Profumi naturali

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RIZA Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

RIZA

I profumi naturali agiscono sulla parte più profonda del cervello: stimolano le capacità di autoguarigione, smuovono le emozioni e risvegliano i ricordi. I profumi in commercio però sono fatti con sostanze chimiche che non hanno l’efficacia delle essenze estratte dalle piante. In questo libro spieghiamo come fare da sé le fragranze preferite e più adatte ai propri gusti, usando gli oli essenziali più utili alla salute e al benessere. Troverete le indicazioni sulle caratteristiche delle essenze più usate e le istruzioni pratiche per realizzare i profumi.

Profumi naturali Sono la miglior cura!

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Profumi naturali

Sono la miglior cura! Come prepararli in casa con gli oli essenziali. Agiscono sul cervello, attivano l’autoguarigione



Profumi naturali

Sono la miglior cura!

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Profumi naturali Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante Immagini: Fotolia, 123rf © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


SOMMARIO

>> INTRODUZIONE Crea il profumo che ti fa star bene............................ 7 >> L’OLFATTO È il senso più antico e agisce sul cervello............... 13 >> GLI OLI ESSENZIALI Componenti basilari di ogni aroma ........................ 43 >> LA PREPARAZIONE Quello che serve per fare il tuo profumo ............... 83 >> LE RICETTE Ingredienti e istruzioni passo per passo ............... 103 >> PER AMBIENTI Come profumare i locali in cui vivi ....................... 139



INTRODUZIONE

Crea il profumo che ti fa star bene

L

e proprietà e le qualità dei profumi erano già note nell’antichità, ben prima che la profumeria diventasse una vera e propria arte, come avvenne a partire dal Settecento in Francia. I profumi evocano sensazioni gradevoli, suscitano emozioni e attraverso l’olfatto agiscono sul cervello, attivando reazioni fisiche e psicologiche. Questo libro vuole introdurre il lettore al piacere di creare in casa un profumo del tutto naturale, che rispecchi totalmente il proprio gusto, usando gli oli e gli aromi preferiti, con la base di alcol o di olio più indicata; si può provare anche il piacere di sperimentare, di provare a variare le dosi, personalizzando di volta in volta le miscele. Vogliamo fornire tutte le indicazioni utili per preparare da sé un profumo personalizzato e senza additivi, che rifletta le caratteristiche e le esigenze di chi “indosserà” quella fragranza o la diffonderà in casa. Le fonti naturali dei profumi più pregiati e intensi sono gli oli essenziali, ricavati da fiori, frutti, radici e anche cortecce. Queste essenze hanno gli aromi più vari, le caratteristiche e gli effetti più disparati; la loro combinazione è infinita, e preparare un profumo naturale, in casa, miscelando alcuni oli essenzia7


li è un’operazione di “alchimia” aromatica che richiede equilibrio e sensibilità. Un profumo è tanto più sofisticato e complesso quanto più numerosi sono gli ingredienti che intervengono nella sua preparazione, che vanno mischiati sapientemente, con gusto e armonia; l’attività del profumiere artigianale, quindi, si può ragionevolmente definire una vera e propria arte. Gli oli essenziali rappresentano certamente l’ingrediente fondamentale nella creazione dei profumi naturali. Quando sono ricavati da piante o erbe con particolari proprietà salutari, essi racchiudono in sé i principi attivi benefici nella massima concentrazione e quindi contengono tutte le virtù in forma potenziata. Partendo dalle numerose essenze che la natura ci offre, ci si può sbizzarrire nella creazione di tantissimi profumi di ogni genere: parfum, eau de parfum, acque di Colonia o eau de toilette. Sono prodotti che si differenziano tra loro per la maggiore o minore concentrazione di essenze naturali e di alcol.

Il profumo è la propria impronta personale Secondo Coco Chanel il profumo è un accessorio immancabile che annuncia il tuo arrivo in un luogo e vi lascia la tua “impronta” dopo la partenza. Oggi il profumo è una componente fondamentale “nell’armamentario” della bellezza sia maschile che femminile; dona un tocco di mistero o di seduzione, oppure di dolcezza, fascino, aggressività, che diventa parte della personalità di chi lo indossa. Serve a dare identità, a distinguere dagli altri, a esaltare alcuni tratti del tutto individuali; è come un abito “tagliato su misura” che valorizza i pregi di chi lo indossa. Il profumo comunica, e lo fa con un linguaggio che gli è proprio, così come accade con l’abbigliamento, gli accessori, il taglio dei capelli o con il tono di voce, l’accento, la gestualità che ci caratterizzano, per natura o per scelta. Il profumo di una persona è la sintesi della sua personalità, o almeno di quella parte di sé che vuole manifestare agli altri. 8


Per tutti questi motivi non è semplice selezionare il profumo che più ci piace e meglio si adatta a noi. Il consiglio fondamentale è di seguire l’istinto e far decidere al nostro olfatto la fragranza che più ci attrae. Lasciamo che sia il naso a guidarci, sapendo però che poi non è detto che la nostra pelle sia “d’accordo”; la fragranza che scegliamo deve infatti fondersi in maniera armoniosa con l’odore che ognuno di noi porta indosso. Il profumo che gli altri percepiscono è l’effetto della fusione fra queste due “fonti” odorose. Quindi è sempre importante “testare” sulla propria pelle un profumo per valutare in modo completo il suo effetto finale. Per creare il profumo “perfetto” per sé è molto importante sviluppare un “sesto senso” per le fragranze, un gusto personale e una capacità creativa che emerge attraverso la sperimentazione. È possibile farlo esercitandosi in casa nella preparazione di profumi naturali, seguendo i consigli forniti in questo libro.

L’evoluzione nel corso dei secoli La storia del profumo è molto antica; parte dalle fumigazioni rituali in onore delle divinità e dei sovrani; poi si è evoluta seguendo il gusto della società e le scoperte degli studiosi (prima erano gli alchimisti, poi i profumieri e infine i chimici). Nel corso degli anni le preferenze per i profumi sono molto cambiate; le fragranze maschili erano sempre state caratterizzate da note forti e persistenti di origine animale, quali muschio, zibetto, castoro, o da note legnose e ambrate come il sandalo, la betulla, il pino, il cedro... Oggi invece la tendenza è quella di ammorbidire i contrasti e “sfumare” le basi tipicamente maschili con toni più dolci, floreali e perfino romantici. Sono cambiati i gusti anche per i profumi femminili che, pur essendo sempre prevalentemente floreali, fruttati e dolci, si tingono sempre più spesso di toni che prima erano appannaggio del mondo aromatico maschile. Ma oggi non esistono più regole fisse e canoni rigidi: “meno ste9


reotipi e più individualità” è il concetto di fondo dell’arte profumiera più recente, che invita a fare scelte molto personali. Anche la classificazione scientifica dei profumi in base alle note preminenti è in continua evoluzione e le famiglie olfattive “storiche” continuano ad ampliarsi con nuove sottoclassi e nuovi aromi. C’è ampio spazio per l’innovazione e la sperimentazione di nuovi profumi e di nuove miscele. In questa direzione vanno anche le indicazioni che suggeriamo nel libro, proponendo di creare profumi “ad hoc”, che rispecchino il più possibile la propria individualità, le emozioni, le situazioni contingenti, i desideri e le passioni.

La struttura del libro La nostra proposta è quella di realizzare in casa profumi naturali, senza l’aggiunta di prodotti sintetici e partendo da pochi ingredienti di base. Questi profumi sono dotati di intensità, di efficacia e di proprietà benefiche che i prodotti sintetici non possono avere. Proprio perché non contengono additivi chimici, non si possono conservare a lungo e bisogna tenere conto di questo. La prima parte del libro è dedicata in generale alle proprietà dell’olfatto e alle caratteristiche dei profumi; si parla dei principali oli essenziali dal punto di vista strutturale, evidenziando i principi attivi in essi contenuti e le loro proprietà benefiche. Parliamo degli oli essenziali più comunemente usati nella preparazione dei profumi, con una descrizione sintetica ma molto completa: la pianta da cui derivano, il metodo estrattivo, il profilo aromatico e gli abbinamenti migliori, oltre a eventuali accorgimenti specifici (per esempio il dosaggio, l’eventuale fotosensibilità o le controindicazioni). Le essenze sono divise in base alle loro caratteristiche, partendo dai profumi contrassegnati dalle “note di testa”, passando a quelle con “note di cuore” e chiudendo con le “note di base”. La parte successiva del libro è un vero e proprio manuale pratico 10


per la realizzazione dei profumi naturali “fai da te”. Si descrive tutto l’occorrente necessario per la preparazione: il “kit del profumiere” e tutti gli ingredienti, con i suggerimenti per aiutare nella scelta di quelli più adatti. Troverete anche i consigli per sperimentare vari oli essenziali e la spiegazione delle caratteristiche aromatiche di ognuno. Quindi si passa alla parte più pratica, con le ricette per la preparazione di vari profumi “di base”, che possono servire come punto di partenza per le proprie sperimentazioni personali. Il procedimento viene spiegato passo dopo passo, in modo da permetterne l’esecuzione anche a chi si cimenta per la prima volta in questa attività. Vengono precisati gli ingredienti, le dosi e le modalità per miscelarli nel modo migliore, abbinando le note di testa, cuore e base secondo i principi dell’armonia “musicale” che sta alla base di un buon profumo. Oltre alle ricette di profumi naturali “classici” in cui le essenze vengono diluite in alcol, sono riportate anche le indicazioni per preparare fragranze a base di olio (di jojoba, di mandorle, di macadamia), ma anche per realizzare profumi solidi (in crema o in polvere) o a base di acqua. Usando ingredienti naturali è possibile inoltre creare vari tipi di profumi e deodoranti da diffondere negli ambienti di casa; per ogni locale dell’abitazione esistono essenze più indicate per favorire le attività che vi si svolgono o per contribuire all’atmosfera che si vuole creare. Infine, nelle ultime pagine del libro diamo anche le istruzioni per creare delle candele profumate, arricchite con oli essenziali. Spieghiamo come realizzare questi oggetti che non sono solo decorativi, ma portano anche benessere: creano un’atmosfera rilassante con la loro luce soffusa e riempiono le stanze di fragranze benefiche per il corpo e per lo spirito.

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L’olfatto È il senso più antico e agisce sul cervello I recettori posti nella cavità nasale recepiscono i profumi e li trasmettono direttamente alla parte più istintiva dell’apparato cerebrale, quella che libera emozioni e stimola anche le funzioni del corpo che curano i disturbi


L’organo più istintivo che smuove le emozioni

L’

olfatto è l’organo di percezione più “primitivo”, quello che si è sviluppato per primo nel corso dell’evoluzione della specie umana; è un senso arcaico, direttamente connesso con le parti primordiali del cervello e con la nostra dimensione animale e istintuale. Fra tutti i sensi, l’olfatto non gode sempre della giusta considerazione, benché abbia un ruolo notevole nell’influenzare, anche inconsciamente, i nostri sentimenti, le emozioni e quindi anche i comportamenti. Le sostanze odorose percepite dalle papille che si trovano nel naso arrivano direttamente al cervello, senza filtri e senza schermi selettivi; stimolano il sistema limbico, che è la sede delle funzioni fisiche primarie e involontarie (respirazione, battito del cuore ecc.) e controlla non solo tutte le funzioni biologiche del corpo attraverso la produzione di ormoni, ma anche le emozioni, dalle più primitive (paura, fame, desiderio sessuale) alle più evolute (amore, generosità, senso di benessere). Le modalità precise attraverso cui avviene la trasmissione degli odori al cervello è ancora oggetto di studi. Sappiamo che le molecole chimiche che costituiscono gli odori entrano nelle narici attraverso l’aria che respiriamo. All’interno della cavità nasale raggiungono l’epitelio olfattivo, su cui si trovano le cellule nervose specializzate nella ricezione degli odori: i neuroni olfattivi. Sono milioni, si rinnovano di continuo e permettono all’uomo di riconoscere circa 10.000 odori diversi. I neuroni olfattivi hanno delle appendici: le 14


“ciglia”, che sporgono dall’epitelio e ospitano i recettori, ovvero le proteine che si legano alle varie sostanze odorose e permettono di riconoscerle. I recettori sono come delle serrature dalle forme diverse, in cui si “incastrano” solo le sostanze odorose che si adattano ad essi e che quindi li attivano. Avvenuto questo riconoscimento, l’informazione viene trasmessa dai recettori attraverso i fasci neuronali e arriva al bulbo olfattivo, una struttura nervosa che opera come una sorta di centralino, smistando gli odori. Qui le molecole chimiche odorose vengono codificate come puzze, oppure profumi o aromi e vengono catalogate in base alle esperienze precedenti. Il bulbo olfattivo reindirizza l’informazione odorosa al cervello, comunicando con la corteccia cerebrale, con il talamo e con il sistema limbico. Questa parte del cervello ospita strutture importanti per la regolazione dei ritmi vitali e per la sopravvivenza. Comprende anche l’amigdala (la parte del cervello che gestisce le emozioni) e l’ipotalamo (la “centralina” che regola il ritmo sonno-veglia, la fame, la sete e la temperatura corporea).

I profumi evocano sensazioni di benessere, stimolando reazioni fisiche e psicologiche

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L’informazione sugli odori arriva dunque a questa parte del cervello attraverso una “corsia preferenziale” molto rapida. Questo perché si tratta di un organo di senso sviluppatosi nell’evoluzione con funzioni basilari per la sopravvivenza; sia per gli animali che per l’uomo era fondamentale captare al volo gli odori e riconoscere subito se venivano da potenziali aggressori oppure da possibili fonti di cibo. Gli odori attivano con rapidità le aree limbiche, che rilasciano automaticamente gli ormoni che regolano le reazioni fisiche neccessarie per la fuga o per l’attacco. Gli stimoli olfattivi di particolari odori attivano le ghiandole del sistema endocrino, stimolandole a produrre i neurotrasmettitori (come adrenalina, endorfina ecc.) che regolano le nostre funzioni vitali e le sensazioni. Inoltre gli odori stimolano anche l’amigdala, che nell’uomo elabora le emozioni e fissa i ricordi. È risaputo infatti che aromi e profumi possono influenzare la psiche, smuovendo profonde reazioni emotive. Questo è il primo livello, basato su meccanismi neuronali e fisiologici, attraverso cui agiscono i profumi e gli odori; ma essi influenzano il nostro stato d’animo e nostri comportamenti anche attraverso la memoria olfattiva, quella che associa a ogni odore l’emozione provata la prima volta che lo percepiamo. Quando sentiamo di nuovo lo stesso odore, la memoria olfattiva fa sì che riproviamo lo stato d’animo sentito in passato e catalogato in associazione a quell’odore. Si è parlato molto negli ultimi anni anche dai feromoni, sostanze chimiche apparentemente senza odore prodotte da diversi organi del corpo, che inducono gli animali a seguire dei comportamenti legati alla socialità, alla sessualità, alla cura dei figli, alle reazioni di fuga o di attacco. C’è chi sostiene che anche l’uomo reagisce automaticamente e inconsciamente quando recepisce feromoni prodotti da altri uomini, ma non tutti gli studiosi sono d’accordo su 16


L’olfatto serve a “riconoscere” a distanza la presenza di pericoli, di cibo o persone L’olfatto è un organo di senso che comparve negli animali nella fase evolutiva in cui essi abbandonarono l’ambiente acquatico. Questo senso era ed è uno strumento importante per la sopravvivenza, perché è in grado di percepire e riconoscere a distanza le particelle chimiche liberate nell’aria dalle piante, dagli animali ed anche da altri uomini. Questa capacità è definita “chemiocezione” e si differenza dalla “percezione”, che invece prevede un contatto fisico e non semplicemente per via “aerea” con ciò che si percepisce. Nel corso dell’evoluzione il vantaggio principale apportato dallo sviluppo di questo senso era la possibilità di individuare il cibo da lontano, di “sentire” sostanze tossiche o di avvertire l’odore di eventuali predatori. L’olfatto ha permesso agli animali di orientarsi nell’ambiente ostile: riconoscere i cibi commestibili, seguire le prede da cacciare, sentire l’arrivo dei predatori o percepire l’odore di un temporale in arrivo per cercare riparo. Poi l’uomo ha sviluppato maggiormente altri sensi, come la vista, ma negli altri mammiferi l’olfatto svolge ancora queste funzioni vitali. La chemiocezione è importante anche nei rapporti tra individui della stessa specie. Ci si “riconosce” attraverso l’odore personale, che spesso ha un ruolo determinante nel giudizio che inconsciamente ci formiamo di una persona, e anche nell’innamoramento.

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