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A PARTIRE DA QUEST’ANNO SI PUÒ TORNARE A SCOMMETTERE SUL SETTORE, CON ETF E FONDI CHE PROMETTONO SODDISFAZIONI SUL LUNGO TERMINE PER GLI INVESTITORI

avevano ancora utili positivi in attività consolidate hanno visto diminuire le loro valutazioni. «La correzione dei titoli tecnologici non ha risparmiato il segmento AI/ Data Analytics», sottolinea Jacques-Aurélien Marcireau, gestore del fondo Edmond de Rothschild Big Data di Edmond de Rothschild Asset Management. «I titoli non redditizi sono stati i più colpiti, poiché l’aumento dei tassi di interesse ha creato un generale repricing degli asset. In un contesto di tassi spinti al rialzo, faranno meglio le società con asset strategici, bilanci solidi e valutazioni interessanti. Nonostante l’ampia flessione del settore tech, la situazione attuale offre svariati lati positivi per gli investitori attivi con un orizzonte di investimento a lungo termine», aggiunge il gestore. Per Rahul Bhushan, cofondatore di Rize Etf, non è ancora chiaro quanto potenziale ci sia per gli investitori di par- tecipare alla crescita in questo momento. Sempre più spesso questo settore sembra essere "di proprietà" delle Big Tech. Microsoft che ha messo le braccia su OpenAI è l’ultima notizia che conferma il trend.

Anno Duro Per I Titoli Della Robotica

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Il quarto trimestre 2022 è stato l’unico trimestre positivo per i mercati azionari, che ha visto le Borse riprendersi in un anno gravato dal conflitto in Ucraina, dalle restrizioni legate al Covid-19 in Cina e dalla lotta delle banche centrali contro l’inflazione. Con la premessa che l’indice MSCI ACWI IMI Robotics Index ha fatto registrare -28.21%, più in generale dall’analisi di Sylvie Sejournet, gestore del fondo Pictet-Digital di Pictet Asset Management, emerge che a livello trimestrale l’MSCI ACWI World ha reso il 9,7%

(-18,3% da inizio anno), mentre l’MSCI ACWI Communication Services è salito del 2,42% (-35,5% da inizio anno). Quanto ai segmenti MSCI, la performance migliore è stata riportata dai servizi di telecomunicazioni, sostenuti da AT&T e DTE. Buone performance anche per software e servizi in quanto le speranze di una svolta della Fed hanno sospinto tali imprese a duration più elevata. Media e intrattenimento hanno chiuso in positivo grazie al rally di Tencent sulla scia delle riaperture in Cina. I segmenti hardware sono stati penalizzati dai fermi della produzione di Apple in Cina. Brice Prunas, global equity fund manager di Oddo BHF Asset Management e gestore del fondo Oddo BHF Artificial Intelligence, sottolinea che «a fronte di un forte aumento dei tassi di interesse statunitensi a cui si aggiunge un possibile rischio di recessione globale, i titoli esposti al tema dell’Intelligenza Artificiale hanno registrato lo scorso anno un calo superiore al 42%, come misurato dall’Indxx Global Robotics & Artificial Intelligence».

L’AI GENERATIVA TRAINERÀ IL SETTORE

L'universo dell'intelligenza artificiale continua ad espandersi e l'adozione dell'AI sembra destinata a raggiungere un altro punto di inflessione, grazie alla riduzione dei costi, all'automazione, al coinvolgimento dei clienti e ai prodotti. A livello settoriale, secondo Sebastian Thomas, gestore del fondo Allianz Global Artificial Intelligence di Allianz Global Investors, la recente vetrina dell'IA generativa e gli esempi di ChatGPT stanno solo scalfendo la superficie delle capacità dell'intelligenza artificiale di fornire raccomandazioni migliori e di aumentare la produttività. «Siamo estremamente ottimisti sulle prospettive dell’AI generativa», spiega Tejas Dessai, technology analyst di Global X, «in quanto fornisce risultati originali che potrebbero incrementare la produttività dei dipendenti, ridurre i tempi della creatività, migliorare la qualità e cogliere le inefficienze nei processi aziendali». Anche Prunas ritiene che l’intelligenza artificiale generativa sia un segmento promettente che cambierà molte attività nei prossimi anni. A dimostrarlo è il recente aumento di interesse per ChatGPT. «L’intelligenza artificiale può essere integrata in ogni processo per migliorarlo, rendendolo più veloce ed efficiente», afferma Wesley Lebeau, thematic equities portfolio manager di CPR AM (Gruppo Amundi). «La recente rivelazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ChatGPT, rappresenta una vera e propria svolta», aggiunge il manager.

I SETTORI CHE BENEFICERANNO DELL’AI

Secondo Giancarlo Sandrin, country head Italy and Spain di LGIM, assisteremo a una crescita maggiore nei settori dell’automazione, robotica inclusa, dell’AI e della tecnologia connessa all’healthcare. Anche il metaverso sarà un’altra area di gran- de crescita e innovazione, insieme al comparto dell’internet of things (IoT), un segmento che si appresta a vivere un balzo importante nel 2023. Nonostante il periodo particolarmente complesso per i mercati, il settore dell’AI offre una crescita nel lungo periodo e continua a guadagnare quote di mercato. Per Rolando Grandi, gestore del fondo Echiquier Artificial Intelligence di La Financière de l’Echiquier, il software e la salute sono settori interessanti che offrono solide opportunità di crescita a lungo termine.

OCCHIO AI FONDI INDICIZZATI

A fronte di uno scenario turbolento e volatile, quale sarà l’andamento delle soluzioni di investimento legate all’intelligenza artificiale? Quali titoli risentiranno maggiormente delle politiche restrittive delle Banche centrali? «Ci sono stati molti progressi generali per i fondi legati all’intelligenza artificiale”, afferma Gannatti. “È probabile che i sistemi di sicurezza delle società di investimento, come la cybersecurity, stiano ottenendo il massimo risultato». «Il clima macro detterà probabilmente l’umore del mercato nei primi sei mesi del 2023», dice Dessai. Che aggiunge «nei prossimi 2-3 trimestri, ci aspettiamo che i fondamentali migliorino man mano che le aziende acquisteranno prodotti e servizi di AI per ridurre i costi e aumentare l’efficien- za». Secondo Marcireau, i prossimi trimestri porteranno con sé delle sfide in particolare nel settore tech. Pertanto, è necessario mantenere un approccio estremamente cauto e selettivo. Gli investitori possono trovare opportunità interessanti in società con fondamentali forti e che saranno posizionate in modo da ottenere ricavi e utili superiori alle attese. Per Sandrin, un approccio indicizzato che permette agli investitori di avere un’esposizione alla crescita futura nel modo più diversificato e globale possibile, può portare benefici consistenti nel lungo termine. Storicamente il mercato azionario tende a sottovalutare la portata delle opportunità costituite dai principali provider di nuove tecnologie. Coloro che si possono identificare come gli “early adopter” nel campo della trasformazione digitale si stanno già creando un vantaggio competitivo su tutti gli altri player. Gli investitori devono avere un’esposizione verso i molteplici ambiti che vedranno una crescita nei prossimi anni grazie all’avvento dell’AI. «I solidi fondamentali di crescita del settore dell’intelligenza artificiale», afferma Prunas, «combinati al fatto che attualmente questo segmento si trovi ancora nella sua fase iniziale di sviluppo, dovrebbero portare a una sovraperformance di questo settore rispetto al resto del mercato azionario nel lungo termine». Gli investimenti nell'IA saranno un catalizzatore per le aziende di alto livello in molti settori e industrie, per migliorare il loro posizionamento competitivo e le prospettive di crescita. Grandi afferma che «i multipli di valutazione sono più interessanti oggi rispetto alla fine del 2021. Lo dimostrano le operazioni massicce da parte di investitori di private equity che hanno acquistato società di AI, cloud e software sul mercato con multipli di valutazione del 50% superiori ai livelli attuali». Nel complesso ci troviamo in una fase di enorme cambiamento per i progressi dell'intelligenza artificiale. La selezione dei titoli sarà fondamentale per cogliere i benefici di questa opportunità, in un contesto caratterizzato da incertezza e volatilità, disordini e continui cambiamenti.

I FONDI SULL’AI IN RIPRESA?

SONO GLI ETF

Nel 2022 la performance ha rappresentato una sfida per i fondi collegati all’intelligenza artificiale, per lo più influenzati dal forte aumento dei tassi di interesse globali combinato con il taglio delle spese in conto capitale. A livello di singoli fondi,

Nelle i titoli tech sono quelli che hanno risentito maggiormente del contesto turbolento e volatile che ha caratterizzato lo scorso anno. Ma nel 2023 le cose sembrano mettersi meglio per i fondi del settore a partire da quelli indicizzati. Inizio d’anno in crescita per il Global X Robotics & Artificial Intelligence ETF (BOTZ), che nonostante abbia chiuso il 2022 in ribasso, nel 2023 ha registrato già una performance molto forte, guadagnando oltre l’8% e battendo nettamente il Nasdaq Composite. Nel quarto trimestre del 2022, il ROBO Global Artificial Intelligence Index (THNQ) di LGIM ha registrato un +4,4%. Negli ultimi mesi dell’anno il fondo ha visto una crescita delle vendite del 18%, mentre la crescita dell'Ebitda è accelerata al 32% rispetto alla media storica del 17% dal 2013. E sui 5 anni il fondo ha registrato una crescita del 75.82%. Per quanto riguarda i singoli titoli, i migliori contributi sono giunti dagli operatori di rete e dall’intrattenimento interattivo, sostenuto da Tencent. Contributo positivo anche dal segmento SaaS per le imprese in quanto Adobe ha riportato utili rassicuranti, grazie alla resilienza del software di progettazione creativa malgrado le incertezze economiche.

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