Salute Naturale Extra con: Curarsi con l’aromaterapia € 19,80 N. 164
Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio - Autorizzazione del tribunale di Milano n.165 - del 03/04/2009 ISSN 2036-6094
OGNI MESE UNA CURA VINCENTE
Magnesio e potassio
Proteggono cuore, cervello e stomaco. Rinforzano le ossa e fanno dimagrire
Ti regalano il buonumore e vincono la stanchezza
Sommario
Magnesio: il rimedio universale pag. 6
Cos’è e perché è utile 8
Le sue proprietà curative 10
Quando rischi le carenze di questo minerale 38 I disturbi che “consumano” il magnesio 40 I “segnali” che ci avvertono di un suo deficit 42
Ecco come farne scorta pag. 44
Ci sono anche i “granuli” omeopatici 48
La sua storia e le ricerche scientifiche 12 I vari composti a base di magnesio 14 Un rimedio efficace contro tanti disturbi 16 Il fabbisogno giornaliero 36
Ecco i cibi che ne sono più ricchi 50
Potassio: l’elemento della vita pag. 56
Cos’è e perché è utile 58
La sua storia 60
La definizione chimica 62
L’importanza del potassio per la nostra salute 64
Un aiuto contro
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Questa pubblicazione cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
Ecco come farne scorta pag. 80
Magnesio e potassio: la coppia perfetta pag. 90
Due minerali affini 92
diversi tipi di disturbi 68
È prezioso per l’equilibrio del pH 72
Impara ad arricchire la dieta di potassio 82 Ecco i cibi che ne sono più ricchi 84 per assicurarselo 88 I menu
Se manca l’equilibrio 94 Come farne il pieno a tavola 96
Nel nostro organismo 74
Quando è troppo poco 76
Magnesio: il rimedio universale
Scopriamo insieme tutte le caratteristiche e le tantissime proprietà benefiche di questo prezioso minerale. E come farne scorta tutti i giorni per stare bene e ritrovare l’energia
Essenziale per la vita, il magnesio è presente, anche se in dosi infinitesimali, nel 99% delle cellule, nelle quali svolge ruoli decisivi per la nostra sopravvivenza. Averne le giuste dosi è fondamentale a tutte le età perché serve a prevenire e curare moltissimi disturbi, dall’ansia ai problemi cardiocircolatori. Vediamo come questa sostanza indispensabile agisce nel nostro corpo e come assimilarla correttamente giorno dopo giorno.
Cos’è e perché è utile
Il magnesio è un elemento chimico (il cui simbolo è Mg) di numero atomico 12, peso atomico 24,312; appartiene al 2° gruppo del sistema periodico. Rientra nel gruppo dei metalli alcalino-terrosi ed è molto diffuso in natura, ma quasi sempre sotto forma di composti, cioè di sali formati con altri elementi chimici come il carbonio, l’ossigeno, lo zolfo, il silicio e il cloro. Questo avviene a causa dell’elevata capacità di reazione degli atomi di magnesio, dovuta al fatto che questi elementi hanno due elettroni liberi nell’orbita più esterna, che vengono facilmente “ceduti” ad altri elementi chimici che ne hanno bisogno per completare l’ottetto che dà loro la stabilità che cercano. Allo stato puro il magnesio si presenta come un minerale lucente e di colore argenteo, che all’aria diventa opaco a causa dell’ossidazione, tuttavia si ossida solo molto lentamente all’aria, in seguito alla formazione di un film superficiale protettivo di ossido.
Dove si trova
Il magnesio è l’ottavo elemento in ordine di abbondanza sulla terra e costituisce circa il 2,3% della crosta terrestre, sotto forma di composti
diversi presenti in molti tipi di rocce. Da un punto di vista geochimico il magnesio è presente nella crosta terrestre con un’abbondanza media di 23.000 ppm (parti per milione). È diffuso in natura allo stato di minerale come magnesite, dolomite, kieserite, carnallite, cainite, schoenite, brucite, talco, serpentino, forsterite, olivina, diopside... Uno dei composti più notevoli, anche per quantità dei depositi esistenti, è la dolomite (formata da carbonato doppio di calcio e magnesio) che costituisce interi massicci montuosi. Si trova in abbondanza anche nei mari e negli oceani, in una percentuale dell’1,14%, sotto forma di sali alogeni, come il cloruro. È presente anche nelle acque minerali di alcune sorgenti e nei depositi salini.
Il magnesio è contenuto anche nelle piante, perché è uno dei componenti della clorofilla.
È abbondante anche nel corpo umano
Ma soprattutto, per quello che ci interessa sottolineare in queste pagine, il magnesio è anche uno degli elementi chimici più abbondanti nel corpo umano, secondo
per quantità solamente al calcio. Il nostro organismo ne contiene circa 25-30 grammi, per la maggior parte concentrati nelle ossa (circa il 60%), mentre il 27% si trova nei muscoli e la parte rimanente nei tessuti, nei liquidi organici e nel plasma. Il magnesio all’interno del nostro corpo riveste un ruolo fondamentale per il metabolismo. Esso in primo luogo svolge una funzione biochimica essenziale come fattore che permette l’attività di numerosi enzimi che assimilano i nutrienti. Negli animali il magnesio rappresenta lo 0,05% della massa corporea.
Le origini del nome
La sua “nascita” chimica
Il primo sale del magnesio conosciuto e utilizzato anche in campo medico fu il solfato di magnesio, estratto dal chimico inglese Grew nel 1694 dalle acque minerali di Epsom. Questo composto, usato per le sue proprietà lassative, è ancora oggi chiamato “sale inglese” o “sale di Epsom”. Il magnesio fu riconosciuto come elemento chimico a sé stante solo nel 1755 da Joseph Black, in Inghilterra; successivamente, nel 1808, Humphrey Davy riuscì a ottenere per la prima volta il magnesio, sotto forma di amalgama, mentre il farmacista francese Antoine Bussy riuscì a isolarlo nel 1831 allo stato di metallo libero. Nel 1852 Robert Wilhelm von Bunsen lo preparò per via elettrolitica e nel 1857 Sainte Claire Deville ne iniziò la fabbricazione industriale, applicando il procedimento usato da Bussy, ma sostituendo il sodio al potassio, perché più economico.
Si dice che il nome del magnesio abbia origine da Magnesia, il nome di una città dell’Asia minore, che corrisponde all’odierna città turca di Manisa. Ma questo dato non è certo, perché non risultano giacimenti di minerali magnesiaci nei pressi di quella città. Il termine “magnesia” veniva utilizzato anticamente anche dagli alchimisti, ma con un significato che non aveva nulla a che fare con il magnesio o con la magnesia, il composto chimico che è stato chiamato in questo modo a partire dal Novecento.
Le sue proprietà curative
Anche se le proprietà lassative dei composti di magnesio erano note già dal Settecento, con l’utilizzo del solfato, solo nel Novecento comparvero anche in Italia medicinali con effetto purgante e antiacido a base di idrossido di magnesio, che presero il nome di “magnesia” e sono usati ancora oggi. In effetti per moltissimi anni il magnesio è stato impiegato in campo curativo solo come purgante (sotto forma di solfato, idrossido e citrato), oppure come antiacido (con idrossido e ossido di magnesio). Però nel secolo scorso, in seguito agli studi di alcuni “pionieri”, è emersa sempre più l’importanza di questo minerale nel corpo umano. Le ricerche hanno dimostrato che il magnesio è una sostanza fondamentale per la salute e che la sua mancanza nell’organismo crea diversi squilibri molto dannosi per tutto il corpo. Per questo negli ultimi anni si è moltiplicata l’attenzione sulle proprietà salutari di questo elemento e sono stati scoperti o realizzati numerosi integratori a base di magnesio che mirano a compensare la sua carenza e a sanare tanti disturbi con le sue preziose proprietà.
Una sostanza vitale
Favorisce la concentrazione
Molto importanti sono anche le funzioni che il magnesio svolge sui meccanismi cerebrali, sulla capacità di resistenza nervosa e sulla regolazione del tono dell’umore.
fondamentale per la vita. Il magnesio è presente, anche se in dosi infinitesimali, nel 99% delle cellule, nelle quali svolge un ruolo decisivo, ovvero regola la permeabilità della membrana cellulare ai minerali. Il che significa in pratica che permette il passaggio (in ingresso o in uscita) degli ioni di sodio, di potassio e di calcio attraverso la parete delle cellule. Questa regolazione è importantissima perché consente, tra l’altro, anche la trasmissione dei messaggi nervosi e la contrazione dei muscoli.
Per un corretto metabolismo
Il magnesio è una sostanza vitale: consente lo svolgimento dei meccanismi fisici senza i quali sarebbe impossibile la vita. All’interno dell’organismo umano il magnesio partecipa a processi chimici che hanno un ruolo
Il magnesio inoltre è un elemento necessario per il corretto funzionamento di oltre 300 enzimi. Agisce soprattutto nel consentire le reazioni metaboliche e permette la produzione di energia, sotto forma di ATP (acido adenosintrifosforico). È indispensabile inoltre per l’utilizzo dell’energia a livello delle cellule nervose e muscolari. E non solo: favorisce anche il riequilibrio del comportamento alimentare e attiva la combustione dei grassi, aiutando così a combattere il sovrappeso.
Riequilibra il pH corporeo
Nello stesso tempo il magnesio è determinante anche per regolare l’equilibrio del pH corporeo (infatti è un efficace alcalinizzante che contrasta gli stati di acidosi). Un altro ruolo fondamentale svolto dal magnesio è quello che permette la produzione degli anticorpi e che consente i meccanismi di autodifesa dell’organismo.
Protegge la circolazione e rafforza le ossa
Il magnesio è fondamentale per la regolazione dell’attività cardiaca, che risente immediatamente (con l’irregolarità delle pulsazioni e altri disturbi) di una sua carenza. Protegge la circolazione attraverso varie funzioni: dilata i vasi, aiuta a tenere bassa la pressione e contrasta l’aterosclerosi. Inoltre prende parte all’assimilazione e alla fissazione del calcio nelle ossa, contribuendo alla robustezza dell’apparato scheletrico.
Come agisce nel nostro corpo
● Permette la produzione, il trasporto, il deposito e l’utilizzo dell’energia, attraverso la sintesi dell’ATP (acido adenosintrifosforico).
● Coopera nel trasporto di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare e in uenza i livelli di calcio all’interno delle cellule.
● Partecipa alla regolazione dell’equilibrio acido-base e dell’equilibrio ionico.
● Attiva l’enzima che dà il via al processo attraverso il quale gli zuccheri vengono “bruciati” per produrre l’energia necessaria a tutte le cellule.
● Stimola le funzioni muscolari e normalizza il battito cardiaco.
● Aiuta la crescita delle ossa e rinforza i denti.
● Interviene nel metabolismo dei grassi corporei e in particolare del colesterolo.
● Ha un ruolo di primo piano negli stimoli neuromuscolari; tende a ridurre l’eccitabilità delle bre nervose, rilassando tutta la muscolatura e curando possibili crampi.
● Interviene nella coagulazione del sangue.
● Prende parte ai processi di difesa dell’organismo perché protegge il cuore, combatte lo stress, le allergie, le in ammazioni; inoltre aumenta la formazione degli anticorpi e stimola la loro attività contro i microrganismi ostili.
La sua storia e le ricerche
Se oggi sono note le proprietà curative del magnesio, ciò si deve al lavoro di una serie di studiosi che nel secolo scorso concentrarono le loro ricerche su questo metallo, convinti della sua utilità per la nostra salute. Tra i primi, e più importanti, il dottor Pierre Delbet (1861-1957), internista, primario e docente universitario francese. Egli già a partire dal 1889 si era accorto che gli antisettici usati a quei tempi non erano affatto efficaci per combattere le infezioni. I medicinali che si utilizzavano per disinfettare le ferite insieme ai microbi distruggevano infatti anche gli anticorpi e quindi davano il via libera a nuove e più gravi infezioni.
Gli studi di Delbet
Gli esperimenti sui cloruri
Nel 1914, quando scoppiò la prima guerra mondiale, il professor Delbet venne inviato al fronte come medico. Lì vide confermato quello che già aveva capito: le cure praticate contro le infezioni non erano utili alla guarigione, perché i soldati non miglioravano e morivano. Pierre Delbet era convinto che la soluzione fosse quella di trovare dei medicinali che, invece di uccidere insieme ai batteri anche i globuli bianchi, come purtroppo accadeva, stimolassero la loro azione. In particolare studiò la fagocitosi, cioè la capacità naturale delle cellule del nostro sistema difensivo di eliminare e distruggere i microrganismi nocivi fagocitandoli. A questo scopo sperimentò diverse sostanze che non attaccano direttamente i batteri, ma aiutano il corpo a reagire contro di essi.
Tra le prime sostanze che diedero un risultato positivo ci fu il cloruro di sodio (il sale da cucina), che risultò efficace nell’aumentare il processo naturale di fagocitosi ma aveva delle controindicazioni, per cui non risultava adatto allo scopo. Delbet allora continuò le ricerche provando altre sostanze. Quando sperimentò il cloruro di magnesio, constatò che aumentava sia il numero che l’attività degli anticorpi, combattendo le infezioni. Il cloruro di magnesio era ancora più efficace del cloruro di sodio e per di più non produceva alcun danno all’organismo.
L’applicazione terapeutica
Nel 1932 Neveu, medico francese, si trovò di fronte a un caso particolare, che lo portò a sperimentare l’ef cacia del cloruro di magnesio e a seguire le orme di Delbet. Il medico, quasi casualmente, ottenne la guarigione di una paziente affetto dalla difterite somministrando il cloruro di magnesio. Dopo il primo caso, riuscì a ottenere altre guarigioni dall’angina difterica, usando sempre il cloruro di magnesio. Negli anni successivi il medico sperimentò altre volte le proprietà del cloruro di magnesio.
scientifi che
L’impiego come cura
Dopo questa prima scoperta, Delbet proseguì nelle sue ricerche per verificare se il cloruro di magnesio fosse utile anche nella cura dei disturbi all’interno dell’organismo. Ottenne dei risultati notevolissimi sperimentando sui pazienti terapie a base di cloruro di magnesio, sia attraverso l’uso orale che iniettandolo direttamente nel corpo. Delbet attribuiva le guarigioni prodigiose ottenute a quella che lui stesso definì citofilassi, cioè l’efficacia del cloruro di magnesio nel proteggere e potenziare la vitalità delle cellule e la loro capacità di autoguarigione. Il tutto senza riscontrare effetti di tossicità, nemmeno a dosi elevate. Il medico francese arrivò a sperimentare anche su se stesso gli effetti del cloruro di magnesio, con risultati positivi.
Le sperimentazioni di Neveu
Durante la guerra, nel 1943, scarseggiando il siero antidifterico, il dottor Neveu diffuse la documentazione sui 64 casi di difterite (una malattia infettiva acuta) da lui trattati con successo con il magnesio. Chiese alle autorità che la terapia diventasse comune nella cura di questa malattia, ma le sue richieste non vennero accolte. Continuò comunque la sua sperimentazione, in particolare per curare una malattia allora ritenuta inguaribile: la poliomielite. Secondo Neveu se la terapia a base di magnesio iniziava in tempo era in grado di guarire anche questa malattia.
Un’azione benefica nella cura di molte
malattie
Insieme al dottor Neveu, Delbet condusse altre ricerche su diverse patologie, ottenendo buoni risultati anche nei casi di poliomielite. Delbet e i suoi allievi usando il cloruro di magnesio curarono anche infiammazioni della gola, asma e malattie allergiche, broncopolmoniti, influenze, intossicazioni alimentari, gastroenteriti, coliti, ascessi e foruncoli, parotiti. Il professore francese si dedicò anche allo studio dei rapporti fra magnesio e cancro, arrivando alla conclusione che questa sostanza svolge un’azione preventiva nei confronti dei tumori. Delbet riferì di aver ottenuto risultati positivi anche nella cura di affezioni del sistema nervoso. Inoltre il magnesio si dimostrò efficace anche nella cura di numerosi disturbi che colpiscono la pelle come acne, eczema, psoriasi, verruche, geloni.
I vari composti a base di magnesio
Il magnesio si trova soprattutto sotto forma di composti, dal momento che tende a legarsi con facilità ad altri elementi. Molti di tali composti vengono utilizzati principalmente per lavorazioni industriali e, date le caratteristiche particolari di questo minerale, vengono usati anche a scopo terapeutico (come vedremo più avanti). Ecco di seguito un primo elenco delle sostanze, che si possono trovare in natura o che si possono preparare artificialmente, che possiedono i componenti del magnesio.
L’ossido di magnesio
L’idrossido di magnesio
Generalmente indicato con il nome di “magnesia usta”, si può trovare in natura sotto forma di un minerale raro, il periclasio. Noto anche con il nome di magnesia, ha un uso terapeutico come antiacido. È una polvere bianca che si può formare bruciando all’aria il magnesio metallico e presenta un punto di fusione elevatissimo, prossimo ai 2.800 ºC; per questo motivo è un ottimo materiale refrattario, usato per preparare crogioli, rivestimenti per forni metallurgici e diversi altri materiali che devono resistere ad alte temperature.
È la sostanza che comunemente viene chiamata “magnesia” e come tale venduta in farmacia. Costituisce in natura il minerale chiamato brucite. Poco solubile e di bassa alcalinità, viene usato come antiacido e lassativo. Si adopera però anche nella produzione industriale dell’ossido di magnesio e del magnesio metallico. Viene ottenuto su scala industriale aggiungendo della calce all’acqua di mare. È solubile negli acidi diluiti, che lo trasformano nei corrispondenti sali.
Un valido antiacido
L’ossido di magnesio, nella sua forma pura, viene usato in medicina come leggero purgante e antiacido.
Il carbonato di magnesio naturale
Si trova sotto forma di minerale come magnesite o giobertite, ma è generalmente impuro. Un carbonato più puro si ottiene dalla dolomite macinata e sottoposta a una serie di lavorazioni. Per precipitazione da una soluzione bollente di un sale di magnesio con carbonato di sodio si ottiene un carbonato basico che si usa come lassativo, o come antiacido. Viene utilizzato anche come abrasivo nelle paste dentifricie. Una curiosa applicazione è quella che ne fanno i ginnasti, che lo usano come polvere assorbente per evitare che la mano scivoli negli esercizi agli attrezzi.
Il perclorato e il solfato di
magnesio
Il perclorato si presenta con l’aspetto di un solido bianco molto igroscopico. Per questa sua capacità di assorbire l’umidità si usa in laboratorio col nome di anidrone per essiccare i gas. Mentre il solfato di magnesio si trova in abbondanza nei giacimenti salini di Stassfurt e di altre località sotto forma di monoidrato, la kieserite.
Il cloruro di magnesio
È presente nelle acque marine e minerali. È un sale bianco fortemente igroscopico, cioè assorbe moltissimo l’umidità. È contenuto in piccole quantità anche nel sale da cucina grezzo; è solubilissimo in acqua e ha un sapore amaro, come in genere accade a tutti i sali di magnesio solubili. Come vedremo, il cloruro di magnesio è utilizzato come rimedio contro numerosi disturbi. Ma si usa anche in molte lavorazioni industriali.
Il solfato di magnesio eptaidrato
Noto come sale di Epsom o epsomite, si trova anch’esso in alcuni giacimenti salini, ma si può anche preparare artificialmente neutralizzando l’acido solforico con ossido o carbonato di magnesio. Questo solfato di magnesio oltre che come purgante (sale amaro o sale inglese) si utilizza anche nell’industria della carta, in quella tessile e nella fabbricazione di smalti. Viene distribuito secondo diversi gradi di purezza a seconda dell’impiego.