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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

venerdì 17 giugno 2011

anno VI numero 165 NUVOLOSO

NUVOLOSO

CATANZARO

COSENZA

meteoora NUVOLOSO

NUVOLOSO

NUVOLOSO

CROTONE

REGGIO

VIBO

I segreti delle mazzette a Malta Sarebbero quattro le persone coinvolte nel giro di soldi sporchi quotidiano d’informazione regionale direttore piero sansonetti

€ 1,00

REGGIO CALABRIA Sarebbero quattro, al momento, le persone che avrebbero gestito le presunte somme provenienti indirettamente dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, “ripulite” a Malta e poi reinvestite.

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Catanzaro Inchiesta Phonemedia Assolti i fratelli Battaglia

STRAFACE: vittima o amica della mafia?

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Sequestrati beni alla cosca Mancuso VIBO La Dia di Catanzaro ha sequestrato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro, riconducibili ad Antonio Mancuso, di 73 anni, di Limbadi ritenuto uno dei capi carismatici dell’ omonima cosca.

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Chiesto un ergastolo per l’omicidio Brogna

LA RELAZIONE DI MARONI: «Concreti collegamenti con la criminalità»

CATANZARO Ergastolo e isolamento diurno per diciotto mesi. Chiede il carcere a vita, il pm, per Emanuele Rocco Valenti, l’imputato oggi ventiquattrenne che rischia di marcire in cella per l’efferato omicidio di Michele Brogna.

> pagine 14 e 15

Porto, il 22 si va a Roma Ma la protesta continua

L’INTERVISTA AL SINDACO: «La ’ndrangheta è il male, e io la combatto...»

GIOIA TAUROMercoledì il tavolo a Roma tra Regione e i ministri Matteoli,Romani e Sacconi. La vicepresidente Stasi illustra le proposte che la Giunta porterà all’incontro. Mentre al porto di Gioia Tauro continua il presidio dei lavoratori.

LUNA ROSSA

di Pasquino

Una bella colletta

> pagine 9, 10 e 11

Silvio Berlusconi, che non ha paura di nessuno, si dice, però, preoccupato di dover pagare, ove sia condannato dai giudici, 2500 miliardi di vecchie lire a Carlo De Benedetti.“E dove li trovo tutti questi soldi?”, s'è interrogato Berlusconi, al funerale dell'amico Comincioli, dando segno che ovunque si trovi, pensa solo ai fatti suoi. Non s'angosci. Provvederemo noi a fare una colletta. Purché lasci il Governo.


M& PARALLELI VENERDÌ 17 giugno 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

ora

bce

il caso

Il premier “richiama” Lorenzo Bini Smaghi

Il dietrofront di Brunetta «Precari vittime»

ROMA Il governo italiano ha chiesto a Lorenzo Bini Smaghi di lasciare il consiglio della Bce in vista dell’attribuzione della presidenza al numero uno della Banca d’Italia Mario Draghi. «C’è una richiesta ufficiale del governo a Bini Smaghi di dimettersi», ha annunciato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Bini Smaghi è stato convocato palazzo Chigi dove ha incontrato lo stesso premier e il sottosegretario Gianni Letta. «Non rispondo, no comment», ha replicato ai cronisti che gli chiedevano conferma delle sue dimissioni dall’Istituto di Francoforte per favorire il sì francese alla nomina a presidente della Bce di Mario Draghi. Con l’uscita dell’attuale presidente, Jean-Claude Trichet, la Francia perde il suo unico rappresentante nel board della Bce. Ne avrebbe invece due l’Italia. Il nome di Bini Smaghi è uno della rose dei tre accredidati sin qui per la successione al vertice della Banca d’Italia al posto di Draghi.

Il Cavaliere è ottimista sulla tenuta della maggioranza

Berlusconi sicuro «Governo forte»

il ricovero

Tanzi in ospedale si sospetta una ischemia MILANO Calisto Tanzi è stato trasportato in ambulanza ieri mattina dal carcere di via Burla all’ospedale Maggiore. La prognosi è riservata ma potrebbe trattarsi di un sospetto attacco ischemico. L’avvocato di Tanzi ha dichiarato: «I parenti ancora non lo hanno visitato, non sappiamo quanto grave sia la situazione».

cdm

Approvato nuovo decreto sull’immigrazione ROMA Espulsione immediata per tutti i clandestini, tempo di permanenza nei Cie prolungato a 18 mesi. È quanto previsto dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che ha anche dato il via libera ad un decreto legge su Lampedusa per la Protezione civile. Ad annunciare i provvedimenti il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Un decreto, ha detto il presidente del Consiglio, che prevede «l’espulsione coattiva immediata di tutti i clandestini» e con il quale «prolunghiamo il tempo di trattenimento nei Cie da sei a 18 mesi, attraverso una procedura di garanzia che passa dal giudice di pace».

calabria

ora

Paese Sera Editoriale S.r.l. C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì

Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

ROMA «Non ho paura di nessuno, la maggioranza tiene assolutamente». Silvio Berlusconi, lasciando Palazzo Grazioli, risponde così a chi gli chiede se lo preoccupino di più i giudici o la tenuta della maggioranza. Un ottimismo che viene smentito un’ora dopo dall’alleato che tiene in pugno le sorti del governo. Alla domanda diretta dei cronisti (“Il governo tiene?”) Umberto Bossi risponde due volte con un gesto inequivocabile: il pollice verso, che gli imperatori romani facevano per decidere la vita o la morte dei gladiatori. Passano pochi minuti e l’ufficio stampa della Lega, raggiunto dalle agenzie di stampa, precisa: si riferiva ai giornalisti. Lettura che Berlusconi conferma. Anche se sulle reali intenzioni della “esternazione gestuale” del Senatur resta il giallo. E le parole di Roberto Maroni confermano le tensioni che agitano il Carroccio: «Vi rimando a Pontida, Berlusconi ascolterà attentamente...». Rincara la dose il viceministro leghista Roberto castelli: «Il governo è in difficoltà e Pontida sarà un esame insieme con i nostri militanti per rilanciare l’azione della Lega e possibilmente l’azione del governo». Chiosa il premier: «Se mi chiedete come andrà, io sono un inguaribile ottimista. Sono convinto che non ci sia alcuna alternativa per l’Italia a questa maggioranza e a questo governo». Malgrado l’ostentato ottimismo, il governo è pronto a porre la fiducia sia sul decreto sviluppo che ull’intervento che il presidente del Consiglio svolgerà mercoledì mattina alle 11 a Montecitorio sulla verifica chiesta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la nomina dei nuovi sottosegretari, alcuni dei quali eletti originariamente nelle file dell’opposizione. «Sono stato autorizzato - ha detto Berlusconi - a porre la fiducia sia sul decreto sviluppo che sull’eventuale richiesta di documenti con cui misurare la nostra maggioranza in Parlamento. Sono convinto - ha aggiunto - che avremo una larga maggioranza di supporto». Per il momento si tratta solo di un’ipotesi, visto che non è ancora chiaro se formalmente quelle del goRedazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259 Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Palmi: Piazza 1 maggio 17 - tel. fax 0966.55861

verno saranno comunicazioni, sulle quali è possibile presentare mozioni di fiducia, o una semplice informativa. Un’incognita che sarà risolta, a quanto si è appreso al termine della riunione, solo martedì. Ma se saranno comunicazioni e se verrà chiesta una fiducia, eventuali dichiarazioni di voto si terranno a partire dalle 17.30 e la chiama inizierà attorno alle 19. Molto dipenderà anche dalle mosse di Pd, Idv e Terzo Polo che nei giorni scorsi hanno ventilato la possibilità di presentare a loro volta un documento. «Non riusciamo a capire se l’opposizione presenterà un documento o meno» ha detto al termine della riunione Fabrizio Cicchitto. Se presenterà un documento, ha chiarito il capogruppo del Pdl, «abbiamo detto che probabilmente il governo metterà la fiducia. Se no ci limiteremo ad un confronto politico. Quando l’opposizione avrà chiarito si saprà se ci sarà il voto di fiducia o meno». Dal canto suo, il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, ha spiegato: mercoledi ci sarà la verifica che, come avevamo detto, sarà sulle comunicazioni del governo e lascia ai gruppi la possibilità di presentare un documento. Mi sembra non abbiano nessuna intenzione di chiedere il voto. Noi ci riserviamo la possibilità di decidere quale conclusione dare al dibattito». Al consiglio dei ministri di oggi non si è discusso di un eventuale ritiro delle truppe dalla Libia, chiesto da Maroni. «Noi - spiega il premier - siamo molto attenti allo sviluppo delle operazioni militari. Siamo nella compagine dei volenterosi perchè il parlamento ha dato questo voto e il capo dello stato era favorevole. Seguiamo l’evolversi della situazione che non vogliamo si trasformi in palude. Speriamo possa termine presto con la cessazione dell’attuale regime». «La manovra la presenteremo nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno, all’inizio della settimana successiva. Abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell’impatto che potrà avere sull’opinione pubblica» annuncia Berlusconi.

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

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ROMA I precari sono «vittime del sistema» mentre “l’Italia peggiore” sono la «casta di privilegiati molto romani» che cerca solo visibilità mediatica. Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, precisando il senso delle sue parole al centro delle polemiche sui precari. «Io faccio il professore di economia del lavoro - ha detto Brunetta intervenendo su Radio24 - è da una vita che mi interesso di problemi del lavoro: le pare che io sia così stupido da dire che le vittime di un sistema che non funziona, in cui i padri sono troppo egoisti, le vittime siano loro l’Italia peggiore? Lei pensa che sia così stupido?». «Io ce l’ho - ha spiegato il ministro - con quella casta di privilegiati "molto romani". Guardi i nomi nelle interviste di questa mattina sui giornali», nomi come Maurizia Russo Spena, figlia di Giovanni ex senatore del Prc. «Roma è piena di questo tessuto di persone - ha aggiunto - e io mi preoccupo di più dei precari dei call center, dei precari nel settore privato che non riescono ad avere un contratto a tempo indeterminato e non hanno parola». «Io mi preoccupo di loro - ha concluso Brunetta - e sto lavorando per dare una soluzione ai loro problemi, mentre mi preoccupo di meno dei tanti organizzati, molto spesso in ambito romano, che vengono con telecamerine e striscioni per avere visibilità mediatica».

economia

La Bce chiede all’Italia di specificare le manovre ROMA «In molti paesi occorre sostenere gli obiettivi di bilancio con misure di risanamento concrete, al fine di correggere i disavanzi eccessivi entro i termini concordati». È il monito lanciato dalla Banca centrale europea nel suo bollettino mensile. L’aggiornamento del programma di stabilità italiano, che punta al pareggio di bilancio entro il 2014, indica che «vanno ancora specificati per il periodo 2013-2014 ulteriori interventi per un importo cumulato pari circa al 2,3% del Pil». Nel documento la Bce, passando in rassegna i programmi di stabilità dei Paesi dell’euro, rileva che «in molti casi i piani non sono del tutto convincenti», anche perché «l’evoluzione del risanamento presentata nella maggior parte dei programmi non trova sufficiente riscontro in misure concrete, soprattutto dopo il 2011». Anche per la Spagna la Bce nota che «le riduzioni di spesa programmate devono ancora essere specificate nel dettaglio». Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 Reggio Calabria

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M E R I D I A N I

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calabria

l’infezione

la nomina

Al Qaeda, al Zawahiri sostituisce Bin Laden

Lille, i piccoli intossicati dopo aver mangiato carne

Ricoverati 7 bambini per il batterio killer Il ceppo dell’infezione risulterebbe diverso rispetto a quello in Germania

LILLE Sette bambini sono stati ricoverati in ospedale a Lille, in Francia, dopo aver mangiato hamburger contaminati da un tipo raro di batterio dell’E.coli. Il batterio di Escherichia Coli che ha provocato l’intossicazione«non è dello stesso ceppo» del batterio killer che ha colpito in

ora

P A R A L L E L I

Germania». Lo ha riferito un portavoce della Commissione Ue, precisando che «per ora non è stato lanciato un allarme europeo» e che Bruxelles attende chiarimenti sulle cause della contaminazione. Il ceppo che ha colpito in Francia è «il più comune

(0157), rispetto al ceppo 0104 che ha colpito in Germania». Lo stato di salute dei sette è giudicato in alcuni casi «serio», dicono i medici che al momento, però, non parlano di prognosi riservata anche se tre di loro sono tuttora in dialisi. Sei dei bambini, fra i 20 mesi e gli 8 anni, sono stati ricoverati in rianimazione pediatrica dopo essere stati colti da diarree con perdite di sangue «importanti», che sono sembrate legate alla consumazione di hamburger surgelati di marca «Steaks Country», venduti negli ipermercati Lidl, secondo quanto reso noto dall’Agenzia regionale per la salute. «Questa infezione ad Escherichia coli - sottolinea l’agenzia non ha alcun legame, al momento, con l’epidemia registrata in Germania», che ha provocato la morte di 38 persone. Uno dei cinque bambini ha potuto lasciare l’ospedale già nella serata di mercoledì, gli altri sono ancora in osservazione. Le autorità regionali hanno già disposto il ritiro delle confezioni di hamburger ed è stato lanciato un appello a chi le avesse acquistate a riportarle nei punti vendita.

Il produttore di hamburger, la società Seb, con sede a Saint-Dizier (Haute-Marne, a est), ha annunciato il ritiro di tutti i lotti di carne coinvolti, in un comunicato emesso nella notte tra mercoledì e giovedì. «La sicurezza e la salute dei nostri clienti sono nostre priorità», così Lidl-France, tramite il co-gestore dei supermercati in Francia Jerome Gresland, chiarisce la sua posizione. «La posizione di Lidl è chiara: per precauzione abbiamo ritirato dalla vendita la carne incriminata e abbiamo proceduto al ritiro dei prodotti con data di scadenza 10, 11 e 12 maggio 2012», ha aggiunto Gresland, secondo il quale è la prima volta in 10 anni che la grande catena deve far fronte a un problema simile. La carne che avrebbe intossicato sei bimbi nel nord della Francia, proveniva dalla Germania dal Belgio e dall’Olanda: lo ha sottolineato l’azienda francese Seb, che ha prodotto gli hamburger venduti presso la catena di supermercati Lidl finiti sui piatti delle piccole vittime. La carne è stata macellata in Germania, ha precisato Seb, per poi essere trasformata in Francia.

il piano

L’Ue: «Per salvare la Grecia intervento in due tempi»

BRUXELLES «Per il salvataggio della GreQuesto doppio cia ci sarà un intervento approccio in due tempi: domenica prossima bisognerà daconsentirebbe re il via libera alla trandi evitare che da 12 miliardi, l’11 il default luglio decidere sulla partecipazione dei privati al secondo intervento d’aiuto»: lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn lanciando un appello ai 27 «per superare le attuali divisioni». Il commissario ha precisato: «Non

abbiamo un piano B» e ha più volte ribadito l’appello alla responsabilità politica sia da parte dei partiti politici greci che dei più alti responsabili economici europei.«Sono fiducioso - si legge in una nota del commissario agli affari economici - che domenica prossima l’Eurogruppo sarà in grado di decidere sulla quinta trance del prestito alla Grecia, che avverrà ai primi di luglio. Confido che saremo in grado di concludere anche la revisione d’accordo con il Fmi. Nello stesso contesto l’Eurogruppo domenica e lunedì discuterà

i contenuti e le condizioni di un nuovo programma per la Grecia e la natura del coinvolgimento del settore privato, con l’intento di prendere una decisione al prossimo vertice dell’Eurogruppo dell’11 luglio». Secondo Rehn questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare un default e aprirà la strada ad una strategia di medio termine. «È stato difficile - spiega Rehn ma credo fortemente che questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare uno scenario accidentato». «Ciò significa che il finanziamento del debito sovrano greco non potrà essere assicurato fino a settembre, mentre prenderemo le decisioni di medio termine prima, a luglio». «È spiacevole - dice ancora Rehn riferendosi ai risvolti politici della situazione - che gli sforzi per costruire un’unità nazionale siano falliti mercoledì». «Non c’è dubbio che gli sforzi per evitare il default - che sarebbe una catastrofe per la Grecia - siano responsabilità di tutte le forze politiche». Riuniti martedì a Bruxelles, i ministri dell’eurozona non erano riusciti a mettersi d’accordo sui nuovi aiuti alla Grecia, in particolare sull’eventuale partecipazione di banche, istituti assicurativi e altri creditori privati della Grecia al nuovo piano di aiuti, dopo quello di 110 miliardi di euro in tre anni varato l’anno scorso. Domenica e lunedì a Lussemburgo si discuterà proprio «del contenuto e delle condizioni per un nuovo programma di aiuti alla Grecia, e della natura della partecipazione del settore privato, con l’obiettivo di giungere a qualche decisione alla prossima riunione dell’Eurogruppo l’11 luglio».

ROMA Il medico egiziano Aymane al Zawahiri è il nuovo capo di al Qaeda. L’annuncio è stato dato con un comunicato apparso sul web e riferito dall’emittente al-Arabiya. Zawahiri, numero due del gruppo terroristico, succede ad Osama bin Laden, il fondatore di al Qaeda, ucciso lo scorso 2 maggio dalle forze speciali Usa in un blitz ad Abbottabad, in Pakistan. Massimo ideologo del gruppo clandestino, da sempre luogotenente del fondatore di “al-Qaeda”, Zawahiri ne era considerato il più probabile erede. L’8 giugno scorso era apparso in un video della durata di 28 minuti, nel quale giurava di portare avanti il «jihad», la guerra santa agli infedeli, «sfidando tutti»: e quindi contro Israele, gli Stati Uniti, l’intero Occidente e «gli invasori delle terre musulmane», nel nome di «una Nazione ribelle che si è risvegliata dal sonno». Il messaggio era stato interpretato come la prima reazione pubblica di al Qaeda alla morte di bin Laden. Fino a oggi la successione effettiva allo «sceicco del terrore» era stata posposta: si vociferava infatti che una parte della base dell’organizzazione non si fidasse dell’ex medico egiziano, da qualcuno addirittura considerato come colui che avrebbe tradito bin Laden. Il 17 maggio era perciò stata annunciata la nomina ad interim di Saif al Adel.

la protesta

Siria, continua la violenza Assad annuncia discorso ATENE Di fatto la repressione prosegue ma Bashar al Assad fa mostra del suo volto conciliante. Il presidente siriano infatti avrebbe intenzione di tornare a rivolgersi direttamente al suo popolo e parlare di riforme. Lo dice un rappresentante governativo di Damasco alla tv Al Arabiya: «Oggi (giovedì, ndr) o forse domani il presidente annuncerà alla nazione un nuovo pacchetto di riforme». La notizia è confermata anche da alcuni siti d’informazione siriani vicini al regime. Nel frattempo i carri armati dell’esercito governativo hanno rinforzato le posizioni intorno ad Amaaarat Al-Numan, città del nord, dopo che migliaia di persone sono fuggite in seguito alla repressione delle proteste contro il presidente. Residenti e gruppi siriani per i diritti umani hanno detto che decine di carri armati e veicoli per il trasporto di truppe sono stati dispiegati intorno a Khan Sheikhoun, città che si trova a circa 30 chilometri a sud di Maarat al-Numaan sulla principale autostrada che collega Damasco e Aleppo. La repressione militare ha costretto migliaia di rifugiati a scappare attraverso il confine verso la Turchia, dove il ministro degli Esteri turco Ahmed Davutoglu ha avuto colloqui con un inviato siriano, durante i quali ha chiesto a Damasco di porre fine alla repressione dei contestatori e di dare il via alle riforme democratiche. Gruppi siriani per i diritti umani hanno parlato di 1.300 civili e più di 300 soldati e poliziotti morti da quando sono scoppiate le proteste a marzo, ispirate dalle rivolte che hanno costretto alle dimissioni i leader di Egitto e Tunisia. Assad, alleato dell’Iran sciita e sostenitore dei gruppi militanti Hamas e Hezbollah, ha subito la condanna da parte della comunità internazionale ma l’unica risposta concreta alla repressione è arrivata da Stati Uniti ed Unione Europea, che hanno imposto sanzioni contro il presidente e i suoi alleati più stretti.


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P A R A L L E L I

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il caso Nel mirino dei democratici è finito il deputato del Pdl Alfonso Papa

Inchiesta sulla P4 L’opposizione attacca REAZIONI Antonio Di Pietro ha commentato: «La questione morale non si è mai chiusa da quando fu arrestato Mario Chiesa». Casini invece ha difeso Letta(foto in alto): «Sulla sua onestà , metto la mano sul fuoco`)

L’indagine scuote i palazzi e c’è chi teme già una nuova Tangentopoli

ROMA Con l'incognita Bossi e con Berlusconi che si prepara alla verifica in Parlamento, a turbare la navigazione del governo arriva anche l'inchiesta sulla P4. La svolta della Procura che ha portato agli arresti domiciliari di Lui-

gi Bisignani e alla richiesta da parte della procura di Napoli di autorizzazione ad eseguire la custodia cautelare in carcere per il deputato Pdl Alfonso Papa scuote i palazzi e c’è già chi teme una nuova Tangentopoli. Mentre l'opposizione va all'at-

il giallo

Omicidio Rea, Parolisi: «Il telefono l’ ho buttato io»

ASCOLI PICENO «Ora basta con queste storie del tradimento. Io mi sono disfatto di questo telefono, non ho nulla da nascondere. Ho dichiarato a tutta l’Italia di aver tradito mia moglie. Ora basta. Si ripete sempre la stessa cosa. Si me ne sono liberato di quel telefono, non l’ho spaccato. L’ho buttato perché volevo staccare da tutte queste accuse che mi stanno facendo». Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, in un’intervista, spiega di aver buttato vicino al campo sportivo il cellulare che usava per parlare con Ludovica, la donna

con la quale avrebbe avuto una relazione. «Si, si l’ho buttato li - dice -. Ma non ha un senso per me. Basta con queste insinuazioni nei miei confronti». «Non l’ho spaccato, non ho tolto la scheda. Me ne sono semplicemente liberato per non avere più nessun legame con questa storia. Non è mai stato acceso e usato - prosegue -. Una persona viene messa alla berlina. Basta con queste storie basta. Non ho nessun interesse per questo telefono. Mi si accusa sempre ma di cosa? Basta. Il tradimento non è un reato. Basta’». Secondo Parolisi il cellulare non conteneva niente di compromettente: «Solo il fatto che era collegato all’altra persona e basta. Cosa altro poteva contenere un telefono? Lo usavo solo per chiamare l’altra persona per cui non vedo cosa possa contenere di altro». Riguardo all’arresto di una soldatessa, Laura Titta, nella stessa caserma in cui lavora Parolisi, il marito di Melania sottolinea: »Non ricordo di aver mai conosciuto questa ragazza, ne posso dire che sia stata una mia allieva o meno, perché a me ne passano tante e non mi ricordo tutti i nomi».

tacco il Pdl fa quadrato e anche dall’opposizione si levano voci a sostegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini è pronto «a mettere la mano sul fuoco» a favore di Letta: «E' un uomo che parla con tutto il mondo e tutto il mondo parla con lui. Se c’è una persona su cui metterei la mano sul fuoco per onestà e correttezza quella è Gianni Letta». Enrico La Loggia (Pdl) ricorda che «Gianni Letta è da anni uno dei più grandi ed affidabili servitori dello Stato, dote riconosciutagli da tutti indistintamente. Inoltre, è una persona per bene della quale mi onoro di essere amico. Sono quindi certo che quanto sta emergendo in queste ore non lo sfiorerà neanche da lontano». Per il capogruppo Pdl alla camera, Fabrizio Cicchitto, «la magistratura sta approfittando delle difficoltà della maggioranza per rilanciare l’attacco della cavalleria giudiziaria». Di diverso avviso il leader Idv, Antonio Di Pietro: «La questione morale non si è mai chiusa da quando, quel lontano febbraio 1992, arrestammo Mario Chiesa. Da allora ci sono sempre gli stessi personaggi che si propongono e ripropongono per fare il bello e il cattivo tempo. Per questo credo ci sia bisogno di un rilancio etico nelle istituzioni». Poche le reazioni dalle fila del Pd. «Conosco Gianni Letta come un onesto servitore dello Stato. Non entro nel merito dell’inchiesta sulla P4 ma la sua personale

correttezza è una virtù che conosciamo in tanti, amici ed avversari», afferma Follini. Nel mirino dei democratici finisce invece il deputato Pdl Papa: «Le contestazioni contenute nella richiesta di autorizzazione all’arresto sono gravi e preoccupanti, dovranno dunque essere esaminate con grande attenzione e serietà. Bene ha fatto il presidente Castagnetti a convocare la Giunta per la prima seduta utile per una seria disamina del caso e per le valutazioni di competenza», hanno dichiarato Anna Rossomando e Donatella Ferranti, deputate del Pd e componenti della Giunta per le Autorizzazioni alla Camera. L'accusa dei pm è di aver costruito un'associazione segreta, i cui esponenti intrattenevano una serie di rapporti ad alti livelli nel mondo della politica, della pubblica amministrazione e dell'impresa per raccogliere informazioni riservate e utilizzarle per esercitare pressioni, ricatti e ottenere vantaggi personali. L'inchiesta è condotta da Henry John Woodcock e Francesco Curcio, magistrati della procura di Napoli. Secondo le dichiarazioni di Bisignani messe a verbale, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta sarebbe stato informato di «'tutte le vicende giudiziarie che potevano riguardarlo direttamente o indirettamente» ottenute dal parlamentare del Pdl Alfonso Papa, che a sua volta le riceveva da fonti delle forze di polizia.

lombardia

La Lega vuole il crocifisso in tutti gli immobili regionali

MILANO In commissione Cultura in Consiglio regionale lombardo si è discussa la proposta di legge presentata dal gruppo della Lega Nord che impone l’obbligo di esporre l’immagine del crocifisso in tutti gli immobili di proprietà della Regione. Nel documento presentato, il progetto di legge numero 74, si impone l’obbligo di appendere in tutte le sedi dell’istituzione regionale l’icona religiosa: in quattro articoli sono riassunti il valore culturale del crocifisso quale “simbolo della nostra

civiltà, della nostra identità, della cultura”, vengono riportate sinteticamente le sentenze emesse dalla giurisprudenza italiana ed europea in questo ambito e infine il valore dell’ammenda per gli inadempienti: una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 120 a un massimo di 1.200 euro. «Da cristiano provo un grande imbarazzo nel commentare questo progetto di legge - commenta il consigliere regionale pd Fabio Pizzul - per due ragioni distinte: innanzitutto perché nel testo viene data una rappresentazione del crocifisso puramente simbolico-culturale, spogliandolo di fatto della sua valenza fortemente religiosa. Inoltre da un punto di vista amministrativo le sentenze riportate nel documento, al contrario di ciò che sostengono i miei colleghi della Lega, sanciscono il diritto di esporre il crocifisso senza alcun riferimento all’obbligo. Non si strumentalizza un simbolo importante come il crocefisso». E il suo compagno di partito Giuseppe Civati: «Imporre di esporre il crocefisso è del tutto analogo a imporre di toglierlo».


dal POLLINO alloSTRETTO

calabria

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Mazzette ripulite a Malta Sono quattro i sospettati “Fallara-bis”, Procura di Reggio verso la chiusura del cerchio PARADISO Nella foto accanto un particolare de La Valletta, capitale di Malta, l’isola del Mediterraneo che rappresenta un paradiso per turisti e amanti dello svago. Proprio qui sarebbero stati ripulite le mazzette del Comune di Reggio Calabria REGGIO CALABRIA Sarebbero quattro, al momento, le persone coinvolte nel filone d’inchiesta sul “caso Fallara” riguardante presunte somme provenienti indirettamente dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, “ripulite” a Malta e poi investite sull’isola del Mediterraneo. All’interno del documento redatto dalle forze dell’ordine e consegnato ai magistrati, ci sarebbe un preciso riferimento ai soggetti che avrebbero effettuato delle operazioni ora al vaglio della Procura. Delle quattro persone cui si fa cenno, una sarebbe stabilmente residente a Malta. Si tratta, in sostanza, di colui il quale avrebbe rivestito il ruolo di referente per le operazioni finanziarie effettuate sull’isola. Una persona di cui fidarsi, insomma, che conosce certe dinamiche e sa offrire la giusta assistenza a chi si trova in un ambiente nuovo e vuole impiegare in modo fruttuoso il denaro che ha a disposizione. Il problema, però, è che quelle somme, secondo quanto si apprende, non sarebbero tutte di provenienza lecita ma piuttosto il frutto di tangenti ed altre somme indebitamente percepite. un brutto pasticcio Un brutto pasticcio, dunque, che vedrebbe coinvolti personaggi vicini all’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Giuseppe Scopelliti. E qui si arriva agli altri tre soggetti coinvolti nella vicenda. Di questi, uno sarebbe una sorta di collante tra Reggio e Malta, mentre gli altri due avrebbero effettuato i viaggi sull’isola del Mediterraneo per portare denaro ed investire. Sull’identità dei personaggi vige il massimo riserbo. Si è nella fase embrionale dell’indagine, come già anticipato ieri. Allo stato, infatti, non ci sarebbero indagati per reati specifici, ma solo ipotesi di reato contenute in un documento riservato e redatto sulla base di precise indicazioni. Tanto basta però, quanto meno, per far sorgere delle perplessità in merito agli affari che sarebbero stati portati a termine sull’isola al centro del Mediterraneo. Il nuovo filone d’inchiesta partirebbe da somme indebitamente percepite ed erogate dal Comune di Reggio Ca-

Nel documento consegnato ai magistrati ci sarebbero precisi riferimenti alle persone coinvolte nello scandalo che rischia di travolgere ogni cosa Tra le persone “citate” dalle forze dell’ordine figurerebbe un soggetto residente a Malta: sarebbe la persona deputata a “ripulire” le mazzette drenate al Comune L’indagine è ancora nella sua fase embrionale, ma promette di riservare sorprese assolutamente clamorose con un effetti devastanti per la politica L’inchiesta avrebbe trovato avvio e concretezza a seguito delle prime attività investigative intraprese all’indomani del cosiddetto “Caso Fallara” labria. Come si ricorderà, una simile prassi era stata già messa in luce nel corso della “inchiesta madre” sul caso Fallara. L’esposto presentato da Naccari Carlizzi e Romeo, infatti, parlava di autoliquidazioni e somme percepite in bar-

ba alla legge da parte dell’ex dirigente al settore finanze e tributi di Palazzo San Giorgio. Nel nuovo filone d’indagine, però, il denaro sarebbe stato poi dirottato sull’isola di Malta e portato all’interno di casinò per essere “ripulito” con la presunta compiacenza di alcuni addetti infedeli e poi reimpiegato in alcune operazioni finanziarie. Secondo le poche informazioni circolate, si parla di investimenti nel campo delle strutture ricettive maltesi, degli stessi casinò e di un albergo interno ad un casinò, nonché (ma questa è una circostanza tutta da verificare) di quote della compagnia aerea Air Malta. Come già riportato ieri, quindi, ci si trova di fronte ad un’ipotesi assai complessa e che necessita di adeguati approfondimenti investigativi. Di certo c’è che di investimenti sospetti sull’isola di Malta se ne parla da diverso tempo. Ma fino ad oggi sono rimaste soltanto chiacchiere con rilevanza pari a zero. contorni sempre più nitidi Adesso, però, pare che la cosa stia assumendo contorni più chiari e possa anche concretizzarsi in qualcosa di più specifico sotto il profilo giudiziario. Nessun indagato, è chiaro, ma la conoscenza di un meccanismo che, se confermato, si presenterebbe semplice e devastante. Un quadro che si va a sommare a quello già molto delicato venuto fuori dalle prime indagini sul caso Fallara. È lì che gli inquirenti ci vogliono vedere chiaro. Per questo l’attenzione dei magistrati è massima. Qualunque dettaglio viene vagliato con estrema perizia. Gli squarci che si potrebbero aprire sulla vicenda sono diversi e non ancora ipotizzabili fino in fondo. Non rimane che attendere il lavoro dei pubblici ministeri Tripodi e Ombra, guidati dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e coordinati dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone. Saranno loro a dover vagliare la fondatezza degli elementi che hanno in mano e dar seguito eventualmente ad un’indagine che rimane estremamente intricata e foriera di ulteriori e clamorosi sviluppi. CONSOLATO MINNITI c.minniti@calabriaora.it

le attività di indagine

E gli oo7 della Procura continuano a spulciare le carte del Comune REGGIO C. E mentre si profilano nuovi e inquietanti scenari sul caso Fallara, gli ispettori presenti a palazzo San Giorgio stanno continuando il loro lavoro. Come anticipato ieri, infatti, gli 007 dopo aver consegnato la relazione riguardante il disavanzo di bilancio stimato in circa 130 milioni di euro, avrebbero ricevuto un supplemento d’incarico che li ha portati ad essere nuovamente presenti nella sede del Comune. È lì che stanno verificando, documento dopo documento, tutto ciò che si trova nelle carte contabili dell’amministrazione guidata fino allo scorso anno dall’odierno governatore Giuseppe Scopelliti. Stando ad alcune indiscrezioni, pare che gli elementi più interessanti siano stati trovati in merito ai capitoli riguardanti gli indennizzi dei dirigenti e le cosiddette “poste di giro”. In sostanza entrate mai materialmente percepite, cui corrisponderebbero uscite vere e proprie. E se su tale versante gli ispettori (che sembra si siano “riconvertiti” da “inviati” della Procura a quelli del Ministero dell’Economia) hanno ampiamente terminato il loro lavoro consegnando una relazione molto articolata e che rappresenterà una solida base su cui lavorare, per altro verso, invece, pare proprio che i loro accertamenti debbano continuare ancora per diverse settimane. Non è facile intuire quale sia il settore specifico d’interesse degli 007. Quel che è certo è che qualche altro elemento interessante potrà essere tratto una volta che anche quest’ultima parte del loro incarico sarà ultimata. Intanto altro materiale sarebbe stato depositato nella cancelleria della procura, proprio con riferimento ad altre presunte autoliquidazioni effettuate da Orsola Fallara, ex dirigente del settore finanze e tributi, poi morta a seguito della decisione estrema di togliersi la vita ingerendo dell’acido muriatico. Come già riferito qualche giorno fa, quindi, sembra che per quanto concerne il filone “istituzionale”, l’inchiesta sia ormai in una fase avanzata e prossima alla chiusura. Sono diversi i soggetti indagati e per i quali i pm coordinati dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza (nella foto) stanno vagliando le diverse posizioni e le ipotesi di reato. Non rimane che attendere quelli che saranno gli intendimenti dei magistrati della Procura di Reggio Calabria per capire finalmente quali sono le presunte responsabilità dirette ed indirette di una vicenda che ha letteralmente sconquassato le stanze più in vista di palazzo San Giorgio e dintorni e che si arricchisce ogni giorno di più di altri interessanti capitoli. con. mi.


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Intestazioni fittizie: arresti e sequestri delle Fiamme gialle Ammanettato Vincenzo Simonetti: si serviva di prestanome per gestire l’azienda confiscata SIDERNO (RC) Tre arresti e un sequestro beni per un valore di oltre un milione di euro. Questo il risultato cui ha portato l’indagine svolta dagli uomini della Guardia di finanza di Roccella Jonica che, ieri alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Simonetti, 60 anni, ritenuto affiliato al clan dei Ruga - Metastasio, Antonio Marulla, 46 anni, e Pietro Antonio Zucco, 54 anni. Altre due persone sono indagate a piede libero. Gli arresti sono scattati al termine di una scrupolosa e complessa attività investigativa delle Fiamme gialle che, partendo da accertamenti volti a contrastare il lavoro nero nei confronti della Euroservizi MA. Gi. CA. di Stilo, ha portato al-

L’azienda posta sotto sequestro della Fiamme gialle la luce un giro di intestazioni fittizia di beni, il tutto aggravato dalla modalità mafiosa. Al centro dell’inchiesta coordinata dalla Dda la figura di Vincenzo Simonetti, già condannato due volte nel 1985 e

nel 1996, per partecipazione ad associazione di stampo mafioso. Dopo le condanne l’autorità giudiziaria aveva disposto la confisca della società Scavical di Maria Luisa Guarna, ma gestita di fatto da Si-

Vincenzo Simonetti monetti, provvedendo poi ad affidare i beni alla cooperativa MA.Gi.CA., il cui rappresentante legale risultava essere Pietro Domenico Zucco. La presenza del pregiudicato nei locali della società, giustificata da un scrittura privata di consulenza tecnico amministrativa stipulata con Zucco, aveva insospettito gli uomini della Guardia di finanza che così davano il via a controlli volti ad accertare l’effettivo ruolo dell’uomo all’interno della cooperativa. Dalla vastissima mole di documentazione contabile analizzata è emerso che la presenza di Simonetti all’interno della cooperativa fosse tutt’altro che marginale. L’uomo, in realtà, aveva la proprietà e la gestione sostanziale dell’azienda: era referente responsabile dell’impresa, dirigeva i rap-

Pietro Antonio Zucco

altri due nei guai Fermati anche Antonio Marulla e Pietro Antonio Zucco: si sarebbero prestati agli interessi dei clan porti commerciali con i fornitori, gestiva l’azienda avendo il completo controllo delle entrate e delle uscite, aveva la materiale disponibilità degli assegni della società e quest’ultima pagava i fornitori con assegni e cambiali riconducibili al conto corrente personale dell’uomo. Il tutto con la

dall’ordinanza

il pentito Non è un nome nuovo alle cronache giudiziarie, Vincenzo Simonetti. L’ultima volta che lo ammanettano era il 22 febbraio 1994. L’indagine del pubblico ministero Nicola Gratteri, “Stilaro”, lo aveva catalogato “uomo di rispetto” del clan Ruga-Metastasio e assegnato a una responsabilità nitida. «La sentenza della Corte d’appello - scrive oggi il gip -

DANIELA URSINO regione@calabriaora.it

caulonia

La coop fantasma e il pentito: così cadono le “teste di legno” SIDERNO (RC) Il fatto è che un omino, il pluripregiudicato di Stilo Vincenzo Simonetti, il signore del calcestruzzo e del movimento terra, l’imprenditore battezzato e cresimato dal clan Ruga-Metastasio, già in carcere, già condannato, tutto sembra tranne che uno sciocco. Perché dell’azienda che gli era stata confiscata, di quel patrimonio che tempo addietro lo Stato sottrae alle “famigghie”, ne era divenuto nuovamente il capo. Come? Per quel che documenta l’inchiesta della fiamme gialle di Roccella Jonica, tutto ha inizio il giorno in cui i curatori cedono in affitto alla “Euroservizi Magica” la gestione del complesso aziendale di cui era proprietaria una ditta in odor di mafia, la “Scavical”. Quando subentra, la “Euroservizi” si muove e opera in nome e per conto di un suo manovale. L’ex sorvegliato speciale Vincenzo Simonetti:«E’ stato dimostrato - scrivono gli inquirenti - come, grazie alla compiacenza del presidente della società affittuaria, l’uomo ha di fatto continuato a gestire e dirigere l’impianto di produzione di calcestruzzo e inerti sottratto alla cognata, Maria Luisa Guarna». L’impero dei clan della Locride perde altri pezzi, dunque. E per mano del tipo che dei capimafia Andrea e Giuseppe Ruga ne era l’ombra, la scorta, il maggiordomo. «Le due società sottoposte a sequestro - la “Tresse srl” di Antonio Marulla e la “Euroservizi” di Pietro Domenico Zucco - erano riconducibili a lui», annota il giudice per le indagini preliminari.

compiacenza di Zucco, legale rappresentate della Ma.Gi.ca. Secondo quanto emerso dalle indagini la cooperativa non avrebbe mai pagato il canone d’affitto d’azienda previsto «quasi a voler fare capire - riferiscono gli inquirenti - che l’attività economica non è stata toccata dalla confisca e che il proprietario non paga per godere delle sue proprietà». Dalle indagini è poi emersa la commistione delle attività della cooperativa con un’altra società, la Tre Esse srl amministrata da Antonio Marulla che a sua volta era già stato era presidente della cooperativa Euroservizi Ma.gi.ca. La Tre Esse non solo aveva lo stesso oggetto sociale della Scavical ma anche la stessa sede.

lo ha poi indicato quale unico fornitore di calcestruzzi autorizzato dal crimine organizzato di Stilo». Del resto, quando incontra i magistrati dell’antimafia, il pentito Domenico Procopio aveva parlato molto di lui. Raccontò:«Gli equilibri si basano quasi esclusivamente sulla gestione degli appalti, dove le cosche si sono divisi il territorio. Da Guardavalle a Monasterace, fino ad arrivare a Stilo, i lavori vengono gestiti così: Cosimo Leuzzi cu-

ra i rapporti con i Comuni, poi contatta i Metastasio, che operano nel movimento terra e nel trasporto di inerti. Cosimo Leotta fa i lavori di carpenteria e muratura. Del calcestruzzo, a Stilo, se ne occupa Vincenzo Simonetti, che fa parte della famiglia Ruga». la confisca Non è dato sapere come il nullatenente Vincenzo Simonetti, nel 1992, quando è ufficialmente persona a cui manca un soldo per farne una lira, scala un patrimonio che, quattro anni dopo, gli amministratori giudiziari stimano in svariate «centinaia di milioni di vecchie lire». Di certo, dice il gip che

spicca i tre mandati di cattura notificati ieri dalla guardia di finanza, «l’uomo, poco interessato al lavoro, quasi sconosciuto all’anagrafe tributaria, non può che aver utilizzato capitali provento di delitto». Documenta il giudice che, quella volta, «il Tribunale confisca anche l’impresa individuale “Scavical” di Maria Luisa Guarna perché riconducibile al cognato Simonetti». Per dirla ancora con il magistrato: «E’ del tutto evidente che il ricorso al prestanome, per l’indagato, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi una scelta operativa necessaria, soprattutto alla luce di due sentenze che lo dichiarano affiliato al clan Ruga-Metastasio». la coop fantasma Il segreto che ha protetto nel tempo la “Fiscalfin”, la cooperativa che per prima si prende cura dell’impianto aziendale sottratto a Simonetti e cognata, capitombola davanti all’anagrafe tributaria, riducendosi, come d’incanto, ad abisso di miseria. «Dagli accertamenti eseguiti presso la banca dati - scrive il gip nel ripercorrere l’intera storia - è emerso come la “Fiscalfin” non avesse alcun lavoratore alle proprie dipendenze. Inoltre non aveva mai rispettato il canone di locazione pattuito con gli amministratori giudiziari». La coop era un tuttofare, dicono oggi gli inquirenti. Vendeva servizi (sondaggi di opinione, pubblicità e pubbliche relazioni) ma si era presa in consegna ruspe e cemento portati via alla Scavical. «L’attività commerciale della Fiscalfin non aveva nulla a che fare con la gestione dell’impianto», per gli inquirenti. la euroservizi Scrive a chiudere il gip:«Il 25 novembre 1999, gli amministratori giudiziari concedevano in locazione alla Euroservizi, rappresentata da Pietro Domenico Zucco, il patrimonio aziendale confiscato alla Scavical. Gli accertamenti effettuati dalla guardia di finanza di Roccella documentano la tesi secondo la quale la neo costituita società altro non era che una costola, una prosecuzione evidente, della già sequestrata Scavical, impresa riconducibile a Vincenzo Simonetti». ILARIO FILIPPONE regione@calabriaora.it

Droga Scarcerato Tuccio CAULONIA (RC) Accolta l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Calderazzo. Giuseppe Tuccio, arrestato lo scorso anno dalle Fiamme gialle, lascia il carcere. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Amadei ha dato per buone le eccezioni sollevate dal suo legale e ha restituito la libertà al giovane. Era stato ammanettato per droga destinata al mercato clandestino e detenzione illecita di armi clandestine, Giuseppe Tuccio. La Guardia di finanza aveva trovato nei paraggi di casa sua quasi 300 grammi di cocaina. Dopo le perquisizioni di rito, i militari avevano rinvenuto anche una pistola con matricola abrasa. L’avvocato Giuseppe Calderazzo è riuscito a dimostrare che quella rinvenuta nei pressi di casa Tuccio non era droga, ma lidocaina e amido. Inoltre la pistola rinvenuta non era punzonata. Dopo un anno di carcere, dunque, Giuseppe Tuccio lascia la prigione e torna nella sua Caulonia. re. lo.


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«Uccise Michele Brogna Ergastolo per Valenti» Ieri la requisitoria del pm: ammazzato per futili motivi CATANZARO Ergastolo ed isolamento diurno per diciotto mesi. Perché è stato un «omicidio premeditato». Per «motivi futili e abietti». Commesso con «atroce crudeltà da chi in preda ad un’indole malvagia si è dimostrato incapace di sentire nel proprio animo il benché minimo sentimento di pietà». Un abominio da punire col massimo della pena. Vittima «un ragazzo perbene, che nessun male aveva fatto, che quelle banali parole che gli avevano messo in bocca neppure le aveva pronunciate». Un ragazzo di 24 anni costretto ad «inginocchiarsi, ad implorare pietà, in lacrime, malgrado niente avesse da farsi perdonare. E poi giustiziato, con due colpi di fucile sparati dietro la nuca, che gli hanno sfondato il cranio e dilaniato il cervello».

Il pm Michele Sirgiovanni davanti in dibattimento - tre giovani che quelalla Corte d’assise di Catanzaro pre- la mattina erano lì mentre Michele sieduta dal giudice Pino Neri pronun- Brogna veniva ammazzato. Hanno cia la sua requisitoria. «Il dibattimen- raccontato quanto accaduto prima e to ha parlato abbastanza - dice - su durante l’omicidio, chiarendo anche cosa sia successo in quel maledetto il movente. Brogna avrebbe messo in giro la voce che Va18 febbraio del lenti era un «infa2009, quando MiFu giustiziato a me, un confidente chele Brogna, giovacolpi di fucile dei carabinieri». Ma nissimo artigiano di non era vero, BroPiscopio, venne ucci«Un omicidio gna quelle parole so in un’isolata stracommesso con non le aveva dette o, dina di campagna a meglio, nessuno Zammarò, nel co- atroce crudeltà» aveva certezza che le mune di San Gregorio d’Ippona». Chiede il carcere a vi- avesse dette. Di ciò lo accusava solo ta, il pm, per Emanuele Rocco Valen- un altro ragazzo che, a sua volta, voti, l’imputato oggi ventiquattrenne leva dirottare su altri il sospetto che che adesso rischia di marcire il resto Valenti nutriva sul suo conto. Alle richieste del pm si associano i della sua esistenza dentro una cella. Quanto è successo l’hanno spiegato - legali di parte civile, gli avvocati Ma-

omicidio duro

ria Grazia Manco e Giuseppe Di Renzo. L’udienza quindi registra una lunga interruzione nell’attesa che l’avvocato Francesco Stilo, difensore dell’imputato, raggiunga l’aula. La difesa sostiene che non è stato Valenti a sparare. Spiega come i testimoni siano a suo giudizio tutti inattendibili e critica la conduzione delle indagini ad opera della Procura e della polizia giudiziaria. Quindi le sue conclusioni: assoluzione perché la prova è incom-

pleta o contraddittoria. In subordine, in caso di condanna, la diminuente di un terzo della pena sulla scorta del riconoscimento della legittimità della richiesta di rito abbreviato condizionato respinta in sede di udienza preliminare, attenuanti generiche ed esclusione delle aggravanti. Quindi il rinvio, al 21 luglio, per le repliche del pm Sirgiovanni e la sentenza. p.com.

in aula a settembre

Chiesto il rito abbreviato per il mandante del delitto CATANZARO È stata depositata proprio ieri la richiesta dell’abbreviato da parte dei difensori di Donato Passalacqua (nella foto), 41enne, di Catanzaro considerato il mandante del delitto di Nicola Duro, l’idraulico di 26 anni ucciso la sera del 17 giugno scorso davanti ad una ricevitoria nei pressi di viale Isonzo, quartiere a Sud del capoluogo. Con la richiesta di rito abbreviato fatta dagli avvocati Piero Chiodo e Salvatore Staiano al gup Tiziana Macrì, la posizione di Passalacqua si aggiunge a quella dei quattro coimputati maggiorenni che già hanno ottenuto l’abbreviato lo scorso 25 maggio. I giudizi abbreviati inizieranno il 22 luglio, e proseguiranno il 25 e 29 luglio. Con lui sono imputati Ornella Bevilacqua, 38 anni, moglie di Donato Passalacqua; e poi il figlio di 19 anni della coppia, Antonio Passalacqua, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio; Samuele Pezzano, 21 anni, che secondo l’accusa avrebbe accompagnato con l’auto e poi atteso il killer sul luogo in cui Duro è stato ucciso; e Domenico Romagnino, che assieme al minorenne M. P., avrebbe attirato la vittima sul luogo dell’agguato su precisa richiesta di Donato

Il luogo dove venne ucciso Brogna (riquadro in alto, accanto Emanuele R.Valenti)

Passalacqua per una ricompensa di 600 euro. In aula, rappresentati dall’avvocato Valerio Murgano, saranno presenti anche i familiari della vittima, nonchè la sua giovane compagna, che ha da poco partorito il bimbo avuto da Duro del quale a fine maggio il Tribunale dei minorenni ha riconosciuto ufficialmente la paternità -, ammessi dal giudice come parti civili nonostante l’opposizione delle difese degli imputati. Secondo la pubblica accusa Nicola Duro è stato ucciso per una vendetta trasversale, ideata da una famiglia rom di Catanzaro, per lavare l’onta di una relazione extraconiugale della figlia, rimasta incinta di un minorenne con il quale avrebbe avuto una storia nonostante fosse sposata con un altro. I suoi parenti - cioè i familiari di Donato Passalacqua, padre della ragazzina di etnia rom rimasta incinta dopo la relazione extraconiugale -, sempre stando all’ipotesi degli inquirenti, avrebbero deciso di vendicarsi colpendo a morte il fidanzato di una zia del ragazzino, padre del figlio illegittimo, anche lei incinta e prossima al matrimonio, e cioè proprio Nicola Duro. Gabriella Passariello

Duplice omicidio Grattà In 3 saranno giudicati dal gup Verranno giudicati con rito abbreviato i tre giovani finiti in manette con l’accusa di concorso nel duplice omicidio dei fratelli gemelli 45enni Vito e Nicola Grattà (nelle foto), avvenuto l’11 giugno 2010 a Gagliato nel Catanzarese. Si tratta di Alberto Sia, 26 anni, di Soverato, avvisato orale di pubblica sicurezza e figlio di Vittorio Sia, 51 anni, il presunto boss ucciso in un agguato il 22 aprile scorso; Patrik Vitale, 26 anni, di Satriano e Giovanni Catrambone, 22 anni, di Montepaone, entrambi noti per reati minori. Sono stati condotti in carcere dai carabinieri il 2 luglio scorso, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura distrettuale antimafia, che poi il giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, Emma Sonni, ha convalidato. I tre giovani - assieme ai quali è stato indagato anche un minorenne -, secondo la tesi dell’accusa avrebbero partecipato alla ideazione e all’esecuzione dell’omicidio dei Grattà, maturato nell’ambito di una faida tra cosche per il controllo del Soveratese. Una delle vittime di questa guerra è stato proprio Vittorio Sia, pa-

dre di Alberto, ed ora quest’ultimo insieme a Vitale e Catrambone sono sospettati di aver rubato lo scooter utilizzato per l’agguato di chiaro stampo mafioso in cui sono stati freddati i due Grattà. L’accusa per i tre è di concorso in omicidio, furto aggravato, lesioni e porto abusivo di arma da fuoco. Le intercettazioni e i riscontri investigativi hanno permesso ai carabinieri di verificare che i tre giovani, dopo il duplice omicidio, avrebbero rubato lo scooter, rinvenuto bruciato in località Pietà di Petrizzi, non distante dal luogo dell’agguato in una zona che sarebbe sotto il controllo proprio di Sia e degli altri due fermati. Qui i militari hanno rinvenuto anche una pistola 9x19 con quattro colpi nel caricatore,bruciata, compatibile con quella utilizzata per l’agguato. I riti alternativi richiesti dagli avvocati Gregorio Viscomi, Salvatore Staiano, Sergio Rotundo, Giovanni Caridi e Felice Siciliano e ammessi ieri dal giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro Abigail Mellace, saranno celebrati il prossimo 21 settembre. (g.p.)

a lamezia il comitato per l’ordine e la sicurezza LAMEZIA TERME«Dare un segnale importante di presenza assidua e costante da parte dello Stato». E’ racchiusa nelle parole del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, la motivazione che ha spinto il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza a riunirsi ieri a Lamezia Terme, una città dove negli ultimi mesi si è registrata una forte escalation criminale. «Quando sarà necessario - ha affermato Reppucci al termine del vertice, durato circa due ore - saremo sempre vigili e presenti sul territorio perché i cittadini abbiano un messaggio di fiducia, un messaggio rassicurante in quanto si tratta di una sorta di guerra che dobbiamo combattere tutti insieme». Secondo il prefetto, infatti, «tutti dobbiamo es-

Reppucci: tutti possono fare di più Pochi imprenditori denunciano sere soldati, protagonisti attivi di questo contrasto più efficace alla criminalità organizzata che tende a cannibalizzare l’economia ed anche a condizionare la vita civile, politica e sociale dei cittadini». Ecco perchè ci si aspetta «molto di più dalla classe imprenditoriale, in quanto - ha detto ancora - le denunce per estorsioni ed usura ormai si riducono a meno di due mani. Ma non perché questi fenomeni siano in diminuzione, anzi. Ci sono, invece, troppi imprenditori che non denunciano». «Non vogliamo eroi e martiri ha concluso - ,

tendo a rimarcarlo, però tutti possono fare di più». Parole, quelle di Reppucci, cui hanno fatto eco le affermazioni del procuratore della repubblica di Lamezia, Salvatore Vitello, che si è rivolto direttamente ai cittadini di Lamezia: «Abbandonate la rassegnazione e l’indifferenza - ha detto - . Lo Stato è qui presente e lo sarà sempre e non permetteremo che questa città diventi un cimitero». Quindi, è stata la volta del questore di Catanzaro, Vincenzo Roca, secondo il quale «chi si fa mettere nella morsa della criminalità non ne esce più». Da qui

l’avvio di un «controllo del territorio più accurato e meticoloso, anche privilegiando moduli operativi che siano più strutturati sulle esigenze esistenti» da affiancare ad un «aspetto investigativo che va rafforzato e modulato su queste specifiche criticità». Tutto questo in un momento in cui c’è «una congiuntura favorevole per quanto riguarda le istituzioni». Di «gesti di attenzione verso la comunità lametina, e soprattutto verso la parte maggioritaria della città che vorrebbe reagire, che non è indifferente e che non vuole che Lamezia torni al periodo degli omicidi quotidiani, delle estorsioni non denunciate e dell’usura diffusa», ha invece parlato il sindaco, Gianni Speranza. Saveria Maria Gigliotti


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«La Rupa mi diede 30mila euro» Omnia, il pentito Forastefano: mi chiese di dargli una mano per le elezioni CASTROVILLARI Dopo la sua deci- bibbia in video conferenza con il suo assisione di pentirsi e di iniziare la collabora- stito. Ripercorrendo i fatti oggetto del prozione con la giustizia, non c’erano ancora cesso Forastefano ha ricostruito: «L’ex state occasioni pubbliche come quella di consigliere regionale Franco La Rupa mi ieri. Antonio Forastefano “capocosca” - chiese di dargli una mano per le votaziocome si è definito lui stesso - del clan ope- ni dicendosi disponibile a pagare “qualche rante a Cassano Jonio e sulla Sibaritide bolletta”. Io gli risposi che il solo pagaha parlato nella sua nuova veste ad una mento delle “bollette” era poco e che ci costola del procedimento 340/06 mag- volevano 30-35 mila euro. Ci salutammo giormente noto come Omnia. Si tratta del e mi disse che ci saremmo sentiti. Qualche procedimento che lo vede coimputato per giorno prima delle votazioni ricevetti una voto di scambio con l’ex consigliere regio- busta con dentro 30 mila euro». Quel nale dell’Udeur Franco La Rupa e l’ex con- giorno venne prima «a casa mia Giusepsigliere provinciale Luigi Garofalo. E’ sta- pe Pulignano e mi disse che c’era un polito fatto anche il punto sulla sua collabora- tico che si trovava in zona e che voleva zione. Forastefano «ha reso diversi verba- parlarmi - ha detto Forastefano -. Gli rili tutti apprezzabili - ha spiegato il pm del- sposi che ero disponibile a incontrarlo. la Dda Luberto-. Ancora oggi non è sotto- Poco dopo arrivarono Pulignano e altre posto ad alcun programma di protezione persone, tra cui La Rupa e Garofalo». Dopo aver «discusso del più e del meanche se abbiamo disposto alcune misure tutorie». Luberto ha poi aggiunto sul fi- no e delle imminenti regionali, ad un cernire dell’esame: «Se dice quello che sa non to punto io e La Rupa uscimmo fuori e ci appartammo e mi chieavrà problemi ad avere il se di dargli una mano programma di protezioper le votazioni». Antone. Lo sa che da lui si preil pm riformula nio Forastefano ha poi tende un contributo pardetto tra le altre cose di ticolare. Dagli altri posle richieste non avere più incontrasiamo pretendere i piccoUn anno e due to La Rupa dopo quella li fatti. Da lui vogliamo mesi per Antonio volta e di avere incontrasapere le verità». to Garofalo solo alcuni L’esame dinanzi al TriForastefano mesi dopo che la campabunale di Castrovillari e tre anni e dieci gna elettorale era finita. (De Franco presidente, Gatto e Bardari a latere) è mesi per La Rupa Il “capocosca” ha sostenuto poi che «qualche iniziato con le domande e Garofalo giorno prima delle votadel difensore di Forastezioni venne nuovamente fano Sante Foresta, a Re-

processo infinito

Parte civile la Lombardia “Bocciata” la Calabria

Antonio Forastefano a casa mia Pulignano che mi consegnò una busta gialla dicendomi che me la mandava La Rupa. L’aprii e dentro c’erano 30 mila euro in banconote di vario taglio». Forastefano ha risposto alle domande oltre che della Corte anche del pm Vincenzo Luberto e del difensore di Luigi Garofalo, Michele Donadio. Dopo la deposizione di Forastefano, Luberto ha riformulato le sue richieste di condanna chiedendo un anno e due mesi per Forastefano e tre anni e dieci mesi per La Rupa e Garofalo. Il processo è stato rinviato a metà luglio. Luigi Brindisi

Sì alla Regione Lombardia come parte civile nel maxi-processo, con rito abbreviato, a carico di 119 imputati, coinvolti nella operazione “Infinito” della Direzione distrettuale antimafia di Milano del luglio 2010 contro le cosche della ’ndrangheta radicate al nord. Lo ha deciso il gup di Milano Roberto Arnaldi che ha invece “bocciato” la richiesta della Regione Calabria di entrare come parte civile nel procedimento milanese. Il giudice ha escluso l’amministrazione regionale calabrese spiegando, in sostanza, che non può chiedere i danni d’immagine, non essendoci un legame territoriale con i fatti di mafia al centro del processo, avvenuti a Milano e nell’hinterland. Una decisione inattesa e che ha lasciato l’amaro in bocca ai vertici regionali calabresi. Sono stati, in-

vece, ammessi come parti civili anche sei comuni lombardi (Pavia, Bollate, Paderno Dugnano, Desio, Seregno e Giussano), il Ministero dell’Interno, la presidenza del Consiglio e la Federazione antiracket presieduta da Tano Grasso. Esclusi l’Alto commissariato antiracket, perché era carente la documentazione presentata, e i curatori fallimentari di alcune società, tra cui quelli della Perego Strade, società che secondo l'accusa sarebbe stata in mano ai clan, perché al centro del processo c’é il reato di associazione mafiosa e non quello di bancarotta. Nella prossima udienza, fissata per il 21 giugno sempre nell’aula bunker di via Ucelli di Nemi, si svolgeranno gli interrogatori richiesti da quattro imputati, mentre il 24 e il 28 giugno parleranno i pm per la loro requisitoria.

Gli indagati non rispondono al gip “On the road”, intanto l’inchiesta sulla mafia italo-ucraina va avanti

La conferenza stampa dell’operazione “on the road” tenutasi martedì CATANZARO Gli indagati davanti al gip Abigail Mellace. Quasi tutti si avvalgono della facoltà di non rispondere. L’inchiesta che li ha portati in carcere è delicata ed il compendio indiziario è articolato. Elaborato dal pm Simona Rossi, sulla scorta dell’attività investigativa compiuta dagli agenti della

Squadra mobile di Catanzaro guidata dal dirigente Rodolfo Ruperti, ha portato alla notifica di sei delle dieci misure cautelari emesse dal gip Mellace. Altri quattro sono attivamente ricercati, ma gli inquirenti hanno la certezza che siano tutti all’estero. In fondo, quella colpita con l’operazione “On the road” è «un’as-

sociazione mafiosa straniera». «In Italia - aveva spiegato il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli è una delle prime volte che viene contestato questo reato introdotto col pacchetto sicurezza in riforma del reato previsto all’articolo 416bis del codice penale». Matteo Vescio, ventinovenne lametino, il capo; Vasyl Koval, ventisette anni ucraino, il suo faccendiere. Poi quattro donne, anch’esse ucraine, pienamente compartecipi secondo l’accusa, all’associazione di stampo mafioso. Infine «Igor», il picchiatore. Coindagati, nella commissione di altri reati fine, al-

tri cinque, dei quali tre gravati da misura. L’associazione secondo l’ordinanza vergata dal gip Mellace - avrebbe imposto il pizzo sui trasporti di merci e persone tra LameziaCatanzaro e l’Ucraina, taglieggiando gli autisti, costretti a saldare una tassa compresa tra i 100 ed i 200 euro ad ogni passaggio da piazza d’Armi, a Lamezia, e dal Benny hotel di Catanzaro. Tra le contestazioni di reato formulate dal pm Rossi, d’altronde, c’è spazio anche per altro. La gang di Vescio avrebbe avuto anche le mani in pasta nella prostituzione, sfruttando in particolare una donna romena, «tale “Adria-

na”», che è ancora in corso d’identificazione. Inoltre, alcuni degli indagati, avrebbero preso parte anche ad «un’associazione a delinquere, operante tra l’altro, in Lamezia Terme, diretta a commettere una serie indeterminata di delitti di favoreggiamento e sfruttamento dell’ingresso clandestino o, comunque, della permanenza illegale nel territorio dello Stato di soggetti extracomunitari di nazionalità ucraina». Il traffico di esseri umani, che viene contestato in particolare a tre degli ucraini finiti in manette, si sarebbe concretizzato anche «utilizzando documento contraffatti o al-

CATANZARO

Santi Consolo è il nuovo procuratore generale CATANZARO È Santi Consolo il nuovo procuratore generale di Catanzaro. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura (con 16 voti a favore, 8 contrari e un astenuto) ha nominato l’esponente di Magistratura indipendente, che già era stato largamente votato quale destinatario dell’incarico in seno alla seconda commissione del consiglio. Consolo, attuale vice capo del Dap, il Dipartimento del ministero

della Giustizia che si occupa delle carceri, è siciliano, nato in provincia di Palermo, componente del Csm tra il 1998 e il 2002. Il magistrato ha lavorato molti anni in Sicilia, prima come sostituto procuratore a Nicosia (Enna), poi come giudice a Palermo, e in seguito come sostituto procuratore generale nello stesso capoluogo siciliano. In passato Consolo è stato in corsa anche per la nomina a procuratore generale di Calta-

nissetta, ma nell’aprile del 2010 il Csm gli ha preferito Roberto Scarpinato. Alla guida della Procura generale di Catanzaro - attualmente retta dal facente funzioni Giovanni Grisolia - Consolo giunge dopo il pensionamento avvenuto ad ottobre dell’avvocato generale dello Stato e procuratore generale facente funzioni Dolcino Favi, che a sua volta reggeva l’ufficio dopo il trasferimento del pg Vincenzo Iannelli.

terati o, comunque, illegalmente ottenuti», realizzando quindi «atti idonei diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato di soggetti extracomunitari ai quali cedevano, a titolo oneroso, passaporti e visti falsi utili a simulare le condizioni legittimanti l’accesso dei predetti alla frontiera o, comunque, favorivano la permanenza illegale degli stessi nel territorio italiano». In sostanza lo stratagemma usato prevedeva il confezionamento di documenti riportanti i dati anagrafici di cittadini romeni la cui identità era affibbiata agli ucraini, che così da extracomunitari diventavano, falsamente, comunitari. Nel corso della conferenza stampa gli inquirenti hanno ribadito di non aver ancora individuato la stamperia. Anche per questo le indagini vanno avanti, protese pure a scoprire i covi in cui sarebbero nascoste le armi della cui esistenza si è avuta prova grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali acquisite nell’ambito dell’inchiesta. Perché l’organizzazione sgominata non s’occupava - sostengono - solo di estorsioni, traffico di esseri umani e fabbricazione di documenti falsi. Dietro potrebbe esserci molto di più. r.c.


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il caso corigliano Di seguito pubblichiamo integralmente la relazione che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha decretato il commissarimento del comune di Corigliano Calabro.

«Concreti collegamenti con la criminaltà»

Il Comune di Corigliano Calabro (Cosenza) i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009, presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità degli organi elettivi, il buon andamento dell’amministrazione e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica. Con ordinanza del 17 luglio 2010 il gip di Catanzaro ha disposto la custodia cautelare per 67 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il suddetto provvedimento ha avuNella relazione prefettizia, viene posta in to quali destinatari anche due fratelli del sindaco di Corigliano Calabro, sottoposti al regi- rilievo un’illegittima ed anomala commistiome detentivo speciale di cui all’art. 41bis del- ne nella gestione degli affidamenti di lavori l’ordinamento penitenziario, mentre lo stes- pubblici, rappresentata da un’indebita ingeso primo cittadino è risultato iscritto nel re- renza degli organi politici sull’operato degli gistro degli indagati nel medesimo contesto organi amministrativi, in contrasto con il investigativo per il reato di concorso esterno principio di separazione dei poteri di indirizin associazione mafiosa. In relazione a tali vi- zo e programmazione propri degli organi pocende e al fine di verificare la sussistenza di litici da quelli gestionali imputabili all’appaforme di condizionamento e di infiltrazione rato dirigente. Le modalità di conferimento delle locali consorterie nei confronti degli am- degli incarichi sono spesso risultate connoministratori dell’ente, il Prefetto di Cosenza, tate da irregolarità, come rivelato in particocon decreto del 23 settembre 2010, ha dispo- lare dall’esame di un fascicolo relativo al prosto l’accesso presso il suddetto comune. Al- gramma “coordinamento delle attività del l’esito degli accertamenti effettuati, la com- centro storico”; tale iniziativa sarebbe stata missione incaricata dell’accesso ha deposita- finalizzata alla realizzazione di attività proto le proprie conclusioni, sulle cui risultanze gettuali nonché alla costituzione di una speil Prefetto di Cosenza, sentito il Comitato pro- cifica struttura di assistenza tecnica compovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sta da professionisti esterni specializzati in integrato con la partecipazione del Procura- vari settori... l’intera procedura è risultata catore Capo della Direzione distrettuale anti- ratterizzata da molteplici illegittimità e manmafia di Catanzaro e del Procuratore Capo canza dei requisiti di trasparenza. In particodella Repubblica di Rossano, ha redatto l’al- lare… non sono stati rinvenuti i curricula dei legata relazione in data 18 marzo 2010… in professionisti incaricati e manca qualsiasi dacui si dà atto della sussistenza di concreti, uni- to concernente la misura dei compensi come voci e rilevanti elementi su collegamenti di- invece richiesto dalla normativa di settore. retti e indiretti degli amministratori locali con Lo stesso sindaco ha incaricato direttamente la criminalità organizzata di tipo mafioso e e illegittimamente i componenti della sudsu forme di condizionamento degli stessi, ri- detta struttura, uno dei quali connotato da scontrando pertanto i presupposti per lo scio- legami con la stessa famiglia del sindaco e soglimento del consiglio comunale. Il lavoro rella di un soggetto coinvolto nella medesima svolto dalla commissione d’indagine, che si è operazione giudiziaria. In questo quadro assume indubbia significatività avvalsa della documentazioindiziaria la circostanza che ne trasmessa dalla Dda di Cala nomina dei suddetti protanzaro e di quella fornita dal la tornata fessionisti è stata revocata lo Gico della Guardia di finanza, ha preso in esame, oltre elettorale del 2009 stesso giorno in cui il Prefetto di Cosenza ha disposto l’acall’intero andamento gestio... il sindaco cesso al Comune. nale dell’amministrazione coha intrattenuto Elementi sintomatici delmunale, la cornice criminale l’incapacità dell’Amimnistrae il contesto ambientale ove rapporti zione locale di far fronte alle si colloca l’ente locale, con con soggetti vicini ingerenze della criminalità particolare riguardo ai raporganizzata sono stati posti in porti tra gli amministratori e se non organici rilievo nel settore degli appalla locale consorteria. alla malavita ti pubblici ove alcune ditte leLa relazione ha messo in rigate alla locale criminalità, in lievo come, nel corso della primo luogo quelle riconducampagna elettorale del 2009, il sindaco abbia intrattenuto rapporti cibili ai fratelli del sindaco, sottoposte a secon soggetti vicini se non organici agli am- questro nell’ambito della suddetta indagine bienti della malavita organizzata che hanno giudiziaria, hanno ottenuto l’affidamento di posto in essere una sistematica attività di so- subappalti con modalità e procedure illegittistegno e di appoggio a favore del futuro sin- me. Nel rapporto stilato dalla Guardia di Fidaco, soprattutto nelle zone ove la locale co- nanza in relazione all’appalto concernente sca ha, da sempre, un radicato controllo del “lavori di miglioramento e messa in sicurezterritorio. Elementi sintomatici di un condi- za della viabilità della frazione scalo” viene zionamento dell’amministrazione da parte fatto riferimento ai contatti intercorsi tra l’asdella criminalità organizzata sono stati rin- sessore ai lavori pubblici ed uno dei suddetti venuti nei particolari legali tra uno dei com- fratelli del sindaco, nell’area di cantiere per ponenti della giunta comunale e i fratelli del pianificare lo svolgimento dei lavori, in data primo cittadino interessati dalla menzionata antecedente il perfezionamento del contratordinanza di custodia cautelare. Viene inoltre to di subappalto. Un elemento sintomatico rilevato che parte dei componenti dell’attua- della mancanza di libertà gestionale dell’imle compagine politica sono gravati da prece- prenditore aggiudicatario dei lavori è inoltre denti penali, pregiudizi rilevati peraltro anche rappresentato dal contenuto di una conversanei confronti di funzionari e dipendenti del- zione captata nel corso delle indagini nella l’ente locale, alcuni dei quali ritenuti organi- quale lo stesso imprenditore aggiudicatario ci o contigui alla malavita organizzata. L’atti- chiedeva ad uno dei fratelli del sindaco di invità di accesso ha riscontrato, all’interno del- dicargli i nominativi delle imprese cui affidal’ente, un contesto generale di diffusa illega- re l’esecuzione dei lavori e la fornitura dei malità, elemento che costituisce una delle condi- teriali… Diffuse e sistematiche irregolarità sono stazioni tipiche per il determinarsi del condiziote accertate nell’ambito dei lavori disposti con namento mafioso...

gnato a favore del futuro sindaco nella campagna elettorale all’esito della quale la stessa risultò eletta. È stato accertato al riguardo che l’attuale sindaco già prima della sua elezione intercedette presso i competenti uffici comunali per il rilascio della menzionata licenza. Gravi irregolarità ha evidenziato anche l’esame degli atti relativi ad autorizzazione amministrativa rilasciata ad un soggetto destinatario della suddetta ordinanza di custodia cautelare in carcere, già sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s. ed a cui carico risultano condanne penali per reati di particolare allarme sociale. Nel fascicolo d’ufficio è stato rinvenuto il certificato del casellario giudiziale in cui è riportata la suddetta condanna. Benché fosse pertanto evidente la sussistenza di una causa ostativa al rilascio della licenza gli uffici comunali rilasciarono ugualmente la richiesta di autorizzazione. Nella relazione viene segnalato, come elemento caratterizzante l’intera struttura comunale, il mancato ricorso, nella quasi totalità dei casi, alle cautele antimafia. Infatti sia nel settore del commercio sia in quello dei lavori pubblici, anche allorquando sono stati trattati carteggi che interessavano soggetti coinvolti in indagini antimafia, questi ultimi hanno visto accogliere le proprie istanze senza che l’amministrazione abbia mai richiesto, nemmeno a campione, la relativa comunicazione antimafia. Ulteriori criticità sono emerse dall’esame degli atti relativi alla gestione del mercato ittico. Una delle prime delibere adottate dalla giunta, anche in questo caso operando un’illegittima invasione delle competenze assegnate all’apparato burocratico, attiene alla voltura delle concessione di un box per lo svolgimento di attività commerciale, disposta senza alcune attività istruttoria e comparazione d’interessi, avvenuta solamente sei giorMINISTRO DELL’INTERNO Roberto ni dopo la richiesta a favore di una ditta riconMaroni ducibile ad uno dei sostenitori del sindaco durante la campagna elettorale, nipote del caordinanze contingibili ed urgenti a quello di po storico della locale cosca. Il quadro di comsomma urgenza. Viene messo in rilievo, det- promissione che emerge dalla relazione del tagliatamente, come l’amministrazione co- Prefetto di Cosenza è tanto più allarmante se munale, in occasione delle emergenze clima- si considera il breve arco temporale in cui ha tiche dell’autunno-inverno 2010, abbia emes- operato l’attuale amministrazione. La relaso una serie di ordinanze di somma urgenza zione della commissione d’indagine ha fatto che, ad eccezione di una, sono tutte state emergere come l’apparato burocratico e queladottate direttamente dal sindaco, in viola- lo politico, e in particolare il primo cittadino, zione della normativa vigente e, spesso, sen- abbiano tollerato e consentito la presenza e l’intromissione nella vita delza che ne riscontrassero i rel’ente di ditte o soggetti legalativi presupposti. Le stesse ti alla locale criminalità orgaperaltro non sono state succommistioni nizzata... Sin dal momento cessivamente regolarizzate dell’insediamento, gli organi nei termini richiesti dalla vitollerate politici sono apparsi consapegente normativa. EmblemaSin dal momento voli del regime di illegalità e tica a tal riguardo risulta essedell’insediamento di sviamento dell’attività amre la circostanza che la Regioministrativa ma, quantomene ha ritenuto di non accorgli organi politici no, incapace di rimuoverlo, dare al comune i richiesti sono apparsi l’attività svolta dalla comparimborsi a causa delle irregogine eletta è apparsa anzi, per larità riscontrate nella docuconsapevoli del versi, funzionale al mentazione relativa alle sudregime di illegalità molti mantenimento di determinadette ordinanze. ti assetti di inefficienza e illeLa relazione prefettizia ha galità dell’apparato amminievidenziato che l’amministratore unico della società alla quale sono stati strativo che hanno favorito gli interessi diretaffidati in tale periodo la maggior parte dei la- ti o indiretti della locale consorteria. L’insievori di somma urgenza, per importi larga- me dei suesposti elementi denotano con pamente più rilevanti rispetto a quelli affidati ad lese evidenza forme di condizionamento del altre ditte, è strettamente legato, anche per procedimento di formazione della volontà derapporti di lavoro, ai fratelli del primo citta- gli organi, essendo questo inciso dai collegadino. Le indagini svolte dalla Guardia di Fi- menti che hanno compromesso il buon andananza hanno messo in evidenza che le socie- mento e l’imparzialità dell’amministrazione tà riconducibili ai fratelli del primo cittadino comunale, determinando deviazioni nella pur non essendo formalmente affidatarie, in- conduzione di settori cruciali dell’ente, come tervennero comunque nell’esecuzione dei la- quello degli appalti pubblici. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elevori grazie al sistema dei noli a crudo pattuiti sulla base dei semplici accordi verbali tra le menti, ricorrano le condizioni per l’adozione due società. Anche in questo caso parte degli del provvedimento di scioglimento del consiinterventi oggetto del sub affidamento venne- glio comunale di Corigliano Calabro ai sensi ro effettuati prima ancora che il sindaco fir- dell’art. 143 dl 18 agosto 2000 n.267, con l’afmasse l’ordinanza di affidamento dei lavori. fidamento della gestione dell’ente locale ad L’organo ispettivo ha inoltre proceduto al- una commissione straordinaria, per rimuovel’esame di alcune licenze e autorizzazioni re gli effetti delle predette anomalie… In recommerciali. È stato preso in esame in parti- lazione alla presenza e all’estensione dell’incolare il carteggio relativo ad un’autorizzazio- fluenza criminale, si rende necessario che la ne amministrativa per somministrazione al durata della gestione commissariale sia deterpubblico di alimenti e bevande rilasciate alla minata in diciotto mesi. il ministro convivente di un noto esponente della crimiRoberto Maroni nalità organizzata che si era fortemente impe-

La relazione con cui Maroni ha sciolto il Comune di Corigliano per mafia


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il caso corigliano INTERVISTA A PASQUALINA STRAFACE. Ex sindaco di Corigliano sciolto per mafia

IO NEL TRITACARNE

la mia famiglia distrutta DI

PIERO SANSONETTI

Signora Straface, Lei è accusata di qualche reato? «No». Lei crede che i suoi fratelli siano innocenti? «Certo, credo che siano innocenti». Cosa pensa della ‘ndrangheta? «È uno dei mali della Calabria. E io la combatto. Per esempio mi sono costituita parte civile in un paio di processi contro la mafia». Quali? «“Timpone rosso” e “Santa Tecla”». Perché pensa che il prefetto abbia chiesto lo scioglimento del Comune? «Non saprei, francamente. Non c’è nessuna ragione plausibile. Io mi sono comportata sempre in modo correttissimo e ho fatto di tutto per combattere la corruzione e le illegalità. Se mi dà il tempo di farlo, le racconto in che modo». Ora le do tutto il tempo che serve. Però prima mi dica: mi pare di capire che il prefetto avrebbe ipotizzato infiltrazioni mafiose nell’apparato del Comune. E così? «Guardi, io non lo so. Le posso dire questo: se ci sono queste infiltrazioni certo non provengono da assunzioni fatte da me. E se ci sono, vuol dire che ci sono da prima che io diventassi sindaco, nel 2009. Ma prima di me, e per due anni, il Comune è stato gestito da commissari del governo. E allora, mi scusi, ma lei è in grado di spiegarmi perché questi commissari non hanno denunciato, e possibilmente eliminato queste infiltrazioni?». Magari sono avvenute dopo. Lei quante assunzioni ha fatto durante il suo mandato? «Zero». Nessuna assunzione, neanche una? «No, nessuna». Sono venuto a intervistare la ex sindaca di Corigliano, Pasqualina Straface, perché mi sembra un personaggio molto interessante e perché mi sembra interessante il caso politico che la riguarda. La signora Straface è una quarantenne combattiva, leader del centrodestra coriglianese da parecchi anni, figlia di un agricoltore, sorella di due imprenditori che l’estate scorsa sono finiti in prigione, al 41 bis, accusati di associazione mafiosa. Lei è sindaca di Corigliano dal 2009 e nei giorni scorsi è stata – come dire? - deposta, insieme a tutto il Consiglio comunale, su richiesta del prefetto e su ordine del Governo, perché il Comune è considerato mafioso. E dunque il consiglio comunale è stato sciolto, la regolarità democratica sospesa per 18 mesi, ed è stato nominato un commissario che governerà il Comune fino a nuove elezioni (a meno che, dice l’avvocato della signora Straface, il Tar del Lazio nel frattempo non accolga il ricorso. Anzi, l’avvocato è convinto che il Tar accoglierà il ricorso perché il decreto di scioglimento secondo lui è infondato). Ora, di fronte a questa situazione, ci sono due ordini di problemi. Del primo ho già parlato su queste colonne, affermando la mia opinione (che so essere un po’ minoritaria) contrarissima allo scioglimento dei consigli comunali e alla sospensione della democrazia per ordine governativo. Lo ritengo un abuso che scompiglia lo Stato di diritto, assegnando al potere esecutivo una competenza che soverchia e annienta il potere rappresentativo e quello giudiziario. Il secondo problema è più specifico: questa signora Straface, davvero è “Lady Mafia”, come l’hanno definita i giornali e i suoi avversari politici, o invece è una buona amministratrice? Sono andata a trovarla per capire questo. Le ho telefonato e lei ha accettato subito di concedermi una intervista. Mi ha detto che non avrebbe rifiutato nessuna domanda e così è stato. La ho incontrata a Corigliano, nella sede provvisoria del suo partito, in centro, e lei mi ha accolto insieme a suo marito, a un giovane avvocato, e a un gruppetto di dirigenti del Pdl. Signora, prima di andare avanti, e prima di spiegarmi cosa ha fatto per combattere corruzione e illegalità, mi racconti brevemente la sua storia. «Sono nata nel ’69, sono la penultima di sette figli. Mio padre ha sempre lavorato la terra. Era un uomo di sinistra, vo-

tava Pci. Io ho fatto l’università a Bari, ho studiato economia. ste? «C’è una classifica dei Poi nel ’93, a 24 anni, sono tornata a Corigliano e ho iniziato a fare politica. Mi sono presentata alle elezioni in una li- Comuni medio-grandi sta civica. Sono stata eletta consigliere comunale con molte più virtuosi d’Italia. preferenze. Sono risultata la terza più votata. Da allora non Noi siamo proprio ho lasciato più la politica e la mia città. Mi è capitato di sta- in cima, nel grupre all’opposizione o di far parte della maggioranza di gover- petto di testa: no. Sono stata eletta anche consigliere provinciale, in un col- siamo al dodilegio della cintura “rossa” di Corigliano dove fino al 2004 cesimo posto e non era mai stato eletto un consigliere di destra, e per cinque al primo in anni ho fatto l’opposizione in Provincia (ho un ricordo ecce- tutta la Calazionale di Cecchino Principe, che era dello schieramento op- bria. Primo posto al mio ma era una gran persona). Nel ’96, dopo Fiug- assoluto è gi, mi sono iscritta ad Alleanza Nazionale, facevo parte del- risultato il la destra sociale, quella di Alemanno, e sono sempre stata in Comune di prima fila nelle battaglia per i diritti dei lavoratori. Ho or- Modena, ganizzato il circolo di An di Cantinella, grossa frazione di noi a una Corigliano, trecento iscritti, gigantesco entusiasmo, duecen- spanna...». Come lo to giovani...». Cosa la attraeva di An? «Regole, valori e ideologia». Stimava Fini? «Moltissimo. Fini per me è stato importantissimo». Quando è andato via dal Pdl lei cosa ha fatto? «Lo vuole sapere davvero? Ho pianto». Signora, torniamo a Corigliano. Vorrei che lei mi spiegasse perché respinge tutti i sospetti sulla sua correttezza. «Guardi qui: questa è la dichiarazione del Governo – ministero della Funzione pubblica – che premia Corigliano con il premio EX SINDACA “trasparenza”. È un atto del Pasqualina Straface quando era 2011, non del secolo scorso. ancora la prima cittadina del Ce lo hanno assegnato Comune di Corigliano Calabro qualche mese prima di scioglierci per mafia...». In che consi-

l’operazione

Santa Tecla, l’inchiesta terremoto CORIGLIANO (CS)È da una via del centro di Milano, dove secondo gli inquirenti avveniva lo “smistamento” della droga, che prende il nome l’inchiesta “Santa Tecla” che segna l’inizio del terremoto politico e amministrativo sfociato, lo scorso 9 giugno, nella decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il consiglio comunale di Corigliano rilevando condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Il blitz di carabinieri e guardia di finanza del 21 luglio 2010 sancisce la nascita di una “nuova era” per la città di Corigliano. È una delle pagine più delicate e più controverse della storia di questa città quella apertasi con la maxioperazione antimafia “Santa Tecla” che, già dai numeri, si rivela imponente. Ben ottantasei indagati (tra le accuse associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione) e un giro d’affari vorticoso su cui gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto, hanno meticolosamente fatto luce. Ma già in quel blitz si scorgevano le prime “avvisaglie” di una vicenda che avrebbe senz’altro avuto ripercussioni anche sulla vita politica e amministrativa della città. Coinvolti nella maxioperazione vi sono anche i fratelli del sindaco Pasqualina Straface dopo qualche giorno assegnati al 41bis (regime che verrà revocato a dicembre per Franco Straface, sottoposto ai domiciliari per motivi di salute, e nei mesi successivi, su richiesta del pm, anche per Mario Straface, detenuto a Milano), nonché altri suoi familiari indagati a piede libero. A fine

luglio il sindaco indice una conferenza stampa e, dichiarandosi personalmente estranea ai fatti, annuncia la ferma volontà della sua amministrazione di andare avanti. Ma passa solo qualche settimana e giunge un’ulteriore notizia: nel mirino della Dda vi è anche Pasqualina Straface, indagata per concorso esterno in associazione mafiosa e sottoposta per un lungo periodo a intercettazioni telefoniche e ambientali. La volontà non cambia e l’esecutivo resta in carica. Si arriva così al 27 settembre, quando i componenti la Commissione d’accesso nominati dall’allora prefetto di Cosenza Antonio Reppucci, varcano la soglia del palazzo di città dando il via all’attività ispettiva che si protrarrà per circa cinque mesi, con il compito di valutare il condizionamento ’ndranghetista e le collusioni nell’attività amministrativa del comune. A febbraio, intanto, la procura distrettuale dichiara conclusa la fase delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta “Santa Tecla” disponendo lo stralcio della posizione di Pasqualina Straface che, unitamente a quella di altre 16 persone, confluisce in un separato procedimento. Il 30 maggio prende il via l’udienza preliminare di “Santa Tecla” dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro. In quella occasione, il Comune di Corigliano si costituisce parte civile mentre, dopo lo scioglimento decretato dal Viminale, lunedì scorso si è insediata la terna commissariale nominata dal Prefetto che guiderà il Municipio per i prossimi 18 mesi. Rossella Molinari


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il caso corigliano dei suoi fratelli. So benissimo che nesha meritato questo premio. «La ’ndrangheta? suno può essere considerato responsa«Allora, cerco di essere sintetica. Guardi È certo uno bile dei reati dei propri parenti. Però, qui: questa è la lettera del magistrato Salvalei capisce, io sono molto curioso. I suoi tore Boemi, commissario della “Stazione Unidei mali della fratelli sono accusati di reati gravi. C’è ca Appaltante” che accetta la nostra richiesta Calabria. Ed io un imprenditore che dice di avere subidi sovrintendere tutti gli appalti pubblici di la combatto» to una estorsione dai suoi fratelli a Corigliano. È del luglio 2010. Precedentemenmezzo ’ndrangheta... te, in gennaio, avevamo chiesto al prefetto di «Appunto: c’è un imprenditore che dice così. Punto». (alCosenza di nominare un esperto che sovrintendesse l’attività comunale per l’assegnazione dei lavori pubblici. Guardi lora interviene l’avvocato: “riscontri zero. I suoi fratelli lavoqui, la richiesta è del 29 gennaio e il 17 febbraio il prefetto ci rano da anni, hanno subito intimidazioni, attentati, ricatti. Le risponde e nomina commissario il dottor Domenico Giorda- cosche di Corigliano e di Cassano gli hanno imposto tangenti no. Se vuole le faccio vedere anche tutte le carte dalle quali ri- di migliaia di euro per lavorare. Loro sono sempre stati vittisulta che i primi atti della mia giunta sono stati la lotta al- me della ’ndrangheta...”). Signora, però lei è accusata anche per degli appall’evasione fiscale (che era molto molto alta) la riduzione dei costi di costruzione, l’avvio di un piano regolatore (che a Co- ti che ha concesso ai suoi fratelli. Uno, mi pare, per rigliano mancava dal 1970), e il controllo di un mare di irre- la costruzione di una rotonda stradale. E uno per golarità e di mancati pagamenti del condono edilizio. Poi ho dei lavori durante l’alluvione del 2009. Non è così? «L’appalto per la rotonda è un subappalto. Non lo ha conaffrontato la questione dei rifiuti, togliendo l’incarico a una ditta che costava un occhio della testa... Quando sono stata cesso il Comune. Cioè, il Comune ha dato l’appalto a una diteletta sindaco, nel 2009, il Comune era in una situazione di- ta, che non appartiene affatto ai miei fratelli, la quale, poi, ha sastrosa. Sono andata a Roma e lì, al ministero, mi hanno subappaltato un lavoro alla ditta dei miei fratelli. Il Comune detto: “Signora, dichiari il dissesto, con questi conti non ce la non c’entra niente. Io non potevo impedire che questo avvenisse». può fare...”». Già, ma i suoi fratelli avrebbero potuto avere il E lei non ha ascoltato il consiglio. «No. Se dichiaravo il dissesto il Comune veniva tagliato buongusto di evitare di accettare un lavoro che vefuori da qualunque progetto di sviluppo, dall’uso dei fondi eu- niva dal Comune, essendo i fratelli del sindaco. Non ropei, da qualunque attività straordinaria, capisce? Sareb- le pare? «E perché, scusi?». be stato un bel danno. Mi sono detta: proviamo intanto a reSuo marito, mi dicono, faceva l’imprenditore ancuperare quelli che si chiamano i “residui attivi”». che lui. E quando Lei è diventata sindaco ha chiuso Che sarebbero? l’impresa per evitare conflitti di inte«I crediti, l’evasione fiscale e tutto quanto». resse. È vero? Erano consistenti? «Sono la «Sì». «Erano enormi». penultima di 7 Beh, vede, forse i suoi fratelli... Signora Straface lei è inquisita o no? «Forse dal punto di vista etico ha ragione. Cioè: ha avuto un avviso di garanzia figli. Mio padre Ma non c’è reato, comunque». per concorso esterno in associazione ha sempre E l’appalto durante l’alluvione? mafiosa? «Mi ricordo quell’alluvione. Lo fronteg«No. Mai. Ho saputo che dal 2008 sono lavorato la terra» giammo a mani nude. Mi ricordo che andai iscritta nel registro degli indagati per via delle dichiarazioni di un pentito. Ma i giudici non hanno io personalmente, con i consiglieri comunali, a bloccare le mai ritenuto di dover emettere un avviso di garan- strade con le transenne perché rischiavamo che l’acqua si zia. E ormai sono passati i due anni e tre mesi, che portasse via le automobili. Come prevede la legge, concesono il tempo massimo che può durare una demmo dei lavori d’urgenza a varie ditte locali. Una di queindagine dal momento dell’iscrizione nel ste aveva bisogno di enormi massi per fare un certo lavoro registro degli indagati. Dunque devo di ristrutturazione di una frana. Questi massi li possedeva soritenere che l’indagine sia conclu- lo la ditta dei miei fratelli. E loro si sono rivolti alla ditta dei miei fratelli. Le pare un reato? Le pare uno scandalo? Che fasa». cevamo, si rivolgevano in Piemonte e intanto lasciavamo che E allora parla terra franasse? Mi dica Lei. E poi, guardi, le cifre sono liamo chiare. I miei fratelli negli ultimi tempi hanno ottenuto incarichi dal Comune di Sibari per circa 545mila euro, da Cassano per 226mila euro, dalla provincia di Cosenza per oltre mezzo milione e da Corigliano niente: solo un subappalto, da un privato, di circa 100mila euro. Lei pensa davvero che ci sia una proporzione tra queste cifre? Pensa che la loro fortuna sia avere una sorella sindaco?». La accusano di avere preso voti mafiosi a Schiavonea... «Sì, mi accusano di avere rastrellato 800 voti tra il primo e il secondo turno delle comunali. E di averli ottenuti negli ambienti della piccola marineria, e accusano questi ambienti di essere mafiosi. Innanzitutto le dico che io ho sempre avuto rapporti politici stretti con questa gente, perché mi sono sempre battuta per le loro rivendicazioni. Ma poi c’è un altro fatto. Uno dei candidati sindaci, sconfitti al primo turno, si chiama Giorgio Aversente, e aveva preso 1200 voti tra i marinai di Schiavonea. Al secondo turno abbiamo fatto con lui l’accordo e l’apparentamento delle liste. A lei sembra così strano che dei suoi 1200 voti circa i due terzi siano venuti a me?». Signora, la ’ndrangheta è forte nel Coriglianese? «Sì, è forte». Conta negli affari? «Certo che conta». Ed è in grado di influenzare la politica? «Mah, non so: a me non risulta». La situazione della sua famiglia ora è un po’ complicata. «Sì. Un fratello in prigione e uno agli arresti domiciliari. L’azienda sotto sequestro. I loro beni personali bloccati. I figli lavorano in azienda ma attualmente non prendono lo stipendio perché l’azienda è in pessime acque. Mia madre sta male, soffre, è depressa. Mio padre ha più di ottant’anni e combatte, e manda avanti la famiglia con la sua pensione, e zappa la terra...». Signora, lei è arrabbiata col ministro Maroni che ha deciso lo scioglimento del suo comune per mafia? COMMISSARIATO Nella foto in alto, la sede del Comune di Corigliano Calabro

La signora Straface stringe le labbra, accenna un sorriso e fa una smorfia con gli occhi. Poi sussurra una parola: «Delusa....».

Se ci sono infiltrazioni mafiose certo non provengono da assunzioni fatte da me. Sa quante assunzioni ho fatto? Zero. Allora vuol dire che c’erano già prima che io diventassi sindaco. Giusto? Ma prima di me, e per due anni, il Comune è stato gestito da commissari del Governo: non hanno visto niente?

C’è una dichiarazione del Governo - ministero della Funzione pubblica - che premia Corigliano con il premio “trasparenza”. È un atto del 2011, non del secolo scorso. Ce lo hanno assegnato qualche mese prima di scioglierci per mafia... Noi siamo al docidesimo posto in Italia e al primo in tutta la Calabria

Faccio politica da quando sono ragazzina. Mio padre votava Pci. A me piaceva An per tre ragioni: regole, valori e ideologia. Gli appalti per l’alluvione del 2009? Mi ricordo bene quel disastro, andammo io e gli assessori, personalmente, a mettere le transenne sulle strade allagate...

I miei fratelli hanno ottenuto incarichi dal Comune di Sibari per 545 mila euro, dalla Provincia di Cosenza per oltre mezzo milione e qui a Corigliano niente: solo un subappalto di 100mila euro da un privato. C’è una proporzione tra queste cifre? Pensa che la loro fortuna sia avere una sorella sindaco?

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Colpo alla cosca dei Mancuso Sequestrati beni per 6 milioni di euro al capo carismatico “Zi ‘Ntoni” VIBO VALENTIA

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro riconducibili ad Antonio Mancuso, “Zi ‘Ntoni”, 73enne di Limbadi, sorvegliato speciale e ritenuto uno dei capi carismatici dell’omonima cosca. Il provvedimento di sequestro è stato adottato dal tribunale di Vibo Valentia - sezione misure di prevenzione - su proposta formulata dal responsabile della Direzione investigativa antimafia, il generale dei carabinieri Antonio Girone, e ha interessato, oltre a diverse unità immobiliari (73 appezzamenti di terreno e 6 fabbricati) site nella rinomata località turistica di Nicotera, rapporti bancari ed il compendio di un’azienda agricola, intestata alla moglie. Nel provvedimento di sequestro appena eseguito si legge come Mancuso sia un «personaggio ben inserito negli ambienti criminali operanti nella provincia di Vibo Valentia, ove è ritenuto un elemento verticistico e risulterebbe tra i personaggi più carismatici della cosca Mancuso, i cui interessi, com’è noto, sono rivolti anche verso altre regioni d’Italia e persino all’estero». A suo carico risultano diversi precedenti «per reati particolarmente gravi contro la persona ed

Uno dei villini sequestrati. Nel riquadro ‘Zi Ntoni il patrimonio. Antonio Mancuso è stato condannato per reati associativi sia nel 2003 nel processo “Genesi” che nel 2007 nel processo “Dinasty”». Il Tribunale della prevenzione ha evidenziato che in seno alla sentenza con la quale è stato condannato a quattro anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso proprio nell’ambito di Genesi, «è stata appura-

ta non solo l’esistenza - riporta il provvedimento - del sodalizio mafioso facente capo alla famiglia Mancuso», ma anche la «posizione dello stesso Antonio al suo interno». I giudici aggiungono che nell’operazione “Dinasty”, inoltre, «risulta documentata la mafiosità» dello stesso, e la sua «appartenenza verticistica in seno all’omonimo clan». In particolare, unitamente a Pantaleone Mancuso, 64 anni, vengono indicati quali «direttori dell’intera struttura associativa». La Dia di Catanzaro ha eseguito una complessa attività di analisi economico/patrimoniale che ha riguardato, per un arco temporale compreso tra il 1992 ed il 2009, tutti i cespiti in qualunque modo riconducibili al Mancuso, allo scopo di documentare, tra l’altro, la «netta sproporzione tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte dirette e le attività economiche espletate». Al riguardo, il Tribunale ha evidenziato come «accertamenti effettuati dalla Dia nonché le numerose, pregresse vicende penali che hanno riguardato (e ancora riguardano) Mancuso Antonio, rapportate ai redditi dichiarati e alle attività economiche esercitate, rappresentano sufficienti indizi per ritenere che gli investimenti realizzati dal predetto, tramite la moglie, le figlie o altri soggetti, possano essere il frutto di illecita accumulazione patrimoniale o ne costituiscano il reimpiego». giu. maz.

phonemedia

Pienamente assolti i due fratelli Battaglia CATANZARO I giudici del tribunale di Catania hanno assolto per non aver commesso il fatto i fratelli Antonio e Claudio Battaglia, di Catanzaro, imputati nel processo sui presunti finanziamenti illeciti percepiti dalle società del gruppo Phonemedia, beneficiarie di contributi pubblici per 34 milioni di euro. Lo rendono noto gli avvocati Aldo Costa, Gianpiero Biancolella e Vito Branca, difensori dei due fratelli. Antonio e Claudio Battaglia, già amministratori di due delle società sottoposte a inchiesta, furono raggiunti da avviso di garanzia il 5 maggio 2010 per concorso in truffa ai danni dello Stato. Nei confronti dei due indagati fu emesso un provvedimento di sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di oltre 4 e 6 milioni di euro. «L’esito della sentenza di oggi - sostengono i difensori dei due fratelli - era in ogni caso scontata. Possiamo, senza dubbio ritenerci soddisfatti della conclusione della vicenda: difendere gli innocenti non è difficile».

la sentenza

Sesso con la cugina, condannato Quel «gioco» costa a Luca Scardamaglia 4 anni di reclusione COSENZA

Luca Scardamaglia, 21enne di San Vincenzo la Costa (Cs), è stato condannato a quattro anni di reclusione per atti sessuali con una minorenne. In particolare, la sua cuginetta, iniziata ai “piaceri” della carne fin dalla tenera età di sette anni. La sentenza è stata pronunciata ieri dal gup del Tribunale di Cosenza al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. In precedenza, invece, lo stesso giudice aveva respinto una richiesta di patteggiamento avanzata dal difensore Edoardo Florio. Scardamaglia, inoltre, dovrà risarcire la vittima con 200mila euro di provvisionale. Il resto verrà liquidato in separata sede. Il giovane si trova tuttora detenuto agli arresti domiciliari e lì resterà in attesa che la sentenza diventi definitiva. Per il momento, dunque, non andrà in cella. Il carcere vero e proprio, però, il 21enne lo aveva assaggiato a seguito della denuncia presentata da sua zia, ovvero la mamma della sua inconsapevole “amante”. Dopo anni di silenzio, infatti, la bambina aveva deciso di vuotare il sacco, innescando così l’odierna vicenda giudiziaria. In origine, gli inquirenti avrebbero voluto arrestare il sospettato con l’accusa di violenza sessuale, peraltro aggravata dalla giovane età della vittima, ma il gip Salvatore Carpino si era mostrato di diverso avvi-

so, proprio sulla scorta di un durante il suo interrogatorio. dettaglio rivelato dalla parte Il loro legame aveva avuto offesa: «Non mi ha mai pre- inizio nel 2003, con rapporti sessuali comso con la forza - dichiarò Il gup di Cosenza pleti che non in quell’occaha prununciato contemplavano l’uso del sione la bimba ai magiieri la sentenza preservativo e che venivastrati -. Penal termine del no consumasavo fosse rito abbreviato ti nel seminsoltanto un terrato della gioco». Una spiegazione, peraltro, analo- palazzina in cui risiedevano ga a quella fornita da Luca le rispettive famiglie. Stando

al racconto della minore, prima di giacere con lei, Luca le faceva vedere dei film pornografici e, al termine dei loro incontri, le consentiva di portare a casa dei giocattoli in cambio del suo silenzio. Di recente, però, aveva rincarato la dose, affermando di aver subito anche precise pressioni da parte dell’imputato. In precedenza, invece, aveva custodito il segreto per otto lunghi anni, affidandosi solo al-

Il tribunale di Cosenza le pagine di un diario. Lo scorso 24 gennaio, però, raccontò tutto a sua madre, inguaiando così il giovane parente. Alcuni giorni fa, sempre lei si era allontanata da casa per una breve fuga con-

clusasi in quel di Potenza. I suoi familiari, parti civili nel processo, erano rappresentati dai legali Elena Montesano e Costantino Guido. MARCO CRIBARI m.cribari@calabriaora.it

spazzatura per le strade

«Notevoli disagi per la chiusura della discarica» Pianopoli, l’ufficio del commissario al lavoro per arginare l’emergenza rifiuti COSENZA Con la chiusura della discarica di Pianopoli dovuta, questa volta, a lavori di manutenzione, riesplode in regione l’emergenza rifiuti. Lo ha comunicato l’Ufficio del commissario per il superamento dell’emergenza ambientale in Calabria che dopo un solo giorno di fermo dell’impianto gestito dalla Daneco fa già riferimento a «notevoli disagi all’interno del sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani». Che detto altrimenti significa che in alcuni comuni del Lametino, del Vibonese e delle altre aree che scaricano in quell’invaso (vedi il Cosentino) si iniziano ad accumulare le buste della spazzatura in mezzo alle strade, in perfetto stile Napoli. E la situazione andrà avanti così fino a lunedì prossimo (20 giugno) giorno in cui riaprirà ufficialmente - si spera - l’impianto di Pianopoli. Altri disagi in vista, dunque, per la popolazione calabrese che dovrà fare affida-

mento sul suo spirito di sopportazio- mento dell’immondizia». Tematica ne anche se «il commissario delegato quest’ultima, che ieri è stata al centro per l’emergenza rifiuti in Calabria, dell’incontro tra il sindaco di CatanzaGraziano Melandi - continua la nota - ro Michele Traversa e l’ingegnere Lofa sapere che l’Ufficio è al lavoro per ris Zerbin, direttore tecnico di Enecercare, nonostante la complessità rambiente, società che gestisce la didella problematica, soluzioni adegua- scarica di Alli. Secondo quanto riferite per superare queste giornate di cri- to da Zerbin «non desta alcuna preocticità, in collaborazione con le ammi- cupazione la situazione della discarica di Alli: l’impianto nistrazioni locali e ha detto il direttore confidando nello spiE a Catanzaro ha la capacità di rito di comprensione l’invaso di Alli smaltire senza diffidei cittadini». coltà, per un lungo Nel frattempo e in non avrà problemi periodo, i rifiuti convista della stagione Neanche feriti. Si riuscirà ad estiva alle porte che questa estate affrontare in piena insieme ai turisti portranquillità anche la ta a un notevole aumento della produzione di rifiuti soli- stagione estiva. Non sussite quindi di urbani - in certi periodi il conferi- ha chiosato Zerbin - allo stato, alcuna mento triplica - il commissario Me- ipotesi di criticità ambientale per il landri è già al lavoro «per evitare si- territorio del catanzarese». tuazioni di criticità e di emergenza e Durante l’incontro tra Traversa e favorire quindi un regolare smalti- Zerbin si è posta l’attenzione anche

La discarica di Pianopoli sulle difficoltà legate ai trasferimenti finanziari da parte dell’Ufficio del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Calabria, «una situazione - conclude la nota - peraltro diffusa su tutto il territorio nazionale. DOMENICO MICELI d.miceli@calabriaora.it


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Scopelliti parla da leader e disegna il Pdl del futuro Modello Calabria quale esempio vincente di Polo dei moderati CATANZARO

Nell’intervista che il governatore Giuseppe Scopelliti ha rilasciato al settimanale Panorama, oggi in edicola, e di cui l’Ansa ha diffuso un’anticipazione, si scoprono le carte. Non tutte. Ma abbastanza per capire l’orientamento del governatore rispetto a una serie di temi caldi della politica italiana e calabrese. A partire dalla valutazione sul nuovo ruolo che dovrebbe assumere Alfano in ordine al riassetto organizzativo del Pdl. Sul punto si registrano una varietà di opinioni, e, tra queste, proprio su Panorama.it, c’è la perplessità di Giorgio Stracquadanio. Ma tornando a Scopelliti, così si è espresso: «Trovo la nomina a segretario di Angelino Alfano assai stimolante. Anche se, sia chiaro, non può essere lui la panacea a tutti i mali del Pdl». «Angelino – sostiene il presidente - ha tutte le potenzialità per arrivarci. È anche in grado di replicare in Italia il polo dei moderati vincenti in Calabria. Gioisco per la nomina di Alfano. Se davvero farà le scelte forti che tutti ci aspettiamo, se davvero rinnoverà il Pdl, sarà lui il leader futuro del centrodestra italiano». Scopelliti poi parla del par-

«Stimolante la nomina di Alfano, ma non è la panacea per tutti i mali»

tito affermando: «anzitutto dobbiamo superare la struttura organizzativa che stabilisce a tavolino il 70% dei ruoli agli ex Forza Italia, il resto agli ex An. Dobbiamo essere una cosa sola. Dobbiamo costruire un partito capace di dettare l’agenda all’esecutivo. Capace di dialogare con le altre forze moderate. In Calabria lo abbiamo fatto

con l’Udc e a Cosenza persino con l’Api di Francesco Rutelli». Sulle primarie, vaticinate invano da Giuliano Ferrara, Scopelliti è secco: «Niente primarie. Non ci servono. Trovo anzi dannosa l’idea di scimmiottare la sinistra. La verità è che dobbiamo smetterla di pensare che Berlusconi possa lavorare sempre per tutti. Ora bisogna lavora-

re tutti con Berlusconi». L’intervistatore Carlo Puca chiede ancora, senza specificare il perimetro, “Perché non si

«Ex An e ex Fi: basta percentuali scelte a tavolino» E arriva il no alle primarie

candida a leader del Pdl?”. E Scopelliti di rimando: «Per carità, manco per scherzo: non sono interessato, so bene che i miei avversari cercano in tutti i modi di rendermi vulnerabile. Ma non ce la fanno: la mia lotta alla ’ndrangheta, dura e decisa, è visibile a tutti. Voglio restare qui proprio per combatterla, la criminalità, invece di fug-

gire. Al momento il mio unico interesse è governare la mia regione per i prossimi quattro anni. E, se i calabresi vorranno, anche per i cinque successivi». Un ultimo apprezzamento Scopelliti lo dedica all’alleanza con l’Udc in Calabria: «Può rappresentare il primo mattone del polo nazionale dei moderati». br. gem.

reggio

Arena presenta la sua squadra Sorride l’Udc, non i partiti minori REGGIO Il Comune di Reggio ha finalmente la sua giunta. Dopo una giornata di febbrili trattative con i partiti andate avanti tutta la notte, il sindaco Arena (foto) ieri mattina ha annunciato la sua squadra. Il primo cittadino, nonostante le sue intenzioni di procedere al rinnovamento dell’amministrazione, ha dovuto in parte cedere alle richieste dei partiti, soprattutto del Pdl, e operare diversi aggiustamenti. Il nuovo esecutivo sarà formato da nove elementi. Tre gli assessori in quota Pdl. Si tratta di Demetrio Berna che avrà l’impegnativa delega al Bilancio, di Tilde Minasiche si occuperà di Ambiente e Pari opportunità, mentre Luigi Tuccioavrà la delega all’Urbanistica. La Minasi, perno del modello Reggio, era fuori dalla giunta e solo sul filo di lana si è ripresa il posto a scapito di Monica Falcomatà. Tuccio, coordinatore cittadino del partito, è l’unico esterno scelto da Arena. L’assessore uscente Seby Vecchio, recordman di consensi, non è stato confermato, ma sarà il presidente del consiglio comunale. Aggiustamenti che Arena ha dovuto accettare, come si evince dall’esplicito richiamo che il sindaco ha fatto

durante la conferenza stampa di ieri alla responsabilità dei partiti. Accontentate in pieno le richieste dell’Udc a scapito dei partiti minori che, adesso, andranno a battere cassa alla Provincia mettendo in difficoltà il presidente Raffa. Cosa che non dispiace a Scopelliti, dopo lo strappo di Raffa e Foti sulla gestione congiunta dei tavoli per la formazione delle giunte. Il partito di Casini si aggiudica la prestigiosa carica di vicesindaco con Demetrio Porcino che avrà anche la delega alle Risorse umane. Il secondo uomo dell’Udc in giunta è Vincenzo Nociti con l’incarico alla Pubblica istruzione. Accontentato l’Udc, Arena ha dovuto fare lo stesso con la Scopelliti presidente aumentando di una unità la rappresentanza della lista in giunta. Pasquale Morisaniavrà i Lavori pubblici, mentre a Paolo Anghelone toccheranno le Attività produttive. Il quadro si schiude con Walter Curatola (Reggio Futura) che avrà la delega a Sport e Spettacolo e con il repubblicano Giuseppe Martorano cui è toccato Anagrafe, Decentramento e Protezione civile. Nessuno spazio per i Popolari liberali di Nucera e per il movimento Pa-

commissioni

Consuntivo, la minoranza abbandona i lavori REGGIO Riunione parecchio movimentata per la Commissione “Bilancio” che è al lavoro da qualche settimana sui bilanci di diversi enti sub-regionali e che, durante la seduta di ieri, avrebbe dovuto approvare il rendiconto generale della giunta. Sul consuntivo è insorta la minoranza che ha chiesto il rinvio della discussione sul punto perché il documento è arrivato sul tavolo della Commissione soltanto nella giornata di ieri. Nonostante le rassicurazioni da parte del presidente Morelli che aveva dimostrato disponibilità a concedere un breve rinvio, i consiglieri Rosario Mirabelli (Gruppo Misto), Pasquale Tripodi (Udc), Bruno Censore (Pd) e Mimmo Talarico (Idv) hanno deciso di lasciare l’aula. «Abbiamo deciso di abbandonare i lavori hanno sostenuto in una dichiarazione congiunta perché contestiamo i tempi di presentazione per la discussione del bilancio consuntivo da parte della giunta. Per tale ragione non abbiamo avuto il tempo materiale di poter, se non altro, visionare gli atti. È venuto meno infatti il ruolo di controllo e non solo, demandato ai consiglieri regionali di minoranza. E poi, cosa più importante, abbiamo preso atto dell'assenza della maggioranza in quota alla stessa Commissione consiliare». Circostanza in realtà smentita dai fatti, considerato che la Commissione ha potuto proseguire i lavori richiamando in

aula i commissari di maggioranza che non erano presenti per contemporanei impegni istituzionali. L’organismo ha poi approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2009 e il bilancio di previsione per il 2011 dell’Azienda Calabria Lavoro e ha audito il commissario dell’Arpacal Sabrina Maria Rita Santagati, il commissario dell’Azienda Calabria Lavoro, Pasquale Melissari, il direttore dell'Arcea Aldo Pegorari e i rappresentanti delle Aterp. «Sono costretto, mio malgrado, con il dovuto garbo istituzionale – la replica di Morelli - a correggere l’affermazione dei colleghi di minoranza secondo i quali, durante i lavori dell'organismo da me presieduto, era venuta meno la presenza della maggioranza. Nella medesima mattinata erano in corso importanti riunioni di altre commissioni, cosa che ha comportato il concomitante svolgimento dei lavori e quindi, la presenza dei consiglieri di maggioranza in più organismi nel medesimo momento. Agli stessi colleghi che hanno correttamente sottolineato il ritardo nella trasmissione del bilancio consuntivo della Regione, voglio ricordare che lo stesso documento contabile è stato licenziato dalla giunta solo qualche giorno fa ed è nostro intendimento esaminarlo domani per consentire all’aula di discuterlo ed approvarlo nella prima seduta utile». (ric. trip.)

ce che riverseranno su Raffa le proprie pretese. «Ho ritenuto opportuno e doveroso – ha dichiarato ieri Arena - conferire ai partiti che hanno concorso alla vittoria elettorale, la responsabilità della scelta in merito alla squadra di governo della città per i prossimi cinque anni. Ho proceduto, quindi, alla formazione di un esecutivo politico, attraverso le consultazioni con i partiti, che tenesse conto, cioè, della volontà popolare. In considerazione della riduzione del numero degli assessori, mi sono riservato di apportare eventualmente qualche modifica, in una fase successiva, alle deleghe che oggi abbiamo annunciato, anche in base all’attività dell’amministrazione che come sempre sarà intensa». Nella serata di ieri è arrivato, infine, il messaggio di auguri del governatore Scopelliti che ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione delle trattative. «La Regione, mai come adesso, sarà al fianco della città». Riccardo Tripepi

commissioni/2

Passa a maggioranza la legge sul Centro regionale del sangue

REGGIO La III Commissione “Sanità”, presieduta da Nazzareno Salerno (Pdl), ha approvato nella riunione di ieri, non senza un’accesa discussione, la legge che istituisce il Centro regionale del sangue. Il Centro, nella proposta normativa targata Candeloro Imbalzano, avrà il compito di presiedere al coordinamento, alla programmazione, ed al controllo di tutte le attività trasfusionali che si svolgono nel territorio regionale, e sovraintende ad ogni iniziativa che la Regione esplica nell’ambito della conferenza Stato-Regioni, con il Ministero della Salute e con il Centro nazionale sangue. In apertura dei lavori, però, il presidente Salerno aveva dato notizia di un fax, proveniente dal direttore del dipartimento Sanità Orlando, con il quale veniva reso noto che la conferenza Stato-Regioni sta lavorando ad un documento per rendere uniformi in Italia i livelli essenziali di assistenza in materia di attività trasfusionali. In tanti, dunque, hanno suggerito un rinvio dell’approvazione della legge per evitare discrasie o possibili impugnative da parte del governo nazionale. Dopo una breve sospensione della seduta ed un confronto fra Salerno e Imbalzano, si è deciso di procedere comunque all’approvazione della legge anche per sfruttare le risorse ministeriali già disponibili. Il testo è passato a maggioranza e con le forti perplessità espressa dal consigliere del Gruppo misto Enzo Ciconte. Sempre durante la seduta di ieri la Commissione ha fissato entro il 22 giugno prossimo la data ultima per la presentazione degli emendamenti ad una proposta di legge di iniziativa dello stesso Salerno per l’istituzione del servizio di videosorveglianza nelle sale operatorie. Nel corso dei lavori, sono stati auditi il presidente della società Sateca spa, Sonia Ferrari, che gestisce le Terme Luigiane, ed una delegazione di amministratori del comune di Bonifati in ordine alle attività espletate dalla Casa protetta per gli anziani ubicata in quel comune. (ric. trip.)


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il caso gioia tauro STATO DI CRISI A sinistra, Antonella Stasi vicepresidente della Regione Calabria. A destra, uno scorcio del porto di Gioia Tauro. Nella pagina accanto, il sit-in dei lavoratori e un momento della messa di ieri con i due rappresentanti della chiesa mentre parlano della grave situazione di crisi

«Reali speranze per il porto» Mct, governo e proposte della Regione: parla la vicepresidente Stasi L’attuale crisi e le prospettive di rilancio del porto di Gioia Tauro: parla la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, che sta seguendo dalla “prima linea” l’intera delicatissima vicenda. Vicepresidente Stasi: perché oggi il porto di Gioia Tauro vive una situazione di grave difficoltà? E come se ne esce? «Purtroppo il 2009, anno della crisi globale, ha dato un brusco stop allo sviluppo del transhipment nel mondo, comportando una importante riduzione dei volumi e dei noli. Un’inversione di tendenza è in atto ma bisognerà attendere il 2015, anno in cui è previsto un picco di incremento del 75% in più rispetto ai volumi di traffico attuali nel bacino del Mediterraneo. Inoltre entro il 2015 è previsto l’inserimento sulle tratte commerciali di 118 meganavi che necessitano di porti con gli alti fondali, e su questo Gioia Tauro è particolarmente favorita. Fino ad allora sarà necessario attivare misure di sostegno per le realtà di trasbordo italiane. A questo si aggiunge l’elevata potenzialità di Gioia Tauro per la logistica, che oggi la Regione Calabria guidata da Scopelliti ha inserito nei propri interventi prioritari adottando misure idonee a facilitare l’insediamento di nuove realtà industriali e attirare aziende che producano a Gioia Tauro e creino finalmente opportunità concrete e condizioni di vantaggio per sviluppare un area logistica-industriale». Molti rimarcano il disinteresse verso l’infrastruttura gioiese

del governo nazionale. «Ci sono le condizioni e le potenzialità perché Gioia Tauro possa integrare l’attuale vocazione di piattaforma di transhipment con un modello di gateway continentale. Ma per far questo è necessario procedere in due direzioni: da un lato diminuire il gap infrastrutturale con il Nord Italia rispetto a strade e ferrovie, dall’altro favorire misure dedicate all’utilizzo delle linee ferroviarie dal nord verso sud e viceversa e dunque sfruttare le grandi potenzialità del porto calabrese rispetto agli altri porti che è quello di essere legato alla terra ferma. Ma per far questo occorre una politica di governo che aiuta il sistema, e su questo non sempre siamo stati favoriti considerando, tra l’altro, l’interesse di molti ministri verso altri porti. A questo, però si aggiunge oggi una forte determinazione del presidente Scopelliti che da mesi, ormai, è presente sul problema e utilizzerà il suo carisma politico per chiedere con forza un sostegno e supporto al governo nazionale». Mercoledì ci sarà il tavolo nazionale: cosa aspettarsi da questo appuntamento? «Al tavolo nazionale presenteremo una serie di questioni aperte su Gioia Tauro e chiederemo un piano di aiuti a sostegno sia della crisi attuale che investe Mct al fine di scongiurare la riduzione di personale. Ma non solo. Obiettivo prioritario è ottenere un impegno affinché vengano attuati fino al 2015 idonei provvedimenti come correttivo per la riduzione dello squilibrio competitivo dei

porti di transhipment del Sud d’Italia, primo fra tutti Gioia Tauro, verso i porti nord africani. Inoltre chiederemo il supporto per attivare misure idonee a facilitare l’insediamento di nuove realtà industriali a Gioia Tauro e creare condizioni di vantaggio per attirare aziende che già utilizzano il nostro porto ma magari potrebbero produrre e realizzare reddito direttamente in Calabria. E ancora, chiederemo che il governo ci supporti nel dialogo con Rfi affinché possa garantire la celerità degli investimenti già sottoscritti nell’Apq firmato con la Regione Calabria e i ministeri competenti». Quali soluzioni prospetta la Regione per rilanciare il porto di Gioia Tauro? «Primo fra tutti preservare la leadership nel transhipment, cosa fattibile se si supera il momento particolare di crisi, ma soprattutto realizzare un sistema intermodale eccellente e creare le condizioni per l’insediamento di grandi operatori logistici/industriali nazionali ed internazionali. Le premesse ci sono, gli strumenti anche: occorre adesso una grande sinergia tra tutti gli attori. La regia, questa volta, la manterrà direttamente la Regione e il presidente Scopelliti». Cosa risponde a chi dice che la Regione manifesterebbe un atteggiamento di eccessiva timidezza rispetto al governo nazionale sulla vicenda Gioia Tauro? «Se il processo attivato dal presidente Scopelliti per Gioia Tauro in

un anno di attività, con la stipula e l’avvio di un importante Apq di 459milioni di euro, l’avvio di una vera politica di sviluppo della logistica con un dialogo aperto con importanti aziende leader del settore, con un tavolo aperto con il ministero dello Sviluppo economico che ha portato a un’azione di marketing gestita da Invitalia che produrrà un accordo di programma per investitori che produrranno finalmente la realizzazione di un vero distretto della logistica, l’abbattimento delle tasse di ancoraggio, la disponibilità ottenuta dall’Autorità portuale a realizzare infrastrutture deposito nella zona franca disponibile da concedere a prezzi competitivi a società di logistica. Se tutto questo è un timido approccio, come vogliamo definire 15 anni di mancato sviluppo nel retroporto e, cosa più grave, in assoluto silenzio?». Il terminalista Mct chiede una serie di agevolazioni ma ancora non sembra aver assunto alcun impegno per scongiurare gli annunciati esuberi: cosa vuole dire a Mct? «È importante che Mct in questo momento riesca ad avere un approccio ragionevole al problema. Da un lato bisogna scongiurare la crisi aziendale e siamo disponibili a confrontarci sul problema, dall’altro chiediamo di essere ponderati all’approccio degli esuberi, considerato che potrebbe essere - così come auspicato - solo una fase transitoria. Ma ancora più importante sarà che Mct capisca bene le reali intenzioni della Regione Calabria: oggi per il presi-

dente Scopelliti Gioia Tauro è una priorità e per questo bisogna guardare lontano. Non ci saranno sconti per nessuno. Per essere più chiara, se da un lato siamo disponibili a ragionare insieme con l’azienda per attivare degli aiuti con il supporto del governo nazionale, che consentano di superare l’attuale crisi, dall’altro Mct dovrà evidenziare i reali intendimenti per il futuro, con un piano credibile per verificare quali azioni l’azienda intende mettere in campo per attirare nel porto nuovi volumi di merci. In caso contrario, e se se ne creassero le condizioni, saremmo costretti a chiedere di restituire parti di banchine non utilizzate». Domanda conclusiva: per il porto di Gioia Tauro c’è speranza? «Per Gioia Tauro c’è speranza, ma soprattutto ci sono oggi le reali condizioni per un importante sviluppo. Gli strumenti ci sono, i soldi ci sono, ma soprattutto c’è la giusta tensione che consentirà di accelerare i processi e una determinazione, come quella del presidente Scopelliti che consentirà di mantenere l’attenzione giusta ai problemi ed alle questioni. Primo impegno fra tutti superare la crisi e quindi pensare ai lavoratori, ma allo stesso tempo continuare a portare avanti il piano tracciato che potrebbe portare entro tre anni alla realizzazione, finalmente, di un vero “distretto della logistica” nelle aree retro portuali, … ed è questa la vera sfida». ANTONIO CANTISANI a.cantisani@calabriaora.it

l’annuncio Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha ottenuto dal governo nazionale un tavolo di confronto sulla crisi legata al porto di Gioia Tauro. L’incontro, a cui prenderanno parte la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, quello delle Infrastrutture Altero Matteoli e del Lavoro Maurizio Sacconi, si terrà a Roma, il prossimo 22 giugno alle ore 11.30, nella sede del ministero delle Infrastrutture. Ne dà notizia l’ufficio stampa della Giunta regionale, che in un comunicato ricorda che «il presidente Scopelliti, che nei giorni scorsi ha incontra-

Finalmente il tavolo nazionale: mercoledì incontro con Romani, Matteoli e Sacconi to le organizzazioni sindacali, anche alla luce della decisione improvvisa da parte della Società Maersk di abbandonare lo scalo calabrese con il conseguente rischio di esuberi del personale, ha già avviato una serie di incontri con Assologistica, la più grande realtà associativa confindustriale delle aziende di movimentazione, stoccaggio e manipolazione delle merci per illustrare ai manager di varie aziende nazionali le opportu-

nità e gli incentivi previsti dalla Regione Calabria per chi volesse investire all’interno del Porto». Sempre nei giorni scorsi, - prosegue il comunicato dell’ufficio stampa della Giunta calabrese - «il presidente Scopelliti e la vicepresidente Stasi, durante un tavolo tecnico regionale per discutere in merito sulle problematiche del Porto di Gioia Tauro, hanno ribadito l’importanza strategica di questa infrastruttura e soprattutto dell’area

del retro-porto, rafforzando l’intenzione da parte della Regione di apportare un approccio utile e funzionale per tutelare i lavoratori e il territorio. Al tavolo nazionale la Regione punta ad arrivare con una proposta che sia il più condivisa possibile, proprio per evitare che sulla questione del Porto possano esserci ulteriori ritardi negli interventi da parte del Governo». Occhi puntati dunque al tavolo nazionale di mercoledì: al quale – tuttavia – almeno a quanto risulta non sembra siano stati convocati anche i sindacati, che pure l’avevano richiesto a gran voce. Chissà cosa ne penseranno.


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Un presidio permanente aspettando la soluzione

Anche la chiesa si mobilita: «È la lotta di tutti»

«Le commesse sono sempre meno. Si rischia la chiusura» GIOIA TAURO L’incertezza regna sovrana al porto di Gioia Tauro. Anche tra lavoratori e sindacati, che non sembrano trovare per il momento una linea comune sulle strategie da attuare nell’immediato. In attesa di capire se il terminalista Mct otterrà quegli aiuti chiesti al Governo per scacciare la crisi, la Cgil prova a compattare il fronte con il presidio permanente partito già dal pomeriggio di mercoledì scorso. Un’iniziativa «informativa» a beneficio dei lavoratori, ha spiegato il sindacato, anche se l’impressione è più di una sorta di sondaggio interno per testare gli umori e, soprattutto, invocare la partecipazione anche di Cisl e Uil. E non certo positiva, in questo senso, è risultata la completa assenza fatta registrare dagli altri confederali anche nella giornata di ieri. Mentre rispetto all’esigenza di “informare” i lavoratori, è chiaro che i portuali capiscono benissimo già da soli lo sta«Come al solito to dell’arte, e sopratl’azienda vuole tutto le contraddizioni sempre più evidenti scaricare la crisi che stanno emergendo su di noi, ma la rispetto alla gestione colpa è altrove» attuale della vertenza. «Come al solito, l’azienda vuole scaricare la crisi su di noi - affermano - ma che colpa hanno i lavoratori se l’azienda non è riuscita a trattenere a Gioia Maersk?». E c’è anche chi ricorda gli “sprechi” aziendali passati e presenti. «Oggi l’azienda lamenta perdite - protesta un portualema che senso aveva, nel 2005, organizzare per il decennale dell’apertura festeggiamenti e una crociera costati 2 milioni di euro?». E poi c’è la gestione del personale. Se è vero, infatti, che l’organico appare oggi ridimensionato, un lavoratore denuncia: «Una volta c’era un capoturno per ogni turno, adesso anche tre, a che servono?». Discorso diverso, invece, quando si parla di passare all’azione. Rispetto all’ipotesi di uno sciopero, infatti, l’indecisione è palpabile. Prevale la prudenza, la stessa dei sindacati che, seppure con sfumature diverse, attendono che vengano ufficializzati gli eventuali esuberi per far scattare la mobilitazione. Il timore, infatti, è che un blocco del porto in questa fase possa dare l’«alibi» alla compagnia svizzera Msc, l’unico grande cliente rimasto sulla banchina, per abbandonare lo sca-

lo. Quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, insomma, il rapporto di forza si rivela tutto a vantaggio dell’azienda rispetto alle parti sociali. La stessa Cgil che ha organizzato il presidio, in attesa di avvicinare le altre sigle, continua infatti a sollecitare il tavolo nazionale che dovrebbe, nella sostanza, scongiurare la crisi con aiuti e sgravi all’azienda. Lo fa Pasquale Marino, segrtario territoriale della Fiom, che chiede «un tavolo con la Presidenza del Consiglio per capire quali saranno gli investimenti sul Il segretario della porto». Fiom chiede Ma la presenza del segretario Fiom è imun incontro portante anche perché della Gellog (setcon il presidente ratore segna l’allargamento tore metalmeccanico, 22 del Consiglio della vertenza all’area dipendenti), ma con industriale, oltre che contratti ormai limitati a alla banchina, con particolare riferi- 15 giorni e metà del personale già in casmento al settore metalmeccanico. La sa integrazione. crisi, per il momento, si sta scaricando «Le commesse sono sempre di meno infatti sulle aziende esterne che lavora- spiega il dipendente - si richia la chiusuno per Mct, dallo stesso settore metal- ra». Insomma, un clima rovente, ma con meccanino al rizzaggio, per un totale di una politica che appare sempre più lonta400 lavoratori all’incirca. Il terminalista na dalla drammatica realtà vissuta dai lainfatti comincia ad utilizzare per tali at- voratori, e soprattutto incapace di capire tività il personale proprio attualmente e governare le questioni. Ma anche quein eccedenza, e di conseguenza non dà sta, in fondo, è storia vecchia. più commesse alle aziende esterne. E a FRANCESCO RUSSO confermare la tendenza arriva un lavof.russo@calabriaora.it

GIOIA T.«La situazione che si sta delineando nel porto di Gioia Tauro non può lasciare indifferente la chiesa. La chiesa non è colei che può trovare la soluzione, ma questo non vuol dire stare a guardare. Siamo chiamati a dare il nostro contributo». È giunto forte e chiaro, durante la preghiera solidale officiata ieri pomeriggio nella cappella del porto, il messaggio lanciato da don Pino Demasi, vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente locale di “Libera”. «È necessario che in tutti gli ambiti, quello politico, quello economico e quello lavorativo, ci si ricordi di ciò che Benedetto XVI ha detto, e cioè che il primo capitale da salvaguardare è l’uomo nella sua integrità. Faccio quindi appello - ha detto don Pino Demasi - agli imprenditori e ai vertici aziendali affinchè il profitto non diventi l’unico motivo di riferimento. E ricordiamo che la lotta di ciascuno per il lavoro, è la lotta di tutti». Dunque una profonda dimostrazione di solidarietà per i lavoratori del porto, il momento di preghiera organizzato nel piazzale della piccola cappella del porto dal cappellano don Natale Ioculano, dalla Pastorale sociale e del lavoro, dalla Consulta diocesana aggregazioni laicali e dal consiglio Pastorale diocesano. L’evento, presieduto da don Pino Demasi, si è svolto alla presenza, fra gli altri, del comandante della capitaneria di porto Giuseppe Andronaco, e dell’ispettore dei vigili del fuoco Natale Zucco. Meditando alcuni brani della “Laborem Exercens”, il cappellano don Natale Ioculano ha evidenziato: «La situazione del porto riflette le problematiche del lavoro, come chiesa ci sentiamo di essere solidali in quello che determina il futuro di tante famiglie». Don Natale ha poi proseguito rivolgendosi ai sindacati, definiti «un organo importante di lotta, ma che sia fatta in nome della giustizia sociale», e ai politici, «affinchè svolgano fino in fondo il loro dovere per risolvere la crisi». Eva Saltalamacchia

gli appelli GIOIA TAURO Ancora gli appelli prevalgono sulle azioni di rivolta che pure sono state ventilate. La speranza che le istituzioni regionali e nazionali trovino una buona soluzione per lo scalo marittimo di Gioia e per quanti vi lavorano, viene sinora affidata a manifestazioni di pacifica protesta come il sit-in, organizzato già da qualche giorno, dei lavoratori portuali per lo più affiancati da rappresentanti di categoria sindacale in quota Cgil. Ma il clima potrebbe cambiare da un momento all’altro. E le avvisaglie non mancano. Soprattutto perché i lavoratori che in queste ore si stanno ritrovando presso il sit-in sento-

I lavoratori continuano a sperare nel dialogo Ma la tensione è già al suo limite massimo no l’urgenza di non farsi rappresentare da alcuna bandiera ma, nello stesso tempo, di convogliare nell’alveo della protesta le istanze nude e crude della gente del posto e delle proprie famiglie. Perciò, l’ansia cresce e, anche nelle ultime ore, come tutta risposta, si moltiplicano gli inviti «all’unità sindacale» con parole concilianti affidate a “note” firmate da esponenti politici locali e segretari sindacali. Al fianco del sindacato “rosso” ieri mattina c’era il consiglie-

re provinciale di Reggio, Giuseppe Longo, di Rifondazione, che invita proprio alla riunificazione delle sigle «affinché - scrive - si possa mettere in piedi un tavolo di concertazione con il Governo». La richiesta di un dialogo prevale anche negli altri rappresentanti sindacali, ben consci della piega che potrebbe assumere la questione in termini di tensioni sociali. In un documento a firma congiunta, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Ugl-Ferrovie tra le righe tentano di

spiegarlo che la realtà potrebbe rivelarsi ben più grave di quanto non venga rappresentata: «La crisi delle attività nel porto e nell’area portuale di Gioia Tauro - si legge nel documento , se non affrontata con le modalità più adeguate a superare le ragioni di fondo che la stanno generando, rischia di pregiudicare ogni possibile strategia d’azione condivisa». In palio c’è il futuro di un’intera classe di lavoratori ancorché di un intero territorio. Ed oggi più di sempre appare drammaticamente beffarda l’agonia di una delle più importanti infrastrutture costiere del Mediterraneo. l. g.


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Venti di nomine e malumori Dal Pdl filtrano molti mugugni contro gli alleati centristi “pigliatutto” Oggi in programma una riunione di giunta regionale. Appuntamento rituale, all’orizzonte non dovrebbe esserci nulla di eclatante. E tuttavia spirano venti di malumore, venti che provengono dal Pdl. Perché è tempo di nomine e il clima post elettorale, e soprattutto la vittoria in Calabria, hanno alimentato aspettative e anche appetiti. A conferma che vincere fa bene, ma in certi casi vincere facile e netto non fa così bene. Nomine di Giunta e poi anche nomine di Consiglio per coprire posti di sottogoverno che servono sempre. Caselle da riempire fin dall’inizio della legislatura – come a esempio l’Arcea – altre invece da rimodulare per scadenze e fine incarichi. Il “posto al sole” interessa tutti, e soprattutto il partito che rappresenta la dorsale della coalizione, il Popolo della libertà. Ed è proprio dal Popolo della libertà, e in particolare dal Popolo della libertà del Catanzarese, che – riferiscono fonti accreditate – starebbero montando molti mugugni, indirizzati in particolare nei confronti dell’Udc, che potrebbe essere beneficiato ulteriormente nella prossima infornata di nomine. L’Udc che qui in Calabria ha fatto da più di un anno una precisa scelta di campo al costo di avere una posizione diversa rispetto alla linea del partito nazionale: una ferrea alleanza con il governatore Scopelliti, un vero e proprio asse di ferro, come del resto ha confermato la composizione della giunta comunale di Reggio Calabria. E adesso – confermano fonti del Pdl calabrese - lo Scudo-crociato, che già, in nome dell’intesa suggellata a fine 2009 dagli allora segretari Franco Talarico e Scopelliti in un noto hotel di Lamezia Terme, può vantare la presidenza del consiglio regionale e due assessorati piuttosto consistenti, starebbe ulteriormente alzando la posta. Per il momento si tratta solo di boatos,

commissione di viglianza

Guccione: convocare la Field e la Sorical

di indiscrezioni che incrociano una serie di sfoghi rigorosamente anonimi perché ovviamente non se ne parla proprio di uscire in modo eclatante rischiando di perdere definitivamente il treno. Si vedrà og-

gi se la Giunta procede ad alcune nomine e a quali. Se, come possibile, non ce ne saranno, il problema sarà solo rinviato, e i malumori destinati a crescere. (a. c.)

Si è riunita ieri la commissione di vigilanza. Il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione ha chiesto che la Commissione convochi nella prossima seduta il presidente di Field e il rappresentante di Sorical. «C’è la necessità - ha detto Guccione - non solo di modificare quei provvedimenti che assegnavano alla Sorical funzioni improprie rispetto alla missione di una società mista pubblico-privata che potrebbero causare forti penalizzazioni per i cittadini e per i territori, ma anche di procedere ad un’immediata e complessiva

verifica per avviare una profonda riflessione sui risultati di quanto ha prodotto la gestione Sorical in questi anni in Calabria, un’esperienza caratterizzata da numerose difficoltà e limiti che hanno comportato mancati investimenti e diversi contenziosi anche giudiziari con gli enti locali. Alla luce di quanto ha provocato la vittoria dei Si ai referendum è necessario aprire ora in Calabria una pagina nuova, che modifichi anche le novità che il Consiglio regionale, in sede di approvazione del Bilancio 2010, ha introdotto sugli Ato».

lavoro

Comunità montane Si attendono risposte Il destino delle Comunità montane ancora al centro di un serrato dibattito. «La legge 191 del 2009, con la quale Oggi in Giunta? lo Stato ha Iorno (Cgil): in deciso di non concorrere attesa di riscontri più nel finanresta lo stato ziamento di agitazione delle Comunità Montane - afferma il capogruppo del Pd Sandro Principe - ha lasciato

queste istituzioni in uno stato di grave disagio, in modo particolare i 450 dipendenti delle Comunità montane calabresi, che da mesi non ricevono lo stipendio, poiché l'ente Regione non ha previsto una copertura finanziaria adeguata da trasferire agli Enti Montani». Principe sollecita la giunta regionale: «Riteniamo che sarebbe (...) opportuno che la Giunta si impegnasse a partorire una specifica proposta di legge di riordino della materia, che attri-

buisca alle Comunità montane competenze specifiche». Sul tema interviene il consigliere regionale dei democrat, Carlo Guccione, che ha presentato un'interrogazione al governatore Giuseppe Scopelliti e all'assessore all'Agricoltura, Michele Trematerra con la quale chiede quali «iniziative urgenti si intendono assumere per garantire ai dipendenti il pagamento pregresso degli stipendi maturato da febbraio ad oggi e per assicurare ad essi l'intero fabbisogno annuo, considerato che, con le somme finora erogate dalla Regione, le Comunità montane hanno pagato ai dipendenti gli stipendi solo fino al mese di febbraio 2011». Preoccupato per il destino dei lavoratori anche Ferdinando

Aiello (Sel), secondo cui «gli stessi non riescono più a percepire lo stipendio con regolarità per il comportamento ondivago della Regione che per il 2011 non ha previsto le risorse finanziarie utili a coprire gli stipendi dei 416 dipendenti che si possono quantificare in circa 20 milioni di euro». Ieri intanto il segretario regionale di Cgil Funzione pubblica, Alfredo Iorno, ha incontrato l’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra che si sarebbe impegnato a portare in giunta (la riunione dell’esecutivo regionale è prevista per oggi) la proposta di “salvare” i lavoratori. «In attesa di un positivo riscontro - il commento di Iorno - la Cgil mantiene lo stato di agitazione».

tavolo permanente

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Legalità, protocollo d’intesa tra Ance e Stazione unica appaltante

Si insedia il comitato per la diffusione della Carta delle Pari opportunità

È stato firmato ieri presso la sede della Sua un protocollo d’intesa tra la Sua e l’Ance Calabria. Dopo la lettura del documento da parte del segretario della Sua, Fernando Pelagi, il commissario dello stesso ente, Salvatore Boemi e il presidente di Ance, Francesco Cava (foto) hanno proseguito con la firma dell’accordo. Esso segna l’avvio di un percorso di lavoro finalizzato a fornire un forte stimolo verso la promozione di strumenti e competenze per una efficace applicazione delle norme nazionali che regolano l’affidamento di contratti pubblici di lavori in termini di legalità, qualità e trasparenza. Come ha affermato Cava, «il protocollo con la Sua si pone come completamento di tutto un iter avviato dall’Ance con l’obiettivo di premiare le imprese sane della Calabria. È necessario invertire la rotta e riportare gli investimenti al

sud. Per riuscirci, bisogna lavorare per garantire la trasparenza. L’Ance sta operando attivamente in tale direzione». Tra gli obiettivi delle attività relative al Tavolo di lavoro l’elaborazione e la promozione di proposte per il miglioramento delle norme e delle prassi per l’affidamento e l’esecuzione degli appalti di lavori; l’individuazione di azioni di sensibilizzazione, formazione ed attuazione per la razionalizzazione, anche in termini di tempi, delle procedure di erogazione dei pagamenti e rendicontazioni finali. Boemi ha parlato poi di un progetto sulla semplificazione delle Stazioni appaltanti, che «sarebbe stato redatto dai funzionari della Sua e consegnato agli organi politici competenti. È un progetto che può costituire il futuro della Sua, sta agli organi competenti valutarlo». Angela Rubino

Una “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro” che possa essere serio e concreto strumento di monitoraggio e di sensibilizzazione, magari anche attraverso la sua “personalizzazione”, la sua caratterizzazione a livello regionale. Questo è emerso dalla riunione di insediamento del Comitato promotore regionale della “Carta” - svoltasi ieri mattina a Palazzo Alemanni a Catanzaro -, presieduta dalla consigliera regionale di Parità, Maria Stella Ciarletta. A far parte del comitato, a parte l’ufficio regionale della consigliera di Parità, anche le associazioni Aidda, rappresentata da Orietta D’Ippolito, l’Ucid, rappresentata dall’avvocato Francesco Granato, l’Aidaf, la Sodalitas e Impronta etica. Presenti ai lavori anche la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, la presidente della commissione regionale Pari opportunità Giovanna Cusumano, la consigliera regionale supplente di Parità Tommasina Lucchetti, la consigliera provinciale di Parità di Catanzaro Sonia Munizzi e la consigliera provinciale di Parità di Crotone Nella Mustacchio. A illustrare l’in-

tento di promozione della “Carta” nelle imprese è stata la Ciarletta che, sottolineando la sinergia tra l’azione nazionale e quella locale, ha affermato: «È il Ministero a chiederci di coinvolgere le imprese nella promozione della Carta in collaborazione con il Tavolo nazionale. I soggetti che compongono il Comitato saranno i soggetti promotori della Carta coordinandone le attività di implementazione sul territorio». La Cusumano ha plaudito a «quest’occasione concreta» che dà modo di fare rete «attraverso il coinvolgimento corale delle associazioni di categoria al fine dell’attuazione della Carta». La Stasi, soddisfatta per il lavoro della Ciarletta che ha portato l’arrivo della “Carta” in Calabria, «Regione che non brilla per presenze femminili, ma può essere un momento propositivo. Spero che la “Carta”, di cui avevo già sentito parlare da presidente di Confindustria, venga adottata, partendo dalla Regione, magari con una delibera di Giunta. A seguire, magari anche dalle Camere di Commercio e dalle imprese a loro associate». Maria Paola Ronchi


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GIUSTIZIA

POLITICA

Consolo è il nuovo procuratore

MONTAURO

Corsa alle commissioni consiliari

> pagina 21

> pagina 19

Un’estate senza l’Acqua Splash > pagina 26

LAMEZIA TERME

Due avvisi di garanzia a imprenditori > pagina 28

Phonemedia, assolti i Battaglia I due fratelli coinvolti nel giro di presunti finanziamenti illeciti Assolti per non aver commesso il fatto. Con questa motivazione i giudici del Tribunale di Catania hanno assolto i fratelli Antonio e Claudio Battaglia, di Catanzaro, imputati nel processo sui presunti finanziamenti illeciti percepiti dalle società del gruppo Phonemedia, beneficiarie di contributi pubblici per 34 milioni di euro. Antonio e Claudio Battaglia,(difesi dagli avvocati Aldo Costa, Gianpiero Biancorella e Voto Branca), già amministratori di due delle società sottoposte ad inchiesta, furono raggiunti da avviso di garanzia il 5 maggio 2010 per concorso in truffa ai danni dello Stato. Nei confronti dei due indagati fu emesso un provvedimento di sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di oltre quattro, sei milioni di euro. «L’esito della sentenza di ieri - sostengono i difensori dei due fratelli - era in ogni caso scontata. Il Tribunale del Riesame del capoluogo etneo, già il primo giugno 2010 annullò la misura di sequestro, vista la pochezza degli elementi a supporto del provvedimento; questi elementi, tuttavia non bastarono la struttura di Phonemedia in viale Magna Graecia ad evitare ai nostri assistiti il rinvio a giudizio. L’assoluta estraneità dei Battaglia alla di 44 milioni di euro, 34 dei quali concessi a permesso di appurare la presunta esistenza truffa, che giova ricordare prese le mosse nel favore di quattro società: la B2b con sede le- di anomale fatturazioni fra “gruppi” e azienlontano 2001 e fu di fatto completata con la gale a Catania ma operante a Trapani, la de che, per la Procura di Catania, erano soldichiarazione di chiusura dell'investimento Multimedia Planet con sedi a Trapani e Bi- tanto apparentemente estranee tra loro, ma nel 2006 e quindi ben prima della nomina ad stritto (Bari), la Soft4web di Vibo Valentia e in realtà collegate. Con questo sistema, secondo l’accusa, sala Multivoice con sede legaamministratori dei due professionisti, è talmente chiara I legali:decisione le a Milano. Secondo le tesi rebbe stato possibile «svuotare le casse dei accusatorie la truffa avrebbe call center a favore di conti correnti aperti in che la stessa accusa, nel corscontata riguardato l’acquisto, con fi- banche svizzere e orientali da società organiso della sua requisitoria, rinanziamenti dello Stato otte- camente poste in posizione superiore nella chiese il proscioglimento dai difendere nuti grazie alla legge 488, del catena di controllo a piramide». reati contestati. Oggi (ieri, degli innocenti Al vertice del sistema ci sarebbe stata la “codice sorgente” di un softndr-) concludono i legali - la non è difficile ware di gestione di call center Jdc Investment Llc, una società di diritto con conseguente assoluzione con prodotto da due aziende con sede in uno degli Stati “paradisi fiscali” degli formula piena. Possiamo, senza dubbio ritenerci soddisfatti della con- sede all’estero, che secondo la Polizia posta- Usa, il Delaware, ed uffici in Svizzera, “gesticlusione della vicenda: difendere gli inno- le di Catania non sarebbe però mai stato uti- ta” dalla Techne capital ltd con uffici in Svizcenti non è difficile». Nel mirino della Guar- lizzato perché presentava un bug di difficile zera e Singapore. dia di finanza i progetti finanziati dal mini- soluzione informatica. Le indagini delle GABRIELLA PASSARIELLO stero allo Sviluppo economico per un valore Fiamme gialle all’epoca dei fatti, avrebbero catanzaro@calabriaora.it

discariche

Da Traversa l’ok per Alli

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Michele Traversa ha rassicurato sulla capacità di smaltimento dei rifiuti della discarica di Alli. Lo ha fatto in una nota nella quale ha tranquillizzato tutta la cittadinanza anche in vista della bella stagione: «Si riuscirà ad affrontare in piena tranquillità - ha detto- anche la stagione estiva».

> servizio a pagina 20

catanzaro calcio

Ricordato Pino Albano

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Una serata ricca di ricordi ed emozioni quella con cui, a sei mesi dalla sua scomparsa, è stato ricordato Pino Albano, storico presidente dell’Us Catanzaro. A descrivere la sua intensa personalità c’erano, tra gli altri, gli ex calciatoti giallorossi Sabadini, Fontana, Mancini e Giampà.

> servizio a pagina 22

L’EDITORIALE

UN GIORNALE PIÙ VICINO ALLA CITTÀ

D PIERO SANSONETTI

Da oggi, come vedete, abbiamo cambiato un po' la grafica di questa pagina. Abbiamo deciso di farla diventare una sorta di “prima pagina” dell'edizione della nostra città e della provincia. Abbiamo collocato qui i richiami che annunciano gli articoli che pubblichiamo nelle pagine successive. Qual è il motivo? Farvi capire che cercheremo di fare un giornale più vicino alle nostre città e ai nostri paesi: una per una, uno per uno. Più attento a tutto quello che succede nei quartieri, nei rioni, nel territorio. L'informazione, in Italia, sta diventando sempre di più qualcosa di generico, di ideologico, fazioso, calata dall'alto. La forza dei giornali locali può essere proprio quella di rovesciare questo schema: di “scendere”, di stare più vicino alle cose, ai fatti, alle persone.

trasporti

Uni(ti) contro gli autobus fantasma E l’università diventa irragiungibile L’associazione studentesca Uni(ti)Cz si fa portavoce del disagio avvertito dagli utenti rispetto al «cattivo funzionamento del servizio di trasporto pubblico che dovrebbe assicurare i collegamenti con l’università Magna Graecia». La problematica è stata affrontata durante un incontro nel corso del quale è stato da più parti sottolineato «il grave disagio che sono costretti a sopportare tutti gli utenti impossibilitati ad utilizzare un mez-

zo proprio per raggiungere il campus». «Da diversi mesi, infatti, in varie fasce orarie, gli autobus dell’Amc non effettuano le corse programmate, senza peraltro preventivamente avvisare l’utenza. Ciò riguarda in modo particolare la linea 46 che parte da Funicolare Valle con arrivo al Campus Universitario di Germaneto, che non effettua tutte le corse programmate e che spesso vengono sorprese all’ultimo minuto. L’ultimo episodio risale a ve-

nerdì 10 giugno, quando sono state soppresse le corse in partenza alle ore 19,05 e 20,05 dal Campus (ultime corse programmate), e martedì 14 giugno, data in cui è stata soppressa la corsa prevista con partenza da Funicolare Valle alle 12,55. Gli studenti che in quel momento attendevano alla stazione di Catanzaro Lido l’autobus, pur avendo richiesto informazioni in merito direttamente all’azienda, non hanno ottenuto risposte esaurienti» . L’Associazione quindi ha deciso di rivolgere un accorato appello alle istituzioni interessate, e in particolare al sindaco Traversa, sempre attento alle problematiche del territorio e soprattutto alle proposte che provengono dal mondo studentesco.


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Laboratorio centrosinistra Partiti, associazioni e cittadini insieme nel coordinamento del dopo Scalzo L’entusiasmo nato a Catanzaro per la candidatura a sindaco di Salvatore Scalzo si consolida ogni giorno di più. La prova è il movimento spontaneo composto da semplici cittadini, giovani e meno giovani, che da un mese a questa parte ha continuato a incontrarsi sempre più numeroso ogni venerdì per discutere su come organizzarsi all’indomani delle consultazioni elettorali che hanno visto Salvatore Scalzo ottenere un risultato profondamente significativo. Un consenso indicativo della voglia di costruire una nuova politica per il centro sinistra partecipativa e innovativa della voglia di partecipare attivamente al destino della propria città. «Appresi i dati del voto – ha spiegato Salvatore Scalzo – ho visto muoversi qualcosa attorno al progetto che abbiamo in mente. Ecco perché ritengo sia necessario dare seguito ad un movimento spontaneo che nasce dalla voglia di rinnovamento etico e concettuale del modo di fare politica a Catanzaro, ma non Il 20 giugno solo. Più volalle 18 la te, in questi mesi, la stampresentazione pa nazionale della nuova e addirittura iniziativa internazionale si sono interessati a Catanzaro e alla campagna elettorale che abbiamo condotto, indicando-

il sindaco

Alle 8.30 allo stadio con gli assessori Solo poche ore lontano in vista dell’assemblea dei dalla sua città, per poi torna- soci convocata in prima batre sempre più vulcanico a ri- tuta per il 29 giugno, alle 16, prendere in mano le redini e in seconda il giorno dopo. dell’amministrazione comu- Provincia, Comune, Regionale che ha ereditato esatta- ne e Ministero dovranno samente da un mese. Il sinda- nare le perdite per procedeco Michele Traversa ieri re tranquillamente all’avvio dell’attività; mattina è il vice sintornato a Ieri incontro daco CapoPalazzo de con Caporale rale è anche Nobili per componenuna serie di e Bevilacqua te del consiincontri, per il Centro glio d’amma non sotipologico ministralo con i conzione. Oggi siglieri comunali in fibrillazione in vi- il primo appuntamento scatsta della composizione delle ta alle 8.30 con l’assessore ai commissioni consiliari. Con Lavori pubblici Peppino Cail vice sindaco Maria Grazia labretta e l’assessore allo Caporale ha incontrato il ca- Sport Stefania Lo Giudice: pogruppo provinciale del Pdl destinazione stadio “CeravoGiampaolo Bevilacqua, pre- lo” per verificare lo stato delsidente del laboratorio per il l’arte della manutenzione. ma. ri. ga. Centro tipologico nazionale,

Salvatore Scalzo con Di Pietro nel corso della campagna elettorale la come un laboratorio politico che, con abnegazione e partecipazione delle energie sane della nostra città, possa essere d’esempio all’Italia intera». «Costruiremo, dunque – ha concluso Scalzo -, un laboratorio di confronto politico, che sia aperto ai partiti, alle associazioni, ai movimenti e ai singoli cittadini. Lo ritengo un salto culturale. Quella di giorno 20, sarà una convention di straordinario valore, una riflessione aperta a tutti sulla strada che il centrosinistra, anzi che la politica tutta dovrà percorrere nel capoluo-

go». La città, quindi, manifesta concretamente la voglia di riappropriarsi degli spazi politici più alti, i cittadini vogliono impegnarsi concretamente per rifondare dalla base un meccanismo che in molti dei suoi ingranaggi è considerato in grave difficoltà. E si darà quindi una forma organizzata, la cui sostanza sarà illustrata il prossimo 20 giugno alle ore 18, presso l’Itis “Scalfaro” di Catanzaro, con una presentazione aperta alla partecipazione di chiunque abbia voglia di dire la sua sul momento politico che il capoluogo di regione sta attraversando.

Grande festa per Galante Commozione per l’elezione del consigliere di Catanzaro da Vivere Si è tenuta mercoledì 15 giugno presso il mercato ittico Lamonica a Catanzaro Lido la festa in onore del consigliere comunale eletto Francesco Galante. Il candidato alla lista Catanzaro da vivere, la grande sorpresa della campagna elettorale che ha raccolto circa 8200 voti, ha voluto celebrare la propria nomina da consigliere della nuova giunta del neo sindaco Michele Traversa con tutti i quasi 500 elettori che lo hanno sostenuto in questa nuova avventura. Un ringraziamento, dice Galante, è rivolto a tutti i dirigenti della lista che sono riusciti a creare questo grande progetto capace di ottenere uno straordinario risultato. L’idea che da sempre abbiamo voluto portare avanti, continua il consigliere, non si è mai basata sulle false promesse di posti di lavoro fasulli che non hanno fatto altro in questi mesi che alimentare false speranze soprattutto nei più giovani, ma abbiamo voluto creare una proposta concreta fondata sul nostro impegno e sulla nostra vera disponibilità nella questione sociale per cercare nel limite del possibile di essere vicini ai bisogni della nostra gente. In questa campagna elettora-

le non ha vinto il singolo ma un intero gruppo sostenuto dai propri elettori, una squadra costruita a doc per donare un contributo serio non solo al proprio quartiere ma a tutti i territori della provincia senza alcuna distinzione. Sono queste le parole che Galante ha offerto ai presenti ricordando inoltre che la campagna elettorale è come se co-

minciasse oggi e che gli elettori non sono come un deposito in banca ma uno stimolo per garantire continuamente l’impegno politico basato sul rapporto umano. Inizierà così il duro lavoro del nuovo consigliere nella speranza di non deludere mai nessuno. Alle ore 20:00 poi la serata è proseguita con l’apertura del banchetto offerto a tutti i nu-

merosi presenti accorsi per festeggiare Francesco Galante i quali si dicono fiduciosi non per il personaggio politico ma per l’uomo che in questi anni si è sempre mostrato vicino alla gente e ai loro bisogni. A conclusione della serata nelle ultime dichiarazioni il neo consigliere ha rivolto i suoi auguri all’intero Consiglio Comunale, a Michele

Un momento dei festeggiamenti con Galante Traversa e ai nuovi giovani assessori nominati nella lista

settore igiene e ambiente

L’assessore Franco Nania avvia la ricognizione

L’assessore all’Igiene e all’ambiente Franco Nania (nella foto) ha incontrato, ieri mattina, il dirigente a interim del settore Giuliano Siciliano. Al centro del colloquio, una prima ricognizione su quelle che sono le priorità da affrontare per restituire ai catanzaresi una città più vivibile. «Dopo l’intervento in corso a Giovino, condiviso e fortemente voluto dal sindaco Traversa in vista dell’approssimarsi della stagione estiva – ha detto l’assessore – bisogna sin da subito affrontare il problema della raccolta dei rifiuti. Il primo passo che compieremo sarà quello dell’acquisto di nuovi cassonetti visto che tante sono state le segnalazioni arrivate agli uffici sulla inadeguatezza di quelli sparsi attualmente sull’intero territorio comunale». Nania ha annunciato che, nei giorni scorsi, è stata espletata la gara per la raccolta dei farmaci scaduti «che gettati nelle discariche – ha ricordato l’assessore – possono dar luogo a emanazioni tossiche e inquinare il percolato, con tutto ciò che ne può derivare». Ma l’attenzione di Nania è rivolta anche al resto della raccolta differenziata, considerato che la situazione in città è particolarmente difficile a causa delle complesse vicende che riguardano l’Ambiente e Servizi. “In questi giorni, con l’apporto del sindaco Traversa – ha affermato l’assessore – approfondiremo la questione, cercando ogni

strada possibile per garantire alla cittadinanza un servizio essenziale”. Infine, ma non per ultimo, nell’agenda delle urgenze di Nania c’è anche il problema del randagismo. «Bisognerà dare al più presto risposte a tutti coloro che ci segnalano circostanze pericolose per la presenza di cani randagi. Una ricognizione sullo stato del canile comunale e dei servizi connessi – ha concluso l’assessore – sarà il primo passo da fare per mettere in piedi un programma di tutela sia dei cittadini, sia degli animali».

di Catanzaro da vivere. Vincenzo Ranieri


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comunali 2011 E’ iniziato il count down. Tra una settimana esatta si riaccenderanno le luci dell’aula rossa e gli scranni di velluto torneranno ad essere occupati dalla massima assemblea rappresentativa della città. Veterani e matricole insieme, con il vestito della festa a girare nel Palazzo tirato a lucido con la famiglia e gli amici al seguito. Come sempre, sarà un bel momento, un’altra pagina di storia amministrativa da ricordare, un capitolo che si apre sulla città di Catanzaro. Nel frattempo, per mettersi al passo con il sindaco Michele Traversa, che tra sopralluoghi al Giovino – dove si reca puntualmente a vigilare l’operato della task force creata per la riqualificazione dell’area in vista dell’estate -, riunioni e confronti con dirigenti, imprenditori per risollevare le sorti della squadra di calcio, anche i consiglieri comunali di maggioranza hanno deciso di dare un’accelerata alla composizione delle commissioni consiliari per entrare nel viso dell’azione amministrativa quotidiana. Intanto, in molti si sono affacciati ieri mattina all’Ufficio di presidenza per prendere visione del bilancio si tratta, sostanzialmente di un bilancio tecnico che lascia inalterati gli indirizzi dati dalla precedente amministrazione e che determinano un equilibrio di bilancio tra entrate e spesa corrente. A fare capolino, tra gli altri, i consiglieri di opposizione: arriva anche il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, un veloce saluto con Umberto Aracri e Amedea Rizzuto di

Commissioni Ecco le prime presidenze

Oggi riunione del centrosinistra. Lunedì il vertice dei consiglieri di maggioranza

L’aula rossa dove si riunisce il consiglio comunale “Svolta democratica”, e poi tutti insieme su per le scale al secondo piano dove sono ubicate le stanze dei gruppi consiliari, con il consigliere de “La Sinistra” Eugenio Occhini. La minoranza, infatti, ha avviato la discussione sul-

la composizione delle commissioni consiliari che, nelle intenzioni della maggioranza, restano dodici (per modificare il numero degli organismi, infatti, sarebbe necessario arrivare prima alla modifica del regolamento). Sarà

la minoranza

difficile distribuirsi negli organismi consiliari – composti da otto amministratori, sei di maggioranza e due di minoranza – visto il numero esiguo: oltre Scalzo, Aracri, Rizzuto e Occhini, infatti, solo Antonio Argirò (candidato

sindaco di Autonomia e dirit- un’altra commissione: quelti e di Api), e il consigliere del la Cultura, da affidare ad AlPd, Lorenzo Costa. I consi- fonso Ciacci, mentre le Politiglieri di minoranza, comun- che sociali dovrebbero essere que, hanno avviato il con- affidate ai socialisti di Roberfronto che sarà completato to Guerriero e la commissioquesta mattina, alla presen- ne Bilancio restare affidata a za anche degli altri due colle- Rosario Mancuso, in quota ghi assenti ieri mattina, non Udc. Resterebbero, insomsolo sulla partecipazione alle ma, ancora da sciogliere i nocommissioni, ma anche sulla di relativi a presidenze “peredazione del bilancio in vi- santi” come l’Urbanistica. In sta della prima seduta del predicato di presidenza, coconsiglio di venerdì prossi- munque, anche Roberto Rizmo. La maggioranza, quindi, za (che potrebbe essere anintende arrivare preparata in che il capogruppo dell’Alleaula con organismi consiliari anza di centro), e Sergio Coallestiti e dotati di presidenti stanzo, il secondo dei consie in vista della plenaria di lu- glieri più votati nella lista del nedì prossimo, nel corso del- Pdl. Giorni utili, quelli che sela quale si tireranno le fila parano gli inquilini dell’aula delle trattative di questi gior- rossa dalla prima riunione ni (riunione che potrebbe es- del consesso, per l’ufficializsere preceduta da un con- zazione anche dei consiglieri promossi fronto interno alla lista Riccio ai Lavori portavoce dei gruppi: oltre del sindaco Pubblici, alle indiscreTraversa). zioni riferite Non manca, Camerino prima, si ovviamente, all’Ambiente e pensa per chi ha le idee Ciacci Cultura esempio a chiare: la Francesco presidenza della commissione Igiene, Galante quale possibile Ambiente e Sanità dovrebbe espressione di “Catanzaro da toccare, infatti, a Mario Ca- Vivere”, Umberto Aracri per merino in quota lista Scopel- “Svolta democratica”. Si liti (gruppo che dovrebbe es- guarda anche all’assessore sere guidato da Giulio Elia), regionale al Personale e conmentre al consigliere Euge- sigliere più votato Domenico nio Riccio, papabile delegato Tallini, capogruppo uscente di quartiere per Marina – del Pdl che con i suoi 1.797 mentre per Catanzaro Nord voti, e l’esperienza amminidovrebbe essere Antonio strativa, ha un peso specifico Corsi della stessa lista Traver- non indifferente su molte sa – potrebbe essere promos- scelte. Compresa la vice preso dalla presidenza della sidenza del consiglio che docommissione Ambiente a vrebbe giocarsi dal consigliequella dei Lavori pubblici re del Pd Lorenzo Costa e l’ex (mentre il capogruppo do- vice sindaco Antonio Argirò. vrebbe essere Giampaolo MARIA RITA GALATI Mungo). Alla lista Traversa m.galati@calabriaora.it

comune e dintorni

Eugenio Occhini: faremo una opposizione vera

Don Mimmo da Scarpino Lavoro, Silipo va a Genova

Se sei consiglieri vi sembrano pochi. Ma la minoranza non si spaventa e prepara un’opposizione propositiva e costruttiva. Ma vera. Lo assicura il consigliere comunale Eugenio Occhini, già capogruppo di Rifondazione comunista nell’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Olivo che anche dagli scranni dell’opposizione continuerà a garantire lo stesso impegno che lo ha caratterizzato nel lustro precedente. Ieri mattina era a Palazzo de Nobili con il collega Salvatore Scalzo, già candidato sindaco del centrosinistra, il compagno di banco Umberto Aracri, per avviare il confronto sul bilancio e la composizione delle commissioni, in vista della riunione allargata a tutti i componenti di minoranza, e quindi anche Lorenzo Costa del Pdl, Amedea Rizzuto di “Svolta democratica” e Antonio Argirò. «La nostra opposizione sarà opposizione – afferma Occhini sollecitato proprio sull’esiguità del numero dei consiglieri chiamati a contenere l’entusiasmo operativo della maggioranza -. Non ci saranno falsi ammiccamenti: è giusto che la maggioranza sia tale e prosegua nell’azione di governo e che la minoranza sia “contro”, ma non sempre e comunque. Faremo un’opera di denuncia fuori e dentro l’aula rossa per un’opposizione culturale, sociale ed istitu-

Dopo l’insediamento nella sede di via Fontana Vecchia, il neo assessore alle Politiche sociali, Fulvio Scarpino, incanterà questa mattina i dipendenti delle tre sedi distaccate. Ieri mattina, invece, ha ricevuto una visita augurale molto gradita, quella del presidente del Centro calabrese di solidarietà, don Mimmo Battaglia. L’assessore Scarpino e don Mimmo si sono intrattenuti sulla delicata cura della particolare utenza della struttura, puntando l’attenzione sulla scelta del nuovo assessore che intende procedere all’individuazione delle risorse necessarie a sostenere il settore con la partecipazione ai bandi regionali. Don Mimmo, quindi, ha regalato all’assessore Scarpino un libro “I poveri hanno sempre ragione – storie di preti di strada”, scritto da don Mimmo con Virginio Colmegna. Questa mattina, invece, alle ore 10, nella sala Giunta, l’assessore al Personale Massimo Lomonaco incontrerà le organizzazione sindacali. «Si tratta – ha affermato l’assessore – di un primo contatto con i rappresentanti dei lavoratori dell’ente per conoscere le problematiche più delicate che li riguardano e che, assieme al sindaco Traversa, cercheremo di risolvere nel più breve tempo possibile». Sul fronte politico, invece, sarà il commissario cittadino del partito democratico

zionale. Saremo anche propositivi circa idee, progetti, istanze, vertenze e attenzione ai bisogni, della collettività, con il coinvolgimento più ampio possibile delle espressioni del territorio, nelle forme e nei modi che verranno definiti. Il fatto di essere così pochi non ci spaventa per nulla – conclude Occhini – e chiederemo al sindaco Traversa come intenda riequilibrare una palese discrimine di rappresentanze tra forze maggioritarie per un riequilibrio effettivo nel rispetto del pluralismo». Ma. Ri. Ga.

a rappresentate il partito catanzarese alla conferenza programmatica del Lavoro che parte oggi a Genova nel corso della quale si discuterà della piattaforma su cui intensificare il confronto ed i dialogo con tutte le organizzazioni di rappresentanza del mondo imprenditoriale dell’industria, dei servizi, dell’agricoltura; con il movimento cooperativo con le associazioni del lavoro autonomo e delle professioni, così come con le organizzazioni sindacali, nella convinzione dell’importanza del ruolo delle parti sociali per assicurare la crescita dell’economia e della buona occupazione, un’efficace e moderna regolazione del mercato del lavoro, una più equa distribuzione del reddito e, più in generale, un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori(trici) e delle loro famiglie. La prossima settimana, invece, riprenderà il tour della dirigenza locale tra “la base” democratica non solo per la riflessione sull’analisi del voto ma anche per rilanciare e radicare ulteriormente il partito in vista della fase congressuale che dovrebbe arrivare nel tardo autunno. Dopo la prima tappa di Catanzaro Lido, infatti, si svolgeranno le assemblee degli iscritti di Santa Maria il 21 giugno, del Circolo di Catanzaro centro il 22 giugno e di Pontegrande il 27 giugno. ma. ri. ga.


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«Discarica di Alli, tutto ok Riusciremo a smaltire» Enerambiente rassicura il primo cittadino di Catanzaro Discarica di Alli, lo smaltimento dei rifiuti pare che non desti nessuna preoccupazione. Ma il sindaco tiene alto il livello di guardia. «Non desta alcuna preoccupazione la situazione della discarica di Alli: l’impianto ha la capacità di smaltire senza difficoltà, per un lungo periodo, i rifiuti conferiti. Si riuscirà ad affrontare in piena tranquillità anche la stagione estiva, durante la quale, per l’aumento dei flussi turistici, i volumi conferiti in discarica arrivano a triplicarsi. Non sussiste quindi, allo stato, alcuna ipotesi di criticità ambientale per il territorio catanzarese». A rassicurare il sindaco Michele Traversa, nel corso di un incontro a Palazzo De Nobili, è stato Loris Zerbin, direttore tecnico della Enerambiente, so-

cietà che gestisce l’impianto di Alli. Du- sulla capacità di smaltimento dei rifiuti. rante l’incontro si è posta l’attenzione an- «Sono certo – ha commentato il sindaco che sulle difficoltà legate ai trasferimen- Traversa - che il lavoro sinergico tra istituzioni consentirà di afti finanziari da parte delfrontare efficacemente le l’Ufficio del CommissaIl sindaco: problematiche di un setrio Straordinario per «Importante tore, quello dei rifiuti, l’Emergenza rifiuti in Cache spesso assume caratlabria, una situazione pemantenere alto teri di autentica emerraltro diffusa su tutto il il livello genza. L’ottimo lavoro territorio nazionale. Il di guardia» svolto dall’Ufficio del sindaco Traversa ha già Commissario ha consenannunciato un prossimo incontro con il commissario per l’emer- tito di evitare che si verificasse in Calabria genza, generale Graziano Melandri, nel ciò che purtroppo è capitato in altre recorso del quale si discuterà dei possibili gioni. E’ importante in ogni caso tenere interventi volti a prevenire situazioni di alto il livello di guardia per intervenire difficoltà che potrebbero avere ripercus- tempestivamente in caso di difficoltà». r. c. sioni sull’attività dell’impianto e quindi

il cordoglio

L’Ugl, Ferro e Traversa ricordano Tomaino Ad esprimere cordoglio per la scomparsa di Achille Tomaino è il sindaco Michele Traversa, il presidente della Provincia Wanda Ferro e il sindaco Ugl. «Non posso che esprimere il mio cordoglio e quello di tutta l’amministrazione comunale – di Traversa - per la morte di Achille Tomaino. Per lungo tempo ai vertici dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, Tomaino aveva instaurato un metodo di lavoro capace sia di tutelare dal punto di vista amministrativo l’azienda, sia di dar vita a quel processo di rinnovamento necessario per un’offerta sanitaria di qualità. Il tutto caratterizzato da una umanità non comune che si manifestava, in particolare, nel rapporto con i dipendenti. Da ricordare anche il suo impegno politico sempre votato al perseguimento del bene comune. Con la sua dipartita – conclude Traversa - Catanzaro perde una figura carismatica che resterà certo da esempio per l’intera cittadinanza». «Sono profondamente colpita e commossa – dice il presidente della Provincia Wanda Ferro - per la scomparsa di Achille Tomaino, figura che ha dato lustro alla città di Catanzaro e all’intera regione. Personalità di notevole spessore culturale e di alte doti morali, amministratore capace, politico acuto e lungimirante, dotato di grande senso delle istituzioni e dedizione verso la collettività, medico di indiscusso valore che ha sempre

interpretato la professione nella maniera più nobile, Achille Tomaino rappresenta senza dubbio un esempio per l’intera comunità». Le segreterie provinciale e regionale dell'Ugl Sanità esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia di Achille Tomaino, scomparso dopo una lunga agonia. «L'Ugl Sanità - scrive Vincenzo Ursini - ricorda le qualità umane e professionali del dott. Tomaino, che lo ha visto per anni ai vertici della sanità catanzarese, guidando e formando decine di dirigenti medici nei vari campi. Prima che la malattia avesse il sopravvento, il dott. Tomaino è stato commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria di Catanzaro, mandato che ha espletato con grande professionalità e competenza, attivando serie e qualificate procedure di correttezza e di controllo della gestione amministrativa dell'Ente, soprattutto in ambito dirigenziale». «È soprattutto stato - continua - un commissario vicino ai dipendenti del Comparto, per i quali aveva avuto azioni di grande apertura, nel rispetto della legislazione sanitaria nazionale e del contratto categoria». «Ci mancherà conclude Ursini - la sua fervida mente e la rapidità con la quale sapeva ridurre a sintesi processi sanitari complessi; ci mancherà la sua umanità nel trattare con i pazienti ed i dipendenti, qualità ormai rare, se non addirittura scomparse». r. c.

Il self-help per la comunità Università, un seminario per raccontare l’auto mutuo aiuto “La sfida dell’auto-mutuo aiuto: associazioni dei malati cronici con malattie rare e governance dei servizi sociali e sanitari in Europa”. Un seminario di respiro internazionale, organizzato dall’Osservatorio regionale sulla salute del cittadino dell’Università “Magna Graecia” con il patrocinio del Ministero della Salute e della Regione Calabria, che si è svolto ieri presso il Campus “Salvatore Venuta” di Germaneto. Un appuntamento in cui si è posta l’attenzione ad una categoria di associazionismo piuttosto complessa, cioè quella dell’auto mutuo aiuto, anche detto self-help, che comprende gruppi con caratteristiche differenti ma che hanno in comune il fatto di essere sorti dai bisogni umani di sostegno emotivo e la modalità di trattare le problematiche

che ciascuno si trova a fronteggiare nella propria vita, come malattie, disturbi alimentari, dipendenze, lutti. Attraverso un momento d’incontro tra persone unite dallo stesso problema aiuta a rompere lo stato di isolamento, a raccontarsi, a scambiarsi informazioni, a condividere esperienze con l’obiettivo di riscoprirsi non solo per sé, ma anche per l’intera comunità. L’impor-

tanza e la necessità dei gruppi di mutuo auto aiuto si è andata affermandosi nel tempo in quanto si sono dimostrate capaci di una sana commistione tra l’azione svolta dai volontari e quella di tecnici e professionisti. E spesso molte realtà di mutuo aiuto suppliscono al vuoto istituzionale che in ambito sociale si è determinato a causa della scarsità di risorse economiche. La tematica del

oggi in curia

Il presidente della Provincia incontra l’arcivescovo Bertolone Oggi alle ore 18,30, presso la sede della Curia arcivescovile, si terrà un incontro cui prenderanno parte, insieme a sua eccellenza l'arcivescovo Vincenzo Bertolone, il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e il sindaco di Catanzaro Michele Traversa. Si tratta del primo di una serie di incontri istituzionali da mettere in agenda per riflettere sulle diverse problematiche che riguardano il territorio della provincia e della diocesi di CatanzaroSquillace. Un incontro di particolare importanza, quello di domani, poiché esprime la volontà di collaborazione, coesione e continuo confronto tra istituzioni laiche e religiose per affrontare congiuntamente i temi che interessano le comunità locali: dalle iniziative nel campo della solidarietà e delle politiche sociali, alle politiche culturali e per

la tutela del patrimonio artistico, ai programmi per lo sviluppo economico del territorio e per il lavoro. «Riteniamo importante – afferma il presidente della Provincia Wanda Ferro – avviare un’attività di scambio e ascolto reciproco con la nostra illuminata guida spirituale monsignor Bertolone, che ha dimostrato fin dal momento del suo insediamento grande sensibilità e apertura rispetto ai bisogni del territorio. Vogliamo affermare nel modo migliore il ruolo di Istituzioni che, insieme alla Chiesa, sono chiamate a dare segnali importanti, sia dal punto di vista sociale che spirituale, ad una società variegata, indebolita da molti fenomeni di disagio, ma anche attraversata da grandi processi di cambiamento e da una diffusa volontà di crescita». r. c.

self-help è stata sviscerata sotto diversi punti di vista nelle due sessioni della giornata di ieri. In quella mattutina, che ha avuto inizio con i saluti del Preside della facoltà di Medicina Giovambattista De Sarro, attraverso la presentazione del progetto di ricerca nazionale comparato sul ruolo delle associazioni di auto-mutuo aiuto per malati cronici o con malattie rare (finanziato dal Ministero della Salute e di cui l’Ateneo catanzarese è stata capofila), sono state illustrate le caratteristiche di questa realtà, con particolare riferimento al rapporto con le Istituzioni pubbliche. Ad aprire i lavori è stato il metodologo e docente dell’Università di Pavia Daniele Nigris, che ha descritto le finalità, gli obiettivi, le fasi e i problemi metodologici del progetto di ricerca. La raccolta delle informazioni, come ha spiegato Nigris, non è stata facile e si è basata sulla rivelazione diretta ottenuta tramite dei questionari a cui sono stati sottoposti i referenti delle associazioni, e le 90 interviste semi-strutturate rivolte alle varie categorie dei soggetti coinvolte: responsabili, facilitatori, professionisti sanitari e sociali, dirigenti pubblici e amministratori pubblici. A delineare nei dettagli i risultati dello studio è stato invece il direttore scientifico del progetto e docente dell’Università “Magna Graecia” Guido Giarelli che ha spiegato come questo fenomeno, diffuso in tutti i paesi europei, può essere incluso nell’associazionismo della cittadinanza. Poi alcuni dati molto significativi per quanto riguarda la distribuzione geografica delle associazioni di self-help: il 70 % al Nord, il 18,5% al Centro, il 7,3% al Sud e il 4’5% nelle isole. ROSITA MERCATANTE catanzaro@calabriaora.it


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Santi Consolo neo procuratore Lo ha nominato il plenum del Consiglio superiore della magistratura È Santi Consolo il nuovo procuratore generale di Catanzaro. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura con 16 voti a favore, 8 contrari e un astenuto, ha nominato l’esponente di Magistratura indipendente, che già era stato largamente votato quale destinatario dell'incarico in seno alla seconda commissione del consiglio. Consolo, attuale vice capo del Dap, il Dipartimento del ministero della Giustizia che si occupa delle carceri, e' siciliano, nato in provincia di Palermo, componente del Csm tra il 1998 e il 2002. Il magistrato ha lavorato molti anni in Sicilia, prima come sostituto procuratore a Nicosia (Enna), poi come giudice a Palermo, e in seguito come sostituto procuratore generale nello stesso capoluogo siciliano. In passato Consolo e' stato in corsa anche per la nomina a procuratore generale di Caltanissetta, ma nell'aprile del 2010 il Csm gli ha preferito Roberto Scarpinato. Alla guida della Procura generale di Catanzaro - attualmente retta dal facente funzioni Giovanni Grisolia - Consolo giunge dopo il pensionamento avvenuto ad ottobre

dell'avvocato generale dello Stato e procuratore generale facente funzioni Dolcino Favi, che a sua volta reggeva l'ufficio dopo il trasferimento del pg Vincenzo Iannelli. Nato a Gangi in provincia di Palermo il 4 settembre 1951, si laurea all’Università degli stuConsolo è stato di di Pacomponente lermo ed entra nei del Csm ruoli delsedici i voti la magia suo favore stratura ordinaria nel 1978. Prima di assumere l’incarico di vice capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, nell’ottobre 2008, svolge funzioni di magistrato di sorveglianza dal 1978 al 1981 e, negli anni successivi, funzioni sia giudicanti che requi- Il procuratore generale Santi Consolo renti in diversi uffici giudiziari della Sicilia. Nominato sostituto pro- stragi quali “Alletto Croce Benvecuratore generale presso la Corte nuto + 69”. Dal 1998 al 2002, come d’Appello di Palermo nel 1992, trat- componente del Consiglio Superiota numerosi processi per reati di cri- re della Magistratura, partecipa alminalità organizzata, in particolare la Commissione mista per lo studio mafiosa: tra gli altri, il cd. “maxi delle problematiche della magistrauno”, “Paziente + 37” e processi per tura di sorveglianza, e presiede la

la condanna

Spaccio di stupefacenti trentenne condannato È arrivata la condanna per F. S., 30enne, arrestato dai carabinieri nel mese di maggio per possesso illegale ai fini di spaccio di stupefacenti. Il giovane, giudicato con rito abbreviato, dovrà scontare una condanna a dieci mesi di reclusione e dovrà pagare tremila euro di multa con concessione di tutti i benefici di legge. L’avvocato Valerio Murgano è riuscito ad ottenere il riconoscimento della “lieve entita” del reato contestato per il suo assistito, che

comunque era stato rimesso subito in libertà dal giudice Giovanna Mastroianni a seguito della convalida dell’arresto. L'imputato, secondo gli investigatori, ha consegnato a F.G. 0,7 grammi di marijuana poi, dopo la perquisizione personale, i militari gli hanno trovato altri 8 grammi di marijuana in tasca, mentre 11,3 grammi di hashish sono stati rinvenuti nel cassetto del suo comodino. ga.pa.

la sentenza

Stalking e furto giovane assolto Giovanni Aloi, catanzarese finito in manette nell’aprile del 2010 come presunto autore di una serie di danneggiamenti a seguito di incendi, che avrebbe portato a termine nel quartiere Santa Maria è stato assolto. Sono cadute tutte le accuse di stalking, furto di targa, danneggiamento e incendio. In particolare, nel corso del giudizio abbreviato chiesto da Aloi, il difensore Antonio Ludovico ieri ha dimostrato l’innocenza dell’uomo rispetto alle accuse di stalking ai danni di una giovane avvocatessa e di furto di una

targa d’automobile, mentre l'imputato è stato dichiarato incapace di intendere e volere rispetto agli altri capi d’accusa contestatigli. Il pubblico ministero aveva chiesto al giudice dell’udienza preliminare l’internamento di Giovanni Aloi per due anni nell’ospedale psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina dove attualmente il giovane si trova. Ma l’avvocato di Aloi ha invece ottenuto per lui il collocamento in una struttura sanitaria “meno afflittiva”. g. p.

decima Commissione antimafia. Nel 2003 assume l’incarico di sostituto procuratore generale in Cassazione, sia nel settore civile che penale. In questa veste discute circa 50 ricorsi, di particolare rilevanza. Infine, è stato componente del

cronaca

Comitato per l’accesso alla giustizia nell’Unione Europea, istituito presso il Dipartimento politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Osservatorio attuazione direttive comunitarie. r. c.

blitz the tractor

Droga, colpiscono un agente e scattano due denunce

Furto ed estorsione indagato torna in libertà

La sede della questura

Il palazzo di giustizia “Francesco Ferlaino”

È scattata la denuncia per due giovani accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti.Il personale della Sezione volanti, su segnalazione della sala operativa del 113, si è recata a casa di un 20enne pluripregiudicato, C.M., nella zona di Viale De Filippis. Al loro arrivo gli agenti hanno notato dalla finestra della sua camera che il giovane, in compagnia di un altro pluripregiudicato, teneva in mano una siringa. I due, sorpresi dai poliziotti si sarebbero introdotti immediatamente nella stanza, e avrebbero reagito creando scompiglio in particolar modo C.M. il quale ha colpito e spintonato un agente. A seguito della perquisizione effettuata sono stati rinvenuti 41 flaconi di metadone, di cui 24 vuoti, tutti privi di regolare verbale di affidamento del Sert, una compressa di uno psi-

cofarmaco, 28 flaconi di psicofarmaci, di cui solo 2 ancora pieni, 3 bustine di cellophane con residui di sostanza stupefacente, la siringa utilizzata da C.M. con evidenti tracce di eroina e 24 capsule di quelle utilizzate per confezionare dosi di eroina. Le Immediate indagini investigative condotte hanno permesso di deferire all’autorità giudiziaria il 26enne pluripregiudicato A.G. per il reato di cessione di sostanze stupefacenti. Il 20enne C.M. è stato denunciato in stato di libertà per detenzione illecita di sostanze psicotrope e per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato accompagnato in ospedale dal personale del 118, intervenuto sul posto, poiché in evidenti condizioni psicofisiche alterate.Quanto rinvenuto è stato debitamente posto sotto sequestro.

Giuseppe Ziparo, 25 anni, di Girifalco, uno dei tre indagati finiti in carcere nell’ambito dell'operazione “The tractor” torna in l’bertà. Per lui si ipotizzano complessivamente i reati di furto, estorsione e traffico di stupefacenti. Ad un altro indagato, Sandro Ielapi, 36 anni, il giudice per le indagini preliminari ha concesso gli arresti domiciliari, mentre resta in carcere il terzo accusato, Pio Emanuele Palaia, 26 anni, già detenuto in quanto accusato del tentato omicidio di Francesco Lavecchia, 39 anni, ferito con un’arma da taglio il 14 gennaio scorso a Girifalco. Con il blitz “The tractor”, scattato a fine marzo per l'esecuzione del medesimo provvedimento di custodia cautelare, i carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno portato in carcere i tre accusati - tutti difesi

dall’avvocato Vincenzo Attisani -, in esecuzione di un provvedimento di custodia emesso dal giudice per le indagini preliminari Gabriella Reijllo, su richiesta del sostituto procuratore Paolo Petrolo, titolare dell’inchiesta condotta dai carabinieri. I tre uomini, secondo le ipotesi della Procura, avrebbero estorto denaro ai proprietari di mezzi rubati in cambio della restituzione del maltolto, secondo il metodo noto come “cavallo di ritorno” , utilizzando le somme ottenute illecitamente per l'acquisto di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente. Cocaina, eroina e marijuana che sarebbero stati comprate a Napoli per poi essere spacciate nel comprensorio di Girifalco, Borgia e Amaroni. GABRIELLA PASSARIELLO catanzaro@calabriaora.it


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Il ricordo per il “papà” dell’Uesse Catanzaro Al “Caffè letterario”, “Il calcio ai tempi di Pino Albano” Erano in tanti alla manifestazione, tenutasi al “Caffè letterario” ieri sera, “Il calcio ai tempi di Pino Albano”. In tanti a ricordare lo storico presidente del Catanzaro, scomparso a gennaio. Quelli che l’hanno sempre considerato un “papà”, quelli che rammentano quanto per lui «il Catanzaro fosse una sua creatura», quelli che sostengono, con evidente emozione, quanto per lui fosse importante che «il calcio fosse educativo per i giovani». A partecipare alla serata: l’assessore regionale Mimmo Tallini, il neo assessore comunale allo Sport Stefania Lo Giudice, le figlie di Albano, Gabriella, Simona e Annamaria, la giornalista Maria Rosaria Bazzano, i calciatori Tato Sabadini, Gaetano Fontana, Renato Mancini, Mimmo Giampà, il mister Franco Cittadino,

il cantante Pino Ranieri, Gianfranco Simmaco, conosciuto come il “capostorico” dei tifosi del Catanzaro ed Enzo Minicelli, presidente di “Catanzaro nel pallone”. La Bazzano ha ricordato Albano come una persona «vulcanica che teneva i suoi affetti solo per sé. L’unico presidente dell’Us Catanzaro che ha capito che bisognava puntare molto sui giovani». Toccanti i ricordi dei suoi ex calciatori. A partire da Sabadini che rievoca l’aneddoto in cui, prima di una partita importante, «il presidente entrò negli spogliatoi dicendo “Oggi dovete “sputare sangue”, le maglie devono essere sudate, altrimenti vi caccio tutti. Ma, se vinciamo, vi regalo cinquanta milioni». Al ricordo, commosso e commovente, di Fontana che ha affermato: «Noi tre siamo l’espressione

Alcuni dei partecipanti alla manifestazione del pensiero di calcio di Albano. Lui teneva a educare prima l’uomo, in un’esperienza che andava oltre i contenuti tecnici o tattici. Non si tratta di altri tempi, ma di altre persone». Mentre il pensiero di Ranieri corre a quando Albano gli chiese «di organizzare,

in 24 ore, la festa per la promozione del Catanzaro». Tallini ha ricordato di quando conobbe Albano in ambito politico, uomo di cui crede con fermezza «che l’aspetto più importante fosse quello umano. Nei rapporti era diretto e vero, capace di capire le persone.

Nei momenti di sconforto o di stica della Catanzaro sportiva. necessità, bastava andare da Come assessore allo sport mi Albano - ha sostenuto un com- sento di promettere di promuovere mosso Tallini qualsiasi ini- per sentirsi Stefania ziativa in rimeglio. Albacordo di Albano mi diceva Lo Giudice no e, per “che i soldi Albano quanto potrò, non se li sadarò grande rebbe portati per me è e rimarrà importanza e lassù” e, “il presidente”, attenzione al quindi, la sua Catanzaro è stata anche un pezzo calcio». In una sfida, importante conclusione, uno “schiafdella storia la figlia di Alfo” ad alcuni bano, Simoimprenditori calcistica na, seguendo catanzaresi. il grande Una persona forte ed eccezionale che, forse, amore paterno per la squadra Catanzaro non avrà mai più. di calcio, ha affermato, in meCome si fa a dimenticare tutto rito: «alle decisioni che si questo?». La Lo Giudice ha as- prenderanno in futuro per il serito: «Albano per me è e ri- Catanzaro, noi ci saremo». mane “il presidente”, un pezzo MARIA PAOLA RONCHI importante della storia calcicatanzaro@calabriaora.it

A lezione a “casa” di Mogol L’ esperienza dei 10 catanzaresi scelti per il Music Summer School

I partecipanti catanzaresi al Cet

Sono da poco rientrati a Catanzaro i dieci ragazzi che si sono aggiudicati le borse di studio per il prestigioso Centro Europeo di Toscolano fondato e diretto da Mogol. Si è appena conclusa, infatti, la prima delle tre fasi di corso presso il Cet, secondo il programma previsto dal progetto “Catan-

zaro Music Summer School”, nato nell'ambito di “Giovani energie in Comune”, realizzato dal Comune di Catanzaro, Assessorati alla Cultura e Politiche giovanili e alla Pubblica Istruzione. In questa prima fase del corso, accompagnati dal tutor Giuseppe Tassoni, i dieci catanzaresi insieme a giova-

la manifestazione

La degna conclusione di un anno di progetti La scuola “Mater Domini” mette “in scena” le attività della stagione scolastica Si è svolta, presso la palestra della scuola primaria di viale “Campanella” la giornata conclusiva dei percorsi formativi realizzati nell’ambito dei piani operativi nazionali “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave”. Ampia e articolata la progettazione dell’istituto comprensivo “Mater Domini”, diretto da Loredana Cannistrà. Sono stati programmati 8 moduli di 50 ore destinati agli alunni sia della scuola primaria sia della scuola secondaria di primo grado e un modulo di formazione per docenti di 50 ore. Di seguito il report delle attività svolte: “raccontare con il fumetto” a cura di Lara Caccia e della tutor Maria Lardì.Il fumetto è stato il linguaggio universale che ha offerto agli alunni l’opportunità di esprimersi in maniera divertente utilizzando vari codici; “nel mondo con un clic” a cura di Demetrio Giorgio Ginestra e dei tutor Rita Maria Militi e Saverio Severini ha avuto la finalità di potenziare le competenze informatiche degli alunni e di utilizzare anche il web; “pensieri e parole” a cura di France-

ni provenienti da tutta Italia – complessivamente gli studenti sono stati una cinquantina , hanno potuto seguire quotidianamente sette ore di lezione, divise tra mattina e sera, con docenti del Cet, oltre che con lo stesso Mogol: per il corso riservato agli interpreti, docente è stata Carla Quadraccia

sca La porta e Luigi Rocca e dei Tutor Rosanna Murfone e Mariarita Pugliese è stato un modo nuovo e divertente di giocare con la lingua italiana, “tra matematica e scienze: sperimentando” a cura di Giuseppe Tallarico e dei tutor Rosanna Fabiano ed Elisa Chiriano. Le attività hanno avvicinato gli alunni al mondo delle scienze tramite anche l’utilizzo del laboratorio scientifico e attività di educazione ambientale; “Inglese per il mio domani” a cura di Teresa Italia Marino e Irene Prennestì e del tutor Prudenza Schiavello ha dato l’opportunità di sostenere gli esami per la certificazione esterna delle competenze acquisite, “apprendere la matematica con il Pc” a cura di Paolo Palaia e dei tutor Lina Colaci e Lucia Servello mix di attività condotte in modo divertente con modalità nuove e con l’utilizzo delle nuove tecnologie; “Spanish project” a cura di Stefania Cinzia Scozzafava e dei tutor Eleonora Sammarco e Liliana Tromby, oltre a far conoscere lo spagnolo ha offerto loro l’opportunità di rapportarsi con una cultura simile alla nostra; “Occhio alla lingua” a cura diMario Maruca e del tutor Eleonora Benedetti, ha potenziato le competenze in lingua italiana; “Dizione e lettura espressiva” a cura dell’esperto Mario Maruca e del tutor Maria Rizzi ha promosso le competenze espressive anche al fine di migliorare le loro metodologie didattiche.

– meglio nota come Carlotta ; per gli autori il docente di riferimento è stato Giuseppe Anastasi, che insieme a Giuseppe Barbera, docente di composizione, aveva già conosciuto i ragazzi durante la fase preliminare nel mese di marzo. Nelle selezioni catanzaresi, lo ricordiamo, sono stati scelti: Giuseppe Brutto come autore; Valentina Costa, Serena Cristofalo, Stefano Greco, Perla Martino, Valeria Parentela come interpreti; e Fabrizio Fabiano, Francesco Iaconantonio, Pasquale Musca e Giuseppe Russo come compositori. Nel corso delle lezioni ad Avigliano Umbro, Mogol e gli altri insegnanti del Cet hanno puntato molto al lato creativo di ogni artista, mettendolo in risalto attraverso la scrittura, la composizione e/o l’interpretazione, rivelando i “segreti” ed insieme le regole fondamentali della musica leggera contemporanea, attraverso lo studio di ogni singola componente vincente dei brani ascoltati in aula. Il campus ha previsto anche alcuni momenti di condivisione con gli stessi docenti oltre che tra gli altri allievi, fatti non solo di musica. Mogol, da parte sua, non si è mai stancato di ribadire concetti quali la cura del proprio corpo – fondamentali sport e corretta alimentazione -, oltre che una particolare dedizione alla felicità interiore, indispensabile per facilitare l’espressione della creatività di ogni artista. I dieci partecipanti, ma forti della certezza della seconda fase, ritorneranno ad Avigliano nella prima settimana di luglio.


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C A T A N Z A R O GUARDIE MEDICHE

FARMACIE Orari 8.30-13.00 16.00-19.30 EUROPEA via Milano PITARO, viale Magna Grecia (Lido) GIANCOTTI, Corso Mazzini Servizio notturno 19,30 - 08.30 TAMBATO, Corso Mazzini DI STEFANO, via Gullì (Lido)

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THE TREE OF LIFE orari: 17:30 - 20 - 22:15 PIRATI DEI CARAIBI: OLTRE I CONFINI DEL MARE (3D) orari: 17:30 - 20 - 22:15

0961 736562

COMUNALE c.so Mazzini 0961 741241 L’ULTIMO DEI TEMPLARI 2 orari: 18 - 20 - 22:15 SUPERCINEMA via XX Settembre X MEN - L’INIZIO orari: 17 - 19:30 - 22

L’OCCHIO SULLA CITTA’

* SANITÀ AZIENDA OSPEDALIERA “Pugliese - Ciaccio” Centralino 0961 883111 Pronto intervento 118 Pronto soccorso 0961/883219 URP 0961 883526 - 0961 883542 CUP numero verde 800 990 122

SBOCCHI LAVORATIVI Ieri, nei locali del Comando della caserma “Pepe”, è stata stipulata la “Convenzione operativa” per l’attuazione del “progetto sbocchi occupazionali” tra il comandante del comando militare Esercito “Calabria”, Colonnelo Liborio Volpe, e Carmine Federico, amministratore unico della cooperativa sociale “Promidea”. Attraverso la ratifica del documento, la “Promidea” si impegna ad inserire all’interno dei bandi pubblici di partecipazione ad attività di formazione, di riqualificazione, di tirocinio e di inserimento lavorativo, la riserva del 30% dei posti disponibili in favore dei militari volontari, in ferma prefissata congedati “senza demerito” e aderenti al Sild.

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE Via Vinicio Cortese, 25 - 88100 Riferimento per i cittadini 0961.703928 - 0961.703936 LEGA CONTRO TUMORI Viale Pio X, 21 - 88100 0961/725026- www.liltcz.it TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO c/o Azienda Ospedaliera “Pugliese - Ciaccio” tel. 0961-883099 . CENTRI ANTIVELENI 0961-741010 0961-742274 CROCE ROSSAVia Domenico Milelli, 40 tel 0961 741769 CROCE VERDE V.Teti, Catanzaro, CZ 88100 tel 0961 741010

* SERVIZI COMUNE 0961 8811 sito internet: www.comunecatanzaro.it Polizia Municipale 0961 393911 Servizio Acquedotto 0961 881259 Servizio Fognature 0961 881251 Pubblica illuminazione 0961 881252 Viabilità 0961 881265 AMC Azienda per la mobilità della città di Catanzaro Viale Magna Graecia Centralino 0961 781467 Numero Verde 800600678 CATANZARO SERVIZI Corso Mazzini 90 Centralino 0961 709690 0961 709627-0961 707419 Parcheggio Politeama 0961 722842 Piscina Comunale 0961/744141 PRO LOCO Larghetto Educandato 16 Centralino 0961 741842 Numero Verde 800234069

* CULTURA BIBLIOTECA COMUNALE “DE NOBILI” Villa Margherita COMPLESSO MONUMENTALE SAN GIOVANNI Piazza Giuseppe Garibaldi MUSEO PROVINCIALE Villa Margherita MUSMI-MUSEO STORICO MILITARE Parco della Biodiversità mediterraneaVia Vinicio Cortese 1-0961 795925 MARCA-MUSEO DELLE ARTI Via Alessandro Turco 63-0961 746797 MUSEO DELLE CARROZZE Pineta di Siano-0961 469520 MUSEO RISORGIMENTALE Caserma Florestano Pepe-0961 727331 MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA Via Arcivescovado, 13-0961 701044 MUSEO DELLA SETA Scuola Media Mazzini- 0961 701044

il convegno

l’accordo

Poste e Mediocredito insieme

“Auto-mutuo aiuto” Domani convegno all’Università

Il coordinatore nazionale della Ciu poste, Filippo Capellupo, ha incontrato, presso la sede di Roma, l’azienda poste per discutere sulla nuova acquisizione della Banca Medio Credito e degli sviluppi della banca del Mezzogiorno. Il tempo previsto per l’acquisizione di Medio credito è la fine di luglio con la eventuale attuazione del progetto iniziale con 250 uffici interessati anche con sale consulenza. La banca del Mezzogiorno avrà tra gli altri compiti quello di attività di credito con le piccole e medie imprese . Saranno messi in moto fondi pubblici, fondo di garanzia e propri della banca e si svilupperanno attività di coinvolgimento attraverso i cofidi del Sud. Al termine dello sviluppo del progetto si potrà contare su migliaia di uffici che opereranno in tutta questa area di sviluppo.

la commedia il libro SHAKESPEARE IN DIALETTO OGGI AL “CASALINUOVO” Oggi alle ore 18 all’auditorium “Casalinuovo” il laboratorio di lettura del liceo scientifico “Siciliani in collaborazione con la biblioteca “De Nobili” presenterà lo spettacolo “Ahialà cchi mi sonnavi!” traduzione in vernacolo catanzarese dell’opera di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate”. Il testo è adattato e ridotto e liberamente interpretato, dai docenti e dagli stessi studenti del laboratorio.

L’OPERA DI PAZZANO IN BIBLIOTECA COMUNALE Sarà presentato questo pomeriggio, più precisamente, alle ore 17 e 30 l’ultima fatica letteraria di Saverio Pazzano che ha per titolo “La corsa dell’ultima estate” (Laruffa Editore). All’incontro per la presentazione, che si svolgerà nella sala “Augusto Placanica” della biblioteca “De Nobili” interverranno il magistrato Sandro Dolce, e l’editore dell’opera Roberto Laruffa, moderati da Antonio Giglio.

Per rendere omaggio a questo mezzo secolo di operatività da parte di Amnesty International, il laboratorio ''Teatro Studio'99', diretto da Eugenio Conforto, ha scelto di celebrare i 50 anni dell'organizzazione internazionale per i diritti umani con uno spettacolo dal titolo ''Buon compleanno Amnesty'. La manifestazione avrà luogo il prossimo martedì 21 alle ore 18 presso il complesso monumentale “San Giovanni”. Gli attori ripercorreranno le tappe più significative del lavoro della maggiore comunità globale di difensori dei diritti umani. Tra i principali autori vi sono: l'attrice Franca Rame, il giornalista e sceneggiatore Claudio Fava e il fondatore dell'Ong italiana Emergency Gino Strada. Il pubblico catanzarese avrà dunque un'occasione unica per osservare da vicino quello che è stato l'evolversi di tematiche, tecniche e strumenti dell'opera condotta con zelo e passione dall'Associazione nel corso della sua lunga storia. Rosita Mercatante


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P R O V I N C I A

Sono ormai dodici giorni che i cittadini borgesi che abitano nelle contrade di Vergena, Feudo, Pigna e Cerasia, hanno i rubinetti dell’acqua a secco. Sono tante le famiglie che vivono da tanti giorni questo grande disagio. Le contrade sono abitate da parecchi anziani, nella maggioranza dei casi invalidi e poi, tantissimi bambini. Non conosciamo le cause che stanno lasciando da giorni questi borgesi senza il liquido prezioso per l’esistenza dell’essere umano. Ai poveri mortali non è dato di sapere assolutamente nulla. Il sancta sanctorum dell’ufficio tecnico è un posto invalicabile, impenetrabile. È il posto nel quale si compiono i destini della popolazione, un ufficio che assomma tutto il potere, entrare nelle sue grazie è arduo, impossibile, è la classica scommessa delle cento pistole. Quello che meraviglia di più è la negletta passività del Coi (Centro operativo intercomunale ) che ha il suo bravo ufficio in Borgia, che, purtroppo per i borgesi, è sempre chiuso. Questo strumento della massima importanza, avrebbe dovuto già da tempo provvedere, o quanto meno sollecitare la Protezione civile ad inviare le autocisterne, tanto da alleviare i disagi dei malcapitati cittadini. Ma la sede del Coi è sempre chiusa, in definitiva, si tratta solamente un contenitore vuoto nel quale il Comune di Borgia versa a

Da più di dieci giorni con i rubinetti a secco Borgia, in alcune frazioni cresce il disagio della gente

GIUSEPPE PASSAFARO catanzaro@calabriaora.it

BORGIA Da molti giorni le famiglie delle contrade Vergena, Feudo, Pigna e Cerasia sono senz’acqua

Psa, le proposte del Pd borgese Storia, cultura e ambiente le chiavi dello sviluppo locale «In riferimento all’articolo apparso nel numero di ieri, intendiamo precisare che il Pd che fa capo a due circoli cittadini di Borgia centro e la frazione della Roccelletta, ha presentato una proposta preliminare del Psa, con richiesta di un confronto politico». La nota fa riferimento al consigliere provinciale del Pd Riccardo Bruno in rappresentanza dei due circoli, che allega anche i relativi documenti ricevuti dal Comune in data 14 giugno 2011. Stando al documento, bisogna convenire che, perlomeno il Pd, ha cercato di avanzare delle proposte di sviluppo urbanistico, edilizio, sociale come è evidenziato nel bando interessi diffusi del Psa . «Considerato che si ha notizia di una proposta preliminare del Piano - si legge nel documento inviato anche all’ufficio del Piano - che appare alquanto lacunosa e minimamente rispondente ai bisogni, alle esigenze di sviluppo e alle potenzialità enormi che offre il territorio borgese, considerato che non si ha nessuna notizia di incontri e/o iniziative pubbliche, appare indispensabile anche al fine di avviare un serio confronto tra le istituzioni e le forze sociali ed economiche del territorio, considerato che, da quanto previsto nel cronoprogramma del Psa, i singoli Comuni dovranno procedere all’adozione della proposta preliminare, cui se-

fondo perduto una grossa cifra a quattro zeri. Per la verità, lo stesso inefficiente strumento di Protezione civile borgese, potrebbe darsi una giustificazione: “non vediamo perché dobbiamo intervenire noi, quando ci sono i Commissari Straordinari”. Al di là delle sterili querelle, i cittadini di cui sopra sono senz’acqua e nel centro storico, con l’inizio della stagione estiva, si sta consumando l’annoso problema di un abbassamento sensibile della pressione dell’acqua, soprattutto nelle zone più alte della cittadina. Ma quest’ultimo problema non è di facile soluzione, la condotta primaria è peggio di un colabrodo, quindi, le perdite sono tante pari a un buon 45%. Poi, vi sono altre problematiche connesse alla gente che irriga gli orti e tanta di questa gente ha il contatore rotto o nella maggioranza dei casi lo bypassa. Quest’ultimo problema è ben noto agli uomini della Polizia municipale. Siamo certi che interverranno le cisterne della Protezione civile, che porteranno acqua agli assetati, forse sarebbe stato molto meglio farlo già nei giorni passati. Senza meno, i problemi sono tanti e quindi i tecnici, come diceva il poeta, “il loro cervel Dio lo riposi, in tutt’altre faccende affaccendati, per queste cose sono morti e sotterrati”.

Riccardo Bruno guirà la Conferenza di pianificazione. Tutto ciò premesso - conclude la missiva - si chiede a codesta Commissione di volere avviare un “tavolo” di confronto pubblico, propedeutico all’adozione della

proposta preliminare e alla successiva indizione della Conferenza di pianificazione, così come sta avvenendo in ogni comune». Un secondo documento allegato alla nota, evidenzia le proposte di sviluppo da parte dei circoli del Pd. Sono due pagine zeppe di suggerimenti che vanno dal centro storico sino alle frazioni marinare e agro. «Il territorio di Borgia - si legge nell’incipit dell’elenco delle proposte di sviluppo - è praticamente ricco di testimonianze storico-culturali e dei beni paesaggisticoambientali, che possono rappresentare la chiave di sviluppo turistico, economico e sociale di cui si è in attesa da anni. La pregevolezza ambientale si sostanzia in spiag-

ge bianche contornate da interessanti pinete, cui si affiancano 35 ettari del Parco Archeologico il primo per importanza della Calabria». Prendiamo atto del documento del Pd ma, il resto delle forze politiche di Borgia che fine hanno fatto? Il disinteresse dei partiti però, non può giustificare un operato della Commissione straordinaria che si sottrae ai dettami indicati dalla legge 267 del 2000, articolo 145 comma 5. Alla fine della fiera, come qualcuno ha detto sul Golgota: “tutto è compiuto”, oggi, presso il comune di Cortale (comune capofila) il Psa verrà definitivamente approvato e nessuna modifica si potrà fare. giu.pass.

CROPANI

Cattivo odore da un bagno L’esame si sposta in cortile Il cattivo odore, insopportabile, arrivava da un bagno dove non sono mai stati completati i lavori di rifacimento. Così, il presidente della commissione ha deciso di spostare la sessione di esami per la terza media all'aperto, nel cortile della scuola. È accaduto ieri a Cropani. Protagonisti, loro malgrado, gli alunni della scuola media "Dolce" e la commissione di esami. Già mercoledì, durante la prima prova, c'erano state lamentele per il cattivo odore che arrivava dal bagno guasto da mesi. Quando il presidente della commissione ha registrato la difficoltà di restare nel plesso, ha fatto trasferire banchi e sedie in un angolo del cortile chiuso con del nastro e ha avviato la prova. Impegnati nell’esame 24 studenti di terza media e cinque adulti esterni oltre, ovviamente, ai componenti della commissione. Secondo quanto raccontato dallo stesso presidente e dal personale scolastico, il problema era stato evidenziato da tempo dal dirigente scolastico Giovanbattista Scalise all'amministrazione comunale che non aveva completato i lavori di rifacimento. Sul posto, ieri mttina, oltre ai tecnici comunali che hanno provveduto a tamponare con alcuni lavori la situazione di emergenza, anche il personale dell'Azienda sanitaria che ha effettuato un sopralluogo. Per la prova di oggi, gli alunni potrebbero essere trasferiti nel plesso della scuola elementare.

CROPANI/2

Luca Dirisio in piazza per la festa di Sant’Antonio Domenica prossima il concerto ad ingresso gratuito del cantautore di Vasto Cresce l’attesa per il concerto che Luca Dirisio terrà domenica 19 giugno a Cropani Marina in occasione della festa del patrono locale, Sant’Antonio. Nel corso della serata il cantautore di Vasto riceverà direttamente dalle mani dell’assessore regionale all’Urbanistica Pietro Aiello, una targa omaggio del maestro orafo croto-

nese Michele Affidato. Luca Dirisio, tra i protagonisti dell’ultima edizione della fortunata trasmissione televisiva targata Raidue “L’isola dei famosi”, si avvicina per la prima volta al mondo della musica a quattordici anni, imparando a suonare la chitarra. Porta la sua musica in giro per l’Italia suonando in vari locali, arriva-

no così i primi importanti riconoscimenti, primo tra tutti la vittoria al “Summer Live Festival “nel 2003. Luca approda al suo primo singolo di successo, “Calma e sangue freddo”, tormentone dell’estate 2004 che lo porta a vincere il premio “Artista rivelazione dell’anno” al Festivalbar. Segue, in autunno l’album “Luca Diri-

sio”. Partecipa al Festival di Sanremo 2006 con il brano “Sparirò”, di cui è anche autore. Sempre in quell’anno pubblica il suo secondo album “La vita è strana”. Nel settembre del 2006 Dirisio prende parte alla colonna sonora del film Disney High School Musical, interpretando il brano Se provi a volare con cui vince il disco di

platino. Nel 2008 pubblica il suo terzo album “300 all’ora” da cui vengono estrapolati i singoli “Magica” e “Fragole, ciliegie e miele”. Successivamente si trasferisce a Londra per la registrazione dei brani per il nuovo album. I due singoli “Nell’assenzio” e “Pazienza” anticipano l’uscita del nuovo album dal titolo “Compis” uscito a febbraio 2011. L’ingresso al concerto di Luca Dirisio è gratuito. L’inizio è previsto intorno alle ore 21.30.


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l’ora di Soverato tel. 0961 702056 - fax 0961 480161 - mail: catanzaro@calabriaora.it - indirizzo: corso Mazzini, 164

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Azienda sanitaria, si cerca un terreno per la sede

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SOVERATO/2

Un successo le Coefore in scena all’Istituto salesiano

Revocata la delibera di assegnazione di locali all’Asp Tra le linee programmatiche annunciate e che si stanno già traducendo in azioni concrete, il sindaco di Soverato, Leonardo Taverniti, ha anticipato a CalabriaOra, di aver avuto un incontro con il commissario straordinario dell’Asp, Gerardo Mancuso, con il quale si è aperta un’interlocuzione per risolvere in maniera proficua i problemi relativi alla sanità soveratese. Primo step concordato: l’individuazione di un terreno da designare come nuova sede dell’Asp, con l’obiettivo di scongiurare trasferimenti di personale. Primo passo concreto in questa direzione, la decisione, da parte della Giunta comunale, di revocare la delibera di giunta numero 58 dello scorso 30 marzo con cui l’amministrazione comunale aveva concesso in comodato d’uso gratuito all’Azienda sanitaria provinciale, alcuni locali dell’Istituto comprensivo statale Soverato I. Si trattava di circa duecen-

La sede dell’Asp a Catanzaro to metri quadrati da destinare a uffici amministrativi dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, donati in affitto gratuito dall'Amministrazione comunale di Soverato guidata all’epoca dal sindaco Raffaele Mancini. Ciò per scongiurare il trasferi-

mento dei dirigenti Asp da Soverato. Già allora la cosa suscitò qualche polemica con qualcuno che parlò di un “regalo” di 180mila euro da parte del Comune all’Azienda sanitaria, polemica cui rispose il sindaco Mancini ricordando

che i locali assegnati ai servizi amministrativi dell'Azienda sanitaria erano inutilizzati dal Comune, si trattava di locali che erano dapprima destinati a ospitare alcune classi del liceo scientifico. Avendo la Provincia provveduto alla consegna del nuovo istituto erano rimasti inutilizzati. «Sono locali - affermò Mancini - con accesso indipendente, siti in un plesso scolastico, di circa di 200 mq. Quindi non costituiscono una rendita da 180.000 euro all'anno». Ora la nuova amministrazione ha deciso di risolvere il problema alla radice optando per l’individuazione di un terreno dove dovrebbe sorgere la nuova sede dell’Asp. Primo atto in questa direzione, come detto, la revoca della delibera della giunta Mancini di assegnazione gratuita all’Asp dei locali dell’Istituto comprensivo. MARCO LA DEDA catanzaro@calabriaora.it

Laugelli alla Comunità montana Vallefiorita, il Consiglio ha designato il rappresentante all’Ente Si apre con l’approvazione dei verbali della seduta precedente il Consiglio comunale che, dopo quello formale di insediamento, “battezza” la nuova amministrazione venuta fuori dalle recenti consultazioni amministrative. Ed è un battesimo a metà vista l’assenza di entrambi i gruppi minoritari. La situazione è inattesa dato che tra i punti all’ordine del giorno vi è la nomina del rappresentante del Comune in seno alla Comunità montana “Fossa del Lupo - Versante Jonico”. L’assise sceglie il consigliere Tonino Laugelli che ringrazia «tutti per la fiducia che mi avete accordato» e promette di «svolgere il compito assegnatomi nel migliore dei modi». Sull’investitura di Lau-

gelli parte la raffica delle dichiarazioni. «Ringrazio Enzo Bruno (precedente rappresentante del Comune in seno alla comunità montana e attuale presidente dello stesso sodalizio montano, ndr) - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Truglia - ma condanno la sua assenza oggi in consiglio. L’assemblea avrebbe sicuramente rappresentato la giusta sede per un rendiconto dell’attività svolta magari ripresentando la sua candidatura». L’assessore alla Cultura, Giuseppe Mercurio, nel «ringraziare Enzo Bruno per il lavoro compiuto» sottolinea che non si sarebbe aspettato «la sua assenza alla riunione del consiglio» e che «il nuovo rappresentante non troverà

una situazione economicamente favorevole alla Comunità montana, dove ci sarà molto da lavorare». Dall’ex sindaco Giovanni Bruno, invece, e dal nuovo, Salvatore Megna, arrivano «gli auguri di buon lavoro a Laugelli che certamente si impegnerà per la nostra comunità». Il consiglio, inoltre, approva le linee del programma politico-amministrativo, gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti comunali presso enti, aziende e istituzioni e l’adozione del Codice etico di buon governo partorito dalla Regione Calabria per fronteggiare la lotta alla criminalità. Poi è la volta conferimento dell’encomio solenne al dottor Brunello Cristofaro, residente nella vi-

cina Amaroni ma col cuore nella natia Vallefiorita, che dopo 35 anni di attività al servizio del Comune nelle vesti di ufficiale sanitario e, poi, di medico legale dall’1 maggio scorso è in pensione. «Per essersi distinto - è scritto nella motivazione - per la elevata competenza e le doti umane per aver svolto con professionalità e dedizione le sue funzioni». Infine l’ attribuzione delle deleghe ad alcuni consiglieri. A Tonino Laugelli il sindaco assegna il Bilancio e la Pubblica sicurezza, a Martina Murgida l’Attuazione della democrazia e l’Agricoltura e a Piero Vespari le Manifestazioni, lo Sport e lo Spettacolo. FRANCO POLITO catanzaro@calabriaora.it

Un momento della rappresentazione Presso l’Istituto salesiano di Soverato, è andato in scena il dramma “Coefore” di Eschilo. Protagonisti sono stati circa trenta ragazzi del Liceo classico, che hanno partecipato ai lavori del laboratorio “Educazione al Teatro” voluto dal direttore dell’Istituto don Tobia Carotenuto, dal preside Antonio Ligato e dal Consiglio d’istituto per proseguire l’attività teatrale iniziata lo scorso anno, insieme al Teatro del Carro - Pino Michienzi, oggi guidato da AnnaMaria De Luca e Luca Maria Michienzi. Il coordinamento del progetto, affidato anche quest’anno a Saverio Candelieri. Ha voluto essere anche un vero e proprio omaggio a Pino Michienzi, raffinato artista del panorama teatrale nazionale scomparso prematuramente nel mese di febbraio scorso. Lo spettacolo, infatti, è stato allestito con la regia che Michienzi aveva curato qualche anno fa ricevendo grandi consensi al Festival internazionale del Teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide, la rassegna promossa dall’Inda dedicata a scuole e università e collegata al ciclo di rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa. Apprezzatissima la scelta dell’adattamento e delle contaminazioni in lingua calabrese, frutto del lavoro di ricerca dell’autore e regista catanzarese. Ad AnnaMaria De Luca e alle ragazze del laboratorio il compito di curare l’essenziale scenografia caratterizzata da pochissimi elementi e dalla rivisitazione della micenea maschera funebre in lamina d’oro di Agamennone, i costumi che esaltano il carattere drammatico dei personaggi e le bellissi-

me maschere che vestiranno gli studenti che interpreteranno i ruoli del Coro e delle Corifee. Luca Maria Michienzi si è occupato invece del riallestimento cercando di ricostruire tutte le atmosfere e situazioni così come quelle stabilite dal regista nella prima edizione, nella quale i protagonisti Elettra e Oreste cercano di riscattare il nome e l’onore del padre Agamennone muovendosi contro la madre Clitennestra e il suo amante Egisto, artefici dell’omicidio del re di Argo. Nel luogo tanto caro a don Bosco, il cortile, i ragazzi si sono prodigati con impegno ed entusiasmo per ottenere un buon risultato, nonostante i tempi di preparazione siano stati brevi e intersecati nel normale impegno di studio. «Ci piace salutare Eschilo come colui che assurge a purificatore di una religiosità ancestrale», queste le parole del direttore don Tobia Carotenuto. Un numeroso e attento pubblico composto da famiglie, nonni, giovani, insegnanti, dirigenti scolastici, amanti del teatro e della cultura. Tra le autorità presenti: monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, Antonio Reppucci, prefetto di Catanzaro; Emanuele Leuzzi, capitano dei Carabinieri di Soverato, Roberto Currò, tenente della Guardia di finanza di Soverato; Leonardo Taverniti, sindaco di Soverato; Salvatore Procopio, assessore al Bilancio del Comune di Soverato. Tutti, indistintamente, hanno spontaneamente applaudito la bravura e l’impegno dei giovani artisti in erba. MARIA ANITA CHIEFARI catanzaro@calabriaora.it


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S O V E R A T E S E

Un’estate senza Acqua Splash Montauro, prosegue la lotta della Fiamma contro l’amministrazione «Se l’amministrazione comunale di Montauro ha, con la volontà di procedere con la “esecuzione d’ufficio” dell’ingiunzione di sgombero del suolo demaniale su cui sorge l’Acqua Splash, a suo modo di vedere, “fatto giustizia” nella vicenda Acqua Splash, la comunità montaurese, i tanti che frequentano Montauro d’estate per motivi turistici e i fratelli Aiello hanno tutta l’intenzione di capovolgere un risultato che ritengono ingiusto e penalizzante per tutti, e soprattutto per il territorio dello Jonio catanzarese». È quanto si legge in una nota a firma del segretario provinciale della Fiamma tricolore Natale Giaimo che ricorda come la struttura resterà chiusa almeno fino al prossimo autunno, in attesa di decidere il da

L’Acqua Splah di Montauro

farsi e in attesa che vengano sciolti i tanti nodi burocratici e amministrativi che la costruzione del lungomare ha fatto venire al pettine. «E allora perché - si chiede Giaimo - il sindaco, ottenuta la sua effimera vittoria, la reimmissione in possesso sul terreno su cui sorge la struttura, così giustificando l’enorme spiegamento di mezzi economici (pubblici) per sostenere la battaglia legale contro i gestori dell’Acqua Splash, non fa finalmente qualcosa di utile alla comunità restituendole l’uso della struttura almeno per l’attuale stagione estiva?». «Ci permettiamo di suggerirgli questa soluzione - prosegue - perché certamente farebbe cosa gradita a tutti coloro che vengono a trascorrere le loro vacanze a Montau-

ro, ma anche perché sappiamo che così impegnato com’è, dopo aver conseguito questo “storico” risultato inibendo ai turisti l’utilizzo dell’unica struttura ludica esistente sul territorio del suo Comune, a combattere la disoccupazione – Montauro oggi annovera almeno una decina di disoccupati in più, quali sono i giovani che erano impiegati a vario titolo nella struttura per almeno quattro mesi l’anno e regolarmente assunti, che oggi si rivolgono a lui per ottenere quel minimo di sostentamento necessario a far sì - conclude il segretario provinciale della Fiamma tricolore - che non siano costretti ad abbandonare questa terra bellissima ma “amara”». r.c.

PALERMITI

Elezioni, acceso confronto tra Comi e Aloisi A una settimana esatta dalla sentenza con cui il Tar di Catanzaro ha disposto l’annullamento del risultato della prima sezione, relativamente alle elezioni amministrative che nella primavera dello scorso anno decretarono con lo scarto di un solo voto la vittoria di Enrico Comi su Franco Aloisi, ieri mattina i due protagonisti della vicenda, incontratisi per caso davanti alla porta d’ingresso del municipio di Palermiti, da quanto si è riusciti ad apprendere, avrebbero avuto un acceso diverbio. La discussione, partita in modo pacato, si sarebbe successivamente surriscal-

data non appena i due hanno affrontato la spinosa questione elezioni, che tanto scalpore sta suscitando, e che, tra l’altro, ad inizio settimana, ha portato al commissariamento del Comune da parte della prefettura. Aloisi avrebbe invitato gli esponenti dello schieramento avverso a “non entrare e uscire dal Comune per evitare malintesi con la cittadinanza”, da qui l’inizio del diverbio. In ogni caso i due avrebbero avuto la razionalità e il buon senso di ritrovare la giusta lucidità e riportare il “confronto” su toni di assoluta civiltà. f.p.

SATRIANO

Prevenzione incendi Ordinanza del sindaco Continuano i lavori dell’amministrazione comunale di Satriano guidata dal sindaco Michele Drosi. Si lavora non solo all’interno del palazzo di città ma anche fuori. Si vedono in tutto il paese infatti, gli operatori ecologici spazzare via tutte le sterpaglie che la natura e anche l’uomo lascia durante il suo percorso. Si va dalla pulizia delle strade, a quella degli acquedotti,e alla risistemazione dei prati o di terreni abbandonati. Dall’alto della poltrona intanto arriva l’ordinanza di prevenzione incendi e pulizia fondi incolti. Infatti, visto che la stagione estiva comporta un alto pericolo di incendi, soprattutto nei terreni incolti per un proliferare di vegetazione, rovi e di sterpaglie, il primo cittadino ha ritenuto necessario effettuare inter-

venti di prevenzione nonché di vietare tutte quelle azioni che possono costituire pericolo immediato d’incendi. Si legge nell’ordinanza che gli interventi di pulizia devono essere effettuati entro il 30 giugno con avvertenza che in caso di inosservanza, sarà facoltà del Comune provvedere d'ufficio e in danno dei trasgressori, ricorrendo all'assistenza della forza pubblica. Il primo cittadino inoltre informa i suoi cittadini che è previsto in casi eccezionali in deroga a ciò che si legge nell’ordinanza, l’uso del fuoco a condizione che si compili l’apposito modulo da ritirare e riconsegnare all’ufficio di Protezione civile presso il Comando Polizia Locale del Comune di Satriano, almeno cinque giorni prima della data prevista. Maria T. Battaglia


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l’ora di Lamezia Redazione: Tel. 0961 702056 Fax 0961 480161 Mail lamezia@calabriaora.it

EMERGENZE

GUARDIE MEDICHE

Carabinieri 112 (Compagnia 0968.21010) Polizia di Stato 113 Commissariato PS 0968.203211 Vigili del Fuoco 115 Distaccamento VV.FF. 0968.436768 Guardia di Finanza 117 Guardie Ecozoofile 0968.431010 Associazione Anti-racket 329.0566908 Polizia Municipale 0968.22130

Ospedale centr. 0968.2081 Pronto Soccorso 0968 .208962/462860 Ospedale Soveria M. 0968 662210/662222 Emergenza Sanitaria 118 URP/Informazioni 0968.208815/208410 Direzione Aziendale 0968.208704 Centro Prenotazioni 800 006662 Elisoccorso 0968.208838

CINEMA THE SPACE CINEMA PIRATI DEI CARAIBI (Sala 1 16.35- 19.25 22.15 X-MEN (Sala 2 17.00 - 19.45 - 22.30)

GARFIELD (Sala 4 16.45 - 18,30) ESP FENOMENI PARANORMALI (Sala 5; 17.50 - 19.55 - 22.00)

UNA NOTTE DA LEONI (Sala 3: 17.40 19.55 -22.10)

Reppucci: «Non vogliamo eroi» Sicurezza, il prefetto di Catanzaro chiede la collaborazione del territorio «Non vogliamo eroi e mar- fedeli alle processioni per San tiri, però tutti possono fare di Francesco di Paola e per Sanpiù perchè ritengo che la so- t’Antonio, che lo stesso ha precietà è un po' indolente, un po' senziato, ha fatto notare che pigra». Così ieri il prefetto di «c'è molta devozione religiosa Catanzaro, Antonio Reppucci, ed io auspico che diventi deal termine del comitato pro- vozione civile in cui tutti posvinciale per l’ordine e la sicu- sano dare un contributo più rezza, ospitato nella stanza del fattivo, più proficuo, un affiancamento più efficace a magisindaco Gianni Speranza. «Abbiamo fatto l'incontro a stratura e forse dell'ordine». Questo Lamezia Terperché ci si me – ha detto Sono in corso trova di fronReppucci - , indagini te ad una d'intesa con il guerra rispetsindaco e con approfondite to alla quale il procuratosugli episodi tutti devono re, per dare di omicidio svolgere il loun segnale ro ruolo. «Ci importante di presenza assidua, costante da devono aiutare per vincere la parte dello Stato. Io penso che guerra che dobbiamo combattere tutti insieme – ha affertutti dobbiamo fare di più». L’incontro, durato circa due mato ancora - e non possiamo ore, è stato anche l’occasione stare seduti in poltrona come per fare il punto sulle attività se si assistesse ad un film. Tutmesse in campo per contrasta- ti dobbiamo essere soldati, re la criminalità, organizzata e protagonisti attivi di questo non. «Le Forze dell'ordine e la contrasto più efficace alla crimagistratura – ha detto al ri- minalità organizzata che tende guardo Reppucci - hanno as- a cannibalizzare l'economia ed sestato colpi importanti e ne anche a condizionare la vita ciassesteranno altri nel breve vile, politica e sociale dei cittaperiodo, altri ancora nel me- dini. Mi aspetto molto di più dio periodo. Io, però, chiedo dalla classe imprenditoriale – alla società civile lametina di ha sottolineato Reppucci - peruscire da una situazione di le- chè le denunce per estorsioni targo perchè da soli non ce la ed usura ormai si riducono a faremo mai». Il prefetto di Ca- meno di due mani, ma non tanzaro, a questo punto, nel ri- credo proprio, né lo credono marcare una forte presenza di la magistratura e le forze del-

monitor sulla criminalità

Il vertice del Coisp in città Speranza: segnale di reazione

Un momento della riunione della commissione l'ordine, che questi fenomeni siano in diminuzione. Anzi evidentemente ci sono troppi imprenditori che non denunciano». Non meno importante il punto sugli ultimi omicidi che si sono verificati in città, in meno di un mese, e rispetto ai quali, ha promesso Reppucci, «ci sarà uno sforzo ulteriore aggiuntivo dal punto di vista investigativo per fare luce sugli episodi degli ultimi tempi con le uccisioni che hanno letture diverse. Sono in corso approfondimenti – ha aggiunto e siamo fiduciosi di assicurare gli autori di questi fatti animaleschi, bestiali, così feroci, alla giustizia. Ci saranno anche controlli straordinari da parte di altre forze di polizia sul territorio per rendere le maglie ancora

più strette. L’auspicio è che riusciamo ad acquisire maggiore fiducia da parte dei cittadini proprio per l’esito positivo delle indagini che sono in corso e perché, rafforzando la collaborazione con gli imprenditori del territorio, sicuramente riusciremo a creare un argine molto più solido di quello attuale. Infine, un appello anche alla stampa «affinchè – ha detto Reppucci - ci aiuti nel veicolare questo messaggio alla gente che è quello di avere fiducia nello Stato che oggi, nelle sue massime espressione di vertice, è qui per testimoniare la vicinanza alla popolazione e la determinazione di riacquisire quelle parti del territorio su cui sembra che non ci sia la sovranità dello Stato. SAVERIA MARIA GIGLIOTTI lamezia@calabriaora.it

La presenza dello Stato c’è

Vitello:« Non permetteremo che questa città diventi un cimitero» «Non permetteremo che questa città diventi un cimitero, non lo permetteremo in maniera assoluta». Il procuratore della repubblica, Salvatore Vitello, non ha dubbi e, con fermezza, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, fa sentire la voce e la presenza dello Stato. Un incontro, quello di ieri, che secondo Vitello «sul piano operativo, ci consente di fare il punto della situazione, sotto il profilo, ovviamente dell'ordine pubblico, e consente alla Procura di acquisire informazioni che possono essere utili per il prosieguo dell'attività investigativa, che c'è ed è corposa ed incessante e si fermerà solo quando raggiungerà l'obiettivo». Il comitato, infatti, «rappresenta la massima istituzione in

materia di sicurezza nella provincia di Catanzaro – ha detto ancora - e con la presenza della magistratura dimostra come i rappresentanti dello Stato in questa città sono capaci di fare rete e di fare gruppo nel momento in cui nella città si colgono momenti di barbarie, di violenza e di inciviltà». Da qui l’invito ai lametini: «Abbandonate la rassegnazione e l'indifferenza – ha affermato Vitello, lanciando un vero e proprio appello - , lo Stato è qui presente e lo sarà sempre». Parole, quelle di Vitello, cui si aggiungono anche le affermazioni del questore di Catanzaro, Vincenzo Roca, che al termine del vertice ha parlato, tra le altre cose, dell’esigenza di «un controllo del territorio più accurato e meticoloso, privilegiando anche moduli operati-

vi che siano più strutturati sulle esigenze esistenti». In tutto questo, un ruolo importante lo deve rivestire anche l’aspetto investigativo che «va rafforzato e modulato su queste specifiche criticità». Quindi, nel parlare di «congiuntura favorevole per quanto riguarda le Istituzioni che hanno trovato punti di condivisione», Roca ha invitato a riflettere se «Lamezia deve ancora essere un territorio noto per le sue criticità, per dei reati di un certo tipo, ma anche per gli eventi omicidiari che, speriamo non ce ne siano più, oppure deve diventare nota perché anche qui si sono affermati i principi di legalità e si opera tutti per una crescita sociale, economica e culturale armonica di questo territorio». Sa.Ma. Gi.

Il sindaco Gianni Speranza Un confronto serrato sulla problematica della criminalità organizzata, alla luce soprattutto degli ultimi episodi di omicidio che hanno sconvolto la città, e più in generale sulle iniziative da intraprendere per cercare di garantire le condizioni relative all’ordine pubblico ed alla sicurezza. Sono stati questi i temi al centro della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Coisp) svoltosi, in via del tutto eccezionale, nella mattinata di ieri a Palazzo Maddamme. «Ringrazio molto – ha detto il sindaco Gianni Speranza - il prefetto Antonio Reppucci per aver accolto la mia richiesta. Addirittura lui ha voluto tenere la riunione a Lamezia e nell'ufficio del sindaco. E per questo va ringraziato di cuore». Al vertice lametino, oltre al prefetto Reppucci e agli altri membri del Comitato, ha partecipato anche il procuratore Salvatore Vitello. «Sono gesti di attenzione verso la comunità lametina, e soprattutto verso la parte maggioritaria della città che vorrebbe reagire, che non è indifferente e che non vuole che Lamezia

torni al periodo degli omicidi quotidiani, delle estorsioni non denunciate e dell'usura diffusa», ha commentato Speranza. «Per questo – ha sottolineato - apprezziamo e sosteniamo l'azione quotidiana della magistratura e delle forze dell'ordine. E' veramente lodevole, anche tenendo conto delle difficoltà di avere mezzi e forze sufficienti ad un'azione di contrasto così complicata». Il primo cittadino ha tenuto a puntualizzare che «nel corso della riunione sono emerse questioni legate alla criminalità e anche in generale ai problemi dell'ordine pubblico». In particolare, ha evidenziato con una punta d’orgoglio Gianni Speranza, «è stata data una valutazione positiva del programma e delle scadenze che l'amministrazione comunale ha predisposto sulla questione rom». Infine, il sindaco di Lamezia Terme si è detto certo che «le discussioni e le decisioni prese nel corso della riunione avranno delle ripercussioni positive nei prossimi giorni». GIUSEPPE PERRI catanzaro@calabriaora.it


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Procura, 2 avvisi di garanzia Il provvedimento sarebbe stato emesso nei confronti di due imprenditori La Procura della Repubblica di Lamezia Terme avrebbe emesso due avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti imprenditori lametini, G.M. e C.S., il primo coinvolto nell’inchiesta denominata “operazione bisturi” ed il secondo conosciuto quale esercente di una famosa catena di supermercati, in quanto ritenuti responsabili il primo di reato di simulazione di reato, tentata truffa ai danni delle compagnie assicuratrici e detenzione abusiva di armi, ed il secondo di ricettazione in quanto avrebbe acquistato da G.M. un carrello elevatore provento di reato, «nella piena consapevolezza dell’illiceità della provenienza del mezzo». L’inchiesta della Procura, da quanto trapelato, è stata coordinata dal sostituto procuratore Maria Alessandra Ruberto e sarebbe scaturita da un’indagine condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, al comando del maggiore Maurizio Pellegrino, nel gennaio 2008, quando, effettuando una perquisizione presso la sede della Sifo srl, società di G.M., avrebbe scoperto che lo stesso deteneva senza alcun titolo, 27 cartucce calibro 7,65 occultate nel suo ufficio. Approfondendo gli accertamenti, gli uomini del Nucleo mobile hanno rinvenuto un

carrello elevatore ed altri macchinari per i quali G.M. aveva denunciato il furto ed aveva anche chiesto il risarcimento alla compagnia presso la quale aveva acceso una polizza assicurativa, a copertura di tali eventi, e in base alla quale avrebbe intascato il risarcimento assicurativo pari a circa centomila euro. Inoltre, tra i beni oggetto del furto denunciato da G.M. vi era un altro carrello elevatore che in prima battuta non era stato rinvenuto. Quindi, effettuati ulteriori accertamenti, i finanzieri hanno scoperto, dalla contabilità di un’altra ditta individuale, che c’era stata la

rainbow

Imputati chiedono l’abbreviato Il processo slitta a settembre Il palazzo di giustizia vendita di un carrello elevatore che, però, non risultava essere mai stato acquistato. La vendita era quella effettuata alla società amministrata da C.S.. Da qui il sequestro di due carrelli elevatori e di altri macchinari con la conseguente segnalazione dei due responsa-

bili all’Autorità giudiziaria. I due imprenditori, ora hanno venti giorni di tempo per presentare memorie o chiedere di essere interrogati dagli inquirenti per proporre le loro tesi a difesa. SAVERIA MARIA GIGLIOTTI catanzaro@calabriaora.it

CARLOPOLI

Gratteri: la ’ndrangheta è cresciuta nel silenzio «La ‘ndrangheta e’ cresciuta nel silenzio e la conoscenza è un’arma efficace per combatterla». Così il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, commentando la sua partecipazione, come autore, a Trame, il festival dei libri sulle mafie che si svolgerà a Lamezia Terme dal 22 al 26 giugno prossimi. Sulla stessa lunghezza d’onda la giornalista francese Marcelle Padovani che, insieme a Giovanni Falcone, scrisse “cose di cosa nostra”, libro che presenterà nel corso del festival lametino. «I libri – afferma - sono stati e rimangono il principale momento, accanto

alla repressione fatta dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, per capire, comunicare e insegnare ai giovani, a quelli che hanno scoperto tardi la forza delle mafie, a quelli che sapevano ma non osavano». «Non a caso – conclude la giornalista francese - i principali attori della lotta alla mafia hanno cercato di trasmettere le loro conoscenze attraverso dei libri, Giovanni Falcone per primo. Era venuto il momento di fare una sintesi di questo movimento, attraverso un “Festival dei libri di mafia”, un modo piacevole e caloroso di essere seri». (s. m. g.)

Riprenderà il 29 settembre prossimo il processo a carico degli imputati che, coinvolti nell’operazione ‘’Rainbow 2”, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato. Ieri mattina, infatti, il giudice Gloria Gori, ha fissato l’udienza a dopo l’estate per la requisitoria del Pm e della parte civile. L’inchiesta portò alla luce una vera e propria organizzazione a delinquere finalizzata a commettere estorsioni, usure, truffe, ricettazione e riciclaggi oltre che reati in materia di armi e di esercizio abusivo di attività finanziaria. Particolarità dell’indagine fu che partì con modalità diverse e venne avviata, in maniera separata da guardia di finanza e carabinieri. In particolare, questi ultimi raccolsero una denuncia per truffa mentre le fiamme gialle si misero sulle tracce di operazioni sospette. Entrambi i filoni di inchiesta, però, portaro-

no verso un’unica direzione al punto che si decise di unificare l’inchiesta che nacque come prosecuzione dell’operazione ‘’Rainbow’’ e permise agli investigatori di scoprire un giro di prestiti ad usura che si svolgeva tra Lamezia e Vibo con il coinvolgimento di venti imprenditori e con tassi che variavano dal 120 al 250 per cento annuo per un giro complessivo d'affari di oltre due milioni di euro. Gli inquirenti, si disse, giunsero alla scoperta di questa organizzazione seguendo il percorso di alcuni assegni. Diverse, comunque, le posizioni degli indagati ai quali vengono contestati reati accertati tra il 2004 e il 2009, che, nell’ambito dell’organizzazione secondo gli inquirenti, svolgevano mansioni e ruoli diversi e che, in alcuni casi devono risponder e anche di altri tipi di reati come, ad esempio, in materia di armi. s.m.g.


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«Bene per il Centro protesi» Magno: «Segnerà un importante momento di riscatto per la città» «Il Centro Protesi Inail segnerà per la città di Lamezia Terme un importante momento di riscatto ed un’ulteriore e concreta occasione di crescita in vista della sua aspirazione “baricentrico – mediterranea”». È quanto afferma il presidente della Commissione regionale “Riforme e decentramento”, Mario Magno, che saluta con soddisfazione l’aannunciato avvio dell’iter per la realizzazione in città della struttura sanitaria. L’esponente del Popolo della libertà si dice «felice dell’iniziativa con la quale il presidente Scopelliti, accogliendo Il presidente della commissione decentramento Mario Magno l’esortazione che gli avevo fatto il 29 marzo scorso, ha voluto - in prima primis, creare una rete istituzionale di suppersona - avviare un tavolo di confronto con porto che consenta di arrivare presto al taglio il presidente dell’Inail Marco Sartori al fine di del nastro di un’opera che, richiedo l’impiego sollecitare la definitiva realizzazione del Cen- di 140 diversi profili tecnici, medici ed amministrativi, avrà un forte imtro Protesi Inail». Da Magno, patto occupazionale in un terquindi, parole di apprezza«Ora è compito ritorio che sempre più è affamento nei confronti del godella classe mato di lavoro e sviluppo». A vernatore: «Ringrazio, pertal riguardo, conclude Matanto, il presidente per quedirigente gno, «insieme al presidente sto ulteriore gesto di vicinanlametina del Consiglio Talarico, supza alla nostra città, evidenfare rete» porterò tutte le iniziative che ziando come una volta partisi renderanno necessarie in ta, la struttura rappresenterà una specializzazione della sanità lametina la tale direzione certo di poter contare – altresì cui rinascita lo stesso Scopelliti ha voluto per- – sul sostegno del presidente della Provincia, sonalmente “battezzare” in occasione della del sindaco di Lamezia Terme e del presidenpresentazione del Piano sanitario regionale». te dell’Asi che ospiterà – dopo tanti anni e Il consigliere regionale rivolge poi un appel- promesse non mantenute – il Centro Protelo bipartisan per favorire la buona riuscita si». dell’iniziativa di carattere nazionale: «Ora è GIUSEPPE PERRI compito di tutti, classe dirigente lametina in lamezia@calabriaora.it

dal municipio

Per giovedì convocato il consiglio comunale È stato convocato in prima convocazione il consiglio comunale giorno giovedì 23 alle ore 16 ed eventuale seconda convocazione lunedì 27 sempre alle ore 16, persso il salone Municipale di Via Perugini per la trattazione del seguente ordine: primo punto, commissione Pari opportunità, designazione componenti di nomina consiliare, proclamazione decima eletta; secondo punto bilancio di previsione 2011, imposta comunale sugli immobili, conferma aliquota per l’anno 2011; terzo punto, bilancio di previsione 2011, modifica art. regolamento del servizio idrico; quarto punto, bilancio di previsione

2011, piano delle alienazioni e valorizzazione immobiliari art. 58; d. l. n 112 convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008; quinto punto, bilancio di previsione 2011, regolamento addizionale Irpef; sesto punto, bilancio di previsione 2011, modifiche artt 9 e 10, regolamento Tarsu; settimo punto, approvazione regolamento Cosap; ottavo punto, approvazione del programma triennale dei lavoro pubblici 2011-2013 e dell’elenco annuale 2011; nono punto approvazione bilancio di previsione 2011, relazione revisionale e programmatica 20112013, bilancio pluriennale 2011-2013.

dai partiti

Sinistra ecologia e libertà fa il punto dopo il referendum L’assemblea di circolo di Sel, con un’introduzione del coordinatore Crapis, ha analizzato il voto del referendum e quello amministrativo evidenziando il doppio risultato positivo ottenuto. Un dato che annuncia la fine di un ciclo politico, che impone nuove responsabilità al centrosinistra e a Sel che i recenti sondaggi resi noti a “Ballarò” danno all’ 8,5%. L’assise ha poi preso in esame la situazione cittadina mettendo a fuoco alcuni temi che ritiene rilevanti. Intanto la necessità di costruire, a partire dagli alleati nazionali Pd e Idv, insieme alle altre forze locali, un centrosinistra più forte e presente. In questo senso si è sottolineato che la grande partecipazione del 5 giugno al “rendiconto” del sindaco attesta di una sintonia non venuta me-

no dalla quale partire per affrontare i problemi cittadini. Il più grave dei quali è l’emergenza Rom che vede l’amministrazione lavorare sinora a mani nude e senza nessun ausilio né dalla regione né dal governo, nonostante la richiesta fatta all’unanimità dal consiglio comunale il 4 aprile di conferire al prefetto poteri e risorse straordinari. Un’altra questione di primaria importanza per i ‘sellini’ rimane quella della sanità. In questo settore Sel ha deciso di continuare nella campagna di denuncia delle carenze della sanità cittadina e di incalzare la regione per avere risposte certe. Sul tema della salute non ci possono essere colori politici quindi Sel starà con tutti coloro che si vorranno battere per migliorare le cose.

fotonotizia

Contrada Lagani, demolito un edificio abusivo di 2 piani Fabbricato buttato giù in contrada Lagani. Un edificio abusivo di due piani a Lamezia Terme di proprietà di Giovanni Notarianni, è stato demolito oggi su disposizione della procura della Repubblica della città della piana. Secondo quanto reso noto dalla polizia - sul posto insieme ai Vigili urbani – i proprietari non hanno creato alcun resistenza. Gli agenti del commissariato di via Perugini hanno pertanto presidiato la zona con l’assistenza degli stessi proprietari consapevoli della violazione di legge in materia di edilizia.Un colpo dietro l’altro e i mattoni delle mura dell’edificio sono venuti giù tra la polvere. Una struttura che non doveva essere costrutita in quel punto, sencondo la legge, e del quale oggi rimangono solo macerie. r. l.


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L A M E Z I A

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calabria

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L A M E T I N O

Una task force per l’estate Confesercenti e Asi insieme per combattere l’inquinamento del mare Si è svolto presso la sede Asi di Catanzaro un incontro molto proficuo fra i rappresentanti della Confesercenti lametina e i vertici dell’Asi Catanzaro, sull’annosa problematica dell’inquinamento del mare, che puntualmente si presenta alle porte della stagione estiva. Il presidente Luigi Muraca il vice presidente Pierluigi Tenuta e il direttore Fabrizio D’Agostino, hanno ascoltato con attenzione le istanze che i rappresentanti di Confesercenti, Vittorio Paola e Mario Bonacci rispettivamente presidente e direttore della sede di Lamezia, accompagnati da Antonio Nirello e Salvatore Menniti rappresentanti della Federazione Balneari, hanno rappresentato. L’incontro spiega una nota stampa - «ha avuto come problematica l’inquinamento del mare, visto che appena inizia la stagione balneare si vanificano impegni e investimenti degli imprenditori del settore, i quali investo-

no nella risorsa mare e promuovono anche l’immagine della nostra regione, e in queste condizioni, non sono più in grado di sostenere le attività». «La già breve stagione estiva calabrese, - si legge - breve non certamente per problemi climatici ma per cattiva programmazione turistica, viene ancor più ridotta dalla pessima qualità dell’acqua del mare, costringendo anche chi risiede nei paesi marini del Lametino a cercare spiagge pulite altrove, spesso sul versante opposto e ciò arreca certamente un grave danno economico alle decine di strutture balneari e lidi, oltre che alle strutture alberghiere e ricettive del litorale Lametino, che da Nocera Terinese a Curinga (circa 40 km) conta numerosi insediamenti, i quali, nella pur precaria economia calabrese, rappresentano una certezza economica. Oltre al danno economico, si aggiunge la negativa pubblicità dei turisti che, rien-

I rappresentanti di Asi e Confesercenti trando nei paesi di origine, manifesteranno ai loro conterranei una profonda insoddisfazione per il mare calabrese. La Confesercenti, sempre al fianco degli imprenditori della balneazione, lidi e stabilimenti, ha voluto prendere visione della situazione del depuratore dell’area Sir. Il presidente Muraca ha perfettamente colto il senso dell’appel-

lo lanciato dalle imprese balneari, ha quindi ribadito che il depuratore Asi è stabilmente funzionante, e, non appena saranno terminati alcuni lavori straordinari, verrà assicurato il perfetto funzionamento dello stesso». Muraca ha aggiunto che «c’è un monitoraggio quotidiano da parte, non solo dei tecnici della ditta affidataria della gestione e del funzio-

«Ora vada via la Multiservizi» Il Comitato per il sì fa un appello a Speranza e ai parlamentari «La straordinaria vittoria ai referendum del 12 E 13 giugno pone al centro della scena l’immenso popolo dei comitati che, comune per comune, quartiere per quartiere, hanno fatto valere le ragioni del sì». È quanto si legge in una nota del Comitato referendario per il sì. «Un sì – si legge - contro vent’anni di politiche neoliberiste che hanno portato immensi profitti ai privati ed alle grosse multinazionali speculando sulle nostre acque. Contro ogni deriva politicista, il segnale è stato chiaro: le cittadine ed i cittadini italiani vogliono che l’acqua resti un bene pubblico ed un diritto umano universale ed inalienabile; nessun profitto sul bene comune acqua. Chiediamo quindi che venga rispettato il volere popolare». Il Comitato poi sottolinea che «sulla Lamezia Multiservizi non accettiamo più tentennamenti e false promesse. È giunto il momento di venire allo scoperto. Non possono più nascondersi dietro il falso obbligo imposto dalla legge. Pertanto chiediamo nell’immediato al sindaco Speranza ed a tutto il Consiglio comunale: L’approvazione della delibera di iniziativa per la modifica dello statuto comunale così come proposta dai cittadini lametini perché e’ impensabile che a distanza di oltre un anno i cittadini lametini ed il comitato non abbiano ricevuto nessuna risposta; l’annullamento della delibera che un anno fa, ha avviato la privatizzazione della Lamezia Multiservizi; avviare

la procedura legale di Recupero crediti contro la Sorical spa per versamenti di quote non dovute (sono oltre un milione di euro prelevate dalle tasche dei cittadini); la Ripubblicizzazione dell’impianto consortile di depurazione; un Forum Tecnico per ripensare insieme ai cittadini ed al “Comitato lametino acqua

pubblica” un nuovo percorso che superi la forma della Spa e porti la Lamezia Multiservizi ed il Comune di Lamezia Terme ed essere un laboratorio reale di democrazia e partecipazione». «Chiediamo, inoltre, - spiega la nota - a tutti i parlamentari lametini di impegnarsi affinché venga discussa in Parlamento la

la conferenza stampa

Oggi sarà presentata la Giornata del rifugiato

Proposta di legge di iniziativa popolare sull’acqua per la quale nel 2007 abbiamo raccolto oltre 400.000 mila firme. Vigileremo contro ogni tentativo di vanificare il voto popolare con una delibera che tenta di introdurre i privati nella gestione dell’acqua». r. l.

l’iniziativa

«I libri, strumento contro le mafie» Festival Trame, interviene la giornalista francese Padovani «I libri sono stati e rimangono il principale momento, accanto alla repressione fatta dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, per capire, comunicare e insegnare ai giovani, a quelli che hanno scoperto tardi la forza delle mafie, a quelli che sapevano ma non osavano». Così la giornalista francese Marcelle Padovani, che insieme a Giovanni Falcone scrisse “Cose di Cosa nostra” con cui parteciperà al Festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme, spiega il senso della manifestazione che si svolge dal 22 al 26 giugno e mette insieme 54 titoli contro le mafie e un centinaio di persone fra magistrati, giornalisti, studiosi e imprenditori che ogni giorno sono impegnati nella lotta alle organizzazioni criminali. «Non a caso – aggiunge la giornalista francese - i principali attori della lotta alla mafia hanno cercato di trasmettere le loro conoscenze e le loro analisi attraverso dei libri, Giovanni Falcone per primo. Era venuto il momento di fare una sintesi di questo movimento, attraverso un “Festival dei libri di mafia”, un modo piacevole e caloroso di essere seri». Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, anche lui fra gli auto-

namento del depuratore, ma anche da parte di Arpacal, i dati tabellari a disposizione certificano che i valori delle analisi compiute sulle acque depurate sono addirittura più bassi di quelli consentiti dalla normativa vigente. Certamente questo non è sufficiente a soddisfare le esigenze della categoria e dei cittadini che di fatto si ritrovano puntualmen-

te il mare inquinato per tante altre ragioni, soprattutto per le sostanze (reflui, liquami ecc.), gli allacci abusivi e tutto ciò che, purtroppo, non viene conferito nel depuratore».Il Presidente si è augurato quindi che anche i depuratori dei Comuni viciniori non collegati rispettino gli stessi criteri del depuratore Asi. La Confesercenti ha espresso apprezzamento per i dati risultanti dal depuratore Asi, come pure per l’impegno e il lavoro della Procura della Repubblica di Lamezia Terme in tema ambientale e, a breve, chiederà un incontro al Procuratore su questa emergenza, nonché agli enti istituzionali quali provincia, regione e Comuni della costa, per far sì che un’azione sinergica e concertata fra associazioni di categoria e istituzioni possa sortire risultati positivi, sia per gli imprenditori che per i cittadini in generale. r. l.

Marcelle Padovani ri che saranno presenti a Trame, parlando del festival di Lamezia dice: «La ‘ndrangheta è cresciuta nel silenzio. La conoscenza è un’arma efficace per combatterla». r. l.

Oggi alle ore 12 presso il Comune di Lamezia Terme, Sala Napolitano, si terrà la conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale del rifugiato. Saranno presenti: Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Teresa Bambara dirigente Politiche sociali, Roberto Costanzo assessore Attività produttive Provincia di Catanzaro, Caterina Salerno presidente Csv Provincia di Catanzaro, Antonio Scaramuzzino coordinatore dell'Ats Sprar e i rappresentanti delle organizzazioni promotori dello Sprar di Lamezia Terme. Il progetto Sprar di Lamezia Terme, con il patrocinio dell’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) e il contributo della Provincia di Catanzaro, del Comune di Lamezia Terme e del Csv di Catanzaro, organizza la terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato con quattro giorni di iniziative, dal 18 al 21 giugno 2011, per sensibilizzare la cittadinanza sul diritto d’asilo e sulla condizione

dei richiedenti protezione internazionale. Quest’anno la Giornata mondiale del rifugiato è dedicata al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra, il primo accordo internazionale che impegna gli Stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche. L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 1954 e dal 2000 il Ministero dell’Interno ha istituito progetti di accoglienza specifici per richiedenti asilo e rifugiati politici. Nei diversi quartieri della città di Lamezia Terme si svolgerà il programma della Giornata mondiale del rifugiato 2011 che prevede quattro giorni di eventi legati alla questione del diritto d’asilo per i rifugiati, all’espressione delle culture migranti attraverso spettacoli teatrali, momenti ricreativi e sportivi, riflessioni e tavoli tecnici con i referenti del sistema di accoglienza regionale.


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l’ora di Vibo Telefono: 0963.547589 - 45605 Fax: 0963.541775 Mail: vibo@calabriaora.it - info@calabriaora.it

OMICIDIO BROGNA

LA CRISI POLITICA

Il pm Sirgiovanni: ergastolo per Emanuele Valenti

Provincia, Fds chiede elezioni anticipate

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COMUNE E DIPENDENTI

DISSERVIZI AI CITTADINI

La Cisl critica con il dirigente del personale

Ricadi, disagi alle poste. Vera Carone denuncia

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Acqua, rifiuti e ambiente Vibo Marina in emergenza

> pagina 37 L’EDITORIALE

COSÌ PIÙ VICINI AI FATTI LOCALI E ALLE PERSONE

La frazione si sente abbandonata e accusa la classe dirigente

Il corso principale di Vibo Marina, la frazione più popolosa del comune capoluogo Gli abitanti di Vibo Marina sono costretti oramai a convivere con una triste situazione che giorno dopo giorno va atrofizzandosi senza che nessuno degli addetti ai lavori riesca in qualche modo a mettere mano al problema. Qualche settimana fa il primo allarme e il primo divieto di utilizzo dell’acqua per fini alimentari e sanitari. Si credeva, ma nemmeno poi così tanto visto i precedenti di Vibo città, che una volta individuata la causa, nel giro di qualche giorno si potesse ristabilire la normalità. O almeno così dicevano le alte sfere di palazzo “Luigi Razza”, tentando di rassicurare i cittadini i quali, in realtà, troppo sicuri non lo sono mai stati. Di “normalità”, in effetti, le marinate non sono più abituate a conoscerne, così come non sono più abituati ad avere certezze sui i tempi e sui modi per la riacquisizione dei beni e dei servizi primari, come appunto l’acqua. Via Longobardi ad esempio, una zona residenziale molto popolata di Vibo Marina ne è totalmente sprovvi-

sta da almeno una settimana. Altre zone soffrono della stessa “malattia”. In un primo momento, dopo la chiusura del serbatoio di Longobardi, si era detto che per garantire a tutta la cittadinanza l’indispensabile servizio, il flusso per secondo di acqua sarebbe calato da 30 a 6 litri. Già questo sistema di spartizione idrica non sarebbe comunque potuta bastare, visto l’aumento delle temperature e dunque la maggiore fruizione del prezioso liquido. Ma sarebbe stato sempre meglio di niente. Meglio della nafta, ovvio. Oggi, ma era già stato segnalato da qualche giorno, i rubinetti delle abitazioni rimangono totalmente a secco. Dunque, progressivamente si va verso un totale black-out di servizio, che chissà per quanto tempo rimarrà. E. così, Nicola D’Agostino è sempre più in crisi. «La gestione delle emergenze, di sicuro non è il suo forte». Lui è il principale accusato, messo sulla graticola dai cittadini delle marinate, dopo essere stato per tanto tempo bersaglio dei cittadini di Vibo

Processo Genesi, prima volta in aula per Luigi Mancuso Per la prima volta ha fatto il suo ingresso in aula, per assistere al processo “Genesi” che lo vede tra i principali imputati, Luigi Mancuso. Le sbarre della gabbia nella quale è stato fatto accomodare insieme ad Antonio Albanese lo dividevano dal resto dei presenti in aula, giudici e avvocati. Dalla parte opposta erano presenti anche Antonio Colacchio, Leone Soriano e Roberto Piccoli, anch’essi imputati in uno dei processi più importanti

nella storia recente della giustizia vibonese. Luigi Mancuso, assistito dall’avvocato Aldo Ferraro, ha seguito il controesame del luogotenente dei carabinieri Stefano Marando, interpellato sul caso di una rapina per la quale era stato chiamato in causa, dal collaboratore di giustizia Gaetano Albanese, Giuseppe Mancuso. Ma ieri la nota più rilevante era proprio la presenza di colui che viene ritenuto all’apice del clan di Limbadi. Luigi Mancu-

so, 57 anni, è in carcere da 18 anni, a seguito di una sentenza di condanna definitiva a 22 anni emessa dalla Suprema Corte di Cassazione. Per lui la Corte d’assise di Palmi aveva inizialmente sentenziato l’ergastolo. Per i giudici fu lui il mandante dell’agguato che costò la vita a Vincenzo Chindamo, presunto boss di Laureana di Borrello, e portò al ferimento del fratello, Antonio, l’11 gennaio del 1991; e di un altro fatto di sangue, l’uccisio-

città, durante il dibattito pubblico di lunedì scorso, per via del suo «abbandono nei confronti dell’elettorato che lo ha sostenuto». Sul banco degli imputati non c’è solo lui, ma anche tre dei cinque consiglieri della vecchia IV circoscrizione. «Dove sono finiti - si chiedono i cittadini - De Marco, Spanarello e Giannini?». Del resto, l’idea che prevale, e che dopo queste emergenze si intensifica, in ognuno di essi, è quella di «sprecare una ghiotta occasione», visto che comunque avere un numero così alto di consiglieri in Comune, sarebbe dovuta essere la vera garanzia volta alla tutela del territorio. E invece no, perché a quanto pare, oggi si sta peggio di ieri, nonostante oggi si sia, politicamente e numericamente, più di ieri. I cittadini denunciano una «scarsa attenzione dell’amministrazione», che non è riconducibile solo alla questione «acqua e divieto di balneazione». I lavori al Pennello, per esempio, vengono considerati «senza criterio». Poi c’è la programmazione della stagione turistica, la quale «andrebbe preparata a gennaio e non alle porte dell’estate». Il capitolo dei rifiuti, con tutte quelle zone d’ombra presenti in città, ridotte in un fatiscente «centro commerciale del degrado», visto le moltissime carcasse di frigoriferi, tv, scaldabagni e materassi. Insomma, tutta una serie di disagi che stanno «minando oltremodo l’immagine, la salute e la vita delle marinate». Questo dell’acqua poi, sembra essere la più classica delle ciliegine sulle torta. Occorre dunque iniziare a fare sul serio e iniziare a prendere misure cautelative di una certa rilevanza, perché i cittadini, stanchi e privati di bene essenziali, non possono più pagare alto il prezzo di tanto immobilismo. L’incapacità di amministrare lo straordinario si sta rivelando un’amara verità. O altrimenti come si può spiegare tutto questo? Angelo De Luca

DI PIERO SANSONETTI

Da oggi, come vedete, abbiamo cambiato un po' la grafica di questa pagina. Abbiamo deciso di farla diventare una sorta di “prima pagina” dell'edizione della nostra città e della provincia. Abbiamo collocato qui i richiami che annunciano gli articoli che pubblichiamo nelle pagine successive. Qual è il motivo? Farvi capire che cercheremo di fare un giornale più vicino alle nostre città e ai nostri paesi: una per una, uno per uno. Più attento a tutto quello che succede nei quartieri, nei rioni, nel territorio. L'informazione, in Italia, sta diventando sempre di più qualcosa di generico, di ideologico, fazioso, calata dall'alto. La forza dei giornali locali può essere proprio quella di rovesciare questo schema: di “scendere”, di stare più vicino alle cose, ai fatti, alle persone.

Secondo le sentenze emesse ne dei fratelli Michele e Antonio Versace, presunti boss di dai giudici al termine dei proPolistena, nel settembre dello cessi “Count down” e “Tirrestesso anno, e il ferimento di no”, proprio Luigi sarebbe il Biagio Rao e Biagio Versace. capo carismatico del clan Luigi Mancuso, per queste Mancuso, il bastone del comando azioni, fu acl’avrebbe erecusato da coL’imputato è ditato dal fralui che era il considerato il tello Francekiller dei Molè, Annunziacapo carismatico sco “Ciccio”, capo storico to Raso, poi dell’omonima della famiglia collaboratore cosca di Limbadi di Limbadi, di giustizia. morto nel Alle sue testimonianze si aggiunsero in se- 1997 a causa di un male incuguito quelle di altri pentiti, tra rabile. Ieri, dunque, nell’aula del cui Michele Iannello, Giuseppe Morano e Gaetano Albane- nuovo palazzo di giustizia di se. Dal 2000 Mancuso era de- via Lacquari, a Vibo Valentia, tenuto nel regime di 41 bis. So- il processo “Genesi” è andato lo l’anno scorso il carcere duro avanti, con l’acquisizione delle sentenze definitive relative gli è stato revocato.

Luigi Mancuso al processo “Piano verde 2”, nel quale erano imputati altri due personaggi, Alessandro Morfei e Mauro Campisi. La prossima udienza è stata fissata al 7 luglio.


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V I B O FARMACIE

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PERIFERIA A SECCO Storia vecchia, si direbbe. Non bastano le ordinanze di divieto all’uso dell’acqua per fini alimentari, emanate dal sindaco e poi ritirate quando l’emergenza sembrava finita. Sembrava, infatti, perché il divieto persiste nella frazione marina, dove è stata riscontrata la presenza di idrocarburi. Ora ad aggravare il problema dei cittadini residenti nelle frazioni di Vibo Marina, Bivona e Longobardi, si aggiunge la carenza idrica, che persiste da diversi giorni. Rubinetti a secco, dunque, aumentando i disagi delle popolose frazioni, impossibilitati ad utilizzare un bene di prima necessità, che in alcune zone della città, diventa sempre più un bene prezioso. Rubinetti a secco, da ben quattro giorni

GUARDIA MEDICA 0963 41774 CONSULTORIO FAMILIARE 0963 42014 - 472105 CROCE ROSSA ITALIANA 0963 472352 MIMMO POLISTENA ONLUS 0963 94420 SOS VIOLENZA DONNE 389 6464224 SOCCORSO STRADALE ACI 0963 262263

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* CULTURA MUSEO ARCHEOLOGICO STATALE Castello Normanno Svevo 0963 43350 MUSEO DELL’ARTE SACRA Piazza San Leoluca 0963 42344 BIBLIOTECA COMUNALE Via J. Palach 0963 599430 / 599432 SISTEMA BIBLIOTECARIO V. Via Abate Pignatari 0963 547557 ARCHIVIO DI STATO Via J. Palach 0963 991392 / 991695

l’iniziativa

l’evento

Attesa per il concerto di Ranieri

L’impegno del Wwf per salvaguardare le tartarughe marine

“Canto perchè non so nuotare...”. Cresce l’attesa per il grande concerto-spettacolo di Massimo Ranieri, in programma il 17 agosto alle 21.30 allo stadio “Luigi Razza”. Il poliedrico artista napoletano, nel suo show, sarà accompagnato dall’orchestra e dal suo corpo di ballo, interamente al femminile. Tra le coriste anche la vibonese Francesca Ciampa. Per Ranieri, dunque, lo stadio sarà trasformato in un teatro sotto le stelle, con posti tutti a sedere. La prevendita dei biglietti dell’unico spettacolo previsto in Calabria , organizzato da Ruggero Pegna, è già partita. Quattro i tipi di biglietto disponibili: poltronissima prato 49.50 euro, poltrona prato 42.50, tribuna coperta 36.50, gradinata 29.50. Prevendita a Vibo da Discomania 096 342250. Informazioni 0968 441888, www.ruggeropegna.it.

il libro IN AGENDA HENRY SPROUSE CON “NON TOCCARE” «Christabel Page, dopo essersi svegliata da un incubo, si ritrova sul suo letto tutta sudata, mentre fuori è in arrivo una tempesta. È proprio da questo momento inizia il vero incubo... Situazioni anomale che manderanno in crisi tutte le sue certezze». E’ la trama di “Non toccare”, edito da Meligrana, scritto da un giovane siciliano trapiantato a Pizzo, con lo pseudònimo di Henry Sprouse, che coltiva la passione della cinematografia.

E LA CHIESA INCONTRA I SINDACI DEL VIBONESE “Coesione tra Chiesa e associazione comuni, presentazione progetto famiglia e problemi territoriali”. E’ questo l’argomento posto in discussione dal consorzio dei sindaci del Vibonese in programma domani mattina alle 10 nella sala consiliare di palazzo “Luigi Razza”. All’incontro interverranno, oltre ai rappresentanti dei Comuni, il vescovo della diocesi, monsignor Luigi Renzo e il senatore Franco Bevilacqua.

Nell’ambito delle iniziative organizzate dal Wwf Italia in occasione della campagna per la tutela delle tartarughe marine, che vedrà manifestarsi i suoi momenti più significativi nel corso della “Turtle week”, in programma dal 12 al 19 giugno, il circolo vibonese dell’associazione ambientalista promuove una conferenza stampa per illustrare le iniziative messe in campo in occasione di questo importante evento. L’appuntamento con i giornalisti è per domenica prossima alle 11,30 nella sala convegni della Capitaneria di porto di Vibo Marina. Insieme al responsabile regionale del Wwf, Pino Paolillo, presenzieranno le autorità militari marittime, i rappresentanti regionali e locali dell’associazione ambientalista e i rappresentanti del settore della pesca e dell’area marina protetta “Costa degli dei”. Al termine della conferenza stampa i volontari del Wwf restituiranno la libertà ad un esemplare di tartaruga marina della specie “Caretta caretta”, affidato alle cure degli esperti del Wwf.


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l’omicidio brogna

La requisitoria del pm: «Ergastolo per Valenti» Poi le arringhe di parti civili e difesa. Sentenza il 21 luglio

IL PM Michele Sirgiovanni

La vittima Un ragazzo perbene che nulla di male aveva fatto e che quelle banali parole che gli erano state messe in bocca non le aveva neppure pronunciate L’assassino Un delitto commesso con premeditazione, per motivi futili e abbietti, con crudeltà, da chi in preda a una indole malvagia non è capace di nutrire alcuna pietà Pena massima La pena dell’ergastolo con l’isolamento diurno per diciotto mesi. Il massimo che ci consente di ottenere il nostro ordinamento

«Un ragazzo perbene, che nessun male aveva fatto, che quelle banali parole che gli avevano messo in bocca neppure le aveva pronunciate». Un ragazzo di 24 anni, aitante, lavoratore, innamorato, con una vita luminosa davanti. Costretto ad «inginocchiarsi, ad implorare pietà, in lacrime, malgrado niente avesse da farsi perdonare. E poi giustiziato, con due colpi di fucile sparati dietro la nuca, che gli hanno sfondato il cranio e dilaniato il cervello». Fu un abominio, un «omicidio premeditato». Per «motivi futili e abietti». Commesso con «atroce crudeltà da chi in preda ad un’indole malvagia si è dimostrato incapace di sentire nel proprio animo il benché minimo sentimento di pietà». Un abominio da punire col massimo della pena: «L’ergastolo». Il pm Michele Sirgiovanni davanti alla Corte d’assise di Catanzaro presieduta dal giudice Pino Neri pronuncia la sua requisitoria. «Il dibattimento ha parlato abbastanza», dice. Ha parlato, il dibattimento, su cosa sia successo in quel maledetto 18 febbraio del 2009, quando Michele Brogna, giovanissimo artigiano di Piscopio, venne ucciso in un’isolata stradina di campagna a Zammarò, nel comune di San Gregorio d’Ippona. Chiede il carcere a vita, il pm, per Emanuele Rocco Valenti, l’imputato oggi ventiquattrenne che adesso rischia di marcire il resto della sua esistenza dentro una cella. E chiede pure «l’isolamento diurno per mesi diciotto, il massimo che ci concede l’ordinamento». Il titolare dell’accusa incede ricostruendo il delitto ed incastrando tutti gli elementi probatori acquisiti nel corso del dibattimento. Con grande dignità il padre, la madre, i fratelli e gli altri parenti della vittima presenti in aula, ascoltano e a stento trattengono le lacrime. L’imputato è nella gab-

LA VITTIMA Michele Brogna, ucciso il 18 febbraio 2009 bia, osserva dalle sbarre i suoi genitori. Chiederà di rientrare in carcere alle conclusioni dei legali di parte civile. Continua il pm, mentre la commozione, durante il racconto di quella vita così ignobilmente spezzata, marchia anche il volto di alcuni giudici popolari, che indugiano nell’osservare un’aula carica di tensione e mestizia. Il magistrato parte dalle indagini compiute dalla Squadra mobile, subito dopo l’arrivo in Questura, accompagnato dal suo avvocato, di Vincenzo Carrà, altro giovanissimo, oggi indagato in un procedimento connesso e testimone oculare di quell’omicidio. Carrà raccontò l’accaduto ed indirizzò i poliziotti al luogo in cui si trovava il cadavere e su Emanuele Valenti, che indicò come l’assassino. Sottoposto a perquisizione, il presunto omicida venne trovato in possesso di una cartuccia calibro 12, compatibile con le munizioni usate per uccidere Michele Brogna. Gli furono sequestrati degli indumenti bagnati messi in lavatrice, gli stessi che avrebbe indossato poche ore prima, sul patibolo che vide Brogna quasi decapitato da quei due colpi esplosi a distanza ravvicinata. Poi condusse gli agenti, dopo una prima parziale ammissione di colpa, nel luogo in cui aveva nascosto l’arma del delitto, un fucile a pompa calibro 12, alterato nel calcio e nella canna per renderne ancora più micidiali gli effetti. Quanto è successo l’hanno spiegato - in dibattimento non solo Carrà, ma anche gli altri due giovani che quella

mattina erano lì mentre Michele Brogna veniva ammazzato, Giancarlo Vinci e Michele Mandaradoni. Hanno raccontato quanto accaduto prima e durante l’omicidio, chiarendo anche il movente. Brogna avrebbe messo in giro la voce che Valenti era un «infame, un confidente dei carabinieri». Ma non era vero, Brogna quelle parole non le aveva dette o, meglio, nessuno aveva certezza che le avesse dette. Di ciò lo accusava il solo Carrà che, a sua volta, voleva dirottare su altri il sospetto che Valenti nutriva sul suo conto. Carrà, il 17 febbraio, ebbe un primo incontro con Vinci perché «bisognava chiarire». Poi Carrà e Vinci incontravano Brogna sempre perché «bisognava chiarire». Brogna disse che lui nulla aveva da mettere a posto perché nulla aveva detto e tutto fu rimandato al giorno dopo, quando Valenti si recò, intorno alle 11 del mattino, nella falegnameria di Brogna, che più tardi viene raggiunto in auto dallo stesso Carrà, da Vinci e da Mandaradoni che lo accompagnarono nei pressi di piazza municipio, dove Valenti li aspettava. Voleva sapere chi tra i due, Carrà o Brogna, l’avesse definito un «infame», così prese una sbarra di ferro e colpì Brogna, che non riuscì a trattenere le lacrime, ad un braccio. Non era finita, perché Carrà continuava ad accusare Brogna e Brogna non intendeva ammettere ciò che non aveva detto. Così Valenti invitò tutti a scendere verso San Gregorio, lui sul sedile passeggero anteriore della Palio, a bordo della quale c’erano Vinci e Manda-

radoni, ad indicare la strada. Carrà e Brogna sulla Smart del primo. Arrivati in quella zona isolata di Zammarò tutti scesero e Valenti si recò dietro una siepe e tirò fuori il fucile a pompa. Carrà e Brogna furono fatti inginocchiare, ma Valenti non sparò subito. Fumò qualche sigaretta, li tenne sotto tiro, tranne quando tolse il fucile dalla visuale di un anziano che passava per caso da quelle parti. Poi il primo colpo alla testa, il fucile ricaricato e, infine, il secondo colpo. Omicidio «premeditato», perché lì aveva nascosto l’arma già carica. Per «motivi futili e abbietti», se ha ucciso perché riteneva che la vittima l’avesse definito un «infame». Operando con «crudeltà», per l’umiliazione del giovane, costretto ad inginocchiarsi, ad implorare pietà in lacrime, seviziato psicologicamente essendo stato costretto a sopportare quella canna puntata contro che, sapeva l’avrebbe ucciso, per diversi «interminabili minuti». Quegli stessi minuti nei quali a Carrà - rammenta il pm - avrebbe detto: «Se mi ammazza mi avrai sulla coscienza». Da qui la richiesta di pena formulata dall’accusa: «Il massimo possibile». Una richiesta alla quale si associano i legali di parte civile, gli avvocati Maria Grazia Manco e Giuseppe Di Renzo. La prima, nel delineare la convergenza degli elementi probatori a carico dell’imputato, offre anche uno struggente ritratto della vittima: «Un bravo ragazzo, non un delinquente, non un parassita di questa società. Un

ragazzo che si alzava alle sei del mattino per andare a lavorare, che aveva una fidanzata ed una prospettiva di vita. Era l’orgoglio della sua famiglia che di Michele poteva solo andare fiera». L’avvocato Di Renzo, invece, si sofferma soprattutto sugli aspetti tecnicogiuridici relativi all’utilizzabilità degli atti acquisiti in dibattimento, a cominciare dalle dichiarazioni rese dai testimoni oculari del delitto. L’udienza quindi registra una lunga interruzione nell’attesa che l’avvocato Francesco Stilo, difensore dell’imputato, raggiunga l’aula, per un ritardo che riconduce a ragioni di carattere esclusivamente familiare. Inizia la sua arringa ed i parenti della vittima si scusano col presidente ed abbandonano l’aula. Il difensore, dal canto suo, prova a rimettere in discussione l’intero processo. Sostiene che non è stato Valenti a sparare, evidenziando come non sia stato sottoposto a stub, a differenza di Carrà il cui tampone è risultato positivo. Spiega come i testimoni siano a suo giudizio tutti inattendibili e critica in maniera aspra la conduzione delle indagini ad opera della Procura e della polizia giudiziaria. Quindi le sue conclusioni: assoluzione perché la prova è incompleta o contraddittoria. In subordine, in caso di condanna, la diminuente di un terzo della pena sulla scorta del riconoscimento della legittimità della richiesta di rito abbreviato condizionato respinta in sede di udienza preliminare, il riconoscimento delle attenuanti generiche e l’esclusione delle aggravanti. Quindi il rinvio, al 21 luglio, per le repliche del pm Sirgiovanni e la sentenza della Corte d’assise. PIETRO COMITO p.comito@calabriaora.it


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V I B O Uno dei polmoni (al momento intossicato) della città sarà restituito alla collettività entro la fine del 2012. Questa la promessa dell’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Modafferi, che ieri ha illustrato il progetto definitivo per il restyling della villa comunale. Davanti ai rappresentanti di qualche associazione cittadina, ieri mattina nell’aula consiliare di palazzo “Luigi Razza”, l’esponente dell’esecutivo D’Agostino, insieme al dirigente Scalamogna, all’architetto Grillo e al capo dei progettisti Nino Zizzi, ha illustrato quella che sarà la nuova villa comunale. Un luogo polifunzionale, fatto di verde, marciapiedi curati, giochi per intrattenere i più piccoli, un palco (che verrà realizzato dinanzi all’attuale bar) dove portare in scena le diverse iniziative estive. Quello che avrebbe sempre dovuto essere, che forse era un tempo. Ma che oggi vive il suo momento più buio. L’architetto che ne ha curato il progetto parla dell’intenzione di realizzare una forma di orto botanico in modo da valorizzare le diverse piante presenti. Le idee sono tante, insomma, ma la realizzazione è ancora lontana. Modafferi, sottolineando, ovviamente, che il finanziamento in oggetto era stato reperito dalla

Illustrato il progetto per la villa comunale Pronta entro il 2012 Riqualificazione urbana, Modafferi apre alle osservazioni di cittadini e associazioni

VERSO LA RIQUALIFICAZIONE La villa comunale in un’immagine d’archivio

crisi a palazzo ex enel

E la sinistra chiede le elezioni «Sia il voto a rideterminare gli equilibri alla Provincia» rali su ciò che è stato ed alla «La smentita di Sel in meluce di un evidente furto di rito all’accordo raggiunto con consenso è onestamente olil Pd sull’amministrazione tremodo ridicolo. A differenprovinciale è ancor più imbaza di quanto Sel ed i suoi epirazzante della notizia stessa». goni stanno mettendo in L’incipit è dei dirigenti della campo - aggiungono gli espofederazione della sinistra vinenti politici locali - ogni nobonese, per i quali gli espostra scelta è sempre avvenuta nenti di Sinistra ecologia e licon decisioni collettive, esclubertà «non si preoccupano di sivamente a nostre spese ed contestare un comunicato in momenti storici in cui realstampa ufficiale della Provinmente in campo vi era una cia, quanto di giocare al rialchiara delimitazione politica, zo con i prezzi dell’offerta. Se con ruoli chiaramente politile parole di Sel rispondono al ci e non con incarichi di terza vero - scrivono in una nota - ci serie nel frastagliato abisso auguriamo che la consigliera dei sottogoverni provinciali e provinciale attivi ogni stru- Il consigliere di Sel Barbara Citton regionali o con iscrizioni ammento a sua disposizione per bigue e dubbie nei libri paga verificare motivi e cause che degli stessi notabili che a paspingono gli addetti stampa role tanto si contestano. Non dell’ente alla diffusione di nocomprendiamo di politico cotizie, a suo dire, false e tensa ci sia in una situazione di denziose, che evidentemente emergenza contingente che mirano a condizionare la vita spinge il partito di maggiopolitica provinciale». E, ancoranza relativa alla provincia, il ra, «se le parole di Sel risponPd, a chiedere non la partecidono al vero ci aspettiamo pazione serena della sinistra battaglia, sul voto al nebuloso all’amministrazione dell’ente, bilancio che si terrà nei prosrivedendo programmi uomisimi giorni, da parte della ni e mezzi, in vista di una riconsigliera provinciale. Fino, definizione chiara del quadro eventualmente, a decisioni politico locale, ma l’urgente drastiche e senza appello». espressione di un voto per riUn invito al consigliere Barmanere in vita. Detto ciò bara Citton, dunque, a non votare lo strumento contabi- Il presidente della Provincia Francesco De Nisi concludono - la posizione politica della Federazione della le proposto dall’amministrazione De Nisi. Poi una precisazione, per dire che do- sinistra - rimane identica a qualche giorno fa: che sia po «il flop alle elezioni comunali nella città capoluo- il voto, in una situazione evidente di enorme confugo, in cui gli esponenti di Sel hanno in totale racimo- sione, a rideterminare uomini ed equilibri». Una polato 49 voti, ci aspettavamo le dimissioni immediate sizione politica netta, che non lascia spazio ad interdella consigliera provinciale non più sostenuta né dal- pretazioni, e nella quale è contenuta la volontà di una la coalizione che ne aveva determinato l’elezione, né parte della sinistra vibonese a chiudere, prematuraovviamente da alcuna legittimazione elettorale. Così mente, l’esperienza politica alla Provincia targata purtroppo non è stato. Ascoltare ora lezioncine mo- Francesco De Nisi.

precedente amministrazione, solo quattro o cinque». Quanha chiarito che da poco è sta- to alla questione tecnica, il tito possibile riavviare le pro- tolare dei Lavori pubblici ha cedure per “riottenerlo”. Ed dichiarato che il costo per la ha aggiunto - questo il motivo riqualificazione della villa codell’invito alle associazioni - munale è di un milione e 100mila euche ci saranro, ai quali bino trenta sogna aggiorni di temgiungere le po affinché i altre voci di cittadini apspesa, con le portino, se lo quali si ragritengono opgiungerà la portuno, desomma pregli accorgivista dal fimenti. Senza nanziamento però snaturaregionale, ovre la base del I lavori partiranno a vero un milavoro, che è lione e mezzo «prerogativa marzo del prossimo di euro. Il dei professio- anno e si dovrebbero progetto esenisti ai quali è concludere entro otto cutivo sarà stata commesi. Il costo totale è pronto, stanmissionata l’opera». Non di un milione e mezzo, do a quanto è mancata reperito dalla passata riferito, tra un mese. Poi nemmeno altri 30 gioruna “stoccati- amministrazione ni per inviare na” agli asla pratica alla senti tra i vertici dei sodalizi cittadini: «Si è Stazione unica appaltante e sempre pronti a criticare 45 per ottenere le informative l’amministrazione - ha affer- prefettizie. Insomma, entro marzo mato - ma nel momento in cui si viene invitati per parte- 2012 i lavori dovrebbero inicipare alla realizzazione di un ziare. Considerato che servilavoro che è un bene dell’inte- ranno circa otto mesi per terra collettività, e non ci si pre- minarli, la villa comunale, se senta, questo dispiace». L’as- non ci saranno altri intoppi, sessore, infatti, ha spiegato di sarà bella e pronta per Nataaver sollecitato ben 25 asso- le del 2012. Giuseppe Mazzeo ciazioni. «Ne erano presenti

la sfilata della auto storiche

Il “Giro delle Calabrie” fa tappa in centro città

Alcuni dei “gioielli” che percorreranno le vie del centro questa mattina È tutto pronto per la rievocazione storica del “Giro delle Calabrie”, che ha preso il via ieri da Catanzaro e che oggi farà tappa a Vibo Valentia. Per presentare l’evento, che vedrà una lunga carovana di auto storiche percorrere le vie del capoluogo, ieri mattina si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale l’assessore ai Grandi eventi, Pasquale La Gamba, ha illustrato i dettagli del giro insieme al consigliere comunale Enzo De Filippis e al presidente dell’Automobile club di Vibo Valentia Saverio Ferrazzo. La manifestazione, che ha radici antiche, è organizzata dagli Automobile club di Catanzaro, unitamente a quelli di Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria, e ai club “Catanzaro corse due mari” e “Rende auto storiche”. L’edizione 2011 prevede, come detto, una tappa a Vibo Valentia. Gli splendidi modelli d’epoca, provenienti da Crotone, attraverseranno viale Matteotti, viale Kennedy, piazza Martiri D’Ungheria, corso Vittorio Emanuele III, corso Umberto I, per fermarsi in Piazza San Leoluca, intorno alle 12.30, dove è prevista la sosta con relativo rinfresco. Dopo

la pausa pranzo le autovetture ripartiranno alla volta della Sicilia. «La manifestazione - ha spiegato l’assessore La Gamba - è nata con l’obiettivo di riproporre la rievocazione, curandone i dettagli e rispettandone il vecchio percorso che si snoda lungo le strade provinciali di tutte e cinque le province attraversate, per un totale di 770 chilometri». Per le sue caratteristiche di percorso e per la partecipazione di personaggi leggendari dell’automobilismo italiano come Scarfiotti, Villoresi, Serafini, Munaron, Marzotto, Biondetti, un tempo era considerata, insieme alla Targa Florio, la più affascinante gara del meridione. Le edizioni precedenti - sempre composte da equipaggi provenienti da tutta Italia con vetture perfettamente lustrate con anno di costruzione non superiore al 1960 - hanno visto la partecipazione di Maria Teresa De Filippis, “pilotino della Formula 1”, e di Annalise Abarth, moglie di Carlo e presidente della Abarth foundation; per questa edizione vi sarà la partecipazione della nipote di Giovanni Florio, ideatore della Targa Florio.


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V I B O il fatto Un uomo di 43 anni, Arbani Mustafa, disoccupato, noto alla forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Tropea diretti dal capitano Francesco Di Pinto con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il fatto è avvenuto a Limbadi, dove i militari dell’arma della stazione di Nicotera, al comando del luogotenente Raffaele Castelli, sono stati chiamati da alcuni abitanti per riferire che lo straniero bloccava il traffico e tentava di buttarsi sotto le autovetture.

Marocchino aggredisce tre carabinieri Dopo l’arresto si scaglia contro i militari durante il trasferimento in caserma Intervenuti prontamente, hanno cercato di bloccarlo, ma l’extracomunitario ha opposto una strenua resistenza, tentando di fuggire e di spintonare gli uomini dell’Arma al punto che è dovuto intervenire il comandante Di Pinto con una pattuglia. Immobilizzato, Mustafa è sta-

to portato dapprima nella caserma di Nicotera, dove ha incominciato a scatenersi. Ma il fatto più grave è che mentre stava per essere trasferito nella caserma di Tropea con una gazzella, ha alzato le mani tirando pugni e schiaffi contro tre militari i militari al punto che gli stes-

si hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche, di cui uno all’ospedale. Secondo quanto riferito il marocchino pare che molto spesso si sarebbe fatto investire appositamente da qualche automobilista per truffare l’assicurazione, facendosi risarcire.

«Clima irrespirabile al Comune» La Cisl attacca il dirigente del personale: «Basta creare continui conflitti» cronaca

Armi e ricettazione Pensionato arrestato al termine di un litigio

MALCONTENTO Palazzo “Luigi Razza”, sede dell’amministrazione comunale. A destra il segretario provinciale della Cisl-Fp Raffaele Lo Gatto Le spettanze le avrebbero dovute saldare ieri. Ma alcuni dipendenti comunali in attesa dei pagamenti di straordinari e voci accessorie, previste dal contratto, non hanno ricevuto nulla. A palazzo “Luigi Razza”, dunque, la situazione inizia a farsi pesante. Non tanto, e non solo, per quanto riguarda i pagamenti, che comunque nel giro di qualche giorno verranno concessi, quanto per la gestione del personale da parte di un dirigente, Adriana Teti, additata quale responsabile del malcontento che in molti (lavoratori e sindacati), ora, cominciano ad esternare. Il segretario della Cisl-Fp, Raffaele Lo Gatto, non va per il sottile e dichiara che «al Comune di Vibo Valentia si disconosce il rispetto delle corrette relazioni sindacali e delle professionalità in servizio». «Il 10 giugno scorso questa federazione - scrive il sindacalista in una nota - è stata obbligata a rivolgersi al prefetto, coinvolgendo anche il sindaco, per tentare di instaurare presso l’ente relazioni improntate a buona fede e trasparenza dei comportamenti ed orientate alla prevenzione dei conflitti, prima di intraprendere ogni altra iniziativa, fino

allo sciopero. Il dirigente responsabile della gestione del personale - dice il sindacalista facendo riferimento alla Teti senza mai, però, nominarla - in servizio da circa un anno per mobilità volontaria, senza aver partecipato ad un apposito e obbligato bando pubblico, con arroganza e in modo ricorrente, emana disposizioni di servizio mobilitando i lavoratori da un ufficio all’altro, anche in sedi decentrate, come fossero oggetti di complemento, in continuo spregio della normativa contrattuale vigente e omettendo quanto meno l’informativa preventiva alle organizzazioni di categoria». Le accuse dell’esponente della Cisl sono macigni: «Adotta atti illegittimi unilaterali di liquidazione di indennità degli anni 2008 e 2009 al personale, con soldi del fondo di produttività dell’anno 2010, stravolgendo più volte irresponsabilmente i contratti aziendali, sottoscritti dalla delegazione trattante, probabilmente perché il “super dirigente” non ne fa parte. Lo stesso dirigente non può, quasi quotidianamente, aprire conflitti con i lavoratori, addirittura pure con gli operai, perché oltretutto non avrebbe le

competenze, tagliando, senza motivo valido, ore di prestazioni straordinarie anche per il servizio elettorale di trasporto, montaggio e smontaggio dei seggi e dei cartelloni pubblicitari, senza contare che da più di un anno non viene pagato il compenso per lavoro straordinario al personale dipendente. E come “ciliegina sulla torta” - aggiunge Lo Gatto - non controdeduce alle richieste di notizie e di rilascio di atti a questa organizzazione sindacale. Riteniamo non più sopportabili tali comportamenti conflittuali, anche perché già si ripercuotono negativamente sull’erogazione dei servizi e sulle ottime professionalità, con conseguente danno patrimoniale e d’immagine all’ente e prolifero di eventi dannosi sulla salute dei lavoratori. Per sconfiggere definitivamente il distruttivo e incurabile “male” - suggerisce - è essenziale l’intervento del prefetto e del sindaco ed è non più rinviabile una complessiva forte attenzione sull’organizzazione dei servizi, del lavoro e sulle politiche del personale da parte del consiglio comunale e della giunta». Giuseppe Mazzeo

tutela della salute pubblica

Importazione illegale, sanzioni della Forestale Multato un esercizio commerciale senza la documentazione prevista dall’Ue Sanzioni amministrative per un importo di oltre tremila euro sono state comminate dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Spilinga nel corso di specifici controlli riguardanti la commercializzazione e lo scambio di animali e prodotti di origine animale in ambito comunitario. L’attività sanzionatoria, svolta in collaborazione con personale dell’Unità operativa veterinaria dell’Asp di Vibo Valentia, ha riguardato un noto esercizio commerciale ubicato a Tro-

pea, operante nel settore della vendita di animali dove è stata riscontrata l’importazione illegale di una partita di circa 500 pesci ornamentali della specie Urophycis spp, provenienti dalla Repubblica Ceca. Gli agenti del Cfs, esaminando la documentazione esibita dall’importatore (fatture internazionali e certificati veterinari comunitari), hanno riscontrato che lo stesso era privo della prescritta registrazione all’autorità competente che si identifica con l’Ufficio vete-

rinario per gli adempimenti comunitari. Tale autorizzazione è un presupposto fondamentale per tutte le aziende interessate al commercio diretto di animali provenienti dagli altri Stati dell’Unione europea, proprio per assicurare un’attività preventiva di controllo e vigilanza veterinaria su partite di animali che potrebbero essere veicolo di infezione. L’accertamento si è reso possibile grazie ad un sistema informatico denominato “Traces”, adottato dagli Stati della

CE che rappresenta un valido supporto in un momento in cui le emergenze sanitarie (Bse, influenza aviaria, blue tongue, etc.) richiedono l’adozione di più efficaci misure di controllo sugli scambi di animali e sulla loro rintracciabilità e corretta identificazione, a tutela della salute pubblica. La finalità di tale applicativo web, infatti, è proprio quella di collegare fra loro le varie autorità veterinarie competenti e gli stessi operatori commerciali in tutti gli Stati membri, favorendo così un tempestivo scambio di informazioni circa la corretta provenienza e destinazione di animali e di prodotti da essi derivati che potrebbero entrare a far parte della catena alimentare.

I militari con le armi poste sotto sequestro Un intervento quanto mai provvidenziale. Che ha evitato quella che poteva diventare l’ennesima triste vicenda, per motivi che già in passato hanno portato a epiloghi ben più drammatici. I carabinieri della stazione di Limbadi, infatti, hanno tratto in arresto un pensionato del posto di 74 anni, Francesco Antonio Crupi, con l’accusa di possesso di armi e ricettazione. I militari erano stati chiamati per sedare una rissa che si stava consumando tra Crupi ed un suo vicino di casa, E. S., di 57 anni. Una volta sul posto, gli uomini diretti dal maresciallo Mauro Marati hanno spento i caldi bollori dei due uomini, procedendo successivamente alla perquisizione dell’abitazione del più anziano. All’interno della casa hanno potuto scoprire come lo stesso tenesse, in un buco del muro esterno eseguito appositamente, due pistole, una semiautomatica con quindici proiettili dentro e un revolver con relativo munizionamento, con matricola abrasa. Le armi, per quanto è stato possibile apprendere, erano perfettamente funzionanti e pronte all’uso. Da sottolineare, comunque, il pronto intervento dei carabinieri, che con la loro tempestività hanno fatto sì che la lite - scattata per questioni relative ad alcuni confini - non finisse in qualcosa di più serio. Come si ricorderà, per cause analoghe già in passato si erano consumate tragedie. Su tutte la strage di Scaliti. O ancora, il ferimento di un noto avvocato del foro di Vibo Valentia, causato dal fatto che questi non volle piegarsi alla prepotenza dei suoi vicini di terreno spregiudicati. I litigi o le risse per motivi di confini si ripetono con cadenza preoccupante. Questa volta i carabinieri di Limbadi sono intervenuti per tempo. Purtroppo in altre occasioni così non è stato, e le conseguenze hanno fatto rumore... r. v.


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Ionadi, toni accesi in Consiglio Scontro tra maggioranza e opposizione. Psc, approvate le linee guida IONADI Non si può certo dire che i consigli comunali a Ionadi siano monotoni. Ancora una volta il confronto tra maggioranza e opposizione è stato alquanto acceso. In particolare su una delle due interrogazioni (una terza è sfuggita all’ordine del giorno per un errore di segreteria) presentate dai consiglieri di minoranza in merito al problema del degrado ambientale e igienico sanitario. Così dopo una veloce approvazione di due piani di lottizzazione, approvati con l’astensione della minoranza, si è proceduto alla nomina dei due componenti del consiglio direttivo della “Nuova associazione Fatima”, come delegati del Comune. La maggioranza ha indicato Pasquale Valente. Un componente anche per la minoranza, la cui scelta, con riserva di accettazione da parte dell’interessato, è ricaduta su Mario Santoro. Fino a questo punto i lavori sono proseguiti in tutta tranquillità. Con la discussione del quarto, quello delle interrogazioni, gli animi si accendono. Non sono bastate le rassicurazioni del vice sindaco, Caterina Signoretta, sulle iniziative intraprese dalla maggioranza, a convincere il capogruppo di minoranza, Cesare Lombardi Satriani, che ha rimarcato con forza l’urgenza dell’interrogazione, per spingere l’esecutivo «ad agire in fretta, visto lo stato di incuria in cui versa il territorio. Anche in questa seduta - ha chiosato - non è uscita fuori una proposta seria e da quanto si evince dai giornali la sua ordinanza, caro sindaco, fa ricadere la responsabilità sui cittadini. Invece di propagandare una presunta diminuzione delle tasse occorre stare attenti a come si spendono i soldi. Vogliamo un impegno serio, perchè il paese non è mai stato così sporco». L’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Arena, ha difeso

Un momento dei lavori del consiglio comunale di Ionadi, chiamato a discutere anche del Psc l’amministrazione, informando l’assemblea sul fatto che è stata studiata una programmazione con l’ufficio Tecnico». A Satriani ha replicato anche il capogruppo di maggioranza, Salvatore Ferrara. «I mezzi sono pochi, e non ci consentono di essere tempestivi sul territorio, ma ci siamo rivolti alla Comunità montana, abbiamo interessato il Corpo forestale. Il nostro impegno - ha concluso - è solo al servizio di Ionadi». Il dibattito si è acceso ancor di più. Il sindaco Nazzareno Fialà ha invitato Satriani ad abbassare i toni, nel difendere l’operato della sua amministrazione. Lasciata al via della provocazione reciproca, l’assi-

se è ripresa con la discussione degli ultimi punti all’ordine del giorno. Così liquidata brevemente la questione riferita alla metanizzazione della frazione di Vena - argomento anch’esso oggetto di interrogazione della minoranza - in quanto, come ha spiegato il presidente del consiglio, Adriano Signoretta, « con il decreto del ministero per lo Sviluppo economico, tutte le convenzioni scadranno nel 2012 e dovranno essere fissati i nuovi ambiti territoriali», si è passati all’ultimo punto, relativo alla discussione e approvazione delle linee guida del Psc (Piano strutturale comunale). A relazionare è stato chiamato l’asses-

gita culturale

l’iniziativa

Studenti in visita alla capitale Viaggio premio per i partecipanti alle olimpiadi dell’Angitola

Foto di gruppo per ragazzi e insegnanti durante la loro visita a Roma, per ammirare le bellezze capitoline e i sontuosi palazzi POLIA Si avviano alla conclusione i progetti promossi dal centro intercomunale Olimpiadi dell’Angitola. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è stata la gita culturale, programmata tra i comuni aderenti allo scopo di fornire ai giovani dell’interland momenti di aggregazione e di confronto, oltre che un vero e proprio premio per quanti hanno partecipato alle numerose competizioni sportive ed alle attività laboratoriali organizzate nel corso di questi anni. «Il programma si avvia a conclusione - ha affermato Domenico Amoroso, assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Polia, ente capofila - ma nel corso del triennio in cui abbiamo gestito le attività molte iniziative sono state pro-

sore ai Lavori pubblici, Antonio Arena. Il suo intervento in aula è partito dalla «considerazione del notevole incremento della popolazione residente sul territorio di Ionadi, che ha prodotto difficoltà nel governo dell’espansione urbana», per sottolineare che: «Occorre un documento di pianificazione urbanistica generale, che delinei le scelte strategiche di assetto e sviluppo, al fine di tutelare l’integrità fisica e ambientale, valorizzare le differenti parti del territorio e dare soluzione a situazioni di criticità nell’ambito comunale. Le linee guida - ha aggiunto - sono solo macrovoci che poi dovranno essere sezionate nel dettaglio. Tra i progetti strategici c’è il parco urbano multifunzionale, con la realizzazione di un arteria che colleghi la frazione di Vena con Nao e il capoluogo, al fine di favorire l’unione fisica delle tre anime del territorio. Questo - ha concluso Arena - è solo l’inizio di un percorso articolato e partecipato attraverso forme di concertazione istituzionale e di partecipazione dei cittadini». Per il primo cittadino, «stasera si apre il Psc con le linee guida per arrivare ad uno strumento urbanisitico che recuperi il centro storico e si integri con il nuovo. Il nostro intento è quello di realizzare, entro settembre, un progetto preliminare da portare in discussione in assemblee pubbliche, in modo che tutti possano esprimere idee e proposte. La discussione è aperta, e ci aspettiamo la collaborazione della minoranza». Un appello che è caduto nel vuoto, almeno per il momento. La votazione alle linee guida, infatti, registra il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, in quando ha ritenuto «le linee guida troppo generali per una valutazione nel merito» . Rosamaria Gullì

poste, e con successo, ai ragazzi di età compresa tra gli otto ed i quattordici anni, residenti nei Comuni di Polia, Monterosso Calabro, Capistrano, Filadelfia, Francavilla Angitola, Maierato e Filogaso. Ritengo che, a conti fatti, il centro sia riuscito a realizzare gli obiettivi prefissati, avviando servizi educativi e ricreativi in un più ampio disegno di crescita, sociale e culturale, di ogni partecipante». L’ultima e sicuramente più interessante iniziativa è stata la gita a Roma, dove oltre 90 persone sono state accolte nei palazzi delle istituzioni (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica) per conoscere il funzionamento degli organi elettivi dello stato, anche in occasione del 150esimo anni-

versario dell’Unità d’Italia. Il viaggio d’istruzione è proseguito con la visita ai musei capitolini ed al Campidoglio, la città del Vaticano ed, al rientro, la Reggia di Caserta. «Un grazie - ha concluso Domenico Amoroso - sento di doverlo rivolgere alle dirigenze scolastiche interessate, nelle persone dei presidi Concetta Vinci, Annunziata Bonini ed Antonio Rondinelli, per la disponibilità manifestata, agli alunni, agli insegnanti, agli amministratori ed ai dipendenti comunali che, partecipando attivamente, hanno dimostrato di credere fino in fondo nel valore delle opportunità offerte dalla legge 285/97 sulla promozione di opportunità e diritti a favore dell’infanzia e dell’adolescenza».

Monterosso in versi per esaltare la cultura MONTEROSSO L’associazione nazionale terza età per la solidarietà, “Anteas”, con il patrocinio della Cisl pensionati ed il contributo del Centro servizi per il volontariato, ha concluso, nei giorni scorsi, la II edizione del concorso “Poesia, passione mia”. Il tavolo della presidenza, costituito Chiarella premia Chiaravalloti nell’affollata sala del museo multimediale di autori una commissione Monterosso Calabro, era composta dal preside Giucomposto da Domenico seppe Mazzitelli e dalle proChiarella, Cristina Comito, fessoresse Caterina Brasca e Franco Lo Guarro, Leo Maria Concetta Serrao. Monteleone e Totò Chimir- «Con questo premio - ha sori, segretario delle sezioni stenuto il presidente DomeFnp pensionati dei Comuni nico Chiarella- l’Anteas ha di Polia, Monterosso e Capi- inteso dare un contributo alstrano. Tra i poeti premiati la cultura ed alla valorizzaBruno Chiaravalloti con “A zione del dialetto, perché rimia madre”, Mario Roperto flettere su questi versi serve con “Poi che la nera parca” e a ritrovare i sentimenti soPalma la Bella con “L’Oriz- piti che ciascuno di noi porzonte” per la sezione in lin- ta nel cuore». La cerimonia gua italiana; Francesco Fia- si è conclusa con un buffet. mingo con “Prejera o cavale- Con l’impulso del dinamico ri”, Lino Bulzomì con “Dici insegnante Totò Chimirri, l’Adi Maria” e Vincenzo Cu- dunque, Monterosso Calapi con “Carvariu anticu” per bro si è confermata quale il vernacolo calabrese. A giu- punto di riferimento per la dicare le quaranta poesie promozione della cultura presentate da ben ventuno nel panorama provinciale.


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V I B O N E S E

Victor, artigiano con la passione per le imitazioni Un amore diviso tra l’Argentina e Briatico

Victor Grasso durante la permanenza in Argentina. A destra una foto recente del poliedrico personaggio originario di Briatico BRIATICO Non chiamatelo Vittorio, si chiama Victor Grasso ed è un simpatico personaggio di Briatico che da sempre ama imitare, con successo, tanti cantanti famosi. Baffetti bianchi, grosso anello d’oro giallo americano al dito, maglietta della lontana squadra del cuore, quella d’Oltreoceano, Victor Grasso è nato in Argentina a Mataderos, Nueva Chicago, un barrio (quartiere) di Buenos Aires, nel ferragosto del 1937. Padre calabrese di Briatico, emigrato a 17 anni, e madre argentina, figlia d’emigranti siciliani di fine ottocento. Una storia di emigrazione nell’Argentina degli anni trenta poi, nel 1970, la prima volta in Italia, il primo viaggio a Briatico, per recuperare memoria, per conoscere i luoghi dimenticati del padre, del nonno, degli avi e delle lontane origini. Successivamente conosce la futura moglie, prima per fotografia, com’era l’uso del tempo tra persone lontane, è una prima cugina di Briatico

che sposa e fa arrivare in Argentina, vivono nella bella provincia di Buenos Aires dove Victor inizia a lavorare con diverse e varie esperienze, dalla costruzione di “gocce” di vetro per i lampadari, alla grande fabbrica di chiavi per le auto di tutte le marche e di tutto il mondo; dalla fabbrica di lampadari in bronzo fuso, a quella di chiavistelli. Ma sin dall’età di otto anni, molto prima di iniziare l’attività lavorativa, Victor canta per tanti anni nei cori locali dei dintorni di Nueva Chicago. Victor Grasso ama imitare la voce dei grandi della musica argentina, della canzone popolare, del cinema, in questo è “figlio d’arte”, un suo zio era un famoso imitatore in Argentina. Tra i tanti, Victor imita il grande Carlos Gardel, Roberto Julio Sánchez detto Sandro de America, Hugo del Carril, il cantante folk Antonio

Tormo, Albert Eclave, l’attore Johnny Weissmuller, il famoso Tarzan del cinema, e tanti altri. Grasso ama cantare da sempre, con passione e trasporto, perfette le sue imitazioni anche di alcuni cantanti italiani come Domenico Modugno, Peppino Di Capri, Nicola Di Bari, Mino Reitano, anche se nel suo cantare in italiano si sente sempre qualche traccia di spagnolo castigliano, la sua antica lingua di origine. Ma torniamo alla storia di Grasso, la prima delle due figlie nasce in Argen-

tina, la seconda a Tropea. Dopo qualche anno dal matrimonio la moglie di Victor non si trova più bene in Argentina, troppo nostalgica, troppo legata alla sua Calabria e alla sua Briatico. Alla fine degli anni settanta decidono di trasferirsi in Italia, Victor parte per un anno a Milano dove lavora in una fabbrica metallurgica, poi rientra a Briatico per stare vicino alla famiglia ed inizia a lavorare in una azienda di solai prefabbricati e, successivamente, in una di shopper, buste di plastica per alimenti, poi, infine, arriva il tempo della pensione. Sono passati tanti anni, la vita di Victor continua oggi a Briatico e l’Argentina rimane sempre indelebile nel suo cuore, con la sua inconfondibile musica, con il suo folk e con il suo tango, con i suoi tanti cantanti da imitare ed adesso Victor Grasso sente un legame fortissimo con quel Carlitos Gardel che moriva nel 1935, due anni prima della sua nascita, un misterioso legame di voce così forte che, in alcuni momenti, lo fa sentire quasi reincarnazione di quel cantante mai conosciuto e morto carbonizzato a Medellin, in Colombia, in un incidente aereo avvenuto sulla pista dell’aeroporto durante un decollo. Franco Vallone

il caso

ATTIVA L’assessore comunale agli Affari sociali,Vera Carone, denuncia i disagi arrecati agli utenti che si servono dell’ufficio postale di San Nicolò di Ricadi, dove è attivo un solo sportello

Ricadi, ufficio postale in tilt L’assessore Vera Carone punta il dito contro i disservizi arrecati RICADI I disagi all’ufficio postale di San Nicolò di Ricadi, a causa del «malfunzionamento degli stessi», spingono l’amministrazione comunale guidata da Pino Giuliano ad intervenire, affinché «tale situazione critica possa decongestionarsi nel più breve tempo e garantire un servizio efficiente». L’iniziativa porta la firma dell’assessore agli Affari generali Vera Carone, che denuncia la situazione in cui versa l’ufficio di San Nicolò. Una situazione che, per l’amministratore, «compromette l’immagine positiva dell’intero territorio, in quanto l’ufficio serve un vastissimo bacino di utenza, dai residenti ai turisti, passando per gli operatori economici». Per la Carone, dunque, «in un comune come quello di Ricadi non è tollerabile che un ufficio postale rimanga congestionato per così tanto tempo, non garantendo un servizio indispensabile in primo luogo ai cittadini del comune, in secondo luogo agli operatori turistici che hanno la sede delle loro strutture nella frazione di San Nicolò e, in ultimo, ai turisti stessi, costretti a fare ore di fila anche per acquistare un solo francobollo e ai quali non viene garantito in alcun modo

un servizio basilare ed indispensabile». Vera Carone non manca di ricordare come, durante il periodo estivo, l’ufficio postale «risulta sprovvisto del secondo sportello a causa di un precedente controllo dell’Asp che, avendo rilevato alcune difformità riguardanti in particolar modo la collocazione dello stesso e, inoltre, avendo riscontrato, a seguito delle verifiche effettuate, la mancata

presenza di alcuni canoni di sicurezza (l’edificio risulta fatiscente, non esiste la pedana che possa consentire il passaggio ai diversamente abili, il locale è privo dell’uscita di sicurezza), ha disposto la chiusura di una delle due postazioni. Di conseguenza - aggiunge - con un solo sportello in funzione e un solo dipendente a servizio dell’utenza, l’efficienza dell’intero ufficio risulta gravemente compro-

messa per la mole di lavoro presente». L’amministratore, poi, sottolinea come l’ente poste abbia assicurato un tempestivo intervento, ciononostante «nulla è stato fatto». E, infine, Vera Carone non manca di ricordare il fatto che «è stato individuato un locale alternativo e più idoneo per il trasferimento dell’ufficio postale, anche e soprattutto per evitare i dispendiosi lavori di ammodernamento e ristrut-

turazione di cui lo stabile attuale necessita, tuttavia tale proposta non ha ancora avuto alcun riscontro». Da qui l’appello della giovane com-

ponente dell’esecutivo comunale, affinché la società possa intervenire per rimuovere le criticità. sal. berl.

il caso

“522” riaperta, ma la segnaletica indica ancora l’interruzione PIZZO La strada 522 che collega Pizzo con Vibo Marina è stata riaperta al traffico alla fine di maggio, ma non per tutti gli automobilisti, o per lo meno non per coloro che osservano la segnaletica stradale. Ed infatti, al bivio tra la Riviera Prangi e la via Marcello Salomone, nei pressi della chiesa di San Francesco di Paola, è posizionato un cartello che indica agli automobilisti il divieto d’accesso per interruzione stradale dal chilometro 10 al km 10+200. Contestualmente sul lato opposto

della strada una segnaletica arancione indirizza coloro che devono recarsi verso Tropea, ad incanalarsi lungo la Marcello Salomone superiore e quindi sulla statale 18. Insomma una poca attenzione non solo per gli automobilisti che, lasciando il bivio Angitola si immettono sulla 522 sicuri di percorrerla regolarmente per le loro diverse destinazioni, ma un’ulteriore beffa verso tutte quelle attività economiche che sorgono ai margini della via Marcello Salomone inferiore, della via Ani-

le e provinciale per Vibo Marina, già duramente colpiti da mesi e mesi di calo di profitti per via della preclusione al traffico dell’importante arteria stradale. E’ bene infatti evidenziare che la 522 nel tratto costiero compreso tra Pizzo e Vibo Marina è molto utilizzata non solo dal traffico locale ma, soprattutto, da quello turistico. Da qui la necessità che gli specifici uffici della Provincia che sovrintendono al controllo delle sedi viarie di propria competenza, provvedano quanto prima a rimuovere l’impropria cartellonistica vigente, sia per rispetto degli automobilisti disciplinati all’osservanza del codice della strada, sia per non concorrere ancor di più a danneggiare le attività economiche già seriamente com-

Il cartello che indica l’interruzione promesse da mesi e mesi di chiusura totale al traffico della provinciale per Vibo Marina. Santino Galeano


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Immigrati, sbarco a Torre Melissa Una ventina di stranieri sarebbero arrivati a bordo di un motoscafo Un gruppo di immigrati, di varie nazionalità, è sbarcato sulla spiaggia di Torre Melissa, nel crotonese. Gli immigrati sono giunti sulla costa calabrese a bordo di un motoscafo di circa undici metri che è stato abbandonato a pochi metri dal litorale di Torre Melissa e recuperato da una motovedetta della Guardia costiera di Crotone. Sul luogo dello sbarco sono intervenute le forze dell'ordine che hanno rintracciato i clandestini e hanno avviato le operazioni di identificazione dei clandestini stessi. Gli agenti della polizia di Stato stanno cercando anche di individuare gli scafisti. Gli extracomunitari rintracciati dalle forze dell'ordine sono una ventina tutti pakistani di

camera di commercio

«Il Mediterraneo un’opportunità di sviluppo»

sesso maschile. Gli immigrati hanno dichiarato che sul motoscafo sul quale hanno viaggiato c'erano complessivamente 23 persone, partite sei giorni fa dall'Egitto. Agli

agenti della squadra Mobile hanno dichiarato che al loro arrivo davanti alla costa crotonese gli scafisti hanno abbandonato il motoscafo allontanandosi a bordo di un

gommone. La Capitaneria di porto sta svolgendo indagini per accertare dove sia stato rubato lo scafo, che reca un numero di matricola italiano.

Furto aggravato, due arresti Il Corpo forestale dello Stato ha denunciato anche due persone Gli uomini del Corpo forestale dello Stato, nell’ambito di una vasta operazione a tutela del sistema eco-ambientale, hanno tratto in arresto due persone per furto aggravato, di un ingente quantitativo di materiale inerte, prelevato illecitamente dal greto del fiume Neto. Nella stessa operazione sono state segnalate alla autorità giudiziaria il titolare della ditta e il padre. I quattro prelevavano il materiale inerte utilizzando mezzi già sottoposti a sequestro in precedenza dai Carabinieri di Scandale. Le indagini scaturite da una serie di servizi mirati tendenti a prevenire e reprimere reati in materia eco-ambientale, hanno portato gli uomini del Corpo forestale dello Stato alla scoperta degli autori. Nel corso degli accertamenti gli uomini del Coro forestale hanno riscontrato che il prelievo illecito del materiale litoide e il suo stoccaggio avveniva in un’area poco distante, sempre all’interno dello stesso cantiere, il cui titolare è risultato essere M.F.

L’area del fiume Neto interessata dai controlli di anni 33 di Rocca di Neto, utilizzando per giunta un escavatore ed un camion già sottoposti a sequestro in precedenza dai Carabinieri di Scandale. Da ciò sono scattate le manette a carico di due operai identificati in P.C. di anni 41 di Rocca di Neto e C.F. di anni 44 di Rocca di Neto e la segnalazione all’autorità giudiziaria, di M.S. di anni 46 di Rocca di Neto i quali dovranno rispondere

davanti all’autorità giudiziaria delle seguenti ipotesi di reato: furto aggravato, violazione normativa urbanisticoedilizia ed esercizio abusivo di cava, deturpamento di bellezze naturali, invasione di terreno, violazione di sigilli e concorso di persone. Inoltre si è proceduto a porre sotto sequestro, un ulteriore camion che era stato utilizzato per il prelievo e il trasporto del materiale inerte, e lo stes-

so materiale inerte che era stato illegalmente prelevato. A M.S. viene contestato, anche, l’ipotesi di reato di violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro. Mentre al titolare della ditta M.F. ricettazione, per i cumuli di materiale inerte di provenienza illecita e depositati all’interno del cantiere di lavorazione inerti di sua proprietà. Il Corpo forestale dello Stato da anni persegue questa tipologia di reati, che in particolar modo, lungo il corso del fiume Neto e dei sui affluenti, è particolarmente diffuso ad opera soprattutto delle numerose ditte di lavorazione inerti e calcestruzzi presenti nella zona. Numerose sono state nel corso degli anni le segnalazioni all’autorità giudiziaria ed, in alcune circostanze, come questa, con arresti di persone colte in flagranza di reato e con il sequestro sia degli automezzi che delle aree oggetto degli illeciti. r.kr

«L’area del Mediterraneo rappresenta la vera frontiera dell’economia calabrese e crotonese - è quanto sci legge un una nota stampa diffusa dalla Camera di Commercio di Crotone -. In un’era contraddistinta dalla inderogabilità dell’internazionalizzazione delle imprese, la cooperazione con i Paesi del Mediterraneo sarà determinante per valorizzare reciprocamente competenze, prodotti di eccellenza e culture. La Calabria rappresenta il nodo centrale del Mediterraneo e la nostra provincia è stata sempre baricentrica rispetto a tutti gli altri Paesi che si affacciano sul Mare nostrum, tanto da divenire anticamente la capitale della Magna Graecia». «È giunto il momento prosegue la nota dell’ente camerale - di approfondire le relazioni commerciali e culturali con i Paesi del Mediterraneo, soprattutto oggi che il vento della democrazia sta spazzando via i regimi portando alla luce i talenti migliori, la incommensurabile risorsa rappresentata dai giovani di quei Paesi. In tale ottica è necessario procedere sulla via già tracciata con l’evento organizzato nello scorso mese di dicembre a Reggio Calabria dal titolo “La globalizzazione nel Mediterraneo – Il ruolo della Calabria politiche e strategie”. Il valore di tale iniziativa è attestato anche dal recente riconoscimento attribuito all’Assessorato alla cooperazione, internazionalizzazione e politiche di sviluppo Euro-Mediterranee della Regione Calabria, rappresentato da

Fabrizio Capua, nell’ambito del Premio internazionale “Euromediterraneo 2011” svoltosi presso il Circolo della stampa estera in Roma e patrocinato da Assafrica & Mediterraneo, Confindustria e dall’Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale. «L’aver ottenuto il premio internazionale “Euromediterraneo” - si legge ancora nella nota -che è, oggi, uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel settore della comunicazione della pubblica amministrazione nonché l’unica iniziativa in Italia che promuove un benchmarking sulle buone pratiche pubblico-privato a livello dell’intera area euro mediterranea, dimostra l’importanza dell’istituzione di un Assessorato all’internazionalizzazione al fine di sostenere la crescita delle aziende calabresi attraverso un’attenta e nuova politica di promozione e attrazione degli investimenti». «Anche la Camera di commercio di Crotone conclude la nota - sta puntando su tale strategia, come attestano i numerosi progetti avviati tra i quali il Siaft, giunto alla seconda annualità, ed il territorio sta già raccogliendo i primi frutti, come dimostrano i dati positivi, sia in termini di esportazioni che di flussi turistici. Siamo certi dell’importanza di proseguire su tale strada puntando al rilancio del ruolo della Calabria, ed in particolare della provincia di Crotone, quale area strategicamente posizionata nel Mediterraneo». r.kr


ora calabria

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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

RADIOSA La 32enne cantante palermitana Giuseppa Gaetana Ferreri meglio nota con il nome di Giusy ieri al Metropolis di Rende in occasione dell’ormai consueto appuntamento annuale con la musica

RENDE (CS)

Bagno di folla Il resto? “Piccoli dettagli”

foto morrone

L

a popolarissima cantante palermitana Giusy Ferreri arriva a Rende in occasione della decima edizione del concerto gratuito offerto dal centro commerciale Metropolis, che puntuale come ogni anno porta in città i cantanti più acclamati del panorama musicale italiano. A tenerle compagnia sul palco, installato in Piazza dei Miracoli, dodici talenti del patrimonio sonoro meridionale, coprotagonisti di un creativo e policromatico evento. La cantante, lanciata sulla scena musicale dal talent show “X Factor”, nella serata di ieri ha offerto ai cittadini provenienti dalle disparate parti della regione alcune delle sue più celebri canzoni ed alcuni brani tratti dal suo terzo album “Il mio Universo”. Ultimo lavoro musicale, pubblicato a febbraio dalla casa discografica Sony Music, che vanta ben quattro produttori e svariate collaborazioni, da Enrico Ruggeri fino ad Ania, dal compositore Francesco Bianconi fino ad arrivare a Bungaro e Max Calò, autori con la stessa Ferreri della canzone sanremese. La contaminazione musicale sembra così caratterizzare uno degli ultimi nati in casa Sony, a cura della cantante provvista del decantato “fattore x”, che con questo ultimo album si presenta in una veste nuova e alternativa. Quest’ultimo lavoro presenta una Giusy Ferreri diversa, protagonista di una evoluzione non solo musicale ma anche stilistica. Ma cosa è davvero cambiato dal suo esordio ad adesso? «A dir il vero, non vi è stata alcuna evoluzione se non verso gli esordi. Io sono sempre stata così come sono ora, un po’ rock ma anche un po’ pagliaccio. Mi piace passare da un look dark a piuttosto un look coloratissimo. Ma agli inizi presentarmi così avrebbe avuto un impatto troppo forte e molti si sono preoccupati di moderarmi in questo senso». Lei si dibatte tra la malinconia delle sue canzoni e la solarità presentata in scena. Ma dove finisce la cantante che noi tutti conosciamo e dove inizia la vera Ferreri? «Questo è vero, ma fondamentalmente questi due estremi non sono altro che due facce della stessa medaglia. Da un parte c’è quella che mi vede malinconica nei miei spazi e dall’altre c’è la Giusy giocosa e solare che non aspetta altro che stare insieme alle persone». Dopo l’album “fotografie” di cover cantautorali e dopo la collaborazione con Tiziano Ferro, continua a confrontarsi con altri

E’ una Giusy Ferreri energica quella che ammalia la città di Rende E la cantante palermitana svela la sua doppia personalità: «A tratti malinconica,ma giocosa» grandi artisti. A cosa è dovuta questa scelta? «Parlerei piuttosto di condivisione.

Incontrare Tiziano Ferro, poi, è stata una grande fortuna. Mi ha supportato dagli esordi, componendo “Non ti

scordar di me”, e continua ancora adesso ad indirizzarmi nelle scelte. Ed è proprio questo il perché, confrontarsi con artisti come lui, Cammariere o piuttosto Linda Perry ti lascia qualcosa. Sarei ben propensa ad una nuova collaborazione con loro». Leggendo il titolo del suo album la domanda nasce sponta-

ALL’INTERNO pag.41 | Capelli ribelli a Miss Mondo grazie all’estro della Pirozzolo pag.42 | Arte, quel falso Mattia Preti custodito a Gioiosa Jonica • ritagli Entrerò in studio di registrazione il prossimo mese per lavorare sul mio nuovo album. Mi devo muovere. Ho bisogno di sudare. Ho bisogno di fare nuova musica. Musica che mi faccia ballare. Sto cercando le persone più pazze, malate e bastarde con cui lavorare Louise Veronica Ciccone

nea. Com’è l’universo di Giusy Ferreri? «Il mio universo è molto variegato. Questo è il secondo album di inediti e per me è davvero importante. Mi rappresenta molto, il fine era proprio quello di definire una personalità sia musicale che artistica. Così come poi rappresentare l’universo femminile, il suo pensiero. Ma allo stesso tempo è anche un universo che racchiude diversi stili musicali, sonorità più armoniose ma anche più rockeggianti che mi hanno permesso di esprimere al meglio la mia scrittura». Il resto lo scrive la folla in visibilio ad ogni suo acuto. Che grinta la Ferreri. Lidia Passarelli


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Teodolinda Coltellaro cultrice dell’arte made in Calabria

CATANZARO Un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio. E’ questo il lavoro proposto dal volume di “Fatti d’Arte” di Teodolinda Coltellaro - presentato ieri al museo Marca di Catanzaro che s’interroga sul sistema dell’arte in Calabria in un ideale dialogo tra passato e futuro, attraverso un presente che vede la nostra regione vivere un periodo di particolare fermento in cui gli artisti fanno sentire la loro voce in un rinnovato spirito di libertà e di dialettica con il territorio. «Teodolinda è un punto di riferimento per le nostre attività, membro del comitato scientifico del Marca, che ha voluto offrire un gesto d’amore per la sua terra - ha det-

to il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro -. Sull’arte contemporanea siamo riusciti a creare un punto di eccellenza di livello nazionale in un territorio dove tante sono le difficoltà che tutti insieme siamo chiamati ad abbattere partendo dalla cultura come unico ascensore sociale». Moderata dal direttore artistico del Marca, Alberto Fiz (in foto), la conversazione ha visto intervenire più voci a confronto sul tema dell’arte contemporanea in rapporto al territorio calabrese. Dopo il critico d’arte e scrittore Paolo Aita, il quale ha ribadito che il ruolo proprio del critico è quello di individuare la bellezza nell’opera d’arte come una forma di

nostalgia, l’artista Antonio Pujia Veneziano ha proseguito evidenziando le positività del sistema dell’arte calabrese e affermando la necessità di costruire una comunicazione più organica sul territorio. Il designer e architetto Emilio Salvatore Leo ha portato la testimonianza di un modello vincente come quello dei lametini “Dinamismi museali”: «Siamo in un periodo in cui il meltin’ pot può cambiare anche la nostra realtà - ha detto -. Bisogna capire che la rinascita economica deve passare non dai classici schemi economici, ma dall’investimento in cultura, attraverso modelli e persone capaci di innescare la dialettica della trasformazione». Cesare Ber-

teatro

musica

Il “Mistero buffo” di Dario Fo in scena domani sera a palazzo Nicotera LAMEZIA T. (CZ) Il progetto Sprar di Lamezia Terme, organizza la terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato con quattro giorni di iniziative, da domani fino al 21, per sensibilizzare la cittadinanza sul diritto d’asilo e sulla condizione dei richiedenti protezione internazionale. Quest’anno è dedicata al 60esimo anniversario della Convenzione di Ginevra, il primo accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche. Si parte domani alle 19 con stand delle associazioni e stand gastronomici coi prodotti ed i gusti tipici di terre lontane all’interno dell’atrio di palazzo Nicotera dove alle 21 verrà proiettato il Trolley - l’emigrazione raccontata dai bambini di Francesco Pileggi realizzato con gli studenti della scuola elementare dell’istituto comprensivo Manzoni Augruso. La serata sarà animata alle 21 dal più famoso spettacolo teatrale di Dario Fo “Mistero Buffo” interpretato da Mario Pirovano, uno straordinario impasto comico-drammatico che farà rivivere il grammelot di Dario Fo. “I Vangeli” raccontati come mai prima d’ora Il programma continua domenica 19 dalle 15 al parco urbano di San Pietro Lametino con la giornata denominata “I colori della festa... i colori del calcetto”. Lunedì sarà l’occasione per i beneficiari e gli operatori del progetto Sprar lametino per incontrare la cittadinanza e le istituzioni comunali di Lamezia Terme per un confronto a quasi tre anni dall’avvio del progetto nella sala Napolitano del comune di Lamezia Terme. Sarà questa l’occasione per gli ospiti del progetto di raccontare la loro esperienza nella nostra città e fare conoscere il loro Paese di provenienza. La giornata, introdotta da una performance artistica sul tema dei rifugiati, sarà l’occasione per promuovere insieme alle comunità di stranieri presenti in città e affrontare insieme temi dell’intercultura, dell’integrazione e dell’accoglienza su nostro territorio. La giornata di martedì sarà l’occasione di confrontarsi sui diversi aspetti del proprio lavoro e fare rete per costruire insieme un modello di accoglienza integrata regionale. La giornata sarà organizzata per gruppi di lavoro per tavoli tematici. I risultati di tali lavori saranno condivisi durante il convegno finale nel pomeriggio insieme a tutti i referenti istituzionali, tecnici e politici regionali. (mr. ur.)

lingeri, nell’elogiare il lavoro della Coltellaro che si interroga sugli artisti stimolando la curiosità del lettore, ha poi spiegato i motivi del suo rifiuto a partecipare all’ultima Biennale di Venezia: «E’ sbagliato creare una Biennale con troppi artisti, superficiale e confusa». L’autrice ha poi rivelato la scelta di spogliare i panni di critico per passare dalla parte della didattica: «In Calabria, tranne qualche eccezione, non esistono le condizioni di conoscenza da parte di chi amministra e gli strumenti per aprire la mente - ha detto -. Questo libro nasce dal desiderio di avvicinare la gente comune all’arte». Domenico Iozzo

La band cosentina de Le Rivoltelle alla conquista del Recanati AUDACE Il musicista cosentino promessa della musica Nestore Verre esordì nel 2006 con il singolo “La luna e il fiume in piena”. Da martedì sarà in vendita la sua ultima fatica discografica dal titolo “Se ti va”

Un singolo per sognare In uscita “Se ti va”, il nuovo pezzo di Nestore Verre COSENZA Manca poco, ancora 3 giorni e Nestore Verre, musicista e cantautore cosentino, delizierà le orecchie di tutti coloro che sono già suoi fan e tutti quelli che lo saranno con l’uscita di un cd contenente 3 tracce, il video e il singolo di “Se ti va” pubblicato in collaborazione con la casa discografica Discograficamente, di Trento. Nestore ha uno sguardo profondo, dai suoi occhi trapela l’animo di un artista poliedrico: poeta, cantante, musicista si rapporta alla vita con l’istinto di chi pur avendo superato innumerevoli difficoltà non ha smesso di sognare. Qual è stato il suo primo approccio alla musica? «La passione per la musica è stata innata, da quando ero piccolo scrivevo canzoni inconsapevolmente. Essenzialmente ho sempre scritto per me stesso, nella musica ho trovato riparo, conforto, mai come quando scrivo la mia musica esprimo le mie emozioni: la musica è l’unica entità in cui sento di non avere vincoli. Il primo singolo che ho inciso intitolato “La luna e il fiume in piena” risale al

2006; seguito da un album nel 2008 “Su di te”». Ritiene che la sua musica sia riconducibile ad un genere definito? «Non mi piace etichettare e dare definizioni delle cose in genere, immaginarsi della mia musica. All’interno del mio nuovo singolo vi sono sperimentazioni date da un insieme di violini e tredici chitarre distorte». E nonostante questo riesce a produrre un genere musicale orecchiabile e accessibile a tutti. «Lascio che sia l’ascoltatore a giudicare, del resto non è che tutto ciò che è bello e strano deve essere necessariamente di difficile comprensione. Nelle mie canzoni dipingo emozioni, dal mio microcosmo di vita personale passo al macrocosmo e chiunque ascolta i miei testi può percepire e vivere le emozioni che più gli appartengono, del resto la realtà è così soggettivamente mutevole. Inoltre “Combatti sempre per la libertà” canto: sono parole semplici per esprimere concetti forti in cui ogni persona più trovare il proprio perso-

nale riscontro». Cosa c’è da dire di “Se ti và”? «In questo brano, come in tutti gli altri, c’è una parte di me: in particolare la canzone vuole essere una sorta di riscossa, c’è la consapevolezza di volersi rendere in forza per raggiungere una libertà allo stato brado. Rafforzativo ed estensione della canzone è il video contenuto nell’album». Ha risentito di qualche influenza musicale? «Il più grande per me forse resta Michael Jackson ma ho una cultura musicale varia che comprende Bob Dylan, Jim Morrison, ma anche la musica italiana». In sintesi non soltanto la sua musica è riconducibile ad un unico genere ma anche la sua personalità. «Vero. Mi viene in mente una strofa di “Se ti va” in cui canto “Vivi più che puoi!” come monito rivolto a me stesso». E’ un monito e un consiglio che ognuno dovrebbe dare a se stesso. Grazie. Da calabresi, orgogliosi di te, ti auguriamo il successo che meriti. Emilia Morelli

COSENZAPiovono pallottole rock sul Musicultura festival di Macerata. La ska-rock band tutta al femminile de Le Rivoltelle parteciperà alla serata finale di dopodomani all’arena Sferisterio di Macerata alle 21,15, all’interno della cornice di eventi del prestigioso festival marchigiano, già noto come Premio Recanati. Le quattro artiste calabresi presentano al pubblico “Stupire con una cover”, un concerto-spettacolo nel quale esibiscono tutto il loro “armamentario” musicale. Sfatiamo subito qualsiasi incomprensione: il loro eccentrico nome è frutto della personalità ironica di questa band dal piglio decisamente anticonformista. Sono gli strumenti musicali le loro uniche armi. Un desiderio di rivoluzionare gli schemi e le apparenze precostituite, in ogni ambito, da quello artistico a quello culturale. E’ uscito da pochissimi giorni il loro primo album e chi lo ha ascoltato giura che sono tra gli astri nascenti della musica italiana. Si chiama “Donne italiane” ed è composto da 3 inediti e 11 cover di grandi successi, completamente rivoluzionati negli arrangiamenti, secondo il personalissimo stile de Le Rivoltelle. La track list dell’album sarà il cuore della performance maceratese, arricchita da altri brani del vasto repertorio della band. Segnaliamo su tutti l’inedito omonimo “Donne italiane”, tributo tutto femminile alle grandi donne che hanno fatto la storia di questi 150 anni di Unità nazionale, e “La notte”, cover del successo internazionale del cantautore italo-belga Salvatore Adamo, che ha pubblicamente elogiato questa versione definendola come «una delle più belle ed emozionanti che abbia mai sentito». Energia vibrante, chitarre elettriche, violini, sax, percussioni, voci prorompenti, scambi di ruoli agli strumenti, look trasgressivo e stravagante, ironia a tutto spiano: Le Rivoltelle sono pronte a sparare le loro cartucce migliori sul pubblico del Musicultura festival, che ospiterà artisti di eccezione come Enrico Ruggeri, Angelo Branduardi, Van de Sfroos, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Fiorella Mannoia, Maddalena Crippa, Amii Stewart & Noppaw Band, The Euphoria Quartet, Afterhours, Patty Pravo, Lina Sastri. Le Rivoltelle sono: Elena (voce, violino, sax e chitarre), Alessandra (basso, chitarre, cori e voce), Paola (batteria, percussioni e cori) e Angela (chitarre e cori). La band è prodotta dallaCristiani Music Italy, con la direzione artistica di Mimmo Cristiani e il management diDaniela Tripodi.


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Se Miss Mondo ha un fascino più cosentino La coiffeuse rendese Francesca Pirozzolo è stata l’unica calabrese a pettinare le ragazze del celebre concorso di bellezza RENDE (CS) La selezione italiana per Miss Mondo c’è stata. La fascia “Italy” alla finalissima di Londra del prossimo 6 novembre sarà indossata dalla splendida Tania Bambaci, studentessa ventunenne di Messina. Niente di fatto quindi per le cinque ragazze calabresi in gara per l’ambito e conteso titolo. Eppure, la Calabria ha vinto lo stesso. Una degli otto coiffeur provenienti da tutta Italia incaricati di prendersi cura e acconciare le teste delle miss era calabrese. Francesca Pirozzolo vive e lavora a Rende e pur avendo 29 anni, già da ben 15 fa questo mestiere: «L’unica cosa che ho sempre voluto fare», commenta. E l’esperienza a Miss Mondo? «E’ stata bellissima ovviamente. Sono arrivata venerdì scorso a Gallipoli, nel lussuosissimo resort dove si svolgevano le selezioni italiane per il concorso di bellezza. Sabato sera c’è stata la sfilata finale, durante la quale è stata incoronata Tania». E già, perché una testa incoronata non può che essere perfetta. Sotto la corona, la piega. Impeccabile, chiaro. Perché se le ragazze ci tengono a non avere un capello fuori posto, figuriamoci le miss. Tania, per esempio, capelli lisci castano scuro, ha optato per un taglio corto, asimmetrico, molto moderno, un taglio vincente. La chioma è essenziale per un’aspirante reginetta. E allora è guerra: aridità contro piastra, bigodoni contro capelli a spaghetto, spazzola contro phon. Il lavoro di Francesca e dei suoi colleghi è essenziale per la riuscita di una buona passerella. Ma cosa sarebbe successo se le ragazze non fossero state contente del boccolo o del colore, se fossero state del tipo “ogni riccio è un capriccio”? «No, per fortuna sono state tutte accondiscendenti e gentilissime, si fidavano del nostro lavoro», dice Francesca. E in effetti erano in buone mani. Pensate a quanto siano determinanti i capelli per lo stile personale: Bob Marley non sarebbe stato lo stesso senza i lunghissimi dreadlocks rasta, Brigitte Bardot non avrebbe avuto lo stesso fascino senza il frangione biondo, e Rita Hayworth non sarebbe stata Gilda senza quella sua fiammante chioma rossa, per esempio. Per non parlare dei parrucconi di Marie Antoinette o del Re Sole. «Abbiamo acconciato e pettinato almeno una decina di ragazze a testa, e poi c’erano i ritocchi dell’ultimo minuto, spazzolate, colpi di phon. Un vero lavoro di squadra», continua la Pirozzolo. E ci sono stati anche i vip. «Ho pettinato anche Anna Tatangelo, una ragazza squisita, normalissima, senza arie. Insieme a lei, ad alcuni ragazzi di “Amici”, tra cui Alessandra Amoroso, Mingo di “Striscia la notizia” e altri attori di “Cento vetrine”, abbiamo passato tutta la giornata di sabato a chiacchierare, ridere e scherzare tranquillamente. Ci siamo divertiti», dichiara la coiffeur. Insomma, nessuno aveva un diavolo per capello, a quanto pare. Francesca è soddisfatta e porterà con sé il ricordo di questa bella esperienza nel suo salone di Rende, al rientro tra i suoi clienti “normali”. D’altronde far sembrare ogni signora o donzella che esce dal suo casco una miss è il suo lavoro. E poi via, si va fuori, con la testa fra le nuvole sulla passerella della vita di tutti i giorni. Nunzia Capitano

SOLARI Da sinistra la parrucchiera Francesca Pirozzolo e Anna Tatangelo

Catanzaro tra didattica e creatività Esce il nuovo volume prodotto dall’accademia di Belle arti E’ stata una bellissima esperienza Abbiamo lavorato con artiste del calibro di Anna Tatangelo, una ragazza davvero fenomenale Francesca Pirozzolo

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CATANZARO Fresco di stampa e in distribuzione il volume “Parola & Immagine tra didattica e creatività” (in foto la copertina), prodotto dall’accademia di Belle arti di Catanzaro. La pubblicazione è stata realizzata e curata dagli artisti-docenti Caterina Arcuri (II cattedra di pittura) e Giulio De Mitri (cattedra di tecnica e tecnologia della pittura) ed editata per la collana Rubbettino arte contemporanea. “Teorica, saggi e monografie”. La pubblicazione è l’interfaccia del progetto culturale e di ricerca interdisciplinare svolto dalla due cattedre negli anni accademici 2007-2011. Un entusiasmante percorso tra didattica e creatività, un laboratorio delle idee e del fare che ha visto coinvolti gli studenti dell’accademia di Catanzaro in quest’ultimo quinquennio. Incontri di esperienza, happening, workshop, mostre e performances, un cantiere di lavoro specifico e variegato nei diversificati linguaggi delle arti visive. Un progetto interdisciplinare che parte dalla parola come verbo, portatore di germi della creazione e raggiunge l’immagine che si materializza come figura, simbolo, segno. Un’esperienza educativa realizzata dentro e fuori le mura accademiche, occupando spazi e territori diversi: dall’arte fiera di Bologna a piazza Mat-

Star under 30, è Lady Gaga la più pagata al mondo

LOS ANGELES Lady Gaga (in foto) è la celebrità più pagata tra i giovani artisti. La rock star in questo ultimo anno pare che abbia guadagnato circa 90 milioni di dollari, grazie ai 137 concerti tenuti in 22 Paesi diversi. Ma i suoi guadagni sono incrementati anche dalle aziende che le garantiscono denaro in cambio di pubblicità. Al secondo posto tra i giovani più pagati c’è Justin Bieber, l’idolo delle ragazzine, il cantante che ha registrato 500 milioni di visualizzazioni su YouTube con il video del brano “Baby” che ha un guadagnato nell’ultimo anno ben 53 milioni di dollari. Medaglia d’argento per James LeBron, stella della pallacanestro Nba e dei Miami Heat, che l’hanno prelevato la scorsa estate dai Cleveland Cavaliers. Ha 26 anni e ha guadagnato nel 2010 appena 48 milioni di dollari. Ecco, invece, le star under 30 dal quarto al decimo posto: il tennista Roger Federer, la cantante Taylor Swift (45 milioni), sempre per il canto Katy Perry (44 milioni), il calciatore Cristiano Ronaldo (38 milioni di dollari), la modella e cantante Beyoncé Knowles (35 milioni di dollari), la stella del pallone Lionel Messi (32 milioni di dollari), e il pluridecorato tennista spagnolo Rafael Nadal (31 milioni di dollari). (mr. ur.)

teotti di Catanzaro. Eventi che hanno reso protagonisti gli studenti che hanno riscoperto possibilità di nuovi percorsi, e nuovi punti di vista sull’arte, che raccoglie una grande valenza etica, morale, pedagogica e didattica e che confluisce - come afferma il direttore dell’accademia, nell’introduzione al volume . in una unità di saperi (filosofia, antropologia, sociologia, etc.) evolvendosi e producendo una cultura “altra”. Una ventata di nuove esperienze e di cultura innovativa per gli stessi e per il territorio calabrese. La pubblicazione raccoglie, in sette diversificati capitoli (arte e filosofia; arte e società; arte e didattica; arte e new media; arte e scienza; laboratorio creativo; il pensiero dedicato alla giovane creatività) i contributi esperienziali di insigne personalità del mondo accademico e artistico e le immagini che testimoniano e storicizzano il progetto svolto. Hanno contribuito alla realizzazione del volume: Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Simona Caramia, Miriam Cristaldi, Antonio d'Avossa, Lucrezia De Domizio Durini, Anna Saba Didonato, Marilena Di Tursi, Luigi Paolo Finizio, Massimo Iiritano, Rocco Pangaro, Enrico Pedrini, Angela Sanna, Barbara Tosi.

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Ischia fest, a Pupi Avati il premio “Ciak di Corallo”

ISCHIA Il “Ciak di Corallo” è un premio cinematografico alla carriera conferito durante l’Ischia Film festival: quest'anno, in occasione della sua nona edizione, il riconoscimento è andato a Pupi Avati, regista di numerosi film di successo. La scelta è caduta su di lui in virtù della sua costante attenzione ai mutamenti socio - culturali che intercorrono all’interno delle province italiane, le quali fanno spesso da sfondo ai suoi film. Prima di lui il “Ciak di Corallo” era stato assegnato a personalità del calibro di Vittorio Storaro, Abel Ferrara e Pavel Lounguine, meritevoli di aver scelto delle location fantastiche per i film sui quali hanno lavorato: le ambientazioni cinematografiche, infatti, sono proprio gli elementi valorizzati e premiati dall’Ischia Film Festival, che è anche l’unico concorso internazionale che se ne occupa. Quest’anno ha voluto premiare Pupi Avati per la sua straordinaria capacità di saper sempre scegliere i giusti ambienti per i suoi film, che spaziano tra i generi più diversi: dal thriller alla commedia, passando anche per l’horror, ma sempre con quell’attenzione critica alla società italiana che contraddistingue il regista. Anche il suo ultimo progetto, Il cuore grande delle ragazze, è stato girato a Fermo, un piccolo comune situato tra gli splendidi scenari delle Marche, scenari che potremo ammirare al cinema all’uscita del film, prevista per il prossimo novembre.


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A sinistra il fake de “La decollazione di San Giovanni Battista” esposta a Palazzo Amaduri a Gioiosa Jonica A destra la tela autentica del Preti

DI GIOVANNI PITTARI dirigente scolastico La recente visita di una scolaresca a Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica ci ha indotto a ritornare su un argomento che avevamo da tempo deciso di lasciare da parte, anche se esplicitamente chiamati in causa. In particolare, ci riferiamo al quadro che riproduce, “La Decollazione di San Giovanni Battista”, di autore ignoto, olio su tela, cm. 176 x cm. 126, proveniente dalla Chiesa Matrice di San Giovanni Battista, riprodotto a pag. 78, fig. 83, del libro: “Dall’Aspromonte alle Serre - Un territorio proiettato nel futuro”, Frama Sud, Chiar.lle C.le 1985, che alcuni studiosi locali attribuiscono al pennello di Mattia Preti facendolo corrispondere ad un episodio della vita di Tomiride, regina dei Messaggeti. Ma quel che maggiormente lascia dubbi sono le annotazioni storico-artistiche poste, di lato, su un leggio, dove testualmente si legge: «Il soggetto, interpretato da eruditi locali come Giuditta e Oloferne o San Giovanni decollato, illustra invece un episodio della vita di Tomiride, regina dei Messaggeti, la quale, dopo la morte del marito, aveva respinto la proposta di matrimonio col re persiano Ciro, desideroso d’impadronirsi del territorio dei Messageti stanziati sulle rive del mar Caspio. Contro di loro Ciro intraprese una spedizione e catturò Spargapise, figlio di Tomiride. La madre ne richiese la liberazione, mandando a dire a Ciro che un giorno lei stessa avrebbe saziato la sua sete di sangue. Durante la prigionia Spargapise si suicidò e la guerra proseguì fino a quando l’esercito dei Messageti non sconfisse quello persiano. Ciro fu catturato e ucciso. Tomiride allora mantenne la sua promessa immergendo il capo mozzo di Ciro in un otre di sangue. E’ proprio questo il momento, molto crudo, della raffigurazione artistica, che ha tuttavia un contenuto allegorico profondamente religioso: il potentissimo Ciro fu sconfitto da una donna, allo stesso modo in cui Maria, fragile creatura, sconfisse il male schiacciando con il piede la testa del demonio. Esistono diverse redazioni di questo soggetto».

Quel falso Mattia Preti Il Battista esposto a Gioiosa Jonica è un fake La tela così migliorata è stata fissata ad un nuovo telaio di legno stagionato. Tutto ciò ci ha indotto ad analizzare la tela di Palazzo Amaduri in un nostro saggio critico (cfr. Giovanni Pittari, “La Chiesa Matrice di San Giovanni Battista in Gioiosa Jonica ed i suoi tesori”, in “Calabria Letteraria”, Anno LI, n. 7-8-9, luglio/settembre 2003, pp.42-46). La tela, a nostro avviso, raffigura, invece, perfettamente la scena finale della narrazione evangelica. «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista» (Mc 6, 17-29). «Erode subito mandò una guardia, con l’ordine che gli fosse portata la testa (di Giovanni). La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa in un bacile, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre». Fin dal secolo V il 29 agosto si celebrava a Gerusalemme il martirio del Precursore del Signore che immolò la sua vita per la verità e la giustizia. Ovviamente si rivela di poco conto per la nostra indagine se la regina Tomiride sia da ricercare nella tela che De Dominici ricorda presso “D. Domenico Romeo esemplarissimo Sacerdote Missionario, (il quale) possiede un quadro in cui è figurata Tomiride che fa porre in una utre di sangue la testa di Ciro: egli è dipinto con molta vaghezza di tinte ed ha una fascia sottilissima di color cilestro a traversa sul petto, dipinta con tal bellezza di colore e leggerezza e belle pieghe». Nel dipinto di Palazzo Amaduri non si intravede nessun “utre di sangue” bensì una bacinella dai contorni marcati e ben definiti. E. Barillaro, a proposito del quadro, scrive così: «Recentemente, ad opera del Vicarioeconomo monsignor Francesco Laganà, è stato ritrovato, nelle catacombe della cattedrale di Gioiosa, un an-

Da un esame scrupoloso della tela è emerso che potrebbe trattarsi di un’opera di un mediocre pittore napoletano tico prezioso dipinto, d’ignoto autore, raffigurante secondo alcuni San Giovanni Decollato e che taluni vorrebbero attribuire, ma senza fondamento, al pennello di Mattia Preti». Ed ancora, «Ma mentre, da una parte, quadro e cornice stanno ad attestare che l’opera d’arte è di pretto stampo settecentesco, e non secentesco, d’altra parte, né lo stile pittorico, né la pennellata, né la carenza di vivaci contrasti di luce, né il soggetto iconografico consentono l’attribuzione della tela alla tavolozza del “Cavalier Calabrese”», E. Barillaro, Gioiosa Jonica - Lineamenti di storia municipale, Vol. II, Chiar.lle C.le, Frama Sud, 1979, pag. 41. Non solo, ma gli ultimi inventari redatti, rispettivamente nel 1953 dall’arcidiacono don Vincenzo Zavaglia e nel 1959 dal can. don Giuseppe Sansotta e dell’arcidiacono don Angelo Drago, tra gli oggetti sacri della Chiesa Matrice di San Giovanni Battista risultano elencati, un “Quadro di San

Giovanni Battista” (posto nella parete di fondo della navata centrale, oggi mancante unitamente al ritratto del vescovo Scoppa ndr) e una “Antica tela della Decollazione di San Giovanni Battista”. Come si può ben notare, quest’ultimo dipinto era ben noto in curia e, se l’Oppedisano non lo cita nella sua “Cronistoria”, si presume che lo abbia ritenuto di scarso valore artistico, così come pure non menziona altre “sacre suppellettili” facenti parte del patrimonio della chiesa. Sullo stesso tema è intervenuta, anche, Marina Amaduri - ( cfr. “Concerto di campane delle chiese di Gioiosa Jonica da un documento di monsignor Idelfonso Del Tufo Vescovo di Gerace 1730-1748”), in “Scholae Praetoriatis”, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003, pp. 49-60, la quale annota: «E’ da supporre che il suo autore, ispirato al dipinto di Mattia Preti, conservato a Napoli prima di appartenere alla collezione Ierace, lo abbia presentato al committente come raffigurante San Giovanni Battista Decollato, e come tale, venne esposto in chiesa alla pubblica venerazione. Ritenere il contrario significherebbe fare un grande torto alla nobiltà gioiosana e a tutto il clero locale, che ha annoverato, in ogni tempo, tra le proprie fila, personalità di grande spicco e di notevole rilievo, tra le quali Giuseppe Maria Pellicano, arciprete della matrice prima di essere consacrato vescovo di Gerace (1818-1832)”. Relativamente al dipinto di Palazzo Amaduri, a distanza di anni, nessun giudizio critico è stato espresso dagli studiosi dell’arte pretiana, trattandosi di una copia, più o meno felice, di un soggetto trattato più volte con sfumature diverse. Qui manca il senso della spazialità e l’asticella appoggiata sul bacile del dipinto della collezione Je-

race è l’esempio tangibile ed una delle caratteristiche essenziali della pittura di Mattia Preti. Di certo, la tela gioiosana non raffigura “La regina Tomiride riceve il capo di Ciro re di Persia”, olio su tela, già Napoli, collezione Jerace, che rappresenta la fase più matura dell’arte del “Cavaliere Calabrese”, sia per l’interesse del chiaroscuro che per l’accentuata densità delle ombre che era solito utilizzare per rendere la scena altamente emotiva. Allo stesso modo ribadiamo che la tela di Palazzo Amaduri non possa identificarsi in quella della collezione Jerace esposta a Napoli nel 1938, in occasione della mostra “Tre secoli di pittura napoletana”. Per ulteriore riprova delle nostre tesi abbiamo sottoposto il dipinto di Palazzo Amaduri al giudizio critico del professor John T. Spyke, storico dell’arte e massimo studioso di Mattia Preti, per dissipare eventuali dubbi e porre fine a giudizi approssimativi e casuali. Da un esame scrupoloso della tela è emerso che potrebbe trattarsi di un’opera di un mediocre pittore napoletano. Tesi che il professor Spyke, con la naturalezza che contraddistingue gli anglosassoni, non solo ha confermato, ma ha aggiunto di suo «Per essere buoni». Inoltre, in un nostro soggiorno-studio a Malta, dove ci è stata data l’opportunità di ammirare i dipinti di Mattia Preti presenti nell’isola, abbiamo fatto esaminare a grandi studiosi dell’arte pretiana la fotografia del dipinto di Gioiosa Jonica, ricevendo sempre gli stessi unanimi giudizi, vale a dire che si tratta di un modesto dipinto di scuola meridionale. Per concludere, non è nostro intento far polemica su aspetti che debbono unire anziché dividere. La pinacoteca di Palazzo Amaduri presenta al pubblico opere di indubbio interesse artistico, degni dei migliori musei del mondo. Ci riferiamo, in particolare, alla “Madonna del Rosario” di Andrea Vaccaro, alla “Madonna del Rosario” di Giuseppe Ardizzoja, “San Francesco di Paola” di Luigi Velpi e “La Pietà” di autore ignoto, negli ultimi tempi attribuita a Giacinto Diano. Sono queste le opere che bisogna valorizzare evitando di correr dietro ai normali inganni della mente.


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marilena scaramozzino star GIORNO per un

Tra set e spot la bella reggina

sogna Cavalli Marilena Scaramozzino è una perfetta rappresentante della bellezza mediterranea. La sua carriera inizia da giovanissima, ma nel 2010 avviene la svolta che le permette di uscire dai confini regionali: superate le selezioni regionali a Catona (RC), vincendo il titolo di miss ragazza in gambissime, a settembre arriva a partecipare al concorso di bellezza nazionale più celebre e prestigioso, quello di Miss Italia. Marilena arriva tra le prime sei a Salsomaggiore. Racconta la sua esperienza con entusiasmo, contenta di aver vissuto una splendida avventura che le ha dato senza dubbio maggiore visibilità nel mondo dello spettacolo e le ha fatto conoscere tante persone nuove. La bella calabrese sembra non aver sofferto lo stress della competizione del concorso: «Non esisteva l’invidia tra noi concorrenti e abbiamo fatto subito gruppo, anche se non posso dire di aver costruito dei veri rapporti d’amicizia, tranne che con la mia compagna di stanza, Annapia Digiglio. In un ambiente con così tanta gente diversa, siamo state molto unite». Nessun giudizio negativo sull’organizzazione della manifestazione, anche se i ritmi erano stressanti: sveglia quasi all’alba, colazione e il via alle attività giornaliere, che comprendevano numerosi scatti sul set, prove per sfilate e balletti, senza tralasciare i riti di preparazione alla serata. Non c’era tempo per annoiarsi. Tra i momenti più belli, la miss ricorda la sfilata con gli abiti di Cavalli, il suo stilista preferito, da cui sicuramente accetterebbe ad occhi chiusi una proposta di lavoro. La nostra regione ha appoggiato ampiamente la miss, consentendole di sfiorare quasi il podio, sul cui gradino più alto era salita nel 2009 un’altra calabrese, Maria Perrusi. Le migliaia di adesioni alla pagina di facebook a lei dedicata mostrano che la sua bellezza ha bucato lo schermo. In questi mesi, la nostra Marilena è stata molto impegnata: ha partecipato a Italia next top model, raggiungendo risultati eccellenti, ha posato in abito da sposa per la rivista Tuttosposi di dicem-

Ogni venerdì in questa pagina il nostro giornale darà spazio ad aspiranti modelle/i calabresi Per info scrivete a: cultura@calabriaora.it o visitate il nostro nuovo sito internet: www.calabriaora.it

Età: 21 Altezza: 178 cm Misure: 89-60-89 N° scarpe: 39 Occhi: castani Capelli: castani

bre, ha presentato la nuova collezione mare per una nota casa di moda, a marzo è apparsa in televisione come concorrente di Trasformat, continua a posare per books fotografici e a prestare il suo volto in campo pubblicitario. Lei stessa ci rivela di amare profondamente la moda e il mondo dello spettacolo, nel quale vorrebbe investire il proprio futuro: «Non mi sento assolutamente a disagio davanti alle telecamere, anzi, ogni volta che devo sfilare sono tranquilla e prima di salire in passerella non faccio nessun rito scaramantico». Per quanto riguarda i progetti futuri, Marilena dice che le piacerebbe tantissimo diventare una modella ad alti livelli e sfilare per le più famose case di moda. Si definisce una ragazza molto semplice, solare e allegra: ama andare a ballare e fare shopping con gli amici e ha gli stessi passatempi dei suoi coetanei, tra i quali la palestra. Marilena stessa dice di essere molto attenta alla sua forma fisica: fa molto sport e segue un regime alimentare sano, poiché le piace che il suo corpo resti sempre atletico e in forma. E’ molto legata alla sua famiglia, e in modo particolare ai suoi due fratelli maggiori. Lei stessa ammette di essere un po’ testarda e permalosa, ma a questi difetti fa da contrappeso una grande determinazione che la spinge ad andare avanti e a credere nelle sue potenzialità che lei spera le concedano una brillante e lunga carriera nell’Olimpo delle bellissime. Annarita Lista

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caos nerazzurro MILANO Il mistero Bielsa si infittisce e manda nel panico l'Inter. Dopo le prime smentite e le successive ammissioni sul contato tra i nerazzurri e il tecnico argentino, ora viene fuori che l'allenatore di Rosario ha declinato l’offerta del presidente Massimo Moratti e ha accettato la proposta di Josu Urrutia per allenare l'Athletic Bilbao, sempre se l’ex giocatore del Bilbao vincerà le elezioni per la presidenza del club basco, il prossimo 7 luglio. Secondo la televisione pubblica basca, l’ex ct di Cile e Argentina si è impegnato con Urrutia ed è pronto ad attendere perché convinto dal progetto che gli è stato prospettato. Bielsa ha ricevuto comunque numerose offerte di lavoro nelle ultime settimane, ma ha deciso di accettare quella del candidato alla presidenza della Athletic Bilbao, rifiutando in successione le proposte giunte da Real Sociedad, Siviglia, Roma e ultima l’Inter. L’allenatore ha respinto al mittente le proposte, mentre ha apprezzato la filosofia di quello che dovrebbe essere il nuovo numero uno dell’Athletic. E anche se non è ovviamente certo che Urrutia vincerà le elezioni, Bielsa è disposto ad aspettare la prima settimana di luglio. Ricevuta questa risposta l’Inter si è mossa subito, considerando il fatto che dalla

Inter, Leo non ci ripensa E Bielsa gela Moratti L’argentino si è già promesso all’Athletic Bilbao Francia danno per fatto il passaggio di Leonardo al Paris Saint Germain. Lo scrive il quotidiano francese “Le Parisien”, secondo il quale il brasiliano è «il nuovo uomo forte» del club transalpino. Per il quotidiano parigino, che cita fonti vicine all’attuale allenatore dell’Inter, l’annuncio ufficiale non è ancora imminente anche se non è da escludere che arrivi nel fine settimana, ma «non vi è più alcun dubbio sul suo ingaggio» da parte del Psg. La sola incognita riguarderebbe il ruolo esatto che il brasiliano ricoprirà all'interno del club. Sempre secondo “Le Parisien”, «quando i proprietari qatarioti lo hanno ricevuto questo weekend a Doha, gli hanno proposto di assumere l'incarico di presidente», ma Leonardo avrebbe prudentemente ri-

fiutato per non dover gestire in prima persona i cambiamenti che avverranno all'interno dell’organigramma del Psg nelle prossime settimane. Il quotidiano transalpino ipotizza un ruolo di “direttore sportivo” per il brasiliano, al quale sarebbe affidata la gestione di tutte le questioni di politica sportiva del club. Per Leonardo, si parla di uno stipendio annuale di 5-6 milioni di euro. Il club nerazzurro avrebbe avviato dei contatti con l’ex tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini, che è ancora legato al club di Enrico Preziosi ma che, visti i buoni rapporti tra i presidenti, potrebbe essere liberato con facilità dai rossoblù. Il tecnico di Grugliasco però si è limitato a dire che «per il momento preferisco non commentare». Tra i tecnici sondati ci sarebbe an-

In corsa ci sono Gasperini e Delio Rossi Villas Boas il sogno che l’ex allenatore del Chelsea e del Milan, Carlo Ancelotti, che avrebbe anche lui ringraziato ma rifiutato l’offerta. Marco Branca e lo staff nerazzurro sta spaziando in Europa e non si escludono anche nomi clamorosi da quello di Fabio Capello, attuale allenatore dell'Inghilterra, per il quale però bisognerebbe trattare con la Federazione inglese, a quello suggestivo e forse più complicato che porta a Villas Boas. L’ex tattico di Mourinho è legato al Porto da una clausola rescissoria di circa 13 milioni, for-

se non un problema insormontabile per l’Inter. Tra gli allenatori liberi e potenzialmente “tagliati” per allenare la squadra campione del mondo in carica ci sarebbe Delio Rossi. L’ex tecnico del Palermo non ha usato mezzi termini nel commentare un possibile interessamento: «Essere accostato all'Inter chiaramente mi inorgoglisce perché stiamo parlando di uno dei più grandi club al mondo, ma con la società nerazzurra non ci sono stati contatti» ha detto Rossi. Il suo futuro comunque è ancora incerto anche se non mancano, attualmente, le corteggiatrici: «Ho avuto contatti con altri club anche stranieri, ma devo trovare la squadra che mi fa scattare la scintilla e dare la possibilità di esprimere il mio calcio».

la novità del calcio europeo

Il Psg punta in alto con gli emiri La campagna acquisti ha mire eccellenti: Menez, Lucas e Ganso PARIGI Leonardo, Mourinho, Menez: sono tre i nomi che infiammano i primi giorni di calcio mercato del Paris Saint-Germain, in cerca di rilancio dopo l’ennesima stagione fiacca. Con il generoso sostegno del nuovo azionista di maggioranza, il fondo sovrano Qatar Sports Investments (Qsi), disposto ad aprire il portafoglio per far fruttare al massimo il proprio investimento. Lo shopping del Psg degli emiri fa finora parlare di sé soprattutto per le mosse fuori dal campo, per il rinnovo di un’equipe tecnica che nelle scorse stagioni non ha convinto. Il primo obiettivo eccellente, che da giorni riempie i giornali da un lato e dall’altro delle Alpi, è l’allenatore dell’Inter Leonardo, al quale è stato offerto il posto di direttore sportivo, con un contratto fino al 2016. Una proposta che, anticipa France Football, «il campione del mondo del 1994 dovrebbe accettare», diventando così «l’uomo forte del Psg, ma senza sedersi in panchina, ruolo che non vorrebbe più occupare». Leonardo non sarebbe però l’unico tecnico di primo piano volato in Qatar ad incontrare il principe ereditario Tamin ben Hamad al-Thani, che tiene i cordoni della borsa della Qsi. Secondo rivelazioni di Canal Plus, il facoltoso sceicco avrebbe ricevuto anche Josè Mourinho, travolto dalle polemiche in Spagna, per proporgli di affiancare il brasiliano alla guida del Psg. Una notizia che non ha ancora trovato riscontri, ma che di certo

agiterà i sonni dell’attuale tecnico Antoine Kombouarè, la cui conferma era stata finora data quasi per certa dai media transalpini. La campagna acquisti parigina ha però mire eccellenti anche in materia di giocatori. I primi due colpi importanti sono stati messi a segno nei giorni scorsi, con l’arrivo del portiere Nicolas Douchez, dal Rennes, e del giovane e talentuoso attaccante Kevin Gameiro, strappato al Lorient per oltre 11 milioni di euro. Ma il meglio, dicono i ben informati, deve ancora venire. La squadra ha bisogno di rinforzare il centrocampo, dopo l’addio al calcio di Claude Makelele, e ha in testa una serie di obiettivi di primo livello. Tra i quali, dice ancora France Football, c’e anche il romanista Jeremy Menez, che avrebbe il via libera della società per lasciare un anno prima della fine del suo contratto. E per l’attacco si potrebbe addirittura riaprire, dice il magazine transalpino, l’ipotesi Eto’o, che «adora Parigi, e non hai mai nascosto il desiderio di finirci la carriera», oltre ad avere la mamma che abita nella Ville Lumiere. Senza dimenticare le possibili piste brasiliane. Primo della lista, il diciottenne del San Paolo Lucas, già entrato nel giro della nazionale e definito da alcuni il nuovo Kakà. Un gioiellino costoso, valutato circa 40 milioni, ma che potrebbe essere nelle possibilità economiche dell’ambizioso Psg “made in Qatar”. Senza dimenticare Ganso del Santos.

La conferma di Sabatini: «Vucinic resterà con noi. ROMA «Arriveranno calciatori forti, che dovranno diventare ancora più forti». È Walter Sabatini a parlare e a confermare le voci che vorrebbero l’attaccante del Barcellona Bojan Krkic vicinissimo ad indossare la maglia giallorossa: «Sì, uno di questi potrebbe essere lui. Credo che con Luis Enrique potrebbe integrarsi bene in meccanismi che conosce e portare la sua duttilità in campo». Il dirigente della Roma ha poi osservato: «Vogliamo ingaggiare giovani calciatori, perché le promesse già le abbiamo. La Primavera ha vinto lo scudetto perché è composta da promesse, io invece parlo di giovani calciatori, calciatori forti. Borriello? Lui è uno di questi, ma deve essere anche umile: la Roma non può garantirgli lo spazio che chiede». Sabatini parla anche di Lamela, ma senza sbilanciarsi: «Può essere che abbia una fama ancora maggiore di quan-

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L’agente di Cavani: «Resta al Napoli»

Lulic si presenta: «La Lazio è un sogno»

«La volontà di Edinson è vincere col Napoli nel prossimo futuro, tutti i calciatori scendono in campo per vincere. Credo che l’anno prossimo la squadra di Mazzarri farà divertire nuovamente i propri tifosi, proprio come è avvenuto in questa stagione». Così Claudio Annellucci, procuratore dell’attaccante del Napoli. «Il Matador sta pensando solo alla Nazionale. L’Uruguay sarà la sorpresa di Coppa America».

«E’ un giorno lungo per me, si sta avverando un sogno: giocare per un grande club in Serie A e venire a vivere qui a Roma, una città bellissima». Queste le prime parole del bosniaco Senad Lulic, neoacquisto della Lazio. Il difensore, proveniente dallo Young Boys, ha svolto le visite mediche: «Sono arrivato qui per fare una buona stagione, mi voglio giocare i primi posti in campionato ed andare avanti in Europa».

calciomercato

arriva Bojan Krkic Borriello? Serve umiltà» to ha proposto sul campo, ci sono molte squadre che lo vogliono, ma non me ne faccio un cruccio, si vedrà. Il nostro portiere? Prederemo un giocatore che ci darà tranquillità». Infine il dirigente giallorosso dice la sua anche sulla vicenda Vucinic: «È un ragazzo deluso: dobbiamo comprendere il suo stato d'animo che nasce da alcune vicissitudini. Io però sono convinto che restando Vucinic avrebbe la possibilità di ritrovare la sua armonia. Credo che resterà e so che - ha concluso - ritrovata l’armonia proporrà numeri spettacolari. Nel calcio bisogna essere pragmatici: non esiste la verità assoluta e tutto è in movimento e ciò riguarda anche Vucinic. Però, nell’idea mia e della società rimarrà alla Roma, a meno che la sua delusione non sia troppo grande. Si aspettava più comprensione da parte di tutti per le prestazioni sbagliate dell'ultimo anno».

Il Barça stringe per Rossi El Shaarawy, c’è il Milan MILANO Si muove la Fiorentina. Il mercato viola, sin qui, è stato soprattutto all’insegna degli addii: Santana e Donadel sono partiti, destinazione Napoli, senza portare un euro soldo in cassa. Presto potrebbe seguirli Mutu, dentatissimo dalla riviera romagnola di Cesena. E, se da Valencia arrivasse una proposta interessante (18 milioni o uno scam-

bio con Mata) saluterebbe anche Gila. Ma Corvino non sta a guardare e ha già iniziato a muoversi per sostituire i grandi partenti: dopo Cassano, il nome nuovo soprattutto in caso di addio del bomber ex Milan è quello di Rolando Bianchi. Il Torino vorrebbe sacrificarlo per monetizzare finanziando l’ennesima ricostruzione. E la Fiorentina potrebbe in-

MILANO L’incontro non c'è ancora stato, né sembra previsto a ore. Ma l’idea Aguero torna a infiammare le speranze della Juventus. Il sogno per la prima linea, il primo obiettivo inseguito in questo mercato estivo, torna silenziosamente ad ammiccare alla Signora, pronta a sedersi a un tavolo per discutere l’acquisto che rilancerebbe le ambizioni della squadra di Conte. Ci vorrà ancora qualche giorno, probabilmente, per vedere seduti allo stesso tavolo Marotta, paratici e i dirigenti dell’Atletico Madrid. A breve, invece, potrebbe andare in scena un contatto tra la Juventus e gli agenti del Kun. Che, in Spagna, segnalano stanco di attendere le mosse del Real, concentrato da un paio di giorni soprattutto sull’operazione Neymar (a proposito, potrebbe restare in Brasile fino a gennaio). Marca.com, quotidiano storicamente vicino alla dirigenza Real, fa presente come l’attaccante della seconda squadra di Madrid non pensasse nel modo più assoluto di trovarsi senza certezze a due settimane dall’inizio della Coppa America. Proprio la competizione che il Kun giocherà con la maglia dell’Argentina sarebbe l’elemento spartiacque per valutare il futuro del giocatore: anche per questo, continua il sito spagnolo, l’agente Reguera attenderebbe a breve di discutere con la Juventus. Se a Torino fossero disposti a superare l’iniziale proposta di 30 milioni (l’Atletico continua a chiedere non meno dei 45 milioni previsti dalla clausola rescissoria), l’operazione si potrebbe sbloccare. A meno, è evidente, di rilanci del Real. Che, però, in questa fase sembra soprattutto orientato alle cessioni. Se Mourinho chiede Maicon e Fabio Coentrao del Benfica, Perez risponde che urgono movimenti in uscita: Kakà e Lassana Diarra, i primi nella lista. Ma se per il brasiliano l’Inter non si è mai mossa ufficialmente e il Milan rimane silenziosamente in attesa, sul centrocampista la Juve ha già avviato qualche contatto. Il caos Inter sta smuovendo l’at-

vestire una cifra intorno ai 7-8 milioni. «Se la mia cessione dovesse giovare al Torino, allora la accetterò», conferma l’attaccante granata. Su di lui, però, ci sarebbe anche il Napoli: «nessun contatto, ma è bello essere accostati a una piazza del genere». Roberto La Florio, procuratore di Dossena e di El Shaarawy ha detto: «Per El Shaarawy al Milan non c’è ancora nulla di deciso. Galliani e Preziosi si sono dati altre quarantotto ore di tempo per prendere una decisione definitiva. Ho parlato con il Milan, ma niente di più. Ora dobbiamo aspettare con calma gli ac-

La Juve torna sul “Kun” Aguero Eto’o: «Vado via» C’è il Chelsea sull’attaccante camerunese «Ho alcune proposte dall’Inghilterra»

tenzione di più d’uno. L’ultimo in ordine di tempo sarebbe stato il Chelsea. Per ora siamo alle idee, che dovranno prima ancora di diventare trattative - passere per dei sondaggi. Ma al Chelsea, qualcuno avrebbe già sussurrato il nome di Samuel Eto’o. Da tempo, a dire il vero. Perché il camerunense è grande amico di Drogba, che sta spingendo per promuoverne l’acquisto con il magnate russo Abramovich, disposto a un grande esborso per vincere la Champions League. E lui, da parte sua, nelle ultime ore non ha fatto nulla per evitare il discor-

so, anzi: «Ho alcune proposte dall’Inghilterra», la conferma dell’attaccante. La più allettante sarebbe proprio quella londinese, dove andrebbe a costituire un tandem straordinario insieme all’ivoriano. Lo stop, semmai, arriva da Milano: per sedersi al tavolo, bisogna presentare non meno di 50 milioni di euro. Una cifra che spaventerebbe chiunque. Tranne, forse, il portafogli di Roman Abramovich. Uno scenario comunque destinato ad arrichhirsi di colpi di scena: Carlitos Tevez non vede l’ora di lasciare Manchester ed il City sembra voler cogliere la pal-

cordi. Il giocatore è ancora del Genoa. Certo avrà bisogno di tempo per crescere, ma tecnicamente come caratteristiche assomiglia a Pato e Kakà prima maniera. La sua struttura fisica andrà potenziata e sicuramente migliorata. La serie B è molto diversa dalla A, un periodo di ambientamento nella massima categoria è certamente da mettere in preventivo: è impossibile pensare che un top team come il Milan possa puntare direttamente su un diciottenne. Si tratta di un acquisto di prospettiva». Un'offerta complessiva da 27 milioni di euro, 17 subito cash e al-

tri 10 legati al rendimento del giocatore e della squadra nelle prossime due stagioni. Questa la proposta che il vicepresidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, avrebbe presentato al Villarreal per Giuseppe Rossi. Un’offerta però lontana dalle richieste della famiglia Roig, che resta ferma sulle sue posizioni: 30 milioni di euro cash o non se ne fa nulla. Al Barça, comunque, restano fiduciosi: Bartomeu sa che il Villarreal non può trattenere Rossi contro la sua volontà e nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro che potrebbe risultare decisivo.

la al balzo per proporre uno scambio con il camerunense. Ma l’Inter non ha ancora smesso di lavorare sul mercato: l’ultima idea, in ordine di tempo, sarebbe quella di uno scambio tra Kharja (che però deve ancora essere riscattato dal Genoa) e l’uruguaiano del Napoli Gargano. «Non mi sorprenderebbe», conferma Beppe Galli, agente del franco-marocchino. Difficile, però, De Laurentiis e Mazzarri siano d’accordo a sacrificare - dopo aver già detto addio a Pazienza - una delle pedine fondamentali della ricorsa Champions.


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C A L C I O l’inchiesta “last bet”

Paoloni va di nuovo dai giudici Il portiere sarà ascoltato dal gip. Insediata la task-force contro le scommesse CREMONA Tornerà oggi davanti ai magistrati cremonesi Marco Paoloni, l’ex portiere della Cremonese e poi del Benevento in carcere dal primo giugno per l’inchiesta sulle partite truccate. Il gip Guido Salvini, infatti, vuole vederci chiaro prima di valutare la sua richiesta di scarcerazione. Non l’ha convinto l’interrogatorio di qualche giorno fa, davanti al procuratore Roberto Di Martino, in cui il calciatore ha minimizzato il suo ruolo nel giro degli scommettitori ma, soprattutto, ha negato di aver somministrato il tranquillante Minias ai compagni di squadra prima di Cremonese-Piacenza del 14 novembre del 2010. La ricetta per l’acquisto del farmaco è datata 13 novembre ed è per la moglie del portiere, Michela, su carta intestata del dentista Marco Pirani, anch’egli arrestato. Il giudice vuole chiarire questo episodio per capire quanto c’è di vero nel resto delle dichiarazioni di Paoloni che ha sostenuto di aver sì promesso di truccare le partite perchè indebitato ma, in campo, di aver giocato sempre al meglio. La brutta storia della ricetta è così raccontata da Massimo Erodiani, titolare di agenzie di scommesse pescarese, ora ai domiciliari, davanti a Salvini, il 3 giugno scorso, così come è stato trascritto l’interrogatorio. La settimana prossima nuova tornata di interrogatori, mentre il capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, indagato a piede libero, tramite il suo legale,

Salvatore Pino, fa sapere di voler presentarsi al più presto dai magistrati. «Abbiamo già manifestato la nostra intenzione di rendere l’interrogatorio -ha detto l’avvocato - al fine di chiarire l’estraneità del calciatore ai fatti oggetto di indagine, e di tutelarne l’immagine che rischia ormai di venire irrimediabilmente compromessa». «Ho passato 15 giorni d’inferno ma sono sicuro che ne uscirò pulito. Non c’entro nulla con questa situazione. La mia posizione sarà chiarita quanto prima». Lo ha detto l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista coinvolto nel calcioscommesse. Ieri alle 11 Bellavista ha lasciato il carcere di Cremona dopo che il Gip Guido Salvini ne ha deciso la scarcerazione e il trasferimento ai domiciliari. La task force Ieri intanto si è insediata l’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS), organismo istituito al fine di potenziare l’attività di contrasto del fenomeno della corruzione e delle scommesse illecite nelle competizioni sportive, nonchè della penetrazione nel settore delle organizzazioni criminali. Tale struttura, che opererà presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Direttore Centrale della Polizia Criminale ed è composta da rappresentanti delle Forze di polizia, del Coni, dell’Amministrazione Autonoma dei Mo-

nopoli di Stato, della Figc e dell’Unire, oltre a due esperti di nomina ministeriale. All’UISS sono attribuiti compiti di monitoraggio e analisi dei dati pervenuti dagli organismi preposti all’organizzazione, alla gestione e al controllo delle manifestazioni sportive, nonchè poteri di proporre idonee strategie preventive e di contrasto, anche nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia al fine di combattere i fenomeni illeciti nel settore delle scommesse. È stato inoltre costituito, presso il Diparti-

mento della Pubblica Sicurezza, il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (Giss), di cui fanno parte la Direzione Investigativa Antimafia (Dia e il Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia, il Raggruppamento Operativo Speciale (Ros) dei Carabinieri, e il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico) della Guardia di Finanza. Il Giss ha il compito di svolgere i necessari approfondimenti delle notizie pervenute dall’Unità Informativa Scommesse Sportive.

precisazione

E’ De Amicis l’avvocato di Signori Nel pezzo riguardante la scarcerazione di Beppe Signori pubblicato l’altro giorno, un dispaccio d’agenzia ha diffuso erroneamente il nome del’avvocato difensore. Il legale dell’ex bomber della Nazionale, nonché di Lazio e Bologna, è un calabrese di Cosenza e si chiamna Alfonso De Amicis. Non si tratta, pertanto, di tale Alfonso De Santis che nulla ha a che fare con l’inchiesta “Last Bet” che ha sconvolto il mondo del calcio per l’ennesima volta. Ce ne scusiamo con i nostri lettori.

l’intervento

Platini: «Sono i giocatori che devono ribellarsi» NYON Il fenomeno-scommesse «è molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto» e «sono i giocatori che devono difenderlo perché sono loro gli amanti del gioco». Michel Platini, presidente dell'Uefa, chiede l'impegno dei calciatori per contrastare il preoccupante fenomeno delle scommesse illegali, anche alla luce dello scandalo che sta scuotendo il calcio italiano gettando un'ombra sulla regolarità dei campionati. Secondo il massimo dirigente della Uefa il problema non può essere risolto senza l'aiuto fattivo dei protagonisti sul campo. «Nel calcio ci sono tante cose belle e ci sono anche dei problemi: se ci sono colpe dei giocatori vanno punite. Ma qui il problema non è la violenza

o gli hooligans, c'è di mezzo la delinquenza e anche il riciclaggio. E' molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto e sono i giocatori che devono difenderlo perché sono loro gli amanti del gioco. Ho chiesto già da tempo che la polizia vigili su questo mondo. Sono anni che porto avanti questa battaglia, servono controlli e pulizia. Ma dobbiamo difendere il gioco. Il pallone è in pericolo, perché il fenomeno scommesse tocca direttamente il calcio», dice Platini da Nyon, dove ieri si è svolto l'Esecutivo della Uefa. L'inchiesta di Cremona preoccupa anche il dirigente francese. «E' un fatto su cui bisogna lavorare, ma non è colpa di Petrucci o Abete», precisa. «In Francia hanno fatto delle leggi specifiche sulle scommesse». “Le Roi Michel” parla anche

della sua Juventus, alle prese con una rifondazione che sta richiedendo più tempo del previsto. «La Juventus deve ritrovare la sua grandezza. Ho prolungato di quattro anni il contratto dell'Uefa per avere la possibilità di non premiare solo Milan e Inter, ma anche la Juve...» dice il dirigente francese, secondo il quale «la Juve ha avuto problemi che sono normali quando si perdono i migliori giocatori del mondo. E' più facile distruggere che costruire. Ma ora deve tornare al vertice». Platini parla anche della promozione in serie A del Novara. «Faccio i complimenti e una promessa: per nostalgia e per i ricordi della mia famiglia mi farebbe molto piacere andare una volta a vedere il Novara giocare, devo trovare il tempo di andare».

Il fenomeno delle scommesse è molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto e sono i giocatori che devono difenderlo perché sono proprio loro gli amanti del gioco

Il presidente dell’Uefa Michel Platini


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S E R I E calciomercato

Primo colpo del Torino Arriva Ebagua

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TORINO Colpo di mercato del Torino: Giulio Ebagua, 25enne attaccante di origini nigeriane protagonista di uno splendido campionato con il Varese, indosserà la maglia graanta nella prossima stagione. L’accordo tra le due società per il trasferimento del giocatore è stato raggiunto pochi minuti fa sulla base di una cifra di due milioni e mezzo. L’acquisto, indicato da Ventura come priorità, verrà presumibilmente annunciato ufficialmente tra una decina di giorni. Per Ebagua, che ha mosso i primi passi proprio nelle giovanili del Torino, si tratta di un ritorno a casa. Con la maglia del Varese, che indossa dall’estate del 2009, ha segnato 19 gol in 43 partite di campionato contribuendo, la scorsa stagione, alla storica promozione in Serie B della squadra di Sannino dopo un’attesa durata ben 25 anni. Intanto proprio il Varese è in pressing sul regista Derlis Meza Colli, di proprietà del Pavia, squadra che era allenata dal nuovo tecnico Benny Carbone. Il centrocampista italo-paraguayano non sarebbe affatto insensibile al richiamo della serie cadetta.

La Reggina si muove Romagnoli e Bombagi In attesa del si di Breda, Foti sposta i primi tasselli REGGIO CALABRIA

Romagnoli, Bombagi e le comproprietà. La Reggina si è ormai definitivamente tuffata nel mercato della prossima estate e conta già di poter ottenere i primi risultati concreti nel breve volgere di qualche settimana. In attesa di sciogliere definitivamente il nodo allenatore (ma pare sempre più chiaro che l’obiettivo sia Roberto Breda), il presidente Foti è al lavoro per provare a portare a Reggio Calabria uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale. Rimbalza con una certa frequenza il nome di Simone Romagnoli quale possibile erede di Francesco Acerbi. Il difensore amaranto quest’anno è stata la vera rivelazione del campionato. Acerbi ha mostrato una classe superiore alla media ed una visione di gioco invidiabile unita ad un tempismo d’intervento raramente riscontrato in un difensore di serie B. L’aver firmato un contratto con una squadra importante come il Genoa già a gennaio ne è stato il sintomo più chiaro. Ed ecco che adesso Foti e Giacchetta stanno pensando a come poter portare in riva allo Stretto un al-

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tro giocatore che sia sugli stessi livelli. Il pensiero è andato subito a Simone Romagnoli, difensore centrale del ’90 (quindi già con una discreta esperienza) che ha disputato una splendida stagione nelle file del Foggia. Con un allenatore come Zdenek Zeman, Romagnoli è riuscito a trovare lo spazio giusto, distinguendosi sempre come uno dei migliori dei suoi. L’interesse della Reggina c’è ed è anche piuttosto pressante. Il patron amaranto vorrebbe chiudere in poco tempo l’affare. Del resto i rapporti tra Reggina e Milan sono ottimi, come testimoniato dall’operazione che, la scorsa estate, ha portato in riva allo Stretto Dominic Adiyiah. Poi l’attaccante ghanese non ha avuto particolare fortuna, ma è chiaro che le trame di mercato tra la società rossonera e quella amaranto proseguono in modo fitto. Accanto alla trattativa per Romagnoli, c’è anche quella che riguarda un giocatore che veniva dato già per acquistato nel mercato di gennaio. Si tratta di Francesco Bombagi. Era stato anche il presidente della formazione amaranto a sbilanciarsi affermando che l’affare poteva dirsi concluso. Poi ci fu un intoppo dovuto soprattutto alla volontà della Villacidrese, società sarda che detiene il cartellino del giocatore, di trattenere ancora il gioiello offensivo nel proprio organico fino alla fine della stagione. Lo stesso giocatore aveva anche parlato quasi da calciatore amaranto, salvo poi dover fare dietrofront ed attendere tempi migliori. Ora sembra che le cose si possano sbloccare e la trattativa possa finalmente andare in porto,

l’ex amaranto

Atzori si presenta alla Samp: «Voglio giocatori motivati» GENOVAIl nuovo tecnico della Sampdoria Gianluca Atzori nella conferenza stampa di presentazione è sembrato subito una persona dalle idee chiare, dal carattere forte e sicuro di sé, senza arroganza. Atzori sa che questa è un’opportunità da non sprecare, così come è a conoscenza del fatto che quella blucerchiata è una panchina pesante. Tutti da lui si aspettano una pronta promozione in Serie A, ma il tecnico di Collepardo conosce bene la cadetteria, e sa perfettamente qual è il principale ingrediente per far funzionare il tutto: le motivazioni: «Per far parte della Samp i giocatori dovranno dimostrarmi di avere lemie stesse motivazioni». Un chiaro avviso ai naviganti, chi resta deve essere convinto di farlo. «Io ho accettato l’offerta della Samp perché per me potrebbe essere l’oc-

casione della vita - ha continuato Gianluca Atzori - Quello che ho fatto finora a Ravenna, Catania e Reggina è stato importante, ma so che questa è una panchina molto ambita, starà a me cercare di protrarre più a lungo possibile questa nuova avventura. L’unica cosa che mi sento di garantire è che darò il 120 % per far sì che i risultati arrivino, che arrivino attraverso il bel gioco, e che attraverso questi due fattori si possa riportare il piacere di rivenire allo stadio e di rivedere la Sampdoria ottenere dei successi. Per me è un’occasione importante, è fuor di dubbio». Un accenno è stato fatto alle responsabilità del mister sulle operazioni di mercato «Ci siamo trovati tutti insieme, il presidente, Sensibile e il sottoscritto, quindi stamattina abbiamo accennato alla prima bozza di lista della

rosa che vogliamo fare. Naturalmente io sono coinvolto nelle scelte tecnice anche se poi la strategia la porta avanti il direttore, perché è giusto così. Io sono coinvolto e partecipo per quanto mi compete nella scelta dei giocatori. Ho visto la rosa attuale della Samp, ed è una rosa che per qualità tecniche ed esperienza, senza portare nessuna modifica, può vincere tranquillamente il campionato di serie B. Questo è il primo esame che ho fatto leggendo i nomi della rosa a disposizione della Sampdoria». Non poteva mancare la domanda su Angelo Palombo e su quanto possa essere insispensabile un giocatore come lui in una squadra come la Sampdoria: «Palombo, e uso lui ma vale per tutti, dovrà dimostrare che ha le mie stesse motivazioni per rimanere in questa Sampdoria».

così come era stato annunciato a gennaio. Insomma, un semplice rinvio delle operazioni che non ha comportato particolari problemi per la Reggina, vista la conclusione del campionato con la conquista dei playoff. A margine di tutto ciò, come già scritto nei giorni scorsi, c’è il capitolo delle comproprietà. E se in molti casi il quadro sembra piuttosto chiaro, c’è da pensare che sovente il ricorso alle eventuali buste ha nascosto più di una sorpresa ed anche di un certo rilievo. È vero pure, però, che il presidente Foti ha abituato i propri sostenitori ad una gestione dei calciatori particolarmente oculata. Per questo appare difficile che la squadra amaranto possa privarsi di elementi importanti senza un’adeguata contropartita economica. In ogni caso la priorità, al momento, rimane quella dell’allenatore. Una volta stabilito chi sarà il nuovo tecnico si potrà poi procedere in modo più spedito all’allestimento dell’organico per venire incontro alle esigenze tattiche dello stesso trainer. Atzori lo scorso anno è stato davvero bravo nel riuscire a trarre il massimo dai giocatori che aveva a disposizione, anche quando è venuto a mancare Missiroli. Adesso serve un tecnico altrettanto abile a sfruttare le potenzialità di un gruppo che non va smantellato ma, piuttosto, puntellato in alcuni settori chiave. Riuscire a farlo in modo oculato significherebbe presentarsi ai nastri di partenza della serie B con un anno d’esperienza in più e tanta voglia di stupire ancora. CONSOLATO MINNITI sport@calabriaora.it


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S E R I E panchine girevoli

Maran firma col Gubbio Di Francesco via da Pescara

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La matricola Gubbio ha trovato il suo nuovo allenatore. Stiamo parlando di Rolando Maran, che lasciata la panchina del Vicenza si appresta quindi a guidare la squadra toscana alla sua seconda stagione assoluta in Serie B, maturata a distanza di ben 63 anni. La firma sul contratto che lo legherà alla squadra rossoblù è arrivata nella giornata di ieri. Intanto dopo le indiscrezioni maturate negli ultimi giorni,arriva l’ufficialità per quanto concerne l’arrivo di Benito Carbone sulla panchina del Varese. Per l’ex fantasista di Napoli e Inter, si tratta della prima avventura su una panchina di Serie B, dopo che la scorsa stagione aveva esordito da tecnico in Lega Pro con il Pavia. Con lui arriva anche Mauro Milanese, vecchia conoscenza per il pubblico del Franco Ossola, che andrà a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Intanto il direttore sportivo del Lecce Carlo Osti ha dichiarato che la società salentina si sta effettivamente muovendo su Eusebio Di Francesco del Pescara, ma che allo stesso tempo si seguono anche altre piste per ciò che concerne il toto allenatore.

Il Crotone fa cassa con Vinetot Ceduta al Genoa la metà del cartellino per una cifra vicina al milione ad Antonio Mazzotta, che rientra fra quei giocatori per i quali si sta tentando di rinnovare i prestiti. Tutta da definire, invece, la triade dei portieri, con Vid Belec che rimarrebbe solo se non riuscisse ad accasarsi in serie A, Concetti che sembra destinato ad andare via e Bindi che è a metà tra il Crotone e il Genoa. Nel reparto avanzato, invece, resta in stand by la prevista cessione del fantasista Aniello Cutolo, per il quale si sono registrati tanti contatti da club della massima serie, ma nessuna offerta formale. Fino a quando l’interesse non si renderà concreto, il giocatore si deve considerare a tutti gli effetti nell’organico rossoblù. Tra i sicuri partenti, invece, è da considerare Ciro Ginestra, che sembrava già da qualche tempo destinato al divorzio con il Crotone e che dopo l’affare Djuric si può considerare ancor più vicino alla cessione. Qualche rivoluzione si potrebbe avere a centroCon il Parma campo. Capisi lavoro tan Galardo è stato semper il rinnovo pre un punto del prestito fisso del redi Crescenzi parto centrale e dovrebbe restare tale pur avendo espresso, a fine campionato, il desiderio di fare un’esperienza lontano da Crotone. Da verificare, quindi, se ce ne saranno le condizioni. Eramo, poi, sembra conteso da Sampdoria e Palermo. E’ presto per capire dove giocherà nella prossima stagione, ma è evidente che il suo futuro non sarà, comunque, in rossoblù. Importante, inoltre, sarebbe riuscire a trattenere Loviso, l’uomo d’ordine che ha cambiato il volto del centrocampo crotonese nella fase finale del torneo appena concluso. Prima di andar via le sue parole erano state: «Qui a Crotone ho trovato continuità nel gioco e potrei per questo prendere in considerazione l’idea di restare. Ho un altro anno di contratto al Torino. Potremmo sederci attorno ad un tavolo e parlarne».

CROTONE

Come ampiamente preventivato, è una settimana di gran fermento per il calciomercato del Crotone, entrato ormai nel vivo degli scambi. Dopo la conferma arrivata nella serata di ieri dell’attaccante Milan Djuric, che resterà per un altro anno in prestito dal Parma, è arrivata l’ufficialità di un’altra notizia che era data per molto probabile nei giorni scorsi e che finalmente può essere archiviata tra le operazioni andate felicemente in porto. Il Genoa, infatti, ha acquistato la metà del cartellino del difensore centrale di nazionalità francese Kevin Vinetot. Nelle casse del Crotone entrano, così, un milione d’euro. Contestualmente, i pitagorici, hanno acquisito la comproprietà di Leonardo Terigi, che resta in questo modo nella rosa dei difensori rossoblù. Con la cessione della metà di Vinetot, si attendeva anIl ds Ursino che l’arrivo di ha definito alcuni giovani della Prila comproprietà mavera gedi Terigi che noana. Per il resta in rossoblù momento, però, quest’ipotesi è stata accantonata e pare che almeno per l’attaccante diciottenne Yiadom Boakye Richmond, non c’è più molto da fare, avendo, il ghanese, manifestato il suo rifiuto al trasferimento. Potrebbe, perciò, accasarsi al Sassuolo. Con il Parma, invece, oltre che per Djuric, ci sono grandissime possibilità di trovare un’intesa per l’altro prestito, quello di Luca Tedeschi, che rappresenterebbe un ulteriore tassello del reparto difensivo da affidare a Menichini. La difesa, infatti, a parte il ritorno di Crescenzi alla Roma, che potrebbe girarlo alla Fiorentina, resterebbe sostanzialmente invariata. Abruzzese ha firmato fino al giugno 2013, Viviani è sotto contratto fino al prossimo anno e Correia per altri due. Anche Migliore è di proprietà del Crotone, tuttavia pare che ci siano state delle offerte, che se confermate potrebbero causarne il trasferimento. Rimane, inoltre da definire la questione relativa

ANTONIO GANGI sport@calabriaora.it

il nuovo allenatore

Torrente al Bari: oggi la presentazione ufficiale BARI Arrivata l’ufficialità di Vincenzo Torrente nuovo allenatore del Bari, queste sono le prime dichirazioni da tecnico biancorosso: «Sto toccando la tappa più importante della mia carriera. Dopo due anni a Gubbio, mi si prospetta un’avventura in una grande piazza. Il Bari vive un momento delicato, come è normale che sia dopo una retrocessione occorrerà riportare entusiasmo attorno alla squadra. Mi attende un esame severo, ma se dovessi superare la prova potrei avviare un percorso importante in un club che vanta enormi potenzialità. Sono ambizioso e devo giocarmi bene le carte per imprimere una svolta positiva alla mia carriera». Classe ’66,

salernitano, Torrente muove i primi passi nel calcio professionistico da difensore della Nocerina, con la quale esordisce in C1 a sedici anni. Nel 1985 passa al Genoa, tappa cruciale della sua carriera. Dopo cinque anni nel purgatorio della cadetteria, nel 1989 il Genoa torna in Serie A e Torrente ne diventa la bandiera.Nella stagione ’94-’95 vive da capitano l’amarezza della retrocessione in Serie B e nel 2000, dopo quindici anni di onorata militanza, lascia il Genoa e passa all’Alessandria, con la quale disputerà la sua ultima stagione da calciatore professionista. Appese le scarpette al chiodo, nella stagione 2002-2003 Torrente diventa allenatore del Genoa (in coppia con

Rino Lavezzini) non riuscendo però nell’impresa di salvarlo dalle retrocessione in Serie C. Messa alle spalle la prima deludente esperienza in panchina, Torrente si occupa del settore giovanile del Genoa e, da allenatore della Primavera, nel 2007, vince il prestigioso Torneo di Viareggio. Il 9 giugno del 2009 diventa allenatore del Gubbio, che porterà in due anni dalla Seconda Divisione alla Serie B. Una cavalcata strepitosa se si pensa che il sodalizio umbro ha disputato il suo ultimo campionato in serie B ben sessantatrè anni fa. Una vita. Il resto è storia dei giorni nostri. Questa mattina ci sarà la sua presentazione ufficiale.


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Cosenza, pressing di Occhiuto Bilotta, su mandato del sindaco, ha indetto per stasera un tavolo di lavoro COSENZA

Ora tocca al sindaco. Mario Occhiuto ieri pomeriggio ha dato mandato al suo referente Domenico Bilotta di convocare un tavolo istituzionale per stasera alle 20. Si spera che da Palazzo dei Bruzi possa arrivare la fumata bianca che segni la rinascita del calcio cittadino e crei i presupposti per giocare ancora tra i professionisti. Tra il dire e il fare, ovviamente, c’è di mezzo il mare. L’incarico Il numero uno di Confesercenti ha contattato chi da tempo viene accostato al Cosenza e quelli che secondo l’amministrazione comunale potrebbero dare una mano. Fra questi figurano una ventina di nomi del gotha imprenditoriale calabrese che, se coinvolti direttamente, regalerebbero qualcosa in più di una semplice boccata di ossigeno al club. Non è detto che tutti quanti partecipino (sarebbe qualcosa di estremamente positivo) e pertanto è necessario restare con i piedi ben saldi a terra. Va ricordato che il primo tentativo portato avanti da Bilotta la settimana scorsa non è anda-

Sono stati contattati una ventina di imprenditori vecchi e nuovi to a buon fine, anzi ha sortito l’effetto di far allentare il legame fra i componenti del famoso gruppo per alcune piccole frizioni sopraggiunte durante il summit e naturalmente non riconducibili a lui. Negli ultimi giorni, infatti, si è vissuto più sullo slancio di iniziative personali che sugli effetti di azioni pre-coordinate e mirate all’ottenimento degli obiettivi. Adesso è fondamentale che dal summit esca fuori qualcosa di concreto, si faccia la conta, si riorganizzi una società che si possa definire tale e si proceda con i passaggi previsti dalla Lega e dalla Covisoc. Così lo stesso Bilotta: «Ho sentito telefonicamente molti dei soggetti contattati anche dal sindaco e spero che le cose si sistemino perché il gesto di De Caro ha smosso un po’ le acque». Insomma, stasera o si fa il Cosenza o si muore. Gli incontri di ieri Ieri mattina l’avvocato Leo-

netti per conto di Stefano Fiore e dello spogliatoio, ha avuto un colloquio con Peppino Carnevale. I due hanno convenuto su una serie di punti programmatici che dovranno essere successivamente vagliati con il resto del futuro organigramma societario. In particolare, sarebbe emersa la volontà di proseguire il

Ecco la nuova Vigor I 4 colpi del ds Maglia po debito, ci saranno i relativi annunci ufficiali. Escluso Erbini, i tre nomi fatti sono over. A questi va aggiunto Mangiapane che è l’unico certo e quindi siamo a 4. Diventano sei se consideriamo in questa fascia tanto Sinicropi quanto Mercurio. All’appello ne dovrebbero mancare almeno altri tre. Ci sono ancora margini di incertezze per il playbasso Giuffrida e per l’attac-

L’importanza della Provincia Occhiuto, scendendo diret-

tamente in campo, ha dato un segnale tangibile della sua vicinanza a viale Magna Grecia. Adesso tutti si aspettano che un passo importante (in termini contributivi) lo faccia anche Oliverio che in passato non si è mai tirato indietro. Se lo aspetta principalmente la dirigenza del Cosenza che tramite Funari «si appel-

ANTONIO CLAUSI a.clausi@calabriaora.it

prima divisione - la situazione

seconda divisione - la situazione

LAMEZIA TERME Il difensore Patti, il centrocampista Cerchia, gli attaccanti Panatteri ed Erbini. Sono questi i nomi che dovrebbero, il condizionale è sempre d’obbligo, far parte del roster della Vigor Lamezia 2011-2012. Almeno su questi 4 non ci dovrebbero essere più dubbi nel senso che la maggior parte degli scogli dovrebbero essere stati superati e quindi, a tem-

cammino avviato nel settore giovanile già al temrine della stagione 2010-2011. Rimandato ad oggi, ma è probabile che slitti ancora, il viaggio a Roma di Funari per incontrare Lillo Foti.

la alla sensibilità politica e sociale del presidente della Provincia, affinché la società possa proseguire il suo cammino nei campionati professionistici». Nella nota diramata in serata, si legge anche che l’amministratore unico «cogliendo con grande favore ed entusiasmo quanto Mario Oliverio ha sempre affermato in molte occasioni pubbliche e private circa il suo attaccamento al Cosenza Calcio 1914, riconoscendo il sostegno concreto e privilegiato offerto ai colori rossoblù in questi ultimi anni dall’amministrazione, ha chiesto ufficialmente un incontro a stretto giro per illustrare la situazione economica e tecnica della società, oltre che per sensibilizzare la massima carica istituzionale sulle impellenti necessità che vive il Cosenza a seguito delle principali scadenze dei prossimi giorni. Una scelta istituzionale e politica equilibrata che vuole tendere ad un giusto coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate e conseguente all’impegno già profuso dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto».

cante De Luca che stanno trattando con la società la prosecuzione del rapporto. Sui due c’è chi si mostra ottimista, chi possibilista, chi un po’ perplesso in ordine alla eventuale fumata bianca. Ma ribadiamo che tutto va messo in conto e quindi anche una non eventuale conferma, ma forse per uno dei due (chi? non chiedeteci troppo). In quel caso come over ne mancherebbero almeno altri due. Questi sono giorni in cui le trattative ed i contatti avviati sono in una fase anche avanzata ma allo stesso tempo estremamente delicata. Il diesse Fabrizio Maglia in primis sarà in molte faccende di mercato affaccendato, ma nella sua testa, così come in quella del tecnico Massimo Costantino, la costruzione della squadra potrebbe essere in una fase un po’ più che embrionale e comunque con qualche pedina che già si intravede. E, per passare su un altro versante della vita Vigor Lamezia, la società ha già fatto formale richiesta alla Lega Pro di svincolo delle fidejussioni per un

Viareggio, l’iscrizione è a rischio VIAREGGIO A quindici giorni dalla scadenza per la presentazione della documentazione per l’iscrizione asl campionato di Prima Divisione l’Esperia Viareggio rischia di non essere ammessa al campionato, nonostante bilanci in regola, per la mancanza di uno stadio dove giocare. L’attuale stadio dei Pini infatti non è a norma per la mancanza del completamento dei lavori di prefiltraggio che deve ultimare l’Amministrazione comunale. In attesa dei lavori la società aveva richiesto lo stadio Porta Elisa di Lucca, come permesso dalla Lega, ma la prefettura di Lucca ha negato l’impianto per motivi di ordine pubblico. E, anche se ancora non è arrivata, sembra che sarà negativa anche la risposta avanzata «eccezionalmente» dal Viareggio e dal Comune per l’Arena Garibaldi di Pisa. Il Viareggio rischia quindi di non potersi iscrivere al campionato. «Stiamo facendo una corsa contro il tempo totale di 400mila euro, somme giacenti per il torneo appena finito. Lo sblocco di queste non modeste risorse, che dovrebbe materializzarsi fra qualche giorno e presumibilmente entro mercoledì prossimo, servirà a produrre la garanzia da 300mila euro per l’iscrizione al prossimo campionato. Altro versante poi riguarda i lavori allo stadio D’Ippolito. Che ieri sono iniziati nella sala adibita ai prelievi per l’esame antidoping. In quella stanza è stato abbat-

dice il sindaco Luca Lunardini - contiamo di poter formalizzare le delibera con l’impegno di spesa a breve per poter ordinare il materiale ed eseguire i lavori che vorremmo completare per il 4 settembre data di inizio del campionato di Prima Divisione. Mi sembrerebbe assurdo, però, che una società sana come il Viareggio non venisse iscritta al campionato».

tuto un muro divisorio per la creazione di una sala d’attesa e di un’altra stanza, con annessi servizi igienici, dove effettuare i prelievi. Una serie di opere che a grandi linee richiederà una settimana di lavoro o poco più, e per il cui inizio, segnalato sin dal 6 maggio (40 giorni addietro!) al Comune, proprietario dell’impianto, si è sfiorato l’”incidente” con la Lega che aveva chiesto, proprio sul luogo dei lavori, e de visu, a funzionari del Comune, che le operazioni di

adeguamento andavano avviate con celerità. Dal 6 maggio sono trascorse quasi sette settimane per iniziare questi lavori di modesta levatura ed impegno. Se fossero state opere più impegnative, cosa sarebbe accaduto? Infine ieri l’allenatore Costantino ed una delegazione di giocatori biancoverdi si sono recati a Reggio Calabria per stare vicino al difensore Alessandro Caridi che nei giorni scorsi ha perso il padre. Francesco Caruso


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L E G A

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seconda divisione - la situazione

Catanzaro, il giorno decisivo In serata il Tnas si pronuncerà (finalmente) sul ricorso del Pomezia CATANZARO Venerdì 17 porta davvero male? La risposta a questa domanda è soggettiva e dipende dalle cose buone o dalle disavventure che accadono oggi. Se è vero tutto ciò allora, i tifosi del Catanzaro dovranno aspettare la sera per dare un giudizio a questo venerdì 17. Ma le premesse si orientano verso i sorrisi. Altro che sfiga quindi, oggi dovrebbe, più che potrebbe, essere la giornata della svolta positiva. Questo perché è prevista in queste ore la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, l’ormai notissimo Tnas, sul caso “Pomezia”. La decisione, rinviata martedì scorso, è quindi attesa per oggi, anche se sui tempi, viste le precedenti occasioni, il condizionale è d’obbligo. Un obbligo che non sembra necessario (ma che ci premuriamo di usare comunque) sull’esito della decisione. Tutti gli indizi porterebbero infatti ad una conferma di quanto già decretato nei precedenti gradi di giudizio: ovvero la retrocessione del Pomezia e la conseguente salvezza delle Aquile giallorosse. Le motivazioni che sottendono questo assunto comprendono quanto sta succedendo in Lega Pro nell’ambito della giustizia

Sul fronte societario prevale sempre un cauto ottimismo

sporitva. Vale a dire che lo scandalo del calcio scommesse sta imponendo un senso di giustizia così elevato che salvare una squadra, la quale si è iscritta a un campionato senza averne credito, significherebbe dare un’immagine eticamente sbagliata in questo momento. E non solo. La conferma della retrocessione dei laziali è una decisione giusta a prescindere, come apparso fin dall’inizio. Non è stato un caso infatti che la prima decisione (penalizzazione di undici pun-

ti) sia stata subito modificata in retrocessione già nel secondo grado di giudizio. Ed allora si può sorridere per il mantenimento della categoria. Una gioia che ne scaturirebbe subito un’altra perché il sindaco Traversa era stato chiaro ammettendo di aspettare la decisione del Tnas di oggi per dare avvio al nuovo corso societario del Catanzaro. Il giorno è arrivato, la decisione del Tnas quasi, ma comunque dovrebbe essere positiva, e allora non rimane che scegliere. Scegliere

a chi affidare il futuro del calcio sui tre colli. La pista più calda in tal senso sembra quella dell’imprenditore reggino Giuseppe Cosentino che entrerebbe affiancato da Carmelo Romeo, il quale ricoprirebbe il ruolo di direttore generale della società. L’ipotesi “Gicos” non è però l’unica, anche se le altre sono solo voci, mentre la prima ha una buona dose di fattibilità. E queste voci avrebbero protagonisti Massimo Mauro, Gennaro Gattuso e un altro personaggio legato al Ca-

tanzaro. Per quanto riguarda l’ex ala ora a Sky si tratta di un nome già uscito in questi giorni che si affiancherebbe da un gruppo di imprenditori che qualche tempo fa avevano pensato ad acquisire il Verona e che ora, forse perché spinti proprio dal catanzarese Mauro, si potrebbero avvicinare ai tre colli. Discorso simile per la cordata di imprenditori vicini a Gennato Gattuso, che ha come capofila Massimo Giove. Infine, nelle ultime ora sarebbe spuntato il nome di un altro gruppo imprenditoriale del centro-sud. Senza dimenticare i big dell’imprenditoria locale che, dopo la riunione di una settimana fa, sembrerebbero comunque disponibili a sostenere la causa giallorosa. E chissà, ma è solo un ipotesi, che il “loro” peso non influisca sulla decisione del sindaco Traversa nello scegliere a chi affidare la società. La palla, infatti, adesso passa al primo cittadino di Catanzaro che, sia ben chiaro,

non è dato sapere se abbia sulla scrivania già quattro richieste d’acquisto belle e pronte o se sia solo in semplice contatto con gli imprenditori. I tempi stringono, perché il prossimo 23 c’è la nuova asta. Il che equivale a dire che entro il 22 bisogna presentare la famosa busta in Cancelleria al Tribunale e che quindi, almeno un paio di giorni prima, si devono iniziare tutti gli iter burocratici. Questo vuol dire che entro la fine di questa settimana bisognerà decidere se qualcuno si è fatto avanti, o “darsi una mossa” se ancora non si è prospettato seriamente un progetto. C’è poco tempo, insomma, ma ci sono anche tutte le possibilità. In tal senso rassicurazioni sono arrivate anche dall’assessore regionale Domenico Tallini, che, nel corso di una manifestazione per ricordare l’ex presidente Pino Albano, ha parlato di «soluzione vicina». Il Catanzaro insomma basta volerlo e… credere nella cabala. In una piazza paradossale come quella di Catanzaro quando si parla di pallone potrebbe infatti accadere di avere una svolta positiva nel giorno che per tradizione porta male. Francesco Calvano

seconda divisione - la situazione

Vibonese, in arrivo Laurendi Il mediano dell’Hinterreggio dovrebbe essere il primo acquisto VIBO VALENTIA Situazione di stallo in casa rossoblù. In ambito societario, la squadra del presidente Pippo Caffo e del team manager con delega al mercato, Mauro Beccaria, deve fare i conti con una situazione tutt’ altro che tranquilla. Il termine utile per la presentazione

dell’ incartamento necessario all’ iscrizione della squadra al campionato di Seconda divisione si avvicina sempre di più e, la Vibonese, dovrà fare di tutto per trovare la somma pari a 300 mila euro, da depositare in Lega per la fidejussione. In caso contrario, come già anticipato nei giorni scorsi dal patron Pippo Caffo, difficilmente la compagine di piazza d’ Armi si iscriverà al prossi-

mo campionato. Nella giornata di mercoledì, però, i dirigenti rossoblù hanno deciso di avviare un azionariato popolare, in modo tale da consentire a tifosi e simpatizzanti di dare un aiuto concreto alla squadra, sempre più martoriata dal problema legato alla disponibilità di fondi necessari per affrontare al meglio la prossima stagione. Sui soggetti disponibili ad entrare nel Consiglio di amministrazione, invece, si fa sempre più concreta la possibilità di vedere l’ex presidente della Viola Basket, Agostino Silipo, prossimo sponsorizzatore della squadra. Situazione pressoché identica per l’altro imprenditore che sarebbe intenzionato ad entrare in società, Francesco Mercuri, il quale potrebbe dare il suo contributo a condizione, però, che ci siano altri soci disposti a fare ugualmente. Sul fronte mercato, come già anticipato nei giorni scorsi, il team manager Mauro Beccaria starebbe sondando il terreno per portare a Vibo alcuni giocatori classe under 21 e non solo. Si parla, infatti, di un probabile arrivo nella città

hipponiana dei centrocampista Giovanni Laurendi (proveniente dall’ Hinterreggio) e Mirko De Francesco(che ha già militato prima in Eccellenza e poi in Promozione). Sugli under che potrebbero indossare la maglia della Vibonese, invece, figurano i nomi del centrocampista classe ’92, Natale Borghetto, lo scorso anni in forza alla Valle Grecanica, e del difensore Luca Natale Imbroisi, calabrese di Belvedere Marittimo, classe ’90. In casa rossoblù, tra coloro che hanno detto addio - o lo faranno da qui a breve - rientrano Senatore, Paoli, Stefanini, Mineo, Donati, Napoli, Santangelo ed i senatori Geraldi, Grillo e Pasca. Tra i confermati, invece, ci sono Emiliano Dominici e Matteo Mazzetto, uno dei pochi che, nella stagione è passata, è riuscito a superare la soglia della sufficienza. Il portiere toscano Riccardo Mengoni, invece, ambisce a categorie superiori, viste le due ottime stagioni disputate con la Vibonese. Trattenerlo sarà difficile. Caffo e Beccaria, però, faranno di tutto per non privarsi del loro gioiellino. Alessandro De Padova

Nel mirino del team manager anche Borghetto e Imbroisi

Pasca dovrebbe partire

seconda divisione - la situazione

Ebolitana, via Pensabene e Ciccarone EBOLI Clamoroso ad Eboli. Con un comunicato apparso ieri mattina sul proprio sito ufficiale, l’Ebolitana ha dato il benservito a tutti i protagonisti della storica promozione in Lega Pro: dal tecnico Andrea Pensabene, al direttore generale Antonio Ciccarone, per finire con tutti i giocatori, che da oggi saranno liberi di trovarsi un’altra squadra. «Conclusa di fatto la stagione sportiva ed in relazione a quanto scritto e detto in questi giorni, alle illazioni, alle fantasie ed alle dicerie di chi tentadestabilizzazione, la società ebolitana 1925 ritiene doveroso fare chiarezza sul proprio futuro, comunicando la propria volontà di voltare pagina, per scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Un sentito ringraziamento va al direttore Ciccarone, al mister Pensabene ed alla squadra tutta, per averci regalato una stagione ricca di vittorie e coronata con l’approdo nel calcio professionistico. Al ringraziamento si unisce l’augurio per tutti di tro-

vare altrove atrettante soddisfazioni. A giorni sarà presentata la nuova struttura societaria ed il nuovo organigramma tecnico dirigenziale».


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D I L E T T A N T I serie D

Interpiana, due certezze Piazza e Parisi verso la conferma. Si tratta il difensore Saccà CITTANOVA «Ringrazio personalmente il direttore Spadaro per il grande lavoro svolto nella passata stagione. Se abbiamo ottenuto un obiettivo così importante come la salvezza gran parte del merito è suo». Dalle colonne di Calabria Ora il presidente dell’ Interpiana Enzo Condomitti ha voluto elogiare, pubblicamente, l’operato di Fortunato Spadaro che ha lasciato la sua carica una settimana fa, non vedendosi nelle idee del nuovo staff tecnico composta da Ventre e Mesiti. Un ringraziamento sincero quello di Condomitti che si è era affidato a Spadaro appena aveva avuto la certezza di aver acquisito il titolo sportivo. Intanto, in casa biancoverde, continuano le trattative per cercare di completare la rosa che nella prossima stagione affronterà il campionato di Interregionale. In merito ai rinnovi contrattuali, ci dovrebbero essere nei prossimi giorni degli incontri importanti. Mesiti infatti, stando alle ultime indiscrezioni, vorrebbe confermare diversi elementi. A partire da Tony Piazza e Cristiano Parisi che, alla fine, dovrebbero accettare l’offerta che la società della Piana di Gioia Tauro gli metterà davanti. Come potrebbe rimanere ancora in biancoverde Cosimo Cosenza, altra pedina fondamentale, nella pas-

sata stagione, per il raggiungimento della salvezza. Per quanto riguarda delle nuove trattative, come anticipato ieri inoltre, sembrerebbe sia stato fatto un sondaggio con Papasidero, che Mesiti ha avuto alle sue dipendenze quando era alla guida dell’Hinterreggio. E ci potrebbe essere un ritorno di fiamma anche per Bilotta che nella passata stagione è stato vicinissimo a vestire la casacca dell’Interpiana. Un interessamento ci sarebbe anche per Ciccio Cundari che ha concluso la stagione con la casacca del Castrovillari. A livello di under invece Guerrisi della Nuova Gioiese e Pirrotta della Palmese sono elementi che interessano alla squadra di Condomitti. E con la società del presidente Rombolà nei prossimi giorni ci potrebbe essere un incontro per trattare il giovane Saccà. Difficile comunque che la società viola lo rimandi in prestito. Quindi si potrebbe intavolare una trattativa per la cessione definitiva del calciatore. Senza dimenticare che Insana e Galati hanno fatto ritorno alla base. Il primo, che con il Rosarno aveva trovato spazio, potrebbe rimanere a Cittanova. Per il secondo invece è assai probabile una partenza verso qualche squadra di Eccellenza o Promozione. Giuseppe Mustica

qui sambiase

promozione “A”

promozione “B”

Paolana verso il futuro Fuscaldo prende tempo

La Taurianovese sogna il doppio salto

PAOLA I playoff del campionato di Promozione sono finiti da poco tempo e dopo una breve pausa per riorganizzare le idee, le squadre si stanno muovendo per preparare la prossima stagione e tra queste la Paolana sarà tra le più attive. « Non mi sono ancora mosso - ha dichiarato il presidente della Paola Paolo Fuscaldo - per diversi impegni personali, nella programmazione della prossima stagione. Sono comunque aperto a diverse soluzioni e tra una settimana deciderò sul da farsi. Mi prendo questo tempo perché, tra le soluzioni possibili, potrei cedere la società a coloro i quali fossero interessati, oppure fare società con nuovi soci. Sono aperto a trattare direttamente con chiunque lo voglia fare. Proprio in vista di queste due soluzioni, ho preferito prendermi del tempo e attendere sul fare alcune scelte che poi potrebbero vincolare le soluzioni future. Scaduto il termine di una settimana però, inizierò a organizzarmi da solo. Il primo punto fondamentale sarà quello di creare una scuola calcio e così avere dei giovani che possano crescere direttamente nel nostro vivaio. Ho già avuto contatti telefoni con alcuni allenatori, parlerò con tutti i giocatori e per i primi di luglio vorrei aver già terminato la programmazione così da cercare di allestire una squadra competitiva per il prossimo campionato. La vittoria dello scorso campionato - ha concluso Fuscaldo - ci è mancata per poco. Partiremo da quella base e con qualche innesto faremo una formazione più che competitiva». Mariano Fusaro

TAURIANOVA Serie D o un’Eccellenza di alto profilo. Subito. Ha del clamoroso l’indiscrezione filtrata ieri a Taurianova sul futuro della squadra giallorossa, da due anni in Promozione dopo diverse stagioni ricche di soddisfazioni nel torneo di Eccellenza. A quanto pare il patron dei pianigiani Francesco Giovinazzo, unitamente a degli imprenditori di Melicucco, sarebbero pronti a dare il via ad un progetto ambizioso che riporterebbe il calcio taurianovese ad alti livelli. Sembrerebbe infatti ci sia la possibilità di acquisire un titolo sportivo di Serie D. E qualora tale ipotesi non andasse in porto, sarebbe pronta anche l’opportunità dell’Eccellenza, raggiungibile in due modi. La prima attraverso la formula del ripescaggio: la compagine della Piana avrebbe già fatto presentato la domanda puntando anche sulle due ultime stagioni di Promozione che gli hanno fatto acquisire un buon punteggio visto il raggiungimento dei playoff. Il tutto ovviamente a condizione che una o più squadre (per via di ripescaggio in serie superiori o mancata iscrizione) lasciassero liberi dei posti. In alternativa potrebbe prendere corpo anche nel massimo campionato dilettantistico regionale l’ipotesi di acquisizione di un titolo sportivo già individuato dalla società. Qualora (in un modo o nell’altro) si riuscisse a centrare il salto in Eccellenza l’intenzione della società sarebbe quella di una squadra di grande livello pronta a lottare subito per agguantare quella serie D sfumata per un soffio cinque anni fa. Da verificare a questo punto la questione stadio: qualora si giocasse in Eccellenza non ci sarebbero problemi a disputare le gare interne al “Battaglia” (ex “Matteotti”) di Taurianova, già omologato la passata stagione per la Promozione. In caso di serie D ovviamente cambierebbe tutto: Melicucco sarebbe agibile, in attesa e nella speranza che il “Battaglia” venga adeguato agli standard interregionali, in primis con l’installazione di un manto erboso sintetico. Francesco Falleti

qui hinterreggio

qui valle grecanica

qui acri

Si attendono le decisioni di mister Erra

Anche Laurendi Da sciogliere potrebbe lasciare il nodo tecnico La Face in pole lo Stretto

Il Comune è pronto a fare la sua parte

LAMEZIA TERME Ancora nessuna novità di rilievo in casa Sambiase, anche se da indiscrezioni trapelate ieri pomeriggio, Erra oggi potrebbe fare una capatina a Lamezia e quindi rapportarsi con la società giallorossa che ieri sera dal canto suo si sarebbe riunita per il versamento delle quote con le quali i vari soci hanno immesso liquidità nelle asfittiche casse societarie. Intanto, ed è una notizia che non farà che aumentare la rabbia nei sostenitori sambiasini, si apprende che il Forza e Coraggio Benevento, club impostosi nella finale playoff ai danni di Morelli e compagni, avrebbe deciso di chiudere bottega e ripartire dalla Seconda Categoria. Una scelta in apparente controsenso con il comportamento tenuto dalla dirigenza sannita nei giorni precedenti la finale allorquando, dopo aver bocciato la richiesta del presidente Scarpino volta a spostare il match nel limitrofo, e decisamente più capiente, Santa Colomba, al contempo si “adoperò” per far vietare la trasferta ai tifosi calabresi adducendo motivi di ordine pubblico derivanti dalla limitata capienza del Meomartini. Ferdinando Gaetano

REGGIO CALABRIA “Bocce” ancora ferme in casa Hinterreggio sia sul fronte partenze che sul fronte arrivi. Sicuramente, dalla prossima settimana si inizieranno a sapere i nomi dei possibili innesti, richiesti da Di Maria. La dirigenza biancazzurra, starà di certo riflettendo e ragionando con la dovuta calma del caso, il da farsi, confrontandosi anche con il neo allenatore. Un progetto che potrebbe portare l’Hinterreggio ancora più in alto rispetto alle passate stagioni, è di fatto partito con l’avvento di Di Maria ed i playoff, potrebbero rappresentare l’obiettivo stagionale della squadra del presidente Pellicanò. Picci come detto ormai ampiamente, sembra ormai ad un passo dal vestire la maglia della Nocerina, e pertanto pronto a disputare il suo primo campionato in serie B. Le richieste però anche per Laurendi non sembrano mancare. Da verificare infine, la situazione di Mainardi, vittima di un infortunio serio alla mano durante la stagione; bisognerà vedere se l’Hinterreggio lo terrà in vista del totale recupero, magari preferendogli Schettino finchè il portiere non sarà guarito. Fabrizio Cantarella

ACRI Al momento l’unica certezza resta il contributo del comune; centomila euro messi a disposizione dalla giunta Trematerra per la stagione 2011/2012. A ciò si deve aggiungere la gestione dello stadio, a totale carico del comune. In attesa dei lavori più urgenti e richiesti dalla lega, in questi giorni gli operai del comune hanno provveduto alla nuova semina del manto erboso. Nulla di nuovo, invece, riguardo l’aspetto societario. Dalla riunione di mercoledì sera non è uscita una linea comune, pertanto vecchi e nuovi dirigenti si ritroveranno oggi. Da via Viola fanno sapere che se prima non si conosce l’ammontare delle sottoscrizioni, nessuna decisione sarà presa. Ciò vuol dire che anche per la nomina del tecnico si dovrà aspettare ancora qualche giorno. Fermo anche il calcio mercato, sia in uscita che in entrata e nel frattempo il dodici luglio, data ultima per l’iscrizione al campionato, si avvicina sempre di più. Roberto Saporito

L’allenatore Alessandro Erra

MELITO PORTO SALVO Un incontro pubblico per rafforzare il futuro della Valle Grecanica. Lunedì 20 alle ore 18, presso l’ex mercato coperto di Melito Porto Salvo, da poco strutturato e diventato un luogo confortevole e dedito alle conferenze stampa, la società incontrerà gli amministratori dei comuni dell’area e tutti coloro che vorranno contribuire fattivamente per l’esistenza e la crescita dei giallorossi. Si tratterà di un momento proficuo per gettare le basi per il nuovo futuro dove la Valle Grecanica sarà chiamata al difficile compito di confermarsi in serie D dopo l’ottima stagione appena conclusa, che ha visto la compagine dell’hinterland grecanico stazionare per lungo tempo nelle zone alte della classifica. Soltanto dopo che si conoscerà il futuro societario, già di per se ben assortito, si volgerà lo sguardo sulla squadra che affronterà il prossimo campionato. Il primo nodo da sciogliere sarà naturalmente quello del mister con La Face che di giorno in giorno vede aumentare le proprie possibilità di vedersi confermato come trainer dei giallorossi. Francesco Iriti


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N O N S O L O C A L C I O volley - serie B1

Geki Paola, la gioia di Polimeni Il coach torna sulla promozione: «Una stagione a dir poco formidabile» PAOLA Il campionato di pallavolo è terminato da poco, ma a Paola ancora si vivono giornate di festa pensando allo storico traguardo raggiunto. Il prossimo anno, si potrà assistere ad un campionato di serie B1. Sarà una grande vetrina per tutta la cittadina tirrenica e merito di tutto ciò va dato al presidente Paschetta che ha creduto fermamente in questo progetto, ai giocatori e allo staff tecnico, nonché al giovane tecnico Antonio Polimeni. « E’ stata la vittoria di tutti - ha commentato Polimeni - della società, dei ragazzi, degli straordinari tifosi e della calorosissima gente di Paola. Il modo in cui abbiamo finito la stagione è stato a dir poco formidabile e lo straordinario gruppo che si è creato ha fatto da cornice al grande risultato raggiunto. Ringrazio enormemente la società e il grande presidente Paschetta per la fiducia riposta nei miei confronti e per avere creato intorno a me una straordinaria famiglia che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato nei miei sacrifici. Ringrazio tutti i ragazzi e lo faccio con il cuore in mano perché sono stati veramente grandissimi, mi hanno sempre seguito e non hanno

mai mollato questo sogno e alla fine si sono meritati questa grande soddisfazione e questa pagina di storia sportiva paolana. Ringrazio i grandissimi tifosi, non ci hanno mai abbandonato, nemmeno agli allenamenti e nelle trasferte più lontane e grazie a loro ci sentivamo come a casa nostra. Alla fine vedere tutti felici con le lacrime agli occhi e'stato per me un appagamento totale dei numerosi sacrifici fatti per raggiungere questo grande sogno. Paola meritava una realtà pallavolistica diversa da quella in cui era e adesso questa B1 ci darà una spinta notevole per migliorarci e per dare a questa città i livelli pallavolistici che gli competono. Adesso - ha concluso il tecnico della Geki Paola – godiamoci questi momenti di straordinaria soddisfazione perché questo trionfo merita di essere ricordato a lungo. Infine voglio ringraziare chi mi ha sostenuto personalmente in questo intenso cammino, la mia famiglia, la mia ragazza e i miei grandi amici,quelli veri,che mi sono sempre stati vicini e alla fine hanno meritato di esultare con me. Grazie Paola,Grazie ragazzi!» Mariano Fusaro

atletica

Tutto pronto per il Memorial “Antonio Misasi” COSENZA Tutto pronto per la nona edizione del “Memorial Antonio Misasi” manifestazione su pista sulla distanza di 5000 metri inserita nel Calendario Regionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera riservata alle categorie Amatori e Master maschili e atleti della categoria Seniores nelle analoghe fasce d’età dei master. Il Memorial è organizzato dall’Asd “Antonio Misasi” di Cosenza con la collaborazione della Federazione Italiana di Atletica Leggera Comitato Regionale e Provinciale e con il Patrocino dell’Assessorato allo Sport della Provincia di Cosenza, del Comune di Cosenza e del Coni Cosenza. La manifestazione si svolgerà sulla pista di atletica leggera di Cosenza con ritrovo giuria e concorrenti alle ore 18,15. Le batterie saranno effettuate in maniera automatica e su insindacabile giudizio dell’organizzazione sulla base del miglior tempo personale degli ultimi 3 anni (ottenuto nelle stagioni agonistiche 2009- 2010 e in corso) dichiarato dagli iscritti e verificato dalle statistiche Fidal. Alla partenza della prima batteria, fissata per le ore 19,15, prenderanno parte gli atleti con il tem-

po personale più alto a seguire le altre fino a terminare con la batteria con i migliori tempi. E’ prevista la partecipazione di oltre 100 atleti in rappresentanza delle principali società calabresi e anche da fuori Regione. Per quanto riguarda le premiazione, prevista per le ore 21.00, saranno premiati i primi 10 atleti di ogni singola categoria amatori e master con prodotti tipici offerti da Aziende Calabresi. Al primo classificato verrà consegnato il premio realizzato dall’ artista Telemaco Tucci di Rogliano (CS). I vincitori delle ultime 4 edizioni sono stati: Remorini Armando tesserato per la società cosentina dell’Asd A. Misasi nel 2007 con il tempo di 18’13”7, Claudio Galati tesserato per la società catanzarese dell’Hobby Marathon nel 2008 e 2009 con il tempo rispettivamente di 16’ 39”2 e 16’26”3 metre lo scorso anno la vittoria è andata a Migliorino Rocco dell’Asi Crisal Soverato con il tempo di 16’57”0. Il servizio cronometristi sarà a cura dell’Associazione cronometristi “Massimo Cavalcanti” di Cosenza mentre il servizio giudici sarà effettuato dal Gruppo Giudici Gara di Cosenza.

tennis

Club Alto Jonio Esordio positivo nel torneo D3 TREBISACCE Esordio positivo per il Tennis Club Alto Jonio nell’edizione 2011 del campionato D3. Sul sintetico di Oriolo, domenica scorsa, è arrivata una netta affermazione per 3-0 ai danni del TC Castrovillari B: dopo i successi nei due singolari d’apertura, la giornata si è chiusa con una vittoria in due set nel doppio conclusivo, che era ormai pleonastico ai fini dell’esito del confronto, ma ha confermato ancor di più il divario tra le due squadre. Contemporaneamente, nel girone B del versante cosentino, anche l’Associazione Sport Rossano B è partita bene, riuscendo ad imporsi per 2-1 sul TC Queen’s B, che domenica prossima sfiderà proprio il TC Alto Jonio. E’ iniziata, dunque, la lunga strada che porterà quattro formazioni calabresi a conquistare, nel mese di ottobre, la promozione in serie D2. Questa fase iniziale, a carattere provinciale, si chiuderà il 26 giugno: le prime due di ogni girone si qualificheranno per il secondo turno. Tra le formazioni cosentine le migliori sette approderanno alla fase conclusiva regionale, nella quale confluiranno anche quattro squadre della provincia di Reggio e cinque da Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Francesco Cozzo

corsa DOMODOSSOLA Si è svolta domenica 12 giugno la prima prova del Campionato Italiano di Corsa in Montagna su un percorso di sola salita, molto suggestivo e veramente duro con pendenze che arrivavano al 30%. Il tracciato partiva dal centro del paese e dopo 600 metri iniziare la salita chiamata Calvario dopodiché prendere i sentieri che portavano su in cima. Per la gara senior maschile grande prestazione del piemontese Gabriele Abate che vince davanti al 6 volte Campione del Mondo Marco de Gasperi e davanti i già affermati gemelli Martin e Bernard Dematteis che erano all’esordio con la maglia dell’esercito. In questa gara lunga 11850 metri circa con 1400 metri di dislivello ottima prestazione del cosentino Guido Barbuscio che si è classificato al sesto posto tra le promesse e sessantesimo assoluto mentre era all’esordio Pasquale Mazzotta atleta cosentino tesserato per l’Asd Marathon Cosenza che con un ottima gara è giunto al 141° posto assoluto e settimo posto di categoria. Nella gara junior maschile ottima prestazione di Umberto Marino anche lui tesserato per l’Asd Marathon Co-

Marco Barbuscio sorprendente Quinto nel campionato italiano

senza che è giunto al quattordicesimo posto che dimostra la grande crescita dell’atleta cosentino, ma in questa gara è da segnalare il grande ritorno di Marco Barbuscio tesserato per l’Esercito Sport&Giovani che dopo 3 mesi di stop che lo hanno tenuto lontano dalle gare e allenamenti fino a un mese fa, ha ottenuto un quinto posto che nessuno e neanche lui prima della partenza aveva immaginato. Questa piccola impresa Marco l’ha ottenuta grazie al suo impegno e la sua tenacia che ha in gara perché praticamente senza allenamento è arrivato a un passo dalla convocazione per i Campionati Europei e dal primo posto in gara che era a pochi secondi, e tutti ci chiediamo cosa avrebbe potuto fare Marco con un minimo di allenamento. A fine gara l’atleta cosentino era incredulo di cosa era riuscito a fare e le sue parole a caldo parlano di un impresa che rimarrà nella storia dato la sua vicenda. Certo rimane il rammarico che l’europeo era lì a pochi secondi e Marco era quasi riuscito in un impresa memorabile. Accompagnato dal suo papà-tecnico Enzo Barbuscio e dai suoi amici e fratello.


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N O N S O L O C A L C I O volley - serie b2

calcio da tavolo

Farmacia Malena: Porretta in panchina COSENZANeanche il tempo di festeggiare la promozione che la Farmacia Malena cambia la guida tecnica. Passata la sbornia della promozione, è arrivata l’ufficialità sulla guida tecnica della prossima stagione: a guidare la squadra bianco verde in serie B2 ci sarà Marco Porretta, che andrà a sostituire Marco Bastone . Il giovane tecnico uscente, infatti, non è stato riconfermato dopo aver guidato la Farmacia Malena nelle ultime due gare di campionato e nelle sfide play off contro la Spinella Marmi e nella finalissima contro la Cav Gallico. Una decisione che mette in luce gli obiettivi mai nascosti della squadra del presidente Malena. Malena ha preso la squadra dalla prima divisione e punta con decisione alla B1, anche se per la prossima stagione a Porretta sarà chiesto, probabilmente, di fare un campionato di assestamento, evitando, però, ogni rischio di coinvolgimento nella zona salvezza. Porretta ha già, comunque, lavorato in Calabria e conosce buona parte della squadra, che sarà rinforzata in alcuni punti strate-

gici. L’ingaggio di Porretta libera Marco Bastone, dopo aver raggiunto il suo obiettivo, mentre il mercato dei tecnici continuerà nelle prossime settimane, con alcuni coach come ad esempio Antonio Pupello, esonerato a fine stagione proprio da Cirò che saranno ambiti dalle piazze calabresi e non. Senza dimenticare, Giovanni Fascì che, dopo l’avventura di Gallico, è pronto a rilanciarsi nel volley calabrese. Tecnici che, molto probabilmente, rimarranno nell’orbita della Serie C, mentre in serie B2 le altre squadre calabresi come Cinquefrondi, Cutro e Vallecrati stanno valutando al meglio la programmazione. In casa Vallecrati, in particolare, a tenere banco sarà il mercato, con mister Maurizio Iaquinta che quest’anno punta a una squadra con maggior tasso tecnico per potersi salvare con più tranquillità. Potrebbero essere, però, cinque o sei le squadre che parteciperanno al girone calabro-siciliano, poiché si rincorrono le voci di squadre calabresi interessate alla compravendita di titoli. Massimo Maneggio

Il Subbuteo fa tappa a Reggio Calabria REGGIO CALABRIA Consueto appuntamento con il Calcio da Tavolo targato Reggio Calabria. L’Act Reggio 2004, ha organizzato la sesta edizione del torneo internazionale “Città di Reggio Calabria”, che si svolgerà sabato 18 e domenica 19, presso il Centro Commerciale “La Perla dello Stretto” a Villa San Giovanni. A partire dalle ore 14:00 di sabato, si disputerà il torneo a squadre, mentre dalle ore 9:00 di domenica, ci saranno i tornei individuali, nelle categorie Open, Veteran, Under 19, Under 15 ed Under 12. Un torneo nel torneo, nell’edizione 2011, poiché a partire dalle ore 10:00 di sabato, ci sarà anche il torneo “Coppa del Mediterraneo”, che disputerà la prima parte a Reggio Calabria e la seconda a Messina nel mese di Settembre. Impegno sempre più crescente quello della squadra del Presidente Cotronei, che porta a conclusione un altro anno fatto di soddisfazioni e di continui passi in avanti da parte della squadra e dell’organico; l’avere sfiorato

l’accesso alle finali nazionali del campionato di Serie D, per altro organizzato proprio a Reggio Calabria, è la riprova di quanto bene stia lavorando la società reggina. L’ingresso è libero e gratuito e con la presente, si invita la signoria vostra a partecipare all’evento sportivo.

basket

Viola, bilancio più che positivo Il presidente Muscolino ha saputo rilanciare anche il settore giovanile REGGIO CALABRIA Il progetto Viola è cominciato bene. La formazione neroarnacio chiude con un bilancio positivo la stagione sportiva 2010-11 ed anche dal punto di vista societario si può tranquillamente affermare che si è fatto un grosso passo in avanti. Il presidente Muscolino ha detto che sarebbe stato un anno importante in cui si sarebbe rafforzata la compagine interna di una struttura che aveva bisogno di certezza. Ed una è arrivata dalla carica di direttore generale, occupata da Gaetano Condello. L’ex playmaker delle giovanili della Viola è stato uno degli artefici principali della grande stagione e l’uomo che Muscolino ha armato per portare avanti le sue idee. Condello sa come muoversi nel basket moderno e lo ha dimostrato in questa sua prima stagione alla Viola pagando però uno scotto a livello emotivo che lo hanno portato a prendersi una pausa di riflessione. La gestione Muscolino è stata importante anche per il rilancio del settore giovanile. A settembre, è stato nominato Pasquale Iracà come responsabile tecnico e l’ex coach di Gioia Tauro ha fatto u grande lavoro. Sono stati raggiunti dei traguardi importanti come la conquista dei titoli regionali under 14 ed Under 17; la squadra che ha militato in Serie D è salita di categoria; i giovani presenti nel vivaio sono cresciuti tantissimo grazie anche al lavoro dell’allenatore “d’importazione” Giuseppe Di Manno, gio-

Fiore all’occhiello la conquista dei titoli regionali under 14 ed under 17

superenalotto Nessuno centra il “6” ESTRAZIONE giovedì 16-6-2011 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

44 43 38 1 10 12 84 16 33 22 13

61 47 1 20 85 76 62 21 29 81 88

77 5 76 36 12 25 89 2 12 63 4

71 68 41 83 1 20 12 63 76 39 65

5 9 54 26 74 52 64 25 45 77 78

Concorso n° 72 16-6-2011 18 - 48 - 57 - 59 - 84 - 87 numero jolly 6 numero superstar 43 Montepremi totale del concorso 34.040.779,94 6 5+1 12 punti 5 33.680,60 1.032 punti 4 391,63 40.307 punti 3 20,05

vane allenatore che ha impressionato tutti per capacità e professionalità. La Viola è ritornata ad essere un simbolo sportivo di cui la città è tornata ad entusiasmarsi come testimoniano le presenze sugli spalti del PalaCalafiore in questa stagione. E’ vero che la gente reggina sa scaldarsi quando vede dei messaggi positivi ed, infatti, in città di è tornato a parlare di Viola con un senso diverso rispetto alla malinconia del passato. Adesso non si deve tradire la fiducia di un pubblico che vuole crescere assieme a questa Viola. Tutti sognano il ritorno nella massima serie ma Muscolino è stato chiaro: la sua Viola farà un passo alla volta ed, infatti, le prime fondamenta gettate in questa annata fanno ben sperare per un futuro di una realtà che, finalmente, chiude una stagione senza appelli e problemi societarie, e se si pensa al recente passato, questo è già un grande traguardo. Giuseppe Dattola

calcio a cinque

Magic Games, si lavora per una rosa di qualità Il dg Paolo Barbarossa rinforza l’organico di Abate con Tarsitano e i fratelli Bisignano

Abate (foto ilpalloneinrete.it)

COSENZA Continua inarrestabile il lavoro del dg Paolo Barbarossa nell’allestire la rosa per la Magic Games edizione 2011/2012. Ed ecco che dopo Abate, Metallo e Mirabelli, altre tre importanti pedine vanno a potenziare la scacchiera tattica della compagine cosentina. A sottoscrivere l’accordo questa volta sono Carmine ed Andrea Bisignano insieme a Raffaele Tarsitano. Per tutti e tre gli atleti si tratta di una riconferma. I fratelli Bisignano approdati alla corte del presidente Reda sul finale della passata stagione, hanno voluto esprimere tutto il proprio apprezzamento e quindi sottoscrivere l’importante nuovo progetto. Si tratta di due giocatori che come noto hanno calcato, per diverse società calabresi, i campi di serie B e C1 e sulla cui esperienza maturata fa molto affidamento mister Abate. «Siamo felici – ha dichiarato Carmine Bisignano – di poter far parte di un progetto i cui condottieri siano Francesco Reda e Paolo Barbarossa, due generazioni diverse ma che insieme rappresentano slancio giovanile

ed esperienza. Siamo qui – ha concluso Bisignano – non per un ennesimo successo, perché in questi anni gioie ed amarezze ne abbiamo avute a iosa, ma siamo qui per essere parte attiva del rilancio del calcio a cinque a Cosenza». L’altra riconferma ha riguardato il giovane Raffaele Tarsitano, classe 1987, da qualche stagione in forza alla Magic Games dopo una esperienza nella Popily Street. Tarsitano ritrova il suo vecchio Presidente essendo stato proprio Barbarossa ad avviare Raffaele all’età di 18 anni al calcio a 5 nella mitica Under 21 del Cosenza. «Raffaele è un giocatore – ha detto il dg – un po’ demotivato in questi ultimi due anni, ma ritengo che se sapremo ridargli le giuste dritte lo riconquisteremo alla grande e potrà essere un elemento importante per l’assetto tecnico-tattico». Il dg Barbarossa sta intanto lavorando alla riconferma di altri giovani, già tesserati per la Magic, ed all’ingaggio di due giocatori di categorie superiori che completerebbero lo zoccolo duro della squadra.


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N O N S O L O C A L C I O formula uno - il niet

La Fia: «No al Gp del Bahrein» La decisione scaturisce dalle violente rivolte in atto in tutto il paese PARIGI Dopo un consiglio mondiale del motorsport, due rinvii e mille polemiche si è finalmente arrivati al capolinea. Il Gp del Bahrain per la stagione 2011 non si farà, decisione ufficiale targata FIA che mette la parola fine a questa incredibile vicenda, in grado di avvelenare il clima sia nel paddock che tra gli stessi tifosi. Le rivolte sociali nel paese aveva portato alla cancellazione della data inizialmente prevista (doveva essere la gara d’apertura), riuscendo però ad ottenere una opzione di rinvio grazie alla pressione di Ecclestone e dei vari organizzatore/sponsor. La questione è stata esaminata dalla Federazione per ben due volte, sino ad arrivare alla riammissione in calendario per il 30 ottobre, spostando la trasferta indiana addirittura l’11 dicembre. Avvenimenti chiave - Un cambiamento che ha innescato un ferma protesta sia tra i team partecipanti, non disposti in alcun modo a terminare il campionato così tardi, sia tra le varie associazioni umanitarie brave a denunciare una situazione tutt’ora instabile e precaria, in totale contrapposizione a quanto detto dallo stesso governo,

segno che si è voluto nascondere la realtà con frettolosi slogan e parole eccessivamente ottimistiche. Persino lo stesso Bernie ha fatto un passo indietro optando per il ritorno solo nel 2012 e non a stagione in corso. Successivamente è arrivato anche un comunicato stampa degli stessi organizzatori, i quali accettavano la scelta della FOTA e del patron del circus, auspicando ad un ritorno in tempi più sereni così da evitare l’insorgere di ulteriore attriti. La parola è quindi ritornata al Consiglio Mondiale che, tramite una votazione avvenuta via fax e con risultato unanime, ha decretato la definitiva rimozione dell’evento, con il ritorno del Gp in India

per il 30 ottobre e il Brasile nuovamente il 27 Novembre come gara conclusiva. Gli appuntamenti iridati quindi restano diciannove e non venti come inizialmente previsto, con il Sakhir già concentrato al suo ritorno previsto per marzo dell’anno prossimo. L’attuale bozza delle gare per la stagione a venire la vede nuovamente come gara d’apertura, occasione che gli arabi non vorranno in alcun modo perdere vista l’importanza mediatica di una gara della massima serie. Sperando che nei prossimi mesi la popolazione del Bahrain possa ritrovare il sorriso e accogliere nuovamente i loro campioni con affetto e spensieratezza.

Karate, premiati i ragazzi del Csk I giovani e promettenti atleti si sono misurati in diverse discipline SIDERNOAlla presenza di un folto pubblico di genitori ed amici venuti ad assisterli e sostenerli, gli atleti del Csk si sono misurati nelle prove d’esame previste: Kumitè (combattimenti), Self Defence, Kata Musicali, Kata Federali e Kata con Armi (Spada, Bastone e Nunchaku), Kihon Ippon Kumite (applicazioni a un passo di tecniche di combattimento a coppie) ottenendo tutti punteggi di gran lunga superiore al minimo necessario al superamento dell’esame. Gli allievi esaminati da Vincenzo Urisno erano:Vincenzo Figliomeni che ha conquistato la cintura nera Primo Dan mentre confermano la cintura marrone/nera Vincenzo e Domenico Macrì, Vincenzo Scruci, Domenco Cordì e Tommaso Figliomeni; guadagna la cintura marrone Alberto Guarnaccia; ai

giovanissimi Antonio Gurnari e Mattia Gulloni va la cintura blu mentre la verde per Antonio e Francesca Letteri, Riccardo Guarnaccia e Giuseppe Scarfò; per quanto la cintura arancione hanno raggiunto l’obiettivo Domenico Muscari, Jacopo, Alberto Mittica, Beatrice Barranca, Daniele, Manuel Urzino e Vincenzo Guttà. Infine, per i nuovi arrivati di questa stagione sportiva, viene assegnata con grande merito la cintura gialla agli atleti Pietro Sgambelluri, Lorenzo Scerbo, Giorgio e Carmelo Ercolani, Francesco Celestino, Domenico Franzoi, Orlando Fuda, Giuseppe Oppedisano, Stefania Scali, PinoAntonio, Sarah Velardo e Antonio Minetola. Ricordiamo che questa iniziativa rientra nel Progetto Karate Giocando: la scoperta del proprio corpo attraverso il karate.

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06:00 News Euronews 06:10 Aspettando Unomattina Estate 06:30 Tg1 - CCISS Viaggiare informati 06:45 Unomattina Estate 08:00 Tg1 09:00 Tg1 10:50 Un ciclone in convento 11:40 La casa del guardiaboschi 12:35 Verdetto finale 13:oo Tg1 14:10 Il Commissario Manara 15:05 Sri Lanka 17:15 Le sorelle McLeod 17:55 Il commissario Rex 18:50 L’eredità 20:00 Tg1 20:30 Da Da Da

07:00 Cartoon Flakes (fino alle 09:15 in onda programmi per i più piccoli) 09:30 American Dreams - telefilm 10:15 Rai Educational Cantieri d’Italia 10:30 Tg2 10:40 Medicina 33 10:50 Tg2 Costume & Società 13:00 Tg2 13:50 Eat Parade 14:00 Ghost Wisperer 14:50 Army wives 15:35 Top secret 16:20 Las Vegas 17:05 One Tree Hill 17:50 Tg Sport 18:15 Tg2 18:45 Cold Case - omicidi irrisolti 19:40 Senza traccia 20:30 Tg2

07:30 Tgr Buongiorno Regione 08:00 La Storia siamo noi 09:00 Dieci minuti di... 09:10 Agorà - Premio Letterario Mondello 11:00 Apprescindere 12:00 Tg3 12:50 Le storie - Diario italiano 13:10 Julia 14:00 Tg Regione 14:20 Tg3 15:05 Wind at my Back 15:45 Piedone l’africano - con Bud Spencer 17:40 Geo Magazine 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 Blob 20:15 Vita da strega 20:30 Un posto al sole

07:30 Nash Bridges I 08:25 Nikita 09:50 Giudice Amy 10:45 Ricette di famiglia con Davide Mengacci 11:20 Benessere - il ritratto della salute con Emanuela Folliero 11:30 Tg4 - Meteo 4 12:02 Carabinieri 13:00 Distretto di polizia 14:05 Forum 15:35 Sentieri 16:05 Vamos a matar companeros - con Franco Nero, Tomas Milian, Fernando Rey regia di Sergio Corbucci 16:55 Tgcom 18:55 Tg4 19:35 Tempesta d’amore 20:30 Renegade

06:00 Tg5 Prima Pagina 07:50 Traffico - Meteo 5 07:55 Borsa e Monete 08:00 Tg5 Mattina 08:40 Finalmente soli I 09:11 Le dieci vite del gatto Titanic- con Yngve Berven 11:00 Forum 13:00 Tg5 - Meteo 5 13:40 Beautiful 14:10 CentoVetrine 14:45 Le avventure della piccola Ociee Nash- con con Skyler Day, Anthony P. Rodriguez, Bill Butler 16:15 Pomeriggio 5 18:50 Chi vuol essere milionario 20:00 Tg5 20:35 Paperissima sprint

06:55 Baywatch 08:30 Dexter (i programmi per i più piccoli proseguranno fino alle 11:00) 11:25 Una mamma per amica 12:25 Studio Aperto 13:00 Studio Sport 14:10 I Simpson 14:35 I Simpson 15:00 How I Met Your Mother 15:30 Gossip Girl 16:25 The O. C. 17:10 Hannah Montana 17:35 Love Bugs con Fabio De Luigi e Giorgia Surina 18:15 18:30 Studio Aperto 19:00 Studio Sport 19:30 Csi Miami 20:30 The Mentalist

06:00 Tg La7 - Meteo Oroscopo - Traffico 06:55 Movie flash 07:00 Omnibus La7 07:30 Tg La7 09:45 Coffee Break 10:30 (ah) i Piroso 11:25 Chicago Hope 12:30 Mondiali Beach Volley 13:30 Tg La7 13:55 Nè onore nè gloria con Anthony Quinn, Alain Delon - regia di Mark Robson 16:35 Jag - avvocati in divisa - le avventure di un pool di avvocati della marina militare americana 18:35 Cuochi e fiamme 19:40 G Day 20:00 Tg La7 20:30 Otto e mezzo con Lilli Gruber

Mettiamoci...

Ncis Los Angeles

Mi manda RaiTre

Quarto grado

L’onore e il rispetto...

Non mi scaricare

Fratelli e (sorelle)...

21,20

21,05 Telefilm Crimini a Los Angeles

... all’opera Show dedicato alla lirica con Fabrizio Frizzi

23:45 TV7 conduce Monica Maggioni 00:30 Rubrica Tg1 notte 01:10 Così è la mia vita ... Sottovoce 01:40 Rai Educational Cantieri d’Italia - di attualità

23:25 Tg2 23:40 Base Luna 00:55 Telefilm - The Nine 01:55 Meteo 2 02:00 Appuntamento al cinema

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Rubrica Conduce Edoardo Camurri

I casi più delicati ricostruiti da Salvo Sottile

... seconda parte Drammatico con Gabriel Garko

Divertente commedia con Kristell Bell e Jason Seagal

...d’Italia condotto da Veronica Pivetti

23:20 Tg3 Linea Notte 23:25 Tg Regione 23:55 Reportage Radici 00:50 Magazzini Einstain 01:00 La musica di Raitre 02:00 Fuori orario (cose mai viste)

23:20 I bellissimi di Rete 4 23:25 La ragazza del lago con Toni Servillo, Valeria Golino, Fausto Maria Sciarappa - regia di Andrea Molaioli 00:00 Infamous- regia di Douglas Mcgrath

spigolature

23:30 Matrix con Alessio Vinci 00:45 Nonsolomoda 25 e oltre 01:30 Tg5 Notte 01:31 Paperissima sprint

23:30 Il mai nato - con Odette Yustman, Gary Oldman, Cam Gigandet - regia di David S. Goyer 00:45 Poker1mania o1:35 Studio aperto Live 01:50 Chante! 02:20 Chante!

23:2o Tg La 7 23:35 Lanterne rosse con Gong Li, He Caifei, Ma Jingwu - regia di Zhang Yimou 00:25 Maledetta ambizione con Timothy Hutton, Lara Flynn Boyle

mezzo secolo fa

Appende il suo cagnolino

Una palestra per nudisti

Si annoiava, Jerzon Senador: il torturatore degli animali. E’ stato chiamato così il ragazzino filippino residente a Calamba, nel bacino costiero della provincia di Laguna, che ha pensato di dare una svolta al suo pomeriggio. Ha appeso il proprio cucciolotto al filo dello stendino, arrotolandogli la pelle dietro la schiena e bloccandogliela con delle mollette, come se il cagnolino fosse la federa di un cuscino. Non pago, ha scattato delle foto all’animale e le ha diffuse via Facebook. Pensava di scatenare l’ilarità di amici, invece è stato sommerso dalle critiche degli internauti. Più di 3mila sono stati quelli che hanno denunciato il giovane sul web.

La crisi colpisce un po’ tutti i settori, ed è necessario trovare idee nuove per cercare di sopravvivere. Una palestra spagnola (anzi, basca) ha trovato un’idea che non sappiamo se riuscirà a risolvere i suoi problemi economici, ma una cosa è certa: le ha fatto guadagnare notorietà internazionale. Infatti, la “Easy Gym” di Arrigorriaga è una delle prime palestre dedicate ai nudisti, dove gli esercizi si svolgono completamente nudi. Il proprietario ha avuto l’idea dopo un’intervista all’associazione dei naturisti baschi, dove emergeva che il 90% avrebbe desiderato poter fare esercizio fisico in costume adamitico.

L

di Mario Massimo Perri

a Calabria in delirio per Dalida. La grande cantante Dalida, calabrese di Serrastretta, annunciò il suo arrivo nella propria terra d’origine per la fine di luglio. Invitata dal sindaco del suo paese, Giuseppe Menotti Mancuso, la celebre interprete assicurò la sua partecipazione al “Festival Verde” nelle serate del 31 luglio e del 1. agosto. Dalida, al secolo Iolanda Gigliotti, era emigrata con la famiglia prima in Libia, poi in Tunisia. Il successo le arrise in Francia, dove successivamente si era trasferita. A Serrastretta, in quegli anni, le intitolarono persino la squadra di calcio. La notizia dell’arrivo di Dalida mise in fermento la Calabria intera. Folle di appassionati cominciarono a recarsi nel paesino per conoscere i luoghi dell’infanzia dell’artista.

l’ora del sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

Potrai realizzare un tuo desiderio e sprizzerai gioia da tutti i pori. In ambito lavorativo, sarai molto puntuale e preciso. Potrai rilassarti e raggiungere un buon equilibrio psicofisico. Potrai contare su un ottimo andamento della tua situazione economica.

TORO

21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

Non dovrai prendere delle decisioni avventate perché rischieresti di mettere in crisi il tuo bilancio economico. Sarai apprezzato. Sul piano intellettuale non avrai concorrenti. In ambito lavorativo, avrai il sostegno di un superiore per un’operazione difficoltosa.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

Vorrai apportare importanti cambiamenti nel tuo ambito lavorativo e deciderai di osare un po’ più del solito. Prenderai decisioni avventate. Avrai modo di frequentare persone nuove che ti rallegreranno con la loro energia positiva. Dovrai attendere tempi migliori.

In questa giornata gli Uscirai dal tuo guscio e La tua visione del quotiastri ti invitano ad evitacomincerai a confidare i diano ti infonde fiducia e re di sbizzarrirti in spese tuoi pensieri alle persoti proietta verso ottime folli e cercare invece di SCORPIONE ne che ritieni più vicine a SAGITTARIO opportunità. Non dovrai analizzarne l’utilità. Sa23 novembre trascurare nessun detta23 ottobre te. In ambito lavorativo, 21 dicembre glio. 22 novembre il clima è favorevole. rai felice.

Avrai modo di ottenere Avrai un atteggiamento dei risultati soddisfacenmolto aperto verso chi ti ti e questo alimenterà le circonda. In ambito lavotue sicurezze. In ambito rativo, avrai la possibilità CAPRICORNO lavorativo, sarai molto ACQUARIO di alimentare i tuoi gua21 gennaio 22 dicembre obiettivo. dagni. 19 febbraio 20 gennaio

PESCI

20 febbraio 20 marzo

Sarai molto meticoloso e questo ti favorirà nei progetti a lunga scadenza. Sarai preso dalle varie incombenze professionali.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.



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