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IL TERZO SETTORE E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

STRATEGIE FUTURE CVM VERSO IL 2025

Per 38 anni assicurare acqua pulita a chi ne era sprovvisto è stato il centro dell’impegno di CVM e fintanto che ci saranno bambini che bevono l’acqua del torrente resterà un impegno importante. Cambierà il modo di farlo: faremo sempre affidamento sulle competenze tecniche del Paese, ma anche condividendo impegni e risorse. Per molte comunità dell’Etiopia oggi è possibile pensare anche a degli interventi a credito, dove il costo dei pozzi o degli acquedotti viene gradualmente rimborsato pagando i consumi. Da alcuni anni lavoriamo perché siano riconosciute dignità e diritti alle lavoratrici domestiche. Ci sono 70 milioni di persone (oltre 80% donne) impiegate come lavoratrici domestiche nel Mondo. Quasi tutte sono lontane da casa e dalla famiglia ma 11 milioni sono migranti in altri Paesi. La convenzione ILO 189 sul lavoro domestico è stata ratificata solamente da 25 Paesi di cui solo 3 in Africa e 1 (Filippine) in Asia/Medio Oriente. Si tratta di milioni di lavoratrici a cui, spesso, vengono negati i più elementari diritti. In Etiopia e Tanzania lavoriamo per il riconoscimento di quelli delle Lavoratrici Domestiche e, in alleanza con IFDWs - la Federazione Internazionale delle Lavoratrici Domestiche - intendiamo espandere questo lavoro ad altri Paesi, seguendo i flussi migratori ed in collegamento con le comunità africane in diaspora. Già dal 2018 è attivo un progetto, con CelimMI di sostegno alle lavoratrici domestiche etiopi in Libano. Da almeno 10 anni promuoviamo la nascita di associazioni locali. A Bagamoio abbiamo creato “la Casa della Società Civile” uno spazio di co-working per 9 associazioni da noi promosse. In Etiopia sono oramai alcune centinaia le associazioni costituite negli ultimi 15 anni. La crescita della Società Civile organizzata rimane un target fondamentale per la democrazia e lo sviluppo in Africa a cui intendiamo dare il nostro contributo anche in futuro. La crescente polarizzazione della nostra società ci obbliga a fare delle scelte, e CVM non può che essere con gli ultimi e con gli esclusi, con chi viene rifiutato e “scartato”. Siamo più che mai convinti che il fenomeno migratorio che sta coinvolgendo il nostro Paese rappresenti una opportunità di crescita e di sviluppo per le persone, per la nostra società e per quelle di partenza. Intendiamo continuare il lavoro di accompagnamento e di integrazione, favorendo percorsi di mediazione culturale, linguistica, di inserimento abitativo e lavorativo. Il dialogo fra le diverse religioni, culture e

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CVM E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

FOCUS AGENDA 2030

comunità rimane al centro della nostra filosofia ed operatività. L’ Obiettivo 4.7 dell’Agenda 2030 richiede ai Governi di “assicurare che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere uno sviluppo sostenibile”. Si tratta di una visione della scuola che promuoviamo da decenni. Un team di formatori continuerà a dedicare tempo ed impegno a questo obiettivo, costruendo alleanze e convergenze con tutti quei soggetti, pubblici e privati, associazioni ed imprese che genuinamente perseguono l’obiettivo di formare i futuri cittadini di un mondo sostenibile dove ogni persona possa realizzarsi pienamente, con tutti gli altri. Il coinvolgimento dei giovani nella vita di CVM rimane una sfida aperta. La prospettiva che abbiamo davanti non è solo quella del ricambio generazionale della rete di soci e volontari ma essere capaci di proporre senso e significato per tanti giovani, in Italia e nel Sud del Mondo, alla ricerca di valori ed opportunità per la propria vita umana e professionale.

#AGENDA2030 5

STORIE VOLONTARIATO

Questo è il caso di Graziella. Biologo delle ditte Ecocontrol / Ecoelpidiense che ha messo a disposizione tutta la sua professionalità nella valutazione tecnica degli impianti idrici CVM in Etiopia. Non scopriamo ma confermiamo che il valore più grande messo in campo da Graziella, è proprio la sua umanità, il suo sentirsi “ponte fra popoli”. La incontriamo come si incontra chi appena rientra da una missione. Ha tante cose da dire, talmente tante le emozioni e il bagaglio di esperienze che la vediamo emozionata, felice, provata ma come dice lei, soddisfatta. Si siede e la prima parola con cui approccia è “che accoglienza!” che nel clima in cui viviamo risuona come segno di quella fraternità universale di cui i volontari stessi sono espressione e di cui abbiamo tanto bisogno anche qui in Italia. Ci ricorda subito quanto non fosse preparata. Pensiamo agli aspetti tecnici (lingua, cibo, clima..), ma continua “rispetto al senso di accoglienza, al senso di comunità, rispetto al senso di lontananza dalle difficoltà .. sparite in un attimo!”. Un carico di ricordi positivi, di foto, di incontri, di grandi sorrisi pieni di dignità nonostante la povertà assoluta, che riempiono di ulteriori grandi significati

IL SENSO DI COMUNITÀ. IL SENSO DEL FARE. Testimonianza di Graziella Pagliaretta

Volontaria CVM

Il CVM è da sempre promotore del Volontariato, in Africa come in Italia, e ne riconosce l’esistenza in tutte quelle realtà, comunità, persone che al di là dell’esigenza incontestabile di provvedere il necessario per sé e per la propria famiglia, si impegna per il bene comune, soprattutto dei più poveri.

tutti i numeri delle prove tecniche e provette. Ci dice: “come descrivere le strade per chilometri, con il bestiame forse in cerca di pascoli più produttivi, con i frutti in cerca di un acquirente, i bimbi con qualche quaderno in cammino verso la loro scuola lontana, carretti con tronchi di eucalipto per costruire le loro case in terra, ma soprattutto

un popolo equipaggiato con taniche gialle da 5 a 10 litri, in particolare donne e bambine spesso molto piccole, per approvvigionare la famiglia di acqua. Tutti insieme lungo la stessa strada polverosa”.

Ci racconta che in una settimana ha visitato la prigione di Sawla dove CVM ha realizzato le latrine e biogas per oltre 1000 detenuti (“con 2 sole guardie!!” ci dice stupita) e dove viene realizzato in modo sostenibile dell’ottimo compost per l’agricoltura. A Dormale ha incontrato il tecnico CVM Selam, ed i bimbi di 500 famiglie della zona che curiosi che corrono incontro e dove scopre che la comunità partecipa attivamente alla realizzazione dell’opera, tutti donne e uomini, al lavoro per la costruzione

Primo impianto di distribuzione di acqua in gravità di Dormale - prevista la realizzazione di altri cinque.

Realizzazione del serbatoio di 50 mc per impianto di Dorimale, il serbatoio servirà circa 500 famiglie.

del serbatoio di stoccaggio dell’acqua. Per questo parlando insieme si comprende a pieno l’importanza del ruolo di CVM nella formazione dei tecnici della manutenzione e quindi della sostenibilità dell’opera. Ha scoperto che a Besketo nonostante gli interventi CVM saranno necessari nel futuro almeno altre 16 latrine. E’ stata invitata dalle ragazze locali ad una messa ortodossa. Ha visitato la sorgente di Dolusca dove alcuni bimbi le chiedono se lei fosse cinese. Ci sorride mentre ce lo racconta, ma poi mentre pensa a quei bimbi si interrompe e si fa pensierosa. Ci dice che vorrebbe fare di più; ci racconta che quella bottiglietta d’acqua portata dall’Italia in aeroporto, pagata 4€ suonava come una contraddizione troppo forte. Capiamo insieme mentre parliamo del senso profondo di corresponsabilità. Oggi Graziella anche grazie a CVM è testimone di una diversa dimensione culturale nonché

degli effetti di un modello di sviluppo globalmente squilibrato che normalmente percepiamo solo ovattato dai mezzi di comunicazione di massa che normalmente ci propinano i risultati estremi dei processi ma quasi mai le vere cause che li generano. Con CVM Graziella ha avuto la possibilità di toccare con mano l’importante lavoro che ogni giorno viene svolto insieme: ha potuto vivere da vicino quello che

in Africa è il senso della comunità, il senso del fare.

Nel 2018 CVM ha garantito accesso ad acqua pulita a 9.082 persone

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