Gastrite acidita e reflusso

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RIZA Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

Gastrite, acidità e reflusso Come curarli e guarirli una volta per tutte

Dai cibi adatti alle ricette salva salute, con un occhio di riguardo anche ai rimedi naturali più efficaci e allo stile di vita anti gastrite, ecco tutto quello che devi sapere e che puoi fare per dire addio ad acidità e bruciori e per tornare a godere del buon cibo senza rischi per il tuo stomaco.

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Quali sono i sintomi della gastrite? Quali sono le sue cause? È proprio vero che è “tutta colpa dello stress”? Che ruolo hanno i cibi e le combinazioni alimentari? Puoi trovare le risposte in questo libro ideato per dare tutte le soluzioni pratiche a un disturbo oggi sempre più diffuso e di cui non si sono ancora chiarite completamente le cause, anche se è ormai noto che la dieta quotidiana ne possa influenzare notevolmente i sintomi quali acidità, bruciori e reflusso.

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Gastrite, acidità e reflusso Come curarli e guarirli una volta per tutte



Gastrite, aciditĂ e reflusso Come curarli e guarirli una volta per tutte

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Testi e grafica a cura della Redazione di “Le ricette PerdiPeso” e di Fiorella Coccolo Copertina: Roberta Marcante Immagini: Shutterstock © 2014 Edizioni Riza S.p.A. Via L. Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it I contenuti di questo libro non intendono in alcun modo sostituirsi al parere del vostro medico


Sommario

Introduzione n Gastrite, acidità e reflusso. Conoscerli meglio per risanare lo stomaco e vivere bene n Hai la gastrite? Ecco quello che puoi fare in cucina e a tavola per evitare i sintomi n Grazie ai rimedi dolci è più facile vincere i sintomi e prevenire bruciori e acidità

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Cibi “Sì e No” n Guida alla scelta e all’uso dei cibi salva stomaco

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Percorso salute n Una settimana anti gastrite

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n Indice delle ricette

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Introduzione

Gastrite, acidità e reflusso. Conoscerli meglio per risanare lo stomaco e vivere bene

Tutto quello che devi sapere per curare la gastrite e i suoi sintomi n La gastrite è un processo infiammatorio acuto o cronico delle mucose gastriche. La sua frequenza aumenta con l’avanzare dell’età. Dopo i 50 anni, infatti, quasi il 50% delle persone soffre di gastrite cronica. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i sintomi che si manifestano (bruciori, acidità, reflusso) non indicano una malattia vera e propria, ma un’alterazione del funzionamento dell’apparato digerente, caratterizzata da segni come dolore gastrico, digestione difficile, senso di pesantezza allo stomaco. n Questi disturbi vengono associati nella maggior parte dei casi a condizioni socioambientali stressanti (disoccupazione, divorzio), ma anche a fumo, intolleranze alimentari e sindrome dell’intestino irritabile (non di rado chi pensa di avere la gastrite soffre in realtà di questi disturbi). La digestione difficile e il bruciore possono incidere sulla qualità della vita e comportare anche conseguenze psicologiche. Ecco perché è bene prendersene cura non appena compaiono.

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Introduzione n La maggior parte delle gastriti croniche è dovuta all’infezione da Helicobacter pylori, la cui modalità di trasmissione non è ancora stata ben accertata, anche se pare evidente il contagio attraverso il contatto con saliva e feci. Ricordiamo che in caso di sintomi ricollegabili a gastrite è fondamentale accertarsi della presenza o meno di questo batterio (l’esame non è invasivo e può essere fatto attraverso il respiro), che può anche essere causa di mal di testa, problemi cardiaci, artrite, infertilità, psoriasi e cancro allo stomaco. L’helicobacter è dannoso anche perché “assimila” la tirosina somministrata sotto forma di farmaco per curare la tiroide lenta, per cui chi ne fa uso è costretto ad assumerne sempre di più e con scarsi risultati. In caso di presenza di questo batterio, occorre assumere un mix di antibiotici specifici che è il medico a prescrivere.

Le cause comuni e i sintomi n Fattori scatenanti possono essere un pasto abbondante, il consumo di fritti, di cibi grassi o troppo dolci o speziati, masticare velocemente, ma anche il cambio di stagione e il caldo estivo intenso. Ricordiamo che la mucosa gastrica può essere danneggiata anche da alcune malattie, come infezioni batteriche da stafilococchi, shigella e salmonella (causano gastrite acuta o cronica di tipo infettivo); le malattie autoimmuni, come il Morbo di Crohn, e le insufficienze renali ed epatiche possono provocare invece diverse forme di gastrite cronica. n Quando la mucosa delegata alla protezione della parete dello stomaco viene danneggiata o si indebolisce a causa dei diversi fattori indicati, i succhi gastrici (responsabili della digestione) riescono a penetrare la parete dello stomaco, infiammandola

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la struttura dello stomaco Cardias Esofago

Corpo dello stomaco Fondo

Sfintere esofageo

Parete gastrica

Sfintere pilorico Piccola curvatura

Mucosa

Grande curvatura

Duodeno

Bulbo duodenale

Piloro

Rugae

e dando origine alla gastrite. Il primo sintomo a comparire è il bruciore allo stomaco, che interessa la parte superiore dell’addome e che di solito è temporaneo. A seguire, possono presentarsi crampi addominali, dolore sordo allo stomaco, cattiva digestione, scarso appetito, nausea e vomito, gas intestinali, stipsi o diarrea. n Un dolore diffuso al di sopra dell’ombelico che si manifesta mangiando o appena finito il pasto può essere causato da errori alimentari (troppo cibo, oppure cibi troppo

Come funziona lo stomaco. Il cibo ingerito e masticato si ferma nello stomaco per circa tre ore. Durante questo periodo viene impastato e rimescolato con elementi digestivi detti enzimi. Questo processo lo trasforma in un composto cremoso chiamato chimo, che poi passa nell’intestino tenue dove la digestione continua.

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Introduzione

Le malattie che possono provocare bruciori di stomaco sono numerose e il mal di stomaco può essere associato anche a malattie che non interessano quest’organo. Per quanto riguarda i bruciori, questi possono essere il sintomo tipico di: • ernia iatale • esofagite • gastrite • indigestione • intolleranze alimentari • reflusso gastroesofageo • tumore allo stomaco • ulcera peptica. Le malattie che possono provocarlo senza essere collegate all’organo sono invece: • angina pectoris • coronaropatia • infarto miocardico • iperparatiroidismo.

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La via del cibo La parte superiore dello stomaco è collegata all’esofago da una piccola valvola, chiamata cardias, che si apre quando si mangia per far passare il bolo (il boccone insalivato) nello stomaco

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Il corpo dello stomaco è la parte più ampia dell’organo, quella centrale che si dirige verso il basso nella parte inferiore, ed è anche quella che si distende maggiormente durante la fase della digestione

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Il duodeno è la prima parte dell’intestino tenue; inizia con la valvola pilorica, che lo separa dallo stomaco, e termina con la valvola ileo-cecale, che lo congiunge con il crasso (colon e retto)

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L’ultima parte è quella pilorica dello stomaco, costituita da un restringimento dell’organo progressivo che forma un’ansa che poi si conclude con il solco pilorico vero e proprio, che separa lo stomaco dal duodeno (prima parte dell’intestino tenue)

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Indice degli alimenti Aceto di mele

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Cipolla 59

Pere 80

Aceto di vino

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Cracker e grissini

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Pesce 81

Agrumi 40

Crostacei e molluschi

61

Pinzimonio 82

Alghe 41

Dolci 62

Polenta 83

Ananas 42

Erbe aromatiche

63

Pomodori 84

Avocado 43

Formaggi

64

Ricotta 85

Borlotti 44

Fritti 65

Riso 86

Cacao e cioccolato

Frutta a guscio

Sale 87

45

66

Cachi 46

Insalate 67

Salumi e insaccati

Caffè 47

Latte 68

Salvia 89

Cannella 48

Lenticchie

Soia e derivati

Carcadè 49

Limone 70

Spinaci 91

Carciofi 50

Lino, semi

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Tè 92

Carni bianche

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Liquirizia 72

Timo 93

Carni rosse

52

Mele 73

Uova 94

Carote 53

Mirtilli 74

Vaniglia 95

Castagne 54

Papaia 75

Vino e alcolici

Cavolfiore 55

Pasta 76

in genere

Cavolo verza

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Patate 77

Yogurt 97

Ceci 57

Pepe 78

Zenzero 98

Cime di rapa

Peperoncino 79

Zucca 99

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Cibi “Sì e No”

Guida alla scelta e all’uso dei cibi salva stomaco Le informazioni rispetto al tipo di dieta da seguire in presenza di reflusso gastroesofageo, gastrite e/o Helicobacter pylori sono spesso contrastanti. In realtà, chi soffre di uno o più di questi problemi deve fare particolare attenzione alla propria sensibilità individuale e valutare in prima persona se un cibo è tollerato oppure no (molte gastriti possono essere causate anche da intolleranze alimentari). Detto questo, va comunque ricordato che tutti gli alimenti grassi possono creare problemi, così come mangiare cibi troppo caldi o troppo freddi. Per le spezie, i pareri sono molto controversi, ma l’esperienza ci ha insegnato che zenzero e cannella sono di certo le più tollerate. E se volete maggiori informazioni su ciò che portate in tavola, leggete le prossime pagine, vi potranno aiutare a migliorare le condizioni del vostro stomaco e non solo…. Nota: tutte le ricette proposte sono anti gastrite e a lato della ricetta stessa puoi trovare le indicazioni utili in presenza di reflusso gastroesofageo e/o Helicobacter pylori.

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Cibi “Sì e No”

Aceto di mele attenzione

Con moderazione è consentito L’assunzione giornaliera di un cucchiaio di aceto di mele diluito in un bicchiere di acqua favorisce l’assorbimento dei sali minerali, stimola la digestione, depura l’organismo, limita l’assorbimento di colesterolo e trigliceridi, combatte gli stati infiammatori, soprattutto quelli delle articolazioni, riequilibra la flora batterica intestinale. Tuttavia, un consumo eccessivo può provocare ipersecrezione gastrica e quindi aumentare il rischio di gastrite o ulcera gastroduodenale nelle persone predisposte.

Che cosa forniscono 100 g di aceto di mele 21 kcal; Carboidrati 0.93; Grassi 0 g; Proteine 0 g; Fibre 0 g. Apporta acido acetico in misura ridotta rispetto all’aceto di vino, aminoacidi (stimolanti del metabolismo), carotenoidi antiossidanti, vitamine B1, B2, B3, B6, potassio, sodio, ferro, rame. Contiene inoltre pectina anticolesterolo.

la soluzione Vinaigrette all’aceto di mele Ingredienti per 4 persone: 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva; 1 cucchiaio di aceto di mele; 1 pizzico di sale marino integrale; 1 presa di pepe di Cayenna Preparazione: in una ciotola versa l’olio e unisci il sale; sbatti il mix usando i rebbi di una forchetta, poi aggiungi l’aceto di mele e il pepe di Cayenna e lavora il tutto per qualche altro istante. Usa quindi la vinaigrette su verdure cotte (o crude se tollerate) o cereali, a seconda dei gusti. Nota: ricordiamo che in presenza di cibi acidi occorre sempre valutare la sensibilità individuale.

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Helicobacter pylori: la salsina preparata e completata come indicato è adatta anche in presenza di questo batterio causa di gastrite. Reflusso gastroesofageo: la salsina preparata e completata come indicato è adatta anche in presenza di questo disturbo.


Cibi “Sì e No”

Aceto di vino no Che cosa forniscono 100 g di aceto di vino

È un condimento acidificante L’aceto è un liquido ricavato soprattutto dal vino, ma anche da altre bevande alcoliche: birra, sakè, sidro, idromele. Favorisce la digestione stimolando la secrezione della saliva, del succo gastrico e del succo pancreatico, ma proprio per questo è controindicato in presenza di ipercloridria, gastrite, ulcera gastroduodenale, colite, emorroidi, stitichezza, cistite. Meglio sostituirlo con succo di limone (v. Limone).

19 kcal; Carboidrati 0.27 g; Grassi 0 g; Proteine 0.04 g; Fibre 0 g. L’aceto di vino si ottiene mediante la fermentazione acetica attivata da microrganismi del genere Acetobacter, che trasformano l’alcol prima in aldeide acetica e poi in acido acetico. Il liquido così ottenuto è di colore giallo, giallo-rosso o rosso, limpido, di odore gradevole e di sapore acidulo; contiene acqua (99%), acido acetico (6-9%), ferro, calcio, sodio, potassio, fosforo e zinco.

la soluzione Verdure cotte in insalata Ingredienti per 2 persone: 400 g di patate; 200 g di carote; 2 finocchi; 2 cucchiai di yogurt greco allo 0% di grassi (il sapore acidulo dello yogurt può sostituire l’aceto); 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva; qualche foglia di prezzemolo; sale marino integrale q.b. Preparazione: fai lessare patate, finocchi e carote mondati, poi tagliali a tocchetti e mettili in una terrina. Lavora lo yogurt con 1 pizzico di sale, olio e prezzemolo tritato, usando un cucchiaio di legno. Versa quindi la salsina sulle verdure e mescola delicatamente.

Helicobacter pylori: unisci una presa di pepe di Cayenna, utile contro questo batterio e per rinforzare le pareti dello stomaco. Reflusso gastroesofageo: il piatto preparato e completato come indicato è adatto anche in presenza di questo disturbo.

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