Se questo è vandalismo

Page 1

se questo è vandalismo Street art a Perugia: quando graffiti, poster e pennellate servono per riqualificare quartieri e riappropriarsi dei “non luoghi”

P

erugia, lungo via della Viola, in pieno centro storico. Nella zona universitaria di Elce, tra studenti fuori sede e residenti. Al teatro Brecht che si affaccia su viale San Sisto, luogo d’incontro della cultura. Alla stazione Fontivegge, a pochi passi dalle rotaie, nella galleria dei graffiti a cielo aperto autogestita dai writers e realizzata negli anni ’90 su iniziativa del Centro servizio giovani. Nei sottopassaggi di Ponte Felcino e Ponte San Giovanni. Per ultimo – ma solo in ordine di tempo – l’esterno della facciata dell’agenzia di comunicazione Archi’s in via Orazio Tramontani. La mappa della street art a Perugia si allarga sempre di più anno dopo anno, andando a toccare le periferie del capoluogo umbro. Ma la città dal

punto di vista culturale rimane, ancora una volta, qualche passo indietro. Trasformare le periferie in luoghi di cultura e bellezza si può, grazie anche alla street art, una forma d’arte visiva realizzata in luoghi pubblici. Così, anche Perugia potrà somigliare sempre più ad una grande capitale europea. Ne è convinta l’agenzia di comunicazione perugina Archi’s, nata ventidue anni fa con l’obiettivo di promuovere la creatività sotto ogni forma d’espressione. La loro ultima iniziativa è un enorme murales sulla facciata della propria sede a Ponte San Giovanni, commissionato all’artista Maria Pia Cinque (in arte MP5), fumettista, illustratrice e street Quattrocolonne

14

31 ottobre 2017

di

GIULIA BIANCONI @bianconi_g

CAMILLA ORSINI @milliba

CHIARA SIVORI @aravi25


A sinistra un murale a Ponte Felcino che raffigura Donald Trump

artist italiana molto nota in Europa. Per ottenere NUOVA VITA ALLE PERIFERIE l’autorizzazione, l’agenzia di comunicazione peLa cultura della street art, però, sembrerebbe rugina ha dovuto pazientare un anno intero, dal essere ancora poco diffusa nel capoluogo umbro. momento che la zona è soggetta a vincolo paeLo pensa Tommaso Bori, consigliere Pd al saggistico. Comune di Perugia che si è fatto portavoce delMaria Pia Cinque, invece, ha impiegato la necessità di ridare vita, colore e dignità alle “solo” una settimana per portare a termine la sua periferie combattendo il degrado urbano grazie opera: delle figure in bianco e nero che si cercano, all’arte urbana. Diverse le zone già protagoniste si prendono quasi per mano, su uno sfondo gial- di questa riqualificazione, dove gli street artists lo, non a caso uno dei colori possono esprimersi liberasimbolo dell’azienda. mente senza incorrere nelle «PERUGIA è UN Un murales che è solo sanzioni previste dalla legge. l’ultima di una serie d’inizia– spiega TERRENO FERTILE PER Bori«L’obiettivo  tive per sensibilizzare la città – è avere un’area arL’ARTE URBANA» su questa forma d’arte: da tre tistica in ogni angolo della anni, infatti, Archi’s porta città, non solo grazie ai muavanti il progetto “Tags&Corales, ma anche immaginanmics”, un festival annuale che accoglie l’arte di do strisce pedonali decorate, statue e istallazioni strada dei writer e quella del fumetto. luminose o in movimento». «Quest’anno chiederemo anche a Tiferno CoUna pennellata può servire a sensibilizzare su mics di partecipare con noi al progetto», anticipa tematiche ambientali. Dei poster appesi, per creLuca Broncolo, titolare dell’agenzia. are curiosità nel cittadino e motivarlo a scoprire «Perugia è un terreno molto fertile dal pun- un quartiere della propria città. Colori nuovi su to di vista dell’arte urbana  -  prosegue  Broncolo muri cadenti contro il degrado, per riqualificare - negli anni hanno collaborato con noi e ci sono delle zone poco frequentate. stati vicini tanti artisti come Martoz, Morky, Ok «È necessario distinguere l’arte dal vandaliRocco, nati qua in Umbria e oggi conosciuti a li- smo – continua Bori – che è semplicemente imvello internazionale». brattare i muri».

La nuova opera dell’artista MP5 a Ponte San Giovanni

Quattrocolonne

15

31 ottobre 2017


PAROLA D’ARTISTA Dell’esperimento di Elce oggi è rimasto poco Parlare con gli artisti di strada non è così faci- o niente. Qualche poster appeso resiste, con gli le come può sembrare. angoli staccati all’insù e tirati via dal vento. Molti hanno paura anche solo a raccontare Di Richi Spennato non possiamo scrivere il cosa significhino le loro opere, perché il confine vero nome, potrebbe correre rischi. Sta proprio tra arte e vandalismo è molto labile e perché questa qui la contraddizione: «La street art nasce dai forma d’espressione spesso non viene compresa. graffiti - prosegue - che sono un atto di protesta e Sono partiti da Perugia i ragazzi di “SAD” - ribellione molto spesso contro la legge. Ma menSempre Allegri Dentro - un collettivo nato nel tre la street art è diventata legale, i graffiti riman2012 che riunisce musica, pittura, teatro. E arte gono legati al vandalismo». ovviamente, anche quella Disegnare sui muri senza “di strada”. autorizzazione può portare «I GRAFFITI SONO UN conseguenze legali. Secondo «Qualche anno fa abbiamo tappezzato il quarATTO DI RIBELLIONE l’articolo 639 del codice penale tiere universitario di Elce di si rischiano fino a 1000 euro di CONTRO LA LEGGE» multa. Nel caso in cui i graffiti poster per creare una galleria all’aperto  –  racconta Rivengono fatti su monumenti chi Spennato, nome d’arte, storici, la multa può arrivare a uno dei membri e fondatori del Sad  – abbiamo 3 mila euro ed è prevista anche la reclusione fino a lavorato tutte le notti per un mese e mezzo. un anno. E questa è solo la migliore delle ipotesi: se Mi ricordo che quelli del quartiere si arrab- le scritte sono indelebili si può essere incriminati biarono, non ci apprezzarono. Questo era stato per danneggiamento e finire in carcere da 6 mesi visto come un’azione prepotente. Alla fine è tutta fino a 3 anni. Fare street art in modo legale vuol questione di sensibilità e conoscenza». dire adeguarsi agli spazi concessi.

Un personaggio del cartone di Tim Burton Mars Attacks!, nei pressi della stazione di Ponte Felcino

Quattrocolonne

16

31 ottobre 2017


Fantozzi protagonista di un murale nel sottopassaggio di Ponte Felcino

da trump a fantozzi Nonostante i rischi e le contraddizioni, fare street art può significare molto per una comunità, trasformando una parete grigia e anonima in uno spazio condiviso di ricordo e riflessione. La storia di Vincenzo Tancini, chiamato da tutti “Il Tancio”, rimasto ucciso, nell’aprile 2015, in un incidente in moto in via Pinturicchio, è diventata parte della memoria collettiva della città, grazie ad un murale alla stazione Fontivegge. Visibile a chiunque passi, in auto o a piedi, in via Cortonese, sotto le rotaie del Minimetrò. Tra i soggetti protagonisti dei murales peruQuattrocolonne

17

31 ottobre 2017

gini non manca il presidente americano Donald Trump, ritratto nel sottopassaggio di Ponte Felcino con in mano un missile. Una metafora per focalizzare l’attenzione anche sull’attualità: dai cambiamenti climatici alla minaccia nucleare della Corea del Nord. Il quartiere ospita poi Paolo Villaggio nelle vesti di Fantozzi. Spazio anche alle tendenze del momento: sempre a Fontivegge sono “migrati” alcuni fenicotteri rosa mentre in via della Viola si può trovare Psyduck, uno dei Pokémon più famosi, tornati di moda qualche anno fa dopo il boom dell’applicazione per smartphone “Pokémon Go”. Q


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.