DM Magazine Luglio/Agosto 2020

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MDD Scordamaglia: la collaborazione è una cura per il Covid SUCCESSI Consorzio Promotre 2.0, al via il piano di espansione

LUGLIO/AGOSTO 2020

CHI VINCE E CHI PERDE

NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA



SOMMARIO DMM

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Editoriale Il Risiko delle supercentrali

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Cover Chi vince e chi perde nella distribuzione moderna

43 Imprese Valsoia entra nel mercato degli integratori con una linea vegetale 44 MDD Perché interessarsi al benessere

14 Intervista Scordamaglia: la collaborazione è una cura per il Covid

46 Retail innovations

17 Successi Consorzio Promotre 2.0, al via il piano di espansione sul territorio nazionale

50 Mercati Volano gli acquisti di prodotti igienico sanitari durante il lockdown

18 Mercati Spalmabili dolci, il mercato accelera su qualità e prodotti premium

58 Real estate

28 Soluzioni in vetrina Il banco frigo si adatta a nuovi spazi 30 Mercati Insaporitori, c’è più gusto in cucina 42 Aperture Nuovo format per Consorzio Europa

48 Digital Club/Retail

60 Tecnologistica Pax Italia presenta la tavoletta grafometrica Aries8 Geodis pubblica il rapporto annuale di attività e Csr 63 Video 64 News 65 Prossimamente

Gdo, la fotografia è quella scattata da Mediobanca. Il 2018 è un anno record per il discount e la distribuzione associata. Lenta invece la marcia della grande distribuzione mentre viaggia a due velocità (Coop e Conad) la cooperazione DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

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EDITORIALE DMM

Il risiko delle supercentrali Non è la prima volta. E certamente non sarà l’ultima. Il quadro delle alleanze tra i principali gruppi distributivi italiani si appresta ancora a cambiare. E non si tratta di piccoli aggiustamenti. Tale, per esempio, si potrebbe considerare il recente annuncio dell’ingresso di Rossetto Trade (fuoruscito da C3 con una sua dote di 23 punti vendita tra iper e super) nella compagine di Agorà Network, costituita da Sogegross, Iperal, Gruppo Poli e Tigros. O l’accordo di master franchising, ufficializzato poche settimane fa, tra Coop Consorzio Nord Ovest e Sardegna Più, che permette a Coop di ampliare la sua presenza in Sardegna, inizialmente con una rete di 35 negozi. No, qui stiamo parlando di modifiche più sostanziali degli assetti competitivi a livello di supercentrali. A dare un primo scossone agli accordi in essere ci ha pensato il forfait di Auchan. Il suo adieu al mercato italiano ha lasciato orfane al tavolo delle contrattazioni di primo livello sigle come Crai e D.it (facendo di fatto naufragare il giovanissimo progetto di Gruppo Levante), Coralis e C3. Ma a rimescolare ancor di più le carte giunge ora il dissolvimento di Aicube. O quantomeno una quasi totale trasformazione della squadra degli alleati. Il colpo che ha di fatto posto fine alla vita quasi decennale della supercentrale voluta da Giorgio Santambrogio è stato sparato a bruciapelo e senza silenziatore da Pam pochi giorni fa. Non stiamo a sindacare sulle motivazioni che hanno portato a questa scelta. Così come non ci azzardiamo a scommettere su quelle dell’altro partner di Aicube, Carrefour. L’ipotesi che l’insegna guidata attualmente in Italia da Gérard Lavinay possa valutare nuove sinergie a partire dal 2021 non è del tutto campata in aria. Tutto ciò indurrà alcuni gruppi ad “accasarsi”, laddove possibile, con i retailer liberi più importanti, o a convergere proprio verso realtà aggregatrici e catalizzatrici come VéGé. La stagione del “piccolo è bello”, del resto, è finita da tempo. Al di là delle dichiarazioni di facciata, tutti sanno che, sul piano competitivo, i vantaggi derivanti dalle economie di scala e dalla maggiore massa critica negli acquisti generate dalle supercentrali, sono insostituibili. Che poi quest’ultime siano anche facilitatrici di progetti comuni è un’altra storia.

Armando Brescia, Direttore Distribuzione Moderna

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A L L E N E D R E P I H C E E C CHI VIN

A N R E D O M E N O I Z U B I R T DIS 2018 è un Il . a c n a b da Medio ta. Lena ia t c a t o t s a s c a s e a n fia è quell distribuzio la e tre viaggia t n n e u m La fotogra o c e n is d io rd per il e distribuz d n a r g a anno reco ll cia de erazione. r p a o m o c la la e ) c ta inve p e Conad o o C ( à it c a due velo

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l 2018 è un anno record per il discount e la distribuzione associata. Lenta invece la marcia della grande distribuzione mentre viaggia a due velocità (Coop e Conad) la cooperazione. La fotografia è quella scattata da Mediobanca. Nel 2019 il copione non è sostanzialmente cambiato, fatta salva l’acquisizione di Auchan da parte di Conad e la conquista della leadership per fatturato. Nel 2018 il discount ha messo a segno una crescita media dei ricavi dell’8,1%, in accelerazione rispetto allo sviluppo medio annuo del 7,8% del periodo 2014/18. Il canale discount ha realizzato vendite per 14 miliardi, pari al 16,6% del giro d’affari complessivo di 84,3 miliardi (al netto di Iva), con un incremento medio dell’1,9%. Eurospin, Lidl Italia ed Md sono diventati dei giganti: nel 2018 insieme hanno realizzato oltre 12 miliardi di ricavi e più di 403 milioni di utili. I tre hanno realizzato 900 milioni di vendite in più e 41 milioni di utili netti in più. Un business in continua crescita che ignora la stagnazione dei consumi delle catene tradizionali della grande distribuzione. Eurospin è il discounter leader in Italia ed è anche il più profittevole: il fatturato è di 5,6 miliardi e gli utili di 246 milioni. I profitti sono il 4,4% dei ricavi. 4 DM MAGAZINE


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Anche Lidl Italia ha aumentato il giro d’affari di 400 milioni (+10%) a 4,72 miliardi, ma gli utili si sono lievemente contratti da 127 a 124 milioni. E hanno un’incidenza sui ricavi del 2,6%. Infine MD con circa 2,1 miliardi ha prodotto utili per 33,4 milioni, pari all’1,6% del giro d’affari. Mentre per il 2019 l’azienda ha comunicato ricavi di 2,75 miliardi (probabilmente lordi). «In crescita del 10% - ha sottolineato il patron Patrizio Podini e contro un dato medio

registrato dai discount del +4,5. Per il 2020, causa coronavirus, stimo un anno più difficile e con uno sviluppo del 7-8%». Sul fronte degli investimenti per il triennio 2020-2022, Podini ha stanziato 1 miliardo di euro, in parte prodotto dal cash-flow e in parte riveniente dalla rinegoziazione di un finanziamento. Solo 250 milioni sono destinati all’anno corrente, tra ristrutturazioni di alcuni negozi (40 milioni) e 40 nuove aperture che varranno circa 200 milioni. A questi occorre aggiungere 40 milioni per il centro logistico di Cortenuova, nel Berga-

masco, costato 80 milioni. Sarà pronto nel 2021. Nella classifica internazionale della redditività, sorprendentemente la veneta Eurospin (dimensione a parte) prende la testa con un ritorno sul capitale investito di circa il 24%. Ma si piazza al quinto posto anche MD con il 17%, davanti alle catene americane Target e WalMart.

IL VICINATO SPINGE LA DO Il momento favorevole del negozio di vicinato favorisce anche la distribuzione organizzata, che comprende forme consortili e di unione volonta-



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ria: nel 2018 ha realizzato vendite per 28,1 miliardi (+3,5%), pari al 33,3% del totale. In 5 anni lo sviluppo cumulato è stato di oltre il 23% mentre gli utili aggregati hanno scalato le classifiche italiane: Selex è arrivata a 714 milioni e VéGé a 587 milioni. La conferma della marcia in più è arrivata anche dai dati 2019 del gruppo Selex, leader

della Do con una quota di mercato dichiarata vicina al 10%: le vendite sono cresciute del 4,2% (contro +1,3% del mercato) a 11,15 miliardi. Inoltre, complice la pandemia, nei primi 5 mesi del 2020 i ricavi sono balzati del +9,6%, a parità di rete (iper+super), contro un mercato al +2,8%. Tuttavia si profila un secondo semestre 2020 difficile per i consumi degli italiani. «Per questo abbiamo potenziato il piano promozionale - ha commentato Maniele Tasca, direttore ge-

nerale di Selex - con eventi di richiamo sulle marche del distributore e sull’industria di marca all’insegna dell’italianità. Adatteremo assortimenti e servizi alle tendenze che andranno a consolidarsi ma dovremo recuperare efficienza per mantenere la leadership di prezzo». Alle spalle di Selex si colloca VéGé, in rapida ascesa: l’ultima adesione alla centrale di via Lomellina è quella di American Cash che ha portato in dote un Cedi e un cash & carry di oltre 14 mila mq di superficie commerciale. Nel corso del 2019 a VéGé hanno aderito Bennet, Multicash e Metro Italia.

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COVER DMM

Oggi la società guidata dall’amministratore delegato Giorgio Santambrogio vanta 36 imprese mandanti, un fatturato al consumo stimato, a fine 2020, di circa 11 miliardi di euro. Negli ultimi 5 anni (fonte Gnlc-Nielsen) è il gruppo distributivo con la maggiore crescita di quota di mercato, fino a raggiungere la quinta posizione in Italia.

GDO AVANTI PIANO Tutto un altro pianeta le catene della grande distribuzione.

Nel 2018 ha generato vendite per 22,5 miliardi (-0,4%), pari al 26,7% del totale. E il trend delle vendite dal 2014 al 2018 è migliorato molto lentamente. Ne hanno sofferto anche i margini: l’utile operativo del 2018 si è contratto del 31% e il risultato corrente del 41%. Alla fine questo è il comparto della distribuzione moderna che ha generato la maggior parte dei tagli di personale e la riduzione delle superfici commerciali, soprattutto per la crisi inarrestabile dell’ipermercato. I dati della grande distribuzione sono però solo una media tra condizioni molto diverse: per esempio, di Auchan e Carrefour, da una parte, e quella ottimale di Esselunga, dall’altra. Nel luglio 2019 la controllata italiana della famiglia

Mulliez è passata a Conad ridefinendo, almeno in parte, la geografia del settore. Dal 2014 al 2018 Auchan Italia ha accumulato 813 milioni di perdite nette. Carrefour Italia invece, quasi al culmine della crisi, su 4,6 miliardi di ricavi realizzati nel 2018 ha prodotto una perdita di 101 milioni che nell’arco del quinquennio sale a 638 milioni. Nel 2019 il fatturato consolidato della catena commerciale francese si è contratto da 5,26 miliardi a 5,04. Ha perso 216 milioni: -4,3% a rete corrente e -2,6% a rete costante. Dati pesanti ma più contenuti rispetto all’anno prima quando furono, rispettivamente,


-4,7% e -4%. L’Italia rimane il Paese con la performance peggiore della galassia Carrefour. Il nuovo amministratore delegato Gérard Lavinay ha varato, e in parte attuato, una ridefinizione del piano industriale che punta al turnaround ma che ora trova un ostacolo in più nella pandemia e nella crisi profonda forse irreversibile dell’ipermercato. E la società gestisce ben 50 ipermercati (di cui 1 franchising) di grande metratura. Lo scorso gennaio Lavinay ha tagliato gli organici di 580 addetti in 32 ipermercati, dopo una riduzione di oltre 20 mila mq di superficie in 5 punti vendita.

E in aprile Carrefour ha richiesto e ottenuto il ricorso alla Cassa integrazione in deroga ex covid-19, prevista dal decreto Cura Italia, per 4.472 dipendenti, per l’80% concentrati tra Piemonte e Lombardia. Contestualmente la società ha sterzato sui negozi di vicinato: ha acquisito 28 negozi ex Auchan e da gennaio può contare su due nuovi franchisee, Apulia Distribuzione ed Etruria Retail, con 550 minimarket, precedentemente affiliati ad Auchan.

Molto diversa la situazione di Esselunga: dal 2014 al 2019 ha accumulato utili per 1,55 miliardi. 250 milioni solo nel 2019. L’ultimo esercizio ha registrato un fatturato di 8,1 miliardi, +2,9%, e un Margine operativo lordo di 717 milioni, l’8,8% dei ricavi. Circa il doppio della media del settore. Inoltre le vendite per mq di Esselunga sono un benchmark europeo: circa 15.800 euro per mq. Davanti alla britannica Salinsbury con 13.800 euro e alla spagnola


COVER DMM Mercadona con 9 mila euro. La prima insegna italiana, dopo Esselunga, è Agorà con circa 6.600 euro.

LO SPRINT DI CONAD Nel mondo della cooperazione non potrebbe essere più divergente il trend tra i giganti Coop e Conad. Secondo il report di Mediobanca, le due cooperative, tenuto conto dell’attività da grossista che Conad esercita a favore dei dettaglianti associati, nel 2018 hanno generato un giro d’affari di 19,8 miliardi, pari al 23,5% del totale. Dal 2014 al 2018 Conad ha realizzato una crescita media annua del 3,5% (+2,8% nel 2018), mentre le 7 grandi Coop hanno segnato nel periodo una flessione

media del giro d’affari dello 0,2% (-4% nel solo 2018). Nello stesso periodo i dettaglianti hanno cumulato utili netti per 850 milioni mentre Coop ha subito una perdita di 142 milioni. Nell’esercizio 2019 Conad ha raggiunto la leadership per fatturato della distribuzione moderna con i 2.290 soci dettaglianti. Il giro d’affari della rete è salito a 14,2 miliardi di euro (+5,9% rispetto al 2018) e la quota dell’insegna è cresciuta di quasi un punto (+0,9%). Conad ha fatto della flessibilità la base del modello

d’impresa cooperativa, quella che, in questo momento, genera le performance migliori. Un anno fa l’azienda ha rilevato le attività di Auchan, ma l’operazione di razionalizzazione, gestita dalla controllata Margherita Distribuzione, è ancora in alto mare. I risultati s’inizieranno a valutare solo dalla fine del 2020. «Si tratta per noi di un’azione di sviluppo che è al contempo un’operazione di salvataggio – ha commentato l’amministratore delegato Francesco Pugliese -. Stiamo operando per portarla avanti con


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realismo e con responsabilità, consapevoli che è una occasione unica e sfidante per tutto il sistema Conad». Contro i detrattori dell’operazione ConadAuchan, in particolare per gli inevitabili tagli occupazionali, Pugliese ha buon gioco nel sostenere che «con Conad migliaia di persone ex Auchan oggi hanno un futuro. Senza avrebbero fatto la fine di Mercatone Uno». Intanto la cooperativa specifica che il giro

d’affari è cresciuto del 44,9%, passando dai 9,8 miliardi del 2010 agli attuali 14,2 miliardi mentre, nello stesso periodo, il patrimonio netto aggregato è salito da 1,5 miliardi a 2,6 miliardi. Prosegue anche il trend positivo della marca Conad: si porta a 3,9 miliardi di euro di fatturato (in crescita dell’11,4% rispetto al 2018) e con una quota di mercato al 30%: superiore di 9,4 punti percentuali al dato medio di mercato (fonte: Iri).

LE 7 SORELLE COOP Infine, variegato lo stato di salute delle 7 grandi cooperative Coop. La galassia Coop è, in buona parte, ancora un cantiere aperto, e comunque va sottolineato che il conto economico della catena commerciale si avvale strutturalmente dei proventi finanziari derivanti dalla gestione del prestito sociale. Un dato pressoché unico nella distribuzione. Il fatturato aggregato complessivo della galassia Coop non è ancora disponibile a causa della pandemia che ha imposto il rinvio delle assemblee per l’approvazione dei bilanci.

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Le cooperative più efficienti sotto il profilo industriale (al netto degli introiti da prestito sociale) sono state nel 2018 soltanto 4 su 7: Unicoop Firenze, Liguria, Nova Coop e Centro Italia. In difficoltà invece Coop Lombardia, Unicoop Tirreno e Alleanza 3.0 che hanno chiuso in rosso anche nel 2019. L’anno scorso Coop Lombardia ha accentuato la caduta dei ricavi della rete: -3,9% a 857 milioni, al netto dei carburanti. Contro il -2,2% del 2018. La flessione più marcata è registrata dalla rete degli ipermercati

-4,61%, poi i supermercati -3,25% e un po’ meglio i superstore: -2,40%, ma nel 2018 questo canale aveva guadagnato il 4%. Coop Lombardia evidenzia una gestione caratteristica ancora negativa ma i proventi finanziari (28,1 milioni) riportano in nero l’ultima riga per 6,6 milioni. Unicoop Tirreno, che ha ceduto completamente 3 ipermercati e ridimensionato un quarto punto vendita, chiude il 2019 in perdita di 4,8 milioni ma promette il pareggio di bilancio per quest’anno. Il presidente Marco Lami ha sottolineato che «l’obiettivo è quello di arrivare a una gestione carat-

teristica strutturalmente positiva. I proventi finanziari non devono generare l’utile di bilancio. Certo, se poi arrivano è ancora meglio». Alleanza 3.0 (sulle cui spalle grava tutta la rete del Mezzogiorno e tanti ipermercati) sta seguendo, dove può (per esempio in Campania e Calabria), la strada delle cessioni con affiliazione. Oltre che il ridimensionamento degli spazi. Ma la strada è lunghissima: nel 2018 Alleanza 3.0 ha perso 289 milioni e l’anno scorso altri 138 milioni. Bene invece i risultati di Nova Coop (13,6 milioni di utili nel 2019) e del benchmark cooperativo Unicoop Firenze (52 mi-


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lioni di utili e 1,6 miliardi di patrimonio). Prosegue invece per tutte le 7 sorelle l’erosione del prestito sociale. Secondo Mediobanca nel 2018 le consistenze hanno perso il 6,9%, passando da 9,1 a 8,4 miliardi. Il prestito sociale comprende un portafoglio finanziario pari a 10,4 miliardi, composto da 6,5 miliardi di titoli e 2,5 miliardi di partecipazioni, di cui 2 miliardi direttamente in Unipol Gruppo. Società assicurativa gioiello della galassia cooperativa che nel 2019 ha generato 732 milioni di utile netto. Nel quinquennio 2014-2018 l’arcipelago Coop ha cumulato perdite operative per 690 milioni e proventi finanziari positivi per 1,38 miliardi. Al netto di svalutazioni e imposte il saldo è stato negativo per 142 milioni.n

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INTERVISTA DMM

Scordamaglia:

la collaborazione è una cura per il Covid Filiera Italia, nata nel 2017 per mettere d’accordo le forze che, a vario titolo, contribuiscono al nostro agroalimentare, è un sistema che ha saputo fare fronte all’emergenza Coronavirus senza mai smettere di operare e adesso è pronto alle nuove sfide della ripartenza.

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iliera Italia è una grande e ottima idea. Nata nel 2017, la fondazione parte, come tutti sanno, da un’idea tanto semplice quando difficile da applicare: mettere d’accordo le forze che, a vario titolo, contribuiscono al nostro agroalimentare per ottenere benefici condivisi in termini di qualità, contratti, condizioni di lavoro, prezzi intermedi e finali. Così oggi i circa 80 soci spaziano dall’agricoltura, rappresentata da sempre da Coldiretti, all’industria, ai servizi, per arrivare alla distribuzione. Il sistema, che rappresenta oltre 50 miliardi di fatturato, è in continua evoluzione. È un sistema che ha saputo fare fronte all’emergenza Coronavirus senza mai smettere di operare e adesso è pronto alle nuove sfide della ripartenza. Ne parliamo con Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia e AD di Inalca. Come emerso nel corso del webinar organizzato da MSD Animal Health, la filiera agroalimentare ha tenuto bene in questo periodo a testimonianza della solidità di

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un settore-chiave dell’economia. Inevitabilmente, però, anche questo comparto ha risentito della situazione. Cosa è accaduto negli ultimi mesi? Durante il Covid, come detto in occasione degli Stati Generali dell’Economia al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la nostra filiera ha continuato a operare. Se questa è la buona notizia, ciò non vuole dire che non ci sia stata sofferenza, una sofferenza la cui causa prima è la serrata di due mesi del mondo Horeca-foodservice, il quale rappresenta un terzo dei consumi alimentari italiani. Questo ha determinato un concomitante crollo dei fatturati delle aziende food, che hanno perso, appunto, il 30% circa in media, con incidenze molto significative sul vino di eccellenza, i formaggi premium, i salumi di qualità. La fascia alta delle specialità alimentari è stata anche quella maggiormente investita dalla flessione delle esportazioni, in calo per la prima volta nell’ultimo decennio. Il retail non ha potuto compensare tutto questo, nonostante un sostanzioso aumento delle vendite


INTERVISTA DMM soprattutto nei periodi iniziali dell’emergenza. Anche la produttività si è ridotta, specie a causa di rigidi protocolli di sicurezza che hanno consentito, applicati sin dall’inizio, di continuare la nostra attività come soggetto essenziale per la collettività, ma tutelando nel contempo i nostri lavoratori che voglio ringraziare ancora. In termini sanitari i risultati ci rendono orgogliosi, visto che, nel nostro percorso, l’incidenza del Covid è stata inferiore rispetto alla media della popolazione che è rimasta a casa. Incrementi dei prezzi, da un lato, e crisi dell’agricoltura, dall’altro. Insomma, confusione e ingiustizie. Cosa ne pensa? Il pericolo vero è una ‘depressione’ del settore primario. Filiera Italia è nata proprio per evitare queste situazioni e, per questo, si è attivata per tempo con la campagna collettiva ‘Compra italiano’, un’iniziativa meritevole e utile, ma che certo non basta: e infatti la parte migliore dell’industria e della distribuzione è intervenuta, garantendo stabilmente prezzi costanti e corretti, specie sui beni di prima necessità. Alcuni aumenti sono giustificati e legati a ragioni oggettive, altri meno. Indagini come quella avviata dall’Agcm, il 7 maggio scorso, sono utili e devono portare a una netta distinzione tra chi rispetta le regole e chi no. È ovvio che se nei campi, come è accaduto durante il Covid, la manodopera viene meno, si determinano carenzedi prodotto che spingono i prezzi stessi verso l’alto. A questo punto le autorità sono chiamate a semplificare l’impiego di manodopera e a creare ‘corridoi verdi’ per facilitare l’ingresso di lavoratori da altri Paesi. Bisogna poi, a mio avviso, fare una riflessione seria e laica sui voucher: se utilizzati con raziocinio e con criteri etici essi agevolano e semplificano il lavoro. Rimane il fatto che fenomeni di aumenti di prezzo nell’ordine del 200 per cento, per quanto rarefatti e circoscritti, vanno perseguiti come meritano. La perdita di produttività, infatti, ha creato incrementi ben più modesti e realistici che, in aprile, si sono concretizzati in un +2,8 per l’alimentare trasformato e un +4,4 sul fresco.

Concludiamo con la ripresa. Lei è ottimista o pessimista? Sono pessimista a breve termine e ottimista a lungo. Mi spiego. Credo che oggi non ci sia un’adeguata consapevolezza della gravità della situazione. Molti non si rendono conto di quante famiglie non stanno più acquistando prodotti alimentari come il pesce e i tagli di carne pregiati, per orientarsi su uova e altre fonti nutrizionali più accessibili. Come Filiera Italia ci aspettiamo che il ‘food social gap’ andrà accentuandosi, per manifestarsi in modo evidente all’inizio dell’autunno. Detto questo, se il Paese troverà un po’ di serenità, anche sul versante dell’export, non si dovranno attendere certo 4 o 5 anni, come pretendono molti, per tornare ai livelli preCovid. Abbiamo qualcosa di assolutamente unico: prodotti alimentari di qualità eccezionale che derivano dall’unicità della nostra produzione agricola e dalla distintività dei nostri territori e della nostra sapienza di trasformazione. Per questo, crisi covid o no, il mondo continuerà a cercarci.n

Leggi anche: “Agroalimentare, 1 italiano su 3 fa la spesa dal produttore”

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Proteggere ogni tua spesa ci sta a cuore. Ogni giorno oltre 3500 negozi delle nostre 27 insegne, si adoperano per garantirti qualità e convenienza in tutta sicurezza.

Molte cose sono cambiate negli ultimi mesi ma non l’attenzione con cui operiamo per accoglierti in tutta sicurezza nei nostri supermercati e negozi di tutta Italia. Lo facciamo sanificando e organizzando gli spazi, di modo che la tua spesa sia più sicura e le attese siano ridotte al minimo. Lo facciamo incrementando le promozioni e bloccando i prezzi delle marche dei nostri supermercati. E infine lo facciamo con la cura e la gentilezza dei nostri collaboratori, sempre felici di darti una mano. Così proteggiamo ogni tua spesa; perché è con i fatti che ogni giorno amiamo ricambiare la fiducia che riponi in noi.


SUCCESSI DMM

Consorzio Promotre 2.0,

al via il piano di espansione sul territorio nazionale

Con un format innovativo il consorzio punta a diventare il player di riferimento del canale specializzato drug a livello nazionale. I primi tre store pilota vedranno la luce, entro la fine del mese di luglio, a Torino, Cesena (FC) e Sestu (CA).

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utto nasce nel 2019, quando il Consorzio Promotre, realtà più che ventennale nel panorama del canale drug italiano, evolve in Promotre 2.0 e avvia un progetto di unificazione delle proprie insegne drug, Ipersoap, Saponi & Profumi e Smoll in un’unica insegna: PiùMe.

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’obiettivo del gruppo è quello di presidiare, con una distribuzione omnichannel, il canale drug. Fin da subito avvia l’attività di e-commerce tramite il sito Piùmeshoponline, e ora parte con la conversione della rete dei punti vendita fisici e l’espansione della nuova insegna sull’intero territorio nazionale.I primi tre store pilota vedranno la luce, entro la fine del mese di luglio, a Torino, Cesena (FC) e Sestu (CA). L’obbiettivo è stato raggiunto con il coinvolgimento nel Consorzio Promotre di due nuove società, anch’esse già

Consorziate Crai, con le quali è stata anche costituita una new-co., Sviluppo Sud srl, che avrà lo scopo di completare la distribuzione su tutto il territorio nazionale, saturando le aree del Centro-Sud Italia e stringendo con loro accordi per condividere know-how, investimenti, politiche commerciali e politiche di relazione industriale della nuova insegna PiùMe.

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a prima società coinvolta è Ingromarket srl, realtà fortemente radicata nel sud Italia, con sede a Pastorano (CE) e guidata da Giuseppe De Martino. Ingromarket porta in dote un Cedi di oltre 15.000 mq di superficie commerciale, con un fatturato che supera i 50 milioni di euro e una diversificazione del business.

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a seconda realtà è invece HRG Regina srl. E’ la holding che attraverso le controllate copre commercialmente 3 regioni contando su più di 68.000 mq di vendita (di cui oltre 30.000 mq dei C&C) e sviluppa un fatturato alle casse di oltre 180 milioni (dati 2019) con un CAGR degli ultimi 10 anni di oltre il 20%. «Il nuovo progetto del Consorzio Promotre – dichiara Marco Bordoli, amministratore delegato di Crai Secom – rappresenta in modo concreto la brillante visione imprenditoriale di alcuni Poli Drug e Food facenti parte della Centrale Crai Secom, ed è la testimonianza delle capacità di chi è alla guida di tali gruppi di fare sistema e mettere a fattor comune le sinergie reciproche».n

Leggi anche: “Crai: nasce una nuova insegna nel canale drugstore” DM MAGAZINE 17


Spalmabili dolci il mercato accelera su qualitĂ e prodotti premium

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MERCATI DMM

Il mercato continua a godere di buona salute e alza l’asticella della qualità attraverso proposte con lista ingredienti corta, prodotti a basso contenuto di zuccheri o con dolcificanti alternativi, “specialità” e ricettazioni tradizionali dove si evidenzia l’origine italiana o regionale della materia prima.

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el 2019 il mercato delle spalmabili dolci si è dimostrato dinamico e diversificato al suo interno, grazie a un’offerta sempre più mirata e in linea con i nuovi trend di consumo. I prodotti proposti, infatti, sono rivolti a un consumatore sempre più informato e attento alla scelta degli zuccheri giusti, alla ricettazione e alla lista ingredienti corta. «Il 2019 – afferma Pierluigi Gallo, direttore marketing di Elah Dufour – è stato un anno estremamente dinamico per le spalmabili dolci, registrando una crescita del +5% a volume e del +9,8% a valore rispetto al 2018 (Nielsen, distribuzione moderna, anno 2019), merito anche dell’ingresso di nuovi prodotti e nuovi player». Per quanto riguarda le confetture «buoni sono i risultati delle proposte a basso contenuto di zuccheri o con dolcificanti alternativi, le “specialità” e i prodotti tradizionali dove si

evidenzia l’italianità o la regionalità dell’origine della materia prima», spiega Laura Betti, marketing executive di Mielizia. Diverso il segmento del miele: se il 2019 è stato poco brillante, i primi mesi di quest’anno delineano uno scenario tutt’altro che negativo. «Stiamo vivendo un periodo molto particolare – sottolinea Alberto Ricci, socio fondatore di Apicoltura Casentinese – che sta determinando in modo aleatorio l’andamento dei consumi. In questo momento, rispetto al 2019, si registra per la prima volta un trend a valore delle vendite del miele di oltre +30%. Sicuramente frutto del fatto che, durante il lockdown, le persone hanno effettuato la prima colazione in casa dedicandosi anche alla preparazione di dolci».

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MERCATI DMM

I canali distributivi Nel retail i supermercati hanno dato i risultati più soddisfacenti, mentre il canale iper ha sofferto. Se consideriamo, invece, i primi mesi del 2020 il libero servizio piccolo mostra un andamento positivo, aiutato

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certamente dalla situazione di emergenza che ha portato i consumatori a recarsi nel punto vendita sotto casa, a discapito delle superfici più grandi.

Si afferma il “free from” Tra le novità «assistiamo al consolidarsi del trend del “free from” che si riflette positivamente sulle performance di prodotti senza zuccheri aggiunti», dichiara Cristian Voltolini, marketing manager di Zuegg. L’azienda è presente in questo segmento con la gamma Zuegg Zero Zuccheri Aggiunti, a ridotto contenuto calorico perché le proposte contengono

naturalmente solo gli zuccheri della frutta. Le sei referenze della linea si caratterizzano per la loro consistenza particolarmente gradevole, grazie alla presenza di frutta in pezzi (60%), e per un gusto pieno e leggero.

Attenzione all’origine della materia prima Le Conserve della Nonna ha intrapreso un progetto di italianità per le confetture, sia per la frutta sia per lo zucchero. Per le principali referenze della gamma vengono utilizzati, infatti, solo due ingredienti 100% italiani: frutta italiana fresca di stagione, lavorata appena raccolta, e zucchero di barbabietola italiano da filiera certificata. «La bontà dei nostri prodotti – spiega Lorenza Baretti,


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responsabile marketing prodotto comparto conservati – deriva anche dal processo produttivo tradizionale che ricalca la lavorazio-

ne casalinga: la frutta fresca arriva in stabilimento, viene selezionata, lavata, denocciolata e poi cotta lentamente in modo da far evaporare l’acqua per ottenere una consistenza e una cremosità tipica delle buone confetture fatte in casa, senza l’utilizzo di pectina. Questo ci consente di ottenere

Composte a tutta frutta Nel 2019 Mielizia ha lanciato sul mercato sei nuove composte di frutta biologica da 250 g senza pectina aggiunta, preparate con un’elevata percentuale di frutta e soprattutto dolcificate solo con miele dei soci apicoltori Conapi e zucchero d’uva. Quella utilizzata è solo materia prima italiana e con indicazione della provenienza regionale in etichetta nel caso di albicocche, fragole, pesche e agrumi. Nella stessa direzione anche Le Conserve della Nonna, che propone sei nuove ricette in cui la frutta italiana si unisce a spezie o piante: albicocca e curcuma, arancia e zenzero, arancia e granella di cacao, fragola e rabarbaro, mela e cannella, pera e cacao. Le referenze sono caratterizzate da alte percentuali di frutta, dolcificate con soli zuccheri della frutta (di dattero) e consistenza cremosa dal sapore intenso. Queste proposte sono dedicate ad un pubblico “gourmet”, curioso e innovatore, attento alla selezione degli ingredienti e alle lavorazioni semplici.

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confetture con altissime percentuali di frutta, arrivando a superare in alcune referenze anche il 150%». Hero, invece, sta puntando su una nuova linea di confetture premium: Hero Frutta di Stagione. «Si tratta di una gamma di specialità (Ananas, Frutti rossi, Fichi, ecc.) che viene prodotta con la frutta dell’ultima stagione: il sapore della materia prima è ottimo e di altissima qualità», afferma Fausto Bini, direttore commerciale Hero Italia.

Le creme spalmabili si rinnovano Le creme spalmabili

dolci stanno vivendo un buon momento in termini di innovazione di prodotto. Per Damiano le creme di frutta secca sono il nuovo trend del momento, con un consumo in costante crescita. «Nel 2020 abbiamo lanciato la crema di Noci brasiliane, che ha incontrato il gradimento del pubblico e prevediamo il lancio entro fine anno di un altro prodotto, sempre a base frutta secca, ma con più

ingredienti», afferma Mariateresa Licata, responsabile marketing e vendite di Damiano. L’ultimo lancio in Casa Rigoni di Asiago, invece, riguarda la Nocciolata Bianca, una crema spalmabile biologica alle nocciole e latte. Con il 30% di nocciole come primo ingrediente, latte, burro di cacao e il 30% di zuccheri in meno rispetto alla media delle creme DM MAGAZINE 23


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spalmabili alle nocciole presenti sul mercato, la referenza è nata per soddisfare le esigenze del consumatore moderno: tanto gusto e meno zuccheri. Ad ampliare l’offerta troviamo la Crema Novi, un prodotto dalla ricettazione premium grazie all’elevato contenuto di nocciole (45%) e senza aggiunta di grassi diversi da quelli contenuti

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naturalmente nel cacao e nelle nocciole. La referenza è proposta in un vasetto mono-materiale plastico interamente e facilmente riciclabile.

Una sostenibilità a 360° Il tema della sostenibilità è scritto nel Dna di molte aziende del comparto e si declina in diversi aspetti. Controllo di filiera, frutta del territorio, rispetto per le api, attenzione alla biodiversità, materiali riciclabili, innovazione e salvaguardia della natura sono alla base dell’operato dei principali player del settore. Per il Gruppo Lindt, ad esempio, è di primaria importanza garantire una filiera efficiente, soste-

Spazio alle proposte fondenti Il segmento della crema fondente si è dimostrato di interesse per i consumatori accanto alle tradizionali creme a base nocciole. Zàini ha arricchito lo scaffale con il lancio della Crema Fondente Emilia Zàini, ricca di pregiato cacao dal bouquet molto intenso (oltre il 22%), senza olio di palma – grazie anche alla presenza del 25% di nocciole – e senza glutine, disponibile in vasetti di vetro da 350 g e 200 g. A questa si è affiancata recentemente la Crema Fondente Emilia Zàini senza zuccheri aggiunti, in vasetto di vetro da 200 g.


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nibile e di qualità: «dal 2008 attraverso il Lindt & Sprüngli Farming Program abbiamo il controllo dell’intero processo produttivo (from bean to bar), dall’approvvigionamento di cacao fino al prodotto finito», puntualizza Francesca Bernasconi, marketing director di Lindt Italia. La sensibilità verso questa tematica si concretizza per alcuni nella scelta del biologico, come nel caso di Rigoni di Asiago: «Andrea Rigoni, amministratore delegato e presidente di Rigoni di Asiago, dagli anni ‘90, ha

dato all’azienda un nuovo assetto manageriale e, scegliendo di produrre unicamente secondo il metodo biologico, ha preparato quella che è diventata una sfida importante verso uno sviluppo sostenibile», spiega Cristina Cossa, responsabile marketing di Rigoni di Asiago. «La scelta del biologico, infatti, non è una moda ma un vero e proprio credo verso l’amore e il rispetto per la natura, unica via per salvaguardare la salute del consumatore». Per Zaini, invece, sostenibilità significa anche social responsibility verso chi coltiva il cacao utilizzato per la produzione delle loro referenze. «Abbiamo realizzato uno specifico progetto in Costa

d’Avorio – spiega Fabrizio Azimonti, direttore marketing di Luigi Zàini – a sostegno di un’imprenditoria femminile che assicura a una cooperativa di donne coltivatrici una prima autonomia economica e sociale».

La comunicazione è sempre più mirata I principali player del settore comunicano i propri prodotti attraverso un media mix diversificato, con una maggiore attenzione per il web. Alce Nero ha optato per una campagna multisoggetto pianificata in tv e online capace di mettere in luce i valori dell’azienda e quelli delle persone che la compongono. «La novità più recente in termini

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PIACERE, MIELIZIA.

NOI SIAMO LA FILIERA DEL MIELE ITALIANO Controllato, garantito, ma soprattutto buono, sano e autentico: è il nostro miele, lo conosciamo bene perché lo facciamo noi, in Italia. Seguiamo ogni fase della lavorazione e ogni giorno ci prendiamo cura delle nostre api, rispettando l’ambiente, per poter offrire sempre prodotti eccellenti, dai sapori Scopri anche diversi e con tante qualità. le composte, Un vero Piacere.

i frollini ed i gelati Mielizia Bio

Scopri la nostra storia, i prodotti e le ricette su:


MERCATI DMM

di comunicazione – dichiara Paola Munforte, product manager di Alce Nero – è senz’altro la nuova campagna trasmessa a partire da settembre 2019 e che caratterizzerà la marca per i mesi a venire. Con il claim “Bio si nasce. Bio si cresce. Bio si è.

Nero su Bianco”, la comunicazione è nata per identificare le distintività del nostro marchio a quarant’anni dalla sua nascita. Ha il suo focus in un video manifesto che lo racconta e in una serie di soggetti spot della lunghezza di 15” che riprendono

il messaggio, dando ogni volta nuove suggestioni visive allo stesso». La comunicazione online trova la massima espressione nei canali social: Facebook e Instagram, in particolare, sembrano essere i mezzi più performanti, poiché consentono alle aziende di aprire le porte degli stabilimenti, postare ricette, video, suggerimenti e consigli di utilizzo per una comunicazione sempre più diretta con il consumatore.n

PIACCIONO LE PROPOSTE SALUTISTICHE MA SFIZIOSE Tra le proposte che strizzano l’occhio a un’alimentazione sana senza rinunciare al gusto, troviamo La Crema spalmabile Valsoia alle nocciole e cacao magro. Una proposta 100% vegetale, senza olio di palma e naturalmente senza lattosio, ideale anche per chi segue una dieta vegetariana o vegana. «La principale novità – dichiara Leonardo Lambertini, direttore marketing e trade di Valsoia – è che oggi siamo in grado di garantire l’assenza totale di lattosio, anche in tracce, unitamente ad una evoluzione della formula che nei product test blind si pone ad un livello di overall liking paritetico al leader del mercato convenzionale». DM MAGAZINE 27


SOLUZIONI IN VETRINA DMM

Il banco frigo

si adatta a nuovi spazi Una gamma, quella proposta da Arneg, caratterizzata da murali più stretti, vetrine convertibili ed espositori per il self service, in grado di adeguarsi alle metrature più contenute

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a crisi sanitaria in corso, oltre ad aver incrementato in modo esponenziale le vendite online portando al potenziamento dei servizi di click and collect, ha implementato il rallentamento delle vendite registrato già da tempo negli Ipermercati confermando, invece, le performance tendenzialmente positive di supermercati e discount. La crescita maggiore è stata registrata dai punti vendita di vicinato, il cui sviluppo ha portato le maggiori catene distributive a potenziare il format di prossimità.

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n linea con i continui cambiamenti che stanno interessando sempre di più il retail, Arneg azienda leader nella produzione e vendita di refrigerazione commerciale, propone una nuova gamma di attrezzatura per il punto vendita che rispecchia le nuove esigenze di mercato. Luca Masiero, direttore vendite Italia Arneg

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na gamma di banchi frigo caratterizzata da murali più stretti, vetrine convertibili ed espositori per il self service, in grado di adeguarsi alle metrature più contenute e di garantire il minor impatto possibile sulla superficie di ingombro. Le nuove attrezzature sono prodotte secondo le normative imposte dalla commissione europea, che entreranno in vigore a partire dal primo marzo 2021 e che prevedono l’introduzione della “Energy labeling” di cui saranno forniti i banchi con indicazioni del consumo effettivo e la classe energetica di appartenenza. É in cantiere per il prossimo anno, infine, l’inaugurazione di un nuovo


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polo tecnologico all’avanguardia, attualmente in costruzione, che disporrà di celle climatizzate atte a testare la funzionalità dei banchi refrigerati e sviluppare i requisiti necessari ad ottenere certificazioni a livello europeo.

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a nuova linea di attrezzature era stata già presentata in occasione di Euroshop 2020, l’importante fiera di settore tenutasi a Düsseldorf dal 16 al 20 febbraio scorsi, e l’offerta è accompagnata da una vasta gamma di servizi di manutenzione e gestione energetica che l’azienda mette a disposizione dei propri clienti, servizi garantiti per tutta la durata di vita degli impianti.n DM MAGAZINE 29


Insaporitori

c’è più gusto in cucina Crescono erbe (+13,3% val.), pepe (+11,2% val.), noce moscata (+11,2% val) e, sospinta dalle preparazioni in casa da lockdown, la cannella (+10,5% val).


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ell’ultimo anno il mercato delle spezie e aromi e insaporitori alle erbe fa registrare una crescita sia dei fatturati che dei volumi, legata in toto a spezie e aromi che rappresentano circa il 99% del totale mercato. Queste, infatti, crescono del 7% a valore e del +4,6% a volume, secondo i dati Nielsen, at 24 maggio 2020. La crescita è particolarmente significativa in Area 2, dove le vendite aumentano dell’8,2% a volume e dell’8,3% a valore, e in Area 3, dove si registra un +3,3% a volume ma una crescita di ben il 7,7% a valore. «In questo periodo di emergenza nazionale, possiamo affermare con orgoglio che Drogheria & Alimentari si è confermata un partner affidabile per la gdo. L’azienda è rimasta operativa al 100%. Siamo riusciti inoltre a portare avanti i nostri progetti di innovazione lanciando due nuove gamme e il piano di comunicazione, puntando principalmente sul digital. Abbiamo raggiunto, soprattutto in aprile, ottimi risultati sia in termini di vendite che di incremento della quota di mercato, registrando

una crescita maggiore di quella, già particolarmente elevata, della categoria spezie&erbe. Questo trend sta continuando anche nelle prime settimane della Fase 2». Sottolinea Alberto Guazzini, direttore commerciale Drogheria&Alimentari.

Il super realizza le migliori performance «La crescita si rivela essere cross channel, con contributo positivo dei Liberi Servizi (+6,3% a volume, +7,1% a valore) che hanno beneficiato delle necessità di prossimità della quarantena scalzando, su questo

orizzonte temporale, il Discount, +6,4% a valore e +3,6% a volume. Ma il canale con le migliori performance è il Super che cresce sia a valore (+9,7%) che a volume (+7,9%)», commenta Valeria Miccolis di Nielsen. «Di questo scenario ne ha beneficiato la grande distribuzione, essendosi spostati i consumi tra le mura domestiche. Ariosto ha registrato

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Arrivano i Macinelli di D&A Per Drogheria & Alimentari l’innovazione è diventata una leva di sviluppo e crescita sempre più rilevante. «La sfida per il 2020 – sostiene Alberto Guazzini, direttore commerciale Drogheria&Alimentari – riguarderà la categoria degli insaporitori, con l’intento di soddisfare un consumatore sempre più sperimentatore e alla ricerca di novità e prodotti differenzianti. Ecco perché abbiamo lanciato delle nuove gamme altamente innovative, accolte molto positivamente dai clienti». Macinelli Premium BBQ, una gamma di sei prodotti ready to use da utilizzare durante il barbecue, ma non solo. Innovativi mix che in un unico gesto danno sapidità e sapore. Sapori creativi sono invece combinazioni di gusto inedite: la pungency di pepi di diverse varietà si unisce al gusto distintivo di materie prime selezionate e a una speciale componente aromatica. Ogni miscela è un’esplosione di gusto e di colore.

nel periodo del lockdown un impulso delle vendite che è poi rallentato a partire dalla seconda metà di aprile e per ricevere una nuova accelerata a giugno», sottolinea Paolo Ghezzi, direttore vendite di Ariosto. L’azienda milanese nel corso del 2019 ha presentato una nuova proposta: Sale Aromatizzato con Erbe Biologiche. E’ disponibile in due declinazioni, una dedicata ai piatti di carni e una per insalate e verdure. «Abbiamo riscontrato – prosegue Ghezzi – un particolare favore per il Sale Integrale Aromatizzato per Insalate e Verdure». La trentina Bauer per il futuro punterà all’implementazione su canali di vendita molto strategici come il

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Food Service e Normal Trade, anche attraverso un offerta distintiva per questi canali.

La composizione dello scaffale «La composizione dello scaffale attuale, secondo noi – afferma Vincenzo Giummarra, direttore commerciale e marketing Italpepe –, è uguale per tutti i competitor e non consente di cogliere tutte le opportunità che questo mercato offre. E’ importante quindi guidare di più i consumatori nel momento dell’acquisto e per farlo ci possono

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venire in aiuto le tecnologie digitali. Abbiamo inserito su tutti i prodotti il QR Code, per permettere di scoprire ricette, curiosità e informazioni su di essa. Riteniamo, infine, che questo comparto possa incentivare anche i consumi relativi alle altre categorie merceologiche, se supportato da un’adeguata comunicazione sul punto vendita, perché è in grado di far venire voglia di cucinare». Fino a poco tempo fa, infatti, questo mercato era vissuto come commodity, dove il prezzo aveva un ruolo

importante nella scelta del prodotto. Oggi i consumatori sono molto esigenti e curiosi, sempre più disponibili a sperimentare nuovi prodotti e gusti e non considerano più il prezzo come l’elemento principe della loro scelta. «La nostra indagine esplorativa – prosegue Giummarra – , condotta in collaborazione con il Prof. Martire della “Sapienza - Università di Roma”, ha mostrato che i consumatori ricercano un buon rapporto qualità/prezzo. Tra i valori rilevanti nella scelta dei prodotti


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abbiamo riscontrato, dopo la qualità e l’origine, anche l’aspetto etico dell’azienda produttrice: un elemento che evidenzia quanto il consumatore di oggi sia molto più informato, esigente e consapevole. In un mercato come questo, dove i prodotti non vengono acquistati con un’alta frequenza, il prezzo deve essere percepito good and honest, ma non determina la scelta». Insaporitori alle erbe Entrando nel dettaglio di segmento, crescono Erbe (+13,3% val.), Pepe

(+11,2% val.), Noce Moscata (+11,2% val) e, probabilmente sospinta dalle preparazioni in casa da lockdown, la Cannella (+10,5% val). «Negli ultimi mesi, in pieno periodo Covid – afferma Andrea Vannini, direttore commerciale Cannamela –, il mercato erbe e spezie è cresciuto in modo significativo, per l’incremento delle famiglie trattanti (fonte Gfk). Cannamela, con una distribuzione capillare e una costante comunicazione con i consumatori, è cresciuta più del mercato: nelle

ultime quadrisettimane il trend dei volumi è arrivato a sfiorare il +40%. Abbiamo reagito prontamente all’incremento inatteso della domanda, riuscendo a ottenere continuità nella disponibilità delle materie prime (grazie alle consolidate partnership con i fornitori), aumentare la capacità produttiva, garantire il servizio essenziale ai punti vendita». Gli insaporitori, invece, fanno registrare una decisa flessione sia a volume (-9,7%) che a valore (-12,5%). Il calo è generalizzato e interessa tutte le aree e tutti gli store format, a eccezione del discount il cui peso resta comunque marginale (a valore 1,4%, 1,8% a volume). «Essendo invece la nostra un’offerta di fascia

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L’innovazione passa dal packaging In una categoria come questa l’innovazione passa inevitabilmente dal packaging. Cannamela negli anni ha lanciato linee di diversi formati, in grado di rispondere alle molteplici necessità dei consumatori: dalla innovativa Busta Mini, dedicata ai single o a coloro che fanno un uso occasionale di spezie, alla linea La Dispensa, dedicata a coloro che viceversa utilizzano grandi quantità di spezie. Entrambi questi pack sono in plastica 100% riciclabile. L’impegno sui pack continua attraverso lo studio di nuovi formati e soluzioni a ridotto impatto ambientale, come già avviene con l’energia utilizzata nelle fasi produzione, 100% proveniente da fonti rinnovabili. E nel 2019 è nato un innovativo strumento di comunicazione per la gdo: il totem multimediale. Dotato di schermo touch screen e stampante termica, nasce con l’obiettivo di avvicinare nuovi consumatori al mondo Cannamela, attraverso curiosità legate alle tante materie prime in assortimento, suggerimenti di uso e la proposizione di un buono sconto, ideato ad hoc. Unico nel suo genere, è stato subito apprezzato dai capi reparto e dai buyer per la sua originalità, semplicità d’uso ed estetica. Le sue dimensioni contenute lo rendono molto versatile: affiancato al mini-pallet, riesce ad esaltarne il contenuto e a creare un’isola interattiva di grande attrattività.

premium, abbiamo colto a pieno l’effetto della polarizzazione di scelta tipica dei periodi di crisi, andando a corrispondere chi predilige l’alto di gamma. Gli ultimi mesi di vendita, quelli nel periodo covid, sono stati per noi, un po’ come per tutte le aziende dell’agroalimentare specializzate nella produzione di materie prime da trasformare in cucina, un buon periodo», precisa Massimo Di Filippo, direttore vendite di Bauer.

Il sale si rinnova «In un mercato che vede una flessione negativa (-1% valore; -1,4% volume), registriamo una crescita della quota di mercato – dichiara Andrea Pedrazzini, responsabile marketing e comunicazione di Compagnia Italiana Sale – raggiungendo i 14 punti percentuali e una crescita del 2% a valore. La prima parte dell’anno ha confermato i trend positivi e questo si riflette con una chiusura a maggio del +4% a valore su n-1, +20% se guardiamo la sola gdo». Cis ha aperto il 2020 con alcune novità relative sia alla

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gamma di prodotto sia al packaging: ha, infatti, lanciato sul mercato una linea di prodotti Gourmet pensata per tutti coloro che amano la cucina etnica, salutistica e sperimentare nuovi gusti in cucina; e un nuovo formato “mini” di sale iodato e integrale pensato per venire incontro alle esigenze di tutte quelle famiglie composte da una sola persona.

Zafferano in salute Il mercato dello zafferano si conferma in buona

salute, con una crescita del sell out di quasi il 5% nel primo trimestre del 2020, complice la sempre crescente passione per la cucina, che anche il periodo di lockdown ha ulteriormente favorito. «È un mercato che ha ancora ottime opportunità di crescita – osserva Paolo Daperno, direttore generale di Bonetti –, grazie alle molteplici proprietà benefiche dello zafferano che lo inseriscono a pieno titolo all’interno di una corretta dieta alimen-

tare. Altro fattore di successo la sua versatilità di utilizzo». Le due marche, Zafferano 3 Cuochi e Zafferano Leprotto, portano l’azienda Bonetti a essere forte leader storico nel mercato italiano e a occupare il primo posto in Europa per quantità di zafferano acquistato e lavorato interamente nello stabilimento in Italia. Per gli appassionati di prodotti biologici, la Bonetti ha recentemente introdotto la referenza Zafferano Leprotto BIO, mentre per gli amanti dei gadget, i due brand saranno disponibili in box e scatole espositive con un quaderno personalizzato prodotto in Italia.

L’importanza della comunicazione La comunicazione è fondamentale in questo mercato. Cannamela

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affronta ogni anno importanti investimenti, utilizzando sia i canali tradizionali sia quelli digitali. «Un’importante e recente novità, ad integrazione delle consolidate attività di product placement (es La Prova del Cuoco, Rai 1), è stata la realizzazione e la messa on air, sulle maggiori tv nazionali, dello spot dedicato a Le Regio-

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nali Bio, una linea di erbe e spezie unica, orgogliosamente tutta italiana e biologica», spiega Vannini. L’azienda attraverso i profili Facebook e Instagram raggiunge oltre 510mila fan, proponendo pillole informative, quiz e nuove video-ricette. Da anni poi collabora con la food blogger Benedetta Rossi, volto di “Fatto in casa da Benedetta”. Compagnia Italiana Sali, invece, punta sui materiali informativi da distribuire nei punti vendita e in occasione di fiere e convegni, sul tema della nutrizione e della corretta alimentazione, oltre a essere partner di diversi progetti di educazione alimentare anche nelle scuole. «In questi mesi, in particolare, abbiamo scelto di comunicare con i nostri consumatori on line, realizzando uno spot dedicato alla nostra gemma più preziosa: il sale, che abbiamo veicolato sul canale YouTube attraverso una campagna In Stream. Abbiamo inoltre realizzato una storia a episodi per i bambini, sotto forma di cartone animato e disponibile sempre sul nostro canale Youtube, dal titolo “Le Avventure di Marino & Gemma”, un modo divertente, semplice ma al contempo istruttivo, per insegnare ai più piccoli l’importanza del lavoro dei raccoglitori di sale, l’impegno, la fatica e le gratifica-

zioni di questo mestiere antico e la bellezza dei frutti della terra e del mare, per imparare a rispettare e proteggere il nostro pianeta», interviene Pedrazzini.

Gli investimenti si concentrano su social e partnership A supporto del rilancio del brand e del lancio delle novità di prodotto, Drogheria & Alimentari continua a sviluppare anche quest’anno una campagna di comunicazione ad alta visibilità. Dopo il lancio delle pagine ufficiali su Facebook e Instagram, nel 2019, continuano gli investimenti sui social anche nel 2020. Un lancio di successo caratterizzato da contenuti editoriali che raccontano la marca sottolineando l’eleganza e la funzionalità dei pack, con una comunicazione ricercata, ma immediata e che mette al centro i prodotti, il gusto e gli ingredienti. «Questo mezzo ci ha dato la possibilità – spiega Guazzini – di avere conferma di quanto il nostro brand sia apprezzato e quanto il target sia sensibile ai contenuti editoriali offerti, che mirano a sottolineare l’unicità de La Drogheria 1880 attraverso il racconto dei nostri tratti distintivi: Qualità, Varietà e Premiumness». Il digital sta acquistando sempre più importanza per l’a-


MERCATI DMM va gamma del Macinelli Premium BBQ. Il piano di comunicazione 2020 coinvolge anche l’off line con una campagna stampa nelle maggiori riviste di cucina e lifestyle. Alle tradizionali campagne stampa di Zafferano 3 Cuochi e di Zafferano Leprotto sulle principali testate nazionali food, benessere e famigliari, l’azienda ha recentemente affiancato una massiva comunicazione sui principali social media, arricchendo i profili di Facebook e Instagram dei due marchi. n zienda. Il 2020 è iniziato con il lancio del nuovo sito www.drogheria.com, caratterizzato dalla facilità di navigazione che permette un miglioramento della user experience e un look&feel in linea con SOSTENIBILITÀ, il posizionamento del brand. Il 2020 sarà anche PAROLA D’ORDINE un anno di partnership PER ITALPEPE importanti, come quella con Weber, riferimento Italpepe sta investendo molto sul pack affinché oltre a essere pratico e capace di conservare inalterato il prodotto garantisca anche del barbecue in Italia, una particolare attenzione all’ambiente. «Per i nostri insaporitori – affere con Eletto Prodotto ma Vincenzo Giummarra, direttore commerciale e marketing ItalpeDell’Anno, premio che pe – abbiamo dedicato un packaging smart: il dispenser offre la possibilità di per il secondo anno erogare diverse quantità di prodotto, la plastica 100% riciclabile lo rende comconsecutivo è stato pletamente sostenibile. Inoltre, si cerca sempre di più di stimolare un acquisto vinto da La Drod’impulso con delle etichette e dei formati accattivanti. Crediamo, nell’importanza di venire incontro alle esigenze dei consumatori con diversi formati e soluzioni. Per gheria 1880 nella esempio, pensando a coloro che utilizzano quotidianamente le spezie in cucina, categoria Sali e abbiamo ideato diversi e funzionali vasi PET, con una grammatura importante in Spezie con la nuogrado di associare comodità in cucina a prezzi competitivi. Infine, il potenziamento della nostra community online, per creare la comunità “Italpepe”, è legata alla nostra volontà di comprendere al meglio le esigenze di chi ci dà fiducia acquistando i nostri prodotti». Per il prossimo biennio l’azienda seguirà ancora il trend di consumo salutista con la linea degli insaporitori Aromito senza sale di cui ha appena lanciato tre nuove referenze arrosti, pesce e patate e verdure. Inoltre, entra negli insaporitori pronti per il barbecue con due referenze di Paprica affumicata, una classica e una piccante. E darà particolare importanza allo sviluppo delle bustine classiche monouso per insaporire le carni e con una nuova referenza dedicata alle patate.

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APERTURE DMM

Nuovo format per Consorzio Europa

Nasce per soddisfare diverse occasioni di consumo e di acquisto: tanto per una colazione, un pranzo o un aperitivo da consumare in loco o take away, come per fare una veloce spesa quotidiana.

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onsorzio Europa, socio di D.IT-Distribuzione Italiana con 250 punti vendita dislocati tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto e Toscana, ha aperto giovedì 25 giugno, a Milano, in via Paolo Giovio 24, un punto vendita che inaugura un nuovo format. L’insegna “Sigusta Sigma” sintetizza bene le caratteristiche e il target di un progetto fortemente centrato sul valore della prossimità, che in questi mesi di emergenza Covid-19 è risultato vincente, coniugando al meglio comodità e servizio. «Consapevoli dell’importanza e della necessità di fare innovazione per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori – afferma Oreste Santini, presidente di Consorzio Europa, che da sempre punta proprio sulle superfici di dimensione intorno ai 400 mq, che rappresentano il 60% della rete – abbiamo

analizzato con Kiki Lab il contesto, la concorrenza, i trend di consumo. Ne è scaturito un nuovo retail concept, sviluppato e declinato nel layout di via Giovio».

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l nuovo format nasce per soddisfare diverse occasioni di consumo e di acquisto: tanto per una colazione, un pranzo o un aperitivo da consumare in loco o take away, come per fare una veloce spesa quotidiana. Il punto vendita, sviluppato da Allways, società specializzata in retail design e comunicazione in store, coniuga dunque i benefici di un negozio concepito all’insegna della razionalità al piacere di fare la spesa o concedersi uno spuntino in un ambiente “anti stress”. Ha una superficie di 190 mq, con un’area ristoro interna

che, a breve, sarà affiancata da una esterna, entrambe dotate di wifi. L’assortimento si compone di 3.500 referenze, di cui il 20% MDD (15% mainstream e 5% linee speciali). Tutti i reparti sono a libero servizio. Il negozio, aperto dal lunedì al sabato e domenica mattina, effettuerà anche consegne a domicilio. In programma c’è già una seconda apertura, sempre a Milano, in viale Bligny, a fine luglio. n


IMPRESE DMM

Valsoia entra nel mercato degli integratori con una linea vegetale L’azienda diversifica ulteriormente la propria offerta con il lancio di una linea completa di integratori vegetali, 100% naturali, destinata alla grande distribuzione organizzata, rispondendo così alle esigenze dei consumatori moderni che seguono uno stile di vita sano e attento al benessere quotidiano.

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alsoia, storica azienda italiana leader nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari salutistici, debutta nel settore degli integratori alimentari proponendo per il canale Gdo una linea completa di integratori vegetali, 100% naturali. La gamma è in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori, anche vegetariani, attenti al proprio stile di vita e al benessere quotidiano. Ce ne ha parlato nel dettaglio Lorenzo Vannucci, Group Brand Manager di Valsoia. Quando e perché nasce l’idea di creare una linea di integratori naturali e vegetali? Due anni fa, facendo alcune ricerche di mercato su nostri consumatori abbiamo scoperto che il 50% di chi comprava alternative vegetali consumava anche integratori alimentari e che la marca Valsoia sarebbe stata credibile nell’offrire una gamma di integratori vegetali e naturali. Dopo una lunga selezione ci

siamo accordati con la Divisione Health & Science di Giellepi, una storica società del settore farmaceutico capace di dare qualità e distintività alla nostra offerta. Come si muove il mercato degli integratori in Italia? Il mercato degli integratori in Italia vale 3 miliardi e 300 milioni e solo 300 realizzati in Gdo. La farmacia veicola 2.700 milioni ai quali si aggiungono 300 milioni venduti attraverso l’e-commerce. Uno dei nostri obiettivi è la crescita dei fatturati del segmento integratori nella grande distribuzione organizzata favorendo la ‘migrazione’ di consumatori dal canale farmacia. Quanto ha giocato il ruolo della divisione Ricerca e Sviluppo Valsoia nella realizzazione di questa linea? Si è assicurata che i prodotti nascessero con tutte le caratteristiche di distintività e qualità necessarie per affermarsi in questo segmento.

Grazie a questa collaborazione sinergica, presentiamo oggi una linea di integratori 100% naturali e vegetali, realizzati con ingredienti free from, per proporre in Gdo un’offerta con la qualità e l’efficacia dei prodotti reperibili in farmacia a un posizionamento più competitivo. Come vi aspettate che questa novità sia accolta dai retailer? La categoria degli integratori alimentari ha ancora molto potenziale da esprimere in Gdo e i retailer ne sono consapevoli, dunque, abbiamo avuto fin da subito riscontri molto positivi nelle insegne. L’ingresso di una marca come Valsoia, sinonimo di sicurezza e qualità su questo scaffale, è accolto con interesse anche alla luce degli ingenti investimenti in comunicazione che sono pianificati già dall’autunno.n Leggi anche: “Valsoia cresce a doppia cifra nel primo trimestre” DM MAGAZINE 43


MDD DMM

Perché interessarsi al benessere Plef ha avviato una campagna di promozione dell’utilizzo del Bes a livello comunale nella convinzione che agli amministratori, alla cittadinanza e alle imprese di quei territori serva essere consapevoli di dove si è e cosa si debba fare per migliorare il benessere di tutta la comunità, col contributo di ciascuno.

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a diverso tempo, accanto alle misure sulla ricchezza delle nazioni - il ben noto Pil - si parla della necessità di misurare la qualità della vita e l’Associazione Plef Planet Life Economy Foundation è un paladino di questo orientamento, che considera indispensabile non solo per le comunità nazionali, ma anche per quelle locali e aziendali.

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a possibilità di questa misurazione è diventata concreta in Italia con il lavoro svolto da Istat e Cnel nel 2010/11 a cui, nella fase di sperimentazione in provincia di Pesaro Urbino, ha partecipato anche Plef. Si trattava di mettere a punto un indicatore composito, definito Benessere Equo Sostenibile (Bes), composto da 12 dimensioni: 44 DM MAGAZINE

salute, benessere soggettivo, benessere economico, qualità dei servizi, sicurezza, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, istruzione, relazioni sociali, politica e istituzioni, innovazione e creatività. Dal 2013 la misurazione di tali indici è regolarmente rendicontata dall’Istat e nel 2016 alcuni indicatori sono stati utilizzati per la prima volta nel Documento di Economia e Finanza (Def) dello Stato, valutato e approvato dal Parlamento.

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lef e l’Associazione Aregai hanno dato vita a un premio dedicato al Cav. Beppe Bezzo, storico presidente della cooperativa piemontese Codè – Crai Ovest, finalizzato a individuare annualmente una realtà della ristorazione che riuscisse a incidere

positivamente sul territorio e sulla comunità di riferimento. Per finanziare queste ricerche a livello comunale, abbiamo chiesto un supporto al sistema cooperativo Crai.

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ino ad oggi, grazie a questa scelta di finanziare la ricerca, è stato ottenuto: - nel 2018/19 lo sviluppo sul Comune di Casale Monferrato (AL), vincitore dell’edizione dedicata alla ristorazione collettiva, il rapporto organico del Bes a livello comunale, per la prima volta in Italia, con l’evidenza della situazione deficitaria di Casale M. sulle dimensioni relative alla salute, allineata col resto dell’Italia sulle dimensioni economiche e maggiormente positiva sulle dimensioni collegate all’ambiente. La sintesi del rapporto, conse-


MDD DMM Agrigento un indice di soddisfazione della vita di 8.1 punti su una scala da 0 a 10 contro un dato medio nazionale di 6.4, indipendente dal livello di reddito, a esclusione delle situazioni di povertà e/o di mancanza di salute. gnata all’amministrazione, ha facilitato la pianificazione delle priorità d’intervento, consentendo l’avvio di un dibattito trasparente e pubblico (come documentato dalla “Guida per il rapporto organico del Bes per Comuni” curata da D. Bova in seguito al rapporto su Casale M., edita da FrancoAngeli). - nel 2019/20 lo sviluppo sul comune di Agrigento, vincitore dell’edizione dedicata alla ristorazione commerciale, di un’indagine ad hoc sul benessere soggettivo con interviste ad personam su circa 500 casi per una popolazione di circa 50.000 abitanti (dai 14 anni in su), integrata da un approfondimento sul rapporto tra benessere soggettivo e alimentazione locale curato dal Prof. Gucciardo dell’Università di Palermo (polo didattico di Agrigento).

limentazione che per la vita. Questo dato fa emergere che chi è attento alla qualità e alla soddisfazione sia cognitiva che esperienziale ed emotiva della vita, a prescindere dal reddito e dall’età, adotta comportamenti di scelta di acquisto preferenziali per i mercati locali e i negozi di prossimità rispetto ai centri commerciali e alle grandi superfici, e si orienta alla valorizzazione dei rapporti umani sia nella vita quotidiana che nello specifico dei momenti conviviali.

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ualità dei cibi, qualità delle relazioni e qualità della vita portano a far emergere nella comunità di

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on queste consapevolezze un distributore moderno, così come un produttore industriale, un’impresa agricola, un operatore di servizi, un ente del terzo settore o un’amministrazione pubblica possono rendersi consapevoli e familiarizzare i propri approcci con una motivazione nuova, quella di contribuire al benessere della comunità, conoscendo sempre meglio dove e come la si può trovare.n Emanuele Plata Presidente Plef-Planet Life Economy Foundation

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a ricerca profila una cittadinanza distinta tra i cosiddetti “comodisti”, che danno priorità al costo degli acquisti e alla facilità di preparazione, e i cosiddetti “salutisti”, attenti alla stagionalità, alla qualità e alla provenienza dei prodotti: per il primo gruppo si riscontrano minori livelli di soddisfazione sia per l’aDM MAGAZINE 45


RETAIL INNOVATIONS DMM Caso in anteprima dalla ricerca internazionale ‘Retail Innovations 15’

Area chiave: Rational Experience Tendenze complementari: Interattività

Lifvs Svezia

La via scandinava al minimarket senza personale: location periferiche ‘a grappoli’ e coinvolgimento dei clienti Info chiave Minimarket senza personale 2019: prima apertura 5 negozi (aperti a fine 2019) – 200 negozi previsti entro 3 anni 25 - 33 mq 400 referenze 7/24 apertura Il tema dei negozi alimentari senza personale è ormai di grande attualità e risponde a un duplice obiettivo: modalità semplici e veloci di shopping per i clienti e riduzione dei costi per i retailer. Il precursore è stato Auchan in Cina, con i suoi BingoBox, poi ribattezzati Auchan Minute, che però sono ormai in via di smantellamento, anche per un errore strategico nella scelta delle location, che prevedevano aperture anche nei parcheggi degli ipermercati, con

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RETAIL INNOVATIONS DMM

una duplicazione poco attrattiva.In Europa la prima a lanciare nel 2019 questo concept è stata l’azienda svedese Lifvs Scandinavia, in collaborazione con Expohouse, azienda di retail design specializzata in negozi popup, che ha progettato un punto vendita di qualità, funzionale, già pre-montato, facilmente trasportabile e installabile. Le prime aperture sono state realizzate in aree poco urbanizzate, ma di passaggio fra Uppsala e Stoccolma. Lifvs ha l’obiettivo di aprire in location periferiche, lontane da altri negozi, e intende creare una rete a ‘grappoli’ di cinque negozi abbastanza vicini fra di loro per ottimizzare la logistica. Rational experience Il processo di acquisto è semplice e veloce, oltre che essere disponibile 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. È necessario prima scaricare l’app, che consente di entrare in negozio e usare il cellulare come un lettore di codici. Si scelgono i prodotti fra le 400 referenze disponibili che includono anche un’ampia selezione di prodotti freschi. Si esce e l’app addebita l’importo della spesa effettuata sul conto o sulla carta di credito

comunicati. Il cliente può anche decidere di fare il self checkout alla fine della spesa nella postazione cassa presente vicino all’uscita. Interattività In alcune ore della giornata è prevista la presenza di un responsabile, per supportare i clienti e offrire spiegazioni sul funzionamento del processo (soprattutto nella fase di lancio) e stoccare il negozio due giorni alla settimana. Già in questa prima fase di lancio l’uso dei social media è diventato uno strumento importante per comunicare le aperture e coinvolgere i clienti, ad esempio con un concorso per la ricetta autunnale migliore che ha premiato la vincitrice con un buono di 50€. Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group I negozi senza personale sono una delle risposte alla veloce evoluzione delle aspettative e degli stili di vita dei clienti in tutto il mondo. Lifvs sembra rispondere bene al contesto scandinavo, caratterizzato da scarsa densità abitativa: il format è utile in particolare in aree periferiche dove questo tipo di esperienza di acquisto veloce era precedentemente impossibile. Gli obiettivi del progetto sono ambiziosi: dopo i 5 negozi aperti nel 2019 sono previste 200 aperture entro tre anni, con aperture anche in Danimarca, senza escludere lo sviluppo in franchising. Sfida: sviluppare velocemente la rete per ottimizzare i costi di logistica e riuscire a offrire prezzi competitivi.n Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy

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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

L’occasione (in)corona Non torneremo probabilmente più alla fase 0, ma c’è l’opportunità per un cambiamento in meglio.

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l mese scorso abbiamo parlato di come trasformare una contingenza tattica, l’adeguamento, in un’opportunità strategica, ovvero in un beneficio permanente post emergenza corona virus.

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ualche giorno fa sono stato con un amico in un ristorante della catena di fast-food più famosa e abbiamo notato una serie di cambiamenti dovuti alla situazione attuale. Ingresso contingentato, misurazione della temperatura, sanificazione delle mani, possibilità di ordinare ai chioschi solo singolarmente e posti a sedere molto distanziati. Tutte misure imposte dalle norme per contenere il covid-19 in attesa che il rischio sia superato. Mi hanno ricordato un’analisi sulla riapertura di alcune catene nel Regno Unito, Pret à Manger - catena di ristoranti, oltre 450 nel mondo, prevalentemente diffusi a Londra, dove

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l’azienda produce circa due terzi del suo fatturato -, Burger King e Kentucky Fried Chicken (Kfc).

invece di molte, meglio per contrastare il virus, ma potrebbe rivelarsi un’efficienza operativa a prescindere.

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na serie di misure sono state pensate e messe in atto non solo per rispondere all’esigenza sanitaria, ma anche per migliorare l’operatività interna, con il potenziale di migliorare i processi ed eventualmente anche il servizio ai clienti. Mi ha colpito che Pret à Manger abbia introdotto una nuova figura: il kitchen runner. Il suo ruolo è consegnare la materia prima a chi poi dovrà lavorarla e confezionarla. Così facendo hanno una sola persona che si muove per la cucina

n’altra delle iniziative che mi ha colpito riguarda Kfc. Come gli altri non solo ha lasciato che il rientro al lavoro fosse su base volontaria, ma in particolare l’insegna del colonnello ha optato solo per i dipendenti vicini ai ristoranti. In questo modo non devono prendere i mezzi pubblici.


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM non escluderei che i clienti si abituino e la percepiscano come un elemento di valore e di scelta del luogo dove recarsi a mangiare. Lo stesso vale per l’ambiente cucina, anche se in questo caso non c’è la valutazione diretta del pubblico.

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menu sono limitati e ridotti, così come abbiamo notato noi nel McDonald’s che abbiamo visitato alle porte di Milano. In UK nei primi giorni era consentito solo l’uso di carte di credito e non dei contanti. In oltremanica, l’emergenza corona virus ha visto in generale un forte aumento dell’uso di pagamenti contact less ritenuti più sicuri, dal punto di vista igienico.

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ra qualche mese molte di queste procedure spariranno, o almeno così speriamo. Ciò vorrà dire che se il virus non sarà debellato sarà almeno sotto controllo. L’esperienza accumulata, però, su alcuni di questi processi rimarrà. In senso generale maggiore pulizia nei ristoranti è sicuramente un bene che rimarrà nel tempo, anche perché

ome dicevo in apertura, il futuro post-corona virus non sarà quello di far tornare tutto esattamente come prima. Perché ci vorrà del tempo per arrivare a un impatto sanitario nullo, ma soprattutto perché nel frattempo saranno cambiati i clienti e le loro aspettative. Come spesso avviene, è la necessità che spinge all’ingegno e all’innovazione. Chi sta reagendo alla contingenza sta anche sperimentando nuovi processi, alcuni dei quali portano benefici e vantaggi competitivi che trascendono l’emergenza sanitaria. Tutto ciò vale per la ristorazione, ma anche per la grande distribuzione e il retail in generale. n Paolo Pelloni Digital Club/Retail

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ltre a ciò sono state implementate una serie di altre misure di sicurezza più temporanee. Aree di distanza tra le zone di produzione nei ristoranti, re-design in alcuni casi delle cucine, dispositivi sanitari per tutto il personale, pulizia e disinfezione continua degli ambienti e contingentamento dell’ingresso dei clienti, con sistemi di gestione delle code.

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o n a l o V

MERCATI DMM

gli acquisti di prodotti igienico sanitari durante il lockdown L’emergenza ha portato a un incremento delle vendite rispetto allo scorso anno dovuto all’effetto accaparramento registrato nei mesi scorsi. Le richieste sono aumentate sia sul territorio nazionale sia all’estero

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MERCATI DMM

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a pandemia favorisce il settore dei prodotti igienico-sanitari. Cotone, carta igienica, assorbenti & co. hanno registrato un aumento delle vendite a valore a totale Italia pari a 38 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il relativo giro d’affari arriva a quota 1.746 milioni di euro, in trend positivo del 2,2% rispetto all’anno precedente. «Tutte le Aree – osserva Giuseppina Brandolino di Nielsen – contribuiscono positivamente alla crescita della categoria. Differente la situazione nei canali, dove solo gli Iper incidono ma col segno meno (trend val -2,5%, contr % val -0,6%). Le superfici distributive in cui si concentra la vendita dei prodotti sono Iper, Super e Specialisti Drug: in questi ultimi si genera il 74,3% delle vendite a valore. Seguono i Discount e i Liberi servizi , con un trend di crescita del 2,8%».

Andamento e specificità dei relativi segmenti

Il 45,9% del mercato è guidato dal segmento “carta igienica” che è anche il maggior contributore alla crescita della categoria (+1,5% contr % val vs Totale Categoria, Totale Italia). La crescita maggiore in trend invece viene registrata dal segmento delle “salviet-

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MERCATI DMM

Eurovast in difesa della Natura Eurovast ha lanciato a fine 2019 la nuova linea Suprema by Fior di Carta dedicata a qualità e sostenibilità. Una nuova linea che comprende carta igienica e asciugatutto, frutto della Ricerca&Sviluppo di materiali, lavorazioni, tecnologia e sostenibilità. Ed è proprio l’attenzione all’ambiente che rende Suprema unica grazie alla sua confezione in materiale biocompostabile. La carta igienica Suprema è stata Eletto Prodotto dell’Anno un riconoscimento ambito ed importante in cui i 12.000 consumatori che hanno votato hanno premiato la qualità e l’attenzione verso l’ambiente. Suprema, infatti, sostiene l’Enpa-Ente Protezione Animali “OrsettoVIP”: un progetto per la tutela degli animali in via d’estinzione e non. «Crediamo nella sostenibilità a tutto tondo – afferma Umberto Romano, direttore generale di Eurovast –. Qualità, sicurezza, innovazione, benessere sono le direttrici che seguiamo per offrire costantemente prodotti che riescano a soddisfare un mercato in evoluzione. Ogni nostro prodotto esprime la strategia di un Gruppo che fa dell’innovazione, della sicurezza e dell’attenzione alla salute, al benessere della persona e alla salvaguardia dell’ambiente i punti di riferimento del proprio processo di creazione di valore».

entrambi). Unico segmento positivo sono le Salviettine (+12,8 trend % val, +0,2 contr % val vs Totale Categoria).

Inizio d’anno fuori dalla norma tine” (+24,7%, Totale Italia), seppure pesi solo l’1,8% sul totale categoria. Buone performance anche per i prodotti da incontinenza (+7,1%). Negli Iper la decrescita è trainata da tutti i segmenti. I prodotti che

maggiormente contribuiscono al calo sono gli Assorbenti Esterni (-0,9% contr % val vs Totale Categoria). A seguire i Proteggi Slip e i Fazzoletti di Carta (-0,5% contr % val vs Totale Categoria, per

«Quest’anno non può essere considerato un anno di riferimento a causa dell’emergenza covid-19 che ha cambiato le abitudini di acquisto condizionandole in questa prima parte dell’anno – afferma Umberto Romano, direttore generale di Eurovast

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MERCATI DMM

–. L’emergenza ha portato a un incremento delle vendite di circa il 30-40% rispetto allo scorso anno dovuto all’effetto accaparramento registrato nei mesi scorsi. Le richieste sono aumentate sia sul territorio nazionale sia all’estero, dove siamo presenti con due stabilimenti. Un periodo molto intenso nel quale ci siamo impegnati per soddisfare le richieste di mercato e dei nostri partner rispettando le necessità di sicurezza dei nostri collaboratori dettate dall’emergen-

za. La situazione ora si sta stabilizzando e oggi possiamo osservare che già dal mese di maggio è in fase di normalizzazione».

Focus sulla sostenibilità

Quest’anno la linea Suprema by Fior di Carta è stata Eletta Prodotto dell’Anno grazie alla qualità del prodotto e alla sostenibilità. «Oggi siamo tutti più attenti

alle questioni ambientali e la gdo è perfettamente consapevole e cerca dei partner affidabili che rispondano a questi requisiti», prosegue Romano. In questa seconda metà dell’anno l’azienda consoliderà gli investimenti fatti negli impianti di produzione e continuerà ad analizzare i modelli di scelta che coniugano valore ed equilibrio tra sostenibilità e felicità per poter offrire prodotti in grado di soddisfare queste esigenze. Nei prossimi mesi avvierà l’impianto fotovoltaico di oltre 10.000 metri quadri presso lo stabilimento di trasformazione di Toringo (Lu), un investimento fatto nel rispetto ambientale e di efficienza energetica, un tassello che si colloca nel piano di sviluppo “green” messo in atto da qualche anno. A febbraio 2020 Eurovast ha avviato una nuova linea nella cartiera di Villa Basilica, sempre all’insegna dell’efficienza energetica. «La scelta di investire e puntare sulla qualità ed essere

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MERCATI DMM

un partner affidabile – conclude – ha aumentato anche la domanda estera per questo raddoppieremo la nostra capacità produttiva nei due stabilimenti esteri con l’avviamento di una seconda linea. Investiremo anche in Italia, potenziando anche qui la nostra capacità produttiva».

L’andamento dei canali «C’è stata una riduzione del 13% della frequenza di acquisto

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e un aumento significativo dello scontrino medio. I canali hanno avuto andamenti molto diversi rispetto a quello cui eravamo abituati: gli esempi più estremi sono rappresentati dal canale di prossimità, che era in flessione da tempo e ora è in grande espansione, e i drugstores che crescevano da anni e hanno registrato un andamento opposto, anche se nelle ultime settimane danno segni di ripresa», osserva Lucia Tagliaferri, Commercial Director Consumer Goods Italy di Essity. L’azienda per il 2020 è focalizzata su due pilastri: “consumer insights” e sostenibilità. Sul primo ha introdotto Tena Silhouette Black un’innovativo salvaslip e un assorbente totalmente nero per piccole perdite urinarie, ancora più discreti e

femminili. Sul pilastro della sostenibilità, ha lanciato invece Tempo Natural&Soft, i fazzoletti senza profumo, coloranti e allergeni e 100% fibre naturali biodegradabili, e Nuvenia Pure Sensitive, la nuova linea per pelli sensibili 0% allergeni comuni, fragranze e coloranti. Ma nella seconda parte dell’anno arriveranno altre novità.

Comunicazione

Eurovast sta investendo in comunicazione e marketing attraverso campagne su carta stampata e TV. «Siamo andati in onda con il nostro spot Suprema nei mesi scorsi sui principali canali televisivi e durante trasmissioni di portata nazionale come il Festival di Sanremo, dove abbiamo lanciato


MERCATI DMM l’importante iniziativa di comunicazione per con l’Enpa orsettovip.it, essere vicini alle nostre organizzando un’asta di consumatrici, come per beneficienza per tutela- esempio #iorestoacare e proteggere tutti gli sacontena. Continuiamo animali in via di estincon le campagne per zione e non. Un’iniziaabbattere i tabù. Uno di tiva che ha avuto molto questi è l’incontinenza successo tra il pubblico. maschile: per la prima Siamo in onda su SKY volta in Italia in TV, grain occasione della rizie agli investimenti fatti presa del campionato, su Tena Men con uno un momento sportivo spot molto apprezzato molto atteso al quale per equilibrio e ironia. E non potevamo mancare. a breve con una nuova Essere Eletti Prodotto comunicazione per abdell’Anno è sicuramente battere i tabù sul ciclo un importante driver mestruale». n per far conoscere e consolidare il nostro brand sul mercato. Suprema è di fatto un prodotto nuovo e unico per le caratteristiche di «Abbiamo potuto constatare un cambio importante nei qualità e sostenibilità volumi e nelle richieste da parte della grande distribuzioin un momento in ne relativamente a prodotti ad alto contenuto di promesse che cui occorre convanno oltre la pulizia, quindi igienizzanti con principi attivi anche cretezza da parte di origini naturale», afferma Marco Giordano, marketing & sales delle aziende in director di Tavola. In particolare, l’azienda ha riscontrato performantermini di rispetce molto positive nel segmento pulizia casa con il brand Mister Magic, che ha avuto un vero e proprio boom di vendita. «Una referenza che ci ha to ambientale», spiega Romano. sorpresi – prosegue – in termini di richieste (tanto che le stiamo rincorrendo ancora adesso) è il Lavamani Cucina con Antibatte«Continueremo rico, che presenta una formula arricchita con estratti gli investimenti di menta, potente antibatterico naturale. Grandi nello svilupsoddisfazioni anche nel segmento Persona, che ha po dei nostri avuto un’accelerata nelle vendite soprattutto con brand – afferma Care For You, un marchio che già in sé promuoTagliaferri –, con ve una routine di igiene quotidiana che va oltre particolare attenil semplice lavarsi i denti e il viso, poiché è zione per il Digital e specializzato nell’igiene di orecchie, naso Social media. Durante e occhi , rispondendo particolarmente la “Fase 1” abbiamo svia delle necessità di “sicurezza”che luppato diverse attività il consumatore ricerca».

Igiene al primo posto

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REAL ESTATE DMM

Logistics is sexy

(so they say) (parte 2a)

Nella scorsa puntata abbiamo visto come il settore della logistica riscuota un interesse crescente fra gli addetti del settore immobiliare. Vediamo ora come il settore sta affrontando la congiuntura

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l settore sta affrontando una congiuntura che vede scaricarsi contemporaneamente un insieme di fattori evolutivi concomitanti (tecnologici e normativi in primis, ma anche relativi al

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contesto di business ed al cambiamento degli stili di consumo) che impongono alle aziende un profondo ripensamento del loro posizionamento e di conseguenza del loro assetto

in termini di modello organizzativo e di competenze. Alcune tendenze che hanno interessato la logistica negli ultimi dieci anni sono state un innalzamento dei costi di carburante e di manodopera, un abbassamento dei costi di innovazione tecnologica. La conseguenza è stata una maggiore attrattività per investimenti in tecnologie di automazione e di gestione (anche per stare al passo con l’Industria 4.0). Questo ha creato una positiva pressione sull’offerta che, cercando di adeguarsi costantemente alla domanda, ha così generato un positivo riverbero sui canoni e sui tassi di rendimento sempre più bassi.


REAL ESTATE DMM

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li elementi sopra richiamati, tuttavia, rappresentano dei fatti tendenziali che a ben vedere hanno il solo effetto di rendere più evidente e marcata la crescita del settore. Si ritiene che le ragioni siano da ricercarsi piuttosto nel cuore del business, nei suoi fondamentali indifferentemente dal tipo di logistica. Un immobile ubicato sul territorio in relazione alla tipologia di logistica che si deve svolgere, consolidate tecnologie di costruzione ed una progettazione non complessa e bottom-up sono i requisiti fondamentali ed, al contempo, condizioni necessarie e non sufficienti a spiegare tale crescita. Il quid in più che distingue il settore da tanti altri è il modo in cui naturalmente esso si rapporta con gli altri settori dell’economia. Un approccio al mercato adattabile e diversificato che consente alla logistica di trarre vantaggio dalle fasi di crescita dei settori o mercati da essa serviti ovvero resistere a crisi settoriali o territoriali quando queste si verificano, mediando fra le varie posizioni.

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a logistica serve diversi settori dell’economia (un settore può essere in crisi ed un altro in crescita), diverse tipologie di soggetto

economico (un produttore di beni intermedi, di beni finali, un venditore nel mercato tradizionale o del commercio elettronico), diversi mercati geografici (anche qui, un mercato può essere in crisi ed un altro in crescita). La logistica serve diverse combinazioni di tali componenti. Tutto questo, appare chiaro, gli permette di avere una minore rischiosità che non quella del singolo settore o soggetto o mercato che serve e conseguentemente questo spiega una minore volatilità degli affitti nel mercato immobiliare e, in ultima analisi, il grande interesse del mercato dei capitali.

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e si pensa che sia finita qui, ci si sbaglia. Una prova di questa tesi può essere fornita proprio dalla contingenza delle attuali

difficoltà in cui si trova il sistema economico a seguito dalla crisi epidemiologica “coronavirus”. Tale crisi potrebbe avere un effetto rafforzativo del settore della logistica che, se letto alla luce delle considerazioni di cui sopra, appare tutt’altro che paradossale ed improbabile. Il COVID-19 impatterà certamente sulla logistica e, conseguentemente, sulla logistica immobiliare. Dopo l’attuale periodo di stress, la logistica potrebbe sperimentare un incremento strutturale quale prodotto di crescenti livelli inventariali, di una accelerazione dell’e-commerce e di ulteriore diversificazione delle aziende manifatturiere (posizionamenti più vicini al mercato di sbocco). Se queste tendenze dovessero confermarsi su larga scala, la reazione del mercato dei capitali sarebbe veloce e, a sua volta, ciò si rifletterebbe nelle performance di valutazione ed investimento.

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er cui, se la logistica resta ai suoi fondamentali, è il settore certamente meglio posizionato rispetto ad altri settori dell’immobiliare.n

Alberto Deiana Project Management and Real Estate Executive, Mi.NoTer. DM MAGAZINE 59


TECNOLOGISTICA DMM

Pax Italia

presenta la tavoletta grafometrica Aries8

A differenza del touch screen tradizionale lo schermo grafometrico è in grado di rilevare pressione, inclinazione e velocità del tratto, garantendo l’acquisizione di dati biometrici

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rriva sul mercato Pax Aries8, un tablet di pagamento dotato della funzionalità di firma grafometrica: il prodotto rappresenta l’evoluzione di un progetto perfezionato nella seconda metà del 2019 e che, attraverso opportune integrazioni hardware, ha reso lo smart tablet di pagamento certificato PCI, già dotato di funzionalità di cattura firma, una tavoletta grafometrica.

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differenza del touch screen tradizionale, infatti, lo schermo grafometrico è in grado di rilevare pressione, inclinazione e velocità del tratto, garantendo l’acquisizione di dati biometrici messi a disposizione di applicativi impiegati per la sottoscrizione di contratti con valore legale. Il display a 8 pollici e a colori consente una chiara e ampia fruizione dei documenti, che possono essere anche sfogliati e visionati in un’elevata risoluzione. A lanciarlo è Pax Technology che, con oltre 26 milioni di terminali installati in più di 100 paesi, è la multinazionale cinese specializzata nella realizzazione e nello sviluppo di dispositivi Eft-Pos e quotata alla borsa di Hong Kong.

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a sussidiaria italiana Pax Italia, fondata nel 2013 e successivamente acquisita al 70% dalla capogruppo cinese, opera su tutto il territorio nazionale disponendo di una larga offerta di prodotti ad alto contenuto tecnologico, ma anche di una vasta gamma di servizi post-vendita, che com60 DM MAGAZINE

prendono il noleggio operativo e l’assistenza tecnica in tutta Italia. L’azienda è attiva anche nella realizzazione di un vasto portfolio di prodotti Hardware e Software.

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ome sottolinea Andrea Zucchiatti, Cofounder di Pax Italia, l’integrazione del terminale di pagamento con il sistema di rilevazione grafometrica della firma consente inoltre di agevolare e facilitare procedure complesse, come le succitate firme contrattuali contestuali alla verifica della solvibilità del cliente, mentre la portabilità e la flessibilità del sistema operativo Android, che prevede la connessione alla piattaforma PAXSTORE, permette di disporre in modo immediato delle applicazioni di business disponibili nel Marketplace. Dal design elegante e raffinato, il funzionamento tramite batteria e il lettore barcode professionale permettono al nuovo Pax Aries8 di essere utilizzato anche nella vendita assistita, consentendo agli shopper di espletare il check out in qualunque zona del punto vendita.

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’emergenza sanitaria in corso, con la sua eco di carattere globale, non ha impattato in modo significativo sul business aziendale, producendo solo un lieve rallentamento fisiologico a livello produttivo, rallentamento che però non ha ostacolato il lancio del Pax Aries8, la cui progettazione è stata ultimata proprio nel corso del lockdown.n


TECNOLOGISTICA DMM

Geodis

pubblica il rapporto annuale di attività e Csr

Al centro del successo del Gruppo il rapporto di fiducia con gli stakeholders, una riorganizzazione che sta dando i suoi risultati, una cultura di forte innovazione e impegni concreti in termini di CSR.

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on il rapporto intitolato “Assicurare la Supply Chain”, Geodis ripercorre i momenti salienti del 2019, sotto il segno di una governance forte e stabile, il suo nuovo piano strategico Ambition 2023 e la sua ambizione di creare valore in modo sostenibile. Al centro del successo del Gruppo: il rapporto di fiducia con gli stakeholders, una riorganizzazione che sta dando i suoi risultati, una cultura di forte innovazione e impegni concreti in termini di CSR.

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onostante un andamento economico lento, Geodis ha raggiunto solidi risultati finanziari e ha perseguito le sue azioni in termini di responsabilità sociale e ambientale, confermando il suo ruolo e impegno di leader mondiale. Gli indicatori finanziari ed extra finanziari, nonché le valutazioni esterne attestano questi progressi: 87% dei clienti soddisfatti;91% dei dipendenti soddisfatti (87% nel 2017); oltre 13.000 nuovi assunti; € 223 milioni di flusso contante operativo; riconosciuto come “Leader” nel rapporto “Magic Quadrant” di Gartner; Livello “Gold”, il punteggio più alto mai ottenuto (punteggio 72/100), assegnato da EcoVadis; Punteggio A- CDP il più alto mai ottenuto, che classifica il Gruppo nella categoria delle società leader nel controllo e nella riduzione di emissioni gas serra.

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eodis ha implementato la sua strategia di digitalizzazione globale, attraverso il suo programma “Odyssey”, volto a migliorare i processi delle funzioni di supporto e ad espandere il suo portfolio di prodotti, utilizzando soluzioni digitali innovative.

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’anno è stato, inoltre, caratterizzato dal lancio di un nuovo servizio di spedizione express Hong Kong-Messico rivolto ai clienti del settore high-tech (chiamato “AirDirect Mexico”); da diversi e importanti rinnovi di contratto e dalle aperture di siti, tra cui 100.000 mq per un’importante società di ecommerce.n

Leggi anche: “Prologis Research analizza l’impatto del Coronavirus sul settore immobiliare logistico” DM MAGAZINE 61


CONFINDUSTRIA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA


VIDEO DMM MELEGATTI OTTIENE NUOVI RICONOSCIMENTI DI QUALITÀ Agroqualità, società facente capo al Gruppo Rina, ha rilasciato all’azienda dolciaria veronese tre importanti certificazioni, Brc, Ifs e Fssc 22000, che attestano l’elevata sicurezza alimentare dei prodotti e riconosciute dal Global Food Safety Iniziative (Gfsi). Le certificazioni con valenza internazionale rappresentano un riconoscimento importante per l’azienda che sta lavorando per implementare la propria presenza sul mercato estero. Ce ne ha parlato Giovanni Mascari, Direttore Vendite Italia Melegatti, che ha anticipato le novità in cantiere per il Natale 2020, novità che riguarderanno principalmente i prodotti farciti.

LIDL INAUGURA UN NUOVO PDV A MILANO E PRESENTA IL PIANO “LIDL PER L’ITALIA”

BUCANEVE (CENTROMARCA) CHIEDE AL GOVERNO MISURE DI EMERGENZA

Nel corso della conferenza stampa di inaugurazione del nuovo punto vendita situato in via delle Forze Armate a Milano, Lidl Italia ha presentato il progetto “Lidl per l’Italia”, un piano aziendale che si basa su tre pilastri fondamentali: la conferma degli investimenti immobiliari, con l’apertura di 50 nuovi punti vendita entro il termine dell’esercizio fiscale, oltre 2 mila assunzioni a livello nazionale nel 2020 e la valorizzazione della filiera agroalimentare del nostro Paese. Tutti i dettagli sono forniti dal Presidente di Lidl Italia Massimiliano Silvestri.

È necessario, dunque, valutare misure straordinarie che possano consentire alle singole imprese di fronteggiare eventuali situazioni di emergenza diffusa come quella attuale. Critica rimane la posizione circa il Decreto Rilancio istituito dal Governo che, pur rappresentando un significativo supporto alla ripartenza, pare rientrare più in una logica di risarcimento, piuttosto che di sostegno concreto nei confronti delle filiere strategiche in grado di rilanciare l’economia del Paese. Il commento di Roberto Bucaneve, Direttore Centromarca.

PLMA LIVE: GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL RETAIL EUROPEO La corrispondente del Plma di Amsterdam Veronica Carvalho fornisce un quadro dettagliato sulle ultime novità del retail in Europa: in seguito all’emergenza sanitaria e alla forte crescita delle vendite online, il distributore di generi alimentari online del Regno Unito Ocado ha annunciato l’imminente realizzazione di nuovi magazzini robotizzati, mentre il supermercato virtuale ceco Rohlik inizia ad espandere il proprio raggio d’azione verso la Germania. Carrefour ha inaugurato una campagna promozionale incentrata sulla qualità dei propri prodotti a marchio e prosegue l’espansione del rivenditore francese a Taiwan.

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NEWS DMM

Risparmio Casa, è online il nuovo portale e-commerce Dopo aver intrapreso già dal 2019 una profonda trasformazione in ambito digital, Risparmio Casa annuncia il lancio del portale di e-commerce. La nuova piattaforma offrirà agli utenti un’esperienza d’acquisto unica con servizi full-digital, come un chat-bot virtuale per l’automazione del servizio clienti e la sottoscrizione della nuova Card Digitale, adatta anche al canale fisico. I consumatori potranno acquistare oltre 4000 prodotti (per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, prodotti per animali domestici, casalinghi, tessile casa, giocattoli, cartoleria, fai da te, accessori auto, piccolo elettrodomestico e stagionale) e ricevere tutto comodamente a casa. Ma è solo l’inizio, il sito continuerà ad essere popolato fino a raggiungere oltre 10.000 referenze in assortimento.

Consorzio Sun: vendite dei prodotti Consilia a +30,2% nel primo trimestre 2020 Secondo un’analisi compiuta dalla Business Intelligence del Consorzio Sun – Supermercati Uniti Nazionali su dati Iri, il trend delle vendite dei prodotti a marchio del distributore Consilia, di proprietà del SUN, composto da Italmark, Gruppo Gabrielli, Alfi (Gulliver), Cadoro e Gros Gruppo Romano Supermercati, ha subito un aumento pari a +30,2%. Analizzando i diversi settori merceologici appare sempre evidente l’incremento del trend delle vendite dei prodotti Consilia rispetto alla media italiana (indicata tra parentesi) tra gennaio e marzo 2020 è stato il seguente: Bevande +24,9% (+2,4%); Freddo +29,8 (+12,8%); Fresco +27,3% (+17,09%); Drogheria Alimentare +17,2 (+14,6%); Ortofrutta +35,0 (+11,3%); Cura Persona +14,1% (+9,9%); Cura Casa +21,9 (+9,5%) e Pet Care +20,3% (+5,9%).

Morato Pane acquisisce Roberto industria alimentare Morato Pane di Vicenza ha c o n f e r m ato l’acquisizione di Roberto Industria Ali mentare, storica azienda del trevigiano nota come p ro d u t t r i c e degli omonimi grissini, assieme all’acquisizione di una parte del comparto bakery salato di Cerealto-Siro, in Spagna. L’acquisizione della Roberto ha avuto luogo attraverso un pool di finanziatori: Illimity, Springrowth ed Iccrea ed Illimity banca Agente. Negli otto stabilimenti italiani, il gruppo Morato produce pane da sandwich, pane in cassetta, pane per tramezzini, bruschette, panini dolci e salati e piadine; inoltre, produce sostituti del pane croccanti, tra cui grissini, crostini e bruschette.

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Gruppo Pam esce dalla centrale Aicube Gruppo Pam lascia la centrale Aicube “dopo – come riporta una nota - un costruttivo e prolungato confronto e in totale sintonia tra tutte le parti coinvolte”. Vengono così superati, precisa Pam, i limiti alle quote di mercato a livello locale che avevano costretto negli ultimi tempi la politica di crescita della centrale di acquisto. “Gruppo Pam e i propri partner potranno dunque ora riprendere senza vincoli il loro percorso di crescita, anche per linee esterne. La ritrovata autonomia di Pam consentirà inoltre di riprendere i rapporti con l’industria di marca su basi diverse, privilegiando la trasparenza e la collaborazione commerciale e ponendo al centro, anziché il contratto fine a sé stesso, il cliente finale”.


NEL PROSSIMO NUMERO INCHIESTA Nuovi scenari per le supercentrali MERCATI Salumi confezionati e precotti Sughi, salse e condimenti Vegetali secchi, cereali e zuppe

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