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ASPETTANDO IL 5G IN BORSA

di Gian Marco Litrico

Proprio la latenza ultra-low del 5G rende utile una piccola digressione. Un occhio umano allenato può reagire a uno stimolo visivo in 190-200 millisecondi: una latenza di un millisecondo, mentre sei alla guida di una macchina a 100km/h, è la differenza tra 3 centimetri e 30 metri nella distanza percorsa durante il tempo di reazione, ovvero quanto ci vuole a cominciare a schiacciare il pedale del freno. È la latenza del 5G a rendere possibili applicazioni come connected car, telesurgery, traduzione simultanea e immersive VR gaming.

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Per Morgan Stanley le prime 7 applicazioni 5G potrebbero generare 156 miliardi di Usd di entrate annuali incrementali entro il 2030. Ci sono in ballo i 64 miliardi di dollari per l’automazione della produzione, ma anche i 32 miliardi per i servizi sanitari a distanza: il Covid ci ha fatto capire che la diagnosi e la terapia a distanza non servono solo per limitare il pendolarismo sanitario nelle zone rurali, ma anche a tenere la gente fuori da ospedali e ambulatori quando non è indispensabile andarci. Circa 20 miliardi verranno dal settore sorveglianza/smart city, mentre McKinsey prevede 500 miliardi di dollari aggiunti dall’agritech 5G powered al Pil globale entro il 2030.

Un discorso a parte va fatto per i veicoli a guida autonoma, che ultimamente non godono di ottima stampa, ma potrebbero aumentare il traffico wireless globale di 40 volte rispetto ai livelli attuali, con un impulso per le telco paragonabile all’iPhone nel 2007.

Atre anni dal lancio in pompa magna, e a metà dello scorso anno, la Quinta Generazione di comunicazioni wireless sembrava suonare ancora in sordina a Wall Street (-24% contro il 20% dello S&P 500). Per molti, invece, proprio il segno dell’Orso per le tech companies potrebbe aprire nuovi orizzonti di gloria per il 5G, grazie a titoli a prezzi convenienti, se non di saldo, e a diversificazione incorporata: non sono poche le aziende che operano anche in mercati adiacenti, dalla componentistica per l’auto elettrica alle Gpu (unità di elaborazione grafica) per videogames.

Credit Suisse ha calcolato 39,4 billion di investimenti nel 2022 per una tecnologia abilitante che, dall’Internet of Things (IoT) all’Intelligenza Artificiale, promette di essere autenticamente “trasformativa” grazie anche alle sue specifiche di punta: fino a un milione di devices supportati per chilometro quadrato e 10 Gbps di velocità di download, con risparmi del 90% nel consumo di energia per la rete e una latenza di un millisecondo.

Insomma, il potenziale è enorme e non lo scopriamo oggi. Anche sul piano geopolitico, la scommessa sul 5G di Trump e Biden per vincere la partita tecnologica con Pechino, e il conseguente embargo contro Huawei e Zte possono creare una situazione rialzista per alcune azioni 5G (da Ericsson a Cisco e Samsung, ma non solo). Anche la Federal Communications Commission sta dettando la linea, allentando le normative locali per accelerare lo sviluppo della rete.

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