










L’arte di restare giovani


L’arte di restare giovani
PSICOLOGIA
Così dimagrisci senza fatica e vinci il grasso addominale
Tutti i consigli per liberarti da manipolatori e narcisisti
Prendi il succo di olivello spinoso: elimini la stanchezza fisica e mentale
Scopri i rimedi verdi più efficaci per tornare a digerire bene dopo i
PESANTEZZA DI STOMACO
la psiche AntiAge
LE news AntiAge PAG. 6
psiche
le lettere AntiAge PAG. 10
Così si supera un tradimento PAG. 16
I manipolatori. Liberati di chi ti fa soffrire PAG. 20
DOSSIER
Fai volare il metabolismo dopo i 50 anni PAG. 36
Se la digestione diventa lenta PAG. 44
Grassi: la guida per sceglierli bene PAG. 60
L’aperitivo antiage è analcolico! PAG. 64
No, non dobbiamo sforzarci PAG. 26
Deficit di DAO. Un’unica spiegazione per tanti disturbi PAG. 48
Mente confusa e cali di memoria? Le cose da fare PAG. 52
5 cibi etnici che dovremmo adottare PAG. 66
Impariamo a vivere l’adesso! PAG. 28
l’integratore AntiAge Olivello spinoso, il tuo alleato di maggio PAG. 56
la bellezza AntiAge
Barriera cutanea: come proteggerla
PAG. 72
Trattamenti anti-cellulite con la Centella asiatica
PAG. 76
La pulizia che rinforza i capelli
PAG. 78
Quelli che chiami difetti possono diventare i punti di forza della tua unicità.
Tutti i giovedì dalle ore 17.00
SCOPRIAMO LE NOSTRE RISORSE INTERIORI
Gli incontri terapeutici del giovedì con Raffaele Morelli sono workshop pratici dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per ritrovare il benessere interiore. Interagendo direttamente con Raffaele Morelli sarà possibile ricevere consigli ef caci per affrontare i disagi esistenziali e i disturbi psicosomatici che a volte ci travolgono. Un approccio unico e originale, che cambierà per sempre il tuo modo di pensare.
Per informazioni: Centro Riza di Medicina Naturale - Tel. 02/5820793
attività fisica
PAG. 82
Relax
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Self care
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Dolcezze
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consigli di lettura
PAG. 94
Suggerimenti per lo shopping
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novità di Riza in edicola
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pag.2O pag.26 pag.28 e inoltre in questa sezione I manipolatori. Liberati di chi ti fa soffrire
No, non dobbiamo sforzarci
Impariamo a vivere l’adesso!
Scopri di cosa hai bisogno per far ripartire i tuoi naturali meccanismi di smaltimento dei grassi e iniziare a perdere peso subito
SCON LA CONSULENZA DELLA DOTT.SSA
CRISTINA MOLINA, MEDICO CHIRURGO
ESPERTO IN OMEOPATIA E OMOTOSSICOLOGIA
E DELLA DOTT.SSA LAURA ONORATO
FARMACISTA E BIOLOGA NUTRIZIONISTA
e si chiede a un medico o a un nutrizionista che cosa sia il metabolismo, la risposta fa riferimento a quel complesso di processi biochimici che assicurano le attività vitali dell’organismo. Interessante è il fatto che il termine abbia origine dal greco metabolè, che signi ca «mutazione». Sì, perché il metabolismo è ciò che ci permette di adattarci alle diverse richieste energetiche della vita e non stupisce che lui stesso con l’età cambi. Come potrebbe essere altrimenti in menopausa, dal momento che tutto nel corpo di una donna è soggetto a un deciso riassetto? Questo non signi ca aver per forza a che fare con un metabolismo rallentato e rassegnarsi ad accumulare chili, ma si tratta di comprendere cosa davvero lo fa funzionare al meglio. Il metabolismo infatti è la capacità del nostro corpo di sfruttare quello che gli mettiamo a disposizione. Accelera e rallenta, in base a cosa facciamo e a quanto mangiamo. Ma per comprendere davvero cos’è il metabolismo, dobbiamo aggiungere un aspetto che pochi considerano, ovvero il fatto che il metabolismo non è solo qualcosa di sico. «Dovremmo considerarlo in modo più ampio - spiega il dottor Fulvio d’Ostuni, medico e psicoterapeuta -. È un’energia interiore che non segue regole scontate, e infatti capita spesso che quando ci mettiamo a dieta per perdere peso, niamo per bloccarlo e ottenere un risultato opposto. Il metabolismo è la rappresentazione sica di uno stato psichico profondo. Si parla di metabolismo rallentato, spento, pigro. Tutti termini che vanno benissimo anche per descrivere il nostro atteggiamento mentale. Non servono grandi sforzi di volontà e un’ostinata razionalità nel bilanciamento dei nutrienti per “metterlo in moto”. Molto più ef caci sono piccoli cambiamenti nel proprio stile di vita, attenzioni a quello che si mangia, all’atti-
vità sica, ma anche un rinnovato entusiasmo per le novità. Ed è questo “nutrimento” che, con l’età, gli mettiamo meno a disposizione. Allora fare qualcosa per il proprio metabolismo signi ca davvero abbracciare un rinnovamento delle proprie abitudini, che genera una risposta emotiva profonda, con positive ricadute a livello metabolico. Avvicinarsi a una dieta solo con l’idea di “mettersi a regime”, di penalizzarsi tagliando tutto quello che dà piacere, signi ca deprimere la propria energia interiore e il proprio metabolismo. Riattiviamo dunque il nostro motore metabolico con azioni che abbiano anche la capacità di riaccendere il nostro entusiasmo e la nostra vitalità in modo più generale».
Quando il metabolismo ha bisogno di una “rimessa a punto” lo fa capire con alcuni segnali che è facile riconoscere. Ecco i principali.
SENSO DI STANCHEZZA , dovuto a una maggior lentezza nel convertire il cibo in energia; freddo immotivato.
AUMENTO DI PESO non giustificato o difficoltà a dimagrire.
PROBLEMI GASTROINTESTINALI come stitichezza o gonfiore addominale.
IRRITABILITÀ O CALI D’UMORE, dovuti a un’alterata produzione di neurotrasmettitori.
PELLE SECCA, spenta e unghie e capelli fragili.
5 cibi etnici che dovremmo adottare
Più si va avanti con l’età, maggiore è l’esigenza di rinforzare le difese della nostra epidermide nei confronti degli agenti esterni.
È così che le si assicura idratazione
l presupposto per una pelle sana e giovane è proteggere l’epidermide da tutto ciò che può danneggiarla: agenti esterni e perdita del suo contenuto idrico e del suo apporto di lipidi. Per questo, nella propria skincare routine, è importante prestare attenzione alla cura della cosiddetta barriera cutanea. La nostra pelle è infatti ricoperta da un lm idro-lipidico, una sorta di ltro naturale che ha proprietà idratanti e nutritive. Preservare questo strato protettivo signica conservare la bellezza e la giovinezza della pelle. Con l’invecchiamento il corpo tende a produrre sempre meno le sostanze che formano questo lm idrolipidico. Il risultato è che la pelle si fa sempre più sottile. Questo non solo la fa apparire meno soda e compatta, ma la predispone maggiormente alle aggressioni esterne. La soluzione?
Ricreare, con il supporto dei cosmetici giusti, un lm idro-lipidico che supporti e integri quello naturale oramai impoverito. Ogni giorno la nostra pelle è
esposta a un’in nità di agenti atmosferici che la mettono a dura prova. Oltre alle radiazioni solari, da cui ci si difende soltanto con le creme con spf, vanno considerati il vento, lo smog, la polvere. Se abbiamo una buona barriera cutanea la pelle sarà in grado di difendersi al meglio da queste “aggressioni”. Ma che cos’è la barriera cutanea? È rappresentata dallo strato corneo, che è costituito da corneociti, ovvero cellule morte appiattite legate tra di loro da lipidi epidermici (ceramidi, acidi grassi, colesterolo). A formare la barriera cutanea vi è poi un velo formato da un’emulsione di grassi in acqua e vi è il NMF, il Natural Moisturizing Factor, sostanza di natura acquosa che contiene aminoacidi, urea, acidi organici e sali minerali, che contribuisce all’idratazione e al mantenimento del pH acido.
Oltre al tempo che passa, ad indebolire questo scudo protettivo possono intervenire anche alcune nostre abitudini sbagliate, a partire dalla detersione.
Capire se stai usando prodotti adatti a preservare la tua barriera cutanea è molto semplice. La tua pelle infatti ti parla, basta saperla osservare. Se appare elastica, morbida e senza la presenza di rossori, vuol dire che è protetta. Al contrario se senti la classica sensazione di cute che tira e di tensione, non solo dopo il lavaggio, ma anche nel corso della giornata, vuol dire che è povera di quelle sostanze che nutrono il film idrolipidico. Anche eventuali irritazioni e pizzicori sono segnali che lo strato corneo non è più intatto e la pelle è dunque più esposta.
Anche con quello che porti in tavola puoi rinforzare la tua barriera cutanea. Serve idratazione, ma anche nutrienti specifici. Non devono mancare i grassi buoni (vedi servizio a pag. 60), ma anche vitamina C (agrumi, kiwi, fragole, peperoni, spinaci) e vitamina E (mandorle, semi di girasole, avocado). Yogurt, kefir e cibi fermentati, servono per mantenere in equilibrio il microbiota intestinale, anch’esso fondamentale per la barriera cutanea.
Il quotidiano gesto di lavarsi il viso può fare davvero la differenza. In primis evita di detergere il viso troppo spesso e di utilizzare con eccessiva frequenza esfolianti che non lasciano alla pelle il tempo di rigenerarsi. Una volta alla settimana è più che sufficiente. Anche utilizzare l’acqua troppo calda rischia di impoverirla e inaridirla, così come asciugarla sfregandola con l’asciugamano (meglio tamponarla). Ma soprattutto scegli con attenzione i prodotti per la detersione sia del mattino, quando la pelle deve essere liberata dalle impurità della notte, sia della sera, quando va rimosso l’eventuale make-up. Sostanze detergenti troppo aggressive alla lunga infatti indeboliscono lo scudo protettivo epidermico, rendendo la cute impoverita e quindi più fragile. E una pelle fragile sarà anche più soggetta a formare linee e solchi, ossia rughe. Scegli un detergente con tensioattivi delicati (privi di solfati) che preservano la sua naturale lubrificazione e preferisci prodotti che rispettino il pH acido della barriera cutanea. Questo le consente di mantenere in equilibrio il proprio microbiota cutaneo che sarà immune dall’ingresso di eventuali batteri e inquinanti. Il detergente per il viso deve avere quindi un pH compreso fra 4 e 6.