IL NOSTRO DIALOGO CON LE ISTITUZIONI ETIOPI PER COSTRUIRE IL BENE COMUNE Attilio Ascani Coordinatore Attività Italia
STRATEGIE FUTURE
4 WWW.CVM.AN.IT
Con due importanti incontri abbiamo portato la condizione delle Lavoratrici Domestiche Etiopi all’attenzione dei rappresentanti delle massime istituzioni del Paese. Il 22 Marzo la Presidente dell’Etiopia Dott.ssa SahleWork Zewde ha incontrato una delegazione CVM composta dalla direttrice Marian Lambert, il Rappresentante in Etiopia Giampaolo Longhi ed il ViceRappresentante Lulseged Erkiun. “È stata una grande emozione, ed un grande onore incontrare la prima Presidente donna dell’Etiopia” – afferma Marian Lambert – “è stato un colloquio molto cordiale ed informale durante il quale abbiamo trattato dell’argomento che maggiormente avevamo in animo di discutere con lei, il destino delle Lavoratrici Domestiche, in Etiopia e nei Paesi dove emigrano. Abbiamo chiesto alla Signora Presidente il suo sostegno personale per promuovere la ratifica da parte dell’Etiopia della Convenzione ILO 189 che solo altri 3 Paesi in Africa hanno ratificato e creerebbe una base giuridica nel Paese per la regolamentazione e tutela delle lavoratrici domestiche.
La Dott.ssa Sahle-Work Zewde ha dimostrato di essere bene informata sulla questione e disponibile ad usare il “soft power” del suo ufficio per promuovere questa causa. Ha espresso apprezzamento per il nostro impegno e passione per questo gruppo di persone e non mancherà di cogliere le opportunità che si presenteranno per promuoverla. Inoltre ci ha invitato ad essere particolarmente vicini ed attenti alle donne etiopi che ritornano dall’estero ed alle loro difficoltà di reinserimento. All’incontro con la Presidente e grazie ai suoi uffici, il 2 Maggio scorso è seguito l’incontro con la Ministra Ergorie Tesfaye, Ministro del Lavoro ed Affari Sociali con cui la delegazione CVM ha discusso del percorso possibile per portare in Parlamento una legge di ratifica della Convenzione ILO. Perché la proposta di legge raccolga il parere favorevole del Parlamento deve essere accompagnata da uno studio di caso che dimostri l’importanza di questo passaggio legislativo anche in confronto con altri Paesi che si sono mossi in questa
direzione, analizzando anche i possibili risvolti negativi in termini di impatto occupazionale e quant’altro. Cercheremo di attivarci per quanto ci è possibile per facilitare questo lavoro, coinvolgendo l’Università di Addis Abeba e la Rete Internazionale dei Ricercatori per i Diritti delle Lavoratrici Domestiche a cui partecipa, per l’Italia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Siamo convinti che l’aria di cambiamento che la Presidente Sahle-Work Zewde, insieme al Primo Ministro Abiy Amhed incarnano nel panorama politico etiope porteranno importanti risultati per il Paese. Il nostro compito è quello di lavorare “perché nessuno rimanga indietro” e dobbiamo farlo partendo dai gruppi sociali che più facilmente possono rimanere svantaggiati nel cogliere i benefici di un rapido sviluppo. Dobbiamo fare questo sia lavorando dal basso, creando le condizioni perché le persone interessate si colleghino e si sostengano reciprocamente, sia portando la loro causa all’attenzione di chi gestisce le leve del potere e delle politiche del Paese.