Meeting e Congressi - Mag Giu 2013

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Rivista mensile - n° 4 maggio-giugno 2013 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI COVER STORY 1

COVER STORY 2

CONGRESSI MEDICI

CONGRESSI E INCENTIVE ALL'ESTERO

NON SOLO ECM

LA RIPRESA

MAG-GIU | 2013

numero

04

ALLO SPECCHIO Il futuro sono

gli eventi ibridi LA PROVOCAZIONE

Networking

all'italiana

TEAM BUILDING Battere la crisi non è

Lino Banfi

NEGLI EVENTI CI VUOLE CUORE

000 MC-cover Mag-Giu 13 Banfi.indd 1

un'illusione LA DESTINAZIONE

SORRENTO

ALL'INTERNO CONTENUTO EXTRA

SICILIA

24/05/13 08.18


Guarda le candele che galleggiano

The ghats of Varanasi. To know more, log on to www.incredibleindia.org - info@indiatourismmilan.com

Guarda galleggiare la speranza

Trova quello che cerchi


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04 2013

sommario Ecm: arrivano gli ispettori

63

Museo Leonardo Da Vinci: ad alto valore aggiunto

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Grand Hotel di Como: quel meeting sul lago

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HOT TOPICS

Winter Garden, meeting a regola d’arte

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meeting comment

Parchi del Garda: il borgo dei congressi

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editoriale 9

Ingegno e ottimismo

Ho visto cose che voi umani… – Massimo Morga

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incentive comment Quando il saggio indica la luna – Luca Corsi

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highlights 14 l’intervista Lino Banfi: quegli eventi che vuole il cuore

18

Under the spotlight

Cb Rimini: a Rimini è scientificamente provato che… 76 Pisa Palazzo dei Congressi: futuro in forma attiva

78

Kolbe Hotel Rome: eventi “eclettici”

80

Fiera del Levante: il bello di un congresso

82

Meeting Planner: professionisti si diventa

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Nova Yardinia: il congresso è di casa

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Formedica: formazione Ecm… ritorno al futuro

88

Palazzo San Giorgio: il palazzo di Trani

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Cisalpina: congressi medici, una marcia in più

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Hilton Hotels: meeting in evoluzione

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allo specchio

Emozione romana al Travel Trend

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In cerca di location?

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Ibrido? Sarebbe a dire? Cover story eventi all’estero

destinazione del mese 28

Sorrento: la costiera glamour in my opinion

Eventi all’estero: si riaprono i rubinetti

100

In viaggio per una buona causa

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Aims: il meglio dell’Europa

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Monte-Carlo Smb: Monte-Carlo d’elite

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Aghi di pini – Alan Pini

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no limits – Alex Bellini

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blogsurfing

lettere senza francobollo – Pier Giorgio Cozzi

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Nel meraviglioso mondo dei social media

Zanità – Mauro Zaniboni

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ex libris – Ugo Canonici

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115

la provocazione 116

Spaghetti networking cover story congressi medici Congressi medici: non si vive di solo Ecm

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report

Ecm: è l’ora di nuovi format

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Magici team building

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04 2013

sommario SITE INSPECTION

Special destination

news location

Croazia, una e centomila

169

124 destination chains & club 128

Marca Trevigiana a portata di Mice hotel

Londra, work in progress

174

Mille e una Notte al Mazagan Resort

176

news persone e poltrone

Grand Visconti Palace: Milano a sorpresa

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Savoy Palace: stile Liberty con vista lago

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Miramare Grand Hotel: esprit nouveau

134

PARTNER

Aemilia Hotel, eleganza e comodità

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congressi

Admiral Park Hotel en rose

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Padova Cb: benvenuti nella Padova dei congressi

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Borgo Lanciano: una location da scoprire

140

Toscana Cb: verso la rete dei Cb toscani

182

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Excelsior Pesaro Hotel: una tavola rotonda sul mare 142 Villa Grazioli: profonda quiete

144

Incentve

Il Salento secondo 8piùhotel

146

Gattinoni: Trent’anni da festeggiare

location per eventi

184

news supplier

Porto Antico di Genova: tecnologia e ospitalità

148

Eventi alla Scuola Grande San Giovanni

150

Corte di Arenaro: all’insegna della versatilità

152

186 NETWORKING notiziari e associazioni

incentive resort

Federcongressi

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Site Italy

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San Vincent Resort: un meeting servito

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Aqualux Hotel: living contemporaneo

156

Borgo San Luigi: meeting fra storia e natura

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Best Western Valle di Assisi: un meeting diffuso

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Una hotel regina: un hotel, tanti vantaggi

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Masseria Traetta: un sapiente restauro

164

Speciale Sicilia

Tra arte e charme al Relais Histò

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“Effetto wow” assicurato

indirizzi 192

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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI FULL CONTACT MEETING PLANNER 7-8 Giugno 2013 Palace Hotel - Milano Marittima

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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. s 93.600 i.v.

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: €5,16 più spese di spedizione DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti – marco.biamonti@ediman.it DIRETTORE EDITORIALE Marco Garavaglia – marco.garavaglia@ediman.it COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi – coordinamentomc@ediman.it CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi Copertina: illustrazione di Angelo Siviglia - www.angelosiviglia.it CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re, Luciana Francesca Rebonato PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Alex Bellini, Ugo Canonici, Piera Carlomagno, Teresa Chiodo, Luca Corsi, Pier Giorgio Cozzi, Giulia De Stefano, Alice Dutto, Stefano Ferri, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Aldo Lo Re, Massimo Morga, Alan Pini, Stefano Re, Matteo Rocca, Michela Rossi, Simona Zin Fotolito e stampa: Prontostampa Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973

Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 41° - N. 4 Maggio-Giugno 2013 Abbonamento annuo €150,00 (Estero €200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

Ufficio abbonamenti: Grazia Tolotti Tel. 02.57.31.15.13 – grazia.tolotti@ediman.it Le pubblicazioni Ediman: • Meeting & Congressi • Guida Meeting e Congressi • International Venues Directory • Annuario di Incentivare • Turismo d’Affari • Guida di Turismo d’Affari Gli eventi Ediman: Travel Trend Milano • Travel Trend Roma • Full Contact Discover Italy • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact Exclusive Venues • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco

Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it

PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Senior Sales Manager & Corporate Clients: Graziella Corbari – graziella.corbari@ediman.it

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editoriale I congressi medici trovano nuove formule di aggregazione, nuovi format didattici e nuovi sbocchi di mercato. I viaggi incentive invece riaffermano il valore dell’emozione su quello del prezzo. Ancora una volta la meeting industry si dimostra estremamente resiliente

MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Ingegno e ottimismo ono due le cover story di questo numero e sono almeno due anche le “sorprese” che le nostre inchieste ci riservano. Nonostante lo scenario economico generale sia sempre cupo, infatti, il mondo va avanti comunque e in alcuni casi lo fa con un ammirevole spirito di avventura.

S

È il caso dei congressi medici che, pur tra le mille difficoltà normative e di autodisciplina, non smettono di cercare – e sovente trovano – nuove formule di aggregazione, nuovi format didattici e nuovi sbocchi di mercato, confermandosi uno dei segmenti trainanti di questa resilientissima meeting industry. Ma è anche il caso dei viaggi di incentivazione, che dopo un periodo di austerity riprendono quota – se non altro nelle destinazioni estere – riaffermando il valore dell’emozione su quello del prezzo, come correttamente insegnava il “papà” dell’incentive, Elton Fitzgerald MacDonald, già al tempo della Grande Depressione.

L’insegnamento è noto alla saggezza popolare fin dalla notte dei tempi, ma è sempre bene rinfrescarci la memoria: la necessità aguzza l’ingegno. Ed è fatalmente dinanzi alle difficoltà maggiori che l’uomo ritrova inventiva, coraggio e anche un po’ di incoscienza. Lo spunto per il futuro, invece, è più psicologico che pratico, e si rifà anch’esso ai vecchi proverbi: non può piovere per sempre. Convinzione questa che infonde un certo ottimismo. Il matching di questi due elementi dirada finalmente le nuvole all’orizzonte: ingegno e ottimismo, infatti, sono motore di ogni impresa. Senza un obiettivo da raggiungere o senza l’ottimistica previsione di raggiugerlo, nessuno nemmeno partirebbe. E alla meeting industry, ingegno e ottimismo pare proprio che non manchino.

Certo, non è abbastanza per brindare a champagne, ma ce n’è quanto basta per trarre un insegnamento e uno spunto per il futuro.

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HOT TOPICS TOPICS HOT meeting comment

Ho visto cose che voi umani… o visto cose che voi umani non potreste neanche «H immaginarvi…». Nel film “Blade Runner”di Ridley Scott, il replicante Roy Batty, prima di morire, pronuncia questa frase. È la scena finale del film e la frase è così famosa che è diventata persino un modo di dire. Anche perché, indubbiamente, genera una forte curiosità in chi ascolta (“cosa avrà mai visto questo che io non ho visto?”), motivo per il quale vorrei utilizzarla per raccontare anch’io, dalla mia posizione privilegiata di osservatore delle dinamiche aziendali, quello che in questi anni di crisi (ormai ci siamo dentro dalla fine del 2008) ho visto. Penso però sia meglio iniziare da quello che “non ho visto”, ma che comunque so. So che nel giugno del 1929, la domanda interna americana si trovò di fronte a un calo e la crisi di sovrapproduzione cominciò a colpire sia le industrie sia le attività agricole. La crisi dell’economia reale portò fin dal settembre dello stesso anno a una corsa al ribasso, invece che al rialzo. Infine, dopo alcune settimane di oscillazioni in Borsa, il 24 ottobre 1929 oltre tredici milioni di azioni furono semplicemente svendute. Se si escludono dei brevi periodi di ripresa, il ribasso continuò fino all’8 luglio 1932. Gli effetti della crisi furono molteplici: i salari si ridussero e ciò non contribuì all’accrescere la produzione attraverso investimenti, ma portò solamente a una

riduzione dei prezzi; i profitti industriali si abbassarono sempre di più e molte aziende (grandi, medie e piccole) fallirono. La crisi, oltre che borsistica, industriale, agricola e commerciale, fu anche e soprattutto una crisi bancaria (ma guarda il caso). Infatti, sia l’industria sia l’agricoltura erano fortemente indebitate con le banche. Durante gli “anni d’oro”, le banche avevano allegramente erogato prestiti, nella previsione di una restituzione regolare e nella fiducia nei risparmiatori che avrebbero dovuto accrescere i loro depositi. Ma con la crisi, un enorme numero di imprese non fu in grado di pagare i debiti alle scadenze e intanto, le banche, erano premute da coloro che avevano depositato soldi, e che ora chiedevano la restituzione delle somme depositate. Di conseguenza, trovatesi di fronte alla pressione dei depositanti e all’impossibilità di far rientrare i prestiti, molte banche furono costrette a chiudere. Inoltre, per tutelarsi, gli Stati Uniti, iniziarono a disinvestire dal mercato internazionale; e a ciò si aggiunse la politica doganale: la “HawleySmoot”. Ma la Grande Crisi fu, per gli Stati Uniti, anche una Grande Opportunità. Fu, in un certo qualmodo il reset di un sistema. Credo, invece, che da questa crisi moderna non ne usciremo, nel senso che non sarà mai più come prima. Tuttavia alcune contromi-

Della crisi si può anche approfittare. Perché dietro a ogni svolta epocale si nascondono anche grandi opportunità. Bisogna solo riuscire a vederle sure sono state prese e credo fermamente che il problema possa essere trasformato in opportunità. Qualcuno lo ha già fatto e io l’ho visto… Ho visto Valentino Rossi risolvere i suoi problemi con il fisco per poi farne soldi attraverso uno spot. Ho visto ancora, a 52 anni, l’intramontabile Carosello. Ho visto i concessionari d’auto deserti, ma le carrozzerie piene. Ho visto arrivare sulla mia scrivania ogni giorno centinaia di curriculum di persone veramente brave e così, con investimenti ragionevoli, ho aumentato lo spessore di competenze della mia azienda. Ho visto meno sprechi di denaro. Ho visto aumentare iniziative a sfondo sociale per aiutare gli altri in difficoltà. Ho visto le pretese delle aziende diventare inversamente proporzionali ai soldi investiti. Ho visto che la proporzione di cui sopra porta sempre al risultato di ottenere le famose “wedding with dried figs”. Ho visto che era meglio diversificare e quindi ho deciso di vendere… fichi secchi!

MASSIMO MORGA Amministratore delegato di Staff Italia massimo.morga@staffitalia.it

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HOT TOPICS TOPICS HOT incentive comment

Quando il saggio indica la Luna…

oglio riprendere il filo dell’ultimo elzeviro, perché proprio V ad aprile ho sperimentato direttamente quanto ho scritto su «Meeting e Congressi» a proposito degli eventi, i veri eventi, dei quali voglio ribadire la differenza rispetto a quelli virtuali di cui si parla molto e su cui, penso, debba essere fatta chiarezza una volta per tutte. All’inizio di aprile la mia azienda, Vorwerk Folletto, ha organizzato la tradizionale Festa Nazionale della Vendita, l’appuntamento di riferimento per i migliori della forza vendita che, quest’anno, si è tenuto a Lisbona. Un evento come sempre attesissimo, perché mobilita centinaia di persone, fra organizzatori e partecipanti, che si spostano per raggiungere una città europea diversa ogni anno. La particolarità della Festa Nazionale della Vendita 2013 è stata l’organizzazione di una sorta di flash mob – “Abbiamo un mondo da pulire”– che ha coinvolto 600 persone nello spazio intorno al Monumento delle Scoperte, sul fiume Tago. Questo evento, pensato per promuovere uno dei nostri ultimi prodotti, ha coinvolto anche i turisti della capitale ed è stato ripreso e rilanciato sui social network dai tanti passanti incuriositi dalla manifestazione. Naturalmente anche sulla nostra web tv sono andate in onda le immagini del flash mob, perché amici e colleghi rimasti in Italia potessero vedere cosa era successo a Lisbo-

na. Però consideriamo l’ordine gerarchico: prima l’evento, reale, poi la diffusione in rete. La rete è valorizzata per quello che sa e può dare; non sostituisce, ma amplifica quello che accade, come da anni siamo abituati a sperimentare con mezzi più collaudati come Tv e radio. Il web è mezzo con cui veicolare l’evento Festa Nazionale della Vendita; non è stato e non sarebbe mai potuto essere l’evento stesso. Virtualmente chiunque fosse interessato ha potuto assistere all’evento, ma l’evento era reale. Non è superfluo sottolineare questo fatto, perché in presenza di un uso massiccio, se non di un vero e proprio abuso di alcuni termini, si rischia di smarrire il senso vero delle parole stesse. Il virtuale è un “come se fossi lì”, non è il luogo dell’evento. Il virtuale è un luogo da riempire di contenuti; non è il contenuto stesso, per avere il quale serve il lavoro, l’impegno, l’ingegno, il calore, la passione e l’iniziativa che soltanto il fattore umano può dare. La tecnologia ci aiuta, non ci sostituisce. Anche quando sembra in grado di poter fare qualsiasi cosa, anche quando sembra avere rimpiazzato l’uomo, si scopre che senza la progettualità umana non avrebbe scopo, né, in ultima analisi, esisterebbe. Lo ribadisco: non sono un nemico della tecnologia, che ci offre opportunità straordinarie, molte delle quali ancora inesplorate; sono nemico della semplificazio-

…lo stolto guarda il dito. Lo stesso rischio lo corre chi assolutizza il web e anziché far conoscere gli eventi grazie alla Rete, si perde dietro al “virtuale” ne, della faciloneria con cui, sbrigativamente, si crede che tutto quello che è web-oriented sia automaticamente evento. Pensate che qualcuno, in possesso dei tools per mettere le oltre seicento persone del flash mob sui social, li avrebbe messi se queste non avessero dato vita a un evento reale? A fare notizia, ad attrarre interesse sono sempre i fatti: se seicento persone puliscono un grande spazio pubblico per festeggiare il 75° compleanno della propria azienda, ebbene questo è un evento che può diventare notizia, motivo di interesse anche per chi sta lontano. Se i soci di un club, nel chiuso delle proprie stanze, riprendessero per i social media la pulizia della sala di biliardo in cui si riuniscono, dove sarebbe l’evento? A chi potrebbe interessare la cosa? Forse, come ha recentemente scritto Claudio Magris sul “Corriere della Sera”, a chi a spese della realtà assolutizza il web, che «anziché far conoscere il mondo grazie al computer, fa conoscere il computer invece del mondo, come nella famosa storia di quel tale che, quando gli mostrano la luna, non guarda la luna ma il dito che la indica».

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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ALESSANDRA BOIARDI

CONGRESSI INTERNAZIONALI, SPOTLIGHT SU MILANO Sono 27mila i delegati che nel periodo da maggio a novembre 2012 hanno partecipato ai cinque grandi congressi ospitati presso il MiCo-Milano Congressi per un valore economico complessivo di 92,6 milioni di euro. Questi i dati emersi dallo studio intitolato Milano e i Congressi Internazionali: posizionamento in Europa e impatto economico, realizzato dal Research Lab on the International Meeting Industry-Lamci presso Aseri-Alta Scuola Di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica per conto di Fiera Milano Congressi. La ricerca condotta da Paola Bensi, Roberto Nelli e Stefano Oliva ha studiato anche il posizionamento del capoluogo lombardo rispetto alle venti città europee individuate da Icca (International Congress and Convention Association) come le maggiori destinazioni congressuali per numero totale di eventi associativi internazionali con almeno cinquanta partecipanti nel periodo 2007-2011. Secondo quello che i realizzatori della ricerca hanno denominato il Congress Destination Index, Milano si colloca in Europa all'undicesimo posto dopo Parigi, Londra, Madrid, Berlino, Vienna, Roma, Amsterdam, Lisbona, Barcellona e Istanbul. L’assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale, Servizi Civici di Milanio Franco D'Alfonso ha commentato: «Milano è una metropoli tascabile, che grazie alla sua dimensione ridotta ma piena di sfaccettature utili al network risulta competitiva con tutte le altre metropoli del mondo, perfino – seppur un po’ presuntuosamente – con la città di New York. Il turismo congressuale è il tipico caso di fruizione parziale di Milano: difficilmente il congressista esce dal solco del proprio ambito professionale e quindi non scopre la Milano turistica. L'obiettivo è superare questo limite, anche perché la gente che “passa” per Milano è il nostro principale promoter nel mondo».

A LEZIONE DI COMPETITIVITÀ Si è tenuto di recente a Praga presso il Radisson Blu Alcron Hotel Prague il seminario dal titolo Come aggiudicarsi un congresso internazionale. L’evento organizzato dal Prague Convention Bureau è stato aperto dal ceo di Icca (International Congress and Convention Association) Martin Sirk: «Le destinazioni di maggior successo approfittano della collaborazione. Per esempio Vienna e Barcellona collaborano sui mercati a lungo raggio rappresentando congiuntamente la cultura europea, anche se di fatto sono tra loro competitor». Tra gli altri, Francesca Manzani di Aim Group International e membro del board di Icca ha sottolineato l’importanza di porre al centro il cliente augurandosi che i convention bureau riescano a coordinare i fornitori locali e le sinergie necessarie.

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LENTE CONGRESSUALE SU RIMINI E PROVINCIA

Sono stati resi noti i dati del rapporto Il turismo congressuale della Riviera di Rimini nel 2012, presentato dall’Osservatorio Congressuale dell’Università di Bologna – Rimini Campus diretto dal professor Attilio Gardini e promosso e finanziato dal Convention Bureau della Riviera di Rimini. Rispetto al 2011 lo scorso anno le aziende congressuali della Provincia di Rimini hanno ospitato 6.652 incontri (+0,5 per cento), a cui hanno partecipato 1.345.883 congressisti (+1,22 per cento) totalizzando 2,6 milioni di presenze congressuali (+4,69 per cento). Cifre che consentono di accrescere del 2,8 per cento la quota riminese del mercato congressuale italiano e agganciare il trend di crescita dell’ospitalità congressuale in Europa. Le strutture congressuali della Riviera di Rimini nel 2012 hanno modificato il portafoglio clienti: acquisito eventi di maggiore dimensione (+10,35 per cento il numero medio di partecipanti) e soprattutto di maggiore durata (+12,64 per cento la permanenza media, contro il -19,71 per cento del 2011) raccogliendo effetti rilevanti per l’indotto, sia nel comparto alberghiero sia negli altri settori dell’economia. Palacongressi, centri congressi minori, residenze storiche e sale congressuali di enti e fiere nel 2012 hanno fatturato 2.107.915 giornate di presenza congressuale ospitando 4.256 eventi, mentre gli alberghi congressuali ne hanno ospitati 2.396, generando 528.539 giornate. I centri congressuali in generale hanno quindi chiuso il 2012 con un +5,47 per cento d’incontri, +3,01 per cento partecipanti e +5,97 per cento presenze, in confronto con i dodici mesi precedenti.


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LA TOSCANA SI PROMUOVE ALL’ESTERO CON SUPERTO Nato da un percorso formativo promosso un anno fa da Toscana Promozione, l'agenzia regionale per la promozione economica, SuperTO è un network di Travel Experience Professionist, pronto a sviluppare un nuovo prodotto turistico in partnership con l’intera filiera di fornitori di servizi turistici e nello specifico anche concept esperienziali specifici per la promozione della Toscana come destinazione Mice. L’obiettivo è formare gli imprenditori sul turismo esperienziale, così da garantire al viaggiatore un’offerta qualificata e adatta a ogni esigenza, sia in termini di interessi che di costo. Lontano, dunque, da quel turismo di massa che non lascia nulla sul territorio come hanno spiegato

Cristina Scaletti, assessore alla cultura, commercio e turismo della Regione Toscana, che con Pia Carminelli, direttore generale di SuperTO, e Alberto Peruzzini, dirigente settore turismo di Toscana Promozione, presentando l'iniziativa al Four Seasons Hotel di Firenze. Sono sei i concept esperienziali sviluppati da SuperTO per offrire al turista proposte di viaggio che si basano sui maggiori driver motivazionali: Naturalia, Massive Art Storm, To Be Cool, The Grand Tour Of Europe, The Moments You Deserve, Educational Travel, ciascuno con la sua "sceneggiatura di viaggio", pensata per uscire dalle rotte tradizionali del turismo di massa e raggiungere alti livelli di customizzazione.


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GRANDI EVENTI CERCASI

WI-FI IN HOTEL, L’ITALIA NON È ALLINEATA

Si è parlato di turismo congressuale al World Communication Forum, tenutosi di recente a Palazzo Mezzanotte di Milano. Il workshop s’intitolava Opportunità e strategie di sviluppo del turismo congressuale internazionale in Italia. Durante l’incontro si è riflettuto sul fatto che in un Paese in recessione come il nostro ci si aspetterebbe che il settore congressuale beneficiasse di politiche vantaggiose, considerato il suo valore economico, chiudendo quale ipotetico aiuto potrebbero chiedere gli operatori al governo». L’introduzione è stata a cura di Emma Aru, presidente di Studio Ega, membro del consiglio direttivo della Piccola e Media Impresa di Unindustria, componente del comitato tecnico Progetto speciale Expo 2015 di Confindustria. «Le grandi città all’estero vanno benissimo perché sanno proporsi: pensiamo a Vienna, Parigi, Barcellona, Berlino e Madrid. Parigi ha fatto investimenti infrastrutturali poderosi e ha un sistema virtuoso di promozione e vendita. L’Italia invece perdura nelle proprie difficoltà. Quattro i focus: concorrenza internazionale (abbiamo un prodotto forte e dobbiamo solo renderlo appetibile, senza sforzarci di declinarlo alle esigenze della domanda); Brand Italia, che dev’essere forte anche nelle singole realtà locali; alberghi, sede congressuale, trasporti: la filiera congressuale è molto semplice e basica (alberghi giusti al posto giusto, centri congressi capienti e flessibili per ogni tipo di manifestazione, e trasporti efficienti – se manca una di queste cose, non si possono ospitare grandi eventi); e infine istituzioni: in Usa le istituzioni sanno fare marketing sulle città. E lo Stato partecipa (penso al Convention & Visitors Bureau di Washington, per esempio, che è pubblico). Va da sé che anche in Italia abbiamo bisogno anche dello Stato».

La connessione wi-fi nel mondo della meeting industry è un servizio indispensabile. Impossibile pensare a una sala congressi che non lo preveda, molto meglio se è anche gratis. Eppure, secondo una ricerca effettuata a livello europe da Hrs, portale per le prenotazioni alberghiere, analizzando il suo database formato da oltre 250mila alberghi, solo il 53 per cento degli alberghi italiani prevede gratuitamente la connessione wi-fi a internet. In Europa invece è il 67 per cento degli hotel. Nella classifica stilata dal portale, l'Italia è seguita solo dal Portogallo. Penultimo posto in classifica per il nostro Paese, mentre la medaglia d'oro è per la Turchia, con quasi l'85 per cento, seguita subito dopo dall'82 per cento della Svezia. Ma sono buone anche le perfomance di Olanda, Norvegia e Danimarca. «Internet senza costi è un servizio sempre più richiesto da parte degli ospiti degli hotel. È impossibile prevedere un futuro con smartphone e tablet senza che venga fornita gratuitamente una connessione wireless a Internet», dice Angelo Panzariello, Head of Hotel Solutions di Hrs Italia. Secondo una ricerca parallela di Hrs, la tariffazione media europea dove la navigazione è a pagamento è di 2.89 euro, mentre in Italia si arriva a un costo medio orario di 3,48 euro.

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EVENTI NELLA NATURA A VILLA CAGNOLA Sullo sfondo si scorge il Monte Rosa e la cerchia delle Prealpi Varesine quando si ambienta un evento dehors a Villa Cagnola. Il complesso monumentale del diciottesimo secolo splendidamente collocato sulla conca del Lago di Varese vanta infatti una posizione privilegiata e propone per la bella stagione la possibilità di organizzare qualsiasi tipo di evento all’aperto, sullo sfondo del meraviglioso parco all’inglese di 28 ettari, con un magnifico giardino all’italiana. Il Porticato di Villa Antica accoglie incontri con posti a sedere fino a 350 persone e all’esterno è anche possibile predisporre l’arredo per gruppi di lavoro, mentre le quattro sale congressi interne sono dotate della tecnologia più moderna, tra cui per esempio la possibilità di organizzare una videoconferenza fino a 250 persone. Le stanze, confortevoli e accoglienti, sono dotate di televisori satellitari e di connessione wi-fi gratuita. Completano l’offerta un elegante e funzionale ristorante da 150 posti e due ampi parcheggi. La famosa “Raccolta Cagnola”, visitabile su prenotazione, aggiunge un tocco di originalità al soggiorno.


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HOT TOPICS l’intervista

lino banfi

Quegli eventi che vuole il cuore Volto noto del grande e del piccolo schermo, ambasciatore dell’Unicef, due volte laureato honoris causa in Scienze della comunicazione, ambìto testimonial aziendale… Se c’è qualcuno che del binomio eventi e solidarietà conosce ogni segreto, quel qualcuno è Lino Banfi MARCO GARAVAGLIA

a sponsorizzazione di iniziative di solidarietà e beneficenza dimostra l’atLtenzione al sociale delle aziende che vi aderiscono e offre loro opportunità di sviluppare una comunicazione sociale a marchi abbinati, azioni di marketing e partnership commerciali, con positive ricadute in termini di immagine, visibilità e notorietà. Alcune aziende, incamminandosi in questa direzione, arrivano addirittura a costituire delle Onlus aziendali, per occuparsi di solidarietà in modo diretto (ne parliamo anche nella cover story di pagina 106). Solidarietà e impresa, quindi, è un binomio possibile. Anzi, auspicabile . Soprattutto in un momento come questo, segnato da una crisi profonda che da un lato acuisce le difficoltà delle persone disagiate e dall’altro riduce le donazioni, vittime anch’esse della recessione. Ne abbiamo parlato con un testimone d’eccezione, il popolarissimo attore Lino Banfi, che da anni presta il proprio volto alla nobile causa dell’assistenza sociale. Ambasciatore dell’Unicef dal 2000, due volte laureato honoris causa in Scienze della comunicazione (titoli conferiti dall’Universitas di Stato Sancti Cyrilli di Malta e dalla Pontificia Università Giovanni Paolo I), da sempre testimonial di eventi di comunicazione aziendale, Lino Banfi ha recentemente dato vita a “Lo vuole il cuore”, un’associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di assistere, curare e sostenere singoli individui o categorie di persone in particolare stato di bisogno. RICHIAMARE L’ATTENZIONE «L’idea di questa onlus – ci spiega Lino Banfi – è nata dal Cardinale Francesco Coccopalmerio, al quale ho l’onore di essere legato da una profonda amicizia e da identità di vedute sul tema della solidarietà. Fu lui a coinvolgermi in questa iniziativa, insieme a don Sergio Mercanzin, che oggi presiede l’associazione. L’idea era molto semplice: creare una realtà che aiutasse in modo pratico chi ha davvero l’urgenza di ricevere un aiuto, chi è in difficoltà quotidiane, chi si trova senza un tetto perché ha ricevuto lo sfratto o senza i soldi per mangiare per-

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HOT TOPICS lino banfi

ché ha perduto il lavoro, insomma chi non sa come soddisfare le necessità di primaria importanza. È partito tutto da qui, da questa idea semplice alla quale ho pensato di dare un nome altrettanto semplice, che venisse dal cuore. E così ho suggerito “Lo vuole il cuore”». Lei è un formidabile attore, un uomo buono impegnato nel sociale e un richiestissimo testimonial aziendale. Queste tre caratteristiche trovano un fil-rouge che le lega assieme? «Guardi, una delle cose di cui la solidarietà ha più bisogno è l’attenzione degli altri. Solo se si richiama l’attenzione del maggior numero possibile di persone si riescono a fare cose buone. È questa la vera ricchezza delle iniziative di beneficenza: sì certo, i soldi sono importanti, ma deve passare prima di tutto il messaggio, poi il resto arriva. Nel caso specifico, la mia notorietà può essere messa al servizio di questa onlus così come da 13 anni l’ho messa al servizio dell’Unicef. Già il solo fatto di farla conoscere, di citarla in un’intervista, di fare uno spot per ricordare che il 5 per mille può essere destinato a una organizzazione specifica, e quindi anche a questa onlus, sono cose che dette da un personaggio pubblico arrivano più facilmente a una platea più vasta. E perché no, anche alle aziende, che nelle dinamiche del fundraising hanno un peso notevole». Quali valori trasmette un’azienda che si impegna nel non profit? «Be’, intanto i suoi dipendenti e i suoi collaboratori saranno felici di sapere che i loro datori di lavoro sono delle brave persone, che pensano anche a chi ha più bisogno. Poi c’è un ritorno di immagine nei confronti della clientela, ovviamente. E non trascurerei nemmeno l’impatto commerciale, che cito anche “pro domo mea”. Lei pensi a un’azienda che dichiari di destinare alla onlus “Lo vuole il cuore” una percentuale dei ricavi dalla vendita del tal prodotto; sicuramente ci sarà qualcuno che sceglierà quel prodotto, fra gli altri concorrenti, spinto proprio dalla molla della beneficenza. E questo cos’è se non un ritorno commerciale? Ma pensi anche a quante cose belle potremmo fare noi, delle onlus, se tante aziende aderissero a una simile iniziativa». Eventi aziendali e solidarietà: un binomio possibile? «E come no? Pensi a un grande evento, spettacolare, organizzato per uno scopo benefico: avrebbe di certo un grande richiamo mediatico e porterebbe molta immagine all’azienda che lo ha promosso. Vede, se un’iniziativa rimane impressa nella mente della gente, il

l’intervista

ricordo di quell’evento rimane indissolubilmente legato al brand o al prodotto che lo sponsorizzava. Lei ci aggiunga un testimonial famoso e abbiamo chiuso il cerchio: ogni volta che rivedrà quel personaggio le tornerà in mente l’evento al quale ha partecipato e quindi anche l’azienda che lo aveva organizzato. È una catena i cui anelli si rafforzano l’uno con l’altro; un meccanismo notissimo nel mondo delle promozioni, che in questo caso si attiverebbe anche a fin di bene».

ALZI LA MANO CHI HA BUON CUORE L’associazione “Lo vuole il cuore” (www.lovuoleilcuoreonlus.it) è una onlus di volontariato e di solidarietà sociale che può contare su un testimonial d’eccezione: il popolare attore Lino Banfi, da sempre attivo nel mondo della solidarietà e da 13 anni ambasciatore dell’Unicef. Nata lo scorso dicembre su ispirazione del Cardinale

Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, la onlus si prefigge l’obiettivo di prestare assistenza a persone particolarmente disagiate e in difficoltà, con particolare attenzione per bambini, famiglie, donne, anziani e ogni altra categoria sociale che necessita d’aiuto immediato. Con questo scopo, fra le tante iniziative dell’associazione figurano anche la promozione e l’organizzazione di eventi e manifestazioni per la raccolta di fondi e finanziamenti.

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Emozioni romane al Travel Trend L’8 maggio scorso la meeting e incentive industry si è data appuntamento presso Spazio Novecento in occasione del Travel Trend Roma per la scintillante edizione 2013 del workshop di successo targato Ediman ALESSANDRA BOIARDI

ravel Trend Roma ha fatto centro anche quest’anno dimostrandosi T l’evento più atteso della meeting e incentive industry romana, i cui protagonisti sono accorsi numerosi l’8 maggio scorso per l’edizione 2013. Nella capitale, l’appuntamento di quest ’anno si è animato già nei primi istanti dell’evento, iniziato ufficialmente alle ore 16 e proseguito nelle prime ore serali. Da subito Spazio Novecento – la location che come lo scorso anno ha ospitato il Travel Trend – si è animato con i numerosi visitatori intervenuti, key

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Fare networking in un clima friendly: è il segreto del successo di Travel Trend, la cui edizione romana si è tenuta lo scorso 8 maggio

buyer del settore che di anno in anno apprezzano questo marketplace unico nel suo genere (e l’edizione 2013 non è stata certo un’eccezione). WORKSHOP FRIENDLY Ogni Travel Trend attrae una domanda molto ampia e di elevata qualità professionale, che per le specifiche esigenze di lavoro è interessata a conoscere nuove strutture, destinazioni e servizi per meeting, congressi, incentive e viaggi d’affari. Tra di loro, vi sono i responsabili eventi e incentive aziendali, i responsabili marketing, commerciali, comunicazione, rela-

zioni esterne, formazione, servizi di marketing e di supporto commerciale. Ma anche i meeting planner di associazioni, enti pubblici e non profit, i travel manager aziendali, le agenzie di comunicazione e di relazioni pubbliche, le agenzie di incentive e di viaggi incentive, le agenzie di viaggi con reparti congressuali, incentive e di business travel, le agenzie di organizzazione congressuale. Questo avviene nella doppia versione di Travel Trend: quella di Milano, che si tiene in ottobre e attrae ogni anno centinaia di buyer in un ambiente glamour in perfetto stile da “aperitivo milanese!” e quella

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di Roma appunto, tornata dallo scorso anno in grande stile nella capitale. CRONACA DI UN EVENTO L’accogliente sede di Spazio Novecento ha senz’altro facilitato la logistica: in zona Eur, semplicissimo da raggiungere, ha permesso a tutti i buyer di partecipare al Travel Trend senza problemi. Perfetta l’ambientazione, che ha saputo esaltare la particolarità dell’evento, pensato per facilitare i contatti grazie a un’atmosfera in pieno “relax”. Dal pomeriggio fino a sera, il Travel Trend è stato pensato per essere altamente fruibile: intanto perché permette di sfruttare il tempo secondo le esigenze di ognuno, con un impegno temporale relativo ad altissima resa. E poi perchè anche la versione romana ha mutuato la formula inizialmente collaudata a Milano, con un servizio di open bar e catering lungo tutta la durata del workshop. Ogni minuto è stato così dedicato al networking, con una soluzione apprezzata anche dagli espositori (potete consultarne l’elenco completo nella tabella sottostante), che hanno così potuto essere “parte attiva” anche dei momenti più “informali” senza abbandonare i loro stand. A tutto vantaggio del business. www.traveltrendroma.it

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GLI ESPOSITORI ¢ Fortyseven Hotel ¢ Ghisu Luxury Car Rental ¢ Grand Hotel Arenzano ¢ Grand Hotel Continental ¢ Grand Hotel Masseria Santa Lucia ¢ H10 Roma Città ¢ Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici ¢ Hotel Como ¢ Hotel Cruise ¢ Hotel Oasi di Kufra ¢ Hotel Reservations Service Hrs.Com ¢ Hotel Veneto Palace ¢ I Triangoli Hotel, Residence, Ville ¢ International Catering ¢ Klima Hotel Milano Fiere ¢ Kolbe Hotel Rome ¢ Kronplatz - Plan de Corones Consorzio Turistico ¢ La Chiusa di Chietri ¢ Lake Como Events Unforgettable ¢ Live Eventi ¢ Mondial Resort e Spa ¢ Montemezzi Hotel

¢ Mpi Italia Chapter ¢ Nbl Vitolo ¢ Nh Hoteles ¢ Paglia & Fieno Wedding e Event Planner ¢ Palazzo Cardinal Cesi ¢ Park Hotel ai Cappuccini ¢ Preferred Hotel Group ¢ Relais Histó ¢ Rosa Marina Resort ¢ Royal Hotel Sanremo ¢ Sheraton Catania Hotel & Conference Center ¢ Sina Fine Italian Hotels ¢ Spazio Novecento Radio Spazio 900 ¢ Tenuta Moreno Viverde ¢ Tuo Logo ¢ Villa Augusta Eventi ¢ Villa Giuseppe Bernabei ¢ Villa Laetitia ¢ Villa Malta Centro Congressi ¢ VillaSanPaolo ¢ Visitengland ¢ White Ricevimenti Fooding for Business ¢ Worldhotels

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In cerca di location? La versione online della Guida Meeting e Congressi ha raggiunto mille strutture. Per ognuna, la scheda dettagliata con tutte le caratteristiche congressuali ALESSANDRA BOIARDI

o scorso ottobre ve l’avevamo presentata come la novità del web più Linteressante per la meeting industry e oggi – a soli otto mesi di distanza – è già diventata lo strumento di lavoro indispensabile per i planner: la versione online della Guida di Meeting e Congressi raccoglie consensi su consensi e annuncia l’importante traguardo delle mille schede. La caratteristica che più differenzia questo motore di ricerca web da tutti gli altri è la completezza delle schede del database, realizzate su misura per i professionisti della Mice industry. Ogni scheda riporta, infatti, descritte nel dettaglio tutte le caratteristiche utili agli operatori del settore su alberghi e centri congressi, offrendo informazioni dedicate, puntuali e aggiornate in tempo reale direttamente dalle strutture, dalle pro-

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mozioni in corso per i propri spazi meeting alle ricche gallery fotografiche e ai contributi multimediali, le planimetrie delle sale e i contatti diretti dei responsabili congressuali. MILLE NEL DETTAGLIO Le mille schede oggi presenti sulla Guida di Meeting e Congressi nella versione online si dividono in alberghi congressuali (in tutto 762), in centri congressi (238), tra cui 347 palazzi e dimore d’epoca. A livello regionale sono Lombardia e Lazio a contendersi il primato del numero più alto di schede presenti. Uno scontro one-to-one per tradizione – quello tra queste due regioni – specialmente, nel particolare, tra i rispettivi capoluoghi. Nel database di Mconline.it si trovano più di ottanta schede di strutture milanesi e più di 120 sono invece le strutture romane. Se però si considerano le regioni nella loro completezza, incuriosisce come la Lombardia – con 180 schede – abbia una distribuzione più omogenea su tutto il territorio rispetto al Lazio, che con le sue


Estratto Conto Azienda Italia Srl Sig. Mario Rossi Via Roma 1 00100 Roma Pos. Dat. acqu.

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Forte dei quarant’anni di autorevolezza della versione cartacea della Guida di Meeting e Congressi, la directory online è unica in quanto ad accuratezza dei dati pubblicati

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143 schede totali lascia la parte del leone alla capitale. Quel che conta di più è comunque che – con mille strutture e quasi cinquemila sale congressi – la guida presente su Mconline sia in grado di dare una risposta a tutte le esigenze dei meeting planner. E last but not least, alle schede delle sedi vanno aggiunte le quasi 170 schede di agenzie e servizi di organizzazione eventi. Tutte le location e tutti i servizi hanno la propria scheda tecnica. In pochi secondi si possono ottenere i dati completi di ogni sala presente nella location selezionata, grazie a uno schema di facile consultazione che permette inoltre la confrontabilità dei diversi spazi, non solo di una stessa struttura, ma anche tra location diverse. Per ogni sala, sono presenti i dati specifici anche su quei particolari utilissimi a chi deve pensare in modo pragmatico alla realizzazione dell’evento e che nessun sito di struttura alberghiera, nemmeno quelli più completi, riporta. Qualche esempio? Le dimensioni dello spazio e delle porte, il numero di ingressi, la capacità per ogni allestimento previsto, la massima capacità e l’altezza del soffitto la presenza o meno di luce naturale. Ma anche le planimetrie delle sale scaricabili in pdf e la potenza elettrica disponibile. A tutto vantaggio degli albergatori, che hanno a disposizione una pagina web con tutti i dati congressuali del loro hotel che in altri siti non troverebbero spazio, e possono gestire in piena autonomia e in tempo reale la propria scheda, aggiornandola ogni volta che lo ritengono opportuno: un’altra peculiarità di questa directory unica nel suo genere.

COME FUNZIONA LA DIRECTORY ONLINE In base alle proprie esigenze il meeting planner non deve fare altro che effettuare la propria ricerca tramite i criteri pensati espressamente per le necessità più varie. Oltre a poter affinare la ricerca per regione o località e per tipo di struttura (sedi congressuali alberghiere o centri congressi e spazi per eventi) è possibile infatti ottenere una selezione delle location con criteri più specifici. • Numero di partecipanti: se volete organizzare un evento che si aggira attorno alle 120 persone, scegliendo l’opzione “numero partecipanti” da cento a 150, otterrete in pochi secondi l'elenco delle location che hanno almeno una sala con la capienza compresa nel range indicato. Si tratta di un'assoluta novità per un motore di ricerca di questa tipologia, che di solito è in grado al più di selezionare per capienza della sala principale. • Numero di sale meeting oltre la sala principale: per chi deve organizzare sessioni parallele, un criterio di selezione permette di scegliere le location in base al numero di sale presenti.


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HOT TOPICS under the spotlight

• Numero di camere: per chi ha necessità di far pernottare i congressisti, tutte le schede dei meeting hotel hanno il dettaglio delle camere e di tutti i servizi alberghieri. • Contesto geografico: se dovete organizzare la convention annuale lontano dal caos cittadino, con magari qualche attività di team building outdoor. Utilizzando la directory online di Meeting e Congressi si può ottenere in pochi istanti una selezione di location scelte per contesto geografico, distinguendo le strutture in città, in campagna, in collina, al mare, al lago e persino alle terme. • Categoria, distanza dall’aeroporto, presenza di facility: questi e gli altri criteri di scelta possono essere sommati per ottenere una selezione di location perfettamente corrispondente alle proprie necessità.

IN ARRIVO LA GUIDA DI MEETING E CONGRESSI 2013 Sarà presto sulle scrivanie di tutti i meeting planner d’Italia l’edizione 2013 della Guida di Meeting e Congressi. Il prestigioso volume raccoglie una selezione “offline” del motore di ricerca di Mconline.it. La Guida raccoglie le migliori strutture congressuali presenti in Italia divise per regioni e propone nuove schede con una grafica rivisitata, ancora più accattivante e di facile consultazione. Per la prima volta in assoluto tutti i dati relativi a ogni scheda sono stati presi direttamente dal database online, assicurando così le informazioni più aggiornate possibili per una guida cartacea.

www.mconline.it

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HOT TOPICS Destinazione del mese

Destinazione del mese: Sorrento

La costiera glamour

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è solo una cosa che, nell’immaginario di chi c’è stato, resta impresso C’ più di quelle terrazze di tufo affacciate nell’incanto del golfo di Napoli, di fronte al profilo unico del Vesuvio, immerse nel profumo di agrumi al rosso fuoco del tramonto, ed è l’innata e speciale capacità della città di Sorrento di accogliere i visitatori. Altissima concentrazione di hotel di lunga data secondo l’Associazione Locali Storici d’Italia, dal Grand Tour, passando per il turismo balneare, Sorrento si scopre, negli ultimi anni, icona a forte vocazione Mice. Duecento strutture alberghiere ed extralberghiere, almeno 16 vantano sale congressi che arrivano, in un caso, a 1.500 posti, per un totale di 4.150. E per dormire sono disponibili ben oltre diecimila posti solo negli alberghi, senza contare agriturismi e ville di charme, proposte diverse, ma tutte frutto di una sola grande idea: offrire un soggiorno indimenticabile. Qui, nella terra delle Sirene, non c’è che l’imbarazzo della scelta: hotel immersi nel verde e nella tranquillità, ma anche strutture ideali per le migrazioni di uomini d’affari, cittadini del globo, il cui tempo è monopolizzato da riunioni e pranzi di lavoro, ma i cui orizzonti mirano a estendersi anche oltre le pareti di una elegante meeting room. Ecco che accanto ai luoghi di fascino per storia o cifra paesaggistica, Sorrento cresce nella sua offerta di servizi e tecnologie e affianca ai grand hotel e agli hotel di charme, gli esponenti di quella nuova voga che privilegia design futuribile, hi tech, ma soprattutto idee per far fruttare il tempo libero con team building avvincenti. Dalle mini crociere, alla vela e le escursioni subacquee, dalla mountain bike agli sport di squadra e alle passeggiate panoramiche, fino al fascino del

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È considerata tra le destinazioni più glamour ed esclusive della Penisola, Sorrento, scoperta anche dal Mice più esigente per la sua offerta completa: hotel al top, gastronomia seducente, un territorio ricco di storia e di fascino sono i principali punti di forza cooking, con l’uso dei prodotti tipici che qui abbondano e meravigliano. Non solo: un viaggio di lavoro, un meeting o un congresso può rappresentare davvero una sorpresa inaspettata, basta scegliere come “base” un luogo dalle molteplici risorse. Da Sorrento, in trenta minuti, è possibile raggiungere tre mete al top nel mondo: Capri, Pompei e la Costiera Amalfitana, ma anche Ischia, Napoli, Ercolano, oppure Torre del Greco patria del corallo, la cima del vulcano o l’oasi naturalistica di Punta Campanella, che

PIERA CARLOMAGNO

1 / La splendida scogliera sorrentina, amata tra gli altri da Goethe, Byron e Shelley, ha dato i natali a Torquato Tasso 2 / Sono numerosi gli hotel storici che accolgono il Mice a Sorrento 3 / La colorata Marina Grande

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SORRENTO

La presenza del comparto congressuale risulta in crescita a Sorrento, valorizzando la località in ogni stagione dell’anno 4

4 / Il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo 5 / Sorrento al tramonto 6 / Gli gnocchi alla sorrentina, tra le prelibatezze locali 7 / Il Limoncello, esportato in tutto il mondo

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lambisce l’estremità della penisola sorrentina. In un’ora si arriva invece all’aeroporto internazionale di Capodichino, collegato con le principali città europee, e alla stazione ferroviaria di Napoli. TURISMO IN CRESCITA Il Comune di Sorrento, che monitora costantemente i flussi turistici in città, registra intanto un trend altamente positivo negli ultimi cinque anni: dai poco più di centomila visitatori che sono arrivati negli alberghi sorrentini nel 2008, si è passati ai quasi 140mila del 2012, da quasi un milione e novecentomila presenze nelle stanze nel 2008 ai quasi due milioni e trecentomila del 2012. La città è la quinta tra le più visitate d’Italia: secondo un’indagine del portale di prenotazioni Hotels.com, viene dopo Roma, Milano, Venezia e Firenze e subito prima di Napoli. «Con l’offerta sul congressuale – dice il sindaco Giuseppe Cuomo – Sorrento raggiunge la piena maturità in ambito turistico. Grazie alla intraprendenza e alla lungimiranza di alcuni imprenditori locali impegnati sul fronte dell’ospitalità, la città, nel corso degli ultimi decenni, proprio utilizzando al meglio le sfide offerte dal settore dei congressi, ha sviluppato

nuove opportunità in ambito ricettivo. Non a caso il numero di presenze e di arrivi a Sorrento è aumentato significativamente anche in periodi dell’anno che non rientrano nella fascia dell’alta stagione turistica». Se già nel 1982 l’Associazione degli agenti di viaggio inglesi aveva organizzato a Sorrento la sua convention annuale, e nel 1994 la città ebbe il primo Gold Award della Thomson, congressi medici e scientifici, con una punta massima di 2.800 iscritti, molti dei quali sotto l’egida dei più famosi e prestigiosi enti internazionali, si sono svolti qui negli ultimi due anni. A dicembre le Giornate Professionali di Cinema dell’Anec, mettono in contatto le sale cinematografiche con le case di produzione. «La capacità di ospitare manifestazioni anche di grande spessore e di rilevanza internazionale – sostiene il sindaco Cuomo – è da considerare come il naturale completamento di quel bouquet di servizi e di opportunità che da sempre la nostra realtà è abituata a offrire a quanti non solo vedono Sorrento come luogo ideale per trascorrere vacanze e soggiorni, ma anche come realtà attrezzata e al tempo stesso vivibile, dove riuscire ad allestire con successo qualsiasi appuntamento di lavoro». Ospiti eccellenti, accadimenti mondani, ottima tavola, un “by night” inesauribile e infinite possibilità di escursioni sono solo alcuni dei segreti del successo di Sorrento. Nell’incanto del golfo di Napoli e lungo una delle più rinomate coste d’Italia, di fronte al profilo unico del Vesuvio, Sorrento è località esclusiva anche grazie al profumo degli agrumi, al clima mite, al colore dei tramonti, ai giardini pensili sulla roccia di tufo, ai palazzi restaurati. Fascino e classe sono la sua cifra. Il nome Surrentum è da collegare forse alla leggenda delle sirene di Ulisse e si favoleggia di una fondazione fenicia della città. Certo è che in età romana era dimora prediletta dell’aristocrazia. 5


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«Riteniamo che i risultati finora conseguiti – spiega ancora Cuomo – possano essere valutati in maniera più che soddisfacente anche perché rispetto alle continue sollecitazioni del mercato, abbiamo dovuto lavorare su molteplici fronti. Oltre a puntare sull’offerta di servizi di qualità, infatti, abbiamo ritenuto indispensabile tenere sotto controllo le politiche tariffarie, puntando su prezzi equi. A tutto questo si è affiancato uno sforzo volto tanto a qualificare sempre di più le nostre strutture, quanto a disporre di risorse umane all’altezza dei compiti che sono chiamati ad assolvere. L’impegno finora profuso, i risultati già conseguiti e le previsioni per il prossimo futuro ci consentono di essere ancora ottimisti e fiduciosi». TERRITORIO DI CHARME A Sorrento il bagno in un mare blu e limpido, è possibile quasi tutto l’anno. A coste frastagliate e inaccessibili, dominate da torri di avvistamento, si alternano a spiagge di sabbia, cale, grotte e baie. Una strada la penetra fino all'estrema Punta Campanella e sul mare gli antichi hanno costruito approdi, peschiere, ninfei, vasche termali e ville sontuose, come quella al Capo di Sorrento. Popolazione che in passato non ha temuto i saraceni e non è mai arretrata dal mare, continua ad abitare nelle bellissime marine: Marina di Aequa o Marina della Lobra. Ma qui le discese a mare sono per lo più piccoli moli attrezzati sotto la roccia. Caratteristico il borgo di Marina Grande, una delle due insenature della città insieme a Marina Piccola, quella degli stabilimenti balneari: ci si arriva percorrendo una stradina in gradoni in pietra di sapore medievale, superando la Porta Greca. I trenta chilometri circa di costa della penisola sorrentina offrono meraviglie come la Baia di Ieranto, le isolette Li Galli che la tradizione vuole siano le sirene precipitate in mare per il rifiuto di Ulisse. Falesie a picco si alternano a pareti dolcemente

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degradanti. Sotto, l'ambiente acquatico dell'area naturale marina protetta di punta Campanella ospita un'ampia varietà di flora e di fauna, numerose specie di pesci, molluschi e crostacei : saraghi, polpi, aragoste, cernie, scorfani, cefali. Viva tutto l’anno, dal cuore in piazza Tasso, che prende il nome dal monumento dedicato all’autore della Gerusalemme Liberata, nato a Sorrento nel 1544, si dipana un labirinto di stradine ricche di caffè, ristoranti e negozi aperti sette giorni su sette fino a sera tardi. È qui che i colori, i profumi, le voci, i suoni, la vita di Sorrento investono i visitatori. È qui che si trovano le botteghe del limoncello confezionato in bottiglie dalle forme fantasiose, i cioccolatini, i dolci al limone, le creme, i gelati e cesti colmi dell’”ovale” sorrentino, protetto dal marchio Igp europeo, un acido e succoso concentrato di vitamina C. È qui che su tavole di legno si gustano gli gnocchi alla sorrentina e la straordinaria “treccia” di mozzarella con verdure grigliate, le seppioline ripiene, il provolone del monaco, i pomodori “a cuore di bue” per forma, dimensioni e un peso di 150 grammi ognuno. E qui ogni sapore è esaltato dall’olio extravergine d’oliva dop e annaffia-

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Un territorio ricco di storia e di lasciti di rara bellezza e una gastronomia prelibata seducono la meeting industry che sceglie Sorrento per i propri eventi

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HOT TOPICS Destinazione del mese

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8 / La centrale piazza Tasso 9 / I tipici pontili sul mare turchese 10 / Una suggestiva veduta della costa sorrentina 11 / Il vivace porto

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to con Falanghina, Biancolella, Greco Bianco Dop, oppure con i rossi, Piedirosso, Sciascinoso, Aglianico. È qui che ancora si può ascoltare musica suonata con strumenti tradizionali, quella che evoca ricordi strazianti, una nostalgia di luoghi e atmosfere pur mai vissute prima. È qui, intorno alla via San Cesareo con i suoi portali inalterati, che si tira tardi e si conclude la giornata col nocino, il digestivo più antico che la leggenda vuole fatto di noci raccolte da mani femminili la notte di San Giovanni. Per i souvenir d’autore, niente di più sorrentino della tarsia lignea, tecnica ottocentesca raffinatissima cui è dedicato un museo a palazzo Pomarici Santomasi, un palazzo patrizio settecentesco, che sorge in via San Nicola 28, tra le stradine del centro storico. Tecnica raffinata e complessa, crea decorazioni di grande effetto per mobili e oggetti di ogni genere, anche quadri o addirittura pavimenti, attraverso l’incastro di sottili sagome ritagliate nel legno. La tradizione fiorita nella prima metà dell’Ottocento, ora conserva circa cento artigiani esperti. Nelle sale dalle volte affrescate e dai soffitti rivestiti di parati di carta dipinti a mano del palazzo Pomarici, è esposta una collezione di mobili e oggetti realizzati dai maestri intarsiatori sorrentini dell’800. Una mostra di quadri di artisti italiani e stranieri dell’800, di stampe e foto d’epoca consente di ricostruire l’immagine ottocentesca della costiera sorrentina e del contesto nel quale si sviluppò la produzione d’intarsio locale. Tra la Villa alla Rota e il museo Correale dei nobili di Terranova, sulla via omonima, è invece da visitare una splendida

collezione di porcellane del ‘700. In pieno centro storico, come un baluardo a difesa della città, precipita il Vallone dei Mulini, anche se in parte riempito per realizzare la piazza Tasso, straordinario, affascinante e sapientemente illuminato di notte. A SPASSO TRA LA STORIA A difendere tanta bellezza, intorno al centro cittadino, restano anche le mura cinquecentesche, aperte al pubblico al Bastione di Parsano. Sotto domina la Cattedrale di San Filippo e San Giacomo, romanica del XV secolo, con il portale in stile rinascimentale, le tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmo del 1573 e il coro ligneo intarsiato da artigiani del primo 9


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HOT TOPICS Destinazione del mese

‘900.Il chiostro e la chiesa di San Francesco, originari della prima metà dell’VIII secolo, la basilica di Sant’Antonino, il cui sito esisteva già nel IX secolo, la chiesa del Carmine ricostruita a fine ‘500, con i due reliquiari in legno intarsiato del 1600, la chiesa dei Servi di Maria, un gioiello in stile Barocco del XVIII secolo. Sedil Dominova, risale invece al XVI secolo ed è l’unica testimonianza in Campania dei “sedili nobiliari”, i luoghi d’incontro delle famiglie aristocratiche. Conserva la sua forma quadrilatera e, all’interno, affreschi dell’800, capitelli e arcate in piperno, mentre la cupola del 700 è formata da “embrici maiolicati” di colore giallo e verde. Ma sono le case e i palazzi a raccontare ancora un’altra Sorrento, quella della vita quotidiana dei secoli scorsi, come la casa quattrocentesca, in vicolo Calantariaro, un antico palazzetto con loggia unica, testimonianza dell’influenza dei maestri toscani dell’epoca. Oppure casa Correale, del 1768, che affaccia sulla centralissima via Tasso e che ha, all’interno del cortile, una notevole parete maiolicata. E ancora palazzo Verniero, del XIII secolo, di gusto bizantino e arabo, con grandi finestre ad arco che si affacciano su via Santa Maria della Pietà. Da non perdere la visita ai giardini, un antico agruminato sorrentino e la villa comunale con vista sul mare. Grandi eventi si susseguono nel corso delle stagioni, dalla Notte per Caruso, trasmissione televisiva in mondovisione, dedicata al grande tenore che tanto amava Sorrento, che andrà in onda su Rai 1 il 5 luglio. Seguiranno le Notti Divine, appuntamento musicale, culturale ed enogastronomico con una varietà di eventi, Notti Swing e Jazz con concerti esclusivi di musica jazz, Notti con i Mattatori con attività di intrattenimento e artisti di livello nazionale e internazio-

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nale, Notti Chiare e Dolci Sogni, con concerti di musica leggera e una rassegna multiespressiva nella frazione di Casarlano, Notti Classiche con la grande musica sinfonica e da camera e apprezzati interpreti europei, Notti Goal, dedicate al mondo del calcio, con forum, dibattiti e grandi protagonisti riuniti a Sorrento per il Gran Galà del calcio italiano. Dal 30 novembre infine M’Illumino d’Inverno con un particolarissimo programma inaugurato dalle Giornate Professionale del Cinema, e con ulteriori rassegne di strada, musicali, animazioni e concerti, i tradizionali fuochi di Capodanno fino all’Epifania.

Una vita notturna frizzante e ricca di eventi scandisce il trascorrere delle stagioni a Sorrento, con grandi manifestazioni in programma tutto l’anno

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hôtellerie couture L’incanto di inizio secolo rivive in ogni dettaglio dell’ Excelsior Palace. Dentro la fresca, intramontabile eleganza, fuori il profumo dei gelsomini e del Mediterraneo. 5 stelle Lusso ed oltre 100 anni di esperienza per indimenticabili soggiorni.

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HOT TOPICS aghi di pini

in my opinion

Un calcio al barattolo... tavolta voglio fare come i bambini di una volta, che Sscendevano in cortile e oltre alle palle di cuoio tiravano calci anche ai barattoli abbandonati sul marciapiede. Giocavano a chi li buttava più lontano. Io mi produrrò in un “gioco” ben più triste ma necessario: proverò a colpire qualcuno che avrebbe bisogno di una strigliata. Quel qualcuno in realtà siamo noi, rei di sperperare in piagnistei energie che andrebbero ben più proficuamente spese. C’è la crisi, sì. Il portafoglio eventi si è svuotato per tutti, inutile far finta. Però amici miei, rendiamoci conto che la base per ricostruire esiste. Dal 2009 è tornato il ministero del Turismo. E se da un lato il Convention bureau nazionale è stato sciolto, dall’altro Enit si è fatta carico delle sue risorse finanziarie. Allora mi domando (e vi domando): quanto stiamo facendo noialtri perché queste risorse vengano valorizzate e impiegate nel modo giusto? Quale contributo stiamo dando noi al sistema di rappresentanza della nostra industria, che pure abbiamo? Per ora vedo soprattutto lassismo e un’allarmante tendenza a tagliare dove si può. Per esempio, ormai non si investe più in comunicazione, il che suona grottesco e contraddittorio in un settore fatto essenzialmente di

comunicatori. Dice: bisogna risparmiare. Ah, e sarebbe così che si risparmia? Tagliando in comunicazione? Henry Ford, uno che se ne intendeva, durante un altro devastante periodo per l’economia mondiale – quello della Grande Depressione successiva al 1929 – ripeteva che bloccare la comunicazione per risparmiare soldi equivale a fermare l’orologio per risparmiare tempo. Una frase che dovrebbe risuonare assordante agli epigoni della bottom line a ogni costo, e che tuttavia non lascia traccia. Dice ancora: non è vero che non investiamo. Semplicemente diversifichiamo. Investiamo nella forza vendita e nella rete dealer, facciamo comunicazione con loro. Bravissimi: sarebbe come dire che cominciate dal tetto. Anziché buttare la colata di cemento e stendere i mattoni sulla dura terra, iniziate a costruire il grattacielo dalle nuvole. E sperate di farcela? Gli investimenti in formazione interna e in motivazione danno esito solo se alle spalle c’è un marketing che funziona, una comunicazione istituzionale consolidata, un’acquisita notorietà di brand. Vogliamo parlarne, noi che fuori dal nostro orticello non siamo nessuno? Questo enorme deficit ribatte i propri effetti a domino su tutta la nostra attività d’impresa, e pur-

...per non darlo fisicamente a tanti di noi. A chi? A chi, vaneggiando di spending review, ha smesso di investire sulle risorse umane che potrebbero fare la differenza troppo arriva a coinvolgere anche chi non c’entra nulla, ossia i giovani al primo lavoro, o meglio – battuta amara – al primo stage. Ciò chiude il circolo vizioso ritorcendosi proprio contro di noi imprenditori. I giovani hanno entusiasmo, tanta ma proprio tanta voglia di fare, e sono forti di una formazione cento volte superiore a quella che avevamo noi quando abbiamo iniziato. Laurea, laurea magistrale, master all’estero e chi più ne ha più ne metta. Ai nostri tempi era già un lusso la licenza liceale. Ebbene, un simile potenziale andrebbe valorizzato, impiegato in modo proficuo, con ruoli di responsabilità e un adeguato investimento: investimento che poi, state certi, ritornerebbe abbondante. Invece – e questa per la verità è la storia dell’intera economia italiana, non solo della nostra industria – lo si tiene di scarto, lo si umilia, nei casi più sfortunati (e affatto rari) lo si sfrutta quale bersaglio dei nostri istinti di potenza frustrati dagli anni. Ecco l’ultimo calcio di oggi. Spero abbia fatto male.

ALAN PINI Chief executive officer Teknocongress www.teknocongress.it alan.pini@teknocongress.it

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HOT TOPICS in my opinion

no limits

Comunico ergo sum Estensione del nostro modo di essere – pregi e difetti compresi –, la comunicazione è uno strumento fondamentale, ma estremamente difficile da rendere efficace ALEX BELLINI avventuriero (e formatore) info@alexbellini.it

n aereo rulla sulla pista dopo l’atterraggio, è in prossimità U dell’area di parcheggio. Un marshaller (l’operatore di terra del traffico aereo), con il solo uso delle braccia, fornisce al pilota una serie di segnali visivi con cui lo assiste fino al completo stazionamento. In un minuto, un capolavoro di comunicazione efficace. Durante una recente trasferta di lavoro, attendevo di imbarcarmi sul mio volo diretto a Trieste e la scena appena descritta mi ha dato l’occasione di riflettere, come non avevo mai fatto prima, sul ruolo cruciale della comunicazione nelle mie avventure. Nelle esperienze di viaggi in solitaria mi sono trovato in pericolo serio in solo due occasioni. Nel 2004, dopo ventitré giorni di navigazione a remi e in solitaria, naufragai sull’isola di Formentera. Nel 2005, durante il mio terzo tentativo di traversata dell’oceano Atlantico, rimasi senza cibo e dopo cinque giorni di digiuno raggiunsi un piccolo arcipelago dove ricevetti supporto da un gruppo di scienziati. L’assenza di comunicazione con il mio team nel primo caso e le informazioni imprecise nel secondo (il mio gps di bordo non segnalava la presenza dell’arcipelago) furono determinanti in entrambi i casi. Se fosse facile comunicare efficacemente, nelle nostre vite non ci sarebbero fraintendimenti, crisi coniugali, litigi e licenziamenti. L’essere umano può facilmente essere considerato come un piccolo iceberg, fatto di una parte visibile e di una parte sommersa, invisibile a prima vista, più grossa in termini volumetrici della prima. Valutare frettolosamente una persona vuol dire giudicarla dalla prima impressione, senza domandarci che cosa si nasconde sotto la linea di galleggiamento. Valori, talenti, credenze, stili di

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apprendimento, orientamenti sessuali, condizioni famigliari dei nostri interlocutori: comunicare efficacemente vuol dire porre l’attenzione sull’interlocutore, non su noi stessi. Vuol dire domandarsi chi abbiamo davanti e cosa, del nostro messaggio originario, è stato recepito più che su ciò che crediamo di aver detto. Quel giorno in aeroporto, mentre attendevo di imbarcarmi, un particolare su tutti mi colpì: il marshaller dava costantemente feedback al pilota! A ogni manovra del pilota corrispondeva un segnale dell’operatore allo scopo di darne verifica, ciò rendeva la sua azione la più precisa ed efficiente possibile. Quanto potrebbe migliorare la qualità della nostra vita, del lavoro dei nostri collaboratori, quanto tempo risparmieremmo ogni giorno se imparassimo a fornire o a farci dare un feedback? Talvolta basta un pollice alzato a fine giornata, un segno di gratitudine ogni tanto richiede solo trenta secondi, ma vuol dire molto per chi lo riceve. Vuol dire che apprezziamo l’impegno e che riconosciamo il valore e riconoscendolo, creiamo le condizioni ottimali per un miglioramento continuo. Nelle mie avventure, un supporto di fondamentale importanza mi viene sempre offerto dalla carta geografica, una rappresentazione simbolica approssimata e ridotta

nelle proporzioni del mondo reale. Relazionandoci con le persone dovremmo sempre ricordare che per trovare una direzione nel mondo noi raccogliamo informazioni attraverso i nostri cinque sensi. Essi però non ci fanno vedere il mondo per quello che è (il territorio), ma ce ne forniscono solo una rappresentazione (la carta geografica). Questo dipende, tra le altre cose, da chi siamo, come percepiamo certe situazioni e come reagiamo agli eventi. Noi vediamo il mondo non così com’è, ma come siamo noi e quindi è necessario ricordarci che non c’è una sola maniera per interpretare il mondo. In un team di persone, ognuna con la propria verità, questo è importantissimo. Secondo gli scienziati, non possiamo trattenerci dal comunicare. E se il cosa, il come e il quando comunicare efficacemente riguardano aspetti pratici, il perché riguarda invece un aspetto più personale. Non importa cosa diciamo, quando lo diciamo a chi o come lo diciamo: noi, in qualche modo, parliamo sempre di noi stessi. Se aspiriamo a essere eccellenti tanto quanto richiediamo ai nostri collaboratori dovremmo capire che la comunicazione non è solo uno strumento per relazionarci con il mondo, ma è lo strumento principale attraverso cui noi diciamo al mondo chi siamo.


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HOT TOPICS lettere senza francobollo

titolo del workshop era ambi“Opportunità e strategie Idilzioso: sviluppo del turismo congressuale internazionale in Italia. Moderatori e relatori: di affermata esperienza professionale e sicuro richiamo. La sede, prestigiosa: il World Communication Forum, nella storica Piazza Affari di Milano (e scusate se è poco). Il moderatore, Gabriele Capolino, direttore di Milano Finanza, ha riassunto con buona sintesi giornalistica il senso degli interventi che si sono succeduti: «Il turismo congressuale potrebbe fare molto di più persino in tempi di “depressione” economica, sulle cui soglie l’Italia si sta affacciando». Emma Aru, presidente studio ega, membro del consiglio direttivo Pmi Unindustria, componente del Comitato tecnico Progetto speciale Expo 2015 di Confindustria, e organizzatrice di questo workshop, si è soffermata sui dati Icca (International Congress & Convention Association) nel decennio 20022011, osservando lo sviluppo quantitativo degli eventi in Europa (sede del 55 per cento dei grandi eventi internazionali) ripartiti per nazione e città. In esame solo gli eventi promossi delle società/associazioni internazionali che si tengono con periodicità regolare e registrano una rotazione geografica della sede in un minimo di tre Paesi. «Dobbiamo individuare i nostri selling points», ha detto. «Le grandi città all’estero vanno benissimo perché sanno proporsi: pensiamo a Vienna, Parigi, Barcellona, Berlino e Madrid. Parigi ha fatto investimenti infrastrutturali poderosi e ha un sistemavirtuoso di promozione e vendita. L’Italia invece perdura nelle

in my opinion

Farlo, ma farlo sapere proprie difficoltà. Quattro i focus: concorrenza internazionale (abbiamo un prodotto forte e dobbiamo solo renderlo appetibile, senza sforzarci di declinarlo alle esigenze della domanda); Brand Italia (che dev’essere forte anche nelle singole realtà locali); alberghi, sedi congressuali e trasporti: la filiera congressuale è molto semplice e basica (alberghi giusti al posto giusto, centri congressi capienti e flessibili per ogni tipo di manifestazione, e trasporti efficienti – se manca una di queste cose, non si possono ospitare grandi eventi); e infine istituzioni: in Usa le istituzioni sanno fare marketing sulle città. E lo Stato partecipa (penso al Convention & Visitors Bureau di Washington, per esempio, che è pubblico). Va da sé che anche in Italia abbiamo bisogno anche dello Stato». Hanno quindi dato il loro contributo al quadro generale del tema varie personalità. Enzo Iorio, presidente di Federturismo, ha sottolineato la «mancanza di una scelta strategica-Paese» e si è appellato a «soggetti di buona volontà» per fare sistema. Giampaolo Letta, presidente del Comitato industria creativa, cultura e turismo Unindustria-Confindustria e amministratore delegato di Medusa Film, ha invece ricordato il ruolo promozionale turistico del product placement negli audiovisivi. Andrea Rea, docente di marketing alla Bocconi e alla Sapienza, presidente della Mostra d’Oltre-

Un convegno tutt’altro che da trascurare per la meetng industry va quasi deserto. Viene il dubbio che soltanto in pochi ne fossero a conoscenza. Possibile? mare di Napoli ha ricordato che l’Italia è il terzo brand mondiale dopo CocaCola e Visa e per renderla destinazione Mice idonea al top dell’offerta «basterebbe adeguarsi agli standard internazionali». Paolo Locatelli, responsabile vendite Ferrovie dello Stato, ha ricordato come il treno sia «il mezzo più adatto in assoluto» per il Mice. E Francesco Conci, managing director di MiCo Milano Congressi, ha dichiarato solennemente che «stiamo lavorando alla programmazione per il 2022». Fin qui il palco; veniamo all’audience. A dispetto di un tema così importante per il congressuale italiano, in sala rari nantes (in gurgite vasto no, perché l’evento è stato ospitato in una sala secondaria di Palazzo Mezzanotte): qualche collega della stampa, qualche responsabile di agenzia di relazioni pubbliche, qualche Pco... Ma quanti sapevano di questo incontro? Farlo sapere, no?

PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it

PS: in tema di “marketing dell’accoglienza”, giusto per rientrare in quegli standard citati dal professor Rea, azzarderei una richiesta: qualche sorriso in più da parte del personale di front line...

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28-05-2013

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HOT TOPICS in my opinion

zanità

Un modello di gara per una gara modello Come per la dichiarazione dei redditi, occorrerebbe un documento standard da compilare per le gare. Sarebbe uno strumento utilissimo che oggi manca MAURO ZANIBONI presidente di Mz Congressi mauro.zaniboni@mzcongressi.com

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fumate bianche quest’anno di moda. Dopo quella di LPapaesono Francesco, noi Pco ne vediamo un’altra, altrettanto importante, che proviene dalle società farmaceutiche e biomedicali. Pare che nel 2013 ci sarà una ripresa delle sponsorizzazioni agli eventi medico-scientifici: il segnale principale è arrivato qualche settimana fa, quando Assobiomedica ha confermato sine die la sospensione del blocco post-spending review. Allora, dato che per fortuna si rivedranno un po’ di conquibus, sarebbe il caso di metterci tutti d’accordo e predisporre un modello unico per le gare. Modello unico, avete letto bene, come quello per il fisco, solo un po’ più piacevole da compilare. Escludendo purtroppo le gare in cui il vincitore è già assegnato, questo stratagemma metterebbe noi operatori nelle condizioni di ottimizzare tempi e fatica, e darebbe ai committenti un efficiente strumento di decisione.

Uno strumento che oggi manca del tutto. Di recente i consiglieri direttivi di una società scientifica hanno bandito un capitolato così contorto che essi stessi non sono riusciti a comparare le offerte. Altre volte accade il contrario, cioè vengono emessi bandi troppo poco selettivi che non pongono paletti legati alle dimensioni del congresso. È vero che, in teoria, un evento da 5mila persone lo può organizzare anche uno staff formato da titolare d’agenzia e segretaria, ma poi nella pratica non ce la si fa: quand’anche due stakanovisti capaci di tanto esistessero davvero, nei giorni dell’evento almeno una decina di persone in loco debbono mettercele. Il bando ottimale che vagheggio prevede innanzitutto la selezione del Pco, a seconda delle dimensioni, dell’esperienza e della solidità finanziaria, e successivamente la selezione delle proposte, entrando nel merito dell’offerta. Semplice, vero? Si eviterebbe a tutti di perdere tempo e – cosa affatto irrilevante – si tutelerebbe il sistema da sfruttamenti e ingiustizie. Si è svolta qualche mese fa una gara per l’acquisizione triennale di un evento, nell’ambito della quale si pretendeva, su ciascuno dei tre

anni, la disponibilità di tutti i centri congressi italiani al di sopra di certe dimensioni. Immaginatevi che bagarre si è scatenata: i dieci Pco partecipanti hanno contattato ciascuno tra le dieci e le 15 sedi, e ciascuna sede a sua volta ha contattato i propri fornitori per i servizi accessori. Si è messo in moto un meccanismo tanto perverso quanto improduttivo, perché, delle centinaia (o forse addirittura migliaia, non ho fatto il conto) delle offerte così scaturite, sono stati scelti, com’era logico, un solo Pco e tre sedi: un organizzatore per il triennio e una sede all’anno. Su, ripeto, migliaia di candidati e di possibili combinazioni. Valeva la pena? Se scrivo queste cose non è perché “non voglio lavorare”. Non c’è nessuno che non voglia lavorare. Quello che non voglio fare – e con me tantissimi altri – è perdere tempo e faticare per niente. Allora propongo: perché non ci mettiamo tutti insieme, proprio tutti, domanda e offerta, Pco sedi e società scientifiche, e produciamo un modello di gara universale, valido sempre e superiore a qualsiasi rischio di scarsa efficienza? Insomma, creiamo insieme un modello di gara per una gara modello!


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24-05-2013

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HOT TOPICS in my opinion

ex libris

Le notti bianche Strutture, infrastrutture e approccio mentale: se a bellezze naturali e artistiche stiamo messi benissimo, sul resto abbiamo ancora da lavorarci su. Giorno e notte... UGO CANONICI Presidente di Cleis ugo_canonici@cleis.it

tavo guardando la televisione un po’ distrattamente Squando all’improvviso è “partito” un servizio che mi ha fatto rizzare le orecchie. Anzi mi ha spinto anche ad alzare il volume. In buona sostanza si diceva che l’Italia è piena di cose belle e interessanti. Piace a tutti, ed è proprio un peccato che tutto questo non venga messo a frutto. L’ho seguito attentamente e ho passato poi buona parte della notte in bianco a rimuginare. Ma guarda un po’! Sono anni che noi che operiamo nella meeting industry ci sgoliamo dicendo le stesse cose. Ma, chissà perché, sembrava che il nostro grido non arrivasse nei cieli. Poi, qualcuno dei piani alti ha cominciato a lanciare qualche bella frase, del tipo “il petrolio dell’Italia è il turismo”, forse “per vedere l’effetto che fa”. Ma al di là delle parole non si è andati. Convegni tanti, tavoli aperti a volontà, esperti che la sapevano lunga a non finire. Credo che uno dei primi interventi seri e documentati sia stato quel

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servizio televisivo di Report che ha gettato un sacco di sassi nello stagno. E poi anche nelle “sacre” stanze di chi tutto può si è cominciato a bisbigliare che “sì, in fondo, le opportunità, la concertazione...”. Fino a ieri (ma forse ancora oggi) per individuare una città come sede di un convegno in Italia, spesso la risposta sta comodamente sulle dita di una mano: Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Taormina. Specie se la richiesta arriva da una società straniera. Cinque città indubbiamente belle, interessanti, ricche di cultura e di fascino. Ma sempre piene, molto care, spesso “scorbutiche”. Io personalmente sono anni che mi sforzo di far capire che il Bel Paese si chiama così proprio perché è bello tutto. Chi lo conosce sa che in qualsiasi paesino ci si imbatta si “rischia” di trovare un’opera d’arte di rara fattura (che se l’avessero negli Stati Uniti la trasformerebbero in meta turistica per folle in ordinata coda), in una trattoria con squisita gastronomia locale e in un alberghetto con tutto il sapore dell’accoglienza familiare. Tutte cose buone per un turismo individuale, ma che in molti casi sono anche adeguate a un turismo congressuale. Oltre alle “magnifiche cinque”, in Italia ci sono decine di città che

hanno tutte le caratteristiche per rivendicare pari attenzione. Senza fare nomi vogliamo pensare alla Toscana, all’Umbria, al Veneto? E che dire del Salento, della Riviera Ligure, della Costa Smeralda? E in riva ai laghi? E sulle montagne? Praticamente “ovunque il guardo io giri” si può trovare una splendida sede in cui svolgere un congresso. E sin qui ci ha pensato la natura, la storia, la cultura, la gastronomia. Ma tutto questo è contorno. Un bel contorno che però non basta se poi non vi sono le strutture e le infrastrutture: alberghi adeguati, sedi di riunione all’altezza, collegamenti funzionali. E a questo devono pensare gli amministratori, spinti da precise indicazioni politiche e strategiche. Ma c’è una terza componente, altrettanto importante: l’atteggiamento, il comportamento delle persone. Anche qui c’entra la cultura e c’entra l’insegnamento. Bisogna che tutti capiscano l’importanza di questo business e imparino a comportarsi di conseguenza. Professionalità, disponibilità, attenzione al dettaglio, collaborazione, partecipazione, voglia di raggiungere il miglior risultato. Tutte parole facili, banali e ovvie, che però è vitale che si trasformino in azione. E penso che chi può fare qualcosa – quelli appunto dei piani alti – dovrebbe tradurre in azioni concrete le belle parole. È vero, hanno giornate impegnate in tantissime cose. Ma ci sono anche le notti. E dicono che le notti bianche portino tanti consigli.


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da 30 anni in viaggio con voi. Stile e solidità. Questi i valori del nostro Gruppo, un’essenza semplice ma nello stesso tempo ricca di significati che ripercorrono la storia di un marchio nato nel 1983 e cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nel turismo Leisure, Business Travel, Eventi e Comunicazione. In tre decenni abbiamo costruito un marchio conosciuto, siamo diventati un’azienda simbolo di professionalità, creatività e innovazione. La passione e l’energia sono il punto cardine di ogni nostra divisione. Un grazie sincero a tutti quelli che hanno contribuito a questo nostro successo, e che da trent’anni hanno scelto di viaggiare con noi, per lavoro o per piacere, con l’augurio che continuino a farlo.

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24-05-2013

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CONGRESSI MEDICI

Congressi medici: non si vive di sola Ecm La grande macchina formativa introdotta dal ministero della Salute continua a farla da padrona nell’arena degli eventi dell’industria farmaceutica e biomedicale. Ma gli incontri b2b sono un’esigenza – anche commerciale – a cui nessuno può davvero rinunciare MATTEO ROCCA

castelli di carte non sono solo metafora di fragilità: per costruirne uno sono Inecessari destrezza, equilibrio, e la capacità di “fare sistema” in modo tale che ogni pezzo ne regga un altro e sia da questo reciprocamente sorretto. In questi anni, il mondo degli eventi farmaceutici, diagnostici e biomedicali ha

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avuto una sorte analoga: si è in buona parte retto attraverso il sostegno attivo dato alle istituzioni preposte al governo della sanità, al fine di garantire un adeguato livello nella formazione del personale medico e paramedico. L’Ecm è stata, ed è tuttora, il frutto di questa partnership ex lege, una carta appoggiata di taglio sulle due sottostanti che le fanno da pilastri, rispettivamente le aziende e lo Stato. La ricerca di questo equilibrio è stata in certi momenti – come quello attuale – tutt’altro che semplice, come ben sappiamo: tra giri di vite deontologici, tagli ai finanziamenti, accuse di conflitti di interesse più o meno conclamati, il sistema Ecm è sembrato più volte sul


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CONGRESSI MEDICI

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come quello dell’industria pharma e biomed? Il fatto che queste aziende operino in un settore delicato come quello della salute le rende senz’altro peculiari, ma si tratta sempre e comunque di realtà corporate con esigenze in tutto simili a quelle di qualunque altra impresa: lanci di prodotto, meeting, convention e riunioni plenarie con la forza vendite sono momenti pulsanti e necessari per qualunque business, che il pharma declina secondo la tipologia dei suoi stakeholder specifici. INFORMAL MEETING ED EVENTI CULTURALI Anche nel rapporto con il medico, inoltre, non è da escludere che oltre alla formazione sponsorizzata possano fare capolino altre occasioni di incontro. Abbiamo chiesto innanzitutto un parere a chi, come Mauro Zaniboni, presidente di MZ Congressi, di congressi medici se ne intende: «L’Ecm resta la cornice di riferimento di gran parte dell’attività dei congressi medici. L’attività di comunicazione risulta quindi in massima parte regolamentata. Le case farmaceutiche, secondo le norme di Farmindustria, anche a livello regionale, devono perlopiù far rientrare la loro comunicazione entro l’Ecm. Il biomedicale non ha gli stessi vincoli e quindi potrebbe, a rigore, discostarsi di più dall’Ecm, ma l’attività di comunicazione in questo settore si esplica ancora principalmente nelle presentazioni a direttori e responsabili di struttura. Ciononostante, esistono delle aree e delle esigenze che vanno anche al di là dell’educazione continua in medicina». Chiediamo a Zaniboni di farci qualche esempio: «Accanto ai grandi congressi ci sono degli eventi e delle occasioni di incontro informale molto importanti. È questo il caso per esempio delle delegazioni straniere che vengono ospitate durante i congressi internazionali: si tratta di un momento di incontro e di reciproca conoscenza fondamentale, in cui gli ospiti vanno sicuramente coccolati e intrattenuti, e in cui si cerca di dare vita a momenti di incontro anche informale in cui contemporaneamente si

MAURO ZANIBONI, presidente di MZ Congressi: «C’è tutta una parte che io chiamo di “marketing indiretto”: casi in cui un’azienda si fa promotrice di eventi che diffondono cultura scientifica, ma senza una sponsorizzazione diretta di un loro prodotto o di una terapia»

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punto di barcollare, o di sopravvivere, sì, ma a scapito di altri settori (per esempio quello alberghiero, chiamato direttamente in causa dalle recenti delibere di Farmindustria). Per i player del settore pharma, le sponsorizzazioni e il supporto dato alla formazione dei professionisti della salute hanno rappresentato – e continuano a rappresentare – un importantissimo canale di comunicazione, di incontro e di networking, forse addirittura il principale. Ma certo non l’unico. L’ultimo monitoraggio effettuato da Assocom, risalente a marzo 2013, conferma che le farmaceutiche sono i committenti che investono in proporzione di più per ogni singolo evento (oltre 700mila euro in media): segno che l’evento – in tutte le sue possibili declinazioni -– gode sempre di fiducia, è ritenuto strategico e continua a garantire un adeguato ritorno. Ed eccoci al punto: Ecm, senz’altro, e poi? Quali sono le altre modalità di comunicazione, le esigenze e i trend di un comparto produttivo importante e variegato

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CONGRESSI MEDICI gono organizzati una serie di incontri e di eventi per presentare studi e ricerche sui vantaggi dell’impiego di una certa vitamina in determinati quadri clinici. In questo modo si genera aspettativa, si innesca del teasing, si fa informazione, si alimenta un dibattito su argomenti scientifici che sono poi ovviamente riferibili a temi di interesse per il business dell’azienda». Le leve del marketing possono quindi applicarsi, oltre che al consumatore finale, anche agli intermediari di professione – medici e farmacisti – attraverso roadshow, investigator meeting ed eventi culturali utili a diffondere conoscenze di scenario.

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danno e si ricevono informazioni molto utili sui mercati di provenienza». L’informalità delle relazioni, la possibilità di stabilire relazioni e di fare networking sono elementi basilari del mondo b2b, e nel settore farmaceutico convivono accanto alla parte scientifica e formativa di cui l’Ecm è il mainstream. Tuttavia, prosegue Zaniboni, anche sul fronte della divulgazione e della ricerca è possibile uscire dal perimetro dell’educazione continua: «C’è tutta una parte che io chiamo di “marketing indiretto”: tutti quei casi in cui un’azienda, poniamo una casa farmaceutica, si faccia promotrice di eventi che diffondono cultura scientifica, in relazione a temi che sono ovviamente legati al loro business, ma senza una sponsorizzazione diretta di un loro prodotto o di una terapia. Ad esempio, ven-

LE SPONSORIZZAZIONI? NO, ANZI SÌ, ANZI... Le giravolte dello scenario politico e istituzionale di questi ultimi mesi hanno avuto le loro ripercussioni anche sul mondo degli eventi biomedicali. Come sappiamo, lo scorso ottobre Assobiomedica si è vista costretta a sospendere le sponsorizzazioni agli eventi Ecm, come segno di protesta nei confronti del provvedimento che imponeva il taglio del 30% al costo medio dei dispositivi venduti alle strutture pubbliche. La rottura degli equilibri nel delicato do ut des tra Stato e player del settore per garantire il sostegno alla formazione in medicina ha dato origine a una dura sfida a colpi di

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spending review. Ad aprile, con un’assemblea straordinaria, Assobiomedica ha confermato la volontà di “sospendere l’embargo” a tempo indefinito. Le aziende associate possono quindi sponsorizzare qualunque evento legato all’Ecm e no; non sono tuttavia escluse nuove sospensioni in futuro, qualora dovessero giungere notizie su nuovi tagli e giri di vite.

SMARTPHONE E SOCIAL MEDIA? SEMPRE PIÙ FAMILIARI Che non di sola Ecm viva il mondo degli eventi pharma ce lo conferma anche Petronilla Cesarei, account director di Universal World Events, realtà multinazionale che proprio in questo settore ha il suo core business. «Diciamo che per le case farmaceutiche l’Ecm rappresenta sempre il principale perimetro di riferimento entro cui tenere eventi; detto questo però non mancano anche altre situazioni. Anche loro si occupano del ciclo di vita di un prodotto, che come ben sappiamo è composto da una lunga serie di step e di eventi sia interni che esterni, dall’ideazione alla presentazione, al lancio. Quando noi ne veniamo a conoscenza come pubblico, quel prodotto ha già compiuto una parte del suo ciclo, ed è stato per esempio presentato internamente a informatori e forza vendite». Le convention di una casa farmaceutica sono ovviamente diverse da quelle, poniamo, di una compagnia telefonica o di un’assicurazione: l’esigenza di formare e motivare le persone presenti sul territorio è identica, ma com’è naturale la delicatezza del mercato e la complessità del prodotto portano ad adottare una certa autoregolamentazione nei toni e nel ricorso a un linguaggio altrettanto sales-oriented: «Un altro aspetto da considerare è che anche se per gli eventi interni, e comunque per quelli che esulano dall’Ecm, le aziende non devono rispettare per forza una compliance altrettanto stringente, oramai si danno tutte delle linee guida e delle regolamentazioni che in qualche modo ricalcano quella degli


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CONGRESSI MEDICI

PETRONILLA CESAREI, account director di Universal World Events: «Un ambito in cui c’è un maggiore impiego di creatività è quello delle sales conference, ma sempre con le dovute proporzioni. Ovviamente la componente motivazionale non viene tralasciata»

eventi per il medico. Un ambito in cui c’è un maggiore impiego di creatività è quello delle sales conference, ma sempre con le dovute proporzioni. Ovviamente la componente motivazionale non viene tralasciata». Non bisogna però credere che i linguaggi adottati negli eventi pharma siano necessariamente piatti, tradizionalisti e ripetitivi. Non ci si potrà attendere gli stessi effetti speciali a cui ci hanno abituato altri settori, ma l’evoluzione demografica, le tecnologie multicanale e l’onnipresente fame di novità lasciano ben sperare: «Quello che si sta cercando di fare, anche in ambito Ecm, è di adeguarsi al ricambio generazionale», prosegue Cesarei. «Si sta piano piano abbassando l’età media dei partecipanti ai congressi medici, e quindi ci si confronta sempre più con un target abituato anche ad altri linguaggi e a diverse modalità di ingaggio e di coinvolgimento. Ci si sta allontanando sempre di più dal format d’aula tradizionale a vantaggio di un maggiore impiego del web e delle com-

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ALMENO UN CAFFÈ! Dura lex, sed lex: dall’inizio del 2013 la meeting industry deve fare i conti con le restrizioni imposte dalla revisione del codice deontologico di Farmindustria, che ha modificato le sue regole in tema di congressi medici. La scelta della location dovrà sottostare a “ragionevoli motivazioni di ordine scientifico, logistico e organizzativo che hanno ispirato la scelta della località stessa. In nessun caso è consentita l’organizzazione di iniziative scientifiche aventi anche finalità di tipo turistico", il che esclude di fatto una moltitudine di strutture a vocazione Mice: “resort, navi, castelli che si trovino al di fuori del contesto cittadino, masserie, agriturismo, golf club, strutture termali o che abbiano come attività prevalente servizi dedicati al benessere o spa”. Difficile stabilire quale sia l’attività prevalente di strutture tradizionalmente

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attrezzate per fornire servizi di ospitalità su tutti i fronti, e che hanno sempre ospitato congressi ed eventi di ogni genere. Ha fatto e farà discutere anche un’altra revisione, quella che vieta il pernottamento per i convegni su base regionale, e che vincola a non poter offrire nient’altro che un coffee break per gli eventi formativi di durata inferiore alle sei ore.

munity on line per il pre e il post evento. Le applicazioni per smartphone realizzate per la meeting industry coinvolgono sempre di più anche il fronte dei congressi medici. Come battuta, ma non troppo, dico sempre che farà fortuna il pco che inventerà il modo di gestire l’accreditamento a un convegno attraverso una pagina Facebook: si tratta di semplificare quanto basta lo strumento. Non tutti prenotano le vacanze on line, ma tutti si trovano a proprio agio con i social network. E agli eventi per gli informatori i tablet come l’iPad stanno prendendo sempre più piede». Il ricambio generazionale dei medici ma non solo porta con sé cambi di aspettative, e una maggiore dimestichezza da parte degli stessi committenti con i canali di comunicazione online. IL LANCIO DI PRODOTTO? SEMPRE PIÙ LAST MINUTE! Com’è cambiato negli anni il volto della meeting industry farmaceutica? A oltre dieci anni di distanza dall’introduzione dell’Ecm, il nostro paese è ancora nel bel mezzo del guado della recessione. La ricetta più amata è sempre quella dei tagli al budget, che però di rado mettono la parola “fine” a un progetto di comunicazione: si tratta in genere, e sempre più spesso, dell’inizio di una corsa a fare di più con meno risorse. Ed è interessante constatare che il pharma, come settore, assomiglia parecchio agli altri quando si tratta di eventi. Francesca Baù, business manager di AIM Group International ci racconta nel dettaglio le trasformazioni con cui i committenti del mondo pharma – e i planner insieme a loro – hanno fatto fronte ai cambiamenti di scenario: «Un tema importante è senz’altro quello delle delegazioni a congresso. Le cose sono sicuramente cambiate rispetto a qualche anno fa, quando si lavorava molto di più con l’estero e con gruppi più numerosi. Adesso sicuramente si tende a privilegiare l’Italia, si organizzano in proporzione anche più eventi ma su scala più ridotta, anche su base regionale».


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FRANCESCA BAÙ, business manager di AIM Group International: «Lo scenario attuale vede un mix di prodotti molto più eterogeneo (monosposor, Fad, evento residenziale...), cui le aziende approcciano con diversità di investimenti a seconda dei propri prodotti, puntando per esempio su aree sempre più di nicchia»

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Tramontata l’età dei grandi congressi internazionali all’estero, l’Ecm nazionale e regionale si prospetta come un canale tutto sommato conveniente, che ha reso il mix ancora più eterogeneo e clusterizzato. I grandi eventi all’estero rimangono ovviamente presidiati, ma c’è la tendenza a comunicare sempre di più a livello locale, promuovendo eventi e occasioni di incontro – anche a latere rispetto a l l ’e d u c a z i o n e continua – che consentono di raggiungere un target più ampio, con investimenti più contenuti. «L’introduzione dell’Ecm ha portato a una diversificazione dei “prodotti”», spiega Baù. «Oggi sicuramente si investe meno sull’estero, anche se fanno eccezione i più importanti congressi europei

e mondiali, cui il Pharma continua a partecipare con grande interesse. L’investimento sul territorio nazionale consente invece spesso una spesa più contenuta, a vantaggio di un bacino di utenza più ampio. Lo scenario attuale vede un mix di prodotti molto più eterogeneo (monosposor, FAD, evento residenziale, e così via), cui le aziende approcciano con diversità di investimenti a seconda dei propri prodotti, puntando per esempio su aree sempre più di nicchia, ultra specialistiche». La tendenza a lavorare sempre di più sul territorio, se da un lato obbliga a confrontarsi con i vincoli dettati dalla deontologia industriale, dall’altro permette una maggiore fluidità nella logistica e, se il planner è abile, non compromette la qualità dell’evento. Quando le chiediamo quale sia il cambiamento più macroscopico avvenuto in questi anni, Francesca Baù non ha dubbi: la trasformazione principale riguarda le tempistiche. «Certamente oggi il “leitmotiv” che governa è il “last second”, neanche più il last minute. Gli eventi scientifici o comunque legati al mondo farmaceutico solitamente hanno dei tempi di progettazione di ampio respiro, prima era abituale lavorare con una prospettiva anche di un anno. Ora, per esempio, ci capita di dover organizzare eventi anche da 200/300 persone nel giro di sole due settimane: questo capita perché fino all’ultimo ci sono indecisioni di varia natura, ed una volta che queste sono state smarcate bisogna correre. Ma forse questo rende tutto ancora più stimolante per il lavoro del planner!»


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CONGRESSI MEDICI

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Ecm: è l’ora di nuovi format tetizzare e da fare proprio. Allargando il discorso, risulta evidente che tutti i format congressuali con vocazione formativa si prestano facilmente a questo genere di critica – che si decida di usare delle slide o meno – e che gli eventi Ecm rientrano senz’altro tra questi.

MATTEO ROCCA

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che, nonostante tutti gli sforzi e le migliori intenzioni, non si sia ancora trovato il modo di porre rimedio: la Death by Powerpoint, ovvero la morte da Powerpoint (detta anche “sindrome delle slide di una noia mortale”). No, non è una battuta: l’espressione vanta ormai una discreta celebrità ed è sempre più spesso utilizzata per stigmatizzare l’uso eccessivo e improprio delle slide come principale veicolo per divulgare informazioni complesse a un uditorio più o meno ampio. Le vittime della DBP praticamente non si contano: professionisti di ogni ordine e grado, consulenti, operatori di tutti i settori, impiegati del terziario più e meno avanzato, e chiunque si trovi coinvolto in qualità di partecipante a sessioni plenarie, convegni accademici, riunioni-fiume ed eventi con una finalità formativa o informativa. In rete è possibile trovare diversi interventi collegati a un vero e proprio “Powerpoint criticism”, che puntano il dito sulla scarsa efficacia cognitiva delle presentazioni condotte con modalità frontale e mono-direzionale (dal palco alla platea), che danno vita a un bombardamento di informazioni difficile da sin-

Role playing, lavori di gruppo, nuove modalità di interazione fuori dagli schemi consueti: rompere con la liturgia tradizionale dei congressi medici è possibile. E offre parecchi vantaggi, soprattutto per la qualità della formazione professionale

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è una patologia che continua a mietere implacabilmente vittime in C’ ogni parte del mondo, e a cui sembra

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UN PARTITO CONTRO POWERPOINT Nel 2011, in Svizzera – Paese tradizionalmente lontano da eccessi e colpi di testa – è nato addirittura un partito politico avente l’obiettivo di affrancare la cultura aziendale e il mondo dell’istruzione dalla dittatura dei software per presentazioni. L’Anti Power Point Party (APPP) è stato fondato da Matthias Poehm, formatore e trainer, convinto che le presentazioni condotte con metodi tradizionali (leggi: la cara vecchia lavagna a fogli) e con l’uso della gestualità corporea abbiano un’efficacia superiore a quella di qualunque strumento digitale.

MIKE VAN DER VIJVER, co-fondatore di Mindmeeting: «È assodato che la lezione frontale sia lo strumento meno efficace per la formazione. L’Ecm, insomma, premia la presenza a un evento, non l’interazione effettiva. In pratica posso ricevere crediti mentre sonnecchio in platea»

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Obiettivo del partito elvetico, promuovere un referendum per l’abolizione delle slide. In uno dei video realizzati a sostegno della sua campagna, Poehm disegna a mano su un foglio un grafico che mostra il calo progressivo degli utili di una compagnia; all’improvviso si volta di scatto verso la sala, “tagliando” il grafico con il pennarello, con un gesto improvviso e teatrale, rivolgendosi a una platea immaginaria: «bisogna agire, e subito». L’effetto scenico è senz’altro notevole. «Provate a farlo con Powerpoint», commenta Poehm. IN PRINCIPIO FU LA SCUOLA In media, ciascuno di noi ha alle spalle una quindicina d’anni passati tra i banchi di scuola e università, che rendono difficile anche solo immaginare un momento formativo che esuli dal format tradizionale dell’aula e che non preveda cattedre o lavagne; d’altra parte, sappiamo altrettanto bene che l’apprendimento negli adulti opera in maniera diversa, e che la formazione professionale – tecnica, di sistema o di processo – deve tener conto di tutta una serie di fattori che rischiano di frenare, limitare o addirittura vanificare la ricezione del messaggio che si vuole trasmettere. L’educazione continua in medicina ha di fatto regolamentato il variegato e complesso mondo dei convegni dedicati agli operatori sanitari, strutturandolo secondo uno schema scolastico efficace e certificato, che desse la possibilità di rendi-

contare e accertare il livello dell’aggiornamento professionale fruito da ciascuno. Proprio come nell’istruzione, sono stati introdotti elementi di obbligatorietà e una certa severità disciplinare, per garantire un adeguato livello di compliance da parte di medici e paramedici. Un obiettivo senz’altro virtuoso, per raggiungere il quale sono stati attivati e incoraggiati anche format interattivi: corsi elearning e a distanza pre e post evento, workshop, seminari. E tuttavia, per tornare alla provocazione da cui abbiamo preso le mosse, la morte da Powerpoint continua a colpire indisturbata le platee dei dottori convenuti per restare al passo con le ultime scoperte della ricerca scientifica, per aggiornarsi sulle proprietà del nuovo farmaco X, per documentarsi sulle tecnologie diagnostiche sperimentate con successo da Y e, last but not least, per restare in regola con la raccolta dei crediti. Di nuovi format, insomma, se ne vedono pochi all’orizzonte. Ed è un peccato, perché se è vero che l’Ecm ha rappresentato per tanti versi un passo in avanti rispetto alla deregulation precedente, è altrettanto vero che la creatività e la capacità di rompere gli schemi, sorprendere e coinvolgere l’uditorio tipiche del mondo degli eventi sarebbero delle ottime frecce nell’arco dei provider. IL DESIGN DELL’APPRENDIMENTO L’antico adagio secondo cui non bisogna gettare il bambino insieme all’acqua sporca risulta ancora una volta appropriato. Giustissimo lasciarsi alle spalle l’improvvisazione, le frivolezze, gli eventi sanitari eccessivamente leisure, le sperimentazioni di dubbia validità. Ma non per questo l’Ecm è sinonimo di appiattimento creativo. Tanto più che, come dicevamo, la creatività diventa indispensabile nel momento in cui bisogna coinvolgere una platea di professionisti adulti, spesso anche di mezza età, e invogliarli a mettere in discussione le conoscenze già acquisite


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CONGRESSI MEDIC e consolidate in anni di studio e di pratica per fare posto a nuovi elementi. Mike van der Vijver, co-fondatore di Mindmeeting, è anche co-autore, insieme a Eric de Groot, del libro “Into the heart of meetings”, la prima pubblicazione che tratta diffusamente il tema del meeting design; parlando con lui dei format impiegabili per gli eventi di formazione medica, la prima considerazione è sull’atteggiamento e sulla motivazione del singolo partecipante: «L’Ecm, più che per insegnare, sembra essere stata ideata per prevenire abusi. Ma se fossi un medico, personalmente, non avrei bisogno che un organo esterno si occupasse della mia formazione: sarebbe la mia stessa etica professionale a spingermi a frequentare corsi d’aggiornamento. Questa è una considerazione personale, ma credo che si tratti di un aspetto assolutamente non banale. Se non c’è questo atteggiamento di base, viene infatti meno tutto il presupposto della formazione per ciò che dovrebbe essere, e il tutto si riduce a un calderone, in cui il partecipante trova poco o niente di interessante». Di nuovi format ci sarebbe insomma un gran bisogno, anche dal semplice punto di vista della qualità dell’apprendimento. «Da decenni, un punto fermo e assodato nella didattica è che la lezione frontale è in assoluto lo strumento meno efficace, per tanti motivi: non stimola e non contatta le conoscenze pregresse del partecipante, non prevede verifica dell’allineamento tra il livello di queste conoscenze e la materia d’insegnamento, e soprattutto non consente di mettere subito a frutto quello che si sta apprendendo, che viene quindi disperso e dimenticato in breve tempo». In altre parole, prosegue van der Vijver,

«l’insegnamento frontale è in buona parte uno spreco di energie». C’è poi un altro aspetto critico: «l’Ecm premia la presenza a un evento, non l’interazione effettiva. Posso ricevere crediti mentre sonnecchio in platea. Il rischio è un elogio del presenzialismo». Ma allora perché le modalità alternative non decollano, anche quando il sistema Ecm lo consentirebbe? «È una questione di potere: il fine di certi congressi, spesso e volentieri, è il mantenimento di uno status quo in termini di posizioni, di ruoli, e non quello di insegnare. L’Ecm in teoria prevede maggiori crediti per quelle attività che coinvolgano maggiormente il partecipante, come workshop o altri lavori di gruppo, ma la pratica è spesso ben diversa. I provider – non tutti, ovviamente – dovrebbero forse capire meglio come funzionano i meeting. Non è solo una questione di logistica, e non basta essere ferrati nel contenuto da divulgare per riuscire a progettare un’interazione formativa efficace». Quali sono allora gli strumenti che potrebbero essere impiegati per rompere gli schemi dell’aula o del convegno medico tradizionale? Più che una ricetta da applicare, viene chiamato in causa il tema della professionalità di chi progetta i meeting, a cui spetta il compito di “far accadere cose” che facilitino la divulgazione dei contenuti. Solo riprogettando alla base l’esperienza di chi partecipa agli eventi è possibile produrre un valore aggiunto che prescinda dagli schemi e dai regolamenti. «Nella cornice Ecm ci sono molte poche sperimentazioni, ma quelle che ci sono hanno tutte un esito positivo. Per esempio, c’è una grande differenza tra chiedere all’aula di dare un feedback con un televoto individuale o sviluppando invece un’ipotesi sulla base di un lavoro di gruppo tra persone poste sullo stesso livello. Anche ribaltare il ruolo tra docente e discente è una soluzione che andrebbe praticata più spesso: se devo esporre attivamente qualcosa, e non limitarmi a fruirla passivamente, devo fare un salto di qualità nell’apprendimento. Questa è l’essenza del meeting design, agire sull’esperienza delle persone per cambiarla in meglio, stabilendo i tempi, i ruoli, le azioni con cui dare forma al programma. Questo, un pneumologo non può farlo; ma nemmeno un pco che è troppo abituato a lavorare con i format tradizionali». Bisognerebbe aprirsi di più al nuovo, collaudare format alternativi e provare a ribaltare delle modalità di comunicazione che in molti casi non si discostano granché da quelle in voga alla fine dell‘800.

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LA FORMAZIONE MEDICA? QUESTIONE DI TEAM BUILDING Un altro modo per uscire dagli schemi potrebbe essere quello di progettare eventi per un’utenza diversa, più ampia e multidisciplinare. Quando si pensa al target dei congressi medici, si ha perlopiù l’idea di una somma di individui accomunati dalla professione e dalla specializzazione clinica: destinatari dell’evento sarebbero volta per volta i singoli specialisti, in base alle tematiche specifiche trattate nella tavola rotonda, nel seminario o nel corso di aggiornamento in questione. È senz’altro vero, ma forse è anche possibile, e per certi versi auspicabile, pensare anche a una diversa prospettiva, che tenga conto della dimensione del team. Luca De Fiore è direttore della casa editrice “il Pensiero scientifico”, ed è uno degli autori del blog dottprof.com, in cui affronta diversi argomenti legati al comune fil rouge della professione medica. Parlando di congressi e di educazione continua, la sfida sembra essere quello di garantire una formazione adeguata e indipendente, il più possibile libera dagli interessi dell’industria farmaceutica e orientata ai reali bisogni degli operatori sanitari. «La verità è che l’Ecm è diventata soprattutto un meccanismo per finanziare il ministero della Salute, in cui però la qualità formativa non è sempre adeguatamente garantita. Manca un coordinamento tra le varie aziende sanitarie per garantire la completezza che ci si aspetterebbe da un programma che ha l’ambizioso obiettivo di apportare sempre maggiore qualità al sistema sanitario. In mancanza di questo, l’Ecm si presenta come una somma di eventi poco coordinati, in cui l’operatore sanitario sceglie di partecipare a quei tre, quattro corsi che gli garantiscono il maggior numero di crediti, indipendentemente dai suoi reali interessi».

In uno dei suoi interventi sul blog dottprof.com, De Fiore proponeva provocatoriamente di abolire i congressi medici, sollevando una riflessione sull’esigenza di individuare nuovi format per renderli veramente efficaci: “Forse una possibile “soluzione” – scriveva – è nell’abbandonare la prospettiva della formazione continua del singolo operatore sanitario a favore di una crescita di sistema che coinvolga l’équipe, il reparto, l’unità operativa: workshop rivolti a gruppi multidisciplinari di operatori abituati a lavorare insieme, in cui convivano medici, operatori del nursing, dirigenti, documentalisti. (...) Il non aggiornamento è un problema di sistema: anche la soluzione dovrebbe essere di sistema”. «In quel post – precisa oggi – mi riferivo all’ottica di équipe, perché come sappiamo la formazione medica nasce e si sviluppa nella cornice della clinical governance della sanità, e tra i tanti momenti volti a garantire la qualità della sanità nel suo insieme la formazione è ovviamente fondamentale; ma proprio questo aspetto così importante, questo cell del pattern è stato delegato al singolo, laddove tutto il resto è percorso di sistema. Tanto per capirci: se devo farmi un by pass aorto-coronarico, certo è importante che il chirurgo che mi opera si sia formato nel migliore dei modi, ma lo è altrettanto, se non di più, che lo sia l’intera équipe di cui il chirurgo fa parte». Recuperare la dimensione del team modificherebbe alla base la dinamica della domanda e dell’offerta della formazione medica, superando la logica della frammentazione tra diverse specializzazioni e rivolgendosi a gruppi di persone abituate a lavorare realmente insieme. Per l’industria degli eventi, questo significherebbe poter attingere anche a quegli strumenti motivazionali e di team building già largamente collaudati in ambito aziendale. «Nel migliore dei mondi possibili la formazione dovrebbe nascere “dal basso”, partendo da evidenze cliniche accertate, in modo da prevedere degli interventi formativi mirati per far crescere e diffondere le buone pratiche ovunque sia necessario», prosegue De Fiore. «Se vedo che in un ospedale ho un numero di parti cesarei al di sopra della media, la formazione mi


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LUCA DE FIORE, direttore de “il Pensiero scientifico”: «L’Ecm si presenta come una somma di eventi poco coordinati, in cui l’operatore sanitario sceglie di partecipare a quei tre, quattro corsi che gli garantiscono il maggior numero di crediti, indipendentemente dai suoi reali interessi»

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consentirebbe di far rientrare quell’anomalia, coinvolgendo tutto un reparto in un percorso di crescita e di perfezionamento». Un altro tema caro a De Fiore è quello del conflitto di interessi tra industria farmaceutica e congressi medici. Il giro di vite apportato da Farmindustria qualche mese fa, con norme più restrittive sulle location per le attività congressuali, può rappresentare una soluzione? «Interventi come quello di Farmindustria da una parte mettono in luce la tendenza del sistema industriale a riconsiderare il proprio operato, ma mi sembra che sia più che altro un’operazione culturale, nel senso di un invito a una maggiore sobrietà da parte di tutti, più che una vera rivoluzione di sistema o un’azione dall’effetto dirompente. Negli Stati Uniti l’ingerenza dell’industria è stata fortemente criticata, e non solo lì. La crisi ha talvolta indotto le aziende farmaceutiche a ridurre le sponsorizzazioni, ma certo il problema non può dirsi superato per questo. Si tratta di problematiche diffuse, non solo italiane. Allo stesso modo, nel positivo, non ci sono paesi perfettamente virtuosi, ma singole esperienze a macchia di leopardo che rappresentano cer-

CONSIGLI DI LETTURA

Nel loro libro “Into the heart of meetings” gli autori, Mike van der Vijver e Erik de Groot, affrontano il tema del meeting design, inteso come un insieme di principi e di pratiche per agire sulla forma degli eventi, con numerosi esempi tratti dalla loro esperienza professionale. Ma cosa fa precisamente un meeting designer? Mentre il meeting planning si occupa della parte logistica e organizzativa, il meeting designer lavora sull’esperienza dei partecipanti, progettando le dinamiche comunicative che veicolano i contenuti al centro dell’evento. Definito come una nuova professione che ha preso forma nell’arco degli ultimi dieci anni e che è finalmente giunta a maturazione, il design applicato agli eventi si presenta come una

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forma particolarmente raffinata per rendere efficaci e memorabili le interazioni che coinvolgono la platea.

tamente delle buone pratiche a cui potremmo ispirarci. Mi vengono in mente i medici di base canadesi, che lavorano insieme per migliorare l’approccio clinico, e altri esempi simili in Germania, Australia, Nuova Zelanda». ECM, OVVERO: ESPERIENZA, COACHING E MOTIVAZIONE? La formazione, come abbiamo visto, è anzitutto una questione esperienziale, e non puramente nozionistica. Una volta accertato questo, si aprono infinite possibilità per l’engagement dei partecipanti a un evento Ecm: role playing, dimostrazioni empiriche, lavori di gruppo, simulazioni di casi clinici possono diventare strumenti di insegnamento e di apprendimento tutt’altro che estemporanei. L’Icr, International Conference on Recovery, organizzata presso l’Eurac Convention Center di Bolzano (si è da poco tenuta la seconda edizione), ne è un ottimo esempio: il merito è in buona parte dovuto ai metodi impiegati dal professor Robert P. Liberman, psichiatra americano di fama internazionale. Come ci racconta il dottor Luigi Basso, membro del comitato organizzativo dell’Irc, in questo genere di eventi la qualità del formatore è essenziale: «Il caso di Liberman è interessante per varie ragioni: ha quarant’anni di esperienza, grandi capacità umane e relazionali che ne fanno un relatore al di sopra della media. Inoltre, come capita talvolta in psichiatria, ha sofferto lui stesso in prima persona di depressione: questo gli permette di tradurre in operatività la sua diretta esperienza personale. Oltre alle evidenze scientifiche, oltre all’esperienza professionale, conta anche il fattore umano e individuale». Siamo anni luce lontani da Powerpoint: Liberman fa ricorso al role playing, coinvolgendo tutti i partecipanti al congresso (pazienti, familiari, operatori sanitari) in una dimostrazione pratica in cui le persone vengono divise in gruppi di tre – conduttore, paziente e co-terapeuta – dando vita a un lavoro di gruppo particolarmente intenso e memorabile. «Il role play crea sintonia e modifica dal-


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LUIGI BASSO, membro del comitato organizzativo dell’Irc: «Il role play crea sintonia e modifica dall’interno il format del congresso, pur rimanendo all’interno della logica dei crediti, e anche le modalità di apprendimento si trasformano. Motivo per cui questo genere di approccio si sta diffondendo sempre di più»

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l’interno il format del congresso, pur rimanendo all’interno della logica dei crediti, e anche le modalità di apprendimento si trasformano», prosegue Basso. «Liberman è un maestro di questa tendenza, senza per questo essere un guru o un intrattenitore che opera ricercando coinvolgimento e suggestione a tutti i costi. In questi appuntamenti si ricorre invece moltissimo all’ascolto attivo, si punta sull’interattività e sulla valorizzazione delle singole esperienze riabilitative». L’Irc è un evento scientifico molto particolare, rivolto non solo a medici e specialisti, ma a tutti gli utenti del servizio sanitario, familiari, utenti, studenti, volontari, che partecipano insieme e attivamente all’elaborazione dell’incontro. Questa varietà è secondo Basso un grande valore aggiunto: «Si tratta di un elemento di qualità importante, perché oltre alla ricerca scientifica per così dire “a tavolino” ce n’è anche un’altra, non meno efficace, che è quella che coinvolge gli utenti stessi e che consente di ricavare indicatori e parametri fondamentali». Non bisogna peraltro credere che queste metodologie, così empiriche e interattive rispetto ai congressi tradizionali, siano dovute esclusivamente alla presenza del luminare americano. La tendenza a valorizzare le pratiche relazionali e comportamentali è sempre più avvertita anche qui da noi, e coinvolge sempre più aspetti della professione medica: «Conosco un pneumologo che è anche esperto in colloquio motivazionale, e la cosa non deve sorprendere: con il colloquio motivazionale il medico aiuta il paziente ad andare

verso la guarigione. Si lavora sempre di più sull’aspetto esperienziale e sulla relazione. Cardiologi, diabetologi, medici di base sono sempre più consapevoli dell’importanza di motivare adeguatamente il paziente a ridurre i fattori di rischio presenti nel suo stile di vita, perché anche questo fa parte della cura. Un intervento calato dall’altro è per forza di cose meno efficace, soprattutto in presenza di patologie croniche. Approcci come il role playing e il lavoro sulle capacità relazionali si stanno diffondendo sempre di più». Medici motivatori, medici-coach capaci di impiegare l’assertività come strumento di cura: una prospettiva diversa e affascinante. Il tutto sempre rimanendo all’interno della cornice Ecm, non senza qualche piccolo vincolo un po’ paradossale: il sistema è pur sempre ispirato a una logica di tipo scolastico - aula, cattedra, lavagna e via discorrendo - che non tiene sempre adeguatamente conto di tutti i possibili format. «Uno dei limiti dell’Ecm, ad esempio, è che il numero dei crediti aumenta laddove ci sono meno partecipanti coinvolti. Apparentemente è logico, ma se un relatore come Liberman mi permette di far lavorare, contemporaneamente e con la stessa efficacia, anche trecento partecipanti a un congresso dividendoli in triadi, è un peccato che questo apporto formativo non venga rispecchiato nel computo dei crediti. Senza contare che io, in qualità di organizzatore, non ho diritto a ricevere alcun credito, pur partecipando attivamente e imparando moltissimo!», conclude Basso.


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Ecm: arrivano gli ispettori

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NESSUN ALLARMISMO Il provider può richiedere l’accreditamento limitato a specifiche aree formative (ad esempio Società scientifica che si rivolge al settore o settori disciplinari che rappresenta o che sono affini) o a specifiche professioni sanitarie (per esempio medici, infermieri, fisioterapisti, igienisti dentali, e così via) fermo restando il rispetto dei requisiti minimi. L’accredita-

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processi di accredito standard per i provider privati. Tra i requisiti figurano puntigliose indicazioni sulle caratteristiche del soggetto richiedente, l’organizzazione generale e le risorse, la qualità dell’offerta formativa e la gestione del miglioramento continuo della qualità. E ovviamente si pretende la massima chiarezza su sponsorizzazioni e patrocini dell’attività svolta. Il percorso è complesso e passa attraverso una forca caudina chiamata “visita ispettiva”: l’accreditamento standard – e la visita che esso implica – avviene dopo circa 24 mesi dall’ottenimento dell’accredito provvisorio. A questo passaggio si arriva tramite una prima comunicazione della Segreteria Ecm che avvia una complessa procedura che inizia con una nuova analisi della documentazione che attesta i requisiti minimi del provider, per concludersi con una visita ispettiva presso la sede del provider. Come dicevamo, l’accreditamento standard si può ottenere dopo almeno due anni dall’aver ottenuto l’accreditamento provvisorio. A questo fine, durante il periodo di accreditamento provvisorio, l’Ente accreditante verifica non solo il possesso di tutti i requisiti, ma anche la quantità e la qualità delle attività formative realizzate dal richiedente attraverso verifiche ed audit che riguardino tutti gli aspetti dell’attività del provider, ma con particolare riferimento agli aspetti della qualità scientifica e didattica.

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on il non più recente ingresso a regime della nuova norC mativa Ecm stanno affinandosi i

Il sistema Ecm è ormai a regime, le novità sono state tutte recepite. Gli operatori si sono adeguati con importanti sforzi e adesso è loro richiesto di mantenere gli alti livelli raggiunti. Anche perché stanno per arrivare le visite a sorpresa mento può essere anche limitato a specifiche tipologie/procedure formative (residenziali, a distanza e sul campo). L’accreditamento dei provider Ecm è un processo istituzionale che ha caratteristi-

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PAOLO MESSINA, membro della Commissione nazionale per la formazione continua: «Finora le visite che abbiamo effettuato hanno evidenziato che era tutto regolare. Molte di più dovremo farne, nel più breve tempo possibile, e per questo organizzeremo presto una task force»

che e finalità in parte diverse e più ampie di quelle considerate dai sistemi di certificazione della qualità secondo norme Iso o altre equipollenti e, quindi, la certificazione di qualità dei processi non può essere considerata elemento sufficiente. Qualora, tuttavia, un provider abbia già ottenuto la certificazione del proprio sistema di qualità per le attività formative secondo tali norme, potrà utilizzare – ove possibile – gli stessi documenti base della certificazione a supporto della richiesta di accreditamento Ecm. «Di visite ispettive per verificare il possesso dei requisiti all’accredito standard ne abbiamo già fatte fare parecchie», afferma Paolo Messina, membro della Commissione nazionale per la formazione continua, «e debbo dire che abbiamo rilevato situazioni eterogenee. C’è il provider pienamente in regola e c’è quello che ha ancora criticità da affrontare. Va aggiunto, peraltro, che sino a ora non abbiamo mai riscontrato problematiche irrisolvibili».

LE VISITE DURANTE GLI EVENTI Da non confondersi con quella sopra menzionata, si aggiunge tutt’altra tipologia di visita, la vera novità degli ultimi mesi. È una sorta di “prova su strada” che la Commissione Ecm effettua, in incognito e senza preavviso, durante gli eventi dei provider accreditati. L’obiettivo è di verificare l’effettiva rispondenza del dichiarato alla realtà: cioè che non ci siano conflitti d’interesse tra sponsor e relatori, che il programma risulti effettivamente quello svolto, che i docenti e gli speaker siano quelli registrati e comunicati alla Commissione, che nelle sale in cui si svolge l’attività didattica non sia distribuito materiale informativo delle farmaceutiche e così via. «Di queste visite ne abbiamo fatte molto poche sinora, non più di una decina», racconta Messina, «e quelle poche hanno evidenziato che era tutto regolare. Molte di più dovremo farne, nel più breve tempo possibile, e per questo organizzeremo presto una task force». OK SPONSORIZZAZIONI A completare il quadro, dal lato sponsor c’è una bella schiarita. Nel corso della riunione del 26 marzo, infatti, la giunta di Assobiomedica ha deciso di prorogare a tempo indeterminato la sospensione del blocco delle sponsorizzazioni degli eventi Ecm. La sospensione del blocco, in origine prevista solo per il primo trimestre di quest’anno, era motivata dai risultati che l’associazione aveva raggiunto nel suo opporsi ai tagli lineari previsti dalle manovre finanziarie a danno dei produttori di apparecchi elettromedicali. In particolare, s’era avviata una fattiva collaborazione con Agenas sui prezzi di riferimento, e molte fra le più importanti società scientifiche avevano aperto un dialogo con Assobiomedica per una revisione degli eventi formativi (con o senza Ecm), attivandosi anch’esse per collaborare con Agenas alla ridefinizione dei prezzi di riferimento. La giunta ha valutato positivamente i nuovi risultati ottenuti su questi e su altri fronti, specie quanto alla concretizzazione della collaborazione con le società scientifiche, e ha quindi deciso di prorogare la sospensione sine die. Di conseguenza, le aziende associate ad Assobiomedica potranno

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Il tuo evento nel cuore della Puglia

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ECM

CONGRESSI MEDIC decidere di sponsorizzare qualsiasi evento, in totale autonomia, senza alcuna restrizione. «È un bel sospiro di sollievo che abbiamo tirato tutti – considera Mario Buscema, presidente di Federcongressi&eventi nonché responsabile formazione e direzione commerciale dell’agenzia-provider Planning – anche perché davvero si trattava della reazione, legittima, a una decisione immotivata. Se da un lato lo Stato impone per legge un complesso e costoso programma per l’educazione continua degli operatori sanitari, dall’altro lo reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse economiche necessarie. L’industria dei dispositivi medici, insieme a quella farmaceutica, ha da sempre effettuato importanti investimenti, ritenendo fondamentale un sostegno alla formazione in medicina. È giusto che possa continuare a farlo».

MARIO BUSCEMA, presidente di Federcongressi&eventi : «Sul tema delle sponsorizzazioni assistiamo a un paradosso: da un lato lo Stato impone per legge l’Ecm, dall’altro la reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse necessarie»

SEMPLIFICAZIONE IN VISTA

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Venerdì 3 maggio il Presidente Federcongressi&eventi Mario Buscema e due dei tre neo-responsabili del Progetto provider Ecm by Federcongressi&eventi, Alberto Iotti e Susanna Priore (il terzo è Giulio Ferratini), si sono recati presso il ministero della Salute per un importante incontro con Maria Linetti, direttore generale della comunicazione e dei rapporti istituzionali del ministero della Salute nonché segretario della Commissione nazionale per la Formazione continua, con Angelo Cabras, componente della segreteria tecnica della Commissione Ecm e Sandro Di Sabatino, responsabile informatico di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). L’obiettivo dell’incontro era di informare i funzionari del ministero sul forte aggravio di lavoro che i provider hanno incontrato in conseguenza della modifica, comunicata in data 15 aprile e attiva da lunedì 22 aprile, relativa

alle modalità di inserimento dei dati dei docenti e dei relatori agli eventi Ecm sul sito dell’Agenas. La nuova disposizione stabilisce che i dati siano d’ora innanzi inseriti singolarmente nei campi predisposti nel form (e non allegati al file pdf del programma, come avveniva precedentemente). Per ogni soggetto deputato all’insegnamento devono altresì essere inseriti nome, cognome, codice fiscale, ruolo (docente/relatore/tutor) e curriculum vitae. Ogni curriculum deve riportare data e firma autografa dell’interessato e il file contenente il cv deve essere allegato con firma digitale del legale rappresentante. L’incontro si è svolto in un clima di piena apertura e disponibilità da parte di Maria Linetti e degli altri funzionari che, a fronte delle spiegazioni sulle criticità che tale disposizione avrebbe causato specialmente per congressi con centinaia di docenti, hanno accolto la richiesta di Federcongressi&eventi di rivedere la disposizione rendendola meno impegnativa e impattante sull’attività già onerosa del provider. La Commissione ha promesso, a breve, una modifica di quanto disposto.

La Cierredata srl ha attivata una divisione specilaizzata nel settore medico - scientifico in collaborazione con Guidamed Attaverso la sua esperienza ma soprattutto la disposnibilità e competenza dei medici dello staff di guidamed propone un servizio di organizzazione, accredito ecm, gestione delle pratiche richiesta di autorizzazioni, ricerca degli sponsor, pratiche amministrative Alcuni dei nostri servizi - Individuazione location per congressi, corsi e simposi - Elaborazione budget congressuale - Rapporti con relatori ed ospiti - Raccolta abstract e Segreteria Scientifica - Provider ECM - Creazione budge elettronico per i partecipanti - Realizzazione business plan completo - Sviluppo e implemento progetti, servizio catering e risorse tecniche - Sviluppo piani di riserva, monitoraggio dell’evento e organizzazione viaggi (anche privati) - Rapporti con aziende farmaceutiche - Raccolta documentazione delle case farmaceutiche - Gestione iscrizioni con quote precongressuali, mediante scheda di iscrizione cartacea o elettronica - Fornitura personale specializzato - Allestimento location congressuali e desk di segreteria personalizzata. Cierredata srl http://www.cierredata.it http://congressi.cierredata.it congressi@cierredata.it info@cierredata.it Sezione Promozionale Congressi http://shop.cierredata.it

Comunicazione Organizzazione Eventi Meeting e Congressi Congressi Medico Scientifici Ecm e Fad Congress Organisers Travel Incentive Allestimento Mostre e Fiere Realizzazione 3D Service Audio/Video Ufficio Stampa Promozionale


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CONGRESSI MEDICI Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Milano Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 600 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 500 posti | Pranzo seduti: 300 posti | Possibilità organizzazione post congress

Museo ad alto valore aggiunto Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci non è solo una location prestigiosa, ma un fermento di iniziative personalizzabili per gli eventi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ealtà in costante dialogo con il vibrante ambiente milanese, il Museo R Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci è sempre più un luogo di ritrovo dove il prezioso patrimonio storico – le collezioni, gli archivi, la biblioteca – non è solo una testimonianza della storia della scienza, della tecnologia e dell’industria che dal diciannovesimo secolo ci accompagnano fino ai giorni nostri, ma si rende complice del fascino di quella che è anche una apprezzatissima location per eventi. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è infatti uno degli spazi più originali a Milano, che le aziende possono prendere in considerazione per i propri eventi. Situato in pieno centro, mette a disposizione della meeting industry una superficie di ben quarantamila metri quadrati, sui quali si sviluppa l'edificio Monumentale, il Padiglione Ferroviario e il Padiglione Aeronavale, caratterizzati da ambientazioni uniche, spazi esclusivi e sale dedicate alla realizzazione di qualsiasi evento.

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Organizzare un evento in un luogo speciale come questo museo significa dare a ogni incontro un valore aggiunto che in prima battuta è quello “istituzionale” conferito dal valore culturale, storico e scientifico del contesto. Conferenze e congressi possono diventare, inoltre, un’occasione per una visita tra storia e contemporaneità, arte e scienza: suggestivi i percorsi guidati alla Galleria Leonardo, che possono essere personalizzati in base alle richieste e agli interessi di un particolare gruppo. Ma c’è anche la possibilità di organizzare una visita guidata a bordo del sottomarino Enrico Toti, il primo sottomarino costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, ultimo arrivato (con un trasporto davvero “eccezionale”) di una serie imponente di oggetti. Oppure si possono arricchire gli eventi con performance artistiche: tutte proposte che per i partecipanti si trasformeranno in esperienze inedite. Infine, organizzare un evento al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci è anche un modo per sostenerlo nella realizzazione della sua missione e dei numerosi progetti rivolti a un pubblico sempre più ampio. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI

Grand Hotel di Como HHHHS Como Numero totale camere: 153 | Ristoranti: 3 | Posti a sedere (ristorazione): 500 totali | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione pre/post congress e attività di team building

Quel meeting sul lago Posizione strategica e servizi congressuali di eccellenza. Con l’auditorium avveniristico, l’ampio parco e la ristorazione di qualità, il Grand Hotel di Como è un punto di riferimento A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

artiamo dall’essenziale. L’auditorium da 350 posti Spazio Como è il cuore P dell’offerta congressuale del Grand Hotel di Como, elegante complesso a quattro stelle situato lungo la strada panoramica che conduce a Cernobbio. Si tratta di una struttura così scenografica e versatile – e magicamente “sospesa” sull’acqua – che si può fornire solo un assaggio delle sue molteplici potenzialità: congressi e convention aziendali di forte impatto motivazionale, conferenze stampa, lanci di prodotto, party, sfilate di moda, concerti e spettacoli, qualsiasi evento si voglia realizzare, l’auditorium permette di farlo in grande stile; non solo per l’ampiezza e la funzionalità degli spazi, ma soprattutto per un’acustica eccellente, per il design avveniristico e i suggestivi tagli di luce naturale che lo caratterizzano, per le attrezzature tecniche e per l’assistenza impeccabile offerta dallo staff di supporto. Allo Spazio Como si collega direttamente un centro congressi dotato di impian-

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ti audio e video di ultima generazione anticipato da un luminoso e accogliente foyer con welcome desk, business center e dieci sale meeting modulari, per una capienza complessiva di mille persone. La maggior parte delle sale è dotata di luce naturale e gode di affaccio sul giardino, dove è possibile allestire piacevoli coffe break e piccoli rinfreschi all’aperto. Tutto intorno, l’incanto di una location che abbraccia 11 ettari di parco privato e mette a disposizione degli ospiti i servizi esclusivi del Grand Hotel, dalle 153 camere curate nei singoli dettagli (un paio di esempi: la raffinata biancheria e i letti king size), all’area fitness dell’hotel, dotata di sauna e attrezzature Technogym. Lo stesso parco ospita una grande e nuovissima piscina, una vasca jacuzzi riscaldata per un rigenerante idromassaggio, spogliatoi e solarium, per un totale relax sotto il sole. Un’attenzione particolare, infine, è dedicata alla ristorazione, con tre ristoranti gourmet, di cui uno all’aperto a bordo piscina. Fiore all’occhiello è il Best Breakfast: la prima colazione, studiata da una nota food designer, che è un piccolo capolavoro per iniziare la giornata pieni di energia. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI

Winter Garden Hotel HHHH Grassobbio (Bg) Numero totale camere: 149 | Ristoranti: 1 Lo Scotti | Posti: 140 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress

Meeting a regola d’arte Il Winter Garden Hotel è un punto di riferimento per la event industry in cerca di una struttura strategicamente posizionata, moderna ed efficiente e mai scontata A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

i trova in posizione strategica, a una manciata di minuti di macchina dal S centro di Bergamo il Winter Garden Hotel, un indirizzo sempre più apprezzato dalla Mice industry più esigente che desidera coniugare modernità ed efficienza al relax e all’intrattenimento. Quattro stelle di design, si propone come una struttura contemporanea, con sale meeting moderne e tecnologicamente all’avanguardia. E il Winter Garden è anche molto facile da raggiungere dall’aeroporto internazionale di Orio al Serio e dall’autostrada, ma è soprattutto ottimamente collegato con la città di Bergamo. BERGAMO, DALL’ARTE ALLA NATURA Anche grazie alla sua ubicazione favorevole, l’hotel è un perfetto punto di partenza per attività di post congress alla scoperta del territorio bergamasco, sempre più apprezzato per la sua varietà di proposte. Durante un soggiorno al Winter Garden,

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in occasione di un congresso o di un meeting di lavoro, si può partire proprio da Bergamo se quello che si desidera è un post congress all’insegna dell’arte e della cultura. Oppure si può optare per escursioni nella natura delle verdeggianti valli (che d’inverno ospitano rinomate stazioni sciistiche) o ancora ammirare i paesaggi suggestivi dei laghi. Di atmosfere completamente diverse è invece la proposta di archeologia industriale di Crespi d’Adda, villaggio operaio di fine Ottocento (ancora abitato) protetto dall'Unesco. THE SPA, IL BENESSERE DOPO L’EVENTO Il post congress prosegue idealmente in hotel nella nuovissima The Spa, inaugurata lo scorso febbraio. Si tratta di una vera e propria oasi dedicata al benessere, dove rigenerarsi dopo una giornata di lavoro o passare semplicemente del tempo prendendosi cura di sé. The Spa propone tutto il meglio del wellness, dalla sauna al bagno turco ai massaggi. Tra i trattamenti più apprezzati, soprattutto da chi si trova in albergo per lavoro, c’è il “back and neck”, un massaggio decontratturante e defaticante per sciogliere gli accumuli di stress e riprendere le sessioni lavorative con più energia.


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CONGRESSI MEDICI

DAL LAVORO ALLA TAVOLA Il Winter Garden Hotel dedica agli eventi quattro sale meeting in grado di ospitare un massimo di 250 persone: sono spazi accoglienti e flessibili dotati delle più innovative tecnologie, quali il sistema di regia audiovideo automatica con pc touchscreen, la possibilità di organizzare videoconferenze e di registrare gli eventi e la traduzione simultanea in tre lingue. Gli ambienti dedicati possono ospitare praticamente qualsiasi tipo di evento: convegni e conferenze, seminari, convention aziendali, workshop o incontri di formazione supportati da uno staff tecnico specializzato e dedicato. I pranzi di lavoro possono invece essere ospitati nel ristorante Lo Scotti, che propone piatti della tradizione italiana con un occhio di riguardo per la gastronomia regionale alla quale è dedicato anche un menu specifico, il tutto abbinato a specialità internazionali e a prestigiose etichette. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, sarà molto apprezzata la colazione che, servita su una terrazza panoramica, comprende anche pasticceria fresca e un corner dedicato a coloro che non prevedono glutine nella loro alimentazione. Per le pause più informali o per un aperi-

tivo prima di cena c’è anche l’Onyx Cafè, che in estate diventa lounge bar. Adiacente al Winter Garden, ovvero la parte outdoor dell’hotel e che dà il nome alla struttura, è aperto tutti i giorni fino a tarda sera. Grazie all’Onyx Cafè e all’elegante ristorante Lo Scotti è un piacere organizzare in albergo colazioni di lavoro, light lunch, bio lunch e cene aziendali, soprattutto nella bella stagione quando è possibile utilizzare l’elegante giardino interno all’aperto.

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La posizione strategica è uno dei plus del Winter Garden Hotel, punto di partenza perfetto per post congress e team building mai scontati

indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI

Hotel Parchi del Garda HHHH Lazise (Vr) Numero totale camere: 233 | Ristoranti: 3 | Posti: 600 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | Free wi-fi | mq di aree espositive: 560 | Possibilità organizzazione post congress

Il borgo dei congressi Realizzato con materiali ecosostenibili e in una posizione invidiabile, l’Hotel Parchi del Garda offre un centro congressi all’avanguardia e uno staff customer oriented A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

trutturato a borgo e raccolto intorno alla sua verde e ampia corte interna, è S dotato di tecnologie e servizi di ultima generazione e realizzato secondo gli attuali principi della bioarchitettura, con tecniche e materiali ecosostenibili. Forte di queste caratteristiche, e dei suoi spazi ampi e funzionali, l’Hotel Parchi del Garda, complesso congressuale a quattro stelle, è perfetto per eventi e convegni di carattere medico-scientifico anche dai grandi numeri. Lo scorso giugno, solo per fare un esempio, questa accogliente

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ed elegante location sul Lago di Garda è stata protagonista di un importante congresso nazionale tenuto dalla Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD): due giorni di incontri e presentazioni, organizzata dal provider comasco Expopoint, accreditato Ecm, che ha visto la presenza di oltre duecento partecipanti fra medici, psicologi, infermieri, educatori professionali, assistenti sanitari e sociali provenienti da tutta Italia. La comodità di poter disporre, in un’unica soluzione, di versatili spazi meeting, ristorativi e di pernottamento, a tutto vantaggio della fluidità organizzativa dell’evento e del contenimento dei costi, si è abbinata anche in questa occasione alla facilità con cui la location è raggiungibile. Il fascino del contesto in cui si trova suggerisce spunti notevoli per itinerari all’aperto e programmi post congress all’insegna della natura, della cultura e della buona cucina. Il complesso, infatti, oltre a sorgere sulla riva destra di un lago meraviglioso e rinomato nel mondo, a ridosso di dolci colline e di località davvero incantevoli, è posizionato a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, a soli 15 chilometri dall’aeroporto internazione Valerio Catullo di Verona e al punto d’incrocio di due direttrici stradali strategiche quali la Brennero-Modena e la Torino-Milano-Venezia.


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CONGRESSI MEDICI

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sul Garda PRONTI? ECM… VIA! Un congress centre hotel con 233 camere, di cui 15 suite e quattro camere a tema, tre raffinati ristoranti e due zone caffè, con ampi spazi all’aperto e una piscina esterna biodesign. Gli oltre duemila metri quadrati di area congressuale sono stati progettati per accogliere fino a 1.500 delegati, grazie a molteplici possibilità di spazi e capienze con l’imponente sala plenaria, la sala Benacus, che da sola può accogliere fino a ottocento ospiti a platea e ampi e luminosi foyer da dedicare agli sponsor per stand di presentazione prodotti e macchinari. Tutto personalizzabile negli allestimenti e nei set-up. Dotazioni tecnologiche audio video all’avanguardia, free wi-fi, videoproiezioni con sistema watchout, rimandi in diverse sale con collegamenti a circuito chiuso, traduzioni simultanee e consecutive, videochiamate, conference call e registrazione audio e video dell’evento: questi i must hi-tech di Hotel Parchi del Garda. E ancora salette riservate per le segreterie organizzative e la possibilità di tre diversi desk dislocati in più punti della struttura, funzionali sia per l’accoglienza e l’accredito dei partecipanti sia per l’attività di raccolta presenze e gestione dei crediti formativi legati agli eventi Ecm. Completa l’offerta, l’Ufficio Eventi dell’hotel strutturato per supportare il

committente nell’organizzazione di tutti i servizi annessi all’evento: standing buffet di lavoro ed eleganti cene di gala, studiati su misura e con un occhio di riguardo ai profumi e ai sapori del Lago di Garda, servizio transfer da/per i punti di arrivo/partenza degli ospiti, post congress ed escursioni nel territorio circostante, intrattenimento musicale e artistico e, infine, servizio di segreteria organizzativa. L’Hotel Parchi del Garda risponde perfettamente a tutte le esigenze legate all’organizzazione di eventi, offrendo in più l’opportunità di anticipi e posticipi di soggiorno. Hotel Parchi del Garda: tutto in un'unica location!

Sono sei le sale che l’Hotel Parchi del Garda mette a disposizione della meeting industry, la principale delle quali può accogliere fino a ottocento delegati

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CONGRESSI MEDICI

A Rimini, è scientificamente Il capoluogo della riviera romagnola è sempre più proiettato verso i convegni medico-scientifici, ai quali dedica iniziative e programmi specifici, coadiuvati da CBRR A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Il Convention Bureau della Riviera di Rimini, grazie al proprio staff di professionisti, si propone agli organizzatori di eventi come referente unico in ogni fase di un congresso, mettendo a disposizione di ogni cliente un event manager dedicato

un’offerta sempre più completa quella proposta al Mice da Rimini che, È come dimostra l’aumento delle richieste nazionali e internazionali, si conferma meta apprezzata dal turismo congressuale e in particolare sede di appuntamenti medico-scientifici e congressi associativi. Un importante risultato quello del capoluogo della riviera romagnola, ottenuto grazie a più fattori: la presenza di uno dei convention bureau più longevi d’Italia e sicuramente tra i più attivi, un buon rapporto value for money, strutture con dotazioni tecnologiche all’avanguardia, qualità dei servizi, la presenza di un polo universitario affermato e la ricchezza dell’offerta di alberghi e sedi per eventi. Primo fra tutti, il Palacongressi di Rimini. RIMINI IN SINERGIA Fondamentale il ruolo del Convention Bureau della Riviera di Rimini (CBRR), che oggi diventa anche promotore di eventi. In collaborazione con l’Università di Rimini, CBRR ha infatti creato e sviluppato “Rimini In_Forma, Medicina Moderna e Integrazione Alimentare”. Il progetto, al via il 7 e 8 giugno presso il Palacongressi, propone percorsi formativi e informativi in grado di offrire ai professionisti del settore salute e benessere le informazioni e

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gli strumenti necessari per consigliare il corretto utilizzo degli integratori alimentari. Il convegno è rivolto in particolare a medici, dietisti, biologi, farmacisti, infermieri e studenti, e riguarda un settore che – nonostante il difficile momento di recessione economica – continua a registrare una crescita costante. Lo confermano anche i dati emersi dalla ricerca Nielsen Market Track Healthcare per FederSalus, presentati a fine aprile, secondo i quali in 12 mesi (nel periodo marzo 2012-febbraio 2013) sono stati venduti in Italia 142 milioni di confezioni di integratori alimentari (+4,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) per un valore complessivo pari a 1.926,9 milioni di euro. A TU PER TU CON IL CLIENTE Ma l’elemento che fa la differenza e che permette al Palacongressi di registrare una crescita della sua attività, è sicuramente in primis la professionalità dello staff di CBRR. Gli organizzatori che si rivolgono al Convention Bureau della Riviera di Rimini possono infatti contare su un referente unico che li segue in ogni fase del congresso. Ogni cliente ha un event manager dedicato, che è sempre a disposizione per affrontare e risolvere qualsiasi necessità, interagendo in prima persona con lo staff organizzativo. Sul fronte degli eventi associativi, indipendentemente da dimensione e numeri di partecipanti al convegno, sono tre le figure dedicate a questo compito: Manuela Bobini, Marilena Ferraroni ed Elena Marani.


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provato che… UNA PROPOSTA AL MONDO ASSOCIATIVO Per mettere a frutto l’importante esperienza acquisita e per acquisire la tipologia di eventi che assicura al territorio ricadute economiche e culturali al territorio più significative, CBRR ha ideato un’offerta riservata solo ai congressi associativi. Congresso “Facile” è una proposta pensata per incentivare la richiesta di questo comparto a Rimini che prevede vantaggi per tutti i protagonisti dell’evento. Offre sconti sull’affitto degli spazi del Palacongressi, ma anche diversi servizi gratuiti e soprattutto personalizzabili: dall’ampia gamma di servizi di comunicazione e di marketing sul territorio al software e-commerce per la vendita di servizi agli espositori on line, dagli spazi modulabili per tutte le esigenze al wi-fi gratuito, dalle informazioni sul territorio all’applicazione dedicata, tutto è pensato per aderire perfettamente non solo ai bisogni degli organizzatori dell’evento, ma anche a quelli degli sponsor e degli ospiti, che potranno tra l’altro beneficiare di sconti negli hotel e negli esercizi commerciali di Rimini. Il tutto con il vantaggio di poter approfittare della flessibilità di una struttura ultramoderna come il Palacongressi di Rimini, all’avanguardia non solo dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche ma anche per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, pensati per ospitare eventi di tutte le dimensioni, anche in contemporanea,

in 39 sale con novemila sedute e una sala principale in grado di accogliere 4.700 persone. E accanto alle sale, le aree espositive, che in tutto possono arrivare fino a 11mila metri quadrati. indirizzi a fine rivista

1. XVI Congresso Internazionale SIdP Società Italiana di Parodontologia e Implantologia 14-16 marzo 2013 www.sidp.it 2. 1° forum Rimini_inForma 7-8 giugno 2013 www.riminiinforma.it

3. 78° Congresso Internazionale Scivac Società Culturale Italiana Veterinari per animali da Compagnia – 31 maggio-2 giugno www.scivacrimini.it 4. 53° Simposio Afi Associazione Farmaceutici Industria 12-13-14 giugno 2013 afiscientifica.it

5. Oral Design International Symposium 19-21 settembre 2013 www.oraldesignitaly.com

APPUNTAMENTO A RIMINI: GLI EVENTI NEL 2013 6. 51° congresso nazionale Sicm Società Italiana di Chirurgia della Mano 3-5 ottobre 2013 www.sicm.it 7. 57° Corso gratuito per igienisti dentali – Fondazione Prof. Luigi Castagnola 33° Memorial Biaggi Associazione Amici di Brugg 11-12 ottobre 2013 www.dentaltrey.it

8. XLII Congresso Nazionale Amcli Associazione Microbiologi Clinici Italiani 12-15 novembre 2013 www.amcli.it

9. II° congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute – 27 novembre-1° dicembre 2013 www.cortegiustiziapopolare.it

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CONGRESSI MEDICI Pisa Palazzo dei Congressi Sale meeting: 20 | Capienza sala maggiore: 1000 | Capienza sala minore: 10 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.500 posti| Pranzo seduti: 1.000 posti | Possibilità organizzazione post congress

Futuro in forma attiva Capacità consulenziale a 360 gradi per il Palazzo dei Congressi di Pisa, vero trait d’union tra azienda e agenzie partner; per creare eventi ad hoc, in perfetta sinergia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

l Palazzo dei Congressi di Pisa offre servizi integrati nel settore dell’organizzaIzione di congressi, convegni, meeting ed eventi speciali. Ora, va da sé che la gestione di eventi di questo genere richieda una capacità organizzativa complessa e strutturata, che garantisca il flusso delle informazioni in ogni fase dello sviluppo progettuale, per poi consolidarsi in un felice menage relazionale tra una moltitudine di interlocutori. Forte nella logistica, ma anche nella creatività con grande attenzione ai dettagli logistici, il Palazzo dei Congressi di Pisa realizza soluzioni uniche e innovative per gestire, coordinare e supervisionare ogni singola fase di realizzazione di un progetto di evento. La location è una struttura multipiano polifunzionale a forma semicircolare, realizzata a gradinate con giardini. Dei tre piani che la compongono, il primo e il secondo sono collegati fra di loro da una vetrata inclinata, destinata a illuminare naturalmente il piano superiore. La superficie interna priva di pilastri garantisce l'adattabilità degli ambienti e, insieme ai migliori accessori e ai moderni

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servizi tecnologici, lo rende ideale per ospitare congressi, eventi, manifestazioni che interessano diversi ambiti settoriali, sia a livello nazionale sia internazionale. Al piano terra si trovano la Sala Plenaria e i principali servizi, fra cui la reception e il bar. Al primo piano sono situate le cabine di regia e di traduzione, al secondo piano hanno sede varie sale minori particolarmente adatte per piccole riunioni. Lo spazio superiore, corrispondente a una originale copertura a gradinate praticabile, simile a un anfiteatro all’aperto, non ha soluzione di continuità fra interno ed esterno. Inaugurato nel 1984, nel corso degli anni ha ospitato numerosi eventi di natura scientifica, culturale, politica, commerciale e sportiva. Per le caratteristiche architettoniche e per la sua ubicazione prossima al centro storico, il Palazzo dei Congressi rappresenta un complesso edilizio di grande rilevanza, posto in una zona particolarmente suggestiva della città fra il Lungarno Buozzi e il verde Viale delle Piagge. Sensibile all’evoluzione delle tecnologie più avanzate applicabili al mondo congressuale, la struttura si avvale di sistemi all’avanguardia e di un’équipe di esperti che curano con meticolosità e scrupolo ogni dettaglio. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI Kolbe Hotel Rome Roma Numero totale camere: 72 | Ristoranti: 1, Il Giardino degli Aranci | Posti: 100 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 110 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Eventi “eclettici” nel cuore di Roma Il Kolbe Hotel Rome si propone come location polifunzionale per eventi nel centro della Capitale e inaugura la nuova sala Biblioteca Kolbe A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ra il colle Palatino e il Foro Romano sorge un hotel di gran classe, divenuT to ultimamente un punto di riferimento per congressi e incentive nel centro della Capitale: il Kolbe Hotel Rome accoglie gli ospiti nel suo moderno centro congressi che recentemente è stato arricchito con la nuova sala Biblioteca Kolbe, un elegante spazio che accoglie fino a 110 persone. L'eclettica struttura dell'hotel, costituita da un mix tra presente e passato, dove spiccano i tipici mattoncini romani originali, lo rende un luogo affascinante nel quale ambientare eventi da abbinare a visite alle principali attrazioni della Città Eterna. UN COMPLETO RESTYLING Dall'evento aziendale al congresso medico, il Kolbe Hotel Rome si presta per l'organizzazione di qualsiasi appuntamento di lavoro nelle sue nove sale, con capienza da 10 a 110 persone, con il supporto di uno staff attento e professionale per

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garantire una riuscita ottimale dell'evento. Ristrutturato completamente tra il 2006 e il 2007, ha riaperto i battenti nel 2008 nella sua nuova veste di hotel a quattro stelle: tutte le sue sale sono attrezzate con la tecnologia più innovativa e le apparecchiature elettroniche e audio-video di ultima generazione. Sono inoltre disponibili su richiesta i servizi di videoconferenza, traduzione simultanea, registrazione, sistemi professionali di illuminazione per qualsiasi tipo di set, oltre a un team di tecnici del suono e di registrazione. La struttura romana è anche molto indicata per organizzare eventi celebrativi di ogni tipo, soprattutto nel ristorante Il Giardino degli Aranci, un suggestivo spazio all'aperto nel pieno centro di Roma, accanto alle rovine del Foro Romano e al Colle Palatino. Sono a disposizione anche altri diversi spazi esterni per coffee-break, sale per pranzi e cene di lavoro oltre a una elegante sala per cene di gala, ricevimenti, incentive e banchetti. Dotato di 72 eleganti camere, l'hotel dispone anche di american bar e lounge, altri due spazi che rendono ancora più piacevole un congresso o un soggiorno in questa affascinante struttura. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI

Centro Congressi Fiera del Levante Bari Sale meeting: 24 | Capienza sala maggiore: 4.000 posti (fino a 9.000 per eventi particolari) | Capienza sala minore: 24 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 7.500 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 800 posti | Pranzo seduti: 400 posti | Possibilità organizzazione post congress

Il bello di un congresso Rinnovare l’offerta e le logiche del Mice per rispondere alle sfide del cambiamento. La Fiera del Levante di Bari combina al meglio tradizione, competenza e innovazione A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ccettare la sfida del cambiamento imposto dalla crisi globale e adattare A anche il mercato della convegnistica a logiche nuove e più attuali. La Fiera del Levante di Bari, grazie a questa consapevolezza unita alla lunga esperienza maturata sul campo, riesce a combinare tradizione e innovazione, con un approccio attento alle attuali tendenze di mercato.

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Il congressuale medico-scientifico, in particolare, rappresenta un settore trainante e una “sfida” probante per tutti i Pco, i convention bureau, le Dcm e i centri congressi ospitanti, in quanto le normative ministeriali, in perenne divenire, e i vincoli etici e deontologici dettati da Farmindustria richiedono una profonda competenza e un costante aggiornamento professionale. Per questo le aziende farmaceutiche si qualificano come i committenti a budget più elevato in Italia e non solo, una tendenza che continua nonostante la recessione. Dall’ultimo congresso Imcas (International


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Master Course on Aging Skin) – uno degli appuntamenti di settore più importanti al mondo, recentemente svoltosi a Parigi – si evincono al riguardo dati estremamente interessanti: durante i lavori del meeting internazionale sulla medicina estetica, chirurgia plastica, medicina antiaging e dermatologia, è stato infatti confermato il trend di crescita del comparto medico-estetico anche nei primi mesi del 2013; un risultato incoraggiante che si somma al significativo aumento del dieci per cento del giro d’affari già registrato lo scorso anno. AL PASSO CON I TEMPI In questo quadro in evoluzione, la Fiera del Levante vanta una consolidata e qualificata capacità nella gestione di convegni nazionali e internazionali, nel coordinamento organizzativo e di accoglienza di convegni medici e scientifici, nonché di eventi e congressi istituzionali, aziendali, culturali, workshop, seminari e incontri di formazione. Inoltre, sa interpretare in modo inedito ed efficace le esigenze del cliente grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e all’impiego di risorse dedicate. Tutto ciò rende l’Ente Fiera interamente partecipe – insieme ai propri clienti, ospiti e fornitori – degli obiettivi che ciascun evento si propone di raggiungere, attraverso una presenza puntuale e risolutiva in tutte le fasi di realizzazione: dagli aspetti progettuali e logistici al coordinamento, dagli allestimenti alla segreteria organizzativa e così via. Così la location pugliese può ospitare regolarmente numerosi incontri e manifestazioni di richiamo nei suoi ampi e moderni spazi, dove i convegni medico-scientifici rappresentano uno

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dei punti di forza dell’attività congressuale, avendo maturato dal 2007 a oggi la perizia necessaria nell’organizzazione di almeno due eventi annuali di calibro nazionale in questo specifico ambito. Prossimi grandi appuntamenti del 2013, per esempio, sono il Congresso Nazionale della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp), che si celebra con frequenza biennale, e l’innovativo Congresso italiano di estetica applicata e dermatologia Esthetiworld. La Siedp ha lo scopo di promuovere gli studi pediatrici nel settore e la loro diffusione, per una sempre migliore salute fisica, mentale e sociale del bambino e dell’adolescente. Il congresso nazionale della Siedp avrà luogo a Bari dal 21 al 23 novembre. Subito dopo, dal 30 novembre al 2 dicembre, sarà la volta di Esthetiworld, presso il Nuovo Padiglione della Fiera, evento organizzato da Cosmoprof Worldwide Bologna (manifestazione leader mondiale nel settore della bellezza, tra l’altro in programma anche a Milano dal 26 al 28 ottobre). Si tratta di una kermesse dedicata al mondo dell’estetica, della dermatologia e del nail ed è un’iniziativa congressuale e di formazione professionale in cui affermati protagonisti del settore tratteranno gli sviluppi più recenti in materia di cosmetologia e dermatologia, tecnologia ed estetica applicata. Un evento con contenuti inediti, che nasce dall’esperienza delle più importanti riviste del settore cosmetico: Les Nouvelles Esthétiques Esthetitaly e Love Nails, oltre che dal know-how di Cosmoprof Worldwide Bologna. indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI

Professionisti si diventa Specializzazione e preparazione specifica sono i “segreti” del successo dell’agenzia barese Meeting Planner. Ce lo spiega Maddalena Milone A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Sotto, Maddalena Milone (la prima a sinistra) al timone di Meeting Planner

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momento particolare come quello attraversando, la professionaIlitàncheeununstiamo approccio evoluto al cliente fanno la differenza, come spiega Maddalena Milone, titolare dell’agenzia Meeting Planner di Bari, di recente nominata delegato regionale Puglia Federcongressi&Eventi e componente del Collegio dei Probiviri di Federturismo Confindustria. Quanto conta la sinergia con il territorio per la buona riuscita di un congresso? È fondamentale. Ovviamente mi riferisco sia al pubblico sia al privato. Certo, in questo periodo di spending review è difficile ottenere aiuti economici, ma a volte anche l'apertura straordinaria di un sito archeologico o la concessione di una visita privata notturna può diventare segnale di unicità. Per quanto riguarda i privati invece è un punto di verifica di quanto si sentano più partner che fornitori. Da questo punto di vista qual è la situazione pugliese? L'ospitalità è una caratteristica rinomata della nostra regione. Ma come per ogni cosa tutto dipende dalle persone. Se si considera il partecipante un ambasciatore e non un cliente l'approccio cambia. Questo per quanto riguarda l'offerta e i servizi. La nostra dirigenza politica é molto attenta all'ascolto, il brand Puglia ormai é ben posizionato nel panorama dell'offerta, dobbiamo cogliere subito l'occasione e farci portavoce delle esigenze particolari del ns settore. Il congressuale é assimilato al turismo, ma ha caratteristiche completamente differenti e potenzialità enormi se ben incanalate. Su che elementi e servizi punta la sua agenzia?

Il nostro punto di partenza e di arrivo é il partecipante. Non sempre è facile farlo capire ai committenti. Cerchiamo di assicurare la massima cura dei dettagli e soprattutto di seguire con attenzione i nostro ospiti, garantendo la massima fruizione possibile del territorio. Invece quando progettiamo ed eroghiamo formazione medico scientifica gli ambiti di movimento sono più ristretti vista la normativa che li regolamenta. Anche in questo non ci facciamo cogliere impreparati, partecipando a tutte le iniziative di formazione e informazione disponibili. I congressi medico-scientifici hanno esigenze particolari? Purtroppo i congressi medico-scientifici stanno subendo delle restrizioni sempre più severe, la modifica del codice deontologico ha gravemente colpito strutture idonee ad ospitare convegni in Puglia quali le masserie. Ci sono strutture congressuali che di masseria hanno ben poco eppure a causa della denominazione o della struttura architettonica non vengono giudicate idonee. Ci sono intere aree scoperte in cui non è possibile svolgere formazione, costringendo a ripiegare su sedi istituzionali, ovviamente non adatte in quanto non costruite per ospitare un convegno, con tutta la ricaduta negativa sul territorio e sui servizi. Uno sguardo al futuro, cosa aspettarsi? Ritengo, per le agenzie, sempre una maggiore specializzazione e preparazione specifica con competenze sempre più trasversali. Spesso si ritiene che la nostra professione sia solo il risultato dell'esperienza. Ritengo che questo concetto appartenga a un passato ormai molto lontano. Abbiamo bisogno di studiare, di stringere nuove partnership, di essere sempre curiosi e di condividere esperienze per crescere. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI Nova Yardinia Convention Resort Castellaneta Marina (Ta) Numero totale camere: 790 | Ristoranti: 14 | Posti: 3.000 | Sale meeting: 30 | Capienza sala maggiore: 1.300 posti (tensostruttura) | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 7.890 | Possibilità organizzazione post congress

Nova Yardinia: il congresso è di casa Sei caratteristiche rendono il grande convention & spa resort pugliese la meta ideale per qualsiasi congresso medico-scientifico. Vediamole una a una A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

tra i più grandi Convention & Spa Resort d’Italia il Nova Yardinia, situato a CastelÈ laneta Marina (in provincia di Taranto), e si offre pienamente alle esigenze peculiari di promotori, organizzatori e sponsor dei congressi medico-scientifici per tutta una serie di atout che lo rendono unico. La prima caratteristica è la varietà dell’housing, non solo a cinque ma anche a quattro stelle, così da assicurare compliance con i codici etici delle maggiori associazioni del settore. Gli alberghi sono quattro, per un totale di ben 790 tra camere e spazi abitativi capaci di garantire un soggiorno self-contained all’insegna del comfort, del benessere e del contatto con la natura (il resort è immerso in una rigogliosa riserva naturale ed è lambito da cinque chilometri di spiaggia privata). Seconda caratteristica è il centro congressi, che è uno dei più grandi e funzionali dell’Italia del sud: trenta sale meeting, la principale delle quali contiene seicento posti a sedere, e propone una scelta di spazi assai vasta per capacità e modularità, così da presentarsi a ogni congresso in veste nuova, tailor-made sulle esigenze dell’evento. Di più – terza caratteristica – alle tradizionali sale congressi Nova Yardinia affianca

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altri due spazi veramente straordinari: una tensostruttura da 1.300 persone a teatro e quella straordinaria “macchina scenica da eventi” che è il Teatro dei Colori, una sorta di anfiteatro a gradinate in grado di ospitare fino a settecento persone in convention (duecento nel parterre e cinquecento sulle gradinate) con tecnologia audio-video all’avanguardia. Quarta caratteristica: 7.800 metri quadrati di aree espositive e spazi polifunzionali pronti ad accogliere e a interpretare con la massima efficienza le numerose attività para-congressuali, dagli stand degli sponsor alle sessioni poster. Quinta caratteristica: innumerevoli contesti scenografici indoor e outdoor (basti pensare ai 14 ristoranti!), esclusivi spazi coqui per reception d’atmosfera e mille altre soluzioni che per caratteristiche e versatilità di utilizzo possono davvero fare la differenza in un meeting, una cena di gala o qualsiasi altro “evento nell’evento”. Infine, dulcis in fundo, la sesta e più importante caratteristica: le persone e la loro organizzazione. Il resort ha un management sempre pronto a gestire al meglio ogni genere di evento, offre grande flessibilità e disponibilità per garantire la personalizzazione dei servizi, e dispone di un mice department esclusivamente dedicato all’organizzazione commerciale e operativa degli eventi. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI

Formazione Ecm... ritorno al futuro Perché la formazione sia efficace è fondamentale curare anche gli aspetti formativi affidandosi a provider di provata professionalità, come spiega Susanna Priore di Formedica A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Susanna Priore, responsabile del progetto provider Ecm di Federcongressi&eventi

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ermati, informati, mettiti in forma, prendi forma, formati, mettiti in azioF ne, fai formazione. Con questi termini si può giocare, si può alludere oppure eludere, ma non si può sbagliare sul suo vero e importante significato. Non si può prescindere dal suo ruolo fondamentale. La formazione non è un insieme di nozioni contenute in un cassetto, ma al contrario è il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa. Non si fa riferimento a un istante, ma a un processo che è duraturo nel tempo. Tutti conoscono quel famoso proverbio cinese che dice: "donagli un pesce e lo sfamerai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita". Queste riflessioni assumono una rilevanza enorme quando si parla di salute e benessere. In medicina la formazione è la ragione e l'essenza dell'arte medica. È lo strumento fondamentale non solo per trasferire le conoscenze e le competenze, ma per trasmettere comportamenti funzionali ed efficaci, da

quelli che elevano la qualità dei servizi di salute erogati, a quelli che riducono i rischi a essi connessi. Se la formazione fa riferimento a un processo, allora oltre ai contenuti assume un ruolo di primo piano la struttura organizzativa della formazione, che trasforma le conoscenze in sapere, il saper fare in esperienze e il saper essere in comportamenti funzionali ed efficaci. FARE FORMAZIONE, OGGI «Fare formazione in medicina oggi significa progettare, adottare modelli di apprendimento innovativi e facilmente assimilabili. Fare formazione oggi vuol dire sperimentare nuove vie, dall'interattività alla simulazione, dall'utilizzo del web alla pratica operatoria diretta» spiega Susanna Priore, amministratore unico e responsabile scientifico di Formedica, provider operante da dieci anni nel settore della Formazione Medico Continua. Dottoressa Priore, quali sono le nuove frontiere della Formazione Medico Continua? «Prima di pensare alle innovazioni tecnologiche, da noi già utilizzate in massima parte, credo che bisogni pensare a un modello sempre più autonomo e indipendente della formazione, come indicato dal nuovo regolamento Ecm. Un modello che risponda al reale fabbiso-


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CONGRESSI MEDICI

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Formedica, in collaborazione con l'Ordine dei Medici della Provincia di Lecce, ha organizzato un corso di aggiornamento pratico sulla gestione delle urgenze e delle emergenze extra-ospedaliere attraverso l'utilizzo del manichino umanizzato Sim-Man, rivolto ai medici che abbiano ricevuto l'incarico di Guardia Turistica

gno formativo del medico, sul piano concettuale ma soprattutto sul piano pratico. Pensare alla formazione come qualcosa che sviluppi realmente le capacità del medico di prevenire, di intervenire elevando al massimo la qualità del servizio erogato e riducendo al minimo i rischi». Quanto ritiene realizzabile questo obiettivo considerando che la maggior parte della formazione medica viene sponsorizzata da aziende private? «L'aspetto negativo non è rappresentato dalle sponsorizzazioni private, bensì dalla "cattiva formazione", da qualsiasi fonte provenga. Oggi la maggior parte delle aziende farmaceutiche e del comparto medicale ha compreso che sponsorizzare una formazione utile, deontologicamente corretta e rispondente alle reali esigenze del medico, significa andare nella stessa direzione di chi vuole migliorare la salute pubblica. Alcune aziende hanno individuato nella formazione medica l'investimento di marketing ad alto contenuto etico a medio lungo termine. Sono molte le aziende impegnate in progetti pubblico-privati con università, ospedali e centri di ricerca. Quindi, non bisogna demonizzare tanto la formazione sponsorizzata, quanto invece quella inutile, che si ripete su se stessa

senza trasmettere competenze e nuove conoscenze e senza valutare l'outcome formativo degli utenti. E per ottenere un risultato efficace bisogna curare anche gli aspetti organizzativi. Occorre esperienza e professionalità nella pianificazione dell'evento sin dalle prime fasi. Quando si pensa a un evento formativo è necessario curare ogni piccolo dettaglio, partendo dal coordinamento del board scientifico per la valutazione dei contenuti, fino alla progettazione del modello di apprendimento. Inoltre, i contatti con i relatori, con i partecipanti, la scelta della location, il materiale formativo e tutto quanto concerne la comunicazione e la promozione dell'evento stesso». Insomma bisogna preoccuparsi della qualità, ma anche degli aspetti tecnicopratici… «Certamente, ma fondamentalmente bisogna chiedersi se il tipo di programma formativo erogato si traduce in vantaggio reale per il medico e in beneficio concreto per il paziente, tanto da poter considerare l’Educazione Continua in Medicina un insostituibile strumento per migliorare quello stato di completo benessere fisico, psichico e sociale che rappresenta la salute dei cittadini». indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI

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Palazzo San Giorgio Trani (Bt) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 80 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 350 posti | Pranzo seduti: 250 posti | Possibilità organizzazione post congress

Il palazzo di Trani poco più di un anno dalla riapertura Palazzo San Giorgio è diventato un A punto fermo nel nord barese per il settore congressuale medico-scientifico. Nel 2012, infatti, la struttura ha ospitato oltre cinquanta meeting, convegni e seminari scientifici di varia natura, molti dei quali di carattere regionale e nazionale. Il palazzo, ubicato nel cuore di Trani, alla giusta distanza dal capoluogo pugliese e dal suo aeroporto internazionale, si affaccia su piazza Quercia in posizione dominante sull’incantevole porto turistico, a due passi dal centro storico e dalla rinomata cattedrale della città. La ricercatezza dei materiali utilizzati e i differenti modi in cui è stata lavorata la “pietra di Trani” conferiscono all’edificio un aspetto elegante, candidandolo a essere la cornice ideale per dare prestigio a qualsiasi tipologia di evento. La superficie dedicata al congressuale è ampia (2.300 metri quadrati) e si distribuisce su due livelli in sale capaci di accogliere fino a quattrocento ospiti, oltre a essere dotata di uno splendido terrazzo vista mare che durante la bella stagione diventa il luogo più suggestivo per aperitivi, coffee break, colazioni di lavoro, cene di gala e non

Palazzo San Giorgio è una delle location più richieste della Puglia centro-nord. Con i suoi spazi all’avanguardia e la scenografica vista sul mare è perfetto per eventi Ecm solo. Per i meeting, la Sala Trani, collocata al piano terra, può contenere sino a 150 posti disposti a platea, mentre la Sala San Giorgio, ubicata al primo piano, sino a 300 posti. Entrambe dispongono di attrezzature audio-visive all’avanguardia, nonché di tecnici di sala e hostess in divisa con esperienza in materia Ecm che, insieme a tutto lo staff di Palazzo San Giorgio, contribuiscono alla perfetta riuscita di ogni incontro. Scegliere la giusta location, infine, non vuol dire soltanto allestire un evento in una cornice adeguata, significa anche operare una scelta strategica per comunicare al meglio con i propri ospiti. E Palazzo San Giorgio sa essere un partner ideale nell’organizzazione degli eventi aziendali ma anche dei progetti di vita, garantendo una permanenza all’altezza delle aspettative più alte.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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Congressi medici, una marcia in più Affidabilità logistica, esperienza e know-how: con queste leve Cisalpina Tours è cresciuta nel Mice e nel segmento degli eventi farmaceutici A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

è una skill fondamentale per chi opera nel mondo degli eventi: C’ l’agilità, intesa come la capacità di muoversi rapidamente e con fluidità lungo il percorso a ostacoli che separa il brief dagli obiettivi. Il sottoinsieme degli eventi del settore farmaceutico, per restare in metafora, rappresenta quasi una disciplina a sé stante, con regole e interlocutori tutti suoi, che richiedono una conoscenza approfondita del terreno in cui ci si muove. Chi sceglie di competere in questo settore deve avere un fisico da triatleta e poter contare su un mix di esperienze, networking e capacità consulenziale, per individuare insieme ai clienti le solu-

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zioni migliori attraverso una partnership completa, che va al di là della “semplice” fornitura di servizi. Un esempio eccellente di come sia possibile evolversi e crescere in questa direzione è offerto da Cisalpina Tours: nel dare vita alla sua divisione Mice, nel 2010, l’azienda ha potuto contare sull’importante expertise di Bluvacanze e dei suoi consolidati rapporti con i tour operator italiani. Inoltre, la quarantennale esperienza nel travel management per viaggi d’affari, congressi ed eventi ha messo l’azienda in condizione di valorizzare un grande capitale in termini di knowhow, affidabilità e relazione con i clienti del mondo farma: un background prezioso che ha fatto da volano alla diversificazione del business e alla crescita sul fronte Pco. Per competere nel settore degli eventi farmaceutici, diagnostici e biomedicali è infatti indispensabile poter contare su


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Cisalpina Tours ha consolidato la propria posizione nel settore Mice anche grazie ai seminari interattivi Experience & Perform, progettati in collaborazione con Mpi Italia Chapter

solide capacità logistiche – per gestire per esempio i transfert internazionali di grandi gruppi –, e soprattutto conoscere al meglio le policy etiche, normative e deontologiche che caratterizzano gli operatori del settore e le associazioni di categoria, che impongono l’osservanza di paletti estremamente rigidi: basti pensare solo alla recente revisione del codice di Farmindustria, che ha dato un giro di vite alla tipologia di strutture in cui è possibile organizzare eventi medici e ha vietato il pernottamento per i congressi di portata regionale. Il target di questo genere di eventi, d’altra parte, rimane tra i più esigenti: professionisti, accademici, rappresentanti della comunità scientifica internazionale, per i quali non è pensabile lesinare nulla in termini di servizio. La ricerca di equilibrio tra compliance normativa, sostenibilità economica ed efficacia non può mai prescindere, come ben sappiamo, dalla soddisfazione del cliente finale. Per questo, con l’obiettivo di andare incontro alle specifiche esigenze del mondo farmaceutico, Cisalpina ha dato vita l’anno scorso al brand Cisalpina Pharma, una linea di business espressamente dedicata al dialogo con i player del settore per l’organizzazione di congressi multi e mono sponsor, investigator meeting, lanci di prodotto, convention motivazionali, riunioni di ciclo e appuntamenti formativi. La personalizzazione dei servizi è ulteriormente rafforzata dall’impiego di strumenti e applicativi web come Cisalpina Hospitality, per la gestione integrata di tutti i servizi in ambito Mice, tra cui allotment alberghieri, tariffe e soluzioni logistiche per gli eventi congressuali. L’esperienza sul fronte del travel management consente inoltre di realizzare accurati reporting on-line, per monitorare nel continuo performance e saving. L’evoluzione di Cisalpina Tours in una

realtà “a tutto Mice”, capace di farsi interprete dei trend della meeting industry, è confermata anche dalla recente edizione del secondo ciclo di seminari interattivi Experience and Perform, un’iniziativa di formazione congiunta con Mpi Italia Chapter, incentrata sugli argomenti più attuali e sulle tendenze emergenti del comparto Mice. L’incontro del 18 aprile ha visto riunirsi a Milano numerosi event manager di aziende presenti sul mercato italiano, appartenenti a più settori : un’occasione importante di incontro e di confronto su temi di interesse comune con una speaker d’eccezione, la presidente di Mpi Olimpia Ponno. Il tema è stato quello della pianificazione strategica dei meeting attraverso le nuove leve del marketing mix; si replica a giugno, con un appuntamento intitolato What’s up on global Mice. indirizzi a fine rivista

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Meeting in evoluzione Tra i leader mondiali nell’offerta alberghiera e congressuale, Hilton Worldwide garantisce soluzioni all’avanguardia per il segmento medico-farmaceutico anche in Italia uasi un secolo d’esperienza, dieci marchi, 91 Paesi nel mondo, 3.800 Q hotel, 630mila camere e poco meno di

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sei milioni di metri quadrati di sale meeting e spazi congressuali. Con questi numeri Hilton Worldwide si colloca saldamente tra i leader mondiali operanti nel settore dell’ospitalità, sia leisure sia business, e nell’offerta di location e servizi adatti agli eventi corporate e ai grandi congressi istituzionali. In questo ultimo ambito, un ruolo di primo piano spetta alle misure e alle soluzioni all’avanguardia che il gruppo statunitense adotta per il mercato medico e farmaceutico a livello internazionale, avvalendosi di una divisione creata ad hoc di Pharma Specialist. Lo staff di specialisti si occupa di studiare questo fondamentale segmento della meeting industry al fine di offrire servizi mirati e personalizzabili che si adattino alle esigenze specifiche del settore medico-scientifico, garantendo di volta in volta a committenti, aziende e provider massima flessibilità, ampia possibilità di scelta, convenienza e qualità. Il tutto con un occhio sempre puntato all’evoluzione del mercato e delle normative di riferi-

mento. Negli Stati Uniti, per esempio, è già stata introdotta una nuova legge denominata “Sunshine Act”, una sorta di atto di trasparenza che impone alle case farmaceutiche e ai produttori di dispositivi medicali di dichiarare la maggior parte dei fondi con cui vengono finanziati medici e ricercatori, compresi i costi sostenuti per partecipare a congressi e convegni professionali (quindi anche le spese di pernottamento e per le sale conferenze). Molto probabilmente tale normativa arriverà anche in Europa, pertanto la forza vendite italiana di Hilton Worldwide si sta preparando, seguendo corsi di formazione e training dedicati, per poter rispondere al meglio, e in modo tempestivo, alle esigenze di una clientela così particolare. INCONTRI ITALIANI Per quanto riguarda l’Italia sono state messe a punto delle vantaggiose proposte “Pharma Friendly” che interessano sei location accuratamente selezionate di categoria quattro e cinque stelle e riguardano sia gli incontri e i convegni che si svolgono in abbinamento a soggiorni con pernottamento sia le riunioni giornaliere senza la necessità di prenotare camere. Nel primo caso il pacchetto comprende la disponibilità di una sala plenaria da duecento a 1.500 posti, un numero adeguato di sale


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di una magnifica città d’arte come Firenze, spiccano l’Hilton Florence Metropole e l’Hilton Garden Inn Florence Novoli, con due grandi meeting room da cinquecento metri quadri ciascuna, che possono accogliere fino a mille partecipanti e che sono modulabili in dieci sottosale di diverse dimensioni e con accessi indipendenti. In una delle più belle località costiere della Campania, infine, sorge il suggestivo Hilton Sorrento Palace, destinazione che, oltre a un centro congressi da 1.500 posti adatto a ogni esigenza, offre l’occasione di indimenticabili programmi sociali post evento.

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breakout, con in più la possibilità di convertire allo scopo alcune camere e suite, e la preparazione di un menu ad hoc per rispettare il codice deontologico di Farmindustria. Per le riunioni senza pernottamento, invece, il pacchetto meeting è comprensivo di sala riunioni con attrezzatura tecnica di base, coffee break e pranzo di lavoro. Inoltre, sfruttando la formula Multi year/Multi event, è possibile prenotare più eventi completi con un’unica transazione, usufruendo di vantaggi quali: il blocco del prezzo al momento della contrattazione, servizi ristorativi e camere aggiuntive in proporzione al numero degli alloggi a pagamento, uno sconto sugli spazi meeting e sulla fattura finale dell’evento. Come accennato, sono sei le sedi del gruppo ideali per organizzare eventi e congressi legati al settore medico e si trovano a Roma, Milano, Firenze, Venezia e Sorrento. Nella capitale troviamo tanto lo straordinario Rome Cavalieri, cinque stelle lusso nonché primo hotel in Europa a far parte dell’esclusivo brand Waldorf Astoria Hotels & Resorts, quanto gli strategici e funzionali Hilton Rome Airport & Hilton Garden Inn Rome Airport. A Venezia brillano le cinque stelle e tutta la raffinatezza dell’Hilton Molino Stucky, mentre le moderne facility dell’Hilton Milan accolgono delegati e accompagnatori nel cuore economico del Belpaese. A ridosso

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/ La terrazza dell’Hilton Sorrento Palace / L’Hilton Molino Stucky Venice / La ballroom dell’Hilton Milan / Il Rome Cavalieri / La plenaria dell’Hilton Firenze / Una sala dell’Hilton Rome Airport

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Ibrido? Sarebbe a dire? Non più solo meeting frontali. All’estero e in Italia si stanno sperimentando gli hybrid event, che possono aumentare il coinvolgimento dei partecipanti integrando diversi metodi di incontro oltre a quello face-to-face. Ecco due esempi concreti da cui prendere spunto ALICE DUTTO

ntrare nella stanza, scegliere il posto più lontano dalla prima fila, sedersi, E ascoltare, prendere appunti, chiudere il quaderno, alzarsi e andarsene. A volte, partecipare a un convegno riporta alla mente i tempi dell’Università: non uno scambio di battute con il professore, non un fiato, ma solo qualche timida domanda alla fine della lezione. I meeting in Italia ricalcano un modello

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analogo risultando spesso pesanti, seri e troppo ricchi di contenuti. Siamo abituati così, ma c’è anche chi applica format diversi, che fanno della creatività e dell’interazione fra le persone il proprio valore aggiunto. All’estero, soprattutto, si stanno sperimentando con sempre più successo gli eventi “ibridi”. Con questo termine si intendono tutti quegli eventi che integrano diversi metodi di incontro oltre a quello frontale. Un modello che si sta cercando di importare anche nel nostro Paese. DAL NETWORKING ALL’INTERATTIVITÀ Per fare un esempio, lo scorso 18 aprile si è tenuto il primo dei tre incontri del 2013 di “Experience and Perform”, il ciclo


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di appuntamenti formativi organizzati da Cisalpina Tours e patrocinati da Mpi Italia. Già il nome dell’iniziativa ne suggerisce l’originalità: non si è trattato, infatti, di un evento formativo tradizionale, ma di un “seminario frontale interattivo”. Al momento didattico classico è seguita una parte di riflessione comune in cui le persone hanno raccontato le loro esperienze mettendole a confronto. In questo modo, è stato presto abbattuto quel muro di diffidenza che spesso si genera tra gli sconosciuti. Un ruolo fondamentale in questo senso è stato svolto dalla coordinatrice del meeting Olimpia Ponno, president-elect del Capitolo Mpi Italia, che con la sua energia e le sue tecniche è riuscita a coinvolgere tutti i presenti. È così che si sono potuti affrontare in maniera più leggera e partecipata temi caldi come la necessità di bilanciare i costi e i benefici nell’organizzazione di un evento e l’importanza di lavorare per obiettivi concreti e misurare i risultati applicando criteri stabiliti a priori. «La finalità ultima di questi incontri è quella di creare un network tra i partecipanti che possa durare nel tempo. E questo grazie alla complicità generata attraverso la condivisione, il confronto e le attività comuni» racconta Rosemarie Caglia, responsabile marketing BT di Cisalpina Tours. «Siamo molto soddisfatti – continua Caglia – perché abbiamo ottenuto ottimi risultati. Rispetto alla prima edizione, infatti, il numero di adesioni è triplicato e tutti hanno scritto sui questionari di valutazione finale che consiglierebbero i nostri incontri ai loro colleghi». Il prossimo appuntamento è fissato per il 20 giugno e lì si parlerà della situazione del comparto a livello internazionale: «La fortuna di avere Mpi come partner è proprio questa: avere un’importante finestra sul mondo del global mice», conclude Rosemarie Caglia. Un’altra interpretazione di evento “ibrido” è stata proposta da C WT Meetings&Events nel workshop “Experimenting with hybrid events: Strategic insights and experiential learning to optimise meeting outcomes”, un momento di appro-

fondimento sugli aspetti strategici, le potenzialità e gli svantaggi delle diverse metodologie e strumenti per la realizzazione di un evento. Per far questo sono stati chiamati due esperti di calibro internazionale: Ruud Janssen, fondatore della società di consulenza e di marketing Tnoc (The New Objective Collective), e Mike Van der Vijver, formatore ed esperto di meeting design. Il workshop è stato concepito come un momento di condivisione interattivo, giocato sull’innovazione e sulla sperimentazione attraverso anche i mezzi digitali per far vivere in prima persona ai partecipanti i contenuti e le dinamiche oggetto dell’incontro. Al mattino si è partiti con un meeting tradizionale, durante una sessione plenaria e due sottosessioni divisi in gruppi (ripetute per dare a tutti la possibilità di seguirle), condotte con stimoli e attività che coinvolgessero sempre i partecipanti. Nel pomeriggio invece si è entrati nel vivo delle questioni affrontate, attraverso un laboratorio nel quale, divisi ancora in due gruppi, i partecipanti sono stati chiamati a ideare un meeting innovativo (uno con il format ibrido e uno face-to-face), per perseguire un obiettivo dato e poi lo hanno effettivamente realizzato presentandone il risultato all’altro gruppo. In questo caso, con il termine “ibrido” si intende «un evento che combina l ’i n c o n t r o “ r e a l e ”, face-tof a c e , con un mix di

ROSEMARIE CAGLIA, responsabile marketing BT di Cisalpina Tours: «In partnershiop con Mpi Italia abbiamo organizzato un “seminario frontale interattivo” con lo scopo di creare un network tra i partecipanti che possa durare nel tempo. E questo grazie alla complicità generata attraverso la condivisione, il confronto e le attività comuni»

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STEFANIA TRALLORI, direttore M&E Italia di Carlson Wagonlit Italia: «Un evento ibrido può combinare diverse tipologie di format, prevedendo per esempio una sessione di meeting face-to-face, insieme a collegamenti in videoconferenza con sottogruppi più piccoli che si avvalgono anche di attività dal vivo, social media e siti web»

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strumenti di interazione digitale – spiega Stefania Trallori, direttore M&E Italia di Carlson Wagonlit Italia –; un evento ibrido può quindi combinare diverse tipologie di format, prevedendo per esempio una sessione di meeting faceto-face, insieme a collegamenti in videoconferenza con sottogruppi più piccoli che alternano, a loro volta, alla videoconference le attività dal vivo, canali di comunicazione sui social media (prima, durante e dopo l’evento), siti web per la condivisione di documentazione e materiali audio-video». HIGH PERFORMANCE, LOW COST Molte sono le aziende che, nel mondo, stanno già utilizzando questo tipo di eventi “ibridi”: da Microsoft a ebay, dove ogni lunedì si organizza una riunione a cui partecipano dodici Paesi europei e che, dopo il momento di interazione attraverso il video, prevede una parte di confronto dal vivo a livello locale. Il vantaggio degli eventi ibridi, soprattutto in tempi di crisi, è di avere una durata maggiore nel tempo e di raggiungere

un’audience più ampia contenendo allo stesso tempo i costi. Inoltre, grazie agli strumenti tecnologici, come le chat e le twitter session, si aumenta il coinvolgimento dei partecipanti potenziando l’efficacia dell’evento nel suo complesso. Non ci sono però solo aspetti positivi: «Le controindicazioni sono legate al fatto che una parte dell’evento viene giocato su relazioni mediate da un mezzo tecnologico. La presenza reale, è innegabile, permette infatti un coinvolgimento emozionale maggiore, non ripetibile attraverso gli strumenti di presenza virtuale; la comunicazione inoltre è in questo caso più semplice e diretta, perché non mediata, mentre la tecnologia crea delle barriere e aumenta il rischio di escludere le persone dai flussi comunicativi», commenta Trallori. Per realizzare questo tipo di evento valgono le stesse regole che si utilizzano per quelli tradizionali, aggiungendo però un’attenzione particolare a quali strumenti tecnologici adottare in base all’analisi degli obiettivi, del target da raggiungere e del budget disponibile. «Devo dire – conclude Stefania Trallori – che siamo molto contenti. I feedback per il nostro workshop sono stati particolarmente positivi: tre delegati su quattro hanno apprezzato il format, trovandolo “molto interessante”, e il restante quarto lo ha trovato “interessante”, e il cento per cento si è detto interessato a future iniziative simili». È questa, dunque, la nuova frontiera nel campo della comunicazione aziendale: l’ibridazione fra differenti metodi di incontro. L’obiettivo rimane comune: rendere efficaci gli eventi attraverso un maggior coinvolgimento dei partecipanti. C’è chi c’è riuscito attraverso l’uso della tecnologia e chi proponendo nuovi format più creativi e interattivi. Ora la sfida per gli altri attori del settore è quella di trovare altri modi che facciano dell’ibridazione un valore aggiunto per l’evento.



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Eventi all’estero: cover story

si riaprono i rubinetti Sorpresa! In un quadro comparato tra le principali mete Mice degli italiani, la spesa media non cala, anzi, addirittura sale! Meeting e incentive all’estero, quindi, sembrano in controtendenza. Ecco chi va, dove va e quanto spende

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STEFANO FERRI

ll’inizio dell’anno la Banca d’Italia, nella sezione informativa “Turismo A internazionale dell’Italia”, ha pubblicato informazioni circa i flussi turistici monetari e fisici, in entrata (incoming) e in uscita (outgoing) dal nostro Paese. La fonte dei dati è l’indagine campionaria sul turismo internazionale dell’Italia,

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svolta dalla Banca d’Italia stessa. Nel periodo gennaio-ottobre 2012, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrato un inatteso aumento del 4,9 per cento nella spesa degli italiani che hanno viaggiato all’estero per motivi di lavoro. Più in linea con le aspettative tutti gli altri dati: le spese dei viaggiatori


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EVENTI ALL’ESTERO stranieri in Italia, pari a 28.790 milioni, sono aumentate del 3,4 per cento, mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (per vacanza o per business, indifferentemente), pari a 17.717 milioni, si sono ridotte dell’1,7 per cento (è infatti diminuita del 4,6 per cento la spesa dei viaggiatori italiani all’estero per motivi personali, in parte compensata dalla spesa degli italiani che hanno viaggiato per motivi di lavoro). Come si spiega questa improvvisa inversione di tendenza (in teoria, andare all’estero costa di più che restare in Italia)? Lo abbiamo chiesto ai rappresentanti degli enti del turismo di alcuni dei Paesi in cui il flusso migratorio è stato più avvertibile. LA FLESSIBILITÀ PREMIA Iniziamo dalla “porta accanto”: Monte-Carlo. Quali tipologie di aziende italiane scelgono il Principato per i loro eventi? «Di fatto la tipologia è abbastanza varia», risponde Gloria Svezia, sales manager dell’Ufficio del turismo e dei congressi del Principato di Monaco. «Diciamo che in pole position rimangono i settori finanziario e assicurativo, le telecomunicazioni – nella fattispecie telefonia, high tech e information technology – e il medico-farmaceutico, quest’ultimo con oltre 1.300 camere in hotel quattro stelle concepiti per il Mice, che rappresentano tra l’altro proprio i poli economici d’eccellenza della destinazione. Non dimentichiamo poi, l’importanza del segmento cosmetico/estetico, nonché auto e moto». La spesa media è difficile da quantificare «ma certamente è inferiore rispetto al passato, e la situazione sociale, economica e politica dell’Italia ha avuto il suo peso in una generale tendenza all’accortezza e al risparmio. Un primo segnale è dato dalla riduzione della durata degli eventi: sempre più spesso siamo coinvolti in progetti grandi che prevedono tra 500 e mille persone con un solo pernottamento, per cui laddove non si rinuncia alla megaconvention almeno la si accorcia. In ogni caso anche su eventi medio piccoli 2-3 giorni è la durata indicativa». Agli alberghi i clienti italiani richiedono soprattutto flessibilità. Flessibilità totale. «Gli hotel devono essere attrezzati con sale meeting, perché se le dimensioni lo permettono si predilige rimanere in albergo, ma si richiedono anche altre facility che possano rendere totalmente piacevole il soggiorno, quali spa e centro benessere, piscina, lounge bar e così via. Altre richieste forti: le strutture devono essere all’avanguardia dal lato della tecnologia, vicine e accessibili tra di loro e rispetto alla sede dell’evento; occorre personale dedicato in loco per la parte

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operativa nonché prontezza e immediatezza nella risposta dalla fase iniziale del briefing alle varie esigenze che possono emergere in fase di evento». PREZZI STABILI ED EFFICIENZA Capacità organizzativa, efficienza ed esclusività: le tre caratteristiche che fanno il successo di Monte-Carlo si riflettono anche, positivamente, sull’offerta inglese. Brice Cicconetti, regional manager Southern Europe & Brazil di VisitEngland, così considera: «L’ampio spettro economico e accademico in cui l’Inghilterra offre la propria eccellenza si riflette nella varietà delle aziende italiane che organizzano eventi da noi: finanza e assicurazioni, ingegneria, life science e medico-farmaceutico vanno per la maggiore in tutto il Paese. Alcune destinazioni inoltre attraggono domanda specifica, come Cambridge e Oxford per la formazione, Liverpool per il manifatturiero, Manchester per architettura ed edilizia e Newcastle per il navale. Bristol ha un forte appeal sulle aziende del settore media, specie quelle creative, e Hull ha sviluppato il progetto “Green Port Hull” che è un punto di riferimento per le società interessate alle energie rinnovabili». Quanto alla spesa, la considerazione di Cicconetti è interessante: «Stimiamo che un evento corporate di due giorni o più comporti una contribuzione media di 513 sterline a partecipante. Ciò rappresenta un moderato incremento, pari al 5 per cento sugli ultimi cinque anni. La buona notizia è che il costo di un evento in Inghilterra è rimasto stabile in tutto questo tempo nonostante l’inflazione che attanaglia un po’ tutti i Paesi d’Europa». E a parte il fattore economico, che ovviamente ha la sua importanza, ci sono altre

GLORIA SVEZIA, sales manager dell’Ufficio del turismo e dei congressi del Principato di Monaco: «I clienti italiani ci richiedono soprattutto flessibilità. Oltre alle sale meeting, ci richiedono hotel dotati anche altre facility che possano rendere totalmente piacevole il soggiorno, quali spa e centro benessere, piscina, lounge bar e così via»

BRICE CICCONETTI, regional manager Southern Europe di VisitEngland: «Un evento corporate costa mediamente 513 sterline a partecipante, con un incremento del 5 per cento sugli ultimi cinque anni. La buona notizia è che il costo di un evento in Inghilterra è rimasto stabile in tutto questo tempo »

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EVENTI ALL’ESTERO no anche il tipo di location che in Italia non ti darebbero mai. Penso per esempio alla cattedrale anglicana di Liverpool, che offre l’incredibile possibilità di essere prenotabile per cocktail, cene e funzioni private. I bagni romani nella città di Bath sono pure una venue eccellente, a maggior ragione per gli italiani, che qui trovano un collegamento diretto con la loro cultura antica (oltre a un delizioso catering). Anche la modernità dell’Inghilterra affascina gli italiani, e lo spettacolare rinnovo di città quali Newcastle e Birmingham è un ottimo esempio di questa modernità. Infine, gli italiani sono “experience driven”, hanno voglia di esperienza, e il nostro Paese, così eccentrico, ha molto da offrire in questo campo. C’è forse un’attività corporate più divertente e coinvolgente che registrare insieme ai colleghi una canzone nello stesso studio in cui i Beatles registrarono il loro primo album a Liverpool?».

BARBARA JAMISON, responsabile vendite di London & Partners per l’Europa: «La flessibilità della struttura meeting è un pre-requisito irrinunciabile, così come il numero delle breakout room e la localizzazione dell’albergo. E aiuta molto anche avere nello staff dedicato una persona che parla italiano: questo è un vero bonus!»

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business proposition? «Gli italiani non vogliono trascorrere ore sui mezzi di trasporto, e questo è un fattore altamente competitivo per l’Inghilterra come destinazione, poiché ha numerosi aeroporti internazionali ed è facilmente accessibile da molte città italiane. L’Inghilterra è oltre due volte più piccola dell’Italia, e ciò rende l’idea di che cosa significa che ogni sua destinazione può essere raggiunta in fretta. Va anche aggiunto che gli italiani hanno un senso naturale della bellezza e sono generalmente attratti da palazzi e dimore d’epoca, come per esempio il municipio di Manchester, che offre spazi storici davvero favolosi. Cerca-

FORMOINCENTIVAZIONE: L’INCENTIVE SI FA VIAGGIO-STUDIO È una (bella) idea di Gruppo Next: corsi dedicati al management italiano in varie materie (economia e finanza, smart cities, health management), svolti a Londra presso Imperial College London Business School, una delle più prestigiose al mondo. Non solo: i partecipanti hanno occasione di vivere al meglio questa esperienza avendo sia i corsi sia i lunch all’interno del campus e avendo a disposizione tutte le strutture del College. Un’occasione formativa di prestigio in un contesto che offre un evidente sfondo motivazionale. Tre i punti caratterizzanti di questi corsi: sono un premio da parte delle aziende ai propri dipendenti e collaboratori; sono formazione

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di altissimo livello certificata da organismi ufficiali internazionali, per di più di volta in volta tailor made e in lingua italiana; sono viaggi incentive con programmi leisure di grande appeal, anch’essi personalizzati sulla base delle esigenze aziendali. A seconda delle necessità possono essere organizzati corsi di 2 o 3 giorni fino alla settimana completa. I primi corsi sono iniziati nel 2007, a oggi sono quasi duemila i professionisti italiani che vi hanno partecipato.

QUELLO CHE “IL DENARO NON PUÒ COMPRARE” Questi discorsi valgono anche, e soprattutto, nel caso particolare di Londra, una delle città più grandi, cosmopolite e fascinose della terra. Ne parla Barbara Jamison, responsabile vendite di London & Partners per l’Europa: «Le aziende italiane che scelgono Londra per i loro eventi provengono dai settori più vari: finanziario-assicurativo, edilizia, telecomunicazioni, energia, ma anche agricoltura, automotive e farmaceutico». La collega Ilaria Biagi, di Park Plaza Hotels, sottolinea che negli ultimi anni ha visto molte richieste anche da aziende di vendita al dettaglio: «Telecomunicazioni e farmaceutico spendono molto a causa soprattutto della grandezza e della durata dei loro eventi. Ma, a confronto col passato, tutte le aziende pongono oggi molta attenzione al budget, e ciò si riflette nella selezione degli alberghi: a parte alcuni casi, i quattro stelle vanno ormai per la maggiore. Anche qui vorrei citare il parere di una professionista italiana, Concetta Battaglia della dmc Kuoni, che ha notato un calo sia nel numero dei partecipanti sia nella durata del soggiorno. La media era quattro notti, oggi siamo sulle due o tre e spesso si danno casi di una notte sola». «La flessibilità della struttura meeting è un pre-requisito irrinunciabile», continua Jamison, «così come il numero delle breakout room e la localizzazione dell’albergo. Gli ita-


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ALEXANDRA REBELO, direttore dell’Ufficio Turistico del Portogallo: «Molti italiani scelgono il Portogallo in larga misura per la qualità del centro congressi e per la sua funzionalità tecnologica. È molto apprezzato anche il livello dei prezzi, e ciò controbilancia l’aumento delle congress fee, che per gli eventi tenutisi nel 2012 sono salite del 14,6 per cento»

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liani chiedono l’upgrade sui coffee break, pranzi integrati con pacchetti drink, molte concessioni come upgrade gratuiti nelle camere, attrezzature da ufficio e sconti sui pacchetti food. E aiuta molto anche avere nello staff dedicato una persona che parla italiano: questo è un vero bonus!», è la battuta, che a noi deve risuonare amara. Ammettiamolo: quanto a cultura linguistica siamo in larga misura tra gli ultimi in Europa. «In fase di bid, però, molti planner e organizzatori italiani chiedono esperienze che “il denaro non può comprare” e posti inaccessibili a turisti ordinari: tutte cose che aggiungiamo quando l’evento è confermato, per via delle restrizioni nel budget. Per fortuna, a Londra, destinazione così creativa e ricca in cultura e opportunità esperienziali, e anche grazie al lavoro e alla fantasia di London & Partners e delle Dmc dedicate come Kuoni, con personale che parla italiano, è ancora possibile organizzare eventi realmente unici, da ricordare. Però va aggiunto che ci sono diverse società italiane che aprono a Londra i propri quartier generali o vogliono massimizzare in fretta la propria notorietà, e usano il posizionamento business di Londra per raggiungere mercati profittevoli a lungo raggio. Sponsorizzano eventi di alto profilo o creano da sé il proprio evento culturale usando il legame tra le gallerie d’arte e i musei di Londra e la ricchezza della cultura italiana. Inoltre, molti italiani amano i club, i ristoranti e i bar di Londra, e chiedono di tenere i loro eventi nel bar più alla moda, nel club o nell’area di Londra frequentati dai londinesi o dalla comunità italiana più in vista. Alle ultime olimpiadi, il quartier generale del Comitato olimpico italiano era all’interno

del Queen Elisabeth II Conference centre, e ciò fu un enorme successo perché diede la possibilità alle aziende e ai brand italiani di utilizzare i servizi di uno dei nostri più grandi centri congressi e di verificare la flessibilità delle nostre venue per i loro eventi». London & Partners è al lavoro con London City airport per lo sviluppo dei collegamenti extra da e per alcune località italiane, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio britannica in Italia e i partner specializzati sul mercato italiano. ESTEROFILI E Passiamo ora alla penisola iberica. Alexandra Rebelo, direttore dell’Ufficio Turistico del Portogallo, sottolinea come l’Italia nel 2012 sia risultata il terzo paese per incoming congressuale, dopo Spagna e Regno Unito, con l’8,8 per cento sul totale degli ingressi Mice in città. «Una preferenza – spiega – dovuta in larga misura alla qualità del centro congressi e alla sua funzionalità tecnologica. È molto apprezzato anche il livello dei prezzi, e ciò controbilancia l’aumento delle congress fee, che per gli eventi tenutisi nel 2012 sono salite del 14,6 per cento. Gli italiani, peraltro, mostrano un elevato apprezzamento medio per tutte le voci dell’ospitalità, con una bassissima varianza (cioè scostamento dal dato medio) rispetto alla media dell’8,4 su 10. «Ai vostri connazionali piace tutto di Lisbona e del Portogallo: la qualità dei trasporti aerei e dei vettori locali da e per gli alberghi e da e per i centri congressi; la qualità di alberghi e ristorazione; il livello e la varietà dei programmi collaterali e la professionalità dei Dmc locali».


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DAVID PÉREZ NOACK, direttore del Convention & Visitors Bureau: «Il livello medio di spesa si mantiene di anno in anno e addirittura, sia pure di poco, cresce. Ciò è dovuto all’aumento del flusso di turisti business stranieri nella nostra città e ai budget che, anch’essi in controtendenza, aumentano»

Lisbona ha un posizionamento essenzialmente congressuale, e gli eventi cui si riferiscono queste considerazioni sono medico-scientifici. VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO… E concludiamo con Madrid. Parla il direttore del Convention & Visitors Bureau, David Pérez Noack: «Sono numerose le aziende italiane che scelgono Madrid per i loro eventi o viaggi d’incentivazione. Principalmente provengono dai settori energia e comunicazione, ma di recente svetta soprattutto la convention di Thermomix, che si è svolta a settembre 2012 e ha radunato circa 400 agenti commerciali, quasi tutti italiani. Il livello medio di spesa si mantiene di anno in anno e addirittura, sia pure di poco, cresce. Dal 2010 al 2011, per esempio, è passato da 201 a 211 euro al giorno e il trend dovrebbe essere confermato per il 20122013. Ciò è dovuto all’aumento del flusso di turisti business stranieri nella nostra città e ai budget che, anch’essi in controtendenza, aumentano. In genere, al turista italiano le cucine madrilena e spagnola piacciono molto, con le “tapas” al top delle richieste. Madrid offre una varietà di alternative in questo senso, sia per numero e qualità di ristoranti sia per la proliferazione di attività culinarie che sono molto apprezzate dai visitatori, come il Tapas Tour o le lezioni di cucina, soprattutto per i piatti tradizionali come appunto le tapas o la paella. Senza dimenticare la famosa vita notturna di Madrid. Anche la storia, la cultura e i monumenti della città attraggono i turisti d’affari

italiani. Dovremmo ricordarci che Madrid ha una passeggiata in cui, in meno di due chilometri, si trovano tre delle principali gallerie d’arte al mondo: il Prado, il museo Regina Sofia e il Thyssen-Bornemisza».

L’indagine della Banca d’Italia sui dati di spesa 2011-2012 dei turisti italiani all’estero approfondisce paese per Paese il “borsino” del nostro outgoing, e ci restituisce, di continente in continente, un quadro che non sempre ti aspetti. Nell’area Ue salgono Austria (da 660 milioni a 709 milioni), Germania (da 962 a 1.105) e Regno Unito (da 872 a 1.021), e scendono tutti gli altri: Belgio, Francia, Grecia, Olanda, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia ecc, i quali verosimilmente pagano la natura meno “business” con cui sono percepiti rispetto ai tre in crescita – che, infatti, se sono in crescita lo devono anche, come abbiamo in parte visto, al turismo d’affari. L’Austria tiene anche per il suo appeal sciistico: lo si deduce

CHI SALE E CHI SCENDE dal fatto che nell’area extra Ue l’unico Paese che sale nel nostro budget di spesa è la vicina Svizzera (da 1.016 a 1.132), pure territorio alpino, mentre per esempio la Croazia è quasi dimezzata (da 304 a 173). Il continente americano si mantiene sostanzialmente stabile, con Paesi che scendono (Brasile, Cuba e Messico) e i due colossi del nord che salgono: Canada (da 137 a 166 milioni) e Stati Uniti (da 1.721 a 1.734). Positive le notizie dall’Africa, dove l’Egitto è in netta salita, da 319 a 356 milioni, nonostante i pregiudizi che derivano dalle notizie giunte in Europa dalla Primavera araba in poi. La ricerca non ci riporta altri dati per Paese, da questo continente, ma ci conferma che il trend generale è al rialzo per tutta l’Africa (da 1.205 a 1.294 milioni di spesa). In estremo oriente sale la Cina (da 486 a 520) e cala il Giappone (da 176 a 136), ma è un po’ tutto il continente asiatico a scendere (da 2.039 a 1.879). Quanto all’Oceania. Si registra il picco positivo dell’Australia: da 246 a 349 milioni.

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In viaggio per una buona causa

Passare una giornata a contatto con le popolazioni locali, aiutare una comunità a costruire una scuola o pulire una spiaggia inquinata: un evento aziendale solidale ha tutto un altro sapore e il fascino di scoprire da vicino i luoghi più belli del pianeta ALESSANDRA BOIARDI

tempo di crisi si stringe la cinghia e si rinunce. Si impara a fare a meno Idelnfanno superfluo e c’è perfino chi – della crisi – alla fine riesce a trovare anche un lato positivo, come il cosiddetto effetto moralizzatore contro “lo spreco”. Ma i tagli hanno ridotto anche la generosità: quando in cassa c’è poco è difficile riuscire a metter da parte qualcosa per chi ha più bisogno di noi. Ancora più significative diventano allora le iniziative collettive che possono essere intraprese a favore della solidarietà, anche a livello

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aziendale. Non solo quelle legate al fund raising, ma vere e proprie esperienze “sul luogo”. Se proporre un viaggio incentive sfarzoso può essere considerato – oltre che troppo oneroso – fuori luogo in un momento di “vacche magre”, al contrario un’esperienza solidale non solo diventa un’occasione per fare qualcosa di buono per gli altri, ma permette una comunicazione aziendale di sicura efficacia alla scoperta di luoghi e abitudini sconosciuti. UN APPROCCIO DIVERSO ALLA DESTINAZIONE Un viaggio incentive solidale – in linea di massima – è quel tipo di viaggio che prevede all’interno del programma la partecipazione ad attività “fuori dal comune” a stretto contatto con le popolazioni locali. In diverse parti del mondo, a seconda dei programmi, si fornisce un supporto concreto, aiutando per esempio a


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EVENTI ALL’ESTERO costruire una scuola per bambini o centri di aggregazione per anziani, oppure si può partecipare a iniziative per la salvaguardia ambientale, o ancora al lavoro delle comunità con cui si entra in contatto per portare a termine progetti umanitari di diverso tipo. Ce n’è un po’ per tutti i gusti e soprattutto per tutte le esigenze: quello che conta è che queste esperienze siano davvero qualcosa di speciale e che diano la sensazione di fare qualcosa di utile alle comunità raggiunte. E se il principio dell’incentivazione è quello di creare senso di aggregazione probabilmente non c’è viaggio più efficace di quello che permette di vivere un’esperienza del genere. «Il viaggio incentive con contenuti ecosolidali – spiega Loredana Vavassori, managing director di Alessandro Rosso che dal 2011 propone viaggi solidali – permette, anche solo per un giorno, di approfondire la conoscenza della destinazione in modo alternativo perché veicolato dai rapporti umani e dal proprio coinvolgimento responsabile. Anche per questo scegliamo i partner sul luogo, per far partecipare attivamente la popolazione locale, proponendo viaggi in alcuni dei luoghi più interessanti del pianeta – come Cuba, Kenya e Tanzania, Thailandia, Sud Africa, Argentina, Brasile, Namibia e Marocco – abbinati a progetti eco-solidali di aiuto alle comunità locali e all’ambiente. Prevedono ad esempio la costruzione di scuole, di campi sportivi e dispensari, attività di rimboschimento o di protezione di alcune specie animali». Organizzare un viaggio incentive solidale tra l’altro non presenta difficoltà superiori rispetto a organizzare un altro tipo viaggio. Può avere anzi dei vantaggi, come ci ricorda Vavassori: «Questo tipo di viaggio favorisce l’approfondimento di nuove culture e tradizioni, la conoscenza dei bisogni del Paese che si visita, in una relazione di rispetto e tolleranza e l’arricchimento emotivo di ogni partecipante. Ma non solo. Dal lato pratico, il costo dell’attività è deducibile per l’azienda, con un limite del 2 per cento o del 10 per cento del suo reddito, a seconda del tipo di associazione beneficiata».

occorre impiegare la propria educazione e sensibilità, altrimenti non si riesce a trasmettere agli altri il valore di ciò che si fa. Molto importante è seguire le indicazioni delle varie associazioni specifiche». È molto importante tenere presente – in un ambito così delicato – l’obiettivo del viaggio, che è quello di compartecipare a progetti a scopo benefico senza però proporre situazioni estreme. «Non abbiamo mai pensato di portare i nostri ospiti in un orfanotrofio, per dire. Quello che abbiamo fatto, piuttosto, è stato portare avanti dei progetti per ridurre l’inevitabile impatto che i nostri viaggi dall’altra parte del mondo esercitano sull’ambiente e sulle culture. Il nostro intento di fondo è rispettare le varie culture e favorire scambi. Ecco perché non proponiamo questo tipo di esperienza in ogni Paese, alcuni non hanno bisogno di attenzioni di questo tipo. Se siamo in crisi è perché si è perso il senso dei “fondamentali”, delle basi del nostro vivere. Ciò che ha costituito il nostro passato e che costituirà il nostro futuro va guardato con occhi nuovi e approcciato con un fare nuovo». UNA SCELTA CONSAPEVOLE Non ci sono aziende particolarmente adatte a un viaggio incentive solidale. In generale, sono naturalmente più indicate quelle realtà che hanno una comunicazione aziendale in linea con il tipo di viaggio intrapreso, dal forte interesse etico e morale. Scegliere un viaggio solidare solo per “pulirsi la coscienza” alla lunga non paga nemmeno in termini di comunicazione. È inusuale proporre un incentive solidale come viaggio premio, le aspettative dei partecipanti sono altre. Ma in altri casi possono essere la scelta giusta, più di quello che le stesse aziende pensano, come racconta Ruffini: «Anni fa, due mesi dopo il terremoto dell’Aquila, ci fu richie-

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LOREDANA VAVASSORI, managing director di Alessandro Rosso: «Il viaggio incentive con contenuti eco-solidali permette, anche solo per un giorno, di approfondire la conoscenza della destinazione in modo alternativo perché veicolato dai rapporti umani e dal proprio coinvolgimento responsabile»

ANNAMARIA RUFFINI, presidente e amministratore delegato dell’agenzia Events In & Out: «La regola di fondo è che non ci si improvvisa ma occorre impiegare la propria sensibilità, altrimenti non si riesce a trasmettere agli altri il valore di ciò che si fa»

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AL RIPARO DALLA RETORICA Naturalmente occorre avere un programma che tenga in considerazione le esigenze dei partecipanti, ai quali si chiede comunque una maggiore elasticità e tanta voglia di far del bene. Ma non c’è pericolo di cader nella retorica quando si parla di viaggi incentive solidali: si tratta di un’esperienza molto concreta che non lascia spazio all’improvvisazione. «La regola di fondo – spiega Annamaria Ruffini, presidente e amministratore delegato dell’agenzia Events In & Out – è che non ci si improvvisa ma

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sta un’attività di team-building, e proponemmo di coinvolgere i nostri ospiti nel ricostruire – in comarketing con una grossa casa produttrice di componibili – i mobili e i giochi di un asilo e di una ludoteca per bambini. Il progetto ci fu cassato perché “troppo triste”. Ecco, in quel caso l’azienda non capì la portata di un’azione del genere, e ancora abbiamo l’amaro in bocca. Sta agli uffici comunicazione e marketing capire le potenzialità e utilizzare al meglio questo potente mezzo di comunicazione, perché, di mezzo di comunicazione si tratta. In fondo per le aziende gira tutto intorno al business: perché, dunque, non impegnarsi su progetti con finalità etiche e poi utilizzarli per la propria brand awareness?». EDISON, SOLIDARIETÀ AD HAITI Brand awareness, la sensazione di fare qualcosa di valore, puntare sull’emotività: sono le leve del successo di un viaggio incentive solidale, che a volte rientra in

un quadro più generale che riguarda la Responsabilità Sociale d’Impresa, un tema sempre più sentito dalle aziende. Tra queste il caso di Edison, azienda che tra l’altro appartiene alla Fondazione Sodalitas, che si occupa proprio di sostenibilità di impresa. La società di fornitura elettrica e gas metano, dopo il terribile sisma di grado 7 della scala Richter che ha colpito Haiti provocando migliaia di morti e feriti, ha deciso di partecipare con l’associazione senza scopo di lucro Anpil (Amici nella Promozione Internazionale Lasalliana) al progetto “Insieme per Haiti” grazie al quale 100 bambini delle tendopoli sono stati trasferiti e accuditi nel centro di accoglienza Anpil di Port de Paix, paese sul mare con circa 70.000 abitanti. I dipendenti dell’azienda sono stati sensibilizzati prima attraverso un’e-mail inviata personalmente a tutti dall’amministratore delegato, e poi attraverso il lancio di una campagna per il sostegno a distanza dei bambini ospitati

IN GIRO PER IL MONDO Sono tante le realtà che nel mondo possono essere contattate per far vivere ai propri ospiti un’esperienza “diversa” all’insegna della ecologia e della solidarietà. Ecco due esempi davvero originali. INDONESIA TRA NATURA E SOLIDARIETÀ Panorami da sogno e solidarietà hanno molto in comune, per esempio in Indonesia dove un prete bergamasco, Don Mauro Pegoraro, con l’associazione Yayasan Baramuli segue un progetto per la realizzazione di scuole per bambini. Sono state allestite anche diverse strutture turistiche nella baia di Manado– dotate anche di sale meeting – che possono essere utilizzate per un viaggio incentive sui generis. Racconta Don Mauro: «La baia di Manado inizia ora ad aprirsi agli investimenti, per le aziende che ci vengono a trovare mi capita di organizzare incontri anche con gli organi governativi per il turismo e per il commercio e l’industria. Durante un viaggio aziendale sono tantissime le attività che proponiamo, dalle immersioni nella zona di Bunaken, con fondali corallini imperdibili, ai paradisi delle diver-

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se isolette. E ci sarà posto anche per la solidarietà con una visita alle scuole e l’incontro ad Asrama con i nostri studenti e con la signora Baramuli che gestisce l’associazione e ha tanto da raccontare». E si darà una mano soprattutto vivendo la vita quotidiana di queste realtà e soggiornando nelle strutture turistiche realizzate, le “casette”, dotate di sale riunioni e tutti i comfort. «Si possono aiutare direttamente le famiglie mangiando con loro, comprando gli oggetti prodotti direttamente da loro in uno spirito di completa compartecipazione» conclude Don Mauro. IO STO CON GLI ELEFANTI Per un’esperienza davvero unica durante un viaggio incentive in Thailandia si può scegliere di passare una giornata (con possibilità di pernottamento) a Elephants World,

un parco originalissimo sorto nel 2008 dove trovano ospitalità elefanti strappati a destini crudeli di maltrattamenti, come lo sfruttamento per il trasporto di turisti e per chiedere l’elemosina in contesti urbanizzati (di certo non l’habitat ideale per i pachidermi). Elephants World “compra” questi elefanti per assicurare loro la salvezza, traendo sussistenza esclusivamente dal contributo di donazioni e dei volontari, che arrivano da tutto il mondo per trascorrere del tempo vivendo un’eccezionale avventura. «Lo spirito di gruppo è fondamentale, si lavora tutti insieme e ognuno – volontari e turisti – deve dare il proprio contributo al servizio degli elefanti, dalla mattina alla sera, cominciando con la preparazione dei cestini di frutta per la loro colazione e terminando con il bagno nel fiume, il momento preferito dagli animali ma anche da noi» racconta Elisa Gonigori, volontaria di Elephants World. «Tutto si svolge nella massima sicurezza grazie alla


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EV nel centro di accoglienza. Non solo. Ai dipendenti è stata data la possibilità di prestare un periodo di volontariato presso il Centro di accoglienza Anpil di Port de Paix. La copertura economica dei giorni di assenza dal lavoro per la missione umanitaria è stata assicurata attraverso permessi retribuiti. L’azienda si è fatta carico delle spese di viaggio, vitto e alloggio permettendo ai volontari – dopo aver ricevuto un’adeguata formazione da Anpil e frequentato un corso gratuito di francese offerto da una professoressa volontaria – di partire in piccoli gruppi per periodi di due settimane.

presenza dei mahout, gli “esperti” degli elefanti. Non è un’esperienza estrema, vengono a trovarci anche tanti bambini. Ed è anche capitato che chi viene qui una volta torni poi con colleghi per vivere un’esperienza di gruppo senza pari, o che qualche visitatore di ritorno nella propria azienda organizzi eventi di fund raising a favore dell’organizzazione. Noi aspettiamo tutti coloro che ci hanno sostenuto per poterli ringraziarli di persona! La partecipazione dei volontari, dei visitatori e le donazioni sono fondamentali per continuare a proteggere gli elefanti».


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Il meglio dell’Europa Parigi e Bruxelles, due città con un identico destino da protagoniste, offrono servizi di prima scelta e una ricca serie di location per congressi e grandi eventi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ono due delle capitali più affascinanti d’Europa e distano l’una dall’altra S appena trecento chilometri: così vicine

1 / Lo Square, tra i principali poli congressuali di Bruxelles 2 / The Egg, tra le novità Mice di Bruxelles 3 / Parigi ha un’offerta pressoché infinita di location per eventi

che una delle sfide più classiche del ciclismo le ha elette a unità di misura. ParigiBruxelles: due città ricche di storia e attrazioni di richiamo internazionale, due “hub” collegati al resto del mondo grazie a servizi, trasporti e infrastrutture di primissimo livello. La capitale francese è un’icona di stile, centro di eccellenza della moda, del design e del lusso che non ha bisogno di presentazioni; Bruxelles è il cuore pulsante della compagine europea, una sede istituzionale prestigiosa circondata da un territorio vario e turisticamente attraente. Entrambe le città hanno perciò tutto l’occorrente per fare da cornice e da sede per i più importanti convegni internazionali: note e affermate in tutto il mondo, sono facilmente raggiungibili e dotate di un elevato potenziale ricettivo, che le rende destinazioni appetibili per il mondo degli eventi corporate, nonché per le esigenze di comunicazione e divulgazione dell’industria medicale e farmaceutica.

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BELGIO DA SCOPRIRE Bruxelles, per esempio, è la sede dell’annuale convegno Isicem (International Symposium of Intensive care and Emergency Medicine), che prevede dai tre ai quattromila delegati, e nel 2015 ospiterà un importante evento dell’European Society of Pediatric Neurosurgery Congress presso lo Square, il principale polo congressuale nel pieno centro città. Jan Van den Broek di Aim Group International racconta i principali punti di forza della capitale belga: «Bruxelles è facilmente raggiungibile da tutta Europa, ed è quindi spesso sede degli incontri del mondo pharma. La nostra clientela corporate apprezza tutte le diverse attrattive della città, che proponiamo con successo anche come destinazione incentive, grazie alle sue cioccolaterie, ai suoi pub tradizionali e alle possibili escursioni in giornata a Gand e Bruges. Come Pco riceviamo un forte supporto dal locale convention bureau, che ci permette di proporre pratiche site inspection ai nostri prospect, o anche di pre-finanziare l’avvio di un congresso». L’elevata efficienza di Bruxelles si combina con una notevole agilità di spostamento: «la vicinanza degli hotel a tutte le principali venue consente di ospitare anche grandi gruppi senza ulteriori sforzi logistici, mantenendo tutto entro una confortevole walking distance», racconta Jan.


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Follow our Sun is the new brand of AIM Group International for Excellency in DMC Services throughout Europe.

$8675,$ _ %$/7,&6 _ %(/*,80 _ %8/*$5,$ _ &=(&+ 5(38%/,& )5$1&( _ +81*$5< _ ,7$/< _ 32578*$/ _ 63$,1 _ 86$

Haven’t you heard? The sun shines brighter over our destinations! AUSTRIA vienna@aimgroup.eu

«Tutte le strutture Mice sono inoltre adiacenti a una serie di ristoranti e locali d’epoca, anche quelle più moderne come l’Egg, inaugurato appena due anni fa, vicino alla Gare du Midi, porta d’ingresso ferroviaria alla città». PARIGI, PRESTIGIO SENZA FINE Quanto a possibilità per rendere indimenticabile un post congress, Parigi e la Francia non sono seconde a nessuno: crociere private sulla Senna, cocktail in terrazza a Cannes, workshop professionali nelle più accoglienti località sciistiche della Val d’Isère o a Chamonix. Dalla sede parigina di Aim Group, Gregory Zermatten elenca tutti i plus e le mete transalpine da tenere d’occhio: «Il nostro repertorio spazia dagli incentive d’alto profilo ai congressi scientifici con migliaia di delegati, e grazie al nostro staff specializzato possiamo far fronte a tutti i diversi bisogni. D’altro canto siamo anche contenti di aver diversificato la nostra offerta grazie alla Dmc Follow our Sun, che rappresenta il complemento perfetto della nostra attività di Pco».

Anche Biarritz, Nantes, Marsiglia – capitale europea della cultura 2013 – e Lione – con l’avveniristico nuovo quartiere La Confluence – offrono un notevole potenziale di sviluppo sul fronte dei servizi per eventi. Con i suoi oltre venti milioni di visitatori all’anno, Parigi rimane d’altronde un punto di riferimento irrinunciabile. «La capitale ha indubbiamente tutto ciò che si può chiedere a una città: monumenti, castelli, design, eccellenze museali, oltre alle infinite possibilità offerte dallo shopping, dal cibo e dai vini per intenditori», prosegue Gregory. La crisi non sembra aver intaccato le potenzialità delle diverse destinazioni, ma ha semmai indotto a esplorare nuove possibilità, e a dedicare sempre maggiore attenzione al rapporto con i propri partner: «Puntiamo verso gli “oceani blu”, i nuovi mercati, in cui è possibile continuare a crescere. È inoltre fondamentale continuare a fidelizzare i nostri clienti con trattamenti di riguardo».

BALTICS vilnius@aimgroup.eu BELGIUM brussels@aimgroup.eu BULGARIA sofia@aimgroup.eu CZECH REPUBLIC prague@aimgroup.eu FRANCE paris@aimgroup.eu HUNGARY budapest@aimgroup.eu ITALY info.aimevents@aimgroup.eu PORTUGAL lisbon@aimgroup.eu SPAIN madrid@aimgroup.eu USA

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Monte-Carlo d’elite Gruppo storico dell’ospitalità, Monte-Carlo SBM festeggia quest’anno i 150 anni di attività, mentre le sue stelle (tra le quali quattro hotel e il celebre casinò) brillano più che mai A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ono 150 le candeline che spegne quest’anno lo storico gruppo S Monte-Carlo S , acronimo di Société BM

de Bains de Mer, che riunisce sotto al proprio prestigioso marchio strutture a dir poco leggendarie, a iniziare dai quattro lussuosi alberghi (tre a cinque stelle e uno a quattro), per continuare con il famoso Casinò di Monte-Carlo e con le eleganti Terme, per finire con una serie di ristoranti e bar dall’allure esclusivo. Tutto questo, per la meeting industry si traduce nella possibilità di organizzare i propri eventi avendo un 5

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unico interlocutore – il dipartimento commerciale è infatti unico per tutte le strutture – e, soprattutto, avendo a disposizione hotel e location dal fascino irresistibile e dalle possibilità praticamente infinite per quanto concerne le attività post congress che sono in grado di ospitare. In una destinazione, tra l’altro, collegata con voli diretti da Roma, Napoli e Venezia su Nizza e capace di offrire strutture e servizi al top con tariffe assolutamente competitive. ATMOSFERE INFINITE Tre hotel a cinque stelle e uno a quattro: se i freddi numeri sono comunque significativi, il gruppo SBM dispone di oltre ottocento camere nelle zone più esclusive del Principato e sessanta sale riunioni di diversa tipologia ma sono le atmosfere che si respirano nei quattro alberghi a renderli unici. L’Hotel Hermitage, a strapiombo sul Mediterraneo, è stato di recente riprogettato e ingrandito con nuovi spazi e terrazze, mostra la sua chiara vocazione business. Tra gli spazi Mice spiccano la sala ultramoderna Eiffel – 310 metri quadrati senza pilastri – e la celebre Salle Belle Èpoque, perfetta per banchetti stellati grazie a Joel Garault, chef del Vistamar (una stella Michelin), vanto dell’Hermitage. Atmosfere diverse quelle frizzanti che si respirano al Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, incastonato in un lussureggiante giardino sul mare (della cui vista gode il 75 per cento delle camere) e arricchito da


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una scenografica laguna con fondo di sabbia Qui il Mice trova il giusto mix tra lavoro e relax in uno stile dal design unico. Per seminari fino a cinquecento persone, è a disposizione un business center con dieci sale modulabili, tutte con luce naturale, che prevedano, magari anche l’uso della Salle des Palmiers (seicento metri quadrati) e della Salle des Etoiles per cene di gala indimenticabili (fino a novecento persone) letteralmente... sotto le stelle (il tetto, infatti, si apre interamente in meno di tre minuti!). L’elegantissimo Hotel de Paris, ubicato sulla famosa Piazza del Casino, al Mice offre sette spazi per eventi – tra i quali la spettacolare Salle Empire, classificata Monumento Storico, in grado di ospitare cene di gala fino a 450. L’Hôtel de Paris dispone inoltre di due ristoranti gastronomici tra cui il pluristellato Louis XV – Alain Ducasse. Board meeting e incentive Vip acquisiscono un allure speciale al de Paris! Last but not least, il Monte-Carlo Beach, intimo boutique hotel, dispone di quaranta camere, tutte con vista mare, e di un incantevole ristorante a bordo piscina, Il Deck, per cene private fino a cinquecento invitati. Le dimensioni dell’hotel lo rendono facilmente privatizzabile e l’atmosfera è perfetta per board meeting e incentive.

I clienti del Monte-Carlo Bay, invece, hanno accesso alla piscina interna/esterna riscaldata dell’hotel e, da maggio a settembre, alla splendida laguna di sabbia. Anche le proposte post-congress sono infinite presso il gruppo SBM: dagli sport “marini” alle cooking class stellate e alle serate monegasche, che possono avvalersi di indirizzi esclusivi, rigorosamente sotto l’egida Monte-Carlo SBM; tre fra tutti: il Jimmy’z (presso lo Sporting o vicino alla Piazza del Casino, secondo la stagione), tra i night-club più famosi d’Europa, il Buddha-Bar Monte-Carlo, un’elegante lounge dall’atmosfera esotica, e La Rascasse, situato sul porto di Monaco con live music e atmosfera conviviale. MONTE-CARLO SBM, «YOUR BEST PARTNER IN MONACO» Ancora un elemento è degno di nota. Il gruppo SBM ha creato un nuovo sito dedicato ai professionisti della meeting industry: www.montecarlomeeting.com.

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1 / La peninsula e facciata del Monte-Carlo Bay 2 / La lobby Jardin d’Hiver dell’Hotel Hermitage, dedicata al check-in gruppi 3 / La Sala America del Monte-Carlo Bay 4 / Una camera vista mare del Monte-Carlo Beach 5 / Una camera dell’Hotel Hermitage 6 / Il salone Charles III dell’Hotel de Paris

indirizzi a fine rivista

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POST-CONGRESS : TUTTO È POSSIBILE Finito il lavoro, i clienti dell’Hermitage, del de Paris e del Monte-Carlo Beach, grazie alla Carta Cercle Monte-Carlo, hanno accesso gratuito a uno degli stabilimenti termali più grandi d’Europa (6.600 metri quadrati), le Thermes Marins Monte-Carlo – sempre targate MonteCarlo SBM – dove è possibile rilassarsi tra sauna, hammam e piscina.

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DALPICCOLOMEETINGALGRANDEEVENTO

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HOTEL CASALEÈILLUOGOIDEALEPERAVEREUNSUCCESSOGARANTITO Il complesso del “Casale”, nell’entroterra marchigiano, a pochi chilometri dalla costa adriatica e dalla medievale Ascoli Piceno, è incastonato tra i colori delle cime appenniniche e quelli delle palme esotiche. La struttura è stata ricavata dal restauro di un antico borgo, preservandone l’elevato valore artistico. La location ideale per meeting, congressi, sfilate di moda, conferenze e team building. Dotato di 23 meeting room di diverse dimensioni e di un elegante auditorium in grado di ospitare fino 1.200 persone, inaugurato nel 2009. Tutti gli spazi sono equipaggiati con tecnologia di ultima generazione, per soddisfare qualsiasi richiesta.


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HOT TOPICS blogsurfing

Nel meraviglioso mondo dei social media ocial media e marketing b2b non sono un’abbinata facile. Ci si può scerS vellare finché si vuole, ma per quanto la vostra agenzia sia super-professionale, non è semplice rendere la propria attività di organizzazione di eventi così accattivante da catturare l’interesse degli ultra sollecitati utenti dei social media. Che attenzione, non sono soltanto i social network come si potrebbe essere tentati di credere, ma comprendono anche blog, content community tipo Youtube e le altre “pratiche online”. Pur tuttavia – visto che essere presenti sui social media è diventato un must irrinunciabile – è consigliato saperlo fare nei migliori dei modi. Per questo ci possiamo affidare in rete a tanti sedicenti guru, ognuno con la sua “ricetta”. Noi vi proponiamo i suggerimenti di un professionista, Jeffrey L. Cohen, Content Marketing manager di Salesforce Marketing Cloud e co-autore di “The B2B Social Media Book”, da cui abbiamo tratto ispirazione. “Ten Ideas to Make Boring B2B Social Media Posts Captivating” è il titolo del suo post, in cui dà dieci suggerimenti per far condividere, cliccare, leggere e trovare i vostri contenuti “social”, rendendoli accattivanti. I DIECI COMANDAMENTI DEI CONTENUTI SOCIAL 1 – Nel titolo, usare le parole chiave: sono le parole che un potenziale utente digiterebbe in un motore di ricerca. Solo così aumenterete le chance di essere trovati da chi cerca un’agenzia di organizzazione eventi 2 – Sempre nel titolo, utilizzare aggettivi: aumenterà le chance che il post sia trovato interessante e quindi letto. 3 – Pubblicare solo immagini convincenti. Meglio una fotografia che attiri l’attenzione anche se non del tutto pertinente che un’immagine brutta ma in linea con il contenuto. Invece di postare innumerevoli immagini scattate da voi della stessa conferenza, meglio optare per un’immagine evocativa fatta bene, presa magari da uno dei database fotografici che si trovano online. Ricordatevi i credits!

Anche se chi si occupa di eventi è un professionista della comunicazione, non sempre è in grado di postare contenuti accattivanti sui social media. Soprattutto in ambito b2b il mezzo è ostico, ma c’è chi ci dà una mano 4 – Non scendere nei dettagli dei servizi offerti. Se organizzate eventi per lavoro, lasciate che sia il vostro website istituzionale a dire cosa fate. Saranno più utili i post in cui date consigli originali che non si troverebbero altrove 5 – Diventare problem solver. Ci sarà pure un motivo per il quale le rubriche dedicate al “Come fare”sono le più amate dai clienti… 6 – Condividere i post dei clienti. Chi parlerà bene di voi sarà la pubblicità più efficace che possiate desiderare 7 – Utilizzare i video. I filmati sono un mezzo molto efficace per raccontare una storia. Il più delle volte attirano l’attenzione maggiormente rispetto a un post scritto. Ricordate però: non deve durare più di cinque minuti, e se possibile addirittura meno di tre… 8 – Sperimentare format differenti. Un post non deve necessariamente essere di 500-800 battute. A volte bastano post cortissimi e brevi commenti, altre volte vale la pena di postare testi lunghi. 9 – Utilizzare sottotitoli. Chi legge sul web “scansiona” con gli occhi i contenuti, fare dei sottotitoli aiuta il post a essere considerato maggiormente, anche se in maniera veloce. Ecco perché, tra l’altro, sul web gli elenchi a punti funzionano così bene 10 – Ricordarsi dei social network. Non è importante essere trovati solo dai motori di ricerca, ma anche all’interno dei vari social network.

ALESSANDRA BOIARDI

Questo “Blogsurfing” ha preso spunto dal post di Jeffrey L. Cohen intitolato “10 Ideas to Make Boring B2B Social Media Posts Captivating” e pubblicato sul sito Social Media B2B (http://socialmediab2b.com)

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HOT TOPICS la provocazione

Spaghetti networking Il business networking ha orizzonti sempre più vasti, dai club alle community online... Una pratica – quella dei “rapporti professionali” – che esiste da sempre, ma che in Italia troppo spesso scade nella esecrabile raccomandazione. I nuovi mezzi ci salveranno? ALESSANDRA BOIARDI

empo fa mi sono trovato a cena con un imprenditore che è arrivato «T a Milano negli Anni 50 e oggi possiede una catena di negozi tra le prime del suo settore. Ascoltavo affascinato il racconto della sua storia emblematica da ragazzino tredicenne meridionale in cerca di fortuna a esponente di spicco del commercio milanese. E ricordo che a un certo punto mi disse: “Sai, tra il lavoro operativo, la burocrazia e le ore sociali non mi fermo mai!”. Incuriosito, gli chiesi: “Ore sociali? Cosa intende?”.”Eh sai, le relazioni vanno curate, io dedico quattro ore al giorno alle relazioni sociali” fu la sua risposta». Il ricordo è quello di Pier Carlo Pozzati, presidente di MilanIN (associazione

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senza scopo di lucro nata da un gruppo di utenti LinkedIn di Milano), e della Federazione Nazionale di Social Business networking ClubIN. Rispondeva con questo esempio alla nostra domanda: che cosa significa fare networking oggi? Ci eravamo posti infatti l’impegnativo quesito sollecitati prima di tutto dall’osservazione della realtà, sempre meno ancorata al “materiale” e sempre più proiettata verso il cosiddetto mondo virtuale, la rete insomma. E anche il business networking non ci sembrava sfuggire a questo destino, con il fiorire di community sempre più popolate. Un potenziale sulla carta non indifferente, ma appunto, il dubbio sorgeva spontaneo: siamo sicuri che anche nel nostro Paese il networking – che per definizione nasce con lo scopo della condivisione di idee e di spunti di business – sia in grado di avvantaggiarsi di “connessioni” professionali come accade negli altri Paesi? Siamo capaci di andare insomma oltre al networking all’italiana: la raccomandazione? A tirare in ballo il nostro “vizietto” di recente c’è stato anche un illuminato


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HOT TOPICS la provocazione

articolo di Luciano Trincia apparso su Linkiesta dal titolo “Vecchia e ignorante, ecco la classe dirigente italiana”, che a proposito di relazioni interpersonali affrontava l’argomento in un passaggio illuminante. Ve ne riportiamo uno stralcio: “Perché, in una fase di imponente crisi economica, il merito e le competenze che dovrebbero essere il criterio principe che presiede alla formazione della classe dirigente, sono relegati al ruolo di fattori marginali? (…). Sono meccanismi di selezione che premiano l’esistenza di relazioni interpersonali piuttosto che il riconoscimento oggettivo dei meriti individuali. Il collaudato istituto della “raccomandazione”, in altre parole. Ma se nel contesto estero esso assume la veste di conferma di segnali oggettivi, in Italia si trasforma in un marchio di appartenenza a una rete relazionale autoreferenziale, a cui appartiene sia il raccomandante sia il raccomandato”. E dunque appunto, cosa significa fare networking oggi? IL MESTIERE DEL NETWORKING È indubbio che i rapporti sociali in campo professionale contino moltissimo. Non può che esserne convinto proprio Pier Carlo Pozzati che spiega: «Fare networking nel nostro Paese oggi significa esattamente quello che significava ieri. Per le persone di successo è una dote innata. Dedicare una parte del proprio tempo a rapportarsi con l’altro, essere curiosi dell’altro, essere generosi, questo significa. Gli strumenti attuali hanno semplificato da un lato e complicato dall’altro questo processo che però esiste

da sempre. Il mondo dell’online ha trasformato quella che prima era un robusto albero da frutto relazionale a crescita lenta e da potare ogni tanto, in una specie di rovo relazionale pieno di spine. Aumenta in modo considerevole la quantità di persone con le quali ci si rapporta e diventa più difficile riconoscere i rami secchi da quelli che danno frutti». Ma il networking a livello di community virtuale ha anche i suoi vantaggi, come il fatto di essere “frequentati” da persone molto diverse per estrazione e fascia di età e di mettere tutti sullo stesso piano. Il manifesto stesso dell’associazione Milanin dice che “non c’è nulla di immorale nella segnalazione e nel favorire chi si conosce personalmente, anzi, ciò migliora l’efficienza dei sistemi”».

PIER CARLO POZZATI, presidente di Milan IN «Nel networking l’attore principale sono io e la moneta che circola non sono “favori tout court”, ma piuttosto informazioni buone. La raccomandazione mette invece al centro qualcuno che aspetta che qualcun altro lo raccomandi»

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HOT TOPICS la provocazione

PIER GIORGIO COZZI, giornalista e scrittore «La lobby non può che essere un’espressione della democrazia. Kennedy diceva che in dieci pagine i lobbisti erano in grado di fornirgli un quadro della situazione migliore di quello che i “suoi” gli avrebbero relazionato in dieci giorni»

Ma c’è una linea di demarcazione tra segnalazione e raccomandazione? «In generale – risponde Pozzati –si può dire che è il soggetto che cambia. Nel networking l’attore principale sono io, soggetto attivo. Il networking presuppone un lavoro impegnativo, la moneta che circola non sono “favori tout court”, ma piuttosto informazioni buone. Devo risolvere un problema complesso? Mi serve un ingegnere, un avvocato, un’impresa brava nel settore delle rinnovabili e tre idraulici? Dal mio network pesco i migliori perché so che lo sono. La raccomandazione mette invece al centro un soggetto passivo, seduto in poltrona che aspetta che qualcun altro lo raccomandi a prescindere dalle sue competenze. Portando all’estremo potremmo dire che se tutti facessero networking le “raccomandazioni” sarebbero un aspetto marginale. La cultura del networking va di pari passo con quella della responsabilità. Nel networking io sono responsabile moralmente delle segnalazioni che faccio, la mia rete mi giudica». PIÙ REGOLE, PIÙ TRASPARENZA Dunque più si gioca a carte scoperte più le regole si rispettano. Il networking professionale nella sua doppia versione – online e offline – favorisce dunque l’osservazione degli attori coinvolti e la loro valutazione, punto di vista etico compreso. Ecco perché si auspica anche nel nostro Paese tutto quello che può portare a una regolamentazione. Va in questa

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direzione il pensiero di Pier Giorgio Cozzi, giornalista, lobbista di esperienza internazionale e autore di un volume sull’argomento – “Professione lobbista. Portatori di interessi o faccendieri?” – per i tipi di Lupetti. «La lobby, se ben interpretata come rappresentanza legittima di interessi legittimi non può che essere un’espressione della democrazia» spiega Cozzi. «Kennedy diceva che in dieci pagine i lobbisti erano in grado di fornirgli il quadro della situazione migliore di quello che i “suoi” gli avrebbero fornito in dieci giorni». Già, ma quelli erano gli Stati Uniti, noi siamo in Italia. Da noi fare lobby ha un’accezione del tutto negativa, un grande malinteso alimentato per primi dai media. «Se dici lobby in Italia viene in mente l’intrallazzo, o quanto meno il compromesso, anche se a mio avviso, purché onesto, il compromesso sia esso stesso una forma di democrazia. La lobby non è “la bionda” nel letto del ministro come si crede qui da noi». È un gruppo di persone legate da un interesse comune, per dirla da vocabolario, e come il networking dovrebbe essere sinonimo di rapporti trasparenti. «In Italia ci sono quaranta proposte giacenti in Parlamento in attesa di regolamentazione, sarebbe uno dei primi passi perché il concetto di lobby cambi. Definire per legge la lobby permetterebbe di spogliarla da significati negativi, si tratta di un network, di una rete per l’appunto: non è un mettersi d’accordo! Non si può confondere l’interesse personale con un’azione di lobby. Dal punto di vista delle relazione professionali una lobby non promuove un candidato in particolare, non è nella sua essenza». Dunque più regole, più trasparenza: lobby, networking professionali, community online ci aiuteranno.


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Magici team building

Pensiero laterale, principi illusionistici, intelligenza emozionale forniscono una visione non lineare e non convenzionale dell’accadere, del gestire e del risolvere: e quindi, con i team building di magia, lo stile cognitivo diventa forma mentis TERESA CHIODO

pensiero razionale, definito anche ipoè il pensiero umano Iperltetico-deduttivo, antonomasia: consente di ragionare in modo simile a uno scienziato, verificando le ipotesi sulla realtà, seguendo operazioni logico-matematiche e spazio-temporali. Il pensiero laterale invece è creativo e dinamico, incorpora le proprietà del

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pensiero associativo, quindi la capacità di raccogliere e riallineare significati. Il dottor Watson agiva procedendo lungo le linee del pensiero cristallizzato basato su preconcetti e affrontava il problema frontalmente per rimuovere l’ostacolo diretto. La capacità di trovare la soluzione a problemi altrimenti insolubili di Sherlock Holmes, invece, era dovuta alla sua abilità nell'osservare i fatti di una situazione senza presupposti iniziali. Usando il pensiero laterale appunto, egli spezzettava gli elementi di un problema e li riordinava in un modello apparentemente casuale, per arrivare a una visione diversa e quindi a una possibile soluzione. Individuare soluzioni trasversali attraver-


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so il pensiero laterale può essere una valida alternativa al consueto problem solving, anche in azienda. Ma c’è un metodo per acquisire e potenziare quest’approccio “out of the box”? La soluzione, secondo i nostri intervistati è sintetizzabile nella formula “pensare come un mago”. Chiedi a un “non mago” di fare sparire la statua della libertà e lui ti spiegherà perché è impossibile. Chiedilo a un mago e lui inizierà a pensare a come rendere la cosa possibile! Di fronte a uno spettacolo d’illusionismo, non esiste la realtà, esiste ciò che l’illusionista vuole farci vedere, affinché la magia riesca. Questo pensiero senza barriere del possibile, per essere realmente efficace, deve essere intimamente vissuto e percepito, come accade per i più grandi maestri della magia. Può un team building con la magia costituire una risposta inedita, proponendo la teoria illusionistica come strumento innovativo, per impostare creativamente i problemi, condurli rapidamente alla soluzione e, perché no, imparare dalla dimensione ludica e dalla finzione a gestire una dinamica aziendale? Sicuramente, grazie a professionisti del problem setting e del problem solving che si ispirano all’arte illusionistica. LA PAROLA MAGICA Intuito, sagacia, capacità di analisi e di previsione consentirono al mitico Ulisse di uscire da alcune situazioni critiche come quella con il ciclope Polifemo. Chiuso nella grotta da un macigno enorme che solo il gigante è in grado di spostare, l’eroe deve trovare il modo di uscire sfruttandone proprio la forza bruta, rigirandola a proprio vantaggio. Accecato il ciclope, Ulisse escogita un piano; ma è prima che compie il vero capolavoro dell’essere “un passo avanti”: interrogato dal Ciclope sul suo nome, lo cela e dice di chiamarsi Nessuno. Quando Polifemo chiederà aiuto agli altri abitanti dell’isola, griderà che Nessuno lo ha accecato, non ottenendo così alcun supporto dagli altri che lo credono pazzo. La soluzione

è stata immaginata da Ulisse un passo prima rispetto al risultato che intendeva ottenere e basterebbe questo a fargli conquistare la definizione di perfetto problem solver. Questi appunto sono gli stessi meccanismi che regolano il pensiero illusionistico. In fondo la vera abilità del mago è quella di compiere una serie di azioni che preparano all’effetto molto prima che il pubblico si renda conto di quello che sta accadendo davvero, e senza lasciar immaginare, anzi sviandone l’attenzione, per ottenere il massimo dell’efficacia dal “gesto magico”. L’attivazione dei blocchi mentali è uno dei cardini del pensiero illusionistico; studiare i meccanismi di induzione dell’autoinganno significa riuscire a riconoscerli e quindi evitare che ci impediscano di risolvere i problemi. La semplice identificazione del blocco ci apre la strada verso la soluzione. Ce lo spiega Marco Marazza, formatore della società Magic Team Building: «Per riuscire nella simulazione teatrale di un evento magico bisogna conoscere certi funzionamenti della nostra mente, in quali trappole tende a farci cadere, quali sono gli automatismi, i blocchi e le autocensure e come questi possono essere utilizzati per ingannarci. Il disvelamento di questi meccanismi mentali è contestuale allo studio dell’esecuzione di un gioco di prestigio, che va sempre intra-

MARCO MARAZZA, formatore della società Magic Team Building: «Imparare a eseguire con efficacia un gioco di prestigio significa imparare cose importanti sul linguaggio non verbale (e paraverbale), sul controllo dell’attenzione, sulle tecniche per capire chi abbiamo di fronte»

La magia porta a un approccio “differente” ai problemi: chiedi a un “non mago” di fare sparire la Statua della Libertà e lui ti spiegherà perché è impossibile. Chiedilo a un mago e lui inizierà a pensare a come rendere la cosa possibile!

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24-05-2013

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COME PER MAGIA… L’illusionismo ha varie branche: grandi illusioni, cartomagia, mentalismo e close-up. In ognuna di esse si può trovare la giusta metafora secondo la tipologia dei partecipanti e degli obiettivi. Per iniziare a padroneggiarne i

principi teorici e i fondamenti operativi possono bastare alcune esperienze sul campo, se condotte sotto le guida di esperti del mondo magico, della formazione aziendale e della psiche e delle scienze comportamentali, che lavorino congiuntamente. Non esiste un format unico, ma tanti quanti sono i clienti. Si alternano continuamente momenti “spettacolari” e momenti analitici, in modo da guidare i partecipanti a un’esperienza di immersione globale nel pensiero illusionistico. Può durare da una giornata a più giornate. preso dopo averlo eseguito ai partecipanti senza spiegazione preliminare. Infatti l’analisi del vissuto dell’esperienza ludica, prima e dopo la conoscenza dei meccanismi che la rendono possibile (il trucco e l’autoinganno), altro non è che una presa di coscienza dei propri limiti autocostruiti. Questa consapevolezza è il primo passo per il loro superamento. Imparare a eseguire con efficacia un gioco di prestigio significa imparare cose importanti sul linguaggio non verbale (e paraverbale), sul controllo dell’attenzione, sulle tecniche per capire chi abbiamo di fronte. Importanti sono: una corretta gestione della prossemica, la capacità di comunicare in maniera subliminale, il saper leggere i segnali inconsapevoli che ci vengono dai nostri interlocutori, una buona presenza di spirito, la capacità di fare fronte agli imprevisti e di rimanere freddi e lucidi in situazioni di

stress: tutte competenze utili e spendibili anche nella vita professionale». “Pensare come un mago” quindi significa applicare alla realtà il pensiero illusionistico, che si traduce come “la capacità di creare problemi (apparentemente) insolubili”. Perché ci si dovrebbe industriare per creare problemi anziché risolverli? Perché solo chi è in grado di crearli ha poi in sé gli strumenti per trovare le soluzioni a quei problemi che ci si trova necessariamente a dover affrontare nella vita e in ambito professionale. MAGIA REGIA SINERGIA E STRATEGIA Che insegnamenti può dare il mondo della magia in un contesto di team building? Ci risponde Pasquale Acampora, mental coach della società Blackship: «Personalmente credo molti, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Quando in uno spettacolo di magia si esibiscono diversi artisti, tutto deve essere orchestrato perfettamente. Occorre provare e riprovare affinché i movimenti e le interazioni risultino naturali e spontanei sul palco. Quando “vai in scena” ti devi fidare. Nella magia nulla può essere lasciato al caso. Questo è un primo grande insegnamento. Talvolta le persone competenti e con esperienza pensano di potersi affidare solo alla loro capacità di improvvisazione e che la preparazione “costringa” la loro creatività. Io credo che la conoscenza, l’abilità e la capacità di improvvisazione di un professionista vengano esaltate dalla preparazione, la stessa che andrà poi a valorizzare il talento. Alla fine l’attenzione deve essere solo sul “pubblico” (collega, superiore o cliente che sia)». L’obiettivo quindi è creare una forma mentis orientata alla focalizzazione, identificazione e risoluzione dei problemi. Produrre illusioni significa evocare attività da risolvere con semplicità e poi sma-

Zakary Belamy

PASQUALE ACAMPORA, mental coach della società Blackship: «Nella magia nulla può essere lasciato al caso e questo è un primo grande insegnamento. Talvolta le persone di grande esperienza pensano di potersi affidare solo alla loro capacità di improvvisazione, ma è la preparazione che va poi a valorizzare il talento»

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24-05-2013

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SANDRO SANTI, dell’agenzia 2bsmart: «Un team building basato sulla magia è un percorso ideale per quelle aziende che hanno la necessità di ritrovare lo spirito innovativo e imprenditoriale in ognuno dei collaboratori, ma anche per quelle che stanno affrontando un cambio di mercato o profondi mutamenti nell’organizzazione delle vendite»

scherare le illusioni che sembrano realtà per costruire una realtà più solida, il tutto utilizzando la creatività del pensiero laterale e flessibile, tralasciando le modalità solite del ragionamento razionale e magari smascherare gli inganni e i trucchi della concorrenza. Ce lo conferma Sandro Santi dell’agenzia 2bsmart: «Pensare come un mago, è esattamente la sintesi felice di quanto detto fin qui. Del resto la stessa situazione di mercato in cui un’azienda normalmente agisce non è mai univoca, ma soggetta all’interpretazione di ciascuno degli osservatori; lo vediamo ad esempio anche quando vengono elaborate e lette le previsioni e i budget: ognuno ne dà una propria interpretazione. Un team building basato sulla magia è un percorso ideale per quelle aziende che hanno la necessità di ritrovare lo spirito innovativo e imprenditoriale in ognuno dei collaboratori, ma anche per quelle che stanno affrontando un cambio di mercato o profondi mutamenti nell’organizzazione delle vendite». PAROLA DI MAGO Spettacolarizzare un evento con la magia resta una formula sempre innovativa perché sorprende, è memorabile, efficace ed è garanzia di successo anche quando il budget è limitato. Ce lo conferma Walter Rolfo. Oltre che mago da guinness dei primati Walter è leader mondiale per l’organizzazione di eventi live e televisivi legati all’illusionismo, come Masters of Magic. «Per anni nelle convention abbiamo assistito a spettacoli di Cabaret, in tutte le forme» dice Rolfo. «C’è stata poi l’era dei tessuti, in cui

si usava appendere ragazze sulle teste degli spettatori. Siamo poi passati al circo contemporaneo e… ora? Ora, prepotentemente, è arrivato il momento della magia. Il segreto del progetto Masters of Magic è stata la capacità di rimodellare un’arte antica di millenni, ma poco utilizzata da almeno un trentennio. Il percorso ha ricalcato quello che il Cirque du Soleil ha realizzato con il circo: trasformare una forma d’arte antica, facendone il restyling per creare un prodotto nuovo, mai visto. Nella magia di Masters of Magic sono stati eliminati gli archetipi classici: nessun cilindro, coniglio, bacchetta magica o frac, ma solo i più originali e innovativi maghi del mondo. I prestigiatori, che riempiono i teatri di Las Vegas, Seul, Macao, Parigi, vengono presentati in un contesto magico e collegati tra loro da una trama e da un leitmotiv narrativo, capace di portare lo straordinario sul palco e che permette allo spettatore di vivere un momento di sospensione dalla realtà in cui tutto diventa possibile. L’illusionista ci ricorda così che la realtà che crediamo “solida” è spesso una ricostruzione deformata dalle nostre lenti, dal cervello, dalla nostra mente, che scambia per ineluttabile e immutabile ciò che invece è fluido e suscettibile di cambiamento. Il punto di forza di questo tipo di spettacolo? Nessuno ha mai visto nulla di simile, neanche su youtube. Prova ne sia che durante lo spettacolo finale della convention, tutti gli spettatori rimangono seduti fino al termine dello show. Il commento più ricorrente? “Non pensavo che la magia potesse essere così engaging, innovativa e divertente”».

WALTER ROLFO, mago e leader mondiale per l’organizzazione di eventi live e televisivi legati all’illusionismo: «L’illusionista ci ricorda che la realtà che crediamo “solida” è spesso una ricostruzione deformata dalle nostre lenti, dal cervello, dalla nostra mente, che scambia per ineluttabile e immutabile ciò che invece è fluido e suscettibile di cambiamento»

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24-05-2013

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ALESSANDRA BOIARDI

MGALLERY, A QUOTA 12 ALBERGHI IN ITALIA

MGallery, la collezione di lusso del gruppo Accor, punta sempre più sul nostro Paese come mercato strategico, anche per il congressuale. E in Italia il

brand conta già dodici strutture. Tre di esse sono nel capoluogo lombardo: Grand Visconti Palace, Uptown Palace e Grand Hotel Villa Torretta. Situati nel cuore di Milano, questi tre alberghi testimoniano lo sviluppo dinamico del marchio in Italia, così come gli altri presenti sul territorio nazionale. Alla collezione si sono infatti aggiunti di recente anche Villa Olmi a Firenze e La Griffe a Roma. Una nuova apertura è prevista inoltre a breve con l'hotel LaGare di Venezia, proprio la dodicesima.

MAGIA LIBERTY PER I CENTO ANNI DEL PALACE GRAND HOTEL VARESE Era il 1913 e sul colle Campigli di Varese apriva per la prima volta le porte il Palace Grand Hotel Varese. L’11 maggio 2013 il Palace Grand Hotel di Varese ha celebrato i 100 anni di attività con il Gran Ballo del Centenario per far rivivere ad ospiti, amici e clienti la magia della serata inaugurale. Il Palace Grand Hotel Varese, costruito in un solo anno dall’architetto Sommaruga, uno degli esponenti più importanti del Liberty dell’epoca, rappresenta un vero e proprio monumento dell’arte del tempo e conserva ancora intatti dettagli e decori del periodo di inizi ‘900. All’interno della sala Kursaal, utilizzata per le feste e i gala più importanti in questi 100 anni, si è svolta la “festa di compleanno” del Palace: si tratta di un evento esclusivo con un’animazione in costume d’epoca curata dalla Compagnia Nazionale di Danze Storiche (sotto la direzione artistica di Nino Graziano Luca) che si è esibita nei balli del periodo e ha accompagnato gli ospiti in una atmosfera di primi ‘900, facendoli danzare sulle note di valzer, quadriglie, mazurche e contraddanze.?

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FAIRMONT MONTE CARLO, L’UNIONE FA LA FORZA

Sarà una lunga e piacevole estate quella del Fairmont Monte Carlo. Il servizio catering dell’hotel “Private Dining by Fairmont Monte Carlo” si è già reso protagonista gestendo il ristorante Lopen durante tutto il corso della manifestazione Monte Carlo Rolex Masters di Tennis, mentre il celebre chef Nobu si è installato in esclusiva dal 14 maggio al 9 giugno per fare scoprire la sua interpretazione della cucina giapponese sulla Costa Azzurra. Flavio Briatore sarà protagonista, per il quinto anno consecutivo, di quattro serate esclusive durante il Gran Premio di F1 con il Billionaire Club e, fino all’inizio dell’autunno, intorno alla piscina dell’hotel con il Billionaire Sunset Lounge. Inoltre, dopo il successo riscontrato l’anno scorso, il management del celeberrimo Festival International du Cirque de MonteCarlo, sostenuto dalla Principessa Stéphanie, organizzerà dal 24 luglio al 18 agosto il Circus Dinner Show. Tutte le sere, lo chef esecutivo Philippe Joannès e l’equipe del servizio catering si trasferiranno sotto il tendone del circo dando cosi libero sfogo all’arte culinaria di fronte alla magia dello spettacolo circense. E ancora, in occasione del Monaco Yacht Show, Private Dining by Fairmont Monte Carlo è stato scelto per il secondo anno consecutivo per assicurare durante tutta la durata dell’evento, non soltanto il servizio ristorante ma anche l’organizzazione a bordo dei vari yacht presenti durante tutta la manifestazione. E come ciliegina sulla torta, l’arrivo di Liliana Leonori come direttrice vendite.


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28-05-2013

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PALARICCIONE, UN CAMALEONTE IN BIANCO L'8 e il 9 giugno calici innalzati al PalaRiccione. L’occasione è il Riccione White Wine Show, primo salone italiano interamente al dedicato al vino bianco. Il Palazzo dei Congressi di Riccione, come una scatola magica, trasforma i suoi spazi per accogliere, con la complicità di una città da sempre vocata alla migliore ospitalità, produttori, operatori e appassionati della bacca bianca e delle bollicine. Vetrina imperdibile per le aziende vinicole italiane che presenteranno i loro vini nel distretto in cui si esprime, nella stagione estiva, il maggior fatturato nel comparto vinicolo italiano. Per i partecipanti a una grande festa dalle sale del Palariccione ai diversi luoghi della “Perla Verde”. Ancora una volta il Palariccione mette in scena la sua natura camaleontica e la sua eccezionale versatilità, grazie ai suoi spazi completamente modulari e a un servizio cento per cento tailor made. E tutt’intorno il sistema dell’ospitalità di qualità riccionese tra benessere, shopping, sport, divertimento, a pochi passi dal mare.

ALL’HOTEL CÆSIUS THERMÆ & SPA RESORT SU MISURA DI EVENTO All’Hotel Cæsius Thermæ & Spa Resort di Bardolino, in provincia di Verona, ogni ospite è protagonista di un’esperienza emozionale concepita su misura per il suo piacere e benessere. Cinque edifici magnificamente armonizzati con il paesaggio, in uno stile mediterraneo, caldo e luminoso, per creare un’atmosfera rilassante e raffinata, decisamente speciale per un convegno o un meeting, grazie al centro congressi elegante e all’avanguardia. A seconda delle esigenze l’hotel dispone di sette sale congres-

si da dieci a trecento posti, più un’ampio foyer dove poter organizzare esposizioni, accoglienza ospiti, deliziosi coffee break e aperitivi. Inoltre, è a disposizione una sala con illuminazione naturale per

circa quaranta persone, situata presso la dependance Augustus, dove in estate è possibile utilizzare anche la terrazza fronte lago, per coffee break, aperitivi, ricevimenti e suggestivi dopo cena.

IL PALACONGRESSI DI RIMINI IN UN’APP Nata da un progetto di Convention Bureau della Riviera di Rimini (Cbrr) e realizzata da Tecnoconference-TC Group, è online l'app del Palacongressi, che fornisce tutti gli strumenti per conoscere la struttura e visitare la città in modo semplice e immediato. La prima sezione di menu, dedicata al Palacongressi, mostra come raggiungerlo con ogni mezzo e permette di entrare in ogni sala della struttura e informarsi sui servizi offerti. La

sezione Vivere Rimini propone diversi itinerari nei luoghi più belli della città, mostrando il percorso più breve per raggiungerli attraverso il sistema di geolocalizzazione integrato nella app. Seguono veloci suggerimenti sulle opportunità di svago e leisure offerte dalla Riviera, ma anche indicazioni sui portali di riferimento per alloggio e ristorazione, così come informazioni sulle più affascinanti mete dell’entroterra.

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24-05-2013

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SPAZIO MAD, STASERA SI RECITA A SOGGETTO

EXCELSIOR PALACE HOTEL DI RAPALLO, LE NOVITÀ DEL 2013

L’Excelsior Palace Hotel di Rapallo è pronto per la stagione 2013. L’intero ultimo piano di questo cinque stelle può ora infatti considerarsi “all suite floor”, ideale da riservare in esclusiva a una clientela al top. Qui, dove già si trova la suite presidenziale, sono state realizzate nuove suite e tra queste la “Suite Relax”: dotata di sauna privata, per rilassarsi in totale privacy. Un intero piano è riservato anche ai meeting: il centro congressi, la cui sala più grande ospita 450 posti a teatro, gode di terrazza vista mare ed è stato recentemente fornito di nuovi e preziosi arredi in stile impero e prestigiosi dipinti che vanno dal XVI al XVIII secolo. Ma lusso e comfort non terminano qui. L’attracco privato al Beach Club consentirà all’hotel di proporre gite in barca a Portofino, San Fruttuoso e Le Cinque Terre, immancabili in occasione di incentive e post congress. Interessanti novità riserva anche il ristorante sul mare Eden Roc, che affianca nella stagione estiva il Lord Byron, aperto tutto l’anno. Situato su una magnifica terrazza a picco sul mare, rivolta verso la baia di Portofino e la costa delle Cinque Terre, sarà aperto ininterrottamente a partire dal lunch fino a tarda sera.

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Retorica pirandelliana per un party esclusivo, dedicato al pubblico e agli operatori che si sono incontrati a Milano durante la settimana del design e dell’architettura e che racchiude un evento dai notevoli contenuti culturali e tecnici. Lo scorso 11 aprile allo Studio 90 presso lo spazio Mad (via Mecenate 90, Milano) è stata infatti dedicata un’intera serata sul topic del Natural Design Thinking. Il main event è stato uno spettacolo di narrativa teatrale unico del suo genere orchestrato e vissuto in una serata nel cuore del Salone del Mobile. Sei personaggi cui un autore non serve hanno intepreato in stile libero la filosofia del natural design thinking di cui, ciascuno a suo modo, è portavoce: Andrea Boschetti+Alberto Francini (Metrogramma), Enrico

Frigerio (Frigerio Design Group), Leonardo Cavalli (One Works), Mario Cucinella (Mc Architects), Gianluca Peluffo (5+1aa) e Stefano Trombini (Trombinistudio). Voci autorevoli per una nuova scuola informale e trasversale, fondata sul principio di spogliare l’architetto dalle sue vesti di star sopra le parti per riproporre l’uomo al centro del progetto e dell’opera. Un design che riguadagna così il suo ruolo di organizzatore e metodo progettuale, prendendo le distanze da logiche di pura produzione ma riavvicinandosi a una visione naturale in una rappresentazione scenica che coinvolge pubblico e attori, con mise en scène in evoluzione continua e governate dagli improvvisati showman su due palchi frontali indipendenti tra loro.

GLI EVENTI FANNO STORIA A VILLA VALIER Ha aperto i battenti ad aprile Villa Valier, una splendida costruzione del 1500 sulle rive del fiume Brenta. Immersa in un ricchissimo giardino di circa ventimila metri quadrati, questa villa – al riparo dalla frenesia contemporanea – regala un angolo di lussuosa tranquillità dove organizzare eventi in grandi stile. Arte e storia si incontrano in questo luogo che ebbe l’occasione, tra l’altro, di ospitare i festeggiamenti festeggiamenti ufficiali del 1666 in occasione del passaggio per gli Stati Veneti di Margherita, figlia del Re di Spagna, in viaggio per raggiungere il futuro marito Leopoldo I d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero: un ricevimento che per sfarzo ed eleganza fece parlare di sé in tutta Europa. Un precursore degli eventi moderni che oggi possono essere ospitati a Villa Valier, che propone spazi dedicati per meeting, convention e team building aziendali, ma è anche la location ideale per cene di gala esclusive, spettacoli culturali, servizi fotografici.


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28-05-2013

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APRE IL CENTRO CONGRESSI DELL'UPTOWN PALACE

L’Uptown Palace MGallery Collection di Milano amplia il valore del proprio servizio con la recente inaugurazione del centro congressi. Situato al piano -1 della prestigiosa struttura meneghina, è a oggi composto da cinque sale meeting modulabili, dotate dei più moderni e sofisticati sistemi di supporto audio-video, completamente insonorizzate, con illuminazione personalizzata in base alla tipologia dell’evento e dalla capienza che varia da 4 a 35 persone, per un totale di circa 130 posti a sedere. Le sale portano i nomi di alcune delle più importanti strade situate nelle principali città di tutto il mondo: Montenapoleone, Condotti, Rodeo Drive, Champs-Élysées e Fifth Avenue. Una scelta dettata dalla volontà di comunicare l’internazionalità dell’albergo e di rendere omaggio alle più importanti realtà metropolitane strettamente legate alla moda, al business e al lifestyle, proprio come il capoluogo lombardo. I nuovi spazi si aggiungono, così, alle 158 camere dallo stile ricercato, al raffinato ristorante – Uptown Restaurant – e al confortevole Up Cafè. Grazie a questa nuova apertura, l’Uptown Palace-MGallery Collection intende raggiungere un duplice obiettivo: arrivare a proporsi come punto di riferimento milanese per il comparto Mice e come location d’eccellenza per viaggi d'affari.

HOTEL ASTORIA, CENTO ANNI A SAN PIETROBURGO È una pietra miliare dell’hotellerie mondiale, ma rappresenta anche un pezzo di storia della città degli zar, l’hotel astoria, che si prepara a celebrare il centesimo genetliaco con grandi festeggiamenti . Ha vissuto la Rivoluzione d’Ottobre, quando San Pietroburgo, da fastosa capitale zarista dell’immenso impero russo è diventata la sovietica Leningrado; è passato attraverso due guerre mondiali; è stato testimone della Perestrojka e di tutti i cambiamenti a cui ha dato avvio: il lussuoso Hotel Astoria – dal 1997 parte del gruppo Rocco Forte Hotels – è sempre rimasto un punto di rifermento internazionale dall’allure leggendaria. Non solo per l’estrema eleganza di ogni dettaglio ma anche per l’atmosfera avvolgente che si respira nelle sue

168 camere e nelle 87 suite, nonché nelle 14 sale meeting, tra le quali spiccano, per raffinatezza, la Ballroom e il Giardino d’Inverno, in grado di ospitare rispettivamente trecento e 250 persone. Per i momenti conviviali, infine, imperdibile è un’esperienza all’Astoria Café, rinomato ristorante della struttura, che propone i piatti della tradizione russa rivisitati però con tocchi di originalità.

L'HOTEL BRUNELLESCHI COMPLETA LA RISTRUTTURAZIONE L’Hotel Brunelleschi nel cuore di Firenze, a due passi dal Duomo, ha completato la sua totale ristrutturazione. L’impegnativo intervento riporta alla luce i vari caratteri stilistici degli edifici che lo compongono, che vanno dal I secolo d.c. fino all’Ottocento, dai resti del calidarium di epoca romana alla torre bizantina inglobata nella facciata, e vi aggiunge particolari decorativi che ne esaltano le varie componenti. Sono stati arricchiti gli spazi comuni che, tramite arredi di grande livello e una distribuzione funzionale ben progettata, trasmettono la sensazione di soggiornare in un ambiente caldo e raffinato, dove i colori, le luci, gli arredi contemporanei e di antiquariato fiorentino creano un’atmosfera unica e irripetibile. Le due sale meeting dell’ Hotel Brunelleschi sono la cornice ideale per meeting aziendali, team building e incontri di lavoro. Le sale, che accolgono fino ad un massimo di 120 persone, sono perfette per ospitare grandi e piccoli eventi e dispongono di tutte le tecnologie necessarie per trasformare un meeting a Firenze in un evento esclusivo.

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Treviso Events Location fa scoprire il meglio dell’offerta del territorio trevigiano. La sua forte identità si declina di volta in volta secondo le esigenze degli organizzatori, che possono contare su tre strutture d’eccellenza

La Marca Trevigiana a portata di Mice romuovere l’offerta turistica e i grandi eventi nella Marca Trevigiana: con P questo obiettivo Treviso Events Location

GIULIA DE STEFANO

1 / Best Western Villa Pace Park Hotel Bolognese 2 / Castelbrando 3 / Best Western Premier Bhr Treviso Hotel

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è nato nel 2011 dalla partnership di tre prestigiosi alberghi della Provincia di Treviso – Best Western Premier BHR Treviso Hotel, Castelbrando e Best Western Villa Pace Park Hotel Bolognese – e grazie al supporto di Unint, il consorzio per le integrazioni tra imprese di Unindustria Treviso. Dalla sua nascita Treviso Events Location promuove la Marca Trevigiana come destinazione congressuale e incentive d’eccellenza, facendo conoscere anche a livello internazionale un territorio che è tutto da scoprire, ricco di storia e cultura, di luoghi da godersi in pieno relax come le colline del Prosecco, di itinerari unici tra le ville venete, i castelli e le città fortificate, o ancora a tavola con i prodotti agroalimentari e brand manifatturieri d’eccellenza riconosciuti in tutto il mondo. Il tutto con un’offerta ricettiva che – nelle tre strutture quattro stelle superior che fanno parte di Treviso Events Location – propone soluzioni adatte a tutte le esigenze. Il moderno Best Western Premier BHR Treviso Hotel dispone, a due passi dal centro storico di Treviso, di 133 camere e suite. Il punto di forza è il centro congressi, con 13 sale modulari a luce naturale in grado di accogliere oltre 1.300

persone, a cui si aggiungono ampi spazi espositivi esterni. Ristorazione e catering d’eccellenza sono garantiti dal DiVino Osteria Trevigiana e Gioja Lounge Bar, mentre il Centro Wellness & Fitness è ideale per post congress a base di relax. Castelbrando è un borgo medievale nel paesaggio collinare del Prosecco, a soli 45 minuti da Venezia. Il castello, fra i più grandi e antichi d’Europa, è circondato da un parco secolare e ospita un hotel con ottanta camere, una suggestiva spa e un centro congressi di oltre quattromila metri quadrati in grado di ospitare fino a 1.800 persone. Offre inoltre due ristoranti, uno più raffinato in sale settecentesche e uno più informale, bar, cantine ed enoteche, sei aree museali tematiche e una boutique. Castelbrando è stato scelto per road show e test drive per l’automotive, show room e per la realizzazione di programmi televisivi. Best Western Villa Pace Park Hotel Bolognese è una villa veneta di fine ‘800 completamente ristrutturata. Situata in posizione strategica, a cinque minuti da Treviso e 25 minuti da Venezia, dispone di 95 eleganti camere e quattro sale meeting modulabili da dieci a 250 posti. Immerso in un parco di alberi secolari, propone una zona relax con piscina esterna e un rinomato ristorante con vista sul parco. indirizzi a fine rivista



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Grand Visconti Palace MGallery Collection HHHHS Milano Numero camere: 172 | Ristoranti: 1 | Posti: 50 | Sale meeting: 14 | Capienza sala maggiore: 270 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 900 | Possibilità organizzazione post congress

Equilibrio è la parola che riassume l’atmosfera e il fascino del Grand Visconti PalaceMGallery Collection, elegante quattro stelle superior milanese: equilibrio tra tradizione e innovazione, ma anche tra storia e mondanità e tra business e relax

Milano a sorpresa STEFANO RE

n centro a Milano il Grand Visconti Palace-MGallery Collection interpreta al Imeglio il senso meneghino di ospitalità, in perfetto equilibrio fra tradizione e contemporaneità, tra la cultura dell’accoglienza dei grand hotel di una volta e la disponibilità delle moderne tecnologie al servizio del mondo degli eventi. L’albergo è sorto sulle spoglie dell’antico mulino Verga, risalente ai primi del ‘900, esempio di edificio della Milano industriale: in una costruzione imponente ed elegante sono racchiusi ampi spazi sia interni sia all’aperto, per un’estensione complessiva di 12mila metri quadrati. La struttura offre 172 camere, alcune raffinate suite e un centro congressi composto da 14 sale meeting di diversa capienza

e metratura, di cui la maggior parte a luce naturale, che possono ospitare fino a 270 partecipanti, come nel caso della sala plenaria Porta Romana, per un totale di circa un migliaio di posti a sedere. Dove un tempo si trovava il cortile del mulino oggi c’è un parco interno di 2.500 metri quadrati, un luogo non convenzionale che aggiunge lustro e versatilità agli spazi dell’hotel e consente un elevato livello di personalizzazione degli eventi ospitati. All’interno del parco si trova il Giardino d’Inverno, un luminoso gazebo in ferro e cristallo che regala un’atmosfera ancora più informale, tra arredi etnici e sedute in pelle dai colori caldi e avvolgenti, location ideale per cocktail, brunch e pranzi di lavoro. Anche il Salone Visconti, deputato a ospitare banchetti e cerimonie, si affaccia con le sue ampie vetrate sul parco, garantendo luminosità naturale, tranquillità e riservatezza. L’elegante spa con piscina coperta è una delle caratteristiche più apprezzate dell’albergo, insieme a Al V Piano – Attico Gourmet e al lounge bar, che rendono il Grand Visconti Palace-MGallery Collection un punto di riferimento per tutta la città. indirizzi a fine rivista


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Hotel Savoy Palace HHHH Gardone Riviera (Bs)

L'Hotel Savoy Palace è un luogo ricco di storia e di fascino, che ha ospitato negli anni personalità illustri diventando presto meta privilegiata di un turismo d'elite. Oggi è una location d'eccezione per eventi di alto livello

Numero totale camere: 60 | Ristoranti: 1 (Angelo Landi) | Posti: 200 | Sale meeting: 3 (Sala Wimmer-50 posti, Sala Churchill, Sala Duse-80 posti) | Capienza sala maggiore: 120 posti (Sala Churchill e Sala Wimmer unite) | Capienza sala minore: Sala Wimmer con 40 posti oppure Sala Duse con 50 posti | mq di aree espositive: 130 Sala Wimmer e Sala Churchill unite | Possibilità organizzazione post congress

Stile Liberty con vista lago SIMONA ZIN

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na magnifica vista sul Lago di Garda e un’architettura di grande impatto U in stile Liberty: l’Hotel Savoy Palace si

Garda e per l’atmosfera riservata e cordiale che da sempre contraddistingue questa struttura.

distingue innanzitutto per la sua “presenza” importante. Eretto agli inizi del ‘900 su progetto dell’architetto Enrico Shafer, nel corso degli anni ha ospitato diverse personalità illustri, divenendo ben presto meta privilegiata del turismo d’élite del Garda Occidentale. D’Annunzio, Churchill, Umberto di Savoia e altri protagonisti della storia del Novecento scelsero l’Hotel Savoy Palace per la raffinatezza delle forme architettoniche, per l’incantevole collocazione sulle sponde del

UN LUOGO UNICO L’Hotel Savoy Palace conserva intatto il fascino di quel periodo grazie a lavori di ristrutturazione che hanno contribuito a ritrovare nella struttura architettonica l’eleganza e l’armonia peculiari dello stile Liberty. I colori tenui, gli arredi che richiamano lo stile floreale e la preziosità dei materiali utilizzati, confermano la tradizione di un hotel di alto livello, dallo stile esclusivo. Immerso in un contesto di


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incomparabile fascino, l’Hotel Savoy Palace conserva nell’eleganza delle proprie forme i fasti di un’epoca lontana. Un luogo ricco di charme, dove eleganza e comfort si fondono dando vita a un ambiente esclusivo. I signorili spazi dell’hotel Savoy Palace invitano gli ospiti ad assaporare atmosfere dense di mondanità e raffinatezza, come sorseggiare un drink a bordo piscina sulle note di una frizzante melodia o degustare dell’ottimo cibo a lume di candela, lasciandosi incantare dalle bellezze del panorama. Due eleganti sale per banchetti e tre ampie meeting room costituiscono la cornice ideale per la realizzazione degli eventi più prestigiosi: le sale Wimmer, Churchill e Duse conservano il fascino e la raffinatezza dell’epoca mentre il servizio accurato e le tecnologie più moderne garantiscono la soluzione migliore per ogni tipo di evento. L’offerta congressuale dell’Hotel Savoy Palace propone un servizio a tuttotondo che comprende piacevoli coffee break e stuzzicanti aperitivi serviti sulla magnifica terrazza D’Annunzio, con impareggiabile vista sul lago. TRA BENESSERE E CULTURA Un congresso all’Hotel Savoy Palace può essere piacevolmente abbinato a un trattamento wellness: la struttura apre infatti le porte del Centro Savoy Wellness per regalare ai convenuti una parentesi di completo relax, al fine di riarmonizzare l’equilibrio psico-fisico attraverso percorsi benessere, massaggi e tecniche della tradizione orientale utili a ritrovare l’energia vitale. All’interno dello spazio dedicato alla cura del corpo e dell’anima ambienti caldi e accoglienti ricreano atmosfere perfette per vivere momenti di puro relax. Il tutto è supportato dalla profonda esperienza di personale altamente qualificato, selezionato per offrire il massimo comfort e regalare momenti unici. Passando alla buona tavola, la filosofia del ristorante dell’Hotel Savoy Palace è orientata verso la qualità e garanti-

sce una cucina di assoluto livello. Il menu propone un ampio ventaglio di piatti della tradizione italiana e grandi classici della cucina internazionale per soddisfare i palati più esigenti. Altro luogo storico dell’hotel è il Muse’s Bar: ancora oggi, ritrovarsi al bar del Savoy è il modo migliore per concedersi una pausa di relax esclusiva, accompagnati da un gradevole sottofondo musicale. Lo storico hotel si è sempre distinto anche per la sua apertura alla cultura: la proprietà ha sempre cercato di aprire le porte del Savoy a eventi culturali e musicali di rilievo, quali concerti di musica classica e lirica con cantanti di fama nazionale e internazionale. Vengono organizzati anche incontri per la presentazione di pubblicazioni da parte di autori, giornalisti, uomini di cultura; in occasione del primo concorso canoro “Giuseppina Cobelli” per giovani cantanti lirici, è stata anche creata dalla famiglia Dalla Bona l’associazione culturale Savoy, nata con l’idea di organizzare eventi di rilievo, che caratterizzino l’hotel come un luogo aperto alla cultura, all’arte e alla musica, in modo da offrire ai propri ospiti quel “qualcosa in più” che lascia il segno.

È un luogo storico l’Hotel Savoy Palace, dove leggenda e mito si fondono per regalare al Mice una struttura prestigiosa, dal raro fascino

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Grand Hotel Miramare HHHH Santa Margherita Ligure (Ge) Numero totale camere: 84 | Ristoranti: 2 | Posti: 300 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 380 posti | Capienza sala minore: 60 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: minimo 200 | Possibilità organizzazione post congress

Fra scogliere rocciose e tratti di macchia mediterranea, domina il bianco Liberty del Grand Hotel Miramare. Un’ospitalità dai meccanismi perfetti, nell’esclusiva cornice di Santa Margherita Ligure

Esprit nouveau TERESA CHIODO

ra i più importanti centri della Riviera di Levante, Santa Margherita è T un'elegante meta del turismo internazionale dall'inconfondibile profilo; particolare per il suo aspetto che mescola l’atmosfera tipica dei borghi marinari all’aria della Belle Epoque richiamata dalle sofisticate architetture Liberty di molti palazzi. Fra questi spicca il Grand Hotel Miramare, meta di vacanze esclusive da oltre cento anni. Il lusso della facciata è il biglietto da visita dell’hotel e anticipa il prestigio degli interni, dove il décor scelto propone un accurato melange di gusti e fogge diverse. È un osservatorio privilegiato, una vera e propria porta d’accesso allo splendido promontorio di Portofino e alle sue preziosità turistiche. Passiamo dall’ambiente colto e mondano di Portofino alla coloratissima Camogli, dalla piccola baia di San Fruttuoso alle romantiche Cinque Terre fino a Genova. Il Centro Congressi Miramare mette a disposizione degli ospiti diverse sale modulari, tutte dotate di impianti all’avanguardia e di moderne attrezzature tecnologiche, ideali sia per piccole riunioni sia per meeting di

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dimensioni più importanti. L’aspetto leisure resta di grande importanza. Parliamo del centro benessere e’Space, progettato come luogo ideale per distendersi e rilassarsi, in uno spazio di armonia e serenità dove rigenerare corpo e spirito, ma anche del golf, perché si sa che le trattative di lavoro eseguite su un campo da golf, passeggiando tra un green e un fairway, hanno alte probabilità di successo! Un soggiorno al Miramare è anche un viaggio nelle specialità gastronomiche del ristorante Les Bougainvillées, nello charme dei bar, nelle suggestioni che gli ambienti interni ed esterni sono in grado di offrire a tutti gli ospiti. Il Miramare dispone di 84 tra camere, suite e junior suite, alcune con balconi affacciati sul Golfo del Tigullio o sul parco mediterraneo. Le tenui tinte pastello a dominanti azzurre, verdi e rosa, gli stucchi restaurati e i pavimenti in legno restituiscono inalterato il fascino degli interni originari. Un’atmosfera liberty coniugata con i comfort della contemporaneità. indirizzi a fine rivista


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Un business hotel modernissimo nel centro di Bologna, capitale italiana della cultura accademica e sede di riferimento per convegni scientifici e meeting di lavoro

Aemilia Hotel, MATTEO ROCCA

om’è noto, Bologna vanta un importante primato culturale: è la sede C della più antica Università europea, fondata già nell’XI secolo e considerata uno dei più prestigiosi atenei italiani; da questa circostanza la città ha ricevuto uno dei suoi epiteti più popolari, quello di Bologna “la dotta”. Questa rinomata tradizione accademica fa ancora oggi del capoluogo emiliano uno dei principali poli congressuali per eventi medici e scientifici. L’agilità dei collegamenti, che la rende facilmente accessibile da tutta Italia, fa inoltre di Bologna una location comoda e funzionale per gestire grandi flussi di delegati, mentre la città stessa offre numerose possibilità di svago e incentivazione – a cominciare dalla cucina tradizionale – da cui nasce un altro celebre soprannome cittadino, “la grassa”. L’ospitalità, i servizi alberghieri e le strut-

ture per il Mice godono di una consolidata esperienza nella gestione degli eventi business. Ne è un perfetto esempio Aemilia Hotel, elegante albergo situato a pochi passi dall’ospedale Sant’Orsola, a una manciata di minuti a piedi dal centro storico e dal Polo Universitario bolognese e in posizione strategica per i collegamenti con Bologna Fiere. La struttura è dotata di un ampio centro congressuale, con nove sale meeting modulabili e una terrazza esterna per brunch e coffee break, che consentono di ospitare fino a 210 delegati in un’unica sala plenaria, resa confortevole dall’illuminazione con luce naturale, dalla disponibilità di connessione internet wireless e da tutto l’occorrente per realizzare video conferenze in remoto, o per offrire un servizio di traduzione simultanea a beneficio dei partecipanti internazionali. Il design degli interni è moderno e accogliente: predominano i toni chiari, l’essenzialità e la luminosità degli spazi. In aggiunta alle meeting room più spaziose, la sala Bibiena e i due “salottini” Pascoli e Carducci sono riservati ai meeting per gruppi più ristretti, come per esempio le riunioni del board e del top management o per piccoli workshop. Le 124 camere doppie dell’hotel, alcune delle quali offrono la possibilità di un suggestivo affaccio sul centro storico, sui

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eleganza e comodità tetti della “rossa” Bologna e sui colli che la circondano, rendendo il soggiorno ancora più gradevole e scenografico. Letti king size, spaziosità e tranquillità garantiscono la possibilità di rilassarsi e trascorrere comodamente i momenti di libertà tra un meeting e l’altro. RELAX ALL’OMBRA DELLE DUE TORRI Perché un congresso sia, oltre che un momento di approfondimento e di lavoro, anche l’occasione per offrire un buen retiro e una piacevole incentivazione, Aemilia Hotel può contare su alcuni asset importanti: in primo luogo il ristorante “Gurmè”, che vanta una raffinata selezione dei sapori tipici della cucina bolognese oltre che internazionale, per deliziare fino a 180 convitati. Rigorosa e curata è anche la selezione dei vini serviti, riconosciuti e premiati anche con tre Bicchieri del Gambero Rosso. La sala da pranzo è circondata da ampie vetrate che la immergono nella luce e nella tranquillità del giardino circostante. Per organizzare cocktail, aperitivi con finger food, piacevoli coffee break o semplici momenti di incontro informale, è disponibile il lounge bar, con un’ampia e verde terrazza al primo piano. Anche l’offerta fitness e wellness riveste un ruolo importante all’interno di un soggiorno congressuale, e rappresenta un valore aggiunto per la soddisfazione

dei partecipanti: in quest’ottica, Aemilia Hotel mette a disposizione dei suoi ospiti un moderno fitness point e soprattutto una suggestiva terrazza solarium al settimo piano, in cui è possibile immergersi e lasciarsi coccolare dai getti di una Jacuzzi con vista panoramica. Il vantaggio di poter contare su un business hotel in posizione centrale permette di contenere tutti gli spostamenti principali entro una pratica walking distance; per gestire al meglio i flussi e la logistica dei grandi eventi congressuali, la struttura dispone di un ampio parcheggio custodito e convenzionato, al di fuori del perimetro della Ztl del centro storico: l’ideale per godersi fino in fondo lo spettacolo offerto dai portici, dalle piazze e dalle torri medievali di una delle più belle città italiane. indirizzi a fine rivista

Toni chiari degli arredi, luminosità ed essenzialità creano l’atmosfera accogliente dell’Aemila Hotel


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Admiral Park Hotel HHHHS Zola Predosa (Bo) Numero totale camere: 120 | Ristoranti: Il Tulipano | Posti: fino a 250 posti seduti | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: fino a 300 posti a platea | Capienza sala minore: 4 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 230 | Possibilità di organizzazione post congress (cene/feste a tema, a bordo piscina, nel giardino degli ulivi e altro ancora)

È uno staff al femminile quello dell'Admiral Park Hotel, un team affiatato che lascia il segno nella cura dei dettagli e nell'innata attenzione all'ospitalità, a cui si aggiungono professionalità e competenza

L'hotel en rose ALESSANDRA BOIARDI

cuore dell'Admiral Park Hotel, il quattro di Zola Predosa, a ovest di BoloIgna,lstelle batte in rosa. È il suo staff al femminile a farlo battere, un gruppo affiatato di professioniste che mettono tutta la loro passione per rendere un soggiorno all'Admiral un'esperienza perfetta. Del resto, non poteva che essere così per un albergo che fa del bello il denominatore comune di tutta la sua proposta, declinandolo con le più moderne esigenze di ospitalità e assistenza. Angela e Marzia si occupano dei clienti dall'ufficio booking, mentre Sara assisterà ogni planner per l'organizzazione di qualsiasi tipologia di evento. Le ragazze della reception Eleonora, Elisa, Anna, Laura e Annalisa vi accoglieranno e saranno Nabila e Wafaa a darvi il buongiorno il mattino nella sala colazioni. All’ora dell’aperitivo Giorgia vi aspetta al lounge bar, dove gustare un

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cocktail ammirando il giardino degli ulivi. Al ristorante Il Tulipano – che può ospitare fino a 250 persone sedute, troverete in sala Martina e Oana, ed è in rosa anche l'équipe in cucina (capitanata dallo chef Francesco) con Emiliana e Rosa, mentre la governante Svetlana veglierà sul vostro soggiorno. E a coordinare tutto lo staff la vicedirettrice Paola Mascagni. «Nel nostro albergo – spiega Paola Mascagni – lavorano naturalmente anche tanti uomini, ma il tocco femminile si sente e ne andiamo fiere! Personalmente, e insieme a tutto il mio staff, sono alla continua ricerca di modi sempre nuovi ed efficaci per costruire proposte per eventi e meeting che risultino ideali e funzionali. La cura e l’attenzione verso ogni tipo di esigenza del cliente fanno sì che ogni necessità venga gestita, organizzata ed esaudita con professionalità e


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Sono dieci le sale congressi dell’Admiral Hotel, la principale in grado di ospitare fino a trecento delegati

dedizione. Oltre ogni standard, oltre l’immaginazione e l’aspettativa». Un lavoro d’equipe quello proposto dall'Admiral Park Hotel, in grado di fare la differenza per trasformare un congresso, una convention, un incentive in un’esperienza da ricordare. Il tocco femminile si ritrova nell’attenzione ai dettagli, ma non solo. È nel Dna della struttura toccare le corde dell’emozionalità e far vivere vere e proprie esperienze sensoriali, iniziando dai percorsi del gusto con menu tradizionali emiliani e specialità internazionali – fiore all’occhiello dell'hotel è proprio la cucina, creativa, raffinata, stagionale, innovativa – e continuando con le seduzioni della vastità degli spazi, interni ma soprattutto esterni all’hotel. La struttura è infatti immersa in 250mila metri quadrati di boschi e parchi naturali, ideali per incentive e attività outdoor e di team building, lungo diversi percorsi attrezzati nel verde. Il tutto naturalmente con la preziosa presenza del direttore, Oscar Bertoni, che coordina il suo staff verso il successo e il raggiungimento degli obiettivi, grazie alla concretezza e all’approccio pragmatico, tipici degli uomini di successo. PER I CONGRESSI E IL RELAX L'Admiral Park Hotel è un albergo a forte vocazione congressuale, situato strategicamente a circa un quarto d'ora da Bologna e a breve distanza dall'aeroporto Guglielmo Marconi. Il suo centro congressi è dotato di dieci sale attrezzate con le più moderne tecnologie. La sala principale ospita fino a trecento persone, mentre il centro congressi nella sua totalità accoglie un massimo di ottocento persone. Le dotazioni delle sale sono complete: videoproiettore, impianto di amplificazione, connessione wi-fi, e tutto quello che serve per l’organizzazione di un congresso o di un meeting. Oltre agli spazi del convention centre, l'hotel dispone di altri luoghi meno convenzionali come la piscina, perfetta per un

cocktail o una festa aziendale, oltre che per qualche ora di relax dopo l'impegno lavorativo. Collocata a un piano rialzato panoramico, si affaccia sul verde delle colline bolognesi circostanti. E per restare in forma anche quando ci si trova in trasferta di lavoro, l’hotel dispone di un’attrezzatissima area fitness e una zona relax con sauna, tisaneria e doccia emozionale, tutto a completa disposizione dei congressisti e di tutti gli ospiti Le camere sono in tutto 120 e propongono un design innovativo e moderno, pensato per essere molto accogliente se pur elegante. Infine, l’hotel ospita un vero e proprio percorso nell’arte, con opere di giovani artisti che si alternano periodicamente in una mostra molto originale. indirizzi a fine rivista

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Borgo Lanciano HHHH Castelraimondo (Mc) Numero totale camere: 50 | Ristoranti: Ristorante I due Angeli, con due cucine, 3 sale ristorante | Posti: fino a 300 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 300 posti a platea | Capienza sala minore: 20 posti a platea | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 sia interni sia esterni sotto il portico | Possibilità organizzazione post congress: per esempio spettacoli di danza (tango argentino, danza del ventre), musica, opera, teatro, piano bar, team building legati all’enogastronomia e alla natura

Sulle colline marchigiane sorge un elegante relais con sette sale e spazi per eventi fino a cinquecento persone: Borgo Lanciano è di grande impatto per congressi e convention ai quali si può abbinare anche un piacevole trattamento benessere

Una location da scoprire SIMONA ZIN

rrivati al Borgo Lanciano si viene accolti da una serie di casali inseriti in A un ampio parco: la location, oggi relais quattro stelle nella pace delle colline marchigiane, è un antico borgo ristrutturato, pensato per il benessere e il turismo leisure ma perfettamente adatto a ospitare anche congressi e incentive. L'affascinante luogo si trova nell’entroterra marchigiano, a due passi da località di grande suggestione storica e artistica come Camerino, San Severino Marche e Matelica: il borgo rurale è stato trasformato, con un ambizioso progetto architettonico, in una struttura ricettiva di pregio, in un luogo innovativo all’insegna del benessere sotto ogni aspetto. SAPIENTE RESTAURO Una volta dentro al borgo, sembra di essere in un luogo lontanissimo e rilassato. Si vive la profonda sensazione di chiudere il

mondo fuori dalle mura per concentrarsi solo verso se stessi, ritrovando tempi e ritmi dimenticati. Eppure qui hanno luogo importanti convegni ed eventi, in un contesto architettonico e paesaggistico unico: dalla ristrutturazione dei casali è stato ricavato, infatti, anche uno spazio polivalente, composto da sette sale di diversa planimetria e capienza, in grado di accogliere sino a cinquecento persone e dotate delle tecnologie più moderne. Un risultato possibile anche grazie alla scelta di ristrutturare questo antico borgo rispettandone i valori architettonici e costruttivi locali e generando spazi e strutture che si integrano perfettamente con l’ambiente circostante: le colline maceratesi e gli imponenti monti Sibillini. Per il soggiorno, sono a disposizione cinquanta camere, con viste suggestive verso il castello di Lanciano, i Monti Sibillini e le più dolci colline marchigiane. Per chi vuole abbinare momenti di relax al lavoro, la location marchigiana propone anche il Centro Benessere Kimben, che consente agli ospiti di usufruire di trattamenti ed esperienze all'insegna di un totale relax e benessere psicofisico. La buona cucina è assicurata dalle specialità proposte nel ristorante I Due Angeli, mentre tour suggestivi sono organizzati nei dintorni del relais. indirizzi a fine rivista


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DESENZANO DEL GARDA

L

IL

PALACE HOTEL DESENZANO

& IL CENTRO CONGRESSI

Palace Hotel Desenzano **** Viale Francesco Agello, 114/A 25015 Desenzano del Garda (Bs) - ITALY Tel +39.030.9902262 - Fax +39.030.9119238 info@palacehoteldesenzano.it www.palacehoteldesenzano.it

a tradizione alberghiera incontra l’arte contemporanea creando il luogo ideale per i vostri eventi, dove poter ospitare seminari, conferenze ed indimenticabili incentives che segneranno le vostre future decisioni.


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Hotel Excelsior HHHHH Pesaro (Pu) Numero totale camere: 52 di cui 14 suite | Ristoranti: 2 (Cafè Bistrot e ’59 Gourmet Restaurant) | Posti: 100 il Cafè Bistrot e 70 il ’59 Gourmet Restaurant | Sale meeting: 1 dotata di pannelli modulabili che possono trasformarla in 6 sale distinte | Capienza sala: 220 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Ristorazione d’eccellenza, un’area congressi versatile, una spa esclusiva e una spiaggia privata che può trasformarsi in location glamour per eventi. L’offerta Mice dell’Hotel Excelsior di Pesaro unisce al meglio lavoro e benessere

Una tavola rotonda sul mare MICHELA ROSSI

rai primi alberghi a cinque stelle della Riviera Adriatica delle Marche, T l’Hotel Excelsior di Pesaro è il luogo ideale per unire lavoro e relax, all’insegna di una glamour experience dedicata agli anni Cinquanta, al buon vivere con delicatezza ed eleganza ogni momento del soggiorno, professionale o di piacere che sia. L’offerta rivolta al settore Mice prevede la disponibilità di meeting room altamente versatili e perfettamente attrezzate, che grazie alla loro modularità da venti a duecento posti riservano agli ospiti un ambiente di lavoro sempre accogliente e funzio-

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nale, calibrato sulle esigenze di ogni singolo evento. L’isolamento acustico delle sale garantisce il massimo della riservatezza, così come la pavimentazione in tessuto naturale, le ampie vetrate con vista sul mare e il colore tenue degli arredi rispettano gli equilibri necessari alla concentrazione per le attività in programma. L’accesso a internet è free e avviene in modalità wireless, mentre per i momenti di pausa e di distensione non solo coffee break ma anche light lunch e business dinner possono essere serviti direttamente nell’area congressuale. Per tutti questi


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motivi l’area meeting dell’Excelsior si presta a ogni tipo d’incontro: convegni e seminari di formazione, tavole rotonde, conferenze stampa di cda aziendali, assemblee di soci alle riunioni di governance e top management di enti e istituzioni. Un’offerta che la direzione dell’Excelsior ha pensato di rendere ancora più allettante con il nuovo pacchetto Everyday Meeting & Spa, rivolto a gruppi corporate di almeno dieci persone e che, oltre all’utilizzo gratuito della sala riunioni e al libero accesso al centro fitness e all’area spa dell’albergo, prevede tariffe agevolate sulla ristorazione e sui trattamenti benessere. SERVIZI AL TOP Eh sì, perché l’Hotel Excelsior, situato sul lungomare di Pesaro, a due passi dal centro storico e dai luoghi di ritrovo della città natale di Gioachino Rossini (al quale è dedicato l’appuntamento estivo del Rossini Opera Festival), è un albergo in cui l’ospitalità, il comfort più raffinato e il benessere completo degli ospiti sono tenuti in massima considerazione, secondo un concetto di lusso moderno e razionale. Di qui i servizi d’eccellenza della Wellness & Spa, per ritrovare un perfetto equilibrio psicofisico, o quelli dedicati al palato del rinomato ‘59 Restaurant e del conviviale Bistrò. In un ambiente esclusivo e rilassato, il centro benessere dell’hotel offre percorsi emozionali, trattamenti di bellezza e programmi di remise en forme ispirati ai più attuali principi del wellness (cromoterapia, biosauna, massaggio ayurvedico ecc.) e messi a punto da esperti in grado di comprendere il linguaggio del corpo, riuscendo così a delineare un’esperienza personalizzata e rigenerante. Altrettanto appagante è l’esperienza a tavola offerta dal già citato ‘59 Restaurant, dove gli chef e i sommelier della casa propongono piatti freschissimi a base di pesce dell’Adriatico e dei prodotti più genuini della terra marchigiana, accom-

pagnati da una carta dei vini dedicata alla migliore tradizione dell’enologia locale. La cucina, inoltre, prepara menu su richiesta per vegani e vegetariani e per quanti hanno esigenze alimentari particolari (celiachia, intolleranza al lattosio). Il Bistrò dell’Excelsior, a sua volta, è il luogo più adatto per una prima colazione di qualità, un ottimo pranzo veloce o per un brunch; la sera, poi, si trasforma in un lounge bar spettacolare per aperitivi sfiziosi e per serate con musica dal vivo. Senza infine dimenticare tutto il comfort e la praticità offerti dalle camere e dalle splendide suite dell’albergo, nelle quali, oltre alla tecnologia avanzata e all’arredamento curato nei dettagli, è possibile godere della luce e respirare la brezza marina della costa Adriatica. Un’atmosfera glamour che si respira anche nella spiaggia privata dell’hotel, il celebre Lido Excelsior, luogo perfetto per rilassarsi al sole ma anche – con il suo bar e i salottini all’ombra di un ristorante raffinato – per organizzare eventi e party esclusivi di fronte al mare.

È situato sul lungomare di Pesaro e a due passi dal centro storico l’Hotel Excelsior, che dispone di una sala da duecento posti

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Park Hotel Villa Grazioli HHHH Grottaferrata (Roma) Numero totale camere: 62 | Ristoranti: 1 | Posti: fino a 200 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 120 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 4.000| Possibilità organizzazione post congress

Fra dolci declivi, vigneti, ville patrizie e il litorale tirrenico, una cartolina d’altri tempi si attualizza portando un glorioso passato ai comfort della modernità. E offrendo alla meeting industry una location da sogno

Profonda quiete TERESA CHIODO

ietro a una facciata imponente e austera si spalancano contesti D superbi e raffinate architetture a Villa Grazioli: quinta scenica ideale dove organizzare meeting, incentive o special event, attività di formazione o team building, anche in totale esclusiva. Autentico museo con splendidi saloni affrescati del 1500 e 1700, tra cui la meravigliosa Galleria del Pannini, la villa è oggi un raffinato albergo appartenente alla prestigiosa catena internazionale Small Luxury Hotels of the World, marchio sinonimo di qualità ed eccellenza che garantisce al cliente un servizio e un’accoglienza personalizzata e dedicata. La proposta ricettiva di Villa Grazioli, antica dimora nei Castelli Romani, permette di andare alla scoperta di un’Italia intima, quella che esula dai grandi e riconosciuti itinerari del turismo di massa; è un vero e proprio viaggio all’interno del territorio e della sua storia: ci si immerge nell’atmosfera di un tempo, assaporandone il gusto nei dettagli, nelle tradizioni folcloristiche, nel contatto con la natura e nelle prelibatezze enogastronomiche. L’hotel si trova in una posizione logisticamente ideale poi-

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ché è a 12 chilometri dall’aeroporto di Ciampino e a quaranta da Fiumicino, per cui è facilmente raggiungibile, ma al contempo distante dal caos e dalla confusione della città. Questo permette ai partecipanti di un meeting di lavorare in un’atmosfera rilassante e silenziosa, grazie anche agli spazi verdi circostanti. Inoltre è ideale per eventi riservati, di grande privacy, sicurezza e tranquillità. L’offerta congressuale mette a disposizione cinque sale meeting dotate di luce naturale, con capienza massima di 120 persone a platea (sala plenaria). Un management specializzato consente soluzioni su misura per garantire il successo di qualsiasi tipologia di evento. Competenze specialistiche in vari ambiti vengono coinvolte per un servizio puntuale ed esclusivo. Il ristorante Acquaviva, con il suo incantevole giardino pensile affacciato su Roma, offre ai propri ospiti piatti di raffinata cucina mediterranea e può ospitare fino a duecento persone. In estate viene allestito come ristorante all’aperto. indirizzi a fine rivista


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Nasce a Lecce, 8piuHotel, la prima struttura di un nuovo brand dalla vocazione cosmopolita. Design contemporaneo, spazi fluidi e tecnologia, le carte vincenti per meeting ed eventi ad alta qualità

Salento otto più ELISA FERRO

Salento, con la sua vivacità e la sua bellezza, è una destinazioInelstraordinaria perfetta per esaltare la creatività e la funzionalità di una moderna struttura ricettiva; per questo è stato scelto dalla giovane catena alberghiera 8piuHotel per lo start-up di un progetto imprenditoriale che ha l’obiettivo di espandersi sul territorio nazionale. Il nuovo brand si rivolge a tutti i “cittadini del mondo”, alle aziende e agli operatori professionali che amano il design contemporaneo e la tecnologia amica e condividono il desiderio

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di avere un alto livello di comfort, di qualità e di efficienza a costi ragionevoli. Concept internazionale e cosmopolita, dunque, ma stile italiano, dove la raffinatezza e il lusso diventano accessibili e il design diventa emozione. È su queste basi che 8piuHotel ha aperto a Lecce il suo primo e innovativo hotel a quattro stelle, presentandosi sul mercato Mice con una location adatta a ospitare incontri esclusivi e al passo con i tempi. LIBERARE LO SPAZIO La vision di 8piuHotel si è concretizzata in una plastica ed elegante struttura lineare color bianco, definita all’esterno da ampie vetrate quadrate dalle quali il sole del Salento invade le camere e la hall di luce naturale. Internamente, spazi liberi da vincoli, spazi fluidi dove potersi piacevolmente incontrare, rilassare, lavorare, degustare, si abbinano alla ricerca costante del particolare, tra sofà, tessuti pregiati, pareti di muschio verde che conferiscono una nota di freschezza e tanta tecnologia a portata di mano, per esempio quella dell’internet point. La postazione, messa in risalto da un’isola e tre lampade a sospensione, accoglie gli ospiti all’ingresso dell’hotel come un avanzato centro di intrattenimento mul-


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timediale, con tre computer touch screen da 20” e multifunzione laser per stampare, fotocopiare e inviare fax. Sempre al piano terra, oltre all’internet point, si trovano gli altri ambienti comuni: un percorso di circa settanta metri, infatti, unisce come un fil rouge le aree della reception, il lounge bar, la sala per le colazioni, l’enjoy area, gli accessi agli ascensori, l’angolo del bookcrossing, quello dello shopping e le meeting room. “Feel at home” è l’essenza che caratterizza questo ampio e attrezzato open space, un living hotel in cui ci si sente a casa, dove il vero comfort è anche la libertà di concedersi un easy lunch o un drink in qualsiasi momento, grazie al servizio 24 ore su 24 dell’8piu Selfristò. ASSECONDARE L’INCONTRO 8piuHotel è dotato di cinque dinamiche sale meeting, con un sistema di pareti mobili insonorizzate in grado di modulare gli spazi a seconda delle esigenze. La versatilità delle sale si presta a diversi usi: congressi, conferenze stampa, lanci di prodotto, shooting fotografici, feste ed eventi di gala, giornate di studio, seminari e riunioni esecutive. La superficie delle sale può variare da 21 a 150 metri quadrati e permette di ospitare da otto a 98 persone. Caratterizzate da ampie vetrate molto luminose, si distinguono per l’arredamento e l’estetica accurati, contribuendo a creare un’atmosfera unica e originale. La dotazione tecnologica prevede, tra gli altri plus, un sistema di videoconferenza per la condivisione di schermate e contenuti in alta definizione, oltre che per gli interventi di relatori lontani in telepresenza. Altra “hit” è la lavagna inte-

rattiva multimediale da 65”, per una gestione all’avanguardia delle presentazioni e dei contributi audio e video. La comunicazione con un dehor favorisce, inoltre, la possibilità di coffee break e pause rilassanti all’aperto. L’offerta ricettiva di 8piuHotel è completata da 81 comfort room e due junior suite molto ampie, insonorizzate, climatizzate e dotate di arredi disegnati su misura e realizzati artigianalmente, nonché di doccia cromoterapica di grandi dimensioni che illumina la stanza con diversi toni di luce soffusa, creando effetti personalizzabili attraverso un semplice dispositivo touch control. Per tenersi in forma, infine, è disponile una fitness room di 35 metri quadrati, con attrezzature Technogym, frigo bar, tv, asciugamani, musica, cromoterapia e bagno.

Sono cinque le sale meeting dell’8piuHotel, tutte insonorizzate e modulabili, per accogliere da otto a 98 delegati

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Porto Antico di Genova Centro Congressi Genova

Merlo

Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 1.480 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive interne: 8.500 lordi | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 3.500 posti | Pranzo seduti: 2.500 posti | Possibilità organizzazione post congress

Lo scenografico Porto Antico di Genova è una location in grado di accogliere congressi ed eventi di ogni tipologia – e soprattutto di ogni dimensione –, con il cuore nella città e l’anima tecnologica affacciata sul mare

Tecnologia e ospitalità in riva al mare GIULIA DE STEFANO

on una vista mozzafiato sul porto e la città, la vicinanza agli hotel e al cuore C culturale e storico della città, la facilità di accesso alle vie di comunicazione e spazi congressuali dal grande fascino architettonico, il Centro Congressi del Porto Antico di Genova presenta un biglietto da visita di prim’ordine. Se a questo uniamo dodici sale di varie dimensioni, un auditorium da circa 1.500 posti e 8.500 metri quadrati coperti di spazi espositivi, avremo una location che negli anni si è affermata come sede adatta a ospitare eventi di ogni tipo e che, solo lo scorso anno, ha contato oltre 102mila presenze nei 51 eventi in programma. Dopo aver intrapreso – nel corso del 2012 – le prime iniziative eco-friendly volte a una maggiore sensibilità alla tutela dell’ambiente da parte di fornitori, clienti e personale, Porto Antico di Genova – Centro Congressi ha continuato a migliorare la qualità dei servizi offerti, puntando su un’alta dotazione tecnologica di tutte le sale (sistema wi-fi, congress media center per la gestione personalizzata delle presentazioni, sistema per l’aggiornamento in tempo reale dell’avanzamento dei lavori nelle sale) e su un servizio di customer care rivolto sia agli organizzatori sia ai congressisti. Il Porto Antico di Genova offre anche l’opportunità di sfruttare pienamente un luogo unico in Italia: a vent’anni di distanza dalla sua crea-

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zione, tutta l’area resta una vera e propria “destinazione turistica” di eccellenza a livello nazionale e internazionale. Dopo i festeggiamenti dell’anniversario nel 2012, il Porto Antico di Genova riparte con un 2013 ricco di grandi novità. Oltre a importanti convention aziendali, una prima edizione di Robobusiness Europe – appuntamento internazionale con le innovazioni nel campo della robotica – e il 24th Congress of the European Society of Pediatric Urology, il 2013 prosegue con alcuni importanti appuntamenti nazionali e internazionali, quali le Giornate Nazionali della Saldatura a maggio e l’undicesima edizione dell’Eucas (European Conference on Applied Superconductivity) a settembre. Sede ideale per i convegni medico-scientifici che anche quest’anno rappresentano il “piatto forte” della sede: il XVIII Congresso Nazionale Sieog (Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica – 05/08 maggio), lo Simti – III Conferenza Nazionale dei Servizi Trasfusionali (16/18 maggio), il Convegno Nazionale Sirm – Sezione di Senologia (5 e 6 giugno), il 34esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Invasiva - Gise (9/11 ottobre) e infine il 98esimo Congresso Nazionale Siot (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia – 26/29 ottobre 2013). indirizzi a fine rivista


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SPA RESORT MONTAGNA

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L’eccellenza dell’ospitalità business del “Cosmopolitan Hotels Group”. Una struttura dinamica e polifunzionale in grado di offrirti soluzioni personalizzate per il tuo business. Collocato in una posizione strategica, direttamente sul mare e a soli 10 km dall'aeroporto di Pisa, dispone di 6 sale congressi a capienza differenziata, attrezzate con le più moderne tecnologie. Scegli la tranquillità di una perfetta organizzazione in una location accogliente ed esclusiva.

Largo Belvedere, 26 - 56128 Tirrenia | PISA | ITALY Tel. +39 050 37031 | Fax +39 050 37283 info@grandhotelcontinental.it

VIRTUAL TOUR 360°


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Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 300 posti | Pranzo seduti: 300 posti | Possibilità organizzazione post congress

Sede museale e luogo ideale per ospitare diverse tipologie di appuntamenti quali convegni, concerti ed esposizioni d’arte, la Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia dispone di otto sale che accolgono fino a trecento persone

Eventi al museo SIMONA ZIN

ell'antica Repubblica di Venezia, con il termine “Scuola” si identificava una N confraternita o un’associazione di cittadini laici che, ispirandosi ai principi della carità cristiana, si dedicavano all'assistenza materiale e spirituale reciproca e a pratiche religiose legate alla devozione del proprio patrono. Tra le quattro Scuole Grandi che sorsero a Venezia nel 12601261, in seguito al movimento dei battuti o flagellanti, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, tuttora viva in Venezia, è la più antica. Il complesso monumentale della Scuola Grande San Giovanni Evangelista (fondata nel 1261) è il risultato di un avvicendarsi secolare di interventi architettonici e decorativi di grande pregio artistico che, a partire da una prima limitata fabbrica della metà del Trecento, andò gradualmente ampliandosi con l'accrescersi dell'importanza devozionale ed economica del sodalizio.

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L'EVOLUZIONE NEI SECOLI L'attuale Scuola subì nei secoli diversi rifacimenti: il primo seguì la donazione della prestigiosa Reliquia della Croce (1369), mentre nella seconda metà del Quattrocento vennero realizzati capolavori dell’arte rinascimentale quali il septo marmoreo di Pietro Lombardo (14781481) e il superbo Scalone a doppia rampa (1498), straordinario esempio dello stile del bergamasco Mauro Codussi. Della fine del secolo XV è il grandioso ciclo pittorico dei teleri raffiguranti i Miracoli della Croce di Vittore Carpaccio, Gentile Bellini e altri, che arricchiva l'apparato decorativo dell'Oratorio della Croce (ora conservati alle Gallerie dell’Accademia). Della metà del Cinquecento invece è la tela di Tiziano che decorava il soffitto della Sala dell'Albergo (ora alla National Gallery of Art di Washington) incipit di un ricco programma iconografico dell’Apocalisse, dispiegatosi in seguito nelle tele


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di Palma il Giovane che ornano ancora oggi le pareti della sala stessa. Le ultime significative e radicali modifiche architettoniche del complesso edilizio furono quelle settecentesche della Sala Capitolare, destinata ad accogliere l’assemblea generale dei confratelli, avvenute fra il 1727 ed il 1762 sotto la direzione di Giorgio Massari, architetto di comprovata maestria che realizzò un ambiente di grande effetto, elegante e luminoso. TRA CAPOLAVORI PITTORICI Fra le opere pittoriche di maggior rilievo si annoverano quelle di Domenico Tintoretto Giandomenico Tiepolo, Jacopo Marieschi, Pietro Longhi, Jacopo Guarana, Sante Peranda, Antonio Balestra, Gaspare Diziani, Giovanni Maria Morlaiter. L'Arciconfraternita, che ha cura della Scuola e delle sue tradizioni, si è da tempo impegnata a erigere la sua gloriosa sede anche a luogo d'incontri di grande significato culturale e sociale, spesso di livello internazionale. Intrapresa questa strada la Scuola Grande ospita non solo convegni, seminari, premiazioni di grande importanza ma anche altri eventi di assoluto richiamo come esposizioni d’arte, concerti, rendendo così nel contempo anche un aggiornato servizio alla città di Venezia. Così operando la Scuola riesce a porsi a un livello di assoluto prestigio e nello stesso tempo ad acquisire i mezzi per restaurare e conservare al meglio la sua

preziosa storica sede. La Scuola ha ricevuto altresì il riconoscimento da parte della Regione Veneto di Museo di Interesse locale, ed è dunque una sede museale visitabile nelle giornate in cui non sono presenti manifestazioni. Sul Campiello della Scuola si affacciano, oltre all'ingresso principale del complesso edilizio, l'ingresso della piccola chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista e, accanto a essa, quello dell'antico cimitero dei confratelli della Scuola Grande, oggi rinominato Spazio Badoer. Tale ambiente, altamente suggestivo, viene normalmente utilizzato per mostre d'arte ed esposizioni in genere.

È l’arte a scandire i ritmi della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, dove gli eventi si svolgono al cospetto dei più grandi nomi della pittura di tutti i tempi

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152 loc per eventi SX_Corte Arenaro

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La Corte di Arenaro Roma Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 interni | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.000 posti in sala unica; 2.000 in tutta la location | Pranzo seduti: 700 posti in sala unica; 1.300 in tutta la location | Possibilità organizzazione post congress

La sala Nervi della Corte di Arenaro è uno dei pochi esempi a Roma di sala unica, senza colonne al centro, i cui seicento metri quadrati possono ospitare fino a ottocento persone. Insieme ad altre cinque sale, in grado di accogliere un totale di oltre mille partecipanti

All'insegna della versatilità SIMONA ZIN

Corte di Arenaro è una suggestiva per eventi alle porte di Roma Lchealocation si distingue per il fatto di essere dotata di una delle poche sale meeting della Capitale concepite come spazio unico, senza colonne, e quindi utilizzabile in molti modi: la sala Nervi, infatti, è adatta a eventi espositivi come fiere o mostre di prodotti, oppure a eventi congressuali che richiedano scenografie imponenti (il soffitto è alto cinque metri nel punto più basso e otto metri in quello più alto), oppure ancora a eventi con numerosi partecipanti, come cene di gala fino a settecento persone, senza dividere gli ospiti. UNO SPAZIO “UNICO” La sala regala un’atmosfera decisamente moderna, grazie al bianco totale dell’ambiente (è bianco non solo il soffitto, ma anche il pavimento e i muri) e questo sorprende perché la location è invece inserita in un contesto rurale, al di fuori del caos della città, con ampi spazi di giardino, una pineta e un parco con laghetto. Questo contrasto rende la location particolarmente adatta a lanci di prodotti automotive perché, mentre

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all’interno della sala Nervi, adatta anche per la facilità di accesso e l’ampiezza delle porte ad accogliere veicoli all’interno, si possono svolgere le attività formative, il reveal delle auto e i lanci di prodotto, all’esterno, nelle strade poco trafficate limitrofe alla location gli ospiti possono provare i veicoli in comodi test-drive, suggestivi per i paesaggi proposti (sia di mare, di lago e di campagna) ma nello stesso tempo sicuri per la tranquillità dei percorsi. Oltre a questa sala la location ne propone altre cinque (le sale in totale sono sei, per un'accoglienza complessiva di oltre mille persone): questi ulteriori spazi aumentano ancor di più il grado di versatilità della Corte di Arenaro che si compone anche di spazi molto più piccoli adatti a ospitare anche gruppi molto intimi, come venti persone che partecipano a corsi di formazioni o seminari. La location propone anche le più diverse attività di team building: dai corsi di cucina, ad attività di formazione outdoor da svolgere nei numerosi spazi all'aperto. indirizzi a fine rivista


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GRAND HOTEL VILLA BALBI

Villa Balbi Antica ed aristocratica villa del 600 Si trova sul lido di Sestri Levante, a pochi metri dal bellissimo mare del Golfo del Tigullio. Gli interni di grande eleganza e ricchezza che conservano ancor oggi tutto il loro fascino, un servizio attento e professionale ed un elevato comfort, fanno del Grand Hotel Villa Balbi, il luogo ideale per incontri di lavoro a contatto con la storia e la suggestiva natura ligure. Sono a disposizione diverse sale meetings, tutte ottimamente equipaggiate e dotate di aria condizionata, salone ricevimenti, aree espositive ed eccellente assistenza tecnica.

GRAND HOTEL VILLA BALBI

Viale Rimembranza, 1 - 16039 Sestri Levante (GE) Tel. 0185.42941 - Fax 0185.482459 e-mail: villabalbi@villabalbi.it - www.villabalbi.it


154 inc resort SX_S. Vicent - Billia

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Saint-Vincent Resort & Casino Saint-Vincent (Ao) Numero totale camere: Parc Hotel BilliaHHHH 119 camere; Grand Hotel BilliaHHHHH 80 camere | Ristoranti: 1 (dall’estate 2013, 3) | Posti: 400 (dall’estate 2013, 550) | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 600 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Un meeting servito In via di completamento uno dei più esclusivi poli leisure e Mice d’Europa. Con i suoi due hotel, la spa, i ristoranti, le sale da gioco e le meeting room, il Saint-Vincent Resort & Casino promette un’esperienza globale

ELISA FERRO

ella mondana e rinomata Saint-Vincent verrà a breve ultimato uno dei N più pregevoli complessi europei del leisure e del congressuale, un imponente polo d’attrazione che offrirà benessere globale con numerosi servizi integrati e che sarà per la Valle d’Aosta un fiore all’occhiello da mostrare con orgoglio ai planner internazionali. Il nuovissimo Saint-Vincent Resort & Casino sta sorgendo dove un tempo furono realizzati lo storico Grand Hotel Billia e il celebre Casino de la Vallée e disporrà di due eleganti hotel per complessive 199 camere e suite, ben cinque ristoranti e una magnifica spa di 1.700 metri quadrati dotata, fra l’altro, di hammam, idromassaggi e piscina coperta che prosegue nel giardino esterno con una vasca a temperatura controllata per fare il bagno all’aperto anche nella stagione fredda. Tre ristoranti, il Gaya, la Brasserie e Le Rascard Salon et Terrasse, sono già stati inaugurati, così come il Parc Hotel Billia (quattro stelle) ha aperto le sue porte agli ospiti nel settem-

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bre del 2012. Ancora: per quanto riguarda il Casino, sono già state realizzate un’ampia area per slot machine chiamata Evolution, con ingresso indipendente e una nuova sala fumatori. Anche il centro congressi del resort, dopo una fase di ristrutturazione, è operativo dall’inizio del 2013 e ha tutte le carte in regola per essere annoverato fra i più moderni e versatili del Nord Italia. Situato in una posizione strategica, al confine con Francia e Svizzera, in un contesto naturale incontaminato, è in grado di far fronte alle richieste più specifiche sia in termini di modularità nelle dimensioni delle sale sia sul piano dell’offerta tecnologica, con plus legati alla connettività wi-fi, punti regia, prese dati e molto altro ancora. Con i suoi spazi per riunioni da sei-otto partecipanti fino ai seicento posti della sala plenaria, è l’ideale per incontri formativi, grandi convegni scientifici ed eventi aziendali di qualsiasi genere. Infine, il Grand Hotel Billia diverrà un hotel cinque stelle salvaguardando la facciata originale Belle Epoque del 1908. Il suo monumentale scalone, perfettamente restaurato, sarà il punto di riferimento per raggiungere le camere del Grand Hotel, il Parc Hotel, il Casino e la luminosa hall del centro congressi. indirizzi a fine rivista


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156 inc resort SX_Aqualux

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Aqualux Hotel Spa Suite & Terme HHHH Bardolino (Vr) Numero totale camere: 113 (di cui 33 suite) | Ristoranti: 2 | Posti: 160 + 35 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Altre tre location per eventi: pool bar – Sparkling Lounge – Cigar Lounge | mq di aree espositive: 1.200 interni | Possibilità organizzazione post congress

Living contemporaneo Gli spazi diventano intimi, familiari, sublimati però da una super qualità tecnologica. Materiali innovativi e arredi sorprendenti, oggetti, immagini, suoni e cromatismi: esperienze polisensoriali all’Aqualux Hotel

TERESA CHIODO

el costante impegno sempre improntato alla ricerca dell’eccellenN za che caratterizza i meccanismi della migliore ospitalità, l’Aqualux Hotel presenta nuove proposte per ogni stagione. Interessanti soluzioni sono in programma per il 2013 con il pacchetto meeting, modulato nelle tariffe in base alla stagionalità, grazie al quale i clienti-operatori del settore potranno usufruire di numerosi servizi disponibili a prezzi veramente vantaggiosi: business, buona cucina, attività ludiche con speciali degustazioni e ore di relax nell’esclusiva AquaSpa & Wellness. Una giornata di full day meeting, per esempio, comprende: l’utilizzo della sala per l’intera giornata – disposizione a teatro e proiezione frontale – due coffee break, pranzo di lavoro (tre portate servite) e bevande incluse a pranzo. Il prezzo include inoltre: blocchi di lavoro, matite, acqua minerale per tutti i partecipanti, schermo, lavagna a fogli mobili, microfoni per il tavolo dei relatori, desk di segreteria, servizio di guardaroba. A disposizione, poi, differenti proposte di attività out-

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door: Natura experience, Wine or oil experience, Lago experience. Design e tecnologia avanzata non finiscono mai di sorprendere in un avvicendarsi di spunti creativi dove la vita diventa distrazione, ma anche seduzione. Cuore pulsante della struttura è la sua corte acquatica AquaExperience, attorno alla quale si sviluppa un perimetro di pareti-vetrata. Qui troviamo otto piscine (sette di acqua termale e una di acqua salata) per un percorso che senza cesure collega interno ed esterno. Durante l’inverno, i vapori che salgono verso l’alto regalano un colpo d’occhio di grande suggestione. Nella zona outdoor sono presenti: una vasca di ben 250 metri quadrati, comunicante con un’altra vasca interna raggiungibile a nuoto; poi ancora: differenti percorsi di acqua corrente; una zona dedicata al nuoto; stazioni idro e aeromassaggio; una vasca di acqua salina dedicata al relax e situata a un differente livello rispetto alle altre e una piscina whirpool con sedute sagomate. Versatili i ristoranti Italian Taste e Drops Food & Wine. Il primo può accogliere 160 ospiti ed è perfetto per colazioni di lavoro e cene – a buffet e placé –, il secondo, à la carte, è il luogo ideale per piccole colazioni o cene raccolte. indirizzi a fine rivista


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Meeting fra storia e natura Un contesto rurale di prestigio, in un borgo originario del ‘600, che offre agli ospiti un soggiorno esclusivo tra Siena e Firenze, con quattro sale per convegni: tutto questo è Borgo San Luigi, location per eventi di alto livello

SIMONA ZIN

orgo San Luigi è un resort affascinante e riservato immerso in sessanB tamila metri quadrati di parco. I cinque caseggiati che componevano la struttura seicentesca sono stati ristrutturati nell’architettura originale: sono a disposizione oggi 73 camere, la maggior parte con terrazzo o giardino privato,

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per godere un piacevole soggiorno nel cuore della campagna toscana, e quattro sale meeting, delle quali la maggiore accoglie fino a duecento partecipanti. In posizione unica e privilegiata, Borgo San Luigi è situato tra Siena e Firenze, cosa che lo rende punto centrale perfetto per visitare un territorio celebrato in tutto il mondo per il suo incomparabile patrimonio naturale, artistico ed enogastronomico.

IL FASCINO DEL PASSATO Il Relais Borgo San Luigi conserva inalterata la struttura rurale originaria del ‘600 per offrire agli ospiti un soggiorno esclusivo nel cuore della Toscana, ai piedi dell’antica cinta muraria di Monteriggioni. Immersi nel parco del relais sorgono i cinque caseggiati che ospitano l'hotel: la Villa, la Foresteria, la Fattoria, il Fienile e il Frantoio. Gli edifici d'epoca del borgo sono stati ristrutturati con grande cura per regalare il perfetto equilibrio tra l’autenticità delle strutture originali e le moderne dotazioni di un hotel quattro stelle. Il ristorante è dislocato in tre aree ben distinte: la Limonaia, il Gazebo e l'area esterna a bordo piscina di fronte al parco. Viene proposta qui sia la cucina internazionale sia quella tradizionale toscana; il bar è vicino alla piscina e alle strutture sportive.


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Borgo San Luigi HHHH Monteriggioni (Si) Numero totale camere: 74 | Ristoranti: 1 | Posti: 250 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: posti 200 | Capienza sala minore: posti | 25 |Saletta segreteria | mq di aree espositive: interne 200 / esterne: 5.000 | Possibilità organizzazione post congress

Ambienti suggestivi in un contesto di raro fascino nel verde della Toscana più vera: è quanto offre Borgo San Luigi, splendido quattro stelle a Monteriggioni

ATMOSFERE FAMILIARI E RISERVATE Calda accoglienza ed elevata professionalità sono gli elementi distintivi della struttura, che insieme a tutto il personale competente è in grado di ascoltare ogni idea degli ospiti e, insieme, di realizzare qualsiasi evento. L'architettura delle 73 camere dell'hotel è stata mantenuta nella struttura originale con arredamenti che rimandano alle atmosfere delle antiche dimore nobili di campagna. Ogni dettaglio è curato minuziosamente con arredamenti e tessuti d'epoca e pavimenti in cotto toscano, tutte le camere hanno un servizio di pulizia e cambio biancheria quotidiano. Le suite sono composte da salotto con divano letto e camera da letto, suddivisi su due piani o in stanze adiacenti, bagno indipendente e toilette in camera. Confortevoli ed eleganti, spaziano dai 22 ai 32 metri quadrati. Le junior suite, invece, sono strutturate su due piani con un grande salotto, soppalco con camera da letto e zona bagno dotata sia di doccia sia di una comoda vasca. Le camere deluxe offrono ambienti confortevoli e luminosi con camera da letto, salotto in open space e ampio bagno con doccia o vasca, mentre le classic room sono ambienti raccolti e confortevoli con letto matrimoniale o camera doppia, zona bagno dotata di doccia o vasca. Seguendo una filosofia

che punta a privilegiare la fruizione degli spazi esterni, la maggior parte delle camere dell'hotel è dotata di un terrazzo, di un balcone o di un giardino privato. Gli ospiti possono in questo modo godersi momenti di totale relax e tranquillità all’aria aperta in perfetta privacy. EVENTI E INCENTIVE Organizzare un evento nel Borgo San Luigi significa soprattutto avere la possibilità di scegliere tra molte location: dalla sala Congressi, capace di ospitare fino a duecento persone e di organizzare gruppi di lavoro grazie alla sua modularità, al Giardino d’Inverno, una splendida terrazza in stile liberty immersa nel parco, per eventi che richiedono anche un tocco di scenografia; ma gli spazi del resort possono essere anche intimi e accoglienti, come la sala Caminetto oppure la Limonaia, per piccole riunioni di 25-30 persone. Borgo San Luigi permette anche l’uso di location in modo esclusivo, come il Castello di Brolio, il Castello di Fonterutoli, il Castello di Monsanto o la Scuderia di Scorgiano, cornici suggestive, dotate di un fascino particolare per organizzare eventi veramente unici.

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Un meeting Soluzioni versatili ed esclusive in un contesto davvero rigenerante. Il Best Western Valle di Assisi offre spazi per eventi di grande qualità, ambientale e tecnologica, per coniugare al meglio lavoro e tempo libero

ELISA FERRO

Sono numerosi e assolutamente versatili gli spazi che il Best Western Valle d’Assisi offre al Mice. Oltre al centro congressi vero e proprio, infatti, sono a disposizione, tra gli altri, la limonaia, la cantina e una tensostruttura

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l Best Western Valle di Assisi è un albergo diffuso di categoria quattro stelle Iposto nel cuore di una magnifica e silenziosa tenuta di settanta ettari, tra girasoli, vigneti e ulivi secolari che raccontano di una terra generosa, ricca di profumi e sapori genuini. Da ogni punto dell’elegante struttura, o meglio delle diverse strutture che vanno a comporre il quadro di una location di grande charme, discreta ed esclusiva, si gode di una vista emozionante sul vicino monte Subasio e sulla città di Assisi, che con i suoi tesori d’arte e la sua storia rappresenta una meta davvero irrinunciabile per incontra-

re la spiritualità rigeneratrice dei luoghi francescani. Senza allontanarsi dal resort, tuttavia, è altrettanto possibile svagarsi e rigenerarsi sfruttando gli spazi e le attrezzature per il tempo libero messi a disposizione degli ospiti: dalla piscina semiolimpionica al laghetto artificiale ideale per la pesca sportiva, dalle passeggiate in bicicletta ai campi da tennis e da calcetto per avvincenti match anche in notturna. A breve, inoltre, verrà inaugurato un centro benessere di ultima generazione, caratterizzato da grandi vetrate panoramiche che inondano l’ambiente di luce naturale e dotato, fra l’altro, di piscina interna, idromassaggio, bagni di vapore, sauna e zona relax con parete di sale. Il nuovissimo centro wellness, che si sviluppa su un’area di seicento metri quadrati, ospiterà anche una private spa in grado di offrire ai clienti più esigenti momenti di assoluta distensione, garantendo al contempo il massimo della privacy.


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diffuso

DIECI E PIÙ SALE PER INCONTRARSI In questo angolo di pace tra i più suggestivi dell’Italia centrale, il Best Western Valle di Assisi si rivolge al segmento Mice con una gamma completa di spazi e attrezzature tecnologiche capaci di garantire il perfetto svolgimento di qualsiasi incontro: dalla grande convention con centinaia di partecipanti alle più riservate riunioni di lavoro, dalle attività di incentive o di team building all’aperto agli appuntamenti legati al lancio di un prodotto, a una festa privata o alla chiusura in bellezza di un importante convegno o seminario di formazione. Il centro congressi dell’albergo si articola in dieci sale meeting, che vanno dai trenta posti della sala Regina, la più piccola, agli 850 della maggiore, la sala San Francescuccio, che con i suoi mille metri quadrati di spazio e luce naturale è anche l’ambiente di rappresentanza per grandi banchetti ed eventi di gala. La fibra ottica e la connessione a internet wi-fi coprono l’intera estensione del resort, mentre all’interno delle strutture congressuali sono disponibili numerose facility tecniche, fra cui un moderno impianto di videoproiezione su schermo gigante a scomparsa, lavagne luminose, impianto dvd, servizio segreteria, lobby, guardaroba, sala tv e possibilità di effettuare videoconferenze. A tutto ciò va aggiunta l’ampia scelta di ambientazioni alternative alla classica meeting

room, quali per esempio l’allestimento di una tensostruttura per cocktail e concerti, un party a bordo piscina, una presentazione nella limonaia, degustazioni di prodotti tipici e wine tasting in cantina, cene a tema nella scenografica sala delle volte e molto altro ancora. Per il pernottamento, infine, il complesso dispone di 57 camere in hotel, di cui otto suite, cinque camere matrimoniali nella Villa del Fattore (un antico casolare restaurato, ideale per piccoli gruppi) e altri 22 appartamenti indipendenti divisi in 14 bilocali e otto trilocali, di cui quattro deluxe. indirizzi a fine rivista

IN LINEA CON LA NATURA Best Western Valle di Assisi è stata una delle prime realtà a ricevere il certificato Green Heart Quality istituito dalla Regione Umbria, che premia le imprese attente alla riduzione della produzione di Co2, di consumi energetici e idrici e che utilizzano fonti rinnovabili. L’hotel vanta un impianto sola-

re termico e una tettoia fotovoltaica nel parcheggio, con colonnine di ricarica per le auto elettriche. Ma anche a tavola non è da meno: al Ristorante Recanto si assaporano i piatti tipici umbri, mentre la Cantina offre assaggi dell’olio extravergine di oliva e dei vini prodotti nella tenuta.

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Una Hotel Regina HHHH Bari Numero totale camere: 100 | Ristoranti: 1 | Posti: 200 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 5.000 | Possibilità organizzazione post congress

Un hotel, tanti vantaggi Dodici sale meeting, aree dedicate al benessere e un ristorante di alto livello: sono solo alcuni dei plus dell'Una Hotel Regina, a poca distanza dal centro di Bari e ben collegato in aereo o in auto

SIMONA ZIN

pochi chilometri dal centro storico del capoluogo pugliese e dell'aeroA porto Wojtyla, l'Una Hotel Regina si distingue per la sua posizione strategica e per il design unico: è un albergo con spazi studiati per soggiorni di vacanza ma anche per congressi e incentive, con connessione wi-fi e via cavo ad alta velocità, area sportiva Almus Fitness Club e Swimming Pool Club estivo. I congressisti possono concedersi anche momenti di relax nella Regina Spa, in un ambiente dall'atmosfera rilassante studiato per il benessere degli ospiti; attrezzature moderne e all'avanguardia, area umida con piscina coperta termale e percorso Kneipp, idromassaggio, lettini relax in pietra riscaldati, doccia emozionale, sauna e bagno turco: tutto questo è a disposizione come le coccole e i migliori trattamenti proposti dallo staff specializzato. Con 12 sale meeting e un ampio par-

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cheggio l’Una Hotel Regina Bari è una location ideale per molteplici incontri ed eventi di successo: gli spazi per congressi accolgono da dieci a cinquecento persone, mentre comodi foyer consentono di organizzare in contemporanea rinfreschi e coffee break e ospitare tutti i servizi di accoglienza e segreteria. Le sale sono equipaggiate con la più moderna tecnologia e alcune sono illuminate da luce naturale. Anche il soggiorno è piacevole in una delle cento camere, suddivise in classic, superior, executive e junior suite, tutte dotate di terrazzino privato, scrivania da lavoro, connessione Internet ad alta velocità, Tv Lcd con programmi satellitari, bagni spaziosi con docce oversized e getto rigenerante. Le migliori specialità locali e internazionali vengono preparate al Noha Ristorante Mediterraneo, dove si possono ambientare pranzi di lavoro o cene di gala di alto livello. Un altro luogo di incontro e relax è il Regina Bar, dove è piacevole gustare un aperitivo o scegliere da un'accurata selezione di vini locali e nazionali, bevande alcoliche e analcoliche e caffetteria. Aperto tutto l'anno, il ristorante può accogliere fino a quattrocento persone. indirizzi a fine rivista


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Masseria Traetta Exclusive HHHHHL Ostuni (Br) 3 suite interne | 3 Sale ristorante interne + 2 esterne | Posti totali tra interni ed esterni: 700 | Sale meeting: 3| Sala maggiore: 200 posti a platea | Sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 450 interni + 900 esterni | Possibilità organizzazione post congress

Un sapiente restauro Immersa in un grande parco di uliveti e ricavata in una tenuta di grande suggestione architettonica e paesaggistica, Masseria Traetta Exclusive ospita eventi esclusivi nelle sue tre sale

SIMONA ZIN

n parco maestoso e un edificio magnifico suscitano subito forti U emozioni per chi arriva alla Masseria Traetta di Ostuni: qui nulla è stato lasciato al caso, sia il recupero degli elementi strutturali sia gli arredi e i relativi complementi sono il risultato di un’amorevole cura per i dettagli e un attento interesse ai particolari e al bello. Gli ambienti regalano un’atmosfera rilassata e tranquilla e le tre meravigliose sale con volte a stella, dotate delle più moderne attrezzature, rendono ogni evento unico e indimenticabile. EVENTI ESCLUSIVI Masseria Traetta Exclusive vuole proporsi oggi come un luogo esclusivo dove celebrare eventi di classe e al tempo stesso come un luogo destinato a pochi, selezionati ospiti che scelgono un evento raffinato, in un territorio conosciuto in tutto il mondo. In un per-

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fetto equilibrio fra dimensione della struttura e ricercatezza dei dettagli, fra legame con origini e tensione artistica innovativa, la struttura di Ostuni propone l’elegante sala delle feste, il luogo perfetto per cene di lavoro, o le sue tre sale meeting, con capienza massima di 220 posti, più un’area lounge per circa cento persone. Chi sceglie la masseria pugliese per ambientare un evento può approfittare anche della splendida piscina, il luogo giusto per incontrare colleghi per un cocktail di benvenuto e che si presta pure ad accogliere appuntamenti suggestivi. Anche la cucina è uno dei punti di forza di Masseria Traetta: la tradizione pugliese, unita a ispirazioni fusion e a piatti della cucina internazionale, soddisfa il palato e contribuisce a lasciare nella memoria un ottimo ricordo di un evento, incentive o team building ambientato qui. Una volta arrivati nella masseria, è difficile uscirne, vista la piacevolezza dei luoghi e l’ottimo servizio riservato agli ospiti, ma i meno pigri possono approfittare per andare alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi della Puglia, tra i quali, in primis, la bianca Ostuni stessa. indirizzi a fine rivista


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Tra arte e charme al Relais Histò L'esclusiva masseria pugliese, ricavata da un borgo antico recuperato con grande cura, è una chicca di ospitalità di alto livello, con quattro sale meeting e una basilica romanica per eventi esclusivi fino a 350 persone

SIMONA ZIN

n antico borgo restaurato e arredato da Culti: questo è il Relais Histò, una U masseria cinque stelle tra le acque calme del Mar Piccolo e le morbide colline di ulivi secolari, in una splendida cornice di storia e natura, discreta nel candore della sua pietra bianca. A pochi minuti dal cen-

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tro di Taranto, l'antica dimora medievale era un borgo già abitato in epoca romana e tardo ellenistica: oggi, dopo un rispettoso restauro conservativo, si propone ai suoi ospiti con ambienti sobri ed eleganti. L’antichità della vecchia corte nobile e della imponente basilica del I secolo dopo Cristo dedicata ai Santi Pietro e Andrea, ben si conciliano con il lusso silente dei nuovi ambienti e i comfort di un hotel d’eccellenza. Tranquillità, riservatezza, cura dei particolari sono i tratti distintivi dell’ospitalità Histò.

A CONTATTO CON LA NATURA La struttura è immersa in un parco di ulivi di settanta ettari e comprende ristorante, sale meeting, basilica, piscina e centro benessere. L’ ottimo ristorante La Lanternaia, ricavato da un antico frantoio, può accogliere fino a duecento persone e offre ai suoi visitatori piatti della tradizione culinaria pugliese che assieme alla creatività connotano i sapori della cucina tipica mediterranea. Nell’antico frantoio – brillantemente arredato da Culti – sono accolti gli ospiti, lieti di assaporare pietanze preparate a regola d’arte da talentuosi chef e degustare vini selezionati delle migliori etichette, in un’atmosfera suggestiva e romantica. Al Relais Histó di


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Relais Histó San Pietro sul Mar Piccolo HHHHH Taranto Numero totale camere: 48 | Ristoranti: 2 | Posti: 200 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 | Possibilità organizzazione post congress

Ambienti di rara suggestione, dove la storia si fonde con lo stile minimal di Culti, fanno di Relais Histò un luogo dallo charme unico, perfetto per eventi dalla lunga memorabilità

Taranto si trovano quattro sale meeting completamente attrezzate, con una capacità che varia dai dieci ai 350 posti a sedere della basilica affrescata del I secolo dopo Cristo, un ambiente eccezionale, unico e straordinariamente suggestivo nel quale riunioni, congressi, seminari e meeting trovano una collocazione di sicuro successo. EVENTI OUTDOOR Nella stagione estiva le ampie corti del relais si trasformano in incantevoli sale ricevimenti, in un contesto da favola reso tale dal gioco suggestivo di luci e da un piccolo scorcio sul Mar Piccolo che regala emozioni uniche. L’albergo è dotato di 48 stanze, ampie e luminose, tutte corredate di Tv satellitare e connessione wi-fi gratuita. Alcune di queste si trovano nella zona nobile, tre offrono un ampio terrazzo con vista sul Mar Piccolo, mentre le restanti 37 si trovano nel chiostro dell’Antica Sorgente con affaccio sul verde dell’agrumeto e di una spa firmata sempre Culti. Arredate in stile minimal (ancora dalla mano di Culti) le camere dell’antica masseria Relais Histó sono ambienti esclusivi, ideati per sposarsi in perfetta armonia con il paesaggio del Salento e capaci di suscitare sensazioni positive e

rilassanti. Profumi mediterranei e ulivi segnano il percorso esterno attraverso le corti, accompagnati da reperti che richiamano il passato. A TUTTO RELAX Dicevamo poco sopra della zona dedicata al benessere: da poco il relais ha anche aperto le sue porte agli amanti del wellness e a coloro che desiderano rilassarsi cedendo al piacere delle coccole. La spa si estende su 1.750 metri quadrati e rappresenta il luogo vero dove trovarsi e ritrovarsi scoprendo ogni giorno che l’esclusività risiede nelle persone che amano prendersi cura dell’ospite. I bagni di vapore, il Mare Secco Culti, la Grotta del Fuoco – ricavata da un tradizionale trullo pugliese – e il percorso di rocce de La Sorgente, ampia piscina esterna ad alto tasso di umidità con acqua salata a 38 gradi, sono solo alcuni dei luoghi in cui godere del relax e del comfort che questo relais può offrire. Un luogo d’altri tempi, che oggi vive di un nuovo splendore grazie all’attenta riconversione che lo ha trasformato in un esclusivo hotel cinque stelle, senza smarrirne la profonda e seducente identità. indirizzi a fine rivista

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Croazia, una centomila come una calamita, la Croazia, destinazione competitiva e capace di È stupire la meeting industry nel suo scenario solo apparentemente omogeneo. La sua indole mitteleuropea, infatti, si specchia nel Mediterraneo e rivela una fisionomia composita, affascinante nei suoi contrasti e poliedrica nelle proposte: un patrimonio di percorsi post congressuali affiancati da una miriade di location storiche e da innovativi spazi per eventi. I numeri parlano chiaro: nel 2012 gli eventi che la Croazia ha ospitato sono aumentati, rispetto al 2011, del 24 per cento e risultato oltremodo positivi anche nel contesto del numero dei partecipanti che ha registrato un incremento del 21 per cento, sempre in correlazione con l’anno precedente. La “voce” della Croazia è naturalmente il Croatian Convention and Incentive Bureau (Ccib), parte integrante del Croatian National Tourist Board, che concerta come un direttore d’orchestra gli eventi nella destinazione affiancato dai convention bureau disseminati nella nazione. ZAGABRIA, INNANZITUTTO Nel disegno delle architetture, delle piazze e delle strade di Zagabria si possono decifrare gli intriganti trascorsi storici

Croazia: sempre più gettonata dal Mice, una destinazione con intriganti scenari naturali lungo le rotte della cultura. Storica e progressista, la nazione regala al congressuale un mosaico in cui pulsa una promozione integrata delle risorse della capitale croata, oggi fra le emergenti destinazioni della meeting industry. Una città che incuriosisce per il suo gioco di contrasti e che ambienta gli eventi in numerose e prestigiose location: di queste molte vantano origini antiche, altre presentano ardite soluzioni architettoniche, quasi tutte evidenziano una peculiarità: distare fra loro non più di quindici minuti di passeggiata. Un’attrattiva, quella della walking destination, che consente di respirare meglio quell’inconfondibile aria mitteleuropea che permea la capitale caratterizzata dal verde esuberante dei parchi e dei giardini che si insinua ovunque, persino all’aeroporto, intorno al quale prati curatissimi con piante e corolle sono disposti in fantasiosa sequenza. Creatività e talento fioriscono a Zagabria e originano mostre, concerti e spettacoli, tutti da inserire nelle opportunità post congressuali: c’è solo l’imbarazzo della scelta fra una trentina di

LUCIANA FRANCESCA REBONATO

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MILLE E PIÙ ISOLE

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Sono circa 1.200, le isole croate. Un mare di opportunità nel quale spiccano alcune imperdibili:

¢ Isola di Hvar: sempre soleggiata, ravvivata da lavanda, erica e rosmarino

¢ Isola di Mljet: parco nazionale, vanta numerose riserve di pesci e di aragoste

¢ Isola di Brac: una grande varietà di ambienti profumati di salvia e di resina

¢ Parco nazionale Kornati: natura selvaggia, circa 140 fra isole, isolotti e scogli

1 / La bellissima costa che incastona Gradac, in Dalmazia 2 / Zagabria, dal sapore mitteleuropeo 3 / Pula, con il coreografico anfiteatro 4 / Il porticciolo di Betina 5 / Split, austera ed elegante 6 / Zadar, forziere di tesori romanici

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¢ Isola di Korcula, il trionfo di rievocazioni storiche e artigianato in pietra

teatri, altrettanti musei, oltre trenta gallerie e un numero imprecisato di collezioni private. Numerosi, a Zagabria, i monili museali più preziosi – ottimizzati anche in contenitori per eventi – come il Museo Mimara, eclettica raccolta di 3.750 opere d’arte, seguito dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Padiglione Artistico, edificato nel 1895 in stile Art Nouveau – unico spazio zagabrese progettato per allestire grandi mostre – e dal neobarocco Teatro Nazionale Croato. A nord-ovest della capitale si dispiega lo Hrvatsko Zagorje, regione collinare ricca di vigneti, solcata da fiumi e punteggiata da castelli barocchi e rocche medievali. Lungo la strada tra Zagabria e Zara e sotto l’egida dell’Unesco spicca il Parco nazionale dei laghi di Plitvice, un labirinto d’acqua con 16 laghi, 92 cascate e una pluralità di grotte, foreste e sorgenti.

ISTRIA, NON SOLO MARE Tra le acque e le vette della penisola istriana si distendono borghi medievali immersi in siepi di alloro e di mirto. A pochi chilometri dal confine italiano l’Istria accoglie la meeting industry nel suo centro più importante, Pula (Pola), il cui simbolo è un anfiteatro romano eretto nel I secolo d.C., un’arena in bianca pietra istriana oggi sede di concerti e spettacoli teatrali di spessore internazionale. Applausi scroscianti anche per il Croatia Open, evento clou di tennis che si svolge annualmente a Umag (Umago), località dal nucleo antico sviluppato su una piccola lingua di terra tra due baie. Adagiata su coste frastagliate è invece Porec (Parenzo), che vanta tesori artistici straordinari fra i quali la basilica Eufrasiana, tutelata dall’Unesco e simbolo della più raffinata cultura bizantina, con la luce che filtra dalle finestre laterali e infiamma l’oro dei mosaici. Un patrimonio artistico cui si contrappone quello naturalistico dell’arcipelago delle Brijuni (Brioni): parco nazionale dal 1983, un sorprendente gioco della natura con 680 specie di piante nel quale, oltre a un moderno parco-safari, affiorano antiche fortificazioni, rovine di monasteri, ville romane e bizantine. QUARNERO, ELOGIO DELLA NATURA Uno straordinario concentrato naturale. Ecco il Quarnero, articolato in litorale, isole e monti distanti gli uni dagli altri pochi chilometri: dalle acque alle vette del Gorski Kotar la distanza è breve, in mezz’ora di macchina si giunge alle acque impetuose dei fiumi, alla spettacolarità dei canyon e delle cascate, agli specchi dei laghi montani e ai misteri delle grotte intarsiate dal vento. Epicentro della regione è Abbazia (Opatja), città sospesa tra fasti antichi e progetti futuri, proiettata sulla scena internazionale e orgogliosa del suo territorio traboccante d’arte e di siti naturali. Fra le sue location spicca l’ottocentesca Villa

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Angiolina: immersa in un parco dalle essenze tropicali, ospita mostre e concerti di musica classica ed è sede, dal 2007, del Museo nazionale del turismo. Fragranze salmastre anche per Fiume (Rijeka), che custodisce orgogliosa il santuario della Madonna di Trsat (Tersatto), uno dei più antichi al mondo, eretto nel XV secolo. Di fronte alla costa, l’isola di Veglia (Krk), la più grande della Croazia, una miscela di valli carsiche, scogliere e baie sabbiose. Il nucleo antico dell’omonimo capoluogo – dal volto tipicamente veneziano – è circondato da mura con bastioni e porte mentre alle spalle della cattedrale si erge il castello dei Frankopani, scenario estivo di numerose manifestazioni. Oltre Krk, l’isola di Losinj, habitat naturale protetto e popolato da delfini, e l’isola di Cres, il cui centro ecologico Caput Insulae si occupa stabilmente della tutela dei grifoni. Da non perdere, infine, l’isola di Arbe (Rab) e la sua celebre punta Kaldanac sulla quale quattro campanili di pietra bianca si stagliano contro il cielo in un intreccio di bifore e trifore. DALMAZIA, QUATTRO PER IL MICE Zara, Sebenico, Spalato e Dubrovnik. Quattro città e altrettante contee che

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costituiscono la Dalmazia. Da nord scendendo verso sud il Mice arriva a Zadar (Zara), forziere di rovine romane, musei e chiese capitanate dalla romanica cattedrale di Santa Anastasia che salvaguarda uno splendido matroneo. Proseguendo verso sud si giunge a Sebenico (Sibenik), dominata dalla fortezza di San Michele dalla quale ripide stradine conducono verso il mare e il nucleo storico: una ghirlanda di vicoli nei quali spiccano il palazzo del Rettore e la cattedrale di San Giacomo, patri-

The Croatian Convention and Incentive Bureau (CCIB) is the official bureau promoting the destination Croatia for meetings and incentives. CCIB is part of the Croatian National Tourist Board. Neutral information on suppliers, venues, congress facilities, hotels, incentive programmes, preand post-convention tours ect. are available free of charge. The rare natural beauty of Croatia, along with the variety of comfortable hotels and transport connections with the whole world, makes Croatia a perfect place for organization www.croatia.hr

of congresses, symposiums and conferences.

CCIB SERVICES FOR MEETING ORGANIZERS • • • • • • • • • •

Site inspections arranged Help with familiarization tours & facility / contact information Promotion assistance given, with press releases & programme covers supplied for printing Supply of slide shows, promotional videos, brochures, maps & guides Co-ordination of tours & activities for spouses Help with planning special events, banquets, etc. Co-ordination of pre- & post-convention tours Help with organizing conventions & trade shows Help with registration procedures Most services are complimentary or at minimal charge

CROATIAN CONVENTION AND INCENTIVE BUREAU

FLIGHT INFORMATION

Croatian National Tourist Board Iblerov trg 10/IV, p.p. 251 10000 Zagreb, Croatia

Amsterdam, Barcelona, Berlin, Brussels, Copenhagen, Frankfurt, London, Paris, Prague, Rome, Tel Aviv, Zürich

Director of CCIB Nik Racic Telephone: + 385 1 4699 307 Telefax: + 385 1 4557 827 E-Mail: nik.racic@htz.hr www.croatia.hr

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Bologna, Budapest, Istanbul, Munich, Vienna

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7 / Dubrovnik, protetta da mura turrite 8 / La Slavonia e la sua natura lussureggiante

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monio dell’Unesco e in stile goticorinascimentale. La contea di Spalato punta i riflettori su Split (Spalato) e sul suo palazzo di Diocleziano, tutelato dall’Unesco: 16 torri di difesa, una superficie di 38mila metri quadrati e sotterranei nei quali scoprire il meglio dell’archeologia. In tema di guinness si arriva a Dubrovnik (Ragusa), uno scrigno a picco sulle acque cinto da mura lunghe quasi due chilometri: percorribili in giri di ronda, consentono una vista mozzafiato sul mare e sul centro cittadino – accreditato dall’Unesco – che fonde elementi di architettura medievale e rinascimentale. La riviera di Dubrovnik sfodera una carta vincente: la penisola di Sabbioncello (Pelje-

sac), raggiungibile con una strada che attraversa il delta del fiume Neretva, percorre l’istmo e sbuca nel paesaggio di Stagno (Ston), che vanta uno dei sistemi di fortificazione più lunghi d’Europa. Le mura sono oggi visitabili dopo anni di ristrutturazione. La tranquilla Mali Ston è la capitale gastronomica locale grazie agli allevamenti di ostriche e crostacei – in voga dai tempi dei Romani – da accostare a Postup e Dingac, fra i più pregiati vini croati. A sud di Dubrovnik, invece, Cavtat si dispone intorno al porto, immersa nella macchia mediterranea. Orlata da lunghe spiagge e costellata da eleganti palazzi, merita per la casa natale e per le opere di Vlaho Bukovac (1855-1922), precursore dell’impressionismo in Croazia, per il mausoleo Racic realizzato nel 1920-30 da Ivan Mestrovic (18931981) e per il rinascimentale palazzo del Rettore. SLAVONIA E BARANIA, ORIZZONTI FLUVIALI Nella Croazia orientale si distende la Slavonia, rigata da colture e da una miriade di corsi d’acqua capitanati da Sava, Drava e Danubio mentre nell’estremo spicchio orientale si arriva in Barania, triangolo di terra racchiuso tra Drava, Danubio e Ungheria. La Slavonia è conosciuta per le riserve di caccia e il vino pregiato ma anche per il Parco della natura Kopacki Rit, dal paesaggio modellato da canali, specchi d’acqua e canneti, da esplorare a bordo di imbarcazioni. Interrompe il panorama pianeggiante l’alta guglia della cattedrale neogotica della città di Osijek, che annuncia da lontano l’abitato. indirizzi a fine rivista

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Work in progress

a Londra

La capitale britannica brulica di novità per gli organizzatori di eventi. Dagli immensi spazi dell’ex parco olimpico alle più raffinate e intime location, il volto più moderno della città è tutto da scoprire ALESSANDRA BOIARDI

l futuro è già arrivato a Londra. La città di Buckingham Palace e del Tower IBridge sta decisamente cambiando volto, in un’atmosfera di rinnovamento che si percepisce a ogni angolo di strada e si staglia verso il cielo insieme ai nuovi grattacieli della città, tra cui il più alto di tutti, The Shard. La metropoli ospita cantieri su cantieri: le officine da cui sta già nascendo una nuova icona per le generazioni future, una nuova Londra. E anche se sono passati quasi dodici mesi dai Giochi Olimpici, la loro eredità è più che viva e vegeta, nel pressoché totale rinnovamento urbanistico, ma non solo. C’è molto di più in città: la sensazione che la festa non sia ancora finita. Anzi, che sia appena iniziata. GET THE PARTY STARTED Il 27 luglio verrà inaugurato il Queen Elizabeth Olympic Park, il giorno dopo sarà festeggiato il primo anniversario della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2012. L’area che ha fatto da scenario ai giochi dell’anno scorso è letteralmente, a

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pochi mesi dall’apertura (quando l’abbiamo visitato) un cantiere a cielo aperto, si smonta e si rimonta, si convertono alcuni dei “simboli” di quello che fu il parco olimpico come il Velodromo o la Basketball Arena e si aspetta di salire sulla torre di osservazione ArcelorMittal Orbit per godere di uno scenario inaspettato della capitale inglese, in 115 metri di altezza, design e acciaio, con la sua particolarissima forma ispirata a quella del Dna, che presto potrà essere utilizzata come sede di eventi davvero speciali. Le location del Queen Elizabeth Olympic Park, alcune completamente rifatte, saranno perfette per organizzare eventi aziendali, grandi convention e team building sportivi di tutti i tipi, con il valore aggiunto di trovarsi negli stessi luoghi dove nuovi record mondiali sono stati segnati e dove si sono sfidati i campioni più grandi delle discipline olimpiche, dall’Acquatics Centre al Copper Box, con 7.500 posti a disposizione (oltre all’ArcelorMittal). E anche outdoor saranno molti gli spazi a disposizione della meeting industry internazionale nel South Park Hub, che sarà in grado di accogliere quarantamila persone per mega-eventi all’aperto. A partire dalla primavera del 2014 saranno a disposizione anche spazi flessibili più piccoli utilizzabili anche dalle aziende. Il 27 luglio, invece, l’inaugurazione si terrà nel Norh Park Events Lawn, con una serie di concerti di big della musica internazionale, tra cui anche Bruce Springsteen.

strutturata per l’event market, tanto che non solo le sale sono totalmente personalizzabili, ma mettono anche a disposizione uno staff completamente dedicato. Tutto in atmosfere total white di grande impatto, e con la collaborazione di un catering molto curato, quello dell’adiacente Gallery Mess Restaurant. Ma a dare un sapore di “avanguardia” ci sono anche nuovi alberghi in città, come il futuristico Me London, dove Mélia ha voluto spingere l’acceleratore su design e giochi di luci affidandosi ai londinesi Foster + Partners, senza rinunciare a un pizzico di gusto nostalgico nel ristorante italiano Cucina Asellina. Questo nuovissimo cinque stelle si trova a due passi da Covent Garden, celeberrimo luogo d’arte e di spettacolo, ma amato anche per lo shopping, alla ricerca di oggetti e accessori super trendy e rigorosamente fatti a mano. Seven Dials è il punto di riferimento per organizzare qualsiasi tipo di iniziativa in questo “distretto”, che ha tra i punti di riferimento il Covent Garden Hotel, classico e accogliente. Classico e magnificamente riportato a nuova vita è anche il Café Royal, tra Mayfair e Soho, che per molto tempo ha rappresentato l’anima di Londra e ora è stato riaperto per tornare al centro della scena londinese.

Capace di cambiare continuamente la propria immagine pur rimanendo uguale a se stessa, Londra inaugurerà a breve il Queen Elizabeth Olympic Park, con numerose sorprese per il Mice

indirizzi a fine rivista

IN GIRO PER LA CITTÀ Londra metropoli per gli eventi però non è “rinchiusa” in questo parco delle meraviglie a nord della città. Sono tante le zone che sanno rinnovare la loro fama nel settore Mice internazionale, come la classica King’s road, che attraversa il quartiere posh di Chelsea, simbolo della moda negli anni Sessanta (qui Mary Quant ha inventato la minigonna). Oggi si può organizzare un evento alla Saatchi Gallery, un museo di arte contemporanea in dialogo con la creatività internazionale. È una struttura particolarmente

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Mille e una notte Al Mazagan Beach & Golf Resort ci sono tutti i colori del Marocco, le suggestioni del tè alla menta, i profumi speziati; ogni cosa è sublimata da lusso e comfort, che si declinano fino al più piccolo dettaglio; per incentive e special event TERESA CHIODO

sole tre ore di volo da Milano il Marocco resta il Paese più esotico e A meno lontano di tutti, anche grazie ai collegamenti giornalieri garantiti da Air Arabia Maroc, fra l'aeroporto internazionale di Casablanca e lo scalo di Orio Al Serio. La nostra destinazione finale è il Mazagan Beach & Golf Resort, sulla Costa Atlantica, nella provincia di El Jadida. Il Mazagan Beach & Golf Resort si presenta come un’autentica “medina”, la tradizionale parte antica delle città marocchine, con le sue mura color ocra e i tetti con tessere di mosaico verdi realizzate a Fez. Nell’architettura e nel design il resort racchiude al suo interno elementi decorativi e architettonici tipici del Marocco, attualizzati da note contemporanee. Di fronte l’immensità dell’oceano, panorami che si perdono all’orizzonte, giardini rigogliosi, un campo da golf e una spiaggia “terra di Siena” lunga ben sette chilometri. Nei suoi quattro piani, il resort dispone di: 468 guest room, venti Mazagan suite, due Executive suite, otto Ambassador suite e due Royal suite, situate al

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Ricorda una vera medina araba l’architettura del Mazagan Beach & Golf Resort, che al suo interno coccola gli ospiti con otto ristoranti e una rilassante spa

quinto piano con vista sull’Oceano Atlantico. Per il relax c’è la scenografica piscina situata nel Grand Riad centrale, ombreggiato da palme. Delle vere e proprie officine del gusto sono gli otto ristoranti che portano in tavola le migliori ricette della tradizione culinaria marocchina, offrendo invitanti menu dal sapore mediterraneo ma con un tocco di internazionalità. Sel de Mer propone crostacei, pesce e le celebri ostriche di Oualidia in un ambiente raffinato ed elegante caratterizzato dai toni del blu e dell’azzurro. Per un autentico viaggio culinario medio-orientale il Morjana presenta i migliori piatti del Marocco e del Libano. Al Market Place vanno invece in scena i piatti internazionali uniti in perfetta armonia ai sapori mediorientali, magrebini, indiani e asiatici. Olive’s è invece perfetto per pranzi e cene con vista sulla piscina. A disposizione degli ospiti anche L’Oasis a bordo piscina, ideale per light lunch e spuntini; al Palm Grill si possono provare le kefta, speziate polpette di carne servite con pane arabo, o il salmone grigliato servito con l’olio di olive del Marocco; infine alla Mazagan Club House si pranza con vista panoramica fra l’Atlantico e il campo da golf. Fra le morbide dune e con vista sull’oceano la spa è un luogo in cui rigenerare corpo e spirito attraverso un’esperienza olistica. Accanto si trova il fitness centre equipaggiato con apparecchiatura di ultima generazione Technogym. Il Mazagan Golf Club è stato disegnato dal celebre campione sudafricano Gary Player: un 18 buche link che si snoda lungo tre chilometri di spiaggia e segue i contorni delle dune naturali. CONGRESS E POST CONGRESS Il resort dispone delle migliori tecnologie per organizzare qualsiasi tipologia di evento. Lo spazio congressuale di duemila metri quadrati lo rende unico in Marocco; modulabile a seconda delle

esigenze è in grado di accogliere banchetti per 1.100 persone e fino a 1.300 ospiti in stile teatro. Il centro congressi si compone di una grande sala di 1.130 metri quadrati, a geometria variabile e divisibile in sale più piccole. Dispone inoltre di ampie lounge e rigogliosi giardini, perfetti per coffee break o per feste private. Per gruppi incentive è possibile organizzare escursioni nei dintorni e attività di team building come il paint ball nella foresta di eucalipti del Mazagan. A disposizione anche un programma culturale con visite ad artigiani locali, eventi folkloristici come danze tradizionali o spettacoli con i cavalli sulla spiaggia Nei dintorni c’è un Marocco tutto da scoprire. L’antica città di Magazan, oggi El-Jadida, è un’antica città fortificata dai portoghesi nel XVI secolo e dal 2004 sito patrimonio mondiale dell’Unesco. Particolare è la muraglia perfettamente conservata con i suoi potenti bastioni sull’oceano; nel centro attraverso antiche vie lastricate si raggiunge il punto focale per tanti appassionati: la cisterna portoghese, dove Orson Welles girò alcune scene del film Otello. È una grande sala quadrata sotterranea, sostenuta da cinque campate di colonne e pilastri, con al centro un pozzo di luce sopra a un bacino di acqua stagnante dove si riflettono, in uno spettacolo magico e irreale, colonne e archi. A Casablanca è imponente la Moschea Hassan II, realizzata dal francese Michel Pinseau, che oltre a essere la più grande di tutto il Nord Africa è la terza al mondo per ampiezza. A sud di El Jadida, si trova Oualidia, pittoresca cittadina sulla costa atlantica: 12 chilometri di laguna punteggiata da spiagge color cipria in contrasto con acque dalle sfumature turchese e blu. Da non perdere le famose ostriche! indirizzi a fine rivista

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PARTNER news persone e poltrone

CLAUDIA PAPA, DIREZIONE IN ROSA A VILLA MARINA CAPRI HOTEL & SPA Villa Marina Capri Hotel & Spa ha un nuovo direttore, Claudia Sarina Papa, al suo primo incarico come direttore. Nata ad Amburgo ma italiana, ha già alle spalle una lunga e prestigiosa esperienza lavorativa nel mondo alberghiero, iniziata alla fine degli anni Ottanta, tra esperienze all’estero, incarichi ufficiali e attività di consulenza. Tra i suoi precedenti incarichi, quello di direttore commerciale del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento. Villa Marina Capri Hotel & Spa situato su uno dei tratti più scenografici della costa, l’albergo rappresenta il luogo ideale per ricevimenti, cerimonie, riunioni di lavoro e congressi.

ALESSANDRA BOIARDI

CLAUDIO CECCHERELLI ALLA GUIDA DEL GRAND HYATT CANNES HOTEL MARTINEZ Claudio Ceccherelli è stato nominato general manager del Grand Hyatt Cannes Hotel Martinez, situato a Cannes, sulla costa azzurra. Ceccherelli era nel suo precedente incarico alla direzione del Park Hyatt Milan, prestigioso albergo nel cuore del capoluogo lombardo. Nel suo nuovo ruolo il manager si occuperà della trasformazione dell’hotel Martinez nel nuovo Grand Hyatt Cannes Hotel Martinez. «Sono lieto di intraprendere questa nuova sfida e di farmi portatore dei valori di Hyatt anche in questo hotel storico della Costa Azzurra» ha dichiarato Ceccherelli, che, nel mondo dell’ospitalità da più di trent’anni, durante la sua carriera ha ricoperto posizioni importanti e vinto diversi premi.

BORGO EGNAZIA: UOMINI IN CONTROTENDENZA

Nella foto: Cristiano Cabutti e Giuseppe De Benedetto, rispettivamente direttore commerciale e responsabile del mercato italiano, in forza presso Borgo Egnazia già da prima dell'apertura

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Inaugurato nel maggio 2010, Borgo Egnazia è diventato velocemente un punto di riferimento per la meeting industry anche grazie alle innumerevoli proposte post congress che è in grado di organizzare, complice lo splendido territorio che lo circonda: «Dal relax all’interno della spa» spiega Cristiano Cabutti, direttore commerciale «alle cooking class per imparare a cucinare i piatti tipici pugliesi; da lezioni di taranta e danza delle spade alla visita di Ostuni, Alberobello o Polignano a

Mare, tutte a una trentina di chilometri dall’hotel». E proprio Cabutti, insieme a Giuseppe De Benedetto, responsabile del mercato italiano, hanno di recente festeggiato risultati importanti per il resort pugliese che, entrato a regime di fatturato già dal 2011, ha fatto registrare nel 2012 una crescita del quaranta per cento, andando in controtendenza rispetto ai risultati dell'afflusso di presenze dell’intera regione, che ha segnato un calo del due per cento di presenze rispetto all'anno precedente.


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28-05-2013

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PARTNER news persone e poltrone

MICHELE DE MEO, PRESIDENTE DELL’AGENZIA DEL TURISMO DI MANFREDONIA Michele De Meo è il nuovo presidente dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia. Il neo-presidente ha in progetto un rilancio del turismo del Golfo, che parte dalla considerazione che tutta l’area sta soffrendo dal punto di vista della competitività turistica, anche per la mancanza di un prodotto turistico strutturato. «Manfredonia e il Gargano non hanno sviluppato sinergie di sistema» ammette De Meo in un’intervista apparsa su Il Mattino di Foggia. «L’Agenzia del Turismo deve

diventare la destination management organization della città, occuparsi principalmente di marketing, branding, pianificazione, training e formazione per la formazione Macedonia. (…) La novità assoluta sarà l’area Grandi Eventi che avrà il compito di programmare con largo anticipo cercando di creare un calendario di manifestazioni che non siano edizioni uniche ma eventi che si ripetono nel tempo. Ovviamente ogni evento avrà come obiettivo un target ben definito».

UNINDUSTRIA: STEFANO FIORI PRESIDENTE DEL TURISMO E DEL TEMPO LIBERO Stefano Fiori è stato eletto Presidente della Sezione Industria del Turismo e del Tempo libero di Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo. 57 anni, è amministratore unico del Gruppo Univers, società operante nel settore viaggi, business travel, incentive, eventi e congressi. Subito dopo gli studi, nel 1974, entra nell’azienda di famiglia, la Univers, diventando prima direttore marketing e poi direttore generale. L’esperienza acquisita in ambito imprenditoriale, unita alla passione per la sua professione, ha fatto sì che Fiori ricoprisse posizioni di prestigio in società e istituzioni. Il neo presidente ha voluto così sintetizzare il suo programma di attività per il biennio 2013-2015: «Uno degli obiettivi è consolidare l’attività del tavolo tecnico delle imprese del turismo, nato in Unioncamere Lazio al quale partecipa Unindustria insieme alle principali associazioni di categoria del settore, per creare una vera e propria cabina di regia del comparto turisti-

co laziale e intensificare il dialogo con i diversi interlocutori istituzionali al fine di valorizzare le peculiarità e le eccellenze del territorio. Altro settore su cui puntare, fino a oggi poco valorizzato, è quello del turismo congressuale, che richiede azioni mirate per il suo sviluppo. Siamo fermamente convinti che si debba procedere in tempi brevi alla costituzione di un Convention Bureau di Roma e del Lazio. Il turismo – prosegue Fiori – è storicamente una delle industrie trainanti del Lazio, in grado di generare un indotto che non si ferma solo all’ospitalità, ma produce ricchezza per tutta la regione. Esistono delle attrattive turistiche in tutto il Lazio che non vengono adeguatamente valorizzate, ma affinché questo accada è necessario che vengano potenziate le infrastrutture a livello locale per esempio con una gestione integrata dei trasporti. Solo così – conclude Fiori – si potranno rendere fruibili nuovi e innovativi percorsi turistici che potranno rilanciare il turismo del territorio».

PAUL VAN DEVENTER È IL NUOVO PRESIDENTE MONDIALE DI MPI L’International Board of Directors di Mpi (Meeting Professionals International) ha nominato Paul Van Deventer nuovo presidente e ceo dell’associazione. Van Deventer proviene dal corporate, è stato vicepresidente della Health & Wellness Division di Walgreens, la grande catena farmaceutica degli Stati Uniti, avendo in precedenza trascorso 22 anni in American Express. «Sono molto contento di essere tornato alle mie radici nel settore dei meeting ed eventi – ha dichiarato il neo presidente – per dare il mio contributo a rafforzare ulteriormente il brand Mpi espandendo l’associazione a livello mondiale».

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24-05-2013

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PARTNER congressi

Benvenuti nella Padova dei congressi Sta già lavorando a pieno ritmo il Padova e Terme Euganee Convention Bureau, la nuova realtà specificatamente dedicata al mercato Mice che ha come obiettivo la promozione di un territorio tutto da scoprire. Per meeting ed eventi al top ALESSANDRA BOIARDI

Città di raro fascino Padova, che coniuga storia e dinamicità, offrendo al Mice un territorio ricco di risorse e di sorprese

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ascino senza tempo e tradizioni autentiche sono da sempre i tratti F distintivi di Padova, una città che oggi viene anche apprezzata per essere una realtà contemporanea e dinamica. Nel panorama congressuale italiano, Padova ridisegna così una nuova geografia che la pone al centro degli interessi della meeting industry, anche grazie a una nuova realtà, quella del Padova e Terme Euganee Convention Bureau, che si sviluppa dalla volontà della Provincia di Padova, della Camera di Commercio e del Comune di Padova. I lavori del nuovo convention bureau sono stati avviati lo scorso marzo, con l’obiettivo primario di promuovere la destinazione sul mercato congressuale e incentive, ponendo l’attenzione sui tanti punti di forza del territorio. Padova e Terme Euganee dunque come nuova destinazione Mice, che innanzitutto propone al mercato un’ottima offerta alberghiera, moderna e tecnologicamente all’avanguardia. Spazi importanti e funzionali, come quelli messi a disposizione da vari centri congressi e venue per grandi meeting, vanno incontro a tutte le esigenze degli organizzatori. A

tutto ciò si aggiunge la facile accessibilità da tutta Italia e dall’estero. La sua posizione strategica permette infatti a Padova di essere facilmente raggiungibile – oltre che in auto – in aereo, grazie alla presenza di ben tre aeroporti (Venezia, Treviso, Verona), o anche con l’alta velocità sia a bordo delle Frecce sia con Italo. E DOPO IL CONGRESSO… Il patrimonio inestimabile del territorio padovano si traduce in infinite possibilità di declinare incentive e post congress sempre diversi. Creatività e originalità sono a disposizione degli organizzatori, che possono contare su una vasta scelta di attività, dal cicloturismo all’eccellente offerta benessere delle Terme Euganee, tra gli impianti termali più grandi d'Europa e sinonimo di ospitalità di alto livello, alle molte attrattive culturali e artistiche di una destinazione che si pregia tra l’altro della presenza di una delle più antiche università. Non da ultimo, la vicinanza con Venezia e l'attrattiva delle Città Murate, rendono le attività di pre e post congress uniche e indimenticabili. indirizzi a fine rivista


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24-05-2013

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PARTNER congressi

Verso la rete dei Cb toscani Nel corso di un educ-tour, il dirigente del servizio turismo di Toscana Promozione Alberto Peruzzini ha presentato i piani per il rilancio del settore congressuale e del turismo nazionale in Toscana: in un triennio pianificato un investimento di due milioni di euro STEFANO RE

el corso dell’educational Toscana d’a…mare – Press sailing challenge, N che ha avuto luogo a Viareggio domenica 14 e lunedì 15 aprile radunando quattordici giornalisti specializzati in turismo leisure e congressuale, il dirigente del Servizio Turismo di Toscana Promozione Alberto Peruzzini ha approfondito le strategie del Piano Italia 2013-2015, operazione di product placement che punta a rinnovare e vivacizzare l’immagine della Toscana presso tutti i segmenti di domanda turistica nazionale.

Nelle immagini, alcuni momenti dell’educ-tour organizzato da Toscana Promozione per 14 giornalisti

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IL PIANO PER IL MICE: TOSCANA CB «Per consolidare il già apprezzabile andamento del settore Mice (meetings incentives conferences exhibitions, ndr) toscano», ha detto Peruzzini, «stiamo perseguendo una strategia in quattro passi: la ridefinizione del ruolo dei convention & visitors bureau della regione, le loro forme giuridiche, le loro finalità, il loro funzionamento; l’integrazione della mappatura regionale e la promozione del suo uso da parte di stakeholder e utenti di riferimento; un’azione propedeutica per la formazione del personale addetto ai Cb territoriali o cluster d’impresa; la promozione del settore sotto un brand integrato della meeting industry toscana, sul mercato nazionale e internazionale». Tutto ciò sarà la premessa per il Toscana Convention Bureau, che non sarà un Cb propriamente inteso bensì la “messa in rete” dei Cb già esistenti, «in grado di dif-

fondere l’uso di best accepted practices internazionali», ha commentato Peruzzini, «quali modelli, processi e terminologie di lavoro in uso nei rapporti tra buyer e supplier, di analizzare il posizionamento e la percezione dell’offerta congressuale della Toscana nei mercati internazionali, supportare la promo-commercializzazione delle proposte degli operatori locali selezionati secondo i criteri a suo tempo delineati dal progetto interregionale Italia for Events, di pianificare e organizzare la partecipazione alle fiere e agli eventi b2b». In tutto ciò, Enit è visto come interlocutore strategico, al pari delle altre regioni unite nell’organismo interregionale Mice in Italia (di cui la Toscana è capofila) e di Federcongressi&eventi, quale espressione dei soggetti privati. IL CONTESTO DEL PIANO ITALIA Integrando il tutto con il leisure, Peruzzini ha illustrato l’idea che sta alla base del Piano Italia. «Si tratta di coinvolgere la partecipazione attiva di territorio, operatori di settore e istituzioni. Lo schema è semplice: tutte le idee di viaggio, le offerte e i pacchetti che arrivano dal territorio diventeranno oggetto della nostra comunicazione e promozione. Abbiamo stanziato cinquemila euro per il 2013, settecentomila per il 2014 e ottocentomila per il 2015. In totale due milioni». indirizzi a fine rivista


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PARTNER incentive

Trent’anni da festeggiare Il Gruppo Gattinoni celebra il suo trentesimo anniversario con un nuovo logo, tante iniziative ad alto tasso di coinvolgimento e l’inaugurazione di nuove sedi

ALESSANDRA BOIARDI

un anno da ricordare il 2013 per il Gruppo Gattinoni, che nasceva proÈ prio trent’anni fa, guidato allora come oggi dal presidente Franco Gattinoni. Tanta strada è stata percorsa da quel lontano 1983, quando a Valmadrera, in provincia di Lecco, è stata aperta la prima agenzia del gruppo, oggi riconosciuto come uno dei protagonisti anche nello scenario del Mice italiano. Un trentesimo compleanno da ricordare per le tante iniziative distribuite nel corso di quest’anno e per l’inaugurazione di due nuove sedi. MILANO E TORINO Da qualche mese Gattinoni Incentive & Events conta su una nuova sede torinese, il quarto ufficio della business unit dedicata al mercato Mice, dopo Lecco, Milano e Roma. Situata in via Bertola, dove Gattinoni ha anche un’agenzia

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aperta al pubblico leisure, la nuova sede è guidata da Elena Losito, un nome noto del mondo del turismo incentive e congressuale. Una tappa rilevante quella all’ombra delle mole antonelliana, che Patrizia Flematti, direttore commerciale Mice, ha così commentato: «Dopo Lecco, Milano e Roma, anche Torino. Un segnale forte della nostra strategia, che intende radicarsi sempre più sul territorio, cercare sempre nuove aziende e continuare a offrire un servizio sempre più vicino ai clienti e alle loro esigenze». E sono andate in questa direzione anche le novità che riguardano la sede milanese del gruppo, che di recente si è spostata dagli uffici di via Solferino in via Statuto 2, sempre nel cuore del design district meneghino. La nuova sede si sviluppa su più di mille metri quadrati di uffici, tutti dedicati al mondo dei viaggi. A pochi


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PARTNER incentive

passi da Brera, l’azienda lecchese ha spostato gli uffici Mice e ha portato nel centro della metropoli anche le altre divisioni: business travel, travel network e communication. Una sede pensata per rispecchiare in tutto e per tutto lo spirito del gruppo, giovane e al tempo stesso di esperienza, contraddistinta da colori, giochi di luce, creatività alle pareti e arredamenti moderni. SI FESTEGGIA! Trenta candeline non sono facili da spegnere, ma va molto meglio se a farlo sono più di duecento persone… cioè tutti i collaboratori del Gruppo Gattinoni, che sono stati coinvolti nei festeggiamenti dell’importante traguardo dei trent’anni. Un coinvolgimento che non è solo un modo di dire a giudicare dal successo del lip dub – un video, girato tra le sedi di Lecco e Milano ironico e divertente con il “doppiaggio” della canzone di Rino Gaetano Ma il cielo è sempre più blu – a cui tutti hanno partecipato, compreso il presidente, che si è esibito in un assolo di sax. Ma soprattutto il compleanno è stato celebrato con un logo, appositamente studiato dal reparto creativo della divisione communication e utilizzato su tutti i materiali di comunicazione per tutto quest’anno. E ancora, si è celebrato il 16 marzo il Gattinoni Day, mentre seguirà a giugno l’inaugurazione della nuova sede

milanese, con una mostra fotografica realizzata in occasione dei trent’anni anni dalla scomparsa di Carlo Mauri, l’esploratore lecchese che ha messo il viaggio al centro della sua vita. L’INCENTIVE DIVENTA INTERNAZIONALE Altra novità 2013 in casa Gattinoni è infine Made in Italy, il nuovo ramo incoming rivolto al mercato estero delle agenzie e delle aziende che fanno incentive ed eventi. La scelta del marchio non è stata casuale, come spiega Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione del Gruppo: «Italia, nel mondo, è sinonimo di eccellenza in moltissimi campi: la moda, il cinema, la musica, l’arte, il cibo… Proprio per questo abbiamo scelto di abbinare al marchio Gattinoni un sigillo di qualità, riconoscibile da tutti i mercati esteri». Infine, sono diversi gli eventi che in questi mesi sono stati firmati da Gattinoni per clienti importanti come Sisal (gennaio 2013 e a prile 2013 a Milano); Agco (4-8 febbraio, incentive in Lapponia Finlandese); L’Oreal (12 febbario a Milano); Reckitt Benckiser (20-23 febbraio, incentive a Berlino); Goodyear (25 febbraio, convention a Roma): Axa (5-6 marzo a Milano); San Benedetto (15-26 marzo, incentive in Madagascar).

Qui sotto a sinistra Isabella Maggi, a destra Patrizia Flematti. Nella pagina accanto in basso Franco Gattinoni

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ALESSANDRA BOIARDI

MATTIAZZO-CAREY, LA LOGISTICA A MISURA DI MICE Mattiazzo-Carey è un’azienda di trasporti di famiglia che fin dal lontano 1919 ha messo a servizio dei clienti professionalità e serietà. L’azienda ha dedicato una business unit al Mice, con un’expertise specifica che oggi permette alla società di proporsi come partner logistico indispensabile per il successo di ogni evento. CareyMattiazzo fa della capillarità sul territorio una delle sue caratteristiche di efficienza più importanti, sia con le sedi strategicamente ubicate a Milano, Roma, Venezia e di recente anche a Firenze, sia grazie alla presenza nel resto d’Italia attraverso un network di 650 aziende partner. E oltre che nel nostro Paese, l’azienda è presente in 75

Paesi nel mondo. Niente è lasciato al caso quando si tratta di fornire servizi logistici per un evento: Mattiazzo-Carey verifica preventivamente ogni location con inspection meticolose, per evitare qualsiasi problema “dell’ultimo minuto”. Tutti i percorsi sono studiati fin nei minimi dettagli in precedenza per offrire il massimo com-

AIM, SISTEMA “SILENT ROOM” A BUDAPEST Budapest è stata la destinazione prescelta per una conferenza promossa da Msd e organizzata da Aim Group International che ha visto la presenza di oltre settecento partecipanti provenienti da vari Paesi. Subito si è posto un notevole problema logistico: la sede a disposizione, il Syma Center dispone soltanto di un largo spazio centrale e l’agenda della conferenza prevedeva l’utilizzo di una sala plenaria per settecento persone e di tre breakout rooms per 130 persone ciascuna, oltre agli spazi per il catering. Lo staff di Aim ha optato per un allestimento “Silent Room”. Si tratta di un sistema che permette di dividere virtualmente una sala in più spazi senza interferenze reciproche. I partecipanti, suddivisi in gruppi identificati con diversi colori, sono stati dotati di cuffie con un differente canale preassegnato, lo stesso utilizzato dal relatore: ciò ha permesso di svolgere i lavori in contemporanea e in perfetto isolamento in spazi semplicemente identificati dal colore della pavimentazione corrispondente a quello dei vari gruppi. Il sistema permetteva anche la piena interattività tra relatore e pubblico consentendo di porre le domande grazie all’utilizzo di un semplice microfono.

fort e la minima dispersione di tempo e risorse, sempre grazie allo studio minuzioso degli itinerari. Il tutto grazie a un coordinamento capillare certosino in ogni aspetto, che lascia l’organizzatore libero da qualsivoglia preoccupazione legata alla logistica, con la serenità che tutto sarà gestito in modo assolutamente professionale.

CWT MEETINGS & EVENTS ANCHE QUEST’ANNO IN MAGLIA ROSA

Come per la precedente edizione del Giro, Cwt Meetings & Events ha curato i servizi logistico-alberghieri del Giro d’Italia e, come per la precedente edizione, ha commercializzato una serie di esclusivi pacchetti hospitality pensati per far vivere le emozioni della gara dall’interno, grazie alla possibilità di seguire la corsa da un’auto ufficiale o addirittura da un elicottero. La “corsa rosa”ha appassionato anche quest’anno sempre più amanti del ciclismo: l’edizione 2013 – la novantaseiesima – ha preso il via il 4 maggio da Napoli e ha visto i campioni impegnati per 21 tappe in una gara all’ultimo scatto su un percorso di quasi 3.500 chilometri. Rcs Sport, la sport company del prestigioso gruppo editoriale multimediale – proprietaria e organizzatrice del Giro d’Italia e delle principali gare ciclistiche italiane (Roma Maxima, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia) – ha siglato un accordo con Cwt Meetings & Events per i servizi logistico-alberghieri fino a tutto il 2015.


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PARTNER news supplier

CONVENTION BUREAU LIVORNO, NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO

È attivo il Convention Bureau Livorno, l'associazione che si ispira alle politiche di sinergia e cooperazione tra le varie realtà territoriali della provincia di Livorno rappresentate da enti pubblici e

aziende private e si rivolge al mercato del turismo congressuale e d’affari come referente unico. L’azione sinergica promossa da Convention Bureau Livorno si prefigge di “coordinare” le varie eccellenze territoriali, costruendo con loro una rete di “offerta” nei confronti della filiera della meeting & event industry offrendo un servizio completo al settore congressuale e non solo, sia da un punto di vista tecnico, logistico e ricreativo, organizzando l’evento in tutte le sue fasi, comprese quelle post congressuali, sino alla gestione dell’incoming. I servizi offerti comprendono tra l'altro la promozione della destinazione su scala nazionale e internazionale, l’elaborazione di proposte, le candidature e l’assistenza al cliente. IlConvention Bureau Livorno si propone come unico referente per chiunque cerchi mete congressuali, promuovendo e organizzando eventi e manifestazioni in maniera tale da garantire un servizio di eccellenza sotto tutti i punti di vista.

SAMOVAR INCENTIVE, IL SEGRETO DEL SUCCESSO Dal 1997 Samovar Incentive opera nell’ambito del settore Mice con professionalità e originalità. L’agenzia si pone infatti come obiettivo quello di offrire ai propri clienti eventi mai omologati «Ma sempre studiati sulla personalità e gusto individuale, perché ogni viaggio ha una sua natura e caratteristica e ogni periodo dell’anno stimola nuove sensazioni e nuove proposte» come spiega Maurizio Nardi, titolare di Samovar Incentive. Per questo Samovar Incentive si avvale di attività innovative e format esclusivi, anche grazie alla cooperazione con altre società di consulenza che permettono un servizio a trecentosessanta gradi con una consulenza per ogni singola fase dell’evento. Ecco perché più che come fornitore l’agenzia si propone ed è considerata come un partner affidabile dai propri clienti, con un team di professionisti esperti sempre pieni di entusiasmo. Anche solo per un coffee break si può offrire qualcosa di speciale, rilassato e divertente lontano dalla routine lavorativa. Dal 1996 hanno scelto Samovar Incentive Udial, Dial, Codit, Abbv, BN, Cda, Adb, Intesa, Parmalat, Santal, Ferrarelle, Conserve Italia, Montelvini, Del Tongo, Rosini, Sorgente Santa Croce, Sorgenti Santo Stefano, Rauch, Fonte Italia, Henkel.

EIBTM, NUOVO LOOK PER IL DECIMO ANNO A BARCELLONA

Eibtm accoglierà i visitatori dell’edizione 2013 con spazi rinnovati e ripensati per dare un nuovo look al padiglione della Fira Gran Via, il polo fieristico della capitale catalana che da dieci anni consecutivi ospita la manifestazione internazionale dedicate alla meeting e incentive industry (che quest’anno si terrà dal 19 al 21 novembre prossimi). Per l’importante occasione – ha annunciato l’organizzazione – proporrà oltre a un nuovo design anche una nuova disposizione degli stand. Jennifer Booth, Reed Travel Exhibitions, Operations Manager di Eibtm ha commentato: «In occasione del decimo anno consecutivo della kermesse a Barcellona abbiamo sentito il bisogno di rinnovarci anche dal punto di vista estetico. Inoltre nelle ultime edizione il transito dei visitatori congestionava il passaggio principale e vogliamo essere certi che tutti gli espositori abbiamo una giusta visibilità».

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MC NETWORKING notiziari e associazioni

I nuovi progetti di

Federcongressi&eventi Fitta l’agenda di impegni dell’associazione della meeting industry, che nei mesi scorsi si è data una nuova governance e un nuovo organigramma sociale. Procede il rapporto con Enit e si riorganizzano i progetti Learning Center e Provider Ecm

ullo sfondo del nuovo Governo, che vedrà d’ora in poi in Massimo Bray e S Beatrice Lorenzin, rispettivamente Ministri del Turismo e della Salute, gli interlocutori di Federcongressi&eventi, procede spedita la riorganizzazione dell’associazione, che, a norma di Statuto, col cambio della governance ha ridistribuito gli incarichi e avviato nuove attività.

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IL PROGETTO PROVIDER ECM Sono Giulio Ferratini, Alberto Iotti e Susanna Priore i nuovi responsabili del Progetto Provider Ecm by Federcongressi&eventi. In accordo col Presidente Mario Buscema, si sono ripartiti le competenze come segue. Giulio Ferratini si interesserà delle attività di formazione/informazione relativa alla struttura


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NETWORKING notiziari e associazioni

del Provider, dell’attività di standardizzazione e di uniformazione di aspetti strutturali del Provider (allo scopo di offrire la possibilità ai soci di adottare processi “sicuri” e condivisi), di collaborare alla redazione dei testi per il Forum Ecm – di prossima apertura nell’area riservata del sito – e per i social network (Linkedin, Twitter, Facebook). Alberto Iotti darà seguito alle richieste di chiarimento degli associati, relativamente agli aspetti legati alla normativa Ecm e allo sviluppo dei servizi di formazione online, in particolare i webinar, in collaborazione con il Learning Center. Susanna Priore si occuperà di favorire lo scambio di informazioni, il confronto e la richiesta di supporto tra gli Associati, attraverso l’utilizzo del Forum Ecm, di delineare una strategia di gestione dei social network (Linkedin, Twitter, Facebook), in collaborazione con la Segreteria associativa, e di curare i contenuti della comunicazione relativa alle attività dell’associazione in materia Ecm, in collaborazione – per le sue competenze – con l’ufficio stampa. Tutti e tre inoltre, in coordinamento con il Presidente, assicureranno la rappresentatività presso gli organi istituzionali (Ministero della Salute, Commissione Nazionale per la Formazione Continua), collaboreranno con il Learning Center per la progettazione delle iniziative formative dedicate ai Provider e la valutazione del loro fabbisogno formativo, organizzeranno, anche in collaborazione con la segreteria, la partecipazione dell’associazione agli eventi di settore, proporranno la stipula di accordi e convenzioni che rappresentino un vantaggio e un servizio per i Provider associati. I PROGRESSI CON L’ENIT Nelle scorse settimane s’è intrecciata una nuova collaborazione sia con Enit sia con il progetto interregionale Mice in Italia (di cui la Toscana è capofila) sulla promozione del congressuale italiano all’estero. In virtù di questa collaborazione l’Italia ha partecipato anche quest’anno in veste unitaria alla fiera Imex di Francoforte (2123 maggio), nonché con una quota di partecipazione richiesta agli operatori privati particolarmente contenuta. Non solo: le tre parti hanno accettato l’affermazione di principio che d’ora innanzi il tavolo decisionale per le attività Mice è quello tra Enit, regioni e Federcongressi&eventi. L’agenzia, in altri termini, non prenderà decisioni unilaterali. Si è deciso altresì di partecipare a Eibtm (in programma a Barcellona dal 19 al 21 novembre, prima del solito) secondo le stesse modalità di Imex. Anche a Btc la partecipazione sarà unitaria. Le attività promozionali non si limiteranno alle fiere ma comprenderanno pure una rete b2b in aree strategiche, un sito

web, una mappatura completa dell’offerta realizzata col contributo delle regioni e lo sviluppo di un data base di prospect stranieri. Numerose sono anche le prospettive in merito alla formazione degli operatori e all’Osservatorio Congressuale: su entrambi questi fronti la sinergia dell’associazione con Enit e Mice in Italia sarà profonda e fattiva. Prossimi aggiornamenti verranno dati da queste colonne. LA RIORGANIZZAZIONE DEL LEARNING CENTER La responsabile del Learning Center Gabriella Gentile ha strutturato tre comitati scientifici corrispondenti ad altrettante macro-aree tematiche considerate di interesse prioritario per i soci: Marketing e comunicazione, Ecm e Imprenditorialità. I compiti principali di ciascun comitato saranno quelli di interagire con i soci per sondare e verificare i bisogni dal punto di vista della formazione e dell’aggiornamento, nonché contribuire allo sviluppo e alla progettazione di attività formative attraverso l’individuazione delle tematiche di maggior interesse e la scelta di relatori e testimoni. Il comitato Marketing e comunicazione si occuperà di sviluppare, in questo ambito, contenuti trasversali al settore e sarà per questo formato da soci che rappresentano tipologie diverse di operatori: Stefania Agostini, Marcella Ercolini, Gabriella Ghigi, Lisa Grotti e Rosangela Quieti. Il comitato Imprenditorialità curerà lo sviluppo di temi come la fiscalità di settore, le risorse umane e altre problematiche attinenti aspetti di economia aziendale; sarà composto da Eleonella Righetti Cinquetti, Maddalena Milone e Mauro Zaniboni. Infine, il comitato Ecm è stato pensato come naturale evoluzione del gruppo che già coordina l’omonimo progetto e sarà rappresentato da Giulio Ferratini, Alberto Iotti e Susanna Priore. Anche su questi temi vi daremo presto aggiornamenti. www.federcongressi.it

Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione

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Le tre parole d’ordine della

nuova Site Italy Il neo-presidente Tobia Salvadori presenta il suo Consiglio direttivo e illustra le linee-guida della sua azione: etica, formazione e coinvolgimento dei soci. Sull’orizzonte del quarantennale della fondazione di Site nel mondo

TOBIA SALVADORI PRESIDENTE SITE ITALY 2013-2014

ari soci di Site, cari amici, con il seminario sulla Gamification C tenutosi a Roma venerdì 5 aprile ho ufficialmente intrapreso una bellissima avventura, quella della presidenza del capitolo italiano di Site. Desidero innanzitutto ringraziare e complimentarmi con Grazia Sapigni, dalla quale

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ho preso il testimone, per il grande lavoro svolto nei suoi 12 mesi di mandato. Il suo anno di presidenza si è contraddistinto per le tante iniziative che hanno consentito a Site Italy di confermarsi come una delle associazione più rappresentative e importanti della meeting industry. È nel segno della continuità di quanto svolto da Grazia che intendo interpretare il mio operato. Quest’anno infatti, le parole d’ordine per Site Italy saranno: etica, proseguendo nel percorso intrapreso con MPI e GMIC per la definizione di un codice deontologico condiviso da tutti i colleghi impegnati nell'organizzazione di eventi; formazione, dedicata non solo a chi nel settore dell'incentivazione e degli eventi motivazionali già lavora, ma anche al mondo universitario e quindi a coloro che vedono nel nostro settore una prospettiva futura; maggior coinvolgimento dei soci, linfa vitale dell'associazione, senza i quali Site non avrebbe potuto affermarsi come un punto di riferimento per la meeting industry italiana e internazionale. A rendere ancora più affascinante la mia avventura sono i festeggiamenti per i quarant’anni, che proprio quest'anno Site compie. Sono previste innumerevoli iniziative in tutto il globo e faremo in modo che anche in Italia Site possa festeggiare adeguatamente questo grande traguardo. In queste pagine troverete una sintetica presentazione mia e dei colleghi che mi affiancheranno nel Consiglio direttivo, coi quali mi complimento per la preferenza che hanno ottenuto dai soci. Sono certo che quell’unità d’intenti e quel gioco di squadra che tanti successi ci hanno sortito negli anni passati saranno confermati anche quest’anno, nella migliore tradizione di Site. Auguro a tutti buon lavoro, e vi ringrazio per la fiducia che avete voluto accordarmi!


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IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI SITE ITALY 2013-2014 Tobia Salvadori – Presidente Nato a Fiesole (FI), diploma di maturità linguistica, entra giovanissimo nell’International hosted buyer office di BTC, all’interno del quale conosce la meeting industry e inizia a comprenderne i molteplici aspetti. Nel 2009 accetta una grande sfida: quella di divenire sales manager del Sicilia Convention Bureau. Da allora, in questo ruolo affianca e supporta la direzione generale nella definizione delle strategie commerciali e di marketing. Dario Cherubino – President-elect e Vicepresident education Catanese, direttore creativo di Azimut creating emotions, è specializzato in corporate storytelling, attività di team-building e intrattenimento. Negli anni, ha collezionato, unico in Europa, una presenza nella shortlist degli Spotlight Awards di Las Vegas, un SITE Crystal Award e il premio SITE Champion of the Year 2012. Come esperto nel settore degli eventi e della motivazione, ha tenuto conferenze presso università ed eventi di settore in tutta Europa. Maria Grazia Sapigni Immediate past president Riminese, laureata in Lingue e letterature straniere moderne, master in marketing & comunicazione, programmazione neurolinguistica e studi di semiotica, la troviamo negli anni socia dapprima di un’agenzia di traduzione e interpretariato, poi di un’agenzia di comunicazione, programmi motivazionali e viaggi incentive. Nel 2000 fonda la società Màgina, di cui è direttore progettuale organizzativo. Graziella Pica – Segretario Napoletana, dopo aver iniziato nel campo del giornalismo e delle pubbliche relazioni, nel 1988 comincia a occuparsi di turismo. La troviamo in molti grandi alberghi e catene alberghiere, sempre in ruoli di primo piano, dapprima come operativa nel marketing e nelle Pr, poi come convention manager e quindi direttrice sales & marketing Italia ed estero. Da ottobre 2003 è Director of sales & marketing Italy & Eastern Mediterranean countries di Worldhotels. Paolo Teruzzi – Tesoriere Fiorentino, si diploma in ragioneria ma entra subito nel mondo Mice collaborando come free-lance con diverse agenzie di Firenze nell’accompagnamento gruppi e nell’assistenza viaggi incentive e viaggi individuali Vip. Dopo due anni a New York, dal 1991 al 1997 è responsabile commerciale leisure di una nota società di autonoleggio, quindi trascorre dieci anni come direttore di filiale di una capti-

LA LINEA CALDA DI SITE ITALY Hai esperienze da comunicarci? Desideri sapere di più sul tema di

cui hai appena letto in questa pagina? Telefona allo 0541/793133.

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ve di Gruppo BNP Paribas. Da agosto 2007, è co-titolare dell’agenzia incoming CTI Corporate Travel & Incentives. Antonio Foti – Membership Cresciuto professionalmente e accademicamente tra Germania e Gran Bretagna, ha ricoperto diversi ruoli manageriali nelle catene alberghiere internazionali ed è specializzato nel settore dell’F&B e del Sales&Marketing. Dal 2003 decide di dedicarsi al mondo degli eventi e contribuisce alla fondazione della Bluestone a different touch, consolidata DMC siciliana – vincitrice, fra l’altro, di un Site Crystal award nel 2011 – dove ricopre il ruolo di managing director. È docente di tecnica e amministrazione turistica presso diversi istituiti di formazione.

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Tobia Salvadori Dario Cherubino Maria Grazia Sapigni Graziella Pica Paolo Teruzzi Antonio Foti

www.site-italy.com segreteria@site-italy.com

Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive

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HOT TOPICS destinazione del mese n COMUNE DI SORRENTO Piazza Sant'Antonino, 80067 Sorrento (Na) Tel. 081 5335111 www.comune.sorrento.na.it n AZIENDA DI SOGGIORNO E TURISMO DI SORRENTO Sant'Agnello. Via Luigi De Maio, 35 80067 Sorrento (Na) Tel. 081 8074033 www.sorrentotourism.com cover story congressi medici n MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI Via San Vittore 21 20123 Milano Tel. 02 48555441 eventi@museoscienza.it www.museoscienza.org n GRAND HOTEL DI COMO via per Cernobbio, 41a 22100 Como Tel. 031 5161 Fax 031 516600 events@grandhoteldicomo.com www.grandhoteldicomo.com n WINTER GARDEN HOTEL BERGAMO AIRPORT Via Padergnone, 52 24050 Grassobbio (Bg) Tel. 035 587011 Fax 035 587012 meeting@wintergarden-hotel.com www.wintergarden-hotel.com n PARCHI DEL GARDA HOTEL PARCHI DEL GARDA Via Brusà, 16/17 37017 Pacengo di Lazise (Verona) Tel: 0456 499640 Fax: 0456 499600 congress@hotelparchidelgarda.it www.hotelparchidelgarda.it n CONVENTION BUREAU DELLA RIVIERA DI RIMINI Via Monte Titano, 152 47923 Rimini (Rn) Tel. 0541 711500 Fax 0541 711505 info@riminiconvention.it www.riminiconvention.it

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n PALAZZO DEI CONGRESSI DI PISA Via Matteotti, 1 56124, Pisa Tel: 050 598212 Fax 050 598019 info@palazzodeicongressi.pisa.it www.palazzodeicongressi.pisa.it n KOLBE HOTEL ROME Via di San Teodoro, 48 00186 Roma Tel. 06 6798866 Fax 06 69921078 info@kolbehotelrome.com www.kolbehotelrome.com n E.A. FIERA DEL LEVANTE Lungomare Starita 70132 Bari Tel. 080 5366375/395/478 Fax 080/5366477 congressi@fieradellevante.it www.fieradellevante.it n MEETING PLANNER Via S. Matarrese, 12 pal. G 70124 - Bari Tel. 080 9905360/5681131 Fax 080 9905359/2140203 info@meeting-planner.it www.meeting-planner.it n NOVA YARDINIA RESORT Località Principessa S.S. 106 74010 Castellaneta Marina (Ta) www.novayardinia.it

n FORMEDICA SRL SCIENTIFIC LEARNING Viale Aldo Moro, 71 73100 Lecce Tel. 0832 279335 Tel/Fax 0832 304994 ecm@formedicaonline.it www.formedicaonline.it n PALAZZO SAN GIORGIO Via San Giorgio, 26 76125 Trani (Bt) Tel. 0883 482780 info@palazzosangiorgio.it www.palazzosangiorgio.it n CISALPINA TOURS Corso Moncenisio, 41 (s.s. 25) 10090 Rosta (To) Tel. 011 9543406 - Fax 011 9543410 info@cisalpinatours.it www.cisalpinatours.it n HILTON WORLDWIDE UFFICIO VENDITE ITALIA HILTON MILAN via L. Galvani 12 – 20124 Milano Tel 02 69833000 Fax 02 66987638 iso.italy@ hilton.com www.hhonors.com/italia

cover story eventi all’estero

n AIM GROUP INTERNATIONAL Paris Office - 52 rue Bichat 75010 Paris - France Tel. +33 1 40783800 Fax +33 1 40783810 http://www.aimgroup.eu/paris.html paris@aimgroup.eu BRUSSELS OFFICE Grensstraat, 7 B-1831 Diegem Tel. +32 2 7228230 Fax +32 2 7228240 http://www.aimgroup.eu/brussels.html brussels@aimgroup.eu n MONTE-CARLO SBM HOTELS & CASINOS Place du Casino 98 000 Principauté de Monaco Tel : (377) 98 06 17 17 Fax : (377) 98 06 59 56 www.montecarlomeeting.com

SITE INSPECTION chains & club n BEST WESTERN PREMIER BHR TREVISO HOTEL Via Postumia Castellana, 2 31055 Quinto di Treviso (TV) Tel. 0422 3730 - Fax 0422 373999 info@bassohotels.it www.bhrtrevisohotel.com

n CASTELBRANDO Via B. Brandolini, 29 31030 Cison di Valmarino (TV) Tel. 0438 9761 – Fax 0438 976000 info@castelbrando.it www.castelbrando.it

n BEST WESTERN VILLA PACE PARK HOTEL BOLOGNESE Via Terraglio, 175 31022 Preganziol ( Tv) Tel. 0422 490390 Fax 0422 383637 info@hotelbolognese.com www.hotelbolognese.com hotel n GRAND VISCONTI PALACE MGALLERY COLLECTION Viale Isonzo, 14 20135 Milano Tel. 02 540341 Fax 02 54069523 info@grandviscontipalace.com www.grandviscontipalace.com


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n HOTEL SAVOY PALACE Via Zanardelli, 2/4 25083 Gardone Riviera (Bs) Tel. 0365 290588 Fax 0365 290556 info@savoypalace.it www.savoypalace.it

n GRAND HOTEL MIRAMARE Via Milite Ignoto 30 16038 Santa Margherita Ligure (Ge) Tel. 0185 287013 Fax 0185 284651 grandhotelmiramare.it miramare@grandhotelmiramare.it n AEMILIA HOTEL Via G. Zaccherini Alvisi, 16 40138 Bologna tel. 051 3940311 Fax 051 3940313 www.aemiliahote.it info@aemiliahotel.it n ADMIRAL PARK HOTEL Via Fontanella, 3 40069 Zola Predosa (Bo) Tel. 051 755768 - Fax 051 6167192 booking@admiralparkhotel.com info@admiralparkhotel.com www.admiralparkhotel.com n HOTEL RELAIS BORGO LANCIANO Loc. Lanciano, 5 62022 Castelraimondo (Mc) Tel. 0737 642844 Fax 0737 642845 info@borgolanciano.it www.borgolanciano.it n HOTEL EXCELSIOR Lungomare Nazario Sauro 30/34 61121 Pesaro Tel. 0721 630011 Fax 0721 35502 info@excelsiorpesaro.it www.excelsiorpesaro.it n PARK HOTEL VILLA GRAZIOLI Tel. 06 94540063 Fax 06 9413506 www.villagrazioli.com events@villagrazioli.com n 8PIUHOTEL Viale del Risorgimento 73100 Lecce Tel. 0832 306686 Fax 0832 241981 infolecce@8piuhotel.com www.8piuhotel.com

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location per eventi

n PORTO ANTICO DI GENOVA CENTRO CONGRESSI 16128 - Genova Tel. 010 2485620 Fax 010 2758929 centrocongressi@portoantico.it www.centrocongressi.portoantico.it n SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA DI VENEZIA San Polo 2454 Campiello della Scuola 30125 Venezia (Ve) Tel. 041 7182 34 info@scuolasangiovanni.it mostre@scuolasangiovanni.it www.scuolasangiovanni.it n LA CORTE DI ARENARO Via Aurelia km 28 00050 Torre in Pietra (Rm) Tel. 06 61699276 Fax 06 61699126 info@lacortediarenaro.it www.lacortediarenaro.it incentive resort n SAINT-VINCENT RESORT & CASINO Viale Piemonte, 72 11027 Saint-Vincent (Ao) Tel 0166 5231 Fax 0166 523798 congress.billia@svrc.it www.saintvincentresortcasino.it n AQUALUX HOTEL SPA SUITE & TERME Via Europa Unita, 24/b 37011 Bardolino (Vr) www.aqualuxhotel.com info@aqualuxhotel.com n BORGO SAN LUIGI Strada della Cerreta, 7 Località San Luigi - Strove 53035 Monteriggioni (Si) Tel. 0577 301055 Fax 0577 301167 info@borgosanluigi.it events@borgosanluigi.it www.borgosanluigi.it n BEST WESTERN VALLE DI ASSISI Via San Bernardino da Siena, 116 06088 Santa Maria degli Angeli - Assisi (PG) Tel: 075 8044580 Fax 075 8044709 info@vallediassisi.com www.vallediassisi.com n UNA HOTEL REGINA S.P. 57-Torre a Mare/Noicattaro (Ba) Tel. 080.54.30.907 www.unahotelreginabari.it

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n MASSERIA TRAETTA EXCLUSIVE Strada per Ceglie Messapica Km 2,5 72017 Ostuni (Br) Tel. 0831.30.82.85 info@masseriatraettaexclusive.com www.masseriatraettaexclusive.com n RELAIS HISTÓ SAN PIETRO SUL MAR PICCOLO Via Santandrea Circummarpiccolo 74123 Taranto (Ta) Tel. 099 4721188 Fax 099 6410290 info@relaishisto.it www.relaishisto.it destinazione n MAZAGAN BEACH & GOLF RESORT 24000 - El Jadida (Casablanca) Marocco Tel. +212 5 2338 8000 Fax +212 5 2338 8003 www.mazaganbeachresort.com reservations@mazaganbeachresort n CROATIAN NATIONAL TOURIST BOARD Iblerov trg 10/IV 10 000 Zagreb - Croatia tel: +385 1 4699307 Fax: +385 1 4557 827 www.croatia.hr n LONDON & PARTNERS EVENT SOLUTIONS TEAM 6th Floor 2 More London Riverside London SE1 2RR Tel: +44 2072345833 eventsolutions@londonandpartners.com www.londonandpartners.com congressi n PADOVA E TERME EUGANEE CONVENTION & VISITORS BUREAU Piazza Bardella,2 35131 Padova Tel. 049 8201394 Fax 049 8201574 convention@provincia.padova.it www.padovaconvention.it n TOSCANA PROMOZIONE Via Vittorio Emanuele II, 62-64 50134 Firenze Tel. 055 462801 - Fax 055 4628039 info@toscanapromozione.it www.toscanapromozione.it incentive n GRUPPO GATTINONI (Gattinoni & Co. Srl, Gattinoni Travel Network srl, Sestante Srl) P.zza Mazzini Galleria Roma, 5 - 23900 Lecco Tel. 0341 292711 Fax 0341 469819 Via Statuto, 2 – 20121 Milano Tel. 0239884211 Fax 0270058794 info@gattinoni.it www.gattinoni.it

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Un monile prezioso incastonato nel turchese del Mediterraneo: la Sicilia seduce il Mice con il suo territorio multiforme ricchissimo di storia, archeologia e folklore. Con un valore aggiunto unico, la “sicilianità” Cop Reg SICILIA 2013_1.indd 1

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GLI INDIRIZZI DEL MICE 1 Assessorato al Turismo Regione Sicilia Palermo pag VII 2 Best Western Ai Cavalieri Hotel Palermo pag. XVI 3 Costa degli Ulivi SpA Palermo

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4 Edrisi Viaggi Palermo

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5 Ghs Hotels Palermo

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6 San Paolo Palace Hotel Palermo pag. XX 7 Grand Hotel Baia Verde Congress & Wellness Centre Acicastello - Cannizzaro (Ct) pag. XXXIX 8 Sheraton Catania Hotel & Conference Center Acicastello (Ct) pag. XLII 9 Hotel Santa Tecla Palace Acireale (Ct) pag. XLIV

10 Preferenceeventi Catania

pag XXXV

11 Hotel Il Gelso Bianco Misterbianco (Ct)

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12 Domina Coral Bay Santa Flavia (Pa)

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13 Greenmakers Golf & Leasure Santa Venerina (Ct) pag XXXVI 14 Radice Pura Giarre (Ct)

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SICILIA À LA CARTE

“Effetto wow” assicurato “L'Italia, senza Sicilia, non lascia alcuna immagine nell'anima, è qui la chiave di tutto” annotava Goethe nel suo Viaggio in Italia e nessuna affermazione svela meglio l'essenza di quest'isola infinita. Terra del mito per antonomasia, la Sicilia apre al Mice i suoi angoli più segreti ono numerose le atmosfere che la Sicilia evoca nell'immaginario comuS ne: indipendentemente dalla latitudine dalla quale si provenga, la splendida isola non lascia mai indifferenti, tanto che la schiera di “repeater” che vi tornano una seconda – e anche una terza e una quarta – volta si infoltisce in continuazione. 1

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Merito del mix di caratteristiche e di caratteri che da sempre ne formano il sostrato culturale e sociale, merito della “mediterraneità” del territorio, che si è fusa così armoniosamente con i lasciti arabi, normanni e fenici, dando vita a un imponente unicum architettonico di raro fascino e a una gastronomia tra le più seducenti del globo. Merito anche del carattere solare della sua gente, capace di far convivere suggestive tradizioni millenarie e al contempo di stare dinamicamente al passo con il progresso che avanza, proiettando sul palcoscenico internazionale un'immagine della Sicilia fresca e in continua evoluzione. Una terra capace di stupire sempre e comunque, dunque, di reinventarsi senza dimentica-


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1 / La bellissima Modica di notte 2 / La seducente Lipari 3 / L’Etna innevato

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re il passato, riscoprendo tesori dimenticati o reinterpretando mood e tematiche a lei apparentemente estranei. Di questo patrimonio incontenibile la meeting industry mondiale non può che approfittarne, traendo a piene mani idee e suggestioni per eventi di longeva memorabilità, dove “l'effetto sorpresa” e il sapore dell'inedito ne tesseranno il successo. L'UNICO LIMITE? LA FANTASIA Organizzare un evento in Sicilia significa avere un solo limite: la propria fantasia. Qualsiasi atmosfera sia stata pensata, qualsiasi attività venga in mente, in Trinacria – questo l'antico nome greco dell'isola, che deriva dalla sua forma triangolare e dalla presenza di tre (treis) promontori (àkra) – si può declinare in almeno una manciata di modi ciascuno. Non ne siete convinti? Ecco appena un paio di esempi. Sciare e fare un'immersione lo stesso giorno? Si può! Giocare contemporaneamente con il fuoco e con la neve? Si può! Fare un viaggio nel tempo? Basta scegliere il secolo, dal XIII a.C. in poi! Ritrovarsi in un film, in una fiction o in un romanzo? Un gioco da ragazzi! Trovare una location che lasci tutti a bocca aperta? La lista è interminabile! Ed è proprio l'elenco delle venue che aprono le proprie porte alla meeting industry ad allungarsi sempre più, con proposte inedite e assolutamente sorprendenti. Se gli antichi e sontuosi bagli, dal sapore barocco e gattopardesco, e i misteriosi dammusi in pietra lavica, sparsi qua e là sull'isola – ma concentrati soprattutto a Pantelleria e Lampedusa – e riconvertiti in relais di lusso, sono ormai diventati un “classico” per il Mice, rubano la scena sotto i riflet-

tori i lasciti della Sicilia più “popolare”, primi fra tutti l'ex Tonnara di Scopello, in provincia di Trapani, il Castello Incantato a Sciacca in provincia di Agrigento (un ex podere disseminato di “facce” scolpite nella roccia dal visionario Filippo Bentivegna, riconosciuto oggi come il massimo esponente dell’art brut), le saline e i mulini a vento del trapanese e i grandi complessi archeologici, Valle dei Templi in primis. EVENTI TARGATI UNESCO Se l'Italia detiene il record mondiale di siti iscritti nel Patrimonio dell'Umanità, la Sicilia contribuisce al lungo elenco con ben cinque realtà: la Villa del Casale a Piazza Armerina, la Valle dei Templi di Agrigento, le isole Eolie, Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica, le città barocche della Val di Noto e l'Opera dei Pupi, annoverata tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell'Umanità. Tutte risorse, ovviamente, dalle quale il Mice può cogliere suggestioni e spunti a piene mani e che, sicuramente, danno un valore aggiunto in termini di prestigio a qualsiasi evento. TEAM BUILDING CON I QUATTRO ELEMENTI Volete giocare con il fuoco? Basta organizzare un’escursione – meglio se guidata da vulcanologi professionisti – su uno dei vulcani attivi siciliani: Vulcano e Stromboli, nelle Eolie, per godere del contrasto scenografico della roccia scura e del mare cristallino esplorando le curiose fumarole; l’Etna con i suoi versanti costantemente in attività, volendo nutrire occhi e spirito con l’incredibile spettacolo delle colate

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timo elemento, primo fra tutti il nettare di Bacco: sono ben 12 le strade del vino che invitano a scoprire altrettanti circuiti legati ora a un rosso importante come il Nero d’Avola, ora a un bianco frizzante come l’Alcamo, a un passito dolce come quello di Pantelleria, o a un vino liquoroso come il Marsala.

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4 / Il mare smeraldino delle Eolie 5 / La Tonnara di Scopello apre le proprie porte al Mice

POST CONGRESS? TRA LA GENTE Location sorprendenti, team building memorabili, tesori architettonici. Ma c’è un elemento che arricchisce di flavour isolano qualsiasi post congress in Sicilia: la presenza di “comparse” d’eccezione, i siciliani. E infatti, tra le proposte più originali delle Dmc locali, c’è quella di andare alla scoperta di piccoli borghi dell’entroterra – suggestivi scrigni che il tempo non ha toccato – e della genuinità della gente che li abita a bordo – o meglio, seduti sul rimorchio, addobbato ad hoc – di strombazzanti Api Piaggio che fanno irruzione allegramente tra le viette silenziose, suscitando la curiosità divertita dei locali. Il raccolto abitato di Castiglione di Sicilia, abbracciato alle pendici rocciose dell’Etna e dominato dall’austera cattedrale, sembra fatto apposta, con le strette viuzze acciottolate che confluiscono nella piazzetta centrale, dove fermarsi a bere un caffè ascoltando un po’ di saggezza popolare al bar del paese.

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laviche dai bagliori rossastri. E volendo “gettare acqua sul fuoco”, sull’Etna si può anche sciare (il vulcano innevato è tra le vedute più fotogeniche dell’isola), sia sulle sue pendici sia, addirittura, all’interno del cono vulcanico: con il supporto di Dmc locali è possibile organizzare coinvolgenti sessioni di snow-tubing e snowrafting, per terminare poi la giornata “più in basso”, sulla costa, in riva al mare e abbracciati da un clima più mite. Anche aria e terra ispirano team building intensi e memorabili: il primo elemento trova validi alleati nei mille profumi che inondano letteralmente l’atmosfera in Sicilia, a iniziare da quello agrumato delle zagare, per continuare con quello salmastro del mare, “autore” di infiniti post-congress e per finire con quello goloso dei cibi di strada, le innumerevoli sfiziosità che riempiono l’aria e conquistano il palato: stigghiole, arancini, panelle e granite. Sono gli altrettanti sfiziosi frutti della terra che fanno da leit motiv dei team building dedicati all’ul5

L'IDEA IN PIÙ? IL SET CINEMATOGRAFICO Un’ultima idea per post congress e team building coinvolgenti è quello di andare alla ricerca dei set cinematografici di film famosissimi girati in Sicilia. Non si può non iniziare la carrellata con Il Padrino: volendo fermarsi al Bar Vitelli, quello dove è seduto Micheal Corleone (Al Pacino) quando chiede in sposa Apollonia al padre, lo si trova a Savoca, delizioso borgo medievale in provincia di Messina che compare più volte nella saga. Le Eolie sono invece co-protagonista di Caro Diario, con Nanni Moretti e de Il Postino, grande capolavoro di Troisi. Volendo seguire il filone dei grandi film di denuncia, il set del primo film girato sulla mafia, In nome della Legge, è Sciacca (in provincia di Agrigento), mentre il commovente I Cento Passi è stato girato a Cinisi (Palermo) e La Piovra si è divisa tra Trapani e Catania. Un ultimo cenno ad alcuni grandi classici: a Taormina ci si potrà ritrovare nel mondo surreale de Il Piccolo Diavolo, a Catania in quello di Mimì Metallurgico (nel celebre film interpretato da un grande Giancarlo Giannini, la città interpreta se stessa) mentre per ritrovare il mondo poetico di Nuovo Cinema Paradiso bisognerà andare a Palazzo Adriano (Palermo) e Cefalù. Infine, è Palermo a fare da contorno alle vicende de Il Gattopardo e, nello specifico, la scena del famoso valzer è stata girata nel salone delle feste di Palazzo Gangi.


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SICILIA BUONA E BELLA DA GUSTARE Un viaggio in Sicilia imprime nella memoria del visitatore il ricordo di emozioni forti legate a profumi e sapori unici e intensi, chiave d’accesso per conoscere il territorio e il suo popolo. La cucina siciliana è, infatti, una sintesi perfetta tra qualità del cibo, convivialità, cultura e rispetto delle tradizioni, che ha fatto propria la lezione delle molteplici civiltà di passaggio sull’Isola: dalla semplicità dei cibi della Magna Grecia al vivace contrasto dell’agrodolce arabo, dalla sfarzosità dei piatti spagnoli alla ricercatezza di quelli francesi. I numerosi itinerari enogastronomici della Sicilia offrono l’opportunità di scoprire le mille anime di un territorio che sa riservare ai suoi visitatori sorprese ed esperienze indimenticabili.

Camminare mangiando: il cibo di strada tra le vie dei mercati

In Sicilia mangiare è considerato un rito per assaporare ogni cibo in tutte le sue sfumature, non importa se seduti ad un tavolo o camminando per le vie delle città. A Palermo, dopo un giro tra monumenti dall’inconfondibile stile arabo-normanno, come la Cattedrale e la Chiesa della Martorana, è d’obbligo una tappa in uno dei mercati storici del centro, la Vucciria, il Capo, Albergheria e Ballarò. Qui, perdendosi tra caotiche e vivaci bancarelle, si possono assaggiare bontà dai sapori decisamente unici e particolari, tra cui le tante prelibatezze del cosiddetto cibo di strada:

panelle (frittelle di farina di ceci), pani ca’ meusa (focaccia rotonda con interiora, schietta, se semplice, maritata, se condita con il formaggio), cicireddu (piccoli pesciolini fritti) e arancine (a base di riso), sono vere e proprie leccornie da gustare senza pregiudizi, lasciandosi conquistare dall’estasi del palato. Girovagando alla scoperta degli antichi mercati dell’Isola ci si imbatterà nella Pescheria di Catania, un dedalo inestricabile di vicoli e piazzette, in cui ogni giorno si mette in scena uno spettacolo di colori e odori. Infine, per immergersi totalmente nella tradizione gastronomica popolare si può partecipare ad un corso di cucina e scoprire tutti i segreti per la preparazione di dolci tipici, come i cannoli di ricotta o i frutti di martorana a base di pasta di mandorle.

Lungo le Strade del vino, alla ricerca del segreto del ‘nettare degli dei’

Le origini della tradizione enologica siciliana si perdono nel mito, come testimoniano alcuni mosaici della Villa Romana del Casale, nell’ennese, che raffigurano Ulisse porgere una coppa di vino a Polifemo. Da sempre in Sicilia il rapporto tra uomini, vino e territorio è profondo e intenso, e le dodici Strade del Vino rappresentano lo strumento per scoprire paesaggi, monumenti e natura prepotente. Vicino a Palermo, a Monreale, dopo una visita al Duomo decorato dagli sfolgoranti mosaici bizantini, si


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BUONA E BELLA DA GUSTARE possono assaporare ottimi rossi, mentre in provincia di Messina, nella rigogliosa isola di Salina, le dolci uve dei vigneti danno vita alla malvasia e al passito, da gustare a fine pasto dopo un giro in barca nel mare blu delle Isole Eolie. Nel trapanese si giunge al tempio di Segesta attraversando la campagna alcamese disegnata dai vigneti di Catarratto, si gironzola affascinati tra i vicoli medievali del borgo di Erice provando il dolce zibibbo accompagnato dai dolcetti tipici della zona, e si prosegue verso Marsala per un giro nelle antiche cantine in cui si produce l’omonimo vino, dopo una visita alla nave punica, reperto archeologico navale tra i più preziosi di tutto il Mediterraneo. Il connubio tra vino e arte è presente anche in provincia di Caltanissetta, dove si può contemplare la fortificazione medievale di Mussomeli, magari sorseggiando il vino dei Castelli Nisseni, e ha il suo culmine nella Valle dei Templi, superba testimonianza dell’arte greca nell’antica Agrigento, che si raggiunge attraversando le Terre Sicane e degustando i vini della zona. Dirigendosi verso la zona sud-orientale della regione, si giunge a Noto e Palazzolo Acreide, gioielli inseriti nella lista Unesco, in cui alla visita tra le sontuose architetture barocche si può abbinare la degustazione di vini corposi come il Cerasuolo di Vittoria e il Nero d’Avola. Proseguendo verso la provincia di Catania, si può fare una memorabile escursione naturalistica scalando il vulcano Etna e in cima alla montagna scaldarsi con vini vivaci come l’Etna Rosso e il Nerello Mascalese. Il vino e il paesaggio siciliano vi condurranno verso mete suggestive e ricche di fascino per una completa conoscenza dell’Isola, tra bellezze e sapori indimenticabili.

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Il profumo del mare lungo le coste siciliane

Il mare siciliano racconta le mille sfumature dell’azzurro e del verde per poi racchiudere nei suoi fondali un patrimonio naturalistico unico, che si articola tra coralli e specie ittiche dal manto multicolore. In tutta la Sicilia è possibile gustare dell’ottimo pesce, ma è nei borghi marinari disseminati lungo tutta la costa dell’Isola che si possono scoprire da vicino le storie e i volti dei pescatori che “vivono di mare”, custodi di un immenso patrimonio di tradizioni e cultura legate alla pesca. È il circuito degli Approdi di Ulisse, che vi condurrà nella Riviera dei Ciclopi, località balneare di suggestiva bellezza, disseminata di Faraglioni e piccoli isolotti che puntellano il paesaggio marino. Nei due borghi di Aci Castello ed Aci Trezza, vicino Catania, mito e tradizione si intrecciano all’arte e alla bellezza paesaggistica. Di particolare interesse la fortificazione di epoca normanna di Aci Castello costruita con la nera lava dell’Etna, mentre chi ama il cinema e la letteratura, visitando Aci Trezza rivivrà le emozioni del film di Visconti “La terra trema” e ripercorrerà le vicende de “I Malavoglia” di Verga. Nella costa meridionale dell’Isola, la tradizione marinara è strettamente legata alla cultura del benessere: a Sciacca, la città delle Terme, ci si può rilassare tra i vapori di acque sulfuree o divertire con le sfilate dei carri colorati che a Carnevale animano il centro storico. Gli appassionati di archeologia potranno visitare Termini Imerese, che, oltre a trovarsi in un bellissimo tratto di costa che arriva fino a Cefalù, offre l’opportunità di visitare gli scavi del Tempio di Himera e un interessante Museo Civico in cui sono custoditi reperti dall’epoca

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preistorica a quella romana. L’isola di Lipari nelle Eolie e Mazara del Vallo nel trapanese, centro fortemente caratterizzato dalla cultura araba, sono altre tappe di un periplo dell’Isola che permetterà di respirare mare e cultura. E ancora, chi ama il buon pescato potrà partecipare ad una battuta di pesca turismo e gustare la suprema bontà del pesce fresco, cucinato secondo la tradizione gastronomica locale.

Le Saline, dove il deserto bianco incontra il blu del mare

Arrivando alle Saline di Marsala si ha una visione di purezza assoluta: l’effetto abbagliante della distesa di cristalli di sale che si smorza nella linea dell’orizzonte blu cobalto del mare, in contrasto con l’iridescenza emozionante dei mille colori riflessi dalle basse vasche per la depurazione dell’acqua marina. Camminando lungo i sentieri delle Saline si giunge alla laguna dello Stagnone, destinazione prediletta per gli appassionati di kite surf, e da qui all’isolotto di Mozia, che ospita un’interessante collezione di reperti archeologici dell’epoca fenicia. Chi ama l’archeologia potrà raggiungere le vicine Cave di Cusa, da cui si estraeva la pietra per la costruzione dei templi di Selinunte. Dall’altra parte dell’Isola, un paesaggio diverso, ma altrettanto suggestivo e affascinante, è quello delle Saline del Fiume Ciane, in cui antichi e imponenti papiri di oltre quattro metri ospitano interessanti specie di uccelli migratori e stanziali, per entusiasmare gli appassionati di birdwatching. Anche questa visita può essere l’occasione per visitare Siracusa, gioiello di architettura barocca e preziosa testimonianza di civiltà

greca, per questo dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Spunti per un weekend all’insegna della bontà

Un viaggio in Sicilia può essere l’occasione per immergersi completamente nel gusto, assaporando le eccellenze proposte in occasione di manifestazioni gastronomiche che riuniscono centinaia di produttori, chef ed esperti culinari da tutto il mondo. Il viaggiatore curioso e desideroso di vivere esperienze uniche e irripetibili può decidere di organizzare il proprio itinerario prendendo spunto da uno dei tanti eventi che sono ormai diventati appuntamenti di interesse internazionale. Tra questi, il Couscous Fest, organizzato annualmente a fine settembre a San Vito Lo Capo, nel trapanese, l’appuntamento offre l’occasione di gustare piatti a base di couscous preparati da chef provenienti da paesi di tutto il Mediterraneo e, al contempo, di fare un tuffo in una delle più belle e limpide spiagge bianche della Sicilia. Gli intenditori e appassionati di enologia potranno partecipare a Inycon, organizzata a giugno a Menfi, in provincia di Agrigento, e degustare i vini delle migliori cantine siciliane passeggiando tra verdi e rigogliosi vigneti a ridosso del mare. Chi non resiste alle tentazioni dei dolci, a dicembre potrà vivere un’esperienza imperdibile al Chocobarocco di Modica, cittadina barocca che ogni anno celebra il famoso cioccolato a base di canna da zucchero aromatizzato con mille spezie diverse, dal peperoncino allo zenzero, oppure a Cefalù nei primi di settembre per lo Sherbeth Festival, dove l’arte del gelato artigianale siciliano si confronta con le tradizioni di altre regioni e paesi di tutto il mondo.

www.regione.sicilia.it/turismo


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BUONA E BELLA DA GUSTARE possono assaporare ottimi rossi, mentre in provincia di Messina, nella rigogliosa isola di Salina, le dolci uve dei vigneti danno vita alla malvasia e al passito, da gustare a fine pasto dopo un giro in barca nel mare blu delle Isole Eolie. Nel trapanese si giunge al tempio di Segesta attraversando la campagna alcamese disegnata dai vigneti di Catarratto, si gironzola affascinati tra i vicoli medievali del borgo di Erice provando il dolce zibibbo accompagnato dai dolcetti tipici della zona, e si prosegue verso Marsala per un giro nelle antiche cantine in cui si produce l’omonimo vino, dopo una visita alla nave punica, reperto archeologico navale tra i più preziosi di tutto il Mediterraneo. Il connubio tra vino e arte è presente anche in provincia di Caltanissetta, dove si può contemplare la fortificazione medievale di Mussomeli, magari sorseggiando il vino dei Castelli Nisseni, e ha il suo culmine nella Valle dei Templi, superba testimonianza dell’arte greca nell’antica Agrigento, che si raggiunge attraversando le Terre Sicane e degustando i vini della zona. Dirigendosi verso la zona sud-orientale della regione, si giunge a Noto e Palazzolo Acreide, gioielli inseriti nella lista Unesco, in cui alla visita tra le sontuose architetture barocche si può abbinare la degustazione di vini corposi come il Cerasuolo di Vittoria e il Nero d’Avola. Proseguendo verso la provincia di Catania, si può fare una memorabile escursione naturalistica scalando il vulcano Etna e in cima alla montagna scaldarsi con vini vivaci come l’Etna Rosso e il Nerello Mascalese. Il vino e il paesaggio siciliano vi condurranno verso mete suggestive e ricche di fascino per una completa conoscenza dell’Isola, tra bellezze e sapori indimenticabili.

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Il profumo del mare lungo le coste siciliane

Il mare siciliano racconta le mille sfumature dell’azzurro e del verde per poi racchiudere nei suoi fondali un patrimonio naturalistico unico, che si articola tra coralli e specie ittiche dal manto multicolore. In tutta la Sicilia è possibile gustare dell’ottimo pesce, ma è nei borghi marinari disseminati lungo tutta la costa dell’Isola che si possono scoprire da vicino le storie e i volti dei pescatori che “vivono di mare”, custodi di un immenso patrimonio di tradizioni e cultura legate alla pesca. È il circuito degli Approdi di Ulisse, che vi condurrà nella Riviera dei Ciclopi, località balneare di suggestiva bellezza, disseminata di Faraglioni e piccoli isolotti che puntellano il paesaggio marino. Nei due borghi di Aci Castello ed Aci Trezza, vicino Catania, mito e tradizione si intrecciano all’arte e alla bellezza paesaggistica. Di particolare interesse la fortificazione di epoca normanna di Aci Castello costruita con la nera lava dell’Etna, mentre chi ama il cinema e la letteratura, visitando Aci Trezza rivivrà le emozioni del film di Visconti “La terra trema” e ripercorrerà le vicende de “I Malavoglia” di Verga. Nella costa meridionale dell’Isola, la tradizione marinara è strettamente legata alla cultura del benessere: a Sciacca, la città delle Terme, ci si può rilassare tra i vapori di acque sulfuree o divertire con le sfilate dei carri colorati che a Carnevale animano il centro storico. Gli appassionati di archeologia potranno visitare Termini Imerese, che, oltre a trovarsi in un bellissimo tratto di costa che arriva fino a Cefalù, offre l’opportunità di visitare gli scavi del Tempio di Himera e un interessante Museo Civico in cui sono custoditi reperti dall’epoca

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preistorica a quella romana. L’isola di Lipari nelle Eolie e Mazara del Vallo nel trapanese, centro fortemente caratterizzato dalla cultura araba, sono altre tappe di un periplo dell’Isola che permetterà di respirare mare e cultura. E ancora, chi ama il buon pescato potrà partecipare ad una battuta di pesca turismo e gustare la suprema bontà del pesce fresco, cucinato secondo la tradizione gastronomica locale.

Le Saline, dove il deserto bianco incontra il blu del mare

Arrivando alle Saline di Marsala si ha una visione di purezza assoluta: l’effetto abbagliante della distesa di cristalli di sale che si smorza nella linea dell’orizzonte blu cobalto del mare, in contrasto con l’iridescenza emozionante dei mille colori riflessi dalle basse vasche per la depurazione dell’acqua marina. Camminando lungo i sentieri delle Saline si giunge alla laguna dello Stagnone, destinazione prediletta per gli appassionati di kite surf, e da qui all’isolotto di Mozia, che ospita un’interessante collezione di reperti archeologici dell’epoca fenicia. Chi ama l’archeologia potrà raggiungere le vicine Cave di Cusa, da cui si estraeva la pietra per la costruzione dei templi di Selinunte. Dall’altra parte dell’Isola, un paesaggio diverso, ma altrettanto suggestivo e affascinante, è quello delle Saline del Fiume Ciane, in cui antichi e imponenti papiri di oltre quattro metri ospitano interessanti specie di uccelli migratori e stanziali, per entusiasmare gli appassionati di birdwatching. Anche questa visita può essere l’occasione per visitare Siracusa, gioiello di architettura barocca e preziosa testimonianza di civiltà

greca, per questo dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Spunti per un weekend all’insegna della bontà

Un viaggio in Sicilia può essere l’occasione per immergersi completamente nel gusto, assaporando le eccellenze proposte in occasione di manifestazioni gastronomiche che riuniscono centinaia di produttori, chef ed esperti culinari da tutto il mondo. Il viaggiatore curioso e desideroso di vivere esperienze uniche e irripetibili può decidere di organizzare il proprio itinerario prendendo spunto da uno dei tanti eventi che sono ormai diventati appuntamenti di interesse internazionale. Tra questi, il Couscous Fest, organizzato annualmente a fine settembre a San Vito Lo Capo, nel trapanese, l’appuntamento offre l’occasione di gustare piatti a base di couscous preparati da chef provenienti da paesi di tutto il Mediterraneo e, al contempo, di fare un tuffo in una delle più belle e limpide spiagge bianche della Sicilia. Gli intenditori e appassionati di enologia potranno partecipare a Inycon, organizzata a giugno a Menfi, in provincia di Agrigento, e degustare i vini delle migliori cantine siciliane passeggiando tra verdi e rigogliosi vigneti a ridosso del mare. Chi non resiste alle tentazioni dei dolci, a dicembre potrà vivere un’esperienza imperdibile al Chocobarocco di Modica, cittadina barocca che ogni anno celebra il famoso cioccolato a base di canna da zucchero aromatizzato con mille spezie diverse, dal peperoncino allo zenzero, oppure a Cefalù nei primi di settembre per lo Sherbeth Festival, dove l’arte del gelato artigianale siciliano si confronta con le tradizioni di altre regioni e paesi di tutto il mondo.

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IL NORD: DOVE ARTE FA RIMA CON NATURA

Bien vivre Un mosaico unico e seducente compone il settentrione della Sicilia: città magnetiche, borghi scenografici, templi imponenti, saline candide, vigneti a perdita d'occhio, bagli, tonnare e persino mulini a vento. E ovviamente un mare da favola: meeting industry, accomodati! e Palermo è il meraviglioso centro catalizzatore del nord della Sicilia, i S tesori che la parte settentrionale dell’iso-

1 / L’arabeggiante chiesa di San Giovanni del Eremiti a Palermo 2 / La cattedrale arabo-normanna del capoluogo siciliano 3 / Il golfo di Mondello 4 / Il bellissimo duomo di Monreale

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la custodisce sono innumerevoli e tutti assolutamente unici: da preziosi scrigni d'arte senza tempo a capolavori naturali da lasciare a bocca aperta, da località leggendarie e modaiole a borghi appartati e silenziosi. E poi le specialità gastronomiche – non si può lasciare Palermo senza aver assaggiato, almeno una volta, pani ca' meusa, il ghiotto panino farcito con milza e formaggio, tra i più tipici cibi di strada dell'isola – e gli appuntamenti folkloristici: innumerevoli risorse dalle quali la meeting industry può trarre spunti, idee e suggestioni per eventi di sicuro successo. INDIMENTICABILE PALERMO Palermo è uno di quei posti che non si dimenticano facilmente: una volta che entra nel cuore, ne esce difficilmente, avvolto com'è da un alone unico e inten-

so, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e nelle varie dominazioni che fecero dell'antica Balarm una città fiorente, dai fenici ai greci, dagli arabi ai normanni, dagli svevi agli spagnoli, agli austriaci e ai Borbone. Persino i contrasti che ne scandiscono il tessuto urbano – capace di passare da meraviglie come la chiesa dalla Martorana a quartieri ammantati di decadenza come Ballarò, svoltando un semplice angolo – non fanno che aggiungere un fascino tutto particolare alla capitale della Trinacria, fascino che si stempera negli echi orientaleggianti delle mille cupole rossastre e dei preziosi ceselli che ricordano la più fine architettura mudejar e moresca, e che si colora di vivaci accenti popolari nel vociare allegro che anima i numerosi mercati rionali. Cuore della città, nonché punto di partenza per avventurarsi alla scoperta di Palermo (magari organizzando una caccia al tesoro tra i suoi vicoli) sono i Quattro Canti, ovvero il punto d'incontro dei due assi viari centrali (via Maqueda e il Cassaro) che, con le quattro splendide fontane secentesche che li decorano, segnano anche la divisione tra altrettanti, suggestivi, quartieri. Da qui, a seconda della direzione che si sceglie, ci si può trovare al cospetto con i grandi lasciti del passato – la cattedrale e il Palazzo dei


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alla siciliana Normanni in primis – o immersi nelle voci, i colori e gli odori di uno dei mercati popolari più caratteristici, quello della Vuccirìa; o ancora, si possono ripercorrere epoche, dominazioni e stili architettonici semplicemente passeggiando per via Maqueda. Un post-congress tra le vie di Palermo non può non “assaggiare” tutte queste atmosfere, iniziando idealmente dall'imponente cattedrale arabonormanna color ocra, solida come una fortezza ma addolcita da merli, bifore, campanili gugliati, delicate colonnine, porticati e portali decorati, possenti archi ogivali. Poco distante dal simbolo del potere clericale, quello altrettanto imponente del potere temporale, Palazzo dei Normanni, che custodisce due pregevoli tesori, la decoratissima Sala di Ruggero e la stupefacente Cappella Palatina, che da sola merita una visita a Palermo, con il suo immenso trionfo di mosaici bizantini, di pavimenti intarsiati e di soffitti lignei arabeggianti, che portò Guy de Montpassant ad affermare: “La Cappella Palatina, la più bella che esista al mondo, è il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano”. Seguendo il profumo dell'incenso, non si possono non visitare anche la Chiesa della “Martorana”, definita nel 1184 dal viaggiatore e cronista arabo Ibn Jubair “l'opera più bella che vi sia al mondo” e caratterizzata

oggi da una commistione unica di stili, dove il normanno e l'arabo si intrecciano con il Barocco; la Chiesa del Gesù o Casa Professa, un tripudio tardorinascimentale di stucchi coloratissimi, decorazioni iperelaborate e splendidi intersi marmorei; e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, un'oasi araba in cui concedersi uno stac4

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centro (il Massimo e il Politeama sono annoverati tra i più eccelsi templi artistici a livello mondiale) e alla splendida Fontana Pretoria, incastonata tra palazzi pregevoli e facciate importanti in quella che i palermitani hanno ribattezzato “piazza della vergogna” per la nudità delle circa quaranta statue che compongono il complesso scultoreo. Dopo tanta arte, un angolo di natura: il meraviglioso Orto Botanico di fine Settecento – che, tra l'altro, mette alcuni dei suoi spazi a disposizione della meeting industry per l'allestimento di convegni, cocktail e riunioni – vanta una delle maggiori collezioni italiane di piante mediterranee ed esotiche; mentre, per concludere la giornata, il tramonto suggerisce la “passeggiata delle cattive” (le vedove, in siciliano), un percorso che si snoda sopra le mura cittadine e che consente di ammirare la costa e la città vecchia in tutto il loro splendore.

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5 / La “mostruosa” Villa Palagonia a Bagheria 6 / La meravigliosa Riserva dello Zingaro 7 / Il tempio dorico di Segesta 8 / Il suggestivo abitato di Cefalù

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co dal resto del mondo assaporando la quiete del suo bellissimo chiostro colonnato e lasciandosi affascinare dal rosso delle cinque cupole di matrice orientali che la dominano. La rotta che dal sacro va verso il profano, invece, a Palermo conduce il Mice – attraversando rigorosamente il già citato mercato della Vuccirìa e il decadente quanto suggestivo quartiere di Ballarò – anche al castello della Zisa, antica dimora reale di stampo arabo-normanno, ai raffinati teatri del

GIOIELLI FUORI PORTA Lasciando Palermo, a una manciata di minuti dal centro della città, non si può non fare un salto a Monreale e dedicarsi un po' di tempo per ammirare ogni dettaglio del massimo esempio di arte arabo-normanna in Sicilia, il magnifico Duomo (voluto da Guglielmo II nel 1174 e costruito da maestranze arabe e bizantine, che ne decorarono gli esterni con fini ceselli e archetti ciechi e gli interni


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SULLE TRACCE DEI BEATI PAOLI

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con mosaici preziosissimi) per poi rilassarsi nella “profana” e assolutamente mondana Mondello, il “salotto a mare” dei palermitani, uno scrigno profumato di salmastro come un borgo marinaro, ma abbellito da dimore Liberty come un resort aristocratico della Belle Epoque, dove i resti di antiche torri costiere – suggestiva quella del Fico d'India, su una lingua di terra che si allunga nel mare cristallino – raccontano di antiche scorribande piratesche e le morbide spiagge invitano a rallentare i ritmi. Infine, volendo abbracciare con la vista l'intera città, merita una sosta il Monte Pellegrino (definito da Goethe “ il più bel promontorio del mondo”) e, assieme al panorama, visitare Castel Utveggio, edificio Liberty simile a un castello neogotico, e il santuario dedicato alla patrona della città, Santa Rosalia, che visse qui eremita in una grotta, dal cui soffitto sgorga ancora una fonte che, la leggenda vuole, abbia proprietà miracolose.

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modo, preannuncia – con qualche secolo di anticipo – il surrealismo. Tutt'altra atmosfera avvolge Cefalù, splendido borgo marinaro la cui parte più vecchia è costituita da una manciata di case costruite le une addosso alle altre, a formare un diadema che affonda le radici direttamente nel mare; da contraltrare, la parte più mondana della cittadina è invece un dedalo di viette caratteristiche sulle quali si affacciano botteghe di arti antiche, negozi alla moda e invi-

Volendo dare un tocco mistico, misterioso ed esoterico a un evento, si può prevedere un post congress dedicato alla congregazione settaria dei Beati Paoli, personaggi enigmatici che si incontravano segretamente nel Settecento nel quartiere del Capo, ordivano congiure e giustiziavano i signorotti colpevoli di soprusi verso il popolo in veri e propri “tribunali sotterranei” esistenti nel sottosuolo di questo antico rione. Un itinerario avvincente può dispiegarsi, nel tentativo di risolvere un vero e proprio giallo storico (descritto nel romanzo di Luigi Natoli), tra cunicoli, vicoli, strade e chiese, cercando le tracce della setta nella toponomastica delle vie e nel labili indizi che il tessuto urbano non ha cancellato: la misteriosa Chiesa di San Matteo, dove una cassetta raccoglieva le lamentele del popolo; il mercato della Vuccirìa, nei meandri del quali i settari riuscivano sempre a far sparire le proprie tracce; il vicolo degli Orfani, che cela l'ingresso a un passaggio sotterraneo medievale; e ancora la Chiesa dell'Immacolata Concezione, il Bastione della Balata e le Catacombe di Porta d'Ossuna. (www.palermoguide.eu)

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MOSTRI, LEGGENDE E AGAVI Ancora una volta, dal sacro al profano, la meeting industry più curiosa, può passare dai miracoli al grottesco di uno degli edifici più stravaganti della Sicilia, Villa Palagonia a Bagheria. Attraversando distese di agrumi, olivi e vigne, intervallati da fichi d'india e agavi, si arriva in quella che era la località di villeggiatura dei nobili palermitani, Bagheria appunto, che ancora oggi vanta palazzi nobiliari e dimore aristocratiche di gran pregio (una per tutti: la fastosa Villa Gravina di Valguarnera) e tra queste l'eccentrica e scenografica Villa Palagonia, popolata da una sessantina di statue bizzarre quanto mostruose (in origine erano circa duecento), di esseri grotteschi e deformi scolpite nella locale pietra tufacea, in una composizione folle che, in qualche

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LA SICILIA, IL SICILIANO E I SICILIANI... FAMOSI È una vera e propria lingua, il siciliano, che affonda le proprie radici semantiche non solo nell'arabo, nel francese, nello spagnolo, ma addirittura nel fenicio e nel greco, regalandoci ancora oggi parole e concetti peculiari, molti dei quali sono stati resi celebri dal sapiente uso che, di questa lingua così ricca, ne ha fatto Andrea Camilleri, per bocca del commissario Montalbano. Un paio di esempi? Lo schiticchio è una delle attività preferite dai siciliani ed è traducibile con “scampagnata”, che però è riduttivo, perché lo schiticchio prevede di solito una grigliata in campagna, accompagnata da vino di produzione propria e coinvolge un nutrito gruppo di amici; anche il verbo annacarsi è difficilmente traducibile ed è una via di mezzo tra l'odeggiare sui fianchi e il cullarsi, ma concettualmente significa fare il massimo del movimento con il minimo dello spostamento. E, se il siciliano è una lingua così ricca, altrettanto ricchi – di talento – sono i siciliani, tanto che la lista di attori, cantanti, registi e celeb di origine siciliana è pressoché infinita. Qualche nome? Frank Sinatra, John Travolta, Silvester Stallone, Al Pacino, Liza Minelli, Bon Jovi, Brian De Palma, Joe Di Maggio e persino l'esilarante Denny De Vito.

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tanti ristoranti (molti dei quali consentono di cenare su scenografici terrazzamenti a mare: un must per il Mice!); su tutto dominano l'imponente Duomo, reso ancor più coreografico da una ripida scalinata e i resti di un antico maniero, aggrappato a uno sperone roccioso. SALINE, BAGLI, CASTELLI E... ...una riserva marina protetta, quella dello Zingaro, nel golfo di Castellammare: tra le prime aree protette dell'isola, la riserva regala emozioni uniche con il suo paesaggio fatto di scogliere a strapiombo su un mare dalle gradazioni caraibiche – punteggiato da suggestivi faraglioni – e calette quasi inaccessibili di soffice sabbia dorata. Ed è invece bianca ma altrettanto soffice la lunga spiaggia della vicina e vivace San Vito lo Capo, protagonsta, a settembre, dell'ormai famosissimo festival del cous cous. Sempre nel golfo di Castellamare meritano una sosta il paese omonimo – protetto dai resti di un castello saraceno – e Scopello, piccolo borgo di case candide costruito intor-

no a un baglio, dove il Mice trova una location sorprendente per gli eventi: un'antica tonnara adagiata sulla spiaggia tra fichi d'india e agavi, che consente di organizzare convegni ed esposizioni in quelli che erano i magazzini e gli spazi dedicati al marfaggio e cene di gala o cocktail nei cortili e nella terrazza a mare. Dirigendosi verso ovest – dopo una sosta a Erice per ammirarne il borgo fortificato dalla curiosa e misteriosa forma triangolare e godere della vista mozzafiato sulle Egadi – si cambiano, ancora una volta, atmosfere e scenari e si viene sopresi dal bianco abbagliante delle saline trapanesi, in un paesaggio quasi onirico: le distese di sale a perdita d'occhio sono interrotte da candidi cumuli salini e da inaspettati mulini a vento, mentre le onde del mare fanno da colonna sonora; in un simile contesto la meeting industry può sbizzarrirsi, tra post congress, cocktail ed eventi più strutturati. Dal sale al vino: proseguendo verso sud il bianco lascia il posto al verderame delle vigne man mano che ci si avvicina a Marsala, famosa


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9 / I mulini a vento delle saline trapanesi 10 / L’imponente castello di Erice 11 / I mille colori del mare a Cala Rossa, Favignana

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per l'omonimo vino da dessert e per lo storico sbarco di Garibaldi e dei Mille nel 1860. Volendo abbinare a una degustazione un tocco culturale, poco distante merita una visita Mozia, con i resti di un insediamento fenicio, mentre per continuare sulle direttrici di Bacco, la tappa successiva è Alcamo, perfetto concentrato anch'esso di “eno-cultura”: il delizioso agglomerato, infatti, non vanta solo la produzione di un bianco apprezzato a livello internazionale, ma anche di aver dato i natali a Cielo d'Alcamo, il più antico poeta in volgare, il quale, con la sua “Rosa fresca e aulentissima” – scritta tra il 1231 e il 1250 – precorse Dante dando origine alla letteratura nazionale. DUE PASSI NELLA STORIA Facendo un passo ancora più indietro nel tempo, non si possono tralasciare i bellissimi resti grecoromani di Segesta – il tempio dorico, risalente al 430 a.C. è tra i meglio conservati dell'isola e svetta armonico ed elegante con le sue 36 colonne quasi del tutto intatte –, teatro, nella stagione estiva, di rappresentazioni artistiche e manifestazioni culturali. Passando, invece, alla storia recente, Corleone sorprenderà il Mice con un senso di deja vu: la cittadina, infatti, è comparsa in quasi tutti i film di mafia (ma non nella saga de Il Padrino, in cui il suo “ruolo” è preso da Savoca, piccolo agglomerato nel messinese) e oggi ospita l'interessante Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia;

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una curiosità: fra i colli circostanti, si possono organizzare tour tra i boschi, alla ricerca di grotte e crepacci che fungevano da nascondiglio ai mafiosi.

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EGADI: EDEN SICILIANO Spuntano a poca distanza dalla costa trapanese, come tre gioielli in un mare turchese, le Egadi, che affascinano per la commistione unica tra la natura selvaggia e le atmosfere glamour dei minuscoli abitati che le punteggiano. Favignana è la più famosa, da visitare in bicicletta, spostandosi da una baia all'altra – imperdibili Cala Rossa, un mix meraviglioso di rocce e sabbia lambite da un mare caraibico, e Cala Azzurra, vera e propria piscina naturale – per approdare al delizioso capoluogo per un aperitivo al tramonto, girovagando tra vicoli e piazzette, raggiungendo la tonnara e sbirciare tra gli yacht ancorati al porticciolo alla ricerca dei Vip (un nome tra gli abituè dell'isola: Giorgio Armani). Più appartate e intime ma ugualmente spettacolari sono anche le vicine Marettimo e Levanzo, dove dimenticare lo stress quotidiano abbandonandosi ai ritmi e alle bellezze della natura. Benché non appartenente alle Egadi, merita un cenno un'altra isola siciliana, Ustica, una vera perla nera di roccia lavica che sembra scagliata da un gigante al largo delle coste palermitane: la meeting industry amante dello snorkelling e, soprattutto delle immersioni resterà a bocca aperta.

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Palermo à la carte L'Hotel Ai Cavalieri, affiliato al gruppo Best Western, è un indirizzo esclusivo per eventi che vogliano coniugare comfort e privacy, tecnologia e servizi personalizzati A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

iamo nel cuore di Palemo, nella zona più glamour del capoluogo siciliano, S dove le tradizioni più vere e la grande arte incontrano il mondo cosmopolita degli affari, dello shopping e delle nuove tendenze: qui sorge un albergo di assoluto fascino e prestigio, l’Hotel Ai Cavalieri, affiliato al gruppo Best Western, che può vantare la disponibilità di quattro sale meeting, modulari, versatili e dotate delle più moderne tecnologie. L'hotel è una struttura di categoria quattro stelle superior realizzata attraverso il sapiente restauro di un immobile di pregio risalente ai primi anni del Novecento e gestita, in modo estremamente efficiente e con grande passione, da uno staff giovane e motivato. L’Hotel Ai Cavalieri, lussuoso e discreto, è curato fin nei minimi dettagli e dispone, tra l’altro, di 39 confortevoli camere e suite, di un nuovissimo wine bar, il Graal Club, che propone un'eccellente selezione di vini italiani ed esteri e del Giardino d’Inverno, perfetto per aperitivi e cocktail raffinati e per l’allestimento di pranzi leggeri, coffee break, banchetti e cene di gala serviti fino a 130 persone. Le proposte gastronomiche, per la gioia non soltanto del palato ma anche degli occhi, spaziano dalla nouvelle cuisine ai più genuini piatti siciliani, sempre accompagnati da dolci meravigliosi e da un’eccellente selezione di vini italiani ed esteri. Stessa cura è riservata, al mattino, al buffet della prima colazione: lo chef in persona sceglie i migliori prodotti biologici e segue l’allestimento in modo che la tavola rispecchi la più alta tradizione culinaria.

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SPAZI POLIVALENTI Altro punto di forza dell’Hotel Ai Cavalieri di Palermo è la sua offerta di sale meeting e dotazioni tecnologiche all’avanguardia, capaci di garantire la perfetta riuscita di qualsiasi incontro professionale. L’albergo si è recentemente arricchito di un nuovissimo spazio da ottanta posti, la sala Gold, costruita ex novo e dotata di arredi di design unici nel loro genere. Il nuovo spazio congressuale si è aggiunto così alla sala Principe con i suoi 130 posti a platea (anch’essa completamente rinnovata), all’esclusiva sala Ai Cavalieri da 35 posti, alla più piccola sala Harem da 15 posti e all’executive lounge per riunioni dirigenziali riservate a un massimo di dieci partecipanti. Le aree per incontri e riunioni sono anche supportate dalla consulenza tecnica del personale qualificato e dalla possibilità di organizzare originali post congress. Tra le altre novità con cui l’Hotel Ai Cavalieri si propone al Mice, da ricordare infine la messa online del nuovo sito istituzionale, attraverso il quale, in modo semplice e immediato, è possibile trovare tutte le informazioni riguardanti l’hotel. LA SUGGESTIONE DI UNA CITTÀ Chi sceglie l'Hotel Ai Cavalieri ha l'occasione di conoscere tutto il fascino e la vivacità di Palermo, soggiornando nel pieno centro della città, a due passi dalla celebre piazza Politeama, ma anche a walking distance da tutti gli splendori che la città custodisce, la Cappella Palatina e la Chiesa del Gesù, più nota come Casa Professa. AI CAVALIERI HOTEL Via S. Oliva, 8 90141 Palermo Tel. 091 583282 Fax 091 6126589 info@aicavalierihotel.it www.aicavalierihotel.it


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Eventi tailor-made Post congress, team building, viaggi incentive e meeting: sono le mille facce di Edrisi Viaggi. La Dmc coinvolge il territorio siciliano per dare vita a eventi di successo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

gni evento ben riuscito dovrebbe avere un alto – se non altissimo – livelO lo di memorabilità e lasciare un segno indelebile nell’animo di tutti i partecipanti. Emozionare, coinvolgere, trasportare e stupire: è quanto Edrisi Viaggi & Incentive si impone di fare organizzando un intero viaggio incentive, un meeting, un convegno, un’elegante cena di gala, un’escursione a tema, un lancio di prodotto o un semplice pomeriggio di attività post congress. Con un unico imperativo, anzi tre: che il servizio offerto sia assolutamente “tailor made”, all’insegna della flessibilità e caratterizzato dalla massima attenzione per i dettagli. Questo, molto in sintesi, infatti, il biglietto da visita della Dmc parlemitana che, partendo dalle esigenze dell’azienda committente, è in grado di organizzare un evento con personalità. UN TERRITORIO UNICO, PROPOSTE INFINITE Dall’ideazione del tema e del fil rouge che caratterizzerà l’evento alla ricerca della location più adatta, dalla gestione del trasporto degli ospiti all’allestimento in tutte le sue parti, dalla fornitura di servizi di accoglienza e ristorazione alla pianificazione e organizzazione di attività di team building o post congress: una proposta a trecentosessanta gradi e completa, dunque, quella che Edrisi Viaggi fa alla meeting industry, con un grande, meraviglioso complice: l’intero territorio siciliano, ricco di riferimenti storici e naturalistici e particolarmente adatto alle attività outdoor. E proprio la profonda conoscenza delle risorse territoriali siciliane, insieme a una lunga esperienza – la Dmc festeggia que-

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st’anno dieci anni di attività – e all’elevata qualità dei servizi offerti, è la chiave del successo di Edrisi Viaggi, in grado di mettere a punto una variegata scelta di programmi in accordo ai budget, con la garanzia di un eccellente rapporto qualitàprezzo. Oltre alle più classiche escursioni alla scoperta dei gioielli siciliani come Palermo, Catania o Taormina, infatti, si possono organizzare giornate di percorsi sugli alberi in un parco avventura, oppure escursioni in canoa nelle meravigliose Gole dell’Alcantara lasciandosi trascinare da scivoli e salti. Un’altra opportunità sono, per esempio, gli itinerari di uno o più giorni con le Land Rover Defender 110 dormendo in tenda, in un rifugio o in agriturismo, oppure partire in 4x4 alla scoperta dell’Etna. PASSIONE E CREATIVITÀ Un partner di riferimento in grado di rispondere a qualsiasi esigenza della committenza con proposte originali e programmi su misura: Edrisi Viaggi è in realtà molto di più; la passione e l'entusiasmo che contraddistinguono lo stile creativo del suo staff – quasi tutto al femminile, a cominciare dalla fondatrice, Maria Ponte – infatti, sono un vero e proprio valore aggiunto. Per la Dmc siciliana, un congresso è soprattutto comunicazione, e il miglior “viaggio incentive” è quello che coniuga obiettivi, motivazioni e target con viaggi emozionali unici e irripetibili, un momento di forte aggregazione per tutti i partecipanti. E laddove si “gioca” con le emozioni, è fondamentale l’intervento di un professionista. Parola di Edrisi Viaggi! EDRISI VIAGGI Via San Paolo, 48 90143 Palermo Tel. 091 348925 Fax 091 7307918 info@edrisiviaggi.com www.edrisiviaggi.com



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Eventi di taglia maxi L’Hotel San Paolo Palace di Palermo offre tutto il necessario per eventi di qualità. Anche per numeri importanti: Il suo centro congressi è tra i più capienti della città A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ono numeri importanti, quelli che vanta il San Paolo Palace di Palermo: S il suo centro congressi, infatti, è uno dei più grandi della città ed è in grado di ospitare fino a 1.800 persone, divise in 15 sale da dieci ai novecento posti della plenaria, alle quali si aggiungono due foyer, utilizzabili anche per le esposizioni insieme a una galleria poster con 64 pannelli. Ma gli spazi – tutti modulabili e dotati delle più moderne attrezzature e tecnologie –, da soli non bastano: professionalità, versatilità, staff preparato ed estrema cura del dettaglio sono il valore aggiunto della struttura palermitana. E ancora non è tutto. A fare del San Paolo Palace Hotel un vero e proprio punto di riferimento per la meeting industry in tutte le stagioni dell’anno, concorrono sicuramente anche gli spazi all’aperto e le ampie terrazze immerse nel verde, dove concedersi una pausa in totale relax, oppure organizzare cocktail al tramonto o ancora gustare le prelibatezze della pasticceria siciliana di produzione propria in qualsiasi momento della giornata. CENA CON VISTA Anche la cucina rappresenta uno dei punti di forza dell'hotel, che ospita spesso cene di gala, manifestazioni di tipo gastronomico e banchetti nei suoi due ristoranti – uno al piano terra, in zona lounge-bar, perfetto per ospitare fino a 550 commensali e l’altro al 14esimo piano, dove trovano posto 250 ospiti e dove il gusto delle pietanze gareggia con il fascino del panora-

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ma, che abbraccia l’intero Golfo di Palermo e il Monte Pellegrino. Per i momenti conviviali più informali – e ancora, per quelli dai grandi numeri – oppure, per dare un tocco frizzante, sono a disposizione della meeting industry anche gli spazi a bordo piscina. Numeri “abbondanti” anche per l’accomodation, che si avvale di 284 camere, delle quali dieci suite, tutte estremamente eleganti, funzionali e accessoriate con ogni comfort. Per i momenti di relax, o per quanti non vogliono perdere la forma fisica neppure lontano da casa, è a disposizione degli ospiti un fitness centre con cyclette, vogatore, panca per gli addominali, step e tapis roulant, mentre il roof, oltre a regalare scorci indimenticabili, offre una piscina panoramica. PALERMO TUTT’INTORNO La città vecchia, con il suo dedalo irresistibile di vicoli, stradine, chiese barocche, palazzi aristocratici, mercati pittoreschi, è a due passi dall’hotel: non si può non dedicarle qualche ora! L’imponente cattedrale tardonormanna, la meravigliosa Cappella Palatina – che da sola vale una visita a Palermo – ma anche Casa Professa, i mercati della Vuccirìa e di Ballarò, i Quattro Canti, e le mille attrazioni più segrete, le leggende che la avvolgono di mistero e le innumerevoli contraddizioni che rendono unico il capoluogo siciliano, sono altrettanti spunti per post congress indimenticabili. HOTEL SAN PAOLO PALACE Via Messina Marine, 91 90123 Palermo Tel. 091 6211112 Fax 091 6215300 booking@sanpaolopalace.it www.sanpaolopalace.it


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Tris d’assi per il Mice Tre strutture diverse tra loro per atmosfere e caratteristiche, ma accomunate dall’eleganza e dalla cura dei dettagli, Con un occhio di riguardo per il Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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1 / L’Hotel Garibaldi, in piazza Politeama 2 / L’Hotel Vecchio Borgo, ubicato ai margini dello storico mercato omonimo 3 / L’Astoria Palace Hotel, situato tra il porto e il polo fieristico

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hi vuole organizzare un evento o un congresso a Palermo sa di trovare in C Ghs uno dei maggiori gruppi in città in termini di accoglienza, con circa quattrocento camere distribuite in un mirabile tris d’assi di strutture ideali per la clientela congressuale: l’Hotel Vecchio Borgo, l’Astoria Palace Hotel e l’Hotel Garibaldi. L’ultimo arrivato in famiglia è l’Hotel Vecchio Borgo, un quattro stelle che rappresenta una nuova sfida per il gruppo alberghiero che ha fronteggiato la contingenza economica mondiale espandendosi e senza ricorrere ad alcuna riduzione del personale. Ghs punta tutto sul fattore umano, il servizio tailor made, la formazione continua e la volontà di offrire alla propria clientela business il meglio in termini di modernità e infrastrutture. I suoi tre alberghi sono collocati nei punti strategici della città: l’Hotel Garibaldi si trova in piazza Politeama, in pieno centro, a due passi a piedi dalle suggestioni palermitane, ed è strategicamente posizionato anche L’Astoria Palace Hotel, ubicato tra il porto e il quartiere fieristico. L’Hotel Vecchio Borgo, infine, si trova nei pressi dell’Hotel Garibaldi, a pochi passi da piazza Politeama, ai margini di uno dei quattro mercati storici di Palermo, Borgo Vecchio, appunto, che si estende fino al mare. UN’OFFERTA DI ALTO LIVELLO Partiamo proprio dall’Hotel Vecchio Borgo, splendido esempio di architettura razionalista dalla fine essenzialità degli esterni, cui fa eco la sobria eleganza degli elementi d’arredo all’interno. Ogni dettaglio è improntato al massimo comfort, soprattutto nelle 32 camere elegantemente arredate. Ai fasti antichi si accosta la più 3

moderna tecnologia che ha consentito la realizzazione di un’ampia sala-colazioni con vista sull’antico mercato. Una struttura, l’Hotel Vecchio Borgo, da vivere come un’appendice degli altri due alberghi del gruppo Ghs, a iniziare dall’Astoria Palace Hotel, il cui fiore all’occhiello è dato da un centro congressi articolato in otto sale modulari – tutte dotate di tecnologia di ultima generazione – in grado di accogliere complessivamente 1.200 persone. I PIACERI DELLA TAVOLA Dopo un congresso o un evento, arriva sempre il momento del piacere: l’Astoria Palace Hotel vanta due ristoranti incentrati sulle specialità enogastronomiche regionali. Non solo: il gruppo alberghiero propone anche cene di gala ambientate in altre prestigiose location ma con catering a firma Ghs. Dalle seduzioni del gusto a quelle del benessere: l’Astoria Palace Hotel, infatti, offre un raccolto centro benessere al dodicesimo piano con vista mozzafiato sulla città. Nel contesto dell’accomodation vi sono 326 camere. L’Hotel Garibaldi, infine, vanta nel cuore di Palermo un ampio parcheggio interno e dispone di moderne sale per meeting concepite per ospitare sino a duecento persone di cui ottantacinque nella principale. La struttura, che presenta collegamenti wireless negli spazi comuni, è approntata con impianti multimediali di ultima generazione e con aree espositive posizionate allo stesso piano delle sale. Efficienza e comfort sono le parole-chiave dell’Hotel Garibaldi che annovera 71 camere. GHS HOTELS Via Montepellegrino, 62 90123 Palermo Tel. 091 6281111 Fax 091 6372178 storia@ghshotels.it www.ghshotels.it



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Indirizzo d’élite Sorge sull’esclusiva spiaggia di Mondello, il “salotto a mare” di Palermo, lo Splendid Hotel La Torre, che con la località costiera condivide l’amore per il bien vivre A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ista appena una manciata di chilometri e una decina di minuti dal cenD tro di Palermo, Mondello, la spiaggia esclusiva e mondana dei palermitani che la scelgono non solo per l’incredibile mare turchese, ma anche per ritrovarsi in un contesto raffinato ed elegante, vivace e glamour al contempo, dove il tempo sembra essersi fermato ai fasti della Belle Epoque e l’aria profuma di salmastro. Un indirizzo esclusivo per declinare in chiave Mice tutte le risorse che lo splendido borgo marinaro offre è sicuramente lo Splendid Hotel La Torre, del gruppo Costa degli Ulivi Hotels (che annovera nel proprio firmamento di stelle anche il Grand Hotel Piazza Borsa a Palermo, l’Hotel Torre Normanna ad Altavilla Miliacia e l’Eolian Hotel a Vulcano). La struttura a quattro stelle sorge sull’estrema punta di Mondello, uno sperone roccioso che si allunga nel mare, protetto dai resti di un’antica torre costiera quattrocentesca, nota come torre del Fico d’India, e ricoperto dalla fitta macchia mediterranea. A disposizione degli ospiti ci sono 168 camere – circa la metà delle quali con vista sulla meravigliosa baia di Mondello –, tutte elegantemente arredate e dotate di ogni comfort; per i momenti conviviali, invece, il ristorante dell’albergo accoglie – e sorprende – la meeting industry in una serie di suggestive terrazze sul mare, che formano un tutt’uno con gli scogli e consentono di organizzare cene, lunch di lavoro e cocktail fino a duecento persone a pochi metri dall’acqua; una veranda mobile, poi, permette di ampliare la capienza fino a trecento commensali complessivi.

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All’insegna della più sublime tradizione siciliana è – e non poteva essere altrimenti –, la proposta gastronomica degli chef, alla quale si aggiungono però originali e innovative interpretazioni della cucina mediterranea. Se l’acqua cristallina del mare che lo circonda è l’elemento onnipresente allo Splendid Hotel La Torre, è anche l’asso nella manica della struttura, che da giugno a settembre vanta un’esclusiva zona a mare privata attrezzata (incluse le piattaforme per scendere comodamente in acqua) dove è possibile organizzare team building legati ai diversi sport acquatici o semplicemente rilassarsi nella scenografica piscina con acqua di mare o nella vicina vasca idromassaggio. CONGRESSI TRA LE ONDE Anche lavorare, allo Splendid Hotel La Torre, ha un gusto particolare: la maggior parte delle sale del centro cogressi, infatti, oltre a essere illuminate da luce naturale, godono della vista sullo splendido paesaggio marino. Sono circa mille i metri quadrati per il Mice, divisi in spazi da venti a trecento metri quadrati – la plenaria puà ospitare fino a trecento delegati –, versatili e rifrazionabili grazie a pareti mobili fonoassorbenti e dotati di tutte le strumentazioni all’avanguardia; per esposizioni e scenografici show room, invece, è perfetta la luminosissima hall del bar, divisa dalle terrazze sul mare solo da pareti in vetro, che consentono di ammirare l’immenso blu anche nelle stagioni più fredde. SPLENDID HOTEL LA TORRE

Via Piano Gallo, 11 90151 Palermo Tel. 091 450222 Fax 091 450033 latorre@latorre.com www.latorrehotel.it


Costa degli

Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili

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Grand Hotel

Piazza Borsa In centro a Palermo, percorso benessere, 3 sale riunioni da 40 a 220 persone

www.piazzaborsa.it

Splendid Hotel

La Torre www.latorrehotel.it

A Palermo, Lido di Mondello, direttamente sul mare, 14 sale riunioni da 10 a 350 persone

Hotel Torre

Normanna e dei Congressi Ad Altavilla Milicia (PA) Club Hotel, negozi, ascensori per il mare, 15 sale riunioni da 10 a 700 persone

www.torrenormanna.it

Eolian Hotel A Vulcano, Isole Eolie, 3 sale riunioni da 10 a 100 persone

www.eolianhotel.it

www.costadegliulivihotels.it - Numero verde 800236118


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La terra dei s Città frizzanti e vivaci, con un carattere proprio, che sa coniugare un fastoso passato e un presente votato al progresso. Ma anche siti archeologici imponenti e borghi di rara bellezza. E su tutto, l’allure opulente del Barocco e la sagoma affascinante dell’Etna la terra dei superlativi, la Sicilia orientale: gli aggettivi, da soli, non bastano È per descrivere tutti i tesori che questo territorio custodisce, dei quali il tempo non fa che amplificarne la bellezza. Lasciti storici fuori dal comune, resti archeologici misteriosi, una natura a dir poco esuberante – capitanata dalla presenza inquietante e affascinante dell'Etna – e poi tradizioni ancestrali, eredità gastronomiche irresistibili e il calore curioso e disponibile della gente: tutti ingredienti che, combinati insieme, sono in grado di dar vita a eventi indimenticabili.

1 / La misteriosa Fontana dell’Elefante, simbolo di Catania 2 / L’Etna, amato e temuto, domina il paesaggio catanese e scandisce la vita dei suoi abitanti 3 / Il salotto “buono” di Taormina 4 / Il teatro grecoromano di Taormina

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DA CATANIA A MESSINA: CULTURAL WORK IN PROGRESS Pittoresca e chiassosa in mondo contagioso, Catania è la città dove i contrasti creano armonia, a iniziare da quello tra la nera pietra lavica – che in città si ritrova ovunque, ammantandola di un alone scuro – e la luce solare che ne inonda le strade per circa 2.528 ore al giorno, tra le medie più alte d'Italia. Catania è anche la città dove passato e futuro prossimo convivono rendendo l'atmosfera frizzante e moderna ma senza perdere le radici e le tradizioni. È anche la città del vulcano, dominata e governata com'è dall'Etna, amato e temuto, con il suo perpetuo sbuffare e con le sue eruzioni a sorpresa, scenografiche e terribili al contempo, che più volte l'hanno distrutta e temprata – melior de cinere surgo (risorgo sempre più bella dalle mie ceneri) recita infatti la Fenice di Porta Ferdinanda –. Cuore della città è piazza Duomo, ancora una volta caratterizzata da un contrasto, anzi due: la candida cattedrale barocca di Sant'Agata, con i suoi pinnacoli e le numerose statue, rivaleggia nell'attirare l'attenzione con la scura e misteriosa Fontana dell'Elefante, in pietra lavica, che pare avere origini pagane; si narra infatti che provenisse da un tempio dedito a culti orientali, anche se sono numerose le leggende che la vogliono ammantata di poteri magici per scongiurare i perico-

li dell'Etna. L'area interrata antistante la cattedrale è stata di recente oggetto di scavi archeologici, portando alla luce i resti di terme romane, che fanno eco ai vicini Odeon e teatro (I secolo d.C.) e che creano un curioso contrasto con l'animato quanto verace mercato del pesce: un'esperienza per il Mice che vuole calarsi nella sicilianità più pura. Riporta invece al periodo svevo un altro simbolo della città, castello Ursino, edificato per volere di Federico II a pianta quadrangolare con possenti torrioni cilindrici. Poco distante sorge invece uno splendido esemplare del barocco più fastoso, Palazzo Biscari, utilizzabile anche in chiave congressuale. Ancora qualche passo – nella storia e lungo le vivaci vie cittadine – e ci si ritrova alla casa-museo di Giovanni Verga, a 2


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i superlativi cui è stata dedicata anche una piazza, abbellita da una statua dedicata ai Malavoglia e rappresentante il terribile naufragio dei pescatori descritto nel romanzo. Non solo letterati a Catania: la città vanta un altro figlio illustre, il compositore Vincenzo Bellini, a cui è dedicato il teatro massimo, inaugurato il 31 maggio 1890 con la Norma e oggi tappa fondamentale per il Mice melomane. Lasciando Catania e percorrendo la costa verso nord, ci si ritrova in un mondo che ha ancora il sapore dei tempi passati, con piccoli borghi marinari dove non è raro vedere i pescatori intenti a districare le reti prima di uscire a pesca, riportando alla mente di molti le vicende narrate da Verga, che le ambientò proprio tra i pittoreschi Aci Trezza e Aci Castello – non è un caso che lo scrittore catanese sia considerato il portabandiera del Verismo – che oggi seducono la meeting industry con un alone di leggenda: proprio di fronte alla riva resa celebre da Verga, sorgono i Faraglioni dei Ciclopi, macigni di basalto nero che la mitologia vuole essere stati lanciati da Polifemo contro la nave di Ulisse in fuga. Dal Verismo al vero gla-

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mour, il passo, o meglio, la distanza, è breve: proseguendo per una manciata di chilometri si incontra, infatti, Taormina, simbolo indiscusso della mondanità più esclusiva dell'isola, un vero e proprio ritrovo internazionale di Vip e celeb, che amano farsi immortalare nei locali alla moda, seduti nei ristoranti più prestigiosi

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EOLIE: GLAMOUR ISOLANO Sembrano una manciata di smeraldi, che una dea distratta ha lasciato cadere in un mare turchese, le Eolie, sette isole con caratteristiche talmente diverse tra loro da meritare ognuna (più di) una visita. Vulcano, con le sue spiagge di sabbia nera; Lipari, bianca di pomice e nera di ossidiana; Stromboli, nera di giorno e rossa di notte per la lava in continua, lenta fuoriuscita; Salina, verde smagliante per le distese di capperi; Filicudi e Alicudi, di un verde ancora diverso, inscurito dalle rocce basaltiche; Panarea, ambrata e punteggiata di candidi dammusi. Sette risorse in grado di offrire al Mice spunti per attività memorabili, dalla salita ai vulcani al bagno tra i fanghi sulfurei di una spa naturale, dal soggiorno in strutture esclusive alla rivisitazione storica del periodo in cui le isole erano vittime di incursioni piratesche, per fare un paio di esempi.

5 / Salina, alterna paesaggi verdeggianti ad altri più brulli, ma sempre affascinanti 6 / Lipari, un vero gioiello della natura

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o ospitati nelle numerose strutture di lusso che ne punteggiano il territorio; ma, accanto all'anima modaiola, Taormina ne sfodera anche una culturale, non solo grazie ai lasciti storici che ne ingentiliscono il centro storico, ma anche in virtù dello splendido teatro grecoromano, dal quale la vista abbraccia il mare blu e la costa lussureggiante, e che ospita ogni anno un'importante stagione artistica, oltre a numerosi eventi Mice. Nelle vicinanze le fa eco, in quanto a eleganza e strutture ricettive di lusso, Giardini Naxos, più appartata ma lambita dallo stesso mare color cobalto e immersa nella verdissima macchia mediterranea, tra fichi d'india e agavi. Volendo scappare “dalla pazza folla”, nell'immediato entroterra sorgono paesini-presepe incastonati nella roccia lavica, tra i quali spicca il compatto abitato di Linguaglossa, le cui origini risalgono addirittura al 1145: volendo stupire i partecipanti a un evento, lo si potrà visitare a bordo di vecchie Api Piaggio, che percorrendone le strette vie acciottolate suonando il clacson attireranno l'attenzione divertita degli abitanti, trasformando una semplice escursione post congress in un'esperienza dalla forte valenza umana. La costa accompagna la meeting industry fino all'estrema punta orientale della Sicilia, a Messina, dove l'isola fronteggia la Calabria e la mente oscilla tra gli echi mitologici di Scilla e Cariddi e gli spettri moderni del famoso ponte sullo stret-

to. Ci vuole tempo per scoprire le gemme che Messina custodisce, perché la città non ne fa una mostra sguaiata e ostentata, ma li serba per i visitatori più pazienti, a iniziare dall'elegante Duomo sormontato da un orologio astronomico, per continuare con le tracce che parlano di dominazioni spagnole e angioine, fino alle voci popolari – in realtà suffragate da più di un elemento e condivise da diversi professori della locale università – che la vorrebbero città natia nientemeno che di Shakespeare. Il bardo inglese, infatti, si chiamerebbe in realtà Michelangelo Florio Crollalanza e la sua famiglia sarebbe emigrata in Gran Bretagna (passando dal Veneto: questo spiega la conoscenza di quelle terre da parte del poeta, scelte come “set” per più di un'opera) per motivi religiosi. Il Mice alla ricerca di prove e indizi, potrà assistere alla rappresentazione dell'opera teatrale Tantu traffico ppi nenti, versione messinese (ambientata a Messina!) della shakesperiana Much Ado about Nothing (Molto rumore per nulla, ndr) che le cronache affermano essere però comparsa molto prima dell'”originale”in inglese. TEAM BUILDING A TUTTA NATURA Dalla cultura alla natura, la Sicilia orientale affascina e sorprende comunque, con un’attenzione particolare al Mice desideroso di esperienze adrenaliniche e fuori dal comune. Il maestoso Etna è il protagonista indiscusso, e non poteva essere altrimenti, di infiniti team building. Che si voglia solo esplorarne le pendici, scoprendo i segreti di eruzioni, colate laviche e lapilli insieme a esperti vulcanologi o che lo si svoglia approcciare più seriamente, dormendo magari in uno dei campi d'osservazione a metà strada verso la vetta, uno dei maggiori vulcani attivi d'Europa regala colori e paesaggi straordinari in ogni stagione: terribilmente scenografico è, infatti, il contrasto invernale, quando i versanti si ammantano di neve e si trasformano in piste da sci e la lava continua a scorrere placida con


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Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest. Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.

Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone. Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie. La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.

Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it


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7 / L’orologio astronomico, fregio della cattedrale di Messina 8 / La cattedrale di San Giorgio a Ragusa 9 / Gli 85mila ettari di Parco Nazionale dei Nebrodi

il suo bagliore rossastro, mentre il mare, all'orizzonte, promette temperature più miti (per gli amanti dell'estremo, si possono organizzare giornate neve-mare, che prevedano prima una sciata sull'Etna e poi un frizzante bagno nello Ionio). O ancora, si può scegliere una delle tante opzioni proposte dall'Etna Surviving Park e cimentarsi in avventurosi percorsi di sopravvivenza. Ancora adrenalina nelle vicine e altissime gole dell'Alcantara (dove scorre il fiume omonimo), stretti canyon di roccia lavica che sembrano plasmati da vento, secoli e intemperie apposta per permettere all'uomo di misurarsi con la propria resistenza: rafting, canyoning, trekking e arrampicate, infatti, sono tra le attività più gettonate. Andando verso il Tirreno si incontra, invece, uno dei principali polmoni verdi della regione, il Parco Regionale dei Nebrodi, una vastissima area boschiva di circa 85mila ettari. Antico regno dei cerbiatti – nebros in greco –, il parco è oggi popolato da cavalli allo stato brado, aquile reali e grifoni e si presta per avvincenti quanto originali itinerari tematici, tutti declinabili in chiave Mice.

SULLE ROTTE DEL BAROCCO Se per gli itinerari post congress la Sicilia orientale non manca certo di spunti originali, andare alla scoperta dei veri e propri gioielli architettonici creati dall'esuberante e opulente stravaganza del Barocco è sicuramente un must che sortisce sicuri effetti di memorabilità. Il raccolto centro di Acireale – con la sua cattedrale che mescola Gotico e Barocco e con il palazzo comunale, esponente dell’originale Barocco fiorito – , rappresenta una buona opzione per quanti, con base a Catania, non vogliano allontanarsi troppo; ma gli esempi più strepitosi si trovano nella punta sud dell'isola, in un vero e proprio “triangolo del Barocco” protetto dall’Unesco e formato da Ragusa, Noto e Modica. Ragusa, inerpicata su uno stretto sperone roccioso e la “sorella” sottostante Ragusa Ibla, a cui è collegata da una lunghissima scalinata settecentesca, seducono il viaggiatore già in lontananza, accogliendo la vista con cupole, pinnacoli e arabeschi, statue, campanili e facciate decorate che sembrano voler toccare il cielo. Il centro storico di Ragusa è un dedalo di vicoli e scalinate, dove l’au8

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10 / Il porto di Messina 11 / La famosa scalinata di Caltagirone, decorata con pregevoli ceramiche decorate a mano 12 / Le miniere di zolfo di Caltanissetta si prestano per team building e originali post congress 13 / La scenografica Modica

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stero grigio degli edifici viene acceso dai raggi del sole e ravvivato dal verde della natura che lo incastona. Ma è la vicina Noto la “capitale” del Barocco, come decretato dal Consiglio d’Europa, un gomitolo color ocra e miele, dal quale emergono edifici dalle mirabili scenografie architettoniche, che prospettano su piazze, vie e ripide gradinate: la cattedrale di San Nicolò, con il suo gioco di colonne e pinnacoli, la chiesa di San Domenico, con la curiosa facciata convessa, sulla quale si rincorrono nicchie, statue, motivi floreali e colonne, e lo splendido palazzo Villadorata, in puro stile Barocco, con le sue novanta stanze risalenti ai primi del Settecento. Modica, infine, oltre a conquistare la meeting industry con le sue case color pastello un po’ sbiadite dal sole, abbarbicate come sono sul fianco di una collina che scende dalla città alta a quella bassa, e con la chiesa di San Giorgio, considerata tra le più belle di tutta l’isola, la prenderà letteralmente per la gola con il suo 13

famoso cioccolato, il cui processo produttivo può diventare il tema di golosissimi team building. Un’ultima tappa merita una sosta in questo angolo di paradiso, magari per portare a casa un souvenir che rinforzi la memorabilità dell’evento: Caltagirone, la cui sublime arte ceramica che l’ha resa famosa nel mondo è compendiata nella coreografica scalinata di Santa Maria del Monte, 142 gradini le cui alzate sono rivestite di ceramiche dipinte a mano, una diversa dall’altra. A BOCCA APERTA Il Mice alla ricerca di emozioni non può non tralasciare Siracusa – e la sua parte più antica, l’isola di Ortigia –, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando



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14 / La splendida cattedrale di Siracusa 15 / I mosaici di Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina 16 / Noto, considerata la “capitale” del Barocco

CIBO DA STRADA? ECCELLENZE CULINARIE Non si può concepire un evento in questo angolo di Sicilia senza prevedere almeno una sosta in uno dei tanti chioschi, bar, mercati e macellerie che propongono le mille prelibatezze “popolari”: pani ca’ meusa (buonissimo panino ripieno di milza fritta), stigghiole (spiedini di budelle di agnello), panelle (frittelle di farina di ceci), arancini di riso, ‘u mussu (i nervetti) e polipo bollito sono una vera esperienza gastronomica. Esperienza alla quale va assolutamente abbinato un assaggio anche delle numerose eccellenze culinarie dell’isola, tra le quali primeggiano cannoli alla ricotta, cassate, granite, pasta alla norma e crema di pistacchio, innaffiati dagli ottimi vini regionali, Nero d’Avola, Marsala e Passito di Pantelleria in primis.

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era una delle più fiorenti città greche sulle rive del Mediterraneo; di quell’epoca rimangono i gloriosi resti della Neapolis, con il grande teatro scavato nella roccia bianca (che poteva accogliere fino a 16mila persone) e l’anfiteatro di epoca romana, il terzo più grande della Penisola dopo il Colosseo e l’Arena di Verona. Ma le meraviglie di Siracusa e Ortigia non si esauriscono certo qui: passeggiando per le viette di quest’ultima, i lasciti normanni, aragonesi, gotico-catalani e barocchi avvolgono il visitatore estasiandolo in un turbinio architettonico di raro pregio. Volendo cambiare totalmente contesto, non si può non prevedere una sosta a Pantalica (Patrimonio Mondiale Unesco) o magari organizzare un trekking alla scoperta di questa immensa necropoli abbandonata definitivamente nel XII secolo, che stupirà il Mice con i suoi crateri lunari verticali, e l’impressionante susseguirsi di buchi e grotte scavati nelle montagne.

L'ENTROTERRA: LA SICILIA CHE NON TI ASPETTI Un altro dei numerosi siti Unesco siciliani, offre spunti inconsueti alla meeting industry, Piazza Armerina, con la celeberrima Villa Romana del Casale, risalente al III secolo d.C. e caratterizzata da meravigliosi mosaici policromi. Di tutt’altro tenore “archeologico” – si tratta infatti di archeologia industriale – è la vicina zona delle solfatare di Caltanissetta, dove è possibile organizzare tour tra le miniere di zolfo abbandonate e scoprire qualcosa di più su questo mondo sotterraneo al Museo della Solfara. 16


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Comunicazione a tuttotondo l biglietto da visita di Preferenceeventi, società di eventi e comunicazione Iaziendale con sede a Catania, vanta un profondo know-how maturato attraverso un’esperienza ormai decennale nell’ambito della comunicazione aziendale a tuttotondo e dell’organizzazione di congressi, incentive e team building in particolare. Infatti, la progettazione e realizzazione di eventi su misura, unici, esclusivi e che soddisfino davvero le esigenze delle diverse realtà aziendali per contenuti, tipologia e budget di investimento è il cuore dell’attività di Preferenceeventi. Che si tratti di team building per motivare i propri dipendenti o consolidare i rapporti con fornitori, clienti e partner, oppure che sia necessario trovare la location vincente per un momento business di grande impatto, l’esperienza si sposa con la conoscenza del territorio siciliano che caratterizza tutto lo staff di Preference e il successo è garantito. Non solo. Preferenceeventi è attiva anche nell’ambito dei corsi di formazio-

Gli eventi non sono che uno degli elementi del marketing mix aziendale. Lo sa bene lo staff di Preference Eventi, che fa della strategia comunicazionale un atto creativo ne, con attenzione specifica a quelle figure-chiave del settore turistico che si trovano maggiormente a contatto con la clientela e la cui professionalità, di conseguenza, è fondamentale, come gli addetti al ricevimento alberghiero e al front desk di un centro congressi o le hostess e gli steward di sala. Un ultimo dettaglio testimonia il “su misura” degli eventi targati Preference: l’agenzia è attiva anche nell’ambito del wedding, dove fantasia, creatività e unicità sono indispensabili. PREFERENCEEVENTI Viale Artale Alagona 27/H 95126 Catania Tel: 095 491668 Fax: 095 4032095 info@preferenceeventi.it www.preferenceeventi.it

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Il golf... da oggi per tutti Un grande progetto in un piccolo spazio. Ci sono spazi inutilizzati all’interno o all’esterno di una struttura? Greenmakers li trasforma in aree dedicate al golf A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ino a non molto tempo fa, il golf veniva considerato uno sport elitaF rio e “per pochi”, complice il fatto che, soprattutto nel Belpaese, i green erano poco diffusi e protetti da costose fee d’ingresso. Grazie a Greenmakers, invece, qualsiasi struttura alberghiera che disponga di uno spazio inutilizzato – sia esterno sia interno – può dotarsi di un campo da golf vero e proprio, di un putting o di un kit “monobuca” componibile, perfetto per fare un po’ di pratica, per avvicinare anche i neofiti a questo splendido sport o semplicemente per rilassarsi, magari tra una sessione di lavoro e l’altra o alla fine di un meeting impegnativo. TENNIS O GOLF? La Sicilia, grazie alle condizioni climatiche che le regalano infinite ore di sole e una stagione mite lunghissima, ammorbidita dalla sottile brezza che spira dal Mediterraneo, è perfetta per consentire ai golfisti di stare sul green almeno da aprile a ottobre (anche oltre per i più accaniti) e non è un caso che proprio gli amanti di questo sport la scelgano sempre più spesso come destinazione sia leisure sia mice. Per questo motivo, sono sempre più numerose le strutture

alberghiere che decidono di dotarsi di un campo da golf: la realizzazione di un putting green a nove buche in erba sintetica di ultima generazione, per esempio, non solo migliora l’immagine dell’albergo, ma ne incrementa decisamente il valore commerciale senza incidere sui costi di gestione, poiché non richiede manutenzione, né personale addetto, né attrezzature specifiche. Ma cosa serve per avere un green? Basta un parcheggio, un tetto, una superficie inutilizzata e persino un campo da tennis, spiegano da Greenmakers. E, se è vero che proprio un campo da tennis trascurato e in abbandono è sufficiente per declassare un hotel – almeno agli occhi dei clienti, se non ufficialmente –, un campo da golf, invece, offre un incentivo addizionale non solo per i golfisti (che ovviamente preferiscono un hotel con il green) ma anche per i meeting planner alla ricerca di spazi per l’organizzazione di team building aziendali dal sapore originale e di momenti di post congress dall’alto valore aggregativo. OUT... E IN E se già la proposta di “trasformare” un campo da tennis in uno da golf è rivoluzionaria, lo è ancora di più l’ultimissima proposta di Greenmakers, pensata per portare il golf anche all’interno degli hotel. Si chiama Golf In (mai nome fu più esplicativo) e si tratta di un putting green monobuca da interno (le dimensioni? Appena 1,60 per 3,50 metri), un vero e proprio servizio sportivo pensato per completare gli interni sia di strutture alberghiere sia di abitazioni private. Consiste in un pratico kit, componibile e di facile installazione: da montare in totale autonomia, è dotato di un’originale buca illuminata e di un pratico portamazze. E i vantaggi ci sono anche per la meeting industry: Golf In, infatti, può rappresentare un elegante complemento d’arredo, pensato per arricchire le suite, le sale riunioni o le sale d’attesa. GREENMAKERS GOLF & LEISURE Via Princessa, 22/a-1 95010 Santa Venerina (Ct) Tel. 095 954388 numero verde: 800 173603 info@greenmakers.it www.greenmakers.it Head Office 38 Golf Course Road, Girvan - Ayrshire KA26 9HW - Scotland www.nelsonvecchio.com

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Tra rocce laviche e mare blu Il nero della roccia lavica a strapiombo su un mare dalle tonalità sorprendenti crea un contrasto cromatico magico, dal quale emerge il Grand Hotel Baia Verde A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

on può non affascinare, lo splendido contrasto cromatico che avvolN ge il Grand Hotel Baia Verde, a pochi chilometri da Catania e incastonato tra l’antracite di uno sperone di roccia lavica e il blu intenso del Mar Ionio. In tale contesto, anche i momenti lavorativi assumono un carattere rilassato e la meeting industry può scegliere tra 11 sale – tutte illuminate da luce naturale e dotate delle più moderne tecnologie, la principale delle quali in grado di ospitare fino a trecento delegati nei suoi quattrocento metri quadrati – e una serie di spazi outdoor per i momenti conviviali post riunione, tra i quali primeggiano una terrazza capace di accogliere fino a trecento persone per un cocktail, il roof garden Le Ginestre, dal quale si può ammirare l’intero golfo di Catania, e lo spazio a bordo piscina, per eventi fino a seicento invitati. Colazioni di lavoro, coffee break ma nahce cene e banchetti trovano invece la giusta atmosfera al ristorante L’Oleandro, – che dispone anche di una magnifica terrazza sul mare – che propone sia i piatti tipici della tradizione gastronomica siciliana sia quelli della cucina internazionale, mentre la perfetta cornice per terminare la giornata è l’American Bar, dagli ambienti raffinati e avvolgenti. BENESSERE DI LUSSO Per i momenti di puro relax, il Grand Hotel Baia Verde dispone di un’ esclusiva spa con piscina thalassoterapica riscaldata, bagno turco, percorso emozionale, centro fitness e sale per trattamenti e massaggi di diversa tipologia.

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Volendo invece lasciarsi ammaliare dalla natura circostante, a disposizione di tutti gli ospiti c’è una spiaggia privata di pietra lavica attrezzata con solarium, docce, chaise longue e ombrelloni, e una piscina scoperta da 25 metri circondata dal verde di lussureggianti palme e pini. Non solo, per quanti volessero scoprire gli affascinanti fondali marini, l’hotel vanta anche una scuba diving school con istruttori esperti e qualificati, in grado di organizzare immersioni guidate e corsi articolati su vari livelli di difficoltà. RINNOVATA ACCOGLIENZA Ulteriore punto di forza dell’elegante struttura catanese è l’accomodation, che può contare su 147 tra camere e suite, tutte totalmente rinnovate – e dotate di wi-fi – da un sapiente lavoro di restauro conclusosi di recente, che ha dato un tocco raffinato e moderno agli arredi e ai complementi mantenedo un tocco di classicità; tra le diverse tipologie, la Business Suite, grazie a un corner attrezzato separato dalla zona notte, è particolarmente adatta per il Mice, anche grazie alla vicinanza con il centro congressi, mentre suite e junior suite sono pensate per la clientela più esigente. Infine, un ultimo dettaglio è assolutamente degno di nota: il Grand Hotel Baia Verde, per l’attenzione dimostrata alle tematiche ambientali, ha ottenuto la certificazione Iso 14:001; meeting con vista, dunque, ma anche greenoriented! GRAND HOTEL BAIA VERDE Via A. Musco, 8/10 95021 Acicastello – Cannizzaro (Ct) Tel. 095 491522 Fax 095 494464 meeting@baiaverde.it www.baiaverde.it


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Oltre i luoghi comuni Un microcosmo verde dove trovano posto migliaia di piante provenienti da ognidove, oltre a spazi per eventi dalle atmosfere inusuali: è Radicepura, nel catanese A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ono i colori, intensi come solo in Sicilia possono essere, a conquistare S quanti decidono di organizzare un evento a Radicepura: il blu intenso del Mar Jonio, il verde smeraldo delle mille specie arboree che ne impreziosiscono il parco, il bruno dell’Etna, capace di ammantarsi di bianco in inverno e di inverdirsi al disgelo, i gialli e i rossi accesi del sole del Sud. Un contesto onirico, nato – e non poteva essere altrimenti – proprio da un sogno, quello del suo fondatore, Venerando Faro, che ha espresso tutta la propria passione ed esperienza storica nel campo del florovivaismo (frutto di oltre cinquant’anni di ricerca in tutto il mondo) nei cinque ettari del parco, dove trovano posto circa tremila specie di piante – suddivise in ben settemila varietà diverse –, oltre, ovviamente, alle strutture pensate per l’attività congressuale e per l’organizzazione di eventi privati. ANTICO CONTEMPORANEO Anche gli spazi per la meeting industry di Radicepura non possono non avere un’atmosfera sognante e fuori dal comune. Emergono dal verde e affascinano con le loro architetture così diverse, a iniziare dall’ottocentesco Palazzo Nobiliare, una dimora di campagna – opera pregiata dei sapienti artigiani siciliani –, con volte dipinte, saloni di rappresentanza (cinque prestigiosi ambienti al piano nobile, in grado di ospitare fino a cento persone), frontali di pietra scolpiti; per proseguire con le Scuderie del Barone, dal bel colonnato di pietra lavica (capace di accogliere

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circa settanta persone), e con il Palmento del Padrino, notevole esempio di archeologia industriale in cui furono girate alcune scene del film Il Padrino II, di Francis Ford Coppola: qui si possono organizzare scenografici incontri fino a un massimo di duecento partecipanti. Di tutt’altro tenore e atmosfera è, infine, la Serra dei Congressi, un innovativo edificio in vetro che ricrea l’ambiente di una vera serra, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: all’interno, piante rarissime e lussureggianti – rigorosamente irrigate da acqua piovana – fanno da cornice a una grande e luminosa sala da ottocento posti. All’esterno, infine, ampi spazi all’aperto per oltre 1.500 persone si fondono con la bellezza rigenerante di un bosco tropicale, palme da dattero e l’azzurro del cielo. A PIEDI NUDI NEL PARCO Dopo le sessioni di lavoro, quale idea è più rilassante di quella di organizzare un post congress botanico? Poter passeggiare tra centinaia di cespugli, lasciandosi inbebriare dal profumo di mille fiori e dai loro incredibili colori, ammirando alberi, piante aromatiche e medicinali, palme rare, ascoltando gli esperti del centro narrare aneddoti e curiosità sulle diverse specie o, ancora, scoprire come avviene la produzione di semi e di talee all’interno della Banca dei Semi, progetto nato in collaborazione con diverse università internazionali per promuovere la biodiversità e salvaguardare il germoplasma di piante autoctone ed esotiche. RADICE PURA Strada 17, 19 95014 San Leonardello, Giarre (Ct) Tel. 095 964154 Fax 095 7781442 info@radicepura.com www.radicepura.com


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mediterraneo, il verde e l’acqua incorniciano palazzi aristocratici ed edifici moderni e funzionali. Diverse le aree prenotabili e ampie le opportunità di organizzazione degli spazi: interni ed esterni, grandi e piccoli, con atmosfere classiche o minimaliste. V Venite a trovarci, venite a scoprire tutta la magia di Radicepura.

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Eventi tra i quattro elementi Dove coniugare al meglio lavoro e benessere, in una location incastonata tra una scogliera di pietra lavica e un mare cristallino? Allo Sheraton Catania Hotel A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

pegne trenta candeline, quest’anno, lo Sheraton Catania Hotel & Conference Center, prestigiosa struttura incastonata tra il nero della roccia lavica della riviera dei Ciclopi e il turchese del Mar Ionio, e scenograficamente protetta dall’Etna sbuffante. La vivace Catania, ricca di suoni, sapori e colori in grado di regalare emozioni indimenticabili, così come la frizzante Taormina sono a una manciata di chilometri. Un luogo magico, quindi, in una destinazione naturalmente attrezzata per offrire un’ospitalità con standard elevati e all’insegna della tradizione, dove l’artigianato d’arte convive con la tecnologia d’avanguardia e il folklore diventa elemento di spettacolarizzazione.

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UN INDIRIZZO ESCLUSIVO In questa cornice un meeting o un incentive si contaminano per diventare essi stessi magici e regalare ai propri partecipanti la possibilità di realizzare desideri e trasformarli in ricordi indelebili. Una magia alla quale contribuisce lo Sheraton Catania Hotel & Conference Center, con le sue 169 camere di cui sette suite, cinquanta con vasca idromassaggio, 25 deluxe e un business center tra i più grandi della Sicilia orientale. L’intero centro congressi, infatti, è dotato di pareti mobili che offrono spazi differenziati ideali per qualsiasi tipologia di evento, con 18 sale su un’area totale di 1.200 metri quadrati e con la sala plenaria in grado di ospitare fino a novecento persone a platea. Sempre pensato per i clienti business è l’area Link@Sheraton powered by

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Microsoft, dotata di tre personal computer, una stampante e alcune postazioni per laptop. QUATTRO STELLE PER I CINQUE SENSI La magia dell’atmosfera si integra con la magia del gusto e del buongusto: un soggiorno allo Sheraton Catania, infatti, è anche un modo per gustare i piatti che mescolano tradizione e innovazione creati ad hoc dall’executive chef Saverio Piazza che dirige i due ristoranti dell’albergo: il Timo Events, al primo piano con una capienza totale di trecento posti, e il Timo Gourmet, dedicato alla clientela individuale in un’area esclusiva dotata di 33 posti. Una cura particolare è dedicata alle pietanze, utilizzando esclusivamente ingredienti genuini e della tradizione mediterranea. Completa l'offerta una carta dei vini che, non dimenticando le grandi case vinicole nazionali ed estere, dedica ampio spazio ai vini “made in Sicily”. Dai piaceri della tavola al relax psicofisico: nella spa Arantia Rubra, il centro benessere dal sapore mediterraneo con piscina scoperta con acqua salata e una piattaforma a mare con lettini e ombrelloni, gli ospiti possono dedicarsi completamente alla cura del corpo e della mente con trattamenti benessere realizzati ad hoc. Il cliente può dunque scegliere di rilassarsi nella zona wellness, con la maxi Jacuzzi, la doccia emozionale, il bagno turco, la sauna e la stanza del ghiaccio. Ma può anche allenarsi con le modernissime macchine Technogym di cui dispone lo Sheraton Fitness, prima di passare alla zona beauty, dove sarà coccolato da uno staff altamente professionale con i prodotti Maria Galland. All’esterno, per gli appassionati, un campo di tennis con illuminazione notturna.


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MUSICA, CUCINA E ARTE Le offerte di Sheraton Catania da sempre sono arricchite da prestigiosissimi eventi volti a coniugare arte, musica, letteratura ed enogastronomia. Tra i più recenti, “Jazz dine & wine”, con artisti del calibro di Al Foster e Karrin Allyson; “L’autore per cena”, una rassegna letteraria giunta alla quarta edizione in cui scrittori, attori, chef e pubblico interagiscono con parole scritte, recitate e assaporate (tra gli ospiti, Gaetano Savatteri, Marco Buticchi e Gaetano Cappelli). Nell’area esterna dell'hotel, la Piazzetta Sheraton, sono, invece, numerose le iniziative di collaborazione con il territorio e con le eccellenze siciliane: pane, olio, gadget “Sicilian style”, miele, mandorle, marmellate, aromi, l’immancabile street food de Il Timo Gourmet e i cocktail de Il Melograno Bar danno, infatti, vita a eventi apprezzatissimi dagli ospiti dell’hotel e dai locali. Tantissime occasioni, dunque, per una pausa culturale che continua anche negli ambienti comuni dell’albergo.

L’interno dell’hotel è infatti una mostra itinerante: alle opere di artisti famosi nella hall, tra cui quelle di Agostino Bonalumi, Urano Palma, Mark Kostabi e Enrico Baj, si è aggiunta nel 2012 un’area dedicata alle esposizioni di artisti che, in sintonia con l’albergo e con le emozioni dei clienti, hanno realizzato pezzi unici in ferro e acciaio di grande impatto.

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Una cornice di rara bellezza per una struttura al top, lo Sheraton Catania, con servizi pensati appositamente per la meeting industry

POST CONGRESS SICILIAN STYLE E se proprio si decide di uscire dall’hotel, non c’è che l’imbarazzo della scelta: si può optare per escursioni alla scoperta della barocca Catania, con lo splendido Duomo e le vie dello shopping griffato; oppure immergersi nell’atmosfera glamour di Taormina, senza tralasciarne i preziosi lasciti antichi (meraviglioso il teatro grecoromano, del III secolo a.C.); o ancora salire sulle pendici dell’Etna, magari in compagnia di esperti vulcanologi. O ancora, nella stagione invernale, ammirare il magnifico contrasto della neve e della lava, sempre sull’Etna, magari con gli sci ai piedi, per poi ridiscendere a temperature più miti in riva al mare. SHERATON CATANIA HOTEL & CONFERENCE CENTER Via Antonello da Messina, 45 95021 Aci Castello (Ct) Tel. 095 7114111 Fax 095 271380 sales@sheratoncatania.com www.sheratoncatania.com

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Quattro stelle di fascino Professionalità, accoglienza, comfort e qualità: sono le quattro stelle che brillano nel firmamento del Santa Tecla Palace e che ne fanno risplendere la prestigiosa struttura A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Santa Tecla Palace rappresenta un'ine inaspettata oasi di escluIsivalcantevole tranquillità immersa nella Riserva Naturale della Timpa – siamo in provincia di Catania – e bagnata dalle limpide acque del Mar Jonio, benefiche per la notevole densità dei suoi sali minerali. Il moderno e funzionale quattro stelle, che dispone di 182 camere, di un centro congressi con nove sale (e una ricettività complessiva di oltre mille posti), due ristoranti, un american bar, e un ampio parcheggio, sa conquistare i propri ospiti con il suo personale efficiente e discreto, garantendo uno standard di qualità internazionale. Progettato e realizzato con la massima cura e attenzione, il Santa Tecla Palace Hotel rappresenta, infatti, la soluzione ideale per la meeting industry nella Sicilia orientale. TRA LAVORO E LEISURE Agli eventi l’hotel catanese offre un grande centro congressi con undici sale per una capienza complessiva di oltre mille persone e una sala principale – la plenaria – con una capacità ricettiva di cinquecento posti. Le sale sono equipaggiate con moderne attrezzature audio, video e multimediali, nonché con tutta la tecnologia necessaria per dare la possibilità di allestire videoconferenze. Appositi spazi, poi, possono accogliere colazioni di lavoro, brunch e coffee-break, mentre non mancano, infine, ampie aree espositive dove allestire eventuali stand. Due sono, invece, i prelibati ristoranti per i momenti conviviali, il Pontile e il

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Giardino d’Inverno, che conquisteranno gli ospiti con una ricchissima varietà di proposte, dalla più affascinante tradizione siciliana alle più raffinate proposte internazionali, il tutto servito con le etichette – siciliane e non – più pregiate. A disposizione, inoltre, anche l’American Bar nell’ampia hall, dove gustare cocktail e drink preparati con estro e passione dai barman e rilassarsi in attesa della cena o a conclusione di una piacevole serata. ASSOLUTAMENTE MICE-ORIENTED Sono, inoltre, degni di nota alcuni servizi, pensati per il comfort degli ospiti e per il comparto della meeting industry in particolare; tra questi la lavanderia e stireria, le cassette di sicurezza, lo shuttle bus per il centro storico, il collegamento a internet gratuito dalle camere e dalle aree comuni tramite wi-fi, l’ampio parcheggio scoperto e, fiore all’occhiello della struttura, la splendida piscina con acqua di mare. Infine, per quanti volessero dedicare parte del proprio tempo alla scoperta del meraviglioso territorio siciliano, partendo dal Santa Tecla Palace, non c’è che l’imbarazzo circa la direzione da prendere: si può puntare su Catania e lasciarsi affascinare dall’aria frizzante della città, oppure ci si può immergere nella natura sorprendente della Riserva Naturale della Timpa, o ancora si può puntare verso l’Etna e, magari in compagnia di esperti vulcanologi, scoprirne i versanti lavici più scenografici. HOTEL SANTA TECLA PALACE Via Balestrate, 100 95024 Santa Tecla – Acireale (Ct) Tel. 095 7634015 Fax 095 607705 info@hotelsantatecla.it www.hotelsantatecla.it


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IL SUD: QUANDO LA NATURA ISPIRA L'ARTE

Dove osarono gli dei Terra di grandi scrittori contemporanei la Sicilia del Sud, con un passato mitologico e mitico che l'ha vista protagonista di storie e leggende, delle quali ci restano grandi lasciti archeologici, che emergono come monili da una natura esuberante, lambita da un mare turchese na primavera splendida come quella che ci ha sorriso stamane al “U levar del sole, certo non ci è stata mai

1 / La Valle dei Templi ad Agrigento 2 / La spiaggia dei Conigli a Lampedusa 3 / L’arco dell’Elefante a Pantelleria 4 / Il castello Incantato a Sciacca 5 / La Scala dei Turchi, vicino a Porto Empedocle 6 / La piazza principale di Mazara del Vallo

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concessa nella nostra vita mortale”: così scrive Goethe nel suo Viaggio in Italia, svegliandosi una mattina ad Agrigento; ma la parte meridionale della Sicilia non è stata graziata solo dal clima, assolutamente piacevole tutto l'anno, ma anche da una natura sorprendente e da una storia che l'ha vista terra di conquista e di transito di numerose popolazioni, ognuna delle quali ha lasciato tracce meravigliose del proprio passaggio: nel sud della Trinacria, infatti, basta alzare lo sguardo – in qualunque posto ci si trovi – per incrociare rovine elleniche, romane, arabe, ma anche normanne e aragonesi.

Simbolo di una così ricca eredità è forse Agrigento, con l'incredibile Valle dei Templi, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Dell'antica Akragas greca, fiorente tra la fine del VII e l'inizio del VI secolo avanti Cristo, oggi rimangono cinque templi principali (in realtà costruiti su un crinale e non sul fondo di una vallata), i resti dell'acquedotto e diverse testimonianze del successivo periodo romano, ma è l'atmosfera che permea ancora l'area degli scavi che sorprenderà anche la meeting industry più scettica; infatti, soprattutto con la limpida luce primaverile, quando l'aria è intrisa dei profumi delle mille fioriture di zagare che punteggiano la zona, aggirarsi tra colonne doriche e frontoni costruiti con la locale pietra calcarea color ocra, diventa particolarmente suggestivo e si riesce quasi a percepire quella che doveva essere l'atmosfera della città ellenica, divisa tra i lavori nei campi e i culti dedicati alle divinità. Sicuramente l'edificio che maggiormente affascina è il Tempio della Concordia, magnifica testimonianza dorica sorprendentemente ben conservata nonostante la sua trasformazione in chiesa nel VI secolo e il successivo saccheggio medievale – quando si usava depredare edifici già esistenti per ricavare il materiale necessario a edificarne di nuovi – benché il simbolo di Agrigento sia in realtà il Tempio di Castore e Polluce, del quale restano in piedi solo quattro


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colonne. Ma per comprendere davvero la magnificenza che ancora si respira dell'antica Akragas, servono le parole di Pindaro, che nel V secolo avanti Cristo scriveva dei suoi abitanti: “Costruiscono i loro monumenti come se dovessero vivere in eterno, ma si divertono come se dovessero morire domani”. Fa eco ad Agrigento un altro incredibile sito archeologico, Selinunte, che si incontra procedendo sulla costa verso occidente e che alle splendide rovine unisce la posizione estremamente coreografica, affacciato com'è sul mare turchese. Anche qui sono gli imponenti templi dorati che ammiccano dominando da basse colline la scenografia circostante e rubando la scena alle mille gradazioni che il mare assume in questo tratto, a lasciare i visitatori a bocca aperta. Per il Mice appassionato di antichità sono ancora due i siti da non perdere in questo estremo lembo di Sicilia, Eraclea Minoa e Gela. Incastonati tra il mare, che quasi lambisce gli scavi, e la foce del fiume Belice, si raggomitolano i resti di Eraclea, risalenti alla fine del VI secolo avanti Cristo, tra i quali spicca il ben conservato teatro, dove i più curiosi non mancheranno di notare nove sedili con braccioli e schienali, destinati alle personalità più importanti. Gela, invece, sorprenderà per la commistione di reperti che custodisce, testimoni delle diverse dominazioni che la scelsero come roccaforte, e in particolare per i resti delle possenti mura difensive di Capo Soprano, raro esempio di architettura militare greca, arrivati fino a noi in eccellente stato di conservazione grazie alla sabbia, che li ha completamente sepolti sino alla loro scoperta, avvenuta nel 1948.

I SUDDITI DI PIETRA E IL SATIRO DANZANTE Procedendo lungo le direttrici della storia e spostandosi lungo la costa verso occidente, la meeting industry alla ricerca di location insolite e destinazioni non scontate, non può non fermarsi a Sciacca: sono innumerevoli, infatti, le suggestioni che la deliziosa cittadina può offrire al mondo degli eventi. A iniziare dal suo centro storico, tutto da scoprire, tra lasciti gotici e barocchi di rara bellezza – il rosone della chiesa del Carmine, da solo vale una sosta – per continuare con la parte alta della città, il quartiere di San Michele, una vera casbah orientaleggiante, dove le case si assiepano le une alle altre, separate solo da suggestivi vicoli e ripide scalinate dal sapore arabo – imperdibile è il colpo d'occhio dall'animato e pittoresco porticciolo – e per finire con le sorgenti termali. Note fin dall'antichità, le acque saccensi pare siano in grado di curare diverse affezioni e il modo più scenografico per provarne i vapori è all'interno delle Stufe di San Calogero, due grotte naturali in cui, grazie all'unione di un fenomeno carsico con uno di vulcanesimo, aleggia costantemente un vapore di temperatura oscillante tra i 38 e i 42 gradi, una perfetta sauna “naturale”, che la leggenda vuole creata da Dedalo sfruttando il vapore che usciva dal sottosuolo. Ma le sorprese che Sciacca riserva alla meeting industry non sono ancora finite: volendo organizzare team building dall'allure cinematografico, qui si possono ritrovare i set del celeberrimo Sedotta e Abbandonata (con Stefania Sandrelli e Lando Buzzanca), ma anche di In Nome della Legge, il primo film in assoluto sulla mafia – che suscitò non poco scalpore –, girato nel 1948 da Pietro Germi insieme a due giovani e promettenti registi, Federico Fellini e Mario Monicelli. E dopo il

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IL PARADISO PUÒ ATTENDERE Sono tre le perle che emergono dal mare di fronte alle coste meridionali della Sicilia, in quel tratto dalle gradazioni turchesi e cobalto che la divide dall'Africa, ognuna con caratteristiche proprie e tutte e tre dal fascino ammaliante. Pantelleria seduce con il proprio profilo, ora verde e lussureggiante di terrazzamenti coltivati a capperi e a vigne, ora selvaggio e brullo di roccia lavica, quasi sempre mosso da quel vento che le fece guadagnare il nome arabo di Bent elRhia, figlia del vento, appunto. E sono di origine araba anche le peculiari abitazioni che punteggiano l'isola, i dammusi, singolari costruzioni cubiche in pietra che si trasformano in relais di charme per il Mice. Impossibile lasciare l'isola senza portare via almeno una bottiglia di Passito, il vino dolce e così pregiato da essersi guadagnato il nome di “oro” di Pantelleria. Facendo rotta verso l'Africa, il mare diventa cristallino e incredibilmente limpido e si incontrano Linosa e Lampedusa. Fuori dai circuiti del turismo di massa la prima, è perfetta per la meeting industry alla ricerca di un contatto emozionante con la natura (è facile imbattersi nelle ormai rare tartarughe marine); più grande e famosa Lampedusa, regala scenari da favola con cale e spiagge incontaminate lambite da un mare color smeraldo – la spiaggia dei Conigli è entrata nella top ten delle più belle spiagge del mondo secondo Tripadvisor – e con la possibilità di incontri indimenticabili: capodogli e balene al largo di Capo Grecale, falchi e tartarughe marine sulla costa settentrionale.

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UNA TERRA DA NARRARE Sarà la bellezza del territorio o la piacevolezza del clima, o magari la ricca eredità archeologica e architettonica, ma il sud della Sicilia ha dato i natali a numerosi e importanti artisti contemporanei. A iniziare dal Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, nato nel 1867 vicino a Porto Empedocle (sulla costa agrigentina), in una casa rustica – tuttora visitabile, benché parzialmente diroccata – al limitare di un bosco dal nome profetico di Vuscu du causu, bosco del caos, del disordine. Grazie all'istituzione di un parco letterario, è possibile organizzare team building dal fil rouge pirandelliano, per riscoprirne le opere – con il supporto di attori e teatranti – e i luoghi della sua vita. Per continuare con un altro grande della letteratura, disilluso narratore di una Sicilia ripiegata su stessa, che diviene però metafora del malcostume dell'Italia intera e dei giochi di potere, Leonardo Sciascia, nato a Recalmuto (sempre in provincia di Agrigento) nel 1927 e divenuto, oltre che scirttore, uomo politico impegnato. Arrivando ai giorni nostri, anche quello che è considerato il più grande scrittore siciliano vivente, Andrea Camilleri, è agrigentino, di Porto Empedocle per l'esattezza, benché la Sicilia dove prendono le mosse le avventure del suo famosissimo personaggio, il commissario Montalbano, in realtà non esista (Vigàta è un luogo della fantasia, idealmente collocato sulla costa, tra Sciacca e Gela, che nelle opere di Camilleri diventano Fiacca e Fela, ma che nelle descrizioni assomiglia molto a Porto Empedocle).

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cinema, una location più unica che rara attende il Mice, perfetta per riunioni, cocktail, speech e cene di gala, Il Castello Incantato. Si tratta di un luogo dalle riminiscenze oniriche e folli legato alla figura enigmatica di Filippo Bentivegna, oggi considerato massimo esponente dell'Art Brut (ovvero l'arte “bruta e grezza”, spontanea e autodidatta); dopo una traumatica esperienza negli Stati Uniti come emigrante durante gli anni Trenta, Bentivegna è tornato in Sicilia e nell'arco di cinquant'anni ha scolpito nella roccia migliaia e migliaia di facce, tutte diverse, surreali e misteriose. Oggi rimangono circa tremila dei suoi “sudditi” (così li definiva l'artista, morto nel 1967), coreograficamente disseminate proprio all'interno del Castello Incantato, un tempo podere 5

dello stesso Bentivegna e ora trasformato in museo open-air, con opportunità di visita studiate apposta per la meeting industry. Anche per post congress che abbiano come protagonista il mare, le proposte non mancano: si può salpare in barca e dirigersi verso Porto Empedocle fermandosi però alla Scala dei Turchi, uno sperone di falesia bianchissima levigata dal vento che si erge a strapiombo sul mare dividendo due spiagge di sabbia candida, raggiungibili inerpicandosi su una salita simile, appunto, a una scala naturale in pietra calcarea. Le due spiagge erano servite in passato come riparo a saraceni, arabi e turchi e oggi sono state immortalate più volte dall'agrigentino Andrea Camilleri (l'immaginaria Vigata del commissario Montalbano sarebbe a due passi da qui). Prendendo appena il largo da Sciacca, invece, si può stupire delegati e congressisti con un fenomeno naturale alquanto curioso, che riecheggia il mito di Atlantide: l'isola che scompare. Si tratta dell'isola Ferdinandea, una vasta piattaforma rocciosa attualmente a circa sei metri sotto la superficie marina, che nel 1831, a seguito di un'eruzione del vulcano di cui forma la bocca, si innalzò dall'acqua di circa 65 metri, per poi inabissarsi di nuovo qualche mese dopo. Un altro regalo del mare, benché di tutt'altro genere, è assolutamente degno di nota, la statua bronzea del Satiro Danzante, ritrovata da un peschereccio di Mazara del Vallo nel 1997 sui fondali del Canale di Sicilia; la statua del satiro, verosimilmente risalente al IV secolo avanti Cristo, faceva forse parte di un corteo orgiastico del dio greco Dioniso ed è ora ospitata presso il museo archeologico di Mazara del Vallo; dopo aver ammirato le splendide fattezze della statua, la meeting industry può rilassarsi nella piazza principale di Mazara, piazza della Repubblica, capolavoro di urbanistica barocca. 6


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