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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno II - N. 13 Venerdì 21 Marzo 2014

giornale

SPIAGGIA DEVASTATA DAI DETRITI DEI FIUMI

SERVIZIO A PAGINA 25

FINANZIATI 21 PROGETTI PER CREARE OCCUPAZIONE

SERVIZIO ALLE PAGINE 6-7


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Venerdì 21 Marzo 2014

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LA REG

L’APPUNTAMENTO

Tornano sabato e domenica le Giornate Fai di Primavera Nelle Marche 50 beni aperti previste 32 iniziative collaterali ANCONA È l’appuntamento che ormai da ventidue anni gli italiani si danno all’inizio della primavera. Una festa di partecipazione popolare per tutti coloro che - sempre più numerosi - ricercano nei tesori del nostro patrimonio storico-artistico e paesaggistico non solo le radici della propria identità, ma anche quella particolare emozione che offre la visione partecipata del bello. Chiese, archivi storici, aree archeologiche, giardini, palazzi, torri, archeologia industriale, carceri, ipogei, eremi e sedi dell’informazione aspettano l’invasione pacifica che caratterizza le Giornate FAI di Primavera. E così sarà anche nelle Marche come è stato illustrato in una conferenza stampa dall’assessore alla Cultura Pietro Marcolini e dalla Presidente regionale del FAI Marche e Capo Delegazione di Ascoli Piceno, Alessandra Stipa Alesiani. Erano presenti anche i capi delegazioni provinciali FAI Manuela Francesca Panini, di Ancona; Patrizia Marini, di Fermo; Maria Paola Scialdone, di Macerata. “Il turismo culturale nelle Marche – ha affermato l’assessore Marcolini - è in continua crescita tanto che nel 2013 ha sfiorato il 30%: la Regione crede che le Marche possano diventare una metà imperdibile per gli amanti della cultura e questo e’ possibile nella misura in cui si favorisce in modo sistematico la valorizzazione culturale del territorio. Per questo siamo lieti di aprire la

stagione del turismo culturale 2014 con le Giornate del Fai: un grande week end di Primavera nella cultura e nell’arte che prevede la visita di luoghi spesso sconosciuti al grande pubblico, l’apertura di nuovi musei come nel caso

di Ascoli Piceno, visite guidate nelle città d’arte. Prossimo appuntamento ad aprile gli itinerari robbiani di Arcevia , la mostra delle maioliche di Senigallia e il Grand Tour musei del 17 e 18 maggio promosso dalla Regione Marche.”

Quest’anno la più grande festa dedicata alla cultura e all’ambiente - che fino a oggi ha coinvolto più di sette milioni di persone - si svolge sabato 22 e domenica 23 marzo “ed è dedicata ad Augusto – ha spiegato la Presidente Alessandra Stipa

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- nel secondo millenario della sua morte. I numeri sono in crescita e così anche la sensibilità degli amministratori locali. Infatti c’è sempre più domanda di aprire borghi interi. Ci fa piacere che si sia instaurata una virtuosa sinergia tra

pubblico e privato che funziona realmente e in maniera soddisfacente dentro linee ferree di ruoli e regole. Le Marche, disseminate di un patrimonio ricchissimo, dimostreranno anche quest’anno tutta la loro vitalità culturale.” Saranno


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GIONE

aperti infatti 50 beni culturali, si svolgeranno 32 iniziative collaterali, coinvolti 1.300 Apprendisti Ciceroni®, 350 volontari, 5 delegazioni, 2 gruppi FAI, 1 gruppo FAI Giovani e 6 aperture “sulle tracce di Augusto”:ad Ancona: presso il Museo Archeologico nazionale, l’esposizione di teste di età giulio-claudia; Ad Ascoli: Museo Archeologico statale; A Fermo: Cisterne romane in via degli Aceti e Piazza del Popolo;A Fabriano: Parco archeologico ;A Cagli: Cantiere Ponte Mallio e via Flaminia. Questo omaggio ad Augusto è a oggi l’unica manifestazione nazionale che avrà al centro l’opera di rifondazione dello stato imperiale nei suoi vari aspetti. “E per la prima volta – ha ricordato Alessandra Stipa - sarà esposta nelle Marche, al Museo Archeologico di Ascoli Piceno, la Tabula Militaris Peutingeriana dove sono ben riconoscibili anche le Marche e le principali città romane. “ La Regione Marche ha contribuito alla ristampa della mappa e di un volume di studio finanziando con 20 mila euro il progetto presentato dall’Associazione culturale Giovane Europa. Ne hanno parlato in conferenza stampa i proprietari della Tabula, la famiglia Brandozzi ricordando la storia di questo straordinario documento. La Tabula Peutingeriana medievale è costituita da undici fogli di pergamena che uniti formano una lunghezza di 682 cm per un’altezza di 34 cm. Vi è rappresentato il mondo conosciuto dagli antichi romani (Europa, Asia e Africa) che si estendeva presumibilmente dalle colonne d’Ercole fino alle estreme regioni orientali, ben oltre il confine dell’Impero (India, Birmania, isola di Ceylon). Le Giornate FAI di Primavera sono aperte a tutti, ma naturalmente un trattamento privilegiato viene riservato agli iscritti FAI. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali, eventi speciali . Tra le aperture speciali riservate agli iscritti: Ascoli Piceno- Museo Archeologico Statale Venerdì 21, ore 11.30: Presentazione di una stampa all’acquaforte (fine ’700) della Tabula Peutingeriana, voluta

dall’Arcivescovo di Loreto Bellinio. Orto Urbano privato Sabato 22, ore 10.00 - 13.00 / 15.00 – 18.30; Domenica 23, ore 10.00 - 13.00 / 15.00 18.30 Grottammare alta (AP) Casa Pazzi - residenza privata Sabato 22, ore 15.00–18.30; Domenica 23, ore 10.00 13.00 / 15.00 - 18.30 Palazzo Palmaroli – residenza privata Domenica 23, ore 10.00 13.00 / 15.00 - 18.30 Villa Sgariglia e giardino – residenza privata Domenica 23, ore 10.00 13.00 / 15.00 - 18.30 Fermo Palazzo Grisostomi (proprietà Grisostomi) Sabato 22 ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 17.30; Domenica 23, ore 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.30 Macerata Sala Giovannetti, Palazzo degli Studi Domenica 23, ore 18.30. “Aspetti di vita ebraica nelle Marche”, conferenza di Paola Magnarelli Cinema Teatro Italia Giovedì 20 ore 17.30. “Il Novecento italiano nelle Marche da Anselmo Bucci a Diego De Minicis”, conferenza di Roberto Cresti. ore 18.30. Omaggio a Diego De Minicis scultore (1913-1942), mostra a cura di Roberto Cresti e Maria Paola Scialdone. Inaugurazione della mostra e visita guidata con i curatori. Sabato 22, ore 16.00 - 17.00 e Domenica 23, ore 11.00 12.00. “Architettura di regime: Cesare Bazzani a Macerata”, passeggiata tematica a cura di Angela Montironi. Tra i 50 siti visitabili nelle Marche segnaliamo: Ï% ad Ancona: le ex officine Squadra Rialzo di Falconara Marittima, meraviglioso esempio di archeologia industriale, giunto intatto sino ai nostri giorni e, per il suo grande valore storico-tecnico, sottoposto a vincolo di tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, come sono parimenti vincolati i rotabili ferroviari conservati al suo interno. E l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana (AN), situato in una profonda gola naturale, caratterizzato da grotte scavate nella ripida parete di arenaria alla fine del 1200 dai primi monaci che decisero di viverci. Ï% a Pesaro e Urbino: il Museo Diocesano di Fano, dove visitare un raffinatissimo pastorale

interamente intagliato in avorio, dono fatto da Pio V nel 1567 al vescovo fanese Francesco Rusticucci; due meravigliosi Crocifissi scolpiti in legno e dipinti, l’uno del tempo di Giotto e di Dante, l’altro rinascimentale; e ancora sei stupende tele di Francesco Pittoni, pittore veneto attivo a cavallo dei secc. XVII/XVIII. C’è poi l’Accademia delle belle arti di Urbino ospitata nella chiesa dedicata alla Vergine Annunziata, consacrata nel 1757 dall’arcivescovo Guglielmi. Ï% a Fermo: le Cisterne romane e Villa Brancadoro. Le Grandi Cisterne, con una superficie di circa 2.200 mq, costituiscono la principale testimonianza di epoca romana della città di Fermo. Come le Piccole Cisterne, anche le Grandi facevano parte del complesso sistema di approvvigionamento idrico della città romana. Oppure Villa Brancadoro (o Belluco), l’edificio, posto in una posizione strategica, su una collina che sovrasta il fiume Tenna, proprio nel punto in cui la vallata si apre verso il mare, è un luogo misterioso, legato a leggende come quella del telaio d’oro ed alla presenza di cavalieri, che occupavano il loro tempo libero in battute di caccia nei boschi che ancora lo circondano; la presenza di un labirinto fa correre la nostra fantasia verso storie d’amori e di amanti. Ï% a Macerata: Palazzo Floriani Carradori. Proprietà privata dei conti degli Azzoni, normalmente non accessibile al pubblico, palazzo Floriani-Carradori è di particolare interesse storico-artistico. Pregevoli sono la sua imponente struttura cinquecentesca, attribuita all’architetto Pellegrino Tibaldi, che nelle Marche ha firmato anche la Loggia dei Mercanti e Palazzo Ferretti di Ancona, e la sua collocazione urbanistica, che preserva tuttora l’aspetto della Macerata del XVI-XVII secolo, sorta a ridosso del più tardo complesso di S. Giorgio. Ï% ad Ascoli Piceno il Museo Archeologico, il Museo dell’Alto Medioevo e la Tabula Peutingeriana. Una mappa con le stazioni di posta , le indicazioni di oltre 3000 toponimi. Terra e mare sono visivamente ben riconoscibili.

Roma è al centro della mappa e la penisola italiana ha un’importanza rilevante. Le strade sono molto suggestive ed appaiono dritte. Le città sono contrassegnate con una vignetta. Malgrado la rete stradale romana fosse molto più ampia rispetto a quella visualizzata sulla mappa, la Tabula è una vera e propria road map nella quale le strade e le distanze tra le città sono i dati principali. Nel 2007 la Tabula Peutingeriana è stata inserita dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del Mondo. La Tabula Militaris Itineraria et Theodosiana di Cristianopoulo Podocataro è stata realizzata per volontà dell’archeologo, arcivescovo di Loreto, Bellino, nobile osimano, che la correda con un volume pubblicato nel 1809, nel quale riassume i suoi ultimi studi sulla Tabula, integrando e correggendo il

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lavoro degli studiosi dei secoli precedenti. Su carta di cotone, stampata a Jesi nel 1793, la mappa è formata da dodici fogli stampati all’acquaforte, tratti dall’edizione medievale di Vienna in rapporto uno a uno. L’opera, conservata fino ai giorni d’oggi dagli eredi del Vescovo Bellinio, è oggi nella collezione Gianni Brandozzi di Ascoli Piceno che ne cura la conservazione e la valorizzazione. Anche in questa edizione inoltre il FAI propone in tutta Italia itinerari culturali, visite a borghi e aree naturalistiche, oltre a escursioni e biciclettate. Inoltre, visto il successo del progetto “Arte. Un ponte tra culture”, verranno riproposte le visite guidate in lingua, ideate per dar modo ai cittadini di origine straniera di servirsi della cultura come ulteriore strumento di integrazione sociale.

Per l’elenco completo delle aperture delle Giornate FAI consultare il sito www.giornatefai.it oppure telefonare al numero 02.87119115. Con un touch si potrà inoltre scaricare gratuitamente sugli store di Google e Apple la App delle Giornate FAI di Primavera: pochi secondi per visualizzare la mappa con tutte le aperture, l’App riconoscerà la vostra posizione e vi saprà indicare i luoghi più vicini. Chiunque può partecipare iscrivendosi alla Fondazione, o con un contributo libero durante le visite o mandando un SMS da 1 euro fino al 23 marzo al 45595*. Una raccolta fondi essenziale, un piccolo grande gesto nei confronti degli oltre 7.000 volontari che in questi anni hanno scritto un’importante pagina di storia sociale e artistica del nostro Paese.


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LA CULTURA

Altre due grandi inaugurazioni: i musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata e il museo dell’Alto Medioevo al Forte Malatesta di Ascoli Piceno ANCONA A primavera si festeggiano, in occasione delle Giornate del FAI, due eventi importanti per la cultura delle Marche: oggi (venerdì 21 marzo) si apriranno le sale dedicate all’arte antica nel piano nobile del palazzo Buonaccorsi nel centro storico di Macerata mentre domani (sabato 22) verrà inaugurato il Museo dell’Alto Medio Evo al Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, nel presentare questa mattina le novità, affiancato da Stefania Monteverde, assessore alla Cultura di Macerata, Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno, Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno, e dai soprintendenti ai Beni architettonici, storici, artistici, Stefano Gizzi e Pierluigi Salvati. “Due eventi – ha detto Marcolini - valorizzano due grandi musei della regione in due capitali dell’arte italiana: l’apertura delle nuove sale a Macerata e l’allestimento del nuovo museo di Ascoli Piceno rappresentano l’importanza di investire in cultura per implementare l’offerta complessiva delle nostre città d’arte. I musei ne sono il cuore pulsante insieme alle biblioteche, sono il luogo dove il passato

si racconta e si trasforma ogni volta. Oggi le Marche si presentano con due strutture rinnovate, nel cuore di splendide città che li custodiscono, capaci di richiamare e attrarre visitatori per il loro valore estetico e architettonico, per la qualità del restauro e per la ricchezza delle opere. Un impegnativo lavoro che ha comportato, oltre ad una campagna di restauri e di studi, la creazione di accurati strumenti informativi, anche multimediali, che invitano il visitatore a conoscere i segreti e la storia delle collezioni. Questo chiediamo ai musei delle Marche: di aprirsi e raccontarsi e tutti insieme lo faranno in occasione di Grand Tour Musei Marche il 17 e 18 maggio”. I Musei civici a Palazzo Buonaccorsi di Macerata L’allestimento delle nuove sale dedicate all’arte antica nel piano nobile del palazzo Buonaccorsi di Macerata, sede dal 2009 dei musei civici, rappresenta il risultato più significativo di un progetto pluriennale che vede il Comune di Macerata impegnato, con il sostegno della Regione Marche, nella creazione di un grande polo museale all’interno dello storico palazzo Buonaccorsi, noto soprattutto per la monumentale Galleria dell’Eneide. Fastoso

esempio di ambiente tardo barocco, con affaccio su una vasta terrazza che spazia verso le colline e il mare, la Galleria dell’Eneide, creata dal conte Raimondo Buonaccorsi nei primi decenni del ‘700, diventa ora il momento conclusivo e culminante del nuovo allestimento museale. Le opere dei secoli XV - XVIII appartenenti alle collezioni del Comune di Macerata, vengono esposte sull’intero piano nobile dell’edificio, lungo una scenografica sequenza di sale riccamente rifinite e decorate, fino al vasto salone ornato dei dipinti ispirati al poema virgiliano, che colpì negli anni Sessanta lo storico dell’arte Francis Haskell per l’estrema varietà dello schema decorativo, la profusione di marmi policromi, la straordinaria ricchezza dell’insieme. Raimondo Buonaccorsi (1669 - 1743) figura dunque a ragione nel novero di quei gentiluomini di provincia che con il loro diffuso collezionismo crearono una fittissima rete di rapporti fra artisti, territori e società aristocratica dalla piena età barocca fino alle soglie dell’illuminismo. Dispersa la restante parte della collezione Buonaccorsi che si trovava nel palazzo, il piano nobile ospita oggi oltre un centinaio di opere, in parte

provenienti da chiese e conventi e, in maggior numero, da collezioni private giunte in tempi diversi ad incrementare la pinacoteca civica, che fu ufficialmente istituita nel 1860 dopo il lascito del pittore e architetto maceratese Antonio Bonfigli (1806- 1865 ) e condivise, per quasi un secolo e mezzo, la sede dell’antico collegio dei gesuiti con la biblioteca cittadina. Vero nuovo museo della città, il piano nobile di palazzo Buonaccorsi propone oggi un percorso ordinato cronologicamente, a partire dalle testimonianze artistiche quattrocentesche, fra cui la piccola Madonna con Bambino di Carlo Crivelli che resta l’opera più nota della collezione, passando attraverso episodi peculiari della storia cittadina, come l’accademia dei Catenati, cenacolo di umanisti sorto nel 1574 che nella sua lunga parabola annoverò fra i propri adepti anche Torquato Tasso, fino alla ricca campionatura da raccolte private di carattere aristocratico ( la collezione Ciccolini) o professionale, quale la già ricordata collezione Bonfigli. L’originale proposta del nuovo museo, scaturisce dal dialogo fra la suggestione degli ambienti dell’antico appartamento e l’offerta di un articolato percorso storico che delinei le vicende dell’arte e del

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collezionismo cittadino. Il Museo dell’Alto Medioevo al Forte Malatesta di Ascoli Il Comune di Ascoli Piceno, in collaborazione con il Mibac, ha provveduto ad allestire al terzo piano del Forte Malatesta il Museo dell’Alto Medioevo dove, insieme ai corredi funerari longobardi rinvenuti a Castel Trosino, sarà possibile ammirare anche le oreficerie gote di Arquata del Tronto e numerosi reperti scultorei altomedievali appartenenti al Lapidario del Comune. Nei suggestivi ambienti progettati da Antonio da Sangallo il Giovane, recentemente restaurati a cura dello Stato, viene proposto un interessante allestimento che, per la presentazione dei manufatti esposti, si avvale di moderni supporti multimediali che consentono al visitatore di fruire di una visione particolareggiata degli oggetti, di una accurata presentazione del contesto di rinvenimento e di vari approfondimenti di natura tecnica. Attraverso un articolato sistema di touch-screens, disposti accanto alle vetrine lungo tutto il percorso espositivo è dunque possibile creare una coinvolgente interazione con i reperti volta a ricostruire lo stile di vita, il vestiario e le armi in uso presso le

popolazioni longobarde insediate nel territorio ascolano. La visita al Museo inizia con un video che illustra la storia del ritrovamento e della campagna di scavo condotta nel 1893-1896 e si conclude con un altro filmato che, attraverso rilievi, fotografie d’epoca e disegni ricostruisce le alterne vicende del “Tesoro Longobardo di Castel Trosino”. Tra i manufatti presentati, una sepoltura femminile ed una maschile caratterizzate da un ricco corredo che qualifica i defunti come personaggi di alto rango: i finimenti per la cavalcatura e la ricca cintura guarnita con puntali in oro, testimoniano l’altissima qualità tecnica della tradizione orafa longobarda e le fibule a disco ornate in filigrana e le collane in pasta vitrea completate da pendenti in oro, consentono di documentare il grande fascino che la tradizione bizantina ha esercitato sui Longobardi. Nel corso di una recente rivisitazione dello scavo effettuata nel 2001, sono stati riportati alla luce altri monili come un raro anello–sigillo d’oro usato dai nobili longobardi, orecchini a cestello e fibule auree che vengono presentati accanto ai reperti rinvenuti in occasione del primo intervento.


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LA REGIONE

L’APPUNTAMENTO

Le Marche si preparano a Expo 2015 Almeno 100 iniziative sul territorio e una presenza unitaria ed emotiva a Palazzo Italia

ANCONA Costruzione condivisa dello spazio Marche. Presenza del territorio all’interno di Palazzo Italia per declinare in chiave marchigiana i focus della potenza del saper fare, della bellezza e del limite. Organizzazione degli eventi legati all’Expo da realizzare nella nostra regione: almeno 100, per rendere protagonista il territorio in occasione dell’Esposizione. Sono le attività che, in vista di Expo Milano 2015, la Regione Marche dovrà realizzare con il coinvolgimento di tutta la comunità, le istituzioni, le imprese, le associazioni di

categoria. Per costruire la strategia in vista dell’Esposizione universale del prossimo anno, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca (che è anche coordinatore delle Regioni per l’Expo), ha chiamato a raccolta tutti gli stakeholder: sindaci, Camere di Commercio, imprenditori, operatori del turismo e del settore agroalimentare, ecc. “L’Expo 2015 – ha detto Spacca - oltre ad essere uno straordinario evento mondiale, sarà per le Marche un’occasione di crescita. Una vetrina straordinaria per promuovere

territorio ed economia. Le Regioni sono impegnate fortemente a costruire questo evento che vede il coinvolgimento di 140 Paesi e circa 20 milioni di visitatori. Nostro obiettivo è attrarre nelle Marche una quota di questi visitatori, cogliendo le opportunità che l’evento offre anche sul nostro territorio. E’ necessaria una grande sinergia tra tutti gli attori affinché ciò avvenga”. L’Expo, ha ricordato Spacca, si compone di tre “aree”: la parte simbolica che è “L’albero della vita”; Palazzo Italia dove il Paese si presenterà con tutto il suo orgoglio e

all’interno del quale le singole Regioni saranno rappresentate; l’area più generale dell’Esposizione in cui le singole aziende potranno essere presenti nelle varie aree tematiche. “Palazzo Italia – ha detto Spacca - gioca tutta la sua forza sull’emotività e sulla proiezione futura. Sarà caratterizzato da tre temi: l’orgoglio Italia, il vivaio, la potenza. A rotazione le regioni potranno mettere in mostra le proprie eccellenze all’interno del Padiglione. Le Marche vogliono presentarsi con un una sintesi dell’essenza della nostra

terra. Una sintesi unitaria ed emotiva, che racconti storie di successo fortemente creative legate al tema dell’Expo”. Ci sono poi gli eventi che, prima e durante l’Esposizione, ogni singola regione organizzerà per essere co-protagonista della grande manifestazione. “Per rendere attrattive le Marche verso i visitatori dell’Esposizione, in attesa degli altri 100 progetti – ha aggiunto – vogliamo intanto legare ad Expo 2015 Tipicità e Marche Endurance lifestyle 2014. Con il primo evento si esalterà la qualità delle nostre produzioni

agroalimentari, ispirate alla tradizione contadina, il valore della biodiversità, la lotta agli Ogm e la nutrizione in una strategia che combina il prodotto, il territorio e i beni culturali e che ha trovato, nella tipicità, l’elemento di sintesi. L’altro grande evento si propone come ponte tra Milano 2015 e Expo Dubai 2020, creando un meccanismo di staffetta. Un appuntamento a cui parteciperà nuovamente il primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Rashid Al Maktum, e al quale abbiamo invitato il presidente del Consiglio Renzi”.

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LA REG

LAVORO

Con l’Accordo di programma finanziati dalla Regione 21 progetti imprenditoriali per creare nuova occupazione e rilanciare l’entroterra ANCONA “Gli interventi regionali dell’Accordo di Programma stanno funzionando. Con il Fondo regionale sono stati finanziati 21 progetti imprenditoriali, per un contributo concesso totale di oltre 2,6 milioni di Euro che attivano investimenti complessivi sul territorio di 10,8 milioni di Euro con la creazione di 78 nuovi posti di lavoro. Le criticità sui territori interessati sono profonde: si tratta comunque di un segnale di fiducia da sottolineare perché può stimolare ulteriore iniziative imprenditoriali in quanto il Fondo regionale ancora presenta disponibilità finanziarie. Un ulteriore elemento positivo è che le iniziative finanziate sono distribuite in tutte le aree territoriali interessate dall’ADP. Purtroppo, invece, gli strumenti nazionali dell’Accordo di Programma non hanno ancora finanziato nemmeno un progetto per l’eccessiva rigidità della Legge nazionale 181/89. Il rischio è di vanificare lo sforzo che le Regioni Marche e Umbria stanno compiendo per risolvere la grave crisi occupazionale che pesa sulle aree interne e montane. Avevamo subito informato il Ministero dello Sviluppo di questa gestione burocratica di Invitalia: purtroppo i fatti ci

stanno dando ragione. Continueremo a sollecitare il Mise per sbloccare questa situazione inaccettabile di inefficacia operativa della normativa nazionale attraverso la sua semplificazione”: così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha commentato in un incontro con la stampa in Regione – presente anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini - i dati dell’applicazione del bando regionale lanciato nei mesi scorsi dalla Regione Marche per cofinanziare l’Accordo di programma con

un fondo di propria competenza. Tale bando utilizza le nuove risorse del Fondo regionale di sviluppo e coesione per sostenere le iniziative imprenditoriali con progetti di investimento sotto i 2 milioni di Euro. La Regione Marche aveva già impegnato a difesa del lavoro e della coesione dei territori interessati dall’Accordo di Programma 37,7 milioni di Euro attraverso ammortizzatori sociali in deroga, fondi di garanzia per la liquidità delle PMI, aiuti alle assunzioni e progetti di formazione, sostegni agli investimenti e alla

cooperazione. Segna ancora il passo con nessun progetto finanziato l’applicazione della legge nazionale n.181/89 - che doveva rappresentare il principale strumento di attuazione all’Accordo di Programma - gestita da Invitalia su incarico del Ministero per lo Sviluppo economico. “Le misure regionali dell’Accordo di programma stanno finanziando progetti imprenditoriali che creano occupazione – ha sottolineato Sara Giannini e questo significa che gli strumenti attivati sono

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efficaci ed operativi. L’applicazione della normativa nazionale, invece, continua ad evidenziando forti criticità, che abbiamo da tempo sottoposto, assieme alla Regione Umbria, al Ministero dello Sviluppo Economico. Il problema è che Invitalia applica prassi operative troppo rigide, che scoraggiano la fruizione della misura da parte delle piccole e medie imprese. Non possiamo permetterci che la situazione economica e occupazionale dell’Entroterra Appenninico, manchi del supporto di un importante strumento di

politica industriale nazionale”. Le rigidità applicative della legge 181 sono molte. Si va infatti dall’investimento minimo richiesto (pari a due milioni di euro), alla distribuzione fissa degli investimenti tra immobili e macchinari, al rapporto richiesto tra investimenti e addetti, all’elevato ammontare delle garanzie richieste, al costo effettivo reale del finanziamento agevolato concesso, alla mancata previsione di anticipazioni e all’impossibilità di ricorrere a uno strumento diffusissimo


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GIONE

nella pratica imprenditoriale come il leasing. Non ammesse inoltre le cooperative, né viene prevista la possibilità – contrariamente a quanto lo stesso codice civile dispone – di considerare gli utili come mezzi propri. Molte di queste rigidità, peraltro, sembrano riconducibili a mere prassi amministrative e non a previsioni di legge. SCHEDA: L’ATTUAZIONE DELLE MISURE REGIONALI DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA A marzo 2014 sono stati finanziati n. 21 progetti per un contributo concesso totale di 2.6 milioni di Euro che attiva investimenti complessivi sul territorio di 10,8 milioni di Euro e un’occupazione aggiuntiva di 78 unità. Sul piano territoriale coinvolte tutte le aree dove si applica l’Accordo di Programma: sono stati finanziati 1 progetto a Castelplanio, 1 a Cerreto d’Esi, 7 a Fabriano, 2 a Jesi, 1 a Maiolati Spontini, 1 a Monteroberto, 1 a San Paolo di Jesi, 2 a Sassoferrato, 2 a Matelica, 1 a Muccia, 1 a Orciano di Pesaro e 1 a San Costanzo. Le iniziative finanziate dal fondo regionale dell’Accordo di Programma sono equamente distribuite sulle tre tipologie progettuali previste: -6 di esse riguardano il sostegno alle start up innovative; -8 sono progetti di investimento produttivo; -7 rappresentano pacchetti integrati di investimento produttivo e sviluppo sperimentale funzionale e

sussidiario al primo. La platea dei potenziali beneficiari è molto ampia, includendo le micro, piccole e medie imprese m a n i f a t t u r i e r e dell’artigianato e dell’industria, con progetti d’investimento che variano tra i 150mila euro e i due milioni. Con una dotazione complessiva di 7,8 milioni di euro, lo strumento agevolativo mira a finanziare progetti di investimento produttivo, di sviluppo sperimentale e di sostegno alle nuove imprese innovative, con riflessi sull’incremento e la s t a b i l i z z a z i o n e dell’occupazione e sullo sviluppo e coesione del territorio nel suo complesso. Di seguito l’elenco dei progetti finanziati dal fondo regionale dell’Accordo di Programma: COMUNE DI CASTELPLANIO: * N. 1 progetto di investimento produttivo presentato dalla Ditta S.T.A. 2000 SRL operante nel settore della meccanica: l’iniziativa riguarda l’ampliamento dell'unità produttiva esistente allo scopo di diversificare la produzione in nuovi prodotti ed aumentare la capacità produttiva; sarà implementato il nuovo processo di produzione componenti per il settore elettromeccanico con l'acquisto di un'isola robotizzata ed attrezzaure specifiche. Investimento ammesso: • 388.500,00 Contributo concesso: • 64.750,00 Incremento occupaz.: n. 2 unità

COMUNE DI CERRETO D’ESI: * N. 1 progetto di investimento produttivo presentato dalla Ditta DIAP SRL operante nel settore della fabbricazione materie plastiche in forme primarie: l’iniziativa riguarda l’incremento della capacità produttiva, il miglioramento della qualità dei prodotti, la realizzazione di nuovi composti. Investim.ammesso: • 150.000,00 Contributo concesso: • 22.500,00 Incremento occupaz.: n. 1 unità COMUNE DI FABRIANO N. 7 progetti finanziati: * N. 1 progetto di start up innovativa presentato dalla Ditta ANPAGI SRL operante nel settore dei servizi alle imprese, il cui progetto innovativo consiste nell’offrire sul mercato software hardware per la misura di flussi gassosi ed il controllo di processo nella miscelazione dei gas. Investim.ammesso: • 400.800,00 Contributo concesso: • 200.000,00 Incremento occupaz.: n. 3 unità N. 1 progetto integrato di investimento produttivo e sviluppo sperimentale presentato dalla Ditta DEMA DI GIANCARLO BALDINI operante nel settore della fabbricazione di tubi e condotti saldati e simili: l’iniziativa riguarda l’ampliamento e la diversificazione della gamma dei prodotti. Investim. ammesso: • 364.840 Contributo concesso: • 80.015,00 Incremento occupaz.: n. 2 unità N. 1 progetto di start up

innovativa presentata dalla Ditta MAR TECH SRL operante nel settore della fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali nca il cui progetto innovativo consiste nello Sviluppo ed ingegnerizzazione di una linea totalmente automatizzata per la produzione e il total quality control di raccordi metallici per tubazioni idrauliche ad alta pressione dedicate ai sistemi frenanti per il settore automotive. Investim.ammesso: • 449.230,00 Contributo concesso: • 224.615,00 Incremento occupaz.: n. 5 unità N. 1 progetto integrato di investimento produttivo e sviluppo sperimentale presentato dalla Ditta P.G.A. SRL operante nel settore dell’elettronica: l’iniziativa ha ad oggetto la creazione di una nuova unità produttiva per ampliare la capacità produttiva aziendale con una nuova gamma di prodotti elettronici. Investim.ammesso: • 1.200.000,00 Contributo concesso:•265.000,00 Incremento occupaz.: n. 8 unità N. 1 progetto integrato di investimento produttivo e sviluppo sperimentale presentato dalla Ditta SAFIR SRL operante nel settore della meccanica: l’iniziativa ha ad oggetto l’introduzione di una nuova linea di prodotti innovativi per il mercato del self-service. Investim.ammesso: • 774.000,00 Contributo concesso: • 198.872,50 Incremento occupaz.: n. 5

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unità N. 1 progetto di investimento produttivo presentato dalla Ditta THALIA FILM SRL operante nel settore delle attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi: l’iniziativa ha ad oggetto la produzione di un film per bambini "Grotto" nello scenario delle grotte di Frasassi. Investim.ammesso: • 543.000,00 Contributo concesso: • 112.500,00 Incremento occupaz.: n. 4 unità N. 1 progetto di start up innovativa presentata dalla Ditta VST SRL operante nel settore delle Consulenze per il settore delle tecnologie dell'informatica: l’iniziativa ha ad oggetto la progettazione e lo sviluppo di un innovativo marketplace per la promozione e vendita di prodotti del settore moda basato sull'utilizzo ibrido delle tecnologie di ultima generazione in ambito web, realtà aumentata e visione dei metodi tradizionali di vendita attraverso presidi fisici. Investim.ammesso: • 208.800,00 Contributo concesso: • 83.520,00 Incremento occupaz.: n. 2 unità COMUNE DI JESI: N. 2 progetti finanziati: * N. 1 progetto di start up innovativa presentato dalla Ditta YESI FOOD SRL operante nel settore alimentare, il cui progetto innovativo consiste nello sviluppo e produzione di alimenti dietoterapici biologici; tale progetto sarà realizzato attraverso un approccio scientifico multidisciplinare includendo l'ottimizzazione delle materie prime, degli ingredienti, dei coadiuvanti tecnologici e di nuovi metodi di lavorazione che permettono la rimozione in toto delle proteine negli alimenti, pur rimanendo nutrizionalmente adeguati per i pazienti che seguono una dieta sotto controllo medico. Investim.ammesso: • 177.020,00 Contributo concesso: • 70.808,00 Incremento occupaz.: n. 4 unità N. 1 progetto di start up innovativa presentato dalla Ditta EVOLVEA SRL (già Application Engineering Factory srl) operante nella consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica, il cui progetto innovativo

consiste nella realizzazione di un sistema pervasivo di sorveglianza e misura delle esalazioni di gas inquinanti odorigeni; il progetto non prevede la commercializzazione delle strumentazioni ma l'utilizzo di queste ultime per la realizzazione di un servizio di consulenza multidisciplinare. Investim.ammesso: • 450.000,00 Contributo concesso: • 225.000.00 Incremento occupaz.: n. 4 unità COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI * N. 1 progetto integrato di investimento produttivo e sviluppo sperimentale presentato dalla ditta TGS STAMPI SRL operante nel settore della costruzione, manutenzione e riparazione stampi; il progetto si propone di realizzare nuovi investimenti produttivi finalizzati alla costruzione di stampi innovativi per la produzione di manufatti plastici. Investim.ammesso: • 770.000,00 Contributo concesso: • 182.875,00 Incremento occupaz.: n. 4 unità COMUNE DI MONTEROBERTO * N. 1 progetto di investimento produttivo presentato dalla ditta INDUSTRIE MARCHIGIANE FILTRI SRL operante nel settore della fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali: il progetto è finalizzato al raddoppio produttivo e allo sviluppo di nuovi prodotti. Invest.ammesso: •1.694.087,40 Contributo concesso: • 194.618,49 Incremento occupaz.: n. 11 unità COMUNE DI SAN PAOLO DI JESI * N. 1 progetto di investimento produttivo presentato dalla ditta TERMO FORGIA SPA operante nel settore dei lavori di meccanica generale. L’iniziativa consiste nell’investimento in nuove tecnologie che prevede l'acquisto di una macchina automatica taglio termico al plasma con la particolarità dei tagli a smusso, obliqui e longitudinali e annesso all'acquisto di tale macchinario un sistema di aspirazione e filtro di fumi e polveri generati dalla macchina al plasma. Investim.ammesso: • 207.500,00 Contributo concesso: • 32.350,00 Incremento occupaz.: n. 2 unità


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L’INIZIATIVA

La prevenzione in agricoltura Positive novità dalla due giorni promossa da Regione e Inail ANCONA Si è conclusa con successo di pubblico (circa 300 presenze totali) e positive novità, la due giorni svoltasi ad Ancona, come consuntivo dei tre anni del “Piano nazionale di prevenzione in agricoltura”, organizzata da Regione Marche, ASUR, INAIL Direzione Regionale e C o o r d i n a m e n t o Interregionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro. Come ha sintetizzato Tiziano Ficcadenti (Area Vasta 4 dell’ASUR), nelle Marche, in applicazione del piano, i Servizi di prevenzione dell’ASUR hanno svolto azione di informazione su tutto il territorio regionale con incontri informativi che hanno, a oggi, coinvolto circa 1700 addetti del comparto agricole, effettuato controlli in 548 aziende e il 22% di queste hanno ricevuto prescrizioni per attrezzature non a norma, in particolare trattori. Sono infatti le trattrici la causa più frequente di infortuni mortali e gravi. Anzi, come ha ribadito l’ing. Laurendi del Settore Ricerca dell’INAIL nazionale, costituiscono la attrezzatura di lavoro che in assoluto causa, a oggi, la maggior quantità degli infortuni mortali sul lavoro tra tutti i comparti occupazionali: lo specifico osservatorio nazionale INAIL, che registra anche i dati dei non assicurati, ha contato ben 121 morti in Italia nel 2013. Ribaltamento, s c h i a c c i a m e n t o , investimento da terra le dinamiche più frequenti. Per contrastare queste drammatiche morti e un ancor più elevato numero di infortuni gravi , sempre con lesioni permanenti e spesso perdita dell’uso di parti degli arti, nella Marche si sta

operando in modo integrato tra gli Assessorati alla Agricoltura e Salute della Regione, la Direzione Regionale dell’INAIL, l’ASSAM, i servizi di prevenzione dell’ASUR, le associazioni di categoria delle imprese agricole e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, con la regia del Comitato Regionale di Coordinamento previsto dal “Testo Unico” per la sicurezza (Decreto Legislativo 81/08), diretto dall’Assessore alla Salute, Almerino Mezzolani. L’Assessore all’Agricoltura Malaspina ed il Direttore della sede Regionale INAIL

Onofri hanno informato come il programma di sostegno al piano stia procedendo con molto successo, tanto che, a fronte dei 300.000 euro di contributi previsti per il primo anno di sostegno all’adeguamento delle trattrici, sono pervenute richieste di contributi, da circa 2600 aziende, per circa 2,4 milioni di euro. L’Assessorato all’Agricoltura e l’INAIL regionale stanno valutando come procedere ad analoghi finanziamenti per gli anni prossimi. Positive valutazioni sulla complessiva esperienza in corso sono state espresse da Giorgetti,

a nome delle associazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL regionali, da Sebastianelli a nome di Agrinsieme e da Troiani per Coldiretti. Certamente il riconoscimento più rilevante giunto al modello di intervento integrato messo in atto nelle Marche è giunto dal Ester Rotoli, direttore della prevenzione nazionale INAIL, che ha annunciato come l’INAIL abbia ritenuto valido il modello di bando attuato da regione Marche e Direzione regionale INAIL, e sta valutando come utilizzarlo a base di analoghe iniziative nazionali con una dotazione

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di circa 10.000.000 euro. Rotoli ha aggiunto inoltre che INAIL Nazionale sosterrà la prosecuzione del Piano Nazionale Agricoltura prevista nel prossimo Piano Nazionale di Prevenzione in fase finale di elaborazione tecnica tra Ministero della Salute e Regioni e che è stato appena sottoscritto un protocollo nazionale con MIUR e Ministero delle Politiche Agricole per far acquisire il patentino per la guida dei trattori agli studenti degli istituti agrari. Come ha segnalato Paolo Onelli, Direttore generale della “Direzione Relazioni

Industriali e dei rapporti di lavoro” del Ministero del Lavoro, l’agricoltura è uno dei comparti produttivi in cui l’occupazione ha tenuto in questo lungo periodo di crisi e sarà sicuramente uno dei partner della ripresa occupazionale, in particolare giovanile. Per questo motivo non possiamo permetterci di scoraggiare l’impresa, ma, senza operare sconti rispetto ai livelli di sicurezza che l’Europa ci richiede, dobbiamo sviluppare una maggior effettività delle norme ottenibile riconoscendo la reale specificità della organizzazione del lavoro nel comparto agricoltura . È necessario migliorare anche la capacità delle istituzioni di comunicare in modo efficace quanto si sta facendo e ciò si può ottenere sviluppando maggiormente le capacità relazionali tra tutte le componenti interessate.In particolare Onelli ha informato che sono in fase avanzata di predisposizione atti normativi, previsti dal così detto “Decreto del Fare” di semplificazioni normative, alcune specifiche per l’agricoltura, la cui approvazione è prevista entro il giugno prossimo. Dalla giornata nazionale dunque è giunto un complessivo apprezzamento a quanto si sta realizzando nelle Marche, ma anche un invito a procedere con impegno e determinazione nella strada intrapresa perché se è vero che nell’ultimo triennio gli infortuni in agricoltura sono scesi del 17,5% contro il 14,7 della media nazionale, è altrettanto vero che ciò non è accaduto per quelli mortali e gravi.


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L’APPELLO

La Coldiretti sulla nuova politica agricola: “I fondi europei vanno assegnati ai veri agricoltori” FERMO I fondi Ue devono andare ai veri agricoltori, evitando di ripetere gli errori del passato che hanno visto privilegiare enti come banche, fondazioni o aeroporti. E’ il messaggio venuto dal convegno sulla nuova Politica agricola comune organizzato dalla Coldiretti nell’ambito di Tipicità, il festival del made in Marche che si è svolto al Fermo Forum. “Le risorse vanno orientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e svolge attività rivolte alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale – ha sottolineato Paolo Mazzoni,presidente della Coldiretti Ascoli Fermo -. Vanno, invece, evitate quelle scelte che nel passato hanno favorito le rendite fondiarie e quelle forme di speculazioni sui nostri territori da parte di terzi che hanno avuto effetti negativi sul mercato degli affitti. Ma occorre anche smettere di premiare quelle forme di cooperazione che non rispondono più agli interessi dei soci”. Secondo quanto illustrato dal responsabile nazionale dello sviluppo rurale per Coldiretti, Stefano Leporati, la nuova Politica agricola comune (Pac) dell’Unione Europea porterà nella nostra regione oltre 1,5 miliardi per i prossimi sette anni (20142020). Fondi comunitari che, secondo la relazione del professor Angelo Frascarelli, dell’Università di Perugia,

contribuiranno a rilanciare sviluppo, investimenti e lavoro nel settore agricolo, con la “benedizione” di quel 92 per cento degli italiani che, secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, considera la Pac un elemento “importante per il futuro”, capace di offrire

benefici non solo agli agricoltori ma all’intera società. Ma grande attenzione è rivolta anche al prossimo Psr, il Piano di sviluppo rurale delle Marche che rappresenta la parte della Pac dedicata agli investimenti.

Dal 2014 al 2020 saranno a disposizione 538 milioni di euro, che attiveranno progetti per oltre un miliardo di euro. In tale ottica Coldiretti chiede di puntare decisamente sulle esperienze di filiera corta, sul sostegno all’innovazione e al ricambio generazionale,

sulla formazione e sull'abbattimento dei tempi burocratici. Al convegno hanno preso parte anche Maura Malaspina, assessore all’Agricoltura della Regione Marche, il sindaco di Fermo, Nella Brambatti, il presidente

della Camera di Commercio, Graziano Di Battista, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Guglielmo Massucci ------------------------Nella foto (di IVO SERRA) un aspetto della campagna marchigiana

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IL PROBLEMA

Gli agricoltori in rivolta contro la stretta sui rimborsi dopo le devastazioni delle loro aziende causate dai cinghiali ANCONA Nel giro di dieci anni le aziende agricole montane della provincia di Ancona si sono praticamente dimezzate (-41 per cento) anche a causa dei danni causati dagli animali selvatici e il tentativo delle amministrazioni di non pagare i rimborsi causerà un’ulteriore emorragia di agricoltori. A denunciarlo è la Coldiretti provinciale, dopo che l’assemblea dell’Ambito territoriale di caccia (Atc) che sovrintende alla gestione del problema dei danni nel territorio dell'Arceviese ha attuato una politica di drastico taglio rispetto a quanto dovuto alle aziende. “Invece di rivedere le spese di gestione, per risanare i bilanci in rosso l’Atc ha deciso di tagliare i rimborsi agli agricoltori, valutando sempre meno i danni causati dai cinghiali alle colture spiega Emanuele Befanucci, presidente di Coldiretti Ancona -. In dieci anni siamo già passati da 3.600 a 2.100

aziende presenti nelle aree montane della provincia e, di questo passo, si rischia di cancellare l’agricoltura, con effetti devastati per l’assetto idrogeologico del territorio”. La stessa valutazione dei danni è stata affidata dall’Atc a un tecnico che è anche cacciatore di cinghiali, scelta duramente contestata dal rappresentante della Coldiretti, Sebastiano Vescovi, che ha abbandonato l’assemblea. “In alcuni casi i rimborsi sono stati tagliati anche del 90 per cento – spiega Vescovi – con l’effetto che la maggior parte degli agricoltori sta rinunciando a presentare le richieste di risarcimento. Le aziende agricole danneggiate pagano già l’intervento del tecnico dell’Atc per la valutazione, ma se vogliono contestare la cifra quantificata devono ricorrere a un altro tecnico di parte e, considerati tutti i costi, si rischia di dover sborsare cifre superiori al rimborso richiesto".

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LA NOMINA

Prisco Sorbo è il nuovo direttore della Coldiretti regionale Dalla gestione dell’emergenza nella Terra dei fuochi a quella economica nelle Marche ANCONA Dalla Terra dei fuochi alle Marche per concretizzare il progetto di filiera agricola italiana, contribuendo al rilancio dell’economia regionale, preparare l’Expo e ampliare la rete di vendita diretta sul territorio. E’ l’obiettivo di Prisco Lucio Sorbo, nominato nuovo direttore della Coldiretti regionale. Sessant'anni, sposato con tre figli, prende il posto di Tino Arosio, destinato alla federazione di Cremona. Per quattro anni Sorbo è stato alla guida della Coldiretti Campania dove ha dovuto far fronte all’emergenza della terra dei fuochi, lanciando il primo sistema di controlli sui prodotti agricoli per garantirne la sicurezza

alimentare, rassicurare i consumatori sulla salubrità di quanto portavano in tavola e sostenere le imprese danneggiate dalle attività criminali. Ma Sorbo ha diretto anche le federazioni regionali di Calabria e Toscana e quelle provinciali di Cambobasso, Avellino e Bologna. “Sono orgoglioso di assumere questo incarico in una delle regioni più rurali d’Italia che proprio nel suo legame con la campagna può trovare le armi per risollevarsi dalla crisi e dal crollo di parte del suo sistema manifatturiero - ha spiegato il nuovo direttore della Coldiretti regionale –. Lavoreremo da subito per intercettare le necessità delle imprese agricole sul

territorio, a partire dalla valorizzazione dei cereali e degli altri settori nell’ambito del progetto di filiera agricola italiana. “Ma punteremo anche sulla preparazione della presenza marchigiana all’Expo 2015 e incrementeremo la rete di vendita diretta dei prodotti agricoli a marchio Campagna Amica”. La Coldiretti Marche è la più grande organizzazione agricola regionale, con circa trentamila imprese associate, quattro federazioni provinciali e oltre duecentocinquanta tra uffici zona e sezioni dislocati sull’intero territorio. -------------------Nella foto: il nuovo direttore regionale della Coldiretti Prisco Lucio Sorbo

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L’INIZIATIVA

Intesa con le banche per l’anticipo della cassa integrazione Rinnovato nelle Marche un modello sperimentato nel 2009 che ha agevolato i lavoratori in difficoltà ANCONA I sei anni di crisi economicofinanziaria, di cui quattro di recessione, hanno generato criticità per l’economia reale e un continuo incremento del ricorso da parte delle aziende alle diverse forme di cassa d’integrazione salariale guadagni. Allo stesso tempo si sono create nelle Marche sinergie virtuose tra le Istituzioni, le parti sociali e i privati, per mantenere la coesione sociale della comunità marchigiana e trovare soluzioni che alleggeriscano il peso della crisi sopportato dalle fasce più deboli. Un esempio in tal senso è il protocollo per IL SOSTEGNO AI LAVORATORI ED ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI sottoscritto dal presidente della Regione Gian Mario Spacca, Roberto Ghiselli – Segretario Generale Cgil, Stefano Mastrovincenzo – Segretario Generale Cisl, Graziano Fioretti – Segretario Generale Uil, Paola Bichisecchi – Direttore Confindustria Marche, Gino Sabatini – Presidente Cna, Salvatore Fortuna – Presidente Confartigianato, Massimiliano Polacco – Direttore Confcommercio, Ilva Sartini – Direttore Confesercenti, Paolo Pelosi Direttore Agci. Adolfo Giampaolo per Casa CLAII e, per gli istituti di credito, Agostino Sebastiani per Banca Marche, Corrado

Mariotti – Presidente Ubi-Bpa, Rolando Nocchi – Responsabile Commerciale Creval, Tiziano Spiller per Veneto Banca, Luigi Silvestri – Vice Presidente Bcc, Giorgio Ciabatti per Monte dei Paschi di Siena. Il presidente Spacca, illustrando le finalità dell’accordo e sottolineando l’impegno di tutte le parti coinvolte per agevolare lavoratori e famiglie in difficoltà, ha ricordato anche l’enorme sforzo della Regione in questi anni per mantenere la coesione sociale, messa a dura prova da 4 anni di recessione: “Le misure che il governo nazionale adotta ora come sostegno al reddito, la Regione Marche le pratica dal 2004 – ha affermato – verso tutti i cittadini che hanno un reddito basso e che sono stati

esonerati dall’addizionale regionale IRPEF (circa il 55% della popolazione). Perché la coesione economico-sociale resta un obiettivo primario dell’azione di governo regionale anche in questo 2014 che, nonostante dia lievi segnali di ripresa,resterà un anno pesante. Un disegno fondamentale di cui fanno parte altre misure determinanti, come la riduzione di 280 milioni di capacità di spesa regionale per trasferirli ai Comuni o ancora le misure anticrisi di cui hanno beneficiato 100 mila lavoratori ( 1 mld di euro) o gli esoneri dai ticket sanitari (144 mila esoneri), ma non trascuriamo la politica attiva del lavoro, per esempio con il Prestito d’onore regionale (4,5 milioni di euro) con cui sono state create 976 nuove

imprese da parte di giovani, in gran parte donne. Proseguiremo quindi con la collaborazione di tutti e con forte determinazione a stare a fianco a lavoratori e imprese, a fare quanto è possibile perche la coesione non sia erosa dalla recessione”. Nell’intesa (che rinnova i contenuti di un accordo sottoscritto nel 2009 e nel 2012) vengono stabiliti i casi e le modalità con cui le banche firmatarie anticiperanno un assegno mensile ai lavoratori in cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’Inps. Sono ancora tantissimi i lavoratori che dovranno usufruire di tale strumento. A tale proposito l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ha lanciato un appello al governo

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sulla questione degli ammortizzatori sociali in deroga, affinchè si trovi l’intera copertura finanziaria per il 2014. “Infatti 1 miliardo e 700 milioni previsti ad oggi non sono sufficienti. Inoltre, i 400 milioni assegnati alle Regioni, di cui 11,7 alle Marche, servono per coprire in parte le esigenze ancora del 2013. Confidiamo quindi ci sia un ulteriore stanziamento oltre al miliardo e 700 stanziato, per dare respiro ai lavoratori e alle PMI, spina dorsale della nostra economia”. Nonostante nel corso del tempo siano notevolmente migliorate e velocizzate le procedure di concessione delle indennità, restano alcune situazioni in cui si registrano ritardi nei tempi di erogazione ai lavoratori. A ciò si aggiungono

le difficoltà, in particolare di quest’ultimo periodo, dovute ad un afflusso di risorse da parte del Governo Nazionale verso le Regioni non più fluido e continuo ma, anche a causa della carenza delle risorse stesse, discontinuo, che non consente una programmazione organica. Da qui la necessità di sopperire alle difficoltà con uno strumento di accordo operativo tra Regione e parti sociali. Un modello sperimentato, che ha già prodotto buonissimi risultati ed ha permesso di erogare le indennità ai lavoratori in Cig senza soluzione di continuità, grazie alle banche che hanno dimostrato un impegno importante sull’iniziativa ed una forte disponibilità a dare un contributo per aiutare i lavoratori e le imprese marchigiane. Al 31 dicembre 2013 gli anticipi delle Banche (in base al precedente protocollo) erano stati oltre 2.000. Nei primi mesi del 2014 l’utilizzo è in crescita. Nell’accordo – che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2014 ed è prorogabile per altri 12 mesi - vengono sanciti anche gli obblighi e le procedure per la restituzione dell’anticipo. Inoltre, viene stabilita la possibilità di sospendere il pagamento dei ratei (che verranno posticipati) dei mutui per i lavoratori in cassa integrazione che ne facessero richiesta.


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L’ASSEGNAZIONE

In arrivo cinque milioni di euro ai Comuni marchigiani per il finanziamento dei centri per l’infanzia e degli asili nido ANCONA La Regione Marche ha completato, in questi giorni, l’iter di assegnazione di 5 milioni di euro per il finanziamento dei nidi e dei centri per l’infanzia. I Servizi sociali hanno emesso il decreto di liquidazione per l’anno 2013 che distribuisce la somma (contribuito alle spese di gestione e funzionamento) a 124 Comuni per 6.287 bambini, frequentanti 228 strutture. I contributi regionali sono stanziati ogni anno e sono destinati ai Comuni che gestiscono, in forma diretta o in convenzione, i nidi d’infanzia e i centri per l’infanzia con pasto e sonno. I criteri per la ripartizione del finanziamento sono la popolazione (con soglie di 5.000, 15.000 e più di 15.000 abitanti) e la capacità ricettiva. Nel 2014, inoltre, il fondo sarà incrementato, in quanto la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi, ha recentemente stabilito che i 662.500 euro destinati dalla Conferenza unificata alle Marche per azioni a favore della famiglia saranno impiegati per il consolidamento del sistema integrato di servizi per la

prima infanzia (nidi e altre strutture parallele o complementari). Ciò, a seguito della sempre maggiore richiesta da parte delle famiglie e in

c o n s i d e r a z i o n e dell’importanza di queste strutture per l’educazione e per il benessere psico-fisico dei bambini. È inoltre stata inviata dalla

Giunta alla competente Commissione consiliare e al Consiglio per le autonomie locali la proposta di destinare un’ulteriore somma di 1.192.500 euro, proveniente

dalla Conferenza unificata, in parte alla prima infanzia e in parte agli anziani e alle loro famiglie. “Assume sempre maggiore concretezza – commenta

Viventi – la politica regionale di sostegno alle famiglie negli ambiti che oggi sono considerati maggiormente sensibili. L’istituzione famiglia, al di là delle singole valutazioni, costituisce sul territorio una formidabile rete di protezione sociale e per questo va supportata e rafforzata. La Regione Marche, dunque, ha messo in atto con convinzione una serie strutturata e trasversale di politiche di sostegno, a partire dall’esenzione dal ticket per tutti i disoccupati e cassintegrati, dalla cassa integrazione in deroga, al sussidio mensile per le situazioni di maggiore povertà, fino alla garanzia di assistenza agli anziani a casa e nelle strutture residenziali, ai quasi trenta milioni per le disabilità, agli stanziamenti per il sostegno all’infanzia e all’adolescenza e ai numerosissimi altri interventi concreti, che impegnano un totale di sessantotto milioni solo in materia di servizi sociali. Ricordo che quest’anno tutti i settori della Regione sono stati tagliati del 40 per cento, fatta eccezione per i Servizi sociali e il Trasporto pubblico locale, che è un servizio sociale a tutti gli effetti”.

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IL PROBLEMA

Il consigliere regionale Marconi chiede interventi urgenti per la tutela della costa marchigiana ANCONA La grave situazione di erosione di tutto il litorale marchigiano, e in modo particolare quello da Numana a Porto Potenza Picena, a seguito delle mareggiate causate dal maltempo, ha indotto il consigliere regionale UDC Luca Marconi a presentare al presidente della Giunta regionale un’interrogazione urgente, con risposta orale, per sapere quali provvedimenti s’intende adottare a tutela della costa, degli stabilimenti balneari e delle stesse strade e linee ferroviarie che insistono su tale zona. Secondo il consigliere, seppur da tempo si stia intervenendo impegnando anche annualmente ingenti fondi, ancora non si è riusciti a trovare una soluzione soddisfacente per limitare i danni e la distruzione degli arenili e ormai è chiara la totale inutilità dei

ripascimenti. Marconi invita, quindi, la Giunta regionale a verificare come in effetti gli unici tratti di spiaggia che hanno resistito all’erosione marina sono quelli dove sono state posizionate le barriere costituite da pali di cemento con alla sommità due stelle a tre punte, meglio note come le “Stelle di Ferruccio”. Il consigliere Luca Marconi dell’Udc, attesa l’impraticabilità della costruzione di nuove scogliere per la mancanza di risorse finanziarie pubbliche e dato l’altissimo costo delle stesse barriere frangiflutti, invita la Giunta regionale a valutare l’opportunità di procedere ad un simile intervento, anche se ritenuto poco estetico ma certamente il più economico e sino ad oggi efficiente, almeno nei tratti di costa a maggior rischio, sopratutto quelli a ridosso della Ferrovia Adriatica o di civili abitazioni.

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L’APPELLO

Nell’autotrasporto aumenta la concorrenza sleale e la Cna-Fita Marche chiede di bloccare per sei mesi il cabotaggio dall’estero ANCONA - L’associazione artigiana dell’autotrasporto denuncia la retromarcia delle altre associazioni firmatarie dell’ accordo contenuto nel protocollo artigiano rispetto alla richiesta al Governo di attivare la clausola di salvaguardia per contrastare la concorrenza selvaggia dei vettore dell’est Europa. Autotrasportatori marchigiani, la concorrenza viene dall’Est europa. E non è per niente leale. “Insieme ai sindacati dei lavoratori ed alle altre a s s o c i a z i o n i dell’autotrasporto marchigiano abbiamo denunciato più volte “afferma il presidente Cna Fita Marche Olindo Brega “i fenomeni distorsivi del mercato del lavoro nel nostro settore. In particolare la presenza di veicoli con targa straniera che dovrebbero fare solo tre viaggi nel territorio italiano per poi rientrare nel Paese di provenienza, e che invece restano qui, continuando a lavorare indisturbati per mesi. Per non parlare dell’utilizzo di autisti assunti tramite agenzie interinali dell’est europa, messi alla guida di veicoli italiani.” Nei mesi scorsi le delegazioni composte dai rappresentanti delle imprese di trasporto artigiane di Confartigianato e Cna, unitamente ai rappresentanti di Filt- Fit e Uil trasporti hanno

incontrati i Prefetti marchigiani per chiedere azioni di contrasto e di blocco a questi fenomeni che arrecano gravi danni alle imprese di trasporto ed all’economia della nostra regione. Dal mese di luglio con l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea si è inserito un altro competitore che confina con la nostra regione e sono aumentati esponenzialmente i veicoli con targa Croata che circolano sull’A14 in direzione nord, facendo cabotaggio ed

aumentando le difficoltà degli autotrasportatori marchigiani. Nel 2013, secondo la Cna Fita Marche, il 66 per cento delle 3.179 imprese artigiane dell’autotrasporto marchigiano, ha visto ridursi attività e fatturato mentre per 70 autotrasportatori su 100 sono aumentati i costi mentre soltanto il 3 per cento delle imprese ha realizzato investimenti. Negli ultimi cinque anni, l’autotrasporto marchigiano ha perso 451 imprese ed oltre 2 mila

occupati. “La gravità della situazione” precisa Brega “ci ha spinto a chiedere al Governo italiano di attivarsi nei confronti dell’Unione Europea per far scattare una clausola di salvaguardia che porti al blocco per sei mesi del cabotaggio da parte dei vettori stranieri sul nostro territorio, con la possibilità di reiterare il provvedimento per altri sei mesi. Una richiesta certamente forte ma capace di rappresentare a Bruxelles

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il livello di sofferenza insopportabile accumulato dai nostri operatori ormai incapaci di sostenere questa concorrenza selvaggia.” Una proposta che non è stata condivisa dalle altre associazioni nazionale dell’autotrasporto artigiano né dai sindacati dei lavoratori. La Cna Fita denuncia la retromarcia dei firmatari dell’accordo contenuto nel protocollo artigiano rispetto alla richiesta al Governo di attivare la clausola di

salvaguardia per contrastare la concorrenza selvaggia dei vettore dell’est Europa. La proposta avanzata, dopo alcune ore di serrato confronto, dalle altre associaiz0ni artigiane e dai sindacati dei lavoratori è riassumibile in questi punti: apertura dell’ennesimo tavolo di crisi presso il Ministero dei Trasporti, aumento dei controlli dotando le forze dell’ordine di Pos elettronici per far pagare seduta stante i trasgressori e, come ultima perla, l’inversione dell’onere della prova a carico dell’autista. “Già immagino” conclude Brega “le poche pattuglie della Polstrada indaffarate a spiegarsi con gli autisti stranieri fermati per l’onere della prova, mentre, di lato, sfrecciano indisturbati altre centinaia di Tir esteri. Chi fa queste proposte fa finta di non conoscere l’entità del fenomeno a cui urge porre rimedio con urgenza ,in attesa che l’Unione Europea si decida di risolvere la questione su scala continentale, armonizzando le condizioni operative delle imprese sul costo del lavoro, sul gasolio professionale e la sua tassazione”. --------------------Nelle foto (accanto al titolo) il presidente della Cna Fita Marche, Olindo Brega; qui sopra un camion lungo le nostre strade


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LA REGIONE

LA PROMOZIONE

Missione Dusseldorf per le Marche Mazzoni: “Il Prowein ponte per l’export del vino marchigiano in Europa del Nord Vale 13 milioni di euro” JESI Missione Düsseldorf per le Marche, di scena al Prowein (Pad. 3/L76) dal 23 al 25 marzo per promuovere le proprie denominazioni in uno dei Paesi buyer di riferimento a livello mondiale e piattaforma strategica per l’export del vino marchigiano nel Nord Europa. Alla più importante fiera europea per il settore, con oltre 40mila operatori provenienti da 50 Paesi, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – IMT sarà presente con 37 aziende che complessivamente rappresentano il 90% dell'export vinicolo regionale. “Ci presentiamo al Prowein con un numero di aziende triplicato dal 2009 ad oggi – ha detto il direttore dell’IMT, Alberto Mazzoni (nella foto) per metterci sempre più in gioco sui mercati Nord Europei, che sono mercati chiave per le Marche. Questa fiera costituisce infatti un ponte fondamentale per

promuovere il nostro vino non solo in Germania - che attualmente con oltre 3 milioni di euro vale circa il 20% per cento del fatturato Ue registrato dalle nostre cantine presenti alla

manifestazione ma soprattutto in Belgio, Olanda, Svezia e Inghilterra. Mettendo insieme questi 5 Paesi le 37 aziende marchigiane presenti al Prowein raggiungono 13 milioni di

euro di fatturato, su un’Ue a 28 che complessivamente vale 20 milioni di euro”. Nella tre giorni, in primo piano wine tasting, presentazioni e incontri b2b per promuovere eccellenze come il Verdicchio, che in Europa, sulla scia della crescita dei bianchi italiani mette a segno un + 5%. Ma anche altre denominazioni che stanno riscuotendo un gran successo Oltralpe per il loro ottimo rapporto qualità prezzo. “Oltre al Verdicchio che rimane il più ricercato dal pubblico nordeuropeo - ha dichiarato Mazzoni - sono richiesti soprattutto i rossi, dall’IGT Marche al Conero alla Lacrima di Morro d’Alba e al Bianchello del Metauro, fortemente concorrenziali rispetto ai loro competitor italiani, con un prezzo che spazia dai 3 ai 10 euro. Cifre particolarmente adatte al target della Gdo, che in Germania ricopre una quota del 47%”

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LE AZIENDE PARTECIPANTI


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LA PROVINCIA DI ANCONA

LA SCELTA

Confartigianato investe sul turismo della Riviera del Conero Ecoturismo e tipicità: sono necessari progetti di qualità ANCONA Sinergia tra Amministrazioni comunali e imprese per promuovere al meglio il territorio. Il turismo nella Riviera del Conero va forte ma può fare di più perché è una terra di eccellenze naturalistiche e artigiane impareggiabili, che vanno comunicate e conosciute. La Confartigianato dichiara Marco Pierpaoli Segretario comunale di Sirolo e Numana da anni ormai analizza questo territorio studiando i flussi turistici anche in collaborazione con l’Univesrità Politecnica delle Marche. Il comparto turistico può fare di più: la mancata destagionalizzazione dell’offerta è una delle criticità. C’è l’esigenza di arricchire l’esperienza turistica con elementi come il relax, la cultura locale e rurale, l’arte, l’enogastronomia e l’artigianato, lo sport. Ormai c’è una nuova figura di turista che vuole riscoprire l’identità del territorio di vacanza in tutti i suoi aspetti: non solo quello paesaggistico,ma anche culturale, delle tradizioni, gastronomico. Pertanto risulta vincente un’offerta turistica integrata che valorizzi l’ambiente, l’arte e la storia della nostra zona senza dimenticare le tradizioni artigiane ed enogastronomiche: quello

che va promosso è il territorio nel suo insieme. Si dovrebbe differenziare l’offerta e coniugarla alle peculiarità . Confartigianato da alcuni anni sta investendo su questo territorio: per questo dichiara Pierpaoli

stiamo offrendo alle imprese sempre maggiori servizi dedicati che vanno dal piano marketing aziendale, alla formazione dedicata a progetti per far crescere le opportunità commerciali. Lo scorso anno abbiamo

organizzato eventi formativi gratuiti per i nostri iscritti con docenti di fama nazionale, per migliorare l’approccio marketing al cliente e l’accoglienza, e corsi sulle nuove tecnologie di comunicazione.

Oggi più che mai è indispensabile porre attenzione a strategie ben definite evitando scelte azzardate che possano trasformarsi in gravi errori. Le imprese devono impegnarsi per migliorare,

elevando l’offerta turistica, e noi come Confartigianato siamo disponibili ad investire ma anche le Amministrazioni devono offrire un contributo adeguato al contesto economico ragionando su progetti di assoluta qualità

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LA PROVINCIA DI ANCONA

L’INIZIATIVA

Per i giovani tra i 15 e i 25 anni c’è una nuova garanzia europea per il lavoro Sabato convegno ad Ancona ANCONA Sabato 22 marzo, al NH hotel di Ancona, si svolgerà un convegno dei Giovani Democratici delle Marche per presentare la “European Youth Guarantee” (Garanzia per i Giovani) messa in atto dalla Commissione Europea per assicurare ai giovani, al di sotto dei 25 anni, un’offerta valida di lavoro. Entro aprile parte la piattaforma tecnologica presso la quale i ragazzi potranno, registrarsi. “European Youth Guarantee” non una formula magica ma un programma concreto messo in campo dalla Commissione Europea affinché gli Stati membri assicurino a ogni persona al di sotto dei 25 anni una offerta qualitativamente valida di lavoro, il proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.” Questo il tema centrale del

convegno che si terrà sabato 22 marzo al NH Hotel di Ancona, promosso dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico della Regione Marche e dai Giovani Democratici delle Marche. L’incontro, che prenderà avvio alle ore 15.30, intende presentare il Piano di attuazione Italiano con lo scopo di far conoscere, a quanti più giovani possibili, le sue enormi potenzialità. E’ di questi giorni l’accordo Stato – Regioni per avviare, entro il 5 maggio, il Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani 2014 – 2020 che prevede, nel biennio, finanziamenti per circa 1 miliardo e mezzo di Euro messi in campo dalla Youth Employment Initiative(567 milioni) , dal Fondo Sociale Europeo (379 milioni) e dal Governo nazionale (379 milioni). Entro il prossimo aprile partirà, infatti, la piattaforma tecnologica dove i ragazzi potranno registrarsi e puntare a ricevere entro quattro mesi

dalla disoccupazione o dalla fuoriuscita dalla scuola una opportunità di lavoro valida o di prosecuzione degli studi. Da qui la necessità di illustrare questo importante percorso che prevede già in questo primo trimestre 2014 un’ampia riforma strutturale del mercato del lavoro giovanile. “European Youth Guarantee – Dall’Europa alle Marche” è il titolo del convegno che vedrà come relatori il consigliere regionale Gianluca Busilacchi, Francesco Comi, segretario dei Democratici marchigiani, Roberto Tesei, segretario regionale dell’organizzazione giovanile del Pd, Federico Nastasi, responsabile delle tematiche del lavoro dei Giovani Democratici e l’europarlamentare del Partito Democratico, Roberto Gualtieri. I ragazzi italiani interessati da questo programma sono circa 900 mila e il Governo sta già studiando di elevare l’asticella ai 29 anni di età.

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L’ACCUSA

Paradisi: “A Senigallia tassazione persecutoria. Adesso lo dice anche il Garante del cotribuente” SENIGALLIA Dal consigliere comunale del Coordinamento Civico, Roberto Paradisi, riceviamo: “Il Comune di Senigallia non può tassare i cittadini senigalliesi, sulle insegne pubblicitarie, “con intento persecutorio e restrittivo se pure adottato in buona fede”. Le durissime parole che condannano senza se e senza ma l’atteggiamento vessatorio del sindaco Mangialardi e del nostro ufficio tributi sono niente meno che del Garante del contribuente delle Marche dott. De Feo. L’indice del Garante è giustamente puntato sulle modalità di imposizione (persecutoria e restrittiva) relativa all’imposta comunale di pubblicità per gli esercizi commerciali. Dove il Comune pretende e incassa soldi che non deve chiedere. Lo avevo già denunciato nel

corso di un Consiglio Comunale citando un emblematico caso specifico di vessazione e invitando il sindaco a smetterla di tartassare iniquamente e “contra legem” i commercianti. Ma Mangialardi non ne ha voluto sapere. E in una nota, mi aveva risposto che era tutto in regola. Una castroneria. “Il Comune di Senigallia, infatti, in violazione del D.lgs 5/1993 e della risoluzione 2/ DF del 24.04.2009 del Ministero dell’Economia, applica (differentemente dalla quasi totalità degli altri Comuni) l’imposta comunale di pubblicità in relazione alle insegne degli esercizi commerciali determinando l’imposta non sulla base della superficie (minima) in cui è inserito il carattere alfanumerico dell’insegna, ma sulla base dell’intera

superficie (fosse anche un’intera vetrina) che ospita la scritta identificativa dell’esercizio. Così decuplicando le imposte per gli ignari commercianti. Incredibili e intollerabili le motivazioni offerte dal sindaco Mangialardi e dal responsabile dell’Ufficio Tributi del Comune che aveva scritto – non senza presunzione di onnipotenza – di ritenere (lui!) “non conforme al dettato normativo le indicazioni contenute nella risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze” che ha appunto sempre prescritto ai Comuni la modalità di calcolo sulla superficie minima, contrariamente a quanto fa illegittimamente il Comune di Senigallia. Un funzionario comunale, insomma, con la protezione del sindaco, disapplica

coscientemente una norma ministeriale per far pagare più tasse ai cittadini. “Il Garante bacchetta senza remore il sindaco e scrive: “Di fronte alla chiarezza della legge e alle univoche interpretazioni della giurisprudenza non si riesce a comprendere la ‘chiusura’ di codesto Ufficio”. E il Garante avverte anche il sindaco sui possibili danni che simile atteggiamento causerebbe “in caso di soccombenza davanti agli organi di giustizia tributaria”. Appello ai commercianti: sommergete di ricorsi il Comune. Siamo cittadini, non sudditi da tartassare arbitrariamente”. --------------Nella foto: il consigliere comunale del Coordinamento civico di Senigallia avv. Roberto Paradisi

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L’ALLARME

Sulla raccolta dei rifiuti a Senigallia qualcosa va rivisto per non penalizzare l’immagine della città

SENIGALLIA Proponiamo qui sopra tre immagini eloquenti che dovrebbero far riflettere e, nello stesso tempo, potrebbero contribuire a lanciare l’allarme sulle modalità della raccolta (e dell'abbandono...) dei rifiuti. Davanti ad un grande cassonetto, con tanto di immagine della Rotonda a Mare, emblema di una città che vorrebbe guardare avanti, si vedono centinaia di buste contenenti rifiuti di ogni genere. Poi altri rifiuti abbandonati lungo una viuzza, dove – tra l’altro – è presente una telecamera che ha sicuramente filmato chi ve li ha lasciati. Quindi buste piene di rifiuti, abbandonate all’interno di un giardino. Un po’ troppo per una città che si fregia della Bandiera Blu e che punta a riconquistarla anche nel 2014.

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IL CASO

Devastata la spiaggia di velluto Ecco le gravi conseguenze dell’abbandono di fiumi e torrenti da parte dei nostri amministratori SENIGALLIA Le immagini che proponiamo non hanno bisogno di troppe spiegazioni. Ciò che vediamo è la conseguenza naturale dell’abbandono dei nostri corsi d’acqua. Da anni, ad ogni piena, fiumi e torrenti portano in mare di tutto. Ed il mare quanto riceve, subito dopo, lo restituisce sulla spiaggia, deturpandola. E’ questa la lampante conseguenza dell’attenzione che gli Enti preposti mettono nel salvaguardare i corsi d'acqua e, soprattutto, l'incolumità delle comunità che vivono ai loro margini. Le foto (di GOFFREDO MARCOSIGNORI) sono state scattate sul Lungomare di Ponente, a Senigallia. Si ha l'impressione di trovarsi di

fronte alle macerie, subito dopo un cataclisma. E va considerato che i tronchi più grandi (come quello che vediano sulla battigia, nella foto sotto) sono già stati portati via. Probabilmente è giunto il momento (anche se di tempo se n’è perso fin troppo) che i nostri amministratori rivedano le norme per la pulizia di fiumi e torrenti. Altrimenti rischiamo di trovarci sempre più spesso di fronte ad immagini come queste. Tralasciando, volutamente, la questione non secondaria - dei costi a carico della collettività. Anche perché gli interventi di pulizia della spiaggia non sono gratuiti.

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LA MOSTRA

Alla Rocca roveresca Olivieri guida il numeroso pubblico alla lettura dei grandi dipinti SENIGALLIA Nella giornata di venerdì i tecnici del Musinf, con la consulenza di Antonio D’Agostino, avevano completato alla Rocca Roveresca l’allestimento della mostra di Olivieri, proponendo un itinerario, che comprende numerosi grandi dipinti, rappresentativi della ricerca spaziale e luministica di uno di quelli che è uno dei più noti e celebrati rappresentanti della pittura concettuale italiana. Sabato è stato lo stesso autore a guidare il numeroso pubblico alla letture delle sue opere, rispondendo anche a numerose domande. “Questa formula adottata dal Musinf dell’inaugurazione con visita guidata dall’autore piace molto al pubblico” dice l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni. Evidentemente le ragioni del successo stanno nel fatto che l’arte contemporanea ha necessità di inquadramenti e guide alla corretta lettura storica ed estetica, in quanto sperimentazioni come quelle dell’arte concettuale portano ad una visione completamente innovativa rispetto ai canoni della pittura t r a d i z i o n a l e . “Personalmente” ha detto il prof. Bugatti, direttore del Musinf “amo molto gli spazi della Rocca Roveresca come location dell’arte d’avanguardia e in ciò seguo l’indicazione che era venuta da Mario Giacomelli quando aveva scelto la Rocca come sede espositiva sulla mostra della pop art, una scelta che ci ha portato alle ormai storiche mostre delle donazioni al Musinf, fatte da

Orfeo Tamburi, Pericle Fazzini, Gianni Dova, Carmelo Cappello e tanti altri maestri dell’arte del Novecento. Di queste serie espositive le mostre dedicate ai protagonisti dell’arte concettuale è un seguito logico. Anche il pubblico si è abituato a considerare la Rocca come un luogo museale dell’arte contemporanea e le

presenze di visitatori registrate dalla Sovrintendenza ai monumenti, in base alle vendite dei biglietti, da tempo hanno fatto registrare qualche record, non solo nel periodo estivo. L’accoppiata degli spazi espositivi della Rocca Roveresca e del Palazzo del Duca, grazie a una programmazione di mostre ha ormai visibilità

nazionale e propone Senigallia come un luogo, tra i più attraenti nel settore dell’arte contemporanea. Anche le collezioni del Musinf si stanno accrescendo”, continua il prof. Bugatti, “oltre alle recenti acquisizioni di storiche fotografie, di autori come Ara Guler e Leo Matiz, Piergiorgio Branzi, Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, vanno registrate

anche le acquisizioni di qualche centinaio di fotografie delle performance storiche di Fluxus. Nel settore della pittura sono poi entrate a far parte delle raccolte del Musinf opere pittoriche di grande valore di alcuni degli espositori delle mostre relative all’esperienza concettuale”. Prossima mostra in programma alla Rocca

Roveresca sarà quella di Elio Marchegiani, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, che sarà a Senigallia domenica mattina per incontrare l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni ed il direttore del Musinf, proprio per decidere sulle date della sua programmata esposizione alla Rocca Roveresca e sull’itinerario espositivo.

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LO SPETTACOLO

Al Teatro Alfieri di Montemarciano sensazionale performance dell’attrice Silvia Gallerano con un bel monologo in tre tempi

di VINCENZO PREDILETTO MONTEMARCIANO Abbiamo assistito con vero piacere - seppure in piedi nel suggestivo e gremitissimo Teatro Alfieri di Montemarciano ad uno straordinario spettacolo, fuori abbonamento, di sconvolgente ed intrigante fascino teatrale, “La Merda”, scritto da Cristian Ceresoli e recitato con un monologo irresistibile di sessanta minuti dalla giovane e talentuosa Silvia Gallerano. L’opera, comica e tragica nel suo testo sferzante, scandaloso e provocatorio che ricorda gli scritti profetici ed ancora attuali di Pier Paolo Pasolini, (approdata qui nelle Marche nella seconda parte

del Tour in Italia, di ritorno dalle repliche esaurite al Teatro Valle di Roma- da alcuni anni occupato-) ha come unica interprete la sorprendente,coraggiosa ed incredibilmente brava Silvia Gallerano, peraltro la prima attrice italiana a vincere nel 2012 il “The Stage Award for Acting Excellence” come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori/ attrici al “Edinburgh Fringe Festival”, nonché altri prestigiosi premi europei negli ultimi due anni. Silvia, completamente nuda e appollaiata in varie pose più o meno intime e naturali su un alto sgabello, per tutta la durata dei tre monologhi – Le Cosce, Il Cazzo, La Fama e

la chiusura cantata con l’Inno dell’Italia, dando quasi in pasto al pubblico in platea e nei palchi il suo corpo e la sua viva carne, ha raccontato la sua storia personale, specchio molto verosimile di tante vicende e magagne quotidiane all’insegna del facile guadagno e del rapido successo nella scandalosa, consumistica e talora squallida società c o n t e m p o r a n e a , conquistando l’attenzione della platea con humour ironico,irresistibile gestualità e rabbia scenica. Il pubblico, prevalentemente femminile emotivamente ed idealmente coinvolto dalle parole rabbiose, dalle urla e dai gesti irridenti e di sfida

della protagonista, è stato subito colpito dal talento recitativo,dalla duttilità fisicavocale e dalla bravura scenica dell’interprete, davvero convincente nei suoi guizzi vocali e nel dare una grottesca maschera fisica ai vari personaggi del racconto. Tanto è vero che tutti hanno applaudito a lungo per 4 volte, al termine dello straordinario monologo sulla storia d’una ragazza in cerca di affermazione e successo nel suadente ed infido mondo dello spettacolo, l’attrice tornata in piedi davanti al sipario, ma rivestita interamente da una bandiera tricolore, come simbolometafora dell’Inno d’Italia da lei sarcasticamente cantato

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ed inculcatole dal padre fin dall’infanzia. Si può, pertanto, affermare che il testo di Cristian Ceresoli e l’originale ed intensa interpretazione di Silvia Gallerano sono l’esempio lampante, al di là dei successi e dei record di pubblico e di repliche, di un nuovo e credibile Teatro civile ed impegnato, di buon auspicio- si spera- per la crescita morale e il risveglio culturale almeno delle nostre giovani generazioni, in un sistema- paese dove negli ultimi 30 anni sono rimasti scarsi ed inadeguati il rispetto delle regole, l’etica del dovere, il giusto riconoscimento del merito individuale ed il senso civico a beneficio dell’intera

collettività. Lo spettacolo, che ha finora registrato il tutto esaurito ovunque, proseguirà il suo Tour in Italia nel mese di marzo ed in primavera è atteso in Svizzera, Scozia, Inghilterra (per il debutto al famosissimo WEST END di Londra), Germania e Danimarca. Per il 2015 si sta già programmando il tour mondiale, mentre una versione filmica de “La Merda” è in fase di realizzazione. Auguriamo di cuore al duo Silvia Gallerano e Cristian Ceresoli di raccogliere ancora tanti meritati consensi di critica e di pubblico e magari un’altra serie di premi internazionali che fanno onore al Teatro italiano nel mondo.


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LO SPORT

Importante successo per la vela senigalliese alla prima tappa del campionato zonale Marche Classe Optimist SENIGALLIA Si è aperta anche quest’anno la stagione agonistica della vela marchigiana della Classe Optimist con le regate del Campionato Zonale che si sono svolte a San Benedetto del Tronto e che hanno visto la presenza di ben ottanta velisti “nostrani” impegnati a destreggiarsi tra le boe nelle acque adriatiche. Le condizioni del vento, prima debole e poi moderato da maestrale, con mare poco mosso, hanno consentito lo svolgimento di due prove molto interessanti da un punto di vista tecnico e tattico

al temine delle quali Lorenzo Badiali, con un 5° ed un 1°, conquistava la vittoria nella classifica finale e Riccardo Bellagamba (già Campione Zonale Juniores 2013), con due ottimi 3°, risultava secondo assoluto. In evidenza, nel corso della prova, anche gli altri componenti del team velico della Lega Navale e del Club Nautico Senigallia allenati da Mattia Ferretti: in particolare Marco Gambelli, che ha grandi margini di miglioramento in quanto ancora giovanissimo tra i Cadetti, mentre sono risultati incoraggianti i risultati di

Virginia Valenti, Luca Pizzuto, Nicolò Agoccioni e Giorgia Cingolani. La stagione agonistica della vela senigalliese non poteva iniziare in modo migliore e grande è la soddisfazione delle due associazioni anche in vista dei futuri importanti appuntamenti sportivi primi fra tutti le selezioni per il Campionato Europeo ed il Mondiale della Classe Optimist che si terranno a Marina di Ravenna dal 27 al 30 marzo. ----------------Nella foto: Riccardo Bellagamba, Mattia Ferretti e Lorenzo Badiali

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PATTINAGGIO

Linda Rossi subito d’oro anche ai campionati italiani indoor A Pescara ottimi risultati per il Team Roller di Guenci SENIGALLIA Si sono appena conclusi i Campionati Italiani Indoor svoltisi presso il Pattinodromo coperto “Ex Gesuiti” a Pescara. Il campionato indoor è primo importante appuntamento della stagione per i pattinatori di velocità. Anche in questa manifestazione i giovani atleti del Team Roller di Senigallia - allenati dal tecnico federale Mauro Guenci - hanno confermato il loro buon livello di preparazione. La più giovane convocata del team di Guenci, Martina Ferretti, pagando un po’ l’evidente emozione della sua prima gara importante nella categoria Ragazze è riuscita a ben piazzarsi nelle finali di velocità e fondo. La bravissima Michela Pasquinotti, anche essa molto giovane ma esperta agonisticamente, inizia la stagione con un ottimo 9° posto pur essendo al primo

anno di categoria, nella gara veloce. Chiara Mesturini, impegnata in una supercombattuta categoria Junior, ottiene buone soddisfazioni nelle difficilissime gare di fondo, 5000mt a punti e 10.000mt a punti/ eliminazione. Latini Fabrizio, l’atleta della categoria Senior della compagine senigalliese, come sempre ha saputo farsi valere, sfruttando tutta la sua classe e l’esperienza agonistica piazzandosi in un ottimo 13° posto nella gara 5000mt a punti, pagando un po’ per gli impegni universitari. Un buon 8° posto è stato conquistato anche nella gara Americana a squadre, dove nella categoria Junior-Senior femminile il team capitanato da Linda Rossi e composto da Chiara Mesturini, Agnese Marchetti e Sofia Marchetti hanno dimostrato un ottimo affiatamento e grande esperienza nei cambi di staffetta.

Infine un plauso particolare va alla ormai nota due volte Campionessa Mondiale Linda Rossi, che ancora una volta ha raccolto due ottimi piazzamenti, vincendo la medaglia d’oro e aggiudicandosi il titolo di Campionessa Italiana Junior di specialità nella gara sui 5000mt a punti e la medaglia d’argento nella gara sui 2 giri sprint. Ora gli occhi e le attenzioni di tutta la squadra sono già rivolti alle prossime gare, prima tra le quali i Campionati Regionali su strada che si svolgeranno a San Benedetto del Tronto il prossimo weekend e successivamente i vari trofei nazionali e internazionali dove certamente i ragazzi di Mauro Guenci sapranno farsi valere, portando il nome della propria città in Italia e all’estero. ---------------Nella foto: la campionessa senigalliese Linda Rossi

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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

VERSO IL VOTO/1

Urbino, il candidato sindaco Piero Demitri sogna di vedere una città bella, piena di fiori e di gente allegra e ospitale

URBINO Si avvicinano le amministrative di maggio. C’ è sempre chi sogna alla vigilia dell’appuntamento elettorale. Lei Demitri? “Nei miei sogni vedo una città bella, piena di fiori e di gente allegra ed ospitale che organizza eventi per i cittadini ma anche per gli studenti e i turisti che più volte all’anno scelgono di tornare in città per le sue innumerevoli occasioni di convivialità proposte. Tutti sono coinvolti nell’organizzazione sociale e nella preparazione degli eventi e spettacoli; l’Università, l’Accademia di Belle Arti, l’ISIA, il Liceo Artistico, l’Università, la sopraintendenza, le associazioni, i cittadini, gli studenti universitari e i turisti. Si susseguono importanti eventi di portata internazionali simili al Rossini Opera Festiva o la Biennale di

Venezia, Mostre internazionali di arti visive, arti fotografiche, arti grafiche, dell’illustrazione, del libro d’Arte, del libro per ragazzi, dell’artigianato artistico, dell’alto antiquariato ecc. Manifestazioni di promozione degli innumerevoli ed eccezionali prodotti agroalimentari delle terre FELTRESCHE con degustazioni e proposte sperimentali. Urbino è centro mondiale per la sperimentazione nel campo dell’Arte dell’alto Artigianato, del Design, della Moda e della Creatività in genere. Tanti nuovi negozi, gallerie d’Arte, botteghe artigiane e di design animano le vie del centro storico. A Castel Cavallino, Piero Guidi ha avviato una produzione limitata di borse di altissima manifattura che dà lavoro a decine di artigiani che insegnano il mestiere a giovani apprendisti. Il paese è stato completamente da lui ristrutturato rispettando i criteri costruttivi più adatti. Altri imprenditori straordinari hanno fatto la stessa cosa a Montefabbri, a Pieve di Cagna a Canavaccio e in alcuni rioni del centro storico. Le ditte più importanti della zona affidano la ricerca per lo sviluppo delle loro produzioni a designer e creativi che hanno aperto i loro studi e atelier nel territorio. La città è ritornata ad attrarre e a trattenere i migliori in ogni campo della cultura, delle scienze e dell’imprenditoria. Ormai è solo un vago ricordo il periodo buio in cui grigi individui offuscarono temporaneamente la civiltà

urbinate che si è poi riproposta, impetuosa, nel suo splendore innovativo. I migliori artisti, scienziati, architetti, urbanisti e creativi si ritrovano sistematicamente nella città che è ritornata a essere CAPITALE MONDIALE DELLA CULTURA. Urbino è diventata nel breve volgere di qualche anno, la città più desiderata e amata d’Italia ed è visitata, durante tutto l’anno, da migliaia di turisti attenti e preparati. La città è di nuovo abitata da cittadini colti che la amano la preservano e la curano in ogni suo aspetto. Le abitazione e i palazzi del centro storico sono stati recuperati all’antico splendore con interventi realizzati a regola d’Arte e nel rispetto del valore storico. Sono solo ricordi gli imbrattamenti di ogni tipo e

quegli orribili abusi che ne deturpavano la bellezza. La vita politica e sociale è un esempio di civile partecipazione e coinvolge ogni suo ambito. Nel governo della città non esiste più da tempo la figura del Sindaco, i r a p p r e s e n t a n t i dell’amministrazione sono cittadini scelti a caso tra le persone più credibili e rimangono in carica, senza compenso, solo per un mandato per poi ritornare alla loro occupazione originaria. L’Università così come tutti gli altri istituti formativi della città sono tornati a essere i migliori in Italia e nei primi posti a livello mondiale. Studiare a Urbino è molto ambito e richiesto da studenti di tutto il pianeta. Le vie di comunicazione sono ottimali e permettono di raggiungere senza difficoltà

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la città ducale da ogni parte d’Italia. In treno, da Urbino, si può direttamente raggiungere Roma o Bologna in poche ore ed è il mezzo più usato dai turisti e dagli studenti. Marciapiedi, camminamenti e piste ciclabili raggiungono ogni quartiere e frazione e sono anche motivo di socializzazione e salute fisica. Ogni frazione o quartiere ha dei rappresentanti che si occupano di vigilare sulle esigenze o le difficoltà della comunità per relazionarne nel consiglio cittadino che si tiene tutti i mesi al posto del Consiglio Comunale. Luoghi di incontro si sono moltiplicati in città, nei quartieri e nelle frazioni dove i cittadini si ritrovano per ogni tipo di attività. Gli abitanti del territorio e soprattutto i giovani sono diventati cittadini attenti

e preparati perché ricevono una formazione continua che li prepara alla tutela ma anche all’accoglienza e non ultimo, alla produzione culturale. Sono stati liberati tutti i campi e le colline dalle decine di migliaia di vetusti pannelli fotovoltaici che ne deturpavano la bellezza e ora sono coltivati da giovani agricoltori che sperimentano nuove e più ecologiche colture. Tutto il territorio provinciale ma anche quello regionale hanno beneficiato, di riflesso, dello sviluppo sociale, economico e civile di Urbino che ne è diventato capoluogo ed esempio cui ispirarsi”. Sogno di Piero e realtà di Demitri? (e.g.) -----------------Nelle foto: il candidato sindaco professor Piero Demitri ed uno scorcio di Urbino


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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

VERSO IL VOTO/2

Dopo il successo alle primarie Maria Clara Muci ha incontrato lo sconfitto Giorgio Londei per preparare la volata finale URBINO Da Maria Clara Muci, candidato sindaco per il PD di Urbino nelle amministrative di maggio, riceviamo e volentieri pubblichiamo: “Ho il piacere di comunicare che, in qualità di candidato sindaco del Partito Democratico di Urbino, mi sono incontrata con Giorgio Londei, che è stato mio sfidante al ballottaggio. Il tutto è avvenuto con quel clima di cordialità, amicizia e piena distensione che entrambi ci attendevamo. Infatti, dopo i reciproci complimenti, si è subito passati a parlare delle successive mosse necessarie per raggiungere l’obiettivo che tutti nel partito e fuori, desiderano: la vittoria alle elezioni. Non per altro quasi 4.100 persone domenica sono andate alle urne! Magari qualcuno al di fuori, sperava in qualche frecciatina, in qualche sassolino tolto dalle scarpe. Mi dispiace deluderli, ma non c’è stato nulla di tutto questo. Nessuna dietrologia, nessun occhio al recente passato, ma solo un focus chiaro, deciso alla fase necessaria di promozione del programma e condivisione politica, che non potrà non tener conto del meglio espresso dalle proposte degli altri candidati, Sestili e Scaramucci, nonché delle proposte e dei progetti sui quali incentrare le future alleanze. E’ chiaro a entrambi infatti, che con il dovuto rispetto qui non sono in gioco destini personali di Tizio o Caio, quanto piuttosto le sorti di un’intera comunità collegata a sua volta ad un

v a s t o , quanto importantissimo territorio. Donne e uomini quindi, che meritano tutta la cura e l’attenzione del mondo. Attenzione poi, che dovrà essere estesa alla città, in tutti i suoi aspetti. Ce lo chiedono i giovani in cerca di lavoro. Ce lo chiede chiunque soffra situazioni di disagio. Ce lo chiede un’economia che deve essere assolutamente rilanciata attraverso il drastico potenziamento dei settori cultura e turismo. A tutti costoro una promessa che faccio mia come un giuramento: prima gli ultimi! Non solo uno slogan, ma un

progetto da realizzare facendo ricorso a tutte le migliori forze che il centro sinistra saprà produrre, in un piano di assoluto rinnovamento istituzionale. E’ dunque da qui che faccio partire la mia campagna elettorale, lanciando il guanto di sfida a quelli che sempre e solo, sono stati i veri ‘nemici’ da sconfiggere: la sfiducia e il pessimismo! Assieme ce la faremo...”. (Maria Clara Muci) ----------------Dalle parole ai fatti. Questa transizione sarà durissima per Maricla Muci, “una donna per Urbino” ma se dimostrerà la stessa grinta del

ballottaggio con Giorgio Londei (ha sempre detto che era sicura di vincere - ndr) chissà che anche i miracoli, numericamente parlando, non si avverino. Nella città ducale potrebbero (condizionale d’obbligo) presentarsi, oltre naturalmente il PD, isolatosi da solo per le massacranti primarie chiuse al proprio partito, ben altrettante 7 liste (Sinistra per Urbino con Gualtiero De Santi, Vittorio Sgarbi per i Verdi, Maurizio Gambini per Lista Civica “Adesso governiamoci”, Emilia Forti per il M5S, Maria Francesca Crespini per Lista Civica “Cut liberi tutti”,

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Bruno Malerba per Lista Civica “Agorà” e Piero Demitri per Lista Civica “Con Demitri per Urbino”). Questo significa frantumazione del voto. Tutti prenderanno a man bassa sia a destra che, soprattutto, a sinistra con il chiaro intento di mandare, per la prima volta nella storia delle elezioni amministrative, il PD al ballottaggio. A quel punto gli apparentamenti e le coalizioni andranno a pesare sullo scatto finale per la vittoria e la presa del Palazzo di via Puccinotti. Allora sì che gli alleati avranno i cosiddetti jolly da giocare! Le amministrative di Urbino

sono molto importanti non solo per il PD locale apparso smembrato in questi mesi che hanno anticipato le primarie dei quattro candidati ma anche all’apparato provinciale dei democrat. Se il PD dovesse perdere il Comune (chissà in quanti faranno scongiuri e si toccheranno i santissimi?) sarebbero sfracelli in tutte le stratificazioni del potere consolidato con conseguenti dimissioni a catena dei ‘burattinai’. Ci sono più di due mesi e chissà cosa potrà accadere nel frattempo? Sgarbi che si allea con Gambini ed inversione dei loro rispettivi ruoli? Oppure la Muci, come Nausica, richiamerà all’ovile i frastornati Verdi?Nessuno tiene conto di Maria Francesca Crespini: ha contorni importanti di consensi. Fino a ieri era nel centrosinistra e a chi piglierà suffragi se non alla sua vecchia area di appartenenza? E il M5S? E’ progressista e rastrellerà, soprattutto, a sinistra. I comunisti radicali non daranno voti al PD. Malerba e Demitri sono due mine vaganti. Certo che la Muci non può stare con le braccia conserte. Mamma mia che guazzabuglio! E allora avanti con la diplomazia ma attenzione a non solleticare certi equilibri. Il mondo potrebbe fermarsi e tutti cadere giù eccetto coloro che avevano appigli più robusti. (e.g.) -----------------Nella foto: Maria Clara Muci brinda dopo la vittoria nel ballottaggio con Giorgio Londei


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VERSO IL VOTO/3

La Sinistra per Urbino prende posizione dopo le primarie del Pd e conferma la candidatura a sindaco di Gualtiero De Santi URBINO - Riceviamo dal Comitato “Sinistra per Urbino”: “Con la vittoria di Maria Clara Muci si è conclusa la lunga maratona delle primarie del PD, un partito che sempre di meno appare come un luogo di dibattito e di elaborazione politica, frantumato in aggressivi gruppi di potere, l’un contro l’altro armati. E per fortuna che il suo segretario Fedrigucci, sperando di cogliere l’attimo fuggente del riformismo renziano, annunciava, circa due mesi or sono: ‘Non candideremo mai Londei e Muci’. Bisogna riconoscergli l’indubbia capacità di spararle più grosse di se stesso e anche di tutti gli altri. Ma dopo questa acuta previsione può ancora ricoprire il ruolo di segretario? I candidati si sono offesi l’un l’altro, con accuse personali che spesso non si rivolgono nemmeno ai concorrenti degli altri partiti, mentre erano assenti i problemi che interessano i cittadini e un progetto che si occupasse sul serio del futuro della città. Queste primarie hanno sancito una novità

importante: mentre il Pd nazionale con il rottamatore Renzi cerca di darsi una nuova veste, se non altro generazionale, in Urbino il PD sancisce la sua immobilità. Muci è l’espressione del vecchio PD che non cambia né vuole cambiare, di quell’insieme di interessi diversi, di gruppi di potere e di clientele che hanno condotto la città ad un declino

che sicuramente questa dirigenza non può, né vuole arrestare. Il candidato a sindaco ha fatto parte dal 1999 della maggioranza in Consiglio Comunale ricoprendo anche la carica di presidente dello stesso Consiglio, e dal 2004 ricopre incarichi di amministratore nella Giunta di questa città come assessore alle politiche sociali e al bilancio,

al personale e alla partecipazione: ecco il nuovo che avanza nel PD! Ha approvato tutti i maggiori scempi che hanno caratterizzato le ultime amministrazioni: dal parcheggio di Santa Lucia all’ampliamento del Benelli Armi, a discapito della vicina stazione ferroviaria, a quello della discarica di Ca’ Lucio, per non parlare di altri guasti

e inazioni che hanno portato questa città ad uno stato indecoroso e di inarrestabile decadenza economica e commerciale. Ora Muci si ripresenta ai cittadini parlando di non so quali innovazioni salvifiche, recuperando in qualche polveroso cassetto persino il progetto della biblioteca comunale. Ma perché non le ha fatte adottare quando ricopriva cariche di assessore ed era presidente del Consiglio Comunale? Non crediamo che le mancassero né il tempo, né la potestà. La verità è che ha condiviso, senza un minimo di autonomia critica, tutte le scelte della passate amministrazioni e rappresenta la continuità con il passato senza la forza di contrastare i poteri forti di cui anche lei è espressione. Non deve quindi sorprendere che Londei e il suo comitato valuterebbero la possibilità o di una candidatura a sindaco in una lista autonoma o apparentata al PD: male che vada potrà, in caso di ballottaggio, porre robuste condizioni e continuare a gestire la sua consistente fetta di potere. Quella che si

annuncia non è altro che una guerra per bande attorno alle spoglie della città. Un motivo in più, e il più importane, per sostenere e votare ‘Sinistra per Urbino’ e il suo candidato a sindaco Gualtiero De Santi (nella foto)”. -------------------Ognuno può dire e pensarla come vuole. Lo scontro politico, in Urbino, non è in atto da ieri. Una volta c’era la sinistra, ora ne è rimasto un moncone a dir poco decisissimo a portare avanti le sue indicazioni e segnali. In quanto a ‘lingua’ e dialettica e, soprattutto, coerenza politica non è seconda a nessuna. Poi esprime un uomo di altissima cultura come Gualtiero De Santi. Come sia possibile non pensare a personaggi di tale caratura? Magari si parla anche a vanvera e persino troppo e si lasciano certe personalità ai confini tra il nulla (la creatività degli ultimi 10 anni di amministrazione) e la potenzialità del fare e del sorprendere (“incentiverei lo sviluppo di Urbino attraverso la riscoperta e la rieducazione alla cultura” G. De Santi). Ad ognuno le sue scelte. (e.g.)

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LA PROMOZIONE

A Mosca sono iniziate la Fiera del turismo Mitt e della calzatura Obuv Presente anche la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino

MOSCA Al Moscow expo center di Mosca si sono aperte due importanti manifestazioni fieristiche di alto valore per le imprese della Regione Marche : il MITT , Fiera internazionale del turismo e l’Obuv la Fiera della calzatura. In entrambi i casi estremamente rilevante la presenza Italiana che sia per il turismo che per la calzatura ha nella Russia uno dei primi mercati di riferimento. Il vice presidente della

Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e Aspin 2000, Amerigo Varotti, è presente a Mosca dove , insieme all’Ambasciatore italiano, Cesare Maria Ragagnini, al Direttore Generale dell’Enit , Andrea Babbi e Samuela Isopi (marchigiana e Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia) , ha inaugurato l’esposizione italiana al Mitt. “Questo - ha sottolineato Varotti- è l’anno del turismo Italia- Russia e dalla Russia

i flussi turistici sono in costante aumento : dal 2009 al 2013 i flussi sono aumentati del 128% con circa 1,2 milioni di presenze . Nelle Marche nel 2013 l’incremento percentuale di turisti russi e’ stato molto rilevante con gli arrivi a +78,13% e le presenze a + 65,88%. Le previsioni per il 2014 sono molto incoraggianti anche se qui a Mosca si respira - tra gli operatori pesaresi presenti un po’ di preoccupazione per la crisi politica Russia-

Ucraina. Preoccupazione che anche le imprese del settore calzaturiero stanno registrando.” Il Vice Presidente Varotti all’ Obuv , Fiera della Calzatura dove le imprese marchigiane sono presenti in massa - ha incontrato Onelio Fratesi presente alla Fiera con il suo marchio Nila&Nila. Un marchio molto noto in tutta la Federazione Russa ed in molti altri Stati della ex Unione Sovietica dove Fratesi è presente da anni con negozi

e numerosi partner commerciali. “Il mercato russo è per noi fondamentale - ha detto Fratesi- ma quest’anno c’è forte preoccupazione ed anche , finora , un numero inferiore di visitatori a causa della forte svalutazione del rublo ( oggi ci vogliono 51 rubli per un euro!). Questo influira’ notevolmente sulle vendite del nuovo campionario ma anche per le consegne degli ordini già effettuati. I clienti aspettano una valutazione

piu’ realistica del rublo!!” Intanto a Mosca ( svegliatasi sotto il sole e poi soggetta ad una fortissima nevicata) nello stand della Regione Marche l’offerta turistica della Provincia di Pesaro e Urbino , presentata dagli operatori presenti , continua ad essere molto apprezzata e ricercata! ---------------------Nelle foto: Varotti con Fratesi e poi con l’Ambasciatore Italiano, il direttore generale dell’Enit, Babbi e il direttore Enit per la Russia, Di Salvo

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IL SALONE

Grande soddisfazione all’IWA per la Benelli Armi di Urbino Partecipazione record di pubblico alla presentazione dei nuovi semiautomatici

URBINO Grande soddisfazione per l'affluenza di pubblico alla presentazione dei nuovi semiautomatici Benelli al salone internazionale dell' IWA. Alla parola magica Benelli si sono tolti i veli e dal grande cilindro messo ai lati dello stand è apparso il nuovo M2

calibro 20 per mancini. Il primo e unico semiautomatico inerziale in cal. 20 mancino al mondo sarà tra pochi mesi nelle armerie e saprà soddisfare sicuramente le esigenze di quei cacciatori che da tempo attendevano il calibro cadetto studiato su misura per le loro caratteristiche morfologiche e

le loro preferenze. Un'attenzione importante quella che Benelli rivolge al pubblico "mancino". Ai sette modelli in tecnopolimero in calibro 12 si aggiunge il calibro 20 che completa la gamma. In questo modo si assicurano comfort istintivo, grandi prestazioni e la

risposta ottimale ad ogni gusto estetico. Le diverse combinazioni di canna, colorazione e rifiniture permettono di raggiungere più di quaranta soluzioni per un semiautomatico costruito a misura di cacciatore. I nostri visitatori hanno apprezzato la funzionalità e la leggerezza che lo rendono uno

strumento versatile e adatto ad ogni situazione. I veli si sono alzati anche sui modelli Compact Swift (l' M2 cal.12, l'M2 cal. 20, il Montefeltro cal.20, il Raffaello Black e il Raffaello Power Bore tutti con la misura ridotta del calcio), nuova frontiera della maneggevolezza proprio per la loro velocità al brandeggio

e nella messa in mira, caratteristiche che ben si addicono ad un pubblico di giovani e donne. L' IWA di Norimberga è stata la dimostrazione delle capacità Benelli di offrire sempre nuove soluzioni su misura per cacciatori e tiratori. -------------------Nella foto: lo stand Benelli

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VERSO IL VOTO

Ospedale e strade disastrate Alla Lista Civica D’Anna Sindaco stanno arrivando le prime indicazioni dei cittadini FANO In attesa della presentazione alla stampa del Programma elettorale della Lista Civica D'Anna Sindaco, che avverrà oggi (venerdì 21 marzo) al Fishhouse di Marina dei Cesari, ogni mercoledì e sabato lungo Corso Matteotti a Fano sono in distribuzione dei questionati a cura della stessa Lista Civica su quelle che i fanesi considerano priorità oltre ad un giudizio sulla giunta comunale uscente. Dalle prime risposte la questione Ospedale, battaglia di sempre del candidato D'Anna, è molto sentita insieme alla drammatica situazione delle strade, interessanti diversi suggerimenti alcuni dei quali verranno inseriti nel programma definitivo.Nel contempo Giancarlo D’Anna fa sapere che “la proposta di

Mirco Carloni di effettuare le primarie per scegliere il candidato sindaco di centrodestra è sicuramente una buona idea”. “In passato – aggiunge D’Anna - feci la stessa proposta che venne però rifiutata. Non per questo sono contrario alle primarie, anzi sono favorevole. Essendo però la Lista Civica che rappresento una proposta che non si rivolge al centrodestra ma a tutta la città, compreso l'elettore di altri schieramenti, e quindi a quanti guardano più alle persone che ai partiti, ringrazio per l'invito ma insieme alla mia squadra abbiamo scelto convintamente una strada e la seguiremo fino in fondo”. ---------------------Nelle foto: alcuni momenti degli incontri dei sostenitori di D’Anna con i cittadini lungo Corso Matteotti, a Fano

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SANITA’

Anche Diotallevi e Barbieri sono favorevoli alla Casa della Salute di Mondolfo “Un’opportunità concreta”

MONDOLFO Dai consiglieri comunali Carlo Diotallevi e Nicola Barbieri riceviamo: “Il 21/12/ 2012 il Consiglio Comunale ha approvato il nostro Ordine del Giorno in merito alla realizzazione della RSA presso l’ex Ospedale “Bartolini” di Mondolfo; Lo stesso impegnava il Sindaco e la Giunta a sollecitare l’inserimento dell’ex nosocomio nel Piano area vasta 1 delle strutture socio sanitarie per la sperimentazione della “Casa della salute” e ad aprire un tavolo di confronto con l’obiettivo di intervenire con

decisione sulla Regione Marche affinché si realizzasse una delibera per l’ottenimento di una struttura residenziale assistita di almeno 20 posti letto attraverso il coinvolgimento di altri comuni della Valcesano. “Alcune settimane fa la Giunta Regionale attraverso una delibera d’indirizzo (n° 149 del 17 febbraio 2014) ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Giunta, gli Enti del Servizio Sanitario Regionale e le Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. In questo Protocollo è previsto, tra i numerosi altri punti

dell’accordo, la realizzazione di 39 Case della Salute in tutto il territorio regionale. Una decisone che da tempo attendevamo da parte della Regione e che potrebbe determinare finalmente l’attivazione dell’RSA di Mondolfo. Entro il 30 giugno di questo anno verrà stabilito un apposito standard di dimensionamento relativo

all’insieme delle strutture presenti nella Regione. Per quanto riguarda Mondolfo i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento dell’exOspedale in RSA sono stati appena completati per cui tutto è pronto affinché, dopo 30 anni dalla chiusura del nostro Ospedale, venga realizzata la tanto attesa RSA. “Si tratta di un’opportunità

concreta che Mondolfo non può, dopo anni di progetti e promesse, lasciarsi sfuggire. “Abbiamo quindi presentato un‘interpellanza urgente per chiedere al Sindaco, all’Assessore alla Sanità e alla Giunta comunale di attivarsi urgentemente e con atti concreti al fine di ottenere l’inserimento definitivo della

struttura dell’ex-ospedale Bartolini tra le Case della Salute nel sopra citato Piano e di riferire in Consiglio Comunale per esporre tutte le iniziative poste in essere al fine di migliorare il servizio sanitario nel nostro territorio”. ---------------Nelle foto: Carlo Diotallevi e Nicola Barbieri; l’ex ospedale Bartolini

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LA CONSIDERAZIONE

Il Comitato Cittadino Mondolfese dopo il referendum di Marotta ricorda agli amministratori le parodie neroniane di Petrolini

MONDOLFO Dal Comitato Cittadino Mondolfese riceviamo: “Con un Consiglio comunale completamente schierato, per convinzione o per opportunità, a favore della Marotta unita e con l’attivismo diretto del Presidente del Consiglio Regionale e del Sindaco, potevamo fare ben poco. “Il nostro messaggio, che sostanzialmente era un invito alla ragione e contro i “soliti noti” della politica locale non è passato. Quello della Marotta unita è un problema

che poteva essere risolto, senza drammi e da tempo, da coloro che amministrano territorialmente i Comuni di Fano e Mondolfo, invece si è trasformato, per alcuni, in un’occasione di rivincita politica. “La lista alternativa al centrosinistra a Mondolfo nel corso degli anni ha sempre progressivamente guadagnato terreno e quindi occorreva, per cercare di neutralizzarne l’avanzata, cavalcarne il tema “vincente”, la Marotta unita. Solazzi e Cavallo ci sono riusciti, tanto

è vero che all’opinione pubblica sembra una loro vittoria. Vedremo poi se riusciranno a gestirne i consensi, soprattutto quelli giovanili. Ma questo è un problema tutto loro. “Leggiamo, in questi giorni, gli auguri al grande comune di “Marotta con Mondolfo” che ricordano le parodie neroniane di Ettore Petrolini quando dal palco del teatro gridava: “Noi faremo Roma più grande e più bella di pria…”. Il mondo dell’immagine e dello spettacolo che riesce a

provocare emozioni più forti della semplice ragione ha vinto ancora. Cassandra è rimasta inascoltata una volta di più. “Nel frattempo ribadiamo i nostri concetti. Il referendum svoltosi il 9 marzo è di natura consultiva e quindi non determinante. E’ del tutto legittimo continuare la battaglia politica a livello regionale. E’ necessario un maggior coordinamento delle varie forze che si sono mostrate chiaramente per il “NO”, da Aguzzi, sindaco di Fano, a Delvecchio e Seri,

candidati alla carica di sindaco, la Fano Unita e la Fano dei Quartieri. Faremo di

tutto affinché ciò avvenga e non vada sprecato nemmeno un grammo d’energia.”.

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LA NOVITA’

Si è costituita l’Associazione Culturale “Fano Music Story” Alla presidenza c’è Paolo Casisa FANO Si è appena costituita l’Associazione Culturale “Fano Music Story”, fondata da Paolo Casisa (Presidente), Daniele Carboni (Vicepresidente) e Pierpaolo Lamanna (Segretario), che si prefigge l’impegnativo compito di divulgare la musica moderna nel nostro territorio. L’Associazione vorrebbe unire al suo interno tutti coloro che amano la musica moderna, che siano musicisti o semplici estimatori, in modo che a Fano si possa attuare uno progetto artistico stabile con i seguenti obiettivi: diffondere e promuovere, a Fano e dintorni, la musica moderna nei suoi tanti stili, generi e sottogeneri ((musica popolare, swing, jazz, rock and roll, beat, soul, rhythm & blues, musica leggera, progressive, folk, rock, pop, punk, new wave, heavy metal, disco music, funky, fusion, rap, musica etnica, indie rock, musica sperimentale ecc.), senza preclusioni stilistiche o generazionali; attuare e aggiornare il censimento dei gruppi musicali, dei cantanti solisti, degli strumentisti e dei disc

jockey presenti sul territorio (nelle varie tipologie adolescenti, giovani, amatori, dilettanti, praticanti, semiprofessionisti, professionisti) continuando idealmente il lavoro già documentato nei due libri “Fano Music Story” (2010) e “Fano Music Story 2”

(2013); mettere in atto e sviluppare un progetto dedicato ai giovani musicisti del territorio ottenendo la gestione della Casa della Musica di Fano e la direzione artistica del festival Fanote, in modo che si aprano nuovi spazi per

concerti, concorsi e stage gratuiti in cui i giovani possano esprimere liberamente il loro talento; favorire lo sviluppo di manifestazioni musicali riservate a musicisti non più giovani (over 35) che hanno passione per la musica e

desiderio di suonare davanti a un pubblico; creare una rete di collaborazione tra professionalità cittadine e provinciali legate alla musica moderna (musicisti, fonici, addetti luci, negozi di strumenti musicali, studi di

registrazione, scuole di musica, fotografi, video maker ecc.) allo scopo di mettersi a disposizione delle Istituzioni cittadine e provinciali per organizzare e coordinare spettacoli ed eventi musicali di livello professionale a costi contenuti dove siano valorizzati specificatamente gli artisti del territorio; mettersi al servizio delle Istituzioni cittadine e provinciali per organizzare e coordinare concerti e spettacoli di musica moderna; promuovere il ritorno del “Festival della Fortuna di Fano”, concorso nazionale per voci nuove che dal 1988 al 1992 ha offerto ai musicisti della zona un importante palco sul quale esprimere il proprio talento musicale; riuscire a convogliare i precedenti punti per fare di Fano una delle tante Città della Musica europee che il 21 giugno di ogni anno festeggiano La Festa della Musica, grande kermesse gratuita che riempie le città d’Europa di artisti famosi e musicisti di ogni età e livello artistico. ----------------------Nella foto: Paolo Casisa, presidente dell’Associazione

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L’INIZIATIVA

Sabato mattina a Fermignano la presentazione del francobollo dedicato dalle Poste a Bramante FERMIGNANO Alle ore 11.00 di sabato 22 marzo, presso la Casa Comunale, alla presenza del Sindaco Giorgio Cancellieri, della Giunta Municipale, di alcuni componenti del Comitato per le Celebrazioni Bramantesche e del Responsabile per la Filatelia Regione EmiliaRomagna e Marche, Giovanni Albertazzi, avrà luogo la presentazione alla stampa ed ai cittadini del francobollo e delle relative cartoline celebrative. Giorni fa l’anticipazione sui contenuti e sulle caratteristiche tecniche; oggi l’immagine. I dati riguardano il francobollo che il “Bel Paese” intitolerà a Donato (secondo le fonti, anche “Donnino”) di Pascuccio di Antonio che tutti conoscono meglio come Bramante. Autoadesivo, ha un

valore nominale pari a 70 centesimi ed intende ricordare l’architetto e pittore a mezzo millennio dalla morte, registrata a Roma. L’omaggio è inserito nella serie di lungo corso intitolata “Il patrimonio artistico e culturale italiano”. Uscirà il 22 marzo nel contesto di “Milanofil” e si presta anche ad affrancare gli auguri di Pasqua, visto che l’opera, l’unica su tavola a lui attribuita, raffigura “Cristo alla colonna”. La scena venne commissionata dall’Abbazia di Chiaravalle, poi realizzata tra il 1480 ed il 1490; ora è esposta alla Pinacoteca di Brera. Il dentello sarà disponibile in fogli da ventotto, mentre la tiratura conta su due milioni e settecentosedicimila unità. Curiosamente, il nucleo delle celebrazioni postali per la

scomparsa si concentrerà su Fermignano (Pesaro e Urbino), dove l’uomo nacque nel 1444. Lo dimostra il bollettino, che porta la firma del vicario episcopale per la cultura e l’arte dell’Arcidiocesi di Urbino-UrbaniaSant’Angelo in Vado, Davide Tonti. Nonché quelle dell’assessore alla cultura e del sindaco, rispettivamente Delfina Betonica e Giorgio Cancellieri. Anche l’annullo “fdc” sarà appoggiato all’ufficio locale. Una seconda impronta verrà messa a disposizione al Milano Isola, così da poterla impiegare presso il salone collezionistico. (e.g.) ----------------------Nella foto: il francobollo con “Cristo alla colonna” realizzato da Poste Italiane e dedicato a Donato Bramante

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LA PROVINCIA DI MACERATA

LO SVILUPPO

Una nuova sede per la filiale della Carifermo di Corridonia Inaugurata nel giorno del 156° anniversario dell’apertura del primo sportello CORRIDONIA È stata inaugurata la filiale Carifermo di Corridonia trasferita dalla sede di viale Europa all’attuale di via Sant’Anna, 4/c nella nuova concezione Carifermo h24. Il presidente della Carifermo Amedeo Grilli, l’amministratore delegato Alessandro Cohn ed il direttore della filiale Sergio Tegazi hanno accolto i presenti, spiegando le motivazioni del trasferimento ed illustrando il progetto Carifermo h24. Sono intervenuti il sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni, il presidente del Consiglio della Provincia di Macerata Paolo Cartechini, il direttore della Banca d’Italia - Filiale di Ancona Gabriele Magrini Alunno, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Alberto Palma, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Corridonia Giammario Aringoli ed il parroco della Parrocchia di SS. Pietro, Paolo e Donato don Luciano Montelpare che ha benedetto i locali. Grazie al progetto Carifermo h24, il cliente può eseguire autonomamente le operazioni bancarie nell’area self, collocata all’ingresso della filiale e funzionante 24 ore su 24, tutti i giorni della

settimana. I nuovi spazi si presentano accoglienti e luminosi. L’innovativa disposizione degli arredi favorisce un approccio più libero e diretto tra cliente e

operatore-consulente e consente di ottimizzare i tempi grazie alla gestione elettronica delle code. Oltre ad essere estremamente funzionale, la nuova filiale

Carifermo è anche particolarmente sicura (no cash). Infatti la sicurezza è principalmente garantita dall’assenza di contante,costantemente

depositato nei mezzi forti, tutti temporizzati. Quella di Corridonia è la nona filiale attivata grazie al progetto Carifermo h24 insieme a quelle di Roma,

Fermo, Civitanova Marche, Ascoli Piceno, Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano, Montegiorgio e Casette d’Ete. “Con la filiale di Corridonia, Carifermo vuole replicare il successo conseguito presso le altre già attivate con la stessa veste organizzativa, dove si è costatato l’elevato apprezzamento della clientela per l’ambizioso progetto di rinnovamento della banca e per le avanzate tecnologie messe a disposizione anche attraverso l’area self.” Afferma l’Amministratore Delegato di Carifermo Alessandro Cohn “Da oggi inizieremo a lavorare alla prossima filiale Carifermo h24 che sarà aperta a San Benedetto del Tronto.” “Abbiamo scelto il 14 marzo come data per presentare la nuova filiale di Corridonia.” Afferma il Presidente di Carifermo Amedeo Grilli “Nel 1858 a Fermo, proprio il 14 Marzo, apriva il primo sportello della Cassa di Risparmio. Da quel giorno prende vita una nuova gestione del risparmio, che viene impiegato per lo sviluppo del territorio. Oggi, a 156 anni dall’apertura del primo sportello, prosegue l’impegno della Banca per la crescita della comunità”.

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LA PROVINCIA DI MACERATA

IL CONCORSO

Alla Scuderia Marche il premio “Miglior evento del 2013” Sibillini e dintorni sbaraglia il campo degli altri concorrenti

MACERATA Miglior evento dell’anno a Sibillini e dintorni” questa la conclusione del concorso indetto dalla Pindaro Eventi fra gli sportivi maceratesi chiamati a pronunciarsi su quella che ritenevano essere la manifestazione più importante del 2013. La cerimonia di premiazione avvenuta nei giorni scorsi presso il teatro don Bosco a Macerata ha messo in evidenza le eccellenze in fatto di sport che la provincia è in grado di esprimere e fra le tante spicca il fatto che per la prima volta sia stata data importanza ad un’organizzazione che si occupa di auto d’epoca. “E’ l’avanzare della cultura” - ha suggerito qualcuno - “E il prendere coscienza che quanto offre “Sibillini e dintorni” è davvero unico nel

suo genere - è stato risposto - Vedere una ventina di mezzi circolare sulle strade con oltre cento anni di vita non è una cosa da tutti i giorni. Ammirare, toccare, auto senza vetri, senza capotte, con cerchi in legno, con portapacchi in vimini, senza marce, con la messa in moto a mano attraverso quella che chiamano la manovella e che ha generato il premio più importante che assegna l’ASI, è una prerogativa che non può vantare neanche la Mille Miglia che rimane pur sempre la perla più i m p o r t a n t e dell’automobilismo d’altri tempi nel mondo”. La motivazione del premio, l’attaccamento dei lettori all’attività della Scuderia Marche Club Motori Storici sta proprio qui. Si è voluto premiare il lato più culturale

del mondo dei motori. “Sibillini e dintorni” è una manifestazione a tema e dopo “Sulle orme di Carlo Magno” discusso e interpretato lo scorso anno (lo spettacolo finale allo Sferisterio dedicato all’imperatore è stato qualcosa che non ha pari), nel 2014 il percorso che verrà proposta porterà alla scoperta dell’eleganza delle ville e delle dimore d’epoca m a r c h i g i a n e . L’appuntamento è fissato dal 21 al 24 agosto. Ma la prestigiosa passerella, magistralmente orchestrata da Marica Giannini, giornalista sportiva e presentatrice eccezionale, non ha ammesso solo la Scuderia Marche, in tanti si sono succeduti sul palco per ritirare il giusto riconoscimento a partire da

Ivan Zaytsev (miglior atleta uomo); ASD Ginnastica Macerata (miglior settore giovanile); Alessia Pistilli (miglior atleta donna); Luca Pantanetti (miglior giovane); Sergiy Kaspersky (miglior allenatore); Matelica calcio (migliore squadra); Fe.Ba. Basket Civitanova (migliore realtà emergente) e Marco Serafini (miglior dirigente). Oltre a questi sono stati assegnati altri premi a giudizio insindacabile della giuria e fra i tanti, significativo quello dato a Danny Sargoni pattinatore settempedano.

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Un momento particolarmente toccante è stato quando è stata presentata Marina Romoli la ciclista ventiseienne recanatese che già vice campionessa del mondo è stata vittima di un drammatico incidente in allenamento che la costringe a passare il resto dei propri giorni su una sedia a rotelle, resasi protagonista di un gesto che ha commosso tutti. Marina ha voluto regalare un asciugamano ad Alessia Pistilli, dicendogli: “Quando avrai un momento di sconforto che capita a tutti

coloro che fanno sport, usalo e pensa alla mia esperienza, pensa alla forza che dobbiamo avere per superare i momenti più difficili”. E se c’è riuscita lei… -------------------------Nelle foto: da sinistra: Adalberto Beribè presidente Scuderia Marche, Massimo Serra organizzatore “Sibillini e dintorni”, Alferio Canesin Assessore allo Sport comune di Macerata e la presentatrice Marica Giannini. Sulla destra: Marina Romoli, Alessia Pistilli e il premio Pindaro


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LE PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO

LA CERIMONIA

A Fermo premiati dall’Ordine i giornalisti marchigiani con 40 e 25 anni di anzianità

FERMO Si è svolta al Fermo Forum l’assemblea dei giornalisti delle Marche. In apertura dei lavori hanno portato il saluto ai partecipanti il sindaco di Fermo Nella Brambatti e il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti. L’Assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2013 e quello di previsione 2014. Il presidente dell’Ordine Dario Gattafoni prima di relazionare sull’attività svolta dal Consiglio ha ricordato la

scomparsa del decano dei giornalisti Giuseppe Luconi e della moglie del consigliere nazionale Aleandro Di Silvestre. La relazione del presidente ha toccato diversi punti tra i quali la Fondazione dei Giornalisti, la biblioteca, l’archivio digitalizzato e il materiale pittorico donato all’Ordine. Particolare attenzione, poi, sui temi del ricongiungimento e sui corsi di formazione. Il presidente dei Consiglio Disciplina Fabiano Del Papa ha riferito

sull’attività svolta. Terminati gli interventi si è proceduto alla premiazione dei colleghi che hanno raggiunto i 40 e i 25 anni di attività. Medaglia d’oro – Professionisti: Bruno Ferretti, Giovanni Giacomini, Elpidio Stortini – Pubblicisti: Vittorio De Seriis, Lino Falà, Mariano Guzzini, Giuseppe Squarcia, Maurizio Sabbatini, Evaristo Maltempi e Alessandro Conti Borbone. Medaglia d’argento Professionisti: Davide

Eusebi, Anna Maria Danese, Laura Borgognoni, Mario Carotti, Flavia Fazi, Sandra Amurri, Luca Cassiani, Maria Sabina Coluccia, Anna Maria Battistini, Carlo Bragoni, Maria Paola Cancellieri, Vittorio Bellagamba, Patrizia Ginobili, Renzo Pincini, Silvia Sinibaldi, Giancarlo Ridolfi, Stefano Palombini, Osvaldo Scatassi, Andrea Taffi, Vincenzo Oliveri, Luciano Sgambetterra, Giovanni Lani, Gianpaolo Milzi, Antonio Profita, Giuseppina Traini, Fabio Piangerelli, Carlo Fiara,

Valeria Rabini, Giuseppe Poli, Sergio Federici, Andrea Ferri. Medaglia d’argento Pubblicisti: Samuele Animali, Marisa Bianchini, Fernando Ciarrocchi, Galliano Crinella, Claudio Felicetti, Gabriele Fradeani, Angela Gismondi, Corrado Mezzolani, Giancarlo Bassotti, Marco Cagnoni, Claudio Cicchi, Paolo Agostino Davani, Gianluca Fenucci, Andrea Francalancia, Gaetano Grandoni, Emilio Mezzolani, Giuseppe Bellini, Riccardo

Ceccarelli, Paolo Clini, Eugenio Ercoli, Lucia Flaùto, Franca Gambini, Attilio Marsico, Alessandro Michelangeli Prosperi, Giuseppe Nuciari, Maria Pia Pastorelli, Mario Pellegrini, Giovanni Santarelli, Maria Concetta Selva, Sadia Zampaloni, Giuseppe Parlani, Daniela Pazzani, Paola Ponzetti, Stefano Santarelli, Gianluca Sorcinelli, Gianluca Pascucci, Giorgio Pellegrini, Vittorio Saccinto, Gabriele Santi, Italo Tanoni.

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LE RUBRICHE

I LIBRI

“Giù le zampe dai miei casi” SANANTONIO DELLA POLIZIA DI PARIGI GIU LE ZAMPE DAL MIO FEGATO

Grane, che non cava buco dal ragno in un serial ammazzamento di Taxigirl. Non avete capito. Non sono eintrenause, ma pupe da sala da ballo che danzano con tizi soli e sfigati che le pagano per oscillare. Son ben sette le morticine assassinate. E Grane teme il conto tondo. Tranquillo sbirro-yankee, c’è Sanantonio (come al solito), a spararsi in mezzo questi guai. Ma prima che la faccenda si chiuda, Sanà incontrerà di brutto cumpari Maresco, ras della malavita chicagesca (si dice così?), Seruti il suo scagnozzo coi sicari Dick e Jo. Nel tramezzo, la bella Cecilia, segretaria “tuttofare” del Tenente faccia-di-clown- struccato…Poi, da Chicago, oltreoceano, va a calarsi nello stato dei cavoletti di Bruxelles. A Liegi, su incarico del Vecchio (Capo parigino di Sanà). E qui, appunto

di TIBERIO CRIVELLARO “Giù le zampe” dai miei casi, gente! (“C’è da rodersi il fegato” quando Sanantonio, i malandrini li arresta tutti, corpi e anime comprese). Caro Sanà, io che ti conosco bene, ti manderei in comunità a disintossicarti dalla libidine per ogni gonna che ti sgonna accanto…Beh, che ci combini stavolta? “Vedi di togliere il tuo curioso nasone dalle fliccate mie, dannato scribacchino!”. Mi risponde il tosto. See, ora ti cucino io mangiarane…Si, cari lettori, dovete sapere che il nostro gonnaiolo sparadappertutto, è a Chicago. Già, proprio in casa dei veri gangster, mandato dal Capo in aiuto del collega americano Tenente

“C’è da rodersi il fegato” quando, casualmente (c’è da crederci?), nell’albergo dov’è appollaiato, spia da un buco della sua camera l’avventore accanto. Oltre che origliare le danze maori di due amanti sviscerati. Beh, lasciamo correre…Perché da qui comincia lo scannatoio. Diamanti, spionaggio, e ancora donne. Diamanti per Huguette, microfilm di Jef Van Boren, e una Germaine di facili costumi. L’ispettore belga di turno, non si scompone molto alle sfuriate e mezze fregature di Sanà. Ma come farà il nostro marcantonio a risolvere anche questo caso in poco più di ventiquattrore? Ve lo racconta una spazientita stazione ferroviaria, ormai abituata a vederlo correre su è giù monta-smonta dal taxi di monsieur tal dei tali. (Semper E/O Edizioni).

L’ESCURSIONE

Alla ricerca del lupo, animale leggendario BADIA PRATAGLIA Sabato 22 e domenica 23 marzo “Lupi di Primavera”, una fantastica esperienza alla ricerca di un animale leggendario: il lupo. In compagnia di esperti, andremo nelle foreste alla ricerca di lupi e delle loro tracce. E potremo osservare i filmati realizzati con le fototrappole nei boschi dell’Appennino. Un’avvincente ricerca nelle sterminate foreste del Parco Nazionale delle Foreste alla ricerca del grande predatore. La giornata di sabato è

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno II Venerdì 21 Marzo 2014 Numero 13 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

dedicata al riconoscimento e interpretazione dei segni che il nostro carnivoro lascia sul terreno; questo per meglio comprenderne l’etologia, le abitudini, ecc. e anche per fare un “giretto” nelle foreste. Sabato sera la nostra avventura si trasforma in evento culturale, con una interessante serata a tema sul “ruolo ecologico del lupo, stato dell’arte della conservazione della specie e risvolti sociali legati alla sua presenza”, con un esperto che illustrerà lo stato della popolazione di lupo nel

Parco e le strategie conservative in atto. Sarà presente anche un esperto in fototrappole, che mostrerà immagini e sequenze filmate inedite, riguardanti il lupo, il gatto selvatico e altri carnivori forestali, ottenute nei boschi dell’Appennino e in altre importanti aree selvagge di tutta Europa, con il metodo delle ottiche digitali automatiche occultate. Verranno mostrate anche alcune apparecchiature per il fototrappolaggio e ne verrà illustrato il funzionamento. Dopo la conferenza si

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 1/2013

Villa Sorriso, culla per tanti anni del turismo senigalliese redazione@laltrogiornale.it

effettuerà un’uscita notturna nella foresta “alla ricerca del lupo”. Al rientro vin brulè e dolci per tutti. Domenica dedicata alla “tracciatura” e alla ricerca di reperti del lupo e altri carnivori nei boschi in veste autunnale. Le uscite sul campo saranno di moderata difficoltà (molto facile per chi ha un minimo di esperienza), con dislivelli modesti e ben distribuiti. Sotto l’aspetto gastronomico, proponiamo alcune specialità tipiche della montagna toscana: crostini neri, ribollita, acquacotta casentinese, salsiccia e fagioli all’uccelletto, rosticciana e patate al forno, castagnaccio dolce, cantucci. Si consiglia abbigliamento a strati, pesante ma con possibilità di alleggerirsi rapidamente. Il costo del soggiorno comprende tutto quanto descritto, ed anche l’eventuale uso di racchette da neve (ciaspole e bastoncini telescopici, se nel frattempo dovesse nevicare), nonché la pensione completa. Appuntamento al Rifugio Casanova di Badia Prataglia alle 14.30 di sabato. Il costo del soggiorno è di 78 euro P R E N O T A Z I O N E OBBLIGATORIA al Cell.366.5849069 (e.g.)


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LO SPORT

BOCCE

L’Ancona 2000 è in fuga verso lo scudetto. In serie B continua la corsa decisa del Fontespina

SERIE A: ANCONA 2000, E’ FUGA PER LA VITTORIA? L’Ancona 2000 mette un altro fondamentale mattone nella corsa scudetto. I dorici vincono a Marino e portano a 7 i punti di vantaggio sulla seconda, l’MP Filtri Rinascita, che supera La Pinetina e la scavalca in classifica. Manuelli è ancora determinante: vince la prova individuale e poi in coppia con Cesini regala alla formazione anconetana una vittoria di inestimabile valore. Il Montegranaro scaccia la crisi e dopo 5 sconfitte consecutive ritrova nel derby con Colbordolo un successo che mancava proprio dalla gara di andata. Padroni di casa a bersaglio con Rosali nel singolo e con le coppie Santone (2° set Faletra) Ombrosi e Rosati - Angrilli (2° set Gattiani). Risultati 13ª giornata: Boville – Ancona 2000 1-2, Montegranaro – Colbordolo 3-

0, MP Rinascita – La Pinetina 1-0, Montecatini – Fashion Cattel 1-1, Montegridolfo – Virtus L’Aquila 1-2. Classifica: Ancona 2000 33 punti, MP Rinascita Mo 26, La Pinetina 24, Boville Rm 21, Virtus L’Aquila 18, Montecatini Avis 17, Montegranaro 15, Fashion Cattel Tv 12, Montegridolfo 9, Com. Colbordolo 6. SERIE B: POKERISSIMO FONTESPINA Prosegue la rincorsa al primato del Fontespina che conquista con la Tritium Pagnoncelli la quinta vittoria consecutiva grazie al punto di Agostini nella prova individuale. I civitanovesi restano ad una lunghezza dalla capolista Colata d’Oro che si impone (2-0) sulla Cofer Metal Castelfidardo. Il Montesanto esce sconfitto 20 dalle corsie della Eretum Bocce in un importante scontro diretto in chiave salvezza.

Risultati 10ª giornata: Fontespina Civitanova – Tritium Pagnoncelli 1-0, Colata d’Oro – Cofer Metal Castelfidardo 2-0, Eretum – Montesanto P.Picena 2-0, Europlak Mosciano – Sant’Erminio 2-0. Classifica: Colata d’Oro Va punti 24, Fontespina 23, Europlak Mosciano 21, Sant’Erminio Pg 14, Eretum Bocce Rm 11, Cofer Metal Castelfidardo 8, Montesanto P.Picena 7, Tritium Pagnoncelli 5. IL 43° PALLINO D’ORO ANCORA NEL SEGNO DI FORMICONE Il prestigioso Pallino d’Oro di Sambucheto finisce ancora nelle mani di Gianluca Formicone. Il campione de La Pinetina Roma bissa il successo ottenuto un anno fa (terzo successo complessivo, il primo nel 2002), superando 12-7 Giuliano Di Nicola (Virtus L’Aquila) in una finale che ha tenuto con il fiato sospeso il

numerosissimo pubblico che ha riempito per tutta la spettacolare manifestazione l’impianto di Sambucheto di Montecassiano. Marco Sabbatini (Fontespina Civitanova) ha chiuso sul terzo gradino del podio, quarto posto per Marco Caimmi (Bar Cardelli Monsano). L’edizione numero 43 ha confermato il Pallino d’Oro come una delle più importanti tappe del Circuito Fib, come testimonia la partecipazione dei migliori individualisti di categoria A1A (200) provenienti da tutta Italia e la presenza di numerose autorità civili e sportive, tra cui il Commissario Tecnico della Nazionale, Dante D’Alessandro. Impeccabile, come sempre, l’organizzazione della Bocciofila Sambucheto del presidente Michele Vitanzi: particolarmente apprezzata le esibizioni delle giovanissime ballerine vestite da stelle

luminose in occasione delle premiazioni e della presentazione degli otto finalisti. AD OSIMO STAZIONE IL 23° TROFEO B.F.T.M. La Bocciofila Stazione di Osimo ha mandato in scena l’edizione numero 23 del Trofeo B.F.T.M., gara regionale serale a coppia diretta da Silvano Manuelli che ha visto la partecipazione di 261 formazioni. Nella categoria A1-A-B, successo di Piero Bonfigli e Domenico Dari (Helvia Recina Villa Potenza) che in finale hanno avuto la meglio (10-7) su Stefano Gobbi e Antonio Stortoni (Bar Cardelli Monsano); terza piazza per Valeriano Montenovo e Alessio Sampaolesi (Loreto), quarta per Rolando Cartuccia e Giovanni Maggiori (Casenuove di Osimo). Sandro Coloccini e Michele Crudeli (Jesina) hanno vinto la categoria C-D al termine di

un’intensa finale (10-9) con Walter Cinotti e Paolo Zomga (La Novilarese); al terzo posto si sono piazzati Luciano Bravi e Gianni Rossi (Città di Recanati), quarto posizione per Eugenio Cascia e Claudio Prosperi (E. Campanelli Moie). A ZAMPONI E BIOCCHI IL TROFEO FERBAT PETRITOLESE Luigi Zamponi e Renato Biocchi si sono aggiudicati il Trofeo Ferbat – Petritolese, gara regionale serale organizzata dalla locale Bocciofila e diretta da Ubaldo Carletti, riservata alle coppie di categoria C-D (80 formazioni iscritte). Il duo della Bocciofila San Michele Fermo ha superato in finale Nello Maravalli e Paolo Rotini (Comunanza); terza piazza per Gianni Innocenzi e Alessio Innocenzi (Valtronto), quarto posto per Luciano Petrini e Giuseppe Crocenzi (San Michele).

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