Pareti del Lago di Lecco
ACCESSO Da Lecco si segue il lungolago in direzione Colico. Dopo circa 2 km. prima di immettersi nella SS36 si esce verso destra sotto una massicciata ferroviaria, poco oltre la quale si trova un ampio parcheggio, utilizzabile anche per la zona di Pradello (spesso grande affollamento soprattutto nei giorni festivi). Si ritorna verso la massicciata e si imbocca un sentierino che sale a monte a lato di un muretto. Oltrepassata una prima deviazione a sinistra (Falesia della Discoteca, cfr. LARIO ROCK Falesie), si prosegue per un pendio oltre un tratto con vecchia corda fissa, e poi verso destra incontrando dapprima il canale sassoso al cui termine superiore si trova il Pilastro Rosso (10 min.). Il sentiero prosegue e oltrepassa la zona di falesie della Bastionata del Lago. Poco dopo il secondo settore di queste si incontrano gli attacchi delle vie del Paretone (Chelidonia Express; Panoramix; Breva e
Torre Striata 300 m. ca.
Sperone biancastro alto circa 90 m. posto in pratica quasi all’inizio del versante Ovest delle Pareti del Lago, poco dopo Lecco. Vi si trova un solo itinerario, di un certo rilievo storico. 1 I FESSURIANI Ivan Guerini e Marco Marantonio, 5 marzo 1980 100 m. (3L) 6b+ (obb.)/R2+/II Materiale: friend medio grandi, nut Interessante e storica via per fessura, difficile e impegnativa, aperta da Guerini con poche protezioni veloci, in arrampicata completamente libera. Può essere considerata una delle vie brevi più importanti salite nelle Grigne nei primi anni 80. Talora ripetuta, spesso in abbinamento con la vicina Manobong. Roccia in genere buona. Dal sentiero di accesso si costeggiano le rocce portandosi sotto la fessura strapiombante, presso un macigno. L1: 5a 30 m. Ci si alza oltre una pianta e si sale su un diedro. L2: 6b+ 35 m. Per la fessura-diedro fino a una pianta. L3: 5a 15 m. Canalino con uscita verso destra ad albero. Discesa: ci si sposta a destra su erba e si scende (2a) per 20 m. a un terrazzino alberato, con una doppia 24
Tivan): 15 min.. Per gli itinerari ubicati nella zona destra delle Pareti del Lago, ad esempio Torre Striata e Sipario Ocra, conviene seguire il seguente accesso: da Lecco si raggiunge Viale Turati e lo si segue sino alla Chiesa dei Cappuccini. Si svolta a destra e poi subito a sinistra in via S. Stefano che si percorre completamente, parcheggiando ove possibile prima di una stretta curva a gomito. (N-45°52.146’; E 009°22.744.) Rimontare il dosso con macigni ingabbiati e, dallo spiazzo successivo, piegare a destra, imboccando, dopo 20 m., una traccia verso sinistra, segnata con bolli rossi. Per questa, nel bosco con tratti ripidi, si raggiunge la base delle prime rocce (poco a destra si sale alla Falesia del Solarium). In 5 min. scarsi si perviene verso sinistra alla Torre Striata e al Sipario Ocra.
da 25 m. alla base. Oppure dalla S2 ci si cala verso sinistra sulle calate dell’it. seguente.
Sipario Ocra 300 m. ca.
Altro roccione di altezza di poco inferiore al precedente, ubicato leggermente più in basso e a sinistra di esso. Presenta due itinerari interessanti, sebbene molto brevi, di cui uno recente. Talora frequentato. Vi si accede dal sentiero basale spostandosi di poco rispetto alla Torre Striata. 2 MANOBONG Ivan Guerini e Daniele Faeti, 29 febbraio1980 75 m. (2L) 6b (6a obb.)/R2/II Materiale: friend medio grandi, nut Classica e storica via in diedro e fessura, spesso ripetuta. Come la precedente, appartiene al novero degli itinerari pionieristici di arrampicata libera con protezioni veloci, aperti negli anni 80. Roccia non sempre ottima. Si attacca una trentina di metri a sinistra dell’it. prec. sotto un visibile diedro sbarrato da un piccolo tetto. L1: 5c 40 m. Bel diedro. L2: 6b 35 m. Si scala tutta la fessura, difficile all’inizio e poi successivo diedro fino a un albero a destra. Discesa: si traversa a destra 10 m. e da qui con due doppie alla base.