AMBIENTE, IL NUOVO ASSESSORE MARIA MIRAGLIA SI PRESENTA di Alessandro Foresta Entusiasta, piena di voglia di fare e tu�’altro incline a farsela fare so�o il naso. Ci è apparsa così il nuovo assessore all’Ambiente del Comune di Mondragone, l’avvocato Maria Miraglia, in quello che possiamo definire un primo approccio (per adesso solo telefonico) nel corso del quale abbiamo però provato a sviscerare quelli che sono gli obie�vi che l’amministrazione comunale e l’assessorato che le è stato affidato si sono prefissa� per i prossimi 6-7 mesi, almeno, quelli cioè che porteranno alle elezioni comunali. Salve, Maria Miraglia. È stata nominata assessore all’Ambiente dopo le dimissioni di Emilio Di Lorenzo. Prima di tu�o quali altre deleghe le sono state affidate dal primo ci�adino Pacifico? La delega, a cui tengo tantissimo, alla Protezione civile, quella alla Cave, quella alle Politiche energetiche e chiaramente quella al Ciclo integrato dei rifiuti e delle acque. Avremo il nostro bel da fare, insomma. Sulla delega all’Ambiente ci soffermeremo successivamente, sulle altre ha già idee riguardan� a proge� da me�ere in campo? Ho la ferma intenzione di riformare dal profondo la Protezione civile. Ci sto lavorando praticamente dal primo giorno di mandato. A Mondragone la Protezione civile conta circa 120 iscritti ma pare che gli operativi, coloro che cioè si impegnano veramente sul campo, siamo poco più di una ventina. È una cosa che deve cambiare, l’iscrizione non deve essere vista solo come permanenza all’interno di un corpo operativo a finalità di punteggio ma come una cosa veramente seria. Per questo motivo organizzeremo un primo incontro con tutti gli iscritti, per capire quanti davvero sono disposti a far parte della Protezione civile e a darsi da fare per il bene della collettività. Ci stiamo coordinando con i nostri colleghi delle protezioni civili di altri Comuni, tra questi il Comune di Cesa. L’obiettivo è quello di creare un coordinamento tra i vari Comuni del Casertano al fine di coordinare idee, iniziative, capacità, competenze. La prima cosa sarà quella di avviare un corso di formazione serio che spieghi quali sono le regole basilari della Protezioni civile, che so, come si monta una tenda, una cosa che può sembrare banale ma che in pochi sanno fare e che invece, in caso di necessità, di calamità, può salvare delle vite, può servire ad aiutare tanta gente. Il mio obiettivo è anche quello di coinvolgere i giovani, l’età minima per l’iscrizione alla Protezione civile è 16 anni, ma a quanto
ne so i ragazzi e le ragazze giovani che fanno parte del gruppo sono pochissime. Il problema sicurezza a Mondragone è scottante, vorrei invogliare i giovani ad iscriversi alla Protezione civile anche con l’obiettivo di toglierli dalle strade e far dedicare loro meno tempo ai telefonini o a cose del genere. Un secondo step sarà quello dell’organizzazione del corso BLSD, in pratica per insegnare agli iscritti le manovre salva vita: come fare un massaggio cardiaco, come fare manovre di disostruzione delle vie aeree, ecc. Insomma, penso si sia capito quanto tengo a questa delega, ho intenzione di lavorare mattina e sera per potenziare e riformare la Protezione civile. È inevitabile concentrarsi su quella che forse è la delega più importante che le è stata affidata, quella all’Ambiente, anche perché ogge�o di polemiche negli ul�mi tempi. Quali sono i proge� in i�nere dell’amministrazione e quali gli obie�vi che si vogliono raggiungere per migliorare, per così dire, lo ‘stato dell’arte’? Proprio venerdì (lo scorso 19 novembre ndr) ho incontrato la responsabile della DHI, la società che a Mondragone si occupa del ciclo integrato dei rifiuti, alla presenza del coordinatore degli operatori ecologici. Le ho illustrato una serie di criticità sulle quali tengo che lei rifletta. Mi ha riferito di non aver trovato un paese sporco, tutt’altro, ma è a quel punto che le ho fatto notare che evidentemente aveva raggiunto il Comune attraversando il centro storico e viale Margherita. Le criticità sono altrove. La zona mare ad esempio è continuamente oggetto di sversamento abusivo di rifiuti, soprattutto d’estate. Evidentemente ci sono cittadini che sono ancora restii a volersi adeguare alla raccolta differenziata. Per questo motivo abbiamo pensato all’installazione di fototrappole, delle telecamere che riprendono i criminali ambientali di turno e che inviano le immagini direttamente alla Sezione ambiente del Comune e al Comando dei vigili urbani. Purtroppo gli stessi vigili mi hanno riferito che in passato queste telecamere sono state oggetto di atti vandalici, cercheremo di lavorare perché ciò non avvenga più. Inoltre stiamo lavorando alla formazione di una task force di controllori del territorio che abbiano potere sanzionatorio, vigili in borghese che pattuglino le zone a rischio sversamento abusivo e che magari riescano a cogliere sul fatto i criminali ambientali. Questi agenti pattuglierebbero soprattutto la zona del lungomare, viale Michelangelo, via Benedetto Croce, alcune traverse di viale Italia, via Carducci, e non solo. Infine partirà