno Domini 1649”, sormontata da un Crocefisso in pietra. Vorremmo, pertanto, consigliare a tutti gli amanti del bello di compiere un’escursione a Saltara perché la restaurata Chiesa del Gonfalone vale da sola il prezzo del viaggio : è una piccola perla che merita d’essere visitata ed ammirata con calma da vicino, nel magico silenzio dell’entroterra pesarese.


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L’INIZIATIVA

I cittadini prendono parte alla costruzione della propria casa: a Mondolfo un progetto per 18 appartamenti ad alta efficienza energetica e ambientale MONDOLFO Partecipare alla costruzione della propria abitazione, risparmiando sul costo e condividendo alcuni spazi e servizi con altri proprietari, come l’orto (6mila metri quadrati di terreno agricolo), una tavernetta condominiale (80 metri quadrati), un’officina per il bricolage ed altro ancora, secondo un nuovo modello di abitare che rimette al centro la socialità, la cooperazione e la solidarietà. E’ la filosofia del progetto “Cohousing e autocostruzione” ideato dal Consorzio Abn e dal Consorzio Solidarietà per offrire ai cittadini interessati la possibilità di realizzare, a Sterpettine di Mondolfo (lungo la via Cesanense, a 2 km dalla costa e poco distante dal quartiere di Piano Marina), 18 appartamenti ad alta efficienza energetica e ambientale, che verranno certificati da Inbar, Istituto nazionale di BioArchitettura che ha dato il patrocinio all’iniziativa. Il progetto, patrocinato anche dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dalla diocesi di Senigallia (dove è stata portata avanti con successo un’esperienza analoga), è stato illustrato alla stampa nella sede della Provincia a Pesaro. Come spiegato dal responsabile sviluppo del

Consorzio Abn Marco Gargiulo, gli appartamenti, di due tipologie ipotizzate (110 mq e 65 mq) saranno realizzati in legno, con pannelli fotovoltaici, solare termico per l’acqua calda sanitaria, seguendo criteri di b i o a r c h i t e t t u r a . Particolarmente convenienti le condizioni economiche: 1500 euro al metro quadro grazie al fatto che i futuri proprietari verranno integrati nelle attività del cantiere come manovali o altro, garantendo tra le 700 e le 900 ore lavorative. “Inoltre – ha detto ancora

Gargiulo - è stato pubblicato sul Bur della Regione Marche un bando che stanzia un milione e 640mila euro per l’acquisto di prima casa in autocostruzione: il nostro progetto potrà concorrere per ottenere un contributo a fondo perduto fino a 50mila euro ad appartamento, consentendo un ulteriore risparmio. “Si tratta – ha detto il presidente del Consorzio Solidarietà Lucio Cimarelli – di una politica abitativa attiva, il cittadino partecipa al processo di costruzione della propria casa. Altro elemento importante è che la

Cassa di Risparmio di Fano ha garantito per i futuri acquirenti l’erogazione di un mutuo ipotecario per l’intero ammontare degli appartamenti, senza far pagare la rata per 24 mesi. Ciò significa che i proprietari cominceranno a versare le rate quando entreranno m a t e r i a l m e n t e nell’abitazione”. “Soprattutto per le giovani coppie - ha detto Mario Vichi, responsabile della Commissione pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Senigallia – la casa rischia di rimanere un sogno

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lontano. L’autocostruzione è un nuovo stile di vita, che si affianca a quelli che da tempo stiamo cercando di diffondere, come sobrietà, essenzialità, consumo critico. Importante è anche l’aspetto del vivere alcuni servizi in comune, si risparmia e si reimpara a stare insieme”. Congratulazioni al progetto sono state rivolte dall’assessore provinciale all’edilizia pubblica Massimo Galuzzi, anche a nome del presidente Matteo Ricci. “Siamo molto lieti – ha detto che questa esperienza

innovativa di autocostruzione avvenga nella nostra provincia. Il comune di Monfolfo è il quarto per numero di abitanti e risulta anche tra quelli con difficoltà abitativa. Il problema della casa è molto sentito in tutto il territorio provinciale. Negli ultimi cinque anni, nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati impegnati da Regione, Provincia ed Erap Marche 40 milioni di euro per edilizia pubblica”. Presenti alla conferenza stampa anche il vice sindaco di Mondolfo Alvise Carloni ed il consigliere provinciale Gaetano Vergari, che hanno espresso soddisfazione per una iniziativa “che consentirà di realizzare abitazioni a condizioni economiche molto vantaggiose e sostenibili dal punto di vista tecnico, ambientale e sociale”. Ad oggi sono 5 le famiglie che hanno già aderito (il progetto sarà attuato con un minimo di 12). Come evidenziano i promotori, è necessario che gli interessati diano quanto prima la loro disponibilità, per consentire di rientrare nei tempi previsti dalla Regione Marche per la presentazione della documentazione. Il regolamento è scaricabile sul sito www.consorzioabn.it o www.consorziosolidarieta.it. Per ulteriori info: housingsociale@consorzioabn.it o cell. 338.8987154 ((g.r.)


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FANO E LE SUE VALLI

LA MANIFESTAZIONE

A Cagli ritorna “Bravissimo” la vetrina che ha dato visibilità al nostro calcio dilettantistico La fortunata iniziativa voluta da Valerio Ferri, titolare del Ristorante Le Fontane e organizzata dal giornalista Mario Pellegrini compie diciassette anni e la sua continuità sta a dimostrare l’interesse che ha suscitato nei protagonisti

CAGLI Ritorna “Bravissimo”. La prima serata è fissata per venerdì 13 giugno al Ristorante “Le Fontane” di Cagli e come sempre si partirà premiando le Società del Calcio dilettantistico che hanno vinto in questa stagione a partire dal CND e fino alle Terze categorie del territorio provinciale. “La fortunata iniziativa voluta da Valerio Ferri, titolare del Ristorante ‘Le Fontane’ – ha sottolineato Mario Pellegrini, deus ex machina dell’evento - ed organizzata dal sottoscritto, compie diciassette anni e la sua

continuità sta a dimostrare l’interesse che ha suscitato nei protagonisti”. Con le Società verranno premiate anche le categorie Juniores che avranno vinto a livello regionale e provinciale in attesa di conoscere gli sviluppi del campionato nazionale (girone F) che l’Alma Juve Fano sta dominando. In tutto le serata del “Bravissimo” saranno ancora 5 con l’Attività di Base, categoria Esordienti e il Fair Play, abbinati nel venerdì 27 giugno proprio per mandare un messaggio forte sotto l’aspetto comportamentale, ai più piccoli che vedranno

premiate le loro società di appartenenza per la qualità organizzativa al di là del risultato. Gli allenatori vincenti, i migliori giovani in campo (fuori quota di questa stagione), i personaggi, i cannonieri, il Calcio a 5 e il “superbravissimo” rientrano tutti nella serata di venerdì 20 giugno. Le ultime due serata del 4 e 11 luglio, saranno tutte dedicate come sempre agli Allievi e Giovanissimi, con le speranze più immediate che coltivano qualche sogno in più nel cassetto. Forte anche quest’anno il coinvolgimento del Comitato Regionale e della Delegazione di Pesaro e Urbino che da sempre hanno condiviso l’iniziativa. Una spinta voluta per gratificare chi vince, chi lavora e si impegna per tanti mesi nella cabina di regia, nello spogliatoio e in campo. Ma le serate del “Bravissimo” sono una ottima opportunità per socializzare, per conoscersi, parlare di calcio, raccontarsi il passato mentre già si progetta il futuro. “Il Bravissimo è una vetrina calcistica che ha dato visibilità al nostro calcio dilettantistico – assicura Valerio Ferri – abbiamo scelto di proseguire perché orami c’è la piena certezza che l’iniziativa piace, diverte e tiene alto l’interesse verso uno sport, come quello del calcio, che resta una attrazione infinita”. (e.g.) -------------------Nelle foto: Valerio Ferri e Mario Pellegrini e due momenti della manifestazione dello scorso anno

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LA PROVINCIA DI MACERATA

IL MALTEMPO

Spazzato via dall’ultima piena del Fiastra il guado di Colbuccaro Per la ricostruzione c’è l’impegno del prefetto Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale CORRIDONIA Gli interventi tampone non bastano più: la nuova ondata di maltempo, le piogge insistenti e la piena del torrente Fiastra hanno spazzato via, in una notte, il guado di Colbuccaro. Resta ben poco dell’attraversamento temporaneo realizzato dalla Provincia di Macerata lungo la strada provinciale 28 “Colbuccaro-Corridonia” per sopperire alla mancanza del ponte crollato durante l’alluvione del 2011, e il presidente Antonio Pettinari ha subito lanciato un appello forte: finanziamenti straordinari fuori dai vincoli del Patto di stabilità per ripristinare in tempi certi l’attuale, seppur provvisorio c o l l e g a m e n t o , indispensabile per la viabilità, in attesa della ricostruzione del nuovo ponte. “La Provincia - spiega Pettinari - ha eseguito la gara per la demolizione del vecchio ponte e contemporaneamente si stanno avviando le procedure di appalto della nuova struttura. L’obiettivo è certamente quello di fare in fretta, ma è chiaro che i tempi di realizzazione non saranno brevissimi, ed è impensabile che nel frattempo i cittadini di un comprensorio così importante e vasto restino privi di un collegamento

strategico non solo per i residenti ma per tutta la ben più ampia realtà economicoimprenditoriale”. La richiesta è stata rivolta dal presidente Antonio Pettinari a Franco Gabrielli, capo del

dipartimento della Protezione civile nazionale. Ed a stretto giro di posta è arrivata la disponibilità della Protezione civile nazionale a svincolare, con un’apposita ordinanza, le risorse che la Regione

Marche metterà a disposizione per ricostruire il guado di Colbuccaro. Pettinari, presidente della Provincia di Macerata, è così riuscito a strappare un doppio impegno: quello del

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prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile, e quello della Regione nelle persone dell’assessore Paola Giorgi, del responsabile della Protezione civile Oreficini e

dello stesso presidente Gian Mario Spacca. L’occasione l’ha data la manifestazione organizzata domenica a Cingoli dove Gabrielli è intervenuto personalmente per la consegna degli attestati alle organizzazioni di volontariato di Protezione civile marchigiane. Il prefetto Gabrielli, che già era a conoscenza del problema del guado, ha condiviso le preoccupazioni del presidente Pettinari e la richiesta di finanziamenti straordinari, fuori dai vincoli del Patto di stabilità, per ripristinare in tempi certi l’attuale, seppur provvisorio attraversamento sul torrente Fiastra. Nell’incontro Pettinari ha insistito molto sul fatto che, in attesa della realizzazione del nuovo ponte, “i cittadini di un comprensorio così importante e vasto non possono restare senza un collegamento strategico”, ed ha trovato Gabrielli concorde e disponibile, insieme ai vertici della Regione, a rendere spendibili, giustificandoli con l’urgenza della calamità naturale, appositi finanziamenti per dare avvio ai lavori di ripristino del guado. -------------------Nella foto: ciò che resta del guado di Colbuccaro dopo la nuova piena del torrente Fiastra


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LA PROVINCIA DI MACERATA

LA MANIFESTAZIONE

La Scuderia Marche fa centro con la Sfercia-Camerino 1° Memorial Fratelli Battibocca rievocazione per auto d’epoca

CAMERINO La Scuderia Marche Club Motori Storici di Macerata, ha organizzato una manifestazione riservata alle auto d’epoca sullo stesso percorso della SferciaCamerino la gara che ebbe luogo l’11 agosto del 1957 e che ora è stata rievocata intitolandola ai fratelli Battibocca che tanto fecero per l’automobilismo maceratese a metà del secolo scorso. Una manifestazione che come è nella tradizione della Scuderia Marche ha accomunato insieme: sportturismo-cultura i tre ingredienti sempre presenti in ogni allestimento della società più titolata d’Italia. Dopo il raduno a Piediripa, il lungo carosello di 45 auto si è mosso, attraverso la vecchia S.S. 77 alla volta di Sfercia da dove, in colonna, ha proseguito la sua corsa verso Camerino. Arrivati a Camerino i partecipanti si sono misurati su prove di abilità sfruttando gli spazi del piazzale “Vallicelle A” ed al termine, incolonnati, si sono recati al

centro storico della città. Una sosta ai giardini della Rocca del Borgia per gustare l’incomparabile vista sui monti Sibillini e la visita alla chiesa di Santa Maria in Via, hanno fatto da preludio all’aperitivo consumato presso la taverna “L’Armigero” del terziero di Muralto dove ad attendere i convenuti c’erano due damigelle e la presidentessa del terziero di Muralto Paola Ticani con vestiti d’epoca che richiamavano all’imminente Corsa alla Spada e Palio del prossimo mese di maggio ed alcuni dirigenti del moto club Camerino che ebbe l’idea di proporre la corsa nel 1957. Dopo l’aperitivo, Ines Marcoaldi la mente storica del terziero ha illustrato ai presenti l’evolversi degli avvenimenti che hanno portato alla scoperta di quei sotterranei della taverna mentre il presidente del moto club Stefano Ronconi ha ricordato le vicende che hanno accompagnato la prima ed unica edizione della Sfercia-Camerino disputata 57 anni fa. Prima dei saluti il presidente della Scuderia

Marche ha donato due targhe riproducenti il manifesto originale della gara del 1957 venendo ricambiato con un libro sulla Corsa alla Spada e Palio da parte del terziero di Muralto e con il libro sul circuito di Borgo San Giorgio da parte del moto club Camerino. La fase successiva ha visto il lungo serpentone di auto avviarsi verso l’agriturismo “La Fattoria di Cignano” dove nel corso del convivio di fine giornata si sono svolte le premiazioni di rito. A salire agli onori della cronaca sono stati: Lino Natalini e Marino Carbonari di Macerata con una Alfa Romeo 6 C. del 1949 che si sono aggiudicati il primo posto ed hanno preceduto Marino Ilari in coppia con Primo Loretani con una Fiat 503 del 1927 di Corridonia e i coniugi Angelo e Silvana Ciarrocca di Porto Sant’Elpidio con una Fiat 1400 del 1951. Gli eredi dei conti Battibocca invitati dagli organizzatori della Scuderia Marche a presenziare all’avvenimento, impossibilitati ad essere presenti, hanno inviato una lettera di gratitudine per quanto stanno facendo a ricordo dei loro cari. Fra le 45 auto partecipanti hanno fatto spicco una Jaguar E-Type (resa famosa da Diabolik) e una Ferrari Dino le più preziose delle convenute. Oltre ai premi tradizionali, è stato ideato un particolare trofeo destinato a chi se lo aggiudica due volte anche non consecutive. Un nuovo modo per impreziosire ed intendere questo tipo di

manifestazioni che hanno a che fare con vecchi ricordi. --------------------Nelle foto: l’Alfa Romeo 6C del 1949 di Natalini-Carbonari vincitrice del 1° Memorial fratelli Battibocca impegnata nelle prove di abilità/regolarità

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a Camerino; l’incontro all’interno della taverna “L’Armigero” di Muralto. Da sinistra: Adalberto Beribè (presidente Scuderia Marche), Paola Ticani (presidente terziero di Muralto), Ines Marcoaldi

(memoria storica del terziero di Muralto) ed alcuni dirigenti del moto club Camerino; Lino Natalini e Marino Carbonari primi assoluti, premiati da Adalberto Beribè (a sinistra nella foto) presidente della Scuderia Marche


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LA PROVINCIA DI MACERATA

L’INIZIATIVA

Al via la Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona Nasce dalla collaborazione tra l’Unicam e i sindacati CAMERINO Proseguono le iniziative che l’Università di Camerino sta mettendo in campo a favore lo sviluppo del territorio. E’ stato siglato infatti il protocollo d’intesa tra l’Università di Camerino e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, che sancisce ufficialmente la costituzione della “Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona”. Nel corso della prossima settimana il protocollo sarà sottoscritto anche dallo SNALS. Si tratta di un tavolo di lavoro fortemente voluto da Unicam per promuovere la collaborazione fra l’ateneo ed i sindacati, che si impegnano a coordinare progetti ed iniziative ed a mettere a fattor comune professionalità e impegno, al fine di favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. “Siamo certi – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – che questo tavolo di lavoro accelererà motivazioni e senso di appartenenza e sarà un’ulteriore occasione di confronto più ampio, creando sinergie per la progettualità e nuove forme di sviluppo, con l’intento di valorizzare capacità individuali e promuovere una costante crescita culturale e professionale delle persone”. Per dare maggiore incisività alle azioni da intraprendere, infatti, è necessario il coinvolgimento di tutte le organizzazioni del territorio e la creazione di gruppi di lavoro che discutano sulle

tematiche di interesse per i giovani e per la crescita territoriale e decidano quali siano i progetti da portare avanti, su cui investire e su cui concentrare le risorse: ne sono fermamente convinti sia il Rettore Corradini che i responsabili delle organizzazioni sindacali della regione che hanno risposto con convinzione alla proposta formulata dall’Ateneo.

La valorizzazione della persona (sia essa ricercatore docente, personale tecnico amministrativo o studente) è dunque una delle linee strategiche che caratterizzano un percorso iniziato da UNICAM alcuni anni fa con la stipula, prima Università italiana, della Carta europea dei ricercatori e del codice di condotta per la loro assunzione e perseguito con sempre

maggiore determinazione dal rettore Corradini, anche con la firma, oggi, di questo protocollo d’intesa. E in questo percorso, un ruolo fondamentale lo ricoprono gli studenti: come dimostrano concretamente i dati Almalaurea, l’Ateneo pone sempre al centro delle proprie azioni lo studente, che viene seguito con attenzione, grazie a servizi quali il tutorato, lo stage, il

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placement, sia nel corso della carriera universitaria sia dopo il conseguimento della laurea per un pronto inserimento nel mondo del lavoro. Come emerge dai dati del Rapporto Almalaurea 2014, infatti, ad un anno dal conseguimento del titolo di studio il 48,5 per cento dei laureati Unicam è già occupato (e si parla di laureati “puri”, cioè quelli che

non avevano mai lavorato prima e non lavoravano al momento dell’iscrizione), percentuale che arriva al 69,1 a tre anni dalla laurea, con un guadagno netto che è superiore a quello della media nazionale e degli altri atenei marchigiani. -------------------Nella foto: la firma del protocollo d’intesa tra l’Università di Camerino e le organizzazioni sindacali


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LE PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO

L’INIZIATIVA

Carifermo e scuola unite per la formazione degli studenti sull’accesso al credito delle imprese

FERMO Si è svolto presso il Centro Sistemi Informativi della Carifermo Spa (viale Trento, Fermo) un incontro di approfondimento sul tema dell’accesso al credito delle imprese al quale hanno partecipato studenti del IV e del V dell’indirizzo commerciale e turistico dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e

per il Turismo d Fermo “Carducci-Galilei” di Fermo. Il presidente della Carifermo Amedeo Grilli ha introdotto i lavori spiegando il funzionamento di una banca, la differenza tra gruppo bancario e banca territoriale ed illustrando la storia della Cassa di Risparmio di Fermo dal Quattrocento ad oggi, soffermandosi soprattutto sul concetto di banca locale

fortemente radicata sul territorio che svolge la propria attività principalmente a sostegno delle aziende e delle famiglie. Emilio Lanciotti, responsabile della Divisione Crediti, ed Ermanno Traini, responsabile della Divisione Commerciale, hanno illustrato agli studenti la riforma del sistema bancario a seguito dell’emanazione

del TUB (Testo Unico Bancario) del 1993 per poi passare alla tematica dell’accesso al credito ed alle cause che hanno portato alla sua ristrezione ed alla spiegazione delle singole operazioni di finanziamento. L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alle imprese turistiche ed ai prodotti ed alle attività svolte dalla banca nel settore.

L’iniziativa, che ha suscitato un vivo interesse da parte degli studenti, rientra nell’ambito del progetto Impresa Formativa Simulata: turismo, web marketing e booking management ideato dall’Istituto scolastico e finanziato dalla Regione Marche. L’incontro, che segue ad altri organizzati negli anni scolastici passati, è stato

possibile grazie alla collaborazione con l’istituto scolastico e la Carifermo, da sempre attenta a rispondere agli stimoli ed a offrire un contributo alla crescita ed allo sviluppo del territorio partendo proprio dai più giovani. ----------------Nella foto: gli studenti al termine dell’interessante incontro allla Carifermo

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LE RUBRICHE

LE ESCURSIONI

Alla ricerca della spiritualità

Sabato 12 e domenica 13 aprile la domenica dell’...abeto Due giorni nella suggestione della spiritualità dei santuari della Verna e Camaldoli e delle loro millenarie foreste del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Campigna e Monte Falterona. 1° giorno, sabato, a La Verna Ore 14.30 incontro al parcheggio “la Melosa” della Verna. Breve ascensione al monte della Verna, luogo di grande suggestione e visita all’ “abetone”, un colossale tronco di abete crollato al suolo anni fa. Visita completa al Santuario. Dopo la visita ci si trasferisce a Badia Prataglia e si prende alloggio al Rifugio “Casanova”. Ore 19.30 cena e dopocena con incontro a tema sulla foresta e sui suoi abitanti: i grandi cervi, i piccoli caprioli, i confidenti daini e i leggendari lupi. Domenica delle Palme (e dell’abeto) 13 aprile a Camaldoli Dalle ore 8.00 colazione. Ore 9.00 si va in escursione a Camaldoli attraverso la foresta, per una visita all’

antico Eremo e alla cella di San Romualdo. Ore 13.00 pranzo al sacco. Dopo pranzo si scende a Camaldoli Monastero e si visita il complesso, compresa la farmacia (la più antica d’Europa) e al laboratorio galenico, con i suoi alambicchi e mortai. Possibile shopping presso l’antica farmacia dei monaci, dove è possibile reperire tutti i celebri prodotti naturali di Camaldoli (liquori, farmaci, souvenir, ecc). Poi, con una breve passeggiata, si va a far visita al “Miraglia”, il famoso (e gigantesco) Castagno cavo, vecchio di 500 anni e con un diametro di quasi 5 metri, dentro il quale un tempo le signore si mettevano a cucire all’ombra e dove in seguito venne eretto un altare. E poi partenza. Il costo del soggiorno è di 78.00 euro a testa e comprende: guida ambientale escursionistica (dal momento dell’arrivo a quello della partenza), cena di sabato sera, pernottamento, prima colazione pranzo di domenica.

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno II Venerdì 4 Aprile 2014 Numero 15 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

Safari notturno (dopocena) in minibus. P R E N O TA Z I O N E OBBLIGATORIA al Cell.366.5849069 19 – 20 – 21 aprile 2014 PASQUA tra foreste e monasteri nel rifugio Casanova parco nazionale delle foreste casentinesi – Badia Prataglia (Arezzo) 1° Giorno Sabato 19 aprile 2014 La Verna, alle ore 14.30 incontro al parcheggio “la Melosa” della Verna. Breve ascensione al monte della Verna, luogo di grande suggestione, e visita all’ “abetone”, un colossale tronco di abete crollato al suolo anni fa. Visita completa al Santuario. Dopo la visita ci si trasferisce a Badia Prataglia e si prende alloggio al Rifugio “Casanova”. Ore 19.30 cena, dopocena incontro a tema sulla foresta e sui suoi abitanti: i grandi cervi, i piccoli caprioli, i confidenti daini e i leggendari lupi. Domenica 20 aprile Pasqua,

dalle ore 8.00 colazione speciale “di Pasqua” con (oltre alla colazione normale) uova “toste”, dolci di Pasqua, salumi, formaggi, “Berlingozzo” casentinese di Pasqua. Ore 9.00 partenza per escursione al “Monte Penna” o alla “Buca delle Fate” (a seconda della quantità e qualità della neve al suolo e del tempo atmosferico), tra spettacolari fomazioni forestali. Lungo il sentiero enormi alberi schiantati dalle intemperie ci sbarrano il passo. Ore 13.00 rientro e pranzo speciale di Pasqua dopopranzo visita allo storico arboreto di Badia Prataglia e alla gigantesca sequoia “redwood”. Poi visita al Museo del Corpo Forestale e al Centro Visite del Parco Nazionale (dove è possibile acquistare dei gadgets). Ore 19.30 cena al rifugio. Dopocena breve passeggiata notturna nella foresta (per chi lo desidera) Lunedì 21 aprile Pasquetta Camaldoli Dalle ore 8.00 colazione. Ore 9.0 si va in escursione a Camaldoli attraverso la

foresta, per una visita all’ antico Eremo e alla cella di San Romualdo. Ore 13.40 pranzo al sacco. Dopo pranzo si scende a Camaldoli Monastero e si visita il complesso, compresa la farmacia (la più antica d’Europa) e al laboratorio galenico, con i suoi alambicchi e mortai. Possibile shopping presso l’antica farmacia dei monaci, dove è possibile reperire tutti i celebri prodotti naturali di Camaldoli (liquori, farmaci, souvenir, ecc). Poi, con una breve passeggiata, si va a far visita al “Miraglia”, il famoso (e gigantesco) Castagno cavo, vecchio di 500 anni e con un diametro di quasi 5 metri, dentro il quale un tempo le signore si mettevano a cucire all’ombra e dove in seguito venne eretto un altare. E poi partenza prezzo • 168.00. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al Cell.366.5849069 25, 26 e 27 aprile 2014 TANA LIBERA TUTTI !!! Passeggiate liberatorie (di primavera) nel Parco

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 1/2013

La spiaggia di Senigallia e il Faro in una cartolina del secolo scorso redazione@laltrogiornale.it

Nazionale 25 aprile venerdì Ore 14.30 raduno al rifugio Casanova e sistemazione; presentazione con le guide. Partenza per la “Buca delle Fate”, caverna situata nel cuore del “Bosco delle Fate”. Il luogo è estremamente suggestivo e la caverna era utilizzata, tra gli altri, dai partigiani per nascondersi durante la guerra. La Buca delle Fate è oggetto di diverse leggende. La più convincente è quella riferita da tale F. Bigiarini di Badia Prataglia. Un giorno degli operai della forestale stavano piantando alberi in una radura, quando arrivò un brigadiere del Corpo Forestale e disse loro: “fate una buca”. E da quel giorno ci fu la “buca delle fate”. Ore 19.30 cena con “toscanerie”. Ore 21,00 minisafari notturno per l’avvistamento della fauna selvatica nelle strade del parco 26 aprile sabato Ore 8.00 colazione. Ore 9.00 partenza per l’aerea vetta del Monte Penna, luogo straordinariamente panoramico. Ore 13.30 pranzo caldo nella foresta, fornito dal servizio catering del Rifugio Casanova. Ore 15.00 partenza per le labirintiche distese di felci giganti in località Cavalla Pazza. Ore 17.30 rientro. Ore 19.30 cena. Ore 21.00 minisafari notturno per l’avvistamento della fauna selvatica nelle strade del parco. 27 aprile domenica Ore 8.00 colazione. Ore 9.00 partenza (in auto) per Caamaldoli. Visita all’Eremo millenario e al Monastero. Breve escursione al colossale Castagno Miraglia, largo 5 metri e cavo al’interno. Ore 13.00 rientro e pranzo. Prezzo • 156,00 (e.g.)


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LO SPORT

BOCCE

David Torresi supera in finale il campione del mondo Mirko Savoretti e si aggiudica il 12° GP Città di Morrovalle

A DAVID TORRESI IL 12° GP CITTA’ DI MORROVALLE Con una grande prestazione, David Torresi ha superato in finale il campione del mondo Mirko Savoretti e si è aggiudicato la 12ª edizione del GP Città di Morrovalle – 5° Memorial Bedini, prova nazionale organizzata dalla locale bocciofila e diretta da Giovanni Emili che ha visto la partecipazione di 133 individualisti di categoria A1A. Nell’atto conclusivo di una m a n i f e s t a z i o n e particolarmente apprezzata dal pubblico, che ha gremito le tribune dell’impianto di Morrovalle, il portacolori della bocciofila Castelfidardo ha dominato l’avversario della Virtus L’Aquila, portandosi sul 10-0 e poi chiudendo sul 123. Terzo gradino del podio per Sauro Petrelli (Montesanto), quarta posizione per Dario Bartoli (Fontespina Civitanova). A CASTELFIDARDO IL 22° TROFEO CINTIOLI

La Bocciofila Castelfidardo ha mandato in scena il 22° Trofeo Cintioli, gara regionale serale diretta da Gianfranco Di Cesare e suddivisa per categorie (134 coppie di A1A-B, 75 coppie di categoria C, 85 individualisti di categoria D). Mirko Faletra e Daniele Ombrosi (Montegrnaro) hanno conquistato la categoria A1-A-B battendo in finale all’ultima bocciata (109) Giuseppe Freschi e Massimo Quercetti (Bar Cardelli Monsano); terza piazza per Elvio Ombrosi e Giorgio Ombrosi (E. Campanelli Moie), quarta per Giancarlo Sarnari e Roberto Seghetta (Sangiustese). Nella categoria C, il successo è andato a Lanfranco Barcaioni e Pierino Spalletti (Città di Recanati) che hanno superato in finale (10-8) Andrea Cingolani e Gabriele Pignoloni (Fontespina); terza posizione per Massimo Santarelli e Marino Verdenelli (Pianello Vallesina), quarta

per Socrate Beltrami e Giovanni Giacomoni (Metaurense). Even Roscini (San Cristoforo Fano) si è aggiudicato la categoria D: in finale ha ceduto (10-4) Giancarlo Donati (Sacra Famiglia Osimo), al terzo posto si è classificato Elio Solfanelli (Jesina), al quarto Samuele Moriconi (Serra de’ Conti). A MONTERUBBIANO IL TROFEO ILLUMINATI 136 coppie hanno preso parte al Trofeo Illuminati, gara regionale serale organizzata dalla Bocciofila Val Verde di Rubbianello di Monterubbiano e diretta da Giuseppe Veneruso. Nella categoria A1-A-B (44 formazioni al via) vittoria di Pio Massi e Fabrizio Santarelli (Fermana) che in finale l’hanno spuntata (10-3) su Andrea Lelii e Cristiano Petraccia (Valtronto Spinetoli); terza piazza per Marco Marinangeli e Giuseppe Pettinari (Corridonia), quarta

per Matteo Angrilli e Fernando Rosati (Montegranaro). Nella categoria C-D (92 squadre) la vittoria è andata a Enrico Mazzoni e Maria Tamburrini (Monte Urano) che in finale hanno avuto la meglio (10-4) su Franco Capecci e Giuseppe Ficcadenti (Sambenedettese); terza posizione per Alberto Isidori e Ermete Malvatani (Grottese), quarta per Massimo Iachetti e Angelo Sarghini

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(Sangiorgese). A FALCONARA IL 12° TROFEO SEA AMBIENTI Appuntamento al femminile a Falconara dove la Bocciofila Rinaldo Quercetti ha dato vita al 12° Trofeo Sea Ambienti, gara regionale festiva diretta da Luca Conti con la partecipazione di 21 individualiste di categoria A1A-B e 38 di categoria C-D. Franca Sampaolesi (Jesina) ha vinto la categoria A1-A-B,

superando in finale (12-6) Evelina Pierleoni (Concordia Pesaro), con Anna Maria Ciucci (Libertas San Marino) a completare il podio. Nella categoria C-D successo di Franca Tomassetti (Monte Urano) che ha sconfitto in finale (12-7) Cardina Coppari (Jesina); terza posizione per Antonella Marozzi (Monte Urano), quarta per Barbara Mattioni (Ancona 2000).


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LO SPORT

IL PERSONAGGIO

Giuseppe Ottaviani a 97 anni 10 volte mondiale ai master di atletica leggera di Budapest

ANCONA Avere quasi 98 anni, vincere 10 medaglie d’oro in un campionato mondiale master e stabilire pure un record del mondo. Ecco l’impresa compiuta da Giuseppe Ottaviani, marchigiano

classe 1916, nella rassegna iridata indoor “over 35” di atletica appena conclusa a Budapest, in Ungheria. Alla sua prima esperienza in una m a n i f e s t a z i o n e internazionale, il portacolori del Gs Effebi Fossombrone

completa l’en plein in cinque giornate di gare, impreziosito dal primato mondiale per la categoria M95 nel triplo con 4,44. E diventa l’atleta master italiano con il maggior numero di vittorie in un Mondiale, superando i 7 ori

di Vittorio Colò nell’evento iridato all’aperto di Durban (Sudafrica) nel 1997, mentre in sala Ugo Sansonetti conquistò 5 ori a Sindelfingen (Germania) nel 2004. Al termine della manifestazione, Ottaviani è stato festeggiato dagli organizzatori insieme all’altra veterana Olga Kotelko, 95enne canadese vincitrice anche lei di 10 ori, a cui ha voluto donare il suo bouquet di fiori. Il pluricampione mondiale master risiede a Sant’Ippolito, piccolo centro in provincia di Pesaro e Urbino, ed è nato il 20 maggio di 98 anni fa. Ha iniziato con l’attività agonistica dopo aver spento 70 candeline, ma da giovane è stato al fronte, durante la seconda guerra mondiale, poi l’esperienza lavorativa come sarto da uomo, prima di scoprire l’atletica: il suo campo di allenamento è quello di Fano. “Partecipare a questi Mondiali è stata una gioia dichiara Ottaviani - e durante i giorni delle gare la simpatia e la disponibilità di chi ho incontrato, dai volontari agli

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atleti delle altre Nazioni, mi ha fatto respirare lo spirito dello sport e in particolare della famiglia dell’atletica master: amicizia e corretta competizione. “Quando dopo l’ultima staffetta 4x200 tutti gli atleti hanno invaso la pista, chi cantando chi ballando in attesa delle ultime premiazioni, io e la canadese Kotelko ci siamo veramente sentiti non tanto i meno giovani tra i giovani, ma piuttosto giovani per la voglia di partecipare e di migliorare i nostri primati, senza mai accontentarsi ma sempre nel rispetto delle regole e della nostra salute. “E’ bello essere riconosciuto e felicitato da atleti, donne e uomini di tutte le età e lingue, ma anche da ragazzi e ragazze presenti come volontari. Due di loro hanno detto che rappresentano la generazione 2.0, mentre io sono quella “meno due” (da 100)! Infine un saluto ai due “giovanotti” M95 che non hanno potuto competere con me: l’amico Giuseppe Rovelli, che ha dovuto dare forfait all’ultimo momento, e

l’indomabile Ugo Sansonetti, che ho incontrato ai campionati italiani di Ancona. Il loro stimolo ed esempio mi ha portato a queste 10 medaglie”. Le gare disputate da Ottaviani nei campionati mondiali master indoor di Budapest in ordine cronologico: mercoledì salto in lungo (1.83, primato europeo M95), 60 metri (14”67), lancio del disco (14.20); giovedì lancio del peso (5.39); venerdì salto in alto (0.82, primato europeo M95), lancio del martello (12.17), 200 metri (1’56”32, primato europeo M95); sabato lancio del giavellotto (11.00) e salto triplo (4.44, primato mondiale M95); domenica lancio del martello con maniglia corta (5.54). Sul podio a Budapest anche un altro marchigiano, Livio Bugiardini (Sef Macerata) che si mette al collo il bronzo sui 400 M65 in 1’00”87 e l’argento nella staffetta 4x200 M65, con il primato italiano di categoria (1’52”99), correndo in prima frazione per cedere il testimone a Rudolf Frei, Valter Basellini e Vincenzo Felicetti.


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l’Altro giornale

Venerdì 4 Aprile 2014

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