Focus Buoni Pasto 2020

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I focus DI TECHNORETAIL giugno 2020

BUONI PASTO, UN MERCATO SEMPRE PIÙ DIGITALE



SOMMARIO

Buoni pasto, un mercato sempre più digitale

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4 Una nuova dimensione

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Facilitare il cambiamento dei consumi Meno buoni pasto cartacei e più servizi digitali

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Verso il full digital Servizi sempre più personalizzati Supplemento al quotidiano online www.technoretail.it Anno IV - giugno 2020 Direttore responsabile Armando Brescia Direttore editoriale Marco Mancinelli

Responsabile editoriale Stefania Lorusso

Progetto grafico Silvia Ballarin

A cura di Fabio Massi

Editore Edizioni DM Srl via A. Costa 2 - 20131 Milano P. Iva 08954140961

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Mastercard® is a registered trademark, and the circles design is a trademark of Mastercard International Incorporated. The Card is issued by EML Money DAC pursuant to license by Mastercard International Inc.


INTRODUZIONE

Buoni pasto

un mercato sempre più digitale

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l mercato italiano dei buoni pasto ha conosciuto negli ultimi anni una rapida espansione e nel 2019 – secondo i dati diffusi dal Centro Studi Fipe – il volume d’affari complessivo è stato pari a circa 3,2 miliardi di euro. Si stima che lo scorso anno il numero dei ticket in circolazione abbia superato abbondantemente i 500 milioni, di cui due terzi acquistati da committenti privati e un terzo da amministrazioni pubbliche. Ogni giorno, nei circa 120.000 esercizi convenzionati in tutta Italia, tra bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, negozi e supermercati, circa 2,8 milioni di lavoratori spendono poco meno di 13 milioni di euro utilizzando buoni pasto. a qualche anno il settore si trova in una fase di profonda trasformazione, sia in termini fiscali sia dal punto di vista dell’offerta, che si sta ampliando con prodotti e servizi basati su tecnologie digitali. Nel corso del tempo non sono mancate situazioni piuttosto critiche nel rapporto tra i vari attori del mercato. Sono soprattutto le imprese della distribuzione e della ristorazione a sollecitare

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correttivi al sistema, principalmente nell’ambito del codice degli appalti nella pubblica amministrazione: il livello medio raggiunto dagli sconti applicati nelle gare a evidenza pubblica per la fornitura del servizio dei buoni pasto, infatti, è diventato un costo insostenibile per gli esercizi commerciali convenzionati i quali, attraverso le associazioni di categoria, hanno avviato una campagna di informazione rivolta ai consumatori minacciando di non accettare più i ticket. el frattempo, con la Legge di Bilancio 2020 dal 1° gennaio è stata ridotta da 5,29 a 4 euro l’esenzione da contributi Inps e tassazione Irpef sui buoni pasto cartacei, mentre quella sui ticket elettronici è stata aumentata da 7 a 8 euro per incentivare il loro utilizzo. Proprio la digitalizzazione dei buoni pasto e dei servizi annessi è la tendenza che sta maggiormente caratterizzando il settore negli ultimi mesi, come emerge anche dai commenti dei principali protagonisti del mercato che abbiamo raccolto nelle pagine seguenti.

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UNA NUOVA DIMENSIONE Il mercato dei buoni pasto sta diventando sempre più digitale e sono in aumento le società emettitrici che propongono servizi di gestione telematica in grado di rendere più efficiente, veloce e sicura ogni transazione con i ticket. «La Legge di Bilancio 2020 è intervenuta proprio su questo punto – afferma Emmanuele Massagli, Presidente dell’Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto (ANSEB) – abbassando la quota di non ricomprensione del reddito da lavoro dei buoni pasto cartacei a 4 euro ed elevando quella dei ticket elettronici a 8 euro. La direzione di questa novità è giusta, la dimensione digitale è il futuro di qualsiasi servizio di welfare, criticabile è invece la tempistica, che ha un po’ ridotto il settore nei primi mesi del 2020». Le settimane di lockdown e la chiusura delle aziende, poi, hanno comportato il fermo di tutte le attività connesse ai buoni pasto, non distribuiti ai lavoratori in cassa integrazione. «L’adozione da parte di quasi 400 Comuni dei cosiddetti buoni spesa solidali pagati dal Governo per la popolazione più indigente non ha mitigato gli effetti della crisi – prosegue Emmanuele Massagli – poiché gli emettitori, responsabilmente, hanno deciso di erogare questi servizi senza margini, vista la natura sociale della misura. Oggi che le attività stanno ripartendo si nota la crescente tendenza di molte imprese 4


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a non riconoscere i buoni pasto ai lavoratori agili, anche quando dovuti per contratto, violando il loro diritto a una pausa pranzo sana e pagata dall’azienda, quale che sia il luogo ove è consumata». UNO STRUMENTO SOCIALMENTE UTILE Nonostante il periodo di crisi, i buoni pasto hanno comunque conti-

nuato a svolgere una funzione importante per lavoratori e aziende. «I nostri clienti hanno utilizzato le nostre soluzioni di buoni pasto e buoni spesa come un modo per sostenere i loro dipendenti anche da remoto – afferma Mariacristina Bertolini, Direttrice Generale e Vicepresidente di Up Day – dando loro la possibilità di fare la spesa in un momento in cui gran parte dei servizi di ristorazione era chiuso. In alcune realtà non è stata contemplata l’erogazione del 5


Al passo con la nuova normalità smart Up Day ha appena lanciato un nuovo prodotto che trasferisce valore sull’utilizzatore finale attraverso una rete allargata che aumenta la capacità di spesa anche su piattaforme e-commerce e premia i consumi nei negozi di prossimità tramite un cashback finanziato dall’azienda. «Tutti i nostri servizi si stanno orientando su soluzioni digitali e sempre più tecnologiche – spiega Mariacristina Bertolini – il nostro percorso di innovazione, cominciato già da tempo, ha avuto un’accelerazione significativa nel periodo della pandemia ed è proprio questo che ci ha permesso non solo di supportare clienti e utilizzatori durante il lockdown, ma ci consentirà anche di rispondere più efficacemente alle richieste di quella che sarà la “nuova normalità smart”».

buono pasto, ma grazie ai sistemi digitali e al potenziamento dei servizi come delivery e take-away siamo riusciti a dare continuità al business e siamo stati anche protagonisti nel sostenere concretamente le famiglie più bisognose tramite i buoni solidali alimentari». FACILITARE IL CAMBIAMENTO DEI CONSUMI La gestione del buono pasto elettronico rappresenta sicuramente un passo importante verso la semplificazione del sistema e, 6


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Pagamenti in ogni forma e formato

anche se manca ancora una procedura di codifica unica per tutti i tipi di ticket, diverse aziende propongono soluzioni tecnologiche molto efficaci. «Gli sviluppi, le criticità e l’evoluzione del settore dei buoni pasto sono dettati dagli emettitori – afferma Antonino Cuttonaro, Amministratore Unico di QSave Elkey – noi come “gestori” ci immettiamo in una porzione di mercato come facilitatori e ci integriamo alle strutture già presenti presso supermercati, grandi catene in franchising, aziende strutturate che decidono di far confluire la gestione del buono pasto in un unico POS: in cassa, nel distributore automatico o nelle consegne a domicilio».

Pioniera del buono pasto elettronico già dal 2000, QSave Elkey propone soluzioni e tecnologie per le imprese della gdo, dell’Horeca, della ristorazione e oggi è l’unica azienda del mercato italiano che può offrire la spendibilità del buono pasto anche nel vending. «Al centro delle nostre proposte – spiega Antonino Cuttonaro – c’è il controllo del pagamento in ogni forma e in qualsiasi formato. Proponiamo soluzioni innovative e trasversali per i mercati del vending, della ristorazione e del retail, quindi il nostro obiettivo è realizzare progetti complessi nei quali diamo la possibilità all’utente di accumulare un “valore virtuale” e spenderlo in più punti di erogazione e vendita di prodotti. Il nostro cliente è libero di scegliere lo strumento (badge, carta fidelity, chiavetta, app) e di impiantare qualsiasi punto di erogazione: automatico o servito».

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CONFINDUSTRIA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA


BUONI PASTO

La prepagata per la spesa dove si vuole

Proprio in ambito delivery, i ristoratori che durante le settimane di lockdown hanno scelto il servizio BP360 di QSave Elkey in modalità mobile sono riusciti a rimanere attivi, nonostante il crollo della domanda del “fuori casa”. «È chiaro che la pandemia – continua Antonino Cuttonaro – ha profondamente cambiato l’esperienza di acquisto e di consumo. Oggi, in cui anche il settore dell’Horeca ha bisogno di ripartire, la scelta verso i nostri servizi, che inglobano in un unico strumento tutti i buoni pasto e i pagamenti soprattutto per l’asporto e le consegne a domicilio, facilita il cambiamento e ottimizza la gestione post vendita». MENO BUONI PASTO CARTACEI E PIÙ SERVIZI DIGITALI I buoni pasto in formato elettronico sono sempre più una realtà e anche lo scorso anno è aumentata l’of-

Uno dei prodotti su cui Epipoli punta per i prossimi mesi è la carta Buona Spesa, lo strumento ideale per erogare il benefit più richiesto in questo momento: la possibilità di fare la spesa dove si desidera. «Questa prepagata Mastercard, nata per supportare i circa 8.000 Comuni italiani nella distribuzione di buoni spesa a causa dell’emergenza alimentare legata alla diffusione del Coronavirus – spiega Gaetano Giannetto – è lo strumento ideale per supportare le aziende nell’erogazione di bonus, welfare e gratifiche. La prepagata Buona Spesa, infatti, consente a chi la riceve di andare a fare la spesa ovunque voglia, non solo nei punti vendita della gdo ma anche all’interno di tutti i panifici, drogherie, macellerie, discount, minimarket e negozi di generi alimentari che accettano Mastercard».

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ferta digital delle società emettitrici. «Le tendenze emerse nel 2019 e la conseguente certezza della scomparsa dei buoni cartacei – afferma Gaetano Giannetto, Fondatore e Presidente di Epipoli – ci hanno spinti a progettare gift card che permettessero alle aziende di erogare buoni spesa o consentire a dipendenti e clienti di consumare pasti fuori casa. Questo ha fatto sì che a dicembre nascesse la Restaurant Card, la carta che può essere utilizzata presso tutti i ristoranti che accettano Mastercard, e che a marzo fossimo pronti con la nostra Buona Spesa, la carta che permette di essere utilizzata in oltre 180.000 punti vendita alimentari». Nelle scorse settimane Epipoli ha accelerato lo sviluppo della propria offerta, soprattutto in ambito digitale. «La difficile situazione causata dalla pandemia – prosegue Gaetano Giannetto – è stata una spinta ulteriore alla digitalizzazione non solo delle nostre carte e del nostro e-commerce, ma anche dei nostri servizi. Come azienda FinTech, in questi mesi abbiamo ricoperto sempre più il ruolo di ponte tra i consumatori e le aziende fornendo a queste ultime le piattaforme necessarie per il rewarding e la fidelizzazione dei propri clienti». 10


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VERSO IL FULL DIGITAL Avanti tutta con la nuova app Da sempre Edenred investe in ricerca e tecnologia per proporre soluzioni in grado di offrire un beneficio concreto e rispondere alle reali esigenze di persone, famiglie e ristoratori. «Soprattutto in questo periodo – continua Luca Palermo – riteniamo sia necessario uno strumento innovativo e digitale, adatto sia per chi lavora da casa sia per chi è fisicamente in ufficio, utilizzabile quindi nei punti vendita tradizionali e online. Per questo, durante il lockdown, abbiamo velocizzato il processo di sviluppo della nuova app Ticket Restaurant con l’obiettivo di rendere i nostri buoni pasto completamente digitali, senza car-

Per Luca Palermo, Amministratore Delegato di Edenred Italia, la tendenza più interessante emersa negli ultimi mesi nel settore dei buoni pasto è proprio quella su cui la sua azienda ha puntato e che, con il recente lancio della nuova app Ticket Restaurant, ha ormai raggiunto: passare alla modalità full digital. «La fase emergenziale che abbiamo vissuto – spiega Luca Palermo – in questo senso ha sicuramente rappresentato un’accelerazione nello sviluppo della digitalizzazione e ha inciso in maniera importante nel favorire l’ampliamento della nostra rete di e-merchant: abbiamo chiuso partnership soprattutto in ambito food delivery con realtà molto innovative e continueremo a lavorare in questa direzione».

ta né plastica. Il welfare aziendale è diventato ancor di più un sostegno fondamentale per i dipendenti e le loro famiglie, e può essere la soluzione che aiuta l’economia a ripartire,

indirizzando

le entrate verso i settori più colpiti».

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A pranzo massima libertà Nella sua offerta, Sodexo punta molto sulla pausa pranzo, un momento fondamentale per il benessere dei dipendenti. «Pass Lunch è il buono pasto che garantisce il massimo della qualità e della libertà di scelta – spiega Sergio Satriano – grazie a un network di oltre 100.000 locali convenzionati in tutta Italia. La versione elettronica del nostro buono pasto cartaceo, la Pass Lunch Card, rappresenta un servizio ancora più flessibile, sicuro e personalizzabile. Altro prodotto per noi molto importante è il buono acquisto Pass Shopping, spendibile nelle maggiori

inse-

gne della gdo e nei principali siti di e-commerce. Anche per quanto riguarda Pass Shopping è possibile gestire l’intero processo in digitale, rendendolo la soluzione ideale per promuovere il welfare aziendale tra i propri dipendenti».

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SOLUZIONI DIGITALI PER UNA MIGLIORE USER EXPERIENCE La digitalizzazione dei servizi non soltanto facilita la gestione generale del sistema, ma al contempo migliora anche l’esperienza d’acquisto del consumatore. «Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 – afferma Sergio Satriano, Managing Director di Sodexo Benefits and Rewards Services – sono stati introdotti importanti vantaggi di natura fiscale che riguardano il buono pasto elettronico, la versione digitale di uno dei benefit più utilizzati e apprezzati dai lavoratori in Italia: l’uso di sistemi digitali semplifica l’at-


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tivazione del servizio e la gestione operativa. Si tratta di un supporto smart anche per i beneficiari, infatti la user experience dei buoni pasto elettronici sta diventando sempre più “full digital” fino a prevedere servizi di mobile payment mediante app». SERVIZI SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATI Secondo Riccardo Gismondi, National Key Account Director di BluBe, la divisione Welfare di CirFood, il mercato dei buoni pasto di recente si

è ampliato notevolmente, diventando sempre più competitivo, grazie al susseguirsi di normative che hanno introdotto importanti incentivi fiscali, l’ultimo sui buoni elettronici introdotto dalla scorsa legge di bilancio: «A inizio 2020 abbiamo registrato una forte richiesta del servizio elettronico e probabilmente la quota di fatturato di buono cartaceo si attesterà, a fine anno, sotto il 10%. Di recente, i clienti hanno cominciato a chiederci sempre di più servizi completamente esternalizzati, ma personalizzati e digitalizzati per superare le card e i POS».

Focus sul welfare L’offerta di BluBe comprende employee benefit come i buoni pasto BluTicket, servizi di incentive&reward come i voucher acquisto BluGift e la piattaforma web BluFlex per la gestione operativa dei programmi di welfare. «Con l’acquisizione a fine 2019 di Valore Welfare – spiega Riccardo Gismondi – CirFood ha potenziato questo ambito: non si tratta solamente di offrire un prodotto, bensì di fornire alle imprese un supporto in ogni fase di ideazione e applicazione di piani di welfare. L’emergenza della pandemia ha messo in luce l’importanza di focalizzarci sui bisogni reali sia delle aziende clienti sia dei loro dipendenti, per questo stiamo lavorando a un più ampio progetto al fine di proporre soluzioni concrete che diano sicurezza, migliorino il benessere delle persone e il loro rapporto con il lavoro, in linea con la nostra filosofia “Feed the Future”».

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TECHNORETAIL L’UNICA TESTATA DOVE TECNOLOGIA E RETAIL SI INCONTRANO

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