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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno II - N. 11 Venerdì 7 Marzo 2014

giornale

LE DONNE GUARDANO OLTRE LA LUNGA CRISI

SERVIZIO A PAGINA 9

IL FUTURO? CULTURA AMBIENTE TURISMO

SERVIZIO ALLE PAGINE 2-3


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LA REG

IL FUTURO

C’è l’impegno del presidente Spacca per coinvolgere tutta la comunità marchigiana nella costruzione di una nuova forma di economia: “Cultura, ambiente, turismo” ANCONA Le immagini del video che poeticamente compie “un viaggio nel cuore delle Marche” hanno dato inizio ai lavori del convegno “Cultura come risorsa/come valore 2.0 – Le Marche laboratorio culturale per il Paese” alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Due giorni di approfondimento per discutere delle politiche culturali nelle Marche, divenute un ‘caso’ per ricchezza prodotta dalla cultura, laboratorio di innovazione e modello per un nuovo sviluppo a traino culturale. Perché la cultura, intesa come industrie culturali e creative, gestione del patrimonio storico-artistico, arti visive, dà ricchezza e lavoro: “Occorre fare della cultura l’ingrediente di una crescita non solo civile e morale, ma anche di occupazione e sviluppo per la comunità marchigiana” ha dichiarato l’assessore, Pietro Marcolini, che ha enunciato una serie di novità nella programmazione delle politiche culturali delle Marche che “si stanno muovendo concependo la cultura nella sua dimensione

creativa, produttiva e di ricerca”. Tra le proposte, quella di stipulare l’Accordo di Programma Quadro con il Ministero per un grande progetto che incida sulla

governance e su scala pluriennale. Contemporaneamente, occorre ripensare all’aspetto formativo del capitale umano per produrre nuove opportunità. “Nella cultura

servono manager, esperti di cultura, impresa ed economia, solo così potremo affrontare la sfida del Distretto culturale evoluto Marche” ha specificato Marcolini. Una delle prospettive straordinarie

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viene offerta dalle risorse europee per la formazione previste dalle politiche comunitarie 2014-2020 in cui la cultura rientra trasversalmente. A tale proposito sarà prezioso

l’intervento di domani dell’europarlamentare Silvia Costa, relatrice di Europa Creativa presso il parlamento europeo. In questa direzione, l’adesione al programma europeo Youth Guarantee, 30 milioni di risorse aggiuntive per il sostegno all’occupazione giovanile fino a 29 anni per azioni di formazione e sostegno dell’imprenditorialità e alla costruzione di nuove attività di carattere culturale. E poi ancora: “E’ allo studio ha annunciato l’assessore un protocollo di intesa con il CNR con il coinvolgimento dell’università per progetti di innovazione tecnologica per la cultura”. Ed è in via di costituzione un fondo tra regioni - Umbria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Marche e fondazioni bancarie (ACCRI) per il sostegno all’imprenditoria culturale e creativa giovanile riservato agli under 35. Infine, la creazione di una carta elettronica, per ora destinata ai 20mila dipendenti regionali, attraverso il cui uso si potrà costituire un fondo per sostenere iniziative culturali. Le Marche continuano a


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GIONE

viaggiare in controtendenza nazionale e sviluppano collaborazioni seguendo la logica delle aggregazioni. Così sono nate le esperienze di cui si è discusso nel corso dell’incontro: il Distretto Culturale Evoluto delle Marche, 20 progetti d’iniziativa territoriale e 4 a diretta regia regionale per sviluppare la collaborazione pubblicoprivato su azioni sperimentali, coerenti ed integrate, sostenibili e cantierabili, che producano una reciproca contaminazione tra cultura ed economia, in particolare con i settori produttivi delle nuove tecnologie e della manifattura di qualità. Il Consorzio Marche Spettacolo e la Fondazione Marche Cinema Multimedia. “La Regione vuole condividere con tutta la comunità marchigiana, e non solo con gli addetti ai lavori, la riflessione sulla cultura e il suo legame con il turismo, l’ambiente, l’agricoltura. E’ necessario uscire dalla torre d’avorio per estendere a più soggetti possibile questo messaggio di prospettiva affinché sia condiviso e sperimentato, soprattutto dai giovani. Perché ciò accada occorre consapevolezza delle opportunità di crescita, sviluppo, reddito e occupazione per il futuro, che tale prospettiva offre”. Così il presidente della Regione

Marche, Gian Mario Spacca, nel suo intervento al forum “Cultura come risorsa/come valore 2.0 - Le Marche laboratorio culturale per il Paese”. “Diversi anni fa – ha detto Spacca – abbiamo avviato un progetto che puntava a fare della nostra regione un laboratorio in cui un nuovo motore di sviluppo affiancasse quello tradizionale manifatturiero. Una nuova forma di economia fatta da cultura, ambiente, territorio, nuova creatività che nasce dalla combinazione di tutti questi fattori. La Regione ha così avviato un grande investimento per la valorizzazione e il recupero dei beni culturali delle Marche: borghi, mura medievali, centri storici, teatri, chiese. Un patrimonio che, oggi, è in grado di creare ricchezza, reddito, occupazione nel settore culturale, a vantaggio di tutta la comunità marchigiana”. Il percorso di valorizzazione avviato dalla Regione ha puntato anche ad accrescere la consapevolezza di sé da parte dei marchigiani. Obiettivo ricercato anche attraverso una sempre maggiore presenza delle Marche nel mondo: l’operazione con Dustin Hoffman e le grandi mostre di opere marchigiane

all’estero (Russia, Cina, Canada, Stati Uniti, Argentina, ecc.) sono tasselli di questa strategia. “Un percorso che vogliamo proseguire – ha aggiunto Spacca – e che va tenacemente consolidato anche attraverso l’incremento delle capacità imprenditoriali in questo settore. Occorre lavorare su nuovi progetti che aiutino a risolvere il vincolo delle risorse finanziarie nazionali in drastica riduzione. In questo senso la Regione vuole continuare ad aprirsi al mondo, cercare connessioni sui mercati internazionali. Le Marche godono di una straordinaria reputazione all’estero, dove c’è grande disponibilità da parte di istituzioni e privati a costruire con noi progetti e produzioni nel campo della cultura”. Altro grande tema, l’utilizzo delle risorse europee della prossima programmazione 2014-2020 (un miliardo di euro per le Marche). Il Por, ad esempio, sarà utilizzato anche per progetti di crescita del settore cultura. “Nella dimensione europea – ha concluso – c’è un’altra grande prospettiva: la Macroregione adriatico ionica. Anche in questo caso sarà possibile proporre progetti in campo culturale”. Il confronto vivace in presenza di numerosi rappresentati

istituzionali, operatori culturali, enti e imprese culturali e creative, intellettuali ed economisti è poi confluito sulla necessità di attivare ogni misura per valorizzare e dare nuova linfa vitale a quel patrimonio di arte, cultura, beni, paesaggi ma anche di creatività, idee, innovazione e sapienza storica che rendono le Marche ‘un caso’ sullo scenario nazionale. Dopo l’invito del presidente della Regione, Gian Mario Spacca, al patto tra istituzioni per investire su cultura e turismo e cogliere le eccezionali opportunità di sviluppo che si prospettano, le immagini del suggestivo promo di Sky Arte “The genius of Marche” hanno dato una concreta testimonianza della ricchezza culturale della regione. I documentari, di cui ha parlato il direttore di Sky Arte, Roberto Pisoni, andranno in onda a primavera in due parti sul filone artistico e musicale in cui sono protagonisti personaggi illustri, musei, biblioteche, teatri storici, aree archeologiche, chiese, borghi e i paesaggi. ‘Azione culturale tra smart city e smart land’ è il tema di Aldo Bonomi, direttore del Consorzio Aaster, che ha dimostrato come le Marche siano un distillato di Italia rappresentando fortemente il tratto identitario più tipico

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dell’Italia di mezzo: “Le Marche si inseriscono nella cornice del cambiamento anche territorialmente essendo orientate verso la Macroregione adriatico ionica – ha detto – sono allo stesso tempo ‘smart city e smart land’, nella loro interezza città e territorio creativo insieme, un unicum in Italia”. “Marche paradigmatiche per essere un laboratorio, in Italia e in Europa, con l’approccio dei distretti culturali creativi anticipatari di quanto stabilisce il programma settennale di Europa Creativa” è stata la conclusione ai lavori dell’europarlamentare Silvia Costa. “Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – ha detto - sono gli obiettivi con cui l’Unione Europea ha varato la programmazione pluriennale 2014-2020 in cui cultura, creatività e innovazione rappresentano dimensioni trasversali dell’impegno europeo per il prossimo settennio. Tante le opportunità aperte dai nuovi programmi Europa Creativa, Horizon 2020 e dallo spazio conquistato per questi settori grazie allo sforzo del Parlamento Europeo all’interno delle Politiche di Coesione”. “Con l’impegno come relatore di Europa Creativa – ha aggiunto Costa - la cultura è trasversalmente presente nella programmazione 2014-

2020: la sfida è che l’Italia assumesse una posizione di leadership nella governance e nella capacità di una programmazione regionale integrata a sostegno di una stagione di sviluppo fondata su cultura, turismo culturale, ICC, e audiovisivo. Ampliando anche l’accesso del pubblico e il suo sviluppo e sulla formazione di nuove competenze e professionalità nel settore. Adesso la parola passa al Governo, tramite l’accordo di partenariato relativo ai fondi delle politiche di coesione, che per l’Italia prevedono uno stanziamento di più di 30 miliardi, e alle Regioni, che attraverso l’azione programmatica dei prossimi mesi che potranno ottenere risorse per le azioni in ambito culturale. Sarà la battaglia degli assessori alla cultura, delle città, delle istituzioni, delle associazioni culturali, delle imprese creative di cui le Marche sono ricche, a fare la differenza”. Grande la soddisfazione dell’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, per i lavori svolti in questa due giorni alla Mole: “Giornate che hanno offerto una notevole quantità di spunti e indicazioni progettuali – ha detto traducibili in progetti concreti che proseguiremo immediatamente, già nei prossimi giorni”.


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LA REGIONE

LA RICHIESTA

Dopo le piogge alluvionali 2013 la Regione chiede al Governo l’attivazione degli aiuti Malaspina: “Nelle Marche danni per 49,4 milioni di euro” Soddisfazione della Coldiretti ANCONA Ammontano a 49,4 milioni di euro i danni che le eccezionali piogge dell’11-12 novembre e del 2 dicembre 2013 hanno causato all’agricoltura marchigiana. La stima è stata fatta dalla Regione che ha chiesto al ministero dell’Agricoltura il r i c o n o s c i m e n t o dell’eccezionalità dell’evento e l’attivazione delle misure di aiuto per le aree interessate delle cinque province. Le rilevazioni effettuate rilevano questa ripartizione provinciale: Pesaro e Urbino 10 milioni e 950 mila euro; Ascoli Piceno, 11 milioni e 159 mila euro; Fermo, 2 milioni e 396 mila euro; Macerata, 22 milioni e 508 mila euro; Ancona, 2 milioni e 431 mila euro. “Gli uffici regionali periferici segnalano che le piogge alluvionali hanno prodotto danni consistenti alle infrastrutture agricole (per 47,4 milioni) e alle strutture aziendali (per altri 2 milioni) su tutto il territorio, con una concentrazione prevalente nel centro sud delle Marche chiarisce l’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina - Se il Ministero riconoscerà la calamità, le

Marche potranno partecipare al riparto del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura che, purtroppo, però, dal 2004, segnala una costante riduzione delle risorse disponibili”. Secondo le rilevazioni effettuate, nel mese interessato sono caduti 355 millimetri di pioggia: una volta e mezza oltre la media. Il 2 dicembre si sono avute precipitazioni fino a 115 millimetri, l’11 e il 12 novembre altri 150 millimetri che si sono sommati alle persistente piovosità mensile. I bacini della regione sono stati interessati da un’onda di piena che, a seconda delle condizioni orografiche, ha fatto registrare esondazioni nelle aree alto e medio collinari, vallive o in prossimità della foce. Secondo la Coldiretti “è positiva la richiesta della Regione Marche al Ministero per l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale in favore delle aziende danneggiate dall’alluvione in un anno, il 2013, che ha fatto segnare un aumento delle precipitazioni del 30 per cento rispetto alla media storica”. La Coldiretti Marche sottolinea inoltre che, sulla

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base di un’analisi su dati dell’Osservatorio del Mipaaf, i danni causati da avversità atmosferiche eccezionali stanno purtroppo diventando la regola in agricoltura, considerando che le piogge torrenziali del 2013 hanno seguito le nevicate record e la siccità del 2012, mentre un anno prima era stata ancora l’alluvione a causare gravissimi problemi alle aziende agricole”. “Ma - sottolinea ancora Coldiretti Marche - gli effetti sempre più disastrosi dei cambiamenti climatici sono acuiti dal fenomeno del consumo di suolo, con un terzo dell’intero territorio regionale agricolo che ha cambiato destinazione. Occorre dunque che le istituzioni si attivino per invertire una tendenza pericolosa, adottando da subito delle misure capaci di portare immediati benefici in termini di prevenzione e, quindi, di risparmio di risorse”. -----------------Nella foto: l’assessore regionale all’Agricoltura Maura Malaspina impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione del territorio marchigiano


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LA REGIONE

L’INIZIATIVA

Difesa della costa: Marche Emilia Romagna e Abruzzo insieme per un progetto speciale da presentare al ministero dell’Ambiente Ad Ancona l’incontro degli assessori delle regioni interessate

ANCONA Un progetto comune di difesa della costa da sottoporre al ministero dell’Ambiente. È l’obiettivo dell’incontro tecnico e politico che vedrà la partecipazione degli assessori regionali delle Marche, Paola Giorgi; dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo; dell’Abruzzo, Angelo di Paolo. La riunione si terrà oggi (venerdì 7 marzo), ad Ancona, a Palazzo Raffaello (sede della Giunta regionale), su iniziativa dell’assessore Paola Giorgi. Marche, Emilia Romagna e Abruzzo cercheranno di definire una strategia comune di difesa del litorale adriatico, da presentare a Roma. “Il problema della

difesa della costa dalle mareggiate che stanno assumendo un andamento sempre più devastante è comune a tutte le regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico – rileva la Giorgi – È evidente che la soluzione non può prevedere solo interventi tampone che, il più delle volte, scaricano gli effetti delle mareggiate sui tratti di litorale adiacenti. È necessaria una programmazione concordata con le Regioni limitrofe, in modo che insieme sia possibile delineare una strategia in grado di portare a soluzione una questione annosa, non più rinviabile e affrontabile solo con singoli ripascimenti”. Giorgi ricorda

come il problema sia stato affrontato, a Roma, lo scorso 17 febbraio, nel corso di un incontro della Regione Marche con il direttore generale del ministero dell’Ambiente. “L’indicazione che ci è stata data è quella di proporre un progetto speciale, condiviso con Emilia Romagna e Abruzzo, che consenta di creare le condizioni per poter attingere a nuovi fondi o di rimodulare, su scala interregionale, le risorse già disponibili, ma non utilizzate per mancanza di programmazione. Venerdì, insieme ai colleghi e ai tecnici delle altre due Regioni, porteremo a sintesi le indicazioni comuni, per

presentarci a Roma con un solo e chiaro obiettivo: l’Adriatico va tutelato anche sul fronte della difesa del litorale”. Nel frattempo l’assessore regionale alla Difesa della Costa, Paola Giorgi, ha incontrato a Portonovo, una folta rappresentanza degli operatori turistici della Baia, per un confronto in merito alle problematiche di difesa della costa. La Baia di Portonovo, grazie anche alle attività di ripascimento della passata stagione, presenta una notevole quantità di materiale che le recenti mareggiate hanno ammassato in vari punti della costa e che può permettere un intervento di

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riutilizzo (palleggiamento) per garantire la spiaggia necessaria per la prossima stagione turistica. Anche il molo, punto di approdo per interventi di sicurezza, necessita di un intervento di manutenzione e ristrutturazione in elevazione che consenta, inoltre, la liberazione del materiale bloccato. L’assessore ha ricordato che la Regione Marche ha già predisposto lo stanziamento al Comune di Ancona di 131mila euro per interventi di manutenzione stagionale. All’incontro ha preso parte anche il Comitato Mare Libero, con il quale ci si è confrontati sull’esigenza di riutilizzare, per quanto

possibile, i materiali presenti nella baia, limitando al massimo l’importazione esterna. La riunione si è conclusa “con reciproca soddisfazione su tutti i punti”, pur in presenza di una situazione economica delicata e di carenza di fondi, per ovviare alla quale l’assessore Giorgi è riuscita a inserire le Marche in una progettazione straordinaria per il ministero dell’Ambiente, con Emilia Romagna e Abruzzo. ---------------Nelle foto: i danni fatti recentemente dal mare a Marina di Montemarciano e un momento dell’incontro dell’assessore Paola Giorgi con gli operatori di Portonovo


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LA REGIONE

LA SVOLTA

Le Marche sabato a Fiuggi con Fratelli d’Italia e An per celebrare la nascita della nuova Destra italiana ANCONA - Nasce a Fiuggi, sabato e domenica prossimi, la nuova Destra italiana con il congresso del partito Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale; un nuovo movimento, con il simbolo, sintesi della storia della destra, scelto alle primarie delle idee della scorsa settimana, con un giovane leader, Giorgia Meloni, che sarà il presidente del movimento, nuove le aspettative di chi da tanto tempo sognava il ritorno sulla scena politica nazionale di una vera forza legata ai valori e alle idee della tradizione di Destra, ma che sappia essere altresì capace di coniugarsi con le concrete esigenze di questo difficile nostro tempo. Le Marche faranno la loro parte portando a Fiuggi tutti i delegati (81 Grandi Elettori) usciti dalle primarie della scorsa settimana, l’on Carlo Ciccioli portavoce regionale, i consiglieri regionali di FDIAN Giulio Natali, Francesco Acquaroli e Giovanni Zinni, tutti i Portavoce provinciali (per Ancona Lorenzo Rabini, per Macerata Massimo Belvederesi, per Ascoli Marco Fioravanti, per Fermo Loredana Moretti e per Pesaro – Urbino Angelo Bertoglio) e tanti iscritti e simpatizzanti che raggiungeranno la sede dello svolgimento dei lavori congressuali con mezzi

privati o con il pullman organizzato dal Coordinamento Regionale. A Fiuggi 3150 saranno i delegati-Grandi Elettori al Congresso, di questi quasi 100, tra eletti di diritto, dalla Regione Marche, con piena soddisfazione del coordinatore regionale on. Carlo Ciccioli: “Non c’è dubbio che per la Destra italiana questo è un

Congresso che segna una ripartenza, dopo lo scioglimento di Alleanza Nazionale ed il periodo del Pdl. L’Italia non è entrata in una fase di crisi solo sotto l’aspetto economicofinanziario, ma soprattutto sotto quello politico e valoriale, un vero decadimento etico e morale che è rappresentato anche dalla pessima attualità

politica. Tanta gente attende la rinascita della Destra: con Fratelli d’Italia si è aperta questa prospettiva nella quale, grazie ai lavori preparatori di Officina per l’Italia, si sono inseriti altri forti contributi politici e personali, giungendo alle primarie per la scelta del nuovo simbolo (la tradizione e la novità nello stesso logo, in cui vi sono i simboli di Fratelli d’Italia e di Alleanza Nazionale), per sancire la leadership di Giorgia Meloni e del nuovo movimento”. “Le Marche – conclude Ciccioli – parteciperanno in maniera massiccia a questo evento, tanti delegati, tanti rappresentanti delle Istituzioni, ma anche tanta gente ospite, tanta passione e tanta voglia di ricominciare da Destra”. “Questo Congresso – afferma Giulio Natali capogruppo FDI-AN in consiglio regionale - dovrà sancire la profonda diversità del nostro Partito rispetto alla proposta politica che il Centro Destra sta offrendo agli Italiani. È per questo che, nel dicembre 2012, abbiamo abbandonato la grossa nave, rappresentata dal PdL, scegliendo di andare in una scialuppa, piccola sì, ma agile e veloce. E quello che è successo dopo le elezioni del 2013, è la prova provata che avevamo ragione: ci

siamo trovati, infatti, con il PdL, allora unito, che è stato l’anima propulsiva del Governo delle larghe intese, presieduto da Letta. E se poi, a fronte del Partito di Alfano & c., che ha continuato prima a sorreggere Letta ed ora a sostenere Renzi, vi è ora la neo Forza Italia che ha ritenuto di abbandonare Letta solo il 30 luglio scorso, dopo la nota sentenza di condanna di Berlusconi, e finge di stare all’opposizione; noi siamo sempre stati a l l ’ o p p o s i z i o n e , contrastando i provvedimenti di Letta ed opponendoci al patto Berlusconi-Renzi, con cui si vuole continuare ad espropriare la volontà del popolo Italiano. Ma adesso la ricreazione è finita e, nel momento in cui si dovranno scoprire le carte, gli Italiani comprenderanno che la neo FI e il NCD faranno a gara per stare in Europa nel PPE comandato dalla Merkel: in sostanza, con chi ritiene che la sovranità del popolo Italiano e di tutti gli altri popoli debba essere sottoposta ai comandi oligarchici e autoreferenziali della BCE. Per noi, che crediamo nell’Europa, ma in quella dei popoli e non in quella delle banche, ci saranno altre alleanze, con chi è dalla parte dei territori e delle nazioni, contro il mondialismo imperante; con chi crede che il nostro interlocutore

privilegiato siano i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, ai quali non si deve esportare la cosiddetta guerra per la democrazia, ma con i quali si deve collaborare per far crescere il loro livello di vita, portando lavoro, tecnologia e conoscenza. Giovanni Zinni, componente della Segreteria Generale del Congresso, afferma che “questo Congresso di FDI-AN sancisce una grande speranza, la nascita del partito della Nazione che difende gli interessi dell’Italia e degli Italiani dagli effetti drammatici della globalizzazione. “Uscire dalla moneta euro ma non dall’Unione Europea, rafforzare con meno tasse e burocrazia il nostro Made in Italy, arginare l’immigrazione caotica, sono le parole d’ordine per interpretare una destra moderna ed incisiva”. Il Consigliere Regionale Francesco Acquaroli: “Che sia, questo Congresso, occasione di ripartenza, confronto, elaborazione di un progetto complessivo che sappia rispondere al difficile momento che stiamo attraversando, rimettendo al centro della questione politica, i valori della nostra tradizione e che sappia anche coniugarli alla speranza di una svolta possibile”. ---------------Nella foto: l’on. Carlo Ciccioli

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NON SOLO DONNE

Verso l’8 Marzo, nuove azioni della Regione per i diritti L’assessore Giorgi: “E’ tempo di ripensare le Pari Opportunità” ANCONA “E’ tempo di ripensare le pari opportunità, i diritti delle donne non sono una questione da trattare solo in occasione dell’8 marzo, ma devono rientrare tra le priorità della politica regionale per favorire il pieno raggiungimento del benessere della persona e l’uguaglianza tra i cittadini. Quando si parla di politiche per le donne si parla di azioni per lo sviluppo della società nella sua interezza”: lo ha affermato l’assessore ai Diritti e pari opportunità, Paola Giorgi, nel presentare, nella sede regionale, una serie di azioni messe in atto dall’assessorato che preside. A partire da ‘RiPensare le pari opportunità’, un progetto dell’Osservatorio di Genere di Macerata, realizzato in collaborazione con il Comune di Macerata, l’Università di Camerino, l’Università di Macerata, finanziato e sostenuto dall’assessorato regionale, che intende valutare l’impatto di politiche regionali e azioni in determinati e specifici ambiti, rispetto al sesso. Lo studio prende via dalla valutazione d’impatto delle politiche finalizzate alla tutela sia professionale che giudiziaria delle donne nei luoghi di lavoro, con la finalità di migliorare la condizione femminile riducendo i divari esistenti tra lavoratori e lavoratrici da un punto di vista sia professionale che di carriera. Per ampliare la base informativa, si intende predisporre una ricerca valutativa specifica che

consideri le eventuali azioni in giudizio contro le discriminazioni di genere avviate in forma sia individuale che collettiva e che riguardino i rapporti di lavoro. “Il tema del lavoro, in tutti i suoi aspetti, ci è sembrato il più sensibile e quindi il più indicato per l’avvio del progetto perché presenta numerose implicazioni dirette. I dati di abbandono ‘volontario’ del lavoro da parte delle madri lavoratrici parlano chiaro – ha rilevato l’assessore - solo nel 2013 nelle Marche su 643 lavoratori che hanno abbandonato il lavoro ‘volontariamente’ nel primo anno di vita del figlio, ben 573 erano madri. Secondo i dati

recenti, fra il 2009 e il 2013 sono stati 2.980 i padri e le madri che hanno abbandonato il lavoro. In particolare emerge che per molte donne sarebbe troppo difficile conciliare orari, costi e servizi. Il 22% delle donne risulta non avere un parente cui affidare il figlio mentre il 18% non ha ottenuto l’iscrizione al nido”. “L’Osservatorio di Genere– hanno detto Claudia Santoni, presidente e Silvia Casilio, membro del direttivo – si pone la finalità di produrre un impulso alla rivitalizzazione della storia e memoria delle donne attraverso la raccolta di materiali e scritti che ricostruiscano il percorso sociale, civile e politico

compiuto dalle donne”. (RI)pensare le pari opportunità – hanno aggiunto – è un progetto “che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere in un’ottica di superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e della ricaduta che ha avuto nelle politiche regionali. Occorre quindi (Ri)pensare il concetto di Pari Opportunità e predisporre prassi operative più efficaci alla luce dei risultati valutativi”. Le decisioni politiche possono avere un impatto differenziale sugli uomini e sulle donne e su un reale cambiamento culturale, rileva Giorgi: “Sul tema del lavoro, abbiamo recentemente sottoscritto un

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importante protocollo tra assessorato regionale ai Diritti e Pari Opportunità, Anci, Upi, parti datoriali e sindacali sul tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro ed ora, a seguito di quella forte intesa, la Regione è pronta ad emanare un Avviso Pubblico per la presentazione di progetti aziendali a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. L’avviso è rivolto alle Pmi, che potranno anche presentare progetti di rete che abbiano sede o unità operative nella Regione Marche. Per la realizzazione degli interventi progettati, la Regione destina la somma complessiva di 381.600,00 euro dal Fondo Nazionale per

le Pari Opportunità, l’importo massimo finanziabile per ogni singolo progetto sarà di 12.000,00 euro. Le proposte progettuali dovranno avere come destinatari lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiare, con figli minori di età inferiore a 10 anni, con priorità di quelli compresi tra 0 e 3 anni”. “La promozione della conciliazione – aggiunge l’assessore - è un fattore di competitività del territorio, può svolgere il ruolo di leva per superare i problemi connessi all’invecchiamento della popolazione e favorire il rilancio dell’economia contribuendo all’aumento del ‘ben-essere’ delle persone e famiglie”.


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OCCUPAZIONE

8 Marzo, lavoro, dignità e libertà per le donne che guardano con coraggio oltre la difficile crisi ANCONA Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono

scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di

asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei

familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante – affermano Daniela Barbaresi della Cgil Marche, Cristiana Ilari della Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli della Uil Marche - perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo

concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri.

Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora, buon 8 marzo a tutte!

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L’APPUNTAMENTO

Famelab, la scienza raccontata in tre minuti: torna nelle Marche il Talent Show della comunicazione scientifica ANCONA Tre minuti e una manciata di parole per comunicare al pubblico un argomento scientifico che ti appassiona. Torna, per la seconda volta nelle Marche, Famelab, il talent show delle scienze che si svolge in contemporanea in 24 paesi nel mondo. In Italia è ospitato in sette sedi, tra cui Ancona. “Siamo onorati che Famelab - ha sottolineato il presidente dell’Assemblea legislativa, Vittoriano Solazzi nel presentare l’evento - faccia tappa nelle Marche. Di talent show ne abbiamo molti, e forse di alcuni potremmo anche farne a meno. Famelab, invece, ci incuriosisce e ci appassiona perché si tratta di un’iniziativa innovativa e intelligente che, attraverso il gioco, riesce a divulgare temi scientifici complessi”. La tappa marchigiana del talent show - promossa dall’Assemblea legislativa delle Marche e organizzata da “Fosforo”, la festa della scienza di Senigallia - si svolgerà il prossimo 13 marzo, nell’Aula Magna

dell’Università Politecnica delle Marche, partner dell’iniziativa. Alle 10 sono previste le selezioni, alle 15.30 prenderà il via la finale regionale. “Cerchiamo di promuovere la divulgazione scientifica - ha spiegato il coordinatore di FameLab per le Marche, l’Abruzzo e l’Emilia Romagna, Mattia Crivellini e portare la passione per le scienze tra il pubblico. In tre minuti di tempo i partecipanti devono spiegare un argomento scientifico come se parlassero alla casalinga di Voghera”. Gli iscritti al talent show verranno giudicati da una giuria di esperti provenienti dal mondo della scienza e della comunicazione. Chi supererà la selezione locale - aperta a ricercatori, dottorandi e studenti universitari tra i 18 e i 41 anni - potrà accedere alla finale nazionale, in programma il 3 maggio a Perugia. Il vincitore della finale nazionale concorrerà alla finale internazionale - che si terrà a giugno nel Regno Unito insieme ai vincitori selezionati negli altri Paesi

che aderiscono alla competizione scientifica. Alla conferenza stampa di presentazione della tappa

marchigiana del talent show (www.famelab-italy.it) è intervenuto anche Silvio Cardinali, delegato del

Rettore per la comunicazione istituzionale dell’Università Politecnica delle Marche, che ha sottolineato l’importanza

di quella che è una vera “sfida” per tutti i ricercatori nel comunicare il proprio lavoro di mesi e anni di ricerca.

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LA REGIONE

L’ELEZIONE

Paolo Guglielmi è il nuovo presidente dei giovani imprenditori agricoli della Coldiretti delle Marche ANCONA E’ Paolo Guglielmi il nuovo presidente dei giovani imprenditori agricoli della Coldiretti Marche. Ventisette anni, il neo responsabile delle aziende under 30 è stato eletto nel corso dell’assemblea svoltasi ad Ancona, alla presenza, tra gli altri, della neodelegata nazionale, Maria Letizia Gardoni. Paolo Guglielmi è il titolare dell’azienda agricola Il Lago nella Valle, di Monte San Vito, uno degli esempi più interessanti di agricoltura sociale nella nostra regione. Dopo aver intrapreso gli studi di statistica con l’obiettivo di diventare operatore di borsa, ha scelto di abbandonare Roma per tornare nelle Marche e recuperare un vecchio terreno di famiglia. Il primo passo è stato la fattoria didattica, cui sono seguite le agricolonie, innovativi campi scuola e laboratori in campagna per coinvolgere i bambini in attività a contatto con la natura. Oggi Guglielmi ospita nella sua azienda di Monte San Vito anche ragazzi con

problemi di disabilità varie, in convenzione con gli enti locali, per favorirne il reinserimento lavorativo. E il prossimo obiettivo è quello di allargare l’ospitalità agli anziani, grazie anche al bando promosso dalla Regione Marche sulla longevità attiva. In occasione dell’Assemblea della Coldiretti Giovani Impresa Marche è stata presentata anche la banca dati “Lavoro in campagna”, un sistema informatico che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori. Lo strumento informatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello territoriale della struttura Coldiretti con personale qualificato che provvede anche a rendere un vero e proprio servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia nel compito di caricamento e

aggiornamento dei dati, sia soprattutto nella vera e propria fase di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che tale fase di incontro tra impresa e lavoratori non sia gestita in automatico dal sistema, ma sia accompagnata e guidata dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature compatibili con le necessità espresse provvedendo, se di interesse dell’impresa, ai necessari contatti con i candidati. Nell’ultimo anno sono aumentate del 35 per cento le “nascite” di imprese agricole giovani rispetto al passato. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Marche su dati InfocamereStockview, diffusa in occasione. Secondo i registri camerali, nel 2013 hanno visto la luce 153 aziende agricole under 35, contro le 113 del 2012, e per la maggior parte dei casi si è trattato di ragazzi non impegnati precedentemente nel lavoro agricolo. Un trend,

sottolinea Coldiretti, trainato anche dal boom degli indirizzi agricoli, con uno studente su quattro tra gli iscritti al primo

anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali marchigiane che ha scelto per il 2013/

2014 un indirizzo legato alla campagna e all’enogastronomia. Ai quasi 700 ragazzi che hanno optato per le scuole tecniche e professionali agricole, vanno aggiunti gli oltre 1.200 iscritti agli indirizzi enogastronomici e dell’ospitalità. “Oggi investire ed intraprendere in agricoltura significa produrre occupazione e ricchezza ma soprattutto bene comune – sottolinea Maria Letizia Gardoni, neodelegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa -. Quel bene comune che parte dalla salvaguardia dei territori e della sicurezza alimentare, passa per la tutela dei valori e delle tradizioni rurali ed arriva fino all’offerta di servizi per la società”. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono ottomila i giovani sotto i 40 anni che oggi lavorano stabilmente in campagna, come conduttori aziendali o come manodopera. Di questi, quasi la metà (il 40 per cento) è titolare di azienda.

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L’INIZIATIVA

Aperta una scuola per imprenditori promossa da Confartigianato e Università Politecnica delle Marche ANCONA Tutto cambia velocemente e quello che abbiamo imparato oggi, domani va rivisto, aggiornato o integrato. Pertanto la capacità di apprendere continuamente, velocemente ed efficacemente sarà la competenza chiave per il futuro delle persone e delle aziende e per uscire dalla crisi. Così 65 imprenditori scommettono sulla scuola: la scuola per imprenditori di Confartigianato. Un ciclo di lezioni e seminari con esperti per fare il punto su un mondo che cambia. Essere pronti è una necessità e insieme una urgenza. Una condizione essenziale per mantenersi competitivi in una realtà dinamica che chiede risposte immediate. La Scuola per imprenditori di Confartigianato conta su una classe di 65 imprenditori della Provincia di Ancona, età media 35 anni, a cui viene proposto un percorso didattico variegato e completo. Le lezioni frontali rappresentano il corpo centrale dell’offerta formativa e verteranno su elementi di marketing: “ dalla strategia all’azione di marketing”. Questo filone cosiddetto “aziendalistico” è coordinato

dal prof. Gian Luca Gregori Pro Rettore dell’ Università Politecnica delle Marche. Alle lezioni frontali si alterneranno alcuni incontri-dibattito con eminenti personalità del mondo sportivo e giornalistico di fama nazionale: momenti in cui sarà possibile aprire una

finestra su argomenti e settori che possono offrire una panoramica più vasta su dinamiche e realtà che influiscono da vicino sulla realtà produttiva e aziendale del nostro territorio. Alle lezioni di economia e alle relazioni degli ospiti si sommano anche diverse

attività extracurriculari: esperienze “outdoor” progettate e realizzate in modo da fare leva sul coinvolgimento emotivo dei partecipanti e che permettono di superare alcuni schemi di pensiero e di comportamento consolidati in azienda e di

fare emergere nuove modalità di azione. Per facilitare lo sviluppo di nuovi comportamenti organizzativi. Per essere pronti alla sfida del futuro. Sempre più spesso la formazione si sposta al di fuori dell’aula per tentare, attraverso l’esperienza concreta

dell’outdoor training, di impegnare i partecipanti in attività sfidanti che possano portare ad una riflessione sul proprio sviluppo personale e professionale. L’iniziativa, ribadisce il presidente della Confartigianato provinciale di Ancona Valdimiro Belvederesi è un esempio dell’attenzione che l’associazione nutre verso il mondo della formazione e dell’alta formazione e nei progetti volti ad aumentare le competenze”. Si tratta, dice Paola Mengarelli responsabile della Scuola per imprenditori, di un progetto in cui Confartigianato crede molto, intrapreso con successo otto anni fa e oggi riproposto con nuove modalità, ma identico obiettivo: accrescere la cultura d’impresa portando competenze specifiche nelle aziende del territorio. La scuola per imprenditori di Confartigianato la cui prima lezione del nono anno di corso si è svolta mercoledì presso l’auditorium del centro direzionale Confartigianato di Ancona, ha il patrocinio della Camera di Commercio. ---------------Nella foto: Valdimiro Belvederesi e Paola Mengarelli

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LA PROVINCIA DI ANCONA

L’ANNUNCIO

Dopo oltre cento anni di attività ha chiuso a Falconara lo storico Caffè Bedetti FALCONARA – La crisi continua a colpire inesorabilmente le attività marchigiane. A Falconara ha chiuso anche il Caffè Bedetti, uno dei locali che hanno contribuito a fare la storia della nostra regione. Il locale è legato soprattutto alla produzione di dolciumi ed in particolare del torrone rinomato in tutto il mondo. Due anni fa il Caffè Bedetti aveva festeggiato i cento anni. Una storia gloriosa che termina oggi. Ma si tratta dell’ennesima chiusura in città. Confartigianato fa sapere che ci sono state “65 cessazioni di imprese artigiane nel 2013, 62 le iscrizioni a Falconara Marittima. Ma per quanto apparentemente il saldo annuale possa sembrare di lieve entità (-3), i conti “non tornano”, secondo l’analisi effettuata da Confartigianato. Chiudono infatti le attività storiche, quelle radicate sul territorio, di grande tradizione. Un trend che purtroppo non si arresta – commenta Graziano Ragaglia Presidente Confartigianato Falconara. Le aziende che aprono sono spesso frutto di iniziativa estemporanea, figlie della crisi. Ma alla resa dei

conti la crisi – un dato che non solo ci preoccupa, ma ci amareggia profondamente sta sgretolando la resistenza anche delle aziende più consolidate, storiche, che hanno alle loro spalle anni e anni di attività. Se falliscono loro, fallisce il territorio.

Questi sono gli effetti a lungo raggio della crisi e ne pagano le conseguenze le micro e piccole attività, ribadisce Marco Pierpaoli responsabile sindacale di zona, sulle cui spalle pesa la responsabilità della ripresa. Purtroppo aprire oggi

senza un progetto imprenditoriale ben costruito rischia di danneggiare oltre l’imprenditore che intraprende anche le tante imprese che già operano sul mercato. Infine molti imprenditori lamentano con insofferenza e con rabbia la crescente presenza di venditori abusivi che entrano nei negozi e pretendono l’acquisto di loro prodotti e fino a che ciò non avviene rimangono all’interno del negozio.Questa situazione si aggiunge alla esasperante

pressione fiscale nazionale e locale e dall’altra ci sono persone, magari anche senza permesso di soggiorno che si improvvisano venditori alimentando il mercato dell’abusivismo e della concorrenza sleale anche con prodotti contraffatti. La Confartigianato è operativa sul territorio per contrastare la tendenza in atto e favorire quanto possibile “la neoimprenditorialità consapevole”– continua Graziano Ragaglia

Presidente Confartigianato Falconara. Per rispondere alla crisi è infatti opportuno investire sulla creazione di nuove attività che possano non solo nascere, ma crescere e svilupparsi nel tempo. Le imprese vanno aiutate in questo periodo delicato di transizione e incertezza. --------------------------Nelle foto: la locandina con l’annuncio della chiusura ed una immagine storica del Caffè Bedetti all'inizio del secolo scorso

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LAVORO/1

E’ sempre più economia rosa L’analisi di Confartigianato “Nella provincia di Ancona sono oltre 1.600 le imprenditrici artigiane” ANCONA Confartigianato fotografa in numeri “l’economia rosa” in vista dell’8 marzo. L’imprenditoria femminile, è una realtà diffusa e importante per il sistema produttivo locale, in particolar modo per l’artigianato. Le donne sono “capitani” di impresa in tanti settori. In Provincia di Ancona secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato sono 1.698 le donne titolari di ditte individuali artigiane, il 22,9% su un totale di 7.431 imprenditrici. Il comparto in cui sono più attive è senza dubbio quello dei servizi alla persona (911 donne titolari), seguito dal manifatturiero (523), dai servizi alle imprese (197), dalle costruzioni (61), e altre attività (6). Sono invece in tutto 3.742 le donne con cariche nelle imprese artigiane della Provincia. I dati dell’Osservatorio Confartigianato dimostrano che “fare impresa” è “un mestiere da donne”. Le imprenditrici artigiane, ribadisce Gail Hagglund presidente del Gruppo Donne Impresa di Confartigianato, posseggono una spiccata verve creativa e una indiscutibile capacità di tenere le fila dell’azienda,

spesso sovraintendono o eseguono in prima persona tutte le fasi del processo produttivo; tuttavia la necessità per molte di loro di mantenere un ruolo attivo nella gestione familiare e una cultura manageriale talvolta non sufficiente o non aggiornata alle nuove esigenze dei tempi sono fattori che le tagliano fuori da un mercato sempre più competitivo. Siamo in presenza di una imprenditoria femminile che va incoraggiata. Alla pari dei colleghi uomini, le imprenditrici hanno bisogno di interventi che liberino dai troppi vincoli e costi che soffocano le iniziative imprenditoriali. E vogliono poter contare su un welfare che permetta alle donne di conciliare lavoro e famiglia e di esprimere nell’impresa le proprie potenzialità. A tenere distanti le donne dal mondo del lavoro è infatti il basso investimento nei servizi di welfare che dovrebbero invece favorire la conciliazione tra attività professionali e cura della famiglia. ------------------Nella foto: Gail Hagglund, presidente del Gruppo Donne Impresa della Confartigianato di Ancona

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LA PROVINCIA DI ANCONA

LAVORO/2

Qualificata, fortemente motivata e competente: ecco l’impresa rosa La Cna elenca elementi di forza e criticità emersi in un’indagine ANCONA “La centralità delle persone è l’elemento portante delle micro, piccole e medie imprese. Su questo presupposto si fonda l’attività di Cna ed in particolare di Cna Impresa Donna”. Così dice Orietta Olivetti, presidente provinciale del Cid, che anticipa alcuni contenuti di una recentissima indagine condotta dal Centro Studi Cna, del cui esito, a breve, si parlerà in un convegno interamente dedicato all’imprenditoria di genere come modello di sviluppo. “La scelta di diventare imprenditrici – afferma Olivetti - è motivata principalmente dal desiderio di realizzazione e dalla volontà di creare qualcosa di proprio. Gli indicatori tracciano un profilo di alto spessore connotato da titoli di studio universitari nelle maggior parte dei casi. La caratteristica più interessante delle donne dedite alla cultura del rischio, è rappresentata dalla spinta verso la formazione continua, per acquisire sempre maggiori competenze e specializzazioni. L ’ a s p i r a z i o n e a l l ’ a f f e r m a z i o n e professionale attraverso un’attività in proprio, scelta per poter meglio gestire la famiglia, fa sottostimare le notevoli difficoltà rappresentate dalla conciliazione dei tempi”.

L’indagine del Centro Studi Cna sull’imprenditoria femminile è stata condotta attraverso un questionario, dal quale emergono aspettative in merito ad iniziative che vadano incontro alle esigenze di vita ed in supporto dei figli. In uno scenario di genere qualificato, competente, e fortemente motivato, Cna Impresa Donna coglie ed individua criticità che necessitano supporto.

“Il 5 febbraio scorso – continua la presidente Olivetti - è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione Marche nel quale, insieme ad altri soggetti datoriali e di rappresentanza sindacale, si è costituito un tavolo di lavoro. Gli incontri, a cadenza semestrale, avranno il compito di accogliere le istanze derivanti dal mondo lavorativo femminile, ma non solo. La conciliazione, infatti, è un

tema caro anche agli uomini che di fronte alle responsabilità dell’impegno di padri prima e di imprenditori o lavoratori poi, sentono anch’essi il peso di far coincidere i tempi dei ruoli. Da qui, l’esigenza di maggiore attenzione verso politiche a sostegno della genitorialità”. L’indagine mette anche in luce una deprimente situazione relativa all’inaccessibilità al credito

che nel caso di attività di genere diventa ancora più negativa. Si dà meno credito ad un’impresa se è rosa, sebbene sia ormai chiaro a tutti che le imprenditrici sono attente per natura a innovazione e miglioramento tecnologico delle proprie realtà produttive, e, seppur con fatica, mettono in atto pratiche di riduzione e contenimento dei costi al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato. “Vogliamo –

commenta Orietta Olivetti – che il comportamento virtuoso di ottimizzazione e gestione delle risorse ed aziendale sia riconosciuto come valore, e che a questo, vengano associate politiche di maggiore accessibilità a risorse finanziarie dedicate”. “La versatilità, la creatività, la dinamicità – conclude la presidente del Cid Cna - sono attributi femminili che se ben supportati a livello istituzionale, rappresentano la condizione vincente per generare nuova ricchezza. Per il raggiungimento di tale obiettivo che ha come ricaduta un beneficio sull’intera economia, occorre che a livello politico centrale e locale, vengano abbattuti i troppi vincoli amministrativi, ostativi allo sviluppo e crescita aziendale. E’ necessario impostare un welfare con servizi a misura delle esigenze lavorative delle famiglie, nel quale non siano penalizzate qualità della vita, diritto all’istruzione ed alla crescita culturale in genere. Una provvida detassazione, concede la possibilità di far emergere il sommerso e di generare utile d’impresa, sacrosanto diritto necessario non solo al mantenimento di un tenore di vita adeguato ma anche commisurato all’impegno profuso ed al merito”. ------------------------Nella foto: un bel gruppo di imprenditrici della Cna con Orietta Olivetti al centro

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L’INCONTRO

Rinnovato il Cda dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana Alla presidenza c’è Mauro Bignami

ANCONA L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana ha rinnovato il consiglio direttivo, nominando alla presidenza Mauro Bignami. L’assemblea dei soci, svoltasi a Portonovo, ha infatti designato i vertici che per i prossimi tre anni guideranno il sodalizio, per affrontare nuove attività di promozione del piatto tipico della gastronomia dorica, con un ambizioso traguardo: delineare il percorso verso EXPO 2015 grazie alla De.C.O-Denominazione

comunale d’origine, che già circa 500 confraternite e a c c a d e m i e enogastronomiche hanno ottenuto per le loro ricette. “La De.C.O. è un’ottima occasione per promuovere il territorio a livello turistico, perché oggi il turismo non si basa solo sulla mondializzazione ma cerca in particolar modo l’unicità dei prodotti e la De.C.O. rilasciata alla ricetta dello Stoccafisso all’Anconitana rappresenta il livello meno commerciale e più culturale e altro non sarebbe che la

fase conclusiva della certificazione turistico gastronomica di un territorio che va ben oltre la città di Ancona. Il sindaco Mancinelli aveva promesso un iter immediato per il rilascio della De.C.O ma da oltre 4 mesi tutto tace. La causa del ritardo non è imputabile al Sindaco ma al fatto che è ‘sotto scacco’ degli uffici”. Lo ha sottolineato il neo presidente in un breve intervento con cui, sottolineando la centralità del socio quale canale di

comunicazione e di sviluppo dell’Accademia, ha anche ringraziato il passato consiglio direttivo e i soci più attivi. Agli accademici del nuovo direttivo (Marco Ascoli Marchetti, Paola Bellini, Claudio D’Orazio, Gilberto Gasparoni, Gilberto Graziosi, Nino Montemurro, Giuseppe Pandolfi, Marco Ricciotti, Aldo Roscioni, Giorgio Sartini), Bignami ha chiesto una collaborazione propositiva e concreta, necessaria allo snellimento dello Statuto e del regolamento e alla

realizzazione delle attività, sia istituzionali che estemporanee. Per quanto riguarda la tradizionale festa Stoccafissando, si farà in modo che essa non sia solo portabandiera di Ancona, ma della cultura enogastronomica nazionale, nel cui ambito Ancona potrebbe essere considerata come Capitale mondiale dello stoccafisso. Circa poi l’attività istituzionale, l’Accademia continuerà la propria attività culturale, parteciperà alle

principali manifestazioni enogastronomiche e metterà maggiore enfasi nel controllo della qualità del piatto nei ristoranti raccomandati, così come dal Disciplinare di tutela e qualità. -------------------Nella foto: gli accademici dopo l’incontro di Portonovo da sinistra Gilberto Graziosi, Giorgio Sartini, Pietro Recchi, Andrea Gioia, Marco Ricciotti, Mauro Bignami, Gilberto Gasparoni, Uliano Giannini, Aldo Roscioni, Nino Montemurro, Giuseppe Pandolfi

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L’INIZIATIVA

Il XIV Festival Pergolesi Spontini sarà dedicato quest’anno a Jesi Città Europea dello Sport sul tema “Olimpia e Olympie” JESI Quattro titoli d’opera coprodotti con teatri di livello nazionale, appuntamenti musicali, eventi d’arte e letteratura, e l’omaggio al riconoscimento di Jesi quale “Città Europea dello Sport” 2014. E’ la proposta della Fondazione Pergolesi Spontini per il XIV Festival Pergolesi Spontini e la 47esima stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. Dopo “Don Giovanni” di Mozart, “Tosca” di Puccini e, per la prima volta a Jesi, “Les contes d’Hoffmann” di Offenbach, dal 18 ottobre al 30 novembre al Teatro Pergolesi per la stagione lirica di tradizione, prenderà il via dal 5 dicembre la XIV edizione del Festival Pergolesi Spontini sul tema “Olimpia e Olympie. Competizione e cimento in musica e non solo” direttamente collegato al riconoscimento di Jesi di Città Europea dello Sport 2014. Filo conduttore del Festival Pergolesi Spontini 2014 è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura, e che si conclude con la prima esecuzione in epoca moderna nella versione originale in francese dell’Olympie di Gaspare Spontini realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Fondazione Teatro Verdi di

Trieste. Attraverso i vari appuntamenti del Festival, sarà sviluppato il tema di come sport, musica e arte siano non solo rappresentazione di competizione e virtuosismo ma anche strumenti di pace e fratellanza tra i popoli. Il verbo francese “jouer” o quello inglese “to play” vengono usati sia per indicare il gioco che il suonare: ecco spiegata la vicinanza e spesso l’uguaglianza di obiettivi delle due discipline: il tema accompagnerà da diverse angolazioni i numerosi appuntamenti del XIV Festival Pergolesi Spontini, in programma fino al 21 dicembre a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto e San Marcello. Dieci gli appuntamenti musicali in cartellone e numerosi gli eventi collaterali, molti dei quali ispirati al tema del virtuosismo, del “sacro fuoco”, dell’anelito verso il superamento dei limiti dell’interprete e dello strumento, simile all’anelito dello sportivo che guarda alla meta successiva per raggiungere nuovi record e la vetta delle Olimpiadi. Appuntamento clou sarà l’Olympie di Spontini, nel quale la vicenda si svolge ad Ephesus dove in occasione di una dichiarazione di pace tra i due Re Antigone e Cassandre verranno celebrati i giochi tipici dell'antica Grecia: questa

caratteristica iniziale della vicenda lega l’opera al titolo di tutto il Festival. Nell’ambito del percorso multidisciplinare del Festival e della simbiosi tra diverse discipline, troveranno spazio anche il cinema con la proiezione del film “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin (1925) e le musiche originali eseguite dal vivo nel centenario della nascita del personaggio di Charlot, la musica jazz con Paolo Fresu, la cultura pop con l’omaggio ai Beatles nell’anniversario del loro primo concerto negli USA, e per la prima volta una sezione letteraria curata dall’editore Marco Tropea nel corso del quale interverranno scrittori e personaggi di grande fama. Il XIV Festival Pergolesi Spontini è organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dei Soci Fondatori Regione Marche, Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini, dei Partecipanti Aderenti Comune di Camerata Picena, Comune di Monsano, Comune di Montecarotto e Comune di San Marcello, del Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona, dei Fondatori Sostenitori riuniti in Art Venture (Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat , Starcom Italia) e dello Sponsor principale Banca Marche.

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LA MOSTRA

Privata, un giro d’Italia contro il femminicidio e la violenza di genere: il via sabato alla Mole Vanvitelliana ANCONA Federica Amichetti, Alessandra Baldoni, Mirko Canesi, Mandra Cerrone, Giovanni Gaggia, Francesca Romana Pinzari, Rita Soccio: sette artisti orchestrati dalla curatrice Federica Mariani, hanno affrontano a viso aperto il tema della violenza sulle donne e del femminicidio. Da questo confronto è nata PRIVATA, una mostra itinerante con l’obiettivo di risvegliare le coscienze attraverso l’arte contemporanea. La prima tappa di questo viaggio in tutta l’Italia, è prevista sabato 8 marzo ore 18:00 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, con il patrocinio del Comune di Ancona in collaborazione con Donne e Giustizia ONLUS, CNA Impresa Donna di Ancona ed ExpoMarche. L’inaugurazione della mostra è anticipata dalla performance di Mirko Canesi “Fall and Rising, Fall and Rising, Fall and Rising...” / Clash #1 prevista alle ore 16 nella zona antistante alla Mole (la performance proseguirà domenica 9 marzo alle ore 16, ndr). La mostra PRIVATA è il nucleo centrale di un progetto senza scopo di lucro, dinamico e

flessibile che prevede eventi collaterali, workshop con gli artisti e attività didattiche nelle scuole medie superiori. Nel corso dei mesi al progetto si sono affiancati il critico d’arte Antonio Zimarino, il curatore indipendente Francesco Paolo Del Re, la curatrice Milena Becci cha ha collaborato all’allestimento della mostra e all’editing del libro-catalogo, la giornalista italo-siriana Asmae Dachan, la criminologa Margherita Carlini, la sociologa Anna Maria Di Miscio, il regista Marco Simon Puccioni, la Consigliera di Parità Pina

Ferraro, Santa Lebboroni direttrice della casa circondariale di Monteacuto, la giornalista Tamara Ferrari di Vanity Fair che ha collaborato anche nell’opera collettiva ideata da Nikla Cingolani. Tutti hanno contribuito con un intervento nel libro-catalogo della mostra pubblicato dalla casa editrice Communication Project di Recanati. Il progetto parte da una riflessione profonda sulla violenza di genere presente nella società contemporanea: una sconcertante e scomoda verità che si legge nelle

cronache dei giornali, che si vede in tv. PRIVATA nasce dall’esigenza di affrontare questa problematica sociale da una prospettiva diversa: l’arte contemporanea può fornire le chiavi d’accesso ad una sensibilità percettiva altra, che va al di là del semplice sdegno per i fatti di cronaca, delle leggi e delle pene, dell’impatto mediatico delle campagne pubblicitarie. “Questa mostra – spiega la curatrice Federica Mariani oltre a coinvolgere artisti professionisti già conosciuti nel campo dell’arte contemporanea, ha due

caratteristiche principali. La prima è quella della flessibilità, ogni tappa prevede spazi espositivi diversi: da quello più istituzionale della Mole Vanvitelliana di Ancona, all’Art Hotel Grand Paradiso di Sorrento da sempre sensibile all’arte contemporanea che ospiterà la mostra dal 12 aprile, fino alle abitazioni private e spazi autogestiti da artisti. Questa è una sfida stimolante dal punto di vista dell’allestimento che sia io sia gli artisti abbiamo raccolto. Inoltre, in ogni città verranno anche coinvolti altri curatori, critici, artisti, associazioni culturali e fondazioni. La seconda caratteristica è quella della partecipazione. Per coinvolgere un vasto pubblico, non solo quello interessato all’arte, è stato promosso il crowdfunding (finanziamento dal basso tramite Internet) grazie alla piattaforma Eppela (http:// www.eppela.com/ita/ projects/655/privata), uno strumento già conosciuto all’estero ma poco utilizzato in Italia. Una parte dei fondi raccolti sarà destinata

all’associazione Onsur (www.onsur.it) e alla Fondazione Roberta Lanzino ( h t t p : / / www.fondazionerobertalanzino.it) che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza. La sfida è quella di raccogliere 3000 euro entro il 19 marzo per permettere alla mostra di viaggiare in tutta Italia. Il progetto sarà di tutti i sostenitori, in tanti hanno già donato e ci aspettiamo che saranno ancora più numerosi” afferma Federica Mariani. I video, le fotografie, le installazioni e le performance selezionate per la mostra, scavano nella sfera emozionale ed esperienziale di ogni individuo, sfruttando la forza comunicativa dell’arte per sensibilizzare la società civile: un passo indispensabile per modificare un comportamento relazionale malato e obsoleto, purtroppo tristemente radicato nella quotidianità. La mostra sarà inaugurata sabato 8 marzo alle ore 18 e proseguirà fino a domenica 6 aprile 2014. Orario d’apertura: dal giovedì alla domenica dalle 18:00 alle 20:00 e su appuntamento

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SENIGALLIA E LE SUE VALLI

I RILIEVI

Il fiume Misa laboratorio ideale del progetto internazionale EsCoSed ENIGALLIA Partirà a breve la seconda fase di una campagna di rilievi fluviali-marittimi che ha interessato lo specchio d'acqua relativo al tratto terminale del porto-canale ed all'area marina attorno alla foce del Fiume Misa e che ha preso il via lo scorso settembre. Si tratta di un evento scientifico particolarmente importante per Senigallia, sia per le tematiche affrontate per la prima volta che per la qualità dei ricercatori coinvolti. Nella seconda fase della campagna infatti parteciperanno, oltre ai ricercatori italiani dell'Università Politecnica delle Marche, anche altri ricercatori statunitensi provenienti dal National Research Laboratory, dalla US Naval Academy, dalla University of Florida e dalla US Postgraduate School, oltre a quelli dell'ente di ricerca internazionale SACLANT (NATO) con sede a La Spezia. Il progetto internazionale dal titolo "Natural-scale Analysis of Estuarine Cohesive Sediments (EsCoSed)" è finanziato dall'ente

sovrannazionale di ricerca Office of Naval Research con sede negli U.S.A. e condotto

in collaborazione congiunta dal settore di Idraulica del Dipartimento di Ingegneria

Civile, Edile e Architettura dell'Università Politecnica delle Marche e dall'ente di

ricerca Naval Research Laboratory dello Stennis Space Center della US Navy,

ovvero la Marina Militare degli Stati uniti d'America. Il progetto EsCoSed è uno studio molto innovativo nel suo genere ed ha l'obiettivo di comprendere la fisica e la meccanica dell'influenza della componente salina dell'acqua marina sul fenomeno della "flocculazione" ossia l'aggregazione su base fisico-chimica dei sedimenti argillosi trasportati dal fiume e riversati in mare, problema connesso anche al trasporto di inquinanti. Il fiume Misa, per le sue caratteristiche come la presenza di fanghi con componente argillosa e le numerose infrastrutture (moli accessibili agli autoveicoli, darsena di appoggio per i mezzi navali, ecc.), si è rivelato un vero e proprio "laboratorio a scala naturale". Le attività di ricerca hanno avuto regolare svolgimento anche grazie alle autorizzazioni concesse e al supporto fornito dall’Ufficio Locale Marittimo di Senigallia, dalla Capitaneria di Porto di Ancona, dall’Ufficio Porto del Comune di Senigallia e dall’ente Marifari (sede di Venezia).

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L’INCONTRO

Presente e futuro della vela a Senigallia al centro della riuscita conviviale del Panathlon con il Club Nautico SENIGALLIA Si è svolta la conviviale del Panathlon nella sua prima uscita ufficiale con il Club Nautico dove l’argomento trattato è stata la situazione velistica a Senigallia. La serata si è svolta nella sede del Club Nautico, alla presenza del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, dei relatori Gian Maria Zuccari, presidente del Club Nautico e di Enrico Clementi, istruttore tecnico della scuola di vela del Club Nautico, del Comandante della Polizia Stradale di Senigallia Paolo Molinelli, di Carlo Palestrini, già presidente del Club Nautico e del fondatore del Club di Senigallia dott. Lucio Massaccesi. Nel corso della serata, è stato presentato il nuovo socio del Panathlon il notaio Federico Biondi di Senigallia. Ha aperto la riunione il neo presidente Francesco Taus, che ha sostituito il dott. Paolo Pizzi, dopo otto anni di grande impegno. Ha ringraziato il Club Nautico per aver ospitato l’incontro, dicendo di aver scelto questa sede, perché il Club Nautico è molto vicino ai giovani. Un ringraziamento al sindaco Maurizio Mangialardi che, nonostante i molti impegni, è riuscito ad essere presente all’apertura di questa riunione. Il presidente Taus ha spiegato le funzioni del Panathlon, associazione di volontariato molto vicina ai giovani asserendo che, in questo momento, si avverte la necessità di star vicino ad essi. Ha preso quindi la parola il sindaco Mangialardi: “Un

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saluto ed un “in bocca al lupo” a Francesco per questo nuovo incarico, con l’augurio di continuare quel rapporto che c’è stato con la Città e con l’Amministrazione comunale. Anche se non tutti i ragazzi saranno campioni, deve sempre rimanere fra loro il senso dell’amicizia e della lealtà. Un saluto a tutti e buon proseguimento”. Ha preso la parola il presidente del Club Nautico Gian Maria Zuccari che, dopo aver ricordato gli expresidenti Lucio Massaccesi e Carlo Palestrini, ha citato il direttore sportivo Carlo Badiali. Ha concluso l’incontro Enrico Clementi, istruttore tecnico del settore giovanile dicendo: “ Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato in quegli anni in cui ho lavorato nel Club Nautico. Un ringraziamento particolare a Lucio Massaccesi, che mi ha dato la passione per il mare e me l’ha saputa trasmettere con tutte le sue particolarità. Sono nato velisticamente nel Club Nautico, per 12 anni ho

insegnato nella scuola a vela e ho portato avanti le squadre velistiche. Questa sera cercherò di spiegare che cos’è la vela. La vela è uno sport bellissimo, ma difficile da descrivere. Sinceramente a parole non riuscirei a farvi capire che cos’è l’emozione che si prova andando per mare. Che cos’è la vela per un bambino? La vela è uno degli sport che insegna tanto”. Clementi ha chiamato a presentarsi Marco, con i suoi 9 anni il più giovane atleta del Club. Marco prepara la barca da solo, l’attrezza, l’arma con precisione, pensando alle condizioni del mare che possono variare da un momento all’altro. Le onde possono alzarsi fino a tre metri e bisogna saperle affrontare. Il sentimento che pervade fra questi ragazzi è la lealtà. Durante la competizione sono agguerriti, ma una volta a terra ritornano amici. Al termine il presidente Taus ha donato a tutti i ragazzi del Club Nautico un simpatico souvenir.


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GLI SCAMBI

Avviata col patrocinio del Comune la fase italiana del progetto europeo Frames che pone al centro la fotografia a sfondo sociale

SENIGALLIA Frames è un progetto finanziato nell’ambito del Long Life Learning Programme Grundtvig, prevede la cooperazione su piccola scala tra le organizzazioni partner che operano nel campo dell’educazione degli adulti (Italia C.I.D.I., Grecia Enteyxis, Danimarca Crossing Borders, Polonia Fundacia Centrum Aktywnosci, Bulgaria The Greener Bourgas Foundation). Il progetto realizzato da C.I.D.I. Senigallia, prevede la fotografia come veicolo ed è finalizzato al processo di collaborazione con le organizzazioni partner provenienti da altre parti dell’Europa.

Il tema fotografico a sfondo sociale è finalizzato allo scambio di idee e di esperienze tra le diverse organizzazioni, con l’obiettivo di ottenere una migliore comprensione delle aree di comune interesse in materia di istruzione degli adulti, trovare soluzioni a problemi comuni e di aumentare la comprensione delle diverse culture europee. Sono previsti 12 workshop ai quali potranno partecipare 15 allievi fotografi dilettanti che dovranno realizzare un lavoro fotografico a tema “Valorizzazione delle risorse locali”. Al termine dei workshop ogni paese allestirà una mostra locale che sarà visitata da almeno un allievo e un

docente di ogni altro paese partner. Una mostra finale che comprenderà i lavori di tutti i paesi partner, verrà effettuata a Senigallia, curata dal C.I.D.I. , dall’Amministrazione comunale e dal locale Museo D’Arte Moderna Musinf Per iscrizioni e per approfondire visitare blog italiano http://framesitalia.blogspot.it/ Per sito ufficiale europeo http://www.framesproject.eu/ FASI PRINCIPALI DEL PROGETTO Da dicembre 2013 a marzo 2015 organizzazione workshop, ogni paese partecipante organizza i propri incontri finalizzati alla realizzazione del lavoro fotografico a tema”

Valorizzazione delle risorse locali”. Giugno 2014 Joannina Grecia mostra fotografica degli Allievi greci Settembre 2014 Aktywnoœci Twórczej Polonia mostra fotografica degli Allievi polacchi. Gennaio 2015 Humlebaek Danimarca mostra

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fotografica degli Allievi danesi Aprile 2015 Bourgas Bulgaria mostra fotografica degli Allievi bulgari. Maggio 2015 Senigallia Italia mostra fotografica degli Allievi italiani, Mostra finale degli Allievi di tutti i partner europei. Le mostre saranno programmate e coordinate da CIDI dal Musinf e

dall’Amministrazione Comunale di Senigallia. -----------------Nelle foto: il logo dell’iniziativa; gli Stati partecipanti al Progetto; alcuni partner europei nel corso di una visita al museo d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia


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LA CONDIVISIONE

Anche l’ex sindaco Bello pronto a sostenere il progetto di Casa della Salute per riqualificare la Rsa di Ostra Vetere OSTRA VETERE “Interpellato dalla Lista Patto per Ostra Vetere, ho dato la mia disponibilità a sostenere il progetto in base alle mie conoscenze regionali e nazionali. Sono anche pronto ad interessare della questione sia il Ministro alla Salute Lorenzin che il Vice Presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli e i Consiglieri regionali interessati, con cui ho rapporti personali. Mi attiverò quanto prima, fin dalla prossima settimana, per convocare un primo tavolo di lavoro per raggiungere questo obiettivo importante e strategico per il Ostra Vetere ed il suo territorio.” L’ex sindaco Massimo Bello interviene in merito alla proposta lanciata in queste ore dalla Lista Patto per Ostra Vetere, che lo ha sostenuto nei due mandati amministrativi (2004/2012), e ringrazia i responsabili del gruppo per averlo contattato e coinvolto in questa proposta intelligente e di qualità, costruttiva, concreta

e, soprattutto, importante “non solo per Ostra Vetere, ma anche per l’intera realtà comprensoriale – ha detto Bello – perché la proposta rientra nell’ambito di una azione socio-sanitaria integrata, che potrebbe premiare il nostro territorio vallivo.” L’ex sindaco Massimo Bello si riferisce ad un progetto della Regione Marche, di cui il 17 febbraio scorso è stato approvato uno schema di protocollo per la realizzazione di 39 “Case della Salute” in tutto il territorio regionale, in cui Ostra Vetere potrebbe essere uno dei destinatari di questa azione se, naturalmente, riuscisse ad avanzare la sua candidatura. Bello, quindi, ha scritto all’attuale sindaco di Ostra Vetere, Luca Memè, dando la sua piena disponibilità a sostenere questo progetto e a lavorare insieme per permettere ad Ostra Vetere di riqualificare la RSA, la cui attività è stata sospesa in attesa di effettuare lavori di straordinaria manutenzione,

e di ottenere una struttura ed un servizio di qualità nel territorio. Del resto, lo stesso Bello fa presente che il consiglio comunale di Ostra Vetere, con delibera n. 47 del 20 novembre 2012, aveva approvato all’unanimità un piano di riqualificazione della sanità del territorio, in cui si individuavano una serie di azioni innovative, tra cui proprio la realizzazione di una “Casa della Salute”. Ora, la parola passa al sindaco Memè, che non deve fare altro che convocare i responsabili della Lista Patto per Ostra Vetere e l’ex sindaco Bello, e convocare una seduta straordinaria ed urgente del consiglio comunale per recepire il progetto della Regione e proporre Ostra Vetere quale una delle 39 realtà territoriali, in cui attuare il progetto “Casa della Salute”. --------------Nelle foto: Massimo Bello con Roberta Angelilli ed Erminia Mazzoni; in alto la Rsa di Ostra Vetere

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L’APPUNTAMENTO

Con Sestante a Forlì ad ammirare una decina di opere dell’artista marchigiano Adolfo De Carolis raccolte nella mostra “Liberty” di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA Anche quest’anno Forlì , attivissimo capoluogo culturale della Romagna, propone nella sede espositiva dei Musei San Domenico una pregevole mostra “Liberty” – Uno stile per l’Italia moderna ,di alto livello qualitativo e di ampio respiro europeo, visitabile fino al 15 giugno 2014. Gianfranco Brunelli, Direttore generale dell’esposizione, durante la conferenza d’inaugurazione il 31 gennaio, ha precisato che Forlì investe molto nella cultura coinvolgendo studiosi di prima grandezza a livello nazionale ed internazionale oltre alle migliori energie della città e del tessuto economico-imprenditoriale. Siamo infatti al 9° appuntamento annuale realizzato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune e i Musei San Domenico. Ringrazia il prof. Antonio Paolucci, Presidente del prestigioso Comitato scientifico ed i curatori della mostra, Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca e Alessandra Tiddia, nonché tutti i collaboratori ed i vari partners dell’evento. Roberto Pinza, Presidente della Fondazione, afferma che, dopo la mostra dedicata allo scultore Adolfo Wildt ed all’esposizione sul “Novecento” nel 2013 che ha avuto oltre 500 mila visitatori, si conclude un trittico su un periodo straordinario della storia dell’arte italiana all’insegna del “Liberty”, denominato “Art Nouveau” in

Francia, “Jugendstil in area tedesca e mitteleuropea e “Modern Style” nei paesi anglosassoni. E’ stato eseguito un allestimento innovativo rispetto ai sistemi consolidati,curato per l’ottavo anno dallo Studio forlivese Lucchi e Biserni in tandem con lo Studio Wilmotte,in modo molto efficace con confronti tra artisti attraverso pannelli,immagini,sculture, m a n i f e s t i , copertine,vetrate,gioielli e ferri battuti, scavando bene nelle specificità di un nuovo stile e gusto che mette in risalto la società borghese e il mito della “Belle Epoque”. Patrick Zeech, assessore alla cultura di Forlì, a sua volta sottolinea che è difficile riempire i contenitori culturali con iniziative di altissima qualità, basate su progetti e ricerche serie come per questa mostra bella e spettacolare che certo porterà in città parecchie migliaia di turisti ed

appassionati d’arte in visita ai Musei San Domenico e ad altri luoghi d’interesse storico-artistico (vedi il vicino Palazzo Romagnoli di recentissima inaugurazione con un’esposizione sul tema “Lavoro e Cultura”) per eventi realizzati in parallelo alla mostra “Liberty”. Fernando Mazzocca, uno dei curatori, ci tiene subito a precisare che nelle Sale ci sono parecchie novità con opere ed oggetti mai esposti nelle precedenti rassegne europee dedicate in passato al Liberty e che è stato davvero complesso selezionare,ricevere ed organizzare tante opere da ben 200 prestatori perlopiù privati. Tappe fondamentali per la diffusione a livello internazionale dello stile floreale in grado di rappresentare il progresso scientifico e tecnologico e la modernità furono le grandi Esposizioni di Palermo nel 1891-92, l’Esposizione Internazionale d’Arte

Decorativa Moderna di Torino nel 1902 presso il Parco del Valentino, quella di Milano nel 1906 che celebrava il traforo del Sempione e le varie Biennali di Venezia a partire dal 1895 fino al 1914, nonché l’Internazionale di Roma del 1912 per celebrare il Cinquantenario dell’Unità d’Italia. La Grande Guerra, purtroppo, eliminerà questo straordinario periodo di sogni, speranze ed aspirazioni comuni. Nel suo intervento successivo il prof. Antonio Paolucci,Presidente del Comitato scientifico e Direttore dei Musei Vaticani,dopo aver rivolto un plauso convinto a Mazzocca e alle due co-curatrici, a Brunelli, regista minuzioso e intelligente di quest’esposizione ed allo Studio Lucchi per l’efficace allestimento, sottolinea che I Musei San Domenico confermano – a partire dalla 1^ mostra di Palmezzano nel 2006- il proprio ruolo distintivo di laboratorio di ricerca costante ed originale, frutto di serie analisi e sforzi scientifici, per cui “sostengo che anche questa è una bellissima mostra ed avrà senz’altro un grande successo di pubblico”. Per la prima volta emerge come protagonista la Donna, profumata, con la sua linea sinuosa, seduttrice e/ o dominatrice. Vedrete un capolavoro di Boldini con una flessuosa signora fasciata di seta nera lucente che incapsula una donna serpentiforme e un uomo perduto, rincoglionito accanto a lei. La mostra si apre con un olio su tela del Museo

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d’Orsay di Parigi, “La principessa Sabra” di BurneJones; al piano terra sono esposte opere che raccontano l’Esposizione internazionale di Torino del 1902 negli ambiti dell’architettura, delle arti applicate(grafica,illustrazione,manifesti pubblicitari) e dell’arredamento. Nelle cellette si possono visionare i disegni di architetti come Antonio Sant’Elia, esponente futurista morto poi in guerra, del palermitano Ernesto Basile progettista insieme al padre del Teatro Massimo, autore di uno dei primi villini liberty in Italia, Villino Florio; del milanese Giuseppe Sommaruga, autore di Palazzo Castiglioni, tipico esempio del liberty milanese. Da ammirare, in particolare, le opere e le sperimentazioni di Domenico Baccarini e del suo cenacolo a Faenza, il pregevole vaso floreale in maiolica policroma del poliedrico artista marchigiano Adolfo De Carolis (nato a Montefiore dell’Aso- Ascoli Piceno1874- morto a Roma nel 1928) e la sua “Primavera” guazzo e tempera su carta. Davvero emozionante sarà soffermarsi a guardare l’allestimento della Sala Duse avvolta del tutto nel colore verde oceano, prima di essere catturati, sullo scalone che porta al primo piano, da tre grandi opere di Giulio Sartorio dalle dimensioni eccezionali. Nelle prime tre grandi salecon le sezioni dedicate al mito, all’allegoria,al paesaggio declinato già in

chiave simbolistavi sedurranno tanti capolavori ed opere avvincenti di artisti pur diversi tra loro, come Previati, Segantini, Boldini, Nomellini, De Carolis, Klimt, Sartorio, Longoni, Galileo Chini, Max Klinger ed altri. Proprio nell’ultima sala vi sorprenderanno certamente le pregevoli xilografie originali, le tempere e gli acquerelli di enormi dimensioni di Adolfo De Carolis (prezioso collaboratore di Pascoli ed illustratore delle opere teatrali e dei romanzi di Gabriele D’Annunzio) con il Cartone preparatorio per le decorazioni ed i Progetti preparatori per gli affreschi del Salone del Podestà nel Palazzo di Re Enzo a Bologna e l’originale tempera proveniente dalla Pinacoteca Civica di Ascoli- “I cavalli del sole”realizzata nel 1907. Chiude splendidamente la mostra, accanto alle opere di De Carolis e alla bellissima “Georgica” di Previati, il grande quadro “Fede, mondo latino oceanico” del pittore Giulio Aristide Sartorio, dove il verde dell’oceano è il verde dell’allestimento di cui sono rivestite, come un’onda lunga in un flusso continuo, le pareti e le sale del San Domenico. A conclusione della nostra accurata visita riteniamo che sia una mostra originale ed ottimamente realizzata, imperdibile e che riscuoterà un notevole successo, per cui auguriamo al gruppo di Sestante di Senigallia in vista dell’imminente visita guidata del 14 marzo d’assaporare un evento espositivo che rende pieno merito a Forlì.


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LA MANIFESTAZIONE

Una bella giornata di sport a Senigallia per la prova del Circuito nazionale di badminton categoria D5 fanese Chiara De Angelis. seguiti da Francesca Rossetti e Emanuele Cercamondi, terzi i Fratelli Davide e Martina Mitrotta del Fano Badminton e quarti i senigalliesi Diego Forlini e Martina Carboni. Nel doppio femminile successo delle fanesi Martina Mitrotta e Chiara de Angelis che hanno battuto in finale il doppio composto da Francesca Rossetti e Martina Carboni. Analizzando i risultati è importante sottolineare la crescita dei giovani atleti under che hanno ottenuto sempre i primi posti e ottimi piazzamenti in tutte le tre specialità del doppio. Prossimo appuntamento a Fano, sabato 15 marzo per il circuito di singolare maschile e femminile senior categoria nazionale D5. -----------------Nella foto: da sinistra Diego Forlini, Marco Bailetti, Emanuele Cercamondi, Gianmarco Bailetti, Davide Mitrotta e Vincenzo Biscotti

SENIGALLIA Bella giornata di sport sui campi di via D’Aquino, dove si è disputata la gara nazionale di doppio di badminton, categoria D5, alla quale hanno partecipato atleti senior e under, come previsto dal regolamento delle gare. La sorpresa è arrivata nel doppio maschile dove la coppia, formata da Vincenzo Biscotti del Badminton Senigallia e Mitrotta Davide del Fano Badminton, ha ottenuto un primo posto inaspettato considerato che non avevano mai disputato un incontro assieme. Al secondo posto la coppia senigalliese dei cugini Bailetti Marco e Gianmarco e terza la coppia senior composta da Emanuele Cercamondi e Diego Forlini, sulla carta favoriti ma, probabilmente, incappati in una giornata poco felice. Anche nel doppio misto successo a sorpresa della coppia inedita formata da Gianmarco Bailetti e dalla

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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

AMMINISTRATIVE 2014

Demitri continua a combattere le sue battaglie per una Urbino migliore, capace di offrire un po’ di speranza a chi ci vive URBINO Riceviamo da Piero Demitri e volentieri pubblichiamo: “Ora è ufficiale, ci sono i numeri. 3726 urbinati (chiamiamoli così) sono raccomandati o potenziali tali (questo è ciò che gli hanno fatto credere). “Persone che pensano solo al loro meschino interesse personale pur sapendo con certezza che questo causerà l’emigrazione forzata dei loro figli e nipoti e il definitivo affondamento di una delle più belle e importanti città d’Italia. “Quelli per cui hanno votato ora, insieme ai Verdi e a Gambini sono la causa diretta dell’abbandono della città da parte di tutti i suoi abitanti, dei turisti e ora anche di gran parte degli studenti, della chiusura di

quasi tutte le attività artigianali e commerciali, dei fatidici giovedì notte, dell’apertura di locali notturni mascherati da circoli culturali, dell’apertura della discarica di Ca’ Lucio, della costruzione di mostri ed ecomostri intorno alla città, della chiusura della ferrovia, della devastazione delle bellissime colline urbinati e tanto altro. “Non è difficile prevedere che queste persone, con i loro candidati, saranno, nel giro di poco tempo (tre o quattro anni) anche, la causa della perdita dell’ERSU, della soprintendenza, di parte d e l l ’ U n i v e r s i t à , dell’ospedale, del tribunale (si illudono quelli che pensano che sia salvo) ecc. lasciando la città in mano agli speculatori senza scrupoli.

Solo i cittadini uniti in una grande lista civica apartitica, autogovernandosi, potranno impedirlo, ma dove sono i cittadini? “Forse tutti in coda da Londei e company. Probabilmente non avrò, con la mia lista, molti voti ma, fino alla fine, metterò gli urbinati di fronte alle loro pesantissime responsabilità”. --------------------Demitri non fa sconti a nessuno. Tira dritto per la sua strada. Se i suoi voti saranno tanti o pochi lo decideranno i cittadini. Importante è la voce della coscienza di un professore che ha combattuto e combatte non certo contro i mulini a vento, bensì contro la sensibilità della sua gente, quella con i paraocchi, i tappi nelle orecchie e le labbra cucite. (e.g.)

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AMMINISTRATIVE 2014

Dopo il successo delle primarie ed i tanti consensi riscossi in città Sgarbi scioglie la riserva e si candida a sindaco di Urbino URBINO Riceviamo dalla Federazione Verdi Marche e volentieri pubblichiamo: “‘Dopo l’enorme partecipazione alla consultazione promossa dai Verdi come risposta al PD per l’esclusione alle primarie, organizzata in soli due giorni, ma che ha mobilitato quasi 1000 urbinati a sostegno della sua candidatura, Vittorio Sgarbi scioglie la riserva e si candida ufficialmente a Sindaco di Urbino. E’ stata decisiva, oltre al consenso mostrato ai gazebo, anche l’accoglienza che la città gli ha riservato in questo ennesimo fine settimana che il professore ha trascorso ad Urbino: dalle centinaia di persone che hanno accolto l’invito alla sua cena a km 0, all’esito dei tanti incontri che ha tenuto con professionisti, commercianti, accademici e associazioni locali, per entrare nel merito dei problemi della città ducale e alle tantissime foto e strette di mano alle quali non si è sottratto’. “Per i Verdi – dichiara Gianluca Carrabs – nasce una nuova fase che parte proprio da Urbino come laboratorio nazionale di nuove proposte politiche; difatti la candidatura di Sgarbi non sarà una candidatura di parte ma è aperta a tutti i partiti, i movimenti, le associazioni e i singoli cittadini che intravedono in

questa proposta un’alternativa valida per ridare ad Urbino la dignità di capitale del Rinascimento italiano. Urbino è il simbolo delle eccellenze italiane, e

come tale deve rientrare all’interno dei circuiti internazionali alla stessa stregua di Roma, Firenze e Venezia. I Verdi sono certi che questo risultato, con Vittorio

Sgarbi alla guida della città ducale, è a portata di mano”. Al PD di Urbino ed, alla stessa stregua, all’apparato pesarese dei democrat mancava questo tassello. Poi

il puzzle era completo. Non siamo certi, però, che i Verdi si stacchino definitivamente dalle alleanze inchiodate da 10 anni a questa parte nelle stanze del Palazzo ducale.

Le scale, anche se quelle politiche, si fanno gradualmente. Ora c’è da stare ancora alla finestra ed osservare il duello tra i due (Londei e Muci, il cosiddetto nuovo che avanza) planati al ballottaggio (era già previsto ed anticipato) dopo il voto delle primarie. Una volta che il PD locale avrà il suo candidato sindaco (la strategia, per ora, ha funzionato come un orologio svizzero) allora ci si avvicinerà agli alleati con le solite promesse di riparto poltrone mettendo sulla carta nomi e cognomi. A quel puto i Verdi decideranno con chi stare facendo pesare il contraccambio. Una cosa è certa: se correranno con il centrodestra o con un’insieme di civiche, come minacciano, ed il PD ballerà da solo, potrebbe paventarsi il clamoroso sorpasso. I conti, alla mano si fanno presto. Nelle ultime amministrative il consenso del centrosinistra (si badi ben centrosinistra e non solo PD!) si fermò al 54% di cui gli alleati si attestarono all’11%). Visto l’opinione di fermento e critica nei confronti delle Giunte Corbucci c’è il rischio dell’implosione di un PD cocciuto a chiudersi a riccio su se stesso. Insomma le sorprese non ci sono ancora ma non tarderanno a mettere fuori la testa. (e.g.)

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LA LEZIONE

Drudi e Cristini in cattedra al Liceo Raffaello per illustrare nuove professioni ed opportunità in tempo di crisi URBINO Salgono in cattedra, all’I.I.S. e Liceo Classico “Raffaello” di Urbino, il narratore del gusto e creatore di eventi Giuseppe Cristini ed Alberto Drudi, presidente della Camera di Commercio della Provincia. Invitati dalla prof.ssa Lorena Luccarini di Legislazione Turistica, Diritto e Finanze e dal Dirigente scolastico Bruno Papi, i due formidabili personaggi hanno affascinato gli studenti con la loro dialettica semplice e profondamente istruttiva. Drudi ha parlato dell’Ente che “associa le imprese di un determinato territorio per tutelare i loro interessi collettivi, creare opportunità di affari e prestare loro altri eventuali servizi come l’arbitrato per le controversie tra imprese e tra quest’ultime ed i loro clienti”. Si è fatta un po’ di storia partendo dal 1599 quando, almeno così si ritiene, “furono istituite le prime Camere di Commercio a Marsiglia, in Francia, ed a Bruges, in Belgio”. Drudi si è addentrato nell’ambito territoriale di riferimento di una Camera di Commercio sottolineando che “è molto variabile perché può andare da una città ad una circoscrizione di livello intermedio (provincia, regione…) fino ad un intero Stato. Esistono – ha rimarcato – Camere di Commercio Internazionali ed il numero di imprese aderenti può variare notevolmente, dall’ordine delle decine fino a quello

delle centinaia di migliaia (sono più di 300.000 le iscritte alla Camera di Commercio di Parigi)”. Drudi ha sempre tenuto desta l’attenzione dei ragazzi cercando con termini appropriati alle loro conoscenze e competenze di cercare di spiegare quali sono gli interessi della

Camera di Commercio, il suo organigramma, del Registro delle Imprese, della funzione centrale rivolta soprattutto allo sviluppo delle imprese. L’argomento delle relazioni internazionali è stato di gran lunga il più ammiccante per la platea di studenti che studiano nel proprio istituto ben tre lingue

con possibilità di poter frequentare un corso di spagnolo nel pomeriggio (la scuola è sempre aperta con orario continuato tutti i giorni – si svolgono varie attività extracurriculari - tranne il sabato). “Le relazioni internazionali – ha detto Drudi – sono importantissime perché

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un’impresa da sola avrebbe difficoltà di conoscere i mercati dove si fa promozione”. Infine le strategie di oggi e di domani per battere la crisi: “Il mondo delle imprese è veramente coalizzato, chi ha più idee vince e bisogna trasformare le idee in progetto. Bisogna essere coraggiosi! A volte le

crisi possono rappresentare forti opportunità, bisogna vedere come ci si esce e come ci si lavora per uscire”. Da parte sua Giuseppe Cristini, con la consueta e simpatica verve che lo contraddistingue ha illustrato chi è un narratore del gusto, centrando appieno una delle caratteristiche dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaello” che ha tra i suoi indirizzi l’economico aziendale turistico. Il che è tutto un dire per una città come Urbino. “Il Narratore del Gusto – ha rivelato Cristini, scuotendo i giovani ragazzi che non ne conoscevano l’esistenza - è una nuova figura professionale capace di porre al centro di ogni evento l’ospite. E’ in grado di guidare il turista in viaggi sensoriali coinvolgenti, proposti in modo invitante; è colui che conosce bene sia il territorio e quello che di bello ed evocativo ha da offrire: i prodotti con la loro tradizione, storia e peculiarità. È capace di fare in modo che ogni turista traduca la sua percezione in un’emozione positiva, intensa e duratura che lo spinga a divenire, a sua volta, ambasciatore dei nostri prodotti tipici e tradizionali altrove, a casa propria”. E giù applausi perché la didattica è soprattutto interessare gli astanti come hanno operato entrambi gli apprezzabili esperti esterni. (e.g.) ---------------Nella foto: Giuseppe Cristini, Alberto Drudi e Bruno Papi


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L’INIZIATIVA

“Tre Parchi, una provincia” Presentata la Carta per valorizzare il turismo naturalistico e ambientale PESARO Incrementare il turismo naturalistico e ambientale, promuovendo, attraverso un unico strumento, le tre aree naturali protette del territorio provinciale: i Parchi naturali del Monte San Bartolo e del Sasso Simone e Simoncello e la Riserva naturale statale “Gola del Furlo”. E’ l’obiettivo della carta “Tre parchi, una provincia – Destinazione natura”, realizzata dall’Ufficio turismo della Provincia in collaborazione con gli operatori delle tre aree protette, presentata alla stampa dagli assessori provinciali Renato Claudio Minardi (Turismo) e Tarcisio Porto (Ambiente), dal direttore della “Riserva naturale statale Gola del Furlo” Maurizio Bartoli, dal presidente del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello Guido Salucci e dal presidente del Parco naturale del Monte San Bartolo Domenico Balducci. “Il turismo naturalistico e ambientale – ha spiegato Renato Claudio Minardi – è un segmento in crescita, con un fatturato di 925 miliardi di euro l’anno in Europa e 11 miliardi in Italia. Nel nostro paese si registrano 100 milioni di presenze turistiche l’anno nelle strutture ricettive di parchi e aree protette, segno che cresce la voglia di vivere la vacanza a contatto con la natura, praticando sport all’aria aperta, immergendosi nel verde, scoprendo specie protette di flora e fauna. Con questa ‘Carta’ dei parchi

abbiamo voluto mettere in rete tutte le opportunità presenti nelle tre aree, nell’ambito del cluster ‘Natura e vacanza attiva’ della Regione Marche, offrendo una promozione unica e più incisiva in Italia e all’estero, consentendo anche di scoprire cosa c’è da vedere, da gustare, da vivere, nelle zone intorno ai parchi”. Come evidenziato dal responsabile dell’Ufficio Turismo della Provincia Ignazio Pucci, la Carta dei Parchi è già stata presentata alla Fiera di Utrecht, in Olanda (paese molto interessato al turismo naturalistico) e alla Bit di

Milano, mentre a fine marzo l’appuntamento è al “Modena Children’s Tour”. “La Provincia – ha sottolineato Tarcisio Porto – ha raccolto il lavoro portato avanti da anni dai parchi, mettendo a sistema un’offerta turistica che potrà avere ricadute importanti per il territorio e per gli operatori del settore. I due parchi si sono già dotati di una ‘Carta europea del turismo sostenibile’ ed anche la Riserva del Furlo ha avviato i passaggi necessari. Quella che presentiamo oggi è la prima di una serie di iniziative comuni: si parla

anche di percorsi a cavallo e trekking che mettano insieme i tre parchi”. “La Carta – ha detto Maurizio Bartoli – valorizza la particolarità di queste tre aree, profondamente differenti in termini di biodiversità e al tempo stesso non lontane fra loro, visto che in un’ora di macchina è possibile spostarsi da un luogo all’altro. Per quanto riguarda la Riserva del Furlo, gestita dalla Provincia, stiamo facendo uno sforzo enorme per renderla fruibile a tutti, con iniziative che valorizzano

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anche la sua importanza dal punto di vista archeologico. Abbiamo intrapreso la procedura per la ‘Carta europea del turismo sostenibile’ e a giugno avremo anche il ‘Piano di gestione della riserva’, altro passaggio importante per coniugare la tutela ambientale con la gestione”. “Il Parco del Sasso Simone e Simoncello – ha detto Guido Salucci – è l’unico parco interregionale presente in Italia, poiché include il Comune di Pennabilli, passato all’Emilia Romagna. Abbiamo colto l’opportunità di un parco tra

due regioni, per non parlare del fatto che l’area del Sasso Simone e Simoncello è contigua all’area protetta della Toscana e questo rappresenta un punto di forza sia per il turismo che per attingere alle risorse. Vorrei ricordare che la tappa del Giro d’Italia di sabato 17 maggio, dedicata al decennale della scomparsa di Marco Pantani, attraverserà tutti i Comuni del Parco”. “Da un’indagine – ha sottolineato Domenico Balducci - risulta che il 40% dei turisti venuti nelle Marche sono stati attratti dai parchi e dalle aree protette. L’ambiente e i parchi sono inseriti tra le priorità regionali ed anche nella Macro regione adriatica si parla di economia del verde ed economia del mare. Allo stesso tempo, però, la Regione ha tagliato risorse ai parchi e a noi mancano 30mila euro per la gestione ordinaria. Se la Regione ritiene che i parchi siamo importanti, vanno messi in condizione di sopravvivere. Ad ogni modo, ci siamo già dotati della Carta europea del turismo sostenibile ed abbiamo avviato varie collaborazioni con gli operatori del turismo. E’ pronta la rete escursionistica ed entro un mese avremo la nuova cartografia”. ------------------------Nella foto: i partecipanti alla presentazione della Carta per la valorizzazione del turismo naturalistico e ambientale nella provincia di Pesaro e Urbino


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AMBIENTE

Il parco San Bartolo ha il suo mini-sindaco: gli alunni della Alighieri accolti in Comune dall’assessore Marco Signoretti

PESARO Il parco San Bartolo ha il suo mini-sindaco. Si chiama Matteo Pagnoni e frequenta la scuola media Dante Alighieri. Questa mattina, nella sala del Consiglio comunale, alla presenza dell’assessore alle Politiche educative Marco Signoretti, il giovanissimo primo cittadino ha presentato il programma (lista “Salviamo la natura”) e la sua “squadra”, che è composta da: Sharon Cantori (viceminisindaco – viabilità), Sonia Simoncelli (istruzione), Lorenzo Bertuccioli (politiche sociali), Alessandro Di Matteo (turismo), Francesco Mazza (ambiente) e Lucia Pisoni (economia). Alla cerimonia di investitura, con tanto di fascia tricolore,

erano presenti anche il dirigente scolastico Anna Maria Della Chiara, le insegnanti e il presidente dell’ente parco San Bartolo Domenico Balducci. “Sapete che sala è questa? E’ la sala dove si riunisce il Consiglio comunale, quella in cui si prendono le decisioni più importanti che riguardano la città. Questo è il cuore della città”. Così l’assessore Signoretti rivolto ai ragazzi intervenuti. “Un esempio - prosegue l’assessore -? C’è da costruire un campo da calcio in un quartiere? La decisione viene presa qui”. Cinque i punti del programma del minisindaco: fare visite guidate nei parchi marchigiani; partecipare

attivamente alle feste in onore della natura; sensibilizzare a non sprecare l’acqua e utilizzare materiali riciclati; aiutare le persone sole e in difficoltà;

aiutare gli alberi nella sopravvivenza. Insieme alla scuola, il parco san Bartolo ha avviato una serie di iniziative, tra cui il corso per mini-guide. “Il

corso per miniguide è un’iniziativa importante e sicuramente la porteremo avanti anche nei prossimi anni – ha detto Balducci -. Non solo, verrà ampliata

anche al comune di Gabicce”. Alla fine, foto di rito con minisindaco, giunta e consiglieri. E buon lavoro a tutti.

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LA MANIFESTAZIONE

In bicicletta sulla Linea Gotica Quest’anno la Staffetta della Memoria si concluderà il Primo Maggio a Pesaro ROMA “In bicicletta sulla Linea Gotica – La Staffetta delle Memoria” è una manifestazione che si terrà dal 25 Aprile al Primo Maggio 2014, finalizzata alla promozione di una rinnovata attenzione per i valori inscritti nella Festa del 25 Aprile e nella Festa del Primo Maggio: la giustizia, la libertà, la solidarietà, la pace e il lavoro. In una parola, i principi ispiratori della Costituzione della Repubblica Italiana. Il primo Maggio l’iniziativa si concluderà al parco Miralfiore di Pesaro Una staffetta di ciclisti dal 25 Aprile al Primo Maggio 2014 effettuerà un itinerario, dal Tirreno all’Adriatico, che ripercorre il tracciato storico della Linea Gotica,

caratterizzando tale passaggio con alcuni momenti simbolici. I ciclisti recano una bandiera con il logo della manifestazione e una copia della Costituzione Italiana. Lungo il tragitto la staffetta si

ferma per proporre una testimonianza di dedizione ai valori della Costituzione e alla memoria degli eventi che l ’ h a n n o determinata. Testimonianza che in linea di massima si traduce in brevi incontri con

saluti, presentazioni, scambio di gagliardetti, letture, canzoni ed infine una simbolica raccolta di firme sulla copia della Costituzione tra i presenti (rappresentanze di ANPI, Sindacati, Istituti di Storia, ma

anche scolaresche, gruppi di associazioni culturali e sportive, e -non ultimo - la gente del posto). Con l’aiuto di partner e aderenti, inoltre, si conta di realizzare in alcune località eventi atti a catalizzare l’attenzione del pubblico: incontri nelle scuole, conferenze, spettacoli, ecc. L’obiettivo è creare una piccola carovana di ciclisti che attraversi l’Italia lungo il suddetto itinerario, dando un contributo tanto alla valorizzazione della memoria dei fatti che hanno portato alla nascita della Costituzione Italiana, quanto alla creazione di un ideale ponte tra i valori della Festa della Liberazione e quelli della Festa dei Lavoratori: due ricorrenze con grandi

legami storici e culturali che hanno tuttavia entrambe bisogno di essere sostenute e, forse, riscoperte. Promotore della m a n i f e s t a z i o n e la cooperativa sociale Costess, tra i cui obiettivi c’è la promozione di una cultura della legalità e della responsabilità. Hanno già concesso il patrocinio “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che ha collocato la manifestazione all'interno della propria iniziativa nazionale "Resistere Pedalare Resistere". Per informazioni e il programma di ogni giornata: www.inbiciclettasullalineagotica.it

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L’ATTIVITA’

Lo sport con la “S” maiuscola prerogativa del Centro Socio Educativo Francesca di Urbino

URBINO “Se si prendono in considerazione le numerose definizioni di qualità della vita – ci sottolinea l’educatrice Cristina Ranocchi - che esistono in letteratura, la tendenza univoca è quella di attribuire un ruolo primario alla gestione del tempo libero, insieme ad altre dimensioni che riguardano principalmente il grado di salute psicofisica, la capacità di instaurare relazioni

interpersonali, le opportunità di impegno in attività significative, la possibilità di autorealizzazione. Alla luce di queste premesse il Centro Socio Educativo ‘Francesca’ di Urbino – ribadisce la Ranocchi - ha sempre previsto e dato ampio spazio all’attività sportiva. Al suo interno, infatti, è stata costituita un’associazione sportiva denominata ‘So sport’, che ha scelto di sviluppare

discipline quali la pallavolo, l’atletica e le bocce per avviare alla pratica sportiva ragazzi con disabilità intellettiva relazionale”. Nata nel 2008, la ‘So Sport’, affiliata alla FISDIR, Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (Federazione Paralimpica), ha avviato alla pratica sportiva 23 ragazzi. Molteplici i traguardi raggiunti in questi anni sia dal punto di vista agonistico

che sociale… La stagione sportiva 2014 è iniziata così: venerdì 1 marzo è partita ufficialmente la stagione sportiva della A.S.D. ‘So Sport’. Primo appuntamento il meeting regionale di bocce svoltosi a Civitanova Marche che ha visto, protagonisti e vincitori, i nostri atleti: oro nella categoria a coppie livello promozionale, oro nel singolo livello agonistico, argento e bronzo nel singolo livello promozionale. Una scorpacciata di medaglie e trofei. Diego Scorcelletti,

Marco Dini, Gianluca Mazzoli e Mirco Pentucci i magnifici ragazzi sul podio. Nadia Cleri, Monia Matteucci e Diego Paolini i ragazzi arrivati in semifinale. Il bravissimo coach è Filippo Meli. “Una partenza fantastica – ha dichiarato il coach - di grande stimolo per i prossimi appuntamenti sportivi che ci porteranno a spasso per l’Italia in cerca di nuove vittorie, altre medaglie ma soprattutto ,tanti altri sorrisi per aver conquistato un traguardo in più”. I prossimi

appuntamenti da non mancare e soprattutto da tifare: 4 – 6 aprile nazionale bocce a Roma, 26 aprile regionale atletica ad Osimo; 24 maggio regionale atletica a Civitanova Marche; 13 – 15 giugno nazionale promozionale atletica a Macerata Marche; 27 -29 giugno nazionale agonistico atletica a Padova; 1 – 5 settembre campus di pallavolo ad Urbino; 24 -26 ottobre meeting nazionale di pallavolo “Oltre la Siepe” a Ravenna. (e.g.)

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LA PASSEGGIATA

A Fano si cammina tra i binari ripuliti della vecchia ferrovia E’ il primo passo per una strada pedonale interquartieri FANO Chi domenica scorsa ha passeggiato sui binari dell’ex ferrovia metaurense a Fano (una quarantina di persone) è rimasto sorpreso; non immaginava che in così poco tempo si potesse attraversare una parte della città in silenzio e senza correre il rischio di essere investito. Tra l’altro, passeggiando e chiacchierando, sono stati raccolti ben quattro grossi sacchi di spazzatura accumulatasi negli anni. Visto il positivo accoglimento della ripulitura dei binari avvenuta nei giorni precedenti a cura delle associazioni Argonauta, Bartolagi, For.bici FIAB e Lupus in fabula, è possibile che l’iniziativa venga continuata in altri tratti del Comune di Fano (in particolare in modo da congiungere Sant’Orso con San Lazzaro) e riprodotta anche altrove; infatti, sono in corso contatti tra le a s s o c i a z i o n i ambientalistiche e alcuni enti pubblici per cominciare a fare “dal basso” qualcosa di utile e concreto senza aspettare le calende greche. In questo modo sarebbe possibile in tempi ragionevoli realizzare non solo una vera e propria “strada interquartieri pedonale” ma anche un lungo parco lineare tra la costa e l’entroterra. Nel frattempo, almeno a Fano, camminiamo sempre più numerosi tra i binari ripuliti; fa bene alla salute e al traffico; in attesa che il sedime dell'ex ferrovia diventi percorribile anche in bicicletta.

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L’ALLARME

Per l’ospedale Santa Croce un’agonia senza fine D’Anna accusa: “Assistiamo al finto pentimento di personaggi che negli ultimi tempi hanno avallato le scelte di Mezzolani” FANO “Nell’ultimo periodo si sta vivendo all’Ospedale Santa Croce di Fano un clima di preoccupante e profonda incertezza, ogni giorno vengono cambiate, modificate, decisioni, delibere che complicano la vita a pazienti e operatori”. E’ l’ennesimo grido di allarme che viene lanciato dal consigliere regionale Giancarlo D’Anna. “Siamo rimasti al 30 dicembre 2013 - afferma quando il Direttore Generale affermava che l’Ortopedia di Fano doveva chiudere entro il 1° Giugno. “A breve, verrà pensionato proprio il primario di Ortopedia, e tutti i medici, gli infermieri, gli addetti ai lavori vivono uno stato di profonda amarezza ed incertezza, non sapendo quale destino numerico e qualitativo avrà la loro Unità Operativa. Una cosa è certa: che l’attuale primario di ortopedia di

Pesaro è in attesa di diventare primario unico Pesaro-Fano. Cosa accadrà poi a dicembre dei reparti di Chirurgia e Ortopedia visto che il primario Dott. Landa andrà in pensione ?La cittadinanza Fanese dovrebbe sapere, che l’ortopedia di Fano, unica fra le ortopedie delle Marche rischia di chiudere. Sarebbe l ’ e n n e s i m a perdita,svilimento, vigliaccata. Inoltre se proprio dobbiamo dire: l’Ortopedia a Fano ha goduto sempre fama, era la più grande e prestigiosa Unità Operativa Marchigiana, e tutt’ora a livello traumatologico risulta al 1°-2° posto nell’efficacia e rapidità nel trattamento delle fratture di femore. Nei prossimi mesi inoltre, con oltre dieci anni di ritardo, partiranno i lavori per le Sale Operatorie di Fano. Per fare cosa, ci chiediamo, visto che il Santa Croce si sta smantellando come

tardivamente, sembrano aver capito sindaci e aspiranti tali che sono stati complici di quanto sta avvenendo? In questi due mesi abbiamo

assistito al trasferimento dell’Ambulatorio di Nefrologia (per i trapiantati) a Pesaro, con grosso disagio per i pazienti e

soprattutto per le famiglie fanesi. C’è stata poi la Riduzione dei posti letto del Reparto di Pediatria dagli attuali undici a sei.

A questo punto bisogna fare pressione affichè le decisioni prese a dicembre 2013, che prevedono per giugno la chiusura di Ortopedia a giugno vengano annullate. Se le camere operatorie saranno ultimate non solo chiediamo con forza il loro utilizzo, ma pretendiamo che reparti in via di smobilitazione vengano messi in condizione di lavorare seriamente e con continuità. Insomma chiediamo, vogliamo e pretendiamo che Fano continui ad avere il suo sacrosanto ospedale funzionale, moderno, ed efficiente. Alla favola dell’ospedale unico-marche nord non ci crede più nessuno compresi quelli che l’hanno sempre raccontata e che oggi - conclude Giancarlo D’Anna - con la faccia di bronzo cercano di dire il contrario proponendosi come difensori di quanto hanno contribuito a distruggere”.

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AMMINISTRATIVE 2014

Giannalberto Luzi si dimette da presidente della Coldiretti e dà la disponibilità per la corsa a sindaco di Sant’Angelo in Vado SANT’ANGELO IN VADO “Al prossimo Consiglio della mia Federazione presenterò le dimissioni da Presidente di Coldiretti Marche”. Ad annunciarlo è Giannalberto Luzi che, dopo oltre tredici anni alla guida della principale organizzazione agricola regionale, ha dato la sua disponibilità a correre per la carica di sindaco del suo Comune, Sant’Angelo in Vado, nel Pesarese, alle prossime elezioni amministrative. “Ho deciso di raccogliere l’appello della mia comunità e, seppur con grande dispiacere, di lasciare conseguentemente la carica di presidente della Coldiretti Marche. I due impegni non sono infatti compatibili. Sono però molto sereno perché so di lasciare Coldiretti

Marche ai miei giovani colleghi che hanno già dimostrato di essere ottimi dirigenti nelle rispettive Federazioni Provinciali”. Al presidente Luzi vanno i ringraziamenti della Coldiretti marchigiana e di tutti i suoi soci per l’impegno e la passione messi in campo in questo periodo durante il quale ha contribuito in maniera importante alla crescita dell’imprenditorialità agricola nella nostra regione, portando avanti il progetto di rigenerazione, con la creazione di una filiera agricola italiana. Sposato con un figlio, laureato in lettere classiche, Giannalberto Luzi è presidente regionale di Coldiretti Marche dal 2001, mentre dal 2000 al 2001 e dal 2005 al 2009 ha ricoperto anche la carica di presidente di Coldiretti

Pesaro Urbino, di cui è stato anche consigliere e vicepresidente sin dal 1980. Dallo scorso dicembre è anche presidente di Epaca Coldiretti, il più grande patronato italiano del lavoro autonomo. Ma Luzi è stato anche membro del Consiglio di Presidenza del Cnel e presidente nazionale del Consorzio 5R per la valorizzazione delle carni bovine e delle razze bianche pregiate e, dal 1988 al 2002, della Bovinmarche, con la quale ha avviato il primo sistema elettronico di tracciabilità delle carni “dalla stalla alla tavola”. ---------------------------------Nella foto: il presidente della Coldiretti delle Marche Giannalberto Luzi è pronto a lasciare la carica per candidarsi a sindaco di Sant’Angelo in Vado

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AMMINISTRATIVE 2014

A Urbania la Lista Civica sostenuta dal centrosinistra si prepara alle primarie per la scelta del candidato sindaco URBANIA Riceviamo dalla “Officina delle Idee” di Urbania (info: 329 1718515) e gentilmente pubblichiamo: “Gentile redazione, di seguito il comunicato stampa della Lista Civica sostenuta dal centrosinistra di Urbania, con il quale si annuncia la data delle primarie per la scelta del candidato sindaco”. “Nell’elaborazione del progetto civico coinvolti più di 100 cittadini in pochi mesi, tanti tra i 30 e i 40 anni. A Urbania il 30 marzo primarie aperte della lista civica sostenuta dal centrosinistra. Tutto pronto per le primarie che designeranno il candidato a sindaco della lista civica sostenuta dal centrosinistra del capoluogo durantino. “La commissione preposta, costituita da Filippo Bostrenghi, Ettore Amatori, Francesco Bolognini, Irene Trenta, Francesco Giampaoli, Elio Baffioni e Luciano Palini si è riunita il 1° marzo approvando il regolamento che definisce le modalità di presentazione delle candidature e per la partecipazione degli elettori, che è stato pubblicato martedì 4 marzo. Ci sarà tempo fino alle ore 21 di giovedì 20 marzo per raccogliere e depositare le firme necessarie alla presentazione delle candidature. Ogni candidato dovrà sottoscrivere principi e punti programmatici, nonché l’adesione al percorso intrapreso. Un cammino iniziato a maggio di un anno fa per mano di un gruppo di trentenni e quarantenni,

costituitisi nel gruppo ‘L’Officina delle idee’ (il primo luogo d’incontro è stato un ex opificio), che ha intrapreso un percorso di confronto e condivisione sulle questioni da affrontare per il futuro di Urbania. Idee, opportunità e problemi della città che hanno fatto emergere competenze, sensibilità e idee progettuali su tanti settori come lavoro, crisi, ambiente, urbanistica, servizi sociali, turismo, cultura, sport e volontariato. Un gruppo allargatosi alle varie realtà civiche della città, arrivando

a coinvolgere più di 100 cittadini, tra cui tanti giovani e tante donne e uomini provenienti dai mondi dell’associazionismo, delle professioni e della vita sociale. “Da qui la consapevolezza e la responsabilità di presentarsi alla tornata elettorale del prossimo 25 maggio e di scegliere il candidato sindaco attraverso le primarie, che si svolgeranno il 30 marzo e saranno aperte a tutta la città. Nel frattempo sta proseguendo l’attività dei

gruppi per la definizione del programma che sarà poi discusso con l’intera cittadinanza. Anche PD a SEL hanno deciso di sostenere questo percorso e questo gruppo nel segno del rinnovamento, del coinvolgimento di giovani e del ricambio generazionale”. ‘Nonsolovoto’ ad Urbino. Anche Urbania chiama ai seggi i suoi elettori. Lo fa con una Lista Civica sostenuta dal centrosinistra e annuncia le primarie. Ha definito le modalità di presentazione delle candidature e per la

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partecipazione degli elettori. Non certo come nel centro rinascimentale per eccellenza dove prima sono stati indicati i “quattro moschettieri” e poi sono state scritte le regole. Ad ogni paese la sua storia elettoral – festivaliera perché, oggi, partecipare al voto amministrativo o politico, regionale od europeo (speriamo davvero che per le Provincie sia stato tutto cassato), è come essere davanti al microfono sanremese. Si partecipa tutti per vincere e non certo per

partecipare. Ogni partito conosce vita, morte e miracoli (in senso lato) di ogni singolo cittadino “canoro”. Quando si sopraggiunge ad un sito elettorale sembra di essere spogliati da capo a piedi perché rappresentanti di lista o di partito provano già ad indovinare dove o per chi andrà la mitica crocetta. Anche ad Urbania il “buon” Peppe Lucarini dovrà farsi da parte a causa della regola sulle due legislature. Fosse stato per noi, vista la bontà del personaggio, l’avremmo fatto santo – sindaco di nuovo. E’ un collante cittadino e della collettività sia di destra che di sinistra. Sempre in mezzo alla propria gente a raccontare di giornate contadine e di avi col forcone (non certo per protestare ma per lavorare; molto diversa la questione!), a sensibilizzare tutti, pro e contro, sull’importanza dei valori e, visto che va di moda, sulla “grande bellezza” durantina: delle ceramiche, dei mulini, dell’enogastromia delle sue uniche osterie, delle befane, delle millanta fiere, del Metauro curvoso come una grande e splendida donna, delle ciance sui colleghi limitrofi, di “punta e cul e dei colori biancorossi, dell’innocenza e della passione”. Non ci mancherà perché primo o poi (sempre prima) lo ritroveremo da qualche parte a fungere da guida equilibrata per intere tribù di politicanti e presunti tali. Per certi incarichi (rubiamo una jannacciata) “bisogna avere orecchio…per fare certe cose ci vuole orecchio”. (e.g.)


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LA POLEMICA

Outlet di Marotta, il Comune non ha rispettato le procedure Illustrati i motivi del no della Provincia alla variante Rossi e Porto: “Inaccettabili le minacce e le offese del sindaco”

FANO “Consideriamo inaccettabili le offese e le intimidazioni, anche sul piano personale, che ci sono state rivolte dal sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo e dalla società Expandia dopo il nostro voto contrario alla richiesta di variante da parte del Comune di Mondolfo per realizzare un outlet di fronte al casello autostradale di Marotta. Il

sindaco ha dichiarato di voler chiedere un risarcimento danni personale nei nostri confronti, aggiungendo di avere a disposizione 300 avvocati ed informando a mezzo stampa che si sarebbe riunito con i legali della ditta Expandia, ammettendo così u n ’ i m p r o p r i a sovrapposizione degli interessi della ditta che

dovrebbe commercializzare l’area con quelli del Comune. Non accettiamo pressioni o minacce”. E’ quanto evidenziato dagli assessori provinciali Davide Rossi e Tarcisio Porto, anche a nome dell’assessore Massimo Seri (assente all’incontro per un’iniziativa istituzionale) in una conferenza stampa a Fano. “In giunta – ha detto Davide Rossi – abbiamo espresso il nostro parere politico, evidenziando che non ci

sono i presupposti per approvare la variante, poiché il Comune non ha rispettato le procedure indicate nel Piano territoriale di coordinamento. Il Ptc non prevede la possibilità di un outlet, per di più presso il casello, ma solo una grande struttura di vendita in località Sterpettine. Invece il Comune ci ha chiesto la triplicazione della superficie utilizzabile lorda da 12mila metri quadrati a 36mila. Va poi considerato l’aspetto socio-

economico. Tutti i negozi di abbigliamento subirebbero un contraccolpo in un momento in cui i centri storici vivono un equilibrio precario. Occorre capire se gli eventuali nuovi posti di lavoro possono andare a discapito di quelli esistenti”. “Per realizzare un outlet – ha aggiunto Tarcisio Porto – il Comune di Mondolfo avrebbe dovuto chiedere prima al consiglio provinciale una rivisitazione del Ptc, poi avviare una procedura di co-

pianificazione, un accordo scritto con tutti i territori coinvolti nell’impatto che tale struttura può avere. Penso a Fano, ma anche a Senigallia e ad altri territori”. Il Comune di Mondolfo ha 90 giorni di tempo per presentare controdeduzioni alla giunta provinciale, che a sua volta avrà 60 giorni per rispondere. ---------------------Nella foto: gli assessori provinciali Davide Rossi e Tarcisio Porto

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AL TIBERINI

Carnevale a teatro all’insegna della creatività e della bellezza con defilé di acconciature ed un concerto di dr.gam.

di GIOSETTA GUERRA SAN LORENZO IN CAMPO Invece delle inflazionate sfilate di carri e maschere per le strade, l’Associazione Musicale Mario Tiberini ha organizzato un pomeriggio a teatro con un défilé di acconciature delle parrucchiere di San Lorenzo in Campo, Emilietta Barucca, Monica Boldrighini, Marika Solfanelli e della parrucchiera di Barchi Valentina Fiscaletti, seguito dal concerto del noto dr.gam. Le quattro stiliste del capello hanno messo in moto la loro creatività e, ispirandosi al Carnevale a alla musica di dr.gam, hanno ideato delle pettinature molto originali nella foggia e nel colore, presentate da giovani modelle vestite di nero. Emilietta, esaltando la brillantezza dei colori, ha aperto la sfilata con la mascotte Sofia pettinata con una treccia ad onde, seguita da quattro modelle: la dolce Francesca con un’acconciatura bionda con torciglione e treccia annodati, la frizzante Chiara con un voluminoso ammasso di ricci

rosso fuoco, la strega Margherita con una piega a rasta e un color magenta, la diavolessa Luana con un acconciatura frisée biondo dorato. Le modelle portavano borse di Piero Guidi prestate dal negozio di S. Lorenzo Il Quadrifoglio di Luciana. Monica, con i suoi collaboratori Manila e Sandy, ha ideato acconciature raffinate ed eleganti, con intrecci a contrasto, linee morbide e volumi che esaltano la bellezza delle sue modelle, Chiara, Veronica, Asia, Alessia, riservando un’esplosione di colore effetto arcobaleno alla piccola Azzurra. Particolare rilievo va dato al trucco appositamente studiato da Alessandra e Cinzia, che hanno disegnato sul viso delle modelle fiori, stelle e fantasiose mascherine fluorescenti, in armonia con le pettinature. Marika, nel creare le acconciature con i suoi collaboratori Francesca e Alessandro, si è ispirata alla musica di dr.gam, quindi le sue modelle, Flora, Lucia, Giulia, Giada, hanno portato

in palcoscenico l’afro, il frisé e il volume..tanto volume, senza sottovalutare il colore nei capelli e nel trucco. Con loro anche un ragazzo con una pettinatura più soft, Michele, cavalier garbato di tante damigelle. Flora è anche l’esecutrice del trucco. Valentina, che divide il salone col padre Walter a Barchi, ha presentato Sofia, Marie e Lara con capelli lunghi nelle tonalità del nero, castano e rosso, raccolti e intrecciati in differenti modalità, e Giorgia con taglio corto, capelli biondi, colorati con un nuovo metodo di colorazione, per creare un effetto “madreperla”. Adornate da accessori, collane e bracciali in stoffa intrecciata, creati e realizzati dall’ artigiana Laura, le ragazze avevano un trucco molto naturale fatto da Michela di Fossombrone. Nella seconda parte dello spettacolo si è entrati nel ritmo della musica raggae&soul col noto cantante chitarrista compositore dr. gam e il suo gruppo, formato da cinque musicisti: Andrea Gamurrini voce e chitarra, Miky

Scarabattoli tastiere e cori, Graziano Ragni batteria, Gughi Marchesini percussioni e cori, Danilo Fiorucci basso, che si sono esibiti per più di due ore senza interruzione. Le ritmiche della musica spinte fino ad acquisire connotati prettamente funk, la potenza notevolmente aumentata dal piglio rock, pur mantenendo la misticità e l’intimismo della musica giamaicana, la bellezza della voce e la comunicativa del cantante che ha coinvolto anche il pubblico, i travolgenti assolo dei vari strumenti hanno totalmente preso gli spettatori, che non sono riusciti a stare immobili nei loro posti. Il ritorno di dr. gam a San Lorenzo era atteso da molti dopo lo splendido concerto estivo fatto ai giardini pubblici l’anno scorso. Il musicista che ha fatto concerti in mezza Europa e perfino negli Stati Uniti, ripropone classici della musica reggae, rivisitati e personalizzati, oltre a brani autografi. Dopo il tour di 120 date in tutta la penisola con album live ‘The new medicine show”, l’artista sta lavorando al nuovo album di inediti, intitolato “Another family”, che vedrà la luce entro il 2014. Questo modo diverso di passare una domenica di carnevale ha riscosso tanto successo e ha risvegliato la creatività e l’entusiasmo delle persone, che si sono rese disponibili a ripetere l’evento in estate. Per l’Associazione Musicale, che punta sempre sulla qualità e sulla bellezza è stata una grande soddisfazione

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LA RICORRENZA

Nasce a Fermignano il Comitato per celebrare il 5° centenario della morte di Donato Bramante FERMIGNANO La città laniera celebra il suo più illustre cittadino. Ricorrono infatti quest’anno i cinquecento anni dalla morte di Donato Bramante, architetto, pittore e letterato di origine fermignanese e genio del Rinascimento italiano. Per onorare il Bramante, da diverso tempo è al lavoro un Comitato che ha il compito di pianificare e organizzare le attività in onore di uno dei più grandi maestri del suo tempo. <Donato Bramante è uno dei massimi esponenti del Rinascimento -spiega il sindaco Giorgio Cancellieri-, anche se meno celebre, il mio concittadino può essere posto sullo stesso piano dei vari Michelangelo e Raffaello. Da mesi il comitato messo in piedi e voluto dall’Amministrazione Comunale lavora agli eventi per il biennio 2014/2015>. Infatti Fermignano dedicherà un intero anno ad eventi, mostre e iniziative culturali legate alla figura del celebre architetto, attivo nelle maggiori città d’arte italiane, ma che ha sempre tenuto un rapporto stretto e costante col suo territorio.

Cancellieri non ha dubbi neanche sulla “cittadinanza” del Bramante, contesa negli anni tra Fermignano, Urbania e a sorpresa anche San Marino: <Ad oggi, essendo risaliti all’albero genealogico della famiglia, possiamo

affermare con certezza che Bramante sia un fermignanese doc. Il grande architetto è nato a Cà Melle, o Ca’ Bramante come è riportato in alcune stampe del 1600-1700>. Il primo passo per celebrare

il genio di Bramante è stato quella di inserire come immagine di copertina dell’ElencoSi un’incisione del 1700 raffigurante l’artista, prestata dal Cavalier Giulio Finocchi, collezionista di ritratti del Bramante, grande conoscitore della storia locale e membro del comitato per le celebrazioni bramantesche. Oltre al sopracitato Cav. Finocchi, del Comitato fanno

parte grandi personalità che rappresentano alcune fra le istituzioni fondamentali per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico locale, regionale tra cui Massimo Moretti, storico dell’Arte, Stefano Gizzi, soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche, Eugenia Ligi Luperti, rappresentante del Fondo Ambiente Italiano (FAI), Maria Rosaria Valazzi,

soprintendente BSAE delle Marche e Mons. Davide Tonti, Vicario episcopale per la cultura e l’arte dell’Arcidiocesi di UrbinoUrbania-Sant’Angelo in Vado e l’assessore alla cultura del comune di Fermignano, Delfina Betonica. Tra le attività già certe l’emissione di francobollo ordinario con annullo postale su due cartoline celebrative per il giorno della morte di Bramante, l’undici aprile. Di grande spessore la pubblicazione a cura della professoressa Anna Falcioni docente di storia all’Università di Urbino,che, attraverso uno studio durato più di 4 anni, ha rintracciato oltre sessanta documenti inediti incentrate su Bramante e sulla sua famiglia. Tali documenti ribadiscono da un punto di vista storiografico e documentario il grande legame tra Bramante e il suo territorio d’origine. Nel corso dell’anno bramantesco, il Comitato renderà note tutte le iniziative dedicate, che si preannunciano di grande spessore artistico e culturale.

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LA PROVINCIA DI MACERATA

AZIENDE

Alla Nuova Simonelli di Belforte sostenibilità ambientale per accrescere comfort e qualità BELFORTE DEL CHIENTI Progettato per offrire il massimo comfort a chi vi lavora, il moderno stabilimento di Nuova Simonelli, costruito nel 2005 a Fonte Moreto di Belforte del Chienti, ha accresciuto in pochi anni la caratteristica di fabbrica particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale. Dopo gli accorgimenti di carattere architettonico e costruttivo che consentono di utilizzare la migliore intensità della luce su ciascuna delle sette linee produttive, si è aggiunto nel 2012 l’impianto fotovoltaico installato sulla copertura del fabbricato. Esso è arrivato produrre energia elettrica in misura superiore ai fabbisogni, consentendo così all’azienda di destinare maggiori risorse alla ricerca e all’innovazione. Nel 2013, primo anno in cui l’impianto fotovoltaico ha operato a pieno regime nell’arco di tutti i dodici mesi, la produzione di energia elettrica è stata di 106.000 kWh, con un picco massimo raggiunto nel mese di luglio, pari 16.185 kWh e una quantità minima, di 3.141 kWh, nel mese di novembre. Ciò ha significato che, utilizzando le radiazioni solari, si sono risparmiate circa 20 tonnellate di petrolio ed è stata evitata l’immissione in atmosfera di almeno 47 tonnellate di anidride carbonica (CO2). Se si considera che ogni kWp di potenza installata equivale ad evitare l’emissione in atmosfera di una quantità di CO2 pari a quella sottratta, attraverso il naturale processo di fotosintesi, da sei alberi al alto fusto, l’impianto fotovoltaico installato sul tetto della stabilimento Nuova Simonelli di Belforte del

Chienti equivale, con i suoi 100 kWp, a 600 alberi, praticamente un piccolo bosco. Il consumo complessivo di energia elettrica per le necessità dello stabilimento nel 2013 è stato di 69.000 kWh e la quantità prodotta in accesso (37.000 kWh) è stata immessa nella rete elettrica del territorio. “Grazie anche alla sostenibilità del processo produttivo – sottolinea l’amministratore delegato,

Nando Ottavi – Nuova Simonelli recupera risorse che vanno ad accrescere gli investimenti per la ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica e ciò ci permette di offrire al mercato macchine per caffè di maggiore qualità e sempre più marcatamente sostenibili. “Da ormai molti anni le macchine prodotte in questo nostro unico stabilimento ed esportate in tutto il mondo si caratterizzano per i materiali utilizzati, tutti di alta qualità e

rispettosi dell’ambiente, nonché per le soluzioni tecniche finalizzate al risparmio energetico”. Possedere una macchina per caffè espresso Nuova Simonelli non significa solo avere un’attrezzatura tecnologicamente evoluta, ma anche una testimonianza di sviluppo sostenibile. L’azienda è costantemente protesa a migliorare la qualità dei prodotti e dei processi lavorativi, con il costante obiettivo di

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contribuire al miglioramento ambientale, economico, sociale. “A seguito di una serie di ricerche condotte con la collaborazione di istituti specializzati e delle Università di Camerino ed Ancona – ricorda ancora Nando Ottavi – siamo riusciti adi aumentare i livelli di silenziosità in fase operativa di alcune macchine per caffè espresso, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale della

macchina in termini di acustica. “Ma non solo, tutti i prodotti commercializzati sono oggi riciclabili al 98% e consentono di ridurre il consumo di energia, grazie a una particolare coibentazione delle caldaie che abbassano il livello di dispersioni di calore”. ----------------------------Nella foto: il nuovo stabilimento Nuova Simonelli a Fonte Moreto di Belforte del Chienti


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LE PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO

LA RASSEGNA

A Capodarco arriva REmarcheBLE un microfestival tra le arti contemporanee che coinvolge artisti marchigiani FERMO È un microfestival tra le arti contemporanee che coinvolge artisti marchigiani under 35 REmarcheBLE! WEEK#FERMO dal 13 al 15 marzo al Teatro Nuovo di Capodarco. Tappa del progetto regionale REmarcheBLE! Sorprendenti avventure in luoghi di storia, volto a reinterpretare i luoghi più suggestivi della nostra regione grazie al cofinanziamento della Regione Marche Assessorato alle Politiche Giovanili, del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in collaborazione con AMAT, Gruppo Baku, Studio Mjras e Comune di Fermo, l’appuntamento fermano è una tre giorni di teatro, musica e danza che vede come momento centrale il percorso volto alla scoperta di nuovi artisti impegnati nel campo delle arti performative o visive e il pubblico curioso di avvicinarsi ai nuovi linguaggi. Il valore aggiunto di questo appuntamento è rappresentato dal fatto che per la prima volta a selezionare le proposte e a comporre il programma di questa tre giorni sono stati sei giovanissimi fermani di età compresa tra i 17 e i 24 anni - Edoardo Conforti, Carla Giardini, Vittorio Lauri, Mattia Liberati, Rachele Morelli e Leonardo Strappa - che per l’occasione si sono trasformati in veri e propri direttori artistici, curando anche la grafica del progetto. Il programma è ricco di proposte. Si parte giovedì 13

marzo alle ore 21 con la performance Display della Compagnia 7-8 chili – giovane formazione di Offida aderente a Matilde. Piattaforma della nuova scena marchiana promossa da Regione Marche e AMAT che racconta l’umano bisogno di tenere stretto qualcosa nelle mani mentre tutto sfugge attraverso un collage e l’accostamento di immagini video. Si continua alle 21.45 con #FOSSIFIGO di Leonardo Carletti, un assolo di danza che ripropone ironicamente quelle gestualità associate, negli ultimi anni, all’essere attraenti. Chiude la prima serata di REmarcheBLE! WEEK#FERMO alle ore 22.45 il concerto di The Clothes, un duo giovanissimo formato da chitarra e percussioni dall’anima punk.

Venerdì 14 marzo aprono la seconda giornata della rassegna il duo comico e magico formato da Simon Luca Barboni & Luca Bruzzesi con Mago per svago alle ore 21. Si prosegue alle 21.45 con un reading performativo a cura di Roberto Marinelli, Caterina Trucchia e Manuel Coccia dal titolo Something in the whale: una tessitura di parole e musica per cercare di avvicinarsi al senso di balena, perché prima o poi capita a tutti di incontrare Moby Dick. Previsto alle 22.30 il concerto dell’ormai noto gruppo Aedi caratterizzato da un suono che mescola dolcezza, energia, melodie eteree e ritmi calzanti. R E m a r c h e B L E ! WEEK#FERMO si chiude sabato 15 marzo alle ore 21 con Musicalove realizzato con brani tratti da alcuni dei

più celebri musical dedicati all’amore, in tutte le sue forme. Ultimo appuntamento della rassegna è con Luca Serrani e il suo Blue alle ore 21.45, uno spettacolo di teatro che procede per quadri, andando ad indagare il tema della distanza tra una figura maschile e una figura materna. Info 071 2072439 – 3460956050. Biglietto cortesia per ogni serata • 3, abbonamento a tre serate • 6. Informazioni e prevendita presso la biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295. Un curioso titolo – che gioca sull’inclusione della regione Marche nell’aggettivo inglese ‘remarkable’, eccezionale, sorprendente – per un progetto, REmarcheBLE!, curato da AMAT - che si avvale del cofinanziamento della Regione Marche

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Assessorato alle Politiche Giovanili e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – realizzato in collaborazione con il gruppo Baku, lo Studio Mjras e i Comuni di Ascoli Piceno, Fabriano, Fermo, Macerata, Recanati, San Benedetto del Tronto, Sant’Elpidio a Mare, Urbino, Urbisaglia e la Fondazione Pergolesi Spontini. Obiettivo del progetto, che si sviluppa durante tutto il 2013 e vuole scoprire e promuovere un nuovo modo di fruire gli spazi culturali della regione, è riportare al centro della vita culturale regionale e dei suoi luoghi simbolo, l’arte performativa e visiva frutto di una sensibilità tutta contemporanea. REmarcheBLE! vuole conoscere i giovani che interpretano la contemporaneità attraverso le arti, farsi strumento di lettura dell’esistenza, rianimare i luoghi della cultura, favorendo il dialogo con il pubblico. Spesso si dimentica che ciò che oggi trattiamo come classico Raffaello o Leopardi - è stato ‘contemporaneo ai propri contemporanei’, che ne hanno consentito la nascita, gli sviluppi e - solo a posteriori - la conservazione. In ogni provincia gli artisti performativi e visivi sono invitati a presentare proposte di spettacolo o installazioni mentre il pubblico viene coinvolto nella riflessione sull’arte dello spettatore. Le cinque province si trasformano così in motori di ricerca per nuovo pubblico e nuovi giovani protagonisti

della scena e dell’arte. Ciascuna provincia vedrà i propri luoghi ‘abitati’ ma soprattutto ‘ri-conosciuti’, poiché le proposte e i contenuti dei REmarcheBLE! Days si costruiranno a partire da una conoscenza approfondita delle storie, delle caratteristiche architettoniche e delle potenzialità degli stessi. Al centro del progetto giovani marchigiani tra i 18 e 35 anni: performer e spettatori neofiti, artisti visivi e pubblico appassionato; il popolo di REmarcheBLE! è ancora tutto da conoscere e scoprire. A tale scopo è stato stilato un calendario di incontri volti alla scoperta e alla conoscenza di giovani artisti emergenti e spettatori appassionati, chiamati a essere non solo fruitori ma anche coprotagonisti dell’ideazione e della programmazione dei REmarcheBLE! Days. I luoghi toccati dalle attività del progetto sono: Teatro Ventidio Basso e Teatro Filarmonici (Ascoli Piceno); Teatro Gentile e Pinacoteca Civica Bruno Molajoli (Fabriano); Teatro Nuovo di Capodarco (Fermo); Teatro Studio Valeria Moriconi (Jesi); Palazzo Buonaccorsi e Teatro Lauro Rossi (Macerata); Teatro Persiani (Recanati); Teatro Concordia (San Benedetto del Tronto); Teatro Cicconi e Museo della Calzatura (Sant’Elpidio a Mare); Data e Teatro Sanzio (Urbino); Parco Urbs Salvia (Urbisaglia). Informazioni e aggiornamenti su www.remarcheble.it, facebook pagina Remarcheble.


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LE PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO

L’ECCELLENZA

Nuovi riconoscimenti all’azienda Ciù Ciù di Offida Al Mundus Vini 2014 medaglia d’argento al vino rosso Esperanto

OFFIDA Il vino Offida Rosso Doc Esperanto, prodotto dall’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP), è stato insignito di una nuova onorificenza in occasione della competizione enologica “Mundus Vini 2014”. Si tratta di un prestigioso riconoscimento per l’azienda marchigiana, che già nel 2013 aveva ottenuto svariati

premi a livello internazionale, ma soprattutto per il vino rosso Esperanto, al quale è stata assegnata la Medaglia d’Argento. Il Gran Premio Internazionale del Vino “Mundus Vini” è un concorso internazionale organizzato in Germania per vini provenienti da tutte le zone di produzione del mondo. Obiettivo del concorso è promuovere la qualità e la commercializzazione dei vini e vini spumanti che vi partecipano. La valutazione indipendente, imparziale e competente dei vini da parte di una giuria internazionale garantisce lo svolgimento serio e professionale del concorso e conferisce grande prestigio alle medaglie assegnate, così come ai vini premiati e ai loro produttori. I campioni presentati sono stati sottoposti all’esame di una giuria internazionale, composta da degustatori rinomati ed esperti provenienti da tutto il mondo. La valutazione è avvenuta secondo un sistema di punteggio in centesimi e si è basata su una prova olfattiva e degustativa.

Il vino Offida Rosso Doc Esperanto sarà presentato al pubblico, insieme agli altri

vincitori, in una zona esclusivamente riservata alla degustazione “Mundus Vini”

durante la fiera ProWein, che si terrà dal 23 al 25 marzo 2014. Inoltre sarà possibile

degustare il vino premiato presso lo stand Ciù Ciù (Hall 6 - Stand 61B01). ProWein “World of Organic Wine” è la fiera leader dell’enologia internazionale, che si svolge annualmente a Düsseldorf per esperti di vini di tutto il mondo. L’azienda vitivinicola biologica Ciù Ciù nasce nel cuore delle colline picene, ad Offida, nell’area di produzione del Rosso Piceno Superiore e si estende su oltre 130 ettari. Fondata nel 1970 dai coniugi Natalino ed Anna, l’azienda è oggi gestita dai fratelli Massimiliano e Walter Bartolomei, con tutta la passione ed il bagaglio di saggezza del papà Natalino. I loro vini sono espressione autentica dell’impegno e della tradizione vinicola dell’azienda, frutto di ricerca e qualità sia in vigna che in cantina, ma anche di un ecosistema viticolo naturale di qualità con un “terroir” (microclima, suolo e sottosuolo) unico ed insostituibile. ------------------------Nelle foto: la bottiglia di Esperanto ed i fratelli Walter e Massimiliano Bartolomei

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LE RUBRICHE

IL RICORDO

Kociss, l’ultimo Doge ribelle di TIBERIO CRIVELLARO Brigantaggio e banditismo, storicamente hanno prevalentemente interessato il mezzogiorno, tra la fine del XVIII fino alla proclamazione del Regno d’Italia, connotandosi spesso a sfondo politico e sociale, puntando all’insurrezione. I personaggi che hanno caratterizzato tale fenomeno erano coniati, in modo dispregiativo, come fuorilegge e banditi. Ma l’etimologia indica altri significanti. Fra i noti siciliani ricordiamo Carmine Croco, la banda Romano e Maurina, l’affascinante brigantessa Michelina de Cesare, Giuseppe Schiavone e Antonio Catinella. E nel Nord? Senza dubbio il veneziano del quartiere Castello, Silvano Maistrello, sopranominato Kociss, (1948-1978) figlio di una Venezia popolare povera, per questo mai ritratta nelle cartoline. Fin da

ragazzino inizia il suo lungo peregrinare negli istituti di rieducazione. Non sopporta la detenzione. E’ un ribelle. Una lotta senza quartiere, la sua, contro l’ingiustizia sociale che permetteva la

BADIA PRATAGLIA Sabato 8 e domenica 9 marzo va in scena, al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Campigna e Monte Falterona, “CIASPOLE E MIMOSE”. Sconto per trekkatrici (ma non per trekkatori) Primo giorno: appuntamento alle 14.30 di sabato pomeriggio al parcheggio centrale di Badia Prataglia. I bagagli vengono caricati su un mezzo speciale e trasferiti al

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno II Venerdì 7 Marzo 2014 Numero 11 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

miseria. Lotta aspra, serrata, sottile e astuta, a volte simile a un balletto sulle punte. La sua voglia di scappare era più forte di ogni altra cosa. Fu un vero e proprio specialista di

evasioni. Fuggiva dal riformatorio, dal collegio minorile, dai tribunali, dai treni in corsa e dalle carceri di ogni parte d’Italia. Di evasioni se ne contano almeno 17.

Nella Venezia del sottoproletariato urbano, cercava un proprio riscatto alla miseria attraverso i furti, le rapine. In Questura, un fascicolo alto un metro e pesante venti chili. Tuttavia, mai lasciò dietro a se tracce di sangue; non ferì ne uccise mai nessuno. Non portava la pistola fatta eccezione per le ultime grosse rapine. Ma anche in questi casi portava l’arma senza colpo in canna. Silvano era molto amato dalla sua gente anche per la generosità verso i poveri e perché non faceva uso della violenza. Stile vecchio bandito, fu anche iscritto al Pci. Nel 1967 era tra i denunciati che manifestarono contro la guerra in Viet-Nam. Detenuto in quasi tutte le carceri italiane, oltre ai personaggi come Francis Turatello e altri capi-mafia, conobbe anche Renato Curcio e Prospero Gallinari. Tuttavia agli inquirenti non

L’APPUNTAMENTO

Ciaspole e mimose al Parco casentinese rifugio Casanova. Breve escursione nella foresta fino alle suggestive cascate semighiacciate del torrente Archiano e quindi discesa in paese e visita al Museo del Corpo Forestale dello Stato. Ore 19.30 cena e dopocena: breve escursione notturna nella foresta e

immediatamente dopo musica e dolcetti. Secondo giorno: dalle ore 8.00 del mattino viene servita la colazione; ore 9.00 partenza per facile ma suggestiva escursione tra gli alberi altissimi della foresta secolare, fino alla “cima della Penna”, suggestivo balcone

naturale che sporge dal crinale verso il mare Adriatico. Il percorso esatto verrà comunque scelto al momento dalle guide in base al tempo atmosferico, alla eventuale presenza di tratti di sentiero ancora innevati e, nel caso, alla quantità e qualità di neve al

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 1/2013

risulta un suo legame diretto con le Br. A causa di un vile tradimento muore, a trent’anni, il 12 maggio del 1978, mentre è in fuga a bordo di un barchino in uno stretto Rio veneziano, subito dopo la rapina al Banco San Marco (58 milioni, il bottino). Per quella dannata soffiata c’è la Polizia ad attenderlo. Una raffica di mitra. Due pallottole mortali al fianco. Un assassinio che l’allora capo della Mobile di Venezia non poteva non saperne nulla: quel “mastino” di Arnaldo la Barbera. Un funerale da Doge sul Canal Grande; più di tremila “amici” presenti, tutti vestiti di bianco, mentre Venezia s’inchinava davanti le spoglie del suo ultimo bandito gentiluomo. “Seppellisci le pistole, mamma,/ non le userò mai più/ C’è una lunga nuvola nera che arriva,/ sento che sto per bussare alle porte del cielo” (Bob Dylan).

Lo storico bar Columbia, un altro pezzo di storia di Senigallia redazione@laltrogiornale.it

suolo. Lungo il sentiero rilevamento delle impronte degli animali selvatici che popolano la foresta (cervi, caprioli, lupi, ecc.); ore 13.30 pranzo al rifugio. Il costo del soggiorno è di 78.00 euro a testa (73.00 per le donne) e comprende: guida ambientale escursionistica (dal momento dell’arrivo a quello della partenza), eventuale uso di racchette da neve (ciaspole), eventuale uso bastoncini telescopici, cena di sabato sera, pernottamento, prima colazione e pranzo di domenica. Appuntamento a Badia Prataglia parcheggio stazione di rifornimento carburante alle 14.30 di sabato. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al Cell. 366.5849069 Tel. 366.5849069 Tel. 0575.559897 e-mail: casanova@rifugion elcasentino.it Sito: www.rifugionelcasentino.it Facebook: Albergo Rifugio Casanova - Casentino


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LO SPORT

BOCCE

Francesco Tosoni d’argento nel Trofeo nazionale Città di Marotta In Serie A brilla l’Ancona 2000

TOSONI D’ARGENTO AL 20° TROFEO CITTA’ DI MAROTTA Francesco Tosoni conquista il secondo posto nella categoria A1-A del 20° Trofeo Città di Marotta, gara nazionale organizzata dalla locale bocciofila e diretta da Silvio Giustozzi, che ha visto la partecipazione di quasi mille atleti. Il portacolori della Bocciofila Sambucheto si è arreso in finale (12-4) al pesarese Giorgio Alesi (ma tesserato per il Montegridolfo Rimini), precedendo sul podio un altro pesarese, Gianluca Monaldi (Montegridolfo) e Giovanni Iacucci (Ancona 2000). Nella categoria B-C-D (oltre 400 coppie in lizza) successo di Mario Aguzzi e Romeo Righi (Oikos Fossombrone) che in finale hanno superato (12-4) Bruno Catani e Giovanni Dolciotti (Olimpia Marzocca); terzi i padroni di casa Maurizio Carboni e Giuseppe Fiorelli, quarti Primo Filanti e Giancarlo Scalbi (Riccionese, Rn).

COLBORDOLO ESULTA CON LA... FAMIGLIA MAURO Domenico e Alfonso Mauro, padre e figlio, tesserati con il Colbordolo, vincono la gara nazionale Città di Benevento, dopo aver superato in semifinale Formicone Benedetti (La Pinetina Rm) e in finale (12-6) Bisogno Melone (Maggiore Salvatore Cafaro, Sa). In campo femminile buon risultato anche per Jessica Gelosi (Fontespina Civitanova), terza al 2° Trofeo Lady Maranello (Mo): il suo cammino si ferma in semifinale contro la vincitrice Elisa Luccarini (Olimpia Conad, Re). RECUPERO DI SERIE A: SORRIDE L’ANCONA 2000 La Virtus L’Aquila sbanca (20) i campi de La Pinetina nel recupero del campionato di serie A e consente all’Ancona 2000 di mantenere 6 punti di vantaggio sui romani a 7 giornate dalla fine. La vittoria degli abruzzesi allunga le distanze tra il Colbrodolo ed il terz’ultimo posto, ora a -4. la nuova

classifica: Ancona 2000 punti 29, La Pinetina 23, Boville e MP Rinascita 20, Montecatini 15, Virtus L’Aquila e Montegranaro 12, FashionCattel 10, Montegridolfo 8, Colbordolo 6. A CHIARAVALLE IL 2° TROFEO GIOIELLERIA IL GIOIELLO Sulle corsie della Bocciofila Chiaravallese è andata in scena la 2ª edizione del Trofeo Gioielleria Il Gioiello, gara regionale serale a coppia diretta da Giuseppe Nori. Nella categoria A1-A-B (159 formazioni al via) successo di Giovanni Torresi e Francesco Tosoni (Sambucheto) che in finale hanno battuto (10-3) Matteo Luchetti e Tommaso Tombari (Olimpia Marzocca); terza piazza per Andrea Cappellacci e Federico Patregnani (Ancona 2000), quarta per Valerio Crivelli e Francesco Valenti (Ancona 2000). Nella categoria C-D (152 squadre in lizza) vittoria di Massimo Santarelli e Marino Verdenelli (Pianello

Vallesina) che in una tiratissima finale hanno superato (10-8) Claudio Baffi e Antonello Simonetti (Sacra Famiglia Osimo); terzo gradino del podio per Walter Cinotti e Paolo Zonga (La Novilarese), quarta posizione per Alfiero Mancini e Pierluigi Pierpaoli (Borgo Catena Senigallia). A POLLENZA L’8° TROFEO IMPRESA EDILE FABRIZI ITALO La Bocciofila Pollentina ha organizzato l’8ª edizione del Trofeo Impresa Edile Fabrizi Italo, gara regionale giovanile diretta da Graziano Gattari. Nella categoria Allievi, Fabio Battistini (Oikos Fossombrone) ha sconfitto (10-4) in finale Alessandro Pagliari (Ancona 2000), terzo Lorenzo Biagioli (Ancona 2000), quarto Alessio Innocenzi (Valtronto Spinetoli). Nella categoria Ragazzi, Marco Principi (Lucrezia) ha avuto la meglio in finale (10-1) sul portacolori di casa Lorenzo Tasselli; terzo posto per Fernando

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Maruccia (Lucrezia), quarto per Gabriele Sansonetti (Città di Campli, Te). Nella categoria Esordienti, successo di Nicola Sorcinelli (Lucrezia) al termine di una finale entusiasmante (22-18) con Tommaso Martini (Ancona 2000); al terzo posto si è piazzato Filippo Guazzaroni (Montefanese), al quarto Maurizio Crescenzi (Stella Monsampolo). A CIVITANOVA IL 3° CAMPIONATO REGIONALE FISDIR Come da tradizione Civitanova Marche ha ospitato il 3° campionato regionale Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) - Memorial Franco Cavalieri. L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Sportiva e Culturale Anthropos di Civitanova in collaborazione con la Bocciofila Fontespina, ha visto la presenza di atleti diversamente abili provenienti da tutta la regione. Il fidardense Massimo Magnarelli, in gara

per l’Anthropos Civitanova e campione d’Italia in carica, si è confermato nella categoria Elite, mentre Gianluca Mazzoni (So.Sport Urbino) ha conquistato il titolo della categoria Agonisti. Nella prova a coppia Agonisti-Elite successo di Massimo Magnarelli e Paolo Ascani (Anthropos) su Pietro Rissi e Matteo Marinelli (Anthropos), nella categoria C21 Manuel De March (Airsport Fano) ha conquistato il titolo su Pietro Ricci (Anthropos). Mirko Governatori (Anthropos) ha conquistato la prova individuale Promozionale davanti a Piero Scorcelletti (So.Sport Urbino), Mirco Pentucci (So.Sport Urbino) e Marco Facchino (Anthropos), mentre la gara a coppia Promozionale è stata vinta da Marco Dini e Diego Scorcelletti (So.Sport Urbino) davanti ad Andrea Bartoli e Silvia Cervellini (Anthropos), Mirko Governatori e Cristina Schiavoni (Anthropos), Corrado Giacché e Anna Schiavoni (Anthropos).


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LO SPORT

VOLLEY

Venerdì e sabato si assegna il primo trofeo stagionale Il settore maschile di scena a Macerata Finalissima femminile a Loreto ANCONA Un cammino lungo, intenso e affascinante che raggiunge il suo momento culminante. La scena pallavolistica si apre sulle final four di Coppa Marche, la manifestazione nata da una costola dei campionati regionali coinvolgendone tutte le partecipanti e nel tempo divenuta essa stessa un obiettivo stagionale forte ed ambito. “Il fatto che se ne celebri la quindicesima edizione conferma quanto la Coppa abbia acquisito una sua bellezza, identità e solidità – sottolinea il presidente della Fipav Marche Franco Brasili –; le formazioni di serie D vogliono dimostrare di non essere inferiori a livello tecnico, tant’è che per Offagna è un vanto esserci e misurarsi, mentre per quelle di serie C è un viatico prezioso verso il rush finale per la promozione o magari per riscattare risultati meno brillanti”. La kermesse ha preso il via nel mese di settembre, articolata in ciascun settore su sei gironi a sei squadre che hanno promosso agli ottavi le prime due e le quattro migliori terze; da quel momento il cammino ha assunto la vibrante formula delle sfide ad eliminazione diretta che oggi portano all’atto conclusivo quattro protagoniste con storie, caratteristiche e percorsi diversi ma con le medesime grandi speranze e motivazioni. “Le finali si inseriscono in un

calendario fittissimo – spiega Brasili – in cui si è cercato di dare massima visibilità ai club ma senza precludere agli appassionati la possibilità di seguire la Lube. Si annuncia un ottimo spettacolo per la cui organizzazione la nostra gratitudine va al Montalbano volley del presidente Tittarelli, che da sempre si fa carico dell’ospitalità per ricordare un dirigente come Adrio Giacomini molto vicino al mondo giovanile e ai valori profondi dello sport. Grazie anche a Loreto, dove il volley femminile sta raggiungendo la stessa dignità che aveva il maschile. Quattro le location interessate dall’evento. Nel maschile, è tutto concentrato a Macerata, dove il supporto logistico è fornito dal Comitato Provinciale di Macerata e dalla Polisportiva Montalbano: in lizza ci sono i “padroni di casa” della Medea (quest’anno imbattuti ma mai arrivati ad alzare la Coppa), la Paoloni Appignano di coach Rosichini (la formazione più giovane con i suoi 18 anni), un club di grandi tradizioni

come la Sabini Castelferretti e la sorprendente Paima Offagna, unica rappresentante della serie D ed unica che potrebbe portare a casa il trofeo avendo già vinto nel 2009 e nel 2012. Gli accoppiamenti delle semifinali di domani – venerdì alle 21 – sui due campi designati di Macerata (Colleverde e Itc via Cioci) pongono di fronte MedeaOffagna e Paoloni-Sabini. Sabato la finalissima tra le vincenti. Nel femminile, il programma è spalmato su tre sedi. Le gare di semifinale si giocano venerdì sera al PalaMenotti di Marina di Montemarciano e al PalaLiuti di Castelferretti, dove si confrontano rispettivamente Sacrata – Bcc Fano e Ekofarma Formetal – Torre; la finale si sposta a Loreto alle 20.30 di sabato. In questo caso si può dire che i valori siano quelli emersi anche in campionato perché Civitanova, Montecchio e Lucrezia occupano i primi tre posti della classifica della poule promozione mentre

Torre è la società detentrice. La squadra più giovane è la Bcc Apav Calcinelli-Lucrezia (20 anni) che tra l’altra ha vinto le prime due edizioni della rassegna, quella in serie positiva da più tempo l’Ekofarma, la Sacrata è quella che è sempre stata un passo avanti a tutti, Torre l’outsider più libera di concentrare le energie su una competizione in cui potrebbe firmare uno storico tris. Maschile – Semifinali: Macerata, venerdì ore 21: Medea Montalbano – Offagna (palestra via F.lli Cervi); Paoloni Appignano – Sabini Castelferretti (palestra ITC via Cioci). Sabato, ore 17.30: finalissima (pal. via F.lli Cervi). Femminile – Semifinali: ore 21.15 Palamenotti di Marina di Montemarciano: Sacrata Civitanova – Bcc Fano Apav Calcinelli Lucrezia; ore 21.00 PalaLiuti di Castelferretti: Ekofarma Formental Montecchio – Torre San Patrizio. Sabato ore 20.30 finalissima al PalaSerenelli di Loreto. Albo d’oro maschile 1999-2000 Paoloni First Line Appignano 2000-2001 Sira Cucine Falconara M. 2001-2002 Electa Imb. Conad P.Recanati 2002-2003 Electa Imb. Conad P.Recanati 2003-2004 Pallavolo Fabriano 2004-2005 Polisportiva Avis Ostra V.

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2005-2006 Electa Portorecanati 2006-2007 Mail Express S. Benedetto 2007-2008 Bcc Gibam Virtus Fano 2008-2009 A.D.Pallavolo Offagna 2009-2010 A.S.D. Apav Lucrezia 2010-2011 Lube Banca Marche Mc 2011-2012 A . D . Pallavolo Offagna 2012-2013 Pallavolo Portorecanati Albo d’oro Femminile 1999-2000 Biv Italia Calcinelli 2000-2001 Biv Italia Calcinelli 2001-2002 Tris Volley Cms Marche Agugliano 2002-2003 Bulli & Pupe Soima Macerata 2003-2004 Fiorani Volley 2000 PortoRecanati 2004-2005 Gs Dì Per DìSomi Design Loreto 2005-2006 Pol. Filottrano 2006-2007 Itar Monte Urano 2007-2008 Rocco P. Torre S. Patrizio 2008-2009 Itar Accessori Monturano 2009-2010 F.lli Tancredi Ascoli 2010-2011 G.S. Team 80 Gabicce 2011-2012 Marche Metalli Castelfidardo 2012-2013 Torre volley Torre San Patrizio Gli organici: MEDEA MONTALBANO:

Ortolani, Baiardelli, Medei, Massaccesi M., Massaccesi L. Pison F., Scuffia, Bravi, Borsini, Paoletti, Pison J., Quaglia (l1). All. Bernetti PAIMA OFFAGNA: Mengoli, Lapi, Caprari, Quaresima, Fiorentini, Gasparini, Pompei D., Mancinelli, Verdini, Simoncini, Manuali L., Pelosi (L). All. Sciati. PAOLONI APPIGNANO: Bulfon, Di Silvestre, Fabi, Gasparrini, Genevrini, Lalloni, Massei, Molinari, Pizzichini, Sitti, Provvisiero (L). All. Rosichini SABINI CASTELFERRETTI: Albanesi, Amadei, Bastianelli, D’Angelo, Gabbanelli, Medici, Montanari, Oprandi, Rosa, Sordoni, Zampa, Pigliapoco (L). All. Fabbietti APAV BCC FANO: Battistelli, Damiani, Ditommaso, Gezzi, Grilli, Klahr, Montanari, Pietrelli, Simoncelli, Violini, Mari (L). All. Amiens-Meloni EKOFARMA MONTECCHIO: Gregorini, Arceci, Cipollini, Gentile, Giorgi, Luzietti, Mancino, Properzi, Righi, Tonucci, Boccioletti (L1), Baldassarri (L2). All. Liberatoscioli SACRATA CIVITANOVA: Casisa, Canavesi, Forti, Gambini, Foglia, Mangione, Gaudenzi, Peretti, Scoppa, Prontera, Canuti, (l). All. Luchetti. TORRE VOLLEY: Amaolo, Bastianutto, Evandri, Magi, Pagnanelli, Santolini, Serenelli, Teodori G., Teodori D., Piergentili (L). All. Marziali


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Venerdì 7 Marzo 2014

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