La rivista per il mercato dei prodotti vernicianti e delle finiture decorative
OTTOBRE 2022
EDIZIONE 426
14 copertina
è firmato Mapei l’intervento di impermeabilizzazione e rivestimento termico al Robinson Club di Creta.
16 attualità un’indagine tra gli associati Assovernici sulle tematiche contingenti e sulle aspettative per il futuro.
37 focus
un approfondimento sul sistema di isolamento a cappotto indagato sotto i punti di vista dei protagonisti della filiera.
132 news
una panoramica completa di prodotti, servizi e accessori.
ottobre 2022|edizione 426 Tariffe R.O.C. “Poste Italiane spa - sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1 DCB LO/MI”
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vieri barsotti
Il sistema ha cappotto ha sempre più valore nella qualificazione del costruito, sia nuovo che da recuperare. Più performante, in maggior sintonia con i contesti di sostenibilità e benessere ambientale, più professionale e più professionalizzante. Un’evoluzione in cui il Superbonus 110% ha fatto sentire i suoi effetti, basti pensare che negli ultimi due anni l’Italia si posiziona al primo posto in Europa in termini di metri quadri installati. Nonostante questo, gli edifici che richiedono un intervento urgente di riqualificazione energetica con il cappotto sono estremamente numerosi e il lavoro da fare è ancora enorme: per esempio, ancora troppi cantieri sono ‘assemblati’ dall’impresa di applicazione, anche se le prestazioni di un sistema a cappotto possono essere garantite solo se tutte le sue componenti sono fornite da un’unica azienda e applicate nelle configurazioni testate e certificate. Certamente, un mercato tanto fiorente stimola anche l’innovazione. Ciò avviene non soltanto nell’ambito del miglioramento delle prestazioni -più affidabili e stabili nel tempo, come documentano ampiamente i laboratori di Ricerca & Sviluppo-, ma anche nel rilascio di sistemi con caratteristiche quali la massimizzazione dell’efficienza di risparmio energetico grazie all’alto potere di isolamento termico, l’utilizzo crescente di materiali post-consumo e la riciclabilità, la conformità ai
Decreti CAM (Criteri Ambientali Minimi) e il corredo di Certificazioni ambientali quali EPD (Environmental Product Declaration) e LCA (Life Cycle Assessment). La crisi energetica che stiamo affrontando e il tema sempre attuale del riscaldamento globale impongono uno sforzo ulteriore verso soluzioni, migliorative o innovative, sempre più performanti dal punto di vista termico e sempre più sostenibili per l’ambiente.
La distribuzione, dal canto suo, gioca un ruolo essenziale nella diffusione dei sistemi a cappotto e lo fa nel migliore dei modi quando ‘si allea’ con i produttori, quando organizza la propria attività per soddisfare le richieste del mercato e quando diventa comprimaria nel diffondere la cultura dei sistemi certificati e perfettamente allineati ai contesti normativi.
Fino ad oggi le priorità maggiori sono state indirizzate agli aspetti di logistica e di servizio, anche se nei centri distributivi più avanzati si affrontano sempre più, assieme ai partner commerciali, temi fondamentali come la formazione dei clienti e l’organizzazione dell’informazione presso gli studi tecnici. È attraverso questo percorso che sempre più i sistemi a cappotto, quando sono proposti correttamente, sono un elemento identificativo per i punti vendita professionali.
EDITORIALE
Due anni di mercato in crescita, un forte stimolo all’innovazione e alla sostenibilità, un percorso di crescita identitaria e di professionalizzazione per i distributori: così sta evolvendo il settore dei sistemi a cappotto
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Ascolta il podcast dedicato Scan me
COPERTINA
14 Obiettivo: sostenibilità ed efficienza energetica!
È firmato Mapei l’intervento di impermeabilizzazione e rivestimento termico al Robinson Club Ierapetra di Creta.
ATTUALITÀ
16 Assovernici su contingenza e futuro Tra impennate dei costi di energia e materie prime, scarsità di materiali e di personale qualificato, incentivi dei bonus: le imprese del comparto vernici e pitture come hanno vissuto la prima parte del 2022? Quali gli auspici per il futuro? Assovernici ha realizzato un’indagine tra i propri associati.
18 Orgogliosi del nostro operato!
È il dottor Giuseppe Ratti che lo afferma, l’amministratore delegato di SIRO che, insieme al suo gruppo di lavoro, ha festeggiato i primi sessant’anni dell’azienda.
20 Barocco & Neobarocco: a Ragusa il festival che sorprende!
Gli splendidi palazzi, le chiese meravigliose e l’architettura unica fanno di Ragusa
Ibla una quinta d’eccezione per il festival del Barocco & Neobarocco: affascinante richiamo tra arte e design…
26 Alleato per il business, garanzia di professionalità
CART TURBINA di Rigo® ha tutti i requisiti necessari per diventare il miglior alleato per il business e la maggior garanzia di professionalità per tutti gli operatori del settore, protagonista di un circolo virtuoso che porta benefici a tutta la filiera.
32 Superbonus 110%: le ultime novità
Tra proroghe, scadenze e novità, ecco il punto sulla situazione attuale della detrazione conosciuta come Superbonus 110%.
FOCUS
38 Il sistema a cappotto ‘sorvegliato speciale’ in Europa
European Association for ETICS è l’associazione europea che rappresenta l’80% del mercato dei sistemi di isolamento termico a cappotto e di cui fa parte anche Cortexa. Ecco il suo punto di vista.
40 Il cappotto salverà l’edilizia a patto che… Intervista ad Alessandro Monaco che, a nome di Cortexa, proclama il sistema a cappotto come soluzione regina per il raggiungimento della sostenibilità e dell’efficientamento del costruito.
42 I sistemi a cappotto: una crescita fisiologica di qualità
Il sistema a cappotto prosegue la sua crescita in termini di notorietà e di diffusione e lega il suo percorso virtuoso alla contestualizzazione con i parametri per l’edilizia contemporanea e con la crescita professionale che porta con sé.
52 I margini di innovazione per l’isolamento a cappotto
C’è grande vitalità nell’ambito dei materiali che compongono i sistemi a cappotto e delle loro caratteristiche qualitative.
54 Cappotti di alta qualità certificata
I sistemi a cappotto di Akzo Nobel sono esito di una costante attenzione alle normative cogenti, alla selezione di partner e materiali di alta qualità certificata e alla produzione di prodotti sostenibili in termini ambientali e di fruibilità.
56 Il cappotto, ‘superstar’ tra i rivestimenti per esterni
Il cappotto ha conosciuto un rinnovato interesse grazie al Superbonus ma se ha raggiunto la notorietà tra i sistemi per decorare e proteggere le facciate lo deve soprattutto a chi come Ivas ci ha creduto da sempre.
60 Tradizione e tecnologia per soluzioni non convenzionali!
Gli elementi modulari Original Meldorfer® per il rivestimento delle facciate offrono soluzioni di alta qualità per risultati eccellenti e non convenzionali.
FOCUS
62 L’alta qualità che protegge, dà comfort e riduce i consumi
I sistemi a cappotto Thermocap di CAP Arreghini, grazie all’eccellente qualità dei loro componenti, non solo proteggono gli edifici a lungo dagli agenti atmosferici, ma garantiscono comfort abitativo e notevoli risparmi.
64 Cappotto termico: conoscerlo per sceglierlo Il sistema a cappotto è uno degli strumenti più efficaci per migliorare le prestazioni energetiche di un edificio. Ma in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi? Ecco delle linee guida per conoscerlo meglio e fare la scelta giusta.
MERCATO
70 Portatori sani di qualità nell’edilizia
A Crotone, il Colorificio Ranieri da 60 anni è sinonimo di pitture e vernici. Adesso, in collaborazione con Mapei, sta diventando il riferimento anche per l’edilizia e la cantieristica tecnica, senza dimenticare di essere uno specialista del colore!
74 Un’azienda che va oltre i contenuti
Nei prodotti Borma Wachs c’è molto più del contenuto: c’è una vera e propria filosofia che mette al centro la persona, la sua sicurezza e la soluzione ad ogni problema.
76 Equilibrio e continuità tra gli ambienti
Il sistema per pavimenti e pareti ad effetto microcemento Continuo di San Marco che permette di personalizzare gli ambienti creando equilibrio e continuità si arricchisce di nuovi e suggestivi effetti ossidati.
78 L’entusiasmo nasce dalla soddisfazione dei risultati
La partnership di successo tra ARKEA e CIR: all’unisono nell’entusiasmo e nei risultati!
80 Colore, arte e… sport
Con FLOOR 1K, la finitura monocomponente per pavimentazioni in cemento, New Lac ha contribuito a due importanti interventi di riqualificazione urbana dedicati allo sport e ai giovani.
14 Mapei: intervento prestigioso a Creta 16 Assovernici su contingenza e futuro
37 Il sistema a cappotto: sorvegliato speciale!
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86 Eolie Color con Akzo Nobel a Lipari
MERCATO
82 Impermeabili e a prova di macchia
Saratoga presenta un nuovo spray che protegge e impermeabilizza i tessuti d’arredo da ogni tipo di macchia senza alterarli.
84 Aria più pura, comfort ambientale maggiore
Univer presenta Acqualife Plus Matt, il nuovo smalto all’acqua antinquinamento certificato che permette di purificare l’aria indoor per dare salubrità e maggior comfort agli ambienti.
86 L’uomo che riporta il colore a Lipari
Un professionista scrupoloso e innamorato del suo lavoro, che vuole fortemente dare nuovo colore al borgo eoliano. Le condizioni ambientali sono difficili? Non importa, al suo fianco c’è Akzo Nobel!
90 2022: è nato il Calcene®
Un materiale nuovo, destinato a fare la differenza nel mondo delle finiture decorative: il Calcene®, messo a punto dai laboratori Sandtex/Covema.
MERCATO
92 EUROEPAN AEROSOLS e NOVA: la strategia che vince!
La stretta collaborazione tra EUROPEAN AEROSOLS e NOVA sta dando ottimi frutti: merito della proattività delle due aziende, della loro conoscenza del mercato e della loro visione del futuro.
96 Una novità grande… e senza conservanti! La gamma RED PANDA accoglie la pittura super opaca RED PANDA GIPSWEISS, di alta qualità certificata per le pareti interne in cartongesso, intonaco civile e calcestruzzo.
98 Nel Vicentino un sogno a colori si avvera L’impegno, la passione per il colore e l’esperienza hanno portato alla creazione di Mister Paint, che a Marostica, in provincia di Vicenza, è un riferimento per professionisti e privati grazie ad Attiva.
102 Come nasce un prodotto di prestigio Come è nato Natural, il primo spatolato a base di cemento polimero? Lo racconta Lionello Caregnato, fondatore e presidente del Gruppo Nord Resine.
104 Ilpa Adesivi: le risposte giuste a un mercato che cambia
Ilpa Adesivi ha risposte giuste al mercato che cambia i manager dell’azienda presidiano il mercato con successo e determinazione.
108 Chimica e colore: un’accoppiata vincente! Con il sistema tintometrico Italcromie, Italchimici conferma una volta di più la sua innata vocazione al colore.
110 PROFIExtreme: un connubio perfetto di contenuti e prestazioni
PROFIExtreme è un microrivestimento a base di resine acril-silossaniche formulato con tecnologia ibrida che unisce la resa di un’acrilica pura con quella di una resina siliconica.
112 Nuovo look? No, rinnovato!
Lo smalto all’acqua Revive di Colsam è un successo per tutti, perché permette di rinnovare ogni ambiente in modo facile, veloce e senza sprechi.
MERCATO
114 Progettare gli interni con il colore su misura! Consulenza, gusto, capacità di selezionare i marchi per il cliente, vero protagonista di Planet Color a Torino. Con Giolli è perfetta sintonia per l’approccio sartoriale!
APPROFONDIMENTI
118 La certezza in un quadro incerto: la casa Grazie alle opportunità -pur restando alcuni dubbi- offerte dal Superbonus 110%, nel 2022 si conferma, nel quadro del mercato immobiliare, il desiderio di casa degli Italiani.
122 L’Italia che sfida la crisi: qualità e bellezza Il rapporto Io sono cultura 2022, di Fondazione Symbola e Unioncamere, quantifica il peso in termini di produzione di ricchezza e creazione di posti di lavoro del settore culturale in Italia.
126 Settore in crescita, prospettive positive The Future is Now: l’aspettativa del settore immobiliare in buona ripresa nelle previsioni per il 2023 di Scenari Immobiliari.
128 Come cambiano i consumi e gli stili di vita degli Italiani?
Il rapporto Coop 2022 dà la sua interpretazione dei cambiamenti di questi anni e che conseguenze hanno sui consumi e suoi modi di vivere degli Italiani.
NEWS
132 Una panoramica completa di prodotti, servizi e accessori
INFO
6 INFOsuperbonus
Superbonus 110%: sì, ma con criteri di qualità
8 INFOweb
I siti che parlano ai professionisti
10 INFOlibri
Colori, emozioni e business
Aitiva 15
Alfa 113
Amonn 133
Barozzi 3ª cop
Baumit 45
Boero 29
Cap Arreghini 25
Caparol 2ª cop
Cervus 85
Damiani 137
Feroni 68
Giolli 131
Giuliani
Icorip 75
Isobell 83
Ivas 23
Linvea 125
Mapei 1ª cop
Muffatek 4ª cop
Nativus 48
New Lac 9-11
Paulin 47
Prisma 49
Rapid Mix 36
Red Panda 91
Rigo 55
Röfix 31
Sammarinese 121
San Marco 109
Sandtex 97
Saratoga 103
Sikkens 7
Spiver 107
Tecnostuk 77
TintoSmart 67
Ullmann 34
Univer 51
La rivista in versione digitale per il tuo smartphone o il tuo tablet
59 A B C D F G
I L M N P R inserzionisti
S T U
Superbonus 110%: sì, ma con di
Data la situazione attuale, tra scarsità di materie prime, incremento smisurato dei costi energetici e dei beni di prima necessità e ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, quale sarà il futuro della detrazione nota come Superbonus 110%? Il nuovo governo cambierà le norme relative alla detrazione?
Cortexa, il progetto associativo di riferimento per il Sistema a Cappotto in Italia, fin dall’avvento del Superbonus 110% ha chiesto che la detrazione venga stabilizzata fino al 2030, ma che venga migliorata, legandola a criteri di qualità dei materiali, progettuali ed esecutivi vincolanti e verificabili, in modo da evitare il rischio di investire molte risorse in progetti che non porteranno benefici reali in termini di riduzione di consumi ed emissioni.
Dati alla mano, una riduzione dell’aliquota del Superbonus porterebbe benefici, perché escluderebbe molte famiglie dalla possibilità di effettuare i lavori di riqualificazione,
criteri qualità
rallenterebbe la ripresa del settore edile e la riduzione di consumi ed emissioni. Preservare il Superbonus con aliquota 110% fino al 2030 avrebbe, invece, benefici evidenti. Il 78% circa degli immobili italiani risale, infatti, all’epoca in cui non venivano adottate vere misure di risparmio energetico: senza il Superbonus 110%, sarebbe impossibile riqualificare una quota significativa degli edifici obsoleti ed energivori, mancando, quindi, gli obiettivi europei di riduzione di consumi ed emissioni. L’Italia è, inoltre, uno dei paesi europei con una situazione grave in relazione alla povertà energetica: il 14,1% delle famiglie dichiara di non riuscire a mantenere la casa adeguatamente calda, il 4,5% non ha potuto pagare con puntualità le bollette a causa di difficoltà finanziarie e il 13,6% delle famiglie contiene le spese energetiche perché non riesce a sostenerle. Il nostro paese è anche tra i paesi europei con la più elevata dipendenza energetica dall’estero. I dati, infine, hanno ampiamente dimostrato che la
misura, anche nell’entità del 110%, genera valore e non rappresenta un costo: secondo uno studio ANCE Emilia e Nomisma di luglio 2022, il Superbonus 110% aveva generato un valore economico di 124,8 miliardi di euro (7,5% del PIL), più di 634.000 occupati in edilizia e 483.000 famiglie con reddito medio-basso hanno potuto effettuare lavori di riqualificazione. Il bonus edilizio aveva già consentito di contenere significativamente l’impronta ecologica degli immobili, con una riduzione di 979.000 tonnellate di CO2, con un risparmio di CO2 del 46,4%, con 3 salti di classe energetica. Come migliorare allora il Superbonus 110%? Legandolo a requisiti fondamentali per evitare di rendere vano l’investimento e garantire delle prestazioni eccellenti a lungo termine, quindi a criteri di qualità
più stringenti e verificabili. Sul sistema a cappotto Cortexa chiede che:
. il Sistema a Cappotto, il principale intervento trainante, consente di ridurre del 45% i consumi energetici di un condominio e del 33% i consumi di una villetta a due piani: perché ciò sia possibile, è necessario partire da una scelta corretta del Cappotto. Per garantire le prestazioni è necessario che si tratti di un kit dotato di certificazione ETA e marcatura CE, fornito come kit da un unico produttore;
.il progettista e direttore dei lavori devono conoscere e applicare la norma UNI/TR 11715 per la corretta progettazione e posa del Cappotto;
.la posa deve avvenire da parte di installatori qualificati, con competenze certificate secondo la norma UNI 11716. .
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Sikkens, marchio leader nella produzione e commercializzazione di vernici e sistemi per l’edilizia professionale, propone una gamma completa di prodotti e componenti per i sistemi di isolamento termico a cappotto, Renovatherm
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di portare l’alta qualità artigiana nelle case degli Italiani; gli impegni e gli incarichi istituzionali, per essere sempre in prima linea per la categoria, per la crescita e l’evoluzione del settore e della professione; senza dimenticare, infine, l’impegno verso il sociale, per creare un business etico anche nel mondo dell’edilizia, con la partecipazione a ColorAid, il progetto di Edilizia Etica che convoglia le energie di alcuni protagonisti del mondo dell’edilizia per riqualificare le strutture di accoglienza operanti nel sociale e riprogettarne il colore, con il presup posto che un ambiente sano, confortevole, non degradato e colorato aiuti il benessere psicologico
dal design semplice e moderno, per dare una risposta efficace alle richieste dei professionisti del settore. Un sito flessibile e dinamico, grazie ad uno sviluppo completamente “responsive”, per permettere all’utente una fruibilità semplice e immediata su qualsiasi tipo di periferica, da pc a tablet o smartphone. Grazie alla sezione news in costante aggiornamento, viene data maggior importanza ai contenuti editoriali, siano essi legati alle caratteristiche dei come l’azienda abbia affermato la propria identità nel mercato del
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LE EMOZIONI DEI COLORI
“I colori possono aiutare a riconoscere, gestire e integrare le nostre emozioni di ogni giorno”: parla delle dinamiche emotive che nascono in noi, di come le nostre emozioni siano ciò che danno colore all’esistenza il nuovo libro di Samya Ilaria Di Donato, “Le emozioni dei colori”.
L’autrice, progettista e consulente del colore,
Colori emozioni
,
e business
arteterapeuta e coach aziendale, Mentor of Colors e autrice di numerosi bestseller tra cui “L’Intelligenza dei Colori”, “Colori ed Elementi” e “I colori del cambiamento”, esplora le leggi dell’universo colorimetrico per aiutare persone e aziende. La cromopsicologia, ovvero la psicologia del colore applicata ai processi reattivi, è diventata negli ultimi anni una delle modalità per mappare i comportamenti umani. Un libro per
COLORI ED ELEMENTI
scoprire la correlazione tra colori ed emozioni e come questa influenzi la nostra vita e il nostro corpo emozionale. Un viaggio fra oltre cento sentimenti, emozioni, stati d’animo accostati ad altrettanti stati cromatici. L’autrice spiega come il colore possa farci evolvere spiritualmente, la sua influenza sulla nostra salute emotiva e il nostro benessere spirituale; tutte le associazioni tra colori ed emozioni umane; come il colore abbia il potere di influenzare gli stati d’animo e le deci-
sioni delle persone. Ecco perché il colore è molto importante anche nel mondo del marketing e nella pubblicità! Conoscere i colori è utile anche per il business, per fare marketing e stabilire un brand!
Quella che traccia Samya è una strada colorata, che porta il lettore verso conoscenze utili che si possono sfruttare nella vita di tutti i giorni. Per non dimenticare, come diceva Van Gogh, che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita. .
Un libro da leggere per prendersi un momento per sé stessi, per riconnettersi con la Natura, per scoprire ciò che manca e per porsi le domande importanti. Comprendere gli elementi significa raggiungere l’equilibrio di mente, corpo, spirito ed emozioni. E agli elementi sono profondamente interconnessi i colori. Il colore vive dentro di noi, parla al nostro animo, purifica quando è necessario. Il colore è alla base della vita così come lo sono gli elementi. Un libro che è un viaggio per scoprire come utilizzare gli elementi per andare oltre i vecchi confini e cambiare la propria vita.
L’INTELLIGENZA DEI COLORI
L’idea di collegare intelligenze e colori nasce dal fatto che questi sono connessi a diversi piani dell’esistenza e sono in grado di sviluppare la nostra coscienza in maniera indiretta. Il collegamento tra colori e le diverse intelligenze nasce dalla storia antica: ogni colore ha un chiaro riferimento nella cultura o nelle tradizioni religiose a diversi significati. Un viaggio cromatico per comprendere che l’intelligenza non è solo misurabile con un punteggio QI. Una crescita per comprendere come i colori influenzano e arricchiscono la nostra vita.
I COLORI DEL CAMBIAMENTO
Cosa significa cambiare?
Molti ne parlano, ma pochi sanno come aprirsi a un vero cambiamento. Cambiare richiede uno sforzo quotidiano, con piccole routine che portano a farci stare meglio. Un libro che è una ricerca che, prendendo spunto dalla grande trasformazione del post pandemia, rivisita in chiave moderna il cambiamento, per trovare la chiave per un nuovo approccio, per accendere i lati più luminosi e colorati della vita.
10 NFOLIBRI la libreria del colore
ALCUNI LIBRI DI SAMYA ILARIA DI DONATO
Le emozioni dei colori: Samya Ilaria Di Donato Diarkos
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Scopri gli altri testi di Samya Ilaria Di Donato
cristina enea
sostenibilità
Obiettivo: ed eff icienza energetica!
Un progetto nato e sviluppato all’insegna della sostenibilità e dell’efficienza energetica per il quale l’esperienza e la tecnologia che da sempre offre Mapei sono stati due fattori determinanti e decisivi. Per la scelta dei materiali e del ciclo applicativo non ci sono stati dubbi né per la committenza né per il progettista: la partecipazione di Mapei era la scelta perfetta. Si tratta del complesso alberghiero progettato da Alpha Architecture Alexandrakis & Partners, il Robinson Club Ierapetra, che si trova a sud dell’isola di Creta, nei pressi della città di Ierapetra. Questo resort si erge su una scogliera rocciosa affacciata sul Mar Mediterraneo: una struttura centrale con i servizi comuni, attorniata da tre complessi di edifici che ospitano le camere, disposti a formare una sorta di villaggio con un’incredibile vista sul mare. Gli alloggi sono stati collocati su terrazzamenti grazie allo sfruttamento dell’inclinazione del terreno, garantendo così la vista sul mare alle maggior parte delle unità abitative. Le strutture di servizio per gli ospiti
offrono due ristoranti, diversi bar, una Spa, un teatro all’aperto da 500 posti oltre ad aree ricreative e sportive per ogni fascia d’età.
L’INTERVENTO di Mapei
La realizzazione del resort ha visto dunque la partecipazione di Mapei, che ha fornito sistemi e materiali per l’impermeabilizzazione, la realizzazione dei getti in calcestruzzo, l’isolamento termico e la posa dei rivestimenti in pietra murali e a pavimento.
Efficienza energetica e sostenibilità: le strutture sono state isolate con il
sistema a cappotto Mapetherm EPS System di Mapei. Nello specifico sono stati utilizzati i pannelli in polistirene espanso sinterizzato Mapetherm EPS in diversi spessori in base alle necessità progettuali. Per la posa sono stati impiegati gli adesivi e rasanti specifici della gamma Mapetherm AR1, inseriti nella certificazione ETA 21/0947.
Per la decorazione e protezione finale del sistema è stato scelto Quarzolite Tonachino, rivestimento acrilico a spessore, preceduto dal relativo fondo pigmentato Quarzolite Base Coat. .
È firmato Mapei l’intervento di impermeabilizzazione e rivestimento termico al Robinson Club Ierapetra di Creta.
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su contingenza e
Assovernici futuro
Quali aspettative per il futuro?
Tra impennate dei costi di energia e materie prime, scarsità di materiali e di personale qualificato, incentivi dei bonus: le imprese del comparto vernici e pitture come hanno vissuto la prima parte del 2022?
Quali gli auspici per il futuro? Assovernici ha realizzato un’indagine tra i propri associati.
Bonus edilizia, controllo delle materie prime, caro energia: come stanno impattando i temi centrali dell’agenda politica nazionale e internazionale sulle imprese del comparto pitture e vernici? Assovernici - l’associazione nazionale che riunisce le principali aziende produttrici di vernici per edilizia, di vernici in polvere e liquide per l’industria con una rappresentanza di circa il 50% del mercato - ha realizzato un’indagine tra i propri associati. Emerge il quadro di un comparto in sofferenza per i rincari, dove i bonus hanno avuto ricadute positive solo per alcune aziende e dove gli incentivi sono stati ostacolati da difficoltà legate a tempi, costi e manodopera. “È il preambolo di una chiusura d’anno frenata dall’incertezza sul futuro dei bonus, dalla crisi ai confini dell’Europa e dalla formazione di un nuovo governo -dichiara Giovanni Marsili, presidente di Assovernici-, tutti elementi che marcano una battuta d’arresto dei lavori edili e di conseguenza del nostro settore”.
Il primo dato evidente che emerge dalla survey è l’aumento del costo delle materie prime generalizzato e significativo per tutte le aziende. “Questo è un tema cruciale che monitoriamo costantemente anche grazie alla collaborazione con altre associazioni -precisa Marsili-”.
La rilevazione appena conclusa ha analizzato l’andamento di singole
materie, evidenziando l’aumento dei costi di titanio, solventi, additivi fino al 30%; rincari più critici, che toccano il 50%, riguardano leganti a solvente e imballi, mentre i pallet superano il 50% di rialzo. Anche i costi di trasporto hanno inciso sulla vita delle imprese, con incrementi variabili tra il 15% e il 50%, in funzione dei vettori. Per alcuni componenti il vero problema inizia dal loro reperimento: circa l’86% degli intervistati ha dichiarato difficoltà nell’acquisto di additivi, il 66% ha indicato il TiO2, seguito dai pigmenti colorati e dai solventi 53%. “Alcune di queste criticità, tuttavia, stanno rientrando, per una ritrovata disponibilità dei fornitori di materie prime, ma anche per un rallentamento della domanda -spiega il presidente-”. Quanto all’energia: il rincaro come ha inciso sulla produzione?
Per oltre la metà degli associati gli effetti degli aumenti in bolletta di luce e gas hanno già avuto ripercussioni sui costi di produzione. Per un terzo le conseguenze sono state rilevanti, con ricaduta sui prezzi al mercato e compressione delle marginalità, si tratta delle aziende storicamente più energivore, che producono prodotti in polvere. Al netto del rincaro dei costi energetici, le sanzioni dovute alla crisi Russia-Ucraina hanno influito in modo considerevole solo per alcuni produttori, in particolare sulle attività
a cura della redazione ASSOCIAZIONI
di esportazione verso i Paesi interessati dal conflitto, mentre hanno influenzato solo marginalmente gli approvvigionamenti di oli e resine e altri completamenti formulativi. Come si sono espressi gli associati di Assovernici sul tema dei bonus edilizia? Il 73% degli intervistati riconosce il ruolo decisamente positivo nel rilancio del settore, soprattutto per chi opera nell’edilizia professionale. Chi produce per l’industria, invece, ha avuto benefici indiretti marginali o nulli. Per due terzi dei rispondenti, il successo dei bonus è da attribuirsi al meccanismo della cessione del credito e all’entità della detrazione fiscale, facilitata dallo sconto in fattura. Purtroppo, solo il 30% ritiene che il mercato abbia espresso reale attenzione ai temi di sostenibilità: privati e condomini hanno migliorato gli isolamenti delle case per conseguire un immediato e duraturo risparmio sulla bolletta. Gli aumenti dell’energia di quest’anno daranno rapidamente ragione di questa scelta. Sebbene i produttori Assovernici abbiano saputo reagire con tempestività all’opportunità dei bonus e predisposto servizi e consulenza per applicatori e privati, alcune difficoltà hanno ostacolato i risultati: a partire dagli shortage delle materie prime, al primo posto per il 93%, la concentrazione della domanda in un periodo molto breve, per l’80%, le tensioni sui prezzi dovute al rincaro così come la limitata disponibilità di imprese di applicazione per più del 66% oltre a quella di manodopera interna (40%).
Guardando al futuro: quali proposte per migliorare il meccanismo dei bonus? Con alcune differenze tra chi li considera determinanti e chi rilevanti, complessivamente per oltre l’86% sono prioritari: entità della detrazione fiscale almeno
superiore al 60%, cessione del credito, applicazione dello sconto in fattura, finestra temporale ampia e coerente con gli obiettivi europei di abbattimento dei gas serra. Di vitale importanza anche l’introduzione di elementi di semplificazione burocratica. “Auspichiamo quindi, che le politiche di incentivazione siano più graduali e di lungo periodo e questo tutto a beneficio della qualità dei lavori eseguiti -conclude Marsili-. Infatti, la nostra preoccupazione è che nei prossimi anni si manifestino effetti negativi a causa di lavori non eseguiti a regola d’arte in questo euforico periodo, generando la necessità di nuovi interventi di restauro. Rinnovare le nostre città e migliorare l’efficienza termica delle nostre abitazioni ha oggi, più che nel passato, grande rilevanza per il nostro Paese e per il nostro ambiente, è quindi un peccato non portarlo a termine nei modi e nei tempi appropriati”. .
Ascolta la presentazione del sito Assovernici
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del nostro !
Orgogliosi operato
Il sessantesimo compleanno di SIRO cade in un periodo storico complicato da fattori esogeni che hanno condizionato tutte le attività produttive e distributive del nostro settore. Ma l’azienda padovana non si è certo persa d’animo e Giuseppe Ratti, l’amministratore delegato, può affermare a gran voce di essere “orgoglioso del nostro operato!” perché quando un’attività sa affrontare le difficoltà vuol dire che è sana e che coloro che la gestiscono e ci lavorano lo fanno davvero bene!
Giuseppe Ratti, quest’anno festeggiate un traguardo importante, i 60 anni di attività: qual è il bilancio di questo anniversario?
Il nostro più grande orgoglio è la consapevolezza di avere vissuto e di aver partecipato a un periodo epico per lo sviluppo della tecnologia e della società italiana in genere. In questi sessant’anni è cambiato tutto, nel modo di lavorare e nel modo di essere e, intanto, SIRO è diventata
È il dottor Giuseppe Ratti che lo afferma, l’amministratore delegato di SIRO che, insieme al suo gruppo di lavoro, ha festeggiato i primi sessant’anni dell’azienda. Un’attività sana e produttiva che ha resistito anche agli sconquassi della pandemia e della crisi delle materie prime, a dimostrazione del suo consolidato stato di salute.
una media industria da società familiare che era. Ma non è mai cambiata la nostra motivazione a cercare di essere ancora e sempre tra i migliori!
Quanto è importante la forza delle persone per il successo di SIRO?
Posso affermare con certezza che in SIRO, da sempre, sono le persone a fare l’azienda, sono loro a costituirla e a motivarla ed è grazie alla loro forza che si concretizzano i successi. Soprattutto, dopo questi tre anni complicati, sono sicuro che questo gruppo di lavoratori ha fatto il massimo per mantenere l’essenza del marchio.
Come avete vissuto l’inizio e il protrarsi della pandemia e quali soluzioni avete adottato per combattere la crisi delle materie prime?
Gli ultimi due anni sono stati piuttosto difficili perché, in occasione della pandemia, abbiamo seguito l’anda-
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cristina enea AZIENDE
: A sinistra, il dottor Giuseppe Ratti, amministratore delegato di SIRO.
SIRO, DA SEMPRE SPECIALIZZATA E QUALIFICATA
SIRO è specializzata nella produzione e vendita di prodotti vernicianti in settori industriali come ciclo e motociclo, carrozzeria industriale, produzione di macchine utensili e operatrici, produzione di macchine agricole e movimento terra, verniciatori conto terzi e protettivi leghe speciali e occhiali. Nel 1962 SIRO inizia l’attività come produttore di smalti industriali e di vernici per carrozzeria. All’inizio degli anni Novanta SIRO lancia il suo sistema tintometrico industriale SIROMIX; all’inizio degli anni Duemila viene lanciato SIROMIX a base acqua, uno dei primi in Italia esclusivamente per prodotti industriali. Nello stesso periodo, l’azienda dà inizio alle prime attività all’estero. SIRO è stata tra i primi produttori di smalti industriali a ottenere la certificazione di sistema qualità ISO 9001 da DNV-GL.
mento del mercato, riducendo la nostra attività in funzione delle chiusure dei nostri clienti e per mancanza di rifornimenti. Inoltre, il mercato europeo delle materie prime, dopo il Covid, era praticamente impazzito, rendendone introvabili alcune o fornendone altre a prezzi doppi e tripli rispetto agli anni passati. In questa situazione ogni società chimica si è difesa come ha potuto, cercando una mediazione sull’utilizzo delle materie prime e cercando risparmi nei costi di acquisto che crescevano paurosamente. Noi di SIRO abbiamo accettato pochissimi compromessi legati a reperibilità e costi delle materie prime e per questo i nostri aumenti di prezzo effettuati tra il 2020 e il 2022 sono stati consistenti e certamente non inferiori a quelli praticati dai nostri concorrenti più vicini o simili.
Siamo orgogliosi di confermare che la nostra qualità, a distanza di oltre
due anni dall’inizio della crisi del mercato delle materie prime è sempre la stessa, mentre, purtroppo, i profitti e di conseguenza gli investimenti si sono ridotti di gran lunga.
Sono cambiate le esigenze e le richieste dei clienti?
Direi proprio di sì: vengono richiesti
prodotti più economici e ora, con il grande problema dei costi dell’energia, ci vengono ordinati prodotti con essicazione rapida e, in generale, a basso consumo energetico.
Qual è la situazione di SIRO a proposito di questione green e sostenibilità e importanza delle certificazioni di tutta l’attività produttiva e
dei prodotti?
Da anni SIRO pratica una politica di qualità nella progettazione e nella industrializzazione dei propri prodotti e dal 1997 il nostro sistema di qualità è certificato ISO 9001 dalla DNV.
Abbiamo certificato numerosi cicli classici di verniciatura e stiamo continuando ad ampliare questa offerta. .
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Barocco & Neobarocco: a Ragusa il che ! sorprende
festival
Gli splendidi palazzi, le chiese meravigliose e l’architettura unica fanno di Ragusa Ibla una quinta d’eccezione per il festival del Barocco & Neobarocco: affascinante richiamo tra arte e design…
Quattro giorni di mostre, conferenze e installazioni andate in scena dal 15 al 18 settembre a Ragusa presso i gioielli architettonici della città, tra chiese, palazzi e teatri patrimonio dell’Unesco: la seconda edizione di Barocco & Neobarocco, il festival curato dal designer e art director Roberto Semprini ha fatto breccia nell’immaginario e nel cuore dei molti che hanno potuto godere di una mostra diffusa di sorprendente bellezza e fruibile per un mese intero. Grazie al festival -che si pone come un osservatorio permanente sulle espressioni del design ‘neobarocco’ come interpretazione contempora-
:In queste immagini alcune delle location più affascinanti di Ragusa che hanno ospitato il festival del Barocco & Neobarocco e dove le installazioni artistiche contemporanee hanno dialogato con le scenografie barocche.
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PROGETTI
alessandra notargiacomo
chiesa san vincenzo ferreri
palazzo della cancelleria
nea dell’estetica che ha segnato la storia del territorio ibleo- saperi e imprenditorialità locali sono coinvolti in una dialettica creativa, insieme a designer, artisti e fashion stylist, con la partecipazione di alcuni importanti protagonisti del mondo del progetto e con il contributo di aziende affermate a livello internazionale. Così il festival mette in scena installazioni artistiche site-specific ed espone gli esiti del lavoro di ricerca di Accademie e Università, dispiegandosi in location diverse e prestigiose, in un percorso di attraversamento meraviglioso degli spazi della città di Ragusa.
Oltre gli schemi del classico: il CONTEST dedicato a COLORE e DECORAZIONE
In questo contesto unico, incredibilmente creativo e stimolante, che fa rivivere in maniera nuova e assolutamente contemporanea l’arte e le
istanze del Barocco siciliano secentesco, si inserisce il contest concepito e organizzato da Leggio Ferramenta & Colori e Novacolor sul concept ‘Oltre gli schemi del classico’. Infatti, il coinvolgente evento -che ha avuto luogo nell’atmosfera unica e sospesa tra storia e modernità di Palazzo Cosentini- si basava sulla reinterpretazione dell’esuberanza barocca in chiave contemporanea attraverso la forza progettuale e artistica di otto architetti-designer che si sono sfidati potendo contare su otto decoratori di altissimo livello della scuderia Novacolor. Il contest ha permesso a decoratori e architetti di esprimere la propria idea dell’arte barocca, valorizzando la propria creatività e ingegno attraverso la scelta di colori, volumi e, soprattutto, effetti decorativi…
Semprini, come è nata l’idea di questa interessantissima
LEGGIO FERRAMENTA & COLORI: UN’ISTITUZIONE PER IL COLORE A RAGUSA E MAIN SPONSOR DEL FESTIVAL
Che Leggio Ferramenta & Colori sia una realtà sui generis, potremmo dire un fuoriclasse del nostro settore, lo abbiamo detto tante volte e certamente questa sua eccezionalità deriva anche dalla volontà e dalla capacità di essere promotore di eventi e iniziative che coinvolgono la città, valorizzandone la dimensione culturale. Il festival Barocco & Neobarocco si inserisce in questo approccio, in questa tensione che va ben oltre l’aspetto commerciale, ma riguarda un’ambizione più alta, quella di partecipare alla costruzione di un’identità collettiva che valorizzi l’amata Ragusa. Ancora una volta Gianni Leggio stupisce!
manifestazione?
Roberto Semprini - Gli incontri e le amicizie nella vita anche professionale sono importantissimi e, in questo caso, centrale è stata la conoscenza con Gianni Leggio, che mi ha fatto scoprire Ragusa, la sua città, di cui è facile innamorarsi, anche grazie ad un’ospitalità e accoglienza da cui nascono necessariamente cose meravigliose. Così abbiamo portato in questa città-gioiello qualcosa del Fuorisalone di Milano, un evento di richiamo internazionale, convenendo che Ragusa sarebbe stata un palcoscenico perfetto per proporre in questo luogo di grande fascino architettonico, storico e artistico il tema della rilettura del Barocco attraverso un evento itinerante e diffuso che potesse valorizzare e far scoprire un patrimonio italiano culturale unico, elevato e ricchissimo. Ci ha folgorati l’immagine delle persone che migrano da un palazzo all’altro, da uno
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: Nella foto a sinistra, Roberto Semprini, designer, art director e ideatore della manifestazione.
chiesa san vincenzo ferreri
SILVIO DE PONTE, ARCHITETTO E DESIGNER
Silvio, per il tuo progetto a cosa ti sei ispirato?
Il titolo del mio lavoro è abbastanza emblematico, l’ho chiamato ‘Connessioni’. Quando Roberto Semprini mi ha coinvolto, ho provato a capire cosa si intendesse per Barocco & Neobarocco e se tanti pensano che il Barocco sia l’eccesso, l’opulenza, l’oro -ed è anche questo- per me lo stile barocco nasce dai contrasti, il lavoro di Caravaggio lo dimostra perché nasce dal rapporto tra ombra e luce. Quindi, non vedo il Barocco necessariamente come un eccesso, ciò che mi affascina è il contrasto tra linguaggi diversi, tra pieno e vuoto, in e out, dove anche il colore gioca un ruolo fondamentale e sono stati la scoperta, la sorpresa, il ‘design dell’impensato’ a colpire il mio immaginario. Quindi, per questa realizzazione ho lavorato su un concetto di tridimensionalità e l’ho chiamata ‘Connessioni’, perché tutti questi elementi che hanno forme diverse si connettono tra di loro e metaforicamente parlano linguaggi diversi per dare un’idea unica più o meno compiuta. Concretamente è un lavoro basato su esagoni deformati che hanno profondità e finiture molteplici, con un’applicazione finale che rimanda al concetto delle cementine barocche, per un risultato che esprime un concetto per me importante, quello del ‘livello’: il mio lavoro, infatti, può essere visto anche come un paesaggio urbano, una sorta di vista dall’alto geometrica. Ecco: ho voluto cogliere la complessità essenziale del Barocco, complessità di segni, colori, elementi che si compenetrano ed emergono a sorpresa.
Con Stefan Van Suetendael, il decoratore e Ambassador belga di Novacolor con cui ho collaborato, ci sono stati un confronto ed uno scambio stupendi che ci hanno portati alla realizzazione della nostra opera.
spazio espositivo all’altro in questo scenario così suggestivo, scoprendo l’arte, la storia e potendo fruire del dialogo con il design moderno e le installazioni in maniera dinamica: tutto questo significa dare visibilità ad un patrimonio unico al mondo e allo stesso tempo valorizzare le imprese locali, facendo conoscere l’expertise di queste realtà preziosissime.
Gianni, sei sempre stato un vulcano di idee e questa volta ti sei superato, come vedi il futuro di questo festival?
Gianni Leggio - L’obiettivo è di radicalizzare il festival Barocco & Neobarocco qui a Ragusa allargandolo a più discipline: ogni anno vorremmo dare vita a questo tipo di incontro, di symposium che abbia un richiamo sempre più internaziona-
le, perché l’eccezionale mix di cultura, arte e storia della nostra terra lo merita! Anche in questa seconda edizione, abbiamo voluto arricchire l’offerta culturale con la performance organizzata da Leggio Ferramenta & Colori e Novacolor: un momento interessante, perché nel contest si sfidano otto architetti e designer di studi importanti sulla rilettura di un decoro neobarocco, supportati da otto decoratori Novacolor di primo livello.
Ecco che il tema del colore rimane centrale nella nostra proposta e, d’altra parte, è stato un elemento importantissimo anche durante il Seicento: il colore è qualcosa che aggiunge sempre molto e sicuramente accomuna i diversi linguaggi che si esprimono in questo festival.
Antonella, hai curato questo contest con Novacolor, come è nata l’idea? E come lo avete strutturato?
Antonella Schininà - E’ stato molto impegnativo, ma siamo davvero soddisfatti. Il contest nella sua forma originaria nasceva all’interno di Leggio Ferramenta & Colori con una formula analoga, ma l’evoluzione dell’evento ci ha portati a sposarlo a questo bellissimo festival, che chiaramente ne arricchisce la formula. Siamo orgogliosi di aver creato questo appuntamento insieme a Novacolor perché il tema è molto elevato e i materiali Novacolor sono particolarmente versatili e si prestano perfettamente al gioco di interpretazioni e reinterpretazioni: si tratta, infatti, di prodotti materici ricchissimi, che hanno permesso ai nostri designer e decoratori di riprendere e ripensare i classici stucchi, fregi, decorazioni tipici del Barocco siciliano. Insomma, un incastro perfetto che ha permesso alle otto coppie di designer-applicatori di riprendere la corrente artistica di fine Seicento, reinterpretandola in chiave moderna, tenendo fede al tema del contest ‘Oltre i confini del classico’. La cosa più emozionante
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: Nelle foto, Gianni Leggio con la figlia Grazia (a sinistra) e Antonella Schininà, arredatrice e collaboratrice (a destra).
sistema specializzato di isolamento termico, risanamento e qualificazione energetica dal 1979
la tecnologia incontra la bellezza: pelli e superfici materiche, finiture modulari, complementi su misura, rivestimenti Hi-Tech con prestazioni certificate
I vas Indu stria Ve r n i c i S p a i va s @ gru p poi va s co m - w w w gr u p p oi va s c o m
del risultato ottenuto è il dialogo tra il design moderno e questi magnifici edifici intrisi di storia e di arte in ogni voluta e decoro originario, in ogni elemento. Anche il respiro più internazionale e la partecipazione di decoratori che arrivano da differenti contesti professionali e culturali ha arricchito moltissimo il contest, dandoci la possibilità di aprire gli orizzonti, osservando altri
modi (da altre regioni o dall’estero) di gestire e proporre questo prodotto così versatile.
Anna, per Novacolor quali sono gli aspetti più affascinanti di questa partecipazione?
Anna Bertaccini - Ci sentiamo molto coinvolti nel progetto perché riprendiamo una corrente artistico-culturale tipica dell’italianità e questo per
Matteo
Roberta
Stella Orlandino
Alessandra Grasso
Silvio De Ponte
Davide Scrofani
Daniele Salafia
noi è molto importante, è un valore che rappresenta il brand. Non solo: aver dato l’opportunità alla creatività di architetti e decoratori di esprimersi al massimo attraverso i materiali Novacolor, interpretando le istanze di questo movimento storico-artistico-culturale con chiavi artistiche diverse, è stato molto stimolante. Tra i decoratori ci sono alcuni Ambassador stranieri, perché il nostro è un marchio internazionale e abbiamo deciso di coinvolgere sia decoratori locali, che rappresentano il territorio, sia decoratori stranieri che possono dare una lettura diversa e comunque appassionata, perché amano molto la cultura italiana.
E’ un’iniziativa che consideriamo bellissima in termini di visibilità del brand e dei nostri testimonial. Siamo felicissimi di essere coinvolti in questo contest, che decisamente ci rappresenta e permette ai nostri decoratori e Ambassador di incontrarsi, confrontarsi e scambiare idee, nella condivisione c’è senz’altro una ricchezza preziosa. .
Gli architetti/designer
Cibic
Sortino
Muia Parapini
Gli applicatori decoratori Catherine Godier
Lucio Spada Fabrizio Zisa
Fabrizio Campione Stefan Van Suetendael
Adriano Leggio
Giorgio La Terra Chrissa Louccetti
Nella foto : il vincitore del contest studio DFG Architetti con il decoratore Adriano Leggio al momento della premiazione.
Alleato business
per il , garanzia di professionalità
Un accurato lavoro progettuale, una meticolosa costruzione meccanica, un attento calcolo di opportunità, una pertinente analisi di mercato, una concreta ipotesi di business, una coerente campagna di comunicazione.
Sono questi gli ingredienti che fanno di CART TURBINA una macchina vincente sotto tutti i punti di vista, un alleato imperdibile per tutti gli operatori della filiera per aumentare il loro giro di affari e per qualificare la loro professionalità.
D’altronde, CART TURBINA è già una star del mercato. È una macchina adatta alla verniciatura di alto livello di medie e grandi superfici, permette grande autonomia di lavoro e libertà di movimento, è compatta e leggera, sicura e semplice da utilizzare, non ha limiti di altezza raggiungibile, necessita di una manutenzione semplificata e di pulizia minima, consente di risparmiare sul materiale utilizzato.
Combina due tecnologie -la bassa pressione per applicare il prodotto e l’alta pressione per alimentarlo dal serbatoio all’aerografo-, è idoneo per l’applicazione di prodotti vernicianti nei più diversi settori, falegnameria, carpenteria, edilizia e nautica, è dotato di aerografo ACT che consente la regolazione aria/prodotto indipendente trovando così il miglior mix di finitura e resa con ogni materiale da applicare, è affidabile e durevole, con elevate prestazioni e una qualità
CART TURBINA di Rigo® ha tutti i requisiti necessari per diventare il miglioralleato per il business e la maggior garanzia dinalitàprofessioper tutti gli operatori del settore, protagonista di un circolo virtuoso che porta benefici a tutta la filiera.
di finitura tipica della verniciatura a bassa pressione HVLP.
Riccardo Rigolio, presidente, Vincenzo Cattaneo, responsabile generale commerciale ed Elisabetta Morelli, marketing e comunicazione ci hanno raccontato in dettaglio il progetto CART TURBINA.
Riccardo Rigolio: come è nata l’idea di CART TURBINA e come si è concretizzata? Quali sono i suoi ambiti di utilizzo?
Riccardo Rigolio- CART TURBINA è figlio della progettualità Rigo® e, come tale, la sua storia nasce dalla fucina di idee e progetti che si sono accumulati ed evoluti negli anni, migliorandosi per rispondere alle esigenze di pubblici e di contesti diversi. Da sempre il nostro obiettivo è quello di generare valore aggiunto nel lavoro degli artigiani studiando attrezzature in grado di semplificare, implementare e migliorare il loro
monica trabucchi AZIENDE
Scan me
Ascolta CART TURBINA in podcast
CART TURBINA, INTERVISTA AGLI ESPERTI: LA PAROLA AGLI APPLICATORI
Sono gli applicatori che decretano il successo di uno strumento di lavoro: la loro quotidianità li porta a comprendere bene e fino in fondo i vantaggi di un’attrezzatura. Angelo Albanese e Giovanni Napolitano sono due applicatori che utilizzano CART TURBINA e che ne sono appassionati sostenitori. Ecco cosa raccontano a tal proposito.
DA QUANTO TEMPO SEI UN APPLICATORE?
Angelo- Da 34 anni.
Giovanni- Da 36 anni, ho iniziato con l’impresa di famiglia.
DA QUANTO TEMPO USI CT?
Angelo- Dal 2014, ho avuto la possibilità di testarla appena creata.
Giovanni- Utilizzo il sistema di verniciatura HVLP dagli anni ‘80, il CT da 4 anni.
COME HAI CONOSCIUTO CT?
Angelo- Mi è stata proposto direttamente da Rigo®.
Giovanni- Conosco bene l’azienda.
PERCHÉ USI CT?
Angelo- Per la sua versatilità, sia nella verniciatura che nella pitturazione.
Giovanni- Per ottenere una qualità estetica o funzionale superiore e per risparmiare tempo.
QUAL È L’ASPETTO CHE TI PIACE DI PIÙ DI CT?
Angelo- Secondo il tipo di lavorazione si possono combinare regolazione della quantità del materiale, quantità o pressione dell’aria, regolazione della rosa, scelta dell’ugello più adatto.
Giovanni- La versatilità: si possono applicare quasi tutti i prodotti vernicianti con una vasta gamma di finiture ottenibili.
QUANTO CI METTI A METTERE IN OPERA CT (DA QUANDO LO SCARICHI DAL FURGONE A QUANDO SEI PRONTO A SPRUZZARE)? CHE RISPARMIO DI TEMPO HAI RISPETTO A UN INTERVENTO CON RULLO E PENNELLO?
Angelo- Nell’arco di mezz’ora si è pronti all’opera, il tempo di lavorazione rispetto a quello impiegato con gli strumenti tradizionali può essere dimezzato o anche di più, dipende dalla complessità del lavoro.
Giovanni- Il risparmio di tempo c’è e si vede quando si completa il lavoro, tra l’altro, è correlato alla difficoltà della superficie e può essere notevole: da 4 a 10 volte in meno rispetto a quello impiegato con sistemi tradizionali!
QUAL È L’OBIEZIONE PIÙ FREQUENTE A CT E
COME RISPONDI?
Angelo- L’idea del metterci molto tempo per preparare è la prima obiezione che viene in mente: rispondo che verniciando a spruzzo, il ritorno in quantità di tempo ripaga di tutta la preparazione.
Giovanni- Obiezione numero uno: “Ci vuole tanto tempo per proteggere le parti da non sporcare”. Risposta: “È vero che ci vuole un tempo di circa due volte e mezzo superiore rispetto alla protezione tradizionale ma, considerando sia l’applicazione che il tempo di pulizia, è sempre molto più veloce del rullo (laddove ha senso usare lo spruzzo). Obiezione numero due: “L’airless è più veloce”. Risposta: “Indiscutibilmente l’airless per pitturare sul liscio è più veloce, ma ci sono lavori che non si possono fare con l’airless, per esempio, le pitture per esterno contenenti inerti. Con il CT si può dosare il prodotto in termini di spessori, quantità e dimensione nel piccolo del getto, inarrivabili per l’airless”. Sono due macchine diverse: il piccolo artigiano noleggia l’airless solo per il capannone mentre il CT lo userebbe in molti più contesti.
QUAL È IL LAVORO PIÙ BELLO CHE HAI FATTO CON CT?
Angelo- Per le caratteristiche di cui è composto, direi proprio l’azienda e gli uffici della Rigo®: qui ho potuto eseguire tinteggiatura, verniciatura e mascheratura per le scritte.
Giovanni- Le canaline in lamiera per un ufficio in zona Gae Aulenti, una finitura perfetta sia in bianco che con una tinta molto forte che ha stupito il committente.
CT TI HA AGEVOLATO NELL’ACQUISIZIONE DI LAVORI IMPORTANTI?
Angelo- CT mi è servito al momento opportuno come jolly per agevolarmi su interventi complessi, con tinte forti, serramenti e manufatti in ferro.
Giovanni- Ha sicuramente agevolato la mia professionalità. Il CT è uno strumento di dimostrazione di professionalità.
PUOI RACCONTARCI UNA SITUAZIONE (UN CANTIERE) IN CUI CART TURBINA HA FATTO O TI HA
PERMESSO DI FARE LA DIFFERENZA?
Angelo- Ho verniciato più volte persiane sul posto, senza portarle via e rimontandole alla sera, finite, eliminando la paura del cliente di rimanere senza protezione durante la notte.
Giovanni- Abbiamo imbiancato le pareti di un capannone piene di porte, impianti, elementi: tutto senza coprire perché il getto poteva essere ridotto di dimensioni e non sporcare. Abbiamo guadagnato tanto tempo!
CONVINCI, CON UNA FRASE, I NOSTRI LETTORI A SCEGLIERE CT…
Angelo- CT sta all’imbianchino, come l’avvitatore sta al cartongessista, puoi avvitare a mano, ma con lo strumento giusto si lavora molto meglio!
Giovanni- Io credo che un vero professionista non si possa convincere con le parole, finora chi lo ha visto all’opera si è convinto da solo: essere una spanna sopra è sempre un vantaggio!
AZIENDE
lavoro e i risultati che ne derivano. CART TURBINA nasce dalle macchine JOLLY Rigo® e POKER Rigo® e si propone agli artigiani con le caratteristiche della robustezza, dell’affidabilità, della durata e delle elevate prestazioni della verniciatura ad alta pressione unite alla qualità di finitura e alla facilità d’uso proprie della verniciatura a bassa pressione. Per questo è un’attrezzatura che non si può confrontare con altre. Inoltre, equipaggiata con una serie di accessori specifici come, per esempio, il carrello e i due serbatoi, è davvero unica.
È eclettica e declinabile in funzione di superfici e materiali diversi, si usa in edilizia, falegnameria, carpenteria
e nautica, ha un livello di prestazione costante, una manutenzione semplice e genera un concreto risparmio economico.
Insomma, CART TURBINA è un asso nella manica per chi vuole lavorare meglio: i nostri dimostratori lo stanno raccontando dal vivo e ci stiamo impegnando affinché crescano di numero e possano raccontare questa macchina sempre più spesso e su tutto il territorio.
Vincenzo Cattaneo: quali sono le opportunità commerciali legate a CART TURBINA, in termini strategici e in termini concreti?
• macchina professionale
Vincenzo Cattaneo- Il vantaggio del CART TURBINA è proprio nelle sue caratteristiche tecniche, nel suo valore intrinseco ed è per questo che per essere apprezzato nella sua interezza deve essere spiegato, occorre farne dimostrazione e raccontare con i fatti la sua prestazionalità. È una macchina con potenzialità di rilievo e la quotidianità ci ha dimostrato che ogni CART TURBINA venduto è un volano per successive vendite perché vedere che è apprezzata da chi fa il proprio lavoro rende ancora più esplicite la necessità e le opportunità di averle tra i propri strumenti di lavoro. D’altronde, le opportunità commer-
CART TURBINA AI RAGGI X
• adatto alla verniciatura professionale di alto livello di medie e grandi superfici
• combina due tecnologie: bassa pressione per applicare il prodotto e alta pressione per alimentarlo dal serbatoio all’aerografo
• idoneo per l’applicazione di prodotti vernicianti nei più diversi settori, falegnameria, carpenteria, edilizia e nautica
• dotato di aerografo ACT consente la regolazione aria/ prodotto indipendente trovando così il miglior mix di finitura e resa con ogni materiale da applicare
• tubi da 7 metri per vernici, smalti e idropitture che garantiscono un’ampia libertà di movimento lasciandolo anche nel locale adiacente
• struttura compatta e leggera, un peso inferiore ai 30 chilogrammi
• impugnatura pieghevole e ruote di grandi dimensioni che consentono uno spostamento anche sulle scale e permettono di riporlo in poco spazio
• serie di prese elettriche universali con interruttore di sicurezza che consentono di utilizzarlo per alimentare apparecchi ausiliari, come trapani, smerigliatrici, aspirapolveri, miscelatore
Rigo®: i suoi prodotti e le sue applicazioni
• affidabile, durevole, con elevate prestazioni e una qualità di finitura tipica della verniciatura a bassa pressione HVLP
• equipaggiato con Turbina elettronica TMR180E da 1800Watt per grandi prestazioni
• compressore a pressione (fino a quattro bar), con manometro di regolazione/controllo per l’alimentazione del prodotto verniciante, è possibile spruzzare qualsiasi materiale anche i più densi
• serbatoi Inox da 9 e 18 litri che consentono un’autonomia importante di lavoro
• facile nella manutenzione e semplice da pulire, sempre pronto ed efficiente
• disponibile in varie versioni e con una serie di accessori e ricambi che consentono di adattarne la configurazione a ogni specifica situazione di lavoro
• estende le possibilità del professionista ad una serie di vantaggi tangibili: dal lato economico e pratico con il risparmio di tempo e di materiale e dal punto di vista della prevenzione ambientale con un transfer che può arrivare fino al 95% con assenza di overspray
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A destra, : Angelo Albanese e Giovanni Napolitano alle prese di lavorazioni in cantiere con il CART TURBINA.
Scan me
Per scoprire di più sul sistema ISOLAREFLEX: prescrizionetecnica@boero.it ISOLAREFLEX è un marchio distribuito in Italia da Boero Bartolomeo S.p.A. IDONEO PER ECO BONUS 110% IDONEO PER SISMA BONUS 110%
AZIENDE
Qui a destra, : due momenti di formazione ai dimostratori presso la sede di Rigo®
Sotto, i dimostratori all’opera per raccontare tutto il valore aggiunto di CART TURBINA.
ciali per i distributori sono evidenti e sono strettamente connesse alla percezione di un punto vendita professionale dove si vendono macchine professionalizzanti.
Tra l’altro, la validità di questo format commerciale è dimostrata dai numeri: da qui a fine anno sono già state prenotate più di trenta dimostrazioni!
Elisabetta Morelli: che ruolo ha CART TURBINA nell’assortimento Rigo® in termini di comunicazione, può essere considerata l’ammiraglia della flotta Rigo®?
Elisabetta Morelli- Il CART TURBINA è l’attrezzatura ideale per ogni lavoro professionale, legare l’immagine della nostra azienda al nostro prodotto top di gamma sul mercato è una sfida ragionata in termini di comunicazione.
Spesso siamo identificati con orgoglio per il nostro mitico “Mini Rigo®” che ha letteralmente invaso gli scaffali dei rivenditori negli anni ’80 ai tempi dell’Alphatone. Ora, con i moderni prodotti disponibili in un mercato in continua evoluzio-
CART TURBINA, IL VANTAGGIO COMPETITIVO PER CHI LO USA, PER CHI LO PROMUOVE E PER CHI LO VENDE
“Fino ad oggi le dimostrazioni della funzionalità del CART TURBINA e della tecnologia HVLP hanno portato a risultati davvero interessanti: la possibilità di toccare con mano i vantaggi e i benefici di questa attrezzatura è, senza dubbio, la modalità più convincente e più coinvolgente per spiegarne le caratteristiche.
Ma c’è di più. CART TURBINA è anche un ottimo business per tutta la filiera. Lo è per gli artigiani che risparmiano tempo per svolgere i propri lavori, migliorano le loro performance e qualificano la loro professionalità; lo è per i dimostratori che hanno l’opportunità di far toccare con mano l’attrezzatura di cui parlano e di soddisfare ogni curiosità in merito aumentando la loro autorevolezza; lo è per i distributori che possono diversificare e implementare le loro vendite -afferma Riccardo Rigolio-”.
“I risultati parlano chiaro -racconta Vincenzo Cattaneo-: grazie alle dimostrazioni le vendite si fanno concrete, grazie alla possibilità di toccare con mano e di vedere in opera chi sa fare il proprio lavoro capisce immediatamente il vantaggio generato. In un mondo dove la competitività si misura anche in funzione della professionalità, CART TURBINA è un alleato imperdibile per chi vuole crescere e distinguersi”.
ne, siamo pronti a rispondere a tutte le nuove esigenze, con il prodotto ammiraglia della nostra flotta: CT CART TURBINA.
L’attrezzatura robusta e semplice è capace di trasmettere lo stesso messaggio della nostra mission aziendale: affidabilità e professionalità.
Inoltre, l’attrezzatura nella sua interezza è ideale per grandi lavori, ma utilizzando solo la turbina e dotan-
dosi di aerografo con serbatoio di nuova concezione è pronta anche a differenti lavori, proprio come Rigo® che sta da sempre dalla parte di chi vernicia in ogni situazione.
Grazie alle dimostrazioni in corso con protagonista il CT CART TURBINA, interagiamo direttamente con gli utilizzatori; questo ci permette di aiutarli concretamente con consigli e suggerimenti, ma anche di orientarci correttamente nel nostro mercato e carpirne le necessità. Non esiste comunicazione migliore che parlarsi direttamente e testare personalmente un’attrezzatura; questo progetto comunicativo richiede di investire notevoli risorse ed energie, ma ci sta regalando soddisfazioni umane e professionali straordinarie. .
RÖFIX KREATIV
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Lasciatevi
Tra proroghe, scadenze e novità, ecco il punto sulla situazione attuale della detrazione conosciuta come Superbonus 110%.
Superbonus 110%: le
ultime novità
È uno degli argomenti più attuali e al tempo stesso più discussi quello del Superbonus 110%, a causa dei continui cambiamenti e delle novità ogni volta introdotte in materia. Diventa quindi necessario fare chiarezza su queste modifiche in modo da avere il quadro completo.
Che cos’è e COME FUNZIONA
Il Superbonus è una detrazione del 110% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico e antisismico nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Per ottenere la detrazione del 110%, i lavori devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche. Se questo non fosse possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta. Per certificare questo miglioramento di classe, serve l’attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato che ha una validità temporale di 10 anni.
Quali LAVORI rientrano?
Il Superbonus 110% comprende i cosiddetti lavori trainati e trainanti: l’Agenzia dell’Entrate ha fornito chiarimenti sugli interventi che rientrano nei due casi. Gli interventi trainanti prevedono requisiti minimi, mentre i trainati -installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accu-
mulo, sostituzione dei serramenti e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici- accedono al bonus purché realizzati insieme ai primi.
Proroghe, NOVITÀ e scadenze...
Le tante novità del 2022 hanno cambiato il Superbonus 110%. Nato con il Decreto Rilancio e modificato dal Decreto Semplificazioni, il Superbonus 110% è stato modificato ulteriormente dalla Legge di Bilancio 2022, che ha introdotto una proroga differenziata per i condomini e le ville unifamiliari. Si aggiungono poi le ultime novità per l’Ecobonus e per gli altri bonus casa introdotte dal Decreto Antifrode, dalla Legge di Bilancio 2022 e dal Decreto Sostegni Ter, con le correzioni introdotte. E nel Decreto Aiuti ci sono anche la proroga della scadenza del 30 giugno (al 30 settembre 2022) per le villette unifamiliari e modifiche alla cessione del credito. Si estende la cessione del credito (anche grazie al correttivo del DL Semplificazioni) mentre non sono molte le banche che accettano ancora la cessione del credito. Le ultime novità sul Superbonus 110%, riguardanti la responsabilità in solido di chi acquista i crediti fiscali, sono contenute in un emendamento al Decreto Aiuti bis.
Tutte queste novità sono racchiuse nell’ultima circolare-guida dell’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato anche la guida aggiornata al 2022.
cristina enea SUPERBONUS
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Proroga per il SUPERBONUS
La novità più importante è la proroga delle scadenze introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, con tempistiche e percentuali diverse a seconda della tipologia di edificio:
. Proroga al 2023 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
. Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025
. Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% dei lavori. Diverso è il discorso invece per la proroga del Superbonus 110% per le case unifamiliari e le villette. Con la Legge di Bilancio 2022 è arrivata la proroga per le case unifamiliari al 31 dicembre 2022 senza più vincolo legato al tetto ISEE di 25mila euro, ma con il vincolo del raggiungimento del 30% dei lavori al 30 settembre 2022. Ora con il Decreto Aiuti è arrivata la proroga della scadenza del 30 giugno 2022, che viene spostata al 31 dicembre 2022, sempre e quando alla data del 30 settembre sia stato raggiunto il 30% dei lavori.
Nel computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati. Rimane invariata la scadenza per il completamento dei lavori al 31 dicembre 2022.
DETRAZIONE: in quanti anni?
La suddivisione della detrazione cambia a seconda dell’anno in cui vengono sostenute le spese:
. Detrazione in cinque rate di pari importo: per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021.
. Detrazione in quattro rate di pari importo: per le spese effettuate nel 2022.
Per le spese sostenute fa fede il principio di cassa, ovvero le spese si considerano sostenute nell’anno in cui sono state effettivamente pagate e non dipendono dalla data del bonifico. Diversa la situazione per i condomini, per cui l’importanza è la data del bonifico del condomino e non quella di versamento delle rate dei singoli condomini.
SCONTO in fattura e CESSIONE del credito
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato anche lo sconto in fattura e la cessione del credito per il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025. Per gli altri bonus casa la proroga è invece al 31 dicembre 2024.
La cessione del credito era stata limitata a tre volte dal Decreto Sostegni Ter. Con il Decreto bollette era stata
Ascolta il podcast: “Superbonus: affare o fallimento?”
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introdotta la possibilità di una quarta cessione del credito -ma solo per i correntisti della banca cessionaria-, nel Decreto Aiuti era stata introdotta la possibilità per le banche di cedere il credito ai correntisti sempre e non solo in sede di quarta cessione. Ma c’è un’ultima novità che riguarda il Decreto Aiuti, novità che supera quella precedente del Dl del 17 maggio 2022 perché introduce per le banche e le società appartenenti ai gruppi bancari di cedere il credito a qualsiasi correntista, sempre e quando non rientri nella categoria di “consumatori o utenti”. Si tratta quindi di un’apertura verso le partite IVA, che però non avranno facoltà di ulteriore cessione. Una novità importante è che questa modifica si applicherà anche ai crediti maturati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Aiuti, e avrà quindi un effetto retroattivo, grazie al Decreto Semplificazioni.
Decreto ANTIFRODE
In vigore dal 12 novembre 2021, questo decreto ha lo scopo di frenare le frodi nell’ambito del Superbonus 110% e degli altri bonus edilizi a cui è stata estesa la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. L’Agenzia delle Entrate, entro 5 giorni lavorativi dall’invio della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, può sospendere per un periodo non superiore a trenta giorni
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La sensibilità delle aziende e dell’opinione pubblica verso le tematiche connesse alla tutela ambientale, alla sostenibilità, alle risorse energetiche e alle energie rinnovabili è sempre più accentuata e
Gli obiettivi Il sistema a cappotto è uno degli strumenti più efficaci per migliorare le prestazioni energetiche di un edificio e la sua storia ormai consolidata ha dimostrato che si tratta di una soluzione tanto prestazionale quanto praticabile, a patto che sia scelto con la dovuta attenzione verso i riferimenti e riconoscimenti normativi che porta con sé e che siaposatoaregolad’arte.
Applicareunsistemaacappottosignificaefficientareeriqualificaregliedifici,migliorare ilcomfortabitativo,ridurreicostienergeticierivalutareilcostruito.
Con il Focus Cappotto Colore & Hobby si propone di indagare le tematiche più interessanti che riguardano la materia e di conoscere l’approccio che gli attori della filiera -dalla produzione, alle associazioni, alla distribuzione, all’applicazione- hanno nei confrontidiquestorivestimento.
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L focus CAPPOTTO 2023 ottobre
si sviluppa in contemporanea all’attenzione esercitata da parte degli apparati legislativi -che promulgano leggi e indicazioni utili all’evoluzione green-edellerealtàproduttive-chelerecepisconoelefannoproprieneiloroparadigmi operativi-. Il Focus Green di Colore & Hobby approfondisce le tematiche, i prodotti e i mood aziendalichemegliointerpretanoidriverpiùimportantideiprossimianni. Tremotiviperleggerlo profondità dell’informazione specificità degli interlocutori ricchezza degli argomenti Tremotiviperesserci target mirato investimento contestualizzato vetrina unica focus GREEN 2023 dicembre Questa edizione di Colore&Hobbyèdistribuitaall’80% contributoinformatodigitale:èilnostroallacausagreen,ilnostromodopertutelarel’ambiente e incrementare la filiera del sostenibile www.colorehobby.it info@colorehobby.it 2023 SCOPRI LE NOSTRE EDIZIONI SPECIALI E I NOSTRI FOCUS
cappotto
FOCUS
Il sistema a ‘sorvegliato speciale’ in
Europa cappotto
EAE – EUROPEAN ASSOCIATION FOR EXTERNAL THERMAL INSULATION COMPOSITE
SYSTEMS (ETICS)
EAE è l’associazione di riferimento per il settore del Sistema di Isolamento Termico a Cappotto (ETICS - External Thermal Insulation Composite System) in Europa. Rappresenta l’80% del mercato del comparto e il suo obiettivo principale è quello di migliorare l’efficienza energetica dell’enorme parco edilizio europeo, lavorando per una “cultura della sostenibilità” nel settore delle costruzioni. L’attività dell’associazione permette un interscambio di esperienze e un dialogo continuo con le istituzioni europee e le parti interessate e condivide lo sviluppo tecnico dei prodotti e l’evoluzione delle tecnologie ad essi connesse.
EAE promuove i vantaggi e la varietà di Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto attraverso pubbliche relazioni comuni e migliora la promozione della cultura in materia grazie alla rete.
EAE avvia progetti congiunti per creare standard tecnici e soluzioni comuni che migliorino le prestazioni economiche e del ciclo di vita dei Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto.
EAE gestisce le attività di lobby in modo proattivo, mirato e ove necessario in associazione con i partner politici per creare maggioranze per le sue preoccupazioni.
EAE definisce le sue posizioni formando opinioni all’interno dell’associazione, condividendo esempi di buone pratiche nazionali e internazionali.
EAE -European Association for External Thermal Insulation Composite Systems (ETICS)- è l’associazione di riferimento per il settore del sistema di isolamento termico a cappotto in Europa e ne è, a tutti gli effetti, promotrice, custode e divulgatrice.
Un ruolo che svolge con una consistente rappresentatività e con l’obiettivo finale di migliorare l’efficienza energetica del costruito proprio attraverso il sistema di isolamento termico a cappotto.
Diego Marcucci, membro del board di EAE per i marketing affairs, ha risposto a qualche domanda per conoscere meglio questa realtà, per capire che diffusione ha l’isolamento a cappotto in Europa e, in particolare, qual è l’approccio italiano nei
European Association for ETICS
è l’associazione europea che rappresenta l’80% del mercato dei sistemi di isolamento termico a cappotto e di cui fa parte anche Cortexa. Ecco il suo punto di vista.
suoi confronti e quanto è radicato questo rivestimento nel nostro Paese. Ebbene il sistema a cappotto è una realtà consolidata in Italia anche se c’è ancora molto lavoro da fare per risanare il patrimonio edile e per affermare la System-loyality dei sistemi, ovvero la loro rispondenza a cicli e configurazioni messi a punto da un’unica azienda e, conseguentemente, testati e certificati.
Gli obiettivi dell’EAE sono tanto chiari quanto ambiziosi: nel 2023 saranno quindici i suoi anni di attività. Qual è il bilancio ad oggi e quali sono i programmi strategici a medio e lungo termine?
Il bilancio ad oggi può definirsi
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FOCUS CAPPOTTO EAE monica trabucchi
positivo e ciò è testimoniato principalmente dal numero di membri ordinari e straordinari che tengono viva EAE e dalla continua crescita del numero di partner che decide di aderire. Sono tranquillo nell’affermare che oggi EAE è l’associazione di riferimento del cappotto a livello europeo, con oltre l’80% del mercato rappresentato; tanto che il nostro General Director -Ralf Pasker- partecipa direttamente a molteplici tavoli normativi e tecnici della Commissione Europea.
La strategia a medio e lungo termine è basata su 5 pilastri e focalizzata sul raggiungimento degli obiettivi fissati dal Green Deal. Lavoriamo affinché a livello europeo ci sia un quadro politico e normativo favorevole all’efficientamento energetico degli edifici mediante l’istallazione dei sistemi a cappotto (ETICS - External Thermal Insulation Composite System).
l’Italia ha sempre occupato una posizione rilevante in termini di mercato, potendo vantare un’esperienza lunga diversi decenni. Nonostante questo, il lavoro da fare è ancora enorme e gli edifici che richiedono un intervento urgente di riqualificazione energetica con il cappotto sono estremamente numerosi: edifici privi di qualsiasi vincolo storico sui quali si potrebbe intervenire immediatamente.
Ricerca e test tendono al miglioramento costante dei sistemi a cappotto: cosa c’è ancora da ottimizzare?
Da ottimizzare c’è ancora la cosiddetta “System-loyality”. Ancora troppi cantieri in tutta Europa sono “assemblati” dall’impresa di applicazione. Le prestazioni di un sistema
a cappotto possono essere garantite solo se tutte le sue componenti sono fornite da un’unica azienda e applicate nelle configurazioni testate e certificate. La System-loyality del sistema è fondamentale per garantire qualità, prestazioni e durata di un cappotto.
Può raffrontare la conoscenza del sistema a cappotto nei Paesi che fanno parte dell’EAE sia da parte degli operatori del settore che a parte dei consumatori in genere?
In
qualità di membro del board di EAE, può dire come si colloca l’Italia nel panorama europeo in fatto di diffusione del sistema a cappotto?
Se guardiamo all’anno corrente e a quello passato, anni in cui il Superbonus 110% ha fatto sentire i suoi effetti, l’Italia si posiziona al primo posto in Europa in termini di metri quadri istallati. Va comunque detto che, anche prima del Superbonus,
È difficile fare un confronto tra i diversi paesi. In maniera sintetica possiamo dire che in paesi quali Germania e Austria la notorietà del sistema a cappotto è diffusa tra gli operatori del settore ed è discreta tra i consumatori. A questi paesi possiamo assimilare anche l’Italia, dove storicamente la conoscenza del sistema era elevata ma quasi esclusivamente a beneficio degli operatori del settore e col Superbonus abbiamo assistito a un considerevole incremento della notorietà anche dei consumatori. Anche in Francia e Belgio la conoscenza del sistema può dirsi discreta. Ad ogni modo in tutta Europa c’è ancora del lavoro da fare su questo per EAE: anche per questo l’anno scorso abbiamo lanciato il primo Award che stiamo pensando di ripetere l’anno prossimo. .
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cappotto edilizia
Il salverà l’ a patto che…
Alessandro Monaco è il coordinatore della commissione comunicazione di Cortexa, il progetto associativo più autorevole sul mercato italiano a proposito di sistemi di isolamento a cappotto.
Dalle sue parole emerge che sarà proprio il sistema a cappotto a traghettare il nostro Paese verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficientamento energetico previsti dalle normative ma, per farlo, è necessario che soluzioni come il Superbonus 110% conoscano una normalizzazione e che il cappotto risponda a tre specifici requisiti di qualità.
Intervista ad Alessandro Monaco che, a nome di Cortexa, proclama il sistema a cappotto come soluzione regina per il raggiungimento della sostenibilità e dell’efficientamento del costruito, a patto che permanga, seppur razionalizzato, il Superbonus 110% e vengano rispettati rigidi parametri di qualità.
L’ultima comunicazione diramata da Cortexa dichiara chiaramente che “L’unica energia sostenibile è quella risparmiata” e che “La produzione del sistema a cappotto richiede una quantità di energia di gran lunga inferiore a quella che consente di risparmiare lungo il ciclo di vita”. Cosa bisogna fare a vostro parere per consolidare, in Italia, la scelta del sistema a cappotto come soluzione ideale per l’efficientamento energetico in edilizia?
Attualmente l’Italia sta vivendo un momento particolarmente favorevole, grazie agli incentivi fiscali e, in particolar modo, al Superbonus 110%, che spinge ulteriormente la crescita del mercato del sistema a cappotto. Già oggi al cappotto vie-
ne riconosciuto il ruolo di soluzione ideale per l’efficientamento energetico in edilizia, basti pensare che per i progetti che beneficiano del Superbonus si tratta del più importante intervento trainante. La strada che stiamo percorrendo è, quindi, quella giusta e, come Cortexa, riteniamo che, per potere raggiungere risultati significativi, sia necessaria una proroga di questo incentivo fino al 2030, legandolo a criteri rigorosi e verificabili di qualità. È, infatti, impossibile incrementare l’efficienza energetica degli edifici, responsabili del 40% dei consumi di energia e del 36% delle emissioni di CO2, nei tempi previsti a livello europeo senza il Superbonus. Inoltre, in questo particolare momento storico in cui l’aumento delle bollette e la dipendenza energetica da altri Paesi esteri creano i presupposti per un incremento della povertà energetica, con conseguenti livelli insufficienti di riscaldamento e raffrescamento per mantenere un tenore di vita accettabile, non si tratta solo di ridurre consumi ed emissioni, ma di garantire a tutti i cittadini di potere vivere in ambienti salubri, a vantaggio della collettività, che assisterebbe a una riduzione delle spese sanitarie. Solo il sistema a cappotto consente di risolvere e prevenire le problematiche di povertà energetica.
La crisi energetica porta alla luce l’inadeguatezza di gran parte dell’edilizia italiana ai parametri di efficienza ener-
FOCUS
CORTEXA
CAPPOTTO
monica trabucchi
DAL 2007 CORTEXA È IL RIFERIMENTO ITALIANO PER IL SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO
Cortexa è un progetto associativo nato nel 2007 e riferimento italiano per il sistema di isolamento a cappotto.
Riunisce le più importanti aziende del settore dell’Isolamento a Cappotto in Italia, aziende che hanno creduto nella forza di un percorso comune e che condividono la stessa filosofia di attenzione e priorità per la qualità del costruire nel rispetto dell’ambiente. Dal 2007 Cortexa, con il suo “Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto” e numerosi progetti e le iniziative di informazione e formazione, diffonde e condivide la cultura dell’isolamento a cappotto e dell’edilizia di qualità.
Cortexa è socio fondatore di EAE, l’associazione europea di produttori di sistemi a cappotto.
getica: qual è l’iter ideale per sanare questa situazione?
Che ruolo può giocare il sistema a cappotto in questo ambito?
La situazione del patrimonio edilizio italiano è molto preoccupante dal punto di vista dei consumi energetici e dell’impatto ambientale. La costruzione della maggior parte degli edifici (78% circa) risale all’epoca in cui non venivano adottate vere misure di risparmio energetico, ossia prima della Legge 373 del 1976. Per questo motivo il sistema di isolamento termico a cappotto dell’involucro edilizio rappresenta la miglior soluzione per diminuire in modo significativo il fabbisogno energetico delle abitazioni, in quanto riduce drasticamente le dispersioni degli edifici e dunque i consumi. È importante sottolineare, nuovamente, che adottare fonti di energia alternative e rinnovabili non è una soluzione reale, ma solo un modo per “spostare” il problema: se gli edifici non sono efficienti continueranno a sprecare energia, indipendentemente da come questa viene prodotta.
Affinché il cappotto possa rappresentare una soluzione efficace e durevole, è indispensabile che si tratti di un sistema a cappotto fornito come kit da un unico produttore e dotato di certificato ETA e marcatura CE; ben progettato, secondo quanto previsto dalla norma UNI/TR 11715 e dal Manuale Cortexa, e posato a regola d’arte da parte di installatori le cui competenze siano certificate
secondo la norma UNI 11716. L’iter corretto è, quindi, quello di prorogare il Superbonus e legare il riconoscimento del beneficio, almeno per quanto concerne il cappotto, a questi tre requisiti imprescindibili di qualità. Se il cappotto li rispetta, consente a una villetta a due piani di risparmiare dal 30 al 33% di energia e un condominio a otto piani dal 40 al 45%.
Dal vostro osservatorio, potete dire qual è la situazione nel nuovo costruito riguardo l’utilizzo di sistemi a cappotto? Sappiamo per certo che il mercato è saturo di immobili obsoleti, che faticano a trovare una collocazione in quanto estremamente energivori. Stiamo parlando di circa il 78% del patrimonio immobiliare. Per quanto concerne le nuove costruzioni, si deve ormai dare per scontato che, per essere appetibili, devono essere a elevata efficienza energetica. Non si tratta solo della necessità di rispettare i limiti di consumo previsti dalla legge, bensì di ridurre i tempi di vendita delle nuove costruzioni e di garantirne il valore nel tempo.
Cortexa compie quindici anni: qual è il bilancio della vostra attività in questi anni? Quali sono i vostri obiettivi a medio e lungo termine?
Cortexa è il punto di riferimento per tutti coloro che desiderano informarsi
correttamente sui sistemi di isolamento termico a cappotto di qualità, sulle azioni di efficientamento energetico in edilizia e sull’abitare sostenibile. Dal 2007 al 2018 la nostra azione si è rivolta prevalentemente ai progettisti, per trasferire le conoscenze tecniche necessarie. Oggi il manuale Cortexa rappresenta in assoluto il riferimento più importante per progettisti, imprese e applicatori che affrontano progetti con sistemi a cappotto.
Dal 2019 ad oggi, proprio sulla base di una attenta osservazione del mercato, abbiamo ampliato le nostre attività per raggiungere e coinvolgere anche privati, imprese e applicatori. Il cappotto non è un tema per soli “specialisti” ma rappresenta una grande opportunità che interessa tutta la filiera, fino al privato. Questo ci ha portato a realizzare contenuti e strumenti di comunicazione differenziati per i tre target principali: progettisti, applicatori e imprese e committenti privati. Cortexa racchiude oggi i principali attori del settore e rappresenta la maggioranza del mercato dei sistemi a cappotto di qualità.
Continueremo a sviluppare e divulgare contenuti formativi e informativi per tutta la filiera, concentrandoci su temi quali l’economia circolare e la capacità del cappotto di contribuire non solo al benessere dei singoli cittadini, ma anche al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi italiani ed europei per la transizione ecologica. .
I sistemi a cappotto: una f isiologica di
qualità crescita
Il sistema ha cappotto ha sempre più valore nella qualificazione del costruito, sia esso nuovo oppure da recuperare. Più performante, in maggior sintonia con i contesti di sostenibilità e benessere ambientale, più professionale e più professionalizzante.
Insieme alla diffusione di questo rivestimento è cresciuta una distribuzione più attrezzata per venderlo in termini di conoscenza dei sistemi e di messa a punto di assortimenti e servizi in grado di supportarli. È sbagliato, però, pensare che non si possa fare di più: lo sanno bene le aziende che hanno partecipato a questa tavola rotonda e che stanno lavorando a una costante implementazione dei sistemi a cappotto. Nel nome della crescita di una vera e propria cultura in materia.
Maura Zoppetti- Un corretto isolamento termico di un edificio garantisce un comfort abitativo ottimale: preserva una giusta temperatura all’interno dell’abitazione, consente un grande risparmio energetico nel rispetto dell’ambiente circostante mantenendo il calore all’interno, riducendo il flusso termico e la dispersione del calore verso l’esterno. Realizzare edifici a basso consumo energetico, oltre ad essere un obbligo di carattere legislativo, è diventata un’esigenza comune e ormai improrogabile dettata da diversi fattori, primi fra tutti quelli ambientale ed economico. Le agevolazioni fiscali hanno sicuramente accelerato questo flusso in Italia.
Il sistema a cappotto prosegue la sua crescita in termini di notorietà e di diffusione e lega il suo percorso virtuoso alla perfetta contestualizzazione con i parametri per l’edilizia contemporanea e con l’indispensabile crescita professionale che porta con sé.
Il sistema a cappotto è consacrato come la miglior soluzione in termini energetici, sostenibili ed economici, una risposta concreta ed efficace alle normative e agli obiettivi più attuali e un metodo indiscusso per riqualificare il costruito.
funzione della svolta contestuale in materia di efficientamento energetico e sostenibilità…
Mario Paganelli- È effettivamente così. Soprattutto con l’avvento del Superbonus è divenuta una tecnologia sempre più familiare! Senza esagerare, in questi ultimi anni, l’isolamento dall’esterno è diventato un argomento molto diffuso anche in ambiti non prettamente tecnici. Per un’azienda come la nostra che ha creduto e investito risorse in questo settore da oltre 40 anni, è, ovviamente, motivo di grande soddisfazione.
Oggi è una delle poche soluzioni utilizzabili per migliorare sensibilmente l’efficientamento energetico degli edifici senza fare interventi particolarmente invasivi.
Con l’utilizzo ormai costante di questa metodologia sia nelle nuove costruzioni, che negli interventi di ristrutturazione, anche le progettazioni
FOCUS CAPPOTTO OPINIONI
monica trabucchi
Il sistema a cappotto ha raggiunto una consolidata maturità, è un rivestimento conosciuto e sempre più scelto in
GRAZIE A:
Maura Zoppetti - brand manager Sikkens marketing
Alessandra Beneducci - communication coordinator
Cromology
Mario Paganelli - chief operating officer Gruppo IVAS
Serafino Demoro - key account manager ETICS PPG
Architectural Coatings Italy
Emanuele Vitto - area manager e assistenza tecnica
Colorificio Paulin
Raffaele Molteni - product manager sistemi a cappotto
Röfix
che hanno partecipato alla tavola rotonda di Colore & Hobby con contributi originali e interessanti.
hanno mostrato sempre più attenzione verso l’isolamento a cappotto da un punto di vista tecnico, certificativo e applicativo. La sostenibilità ambientale non può che passare attraverso un adeguato uso delle risorse energetiche e per far sì che esse non vadano sprecate, bisogna evitare che vengano disperse inutilmente. Gran parte del sistema edilizio abitativo italiano è un colabrodo in tal senso, è come riempire una bacinella bucata con dell’acqua, disperdendola inutilmente.
Serafino Demoro- La sfida globale derivante dagli obiettivi per uno sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 ci richiama a un approccio integrato e a misure concrete per affrontare gli ingenti e necessari cambiamenti in termini economici, sociali ed ecologici. Il cappotto termico vanta un know-how di oltre 60 anni a livello europeo e si sta rivelando in maniera chiara come una delle misure più efficaci per contribuire al risparmio energetico ed economico degli edifici, migliorandone il comfort abitativo e aumentandone al contempo il valore di mercato. Risponde in maniera relativamente veloce alle esigenze di ammodernamento del patrimonio edilizio italiano e di riduzione delle bollette energetiche, tema particolarmente delicato in questi mesi.
Ci aspettiamo, quindi, che venga sempre più percepito dalle famiglie e da tutti gli operatori della filiera come un investimento strategico e duraturo.
Emanuele Vitto- Il sistema a cappotto (ETICS) è una tecnologia affidabile che esiste da decenni. Il contesto legislativo dell’ultimo anno e gli incentivi dedicati alla riqualificazione energetica degli edifici l’hanno resa nota a tutti e finalmente consacrata come la più performante per incidere significativamente sulla riduzione dei consumi energetici legati a riscaldamento e raffreddamento degli edifici civili. Tali consumi determinano circa il 40% del totale delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Appare evidente come nessun obiettivo di efficientamento energetico e transizione ecologica potrà prescindere mai dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.
I Bonus hanno sicuramente determinato una forte accelerazione, oltre che nei volumi delle forniture, anche nella maturità del mercato rispetto agli aspetti più tecnici e a quelli più specifici in materia di certificazioni e normative.
La distribuzione gioca un ruolo essenziale nella diffusione dei sistemi a cappotto e lo fa nel migliore dei modi quando ‘si allea’ con i produttori, quando organizza la propria attività per soddisfare le richieste del mercato e quando diventa comprimaria nel diffondere la cultura dei sistemi certificati e perfettamente allineati ai contesti normativi che li sottendono.
consapevolezza di cui sopra
corrisponda
che ha la distribuzione nei confronti di questo sistema di isolamento
?
Maura Zoppetti- Sicuramente la spinta dei bonus edili ha coinvolto sempre più la distribuzione. Parlando di canale distributivo è doveroso fare, innanzitutto, una distinzione fra le diverse tipologie a cui ci rivolgiamo, vale a dire tra rivendite edili e rivendite di edilizia leggera. In questo caso, possiamo tranquillamente affermare che il sistema a cappotto è presente praticamente in entrambe le organizzazioni. Per quanto riguarda, invece, il nostro tipico canale di riferimento, vale a dire i colorifici professionali, nonostante molti si siano organizzati, è, comunque, utopistico pensare che in futuro saranno totalmente coinvolti, perché la gestione professionale del sistema a cappotto richiede la disponibilità di ampi spazi, un’organizzazione logistica avanzata e una specifica competenza tecnica. Aspetti, quest’ultimi, che non tutti i colorifici saranno probabilmente pronti ad attuare.
Alessandra Beneducci- La partnership distributiva è la chiave per cogliere e concretizzare sul territorio tutte le opportunità di efficientamento energetico degli edifici, in un contesto in cui, grazie agli incentivi fiscali, vi è una diffusa e crescente domanda. Settef è partner di tut-
all’approccio
Si può affermare che la
ti i clienti ed offre concretamente strumenti e servizi per far crescere il loro business, con competenza e autorevolezza.
Mario Paganelli- La distribuzione specializzata professionale, ma direi anche quella dell’edilizia più tradizionale ha fatto notevoli passi avanti negli anni su questo argomento. Ovviamente le priorità maggiori sono state indirizzate agli aspetti di logistica e di servizio, anche se negli ultimi anni nei centri distributivi più avanzati, assieme ai partner commerciali, si sono affrontati anche quei temi che in passato venivano meno presi in considerazione e, cioè, la formazione dei clienti e l’organizzazione dell’informazione presso gli studi tecnici nelle aree di loro competenza. Qualsiasi distributore, grande o piccolo che sia, non può oggi non aver la giusta attenzione su questo apporto tecnico.
Serafino Demoro- La nostra sensazione è che alcune catene di distribuzione abbiano reagito alle richieste del mercato ma senza comprenderne appieno le potenzialità e mantenendo un approccio basato sulla distribuzione di “pacchetti di prodotti assemblati”, non certificati. Di contro, l’approccio che perseguiamo e riteniamo più efficace è quello dei “sistemisti”, basato cioè sulla proposta di un sistema dove la combinazione e la sinergia dei singoli elementi, forniti e certificati come kit, abbinati ad una progettazione e posa a regola d’arte, garantiscono un risultato duraturo e qualitativo. La strada più efficace non è, quindi, una vendita basata su mere logiche commerciali, bensì un’offerta supportata tecnicamente e rivolta all’ottenimento delle migliori prestazioni possibili. Negli ultimi anni le normative sul tema hanno contribuito notevolmente a spostare l’attenzione dal singolo prodotto al sistema: la norma UNI/
TR 11715:2018 sulla “Progettazione e Posa in opera dei sistemi di isolamento termico a cappotto”, la UNI 11716:2018 sulla “Certificazione delle competenze del posatore” e la più recente RTV 13 del “Codice di prevenzione incendi” hanno definito in maniera sempre più incisiva l’importanza del concetto di “sistema certificato” e la centralità del ruolo di progettisti e posatori nell’ottenimento di un risultato di qualità.
Emanuele Vitto- La distribuzione dei Sistemi ETICS, come di quelli vernicianti, è in costante evoluzione ormai da anni. La consapevolezza di quanto la distribuzione dei sistemi ETICS sia strategica è universalmente acquisita.
L’approccio corretto all’immissione sul mercato di questo tipo di tecnologia richiede mezzi adeguati, professionalità, cultura ed elevata capacità consulenziale. Sicuramente, da questo punto di vista, ci sono realtà che hanno raggiunto una completa maturità, soddisfacendo tutti questi requisiti e altre che sono rimaste indietro.
Raffaele Molteni- La distribuzione è sicuramente un elemento della filiera importante per il successo del cappotto termico ma non possiamo non menzionare la maggiore consapevolezza da parte dei progettisti e delle imprese riguardo alle prestazioni e
all’efficacia del sistema a cappotto e dei molteplici vantaggi che consente di ottenere.
La distribuzione che si occupa di sistemi a cappotto ha fatto un salto di qualità o lo deve fare qualora ritenga di doverli assortire tra le proprie merceologie perché per venderli nel modo giusto bisogna averne le competenze e sceglierli con il criterio opportuno. I sistemi a cappotto, quando sono proposti correttamente, sono un elemento identificativo per i punti vendita professionali e professionalizzanti.
Ancora sulla distribuzione: la tipologia dei canali distributivi dei sistemi a cappotto è la medesima di quindici anni fa o è cambiata?
Maura Zoppetti- Il sistema a capotto è stato uno di quei business che ha accelerato il cambiamento della distribuzione per le ragioni che ho elencato nella precedente domanda. La vendita dei sistemi a cappotto sta diventando sempre più presente e indispensabile nei colorifici professionali e nelle rivendite di edilizia leggera se vogliono mantenere la loro autorevolezza nella distribuzione dei materiali per l’edilizia professionale. Alessandra Beneducci- La distribuzione dei sistemi a cappotto negli ultimi anni è cambiata, molte rivendite, che prima non approcciavano il mondo del sistema di isolamento termico a cappotto, hanno riconosciuto l’opportunità di investire in questo ambito. Di fronte a questi nuovi e giovani interlocutori, Settef ha spinto ancor di più sull’importanza della formazione per trasferire e divulgare la cultura del sistema a cappotto. Mario Paganelli- Anche su questo aspetto ci sono stati notevoli cambiamenti in questo lasso di tempo. Al distributore professionale classico che si rivolgeva unicamente alle
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imprese di finitura si sono affiancati anche altri soggetti, come il magazzino edile tradizionale, i centri di edilizia leggera (cartongesso, materiale isolante) e, in misura inferiore, la grande distribuzione specializzata. Diciamo che su questi canali la differenza la fa chi tratta questa materia in maniera professionale da ogni punto di vista rispetto a chi tratta questa tecnologia come tante altre.
Il “cappotto” è un sistema e non un insieme di prodotti.
Serafino Demoro- Anni fa, l’isolamento a cappotto era trattato principalmente da colorifici e negozi specializzati, sempre in una logica di componenti tra loro assemblati. Oggi le strutture di vendita si sono ampliate ed evolute: sicuramente come conseguenza del traino dovuto agli incentivi fiscali, i magazzini edili si sono strutturati sempre più, includendo i sistemi ETICS nella propria gamma. Parallelamente, la nascita dei centri di edilizia leggera sta rivoluzionando il mercato della distribuzione con la proposta di pitture e vernici, sistemi a secco e sistemi di isolamento a cappotto. Emanuele Vitto- Come dicevo, i canali distributivi sono in costante evoluzione e questo vale, soprattutto, per il mondo del cappotto. Nel campo delle rivendite del colore, registriamo realtà che si sono evolute adeguando le proprie strutture alle esigenze distributive di queste tecnologie, mentre altre che sono rimaste più legate alla vendita di prodotti tradizionali. È poi innegabile che un ruolo da protagonista, in questo settore specifico, lo stanno recitando anche i piazzali edili di moderna concezione. Non per ultimi, voglio segnalare i centri di edilizia leggera che, pur provenendo spesso da storie diverse, rappresentano oggi un punto di riferimento importante per questo mercato e non solo.
Raffaele Molteni- Il cappotto, ormai, non è più una prerogativa delle rivendite specializzate come colorifici o rivendite del colore, ma è ormai presente in tutte le rivendite generaliste in quanto ormai fondamentale per l’edilizia moderna. Va fatta però una distinzione tra rivendite che propongono semplicemente prodotti per cappotti assemblati e rivendite specializzate in grado di proporre sistemi completi certificati e di poter offrire servizio e consulenza.
C’è ancora molto spazio per nuove soluzioni in termini di sistemi a cappotto e per migliorare quelli già esistenti e ottimizzarne le prestazioni. Le aziende lo sanno e ci lavorano alacremente.
Ci sono ancora margini per diversificare i tipi di sistemi a cappotto? Su quali state lavorando?
Maura Zoppetti- La normativa vigente impone che la componente riciclata nel pannello in EPS passi dal 10% al 15%, noi stiamo lavorando a pannelli composti dal 100% riciclato, grazie alla collaborazione ormai avviata da anni con BASF, che ci permette una certa priorità nell’accedere alle materie prime.
Un altro aspetto su cui stiamo puntando è quello di inserire prodotti che permettano di accelerare i tempi di posa e di lavorazione dei sistemi, oltre a rendere i cicli più semplificati.
Alessandra Beneducci- La diversificazione dell’offerta dei sistemi a cappotto non solo è possibile, ma necessaria per poter rispondere alla molteplicità dei bisogni che un sistema può soddisfare.
Oltre al mero bisogno di isolamento termico, infatti, vi è un crescente bisogno di soluzioni sostenibili, con un basso impatto ambientale. Al riguardo, Settef ha concepito Thermophon
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Più performante, in sintonia con l’esigenza di sostenibilità, più naleprofessioe professionalizzante: al pari della sua notorietà, cresce e migliora la conoscenza in merito al sistema a cappotto.
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PV - Eco Green, il primo sistema a cappotto a basso impatto ambientale in grado di ridurre in maniera significativa le emissioni di anidride carbonica. Questo è possibile grazie al nuovo pannello isolante Thermophon Grigio Eco Green totalmente realizzato in Neopor® BMBcert™ di BASF (la materia prima interamente derivata da fonti rinnovabili, secondo il metodo Biomass Balance) e certificato in classe A+ secondo lo schema ReMade in Italy®.
E, ancora, vi è una crescente domanda di sistemi con una reazione al fuoco certificata: in tal senso, Settef è in grado di offrire soluzioni certificate con diverse tipologie di pannelli isolanti. Sempre di più in fase di progettazione del sistema a cappotto il progettista non vuole limiti alla creatività nella scelta del colore al fine di poter dar vita a soluzioni estetiche veramente nuove.
La collezione Cromology i Nostri Colori - Thermocolor si pone proprio questo obiettivo: si tratta di tinte intense in grado di respingere l’irradiazione solare e mantenere intatta l’estetica della facciata così che progettisti, applicatori e committenti possano concepire, realizzare e vivere edifici più protetti, confortevoli e duraturi senza limiti di colore.
Mario Paganelli- Assolutamente sì. Noi in questi anni abbiamo lavorato molto in tal senso sviluppando un alto numero di tipologie di sistemi, sempre certificati.
In partnership con i nostri fornitori abbiamo messo a punto tecnologie sempre più avanzate con diverse tipologie di lastre isolanti e, internamente, abbiamo lavorato molto per dare alla progettazione molte più tipologie di finiture rispetto al passato.
Grande successo ha riscontrato la nostra proposta “Termocappotto Design”, all’interno della quale si
possono trovare numerose finiture decorative poste su diversi sistemi e numerose finiture modulari posate sugli stessi. Abbiamo dato e vogliamo dare anche in futuro molteplici possibilità alle progettazioni.
Serafino Demoro- Sicuramente molto si può ancora fare per innalzare la qualità dei sistemi a cappotto e il loro livello prestazionale. La sfida odierna è quella di lavorare a finiture sempre più performanti, in grado di garantire maggiore resistenza meccanica, proteggere da eventi meteorologici avversi e ridurre la trasmittanza termica. Oltre alle performance prettamente tecniche è possibile lavorare anche al miglioramento di quelle acustiche e di resistenza al fuoco, oltre alla proposta di soluzioni estetiche in grado di soddisfare ogni esigenza architettonica e progettuale.
Emanuele Vitto- La linea a cappotto Paulinkoibenta rappresenta, oramai da moltissimi anni, un core business aziendale. È un progetto (Progetto Edilizia by Paulin) che affonda le sue radici nei primi anni ‘90 e che ci permette oggi di offrire una gamma estremamente completa e collaudata sia in termini di sistemi che in termini di prodotti. L’approccio che da sempre ci diamo, soprattutto rispetto ai prodotti tecnici, è quello di ragionare costantemente come una start up. Ne deriva una costante ricerca e verifica di nuove soluzioni che permettano di affrontare in maniera sempre più specifica e professionale le sfide del cantiere e di una progettazione sempre più evoluta. Inoltre, un tema per noi fondamentale è quello relativo alle certificazioni, aspetto su cui abbiamo da sempre investito e continuiamo a farlo. Stiamo lavorando costantemente su tutto questo e nel 2023 non mancheranno le novità!
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L’innovazione è fondamentale anche su sistemi con consolidata maturità. Non tanto per l’utilizzo di nuovi materiali isolanti quanto per sistemi che portano a superare alcuni limiti di un cappotto tradizionale. Per esempio, la possibilità di utilizzare finiture con rivestimenti speciali con la massima libertà nella scelta di strutture, colore e texture o di rivestimenti pesanti. Crediamo che un cappotto sia un’opportunità non solo per migliorare l’isolamento delle facciate e l’efficienza energetica dell’involucro ma anche per poter realizzare una riqualificazione estetica. Questo ci ha portato a sviluppare soluzioni con rivestimenti di finitura speciali come quelli proposti nella linea RÖFIX Kreativ e come i sistemi RÖFIX StoneEtics che consente di applicare su cappotto rivestimenti pesanti come mattoncini, piastrelle, pietra naturale o ricostruita.
Che peso hanno nelle vostre vendite (ovviamente in termini percentuali) i sistemi a cappotto rispetto agli altri rivestimenti per esterni? E sul totale del fatturato?
Maura Zoppetti- I rivestimenti per i sistemi a cappotto pesano circa a valore il 30% rispetto alla gamma per esterni completa (se invece consideriamo anche colle, accessori e pannelli siamo superiamo il 38%), mentre sul totale fatturato aziendale incidono oltre il 14%.
Alessandra Beneducci- Il peso del sistema a cappotto rispetto agli altri rivestimenti per esterni si attesta intorno al 60%, lo stesso peso percentuale che il cappotto ha sul totale.
Mario Paganelli- Questa tecnologia, che ha sempre avuto un peso importante sul nostro fatturato, oggi ha assunto una dimensione preponde-
rante sia in termini percentuali, che in valore assoluto.
I prossimi mesi ci vedranno fortemente impegnati a dare un forte impulso alle linee più tradizionali, ma abbiamo in serbo anche forti investimenti per la divisione Isolamento Termico che ci vedrà sempre più all’avanguardia nel mercato italiano. Serafino Demoro- In conseguenza della spinta che i bonus fiscali hanno portato al mercato dell’involucro edilizio abbiamo registrato una crescita a doppia cifra nelle vendite dei sistemi di isolamento a cappotto.
Emanuele Vitto- Il nostro Slogan
“All In One” vuole rappresentare una riconosciuta competitività dell’azienda sia nella Linea Casa che nel Linea Progetto Edilizia di cui è parte integrante Paulinkoibenta. Tutto ciò ha determinato uno storico equilibrio fra le due Linee. Non possiamo negare però che, negli ultimi due anni, il Paulinkoibenta ha visto triplicare i propri volumi, facendo da traino per tutti i prodotti e rivestimenti da esterno. Un’analisi precisa non è possibile: ci sono, infatti, molti prodotti da esterno che, utilizzati all’interno di sistemi ETICS, vengono spesso impiegati, in maniera idonea, anche per l’applicazione su supporti tradizionali. Possiamo stimare realisticamente che, in questo momento storico di mercato, il sistema a cappotto ha rappresentato più del 70% dei volumi totali degli esterni, arrivando a superare il 40% delle nostre vendite totali.
Raffaele Molteni- Per Röfix la gamma dei sistemi di isolamento ha una forte rilevanza. Molti dei rivestimenti per esterni, come i rivestimenti murali e, le pitture, sono componenti dei sistemi a cappotto. Rispetto al totale delle linee di prodotto, seppur molto ampia, i sistemi di isolamento ricoprono più del 50% del fatturato complessivo di Röfix Italia. .
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È indispensabile creare una cultura in materia appropriata, per permettere una vera crescita professionale.
I margini di per l’isolamento a
innovazione cappotto
I margini di innovazione per l’isolamento a cappotto e, più nello specifico, per i materiali che compongono il sistema ci sono e puntano al costante miglioramento di un rivestimento che risponde perfettamente a tutti i parametri di efficienza e sostenibilità. Ecco cosa è emerso dal confronto con Soprema, che dal 1908 ha incentrato la propria attività nel campo della produzione di materiali per impermeabilizzazione di alta qualità e con ANPE- Associazione Nazionale Poliuretano Espanso Rigido, costituita nel 1988.
Quali sono i margini di innovazione nei materiali che compongono i sistemi a cappotto?
Pasquale Macrì- Il rivestimento a cappotto è senza dubbio il miglior intervento di efficientamento energetico e di messa in quiete statico-strutturale di un involucro edilizio.
Nel sistema a cappotto, l’isolante termico svolge un ruolo fondamentale per l’ottimizzazione delle prestazioni di risparmio energetico e di protezione meccanica dell’involucro.
Nell’ambito della gamma di prodotti isolanti, il polistirene espanso è il prodotto più utilizzato e collaudato da decenni, grazie alle sue caratteristiche termo-meccaniche e al suo basso impatto ambientale, poiché fabbricato secondo i criteri dell’economia circolare.
C’è grande vitalità nell’ambito dei materiali che compongono i sistemi a cappotto e le caratteristiche qualitative che vengono ricercate rispondono alle nuove esigenze in termini di costruito e alle normative cogenti che riguardano la sostenibilità e l’edilizia.
L’evoluzione del prodotto polistirenico trova la sua massima espressione nella produzione di EPS STAMPATO costituito da una lastra di color grigio additivata con grafite, che garantisce alti livelli di isolamento termico, rivestita da uno strato di EPS di color bianco che funge da protezione termica del manufatto. Infine, le due superfici contrapposte sono sagomate in bassorilievo per migliorare l’adesione del pannello alla struttura portante.
Altro elemento di forte innovazione, che conferisce maggiore stabilità e funzionalità all’intero sistema a cappotto, è che i pannelli di polistirene espanso stampato hanno delle fresature longitudinali e trasversali che hanno lo scopo di migliorare la loro stabilità dimensionale e di evitare fessurazioni e/o cavillature alla stratigrafia realizzata all’estradosso costituita dai rasanti, rete, intonaco.
Soprema è presente sul mercato con il pannello NEOSTIR GW.
Rita Anni- Sicuramente il sistema a cappotto può essere considerato “maturo”, ma questo non limita le sue potenzialità di sviluppo ed innovazione, soprattutto, a fronte delle maggiori e diversificate esigenze di efficientamento energetico degli edifici esistenti che gli assegnano un ruolo imprescindibile nel settore delle ristrutturazioni.
I pannelli isolanti in poliuretano vengono impiegati in sistemi a cappotto
MATERIE PRIME monica trabucchi
FOCUS CAPPOTTO
ormai da più di vent’anni e la loro quota di mercato, nella specifica applicazione, è progressivamente cresciuta in funzione delle maggiori esigenze di efficienza energetica stabilite dai regolamenti nazionali. I limiti imposti alle trasmittanze termiche delle strutture opache hanno contribuito ad evidenziare i vantaggi che le soluzioni in poliuretano possono offrire in termini di riduzione degli spessori impiegati, a parità di prestazioni isolanti, e le esperienze applicative hanno valorizzato le caratteristiche di lavorabilità, di resistenza meccanica e di compatibilità con tutti gli elementi che compongono il sistema.
Per l’applicazione a cappotto le aziende produttrici hanno sviluppato pannelli specifici in grado di soddisfare i requisiti fissati dalla EAD (European Assessment Document) necessaria per ottenere il certificato ETA e apporre, volontariamente, la marcatura CE.
La nostra associazione è impegnata ai tavoli normativi per superare la complessità e gli oneri derivanti dalla marcatura CE volontaria e, a livello di comunicazione, per implementare l’utilizzo delle norme nazionali: la Norma UNI 11715:2018 per la progettazione e la Norma UNI 11716:2018 per la certificazione professionale degli applicatori.
Tra le innovazioni più recenti va segnalata quella introdotta dal Decreto Rilancio del 2020 che prevede
GRAZIE A:
Pasquale Macrì - responsabile marketing Soprema
per gli isolanti termici utilizzati in opere che accedono al Superbonus 110% il rispetto dei requisiti fissati dai Criteri Ambientali Minimi che, a loro volta, prevedono, oltre ad altri requisiti, anche l’utilizzo di percentuali minime di materiali riciclato. Per soddisfare questa nuova esigenza i produttori di isolanti in poliuretano hanno introdotto nel loro ciclo produttivo percentuali di materiale riciclato che, pur soddisfacendo i requisiti richiesti, non determinano un decremento delle prestazioni e della loro durata.
Nell’ambito dei sistemi a cappotto, quali sono i materiali del futuro per rispondere alle normative cogenti e alle indicazioni degli obiettivi comunitari?
Pasquale Macrì- Nell’ambito degli isolanti termici, i pannelli stampati di EPS BICOLORE con superficie in basso-rilievo, sono quelli ritenuti più performanti e con prospettive di forte sviluppo quantitativo.
Inoltre, oltre a rispondere ai requisiti tecnico-prestazionali previsti dalle norme tecniche (UNI EN 13163), devono essere conformi ai requisiti di sostenibilità ambientale.
Il NEOSTIR GW di Soprema è ritenuto particolarmente performante, in quanto è riciclabile al 100%, è conforme ai Decreti CAM (Criteri Ambientali Minimi), infatti è prodotto con materia prima contenente il 10% di polistirene proveniente da prodotto da post-consumo ed è corredato da certificazioni ambientali; inoltre ha un alto potere di isolamento termico che massimizza l’efficienza e il risparmio energetico dell’involucro.
È un prodotto affidabile e stabile nel tempo, infatti vanta una lunga presenza sul mercato con numerose applicazioni di successo: è un prodotto ampiamente testato, con una dettagliata documentazione tecnica che ne attesta l’alto profilo prestazionale.
Rita Anni- La crisi energetica che stiamo affrontando e il tema sempre attuale del riscaldamento globale impongono uno sforzo ulteriore per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
La ricerca si orienterà probabilmente verso soluzioni, migliorative o innovative, sempre più performanti dal punto di vista termico con la necessità di verificare e garantire la durabilità delle prestazioni e dell’intero sistema costruttivo. .
Rita Anni - segretario ANPE - Associazione Nazionale Poliuretano Espanso Rigido per la gentile partecipazione alla realizzazione di questo servizio.
di alta
qualità certificata
Sikkens, marchio leader nella produzione e commercializzazione di vernici e sistemi per l’edilizia professionale, propone una gamma completa di prodotti e componenti per i sistemi di isolamento termico a cappotto, Renovatherm.
La composizione dei cicli li rende adatti all’applicazione sia su edifici di nuova realizzazione, sia per la manutenzione di quelli esistenti. L’efficacia del sistema Renovatherm è garantita dalla certificazione ETA. I prodotti sono, pertanto, garanzia di qualità ed efficienza, ma sempre nel pieno rispetto dell’ambiente circostante, per offrire soluzioni più sostenibili ai clienti.
Per coniugare innovazione e sostenibilità, l’azienda ha stretto una collaborazione con BASF, un colosso nel settore chimico, per lo sviluppo di pannelli in Neopor, dalle prestazioni superiori e che permettono di raggiungere i massimi livelli di isolamento termico e il minimo impatto am-
bientale. Mentre la normativa vigente impone che la componente riciclata nel pannello in EPS passi dal 10% al 15%, Akzo Nobel sta lavorando a pannelli composti dal 100% riciclato. Grazie all’approccio all’avanguardia Bio Mass Approach, i materiali BASF hanno la certificazione RedCert2 di ReMade in Italy™, che definisce la percentuale di riciclato certificabile attraverso la verifica del bilancio di massa e della tracciabilità di ogni prodotto.
Sostenibilità vuol dire anche velocizzare i tempi di applicazione, per supportare al meglio i professionisti e produrre il minor spreco di prodotto. AN RASA THERM, ad esempio, è stato concepito in quest’ottica. Un rasante in pasta, pronto all’uso, adatto per l’annegamento della rete nei sistemi a cappotto, applicabile direttamente su EPS e PU, con elevata facilità di lavorazione e velocità, perché non serve attendere la stagionatura, come nei rasanti minerali in polvere. Inoltre, Sikkens è attenta a qualificare sempre più le competenze dei propri applicatori con corsi formativi costantemente aggiornati secondo le disposizioni più aggiornate. L’accademia Sikkens dal 2021 prepara, organizza e supporta i propri applicatori nell’ottenimento della “Certificazione delle competenze degli installatori di sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS)”.
Sikkens è socio Cortexa e socio ANIT. .
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, ‘ ’ tra i rivestimenti per esterni
Il cappotto ha conosciuto un rinnovato interesse grazie al Superbonus ma se ha raggiunto la notorietà tra i sistemi per decorare e proteggere le facciate lo deve soprattutto a chi come Ivas ci ha creduto da sempre.
Se c’è un nome che da sempre è associato ai sistemi a cappotto è quello di IVAS ed è proprio IVAS ad affermare che, al di là della spinta che questo rivestimento per esterni ha ricevuto grazie al Superbonus, i tempi sono maturi per raccogliere la semina fatta per diffondere la conoscenza di questa tecnologia e per affermarne il valore progettuale e di sostenibilità.
“L’avvento del Superbonus ha traghettato il sistema a cappotto tra i sistemi di isolamento più noti anche
dalle persone non del settore -spiega l’ingegner Elisabetta Pili, responsabile tecnico divisione Isolamento a cappotto Termok8-. IVAS, che si occupa di cappotti da oltre 40 anni, ha potuto verificare quanto le richieste del mercato degli ultimi anni abbiano spostato l’attenzione su questa tecnologia che è l’unica a oggi, insieme alla facciata ventilata, a garantire un corretto e duraturo isolamento. In Italia siamo stati tra i primi a credere in entrambe le tecnologie: IVAS, infatti, ha immesso il suo primo siste-
FOCUS CAPPOTTO IVAS bianca stilo
ma a cappotto sul mercato nel 1979, quando ancora questa tecnologia era poca conosciuta e nel 1992 è stata fondata Aliva, con l’intento di progettare e industrializzare più complessi interventi di facciata. In questi decenni il nostro reparto di ricerca e sviluppo ha saputo progettare nuove soluzioni tecnologiche che ben rispondono alle molteplici richieste estetiche e tecniche del settore edile: rivestimenti hi-tech, finiture modulari, pelli decorative
con un’ampia gamma di sistemi specializzati che variano dalla tipologia di isolante alle prestazioni tecniche in termini acustici, di resistenza agli urti o di protezione al fuoco; basti pensare che proponiamo oltre 20 differenti sistemi Termok8, composti da 9 tipologie di isolanti”.
Cosa è cambiato nel vostro settore in questi ultimi anni, soprattutto a seguito dell’avvento del Superbonus?
: A sinistra, sugli edifici dello Smart District di Cascina Merlata a Milano, il risultato dell’applicazione di rivestimenti modulari a grande formato, soluzioni custom in mosaico, finiture con tecnologia Reflect e Strong. Effetti possibili grazie a Termok8® Design che esprime la sintesi tra know how tecnico-progettuale e bellezza architettonica: pelli decorative, superfici materiche, finiture modulari, complementi di superficie su misura, rivestimenti hi-tech con prestazioni certificate.
: A sinistra e sopra, una residenza privata a Rimini. Il rivestimento è Texture Design, una collezione di superfici e rivestimenti materici ad alto valore estetico per le architetture di facciata: una scelta di valore per progetti contemporanei, unici e interamente personalizzati.
Se prima del Superbonus questa tecnologia era ben nota alle imprese e ai progettisti ma non ai comuni cittadini, ora tutti conoscono questo sistema. Come IVAS, siamo passati da 2.000.000 di mq di cappotto applicati all’anno a quasi 5.000.000 previsti nel 2022. Certamente la varietà di gamma che ci contraddistingue oltre a un potenziamento della produzione nel nostro impianto a San Mauro Pascoli ci hanno consentito raggiungere questi risultati, consentendo una risposta e, quindi, una soluzione tecnica per ogni esigenza.
Cosa pensa che accadrà allo scadere del Superbonus?
Il mercato attuale è florido grazie anche al Superbonus, ma non solo: gli attori del mercato che, come noi, hanno negli anni seminato il verbo dell’efficienza energetica e della necessità di abbattere le emissioni in atmosfera, hanno contribuito a muovere questi numeri. Siamo positivi sul futuro e crediamo che il mercato del sistema a cappotto non si fermerà con la fine del Superbonus. Per esempio, i rincari in bolletta che, purtroppo, le famiglie italiane stanno subendo in questo periodo storico, contribuiranno anch’essi ad alzare l’attenzione dei singoli privati sulle tematiche di efficientamento energetico. Basti pensare che un isolamento a cappotto limitato alle pareti opache, può ridurre del 35%-50% i consumi energetici estivi e invernali.
Quali sono le future iniziative che intraprenderà IVAS?
Il nostro settore è sempre più attendo alle certificazioni dei sistemi, anche grazie agli ultimi sviluppi della normativa tecnica, soprattutto, in materia di protezione al fuoco. IVAS è pronta a rispondere come sempre alle continue richieste del
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mercato investendo tempo e risorse sul miglioramento dei sistemi con nuove certificazioni quali, per esempio, le valutazioni tecniche Europee ETA, le certificazioni ambientali di prodotto e di sistema EPD e i nuovi test di reazione al fuoco. Tutti questi strumenti/documenti sono sempre più importanti nel nostro settore per tutelare il cliente finale e le imprese (nostre clienti) con soluzioni tecniche sicure e garantibili, rispondenti alle normative vigenti e durature nel tempo. Infatti, IVAS per il prossimo triennio ha pianificato investimenti
molto consistenti proprio perché crede fortemente nella futuribilità di questo processo.
Crede quindi che i posti di lavoro che si sono creati in questo settore oggi, con l’avvento del Superbonus, possano trovare spazio anche in futuro?
Se orientati alla qualità e alla professionalità si, a nostro avviso ci sarà spazio per installatori sempre più qualificati. IVAS ha creduto da sempre nella qualità della posa, è stata
la prima azienda italiana certificata UNI EN ISO 9001 per la progettazione ed erogazione di attività formative professionali per l’edilizia e la nostra Academy è stata tra le prime a proporre la certificazione professionale secondo le norme UNI 11716 e UNI 11704 con l’acquisizione di un patentino rilasciato da Istituto Giordano, ente certificatore accreditato da Accredia per la ISO/IEC 17024. Che la direzione sia questa, ce lo conferma anche la novità introdotta all’interno del nuovo decreto CAM del 23/06/2022 che entrerà in vigore a inizio dicembre, in cui l’uso di posatori professionisti detentori di patentino certificato, consente l’ottenimento di un punteggio premiante. Siamo abbastanza sicuri che in futuro ciò che oggi è riconosciuto premiante negli appalti pubblici, diventerà vincolante nel breve futuro sui lavori anche in campo privato. .
In alto, a sinistra, il complesso Abitare in Maggiolina; in basso, a sinistra, Elle Building piano rigenerativo Milano 2030; sotto, il Quartiere - Distretto Merezzate a Milano. I rivestimenti sono Modular Design, la collezione di finiture modulari IVAS per i sistemi a cappotto: tecnologie durevoli che donano forma all’architettura contemporanea. Materie, texture superficiali e dimensioni di modular design definiscono geometrie uniche e personalizzabili, rispondendo alle esigenze progettuali nel modo tecnicamente più corretto e sicuro.
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calcestruzzo, offre nuove possibilità progettuali;
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qualità comfort
L’alta che protegge, dà e riduce i consumi
I sistemi a cappotto Thermocap di CAP Arreghini, grazie all’eccellente qualità dei loro componenti, non solo proteggono gli edifici a lungo dagli agenti atmosferici, ma garantiscono comfort abitativo e notevoli risparmi.
Nel panorama delle tecniche d’intervento per limitare il fabbisogno energetico degli edifici agendo esclusivamente sull’involucro, il sistema di isolamento a cappotto rappresenta la soluzione più diffusa sul mercato e quella che più di altre è in grado di garantire la massima riduzione dei consumi energetici sia a regime invernale sia estivo. Una tecnica di intervento che, oltre a ridurre i consumi e a proteggere l’edificio dalle aggressioni atmosferiche, apporta una serie di miglioramenti relativi al comfort abitativo.
CAP Arreghini ha sviluppato i sistemi di isolamento a cappotto Thermocap, che possono essere utilizzati sia in edifici di nuova costruzione, sia in interventi di restauro o risoluzione di problemi causati da fessurazioni strutturali o da ritiro con infiltrazioni d’acqua. Sicurezza nel risultato finale e durata nel tempo sono garantiti, perché i sistemi Thermocap sono dotati di eccellente qualità.
I rivestimenti a cappotto Thermocap, infatti, oltre a garantire il massimo benessere in ogni periodo dell’anno (proteggono dal freddo durante l’inverno e schermano dal calore nei mesi estivi), assicurano anche un corretto isolamento acustico e una valida protezione delle facciate. Queste tipologie di isolamento sfruttano contemporaneamente la forte inerzia termica della struttura e il potere coibente del pannello isolante. Quando l’impianto di riscaldamento è in fun-
zione, infatti, le pareti e le strutture dell’edificio accumulano lentamente calore fino a raggiungere la temperatura dell’aria. Questo calore non può più disperdersi verso l’esterno in quanto impedito dal rivestimento coibente a cappotto, rimanendo all’interno della parete stessa che funge da “accumulatore di calore”.
I molteplici VANTAGGI del sistema Thermocap… Grazie a Thermocap, la temperatura rimane costante all’interno dell’ambiente isolato (anche con un funzionamento intermittente del riscaldamento), consentendo un notevole risparmio energetico che vuol dire anche un notevole risparmio economico. Il ridotto fabbisogno di combustibile e il suo minore impiego comportano anche una riduzione dell’impatto ambientale. Lo strato isolante, inoltre, assorbe gli sbalzi termici eliminando le variazioni dimensionali della struttura causate dalla dilatazione termica e vengono annullati tutti i ponti termici strutturali. Nei mesi caldi essi assicurano un notevole risparmio sui
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enea
cristina
FOCUS CAPPOTTO CAP ARREGHINI
I MOTIVI PER SCEGLIERE THERMOCAP
F eliminazione dei ponti termici
F diminuzione delle dispersioni
F stabilità delle condizioni termoigrometriche
F eliminazione della condensa interna
F riduzione dei movimenti interstrutturali
F miglioramento del confort abitativo
F diminuzione dei rumori
costi di raffreddamento, garantendo un grande comfort abitativo anche nella stagione estiva. Sfruttando il volano termico proteggono le facciate dall’azione solare, impedendo l’accumulo del calore da parte della massa strutturale.
I sistemi a cappotto Thermocap offrono un elevato grado di benessere anche da un punto di vista acustico, poiché l’impiego dei pannelli isolanti genera un’efficace barriera in grado di filtrare suoni e rumori di elevata intensità.
I 6 SISTEMI a cappotto THERMOCAP
Ecco i sistemi a cappotto, che si differenziano principalmente per la tipologia di isolante utilizzato:
. Thermocap: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per soddisfare le disposizioni in materia di efficacia energetica, rispondente ai requisiti ETAG 004;
. Thermocap S1: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per soddisfare le disposizioni in materia
di efficacia energetica con economicità e facilità di posa, mediante l’utilizzo di pannelli in Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS);
. Thermocap S2: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per assicurare prestazioni termiche elevate grazie agli additivi ater-
da un trattamento semi coprente che evita le deformazioni dovute agli assorbimenti di calore;
mani (a base di grafite) miscelati assieme all’isolante EPS, che riducono gli effetti dell’irraggiamento e aumentano l’isolamento termico soprattutto a basse densità;
. Thermocap S3: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per soddisfare e assicurare prestazioni termiche elevate grazie all’utilizzo di pannelli in Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS) additivati con grafite;
. Thermocap S4: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per assicurare prestazioni termiche elevate grazie all’utilizzo di pannelli in Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS) additivati con grafite e nobilitati sulla superficie esterna
. Thermocap S5: un sistema di isolamento a cappotto idoneo per soddisfare le disposizioni in materia di efficacia energetica assicurando contemporaneamente resistenza al fuoco e caratteristiche fonoassorbenti. Il sistema è caratterizzato dalla natura minerale e dall’elevata traspirabilità. Per garantire una condizione di benessere domestico è necessario, quindi, partire da una corretta progettazione, scegliendo i parametri progettuali che aggiungano valore all’abitare: per questo CAP Arreghini mette a disposizione i propri consulenti tecnici per assistere sia i progettisti in fase di pianificazione, sia il cliente utilizzatore nelle diverse fasi di applicazione in cantiere. Inoltre, le schede tecniche aggiornate a cui fare riferimento, le informazioni riguardo i cicli applicativi e le indicazioni di impiego sono disponibili sul sito. .
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thermocap s1
thermocap s2 e s3
thermocap s4
thermocap s5
Il sistema a cappotto è uno degli strumenti più efficaci per migliorare le energeticheprestazioni di un edificio. Ma in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi?
Ecco delle linee guida per conoscerlo meglio e fare la scelta giusta.
Cappotto termico
: conoscerlo per sceglierlo
Efficientamento: problemi e soluzioni. Riduzione degli sprechi energetici e riqualificazione edilizia: per poter raggiungere gli obiettivi di efficientamento previsti dalle normative europee e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, come richiesto dall’Accordo di Parigi, e per raggiungere la neutralità climatica del Vecchio Continente entro il 2050, riducendo del 55% le emissioni entro il 2030, come previsto dal pacchetto Fit for 55% adottato dalla Commissione Europea, è una questione prioritaria la decarbonizzazione del patrimonio edilizio. Esso è responsabile del 40% del consumo totale di energia e del 36% delle emissioni di CO2. L’UE ha quindi definito la Renovation Wave, strategia che richiede di riqualificare in 10 anni 35 milioni di edifici.
In Italia esistono circa un milione di condomini molti dei quali costruiti prima degli anni ’80 e quindi altamente energivori e circa il 53% dei 22,5 milioni di abitazioni non è mai stato oggetto di interventi di manutenzione o ristrutturazione: circa 11,5 milioni di abitazioni profondamente obsolete e inefficienti che si trovano in classi energetiche pessime e che sono responsabili di elevati consumi e di un tasso di inquinamento molto alto.
Diventa quindi indispensabile riqualificare gli edifici esistenti. E tra gli strumenti più efficaci c’è il cappotto termico
FOCUS CAPPOTTO TECNICA cristina enea
Che cos’è il CAPPOTTO TERMICO
Un sistema di isolamento termico dell’involucro che permette di ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici, migliorando il comfort abitativo, garantendo ottima coibentazione termica, isolamento dal caldo e dal freddo, riducendo i consumi energetici e di conseguenza le bollette, sia per il riscaldamento invernale sia per il raffrescamento estivo, e assicurando una rivalutazione dell’immobile nel momento in cui passa da una classe energetica inferiore a una più alta. Il cappotto termico contribuisce anche a elevare il grado d’isolamento acustico dell’abitazione e risolve il problema dei ponti termici, ovvero i punti dell’involucro edilizio in cui si verifica una dispersione del calore o si formano condensa e muffe.
CAPPOTTO vs SISTEMA a cappotto
Non esiste un protocollo per la realizzazione di un cappotto termico valido per ogni caso possibile perché non c’è, in assoluto, un materiale isolante migliore degli altri. Ogni applicazione è il risultato di una valutazione progettuale che deve considerare molteplici fattori. Tuttavia è possibile scegliere quale tipologia di intervento a cappotto si vuole realizzare: un cappotto tradizionale o un sistema a cappotto. Esiste infatti una netta distinzione tra un “cappotto”
e un “sistema a cappotto”. Un cappotto tradizionale è una soluzione non certificata, proposta dal progettista, dal Direttore Lavori o dall’applicatore in base alle proprie esperienze e conoscenze, nella quale sono utilizzati materiali diversi (isolanti, rasanti, malte adesive), le cui proprietà non sono state verificate e certificate come compatibili fra loro. Un sistema a cappotto, invece, è una soluzione certificata, nota con il nome Sistema ETICS (External Thermal Insulation Composite System), realizzata da materiali le cui proprietà sono state verificate e certificate come compatibili fra loro.
Sistema a cappotto: le NORMATIVE
A livello europeo, i sistemi ETICS sono disciplinati dalla normativa per la marcatura CE. Inoltre, l’EOTA (ente tecnico europeo di riferimento per il settore delle costruzioni), su incarico della Commissione Europea, si è occupato di redigere le linee guida per l’approvazione tecnica dei Sistemi ETICS, dalle quali è nata la Linea Guida Tecnica ETAG 004 (European Technical Approval Guideline) per Sistemi ETICS su supporti in muratura e calcestruzzo. La certificazione che si ottiene rispettando tale linea guida è denominata ETA (European Technical Assessment).
Il sistema a cappotto ETICS comprende componenti ben definiti che sono stati testati tutti insieme e per i
quali deve essere riportato nelle voci di capitolato “Omologato secondo ETAG 004, con benestare tecnico europeo ETA n. XXX”. Solo in questo caso il funzionamento e la durata sono garantiti.
A livello nazionale, nel 2018, sono state pubblicate:
. UNI/TR 11715:2018 “Isolanti termici per l’edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l’esterno (ETICS)”: descrive rigorosamente come procedere nella corretta progettazione e posa, a regola d’arte, dei sistemi di isolamento termico a cappotto.
. UNI 11716:2018 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS)Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”: descrive i requisiti del professionista incaricato all’istallazione dei sistemi di isolamento termico a cappotto (ETICS). Il produttore del sistema a cappotto è chiamato a garantire tutto il cappotto nel suo complesso. La posa è invece responsabilità dell’installatore che dovrebbe possedere la certificazione secondo la UNI 11716:2018. Molte case produttrici offrono anche il servizio di posa, in modo che tutto il processo, dalla produzione all’installazione, è garantito. Il produttore di un sistema a cappotto certifica che tutti i componenti sono verificati e testati per garantire prestazioni specifiche quali: il comportamento termoigrometrico, la durabilità, la resistenza agli urti e il comportamento al fuoco. Se il cappotto applicato non è certificato come sistema, i produttori risponderanno solo dei singoli componenti. La posa sarà invece responsabilità dell’installatore, mentre l’efficacia prestazionale del cappotto sarà responsabilità del progettista.
Sistema a cappotto: i COMPONENTI
Gli strati funzionali di un sistema ETICS sono così schematizzati secondo UNI/TR 11715:
1 Collante: adesivo che funge da elemento di connessione del pannello isolante con il supporto; può essere una miscela cementizia o in pasta pronto all’uso. Con il collante si può prevedere un eventuale fissaggio meccanico aggiuntivo, la tassellatura, per sopportare il carico verticale (peso proprio) e il carico orizzontale (spinta/depressione del vento). Questi due casi rientrano nella categoria dei sistemi ETICS incollati. Quando il fissaggio meccanico sostituisce del tutto il collante, si parla invece di sistemi ETICS con fissaggio meccanico.
2 Materiale isolante: pannello con funzione di isolamento termico, invernale ed estivo, di diversa natura: EPS: polistirene espanso; XPS: polistirene estruso; MW: lana di roccia; PU: poliuretano espanso; WF: fibra di legno; WW: lana di legno; HF: fibra di canapa; ICB: sughero.
3 Intonaco di base con rete di rinforzo: strato rasante di protezione del pannello isolante, provvisto di armatura in rete in fibra di vetro per assorbire le tensioni superficiali e le sollecitazioni meccaniche come le tensioni igrotermiche e gli urti.
4 Intonaco di finitura: spesso ter-
moisolante, è un rivestimento a spessore di varia natura con la duplice funzione di proteggere il sistema a cappotto da agenti atmosferici (pioggia, raggi UV) e di conferire una valenza estetica attraverso la texture e il colore.
Cappotto termico
esterno: i BENEFICI
Il sistema di isolamento a cappotto ETICS dunque è definibile come un kit certificato costituito da componenti prefabbricati applicati alla facciata direttamente sul posto. Ma quali sono i suoi vantaggi? Sono diversi, partendo dal fatto che contribuisce a proteggere il clima e l’ambiente. Tra i primi benefici ci sono il risparmio energetico, la cessazione delle emissioni CO2 e il taglio dei consumi. Un risparmio possibile non solo in termini di riscaldamento, ma anche in ridotte spese per il raffrescamento: Cortexa (il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto di qualità, che unisce sotto lo stesso marchio le più grandi aziende del settore e che ha pubblicato in italiano il manuale per la posa del sistema) segnala che contare su un elevato livello d’isolamento termico in edilizia permette di ridurre fino al 50% la quantità di frigorie richieste nel periodo estivo, dimezzando così il consumo elettrico dei condizionatori.
Contare su una maggiore efficienza energetica significa anche ridurre l’apporto di materia prima, spesso da fossili, proveniente da Paesi non UE. Quindi permette di garantire indirettamente una maggiore sicurezza negli approvvigionamenti, contando anche su una più significativa indipendenza, se ciò si aggiunge a una maggiore produzione da fonti rinnovabili.
Se realizzato a regola d’arte, il cappotto termico esterno offre uno stru-
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mento importante per gli architetti anche in funzione estetica.
CAPPOTTO INTERNO quando?
Il cappotto interno è l’alternativa praticata, accanto a quella dell’in sufflaggio nelle pareti di cellulosa o sughero, per migliorare il grado di isolamento termico.
Il cappotto termico interno ne realizzato in un caso specifico: quando non è possibile intervenire esternamente, per vincoli architet tonici o condominiali. È una scelta adatta anche nel caso in cui si voglia no isolare singole unità immobiliari indipendentemente dagli interventi realizzabili sull’intero condominio. Può essere costituito da pannelli isolanti in polistirene, ricoperto da cartongesso, contando anche su una eventuale struttura metallica a sup porto delle parti. Si può optare per il sughero o per la canapa, oppure si può scegliere l’innovativo aerogel, che garantisce ottime prestazioni a fronte di spessori limitati.
Cappotto interno:
VANTAGGI e SVANTAGGI
Sono diversi i vantaggi, tra cui la rapidità degli interventi, il costo inferiore e il miglioramento delle condizioni termoigrometriche degli ambienti, grazie all’innalzamento delle temperature superficiali, e l’eli minazione dei fenomeni di condensa superficiale. Tra gli svantaggi, l’at tenzione che si dovrà avere in caso di riparazioni o altri lavori successivi e la diminuzione del volume delle su perfici interne, per cui bisogna con ciliare adeguatamente questi aspetti.
Sistema a cappotto: i COSTI
Un’altra domanda che ci si pone quando si parla di sistemi a cappotto è: ma quanto può costare? È possi
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bile fare solo una stima, perché le variabili in campo sono diverse. Si devono tenere in considerazione il costo del materiale a metro quadro, che è variabile, quello della manodopera e la superficie totale da coprire. Ma nel conteggio bisogna anche valutare lo stato dell’immobile, le sue dimensioni e caratteristiche, le prestazioni termiche desiderate, le complessità di cantiere, la località, ma anche le scelte estetiche e architettoniche. Senza poi dimenticare gli incentivi fiscali.
Sistema a cappotto e SUPERBONUS
L’installazione del sistema a cappotto rientra tra gli interventi che danno accesso al Superbonus 110%, la detrazione per interventi di efficientamento energetico e antisismici,
installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Una delle condizioni indispensabili è che i lavori garantiscano il miglioramento di due classi energetiche dell’intero edificio o, se non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Miglioramento che deve poi essere certificato dall’Attestato di Prestazione energetica (APE). I materiali utilizzati, inoltre, devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) ed è richiesta l’asseverazione da parte di un tecnico che attesti la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti (allegato A del DM 6 agosto 2020).
Per quanto riguarda le spese ammissibili, si va dai 50.000 euro per gli edifici unifamiliari, ai 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità
immobiliari che compongono l’edificio per condomini con massimo 8 unità abitative, ai 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per immobili con più di 8 abitazioni. La realizzazione di un cappotto termico all’interno di una singola unità abitativa, facente parte di un condominio, invece, non può beneficiare della detrazione del 110%, perché non rispetta i due requisiti essenziali (coinvolgere almeno il 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e garantire il miglioramento di due classi energetiche dell’intero edificio).
L’intervento beneficia, però, delle detrazioni del 50% e 65% sulle spese sostenute per le ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche degli immobili esistenti. .
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alessandra notargiacomo DISTRIBUZIONE
Portatori sani di nell’
qualità edilizia
A Crotone, il Colorificio Ranieri da 60 anni è sinonimo di pitture e vernici. Adesso, in collaborazione con Mapei, sta diventando il riferimento anche per l’edilizia e la cantieristica tecnica, senza dimenticare di essere uno specialista del colore!
Ci sono alleanze che nascono da situazioni di potenziale conflitto, o da un’evoluzione degli assetti distributivi che creano le condizioni per nuove opportunità. Ecco come, a Crotone, Mapei e il Colorificio Ranieri -una rivendita storica specializzata nella vendita del colore- hanno creato le basi per un sodalizio proficuo e profittevole, che nel giro di un solo anno sta già dando risultati importanti.
L’antefatto. Fondato nel 1959, con oltre sessanta anni di storia il Colorificio Ranieri è un punto di riferimento per chi cerca il colore a Crotone e in provincia. Con il passare del tempo il negozio, nato per iniziativa del padre e dello zio degli attuali ti-
tolari -Gaetano e Francesco Ranieriha saputo conquistarsi l’identità di rivenditore specializzato lavorando in tutti i settori dove il colore trova un’applicazione: casa ed edilizia, industria, carrozzeria, nautica e legno. Il lavoro non manca, il negozio ha un buon giro sia di consumatori privati che di artigiani e decoratori, ma i fratelli Ranieri capiscono che per continuare a crescere devono fare un salto di qualità nell’impostazione complessiva dell’attività. L’occasione si presenta sei anni fa, quando Gaetano e Francesco riescono ad acquistare una struttura importante e già predisposta per l’ampliamento verso il mondo dell’edilizia tecnica che vogliono approcciare con determinazione. Il negozio in città viene tenuto perché tutti lo conoscono e con i suoi 120 metri quadrati di superficie di vendita e 250 di magazzino continua a svolgere il suo eccellente lavoro, ma è nella nuova sede di 4000 metri quadrati, di cui
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PERCHÉ MAPEI
QUALITÀ: nei prodotti Mapei c’è tanta qualità, che qualifica il rivenditore e aiuta gli artigiani a raggiungere risultati ottimi
INNOVAZIONE: il laboratorio Ricerca & Sviluppo garantisce sempre soluzioni tecniche aggiornate per prestazioni eccellenti e performance nel tempo
CICLI E PRODOTTI: una disponibilità straordinaria di cicli e prodotti, in grado di risolvere qualunque problematica in cantiere
A destra, : i fratelli Gaetano e Francesco Ranieri, titolari del Colorificio
2000 coperti con 300 metri quadrati solo di area vendita ed esposizione, che il progetto di consolidamento ed espansione comincia a realizzarsi. In questa nuova struttura Gaetano e Francesco non portano solo i prodotti, ma anche le loro competenze di coloristi esperti, la loro capacità di essere consulenti a tutto campo per il colore, la tempestività e la rapidità nel servizio di consegna delle tinte richieste. La clientela apprezza e ne
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arriva di nuova, i lavori aumentano e si indirizzano sempre più verso l’edilizia professionale, i cicli tecnici, la ristrutturazione e la riqualificazione che sul territorio stanno crescendo anche grazie all’impulso dato dalle agevolazioni fiscali per i lavori edili. In breve tempo i fratelli Ranieri si rendono conto che le aziende specializzate nella produzione del colore con cui collaborano da sempre devono essere integrate da un nuovo partner, ugualmente qualificato quando si parla di colore ma anche fortemente specializzato nella cantieristica e punto di riferimento per i prodotti chimici e l’edilizia in generale.
Il caso. Improvvisamente, ecco che le strade si incrociano. Gaetano e Francesco vincono la gara d’appalto di un cantiere in virtù della loro tempestività nel garantire i prodotti di finitura in capitolato, che non sono quelli della marca indicata -guarda caso Mapei- ma che loro forniscono a tempo di record, rispettando le caratteristiche tecniche e prestazionali e, al tempo stesso, dimostrando la loro eccellente velocità nel servizio. L’opportunità. Mapei e Colorificio Ranieri si rendono conto che sommando le reciproche competenze si possono ottenere risultati migliori e massima soddisfazione per sé e per i clienti. L’accordo è certamente la soluzione più vantaggiosa, i due ‘contendenti’ si incontrano e l’accordo è raggiunto rapidamente grazie
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
Ranieri.
Sotto, a sinistra, : Gaetano Ranieri con Luca Aversa, che si occupa delle vendite e della tintometria presso la nuova sede del colorificio, mentre il collega Saverio Pedace suo omologo presso il punto vendita in città non è presente nella foto.
I PIÙ VENDUTI DI MAPEI
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Inche modo integrate le finiture Mapei con quelle che avevate già in assortimento?
anche al lavoro di Pasquale Parrotta, l’agente Mapei che sta investendo tempo ed energie per dare un ruolo sempre più importante anche nel crotonese all’azienda lombarda. Oggi, ad un anno di distanza dall’accordo, i risultati sono già decisamente soddisfacenti per il Colorificio Ranieri. È Gaetano a spiegarci perché: “Il nostro è un matrimonio perfettamente riuscito. A noi servivano assolutamente le polveri e i prodotti tecnici, i cicli completi e una gamma di prodotti per finitura ampia e completa; Mapei cercava su questo territorio un partner competente e specializzato storicamente nel colore, in grado di garantire presenza e velocità nelle consegne. Siamo in perfetta sintonia: noi abbiamo acquisito un marchio leader richiesto e riconosciuto, Mapei ha trovato uno specialista del colore ben posizionato e altrettanto riconosciuto: gli apprezzamenti non si sono fatti attendere!”
Possiamo ben dire che l’offerta Mapei si integra perfettamente con i prodotti che abbiamo in negozio completando e arricchendo la nostra vocazione di esperti del colore. Infatti, i cicli di intervento che scaturiscono dai sopraluoghi degli specialisti di linea Mapei, si adattano perfettamente all’attività del colorificio, che ne ha giovato acquisendo nuove potenzialità e nuove fasce di clientela.
Mapei ci ha consentito di crescere nel fatturato e nell’acquisizione di nuove utenze, perché finalmente siamo in grado di soddisfare ogni esigenza cantieristica con un insieme di cicli che stanno ‘sotto’ il colore, con la garanzia che ogni ciclo, completo della finitura Mapei, ha alle spalle tutta l’esperienza e la tecnologia dei Laboratori di Milano, che spesso diventano elemento qualificante e riconosciuto dal mercato per convincere progettisti e imprese.
Il forte slancio della nostra attività nell’ultimo anno è certamente dovuto anche all’interesse che la nostra partnership con Mapei offre adesso
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In che modo la partnership con Mapei vi ha permesso di intercettare il target dei tecnici e degli studi professionali?
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mister mac, roma
antony, brignano gera d’adda (ct)
Nell’ultimo anno il forte slancio dell’attività è dovuto anche all’interesse che la partnership con Mapei ha suscitato nelle imprese più strutturate e nella committenza.
alle imprese più strutturate e alla committenza. Nel nostro sempre maggiore inserimento nel mondo della nuova cantieristica e della ristrutturazione, il supporto di Mapei è fondamentale per presentarci come protagonisti affidabili e risolutivi nelle situazioni più complesse. Nei cantieri è diventato più facile proporci, nei capitolati i cicli tradizionali di risanamento, deumidificazione o di rinforzi strutturali Mapei sono sempre presenti, pertanto diventa naturale l’offerta dei prodotti di finitura per chiudere e proteggere in maniera sicura e durevole il lavoro eseguito.
Quali finiture del catalogo
Mapei ritenete ottimali per il vostro posizionamento di specialisti del colore?
Certamente quelle di più alto livello qualitativo e prestazionale, in linea con la nostra riconosciuta valenza di esperti del colore. Per esempio, i prodotti della linea Silancolor, che nelle varie declinazioni garantiscono la protezione e l’igienizzazione degli ambienti interni ed esterni, l’idrorepellenza e la resistenza a muffe e
CANTIERE
funghi, oppure prodotti come Colorite Performance, una pittura acrilica protettiva perfetta per le applicazioni su calcestruzzo. Prodotti che hanno pienamente soddisfatto le esigenze dei nostri clienti.
Inoltre, contemporaneamente il marketing Mapei, aggiorna continuamente tutti gli strumenti commerciali di supporto alla vendita: la nuova mazzetta Extra Colour, unica nel suo genere, propone una selezione di 315 colori per esterno con un’ampia proposta di finiture minerali e acriliche in una gamma di colori riproducibili con precisione, affidabilità e durabilità, a conferma delle prestazioni di ottimo livello del sistema tintometrico ColorMap.
Nell’importante rifacimento delle facciate della Curia di Crotone, sono stati utilizzati i seguenti prodotti:
MAPE-ANTIQUE RINZAFFO, malta da rinzaffo traspirante, resistente ai sali, a base di calce ed eco-pozzolana, esente da cemento;
MAPE-ANTIQUE MC MACCHINA, malta per intonaci deumidificanti macroporosi, resistente ai sali, a base di calce ed eco-pozzolana, esente da cemento;
MAPE-ANTIQUE FC CIVILE, malta da rasatura traspirante a tessitura fine, resistenti ai sali, a base di calce ed eco-pozzolana, esente da cemento;
SILANCOLOR PRIMER PLUS, fondo silossanico igienizzante, uniformante, resistente a muffe ed alghe;
SILANCOLOR PITTURA PLUS, pittura silossanica, igienizzante per esterni ed interni, idrorepellente, traspirante resistente a muffe ed alghe.
Uno dei punti di forza di Mapei è la formazione: in che misura vi è di supporto?
Con Mapei abbiamo instaurato una sorta di formazione permanente, che non si limita solo all’acquisizione delle competenze che sono fondamentali per acquisire autorevolezza anche nei nuovi cicli che proponiamo, ma che si basa sullo scambio di informazioni sul colore, terreno sul quale siamo maggiormente a nostro agio.
Indubbiamente la formazione Mapei permette di focalizzarci molto sulle competenze tecniche, indispensabili per dare certezze alla committenza e per fidelizzare i clienti artigiani.
Che bilancio fate di questo primo anno di attività insieme a Mapei?
Il bilancio, lo abbiamo detto, è più che positivo. Lavoriamo bene insieme e pensiamo di potere crescere molto. Siamo certi di aver trovato il partner giusto, per noi che ci riteniamo venditori di colore ad alto livello, per poter essere considerati ‘portatori sani di qualità’ anche nel mondo dell’edilizia! .
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Un’ che va oltre i
azienda contenuti
L’anima aziendale che caratterizza lo sviluppo dei prodotti per la cura e la manutenzione del legno, affonda le sue radici nell’uso di materie prime naturali. Da questo know-how, dal continuo confronto con gli operatori di settore e con una particolare attenzione all’area di sviluppo e ricerca, nascono i prodotti Borma Wachs.
Il continuo investimento dell’azienda per creare prodotti sempre più performanti e sostenibili, si concentra sulle tecnologie VOC FREE e sull’uso di materie prime derivate da fonti rinnovabili, in questo contesto i prodotti Eco Premium ne sono la prima esplicitazione. La gamma si avvale dell’uso di oli naturali, di tecnologie ibride veicolate da un elemento ECO per definizione come l’acqua che coniuga perfettamente l’esigenza economico/pratica degli operatori con quella estetica, evitando l’ingiallimento del legno. La
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Borma Wachs
c’è molto più del contenuto: c’è una vera e propria filosofia che mette al centro la persona, la sua sicurezza e la soluzione ad ogni problema.
particolare attenzione per l’utilizzo di queste tecnologie in ambito industriale ha inoltre creato prodotti 2K e UV-LED, in grado di ridurre notevolmente i tempi di asciugatura, conferendo al legno una forte resistenza all’usura. In Borma Wachs sono convinti che le moderne tecnologie, pur dovendo costituire parte integrante di un’azienda che voglia essere al passo con i tempi, non potranno mai sostituire l’importanza del dialogo tra le persone. L’uomo è centrale ed è ritenuto un obbligo il continuo investimento per la costante ricerca di prodotti e materiali innovativi volti a migliorare le performance tecniche e gli standard di sicurezza. Gli investimenti di Borma Wachs attestano la volontà di conservare intatta l’importanza di un rapporto diretto con il cliente e testimoniano l’impegno nell’offrire non semplici prodotti ma vere e proprie soluzioni. .
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a cura della redazione PRODOTTI
COLOR INSIDE 2.0 SCOPRI DI PIÙ
Dai toni più tenui e discreti a quelli più decisi e di carattere, una tavolozza di novantasei tinte moderne e attuali, semplice e pratica da consultare. In formato tascabile, è lo strumento ideale per accompagnare utenti e professionisti nella scelta degli accostamenti cromatici. TINTE DA INTERNO Colori cio I.CO.RI.P. S.p.A. Via Sempione, 85 - 28047 Oleggio (NO) - Tel. 0321 93400 info@icorip.com - www.icorip.com - @icorip
Equilibrio continuità
Personalizzare gli ambienti mettendo in connessione superfici orizzontali e verticali e facendo dialogare tra loro gli ambienti, donando equilibrio e continuità: è il sistema per pavimenti e pareti ad effetto microcemento Continuo di San Marco. Sistema Continuo ora si arricchisce di nuovi effetti ossidati, per dare vita a spazi moderni dai colori e dalle texture attuali. Effetti avvolgenti e dinamici, che ricordano le sfumature tipiche dell’ossidazione del metallo grazie alla sapiente combinazione con Roxidan, il decorativo San Marco che riproduce l’aspetto ossidato tipico dei supporti invecchiati a opera degli agenti atmosferici, per valorizzare le linee e i volumi degli ambienti più diversi. Giochi di luce e ombra suggestivi che creano uno stile industrial, privilegiando materiali grezzi e non finiti dal fascino rétro capaci di ricreare non solo atmosfere moderne, ma anche vintage.
Le 5 nuove DECLINAZIONI di CONTINUO
Ecco tutte le nuove declinazioni che è possibile ottenere in combinazione
con Roxidan:
. Brown Rust: è il più riconoscibile, perché è un effetto corten caratterizzato da un colore marrone caldo e deciso, che detta le regole, donando agli ambienti un immediato look vintage.
. Rust Metal: l’effetto che ripropone un’ossidazione contraddistinta da evidenti striature e nuance a contrasto pensate per spazi eleganti e ricercati.
. Mottled: la declinazione che riproduce le lavorazioni in metallo più articolate che ricordano oggetti di recupero e che, quando sapientemente dosate, regalano un sapore vissuto anche nei contesti moderni.
. Industrial: ispirato al metallo graffiato e rovinato dall’usura, rende perfetta la convivenza tra l’essenza di modernità e un arredamento dal sapore rétro.
. Smokey Steel: l’effetto che ricrea superfici segnate dal tempo, perfette per dare vita a uno spazio metropolitano che coniuga linee minimali in contrasto con la matericità che lo circonda. .
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Il sistema per pavimenti e pareti ad effetto microcemento Continuo di San Marco che permette di personalizzare gli ambienti creando equilibrio e continuità si arricchisce di nuovi e suggestivi effetti ossidati. cristina enea PRODOTTI
e tra gli ambienti
Ascolta il podcast sull’azienda
L’entusiasmo nasce dalla soddisfazione dei risultati
Non c’è dubbio: l’idea di Nando Scognamiglio nel 1993 di dare inizio ad ARKEA a Volla, in provincia di Napoli, è risultata vincente sotto ogni profilo. Non era scontato, non si parlava di una rivendita di tipo classico, ma di tutt’altro. Nando Scognamiglio decide di mettere in campo la sua competenza tecnica nel settore del Restauro e della ricerca di materiali innovativi nell’ambito dell’abitare sano, affiancato da soli due collaboratori. Nando non è un tuttologo, non pensa a convincere professionisti e imprese ad acquistare, è un professionista di alcune grandi tematiche e sa come trattarle tecnicamente per risolverne ogni criticità.
Deumidificazione, consolidamento strutturale, impermeabilizzazione non hanno segreti per lui.
Comincia così l’avventura di ARKEA, dall’incontro di un professionista con altri professionisti, sviscerando insieme i problemi e risolvendoli, sempre in condivisione e coordinamento.
Oggi ARKEA ha ben 13 dipendenti ed ha un respiro nazionale ed internazionale.
L’aria che vi si respira è quella di una
realtà dinamica, una dinamo che si autoricarica con l’entusiasmo dato dai risultati. Intervistiamo Gennaro Ottaiano, Responsabile Tecnico, con ARKEA da più di 20 anni e braccio destro di Nando Scognamiglio.
Ci dice: “L’entusiasmo nasce dalla soddisfazione dei risultati. La soddisfazione di fare cose belle. Nando sa indirizzare ciascuno di noi secondo le proprie capacità e potenzialità. Sa motivare, dare fiducia. Una sua frase ricorrente è: un dipendente non è un costo, è un investimento. Una filosofia lungimirante la sua, che comunica il valore della persona e, poi, della persona all’interno di un progetto comune”
Gennaro ci spiega che Nando parla sempre a nome di tutti. Se esiste
un problema o un successo, si parla sempre di problemi e successi di ARKEA, mai del singolo. Allo stesso tempo i dipendenti hanno a disposizione strumenti e benefit per lavorare in serenità, per dedicarsi al cliente in ogni momento, studiandone in cantiere ogni aspetto.
Dice Gennaro: “Il nostro quotidiano è l’assistenza al cliente. Una volta compresa la problematica o il progetto del cliente, definiamo una proposta di soluzione e realizzazione, andiamo in cantiere e operiamo dei test o delle analisi (anche con il CIRLAB, laboratorio mobile di CIR), spieghiamo tecnicamente al professionista o all’impresa i prodotti e le metodologie di applicazione. Solo alla fine, come conse-
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I CIRPOINT CIR - STORIE DI SUCCESSO E DI PARTNERSHIP
Nelle foto : a destra, da sinistra, gli uffici di ARKEA e un corso di approfondimento.
A destra, : il CIRPOINT di ARKEA a Volla, in provincia di Napoli.
guenza di una proposta tecnica valida, avviene la vendita” ARKEA è una struttura tecnica, non un rivenditore.
In questa continua relazione tecnica con le imprese, accade talvolta che gli applicatori siano esperti in alcuni campi ma non in altri. Non sempre l’impresa pensa valga la pena di formare la propria manovalanza per quel tipo di applicazione. Nasce così nel 2009 ARKIS, vale a dire ARKEA Servizi Unico scopo è quello di offrire un ulteriore servizio all’impresa: ARKEA ha adesso una squadra di applicatori, suoi dipendenti, sempre pronti ad intervenire, ed affiancare le maestranze dell’impresa specializzata.
A destra, : il team di ARKEA Group.
La formula ARKEA, in costante sviluppo, diventa un punto di riferimento per lavori specializzati di restauro, pulizia, conservazione e protezione, e supporto nei lavori specializzati di barriera chimica e rinforzo strutturale. La struttura si evolve continuamente in funzione delle esigenze. Lo scopo è rendere ARKEA ancora più accogliente, confortevole, efficace. La struttura tecnica ARKEA ha oggi un piano terra dedicato alla vendita di prodotti relativi alle proprie specializzazioni. Qui lo stock dei prodotti è disponibile al cliente per essere caricato. È qui che CIR vanta un CIRPOINT, allestito con cura e ricco di utili immagini tecniche.
Del resto, CIR è in perfetta sintonia con la filosofia di problem solving e di formazione tecnica di ARKEA. La partnership fra le due realtà è una
unità di intenti e di metodi.
Al piano superiore ARKEA ha gli uffici direzionali e quelli destinati alle progettazioni tecniche; qui i tecnici interni studiano le soluzioni da presentare. Vi è, inoltre, una sala espositiva dedicata ad incontri, corsi, convegni, dove professionisti, so -
Ci racconta Gennaro di aver lavorato in molti cantieri esteri: Inghilterra, spagna, Francia, Emirati Arabi, Malta. ARKEA ha un respiro internazionale, solida nella sua proposta apparentemente di nicchia, ma trasversalmente presente ovunque in edilizia e nel monumentale.
: Nelle foto a lato, da sinistra, il Comando Accademia di Livorno trattato con Protettivo Calcefresh CIR; l’Esedra Vanvitelliana di Caserta trattata con Pulitore RP 110 e Protettivo BIO PT 15 CIR. Gli interventi sono stati eseguiti dall’impresa Mar.Sal. Restauri di Napoli.
printendenze, imprese sono messi in contatto con i fornitori d’eccellenza di ARKEA
Gennaro Ottaiano ci racconta con entusiasmo come si sia sviluppata nel tempo questa storia di relazioni. Vale a dire che ARKEA ha da sempre lavorato partendo da incontri con piccoli gruppi di professionisti e imprese per comunicare le sue proposte. Nel confronto, i casi si raccontano, i problemi si sviscerano e vengono proposte le soluzioni adeguate. Talvolta, l’incontro si svolge presso un fornitore, perché alcuni prodotti e strumenti è utile vederli e testarli fin nello stabilimento di produzione.
ARKEAGROUP è oggi un oceano commerciale, una realtà unica nel suo genere, un rivenditore così specializzato e così professionale, da toccare ogni realtà senza limiti di territorio.
“Ciò che non comprendiamo, che non fa parte della nostra professionalità, non lo vendiamo. Indirizziamo il cliente a chi può aiutarlo”. A loro volta, altri rivenditori si rivolgono ad ARKEA di fronte a richieste che non possono soddisfare. Una Condivisione di professionisti unica.
Il CIRPOINT di ARKEA è davvero in buone mani e perfettamente incastonato in una realtà a CIR affine, una partnership in cui non manca certo l’entusiasmo condiviso né gli argomenti di collaborazione e di crescita, insieme.
CIR CHIMICA
divisione di COSTANTER S.P.A.
Via Newton, 11 - 52100 AREZZO
Tel. +39 0575 657391- Fax +39 0575 1653001
info@circhimica.it - www.circhimica.it
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
Con FLOOR 1K, la finitura monocomponente per pavimentazioni in cemento, New Lac ha contribuito a due importanti interventi di riqualificazione urbana, due spazi dedicati allo sport e ai giovani.
Colore sport
La riqualificazione degli spazi urbani è un campo in cui New Lac ha sempre dimostrato il suo vivo interesse e ancora una volta ha partecipato con i suoi prodotti all’iniziativa.
Stavolta si è trattato della riqualificazione di due spazi dedicati ai giovani: il primo si è svolto a Piacenza, mentre il secondo a Rapallo.
Ecco i due interventi pittorici:
BAKERY BASKET, Polisportivo di Piacenza
Qui due artisti, Fabio Guarino e Antonio Catalani, hanno dipinto il fondo del campo della Bakery Basket del Polisportivo di Piacenza, in collaborazione con Zeppi Cav. Franco & Figli Srl di Piacenza e Mattia Stefani.
Un vero e proprio regalo per tutti
, arte e…
gli appassionati di pallacanestro, ma soprattutto per i 270 piccoli cestisti della Bakery Basket.
“Il nostro intento era quello di portare un po’ di colore su un terreno di gioco di questo tipo… È questo che facciamo noi con l’arte muraria: portare colori e suscitare emozioni nelle persone quando vedono ciò che abbiamo
: Sopra, il fondo del campo della Bakery Basket del Polisportivo di Piacenza; a sinistra e in alto, i due artisti che hanno eseguito il lavoro.
fatto in giro per la città. In questo caso, abbiamo lavorato per terra e dunque usato delle immagini semplici e dei colori piatti, calcando molto sul rosa, il giallo e il celeste, senza però dimenticare i colori della squadra che sono il bianco e il rosso”, ha spiegato Catalani. Guarino ne è convinto: per i più piccoli “calpestare questo fondo colorato sarà un simbolo, legare arte e sport aiuta sicuramente i giovani a giocare con più allegria”.
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cristina enea PROGETTI
PARCO DE MARTINO, Rapallo
Questo progetto, gestito dal fornitore di New Lac POLICOLOR snc, ha visto protagonisti l’Amministrazione Comunale, il Centro Giovani “Fuoridaibinari” (gestito dalla cooperativa “Agorà”) e la realtà NassaRapallo. L’idea di questo progetto è nata ed è stata sviluppata dal gruppo d’Arte dei ragazzi del Centro Giovani “Fuoridaibinari” ed è stata coordinata dal pittore Mattia Struzzo, membro di NassaRapallo.
Come tema è stato scelto quello dei pirati: Rapallo, con i suoi trascorsi storici legati alle scorrerie corsare, continua a stuzzicare l’immaginario dei suoi cittadini tramite narrazioni documentate e fatti romanzati, che nei secoli hanno consolidato un’aura mitica rispetto a questo tema.
L’INTERVENTO
di NEW LAC
New Lac ha partecipato a questi due progetti con prodotti dalle ca-
UN SOLO PORTALE WEB
ratteristiche perfette per situazioni di questo tipo: elasticità e durevolezza.
FLOOR AC SYSTEM è un sistema a base di resine acriliche multistrato per pavimentazioni sportive e piste ciclabili, sia indoor sia outdoor, ga rage, terrazzi e pavimentazioni in genere.
In particolare, FLOOR 1K è una fi nitura monocomponente per pavi mentazioni in cemento, per interno ed esterno: non solo ha un’elevata resistenza all’usura e all’abrasione da calpestio, ma resiste anche a condizioni ambientali esterne; di veloce applicazione, di facile manutenzione e antipolvere, FLOOR 1K è inoltre dotato di elasticità che permette di contenere le microlesioni. È un prodotto versatile, che permette di realizzare sistemi multistrato, per cui si adatta a rivestire superfici sportive e ciclabili/pedonabili, anche su asfalto, anche additivato con le specifiche cariche.
Applicabile a rullo o pennello, FLOOR 1K è colorabile con sistema LAC COLOR SYSTEM. .
Più informazioni e spazi dedicati all’advertising per una comunicazione su trend, prodotti e novità di settore aggiornata quotidianamente. www.colorehobby.it
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Nelle foto in alto : e a sinistra, il nuovo campo a tema pirati nel Parco De Martino a Rapallo.
Colorehobby.it il sito sempre al passo con il mondo che cambia
Impermeabili macchia
e a prova di
I tessuti d’arredo non devono più temere nessun tipo di macchia: ecco
SARATOGA IMPERMEABILIZZANTE TESSUTI D’ARREDO, lo spray protettivo idrorepellente ed antimacchia che protegge in modo efficace i tessuti d’arredo, mantenendoli asciutti, puliti e traspiranti. Il nuovo spray di Saratoga è ideale per ogni tipo di tessuto d’arredo: lana, cotone, lino, crêpe, bouclé, tessuti fini, stampati, ricamati, broccati, damascati e jacquard. E la protezione è sempre efficace, non solo dall’acqua, ma anche da piccole macchie di olio, caffè, vino, tè, succhi di frutta, sughi, creme, cioccolato, sangue e altro ancora. È incolore, non lascia macchie o aloni, non altera né la setosità né la
Saratoga presenta un nuovo spray che protegge e impermeabilizza i tessuti d’arredo da ogni tipo di macchia senza alterarli.
lucentezza delle superfici trattate e non lascia nemmeno odore sui capi. È ideale per impermeabilizzare e preservare gli elementi d’arredo in ambienti interni ed esterni, come divani, poltrone, sedie, dondoli, cuscini e mobili imbottiti; inoltre è indicato per i tessuti d’interno di auto, camper e roulotte, ma anche per i seggiolini auto e infine per l’abbigliamento sportivo.
SARATOGA IMPERMEABILIZZANTE TESSUTI D’ARREDO è disponibile in bombolette da 400 ml e si trova nei migliori negozi di articoli tecnici, ferramenta, colorifici e nei reparti tecnici specializzati, professionali e brico-professionali. .
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cristina enea PRODOTTI
trattato non trattato
Aria comfort
Da sempre attenta allo sviluppo di formulazioni sostenibili e dal ridotto impatto ambientale, Univer interviene anche su una questione non solo attuale, ma molto dibattuta, soprattutto ora dopo la recente emergenza pandemica: la questione dell’inquinamento dell’aria indoor. È fondamentale, infatti, dare attenzione all’importanza della salubrità e al comfort ambientale e anche i consumatori sono sempre più sensibili su questo tema.
La risposta di Univer è Acqualife Plus Matt, il nuovo smalto all’acqua antinquinamento in grado di purificare l’aria eliminando le particelle di formaldeide presenti negli ambienti interni, come certificato dall’istituto internazionale Eurofins. Il suo ridotto impatto ambientale è attestato anche dalla classe A+ secondo Grenelle II e dall’etichettatura Ecolabel, a conferma dell’attenzione rivolta alla salute umana.
Un vero e proprio smalto applicabile su legno e metallo, Acqualife Plus Matt è ideale anche per supporti
Univer presenta Acqualife Plus Matt, il nuovo smalto all’acqua antinquinamento certificato che permette di
indoor per dare salubrità e maggior comfort agli ambienti.
murali: proprio per questo è stato infatti anche introdotto nel formato speciale da 10L, oltre alle pezzature da 0,75L e 2,5L.
La multifunzionalità di Acqualife Plus Matt, insieme alla copertura classe 1 (EN 13300) e all’eccellente ritoccabilità, permette una maggiore velocità di esecuzione del lavoro, senza segni di ripresa: caratteristiche che vanno incontro alle principali esigenze del professionista in cantiere. È inoltre resistente all’abrasione e l’aspetto estetico è perfettamente liscio.
Acqualife Plus Matt è un prodotto particolarmente indicato per ambienti come cucine e zone di passaggio, ad esempio, i corridoi perché non si segna e non si lucida a seguito di un contatto accidentale, anche in presenza di tinte scure. .
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cristina enea PRODOTTI
ABBATTE LA FORMALDEIDE NEGLI AMBIENTI INTERNI CERTIFICATO LAVABILITÀ ECCELLENTE ABBATTE LA FORMALDEIDE NEGLI AMBIENTI INTERNI CERTIFICATO LAVABILITÀ ECCELLENTE
l’ariapurificare
più pura, ambientale maggiore
L’uomo che riporta il a
colore Lipari
Un professionista scrupoloso e innamorato del suo lavoro, che vuole fortemente dare nuovo colore al borgo eoliano. Le condizioni ambientali sono difficili? Non importa, al suo fianco c’è Akzo Nobel!
A Lipari, Dario Orto lo conoscono tutti. E lui, camminando per le strade del paese, saluta tutti e da tutti viene salutato, perché è un personaggio molto considerato, molto autorevole e molto stimato. È Dario, infatti, che sta letteralmente cambiando i colori delle facciate delle case di Lipari, il borgo eoliano che dopo decenni di aggressione degli agenti atmosferici e di incuria si stava pericolosamente degradando e che oggi, invece, sta rinascendo pieno di vita e di colore. Le cose stanno cambiando rapidamente perché Dario Orto ha giocato due carte decisive per arrivare, con il suo piccolo negozio di appena 70 metri quadrati e un magazzino poco più grande, ad avere un successo rapido e strameritato: la specializzazione assoluta nel mondo del colore attraverso la collaborazione con Akzo Nobel e la condizione ottimale per rilanciare l’edilizia professionale attraverso il
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alessandra notargiacomo DISTRIBUZIONE
: Dario Orto, titolare di Eolie Color a Lipari.
Bonus Facciate.
In poco più di un anno il suo colorificio Eolie Color ha rifatto 40 facciate, restituendo ad abitazioni, palazzine e chiese lo splendore antico o la dignità originale. Una corsa contro il tempo, perché Dario Orto sa che adesso ci sono i requisiti per lavorare tanto e bene, ma lui non si spaventa del troppo lavoro perché nei suoi 50 anni di vita ha sempre corso, facendo l’emigrante, decidendo di mettersi in proprio come artigiano e poi aprendo un centro professionale del colore in un luogo -un’isola!- dove nessuno ci aveva mai pensato.
È proprio il trascorso da artigiano che gli ha cambiato la vita, come lui stesso ci spiega:
“Quando sono rientrato a Lipari dopo le esperienze di lavoro all’estero, mi sono reso conto di avere una passione per i lavori manuali, per la decorazione e in particolare per il legno, quindi ho intrapreso per vent’anni la professione dell’artigiano che mi ha portato ad essere conosciuto sull’isola sia come applicatore che come consulente per l’esperienza che avevo maturato e che avevo piacere di condividere con chiunque avesse bisogno di un consiglio.
Già allora utilizzavo i prodotti Sikkens specifici per legno e poi tutti quelli per i lavori di edilizia e di finitura. Da lì il percorso è stato breve e condiviso: ho parlato con Angelo Bertè, l’agente di zona Akzo
Nobel, e poi con Fabrizio Muratori, l’area manager, del mio sogno di aprire un punto vendita specializzato nel colore per portare sull’isola -e progressivamente in tutto l’arcipelago- un approccio professionale e non privo di competenze specifiche, esperienziale e non teorico, tecnico e non generalista”.
Si può dire che ci avevi visto giusto…
L’idea di un punto vendita che trattasse soltanto colore ha ‘sbancato’ rapidamente in una piazza che, storicamente, proponeva le pitture attraverso le rivendite di materiali edili e i negozi di prossimità, sfruttando la domanda stagionale e trascurando la specializzazione, la tecnicità e la prestazionalità dei prodotti e dei cicli, la consulenza e la collaborazione con i professionisti e gli studi tecnici, che anche qui sono ormai numerosi. Tutte cose che mancavano e che io ho portato, grazie anche al supporto di Angelo e di Akzo Nobel.
EOLIE COLOR
Via Crispi, 107 98055 Lipari (ME)
Tel. 338/4285556
eoliecolor@gmail.com
www.colorificio-eoliecolor.it
AKZO NOBEL COATINGS
Via Pietro Nenni, 14 - Fraz. Glisente
28053 Castelletto Sopra Ticino (NO)
Tel. 0331/916611
Fax 0331/916635
servizio.clienti@akzonobel.com
www.akzonobel.com
www.sikkens.it
Cosa ti ha colpito di questo successo così rapido?
Il successo di Eolie Color è stato davvero fulmineo, al punto che in soli tre anni -e in piena pandemiail negozio è diventato un punto di riferimento per gli artigiani e le imprese di Lipari e delle isole vicine. Ma mi ha molto colpito anche il riscontro presso l’utenza privata che ha ’scoperto’ la qualità dei prodotti vernicianti e la ricchezza della decorazione in una zona di edilizia e di abitazioni tradizionalmente povere. Ai privati, che vengono e mi chiedono ‘come devo fare…?’ riesco a trasferire la mia lunga esperienza di artigiano e decoratore, quindi, a dare loro le risposte di cui hanno bisogno per lavorare anche in autonomia.
E il turismo quanto è stato importante per la diffusione della cultura della qualità del prodotto?
Sicuramente molto. Disporre sull’isola di un centro specializzato, in
INFORMAZIONE COMMERCIALE
grado di risolvere tutte le esigenze legate alla decorazione di interni e alla riqualificazione degli esterni praticamente in tempo reale grazie alla tintometria e con un partner come Akzo Nobel, che con il marchio Sikkens non ha bisogno di presentazioni, è stato ancora una volta determinante. La stagione qui è lunga, dura otto mesi da marzo a ottobre, e questo periodo è fondamentale per i lavori di manutenzione anche con i turisti presenti, che cercano qui sull’isola lo stesso livello di servizio e le attenzioni che gli sono riservati nelle loro abitazioni principali.
La tua lunga esperienza di artigiano ti ha certamente permesso di capire quali siano i prodotti e i cicli migliori da usare qui… È vero. Le condizioni climatiche dell’isola sono decisamente estreme: estati molto calde, inverni miti ma con forte umidità, aggressione continua di agenti atmosferici quali vento e pioggia nei mesi invernali, raggi ultravioletti in quelli estivi e forte salinità per tutto l’anno. A questo si aggiunga il fatto che l’edilizia eoliana è molto povera, gli inerti importati dalla terraferma hanno un’incidenza altissima sul prezzo delle opere edili e, quindi, si è sempre sopperito con materiali locali, di origine vulcanica, che per loro composizione non sono adatti per un’edilizia di qualità. Questa situazione richiede l’utilizzo di cicli affidabili e performanti, di natura prettamente minerale. Soprattutto le abitazioni fronte mare richiedono prodotti di alto livello, silossanici come Alphaloxan Farbe, pittura ricca di inerti silicei e ideale per la protezione duratura contro la crescita di funghi e alghe o un quarzo come Fullfarbe dove la muratura sia asciutta e senza ammaloramenti; altri casi tipici sono quelli in cui con
Sikkens interveniamo dove serve il ripristino con intonaci deumidificanti a base di calce idraulica naturale come Ecodè e chiudiamo l’intervento con un rivestimento minerale a base di silicato di potassio come Marmorino ai Silicati o un prodotto traspirante. In tutto questo, i sopralluoghi sono determinanti per comprendere la natura dei problemi e proporre le soluzioni più adeguate. In effetti, il catalogo Sikkens offre numerose soluzioni per intervenire nelle situazioni più diverse e conoscerle a fondo trasforma il rivenditore in un consulente prezioso.
Questo
aspetto della consulenza ti sta creando mercato anche nelle altre isole?
Sì, e questo aspetto è molto gratificante, significa che la formula che abbiamo scelto funziona. Sono sempre più numerose le imprese che arrivano da Stromboli, Panarea, Filicudi e chiedono consulenza e materiali di qualità. Per tutte loro l’offerta Sikkens ed Herbol ha sempre la soluzione giusta: con il primo
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: Barnardo Salmieri, per tutti ‘Dino’, braccio destro di Dario Orto.
DISTRIBUZIONE
brand per chi desidera prodotti e soluzioni premium, con il secondo per chi desidera un buon prodotto ad un giusto prezzo.
Ci dicevi che con Akzo Nobel non hai conquistato solo il mercato professionale ma anche quello del consumatore privato…
Anche il privato ha imparato presto a conoscere la qualità e, soprattutto, la facilità di applicazione di Sikkens. La conoscenza è passata molto dallo spirito di emulazione dell’artigiano, che il privato vedeva lavorare ottenendo ottimi risultati in poco tempo. Insomma: all’acquisto della pittura che io definisco ‘per necessità’, che spinge il consumatore a comprare qualunque prodotto pur di risolvere rapidamente il problema della pitturazione, si è sostituito un acquisto più consapevole e più partecipato, che si sta orientando anche all’utilizzo dei decorativi e del colore come elemento per personalizzare la casa e per esprimere la propria personalità.
Dario, la tua storia dimostra che il successo si può raggiungere sempre.
Ora che hai coronato il tuo sogno quali altri traguardi ti poni?
Sono davvero contento dei risultati che ho raggiunto, ma non voglio essere un esempio perché non ho fatto altro che dare spazio al mio desiderio di costruirmi un’attività che mi piacesse e nella quale potessi esprimere le mie potenzialità.
Certo ho trovato le condizioni giuste per avviarla, per esempio il fatto che qui non ne esistesse una equivalente e che alle Eolie ci fosse un grande bisogno di consulenza quando si parla di colore. Soprattutto, però, ho capito una cosa: se non avessi trovato il partner giusto non sarei riuscito a realizzarla.
Quindi, i miei traguardi futuri adesso sono condivisi, perché so che con Akzo Nobel il percorso di crescita e consolidamento è appena iniziato, e che nei prossimi anni avremo molto da lavorare insieme qui alle isole Eolie! .
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Scan me
aierbit, atripalda
Scan me
Ascolta anche
bottega dell ’ imbianchino, terranuova bracciolini (ar)
(av)
è nato il Calcene® 2022
“La più grande rivoluzione nel mondo della calce dai tempi di Vitruvio”. È questa la determinata convinzione dei tecnici dei laboratori Sandtex/Covema che hanno messo a punto una ‘materia prima’ che farà parlare molto di sé nei prossimi mesi e che cambierà il settore delle finiture decorative.
Il Calcene® è un legante di nuova generazione, un bilanciato connubio tra il grassello di calce magnesiaco, componente di eccellenza nella storia della decorazione in edilizia, e un elemento frutto delle più avanzate ricerche tecnologiche, il grafene.
Nel 2010, alla domanda “A cosa servirà il suo grafene?”, il neo vincitore del premio Nobel, Andre Geim, rispose: “Non lo so. È come presen-
tare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po’ di tutto”.
A distanza di alcuni anni, il grafene, resistente come il diamante e flessibile come un sottile film di plastica, sta generando una vera e propria rivoluzione tecnologica in diversi settori. Sandtex è riuscita ad utilizzare, per prima in Italia, questo incredibile materiale nel settore delle pitture per edilizia inserendo, nel grassello di calce, la sottilissima e resistente “rete di grafene” come armatura. Proprio come le maglie di acciaio annegate nel cemento.
Dopo tre anni di studio, Sandtex ha presentato i primi due prodotti a base del suo esclusivo Calcene®: Grafeco2, per interni, e Grafext, per esterni.
Insomma, la “Next Generation” delle pitture, dove la bellezza, la naturalezza e la sostenibilità di un prodotto a calce si mescolano alle prestazioni di un super materiale, il grafene. La proverbiale traspirabilità della calce, la sua capacità di assorbimento di CO2, le sue naturali proprietà antisettiche, la sua specifica compatibilità nei progetti di restauro soprattutto italiani, si sposano con l’alta resistenza alla abrasione e l’elevata capacità di adesione indotte dal grafene, acquisendo anche idrorepellenza e un’eccellente resistenza alle intemperie. Questa tecnologia permetterà di risolvere problematiche sino a oggi insuperabili per le tradizionali finiture a calce, con caratteristiche che hanno sorpreso per primi i suoi stessi formulatori. La capacità di adesione del Calcene® e il suo tecnologico film protettivo tenace ed elastico, renderanno possibile l’applicazione sia su edifici storici sia in contesti architettonici moderni, con una assoluta compatibilità di materiali, garantendo performance irraggiungibili sino a oggi. .
bianca stilo PRODOTTI
:
PITTURE DI ALTA QUALITÀ
- certificate
- senza conservanti
-
RED PANDA - la qualità per noi è la priorità assoluta!
La nostra missione è quella di offrire prodotti ecologici e, soprattutto, di alta qualità per raggiungere una maggiore sostenibilità nel settore delle pitture. La qualità che offriamo è supportata da numerosi sigilli di qualità, tra cui: Angelo Azzurro, o.K. (senza conservanti), Ecolabel Europeo, TÜV Süd e ELF. E come il marchio è sempre in evoluzione, anche la gamma (pitture per interni, colori per facciate, primer, silicati, resine siliconiche e composti) è in continua espansione con nuovi prodotti innovativi.
www.red-panda.com
ecologiche e sostenibili
...per un benessere e uno stile di vita migliore
EUROPEAN AEROSOLS e NOVA: la che vince!
strategia
EUROPEAN AEROSOLS, ormai è noto, è il nuovo nome del gruppo internazionale che produce gli spray più famosi d’Europa, un cambiamento che si è reso necessario per specificare la personalità dei singoli brand -Dupli-Color, Motip, Presto, ColorMark, ColorMatic Professional, Plastikote- rafforzandone la mission. Un progetto in corso da diversi anni che ha l’obiettivo di riposizionare nei rispettivi canali i singoli marchi con una propria e unica identità, senza mai perdere di vista il fatto che il gruppo è leader nelle soluzioni spray. La strategia lucida e lungimirante che sostiene il posizionamento dei brand sul mercato corrisponde a quella distributiva, secondo la quale le rivendite di colori e vernici sono divise fra clienti direzionali -seguiti da funzionari commerciali- e clienti seguiti da distributori di zona riconosciuti dal mercato.
Tra questi c’è NOVA, azienda produttrice e distributrice di prodotti chimici per i colorifici e le ferramenta, che non ha certo bisogno di presentazioni, con cui è attiva una partnership proficua e vantaggiosa.
NOVA, un partner importante
Filippo Sacchetti, sales manager paint & hardware shops di EUROPEAN AEROSOLS, ci ha parlato della partnership con NOVA: ecco cosa ne è emerso.
La stretta collaborazione tra EUROPEAN AEROSOLS e NOVA sta dando ottimi frutti: merito della proattività delle due aziende, della loro conoscenza del mercato e della loro visione del futuro.
Filippo Sacchetti: quali sono le motivazioni alla base del successo della partnership con NOVA?
Alla base di tutto c’è la nuova strategia commerciale del gruppo EUROPEAN AEROSOLS, che prevede la collocazione attiva nel mercato dei nostri prodotti mediante distributori di zona, i quali veicolano i nostri marchi in specifici canali e ben definiti territori.
Ho usato il termine collocazione attiva perché EUROPEAN AEROSOLS, grazie al supporto dei propri funzionari di zona, affianca la rete vendita del distributore e l’aiuta a cogliere nuove opportunità e a sviluppare il business.
Il distributore, in questo caso NOVA, è strategico per la presenza e presidio del territorio, per la capillarità e l’esperienza della propria forza vendita, per la disponibilità dei prodotti a magazzino e, non ultimo
AZIENDE
monica trabucchi
Scan me
Ascolta chi è EUROPEAN AEROSOLS
e fondamentale, per il servizio di consegna.
Cosa significa per EUROPEAN AEROSOLS poter contare su un partner come NOVA?
Significa essere sempre sul territorio, sempre dai clienti, essere più vicini al mercato, cogliere nuove opportunità e costruire nuove strategie di vendita insieme.
Significa avere nuovi stimoli per
NOVA OGGI: SEMPRE PIÙ AVANTI
NOVA ha consolidato la sua presenza in Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Sardegna dove agisce come distributore di EUROPEAN AEROSOLS, mentre in altre regioni italiane sta rafforzando le proprie posizioni.
Oggi si avvale di sedici agenti e ha il progetto di aumentare sempre più il numero dei suoi collaboratori.
Da sempre offre un assortimento vasto e profondo di prodotti di comprovata qualità. “Nova nasce come azienda produttrice di prodotti chimici -spiega Massimo Silvestri- e questo è un aspetto della nostra attività che non abbiamo mai abbandonato, che è prosperato negli anni e che ci porta molto credito presso i nostri clienti. Poi ci gioviamo di partnership di altissimo profilo con fornitori accreditati come EUROPEAN AEROSOLS che ci permettono di mantenere fede al valore cardine di tutta la nostra attività: il servizio”.
“L’attenzione al servizio si concretizza nella qualità dei prodotti che produciamo e distribuiamo -spiega Alessandro Pellegrini, direttore commerciale di Nova-: è fondamentale per avere la fiducia dei nostri clienti. Poi c’è la qualità del servizio che deve essere stabile e garantita per rendere solido il business di chi si affida a NOVA. È importante gestire il magazzino in modo da avere le giuste disponibilità e le giuste scorte. Dobbiamo perseverare nell’attenzione che dedichiamo ai clienti per comprendere a pieno i loro bisogni e per produrre e selezionare sul mercato i prodotti giusti. Scorte e magazzino per un lavoro come il nostro sono davvero impegnative sotto tutti i punti di vista, e queste caratteristiche sono indispensabili per assolvere agli obiettivi quali/ quantitativi dell’azienda”.
NOVA SPA
Via Fossanuova, 55
55016 Porcari (LU)
Tel. 0583/297256
Fax 0583/298561
info@novaspa.it
www.novaspa.it
EUROPEAN AEROSOLS ITALIA
Piazza Tirana, 24/4
20147 Milano
Tel. 02/2333981
Fax 02/23339611
info-it@european-aerosols.com
www.service.european-aerosols.com
INFORMAZIONE COMMERCIALE 93
progettare attività commerciali tese allo sviluppo e consolidamento del fatturato e della nostra partnership. Significa affrontare le prossime sfide e crescere insieme.
Quali sono i progetti futuri che andrete a sviluppare con NOVA?
Sono in programma degli incontri per sviluppare la strategia di vendita degli spray di EUROPEAN
AEROSOLS attraverso la presa di coscienza e consapevolezza delle nostre potenzialità e caratteristiche, che sono uniche, e, al tempo stesso, aggiornare l’approccio alla clientela e al mercato.
Direi, quindi, che, per quanto mi ri-
brand sul mecato.
guarda, i progetti futuri sono investimenti sulle persone che compongono il team di vendita e mi riferisco al nostro funzionario di zona e alla forza vendita di NOVA, che lavorano insieme strettamente e quotidianamente.
NOVA: collaborare con EUROEPAN AEROSOLS
è decisamente positivo!
Ecco, invece, cosa ha risposto Massimo Silvestri, amministratore delega-
EUROPEAN AEROSOLS: IN PERFETTA RISONANZA CON IL CONTESTO DEL MERCATO
“La strategia di marketing del gruppo è rafforzare i propri brand e di avere un chiaro posizionamento nel mercato di tutta Europa -afferma Giuseppe Tolone, area sales manager per la Svizzera e per l’Italia-. Vogliamo migliorare e aggiornare costantemente l’offerta, l’immagine e la qualità dei nostri prodotti in relazione allo sviluppo delle richieste e delle esigenze dei consumatori. Ci proponiamo di aumentare la nostra presenza sul mercato utilizzando il concept di vendita dello SHOP in SHOP veicolato dai nostri distributori. E poi, vogliamo sviluppare nuovi concept di vendita all’avanguardia e rispondenti alle nuove regole ed esigenze commerciali sempre più competitive”.
to di NOVA, riguardo la collaborazione con EUROPEAN AEROSOLS e la sua nuova strategia commerciale e di marketing.
Massimo Silvestri, come prosegue la partnership con EUROPEAN AEROSOLS? In questo anno particolarmente complesso si è rivelata una scelta vincente?
La partnership con EUROPEAN AEROSOLS prosegue positivamente grazie al costante consolidarsi degli obiettivi comuni che confermano la validità della strada intrapresa nel 2019. Un sodalizio che si sta dimostrando vincente nonostante l’anno complicato che stiamo attraversando.
AZIENDE
La stretta collaborazione tra EUROPEAN AEROSOLS e NOVA si è rivelata nel tempo una soluzione positiva in termini di business e di posizionamento dei prodotti e dei
La partnership che avete stretto sta aumentando le quote del vostro mercato?
In che ambito principalmente?
Sì, le nostre quote stanno aumentando anche grazie all’utilizzo e alla condivisione delle strategie commerciali di EUROPEAN AEROSOLS che sono divenute le stesse di NOVA.
Per esempio, grazie al concept vincente dello SHOP IN SHOP e, recentemente, con l’acquisizione esclusiva della distribuzione nella regione Sardegna. Si tratta di risultati che ci posizionano ancora più saldamente negli ambiti del nostro core business: canali di rivendita colori, ferramenta ed edilizia.
La stretta collaborazione tra i venditori di NOVA, il responsabile vendite e i funzionari di zona EUROPEAN
AEROSOLS consente una sinergia più proficua nella quotidianità e nella progettualità. Sono soddisfatti i clienti?
La stretta collaborazione con il responsabile vendite EUROPEAN
AEROSOLS si sostanzia in una serie di incontri formativi in cui la nostra forza vendita aumenta e migliora la conoscenza sul prodotto spray e fa proprie le strategie commerciali di EUROPEAN AE-
ROSOLS, arricchendosi di informazioni per affrontare il mercato che richiede sempre stimoli e novità, che non sono solo il prezzo, ma vanno ben oltre. Stiamo facendo passi avanti in ogni direzione qui alla NOVA, il nostro obiettivo è chiaro, l’impegno che abbiamo preso con EUROPEAN AEROSOLS richiede energia tutti i giorni e i risultati sono evidenti. L’interazione con il funzionario di zona EUROPEAN
AEROSOLS è, inoltre, fondamentale per concretizzare insieme alla direzione commerciale di NOVA le trattative dello SHOP IN SHOP in essere presso la clientela. Lo stretto lavoro operativo fra le due organizzazioni fa sì che si realizzino nuovi progetti commerciali e si affinino le strategie della nostra partnership che è tesa alla soddisfazione della clientela.
Quali sono gli strumenti necessari a costruire il successo e la credibilità della propria attività?
NOVA è una società di servizio, quindi, la disponibilità dei prodotti a magazzino, le consegne celeri, la rete vendita attiva e le politiche commerciale attuali sono fondamentali ed imprescindibili per la nostra attività, sono nel nostro DNA, la nostra essenza.
A queste nostre peculiarità si affianca il progetto di distribuzione EUROPEAN AEROSOLS che si sostanzia in strategie e politiche commerciali chiare e innovative, che sono fondamentali per la soddisfazione totale del cliente: è una situazione win-win davvero!
Come vi immaginate il futuro del nostro mercato?
Immaginiamo un mercato fortemente competitivo dove le strategie dovranno essere ancora più affinate rispetto alle precedenti.
Progetti distributivi come quello di EUROPEAN AEROSOLS ci danno la forza di guardare al futuro in modo positivo. .
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novità grande
e senza conservanti!
La gamma RED PANDA si allarga e accoglie la pittura super opaca RED PANDA GIPSWEISS, di alta qualità certificata e senza conservanti aggiunti, per le pareti interne in cartongesso, intonaco civile e calcestruzzo.
Offrire prodotti ecologici e di alta qualità per raggiungere una maggiore sostenibilità nel settore delle pitture: è questa la mission che persegue il marchio RED PANDA.
E così come il marchio è sempre in evoluzione, anche la sua gamma di prodotti (pitture per interni, colori per facciate, primer, silicati, resine siliconiche e composti) è in continua crescita e le new entries sono sempre innovative: arriva ora una novità assoluta senza conservanti! Si tratta di RED PANDA GIPSWEISS, la pittura super opaca e di qualità straordinaria per pareti interne in cartongesso, intonaco civile e calcestruzzo.
Tutte le NOVITÀ e le QUALITÀ di RED PANDA GIPSWEISS
Come prodotto di fondo e finitura RED PANDA GIPSWEISS garantisce un risparmio sul tempo di lavoro del 30%, perché è dotato di eccellenti proprietà di applicazione ed è di facile ritocco. Ha inoltre un’essicazione veloce e può essere sovra verniciata già dopo 2-3 ore (+20 °C e 65% UR). Porta la copertura massima di classe 1 con una resa di ca 8 m²/l e la classe 2 nella resistenza all’abrasione umida (UNI-EN 13300).
Prodotta senza aggiunta di conservanti, la pittura RED PANDA GIPSWEISS è esente da solventi ed è senza emissioni nocive. La qualità dei prodotti della gamma RED PANDA è supportata da numerosi sigilli di qualità, tra cui Angelo Azzurro, o.K. (prodotti senza conservanti aggiunti), Ecolabel Europeo, TÜV Süd e ELF. Inoltre, le pitture della gamma si possono riprodurre con il tintometro RED PANDA, che dispone di più di 165 mazzette colori. .
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Il CALCENE ® è la Next Generation delle pitture. La soluzione per tutti coloro che sono sempre più attenti alle problematiche ambientali e di sostenibilità
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Differenzia
PAINT DIFFERENT
alessandra notargiacomo
Nel Vicentino un a colori si
sogno avvera
A Marostica, in provincia di Vicenza, Colore & Hobby incontra Carlo Trevisan, titolare di Mister Paint, per scoprirne la storia professionale, approfondire le caratteristiche della sua attività e i futuri sviluppi previsti. Carlo nasce come applicatore e cartongessista nel 2009, si tratta di un percorso professionale che sceglie in maniera autonoma -senza pregressi in famiglia o nel giro delle conoscenze- e nel quale si impegna in maniera individuale e totale. Inizialmente riceve supporto e sostegno soprattutto dai rivenditori e, in particolare, da un importante distributore del Gruppo Boero, con il quale inizia a collaborare imparando a conoscere sempre meglio il colore. Però, il sogno di Carlo fin da piccolo era di creare il proprio negozio di colori e ferramenta e questo pensiero negli anni ha continuato a rimanergli nel cuore. Quando l’ex proprietario aprì questo punto vendita, Carlo ne divenne prima cliente e poi amico, finché non gli fu chiesto di entrare in società per occuparsi della gestione del negozio e di tutta la macchina organizzativa, che il titolare non ri-
L’impegno, la passione per il colore e l’esperienza hanno portato alla creazione di Mister Paint, che a Marostica, in provincia di Vicenza, è un riferimento per professionisti e privati grazie ad Attiva.
usciva più a seguire per via dei suoi impegni all’estero. Oggi Carlo Trevisan gestisce interamente il punto vendita -che comprende 160 metri quadri di negozio, 1000 metri quadri di magazzino e 600 di piazzale-, ne è diventato titolare unico da quando le strade dei due soci si sono divise, vede realizzato il suo sogno e di due cose non dubita mai: da un lato, della propria capacità di capire, seguire e supportare il pubblico, grazie ad una solida esperienza da applicatore che gli vale la fiducia e la fidelizzazione della sua clientela professionale e privata; dall’altro di Attiva, partner prezioso con cui costruisce progressivamente il territorio e un business efficace.
Qual è il punto di forza di Mister Paint oggi? In cosa questa attività si distingue dalle altre?
Sicuramente il mio passato da professionista dell’edilizia è un elemento
: Da piccolo il sogno di Carlo Trevisan era quello di aprire il proprio negozio di colori e ferramenta: oggi è il titolare di Mister Paint. E con Attiva come partner è intenzionato a presidiare sempre meglio il territorio.
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DISTRIBUZIONE
decisivo e mi dà una marcia in più, perché mi permette di parlare lo stesso linguaggio dei miei clienti, di cui comprendo perfettamente le problematiche e ai quali voglio garantire spiegazioni e consigli approfonditi e molto tecnici.
La consulenza, quindi, è sicuramente un punto di forza per me ed è anche una vera passione, perché amo aiutare i miei interlocutori e servirli al meglio. Essendo questa una realtà nuova, ho notato con piacere che con il passaparola si sta diffondendo l’idea che ho a cuore il cliente e che mi piace aiutare chi non ha ancora abbastanza esperienza nei diversi ambiti -prodotti, preventivi e competenze gestionali in generale-.
La parte più spontanea e bella di questo lavoro per me è quella di essere vicino agli artigiani, con cui sento un vero legame dovuto all’esperienza professionale condivisa, perché in fondo sono ancora uno di loro…
Di contro, qual è la parte più difficile nel gestire un’attività come questa?
Da un punto di vista amministrativo c’è molto da fare, ma al momento non c’è nessuna criticità, sto affrontando qualche complessità, però, posso contare sul mio dipendente e in futuro spero di poter avere un ulteriore aiuto.
D’altra parte, ci stiamo ancora strutturando, perché io sono qui da quattro anni ma ho assunto la gestione completa del negozio da luglio: ci vuole tempo e gli ultimi anni non hanno certo rappresentato un periodo semplice. Infatti, abbiamo lavorato sia durante i lockdown con il privato, sia sugli esterni con il Superbonus 110%, ma è stato molto impegantivo. Oggi le banche hanno difficoltà con la cessione del credito e, dun-
MISTER PAINT
Via Montello 104/D
36063 Marostica (VI)
Tel. e Fax 0424/1754229
info@misterpaint.it
www.misterpaint.it
ATTIVA - GRUPPO BOERO
Via Macaggi, 19
16121 Genova
Tel. 010/55001
sales@attivage.it www.attivacolori.it
que, siamo più cauti nell’accettare gli ordini. Infine, il problema della mancanza di materie prime e dei rincari incontrollabili è serio.
Avete avuto problemi con
la consegna dei materiali? Un partner come Attiva in cosa è d’aiuto?
Non abbiamo avuto problemi per varie ragioni, innanzitutto abbiamo un magazzino importante, poi, abbiamo sempre acquistato sul venduto e, soprattutto, abbiamo fornitori storici che danno garanzie. Attiva è senz’altro il nostro riferimento, l’abbiamo scelta per l’ambito professionale per alzare l’asticella ed elevare l’offerta nei confronti degli applicatori. Il mio approccio non mira ai grandi numeri, io vorrei creare una piccola boutique, dove la qualità fa la differenza: il marchio più adatto e funzionale a portare a compimento questo mio progetto è Attiva. È il brand dell’artigiano professionista, da sempre conosciuto dall’applicatore, è un’alternativa valida per l’ottimo rapporto qualità-prezzo e per il progetto del marchio stesso di crescere proprio con negozi professionali come il mio. D’altra parte, la gamma di Attiva è davvero completa e offre veramente tutto ciò che serve in termini di caratteristiche prestazio-
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INFORMAZIONE
COMMERCIALE
Nella foto accanto : Carlo Trevisan con la moglie Ines Grazia.
Oggi Attiva è : il primo marchio per Mister Paint, una scelta strategica intelligente per costruire il territorio insieme ad un partner molto forte e affidabile.
nali, di qualità, di assistenza tecnica, donando una marcia in più all’attività. Si vede che l’azienda nasce nel mondo colore perché rispetto ad altri che hanno integrato successivamente questo ambito, non ci sono paragoni per la specializzazione, la storicità e la superiorità prestazionale. Gli artigiani hanno accettato con soddisfazione la scelta strategica di appoggiarmi ad Attiva e sono stati felici di poter contare finalmente su un marchio importante, conosciuto e con prodotti storici già provati e apprezzati.
Che tipo di percorso state condividendo con Attiva?
Siamo in una fase di trasformazione e stiamo operando delle sostituzioni, l’immagine del punto vendita sarà connotata da Attiva, che è il primo marchio per noi, gli altri brand saranno complementari. Si tratta di un progetto e di un rapporto maturati nel tempo e rivelatisi importanti per non perdere la rotta quando l’assetto societario di Mister Paint è cambiato, perché la presenza di un partner solido con cui confrontarmi e confermare gli step fatti e accelerare i successivi si è rivelata fondamentale. Il dise-
gno e le decisioni prese in questo periodo sull’attività rispecchiano totalmente il mio pensiero e i miei convincimenti, ma sono ampiamente condivisi con Attiva da tempo e, di fatto, i percorsi delle nostre realtà in questo momento sono perfettamente allineati.
Si riferisce al fatto che anche
Attiva è impegnata in un processo di rinnovamento?
Assolutamente sì, di rinnovamento dei prodotti, delle formulazioni per renderli più sostenibili, ma anche nel packaging. Oggi dal punto di vista degli strumenti a disposizione dei
Quello con Attiva è un rapporto maturato nel tempo: oggi il nostro progetto sinergico e condiviso ci proietta in un futuro grande.
clienti c’è una forte attenzione al digitale, con l’introduzione dei social infatti, Attiva ha aperto la sua pagina Facebook con l’obiettivo di offrire la propria esperienza, ispirare e consigliare i professionisti e per creare uno spazio dove partner, applicatori e imprese possono interagire in uno scambio expert-to-expert ricco di spunti pratici e soluzioni concrete al lavoro di ogni giorno. Anche il sito è stato completamente rinnovato, diventando molto più interattivo. E ancora, un altro strumento in fase di lancio particolarmente importante è ATS - I colori dei professionisti, la prima mazzetta colore proprietaria di Attiva. L’ampia gamma cromatica 1295 colori, è realizzabile grazie al
100 DISTRIBUZIONE
sistema tintometrico ATS - Attiva Tinting System. È particolarmente apprezzata perché, semplice ed intuitiva, permette di spaziare e lavorare con grande soddisfazione, trovando ogni volta il colore più adatto ad ogni esigenza tecnica e di stile.
Gli artigiani sono soddisfatti dall’avere a disposizione una gamma cromatica adeguata alle richieste del mercato e dalla comodità di poter realizzare smalti e pitture per interni con la stessa mazzetta.
Quali sono i prodotti più richiesti in zona e, in particolare, presso questa attività?
Questa è una zona di falegnami, perciò, vengono richiesti molti smalti e
impregnanti per legno: in particolare, la Linea Relax di smalti all’acqua firmati Attiva è espressione di un’innovazione tecnologica costante che garantisce soluzioni all’avanguardia per la protezione e la decorazione del legno e del ferro.
Con gli smalti all’acqua della Linea Relax si ha la certezza di ottenere un risultato professionale, garantito dall’eccellenza qualitativa delle finiture e dei cicli, formulati per offrire elevate prestazioni, anche in situazioni estreme. Una gamma completa che offre al professionista soluzioni tecnico-applicative funzionali, affidabili e al tempo stesso eco-compatibili. Anche la pittura tra-
spirante antimuffa San.At è molto apprezzata: extra opaca, caratterizzata da eccellente copertura, elevata permeabilità al vapore, ottime pennellabilità e distensione, maschera le imperfezioni del supporto, ottenendo un film di aspetto molto omogeneo. Infine, citerei Silat Intonachino 1.2 RC, che è l’ultimo intonachino messo a punto da Attiva e sta riscuotendo grande successo: è un rivestimento acrilsilossanico antialga a spessore con aspetto di intonachino e provandolo se ne apprezza senz’altro l’ottima lavorabilità, la rasatura compatta, il grande potere riempitivo e il rapporto qualità-prezzo assolutamente vantaggioso. Sono tutti prodotti eccellenti.
Per concludere l’intervista, con il vostro partner che obiettivi vi siete dati per gli anni a venire?
L’idea è di seguire un target medio alto, che non rincorra il prezzo e che sia in grado di apprezzare la qualità, la specificità, l’innovazione e ricerca del brand che proponiamo, oltre alla nostra capacità di offrire una consulenza attenta e professionale. Con Attiva abbiamo elevato la proposta per garantire una scelta legata a qualità e performance: la nostra è una piccola rivendita proiettata verso un grande futuro. .
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Come nasce un di
prestigio prodotto
NATURAL AI RAGGI X
Natural è la resina da pavimento e da parete certificata CE EN13813 e garantita nel tempo, ideale per le superfici ad alto traffico pedonale grazie alla notevole resistenza agli urti e ai graffi. La carica di resina elevata conferisce a Natural una grande flessibilità che permette di creare soluzioni continue e rivestire gli elementi d’arredo esistenti. Impermeabile e liscia, è perfetta anche negli ambienti più umidi. Con Natural è possibile creare superfici continue prive di fughe, esteticamente ricercate e funzionali anche nell’ambiente bagno. L’effetto Alizée di Natural consente di miscelare tonalità diverse e ottenere abbinamenti cromatici e materici infiniti. Resistente ai graffi e all’usura, Natural è il rivestimento a pavimento che unisce funzionalità ed eleganza.
Recentemente il Gruppo Nord Resine ha creato un nuovo brand -Nativus- che riorganizza e sistematizza l’assortimento decorativo attraverso un sistema razionalizzato e declinabile efficacemente. All’origine di Nativus ci sono Natural, il primo spatolato a base di cemento polimero, il sistema microcemento Dekora e la resina monocomponente Sense di Phoenix, che fa parte del Gruppo. Ma come è nato Natural, il primo spatolato a base di cemento polimero? Lo racconta Lionello Caregnato, fondatore e presidente del Gruppo Nord Resine.
“Come nasce un prodotto? Per molti la risposta è, in laboratorio. Per me, i prodotti sono sempre nati in cantiere -racconta Caregnato-. È nei cantieri che ho imparato ad accorgermi di quello che non c’era o non funzionava a dovere. Ed è lì che nasce, da sempre, il mio desiderio di colmare quelle carenze, di trovare soluzioni nuove e migliorarle, un tentativo alla volta.
Dicono che io sia una persona te-
nace. Non so se è vero, ma di certo sono testardo. Non mi arrendo davanti alle difficoltà, ma mi piace trasformarle in opportunità.
Penso agli anni Novanta, quando percorrevo l’Italia del nord per lavorare nei cantieri meno ambiti, testa bassa e occhi aperti. Sempre pronto a sporcarmi le mani e a risolvere problemi. Un esempio? Applicare i rivestimenti su supporti umidi, inizialmente sconfitto dalla mancanza di un induritore adatto agli alti spessori. E, invece, quello che non c’era, bastava inventarlo”.
“È così che ho iniziato a ideare nuove formule per pavimenti a base di resina epossidica emulsionabile in acqua -prosegue Caregnato-. Chiedevo consigli, sperimentavo con miscele di quarzi, cemento e resina epossidica in emulsione. E l’impasto si perfezionava, simile al calcestruzzo con indurente al quarzo, ma con prestazioni e resistenza ancora più elevate rispetto al passato. Chi poteva saperlo che saremmo arrivati alla soluzione che oggi tutti conoscono?
Saper leggere le opportunità è significato anche collaborare con la concorrenza, confrontandomi con i più grandi esperti del calcestruzzo e delle pavimentazioni. Fare esperienza per poi riversarla nei prodotti Nord Resine”.
“E imparare dagli errori -conclude Caregnato-, come quella volta dei negozi Stefanel in tutta Europa. Un rivestimento per qualsiasi tipo di pavimento, il più sottile possibile, color Brandy… Ci ho provato, testando direttamente sul campo una miscela con fibra di acciaio, che dopo pochi giorni ha iniziato a rompersi. Una tecnologia idonea a predisporre i fondi, semplicemente, non esisteva. Ma per me la soluzione era soltanto una: inventarla. Ed è così che è nato Natural. Lo chiamano “problem solving”, la mentalità creativa di chi non si ferma davanti ai problemi. Io preferisco definirla un’instancabile passione”.
Grazie Lionello Caregnato per questa testimonianza di ingegno, di cuore e di imprenditorialità! .
PRODOTTI
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RESISTENTI RLLR MUFFR
Si gillan ti ac etici a rapida polimer izzazi one con protezione antimuffa per sigillature in bagni, cucine e su sanitari in genere (box doccia, lavelli, vasche da bagno, ecc...).
Ilpa Adesivi: le giuste a
risposte
un che cambia
Ilpa Adesivi ha risposte giuste al mercato che cambia: attraverso un’analisi approfondita della contingenza e una profonda conoscenza del settore e della filiera, i manager dell’azienda presidiano il mercato con successo e determinazione.
mercato
Quanto pesano la serietà e l’autorevolezza di un’azienda nel suo posizionamento sul mercato? E quanta importanza hanno nella fidelizzazione dei clienti? Ilpa Adesivi ha le risposte giuste a queste domande e tutte muovono da presupposti irrinunciabili: la qualità come punto cardine di tutto il processo aziendale, lo stretto e proattivo rapporto con i clienti, l’approfondita conoscenza dei mercati concorrenziali e la predisposizione alla customizzazione. Ecco cosa ci hanno raccontato Maria Delia Borricelli, responsabile acquisti e controllo qualità e membro della direzione aziendale e Annalisa Rossini, export manager.
Nell’attuale contesto socioeconomico si assiste a una continua tensione relativa al
progressivo aumento delle materie prime, già caratterizzato da un esponenziale incremento delle stesse e seguito da un vertiginoso calo della domanda da parte del consumatore finale. Quale previsionale scenario potrebbe aprirsi per tutelare e mantenere viva la fidelizzazione dei clienti con cui Ilpa Adesivi intrattiene rapporti commerciali?
Il drastico calo della domanda all’aumento dei prezzi è abbastanza fisiologico, in un primo momento.
Il cliente fa le sue valutazioni e magari si sposta verso un fornitore che riesce a rimandare l’aumento perché già aveva materia prima in casa, acquistata ad un prezzo più basso. Ma concorrenti che agiscono correttamente, ovvero le aziende che non
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monica trabucchi AZIENDE
abbassano i prezzi a scapito della qualità del prodotto, prima o poi si ritrovano a dover applicare ai listini gli stessi aumenti, perché le materie prime e l’energia aumentano per tutti. Quindi il cliente storico, che si fida della qualità Ilpa, che l’ha scelta da anni e continua a sceglierla, potrà ritardare l’acquisto, ridurre la distribuzione per un periodo, ma prima o poi tornerà ad acquistare il prodotto di cui si fida.
Certo tutti noi in questo momento difficile stiamo mettendo in atto strategie di risparmio, quindi, cerchiamo di acquistare meno e sfruttare al massimo ciò che abbiamo comprato. E questo è anche positivo per l’ambiente, perché ci porta a fare scelte consapevoli e a produrre anche meno rifiuti. Alcuni prodotti Ilpa ci aiutano in questo, come ad esempio gli stucchi senza stirene, che non disperdono nell’aria il solvente e non calano di peso semplicemente espo-
nendoli all’aria come, invece, avviene per gli stucchi tradizionali.
Quindi vale sempre il detto: ‘chi più spende meno spende’, perché la qualità di un prodotto assicura un risultato finale perfetto. Cedere a prodotti di scarsa qualità per esigenze di risparmio, porta poi a spendere di più nel tempo, avendo risultati non soddisfacenti.
Ilpa Adesivi, grazie alla costante attenzione verso l’implementazione di sistemi innovativi dal punto di vista tecnologico, garantisce standard qualitativi altamente elevati in termini di soluzioni personalizzate e performanti nonché attraverso vicinanza e cura dettagliata nei confronti dei clienti.
In un’azienda che mira a superare le aspettative del cliente dal quale essere scelti ed apprezzati, come si gestiscono e intersecano il control-
ILPA ADESIVI, UNA STORIA IMPORTANTE
Ilpa Adesivi nasce nel 1984 nella zona industriale di Bari come azienda a conduzione familiare, uno stabilimento di 12.000 metri quadrati dedicato alla produzione di una linea di prodotti professionali per la lavorazione del marmo, tra cui il famoso mastice Jolly. Nel corso degli anni ha ampliato e approfondito la ricerca, specializzandosi in stucchi, fondi, vernici e cere anche per le riparazioni di carrozzeria e nautica, sia per l’utilizzo professionale che per il fai da te, confermandosi leader internazionale di riferimento per il settore marmo, carrozzeria e nautica.
Oggi, la Ilpa Adesivi, con i suoi 35 dipendenti si contraddistingue per la gestione delle risorse umane, per la nascita ed evoluzione del suo savoirfaire e della sua continua innovazione, così da esser ricompensata dalla fiducia di un vasto numero di clienti internazionali che riconoscono la vera essenza del Made in Italy in ogni singolo prodotto Ilpa Adesivi.
ILPA ADESIVI
Via G. Ferorelli, 4 Z.I. 70132 Bari
Tel. 080/5383837
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lo della qualità e la garanzia della qualità?
La qualità, intesa sia come controllo sia he come garanzia di qualità con le relative certificazioni, è alla base del rapporto con il cliente. Il cliente certamente cerca il prezzo conveniente, ma la convenienza deve andare di pari passo con la qualità. Il rapporto qualità/prezzo di un prodotto è alla base della fidelizzazione. Il nostro portafoglio clienti è ormai storico, alcuni clienti sono con noi da 40 anni, riconoscendoci qualità e affidabilità costanti nel tempo. Questo perché anche nei periodi di difficoltà abbiamo sempre continuato a rifornirci con le migliori materie prime presenti sul mercato e, grazie ai nostri laboratori interni, a sostituirle quando diventavano difficili da reperire assicurando sempre al prodotto finale le stesse performance di sempre. Per quanto riguarda l’aumento esponenziale di materie prime ed energia, finché possiamo, cerchiamo sempre di attutire gli aumenti sul prodotto finale, assorbendo parte dei costi, ritagliandoli dai ricavi. In alcuni momenti abbiamo dovuto rinunciare ad omaggiare i clienti con i nostri gadget, per cercare di contenere gli aumenti. In questo momento di difficoltà è più che mai necessario ascoltare le esigenze dei clienti per cercare di andare loro incontro nelle difficoltà. Il customer journey, infatti, il processo di interazione che intercorre tra
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
consumatore ed azienda, parte dal bisogno di un prodotto e termina con la conversione in vendita, risentendo dei fattori sociali, culturali, demografici e psicologici del contesto di appartenenza di chi lo affronta.
Come definiresti i mercati di riferimento con cui ti interfacci quotidianamente?
I mercati sono tutti diversi. In molti di essi l’empatia è la prerogativa più importante per cominciare e consolidare un rapporto. Certo il prodotto poi è fondamentale, soprattutto la costanza nella qualità. I valori di Ilpa che primeggiano sul mercato sono la versatilità, la disponibilità ad andare incontro alle diverse esigenze dei clienti, la varietà delle linee che proponiamo e la moltitudine dei prodotti offerti.
Altra caratteristica dei nostri mercati è sicuramente l’essere estremamente
Ilpa Adesivi, grazie alla costante attenzione verso l’implementazione di sistemi innovativi dal punto di vista tecnologico, garantisce standard qualitativi altamente elevati in termini di soluzioni personalizzate e performanti.
Price Sensitive laddove anche una minima differenza di prezzo porta ad un risultato soddisfacente nelle vendite; in tal senso le ultime vicissitudini in fatto di Price Rise hanno penalizzato fortemente l’andamento dei nostri fatturati export. Il successo di un’azienda è correlato allo studio e all’analisi del mercato concorrenziale, percependo i punti di forza e di debolezza interni ed esterni all’ambiente di operatività.
Quali potrebbero essere
i punti di forza per la Ilpa entrando con un prodotto innovativo nei mercati per cui lavori?
Il nostro punto di forza principale potrebbe sicuramente essere la capacità di modellare ed adeguare i nostri prodotti alle necessità dei diversi mercati e “customizzare” le specifiche tecniche delle innovazioni tenendo anche conto di quelle che sono le specifiche richieste dei vari mercati. Presentare un nuovo prodotto è sempre un valore aggiunto ma con la possibilità di personalizzarlo come facciamo alla Ilpa costituisce sicuramente un punto di forza che ben pochi nostri competitors riescono a fare. L’innovazione comunque va sempre bene se rapportata alle vere esigenze del mercato, tenendo sempre conto di quelle che sono le strategie di mercato adottate dai nostri competitors. .
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ULTRA
Chimica colore
e : un’accoppiata vincente!
Con il sistema tintometrico Italcromie, Italchimici conferma una volta di più la sua innata vocazione al colore, mettendo a disposizione della sua clientela un sistema di ultimissima generazione che si avvale delle più innovative tecnologie nell’ambito della formulazione e della ricerca del colore.
Sedici paste coloranti a base acqua sono sufficienti a realizzare le oltre 1.000 tinte della Italcromie Collection e molte altre varianti, compresa anche l’intera cartella NCS. L’accattivante mazzetta colori di Italchimici, composta da oltre 1.100 tinte più le 130 che hanno fatto la storia dell’azienda, offre un ampio raggio di proposte per interni ed esterni, per i quali sono previste anche 87 tinte a risparmio energetico. Si tratta di un rivoluzionario ventaglio di colori che permettono un abbattimento della temperatura della facciata di un
edificio fino a 15-20 gradi centigradi, consentendo un risparmio in termini di costi di condizionamento interno di oltre il 20%.
Dal punto di vista dei campi di applicazione, Italcromie prevede la colorazione di pitture da interno, esterno, smalti ad acqua e a solvente, andando a coprire il fabbisogno del punto vendita con la consueta professionalità unita all’attenzione per il prezzo finale. Diverse anche le opzioni per quanto riguarda le macchine tintometriche, con sistemi manuali o automatici di varie tipologie, in grado di soddisfare le esigenze di ogni rivendita. Completano la gamma delle attrezzature i mixer agitatori e il sistema di lettura del colore Cube, comprensivo di una praticissima applicazione in grado di fornire direttamente sullo smartphone la giusta formulazione
della tinta appena letta. Sicuramente innovativa anche la proposta commerciale con formule studiate allo scopo di non gravare sul bilancio del cliente, ma di consentire comunque l’accesso ai benefici fiscali nell’ambito dell’acquisto di beni strumentali. Parlando anche di come il sistema Italcromie si presenta all’utilizzatore finale, la livrea nera con la goccia multicolore racchiude alla perfezione il messaggio di eleganza e ricerca del gusto per l’armonia dei colori che sta alla base della filosofia dell’azienda. I clienti di Italchimici potranno chiedere informazioni al loro agente di zona su questo strumento di valorizzazione del proprio punto vendita, contando sull’affidabilità e sulla competitività che da sempre identificano la gamma dei prodotti dell’azienda di Foligno. .
I VANTAGGI DI ITALCROMIE
. Una selezione di 16 paste pigmentate universali adatte a colorare pitture, smalti e impregnanti. A seconda del prodotto, due o tre basi sono sufficienti per ottenere tutti i colori del mondo!
. Una mazzetta colori composta da oltre 1.100 tinte e 130 tinte storiche, tutte realizzabili sia per interni che per esterni. Sono disponibili anche le formulazioni per altre mazzette tra cui NCS e CGMCS.
. Macchine manuali o automatiche di ultima generazione per una formulazione della tinta rapida e precisa.
. Cube: il pratico strumento di lettura che consente di avere una formulazione immediata anche sul cellulare.
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Rivestimento decorativo per pavimenti, pareti e super ci continue ad effetto Microcemento
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PROFIExtreme
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perfetto di contenuti e prestazioni
PROFIExtreme
è un microrivestimento a base di resine acrilsilossaniche formulato con tecnologia ibrida che unisce la resa di un’acrilica pura con quella di una resina siliconica. Un’eccellenza che fa parte dell’offerta PROFIExperience, il brand con cui il Gruppo Casati sta presidiando con successo il mercato.
PROFIExtreme è un prodotto di ultima generazione della gamma PROFIExperience del Gruppo Casati, un microrivestimento altamente prestazionale che si integra perfettamente con l’offerta di un brand professionale concepito per professionisti. La sua formulazione lo rende altamente performante e l’accoglienza degli operatori del settore ne conferma la validità. Ecco cosa ci hanno detto in proposito Mario Valoriani e Marco Menini, rispettivamente direttore commerciale e marketing il primo ed export sales il secondo, del Gruppo Casati.
Mario Valoriani, ci vuole parlare della pittura per facciate PROFIExtreme? Quali sono le sue caratteristiche?
Mario Valoriani- Tengo particolarmente a dettagliare le caratteristiche distintive di questo prodotto poiché la tecnica di realizzazione e le materie prime utilizzate hanno permesso
di creare un’eccellenza nel settore. PROFIExtreme è un microrivestimento a base di resine acril-silossaniche a granulometria di 100 µm. ed è formulato con una tecnologia ibrida che unisce le proprietà di una resina acrilica pura con quelle di una resina siliconica. Riguardo ai campi di applicazione, è possibile utilizzarlo su supporti minerali e su vecchi rivestimenti già pitturati ed è, addirittura, adatto anche per sistemi di isolamento termico e il loro ripristino. La sua formulazione caratteristica dona al supporto un’ottima protezione dalla pioggia e, contemporaneamente, un’altissima traspirabilità al vapore acqueo; inoltre, forma un film protettivo contro l’attacco di funghi e alghe.
Qual è il valore aggiunto di PROFIExtreme rispetto agli altri prodotti acril-silossanici? In cosa consistono i
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:
connubio
suoi aspetti innovativi? Mario Valoriani- Le caratteristiche che lo differenziano dagli altri rivestimenti della stessa gamma sono diverse. Innanzitutto, permette una migliore applicazione a spruzzo grazie alla tecnologia antinebulizzazione che consente al prodotto di disporsi in maniera più uniforme quando viene applicato ad airless. Ha maggiore tenuta delle tinte forti, (classe A secondo la BFS n.26), è pronto all’uso o al massimo da diluire per il 10% con acqua di rete e ha maggiore resistenza agli agenti atmosferici grazie alla tecnologia ibrida acril-silossanica.
PROFIExtreme si colloca all’interno di un’offerta di prodotti -PROFIExperience- che ha nella professionalità la sua ispirazione: come è stato accolto dal mercato e dai professionisti della filiera?
Mario Valoriani- Il grado di accoglimento è stato molto positivo da parte della nostra clientela.
È però un continuo work in progress: per meglio sviluppare tutte le opportunità è necessario che i venditori dei nostri distributori presentino al meglio le argomentazioni legate ai benefici. Si tratta di un prodotto con caratteristiche uniche e proprio per questo necessita di tempo e dedizione per farsi conoscere. Quando l’utilizzatore finale lo ha compreso, lo integra perfettamente nella propria offerta rendendola distintiva.
Con la mazzetta colori dedicata -una selezione di tinte ragionata e realizzabile con sistema tintometrico proprietario di Casati- tutti i prodotti PROFIExperience e, quindi, anche PROFIExtreme sono attintabili secondo tutte le esigenze cromatiche (piani del colore, edilizia in contesti vincolati, espressioni artistiche…): è una caratteristica che fa la differenza nel successo di un prodotto? Mario Valoriani- Certamente! Abbiamo recentemente presentato la nuova collezione colore PROFIExperience su Colore & Hobby: PROFIExtreme rientra nella totalità dei prodotti che possono usufruire del servizio colore con tutti i vantaggi che ne derivano.
Marco Menini, la chiarezza dei materiali come il packaging genera un valore aggiunto per i professionisti e rende meglio identificabili i prodotti: che ragionamenti avete fatto per mettere a punto l’immagine e i materiali per la linea PROFIExperience?
Marco Menini- Durante lo sviluppo dell’immagine dei prodotti della linea PROFIExperience e dei materiali correlati abbiamo creato una veste grafica che rispecchiasse la semplicità di utilizzo e la funzionalità che sono le qualità principali che contraddistinguono i prodotti stessi. Il
risultato è una linea caratterizzata da un linguaggio intuitivo ed esaustivo a partire dai nomi dei prodotti, che rendono immediata l’identificazione della loro destinazione di utilizzo, fino alle descrizioni supportate da pittogrammi, che illustrano chiaramente e in quattro lingue le proprietà e il metodo di applicazione degli stessi. I colori utilizzati (rosso, bianco e nero), che sono gli stessi presenti nel nostro logo, creano una latta elegante nella sua semplicità e che trasmette coerenza con l’immagine aziendale e con l’eccellente qualità tipica dei nostri prodotti.
La livrea dei prodotti PROFIExperience -e tutti i supporti di marketing e comunicazione- è particolarmente centrata ed esplicativa: che riscontro avete avuto in merito? Marco MeniniI nostri clienti, così come la forza vendita, hanno apprezzato fin da subito l’immagine della nuova linea PROFIExperience, sottolineando come essa rifletta la qualità e la funzionalità che stanno alla base del nuovo brand Casati. La coerenza d’immagine tra i prodotti e i supporti di marketing (listini, sito internet, gilet da lavoro, espositori da banco, teloni da cantiere…) è stata sicuramente recepita. Particolarmente apprezzata è stata l’eleganza delle latte, ottenuta anche grazie all’utilizzo dei coperchi neri, che snelliscono e affinano l’immagine complessiva delle stesse. .
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INFORMAZIONE
COMMERCIALE COLORIFICIO CASATI Via Valpantena, 59/B 37142 Poiano (VR) Tel. 045/550244 casati@casati.it www.profiexperience.it
No, ! look rinnovato
Rinnovare e conservare: una tendenza sempre più attuale e alla portata di tutti, professionisti e non… Ma non solo una moda: è un’azione che, seppur piccola, può dare un vero, grande sostegno all’economia circolare.
Un’azione che è possibile fare anche quando si decide di dare un nuovo look agli ambienti. E pure in modo facile e veloce. La soluzione l’ha data Colsam in primavera, quando ha lanciato Revive, lo smalto all’acqua rigenerante per ambienti: un prodotto che ha subito conquistato rivenditori e consumatori grazie alle sue caratteristiche vincenti e perché rappresenta una grande opportunità per rinnovare senza smantellare, per rimodernare senza sprechi e per rendere contemporanei pareti e pavimenti passati di moda.
Perché scegliere di rinnovare conservando con Revive? Perché Revive è facile e veloce da usare: non è necessario trattare il supporto, basta soltanto sgrassare bene e applicare il prodotto e con sole due mani le piastrelle torneranno come nuove.
Perché Revive è inodore e resistente: durante la fase di applicazione non sprigiona sgradevoli odori, assicura la massima resa e resiste a macchie e graffi. Perché Revive è conforme alla normativa HACCP per ambienti che trattano bevande e alimenti: con le “Soluzioni Specifiche per Hotel, Bar e Ristoranti”, albergatori e ristoratori possono rinfrescare pareti
Da quando è stato lanciato, lo smalto
di Colsam è stato un successo per tutti, perché permette di rinnovare ogni ambiente in modo facile, veloce e senza sprechi.
e oggetti presenti nella sala bar, nel ristorante e in cucina usando Revive e gli altri smalti certificati HACCP del catalogo Colsam, per far tornare gli ambienti come nuovi e renderli più accoglienti. In un’ultima parola, Revive è conveniente: mantenere in vita più a lungo superfici e materiali ancora utili e di buon aspetto permette notevoli risparmi, perché non si sostengono costi di demolizione, smaltimento e riacquisto. Il reparto Ricerca & Sviluppo Colsam è infatti costantemente impegnato nella creazione di soluzioni che permettano a chiunque di rigenerare, senza sprechi, in modo facile e veloce. Lo smalto Revive è inoltre colorabile con il sistema tintometrico Colormaker, per realizzare le tinte che più si desiderano. Basta scegliere la tinta in armonia con i propri arredi e affidarsi ai professionisti del colore Colsam per realizzare Revive del colore richiesto. .
PRODOTTI
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gli interni con il su misura!
Consulenza, gusto, capacità di selezionare i marchi con cui soddisfare in tutto il cliente, vero protagonista di Planet Color a Torino. Con Giolli è perfetta sintonia per l’approccio sartoriale!
Il gusto, l’empatia e l’attenzione al dettaglio sono alcuni dei tratti che caratterizzano Antonio Pasciuto, determinatissimo imprenditore, che ha saputo ritagliarsi nel mercato torinese del colore uno spazio prezioso con Planet Color. L’attività, avviata nel 2005 in un piccolo negozio di 70 metri quadri, è cresciuta ininterrottamente fino al trasferimento nel 2015 in Corso Moncalieri -nella splendida e residenziale area precollinare del raffinato capoluogo piemontesecon un bellissimo showroom di 500 metri quadrati, dove si trova tutt’ora in attesa di ampliare ulteriormente il business, raddoppiando i punti vendita. L’evoluzione di questa realtà è continua e notevole, anche grazie
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DISTRIBUZIONE
: Nella foto da destra: Massimiliano Pietrelli, titolare di Giolli; Antonio Pasciuto, titolare di Planet Color e Sergio Capocchiano, agente Giolli.
Ascolta anche Scan me tecnicolor, ghilarza (or) colore & colori, gambassi terme (fi) Scan me
alla capacità di dare un servizio a 360 gradi, ma soprattutto su misura, ad una clientela fidelizzatissima. Tra i motivi di questa fedeltà una consulenza accurata, che propone soluzioni chiavi in mano -dal colore al parato, dai tessuti ai complementi d’arredo, ai pavimenti-: “Si tratta di un approccio articolato che va incontro alle esigenze e ai gusti della clientela e che ci contraddistingue, perché è un approccio artigianale, secondo me oggi molto apprezzato!” ci spiega Antonio. Dunque, da un lato consulenze specifiche di design d’interni, indirizzate a privati e committenza, dall’altro l’assistenza tecnica in cantiere per gli artigiani. Un doppio binario -privato e professionale- che
viene seguito con grande attenzione ed equilibrio: quella di Planet Color è una crescita meritata per un successo costruito con grande umiltà e tenacia insieme ai propri partner, con i quali Antonio ama confrontarsi con franchezza e costruttività. Il risultato? Un format che funziona, un mood moderno e attuale, un tipo di proposta fresca, giovane, di qualità e gusto, molto apprezzata dalla clientela che sta senz’altro premiando una realtà imprenditoriale originale. A condividerne l’approccio e la progettualità è un partner sempre più stimato: Giolli!
Intanto complimenti per l’evoluzione che state aven-
PLANET COLOR
C. Moncalieri, 464
10133 Torino
Tel. 011/6312647
Fax 011/6317713
planetcolor@fastwebnet.it
www.planetcolorcolori.com
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Via Enzo Ferrari, sn
61036 Colli al Metauro (PU)
Tel. 0721/899 935
Fax 0721/876 06
info@colorificiogiolli.it
www.colorificiogiolli.it
do e per la nuova apertura in programma… Grazie, è frutto del grande impegno mio e della mia squadra, Adriana, Fabrizio, Simone, Alfredo e Morena condividono con me oneri e onori di questa attività. E, infatti, stiamo crescendo e in progetto c’è l’apertura di un nuovo punto vendita in una diversa zona di Torino, scelta per coinvolgere un’ulteriore fetta di mercato ma anche perché mi è stato espressamente richiesto dai miei clienti che si spostano per lavorare in tutta la zona e necessitano di una logistica più comoda: una richiesta che voglio assecondare per dare un servizio ancora più performante ai clienti professionali. E abbiamo deciso di approcciare il target di questa nuova zona con nuovi marchi, tra questi Giolli, azienda marchigiana in cui credo molto e che stimo profondamente.
Come è nata la vostra partnership? Inizialmente abbiamo testato Giolli su due prodotti semplici, una finitura traspirante e una lavabile, e mi sono rapidamente accorto che per ogni esigenza o richiesta particolare del cliente Giolli era in grado di darmi una risposta tempestiva e soddisfacente, anche con la capacità di realizzare prodotti su misura, tailor made, eccellenti. Così, nel tempo, ho fatto provare tutti i prodotti ai miei artigiani, che si sono complimentati per la qualità dell’offerta e, in effetti, da allora il nostro
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
fatturato con Giolli è in costante crescita. Giolli è un’azienda che si sta strutturando sempre meglio e oggi, anche grazie al lavoro che facciamo insieme sul territorio, molto più che in passato le persone riconoscono e richiedono il marchio. La capacità di Giolli di intervenire sulla formulazione del prodotto per andare incontro alle esigenze del cliente è sicuramente un’arma al suo arco e quando rivenditori e professionisti provano i suoi prodotti ne rimangono colpiti. Quindi, questa partnership è parti-
tantissimo sul servizio e sulla cura del cliente e del singolo cantiere.
Come avete visto evolvere il vostro partner in questi anni?
ta in sordina ma oggi, dopo 4 anni, abbiamo in assortimento quasi tutta la gamma e nel nuovo punto vendita l’obiettivo è di assortirne il 100% dell’offerta. La cosa più importante è la qualità di questi prodotti e l’ottimo know-how nelle formulazioni che viene messo a disposizione da Giolli per offrire al cliente le soluzioni sartoriali di cui ha bisogno. Un altro plus di quest’azienda, sempre più emergente nel panorama nazionale, è la capacità di risposta in un momento in cui le materie prime mancano ma la richiesta di materiali da parte dei professionisti è altissima per realizzare esterni e facciate. Ogni volta che ho chiesto di accontentarmi in consegne rapide che dovevo evadere per chiudere i cantieri la proprietà mi è sempre venuta incontro con consegne rapide. Per noi questo ha significato molto perché puntiamo
In questi anni l’azienda sta facendo un salto di qualità importante, ultimamente è stata rivoluzionata e sta intraprendendo un percorso molto valido, investendo in ambiti aziendali strategici: dal laboratorio, al perfezionamento delle formulazioni, alla riprogettazione del packaging, dei materiali di comunicazione e dell’immagine generale del marchio. Insomma, è un’azienda dinamica, smart, che mantiene un rapporto qualitàprezzo molto interessante, riuscendo a soddisfare la nostra clientela, che è un target di fascia alta, piuttosto pretenzioso. Come abbiamo detto, tra i plus di Giolli c’è sicuramente la capacità di soddisfare il cliente con prodotti innovativi e personalizzati e in questo la vicinanza della proprie-
tà al mercato fa la differenza, perché una presenza costante presso i rivenditori permette di conoscere e comprenderne sempre meglio il contesto commerciale, le problematiche e le necessità più stringenti, offrendo le giuste soluzioni. Questa capacità di ascolto del mercato e del cliente è il segreto per evolvere e tutti gli upgrade derivanti dal confronto e dalla condivisione permettono a Giolli di mettere a punto prodotti sempre migliori. Oggi direi che Giolli è il partner giusto per noi, capace di venirci incontro e trovare il posizionamento ottimale nonostante la compresenza di altri fornitori molto forti. Ci sono i presupposti per crescere ancora insieme!
Quali sono i prodotti di Giolli più venduti? Sicuramente lavoriamo molto con GiolliFloor di cui siamo grandi appassionati, si tratta di uno speciale smalto universale all’acqua monocompo-
DISTRIBUZIONE
: Il team di Planet Color è formato da: (in piedi da sinistra) Morena Lentini, Antonio Pasciuto, Adriana Maffia, (davanti, da sinistra) Fabrizio Spinelli, Simone Grieco e Alfredo Guarriello.
Sotto, Adriana Maffia, consulente progettazione di interni nello showroom di Planet Color.
nente studiato per tutti i tipi di pavimenti e superfici verticali -supporti murari, ceramica, grès, klinker, pietra, cotto, legno e asfalto-, una nuovissima soluzione per verniciare e rinfrescare gli ambienti con un solo prodotto sorprendentemente performante perché aderisce su qualunque supporto.
Un altro cavallo di battaglia di Giolli è senz’altro Idrosmalto murale, un prodotto eccellente, atossico e inodore, dall’ottimo rapporto qualitàprezzo. Infine, citerei Unika, l’idropittura lavabile a forte copertura, unica di nome e di fatto, perché si tratta di una pittura murale, ad uso interno, ad elevatissimo potere coprente, ottimo punto di bianco ed elevata opacità che, data la particolare formulazione, è il prodotto ideale per chi vuole una copertura immediata anche da bagnato, perché garantisce un’eccezionale resa e copertura anche con una sola mano. Credo proprio che in un contesto come quello odierno, difficile e prospetticamente incerto, un’azienda come Giolli sarà avvantaggiata perché permette di accontentare i clienti con qualità elevata, prezzi vantaggiosi e buona marginalità per i rivenditori. Giolli è un’azienda seria che lavora bene e si muove nella direzione giusta! .
CONSULENZA: LA PROGETTAZIONE D’INTERNI SI FA SU MISURA
Adriana Maffia, formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti e pittrice emergente, per Planet Color si occupa di consulenza in chiave di progettazione e arredamento d’interni: Adriana, che tipo di lavoro fai con la clientela privata, i professionisti e gli architetti?
Seguo la parte più creativa di una ristrutturazione, infatti, la mia consulenza arriva alla fine dell’intervento e riguarda la parte meno strutturale ma quella che si vede di più, perché mi occupo di progettazione d’interni. Aiuto il cliente nella scelta dei colori, negli abbinamenti con i parati, nella scelta dei tessuti e dei pavimenti per creare un progetto organico che funzioni e che rispecchi i sogni dei nostri interlocutori. Poi c’è l’aspetto tecnico dei materiali, importantissimo, rispetto al quale il supporto è determinante.
Partiamo sempre dal gusto del cliente, un po’ di psicologia in questo aiuta, non ci limitiamo a proporre quello che va di moda, è importante che lo stile che troviamo interpreti fino in fondo i desideri di chi sta creando casa, perché la deve sentire davvero sua. Questa è la cosa più importante, poi bisogna tener conto di moltissimi elementi per realizzare un buon progetto: la luce dell’edificio, gli spazi, le stanze più o meno frequentate e di passaggio, l’arredamento esistente, il tipo di struttura, eccetera.
Si tratta di un lavoro complesso e molto creativo, ma anche concreto, infatti testo personalmente i prodotti per avere la massima cognizione di causa quando li propongo o insegno ad usarli. E mi sono innamorata di due referenze in particolare: Shabby Chic Chalk Paint di Giolli, che nasce per ottenere un effetto provenzale ma è una finitura talmente bella che funziona benissimo anche a tinta piatta ed è molto richiesta e GiolliFloor che piace tantissimo e lo vendiamo davvero in quantità.
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certezza casa
La in un quadro incerto: la
Le famiglie italiane continuano ad avere un grande desiderio di casa. Un desiderio che continua a essere estremamente significativo, nonostante i rincari si siano abbattuti sul potere d’acquisto e il mercato sia caratterizzato da scarsa capacità reddituale e da dipendenza da credito. Lo confermano i dati emersi dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma, che analizza l’andamento del settore immobiliare nei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Anche in un momento di crisi e di incertezze come quello attuale, la casa continua quindi ad essere per gli Italiani l’unica certezza, un riparo sicuro.
Anche grazie alle opportunità -pur restando alcuni dubbiofferte dal Superbonus 110%, anche nel 2022 si conferma, nel quadro del mercato immobiliare, il desiderio di casa degli Italiani.
Incertezze, paure e prospettive per il FUTURO...
“Ci troviamo di fronte a un quadro di forte incertezza: a mio avviso, tuttavia, non ci sono gli elementi per parlare di recessione, ma è la paura stessa della recessione che può determinare questo rischio”, ha spiegato Lucio Poma, Chief Economist Nomisma, presentando il quadro macroeconomico. “Il 2021 ha visto nel mondo una crescita significativa di domanda di materie prime, energia, semiconduttori, che ha determinato un incremento dei prezzi. In particolare, si è verificato un
cristina enea
CASA
aumento del prezzo del gas, ancor prima del conflitto Russo-Ucraino, che ha avuto ripercussioni sull’intero sistema economico. Tale incremento ha impattato sul prezzo dell’energia elettrica, il prezzo del petrolio è salito e anche quello del carbone è cresciuto notevolmente”.
… in ITALIA
“L’Italia ha registrato 5 trimestri positivi sul fronte del tasso di crescita del PIL. Da gennaio 2020 ad aprile 2022 la produzione industriale è aumentata dell’1,8%, mentre il fatturato è cresciuto del 43%. I salari reali però diventano sempre più bassi e il Paese sempre più povero. L’occupazione, invece, ha un andamento positivo: se da un lato gli stipendi sono inferiori, dall’altro il rischio di perdere il lavoro è molto più ridotto”, ha concluso Lucio Poma.
“Il PIL registra una crescita più ridotta, ma continua ad aumentare”, ha aggiunto Luca Dondi dall’Orologio, Amministratore Delegato Nomisma. “L’inflazione difficilmente sarà contenuta attraverso manovre restrittive e queste ultime non potranno non avere effetti sull’economia. È la principale incognita che abbiamo di fronte: un’azione della Banca Centrale Europea che favorirà un peggioramento dello scenario, proprio per cercare di contenere lo spettro dell’inflazione.
Un altro elemento da sottolineare è il livello fiducia: abbiamo registrato un
peggioramento degli indici di fiducia, non tanto da parte delle imprese, ma delle famiglie poiché una parte dei rincari si è riflettuta sul potere d’acquisto, a fronte della rigidità dei salari, che ha reso molti nuclei familiari incapaci di risparmiare”.
CASA: voglia di acquisto
In questo quadro c’è però una costante che continua a stupire: “il desiderio di casa, mai registrato così elevato come in questa fase. Sono oltre 3,3 milioni i nuclei familiari che si dicono intenzionati, potendo, ad acquistare un’abitazione. Colpisce il fatto che in un momento come questo, in cui si tende addirittura a erodere il risparmio, la casa rimanga nell’immaginario collettivo degli italiani un baluardo a cui aggrapparsi”, ha spiegato Luca Dondi.
Un mercato dunque caratterizzato da una forte domanda, ma allo stesso tempo da una scarsa capacità reddituale. Le stime di Nomisma hanno evidenziato una significativa propensione all’indebitamento, cresciuta molto in Italia nel corso degli anni. Molte delle famiglie intenzionate ad acquistare un’abitazione infatti ammettono di non poter prescindere dal credito. Anche le banche stanno diventando più caute e questo inevitabilmente porterà a non soddisfare parte delle richieste. “Per quanto riguarda le compravendite, il 2022 sarà ancora un anno positivo con una proiezione oltre le 700mila
transazioni. Per l’anno prossimo, invece, se ne prevedono poco più di 600mila perché molte domande non si tradurranno in un’effettiva compravendita. Questo rimane un risultato lusinghiero, ma dà l’idea di un ridimensionamento di un mercato che, seppur trainato da una forte richiesta, presenta difficoltà in termini di capacità reddituale”, ha commentato Luca Dondi. “Con riferimento ai prezzi, il primo semestre ha registrato una crescita molto consistente. La sostenibilità di questa crescita andrà valutata alla luce del fatto che ci sono avvisaglie di una stabilizzazione, se non di una riduzione, del numero di transazioni”.
Inoltre si riduce la tendenza alla suburbanizzazione e sta tornando la centralità del comune capoluogo. La domanda di casa è caratterizzata dalla ricerca di dotazioni accessorie divenute imprescindibili e dall’esigenza di raggiungere il centro urbano e i servizi in un tempo di 15 minuti da casa, a piedi o in bicicletta. Necessità a cui però si contrappone una carenza di offerta sia per le case in vendita sia per quelle in locazione, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo, come spiega Dondi.
“Non c’è dubbio che il settore immobiliare abbia un’inerzia molto favorevole che eredita dal 2021 e dalla prima parte del 2022”, conclude Dondi, “ma è altrettanto evidente che ci sono tante insidie davanti. Bisogna
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soprattutto considerare la rigidità dei valori con cui il settore immobiliare italiano si adatta ai cambiamenti, che dà un’impressione di forza e solidità, tuttavia solo virtuali”.
Casa: perché ACQUISTARE?
Migliorare la propria condizione abitativa, non fare un investimento: è questa la motivazione principale che spinge le famiglie a comprare casa. Come illustra Elena Molignoni, Responsabile dell’Osservatorio Immobiliare Nomisma, le famiglie preferiscono abitazioni che offrono una buona efficienza energetica, dotazioni accessorie, spazi verdi, vicinanza ai servizi. L’esigenza di efficienza energetica, tuttavia, non sempre trova riscontro nell’offerta presente sul mercato e deve fare i conti con il valore incrementale che caratterizza queste strutture, soggette ad una lievitazione dei costi. Anche riguardo le case in locazione, solo il 18% presenta un’elevata prestazione energetica.
ACQUISTO vs LOCAZIONE
Nella media dei 13 mercati, l’11% delle compravendite residenziali è stato registrato nei centri urbani e il 44,5% nelle periferie, dipendendo anche dal rapporto tra i prezzi delle varie zone urbane.
Nell’ultimo semestre la domanda di locazione ha rappresentato il 42% della domanda presente sul mercato ed è leggermente cresciuta rispetto all’anno scorso. Nonostante questo lieve aumento, si è ancora molto lontani dal punto di equilibrio acquisto-locazione rilevato nel periodo pre-Covid.
Molignoni ha illustrato le due prin-
cipali motivazioni che spingono la domanda di affitto: una percentuale esigua di famiglie sceglie questa opzione per ragioni familiari e lavorative, mentre la maggior parte si orienta sulla locazione perché si sente esclusa stabilmente o temporaneamente dal mercato della proprietà. Il mercato dell’affitto è stato animato da giovani coppie, single e studenti, e dai nuclei monogenitoriali, mentre è risultato marginale il ruolo ricoperto dai lavoratori non residenti e dai trasferimenti di residenza delle famiglie.
Casa e Superbonus
110%: PRO E CONTRO
Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo Nomisma, ha fornito gli ultimi aggiornamenti legati al Superbonus 110%. “Terminerà con un risultato molto deludente, perché sarà riqualificato meno dello 0,5% del patrimonio residenziale.
Tra gli effetti positivi, il fatto che c’è una domanda strutturale di riqualificazione: le famiglie hanno capito che è imprescindibile intervenire in tal senso, anche per caricare meno le future generazioni di alcuni costi di manutenzione. Un altro vantaggio è che questa misura presenta un metodo e una trasparenza differenti: le frodi hanno caratterizzato soprattutto bonus diversi da questo, mentre il Superbonus vede una filiera molto definita. Inoltre, questa opportunità ha accelerato la transizione ecologica e ha determinato uno shock espansivo fino ad almeno 50 miliardi di euro”.
E gli aspetti negativi? “Lo stillicidio normativo e finanziario che blocca i cantieri, l’effetto scoraggiamento a catena che spinge le famiglie a uscire da questa possibilità, i tempi troppo stretti, che hanno creato una
pressione sulla domanda e quindi un aumento dei prezzi e la crescita delle diseguaglianze”, ha commentato Marcatili.
Diseguaglianze che si vedono nel profilo delle famiglie che si avvicinano al Superbonus: “In genere si tratta di nuclei familiari con un lavoro e un reddito di rilievo, che vivono in grandi centri abitativi. Divaricazione che diventa ancora più evidente se si osservano coloro che riescono effettivamente ad accedere al bonus: le famiglie che ce la fanno sono quelle ‘ben equipaggiate’ con determinate caratteristiche (titolo di studio elevato, attività imprenditoriale, reddito alto) e non erano questi gli obiettivi iniziali”.
Trend per il FUTURO
Carlo Alessandro Puri Negri, Presidente di Blue SGR, società di gestione del risparmio, ha infine esposto alcune riflessioni relative al mercato immobiliare del futuro che prescindono dal momento di incertezza attuale. “L’edilizia del futuro”, ha affermato, “sarà estensiva, compenetrata col verde; gli uffici dovranno tenere conto di esigenze di flessibilità e di sicurezza, perché andremo sempre più incontro ad una soluzione mista, che vede sia il lavoro da casa sia il lavoro in ufficio e dovranno prevedere spazi destinati al benessere e alla socialità degli occupanti. Cambierà l’uso delle case, conseguentemente l’offerta dovrà prevedere spazi ibridi di lavoro e di residenza. Questi sono esempi di trend che stanno accelerando il cambiamento ma il settore immobiliare, per sua natura, ha tempi lenti e fatica a dare risposte ai nuovi bisogni. Il comfort stesso negli uffici dovrebbe aumentare in futuro, perché oggi c’è un’attenzione diversa, rispetto al passato, alla qualità della vita e ai desideri delle persone”. .
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L’Italia che sf ida la crisi: e qualità bellezza
Il rapporto Io sono cultura 2022, di Fondazione Symbola e Unioncamere, quantifica il peso in termini di produzione di ricchezza e creazione di posti di lavoro del settore culturale in Italia, che ha molto sofferto la crisi ma che conferma il suo ruolo economico centrale.
Oggi, a due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia, in fase di ricostruzione e ripartenza, con uno scenario di grande incertezza dato il quadro geopolitico internazionale, quale situazione sta vivendo il settore culturale nel nostro Paese? In un Paese come l’Italia in cui cultura e bellezza sono fortemente radicate nel DNA e alla base di una delle più forti identità produttive nel mondo -come è il made in Italy- che ruolo ha la cultura nell’economia nazionale?
A dare una risposta in merito ci pensa Io Sono Cultura 2022, il rapporto annuale realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme a Regione Marche e Istituto per il Credito Sportivo.
CULTURA e BELLEZZA, le chiavi della crescita
“La cultura ha pagato più di altri settori la crisi ma conferma il suo ruolo economico centrale. L’Italia deve essere protagonista -dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola- del nuovo ‘Bauhaus’, fortemente voluto dalla Commissione Europea che nasce per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creatività e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia orientandoli
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CULTURA
Il rapporto analizza il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, ovvero tutte quelle attività economiche che producono beni e servizi culturali (core), ma anche tutte quelle attività che non producono beni o servizi strettamente culturali, ma che utilizzano la cultura come input per accrescere il valore simbolico dei prodotti, quindi la loro competitività, che nel rapporto sono definite creative-driven. All’interno del core ci sono attività molto diverse tra loro, accomunate dalla produzione e veicolazione
di contenuti culturali e creativi: dalle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, monumenti), alle arti visive e performative (teatri, concerti, etc.). A queste si aggiungono attività che operano secondo logiche “industriali” (musica, videogame, software, editoria, stampa), quelle dei broadcaster (radio, televisione), fino ad arrivare ad alcune attività appartenenti al mondo dei servizi (comunicazione, architettura, design).
alla transizione ecologica indicata dal Next Generation EU. Cultura, creatività e bellezza sono la chiave di volta di molti settori produttivi e consolidano la missione del nostro Paese orientata alla qualità e all’innovazione: un soft power che attraversa prodotti e territori e rappresenta un prezioso biglietto da visita. Un’infrastruttura necessaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.
“Nel 2021 le imprese culturali e creative sono apparse ancora lontane dai numeri del 2019, anno pre-crisi pandemica: la variazione del valore aggiunto nel biennio è infatti pari al -4,8%, rispetto al -1,2% a prezzi correnti del totale dell’economia”, sottolinea Andrea Prete, presidente di Unioncamere, che aggiunge: “Sebbene nel 2021 si sia registrato un recupero del +3,6%, questo non ha compensato le perdite del 2020.
Il rilancio di questo articolato universo di aziende passa per una rinnovata attenzione alla sostenibilità, ambientale e sociale; una dimensione sempre più digitale integrata a quella fisica, cosiddetta phygital, dei servizi; una crescente integrazione di settori, canali e contenuti”.
“Cultura non è superfluo” aveva affermato il presidente Mattarella: è un elemento che rinsalda e trasmette tutto ciò che è necessario a una portata ben più ampia del più stretto e convenzionalmente inteso settore culturale.
I NUMERI del rapporto
Guardando i numeri, il rapporto, arrivato alla dodicesima edizione, dà qualche buona notizia. Io Sono Cultura infatti analizza l’evoluzione del settore culturale in termini di produzione di ricchezza e creazione di posti di lavoro. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, dopo la crisi degli anni passati, torna ad avere un segno positivo, registrando un incremento del valore aggiunto tra il 2020 ed il 2021 del 4,2%. Ma è un rimbalzo che non ha permesso di recuperare il terreno perso e di tornare ai livelli pre-pandemici, soprattutto per quanto riguarda i settori relativi alla sfera live. Tra questi, il biennio passato ha evidenziato una notevole contrazione della ricchezza prodotta soprattutto nelle attività dello spettacolo (-21,9%, corrispondente a -1,2 mld di euro) e in quelle dedite alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico (-11,8%, pari a -361 mln di euro). È cresciuto invece il settore di videogiochi e software (+7,6%), risposta all’aumentata necessità di dotarsi di tecnologie informatiche per ovviare alle restrizioni. Tendenze simili anche sul fronte occupazionale, con le performing arts che scontano maggiormente le criticità del biennio, per via di una base occupazionale caratterizzata da contratti prevalentemente atipici (-15,6%; -17 mila addetti) e le attività di valorizzazione del patrimonio storico e artistico altrettanto incapaci di contenere le perdite (-14,6%; -9 mila addetti).
Significativi anche i cali di performance registrati dall’audiovisivo e musica e dall’editoria. Se il primo si contraddistingue soprattutto per importanti perdite dal punto di vista della generazione della ricchezza, il secondo spicca per le perdite occupazionali.
Le attività core hanno registrato una contrazione del 4,8% in termi-
IL SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO
ni di valore aggiunto e dell’1,7% in relazione all’occupazione, mentre le creative driven hanno mostrato maggiore stabilità (-1,7% il valore aggiunto, -1% gli occupati), in linea con quanto osservato negli anni addietro. Queste dinamiche hanno generato perdite significative all’interno del SPCC: tra il 2019 ed il 2021 la ricchezza prodotta è diminuita di oltre 3 miliardi di euro (-3,4%; sensibilmente peggiore di quella mediamente registrata dall’intera economia attestata al -1,1%) e le persone occupate sono state oltre 33 mila in meno (-2,3%; -1,5% per l’intera economia).
La foto al 2021 restituisce un sistema che dà lavoro a 1,5 milioni di persone che producono ricchezza per 88,6 miliardi di euro, di cui il 54,9% generato dai settori culturali e creativi (attività core) e l’altro 45,1% dai professionisti culturali e creativi attivi (creative driven). Un sistema formato da 270.318 imprese e 40.100 realtà del terzo settore (11,1% del totale delle organizzazioni attive nel non profit).
Complessivamente le attività culturali e creative sviluppate da soggetti pubblici, privati e del terzo settore attivano valore anche in altri settori dell’economia, in primis turismo, trasporti e manifattura, la cui stima nel 2021 è pari a 162,9 miliardi di euro, facendo arrivare complessivamente l’impatto della cultura e della
creatività a 252 miliardi di euro con una incidenza sull’intera economia pari al 15,8%.
NORD vs SUD
Sia in termini di valore aggiunto sia di occupazione emerge una chiara differenziazione tra il Nord Italia e il Mezzogiorno. La grande area metropolitana di Milano è al primo posto tra le province per incidenza di ricchezza (9,5%) e occupazione prodotte (9,9%). Segue Roma, seconda per valore aggiunto (8,5%) ma quarta per occupazione (7,8%), mentre Torino si colloca terza (8,2%). Seguono, per valore aggiunto Arezzo (7,8%), Trieste (6,9%), Firenze (6,7%), Bologna (6,1%) e Padova (6%).
In termini di occupazione quindi la leadership per incidenza dei posti di lavoro sul totale dell’economia spetta a Milano.
Turismo e SOSTENIBILITÀ
Ma il ruolo della cultura non si ferma alla sola quantificazione dei valori della filiera. Importanti sono anche i legami tra cultura e turismo. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il comparto turistico internazionale ha registrato nel 2021 un incremento del 4% rispetto al 2020, crescita riconducibile ai soddisfacenti tassi di vaccinazione e alla crescente domanda di turismo natu-
ralistico nazionale. A livello globale, il 2022 si preannuncia come un anno di ulteriore ripresa, anche se gli scenari geopolitici attuali rappresentano una grossa incognita. Secondo l’Istat, nei primi nove mesi del 2022, in Italia si è registrato un aumento dei flussi turistici del 22,3%. Qualche segnale che indica, da una parte, un graduale spostamento verso il turismo di prossimità e le aree interne, dall’altra, nella crescita della proporzione di generazioni emergenti, un nuovo target da accostare al turismo ormai consolidato. Una tendenza confermata da una recente ricerca di Unioncamere e Isnart, che attribuisce l’evoluzione della domanda turistica tanto alle ricadute (materiali e atmosferiche) della pandemia quanto al ricambio generazionale (la metà dei turisti in Italia è nata dopo il 1981) che comporta una spiccata attenzione per la sostenibilità. I turisti del 2022 non si domandano più cosa visitare ma perché. Anche secondo Expedia, le preferenze dei viaggiatori nell’era post-Covid sono sensibili al turismo di massa (il 49% dei viaggiatori intervistati sceglierà mete meno gettonate proprio per non contribuire al fenomeno e per far prevalere la scoperta di luoghi inediti al riconoscimento di destinazioni iconiche) e all’impatto ambientale negativo del viaggiare (il 59% degli intervistati è disposto a pagare di più preferendo scelte sostenibili).
QUALITÀ e bellezza sfidano la crisi
Cultura, qualità e bellezza, si sa, sono i tratti che da sempre contraddistinguono l’Italia. Tratti che sono ben radicati quindi anche nella società e nell’economia. Per questo sono alla base delle ricette made in Italy per fuoriuscire dalla crisi. E i numeri lo dimostrano. .
124 CULTURA
Settore in crescita,
prospettive positive
Il futuro è qui e ora: parte con questi intenti l’ultimo Forum di Scenari Immobiliari, che analizza l’andamento del mercato immobiliare italiano ed europeo. Un settore in buona ripresa, quello immobiliare: in Europa infatti il fatturato 2022 è aumentato in un anno di circa il 10%. Ma il 2022 è stato un ottimo anno anche per il mercato italiano, che l’ha chiuso a 140 miliardi di euro di fatturato (+9,9%).
The Future is Now dice il claim del Forum: c’è dunque aspettativa per le previsioni del prossimo anno.
Scenari delicati, PREVISIONI POSITIVE
“Il mercato sta vivendo una fase delicata, all’interno di uno scenario economico che sta affrontando una vera e propria tempesta perfetta - tra guerra, inflazione, post pandemia e crisi politica - scoppiata nel 2022 e che realisticamente continuerà nel 2023”, ha affermato il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia. “Dopo due anni particolarmente positivi, le aziende del real estate sono strutturate e con notevoli capacità finanziarie, la forza della domanda è ancora robusta perché basata su innovazione di prodotto e non speculativa, ma le condizioni esterne sono invece negative e cercano di far cambiare direzione al mercato. È il momento di una navigazione più difficile, ma ogni tempesta è destinata a esaurirsi”.
Sono positive le previsioni per il mercato immobiliare italiano, anche se in calo per il 2023, con più 6,5% con 148 miliardi di euro: è al 2° posto fra i cinque principali mercati immobiliari europei.
Le previsioni per la fine del 2022 nell’area EMEA, invece, sono fra i 320 e i 305 miliardi di euro, con un calo compreso tra il 10-15% rispetto al 2021, che aveva chiuso con circa 360 miliardi di euro. In dodici mesi -da giugno 2021 a giugno 2022- il volume totale degli investimenti in Europa ha raggiunto una cifra record, 387,3 miliardi di euro, più del 35% rispetto al periodo 2020-2021. Rispetto allo scenario congiunturale futuro, previsto come in calo e carico di incertezza, viene dunque confermata la solidità dei mercati immobiliari nei principali Paesi europei dalle previsioni sui fatturati delle cinque principali nazioni (Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito). Nella media dei cinque principali Paesi, la crescita nel 2022 è stimata del 12,1% rispetto al 2021. Allargando poi ai 28 Paesi dell’Unione Europea la media del fatturato generato a fine 2022, si stima un incremento rispetto all’anno precedente del 9,9%. Un contributo importante alla crescita dei fatturati globali in termini di valore arriva dalla variazione positiva dei prezzi registrata quest’anno a cui ha evidentemente contribuito l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi.
cristina enea
MERCATO IMMOBILIARE
The Future is Now: l’aspettativa del settore immobiliare in buona ripresa nelle previsioni per il 2023 di Scenari Immobiliari.
Case e PREZZI
Riguardo al comparto residenziale si prevede che a fine anno i prezzi delle case nei cinque Paesi più industrializzati registreranno un aumento medio del 4,5%, mentre la stima per il 2023 è fissata al +6,5% medio annuo. Dopo la performance straordinaria dell’Italia nel 2021, si prevede che per le transizioni immobiliari residenziali ci sarà un leggero calo a fine 2022, con una diminuzione degli scambi del 5,3%, attestandosi sulle 710mila compravendite. Per il 2023 è prevista un’ulteriore discesa, ma che dovrebbe comunque restare inferiore ai 6 punti percentuali e circa 670mila compravendite. Il comparto retail continua ad offrire un quadro complicato riguardo i prezzi, che nel 2022 registrano una crescita dello 0,8% annuo, mentre si prevede per il 2023 un aumento del 4,3%. Segnali positivi per il comparto retail arrivano dagli investitori, che nella prima parte del 2022 hanno aumentato, rispetto al primo semestre 2021, del 31% i loro volumi giungendo a un totale di 10,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda il comparto della logistica, le previsioni sulla chiusura del 2022 sono positive anche se più prudenti rispetto agli anni passati. In generale i valori dovrebbero aumentare del 2,9% rispetto all’anno passato, mentre per il 2023 si prevede un aumento di un punto percentuale in più rispetto a quest’anno. .
Come cambiano i e gli stili di vita degli Italiani? consumi
Pandemia, crisi climatica, guerra, inflazione. Un nuovo mondo pericoloso è quello che si vede negli scenari dei prossimi anni. Una vera e propria “tempesta perfetta” che ha provocato innumerevoli cambiamenti su tutti i livelli del vivere quotidiano. Come hanno reagito e come sono cambiati allora gli Italiani? In che modo hanno modificato i loro consumi e gli stili di vita?
Il “Rapporto Coop 2022 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto di analisi di Nielsen e i contributi originali di Gs1-Osservatorio Immagino, Iri Information Resources, Mediobanca Ufficio Studi, Nomisma Energia, Npd, illustra proprio questi cambiamenti. L’edizione di quest’anno si è avvalsa di due diverse survey intitolate “What’s next?”
e “An unexpected new world” condotte entrambe nella seconda parte dello scorso mese di agosto. La prima ha coinvolto un campione di 1.000 italiani rappresentativo della popolazione over 18 (18-75 anni), mentre la seconda si è rivolta alla community del sito di italiani.coop e ha coinvolto 860 opinion leader e market maker fruitori delle passate edizioni del Rapporto. Tra questi sono stati selezionati ruoli apicali (imprenditori, amministratori delegati e direttori, imprenditori, liberi professionisti e consulenti) per anti-
cipare le tendenze future del Paese.
Fattori di CRISI
Cresce la povertà alimentare, il commercio internazionale decresce e l’emergenza climatica è drammatica quotidianità. La pandemia aveva già provocato cambiamenti che avevano dato il via a una nuova epoca di scarsità, ma oltre alla minaccia del Covid, è il conflitto russo-ucraino ad aver creato un effetto recessivo immediato sull’economia mondiale.
Il Pil globale passa dal +5,7% del 2021 al +2,9% previsionale del 2022 e per l’Italia le previsioni di crescita del Pil si attestano al +3,2% per il 2022 e al +1,3% per il 2023. Un verosimile scenario avverso della Banca d’Italia non esclude il ritorno a un Pil in negativo nel 2023 (-2%). Inoltre, la doppia dipendenza dell’Europa dall’area del conflitto -il gas dalla Russia e le commodities alimentari da Ucraina e Russia- ha fatto crescere a dismisura l’inflazione. In Italia
il dato a doppia cifra del +7,8% nel 2022 fa ritornare indietro di 40 anni e da allora a oggi mai aveva toccato tale picco; per alcuni segmenti di consumo la macchina del tempo dei rincari segna date ancora più lontane; così l’incremento dei prezzi per le spese di abitazione e utenze torna ai livelli del 1980.
2.300 euro: è questa la perdita media del potere d’acquisto delle famiglie stimata per il 2022 e diventa ancora peggio se si vive da soli.
TEMI AMBIENTALI tra le prime preoccupazioni
Gli Italiani non minimizzano certo le tensioni economiche e sociali, ma sembra esserci altro al primo posto delle loro preoccupazioni: l’emergenza generata dalla crisi climatica. Il 38% ritiene che il prossimo evento epocale sarà dovuto proprio al climate change, il 56% pensa che questa emergenza debba avere la massima priorità a livello nazionale e internazionale ed è la preoccupazione ambientale che ha il maggiore impatto sugli stati d’animo: lo afferma il 39%, di più rispetto ai timori generati dalla guerra in Ucraina.
Temi ambientali che, almeno per ora, arrivano prima anche della temuta inflazione. Ma se da un lato la larga maggioranza del campione continua a mostrare comportamenti ecologicamente corretti, di fronte all’impellente questione della ricerca di energia alternativa, rispettivamente il 67% e il 40% degli intervistati punta solo su energia solare e eolica e neanche uno su tre è favorevole al nucleare. La questione energetica bussa con estrema insistenza alla porta d’Italia e d’Europa e benché sia un allarme condiviso, pesa molto sul nostro Paese: il valore dell’interscambio commerciale si attesta nel 2021 su 25 miliardi di euro e sempre nello stesso anno pre-guerra e pre-sanzioni gli investimenti diretti degli italiani in Russia ammontavano a 11,5 miliardi di euro.
128 cristina enea CONSUMI
Clima di AUSTERITY
Il dilemma della bolletta è ben lontano dall’essere risolto e pesa come un macigno sulle famiglie già in difficoltà. Il 57% dichiara già oggi la difficoltà di pagare l’affitto e il 26% pensa di sospendere o rinviare il pagamento e, restringendo il campo a luce e gas, un Italiano su 3 entro Natale potrebbe non coprire più le spese per le utenze. Nemmeno la spending review energetica che le famiglie hanno già iniziato sembra mettere al riparo: il 41% è attento a accendere le luci il meno possibile, il 30% è consapevole di ridurre il riscaldamento domestico e molti Italiani sono abituati a un uso razionale degli elettrodomestici.
L’Italia del 2022 è un Paese più vulnerabile, con la classe media sempre più in difficoltà e con una netta crescita dell’area della povertà vera e propria. Di contro nel post pandemia cresce il mercato del lusso: +46% le compravendite di case con valore superiore a un milione di euro (2021 vs 2020), +16% le immatricolazioni di auto di valore (primo semestre 2022 vs 2021). La forbice tra chi ha poco e chi troppo si divarica e in un futuro sospeso che il 48% dipinge come instabile e precario ricompaiono le grandi rinunce. Gli Italiani, schiacciati tra i prezzi che aumentano e i salari che rimangono fermi, vedono scendere il loro potere d’acquisto e hanno già iniziato a cercare altre vie d’uscita. Un più avveduto 68% non
si è fatto trovare impreparato e ha già avviato una personale spending review, il 17% dichiara invece l’intenzione di farlo con l’arrivo dell’autunno. Un esercizio quotidiano per tutti che, oltre ai grandi capitoli di spesa, colpirà soprattutto il superfluo di tutti i giorni (bar e ristoranti, abbigliamento e intrattenimento extradomestico), e comporterà anche il rinvio di viaggi e vacanze e il posticipo degli acquisti di prodotti tecnologici e arredo.
Intanto il lavoro è sempre più povero: nel rapporto tra costo della vita e stipendi medi, l’Italia è il fanalino di coda tra le principali economie europee. Un occupato su 5 tra coloro che hanno contratti part time è oggi a rischio povertà e un dipendente su 10 full-time corre lo stesso rischio. A conti fatti sono 900 mila in Italia oggi i lavoratori che guadagnano meno di 1.000 euro al mese, il doppio rispetto a 15 anni fa.
Attenzione
alla SFERA PERSONALE
Di fronte al caos del mondo rispunta per la larga maggioranza degli Italiani la dimensione personale come meta di tutte le attenzioni: salute, benessere, affetti. Una sorta di rifugio nella propria comfort zone, consapevoli comunque che qualcosa sta per accadere e per questo anche vigili e circospetti, molto attenti a ciò che succede intorno a loro e perennemente informati.
129
La spending review degli italiani non tocca però la sfera del cibo. Nonostante l’aumento dei prezzi gli Italiani non sono disposti a scendere a compromessi nelle loro scelte alimentari e nei prossimi mesi prevedono di diminuire la quantità ma non la qualità del loro cibo. La maggiore evidenza del nuovo valore assegnato al cibo dagli Italiani è il sorprendente mancato ricorso ad un netto downgrading degli acquisti che invece è stata la prima risposta alle difficoltà nelle precedenti crisi economiche. Probabilmente con il peggiorare della situazione gli Italiani vi faranno nuovamente ricorso, ma attualmente il carrello non è più la miniera da cui attingere per finanziare altri consumi, ma un fortino da proteggere. Forse è questa una delle principali eredità del post pandemia. Al tempo stesso il cibo a cui non si intende rinunciare pare essere soprattutto quello più sobrio e basico e l’italianità e la sostenibilità sono gli elementi imprescindibili. Meno cibi etnici, meno tipologie di “senza” (senza glutine, etc), meno cibi pronti e anche il bio subisce una battuta d’arresto. Le stesse marche leader sembrano sacrificabili, mentre la MDD continua la sua avanzata, con una quota di mercato che nel 2022 sfiora il 30% (+2,0 rispetto al 2019).
Incognite per la GRANDE DISTRIBUZIONE
Il 2022 (e forse ancor di più il 2023) potrebbe essere l’anno più difficile della storia della grande distribuzione organizzata in Italia. Le imprese retail devono fare i conti con l’eccezionale rincaro dei listini industriali e l’esplosione del caro energia. Ci sono poi le difficoltà della domanda finale e della necessità di attutire l’effetto sulla capacità di acquisto del consumatore. Ad oggi, infatti,
i prezzi dei beni alimentari venduti dall’industria alle catene della Gdo sono cresciuti del 15% rispetto allo scorso anno, mentre l’inflazione alla vendita nello stesso periodo ha fatto segnare un valore di poco superiore al +9% (il differenziale fra il prezzo all’acquisto e quello alla vendita segna un -5,7%, tutto a svantaggio della grande distribuzione). A schizzare in alto sono soprattutto i prezzi all’acquisto dei prodotti basici.
Contemporaneamente, dopo lo tsunami energia che si è abbattuto anche sulla grande distribuzione, i costi energetici che nel 2019 valevano l’1,7% del fatturato sulla base dei futures sull’energia si moltiplicheranno almeno per tre volte raggiungendo nel 2022 una incidenza del 4,7% e del 5,2% nel 2023. Questo drammatico incremento dei costi è tanto più preoccupante se si considera che il retail alimentare è un settore strutturalmente a bassa redditività, dove anche piccole variazioni dei margini possono seriamente compromettere la tenuta dei conti economici. Basti qui ricordare che il Valore Aggiunto trattenuto in media dalle imprese della Gdo nel 2021 è stato pari a 14,7%, l’Ebitda del 5,3% e l’Ebit del 2,6% (dati Mediobanca). Allo stesso modo ogni 100 euro spesi dal consumatore l’utile netto per i retailer è stato appena superiore ad 1,5 euro. Per il resto, seppur il 2022 registra per la Gdo un lieve ritorno alle espansioni delle superfici, per lo più a discapito dei punti vendita di prossimità, è il discount a registrare ancora una volta la maggiore crescita mentre prosegue il declino del formato dell’ipermercato.
Anche l’e-grocery, che sembra aver perso quella spinta propulsiva enfatizzata dal lockdown, si mantiene su quote molto basse soprattutto se pa-
ragonate al resto d’Europa: nel 2021 si attesta su un 2,9% con previsioni 2030 che non superano il 6%.
SFIDE future
“Lo scenario delineato nel Rapporto 2022 ci restituisce l’immagine di un’Italia chiamata a affrontare sfide molto impegnative e che prendono il via da fattori economici e sociali assolutamente inusuali -sottolinea Marco Pedroni Presidente di Coop Italia e di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)- Dopo trent’anni è tornato il carovita con un’inflazione alta che non si vedeva dagli anni Ottanta; per molti consumatori e molte imprese è una situazione del tutto sconosciuta. Parimenti i salari rimangono congelati e colpisce nel Rapporto la divaricazione che si accentua fra una parte crescente del Paese che rimane fragile e le classi più agiate. Il nuovo Governo dovrà mettere al centro l’emergenza primaria delle famiglie italiane, promuovendo una politica di ridistribuzione dei redditi a beneficio della maggioranza, affrontando il nodo energetico con misure che permettano alle imprese di rimanere sul mercato e ai cittadini di non pagare costi insostenibili. C’è bisogno di dirottare risorse incisive a favore dei consumi agendo, per esempio, sulla defiscalizzazione dei prodotti di base e con una rinnovata politica ambientale in linea con l’emergenza del momento. Le imprese della distribuzione commerciale registrano costi dei prodotti e dell’energia in fortissima crescita e finora hanno contenuto gli aumenti dei prezzi al consumo delle famiglie; i bilanci e con essi la stabilità delle imprese possono andare in crisi. Non chiediamo aiuti di stato, ma di mettere un tetto ai rialzi dell’energia e di sostenere la domanda interna dei consumi”. .
CONSUMI
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Inaugurato il primo showroom a Shangai. Colsam, insieme al distributore ufficiale in Cina, ha inaugurato a Shangai la nuova sala espositiva permanente. Progettato dal team creativo cinese e ampio 286 mq, questo nuovo showroom, accogliente, elegante e dal design raffinato, permette ai clienti di toccare con mano l’eccellenza delle pitture e dei decorativi riprodotti nelle pareti, di conoscere la storia e i valori della casa madre e di farsi
guidare con professionalità nella scelta del colore. Uno spazio arricchito in ogni stanza da arredi di eco-design e da videowall che raccontano il brand in modo accattivante e coinvolgente.
Per i propri rivenditori, Colsam ha sviluppato un personale format di showroom. Lo spazio espositivo Colsam non è solo un luogo di incontro, ma è anche uno spazio in cui vivere l’esperienza del colore e scoprire in anteprima novità e progetti per l’edilizia e il fai da te, perché permette ad architetti, applicatori,
designer e consumatori finali di entrare in connessione con il brand grazie a pareti, arredi e contenuti multimediali che dialogano fra loro.
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NATIVUS
L’accademia per formare applicatori esperti. Un’offerta formativa che ambisce a contribuire fattivamente alla costruzione di una figura professionale completa in grado
Arriva da Tecnostuk un prodotto dedicato all’azione di termoisolamento: è Freddo Stop, un rivoluzionario rivestimento termico traspirante. Freddo Stop risolve il problema dei muri molto freddi, garantendo una coibentazione migliore perché riduce le dispersioni di calore causate da discontinuità costruttive e contribuisce a prevenire la formazione di muffa. Senza dimenticarsi ovviamente del rispetto dell’ambiente: progettato per essere compatibile con l’ambiente Freddo Stop è un prodotto green, in classe A+. Si applica a pennello o a spruzzo con i sistemi HLVP, è pronto all’uso e può essere sovraverniciato. Contiene un’alta concentrazione di microsfere cave di vetro miscelate a speciali resine acriliche che determinano un ottimo isolamento termico. Le microsfere cave di vetro 3M, disperse in modo omogeneo in Freddo Stop, si saldano a livello molecolare in maniera perfetta garantendo un ottimo strato coibentante.
di essere ambasciatrice dei sistemi Nativus: è nata Academy Nativus, l’accademia del settore per formare applicatori esperti. L’applicatore nel mondo dei rivestimenti in resina sarà infatti il partner perfetto per le rivendite, i progettisti e il cliente finale. Dieci incontri che non tratteranno temi solamente di natura applicativa, ma che sono formativi ad ampio spettro, perché forniscono nozioni di chimica, di applicazione, di comunicazione, di vendita, partendo da un livello base fino alla massima aspirazione di diventare Maestro Nativus.
ISOLRESINE
ISTONALE®, i package che danno valore.Dall’esperienza di Isolresine Edilizie arriva ISTONALE®, la cui forte identità dei package viene divisa per intenti. Pensati per applicazioni dedicate agli operatori edili, architetti e progettisti che hanno specifiche necessità, apprezzando estro e creatività, questi nuovi package danno nuovo valore ai lavori, permettendo anche di risparmiare tempo e denaro. I cicli prendono infatti nome e si ispirano ai grandi della storia dell’arte: ISTOBELLINI, spatolato a pavimento, fa dei colori un gioco, senza paura degli effetti che creano i contrasti; ISTODAVINCI, autolivel-
lante decorato, stende i colori in modo sapiente, geniale; ISTOGIORGIONE, spatolato parete, crea equilibrio nella gestione del colore; ISTOTIZIANO, vernice film, non ha paura delle difficoltà e mette d’accordo le tonalità di colori caldi e freddi; ISTOVASARI, autolivellante monocromatico, è ideale per un progetto di successo per risparmiare tempo e risorse, perché è un esempio della gestione delle proporzioni.
FERCA
Il coraggio rivolto al futuro.Un gruppo d’acquisto organizzato per ferramenta presente dal 1973 di cui fanno parte oltre 70 negozi, nato dal coraggio di imprenditori lungimiranti che tengono testa alla concorrenza e che si differenziano dalla Grande Distribuzione Organizzata.
Uno sguardo rivolto al futuro, per una distribuzione sostenibile, grazie a nuovi percorsi e nuove vie circolari, in modo che tutti si trovino legati e costantemente collegati, trovando sostegno in ogni fase, dalla fornitura, alla gestione del magazzino, alla vendita e al feedback del cliente. Ferca è solidità, organizzazione e puntualità, è un progetto rotondo e completo, che non si limita alla consegna di materiali, ma che
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è alla costante ricerca di crescita, perché prosegue con la migliore gestione del post vendita, con assistenza puntuale e precisa, un orecchio teso a percepire i veri bisogni dei clienti: questo è il senso di sostenibilità che cresce insieme al gruppo. Perché oggi sono la competenza, la conoscenza e il servizio che fanno la differenza: così si creeranno veri e propri punti di riferimento sul territorio, capaci di realizzare connessioni con i propri clienti, delle relazioni stabili che distinguono da tutti i competitor.
THE SPECIALIST
Diventare “grandi nel piccolo”.The Specialist è un consorzio che dal 1984 investe tutte le sue risorse per far crescere professionalmente i punti vendita.
È la soluzione per chi vede le grandi opportunità offerte dalla collaborazione e dalla coalizione per portare sul mercato un nuovo sistema distributivo, una valida alternativa alla GDO e all’indiscriminata concorrenza online.
ART AFFRESCO
Pareti uniche e personalizzate con la carta da parati elegante e moderna di ART AFFRESCO.Affreschi artigianali e soluzioni uniche nel campo della decorazione su carta da parati sia per interni sia per esterni: è la fabbrica ART AFFRESCO che dal 2010 crea, grazie a un team di 25 professionisti tra designer, artisti ed esperti maestri d’arte, affreschi dal design moderno su tele senza giunture.
Professionalità, esperienza e tecnologia: una vasta gamma di prodotti di alta qualità, ottenuta tramite l’uso di materiali specifici e resistenti alle intemperie e agli attacchi degli agenti atmosferici. Tutti gli affreschi si distinguono per la loro unicità, originalità e per il prezzo accessibile: si possono scegliere le soluzioni più adatte ad ogni esigenza, perché tutti gli affreschi sono personalizzabili. ART AFFRESCO soddisfa le richieste più complesse ed insolite nella decorazione di pareti. Le decorazioni di ART AFFRESCO sono realizzate a mano: gli affrescatori curano personalmente la scelta della migliore carta da parati individuando la superficie giusta per realizzare, con le loro mani, l’affresco desiderato su tela. ART AFFRESCO seleziona scrupolosamente ogni dettaglio dell’immagine, la struttura della
AGOSTI NANOTHERM
Il prodotto isolante ideale Costituito da una fibra lunga 100% naturale e incombustibile, il pannello NOBILIUM®
superficie e le dimensioni della tela individuando le soluzioni migliori.
GRUPPO PORON
The Specialist permette di diventare grandi nel piccolo: dà la visibilità di un grande punto vendita ma senza alterare la propria identità e permette di promuovere forme di vendita e di business innovative e condivise.
THERMALPANEL, grazie alla sua costruzione in sottili strati cuciti meccanicamente, ha innovative caratteristiche meccaniche e isolanti che lo rendono adatto ad essere applicato a soffitto e a parete senza l’uso di tasselli e a pavimento sotto massetto e/o posato a secco sotto il parquet. È un prodotto naturale in basso spessore da 9 mm e 3 mm, che migliora il comfort abitativo interno, perché porta una significativa riduzione delle dispersioni termiche variabile da circa il 50% a circa il 30%. Indicato anche per essere usato negli edifici storici, perché la possibilità di posa senza tasselli preserva l’integrità di parete e soffitto e l’incollaggio e la rasatura con cicli di calce naturale si sposano con i materiali usati per questo tipo di edifici. L’uso del basso spessore NOBILIUM® THERMALPANEL è ideale anche in abbinamento all’uso di cappotti interni e/o esterni che utilizzano materiali a spessore tradizionale. Dalla bassa conducibilità termica, dall’alta densità e dall’alto calore specifico, è incombustibile e ad alta traspirazione; è facilmente riciclabile e ha un ottimo rapporto tra costo, caratteristiche tecniche, basso spessore e impatto ambientale; il suo basso spessore e l’elevata resistenza a trazione permettono un’eccellente stabilità dimensionale, senza dimenticare la facilità di posa. Molto importante è anche il fatto che sia marcato CE in conformità EN 13162:2012 + A1:2015 ed è conforme ai CAM EN 14021:2016.
La forza dei legami che fanno crescere.È un compleanno importante quello che festeggia quest’anno il Gruppo Poron: il 60º anniversario è uno di quei momenti in cui, per poter continuare al meglio verso il futuro, ci si ferma un attimo a guardare indietro, per affacciarsi sul proprio passato, per riflettere sulla propria storia. Che cosa l’ha resa unica nel suo quotidiano evolversi verso le sempre nuove sfide?
Da Gruppo Poron ne sono sicuri: a rendere diverso e vincente il loro percorso sono stati i legami creati. Indissolubili e inscindibili, sono legami che sono cresciuti e che si sono rafforzati giorno dopo giorno, anno dopo anno. Legami fatti di fiducia e credibilità, che hanno sempre messo le persone al centro, con rapporti diretti e duraturi. Legami con le realtà territoriali che compongono il mercato, creando sedi che potessero rispondere a ogni esigenza quotidiana dell’area geografica di pertinenza in modo efficiente ed efficace. Ma tra tutti questi legami ce n’è uno che è unico e privilegiato, con una materia prima, il polistirene, ed è quello che ha permesso al Gruppo Poron di diventare non solo protagonisti, ma anche leader sul mercato, promotori e primi diffusori di numerose innovazioni tecniche.
MAPEI
Vincenti anche nelle difficoltà. Il sesto Bilancio
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di Sostenibilità fotografa l’impegno del Gruppo Mapei per la società e l’ambiente non solo in Italia, ma anche nei paesi europei. Una crescita costante in termini di fatturato e dipendenti, un impegno concreto per la sostenibilità e un bacino di analisi che abbraccia tutta Europa. I nuovi importanti traguardi per il Gruppo Mapei illustrano, con dati esemplificativi, una strategia aziendale vincente anche nei periodi di difficoltà. Per il 2021, anno della ripresa e del desiderio di tornare alla normalità, si riconfermano solidi i pilastri su cui si erge l’intero gruppo: Internazionalizzazione, Specializzazione, Ricerca&Sviluppo e Sostenibilità.
Da Mapei sono orgogliosi di questi risultati, perché, con passione e coinvolgimento di tutta l’azienda, si vuole essere cittadini attivi e promotori di crescita e sviluppo in tutti i Paesi dove ci sono le proprie attività. Il 2021 è stato costellato di progetti virtuosi, ma la sostenibili-
spetto del packaging del prodotto realizzato; l’alta qualità e i bassi impatti ambientali che caratterizzano le soluzioni Mapei contribuiscono alla sostenibilità degli edifici in cui vengono applicati, aumentandone le prestazioni energetiche. Fondamentali per Mapei sono anche il rapporto con le comunità e il sostegno allo sport e alla cultura.
Nel 2021 Mapei ha supportato con convinzione il mondo dello sport, con cui condivide i valori: passione, volontà di eccellere e di valorizzare il proprio talento, amore e dedizione per il lavoro di squadra e desiderio di affrontare con grinta e tenacia ogni giorno nuove sfide. E non solo in Italia: in tutta Europa il gruppo ha dato il proprio sostegno a numerose iniziative, attività e società sportive. L’attenzione alla cultura in tutte le sue declinazioni è un credo centrale del gruppo, perché rappresenta il fondamento e l’identità di una comunità.
riconosce la responsabilità di porre a servizio della società gli strumenti di cui dispone, per permetterle di essere sempre più preparata ad affrontare le sfide della sostenibilità.
FILA SOLUTIONS
CONCRETE HYDRO, il nuovo idrorepellente per le superfici in cemento. Le soluzioni dedicate alle superfici in cemento di FILA SOLUTIONS si ampliano grazie a CONCRETE HYDRO.
Un nuovo prodotto a base acqua, idrorepellente, consolidante a effetto traspirante, pensato per proteggere dai danni degli agenti atmosferici e per consolidare materiali cementizi come cemento, intonaco, pietra ricostruita, laterizio e tufo, contrastando l’effetto spolvero.
CONCRETE HYDRO
superficie.
Ideale per i rivestimenti outdoor (facciate, muretti, bordi piscina e decorazioni esterne) e per pavimentazioni esterne non soggette a rischi di macchie organiche (vialetti, passaggi pedonali, etc.) che non necessitano di un’azione tonalizzante. Sulle pareti interne a vista, CONCRETE HYDRO svolge un’efficace azione consolidante con effetto-anti spolvero. La protezione delle facciate -siano esse grezze, tinteggiate, intonacate, rivestite da laterizi o materiale poroso da rivestimento- rimane l’applicazione più rilevante per questo trattamento.
CONCRETE HYDRO protegge dal degrado causato da agenti atmosferici e da prodotti chimici, senza creare film superficiali e senza alterare il grip del materiale.
tà per Mapei si manifesta quotidianamente: nell’accurata scelta delle materie prime e nella ricerca di soluzioni per ridurne il consumo, per realizzare prodotti a basso impatto ambientale; un approccio che coinvolge anche l’a-
Nel 2021 si sono contati anche numerosi impegni rivolti a iniziative solidali e di beneficenza, perché da Mapei si è convinti che un’azienda può dare il suo contributo allo sviluppo delle comunità sia attraverso sponsorizzazioni, sia fornendo gratuitamente prodotti e tecnologie e mettendo a disposizione tecnici di laboratorio e di cantiere.
Infine, sempre più marcato e concreto è l’impegno di Mapei per il mondo della ricerca, per la comunità scientifica e le Università, anche attraverso la valorizzazione dei giovani ricercatori. Il gruppo infatti
impedisce la penetrazione dell’acqua e garantisce la traspirabilità, risultando quindi molto efficace nel trattamento del cemento, particolarmente soggetto alla formazione di alghe, licheni, macchie di ruggine e fessurazioni per via dell’elevato assorbimento di umidità. Con la sua azione consolidante, CONCRETE HYDRO conferisce compattezza, resistenza e durabilità al materiale ed è efficace nel contrastare l’effetto “sfarinamento”, fenomeno che aumenta con l’invecchiamento della
Pronto all’uso, va applicato uniformemente su superficie pulita e asciutta con pennello o sistema airless, con una resa di circa 40 mq per 5 litri di prodotto.
Grazie alla sua formulazione COV free a basso impatto ambientale e alla certificazione Indoor Air Comfort Gold per la verifica delle emissioni di Composti Organici Volatili, soddisfa le più restrittive specifiche europee sotto il profilo ambientale nell’ambito dell’edilizia.
SAINT GOBAIN
Milano-Roma, tre nuovi showroom.Sono stati inaugurati a Roma due nuovi showroom di Saint-Gobain Ecophon, marchio del Gruppo leader nella produzione di sistemi in grado di migliorare l’acustica in tutti
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gli ambienti non residenziali che necessitano di un comfort acustico particolarmente elevato, come ad esempio uffici, scuole, ospedali.
L’apertura degli showroom romani (in Piazza San Salvatore in Lauro e Piazza Fiammetta) segue l’inaugurazione dello spazio espositivo a Milano, presso SantaSofia27, situato nell’omonima via. Quest’ultimo è stato aperto al pubblico durante la Design Week 2022, mentre per gli spazi a Roma è stato organizzato un evento dedicato, incentrato sulla sostenibilità. Tenutosi nella splendida cornice dei Musei di San Salvatore in Lauro, l’evento ha coinvolto un centinaio di professionisti tra architetti e progettisti: è stata l’occasione per presentare le ultime ricerche in tema di fonoassor-
bimento, psicoacustica, sostenibilità e le novità normative in tema di acustica. Gli invitati hanno anche potuto toccare con mano i prodotti presenti negli showroom, in particolare il Master™ EG, controsoffitto modulare dal design unico, vincitore del German Design Award 2022, l’Akusto™ One, con cui è stata realizzata una composizione e un mix di colori, e i Solo™ Baffle Wave che, sospesi a soffitto, hanno ricreato un gioco di onde molto apprezzato.
CEMENTO LINE
Cemento, colori e forme: un racconto che fa emozionare.La forza del cemento gfrc (conglomerato di matrice cementizia, in cui sono aggiunte fibre di vetro con funzione di rinforzo) e la filosofia Cemen-
LEditore EDIPUBBLICITÀ srl
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Amministrazione
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Amministrazione: Rosita Rapetti
Stampa e confezione: Reggiani Print Srl - Brezzo di Bedero (VA)
Spedizione: GMA sas - Viale Lombardia, 51/53 - 20861 Brugherio (MB)
Indirizzo Internet: www.edipubblicita.it . www.colorehobby.it E-mail: info@edipubblicita.it
to Line, giovane azienda nata nel 2018 da uno spin off dell’azienda edile Rossetti sono raccontate con forte emozione tra colori e forme inedite. Trend che raccontano colori e natura, con accostamenti contemporanei che mettono in continuo dialogo tra calore e funzionalità spazi ed emozioni. È un dialogo che coinvolge l’ambiente bagno, a cui Cemento Line ha dedicato particolare attenzione.
Il cuore delle nuove collezioni, declinate in un racconto che lega atmosfere del passato, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, è il colore e il cemento diventa una tela.
Il catalogo Cemento Line presenta 14 colori ispirati alla natura: dalle tonalità pastello a quelle terrose, dal bianco al nero, dall’oro al cielo. I contrasti, la semplicità del tono su tono,
i richiami alla natura nelle sfumature dei verdi o le tinte decise come il nero sono le tendenze dell’autunno inverno. X, Lunare e Giove sono i prodotti di Cemento Line che incarnano questa tendenza e permettono un’alta personalizzazione: il lavabo diventa l’accessorio con cui giocare. Il continuo legame tra passato e futuro caratterizza anche le nuove forme e il design firmati Cemento Line. Insieme alle forme pulite ed essenziali, sono i lavabi freestanding a fare tendenza.
Pubblicità:
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Colore & Hobby: mensile di informazione tecnico-commerciale per rivenditori e operatori economici. Edito dal 1971. Aut. Trib. Milano n.49/81. Ottobre 2022 - n.426
Diffusione: 9.500 copie cartacee (una copia Euro 10); 20.000 copie digitali
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