18-06-2011rc

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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

sabato 18 giugno 2011

anno VI numero 166 SERENO

SERENO

CATANZARO

COSENZA

meteoora SERENO

SERENO

SERENO

CROTONE

REGGIO

VIBO

Agguato mortale a Nicotera Assassinato Domenico Campisi, il narcos legato ai Mancuso quotidiano d’informazione regionale € 1,00

direttore piero sansonetti

VIBO E' morto mentre veniva trasportato in ospedale Domenico Campisi l'uomo ferito gravemente in un agguato a Nicotera. Campisi, pluripregiudicato, coinvolto in inchieste sul narcotraffico e ritenuto vicino alla cosca dei Mancuso.

> pagine 10 e 11

VELENI PIGNATONE

AZZANNA CISTERNA

Fuga di notizie sul numero 2 dell’antimafia indagato per corruzione Lui replica: « Menzogne e violenza inaudita contro di me. Reagirò» Atto dovuto? No, è l’ultimo atto di una guerra che sta travolgendo la Procura > pagina 6

Davide Varì

Chi ha vinto? Hanno vinto “Il nano” e la mafia Francesco Ferro

Campora Berlusconi parla ma la sala è vuota > pagina 14

Pd, Principe chiede un tavolo di confronto COSENZA Principe invita al confronto in vista della fase congressuale del Pd. Intervistato da CO, fa il punto sul gruppo regionale: «Non è vero che è diviso». Critico con Guccione e Censore, Principe osserva: «Inspiegabile la loro fronda».

> pagina 5

Due tragici incidenti sulla strada statale 18 COSENZA Venerdì di sangue sulle strade del Cosentino, Nei pressi di Tortora perde la vita un 72enne travolto con l’auto dal Tir. A Belvedere, sulla strada statale 18 ha perso la vita un giovane motociclista.

> pagina 13

Ritorna in libertà Nicolino Grande Aracri CROTONE E’ tornato in libertà Nicolino Grande Aracri, ritenuto dagli inquirenti uno tra i più potenti e sanguinari boss di Cutro. Stava espiando in carcere una pena residua di tredici anni e quattro mesi.

> pagina 9

UN POTERE FUORI CONTROLLO

> pagina 15

La magistratura ormai è diventata un potere fuori controllo. Rischia di fare dei danni gravi, di far saltare gli equilibri fondamentali che regolano il funzionamento della nostra società, e di devastare lo stato di diritto. L’”agguato” subito ieri dal numero 2 dell’antimafia, Alberto Cisterna - persona dalla biografia e dalla carriera limpidissima - ne è la prova.

DI PIERO SANSONETTI

> pagina 9

LUNA ROSSA

di Pasquino

Più morti che pedaggi L'intenzione del Governo è inequivoca: introdurre il pedaggiamento su 1300 chilometri di autostrade e raccordi Anas, compresa la interminabile Salerno-Reggio sulla quale è più facile raccogliere morti che non pedaggi. La decisione per ora è stata rinviata per l'assenza del Ministro in Commissione Ambiente della Camera. L'assenteismo, ogni tanto, è un bene.


M& PARALLELI SABATO 18 giugno 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

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la rivelazione

grecia

Ex agente dei servizi segreti «La Orlandi è ancora viva»

Papandreou annuncia «Venizelos alle riforme»

ROMA «Io so dov’è Emanuela. E’ viva e si trova in un manicomio in Inghilterra, nel centro di Londra ed è sempre stata sedata. Con lei ci sono due medici e quattro infermiere». La rivelazione è arrivata con una telefonata durante la trasmissione Metropolis, condotta da Valentina Renzopaoli su RomaUno, andata in onda in diretta giovedì sera e dedicata all’anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi e alla presentazione del libro di Pietro Orlandi e Fabrizio Peronaci “Mia sorella Emanuela”. L’uomo, che si è presentato come un ex agente dei servizi segreti del Sismi con il nome in gergo di Lupo Solitario, ha raccontato che Emanuela sarebbe stata prelevata da una Bmw nera, auto che sarebbe stata lasciata nel sotterraneo del parcheggio dove poi è stata ritrovata; sarebbe stata trasferita su una Mini verde e sedata e a bordo ci sarebbero stati anche un agente inglese e una donna.«Emanuela è passata per la Germania, la Francia e l’Inghilterra ha detto l’uomo - a Bolzano invece non è mai passata».

L’Anm torna sulla vicenda che coinvolge anche una toga

I magistrati sulla P4 «Inchiesta inquietante»

dopo gli incidenti

Rete No-Tav nei guai Perquisizioni agli attivisti TORINO Perquisite dalla Polizia questa mattina all’alba le abitazioni di Alberto Perino, leader dei No Tav, e di altre quattro persone appartenenti al Movimento. Contestualmente le forze dell’ordine hanno consegnato ai cinque un avviso di garanzia. Sono indagati per la sassaiola avvenuta durante la notte di tensioni per l’allestimento del cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte, in Val Susa, il 24 maggio scorso. Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento a cui, per il solo Perino, si aggiunge quella di istigazione a delinquere. Circa duecento manifestanti No Tav, appena appreso delle perquisizioni, si sono riuniti sotto la casa di Condove (To) di Perino in segno di solidarietà. «Resistere, resistere, resistere» ha commentato Perino alla conferenza stampa convocata questo pomeriggio al presidio della Maddalena di Chiomonte. «Lo ha detto anche il procuratore Borrelli a Milano, ma qui a Torino è reato» ha ironizzato il leader dei No Tav.

ATENE Era atteso da due giorni e, alla fine, ieri mattina c’è stato l’annuncio del rimpasto di governo da parte del premier socialista Georges Papandreou. Tra le novità, il capo dell’esecutivo ha nominato l’attuale ministro della Difesa Evangelos Venizelos all’incarico di ministro delle Finanze. Venizelos - in passato portavoce del governo, ministro della Cultura, poi dello Sviluppo e infine della Giustizia - sostituisce George Papaconstantinou, passato a dirigere il ministero dell’Ambiente. Numero due del partito socialista ed ex rivale di Papandreou nella sfida nel 2007 per la leadership del Pasok, nel nuovo esecutivo Venizelos avrà anche l’incarico di vice premier. Nell’ambito del rimpasto, inoltre, al ministero degli Esteri arriva Stavros Lambrinidis; l’europarlamentare socialista sostituisce così Dimitris Droutsas. E alla Difesa arriva Panos Beglitis mentre all’Interno Haris Kastanidis. Il Parlamento dovrà votare la fiducia entro la mezzanotte di martedì prossimo al nuovo esecutivo.

libia ROMA La posizione dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) sull'inchiesta P4 «è chiara e rispetto a essa non ci saranno passi indietro. E' una vicenda inquietante, bisogna attivare tutti i meccanismi previsti perché la magistratura ha bisogno di credibilità e discontinuità rispetto a certi comportamenti e fatti con i quali non vogliamo avere nulla a che fare». Lo ha detto il presidente dell’Anm, Luca Palamara tornando sulla vicenda che ha coinvolto Alfonso Papa 4, parlamentare del Pdl ma anche magistrato in aspettativa. Palamara prende dunque le distanze da una vicenda «inquietante» mentre continua l'inchista d'indagine che cerca di fare luce su un sistema informativo parallelo, quella che per i magistrati potrebbe essere una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, in un misto, secondo l'accusa, di dossier e ricatti, anche attraverso interferenze su organi costituzionali. Papa è accusato di gestire soldi e favori, nella ragnatela 007 5 e magistrati 6. La procura generale della Cassazione ieri ha aperto un'indagine disciplinare sul parlamentare del Pdl e magistrato in aspettativa. A confermarlo è stato, a margine del plenum del Csm, il pg della Cassazione, Vitaliano Esposito: «Le notizie le abbiamo apprese dalla stampa - ha detto - se c'è un provvedimento penale c'è sempre una pratica di accertamenti da parte della procura generale della Cassazione». Sulla questione, ha continuato Palamara, occorre intervenire «senza indugi e tenten-

namenti», e quindi attivare «tutti i meccanismi previsti dal codice etico dei magistrati». Ieri l'Anm aveva invocato sul caso di Papa l'intervento dei probiviri, che il leader del sindacato delle toghe spera si riuniscano presto e che comunque dovranno aspettare la convocazione che è già stata fissata del Comitato direttivo centrale dell'Anm. «Il 25 giugno - ha spiegato Palamara - si riunirà il comitato e, speriamo, al più presto anche i probiviri». «Dopo aver letto le carte faremo sentire la nostra voce», ha concluso il magistrato ribadendo che «il Paese ha bisogno di una magistratura credibile». E vicenda preoccupante è anche la definizione di Emanuele Fiano, responsabile Difesa e Sicurezza del Pd. «Quello che sta emergendo in queste ore nella cosiddetta inchiesta P4 e che coinvolge parlamentari ex magistrati come Alfonso Papa, faccendieri ben noti alle cronache politiche e giudiziarie come Luigi Bisignani e giornalisti spesso chiacchierati come Valter Lavitola, è inquietante e lascia riemergere un pezzo di storia nazionale che avrebbe dovuto essere chiuso e finito, e invece riaffiora ogni volta in preoccupante connessione con ambienti dello Stato. Inoltre in questo quadro già gravissimo, inquieta particolarmente la possibilità trapelata, che l'onorevole Papa abbia provato a fare assumere un suo informatore dei carabinieri nei servizi di sicurezza del paese. Su quest'ultimo e specifico aspetto il Partito Democratico depositerà oggi un'interrogazione urgente al Governo».

La Clinton attacca il Raìs «Lo stupro come arma» WASHINGTON Gli Stati Uniti sono «profondamente preoccupati» dai rapporti che riferiscono di «stupri su vasta scala in Libia». In una nota ufficiale, il segretario di Stato Hillary Clinton interviene sulla questione delle violenze sessuali che sarebbero state messe in atto dalle truppe del regime libico e afferma che «le forze di sicurezza di Gheddafi e altri gruppi nella regione stanno tentando di creare divisioni tra la gente usando la violenza contro le donne come uno strumento di guerra e gli Stati Uniti condannano tutto questo nella maniera più forte». La Clinton, allargando il discorso alla regione mediorientale, afferma che gli Stati Uniti sono turbati dai rapporti che riferiscono come alcuni governi dell'area abbiano usato la violenza sessuale nei confronti delle donne «per intimidire e punire i manifestanti che in Medio oriente e Nord Africa chiedono riforme democratiche». Rapporti che riferiscono di 1stupri, intimidazioni fisiche, molestie sessuali e persino test di verginità».

CARO “CORRIERE DELLA CALABRIA”, BENVENUTO

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a ieri, in Calabria, è in edicola un nuovo settimanale. Si chiama “Corriere della Calabria”, ha la forma di un magazine, 80 pagine a colori, si occupa essenzialmente di politica, di cronaca e di cultura. Con uno sguardo nazionale, ma moltissima attenzione ai problemi della nostra Regione. Il giornale è diretto da Paolo Pollichieni, ex direttore di “Calabria Ora” così come ex di “Calabria Ora” sono gran parte dei giornalisti della sua squadra. Costa due euro e mezzo ed esce il venerdì. Lo si trova nelle edicole calabresi e in qualche edicola romana. Gli auguri agli amici che si sono imbarcati in questa nuova avventura editoriale sono forti e sinceri. Quando apre un nuovo giornale è sempre una bella giornata. La democrazia italiana, e la nostra vita civile, hanno bisogno di nuove testate, di nuove idee, di più informazione, di più pluralismo. La libertà e la pluralità dell'informazione è un bene di tutti. E in particolare c'è bisogno di un rafforzamento dell'informazione e del pluralismo qui in Calabria. Alla Calabria serve un rinnovamento molto forte della classe dirigente ed è difficile costruire una nuova classe dirigente senza nuovi giornali e nuovi luoghi di “pensiero”. Cari amici del Corriere della Calabria, in bocca al lupo. piero sansonetti


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l’operazione Le indagini sono partite nel 2009. In manette alcune persone legate alle cosche

’Ndrangheta, 11 arresti Operavano in Liguria GENOVA Sono iniziate alla fine anche un franco-tunisino, che però del 2009 le indagini condotte dei ca- non è stato rintracciato. Sempre dall'operazione che ieri rabinieri di Imperia e Ventimiglia che, all'alba di ieri mattina, hanno mattina ha portato all'arresto di 11 arrestato undici persone - alcune le- persone, e alla denuncia di altre 33, gate alle cosche della 'ndrangheta sarebbe nata l'inchiesta nella quale è che operano nel ponente ligure - con coinvolto l'ex presidente del tribul'accusa di spaccio di sostanze stu- nale di Imperia e di Sanremo, Gianpefacenti, usura e detenzione illega- franco Boccalatte, ai domiciliari con l'accusa di corruzione in atti giudile di armi. A far scattare la maxi inchiesta era ziari. Secondo quanto si apprende, instato il caso di un uomo, massacrafatti, l'indagine che to di botte per non ha portato a indagaavere restituito un Alcuni re il giudice, e poi ad prestito di 5mila euspacciavano arrestarlo, è partita ro, che per la paura proprio dagli accersi rifiutava da settila cocaina tamenti avviati a fimana di uscire dalla nascondendola ne 2009 dai carabisua abitazione di nella soppressata nieri su un vasto giVentimiglia. ro di usura, estorsioDa questo episodio, attraverso intercettazioni tele- ne e spaccio di sostanze stupefacenfoniche e pedinamenti, i militari del- ti. Diversi gli episodi di usura contel'Arma sono risaliti a un vasto giro criminale dedito, oltre che all'usura, stati agli arrestati, tutti di origine calabrese e in alcuni casi con preceanche allo spaccio di droga. In manette, all'alba di ieri mattina, denti per associazione mafiosa. In sono finiti Rocco Asciutto, 42 anni, questo caso, però, secondo i militaAntonio Carbone, 50 anni, France- ri dell'Arma non operavano in assosco Corica (21), Giuseppe Gallotta ciazione, ma singolarmente. Originale anche la tecnica utiliz(45), Giuseppe Grandi (42), Girolamo Magnoli (30), Bruno Mezzatesta zata per lo spaccio di droga, in par(34), Nicola Pecorelli (34), Filippo ticolare cocaina, di cui sono stati seSpirlì (39) anni, Rocco Valentini questrati circa 2 etti. I carabinieri (47) e Angela Versace (39) anni. Tra hanno scoperto che veniva nascosta le persone colpite da provvedimen- nella soppressata e portata, tra l'alto di custodia cautelare in carcere tro, anche nel carcere di Sanremo.

IMMAGINI DEL BLITZ Gli agenti dei Carabinieri in azione mentre completano l’operazione

l’avvicendamento

Dia, D’Alfonso dirigente generale Ha lavorato anche in Calabria

ROMA Il dirigente generale della Polizia Alfonso D’Alfonso è il nuovo direttore della Direzione investigativa Ha diretto antimafia. Lo ha deil commissariato ciso il consiglio di amministrazione di Gioia tauro del Dipartimento Poi capo della della Pubblica Sicumobile a Reggio rezza che ha varato

una serie di nomine e spostamenti di questori e dirigenti. D’Alfonso, che prende il posto del generale dei carabinieri Antonio Girone, si insedierà alla Dia il primo luglio. La carriera di D’Alfonso in polizia inizia nel 1974 e da allora ha ricoperto diversi incarichi di prestigio, molti dei quali all’interno della Criminalpol, la direzione centrale della polizia crimi-

sullo stretto nale che si occupa del contrasto alla grande criminalità organizzata. Un’esperienza, quella nel contrasto alle mafie, maturata soprattutto in Calabria dove D’Alfonso arriva nel 1977 dopo due anni in Sardegna, alla questura di Oristano. In Calabria il nuovo direttore della Dia ha diretto i commissariati di Condofuri, Gioia Tauro e Vibo Valentia arrivando a dirigere nel 1985 la squadra mobile di Reggio Calabria. D’Alfonso - classe 1947, sposato con tre figli - torna a Roma nel 1989, dove assume la guida della prima divisione del servizio anticrimine della Criminalpol. Promosso primo dirigente nel 1991, due anni dopo va a dirigere la prima divisione del Servizio centrale di protezione e, nel marzo del 1995, la polizia scientifica di Roma. E della ‘scientifica’ sarà anche il reggente nazionale, nel 2001. Sono anni questi in cui il nuovo direttore della Dia svolge anche numerosi incarichi di docenza presso corsi di formazione ed aggiornamento riservati al personale della polizia. L’ultimo incarico ricoperto da D’Alfonso, già da dirigente generale di Pubblica sicurezza, è stato quello di direttore dell’ispettorato di Polizia di Stato presso il Viminale, dove è in carica tuttora. Dal primo luglio la nuova sfida alla Dia.

Ponte, si è conclusa l’istruttoria sul progetto MESSINA La prossima settimana il consiglio di amministrazione della Stretto di Messina, su proposta dell’amministratore delegato Pietro Ciucci, avvierà l’esame sui risultati dell’istruttoria condotta dalla Società sugli oltre 8.000 elaborati che compongono il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra. Lo comunica in una nota la società Stretto di Messina annunciando che «l’esame da parte del consiglio di amministrazione Nella prossima si completerà con settimana l’approvazione del progetto che è previl’esame sta nel corso di una sugli elaborati successivo convocadel progetto zione». Oltre all’area tecnica della Stretto di Messina, hanno preso parte al processo istruttorio, esprimendo parere favorevole e validando il progetto, il Project Management Consultant (Pmc) - Parsons, il soggetto Vvlidatore Rina Check S.r.l., il Comitato Scientifico e l’Expert Panel, un organo a supporto della direzione generale della Stretto di Messina per le attività di Alta Sorveglianza. Non sono pochi gli occhi puntati sul progetto che, oltre ad avere una valenza infrastrutturale, ha ricevuto più volte etichette di natura politica.


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“l’italia peggiore” Il Cavaliere: «Si deve rischiare, per voi ho fatto molto nonostante la crisi»

Berlusconi difende Brunetta «Precari, mettetevi in gioco» Silvio è intervenuto telefonicamente alla cerimonia della consegna delle borse di studio della scuola e dell’università ROMAUn messaggio all’Italia dei precari, dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Nonostante la crisi, abbiamo fatto il possibile per andare incontro ai desideri di milioni di ragazzi» con «misure specifiche per il sostegno ai precari e il piano casa» e introducendo nel mondo della scuola e dell’università «la rivoluzione del merito». Il premier è intervenuto telefonicamente alla cerimonia di consegna delle borse di studio per i giovani calabresi nel mon-

do della Fondazione John Mott, a Cosenza. E l’intervento sembra rispondere alla coda di polemiche suscitate dal ministro dell’Innovazione Renato Brunetta che al termine di un convegno si è rifiutato di rispondere alle domande di un gruppo di precari della Pubblica Amministrazione, appellati come «l’Italia peggiore». Il comportamento del ministro, filmato e messo in rete, ha scatenato la rivolta del web. Il popolo del web si è accanito in particolare sui social net-

il messaggio

Napolitano contro le divisioni «Non devono essere ostacoli»

VERONA «Non bisogna temere di ritrovarsi uniti, insieme attorno ai grandi principi e ai grandi obiettivi, e a dire che sono comuni per tutti. Io qualche volta ho l'impressione che ci sia chi teme in Italia che non ci si divida abbastanza politicamente, stiamo tranquilli, non saranno mai tutti d’accordo. I motivi anche di competizione, diciamo di giusta divisione non spariranno. L’essenziale è che le divisioni non ci impediscano di operare insieme, di costruire insieme e di fare dell’Italia un protagonista anche del secolo

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Paese Sera Editoriale S.r.l. C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì

Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

work, intasando le bacheche di Brunetta. Un fenomeno già registrato nella campagna elettorale di Milano, con esiti disastrosi per il centrodestra. «Sappiamo che migliorando l’accesso ad una formazione di qualità e a un lavoro che possa esprimere il merito e migliorando l’accesso al credito e al diritto alla casa, si possono realizzare - ha aggiunto Berlusconi - quelle condizioni di vita che permettono ai giovani di essere autonomi e indipendenti primi dei 30 anni». Il presidente del Consiglio ha poi parlato delle riforme di scuola e Università con le quali il governo sta «cercando di portare la rivoluzione del merito, dando a tutti gli studenti le stesse opportunità di partenza in modo da permettere a ciascuno di dare il meglio di sé. Abbiamo attuato misure specifiche sottolineato il premier - come il piano casa, il sostegno ai precari e i prestiti d’onore per l’apertura di una nuova impresa». Dunque Berlusconi ha rivolto ai giovani il suo solito invito: Bisogna «rischiare e di mettersi in gioco, provare a fare gli imprenditori».

l’iniziativa

Presentato ddl sulle primarie Non ci saranno per il premier

così difficile che si è aperto». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Verona al termine di uno spettacolo per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia all’Arsenale. Dopo aver salutato i tanti bambini e ragazzi che lo applaudivano al termine dello spettacolo, il presidente della Repubblica nel suo breve intervento ha quindi sottolineato che «questo 150° per l’Unità d’Italia è stata una grande occasione di risveglio e partecipazione dal basso» e che «c’è qualcosa di profondo che unisce gli italiani pur tra le diversità. Noi riusciremo a comporre l’unità con le diversità celebrando la nostra storia nel linguaggio costituzionale in cui la parola unità si è declinata insieme ad altre che sono autonomia, diversità, pluralità e sussidiarietà». «Ho detto tante volte, e mi piace ripeterlo qui - ha continuato Napolitano - che c’è un solo articolo della Costituzione, l’articolo 5 in cui è scritto che la Repubblica è una e indivisibile. Ma è lo stesso articolo che riconosce e promuove le autonomie. Questa è la grande scommessa, questo è lo Stato nuovo che vogliamo costruire».

Redazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259 Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Palmi: Piazza 1 maggio 17 - tel. fax 0966.55861

La dichiarazione del premier non è però bastata a placare le polemiche. Più di un esponente della minoranza ha sottolineato che gli interventi a favore dei precari sono inesistenti: «Il precariato non si combatte certo con le leggi ad personam», ha sottolineato Fassina, responsabile Economia del Pd. Mentre il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro ha ricordato che «di tutte le misure che ha elencato Berlusconi, dal piano casa al sostegno ai precari ai prestiti d’onore, nessuna è stata attuata. Il presidente Solo i tagli alla del Consiglio scuola e all’universitá sono andati a ha parlato segno. Tanto è vedi riforme ro che l’Italia è ora e della scuola tra i primi paesi europei per disoccupazione giovanile e che nel resto d’Europa a 30 anni i giovani sono già dirigenti, non precari senza futuro e senza la possibilità di rendersi autonomi e metter su famiglia».

MILANO Porta la firma di Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello, la proposta di legge del Pdl sulle primarie, che è stata già inoltrata ai due rami del Parlamento. Il ddl non prevede che le primarie si svolgano per la scelta del candidato premier, ma che vi si ricorra solo per scegliere i candidati alle cariche monocratiche per le quali il nostro ordinamento prevede l’elezione diretta: sindaco, presidente della Provincia e presidente della Regione. Il ddl prevede inoltre che per poter partecipare alle primarie, è necessario es-

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

sere iscritti al partito che le indice o essere sostenitori del partito iscritti in un registro ad hoc. Il testo già depositato sia alla Camera che al Senato prevede che le primarie, per i partiti o le coalizioni che intendano avvalersene, abbiano luogo entro il sessantesimo giorno antecedente alle elezioni. Possono votare e candidarsi alle primarie gli iscritti al partito (o a uno dei partiti che compongono la coalizione) e i cittadini sostenitori che siano residenti nel territorio interessato dall’elezione e che abbiano provveduto ad aderire a un apposito registro dei sostenitori almeno sessanta giorni prima dello svolgimento delle primarie. «Tale prescrizione temporale - spiegano Cicchitto e Quagliariello in combinato disposto con la norma che prevede la presentazione delle candidature tra il quarantesimo e il trentesimo giorno precedente alla consultazione, è finalizzata a scongiurare il rischio di risultati falsati o inquinati. Un organismo pubblico, nella fattispecie la cancelleria del tribunale territorialmente competente, verifica la regolarità degli elenchi degli aventi diritto al voto.

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dal POLLINO alloSTRETTO

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SABATO 18 giugno 2011 PAGINA 5

PAOLA (CS)

Strada Statale 18 killer. Due tragici incidenti stradali, hanno funestato la giornata di ieri venerdì 17, giorno sfortunato per antonomasia. Ma in questo caso, non è solo superstizione. Il primo incidente mortale, si è verificato a Tortora intorno alle 13 dove ha perso la vita un settantaseienne di Sala Consilina (Sa), mentre il secondo è avvenuto a Belvedere Marittimo alle 20.30 circa, momento in cui ad essere stato sbalzato sull’asfalto, un giovane motociclista del luogo che è deceduto sul colpo. A perdere la vita sulla strada statale 18 nei pressi di un notissimo supermercato, è stato il ventiseienne Belvederese, Gaetano Fiorillo. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente dove non sono rimasti coinvolti altri mezzi. Sembra che il giovane abbia perso il controllo della due ruote, una Ducati acquistata giovedì scorso, che ha terminato la sua corsa ai bordi della strada statale 18. Il violento impatto con il suolo, è stato fatale per il giovane che è deceduto all’istante. Sul posto sono immediatamente giunti i medici del 118, i quali non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Prontamente sono intervenuti gli uomini della Polizia Stradale di Scalea, i quali hanno provveduto ad effettuare i rilievi foto planimetrici. Solo in tarda serata il corpo del giovane è stato rimosso dall’asfalto. La circolazione stradale, rimasta bloccata, è ripresa in maniera regolare intorno alle 21.30. La notizia della morte del giovane, si è diffusa in pochissimi minuti nella cittadina tirrenica. Gae-

Statale tirrenica mortale In un giorno 2 incidenti La prima vittima alle 13, la seconda intorno alle 20:30 con la ducati nuova di zecca Il giovane centauro aveva acquistato la sua moto solo giovedì scorso. Ora si cerca di capire com’è successo

DOPPIA TRAGEDIA L’ambulanza giunta sul posto per l’anziano deceduto però sul colpo. Nel riquadro il 26enne Gaetano Fiorillo tano Fiorillo, conosciuto e stimato da tutti, guidava l’ambulanza della Misericordia di Diamante. Sul luogo della tragedia, sono infatti giunti parenti ed amici, increduli di quanto accaduto. Qualche ora prima ed esattamente alle 13, un altro incidente mortale si era verificato a Tortora nei pressi della stazione di Servizio Agip sulla strada statale 18 Tirrena Inferiore al km

244,600. A perdere la vita, un settantaseienne di Sala Consilina in provincia di Salerno. Teodosio Ferraro, è morto sul colpo. L’auto, una Lancia Dedra, che procedeva in direzione sud e alla cui guida si trovava l’anziano, per cause ancora in corso di accertamento si è scontrata frontalmente con un Tir condotto da T.V. 35 anni di Polla (Sa). L’impatto che si è

verificato intorno alle 13, è stato violento, la Lancia Dedra è stata scaraventata a qualche metro di distanza e ridotta ad un ammasso di lamiere. Sul posto sono immediatamente intervenuti i medici del 118 del vicino Ospedale di Praia a Mare, i quali non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dello sventurato. Scattato l’allarme, sul luogo dell’incidente sono arrivati i Ca-

rabinieri della Compagnia di Scalea agli ordini del capitano Luca Giandominici, gli uomini della Polizia Stradale guidati dall’Ispettore Maria Barrese e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Scalea. Questi ultimi, con l’ausilio delle cesoie, hanno lavorato per circa tre ore per poter estrarre il corpo dell’uomo rimasto incastrato tra le lamiere della vettura che in seguito all’incidente si è ac-

viabilità

cartocciata su se stessa. Davvero raccapricciante la scena che si è presentata agli automobilisti che in quel momento transitavano sull’arteria. Da una sommaria ricostruzione dei fatti, sembra che l’auto condotta dal settantaseienne, abbia invaso la carreggiata opposta, schiantandosi contro il Tir che procedeva verso nord. Nulla ha potuto il conducente del mezzo pesante, il quale ha cercato invano di segnalare all’uomo attraverso il lampeggiare dei fari, l’invasione della carreggiata. Inevitabile lo scontro. Si ipotizza, che Teodosio Ferraro, sia stato colpito da un malore mentre si trovava alla guida dell’auto che non è riuscito più a controllare. Rimasto illeso il conducente del mezzo pesante. L’anziano, dopo essere stato riposto all’interno di una bara dagli uomini della Pompe Funebri, è stato trasportato all’interno della camera mortuaria del cimitero di Praia a Mare, dove intorno alle ore 16,00 di ieri sono giunti i familiari per il rito del riconoscimento della salma. La strada statale 18 “Tirrena Inferiore” è stata chiusa in entrambe le direzioni a causa dell’incidente mortale. Il traffico, rimasto bloccato per circa tre ore, è stato deviato per le strade interne di Tortora. Sul posto è giunto il personale dell’Anas che ha dovuto rimuovere i detriti presenti sull’asfalto al fine di ripristinare in tempi brevi le normali condizioni di viabilità, in piena sicurezza, a seguito dei rilievi. Il luogo dove ieri è avvenuto l’incidente mortale, è stato più volte teatro di disgrazie. Molti infatti, gli incidenti mortali che vi si sono verificati. EUGENIO ORRICO regine@calabriaora.it

L’incidente di martedì scorso

Scontri sull’A3, Caputo chiama in causa l’Anas «C’è un concorso morale. I lavori hanno tempi interminabili. Si cambi rotta» COSENZA Negli incidenti mortali che periodicamente si verificano lungo l’autostrada Salerno-Reggio, c’è un concorso «morale» dell’Anas. È quanto sostiene il consigliere calabrese Giuseppe Caputo, presidente della prima commissione regionale per gli Affari istituzionali. «Non possiamo tollerare un giorno in più questo stato di cose medioevale - scrive Caputo in una nota -. Non è più possibile consentire, anzitutto all’Anas, di proseguire con questa eccessiva e vergognosa lentezza. Non tolleriamo più tempi, modi e scelte anche tecniche, del tutto discutibili, relative ai tanti lavori di ammoderna-

mento che, nel frattempo e per interrogazioni al Ministro e di inutempi interminabili, producono tili rassicurazioni lette ai question soltanto disagi inenarrabili al- time sui tempi dei troppi lavori in l’utenza e, troppo spesso, causa- corso, avviati allo stesso momento e sugli stessi no stragi familiari come quella che «Non vogliamo tratti, tra l’altro senza alcuna diieri commosso più sentire stinzione tra mezl’intero Paese», zi leggeri e pesanscrive Caputo rifeinterrogazioni ti». rendosi al tragico al ministro «La questione incidente di maro question time» va posta in matedì scorso in cui niera determinata hanno perso la vita cinque persone, tra cui due mi- - incalza il consigliere - e si deve pretendere dall’Anas un’inversionori. «Basta! Bisogna rendersi conto ne di rotta in modo forte e come che sono stati superati tutti i limi- non è mai avvenuto finora. Alti di sopportazione. Non vogliamo l’Anas bisogna chiedere conto delpiù sentire - continua Caputo - di la conduzione dei lavori: non si

possono chiudere circa cinquanta chilometri di autostrada nello stesso periodo. Vanno quanto meno studiati - propone a questo punto Caputo - e praticati percorsi alternativi per i camion e per le autovetture, proprio per evitare

incidenti drammatici come quello di ieri, per i quali non è azzardato ipotizzare, in capo all’Anas, un concorso morale per omicidio colposo plurimo. Serve, insomma, una rottura». r. r.


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ALL’OMBRA DEL CEDIR In alto, uno dei protagonisti di questa storia, Maurizio Lo Giudice, fratello di Luciano e Antonino. A destra, la procura di Reggio

Avviso consegnato al Corsera Cisterna è indagato per corruzione in atti giudiziari. Pignatone: atto dovuto rio contro Cisterna è niente meno che del procuratore di Richieste di trasferimenti Reggio Calabria Giuseppe Piche somigliano a vere e pro- gnatone, il simbolo stesso delprie fughe, guerre intestine e la lotta alla ’ndrangheta. Ciadesso addirittura indagini sterna, ignaro di tutto, ha sacontro altri pm. Insomma, la puto di essere inquisito proprocura di Reggio Calabria prio dalle pagine del Corriere sembra sempre più la cornice e mentre era in attesa della vidi un dramma shakespearia- sita dello stesso Pignatone che no. La notizia del giorno arri- aveva fissato un colloquio con va dal Corriere della sera, e lui per comunicargli la cosa in come sia finita tra quelle pagi- modo riservato. Ma ben presto ne fa parte della trama dello quel colloquio si è trasformato stesso dramma. (Solo qualcu- in un interrogatorio. Pignano della Procura può infatti aver Avrebbe favorito tone, dal suo, dato una notizia la scarcerazione canto parla di attanto riservata e to dovuto. delicata). Fatto del fratello del sta che il quotiNano, Maurizio Semplicemente di diano di via SolLo Giudice atto dovuferino ha fatto to. Ma è sapere che Alberto Cisterna, il numero due del- proprio così? E cosa ha spinto l’Antimafia, sarebbe indagato Pignatone a un gesto tanto per corruzione in atti giudizia- grave e dalle conseguenze imri. Un reato gravissimo. In prevedibili? Ed è vero che albuona sostanza Cisterna cuni dei suoi collaboratori non avrebbe favorito la scarcera- erano d’accordo? Di certo il zione di Maurizio Lo Giudice - procuratore reggino sa bene fratello del pentito Nino e di che Alberto Cisterna non è un Luciano - in cambio di soldi. cittadino qualsiasi. E a dirla La firma di quest’atto giudizia- tutta Pignatone sa bene che COSENZA

Cisterna non è neanche un magistrato qualsiasi. Alberto Cisterna, infatti, è il vice di Piero Grasso alla Procura nazionale antimafia e la sua immagine, per il ruolo che ricopre deve essere immacolata, trasparente come l’acqua. Ogni ombra e ogni piccola sbavatura può delegittimare non solo la persona, naturalmente, ma anche l’istituzione che essa rappresenta. Insomma, Giuseppe Pignatone è perfettamente consapevole delle conseguenze del suo gesto e se un procuratore del suo calibro decide di indagare il numero due dell’antimafia, avrà senz’altro qualcosa di concreto in mano. Nessuno si prenderebbe il rischio di un gesto del genere senza avere elementi solidi. Una solidità, però che non può essere fondata solo sulle parole di un pentito spesso poco chiaro. Se così non fosse, se il procuratore di Reggio avesse deciso di indagare Cisterna solo sulla base delle rivelazioni di Lo Giudice, allora ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio atto di ostilità, per così dire, di

un procuratore contro un collega. Ma allora, su cosa si basa la decisione di Pignatone? Secondo il Corriere della seraLo Giudice avrebbe detto quanto segue: «Per quanto riguarda la scarcerazione di Maurizio che si trovava in un carcere per collaboratori di giustizia a Paliano, mi sembra che Luciano (fratello del pentito Nino e dello stesso Maurizio) ne parlò con lo stesso Cisterna. Che poi, dopo che ha avuto buon esito, Luciano mi disse che gli aveva fatto un regalo e mi fece intenere soldi, molti soldi». Ma si tratta di ricordi, vaghi e imprecisi. Senza contare che lo stesso Cisterna aveva dichiarato pubblicamente di essersi interessato alla salute di Maurizio Lo Giudice perché malato gravemente. Tanto che era arrivato a pesare 45 chili. Eppure non c’è dubbio che dopo quest’atto giudiziario è l’immagine della direzione nazionale antimafia stessa ad essere in pericolo. E non a caso, saputa la notizia di un coinvolgimento in indagini di mafia del suo numero due, Piero

Grasso in persona si è sentito il Buscetta della ’ndrangheta. in dovere di intervenire: «Ho Quel Buscetta lì, il primo granpiena fiducia negli accerta- de pentito che rivelò a Giovanmenti dovuti da parte della ni Falcone i segreti di Cosa noProcura della Repubblica di stra: i suoi codici, la sua strutReggio Calabria, di fronte alle tura e i suoi boss. Ma Nino Lo dichiarazioni di un pentito», Giudice non è Buscetta e l’uniha detto Pietro Grasso. «An- co effetto delle sue parole, alche in questo caso - ha poi pro- meno per ora, è tutto interno seguito Grasso - come del re- alla magistratura. Non è la pristo in qualsiasi altra vicenda ma volta che Lo Giudice getta processuale, si imporrebbe scompiglio tra le stanze della una riservatezza a tutela del procura reggina. Le rivelaziobuon andamento delle indagi- ni del pentito stanno infestanni e della reputazione delle do e inasprendo gli animi, gli olezzi pepersone». Una stilenziali dichiarazione Pignatone stanno avdovuta - anche si affida velenando questa - che conil clima e tiene una polea un pentito stanno mica esplicita ambiguo creando sulla fuga di notie incostante una vera e zia dalla procura propria di Reggio. E il pentito a cui fa riferi- “guerra” tra pm. Qualcuno è mento Grasso, ovviamente è convinto che Lo Giudice sia proprio Nino Lo Giudice. Un utilizzato come una clava conpersonaggio ambiguo che ha tro un parte di magistratura. più volte cambiato versioni dei La Calabria, è noto, è terra di suoi racconti, delle sue rivela- faide, ma quel che sta accanzioni. Ma l’impressione è che dendo nella procura di Reggio Pignatone tenga in grande sta forse passando il segno. considerazione le sue parole, DAVIDE VARÌ sembra che lo consideri un po’ d.vari@calabriaora.it

i retroscena Come in un derby. Senza esclusione di colpi. Nonostante la voglia di urlare all’Italia intera che tra loro non vi è alcun problema e che tutto fila via liscio come l’olio, la sensazione è che qualche (o più di qualche) incrinatura nei rapporti tra la procura di Reggio Calabria e la Direzione nazionale antimafia vi sia eccome. Problema che coinvolge, in parte, anche la Procura generale di Reggio Calabria. E, come in ogni campionato che si rispetti, tra le grandi potenze ecco arrivare gli outsider, quelli che non sono nei sodalizi più attrezzati. In palio nessuno scudetto ma, forse, qualche carica importante negli uffici che

Pm contro pm Le squadre in campo contano (Dna e Dda). Si potrebbe dire: “sici- guardare in faccia nessuno» davanti alla giuliani vs calabresi”, se non fosse che in en- stizia. Assieme a lui, i suoi più stretti collabotrambe le squadre vi sono elementi da fuori ratori quali Michele Prestipino, Ottavio Sferlazza ed alcuni dei sostituti regione. più “fidati” quali Beatrice Da una parte c’è la “squaDa una parte Ronchi ed Alessandra Cerredra” del Procuratore della c’è il team ti. Repubblica, Giuseppe PignaDall’altra parte ecco il catone. Uno che non si è certo di Pignatone, pitano che non ti aspetti di fatto scrupoli e che a più ridall’altro quello una squadra che sa di storia prese ha affermato di «non

di Cisterna

giudiziaria decennale: Alberto Cisterna, procuratore aggiunto della Dna. Al suo fianco il collega di mille battaglie: Francesco Mollace, che fa entrare in campo, a pieno titolo, la procura generale guidata da Salvatore Di Landro. E poi ci sono gli outsider, quelli che “francamente se ne infischiano”: Franco Neri, già “spostato” a Roma e Nicola Gratteri, che tiene la schiena curva su inchieste e iniziative culturali antimafia che lasciano il segno. Il match pare nella sua fase decisiva. Falli antisportivi compresi. Ed allora vinca il migliore. Possibilmente.


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«Volevano umiliarmi Ma andrò fino in fondo» Intervista al numero 2 dell’Antimafia: «Sono furibondo» DI

PIERO SANSONETTI

dalle parti opposte di un tavolo, e con la gran cassa di stampa che ci è stata, è un enorme successo della mafia». Chi sono i giudici che l’hanno interrogata? «Il dottor Pignatone e la dottoressa Ronchi». Scusi, ma la dottoressa Ronchi non era stata a sua volta indicata dal pen-

Alberto Cisterna è veramente fuori di sé. Lo ho raggiunto al telefono ieri pomeriggio verso le sei. Come sta, dottor Cisterna? «Provi a indovinare. Da zero a meno quindici?». Non saprei... «Meno quindici». Come sono andate le cose? «Molto semplice. Questo pentito, Antonino Lo Giudice ha dichiarato di avere intuito che suo fratello mi aveva dato dei soldi in cambio di un mio interessamento per la sua scarcerazione. Non si sa quando me li ha dati, dove me li ha dati, quanti me ne ha dati. La dichiarazione di Lo Giudice avviene a correzione di cinque versioni precedenti. Dico: cinque. E per di più avviene dopo 180 giorni dal pentimento. E la legge dice che le testimonianze dei pentiti possono essere prese in considerazione solo nei primi 180 giorni. Poi non sono considerate più credibili, in nessun caso. E dice anche che una versione che viene dopo i 180 giorni e che per di più è diversa dalle precedenti, è una versione inammissibile. Ciononostante si decide di iscrivermi nel registro degli indagati. Benissimo. La Procura di Reggio concorda con me un colloquio, che avremmo dovuto avere questa mattina (cioè venerdì, ndr) per chiarire tutto e risolvere la questione. E con un gesto di riguardo, la Procura di Reggio decide di venire a Roma e di incontrarmi nel mio ufficio. Io sono molto contento, sia perché apprezzo il gesto di riguardo sia perché avrò la possibilità di chiarire tutto e di risolvere la questione. La Procura mi assicura la totale riservatezza del colloquio. E MAGISTRATO Alberto Cisterno invece cosa succede? Succede che mentre mi reco in ufficio per l’incontro, stamattina, compro i tito Lo Giudice come un persogiornali e leggo sulla prima pagina del naggio della Procura controllata Corriere della Sera quello che avete let- dalle cosche? Mi pare che Lo Giuto tutti. Qualcuno ha dato a un giorna- dice avesse detto: “È nelle nostre lista del Corriere la notizia dell'iscrizio- mani”. Com’è che il pentito è considerato non credine al registro ,e il Corbile nelle sue accuse riere, naturalmente, la notizie verso la dottoressa ha pubblicata con un tiRonchi e invece cretolo secco, vistoso, in riservate dibile nelle sue acprima pagina: “AntimaPerché cuse verso di lei? fia, indagato il numero «Il pentito non è cre2”. Cioè io. Perché qual- qualcuno ha fornito dibile in nessun caso. cuno ha fornito questa la notizia La sua credibilità è sotnotizia al Corriere? Non to zero. Utilizzare una c’è nessun dubbio sul al Corriere? sua dichiarazione rilaperché: semplicemente Semplicemente per sciata dopo i 180 giorni per buttare fango su di buttare fango è una scelta diversa da me». quella indicata dalla Perché vogliono su di me legge sui pentiti». buttare fango su di Lei è stato assistilei? E chi è che vuole to da un avvocato, durante l'interbuttarlo? «Non so. So che la mafia è contenta, rogatorio? «Io non sapevo che fosse un interroè molto contenta di quello che sta succedendo. Lo ho detto stamani anche al gatorio e quindi non avevo chiamato dottor Pignatone. Il fatto stesso che ci proprio nessun avvocato. Ero tranquilsia stato un interrogatorio con lui ed io lissimo. Ho dovuto cercare d’urgenza

l’avvocato alle otto e mezzo di mattina. Quando sono stato avvertito dal Corriere della Sera. E naturalmente a quell’ora è difficile trovare l’avvocato libero. Per la prima ora e mezzo di interrogatorio sono stato senza avvocato». Come reagirà nei prossimi giorni? «Guardi, io sono furibondo. Credo che sia stata compuita nei miei confronti una violenza incredibi-

cisterna - il profilo

L’analista dell’evoluzione della ’ndrangheta Magistrato, docente universitario, soprattutto un analista rigoroso e attento a capire le evoluzioni della ’ndrangheta. Alberto Cisterna, il numero due della Direzione nazionale antimafia, è tutto questo: un lungo curriculum che attraversa le stagioni della lotta alla criminalità organizzata degli ultimi trent’anni. Capacità investigative e intuizioni che la cronaca dei fatti ha generalmente confermato, quelle di Cisterna, magistrato – lo si può definire così, evitando facili etichettature politiche – progressista: una caratteristica balza agli occhi, il suo coraggio nelle inchieste e anche nelle idee, spesso controcorrente e finanche scomode, mai comunque banali. Il coraggio nelle inchieste che Alberto Cisterna evidenzia già negli anni ’90, quando entra nel famoso pool della Dda di Reggio Calabria che si produce in una “primavera” inquirente che va di pari passo con la “primavera” politica dell’allora sindaco Falcomatà. Era la Reggio Calabria che usciva dalle guerre di mafia e dagli scandali, la città dolente che si rialzava, trovando nella saldatura di quel doppio binario istituzionale – politica e magistratura la forza di reagire. Insieme ai colleghi della Dda reggina, nella quale lavorerà fino alla metà degli anni 2000, Cisterna conduce numerose inchieste contro la ’ndrangheta che sta cambiando per diventare la mafia delle mafie. Tante le indagini a sua firma, una in particolare spicca per portata: nome in codice “Igres”, per la prima volta si cristallizza la subalternità di Cosa Nostra alla ’ndrangheta nel narco-traffico. Famosa l’intercettazione - allegata all’inchiesta “Igres” – nella quale un boss calabrese intima ai siciliani di non fare come “zu’ Toto” (Totò Riina, ndr) e di non creare “casini” tali da attirare le forze dell’ordine. Dura ma esaltante, l’esperienza reggina, che per Cisterna diventa il trampolino di lancio per l’approdo alla superprocura nazionale: prima con Pierluigi Vigna, poi dal 2005 con Piero Grasso. Un’attenzione particolare ai temi degli appalti e delle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione e nella politica: i capitoli “ad hoc” delle relazioni annuali della Dna sono tutti firmati da lui. E con analisi che vanno oltre le apparenze, analisi puntuali anche a costo di sembrare impopolari. Come quella sul federalismo, che – dice Cisterna – rischia di diventare il più grande regalo alla mafia visto che riduce il braccio con i centri di spesa. O il sostegno all’attuale legge elettorale per il Parlamento, che Cisterna definisce la peggiore in linea di principio ma la migliore per preservare i candidati dall’influenza mafiosa. E anche certe considerazioni “forti” sul suo campo. Ad aprile scorso, in un incontro pubblico a Reggio, Cisterna non si sottrae allo scontro in atto sui temi della giustizia e dice: «Saranno momenti difficili però la magistratura deve fare i conti al proprio interno, con il proprio correntismo e con il clientelismo che questo correntismo ha generato. Se non saremo credibili al nostro interno non lo saremo neanche all’esterno». È questo, in fondo, il tema del giorno. ANTONIO CANTISANI a.cantisani@calabriaora.it

le. Una ingiustizia inaudita e intollerabile. Si è cercato di umiliarmi, di colpirmi. Volevano che facessi quell'interrogatorio in ginocchio. Ma questo da me non lo avranno mai. Sono indignato: per me essere accusato di aver preso soldi per aiutare un mafioso è come accusarmi di stupro, lo capisce? Stamattina ho ricevuto decine di telefonate di amici che non sapevano niente, e volevano capire, mi ha telefonato mia moglie, può immaginare che giornata ho passato. Ora voglio andare fino in fondo. Fino in fondo. Sul futuro, sul presente e anche sul passato. Io voglio sapere come è andata questa vicenda, e anche altre vicende, voglio che si accerti tutto, sulle responsabilità dei mafiosi, sui loro disegni e anche sulle responsabilità di alcuni inquirenti. Può star certo che non lascerò cadere questa vicenda...». Si dice che nella Procura di Reggio non tutti fossero d’accordo sulla iscrizione del suo nome nel registro degli indagati. Le risulta? «Non ho proprio idea».


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I RAPPORTI CON LUCIANO Il fratello di Antonio Lo Giudice voleva pentirsi e chiese di poter parlare con un magistrato della Dna.Voleva iniziare la sua collaborazione con Alberto Cisterna, oggi iscritto nel registro degli indagati. E’ accusato di corruzione in atti giudiziari

I miei contatti con Lo Giudice Luciano si sono sempre limitati alla questione concernente suo fratello Maurizio, che era anoressico e pesava 45 chili ed è stato salvato dal collega Macrì, ed al figlio di Luciano che era autistico. In due anni e mezzo credo che vi siano stati appena 10 minuti di telefonate Per la prima volta alcuni magistrati furono citati nel provvedimento d’arresto del capitano Spadaro Tracuzzi. Da quel capitolo delle barche nella nautica di Antonino Spanò si aprirono scenari che portarono a ipotizzare dei rapporti tra pezzi dello Stato ed esponenti della famiglia Lo Giudice

Gli attentati agli uffici giudiziari avvennero, secondo Nino Lo Giudice, perché la cosca sentì di non godere più di quell’impunità che pensava di avere. Ma il gip di Catanzaro ha ritenuto il pentito “reticente” circa le reali motivazioni che hanno condotto a piazzare le bombe ed il bazooka a distanza di pochi mesi

I veleni alla Procura di Reggio Breve storia di una guerra Così nasce l’indagine su Cisterna. Aveva chiesto di essere interrogato REGGIO CALABRIA Un at- tanti soldi». Una somma consideto dovuto. Così il procuratore del- revole, dunque, sarebbe stata dala Repubblica Giuseppe Pignatone ta al procuratore aggiunto della ha bollato l’iscrizione nel registro Dna. Ma queste sono frasi che eradegli indagati del procuratore ag- no state già ampiamente rese nogiunto della Direzione nazionale te in passato. La vera novità è saantimafia Alberto Cisterna. Per lui pere che la Procura di Reggio ha l’accusa è pesantissima: corruzio- inteso avviare un’indagine nei ne in atti giudiziari. L’anticipazio- confronti di un magistrato da semne è stata data ieri dal Corriere pre in prima linea nella lotta alla della Sera all’interno di un artico- ’ndrangheta. È evidente, dunque, lo a firma di Giovanni Bianconi. Il che le parole del collaboratore di fascicolo nei confronti di Cisterna giustizia Nino Lo Giudice sono riè stato aperto dalla Procura di tenute meritevoli di approfondiReggio Calabria a seguito delle di- mento, seppur riguardanti dichiachiarazioni del collaboratore di razioni che lo stesso apprese “de giustizia Nino Lo Giudice. Come relato”. In questo caso dal fratello si ricorderà, infatti, Lo Giudice Luciano. Il procuratore Giuseppe Pignaparlò, nel corso dei suoi interrogatori, dei presunti rapporti esisten- tone ha affermato trattarsi di un ti tra suo fratello Luciano (vero ge- atto dovuto a seguito delle parole store economico della cosca) ed al- di Lo Giudice. L’inchiesta, però, c’è cuni pezzi dello Stato. Tra questi, e già ieri Cisterna è stato sentito il capitano dei carabinieri Saverio negli uffici della Dna. Un incontro Spadaro Tracuzzi (poi tratto in ar- che sarebbe dovuto rimanere assolutamente riserresto dai suoi stessi colleghi nel Cisterna è stato vato, ma che invece è stato poi di dicembre scorso) interrogato dominio pubblico. ed i magistrati Cisterna ha rispoFrancesco Mollaieri a Roma sto a tutte le doce ed Alberto Cida Pignatone mande poste dal sterna. e Ronchi procuratore PiPer quanto gnatone e dal soconcerne le accuse mosse nei confronti di Cister- stituto Beatrice Ronchi. A chiedena, pare che la Procura di Reggio re di essere sentito, tra l’altro, era si sia basata su un interrogatorio di stato lo stesso Cisterna che voleva Antonino Lo Giudice, nel corso del chiarire subito la sua posizione. Piquale lo stesso raccontò della scar- gnatone, inoltre, ha inviato già al cerazione di suo fratello Maurizio, Csm una relazione riguardante anch’egli collaboratore di giustizia. l’indagine aperta sul procuratore Proprio quella scarcerazione sa- aggiunto della Dna. rebbe adesso nel mirino dei magila prima citazione strati di Reggio Calabria che handi magistrati no deciso di iscrivere Cisterna nel Non è la prima volta che i pm registro degli indagati per poter verificare tutto ciò che è stato det- del sesto piano del Cedir inseriscoto dal “nano”. Questi, infatti, ha ri- no il nome di colleghi in alcuni ferito che Cisterna avrebbe avuto provvedimenti. Andando a ritrodei soldi per far uscire dal carcere so nel tempo e facendo riferimenMaurizio Lo Giudice: «Per quan- to all’arresto del capitano Spadaro to riguarda la scarcerazione di Tracuzzi, si rintraccia una prima Maurizio che si trovava in un car- citazione di magistrati all’interno cere per collaboratori di giustizia a di un provvedimento riguardante Paliano, perché era andato defini- la cosca Lo Giudice. In quel caso i tivo, mi sembra Luciano ne parlò pm della Dda reggina riportarono con Alberto Cisterna. Che poi, do- le dichiarazioni di un maresciallo po che ha avuto buon esito, Lucia- dei carabinieri che spiegava di aver no mi disse che gli aveva fatto un saputo che all’interno della nautiregalo, e mi fece intendere soldi, ca di proprietà di Antonino Spanò

Giudice annunciava di voler parlare con il procuratore aggiunto della Dna. Il tutto seguito da una missiva, dove veniva fatto riferimento alla presunta persecuzione giudiziaria che lo stesso Luciano avrebbe subito dai magistrati della Procura di Reggio Calabria. Anche in questo caso Cisterna spiegò di aver tempestivamente comunicato tutto al procuratore antimafia Piero Grasso. In sostanza, secondo la lettura data dal magistrato, Luciano Lo Giudice voleva iniziare una collaborazione con la giustizia e voleva farlo proprio con Cisterna. Ecco cosa disse il magistrato a tal proposito nell’intervista a CO rilasciata subito dopo la pubblicazione di un memoriale di Nino Lo i rapporti di Cisterna Giudice in cui lo stesso accusava i con Luciano Lo Giudice La prima circostanza in cui si giudici Cisterna Mollace e Neri: parlò apertamente dei rapporti tra «Resto in attesa di sapere, e mi doil magistrato ed il rampollo della vrà essere spiegato, perché io non famiglia di Santa Caterina fu in oc- sia stato tempestivamente messo a conoscenza del casione degli arrefatto che Lo Giusti per mandanti I contatti con dice Luciano, in ed esecutori degli Lo Giudice data 8 giugno attentati agli uffici 2010, appena giudiziari reggini sono stati tutti trasferito a Reged alla casa del comunicati gio Calabria dal procuratore genea Piero Grasso carcere di Tolrale Salvatore Di mezzo, voleva Landro. Nel corso della conferenza stampa il procu- iniziare una collaborazione con ratore di Catanzaro, Vincenzo me, visto che ciò avrebbe impediLombardo, spiegò che i rapporti to, ove i Lo Giudice come pare siatra magistrati e famiglia Lo Giudi- no coinvolti nei fatti, di portare a ce, per quel che era stato accerta- compimento gli attentati nei conto, erano del tutto leciti. Vi sono fronti dei procuratori Di Landro e diversi contatti tra Cisterna e Lu- Pignatone, avvenuti in epoca succiano Lo Giudice, alcuni telefonici, cessiva». Proprio quegli attentati altri tramite missive. Ma, a tal pro- sarebbero stati compiuti quale riposito, il magistrato dichiarò a CO torsione della cosca Lo Giudice nei nel corso di un’intervista esclusiva: confronti di quei magistrati che «I miei contatti con Lo Giudice non avrebbero assicurato l’immuLuciano si sono sempre limitati al- nità attesa. Sul punto, però, lo stesla questione concernente suo fra- so gip di Catanzaro che ha emesso tello Maurizio, che era anoressico l’ordinanza ha parlato di un Nino e pesava 45 chili ed è stato salvato Lo Giudice reticente nello spiegadal collega Macrì, ed al figlio di Lu- re la reale motivazione che ha scaciano che era autistico. In due an- tenato la stagione della tensione. ni e mezzo credo che vi siano stati Ora si aggiunge questo nuovo caappena 10 minuti di telefonate, al- pitolo che, per quanto “dovuto” e tro che l’iperbole dei 70 contatti in scontato, rimane pur sempre cui saranno compresi anche pochi un’indagine su un procuratore agsecondi di un saluto o di un augu- giunto della direzionale nazionale rio di Natale». Vi fu poi il famoso antimafia. telegramma inviato dal carcere di CONSOLATO MINNITI Tolmezzo, nel quale Luciano Lo c.minniti@calabriaora.it

venivano tenute le imbarcazioni di numerosi soggetti appartenenti a forze dell’ordine e magistratura. Spuntarono anche i nomi di Mollace e Cisterna che non eccepirono mai nulla circa la presenza dei loro natanti all’interno della nautica. Quello era un luogo dove tanta gente perbene lasciava le imbarcazioni ed i due magistrati non ebbero mai alcun sospetto sulla condotta di Spanò. Questi, però, venne tratto in arresto nel 2009 con l’accusa di essere il prestanome di Luciano Lo Giudice, soggetto già assicurato alla giustizia prima con l’accusa di usura e poi con quella di associazione mafiosa.


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PIERO SANSONETTI

La magistratura ormai è diventata un potere fuori controllo. Rischia di fare dei danni gravi, di far saltare gli equilibri fondamentali che regolano il funzionamento della nostra società, e di devastare lo stato di diritto. Purtroppo, al momento, il mondo politico sembra cieco di fronte al pericolo. C’è solo Silvio Berlusconi che lo denuncia, ma è poco credibile perché, tra le tante vittime dello strapotere dei giudici, lui certamente è la meno innocente. I suoi nemici invece sono convinti, ahinoi, di poter trarre profitto dallo scontro tra Berlusconi e il potere giudiziario, e quindi se ne infischiano, anzi alimentano la corsa dei giudici all’onnipotenza. È così: l’Italia è nelle mani di una classe dirigente e di un ceto politico molto poco responsabili, non all’altezza dei propri compiti. La guerra tra magistrati che si è aperta in Calabria, e che ieri ha visto il procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone, azzannare il dottor Alberto Cisterna, numero due dell’antimafia nazionale, è uno degli esempi più limpidi, e preoccupanti, di questo impazzimento del potere giudiziario. Pignatone ha deciso di iscrivere Cisterna sul libro degli indagati (e la notizia – chissà per quali misteriose vie! - è stata fornita al

C’è un potere fuori controllo: la magistratura

Parola di pentito. Nella foto la deposizione del collaboratore di giustizia Spatuzza, pluriomicida per sua stessa confessione

Oggi comandano i pentiti, destabilizzano e cambiano la verità. Va modificata la legge

“Corriere della Sera”) sulla base della testimonianza di un pentito che nessuno, in Calabria, ritiene neppur minimamente attendibile. Mentre è opinione comune che la moralità del dottor Cisterna sia fuori discussione.

Io, che sono vecchio, mi ricordo molto bene quando, tanti anni fa, un certo pentito Pellegriti, uomo di mafia, accusò in modo generico e senza riscontri Giulio Andreotti di contatti con “Cosa Nostra”; il giudice Falcone, nel

giro di due ore, fece una cosa molto semplice: incriminò Pellegriti e dispose il suo arresto. Vi assicuro che Pellegriti, nonostante tutto, aveva più credibilità del pentito Lo Giudice detto il “nano”. Per-

cosa cambiare I pentiti non devono essere i padroni, bisogna spezzare il cerchio di complicità tra magistratura e stampa ché Falcone fu così duro con lui? Perché avendo una grandissima conoscenza della materia delicatissima del “pentitismo”, Falcone sapeva quale fosse il pericolo: che i pentiti iniziassero loro stessi a diventare protagonisti, usassero la magistratura ai loro scopi, destabilizzando e soprattutto portando la giustizia lontanissima dalla verità. Falcone aveva costruito su un pentito - Tommaso Buscetta - la sua grandiosa opera di investigazione e le sue scoperte sulla mafia, ma sapeva anche che i pentiti andavano maneggiati con grande cautela. E che bisognava, spesso, diffidare di loro. Francamente il dottor Pignatone, nel caso di Lo Giudice, non ha mostrato grande cautela. Ha creduto a una sua testimonianza basata per altro non su conoscenza diretta e nemmeno sul sentito dire, ma su una intuizione

l’analisi

La vittoria del Nano... e della mafia DI

FRANCESCO FERRO

Il Nano ha vinto mentre a perdere è la credibilità di tutta la magistratura calabrese. Le cantate del pentito, puntualmente rese pubbliche dai media, hanno finito per gettare ombre infamanti sull’operato di magistrati in prima linea nella lotta alla mafia come Alberto Cisterna, numero due della Procura nazionale antimafia, il magistrato Francesco Neri, il sostituto procuratore generale di Reggio, Francesco Mollace e il pm Beatrice Ronchi. La strategia di delegittimazione dei giudici è ormai compiuta; nel giro di pochi mesi le accuse di Nino Lo Giudice sono riuscite a insinuare nell’opinione pubblica il tarlo del sospetto; il dubbio devastante che una certa magistratura possa strizzare l’occhio alle cosche, dividere interessi simbiotici, colludere. Che questo disegno destabilizzante possa essere stato pensato autonomamente dal Nano risulta difficile da ipotizzare. Attribuirgli la capacità di concepire, in autonomia, una strategia così complessa e dirompente vorrebbe dire sopravvalutare di molto le sue capacità. Nino, anche all’interno della stessa famiglia si era ritagliato una figura di facente funzioni e mai di vero e proprio leader di un clan. E’ sempre vissuto all’ombra del fratello Luciano, vera mente del gruppo, anche dopo l’arresto. E nei confronti di Luciano, il Nano ha mostrato una sorta di sudditanza psicologica, almeno

questo è quanto si evince dalle sue confessioni dalle quali si desume chiaramente che pendeva dalla sue labbra e faceva ogni cosa per non deluderlo. Chi ci sia allora dietro al Nano è il vero nodo da sciogliere per venire a capo di un meccanismo denigratorio che affonda, giorno dopo giorno, la lama del sospetto nel tessuto tutt’altro che compatto della magistratura reggina. Il boss con le sue innumerevoli e contraddittorie dichiarazioni, è riuscito nell’intento di minare alla base la solidità della procura reggina molto più di quanto avrebbe potuto fare con qualsiasi azione criminale. E’ risuscito anche a screditare il numero due della Dna facendolo indagare per corruzione in atti giudiziari. Di fatto il braccio destro di Piero Grasso si trova ad essere interrogato da Pignatone e della Ronchi perché accusato da uno ’ndranghetista. Una situazione che appare grottesca soprattutto se si tiene conto che, secondo lo stesso pentito, anche la Ronchi sarebbe stata “in mano alla famiglia Lo Giudice”. Le cantate del Nano, date in pasto agli amplificatori mediatici, hanno creato un clima di veleni in cui la giustizia rischia di finire nella mani dei pentiti. In attesa che venga al più presto fatta chiarezza su tutto e su tutti, resta solo una certezza: in situazioni come questa è lo Stato a barcollare mentre la ’ndrangheta ne esce più forte.

(“avevo l’impressione che mio fratello avesse...”) e invece di reprimere la calunnia ha proceduto all’iscrizione di Cisterna nel registro degli indagati e non ha impedito che la notizia arrivasse ai giornali. Producendo un danno di immagine e di credibilità incalcolabile ad uno degli uomini chiave dell’antimafia nazionale. Diciamo che, al momento, questa partita – cioè questa guerra nella magistratura – la sta vincendo la ’ndrangheta. La quale, potete starne certi, stasera brinda a champagne per il colpo portato a segno dal “nano”. Cosa si può fare adesso, per impedire che il “suicidio” dello Stato prosegua? Ripeterò quello che ho detto altre volte, e ancora recentemente – in garbata e serena polemica con il dottor Pignatone. Primo, occorre riformare la legge sui pentiti, profondamente, in modo da ridurre al minimo la possibilità dei pentiti di essere decisivi nell’orientamento delle indagini e nelle loro conclusioni, e ridimensionando consistentemente il regime premiale. I pentiti non devono essere, come sono adesso, i padroni della Giustizia. Secondo, bisogna intervenire per spezzare il cerchio di “complicità” tra magistratura e stampa, e cioè la tendenza di pezzi importanti di magistratura ad usare la stampa come un proprio strumento “punitivo” o “ricattatorio”. È molto difficile che la stampa possa sottrarsi a questa sua subalternità da sola, perché è difficile rinunciare alle notizie e agli scoop. E allora deve intervenire la legge. Terzo, si deve procedere a una riforma della giustizia che restituisca alla magistratura il suo ruolo essenziale nel funzionamento di una società democratica e le impedisca di compiere continuamente irruzione in ambiti di potere che non sono suoi e di usare le proprie competenze al fine di vincere battaglie politiche e di potere. Separazione delle carriere, riforma del Csm, riforma delle intercettazioni, eccetera. Non c’è molto tempo da perdere. L’idea che riformare la magistratura sia un atto che va nella direzione dell’aiuto alla malavita è follia. È il contrario. Non è possibile combattere davvero la malavita con la magistratura ridotta come oggi è ridotta. Se la stessa lotta alla mafia diventa uno strumento per altre battaglie politiche, statene certi, la mafia vincerà sempre.


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Venerdì 17: l’ennesimo omicidio Domenico Campisi, narcos del clan Mancuso, viene freddato a Nicotera È ancora vivo quando atterra l’elisoccorso Muore appena caricato a bordo

NICOTERA (VV)

La ’ndrangheta spara. E uccide. Non sono gruppi di cani sciolti quelli che si sfidano con fuoco e piombo nei feudi, sin qui inviolati dalle guerre di mafia, controllati dal clan Mancuso; perché è l’alba di una faida quella che sorge su Nicotera e nei territori vicini. Chi sta alla regia, chi è contro chi e perché, sono gli interrogativi che albergano sulla sfondo dell’ennesimo agguato mortale. Interrogativi sui quali gli inquirenti si arrovellano per cercare risposte, mentre un altro cadavere eccellente allunga l’inquietante cronologia d’omicidi. Appartiene a Domenico Campisi, 44 anni, residente nella frazione Marina. Uno dei narcotrafficanti - «referente ed uomo di fiducia dei Mancuso», scrisse il pm della Dda di Catanzaro Salvatore Curcio - finito nelle maglie della storica maxioperazione “Decollo”. È il fratello dell’ergastolano Giuseppe Campisi, altro pezzo da novanta, trafficante d’armi e droga, da nord a sud, per conto di alcuni tra i più potenti cartelli ’ndranghetistici calabresi. Un altro fratello, Antonio, gli fu ucciso nel 1985, a ventinove anni, a Torino in un conflitto a fuoco coi carabinieri. Mimmo Campisi è il «compare» - rivelò ai magistrati il pentito Giorgio Tocci - di Mommo Molé. Ed è ammanicato - spiegarono altri pentiti - anche con i Piromalli ed i Mazzaferro. E poi è il cognato di Salvatore Cuturello, uno che conta nel clan dei limbadoti, il genero del «diritto con catena» Peppe Mancuso. Insomma, non uno qualunque. Venerdì 17, ore 9. Il bersaglio si trova a bordo della Lancia Musa guidata da un cugino, Benedetto Buccafusca, sulla provinciale che collega il bivio per la frazione Comerconi al campo sportivo di Nicotera. Sulla loro scia

AGGUATO I rilievi tecnici sulla scena del delitto. Sotto, la vittima Domenico Campisi. Nella pagina accanto, l’auto crivellata di colpi (foto tratte da Rete Kalabria) il killer, sembra a bordo di un’auto guidata da un complice. L’arma tirata fuori, un fucile caricato a pallettoni, e due, forse tre colpi esplosi. Infrangono i cristalli posteriori, feriscono gravemente, attingendolo alla testa, Domenico Campisi. Buccafusca rimane illeso, mentre la vittima predestinata, col cranio dilaniato, si riversa sul croscotto in una pozza di sangue. Sul posto giungono i carabinieri con i sanitari del Suem 118; Campisi è ancora vivo, mentre atterra l’elisoccorso destinato a condurlo a Catanzaro per un disperato inter-

vento chirurgico. Spira appena il corpo viene portato a bordo. Sulla scena del crimine si reca il pm Gabriella Di Lauro, assieme al comandante provinciale dell’Arma Giovanni Roccia che segue i primi passi investigativi affidati ai vertici del Reparto operativo provinciale, il maggiore Vit-

Colpito alla testa mentre era nell’auto guidata da un cugino

torio Carrara ed il capitano Giovanni Migliavacca, alla Compagnia di Tropea diretta dal capitano Francesco Di Pinto e alla stazione di Nicotera del luogotenente Raffaele Castelli. Mentre la scientifica isola l’arteria, iniziano anche i rilievi dei consulenti tecnici della Procura, l’anatomopatologa forense Katiuscia Bisogni e l’esperto balistico Ferdinando Mancino. Un lavoro pulito, eseguito con spietata spregiudicatezza, freddo cinismo e precisione chirurgica da killer professionisti. Gente abituata a sparare, che probabilmente ave-

va pedinato il bersaglio, attendendo il momento propizio per far fuoco, in pieno giorno ed in una zona evidentemente conosciuta, a traffico ridotto specie a quell’ora. Qualcuno può aver comunque visto qualcosa. In ogni caso c’è un testimone oculare che non era necessario uccidere. Perché, per un motivo anziché un altro, i sicari ed il mezzo a bordo del quale viaggiavano, forse non saprebbe riconoscerli. Benedetto Buccafusca viene portato in caserma e interrogato e nulla trapela sul suo racconto al pm Di Lauro che, una

volta acquisiti i primi riscontri, potrebbe trasferire subito gli atti alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. I primi indizi acquisiti, in fondo, delineano i contorni del delitto di ’ndrangheta. E l’assenza, allo stato, di un ipoteti2co movente privato che non si esclude invece per l’uccisione del boss di San Giovanni di Mileto Giuseppe Prostamo, freddato a San Costantino Calabro il 4 giugno induce a ritenere che il caso a breve possa passare di mano. ’Ndrangheta, quindi, come per i delitti precedenti che vedono vittime altri due imputati eccellenti del maxiprocedimento “Decollo”, Vincenzo Barbieri, trucidato a San Calogero il 12 marzo scorso, e Cosma Congiusti, freddato a Nicotera l’8 novembre del 2010. Che gli equilibri mafiosi, nel Vibonese crocevia degli affari delle cosche, fossero fragili lo si era però capito sin dal 21 marzo del 2010, quando a Longobardi venne trucidato il perito assicurativo Michele Palumbo. Un morto dopo l’altro, così, lo spettro della guerra si fa sempre più inquietante. PIETRO COMITO p.comito@calabriaora.it

chi era

A Milano come in Colombia Il broker con le mani ovunque NICOTERA (VV) Domenico Campisi era semplicemente “Mimmo”. Condannato in via definitiva per narcotraffico all’esito del processo “Decollo”, aveva saldato un primo conto con la giustizia. Un altro conto restava aperto. Anche in “Nasca e Timpano” - operazione del Goa della Guardia di finanza risalente al 2004, coordinata dall’allora pm antimafia di Reggio Calabria Franco Mollace - gli era infatti andata male. La pena inflittagli, però, è stata annullata recentemente dalla Suprema Corte di Cassazione per la seconda volta. Gli atti ora sono a disposizione della Corte d’appello di Messina che attende d’istruire un terzo processo di secondo grado. Da diversi mesi circolava a piede libero. Era una vecchia conoscenza non solo per gli inquirenti reggini, visti i suoi rapporti d’affari

con i cartelli ’ndranghetistici della Piana, ma soprattutto per quelli di Catanzaro. Il pm Salvatore Curcio ed il Ros del colonnello Giovanni De Chiara gli rimasero addosso a lungo, intercettandolo e pedinandolo, grazie anche alle soffiate dell’ex ausiliario infiltrato sulle rotte del narcotraffico internazionale Bruno Fuduli. Dalle loro indagini emerse, quindi, che Domenico Campisi non aveva solo preso le redini del business lasciato scoperto dal fratello Giuseppe una volta finito all’ergastolo, ma aveva soprattutto iniziato a mietere affari direttamente col Sud America. Il fratello Giuseppe, un uomo che i pentiti indicano in strettissimi rapporti con Luigi Mancuso, considerato tra i boss più potenti in assoluto della holding ’ndrangheta, ma anche con Franco Coco Trovato, fu

coinvolto in alcuni dei più importanti procedimenti istruiti tra la Calabria e la Lombardia, per traffici d’armi e di droga, soprattutto nel Milanese, oltre che per omicidio. Il pm Curcio, Domenico Campisi lo sorprese quindi ad approvvigionare il mercato della cocaina all’ombra della Madonnina e, continuando ad indagare, scoprì che egli - «referente e collaboratore di fiducia dei Mancuso», scrisse era uno dei «finanziatori della componente vibonese» nelle traversate transoceaniche delle tonnellate di cocaina che partivano dal Sud America e, facendo tappa nei porti di mezz’Europa, giungevano fino in Italia per essere spacchettate e smerciate. Aveva preso È storia scritta negli atti le redini del giudiziari e nelle sentenze, oltre che nei sequestri di quelle business che ingentissime quantità di polfu del fratello vere bianca sequestrate dal Giuseppe Ros. Era un narcotrafficante di primissimo livello, dicono gli inquirenti. E questo, al di là del suo pedigree e dei rapporti di parentela coi Mancuso, di comparaggio coi Molé e d’affari coi Piromalli ed i Mazzaferro gli avrebbe dato la possibilità di ottenere grande considerazione anche in altre piazze, compresa Rosarno e dintorni. Uno che aveva grandi disponibilità economiche e che poteva trattare direttamente, o per via mediata, coi colombiani. Per tutto questo il suo delitto viene classificato come eccellente. (p. com.)


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Bombe, proiettili e sangue Diario di guerra dal Vibonese Gli scissionisti e la nuova geografia dei gruppi mafiosi VIBO VALENTIA Il risveglio è amaro. Morti ammazzati qua e là, bombe che esplodono e saracinesche crivellate a colpi di pistola. La Direzione nazionale antimafia, nella sua ultima relazione, evidenzia l’esistenza di anime «scissioniste» nella galassia di gruppi mafiosi un tempo piegati al volere del clan Mancuso. Evidentemente i prodromi di un’escalation criminale che nel breve periodo

avrebbe condotto ad una serie di agguati omicidiari in provincia di Vibo Valentia erano stati colti da tempo. Le Serre una guerra l’hanno iniziata per conto loro, loro che ormai neppure c’entrano più con Limbadi e dintorni. Le Serre, quelle dei «viperari», di don Damiano Vallelunga e del fratello Salvatore ormai buonanime, guardano alla jonica ed alla faida scatenata dall’omicidio, a San Vitto-

la black list di “decollo”

Ammazzati uno dopo l’altro Dal delitto Fiamingo a oggi. Conti che si regolano sette anni dopo NICOTERA (VV) Dati oggettivi. E suggestivi. In attesa dei risultati sui reperti balistici, e degli esiti di ulteriori riscontri tecnico-investigativi, sono il minimo comune denominatore degli ultimi tre fatti di sangue che gettano l’ombra sinistra della guerra di mafia all’interno del locale di Limbadi. Domenico Campisi, ucciso a Nicotera, il 17 giugno 2011; Vincenzo Barbieri, ucciso a San Calogero il 12 marzo 2011; Cosma Congiusti, ucciso a Nicotera l’8 novembre del 2010. Erano tutti uomini di peso che, per un motivo o per un altro, erano considerati affibbiati al clan Mancuso. E non solo: Barbieri stava al numero 6, Campisi al 9, Congiusti al 16, nella rubrica della seconda richiesta di misure cautelari firmata dal pm Curcio nell’ambito del procedimento “Decollo”. Ed in quella rubrica, che lentamente diviene una sorta di black list i cui nomi sono progressivamente depennati, c’è un altro morto ammazzato. È Raffaele Fiamingo, il “Vichingo”, boss del Poro, un altro pezzo da novanta della

galassia limbadese. Lui aveva il numero 20. Venne ucciso all’alba del 10 luglio 2003, a Spilinga, in via della Resistenza. Quella notte di sangue sembrava già destinata a mutare per sempre gli equilibri mafiosi del territorio. Perché qualcuno sparò non solo al Vichingo, ma pure a Ciccio Mancuso “Tabacco” e allora molti iniziarono a tremare perché in seno al locale di Limbadi - si apprende dalle carte giudiziarie - esisteva una legge non scritta considerata da sempre vangelo: nessun Mancuso deve morire. Malgrado gravemente ferito il boss lentamente si riprese. Un fatto eclatante che convinse gli inquirenti ad affrettare la conclusione di un’indagine considerata epocale, “Dinasty”. L’allora capo della Squadra mobile di Vibo Valentia Rodolfo Ruperti ed il suo vice Fabio Zampaglione scortarono così l’ex pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Patrizia Nobile in una sorta di bunker ed il suo monumentale lavoro, all’alba dell’8 ottobre successivo a quella notte di sangue, portò alla notifica di

decine di misure cautelari in un’operazione destinata a segnare uno spartiacque decisivo tra il passato ed il futuro. Oggi, a sette anni e mezzo da allora, gli equilibri sconquassati si riassestano con le armi e gli omicidi. L’uccisione di Michele Palumbo, avvenuta l’11 marzo del 2010 a Longobardi, fu un segnale inquietante. Era un perito assicurativo, che un pentito qualche tempo prima, sentito da magistrati e poliziotti, inserì nelle logiche della galassia limbadese. Un delitto anomalo, agghiacciante, e platealmente mafioso. Che indusse gl’inquirenti a rivedere la natura di un altro segnale forte, venuto dalla mala a sud-est della provincia. Tre settimane prima, il 23 febbraio 2010, a Drapia venne ucciso Pietro Carone, pregiudicato ed un fratello, Saverio, morto ammazzato il 12 marzo del 2004. Come se a seisette anni di distanza, nonostante “Dinasty” e le sue conseguenze di carattere giudiziario, il destino di alcuni uomini non fosse mutato. p. com.

re Olona, nel Milanese, di Carmelo Novella il 14 luglio del 2008. È un affare che si snoda tra Serra, Guardavalle, Monasterace e Soverato, al confine tra le province di Vibo, Catanzaro e Reggio: ventinove fatti di sangue in tre anni in quella che impropriamente viene definita come la nuova «faida dei boschi». Vallelunga, però, era uno scomodo anche voltando gli occhi a sud-est, perché era un «crimine» e benedì quel tavolo degli scissionisti convocato in summit a Sant’Onofrio - come emerge dall’indagine “Uova del drago” - per pianificare la sottrazione del Vibonese ai Mancuso. Quegli stessi Mancuso che però con la sua morte nulla avrebbero a che fare, almeno a leggere le carte di “Crimine” e “Bagliore” e le rivelazioni del pentito Antonino Belnome. Tutto ciò è comunque sintomatico del fatto che, da circa tre anni a questa parte, la galassia di Limbadi aveva ormai perso uno dei suoi pianeti, le Serre, senza battere ciglio. C’è poi altro. L’inchiesta “Crimine” rivela, “Minotauro” conferma. Esistono locali di ’ndrangheta, vecchi e nuovi nel Vibonese, che non rispondono più al mandamento tirrenico: Nardodipace e Piscopio stanno sotto l’egida dei Commisso di Siderno, rispondono a Polsi ed al mandamento jonico. Una «novità assoluta», spiegano il procuraUn’escalation tore aggiunto di Reggio criminale. Ma Calabria Nicola Gratteri ed i suoi colleghi. E c’è ali tempi difficili ancora. A nord-est sembrano essere tro della provincia, nell’Angisolo all’inizio tolano, esistono cosche che pur mantenendo i loro affari a ridosso di Pizzo Calabro, ormai sono sempre più rivolte verso il Lametino, dove si riprende - anche qui - a sparare e, soprattutto, ad ammazzare. Nelle Pre-Serre, invece, i nuovi pentiti e l’arresto del boss di Gerocarne Bruno Emanuele, cautelato per il duplice omicidio dei fratelli Loielo, sconquassano una geografia che appariva cristallizzata alle precedenti emergenze investigative: controllo in house degli appalti in loco e affari e favori fuori provincia, specie coi Forastefano, prima che il boss Tonino Forastefano si gettasse pentito pure lui. Ora quella è zona franca, dove chi poteva assumere le redini del comando o è in galera, o s’è pentito, o è stato atterrato. I dintorni del capoluogo, passando per il Poro e finendo alla Costa degli dei sono le aree soggette ai movimenti tellurici, perché questa al di là della presenza di gruppi emergenti, anche a ridosso del confine con Rosarno, rimane la roccaforte dei Mancuso, che rimane - sottolinea l’ultima relazione della Dna - «uno dei più potenti gruppi nell’intero panorama mafioso della Calabria, grazie anche alle proiezioni al nord Italia ed ai qualificati collegamenti con i più importanti cartelli criminali del narcotraffico in Sud America». Intanto sono proprio quei «qualificati collegamenti» col Sud America a cadere - Vincenzo Barbieri e Domenico Campisi. C’è da capire perché, se ciò rientri in una logica di aggressione a Limbadi, se ciò costituisca il segnale di un regolamento dei conti interno, o se è l’inizio di un repulisti che dall’interno è destinato a passare all’esterno. L’unica certezza, solo accennata dagli inquirenti, è che qui i tempi difficili sono appena iniziati. (p. com.)


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Delitto Carabetta, caso irrisolto Assolto il boss Tripodo. Quattordici anni al pentito Lorenzo Federico LOCRI (RC)

La morte di Domenico Carabetta, il giovane cuoco ucciso sul lungomare di Sant’Ilario dello Jonio, è un rebus che dura da 23 anni e che sembra destinato a restare tale. La Corte d’assise di Locri ha scagionato il boss Antonino Venanzio Tripodo dall’accusa di aver preso parte al delitto di un malcapitato, lo chef fatto secco per sbaglio la notte dell’undici settembre 1988. Per il padrino di Fondi e Vincenzo Monteleone, considerato il killer, il pubblico ministero Giuseppe Adornato aveva chiesto l’ergastolo sulla base delle dichiarazioni del terzo imputato coinvolto nel processo, il pentito Lorenzo Federico, per cui erano stati proposti sedici anni di prigione. Quando è stato chiamato dai magistrati a rispondere sull’omicidio, il collaboratore di giustizia si è assegnato il ruolo di complice: «Venanzio Tripodo - raccontò - ha dato l’ok, ma è stato Vincenzo Monteleone ad uccidere Domenico Carabetta, io l’ho solo accompagnato sul posto. C’è stato un errore di persona, quella notte, pensavamo che dentro l’auto ci fosse uno dei fratelli Tallariti, invece c’era un’altra persona. Non era lo chef il nostro obiettivo». L’uomo, ieri nel gabbione dell’aula dietro a un separè, è stato condannato a 14 anni di reclusione. Le sue rivelazioni sono state solo in parte date per buone dalla Corte. «Ricorreremo in appello, le confessioni del mio assistito sono veritiere», dice il suo difensore di fiducia, Maddalena Taverna. Esultano invece i legali degli imputati Tripodo e Monteleone, gli avvocati Eugenio Minniti, Riccardo Errigo e Sandro Furfaro:«La riteniamo una sentenza giusta, emessa da una Corte autorevole. Per i nostri assistiti rappresenta la

rivelazioni credute in parte La difesa: «Ricorreremo in appello. Le confessioni del nostro assistito sono veritiere»

Venanzio Tripodo scende dal cellulare durante uno dei suoi trasferimenti dal carcere al tribunale fine di un incubo». L’unica certezza del caso Carabetta resta il pentito, dunque. Emerge a chiare lettere dal dispositivo della sentenza della Corte d’assise presieduta da Amelia Monteleone: i giudici lo hanno anche condannato «al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile, Ida Curciarello». La donna è la madre del cuoco assassinato sul lungomare di Sant’Ilario. «Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia hanno una forte valenza probatoria, Lorenzo Federico si è anche autoaccusato», aveva sostenuto nel corso della requisitoria il pubblico ministero Giuseppe Adornato. «C’è stato un errore di persona - questa la tesi della Procura - Monteleone, quando entra in azione, è sicuro di uccidere uno dei fratelli Tallariti, non Carabetta». Secondo la ricostruzione dell’accusa, il

Co.Met.A.M. Consorzio Gas Metano Alto Mesima

(Comuni di: Acquaro, Arena, Dasà, Gerocarne, Pizzoni, Soriano Calabro, Sorianello, Vazzano) Provincia di Vibo Valentia AVVISO DI GARA Il Consorzio Co.Met.A.M., costituito dai comuni di Acquaro, Arena, Dasà, Gerocarne, Pizzoni, Soriano Calabro, Sorianello, Vazzano, con sede in Dasà (VV) (cap 89832), nei locali della residenza comunale, Corso Umberto I° n. 73, indice un esperimento di gara mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. !!"#$"%"&'(")$"*+,$"-.%/011."'",$2$3$4"5'6"(789:&82';<="&'((8"Concessione di !"#$%&'()**!&+&'"#,-.,'"/'$00,..$'!"'1%$0,.."2&$-,'/,3-&.&#"',/',4,+).&#"5' la Costruzione e la Gestione delle reti di distribuzione del gas metano -,!' .,%%&.$%&$' /,!' +$-4$%2&$' 6789:;8<8985' +$=(%,-/,-.,' &' +$=)-&' /&>' <+?)"%$5'<%,-"5'@"4A5'B,%$+"%-,5'1&22$-&5'C$%&"-,!!$5'C$%&"-$'6"!"*%$5' Vazzano. (Delibera del C.d.A. n. 01 del 05.04.2011). Il bando di gara è stato inviato alla G.U.U.E. in data 15.06.2011 ed è disponibile, unitamente al disciplinare di gara e a tutti i documenti di gara, sul sito istituzionale del Comune di Dasà www.comune.dasa.vv.it e sul sito della Regione Calabria www.regione.calabria.it. - Codice CIG: 2412802332. Codice CUP: I65J10000080002. Importo complessivo dell’investimento: euro 18.243.344,71. Categoria 56'>8(';<'?"@A".$"""B(8,,3:#8?"CDD$ Termine presentazione delle offerte: 80 (ottanta) giorni decorrenti dalla data di spedizione del bando alla G.U.U.E. Il RUP Ing. Vincenzo CORRADO

bandolo di questa storia porta il nome di un tipo morto ammazzato nel suo hotel, l’imprenditore Catanzariti. Da quel giorno i sospetti degli inquirenti e della banda Tripodo si concentrarono su due fratelli di Sant’Ilario, i gemelli Tallariti. Erano sempre in-

sieme – dice il collaboratore di giustizia Federico – e sempre con quella macchina, una A 112 blu». Una simile, la sera del 12 settembre 1988, è posteggiata sul lungomare di Sant’Ilario, nei paraggi del ristorante “Il pentagono”. «Ci siamo messi i caschi e siamo

andati in moto sul posto. Io – ricorda il pentito - aspettai nella stradina accanto al passaggio a livello, mentre Monteleone, appena ha visto uno salire sull’auto, si è messo a sparare a bruciapelo». Lorenzo Federico ha raccontato che quella notte il suo

sodale «esplose almeno dieci colpi di pistola». E che quando lasciano la scena del crimine erano certi di averne liquidato almeno uno dei gemelli Tallariti. Ma erano inciampati in un abbaglio:«Come rientro a Reggio Calabria - raccontò ancora il testimone viene a trovarmi Monteleone. Era scosso. Mi disse: “hai visto quello che è successo?, almeno era uno dei fratelli, ma neanche questo. Ho ucciso un innocente, eppure l’auto era la stessa, anche la stazza fisica era quella”». «È stata dimostrata dell’innocenza del mio assistito», dice dopo la lettura del dispositivo il difensore di fiducia di Venanzio Tripodo. ILARIO FILIPPONE regione@calabriaora.it

strage di duisburg

«Strangio dice la verità» Taormina ha cercato di dimostrare l’innocenza dell’imputato LOCRI«Giovanni Strangio dice la verità. Dal processo non è emerso un fatto, una circostanza che non abbiano confermato quello che l’imputato ha riferito a questa corte». È questo quanto sostenuto ieri in aula dall’avvocato Carlo Taormina, difensore dell’uomo ritenuto dalla procura antimafia di essere l’ideatore e l’esecutore materiale della strage di Duisburg del 15 agosto 2007. È stata un’udienza completamente dedicata alla discussione del legale di Strangio, quella che si è svolta ieri davanti alla corte d’assise di Locri. Un lungo intervento difensivo con cui l’avvocato Taormina ha cercato di dimostrare l’inconsistenza del quadro probatorio emerso dal processo a carico del suo assistito. «È complicato individuare qualcosa di concreto in relazione alla partecipazione mafiosa di Strangio», ha detto il legale facendo riferimento alle prove che l’accusa ha portato in dibattimento. «Questo processo - ha continuato - si è risolto in una trasmigrazione di quello che è emerso dalle indagini, ma nulla di più. Di quello che è accaduto a Duisburg ne abbiamo avuto conoscenza solo attraverso dei racconti». Nella sua arringa il legale ha più volte rimarcato la presenza di «una sottovalutazione dei dati raccolti che invece avrebbero dovuto essere scandagliati ed esaminati con maggiore precisione». Il legale ha posto l’accento sia sulla contraddittorietà delle dichiarazioni rese in dibattimento da alcuni testimoni, sia sull’esame peritale svolto sui fotogrammi delle telecamere tedesche, che avrebbero ripreso la Clio utilizzata dai killer dei

L’avvocato Carlo Taormina sei giovani calabresi. «È stata sequestrata un’ auto, ma noi non l’abbiamo potuta esaminare. Noi sappiamo di questo veicolo - ha continuato Taormina - solo attraverso le fotografie e le pessime riprese delle videocamere». Secondo la tesi esposta dalla difesa, dunque, l’esame dei periti su quelle immagini, che dovrebbero far luce sulla carneficina consumata davanti al ristorante “da Bruno”, non può fondare una condanna all’ ergastolo e questo perché, come sottolineato più volte in aula ieri, «tutti i consulenti di parte e gli esperti nominati dalla Corte sono stati d’accordo nell’affermare che non è possibile ave-

re la certezza di ciò che si vede a causa della pessima qualità delle immagini». Tra l’altro, ha evidenziato il legale, vi sarebbero delle incongruenze tra le due perizie effettuate dagli esperti Jerin e Carrato, soprattutto nella parte in cui, solo nel secondo elaborato, avrebbero riferito di una differenza di luce proiettata dai fari anteriori dell’auto, che sarebbe minore rispetto a quelle della Clio utilizzata dalla Dekra e dell’auto sequestrata in Belgio. Per la difesa, dunque, non ci sarebbero prove per potere condannare Strangio, per il quale invece il procuratore aggiunto Nicola Gratteri ha chiesto la condanna all’ergastolo. Non sarebbe neanche stata provata la dinamica del delitto così come non vi è «la prova della contestuale presenza di Strangio e di Sebastiano e Giuseppe Nirta nella casa di Scarpello, considerata dagli inquirenti la base operativa della strage. Infine il movente di quell’eccidio che, secondo la pubblica accusa, sarebbe stato la necessità di vendicare la morte di Maria Strangio, secondo quanto sostenuto da Taormina, non sarebbe confermato da alcun elemento . Così come «è da ritenere inverosimile, un’ipotesi di fantasia che la mente di una strage come quella di Duisburg, abbia lasciato così tante tracce dietro di sé (pagamenti con carte di credito, biglietti d’aereo, indirizzi e numeri di telefono per farsi consegnare dei caricatori), ha sostenuto il legale che ha concluso chiedendo l’assoluzione di Giovanni Strangio per non aver commesso il fatto. DANIELA URSINO regione@calabriaora.it


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Libero il boss cutrese Nicolino Grande Aracri

Era uscito dal carcere il 5 aprile scorso. E si scatenò un putiferio di polemiche, perché lui è Nicolino Grande Aracri, potentissimo capomafia di Cutro, che l’onorevole Angela Napoli, interrogando perentoriamente il ministro guardasigilli Angelino Alfano, non esitò a definire come «uno dei boss più potenti e san- cipata concessa per giorni novanta» con provvedimento del 27 novemguinari della ’ndrangheta». Era dentro «in espiazione della pe- bre 2000, «in relazione alla espiana complessiva residua di anni tredi- zione della condanna inflitta con sentenza del 10 giuci, mesi quattro e giorni nove di recluStava espiando gno 1999 dalla Corte d’appello di Catansione», cumulo stain carcere una zaro». bilito con «provveDi nuovo dentro, dimento di esecupena detentiva quindi, ma per poco, zione di pene conresidua di perché ieri il magicorrenti» emesso 13 anni e 4 mesi strato di sorvegliandal procuratore geza Antonella Giulianerale di Catanzaro il 21 marzo 2011. Tre settimane do- na Magliavita - «acquisito il parere po i cancelli della casa circondariale contrario del pm» - ha accolto del capoluogo di regione si sono l’istanza formulata dai difensori di don Nicolino, gli avvocati Gianni quindi chiusi alle sue spalle. L’aria fresca poté assaporarla solo Russano e Salvatore Staiano, conceper qualche settimana perché il tri- dendo a Grande Aracri «in relazione bunale di sorveglianza di Catanzaro, ai semestri 19 dicembre 2008 - 19 l’1 giugno 2011, è tornato sui suoi dicembre 2009 e 19 giugno 2010 passi revocando la «liberazione anti- 19 dicembre 2010, una riduzione di

tice della ‘ndrangheta crotonese capace di allungare i suoi tentacoli fino in Emilia Romagna, in simbiosi con i Dragone. Poi l’assassinio di Raffaele Dragone, figlio dello storico mammasantissima Antonio, ed i rapporti che s’incrinarono irrimediabilmente. Con l’eliminazione dello stesso Antonio Dragone, mentre Nicolino Grande Aracri era già detenuto, pello di Catanzaro in data 21 marzo non ebbe più pari nel locale di Cutro. 2011». Il che significa che quella pe- Una condanna a diciassette anni, na a tredici anni e rotti l’ha scontata quattro anni al carcere duro, poi gli e negli altri stralci giudiziari nei qua- sconti di pena e, ora, la liberazione anticipata. li è coinvolto - a co«Un provvediminciare da quelli Gli avvocati: mento assolutamenin Corte d’assise - si «Provvedimento te condivisibile - sotdifenderà da uomo tolinea l’avvocato libero. La difesa, in giusto anche Gianni Russano pratica, ha fatto vaper il suo stato che rende giustizia a lere il principio di di salute fisica» colui che ha subito «fungibilità delle un periodo di carcepene», ottenendo per l’imputato lo sconto sulla con- razione ingiusta, specie se si considedanna, a lui inflitta nel primo filone ri che questi versa in particolari condello storico processo “Scacco mat- dizioni di salute. Ho ritenuto pertanto”, i periodi di custodia cautelare to - chiosa il noto penalista crotonesofferti nei processi per i quali è sta- se -, anche sotto il profilo etico, curare l’istanza che ha portato all’approto invece assolto. Il suo profilo criminale è storia im- do liberatorio». pressa in quella sentenza del ’99 in PIETRO COMITO cui si ricostruisce la sua ascesa al verp.comito@calabriaora.it

La difesa convince il magistrato di sorveglianza

giorni centrotrentacinque sulla pena stabilita con provvedimento di cumulo del procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’ap-

Scarcerato anche D’Agostino Gli inquirenti lo consideravano al «vertice» delle cosche reggine LOCRI (RC) Fuori anche Domenico D’Agostino. La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, accogliendo l’istanza presentata dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Lojacono ha disposto l’immediata scarcerazione di un altro degli imputati eccellenti nel procedimento penale, storico e controverso, denominato “Prima Luce”. Narra del radicamento del clan D’Agostino-BelcastroRomeo, poi diviso in due fazioni contrapposte nella sanguinosa faida, «in Sant’Ilario ed in Calabria, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige», tra «la seconda metà degli anni ’70 all’agosto del 1990». Ricostruisce i suoi rapporti con le cosche Iamonte di Melito Porto Salvo, Cordì di Locri, Commisso e Costa di Siderno, Aquino di Marina di Gioiosa, Ursini e Loccisano di Gioiosa Jonica, Spagnolo e Reale di Ciminà, Barbaro e Papalia di Platì, Romeo di San Luca e Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica. Ricostruisce gli omicidi di Domenico Maleca, Emanuele Quattrone, Benedetto Iurato, Vincenzo Siciliano ed Antonio D’Agostino, il tentato omicidio del poliziotto Angelo Cordone e le rotte del narcotraffico gestite dalla ‘ndrangheta tra la Turchia ed il Sud America. Condanne in primo grado pronunciate dalla Corte d’assise di Locri il 17 novembre 2003, sentenza poi parzialmente riformata dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria il 3 marzo del 2006. Da allora di giorni - per il deposito dei motivi - non ne passarono novanta bensì mille-

settecento esatti, quattro anni e mezzo suonati. L’avviso di deposito alle difese degli imputati e alla Procura generale venne infatti notificato il 28 ottobre 2010. E così la giustizia lumaca portò le prime scarcerazioni eccellenti: prima Luciano D’Agostino, poi Giuseppe Belcastro. Ora esce pure Domenico D’Agostino che, però, più che dalla giustizia lumaca è stato premiato dalla bravura dei suoi difensori. Perché proprio accogliendo i ricorsi degli avvocati Sabatino e Lojacono, la Suprema Corte, prima sezione penale, aveva annullato la sentenza emessa dalla Corte d’assise reggina con la quale Domenico D’Agostino, 63 anni, era stato condannato alla pena di

periodo di detenzione (dal 26 anni di reclusione. Nel processo Prima Luce, 1979 al 1988) ed i collegacon riguardo alla posizione di menti stabiliti in carcere con Domenico D’Agostino, nella esponenti della mafia siciliasentenza di recente annullata na; la ripresa delle funzioni si riconosce «il ruolo di verti- operative al vertice della cosca sia nella ce ed orgadelicata fase nizzatore delLa Cassazione precedente e l’associazione ha annullato immediatamafiosa. Al il verdetto della mente sucriguardo, la la sentenza di Corte d’assise a cessiva scissione di primo grado 23 anni di galera Belcastro e si legge nei Romeo, sia motivi - ha particolarmente valorizzato la nel periodo trascorso a Colosua partecipazione al summit gno Monzese in regime di limafioso dell’11.4.1977 con ap- bertà vigilata; infine, il riferipartenenti a famiglie di mento di Mammoliti Rocco ‘ndrangheta della zona tirre- ad un dialogo tra loro internica, che ebbe come epilogo corso il 29.12.1997 in occasiola tristemente famosa strage ne del matrimonio della sodi Razzà; il ruolo direttivo rella del collaboratore». Secondo il verdetto annulconservato durante il lungo

Il palazzo di giustizia, sede della corte di cassazione lato, infatti, «la sentenza relativa alla strage di Razzà costituisce la controprova all’affermazione dei collaboratori che, dopo l’uccisione a Roma del fratello Antonio (avvenuta meno di sei mesi prima), Domenico avesse assunto nella cosca un ruolo direttivo,

senza il quale non sarebbe stata giustificata la partecipazione ad un summit di quel genere. Nel corso degli anni il D’Agostino Domenico ha mantenuto una posizione di preminenza nell’associazione». Ora è libero. p.com.

fondi ministeriali

I big a processo? Si deciderà il 29 giugno Il gup stabilirà se mandare alla sbarra Loiero e altri 23 personaggi politici CATANZARO La data è quella del 29 giugno. In quel giorno, il gup di Catanzaro deciderà se e chi mandare sotto processo tra gli ex amministratori regionali coinvolti in presunti illeciti connessi alla gestione di fondi pubblici. Nella giornata di ieri si sono concluse le repliche degli avvocati. Lo scorso 10 giugno, invece, il pubblico ministero Elio Romano aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti i ventiquattro indagati. L’accusa, formulata a vario titolo, è di abuso e omissione d’atti d’ufficio. A fine mese, il giudice del tribunale del capoluogo dovrà quindi decidere se mandare o meno sotto processo l’ex presidente

della Regione e attuale consigliere re- ziante, Michelangelo Tripodi e Silvio gionale Agazio Loiero; gli ex assesso- Greco; gli ex dirigenti regionali Franri regionali di centrosinistra e attuali co Lucio Petramala, Domenico Carconsiglieri regionali Mario Maiolo, nevale, Marinella Marino, Michelina Ricca e Rocco LeoNicola Adamo, Sandro Principe e FranL’accusa è d’aver netti; l’ex capo di gadella giunta cesco Sulla; gli ex asgestito in modo binetto di centrodestra guisessori regionali di centrosinistra Mario non trasparente data da Giuseppe Chiaravalloti e l’atPirillo e Doris Lo e inefficace 10 tuale consigliere reMoro; l’ex assessore milioni di euro gionale Francesco regionale di centroMorelli; oltre che l’ex destra Giovanni Dima; gli ex assessori regionali Nino De leader della Compagnia delle opere Gaetano, Diego Tommasi, Demetrio in Calabria Antonio Saladino e l’ex diNaccari Carlizzi, Luigi Incarnato, Do- rigente del ministero del Lavoro MamenicoCersosimo, Vincenzo Spa- tilde Mancini. Le accuse sostenute

dalla procura fanno riferimento a presunti illeciti commessi, tra il 2005 e il 2009, nell’ambito di un progetto di reinserimento nel circuito occupazionale programmato per attività di manutenzione e pulizia dei parchi di Aspromonte, Sila e Pollino. Per questo progetto, venivano stanziati al tempo 10 dieci milioni di euro, necessari a finanziare le procedure di selezione delegate alla Sial e all’Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo, Arssa, oltre che le indennità da riconoscere agli assunti. Tutti soldi pubblici messi a disposizione dal ministero del Lavoro e poi gestiti - sempre secondo la tesi dell’accusa - in maniera tutt’altro che trasparente e senza che il loro impiego portasse a buon fine il progetto. IVANO GRANATO i.granato@calabriaora.it


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Verso i congressi «Pd, basta litigi Serve un tavolo»

Cosa sta succedendo nel Pd? La sconfitta alle amministrative in Calabria è stata cocente. Eppure il partito sembra non aver assimilato la lezione. Sul tema abbiamo interpellato il capogruppo del Pd in consiglio regionale. Insomma, onorevole Principe, cosa sta succedendo nel Pd regionale? «Incominciamo a precisare che le sconfitte che hanno fatto notizia riguardano il Comune e la Provincia di Reggio, il Comune di Catanzaro e quello di Cosenza. Naturalmente, anche la perdita di Rossano e di San Giovanni in Fiore è stata dolorosissima. Do per scontato che sarebbe stato impossibile vincere a Reggio e nel capoluogo di regione; con un’ adeguata capacità di direzione politica si poteva vincere alla Provincia di Reggio ed anche a Cosenza. Abbiamo, però, vinto al primo turno, in modo brillante, a Rende, al ballottaggio a Crotone ed in numerosissimi piccoli centri dove i gruppi dirigenti locali, autonomamente, hanno ben saputo scegliere candidati a sindaco adeguati e formare ottime liste. Ciò è la prova del nove che do- ne di vantaggio, non solo perché è uscito vincive si è perso si è registrata una carenza di dire- tore dalle elezioni regionali, ma anche perché è zione politica. È evidente che il Pd non ha sapu- unito sotto la leadership di Scopelliti». Il gruppo del Pd oggi appare diviso. Si to ritrovare unità interna e, conseguentemente, non è riuscito a fare sintesi politica e rischia la spaccatura? «Per la verità il gruppo regionale del Pd non programmatica con gli altri partiti della coalipuò definirsi diviso. Il gruppo è zione. Cosenza docet. Ciò che costituito da nove consiglieri e preoccupa è che, come spesso le gestioni sette di essi partecipano a tutahimè accade, le gestioni straordinarie, piuttosto che favoristraordinarie te le riunioni, sono protagonidi molte iniziative, lavorano re i processi unitari, accentuaAccentuano sti in commissione, si impegnano no le lacerazioni, soprattutto in aula e sanno mantenere i quando non danno l’impres- lacerazioni. Ancor rapporti con iscritti, simpatizsione di svolgere la naturale più se non danno zanti, militanti e dirigenti. I refunzione di garanzia e di assustanti due, tra i quali l’ex segremere, quindi, decisioni al di so- l’impressione di tario regionale del Partito depra delle parti e nell’interesse assumere decisioni mocratico, che ha guidato lo del partito, ma per favorire e al di sopra stesso durante le elezioni resostenere esigenze particolari. gionali, sono saliti incomprenLa lezione che si dovrebbe trar- delle parti sibilmente sull’Aventino per re è che una classe dirigente ragioni che debbo definire del matura e responsabile si siede, tutti insieme, intorno ad un tavolo, per indivi- tutto personali. Quindi non c’è divisione, ma duare un percorso corretto per giungere all’as- questa incomprensibile fronda che, naturalsise congressuale, ricercando personalità che mente, indebolisce l’immagine e le azioni istiper storia, capacità e cultura,meglio se giovani, tuzionali che il gruppo pone in essere». Cosa vi aspettate da Roma? D’Alema possono raccogliere tutte le energie sociali, culturali ed economiche che potrebbero individua- aveva invocato interventi energici. Dore nel Partito democratico una forza alternati- po la relazione di Bersani c’è stato un inva ad un centrodestra che, anche in Calabria, contro del gruppo con Musi. All’orizzonnon è andato oltre gli annunci. Naturalmente, te c’è l’incontro della segreteria nazionain Calabria il centrodestra parte da una posizio- le con i membri calabresi della direzione

Principe: «Il gruppo regionale? Non è diviso C’è solo l’inspiegabile fronda... di quei due»

Sandro Principe a Palazzo Campanella nazionale. «Sinceramente mi aspetto che favorisca un processo di autoresponsabilizzazione del gruppo dirigente e che imponga a tutti, per come si diceva prima, di sederci intorno ad un tavolo per il rilancio del partito e per pervenire rapidamente al congresso ed alla scelta della futura classe dirigente. Non ho bisogno di aggiungere che sono fautore non dello scontro tra le generazioni, ma dell’incontro tra i giovani ed i diri-

E al convegno il capogruppo striglia Oliverio ri sono stati Sandro Principe e Mario Oliverio, i suoi due interlocutori. Che, ciascuno dal proprio punto di vista, hanno evidenziato i problemi del Pd alla base delle batoste prese alle ultime amministrative. Il concetto da cui sono partiti i due è lo stesso: laddove il partito è unito si vince, altrimenti no. Cambiano le interpretazioni: «Il gruppo regionale», ha detto Principe, «funziona e fa opposizione e certo non è colpa mia se c’è un consigliere irresponsabile che fa il controcanto

per il gusto di farlo. E non è colpa mia se il partito, dal 2009 ad oggi, è stato gestito malissimo». Oliverio replica assolvendo Musi da ogni accusa e scaricando la colpa su parte del Pd «che si è dimostrato disunito o, peggio ancora, “organico”, a Cosenza e a Reggio, al centrodestra». Ma quando mai, è la replica di Principe «Paolini i suoi voti li ha presi. Semmai a dividere il partito è stato il modo in cui Paolini è stato scelto, senza nessuna procedura democratica. E di che trasversali-

Nasce un laboratorio del centrosinistra Anche Scalzo al lavoro smo parli, visto che alcuni assessori uscenti del Pd si sono candidati in altre liste, concorrenti a quella del Pd?». E via discorrendo. Tutti si sono mostrati d’accordo sulla necessità chiarificatrice dei congressi. Ma, sorge il dubbio, che potranno fare i congressi per un partito così conciato? Saverio Paletta

B riganteide Dove passò Carletto non crebbe più l’erba Nel Partito democratico calabrese ormai si litiga su tutto, dopo la batosta alle amministrative adesso si litiga sull’esito referendario. Chi ha fatto più quorum? Io! No, tu no! L’oscar del nulla, però, questa settimana, tocca a Carletto Guccione che, all’assalto di Sandro Principe, dichiara: «Il gruppo così non va, deve fare più opposizione». Obiezione giusta se non fosse per il fatto che, fino ad oggi, Guccione, alle riunioni del gruppo non è mai andato, o quasi. A ben vedere, visto l’escursus di Carletto, non ci viene dif-

BONAVENTURA SCALERCIO b.scalercio@calabriaora.it

catanzaro

L’intervento durante un dibattito organizzato da ZonaDem a Cosenza COSENZAL’ecumenico e i due incendiari, si potrebbe riassumere con una battuta “Adesso basta, costruiamo il Pd”, la kermesse organizzata ieri sera da ZonaDem al cinema San Nicola. A fare gli onori di casa, preceduto da alcuni esponenti del Pd della provincia, Mimmo Bevacqua, il vicepresidente della Provincia. L’ecumenico sarebbe Franco Laratta che, con la consueta sottigliezza, ha posto l’accento sulla necessità di «svelenire il clima per fare i congressi». Gli incendia-

genti di esperienza che debbono camminare insieme prendendosi per mano; ed, infatti, un partito serio ha bisogno della saggezza, ma anche di investire sui giovani, a cui va affidato il testimone del Pd del futuro; di un futuro che vedo molto vicino. Ho sentito D’Alema che si è congratulato per il trionfo del Pd a Rende; l’ho incontrato per caso a Venezia, ed ho percepito, in entrambe le occasioni, che, a suo parere, il Partito democratico in Calabria riparte se la classe dirigente, giovane e meno giovane, sarà capace di fare sintesi. Ribadisco, pertanto, che dagli incontri romani di Bersani con i membri della direzione ed anche con il gruppo, per come da noi richiesto, venga fuori quella volontà di fare sintesi per restituire il Pd ai calabresi. La Calabria, invero, ha bisogno di un grande Partito democratico intorno al quale costruire una coalizione di centrosinistra capace di lavorare per costruire un’alternativa di progetti e di ideali da perseguire». Mentre il Pd litiga, Scopelliti cresce, intervenendo da leader nelle questioni interne al Pdl. Intervistato da “Panorama” indica il «Polo dei moderati» calabrese quale modello per il centrodestra nazionale. «I dirigenti del centrodestra hanno dimostrato in questi anni una grande capacità di costruire un polo dietro l’altro. Adesso siamo al polo dei moderati, modello Scopelliti. Sull’azione di Scopelliti in Calabria sinteticamente ho detto prima e, se ce ne sarà occasione, sono pronto a precisare meglio il mio pensiero. Molti annunci, tanti slogans, ma pochi provvedimenti generatori di effetti positivi per i calabresi. A voler tacere di iniziative da noi giudicate negative, di cui nessuno parla, come ad esempio, il Piano casa che consentirà l’aumento indiscriminato del 20 per cento delle volumetrie esistenti, e la normativa allegata al bilancio 2011, impugnata in numerosissime parti dal Governo (un record), eccetera... Si fa presto a parlare di modelli, spesso la verifica storica, per come sta avvenendo in importanti città, provvede a far emergere un altro scenario. Comunque, mi fa piacere se nel centrodestra, e mi auguro anche nel centrosinistra, figure politiche calabresi riescono ad emergere ed a ricoprire ruoli di grande responsabilità. Sotto questo profilo, nell’interesse della Calabria, a Scopelliti faccio i miei migliori auguri».

ficile capire che, evidentemente, punta a fare il capogruppo. Se così è, è probabile che il gruppo regionale del Pd sia spacciato,infatti, ogni volta che Guccione è arrivato al vertice di qualcosa, dopo di lui non è rimasto più niente, neanche l’erba, un po’ come Attila. I Ds prima e il Pd calabrese poi, dei quali Guccione è stato l’ultimo segretario, non esistono più. Il Pd calabrese somiglia sempre a quel vecchio montanaro silano, che, dopo che gli era scappato il porco, si preoccupava di cercare la corda. Lo Zambro

CATANZARO Un laboratorio di confronto politico, che sia aperto ai partiti, alle associazioni, ai movimenti e ai singoli cittadini. Un salto culturale. Nasce il laboratorio politico del centrosinistra, un movimento, nato all’indomani dell’affermazione di Salvatore Scalzo, candidato sindaco del centrosinistra di Catanzaro che sarà partecipato da partiti, associazioni e liberi cittadini e che sarà presentato ufficialmente lunedì 20 giugno nell’auditorium dell’Itis “Scalfaro”. E in vista dell’appuntamento, il leader dell’opposizione del centrosinistra a Palazzo de Nobili incanterà i rappresentanti dei partiti e dei movimenti, oggi a mezzogiorno. «Lavoriamo ancora con intensità – ha detto Salvatore Scalzo – raccogliendo anche il vento positivo del voto referendario che ha “liberato” ulteriori energie positive e rafforzato la partecipazione come strumento diretto di partecipazione». «Metteremo in campo ogni strumento ed iniziativa - ha aggiunto Scalzo - che aggreghi sempre di più e nel segno della unità e coesione». ma. ri. ga.


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D A L le promesse ai... tecnici tv Sarò attentissimo con il governo a fare tutto ciò che è possibile per la vostra terra che è bellissima CAMPORA (CS) Centrodestra nazionale in affanno. Ma una delle poche gioie, nella recente tornata elettorale, è stato senz’altro il risultato calabrese. Una vera e propria anomalia, è stato detto, nel contesto nazionale. Un’anomalia che assume il nome di “modello Calabria” e che fa dire al governatore Scopelliti: il futuro è il Polo dei moderati. Situazione anomala in una regione anomala quanto è accaduto ieri. Il fatto: il premier Silvio Berlusconi interviene telefonicamente nel corso di

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La telefonata del premier Ma la sala ormai è vuota Scena immortalata dal Tg durante un convegno a Campora

Nelle foto, il repubblicano Nucara al telefono con Berlusconi; i tecnici divertiti dalla situazione paradossale; la sala vuota una iniziativa a Campora, risponde a una domanda ma... in sala non c’è più nessuno. E pensare che il presidente del

Consiglio non stava lesinando promesse: «Sarò attentissimo con il governo a fare tutto ciò che è possibile per la vo-

stra terra, che è bellissima. Sono a disposizione per ciò che può essere utile». L’affermazione di Berlusconi quale

risposta a una sollecitazione del segretario del Pri Francesco Nucara che aveva chiesto all’ospite “telefonico” un aiu-

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tino per la Calabria. Il tutto in occasione del conferimento delle borse di studio ad alcuni giovani calabresi da parte della Fondazione John Motta. Esilarante - come detto - il contesto: quando il premier esordisce con un «Pronto? Volevo portarvi un saluto di governo...», la sala è vuota. La manifestazione, durante la quale sono state assegnate le borse di studio ad alcuni giovani, si è infatti conclusa da poco. In sala soltanto qualche tecnico che sta smontando gli impianti audio. E la scena viene immortalata impietosamente dalle telecamere del Tg3. A Berlusconi non può che rispondere il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara che poi gli passa un avvocato della fondazione italo-americana. Berlusconi è all’oscuro di quanto succede, non sa che la sala è deserta e quando conclude la telefonata declama: «Viva gli Stati Uniti d’America, che gli italiani hanno contribuito a far diventare grande, Viva la Calabria, Viva l’Italia...!».

palazzo campanella

Approvato il rendiconto di Giunta Oltre quattro miliardi di avanzo

REGGIO CALABRIA Approvato a maggioranza, e non senza polemiche, il rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario del 2010. Già nella seduta di giovedì della II Commissione “Bilancio”, presieduta da Franco Morelli (Pdl), la minoranza aveva abbandonaIl rendiconto dell’esercizio finanziario per il to i lavori perché il documento era stato trasmesso in colpevole ritardo. Il presidente ha 2010, secondo la stima della Giunta, si chiuconcesso così un giorno in più per il suo esa- de con un saldo finanziario positivo di euro 4 me. Tempo comunque ritenuto insufficiente miliardi e 133 milioni di euro. Cifra che non ha dall’opposizione che si è astenuta riservando- convinto per nulla la minoranza che ha chiesi una più compiuta presa di posizione per la sto spiegazione in ordine soprattutto ai residui attivi. In particolare il conseduta di consiglio regionasigliere Bruno Censore ha chiele convocata per lunedì In commissione sto spiegazione sull’esigibilità prossimo. Proprio sull’ordigiallo su ordine reale della cifra. È toccato ai dine del giorno della prossirigenti di settore Stefania Boma seduta di consiglio ha del giorno e naiuto e Fortunata Raschellà sollevato un dubbio più che consistenza dei spiegare come la giunta sia arlegittimo l’ex capogruppo residui attivi rivata a tale cifra. «Il rendicondell’Udc Pasquale Tripodi. to dell’esercizio 2010 – ha spieIl rendiconto era stato inserito fra i punti in discussione senza avere an- gato la Bonaiuto - per la prima volta, presencora superato l’esame della Commissione. Un ta tutti i documenti e gli allegati richiesti dal“giallo” sul quale il presidente Morelli ha as- la normativa vigente e si presenta sotto una sicurato che farà piena luce chiedendo pun- forma completamente nuova, consentendo, tuali spiegazioni alla segreteria del Consiglio. in particolare, una maggiore intelligibilità e

ambiente

affari istituzionali

Normativa sismica, ok al differimento della legge di pianificazione territoriale REGGIO La IV Commissione “Ambiente”, presieduta dal consigliere Alfonso Dattolo (Udc), ha approvato all’unanimità una proposta di legge di iniziativa del presidente del gruppo del Pdl, Luigi Fedele, con cui si differisce al primo gennaio del 2012 l’entrata in vigore della legge numero 35 del 2009 concernente “Interventi di pianificazione territoriale in prospettiva sismica”. Nelle more dell’entrata in vigore della citata legge, continuerà ad attuarsi quanto disposto dal decreto del dirigente generale del dipartimento Lavori pubblici emanato lo scorso anno. L’organismo, inoltre, ha deliberato di fissare al 28 giugno prossimo la data ultima per la presentazione degli emendamenti sulla “Legge urbanistica della Calabria”, e su due distinte proposte di legge in materia di “sostenibilità urbana nell’edilizia residenziale pubblica e privata”, di iniziativa della giunta regionale e del consigliere Rosario Mirabelli (Misto). Su questi due ultimi provvedimenti, la Commissione ha audito Antonio Capritto, dirigente

pertanto, esigibili. Si tratta di entrate che si possono conteggiare, insomma, ma che non sono nella disponibilità di cassa. Nel proseguo dei lavori, sempre a maggioranza, sono stati approvati i documenti contabili di enti ed aziende sub-regionali, come semplicità di lettura dei dati, soprattutto per Arcea, Arpacal, Ardis e Aterp. Via libera anche quanto riguarda il conto finanziario riclassifi- alla proposta di legge della giunta in materia cato, non più suddiviso in innumerevoli capi- di “Cooperazione e relazioni internazionali toli». Fra l’altro nei residui attivi che fanno della Calabria”. Il presidente Franco Morelli, a conclusione volare l’avanzo di amministrazione sono inseriti quelli non riscossi negli esercizi relativi ad dei lavori, ha dichiarato: «Il parere favorevole sui provvedimenti propoanni precedenti che superano sti dalla Giunta e, in partida soli i 4 miliardi di euro. Alle Morelli (Pdl): colare, sul consuntivo per richieste di spiegazione da parapproveremo l’esercizio finanziario 2010, te dei consiglieri di minorana differenza dei cronici riza, la Bonaiuto ha ribadito la in tempo tardi del passato, è stato veridicità di tutti i dati contel’assestamento esaminato ed approvato ed nuti nel rendiconto e, con rifedi bilancio è un buon viatico per afferrimento ai residui attivi, ha mare che già da oggi ci si precisato che evidenzia che, all’interno del documento contabile, è presen- adopererà per dotare la Calabria dello strute una relazione sulla vetustà dei residui atti- mento finanziario di manovra di assestamenvi che per il 53% sono ascrivibili al titolo IV to del bilancio 2011 entro e non oltre il mese inerente le entrate per trasferimenti in conto di luglio prossimo». Riccardo Tripepi capitale dallo Stato e dall’Unione europea e,

del dipartimento Lavori pubblici della giunta regionale. L’organismo, inoltre, su due proposte di legge in materia di “energie rinnovabili”, di iniziativa della giunta regionale e del consigliere Salvatore Pacenza (Pdl), ha ascoltato i rappresentanti dell’Upi Ferro, Raffa, Porcelli, Lentini e Iacucci, e i dirigenti dell’assessorato alle Attività produttive, Nicolò, Gangemi e Mesiani. «È stato un confronto, quello con l’Upi – ha detto il presidente Alfonso Dattolo a conclusione dei lavori –, che è servito da forte stimolo per un ulteriore approfondimento sui temi energetici tra Regione e rappresentanti del territorio. Ho condiviso lo spirito costruttivo della presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che ha esposto efficacemente i propri dubbi sulla materia in relazione alle precise ed individuate responsabilità istituzionali, aspetto, questo, peraltro condiviso dalla Commissione, che troverà presto un significativo momento di confronto istituzionale». ric. trip.

Attuazione della legge Brunetta I commissari ascoltano i sindacati È tornata a riunirsi ieri mattina a palaz- organizzazioni a presentare alla Commiszo Campanella la I Commissione “Affari sione, entro il prossimo 22 giugno, emenistituzionali e generali”, presieduta da Giu- damenti sull’articolato proposto dalla giunseppe Caputo (Pdl). Al centro dei lavori del- ta. «L’ottimizzazione dei servizi e delle ril’organismo l’audizione dei sindacati in ordine all’attuazione su scala regionale della sorse, la trasparenza e la meritocrazia, crecosiddetta legge Brunetta. Ad essere ascol- do – ha commentato il presidente Caputo al termine della riunione di ta sono stati il segretario geieri - rappresentino per tutnerale della Cgil-Fp Alfre- Auditi i segretari ti, da qualsiasi postazione do Iorno, il segretario genedi Cgil Fp, Cisl considerate, un traguardo rale della Cisl-Fp Natale condiviso, in quanto realizPace, il segretario generale Fp e Uil Fp e il zano una migliore offerta della Uil-Fp Franco Criaco rappresentante della pubblica amministrae in rappresentanza del Csa del Csa, Priolo zione nel suo rapporto con Maurizio Priolo. i cittadini». Rispetto alla richiesta dei In quell’occasione la prima commissione sindacati di una maggiore partecipazione e coinvolgimento sui provvedimenti e le leg- riconvocherà anche l’assessore regionale al gi che riguardano il personale, il presiden- Personale Domenico Tallini e il direttore te dell’organismo consiliare Giuseppe Ca- generale della giunta Franco Zoccali che ieputo si è detto disponibile ad un confronto ri non hanno potuto prendere parte alla sepiù sereno e fruttuoso, invitando le stesse duta. (ric. trip.)


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i lavori della giunta La giunta regionale sarà parte civile al tribunale di Milano nel processo contro Carlo Cosco e gli altri imputati per il sequestro e l’omicidio di Lea Garofalo, l’ex collaboratrice di giustizia di Petilia Policastro. È la più significativa decisione assunta ieri, su proposta del presidente Scopelliti, dall’esecutivo calabrese, che per il resto ha approvato soprattutto pratiche di carattere sociale. Nel dettaglio. Su proposta dell’assessore Francescantonio Stillitani, è stata approvata la delibera sugli interventi urgenti alle famiglie in difficoltà: ok al regolamento che garantisce lo svolgimento delle funzioni dell’autorità del garante regionale dell’infanzia e adolescenza e al protocollo d’intesa relativo

Lea Garofalo, Regione parte civile

Costituzione nel processo sull’uccisione della collaboratrice di giustizia alla conferenza regionale sul vo- delle Comunità montane e i sindacati, assicurando l’impegno della lontariato e giustizia. Su proposta dell’assessore Mi- Giunta presso il governo nazionachele Trematerra, la Giunta ha ap- le affinché la quota del fondo naprovato la bozza di regolamento zionale, cosiddetto “consolidato”, con cui si individua Fincalabra pari otto milioni di euro circa, quale gestore del fondo di garan- possa essere definitivamente trazia a favore delle piccole e medie sferita alla Regione Calabria: inoltre, Trematerra e imprese agricole. Sarra hanno sottoLo stesso TremaVia libera all’attenzioterra, insieme al a interventi per posto ne della Giunta resottosegretario gionale la vicenda, alle Riforme Sarle famiglie affinché l’assessora, ha incontrato e i precari rato al Bilancio si una delegazione della scuola impegni ad individei dipendenti

duare, nel breve periodo, le risorse necessarie alla corresponsione degli stipendi maturati ad oggi dai dipendenti delle Comunità montane. Ancora, su proposta dell’assessore alla Cultura Mario Caligiuri, la giunta ha approvato il protocollo d’intesa tra Regione Calabria e ministero della Pubblica Istruzione per interventi finalizzati all’integrazione e potenziamento dei servizi d’istruzione (“salva precari”) venendo incontro ai bisogni dei lavoratori e agli operatori scolastici. Su proposta dell’assessore

Giacomo Mancini, sono state deliberate alcune variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2011: già calendarizzata nella prossima giunta una maxi-variazione. Infine, in tema di urbanistica, l’assessore regionale Piero Aiello, al termine di un incontro di carattere istituzionale sui Piani strutturali, ha affermato che non si procederà a una proroga generalizzata, bensì a «una salutare decadenza degli strumenti urbanistici tranne che per i centri storici, per le zone di completamento, per le zone produttive a mezzo delle quali è possibile continuare l’attività edilizia sia di residenza, ma, soprattutto, produttiva». a. c.

Porto, una partita a scacchi Ecco le proposte che emergeranno al tavolo di mercoledì col governo li richieste da sottoporre al Governo), e soltanto dopo, a Una partita a scacchi, ma seconda se queste richieste di vitale importanza. Perché fossero state soddisfatte o la posta in palio riguarda il meno, di esuberi e ammortizfuturo di centinaia di lavora- zatori sociali. L’impressione, insomma, è tori. E’ quella che tutto sia che si sta gioSignificativa ormai definicando sul la presenza del to, e che porto di Gioavanzi quella ia Tauro, do- ministro Sacconi “soluzione ve la trattatiI timori preconfeziova tra i vari dei sindacati nata” che i “giocatori”, sindacati terazienda, politica, sindacati, si fa ogni gior- ritoriali, a lungo esclusi dal no più incerta. Nonostante confronto tra Mct e Regione, hanno già pavensia finalmente arrivata nella tato. Quel che è certo è che giornata di giovedì, dopo un mese d’attesa, la Mct proverà ancora una vol- sere proprio la politica a teneconvocazione del tavolo col ta a far saltare in banco, ag- re duro sulle proprie posizioGoverno nazionale, c’è infat- giudicandosi l’intera posta, ni, chiedendo impegni preciti qualcosa che non torna ri- ovvero esuberi e, al tempo si nel momento in cui si parlerà di riduzione del spetto ai passaggi precedenti. stesso, interventi pubblici a Ed è la composizione stessa sostegno. Dunque dovrà es- personale. Un segnale positidel tavolo, dove oltre alla vicepresidente della Regione porto di gioia tauro/2 Antonella Stasi, al ministro dei Trasporti Matteoli e al ministro dello Sviluppo Economico Romani, è prevista la presenza del ministro al Lavoro Sacconi. Un annuncio, quello formulato dal presiÈ continuato anche nalla giornata di ieri il presidio dente della Regione Scopellipermanente organizzato dalla Cgil all’ingresso del porti, che ha già messo in prealto. Un’iniziativa per mantenere un dialogo costante con larme i sindacati regionali, e i lavoratori, ma che col passare dei giorni sta scoprendo ciò per un motivo molto semsempre di più la nota stonata della mancata unità sindaplice. La presenza del minicale. Ancora non pervenuti, infatti, gli altri sindacati Cisl stro starebbe cioè ad indicae Uil e Ugl, anche se ciò non sembrerebbe segnare una re che al tavolo si parlerà del diversità di posizioni nella vertenza, quanto una differenfuturo del personale, ovvero te valutazione sull’opportunità di organizzare il presidio di quanti esuberi l’azienda in questo momento. Così, dopo l’appello all’unità sindaannuncerà e di come intencale della Cgil, è giunta la nota congiunta delle segretederà gestirli. Una prospettirie regionali di Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ferrovie. «Il va che stride non poco con il nostro impegno- assicurano- proseguirà in maniera coeprecedente andamento della rente verso quegli obiettivi condivisi e finalizzati alla salvertenza. Almeno a livello ufvaguardia degli attuali posti di lavoro, operando nell’amficiale, infatti, Mct non ha bito di un disegno organico in grado di delineare percormai quantificato gli esuberi si di prospettiva, capaci di generare certezze e stabilità (ma mettendoli in relazione produttiva. Per fare ciò, riteniamo che le azioni da metcol calo dei volumi, e quindi tere in campo debbano essere condivise e funzionali al falasciando intendere circa re fronte comune tra i soggetti sociali e con le parti poli300) con la motivazione che tiche ed istituzionali regionali e territoriali». I tre sindaavrebbero potuto essere ricati, attendono «con fiducia» il tavolo nazionale, e anzi dotti in presenza di un conaggiungono: «Respingiamo ogni facile allarmismo e forcreto sostegno delle istituziozate interpretazioni che rischiano di indebolire il fronte ni. Dunque si sarebbe dovucomune e favorire i comportamenti delle controparti, atto discutere prima di riduziotori non distratti, della crisi annunciata e per certi versi ne delle accise sui carburanti provocata». (fr. ru.) e defiscalizzazione degli oneri sociali (queste le principaGIOIA TAURO

Continua il presidio Ma non c’è unità sindacale

vo, almeno per il momento, è venuto in questo senso dalla vicepresidente della Regione Antonella Stasi, che in un’intervista rilasciata a Co ha confermato l’esigenza di

rilanciare anche sul transhipment, contestualmente al nuovo impegno sulla logistica che richiederà comunque qualche anno per concretizzarsi. Sostegno istituzionale

sì, dunque, ma solo se ci sarà un piano per attirare nuovi clienti sulla banchina nei prossimi mesi. Infine l’ultimo “giocatore”, ovvero le parti sociali, che sostanzialmente stanno aspettando di conoscere le mosse altrui prima di decidersi all’azione. In una fase così delicata, infatti, i sindacati, sia i confederali che gli autonomi del Sul, respingono l’ipotesi dello sciopero, e quindi di un blocco delle attività al porto, per non fornire l’ “alibi” all’azienda di un atteggiamento puramente ostruzionista. Se dal tavolo di mercoledì dovessero giungere cattive notizie, invece, il clima sociale promette di diventare realmente incandescente. FRANCESCO RUSSO regione@calabriaora.it

la problematica

Rifiuti, cresce l’emergenza I sindaci scrivono a Melandri COSENZA Terzo giorno di stop per la discarica di Pianopoli (chiusa per lavori di manuntezione), inziano ad avvertirsi le prime problematiche serie per i comuni interessati. L’emergenza si fa sentire particolarmente nel Lametino e sulla costa tirrenica del Cosentino, ma cassonetti stracolmi e spazzatura per strada erano presenti ieri anche a Cosenza città e a Rende. E solo ora i sindaci si accorgono della circostanza di criticità che saranno costretti a fronteggiare fino a lunedì prossimo, giorno della quasi certa riapertura dell’invaso gestito dalla Daneco. La preoccupazione maggiore è proprio dei sindaci dei comuni dell’Alto Tirreno Cosentino (Scalea, Tortora, Praia a Mare, Santa Maria del Cedro, Diamante e Belvedere Marittimo) che hanno scritto al governatore Scopelliti e al commissario Melandri per cercare soluzioni immediate all’emergenza. Soprattutto perché l’emergenza coinciderà con uno dei primi week end che presenta bel tempo e che sicuramente attirerà sulla costa molti turisti. Ma l’allarme non è sottovalutato neanche dal primo cittadino di Lamezia, Gianni Speranza, che insieme all’as-

sessore all’Ambiente, Piero De Sensi, incotreranno martedì prossimo il commissario straordinario per cercare di risolvere una volte per tutte l’annosa questione delle discariche nel Lametino ed evitare così il rischio Napoli. Chiedono una risoluzione definitiva dell’emergenza rifiuti anche il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sandro Principe e Lorenzo Tropea e Giuseppe Gigliotti dell’Idv di Lameza Terme. DOMENICO MICELI d.miceli@calabriaora.it


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l’ora di Reggio tel. 0965 324336-814947 - fax 0965 300790 - mail reggio@calabriaora.it - indirizzo via Nino Bixio, 34

VILLA SAN GIOVANNI

MELITO PORTO SALVO

Agevolazioni in vista su Tosap e Tarsu

VERTENZA LIROSI

“Stella Marina” Sigilli ad area di 1200mq

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Accolte tutte le richieste dei lavoratori

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LOCRIDEAMBIENTE

Il personale entra in stato di agitazione > pagina 35

Blue Panorama, voli low cost Ieri il viaggio inaugurale. Boom di prenotazioni. La polemica con Tripodi > segue a pagina 20

Si rafforzano gli assi aerei Reggio-Fiumicino e Reggio-Linate. Da ieri, infatti, sono operativi i voli targati Blue Panorama, compagnia già attiva a Lamezia e che atterra in riva allo Stretto. I dettagli dei nuovi collegamenti sono stati illustrati poco dopo l’arrivo al “Tito Minniti” del volo inaugurale RomaReggio, sul quale hanno viaggiato il governatore Peppe Scopelliti e il presidente di Blue Panorama Franco Pecci. Insieme a loro allo scalo di Ravagnese, il presidente della Provincia Peppe Raffa e il sindaco Demi Arena. Scopelliti ha proseguito la “polemica aerea” iniziata da Pasquale Tripodi. I voli e la promozione I voli saranno operativi dal lunedì al venerdì e la domenica. Dal lunedì al venerdì, Fiumicino-Minniti: partenza 10:10 ed arrivo 11:20; Minniti-Fiumicino: 16:15-17:25. La domenica, Fiumicino-Minniti: 12:00-13:10; Minniti-Fiumicino 18:15-19:25. Dal lunedì al venerdì, Minniti-Linate: 11:45-13:25; Linate-Minniti 14-15:45. La domenica, Minniti-Linate: 13:45-15:25; Linate-Minniti: 16-17:45. La tariffa media è di 48,80 euro per il ReggioRoma e di 81 euro per il ReggioMilano. In poco più di un mese sono stati acquistati 1770 biglietti per il collegamento con Roma e 3900 per quello con Milano. L’obiettivo di Blue Panorama è 500mila passeggeri annui per tratta. «Abbiamo mantenuto l’impegno di far arrivare Blue Panorama a Reggio ed ampliare l’offerta. I biglietti acquistati finora prospettano ottimi ri-

«I GAZEBO? IL MIO CONSIGLIO È DI DEMOLIRLI»

Da sinistra, Franco Pecci e Giuseppe Scopelliti sultati – ha affermato Scopelliti – ciò potrà spingere Blue Panorama ad ipotizzare nuove rotte verso la Calabria. Siamo lavorando incessantemente con comuni e province di Reggio e Messina per l’Aeroporto dello Stretto». Per Raffa «si apre una nuova sfida: rendere più efficiente e moderno l’aeroporto e gestirlo in modo più incisivo. Abbiamo le idee chiare e sinergicamente stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo straordinario». Secondo Arena «adesso manca l’ultimo tassello: investimenti e gestione manageriale dell’aeroporto che Raffa concretizzerà». «Scopelliti è venuto a trovarci, abbiamo discusso e velocemente abbiamo portato risultati positivi – ha detto Pecci – all’inizio faticheremo, ma è difficile che abbandoneremo». Dalla conferen-

cronaca

Intera famiglia in manette

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oltivavano la cannabis sul balcone di casa. E altri due kg di marijuana erano pronti per lo spaccio. Un’intera famiglia, madre e sorella, più gli zii, è finita in manette. I carabinieri hanno trovato 21 arbusti rigogliosi in un palazzo in via Pio XI, dove hanno eseguito una perquisizione.

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università

Per il dialogo interreligioso

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iglata ieri, all’Università per gli stranieri “Dante Alighieri” una convenzione di collaborazione tra la stessa, l’Istituto superiore di scienze religiose “Monsignor V. Zoccali” di Reggio Calabria e la Pontificia università della “Santa Croce”. Tra le finalità lo sviluppo del dialogo ecumenico.

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za è emersa la volontà di una prosecuzione della sinergia RegioneBlue Panorama e la consapevolezza che i collegamenti aerei sono fondamentali per lo sviluppo di Reggio, area dello Stretto e Calabria, a partire da quello turistico. Presto il collegamento settimanale fra Reggio e Berlino: Pecci ha annunciato che è in corso lo studio della tariffa e che partirà fra qualche settimana. Porta il nome “Città di Reggio Calabria” il nuovo aereo protagonista del volo inaugurale. Inoltre, per due mesi campeggeranno sui poggiatesta dei sedili dei velivoli di Blue Panorama i Bronzi di Riace affiancati dalla scritta “Pari montagna, dispari mare” che riprende il discusso spot. Inoltre la compagnia assicurerà pubblicità della Calabria in aeroporto e sul proprio

sito web. Scopelliti vs Tripodi Scopelliti ha risposto al consigliere regionale sulle modalità di scelta di Blue Panorama: «Non è stata fatta una gara perché la legge prevede che sotto i 200 mila euro si può andare a cottimo fiduciario e noi abbiamo fatto un intervento di 190mila euro per la promozione turistica». E rilanciato: «Tripodi chieda al suo compagno di “Polo civico” Fuda dei 13 milioni di euro spesi in 6 mesi con la società Consulta e delle scatole cinesi, ci spieghino di questa oscura vicenda». «Da assessore a trasporti e turismo – ha concluso Scopelliti – Tripodi non lo abbiamo mai notato». LUCA ASSUMMA reggio@calabriaora.it

«Consiglierei ad Arena di procedere alla demolizione immediata». Non ha dubbi il direttore di Confcommercio Attilio Funaro sul futuro dei 4 gazebo in cemento costruiti nella parte bassa del lungomare, recentemente dissequestrati dalla Capitaneria di porto per essere riconsegnati all'amministrazione comunale che, adesso, intende adibirli a bar, paninoteca, nutelleria e yogurteria. E ricorda che su questo tipo di strutture, esiste «una delibera del consiglio comunale dell'era Falcomatà che decide come e in che forma si possono realizzare delle occupazioni di suolo su quel tratto della via marina». In quello stesso atto «l'unica tipologia di insediamento consentita era relativa alla costruzione di impianti non permanentemente fissi al suolo con l'indicazione dello stile di realizzazione e la destinazione dell'utilizzo merceologico destinato non alla somministrazione di alimenti e bevande bensì (...)

il convegno

“Dalla Calabria per l’Italia” Il Grande Oriente al Cilea Antonio Seminario, presiÈ tutto pronto al Teadente del Collegio Circotro “F. Cilea”, per la celescrizionale dei Maestri Vebrazione del convegno di nerabili della Calabria. La studi “Dalla Calabria per conduzione dell'evento sal’Italia”, promosso ed orrà affidata ad Alessandro ganizzato dalla MassoneCecchi Paone, giornalista ria Universale, Comunioe divulgatore scientifico. ne Italiana del Grande Interverranno Valerio ZaOriente d’Italia di Palazzo none, presidente del CoGiustiniani. I lavori si mitato scientifico G.O.I. apriranno questa matti- Gustavo Raffi per le Celebrazioni delna, alle 10,30, con il saluto di Paolo Peluffo del Comitato in- l'Unità d'Italia, Lucio Villari, Uniterministeriale per le celebrazioni versità Roma Tre, Ferdinando Cordei 150 anni dell'Unità d'Italia e di dova, Università “La Sapienza”,

Carlo Ricotti, Università Luiss, Vincenzo Ferrari, dell'Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island. Previsto anche uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi. Al prestigioso evento, Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo filatelico - voluto dall’Associazione Italiana filatelia Massonica, GOI - che sarà disponibile nello stand di Poste che sarà attivato all’interno del Teatro Cilea, dalle 9 alle 14.


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R E G G I O

Giunta, da destra Il centrosinistra spazio a esultanza attacca il sindaco e fibrillazioni «Non è autonomo» Pace: «Accordi precostituiti ingiusti» Nava e Larosa criticano il nuovo esecutivo

CENTRODESTRA Da sinistra Massimo Ripepi, Giuseppe Aprile e Antonio Rappoccio Commenti seguenti alla composizione della giunta Arena arrivano da tre note distinte di Massimo Ripepi (Pace), Peppe Aprile (Upc) e Antonio Rappoccio (Pri). «Esce rafforzata la nostra volontà di contribuire al governo, sia pure in assenza di deleghe, ma in virtù della delega avuta dai cittadini che ci hanno votato: saremo per questo attori e non spettatori, arbitri ed attenti osservatori delle scelte che accompagneranno la vita amministrativa della città» sostiene Ripepi. Ma lascia spazio alla polemica: «Crediamo ingiusta la scelta di composizione della Giunta, di privilegiare accordi precostituiti arbitrariamente con i partiti nazionali, utilizzando unità di misura mai concordate nei tavoli interpartitici locali, a scapito di chi, come Pace, da 17 anni rappresenta realmente il territorio, partito nazionale e rappresentante in Italia della Christian coalition

of America. Al sindaco ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare per la realizzazione di una Reggio migliore; ai partiti e alle logiche di una politica che non ci appartiene mandiamo un messaggio chiaro: siamo e saremo liberi da schemi e da condizionamenti e difenderemo gli interessi dei cittadini». Ancor più inquieto Peppe Aprile. «Ci troviamo di fronte ad un quadro dove è ingrandito ulteriormente lo spazio esistente tra elettori ed eletti. Ognuno è chiamato alla propria autonomia perché a Reggio si presentano scenari di rilevanza eccezionale. Se non la si finisce con doppi giochi, manovre, distacco oceanico tra quel che si dice e quello che si fa, le speranze potranno solo sfociare in guerre per scacciare la pratica degli affari e per l’avvento della vera politica di cambiamento – la posizione del rappresentante Upc – chi agisce sperando che la gente

non avrà il potere di sapere, si sbaglia di troppo. Ci siamo noi a fare autentica politica. E per liberare il palazzo da ogni eventuale assalto di chi pensa che avere sostenuto una fazione sia stato un diritto a sedere al tavolo delle spartizioni». Più sereno Rappoccio. «Apprezzo le scelte che sono state portate avanti nell’interesse dei cittadini e che sicuramente troveranno ampia soddisfazione per il prossimo futuro – l’intervento di Rappoccio – con la presenza del neoassessore Giuseppe Martorano e l’entrata in Consiglio di Rocco Lascala, il Pri prende formale impegno per il grande rapporto di continuità costituitosi negli anni precedenti e nei programmi di noi repubblicani: puntiamo a trasporti, lavoro e sanità, temi che ci troveranno sicuramente al fianco del sindaco Arena e della nuova giunta per il conseguimento di brillanti risultati».

Palazzo San Giorgio sede del Comune di Reggio Calabria Consuelo Nava e Antonio Larosa esprimono forti perplessità sul neonato esecutivo comunale. «Né rivolta, né rivoluzione, ma assalto alla Bastiglia da parte dei partiti e la giunta Arena ripropone sé stessa e la sua condizione di ripartenza quasi da dove si era lasciato – scrive la dirigente Pd in una nota – i propositi di nuovismo del neosindaco saranno sembrati azzardati al governatore Scopelliti ed agli aspiranti assessori». Diversi gli appunti mossi dalla Nava. «Le pari opportunità (associate all’ambiente?) sono distanti dalle politiche sociali e mentre in molti comuni si istituisce l’assessorato al welfare (più lavoro, magari), quale garanzia per giustizia sociale, rappresentanza di genere e generazione, sicurezza ed inclusione di fasce deboli e diritti alle diversità – prosegue – a Reggio le politiche rimangono ferme a rivendicazione della parità e cura di categorie assistite su chiamata . E poi la delega all’ambiente rimane orfana delle “Politiche per l’energia». Tra le altre critiche, la mancata relazione fra assessorato all’ambiente e quello al patrimonio edilizio evocando questioni come l’amianto nell’ex Italcitrus. «Avremmo voluto da un sindaco-tecnico una giunta di competenti, ma anche un modo differente di pensare a Reggio, dove niente può essere più come prima dalla trasparenza amministrativa

alla salute finanziaria dell’ente – chiude la Nava – ma anche su questo un silenzio che comunque acconsente». Duro anche Larosa. «Il sindaco Arena conferma di essere uomo con scarsa autonomia politica e scarso profilo decisionale, legato mani e piedi al blocco di potere costruito dal padre-padrone Scopelliti. Ripropone un’assoluta continuità con il “Modello Peggio” (non Reggio), volti e personalità che rispondono esclusivamente al presidente Scopelliti e che hanno contribuito a devastare le casse comunali – si legge in un comunicato del segretario provinciale Prc – niente innovazione, scatti in avanti ed autonomia dai partiti e dalle loro avide burocrazie. Il sindaco, se davvero vuole dimostrarsi all’altezza e restituire dignità alla democrazia reggina, effettui da subito un’autentica operazione verità, rendendo pubblica l’effettiva situazione delle casse comunali e modificando radicalmente le pratiche gestionali degli ultimi anni. Nutriamo dubbi giganteschi sull’effettiva capacità e disponibilità a compiere questo percorso, ma vogliamo comunque manifestare una speranza – termina Larosa – anche in questa direzione si muoverà l’opposizione dei consiglieri di Prc, Pd ed Energia pulita, un centrosinistra giovane, rinnovato e con una grande volontà di cambiamento».

regione

Forestazione e montagna, la proposta alternativa Pd Battaglia: «Non è la legge del futuro». Franchino: «Ripropongono Afor e Arssa» Il gruppo regionale del Pd attiva il confronto sui contenuti della proposta di legge della giunta regionale relativa ai settori della forestazione, politiche della montagna e sviluppo dell'agricoltura che prevede, tra l'altro, la soppressione delle comunità montane e l'introduzione di due nuovi enti, l'Arfopom e l'Arsac. Ieri pomeriggio a palazzo Campanella, dirigenti ed amministratori del Pd e delle comunità montane hanno analizzato la proposta di legge raccogliendo suggerimenti per elaborare una proposta alternativa rispetto agli indirizzi della legge «che - sottolinea il consigliere regionale Demetrio Battaglia - non delinea la Calabria del futuro. Non vogliamo conservare l'esistente ma procedere verso la modernizzazione rimanendo disponibili al confronto nei canali istituzionali per giungere ad un

provvedimento condiviso». Nello stesso progetto di legge, inoltre, si stabilisce anche che i commissari ed i vicecommissari di Afor e Arssa decadrebbero di diritto con i nuovi incarichi conferiti dal presidente della giunta per un anno con la possibilità di proroga fino al termine della fase liquidatoria. Il consigliere regionale del Pd Mario Franchino osserva: «Sotto mentite spoglie vengono riproposte l'ex Arssa e l'ex Afor abolendo le comunità montane credendo di contenere la spesa pubblica tagliando sulla politica quando i costi politici in questi enti sono inesistenti. Il principio da riaffermare è la qualità della spesa». Per Franchino la proposta di legge, così delineata, «è incostituzionale» e «chiediamo un confronto con la maggioranza per cambiarla radicalmente». Segnalando, inoltre, che «l'ar-

ticolo 46 dello Statuto regionale prevede le Comunità montane» il consigliere evidenzia diverse criticità nella normativa in oggetto tra cui la «mancanza di un atto deliberativo sull'istituzione dei nuovi enti, la mancanza della disciplina sul personale dipendente» e la preoccupazione che «questa potrebbe essere la quarta legge priva di copertura finanziaria» in base all'articolo 21. «Il sistema delle Comunità montane andrebbe rivisto ma non cancellato – sottolinea – in quanto svolgono un ruolo importante» e smentisce la linea di pensiero che bolla come enti inutili le comunità montane e i consorzi di bonifica. Sulla stessa lunghezza d'onda i

rappresentanti di comunità montane, istituzioni comunali e consorzi di bonifica che ribadiscono con determinazione il compito fondamentale svolto dalle Comunità montane sul territorio chiedendo attenzione verso la montagna, ritenuta una risorsa-chiave per la regione. «La discussione proseguirà», assicura Battaglia. Alessandro Crupi


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R E G G I O amministrazione provinciale

Consiglio, c’è la data Il nodo è la Giunta Raffa convoca la prima seduta. È lotta tra i partiti C’è la prima convocazione per il consiglio provinciale. Nella giornata di ieri, il neopresidente, Peppe Raffa, ha stabilito la data per la prima seduta nell’aula delle adunanze di palazzo Foti, luogo in cui, il 23 giugno potrebbe presentarsi senza la sua squadra di governo. Alle 10 di giovedì l’assemblea si radunerà con soli quattro punti all’ordine del giorno. Tutti passaggi obbligatori per la vita amministrativa di un ente appena rinnovato. Per prima cosa si procederà all’esame delle condizioni di ineleggibilità e incompatibilità degli eletti alla carica di presidente della Provincia e consigliere provinciale. Nel caso in cui Raffa dovesse presentarsi con la giunta già nominata, si procederà anche alla surroga degli eventuali assessori che saranno rimpiazzati tra gli scranni di palazzo Foti dai primi dei non eletti nelle liste di riferimento. Superata la prima formalità si procederà al primo vero atto politico, primo test per la solidità di una maggioranza già in fibrillazione: l’elezione del presidente del consiglio, carica legata a filo doppio con la nomina degli assessori. Subito dopo toccherà allo stesso Raffa giurare, in au-

la, da presidente, mentre l’assemblea chiuderà con l’elezione dei vicepresidenti del consiglio e dei segretari questori che andranno a comporre l’ufficio di presidenza. Completata la squadra di governo al Comune, l’attenzione, tutta politica, adesso è spostata alla Provincia. Raffa infatti aveva, nella settimana passata, provveduto a consumare un vero e proprio strappo con il centrodestra comunale e, soprattutto, con il coordinatore regionale del Pdl, Peppe Scopelliti, andando di fatto a bocciare la politica della compensazione rivendicando per sé autonomia. La scelta, di certo coraggiosa, potrebbe però trasformarsi in un vero e proprio boomerang. Già perché nell’infinita partita a

scacchi, il governatore ha mosso mettendo il presidente della provincia in estrema difficoltà. Con l’Udc, a palazzo San Giorgio, gli accordi alla fine sono stati rispettati concedendo due postazioni, una delle quali è la carica di vicesindaco. I centristi però, incassata la prima vittoria, adesso puntano all’en plein, conquistando analoghe postazioni a palazzo Foti. Raffa, però deve fare i conti con almeno due difficoltà. La prima è legata all’esiguo numero di postazioni in giunta, sette contro le otto del Comune. La seconda è invece legata a un altro scherzetto di Scopelliti, ovvero il riconoscimento del ruolo politico amministrativo di tutti quei partiti che hanno ottenuto un seggio per

Comune e Provincia e ignorati, di fatto, nella composizione della giunta Arena. In un quadro di per se complicato, si aggiunge un altro accordo particolare: quello con i Repubblicani di Francesco Nucara, a cui è stato promesso un assessorato al Comune e altrettanto alla Provincia. Dovesse essere concesso quanto concordato all’edera e allo scudocrociato le postazioni già bloccate sarebbero tre su sette, con Pdl, Scopelliti presidente, socialisti, popolari e liberali, sud e Raffa presidente a doversi suddividere le rimanenti 5 postazioni (una è quella di presidente del consiglio). Impossibile pensare che il Pdl possa accettare, indipendentemente dagli accordi, meno cariche dei centristi e la stessa Scopelliti presidente, che alle elezioni ha ottenuto un consigliere in più rispetto agli uomini di Casini, cosa farà? Da non sottovalutare, poi, il ruolo di Sud e Popolari liberali che, tra Comune e Provincia, hanno riportato lo stesso risultato dell’edera (un consigliere per ente) ma che dal duo ScopellitiArena sono stati . Sopporterebbero un nuovo gran rifiuto? Nei prossimi giorni l’ardua sentenza.

l’iniziativa

Legge elettorale, Bova dice sì al referendum «“A testa Alta - Democratici in movimento” hanno con convinzione aderito all’iniziativa referendaria per cambiare l’attuale legge elettorale, presentata ieri da illustri costituzionalisti ed intellettuali di diverse sensibilità culturali e politiche». È quanto si legge in una nota stampa congiunta, diramata nella serata di ieri dalle due formazioni politiche che hanno sostenuto l’esperienza del polo civico alle ultime elezioni amministrative. «Si tratta di una battaglia che il movimento ha già condotto nei mesi scorsi all’interno del Pd - aggiunge la nota proponendo un raccolta di firme in calce ad una legge di iniziativa popolare con cui si proponeva la reintroduzione del voto di preferenza contro i parlamentari “nominati” e per restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento». Poi la polemica con i democrat. «Quella proposta - rilevano le due formazioni - e le migliaia di firma raccolte in tutta la provincia reggina, furono consegnate al gruppo parlamentare del Pd senza che il partito assumesse su di se quella sfida». Prima di uscire dal Pd gli uomini Ata e Gim avevano inviato a Pierluigi Bersani anche una richiesta, supportata da 10mila firme, perché i candidati al parlamento non fossero nominati da Roma. «Anche

Giordano interroga Scopelliti

Quartiere Carcara Il disagio idrico è stato risolto

Asp 5, dubbi sui mancati pagamenti per l’assistenza domiciliare Il consigliere Idv Giuseppe Giordano ha presentato un’interrogazione urgente a risposta immediata al presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, «nella qualità di Commissario ad acta alla sanità, sullo stato dei pagamenti a favore delle cooperative sociali che operano nel settore della salute mentale e del servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) ricadenti nell’ambito dell’Asp numero 5». «Dopo le segnalazioni di diverse realtà sociali che vivono il dramma dei ritardati pagamenti - afferma Giordano - mi sono fatto portavoce di una nuova interrogazione sulla problematica inerente la normativa sulla tracciabilità sui flussi finanziari. Al di là della necessità o meno del Cig (codice identificativo di gara), mi chiedo come sia possibile che gli uffici competenti non abbiano adottato tempestivamente i necessari provvedimenti per non farsi trovare impreparati rispetto ai tempi previsti dalla normativa». «L’interrogazione - sottolinea l’esponente dipietrista – si è resa necessaria per sapere se risponde al vero che i paga-

menti a favore delle cooperative sociali per tali servizi, ricadenti nell’ambito dell’Asp 5, siano riconducibili alla mancata comunicazione del codice identificativo di gara (Cig); e se, in caso affermativo, non sia opportuno intervenire prontamente presso gli uffici competenti al fine di sbloccare, attra-

verso l’adozione dei necessari atti amministrativi, una situazione finanziaria che sta rendendo sempre più difficile la condizione economica degli operatori della salute mentale oltre che produrre una discriminazione rispetto agli operatori pubblici in organico nei medesimi servizi. La copertu-

ra finanziaria del servizio di questi ultimi, infatti – conclude Giordano - viene assicurata dal medesimo fondo indistinto, mentre per il servizio Adi vi è il concreto rischio di una sua interruzione con grave nocumento per la cittadinanza e per gli operatori dei servizi».

CONSIGLIERE Giordano

raccolta differenziata

L’isola ecologica fa tappa a Modena-Ciccarello «Sempre più rifiuti ingombranti stanno finendo nelle giuste mani!». L’iniziativa domenicale di Leonia riguardante l’“Isola Ecologica Itinerante”, continua a “navigare” per la città e in questo weekend farà tappa nel territorio della settima circoscrizione. «L’attività di sensibilizzazione, finalizzata a far conoscere alla cittadinanza le modalità di raccolta dei rifiuti ingombranti - si legge in una nota stampa diffuso dalla società partecipata del Comune di Reggio - si svilupperà stavolta nella giornata di Domenica 19 Giugno, a Modena-Ciccarello, territorio della VII Circoscrizione, presso il Viale La Boccetta, nei pressi del cimitero, dalle ore 8 alle ore 12». Per Leonia, «portare così i rifiuti solidi ingombranti e smaltirli “sotto casa” è un servizio che i reggini hanno apprezzato e continuano a farlo di domenica in domenica. Un servizio che

in quel caso, Bersani ha letteralmente ignorato quella fortissima domanda di democrazia e di cambiamento». «È stata proprio questa insensibilità e chiusura una delle ragioni di fondo che ci hanno spinto a rompere con il Pd - spiegano - dando vita ad una esperienza autonoma». Per gli esponenti del polo civico «tornare al voto di preferenza abolendo le liste bloccate, cancellare un ingiusto ed iniquo premio di maggioranza, innalzare la soglia di sbarramento dal 2 al 4 per cento per evitare l’eccessiva frammentazione partitica, sono i principali obiettivi che attraverso questa nuova iniziativa referendaria ci proponiamo di raggiungere». Tutto questo, per dar vita dal basso, grazie al voto dei cittadini, ad una nuova legge elettorale che restituisca peso e coerenza democratica al nostro sistema parlamentare».

è diventato ormai un appuntamento abituale per la popolazione. I cittadini, infatti, hanno ben accolto l’opportunità della Leonia. Lo dimostrano i numeri. Che evidenziano in maniera tangibile l’interesse della cittadinanza per questa problematica».Diverse le tipologie di “ingombranti” che è possibile portare all’isola ecologica: dai vecchi elettrodomestici bianchi ai piccoli elettrodomestici, dai televisori ai cartoni di grosse dimensioni, dai toner esausti al ferro. Insomma, tutto ciò che non serve e non si ha un posto in cui buttarli. Durante questo appuntamento, gli addetti della Leonia forniscono all’utenza informazioni ed indicazioni sulle modalità di conferimento dei rifiuti, nell’ottica di sensibilizzare e impedire il proliferare di discariche spontanee, fenomeno in passato molto diffuso a livello cittadino.

Risolti i problemi idrici nel quartiere Carcara di Archi. Nei giorni scorsi, infatti, a causa dei gravi disagi gli abitanti si erano rivolti alla Procura della Repubblica presentando un esposto contro l’Ente. «Una denuncia che, però si legge in una nota stampa dell’amministrazione comunale - non ha avuto seguito proprio grazie all’esecuzione immediata dei lavori di ripristino». «Ritengo sia giusto evidenziare - afferma il sindaco Arena - il senso civico dei cittadini i quali hanno legittimamente esercitato i loro diritti, ma hanno anche recepito la celere capacità d’intervento degli Uffici Comunali». Per Arena «è importante, dunque, comprendere come sia sicuramente più efficace e proficuo per risolvere determinati problemi rivolgersi alle Istituzioni competenti. Ciò è alla base - aggiunge il sindaco Arena - di una politica costruita sul dialogo tra l’Ente ed i cittadini».


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la città e i progetti/4

Gazebo, consegna ad agosto? Artuso rassicura: «Tutto regolare, sono stati acquisiti una marea di pareri» Annunciati con tanto di comunicato stampa ufficiale nello scorso mese di marzo, gli attesi lavori di completamento dei quattro gazebo della Via Marina ad oggi non sono ancora stati avviati. E meno male che il tempo sta facendo ancora le bizze. In ogni caso, se ancora non siamo entrati nella stagione estiva, almeno a rigor di calendario, è solo una questione di giorni. Ed i gazebo? Beh, sono ancora lì, esattamente come mamma (l’impresa) li ha fatti, non potendoli però ultimare, causa le ben note vicende giudiziarie, risoltesi positivamente soltanto pochi mesi addietro. In effetti, negli ultimi anni ci si era quasi abituati passeggiando nella parte bassa del nostro waterfront. Un pugno nell’occhio, quelle quattro strutture rustiche (una nutelleria di 20 mq, una paninoteca di 60 mq, una yoARCHITETTO Gianni Artuso; a lato il progetto dei Gazebo e sotto lo stato attuale delle strutture gurteria di 20 mq ed un bar di 60) e colme di rifiuti, ma molti ormai non vi facevano più caso, ipotizzando, non a torto, il direttore di confcommercio tempi molto lunghi per l’epilogo della vicenda. Poi, a fine inverno scorso, la nota lieta del dissequestro da parte della Capitaneria di Porto con tanto di cerimonia Stiamo facendo di tutto per ufficiale di riconsegna alla città, presenti trovare l’accordo con l’Ati l’allora sindaco Raffa, il candidato primo cittadino Arena, il consigliere comunale aggiudicataria, in modo da > segue da pagina 17 Scarfone e l’architetto Gianni Artuso, non dover procedere ad una quest’ultimo responsabile delle opere nuova gara per lavori residui, previste dal Decreto Reggio. (...) all'offerta da asporto». cosa che allungherebbe e di Fu proprio lui a ricordare a tutti che la molto i tempi. In soldoni E a tal proposito rammenta realizzazione dei chioschi rientrava nella che «una delle origini del seoccorrono ancora circa lista delle opere previste grazie a questa questro della magistratura legge speciale che risale alla fine degli an- centomila euro era stato proprio il fatto che Gianni Artuso, Resp. Op. Decreto Reggio ni ’80 e che presto, molto presto, ci si sale strutture non corrisponrebbe rimessi all’opera per devano al dettato di un'indido da non dover poi procedemetterle a disposizione della cazione del consiglio comure ad una nuova gara di appalcollettività. Ed è proprio Artu- il progetto nale». «Assieme ad altre orto per i lavori residui, cosa che so ad aggiornarci sulla situaganizzazioni - aggiunge - siaallungherebbe e di molto i zione ad oggi mo insorti contro la decisiotempi. In soldoni occorrono Architetto, al momento ne di realizzare queste cocirca centomila euro». del loro sequestro i gazestruzioni che si configurano Attilio Funaro Qualcuno si ostina ad bo erano quasi pronti alla come strutture permanenteaffermare che aldilà del loro consegna, tanto che a mente fisse e ci siamo ribellati sul loro utilizzo relativo alla problema ora risolto della mo di boutade si comsomministrazione di alimenti e bevande richiamando il prindistanza dal confine dementò che sarebbero bacipio che, laddove si fosse voluto procedere nei modi in cui Inizialmente ne erano tali all’anno di apertura delmaniale marittimo dei gastati soltanto altri tre giorsi era deciso, doveva essere emanata un'altra delibera». Fustati previsti sette, poi evi- le strutture, svolgendo in zebo (30 metri a norma di ni di lavoro sulle opere da naro esprime la propria contrarietà ai famigerati gazebo dentemente giudicati ecces- quel caso il ruolo di punto di legge) è il cemento il vero parte della ditta siciliana «anche sul piano estetico» proponendo «in base all'intento sivi in una striscia di costa aggregazione in modo partiproblema strutturale dei che si era aggiudicata l’aporiginario la realizzazione di impianti rimovibili con un ritutto sommato non troppo colare per i giovani reggini. chioschi, originariamente palto per consegnarli in Avevamo già accennato chiamo allo stile liberty del lungomare». L'idea del direttoestesa. I Gazebo stabili colloprevisti (amministraziotempo alla cittadinanza. re di Confcommercio è di «realizzare gazebo in ferro battucati nella parte bassa del alle superfici in cristallo ed ne Falcomatà) in altro Anno di grazia 2006. to, che accolgano il piccolo gelataio artigiano, la rivendita del lungomare, diventati nel acciaio dei prospetti che modo. «Beh, proprio tre giorni no, prodotto confezionato (panini, toasts, tramezzini, etc) o arfrattempo quattro, simili guardano verso il mare che «Ma a lei pare che i gazebo diciamo che per completare le tigianale senza sedie e tavolini altrimenti diventa sommininell’architettura ma dimen- tra l’altro saranno serigrafanon abbiano sinora compiuto quattro strutture dovrebbe bastrazione e, così facendo, si andrebbe a creare un'illecita e insionalmente l’uno con l’al- ti con immagini d’epoca delil regolare iter di legge? E’ tutstarci un mese. Intanto qualgiusta concorrenza su tre fasce dello stesso asse viario di oftro differenti, per alcuni si la città e di illustri personagto regolare, una marea di pareche giorno fa si è proceduto alferta». Per Funaro «una volta stabilito ciò, possiamo ragiosovrapporrebbero inutil- gi reggini. Ogni gazebo, inolri e nulla osta sono stati acquila pulizia dei gazebo e sperianare se ci debba essere una concessione pluriennale o annuamente ai lidi posti a pochi tre, avrà rivestimenti lapidei siti. Ricordo che allora facemmo proprio che a brevissimo le che consente una certa rotazione della fruizione di quello metri di distanza. Vero, ma e varietà di piante diversi. mo ricorso pure ad una consi possa ripartire con i lavori. spazio» e, successivamente, coglie l'occasione per sofferin parte, perché a differenza La pergola in legno ed acciavezione con l’Università e l’arQuello che posso personalmarsi su un utilizzo più virtuoso dell'arena Ciccio Franco dei lidi i gazebo potrebbero io, oltre a produrre ombra chitetto che progettò i gazebo, mente assicurare – è sempre sul lungomare Falcomatà. Non più sede di Rtl, che comunrimanere aperti e funzio- per i servizi sottostanti, diun certo Franco Zagari, per chi l’architetto Artuso a parlare - è que Funaro promuove quale «indiscusso attrattore generananti almeno per un perio- venterà sostegno di piante non conoscesse uno dei mostri che sin dal giorno successivo le sulla città», ma luogo dove «favorire l'offerta di pregio» atdo doppio rispetto alle strut- rampicanti che vi si appogsacri dell’architettura contemalla riconsegna dei gazebo da traverso l'allestimento di «una stagione teatrale estiva o di ture balneari. La città vive geranno formando un vero poranea, non ha certo voluto parte del Demanio Marittimo spettacoli di musica classica, di operetta o comunque di un anche in inverno il suo lun- e proprio tappeto verde. A ideare dei mostri di cemento, ci siamo attivati per giungere qualcosa che, istituzionalizzato, diventi anche un attrattoregomare, finanche nel perio- questo punto non rimane bensì dei cubi di cristallo che nel più breve tempo possibile simbolo verso la città in quanto rappresenta attività che sodo natalizio e tutto ciò indu- l’ora che poterle ammirare, hanno soltanto delle piccole alla conclusione della vicenda. no il biglietto da visita della nostra identità». E Rtl? «Essence a pensare che potrebbero possibilmente in tempo per fondamenta in cemento armaL’Ati che nel 2006 si aggiudido un catalizzatore di qualità - afferma - manterrebbe queessere almeno otto i mesi to- ferragosto. (an.vi.) to, ma che per il resto sono cocò l’appalto (Metalmeccanica sta sua caratteristica ovunque venga collocata. Non vedo stituiti da ampie e trasparenti Agrigentina, Faedil e Gean) quindi la necessità di porre Rtl al centro della via marina savetrate. Inoltre sul tetto è preaveva completato sino al mocrificando dal punto di vista estetico un'area che rappresenmento del sequestro il 90% delle opere. sicurezza le strutture al momento del se- visto un sistema per creare delle aiuole ta uno dei migliori scorci della città piuttosto che renderla Resta quindi veramente poco da fare, sol- questro, reti di protezione, pannelli e con fiori e piante per rendere ancor più motivo di attrazione e sviluppo di un'altra zona di Reggio sitanto che bisogna considerare un paio di quant’altro, dovette essere impegnata verde e piacevole il lungomare». stemandola, per esempio, in una località come Torre LuTutto a norma, quindi, ora no ci resta cose. La prima: i prezzi di mercato di al- una certa somma inizialmente non prepo». Qui «non creerebbe fastidio alla cittadinanza per il suolora per questa pur piccola tranche di la- vista. Per farla breve, stiamo facendo di che poterli ammirare, possibilmente enno della musica favorendo la crescita degli esercizi commervori ovviamente differiscono dalla som- tutto per trovare l’accordo con l’Ati ag- tro la fine di questa estate. ciali in questa zona attirando nuova impresa e ricchezza. ma che serve oggi per finire il tutto. Con- giudicataria in modo da poter iniziare veRtl, per me, va messa dove mi produce un ritorno». ANTONIO VIRDUCI siderate inoltre che per poter mettere in ramente, anche nel loro interesse, in moAlessandro Crupi reggio@calabriaora.it

«Il rischio è l’illecita e ingiusta concorrenza»

In principio erano sette Ne rimangono quattro


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Una famiglia “in erba” Arrestati in cinque

carabinieri

Officina metalmeccanica sequestrata dal Noe

Trovati due chili di marijuana e 21 piante di cannabis Un’intera famiglia, zii compresi, è stata arrestata dai carabinieri della Stazione Rione Modena per coltivazione di cannabis e altri reati. I militari dell’Arma da qualche tempo stavano tenendo sott’occhio Felice Condello, 29enne con precedenti penali in materia di stupefacenti. Decisa una perquisizione nello stabile in via Pio XI in cui vive insieme ad altri parenti, è giunta la sorpresa. Sul balcone dell’appartamento occupato dagli zii Saverio Romeo, di 56 anni, e Annunziata Pangallo, di 47 anni, sfoggiavano alcuni vasi con piante verdi altre tra i settanta e i centoventi centimetri. Ventuno piante, per l’esattezza. Già in fioritura, quasi pronte per il raccolto. Anzi, alcune sicuramente erano arrivate a maturazione e avevano subito anche il processo di essiccamento. In una stanza nello stesso appartamento, all’interno di un borsone, c’erano delle buste con due kg di marijuana pronta per lo spaccio, insieme a due bilancini di precisione. Le ricerche dei carabinieri hanno dato un ulteriore risultato positivo, con il ritrovamento di una pistola a salve con canna e camera di cartuccia modificate in calibro 6,35 e pronta a sparare, con cartucce inserite nel caricatore. La posizione degli indagati si aggrava dunque per la

La pistola con le munizioni

I vasi con gli arbusti in fase di fioritura contestazione del reato di detenzione di arma clandestina. Sono state trovate e sequestrate anche altre due pistole a salve. Sportisi dal balcone, i militari dell’Arma hanno notato altre due piantine che spuntavano dal terrazzo dell’appartamento vicino, occupato dalla madre e dalla sorella di Felice Condello. La perquisizione dunque non poteva che esse-

re estesa anche a quell’abitazione, dove sono state trovate, oltre agli altri vasi di cannabis, sei cartucce calibro 8 Flobert nelle disponibilità di Condello. All’interno del condominio era tenuta, ancora, una riserva di munizioni con cento proiettili per pistola calibro 45 Acp, 61 proiettili calibro 7.65, venti colpi calibro 8 Flobert. Tutti sono stati arrestati e portati in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le analisi in laboratorio hanno accertato che dallo stupefacente rinvenuto si sarebbero potute ricavare ottomila dosi di marijuana. a.i.

I vantaggi della mediazione Seminario sul nuovo istituto per la concertazione delle cause Mettere a confronto la mediazione civile-commerciale, con la mediazione familiare. Approfondire le varie sfaccettature che l’ormai obbligatorio istituto della mediazione prevede e offre in entrambe le casistiche. Il seminario, organizzato dalla sezione reggina dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, presieduto da Maria Stella Ciarletta. Proprio la Ciarletta, nell’introdurre i relatori, ha voluto ricordare come la sezione di Reggio dell’Osservatorio «ha promosso diversi incontri nel corso di quest’anno, lo scorso mese abbiamo parlato di adozione, e come ogni anno, abbiamo invitato il presidente nazionale dell’Osservatorio per un ulteriore momento di approfondimento sulla mediazione, confrontandola anche con la mediazione familiare». Ha portato i saluti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, il presidente Panuccio, che ha ricordato come «la mediazione è un elemento di moda, la mediazione familiare è già abbastanza conosciuta essendo un problema di contatto umano tra attori familiari». «Il sistema della mediazione, o della media-conciliazione generalizzato per tutti i processi, rischia di essere un sistema di carattere meramente formale che presumibilmente avrà poco successo quanto a conclusione di me-

diazioni o di controversie». Il presidente dell’Osservatorio Nazionale sul diritto di Famiglia, Gianfranco Dosi, ha invece ricordato come «l’obiezione mia personale e di altri colleghi è l’obiezione di chi ritiene che l’istituto cosi concepito, non ha saputo affrontare in modo intelligente il problema».

«Il processo civile in Italia oggi non funziona con tempi di durata che non soddisfano ne chi perde ne chi vince, quindi bisognerebbe avere il coraggio di cambiare – ha proseguito Dosi – noi come avvocatura dobbiamo essere in prima linea per cambiare questo sistema». Il presidente della sezione di Chieti dell’Osserva-

torio e mediatore familiare, Matilde Giammarco, si è soffermata sul «mancato inserimento della mediazione familiare nell’ultima legislazione». «Essere fuori legislazione – ha proseguito la Giammarco – ci costringe nell’ombra, lasciando anche il nostro lavoro in sordina». Antonio Morelli

ismed

Strangio audito al Senato in commissione giustizia L’avvocato Giuseppe Strangio (nella foto), direttore di Ismed e presidente dell’associazione italiana di mediazione civile, è stato audito nella Commissione giustizia del Senato, presieduta da Filippo Berselli. Il professionista ha tenuto un lungo intervento sottolineando l’importanza per i cittadini dell’introduzione dell’istituto della mediazione. «Su cento controversie pendenti – ha precisato– ben settantuno si chiudono con un accordo e quando ciò non accade, traspare una evidente delusione da parte dei cittadini coinvolti, che sanno a quel punto di doversi imbarcare in un processo civile, lungo, costoso e dagli esiti incerti». «Non siamo contrari –ha aggiunto- ad alcune correzioni del Decreto legislativo istitutivo della mediazione, come quella che ten-

de a garantire maggiormente il ruolo della categoria forense, prevedendo ipotesi di presenza obbligatoria dei legali in mediazione. Come siamo favorevoli alla maggiore formazione per i mediatori. Ciò che, di contro, è ineliminabile è il principio di obbligatorietà della mediazione. Se non fosse obbligatoria, la mediazione in Italia non esiterebbe. Occorre, infatti, il tempo per fare entrare questo nuovo metodo nel senso comune, nella coscienza sociale e nella cultura giuridica nazionale». Strangio ricorda che è «un istituto che noi importiamo con grande ritardo dal resto dei Paesi europei, dove la mediazione si tiene da decenni e con notevole successo. Le attuali condizioni del nostro sistema processuale civile, d’altronde, sono insostenibili, considerato che vengono introitati ogni anno quasi 5 milioni di cause».

I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria, insieme ai colleghi della Stazione di Archi, nel corso di attività finalizzata alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia della salute pubblica, hanno sequestrato un’officina meltalmeccanica, dedita alla lavorazione degli infissi in alluminio e del ferro. Gli accertamenti sul posto hanno consentito di rinvenire sparsi e all’interno di una gabbia metallica, numerosi fusti e barattoli di solventi e vernici (pieni e vuoti), più scarti metallici della lavorazione del ferro e dell’alluminio. Dal controllo documentale è emerso inoltre che la ditta era priva dell’au-

torizzazione per le emissioni in atmosfera. Per quanto attiene i fusti ed i barattoli di solventi e di vernici, classificabili come rifiuti speciali pericolosi, il titolare non ha saputo fornire alcuna documentazione attestante il loro smaltimento dal 1988, anno d’inizio attività. Per questo il proprietario B.N., è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per deposito incontrollato e smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, oltre che per aver avviato l’attività senza la preventiva autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Il valore del sequestro ammonta a circa cinquecentomila euro.

operazione imelda

Il gip restituisce i beni e l’impresa a Stilo Il gip di Reggio Calabria, Cinzia Barillà, ha restituito alla famiglia di Francesco Stilo i beni sottratti nell’ambito dell’operazione ‘Imelda’, dello scorso 11 marzo. Il giudice ha accolto l’istanza di dissequestro proposta dall’avvocato Tonino Curatola, il quale è riuscito a dimostrare l’infondatezza della tesi dell’accusa, secondo cui esiste la sproporzione tra i redditi dichiarati dall’indagato (tuttora irreperibile) e dei suoi familiari rispetto a quanto possiede in effetti. In particolare era finita sotto sequestro una quota pari a 2.500 euro della Ital S. F. di Stilo Domenico & C., con sede legale a Bianco. Erano stati bloccati anche i mezzi della società che si occupa di escavazione e sterro, consolidamento di terreni e centri urbani o industriali con tri-

vellazioni e pianificazioni. Il provvedimento riguardava anche due moto e un’auto di piccola cilindrata. Nel complesso i beni sono riconducibili anche al figlio dell’indagato, Domenico Stilo, e alla moglie Loridana Talia. L’avvocato Curatola ha dimostrato che in realtà i componenti del nucleo familiare avevano avuto entrate finanziarie negli anni in cui le indagini patrimoniali si riferivano, che Francesco Stilo risulta essere stato assunto all’Afor a tempo indeterminato dal 2004 e che in precedenza aveva percepito l’indennità di disoccupazione; infine ha dimostrato la richiesta di due prestiti con istituti bancari diversi, in concomitanza con l’avvio dell’attività imprenditoriale della Ital S. F. sas. a.i.

polizia di stato

Romeo nominato vicario del questore Antonino Romeo, primo dirigente della Polizia di Stato è il nuovo vicario del questore. Il funzionario, 51 anni, reggino, è entrato nella Polizia di Stato nel 1988, e succede a Salvatore La Porta,

recentemente promosso alla qualifica di dirigente superiore. In precedenza Romeo aveva ricoperto per circa otto anni l’incarico di capo di gabinetto della questura reggina.



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R E G G I O Ieri è stato sottoscritto, nell’aula magna dell’università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, il protocollo d’intesa tra l’istituto superiore di scienze religiose “Monsignor V. Zoccali” di Reggio Calabria e la stessa università per stranieri, accompagnato da una convenzione di collaborazione siglata con la pontificia università della Santa Croce. La convenzione di collaborazione tra i diversi enti è stata siglata, alla presenza di monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria – Bova, dal rettore della “Dante Alighieri” Salvatore Berlingò, dal direttore dell’istituto reggino di scienze religiose don Antonio Foderaro e dal decano della facoltà di diritto canonico della pontificia università della Santa Croce Luis Navarro Marfà. Al tavolo dei relatori presente anche Pino Bova, presidente del comitato Dante Alighieri. Con la finalità di implementare l’offerta formativa e l’attività di ricerca nel campo della formazione sulle tematiche dell’educazione interculturale, nonché degli studi relativi ai rapporti familiari interetnici ed interconfessionali volti allo sviluppo del dialogo ecumenico ed interreligioso, le istituzioni universitarie convengono di portare avanti questo programma di collaborazione, studio, ricerca e formazione, attraverso l’orga-

“Dante Alighieri” e “Santa Croce” Siglata la sinergia Mondello: «Fatto un passo importante»

nizzazione di attività di natura accademica, la formazione di professori, accordi di natura editoriale e altre iniziative

didattiche e di ricerca. Gli accordi firmati ieri si inseriscono in un precedente programma tra arcidiocesi e uni-

versità per stranieri che vuole dare attuazione agli scopi perseguiti dal centro universitario “Paolinum”, istituito

dall’ateneo della “Dante Alighieri” per promuovere studi in analoghe materie. «Gettiamo le basi per la realizzazione di uno sviluppo culturale non solo delle istituzioni universitarie ma dell’intera città» ha affermato il rettore Berlingò aprendo la conferenza stampa. «La collaborazione che inizia con questa convenzione – continua Luis Navarro Marfà della pontificia università della Santa Croce – spero possa diventare un contributo importante per la chiesa di Reggio e per le istituzioni universitarie, perché possano dare quelle risposte concrete che il momento storico che stiamo vivendo esige». Un progetto di ricerca in questa direzione è già stato avviato dall’istituto di scienze religiose: «Lo studio delle famiglie e soprattutto delle nuove realtà – afferma don Antonio Foderaro – ci ha aperto uno scenario che, in questa terra di scambi culturali, porta alla ricerca di risposte da trovare insieme, facendo rete, come le istituzioni universitarie oggi si propongono di fare». La parola, infine, a monsignor Mondello: «Spero che questa collaborazione possa crescere nel tempo e portare al miglioramento delle condizioni delle nostre istituzioni universitarie e magari, un giorno, a una facoltà di diritto canonico legata alla pontificia università della Santa Croce». Katia Ferrara

il seminario

Ordine dei medici La graduatoria provvisoria

Filiera dell’olio, creare un ponte tra Italia e Argentina

L’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Reggio comunica che sul bollettino ufficiale della Regione è stata pubblicata la graduatoria provvisoria regionale dei medici aspiranti al convezionamento nei settori della medicina generale valevole per l’anno 2011. I medici potranno prendere visione della graduatoria presso la segreteria dell’ordine o sul sito e presentare eventuale istanza di riesame entro 30 giorni dalla data di pubblicazione.

La parola d’ordine per il concreto sviluppo della filiera dell’olio di oliva e del settore agroalimentare è “valorizzazione” in un’azione che s’inserisce in un impegno rivolto all'internazionalizzazione delle imprese del territorio creando un ponte tra Italia e Argentina. Un indirizzo che la Camera di commercio reggina promuove assieme all’apporto di Unioncamere regionale attraverso una collaborazione con il corrispondente ente camerale italiano di Mendoza per incentivare relazioni commerciali costanti tra le nostre imprese e gli importatori argentini. Il seminario di ieri mattina alla Camera di commercio in cui è intervenuto il presidente Lucio Dattola ha avviato il dialogo con la realtà sudamericana, rappresentata da Pietro Baccarini,

L’iniziativa della Camera di Commercio per l’internazionalizzazione delle imprese presidente della Camera di commercio anni le imprese italiane che esportano, italo-argentina, e dal segretario genera- passando da 250 a 500mila». Baziuk ha le della Camera di commercio italiana le idee chiare: «Nel Meridione ci sono di Mendoza, Pedro Baziuk. Tra le azioni prodotti eccellenti come l’olio ma non qualificati. Bisogna lacongiunte è stata posta vorare per il riconosciall’attenzione la realizzaSi vuole puntare mento dell’olio calazione dell’Accademia itasulla promozione brese oltre le frontiere lo-argentina dell’olivo puntando sulla promoper riconoscere per poterlo piazzare sul mercato a vantagzione del riconoscimento l’olivicoltura gio dei produttori locadell'olivicoltura italiana nel mondo li che prima, però, dee argentina nel mondo vono fare gruppo tra stabilendo rapporti di cooperazione. «Internazionalizzare è la loro». Questi hanno manifestato diffichiave di volta della ripresa economica e coltà nell’operare a causa dell’azione dei della crescita, trainata dall'export - spie- grandi gruppi industriali ma rilevando ga Baccarini - e il sistema delle Camere numerose restrizioni alla produzione da miste punta molto su quest'aspetto po- parte della normativa europea. Alessandro Crupi nendosi l'obiettivo di raddoppiare in 3

lav

«Il randagismo dilaga in città Asp latitante» Nella città e nella provincia di Reggio l’emergenza randagismo ha assunto da tempo proporzioni allarmanti, soprattutto da quando l’Asp veterinaria è stata depotenziata, disattivando l’unità operativa “Lotta al randagismo” che operava sul territorio locale. Negli ultimi anni, i cittadini che vogliono segnalare un caso di abbandono o un incidente stradale in cui rimanga ferito un animale, non riescono ad avere nell’Asp veterinaria un valido interlocutore. A sopperire alle “carenze istituzionali” sono, dunque, le associazioni di volontariato come la Lav, che, su segnalazione dei cittadini, sono chiamate ad intervenire, sostituendosi quindi agli organi preposti, sobbarcandosi spesso ingenti spese. Da anni la Lav cerca di attirare l’attenzione delle istituzioni locali sul problema del randagismo. «Dopo un primo incontro programmatico presso la direzione generale Asp dichiara Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore Lav Calabria - durante il quale era stata annunciata la nascita di un “tavolo di lavoro” per attuare una serie di misure preventive e di contrasto al randagismo, non è stato compiuto alcun passo concreto in questa direzione. Dopo quell’incontro il randagismo è andato sempre più aumentando con il passare dei mesi e la situazione è destinata a peggiorare a causa dell’imminente ondata di abbandono degli animali, tipica della stagione estiva. Per l’ennesima volta siamo costretti a denunciare la gravità della situazione ed a prendere atto, con rammarico, che l’Asp di Reggio non sembra intenzionata ad affrontare in maniera risolutiva il problema del randagismo dilagante in città».

l’appuntamento «Promuovere le operazioni di interscambio culturale diffondendo la conoscenza della città metropolitana e delle nostre tradizioni, creando occasioni concrete di presenza turistica in riva allo Stretto. E’ uno dei principali compiti di un’amministrazione comunale che, come la nostra, si prefigge di trasformare definitivamente Reggio Calabria in meta turistica di forte richiamo, applicando una formula di marketing territoriale elaborata dall’analisi dell’exploit economico delle Cinque Terre». Lo ha dichiarato il sindaco Demetrio Arena, complimentandosi con il professore Vincenzo Gallo, docente della University of Pen-

Incontro Arena-studenti Pennsylvania Tradizionale visita a palazzo San Giorgio. Il sindaco: «Un motivo di integrazione»

nsylvania, che da alcuni anni organizza uno stage-vacanza per stu-

denti e insegnanti americani in riva allo Stretto. Ed anche quest’anno si

è tenuta l’ormai tradizionale visita a palazzo San Giorgio della rappre-

sentativa della Pennsylvania University con l’incontro con il primo cittadino Arena che si è intrattenuto a lungo con il folto gruppo di studenti statunitensi, accompagnato dai professori Eleonora Pitasi e Jason Lane. Una cordiale chiacchierata che ha consentito al sindaco Demetrio Arena di fare anche un mini-sondaggio tra gli studenti sul gradimento della permanenza in città. Positivi i riscontri ottenuti dai giovani, i quali hanno concluso la visita a Palazzo San Giorgio, dopo la foto ricordo con il primo cittadino, ripromettendosi di ritornare prossimamente per una nuova vacanza a Reggio Calabria.


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R E G G I O ISTITUZIONI

FORZE DELL’ORDINE Polizia (113) Carabinieri (112) Guardia di Finanza (117) Vigili del fuoco (115) Capitaneria di Porto (1530) Corpo forestale dello stato Ospedale (118) Polizia provinciale Polizia municipale

0965 411111 0965 854111 0965 46056 0965 632111 0965 656111 0965 811312 0965 3911 0965 313302 0965 53004

Comune Reggio Calabria 0965 362111 Urp (www.comune.reggio-calabria.it) 0965 23316 Provincia Reggio Calabria 0965 364141 (www.provincia.reggio-calabria.it) Regione Calabria 0965 880111 (www.regione.calabria.it) Comunità montana Versante dello Stretto 0965 590842

Numeri utili

* SERVIZI AEROPORTO DELLO STRETTO Call center 899 28 28 29 Centralino 0965 640517 Amministrazione 0965 641111 FERROVIE DELLO STATO Call center 892021 Piazza Castello, 2 - 0965 861111 Assistenza clienti 0965 27427 ATAM 800433310 ASSOTOUR 0965 743061 ACI 0965 811925 Soccorso stradale 0965 803116 ACQUEDOTTO segnalazione guasti 0965.892944 CCISS VIAGGIARE INFORMATI 1518 ELETTRICITA' segnalazione guasti 800.538833 EMERGENZA ACQUA 800.904520

* INFO POINT ASSOCIAZIONE Ai.Bi. Ente autorizzato per l'adozione internazionale.attivo dal lunedì al ven. (ore 9-13) Sportello: via Paolo Pellicano 21/H, tel. 0965/26096 CENTRO TUTELA DEL MINORE Telefono 0965/25423. INFORMAFFIDO Informazioni, consulenze, assistenza legale sull'affido familiare di minori. Via Paolo Pellicano, 21/H Reggio Cal. Tel. 0965/894706 INFORMAGIOVANI Reggio Calabria Indirizzo:Via S. Marco, 3 - 89125 Reggio Calabria Tel. 0965 21865 E-mail: informagiovani@comune.reggio-calabria.it SP.IN. Sportello Informativo Giustizia Informazioni, consulenze, orientamento per famiglie di detenuti e dimessi dal carcere c/o Centro Servizio Sociale Min. Giustizia Giovedì dalle ore 15 alle 19. Vico Vitetta n. 26 R.C. - tel. 0965/598931. TELEFONO AMICO Lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 24, tutti gli altri giorni anche i festivi dalle ore 15 alle ore 24.Tel. 0965/812000

Farmacie Giorni e orario di servizio Al Castello, Branca, Calarco, Gioffrè, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Liotta, Stadio, Sorgonà, Labate, riposo sabato Laganà, Postorino, Straropoli Arcudi,Aschenez, Battaglia, Catalano, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Costa, Igea, Lazzaro, Pellicanò, San Sabato 8,30 - 12,30 Brunello, San Pietro, Scerra, riposo sabato pomeriggio Sant’Agata Mar - Sab 8,30 - 12,30 ; 16 - 20 Caridi - Fata Morgana, Centrale Lunedì 16 - 19,30 riposo lunedì mattina

Servizio notturno Centrale C.Garibaldi,455 tel. 0965 332332 Caridi - Fata Morgana Corso Garibaldi, 327 tel. 0965 24013

L’OCCHIO SULLA CITTÀ

* SANITÀ AZIENDA OSPEDALIERA Bianchi Melacrino Morelli Ospedali Riuniti centralino 0965 39111 Pronto intervento 118 Pronto soccorso 0965 397117 URP 0965 397298 CUP numero verde 800 336 611 AZIENDA SANITARIA LOCALE Via S.Anna I Tronco tel. 096523191 Centralino 09665 347111 URP 0965347374/ 347367 CENTRO REGIONALE EPILESSIE Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli tel. 0965/397972 ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO L’EPILESSIA Sezione regionale Calabria Unità operativa di neurologia PRESIDIO OSPEDALIERO OO.RR. via G. Melacrino - tel. 0965/397972 LEGA CONTRO TUMORI sede di Reggio Calabria, via Filippini n. 36/C. Assistenza domiciliare, medica ed infermieristica, per gli ammalati di cancro. dalle ore 9.30/11 - 15.30/18 da lunedì a venerdì. Tel. 0965/331563 SADMAT (Servizio assistenza malati terminali), sede di Reggio c/o Divisione chirurgia toracica-Ospedali Riuniti - tel. e fax 0965/397959 TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO c/o Azienda Ospedaliera Bianchi-Malacrino-Morelli tel. 0965/397113 CENTRI ANTIVELENI 0965.811624 CROCE ROSSA (Socc ambulanze) 0965.24444

FARMACIE

DI FRANCO CUFARI

ACROBAZIE Quattro ruote e una tavola.Tanto serve per lo skateboarding sport nato in California negli anni ‘60. Certo, a dirla così sembra semplice, ma riuscire a correre sulla tavola non è per niente facile.Tuttavia il fenomeno sta assumendo una certa proporzione in città e non sono pochi i ragazzi che, in assenza di veri e propri spazi dedicati, lo praticano un pò ovunque. Così, anche sul lungomare si prova a dare fondo alla propria abilità...

l’iniziativa

L’Aci avvia lo “Sportello a domicilio” Dallo scorso 16 giugno, l'Automobile Club d'Italia ha avviato a Reggio Calabria lo "Sportello a domicilio", un nuovo servizio gratuito per le fasce più deboli della popolazione. L'iniziativa rientra nel progetto "ACI per il sociale" e sarà inizialmente riservato alle persone diversamente abili non deambulanti e ai malati lungodegenti. Con il ricorso alla tecnologia telematica e in tempo reale l'ACI espleterà a casa del cittadino con gravi difficoltà fisiche a spostarsi o presso la struttura dove è ricoverato, qualunque formalità legata alla vita del veicolo: dal trasferimento di proprietà alla radiazione del mezzo, dalla pratica per la successione ereditaria al rilascio del duplicato del Certificato di Proprietà. Le uniche spese sono relative ai costi previsti dalla normativa vigente per l'espletamento delle formalità. Per richiedere il servizio è sufficiente contattare l'Ufficio Provinciale ACI-PRA oppure collegandosi a www.up.aci.it/reggiocalabria.

cids

Comarc e pignoramento terreni di Mortara Stamane, alle ore 11, presso la saletta del Bar sito all’interno della Villa Comunale di Reggio, il Comitato per il diritto alla sicurezza ha indetto una conferenza stampa sul provvedimento del Giudice dell’esecuzione Giuseppe Campagna. Il tema è: L’accoglimento della richiesta di pignoramento del terreno di Mortara e le inadempienze dell’Amministrazione Comunale e degli altri soci della Comarc: come sviluppare le iniziative e continuare la lotta per realizzare la grande opera pubblica relativa al Progetto Integrato? Interverranno anche gli avvocati incaricati di promuovere la procedura esecutiva immobiliare

tempo libero CATONA, CONVEGNO SU SAN FRANCESCO oggi alle ore 17,30 , a Catona, al Santuario di San Francesco di Paola si terrà un convegno dal tema “Il Soprannaturale nell’Uomo” ossia la Vita di San Francesco di Paola . L’iniziativa , organizzata in collaborazione con altre associazioni calabresi che si occupano di promuovere la figura di San Francesco di Paola in Italia e all’estero, sarà ospitata a Catona teatro del “Miracolo dello Stretto”.

DOMANI IL RADUNO DI ZAMPOGNARI Domani alle ore 17 in Piazza Felice Romeo di Cardeto, le associazioni "Aspromonte LiberaMente" e "Radici del Suono", in collaborazione con il Comune di Cardeto, presentano: Raduno di Zampognari della Vallata del S. Agata (in memoria di un figlio di questa terra: Don Mico Fortugno). Alle 17,30 l’apertura degli stand, poi laboratori, la mostra su Fortugno e tanta musica.


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R E G G I O

La fisarmonica di Zagari dal classico al moderno Concerto d’eccellenza al conservatorio “F. Cilea” cine news

MULTISALA LUMIERE SALA DE CURTIS Priest - in 3d Spettacoli alle 18,30 20.15 - 22

SALA SORDI Libera uscita Spettacoli alle 18.4020,30 - 22,30

SALA DE SICA I guardiani del destino Spettacoli alle 19 - 21 23

SALA MASTROIANNI X Men - L’inizio Spettacoli alle 18 20,30 - 23

Serata d’assoluta eccellenza, quella tenutasi giovedì sera al conservatorio “Francesco Cilea”, che ha segnato un nuovo appuntamento della stagione concertistica 2010 - 2011. In programma v’era il concerto del Maestro fisarmonicista Adolfo Zagari, docente cattedratico dello strumento da un quadriennio presso il Conservatorio medesimo, che accompagna alla didattica un’ intensa attività concertistica che gli ha fruttato negli anni un palmarés invidiabile (inutile e sterile citare qui la messe di collaborazioni a carattere nazionale e internazionale, sia da solista sia in formazione, che le diverse decine di progetti nelle quali è stato coinvolto: segnaliamo, a puro titolo esemplificativo, il “Premio borsa di studio “P. Benintende” - Lions Club” conseguito a Villa San Giovanni nel 2002 e la “Medaglia d’oro e diploma al premio internazionale “Foyer des artistes” - Centro nazionale di arte, cultura, scienza” ottenuto a Roma due anni dopo). Concerto per fisarmonica, si diceva (una splendida “Excelsior” della ditta Pigini in dotazione al “Francesco Cilea”, con 47 tasti al manuale destro, 160 bassi al manuale sinistro e cin-

L’esibizione del maestro que registri alla mentoniera), strumento spesso relegato e delegato alla musica folkloristica, soggetto per sua natura ad una certa “mono-tonicita” che ne implica un non amplissimo spettro sonoro, acquista qui una nuova luce, capace di piegarsi a molteplici autori e sonorità. Di acclarata qualità il programma del concerto, suddiviso in due parti di sei brani ciascuna, quasi tutti trascritti e rielaborati dal Maestro Zagari (eccezion fatta per gli ultimi tre, proposti dallo strumentista in diversi concorsi svoltisi a livello mondiale): la prima, di stampo squisita-

mente classico, prevedeva lezioni da organisti e pianisti quali Johann Pachelbel (“Chaconne”), Alfred D’Auberge (“Ground - Bass Prelude”), Pietro Mascagni (“Intermezzo”, dalla “Cavalleria rusticana”, Johann Sebastian Bach (“Preludio”, dal “Preludio e fuga BWV 539”), Giuseppe Verdi (“Preludio”, dall’atto III de “La Traviata”) e lo stesso Francesco Cilea (“Serenata”). La seconda – invece – punteggiata dagli acuti virtuosismi (mai fini a se stessi, anzi…!) del Maestro Zagari, si rivolgeva maggiormente a compositori contemporanei, con brani da

Astor Piazzolla (“Meditango”), Ernesto Leucona (“Andalucia”), Olivier Metra (“Valzer spagnolo”), “Zez” Confrey (“Dizzy Fingers”), Pietro Deiro (“Argento vivo”) e Wolhmer Beltrami (“Alla Wolhmer”: Beltrami è unanimemente considerato uno dei “padri putativi” nell’affinamento dell’utilizzo dello strumento). Bis dell’esibizione è stato un richiestissimo (e applauditissimo da una platea trasversale che coinvolgeva diverse fasce d’età) “Libertango” (naturalmente tratto dal repertorio di Astor Piazzolla): «Non pensavo di doverlo eseguire anche stasera - s’è schermito sorridendo il musicista- ma evidentemente…». Ottima, infine, la ripresa sonora che ha fatto in modo che non si perdesse la seppur minima sfumatura o dettaglio sonoro. «Purtroppo si tengono ancora pochissimi concerti per fisarmonica al Sud» chiosa mestamente il Maestro Zagari, convinto che la fisarmonica debba riprendersi quel ruolo di primo piano che le spetta di diritto e uscire dal “ghetto” nel quale è ormai stata confinata da troppo, troppo tempo. ANNUNZIATO CANGEMI reggio@calabriaora.it

unità d’italia

Una mostra multimediale sulla “Gioventù ribelle” Il ricordo di tanti eroi dimenticati che hanno dato un contributo al Risorgimento

NUOVA PERGOLA Pirati dei Caraibi Ai confini (in 35mm) Spettacoli alle 17.30- 20 Una notte da leoni 2 Spettacoli alle 22,30

CINEMA ODEON Garfield - il supergatto Spettacoli alle 17,30 19 - 20,30 a seguire Red alle 22

CINEMA AURORA Fast&furious 5 Spettacoli alle 18 20.15 - 22.30

“Gioventù ribelle: l’Italia del Risorgimento” è il titolo della bella mostra multimediale che ha preso l’abbrivo oggi nelle sale del teatro “Francesco Cilea”, alla presenza del sindaco Demetrio Arena e del prof. Pasquale Amato, presidente del comitato provinciale di Reggio Calabria dell’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, e che arriva in città dopo essere stata inaugurata a novembre nelle austere stanze del Vittoriano, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Scusandosi per l’assenza del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, Massimiliano Lucchesi (che ne rappresenta l’ufficio stampa) ha rimarcato i valori positivi espressi dall’esposizione, fortemente voluta dal Ministro e inserita nel contesto della celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia; un comun sentire a quanto espresso dal sindaco Arena nella sua prolusione all’esposizione, avvenuta dopo il rituale taglio del nastro: «Oltre a ringraziare debitamente il Ministro Meloni, vorrei soffermarmi sul titolo caratterizzante, “Gioventù ribelle”, che rappresenta in toto quei giovani che credevano nell’unità d’Italia e che per essa sono morti. Spero si possa ascrivere a una nuova “gioventù ribelle” un altro “risorgimento” – ammonisce il sindaco – e che i giovani tornino a essere protagonisti di una stagione latrice d’ideali profondi». Il breve e piacevolis-

L’esposizione nelle sale del teatro Cilea simo discorso del prof. Amato ha invece posto in evidenza come l’evento coinvolga personaggi altresì dimenticati come Goffredo Mameli, Carlo Pisacane o i Fratelli Bandiera e rimarchi l’importanza storica di donne come Maria Sofia di Borbone, Cristina Trivulzio di Belgioioso o Virginia Oldoini, nota come la contessa di Castiglione, quasi delle proto femministe in tempi e mondi in cui a imporre i diktat era squisitamente il versante maschile; inoltre, pur apprezzando il progetto nella sua globalità, il prof. Amato ha riscontrato – a suo avviso – una pecca nell’omissione della menzione dei martiri di Reggio Calabria, Gerace e Messi-

na del settembre 1847, moto che avrebbe portato l’anno successivo all’insurrezione di Palermo e alla prima guerra d’indipendenza, principali focolai di quella che sarebbe stata l’avventura dei mille di Garibaldi. La mostra, puntualmente organizzata da Elena Vismara per Comunicare Organizzando, resterà aperta fino al 17 luglio, accompagnata da un catalogo dal titolo omonimo riccamente documentato edito per i tipi della Gangemi Editore: un’occasione preziosa quindi, per i reggini e non solo, per rivalutare taluni aspetti del Risorgimento finora confinati a pagine di tomi oscuri oramai dimenticati. a. c.

teatro

L’altro Vangelo Una riflessione alternativa Un percorso di riflessione condito da un “alternativo” tuffo nei Vangeli, frutto di una rilettura attenta, moderna, commovente dei tratti salienti della vita di Cristo. Un messaggio ancora oggi valido, universale, trascendente, traboccante di pronunciati lineamenti escatologici, che i ragazzi dell’Oratorio “Don Bosco” di Gallico hanno voluto rendere sensibilmente vivo e tangibile con la messa in scena de “L’altro Vangelo”, dramma sacro ispirato all’omonimo racconto dello scrittore Giuseppe Notaro edito nel 2004 da Rubbettino ed adattato per l’occasione dallo stesso autore. Un adattamento riuscitissimo già proposto nell’aprile del 2009 e questa volta arricchito da uno scenario estremamente suggestivo e coinvolgente - il Teatro Greco del Parco della Mondialità di Gallico dove, grazie ad una trama semplice e lineare, si è articolata la storia del protagonista Rosario e della piccola Martina: il primo, un uomo posto tra “il già e non ancora” ed improvvisamente “catapultato” in un percorso spirituale per dare compimento alla comprensione del Mistero e della Verità; la seconda, una bambina di appena cinque anni già sorprendentemente in grado di cogliere e svelare il messaggio della “Buona Novella”. Come il Virgilio dantesco, la piccola Martina, animata da una fine e pregnante innocenza, accompagna per mano Rosario in un viaggio indietro nel tempo di duemila anni. Ed ecco che i due rivivono in prima persona alcuni tra i più significativi brani evangelici: le Beatitudini, l’incontro al pozzo con la Samaritana, la guarigione del cieco nato, l’ingresso a Gerusalemme, la condanna a morte, la crocifissione e la resurrezione di Gesù. Un “remake” quasi completo della vita di Cristo, supportato da profonde riflessioni dell’uomo di oggi sulla povertà, sulla cattiveria, sulla necessità di riscoprire i valori evangelici quali l’amore per il prossimo, la giustizia, la pace, il perdono. A rendere ulteriormente verosimile ciascuna sequenza del racconto con un tocco di autenticità e di emotività, una serie infinita di effetti speciali, musiche, contrasti luce-buio, costumi ed azzeccati elementi coreografici.


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S P O R T

Arena premia il “Capriccio” Riconoscimento al gruppo di ballo composto da ragazzi diversamenti abili “Ai nostri ragazzi speciali”. Questa la dicitura sulle medaglie con le quali il sindaco Demetrio Arena, insieme al consigliere Beniamino Scarfone, ha voluto premiare il gruppo di ballo della “Capriccio Dance” composto da ragazzi diversamente abili. Accompagnati dai genitori, dagli insegnanti Giovanni Scordo e Francesca Giordano, dai volontari e dai rappresentanti della Fids Domenico Turro (vicepresidente regionale), Salvatore Melchionna (presidente provinciale), Antonino Giordano (consigliere regionale) e Anna Vadalà (segretaria regionale), gli atleti della Federa-

zione sono stati ricevuti nel Salone dei Lampadari di Pa-

lazzo San Giorgio. La motivazione alla base

dei riconoscimenti, i pregevoli risultati ottenuti al cam-

pionato nazionale dove i ballerini reggini hanno conquistato i primi gradini del podio sia nelle danze di coppia (specialità latino-americani) che in quelle di gruppo. «Non posso che rivolgere i miei complimenti a questi ragazzi -ha detto il sindaco L’attività che l’associazione svolge è meritoria ed impegnativa, ma è altresì ripagata dai risultati e sostenuta da una grande passione. Come amministrazione comunale faremo di tutto - ha continuato il primo cittadino di Reggio Calabria rivolgendosi ai ragazzi - perché possiate continuare ad allenarvi e partecipare alle gare, portando

in alto il nome della Città e continuando ad essere i protagonisti della disciplina che praticate, così da raggiungere traguardi ancor più pregevoli». «Questa realtà del nostro territorio - ha poi evidenziato Scarfone - che riesce ad esprimersi positivamente a livello nazionale, superando le difficoltà e riuscendo ad ottenere risultati importanti anche in campo agonistico, non può non essere motivo d’orgoglio per l’intera città: proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno omaggiarli e ringraziarli per l’impegno ed il lavoro che li ha portati alla ribalta».

la cerimonia

Memorial “Lello Scevola” Al Cedir i riconoscimenti

Si terrà questo oggi alle a Fabio Caserta calciatore 18 presso la sala “ G.Versaci” del Cesena. Nel corso della del centro direzionale (Ce- serata, che vedrà la partecidir), la cerimonia di conse- pazione del governatore delgna dei premi relativi al me- la Calabria Giuseppe Scomorial “Lello Scevola”, pelliti, del presidente della scomparso tre anni fa. Si Provincia Peppe Raffa, del tratta - riferisce una nota sindaco di Reggio Demy della famiglia – di un pre- Arena e di Tino Scopelliti dirigente namio che zionale delvuole assul’Asi (allemere in gli ambiziosi anza sporbreve temtiva italiapo una ririconoscimenti na), vercaduta anI trofei verranno ranno che a livello conferiti ai vari premiati nazionale. anche i vari Per questa personaggi che giornalisti occasione, meglio si sono che meglio infatti, si è deciso di distinti nelle varie si sono distinti nelvoler confecategorie della D l’arco di rire dei troquesta stafei ai vari gione, scripersonaggi calcistici che meglio si sono vendo o parlando di calcio distinti nelle varie categorie dilettantistico, categoria dalla serie D al campionato questa che ha visto per moldi promozione. Infatti sa- ti anni il compianto Scevola ranno premiati i migliori al- essere un punto di riferilenatori, così come, anche i mento per le varie generagiocatori di quelle categorie. zioni. Insomma una serata Rispetto agli anni passati che si presenta assai coinsaranno premiati anche volgente, con la sorpresa fiquei calciatori o dirigenti nale che potrebbe essere che meglio si sono distinti rappresentata da un personegli ultimi anni. In questa naggio di spicco che attualoccasione la famiglia Scevo- mente gravita nel massimo la con la collaborazione dell’ campionato di calcio. PreviAsi ha ritenuto di voler at- sta la partecipazione del tribuire un trofeo alla carrie- Presidente del Comitato Cara al direttore sportivo della labro Saverio Mirarchi e del Reggina Giacchetta, all’ex presidente regionale del Cocapitano amaranto Cozza e ni Mimmo Praticò.


l’ORA delloSTRETTO

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COMUNI Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

GUARDIE MEDICHE

0965 757509 0965 795195 0966 373299 0965 755175 0966 961051 0965 753812 0965 742012

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla (Ospedale) Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

0965 751560 0965 751560 0966 335359 0965 790071 0966 965844 0965 753347 0965 742336

CARABINIERI

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

0965 797082 0965 751010 0966 474447 0965 790488 0966 961001 0965 753010 0965 742010

TEMPO LIBERO VILLA SAN GIOVANNI Biblioteca comunale

0965 752070

BAGNARA Biblioteca comunale

0966 371319

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE

Piccolo Museo civiltà contadina

0966 961003

Villa, ancora caos concessioni Col sequestro di “Boccaccio” nuovo avviso all’amministrazione comunale VILLA SAN GIOVANNI

I blitz della Guardia costiera sul territorio di Villa San Giovanni non si fermano. Dalle associazioni si passa ai privati, da BandaFalò si passa al ristorante “Boccaccio”. Ciò che smuove ancor di più le acque è l’ennesimo coinvolgimento nelle indagini dell’intera giunta. Le accuse permangono, occupazione del suolo demaniale e rilascio illegittimo delle autorizzazioni. Non ha tregua l’operosità che sta caratterizzando in questo ultimo periodo l’attività della Guardia costiera su controlli e sequestri che sembrano essere, da chi li subisce, del tutto inaspettati. È proprio questa la sensazione che si coglie nel sentire parlare uno dei soci dell’attività posta sotto se-

questro, Aldo Sottilaro, spiazzato, turbato e soprattutto incredulo nel vedere porre ad inizio stagione i sigilli ad un gazebo che già negli anni precedenti era stato vittima dello stesso trattamento, ma con il lieto fine, infatti solo un anno fa era stato firmato il dissequestro. Anche questo concorre ad insospettire e far infuriare i titolari dell’attività. Senza alcuna remora, Aldo Sottilaro afferma: «Anche quest’anno siamo vittime di un accanimento del quale non capisco e non conosco l’origine. Nonostante la nostra rettitudine nel mondo del lavoro vediamo nuovamente posti sotto sequestro. Sono anni che abbiamo quest’attività sempre chiedendo le necessarie autorizzazioni al Comune. Anche quest’anno abbiamo ri-

I sigilli al ristorante chiesto l’autorizzazione convinti che il piano spiaggia preliminarmente approvato poteva darci ulteriori garanzie in quanto operatori turistici nel territorio. Abbiamo presentato una documentazione talmente corretta al punto di pa-

gare sia il Comune che il Demanio, convinti di avere l’autorizzazione legittima in piena regola». Evidentemente così non è stato e solo dopo pochi giorni la Guardia costiera ha posto i sigilli sequestrando il gazebo, scatta la difesa da

Agevolazioni per Tarsu e Tosap Villa, il Consiglio istituzionalizza la traversata dello Stretto VILLA SAN GIOVANNI

Non poteva non diventare oggetto di discussione dell’ultimo Consiglio comunale la complessa vicenda che vede protagonisti l’associazione culturale BandaFalò e l’amministrazione del Comune di Villa San Giovanni. L’aria è sicuramente tesa, ma i diretti interessati non si sbilanciano continuando a preferire il silenzio su di un indagine ancora in corso. In Consiglio, quasi del tutto incentrato sul Bilancio di previsione dell’ente, appare particolarmente importante la manovra fiscale attuata e voluta dall’amministrazione che si sta muovendo per concretizzare una politica di riduzione della pressione fiscale cittadina. Sono, infatti, volte a questo le ulteriori agevolazioni nell’ambito dei tributi Tarsu e Tosap in favore delle classi sociali più deboli e delle nuove attività produttive. Un altro aspetto che ha suscitato particolare interesse è stato il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare in particolare dei beni confiscati alla mafia, per i quali sono stati chiesti e ottenuti dei finanziamenti regionali al fine della realizzazione e valorizzazione di opere come l’ex caserma della Guardia di finanza o lo sfruttamento del bosco in località Scannaporcelli.

Un’iniziativa che vede il plauso e l’approvazione di tutti è la volontà dell’ente di investire sulle risorse umane attraverso la partecipazione a stage nel settore tributi, tecnicourbanistico, servizi sociali e affari generali. Dal Bilancio approvato la maggioranza è sicura che l’amministrazione si sia dotata di un parco progetti con interventi mirati in diversi settori, dall’edilizia scolastica a quella residenziale e pubblica, alle infrastrutture sociali e sportive. Per il secondo punto all’odg, invece, netto cambiamento di toni e clima. Si tratta della discussione in merito alle osservazioni sul Piano comunale spiagge, prima di passare al terzo e ultimo punto riguardante l’istituzionalizzazione della “Traversata dello Stretto”, approvata poi all’unanimità. Il Piano comunale spiaggia desta gli animi, poiché rap-

presenta l’oggetto al centro dell’inchiesta sul sequestro della spiaggia di Porticello, visto che uno dei motivi che ha portato al sequestro è proprio l’assenza di un approvato Piano spiagge che regolarizzi le concessioni. A relazionare in merito è l’assessore Lorenzo Micari che ringrazia prima di iniziare, tutti coloro che hanno sostenuto ed espresso solidarietà per le conseguenze che sono scaturite dal sequestro, tra cui ovviamente gli avvisi di garanzia nei confronti di tutta la giunta. Poco o nulla viene detto in merito, se non il dover mantenere il riserbo per la gravità e delicatezza della situazione. A schierarsi, mantenendo la parola data precedentemente, è il consigliere Sorrenti che non ci pensa due volte a ribadire la necessità di andare oltre certi stereotipi accettando un modo, quello dei ragazzi di BandaFalò, alternativo di fare sviluppo, di creare movimento, facendo confluire gente di Reggio e dintorni. Sottolinea la necessità di preservare realtà e associazioni che come questa valorizzano il territorio villese rispettando uno sviluppo sostenibile. In questo si sente e vede appoggiato da tutto il Consiglio, in particolar modo da Cama e Cassone che esprimono apertamente il medesimo parere. (el.ba.)

parte del ristorante: «Ci sia- timo, secondo noi ci deve esmo rivolti increduli al nostro sere stata qualche “svita” da legale, sperando che la giusti- parte dei tecnici comunali che zia faccia il suo corso veloce- non hanno comunicato il subingresso della mente perché ditta che da una parte Sottilaro: chiede l’autosiamo vessati «Secondo rizzazione e dalla burose così fosse crazia infinita la Guardia davvero non e dall’altra costiera l’atto so più cosa schiacciati da è illegittimo» pensare. Il una crisi mio rammaenorme. Se vediamo passare un’altra sta- rico è quello di non vedere apgione, tra incomprensioni tra prezzata la buona fede, speenti e lungaggini burocratiche riamo davvero che giustizia saremo costretti come azien- sia fatta al più presto». In tutda a dover mandare a casa la- ta la vicenda il Comune contivoratori regolarmente assun- nua a trovarsi coinvolto in un ti». Il titolare dell’attività è vortice di sequestri, rimanenpienamente convinto che ci do nel più religioso silenzio e siano sotto delle incompren- attendendo che la giustizia sioni: «Secondo la Guardia faccia il suo corso. costiera l’atto che ci è stato riELISA BARRESI lasciato dal Comune è illegitreggio@calabriaora.it

bandafalò

De Gaetano: «Modello positivo» Solidale anche il Collettivo UniRc VILLA SAN GIOVANNI

«L’impegno sociale e l’attenzione ad uno sviluppo ecosostenibile hanno sempre contraddistinto l’operato di BandaFalò, un’associazione divenuta con gli anni protagonista positiva di progetti di cooperazione con l’Africa ed attività socio-culturali sul territorio reggino». Così il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano, in merito al sequestro preventivo da parte della magistratura reggina. «La vicenda giudiziaria che coinvolge l’associazione prosegue De Gaetano - ha suscitato comprensibile sorpresa tra i tanti che conoscono BandaFalò e sanno in quali condizioni di degrado versava la spiaggia di Porticello prima che i ragazzi del sodalizio decidessero di restituirlo alla fruizione della cittadinanza, fornendo gratuitamente ad intere famiglie la possibilità di riappropriarsi di un magnifico tratto di costa calabrese, distrutto dall’abusivismo edilizio. Nell’esprimere piena solidarietà a BandaFalò, quindi, esprimo l’auspicio che l’intera vicenda possa essere chiarita quanto prima, permettendo così all’associazione di ritornare al più presto operativa». «Una doccia fredda per i cittadini

di Villa San Giovanni e Reggio» la definisce così il Collettivo UniRc – Ateninrivolta. «Un raro esempio di impegno che mette il nostro mare, con servizi adeguati, a disposizione anche di chi non si può permettere i costi salati di un lido commerciale. L’unico obolo è dovuto per chi consuma al bar, i cui proventi servono solo a pagare le spese vive di mantenimento e finanziare progetti di solidarietà in Costa d’Avorio». «Per il secondo anno accuse simili ma con la stessa puntualità, interrompono i preparativi all’inizio della stagione - ricorda il Collettivo - La concorrenza di un lido così amato perché libero, esempio d’impegno civico e luogo di scambio culturale e riflessione sociale, sta forse dando fastidio a qualche “potente” per denaro o per appoggi malavitosi? O forse nella nostra terra chi insegna a pensare con la propria testa è un pericoloso nemico per la cultura dell’”obbedisci e chiudi gli occhi?”. L’invito che rivolgiamo è quello all’indignazione verso il provvedimento che ha colpito gli amici di BandaFalò - conclude il Collettivo - e di sostenere e mostrare la massima solidarietà a questi ragazzi, protagonisti di un esperienza che non deve fermarsi e sicuramente non si fermerà». (el.ba.)


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S T R E T T O

Cinquantadue nuove proposte Bagnara, al via le fasi finali della XVII edizione del premio “Mia Martini” BAGNARA

Il premio “Mia Martini” giunge quest’anno alla sua XVII edizione. Era il 1995 quando Nino Romeo, patron della kermesse, a pochi mesi dalla scomparsa, ideò la manifestazione, oggi tra le più importanti dell’intero panorama musicale europeo, per rendere omaggio ad una grande interprete della musica italiana, che ebbe i propri natali a Bagnara Calabra. Da allora il premio ha avuto un’affermazione sempre in ascesa sino ad essere considerato oggi meta privilegiata di giovani cantautori ed interpreti esordienti. Quindici anni di grandi successi più volte coronati da presenze importanti legate all’intero ambiente della musica e dello spettacolo internazionale. Il premio “Mia Martini” prevede oggi cinque sezioni: “Premio Mia Martini alla Carriera” assegnato ad un artista che ha fatto la storia della canzone italiana, “Premio Mia Martini” previsto per un personaggio della musica leggera particolarmente contraddistintosi e “Premio Mia Martini Giovani” destinato ai giovani artisti emersi nel corso dell’anno. Sono altresì previsti il “Premio Mia MartiniNuove Proposte per l’Euro-

pa” assegnato da una giuria qualificata all’artista che si contraddistingue nell’intero percorso annuale inerente il premio stesso, ed infine il “Premio Mia Martini Speciale” assegnato ad artisti ed autori che si sono distinti in un particolare ambito della canzone. Per quanto riguarda le “Nuove Proposte”, sono cinquantadue i giovani cantau-

tori ed interpreti giunti alle fasi finali della prestigiosa manifestazione canora. A renderlo ufficiale lo stesso Nino Romeo che tramite comunicato fa sapere che i fortunati si esibiranno in quattro località della Calabria, per conquistare così il passaggio alle finalissima che si terrà, probabilmente a fine estate, come consuetudi-

ne richiede, proprio a Bagnara Calabra. I cinquantadue giovani rappresentano le varie regioni dell’Italia e quest’anno si è potuto assistere ad una massiccia presenza di calabresi secondo numeri che non si ripetevano dalla terza edizione. Le quattro gare in programma per il periodo estivo, verranno registrate e trasmesse in differita in

tutta Europa lasciando parecchio spazio alla promozione su piccolo schermo delle varie località calabresi interessate. Non solo musica quindi per una kermesse che ha contato quest’anno in totale trentaduemila giovani aspiranti, ascoltati in diverse audizioni in tutta Italia. MARIA CARMELA FEDELE reggio@calabriaora.it

Nino Romeo

dieci borse di studio

Per le eccellenze scolastiche Villa, seconda edizione per il premio “Caronte & Tourist” VILLA SAN GIOVANNI

Un prestigioso contributo a beneficio dei giovani che si sono distinti nel corso degli studi negli istituti di secondo grado di Villa San Giovanni. È quanto rappresentano i premi di studio per merito e valorizzazione delle eccellenze scolastiche erogati dalla società di navigazione “Caronte & Tourist S.p.A.”, II edizione. Rivolte agli studenti che supereranno brillantemente gli esami conclusivi, frutto dell’impegno profuso nel corso degli studi intrapresi, consentendo loro di affrontare con grande determinazione anche gli ostacoli in-

contrati. Il regolamento prevede dieci premi del valore complessivo di ventimila euro. Ogni premio è costituito dalla somma individuale di duemila euro che verrà assegnata agli studenti prescelti: 4 del licei classico, socio - psico - pedagogico e linguistico; 2 dell’istituto professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “E. Fermi”; 2 dell’Ipssar; 2 dell’I.T.C. “Repaci”. Gli alunni da premiare saranno prescelti, su giudizio di una commissione esaminatrice costituita ad hoc, secondo i seguenti criteri: voto più alto agli esami di Stato; risultati scolastici nel triennio; condizioni socio

- economiche della famiglia e comportamento dell’alunno. “Caronte & Tourist S.p.A” in collaborazione con l’amministrazione comunale di Villa San Giovanni - assessorato all’Istruzione, alle Politiche Giovanili e del Lavoro è lieta di fornire un contributo per apprezzare e sostenere il talento, leitmotiv trainante di una nuova mobilità sociale verso l’alto per creare le condizioni di una vera equità sociale e forte contesto etico. Promozione al diritto allo studio nel rispetto della nostra costituzione (artt. 3, 33, 34), del trattato di Lisbona, della convenzione europea dei

diritti umani, sottolineando il nesso che lega l’istruzione e la formazione con il progresso sociale, l’uguaglianza, la democrazia diffusa, la cittadinanza fondata sulla solidarietà, garantendo a tutti l’accesso a migliori condizioni di vita, sicurezza e realizzazione.


l’ORA GrecoCALABRA

calabria

ora

SABATO 18 giugno 2011 PAGINA 29

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COMUNI Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico

0965 732473 0965 762010 0965 760023 0965 718101 0965 776000 0965 785372

Palizzi Roghudi Bagaladi San Lorenzo Com.Montana Capo Sud

GUARDIE MEDICHE

0965 763079 0965 789140 0965 724362 0965 721395 0965 775311

Melito Porto Salvo (T.Evoli) Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi San Lorenzo

0965 783007 0965 762217 0965 761500 0965 711397 0965 727085 0965 785490 0965 765203 0965 372251 0965 721002

CARABINIERI

Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi

0965 781378 0965 762702 0965 766360 0965 712209 0965 780333 0965 782783 0965 765803 0965 724088

TEMPO LIBERO BOVA Museo arte contadina BOVA MARINA Museo agropastorale Biblioteca Cineteatro “Don Bosco” CONDOFURI Biblioteca “Rempicci”

0965 762013 0965 760821 0965 760821 0965 766208 0965 784877

“Stella Marina” sotto sequestro Melito, sigilli della Capitaneria per occupazione abusiva dell’area demaniale MELITO PORTO SALVO

Posti i sigilli ai locali della “Stella Marina”, noto camping turistico di Melito Porto Salvo. Il provvedimento è stato eseguito su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria, a seguito di specifica richiesta di emissione di decreto di sequestro della procura della Repubblica, nell’ambito di una indagine nata da una informativa, redatta nell’ambito della redazione del documento programmatico regionale di mappatura delle coste calabresi. Nell’operazione sono stati impegnati oltre al personale della Capitaneria di porto di Reggio Calabria anche quelli degli uffici dipen-

Sigilli ad uno dei prefabbricati denti di Melito Porto Salvo e Bianco. L’intera area posta sotto sequestro ammonta a circa 1.200 mq. Nello specifico è stato contestato al titolare

L’area e i fabbricati sequestrati della ditta che gestisce la struttura turistico-ricreativa l’occupazione abusiva dell’area demaniale marittima mediante la realizzazione di una serie di innovazioni non

autorizzate rappresentate dalla costruzione di 18 prefabbricati in legno ancorati al suolo mediante platea di cemento, e di alcuni manufatti in cui erano allocati i servizi

igienici, lavabi e spogliatoi, al fine di trarne profitto, secondo quanto dichiarato nella nota stampa diramata dalla guardia costiera. Sono state inoltre contestate violazioni

in materia paesaggistico-ambientale e sismica. L’iniziativa rientra all’interno della tutela del demanio marittimo da parte degli uomini della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, che proseguiranno nei prossimi giorni sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Inoltre, i militari hanno accertato che la ditta aveva ulteriormente occupato l’area demaniale marittima con ulteriori 8 prefabbricati, procedendo nell’immediatezza ad eseguire un ulteriore sequestro preventivo. Le aree e gli immobili sono stati affidati in custodia all’indagata senza facoltà d’uso. FRANCESCO IRITI reggio@calabriaora.it

Motta, a tutela dell’ambiente “Puliamo Cambareri” L’iniziativa, organizzata dalla giunta comunale, prenderà il via stamattina nella contrada MOTTA SAN GIOVANNI

Una giornata all’insegna dell’ambiente. Questo il senso e l’obiettivo della “Puliamo Cambareri” che si terrà questa mattina, a partire dalle 8.30, nella contrada posta a metà strada tra Motta San Giovanni e Lazzaro. L’iniziativa ambientale, che segue

quella messa in atto recentemente nella via Marina di Lazzaro, è stata programmata dalla giunta comunale nella seduta del 7 giugno scorso. A darne notizia il vice sindaco, con delega all’Ambiente e alla salute pubblica, Antonino Verduci (in foto), che nei giorni scorsi si è reso promotore, sempre con riferi-

Antonino Verduci: «L’obiettivo è coinvolgere la cittadinanza» mento alla contrada Cambareri, dell’iniziativa di sostegno del Comune del costo di

svuotamento delle fosse biologiche a servizio delle unità abitative da sempre prive di rete fognaria pubblica. «L’obiettivo dell’amministrazione - spiega Verduci - è di coinvolgere la cittadinanza sui temi e sul rispetto dell’ambiente, condannando il gesto di coloro che puntualmente o sporadicamente si

ostinano a gettare rifiuti in ogni parte del territorio, danneggiando l’immagine dei nostri centri. Ovviamente l’invito è rivolto - conclude il

vice sindaco Antonino Verduci - agli abitanti della contrada e a quanti amano il nostro territorio». Pasquale Gattuso


SABATO 18 giugno 2011 PAGINA 30

l’ora della Piana Piazza Primo Maggio 17, Palmi Tel. e Fax: 0966 55861 Mail: piana@calabriaora.it

PORTO

SANITÀ OSPEDALE GIOIA TAURO

52203

OSPEDALE PALMI

267611

OSPEDALE CITTANOVA

660488

OSPEDALE OPPIDO

86004

OSPEDALE POLISTENA

942111

OSPEDALE TAURIANOVA

618911

Gioia Tauro

Ioculano Rechichi Tripodi

Palmi

Barone Galluzzo Saffioti Scerra Stassi

51909 52891 500461

479470 22742 22692 22897 22651

CINEMA

Rosarno Alessio Borgese Cianci Paparatti

773237 712574 774494 773046

Taurianova Ascioti Covelli D’Agostino Panato

643269 610700 611944 638486

Gioia Tauro “Politeama” 0966 51498 Chiuso Cittanova “Gentile” 0966 661894 Chiuso Polistena “Garibaldi” 0966 932622 Chiuso Laureana “Aurora” Chiuso

LE IMMAGINI

AUTORITA PORTUALE 0966 766415 CAPITANERIA DI PORTO 0966 562911 DOGANA 0966 765369 GUARDIA DI FINANZA 0966 51123 POLIZIA DI FRONTIERA 0966 7610 CARABINIERI 0966 52972 VIGILI DEL FUOCO 0966 52111

FARMACIE

SERRATA Alcune immagini della protesta dei lavoratori della Lirosi autolinee che da giovedì hanno occupato la statale mettendo di traverso i pullman fermi per sciopero ad oltranza GIOIA TAURO

La lotta paga. Le richieste dei lavoratori della Lirosi sono state accolte in pieno, sia le rivendicazioni degli autisti regionali che quelle dei colleghi delle linee extra regionali. Da domani quindi ripernderanno le corse regolari. Franco Elia, segretario provinciale della Faisa Cisal, dopo la riunione risolutiva di ieri, che si è conclusa a tarda ora, ha dichiarato che «l’azienda ha pagato la quota del fondo Priamo (un fondo pensionistico di categoria che l’azienda non aveva versato per tre anni, ndr), ha pagato gli stipendi di maggio anche agli autisti delle linee extraregionali (stipendi che andavano versati ieri, secondo gli accordi presi in precedenza con i lavoratori, ndr), siamo riusciti ad accordarci sulle turnazioni estive – ha continuato il sindacalista -, i 6 contratti dei colleghi part time sono stati trasformati in full time, e abbiamo ottenuto l’impegno da parte della ditta per il rinnovo del parco mezzi extra regionali». Punto per punto tutte le richieste dei lavoratori sono state accettate dunque, dopo la dura presa di posizione degli operai che, guidati dal sindacato autonomo, avevano determinato l’ennesimo blocco dei mezzi della Lirosi fin da lunedì scorso. Soddisfazione è stata naturalmente espressa dai rappresentanti dei lavoratori e dagli stessi autisti, dopo il lungo incontro che

Lirosi, la lotta ha pagato l’azienda cede su tutto Dopo 4 giorni di serrata i sindacati strappano l’accordo

ieri ha sbloccato la situazione. Alla riunione hanno partecipato, oltre ai proprietari della ditta Lirosi, il segretario regionale Faisa Pasquale Mungari, lo stesso Elia ed il rappresentante aziendale del sindacato Gaetano Borgese. Uno scontro che si è caratterizzato fin dall’inizio per le posizioni tutt’altro che accomodanti dei lavoratori, esasperati da una situazione che da molti mesi li ha visti subire continui ritardi

nelle retribuzioni, dal mancato versamento del fondo pensionistico per diversi anni. Autisti che operavano in condizioni di sicurezza precaria, sulla quale avevano più volte chiesto all’azienda di prendere provvedimenti. “L’arma” degli autisti è stata la radicalità delle loro proteste, scioperi senza preavviso a cui sono stati costretti probabilmente dopo i continui “nulla di fatto” registrati dalle loro richieste; bloc-

chi stradali della 111 e presidi continui del terminal Lirosi da parte degli operai. Una vertenza gestita completamente tra lavoratori, sindacato ed azienda, senza nessuna presa di posizione delle istituzioni, nonostante la Lirosi garantisca i collegamenti tra moltissimi comuni della Piana di Gioia Tauro. Fuori del coro di silenzi il comune di Giffone, che in una nota della presidenza del con-

siglio comunale, firmata da Antonio Sibio, scrive che «il comune di Giffone richiederà nuovamente un intervento in favore del servizio di trasporto da e per Giffone, e perché siano operate scelte decisive sull’intero Trasporto pubblico locale». L’Ente si è dichiarato «vicino ai lavoratori della Lirosi, buoni padri di famiglia ormai allo stremo della sopportazione». Anche il comune di Cittanova ha rappresentato la volontà di schierarsi a fianco degli autisti della Lirosi e «di voler investire della questione il presidente dei sindaci della piana di Gioia Tauro dell’associazione “Citta degli ulivi”», dichiarando anche che «il differimento, anche di pochi giorni, delle spettanze, può mettere in seria difficoltà la normale gestione familiare delle risorse». Anche se a vertenza conclusa qualche rappresentante delle istituzioni ha detto almeno una parola. Mauro Nastri

cronaca

Truffa aggravata a Sulmona, sei denunciati Per l’accusa gli indagati avrebbero acquistato merce con assegni a vuoto Sei persone, tutte residenti in provincia di Reggio Calabria, sono state denunciate per concorso in truffa aggravata (per un totale di quasi 70mila euro) e continuata e altre quattro, anche queste calabresi, sono finite nei guai per favoreggiamento personale. E' il risultato delle indagini

portate avanti dal commissariato di Sulmona in collaborazione con quello di Polistena, su una mega truffa messa in atto nei confronti di una ditta locale che si occupa della produzione e della fornitura di indumenti antinfortunistici per l'edilizia. I denunciati per truffa aggravata sono: G. C., 50 an-

ni di Cinquefrondi, M. R. P., 45 anni di Cinquefrondi, M. C., 27 anni di Polistena, componenti dello stesso nucleo familiare e di S. M., 39 anni di Polistena, C. C., 61 anni di Polistena, F. N. 38 anni di Polistena. Secondo le accuse i sei denunciati avrebbero architettato artifizi e raggiri, consistenti nel fornire

Pericolo per le auto Abbattute sette vacche sacre CITTANOVA Stavano a pascolare tranquille, tra la strada e la ferovia, nele campagne di Cittanova, proprio di fianco alla provinciale 1. Sette mucche senza i pevisti marchi auricolari di riconoscimento. Sette vacche sare insomma che creavano potenziale pericolo all’incolumità degli automoilisti. Un fenomeno non nuovo quello delle vacche che si aggrirano indisturbate per le strade della Piana - l’ultimo caso risale appena ad un paio di settimane adietro, sempre nelle campagne di Cittanova. E proprio come allora, dopo le segnalazioni dei molti automobilisti, sono intervenuti gli uomini del commissariato di polizia della città unitamente a quelli della polizia provinciale e del corpo forestale dello Stato, che hanno provveduto a sgombrare la careggiata e tramite i veterinari dell’Asp di Palmi e ad abbattere gli animali che sono stati poi sotterati grazie anche all’aiuto di alcuni mezzi messi a disposizione dall’aministrazione comunale.

CRONACA recapiti e dati delle ditte clienti, in parte erronei e in parte inesistenti, inducendo in tal modo in errore la persona offesa che, dal mese di novembre 2009 al marzo 2010, dopo aver ricevuto gli ordini da G.C., aveva continuato a spedire la merce, ricevendo in pagamento assegni apparentemente esigibili, ma poi risultati all'atto dell'incasso scoperti. Si è riusciti a risalire ai responsabili della truffa grazie alla collaborazione di due società di trasporto. piana@calabriaora.it

Rosarno, rubati in deposito catrame e armature in ferro Ignoti, si sono introdotti nel magazzino della ditta “E.S.”, a Rosarno asportando 16 pedane di catrame e armature in ferro per cemento.

Entrano nella cabina Enel e asportano 50 metri di rame Ignoti si sono introdotti, presumibilmente, di notte nella stazione dell’Enel di Palmi asportando dai magazzini circa 50 metri di cavi in rame


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calabria

ora

P I A N A PALMI

Continua il bracco di ferro tra il presidente del consiglio comunale Domenico Scalfari i capigruppo consiliari ed il sindaco. Dopo l’ennesima riunione “calda”, che si è protratta dalle 10 alle 16 di ieri (forse la più lunga della storia politica palmese), e la stesura di tre ordini del giorno per ben tre consigli comunali, da tenersi da domenica a giovedì prossimo, il commento dei capigruppo è stato questo: «i consiglieri comunali – si legge nel verbale della riunione -, ad eccezione del consigliere Francesco Tedesco, rilevano che la convocazione dei consigli comunali, così come predisposti dal presidente del consiglio sono da considerarsi illegittime ed antidemocratiche non rispecchiando la volontà e le indicazioni espresse in questa seduta dalla maggioranza dei capigruppo. Pertanto - continua il verbale – le convocazioni sono da ritenersi nulle. Francesco Tedesco chiede al presidente di applicare le leggi di riferimento per la predisposizione del consiglio». Il presidente Scalfari ha inteso confermare quanto disposto «ritenendo di avere rispettato le norme e le leggi vigenti». La riunione dei capigruppo era stata aperta dalla comunicazione di Scalfari riguardo alla lettera ricevuta dal sindaco Ennio Gaudio (in data 15 giugno) dove il primo cittadino invitava il presidente «a voler programmare - si legge - la trattazione in consiglio comunale del bilancio consuntivo 2010, del bilancio di previsione 2011, della proroga dei servizi affidati alla Ppm e della presa d’atto della delibera numero 555 del 2011 della Corte dei conti. Tutti punti aventi carattere di urgenza, attesa la perentorietà delle scadenze di approvazione previste dalla legge». I capigruppo presenti alla riunione erano Francesco Tedesco (Pdl), Maria Luisa Zaccuri (Nuova Palmi), Nunziata Bartuccio (Avvenire), Rita Franco (Forza italia), Carmine Cogliandro (Pd), Silvio Runci (Pdm) e Aldo Trimboli (Gruppo Misto). Ad eccezione del consigliere Tedesco, che ha richiesto la trattazione separata della questione Ppm, tutti i capigruppo si sono detti sostanzialmente d’accordo con l’ordine del giorno richiesto da Gaudio. Dopo l’estenuante discussione Scalfari ha steso tre ordini del giorno. Il primo riguarda il consiglio comunale convocato per domenica 26 giugno che tratterà: la proroga dei servizi affidati alla Ppm; la presa d’atto della delibera della Corte dei conti; l’esame del ricorso del sindaco sull’ex articolo 66 del regolamento. Il secondo consiglio, convocato per lunedì 27 giugno, tratterà l’analisi e le prospettive sul Piano strutturale comunale. Il terzo consiglio, previsto per giovedì 30 giugno, riguarderà l’approvazione del rendiconto 2010 e del bilancio di previsione 2011, con una serie di documenti di gestione collegati. Dura dunque la stigmatizzazione del comportamento del presidente Scalfari da parte dei capigruppo, fatta eccezione per il pidiellino Tedesco. Cogliandro ha detto che «ancora una volta assistiamo a comportamenti del presidente del consiglio illegittimi che violano le leggi, i regolamenti, e determinano condotte antidemocratiche alle quali dobbiamo reagire». «Prendo le distanze da un simile comportamento – ha dichiarato la Franco -. Tale atteggiamento, antidemocratico ed autoritario, mortifica il ruolo suo e di tutti noi consiglieri. Il presidente del consiglio è una figura super partes, che dovrebbe – ha aggiunto – rappresentare tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione. Oggi sembra che Scalfari faccia solo i suoi interessi». Mauro Nastri

Palmi, Scalfari scatenato sull’odg «Decido tutto io» I capigruppo: atteggiamento intollerabile NEL CAOS Palazzo San Nicola è ormai teatro di una estenuante guerra istituzionale tra il sindaco Gaudio e il presidente del consiglio Scalfari

rosarno/l’emergenza

In commissione la batteriosi del kiwi ROSARNO- Non si placa l’eco della batteriosi, ossia la malattia che attacca le piante di kiwi e ne mette a repentaglio la salute. L’amministrazione comunale di Rosarno dopo aver scritto all’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, e aver preso atto della risposta dell’esponente dell’Udc che bisogna segnalare i casi e rivolgersi agli uffici preposti siti nell’assessorato, coinvolge il consiglio comunale per una discussione più larga possibile. Il presidente della V commissione consiliare Andrea Il Grande, Pd, ha convocato i componenti dell’organo per discutere della betteriosi, al fine di portare nell’assise comunale alcune determinazioni su un problema molto sentito nell’universo agrumicolo rosarnese. Martedì prossimo, infatti, la commissione si riunirà, con la partecipazione dei consiglieri di maggioranza Pasquale Calarco, Pd, Giuseppe Papasidero, Sinistra per Rosarno, e della minoranza Agostino Barone, Pdl, e Paolo Carrozza, Scopelliti presidente. Si tratta, dunque, di un passaggio fondamentale per un evento che può causare enormi danni all’economia rosarnese in cui il kiwi occupa una quota importante. (do. ma.)

GIOIA TAURO

Maggioranza, si va avanti così Un solo voto in più ma clima sereno. Nel mirino il “traditore” Riotto GIOIA TAURO

Maglia della salute, e massima attenzione alle correnti d’aria. In caso di consultazione di un medico, sarebbe probabilmente questa la raccomandazione che riceverebbe l’amministrazione Bellofiore. Evitare che anche un solo consigliere si possa ammalare, per non rischiare di andare sotto in aula. Ironie a parte, è questo il nuovo quadro politico che emerge dopo il consiglio comunale di giovedì scorso, in cui il documento “principe” di ogni amministrazione, il bilancio di previsione, è passato con un solo voto di maggioranza, praticamente quello del sindaco. Un’erosione ampiamente annunciata quella della maggioranza, che ha perso in un sol colpo due consiglieri, anche se, e questo è il bello di quando la politica diventa puro “teatro”, le due manine in questione si sono alzate per il no dalle due parti opposte del con-

DUE IN MENO Carmelo Riotto e Nicola Zagarella siglio. Non ha stupito, in questo senso, il voto contrario di Nicola Zagarella, che non ha mai fatto mistero, negli ultimi tempi, di volere dal sindaco «più visibilità», cioè un assessorato. Non essendo quindi arrivato, Zagarella si è seduto ancora una volta tra i banchi dell’opposizione (l’ultima volta aveva parlato di un casuale errore di posizionamento) e dopo avere a lungo po-

lemizzato con il sindaco sulla sua «incapacità politica», ha dato il benservito sul bilancio. Dunque Zagarella all’opposizione, riuscendo in una sola legislatura a venire eletto all’opposizione, passare alla maggioranza, e quindi di nuovo all’opposizione. Un record, persino per lui. Mentre a strappare ancora un voto alla maggioranza ci ha pensato poi Carmelo Riotto,

astenutosi su tutto il resto, contrario proprio sul più bello, alla fine, sul bilancio. Eppure fonti interne alla maggioranza giurano che fino alla sera prima Riotto sedeva tranquillo e pacioso in una piacevole riunione attorno ad un tavolo. Per il “traditore”, in questo senso, è già prevista un’espulsione dal gruppo di Cittadinanza Democratica, dopo che lo stesso Riotto, tra l’altro, ne era uscito e poi rientrato nel giro di pochi mesi. Anche lui, a quanto pare, alla ricerca di più “visibilità”. Un balletto infinito, insomma. Con Bellofiore che ha tuonato in aula in faccia a Zagarella: «Quest’amministrazione non è in vendita, questi siamo e questi saremo». Per il momento, in effetti, fonti interne alla maggioranza asseriscono di potere andare avanti benissimo anche così. Undici a dieci. Facendo sempre attenzione, naturalmente, a non prendersi qualche malanno. Francesco Russo

ROSARNO ROSARNO

Di nuovo dinnanzi al Tar di Reggio per tentare di mettere la parola fine ad una vertenza sul Piano strutturale associato che ormai sta diventando un pantano burocratico. Il comune di Rosarno – con delibera approvata un paio di giorni fa in giunta – ha deciso di costituirsi in giudizio contro l’associazione di professionisti coordinata dall’ingegnere Giorgio Bellagamba, che si è rivolto alla giustizia amministrativa, per la seconda volta, per vedere riconosciuto al suo gruppo l’affidamento del progetto del Psa. I professionisti, in buona sostanza, chiedono ai magistrati del Tar

Piano strutturale associato, vertenza infinita Nuovo ricorso al Tar dei progettisti esclusi, ora si rischia di perdere anche i fondi di eliminare il «provvedimento di esclusione nei confronti dello RTP ricorrente e di conseguente aggiudicazione nei confronti dello RTP Arch. Fulvio Nasso», chiedono di «dichiarare l’inefficacia del contratto eventualmente stipulato tra l’Amministrazione di Rosarno e RTP Arch. Fulvio Nasso», quindi «dichiarare aggiudicatario dell’appalto di che trattasi il raggruppamento ricorrente RTP Bellagamba» ed infine, «riconoscere in ogni

caso il risarcimento del danno subito dallo RTP Bellagamba». Si tratta, quindi, di un braccio di ferro tra ufficio tecnico, guidato dalla funzionaria comunale Alessandra Campisi, e l’associazione tra professionisti esclusa, poi riammessa dal Tar e poi ancora giudicata inidonea per motivi legati alla posizione contributiva di uno dei suoi aderenti. Si tratta di una procedura che sta portando alla dilazione dei tempi di progettazione, e che

ormai è probabile che pregiudichi tutto l’iter per avere i finanziamenti regionali. Giova ricordare, infatti, che il Psa era nato nel 2007 con la sinergia tra Rosarno, ente capofila, Laureana, Feroleto, Rizziconi, San Calogero, San Pietro e Serrata. Da allora solo lungaggini burocratiche, senza che i tecnici dei comuni operassero un’analisi dei bisogni del territorio. L’obiettivo primario, infatti, era quello di partire con una

progettazione condivisa per cercare di colmare i deficit dal punto di vista urbanistico ma anche di relazione tra i diversi comuni. Il ritardo accumulato, di fatto, ha provocato una paralisi anche nella progettazione dei singoli interventi urbanistici dei centri, visto che ormai, per come stabilito dai nuovi regolamenti, la programmazione è associata. Resta da capire, quando i tecnici inizieranno la fase di progettazione, verso quale tipo di sviluppo si vuole andare, ma soprattutto se si farà ancora in tempo ad avere qualche euro di finanziamento. DOMENICO MAMMOLA piana@calabriaora.it


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calabria

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P I A N A cittanova/la polemica CITTANOVA

Francesco De Matteis, consigliere comunale di Cittanova, punta il dito contro Girolamo De Maria, attuale commissario provinciale del Pd. Lo spunto nasce da un articolo pubblicato su CO il 14 giugno scorso, in cui il commissario analizza la situazione post voto referendario sottolineando come «l’esito della consultazione ha detto chiaramente che il governo si trova in un luogo diverso e distante da quello in cui vive il Paese». E’ concorde, solo su questa linea, De Matteis, per il quale«l’analisi del commissario Pd è molto forbita, direi anche forte ed in sostan-

Pd, De Matteis contro Demaria Dopo il voto, il consigliere: partito in Calabria scollato dalla base za il suo giudizio non fa una grinza, Infatti la risposta degli italiani è stata puntuale, eloquente, anzi la definirei addirittura “solenne”, al pari di una schiaffeggiata a doppie mani in pieno volto», così come si legge nella nota. Ma la critica del consigliere nasce dalla propria analisi della situazione del partito di aderenza del commissario: «Peccato però che il Pd calabrese abbia il limite ormai

“manifesto” di non riuscire ad analizzare a dovere i fatti di casa propria- si legge nella nota- al pari di ciò che riesce a fare quando l’analisi la fa per quelli altrui, altrimenti, il commissario Pd reggino avrebbe già da tempo preso contezza che il Pd in Calabria, da troppo tempo, ormai, sta da tutt’altra parte rispetto agli iscritti, ai simpatizzanti, alla società civile ed al mondo giovanile ed asso-

ciazionistico”». Parole forti quelle di De Matteis, per il quale il solo movente delle azioni intraprese dal Pd sarebbe quello di alimentare «la guerriglia armata che domina la scena interna al partito». La nota evidenzia come il Pd si starebbe allontanando dai problemi reali che riguardano il territorio invitando De Maria a «saper analizzare le questioni interne al suo partito e dimostri,

CAUSTICO De Matteis soprattutto, di saper guardare bene al suo interno». ISABELLA GALIMI piana@calabriaora.it

Deleo striglia i suoi sul bilancio Cittanova, il pidiellino critica l’esecutivo su acqua, illuminazione e fogne CITTANOVA

Se non è uno strappo poco ci manca. Franco Deleo ha dirimato nella giornata di ieri una nota in cui sferza l’amministrazione comunale, rea - per il membro del coordinamento cittadino del Pdl, di avere disatteso una serie di problemi cittadini nonostante i tre anni già passati dall’insediamento della seconda giunta guidata da Alessandro Cannatà. Fin qui niente di male, se non fosse che il partito di Deleo, il Popolo della libertà, sia un pezzo importante dell’amministrazione comunale contando, tra gli altri, il vicesindaco Domenico Bovalino. «Come in tutte le telenovele che si rispettino, e forse questa amministrazione lo è malgrado una sceneggiatura non proprio riuscita, ci si trova qui, con lo stesso copione, con gli stessi attori, e con un finale ancora da definire - questo l’incipit della nota di Deleo - Tra pochi giorni in consiglio comunale sarà portato per l’approvazione il bilancio, strumento politico-amministrativo quest’ultimo, che dovrebbe tracciare la rotta futura che questo governo cittadino, alla cui vittoria ha contribuito anche il sottoscritto, intende intraprendere. Prendo spunto da questa prossima scadenza, per esternare alcune mie riflessioni, non nuove per altro, in quanto già negli anni precedenti sono state poste all’attenzione del sindaco». L’oggetto delle riflessioni di Deleo sono «le tante problematiche, sempre denunciate e mai risolte, riscontrabili in molti quartieri cittadini e che oggi rischiano di diventare quasi congenite. Porto un esempio esplicativo: il quartiere Nina. In questa zona - attacca il pidiellino - non c’è una rete fognaria degna di essere definita tale, per il sol fatto che non riesce ad assolvere a quella che deve essere la funzione per cui è stata concepita. Nella stagione invernale le canalizzazioni fognarie, non riescono a far defluire correttamente le acque piovane, con conseguenti allagamenti delle strade e non di rado tracimazioni di liquami, all’interno di abitazio-

L’ATTACCO Da sinistra Deleo e Bovalino ne poste ai piani bassi delle abitazioni». Facile intuire la delusione di Deleo, per un documento di Bilancio che il consiglio si appresta a discutere e che, secondo quanto si legge nella nota, rischierebbe di ricalcare «lo stesso copione», degli anni scorsi. Una sorta di documento finanziario “fotocopia”, quindi, agli altri già licenziati negli an-

ni precedenti dalla giunta Cannatà. Con due aggravanti però: «Io ho portato più volte anche all’interno del Pdl, partito di cui sono uno dei rappresentanti locali, queste e altre problematiche - sottolinea Deleo nel tentativo, di stimolare un azione politica che si concretizzasse, poi, in una risultanza amministrativa con la risoluzione di queste problemati-

che»; secondo, negli anni precedenti nessuno del Pdl sedeva in giunta. Si ricorderà che un anno fa, il partito del Predellino aveva puntato i piedi contro il sindaco rivendicando più spazio e il posto di vicesindaco per Bovalino. «Che dire poi - continua Deleo - della mancanza di una rete di illuminazione che sia in grado di svolgere almeno con sufficienza il proprio compito. Mancanza di lampioni, quelli esistenti mal funzionanti, e una manutenzione scarsa per condire il tutto. E poi, come si fa a non menzionare quello che è un danno, ma ancor più una beffa. La mancanza dell’acqua. Sì a Cittanova, soffriamo di penuria d’acqua nei mesi estivi. Certo tale problematica sarebbe stata accettabile o comunque giustificabile in una sperduta cittadina ai confini di terre aride, ma a Cittanova, il cui territorio fa vanto di montagne e di acqua appunto, pensiamo che la vicenda assuma i contorni di uno scherzo».

cittanova/l’appuntamento

In piazza con D’Agostino per l’elezione alla Provincia CITTANOVA

Il consigliere provinciale Francesco D’Agostino ha indetto una giornata di festa per ringraziare i suoi elettori per la rielezione a Palazzo Foti. Il rappresentante del movimento “A testa alta” dà appuntamento ai suoi elettori del collegio Cittanova, Feroleto della Chiesa, Melicucco, Molochio, San Giorgio Morgeto e Terranova D’Agostino Sappo Minulio domani sera alle 19.30 in piazza San Rocco a Cittanova, la sua città. Oltre a D’Agostino, interverrà il consigliere regionale e leader di “A testa alta” Giuseppe Bova. A chiudere la serata ci penseranno i Quartaumentata.

FRANCESCO ALTOMONTE f.altomonte@calabriaora.it

RAFFAELLA CARUSO piana@calabriaora.it

TAURIANOVA TAURIANOVA

Non sono mancate le schermaglie tra maggioranza e opposizione nel primo consiglio comunale post elezioni a Taurianova, di cui abbiamo dato conto nell’edizione di ieri di Co. Tra i sei di minoranza i più agguerriti sono parsi Loredana Pileggi e Francesco Leva, che sin da subito non hanno risparmiato frecciate nei confronti del primo cittadino Domenico Romeo. I due hanno tuonato contro la convalida del sindaco e di tutti gli eletti, ritenendo che «l’attuale maggioranza amministrativa, oltre a derivare da un’inosservanza dell’attuale volontà legislativa, è indecorosa e deplorevole agli occhi dell’intera nazione. Sia la candidatura sia la successiva elezione del sindaco Romeo – hanno continuato i due - , destinatario solo due anni fa di un provvedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose, umilia fortemente le istituzioni dello Stato a cominciare dalla prefettura di Reggio Calabria che, dopo aver sollecitato l’emanazione del provvedimento di scioglimento, ha, negli ultimi due anni, lavorato al fianco della commissione straordinaria

«La tua elezione è deplorevole» Leva e Pileggi contestano la convalida e il sindaco Romeo

CRITICI Da sinistra Leva e Pileggi per riportare lo Stato nella nostra città. Ciò che è avvenuto a Taurianova è il chiaro segnale che il commissariamento degli ultimi due anni, pur laborioso ed impegnativo, non è bastato a far maturare, in una parte della società locale, la cultura della legalità. Né può bastare la semplice esposizione, fatta a mani del sindaco elet-

to, della targa, distribuita dalla Regione Calabria, con inciso “qui la ‘ndrangheta non entra”, per far dimenticare ai membri della collettività ed alle autorità locali, prefettizie e parlamentari, le circostanze per le quali la precedente amministrazione, il cui capo era l’attuale sindaco Romeo, è stata destinataria di un provvedimento di siffatta portata e gravità». Leva e Pileggi hanno poi fatto riferimento alla legge numero 94 del 2009, e riferendosi alla stessa hanno affermato che «in virtù della ratio che ha ispirato il legislatore ad intervenire, non possiamo votare a favore della convalida degli eletti di questo consiglio comunale che vede a capo un sindaco che, soltanto due anni fa, è stato sciolto, insieme alla sua amministrazione comunale, per infiltrazioni mafiose. La nostra morale, la nostra etica, il nostro modo di interpretare il ruolo politico come esclusivo servizio in favore del-

la comunità lo impediscono». Il riferimento però non si ferma solo a quella legge. I due infatti hanno richiamato un testo della la commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata. «Nella seduta del 12 luglio 2005 spiegano Leva e Pileggi – è evidenziato testualmente che l’analisi degli effetti derivanti dall’applicazione della vigente normativa ha consentito di rilevare che spesso i risultati prodotti dalla gestione straordinaria risultano ulteriormente compromessi dalla rielezione al turno successivo dei soggetti che in precedenza avevano determinato l’infiltrazione ed il condizionamento dell’attività amministrativa dell’ente». Tutto è appena cominciato dunque, ma è già battaglia tra i due schieramenti. FRANCESCO FALLETI piana@calabriaora.it


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P I A N A

Il cineasta affascinato da Hitler Rosarno, ai caffè letterari l’opera di Crucitti sul regista Veit Harlam ROSARNO

La Storia della folle ascesa nazista raccontata attraverso la bellezza dell’arte cinematografia e l’utilizzo distorto che spesso si può fare del cine obiettivo. Nadia Crucitti, scrittrice reggina che negli anni ha saputo raccogliere consensi unanimi anche nel panorama critico nazionale, ha presentata la sia opera “Berlino 1940: la convocazione”, nell’ambito del terzo appuntamento dei caffè letterari dei giovani di Rosarno. La kermesse, organizzata dalla Consulta giovanile rosarnese e dall’amministrazione, si è rivelata un successo, sia per il suggestivo racconto del libro, che per la location di largo Bellavista che ha attirato numerosissimi spettatori. Il libro, e lo si è capito sin dalle prime battute dei relatori, non è un didascalico report storiografico sull’ascesa folle di Hitler e del nazismo, con il suo carico di violento antisemitismo e spirito guerrafondaio, ma è il racconto di un periodo buio per l’umanità attraverso la vi-

BERLINO 1940: LA CONVOCAZIONE Da sinistra Bonelli, Arcidiaco, Papaianni, Mammola, Crucitti e Sapio cenda di Veit Harlan, regista tedesco affascinato dal regime, che ha girato, sotto il diktat del potente ministro della propaganda Joseph Goebbels, il tristemente celebre film “Süss l’ebreo”. Un’opera che ha scatenato sentimenti antisemiti, pur nella sua perfezione stilistica e tecnica. La Crucitti ha spiegato quanto fosse «pene-

trante la cinematografia, come la televisione riuscisse ad inoculare concetti di ogni tipo», ed ha raccontato al pubblico la vicenda storica, artistica e personale di Harlan, che nelle pagine del libro trasuda di passione per il cinema e mal posta fiducia nei confronti di un regime liberticida e assassino. A condividere la riflessione sul libro

della Crucitti c’era il suo editore, Franco Arcidiaco, numero uno della “Città del sole”, il quale ha voluto salutare un movimento letterario calabrese in crescita sul quale la sua casa editrice sta puntando. L’amministrazione comunale, che ha creduto nell’importante valenza sociale e culturale dei “caffè letterari” è stata rap-

presentata dall’assessore alle politiche giovanili Francesco Bonelli. Al dibattito, moderato dal giornalista di Calabria Ora Domenico Mammola, ha partecipato anche Pasquale Papaianni, presidente della Consulta giovanile rosarnese, che ha rimarcato quanto la democratizzazione della cultura sia necessaria per la crescita della città, al pari delle politiche per il lavoro giovanile. L’apparato critico dell’opera lo ha curato, invece, Gianluca Sapio, vicepresidente della Consulta, che ha insistito molto sul rapporto spesso morboso tra il potere e gli artisti e la disumanizzazione dell’arte quando si presta a propaganda di un regime. Il numeroso pubblico ha dimostrato di gradire l’iniziativa, possibile anche per il supporto offerto dalle associazioni che animano la Consulta dei giovani di Rosarno, impegnata, insieme all’amministrazione, nella riqualificazione culturale e nella valorizzazione della città medmea. MAURO NASTRI piana@calabriaora.it

PALMI

“La città dei ragazzi” in difficoltà Protocollo tra l’ente e Prometeus per il recupero dei minori a rischio PALMI

“La città dei ragazzi” questo è il nome del progetto che il settore politiche sociali del comune di Palmi e l’associazione “Prometeus” metteranno in campo, da luglio a dicembre, per il sostegno e il recupero psicologico degli adolescenti a rischio della città. L’assessore alle Politiche sociali Rosario Ortuso ha detto che «l’età adolescenziale è da sempre estremamente delicata e attraverso questo progetto cerchiamo di fare in modo che non restino esclusi i più svantaggiati». Il progetto prevede una serie di iniziative socio-culturali mirate ai più giovani. Come visite di importanti personaggi nelle scuole, visione di film e partecipazione ad eventi come concerti e manifestazioni. La responsabile del settore comunale delle politiche sociali Concetta Fedele ha spiegato che «il target è quello di preadolescenti e adolescenti. A Palmi non esistono luoghi pubblici dove i ragazzi possono avere momenti ludici e ricreativi. Attraverso la convenzione con l’associazione “Prometeus” abbiamo potuto realizzare questo progetto che altrimenti, con i soli finanziamenti del Comune, non sarebbe stato possibile». «L’età preadolescenziale e l’età adolescenziale sono età difficili – si legge nel documento di presentazione del progetto -, di passaggio, confuse e smarrite in una società instabile e dai valori e modelli fortemente contrapposti, dove è esasperato l’individualismo ed è difficoltosa la coesione sociale. L’Ente locale – spiega -

ha una grande responsabilità, poiché può fare molto per creare occasioni di sana crescita dei soggetti in formazione e per rispondere ai bisogni di comunicazione, di informazione, di socializzazione, di movimento, bisogni spesso sottovalutati nella società odierna». Saverio Petitto, presidente di “Prometeus”, ha dichiarato che «un mese fa abbiamo avu-

to una verifica dalla Provincia e siamo stati riconfermati nella particolare lista delle associazioni che possono attuare questo tipo di convenzioni per altri tre anni». Nella Cannata, socia dell’associazione culturale, ed insegnante, ha spiegato che «grazie alla mia esperienza di 35 anni d’insegnamento alla Tonnara ho analizzato quelli che possono essere gli

eventi che attirano di più i giovani, come musica e sport. Noi pensiamo quindi di realizzare jam session, di organizzare stand con piccoli lavoretti prodotti dai ragazzi e tante altre idee in itinere, portando i giovani partecipanti a conoscere la città attraverso i suoi luoghi più caratteristici». DOMENICO MAMMOLA piana@calabriaora.it

fotonotizia

SAN GIORGIO MORGETO

Le associazioni e il Comune programmano gli eventi estivi SAN GIORGIO MORGETO

Salvati in extremis 4 mila 598,62 euro prima del loro ritiro dalla Regione Calabria per il mancato utilizzo. A sottolinearlo l’assessore alle politiche giovanili, sport e spettacolo Michele Guerrisi: «Si tratta di fondi già stanziati lo scorso anno alla precedente amministrazione, indirizzati alla creazione di centri estivi per i ragazzi, non effettuati dagli ex amministratori nonostante la disponibilità economica, ora sarà possibile per i bambini del luogo godere di una settimana di svago, con un contributo di soli 30 euro». Il progetto verrà realizzato con la partecipazione dell’Associazione sportiva dilettantistica “Chine Ter” di Palmi, dove i ragazzi, grazie alle guida di istruttori ed educatori, realizzeranno attività ludiche, motorie, ricreative e sociali. Intanto nella cittadina medievale si lavora alla progettazione dell’estate cittadina, è di ieri sera l’incontro convocato proprio dall’assessore con tutte le associazioni presenti sul territorio, al fine di portare a termine la realizzazione della consulta degli attori sociali, come previsto da

POLITICHE SOCIALI Da sinistra Fedele e Ortuso

programma elettorale. A presentarsi 9 rappresentanti su 12 associazioni.«Sono molto soddisfatto del risultato del tavolo organizzativo, il cui fine è tanto quello di coinvolgere tutti gli organismi sociali presenti che quello di evitare la realizzazione eventi della stessa natura o genere e la sovrapposizione delle date» ha precisato Guerrisi. Dall’esito dell’incontro sono emersi proposte progettuali da parte dalle diverse associazioni: la pro loco ha già stabilito per il 13 agosto la “ festa medievale”, molto rinomata nel territorio per le suggestive scene evocative nel centro storico, l’associazione “Pro castello” sta invece lavorando per l’ambientazione di esibizioni equestri, mentre la “Nuovo mondo” con ” l’Associazione cattolica” si stanno adoperando per l’organizzazione dell’”Estate ragazzi”, il cui avvio è previsto per martedì 21 giugno. Si attende ora la nuova convocazione degli enti sociali da parte dell’amministrazione comunale, per stabilire l’organigramma dello strumento di promozione culturale. ISABELLA GALIMI piana@calabriaora.it

Il giro delle Calabrie fa tappa a Palmi

AUTO D’EPOCA 4 modelli in piazza I Maggio Quattro giorni in giro per la Calabria con delle auto, anzi con delle opere d’arte. Ha fatto tappa a Palmi, nel primo pomeriggio di ieri, il giro delle Calabrie in auto d’epoca. Una sosta intermedia - prima dell’arrivo damani mattina a Reggio Calabria - nelle quali i numerosi equipaggi di appassionati collezionisti, provenienti da tutta Italia, hanno parcheggiato i loro mezzi in piazza Primo Maggio per poco meno di un’ora. Abbastanza però per permettere ai molti appassionati e cittadini curiosi di dare un’occhiata ai bellissimi modelli, simbolo di un’epoca che non c’è più.


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VANDALISMO L'inferriata esterna al parcheggio del palazzetto forzata dai vandali

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S P O R T

DISCARICA Il parcheggio del San Martino pieno di rifiuti

Taurianova, un freno allo sport La precarietà delle strutture tarpa le ali a diverse realtà cittadine intervenire costantemente se non per la normale attività di manutenzione. Nella Taurianova e lo sport. Una tradizione du- Piana sono diversi i centri più piccoli di rata per decenni ma che nel corso degli ul- Taurianova che però possono vantare statimi anni è andata scomparendo. Appena di all’avanguardia. Pessima, attualmente, qualche anno fa la popolosa cittadina pote- la situazione dello stadio “San Martino”. Il va contare su squadre di pallavolo (maschi- parcheggio è una discarica a cielo aperto, ed le e femminile con relativi settori giovani- in più la tribuna è stata chiusa un paio di li), su una di basket (anch’essa con settore anni fa perché ritenuta pericolosa per via giovanile), su una di calcio a 5 (arrivata a delle infiltrazioni di acqua che avrebbero buoni livelli), su una scuola di tennis e su interessato anche gli spogliatoi. Una cattenumerose squadre di calcio a 11 e tante drale nel deserto insomma. Ma sarebbe ora di dare una sterzata anche per tale impianscuole calcio. to: o in un senso (quello di riDi tutto ciò, con il passapristinarlo, certamente la sore degli anni, è rimasto luzione più condivisa dai tauquasi nulla. Nel calcio a 11 il saldo rianovesi) o nell’altro (destic’è solo la Taurianovese narlo ad altro uso). Probabilcon annesso il settore gioè negativo mente come struttura quevanile. Settore questo che Appena qualche sta, rispetto al “Battaglia”, può contare anche su un anno fa la città sarebbe più idonea per ospipaio di scuole calcio. Poi tare gare di categorie impornulla più. Il motivo? contava su tanti come ad esempio la SeSenza alcun dubbio di squadre di basket rie D. Spostandoci poi di un essere smentiti possiamo dire che il tutto è dovuto alpallavolo, calcetto paio di metri ecco che arriviamo a quello che sembra l’assenza, all’incuria e al calcio e tennis essere il nodo principale per mancato completamento ciò che riguarda lo sviluppo delle strutture presenti sul delle varie attività sportive territorio comunale. In questi giorni però qualcosa si muove. Cal- taurianovesi. Parliamo del palazzetto dello cio a 5, pallavolo e basket potrebbero ritor- sport situato accanto allo stadio “San Marnare in auge, così come il tennis (il quale tino”. I lavori delle struttura provinciale sono “risorgerà” grazie al centro sportivo Wolf). E anche qualche nuova squadra di calcio cominciati ormai numerosi anni fa, e sono a 11 (appare certa la partecipazione di una proseguiti a singhiozzo sino allo scorso anformazione di San Martino al prossimo no. Sono state addirittura disegnate le stricampionato di Terza Categoria). Il tutto pe- sce sui parcheggi, sono stati costruiti gli rò sembra dipendere da un unico interroga- spogliatoi, ma ancora ci sarebbero diversi tivo: le condizioni delle strutture sportive. lavori da completare, specie all’interno, noAndiamo ad analizzarle una ad una per ca- nostante da fuori la struttura appaia in un pire cosa c’è che va bene e cosa no, un po’ buono stato. Di certo c’è una cosa: abbandonare la come pare stia facendo in questi giorni la neo amministrazione guidata dal sindaco struttura a metà non serve davvero a nulla, Domenico Romeo. Partiamo dalla questio- ed anche qui servirebbe una sterzata, ma ne dei campi da calcio. Il “Battaglia”, ex in un senso solo: ossia rendere agibile una “Matteotti” sembra essere, tra gli impianti struttura che non ha eguali a Taurianova e sportivi, quello messo meglio, o meno peg- dalla quale dipende il futuro di numerose compagine sportive locali. Qui purtroppo gio se preferite. Dopo anni di chiusura è stato riaperto ap- ci sono però da registrare i soliti atti di vanpena sei mesi fa. Se tribuna, gradinata e dalismo: dopo che qualcuno si è divertito ad spogliatoi sembrano essere le note positive, arrampicarsi sino al tetto dell’impianto per così non si può dire del terreno di gioco, lasciare delle scritte con bombolette spray, sconnesso e pericoloso per chi ci gioca, tra- e nell’estate scorsa dopo aver rotto dei velasciando l’assenza di un impianto di ampli- tri esterni ha tentato di forzare la porta taficazione e di un angolo dedicato stampa gliafuoco che dà accesso all’ingresso princiche appaiono quasi come delle chimere in pale, ecco che pochi giorni fa è stata divelstrutture del genere. Tra i 20 comuni sopra ta l’inferriata esterna alla struttura. Dalla i 15.000 abitanti in Calabria, Taurianova è Provincia però nessun segnale, nemmeno uno dei tre (insieme con le cosentine Mon- quello di installare qualche telecamera di talto Uffugo e Cassano allo Jonio) che non sorveglianza come deterrente verso questi ha un terreno di gioco in erba sintetica o facinorosi. Il tutto se vi è il concreto interesse di naturale. Visto il bacino di utenza sarebbe un lavo- completare e mettere in funzione la strutturo prioritario da svolgere, considerando che ra. poi i benefici si estenderebbero per un coFRANCESCO FALLETI spicuo numero di anni senza necessità di piana@calabriaora.it TAURIANOVA

l’intervista

L’amarezza dell’assessore Bellantone Il delegato allo Sport: Palazzetto in condizioni obbrobriose va ma che dalle dichiarazioni di Bellantone in merito alla struttura del palazzetto Tra le priorità della nuova amministra- rischiano di dover rinviare il ritorno in zione targata Domenico Romeo sembra- città. «Sarà nostra cura comunque contattare a 360 gradi tutte le associazioni no esserci anche le strutture sportive. Già all’indomani dell’insediamento in- sportive presenti in città, non solo quelle fatti il vicesindaco con delega allo Sport calcistiche” ha proseguito il vicesindaco, Roberto Bellantone ha fatto il punto su il quale si è quindi soffermato sui due quelle che sono le condizioni degli im- campi da calcio cittadini. “Il “Battaglia” – pianti taurianovesi, alcuni dei quali visi- ha detto – è agibile e dunque non ci sono problemi. Diverso è il ditati di persona. Proprio scorso per il “San Martiieri lo stesso Bellantone, La struttura Ho chiesto per quetra l’altro ex arbitro di di San Martino no”. sto stadio una relazione calcio e dunque addentro dettagliata all’ufficio tecalle problematiche spornon è agibile e nico al fine di capire le cative, si è recato al palazriprenderla renze strutturali dell’imzetto sito poco prima delnon sarà facile pianto per la quale non la frazione San Martino, c’è l’agibilità». ma all’uscita dallo stesso Ma proprio per queil suo commento è apparso tutt’altro che positivo dopo aver visto le condizioni in st’impianto tra un po’ di tempo potrebbecui versa la struttura. «Non è agibile – ha ro esserci novità, in considerazione del affermato -. Purtroppo va completata e fatto che la Lnd dal 2013 obbligherà le non sarà possibile farlo in breve tempo squadre di alcune categorie dilettantistipoiché ci sono grossi lavori da fare. Mi che dell’utilizzo dell’erbetta, naturale o sono trovato davanti ad un muro, l’im- sintetica, pena il dover trovare un impianto è davvero in condizioni obbrobrio- pianto a norma. «Abbiamo in programse. Adesso comunque abbiamo fissato un ma, nel giro di un paio di anni, di metteappuntamento con la Provincia per di- re a norma il “San Martino”, dotandolo di scuterne». Una sorta di mannaia dunque impianto di illuminazione ed erbetta sinper le formazioni di calcio a 5, basket e tetica» ha concluso Bellantone. fr. fa. pallavolo pronte a ritornare a TaurianoTAURIANOVA

GIA’ ATTIVO Il vicesindaco con delega allo Sport Roberto Bellantone


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l’ora della Locride Sede: Via Verdi, 89048 Siderno Tel. e fax 0964 342899 Mail: locride@calabriaora.it

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Il lavoratori di Locride Ambiente e le loro organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione. E’ quanto si evince da una nota congiunta a firma dei segretari Scarfò (Cgil), Larizza (Fit-Cisl) e Rizzo (Uil trasporti) inviata a margine dell’incontro tenutosi lo scorso 15 giugno nella sede della società mista che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Convocati dall’amministratore delegato Andrea Falvo, i rappresentanti sindacali «Hanno avuto informativa - si legge nella nota diffusa a margine dei lavori- della grave situazione economica dell’azienda, che ha dichiarato di non poter pagare gli stipendi di maggio 2011 ai dipendenti. Come organizzazioni sindacali - hanno scritto Scarfò, Larizza e Rizzo - abbiamo manifestato le gravi difficoltà in cui versano i lavoratori e le loro famiglie, che sono in maggioranza monoreddito e fanno notevoli sforzi a tirare avanti». Fin qui la premessa, dalla quale traspare una certa preoccupazione. Ma i rappresentanti della triplice, si sono detti altresì consapevoli «che le cause delle attuali difficoltà finanziarie della società - è scritto ancora nella nota - sono da attribuire soprattutto alla mancata riscossione delle fatture pregresse dei servizi espletati nei 42 comuni della fascia ionica reggina. Molti Comuni, ad oggi, sono debitori nei confronti di Locride Ambiente di cifre consistenti», tanto che il comunicato cita qualche esempio lampante: «Locri deve 1.157.715 euro, Siderno 1.667.968 euro, Monasterace 414.646 euro», secondo i dati che sono stati forniti dalla stessa Locride Ambiente. «Riteniamo - hanno scritto ancora i dirigenti sindacali che l’azienda ha il dovere di trovare le soluzioni idonee a costruire la liquidità necessaria per il pagamento con regolarità delle spettanze presenti e future ai lavoratori, che con i loro sacrifici e la loro professionalità, costituiscono la risorsa fondamentale per il servizio di raccolta dei rifiuti. Un servizio - hanno proseguito Scarfò, Larizza e Rizzo - che è di primaria importanza, non solo per gli aspetti legati all’igiene e alla salute pubblica, ma soprattutto per un progetto di valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità. Un territorio unico e di inestimabile vaore, basti pensa-

NEL DETTAGLIO

SIDERNO

EMERGENZA

Bovalino

Cristiano De Sandro Longo

tel. 0964/66128 tel. 0964/61028 tel. 0964/356097 Gioiosa Jonica Martora & Crupi tel. 0964/51259 Satriano tel. 0964/51532 Scopacasa tel. 0964/58134

CONVOCAZIONE L’amministratore delegato di Locride Ambiente ha convocato i sindacati per esporre le difficoltà di liquidità della società

A RISCHIO Il primo effetto della crisi di liquidità potrebbe riguardare la mancata corresponsione dello stipendio del mese di maggio

Carabinieri Polizia Capitaneria

Bovalino

CINEMA

tel. 0964/61000 tel. 0964/67200 tel. 0964/787657

Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/51616 Marina di Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/415106

INADEMPIENTI Molti Comuni hanno dei debiti verso Locride Ambiente, anche per somme ingenti, come Siderno, Locri e Monasterace

Locri Cinema Vittoria “ESP - fenomeni paranormali”

tel. 3397153696 ore 22

Siderno Cinema Nuovo tel. 0964/342776 “Fast & fourious 5” ore 18 - 19- 22 Roccella Jonica Cinema Golden tel. 0964/85409 “I pirati dei Carabini- ai confini del mare” ore 18-20-22

il caso

LA DECISIONE I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e si sono detti pronti a ricorrere ad una giornata di sciopero

Comune, nessun atto pubblicato sul portale web SIDERNO

Locride Ambiente, operai in stato di agitazione I Municipi sono morosi e la società è in crisi di liquidità

IN ASSEMBLEA Alcuni lavoratori di Locride Ambiente re alle spiagge, al mare cristallino, alle culture, all’entroterra ricco di risorse enogastronomiche, paesaggistiche, ecc.». E quindi, i leader sindacali ritengono «Non sia pi rinviabile aprire un confronto

con le amministrazioni locali e la società mista, per poter programmare il futuro di questo settore a vantaggio del territorio e dei cittadini, considerando sicuramente i fattori economici, la legislazione vigente, e con l’obietti-

vo comune di preservare i livelli occupazionali attuali e la salvaguardia del reddito dei lavoratori che vanno retribuiti e tutelati come previsto dal contratto di settore». Quindi, la decisione che appare irrevocabile. «Per la vertenza in atto, le organizzazioni sindacali proclamano lo stato di agitazione con formale apertura delle procedure di raffreddamento come previsto dalla legge vigente, ed in mancanza di risposte saranno costrette a indire una prima azione di sciopero che causerà sicuramente notevoli disagi alla comunità. Ci scusiamo - conclude la nota di Cgil, Cisl e Uil - con i cittadini sin da ora, ma sicuramente comprenderanno il disagio dei la-

voratori». Fin qui la nota con la quale viene proclamato lo stato di agitazione. Intanto, abbiamo appreso che ci sarebbero già stati alcuni incontri informali con alcuni primi cittadini, alcuni dei quali sono di recente elezione e, avendo ereditato situazioni debitorie pregresse, stanno cercando di affrontare la questione, provando, nel contempo a rassicurare i lavoratori, che nei mesi scorsi hanno dovuto affrontare le grane legate agli attentati ai mezzi, tra i quali uno che ritirava l’immondizia in una zona periferica di Locri. Ora, torna a rendersi ncessario lo stato di agitazione per i lavoratori. GIANLUCA ALBANESE g.albanese@calabriaora.it

La legge 18 giugno 2009 n. 69, ed in particolare l’art. 32 testualmente recita: « A far data dal 1º gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati». Il portale istituzionale del Comune di Siderno, ad oggi sta ottemperando solo parzialmente alle disposizioni di legge. Il sito www.comune.siderno.rc.i t, infatti, pubblica regolarmente nella sua home page tutti i bandi, mentre l’albo pretorio on line (quello, per intenderci, nel quale sono presenti le delibere di giunta e Consiglio e le determine dirigenziali) presenta soltanto nove pubblicazioni di matrimonio e due manifesti. Ci si augura che entro breve possa essere aggiornato con regolarità, affinchè i cittadini possano essere informati in tempo reale dell’attività dell’ente. (gi. alb.)

verso il prossimo consiglio

Cavo: «Prima il bilancio e le urgenze» Rinviata alla metà di luglio la discussione sulle linee programmatiche della Giunta LOCRI

«La prossima seduta del consiglio comunale si terrà negli ultimi quattro giorni del mese e sarà dedicata solo all’approvazione del bilancio di previsione con i documenti programmatici ad esso connessi e a qualche altra questione di particolare urgenza; tutto il resto verrà discusso prossimamente». E’ quanto ha comunicato telefonicamente a CO il presidente del consiglio comunale di Locri Antonio Cavo, a margine dei lavori della prima conferenza dei capigruppo, che si è svolta nella giornata di ieri. Il presidente del civico consesso ha spiegato che «l’ordine del giorno verrà diffuso all’inizio della prossima settimana, e in ogni caso, conterrà la discussione di tutti i punti

Il palazzo municipale di Locri connessi al bilancio di previsione più un paio di argomenti di particolare urgenza. Il resto - ha proseguito Cavo - sarà rinviato ad una prossima seduta che intendiamo convocare entro la metà di luglio, per discutere di altre questioni di grande

rilevanza che proprio per la loro importanza non possono essere “sacrificate” nella discussione in un un’unica seduta dopo la trattazione, per sua natura esaustiva, dei punti che riguardano il bilancio di previsione». In particolare Cavo si riferisce «Alle linee programmatiche del nuovo esecutivo, che impegnando l’amministrazione per il prossimo quinquennio, meritano di essere esposte in maniera dettagliata in occasione di una seduta ad hoc del consiglio comunale». Il ragionamento non fa una grinza, specie se si pensa che, in maniera quasi fisiologica, molte sedute con 15-20 punti all’ordine del giorno, si fermano a metà, rendendo necessario il rinvio della discussione dei punti non trattati ad altri Consi-

PRESIDENTE Antonio Cavo gli. Cavo ha concluso dicendo che «Nella prima conferenza dei capigruppo si è registrato lo stesso clima propositivo che ha caratterizzato la prima seduta del Consiglio, e questo lascia ben sperare per il bene della comunità cittadina». g.albanese@calabriaora.it


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L O C R I D E

«Una festa del volontariato» Oggi e domani a Monasterace il meeting delle associazioni regionali MONASTERACE

Oggi e domani il Gruppo Volontari della Croce Rossa Italiana di Monasterace ospiterà due eventi di rilievo regionale e provinciale. Stamattina con inizio alle ore 9 si terrà presso la sala conferenze comunale di via G. Papaleo la riunione regionale dei volontari del soccorso della Croce Rossa italiana. L’assemblea, che sarà presieduta dal Commissario Regionale Francesco Berardi, discuterà della programmazione regionale delle attività della componente, delle nuove direttive nazionali e della formazione dei volontari, quest’ultimo tema particolarmente a cuore del Commissario regionale. Domani invece si terrà la gara di primo soccorso, prima in Provincia di Reggio Calabria. Da poco nominata Commissario provinciale, Antonella Catalano ha fortissimamente voluto organizzare questo evento che non è esclusivamente competizione, ma un momento aggregativo e formativo per tutti i volontari del soccorso della Croce Rossa italiana, che in queste occasioni hanno modo di tastare la propria preparazione sanitaria. Le squadre che gareggeranno sono dei gruppi volontari del Soccorso di Bagnara Calabra, Bovalino, Gioia Tauro, Reggio Calabria e San Roberto. Si cimenteranno (fuori gara) anche le squadre di Cosenza e San Pietro Apostolo, risultate vincitrici nelle rispettive gare provinciali. All’evento, come ospite, anch’essa ovviamente fuori gara, la squadra pugliese di Fasano,

le gare sul lungomare I tanti rappresentanti della Croce Rossa impegnati in alcune simulazioni di pronto soccorso La mascotte della manifestazione che non ha voluto mancare all’evento. La gara avrà luogo su tutto il lungomare cittadino, per l’occasione chiuso al traffi-

co veicolare, dove si svolgeranno cinque scene “dinamiche” e dove verrà impiegato personale specializzato di Croce

Rossa, quali i “simulatori”, i “truccatori” e gli “operatori polivalenti di salvataggio in acqua”. Vi saranno due scene

statiche, una riguarderà il Bls (basic life support) e l’altra verterà sul diritto internazionale unitario. A valutare le squadre nel loro operare sulle scene allestite, vi saranno i giudici di gara, vo-

lontari che hanno seguito apposito corso, ed alla regia di tutto il collaboratore tecnico regionale, Pino Lanzillotta. Un particolare premio sarà assegnato alla squadra che avrà messo in atto i migliori comportamenti psico-sociali e relazionali durante la fase di soccorso. Il locale gruppo dei volontario guidato dal Commissario, Antonio Bosco, nell’ultimo periodo è stato impegnato per organizzare la logistica e per poter accogliere nel migliore dei modi i colleghi che arriveranno nella propria cittadina ed ovviamente, conoscendo preventivamente le scene non potrà prendere parte alla gara. GIGI BALDARI locride@calabriaora.it

la lettera

«Intervenga la Squillacioti» I sindacati alla carica sui trasferimenti: «Solo clientelismo» Locri di personale Infermieristicosi legge in una lettera inviata da NiLa segreteria provinciale della Uil- cola Simone, segretario della Uil Fpl Fpl dell’Asp di Reggio Calabria non provinciale al commissario straorci sta, e torna alla caridinario Rosanna ca sulla questione dei Squillacioti. fatto «Violate trasferimenti di persoesclusivamente a continuamente nale infermistico nelle scopo clientelare, strutture sanitarie deldalle istituzioni invita la invito anla Locride. cora una volta, a le norme «Nel ribadire i convoler intervenire contrattuali» tenuti delle proprie e presso gli organi pregresse note in ordi(ir) responsabili ne all’imboscamento nelle struttu- che, al di sopra delle loro compere sanitarie territoriali ed ospeda- tenze istituzionali, continuano, imliere dell’ex azienda sanitaria n° 9 di perterriti, ad arrogarsi il diritto di LOCRI

trasferire personale infermieristico in violazioni delle norme contrattuali, peggiorando così le difficoltà, già gravi, in cui versano alcune unità ospedaliere di degenza per la carenza ed il depauperamento di detto personale. La scrivente precisa altresì, che detta nota rimarrà riservata per lei solo e soltanto se la stessa, interverrà per tempo, a rimuovere quanto arbitrariamente avviene presso questa struttura sanitaria, in mancanza di una seria organizzazione e ridistribuzione del personale». Nei giorni scorsi proprio la Squillacioti ha partecipato ad un tavolo

l’iniziativa

L’ospedale di Locri di confronto con tutti i sindaci della Locride, al fine di raccogliere le loro istanze relative ai problemi della sanità nel comprensorio. locride@calabriaora.it

l’incontro

La Civitas Solis in Maremma raccontando il Sud Il progetto informativo argomento della convention in Toscana con circa 900 giovani LOCRI

Dopo la Triennale di Milano il progetto formativo della Civitas Solis e della Fondazione con il Sud, incanta il settore sociale della Toscana. Il progetto, presentato come case history significativo, sarà argomento della tre giorni, dal 16 al 19 giugno nell’ambito dell’evento «Forum Social Experiential Training: la formazione esperienziale ad impatto sociale». L’iniziativa si svolgerà a Rispescia in Toscana nel parco della Maremma, presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente. La Locride fa parlare di sé e il 19 giugno a relazionare sui contenuti innovativi dell'attività, considerata il più vasto intervento di formazione esperienziale con i giovani nelle regioni meridionali e che ha coinvolto 900 giovani, sarà il direttore di Civitas Solis, Francesco Mollace, esperto europeo nel campo della formazione motivazionale con i giovani. Conclusosi lo scorso anno, il progetto «Cerca la tua voce nella vita» è frutto di un lavoro di rete territoriale che ha coinvolto numerosi partner, tra cui le principali scuole della Locride, diversi enti pubblici tra cui la Provincia di Reggio Calabria e associazioni del terzo settore locrideo.

Un recente incontro di Civitas Solis Esattamente un anno addietro il progetto è stato presentato come uno dei tre progetti di eccellenza alla Triennale di Milano, nel salone d'onore, nell'ambito dell'evento organizzato dalla Fondazione con il sud «Tracce di comunità, la coesione sociale raccontata dal Sud». Successivamente la Fondazione ha inserito il progetto nelle tre iniziative di maggior successo riportare nel suo bilancio di missione 2010, bilancio che ha ottenuto l’oscar di bilancio, lo storico Premio promosso dalla Ferpi che segnala i bilanci migliori sotto il pro-

filo della chiarezza e della completezza. Promossa dalle principali fondazioni bancarie nazionali, la Fondazione con il sud, si propone di promuovere e potenziare le strutture immateriali per lo sviluppo sociale, civile ed economico del Meridione, in particolare Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il forum ha avuto inizio ieri ed ha messo in evidenza la promozione e il coinvolgimento della Community nazionale della formazione esperienziale, con lo scopo di verificare come le metodologie esperienziali possano supportare aziende ed organizzazioni nella realizzazione di progetti di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Dopo la presentazione dei tre progetti di buone pratiche individuate, tra cui per primo, il progetto realizzato nella Locride, a seguire il progetto Folletto4Africa: il Social Team Building realizzato da Vorwerk Folletto per il proprio top management e il progetto Rimini Autismo Onlus: sviluppare teamworking e comunicazione in azienda inserendo nell'organico persone con autismo. I partecipanti, giornalisti, ricercatori e responsabili aziendali nel campo delle risorse umane, realizzeranno dei gruppi di lavoro paralleli. Domenica Bumbaca

Tutto pronto per il campo scuola LOCRI

«Quando educare diverte. Strumenti, tecniche di animazione… ma non solo». È questo il titolo del campo scuola diocesano per catechisti che si terrà nei giorni da lunedì 4 a giovedì 7 luglio presso il centro giovanile salesiano di Locri. Il campo è destinato a tutti i catechisti, gli accompagnatori del Cammino Emmaus, mistagogia compresa, e agli operatori pastorali interessati. L’invito è ricolto anche ai genitori più interessati all’attività. Certamente. Il percorso formativo punta a far scoprire ai giovani catechisti la loro identità specifica e il loro servizio nella Chiesa con l’intento di aiutarli ad acquisire quelle competenze fondamentali nell’annuncio della fede. Il percorso proposto è suddiviso in un primo giorno aperto a tutti

gli interessati durante il quale, dopo l’intervento del vescovo Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, relazioneranno: don Mario Delpiano (Le domande che costruiscono il quadro del “come si fa?”. Il quadro metodologico dell'animazione culturale e il posto delle tecniche di animazione) e il dottor Vincenzo Lucarini (L'animatore non è l'apprendista stregone. Introduzione alle tecniche di animazione, il loro uso, la loro funzione in relazione alla comunicazione nel gruppo). Gli altri tre giorni saranno dedicati ai laboratori, destinati a coloro che intendono parteciparvi con continuità e puntualità. Più volte il vescovo Morosini ha acceso i riflettori su come oggi il problema educativo sia grave e come vi sia una rinuncia ad educare i giovani da parte dei genitori. Elia Fiorenza


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L O C R I D E GIOIOSA JOINICA

In occasione del tanto atteso Consiglio Comunale, una sala gremita di persone ha atteso con ansia quelle che dovevano essere le sorti del Paese. Fino al giorno dell'ultimo Consiglio Comunale svoltosi ieri sera alle ore 19 presso la sala del palazzo municipale di Gioiosa Ionica, la domanda che i cittadini gioiosani continuavano a porsi era una sola: crisi politica-amministrativa verso la soluzione finale o la definitiva rottura? La lacerante e lunga crisi presente all'interno dell'Amministrazione di Mazza sembrerebbe si sia conclusa. Se fino ad oggi, si sottolineava quanto fossero ancora precari i rapporti tra sindaco e la sua maggioranza, ora apparirebbe tutto risolto. Dopo un ring di 'botta e risposta' e la sottoscrizione di schizzofrenici documenti di accuse tra Mazza e il gruppo degli avantini, finalmente si giunge ad una soluzione conclusiva per il bene della collettività. Ci si aspettava di tutto all'interno di questo Consiglio, un fuoco dirompente sembrava non si spegnesse più, invece in un clima di apparente tranquillità la seduta si è svolta rispettando i vari punti all'ordine del giorno, fino a giungere al punto più cruciale da risolvere: la crisi politica-amministrativa in atto. Su un punto si era completamente d'accordo evitare di affidare il Paese in mano al Commissario Prefettizio. Da evidenziare la caparbietà di portare avanti il mandato elettorale senza impedimenti ed ostacoli di nessun genere, sia da parte del sindaco che della sua ex maggioranza, così è il caso di definirla da quando Mazza avrebbe revocato le deleghe, portando all'azzeramento della sua giunta nel me-

minoranza perplessa Il sindaco non ha potuto contare su un’amministrazione di fiducia. La sua avventura è al capolinea

Bilancio approvato Sospiro di sollievo per Mario Mazza

Giunta ripristinata. Commissario lontano se di Aprile. Tante erano le ipotesi previste: si pensava che la sua ex maggioranza o meglio l'attuale gruppo degli avantini non avrebbe concordato all'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario relativo al 2011, tale rifiuto avrebbe potuto portare allo sgretolamento della giunta di Mazza. Ma alla fine un improvviso colpo di scena o forse un accordo preso precedentemente tra il sindaco e gli avantini avrebbero fatto cadere tale presupposto. L'approvazione del bilancio ha portato di conseguenza

al ripristino della giunta. Di certo Mazza conterà sui suoi quattro sopravvissuti, ma non si escluderebbe nel corso del tempo ad un rimpastino delle deleghe, nulla è imprevedibile. Per l'Amministrazione di Mazza è giunto il tempo di assumersi le proprie responsabilità ed inevitabile sarà la critica generale da parte dei cittadini gioiosani dopo il susseguirsi di questo scenario politico che da mesi incombe il Paese. Fuda evidenzia «L’inadeguatezza e l’incapacità di questa amministrazione» soffermandosi sui vizi di illegalità

presenti all’interno del comune, soprattutto sulla procedura concorsuale di alcuni posti di categoria D. A questo segue l’intervento del consigliere Antonio Scali, il quale definisce sarcasticamente l’Amministrazione come «una trasmissione televisiva infarcita di comici e soubrettes. Più che il gruppo degli avantini è il caso di definirlo il gruppo degli avanzi. Il sindaco non ha potuto contare su un’amministrazione di fiducia e di conseguenza ci troviano di fronte ad una giunta al capolinea». Cinzia Totino

l’interrogazione

E Fuda chiede lumi sull’accesso agli atti Il concetto di meritocrazia è sulla bocca di tutti, a parole si concorda sul fatto che serve affidarsi alle persone migliori per riportare il treno dell’Italia sui binari giusti, ma a quanto si leggerebbe da un comunicato sottoscritto dai consiglieri Salvatore Fuda e Laura Crimeni all'interno del Comune di Gioiosa Ionica, sembrerebbe un termine ambiguo. Qualche mese fa Fuda aveva già posto la sua attenzione sulla necessità di fare chiarezza in merito alla copertura di un posto di categoria D della pianta organica del Comune, ricevendo risposta negativa a seguito della sua richiesta di poter accedere agli atti amministrativi. A distanza di tempo, il consigliere chiede ancora lumi: «Abbiamo avanzato una specifica interrogazione al sindaco Mazza riguardante la legittimità delle procedure amministrative utilizzate per la copertura di un posto di istruttore direttivo amministrativo contabile – categoria D1 – assunto a tempo pieno con ricorso a graduatoria degli idonei relativa al concorso pubblico indetto dall'Ente con bando pubblicato all'albo pretorio del Comune in data 31 Maggio 2005. Si tratta di una battaglia di giustizii -si legge dal documento- un atto politico serio e coerente che non ha nessun profilo di natura personale in relazione ai soggetti coinvolti. Il fatto

Il sindaco Mario Mazza che il Sindaco Mazza e la sua maggioranza abbiano ottenuto all’epoca un ampio consenso elettorale, non li autorizza a governare calpestando le leggi della Repubblica Italiana». Con la delibera datata 15 aprile 2010 veniva disposto per lo stesso anno di procedere all'assunzione di un posto vacante di categoria D1, tramite scorrimento di graduatoria degli idonei indetto dall'Ente nel maggio 2005. A luglio 2010 veniva approvata la graduatoria finale degli idonei, portando all'assunzione a tempo indeterminato del secondo classificato in ordine di graduatoria, dal momento che il primo aveva rifiutato. Secondo l'art.91, comma 4: «per gli enti locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti. L'utilizzo della procedura prevista nell'art.91 apparirebbe illegittima. ci. to.

qui Brancaleone

BIANCO

Il consuntivo 2010 arriva in Consiglio

Tasse, nessun aumento in vista

L’esecutivo comunale ha mantenuto invariate le tariffe tributarie

BIANCO

Dopo una lunga pausa è stata convocata la riunione del Consiglio comunale di Bianco. La riunione avrà luogo nei locali del Palazzo ex Pretura di via Vittoria per le ore 18 del 20 giugno prossimo in prima convocazione. Il Presidente del Consiglio comunale di Bianco Rodolfo Nucera ha reso noto il nutrito ordine missari per la revisione del giorno. Dopo la lettura e l’appro- dello Statuto comunale; vazione del verbali della se- conferma aliquote Ici per duta precedente, il consi- l’anno 2011 per Ici ed Irpef;progetglio è tenuti integrati to a discuTra i punti di sviluppo tere sui seall’ordine locale, Por guenti arCalabria, gomenti: del giorno anche Fers 2007approval’adozione del 2013, prezione del piano spiaggia sa atto delconto conla proposta suntivo per l’anno 2010; Cessione del- del Comune di Casignana; le aree Pip in diritto di pro- statuto associazione proprietà con la relativa presa duttori dei vini Greco doc e d’atto della relazione del Mantonico passito Igt Loresponsabile dell’area tec- cride, con l’approvazione nico-manutentiva; adozio- dello schema dello statuto ne del piano di spiaggia; comunale. Francesco Morosini Nomina dei membri com-

BRANCALEONE

La giunta comunale di Brancaleone ha mantenuto invariate le tariffe dei tributi per il 2011. Il bilancio comunale si basa sui principi di unità, annualità, universalità, integrità, veridicità, pareggio finanziario e rappresenta il principale strumento contabile attraverso il quale si gettano le basi per la gestione ordinaria e straordinaria della cosa pubblica. Gli atti in questione riguardano il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario del 2011. Un bilancio reale e concreto rispecchia, quindi, gli indirizzi politici e programmatici che l’amministrazione comunale intende darsi al fine di perseguire dei traguardi in termini di efficacia, efficienza ed operosità. Alla luce di questi obiettivi, gli amministratori, secondo il dettame legislativo, hanno confermato le tariffe applicate nel decorso esercizio finanziario 2010 evitando, quindi, in un momento di profonda crisi economica, di mettere a dura prova le

Una veduta di Brancaleone tasche dei cittadini sempre più tartassati da ogni tipo di tributo. Le tariffe e i relativi costi cui i cittadini sono obbligati verso il comune per usufruire di determinati servizi non subiscono variazioni significative. Per quanto riguarda il servizio idrico a fronte della spesa complessiva che il Comune deve sostenere si prevede di incassare la somma pari all’80% del costo del servizio mentre per l’imposta comunale Tarsu, la tassa rifiu-

ti solidi urbani, gli amministratori, dopo aver valutato e quantificato i costi per l’erogazione del servizio a fronte della spesa complessiva che le casse comunali devono sostenere sarà pari al 68.76% dei costi. Per quanto riguarda l’Ici, l’imposta Comunale sugli Immobili, è stata confermata al 6 per mille mentre le detrazioni per la prima casa o abitazione principale è pari a euro 154,94. Il tributo per l’addizionale comunale Irpef è stato confermato allo 0,8%. Per quanto riguarda le tariffe Tosap, la tassa occupazione spazi ed aree pubbliche, per l’imposta comunale pubblicità e pubbliche affissioni e le tariffe per le acque reflue, il servizio fognatura e depurazione sono state tutte confermate e non hanno subito grossi mutamenti rispetto al 2010. Infine, la giunta comunale ha adottato una delibera di contenimento di alcune spese per relazioni pubbliche, per i convegni, per le mostre, per la pubblicità e le rappresentanze. Maria V. Pipicelli

Circolo Formato Rocco Mazzaferro resta in carcere Il Tdl di Reggio Calabria ha rigettato l’istanza di scarcerazione avanzata dall’avvocato Eugenio Minniti, legale di Rocco Piero Mazzaferro, 46 anni di Marina di Gioiosa, ammanenato il 3 maggio scorso nell’ambito del blitz “Circolo Formato”. L’operazione, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia reggina, ha portato all’arresto di 40 persone vicine alla cosca Mazzaferro, operante a Marina di Gioiosa. Tra gli arrestati anche il sindaco Rocco Femia, e tre assessori comunali. Secondo gli inquirenti la cosca Mazzaferro sarebbe poi stata ripagata dai politici di riferimento con la concessione di appalti. re. lo.


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“Locron” sbarca al British

Nel museo più famoso del mondo un angolo dedicato all’antica Locri Numeri utili

in agenda

* BIBLIOTECHE

Gli studenti dell’Ipsia in passerella

Torna l’evento “La scuola in passerella”, domenica prossima, alle ore 20, nell’Auditorium del Palazzo della Cultura. A sfilare sono gli studenti dell’Ipsia (Istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato) di Siderno-Locri, guidato dal dirigente scolastico Tommaso Mittiga. La manifestazione è ormai storica e, quest’anno, nel corso dello stesso evento, vede pure la proiezione del corto “La fuga”, sempre realizzato dagli studenti, con la supervisione di due esperti del mestiere, ovvero Bernardo Migliaccio Spina e Maurizio Gagliano. Ma. Te. D’ago.

Scuola di musica di Mary Sgrò Ecco l’incontro

Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17,00, appuntamento con la scuola di musica “Euterpe”, guidata dalla maestra Mary Sgrò, che ha organizzato un incontro presso la sala “Calliope” della libreria Mondadori del centro commerciale “La Gru” a Siderno. Durante l’incontro verrà presentato il programma per l’anno didattico 20112012, con la novità assoluta della costituzione e dell’iscrizione del coro di voci bianche, che farà il suo debutto questa estate. I piccoli artisti sono invitati ad intervenire per avere informazioni sulla iscrizione ai corsi di canto e di pianoforte.

Da Locri a Londra la distanza è breve. E non è per baloccarsi con le assonanze linguistiche. Men che mai si tratta dei chilometri, quasi duemilacinquecento, che separano la città ionica dalla metropoli di sua Maestà. Il punto vero, invece, è che al “British museum”, la casa della storia delle culture del mondo fin qui conosciute, sviluppatesi a ogni latitudine, dalla Cina al sud America, ha un angolo tutto suo anche l’antica colonia magnogreca di Epizefiri. Nella stanza numero settantatre,

quella dedicata alla presenza dei greci nel sud Italia, accanto alle intoccabili Siracusa e Agrigento e insieme a Taranto, Metaponto, Reggio e Crotone, vi è “Locron”. Pezzi in terracotta e in bronzo, riproduzioni di volti femminili e manici per gli specchi: questi i principali reperti custoditi dal prestigioso museo della “City”. Alla “polis”, sorta nel settimo secolo prima della venuta di Cristo, il “British” assegna un ruolo strategico a livello artistico, ma anche politico, visto che fu Locri a fondare prima “Medma”,

oggi Rosarno, e poi “Hipponion”, l’odierna Vibo Valentia. C’è, è fuor di dubbio, un po’ di rammarico nel pensare che degli oggetti antichi siano esuli, lontani dalla propria terra d’origine. Tuttavia, viene offerta l’occasione di ripensare alla nostra storia, al passato che ci caratterizza, per non dimenticare chi siamo stati. Così da essere, adesso, gente migliore. Figli di quelli che sono nati da uno dei popolo più interessanti e più intelligenti che il pianeta abbia finora ospitato. Angelo Nizza

l’appuntamento

Sette giorni di poesia con Nonasky Quarto appuntamento con il giovane poeta cauloniese Benny Nonsaky (nella foto), che ogni venerdì sul suo sito www.venerdidipoesia.blogspt.com e per l’intera settimana propone a tutto gli appassionati di poesia un nuovo autore da apprezzare e commentare insieme. Questa settimana l’attenzione cade su un poeta cinese, Bei Dao, con la sua poesia dal titolo “Risposta”. E’ possibile assistere alla video lettura della poesia e avere maggiori informazioni sul poeta fino a venerdì 24 giugno, giorno in cui Benny Nonasky proporrà ai propri fedeli lettori un nuovo poeta da analizzare insieme, con una nuova poesia.

tempo libero I “MISS FRAULEIN” LIVE A GIOIOSA Domenica 26 giugno appuntamento con la musica dal vivo dei cosentini “Miss Fraulein”, a partire dalle ore 22,00. Una rock band matura e consapevole. i cui live sono un crescendo continuo capace di restituire una specie di ripasso sulla storia del rock degli ultimi venti anni. Tappeti chitarristici a dominare sempre la scena e arrangiamenti ricercati e mai prevedibili.

I GIOCHI DEL DR WHY STASERA A SIDERNO A Siderno, presso il Beat Wine, stasera tornano i giochi del “Dr Why”, il quiz da fare insieme agli amici a base di domande pazze, una sorta di "gioco nel gioco" con domande precedute da una immagine o una musica che mettono alla prova le capacità sensoriali. Colpo d'occhio, memoria fotografica, labirinto e tante altre fino alle nuovissime arte nel mondo e mirror.

ANTONIMINA Biblioteca Comunale Via Roma - Tel. 0964 312000 ARDORE Biblioteca Comunale "R. Scordo" Via Manzoni - Tel. 0964 620038 BIANCO Biblioteca Comunale Via Margherita - Tel. 0964 731185 BIVONGI Biblioteca Comunale P.Zza Municipio - Tel. 0964 91102 BOVALINO Biblioteca "Mario La Cava" Via Xxiv Maggio - Tel. 0964 61766 CAULONIA Biblioteca Comunale P.zza Seggio - Tel. 0964 861002 GERACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Tocco - Tel. 0964 356001 GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale Palazzo Amaduri - Tel. 0964 51505 LOCRI Biblioteca Comunale Via Napoli Tel: 0964 232451 Biblioteca Archivio Di Stato Via Matteotti, 1 - Tel. 0964 232451 MARINA DI GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale "M. Pellicano Castagna" Piazza Dei Mille - Tel. 0964 415178 MARTONE Biblioteca Comunale “Orazio Lupis” Via Mercato coperto - Tel. 0964 51356 PAZZANO Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 731090 PORTIGLIOLA Biblioteca Comunale Corso Roma - Tel. 0964 365002 RIACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Popolo - Tel. 0964 733002 ROCCELLA JONICA Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 84227 SAN LUCA Biblioteca Comunale Corso C.Alvaro - Tel. 0964 985343 SIDERNO Biblioteca Comunale "Armando La Torre" Via Turati - Tel. 0964 345111 STIGNANO Biblioteca Comunale Piazza S. Pietro - Tel. 0964 772040 STILO Biblioteca Comunale Piazza S. G.Theresti - Tel. 0964 775034

* MUSEI LOCRI Museo Naz. Di Locri Epizefiri Contrada Marasà Tel. 0964 39003 Raccolta Privata Scaglione Tel. 0964 20207 - 0964 20344 GIOIOSA JONICA Museo D’Arte Naturale Permanente In Legno C/O Palazzo Amaduri Tel. 0964 51536 MAMMOLA Museo D'arte Moderna "Santa Barbara" Via S. Barbara Tel. 0964 414220 MONASTERACE Antiquarium Contrada Campo marzo Tel. 0964 735154 STILO Pinacoteca D'arte Moderna "F. Cozza" Museo Civico Di Archeologia Industriale Piazza S. Giovanni Theresti Tel. 0964 775034 GERACE Museo Diocesano Via Duomo Tel. 0964 356323


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S P O R T

«Già pronti per il ripescaggio» Bianco, rimane inalterato l’entusiamo del presidente Mario Carone BIANCO

Perdere lo spareggio che avrebbe potuto portare ad uno storico approdo nel campionato di Promozione quando a un quarto d’ora dalla fine la squadra era in vantaggio per uno a zero, è una botta di quelle che stroncherebbero anche un toro. Invece no. Il presidente Mario Carone, seppur con la delusione per il mancato accesso alla categoria superiore, non ha perso l’entusiasmo e, ai nostri taccuini, analizza il campionato appena concluso e anticipa alcune suggestive ipotesi per il futuro. «Per la prima volta nella storia del calcio bianchese - ha esordito Carone - abbiamo vinto i play off del nostro girone e siamo stati a un passo dal campionato di Promozione. Peccato - ha proseguito - perchè solo i guai fisici di alcuni uomini chiave ci PRESIDENTE Mario Carone hanno impedito di brindare a quello Giè, tutt’altro che remota. che sarebbe stato un traguardo stoTanto che pensando rico: gli infortualla fase di programmani di Leveque e zione del prossimo Maldonado prisocietà a campionato, Carone ma dello sparegpremette spesso la frase gio di Bocale e “zeru debiti” «Se saremo in Promoquelli occorsi a «Soci seri e pieni zione». Quasi un torRondò e Martidi passione, oltre mentone, che già fa sonez durante la gara hanno inche tanti sponsor, gnare gli sportivi bianchesi, tornati in gran fluito negativagarantiscono numero allo stadio mente sul suo «Specie - ha detto Caroesito finale, ma la solidità ne - nel finale di stagiotant’è». economica» ne, dopo il tepore maniQuindi, il prefestato nei confronti sidente del Biandella squadra a inizio co preannuncia che «La società farà domanda di ri- campionato». Il presidente, anzitutto, si coccolà pescaggio in Promozione, consapevole che l’ipotesi di accedere alla ca- la società che dirige: «Un sodalizio, il tegoria superiore dalla porta di ser- nostro, che si è dimostrato capace di programmare un passo alla volta e di vizio è tutt’altro che remota».

MISTER Sandro Stivala gestire in maniera oculata le risorse economiche, cosa piuttosto rara nel calcio, tanto che possiamo dire di non avere un centesimo di debito, grazie a questi maginifici soci che dal primo all’ultimo hanno fatto il proprio dovere». Secondo Carone «Il primo investimento che sarà fatto riguarderà il settore giovanile, che abbiamo avviato ad inizio stagione e intendiamo implementare, specie se dovessimo essere ripescati in Promozione». Ma non solo. Parlando dell’organico, il patron biancazzurro spende parole di grande elogio nei confronti del tecnico Sandro Stivala, che ha magistralmente diretto la squadra in un esaltante finale di stagione. «L’intenzione della società - ha detto Mario carone - è di ripartire proprio da Sandro Stivala come alle-

del momento”: «Certo, se dovessimo essere ripescati in Promozione, un tentativo di tratteerlo lo faremo». E così, sembra tutto legato alla possibilità di un ripescaggio in Promozione. Intanto, il presidente anticipa che «La prossima settimana convocheremo una riunione della società nella quale potrebbero entrare altri nuovi soci e non è escluso il ricorso ad una riorganizzazione delle cariche proprio per favorire la partecipazione di questi nuovi dirigenti».Insomma, quelli di Carone sono assunti che confermano quella che in gergo politico viene definita come la “capacità attrattiva” del progetto Bianco, basata essenzialmente su un’organizzazione societaria che, come sottolinea lo stesso presidente «ha attirato l’attenzione di numerosi sponsor e BOMBER Cristian Maldonado partner commerciali, alcuni dei quali provenienti anche da fuori regione. natore, perchè rappresenta una gui- E’ anche e soprattutto grazie a loro ha proseguito - che il da non solo per i “modello Bianco” di giocatori ma pure gestione della società per i dirigenti» e sandro stivala oggi può vantare “zepoi, sul fronte del ro debiti” e può pencalciomercato, Caè una certezza a programmare rone puntualizza «Vogliamo la sua sare un futuro immediache «Tutto il merriconferma: è to in una categoria cato ruota attorno a superiore, anche se Maldonado, che è una guida per la rimaniamo con i pierichiesto da alcune società oltre che di ben piantati a tersocietà di serie D e ra e guardiamo al fuda mezza Eccellenper i giocatori e turo puntando priza. Francamente lo staff tecnico» ma di tutto sulla vaha proseguito - salorizzazione del norà quasi impossibistro settore giovanile le trattenerlo, perchè è un giocatore d’indiscusso valo- che come ho già detto lavoreremo re che merita di giocare in categorie per implementare e sulla formaziosuperiori», anche se il presidente ne dei nostri ragazzi». non si preclude una ventualità, semGIANLUCA ALBANESE pre legata al ricorso al “tormentone g.albanese@calabriaora.it

Anche le donne al memorial Sporting Locri e Sant’Ilario al torneo per ricordare Sansotta

asd siderno 1911

Salerno: «In settimana il nuovo direttivo»

BOVALINO

SIDERNO

Anche quest’anno l’Asd Bovalino Calcio a 5 organizza il Memorial Sansotta, terzaedizione del torneo in memoria di uno dei dirigenti e soci fondatori del team amaranto, scomparso tre anni fa in un incidente stradale. «Giuseppe Sansotta si legge nella nota di presentazione della manifestazione, diffusa dall’addetto stampa della società Luca Marino - , al fianco dell’attuale dirigenza dall’idea iniziale di una società di calcio a 5 e fino alla sua reale creazione, ha contribuito a portare in alto il buon nome della squadra e del paese, ma, a causa di una fatalità, è mancato proprio quando il progetto Bovalino C5 si affacciava su palcoscenici più prestigiosi. Così - prosegue la nota - i suoi compagni di quest’avventura sportiva vogliono ricordarlo anche quest’anno riproponendo un mini-torneo tra squadre per domani, domenica 19 giugno 2011 con inizio alle ore sedici; ad ospitare la manifestazione sportiva sarà il campo casalingo del team amaranto, ovvero il palazzetto sportivo del liceo Scientifico “La Cava” di Bovalino». La nota diffusa dalla squadra informa altresì che « Per la prima volta l’evento cambia formula e non sarà più un triangolare bensì un quadrangolare. L’altra novità è la presenza di formazioni calcistiche femminili, infatti, oltre all’As Catafo-

Prosegue incessante l’azione tesa ad allargare la base societaria del Siderno affinchè si possa affrontare nel migliore dei modi il campionato di Eccellenza dopo la promozione ottenuta sul campo. Il presidente del sodalizio biancazzurro Raffaele Salerno, raggiunto telefonicamente da CO ha dichiarato che «Abbiamo già trovato alcuni nuovi soci e contiamo di convocare per la prossima settimana una riunione tra i nuovi e vecchi dirigenti, in modo da progettare insieme e sentendo il parere di tutti, la nuova stagione». Salerno tiene parecchio a precisare che «Prima della riunione ci sarà l’azzeramento di tutte le cariche societarie, perchè tutti ci rimettiamo in gioco, ad iniziare da me che sono il presidente» e conferma che «Il nuovo direttivo sarà formato sia dai vecchi

La locandina della manifestazione

La stella dello Sporting Azzura Agostino

rio, già avversaria dei padroni di casa in regular season e nella finale playoff di girone del campionato di C1/B, si vedrà la partecipazione di ben due squadre provenienti dal campionato di calcio a 5 femminile. Le protagoniste saranno le ragazze dell’Asd Sporting Locri e dell’Asd Sant’Ilario dello Jonio che nella passata stagione hanno militato nel campionato Csi Open 15 di Premiere League provinciale. Entrambe hanno raggiunto le finali playoff interregionali Calabria-Sicilia di categoria dove a prevalere e? stato lo Sporting

che quindi rappresenterà la Calabria nelle finali nazionali». Gli organizzatori promettono pure che «Il quadrangolare si svolgerà nel segno del fair play e del motto caro al compianto Peppe Sansotta: “Lo sport è aggregazione, amicizia e divertimento.” Durante la manifestazione inoltre, verranno presentati anche i primi acquisti amaranto per la prossima stagione, nella quale la società di Via Morisciano si candida a protagonista nella lotta al vertice per conquistare il massimo campionato regionale di calcio a 5. (re. lo.)

soci che dai nuovi, in modo che tutti possano essere adeguatamente rappresentati e possano avere voce in capitolo su quelle che saranno le scelte per il prossimo campionato». Fin qui Salerno. Intanto, è stato confermato l’acquisto di tre quote sociali da parte dell’ex patron del Siderno Enzo Commisso, che dopo un anno sabbatico in cui si era parzialmente defilato, ha ritrovato il vecchio entusiasmo e la voglia di impegnarsi per la propria squadra. (gi. alb.)


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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

LUSSURIOSE Due delle 50 opere della collezione intrigante quanto raffinata del calabrese Diego Cataldo (in foto in basso a destra) dal titolo “Dal sentimento all’eros” in expo nella galleria “La cornice” di Locri dal 2 al 16 luglio prossimo

LOCRI (RC)

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inquanta dipinti per una collezione intrigante e raffinata. Volti di donna attraversati dal piacere, figure maschili, sinuosità femminili. “Dal sentimento all’eros” è l’accattivante titolo della mostra che si terrà nella galleria d’arte “La cornice” di Locri, dal 2 al 16 luglio, una personale del maestro Diego Cataldo per rileggere le opere immortali dei grandi maestri del Novecento sul tema. Tutto nelle suggestioni della china su carta, con la prevalenza de nero e del rosso, toni dominanti di ogni singolo lavoro. «Quella con l’inchiostro di china è una tecnica affascinante e non semplice, che non consente distrazioni e sbavature, ma che ho trovato appropriata all’argomento», ci spiega Diego Cataldo, giovane artista di Locri, sempre pronto a mettersi in gioco e a sperimentare nuovi linguaggi pittorici. «L’amore è il motore della nostra esistenza e l’eros è il fuoco magico della vitalità. Per questo ho unito, nelle mie creazioni, i due momenti, considerandoli un tutt’uno. Volevo rappresentarne la fusione, quell’alchimia dei corpi e delle anime che rende sublime l’incontro tra uomo e donna. Altrimenti sarebbe pornografia. Non mi scandalizzerebbe, certo, ma non era quello che stavo cercando per i miei nuovi lavori - continua Cataldo . I sentimenti e la sessualità, fatta di intrigo e mistero, sono temi che mi affascinano da sempre, così come la riflessione sui legami tra uomo e donna che riescono a farci riflettere sul nostro sentire profondo e sulle esperienze di vita. La mia è una ricerca dell’intimo, della fascinazione di un semplice sguardo e della bellezza del piacere del corpo». Una ricerca, iniziata nel 2006, che passa attraverso lo studio di mostri sacri, da Klimt a Egon Schiele, a Renato Guttuso, e della fotografia d’autore, per approdare a una visione originale, pervasa dall’esperienza di vita dell’autore. L’erotismo come sentire e come immagine. «Ho tratto ispirazione anche da tutta un’iconografia moderna sull’eros, dalla pubblicità alla cartellonistica - sottolinea -. Volevo che fosse uno studio a trecentosessanta gradi, per capire il mondo e, infine,

Arte,un filo sottile tra l’erotico e il porno La sessualità intrigante e lasciva nelle opere di Diego Cataldo a Locri Il pittore:«La mia è una ricerca dell’intimo e della bellezza del piacere del corpo femminile» me stesso». Un viaggio attraverso il mondo della passione e del sentimento per riscoprirsi, nell’epoca della fret-

ta e di vuoti edonismi, in maniera atavica e viscerale. «Viviamo tempi confusi, dove il marcio troppo spesso

prende il sopravvento sulla bellezza del mondo, che invece dobbiamo andare assolutamente andare a ritrovare, se non vogliamo smarrirci definitivamente» dice ancora Cataldo. E se poi gli si chiede quale di queste sue opere ami di più, non ha esitazioni: «Non sono mai soddisfatto di ciò che faccio, e questo mi rende anche volenteroso a

ALL’INTERNO pag.42 | “Se il tempo fosse un gambero”conquista il Rendano pag.43 | La ’ndrangheta e quel museo per combatterla • ritagli La mafia in Sicilia non esiste più, mi spiego: la Sicilia soffre del connubio mafia/antimafia, ha fornito il marchio d’origine, ma dagli anni Ottanta, il ruolo dei pentiti l’ha resa meno forte, fino a sgretolarla Vittorio Sgarbi

continuare nello studio approfondito e serio della pittura, ho grande rispetto per questa disciplina; penso sempre che devo crescere, maturare, prima di potermi sentire soddisfatto. Come tutti, subisco le evoluzioni e le involuzioni della società; anche gli artisti rispecchiano i tempi, siamo convinti e confusi, osservatori attenti e distratti. Prediligo un tipo di arte piuttosto realista e altamente figurativa e il mio punto di riferimento è il grande Guttuso, ma in assoluta autonomia di ispirazione creativa. Ogni artista deve riuscire a portare l’impronta della propria unicità». Maria Teresa D’Agostino


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John Patitucci L’atteso ritorno del celebre bassista

TORANO C. (CS) Il famosissimo bassista di origini calabresi, John Patitucci (in foto), sarà a Torano Castello per due giorni quest’estate, esattamente il 10 e l’11 agosto. Una notizia importante che trova conferma dall’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Sabatino Cariati e l’assessore alla cultura Marino De Giorgio, entusiasti di poter conferire anche la cittadinanza onoraria del paese cratense al noto musicista statunitense. Nel comunicato stampa del municipio toranese si evince la gioia nel portare in Calabria uno dei maestri americani della musica: «L’amministrazione Comunale

di Torano Castello, all’interno del Peperoncino JazzFestival - quarta edizione di “Ricopriamo il Borgo”, uno dei piu importanti eventi turistici e culturali dell’estate calabrese e italiana 2011, ha l’onore di ospitare l’11 agosto John Patitucci, bassista e contrabbassista statunitense di fama internazionale di origini toranesi, tant’è che il 10 agosto gli sarà conferita la cittadinanza onoraria. La rilevanza dell’artista è data dalle tappe dei suoi concerti: Santo Domingo, Szur Jose, Buenos Aires, San Paulo, Rio de Janeiro, New York, Chicago, Minneapolis, Roma, Pittsburgh, Phi-

ladelphia, Oakland, Torano Castello. Con l’esibizione musicale del “John Patitucci roots quartet”, composto da John Patitucci, Marco Pignataro, Dado Moroni e Paolo Orlandi, si darà la via per un percorso culturale volto a sostenere i valori, le tradizioni e l’immagine del popolo calabrese, spesso conosciuto per gli accadimenti negativi e poco affermato per la cultura e i successi ottenuti in ambiti nazionale e internazionale». Patitucci, che ritornerà nella terra dei suoi antenati, sarà accompagnato anche dalla sua famiglia, composta dalla moglie, la violoncellista Sachi, e dalle sue fi-

arte

il concerto

Al via da stasera “Non fermArti” Partono le 24 ore d’insonnia creativa COSENZA Si aprirà stasera la seconda edizione di “NonfermArti - 24 ore di insonnia creativa”, festival organizzato dalle associazioni culturali “Attori in Corso” e “Spazio99”, in collaborazione con i “Teatri Calabresi Associati”. La maratona dell’arte prenderà avvio alle 18,30 e proseguirà senza sosta fino allo stesso orario del giorno successivo. Al complesso monumentale di Sant’Agostino , il museo dei Brettii e degli Enotri, a passarsi il testimone saranno più di cento artisti tra attori, danzatori, musicisti, fotografi, videomaker, pittori, scrittori, artigiani. In programma c’è una fittissima sequenza di performance ed esposizioni. Una tavolozza composita che tiene insieme stili, generi e arti diverse: dalla musica classica alla danza contemporanea, dalle tavole grafiche alla poesia, dai racconti ai documentari. «NonfermArti - spiegano gli organizzatori - vuole essere un luogo aperto a tutti quanti non intendono rinunciare a fare e fruire arte. Un luogo dove possano incontrarsi e vivere le multiformi declinazioni della creatività. Nello spirito di questa iniziativa c’è desiderio di raccontare e voglia di contaminazione. Per selezionare gli artisti abbiamo promosso un bando via web e hanno risposto in tanti, con grande entusiasmo, dalla Calabria e da tutta Italia». Performance, mostre e installazioni saranno inserite in un preciso percorso tematico. Filo conduttore dei differenti momenti della giornata è, infatti, il “Doppio”, contrasto e ossessione che attraversa le opere e i lavori proposti, accompagnando artisti e visitatori in un viaggio che non si fermerà neanche nelle ore notturne (le porte del complesso monumentale e del museo resteranno infatti aperte per 24 ore esatte). Al festival, oltre agli artisti inseriti in programma - tra questi tre fotografi provenienti dalla Russia - parteciperanno anche diversi ospiti: l’attore Lorenzo Gleijeses, il regista Alvaro Piccardi, Antonio Pio Fini dalla “Martha Graham School” di New York, Mariafrancesca Garritano, danzatrice solista alla Scala di Milano, Alessandro Scanderbeg e il gruppo Compa Dreush di break dance. Per il secondo anno consecutivo il centro stoico di Cosenza (ri)vivrà d’arte e d’iniziative lodevoli che coinvolgono giovani e meno giovani, addetti, curiosi e profani, e che sicuramente terranno sveglia e attiva la città bruzia. (mr. ur.)

glie. La cittadinanza onoraria, che gli sarà attribuita il 10 agosto, sarà una grande festa, con un consiglio comunale all’aperto (probabilmente sempre nei paraggi del municipio) che darà ampio lustro al più illustre dei toranesi nel mondo. Patitucci, già da giovane, ha legato il suo nome al mondo della musica ed al suo attivo ha la pubblicazione di tredici album e numerose collaborazioni musicali, che l’hanno portato a diventare uno dei maestri per il suo modo di suonare il basso, a volte vellutato e a volte deciso, in base anche alle caratteristiche del pubblico. Massimo Maneggio

Rocca Imperiale attende l’estro del cantautore Franco Simone SPETTACOLARE Il gruppo Foly du Burkina costituitosi nel 2001 è formato da artisti, ballerini maschere e percussionisti che riprendoni i ritmi dell’Africa subsahariana

Calafrika Fest Non solo musica L’associazione MigrAzione punta ad unire le due terre JACURSO (CZ) Dal 5 al 7 agosto 2011 Jacurso, borgo del catanzarese, sarà lo scenario della terza edizione del Calafrika Music Festival, iniziativa promossa dall’associazione Culturale MigrAzione e patrocinata dal Comune di Jacurso e dalla Provincia di Catanzaro. Anche quest’anno l’Associazione MigrAzione vuole proseguire la sua attività parlando di migrazione nella sua complessità, come risorsa positiva, creando un ponte tra Africa e Calabria. Lo farà servendosi di vari linguaggi artistici e culturali, come mostre fotografiche e pittoriche; spettacoli teatrali; rassegne cinematografiche; concerti di musica popolare calabrese, reggae ed africana; degustazioni di prodotti tipici; conferenze e dibattiti; dj set e street art. Artisti italiani, come Arangara, Nchiacca Lana, Fukada Tree, Nuju e personalità internazionali del mondo della musica come i Mijikenda e Lutan Fyah saliranno sul palco del Calafrika per avvicinare attraverso i suoni e le danze due mondi lontani, ma molto simili tra loro. Alla luce degli ultimi avvenimenti che tuttora infiammano il Nord Africa, il filo conduttore dei tre giorni non potrà che essere la Primavera

araba e gli effetti generati sull’isola di Lampedusa. Infatti, dopo il convegno di apertura con le istituzioni e le associazioni amiche di MigrAzione programmato per venerdì 5 agosto, sabato 6 agosto si parlerà di Africa e grazie alla proiezione del film di Giuseppe Di Bernardo “Viaggio a Lampedusa” si darà voce all’isola del Canale di Sicilia. Come di consueto MigrAzione, attraverso il Calafrika Music Festival, porterà a riflettere sul fenomeno migratorio cercando di stimolare in coloro che si avvicinano all’evento e all’associazione una riflessione che vada oltre i luoghi comuni e che cerchi una spiegazione alternativa alla multiculturalità che caratterizza la nostra epoca. Allo stesso tempo MigrAzione si pone l’obiettivo di promuovere e rivalutare il territorio di Jacurso e, più in generale, quello calabrese. Infatti, è stata programmata una terza giornata, domenica 7 agosto, interamente dedicata alla Calabria. Si parlerà di tradizione, patrimonio artistico, artigianale e culturale, ma anche delle difficoltà di sviluppo delle quali soffre la nostra terra, certi che un passo fondamentale per lo sviluppo sia una sinergia tra i vari attori

della società calabrese. In quest’ottica si inserisce l’accordo tra MigrAzione e l’azienda di autotrasporti calabrese “Gruppo Foderaro” per la linea che collega Milano, Bologna, Firenze, Perugia, Lamezia e Catanzaro. Un patto innovativo tra l’associazione e un’importante azienda locale per andare incontro alle esigenze di molti giovani calabresi che vivono altrove e per offrire un servizio a tutti coloro che vorranno prendere parte ad alla grande festa del Calafrika Music Festival. «Accoglienza, multiculturalità e condivisione sono le nostre parole-chiave. Crediamo fortemente nell’importanza dell’incontro e dell’apertura al dialogo tra i popoli. A nostro avviso, il momento in cui una civiltà si apre al dialogo con le altre culture è un momento di forza e non di debolezza. Ed è importante che nello scambio le differenze, colte come positive, vengano preservate perché la diversità culturale è innovazione, è creatività, è alla base dello sviluppo inteso non semplicemente in termini di crescita economica, ma inteso come progresso culturale, sociale e morale». Così si legge dal Myspace di MigrAzione, presentando il festival.

CASTROVILLARI (CS) Dopo tanti anni d’assenza torna Franco Simone in concerto. Il cantante si esibirà nella piazza Aldo Moro di Rocca Imperiale sabato 2 luglio a partire dalle 21 in occasione della festa per la Madonna della Nova. Nasce nel salento ad Acquarica del Capo il già navigato artista classe ‘49, il suo esordio ufficiale lo fece alla giovane età di ventitré anni partecipando e vincendo il Festival di Castrocaro. Dalla carriera che iniziava proprio con quella vittoria, Franco Simone cominciò subito a vendere i suoi primi dischi grazie al successo inaspettato, così nel 1974 partecipa a Sanremo con “Fiume grande”. Non si classificò, ma in base alle vendite di quell’anno è come se quel festival lo avesse vinto lui. Non passa molto che esce l’album “Il poeta con la chitarra” contenente il singolo “Tu... e così sia” che confermò il successo degli anni precedenti non solo in Italia, ma anche in Spagna. Poi “Tentazione”, un brano che lo portò alla vittoria dell’edizione invernale del Festivalbar. Il 1976 non è solo l’anno delle vendite, perché la rivista “Sorrisi e canzoni” gli conferì il Telegatto come “Rivelazione dell’anno”. Scriverà in quegli anni “Respiro” e “Cara droga”. Nel 1982 partecipa nuovamente al Festivalbar e 3 anni dopo si ripete al festival di Sanremo con “Ritratto”. Il cantante preferisce distaccarsi dal mondo televisivo continuando a produrre i propri dischi venduti in Italia e in Europa. Scrive i suoi brani in spagnolo arrivando anche in America Latina, fino agli Stati Uniti provando a scalare le hit parade americane. Straordinaria la sua registrazione completamente in diretta di “VocEpiano” (dizionario dei sentimenti) composizione di alcuni suoi grandi brani e di artisti quali Bindi, Modugno e Paoli. Dal 1999 propone ogni anno “Canto d’amore”, un concerto di arie sacre dal 1500 ad oggi. Fra i premi ricordiamo quello alla carriera assegnato da 130 giornalisti di tutto il mondo nel 2003 a Vina del Mar. Anthony De Rosa

PLURIPREMIATO Il celebre cantante Franco Simone


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Tanti applausi per il musical all’italiana I ragazzi della scuola di Mirella Castriota incantano il pubblico del teatro Rendano con il loro “Se il tempo fosse un gambero” COSENZA Teatro Rendano, centro storico di Cosenza, è una tiepida serata pre-estiva. Un fila lunghissima di macchine parcheggiate presagisce la platea piuttosto affollata. Va in scena la serata conclusiva della tre giorni dei ragazzi di Mirella Castriota. Si alza il sipario e nel buio del teatro prendono vita i corpi luminosi dello spettacolo “Donne volanti”, corpi che danzano come se fluttuassero nell’aria, eseguendo la coreografia di Antony Heinl, in perfetto stile Momix. E’ solo un assaggio di quello che furono le altre due serate precedenti, un momento riproposto a grande richiesta. E si capisce bene il perché. Subito il clima si fa magico, e si prepara allo spettacolo della serata, il musical “Se il tempo fosse un gambero” di Garinei e Giovannini, che di magico ha moltissimo. Sul palco la compagnia di balletto Skanderberg, la Scuola d’arte di Mirella Castriota, e pure uno spazio per i piccoli, tutti diretti da Patrizia Castriota e Luca Ziccarelli. E’ davvero lodevole che si stia portando avanti una ricerca sul musical italiano, e in particolar modo su Garinei e Giovannini, in un momento in cui impazzano tra i giovani i musical in inglese. I ragazzi come reagiscono venendo a contatto con questi testi originali? «Secondo noi i ragazzi avevano una maturità scenica che permetteva di sperimentare anche il dialetto romanesco, che non è facile, specie quello arcaico. Loro sono stati da subito interessati, e una volta che conoscono il genere poi ne restano accattivati. Inoltre a loro piace mettersi alla prova», così commenta Patrizia Castriota, la regista. E se lo spettacolo dei ragazzi diventasse itinerante per tutta l’Italia? «Sicuramente ci piacerebbe moltissimo portare in giro il musical continua la Castriota - come abbiamo fatto con il “Rugantino”, che ebbe grande successo anche ad Altomonte, ma ci sono costi che, da soli, non possiamo sostenere. E poi vendere uno spettacolo del genere non è affatto facile: in Calabria si spende tanto per le compagnie che vengono da fuori, ma si fa troppo poco per le realtà locali. Noi, comunque, con le nostre forze faremo il possibile». Prova da professionisti per i protagonisti di “Se il tempo fosse un gambero”, alle prese con il “romanaccio”, i balletti e le canzoni dal vivo. Un’adorabile Cristina Russo nel ruolo di Adelina che strizza l’occhio all’interpretazione di Nancy Brilli, e un sorprendente Marco Provenzano nel doppio ruolo del diavolo e di Max, che fu già di Enrico Montesano. Si distinguono anche Mirko Iaquinta, Cristina Aiello e Dario Caccuri, rispettivamente nei ruoli di Asmodeo, Sora Lalla e il Principe. Le coreografie sono state curate da Lia Molinaro e Angela Tiesi, e poi ancora costumi ad hoc disegnati da Patrizia Castriota, musiche nostalgiche mixate a pezzi swing, ed ecco che la Roma degli anni ‘50 è servita. Una commedia all’italiana, quella di “Se il tempo fosse un gambero”, nella quale il diavolo, grazie alla sua goffaggine e per niente convincente cattiveria, fa simpatia, così come la genuinità degli altri protagonisti, e dei sentimenti in scena. Puri e semplici, come il talento e la forza dei ragazzi della compagnia e della scuola. Nunzia Capitano

TALENTUOSI Enrico Montesano e Nancy Brilli nello spettacolo del Sistina

Napolitano premia Luca Addante Lo storico cosentino ottiene lo Chabod per il suo ultimo libro Non è facile vendere uno spettacolo del genere In Calabria si spende molto per le compagnie degli altri e molto poco per quelle nostrane Patrizia Castriota

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COSENZA Una volta tanto non si tratta di fatti di sangue e, cosa più importante, la positività non è contagiata dalla retorica. L’unica cosa che fa notizia, nel prestigioso riconoscimento ricevuto dallo storico cosentino Luca Addante, è che l’Accademia dei Lincei non si è limitata a premiare un libro (il documentatissimo e ben scritto “Eretici e libertini nel Cinquecento italiano”, edito da Laterza nel 2010) bensì anni di carriera e di lavoro certosino. Addante ha ricevuto giovedì scorso a Roma il Premio Federico Chabod 2011 dal presidente Giorgio Napolitano in occasione dell’adunanza solenne di chiusura dell’anno accade-

mico. Il premio è conferito «all’autore italiano dell’opera storica giudicata migliore, avente per oggetto la storia medievale, moderna o contemporanea edita nel quinquennio precedente». Nel caso di “Eretici” di Addante la motivazione è più che lusinghiera. L’autore, secondo la commissione, «prosegue la tradizione di studi di grandissimi storici italiani come Federico Chabod e Delio Cantimori, ma rinnovandoli, alla luce di un approfondimento degli esiti radicali del movimento valdesiano e del singolare incontro di alcuni eretici, anche marrani, con il libertinismo europeo». Saverio Paletta

Chi mangia piano, mangia sano Oggi nelle piazze reggine è festa per i 25 anni di “Slow Food” REGGIO C.Oggi per celebrare il suo compleanno in 300 piazze italiane si farà festa. Le Condotte “Slow Food” scenderanno in piazza per raccontare l’associazione, la sua filosofia, i suoi progetti, per coinvolgere la popolazione locale e promuovere le numerose attività di Slow Food per la salvaguardia del patrimonio enogastronomico italiano. Oggi la Condotta Reggio Calabria - area Grecanica festeggerà i 25 anni di attività di Slow Food scendendo in piazza insieme ai propri soci ed ai veri protagonisti del movimento, gli intellettuali della terra, ossia pastori, produttori, contadini, allevatori, trasformatori, agricoltori. Durante

Maria De Filippi a Tropea provina i prossimi “Amici”

CASTROVILLARI (CS) Se cresce l’attesa per la prossima stagione del programma “Amici” di Maria De Filippi (in foto), sale anche l’ansia a coloro che vorranno partecipare alle selezioni per il noto programma di Canale 5, così è la stessa Maria De Filippi a scendere in unica tappa in Calabria per la scelta dei possibili ballerini o cantanti della prossima edizione. Il tutto si svolgerà sotto il santuario di Santa Maria dell’Isola i prossimi 19 e 20 luglio 2011 a Tropea (Vv). Iniziativa coinvolgente quella di Mediaset che proprio in questi giorni ha concluso dal 13 al 17 giugno i casting a Cosenza per un noto programma, dando la possibilità ai calabresi di far parte degli studi di Cinecittà. Conduttrice e autrice televisiva Maria De Filippi, madrina della serata tropeana, con il programma stravisto dai teenagers ha già vinto ben tre “Telegatti” fra i quali compare anche quello del 2002 come “Trasmissione dell’anno”. Nell’ultima stagione 2010/2011 l’abbiamo visto protagonista con “Uomini e Donne”, “C’è posta per te”, “Amici” e “Italia’s got talent” avendo grossi riscontri positivi con share del 26%. Anthony De Rosa

Slow Food day la Condotta, rappresentanza locale del movimento su tutta la provincia reggina, organizzerà una serie di attività per coinvolgere la popolazione nella salvaguardia del patrimonio enogastronomico, per promuove la produzione locale, di qualità e di piccola scala e per far conoscere le numerose attività di Slow Food. Le parole di Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, sintetizzano lo spirito e il significato della festa: «Questo giorno di festa sarà anche l’occasione per rendere concreto il significato di essere co-produttori, di esprimere il solido legame che c'è tra chi produce il cibo e chi lo consuma».

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Tarsia, il festival Musicando Fucina di nuovi talenti

TARSIA (CS) Ballerini, cantanti di brani editi e inediti, per il settimo anno consecutivo hanno la possibilità di mostrare pubblicamente il loro talento: è quanto offre l’oramai blasonato Festival Musicando di Tarsia, nato da un’idea, e dalla conseguente direzione, di due professionisti del glamour e della movida calabrese, Katia e Roberto Cannizzaro, presidenti e fondatori dell’ associazione Culturale Musikart con sede a Tarsia (Cs). Quest’anno le selezioni del Festival, a cui sono invitate le categorie sopraindicate, si svolgeranno presso la piazza di Via Olivella sita nel comune di Tarsia, il 19 luglio alle ore 20,30. Anche nell’edizione 2011, l’evento, fortemente voluto e patrocinato dall’amministrazione comunale del paese coordinata dal sindaco, il dott. Antonio Scaglione, assume uno spessore nazionale grazie a importanti collaborazioni come radio Jukebox e Calabria Tv e grazie anche al gemellaggio, per il secondo anno consecutivo, col concorso nazionale Nuovi talenti festival , che già lo scorso anno ha portato al successo Anna Rizzo (Crotone) e Rosaria Vulcano (Rossano), entrambe finaliste del Musicando nonché del Nuovi talenti festival. Nell’edizione Musicando 2011 gli artisti, tanto nelle selezioni di luglio quanto nella finale del 9 agosto in piazza S.Francesco a Tarsia, si esibiranno dal vivo sotto gli occhi di una giuria di esperti che decreterà i finalisti.


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Da sinistra il presidente della Provincia di Reggio Calabria dal 2006 al 2011 Giuseppe Morabito; il prefetto uscente di Reggio Calabria Francesco Antonio Musolino ed il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Nicola Gratteri

DI DORA ANNA ROCCA La ’ndrangheta è radicata nel territorio, ma ciò che consente alla stessa di poter prendere piede è il contesto sociale in cui essa opera. Ecco perché, prima di ogni azione di contrasto alla delinquenza mafiosa, bisogna agire a livello culturale. A tale scopo sono nate alcune iniziative come il progetto del Museo della ’ndrangheta che oggi è ospitato fisicamente in un bene confiscato nel quartiere Croce Valanidi della zona sud di Reggio Calabria ma è soprattutto un sito simbolico. Secondo Giuseppe Morabito presidente della Provincia di Reggio Calabria:«Il “Museo della ’ndrangheta”, un brillante progetto immediatamente sposato dalla Provincia, ha queste finalità: analizzare e conoscere il fenomeno della ndrangheta e attivarsi con tutte quelle azioni sinergiche per isolarlo, combatterlo ed eliminarlo». In tale contesto si inseriscono il coinvolgimento delle scolaresche che vivono in realtà pervase da fenomeni malavitosi e la pubblicazione dei volumi “A mani libere” della collana Antigone diretta da Claudio La Camera. Il primo volume inizia con una serie di racconti fantasiosi fatti da ragazzi delle scuole secondarie superiori reggine e si conclude con le risposte date agli studenti del triennio nel corso di alcuni incontri da: Giuseppe Morabito, dal prefetto Francesco Musolino, dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Reggio Calabria: Nicola Grattieri magistrato della direzione distrettuale antimafia, sotto scorta da anni per il suo impegno professionale contro la ndrangheta. Il secondo volume è frutto di laboratori sulle tecniche di scrittura e racconto tenuti in sei mesi in undici scuole tra Reggio Calabria, Vibo Valentia, Messina e Palermo. Si addentra in alcune storie realmente accadute di martiri di mafia, molte di queste rimaste ancora impunite. Quella di Luigi Ioculano, nato a Seminara il 27 aprile 1941, ucciso il 25 settembre del 1998 nello stabile che ospitava il suo studio medico e l’abitazione della famiglia a Gioia Tauro. Amico d’infanzia di Giuseppe Piromalli, boss della piana di Gioia Tauro Luigi seppe dire di no al boss

La ’ndrangheta e quel museo per combatterla e all’amico. Del brigadiere Antonino Marino ucciso nel 1990 in ospedale, dopo l’agguato di stampo mafioso a Bovalino superiore. In tale contesto vengono feriti anche la moglie in attesa del secondogenito e il figlio di due anni. Scrive a proposito di tale uccisione Sara Caccamo dell’Ipsia di Siderno:«Un uomo, un papà, un marito, un concittadino e in ultimo un carabiniere ucciso per le sue indagini contro la ’ndrangheta. Una figura scomoda da colpire l’8 settembre 1990. Una data memorabile, per molti indelebile, segno di quell’onore vero che non si scompone. Esempio di forza nel coraggio di sostenere i propri valori fino alla fine, esempio di vita, dunque, nella sua morte». La storia di Fortunato La Rosa medico oculista in pensione, ucciso il 1 dicembre 1941, quaranta giorni prima dell’omicidio di Fortugno, sulla strada che da Canolo nuovo porta a Locri, un omicidio secondo la vedova rimasto”silenzioso”. Altro martire di mafia è Giuseppe Valarioti di Rosarno segretario della sezione cittadina del Pci, ucciso il 10 giugno 1980 a Nicotera da due colpi di lupara al petto. Il colpevole non fu mai trovato. I rosarnesi nel 1982 intitolano a Peppe una delle piazze principali di Rosarno al centro della quale vi è una scultura di Maurizio Carnevali che ricorda tutti i martiri della mafia. Natale De Grazia muore per uno “strano” arresto cardio circolatorio il 13 dicembre 1995 mentre viaggia per le sue indagini sulle navi cariche di rifiuti tossici affondate nel Mediterraneo. Ricordiamo che nel

IL SUPREMO Il boss della mafia reggina Pasquale Condello

2009, dopo il ritrovamento al largo delle coste calabresi di relitti sospetti, riesplode il caso delle navi dei veleni. Giovanni Filianoti, agente federale Ina Assitalia, ucciso il 1 febbraio 2008 mentre rientra nella sua abitazione a Reggio Calabria. In sua memoria,grazie ai tre figli che hanno deciso di rimanere in città, esiste la fondazione Filianoti che mentiene viva la memoria di Giovanni (il cui omicidio è rimasto ancora impunito) e promuove la cultura per i giovani. Graziella Campagna di Saponara uccisa a soli 17 anni con cinque colpi di fucile. La sua colpa è quella di aver trovato nella lavanderia di Villafranca Tirrena, tra gli indumenti di un cliente, un’agendina che rivelava la vera identità di un latitante boss palermitano, uno tra i ricercati più pericolosi che come afferma il fratello maggiore di Graziella, Pasquale: «Cambiavano macchine, andavano al bar, parlavano con le istituzioni, col maresciallo». Gli assassini di Graziella sono stati condannati. Matteo Bottari primario di endoscopia del policlinico universitario di Messina, ucciso il 15 gennaio 1998 a colpi di lupara sul viso. A più di dieci anni dall’omicidio non si conosce ancora il nome del mandante. Antonio Mazza ingegnere e imprenditore di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), editore di tele news, ucciso il 30 luglio 1993 in casa sua, poco tempo dopo l’omicidio del giornalista suo collaboratore Beppe Alfano. Caso archiviato. Peppino Impastato nato a Palermo il 5 gennaio 1948 ucciso e fatto saltare in aria nel-

la notte tra l’8 ed il 9 maggio sui binari della ferrovia, per essersi opposto alla cultura della mafia e dell’omertà seguita dalla sua stessa famiglia. Dopo tanti anni il suo assassino è stato punito. Nello Ruello, fotografo e commerciante di Vibo Valentia, vittima di estorsione e usura dal 1992, trova il coraggio di denunciare i suoi estorsori nel 2004 e dal 2005 vive sotto scorta. Egli suggerisce di: «Denunciare e stare a testa alta, non abbassare mai la testa come ho fatto io» e spiega:«la debolezza della ndrangheta può essere una sola: la denuncia compatta da parte di tutti senza se e senza ma. E poi ci vuole la certezza della pena». L’antropologo Fulvio Librandi nella postfazione del volume scrive: «Se in Calabria avessimo veramente un’identità comune, se non fossimo tante isole, probabilmente la scomparsa delle persone di cui si parla in questo libro diventerebbe un rimorso collettivo». Il terzo volume: Vincere la ndrangheta è il risultato della collaborazione nata tra gli operatori del museo della ndrangheta con gli studiosi intervenuti nel corso del seminario “La ferita. Vincere la ’ndrangheta: metodologie di contrasto e continuità di azioni” che si è svolto nel 2010 a Reggio Calabria. Si tratta di quattro giorni di lavoro in cui molte personalità istituzionali hanno apportato il loro contributo al fine di far comprendere il fenomeno ndrangheta e le sue diverse sfaccettature. Scrive Claudio La Camera nella prefazione al terzo volume della collana Antigone:«Se i calabresi non riescono a passare dalla condizione di sudditanza a quella di cittadinanza, nessun cambiamento sarà mai possibile». Questa in sintesi la vera azione di contrasto al fenomeno mafioso che come Giovanni Falcone ricordava «Solo quando tutti lo sentiranno come corpo estraneo allora potrà essere debellato». E’ ovvio che non si può pensare che singoli cittadini possano contrastare un sistema radicato ma che è necessaria soprattutto la mobilitazione complessiva della struttura statale “sana” contro un sistema complesso e articolato. Solo quando i cittadini si sentiranno realmente tutelati dallo Stato avrà un senso la morte dei tanti martiri di mafia.


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il detto del giorno

“Pisci e fungi quannu ‘i jungi”

PERITA Nonna Estherina Chianello In basso le fasi di preparazione del suo piatto preferito

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Past’e alici ’acciuga, detta anche alice, è un pesce diffuso in tutto il Mediterraneo, nell’Atlantico e nel Baltico. Simile alla sardina ha un corpo più sottile e affusolato che raggiunge in età adulta i 15-20 cm di lunghezza. Le acciughe appartengono alla categoria del pesce azzurro con la quale condividono forma, dimensione e colore del corpo. Il dorso è infatti percorso da una striscia azzurra con sfumature verdi, le scaglie delle parti laterali e del ventre sono invece argentee. Le acciughe vivono in branchi, nutrendosi di crostacei

e piccoli pesci. Le loro carni, sia fresche che conservate, sono par- acquistano acciughe conservate sotto sale è bene sciacquarticolarmente gustose ed indicate specialmente per la frittura. Fa- le abbondantemente sotto acqua corrente in modo da non mose sono le alici conservate sott’olio o sotto sale, così come la pa- assumere quantitativi eccessivi di sodio, pericolosi sopratsta d’acciughe utilizzata per insaporire tartine, salse e pietanze va- tutto per chi soffre di ipertensione. Le alici conservate sotrie. Un’alice fresca si riconosce dall’odore (delicato e gradevole, t’olio vanno scelte in base alla tipologia di olio utilizzato. Da non ammoniacale), dall’aspetto (corpo brillante e carni sode con preferire quelle in olio extravergine, da evitare quelle consersquame aderenti), dal colorito delle branchie (rosaceo tendente al vate in una confezione contenente “olio vegetale”, senza che venga specificato in etichetta il rosso) e dall’occhio (vivo e tipo di olio utilizzato. Chi soffre di sporgente, con pupilla nera, gotta dovrebbe assolutamente evinon arrossata). Molto simile alIngredienti (per 3 persone) tare il consumo di alici. Spesso le le acciughe ma meno pregiata, 300 gr di pasta formato spaghetti o linguine; 100 gr aliacciughe vengono consumate fritl’alaccia viene spesso commerci già pulite; aglio; olio; peperoncino; vino bianco secco; te, compiendo una scelta salutisticializzata come alice. Per scoprezzemolo; qualche pomodorino pachino; olive nere; camente discutibile. Concedersi di prire l’inganno è sufficiente ossale q.b tanto in tanto un piatto di pesce servare il taglio della bocca che, fritto non è poi così pericoloso, mentre nelle acciughe si spinPreparazione purché vengano rispettate alcune ge oltre la base dell’orecchio, Fare il battuto di aglio, prezzemolo e peperoncino regole importanti. Innanzitutto è nell’alaccio non raggiunge l’ocAggiungere le alici (senza testa e senza lisca) e farle robene scegliere un olio con punto di chio. Oltre ad avere una larsolare leggermente. Quando le alici sono quasi cotte (bafumo elevato come quello extraghissima utilizzazione gastrostano pochi minuti) aggiungere una spruzzata di vino vergine di oliva, di arachidi o di nomica, le acciughe sono un bianco e far evaporare alzando un po’ la fiamma. A quepalma raffinato. La frittura delle alimento consigliabile anche sto punto, mettere da una parte le alici e aggiungere i alici dovrebbe avvenire a temperadal punto di vista salutistico. pomodorini pachini tagliati a pezzetti e un po’ di sale. Far ture non troppo alte (inferiori ai Come tutto il pesce azzurro ancuocere il pomodoro per un paio di minuti e poi mesco180°C) e, a cottura ultimata, anche le alici sono infatti ricche larlo alle alici in modo da far insaporire. A fine cottura agdrebbero scolate con cura e ripodi grassi omega-tre, proteine, giungere le olive nere. Cuocere in abbondante acqua saste su un doppio strato di carta asriboflavina, niacina, calcio, ferlata la pasta e, quando è cotta, saltarla insieme al condisorbente. Durante la primavera e ro, fosforoe selenio. Quando si mento con le alici. Impiattare e servire cospargendo di l’estate le acciughe depongono le prezzemolo tritato. Buon appetito. uova da cui nascono i famosi e molto ricercati bianchetti, speciaUna variante: alici al gratin lità culinaria indicata specialmente per la preparazione di tartine, Ingredienti frittelle ed antipasti. In Italia l’ac400g di alici fresche; 2 cucchiai di farina; 100g di panciuga viene chiamata alice quangrattato; sale; pepe; 1 pizzico di origano; 1/2 bicchiere di do, essendo giovane, è piccola. olio extravergine di oliva; 1 cucchiaio di aceto Maria Rita Urso Preparazione Prendiamo le alici e puliamole per bene. Togliamo la teOgni sabato sta e la lisca. A questo punto, laviamole sotto l’acqua in questa pagina, il nostro giornale corrente per poi asciugarle per bene. Lasciamole da pardarà spazio a nonne, zie, mamme te, prendiamo una terrina tonda, imburriamola e infarie a tutti gli amanti niamola per poi metterci il primo strato di alici. Adesso, della cucina calabrese e non uniamo al tutto il sale, il pepe e infine l’origano. Fatta anche volessero fornirci che questa operazione, facciamo un altro strato di alici, la ricetta del loro con il resto degli ingredienti, fino ad esaurimento. Infi“piatto forte” ne, sopra l’ultimo strato di pangrattato, irroriamo con Per info scrivete a: l’olio mescolato all’aceto. Inforniamo il tutto a 180 gracultura@calabriaora.it di fino a quando la superficie risulterà gratinata.


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tolleranza zero dai vertici del calcio

CALCIOSCOMMESSE Linea dura dell’Uefa contro i furfanti Il presidente Platini: «Squalifica esemplare a chi non denuncia tentativi di corruzione»

Abete e Petrucci sono tranquilli «I campionati non slitteranno» ROMA Dopo l’incontro con il pm di Cremona, Roberto Di Martino, Stefano Palazzi ha voluto parlare anche con il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore. Nello studio di quest’ultimo erano presenti anche Rosario Cantelmo e Giovanni Melillo, che coordinano le due inchieste sui presunti illeciti nel mondo del calcio: la prima porta al clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia, la seconda ipotizza la frode sportiva per la quale sono stati acquisiti filmati di tre incontri del Napoli. Il vertice, durato circa un’ora, non sarebbe stato oggetto di scambi di documenti ma soltanto di notizie utili alle indagini. «Non prendo nemmeno in considerazione l’ipotesi di uno slittamento dell’inizio dei campionati». Giancarlo Abete, presidente della Figc, nega ogni possibile rinvio delle competizioni. «Esistono i tempi sufficienti per portare a termine le indagini quindi non ci saranno problemi. Sappiamo che la Uefa è sensibile alla questione gare truccate, il problema è di carattere mondiale». «Come capo dello sport italiano io esigo il rispetto delle regole». Parole dure, quelle di Gianni Petrucci, presidente del Coni. «Quando capitano cose di questo genere io sono sempre preoccupato. Diffido di chi non ha timori e paure. Io so quello che leggo sui giornali, non parlo con Palazzi, che è autonomo e non si confronta nemmeno con il presidente Abete. Sta facendo un buon lavoro e non è facile: è una persona esperta, ho fiducia in lui e nella Federazione che svolgerà al meglio i propri compiti».

Esistono i tempi sufficienti per portare a termine le indagini quindi non ci saranno problemi. L’Uefa è sensibile alla questione gare truccate

NYON (SVIZZERA)«Solo i calciatori possono salvare il calcio», aveva detto Michel Platini di fronte alla piaga delle combine per alimentare le scommesse. Da oggi se non lo fanno, denunciando i tentativi di truccare le partite, rischiano una squalifica esemplare. Loro insieme con dirigenti e arbitri. È la linea dura imposta dall’Uefa, che nei giorni dello scandalo italiano ha modificato il suo regolamento inasprendo le pene e soprattutto dichiarando lotta all’omertà, come già nei giorni scorsi aveva fatto anche la Federcalcio. Ma la mano dell’Uefa è particolarmente pesante, e si applica ovviamente alle competizioni sotto la sua egida, dall’Europa League alla Champions, fino agli Europei per nazioni. C’è un duro messaggio contro le combine, ma anche un monito alla Fifa e 196 milioni di euro distribuiti alle federazioni partecipanti alla fase finale dell’Europeo 2012, nelle decisioni adottate ieri a Nyon dal comitato esecutivo della confederazione europea, al termine del suo secondo (ed ultimo) giorno di lavori. «I nostri organi disciplinari potranno cooperare più strettamente con la polizia e le autorità politiche in caso di sospetti. Testimonanze anonime potranno pure essere prese in considerazione», ha dichiarato il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino, spiegando il nuovo regolamento discipinare anti-corruzione adottato dall’esecutivo. «Abbiamo anche inserito l’obbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione». Finora il regolamento lo prevedeva solo per gli arbitri. «L’Uefa ha già squalificato a vita due arbitri per non aver riportato una proposta di corruzione», ha ricordato Infantino. Nel nuovo regolamento è anche precisato che se un club è sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. «Ovviamente, se un club è riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potrà togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League è avverata dopo la fase in questione, il club colpevole verrà escluso e sostituito dalla formazione che lo segue in classifica nelle partite ad eliminazione diretta», ha spiegato Infantino.

Paoloni agli arresti domiciliari Ribadita estraneità al “Minias”

La versione di Paoloni contrasta da un lato con dati di fatto e dall’altro accentua a un ricatto subito le esigenze relative a una acquisizione genuina della prova

CREMONA L’ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni, è stato posto ai domiciliari nella casa che ha nella sua disponibilità a Cremona e la detenzione dovrà essere «applicata in modo molto rigido», «dovendosi escludere che Paoloni possa rientrare nella sua abitazione di Civitavecchia, in quanto in tale contesto, anche in assenza della polizia giudiziaria operante, sarebbe meno controllabile e più a rischio di inopportuni contatti». Il calciatore viene in sostanza scarcerato solo per «la considerazione che all’interno del sistema la detenzione in carcere, soprattutto di incensurati, e il suo prolungamento in questa fase devono essere considerate misure eccezionali». Per il resto, la versione che Paoloni ha dato riguardo la vicenda del Minias, che fu somministrato ai giocatori della Cremonese, prima della partita con la Paganase, «contrasta da un lato con dati di fatto e dall’altro accentua, anche nei riferimenti a un “ricatto subito”, le esigenze relative a una acquisizione genuina della prova, tenendo in ipotesi a rendere meno decifrabile quanto avvenuto nella prima fase della vicenda oggetto dell’indagine». Paoloni, infatti, ha spiegato che la vicenda della ricetta, intestata alla moglie, relativa al Minias era parte di un “ricatto” a cui era stato sottoposto da Massimo Erodiani e Marco Pirani, anche loro arrestati nell’ambito dell’ inchiesta «in relazione a debiti maturati nelle scommesse sportive».


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caos panchina

Inter, Mihajlovic non arriva La Fiorentina si oppone. Intanto spunta la grana Lucio. Eto’o resta

MILANO Passo indietro nella trattativa per portare Sinisa Mihajlovic sulla panchina nerazzurra: lo scoglio

contrattuale che lo lega alla Fiorentina - secondo quanto si apprende - non sarebbe infatti superabile. L’Inter lavo-

rerà tutto il week end per trovare un allenatore e quindi si riapre la corsa alla panchina nerazzurra. Nella rosa Delio

Rossi, Gasperini, Capello, Ranieri, Hiddink e anche Villas Boas. La speranza è di riuscire a sbloccare la

mercato estero

Ancelotti verso la Tour Eiffel Leonardo pensa di portare a Parigi l’ex allenatore del Milan PARIGI L’arrivo di Leonardo, che la stampa dà ormai per certo, sarà solo il primo passo: al Paris Saint-Germain si prepara una vera e propria rivoluzione, con un budget da capogiro che potrebbe toccare i 150 milioni di euro. «L’annuncio della firma di Leonardo è ormai solo una questione di tempo» scrive L’Equipe, secondo cui il nuovo Psg «gira già intorno alla figura del brasiliano»e alle sue idee per il rilancio del club, con grosse modifiche fuori e dentro il campo. Il ruolo che gli sarà ufficialmente assegnato è quello di direttore sportivo, dato che lui stesso lo avrebbe preferito alla presidenza, ma con un’influenza e una libertà d’azione «particolarmente vaste». Tanto che, riferisce ancora il quotidiano sportivo, quando l’attuale presidente Robin Leproux ha chiesto ai nuovi azionisti qatarioti quale sarebbe stato il

suo ruolo per la prossima sta- ricorda ancora L’Equipe, «ha gione, gli sarebbe stato det- il profilo per far passare il to: «Lavorare con Leonar- club in un’altra dimensione, do». Una subalternità che il anche se sarebbe piuttosto dirigente, abituato a sentirsi incline a prendersi un perioun pò il padrone della squa- do di riposo». Appare dra, secondo chiaro che alcuni non Ancelotti sarebbe ditanti nomi sulla avrebbe una sposto ad accettare. La lista degli acquisti nuova ardua missione da prima condiOltre ai brasiliani compiere: zione dettata Lucas e Ganso quella di ridal brasiliaportare la no, dicono i in terra formazione ben informatransalpina della capitale ti, sarebbe di francese ai portare con arriverebbero vertici non sè un allenaMenez e Borriello solo del camtore scelto da pionato nalui. Al mozionale, ma mento non ci sono informazioni, nè ufficia- anche e sopratutto in Euroli nè ufficiose, sui nomi che pa. E Ancelotti appare uno l’ex tecnico dell’Inter ha in te- dei pochi tecnici capaci di sta, ma voci insistenti sosten- giocare e magari vincere quegono l’ipotesi Carlo Ance- sta sfida. Ci sono poi le ambilotti, che a Leonardo era zioni per la rosa da mandare molto vicino ai tempi del Mi- in campo. Lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thalan. L’ex allenatore del Chelsea, ni e la sua Qatar sports inve-

stments (Qsi) avrebbero messo a disposizione un budget stellare, fino a 150 milioni di euro, per puntare ad acquisti di primo piano, capaci di garantire al club parigino almeno l’accesso in Champions League per la stagione 2012-2013. I nomi che circolano sono molti, dagli astri nascenti brasiliani Ganso e Lucas ai talenti transalpini Dimitri Payet e Blaise Matouidi, fino ai due romanisti Marco Borriello e Jeremy Menez, ma finora alle parole non sono seguiti i fatti. Se ne riparlerà magari nelle prossime settimane. L’unica certezza, fanno notare impietosi i commentatori sportivi francesi, è che un buon numero di giocatori dell’attuale rosa del Psg dovranno presto fare le valigie. A partire dal veterano Ludovic Giuly, che secondo France Football potrebbe partire proprio per il Qatar, e andare a finire la propria carriera a Doha. Claudia Abate

vicenda già lunedì. Il travaglio dell’Inter quindi non è alle battute finali: il serbo non sarà “liberato” dalla Fiorentina. Il suo contratto lo vincola fino al 2012 con un’opzione sull’anno seguente. Il presidente Massimo Moratti è cauto. Quello che gli preme è allontanare l’immagine del “cupio dissolvi” interista: «Volevo io chiarire una cosa. Ho visto ieri sera che si parlava del “no” di uno e del “no” dell’altro... Non abbiamo ricevuto alcun “no”. Solo Bielsa, per ragioni personali. L’argentino era molto dispiaciuto per non aver potuto continuare il dialogo. Per quanto riguarda Carlo Ancelotti, nessuno ci ha mai pensato e certamente non per mancanza di stima. Però, mi dà molto fastidio continuare a leggere che abbiamo ricevuto il “no” di Ancelotti. Questo non è vero. Per il resto, abbiamo una montagna di sì e adesso devo scegliere io. Dobbiamo scegliere noi». Mihajlovic? «Sinisa è sotto contratto con la Fiorentina, quindi non posso permettermi di parlarne». Con la società viola nessun contatto:

«No, mi spiace, in questo momento sto vedendo altre cose». Infine, Moratti tranquillizza i tifosi sulla permanenza di Samuel Eto’o all’Inter: «Non credo proprio che ci sia da preoccuparsi. Nella maniera più assoluta». Mentre si chiude un caso, se ne apre un altro con l’agente di Lucio che mette in dubbio il futuro in nerazzurro del difensore argentino, ricalcando il copione già seguito da Sneijder e Maicon, in preda a dubbi amletici. Vicende che passano in cavalleria perchè l’intera dirigenza è impegnata a studiare la migliore soluzione possibile: incontri e riunioni, strategie da definire. Il club ostenta un ottimismo che appare più di facciata che di sostanza. La squadra non ha una guida ed è scossa dall’addio traumatico di Leonardo che ha scompaginato non solo l’Inter ma l’intero mondo calcistico. Adesso la società vuole prendere una decisione ponderata per restituire serenità, fiducia e stabilità all’ambiente. r. s.


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le trattative

La Roma ha rifiutato l’offerta di 35 milioni del Manchester di Roberto Mancini

DEnonROSSI STOP andrà al city

ROMA Continue evoluzioni nel mercato della Roma, che ha l’onere di risolvere alcuni spinosi argomenti in sospeso come il futuro dei vari Menez, Vucinic e Borriello prima ancora di compiere le scelte definitive per rafforzare la rosa a disposizione del nuovo allenatore Luis Enrique. E a proposito di situazioni poco chiare da definire, torna d’attualità la grana De Rossi. Walter Sabatini, neo ds del club giallorosso, ha indicato in Capitan Futuro e Francesco Totti i punti cardine da cui ripartire per costruire la Roma che verrà. Ma ha anche specificato che, nel caso in cui non venisse rinnovato il contratto in scadenza 2012, la società sarebbe pronta a fargli rispettare l’accordo in essere fino all’ultimo dei giorni e che sarebbe disposta a privarsi del suo leader del centrocampo a parametro 0. La verità è che le trattative per pro-

lungare il contratto di De Ros- to offensivo nella squadra si vanno avanti da diverso campione d’Europa. Sabatini tempo e l’imminente passag- ha espresso più volte il progio di mano dai Sensi a Di prio gradimento per la punta Benedetto ha complicato le di Linyola e il procuratore di cose. C’è da trovare so- quest’ultimo non ha nascosto prattutto un’intesa il suo gradimento per la pista economica, alla luce romanista. Per facilitare il anche delle conti- buon esito della trattativa, la nue pressioni di prossima settimana il ds deluna lunga lista di la Roma sarà in Catalogna per pretendenti che presentare un’offerta concresono pronte a fare ta per Krkic: l’acquisto a titofollie pur di portarsi lo definitivo o in prestito con a casa il mediano del- diritto di riscatto fissato per la la Nazionale di Prandel- stagione successiva sono le li. L’ultima offerta in ordine due opzioni sul tavolo. Criarrivata alla dirigenza giallo- stian Zapata potrebbe lasciarossa è di 35 milioni di euro re l’Udinese e il campionato ed è stata recapitata dal Man- italiano. Il difensore colomchester City di Roberto Man- biano, impegnato con la sua cini: 35 milioni di euro cash nazionale a preparare la Copma Sabatini ha già detto no. pa America, ha spiegato all’emittente Per un De FM di avere Rossi che reZapata buone possista in bilico, dell’Udinese bilità di andaecco un Bore al Liverpojan Krkic dovrebbe ol. La Lazio sempre più approdare ha rinnovato all’orizzonte. al Liverpool il contratto L’attaccante con il calciadel Barcellona di origine serba desidera tore Stefan Radu fino al giocare con continuità e con 2016. Lo ha reso noto lo stesGuardiola fatica a trovare so club biancoceleste sul prospazio ultimamente, vista la prio sito ufficiale. Il difensore grande concorrenza nel repar- del Parma Zaccardo sarebbe

in procinto di accasarsi al Ge- cato. Il nome che sembra noa. Alexander Merkel è ar- coincidere perfettamente con rivato a Milano, nella prossi- l’identikit proposto da Mazma stagione giocherà col Ge- zarri pare dunque essere quello di Blerim noa. Il giovaDzemaili, ne centroEl Shaarawy forte centrocampista si è sempre più campista in recato nella sede del Mivicino al Milan comproprietà tra Parma e lan per vedeCassano Torino, che re Galliani e va via? secondo indiaccettare il screzioni deltrasferimento in rossoblù, nell’affare che l’ultima ora parrebbe aver suha portato sempre in compro- perato Inler nelle gerarchie prietà El Shaarawy al Milan. della società gestita da Aurelio Il Liverpool starebbe pensan- De Laurentiis. Colpo di merdo ad Antonio Cassano, attac- cato in vista per il Parma che cante del Milan, ma che mol- sarebbe ad un passo per chiuti vorrebbero lontano da Mila- dere con Djamel Mesbah. nello a partire dalla prossima Esterno sinistro algerino classtagione. Tutto da verificare se 1984, nell’ultimo campiol’interessamento dei Reds, an- nato ha segnato due reti con la che alla luce delle dichiarazio- maglia del Lecce. Passando alni dell’entourage del giocato- l’estero altro colpo di mercato re, che ha sempre smentito la del Malaga che si è assicurato possibilità che Cassano lasci le prestazioni del centrocamil Milan, ma la soluzione in- pista francese Jeremy Toulaglese, se vera, potrebbe spari- lan, 28 anni. Il nazionale gliare le carte in tavola. Resta transalpino firmerà un conalla finestra la Fiorentina. Nel tratto di cinque anni. Il Lione Napoli del futuro si cercano dovrebbe incassare circa 11 centrocampisti capaci di ab- milioni di euro e sarebbe già binare quantità e qualità in sulle tracce di Moussa Sissoentrambe le fasi. Dopo l’ap- ko, 21 anni, centrocampista prodo di Donadel si conti- del Tolosa, già accostato al nua così a monitorare il mer- Napoli.

Juve, un altro colpo in mediana Ma Lassana Diarra vuole troppo TORINO L’arrivo di Pazienza con i dirigenti della Vecchia Signora (ingaggiato dal Napoli ufficialmente che però hanno strappato una pronella giornata di giovedì) non deve messa importante al Real Madrid: il distrarre: la Juventus vuole continua- prezzo del giocatore sarà di 12 miliore a investire (anche) a centrocampo ni di euro. Resta a questo punto di e il nome su cui si ragiona maggior- mettersi d’accordo per quanto riguarmente nelle ultime ore è quello del da l’ingaggio del centrocampista. francese Lassana Diarra. Il centro- L’alternativa è già pronta, anche se campista transalpino aveva inizial- costa molto di più. Se non si riuscismente rifiutato la possibilità di tra- se ad arrivare a Diarra si proverebbe a chiudere per Fersferirsi in Italia. Tropnando del Porto: il po pesante per Diarra Il giocatore ha però rinunciare alla Chamdel Real Madrid brasiliano una clausola rescispions League; meglio un ruolo da compriha un ingaggio soria di 30 milioni di euro. La Juve è arrimario nel Real Mastratosferico vata a offrirne 18. drid di Mourinho, che Idea Fernando Anche in questo canella gerarchia della so, come sempre, è sua linea mediana vede il francese come quarta scelta. Ora facile che l’accordo possa arrivare a però le cose sembrano essere cam- metà strada. Ma quella del centrobiate. Le parti si sarebbero avvicina- campista centrale non è l’unico pente con il francese che avrebbe dato siero dei dirigenti bianconeri, che demandato al suo manager, John Wil- vono risolvere anche il caso legato al liams, di iniziare a parlare con i di- difensore della Lazio Lichtsteiner. rigenti della Juventus. La richiesta Permangono alcune differenze tra le del giocatore è però importante, per- richieste di Lotito e l’offerta della Juchè per vestire il bianconero Diarra ventus, ma l’affare dovrebbe andare sarebbe costretto a rinunciare alla in porto. Il presidente della Lazio Champions League. La richiesta è di chiede 12 milioni di euro, la Juve ne 4.5 milioni di euro all’anno, mentre la offre 10 cash o 7,5 più il prestito di Juventus per il momento è arrivata a Motta. La Lazio nicchia e preferireboffrire un quadriennale da 3 a stagio- be uno tra Storari e Amauri. Giorgio De Silva ne. Si continua a parlare insomma,


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La Samp vicinissima all’ingaggio di Dos Santos

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GENOVA La Sampdoria è alla ricerca di rinforzi per poter affrontare il prossimo campionato di serie B. Tra gli obiettivi di mercato c’è il 27enne difensore centrale brasiliano Claiton Dos Santos Machado, protagonista insieme ai suoi compagni di una stagione strepitosa al Varese. Dal prossimo 30 giugno sarà un calciatore libero dato che il suo contratto con la società biancorossa è in scadenza e non verrà più rinnovato. L’ex stopper di Lecco, Prato, Milan e Bologna, che nell’ultimo campionato di serie B ha collezionato 33 presenze e siglato tre reti, piace moltissimo alla dirigenza blucerchiata, che potrebbe decidere di ingaggiarlo come elemento aggiuntivo per il reparto arretrato che verrà messo a disposizione dell’alleantore Gianluca Atzori. Tuttavia, sul calciatore, non c’è solo la Sampdoria ma anche alcune squadre di serie A come il Lecce ed il Chievo, mentre tra le società di serie B anche il Torino ha chiesto informazioni sull’ormai ex numero 3 varesotto, ma il club blucerchiato sembra nettamente in vantaggio su tutte le altre.

Per la panchina è corsa a due tra Breda e Scienza, ma il favorito è il tecnico della Salernitana

LA REGGINA ATTENDE il suo condottiero

Giuseppe Scienza

REGGIO CALABRIA «La Reggi- Francesco Acerbi che nel giro di na è in linea con le altre società di se- pochi anni è passato dai campi delrie B, mantenere con 4 milioni di la C2 alla serie A. In mezzo un camcontributi una società di questa le- pionato esaltante in cadetteria con la vatura è quasi impossibile, i prezzi in squadra amaranto che ha saputo vaItalia sono fuori mercato e bisogna lorizzare e lanciare l’ex amaranto. Il fare i salti mortali». E’ ciò che aveva difensore, infatti, grazie ad un “astuaffermato lo scorso 14 gennaio, il di- to” Lillo Foti (l’estate scorsa Acerbi rettore sportivo della Reggina, Si- era praticamente del Sassuolo, mancava solo il nero su mone Giacchetta. bianco) è riusciro Già, quattro milioPer l’ufficialità al fotofinish a ni. Pochi per una bisogna aspettare solo sottrarlo al Pavia società ambiziosa proponendo una come quella amal’inizio compartecipazione. ranto che, comundella prossima A conti fatti, nel que, quest’anno è settimana mercato di gennaio riuscita a sfiorare e dopo un campiol’impresa di raggiungere la massima serie. E questo nato da leader indiscusso, la Reggigrazie ad un progetto serio che ha na è riuscita a trovare l’accordo con visto come punto di forza, in primis, il Genoa sulla base di 4 milioni di il settore giovanile del Sant’Agata e euro. Questo per dire che, qualora poi un’attenzione mirata alla Lega si presentasse alla società di via delPro verso la ricerca di giovani talen- le Industrie, un’offerta “allettante” ti da far maturare e, magari, qualo- e, soprattutto cash in contanti, qualra si presentasse l’opportunità esse- cuno dei big, potrebbe anche partire lesti a sfruttare l’occasione di mo- re per fare cassa e soprattutto scolnetizzare. Questo l’impone l’azien- larsi di dosso ingaggi onerosi che la da Reggina. E così è successo per società non può permettersi «peresempio (ultimo caso) per il forte ché, comunque, è un mercato diffi-

Roberto Breda

cile» afferma il ds Giacchetta. E a proposito di ingaggi elevati, secondo alcune indiscrezioni è forte l’interesse della Sampdoria per Emiliano Bonazzoli, con Gianluca Atzori che stravede per lui. E i motivi sono semplici: il primo è che l’attaccante ha segnato 19 reti in campionato tenendo in piedi la Reggina fino alla fine. Il secondo è che Atzori ha grandissima stima del giocatore sul quale ha centrato la costruzione della propria squadra all’inizio della scorsa stagione. Atzori ripete spesso che nel calcio serve «uno che pari, uno che segni e uno che insegni». Quello che insegna è l’allenatore e quello che ha segnato è stato il bomber di Asola. Il terzo è che la stima è altamente condivisa. In una recente intervista, Bonazzoli ha parlato in termini entusiastici di Atzori, affermando che «devo tutto a lui per essere riuscito a rilanciarmi dopo una stagione difficile. E poi perché è bravissimo a gestire i rapporti all’interno degli spogliatoio». Il quarto, ultimo e non per ordine di importanza è, che Bonazzoli potrebbe liberarsi con poca spesa. L’attaccante ha an-

cora un anno di contratto con la stando che Ciccio De Rose rimarrà Reggina ma per giocare sullo Stret- in amaranto e Simone Missiroli, to si è dimezzato, solo per l’anno probabilmente verrà riconfermato a scorso, lo stipendio. Un gesto che gli Cagliari, restano da sistemare i vari verrà riconosciuto qualora si pre- Stuani (rimarrà al Levante), Cerasenti l’occasione di lasciare Reggio volo e Carmona (ok con l’Atalanper una squadra di serie A o una so- ta), Danti (tornato a Siena), Valcietà più prestigiosa. Ma non solo dez (Penarol favorito), HallfredsBonazzoli. Anche Simone Rizzato, son (rimane a Verona), tra le priorità. Intanto, la RegAndrea Costa e gina ha un occhio anChristian PuggioRizzato, Costa che sul mercato. Con ni sono sui taccuie Puggioni la partenza di Acerbi, ni di diverse società, tra cui, su quelsono nel mirino la difesa è quella che può va attrezzata. li della Samp. Quedi diversi club Piacciono i giovani stione allenatore. Arriva Bombagi Antonio CaraccioManca ormai poco lo, classe ‘90 del all’annuncio del nuovo timoniere della Reggina: la Gubbio e, il cileno Blasquez delcorsa, come detto, è a due con Ro- l’Everton. Intanto pare che Franceberto Breda favorito su Beppe sco Bombagi sia il primo rinforzo Scienza. Non resta che aspettare amaranto. Stando alle parole del suo l’inizio della prossima settimana per ex allenatore della Villacidrese, Berl’ufficialità. Dopo il tecnico, al via le nardo Mereu «Bombagi ha già fircomproprietà. Infatti, quando man- mato per la Reggina lo scorso genca una settimana al fatidico 25 giu- naio, quindi raggiungerà la Calabria gno (termine ultimo per presentare e posso tranquillamente affermare le offerte, altrimenti si andrà alle bu- che se lo merita». ste), la società di via delle Industrie ANTONIO PAONE ha tanti gatti da pelare. Fermo resport@calabriaora.it


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Daniele Fortunato nuovo tecnico dell’Albinoleffe

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COSENZA Iniziano a muoversi le varie società di serie B alla ricerca di rinforzi per i proprio organici. Tomas Kosicky, portiere slovacco di proprietà del Catania piace molto al Gubbio. Gli umbri, infatti, stanno per cedere l’estremo difensore Eugenio Lamanna al Bari. L’AlbinoLeffe ha sciolto ogni dubbio: l’allenatore che succederà ad Emiliano Mondonico sarà Daniele Fortunato. Uno degli obiettivi della Nocerina per le corsie esterne d’attacco è il folletto della Salernitana, Antonino Ragusa che sembrava entusiasta di un possibile sbarco al “San Francesco” sino a pochi giorni fa. Il Genoa però (proprietario del cartellino del calciatore) lo vorrebbe dirottare in prestito al Sassuolo. Il Livorno ha messo gli occhi sul centrocampista Filippo Carobbio che nell’ultima stagione ha militato nel Siena di Antonio Conte, mentre il giovane portiere della Juventus Carlo Pinsoglio è nel mirino del Pescara che cerca il sostituto di Pinna. Per il ruolo di dodicesimo l’obiettivo è Marino Bifulco del Chieti. Il giovane esterno destro Davide Bariti interessa a Torino e Sampdoria. Il Modena, infine, segue il centrocampista Daniele Dalla Bona del Torino.

Crotone, Insigne il dopo Cutolo L’attaccante del Napoli quest’anno ha militato nel Foggia di Zeman CROTONE Lavori in corso al Crotone in vista dell’apertura ufficiale della prima fase del calciomercato, in programma per venerdì 1 luglio. In questi giorni si trattano i prestiti e le comproprietà, da definire entro il 24 di questo mese e si prendono accordi preliminari per gli scambi da rendere poi effettivi quando si potranno depositare in Lega i contratti. I rossoblù, che sono su piazza dalla fine del campionato, sono già a buon punto ed hanno già messo nel carniere tre buone operazioni. Nei giorni scorsi, infatti hanno ceduto la metà del cartellino di Kevin Vinetot, acquistato la metà di Leonardo Terigi e riottenuto il prestito di Milan Djuric, tre movimenti molto importanti, sottolineati con orgoglio dal direttore sportivo Peppe Ursino, che ha fatto il punto della siIl fantasista tuazione attraverso il sito uffirossoblù ciale della società pitagorica: «Le nostre trattative stanno è vicino al Lecce andando bene e secondo i noPiace il giovane stri obiettivi. Ne abbiamo indifensore Izzo fatti già centrati tre, cedendo la metà di un calciatore imporCHI ARRIVA E CHI PARTE tante come Vinetot ad una grande squadra coAniello Cutolo sta per lasciare me il Genoa e sempre dal Genoa acquisito la il Crotone per andare a giocare metà di un giovane molto promettente quale è in serie A con il Lecce. Il suo Terigi. In più abbiamo rinnovato col Parma il erede potrebbe essere il giovane prestito di Djuric, giocatore molto importante attaccante Lorenzo Insigne per il Crotone. Ora ci dedicheremo alla comche quest’anno ha realizzato proprietà di Morleo col Bologna ed al prestito ben 19 gol con il Foggia di Eramo con la Sampdoria. Nello stesso temnel torneo di Prima divisione po siamo impegnati nelle diverse trattative realative alla cessione di Cutolo, al quale sono interessate società come il Cesena, il Novara, il Lecce ed il Livorno. Dopo di che completeremo la squadra da affidare a mister Menichini con giungere, rispetto alla trattativa con il Bologna l’arrivo di otto calciatori, tra cui anche il portie- per la conferma del difensore Archimede Morre, che dovrebbe essere ancora Vid Belec. leo, che è molto vicina alla conclusione. Per L’Inter ci ha infatti assicurato che se non andrà Eramo, invece, dopo il riscatto della metà, ci a giocare in serie A tornerà a Crotone. Anche potrebbe essere una corsa a due tra Sampdoquest’anno - ha proseguito Ursino - il Crotone ria, proprietaria dell’altra metà, e il Palermo. sarà una squadra giovane, ma con grande qua- Per Aniello Cutolo, sembra che sia il Lecce la lità; anche migliore di quella della passata sta- squadra più in vantaggio, ma non sono da gione, perché il nostro obiettivo principale è escludere le altre soluzioni indicate da Ursino. quello di migliorarci sempre». Restando alle Prima di cercare l’intesa con una di queste sodichiarazioni del direttore sportivo, c’è da ag- cietà, occorre che ci sia una offerta concreta. Un

fantasista che potrebbe prendere il posto di Cutolo è il giovane attaccante Lorenzo Insigne, classe 1992. Insigne ha giocato nella scorsa stagione in Lega Pro, con il Foggia di Zeman, dove è riuscito a mettersi in evidenza segnando ben diciannove reti. Ora è tornato al Napoli, il club al quale appartiene. Il bomber, nativo di Frattamaggiore, sembrava in un primo momento che potesse sistemarsi vicino a casa, alla Nocerina neopromossa. Adesso pare sia sfumata questa opportunità e che il Cro-

tone sia la destinazione più probabile. Le indiscrezioni parlano di un accordo attraverso il quale i partenopei otterrebbero una opzione su due giovani rossoblù. Sempre dal Napoli, potrebbe arrivare un primavera molto interessante, il difensore ventenne Armando Izzo. Ad inseguirlo, però, ci sono anche Foligno e Portogruaro, anche se la possibilità di potere giocare tra i cadetti dovrebbe solleticare sia il Napoli che lo stesso calciatore. Antonio Gangi

nuova panchina

Vincenzo Torrente si presenta al Bari «La mia squadra avrà gli attributi» BARI «C’è da ricostruire. Ho accettato questa piazza con entusiasmo. E la mia priorità sarà ridare entusiasmo alla tifoseria»: Vincenzo Torrente, neoallenatore del Bari, si è presentato così nell’incontro con i giornalisti al San Nicola. Quarantacinquenne, reduce da due promozioni di fila dalla Seconda divisione alla serie B con il Gubbio, è alla ricerca del magico tris, e per questo non si è lasciato andare a dichiarazioni faraoniche o proclami, ma ha improntato le sue dichiarazioni d'intenti a una estrema concretezza. «Le qualità della mia squadra? Saranno cer-

vello, gambe - aggiunge l’allenatore campano - e attributi... Sul piano del modulo, invece, vorrei giocare con il 4-3-3, e la fase difensiva sarà essenziale, punto all’equilibrio tra i reparti grazie ad esterni che siano in grado di attaccare e coprire allo stesso modo. L’organico sarà un mix di giovani di qualità ed esperienza. Chi verrà ad allenarsi con noi dovrà essere orgoglioso della maglia». Per la prima volta dopo molti anni il neotecnico dei pugliesi non è stato presentato dal patron Vincenzo Matarrese ma dal neoamministratore unico, Claudio Garzelli, che

ha parlato di «anno zero per il club», soprattutto per la necessità di superare le difficoltà economiche; e ha specificato che «Torrente è il prototipo di allenatore che fa al caso nostro». Torrente ha già concordato la strategia di mercato con il ds Guido Angelozzi, campagna di rafforzamento che si baserà sugli introiti delle cessioni dei pezzi pre-

giati (nessuno è considerato incedibile): «Gillet andrà via (il Bologna è in pole, ndr) e per sostituirlo - puntualizza l’ex timoniere del Gubbio - ho richiesto Lamanna del Gubbio; degli umbri ci interessa anche il difensore Borghese e la punta Gomez, autore di ben 18 gol». Infine il campano ha spiegato le motivazioni con cui ha accettato di firmare il contratto per un anno: «Come si fa a dire di no al Bari? Il contesto è difficile, ma sono convinto che se faremo bene, sarà un bel trampolino per la mia carriera». Dopo l’incontro con i giornalisti, Torrente, Garzelli e Angelozzi si sono intrattenuti una ventina di minuti con i tifosi, ai quali hanno presentato il programma di rinnovamento della società, raccogliendo una prima timida apertura di fiducia.


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Cosenza, la fumata è nera

Litigio tra soci davanti al sindaco. Le norme in caso di non iscrizione COSENZA

Il Cosenza viaggia verso una fine ingloriosa. E’ questo la sintesi di quanto successo ieri sera a Palazzo dei Bruzi nell’incontro che si è svolto tra il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e la delegazione di soci ed imprenditori. Erano presenti oltre all’architetto, l’ex presidente del 1914, Peppino Carnevale, l’amministratore unico, Eugenio Funari, i soci Pino Citrigno, Raffaele Filippelli e Franco Salerno (che aveva la delega di Umberto De Rose), l’avvocato Irene Carbone in rappresentanza di Pino Chianello, gli imprenditori cosentini, Franco De Caro, Sergio Mazzuca e Orazio Caruso, l’ex dirigente del Cosenza Franco Pizzini, Stefano Fiore e i suoi legali di fiducia, Aristide Leonetti e Francesco Candeliere e infine i tre membri del collegio sindacale, Mimmo Bilotta, Gaetano Petrassi e Francesco Spaguolo. La fumata è più tendente al nero che al grigio, perché i temi trattati nella riunione sono gli stessi che puntualmente sono stati affrontati nei precedenti summit. Insomma, la situazione non è cambiata di una virgola e neanche di fronte alla prima carica cittadina soci ed ex soci hanno avuto la bontà di non alzare i toni e cercare di trovare una soluzione valida per il bene del Cosenza. In sostanza, il momento della (quasi) è arrivato quando Franco Salerno, per bocca anche di Umberto De Rose, ha chiesto di essere liberato della fideiussione bancaria altrimenti non parteciperà alla ricapitalizzazione, prevista per martedì prossimo. Una condicio sine qua nonche non è stata vista di buon grado da chi ha la firma in banca, vedi Carnevale, e da chi vuole

Per la serie D servono 300mila euro per l’Eccellenza invece 100mila portare via il Cosenza dalla crisi con una partecipazione economica dall’importo paritario rispetto all’attuale situazione, vedi De Caro. Le posizioni insomma sono chiare. Salerno e De Rose si dicono disponibili solo a certe condizioni, mentre gli altri (escluso le new entry) sono di parere contrario. Nonostante l’incontro cordiale con il sindaco, il quale in più circostanze ha cercato di fare ragionare i presenti, dunque, n’è venuto fuori un nulla di fatto che non fa altro che aggravare la situazione del 1914 che così facendo si avvia verso il fallimento. La cifra necessaria per pagare gli stipendi dei 59 tesserati non supera il milione e 200mila euro, oggi invece la somma trovata non sfiora le 500mila euro. E’ evidente che il passo oltre il milione è così lontano che è difficile pensare che il Cosenza riesca a vivere oltre il 30 giugno prossimo. In questo contesto si inserisce la posizione di Stefano Fiore che durante il dibattito ha fatto capire di aver già fatto il massimo in termini economici, lasciando nel quadro del progetto De Caro tutti gli stipendi che avrebbe dovuto prendere fino a fine mese. Sembra tuttavia che l’ex azzurro abbia in mente qualcosa per il futuro dei Lupi. Ma oggi quel che più conta è la sostanza dei fatti, ossia quel limite di chi cerca di risol-

foto Morrone

si muova qualcosa, ma i miracoli a Cosenza ormai non avvengono da anni.

vere i problemi che combacia con la parola dilettantismo ma solo nella forma del termine, perché in certi casi, dalla serie D alla Terza categoria, esistono dirigenti che agiscono da professionisti del calcio. Ovviamente a Cosenza, se la crisi è di questa portata, non ci sono individui simile che possano coagularsi nell’interesse comune di una città che ama la propria squadra del cuore più di ogni altra cosa. La prossima tappa, a livello tecnico, è fissata per il 21 giugno. Sia Citrigno che Filippelli andranno a ricapitalizzare nella speranza che

Il futuro Qualora il Cosenza 1914 dovesse non iscriversi, quali sarebbero le prospettive per il futuro? Chi pensa che ripartendo dalla serie D servirebbero meno soldi oppure ritiene che la soluzione più utile sia “approdare” nel campionato di Eccellenza oggi deve sapere che nell’ultimo Consiglio Federale sono state introdotte delle nuove norme che si riferiscono a quelle piazze che una volta sparite dal panorama calcistico per ritornare sul palcoscenico dovranno attenersi a determinate regole. Infatti in base all’articolo 52, comma 10 delle Noif «in caso di non ammissione al campionato di Prima Divisione e Seconda Divisione e di esito infruttuoso delle procedure previste ai commi 6, 7

e 8, il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purchè la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo». La decisione di abolire il comma 6, ex lodo Petrucci, è stato deciso dalla seguente commissione: avvocato Giancarlo Gentile della Figc,

dal ragioniere Mario Macalli, presidente della Lega Pro e dall’avvocato Leonardo Grosso, dell’associazione italiana calciatori e associazione allenatori di calcio. Inoltre «è sospesa l’applicazione per la stagione 2011/2012 dei commi 6,7,8 e 9 dell’art. 52 delle NOIF; il comma 10 dell’art. 52 delle NOIF troverà applicazione anche per i casi di eventuali non ammissioni ai Campionati di serie A e di serie B nella stagione sportiva 2011/2012». Infine bisogna tener conto che il 18 luglio il Consiglio Federale si pronuncerà sui ricorsi che dovranno essere esaminati dalla Covisoc per le squadre che entro l’8 luglio avranno la possibilità di pagare tutti i debiti federali. Quindi, chi vorrà ripartire dalla serie D dovrà mettere in conto 300mila euro di contributi, mentre per l’Eccellenza saranno 100mila euro. Vale la pena quindi di far morire il Cosenza? Ai posteri l’ardua sentenza. Antonio Alizzi

seconda divisione - la situazione

Vigor, ecco i primi rinnovi Giuffrida e De Luca firmano LAMEZIA TERME Il direttore sportivo Fabrizio Maglia è stato fuori sede per scremare e definire l’accordo con l’attaccante Fabio De Luca che così ha prolungato sino al 30 giugno 2012. Ieri sera via Marconi ha fatto anche sapere che è stato rinnovato il contratto con il play basso Giovanni Giuffrida. Al momento nella rosa della Vigor Lamezia abbiamo come portieri Forte e un secondo sempre juniores (uno fra Montesanti ed Andreoli?); in difesa ci sono Sinicropi e Mercurio che hanno un altro anno di

contratto catalogabili, da dopo il 30 giugno, come over, ai quali si aggiunge Patti mentre come esterni le caselle sono quasi tutte da coprire (uno sarà il genoano Bettati; se arriva il quale, allora poi saranno altre tre gli innesti come esterni bassi). A centrocampo ci sono Mangiapane e il campano Cherchia ai quali si aggiunge Giuffrida. Coi difensori “grandi” siamo quindi a sei. Sugli esterni, con caratteristiche offensive, ci sono già Rondinelli ed Erbini. In attacco Panatteri e De Luca. Si arriva quindi a otto se-

niores. Non siamo in alto mare, ma un altro difensore over (potrebbe essere Miale?), ci vuole così come un altro centrocampista ed una punta. Si arriverebbe a 11 over: troppi. O meglio forse a qualcuno la prospettiva di averne tanti in squadra (in pratica mezzo roster), non sarebbe affatto da disprezzare. Ma lo svecchiamento sarà un po’ più consistente ed alla fine gli over potrebbero essere al massimo nove: tre per reparto. Per cui il lavorio di irrobustimento dell’organico, e poi di qualche leggerissima sfoltita, potreb-

be essere una strada in teoria percorribile. In ogni caso l’area tecnica, e segnatamente il diesse Maglia, ribadiscono: la consistenza della squadra non è certificata dal numero degli over che si hanno in disponibilità, ma dalla qualità e dal pregio tecnico complessivo che possono anche scaturire dagli juniores. In pratica 45 over in formazione ed il resto under che, se paleseranno di essere forti, potranno ribaltare certe previsioni tecniche degli addetti ai lavori.

Società e stadio Non ci sono ancora sentori di incontri fra la società e la tifoseria. Non vorremmo che passasse molto tempo perché i chiarimenti, il confronto reciproco, il parlarsi, con una parte importante dell’ambiente vigorino, non potranno essere fatti sotto la scure del poco tempo a disposizione. Del resto erano i nuovo colloqui coi tifosi erano stati annunciati dalla società un mese e mezzo fa e la cosa l’abbiamo accolta come un segnale che andava nella giusta direzione. Chi ha tempo non

aspetti tempo. Forse l’andare adagio nel mercato potrebbe essere una ragione nel rallentamento: evidentemente si vuol dare una certa impronta alla squadra prima di proporla come prodotto e come attrattiva. Ieri sono andati avanti i lavori per quanto riguarda alcune priorità al D’Ippolito. La prossima settimana dovrebbe essere completata la ristrutturazione della sala antidoping, inclusi gli impianti elettrici e idrici. Poi si dovrebbe passare all’esterno con porte e panchine. Francesco Caruso


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Rigettato il ricorso del Pomezia che ripartirà dai dilettanti. Le Aquile ora possono festeggiare

IL TNAS CONFERMA Catanzaro salvo

CATANZARO Nei primi giorni della prossima settimana Catanzaro potrà conoscere chi prenderà le redini del nuovo Catanzaro. Parola di Michele Traversa. Il neo sindaco ha voluto rassicurare gli animi della piazza giallorossa, a seguito della confusione creatasi negli ultimi giorni, durante un sopralluogo allo stadio “Ceravolo”, per cui si è dato inizio ai lavori di adeguamento. Lavori che, stando a quanto riferito, si chiuderanno entro a prossima stagione. Una notizia, senz’altro lieta per quanti non fanno propria quella disillusione tipica della tifoseria catanzarese, che arriva in concomitanza all’ufficialità della retrocessione tra i dilettanti del Pomezia. Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport ha infatti rigettato l’istanza presentata dal club laziale, al quale, è bene ricordarlo, viene contestata la mancanza di «due versamenti sul conto della società necessari a pareggiare le perdite economiche della società e, quindi, a permettere il ripescaggio in Lega Pro, Seconda divisione». Dunque, tutto secondo programma, nonostante un minimo di timore fosse sempre presente nei cuori giallorossi. Anche

Intanto ieri il sindaco Traversa ha visitato il “Ceravolo”

perché appariva impensabile credere che il Tnas potesse stravolgere la sentenza della Corte di Giustizia Federale, non potendosi permettere di creare un precedente tanto clamoroso quanto pericoloso, in un momento estremamente delicato per il calcio nazionale. Il Catanzaro è salvo e si

possono gettare le basi per costruire un nuovo futuro, in netta collisione col passato e, soprattutto, degno del suo blasone. Ora spetterà capire, o meglio scoprire solo a chi toccherà questo compito. Le indiscrezioni che arrivano da Palazzo De Nobili confermano la pista che porta a Giuseppe Cosentino come quel-

la più quotata. L’imprenditore di Cinquefrondi, che dovrebbe essere affiancato da Carmelo Romeo e pare da un gruppo industriale milanese, sembra essere l’unico ad avere avanzato una proposta concreta al primo cittadino. E a distanza di un anno potrebbe rilevare il club giallorosso per rilanciarlo in Pri-

ma divisione. Perché, nonostante nelle ultime ore stia correndo la voce che vorrebbe il nuovo Catanzaro impegnato in una stagione transitoria di Seconda divisione (perché non si procederà con la richiesta, oggi possibile, di ripescaggio), senza la figura di un direttore sportivo, la verità è che sarebbe un vero peccato non approfittare della situazione creatasi, specie quando in ballo c’è un salto di categoria con la prospettiva di una riforma dei campionati che, in ottica futura, potrebbe rilanciare il calcio catanzarese sui palcoscenici della cadetteria. Il tutto a costi relativamente contenuti. Si parla infatti di una spesa che gira intorno al milione di euro, fidejussione di Prima divisione inclusa. Il che è tutto dire… Ma in città continuano a circolare indiscrezioni, non mancano mai, sui contatti intrapresi da Traversa. Le più recenti vogliono che ci sia un gruppo romano dispo-

sto a rilevare il morente Football Club, che stia solo aspettando un confronto col primo cittadino per conoscere le sue intenzioni. Il gruppo in questione sembra essere vicino ad una vecchia gloria dell’Unione Sportiva 1929, una gloria che avrebbe un legame con lo stesso Fc. A buon intenditor… Ma la priorità sembra essere rivolta verso il progetto che fa capo a Gicos, il quale si sarebbe già messo in moto anche per l’aspetto tecnico, in cui si fa sempre più forte la voce che vede Franco Ceravolo supervisore di una squadra pronta ad approcciarsi alla Prima divisione. Ma è bene stare cauti e valutare le parole col giusto metro, anche perché la storia recente insegna che Catanzaro può essere preda di imprevedibili burloni che gridano alla serie B, attraverso la «patrimonializzazione del Catanzaro calcio», per poi sparire nel nulla lasciando di sé solo il ricordo di un orsetto di pezza. Ragion per cui è bene andare coi piedi di piombo. Non resta, dunque, che aspettare questa annunciata conferenza e di sentire le parole di Michele Traversa. Giovanni Bevacqua

seconda divisione - la situazione VIBO VALENTIA La data del 30 giugno è sempre più vicina e la Vibonese di Caffo e Beccaria deve accelerare i tempi se intende iscriversi al prossimo campionato di Seconda divisione. A fine mese, infatti, le società dovranno presentare il primo incartamento utile per l’ iscrizione della squadra al campionato 2011-2012 che, sicuramente, riserverà qualche colpo di scena. Il primo potrebbe arrivare proprio da Vibo Valentia. Al riguardo, il patron dei Pippo Caffo è stato categorico: «Se non si riescono a trovare quei 300 mila euro che servono per la fidejussione, difficilmente vedremo la Vibonese nella lista delle squadre che andranno a comporre il girone “C” di Seconda divisione». In questo momento, dunque, piuttosto che pensare all’allargamento della base societaria che, nonostante gli incontri svoltisi fino ad oggi, tarda ad arrivare, la compagine del noto imprenditore vibonese deve cercare in tutti i modi di trovare la somma utile per iscrivere la squadra al campionato. Per questo motivo, il patron rossoblù ha più volte dichiarato che «da solo non riesco ad andare avanti. C’è bisogno dell’aiuto di altri soggetti disposti ad entrare in società». In questi casi, ovviamente, la speran-

E’ Caffo l’ago della bilancia Crisi Vibonese. Servono 300mila euro per l’iscrizione

Il presidente della Vibonese, Pippo Caffo, aspetta l’ingresso di nuovi soci per garantire un futuro più roseo al club za è l’ultima a morire ed il massimo dirigente spera che qualcuno si faccia avanti per superare l’ ostacolo societario che da mesi non fa dormire son-

ni tranquilli né allo stesso Caffo né a tutti i sostenitori della Vibonese. Il resto dell’ incartamento è pronto. Manca soltanto l’ ingente somma che la

squadra di piazza d’ Armi dovrà sborsare entro il 30 giugno, senza la quale non è possibile iscrivere la squadra al campionato di Seconda divisione.

Secondo indiscrezioni, pare che tra oggi e domani sia in programma un vertice societario per fare il punto della situazione. Come già anticipato, gli imprenditori disposti ad entrare nel sodalizio della Vibonese sono Agostino Silipo (ex presidente della Viola Basket), il quale prenderebbe il posto dei dimissionari Santino Gurzillo e Massimo Colistra, che hanno ribadito a chiare lettere l’intenzione di lasciare una volta per tutte la società. Parte della quota azionaria, inoltre, è in possesso del dirigente Mauro Beccaria e del vicepresidente uscente Francesco Patania che, secondo alcune voci provenienti da ambienti vicini all’entourage rossoblù, starebbe a sua volta lavorando per allargare la base societaria. Sull’ingresso dell’ ex presidente dell’ Interpiana, Francesco Mercuri, invece, pare siano sfumate le possibilità di vedere il noto imprenditore reggino nel quadro dirigenziale della Vibonese. Il patron Pippo Caffo ed il team manager Mauro Beccaria, dunque, sono costretti ad accelerare i tempi, per evitare che la Vibonese calcio diventi un ricordo per i tanti appassionati e tifosi che, negli anni, sono stati al fianco della squadra. Alessandro De Padova


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D I L E T T A N T I eccellenza SCALEA Ladispoli 40 anni dopo. È questo il titolo dell’iniziativa in programma questo pomeriggio alle ore 18:30 allo stadio Domenico Longobucco. Il comitato organizzatore “Campioni d’Italia 1971” formato da Antonio D’Esposito, Alessandro Pepe, Carmine Reda, Silvio Tenuta, Silvio Longobucco, Alessandro Possidente, Angelo Iannazzo, Alfonso Manco, Carmelo Gonnella, Vincenzo Greco, Antonio Perrone e Maurizio Pistorino, ha organizzato nei minimi particolari, grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, la grande festa per la rievocazione dell’evento calcistico più importante per la cit-

Scalea, una festa per lo scudetto Saranno celebrati i campioni d’Italia juniores a quarant’anni dal trionfo tadina di Scalea. Saranno presenti i protagonisti dell’impresa che, tra ospiti eccellenti e momenti musicali, ripercorreranno le tappe che portarono al titolo nel 1971. Nel corso della serata i Campioni d’Italia si esibiranno in un breve match di mezz’ora contro la formazione degli over 40 di Scalea. Sarà l’occasione per i più giovani di ammirare dal vivo questi leggendari campioni il cui nome sarà legato per sempre a quello dello Scalea calcio.

La formazione juniores del 1971

Saranno proiettati anche i video dell’epoca che ripercorreranno la magica e trionfale cavalcata dello Scalea fino alla conquista del titolo di campione d’Italia contro la formazione friulana della Sangiorgina ed i festeggiamenti per le vie di Scalea. Prima del termine della manifestazione sarà disputato un minitorneo con 4 squadre di pulcini delle scuole calcio della Mediterranea Scalea, della Poseidon Scalea, della Riccardino Barbato Sca-

lea e dell’Abatemarco. Nei giorni scorsi il comitato “campioni d’Italia 1971” ha protocollato al Comune di Scalea la richiesta di intitolare la piazza-giardinetto antistante le mura di cinta dello Stadio Longobucco o la palestra Comunale o addirittura la sala polifunzionale del Comune a quel titolo tricolore vinto dal popolo di Scalea nel 1971, in perenne ricordo, dell’indiscutibile merito sportivo fregiato dello stemma tricolore, di una impresa unica, che a distanza di 40 anni è ancora vivo nei ricordi di tutti i cittadini scaleoti e dell’intera regione Calabra. Luigi Fazio

Rossanese, giorni di fuoco La Brigata Bizantina scende in campo e chiede l’iscrizione almeno in D ROSSANO Sono giorni fervidi sulle rive dello Jonio. Dopo le possibilità concrete di ripescaggio, in città l’argomento Rossanese torna di grande attualità. Come noto, sono cominciati gli incontri tra società e comune per cercare di pianificare un percorso da seguire insieme. Proprio a questo proposito il gruppo di tifo organizzato della “Brigata Bizantina” ci tiene ad interrompere il silenzio dopo l’aspra contestazione degli ultimi mesi, porgendo la mano alla dirigenza di Viale Sant’Angelo. In una nota diffusa ieri, i supporters rossoblu fanno capire, in maniera chiara, di mettere da parte i dissapori per aiutare le sorti rossoblu. Come normale, gli ultras bizantini indica-

qui hinterreggio

no la strada da seguire: «Chiediamo alla dirigenza di procedere, considerata l’alta possibilità di ripescaggio, all’iscrizione della squadra in Serie D, o se possibile in Lega Pro così come paventato da più parti. Una volta assolto a questo onere, noi come gruppo Brigata Bizantina ci impegniamo ad attivare una pressante campagna pubblicitaria destinata alla vendita di abbonamenti in vista della nuova stagione e se possibile anche per la ricerca di qualche sponsor che possa contribuire alle sorti della società. Così come successo ad inizio della stagione 2009/2010, in cui gli ultras si fecero promotori di una forte campagna di sensibilizzazione con la città».

qui interpiana

C’è da aggiungere che, vista la storia centenaria della Rossanese, gli “aficionados” difficilmente accetteranno di vedere una compagine che barcameni negli ultimi posti della classifica, come è successo in questa stagione. Dunque la B.B. vuole che la società inverta la rotta: «Nel caso in cui si dovesse pensare di allestire una squadra che punti alla sola retrocessione, ci troveremo costretti a girare le spalle e a perseverare nella nostra contestazione. Se vedremo la disponibilità a creare qualcosa di importante, ci faremo portavoce, insieme ad essa, di coinvolgere in questo progetto quanta più gente possibile». Josef Platarota

qui sambiase

qui v.grecanica

qui acri

Tutti i numeri della stagione che si è chiusa

La società Stage in arrivo Niente incontro Il jolly Lori ha contattato Reclutare under La questione Erra va a caccia resta in stand by della riconferma mister Andreoli è l’obiettivo

REGGIO C. L’Hinterreggio ha chiuso il suo campionato con 49 punti, all’ottavo posto in graduatoria, a pari merito con Valle Grecanica e Messina. Nella gestione MesitiNucera, sono arrivate un totale di dodici vittorie stagionali, tredici pareggi ed undici sconfitte. Un bottino di tutto rispetto per la squadra biancoazzurra, che soprattutto al Comunale di Ravagnese, ha costruito molti dei suoi successi. Sono infatti ventisette i punti ottenuti tra le mura amiche, frutto di sette vittorie e sei pareggi (solo 5 le sconfitte), mentre in trasferta, il bottino è stato di cinque vittorie, sette pareggi e 6 sconfitte, per un totale di ventidue punti. Per quanto riguarda, la differenza reti, abbiamo un +2, con 40 gol fatti e 38 subiti, di cui 24 realizzati in casa, contro i 18 subiti. Per quanto riguarda la classifica marcatori biancoazzurra, ha “vinto” Picci con 16 centri, seguito dai 10 di La Canna ed i 9 di Crucitti. Via via tutti gli altri con Samà che ha fatto due gol, e chiudono con un solo centro, i vari Lavrendi, Lombardo, Papasidero e Zangla. Fabrizio Cantarella

CITTANOVA Secondo quanto riferito anche dal ds Ventra, l’Interpiana nelle prossime settimane farà sostenere uno stage a dei ragazzi nati dal 93 in poi. Anche per cercare qualcuno che non solo potrebbe essere inserito nel gruppo della prima squadra, ma anche che vada a completare il settore giovanile della società di Enzo Condomitti. Inoltre Ventra ha spiegato che «cercheremo di trattenere chi fatto bene nella passata stagione come Cosenza, che dovremmo incontrare nei prossimi giorni». Il diesse, inoltre ha fatto capire che sono stati già avviati dei contatti con molti giocatori. «Tra i quali anche Picci dell’Hinterreggio – ha rivelato – ma adesso sappiamo che ognuno spara cifre alte che non si possono nemmeno prendere in considerazione. Ma guardiamo anche al Nord Italia, dove i calciatori percepiscono molto di meno». Infine, Ventra ha sottolineato il fatto che sarebbe «importante poter giocare a Cittanova nel nostro stadio, così da avvicinare i nostri tifosi alla squadra per costruire un grande progetto». Giuseppe Mustica

LAMEZIA TERME Permane la fase di stasi in casa giallorossa per ciò che concerne il nodo cruciale da sciogliere in vista della prossima stagione. Nonostante attendibili voci di corridoio giovedì pomeriggio avessero dato come imminente la venuta di mister Erra in città, ieri l’atteso incontro tra il tecnico salernitano e la società lametina alla fine non c’è stato, pare anche per l’impossibilità a presenziarvi da parte del ds Calidonna.Incontro che potrebbe slittare ad oggi, anche se a questo punto tutto lascia presupporre che la classica fumata, bianca o nera che sia, non arriverà prima dell’inizio della nuova settimana. Da parte dell’ex allenatore di Angri e Nocerina, ci sarebbe tutta l’intenzione di proseguire la sua esperienza alla guida del Sambiase, ma prima di sciogliere definitivamente le riserve, vuole avere un quadro chiaro e definitivo della situazione. Ed il riferimento non è solo all’aspetto economico quanto, piuttosto, mirato all’ottenimento di determinate garanzie tecniche ed organizzative. Ferdinando Gaetano

MELITO PORTO SALVO Continua la disamina dei vari giovani presenti in rosa che rappresentano la fortuna della Valle Grecanica. Dopo i vari Aguglia, Nucera, Autellitano e Pansera, è la volta di Aloi e Lori. Aloi è uno dei giocatori polivalenti capaci di coprire le fasce sia in difesa che a centrocampo. Classe 92, il giocatore ha ben figurato sia in Eccellenza con la maglia della Melitese che in serie D con la Valle Grecanica. Nell’ultima annata ha collezionato ben 17 presenze in 36 partite giocando senza distinzione tra l’out destro e quello sinistro. Un altro dei giocatori considerati jolly è senza dubbio Lori, classe 90, che dalla stagione 2011/2012 non sarà più fuoriquota. Per lui parlano le varie squadre nelle quali ha militato nonostante la giovane età. Hinterreggio, Melitese, Omega Bagaladi San Lorenzo e Valle Grecanica le compagini che hanno potuto vedere all’opera, in prima persona, il giovane capace di ricoprire sia il ruolo di terzino che quello di centrocampista, esterno e interno, senza alcuna distinzione. Francesco Iriti

ACRI La situazione in casa rossonera sembra aver preso la strada giusta. Dalle ultime riunioni è emersa la volontà di tutti, indistintamente, di voler accelerare i tempi per la formazione della nuova società. La prima novità riguarda, però, la composizione di un comitato tecnico. Esso sarà composto da vecchi dirigenti che hanno ricoperto ruoli nella scorsa stagione. Avrà il compito di valutare la campagna acquisti e di portare avanti il settore tecnico. Non potrà avere, invece, l’ultima parola sulla scelta dell’allenatore. Ma a proposito di ciò, pare che la società abbia contattato Andreoli per un incontro imminente. A lui avrebbero comunicato la somma finora a diposizione per l’allestimento della rosa. Insomma, sembra ad una svolta la programmazione del sodalizio silano dopo un lungo momento di riflessione. Del resto, la società, ed in primis il presidente Scaramuzzo lo ha sempre detto dall’inizio; prima l’ammontare dei fondi a disposizione, poi la programmazione. Si tratta, ora, di vedere se mister Andreoli accetterà o meno le proposte delle società. Roberto Saporito


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N O N S O L O C A L C I O arti marziale

pallanuoto maschile

Stage del maestro Busa a Spezzano

Cosenza cerca i punti promozione

SPEZZANO ALBANESE Il campione stage tecnico di kumitè (combattimento) mondiale di Karate, Luigi Busa, sarà nella parteciperanno centinaia di atleti calabresi giornata di domani a Spezzano Albanese, provenienti da tutte le palestre della regiocentro del cosentino, su indicazione del de- ne. Molto soddisfatti il sindaco, Alberto Terlegato della Federazione Italiana Judo Lotmine, e l’assessore allo sport, ta Karate Arti Marziali Michele Argondizzo, per l’ot(FIJLKAM) della provinGradita ospite timo lavoro svolto dagli cia di Cosenza, Luciano la campionessa istruttori della “Meijo-GhiDichiera, peraltro inseSei” e per la crescita sportiva gnante tecnico titolare europea e umana di tutti gli iscritti aldella società sportiva di karate la società sportiva di San A.S.D. Karate San Marco Marco Argentano. Grande Argentano denominata Laura Pasqua entusiasmo anche tra i verti“Meijo-Ghi-Sei. Ci sarà uno stage in quel di Spezzano, ci regionali e locali della Federazione che dunque, con il più giovane atleta italiano di vedono aumentare nelle palestre diffuse per karate ad essersi aggiudicato questo titolo tutta la Calabria il numero degli ammiratoa soli 19 anni nell’edizione di Tampere ri e dei frequentatori di queste nobili disci2006. L’attesissimo evento si terrà domeni- pline. Merito anche del lavoro compiuto dal ca 19 giugno, con inizio alle ore 10, nel Pa- delegato regionale della Federazione, Gelazzetto dello Sport di Spezzano Albanese rardo Gemelli, e dal presidente del comitaed avrà come ulteriore ospite la campiones- to regionale, Antonio Laganà. Massimo Maneggio sa europea di karate, Laura Pasqua. Allo

COSENZA Penultimo atto nel campio- formazioni tecniche come la Tubisider Conato di serie C maschile di pallanuoto. Un senza, potrebbero trovarsi in difficoltà. Ma turno che potrebbe decretare con una gior- la capolista in passato giocando in vasca nata di anticipo la promozione della Tubi- inadeguate, è riuscita a trovare il modo per sider Cosenza in serie B. Alla capolista, for- venirne a capo. In una partita fondamentate dei cinque punti di le Perri e compagni dovranvantaggio sul Modugno, Battendo no buttare in vasca quella serve necessariamente in trasferta grinta, carattere e determinacentrare il successo pieno, in trasferta contro la la Fimco Maglie zione messe in mostra nella gara con la Rari Fimco Sport Maglie. Una potrà scoppiare vittoriosa Nantes Auditore Crotone. E partita (si gioca domani dell’importanza del confronto con inizio alle ore 16,00 ) la festa con i pugliesi, si è parlato in che il “settebello” guidato da Francesco Manna può fare propria in settimana in casa rossoblù. La squadra si è virtù del notevole divario tecnico e di pun- allenata con intensità e con quella voglia di ti fra le due contendenti. Sulla carta, insom- volere chiudere anzitempo una stagione fima, la vittoria appare più che possibile, ma no a questo momento ricca di soddisfazioguai a sottovalutare l’avversario. Ora più ni. Manca ancora uno sforzo per coronare che mai. Le insidie dall’incontro più che nel migliore dei modi, già da domenica sedalla compagine pugliese potrebbero arri- ra, un torneo portato avanti da assoluta vare dall’impianto sportivo in cui si gioca, protagonista. e. mo. una di quelle vasche strette e basse, dove

basket - serie B dilettanti

«Vorrei rimanere alla Viola» Cavalieri è pronto a rientrare sul parquet dopo il grave infortunio REGGIO CALABRIA La Viola Reggio Calabria, nell’estate del 2010, aveva deciso di puntare su un giocatore che avrebbe fatto la differenza in Serie B Dilettanti. Stiamo parlando di Claudio Cavalieri che, per metà stagione, ha confermato la bontà delle scelte del presidente Muscolino. Purtroppo, ad inizio gennaio, un infortunio ha tolto dai giochi la guardia romana: «Sono stato sfortunato – dice l’ex Patti- ma gli infortuni fanno parte del gioco. Non ho potuto dare l’apporto sperato ed ho sofferto tanto ad assistere alle gare dei miei compagni di squadra che comunque sono stati fantastici». Ma Cavalieri, si è fatto sentire ugualmente anche da bordo campo con il suo continuo incitamento: «Era l’unico modo per far capire ai ragazzi quanto ci tenessi a questa maglia. In ogni gara ed in ogni allenamento sono stato presente per trasmettere la mia voglia di vincere. Pur-

futuro da scoprire E’ ancora presto ma la mia disponibilità a rimanere in riva allo Stretto c’è ed è molto forte troppo, siamo arrivati ad un passo dalla meta ma questa Viola ha disputato ugualmente una grande stagione». La gente lo ha capito ed ha anche eletto come beniamino Cavalieri: «Sono molto felice per come sono stato accolto in questa città. Reggio Calabria è un posto splendido per vivere con delle persone magnifiche. Il pubblico ci ha dato una grossa mano e sono felice di sapere che è tornato ad entusiasmarsi per la Viola». Adesso ci sarà un’estate in cui Cavalieri cercherà di ri-

mettersi definitivamente in forma: «Avrò tante settimane di tempo per preparare la prossima stagione L’intervento al ginocchio è perfettamente riuscito ed ora sono in piena fase di recupero. Voglio farmi trovare pronto quando si ricomincerà a giocare». Magari di nuovo con la maglia della Viola: «Per me sarebbe fantastico rimanere in questa realtà. Ripeto, Reggio mi ha accolto alla grande ed in me c’è tanta voglia di prendermi una rivincita dopo le difficoltà di questa stagione. E’ ancora presto per fare certi discorsi ma la mia disponibilità a rimanere in riva allo stretto c’è ed è molto forte». E la Viola potrebbe ridare una chanche ad un atleta che sa come si vince in ogni categoria e che ha tanta voglia di aiutare una realtà che vuole tornare a certi livelli, magari grazie ancora all’aiuto di un vero e proprio cavaliere. Pardon Cavalieri dello sport con la palla a spicchi. Giuseppe Dattola

tennis

A Wimbledon l’urna non favorisce gli italiani

nuoto REGGIO C. Ormai l’ASI Nuoto Calabria è una realtà ben consolidata nel mondo del nuoto Calabrese. 300 tesserati 2 manifestazioni importanti regionali l’anno. L’ultima è stata a Tropea in cui si è riscosso grande successo sia dal punto vista tecnico che organizzativo per la Paideia, sul Campo gara che, in quest’occasione, era era la piscina del villaggio la Pace di Tropea VV- Vi erano le seguenti società partecipanti: Paideia A-Olimpo Blu - Azzurra Nuoto – Colosseum – Vibo Nuoto – Gymnasium – Nettuno – Centro Nuoto Villa – Cogeis - Paideia SN (Rappresentativa Scuola Nuoto). Questa la classifica finale: Paideia A 591, Vibo Nuoto 492, Azzurra 448,

Asi Nuoto realtà consolidata La Paideia fa bottino pieno Olimpo Blu 284, Paideia Scuola Nuoto 187, Centro Nuoto 169, Nettuno 125, Cogeis 61, Gymnasium 49, Colosseum 31. Circa 220 partecipanti venuti da tutta la Calabria. Le età erano comprese tra i 15 anni ai 70 si è potuto vedere in alcuni casi Papà e Figli gareggiare l’uno contro l’altro permettendo in alcuni casi la condivisione di uno sport che difficilmente avviene. La piscina ed il villaggio di una nota struttura della zona hanno offerto un ottimo contesto per questa manifestazione, e an-

cor di più per le Asaisi 2011 organizzate da Tino Scopelliti e Nino Girella. Soddisfatto anche il presidente della Paideia Pino Calabrò che, sull’onda dell’Asi Nuoto ha costruito un Gruppo di agonisti, i quali, visti i risultati, danno la netta sensazione che la Paideia stia svolgendo un ottimo lavoro stia creando qualcosa che rimarrà nel tempo. Inutile dire che la Paideia nel circuito Fin, dopo 3 anni di leadership, è tra i primi 3 posti in Calabria e anche i ragazzi della Paideia del circuito Asi, diversi da quelli

Fin, da ben 3 dizioni regionali godono del primo posto. Per quanto riguarda il settore Asi, della Paideia, il presidente Calabrò ha affidato l’incarico a Giuseppe Gangemi, uomo esperto nel lavorare con i giovani e con alle spalle tanti progetti importanti con la Scuola Nuoto. Gangemi ha presentato gli atleti reggini con un ottimo stato di forma ed, infatti, il risultato è stata una vittoria per la compagine reggina che continua a vincere in tutte le competizioni a cui prende parte sia nel circuito agonistico che in questo nuovo ed emergente settore dello Sport Asi, una federazione che cresce anno dopo anno. giu. dat.

LONDRA L’urna di Wimbledon non aiuta gli italiani presenti nel tabellone principale. Nel main draw, in attesa dell’epilogo delle qualificazioni, sono inserite 4 azzurri. L’avversario peggiore è toccato a Filippo Volandri, che a Wimbledon una sola volta ha superato il primo turno: il livornese ha pescato il ceco Tomas Berdych, sesto favorito del seeding e finalista nel 2010. È andata male anche a Potito Starace, che dovrà vedersela al primo turno contro lo svizzero Stanislas Wawrinka, quattordicesima testa di serie. Un concorrente davvero difficile da affrontare, soprattutto sull’erba. Avversario tosto anche per Fabio Fognini che rientra a Wimbledon dopo lo spendido quarto di finale al Roland Garros: il 24enne ligure, neo numero uno azzurro, lo scorso anno arrivato al terzo turno, esordirà contro il canadese Milos Raonic, 31esima testa di serie. Il sorteggio migliore è toccato ad Andreas Seppi che giocherà al primo turno contro lo spagnolo Albert Montanes. Ancora in corsa nelle qualificazioni Simone Bolelli, Flavio Cipolla e Marco Crugnola. e. m.


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N O N S O L O C A L C I O bocce COSENZA Hanno soltanto ventuno e diciannove anni i due nuovi campioni italiani di bocce di coppia, categoria C. Gennaro Blotta e Nino Tomaselli, i due giovani della società bocciofila “Latte torre di mezzo” si sono imposti nelle finali nazionali di Sassuolo (Mo) sconfiggendo a fasi le centoventotto formazioni che provenivano da ogni parte d’Italia. I due giunti passo dopo passo in semifinale, hanno avuto la meglio su una coppia maceratese in un match ricco di emozioni conclusosi dodici a otto. Una prestazione quella di Blotta e Tomaselli sopra le righe anche domenica 12 giugno, giorno della finale, nella splendida cornice del palazzetto dello sport di Sassuolo che ospitava pluricampioni, “pezzi da novanta” quali Benedetti, Formicone, D’Alterio, Signorini e Savoretti. Temibilissima l’ultima coppia

Blotta e Tomaselli campioni italiani

Alle finali nazionali di Sassuolo il duo calabrese ha sbaragliato il campo da affrontare proveniente da Reggio Emilia che secondo i bookmakers era tra le favorite, ma gli esperti Blotta e Tomaselli guidati da mister Gianluca Nardini ha cambiato l’ordine dei pronostici strappando loro il primo e ambitissimo posto. Una prestazione da manuale che ha stupito il numeroso pubblico presente sugli spalti, così i locali emiliani sono stati travolti dalla superiorità tecnica ed agonistica dei due che in taluni frangenti ha creato momenti di puro spettacolo. Gli accosti millimetrici di Nino Tomaselli, accompagnati dalle precise giocate di bocciate di Gennaro Blotta, hanno sovrastato ogni velleità avversaria. Il risultato è stato

un delirio per questa coppia partita da lontano con un risultato storico e insperato, aggiunto alla standing ovation finale di tutti i presenti. Un 12-2 che non ha lasciato scampo. Dopo la gioia di tutto il team spezzanese il duo è stato premiato dal presidente della provincia di Modena con il titolo di “Coppia campione d’Italia”, premio al quale Nino Tomaselli, aggiungerà quello per il vincitore più giovane della manifestazione. Lacrime e gioia per il presidente e tecnico Gianluca Nardini che ha dichiarato subito la vittoria: «E’ un’immensa commozione quella che provo in questo momento. Nino e Gennaro, con questo risultato entrano a pieno diritto nella storia delle bocce calabresi, e con loro tutta la società di Spezzano Albanese». Anthony De Rosa

volley - serie B1 maschile

Corigliano, torna Tomasello Ad attendere il giocatore la fascia di capitano. E c’è il sogno serie A2 CORIGLIANO La Caffè Aiello si prepara a trascorrere un’estate intrisa di puro entusiasmo. L’arrivo della stagione calda, infatti, ha portato con se, novità a gò gò. Si comincia col ritorno di Giacomo Tomasello, il quale ritorna nella sua Corigliano con lo scopo preciso di rinvigorire oltremodo un gruppo già di per sé forte e motivato. Ad attenderlo, probabilmente, la fascia di capitano e il ruolo di trascinatore del gruppo, data la grinta che il fuoriclasse catanese riesce ad esprimere ogni volta che scende in campo. A lui sarà affidato anche il compito, condiviso insieme agli altri veterani della squadra, di guidare i giovani atleti verso il migliore rendimento e l’utile fattore mentale, vero tallone d’Achille della Caffè Aiello nella stagione passa- questa stagione non possono iscriversi al campionato di seta. Ma la novità più importan- rie A2 per problemi di diverte è quella che trapela dal sor- sa natura: tecnici, economici riso astuto del direttore spor- o semplicemente per ragioni tivo Pino De Patto che, nel di mera opportunità. A questo corso della punto l’intersua carriera rogativo che di team macampionati si porrà una nager, non volta ottenuda riformulare ha mai rito il titolo di sparmiato ai Diverse squadre A2 sarà: De tifosi grandi non si iscriveranno Patto, che colpi di scenon ha mai na. Ebbene: al torneo amato metteCorigliano per motivi re su squadre potrebbe rigiusto per la economici tornare in sepura salvezrie A2. La noe non solo za, ha intentizia, che zione di fare manderà siil gran colpo? curamente in fibrillazione il cuore degli ap- Magari posando lo sguardo passionati più accaniti, giun- –come è sua abitudine farege proprio in un momento verso obiettivi sempre più dove tutti, oramai, erano con- ambiti. Di sicuro se ne vevinti di disputare nuovamen- dranno delle belle, e il super te la serie B1. A fondamento trio Cilento-De Patto-Nacci di questa notizia sta il fatto già scalda i motori per un per cui Corigliano può essere nuovo viaggio nel mondo del “ripescata” dalla lega in quan- grande volley. Francesco Albamonte to alcune squadre vincenti di

beach tennis

Oddo e Cataldo, che show in Puglia Primo posto e doppietta in stagione COSENZA Grande avvio di stagione per la coppia formata da Massimiliano Oddo e Alberto Cataldo, che in terra pugliese hanno conquistato il secondo torneo in altrettante partecipazioni. La stagione di beach tennis in Calabria sta per iniziare, mentre in altre zone d’Italia è già nel vivo. Nella magnifica cornice di Ligo Gandoli, in provincia di Taranto, si sono già disputati numerosi tornei dove hanno partecipato e stanno giocando i migliori atleti di tutto il meridione. Tra queste, la coppia paolana, campione regionale in carica, formata da Oddo e Cataldo ha partecipato a 2 tornei, giorno 4 e giorno 12 giugno. In entrambe le occasioni, gli atleti della Match

Ball Paola hanno sbaragliato tutti gli avversari tornandosene a casa sempre con il primo posto, nonostante il favore dei pronostici non fosse in loro favore.Dopo tale, entusiasmante avvio di stagione, la stagione di beach tennis inizierà anche in Calabria con numerose tappe in tutta la regione. Ancora non si ha un’ufficialità sulle date, ma la prima tappa dovrebbe giocarsi a Paola nei prossimi weekend. Parteciperanno, come sempre le squadre paolane, quelle di Pizzo, di Catanzaro, Lamezia, Reggio Calabria e altre realtà, ma per tutti la coppia da battere rimarrà quella composta da Oddo e da Cataldo. Mariano Fusaro

volley - serie A2 femminile

Soverato, la montenegrina Bokan saluta tutti Una delle rivelazioni dello scorso anno giocherà in Francia con la Mulhouse Volley SOVERATO Mentre in tutta Italia il mer- rie A2 femminile è stata una delle rivelazioni cato è in pieno fermento con Giaveno e Lo- per tutti gli addetti ai lavori. A Soverato la Boreto che hanno messo a segno i primi colpi kan ha disputato un campionato molto sodimportanti per la prossima stagione la socie- disfacente, tenendo conto che si trattava deltà della Frigorcarni Soverato continua ad es- la prima esperienza in Italia, in una compesere attivissima sul mercato per chiudere tizione difficile come l’ A2; la montenegrina trattative importanti con giocatrici di spes- ha contribuito in gran parte alla salvezza della squadra calabrese, risultansore e qualità che possano do punto fermo ed importante nel prossimo campionato di Movimenti della formazione mandata in serie A2 far disputare una in entrata campo da coach Montemurro. stagione di alta classifica alpossibili Tatjana Bokan giocherà la le cavallucce marine. Si parprossima stagione nella serie A la di nuovi arrivi nei punti nella prossima francese con la squadra della più importanti dello scacsettimana Mulhouse Volley che, con il suo chiere biancorosso e per acquisto, avrà certamente in nuove atlete che arrivano ce ne sono, e ve ne saranno ancora, altre che la- formazione un’ atleta di valore. La notizia è sciano la perla dello Ionio in cerca di altre de- stata ufficializzata sul sito della società franstinazioni. I nomi restano top secret, ma già cese, la nuova squadra della Bokan nel corso qualcosa potrebbe muoversi nei prossimi dell’ ultimo campionato si è classificata al secondo posto dietro la compagine del Cannes. giorni. Sicuramente non farà parte della rosa Altri movimenti sia in entrata che in uscita sa2011/2012 la montenegrina Tatjana Bokan ranno ufficializzati nei prossimi giorni. Saverio Maiolo che nel corso dell’ ultimo campionato di se-


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comando

06:10 Aspettando Unomattina Estate 06:30 Tg1 - CCISS Viaggiare informati 06:45 Unomattina Estate 08:00 Tg1 09:00 Tg1 10:30 Aprirai 10:50 Un ciclone in convento 11:35 Lady Cop 12:35 Verdetto finale il processo in Tv con Veronica Maya 13:oo Tg1 14:00 Linea Blu 15:30 Quark Atlante 16:25 Overland 12 17:15 A Sua immagine 17:45 Passaggio a Nord-Ovest 18:50 L’eredità 20:00 Tg1 20:30 Da Da Da

07:00 Cartoon Flakes (fino alle 09:15 programmiper i più piccoli) 09:15 Rubrica - Social King 10:00 Ragazzi c’è Voyager 10:35 A come Avventura 13:00 Tg2 13:30 Tg2 Motori 13:50 Jane Doe - con Lea Thompson 15:15 La libreria del mistero - con Kellie Martin 16:40 La signora in giallo 17:30 Tg Sport 18:00 Nella mente di Kate 18:15 Tg2 19:40 Squadra Speciale Cobra 11 20:30 Tg2

08:30 Film - Un eroe dei nostri tempi con Alberto Sordi, Franca Valeri 10:40 Film - Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo con Alberto Sordi 12:00 Tg3 13:00 La Grande storia 14:00 Tg Regione 14:20 Tg3 - Meteo 3 14:50 Film - Il ragazzo dal kimono d’oro 3 con Ron Williams 15:00 Tg3 Flash L.I.S. 16:30 Film - Venezia, la luna e tu con Nino Manfredi 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 Blob

06:25 Mediashopping 07:00 Vita da strega 07:30 Kojak II 08:25 Vivere meglio programma sulla salute e il benessere condotto da Fabrizio Trecca 08:50 Sentinel 09:55 Giudice Amy 10:55 Ricette di famiglia con Davide Mengacci 11:30 Tg4 - Meteo 4 12:00 Carabinieri 13:00 Distretto di polizia 13:52 Poirot I- con David Suchet, James Fox 16:00 Monk 16:55 Tgcom 18:55 Tg4 19:35 Tempesta d’amore 20:30 Siska

06:00 Tg5 Prima Pagina 07:50 Traffico Meteo 5 07:55 Borsa e Monete 08:00 Tg5 Mattina 09:05 Film - Le dieci Vite del gatto Titanic con Yngve Berven, Ulla Marie Broch 11:05 Forum 13:00 Tg5 - Meteo 5 13:40 Cougar town 14:05 Cougar town 14:45 Film - Le avventure della piccola Ociee Nash con Skyler Day, Anthony P. Rodriguez 16:30 Pomeriggio Ciqnue 18:50 Chi Vuol essere milionario 20:00 Tg5 20:30 Paperissima sprint

06:55 Il trenino Thomas (fino alle 10:05 programmi per i più piccoli) 10:10 Tv Moda 10:45 Film - Barbie fairytopia - La magia dell’arcobaleno 12:25 Studio aperto 13:00 Studio Sport 14:10 I Simpson 14:30 Film - Hot shots! 2 con Charlie Sheen 16:25 Piccoli campioni con Rick Moranis, Ed O’neill 18:30 Studio Aperto 19:00 Bugs Bunny 19:15 Film - Agent Cody Banks 2: destinazione Londra con Frankie Muniz

06:00 Tg La7 - Meteo Oroscopo - Traffico 06:55 Movie flash 07:00 Omnibus La7 07:30 Tg La7 09:50 Bookstore 10:40 Spagna Superpole qualifiche 11:30 Ultime dal cielo 13:30 Tg La7 13:55 Dio vede e provvede - serie tv con Angela Finocchiaro 15:55 Movie Flash 16:05 Film - Loch Ness con Joelty Richardson, Kirsty Graham 18:05 Relic Hunter 20:00 Tg La7 20:30 In Onda

L’ultimo sogno

La rabbia di una donna

Armageddon

Criminal Intent

Italia’s got talent

Agente Cody Banks

L’ispettore Barnaby

21,20 Film Con Hayden Christensen

23:20 Rubrica Italia mia - esercizi di memoria 00:25 L’appuntamento 01:00 Rubrica Tg1 notte 01:35 Film - L’ussaro sul tetto con Juliette Binoche

21,05

20,30

21,10

21,10

21,10

21,10

Film con Brandy Ledford

FIlm con Bruce Willis

Film I casi più delicati affidati ai detective dell’Fbi

Musicale conduce Jerry Scotti

Film con Frankie Muniz

La serie poliziesca inglese è una delle più seguite

22:45 Brothers & Sisters 23:25 Rai sport 00:40 Storie. I racconti della settimana 01:10 Tg2 Mizar 01:35 Sì Viaggiare 02:15 Appuntamento al cinema - di cinema

23:30 Tg3 23:40 Tg Regione 23:55 Rubrica - Un giorno in Pretura 00:00 Rubrica Radic 00:55 Rai Educational Cult Book - di cultura 01:35 Film - Huie's Sermon - regia di Werner Herzog

23:00 Law e Order: unità speciale 23:55 Telefilm 24 01:55 Tg4 night news 03:00 Film - Lo sceicco bianco con Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste

spigolature

23:30 Matrix 01:30 Tg5 Notte 01:31 Paperissima sprint - replica 02:02 Telefilm - Huff 03:50 Media shopping 04:30 Meteo 5 notte

22:55 Film - Lo squalo 4 -la Vendetta con Lorraine Gary, Mario Van Peebles oo:15 Studio aperto Live 02:25 Beach girls

23:35 News Triks 00:40 Show - m.o.d.a. 01:25 Film - Totò sceicco con Totò, Tamara Lees, Aroldo Tieri 02:05 Otto e mezzo replica 02:45 G Day 03:05 La 7 Colors

mezzo secolo fa

Sordomuti fraintesi e feriti

Insoliti ladri di capelli

Due sordomuti sono stati accoltellati nel sud della Florida perché una donna ed un ragazzo avevano scambiato il linguaggio dei segni per un “saluto” di una gang rivale. La 45enne Barbara Lee, membra di una gang, era in un locale di Hallandale Beach quando ha visto i due sordomuti che dialogavano a gesti. La Lee è andata su tutte le furie e ha insultato i due, accusandoli di essere membri di una gang rivale, dato che secondo lei i due si stavano scambiando i “saluti” tipici della banda. Irritata ha aggredito i due con un coltello

Decisamente misterioso il furto commesso presso un centro di bellezza di Chicago. Infatti, i ladri si sono portati via un sacco con i capelli tagliati, che era destinato ad essere buttato via. E i ladri hanno faticato non poco per impossessarsi del bottino: hanno infatti dovuto forzare la porta sul retro che era protetta da due massicci lucchetti. E sembra non abbiano toccato niente oltre al sacco con i capelli: certamente non la cassa del negozio. Il gesto sembra difficilmente riconducibile ad un feticista.

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di Mario Massimo Perri

eliquie di San Francesco a Paola. Autorità della città e della provincia di Cosenza in corteo automobilistico fino a Paola per la consegna ai Padri minimi di alcune reliquie di San Francesco, custodite nella Cattedrale, dove erano giunte provenienti da Sambiase. Ai Padri francescani fu solennemente consegnata, in particolare, la reliquia di un dito della mano destra del Santo. In testa al corteo: il sindaco di Cosenza, Arnaldo Clausi Schettini; amministratori comunali e provinciali; il prefetto De Carlo; il questore Parlagreco; ufficiali dell’Arma ed esponenti del mondo politico locale. Il corteo era formato - come raccontarono le cronache - da centocinquanta auto e da una ottantina di motocicli che si accodarono per la più ampia partecipazione dei fedeli cosentini.

l’ora del sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

Sarai molto dinamico e vincerai la pigrizia. In ambito lavorativo, otterrai un successo da parte di un contatto che ritenevi futile. Avrai l’opportunità di cambiare il corso della tua vita ed elevarti sempre più. In ambito lavorativo, gli astri suggeriscono popolarità.

TORO

21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

In questa giornata, avrai delle intuizioni azzeccate in merito ad una persona che ti hanno presentato di recente. Sarai felice. In questa giornata, grazie gli influssi planetari, se sei single avrai grandi opportunità di incontrare una nuova fiamma. Sii sereno.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

Dovrai valutare con attenzione le tue scelte perché fra di esse potrebbe nascondersi un’insidia. Non dovrai essere timoroso. Gli astri ti suggeriscono di evitare atteggiamenti scontrosi dovuti solo ad un tuo nervosismo passeggero. Vorrai chiarire la tua posizione.

Potrebbe nascere un Difenderai a spada tratPer superare un tuo moconflitto con un’amicizia ta le tue iniziative e non mento di indecisione deun po’ invadente, ma ti permettarai a nessuno ciderai di farti consigliasarà di grande aiuto per SCORPIONE di contraddirti. Sul lavo- SAGITTARIO re da una cara amicizia. conoscerla meglio. Cer23 novembre Non dare peso ai pette23 ottobre ro, troverai nuovi spun21 dicembre golezzi. 22 novembre ti. ca di essere felice.

Avvertirai la necessità di Sarai particolarmente confidarti e troverai l’apminuzioso e pretenderai poggio di valide amicimolto anche da te stesso. zie. In ambito lavoratiSe desideri vivere in CAPRICORNO vo, saprai creare occa- ACQUARIO maggiore armonia sii fe21 gennaio 22 dicembre sioni uniche. lice. 19 febbraio 20 gennaio

PESCI

20 febbraio 20 marzo

In ambito lavorativo sarai molto soddisfatto dei risultati ottenuti e soprattutto ti farà piacere notare il compiacimento dei tuoi superiori.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.



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