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Unilever cede 34 marchi di tè, Lipton compreso
Unilever esce dal business del tè e passa la mano a Capital Partners. L’operazione ha un valore di 4,5 miliardi di dollari (4 miliardi di euro) e comprende tutta la divisione Ekaterra, cui fanno capo 34 marchi, fra i quali Lipton, Pukka e Tazo, i quali generano un fatturato annuo di 2 miliardi di dollari. Il perfezionamento è atteso per la seconda metà del prossimo anno, mentre il perimetro della transazione esclude il business del tè Unilever in India, Nepal e Indonesia, nonché gli interessi della multinazionale nella joint venture Pepsi-Lipton per il tè pronto e relative attività di distribuzione.
In Caffè Corsini, famosa torrefazione toscana produttrice di caffè in grani, macinato, in cialde e capsule, arriva, con il 70% di quota, il gruppo tedesco Melitta, un big da 1,7 miliardi di fatturato e 5,890 dipendenti nel mondo. Il nuovo azionista di maggioranza, con sede centrale a Minden, nella parte Nord della Germania, è nato nel 1908 è si è distinto in Italia per l’acquisizione di Cuki e Domopack nell’estate del 2018. Attiva in Europa mediante Cofresco, si occupa di sviluppo, produzione e vendita di prodotti di marca per il consumo di caffè, per la conservazione e preparazione degli alimenti e per la pulizia della casa.
Caffè Corsini passa alla multinazionale tedesca Melitta In Campania la rete diretta Carrefour passa ad Apulia

Carrefour si riorganizza in Campania e, nell’ambito del consolidamento del canale franchising, trasferisce 22 punti vendita in regione, di cui 18 diretti e altri 4 gestiti da terzi (in affitto d’azienda), ad Apulia Distribuzione, master franchisee già dal 2020. Nel pacchetto rientra anche il centro logistico di Airola, in provincia di Benevento. Il rinnovo della partnership ha come obiettivo il rafforzamento e rilancio del marchio Carrefour in Campania, oltre all’ulteriore espansione della rete di vendita locale. Non ci sarà alcun impatto occupazionale, in quanto è previsto il totale assorbimento dei circa 500 collaboratori dei punti vendita oggetto dell’accordo, con il mantenimento delle condizioni contrattuali in essere.

Gruppo Cavit, il bilancio vola: +29% di ricavi
Chiude un bilancio record, nonostante la pandemia, l’assemblea dei soci del gruppo trentino Cavit. A tirare la volata sono soprattutto i grandi vini della Regione e gli spumanti. Il consolidato 2020/21 presenta un giro d’affari di 271 milioni di euro con una crescita di 29 punti sullo scorso anno, mentre il risultato netto si attesta a 5 milioni, rispetto ai 3,4 milioni dell’esercizio chiuso al 31 maggio 2020. Il colosso trentino, nel cui perimetro rientrano anche Cesarini Sforza, Casa Girelli, Glv (80% del capitale) e la tedesca Kessler Sekt (50,1%) è cresciuto sia in modo organico, sia grazie al consolidamento delle acquisizioni avvenute nel 2019. A fronte di un mercato mondiale del vino in flessione di 3 punti, il gruppo ha mantenuto buone performance all’export, che rappresenta la parte preponderante del suo business.



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