Sedes Journal 4

Data

N°

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Giugno 2019

Cuore Check up

Ginecologico Check up

Urologico

SEDES JOURNAL

Check up

Direttore Sanitario Dott. Paolo Marforio

Indice Editoriale

pp.3

Focus Responsabilità professionale

pp.4

Check up

pp.8

Incontri in Sedes 2019

pp.9

I set procedurali

pp.10

I nostri ambulatori

pp.12

I nostri medici

pp.14

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Editoriale

Ci siamo salutati a Dicembre coltivando la speranza di raccogliere presto i frutti di tutti i cambiamenti di cui è stata protagonista la Clinica e ad oggi contiamo già due traguardi.

Il primo è senza dubbio l’ottimizzazione del servizio di diagnostica ambulatoriale.

Editoriale

Grazie alla collaborazione con radiologi professionisti ed al lancio sperimentale di nuovi servizi erogati dalla Clinica, guardiamo con fiducia alla crescita di una nuova unità in grado di offrire prestazioni di elevata efficienza e qualità.

Il secondo traguardo, più importante, non si misura in restauri o in ornamenti, ma in anni: dieci anni di Sedes Sapientiae, così come la conosciamo oggi. Si tratta di un risultato che abbiamo ottenuto insieme e nutro la certezza che sapremo affrontare questo secondo decennio di sfide e di ambizioni con l’energia e la determinazione che ci contraddistinguono.

Proseguiamo così.

Emilio Giusta Presidente Clinica Sedes Sapientiae

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Focus

Focus: Responsabilità Professionale

Responsabilità professionale

S

ono ormai passati due anni dalla approvazione della legge 8 marzo 2017, nota come legge Gelli, recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. In questo periodo molto se ne è parlato, forse ancora di più scritto, ma la sensazione è che essa rimanga in parte ignorata a causa anche della sua incompiutezza par la mancanza di alcuni adempimenti.

Fin dal suo apparire questa legge è stata in gran parte apprezzata sia per l’accento posto alla ricerca di qualità delle cure sia per la ricerca di chiarezza nell’individuare responsabilità ed eventuali colpe nel caso di errori diagnostici, terapeutici, assistenziali ed anche in campi, fin’ ora trascurati, quale quello della prevenzione.

Molto si è, generalmente, fatto per quanto riguarda la sicurezza delle cure e della persona assistita grazie al fatto che in questo ambito la legge è intervenuta su di un terreno già preparato dalle normative che, da quella sull’accreditamento in poi, hanno imposto attenzione sulle condizioni non solo ambientali ma anche organizzative di tutte le strutture ed hanno portato alla costituzione di

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gruppi/unità per la qualità e per il rischio clinico, hanno aumentato la sensibilità e lo sviluppo dell’informazione e della formazione, hanno aumentato l’attenzione per le garanzie di sicurezza offerte dalle attrezzature e dai presidi utilizzati. In quest’ultimo caso ritengo vi sia una forte sinergia, direi inscindibilità, tra le azioni miranti alla sicurezza degli operatori e quelle miranti alla sicurezza dei pazienti.

Meno si è realizzato per quanto riguarda la definizione della disciplina assicurativa, mancando decreti attuativi, mentre per quanto riguarda le linee guida il 20 marzo 2018 è stato pubblicato il decreto ministeriale 27 febbraio 2018 che ha istituito il “Sistema nazionale delle linee guida” (SNLG) e nel novembre è stato pubblicato l’elenco delle società scientifiche ed associazioni che hanno dimostrato il possesso dei requisiti per essere abilitate a produrre e proporre le linee guida all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che, una volta vagliate, verranno pubblicate nel portale del sistema nazionale delle linee guida. Attualmente sono 293 società/associazioni.

Una piccola considerazione merita la questione delle linee guida. La legge Gelli (art. 5) stabilisce che gli esercenti professioni sanitarie debbano attenersi, nell’esecuzione delle prestazioni, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida pubblicate

ai sensi del comma 3. In carenza delle suddette raccomandazioni bisogna attenersi alle buone pratiche clinico assistenziali.

Al 13 febbraio di quest’anno appaiono pubblicate sul sito ISS-SNLG 3 linee guida elaborate secondo quanto previsto dalla Legge Gelli (emorragia post partum; controlli alla frontiera; incidenti domestici in età infantile) e 152 linee guida indicate come internazionali per la gran parte elaborate dal National Institute for Health Care Excellence (NICE) inglese. Queste seconde con l’avvertenza che, pur provenendo da fonti di alto valore scientifico, potrebbero non essere applicabili nel contesto del SSN italiano o essere incompatibili con disposizioni di leggi o regolamenti italiani.

In altra pagina dello stesso sito sono pubblicate 59 buone pratiche di cui alcune derivanti da fonti straniere e per cui vale lo stesso monito riportato per le linee guida internazionali.

E’importante differenziare le linee guida dalle buone pratiche clinico assistenziali?

La quarta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n.4748/2018 ha stabilito che sì, è importante.

La definizione delle linee guida è abbastanza consolidata in: “raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate tramite un processo di revisione sistematica della

letteratura e delle opinioni scientifiche, al fine di aiutare medici e pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche”.

Più difficile scegliere la definizione di buone pratiche clinico assistenziali tra le molte proposte di cui ne riporto alcune: “protocolli, schemi rigidi e predefiniti di comportamento diagnostico terapeutico che descrivono le procedure alle quali l’operatore sanitario deve attenersi in una determinata situazione”; “indicazioni trattamentali di comprovata efficacia anche se non regolamentate”; concreta attuazione delle linee guida”; “procedure non previste dalle linee guida ma comunemente applicate e di cui sia riconosciuta l’efficacia terapeutica”; “modelli comportamentali condivisi e coincidenti con gli usi cautelari diffusi in un determinato contesto spazio temporale”.

Esiste una supremazia gerarchica delle linee guida sulle buone pratiche; allo stato delle cose qual è la possibilità che 293 società ed associazioni scientifiche, in taluni casi anche non perfettamente concordanti su politiche e strategie, possano produrre in tempi brevi un vasto catalogo approvato, riconosciuto ed ufficializzato dall’ISS? Ed ancora è possibile che, come vuole la legge, queste linee guida vengano aggiornate ogni due anni?

Le eventuali linee guida non

Focus: Responsabilità Professionale

aggiornate in che conto dovranno essere tenute nella valutazione dell’operato del professionista sanitario?

A ridurre l’importanza di questi interrogativi opera efficacemente l’indicazione del legislatore che esse vadano applicate “fatte salve le specificità del caso concreto”. Non è, quindi, il rispetto o meno di linee guida che possa essere dirimente in occasione di un giudizio sul comportamento di un professionista, può contribuire ad alleggerire o ad aggravare una posizione ma non può di per sé determinare l’esito di un giudizio.

E’ certo che la grande importanza attribuita alle linee guida ed alle buone pratiche abbia originato in alcuni forti preoccupazioni, si è arrivati, a torto, ad ipotizzare che la Legge possa introdurre una “medicina di stato” ledendo i principi di libertà terapeutica e di autodeterminazione del malato, bisogna però ricordare che da anni viene, giustamente, predicato l’esercizio delle professioni sanitarie basato sulle evidenze e non solo su di un’autoreferenziale inconfutabile propria esperienza. La conoscenza delle principali linee guida e delle buone pratiche codificate è il minimo che si debba richiedere ad un professionista nell’esercizio della sua attività, molto meno, per altro, di quello che dovrebbe dimostrare come

aggiornamento continuo e come rispetto di un serio sistema di educazione continua (ECM) anche perché, per la gran parte, le linee guida sono riferite a singole malattie mentre sempre più frequentemente il professionista sanitario deve confrontarsi con pazienti affetti da pluripatologie.

innanzitutto ricordare che, come evidenziato dal Presidente dell’OMCeO di Torino, sarebbe bene che venisse, nell’immaginario comune, radicata la differenza tra errore medico ed insuccesso.

La possibilità, tuttavia, di interpretazione della rilevanza e della bontà delle linee guida e delle buone pratiche potrebbe vanificare l’intento della legge di ridurre o annullare la così detta medicina difensiva in ragione di possibili differenti valutazioni in sede di contenzioso legale.

Un immaginario comune, ancor di più oggi, eccitato da messaggi pubblicitari che fanno intravedere la possibilità di ristori economici per ipotetici danni subiti in ospedale. Difficile combattere contro questo tipo di comunicazioni se non con gli strumenti della correttezza professionale tra cui la capacità di informazione del paziente per un rapporto terapeutico di fiducia.

Per quanto attiene la responsabilità professionale in senso stretto occorre

Vorrei proporre alcuni brevi e scontati richiami terminologici di cui alcuni

mutuati da pubblicazioni dell’Ordine dei Medici ma validi per tutte le professioni sanitarie: negligenza: condotta caratterizzata da trascuratezza o superficialità o, ancora, disattenzione e distrazione; imprudenza: condotta improntata ad avventatezza ed eccessiva precipitazione.

Riguarda per lo più comportamenti precipitosi e talora temerari, scarsamente rispettosi dell’interesse del paziente; imperizia: scarsa preparazione professionale quale deriva da insufficienti conoscenze tecniche, da un inadeguato bagaglio di esperienza specifica o, ancora, da un difetto di capacità; (continua a pag.6)

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Focus: Responsabilità Professionale

responsabilità contrattuale: consiste in uno specifico dovere che deriva da un vincolo obbligatorio che può essere rappresentato da un contratto o da obbligazioni dovute a leggi o ad altre fonti atipiche; responsabilità extracontrattuale: consiste nel generico obbligo di non ledere alcuno, principio di convivenza del neminem ledere; responsabilità penale: l’agente risponde esclusivamente dell’azione od omissione da lui posta in essere; in teoria la responsabilità penale dovrebbe essere prevista solo per dolo, colpa o preterintenzionalità ma l’art. 42 c.p. prevede che “la legge può determinare i casi nei quali l’evento è posto altrimenti a carico dell’agente, come conseguenza della propria condotta”; responsabilità civile: violazione di un obbligo di diritto privato (rapporti tra privati); oltre che conseguente ad elementi soggettivi, dolo o colpa, può sussistere anche come responsabilità oggettiva.

La legge 24/2017 con l’art.6 introduce nel codice penale un nuovo art. 590-sexies che tratta della “Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario” che recita: “Se i fatti di cui agli articoli 589 e 590 sono commessi nell’esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste

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salvo quanto disposto dal secondo comma.

Qualora l’evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinicoassistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate al caso concreto”.

In seno alla Corte di Cassazione questa norma ha originato, inizialmente, differenze interpretative superate con la sentenza del 22 febbraio 2018 n. 8770/2018 delle Sezioni Unite che hanno formulato il seguente principio di diritto: “L’esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall’esercizio di attività medico-chirurgica: a) se l’evento si è verificato per colpa (anche lieve) da negligenza o imprudenza; b) se l’evento si è verificato per colpa (anche lieve) da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle linee guida o dalle buone pratiche clinico-assistenziali; c) se l’evento si è verificato per colpa (anche lieve) da imperizia nella individuazione e nella scelta di linee guida o di buone pratiche che non risultino adeguate alla specificità del caso concreto;

d) se l’evento si è ve rificato per colpa grave da imperizia nell’esecuzione di raccomandazioni, di linee guida o buone pratiche clinico-assistenziali adeguate, tenendo conto del grado di rischio da gestire e delle specifiche difficoltà tecniche dell’atto medico”. É, quindi, questo, ad oggi, lo stato dell’arte per quanto attiene questo argomento.

La responsabilità civile è trattata nella legge 24/2017 all’art.7 intitolato: responsabilità civile della struttura e dell’esercente la professione sanitaria.

Anche questo articolo, come sembra ogni cosa nel nostro Paese, secondo alcuni si presta a differenti interpretazioni. A mio avviso la più lineare e corretta interpretazione è quella offerta dal Responsabile Ufficio Legislativo FNOMCeO: a) la responsabilità è contrattuale per le strutture sanitarie e socio sanitarie, pubbliche e private, nonché per i liberi professionisti, in questo caso l’onere della prova è a carico della struttura o del libero professionista ed il termine di prescrizione è di 10 anni. La responsabilità contrattuale è regolamentata dall’art. 1218 del codice civile in base al quale “il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l’inadempimento od il suo ritardo è stato determinato da impossibilità

Focus: Responsabilità Professionale

della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”: b) la responsabilità è extracontrattuale per il restante personale, in questo caso l’onere della prova è a carico del soggetto che si ritiene leso ed il termine di prescrizione è di 5 anni.

Oltre a questo vi è da ricordare l’art.9 che disciplina l’azione di rivalsa o di responsabilità amministrativa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria solo: nei casi di dolo o colpa grave; se il soggetto è stato parte del giudizio o della procedura stragiudiziale; entro un anno dall’avvenuto pagamento.

Inoltre l’oggetto di un’azione di rivalsa deve essere informato dalla struttura sanitaria o dall’assicurazione dell’instaurazione del giudizio promosso nei loro confronti da chi si ritiene danneggiato entro dieci giorni dalla ricezione della notifica dell’atto introduttivo, così come pure dell’avvio di trattative stragiudiziali con il danneggiato. Il non rispetto di tali indicazioni comporta inammissibilità delle azioni di rivalsa o di responsabilità amministrativa.

responsabilità in ambito civilistico mirata a diminuire il ricorso alla medicina difensiva da parte dei sanitari tramite il maggior coinvolgimento della struttura, pubblica essenzialmente ed in minor parte privata convenzionata, penso sia molto stemperata nell’efficacia dalla combinazione tra la responsabilità civile e quella penale.

Probabilmente potrebbe servire il tentativo di conciliazione (art.8), ma vi è da temere che la scarsa propensione fin’ora dimostrata dagli Enti pubblici a difendersi potrebbe solo incrementare una loro voce di spesa.

Neppure la nomina dei consulenti tecnici d’ufficio e dei periti (art.15) sembra

modificare in maniera sostanziale l’esistente.

In ogni caso, come sempre, è più facile rivedere in maniera critica l’altrui operato che non fare, per cui sugli effetti di questa legge bisognerà attendere un giusto lasso di tempo per osservare come verrà applicata ed interpretata augurandosi che venga maggiormente messo in risalto il molto di buono che c’è e non utilizzato il meno buono per stravolgerne l’applicazione e fare contenti i professionisti del risarcimento che lo diventeranno dell’indennizzo. ( Dott. Paolo Marforio, Direttore Sanitario Sedes )

Analogamente al margine di incertezza dovuto alle possibili differenti interpretazioni delle linee guida, anche nel caso dell’attribuzione delle

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Check up

Check up Check up

Cuore

Per maggiori informazioni chiedere al nostro personale di centralino o segreteria oppure contattateci Tel 011.4677 info@clinicasedes.it

Il check up cardiologico è indicato alla prevenzione della maggior parte delle patologie cardiache.

Una analisi ematochimica con prelievo ed una successiva visita medica specialistica con esame strumentale permette al medico di avere un quadro completo specifico sullo stato di salute dell’apparato cardiovascolare e di consigliare terapie o corrette abitudini da seguire.

Il check up ginecologico è un percorso ideato per la prevenzione ginecologica e mammaria delle donne di tutte le età.

L’insorgere delle patologie più frequenti quali papilloma virus, irritazioni o infezioni genitali sono affrontate con un primo consulto specialistico ginecologico e mammario.

Successivamente segue un esame fondamentale per la valutazione del benessere dell’intero apparato, in particolare dell’utero: il PAP-test .

Quest’ultimo è un esame diagnostico volto all’individuazione di eventuali anomalie uterine che potrebbero portare, in futuro, allo sviluppo di tumori al collo dell’utero.

Check up

Ginecologico

Complementare al PAP-TEST è l’ ecografia transvaginale che offre un quadro riguardo la situazione clinica di utero ed ovaie, favorendo la diagnosi di fenomeni di interesse ginecologico.

Sono altresì selezionabili esami ematochimici di approfondimento.

Check up

Urologico

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Il check up urologico si pone come prevenzione per gli uomini di tutte le età. A differenza delle donne le quali svolgono prevenzione fin dalla giovane età, è abitudine che gli uomini approcciano i controlli urologici solamente all’insorgere dei primi sintomi specifici di eventuali patologie e spesso è necessario ricorrere a terapie invasive.

Il check up si compone di una serie di esami ematochimici i cui valori fuori norma indicano il probabile insorgere di patologie ai quali segue una visita medica specialistica di controllo supportata da un esame ecografico dell’addome inferiore che offre al medico un quadro completo sullo stato di salute del paziente.

Incontri

Incontri in Sedes 2019

Giovedì

09/05 ore 20:00

CUTE E AMBIENTE: sole, tatuaggi...

Dott. PAOLO PUIATTI Specialista in dermatologia

Parodontite e malattie delle gengive: terapia e correlazioni con la salute sistemica generale

Mercoledì

05/06

Dott. DANIELE Cardaropoli Odontoiatra e protesista dentale

Mercoledì

26/06 ore 20:00

E’ possibile prenotare la sala conferenze per riunioni ed eventi legati alla vostra professione inviando una mail a eventi@clinicasedes.it

ore 20:00

Piede diabetico: temibile complicanza L’importanza della prevenzione e del tempestivo trattamento per ridurre il rischio di amputazione Dott. SALVATORE PIAZZA specialista in chirurgia vascolare

Eventi gratuiti dalle ore 20 fino alle ore 22

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I set procedurali

I set procedurali

I

set procedurali utilizzati nelle unità di chirurgia della Clinica Sedes Sapientiae raccolgono in un’unica confezione sterile tutti i componenti monouso necessari all’esecuzione di uno specifico intervento chirurgico.

I componenti presenti nel set sono selezionati in base alle caratteristiche della procedura stessa e alle esigenze specifiche dell’operatore.

Questo garantisce la possibilità di poter rispondere alle necessità di ogni specialità chirurgica.

Ciò permette di assicurare: la conformità agli standard normativi vigenti la completa tracciabilità di ogni prodotto, in caso di segnalazioni o avvisi di sicurezza la garanzia di affidabilità per pazienti ed operatori L’impiego di Set Procedurali in sala operatoria offre numerosi benefici: Diminuire il numero di confezioni singole da aprire con la conseguente riduzione

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del tempo da dedicare alla selezione e preparazione dei singoli dispositivi previsti per l’intervento; ciò garantisce un abbattimento dei tempi di allestimento del campo operatorio (fino al 59% di tempo risparmiato rispetto all’utilizzo di soli prodotti sfusi) e una maggiore disponibilità di risorse da dedicare ad altre attività del blocco o interventi.

Disporre della completa tracciabilità dei dispositivi e l’aggiornamento delle cartelle cliniche, grazie alle etichette rimovibili presenti all’interno di ogni pacco procedurale Certezza dei materiali presenti e immediato riscontro del contenuto del pacco procedurale, grazie all’etichettatura completa e dettagliata presente a livello del confezionamento primario e riduzione degli sprechi.

Gestire con maggiore velocità e attenzione le urgenze, riducendo i tempi di preparazione del campo operatorio Riduzione degli errori nel prelievo e nella scelta dei materiali, che sono già presenti e disponibili all’interno di un’unica confezione

I set procedurali

Standardizzazione di configurazioni già complete, migliorando l’efficienza in sala operatoria Riduzione del rischio di contaminazione, per una maggiore sicurezza dei pazienti e degli operatori

materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e il cui obiettivo è garantire la massima sicurezza possibile.

Minori imballaggi e rifiuti da smaltire Inoltre all’interno dei set procedurali vengono inseriti medicazioni avanzate per la gestione della ferita chirurgica nel post operatorio e dispositivi medici di sicurezza che rispondono alle caratteristiche della Direttiva 2010/32/UE in

Un set procedurale utilizzato nelle unità di chirurgia della Clinica Sedes Sapientiae

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I nostri ambulatori

I nostri ambulatori

SEGRETERIA DI CONTATTO GINA E PAOLA 011.4677.800 ELEONORA 011.4677.700 CRISTINA E GABrIELLA 011.4677.801/810

SPECIALITà

MEDICO

ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA

CADARIO GIANNI CATRULLO ANTONELLA

ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE

CALVI VALENTINA

A BUCCI RODOLFO

COLAIANNI ELENA

CARDIOLOGIA

PALMIERO RENATO SCLAVO MARIA GRAZIA SGAMBETTERRA SERGIO CAMANDONA MICHELE CANDIDO JEAN PIERRE CASALEGNO PIER AGOSTINO

CHIRURGIA GENERALE

DIGIROLAMO PIERO LUBRANO TOMMASO SITO GIUSEPPE SOMMO MICHELANGELO TROMBETTA FLAVIO

C

COLOMBINI EDRO CRAVERO LUCA

CHIRURGIA PLASTICA

DEL GAUDIO VINCENZO GERMANO PATRIZIA LIGRESTI CLAUDIO LUCCHESI RICCARDO SITO GIUSEPPE

CHIRURGIA VASCOLARE

CANDIDO JEAN PIERRE NOBILE ROBERTO PIAZZA SALVATORE

CONSULENZA NUTRIZIONALE

LUBRANO CECILIA

D

DERMATOLOGIA

PIPPIONE MARIO

E

ENDOCRINOLOGIA

DE ANDREA MAURILIO LEONARDI LINDA LIMONE PAOLO

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G

GASTROENTEROLOGIA

M

MEDICINA INTERNA

COSIMATO MAURIZIO

GALLO VITTORIO TAGLIAFERRO VITTORIO

I nostri ambulatori

N

SPECIALITà

MEDICO

NEFROLOGIA

SEGOLONI GIUSEPPE

NEUROCHIRURGIA

N NEUROLOGIA

OCULISTICA

AJELLO MARCO MARENGO NICOLA DE MATTEI MARCO

CARAMELLO GUIDO GIROTTO GIANFRANCO AGATI GABRIELE PAOLO ASSOM MARCO BLONNA DAVIDE BONASIA DAVIDE EDOARDO BRUZZONE MATTEO CASTOLDI FILIPPO COLLO GIANLUCA

ORTOPEDIA

DEL DIN RAINERO DETTONI FEDERICO

O

GERMANO MARGHERITA MARMOTTI ANTONIO ROSSI PAOLO ROSSI ROBERTO ROSSONI MARIO TRUCCHI FABRIZIO

OSTETRICIA E GINECOLOGIA

OTORINOLARINGOIATRA

MACCARIO STEFANO MOSSOTTO DOMENICO SILIQUINI GIAN PIERO GEDDA FRANCESCO PASSET ETTORE MICHELE

pEDIATRIA

PIERSANTELLI CRISTINA

pneumologia

baldi sergio

P

BELLINA MAURIZIO BONAZZI ALESSANDRO COCIMANO VITO DE LUCA STEFANO FALCONE MARCO

U

URologia

FASOLIS GIUSEPPE FREA BRUNO MORRA IVANO RANDONE DONATO ROLLE LUIGI TASSO MAURO TIMPANO MASSIMILIANO

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I nostri medici

I nostri medici SPECIALITà

MEDICO

ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA

castrullo antonella

SPECIALITà

cadario gianni

MACRINO YURI MAGGI GIULIO MARGARA ANDREA

ARISIO RICCARDO

MENYE EYANA MARIA BENOIT

BOLLITO ENRICO

a

ANATOMIA PATOLOGICA

CHIRURGIA plastica

BOTTA GIOVANNI GUBBETTA LUCIANO

ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE

MONTÀ GIOVANNI

RIBOLDI ALBERTO

C

RIVOLIN JANIN YOCCOZ ALESSANDRO VENDITTI ELISA

BUCCI RODOLFO CALVI VALENTINA

CANDIDO JEAN PIERRE CANEPA PIERGIULIO

COLAIANNI ELENA CARDIOLOGIA

MILANESE ANDREA ALDO

NEGRO DONATELLA

PUGNO FRANCESCO TARAGLIO STEFANO

MEDICO

CHIRURGIA vascolare

PALMIERO RENATO

NOBILE ROBERTO

SCLAVO MARIA GRAZIA

PIAZZA SALVATORE

SGAMBETTERRA SERGIO

SITO GIUSEPPE CONSULENZA NUTRIZIONALE

ARMELLINO FLAVIO CAMANDONA MICHELE CANDIDO JEAN PIERRE

D

DERMATOLOGIA

E

ENDOCRINOLOGIA

LUBRANO CECILIA PIPPIONE MARIO PUIATTI PAOLO

CASALEGNO PIER AGOSTINO DE ANDREA MAURILIO

DIGIROLAMO PIERO GRASSI MARCELLA CHIRURGIA GENERALE

MUSSA ANTONIO PALENZONA CARLO

LEONARDI LINDA LIMONE PAOLO

LUBRANO TOMMASO

G

GASTROENTEROLOGIA

M

MEDICINA INTERNA

COSIMATO MAURIZIO SOLERIO ENRICO

PEGOLI LORIS ROSSI ROBERTO SANTARELLI MAURO SITO GIUSEPPE

nefrologia

GALLO VITTORIO TAGLIAFERRO VITTORIO SEGOLONI GIUSEPPE

SOMMO MICHELANGELO TROMBETTA FLAVIO

C

N

neurochirurgia

AJELLO MARCO MARENGO NICOLA

ARTURI LUCIANO neurologia

BALOCCO PAOLO BOGETTI PAOLO

BAUCHIERO LUIGI ALESSANDRO

BORSETTI MARCO

BELLONE ALBERTO

CAMILLERI VALENTINA

BOSIO ANDREA

CANNATÀ MICHELE

BRUNETTI GUIDO MARIA

CARLUCCI SALVATORE

CARAMELLO GUIDO

CARNINO RICCARDO CAVALLERO MARCELLINO CHIRURGIA plastica

DE MATTEI MARCO

o

oculistica

CASALE CLAUDIO FELICE GIROTTO GIANFRANCO

CICERALE DIEGO

LEONARDIS ROSANNA

COLOMBINI EDRO

MONTANARO MARCELLO

CRAVERO LUCA

SCHIAVINO RAFFAELLA

DATTA GIACOMO DEL GAUDIO VINCENZO DOLCET MASSIMO GERMANO PATRIZIA KEFALAS NICOLA LIGRESTI CLAUDIO LUCCHESI RICCARDO

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odontoiatria e stomatologia

ASPERIO PAOLO

I nostri medici

SPECIALITà

MEDICO

SPECIALITà

AGATI GABRIELE PAOLO

TICCA GABRIELLA

ASSOM MARCO

ostetricia e ginecologia

BALOCCO LUCA BATTISTON BRUNO BLONNA DAVIDE

GEDDA FRANCESCO otorinolaringoiatria

BRUZZONE MATTEO

pediatria

CASTOLDI FILIPPO

DEL DIN RAINERO

PASSET ETTORE MICHELE tavormina paolo

CARANZANO FRANCESCO FERDINANDO ANGELO

COLLO GIANLUCA

TICOZZI PAOLO TROSSARELLI GIAN FRANCO ZERBINO EZIO

o

BONASIA DAVIDE EDOARDO

ortopedia

MEDICO

p

DETTONI FEDERICO

GESMUNDO ROBERTO PIERSANTELLI CRISTINA

pneumologia

BALDI SERGIO

proctologia

CALDART MARIO

GERMANO MARGHERITA LANGERAME VINCENZO

ALIBERTI MARCO

MARMOTTI ANTONIO

BELLINA MAURIZIO

ROSSI PAOLO

BONAZZI ALESSANDRO

ROSSI ROBERTO

COCIMANO VITO

ROSSONI MARIO

DE LUCA STEFANO FALCONE MARCO

TRUCCHI FABRIZIO

FASOLIS GIUSEPPE ALOVISI CARLO

FREA BRUNO

AMEDEO MARIA

GONTERO PAOLO

BARAS ISABELLE BOGGIO GIANFRANCO

o

u

urologia

MARI MAURO MERLINI EMILIO

BORDON RITA

MORRA IVANO

CACCIARI FRANCA

RANDONE DONATO

CHIARA GIORGIO

ROLLE LUIGI

CORVETTO LORENZO

SCOFFONE CESARE

DI GREGORIO ALESSANDRO

SEDIGH OMIDREZA

DOLFIN GIANCARLO

TASSO MAURO

DURANDO ANTONIO

TIMPANO MASSIMILIANO

LESCA FRANCO MACCARIO STEFANO MARIANI EMILIO ERNESTO ostetricia e ginecologia

MINNITI CONSOLATO MORELLI ALESSANDRO MOSSOTTO DOMENICO NUZZO LUIGI OBERTO FRANCO OSNENGO GIUSEPPE PAGLIANO GIUSTINO LORENZO PETRUZZELLI PAOLO PRETI MARIO RASPOLLINI MARCO ROLFO ALESSANDRO SCOLETTA ANDREA SERENA GUINZIO PAOLO SILIQUINI GIAN PIERO SODANO MAURIZIO STEFANI FRANCO

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“Sono trascorsi 113 anni da quando Torino ha assistito alla nascita della Sedes Sapientiae. Oggi, 10 anni dopo l’ingresso del nuovo team di soci, la Clinica é in grado di mettere a disposizione dei suoi pazienti strumenti all’avanguardia e medici di assoluto rilievo.

Un grande traguardo per tutti noi.

Un’eccellenza per la cittá.”

Via Giorgio Bidone, 31 - 10125 Torino Tel: 011-4677 - Mail: info@clinicasedes.it www.clinicasedes.it © Copyright Sedes Sapientiae srl - 2018: All Rights Reserved