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STATI UNITI, BIDEN RILANCIA IL PARTENARIATO CON L’AFRICA
by Economy
Lo scorso dicembre il presidente Usa, Joe Biden, ha ospitato a Washington il secondo vertice Usa-Africa, che ha l’obiettivo di consolidare i rapporti commerciali con i partner africani e contenere la crescente influenza di Pechino nel continente africano. In occasione del vertice, Biden ha confermato le indiscrezioni della vigilia annunciando che gli Stati Uniti sosterranno ufficialmente la richiesta di ammissione dell’Unione africana al gruppo del G20, a dimostrazione della volontà di Washington di rafforzare le relazioni con il continente africano in risposta alle crescenti critiche da parte di Paesi dell’Africa alla mancanza di rappresentanza all’interno delle principali organizzazioni internazionali. «L’Africa deve finalmente partecipare alle istituzioni internazionali e alle discussioni su come affrontare le sfide globali», ha detto il presidente Usa. Ma è sul versante economico che l’amministrazione Usa ha voluto dare un segnale forte, annunciando investimenti per 55 miliardi di dollari nei prossimi tre anni per sostenere l’Africa nel campo della sicurezza, della sanità e dell’economia. L’annuncio, dato dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, si aggiunge a quello fatto dallo stesso Biden e finalizzato allo stanziamento di oltre 15 miliardi di dollari in impegni, accordi e partnership commerciali e di investimento bilaterali che promuovono priorità chiave tra cui energia sostenibile, sistemi sanitari, agroalimentare, connettività digitale, infrastrutture e finanza. Il nuovo partenariato con l’Area continentale di libero scambio africana (AfCfta), nelle intenzioni di Washington, consentirà alle aziende statunitensi di accedere al più grande mercato del mondo, formato da 1,3 miliardi di persone per un valore di 3.400 miliardi di dollari. Secondo un’analisi dell’Eurasia Group, nel 2021 il volume d’interscambio Cina-Africa si è attestato a 254 mi- liardi di dollari, superando di gran lunga quello Usa-Africa, fermo a 64,3 miliardi di dollari. Solo nel 2002 l’interscambio Cina-Africa e Usa-Africa si attestava rispettivamente a 12 miliardi e a 21 miliardi di dollari.

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L’istituto bancario britannico Hsbc ha concesso un prestito multimilionario alla compagnia energetica tedesca Rwe, finalizzato all’espansione della miniera di carbone a cielo aperto di Garzweiler che si trova nello stato del Nord Reno-Westfalia. Il prestito, da 340 milioni di dollari (circa 316 milioni di euro), arriva nonostante l’impegno dichiarato dalla banca di “cercare di ritirarsi” dal finanziamento del combustibile fossile. Secondo un’indagine del Bureau of Investigative Journalism, ripresa dal quotidiano The Times, prima di autorizzare il prestito a Rwe, i banchieri della Hsbc avevano espresso preoccupazioni per l’espansione della miniera, che ha attualmente una dimensione di 48 chilometri quadrati e che nei programmi dovrebbe produrre circa 190 milioni di tonnellate di lignite, in assoluto il più inquinante di tutti i tipi di carbone.
