17-06-2011rc

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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

venerdì 17 giugno 2011

anno VI numero 165 NUVOLOSO

NUVOLOSO

CATANZARO

COSENZA

meteoora NUVOLOSO

NUVOLOSO

NUVOLOSO

CROTONE

REGGIO

VIBO

I segreti delle mazzette a Malta Sarebbero quattro le persone coinvolte nel giro di soldi sporchi quotidiano d’informazione regionale direttore piero sansonetti

€ 1,00

REGGIO CALABRIA Sarebbero quattro, al momento, le persone che avrebbero gestito le presunte somme provenienti indirettamente dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, “ripulite” a Malta e poi reinvestite.

> pagina 5

> pagine 18 e 19

Reggio Calabria Il sindaco Demetrio Arena presenta la nuova Giunta

STRAFACE: vittima o amica della mafia?

> pagina 12

Sequestrati beni alla cosca Mancuso VIBO La Dia di Catanzaro ha sequestrato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro, riconducibili ad Antonio Mancuso, di 73 anni, di Limbadi ritenuto uno dei capi carismatici dell’ omonima cosca.

> pagina 7

Chiesto un ergastolo per l’omicidio Brogna

LA RELAZIONE DI MARONI: «Concreti collegamenti con la criminalità»

CATANZARO Ergastolo e isolamento diurno per diciotto mesi. Chiede il carcere a vita, il pm, per Emanuele Rocco Valenti, l’imputato oggi ventiquattrenne che rischia di marcire in cella per l’efferato omicidio di Michele Brogna.

> pagine 14 e 15

Porto, il 22 si va a Roma Ma la protesta continua

L’INTERVISTA AL SINDACO: «La ’ndrangheta è il male, e io la combatto...»

GIOIA TAUROMercoledì il tavolo a Roma tra Regione e i ministri Matteoli,Romani e Sacconi. La vicepresidente Stasi illustra le proposte che la Giunta porterà all’incontro. Mentre al porto di Gioia Tauro continua il presidio dei lavoratori.

LUNA ROSSA

di Pasquino

Una bella colletta

> pagine 9, 10 e 11

Silvio Berlusconi, che non ha paura di nessuno, si dice, però, preoccupato di dover pagare, ove sia condannato dai giudici, 2500 miliardi di vecchie lire a Carlo De Benedetti.“E dove li trovo tutti questi soldi?”, s'è interrogato Berlusconi, al funerale dell'amico Comincioli, dando segno che ovunque si trovi, pensa solo ai fatti suoi. Non s'angosci. Provvederemo noi a fare una colletta. Purché lasci il Governo.


M& PARALLELI VENERDÌ 17 giugno 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

ora

bce

il caso

Il premier “richiama” Lorenzo Bini Smaghi

Il dietrofront di Brunetta «Precari vittime»

ROMA Il governo italiano ha chiesto a Lorenzo Bini Smaghi di lasciare il consiglio della Bce in vista dell’attribuzione della presidenza al numero uno della Banca d’Italia Mario Draghi. «C’è una richiesta ufficiale del governo a Bini Smaghi di dimettersi», ha annunciato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Bini Smaghi è stato convocato palazzo Chigi dove ha incontrato lo stesso premier e il sottosegretario Gianni Letta. «Non rispondo, no comment», ha replicato ai cronisti che gli chiedevano conferma delle sue dimissioni dall’Istituto di Francoforte per favorire il sì francese alla nomina a presidente della Bce di Mario Draghi. Con l’uscita dell’attuale presidente, Jean-Claude Trichet, la Francia perde il suo unico rappresentante nel board della Bce. Ne avrebbe invece due l’Italia. Il nome di Bini Smaghi è uno della rose dei tre accredidati sin qui per la successione al vertice della Banca d’Italia al posto di Draghi.

Il Cavaliere è ottimista sulla tenuta della maggioranza

Berlusconi sicuro «Governo forte»

il ricovero

Tanzi in ospedale si sospetta una ischemia MILANO Calisto Tanzi è stato trasportato in ambulanza ieri mattina dal carcere di via Burla all’ospedale Maggiore. La prognosi è riservata ma potrebbe trattarsi di un sospetto attacco ischemico. L’avvocato di Tanzi ha dichiarato: «I parenti ancora non lo hanno visitato, non sappiamo quanto grave sia la situazione».

cdm

Approvato nuovo decreto sull’immigrazione ROMA Espulsione immediata per tutti i clandestini, tempo di permanenza nei Cie prolungato a 18 mesi. È quanto previsto dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che ha anche dato il via libera ad un decreto legge su Lampedusa per la Protezione civile. Ad annunciare i provvedimenti il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Un decreto, ha detto il presidente del Consiglio, che prevede «l’espulsione coattiva immediata di tutti i clandestini» e con il quale «prolunghiamo il tempo di trattenimento nei Cie da sei a 18 mesi, attraverso una procedura di garanzia che passa dal giudice di pace».

calabria

ora

Paese Sera Editoriale S.r.l. C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì

Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

ROMA «Non ho paura di nessuno, la maggioranza tiene assolutamente». Silvio Berlusconi, lasciando Palazzo Grazioli, risponde così a chi gli chiede se lo preoccupino di più i giudici o la tenuta della maggioranza. Un ottimismo che viene smentito un’ora dopo dall’alleato che tiene in pugno le sorti del governo. Alla domanda diretta dei cronisti (“Il governo tiene?”) Umberto Bossi risponde due volte con un gesto inequivocabile: il pollice verso, che gli imperatori romani facevano per decidere la vita o la morte dei gladiatori. Passano pochi minuti e l’ufficio stampa della Lega, raggiunto dalle agenzie di stampa, precisa: si riferiva ai giornalisti. Lettura che Berlusconi conferma. Anche se sulle reali intenzioni della “esternazione gestuale” del Senatur resta il giallo. E le parole di Roberto Maroni confermano le tensioni che agitano il Carroccio: «Vi rimando a Pontida, Berlusconi ascolterà attentamente...». Rincara la dose il viceministro leghista Roberto castelli: «Il governo è in difficoltà e Pontida sarà un esame insieme con i nostri militanti per rilanciare l’azione della Lega e possibilmente l’azione del governo». Chiosa il premier: «Se mi chiedete come andrà, io sono un inguaribile ottimista. Sono convinto che non ci sia alcuna alternativa per l’Italia a questa maggioranza e a questo governo». Malgrado l’ostentato ottimismo, il governo è pronto a porre la fiducia sia sul decreto sviluppo che ull’intervento che il presidente del Consiglio svolgerà mercoledì mattina alle 11 a Montecitorio sulla verifica chiesta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la nomina dei nuovi sottosegretari, alcuni dei quali eletti originariamente nelle file dell’opposizione. «Sono stato autorizzato - ha detto Berlusconi - a porre la fiducia sia sul decreto sviluppo che sull’eventuale richiesta di documenti con cui misurare la nostra maggioranza in Parlamento. Sono convinto - ha aggiunto - che avremo una larga maggioranza di supporto». Per il momento si tratta solo di un’ipotesi, visto che non è ancora chiaro se formalmente quelle del goRedazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259 Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Palmi: Piazza 1 maggio 17 - tel. fax 0966.55861

verno saranno comunicazioni, sulle quali è possibile presentare mozioni di fiducia, o una semplice informativa. Un’incognita che sarà risolta, a quanto si è appreso al termine della riunione, solo martedì. Ma se saranno comunicazioni e se verrà chiesta una fiducia, eventuali dichiarazioni di voto si terranno a partire dalle 17.30 e la chiama inizierà attorno alle 19. Molto dipenderà anche dalle mosse di Pd, Idv e Terzo Polo che nei giorni scorsi hanno ventilato la possibilità di presentare a loro volta un documento. «Non riusciamo a capire se l’opposizione presenterà un documento o meno» ha detto al termine della riunione Fabrizio Cicchitto. Se presenterà un documento, ha chiarito il capogruppo del Pdl, «abbiamo detto che probabilmente il governo metterà la fiducia. Se no ci limiteremo ad un confronto politico. Quando l’opposizione avrà chiarito si saprà se ci sarà il voto di fiducia o meno». Dal canto suo, il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, ha spiegato: mercoledi ci sarà la verifica che, come avevamo detto, sarà sulle comunicazioni del governo e lascia ai gruppi la possibilità di presentare un documento. Mi sembra non abbiano nessuna intenzione di chiedere il voto. Noi ci riserviamo la possibilità di decidere quale conclusione dare al dibattito». Al consiglio dei ministri di oggi non si è discusso di un eventuale ritiro delle truppe dalla Libia, chiesto da Maroni. «Noi - spiega il premier - siamo molto attenti allo sviluppo delle operazioni militari. Siamo nella compagine dei volenterosi perchè il parlamento ha dato questo voto e il capo dello stato era favorevole. Seguiamo l’evolversi della situazione che non vogliamo si trasformi in palude. Speriamo possa termine presto con la cessazione dell’attuale regime». «La manovra la presenteremo nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno, all’inizio della settimana successiva. Abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell’impatto che potrà avere sull’opinione pubblica» annuncia Berlusconi.

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

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ROMA I precari sono «vittime del sistema» mentre “l’Italia peggiore” sono la «casta di privilegiati molto romani» che cerca solo visibilità mediatica. Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, precisando il senso delle sue parole al centro delle polemiche sui precari. «Io faccio il professore di economia del lavoro - ha detto Brunetta intervenendo su Radio24 - è da una vita che mi interesso di problemi del lavoro: le pare che io sia così stupido da dire che le vittime di un sistema che non funziona, in cui i padri sono troppo egoisti, le vittime siano loro l’Italia peggiore? Lei pensa che sia così stupido?». «Io ce l’ho - ha spiegato il ministro - con quella casta di privilegiati "molto romani". Guardi i nomi nelle interviste di questa mattina sui giornali», nomi come Maurizia Russo Spena, figlia di Giovanni ex senatore del Prc. «Roma è piena di questo tessuto di persone - ha aggiunto - e io mi preoccupo di più dei precari dei call center, dei precari nel settore privato che non riescono ad avere un contratto a tempo indeterminato e non hanno parola». «Io mi preoccupo di loro - ha concluso Brunetta - e sto lavorando per dare una soluzione ai loro problemi, mentre mi preoccupo di meno dei tanti organizzati, molto spesso in ambito romano, che vengono con telecamerine e striscioni per avere visibilità mediatica».

economia

La Bce chiede all’Italia di specificare le manovre ROMA «In molti paesi occorre sostenere gli obiettivi di bilancio con misure di risanamento concrete, al fine di correggere i disavanzi eccessivi entro i termini concordati». È il monito lanciato dalla Banca centrale europea nel suo bollettino mensile. L’aggiornamento del programma di stabilità italiano, che punta al pareggio di bilancio entro il 2014, indica che «vanno ancora specificati per il periodo 2013-2014 ulteriori interventi per un importo cumulato pari circa al 2,3% del Pil». Nel documento la Bce, passando in rassegna i programmi di stabilità dei Paesi dell’euro, rileva che «in molti casi i piani non sono del tutto convincenti», anche perché «l’evoluzione del risanamento presentata nella maggior parte dei programmi non trova sufficiente riscontro in misure concrete, soprattutto dopo il 2011». Anche per la Spagna la Bce nota che «le riduzioni di spesa programmate devono ancora essere specificate nel dettaglio». Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 Reggio Calabria

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M E R I D I A N I

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calabria

l’infezione

la nomina

Al Qaeda, al Zawahiri sostituisce Bin Laden

Lille, i piccoli intossicati dopo aver mangiato carne

Ricoverati 7 bambini per il batterio killer Il ceppo dell’infezione risulterebbe diverso rispetto a quello in Germania

LILLE Sette bambini sono stati ricoverati in ospedale a Lille, in Francia, dopo aver mangiato hamburger contaminati da un tipo raro di batterio dell’E.coli. Il batterio di Escherichia Coli che ha provocato l’intossicazione«non è dello stesso ceppo» del batterio killer che ha colpito in

ora

P A R A L L E L I

Germania». Lo ha riferito un portavoce della Commissione Ue, precisando che «per ora non è stato lanciato un allarme europeo» e che Bruxelles attende chiarimenti sulle cause della contaminazione. Il ceppo che ha colpito in Francia è «il più comune

(0157), rispetto al ceppo 0104 che ha colpito in Germania». Lo stato di salute dei sette è giudicato in alcuni casi «serio», dicono i medici che al momento, però, non parlano di prognosi riservata anche se tre di loro sono tuttora in dialisi. Sei dei bambini, fra i 20 mesi e gli 8 anni, sono stati ricoverati in rianimazione pediatrica dopo essere stati colti da diarree con perdite di sangue «importanti», che sono sembrate legate alla consumazione di hamburger surgelati di marca «Steaks Country», venduti negli ipermercati Lidl, secondo quanto reso noto dall’Agenzia regionale per la salute. «Questa infezione ad Escherichia coli - sottolinea l’agenzia non ha alcun legame, al momento, con l’epidemia registrata in Germania», che ha provocato la morte di 38 persone. Uno dei cinque bambini ha potuto lasciare l’ospedale già nella serata di mercoledì, gli altri sono ancora in osservazione. Le autorità regionali hanno già disposto il ritiro delle confezioni di hamburger ed è stato lanciato un appello a chi le avesse acquistate a riportarle nei punti vendita.

Il produttore di hamburger, la società Seb, con sede a Saint-Dizier (Haute-Marne, a est), ha annunciato il ritiro di tutti i lotti di carne coinvolti, in un comunicato emesso nella notte tra mercoledì e giovedì. «La sicurezza e la salute dei nostri clienti sono nostre priorità», così Lidl-France, tramite il co-gestore dei supermercati in Francia Jerome Gresland, chiarisce la sua posizione. «La posizione di Lidl è chiara: per precauzione abbiamo ritirato dalla vendita la carne incriminata e abbiamo proceduto al ritiro dei prodotti con data di scadenza 10, 11 e 12 maggio 2012», ha aggiunto Gresland, secondo il quale è la prima volta in 10 anni che la grande catena deve far fronte a un problema simile. La carne che avrebbe intossicato sei bimbi nel nord della Francia, proveniva dalla Germania dal Belgio e dall’Olanda: lo ha sottolineato l’azienda francese Seb, che ha prodotto gli hamburger venduti presso la catena di supermercati Lidl finiti sui piatti delle piccole vittime. La carne è stata macellata in Germania, ha precisato Seb, per poi essere trasformata in Francia.

il piano

L’Ue: «Per salvare la Grecia intervento in due tempi»

BRUXELLES «Per il salvataggio della GreQuesto doppio cia ci sarà un intervento approccio in due tempi: domenica prossima bisognerà daconsentirebbe re il via libera alla trandi evitare che da 12 miliardi, l’11 il default luglio decidere sulla partecipazione dei privati al secondo intervento d’aiuto»: lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn lanciando un appello ai 27 «per superare le attuali divisioni». Il commissario ha precisato: «Non

abbiamo un piano B» e ha più volte ribadito l’appello alla responsabilità politica sia da parte dei partiti politici greci che dei più alti responsabili economici europei.«Sono fiducioso - si legge in una nota del commissario agli affari economici - che domenica prossima l’Eurogruppo sarà in grado di decidere sulla quinta trance del prestito alla Grecia, che avverrà ai primi di luglio. Confido che saremo in grado di concludere anche la revisione d’accordo con il Fmi. Nello stesso contesto l’Eurogruppo domenica e lunedì discuterà

i contenuti e le condizioni di un nuovo programma per la Grecia e la natura del coinvolgimento del settore privato, con l’intento di prendere una decisione al prossimo vertice dell’Eurogruppo dell’11 luglio». Secondo Rehn questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare un default e aprirà la strada ad una strategia di medio termine. «È stato difficile - spiega Rehn ma credo fortemente che questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare uno scenario accidentato». «Ciò significa che il finanziamento del debito sovrano greco non potrà essere assicurato fino a settembre, mentre prenderemo le decisioni di medio termine prima, a luglio». «È spiacevole - dice ancora Rehn riferendosi ai risvolti politici della situazione - che gli sforzi per costruire un’unità nazionale siano falliti mercoledì». «Non c’è dubbio che gli sforzi per evitare il default - che sarebbe una catastrofe per la Grecia - siano responsabilità di tutte le forze politiche». Riuniti martedì a Bruxelles, i ministri dell’eurozona non erano riusciti a mettersi d’accordo sui nuovi aiuti alla Grecia, in particolare sull’eventuale partecipazione di banche, istituti assicurativi e altri creditori privati della Grecia al nuovo piano di aiuti, dopo quello di 110 miliardi di euro in tre anni varato l’anno scorso. Domenica e lunedì a Lussemburgo si discuterà proprio «del contenuto e delle condizioni per un nuovo programma di aiuti alla Grecia, e della natura della partecipazione del settore privato, con l’obiettivo di giungere a qualche decisione alla prossima riunione dell’Eurogruppo l’11 luglio».

ROMA Il medico egiziano Aymane al Zawahiri è il nuovo capo di al Qaeda. L’annuncio è stato dato con un comunicato apparso sul web e riferito dall’emittente al-Arabiya. Zawahiri, numero due del gruppo terroristico, succede ad Osama bin Laden, il fondatore di al Qaeda, ucciso lo scorso 2 maggio dalle forze speciali Usa in un blitz ad Abbottabad, in Pakistan. Massimo ideologo del gruppo clandestino, da sempre luogotenente del fondatore di “al-Qaeda”, Zawahiri ne era considerato il più probabile erede. L’8 giugno scorso era apparso in un video della durata di 28 minuti, nel quale giurava di portare avanti il «jihad», la guerra santa agli infedeli, «sfidando tutti»: e quindi contro Israele, gli Stati Uniti, l’intero Occidente e «gli invasori delle terre musulmane», nel nome di «una Nazione ribelle che si è risvegliata dal sonno». Il messaggio era stato interpretato come la prima reazione pubblica di al Qaeda alla morte di bin Laden. Fino a oggi la successione effettiva allo «sceicco del terrore» era stata posposta: si vociferava infatti che una parte della base dell’organizzazione non si fidasse dell’ex medico egiziano, da qualcuno addirittura considerato come colui che avrebbe tradito bin Laden. Il 17 maggio era perciò stata annunciata la nomina ad interim di Saif al Adel.

la protesta

Siria, continua la violenza Assad annuncia discorso ATENE Di fatto la repressione prosegue ma Bashar al Assad fa mostra del suo volto conciliante. Il presidente siriano infatti avrebbe intenzione di tornare a rivolgersi direttamente al suo popolo e parlare di riforme. Lo dice un rappresentante governativo di Damasco alla tv Al Arabiya: «Oggi (giovedì, ndr) o forse domani il presidente annuncerà alla nazione un nuovo pacchetto di riforme». La notizia è confermata anche da alcuni siti d’informazione siriani vicini al regime. Nel frattempo i carri armati dell’esercito governativo hanno rinforzato le posizioni intorno ad Amaaarat Al-Numan, città del nord, dopo che migliaia di persone sono fuggite in seguito alla repressione delle proteste contro il presidente. Residenti e gruppi siriani per i diritti umani hanno detto che decine di carri armati e veicoli per il trasporto di truppe sono stati dispiegati intorno a Khan Sheikhoun, città che si trova a circa 30 chilometri a sud di Maarat al-Numaan sulla principale autostrada che collega Damasco e Aleppo. La repressione militare ha costretto migliaia di rifugiati a scappare attraverso il confine verso la Turchia, dove il ministro degli Esteri turco Ahmed Davutoglu ha avuto colloqui con un inviato siriano, durante i quali ha chiesto a Damasco di porre fine alla repressione dei contestatori e di dare il via alle riforme democratiche. Gruppi siriani per i diritti umani hanno parlato di 1.300 civili e più di 300 soldati e poliziotti morti da quando sono scoppiate le proteste a marzo, ispirate dalle rivolte che hanno costretto alle dimissioni i leader di Egitto e Tunisia. Assad, alleato dell’Iran sciita e sostenitore dei gruppi militanti Hamas e Hezbollah, ha subito la condanna da parte della comunità internazionale ma l’unica risposta concreta alla repressione è arrivata da Stati Uniti ed Unione Europea, che hanno imposto sanzioni contro il presidente e i suoi alleati più stretti.


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P A R A L L E L I

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il caso Nel mirino dei democratici è finito il deputato del Pdl Alfonso Papa

Inchiesta sulla P4 L’opposizione attacca REAZIONI Antonio Di Pietro ha commentato: «La questione morale non si è mai chiusa da quando fu arrestato Mario Chiesa». Casini invece ha difeso Letta(foto in alto): «Sulla sua onestà , metto la mano sul fuoco`)

L’indagine scuote i palazzi e c’è chi teme già una nuova Tangentopoli

ROMA Con l'incognita Bossi e con Berlusconi che si prepara alla verifica in Parlamento, a turbare la navigazione del governo arriva anche l'inchiesta sulla P4. La svolta della Procura che ha portato agli arresti domiciliari di Lui-

gi Bisignani e alla richiesta da parte della procura di Napoli di autorizzazione ad eseguire la custodia cautelare in carcere per il deputato Pdl Alfonso Papa scuote i palazzi e c’è già chi teme una nuova Tangentopoli. Mentre l'opposizione va all'at-

il giallo

Omicidio Rea, Parolisi: «Il telefono l’ ho buttato io»

ASCOLI PICENO «Ora basta con queste storie del tradimento. Io mi sono disfatto di questo telefono, non ho nulla da nascondere. Ho dichiarato a tutta l’Italia di aver tradito mia moglie. Ora basta. Si ripete sempre la stessa cosa. Si me ne sono liberato di quel telefono, non l’ho spaccato. L’ho buttato perché volevo staccare da tutte queste accuse che mi stanno facendo». Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, in un’intervista, spiega di aver buttato vicino al campo sportivo il cellulare che usava per parlare con Ludovica, la donna

con la quale avrebbe avuto una relazione. «Si, si l’ho buttato li - dice -. Ma non ha un senso per me. Basta con queste insinuazioni nei miei confronti». «Non l’ho spaccato, non ho tolto la scheda. Me ne sono semplicemente liberato per non avere più nessun legame con questa storia. Non è mai stato acceso e usato - prosegue -. Una persona viene messa alla berlina. Basta con queste storie basta. Non ho nessun interesse per questo telefono. Mi si accusa sempre ma di cosa? Basta. Il tradimento non è un reato. Basta’». Secondo Parolisi il cellulare non conteneva niente di compromettente: «Solo il fatto che era collegato all’altra persona e basta. Cosa altro poteva contenere un telefono? Lo usavo solo per chiamare l’altra persona per cui non vedo cosa possa contenere di altro». Riguardo all’arresto di una soldatessa, Laura Titta, nella stessa caserma in cui lavora Parolisi, il marito di Melania sottolinea: »Non ricordo di aver mai conosciuto questa ragazza, ne posso dire che sia stata una mia allieva o meno, perché a me ne passano tante e non mi ricordo tutti i nomi».

tacco il Pdl fa quadrato e anche dall’opposizione si levano voci a sostegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini è pronto «a mettere la mano sul fuoco» a favore di Letta: «E' un uomo che parla con tutto il mondo e tutto il mondo parla con lui. Se c’è una persona su cui metterei la mano sul fuoco per onestà e correttezza quella è Gianni Letta». Enrico La Loggia (Pdl) ricorda che «Gianni Letta è da anni uno dei più grandi ed affidabili servitori dello Stato, dote riconosciutagli da tutti indistintamente. Inoltre, è una persona per bene della quale mi onoro di essere amico. Sono quindi certo che quanto sta emergendo in queste ore non lo sfiorerà neanche da lontano». Per il capogruppo Pdl alla camera, Fabrizio Cicchitto, «la magistratura sta approfittando delle difficoltà della maggioranza per rilanciare l’attacco della cavalleria giudiziaria». Di diverso avviso il leader Idv, Antonio Di Pietro: «La questione morale non si è mai chiusa da quando, quel lontano febbraio 1992, arrestammo Mario Chiesa. Da allora ci sono sempre gli stessi personaggi che si propongono e ripropongono per fare il bello e il cattivo tempo. Per questo credo ci sia bisogno di un rilancio etico nelle istituzioni». Poche le reazioni dalle fila del Pd. «Conosco Gianni Letta come un onesto servitore dello Stato. Non entro nel merito dell’inchiesta sulla P4 ma la sua personale

correttezza è una virtù che conosciamo in tanti, amici ed avversari», afferma Follini. Nel mirino dei democratici finisce invece il deputato Pdl Papa: «Le contestazioni contenute nella richiesta di autorizzazione all’arresto sono gravi e preoccupanti, dovranno dunque essere esaminate con grande attenzione e serietà. Bene ha fatto il presidente Castagnetti a convocare la Giunta per la prima seduta utile per una seria disamina del caso e per le valutazioni di competenza», hanno dichiarato Anna Rossomando e Donatella Ferranti, deputate del Pd e componenti della Giunta per le Autorizzazioni alla Camera. L'accusa dei pm è di aver costruito un'associazione segreta, i cui esponenti intrattenevano una serie di rapporti ad alti livelli nel mondo della politica, della pubblica amministrazione e dell'impresa per raccogliere informazioni riservate e utilizzarle per esercitare pressioni, ricatti e ottenere vantaggi personali. L'inchiesta è condotta da Henry John Woodcock e Francesco Curcio, magistrati della procura di Napoli. Secondo le dichiarazioni di Bisignani messe a verbale, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta sarebbe stato informato di «'tutte le vicende giudiziarie che potevano riguardarlo direttamente o indirettamente» ottenute dal parlamentare del Pdl Alfonso Papa, che a sua volta le riceveva da fonti delle forze di polizia.

lombardia

La Lega vuole il crocifisso in tutti gli immobili regionali

MILANO In commissione Cultura in Consiglio regionale lombardo si è discussa la proposta di legge presentata dal gruppo della Lega Nord che impone l’obbligo di esporre l’immagine del crocifisso in tutti gli immobili di proprietà della Regione. Nel documento presentato, il progetto di legge numero 74, si impone l’obbligo di appendere in tutte le sedi dell’istituzione regionale l’icona religiosa: in quattro articoli sono riassunti il valore culturale del crocifisso quale “simbolo della nostra

civiltà, della nostra identità, della cultura”, vengono riportate sinteticamente le sentenze emesse dalla giurisprudenza italiana ed europea in questo ambito e infine il valore dell’ammenda per gli inadempienti: una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 120 a un massimo di 1.200 euro. «Da cristiano provo un grande imbarazzo nel commentare questo progetto di legge - commenta il consigliere regionale pd Fabio Pizzul - per due ragioni distinte: innanzitutto perché nel testo viene data una rappresentazione del crocifisso puramente simbolico-culturale, spogliandolo di fatto della sua valenza fortemente religiosa. Inoltre da un punto di vista amministrativo le sentenze riportate nel documento, al contrario di ciò che sostengono i miei colleghi della Lega, sanciscono il diritto di esporre il crocifisso senza alcun riferimento all’obbligo. Non si strumentalizza un simbolo importante come il crocefisso». E il suo compagno di partito Giuseppe Civati: «Imporre di esporre il crocefisso è del tutto analogo a imporre di toglierlo».


dal POLLINO alloSTRETTO

calabria

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Mazzette ripulite a Malta Sono quattro i sospettati “Fallara-bis”, Procura di Reggio verso la chiusura del cerchio PARADISO Nella foto accanto un particolare de La Valletta, capitale di Malta, l’isola del Mediterraneo che rappresenta un paradiso per turisti e amanti dello svago. Proprio qui sarebbero stati ripulite le mazzette del Comune di Reggio Calabria REGGIO CALABRIA Sarebbero quattro, al momento, le persone coinvolte nel filone d’inchiesta sul “caso Fallara” riguardante presunte somme provenienti indirettamente dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, “ripulite” a Malta e poi investite sull’isola del Mediterraneo. All’interno del documento redatto dalle forze dell’ordine e consegnato ai magistrati, ci sarebbe un preciso riferimento ai soggetti che avrebbero effettuato delle operazioni ora al vaglio della Procura. Delle quattro persone cui si fa cenno, una sarebbe stabilmente residente a Malta. Si tratta, in sostanza, di colui il quale avrebbe rivestito il ruolo di referente per le operazioni finanziarie effettuate sull’isola. Una persona di cui fidarsi, insomma, che conosce certe dinamiche e sa offrire la giusta assistenza a chi si trova in un ambiente nuovo e vuole impiegare in modo fruttuoso il denaro che ha a disposizione. Il problema, però, è che quelle somme, secondo quanto si apprende, non sarebbero tutte di provenienza lecita ma piuttosto il frutto di tangenti ed altre somme indebitamente percepite. un brutto pasticcio Un brutto pasticcio, dunque, che vedrebbe coinvolti personaggi vicini all’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Giuseppe Scopelliti. E qui si arriva agli altri tre soggetti coinvolti nella vicenda. Di questi, uno sarebbe una sorta di collante tra Reggio e Malta, mentre gli altri due avrebbero effettuato i viaggi sull’isola del Mediterraneo per portare denaro ed investire. Sull’identità dei personaggi vige il massimo riserbo. Si è nella fase embrionale dell’indagine, come già anticipato ieri. Allo stato, infatti, non ci sarebbero indagati per reati specifici, ma solo ipotesi di reato contenute in un documento riservato e redatto sulla base di precise indicazioni. Tanto basta però, quanto meno, per far sorgere delle perplessità in merito agli affari che sarebbero stati portati a termine sull’isola al centro del Mediterraneo. Il nuovo filone d’inchiesta partirebbe da somme indebitamente percepite ed erogate dal Comune di Reggio Ca-

Nel documento consegnato ai magistrati ci sarebbero precisi riferimenti alle persone coinvolte nello scandalo che rischia di travolgere ogni cosa Tra le persone “citate” dalle forze dell’ordine figurerebbe un soggetto residente a Malta: sarebbe la persona deputata a “ripulire” le mazzette drenate al Comune L’indagine è ancora nella sua fase embrionale, ma promette di riservare sorprese assolutamente clamorose con un effetti devastanti per la politica L’inchiesta avrebbe trovato avvio e concretezza a seguito delle prime attività investigative intraprese all’indomani del cosiddetto “Caso Fallara” labria. Come si ricorderà, una simile prassi era stata già messa in luce nel corso della “inchiesta madre” sul caso Fallara. L’esposto presentato da Naccari Carlizzi e Romeo, infatti, parlava di autoliquidazioni e somme percepite in bar-

ba alla legge da parte dell’ex dirigente al settore finanze e tributi di Palazzo San Giorgio. Nel nuovo filone d’indagine, però, il denaro sarebbe stato poi dirottato sull’isola di Malta e portato all’interno di casinò per essere “ripulito” con la presunta compiacenza di alcuni addetti infedeli e poi reimpiegato in alcune operazioni finanziarie. Secondo le poche informazioni circolate, si parla di investimenti nel campo delle strutture ricettive maltesi, degli stessi casinò e di un albergo interno ad un casinò, nonché (ma questa è una circostanza tutta da verificare) di quote della compagnia aerea Air Malta. Come già riportato ieri, quindi, ci si trova di fronte ad un’ipotesi assai complessa e che necessita di adeguati approfondimenti investigativi. Di certo c’è che di investimenti sospetti sull’isola di Malta se ne parla da diverso tempo. Ma fino ad oggi sono rimaste soltanto chiacchiere con rilevanza pari a zero. contorni sempre più nitidi Adesso, però, pare che la cosa stia assumendo contorni più chiari e possa anche concretizzarsi in qualcosa di più specifico sotto il profilo giudiziario. Nessun indagato, è chiaro, ma la conoscenza di un meccanismo che, se confermato, si presenterebbe semplice e devastante. Un quadro che si va a sommare a quello già molto delicato venuto fuori dalle prime indagini sul caso Fallara. È lì che gli inquirenti ci vogliono vedere chiaro. Per questo l’attenzione dei magistrati è massima. Qualunque dettaglio viene vagliato con estrema perizia. Gli squarci che si potrebbero aprire sulla vicenda sono diversi e non ancora ipotizzabili fino in fondo. Non rimane che attendere il lavoro dei pubblici ministeri Tripodi e Ombra, guidati dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e coordinati dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone. Saranno loro a dover vagliare la fondatezza degli elementi che hanno in mano e dar seguito eventualmente ad un’indagine che rimane estremamente intricata e foriera di ulteriori e clamorosi sviluppi. CONSOLATO MINNITI c.minniti@calabriaora.it

le attività di indagine

E gli oo7 della Procura continuano a spulciare le carte del Comune REGGIO C. E mentre si profilano nuovi e inquietanti scenari sul caso Fallara, gli ispettori presenti a palazzo San Giorgio stanno continuando il loro lavoro. Come anticipato ieri, infatti, gli 007 dopo aver consegnato la relazione riguardante il disavanzo di bilancio stimato in circa 130 milioni di euro, avrebbero ricevuto un supplemento d’incarico che li ha portati ad essere nuovamente presenti nella sede del Comune. È lì che stanno verificando, documento dopo documento, tutto ciò che si trova nelle carte contabili dell’amministrazione guidata fino allo scorso anno dall’odierno governatore Giuseppe Scopelliti. Stando ad alcune indiscrezioni, pare che gli elementi più interessanti siano stati trovati in merito ai capitoli riguardanti gli indennizzi dei dirigenti e le cosiddette “poste di giro”. In sostanza entrate mai materialmente percepite, cui corrisponderebbero uscite vere e proprie. E se su tale versante gli ispettori (che sembra si siano “riconvertiti” da “inviati” della Procura a quelli del Ministero dell’Economia) hanno ampiamente terminato il loro lavoro consegnando una relazione molto articolata e che rappresenterà una solida base su cui lavorare, per altro verso, invece, pare proprio che i loro accertamenti debbano continuare ancora per diverse settimane. Non è facile intuire quale sia il settore specifico d’interesse degli 007. Quel che è certo è che qualche altro elemento interessante potrà essere tratto una volta che anche quest’ultima parte del loro incarico sarà ultimata. Intanto altro materiale sarebbe stato depositato nella cancelleria della procura, proprio con riferimento ad altre presunte autoliquidazioni effettuate da Orsola Fallara, ex dirigente del settore finanze e tributi, poi morta a seguito della decisione estrema di togliersi la vita ingerendo dell’acido muriatico. Come già riferito qualche giorno fa, quindi, sembra che per quanto concerne il filone “istituzionale”, l’inchiesta sia ormai in una fase avanzata e prossima alla chiusura. Sono diversi i soggetti indagati e per i quali i pm coordinati dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza (nella foto) stanno vagliando le diverse posizioni e le ipotesi di reato. Non rimane che attendere quelli che saranno gli intendimenti dei magistrati della Procura di Reggio Calabria per capire finalmente quali sono le presunte responsabilità dirette ed indirette di una vicenda che ha letteralmente sconquassato le stanze più in vista di palazzo San Giorgio e dintorni e che si arricchisce ogni giorno di più di altri interessanti capitoli. con. mi.


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Intestazioni fittizie: arresti e sequestri delle Fiamme gialle Ammanettato Vincenzo Simonetti: si serviva di prestanome per gestire l’azienda confiscata SIDERNO (RC) Tre arresti e un sequestro beni per un valore di oltre un milione di euro. Questo il risultato cui ha portato l’indagine svolta dagli uomini della Guardia di finanza di Roccella Jonica che, ieri alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Simonetti, 60 anni, ritenuto affiliato al clan dei Ruga - Metastasio, Antonio Marulla, 46 anni, e Pietro Antonio Zucco, 54 anni. Altre due persone sono indagate a piede libero. Gli arresti sono scattati al termine di una scrupolosa e complessa attività investigativa delle Fiamme gialle che, partendo da accertamenti volti a contrastare il lavoro nero nei confronti della Euroservizi MA. Gi. CA. di Stilo, ha portato al-

L’azienda posta sotto sequestro della Fiamme gialle la luce un giro di intestazioni fittizia di beni, il tutto aggravato dalla modalità mafiosa. Al centro dell’inchiesta coordinata dalla Dda la figura di Vincenzo Simonetti, già condannato due volte nel 1985 e

nel 1996, per partecipazione ad associazione di stampo mafioso. Dopo le condanne l’autorità giudiziaria aveva disposto la confisca della società Scavical di Maria Luisa Guarna, ma gestita di fatto da Si-

Vincenzo Simonetti monetti, provvedendo poi ad affidare i beni alla cooperativa MA.Gi.CA., il cui rappresentante legale risultava essere Pietro Domenico Zucco. La presenza del pregiudicato nei locali della società, giustificata da un scrittura privata di consulenza tecnico amministrativa stipulata con Zucco, aveva insospettito gli uomini della Guardia di finanza che così davano il via a controlli volti ad accertare l’effettivo ruolo dell’uomo all’interno della cooperativa. Dalla vastissima mole di documentazione contabile analizzata è emerso che la presenza di Simonetti all’interno della cooperativa fosse tutt’altro che marginale. L’uomo, in realtà, aveva la proprietà e la gestione sostanziale dell’azienda: era referente responsabile dell’impresa, dirigeva i rap-

Pietro Antonio Zucco

altri due nei guai Fermati anche Antonio Marulla e Pietro Antonio Zucco: si sarebbero prestati agli interessi dei clan porti commerciali con i fornitori, gestiva l’azienda avendo il completo controllo delle entrate e delle uscite, aveva la materiale disponibilità degli assegni della società e quest’ultima pagava i fornitori con assegni e cambiali riconducibili al conto corrente personale dell’uomo. Il tutto con la

dall’ordinanza

il pentito Non è un nome nuovo alle cronache giudiziarie, Vincenzo Simonetti. L’ultima volta che lo ammanettano era il 22 febbraio 1994. L’indagine del pubblico ministero Nicola Gratteri, “Stilaro”, lo aveva catalogato “uomo di rispetto” del clan Ruga-Metastasio e assegnato a una responsabilità nitida. «La sentenza della Corte d’appello - scrive oggi il gip -

DANIELA URSINO regione@calabriaora.it

caulonia

La coop fantasma e il pentito: così cadono le “teste di legno” SIDERNO (RC) Il fatto è che un omino, il pluripregiudicato di Stilo Vincenzo Simonetti, il signore del calcestruzzo e del movimento terra, l’imprenditore battezzato e cresimato dal clan Ruga-Metastasio, già in carcere, già condannato, tutto sembra tranne che uno sciocco. Perché dell’azienda che gli era stata confiscata, di quel patrimonio che tempo addietro lo Stato sottrae alle “famigghie”, ne era divenuto nuovamente il capo. Come? Per quel che documenta l’inchiesta della fiamme gialle di Roccella Jonica, tutto ha inizio il giorno in cui i curatori cedono in affitto alla “Euroservizi Magica” la gestione del complesso aziendale di cui era proprietaria una ditta in odor di mafia, la “Scavical”. Quando subentra, la “Euroservizi” si muove e opera in nome e per conto di un suo manovale. L’ex sorvegliato speciale Vincenzo Simonetti:«E’ stato dimostrato - scrivono gli inquirenti - come, grazie alla compiacenza del presidente della società affittuaria, l’uomo ha di fatto continuato a gestire e dirigere l’impianto di produzione di calcestruzzo e inerti sottratto alla cognata, Maria Luisa Guarna». L’impero dei clan della Locride perde altri pezzi, dunque. E per mano del tipo che dei capimafia Andrea e Giuseppe Ruga ne era l’ombra, la scorta, il maggiordomo. «Le due società sottoposte a sequestro - la “Tresse srl” di Antonio Marulla e la “Euroservizi” di Pietro Domenico Zucco - erano riconducibili a lui», annota il giudice per le indagini preliminari.

compiacenza di Zucco, legale rappresentate della Ma.Gi.ca. Secondo quanto emerso dalle indagini la cooperativa non avrebbe mai pagato il canone d’affitto d’azienda previsto «quasi a voler fare capire - riferiscono gli inquirenti - che l’attività economica non è stata toccata dalla confisca e che il proprietario non paga per godere delle sue proprietà». Dalle indagini è poi emersa la commistione delle attività della cooperativa con un’altra società, la Tre Esse srl amministrata da Antonio Marulla che a sua volta era già stato era presidente della cooperativa Euroservizi Ma.gi.ca. La Tre Esse non solo aveva lo stesso oggetto sociale della Scavical ma anche la stessa sede.

lo ha poi indicato quale unico fornitore di calcestruzzi autorizzato dal crimine organizzato di Stilo». Del resto, quando incontra i magistrati dell’antimafia, il pentito Domenico Procopio aveva parlato molto di lui. Raccontò:«Gli equilibri si basano quasi esclusivamente sulla gestione degli appalti, dove le cosche si sono divisi il territorio. Da Guardavalle a Monasterace, fino ad arrivare a Stilo, i lavori vengono gestiti così: Cosimo Leuzzi cu-

ra i rapporti con i Comuni, poi contatta i Metastasio, che operano nel movimento terra e nel trasporto di inerti. Cosimo Leotta fa i lavori di carpenteria e muratura. Del calcestruzzo, a Stilo, se ne occupa Vincenzo Simonetti, che fa parte della famiglia Ruga». la confisca Non è dato sapere come il nullatenente Vincenzo Simonetti, nel 1992, quando è ufficialmente persona a cui manca un soldo per farne una lira, scala un patrimonio che, quattro anni dopo, gli amministratori giudiziari stimano in svariate «centinaia di milioni di vecchie lire». Di certo, dice il gip che

spicca i tre mandati di cattura notificati ieri dalla guardia di finanza, «l’uomo, poco interessato al lavoro, quasi sconosciuto all’anagrafe tributaria, non può che aver utilizzato capitali provento di delitto». Documenta il giudice che, quella volta, «il Tribunale confisca anche l’impresa individuale “Scavical” di Maria Luisa Guarna perché riconducibile al cognato Simonetti». Per dirla ancora con il magistrato: «E’ del tutto evidente che il ricorso al prestanome, per l’indagato, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi una scelta operativa necessaria, soprattutto alla luce di due sentenze che lo dichiarano affiliato al clan Ruga-Metastasio». la coop fantasma Il segreto che ha protetto nel tempo la “Fiscalfin”, la cooperativa che per prima si prende cura dell’impianto aziendale sottratto a Simonetti e cognata, capitombola davanti all’anagrafe tributaria, riducendosi, come d’incanto, ad abisso di miseria. «Dagli accertamenti eseguiti presso la banca dati - scrive il gip nel ripercorrere l’intera storia - è emerso come la “Fiscalfin” non avesse alcun lavoratore alle proprie dipendenze. Inoltre non aveva mai rispettato il canone di locazione pattuito con gli amministratori giudiziari». La coop era un tuttofare, dicono oggi gli inquirenti. Vendeva servizi (sondaggi di opinione, pubblicità e pubbliche relazioni) ma si era presa in consegna ruspe e cemento portati via alla Scavical. «L’attività commerciale della Fiscalfin non aveva nulla a che fare con la gestione dell’impianto», per gli inquirenti. la euroservizi Scrive a chiudere il gip:«Il 25 novembre 1999, gli amministratori giudiziari concedevano in locazione alla Euroservizi, rappresentata da Pietro Domenico Zucco, il patrimonio aziendale confiscato alla Scavical. Gli accertamenti effettuati dalla guardia di finanza di Roccella documentano la tesi secondo la quale la neo costituita società altro non era che una costola, una prosecuzione evidente, della già sequestrata Scavical, impresa riconducibile a Vincenzo Simonetti». ILARIO FILIPPONE regione@calabriaora.it

Droga Scarcerato Tuccio CAULONIA (RC) Accolta l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Calderazzo. Giuseppe Tuccio, arrestato lo scorso anno dalle Fiamme gialle, lascia il carcere. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Amadei ha dato per buone le eccezioni sollevate dal suo legale e ha restituito la libertà al giovane. Era stato ammanettato per droga destinata al mercato clandestino e detenzione illecita di armi clandestine, Giuseppe Tuccio. La Guardia di finanza aveva trovato nei paraggi di casa sua quasi 300 grammi di cocaina. Dopo le perquisizioni di rito, i militari avevano rinvenuto anche una pistola con matricola abrasa. L’avvocato Giuseppe Calderazzo è riuscito a dimostrare che quella rinvenuta nei pressi di casa Tuccio non era droga, ma lidocaina e amido. Inoltre la pistola rinvenuta non era punzonata. Dopo un anno di carcere, dunque, Giuseppe Tuccio lascia la prigione e torna nella sua Caulonia. re. lo.


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«Uccise Michele Brogna Ergastolo per Valenti» Ieri la requisitoria del pm: ammazzato per futili motivi CATANZARO Ergastolo ed isolamento diurno per diciotto mesi. Perché è stato un «omicidio premeditato». Per «motivi futili e abietti». Commesso con «atroce crudeltà da chi in preda ad un’indole malvagia si è dimostrato incapace di sentire nel proprio animo il benché minimo sentimento di pietà». Un abominio da punire col massimo della pena. Vittima «un ragazzo perbene, che nessun male aveva fatto, che quelle banali parole che gli avevano messo in bocca neppure le aveva pronunciate». Un ragazzo di 24 anni costretto ad «inginocchiarsi, ad implorare pietà, in lacrime, malgrado niente avesse da farsi perdonare. E poi giustiziato, con due colpi di fucile sparati dietro la nuca, che gli hanno sfondato il cranio e dilaniato il cervello».

Il pm Michele Sirgiovanni davanti in dibattimento - tre giovani che quelalla Corte d’assise di Catanzaro pre- la mattina erano lì mentre Michele sieduta dal giudice Pino Neri pronun- Brogna veniva ammazzato. Hanno cia la sua requisitoria. «Il dibattimen- raccontato quanto accaduto prima e to ha parlato abbastanza - dice - su durante l’omicidio, chiarendo anche cosa sia successo in quel maledetto il movente. Brogna avrebbe messo in giro la voce che Va18 febbraio del lenti era un «infa2009, quando MiFu giustiziato a me, un confidente chele Brogna, giovacolpi di fucile dei carabinieri». Ma nissimo artigiano di non era vero, BroPiscopio, venne ucci«Un omicidio gna quelle parole so in un’isolata stracommesso con non le aveva dette o, dina di campagna a meglio, nessuno Zammarò, nel co- atroce crudeltà» aveva certezza che le mune di San Gregorio d’Ippona». Chiede il carcere a vi- avesse dette. Di ciò lo accusava solo ta, il pm, per Emanuele Rocco Valen- un altro ragazzo che, a sua volta, voti, l’imputato oggi ventiquattrenne leva dirottare su altri il sospetto che che adesso rischia di marcire il resto Valenti nutriva sul suo conto. Alle richieste del pm si associano i della sua esistenza dentro una cella. Quanto è successo l’hanno spiegato - legali di parte civile, gli avvocati Ma-

omicidio duro

ria Grazia Manco e Giuseppe Di Renzo. L’udienza quindi registra una lunga interruzione nell’attesa che l’avvocato Francesco Stilo, difensore dell’imputato, raggiunga l’aula. La difesa sostiene che non è stato Valenti a sparare. Spiega come i testimoni siano a suo giudizio tutti inattendibili e critica la conduzione delle indagini ad opera della Procura e della polizia giudiziaria. Quindi le sue conclusioni: assoluzione perché la prova è incom-

pleta o contraddittoria. In subordine, in caso di condanna, la diminuente di un terzo della pena sulla scorta del riconoscimento della legittimità della richiesta di rito abbreviato condizionato respinta in sede di udienza preliminare, attenuanti generiche ed esclusione delle aggravanti. Quindi il rinvio, al 21 luglio, per le repliche del pm Sirgiovanni e la sentenza. p.com.

in aula a settembre

Chiesto il rito abbreviato per il mandante del delitto CATANZARO È stata depositata proprio ieri la richiesta dell’abbreviato da parte dei difensori di Donato Passalacqua (nella foto), 41enne, di Catanzaro considerato il mandante del delitto di Nicola Duro, l’idraulico di 26 anni ucciso la sera del 17 giugno scorso davanti ad una ricevitoria nei pressi di viale Isonzo, quartiere a Sud del capoluogo. Con la richiesta di rito abbreviato fatta dagli avvocati Piero Chiodo e Salvatore Staiano al gup Tiziana Macrì, la posizione di Passalacqua si aggiunge a quella dei quattro coimputati maggiorenni che già hanno ottenuto l’abbreviato lo scorso 25 maggio. I giudizi abbreviati inizieranno il 22 luglio, e proseguiranno il 25 e 29 luglio. Con lui sono imputati Ornella Bevilacqua, 38 anni, moglie di Donato Passalacqua; e poi il figlio di 19 anni della coppia, Antonio Passalacqua, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio; Samuele Pezzano, 21 anni, che secondo l’accusa avrebbe accompagnato con l’auto e poi atteso il killer sul luogo in cui Duro è stato ucciso; e Domenico Romagnino, che assieme al minorenne M. P., avrebbe attirato la vittima sul luogo dell’agguato su precisa richiesta di Donato

Il luogo dove venne ucciso Brogna (riquadro in alto, accanto Emanuele R.Valenti)

Passalacqua per una ricompensa di 600 euro. In aula, rappresentati dall’avvocato Valerio Murgano, saranno presenti anche i familiari della vittima, nonchè la sua giovane compagna, che ha da poco partorito il bimbo avuto da Duro del quale a fine maggio il Tribunale dei minorenni ha riconosciuto ufficialmente la paternità -, ammessi dal giudice come parti civili nonostante l’opposizione delle difese degli imputati. Secondo la pubblica accusa Nicola Duro è stato ucciso per una vendetta trasversale, ideata da una famiglia rom di Catanzaro, per lavare l’onta di una relazione extraconiugale della figlia, rimasta incinta di un minorenne con il quale avrebbe avuto una storia nonostante fosse sposata con un altro. I suoi parenti - cioè i familiari di Donato Passalacqua, padre della ragazzina di etnia rom rimasta incinta dopo la relazione extraconiugale -, sempre stando all’ipotesi degli inquirenti, avrebbero deciso di vendicarsi colpendo a morte il fidanzato di una zia del ragazzino, padre del figlio illegittimo, anche lei incinta e prossima al matrimonio, e cioè proprio Nicola Duro. Gabriella Passariello

Duplice omicidio Grattà In 3 saranno giudicati dal gup Verranno giudicati con rito abbreviato i tre giovani finiti in manette con l’accusa di concorso nel duplice omicidio dei fratelli gemelli 45enni Vito e Nicola Grattà (nelle foto), avvenuto l’11 giugno 2010 a Gagliato nel Catanzarese. Si tratta di Alberto Sia, 26 anni, di Soverato, avvisato orale di pubblica sicurezza e figlio di Vittorio Sia, 51 anni, il presunto boss ucciso in un agguato il 22 aprile scorso; Patrik Vitale, 26 anni, di Satriano e Giovanni Catrambone, 22 anni, di Montepaone, entrambi noti per reati minori. Sono stati condotti in carcere dai carabinieri il 2 luglio scorso, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura distrettuale antimafia, che poi il giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, Emma Sonni, ha convalidato. I tre giovani - assieme ai quali è stato indagato anche un minorenne -, secondo la tesi dell’accusa avrebbero partecipato alla ideazione e all’esecuzione dell’omicidio dei Grattà, maturato nell’ambito di una faida tra cosche per il controllo del Soveratese. Una delle vittime di questa guerra è stato proprio Vittorio Sia, pa-

dre di Alberto, ed ora quest’ultimo insieme a Vitale e Catrambone sono sospettati di aver rubato lo scooter utilizzato per l’agguato di chiaro stampo mafioso in cui sono stati freddati i due Grattà. L’accusa per i tre è di concorso in omicidio, furto aggravato, lesioni e porto abusivo di arma da fuoco. Le intercettazioni e i riscontri investigativi hanno permesso ai carabinieri di verificare che i tre giovani, dopo il duplice omicidio, avrebbero rubato lo scooter, rinvenuto bruciato in località Pietà di Petrizzi, non distante dal luogo dell’agguato in una zona che sarebbe sotto il controllo proprio di Sia e degli altri due fermati. Qui i militari hanno rinvenuto anche una pistola 9x19 con quattro colpi nel caricatore,bruciata, compatibile con quella utilizzata per l’agguato. I riti alternativi richiesti dagli avvocati Gregorio Viscomi, Salvatore Staiano, Sergio Rotundo, Giovanni Caridi e Felice Siciliano e ammessi ieri dal giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro Abigail Mellace, saranno celebrati il prossimo 21 settembre. (g.p.)

a lamezia il comitato per l’ordine e la sicurezza LAMEZIA TERME«Dare un segnale importante di presenza assidua e costante da parte dello Stato». E’ racchiusa nelle parole del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, la motivazione che ha spinto il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza a riunirsi ieri a Lamezia Terme, una città dove negli ultimi mesi si è registrata una forte escalation criminale. «Quando sarà necessario - ha affermato Reppucci al termine del vertice, durato circa due ore - saremo sempre vigili e presenti sul territorio perché i cittadini abbiano un messaggio di fiducia, un messaggio rassicurante in quanto si tratta di una sorta di guerra che dobbiamo combattere tutti insieme». Secondo il prefetto, infatti, «tutti dobbiamo es-

Reppucci: tutti possono fare di più Pochi imprenditori denunciano sere soldati, protagonisti attivi di questo contrasto più efficace alla criminalità organizzata che tende a cannibalizzare l’economia ed anche a condizionare la vita civile, politica e sociale dei cittadini». Ecco perchè ci si aspetta «molto di più dalla classe imprenditoriale, in quanto - ha detto ancora - le denunce per estorsioni ed usura ormai si riducono a meno di due mani. Ma non perché questi fenomeni siano in diminuzione, anzi. Ci sono, invece, troppi imprenditori che non denunciano». «Non vogliamo eroi e martiri ha concluso - ,

tendo a rimarcarlo, però tutti possono fare di più». Parole, quelle di Reppucci, cui hanno fatto eco le affermazioni del procuratore della repubblica di Lamezia, Salvatore Vitello, che si è rivolto direttamente ai cittadini di Lamezia: «Abbandonate la rassegnazione e l’indifferenza - ha detto - . Lo Stato è qui presente e lo sarà sempre e non permetteremo che questa città diventi un cimitero». Quindi, è stata la volta del questore di Catanzaro, Vincenzo Roca, secondo il quale «chi si fa mettere nella morsa della criminalità non ne esce più». Da qui

l’avvio di un «controllo del territorio più accurato e meticoloso, anche privilegiando moduli operativi che siano più strutturati sulle esigenze esistenti» da affiancare ad un «aspetto investigativo che va rafforzato e modulato su queste specifiche criticità». Tutto questo in un momento in cui c’è «una congiuntura favorevole per quanto riguarda le istituzioni». Di «gesti di attenzione verso la comunità lametina, e soprattutto verso la parte maggioritaria della città che vorrebbe reagire, che non è indifferente e che non vuole che Lamezia torni al periodo degli omicidi quotidiani, delle estorsioni non denunciate e dell’usura diffusa», ha invece parlato il sindaco, Gianni Speranza. Saveria Maria Gigliotti


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«La Rupa mi diede 30mila euro» Omnia, il pentito Forastefano: mi chiese di dargli una mano per le elezioni CASTROVILLARI Dopo la sua deci- bibbia in video conferenza con il suo assisione di pentirsi e di iniziare la collabora- stito. Ripercorrendo i fatti oggetto del prozione con la giustizia, non c’erano ancora cesso Forastefano ha ricostruito: «L’ex state occasioni pubbliche come quella di consigliere regionale Franco La Rupa mi ieri. Antonio Forastefano “capocosca” - chiese di dargli una mano per le votaziocome si è definito lui stesso - del clan ope- ni dicendosi disponibile a pagare “qualche rante a Cassano Jonio e sulla Sibaritide bolletta”. Io gli risposi che il solo pagaha parlato nella sua nuova veste ad una mento delle “bollette” era poco e che ci costola del procedimento 340/06 mag- volevano 30-35 mila euro. Ci salutammo giormente noto come Omnia. Si tratta del e mi disse che ci saremmo sentiti. Qualche procedimento che lo vede coimputato per giorno prima delle votazioni ricevetti una voto di scambio con l’ex consigliere regio- busta con dentro 30 mila euro». Quel nale dell’Udeur Franco La Rupa e l’ex con- giorno venne prima «a casa mia Giusepsigliere provinciale Luigi Garofalo. E’ sta- pe Pulignano e mi disse che c’era un polito fatto anche il punto sulla sua collabora- tico che si trovava in zona e che voleva zione. Forastefano «ha reso diversi verba- parlarmi - ha detto Forastefano -. Gli rili tutti apprezzabili - ha spiegato il pm del- sposi che ero disponibile a incontrarlo. la Dda Luberto-. Ancora oggi non è sotto- Poco dopo arrivarono Pulignano e altre posto ad alcun programma di protezione persone, tra cui La Rupa e Garofalo». Dopo aver «discusso del più e del meanche se abbiamo disposto alcune misure tutorie». Luberto ha poi aggiunto sul fi- no e delle imminenti regionali, ad un cernire dell’esame: «Se dice quello che sa non to punto io e La Rupa uscimmo fuori e ci appartammo e mi chieavrà problemi ad avere il se di dargli una mano programma di protezioper le votazioni». Antone. Lo sa che da lui si preil pm riformula nio Forastefano ha poi tende un contributo pardetto tra le altre cose di ticolare. Dagli altri posle richieste non avere più incontrasiamo pretendere i piccoUn anno e due to La Rupa dopo quella li fatti. Da lui vogliamo mesi per Antonio volta e di avere incontrasapere le verità». to Garofalo solo alcuni L’esame dinanzi al TriForastefano mesi dopo che la campabunale di Castrovillari e tre anni e dieci gna elettorale era finita. (De Franco presidente, Gatto e Bardari a latere) è mesi per La Rupa Il “capocosca” ha sostenuto poi che «qualche iniziato con le domande e Garofalo giorno prima delle votadel difensore di Forastezioni venne nuovamente fano Sante Foresta, a Re-

processo infinito

Parte civile la Lombardia “Bocciata” la Calabria

Antonio Forastefano a casa mia Pulignano che mi consegnò una busta gialla dicendomi che me la mandava La Rupa. L’aprii e dentro c’erano 30 mila euro in banconote di vario taglio». Forastefano ha risposto alle domande oltre che della Corte anche del pm Vincenzo Luberto e del difensore di Luigi Garofalo, Michele Donadio. Dopo la deposizione di Forastefano, Luberto ha riformulato le sue richieste di condanna chiedendo un anno e due mesi per Forastefano e tre anni e dieci mesi per La Rupa e Garofalo. Il processo è stato rinviato a metà luglio. Luigi Brindisi

Sì alla Regione Lombardia come parte civile nel maxi-processo, con rito abbreviato, a carico di 119 imputati, coinvolti nella operazione “Infinito” della Direzione distrettuale antimafia di Milano del luglio 2010 contro le cosche della ’ndrangheta radicate al nord. Lo ha deciso il gup di Milano Roberto Arnaldi che ha invece “bocciato” la richiesta della Regione Calabria di entrare come parte civile nel procedimento milanese. Il giudice ha escluso l’amministrazione regionale calabrese spiegando, in sostanza, che non può chiedere i danni d’immagine, non essendoci un legame territoriale con i fatti di mafia al centro del processo, avvenuti a Milano e nell’hinterland. Una decisione inattesa e che ha lasciato l’amaro in bocca ai vertici regionali calabresi. Sono stati, in-

vece, ammessi come parti civili anche sei comuni lombardi (Pavia, Bollate, Paderno Dugnano, Desio, Seregno e Giussano), il Ministero dell’Interno, la presidenza del Consiglio e la Federazione antiracket presieduta da Tano Grasso. Esclusi l’Alto commissariato antiracket, perché era carente la documentazione presentata, e i curatori fallimentari di alcune società, tra cui quelli della Perego Strade, società che secondo l'accusa sarebbe stata in mano ai clan, perché al centro del processo c’é il reato di associazione mafiosa e non quello di bancarotta. Nella prossima udienza, fissata per il 21 giugno sempre nell’aula bunker di via Ucelli di Nemi, si svolgeranno gli interrogatori richiesti da quattro imputati, mentre il 24 e il 28 giugno parleranno i pm per la loro requisitoria.

Gli indagati non rispondono al gip “On the road”, intanto l’inchiesta sulla mafia italo-ucraina va avanti

La conferenza stampa dell’operazione “on the road” tenutasi martedì CATANZARO Gli indagati davanti al gip Abigail Mellace. Quasi tutti si avvalgono della facoltà di non rispondere. L’inchiesta che li ha portati in carcere è delicata ed il compendio indiziario è articolato. Elaborato dal pm Simona Rossi, sulla scorta dell’attività investigativa compiuta dagli agenti della

Squadra mobile di Catanzaro guidata dal dirigente Rodolfo Ruperti, ha portato alla notifica di sei delle dieci misure cautelari emesse dal gip Mellace. Altri quattro sono attivamente ricercati, ma gli inquirenti hanno la certezza che siano tutti all’estero. In fondo, quella colpita con l’operazione “On the road” è «un’as-

sociazione mafiosa straniera». «In Italia - aveva spiegato il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli è una delle prime volte che viene contestato questo reato introdotto col pacchetto sicurezza in riforma del reato previsto all’articolo 416bis del codice penale». Matteo Vescio, ventinovenne lametino, il capo; Vasyl Koval, ventisette anni ucraino, il suo faccendiere. Poi quattro donne, anch’esse ucraine, pienamente compartecipi secondo l’accusa, all’associazione di stampo mafioso. Infine «Igor», il picchiatore. Coindagati, nella commissione di altri reati fine, al-

tri cinque, dei quali tre gravati da misura. L’associazione secondo l’ordinanza vergata dal gip Mellace - avrebbe imposto il pizzo sui trasporti di merci e persone tra LameziaCatanzaro e l’Ucraina, taglieggiando gli autisti, costretti a saldare una tassa compresa tra i 100 ed i 200 euro ad ogni passaggio da piazza d’Armi, a Lamezia, e dal Benny hotel di Catanzaro. Tra le contestazioni di reato formulate dal pm Rossi, d’altronde, c’è spazio anche per altro. La gang di Vescio avrebbe avuto anche le mani in pasta nella prostituzione, sfruttando in particolare una donna romena, «tale “Adria-

na”», che è ancora in corso d’identificazione. Inoltre, alcuni degli indagati, avrebbero preso parte anche ad «un’associazione a delinquere, operante tra l’altro, in Lamezia Terme, diretta a commettere una serie indeterminata di delitti di favoreggiamento e sfruttamento dell’ingresso clandestino o, comunque, della permanenza illegale nel territorio dello Stato di soggetti extracomunitari di nazionalità ucraina». Il traffico di esseri umani, che viene contestato in particolare a tre degli ucraini finiti in manette, si sarebbe concretizzato anche «utilizzando documento contraffatti o al-

CATANZARO

Santi Consolo è il nuovo procuratore generale CATANZARO È Santi Consolo il nuovo procuratore generale di Catanzaro. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura (con 16 voti a favore, 8 contrari e un astenuto) ha nominato l’esponente di Magistratura indipendente, che già era stato largamente votato quale destinatario dell’incarico in seno alla seconda commissione del consiglio. Consolo, attuale vice capo del Dap, il Dipartimento del ministero

della Giustizia che si occupa delle carceri, è siciliano, nato in provincia di Palermo, componente del Csm tra il 1998 e il 2002. Il magistrato ha lavorato molti anni in Sicilia, prima come sostituto procuratore a Nicosia (Enna), poi come giudice a Palermo, e in seguito come sostituto procuratore generale nello stesso capoluogo siciliano. In passato Consolo è stato in corsa anche per la nomina a procuratore generale di Calta-

nissetta, ma nell’aprile del 2010 il Csm gli ha preferito Roberto Scarpinato. Alla guida della Procura generale di Catanzaro - attualmente retta dal facente funzioni Giovanni Grisolia - Consolo giunge dopo il pensionamento avvenuto ad ottobre dell’avvocato generale dello Stato e procuratore generale facente funzioni Dolcino Favi, che a sua volta reggeva l’ufficio dopo il trasferimento del pg Vincenzo Iannelli.

terati o, comunque, illegalmente ottenuti», realizzando quindi «atti idonei diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato di soggetti extracomunitari ai quali cedevano, a titolo oneroso, passaporti e visti falsi utili a simulare le condizioni legittimanti l’accesso dei predetti alla frontiera o, comunque, favorivano la permanenza illegale degli stessi nel territorio italiano». In sostanza lo stratagemma usato prevedeva il confezionamento di documenti riportanti i dati anagrafici di cittadini romeni la cui identità era affibbiata agli ucraini, che così da extracomunitari diventavano, falsamente, comunitari. Nel corso della conferenza stampa gli inquirenti hanno ribadito di non aver ancora individuato la stamperia. Anche per questo le indagini vanno avanti, protese pure a scoprire i covi in cui sarebbero nascoste le armi della cui esistenza si è avuta prova grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali acquisite nell’ambito dell’inchiesta. Perché l’organizzazione sgominata non s’occupava - sostengono - solo di estorsioni, traffico di esseri umani e fabbricazione di documenti falsi. Dietro potrebbe esserci molto di più. r.c.


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il caso corigliano Di seguito pubblichiamo integralmente la relazione che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha decretato il commissarimento del comune di Corigliano Calabro.

«Concreti collegamenti con la criminaltà»

Il Comune di Corigliano Calabro (Cosenza) i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009, presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità degli organi elettivi, il buon andamento dell’amministrazione e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica. Con ordinanza del 17 luglio 2010 il gip di Catanzaro ha disposto la custodia cautelare per 67 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il suddetto provvedimento ha avuNella relazione prefettizia, viene posta in to quali destinatari anche due fratelli del sindaco di Corigliano Calabro, sottoposti al regi- rilievo un’illegittima ed anomala commistiome detentivo speciale di cui all’art. 41bis del- ne nella gestione degli affidamenti di lavori l’ordinamento penitenziario, mentre lo stes- pubblici, rappresentata da un’indebita ingeso primo cittadino è risultato iscritto nel re- renza degli organi politici sull’operato degli gistro degli indagati nel medesimo contesto organi amministrativi, in contrasto con il investigativo per il reato di concorso esterno principio di separazione dei poteri di indirizin associazione mafiosa. In relazione a tali vi- zo e programmazione propri degli organi pocende e al fine di verificare la sussistenza di litici da quelli gestionali imputabili all’appaforme di condizionamento e di infiltrazione rato dirigente. Le modalità di conferimento delle locali consorterie nei confronti degli am- degli incarichi sono spesso risultate connoministratori dell’ente, il Prefetto di Cosenza, tate da irregolarità, come rivelato in particocon decreto del 23 settembre 2010, ha dispo- lare dall’esame di un fascicolo relativo al prosto l’accesso presso il suddetto comune. Al- gramma “coordinamento delle attività del l’esito degli accertamenti effettuati, la com- centro storico”; tale iniziativa sarebbe stata missione incaricata dell’accesso ha deposita- finalizzata alla realizzazione di attività proto le proprie conclusioni, sulle cui risultanze gettuali nonché alla costituzione di una speil Prefetto di Cosenza, sentito il Comitato pro- cifica struttura di assistenza tecnica compovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sta da professionisti esterni specializzati in integrato con la partecipazione del Procura- vari settori... l’intera procedura è risultata catore Capo della Direzione distrettuale anti- ratterizzata da molteplici illegittimità e manmafia di Catanzaro e del Procuratore Capo canza dei requisiti di trasparenza. In particodella Repubblica di Rossano, ha redatto l’al- lare… non sono stati rinvenuti i curricula dei legata relazione in data 18 marzo 2010… in professionisti incaricati e manca qualsiasi dacui si dà atto della sussistenza di concreti, uni- to concernente la misura dei compensi come voci e rilevanti elementi su collegamenti di- invece richiesto dalla normativa di settore. retti e indiretti degli amministratori locali con Lo stesso sindaco ha incaricato direttamente la criminalità organizzata di tipo mafioso e e illegittimamente i componenti della sudsu forme di condizionamento degli stessi, ri- detta struttura, uno dei quali connotato da scontrando pertanto i presupposti per lo scio- legami con la stessa famiglia del sindaco e soglimento del consiglio comunale. Il lavoro rella di un soggetto coinvolto nella medesima svolto dalla commissione d’indagine, che si è operazione giudiziaria. In questo quadro assume indubbia significatività avvalsa della documentazioindiziaria la circostanza che ne trasmessa dalla Dda di Cala nomina dei suddetti protanzaro e di quella fornita dal la tornata fessionisti è stata revocata lo Gico della Guardia di finanza, ha preso in esame, oltre elettorale del 2009 stesso giorno in cui il Prefetto di Cosenza ha disposto l’acall’intero andamento gestio... il sindaco cesso al Comune. nale dell’amministrazione coha intrattenuto Elementi sintomatici delmunale, la cornice criminale l’incapacità dell’Amimnistrae il contesto ambientale ove rapporti zione locale di far fronte alle si colloca l’ente locale, con con soggetti vicini ingerenze della criminalità particolare riguardo ai raporganizzata sono stati posti in porti tra gli amministratori e se non organici rilievo nel settore degli appalla locale consorteria. alla malavita ti pubblici ove alcune ditte leLa relazione ha messo in rigate alla locale criminalità, in lievo come, nel corso della primo luogo quelle riconducampagna elettorale del 2009, il sindaco abbia intrattenuto rapporti cibili ai fratelli del sindaco, sottoposte a secon soggetti vicini se non organici agli am- questro nell’ambito della suddetta indagine bienti della malavita organizzata che hanno giudiziaria, hanno ottenuto l’affidamento di posto in essere una sistematica attività di so- subappalti con modalità e procedure illegittistegno e di appoggio a favore del futuro sin- me. Nel rapporto stilato dalla Guardia di Fidaco, soprattutto nelle zone ove la locale co- nanza in relazione all’appalto concernente sca ha, da sempre, un radicato controllo del “lavori di miglioramento e messa in sicurezterritorio. Elementi sintomatici di un condi- za della viabilità della frazione scalo” viene zionamento dell’amministrazione da parte fatto riferimento ai contatti intercorsi tra l’asdella criminalità organizzata sono stati rin- sessore ai lavori pubblici ed uno dei suddetti venuti nei particolari legali tra uno dei com- fratelli del sindaco, nell’area di cantiere per ponenti della giunta comunale e i fratelli del pianificare lo svolgimento dei lavori, in data primo cittadino interessati dalla menzionata antecedente il perfezionamento del contratordinanza di custodia cautelare. Viene inoltre to di subappalto. Un elemento sintomatico rilevato che parte dei componenti dell’attua- della mancanza di libertà gestionale dell’imle compagine politica sono gravati da prece- prenditore aggiudicatario dei lavori è inoltre denti penali, pregiudizi rilevati peraltro anche rappresentato dal contenuto di una conversanei confronti di funzionari e dipendenti del- zione captata nel corso delle indagini nella l’ente locale, alcuni dei quali ritenuti organi- quale lo stesso imprenditore aggiudicatario ci o contigui alla malavita organizzata. L’atti- chiedeva ad uno dei fratelli del sindaco di invità di accesso ha riscontrato, all’interno del- dicargli i nominativi delle imprese cui affidal’ente, un contesto generale di diffusa illega- re l’esecuzione dei lavori e la fornitura dei malità, elemento che costituisce una delle condi- teriali… Diffuse e sistematiche irregolarità sono stazioni tipiche per il determinarsi del condiziote accertate nell’ambito dei lavori disposti con namento mafioso...

gnato a favore del futuro sindaco nella campagna elettorale all’esito della quale la stessa risultò eletta. È stato accertato al riguardo che l’attuale sindaco già prima della sua elezione intercedette presso i competenti uffici comunali per il rilascio della menzionata licenza. Gravi irregolarità ha evidenziato anche l’esame degli atti relativi ad autorizzazione amministrativa rilasciata ad un soggetto destinatario della suddetta ordinanza di custodia cautelare in carcere, già sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s. ed a cui carico risultano condanne penali per reati di particolare allarme sociale. Nel fascicolo d’ufficio è stato rinvenuto il certificato del casellario giudiziale in cui è riportata la suddetta condanna. Benché fosse pertanto evidente la sussistenza di una causa ostativa al rilascio della licenza gli uffici comunali rilasciarono ugualmente la richiesta di autorizzazione. Nella relazione viene segnalato, come elemento caratterizzante l’intera struttura comunale, il mancato ricorso, nella quasi totalità dei casi, alle cautele antimafia. Infatti sia nel settore del commercio sia in quello dei lavori pubblici, anche allorquando sono stati trattati carteggi che interessavano soggetti coinvolti in indagini antimafia, questi ultimi hanno visto accogliere le proprie istanze senza che l’amministrazione abbia mai richiesto, nemmeno a campione, la relativa comunicazione antimafia. Ulteriori criticità sono emerse dall’esame degli atti relativi alla gestione del mercato ittico. Una delle prime delibere adottate dalla giunta, anche in questo caso operando un’illegittima invasione delle competenze assegnate all’apparato burocratico, attiene alla voltura delle concessione di un box per lo svolgimento di attività commerciale, disposta senza alcune attività istruttoria e comparazione d’interessi, avvenuta solamente sei giorMINISTRO DELL’INTERNO Roberto ni dopo la richiesta a favore di una ditta riconMaroni ducibile ad uno dei sostenitori del sindaco durante la campagna elettorale, nipote del caordinanze contingibili ed urgenti a quello di po storico della locale cosca. Il quadro di comsomma urgenza. Viene messo in rilievo, det- promissione che emerge dalla relazione del tagliatamente, come l’amministrazione co- Prefetto di Cosenza è tanto più allarmante se munale, in occasione delle emergenze clima- si considera il breve arco temporale in cui ha tiche dell’autunno-inverno 2010, abbia emes- operato l’attuale amministrazione. La relaso una serie di ordinanze di somma urgenza zione della commissione d’indagine ha fatto che, ad eccezione di una, sono tutte state emergere come l’apparato burocratico e queladottate direttamente dal sindaco, in viola- lo politico, e in particolare il primo cittadino, zione della normativa vigente e, spesso, sen- abbiano tollerato e consentito la presenza e l’intromissione nella vita delza che ne riscontrassero i rel’ente di ditte o soggetti legalativi presupposti. Le stesse ti alla locale criminalità orgaperaltro non sono state succommistioni nizzata... Sin dal momento cessivamente regolarizzate dell’insediamento, gli organi nei termini richiesti dalla vitollerate politici sono apparsi consapegente normativa. EmblemaSin dal momento voli del regime di illegalità e tica a tal riguardo risulta essedell’insediamento di sviamento dell’attività amre la circostanza che la Regioministrativa ma, quantomene ha ritenuto di non accorgli organi politici no, incapace di rimuoverlo, dare al comune i richiesti sono apparsi l’attività svolta dalla comparimborsi a causa delle irregogine eletta è apparsa anzi, per larità riscontrate nella docuconsapevoli del versi, funzionale al mentazione relativa alle sudregime di illegalità molti mantenimento di determinadette ordinanze. ti assetti di inefficienza e illeLa relazione prefettizia ha galità dell’apparato amminievidenziato che l’amministratore unico della società alla quale sono stati strativo che hanno favorito gli interessi diretaffidati in tale periodo la maggior parte dei la- ti o indiretti della locale consorteria. L’insievori di somma urgenza, per importi larga- me dei suesposti elementi denotano con pamente più rilevanti rispetto a quelli affidati ad lese evidenza forme di condizionamento del altre ditte, è strettamente legato, anche per procedimento di formazione della volontà derapporti di lavoro, ai fratelli del primo citta- gli organi, essendo questo inciso dai collegadino. Le indagini svolte dalla Guardia di Fi- menti che hanno compromesso il buon andananza hanno messo in evidenza che le socie- mento e l’imparzialità dell’amministrazione tà riconducibili ai fratelli del primo cittadino comunale, determinando deviazioni nella pur non essendo formalmente affidatarie, in- conduzione di settori cruciali dell’ente, come tervennero comunque nell’esecuzione dei la- quello degli appalti pubblici. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elevori grazie al sistema dei noli a crudo pattuiti sulla base dei semplici accordi verbali tra le menti, ricorrano le condizioni per l’adozione due società. Anche in questo caso parte degli del provvedimento di scioglimento del consiinterventi oggetto del sub affidamento venne- glio comunale di Corigliano Calabro ai sensi ro effettuati prima ancora che il sindaco fir- dell’art. 143 dl 18 agosto 2000 n.267, con l’afmasse l’ordinanza di affidamento dei lavori. fidamento della gestione dell’ente locale ad L’organo ispettivo ha inoltre proceduto al- una commissione straordinaria, per rimuovel’esame di alcune licenze e autorizzazioni re gli effetti delle predette anomalie… In recommerciali. È stato preso in esame in parti- lazione alla presenza e all’estensione dell’incolare il carteggio relativo ad un’autorizzazio- fluenza criminale, si rende necessario che la ne amministrativa per somministrazione al durata della gestione commissariale sia deterpubblico di alimenti e bevande rilasciate alla minata in diciotto mesi. il ministro convivente di un noto esponente della crimiRoberto Maroni nalità organizzata che si era fortemente impe-

La relazione con cui Maroni ha sciolto il Comune di Corigliano per mafia


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il caso corigliano INTERVISTA A PASQUALINA STRAFACE. Ex sindaco di Corigliano sciolto per mafia

IO NEL TRITACARNE

la mia famiglia distrutta DI

PIERO SANSONETTI

Signora Straface, Lei è accusata di qualche reato? «No». Lei crede che i suoi fratelli siano innocenti? «Certo, credo che siano innocenti». Cosa pensa della ‘ndrangheta? «È uno dei mali della Calabria. E io la combatto. Per esempio mi sono costituita parte civile in un paio di processi contro la mafia». Quali? «“Timpone rosso” e “Santa Tecla”». Perché pensa che il prefetto abbia chiesto lo scioglimento del Comune? «Non saprei, francamente. Non c’è nessuna ragione plausibile. Io mi sono comportata sempre in modo correttissimo e ho fatto di tutto per combattere la corruzione e le illegalità. Se mi dà il tempo di farlo, le racconto in che modo». Ora le do tutto il tempo che serve. Però prima mi dica: mi pare di capire che il prefetto avrebbe ipotizzato infiltrazioni mafiose nell’apparato del Comune. E così? «Guardi, io non lo so. Le posso dire questo: se ci sono queste infiltrazioni certo non provengono da assunzioni fatte da me. E se ci sono, vuol dire che ci sono da prima che io diventassi sindaco, nel 2009. Ma prima di me, e per due anni, il Comune è stato gestito da commissari del governo. E allora, mi scusi, ma lei è in grado di spiegarmi perché questi commissari non hanno denunciato, e possibilmente eliminato queste infiltrazioni?». Magari sono avvenute dopo. Lei quante assunzioni ha fatto durante il suo mandato? «Zero». Nessuna assunzione, neanche una? «No, nessuna». Sono venuto a intervistare la ex sindaca di Corigliano, Pasqualina Straface, perché mi sembra un personaggio molto interessante e perché mi sembra interessante il caso politico che la riguarda. La signora Straface è una quarantenne combattiva, leader del centrodestra coriglianese da parecchi anni, figlia di un agricoltore, sorella di due imprenditori che l’estate scorsa sono finiti in prigione, al 41 bis, accusati di associazione mafiosa. Lei è sindaca di Corigliano dal 2009 e nei giorni scorsi è stata – come dire? - deposta, insieme a tutto il Consiglio comunale, su richiesta del prefetto e su ordine del Governo, perché il Comune è considerato mafioso. E dunque il consiglio comunale è stato sciolto, la regolarità democratica sospesa per 18 mesi, ed è stato nominato un commissario che governerà il Comune fino a nuove elezioni (a meno che, dice l’avvocato della signora Straface, il Tar del Lazio nel frattempo non accolga il ricorso. Anzi, l’avvocato è convinto che il Tar accoglierà il ricorso perché il decreto di scioglimento secondo lui è infondato). Ora, di fronte a questa situazione, ci sono due ordini di problemi. Del primo ho già parlato su queste colonne, affermando la mia opinione (che so essere un po’ minoritaria) contrarissima allo scioglimento dei consigli comunali e alla sospensione della democrazia per ordine governativo. Lo ritengo un abuso che scompiglia lo Stato di diritto, assegnando al potere esecutivo una competenza che soverchia e annienta il potere rappresentativo e quello giudiziario. Il secondo problema è più specifico: questa signora Straface, davvero è “Lady Mafia”, come l’hanno definita i giornali e i suoi avversari politici, o invece è una buona amministratrice? Sono andata a trovarla per capire questo. Le ho telefonato e lei ha accettato subito di concedermi una intervista. Mi ha detto che non avrebbe rifiutato nessuna domanda e così è stato. La ho incontrata a Corigliano, nella sede provvisoria del suo partito, in centro, e lei mi ha accolto insieme a suo marito, a un giovane avvocato, e a un gruppetto di dirigenti del Pdl. Signora, prima di andare avanti, e prima di spiegarmi cosa ha fatto per combattere corruzione e illegalità, mi racconti brevemente la sua storia. «Sono nata nel ’69, sono la penultima di sette figli. Mio padre ha sempre lavorato la terra. Era un uomo di sinistra, vo-

tava Pci. Io ho fatto l’università a Bari, ho studiato economia. ste? «C’è una classifica dei Poi nel ’93, a 24 anni, sono tornata a Corigliano e ho iniziato a fare politica. Mi sono presentata alle elezioni in una li- Comuni medio-grandi sta civica. Sono stata eletta consigliere comunale con molte più virtuosi d’Italia. preferenze. Sono risultata la terza più votata. Da allora non Noi siamo proprio ho lasciato più la politica e la mia città. Mi è capitato di sta- in cima, nel grupre all’opposizione o di far parte della maggioranza di gover- petto di testa: no. Sono stata eletta anche consigliere provinciale, in un col- siamo al dodilegio della cintura “rossa” di Corigliano dove fino al 2004 cesimo posto e non era mai stato eletto un consigliere di destra, e per cinque al primo in anni ho fatto l’opposizione in Provincia (ho un ricordo ecce- tutta la Calazionale di Cecchino Principe, che era dello schieramento op- bria. Primo posto al mio ma era una gran persona). Nel ’96, dopo Fiug- assoluto è gi, mi sono iscritta ad Alleanza Nazionale, facevo parte del- risultato il la destra sociale, quella di Alemanno, e sono sempre stata in Comune di prima fila nelle battaglia per i diritti dei lavoratori. Ho or- Modena, ganizzato il circolo di An di Cantinella, grossa frazione di noi a una Corigliano, trecento iscritti, gigantesco entusiasmo, duecen- spanna...». Come lo to giovani...». Cosa la attraeva di An? «Regole, valori e ideologia». Stimava Fini? «Moltissimo. Fini per me è stato importantissimo». Quando è andato via dal Pdl lei cosa ha fatto? «Lo vuole sapere davvero? Ho pianto». Signora, torniamo a Corigliano. Vorrei che lei mi spiegasse perché respinge tutti i sospetti sulla sua correttezza. «Guardi qui: questa è la dichiarazione del Governo – ministero della Funzione pubblica – che premia Corigliano con il premio EX SINDACA “trasparenza”. È un atto del Pasqualina Straface quando era 2011, non del secolo scorso. ancora la prima cittadina del Ce lo hanno assegnato Comune di Corigliano Calabro qualche mese prima di scioglierci per mafia...». In che consi-

l’operazione

Santa Tecla, l’inchiesta terremoto CORIGLIANO (CS)È da una via del centro di Milano, dove secondo gli inquirenti avveniva lo “smistamento” della droga, che prende il nome l’inchiesta “Santa Tecla” che segna l’inizio del terremoto politico e amministrativo sfociato, lo scorso 9 giugno, nella decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il consiglio comunale di Corigliano rilevando condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Il blitz di carabinieri e guardia di finanza del 21 luglio 2010 sancisce la nascita di una “nuova era” per la città di Corigliano. È una delle pagine più delicate e più controverse della storia di questa città quella apertasi con la maxioperazione antimafia “Santa Tecla” che, già dai numeri, si rivela imponente. Ben ottantasei indagati (tra le accuse associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione) e un giro d’affari vorticoso su cui gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto, hanno meticolosamente fatto luce. Ma già in quel blitz si scorgevano le prime “avvisaglie” di una vicenda che avrebbe senz’altro avuto ripercussioni anche sulla vita politica e amministrativa della città. Coinvolti nella maxioperazione vi sono anche i fratelli del sindaco Pasqualina Straface dopo qualche giorno assegnati al 41bis (regime che verrà revocato a dicembre per Franco Straface, sottoposto ai domiciliari per motivi di salute, e nei mesi successivi, su richiesta del pm, anche per Mario Straface, detenuto a Milano), nonché altri suoi familiari indagati a piede libero. A fine

luglio il sindaco indice una conferenza stampa e, dichiarandosi personalmente estranea ai fatti, annuncia la ferma volontà della sua amministrazione di andare avanti. Ma passa solo qualche settimana e giunge un’ulteriore notizia: nel mirino della Dda vi è anche Pasqualina Straface, indagata per concorso esterno in associazione mafiosa e sottoposta per un lungo periodo a intercettazioni telefoniche e ambientali. La volontà non cambia e l’esecutivo resta in carica. Si arriva così al 27 settembre, quando i componenti la Commissione d’accesso nominati dall’allora prefetto di Cosenza Antonio Reppucci, varcano la soglia del palazzo di città dando il via all’attività ispettiva che si protrarrà per circa cinque mesi, con il compito di valutare il condizionamento ’ndranghetista e le collusioni nell’attività amministrativa del comune. A febbraio, intanto, la procura distrettuale dichiara conclusa la fase delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta “Santa Tecla” disponendo lo stralcio della posizione di Pasqualina Straface che, unitamente a quella di altre 16 persone, confluisce in un separato procedimento. Il 30 maggio prende il via l’udienza preliminare di “Santa Tecla” dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro. In quella occasione, il Comune di Corigliano si costituisce parte civile mentre, dopo lo scioglimento decretato dal Viminale, lunedì scorso si è insediata la terna commissariale nominata dal Prefetto che guiderà il Municipio per i prossimi 18 mesi. Rossella Molinari


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il caso corigliano dei suoi fratelli. So benissimo che nesha meritato questo premio. «La ’ndrangheta? suno può essere considerato responsa«Allora, cerco di essere sintetica. Guardi È certo uno bile dei reati dei propri parenti. Però, qui: questa è la lettera del magistrato Salvalei capisce, io sono molto curioso. I suoi tore Boemi, commissario della “Stazione Unidei mali della fratelli sono accusati di reati gravi. C’è ca Appaltante” che accetta la nostra richiesta Calabria. Ed io un imprenditore che dice di avere subidi sovrintendere tutti gli appalti pubblici di la combatto» to una estorsione dai suoi fratelli a Corigliano. È del luglio 2010. Precedentemenmezzo ’ndrangheta... te, in gennaio, avevamo chiesto al prefetto di «Appunto: c’è un imprenditore che dice così. Punto». (alCosenza di nominare un esperto che sovrintendesse l’attività comunale per l’assegnazione dei lavori pubblici. Guardi lora interviene l’avvocato: “riscontri zero. I suoi fratelli lavoqui, la richiesta è del 29 gennaio e il 17 febbraio il prefetto ci rano da anni, hanno subito intimidazioni, attentati, ricatti. Le risponde e nomina commissario il dottor Domenico Giorda- cosche di Corigliano e di Cassano gli hanno imposto tangenti no. Se vuole le faccio vedere anche tutte le carte dalle quali ri- di migliaia di euro per lavorare. Loro sono sempre stati vittisulta che i primi atti della mia giunta sono stati la lotta al- me della ’ndrangheta...”). Signora, però lei è accusata anche per degli appall’evasione fiscale (che era molto molto alta) la riduzione dei costi di costruzione, l’avvio di un piano regolatore (che a Co- ti che ha concesso ai suoi fratelli. Uno, mi pare, per rigliano mancava dal 1970), e il controllo di un mare di irre- la costruzione di una rotonda stradale. E uno per golarità e di mancati pagamenti del condono edilizio. Poi ho dei lavori durante l’alluvione del 2009. Non è così? «L’appalto per la rotonda è un subappalto. Non lo ha conaffrontato la questione dei rifiuti, togliendo l’incarico a una ditta che costava un occhio della testa... Quando sono stata cesso il Comune. Cioè, il Comune ha dato l’appalto a una diteletta sindaco, nel 2009, il Comune era in una situazione di- ta, che non appartiene affatto ai miei fratelli, la quale, poi, ha sastrosa. Sono andata a Roma e lì, al ministero, mi hanno subappaltato un lavoro alla ditta dei miei fratelli. Il Comune detto: “Signora, dichiari il dissesto, con questi conti non ce la non c’entra niente. Io non potevo impedire che questo avvenisse». può fare...”». Già, ma i suoi fratelli avrebbero potuto avere il E lei non ha ascoltato il consiglio. «No. Se dichiaravo il dissesto il Comune veniva tagliato buongusto di evitare di accettare un lavoro che vefuori da qualunque progetto di sviluppo, dall’uso dei fondi eu- niva dal Comune, essendo i fratelli del sindaco. Non ropei, da qualunque attività straordinaria, capisce? Sareb- le pare? «E perché, scusi?». be stato un bel danno. Mi sono detta: proviamo intanto a reSuo marito, mi dicono, faceva l’imprenditore ancuperare quelli che si chiamano i “residui attivi”». che lui. E quando Lei è diventata sindaco ha chiuso Che sarebbero? l’impresa per evitare conflitti di inte«I crediti, l’evasione fiscale e tutto quanto». resse. È vero? Erano consistenti? «Sono la «Sì». «Erano enormi». penultima di 7 Beh, vede, forse i suoi fratelli... Signora Straface lei è inquisita o no? «Forse dal punto di vista etico ha ragione. Cioè: ha avuto un avviso di garanzia figli. Mio padre Ma non c’è reato, comunque». per concorso esterno in associazione ha sempre E l’appalto durante l’alluvione? mafiosa? «Mi ricordo quell’alluvione. Lo fronteg«No. Mai. Ho saputo che dal 2008 sono lavorato la terra» giammo a mani nude. Mi ricordo che andai iscritta nel registro degli indagati per via delle dichiarazioni di un pentito. Ma i giudici non hanno io personalmente, con i consiglieri comunali, a bloccare le mai ritenuto di dover emettere un avviso di garan- strade con le transenne perché rischiavamo che l’acqua si zia. E ormai sono passati i due anni e tre mesi, che portasse via le automobili. Come prevede la legge, concesono il tempo massimo che può durare una demmo dei lavori d’urgenza a varie ditte locali. Una di queindagine dal momento dell’iscrizione nel ste aveva bisogno di enormi massi per fare un certo lavoro registro degli indagati. Dunque devo di ristrutturazione di una frana. Questi massi li possedeva soritenere che l’indagine sia conclu- lo la ditta dei miei fratelli. E loro si sono rivolti alla ditta dei miei fratelli. Le pare un reato? Le pare uno scandalo? Che fasa». cevamo, si rivolgevano in Piemonte e intanto lasciavamo che E allora parla terra franasse? Mi dica Lei. E poi, guardi, le cifre sono liamo chiare. I miei fratelli negli ultimi tempi hanno ottenuto incarichi dal Comune di Sibari per circa 545mila euro, da Cassano per 226mila euro, dalla provincia di Cosenza per oltre mezzo milione e da Corigliano niente: solo un subappalto, da un privato, di circa 100mila euro. Lei pensa davvero che ci sia una proporzione tra queste cifre? Pensa che la loro fortuna sia avere una sorella sindaco?». La accusano di avere preso voti mafiosi a Schiavonea... «Sì, mi accusano di avere rastrellato 800 voti tra il primo e il secondo turno delle comunali. E di averli ottenuti negli ambienti della piccola marineria, e accusano questi ambienti di essere mafiosi. Innanzitutto le dico che io ho sempre avuto rapporti politici stretti con questa gente, perché mi sono sempre battuta per le loro rivendicazioni. Ma poi c’è un altro fatto. Uno dei candidati sindaci, sconfitti al primo turno, si chiama Giorgio Aversente, e aveva preso 1200 voti tra i marinai di Schiavonea. Al secondo turno abbiamo fatto con lui l’accordo e l’apparentamento delle liste. A lei sembra così strano che dei suoi 1200 voti circa i due terzi siano venuti a me?». Signora, la ’ndrangheta è forte nel Coriglianese? «Sì, è forte». Conta negli affari? «Certo che conta». Ed è in grado di influenzare la politica? «Mah, non so: a me non risulta». La situazione della sua famiglia ora è un po’ complicata. «Sì. Un fratello in prigione e uno agli arresti domiciliari. L’azienda sotto sequestro. I loro beni personali bloccati. I figli lavorano in azienda ma attualmente non prendono lo stipendio perché l’azienda è in pessime acque. Mia madre sta male, soffre, è depressa. Mio padre ha più di ottant’anni e combatte, e manda avanti la famiglia con la sua pensione, e zappa la terra...». Signora, lei è arrabbiata col ministro Maroni che ha deciso lo scioglimento del suo comune per mafia? COMMISSARIATO Nella foto in alto, la sede del Comune di Corigliano Calabro

La signora Straface stringe le labbra, accenna un sorriso e fa una smorfia con gli occhi. Poi sussurra una parola: «Delusa....».

Se ci sono infiltrazioni mafiose certo non provengono da assunzioni fatte da me. Sa quante assunzioni ho fatto? Zero. Allora vuol dire che c’erano già prima che io diventassi sindaco. Giusto? Ma prima di me, e per due anni, il Comune è stato gestito da commissari del Governo: non hanno visto niente?

C’è una dichiarazione del Governo - ministero della Funzione pubblica - che premia Corigliano con il premio “trasparenza”. È un atto del 2011, non del secolo scorso. Ce lo hanno assegnato qualche mese prima di scioglierci per mafia... Noi siamo al docidesimo posto in Italia e al primo in tutta la Calabria

Faccio politica da quando sono ragazzina. Mio padre votava Pci. A me piaceva An per tre ragioni: regole, valori e ideologia. Gli appalti per l’alluvione del 2009? Mi ricordo bene quel disastro, andammo io e gli assessori, personalmente, a mettere le transenne sulle strade allagate...

I miei fratelli hanno ottenuto incarichi dal Comune di Sibari per 545 mila euro, dalla Provincia di Cosenza per oltre mezzo milione e qui a Corigliano niente: solo un subappalto di 100mila euro da un privato. C’è una proporzione tra queste cifre? Pensa che la loro fortuna sia avere una sorella sindaco?

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Colpo alla cosca dei Mancuso Sequestrati beni per 6 milioni di euro al capo carismatico “Zi ‘Ntoni” VIBO VALENTIA

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro riconducibili ad Antonio Mancuso, “Zi ‘Ntoni”, 73enne di Limbadi, sorvegliato speciale e ritenuto uno dei capi carismatici dell’omonima cosca. Il provvedimento di sequestro è stato adottato dal tribunale di Vibo Valentia - sezione misure di prevenzione - su proposta formulata dal responsabile della Direzione investigativa antimafia, il generale dei carabinieri Antonio Girone, e ha interessato, oltre a diverse unità immobiliari (73 appezzamenti di terreno e 6 fabbricati) site nella rinomata località turistica di Nicotera, rapporti bancari ed il compendio di un’azienda agricola, intestata alla moglie. Nel provvedimento di sequestro appena eseguito si legge come Mancuso sia un «personaggio ben inserito negli ambienti criminali operanti nella provincia di Vibo Valentia, ove è ritenuto un elemento verticistico e risulterebbe tra i personaggi più carismatici della cosca Mancuso, i cui interessi, com’è noto, sono rivolti anche verso altre regioni d’Italia e persino all’estero». A suo carico risultano diversi precedenti «per reati particolarmente gravi contro la persona ed

Uno dei villini sequestrati. Nel riquadro ‘Zi Ntoni il patrimonio. Antonio Mancuso è stato condannato per reati associativi sia nel 2003 nel processo “Genesi” che nel 2007 nel processo “Dinasty”». Il Tribunale della prevenzione ha evidenziato che in seno alla sentenza con la quale è stato condannato a quattro anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso proprio nell’ambito di Genesi, «è stata appura-

ta non solo l’esistenza - riporta il provvedimento - del sodalizio mafioso facente capo alla famiglia Mancuso», ma anche la «posizione dello stesso Antonio al suo interno». I giudici aggiungono che nell’operazione “Dinasty”, inoltre, «risulta documentata la mafiosità» dello stesso, e la sua «appartenenza verticistica in seno all’omonimo clan». In particolare, unitamente a Pantaleone Mancuso, 64 anni, vengono indicati quali «direttori dell’intera struttura associativa». La Dia di Catanzaro ha eseguito una complessa attività di analisi economico/patrimoniale che ha riguardato, per un arco temporale compreso tra il 1992 ed il 2009, tutti i cespiti in qualunque modo riconducibili al Mancuso, allo scopo di documentare, tra l’altro, la «netta sproporzione tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte dirette e le attività economiche espletate». Al riguardo, il Tribunale ha evidenziato come «accertamenti effettuati dalla Dia nonché le numerose, pregresse vicende penali che hanno riguardato (e ancora riguardano) Mancuso Antonio, rapportate ai redditi dichiarati e alle attività economiche esercitate, rappresentano sufficienti indizi per ritenere che gli investimenti realizzati dal predetto, tramite la moglie, le figlie o altri soggetti, possano essere il frutto di illecita accumulazione patrimoniale o ne costituiscano il reimpiego». giu. maz.

phonemedia

Pienamente assolti i due fratelli Battaglia CATANZARO I giudici del tribunale di Catania hanno assolto per non aver commesso il fatto i fratelli Antonio e Claudio Battaglia, di Catanzaro, imputati nel processo sui presunti finanziamenti illeciti percepiti dalle società del gruppo Phonemedia, beneficiarie di contributi pubblici per 34 milioni di euro. Lo rendono noto gli avvocati Aldo Costa, Gianpiero Biancolella e Vito Branca, difensori dei due fratelli. Antonio e Claudio Battaglia, già amministratori di due delle società sottoposte a inchiesta, furono raggiunti da avviso di garanzia il 5 maggio 2010 per concorso in truffa ai danni dello Stato. Nei confronti dei due indagati fu emesso un provvedimento di sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di oltre 4 e 6 milioni di euro. «L’esito della sentenza di oggi - sostengono i difensori dei due fratelli - era in ogni caso scontata. Possiamo, senza dubbio ritenerci soddisfatti della conclusione della vicenda: difendere gli innocenti non è difficile».

la sentenza

Sesso con la cugina, condannato Quel «gioco» costa a Luca Scardamaglia 4 anni di reclusione COSENZA

Luca Scardamaglia, 21enne di San Vincenzo la Costa (Cs), è stato condannato a quattro anni di reclusione per atti sessuali con una minorenne. In particolare, la sua cuginetta, iniziata ai “piaceri” della carne fin dalla tenera età di sette anni. La sentenza è stata pronunciata ieri dal gup del Tribunale di Cosenza al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. In precedenza, invece, lo stesso giudice aveva respinto una richiesta di patteggiamento avanzata dal difensore Edoardo Florio. Scardamaglia, inoltre, dovrà risarcire la vittima con 200mila euro di provvisionale. Il resto verrà liquidato in separata sede. Il giovane si trova tuttora detenuto agli arresti domiciliari e lì resterà in attesa che la sentenza diventi definitiva. Per il momento, dunque, non andrà in cella. Il carcere vero e proprio, però, il 21enne lo aveva assaggiato a seguito della denuncia presentata da sua zia, ovvero la mamma della sua inconsapevole “amante”. Dopo anni di silenzio, infatti, la bambina aveva deciso di vuotare il sacco, innescando così l’odierna vicenda giudiziaria. In origine, gli inquirenti avrebbero voluto arrestare il sospettato con l’accusa di violenza sessuale, peraltro aggravata dalla giovane età della vittima, ma il gip Salvatore Carpino si era mostrato di diverso avvi-

so, proprio sulla scorta di un durante il suo interrogatorio. dettaglio rivelato dalla parte Il loro legame aveva avuto offesa: «Non mi ha mai pre- inizio nel 2003, con rapporti sessuali comso con la forza - dichiarò Il gup di Cosenza pleti che non in quell’occaha prununciato contemplavano l’uso del sione la bimba ai magiieri la sentenza preservativo e che venivastrati -. Penal termine del no consumasavo fosse rito abbreviato ti nel seminsoltanto un terrato della gioco». Una spiegazione, peraltro, analo- palazzina in cui risiedevano ga a quella fornita da Luca le rispettive famiglie. Stando

al racconto della minore, prima di giacere con lei, Luca le faceva vedere dei film pornografici e, al termine dei loro incontri, le consentiva di portare a casa dei giocattoli in cambio del suo silenzio. Di recente, però, aveva rincarato la dose, affermando di aver subito anche precise pressioni da parte dell’imputato. In precedenza, invece, aveva custodito il segreto per otto lunghi anni, affidandosi solo al-

Il tribunale di Cosenza le pagine di un diario. Lo scorso 24 gennaio, però, raccontò tutto a sua madre, inguaiando così il giovane parente. Alcuni giorni fa, sempre lei si era allontanata da casa per una breve fuga con-

clusasi in quel di Potenza. I suoi familiari, parti civili nel processo, erano rappresentati dai legali Elena Montesano e Costantino Guido. MARCO CRIBARI m.cribari@calabriaora.it

spazzatura per le strade

«Notevoli disagi per la chiusura della discarica» Pianopoli, l’ufficio del commissario al lavoro per arginare l’emergenza rifiuti COSENZA Con la chiusura della discarica di Pianopoli dovuta, questa volta, a lavori di manutenzione, riesplode in regione l’emergenza rifiuti. Lo ha comunicato l’Ufficio del commissario per il superamento dell’emergenza ambientale in Calabria che dopo un solo giorno di fermo dell’impianto gestito dalla Daneco fa già riferimento a «notevoli disagi all’interno del sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani». Che detto altrimenti significa che in alcuni comuni del Lametino, del Vibonese e delle altre aree che scaricano in quell’invaso (vedi il Cosentino) si iniziano ad accumulare le buste della spazzatura in mezzo alle strade, in perfetto stile Napoli. E la situazione andrà avanti così fino a lunedì prossimo (20 giugno) giorno in cui riaprirà ufficialmente - si spera - l’impianto di Pianopoli. Altri disagi in vista, dunque, per la popolazione calabrese che dovrà fare affida-

mento sul suo spirito di sopportazio- mento dell’immondizia». Tematica ne anche se «il commissario delegato quest’ultima, che ieri è stata al centro per l’emergenza rifiuti in Calabria, dell’incontro tra il sindaco di CatanzaGraziano Melandi - continua la nota - ro Michele Traversa e l’ingegnere Lofa sapere che l’Ufficio è al lavoro per ris Zerbin, direttore tecnico di Enecercare, nonostante la complessità rambiente, società che gestisce la didella problematica, soluzioni adegua- scarica di Alli. Secondo quanto riferite per superare queste giornate di cri- to da Zerbin «non desta alcuna preocticità, in collaborazione con le ammi- cupazione la situazione della discarica di Alli: l’impianto nistrazioni locali e ha detto il direttore confidando nello spiE a Catanzaro ha la capacità di rito di comprensione l’invaso di Alli smaltire senza diffidei cittadini». coltà, per un lungo Nel frattempo e in non avrà problemi periodo, i rifiuti convista della stagione Neanche feriti. Si riuscirà ad estiva alle porte che questa estate affrontare in piena insieme ai turisti portranquillità anche la ta a un notevole aumento della produzione di rifiuti soli- stagione estiva. Non sussite quindi di urbani - in certi periodi il conferi- ha chiosato Zerbin - allo stato, alcuna mento triplica - il commissario Me- ipotesi di criticità ambientale per il landri è già al lavoro «per evitare si- territorio del catanzarese». tuazioni di criticità e di emergenza e Durante l’incontro tra Traversa e favorire quindi un regolare smalti- Zerbin si è posta l’attenzione anche

La discarica di Pianopoli sulle difficoltà legate ai trasferimenti finanziari da parte dell’Ufficio del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Calabria, «una situazione - conclude la nota - peraltro diffusa su tutto il territorio nazionale. DOMENICO MICELI d.miceli@calabriaora.it


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Scopelliti parla da leader e disegna il Pdl del futuro Modello Calabria quale esempio vincente di Polo dei moderati CATANZARO

Nell’intervista che il governatore Giuseppe Scopelliti ha rilasciato al settimanale Panorama, oggi in edicola, e di cui l’Ansa ha diffuso un’anticipazione, si scoprono le carte. Non tutte. Ma abbastanza per capire l’orientamento del governatore rispetto a una serie di temi caldi della politica italiana e calabrese. A partire dalla valutazione sul nuovo ruolo che dovrebbe assumere Alfano in ordine al riassetto organizzativo del Pdl. Sul punto si registrano una varietà di opinioni, e, tra queste, proprio su Panorama.it, c’è la perplessità di Giorgio Stracquadanio. Ma tornando a Scopelliti, così si è espresso: «Trovo la nomina a segretario di Angelino Alfano assai stimolante. Anche se, sia chiaro, non può essere lui la panacea a tutti i mali del Pdl». «Angelino – sostiene il presidente - ha tutte le potenzialità per arrivarci. È anche in grado di replicare in Italia il polo dei moderati vincenti in Calabria. Gioisco per la nomina di Alfano. Se davvero farà le scelte forti che tutti ci aspettiamo, se davvero rinnoverà il Pdl, sarà lui il leader futuro del centrodestra italiano». Scopelliti poi parla del par-

«Stimolante la nomina di Alfano, ma non è la panacea per tutti i mali»

tito affermando: «anzitutto dobbiamo superare la struttura organizzativa che stabilisce a tavolino il 70% dei ruoli agli ex Forza Italia, il resto agli ex An. Dobbiamo essere una cosa sola. Dobbiamo costruire un partito capace di dettare l’agenda all’esecutivo. Capace di dialogare con le altre forze moderate. In Calabria lo abbiamo fatto

con l’Udc e a Cosenza persino con l’Api di Francesco Rutelli». Sulle primarie, vaticinate invano da Giuliano Ferrara, Scopelliti è secco: «Niente primarie. Non ci servono. Trovo anzi dannosa l’idea di scimmiottare la sinistra. La verità è che dobbiamo smetterla di pensare che Berlusconi possa lavorare sempre per tutti. Ora bisogna lavora-

re tutti con Berlusconi». L’intervistatore Carlo Puca chiede ancora, senza specificare il perimetro, “Perché non si

«Ex An e ex Fi: basta percentuali scelte a tavolino» E arriva il no alle primarie

candida a leader del Pdl?”. E Scopelliti di rimando: «Per carità, manco per scherzo: non sono interessato, so bene che i miei avversari cercano in tutti i modi di rendermi vulnerabile. Ma non ce la fanno: la mia lotta alla ’ndrangheta, dura e decisa, è visibile a tutti. Voglio restare qui proprio per combatterla, la criminalità, invece di fug-

gire. Al momento il mio unico interesse è governare la mia regione per i prossimi quattro anni. E, se i calabresi vorranno, anche per i cinque successivi». Un ultimo apprezzamento Scopelliti lo dedica all’alleanza con l’Udc in Calabria: «Può rappresentare il primo mattone del polo nazionale dei moderati». br. gem.

reggio

Arena presenta la sua squadra Sorride l’Udc, non i partiti minori REGGIO Il Comune di Reggio ha finalmente la sua giunta. Dopo una giornata di febbrili trattative con i partiti andate avanti tutta la notte, il sindaco Arena (foto) ieri mattina ha annunciato la sua squadra. Il primo cittadino, nonostante le sue intenzioni di procedere al rinnovamento dell’amministrazione, ha dovuto in parte cedere alle richieste dei partiti, soprattutto del Pdl, e operare diversi aggiustamenti. Il nuovo esecutivo sarà formato da nove elementi. Tre gli assessori in quota Pdl. Si tratta di Demetrio Berna che avrà l’impegnativa delega al Bilancio, di Tilde Minasiche si occuperà di Ambiente e Pari opportunità, mentre Luigi Tuccioavrà la delega all’Urbanistica. La Minasi, perno del modello Reggio, era fuori dalla giunta e solo sul filo di lana si è ripresa il posto a scapito di Monica Falcomatà. Tuccio, coordinatore cittadino del partito, è l’unico esterno scelto da Arena. L’assessore uscente Seby Vecchio, recordman di consensi, non è stato confermato, ma sarà il presidente del consiglio comunale. Aggiustamenti che Arena ha dovuto accettare, come si evince dall’esplicito richiamo che il sindaco ha fatto

durante la conferenza stampa di ieri alla responsabilità dei partiti. Accontentate in pieno le richieste dell’Udc a scapito dei partiti minori che, adesso, andranno a battere cassa alla Provincia mettendo in difficoltà il presidente Raffa. Cosa che non dispiace a Scopelliti, dopo lo strappo di Raffa e Foti sulla gestione congiunta dei tavoli per la formazione delle giunte. Il partito di Casini si aggiudica la prestigiosa carica di vicesindaco con Demetrio Porcino che avrà anche la delega alle Risorse umane. Il secondo uomo dell’Udc in giunta è Vincenzo Nociti con l’incarico alla Pubblica istruzione. Accontentato l’Udc, Arena ha dovuto fare lo stesso con la Scopelliti presidente aumentando di una unità la rappresentanza della lista in giunta. Pasquale Morisaniavrà i Lavori pubblici, mentre a Paolo Anghelone toccheranno le Attività produttive. Il quadro si schiude con Walter Curatola (Reggio Futura) che avrà la delega a Sport e Spettacolo e con il repubblicano Giuseppe Martorano cui è toccato Anagrafe, Decentramento e Protezione civile. Nessuno spazio per i Popolari liberali di Nucera e per il movimento Pa-

commissioni

Consuntivo, la minoranza abbandona i lavori REGGIO Riunione parecchio movimentata per la Commissione “Bilancio” che è al lavoro da qualche settimana sui bilanci di diversi enti sub-regionali e che, durante la seduta di ieri, avrebbe dovuto approvare il rendiconto generale della giunta. Sul consuntivo è insorta la minoranza che ha chiesto il rinvio della discussione sul punto perché il documento è arrivato sul tavolo della Commissione soltanto nella giornata di ieri. Nonostante le rassicurazioni da parte del presidente Morelli che aveva dimostrato disponibilità a concedere un breve rinvio, i consiglieri Rosario Mirabelli (Gruppo Misto), Pasquale Tripodi (Udc), Bruno Censore (Pd) e Mimmo Talarico (Idv) hanno deciso di lasciare l’aula. «Abbiamo deciso di abbandonare i lavori hanno sostenuto in una dichiarazione congiunta perché contestiamo i tempi di presentazione per la discussione del bilancio consuntivo da parte della giunta. Per tale ragione non abbiamo avuto il tempo materiale di poter, se non altro, visionare gli atti. È venuto meno infatti il ruolo di controllo e non solo, demandato ai consiglieri regionali di minoranza. E poi, cosa più importante, abbiamo preso atto dell'assenza della maggioranza in quota alla stessa Commissione consiliare». Circostanza in realtà smentita dai fatti, considerato che la Commissione ha potuto proseguire i lavori richiamando in

aula i commissari di maggioranza che non erano presenti per contemporanei impegni istituzionali. L’organismo ha poi approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2009 e il bilancio di previsione per il 2011 dell’Azienda Calabria Lavoro e ha audito il commissario dell’Arpacal Sabrina Maria Rita Santagati, il commissario dell’Azienda Calabria Lavoro, Pasquale Melissari, il direttore dell'Arcea Aldo Pegorari e i rappresentanti delle Aterp. «Sono costretto, mio malgrado, con il dovuto garbo istituzionale – la replica di Morelli - a correggere l’affermazione dei colleghi di minoranza secondo i quali, durante i lavori dell'organismo da me presieduto, era venuta meno la presenza della maggioranza. Nella medesima mattinata erano in corso importanti riunioni di altre commissioni, cosa che ha comportato il concomitante svolgimento dei lavori e quindi, la presenza dei consiglieri di maggioranza in più organismi nel medesimo momento. Agli stessi colleghi che hanno correttamente sottolineato il ritardo nella trasmissione del bilancio consuntivo della Regione, voglio ricordare che lo stesso documento contabile è stato licenziato dalla giunta solo qualche giorno fa ed è nostro intendimento esaminarlo domani per consentire all’aula di discuterlo ed approvarlo nella prima seduta utile». (ric. trip.)

ce che riverseranno su Raffa le proprie pretese. «Ho ritenuto opportuno e doveroso – ha dichiarato ieri Arena - conferire ai partiti che hanno concorso alla vittoria elettorale, la responsabilità della scelta in merito alla squadra di governo della città per i prossimi cinque anni. Ho proceduto, quindi, alla formazione di un esecutivo politico, attraverso le consultazioni con i partiti, che tenesse conto, cioè, della volontà popolare. In considerazione della riduzione del numero degli assessori, mi sono riservato di apportare eventualmente qualche modifica, in una fase successiva, alle deleghe che oggi abbiamo annunciato, anche in base all’attività dell’amministrazione che come sempre sarà intensa». Nella serata di ieri è arrivato, infine, il messaggio di auguri del governatore Scopelliti che ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione delle trattative. «La Regione, mai come adesso, sarà al fianco della città». Riccardo Tripepi

commissioni/2

Passa a maggioranza la legge sul Centro regionale del sangue

REGGIO La III Commissione “Sanità”, presieduta da Nazzareno Salerno (Pdl), ha approvato nella riunione di ieri, non senza un’accesa discussione, la legge che istituisce il Centro regionale del sangue. Il Centro, nella proposta normativa targata Candeloro Imbalzano, avrà il compito di presiedere al coordinamento, alla programmazione, ed al controllo di tutte le attività trasfusionali che si svolgono nel territorio regionale, e sovraintende ad ogni iniziativa che la Regione esplica nell’ambito della conferenza Stato-Regioni, con il Ministero della Salute e con il Centro nazionale sangue. In apertura dei lavori, però, il presidente Salerno aveva dato notizia di un fax, proveniente dal direttore del dipartimento Sanità Orlando, con il quale veniva reso noto che la conferenza Stato-Regioni sta lavorando ad un documento per rendere uniformi in Italia i livelli essenziali di assistenza in materia di attività trasfusionali. In tanti, dunque, hanno suggerito un rinvio dell’approvazione della legge per evitare discrasie o possibili impugnative da parte del governo nazionale. Dopo una breve sospensione della seduta ed un confronto fra Salerno e Imbalzano, si è deciso di procedere comunque all’approvazione della legge anche per sfruttare le risorse ministeriali già disponibili. Il testo è passato a maggioranza e con le forti perplessità espressa dal consigliere del Gruppo misto Enzo Ciconte. Sempre durante la seduta di ieri la Commissione ha fissato entro il 22 giugno prossimo la data ultima per la presentazione degli emendamenti ad una proposta di legge di iniziativa dello stesso Salerno per l’istituzione del servizio di videosorveglianza nelle sale operatorie. Nel corso dei lavori, sono stati auditi il presidente della società Sateca spa, Sonia Ferrari, che gestisce le Terme Luigiane, ed una delegazione di amministratori del comune di Bonifati in ordine alle attività espletate dalla Casa protetta per gli anziani ubicata in quel comune. (ric. trip.)


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il caso gioia tauro STATO DI CRISI A sinistra, Antonella Stasi vicepresidente della Regione Calabria. A destra, uno scorcio del porto di Gioia Tauro. Nella pagina accanto, il sit-in dei lavoratori e un momento della messa di ieri con i due rappresentanti della chiesa mentre parlano della grave situazione di crisi

«Reali speranze per il porto» Mct, governo e proposte della Regione: parla la vicepresidente Stasi L’attuale crisi e le prospettive di rilancio del porto di Gioia Tauro: parla la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, che sta seguendo dalla “prima linea” l’intera delicatissima vicenda. Vicepresidente Stasi: perché oggi il porto di Gioia Tauro vive una situazione di grave difficoltà? E come se ne esce? «Purtroppo il 2009, anno della crisi globale, ha dato un brusco stop allo sviluppo del transhipment nel mondo, comportando una importante riduzione dei volumi e dei noli. Un’inversione di tendenza è in atto ma bisognerà attendere il 2015, anno in cui è previsto un picco di incremento del 75% in più rispetto ai volumi di traffico attuali nel bacino del Mediterraneo. Inoltre entro il 2015 è previsto l’inserimento sulle tratte commerciali di 118 meganavi che necessitano di porti con gli alti fondali, e su questo Gioia Tauro è particolarmente favorita. Fino ad allora sarà necessario attivare misure di sostegno per le realtà di trasbordo italiane. A questo si aggiunge l’elevata potenzialità di Gioia Tauro per la logistica, che oggi la Regione Calabria guidata da Scopelliti ha inserito nei propri interventi prioritari adottando misure idonee a facilitare l’insediamento di nuove realtà industriali e attirare aziende che producano a Gioia Tauro e creino finalmente opportunità concrete e condizioni di vantaggio per sviluppare un area logistica-industriale». Molti rimarcano il disinteresse verso l’infrastruttura gioiese

del governo nazionale. «Ci sono le condizioni e le potenzialità perché Gioia Tauro possa integrare l’attuale vocazione di piattaforma di transhipment con un modello di gateway continentale. Ma per far questo è necessario procedere in due direzioni: da un lato diminuire il gap infrastrutturale con il Nord Italia rispetto a strade e ferrovie, dall’altro favorire misure dedicate all’utilizzo delle linee ferroviarie dal nord verso sud e viceversa e dunque sfruttare le grandi potenzialità del porto calabrese rispetto agli altri porti che è quello di essere legato alla terra ferma. Ma per far questo occorre una politica di governo che aiuta il sistema, e su questo non sempre siamo stati favoriti considerando, tra l’altro, l’interesse di molti ministri verso altri porti. A questo, però si aggiunge oggi una forte determinazione del presidente Scopelliti che da mesi, ormai, è presente sul problema e utilizzerà il suo carisma politico per chiedere con forza un sostegno e supporto al governo nazionale». Mercoledì ci sarà il tavolo nazionale: cosa aspettarsi da questo appuntamento? «Al tavolo nazionale presenteremo una serie di questioni aperte su Gioia Tauro e chiederemo un piano di aiuti a sostegno sia della crisi attuale che investe Mct al fine di scongiurare la riduzione di personale. Ma non solo. Obiettivo prioritario è ottenere un impegno affinché vengano attuati fino al 2015 idonei provvedimenti come correttivo per la riduzione dello squilibrio competitivo dei

porti di transhipment del Sud d’Italia, primo fra tutti Gioia Tauro, verso i porti nord africani. Inoltre chiederemo il supporto per attivare misure idonee a facilitare l’insediamento di nuove realtà industriali a Gioia Tauro e creare condizioni di vantaggio per attirare aziende che già utilizzano il nostro porto ma magari potrebbero produrre e realizzare reddito direttamente in Calabria. E ancora, chiederemo che il governo ci supporti nel dialogo con Rfi affinché possa garantire la celerità degli investimenti già sottoscritti nell’Apq firmato con la Regione Calabria e i ministeri competenti». Quali soluzioni prospetta la Regione per rilanciare il porto di Gioia Tauro? «Primo fra tutti preservare la leadership nel transhipment, cosa fattibile se si supera il momento particolare di crisi, ma soprattutto realizzare un sistema intermodale eccellente e creare le condizioni per l’insediamento di grandi operatori logistici/industriali nazionali ed internazionali. Le premesse ci sono, gli strumenti anche: occorre adesso una grande sinergia tra tutti gli attori. La regia, questa volta, la manterrà direttamente la Regione e il presidente Scopelliti». Cosa risponde a chi dice che la Regione manifesterebbe un atteggiamento di eccessiva timidezza rispetto al governo nazionale sulla vicenda Gioia Tauro? «Se il processo attivato dal presidente Scopelliti per Gioia Tauro in

un anno di attività, con la stipula e l’avvio di un importante Apq di 459milioni di euro, l’avvio di una vera politica di sviluppo della logistica con un dialogo aperto con importanti aziende leader del settore, con un tavolo aperto con il ministero dello Sviluppo economico che ha portato a un’azione di marketing gestita da Invitalia che produrrà un accordo di programma per investitori che produrranno finalmente la realizzazione di un vero distretto della logistica, l’abbattimento delle tasse di ancoraggio, la disponibilità ottenuta dall’Autorità portuale a realizzare infrastrutture deposito nella zona franca disponibile da concedere a prezzi competitivi a società di logistica. Se tutto questo è un timido approccio, come vogliamo definire 15 anni di mancato sviluppo nel retroporto e, cosa più grave, in assoluto silenzio?». Il terminalista Mct chiede una serie di agevolazioni ma ancora non sembra aver assunto alcun impegno per scongiurare gli annunciati esuberi: cosa vuole dire a Mct? «È importante che Mct in questo momento riesca ad avere un approccio ragionevole al problema. Da un lato bisogna scongiurare la crisi aziendale e siamo disponibili a confrontarci sul problema, dall’altro chiediamo di essere ponderati all’approccio degli esuberi, considerato che potrebbe essere - così come auspicato - solo una fase transitoria. Ma ancora più importante sarà che Mct capisca bene le reali intenzioni della Regione Calabria: oggi per il presi-

dente Scopelliti Gioia Tauro è una priorità e per questo bisogna guardare lontano. Non ci saranno sconti per nessuno. Per essere più chiara, se da un lato siamo disponibili a ragionare insieme con l’azienda per attivare degli aiuti con il supporto del governo nazionale, che consentano di superare l’attuale crisi, dall’altro Mct dovrà evidenziare i reali intendimenti per il futuro, con un piano credibile per verificare quali azioni l’azienda intende mettere in campo per attirare nel porto nuovi volumi di merci. In caso contrario, e se se ne creassero le condizioni, saremmo costretti a chiedere di restituire parti di banchine non utilizzate». Domanda conclusiva: per il porto di Gioia Tauro c’è speranza? «Per Gioia Tauro c’è speranza, ma soprattutto ci sono oggi le reali condizioni per un importante sviluppo. Gli strumenti ci sono, i soldi ci sono, ma soprattutto c’è la giusta tensione che consentirà di accelerare i processi e una determinazione, come quella del presidente Scopelliti che consentirà di mantenere l’attenzione giusta ai problemi ed alle questioni. Primo impegno fra tutti superare la crisi e quindi pensare ai lavoratori, ma allo stesso tempo continuare a portare avanti il piano tracciato che potrebbe portare entro tre anni alla realizzazione, finalmente, di un vero “distretto della logistica” nelle aree retro portuali, … ed è questa la vera sfida». ANTONIO CANTISANI a.cantisani@calabriaora.it

l’annuncio Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha ottenuto dal governo nazionale un tavolo di confronto sulla crisi legata al porto di Gioia Tauro. L’incontro, a cui prenderanno parte la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, quello delle Infrastrutture Altero Matteoli e del Lavoro Maurizio Sacconi, si terrà a Roma, il prossimo 22 giugno alle ore 11.30, nella sede del ministero delle Infrastrutture. Ne dà notizia l’ufficio stampa della Giunta regionale, che in un comunicato ricorda che «il presidente Scopelliti, che nei giorni scorsi ha incontra-

Finalmente il tavolo nazionale: mercoledì incontro con Romani, Matteoli e Sacconi to le organizzazioni sindacali, anche alla luce della decisione improvvisa da parte della Società Maersk di abbandonare lo scalo calabrese con il conseguente rischio di esuberi del personale, ha già avviato una serie di incontri con Assologistica, la più grande realtà associativa confindustriale delle aziende di movimentazione, stoccaggio e manipolazione delle merci per illustrare ai manager di varie aziende nazionali le opportu-

nità e gli incentivi previsti dalla Regione Calabria per chi volesse investire all’interno del Porto». Sempre nei giorni scorsi, - prosegue il comunicato dell’ufficio stampa della Giunta calabrese - «il presidente Scopelliti e la vicepresidente Stasi, durante un tavolo tecnico regionale per discutere in merito sulle problematiche del Porto di Gioia Tauro, hanno ribadito l’importanza strategica di questa infrastruttura e soprattutto dell’area

del retro-porto, rafforzando l’intenzione da parte della Regione di apportare un approccio utile e funzionale per tutelare i lavoratori e il territorio. Al tavolo nazionale la Regione punta ad arrivare con una proposta che sia il più condivisa possibile, proprio per evitare che sulla questione del Porto possano esserci ulteriori ritardi negli interventi da parte del Governo». Occhi puntati dunque al tavolo nazionale di mercoledì: al quale – tuttavia – almeno a quanto risulta non sembra siano stati convocati anche i sindacati, che pure l’avevano richiesto a gran voce. Chissà cosa ne penseranno.


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Un presidio permanente aspettando la soluzione

Anche la chiesa si mobilita: «È la lotta di tutti»

«Le commesse sono sempre meno. Si rischia la chiusura» GIOIA TAURO L’incertezza regna sovrana al porto di Gioia Tauro. Anche tra lavoratori e sindacati, che non sembrano trovare per il momento una linea comune sulle strategie da attuare nell’immediato. In attesa di capire se il terminalista Mct otterrà quegli aiuti chiesti al Governo per scacciare la crisi, la Cgil prova a compattare il fronte con il presidio permanente partito già dal pomeriggio di mercoledì scorso. Un’iniziativa «informativa» a beneficio dei lavoratori, ha spiegato il sindacato, anche se l’impressione è più di una sorta di sondaggio interno per testare gli umori e, soprattutto, invocare la partecipazione anche di Cisl e Uil. E non certo positiva, in questo senso, è risultata la completa assenza fatta registrare dagli altri confederali anche nella giornata di ieri. Mentre rispetto all’esigenza di “informare” i lavoratori, è chiaro che i portuali capiscono benissimo già da soli lo sta«Come al solito to dell’arte, e sopratl’azienda vuole tutto le contraddizioni sempre più evidenti scaricare la crisi che stanno emergendo su di noi, ma la rispetto alla gestione colpa è altrove» attuale della vertenza. «Come al solito, l’azienda vuole scaricare la crisi su di noi - affermano - ma che colpa hanno i lavoratori se l’azienda non è riuscita a trattenere a Gioia Maersk?». E c’è anche chi ricorda gli “sprechi” aziendali passati e presenti. «Oggi l’azienda lamenta perdite - protesta un portualema che senso aveva, nel 2005, organizzare per il decennale dell’apertura festeggiamenti e una crociera costati 2 milioni di euro?». E poi c’è la gestione del personale. Se è vero, infatti, che l’organico appare oggi ridimensionato, un lavoratore denuncia: «Una volta c’era un capoturno per ogni turno, adesso anche tre, a che servono?». Discorso diverso, invece, quando si parla di passare all’azione. Rispetto all’ipotesi di uno sciopero, infatti, l’indecisione è palpabile. Prevale la prudenza, la stessa dei sindacati che, seppure con sfumature diverse, attendono che vengano ufficializzati gli eventuali esuberi per far scattare la mobilitazione. Il timore, infatti, è che un blocco del porto in questa fase possa dare l’«alibi» alla compagnia svizzera Msc, l’unico grande cliente rimasto sulla banchina, per abbandonare lo sca-

lo. Quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, insomma, il rapporto di forza si rivela tutto a vantaggio dell’azienda rispetto alle parti sociali. La stessa Cgil che ha organizzato il presidio, in attesa di avvicinare le altre sigle, continua infatti a sollecitare il tavolo nazionale che dovrebbe, nella sostanza, scongiurare la crisi con aiuti e sgravi all’azienda. Lo fa Pasquale Marino, segrtario territoriale della Fiom, che chiede «un tavolo con la Presidenza del Consiglio per capire quali saranno gli investimenti sul Il segretario della porto». Fiom chiede Ma la presenza del segretario Fiom è imun incontro portante anche perché della Gellog (setcon il presidente ratore segna l’allargamento tore metalmeccanico, 22 del Consiglio della vertenza all’area dipendenti), ma con industriale, oltre che contratti ormai limitati a alla banchina, con particolare riferi- 15 giorni e metà del personale già in casmento al settore metalmeccanico. La sa integrazione. crisi, per il momento, si sta scaricando «Le commesse sono sempre di meno infatti sulle aziende esterne che lavora- spiega il dipendente - si richia la chiusuno per Mct, dallo stesso settore metal- ra». Insomma, un clima rovente, ma con meccanino al rizzaggio, per un totale di una politica che appare sempre più lonta400 lavoratori all’incirca. Il terminalista na dalla drammatica realtà vissuta dai lainfatti comincia ad utilizzare per tali at- voratori, e soprattutto incapace di capire tività il personale proprio attualmente e governare le questioni. Ma anche quein eccedenza, e di conseguenza non dà sta, in fondo, è storia vecchia. più commesse alle aziende esterne. E a FRANCESCO RUSSO confermare la tendenza arriva un lavof.russo@calabriaora.it

GIOIA T.«La situazione che si sta delineando nel porto di Gioia Tauro non può lasciare indifferente la chiesa. La chiesa non è colei che può trovare la soluzione, ma questo non vuol dire stare a guardare. Siamo chiamati a dare il nostro contributo». È giunto forte e chiaro, durante la preghiera solidale officiata ieri pomeriggio nella cappella del porto, il messaggio lanciato da don Pino Demasi, vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente locale di “Libera”. «È necessario che in tutti gli ambiti, quello politico, quello economico e quello lavorativo, ci si ricordi di ciò che Benedetto XVI ha detto, e cioè che il primo capitale da salvaguardare è l’uomo nella sua integrità. Faccio quindi appello - ha detto don Pino Demasi - agli imprenditori e ai vertici aziendali affinchè il profitto non diventi l’unico motivo di riferimento. E ricordiamo che la lotta di ciascuno per il lavoro, è la lotta di tutti». Dunque una profonda dimostrazione di solidarietà per i lavoratori del porto, il momento di preghiera organizzato nel piazzale della piccola cappella del porto dal cappellano don Natale Ioculano, dalla Pastorale sociale e del lavoro, dalla Consulta diocesana aggregazioni laicali e dal consiglio Pastorale diocesano. L’evento, presieduto da don Pino Demasi, si è svolto alla presenza, fra gli altri, del comandante della capitaneria di porto Giuseppe Andronaco, e dell’ispettore dei vigili del fuoco Natale Zucco. Meditando alcuni brani della “Laborem Exercens”, il cappellano don Natale Ioculano ha evidenziato: «La situazione del porto riflette le problematiche del lavoro, come chiesa ci sentiamo di essere solidali in quello che determina il futuro di tante famiglie». Don Natale ha poi proseguito rivolgendosi ai sindacati, definiti «un organo importante di lotta, ma che sia fatta in nome della giustizia sociale», e ai politici, «affinchè svolgano fino in fondo il loro dovere per risolvere la crisi». Eva Saltalamacchia

gli appelli GIOIA TAURO Ancora gli appelli prevalgono sulle azioni di rivolta che pure sono state ventilate. La speranza che le istituzioni regionali e nazionali trovino una buona soluzione per lo scalo marittimo di Gioia e per quanti vi lavorano, viene sinora affidata a manifestazioni di pacifica protesta come il sit-in, organizzato già da qualche giorno, dei lavoratori portuali per lo più affiancati da rappresentanti di categoria sindacale in quota Cgil. Ma il clima potrebbe cambiare da un momento all’altro. E le avvisaglie non mancano. Soprattutto perché i lavoratori che in queste ore si stanno ritrovando presso il sit-in sento-

I lavoratori continuano a sperare nel dialogo Ma la tensione è già al suo limite massimo no l’urgenza di non farsi rappresentare da alcuna bandiera ma, nello stesso tempo, di convogliare nell’alveo della protesta le istanze nude e crude della gente del posto e delle proprie famiglie. Perciò, l’ansia cresce e, anche nelle ultime ore, come tutta risposta, si moltiplicano gli inviti «all’unità sindacale» con parole concilianti affidate a “note” firmate da esponenti politici locali e segretari sindacali. Al fianco del sindacato “rosso” ieri mattina c’era il consiglie-

re provinciale di Reggio, Giuseppe Longo, di Rifondazione, che invita proprio alla riunificazione delle sigle «affinché - scrive - si possa mettere in piedi un tavolo di concertazione con il Governo». La richiesta di un dialogo prevale anche negli altri rappresentanti sindacali, ben consci della piega che potrebbe assumere la questione in termini di tensioni sociali. In un documento a firma congiunta, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Ugl-Ferrovie tra le righe tentano di

spiegarlo che la realtà potrebbe rivelarsi ben più grave di quanto non venga rappresentata: «La crisi delle attività nel porto e nell’area portuale di Gioia Tauro - si legge nel documento , se non affrontata con le modalità più adeguate a superare le ragioni di fondo che la stanno generando, rischia di pregiudicare ogni possibile strategia d’azione condivisa». In palio c’è il futuro di un’intera classe di lavoratori ancorché di un intero territorio. Ed oggi più di sempre appare drammaticamente beffarda l’agonia di una delle più importanti infrastrutture costiere del Mediterraneo. l. g.


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Venti di nomine e malumori Dal Pdl filtrano molti mugugni contro gli alleati centristi “pigliatutto” Oggi in programma una riunione di giunta regionale. Appuntamento rituale, all’orizzonte non dovrebbe esserci nulla di eclatante. E tuttavia spirano venti di malumore, venti che provengono dal Pdl. Perché è tempo di nomine e il clima post elettorale, e soprattutto la vittoria in Calabria, hanno alimentato aspettative e anche appetiti. A conferma che vincere fa bene, ma in certi casi vincere facile e netto non fa così bene. Nomine di Giunta e poi anche nomine di Consiglio per coprire posti di sottogoverno che servono sempre. Caselle da riempire fin dall’inizio della legislatura – come a esempio l’Arcea – altre invece da rimodulare per scadenze e fine incarichi. Il “posto al sole” interessa tutti, e soprattutto il partito che rappresenta la dorsale della coalizione, il Popolo della libertà. Ed è proprio dal Popolo della libertà, e in particolare dal Popolo della libertà del Catanzarese, che – riferiscono fonti accreditate – starebbero montando molti mugugni, indirizzati in particolare nei confronti dell’Udc, che potrebbe essere beneficiato ulteriormente nella prossima infornata di nomine. L’Udc che qui in Calabria ha fatto da più di un anno una precisa scelta di campo al costo di avere una posizione diversa rispetto alla linea del partito nazionale: una ferrea alleanza con il governatore Scopelliti, un vero e proprio asse di ferro, come del resto ha confermato la composizione della giunta comunale di Reggio Calabria. E adesso – confermano fonti del Pdl calabrese - lo Scudo-crociato, che già, in nome dell’intesa suggellata a fine 2009 dagli allora segretari Franco Talarico e Scopelliti in un noto hotel di Lamezia Terme, può vantare la presidenza del consiglio regionale e due assessorati piuttosto consistenti, starebbe ulteriormente alzando la posta. Per il momento si tratta solo di boatos,

commissione di viglianza

Guccione: convocare la Field e la Sorical

di indiscrezioni che incrociano una serie di sfoghi rigorosamente anonimi perché ovviamente non se ne parla proprio di uscire in modo eclatante rischiando di perdere definitivamente il treno. Si vedrà og-

gi se la Giunta procede ad alcune nomine e a quali. Se, come possibile, non ce ne saranno, il problema sarà solo rinviato, e i malumori destinati a crescere. (a. c.)

Si è riunita ieri la commissione di vigilanza. Il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione ha chiesto che la Commissione convochi nella prossima seduta il presidente di Field e il rappresentante di Sorical. «C’è la necessità - ha detto Guccione - non solo di modificare quei provvedimenti che assegnavano alla Sorical funzioni improprie rispetto alla missione di una società mista pubblico-privata che potrebbero causare forti penalizzazioni per i cittadini e per i territori, ma anche di procedere ad un’immediata e complessiva

verifica per avviare una profonda riflessione sui risultati di quanto ha prodotto la gestione Sorical in questi anni in Calabria, un’esperienza caratterizzata da numerose difficoltà e limiti che hanno comportato mancati investimenti e diversi contenziosi anche giudiziari con gli enti locali. Alla luce di quanto ha provocato la vittoria dei Si ai referendum è necessario aprire ora in Calabria una pagina nuova, che modifichi anche le novità che il Consiglio regionale, in sede di approvazione del Bilancio 2010, ha introdotto sugli Ato».

lavoro

Comunità montane Si attendono risposte Il destino delle Comunità montane ancora al centro di un serrato dibattito. «La legge 191 del 2009, con la quale Oggi in Giunta? lo Stato ha Iorno (Cgil): in deciso di non concorrere attesa di riscontri più nel finanresta lo stato ziamento di agitazione delle Comunità Montane - afferma il capogruppo del Pd Sandro Principe - ha lasciato

queste istituzioni in uno stato di grave disagio, in modo particolare i 450 dipendenti delle Comunità montane calabresi, che da mesi non ricevono lo stipendio, poiché l'ente Regione non ha previsto una copertura finanziaria adeguata da trasferire agli Enti Montani». Principe sollecita la giunta regionale: «Riteniamo che sarebbe (...) opportuno che la Giunta si impegnasse a partorire una specifica proposta di legge di riordino della materia, che attri-

buisca alle Comunità montane competenze specifiche». Sul tema interviene il consigliere regionale dei democrat, Carlo Guccione, che ha presentato un'interrogazione al governatore Giuseppe Scopelliti e all'assessore all'Agricoltura, Michele Trematerra con la quale chiede quali «iniziative urgenti si intendono assumere per garantire ai dipendenti il pagamento pregresso degli stipendi maturato da febbraio ad oggi e per assicurare ad essi l'intero fabbisogno annuo, considerato che, con le somme finora erogate dalla Regione, le Comunità montane hanno pagato ai dipendenti gli stipendi solo fino al mese di febbraio 2011». Preoccupato per il destino dei lavoratori anche Ferdinando

Aiello (Sel), secondo cui «gli stessi non riescono più a percepire lo stipendio con regolarità per il comportamento ondivago della Regione che per il 2011 non ha previsto le risorse finanziarie utili a coprire gli stipendi dei 416 dipendenti che si possono quantificare in circa 20 milioni di euro». Ieri intanto il segretario regionale di Cgil Funzione pubblica, Alfredo Iorno, ha incontrato l’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra che si sarebbe impegnato a portare in giunta (la riunione dell’esecutivo regionale è prevista per oggi) la proposta di “salvare” i lavoratori. «In attesa di un positivo riscontro - il commento di Iorno - la Cgil mantiene lo stato di agitazione».

tavolo permanente

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Legalità, protocollo d’intesa tra Ance e Stazione unica appaltante

Si insedia il comitato per la diffusione della Carta delle Pari opportunità

È stato firmato ieri presso la sede della Sua un protocollo d’intesa tra la Sua e l’Ance Calabria. Dopo la lettura del documento da parte del segretario della Sua, Fernando Pelagi, il commissario dello stesso ente, Salvatore Boemi e il presidente di Ance, Francesco Cava (foto) hanno proseguito con la firma dell’accordo. Esso segna l’avvio di un percorso di lavoro finalizzato a fornire un forte stimolo verso la promozione di strumenti e competenze per una efficace applicazione delle norme nazionali che regolano l’affidamento di contratti pubblici di lavori in termini di legalità, qualità e trasparenza. Come ha affermato Cava, «il protocollo con la Sua si pone come completamento di tutto un iter avviato dall’Ance con l’obiettivo di premiare le imprese sane della Calabria. È necessario invertire la rotta e riportare gli investimenti al

sud. Per riuscirci, bisogna lavorare per garantire la trasparenza. L’Ance sta operando attivamente in tale direzione». Tra gli obiettivi delle attività relative al Tavolo di lavoro l’elaborazione e la promozione di proposte per il miglioramento delle norme e delle prassi per l’affidamento e l’esecuzione degli appalti di lavori; l’individuazione di azioni di sensibilizzazione, formazione ed attuazione per la razionalizzazione, anche in termini di tempi, delle procedure di erogazione dei pagamenti e rendicontazioni finali. Boemi ha parlato poi di un progetto sulla semplificazione delle Stazioni appaltanti, che «sarebbe stato redatto dai funzionari della Sua e consegnato agli organi politici competenti. È un progetto che può costituire il futuro della Sua, sta agli organi competenti valutarlo». Angela Rubino

Una “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro” che possa essere serio e concreto strumento di monitoraggio e di sensibilizzazione, magari anche attraverso la sua “personalizzazione”, la sua caratterizzazione a livello regionale. Questo è emerso dalla riunione di insediamento del Comitato promotore regionale della “Carta” - svoltasi ieri mattina a Palazzo Alemanni a Catanzaro -, presieduta dalla consigliera regionale di Parità, Maria Stella Ciarletta. A far parte del comitato, a parte l’ufficio regionale della consigliera di Parità, anche le associazioni Aidda, rappresentata da Orietta D’Ippolito, l’Ucid, rappresentata dall’avvocato Francesco Granato, l’Aidaf, la Sodalitas e Impronta etica. Presenti ai lavori anche la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, la presidente della commissione regionale Pari opportunità Giovanna Cusumano, la consigliera regionale supplente di Parità Tommasina Lucchetti, la consigliera provinciale di Parità di Catanzaro Sonia Munizzi e la consigliera provinciale di Parità di Crotone Nella Mustacchio. A illustrare l’in-

tento di promozione della “Carta” nelle imprese è stata la Ciarletta che, sottolineando la sinergia tra l’azione nazionale e quella locale, ha affermato: «È il Ministero a chiederci di coinvolgere le imprese nella promozione della Carta in collaborazione con il Tavolo nazionale. I soggetti che compongono il Comitato saranno i soggetti promotori della Carta coordinandone le attività di implementazione sul territorio». La Cusumano ha plaudito a «quest’occasione concreta» che dà modo di fare rete «attraverso il coinvolgimento corale delle associazioni di categoria al fine dell’attuazione della Carta». La Stasi, soddisfatta per il lavoro della Ciarletta che ha portato l’arrivo della “Carta” in Calabria, «Regione che non brilla per presenze femminili, ma può essere un momento propositivo. Spero che la “Carta”, di cui avevo già sentito parlare da presidente di Confindustria, venga adottata, partendo dalla Regione, magari con una delibera di Giunta. A seguire, magari anche dalle Camere di Commercio e dalle imprese a loro associate». Maria Paola Ronchi


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l’ora di Reggio tel. 0965 324336-814947 - fax 0965 300790 - mail reggio@calabriaora.it - indirizzo via Nino Bixio, 34

PALAZZO SAN GIORGIO

VILLA SAN GIOVANNI

Presentata la Giunta targata Arena > pagina 18 e 19

TAURIANOVA

In aula Bilancio e Piano spiaggia

COMUNE DI LOCRI

Si è insediato il nuovo Consiglio

> pagina 27

Nomine Lombardo temporeggia

> pagina 29

> pagina 33

Turismo, serve un progetto unico Confcommercio avvia il dialogo con le istituzioni: «Integrare i servizi» «L'offerta turistica deve passare dall'integrazione dei servizi e dei settori che la compongono qualificando le strutture, le risorse umane e prolungando la stagione». Il direttore dell'Ufficio studi Fipe di Confcommercio nazionale Luciano Sbraga definisce gli ingredienti di un turismo realmente efficace per la nostra regione intervenendo ieri mattina al seminario “Il turismo per lo sviluppo locale del Mezzogiorno” nella sede reggina di Confcommercio, promosso da quest'ultima assieme a Federalberghi, Federcomated e ai sindacati provinciali Silb e Silb-Fipe. Integrazione che significa inquadrare l'offerta turistica come una rete organizzata (e non a compartimenti stagni) tra ambiente, cultura, enogastronomia, intrattenimento, artigianato e commercio «utilizzando pienamente - aggiunge le strutture alberghiere esistenti in quanto c'è un'attività troppo ristretta e concentrata in 2-3 mesi all'anno». Nel confronto tra gli altri rappresentanti nazionali e locali del mondo associativo di Confcommercio ed esponenti delle istituzioni il presidente di Federalbeghi Calabria Vittorio Caminiti sottolinea con determinazione una serie di preoccupanti criticità tra cui «la mancanza di informazione in quanto il turista che viene da noi non sa come spendere i soldi». E sollecita «l'attivazione dei sistemi legali» con il funzionamento della Consulta del turismo. Da parte sua il presidente della Provincia Giu-

politica pallonara

Demy pensa a José ma...

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e Arena sarà Special lo dirà il tempo ma, allo stato attuale la somiglianza con José, nel senso di Mourinho, proprio non s’intravede. Il sindaco, interista convinto, presentando la sua squadra, che proprio non sembra l’Inter del triplete, si paragona allo Special One, eppure il suo inizio sembra...

> segue a pagina 18

L’incontro in Confcommercio con Funaro, Nucera e Zini seppe Raffa evidenzia che «non ad aziende e consulenti il progetpossiamo essere terra turistica se to Re.la.r. - Rete dei servizi per il da questo settore non c'è ritorno lavoro sommerso, promosso dal ministero del Laeconomico. Dobbiamo puntare Illustrato anche voro e delle Politiche sociali che sulle peculiarità il progetto prevede l'inseriesclusive del nomento di oltre stro territorio fa“Rete per 500 tirocinanti cendo squadra atil lavoro in aziende opetorno ad un prosommerso” ranti nella regiogetto unico. Bisone nei settori del gna creare un Osservatorio permanente sul turi- turismo, edilizia e agricoltura. smo e rivolgeremo le nostre Confcommercio fornirà assistenistanze d'intervento al Governo a za e consulenza tramite lo sporcui, se non verranno accolte, non tello “Bando tirocini formativi”. I lesineremo critiche». Durante destinatari del tirocinio (durata l'incontro è stato anche illustrato massima due mesi) con lo stru-

mento dei voucher formativi saranno, per il 40 per cento, cittadini italiani e comunitari disoccupati o inoccupati che non hanno raggiunto l'età pensionabile e, per il 60 per cento, extracomunitari con permesso di soggiorno. Italia Lavoro erogherà una borsa di studio di 550 euro per un massimo di 1100 ed è previsto lo stanziamento di 850mila euro per le azioni del progetto previste nella Regione Calabria con un numero massimo di 567 tirocini attivabili. Nel contesto dell'iniziativa Caminiti fa emergere il grave problema dello «spaventoso spopolamento della forza lavoro in quanto un professionista, qui da noi, può lavorare solo per 1 o 2 mesi al massimo e, quindi, preferisce andare altrove. Bisogna prolungare il tempo di lavoro». E, approfittando della presenza del consigliere regionale Gianni Nucera, osserva: «Non capisco perché, a differenza nostra, altre Regioni offrono la Cassa integrazione per il turismo». Il rappresentante della Regione Calabria sposa questa misura promuovendo lo strumento della formazione «per dare più qualità nella risposta» e si dichiara disponibile all'attivazione di un tavolo di confronto regionale con gli operatori del settore anche se, nell'ottica di un maggior sostegno finanziario dell'ente, osserva: «La Regione non ha una lira per piangere e viviamo una crisi economica molto forte».

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agherà dazio Peppe Raffa per la sua decisione di rompere il tavolo congiunto per Provincia e Comune per ribadire, ancora una volta, la propria autonomia. Le febbrili trattative per la composizione della giunta comunale sono state evidentemente condotte con un occhio rivolto verso palazzo Foti...

> segue a pagina 19

UN GIORNALE PIÙ VICINO ALLE PERSONE

D PIERO SANSONETTI

Da oggi, come vedete, abbiamo cambiato un po' la grafica di questa pagina. Abbiamo deciso di farla diventare una sorta di “prima pagina” dell'edizione della nostra città e della provincia. Abbiamo collocato qui i richiami che annunciano gli articoli che pubblichiamo nelle pagine successive. Qual è il motivo? Farvi capire che cercheremo di fare un giornale più vicino alle nostre città e ai nostri paesi: una per una, uno per uno. Più attento a tutto quello che succede nei quartieri, nei rioni, nel territorio. L'informazione, in Italia, sta diventando sempre di più qualcosa di generico, di ideologico, fazioso, calata dall'alto. La forza dei giornali locali può essere proprio quella di rovesciare questo schema: di “scendere”, di stare più vicino alle cose, ai fatti, alle persone.

il seminario

palazzi e modelli

La pace di facciata

ALESSANDRO CRUPI reggio@calabriaora.it

L’EDITORIALE

Internazionalizzazione imprese Lo sguardo ai mercati sudamericani La Camera di Commercio di Reggio Calabria, nell’ambito delle iniziative programmate per l’internazionalizzazione delle imprese del territorio, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Mendoza (Argentina,) organizza un Seminario di presentazione delle opportunità rappresentate dal mercato argentino per le aziende reggine con un focus specifico sul settore olivicolo. Il Seminario si inseri-

sce in un più ampio progetto di collaborazione con la Camera Italiana di Mendoza per incentivare relazioni commerciali stabili tra il territorio reggino e gli importatori argentini prestando un’attenzione particolare al settore agroalimentare ed alla produzione dell’olio di oliva. Parteciperanno il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, Pietro Baccarini, Presidente della Sezione del-

le Camere di commercio miste di Unioncamere e Presidente Camera di commercio Italo Argentina che interverrà sul tema “Le Camere Miste a favore dell’internazionalizzazione delle imprese”; il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Mendoza, Ing. Pedro Baziuk, che presenterà le opportunità rappresentate dai mercati Sudamerica, Mercosur ed Argentina, un’analisi delle filiere produttive degli alimentari ed in particolare dell’olio e le attività oggetto di possibile collaborazione Il seminario avrà luogo questa mattina alle ore 9:30 nel Salone del Consiglio della Camera di Commercio di Reggio Calabria.


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Si presenta la Giunta Il rinnovamento è parziale Porcino vicesindaco, Berna al bilancio. Urbanistica a Tuccio la giunta VICE SINDACO

Demetrio Porcino (Udc) avrà la delega alle risorse umane (personale) Adesso è ufficiale, il Comune di Reggio ha la sua giunta, scelta più dai partiti che dal sindaco. Demetrio Arena aveva provato a non inserire gli uscenti, ma alla fine si è dovuto arrendere alla volontà degli alleati che, però, «se ne assumeranno la responsabilità». Squadra e tecnico, Arena appunto (che si è paragonato con una battuta allo Special One José Mourinho), sono stati presentati ieri mattina in un salone dei lampadari che, manco fosse la finale di Champions League, era gremito oltre ogni ordine di posti. Arena arriva con la squadra al completo e via via presenta uomini e rispettive deleghe. Non ci saranno tecnici e gli uomini sono quelli annunciati ieri da CO, nessuno escluso. Si parte con un ritorno, quello di Vincenzo Nociti, uomo Udc e già consigliere dal 2002 al 2007 nella prima fase dell’era Scopelliti. Lui subentrerà a Seby Vecchio, presidente del consiglio in pectore, e sarà chiamato a gestire le deleghe di pubblica istruzione e università. Subito dopo, ad essere presentato, è Pasquale Morisani che subentra a Franco Sarica nella gestione dei Lavori pubblici ma anche di contratti e appalti. Lui proviene dalla Scopelliti presidente, così come l’uscente Paolo Anghelone, confermato da Arena alle attività produttive. La “gatta da pelare” Bilancio, invece, spetta all’esponente Pdl Demetrio Berna che già dal 2007 al 2011 era stato presidente dell’omonima commissione consiliare. Anche i repubblicani saranno in giunta. Peppe Martorano, scelto dall’edera, si occuperà di anagrafe, decentramento e protezione civile. L’unico rappresentante

di Reggio futura, Walter Curatola, invece sarà il titolare di Sport, spettacoli e, soprattutto, patrimonio edilizio (sulla cui vendita Arena punta per risanare le fragili casse di palazzo San Giorgio, ndr). Non più politiche sociali, che resteranno nelle mani del sindaco, per Tilde Minasi (Pdl), che però avrà ambiente, in cui succederà a Caridi e Plutino, e Pari opportunità. Un altro settore strategico andrà a un “esterno”, scelto però dal Pdl e non da Arena. Luigi Tuccio, infatti, si occuperà di Urbanistica e Pianificazione territoriale, prendendo così il posto di Demetrio Porcino (Udc), promosso a sua volta vicesindaco con delega alle risorse umane, la stessa che aveva fruttato una marea di consensi al suo predecessore Pasquale Zito. Soprattutto la delega all’urbanistica, con il Piano strutturale comunale in fase d’approvazione e le ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la burocrazia di palazzo San Giorgio, appare un compito gravoso. Arena sarà però un supersindaco visto che per sé manterra tante deleghe pesantissime. Immaginabile che il primo cittadino tenesse nelle sue disponibilità i trasporti (visto il passato all’Atam), Demy Arena ha fatto di più. Oltre alle politiche sociali, il sindaco infatti si occuperà anche di polizia municipale, turismo e lavoro, oltre alle politiche comunitarie . L’ultimo tassello andrà al suo posto lunedì quando Seby Vecchio sarà eletto presidente. Magari non sarà la squadra auspicata da Arena «ma la responsabilità della scelta chiude sibillino il sindaco - ricade sui partiti». Natale Iracà

«In questa sia una fase ho ritenuto di dover rinunciare alla nomina di un mio assessore tecnico esterno proprio per dare ai partiti la possibilità di esprimersi nella maniera più ampia. Ovviamentei partitidovranno sentirsi responsabili circa i risultati della squadra che mi hanno affidato». Parte con un vero e proprio avviso ai naviganti il neosindaco Demetrio Arena che però ritiene il suo esecutivo «di qualità» e sente addosso la responsabilità di fornire rispo-

ste ai cittadini. «Questa farina che ho ricevuto poi dovrà essere impastata e il pane dovrò farlo io. Potrei dire di essere Mourinho visto che è considerato il numero uno». Tuttavia chi è stato indicato dovrà costantemente sentirsi sotto esame perché «non è detto che in futuro l’assetto costituito non subisca qualche modifica» E gli scontenti? «Magari qualcuno si sentirà penalizzato ma finalmente Reggio Calabria ha la sua squadra di Governo» . (nat.i.)

Demetrio Berna (Pdl) Tra le sue deleghe anche programmazione economica e tributi

PUBBLICA ISTRUZIONE

AMBIENTE

Enzo Nociti (Udc) Tra le deleghe anche rapporti con l’Università

Tilde Minasi (Pdl) tra le deleghe anche quella delle Pari opportunità

LAVORI PUBBLICI

ATT.URBANISTICA

Pasquale Morisani (Scopelliti) Tra le deleghe anche contratti e appalti

Luigi Tuccio (Pdl) tra le sue deleghe anche la pianificazione territoriale

ATTIVITÀ PRODUTTIVE

PATRIMONIO EDILIZIO

Paolo Anghelone (Scopelliti) Sarà l’assessore anziano

Walter Curatola (Reggio futura) Avrà anche la delega allo sport e agli spettacoli

DECENTRAMENTO

LE DELEGHE DEL SINDACO: Coordinamento degli assessori Rapporti istituzionali con lo Stato, la Regione, la Provincia. Affari generali, servizi legali, Società partecipate, Ufficio stampa e comunicazione. Area metropolitana. Cura della Città e Pronto intervento, Arredo urbano, Polizia municipale . Politiche sociali, Trasporti e mobilità, turismo, Politiche comunitarie, cultura, grandi eventi e politiche giovanili.

Peppe Martorano (Pri) tra le deleghe anche anagrafe e protezione civile

il monito

Arena avvisa i partiti alleati «Loro responsabili della scelta»

BILANCIO

politica pallonara

DEMY PENSA A JOSÈ MA RICORDA CARLETTO > segue da pag. 17

(...) a chiare tinte rossonere. Il primo cittadino, pacato nei modi e sempre attento alla “tattica”, ricorda più Carletto, nel senso di Ancelotti, un allenatore di tutto rispetto che due Champions a casa le ha portate ma una, a Istanbul, l’ha anche regalata. Mourinho è un decisionista pronto sempre allo scontro, anche quando si tratta di scegliere un giocatore da acquistare (tipo Quaresma). Carletto invece ha sempre cercato di raccogliere il massimo da

quello che ha passato il convento, nel senso di Berlusconi, in piena epoca di austerity rossonera. Arena, a dire il vero, ha provato a dettare il nuovo corso comunale, chiedendo ai partiti e alla coalizione una vera e propria rifondazione, ma non nel senso di comunista, per gli uomini che sarebbero dovuti andare a comporre la squadra di governo o, in alternativa, una rotazione degli incarichi. Arena poi avrebbe gradito un tecnico esterno proprio per andare incontro al federalismo municipale riguardo alle conces-

sioni all’Udc il dubbio rimane. Nonostante le direttive fornite il sindaco si è dovuto accontentare, almeno inizialmente, di “zeru tituli”. Proprio come per Carletto i soliti maligni già cominciano ad attaccare, sostenendo come la scelta degli uomini per la finale sia stata approntata dal presidente e non dal tecnico. Lui, Arena, potrà rispondere sul campo come Ancelotti. Mourinho, invece, lo avrebbe fatto prima, direttamente in conferenza stampa. Brigante


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comunali 2011 l’approfondimento

I protagonisti Ecco i curricula Demetrio Porcino, vicesindaco con delega alle Risorse Umane. Nato il 15 agosto del 1976. Dal 2002 al 2007 consigliere comunale e presidente della Commissione Statuto e Regolamento. Dal 2007 al 2011, assessore all’Urbanistica e Politiche Giovanili. Avvocato. Enzo Nociti, assessore alla Pubblica Istruzione e Rapporti con l’Università. Nato a Reggio Calabria il 10 giugno 1959, consigliere comunale dal 2002 al 2007. Presidente della III Commissione consiliare Politiche Sociali e del Lavoro. Medico chirurgo di medicina interna e geriatria. Pasquale Morisani, assessore ai Lavori Pubblici, Contratti e Appalti. Nato il 20 maggio 1965. Presidente della IV circoscrizione nel 2001. Consigliere Comunale dal 2007 al 2011. Presidente della I Commissione consiliare Assetto del territorio. Esperto organizzazione enti no profit, avvocato. Paolo Anghelone assessore alle Attività Produttive. Nato nel 1946. Medico specializzato in malattie del rene, sangue e ricambio. Consigliere dal 2007 al 2010. Assessore alle Attività Produttive dal 2010 al 2011. Demetrio Berna assessore al Bilancio, Programmazione Economica e Tributi. Nato il 18 dicembre 1973. Consigliere alla XII circoscrizione. Dal 2002 al 2007 consigliere comunale rieletto poi nel 2007 al 2011. Presidente della Commissione Consiliare Assetto del territorio, Lavori pubblici, Ambiente dal 2004 al 2007. Presidente della Commissione Affari Generali Bilancio nel 2007. Imprenditore. Giuseppe Martoranoassessore all’Anagrafe e Decentramento, Protezione Civile. Nato il 21 agosto 1960. Consigliere comunale nel 2001 e nel 2002. Dal 2002 al 2006 consigliere comunale. Nel 2006 e nel 2007 assessore all’ Arredo Urbano, Protezione Civile, Sviluppo delle Periferie. Consigliere Comunale dal 2007 al 2011. Collaboratore Amministrativo Asp, Revisore dei Conti. Walter Curatola assessore allo Sport, Spettacolo, Patrimonio Edilizio. Nato il 3 febbraio 1977. Dal 2007 al 2011 Consigliere Comunale. Ingegnere. Tilde Minasi assessore all’Ambiente ed alle Pari Opportunità. Nata il 24 luglio 1960. Dal 2002 al 2011 assessore comunale alle Politiche Sociali. Avvocato. Luigi Tuccio, assessore all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale. Nato il 18 maggio1967. Avvocato.

Sei nuovi innesti nell’aula delle adunanze Gli assessori eletti in consiglio nelle liste di riferimento, per accettare la nuova carica, dovranno dimettersi dall’incarico di consigliere e saranno surrogati dai primi dei non eletti all’interno della stessa lista. A parte Luigi Tuccio, non candidato ed entrato in quota Pdl, e Walter Curatola, scelto ma primo dei non eletti in Reggio futura, gli altri sei esponenti dell’esecutivo Arena dovranno essere surrogati. Nel Pdl entreranno nell’aula delle adunanze Beniamino Scarfonee Giuseppe Eraclini. Nella Scopelliti presidente arriveranno a palazzo San Giorgio Antonio Quartuccio e Felice Roberto Nava. Nel Pri rientrerà Rocco Lascala. Nell’Udc Roberto Leo e Andrea Crupi.

Fatta la giunta, dal centrodestra arrivano gli auguri di buon lavoro da parte del centrodestra. Comincia il predecessore di Arena, il governatore Peppe Scopelliti. «Al Sindaco Arena ed alla nuova giunta comunale, giunga, da parte mia, il classico in bocca al lupo. Una squadra formata in gran parte da giovani, segno di rinnovamento, con quel tocco di esperienza utile in ogni nuovo esecutivo. Sono particolarmente soddisfatto per le scelte dei partiti e del sindaco Arena, ci sono tutte le condizioni per lavorare bene sin da subito e dare quelle risposte che la cittadinanza si attende. Non possiamo perdere altro tempo, la città deve necessariamente continuare quel percorso intrapreso, fatto di nuove opere e di sviluppo turistico». Poi la promessa. «La Regione Calabria, mai come adesso sarà al fianco della città. Reggio può e deve approfittare del fatto che anche la Provincia ed il Governo sono dello stesso colore politico. Ai neo assessori, chiedo e so di ricevere amore incondizionato per la nostra amata Reggio, la città deve continuare quel percorso virtuoso che l’ha vista risalire la china dopo anni bui. Ci sono opere grandiose che cambieranno notevolmente la nostra città». A formulare gli auguri di buon lavoro anche il capogruppo Pdl a palazzo Campanella, Luigi Fedele. «Quella varata dal primo cittadino di Reggio, Demetrio Arena, rappresenta senza dubbio una Giunta ricca di professionalità non solo politiche ma, soprattutto amministrative». «Siamo convinti – conclude il capogruppo – che la squadra targata Arena si spenderà, da subito e senza sconti, nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini di Reggio». Il plauso per le scelte di Arena arriva anche da un ex consigliere, la presidente della commissione Pari opportunità alla Regione, Giovanna Cusumano. «Alla Giunta comunale di Reggio Calabria, presentata questa mattina dal sindaco Demetrio Arena, auguro il più proficuo cammino in direzione di quella crescita e sviluppo, ma anche valorizzazione della sua identità al centro del Mediterraneo, che l’allora primo cittadino, Giuseppe Scopelliti, ora Governatore della Calabria, ha saputo garantire». Poi il pensiero va a Tilde Minasi. «Sono, infatti, convinta che la Minasi saprà mettere in campo passione e competenza per fare delle Pari Opportunità non uno slogan, ma un momento concreto di sviluppo delle politiche di genere che, in campo regionale, stiamo portando avanti». A congratularsi anche Seby Vecchio, futuro presidente del consiglio comunale. «Da oggi si comincia a lavorare per creare il futuro della nostra città ». Soddisfatto uno dei diretti interessati, Paolo Anghelone, confermato assessore alle attività produttive «E’ con immenso piacere che accolgo la delega di assessore comunale alle Attività Economiche e Produttive. In riferimento al ruolo che, grazie al sindaco Demetrio Arena, andrò a ricoprire, esprimo il mio più vivo compiacimento poiché si tratta della prosecuzione di un lavoro che ha avuto avvio nel 2010 e che mi ha visto lavorare nell’interesse di un settore che ritengo trainante per l’incremento degli standard produttivi della nostra terra. Il bagaglio di esperienza sin qui acquisito, sebbene in pochi mesi, diviene, perciò, fondamentale nell’ottica di un impegno che muova le fila di quanto realizzato».

palazzi e modelli

LA PACE DI FACCIATA E LE LOTTE INTERNE > segue da pag. 17

(...) al quale sono state servite sul piatto freddo della vendetta un paio di grane niente male. Il primo nodo riguarderà l’Udc. Scopelliti e Arena hanno ceduto e concesso al fido alleato centrista quanto richiesto: due postazioni in giunta. La stessa richiesta il commissario Naro l’aveva fatta per la Provincia e, adesso, dovrà essere Raffa a gestire la questione e spiegare che a palazzo Foti per l’Udc ci potrà essere soltanto la vicepresidenza. Discorso analogo vale per i

piccoli. Socialisti e Popolari liberali, esclusi dalla spartizione della torta comunale, torneranno alla carica con Raffa. Il presidente, peraltro, ha le mani legate dal numero esiguo di assessori disponibili, soltanto sette, e dal patto con Nucara che prevede un posto in giunta anche per il Pri. Una situazione complessa che potrebbe costringere il presidente a dover rinunciare al proprio esterno per salvaguardare gli equilibri politici. Sotto le ceneri, dunque, continua ad alimentarsi il fuoco dello scontro interno al Pdl che prima ha prodotto

l’estenuante crisi comunale della scorsa estate e, dopo, il lunghissimo braccio di ferro per la scelta del candidato alla Provincia. Raffa è già al lavoro per sbrogliare la matassa e iniziare la nuova avventura amministrativa. Il Modello Reggio, dunque, prosegue uguale a se stesso. Con buona pace delle istanze di rinnovamento di Arena che ha dato il placet ad una giunta più che mai scopellitiana e della presunta pacificazione pidiellina che si sta rivelando di mera facciata. Riccardo Tripepi

L’esecutivo convince il centrodestra Scopelliti: «Squadra giovane con un tocco di esperienza»

La Giunta al lavoro per la prima seduta, dovrebbe tenersi ogni lunedì

democrat all’attacco

Il gruppo del Pd al vetriolo: «Arena imbrigliato dai partiti» I giovani del Pd suonano la cari- nella loro riflessione Falcomatà, ca e affondano il primo colpo alla Marino e Irto - scorrendo i nomi dei vari assessori, infatti, non si giunta di Arena appena varata. Giuseppe Falcomatà, Giuseppe scorge neppure il tentativo di una Marino e Nicola Irto bocciano sen- scelta fatta per competenze tecniza appello le scelte del sindaco che che. L’unica continuità è stata presarebbe rimasto vittima di giochi di miare, nello stesso settore, chi ha partito, rinunciando a dare slancio presieduto una commissione bilancio, che, risulta essere oggetto, anal proprio esecutivo. «Apprendiamo con estremo cora oggi, di scrupolose ispezioni rammarico l’annuncio dei nomi ministeriali. L’unico assessorato che andranno a comporre la giun- esterno, invece, è stato affidato a chi di mestiere fa ta comunale - scrie non ha vono in una nota un’occasione tutt’altro esperienze in matecongiunta i tre conria». Il riferimento siglieri comunali persa ovviamente a Dedemocrat - Si conSi è fatto un èmetrio Berna e Luiferma quanto tegi Tuccio, l’esterno mevamo, ovvero passo indietro che Arena ha voluto un sindaco imbri- nell’autonomia di all’Urbanistica. gliato tra le maglie «Entrambi, inoltre, dei partiti che lo scelta da parte di sono rispettivahanno sostenuto in un primo cittadino mente vice presicampagna eletto- eletto dente e presidente rale, che si trova del Pdl cittadino, a nell’imbarazzo di dal popolo riprova del ricatto dover coniugare da politico subito dal un lato, la “continuità amministrativa” e dall’altro sindaco da parte dei partiti. Il Pd la promessa di rinnovamento e di vigilerà con spirito propositivo sulun ricambio nell’affidamento degli l’operato dell’amministrazione di incarichi che purtroppo non c’è sta- palazzo San Giorgio e, alla luce delle ultime inquietanti notizie riporto». Un’occasione persa, nell’inter- tate dagli organi di stampa, rivendipretazione degli uomini del Pd, che cherà sempre e con forza la necesevidenzierebbe la scarsa autono- sità che il sindaco faccia un rappormia di Demetrio Arena nell’assu- to chiaro alla città sullo stato di dissesto delle casse comunali, al fine di mere le proprie decisioni. «Si è fatto senza dubbio un pas- poter programmare la sua attività so indietro nell’autonomia di scel- amministrativa. La campagna eletta da parte di un primo cittadino torale è finita - conclude la nota del eletto direttamente dal Popolo. È Pd - e l’operazione verità e traspauna giunta mediocre - proseguono renza non può più attendere».


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R E G G I O l’interrogazione sulle compagnie aeree Il presidente Scopelliti, in occasione dell’inaugurazione della tratta Roma-Reggio Calabria della compagnia Blue Panorama Airlines oggi alle 11 terrà una conferenza stampa nei locali della Sogas. E si preannunciano polemiche dal momento in cui il consigliere regionale del Gruppo Misto, Pasquale Tripodi, non ha perso tempo per presentare alcuni quesiti al governatore. «Con quali criteri si è provveduto ad individuare le due neo compagnie aeree (Eagles Airlines e Blue Panorama) alle quali dovrà essere affidato il compito di incrementare il servizio di trasporto presso lo scalo aeroportuale dell’Area Metropolitana di Reggio?».

Tripodi chiede spiegazioni a Scopelliti

«Quali sono stati i criteri per individuare Eagles Airlines e Blue Panorama?» Alcune delle domande che Tripodi pone al presidente della giunta regionale. «La prospettiva di ampliamento della compagine sociale della Sogas, l’incentivazione dei voli da e per Reggio - continua - l’allargamento del bacino di utenza all'aerea siciliana sono certamente obiettivi strategici essenziali per un progetto di sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto. Per queste ragioni ci convince molto l’idea - spiega Tripodi di accentuare la concessione di servizi di trasporto alle nuove compa-

gnie aeree interessate alle proposte di incentivi pubblici della Regione Calabria e/o di altre Istituzioni. Trattandosi, però, di soldi pubblici - puntualizza il consigliere regionale - c’è, da stare attenti ai problemi di metodo ed alla oculatezza delle scelte. Le compagnie devono possedere requisiti di affidabilità sia dal punto di vista della qualità dei servizi (puntualità, sicurezza, accoglienza), sia dal punto di vista della solidità economica. Ciò che è stato denunciato in diverse recenti occa-

sioni con particolare riguardo alla compagnia sostenuta dalla Regione, la Eagles Airline (ora, Prima Aerotrasporti Italiani), suscita davvero molte perplessità, perché la improvvisa cancellazione dei voli o i notevoli ritardi in arrivo e in partenza, hanno comportato gravi disagi all'utenza per i disservizi, con conseguente caduta di credibilità della Compagnia». «Con quali procedure sono state selezionate le compagnie aeree sostenute con incentivi pubblici? Con quali gare o

“Sicuri in montagna” L’iniziativa del Cai A Gambarie la giornata di prevenzione degli incidenti Quella di domenica prossima sarà la giornata nazionale di sensibilizzazione alla prevenzione degli incidenti in montagna nella stagione estiva. Questa, denominata “Sicuri nel sentiero” e rientrante nel più ampio progetto “Sicuri in montagna”, si terrà anche a Gambarie, curata dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico stazione “Aspromonte” in sinergia con il Club alpino italiano sezione “Aspromonte”, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza e l’Ente parco nazionale d’Aspromonte. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nella sede dell’articolazione provinciale del Club alpino italiano di via San Francesco da Paola mediante una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il responsabile della stazione “Aspromonte” del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Vincenzo Repaci, il delegato alpino Calabria Giuseppe Trovato, il consigliere del Club alpino italiano sezione “Aspromonte” Ernesto Miriello, il comandante del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Gambarie Paolo Soldano, il direttore dell’Ente parco Tommaso Tedesco e il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte Michele Zoccali e alla quale ha presenziato il presidente dello stesso Cai locale Antonino Falcomatà. Quartier generale di “Sicuri nel sentiero”

presentazione dell’evento Il club alpino italiano ha presentato l’evento. “Sicuri nel sentiero” il primo tema sarà piazza Mangeruca dove sorgerà per l’intera giornata un vero e proprio villaggio, composto da stand informativi su tematiche quali sicurezza in montagna, escursio-

nismo ed alpinismo giovanile; da una parete artificiale sulla quale giovani ed adulti potranno provare l’esperienza dell’arrampicata; da un’area di attività motorie per bambini. Le attività in programma nel villaggio di piazza Mangeruca, condotte e supervisionate dai componenti della stazione “Aspromonte” del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e della sezione “Aspromonte” del Club alpino italiano, avranno inizio alle ore 9, quando verrà ufficialmente aperta la manifestazione e si darà il via alle iscrizioni per l’escursione

ludico-didattica nei dintorni di Gambarie (ore 10:30), alla quale si aggiungerà una gara di orienteering (ore 11). Durante la conferenza stampa sono stati anticipati alcuni elementi fondamentali per la sicurezza in montagna che verranno illustrate domenica come, ad esempio, quello del buon equipaggiamento. E si è parlato, inoltre, delle azioni in questo ambito come, ad esempio, il soccorso alpino attraverso il 118, e delle attività portate avanti dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e dalle altre realtà partecipanti a “Sentieri sicuri”. Luca Assumma

manifestazioni d'interesse? Sulla base di quali criteri di affidabilità, anche economiche? Tali notizie sono importanti, anche in vista di preannunciati nuovi affidamenti come quello della compagnia aerea Blue Panorama che ci auguriamo non incorra negli stessi comportamenti disdicevoli dell'altro vettore». Le scelte che si operano in questo settore sono importanti e non ammettono errori, né improvvisazioni perché ricadono pesantemente su una utenza calabrese e siciliana che ha diritto al rispetto, specie se si guarda agli scenari futuri ed alle possibili aggregazioni societarie con nuove aree d'interesse siciliane.

l’incontro

Planetario, Cecchi Paone illustra “Scienza e Pace” Dopo il successo della manifestazione organizzata per l’eclisse totale di luna, l’attività del Planetario riprende oggi con due incontri interessanti .Il primo alle 20 con Alessandro Cecchi Paone ed a seguire Domenico Capomolla, pediatra. Cecchi Paone, che si trova a Reggio per altri motivi, ha accettato l’invito dei giovani del Planetario a visitare la struttura. Il giornalista non ha bisogno di eccessive presentazioni è un conduttore televisivo, giornalista e ultimamente molto attivo soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale. Cecchi Paone parlerà dell’importanza della divulgazione scientifica e presenterà brevemente il suo ultimo lavoro: “Scienza e Pace” scritto assieme al professor Umberto Veronesi. Si tratterà solo di una piccola anticipazione, poiché la conferenza di presentazione del libro avverrà nel mese di ottobre. Dopo l’intervento di Cecchi Paone, il programma continuerà con la conferenza prevista: “Dalla Via Lattea all’allattamento al seno” del dott. Domenico Capomolla. Il Planetario provinciale Pitagora aderisce alla campagna: “Il latte della mamma non si scorda mai” Campagna 2011, promossa dal Ministero della salute. La campagna scaturisce dalla volontà di sensibilizzare la popolazione sul valore dell’allattamento al seno, inteso come pratica di primaria importanza per la salute e, allo stesso tempo, come attuale e compatibile con gli impegni della donna

moderna. Il latte si trova anche nel cielo legato al mito della Via Lattea ed allora la conversazione che il dott. Domenico Capomolla terrà sotto la cupola del planetario sarà preceduta dal racconto del mito non disgiunto dai caratteri scientifici che caratterizzano la nostra Galassia. Nella mitologia classica la via Lattea nacque dalle gocce del latte fuoriuscito dal seno di Giunone , mentre allattava Ercole, Giove, approfittando del sonno della dea, attaccò al seno suo figlio Ercole , avuto con la mortale Alcmena, perché solo succhiando dal petto della madre degli dei, il semidio avrebbe potuto ottenere l'immortalità. Il figlio di Zeus però, agguantò un seno della dea con troppa forza, svegliando la dea e facendo schizzare parte del latte verso il cielo, creando così la Via Lattea. Questa da allora divenne la strada percorsa dagli dei per raggiungere il palazzo del re e della regina degli dei. La Via Lattea è la galassia che ospita il nostro Sistema Solare insieme ad almeno altri 200 miliardi di stelle, pianeti, migliaia di ammassi e nebulose. Vista dall’esterno assomiglia ad un “disco” con un rigonfiamento centrale dello spessore di 10mila anni luce. Come galassia, è una gigante del tipo a spirale con vari bracci che la avvolgono, con una massa compresa tra 750 e mille miliardi di masse solari ed un diametro di circa 100mila anni luce. em.ma.

terzo settore

Coordinamento provinciale Il plauso di Serranò (Cisl)

«Apprendiamo con soddisfazione che le organizzazioni e le associazioni di volontariato hanno deciso di istituire un coordinamento provinciale». E’ ciò che afferma Domenico Serranò, segretario generale della Cisl. «L’avere lasciato da parte i tanti egoismi per cooperare e condividere il loro cammino nella nostra Calabria è un grande passo che va seguito e sostenuto. Se poi al centro si mette la persona ed i suoi bisogni, in particolare per le fasce deboli della socie-

tà, allora come non essere solidali e sostenere simili iniziative». I tanti problemi che sta vivendo il Terzo Settore si riflettono e colpiscono inesorabilmente anche i dipendenti che vi operano. «Lavoratori che vengono pagati con diversi mesi di ritardo; lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro o che si vedono privati di molti diritti contrattuali. Come Cisl funzione pubblica rilanciamo la proposta della costituzione di un tavolo tecnico presso l’Asp per affron-

tare i tanti problemi del settore, per prevenire contenziosi e conflitti, per dare maggiore trasparenza a tutte le operazioni, per rimuovere una serie di ostacoli, burocratici e non, che ritardano i pagamenti». «Proponiamo un percorso comune - conclude per confrontarci con tutti gli enti per programmare nelle politiche sociali, e perché nò, per evitare che i fondi del sociale siano dirottati verso altre spese». a.pir.


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“Meta”, un nuovo sequestro Bloccata la somma equivalente alla cessione di un immobile acquisito all’asta Dagli uffici giudiziari di Reggio Calabria parte una nuova esperienza pionieristica. Per la prima volta è stato eseguito in città un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni acquisiti con modalità mafiose. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria Gico e i carabinieri del Ros Reparto anticrimine e del Comando provinciale reggino hanno sequestrato la somma di 47.250 euro a Giuseppe Buda, di 41 anni, figlio di Santo Buda coinvolto nell’operazione ‘Meta’. Quest’ultimo deve rispondere, insieme ad altri indagati, di

turbata libertà degli incanti ed estorsione. Secondo l’accusa Santo Buda (esponente dell’omonima cosca federata con gli Iemrti) e gli altri indagati hanno turbato un’asta giudiziaria nel novembre 2005 che riguardava beni immobili (abitazioni e locali commerciali) a Villa San Giovanni del fallimento Tortorella. Avrebbero allontanato i possibili offerenti, tra cui esponenti di altre cosche amiche ma lontane dalla competenza territoriale, aggiudicandosi 16 immobili di cui due intestati a Giuseppe Buda. Nel successivo mese di febbraio uno di questi immo-

Sigilli apposti da Guardia di finanza e carabinieri bili è stato ceduto al prezzo di 47.250 euro a un terzo estraneo al provvedimento coercitivo. A seguito di un’istanza difensiva, l’immobile è stato dis-

sequestrato. Preso atto delle motivazioni della difesa, il procuratore Giuseppe Pignatone e il sostituto Giuseppe Lombardo hanno delegato la

Sigilli all’officina pericolosa Sotto il cavalcavia Anas a Pentimele. Denunciato il titolare Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, Domenico Santoro, ha emesso un provvedimento di sequestro del capannone industriale nella zona di Pentimele, sotto il cavalcavia Anas che collega l’autostrada a Reggio porto. Gli uomini della Guardia costiera hanno svolto, su delega, un lavoro di mappatura programmatica del litorale sugli insediamenti produttivi, finalizzati alla scoperta di abusivismi. In questo caso è stata individuata una frazione di 85 metri quadrati del capannone che occupava area demaniale marittima, adiacente al piazzale nord del porto di Reggio Calabria. Nell’immobile viene svolta l’attività di officina meccanica ed era stata ricavata recintando uno spazio sotto una delle campate del ponte stradale di raccordo tra l’autostrada Salerno-Reggio Calabria e il porto. L’intera officina meccanica occupa complessivamente 356 metri quadrati, di cui 85 metri circa ricadono su area demaniale marittima. Sul terreno in questione è stato realizzato un battuto cementizio per la sosta dei mezzi destinati alla riparazione, attrezzi di lavoro e materiale vario. La situazione dell’area interna, dove si trova l’attività commerciale vera e propria, viene definita “particolarmente gravosa dal punto di vista della sicurezza”. La ditta, il cui titolare è stato denunciato, ha modificato infatti lo stato dei luoghi con potenziale compromissione della funzionalità del raccordo autostradale sovrastante. Secondo quanto accertato dal personale dell’Anas, che ha collaborato alle indagini, l’officina potrebbe compromettere, così come è ubicata, la stabilità e l’incolumità delle persone che ci lavorano e dei potenziali clienti, considerato che il ponte autostradale

funziona da tetto dell’officina. Per questi motivi la stessa Anas aveva elevato un verbale alla ditta, con la sanzione accessoria della sospensione dei lavori e del ripristino dei luoghi a sue spese, la sospensione dei lavori e il ripristino dei luoghi ma finora non era stato fatto nulla. Il sequestro preventivo disposto dal gip, precisano dalla

Guardia Costiera, è stato emesso «per evitare che la libera disponibilità da parte dell’indagato possa aggravarne le conseguenze, permettendo una ulteriore lesione dei beni salvaguardati dal legislatore, con il fine ultimo di tutelare l’evidente pericolo per la sicurezza oltre che la lesione dei vincoli urbanistici».

polizia municipale

Parcheggiatore abusivo scoperto dagli agenti in borghese Due interventi in due diverse zone del centro cittadino sono stati effettuati dalla Polizia municipale nell’ambito di un’attività finalizzata ad assicurare la piena fruizione degli spazi pubblici e a tutelare la sicurezza urbana. Nella zona di piazza Duomo è stata sottoposta a controllo una cittadina cinese che vendeva merce senza autorizzazione su area pubblica. Oltre all’accertamento di violazioni amministrative e al sequestro degli articoli posti in vendita, la donna è stata denunciata in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e per non aver ottemperato all’invito a presentarsi al posto di Polizia di frontiera di Roma Fiumicino in ottemperanza a un decreto emesso in precedenza dal questore di Reggio Calabria. Nella zona di piazza Garibaldi, un citta-

dino di nazionalità rumena di 34 anni è stato denunciato per tentata estorsione e contravvenzionato per violazione al codice della strada quale parcheggiatore abusivo. Erano stati alcuni cittadini a segnalare la sua presenza al personale del Corpo che in quell’area svolge giornalmente attività di polizia di prossimità e di controllo sulla viabilità. Due agenti che hanno operato in borghese, hanno accertato che il romeno, al termine dell’orario in cui vige la sosta a pagamento gestita dall’Atam, esercitava l’attività di parcheggiatore abusivo, chiedendo con atteggiamento intimidatorio un compenso per la vigilanza del veicolo ai cittadini che lo lasciavano in sosta. Per l’identificazione e le attività collaterali del caso, è intervenuta anche una pattuglia della squadra volante della questura.

polizia di stato

Pizzonia alle volanti, Palermo va all’anticrimine Il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Giuseppe Pizzonia è il nuovo dirigente dell’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico. Pizzonia, dopo la sua proficua esperienza nel settore Misure di Prevenzione della Divisione di Polizia Anticrimine della questura, assume l’incarico di dirigente dell’ufficio Volanti, occupandosi, tra l’altro, del delicato compito del controllo del territorio cittadino.

Il commissario capo Enrico Palermo, già vice dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, assume l’incarico di responsabile dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura. Il commissario capo Giuseppe Giliberti, proveniente da altra sede, andrà a ricoprire l’incarico di vice dirigente dell’Ufficio Generale e Soccorso Pubblico.

Guardia di Finanza a compiere ulteriori accertamenti di natura economico-patrimoniale. Si è giunti così al sequestro preventivo per equivalente disposto dal gip reggino per una somma pari a quella della cessione, poiché viene ritenuta profitto mediato dell’estorsione e della turbata libertà degli incanti, aggravato dalle modalità mafiose. «L’istituto della confisca per equivalente, che mira a impedire –spiegano gli inquirentiche l'impiego economico dei beni di provenienza delittuosa possa consentire al colpevole di garantirsi il vantaggio che

era oggetto specifico del disegno criminoso, è il provvedimento ablativo disposto su somme di denaro, beni o altre utilità, di cui il reo abbia la disponibilità per un valore corrispondente al prezzo, al prodotto e al profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose allorquando sia intervenuta condanna e sia impossibile identificare fisicamente le cose che ne costituiscono effettivamente il prezzo, il prodotto o il profitto». L’applicazione della legge discende dall’ampliamento disposto dal governo con il varo del pacchetto sicurezza.

processo agathos

I giudici si astengono Udienza rinviata Falsa partenza per il processo a Carmelo Murina. L’uomo imputato nell’ambito del processo “Agathos” è accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso. Nella giornata di ieri Murina, difeso dall’avvocato Francesco Calabrese, avrebbe dovuto vedere l’avvio del procedimento a suo carico che si celebra dinnanzi alla sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria ma, proprio la composizione del collegio è stata la causa del rinvio al prossimo 21 giugno. Due dei componenti del collegio si sono astenuti perché già in precedenza si erano pronunciati sui medesimi fatti che riguardavano Murina. Da qui la decisione di un rinvio in sede preliminare. Nella prossima setti-

Carmelo Murina mana, invece, dovrebbe tenersi regolarmente la prima udienza per l’uomo che viene ritenuto il referente della cosca Tegano per il territorio di Santa Caterina. Dall’indagine, coordinata dal pubblico ministero Giuseppe Lombardo , sarebbe emerso che Murina gestiva gli affari del clan nel quartiere a nord di Reggio Calabria.

visita istituzionale

Raffa incontra il colonnello Reda Il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa ha reso visita al Comando provinciale della Guardia di Finanza, nel corso degli impegni istituzionali. E’ stato ricevuto dal colonnello Alberto Reda, con il quale si è intrattenuto cordialmente a colloquio, discutendo di argomenti di interesse comune, tra i quali quello dell’azione della Guardia di Finanza, in termini di sicurezza finanziaria, nei confronti delle attività che si sviluppano all’interno dello scalo portuale di Gioia Tauro. L’attenzione è stata rivolta, con reciproca soddisfazione, all’operato dei finanzieri del soccorso alpino di Gambarie del Comu-

Il presidente riceve il crest ne di Santo Stefano d’Aspromonte, la cui caserma ha sede in un’immobile della Provincia. Il colonnello Reda ha omaggiato il presidente della Provincia di un crest, simbolo del Comando provinciale.


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«Don Italo, amore senza limiti» La testimonianza del fratello Corrado all’incontro a palazzo Campanella Dopo la cerimonia di intitolazione della nuova via monsignor Italo Calabrò, nella sala “Giuditta Levato” di palazzo Campanella, si è tenuto un incontro celebrativo della figura del sacerdote, esempio di vera vita cristiana, che durante la sua azione pastorale ha esortato alla lotta democratica, al coraggio, all’amore verso gli ultimi. “Amate tutti coloro che incontrate lungo la vostra strada. Nessuno escluso mai”, recita il suo testamento spirituale, e sono forse queste le frasi che più di ogni altre tracciano la forte personalità di don Italo Calabrò. Al tavolo dei relatori il sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, il vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il vicario generale dell’arcidiocesi di Reggio-Bova monsignor Antonino Iachino, il presidente della commissione toponomastica della città Giuseppe Tuccio e il presidente dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò. «Ci sono persone destinate a lasciare segni importanti e ad essere ricordate anche dopo la loro scomparsa - ha affermato il sindaco Demetrio Arena -, in questo caso parliamo di un umile parroco il cui nome resta legato a innumerevoli iniziative a favore dei più deboli, degli ammalati e dei carcerati». «Chi lo ha conosciuto, e non solo quelli che hanno avuto questo privilegio, interpretando il sentire comune, - conclude il sindaco - auspica una deci-

I relatori nella sala “Giuditta Levato” sione delle autorità ecclesiastiche per accertare se ricorrono le condizioni per l’avvio di un processo di beatificazione». «L’intitolazione di una

via della città a monsignor Italo Calabrò - afferma Nicolò - rappresenta uno dei momenti più autentici in cui la memoria diventa valore pul-

sante, traccia su cui costruire un cammino ricco di luce e speranza». «Don Italo Calabrò - continua il vice presidente del

Consiglio regionale - ha saputo fare delle difesa della dignità umana e degli ultimi, della lotta alla ndrangheta, la bandiera del proprio sacerdozio. Tappe fondamentali di un percorso educativo che è entrato nel cuore dei giovani che lo hanno seguito con quella spontaneità e naturalezza che non si comandano, ma nascono solo dal cuore». Interviene poi monsignor Iachino: «Don Italo ci ha insegnato ad avere occhi per quelli che non contano niente, per i più deboli, per quelli che subiscono la violenza e lo strapotere di una minoranza che pretende di avere parola in tutto ciò che è spartizione di potere. Ci ha insegnato ad essere chiesa, quella chiesa

che manifesta il prolungamento dell’opera del Signore nella storia». «Monsignor Calabrò aveva la capacità di dare delle risposte sul terreno della concretezza - afferma Giuseppe Tuccio -, ricreando una chiesa dei poveri, lottando e restando con loro nelle mille case dell’ascolto e dell’accoglienza in cui ha distribuito il suo messaggio». A tratteggiare la personalità del sacerdote il fratello Corrado Calabrò che, in particolare, ha affermato: «La sua sfida è stata quella di applicare costantemente il vangelo, con un’esperienza totalizzante e rivoluzionaria di amore senza limiti». KATIA FERRARA reggio@calabriaora.it

l’intitolazione

Via monsignor Calabrò A 21 anni dalla scomparsa il riconoscimento al sacerdote “Via monsignor Italo Calabrò, sa- avvenuta alla presenza del sindaco cerdote - educatore” recita la targa Demetrio Arena, del presidente delposta lungo il tratto che collega la l’autorità per le garanzie nelle comuchiesa di San Giovannello a via Ere- nicazioni Corrado Calabrò, fratello di don Italo, del presimo botte. Riconoscidente della commismento al sacerdote Targa posta sione toponomastica reggino, presidente dalla chiesa Giuseppe Tuccio, di della Caritas diocesamonsignor Antonino na, il cui ricordo, a 21 di S.Giovannello Iachino, vicario geanni dalla sua scoma via nerale dell’arcidioceparsa, è ancora vivo Eremo botte si di Reggio Calabria in quanti lo hanno – Bova, di numerosi conosciuto e il cui messaggio, sempre attuale, va ancor esponenti delle forze dell’ordine, del più diffuso tra le giovani generazioni. clero e dell’associazione Piccola opeL’intitolazione del nuovo toponimo è ra papa Giovanni, fondata da don Ita-

lo e presieduta da Pietro Siclari. «In questo momento in cui la nostra città sta giocando una battaglia importante contro l’illegalità – ha affermato il sindaco Arena – questo avvenimento segna una tappa importante perché don Italo ha avuto un ruolo determinante nella storia della lotta per la legalità». «Questa intitolazione – continua Corrado Calabrò – non è per lui, ma serve a noi per ricordare lui, per tenere presente quello che ha fatto e come lo ha fatto, con discrezione e con il sorriso sul volto anche nei momenti difficili». La strada scelta ha un significato particolare,

l’iniziativa

oggi e domani

Un gascromatografo per la Pediatria dell’ospedale Donato dal Rotary Parallelo 38 e Confesercenti un test per l’intolleranza al lattosio Rotary Parallelo38 e Confesercenti insieme per donare, al reparto di Pediatria degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria il BreathTracker H2+, un gascromatografo speciale che misura con grande accuratezza le tracce di idrogeno nell’espirato alveolare, esame indispensabile per effettuare il test del respiro e diagnosticare rapidamente patologie allergiche e intolleranze. L’occasione per ufficializzare la donazione è stata il seminario “Ethics of the communication” promosso da Rotary sud e Confesercenti lo scorso febbraio. A distanza di quattro mesi, ieri mattina nella sala “Spinelli” del nosocomio, è stato consegnato al primario di Pediatria, Demetrio Costantino, l’utilissimo gascromatografo: «Un test non invasivo e di facile esecuzione – ha spiegato - per l’intolleranza al lattosio». A consegnarlo il presidente reggino di Confesercenti, Antonino Marcianò e Giovanni Mazzitelli, vicepresidente del Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, da sempre impegnati e attenti ai bisogni sociali. Infatti, l’acquisto del gascromatografo è stato fatto su precisa segnalazione dei medici della struttura ospedaliera. Alla donazione ha preso parte anche Carmelo Bellinvia, commissario dell’Azienda reggina, lo stesso che a

così come spiega monsignor Iachino: «È bello che la città ricordi con una via don Italo Calabrò, e in particolare che lo ricordi attraverso una strada che lo ha visto protagonista tante volte nella guida della processione della Madonna della Consolazione e dei portatori della vara, che lui stesso ha inventato». Ka. fe.

La donazione nella sala “Spinelli” rimarcato l’importanza dell’apparecchio: «Un contributo utilissimo soprattutto per i piccoli pazienti che non devono più andare fuori città per fare la diagnosi come accadeva tempo fa. Il nostro apparecchio era vecchio ed obsoleto, le famiglie si spostavano a Roma, in Sicilia. Ora questo non è più necessario» ha sottolineato Bellinvia annunciando anche l’inizio attività del nuovo blocco operatorio. Ad occuparsi del gascromatografo, sarà la dottoressa Loredana Vadalà: «È un test molto semplice e non invasivo ed è possibile usarlo anche nella prima infanzia in totale tranquil-

lità per il piccolo e la famiglia. Basta che il bambino beva un bicchiere d’acqua zuccherata e poi soffi dentro delle buste colorate che verranno poi collegate, tramite un dispositivo, andando così a calibrare la concentrazione di idrogeno che c’è nell’espirato». Si otterranno delle risposte: se il bambino è intollerante al lattosio, se ha una contaminazione intestinale o se è celiaco. E proprio la celiachia è la novità rappresentata del gascromatografo che «aiuta ad individuare la diagnosi anche con esami negativi». Natia Malaspina

“Attraverso la molteplicità” Evento conclusivo del Csv Doppio evento conclusivo del ciclo di incontri promosso dalla rete tematica del volontariato “Disabilità”, operativa al Centro servizi al volontariato dei “Due Mari”. Oggi, alle 17.30, alla Piccola Opera Papa Giovanni, sarà la volta del cineforum con la proiezione del film “Si può fare” diretto da Giulio Manfredonia ed interpretato da Claudio Bisio, cui seguirà un dibattito moderato da Lidia Caracciolo del Ce.Re.So. La proiezione sarà preceduta dagli interventi di Pasquale Irto, coordinatore rete tematica “Disabilità”, e da Ivano Filardi dell’Afd (associazione famiglie disabili). Domani, invece, sempre alla Piccola Opera si svolgerà la manifestazione di chiusura del percorso con un incontro aperto agli interventi del pubblico in cui

saranno divulgate le risultanze del percorso compiuto. Alle 10, il consigliere delegato delle reti tematiche, Bruno Furfari, aprirà i lavori, quindi, interverrà Maria Franco dell’Afd e successivamente sarà proiettato un contributo video curato da Lidia Caracciolo. Alle 11,15 la testimonianza dell’atleta Giusy Versace che è anche presidente di “Disabili no limits associazione no profit”. Seguirà l’approfondimento ed il dibattitto moderato da Emilia Condarelli, giornalista e responsabile comunicazione del Csv dei “Due Mari”. Il percorso didattico “Attraverso la molteplicità” si pone in continuità con il lavoro di studio, approfondimento e promozione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità che la rete ha intrapreso e portato avanti nel 2010.


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“Ecojazz” in attesa di Comune e Provincia

cine news

MULTISALA LUMIERE SALA DE CURTIS Priest - in 3d Spettacoli alle 18,30 20.15 - 22

Il patron Laganà: «Kermesse all’insegna della legalità» L’anno scorso, Ecojazz, kermesse musicale del patron Giovanni Laganà, era riuscita a dare un po’ di verve alla fiacca estate reggina. Tra mille difficoltà è lo stesso Laganà che, proprio in questi giorni, è alla ricerca di soluzioni, per riuscire, per il ventesimo anno, a riproporre la manifestazione jazzistica che ha portato in riva allo stretto i migliori musicisti del mondo. Alla ricerca di fondi e, soprattutto, di una location ideale, il deus ex machina dell’organizzazione, spera «nell’amministrazione provinciale e nel comune – afferma – certo che comprenderanno l’importanza della manifestazione». Già nel 2010 l’evento, se pur con qualche disagio, fu organizzato a piazza Castello, dal 20 luglio al 10 agosto, «grazie al sindaco facente funzione Giuseppe Raffa e alle banche Carime e Bnc» riprende Laganà. Dunque «Una bella occasione potrebbe essere mettere a disposizione il teatro Cilea – evidenzia – l’unico posto in cui è possibile far pagare un biglietto allo spettatore, anche se sappiamo che ciò non potrà avvenire a titolo gratuito per una delibera dello scorso febbraio che lo inibisce». In programam el egiornat edel 2011 dovrebebro essere cinque. Certo è che il prestigio del festival non è in discussione. Ecojazz è una manifestazione che è nata spontaneamente, come ribellione in musica, quasi per caso, all’indomani dell’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, avvenuto a Campo Calabro, nell’agosto del 1991. «A Pellaro – racconta Laganà – si cominciò a suonare, per caso, con due jazzisti semidilettanti, provenienti da Napoli» e da li l’organizzazione decolla fino a portare, da vent’anni ormai, i talenti più applauditi del jazz a Reggio. Un progetto che, di anno in anno

SALA SORDI Libera uscita Spettacoli alle 18.4020,30 - 22,30

SALA DE SICA I guardiani del destino Spettacoli alle 19 - 21 23

KERMESSE MUSICALE Tre delle esibizioni di Ecojazz della scorsa stagione continua, sotto l’egida della legalità certamente «che è l’unico – sottolinea Laganà – ad essersi perpetuato senza interruzione ed anche a non avere sponsorizzazioni commerciali». Per questo «spero ed auspico – chiosa l’organizzatore – che le amministrazioni possano comprendere l’importanza della manifestazione».Tuttavia, Ecojazz «non vuole essere una delle tante rassegne ludiche – dice Laganà – che imperversano nel nostro territorio, piuttosto, grazie anche a “Free jazz woman” vuol diventare un punto d’incontro inedito per le donne, un’iniziativa nata per loro, in cui possano far convergere il “senso particolare” della loro musicalità improvvisativa, ricca di fascino e delicatezza. Un progetto inedito che possa riunire l’associazionismo in maniera uniforme».

Ma Ecojazz è una kermesse musicale che vive dei suoi rituali «Il concerto all’alba – evidenzia Laganà – un evento unico perché solo nel nostro mare c’è il fenomeno della Fata Morgana, i nostri avi si addormentavano sulla spiaggia per vederlo, ed è un fenomeno circoscritto a pochi giorni del mese di agosto, influenzato dalla temperatura del mare, dell’aria, da altri fattori e dai suoni, per questo va incoraggiato». E ancora il concerto del tramonto già dedicato lo scorso anno «ai ventimila morti del mare».Tutto in fieri, niente di fatto, tuttavia, sicuramente a guidare la Fata Morgana nel suo risveglio potrebbe essere proprio il trombettista Enrico Rava. GABRIELLA LAX g.lax@calabriaora.it

SALA MASTROIANNI X Men - L’inizio Spettacoli alle 18 20,30 - 23

NUOVA PERGOLA Pirati dei Caraibi Ai confini (in 35mm) Spettacoli alle 17.30- 20 Una notte da leoni 2 Spettacoli alle 22,30

Nei versi del patriottismo Viaggio nelle poesie che contribuirono all’unificazione dell’Italia Anche la poesia risorgimentale ha contribuito 150 anni fa all’unità d’Italia, come ha evidenziato la relatrice Francesca neri all’incontro organizzato, alla saletta di San Giorgio al Corso, dall’associazione Anassilaos: «Attraverso la poesia venivano trasmessi gli ideali di popolo, nazione. I poeti, considerati minori, erano invece molto importanti nell’educazione patriottica. A tal fine, cercavano di usare uno stile che potesse arrivare alla maggioranza degli italiani, poco acculturati, quindi si erano rivelati ottimali i versi ritmati

che si ricordavano con facilità». La relatrice ha quindi evidenziato alcuni testi molto conosciuti di questa “letteratura minore”: “Addio a Venezia” di Arnaldo Fusinato (Schio, 25 novembre 1817 – Roma, 28 dicembre 1888), con quell’ossessivo verso che si ripete quasi in ogni strofa “Sul ponte sventola Bandiera bianca!”; “Inno di Garibaldi” di Luigi Mercantini (Ripatransone, 19 settembre 1821 – Palermo, 17 novembre 1872), con i celebri versi “ Si scopron le tombe, si levano i morti, I martiri nostri

son tutti risorti”, Mercantini è stato autore anche di “Spigolatrice di Sapri” dedicata alla sfortunata spedizione guidata da Carlo Pisacane "Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!"; la Canzone degli italiani (meglio nota come l’inno nazionale) di Goffredo Mameli (Genova Voltri, 5 settembre 1827 – Roma, 6 luglio 1849); “Addio mia bella addio” di Carlo Alberto Bosi; “Marzo 1821” di Alessandro Manzoni; poi ancora poeti come il Giuseppe Giusti di Sant’Ambrogio, Aleardo Aleardi (18121878) e Giovanni Prati (1814-

1884), esponenti del cosiddetto “Secondo Romanticismo” o il garibaldino Ippolito Nievo (1831-1861), cui già l’Anassilaos aveva dedicato un incontro, e Giosuè Carducci (18351907). Un accenno particolare la relatrice l’ha rivolto al melodramma risorgimentale, Verdi, Puccini e tanti altri, con gli intrecci di personaggi e la diffusione di concetti importantissimi, la patria lontana, la necessità di difenderla, l’eroismo. A differenza del melodramma settecentesco, letterario e recitato, nell’800 fu la

CINEMA ODEON Garfield - il supergatto Spettacoli alle 17,30 19 - 20,30 a seguire Red alle 22

musica a prendere il sopravvento. Stefano Iorfida, dell’Anassilaos, ha ricordato che «l’incontro di stasera rientra nel ciclo di conferenze dedicate all’analisi della Letteratura risorgimentale nel 150° dell’Unità d’Italia».

CINEMA AURORA Fast&furious 5 Spettacoli alle 18 20.15 - 22.30

MARCO COMANDÈ reggio@calabriaora.it

dimmi come scrivi... dimmi come scrivi...dimmi come scrivi... dimmi come scrivi... dimmi come scrivi...dimmi come scrivi...

L

La scrittura di Fabio è una scrittura sinistrogira, inclinata, molto ineguale in dimensione e direzione, abbastanza rapida ed imprecisa. La grafia contiene alcune lettere t non barrate e alcune finali sottili; curva, crescente, semplice, chiara e spontanea. Fabio è una persona attiva ma negligente che ha una natura egoista, molto riservata e tuttavia affettuosa con una profonda sensibilità. Queste diverse qualità sono associate a un fondo di dolcezza e persino di timidezza e a una natura appassionata, malinconica ed inquieta. Fabio ha dei sentimenti teneri ma la sua bontà non è espansiva e dipende troppo dalle sue passioni e dal suo giudizio esaltato. Il

gesto grafico è veloce con un movimento rapido e repentino. La scrittura veloce manifesta estroversione, sicurezza, vivacità, espansione, slancio, fretta, ansia, frivolezza, temperamento nervoso, fuga, superficialità, agitazione, instabilità, iniziativa ma anche trascuratezza. La scrittura presenta quindi una preponderanza di segni di velocità e tali segni vengono mantenuti costantemente lungo l’intero tracciato. Tale caratteristica è indice di vivacità intellettuale, agilità mentale, immaginazione, attività, reazioni pronte e tempestive , capacità di trovare soluzioni immediate, partecipazione spontanea e disinvoltura. La pressione “in rilievo” evidenzia inoltre l’aspetto volontaristico, il dinamismo e il ra-

pido passaggio dall’idea all’azione. La grafia, infine è animata da un movimento impetuoso ed effervescente, la forma infatti, è alterata con imprecisioni, dissolvenze, filiformità e trascuratezza della punteggiatura. Fabio ha un forte trasporto passionale, tendente alla collera, irritabile e a volte suscettibile. Vincenzo Comi Per avere l’analisi del proprio profilo grafologico è possibile inviare dodici righe circa manoscritte all’indirizzo mail: reggio@calabriaora.it oppure inviare un fax al numero 0965 300790.


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R E G G I O ISTITUZIONI

FORZE DELL’ORDINE Polizia (113) Carabinieri (112) Guardia di Finanza (117) Vigili del fuoco (115) Capitaneria di Porto (1530) Corpo forestale dello stato Ospedale (118) Polizia provinciale Polizia municipale

0965 411111 0965 854111 0965 46056 0965 632111 0965 656111 0965 811312 0965 3911 0965 313302 0965 53004

Comune Reggio Calabria 0965 362111 Urp (www.comune.reggio-calabria.it) 0965 23316 Provincia Reggio Calabria 0965 364141 (www.provincia.reggio-calabria.it) Regione Calabria 0965 880111 (www.regione.calabria.it) Comunità montana Versante dello Stretto 0965 590842

Numeri utili

* SERVIZI AEROPORTO DELLO STRETTO Call center 899 28 28 29 Centralino 0965 640517 Amministrazione 0965 641111 FERROVIE DELLO STATO Call center 892021 Piazza Castello, 2 - 0965 861111 Assistenza clienti 0965 27427 ATAM 800433310 ASSOTOUR 0965 743061 ACI 0965 811925 Soccorso stradale 0965 803116 ACQUEDOTTO segnalazione guasti 0965.892944 CCISS VIAGGIARE INFORMATI 1518 ELETTRICITA' segnalazione guasti 800.538833 EMERGENZA ACQUA 800.904520

* INFO POINT ASSOCIAZIONE Ai.Bi. Ente autorizzato per l'adozione internazionale.attivo dal lunedì al ven. (ore 9-13) Sportello: via Paolo Pellicano 21/H, tel. 0965/26096 CENTRO TUTELA DEL MINORE Telefono 0965/25423. INFORMAFFIDO Informazioni, consulenze, assistenza legale sull'affido familiare di minori. Via Paolo Pellicano, 21/H Reggio Cal. Tel. 0965/894706 INFORMAGIOVANI Reggio Calabria Indirizzo:Via S. Marco, 3 - 89125 Reggio Calabria Tel. 0965 21865 E-mail: informagiovani@comune.reggio-calabria.it SP.IN. Sportello Informativo Giustizia Informazioni, consulenze, orientamento per famiglie di detenuti e dimessi dal carcere c/o Centro Servizio Sociale Min. Giustizia Giovedì dalle ore 15 alle 19. Vico Vitetta n. 26 R.C. - tel. 0965/598931. TELEFONO AMICO Lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 24, tutti gli altri giorni anche i festivi dalle ore 15 alle ore 24.Tel. 0965/812000

Farmacie Giorni e orario di servizio Al Castello, Branca, Calarco, Gioffrè, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Liotta, Stadio, Sorgonà, Labate, riposo sabato Laganà, Postorino, Straropoli Arcudi,Aschenez, Battaglia, Catalano, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Costa, Igea, Lazzaro, Pellicanò, San Sabato 8,30 - 12,30 Brunello, San Pietro, Scerra, riposo sabato pomeriggio Sant’Agata Mar - Sab 8,30 - 12,30 ; 16 - 20 Caridi - Fata Morgana, Centrale Lunedì 16 - 19,30 riposo lunedì mattina

Servizio notturno Centrale C.Garibaldi,455 tel. 0965 332332 Caridi - Fata Morgana Corso Garibaldi, 327 tel. 0965 24013

L’OCCHIO SULLA CITTÀ

* SANITÀ AZIENDA OSPEDALIERA Bianchi Melacrino Morelli Ospedali Riuniti centralino 0965 39111 Pronto intervento 118 Pronto soccorso 0965 397117 URP 0965 397298 CUP numero verde 800 336 611 AZIENDA SANITARIA LOCALE Via S.Anna I Tronco tel. 096523191 Centralino 09665 347111 URP 0965347374/ 347367 CENTRO REGIONALE EPILESSIE Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli tel. 0965/397972 ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO L’EPILESSIA Sezione regionale Calabria Unità operativa di neurologia PRESIDIO OSPEDALIERO OO.RR. via G. Melacrino - tel. 0965/397972 LEGA CONTRO TUMORI sede di Reggio Calabria, via Filippini n. 36/C. Assistenza domiciliare, medica ed infermieristica, per gli ammalati di cancro. dalle ore 9.30/11 - 15.30/18 da lunedì a venerdì. Tel. 0965/331563 SADMAT (Servizio assistenza malati terminali), sede di Reggio c/o Divisione chirurgia toracica-Ospedali Riuniti - tel. e fax 0965/397959 TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO c/o Azienda Ospedaliera Bianchi-Malacrino-Morelli tel. 0965/397113 CENTRI ANTIVELENI 0965.811624 CROCE ROSSA (Socc ambulanze) 0965.24444

FARMACIE

DI FRANCO CUFARI

PROVE D’ESTATE Comincia il “movimento” sul Lungomare Falcomatà, e precisamente all’Arena dello Stretto intitolata a Ciccio Franco. Da qualche giorno al lavoro gli addetti alla realizzazione del palco che ospiterà le prime iniziative messe in agenda nell’ambito dell’estate reggina con, in primis, l’evento della finale reggina di miss Italia nel mondo. Intanto tutto intorno ha cominciato ad animarsi la movida...

il libro

Ali di burro, il debutto di Noemi Barbuto Oggi, alle ore 18, nella sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria, sarà presentato il libro, che ha fatto già il suo debutto al Salone Internazionale del Libro di Torino del 12-16 maggio scorsi, “Ali di burro”, della giornalista calabrese Noemi Azzurra Barbuto, edito dalla casa editrice Albatros Il Filo. Prenderanno parte alla conferenza in qualità di relatori il consigliere regionali Giuseppe Giordano, il giornalista Domenico Nunnari, il docente di filosofia Glauco Morabito, nonché l'autrice stessa. Modererà i lavori la giornalista Gabriella Lax. In “Ali di burro”, la giovane protagonista del romanzo racconta la sua malattia, i giorni, i mesi, gli anni passati a vomitare tutto il cibo, tutta la rabbia, tutta la solitudine. Intimo, femminile, viscerale, “Ali di burro” è un monologo in cui si respira tutta l'urgenza dell'amore, divorato, sognato, atteso, ed in cui l'incanto ed il desiderio per la vita si rincorrono.

istituto lazzarino

Domani le borse di studio “Nino Lo Presti” L'Istituto Comprensivo “O. Lazzarino” di Gallico, a chiusura di una varia e proficua attività formativa condotta nel corso di un intero anno scolastico, ha organizzato, per domani alle ore 17.30 nei locali del Plesso Centrale, una cerimonia conclusiva che prevede, per alunni, docenti e famiglie del territorio, un momento significativo di riconoscimento nei confronti degli allievi che si sono distinti per profitto e impegno nelle attività formative della scuola. Si tratta dell' ormai consueto e importante conferimento della Borsa di studio “Nino Lo Presti”, destinata agli studenti più meritevoli della Scuola Media “U. Boccioni” , tra quelli che concludono quest'anno il loro I ciclo di istruzione.?Il significativo riconoscimento, offerto alla scuola dal dott. A. Polito, in rappresentanza della famiglia Lo Presti, si propone di ricordare la figura del compianto dottore, che si è distinto sul piano umano e professionale per impegno e dedizione verso quanti hanno avuto bisogno della sua opera.

tempo libero CATONA, CONVEGNO SU SAN FRANCESCO Domani alle ore 17,30 , a Catona, al Santuario di San Francesco di Paola si terrà un convegno dal tema “Il Soprannaturale nell’Uomo” ossia la Vita di San Francesco di Paola . L’iniziativa , organizzata in collaborazione con altre associazioni calabresi che si occupano di promuovere la figura di San Francesco di Paola in Italia e all’estero, sarà ospitata a Catona teatro del “Miracolo dello Stretto”.

SABATO SEMINARIO DI METEOROLOGIA L’Associazione “Informatic World”, in collaborazione con Elireggio Onlus e con il Giornale Online d’informazione scientifica www.meteoweb.it ha organizzato un seminario di meteorologia che si svolgerà sabato con inizio alle ore 09:30 presso la sede di Informatic World, in Via Sbarre inferiori 234/C. Il relatore sarà Peppe Caridi, direttore responsabile di MeteoWeb.it


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S P O R T

uisp

Coppa amatori, è tutto pronto Undici squadre si contenderanno il titolo al centro sportivo Sportilia C’è aria di festa al centro sportivo di Sportilia dove riparte la coppa Amatori Uisp, appuntamento stagionale riservato alle squadre partecipanti ai campionati di calcio a 11 di tutta Italia. Le locandine giallo-verdi delle Uisp guidano le squadre alla reception del centro che ha visto passare tutte le più importanti società calcistiche professionistiche e anche la nazionale Italiana di calcio che hanno utilizzato quest’attrezzatissimo impianto per manifestazioni sportive e ritiri di preparazione stagionale. Undici squadre, con tanto di tifo e famiglie al seguito, hanno aderito all’edizione 2011 della coppa Amatori Uisp. Un clima fresco e qualche scroscio di pioggia hanno aiutato i calciatori a recuperare dalle fatiche sportive quotidiane. Tante le partite ben giocate, corrette e combattute che hanno, alla fine, decretato la vittoria del S. Sofia. La Lega Calcio Uisp di Reggio Calabria è stata rappresentata dall’Asd Real Altopiano, vincitrice della finale provinciale 2001. «Faccio i miei più sinceri complimenti – dichiara il presidente della Lega Calcio Uisp di Reggio Calabria Giuseppe Marra – a tutta la squadra del Real Altopiano. La loro presenza, frutto della tenacia e dell’impegno organizzativo di Giovanni Cuzzocrea, ha degnamente rappresentato il calcio Uisp calabrese. Bravi tecnicamente, ma soprattutto, splendidi nell’interpretazione del giusto spirito sportivo della manifestazione, hanno pagato dazio per il numero ridotto di calciatori disponibili. Un dato, questo, che ha inciso alla distanza, quando la stanchezza e qualche infortunio hanno influito sulla prestazione della gara nel quarto di finale, dove si é concluso il cammino dei ragazzi del presidente Paviglianiti». Soddisfatto anche il capitano e coach, Giovanni Cuzzocrea, che ha dichiarato: «Dopo nemmeno un anno di attività dalla fondazione dell’A.S.D. Real Altopiano posso dire che è stato un periodo positivo e intenso per via dei due campionati Figc e Uisp, che hanno visto i ragazzi confrontarsi in realtà sconosciute, comportandosi sempre con lealtà e rispetto per avversari e arbitri. Dopo un inizio abbastanza traballante per mancanza di esperienza, gara dopo gara vedevo i ragazzi crescere e alla fine credo di poter dire che sia stata una bella stagione conclusa con la vittoria della finale provinciale Uisp, in una gara per cuori forti dove abbiamo trovato la vittoria a due minuti dalla fine – continua Cuzzocrea - Quest’affermazione ci dava il diritto di partecipare al-

Real Altopiano

Torneo Interforze XII reparto mobile in trionfo

i tornei

Atam comanda la vetta Pokerissimo Motorfan V Torneo Scilla & Cariddi Girone A Atam-Dominante 1-1, Ludos Miniera-Farmacisti 3-0, Tifo Amaranto-Bar Loremans 2-2 Classifica Atam 10, Dominante 8, Ludos Vecchia Miniera 6, Bar Loremans 5, Tifo Amaranto 2, Farmacisti 1 Girone B Rhegium-Lupardini 2-2, Azzurra-Aquila 1-4, riposo: Architetti Classifica Reghium 7, Ac Aquila 6*, Lupardini 5, Architetti 3, Azzurra 1. *una gara in più. Don Orione Girone A

Giovanni Cuzzocrea

Autocarrozzeria BasileDominante 5-2, Team Butterfly-Fadò Wallace Soccer 4-0, riposo: S. Venere Classifica Autocar. Basile 15, Team Butterfly 10, Arangea 10*, S. Venere 6, Dominante 6, Passaporto X Europa N.T. 3*, Fadò Wallace 0**. *una in meno, **una in più Girone B F.Lli De Stefano-B & B Possidonea 7-5, S. Antonio - Metropolitan 4-1, Florentia-Motorfan 2-5, riposa: Multimedi@3 Classifica Multimedi@3 15, S. Antonio 15, F.Lli De Stefano 9, Motorfan 9, B & B Possidonea 6**, Metropolitan 0, Florentia 0. **una in più

XII reparto mobile le finali nazionali della coppa amatori Uisp, competizione ad alti livelli e novità assoluta per tutti noi, dove abbiamo incontrato e gareggiato con squadre provenienti da tutta Italia». «Il risultato tecnico ci ha vi-

sto uscire ai quarti di finale, ma è stata per me e i ragazzi un’esperienza indimenticabile: cinque giorni passati tutti insieme a giocare, scherzare e divertirsi da mattina a sera. Vorrei ringraziare tutti quelli che in questo lunghissimo pe-

riodo hanno creduto in noi, a tutti gli sponsor, alla società che ha creduto in me, al presidente e in particolar modo ai miei ragazzi che mi hanno seguito da settembre a oggi sia in gara sia in allenamento senza mai discutere una mia deci-

sione – conclude il mister del Real Altopiano - Un ringraziamento al Presidente della Lega Calcio Uisp Giuseppe Marra che ci ha sostenuto per tutta la manifestazione a Sportilia». Francesco Iriti

Si è concluso presso il Centro Sportivo “La Pinetina” il primo campionato interforze della Lega Calcio Uisp di Reggio. L’evento, voluto fortemente dal gruppo dirigenziale Uisp, e sponsorizzato dal Bar “Gran Caffè” di Mellito Porto Salvo, del campione di nuoto Francesco Romeo. Undici le squadre protagoniste. Martedì sera si sono giocate le finali. La Coppa Amicizia è andata alla squadra della Finanza che ha sconfitto ai rigori l’Atletico Marines, mentre la coppa interforze Uisp 2011 è stata vinta dal XII Reparto Mobile che ha superato l’Interpoli in una partita di alto tasso tecnico e agonistico. Il percorso della Lega Calcio Uisp continua con l’appuntamento della prossima settimana, quando si giocherà la finale provinciale Interforze, tra la vincente del territorio reggino e la vincente del campionato Uisp del territorio tirrenico: in palio lo scudetto di campione interforze. Dopo la premiazione, ecco il commento del presidente Uisp, Giuseppe Marra: «Era da tanto tempo che desideravo organizzare un evento che avesse come attori principali gli uomini in divisa. Molti giocatori appartenenti alle Forze dell’Ordine, e che militano nei vari campionati calcistici dell’Uisp, chiedevano di partecipare a una manifestazione a loro dedicata. Finalmente si è tramutata in realtà la richiesta dei calciatori, insieme alla voglia della Uisp di fare calcio. Ringrazio, - prosegue Marra, - i dirigenti che hanno collaborato, in particolare, in quest’attività: Luigi Cilione e Luigi Marrapodi. Ringrazio anche Giovanni Cilione, Presidente del Reggio 2000, che ci ha dato la disponibilità dei campi da gioco, i dirigenti e i calciatori di tutte le squadre e soprattutto i nostri competenti arbitri Uisp. Un altro tassello del mosaico si aggiunge ai progetti, che abbiamo in animo di realizzare per gli sportivi reggini che si riconoscono nel nostro modo di fare sport, semplice e garbato come lo slogan dell’Uisp: il calcio è solo un gioco». (f.i.)


l’ORA GrecoCALABRA

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!"#"$%&" "%'(

COMUNI Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico

0965 732473 0965 762010 0965 760023 0965 718101 0965 776000 0965 785372

Palizzi Roghudi Bagaladi San Lorenzo Com.Montana Capo Sud

GUARDIE MEDICHE

0965 763079 0965 789140 0965 724362 0965 721395 0965 775311

Melito Porto Salvo (T.Evoli) Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi San Lorenzo

0965 783007 0965 762217 0965 761500 0965 711397 0965 727085 0965 785490 0965 765203 0965 372251 0965 721002

CARABINIERI

Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi

0965 781378 0965 762702 0965 766360 0965 712209 0965 780333 0965 782783 0965 765803 0965 724088

TEMPO LIBERO BOVA Museo arte contadina BOVA MARINA Museo agropastorale Biblioteca Cineteatro “Don Bosco” CONDOFURI Biblioteca “Rempicci”

0965 762013 0965 760821 0965 760821 0965 766208 0965 784877

potenziamento del depuratore

«No per ragioni di sicurezza» Torrente Oliveto, ecco la risposta del comitato dopo la lettera dell’Asp depurazione». «Resta poco da dire di L’Azienda sanitaria provin- fronte alla chiara risposta ciale di Reggio Calabria - fa evidenzia Crea - fornita dal sapere il rappresentante del competente organo sanitario, Comitato spontaneo “Tor- tra l’altro non invitato a parrente Oliveto, Vincenzo Crea tecipare alla conferenza di - interessata sulla tematica servizi, e da noi trasmessa a concernente il progetto defi- tutti gli enti competenti per nitivo di adeguamento e po- le valutazioni e per eventuali tenziamento impianto depu- provvedimenti di autotutela. razione in contrada “Oliveto”, Si deve soltanto ripetere che ottimizzazione dei collettori la normativa vigente nello fognari (dismissione impian- specifico settore fa espresso to di depurazione “San Vin- divieto - prosegue Crea - di cenzo” e convogliamento re- costruire un nuovo polo deflui al nuovo impianto), scri- purativo addirittura nelle zove «In relazione alla richiesta ne classificate a rischio di valutazione della docu- d’inondazione R4, non è permentazione da parte del Co- messo dalla legge eseguire mitato Spontaneo rappresen- nemmeno interventi di amtato da Vincenzo Crea, acqui- pliamento e sottolineare che sita da quest’ufficio in data 22 il progetto relativo alla cofebbraio u.s., si desume che: struzione del nuovo polo dedal verbale e determinazioni purativo non è munito - agconclusive della Conferenza giunge Crea - della prescritta dei Servizi risulta essere sta- autorizzazione regionale, to approvato il “Progetto de- “condicio sine qua non” per finitivo del nuovo depuratore la realizzazione dell’opera. E’ in località Oliveto del comune inspiegabile come sia stato possibile di Motta San evidenzia Giovanni. Da qui l’invito a Crea - che in Confrontate a desistere sede di conle relazioni ferenza di tecniche delper il Comune servizi i comle due propodi Motta San petenti funste progetGiovanni zionari non tuali si è noabbiano notata la perfetta sovrapposizione delle stes- tato ciò che anche per i non se. Emerge, inoltre, il parere addetti ai lavori appariva favorevole dell’autorità di ba- chiaro e inequivoco. Alla luce cino della Regione Calabria”, dei fatti e delle certificazioni con la raccomandazione di prosegue Crea - invitiamo avere cura durante l’esecuzio- l’amministrazione comunale, ne dei lavori di non compro- in particolare l’Assessore ai mettere la stabilità delle ope- Lavori Pubblici, acquedotti re presenti in alveo. La stessa Fognature0, Servizi al cittaautorità prende atto del fatto dino al quale abbiamo più che il progetto prevede la rea- volte sottolineato, ancor prilizzazione di muri d’argine. ma dell’approvazione del Dagli atti in nostro possesso, progetto preliminare relativo continua la nota, non risulta al potenziamento dell’imessere mai stato rilasciato pa- pianto, che un nuovo depurere dall’autorità di Bacino ratore nella contrada Oliveto Regionale relativamente al non poteva essere realizzato progetto del nuovo depurato- per motivi di sicurezza del re. A parere di quest’ufficio torrente, a rivedere l’intera esiste notevole differenza tra vicenda e ritornare sui propri “potenziamento e amplia- passi per evitare che siano armento” dell’impianto esisten- recati ulteriori disagi e prote e “realizzazione di nuovo babili rischi alla popolazione, impianto di depurazione”, nonché danni alla stessa amdefinito polo depurativo in ministrazione comunale». quanto vengono colettati i liPASQUALE GATTUSO quami di ben tre impianti di reggio@calabriaora.it MOTTA SAN GIOVANNI


l’ORA delloSTRETTO

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COMUNI Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

GUARDIE MEDICHE

0965 757509 0965 795195 0966 373299 0965 755175 0966 961051 0965 753812 0965 742012

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla (Ospedale) Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

CARABINIERI

0965 751560 0965 751560 0966 335359 0965 790071 0966 965844 0965 753347 0965 742336

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

Villa, il Consiglio vota il bilancio di previsione La maggioranza approva. Preliminari per Bandafalò VILLA SAN GIOVANNI

Era attesa tanta solidarietà, e così è stato. Il Consiglio comunale di Villa San giovanni, riunitosi ieri in seduta ordinaria di prima convocazione, ha pure modificato l’ordine del giorno dopo le vicende che hanno visto coinvolta l’amministrazione nel caso del sequestro del lido di Banda falò. Al primo punto (approvazione bilancio di previsione 2011, relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale 2011-2013) sono stati aggiunti all’ultimo momento le risposte alle osservazioni riferite al Piano Comunale di Spiaggia e l’istituzionalizzazione della manifestazione sportiva denominata “Traversata dello Stretto”. Durante i preliminari non sono mancate le manifestazioni di solidarietà nei confronti degli amministratori indagati nel sequestro della Spiaggia di Porticello, e particolare attenzione è stata posta dal presidente della commissione Rocco Cassone che sottolineando di riporre piena fiducia nella magistratura, ha espresso la massima solidarietà anche nei confron-

ti dell’ingegnere Morabito. Il sindaco Lavalle ha poi evidenziato che «la nostra posizione è a favore di tutte le associazioni che vogliono con il loro operato rivalutare il territorio, anche se, come in questo caso, può costare un avviso di garanzia». Dopo aver letto ed approvato i verbali della seduta precedente si è passati immediatamente al primo punto all’ordine del giorno e il vicesindaco Antonello Messina ha dato lettura del bilancio di previsione criticato dalla minoranza. Perplessità sui metodi utilizzati, e sul parere del revisore dei conti, li ha espressi il consigliere Calabrò: «Questo è il vostro primo vero bilancio,

e come tutte le amministrazioni nuove siete partiti pieni di entusiasmo. Ma in realtà non vi è un vero cambio di passo, non vi è un piano di sviluppo o qualificazione della spesa, e dal punto di vista politico diventa un rilievo importante. Non c’è stato un salto di qualità, la spesa permanente viene colmata con entrate straordinarie, questo porterà a un dislivello di bilancio». Gli animi si sono scaldati quando si è cominciato a parlare della delibera n. 103, riguardante il piano valorizzazioni e alienazioni dei beni. A chiarire i termini è sempre il vicesindaco Messina, che specifica che nessun bene è stato venduto e non c’è

mai stata la volontà da parte dell’amministrazione di vendere. Cassone prendendo la parola coglie l’occasione per esprimere il suo parere positivo rispetto al bilancio che, dice, «presenta note positive». Dal canto suo il sindaco Lavalle ha rimarcato che quello del revisore è stato un parere favorevole, nonostante le osservazioni: «Questo è stato possibile grazie all’impegno di quest’amministrazione. Non sono d’accordo sul fatto che manchi un piano di sviluppo – ha detto il primo cittadino - perché abbiamo lavorato tanto. Ad esempio nel polmone di stoccaggio, dove i lavori procedono sotto gli occhi dei cittadini, e questo credo sia un grande risultato. Stiamo lavorando al piano regolatore, abbiamo chiesto un aiuto alla Regione per poter integrare un futuro piano regolatore nel rispetto dei limiti posti dalla società Stretto di Messina». Passato all’unanimità l’emendamento proposto da Sorrenti, il Consiglio ha approvato il Bilancio con i voti della maggioranza. ELISA BARRESI reggio@calabriaora.it

0965 797082 0965 751010 0966 474447 0965 790488 0966 961001 0965 753010 0965 742010

VILLA SAN GIOVANNI Biblioteca comunale

0965 752070

BAGNARA Biblioteca comunale

0966 371319

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE

Piccolo Museo civiltà contadina

0966 961003

la richiesta

Delfino chiede un incontro al prefetto Luigi Varratta VILLA SAN GIOVANNI

Promessa mantenuta. Lo aveva annunciato nei giorni scorsi Demetrio Delfino, consigliere comunale di Reggio Calabria, che avrebbe inoltrato al prefetto, Luigi Varratta, una richiesta d’incontro urgente per metterlo a conoscenza dei fatti riguardanti Bandafalò e per chiedergli di farsi garante del ripristino della legalità, della trasparenza e del diritto dell’associazione di continuare il lavoro fin qui svolto. «Come avrà appreso dalla stampa - si legge nella richiesta d’udienza - è stato posto sotto sequestro il lido dove l’associazione svolgeva le attività estive, contestandone gli scopi statutari, in special modo il fine non lucrativo. Ad oggi, l’associazione risulta assolutamente in regola con permessi, autorizzazioni e bilanci quindi la decisione degli organi competenti di porre i sigilli appare quanto meno inopportuna. È forte di questa convinzione che, tutti gli associati e le diverse centinaia di persone che hanno sempre sostenuto gli scopi sociali dell’ente, hanno intenzione di dare battaglia per difendere i propri diritti e quelli degli utenti che, gratuitamente, godevano dei servi-

Demetrio Delfino zi offerti». Ad oggi - continua Delfino nella richiesta - se non accadranno fatti nuovi, la stagione estiva salterà, «con tutte le conseguenze del caso. Infatti la Bandafalò era impegnata in un meritorio servizio di assistenza di ragazzi diversamente abili che, in quel lido, trascorrevano piacevoli giornate di mare. Ci appelliamo a Voi - conclude la richiesta inoltrata al prefetto - affinchè si faccia garante delle istanze dell’associazione ristabilendo la verità e legalità sulla vicenda. Le chiediamo, quindi, la sua disponibilità ad incontrarci per trovare una soluzione che vada a beneficio di chi ha sempre lavorato per il bene comune».

guardia costiera

solidarietà

Villa, la Capitaneria sequestra un chiosco

Sorrenti: «Fiducia in Bandafalò» Per il consigliere «da anni ci sono pressioni private» una persona cosiddetta “potente” che mostra di disprezzare lo Stato, ma che Schierarsi, è diventata la parola d’or- non esita a usarlo quando può non per dine per dare speranza alla BandaFalò. affermare il diritto ma per difendere i Tocca al consigliere comunale villese, propri illegali comodi - sostiene Luigi Luigi Sorrenti: «Chi crede che si possa Sorrenti - Schierarsi, motto che ormai fare sviluppo senza consumare il territo- accompagnerà i ragazzi per il durare di rio, senza bruciare risorse preziose, sen- tutta questa triste avventura non vuol dire mettersi contro lo za dimenticarsi degli altri, mettendo la sof«Schierarsi non Stato, ma comunicare a quindi anche allo ferenza e la marginalivuol dire mettere tutti, Stato, che noi siamo con tà al centro dello misBandafalò. Schierarsi sion, sta con Bandafasullo stesso non vuol dire essere conlò». Il richiamo è in piano Stato tro le regole, schierarsi entrambi i casi molto e associazione» non vuol dire mettere chiaro, schierarsi vuol sullo stesso piano Bandadire anche non temere di affermare «che da anni ci sono pres- falò e lo Stato». Per il consigliere Sorrensioni private contro Bandafalò tanto pe- ti, «schierarsi vuol dire avere fiducia in santi quanto illegittime, provenienti da Bandafalò, credere nel progetto cultura-

TEMPO LIBERO

VILLA SAN GIOVANNI

I sigilli le alternativo, e sostenerlo in ogni dove, in questo momento anche nelle aule giudiziarie, ma non contro la giustizia, nè contro la procura. Schierarsi vuol dire sostenere Bandafalò nel momento decisivo. Vuol dire sostenere un piccolo solido argine allo scempio della Calabria».(el.ba.)

Continua l’attività di monitoraggio e mappatura del litorale costiero svolto dalla Capitaneria reggina. Nell’ambito di una delega di indagine del sostituto procuratore, Francesco Tripodi, scaturita da una circostanziata informativa dell’ufficio locale marittimo Guardia costiera di Villa San Giovanni, è stato posto sotto sequestro preventivo, sul lungomare villese, un chiosco ed annesse platee cementizie (in foto) per un’occupazione di circa 216 mq di area demaniale marittima occupata illecitamente senza titolo concessorio. All’attività hanno collaborato anche appartenenti al comando Polizia locale.


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S T R E T T O

Pro loco in cerca di una sede “Scilla Futura”, ecco la richiesta formulata dal presidente Gaietti scilla/l’iniziativa

SCILLA

Nel corso dell’ultima conferenza stampa dell’associazione “Scilla Futura” è stata presentata la nuova Pro Loco, che si è formalmente ricostituitasi lo scorso 9 dicembre 2010. Presieduta da Rocco Gaietti, la Pro Loco è rinata per iniziativa degli stessi soci di Scilla Futura, che già da due anni si prodigano affinché questa realtà fondamentale per una località turistica sia attiva nel territorio scillese. Dopo l'input di Scilla Futura, attualmente sono circa una ventina i soci, di diversa provenienza, della nuova associazione, dell'età media di 29 anni, ed è ancora in corso da parte dei fondatori la ricerca di nuove adesioni. Organizzare eventi culturali legati al territorio scillese è uno dei primi obiettivi della neo associazione, a cui già il presidente insieme al direttivo stanno lavorando, partecipando ad alcuni bandi provinciali e regionali per ottenere i finanziamenti. Tra le proposte in cantiere per l'estate 2011 c'è quella della settimana della cultura. Per il futuro, gli obiettivi dei soci sono più ambiziosi. «Scilla stazione balnerare» è il sogno di Gaietti, che intravede

In scena la vita di San Filippo Neri Spettacolo in due atti messo in piedi dai ragazzi dell’Oratorio

SCILLA Un tratto del lungomare nel turismo balneare il punto di partenza per arrivare a fare della cittadina della Costa Viola una stazione balneare di benessere, un centro naturale dove si pratica la talassoterapia, ovvero terapia/cura di mare. «Ovviamente per fare questo- continua Gaietti- è necessaria in primis la formazione degli operatori balneari, i quali devono conoscere i benefici ed il corretto uso del mare ai fini terapeutici e potranno in seguito avvalersi, se il progetto andrà in porto, di personale qualificato». Intanto mentre si lavora ai

grandi e piccoli progetti, è necessario far fronte alle esigenze più concrete, come ad esempio una sede per la Pro Loco. «Chiedo alla nuova amministrazione una sede - si fa avanti il presidente Gaiettiperchè, al momento, considerate le scarse risorse, la Pro Loco può essere sopratutto presente per dare informazioni e fare accoglienza turistica». Al momento, quindi, le idee ci sono, manca una base logistica da cui partire. GIUSY NURI reggio@calabriaora.it

I ragazzi dell'oratorio “San Filippo Neri“ hanno concluso le attività dell'anno mettendo in scena “Il Giullare di Dio”, uno spettacolo in due atti sulla vita di San Filippo Neri. Un santo che, nonostante la distanza temporale di oltre cinque secoli , ha appassionato da subito i ragazzi, per via dei suoi metodi goliardici e talvolta bizzarri. Un omaggio, quindi, a quello che è stato “l'inventore” dell'oratorio, una realtà parrocchiale che ormai si è ben radicata nell'ambito della comunità di Scilla e riesce ad accogliere tanti ragazzi e coinvolgere anche tanti animatori, che mettono a disposizione i loro talenti nelle varie attività proposte: dal laboratorio artistico, di chitarra e recitazione rivolti ai bambini a quello di uncinetto e punto a croce per le ragazze. I responsabili del laboratorio di recitazione, con cadenza settimanale, hanno condotto un gruppo di bambini a sperimentare le tecniche espressive di base, allo scopo di far divertire, emozionare e stimolare; i ragazzi, da parte loro, hanno risposto con molto entusiasmo tanto da sentirsi in grado di costruire una piccola performance. Hanno interpretato i personaggi del recital “Il Giullare di Dio”: Rocco Picone, Francesco Carbone, Fabio D'Elia, Alessia Picone, Valentina Giordano, Francesco Picone, Giuseppe Cimarosa, Antonio Giordano, Carmela Carbone, Elena D'Elia, Francesca Magenta, Aurora Napolitano, Maria Grazia Sciarrone. Oltre la recitazione, a tenere impegnanti i

ragazzi dell'oratorio per tutto il mese di maggio è stata l'animazione all'aperto, attraverso l'iniziativa “Giochi di quartiere”, ovvero giochi popolari, dai più tradizionali ai quelli sportivi, per bambini svoltasi a turno in tre rioni scillesi. Giochi all'aperto e caccia al tesoro, insieme a sport e animazione, hanno intrattenuto i ragazzi anche durante la giornata parrocchiale, promossa dallo stesso oratorio e aperta alla partecipazione di tutta la comunità parrocchiale con il parroco don Cuzzocrea, svoltasi lo scorso 22 maggio nel Parco della mondialità a Gallico. In questa occasione, i momenti di divertimento e ilarità si sono alternati alla preghiera e alla testimonianza missionaria. (gi. nu.)


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l’ora della Piana Piazza Primo Maggio 17, Palmi Tel. e Fax: 0966 55861 Mail: piana@calabriaora.it

PORTO

OSPEDALI

AUTORITA PORTUALE 0966 588637 CAPITANERIA DI PORTO 0966 562911 DOGANA 0966 765369 GUARDIA DI FINANZA 0966 51123 POLIZIA DI FRONTIERA 0966 7610 CARABINIERI 0966 52972 VIGILI DEL FUOCO 0966 52111

GIOIA TAURO

FARMACIE 0966 52203

PALMI

0966 267611

CITTANOVA

0966 660488

OPPIDO

0966 86004

POLISTENA

0966 942111

TAURIANOVA

0966 618911

Gioia Tauro

Ioculano 0966 51909 Rechichi 0966 52891 Tripodi 0966 500461

Palmi

Barone Galluzzo Saffioti Scerra Stassi

0966 479470 0966 22742 0966 22692 0966 22897 0966 22651

Rosarno

Alessio 0966 773237 Borgese 0966 712574 Cianci 0966 774494 Paparatti 0966 773046

Taurianova

Ascioti 0966 643269 Covelli 0966 610700 D’Agostino 0966611944 Panato 0966 638486

CINEMA Gioia Tauro “Politeama” 0966 51498 Chiuso Cittanova “Gentile” 0966 661894 Chiuso Polistena “Garibaldi” 0966 932622 Chiuso Laureana “Aurora” Chiuso

Taurianova ricomincia col ritorno al passato Prima uscita ufficiale per la nuova Giunta Romeo TAURIANOVA

Un’ora e mezza di consiglio per ufficializzare le nomine già ampiamente note alla vigilia e per formare le commissioni elettorali. Ma non sono mancati i botta e risposta tra maggioranza e opposizione, il tutto con attorno una buona cornice di cittadini ad assistere. E’ scivolato via così il primo consiglio comunale del secondo mandato Romeo. Una seduta che sin da subito è stata vivace grazie all’intervento di Loredana Pileggi (Pdl), la quale ha esordito affermando che «non ci sono le condizioni per un’amministrazione duratura. E’ uno spiri-

to di cambiamento diverso rispetto a quello che mi aspettavo. Spero che la prefettura non rimanga inerte e pretendo che la maggioranza ascolti e valuti attentamente sollecitazioni, consigli e suggerimenti». Non è stato da meno Francesco Leva, il quale ha dichiarato che «sia la candidatura che l’elezione di Romeo umilia le istituzioni dello Stato». Giuseppe Rigoli invece ha definito l’elezione di Romeo «un’anomalia politica», e sull’amministrazione secondo lo stesso «pende una spada di Damocle. Se aveva buon gusto doveva fare un passo indietro perché in caso di nuovo scioglimento la responsabilità sarebbe della mag-

gioranza». Più morbidi invece Salvatore Zucco e Salvatore Fazzalari (Crescere insieme). L’ex candidato a sindaco, dopo aver fatto le congratulazioni a Romeo, ha affermato che «Taurianova versa nel degrado» e che da parte loro ci sarà un’opposizione «dura ma costruttiva». Ninì Crea (Udc) difende a spada tratta Romeo, affermando che lo stesso «era ed è pulito», puntando l’indice contro Rocco Biasi, reo di «aver ridotto Taurianova ai minimi termini. Nella nostra coalizione – ha concluso – non c’è alcun mafioso». Ecco quindi arrivare la replica di Romeo, il quale risponde a Leva affermando come lo scioglimento

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Esordio tra applausi e polemiche Accuse, smentite e ripicche per l’avvio della consiliatura post-terna TAURIANOVA Volti sorridenti e pubblico delle grandi occasioni per un ritorno al passato che, almeno a parole, nessuno si sarebbe aspettato. A Taurianova c’è il primo consiglio comunale della seconda era Romeo – quella che arriva dopo i due anni di gestione commissariale causati dallo scioglimento per condizioni mafiose della primavera del 2009 – e sono in tanti che vogliono assistere al ritorno in comune, da primo cittadino, del sindaco disarcionato dal decreto del presidente Napolitano. Una giornata importante per la città che, in un modo o nell’altro, volta pagina rispetto ad una campagna elettorale vissuta sempre sopra le righe, tra accuse, aggressioni, insulti e atti incendiari e che riporta Taurianova nel novero dei centri governati da una giunta figlia del voto popolare. E nella sala di Piazza Italia, colma come un uovo, sono tanti i cittadini accorsi per sentire le prime dichiarazioni di questo consiglio – si fa per dire – nuovo di zecca. Romeo sta seduto accanto al Presidente pro tempore Pileggi: ascolta le dichiarazioni dei capigruppo di minoranza che si scagliano sull’anomalia tutta taurianovese del sindaco esautorato per condizionamenti mafiosi e poi reinsediato a furor di popolo. Segna le frecciate di Leva – che ha letto un documento, tutto richiami al codice, piuttosto pesante sul rischio di un nuovo intervento della Prefettura – e annota i timori del grande avversario dell’ultimo ballottaggio, Rigoli che parla di «una spada di Damocle che pende sulla testa di questa ammi-

nistrazione e di questo consiglio che potrebbe portare ad un nuovo scioglimento». Segna tutto Romeo, prepara le sue repliche e intanto incassa le congraturazioni di Zucco – che dalla corsa per il secondo turno è rimasto tagliato fuori per una manciata di voti – che vota l’eleggibilità dell’assise e, senza dimenticare una stoccata al candidato Crea, si presenta come opposizione diversa agli altri due gruppi di minoranza. Segna tutto Mimmo Romeo, attende che tutti abbiano finito di punzecchiarsi tra interventi piccati e repliche a metà tra lo stizzito e l’autosmentita – come nel caso di Rigoli che «ci tengo a ricordare, non ho mai espresso dubbi sulla fedina penale del sindaco», per poi prendere la parola e rispedire al mittente le accuse degli oppositori. «Il giovane avocato Leva dovrebbero leggere meglio le carte che hanno portato al commissariamento della città visto che i due motivi principali che lo hanno causato – Fons Nova e Gioseta – li ho ereditati dalle amministrazioni del suo compagno Roy Biasi. Bisogna smettere di parlare del passato – dice il sindaco, passando così un colpo di spugna sulla mastodontica relazione stilata in tre mesi dalla commissione d’accesso – e concentrarci per il lavoro che serve per il bene di Taurianova. Qui nessuno è mafioso» conclude Romeo che raccoglie gli applausi del suo pubblico. Ora si ricomincia, varata la giunta, Romeo è chiamato al compito di smentire, e non sarà facile, i dubbi e le perplessità per un’anomalia politica che ha del sorprendente. Vincenzo Imperitura

sia stato causato «dai casi Fons Nova e Gioseta, società create sotto l’amministrazione Biasi. Il voto democratico ha dato un esito – ha proseguito il primo cittadino – e invito dunque la minoranza a parlare di cose più concrete. Io non sono né mafioso né delinquente, dunque non arrampicatevi sugli specchi» ha concluso. Quindi sono stati eletti presidente e vicepresidente del consiglio, funzioni che saranno ricoperte da Ninì Crea e Antonino Cutrì (Ulc). Ecco poi il giuramento di Romeo il quale nel suo discorso ha sottolineato che si impegnerà a discutere “con lealtà e correttezza”, auspicandosi che non ci siano

“preconcetti personali”. Rigoli ha risposto che se ci saranno proposte per il bene della città lui non voterà contro. Quindi l’intervento dei capigruppo di Udc, Ulc e Mdr Giuseppe Tassone e Selene Asciutto e Domenica Lombardo. A seguire l’ufficializzazione della nomina di Roberto Bellantone a vicesindaco con diverse deleghe e degli assessori Salvatore Siclari (Ulc), Rocco Coluccio (Mdr) e Raffaele Sofia (Udc). Definite infine anche le commissioni elettorali: i tre membri effettivi sono Giuseppe Laface (Udc), Domenica Lombardo e Loredana Pileggi. Francesco Falleti


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Il bilancio passa al fotofinish Un solo voto di differenza per un documento improntato al risparmio GIOIA TAURO

Il bilancio alla fine passa, ma sul filo di lana. Undici voti a dieci. Questo il responso con cui, praticamente al fotofinish, l’amministrazione Bellofiore ottiene il via libera in consiglio al documento contabile di previsione per il 2011. Decisivo, in pratica, è risultato il voto del sindaco, al termine di una seduta a dir poco rocambolesca da un punto di vista delle posizioni politiche. Con l’opposizione che guadagna di colpo due voti: uno dal consigliere di maggioranza Carmelo Riotto, che si astiene su tutto il resto ma vota contro sul bilancio; ed uno dal consigliere Nicola Zagarella, in teoria ancora in maggioranza ma ormai seduto stabilmente tra i banchi dell’opposizione. Passaggi che hanno mandato visibilmente in apprensione la maggioranza, tanto che ad ogni allontanamento di un consigliere, ci si è subito precipitati fuori per richiamarne la presenza in aula. Ma veniamo alla cronaca. A relazionare sul punto centrale del bilancio, dopo l’emendamento tecnico illustrato dal cpogruppo Udc Patrizia Cofone e poi passato a maggioranza, è stato il neo-assessore alle Finanze Domenico Savastano. «E’ un bilancio improntato ad una politica attenta e rigorosa- ha detto- che mira a non aggravare il quadro debitorio ma soddisfacendo al tempo stesso i bisogni della cittadinanza». Quindi l’assessore ha rivendicato «l’inserimento di entrate assolutamente realistiche, come assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini. Cercheremo di ridurre i costi, come stiamo già facendo eliminando il ricorso a ditte esterne ed effettuando un giro di vite sulla riscossione dei tributi, che evidentemente non stava tanto a cuore alle precedenti amministrazioni. Basti pensare che dei 4 milioni 100mila metri cubi di acqua immessi in rete, Gioseta

RISANAMENTO La giunta in consiglio prevedeva negli anni scorsi una riscossione per 1 milione 820mila metri cubi solamente». Ma non sono poi mancate le controdeduzioni del capogruppo del Pdl Umberto Pirilli che, giunto a seduta ampiamente iniziata, ha riconosciuto «il momento difficile

per le casse dell’ente», ma ha accusato poi l’amministrazione di aver tenuto la “cinghia” troppo stretta sulle uscite, evidenziando i «pochi spiccioli su cultura e sport, di cui la città ha un grande bisogno, e sui servizi in genere». Argomenti ai quali ha poi risposto il sin-

daco Bellofiore: «Stiamo portando avanti scelte forse impopolari, ma la città deve capire che stiamo provando a risanare un debito che abbiamo ereditato dalle amministrazioni precedenti». Amministrazione criticata dall’opposizione, in particolare, per quanto riguarda l’aumento dei tributi dal vicepresidente del consiglio Angelo Guerrisi: «Avete fatto un bilancio sulle spalle dei cittadini, aumentando la Tarsu in maniera vergognosa e mettendo solo mille euro sul campo in località Lacchi». Ma ecco la pronta replica dell’assessore Savastano: «La vergogna dovrebbe essere la sua, perché è stata la sua amministrazione in passato a non coprire le spese del servizio di raccolta rifiuti e a lasciarci così un buco da sanare». FRANCESCO RUSSO piana@calabriaora.it

piano triennale opere pubbliche

Interventi finanziati coi Pisu Rizzo: è la nostra battaglia Un piano triennale delle opere pubbliche finanziato in gran parte dai fondi europei Pisu ed incentrato sulla realizzazione del cosiddetto “waterfront”, quello approvato ieri in consiglio dall’amministrazione. Con il consigliere del Pdl Salvatore Ranieri che si è subito precipitato a notare: «A parte i Pisu che risalgono a programmi precedenti, non vedo nessuna innovazione in questo piano. Non avete aggiunto niente di vostro, rispetto a quello che avevate promesso in campagna elettorale». Al che il vicesindaco Jacopo Rizzo ha replicato: «Gli stessi fondi Pisu li abbiamo ottenuti anche grazie ad una nostra battaglia, in quanto inizialmente dovevano essere spalmati su tutti i comuni della Piana. Siamo stati noi allora, come movimento, a batterci perchè venissero utilizzati per i tre comuni dell’area portuale, ed oggi stiamo pianificando direttamente la destinazione delle cifre e le strutture da realizzare». fr. ru.

il clima Un consiglio al veleno. Non c’è altro modo per definire una seduta caratterizzata da accuse pesantissime, seppure in maniera velata, lanciate da una parte e dall’altra. Nel giorno in cui l’amministrazione Bellofiore supera comunque, seppure per un solo voto, lo “scoglio” del bilancio dopo i venti di crisi delle scorse settimane, il clima diventa incandescente, e gli equilibri si rivelano, davanti agli occhi increduli dei cittadini, assolutamente fragili e davvero poco “politici”. Questo, almeno, stando alle accuse piovute in aula. Ad aprire le danze, ci pensa Nicola Zagarella, che dopo aver chiesto ufficialmente «più visibilità» all’interno dell’amministrazione, ovvero un incarico di peso, finisce per sedere ancora una volta all’opposizione, dopo che la seduta precedente aveva parlato di un semplice errore di posizionamento tra i banchi. Dopo essere statocandidato a sindaco avversario di Bellofiore, e quindi compagno di maggioranza dallo scorso dicembre, Zagarella l’intramontabile si riscopre accanito oppositore dell’amministrazione,

Accuse e veleni, poi il caso Dato La nipote del consigliere nominata nel cda di Piana Sicura CONTRO Nicola Zagarella, seduto tra i banchi della minoranza, ha lanciato accuse pesanti al sindaco votando contro sul bilancio parlando di «forti carenze», e appellandosi poi ai giornalisti: «scrivete, scrivete». «Alle ore 10 e 40- punta il dito Zagarella- come può testimoniare una registrazione telefonica, il sindaco mi ha detto “a buon rendere...”, riferendosi al mio mancato appoggio. Allora sindaco, che fai, mi cacci dalla Iam?». Con Bel-

lofiore che replica dapprima: «Ah sì, non sapevo lavorassi alla Iam, io non ti ho mai visto. Mi attiverò per controllare le tue presenze». Per poi esplodere definitivamente: «Ma cosa è cambiato in 20 giorni? Ci avevi chiesto di collaborare, e ti abbiamo accolto. Dovete capire una volta per tutte che quest’ammi-

nistrazione non è in vendita». Ma è poi il vicepresidente del consiglio Angelo Guerrisi a sollevare il caso: «Ma se hai appena nominato in Piana Sicura la cugina di un consigliere». E come si evince dalla nomina in Piana Sicura firmata proprio in giornata dal sindaco, di parente in effetti si tratta, anche se di nipote, in questo caso del consigliere Giuseppe Dato. E’ Eleonora Longo, giovane avvocatessa di 33 anni che succede come rappresentante gioiese nel cda della società. Nulla di illegale, per carità, visto che il divieto di parentela fino al quarto grado riguarda, come richiamato nella nomina, il sindaco e non i consiglieri. E poi tutti, ovviamente, assicurano l’assoluta preparazione della Longo e la sua idoneità a ricoprire il ruolo. Ma i sospetti, e i veleni, si sono ormai impadroniti stabilmente della politica gioiese. (fr. ru.)

immobili in vendita In un consiglio caratterizzato da diversi punti passati senza quasi dibattito (dalla definizione delle aliquote Ici all’istituzione di un albo comunale delle associazioni noprofit), ad accendere il dibattito è stato anche il “piano di alienazione o valorizzazione di immobili “presentato dall’amministrazione comunale. A parte l’inserimento di tre voci poi cancellate, «perchè pensavamo alla valorizzazione ma non avevamo risorse» ha chiarito la maggioranza, sono stati gli immobili del rione Mazzagatti, unica voce rimasta, ad accendere gli animi. Sia il consigliere del Pdl Santo Bagalà che il vicepresidente del

Mazzagatti, diritto di prelazione per i residenti L’opposizione attacca, la maggioranza garantisce il riscatto degli assegnatari consiglio di Sud Angelo Guerrisi hanno infatti chiesto delucidazioni sul rischio che gli assegnatari del complesso comunale (trasferiti nell’80 dal vecchio quartiere di Eranova poi cancellato dal porto) perdano il diritto di abitarci in caso terzi intendano acquistare. La maggioranza ha quindi chiarito che verrà redatto un bando ad evidenza pubblica, ma con un diritto di prelazione per gli assegna-

tari. Un punto tecnico, in realtà, che ha rivelato più di una contraddizione, dietro le domande incalzanti dei consiglieri di opposizione, tra cui anche la consigliera del Pdl Anna Maria Stanganelli: «Ma se si fa un bando pubblico, come si farà ad impedire a terzi di comprare, se gli assegnatari non avranno la disponibilità a riscattare gli alloggi?». Al che la maggioranza è tornata ad assicurare il diritto di

prelazione, oltre che forme agevolate per il riscatto. Il sindaco Bellofiore, comunque, ha assicurato che «le famiglie intendono acquistare, e che si cercherà di venire loro incontro secondo le rispettive responsabilità». Rispetto poi al valore presunto di oltre 1 milione 400mila euro che l’amministrazione prevede dalla vendita degli alloggi, la responsabile dell’ufficio tecnico, Angela Nicoletta, ha chiarito che «le stime degli immobili risalgono a qualche anno addietro, e verranno quindi aggiornate nella successiva fase di attuazione del piano». fr. ru.


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Sel lancia la “casa del popolo” Palmi, il segretario Russo promuove una nuova unione del centrosinistra MELICUCCO

Nicolaci adesso non smentisce su Scattarreggia

MELICUCCO «Sono il sindaco ed ho il diritto dovere di fare passi indietro per il bene della collettività». Pare una mezza ammissione, quella di Nicolaci che, rispondendo al capogruppo della minoranza Luigi Sellaro, sembra ammettere tra le righe un ripescaggio nell’esecutivo del suo ex assessore all’urbanistica. Non lo dice in modo chiaro, di certo non lo ha neanche escluso: «il mio interesse primario è quello di pensare all’equilibrio generale, non accetto in tal senso critiche di mala gestione, qualsiasi decisione verrà presa con il fine di aumentare il benessere generale». Ma non basta. Il sindaco espone la propria analisi anche sulla vicenda della poca attenzione alla cultura ed agli eventi, cavallo di battaglia della campagna elettorale di Sellaro: «Rimango basito dalle dichiarazioni di Sellaro per due differenti motivazioni: la prima è che il dato elettorale che ha consentito la mia vittoria è del 70%, percentuale che comprende molti giovani che di certo non hanno avvertito scarsa promozione culturale, la seconda si basa sull’assunto che la scelta dell’amministrazione è quella di rispondere all’indirizzo generale che il popolo calabrese chiede, ovvero quello della parsimonia nei bilanci, soggetti a forti tagli». Nicolaci ha poi ricordato una serie di iniziative realizzate, come la pubblicazione del volume “Canti di Melicucco” nel 2009, le conferenze sulla famiglia realizzate con l’associazione Via pacis di Riva del Garda nel 2010, il coinvolgimento di tutti gli attori sociali del territorio, garantendo loro un minimo di sovvenzione per le voci di spesa.«Invito Sellaro a seguire maggiormente i tg locali e nazionali- ha concluso perché molto spesso si parla delle cittadina in termini positivi per la promozione culturale». ISABELLA GALIMI piana@calabriaora.it

PALMI

Una “casa del popolo”, aperta, dove dialogare e confrontarsi. Questo è l’obbiettivo del segretario cittadino di Sel Franco Russo. L’iniziativa dei vendoliani palmesi al salone Pio X, dal titolo “Insieme per vincere”, ha visto la partecipazione di esponenti della politica cittadina, come il segretario del Pdci di Palmi Rosario Cilona, l’esponente di quella che era la “Margherita” di Rutelli Carmelo Ranuccio, Nino Bonaccorso dell’Idv, Carmine Cogliandro consigliere comunale in quota Pd e Nicola Minasi commissario dell’Udc. Ha moderato gli interventi Salvatore Stanganelli. Il vendoliano Rocco Garipoli aprendo i lavori ha detto «questo è l’inizio di un importante lavoro per costituire l’unione del centro sinistra, necessaria a nostro avviso. Per questo progetto noi siamo convinti di poter dare un grosso contributo». Per il segretario Russo «è importante comprendere che gli errori del centro sinistra sono stati molti, a Palmi e nel Paese. I risultati di

IMPEGNATO L’intervento del segretario dei vendoliani Cagliari, Napoli e Milano però ci dicono che c’è la volontà di cambiare marcia. La nostra città in questi anni non ha saputo investire nelle sue potenzialità – ha continuato –, mentre l’amministrazione si è caratterizzata da un basso qualunquismo». Il Sel vuole dunque dare il suo contributo affinché «si costruiscano nuovi rapporti con i cittadini, con i giovani – ha detto Russo -. Auspico un coordinamento che individui percorsi ed obiettivi comuni». Cilona ha affermato che «l’idea di un laboratorio politico è positiva. Per fare questo sarà necessario aprire

una stagione nuova della sinistra palmese». «L’importante in una casa comune è la condivisione di determinati valori – ha detto Ranuccio -. Per rilanciare la politica serve un patto intergenerazionale». Bonaccorso ha constatato che «nella riunione promossa nei giorni scorsi dal consigliere Cogliandro sono state dette cose simili a quelle che sento oggi». Per Francesco Barbaro «bisogna fare attenzione a non ridurre i problemi del centro sinistra a Palmi alla litigiosità dei singoli. La realtà e ben più grave. I personalismi – ha aggiunto – l’uso improprio dei partiti e

l’assenza dalla politica reale sono stati i mali della sinistra». Cogliandro ha chiarito la sua posizione rispetto alle richieste di aiuto del sindaco Ennio Gaudio. «Il nostro no è chiaro, la crisi si deve risolvere all’interno della maggioranza. In 3 anni di amministrazione – ha continuato – alle mia spalle il Pd è stato assente». Minasi ha ringraziato il Sel per l’invito all’iniziativa, ammettendo che «l’Udc oggi vive un momento di grande conflittualità interna tra la realtà politica nazionale e quella provinciale. Oggi – ha dichiarato –, dopo i referendum, i cittadini hanno affermato la volontà di essere determinanti rispetto alle scelte di alta politica. La chiara volontà di fare dell’acqua un bene puramente pubblico è chiara». Il commissario dell’Udc palmese ha ribadito che «le aggregazioni civiche sono funzionali per il raggiungimento degli obiettivi elettorali, ma dopo resta il deserto. I partiti – ha concluso – rendono le spalle di chi è delegato ad amministrare più forti». Mauro Nastri

PALMI

«In sfilata per celare il fallimento» Caso Varia, un altro attacco del consigliere Trimboli alla maggioranza PALMI

La Varia usata per gettare fumo e nascondere gli spettri di un «fallimento amministrativo ormai sotto gli occhi di tutti». Torna a caricare a testa bassa il consigliere di opposizione Aldo Trimboli. Questa volta è la festa della Varia, divenuta «oggetto di strumentalizzazione da parte di una maggioranza ormai spaccata in due fazioni contrapposte», a servire da spunto per cercare di mettere in risalto le presunte manchevolezze di quella maggio-

ranza della quale Trimboli stesso ha fatto parte. «Qualcuno si arroga posizioni che non gli competono - afferma il cosigliere del gruppo Misto - Per farla breve , tutti sgomitano pensando che una sfilata in grande stile possa far guadagnare qualche punto da sommare a un consenso reso esiguo dal fallimento amministrativo, che niente e nessuno può nascondere». Per Trimboli, infatti, tutti pensano di essere diventati responsabili in un sol colpo, dopo quattro anni di disastri. Non si parla più di Psc, di

AGGUERRITO Trimboli ospedale, di rotonde e altro, si pensa solo che la festa della Varia possa risolvere tutto». Un’analisi spietata, quel-

la del rappresentante del nuovo movimento civico “Spaziolibero”: «Un’ottima strategia - attacca Trimboli per nascondere e fare dimenticare a tutti i problemi del nostro territorio ormai in uno stato quasi impresentabile, altro che turismo». Uno «stato di abbandono» conclude - che non risparmierebbe neanche il centro cittadino: «nei pressi del cinema Sciarrone passeggiano anche i topi». Una vicenda, quest’ultima, oggetto di una interpellanza consiliare presentata da Trimboli.

la scarcerazione

Estorsione a Gioseta, Bagalà torna libero Il Tdl ha annullato l’ordinanza di carcerazione posta a suo carico GIOIA TAURO

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, nella giornata di ieri, in accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Antonio e Giuseppe Tripodi, ha rimesso in libertà Domenico Bagalà. Una decisione, quella del Tdl maturata dopo la presentazione dei motivi aggiunti depositati dai legali dell’indagato, nell'udienza del 15 giugno scorso. L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di

Bagalà era stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi in data il 19 maggio scorso. Il giorno successivo, la polizia di Gioia Tauro aveva arrestato il 33enne impiegato della società mista per la riscossione dei tributi Gioseta, con l’accusa di avere obbligato una collega a farsi consegnare in più riprese delle somme prelevate dalle casse della società in cui entrambi lavorano. I fatti si sarebbero consumati nell'arco degli ul-

timi tre anni all'interno nella sede della società di Gioia Tauro. Società finita nel recente passato nei decreti di scioglimento da parte dell’antimafia di Reggio Calabria dei tre consigli comunali della Piana che compongono l’azienda: Gioia, Taurianova e Seminara. Bagalà, dipendente dell'azienda, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe obbligato la collega - sotto la pressione di minacce e sfruttando la sua parentela con i Piro-

Lavoro minorile Deferiti dall’Arma tre commercianti

ATTIVI Carabinieri Nella giornata di ieri, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria, in seguito a una attività ispettiva, hanno deferito in stato di libertà, i legali rappresentanti di alcune aziende per sfruttamento del lavoro minorile. Le aziende interessate al provvedimento sono la ditta individuale “I.M.”, esercente commercio con sede legale a Delianuova ed un’altra attività a Rizziconi, il cui titolare si identifica in I.M., 74 anni; ditta “D. s.a.s. di B.A. e A.G.” esercente bar pasticceria con sede legale a Gioia Tauro, il cui socio accomandatario si identifica in B.A., 42 anni. Ritenuti responsabili di aver occupato minori stranieri, senza essere preventivamente sottoposti a visita medica di idoneità all’attività lavorativa.

CRONACA

Feroleto, furto in una comunità A Feroleto della Chiesa, ignoti, dopo essersi introdotti in un terreno della comunità terapeutica “Futura”, hanno asportato - secondo quanto appreso ieri - gli elementi in metallo componenti una serra per la coltivazione di primizie. Indagano i carabinieri della Stazione di Feroleto.

Misura violata Arrestato 58enne

SCARCERATO Bagalà malli - a farsi consegnare ingenti somme di denaro sottratte dalle casse della società fino a un totale di quasi 150mila euro. Da ieri è tornato libero, ma ancora indagato. fral

I carabinieri della stazione di Laureana di Borrello, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nella giornata di ieri, hanno tratto in arresto P.G., 58 anni. L’uomo, secondo quanto appreso dai carabinieri, è stato arrestato perché ritenuto responsabile di reiterate violazioni della misura cautelare.


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San Giorgio si mette in vetrina Trenta tour operator ospiti dell’associazione per scoprire le bellezze del borgo SAN GIORGIO MORGETO

Trenta tour operator per la promozione delle bellezze artistiche ed enogastronomiche della cittadina. Attraverso questa iniziativa, l’Associazione culturale “Nuovo mondo onlus” ha fatto di San Giorgio una vetrina mirata allo sviluppo turistico. Provenienti dall’interno territorio nazionale, i rappresentati degli istituti turistici hanno visitato non solo i luoghi della cultura, ma anche quelli della gastronomia e dell’artigianato tipico locale, con il fine di proporre e realizzare pacchetti e convenzioni aderenti alle formule del turismo equo solidale. «Grazie al lavoro dell’associazione siamo riusciti ad ottenere risultati molto importanti, come l’inserimento della nostra cittadina medievale all’interno di una guida ai luoghi più belli del nostro paese, molto rinomata in Germania» ha sottolineato Franco Greco, socio dell’associazione.

IN VISITA Gli operatori ieri a San Giorgio Il percorso realizzato per i tour operator si è basato sulla visita di solide realtà imprenditoriali ricadenti nel territorio comunale, come “L’Olearia San Giorgio”, eccellenza locale nella produzione dell’olio extravergine di oliva e della cosmesi naturale, ma anche delle piccole botteghe tradizionali, come quella del vetro di Simone Suraci e quella dei profumi di

Carpentieri e Iacopo, senza tralasciare l’osservazione dell’intreccio delle ceste, realizzate con vegetazione boschiva della zona, secondo metodi tramandati da generazione in generazione. Il fine è proprio quello di valorizzare anche le eccellenze di nicchia del luogo, attraverso una maggiore attenzione nell’offerta turistica. L’Associazione, senza alcu-

na sovvenzione comunale ma utilizzando fondi provenienti dalle iniziative messe in atto, è attiva anche nella realizzazione di percorsi per le scuole e per gruppi di adulti: da quello del “massaro” con itinerario nella faggeta e in una masseria, a quello “delle acque”, alla scoperta di fonti, fiumare ed antichi mulini. «La bellezza ed il fascino che il paese può offrire al visitatore sono elementi di stimolo per l’attivazione di una cultura dell’autosviluppo, troppo spesso assente nel nostro paese», ha sottolineato Greco. Tra le esperienze presentate agli istituti di promozione turistica anche la Bottega equo solidale, situata nel cuore del centro storico, dove è possibile trovare prodotti alimentari ed artigianali realizzati attraverso canali non globalizzati, proponendo un modo alternativo di vivere le relazioni tra i paesi sviluppati e quelli in fase di decrescita. ISABELLA GALIMI piana@calabriaora.it

CINQUEFRONDI

Sportello itinerante sbarca in città Per un giorno assistenza su misure fiscali e sociali ai diversabili CINQUEFRONDI

Uno sportello che per un’intera giornata darà assistenza sulle misure fiscali e sociali a favore di persone diversabili e svantaggiate. Dopo Melicucco e Anoia, il punto informativo mobile gestito dalla Regione e dall’Agenzia delle entrate arriva a Cinquefrondi. Il prossimo 21 giugno nei locali della mediateca – dalle 9.30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 15.30 alle SERVIZI SOCIALI Da sinistra Plateroti e Misiti 18.30 – Pietro Romeo, funzionario regionale del settore politiche socia- ganizzata dalla cooperativa sociale “La li, e Giovanni Pugliese, Direzione regio- forza della vita” di Melicucco. «È un monale dell’Agenzia delle entrate, offriranno do per mettere in contatto le istanze dei consulenza su agevolazioni fiscali, mate- cittadini con i servizi e le opportunità eroria previdenziale, servizi a supporto della gate dalla Regione», ha detto Carlo Misipersona con handicap. L’iniziativa è pro- ti, assessore alle politiche giovanili di Cinmossa dal Comune di Cinquefrondi ed or- quefrondi (e prossimo probabile titolare

delle politiche sociali) nel presentare alla stampa il punto informativo. Accanto a lui, Simona Plateroti, vicepresidente della coop “La forza della vita”, che ha evidenziato l’efficacia dello sportello nelle puntate precedenti. «C’è stata un’affluenza notevole – ha spiegato – sono venute molte persone che hanno in casa familiari affetti da gravi patologie e alle quali non possono, per ragioni economiche soprattutto, fornire la necessaria assistenza». La cooperativa, di cui è presidente Antonietta Condoluci, assistente sociale al Comune di Cinquefrondi, si occupa di assistenza domiciliare ai diversabili, e offre consulenza su aspetti sanitari e previdenziali. ANGELO SICILIANO piana@calabriaora.it

caso taurensi

Critiche a Scopelliti, Zampogna risponde a Calogero Il sindaco di Scido: ora protestano, ma dove sono stati i sindacati in tutti questi anni? «Non era una giustificazione nei confronti di Scopelliti, che non penso abbia qualcosa di cui farsi scusare, né un’accusa ai lavoratori. In una fase di esasperazione è comprensibile vi siano delle tensioni che attraversano tutti». Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido e presidente dell’associazione “Città degli Ulivi”, precisa le dichiarazioni rese qualche giorno fa a Co - dopo l’incontro infuocato tra Scopelliti e i lavoratori delle taurensi - che hanno provocato la du-

ra replica del segretario della Cgil Piana Nino Calogero. All’affondo di Zampogna, «è facile oggi per i sindacati protestare contro Scopelliti, loro dove sono stati in tutti questi anni?». Calogero aveva ribattuto «Un segno di grave irresponsabilità politica che mette a nudo l’inadeguatezza del ruolo; può mai un rappresentante delle comunità municipali alimentare una frattura delle relazioni con le parti sociali?». Calogero aveva poi contestato l’accusa di disim-

pegno nelle vicende delle Fdc, sottolineando come proprio i sindacati confederali avessero promosso uno studio di rilancio. L’intervento di Calogero è definito ora da Zampogna «un attacco inopportuno e indelicato in un momento simile”. Infine Zampogna rinnova l’impegno proprio e della sua associazione al confronto e alla collaborazione con sindacati, lavoratori, istituzioni. Analogo proposito conciliante aveva manifestato lo stesso Calogero. (a. s.)

la denuncia

«Io, non vedente gioiese senza aiuto in stazione»

DISORGANIZZAZIONE La stazione di Gioia Tauro GIOIA TAURO

Carmelo Aldo Nicoletta è un gioiese non vedente dalla nascita di sessantadue anni, che nella sua vita ha sempre cercato di essere totalmente indipendente, nei limiti del possibile. Aldo è un fisioterapista, viaggia molto e fin da quando aveva diciotto anni si sposta in tutta Italia da solo e possibilmente in treno. Ed è proprio questo il problema. Alla stazione di Gioia Tauro da circa tre anni, Aldo non ha nessun aiuto. Secondo la legge per i non vedenti «il servizio di accompagnamento consiste nella possibilità di essere accompagnati appunto sul treno, accolti alla stazione di arrivo ed eventualmente accompagnati al treno successivo, oppure all'uscita della stazione, e in tutti gli ambienti che si trovano all'interno della stessa». Servizio, questo, di cui Aldo non usufruisce nella stazione di Gioia Tauro. Ma la cosa che più lascia Nicoletta allibito riguarda un altro aspetto. «Sono tornato domenica scorsa in treno da Torino, - spiega – e sono arrivato intorno alle 11 e 40 alla stazione di Gioia Tauro. Il capo treno è sempre informato sulla presenza di un disabile nel suo treno, ed è a sua discrezione decidere se aiutare o meno il disabile stesso. Ebbene, io non sono stato minimamente aiutato ed è una cosa inaccettabile». Nicoletta non è una persona alla quale piace dipendere dagli altri. Tutte le volte che sale sulla sua carrozza, conta i BATTAGLIERO Nicoletta finestrini che lo dividono dal bagno, in modo da poterci andare autonomamente. Ma a tutto c’è un limite. Ci sono cose che da solo obiettivamente non può fare e ci sono persone che nell’aiutare dovrebbero essere spinte non solo dalla legge, ma da un senso civico e una sensibilità che purtroppo non è dettata da nessuna regola. «Non si può accettare che un disabile abbia queste difficoltà. – ha continuato Aldo – Se ci fosse un disabile in carrozzina da Gioia Tauro non potrebbe partire, dovrebbe andare a Villa San Giovanni o addirittura a Lamezia Terme. E quando io mi trovo sul treno, ho bisogno che mi venga indicata la stazione di arrivo e sapere almeno da quale lato del treno scendere. Se non ci fossero persone nel mio scompartimento io non saprei come fare». Sono parole di rabbia quelle di Nicoletta «i disabili di Gioia Tauro non sono diversi da quelli di Torino, di Roma o di Follonica, hanno tutti bisogno della stessa assistenza. Chiedo quindi, - ha concluso – che le Ferrovie dello Stato si facciano carico di questa situazione e trovino una soluzione al più presto che riguardi anche i casi di emergenza». EVA SALTALAMACCHIA piana@calabriaora.it


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tel. 0964/399602 tel. 0964/399111 tel. 0964/416314 tel. 0964/51552 tel. 0964/84224 tel. 0964/61071 tel. 0964/53192 tel. 0964/861008

LOCRI

Il sindaco temporeggia. All’indomani della pubblicazione di ampi stralci della lettera speditagli lo scorso tre giugno dall’ex segretario generale del Comune di Locri Vincenzina Sica (in cui quest’ultima chiedeva di nominare con urgenza i nuodi dirigenti delle varie aree, rispettando altresì la norma che impone di scegliere solo le figure professionali dotate della categoria “D”), il primo cittadino di Locri Pepè Lombardo, raggiunto telefonicamente fuori sede, ha spiegato a CO una serie di ragioni che lo inducono, di fatto, a scegliere di non fare alcuna nomina, almeno al momento. Le motivazioni del sindaco di Locri, dunque, possono essere così riassunte, partendo proprio dalla provvisorietà, di fatto, della figura posta a capo della struttura burocratica dell’ente, ovvero del segretario generale Tresoldi, che ha sostituito “a scavalco” Vincenzina Sica dopo le sue dimissioni. Proprio così: Lombardo ha dato incarico allo stesso Tresoldi «Di fare ha detto il sindaco - una ricognizione all’interno dell’ente, al fine di trovare una soluzione tampone prima di nominare i nuovi responsabili». Ma non solo. Tra i motivi di questa scelta, ci sarebbe «la necessità - ha proseguito il sindaco - di rivedere la pianta organica dell’ente, dopo labolizione di alcune categorie contrattuali come la C5, con la quale erano inquadrati alcuni dirigenti». In parole povere, le ragioni contrattuali addotte da Lombardo riguarderebbero, in particolare, i tre vincitori del concorso dell’11 dicembre del 2008, ovvero una selezione interna per la progressione verticale del personale dipendente del Comune di Locri, per la copertura di n. 3 posti del profilo professionale di “Istruttore Direttivo” “Categoria D” – Posizione economica iniziale D/1: Rita Santagata, Carmelo Barresi e Mario Monteleone. Dopo il ricorso al Tar del candidato escluso Vincenzo Orlando e la sentenza della giustizia amministrativa che sancì l’illeggittimità della procedura concursuale, la Santagata, Barresi e Monteleone sarebbero, dal punto di vista della posizione contrattuale “tra color che stan sospesi”, ovvero non hanno più diritto, dopo la sentenza del Tar, alla categoria D e andrebbero considerati con la categoria che avevano prima del concorso, ovvero la C5,

Cristiano De Sandro Longo

EMERGENZA

Bovalino

tel. 0964/66128 tel. 0964/61028 tel. 0964/356097 Gioiosa Jonica Martora & Crupi tel. 0964/51259 Satriano tel. 0964/51532 Scopacasa tel. 0964/58134

Carabinieri Polizia Capitaneria

Bovalino

CINEMA

tel. 0964/61000 tel. 0964/67200 tel. 0964/787657

Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/51616 Marina di Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/415106

Locri Cinema Vittoria “ESP - fenomeni paranormali”

tel. 3397153696 ore 22

Siderno Cinema Nuovo tel. 0964/342776 “Fast & fourious 5” ore 18 - 19- 22 Roccella Jonica Cinema Golden tel. 0964/85409 “I pirati dei Carabini- ai confini del mare” ore 18-20-22

Nomina dei responsabili Lombardo temporeggia

in agenda

Oggi la prima conferenza dei capigruppo

Le ragioni che inducono il sindaco a rinviare la scelta

PROVVISORIETA’ In alcuni settori del Comune di Locri che, come ha detto il sindaco, «è stata abolita». Un bel pasticcio, insomma. A questo si aggiunge che i tre hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar che li ha visti soccombere e, come ha ricordato Lombardo «Tra

qualche settimana dovrebbe arrivare quest’altra sentenza». Una situazione, tra ricorsi pendenti, segretari generali pro tempore, categorie contrattuali indefinite e ricerca di soluzioni tampone, che non induce il sindaco a pren-

l’incarico a tresoldi Ho dato mandato al segretario pro tempore di fare una ricognizione per trovare una soluzione dere una decisione nell’immediato. Va comunque ricordato che se è vero che Tresoldi è stato incaricato di compiere la ricognizione interna all’ente per cercare soluzioni tampone, è altresì acclarato che chi l’ha preceduto, ovvero la

Sica aveva già mandato un promemoria al sindaco «in ordine - si legge nella sua lettera - all’adozione degli adempimenti urgenti, consequenziali al rinnovo degli organi» dopo le elezioni del 15 e 16 maggio. In relazione, poi, alla legittimità degli atti posti in essere da Santagata, Monteleone e Barresi dopo la sentenza del Tar che ha disposto l’annullamento della procedura concursuale, il sindaco ha chiarito che «Non mi risulta che dopo la sentenza e dopo il nostro insediamento abbiamo compiuto atti ufficiali validi nei confronti di terzi, o comunque di soggetti esterni all’ente comunale». GIANLUCA ALBANESE g.albanese@calabriaora.it

l’iniziativa

Il laboratorio dei Pepè boys Continua la formazione politica dei giovani di Civica Solidale rio giovanile. L’agire che si sposa con l’entusiasmo dei giovani, volontari e “Costruzione del bene comune”. animatori di un sistema nato per ridaQuesto il primo interesse dei giovani re peso e voce alla città e che intende di Pepè Lombardo che, da mesi han- avvalorare la tesi che «ognuno deve no dato vita al “Laboratorio di forma- compartecipare al bene comune e senzione politica”, strumento di parteci- tirsi cittadino attivo». Il laboratorio è giunto al suo seconpazione attiva e condido appuntamento ed visione di progettualità. Dopo i primi ha visto, nella sede di Giovani impegnati due incontri via Cosmano, la parnella precedente camtecipazione di molti pagna elettorale a fiansi procederà a giovani, dai 16 ai 30 co di Lombardo e che, breve all’elezione anni, che hanno avuoggi, hanno deciso di to modo di conoscercontinuare ad incon- del coordinatore si e confrontarsi. trarsi e fare politica, «Siamo – si legge nella lettera inviata «quella pulita», amano precisare. Osservando il simbolo della coali- ai giovani del territorio - consapevoli zione “Civica Solidale”, composto da che c’è una profonda sfiducia oggi nel4 tasselli puzzle con forma umana e di la “politica”, ma nonostante tutto crediverso colore che in un'ideale abbrac- diamo che qualcosa possa cambiare. cio rappresentano persone e idee che Sulla base dei principi che ispirano si mettono insieme, rafforzando il pro- “Civica Solidale”, avvertiamo l’esigengetto di una partecipazione allargata, za di rendere partecipe i giovani, del solidale, possiamo dire che il gruppo nostro impegno, affinché si possa giovani interpreta proprio questa idea. prendere consapevolezza dell’imporE così all’interno di questo disegno tanza di contribuire in maniera attiva programmatico, che oggi vede il sin- al nostro progetto». Un gruppo che, nonostante la natudaco Lombardo amministrare il governo cittadino, s’incastra il laborato- ra politica appartenga a Civica SolidaLOCRI

le e a LocRinasce, altro movimento del filone “lombardiano”, vuole spaziare ed estendere il proprio progetto a tanti altri giovani, anche a coloro i quali non vedono ancora vicina ed interessante la politica. Il primo incontro, svoltosi il 21 maggio, è servito ai partecipanti per conoscersi, mentre sabato 11 giugno, il gruppo, in presenza del sindaco, del presidente del consiglio comunale, Antonio Cavo, dell’assessore al Turismo e Cultura Francesco Galasso, di molti adulti che sosterranno il laboratorio, come il dirigente scolastico Pellegrino Rinaldi, e Sergio Laganà, coordinatore provinciale di “Alleanza per l’Italia”, ha discusso del referendum che ha portato alle urne nei giorni 12 e 13 giugno scorsi. Il lungo dibattito si è concluso alle ventuno ed ha animato la discussione sui temi della privatizzazione dell’acqua, sul nucleare, sul legittimo impedimento, con interventi, riflessioni e critiche. Il movimento dei giovani si incontrerà nei giorni prossimi per definire il calendario delle attività e stabilire il coordinatore del gruppo. DOMENICA BUMBACA locride@calabriaora.it

Il presidente Antonio Cavo LOCRI

E’ stata convocata per oggi a mezzogiorno la prima conferenza dei capigruppo della nuova amministrazione comunale. Come ha spiegato a CO il presidente del civico consesso Antonio Cavo «Stiamo preparando la seduta del consiglio comunale sul bilancio di previsione per l’esercizio 2011 che intendiamo convocare prima della fine del mese - ha detto il presidente del civico consesso a CO - e quindi ho inteso riunire la conferenza dei capigruppo per valutare se ci sono altre esigenze oltre agli atti comuni che devono essere compiuti in questa fase». Nessun altro punto è stato previsto all’ordine del giorno, dunque. Intanto, è il caso di ricordare che la precedente giunta Macrì aveva già approvato, con la deliberazione numero 45 dello scorso otto aprile, lo schema di Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2011, sottoponendolo al collegio di revisione. Inoltre, nella stessa delibera si decise di sottoporre, all’approvazione del consiglio comunale, lo schema previsionale del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, lo schema della relazione previsionale e programmatica 2011/2013, lo schema di bilancio pluriennale 2011/2013 coi relativi allegati. (gi. alb.)


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Il Drago Marino da ieri a casa L’opera dopo una lunga battaglia è tornata nel Museo di Monasterace MONASTERACE

A causa dei lavori di ristrutturazione del Museo Nazionale di Reggio Calabria i reperti conservati sono stati trasferiti presso il consiglio regionale della Calabria (Palazzo Campanella), su tutti ovviamente i bronzi di Riace che sono senza alcun dubbio i più importanti dell’intero patrimonio e attualmente al centro dell’attenzione e di polemiche per via di uno spot televisivo sulla Calabria. Fra i tanti reperti era custodito anche il Drago di Monasterace, un mosaico policromo che raffigura appunto un drago con teste canine e dorso ricoperto da aculei ed a coda di pesce datato III° sec. A.C. e rinvenuto tra le abitazioni dell’area archeologica, casa del drago, scoperta nel 1960, a dimostrazione di una cultura che si è protratta nei secoli. L’opera della Drakon è di estremo interesse archeologico e artistico e negli ultimi mesi anche perché il museo della città capoluogo di provincia era chiuso, comunque ancora non è stato riaperto al pubblico, tante le iniziative per farlo tornare nella cittadina ionica, da parte del direttore del Museo Archeologico “Antiquarium”, Maria Teresa Iannelli. Già da anni per il direttore questo era una delle sue priorità. Molti reperti infatti sono custoditi nel magazzino dello stesso Museo, del sindaco Maria Carmela Lanzetta appena avuta la notizia del trasferimento, e di tanti cittadini,

la conferenza stampa Nei prossimi giorni l’opera verrà presentata al pubblico dal Sovrintendente ai Beni culturali Il mosaico

su tutti il gruppo Monasterace nel cuore. E finalmente la tanta agognata e desiderata notizia del ritorno si è avuta ed è divenuta realtà. Infatti con un comunicato stampa la locale amministrazione comunale ha reso noto che dallo scorso 15 giugno il drago è di nuovo a Monasterace in dotazione stabile. Lo stesso primo cittadino ci annuncia che per il prossimo 30 giugno ore 11,00 all’Antiquarium è stata organizzata una conferenza stampa alla presenza della Sovrintendente alle belle arti della Cala-

bria, Simonetta Bonomi, del direttore del Museo Antiquarium Maria Teresa Iannelli e di personalità civili e militari, per pubblicizzare il gradito ritorno che sicuramente avrà ripercussioni positive oltre che sul possibile e prevedibile aumento di visitatori al Museo, anche dal punto di vista turistico e per l’immagine dell’intero territorio, visto che (il drago) è il reparto più rappresentativo di tutta l’area archeologica. GIGI BALDARI locride@calabriaora.it

cronaca

Bomba contro una casa L’ordigno fatto deflagrare durante la notte in pieno centro Un boato fortissimo, avvertito in- vocato soltanto il danneggiamento distintamente in tutta la zona bassa della serranda e la frantumazione del paese, ha scosso la nottata dei della vetrata di uno studio medico cittadini del centro storico di Caulo- adiacente alla casa di A. M. Al momento nia. A causarlo una bomdell’esplosione ba carta ad alto potenziaAl momento il proprietario le lanciata poco prima dell’esplosione non si trovava della mezzanotte di ieri in casa. Sul poda alcuni ignoti davanti il proprietario sto sono interalla serranda del garage non si trovava venuti immedell’abitazione di A. M., nell’edificio diatamente i queste le sue iniziali, di vigili del fuoco 44 anni, ad un tiro di schioppo dal palazzo comunale. I e i carabinieri della locale stazione, bombaroli si sono allontanati subi- ai quali A. M. si è rivolto per denunto dopo facendo perdere le loro trac- ciare il fatto. Gli uomini della Benemerita si soce. Tanta paura ma fortunatamente nessun danno rilevante a persone e no messi subito all’opera avviando le cose. La deflagrazione ha infatti pro- indagini di rito nel tentativo di ac-

giudiziaria

quisire sufficienti elementi finalizzati risalire all’identità dei malviventi. Se si tratta di una semplice bravata o qualcosa di più è ancora troppo presto per saperto. Il compito degli investigatori risulta tuttavia difficile, considerata la totale assenza di testimoni. Il paese intanto si è svegliato stordito e spaventato per un episodio che ha fatto piombare nella paura la vecchia Castelvetere. Caulonia ritorna così al centro dell’attenzione per fatti di criminalità, dopo i ripetuti atti di cronaca che si erano verificati nei mesi scorsi e che avevano messo in allarme anche l’amministrazione comunale. re. lo.

PREOCCUPATA Una veduta della cittadina di Caulonia

truffa e falso

“Locri unita”, Caroleo esce dal carcere “Starlight”, in 14 rischiano il processo Era finito dentro in seguito a una inchiesta della Dda reggina Torna a casa Antonio Caroleno, finito in carcere un anno fa nell’ambito dell’operazione “Locri Unita”, indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro le cosche dei Cordì e Cataldo di Locri. L’uomo, secondo le carte dell’inchiesta che, risulterebbe affiliato alle potenti famiglie di ‘ndrangheta che dopo anni di faida, con vendette e ritorsioni trasversali, avrebbero raggiunto un accordo per spartirsi gli affari. «Si sostituisce la misura della custodia cautelare in carcere con

la misura degli arresti domiciliari, con assoluto divieto di allontanarsi dall’abitazione e con divieto di avere contatti telefonici e telematici». Questa la decisione del Gip reggino che ha così accolto l’istanza presentata dall’avvocato Giovanni Taddei. Il regime carcerario, come riferito dal legale, non è dunque compatibile con le gravi condizioni di salute di Caroleo, come anche confermato da due perizie eseguite dai dottori Grenci e Strati. Daniela Ursino

Il filone giudiziario è stato trasferito da Reggio Calabria a Locri Sono 14 le persone coinvolte nel troncone del processo “Starlight”, l’indagine che ha portato alla luce l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Si tratta di Vincenzo Fontana di Reggio Calabria, Damiano Macagna di Gioiosa Ionica, Antonino Minniti di Reggio Calabria, Gianluca Onorino di Torino, Orazio Sconti di Reggio Calabria, Tiziano Paolo Sconti di Castrovillari,

CRONACA

Africo, rubano una pistola

Siderno, furto nell’ex ospedale

Caulonia, blitz I Nas chiudono deposito alimenti in appartamento

Ad Africo Nuovo ignoti, si sono introdotti all’interno dell’abitazione di proprietà C.G., 89 anni, asportando una pistola, marca Beretta, cal. 7,65, la somma contante di euro 8.000 circa e gioielli per un valore di euro 10.000 circa. Indagano i carabinieri della locale stazione.

Ancora un furto di rame. Questa volta a farne le spese è una strttura pubblica, come l’ex ospedale di Siderno. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri ignoti, dopo aver forzato la porta di ingresso del terzo piano hanno diversi i tubi in rame utilizzati in alcuni impianti.

A Brancaleone i carabinieri del Nas a seguito di una ispezione hanno disposto la chiusura del deposito alimenti dell “S.M. sma”, di P.A., 45 anni. L’attività sarebbe stata attivata senza notifica all’autorità sanitaria e presentava, inoltre, carenze igienico-sanitarie e strutturali.

Sempre a Caulonia Marina i carabinieri della locale stazione sono intervenuti a casa di C.A., 34 anni, dove, secondo quanto raccontato dalla proprietaria della stessa casa, ignoti erano entrati nella camera da letto ed erano riusciti a impossessarsi di gioielli in oro e di contante.

Antonio Sergi di Platì, Domenico Sicari di Taurianova, Giovanni Suraci di Reggio Calabria, Rosina Triveri di Bovalino, Giuseppe Francesco Siclari di Pognano a Bergamo, Nicola Cena di Torino e Massimo Signorello di Viterbo. Tutti dovranno rispondere, a vario titolo, del reato di truffa e di falso in atto pubblico. Venuta meno la contestazione dell’aggravante mafiosa questo filone processuale è stato trasferito da Reggio Calabria a Locri, e qui, il 21 luglio prossimo, il giudice per le indagini preliminari Andrea Amdei deciderà sulle questioni preliminari e forse anche sugli interventi del pubblico ministero Federico Nesso e degli avvocati. Tra i 14 solo Nicola Cena, assistito dal legale Andrea Alvaro, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. La specializzazione del gruppo, secondo quanto emerso dalle indagini,era quella della truffa ai danni di istituti bancari e alle finanzia-

Il tribunale di Locri rie, commesse attraverso l’apertura di conti correnti intestati a persone inesistenti o a soggetti compiacenti. Riuscivano così ad ottenere fidi e blocchetti di assegni che poi ovviamente risultavano scoperti. da. ur.


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«Bando ai preconcetti Aspettate a giudicarci» L’appello di Ritorto dopo i rilievi mossi dalla minoranza SIDERNO

Armonia e condivisione più o meno su tutto, tranne che sulle questioni squisitamente politiche. Presidenza del consiglio e composizione della giunta sono stati infatti gli argomenti su cui si è diviso il nuovo consiglio comunale riunitosi mercoledì sera in municipio. Da una parte la maggioranza con il sindaco Ritorto che, forte della vittoria elettorale, e dei numeri a sua disposizione, non è arretrata di un passo sulla designazione di Vincenzo Mollica quale presidente dell’organo assembleare, ricordando agli avversari politici di aver ricevuto lo stesso trattamento in passato, quando, da minoranza, aveva chiesto invano, all’allora sindaco Panetta, di riservare quell’incarico a un proprio candidato. Dall’altra l’opposizione che, attraverso lo stesso Panetta e Sgambelluri, incoraggiata anche dal clima di grande concordia venutosi a creare nel corso della riunione, ha rilanciato la proposta di assegnare a una donna del proprio gruppo, Nunziatina Galluzzo, la presidenza del consiglio, anche al fine di dare un colore più rosa all’amministrazione comunale. Alla fine, come preventivato, l’ha spun-

NEO CAPIGRUPPO Enzo Schirripa e Claudio Figliomeni tata Mollica che si è detto molto onorato dell’incarico ricevuto, «che, da oggi in avanti, mi obbliga a spogliarmi della veste di politico per divenire un organo imparziale super partes». Il dibattito è poi proseguito sereno, anche quando si è trattato di prendere atto della composizione della giunta e della nomina del vicesindaco. A tal proposito il consigliere Domenico Panetta si è detto “perplesso” sul conferimento degli incarichi assessorili per due ordini di motivi. «Innanzitutto perché non sono state conferite deleghe importanti come Lavori Pubblici, Sanità, Cultura e Pubblica Istruzione. La cultura – ha stigmatizzato Panetta - non sono gli spettacolini, cultura è dare risposta al bisogno crescita di un paese.

In secondo luogo in quanto noto che non ci sono donne in giunta, le sole in grado di capire fino in fondo le problematiche femminili, che hanno tutta una loro particolarità». Pronta e concisa la risposta del sindaco Ritorto, a difesa del quale è intervenuto anche il consigliere Enzo Schirripa, che ha voluto ricordare come la riforma degli enti locali abbia imposto dei tagli agli incarichi assessorili . «Le deleghe che ho assegnato - ha risposto Ritorto - che sono Bilancio e programmazione economica, Urbanistica, Turismo Sport e Spettacolo, Ambiente e Politiche Giovanili, sono state attribuite guardando alle competenze specifiche dei prescelti, tutti ragazzi capaci su cui scommetto la faccia. Per il re-

sto, le altre deleghe, come i Lavori Pubblici e la Sanità, le ho tenute per me. Il mio grande vantaggio oggi è di avere una squadra di giovani eccezionali. Aspettate a giudicarci, e soprattutto senza preconcetti». E di giovani, invero, martedì sera in comune ce n’erano davvero tanti. A parte i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, che hanno voluto tutti, ostentando anche una certa disinvoltura, prendere la parola, tra il pubblico si sono notate diverse nuove leve della classe politica sidernese. Spettatori attenti e silenziosi, che hanno a lungo ascoltato e, quando è stato il momento, anche applaudito, i loro più noti colleghi. Intanto, mentre Riccardo Ritorto promette di essere il sindaco di tutti e di realizzare un po’ alla volta il suo programma elettorale “che non è il libro dei sogni”, l’opposizione garantisce che non farà nulla per ostacolare il progetto della maggioranza ma, nel contempo, rassicura il proprio elettorato che vigilerà scrupolosamente attraverso un’opposizione costruttiva che servirà a realizzare alcuni degli obiettivi prefissati. Che sia davvero l’inizio di un nuovo corso? ANTONELLA SCABELLONE locride@calabriaora.it

“No discarica”, spuntano le analisi Sostegno dell’amministrazione di Bianco al comitato spontaneo

partito democratico

Malumori in seno al circolo Tornano le riunioni d’area SIDERNO

La campagna elettorale, la sconfitta dopo il voto del 15 e 16 maggio e il clima di concordia che ha animato la prima seduta del consiglio comunale sono ormai dei ricordi. Freschi, ma pur sempre ricordi. Oggi in casa Pd rimangono molti i nodi politici da sciogliere. Già, perchè la riunione (aperta anche ad alcuni dissidenti e ai militanti di Siderno Libera) tenutasi dopo le elezioni nella sede di via Carlo Pisacane, e convocata per analizzare il dato delle urne e la sconfitta per lo schieramento di centrosinistra, a molti non è piaciuta. Lo avevamo già evidenziato a suo tempo su queste colonne. Lo evinciamo oggi mentre apprendiamo che è stata convocata per domani pomeriggio alle 18,30 una nuova riunione d’area. Proprio così: la minoranza interna del circolo torna a vedersi separatamente e lo fa per manifestare al segretario cittadino Mariateresa Fragomeni alcuni malumori emersi in fase di analisi del voto del 15 e 16 maggio. Già, la disamina compiuta dal candidato sindaco Panetta e dalla leadership del circolo non è andata giù a quei dirigenti come Paolo Fragomeni, Angelo Errigo, Mariagrazia Messineo e altri che vorrebbero fossero riconosciuti gli errori compiuti nella fase di allestimento delle liste e

il gemellaggio

Locri e Lamezia Terme unite attraverso i club del Rotaract

BIANCO

ROCCELLA IONICA

Poche, pochissime persone sono state presenti alla prima riunione pubblica del comitato “No discarica di Casignana”. La cittadinanza del distretto Sud della Locride perde così l’occasione di ascoltare e dire la propria sulle tre importanti argomenti trattati: discarica di Casignana (nella foto), aumento della mortalità per tumore nell’aria del distretto Sud della Locride e pericolosità della strada statale 106. Non solo i cittadini sono stati latitanti su argomenti che, troppo spesso, li colpiscono in prima persona ma, ancor peggio, quella che più si è notata è stata la mancanza delle istituzioni locali. Tranne una delegazione dell’amministrazione di Bianco, tutte le altre amministrazioni invitate: Brancaleone, Ferruzzano, Africo, Caraffa del Bianco, San Luca, Bovalino e Samo non sono intervenute. Presenti invece i carabinieri del locale comando e un rappresentante della Guardia Costiera di Bianco. «Com’è possibile che le nostre amministrazioni non si interessino di ciò che succede nei terreni, nella spiaggia e nel nostro mare?» si chiedono i componenti del comitato ed i pochi cittadini presenti. A dare inizio ai lavori è Antonio Praticò insieme a Francesco Stilitano, uno dei maggiori promotori del comitato «La discarica di Casignana – esordisce Praticò come sapete da discarica consortile è diventata discarica nazionale. Sono due anni che chiediamo le analisi Arpacal senza

I membri del Rotaract di Locri sabato scorso hanno sancito il loro gemellaggio con il club di Lamezia Terme. La serata è stata il culmine di un’intesa creatasi spontaneamente ed immediatamente tra i presidenti dei rispettivi club Roberto Trimboli di Locri e Danilo De Fazio di Lamezia terme. Il gemellaggio si è concretizzato in una serie di eventi importanti e costruttivi per il territorio e numerosi progetti equamente distribuiti tra le due città che ospitano i rispettivi club. Filo conduttore della serata come sempre è stato il sociale, infatti i progetti si sono concretizzati in una campagna di sensibilizzazione in varie scuole calabresi sul web sicuro. Lo scorso novembre il presidente De Fazio ed i soci del Rtc Lamezia Terme in collaborazione con il Movimento Italiano Genitori e il Telefono Azzurro onlus, hanno realizzato, all'audi-

risultati. Noi del comitato nel 2009 a spese nostre abbiamo fatto eseguire le analisi sul torrente Rabotta e terreni limitrofi purtroppo i risultati danno valori molto alti». Ed i risultati di tali analisi (compiute nel gennaio 2009 dal laboratorio Sigra di Taurianova) il comitato li ha appesi in bella vista su una bacheca. Fanno preoccupare: il piombo, i cui valori normali sono tra 0.2 e 0.3 nel campione fango alveo prelevato a vallone Rampotta è uscito 126,94, anche il nichel (valori normali tra 2 e 4) è risultato 22,54; superiore anche il cromo cui valori normali oscillano tra i 2 e 4 sul rapporto dei risultati è uscito invece 86,46. Sono intervenuti in rappresentanza del Comune di Bianco, Colomba Bonfà e Rodolfo Nucera con quest’ultimo che ha dichiarato di avere i risultati delle analisi da loro fatte, ed ha annunciato che

l’amministrazione è pronta ad inviare una lettera di denuncia all’Arpacal nel caso in cui questa non dovesse pubblicare i risultati delle analisi ed infine ha promesso una riunione organizzata dall’amministrazione di Bianco. Intervenuti anche Demetrio Costantino presidente del comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza ed il docente Pino Cosentino il quale ha messo sul tavolo la documentazione prodotta sull’aumento dei tumori ad Africo «Soprattutto in una delle vie principali del paese dove – dichiara Cosentino- in ogni casa c’è almeno un caso di decesso per tumore o una persona affetta da tale male» e nei paesi della Locride, «e l’inquinamento ambientale – ha sostenuto - potrebbe essere una delle cause». ANNALISA COSTANZO locride@calabriaora.it

soprattutto la riflessione su alcune mancate alleanze con altre forze politiche che avrebbero garantito i numeri per far vincere lo schieramento di centrosinistra e il suo candidato sindaco. E quindi, dopo la sbandierata unità del circolo in campagna elettorale, si apre, con la riunione di area di domani pomeriggio, una nuova fase dialettica. Se non si può parlare di contrapposizione attuale tra due aree già divise nei passati appuntamenti delle primarie, riteniamo sia corretto leggere nella volontà di Paolo Fragomeni e soci la ricerca di distinguersi dal resto del circolo per il semplice fatto che in alcune questioni fondamentali la pensano diversamente da Panetta e compagni. Verrebbe da dire...”è la dialettica politica, bellezza”. Quella stessa dialettica che alle primarie per eleggere il segretario nazionale vide i panettiani sostenere Bersani e Paolo Fragomeni e soci Franceschini; che alle consultazioni per l’elezione del segretario cittadino vide prevalere Mariateresa Fragomeni sullo stesso Paolo Fragomeni, dividendo il direttivo con tre quarti alla maggioranza e il resto alla minoranza interna. Oggi la diversità di vedute riguarda l’analisi della condotta tenuta nella fase preelettorale e - perchè no le linee guida future del circolo cittadino. Gianluca Albanese

torium dell'istituto della scuola media inferiore Pitagora di Lamezia, il forum "Opportunità e pericoli del web" inerente i pericoli e le opportunità del web per i minori mentre il 18 aprile il presidente Trimboli, insieme al suo club, ha realizzato il forum "Internet e i minori cosa sanno i nostri ragazzi del web" all'istituto "F. Sorace Maresca" di Locri. Come emerso nelle varie iniziative, il web rappresenta oggi per i giovani una potentissima risorsa a cui possono e devono attingere per mantenersi informati e aggiornati, per ampliare le proprie conoscenze e approfondire i propri studi e anche divertirsi ma prestando sempre attenzione a quelle che sono le insidie ed i pericoli di una giungla in cui molti malintenzionati possono trovare il loro habitat ideale, è molto importante educare le nuove generazioni ad un utilizzo sano ed intelligente del computer e soprattutto di internet. M. Vittoria Pipicelli


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L O C R I D E

CAULONIA

L’accoglienza continua a generare polemiche. Se, da un lato, i sindaci di Riace e Caulonia, Domenico Lucano e Ilario Ammendolia, girano l’Italia per raccontare la rinascita dei loro borghi grazie alla presenza degli immigrati, dall’altra c’è chi continua a insinuare che dietro ci sia tutt’altro che solidarietà. A farlo è sempre Bruno Grenci, presidente della Cooperativa sociale “Pane, amore e libertà”, che aveva ricoperto il ruolo di responsabile del primo progetto attivato a Caulonia, su volere del primo cittadino Ammendolia, per poi uscirne e sparare a zero sui progetti. Dopo aver “avvertito” i suoi concittadini cauloniesi su quello che sarebbe la reale situazione dell’accoglienza, Grenci mette in guardia anche chi si farebbe «intenerire dalla retorica della solidarietà e del romantico abbraccio». I progetti in questione sarebbero, in realtà, «solo e soltanto un business, con milioni inviati dal governo; in un’ottica meramente parassitaria e assistenzialistica; senza alcuna integrazione; senza risultati utili e con la fuga in breve tempo dei rifugiati-migranti – sostiene Grenci - chiedete al sindaco di Riace cosa pensa del Connecting People se è vero che lui, con la figlia dell’ex presidente della Re-

Grenci avvisa l’Italia: «L’accoglienza è altro» «La solidarietà si è trasformata in un business»

AGGUERRITO Bruno Grenci gione Calabria Agazio Loiero hanno fatto ferro e fuoco affinchè quel consorzio a Caulonia non ci mettesse piede. Gradisca, in provincia di Gorizia,

vi dice qualcosa? Ve lo dico io, il Connecting People lì vi gestiva il Centro di Identificazione ed Espulsione. E chiedete pure al sindaco di Riace quante

cooperative e associazioni ha fatto sorgere per la gestione dei “progetti”. Chiedete quanti “enti” gestiscono invece a Caulonia i “progetti”. Chiede-

te al sindaco di Riace cosa pensa del consorzio Goel, che qualcuno ha definito la “lobby di Dio” della Locride». Parole dure, con le quali Grenci vuole mettere a nudo, in particolare, la gestione dei progetti a Caulonia, dove Ammendolia avrebbe fatto di tutto «affinchè l’appalto per una pseudo integrazione degli africani nel 2008, per centinaia di migliaia di euro, venisse affidato al Connecting People di Trapani, tradendo così l’idea dell’applicazione del modello Riace»; e sfruttando l’accoglienza per «impiegare i propri familiari nei progetti di questa falsa integrazione». Sotto accusa i laboratori e la fuga dei palestinesi verso il nord Europa, che dimostrerebbe il fallimento dei progetti, per via della stessa impossibilità della Locride di accogliere, perché essa stessa, per prima, è afflitta dai morbi «della povertà, dall’assistenzialismo e dallo ‘ndranghetismo», dai quali, dunque, non potrebbe salvare gli altri. «Chiedete al sindaco di Caulonia quante volte si è riunita la consulta dei migranti di Caulonia varata in pompa magna alla presenza del presidente Loiero nel 2009 - conclude Grenci - invito chiunque volesse venire a verificare di persona le cose che ho detto di farmelo sapere. Sarà mio ospite». Simona Musco

Portaro guiderà la commissione L’organo monitorerà la gestione dei progetti con gli immigrati Non ha le caratteristiche volute e invocate a gran voce dalla minoranza del Comune di Caulonia ma da martedì 14 giugno, giorno in cui si è riunito il civico consesso, la commissione di proposta, studio e controllo che vigilerà sui progetti di accoglienza attivi nel Comune guidato da Ilario Ammendolia ha ufficialmente dei nomi e dei cognomi. Sono stati infatti eletti i tre membri che la andranno a comporre, ovvero Francesco Portaro tra le file della minoranza, che ricoprirà il ruolo di presidente della stessa; e Vincenzo Dimasi e Attilio Tucci per la maggioranza. All’indomani della sua nomina il consigliere Portaro sottolinea le difformità del risultato finale con la proposta avanzata inizialmente dal gruppo di opposizione, su tutti da Cosimo Vallelonga, che martedì non era presente alla seduta consiliare, rimanendo, dunque, fuori dalla stessa commissione. «Non è quello che avevamo richiesto - conferma Portaro - e alla fine la commissione è quella voluta dalla maggioranza, che l’ha istituita con criteri diversi. E’ chiaro che questa commissione avrà più una funzione propositiva, in ogni caso farò in modo che vengano analizzati gli aspetti deficitari per cercare di porre rimedio agli eventuali errori che andremo ad analizzare, per far si che in futuro gli stessi non vengano ripetuti e che si ponga fine alle numerose polemiche sorte in questi mesi». La proposta del gruppo di opposizione, infatti, prevedeva un organo più ampio, con carattere di indagine e non di

ricognizione - spiega ancora Portaro - controlleremo gli atti con i quali sono stati affidati i progetti e i criteri di selezione, per vedere se ci sono state anomalie e valutare eventuali azioni necessarie per riparare gli errori». Portaro ha anche commentato l’esclusione di Vallelonga, rimasto fuori proprio per via della riduzione del numero dei membri voluta dalla maggioranza. «Sicuramente terrò al

proposta, in modo da fugare ogni possibile dubbio su eventuali irregolarità nella gestione dei progetti. La prima riunione della neo costituita commissione , in ogni caso, dovrebbe aver luogo entro fine mese, dopo il reperimento di tutto il materiale pregresso, in modo da avere un quadro completo su tutto ciò che è stato fatto sotto il nome dell’accoglienza. «La prima riunione sarà di

corrente Vallelonga su come procederanno i lavori - spiega - faremo degli incontri preliminari per valutare il lavoro da fare».I lavori inizieranno ufficialmente lunedì prossimo, quando Portaro inizierà a fare una prima analisi del materiale a disposizione. «Chiederò che mi vengano forniti tutti gli atti - ha concluso - per riuscire a riunire entro breve la commissione». si. mu.

Francesco Portaro

dai comuni

Caulonia, un Consiglio con polemica Rinviata la discussione sulla Suap CAULONIA

E’ stato un consiglio comunale anomalo quello che si è riunito martedì scorso a Caulonia e durante il quale sono stati discussi e approvati i punti relativi al conto consuntivo relativo al 2010, le modifica della convenzione di affidamento del servizio della tesoreria comunale stipulata con il Banco di Napoli, la classificazione alberghiera di una struttura turistica e la ratifica di due delibere di Giunta Comunale. Uno dei due punti voluti dalla minoranza, quello relativo all’estensione delle competenze della Stazione unica appaltante anche ai procedimenti relativi all’acquisizione di beni e servizi ed agli appalti di lavori, servizi e forniture al

di sotto dei 150,000 euro, è stato rimandato a causa dell’assenza del consigliere che ha proposto l’argomento, ovvero Cosimo Vallelonga. Ma lo stesso criterio non è stato adottato per l’altro punto, fortemente voluto e reclamato persino presso il Prefetto proprio dallo stesso consigliere, ovvero quello relativo alla nomina dei componenti della commissione di proposta, studio e controllo sui progetti d’accoglienza. Tant’è che proprio lui è rimasto fuori da quella che potrebbe definirsi una sua “creatura”. «Devo sottolineare la correttezza del presidente del consiglio comunale Federica Roccisano - ha precisato Vallelonga - che mi ha chiamato più volte per assicurarsi di far iniziare la discussione solo al mio arrivo. Ma non sono riusci-

to ad arrivare in tempo. Alla fine la commissione è stata fatta così come l’ha voluta la maggioranza - ha aggiunto - e mentre hanno rimandato il punto relativo alla Suap per correttezza nei miei confronti ,sul punto relativo alla commissione non sono stato nemmeno consultato. Oltre al danno anche la beffa». Il “galateo istituzionale”, dunque, fa sorridere il consigliere di minoranza, che vede nella fretta di approvare la commissione in sua assenza qualcosa di poco chiaro. «Mi viene da pensare - commenta - che abbiano voluto chiudere le partite della commissione perchè c’è qualcuno che ha interesse che ciò avvenga in questo modo, sia nella maggioranza che nella minoranza. Alla fine la questione è sta-

ta chiuda nel migliore dei modi per la maggioranza». Quello di Vallelonga è un chiaro riferimento al consigliere Enzo Rullo, che infatti al momento del voto ha preferito astenersi, visto il suo coinvolgimento con uno dei consorzi che gestiscono i progetti d’accoglienza a Caulonia. Qualche polemica, infine, anche sull’approvazione del conto consuntivo relativo al 2010, visti i rilievi della Corte dei Conti che avrebbero evidenziato il dilatarsi dei debiti fuori bilancio. «La risposta data del revisore dei conti ai rilievi fatti dalla Corte dei Conti non è convincente - afferma il consigliere Francesco Portaro - perché ha affermato che verranno valutate le potenziali passività per far fronte a debiti fuori bilancio, una risposta troppo generica, che non spiega se ci sono risorse per fronteggiare la situazione, che comincia a diventare se non un vero e proprio dissesto un sicuro disagio per il Comune». si. mu.


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calabria

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L O C R I D E

Il successo del Flashmob Gentiluomo soddisfatto per l’esito dell’iniziativa pro referendum Numeri utili

in agenda

* BIBLIOTECHE

L’arte di Cataldo in mostra a Locri dal 2 al 16 luglio

Da Sabato 2 luglio alle ore 18,00 al 16 luglio alle ore 20,00, presso la Galleria d’arte “La cornice” a Locri, si terrà la mostra personale del maestro Diego Cataldo. “ Dal sentimento all’eros” questo il tema dell’esposizione, un viaggio nel mondo della passione e dei sentimenti attraverso le opere pittoriche dell’artista calabrese. L’inaugurazione della mostra si terrà il giorno 2 luglio alle ore 18,00, sempre presso la Galleria d’arte “ La cornice”, di fronte la cattedrale, sarà presente l’artista. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte. M. Vi. Pi.

A Bovalino l’ottava edizione de “La Corrida”

Giovedì 4 Agosto alle ore 21:30 in Piazza Camillo Costanzo a Bovalino avrà luogo un’evento imperdibile organizzato dalla pro loco di Bovalino, La Corrida, giunta all’ottava edizione. Dopo il successo delle precedenti edizioni ritorna anche quest’anno l’appuntamento con uno degli eventi più attesi dell’estate, per la gioia dei bambini ma anche dei grandi. Una serata all’insegna dell’allegria da trascorrere in compagnia dei “dilettanti allo sbaraglio” made in Calabria, sull’onda del programma reso celebre da Corrado Pani e che continua a conquistare il pubblico. M. Vi. Pi.

«Il flashmob meditativo ha dato i suoi frutti. Nel raggiungimento del quorum e nella schiacciante vittoria dei si,quello che ha realmente fatto la differenza è il senso di responsabilità che ha animato ciascuno dei promotori nel sensibilizzare i propri vicini a raggiungere le urne». Annunziato Gentiluomo, organizzatore di “Meditando per la terra”, incontro meditativo svoltosi a Locri lo scorso10 giugno per sensibilizzare la coscienza collettiva sui referendum, tira le somme sui risultati. La me-

ditazione è iniziata alle 19.30, con il rintocco di una campana tibetana e, dopo dieci minuti circa, è terminata con un altro rintocco della stessa. Si è meditato assieme portando l'attenzione al proprio respiro ed esprimendo globalmente la propria presenza in quello che si stava facendo. Un momento vissuto in piena unità e con la voglia di stare insieme. «Questa manifestazione - ha spiegato Gentiluomo – ha rappresentato un nuovo modo di fare politica, manifestando pacificamente per gli ideali in cui

crediamo. Ognuno aveva la possibilità di essere raggiunto e conquistato da un entusiasmo che denota il risveglio di una popolazione che vuole essere consultata e che vuole dire la sua su temi importanti. Sono molto contento e soddisfatto - conclude - siamo riusciti nel nostro intento: incuriosire e quindi sensibilizzare i cittadini verso i referendum». Una manifestazione originale che dato l’entusiasmo dei giovani partecipanti potrà sicuramente ripetersi . Rita Maria Stanca

l’evento

Pasta solidale per “Auser Certezza” Presieduta dalla vice presidente Antonietta Muscatello si è riunita nei locali della sede di Bianco l’Associazione “Auser Certezza”, con lo scopo di promuovere la vendita di pacchetti di pasta prodotti dalla cooperativa sociale “Libera Terra” con il grano coltivato nei terreni confiscati alla mafia. Il ricavato sarà devoluto al telefono Filo d’Argento. «E’ un modo per ricordarci dei nostri anziani, sconfiggere la loro solitudine - ha detto Muscatello - sostenendo il filo d’argento amico delle persone sole». Presenti Padre Bruno Cuzzilla, il presidente Pippo Sganga, il vice Francesco Morosini,Sasà Papasergio,Bruno Mollica e Bruno Mezza testa del circolo dei pensionati di Bianco. (fr. mo.)

tempo libero CRIACO PRESENTA “ZEFIRO FESTIVAL” Martedì 21 giugno, in occasione della Festa della Musica, lo scrittore africese Gioacchino Criaco presenterà , insieme al Promoter Bruno Buzzaniti, il primo “Zefiro Festival”, rassegna Mondiale della Musica Indie che per tre giorni farà diventare questa lingua di inferno un paradiso di evasione. Un primo livello assoluto nel panorama mondiale.

APPUNTAMENTO CON L’INFIORATA Anche a Stilo, domenica 26 giugno, torna l’appuntamento con l’Infiorata, la manifestazione consistente nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi generalmente in occasione della festività cattolica del Corpus Domini. L’evento occuperà tutta la giornata di domenica e per la sua realizzazione si farà ricorso ai fiori locali, in particolare il crisentemo per la sua varietà di colori.

ANTONIMINA Biblioteca Comunale Via Roma - Tel. 0964 312000 ARDORE Biblioteca Comunale "R. Scordo" Via Manzoni - Tel. 0964 620038 BIANCO Biblioteca Comunale Via Margherita - Tel. 0964 731185 BIVONGI Biblioteca Comunale P.Zza Municipio - Tel. 0964 91102 BOVALINO Biblioteca "Mario La Cava" Via Xxiv Maggio - Tel. 0964 61766 CAULONIA Biblioteca Comunale P.zza Seggio - Tel. 0964 861002 GERACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Tocco - Tel. 0964 356001 GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale Palazzo Amaduri - Tel. 0964 51505 LOCRI Biblioteca Comunale Via Napoli Tel: 0964 232451 Biblioteca Archivio Di Stato Via Matteotti, 1 - Tel. 0964 232451 MARINA DI GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale "M. Pellicano Castagna" Piazza Dei Mille - Tel. 0964 415178 MARTONE Biblioteca Comunale “Orazio Lupis” Via Mercato coperto - Tel. 0964 51356 PAZZANO Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 731090 PORTIGLIOLA Biblioteca Comunale Corso Roma - Tel. 0964 365002 RIACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Popolo - Tel. 0964 733002 ROCCELLA JONICA Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 84227 SAN LUCA Biblioteca Comunale Corso C.Alvaro - Tel. 0964 985343 SIDERNO Biblioteca Comunale "Armando La Torre" Via Turati - Tel. 0964 345111 STIGNANO Biblioteca Comunale Piazza S. Pietro - Tel. 0964 772040 STILO Biblioteca Comunale Piazza S. G.Theresti - Tel. 0964 775034

* MUSEI LOCRI Museo Naz. Di Locri Epizefiri Contrada Marasà Tel. 0964 39003 Raccolta Privata Scaglione Tel. 0964 20207 - 0964 20344 GIOIOSA JONICA Museo D’Arte Naturale Permanente In Legno C/O Palazzo Amaduri Tel. 0964 51536 MAMMOLA Museo D'arte Moderna "Santa Barbara" Via S. Barbara Tel. 0964 414220 MONASTERACE Antiquarium Contrada Campo marzo Tel. 0964 735154 STILO Pinacoteca D'arte Moderna "F. Cozza" Museo Civico Di Archeologia Industriale Piazza S. Giovanni Theresti Tel. 0964 775034 GERACE Museo Diocesano Via Duomo Tel. 0964 356323


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M &

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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

RADIOSA La 32enne cantante palermitana Giuseppa Gaetana Ferreri meglio nota con il nome di Giusy ieri al Metropolis di Rende in occasione dell’ormai consueto appuntamento annuale con la musica

RENDE (CS)

Bagno di folla Il resto? “Piccoli dettagli”

foto morrone

L

a popolarissima cantante palermitana Giusy Ferreri arriva a Rende in occasione della decima edizione del concerto gratuito offerto dal centro commerciale Metropolis, che puntuale come ogni anno porta in città i cantanti più acclamati del panorama musicale italiano. A tenerle compagnia sul palco, installato in Piazza dei Miracoli, dodici talenti del patrimonio sonoro meridionale, coprotagonisti di un creativo e policromatico evento. La cantante, lanciata sulla scena musicale dal talent show “X Factor”, nella serata di ieri ha offerto ai cittadini provenienti dalle disparate parti della regione alcune delle sue più celebri canzoni ed alcuni brani tratti dal suo terzo album “Il mio Universo”. Ultimo lavoro musicale, pubblicato a febbraio dalla casa discografica Sony Music, che vanta ben quattro produttori e svariate collaborazioni, da Enrico Ruggeri fino ad Ania, dal compositore Francesco Bianconi fino ad arrivare a Bungaro e Max Calò, autori con la stessa Ferreri della canzone sanremese. La contaminazione musicale sembra così caratterizzare uno degli ultimi nati in casa Sony, a cura della cantante provvista del decantato “fattore x”, che con questo ultimo album si presenta in una veste nuova e alternativa. Quest’ultimo lavoro presenta una Giusy Ferreri diversa, protagonista di una evoluzione non solo musicale ma anche stilistica. Ma cosa è davvero cambiato dal suo esordio ad adesso? «A dir il vero, non vi è stata alcuna evoluzione se non verso gli esordi. Io sono sempre stata così come sono ora, un po’ rock ma anche un po’ pagliaccio. Mi piace passare da un look dark a piuttosto un look coloratissimo. Ma agli inizi presentarmi così avrebbe avuto un impatto troppo forte e molti si sono preoccupati di moderarmi in questo senso». Lei si dibatte tra la malinconia delle sue canzoni e la solarità presentata in scena. Ma dove finisce la cantante che noi tutti conosciamo e dove inizia la vera Ferreri? «Questo è vero, ma fondamentalmente questi due estremi non sono altro che due facce della stessa medaglia. Da un parte c’è quella che mi vede malinconica nei miei spazi e dall’altre c’è la Giusy giocosa e solare che non aspetta altro che stare insieme alle persone». Dopo l’album “fotografie” di cover cantautorali e dopo la collaborazione con Tiziano Ferro, continua a confrontarsi con altri

E’ una Giusy Ferreri energica quella che ammalia la città di Rende E la cantante palermitana svela la sua doppia personalità: «A tratti malinconica,ma giocosa» grandi artisti. A cosa è dovuta questa scelta? «Parlerei piuttosto di condivisione.

Incontrare Tiziano Ferro, poi, è stata una grande fortuna. Mi ha supportato dagli esordi, componendo “Non ti

scordar di me”, e continua ancora adesso ad indirizzarmi nelle scelte. Ed è proprio questo il perché, confrontarsi con artisti come lui, Cammariere o piuttosto Linda Perry ti lascia qualcosa. Sarei ben propensa ad una nuova collaborazione con loro». Leggendo il titolo del suo album la domanda nasce sponta-

ALL’INTERNO pag.41 | Capelli ribelli a Miss Mondo grazie all’estro della Pirozzolo pag.42 | Arte, quel falso Mattia Preti custodito a Gioiosa Jonica • ritagli Entrerò in studio di registrazione il prossimo mese per lavorare sul mio nuovo album. Mi devo muovere. Ho bisogno di sudare. Ho bisogno di fare nuova musica. Musica che mi faccia ballare. Sto cercando le persone più pazze, malate e bastarde con cui lavorare Louise Veronica Ciccone

nea. Com’è l’universo di Giusy Ferreri? «Il mio universo è molto variegato. Questo è il secondo album di inediti e per me è davvero importante. Mi rappresenta molto, il fine era proprio quello di definire una personalità sia musicale che artistica. Così come poi rappresentare l’universo femminile, il suo pensiero. Ma allo stesso tempo è anche un universo che racchiude diversi stili musicali, sonorità più armoniose ma anche più rockeggianti che mi hanno permesso di esprimere al meglio la mia scrittura». Il resto lo scrive la folla in visibilio ad ogni suo acuto. Che grinta la Ferreri. Lidia Passarelli


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M A C O N D O

Teodolinda Coltellaro cultrice dell’arte made in Calabria

CATANZARO Un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio. E’ questo il lavoro proposto dal volume di “Fatti d’Arte” di Teodolinda Coltellaro - presentato ieri al museo Marca di Catanzaro che s’interroga sul sistema dell’arte in Calabria in un ideale dialogo tra passato e futuro, attraverso un presente che vede la nostra regione vivere un periodo di particolare fermento in cui gli artisti fanno sentire la loro voce in un rinnovato spirito di libertà e di dialettica con il territorio. «Teodolinda è un punto di riferimento per le nostre attività, membro del comitato scientifico del Marca, che ha voluto offrire un gesto d’amore per la sua terra - ha det-

to il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro -. Sull’arte contemporanea siamo riusciti a creare un punto di eccellenza di livello nazionale in un territorio dove tante sono le difficoltà che tutti insieme siamo chiamati ad abbattere partendo dalla cultura come unico ascensore sociale». Moderata dal direttore artistico del Marca, Alberto Fiz (in foto), la conversazione ha visto intervenire più voci a confronto sul tema dell’arte contemporanea in rapporto al territorio calabrese. Dopo il critico d’arte e scrittore Paolo Aita, il quale ha ribadito che il ruolo proprio del critico è quello di individuare la bellezza nell’opera d’arte come una forma di

nostalgia, l’artista Antonio Pujia Veneziano ha proseguito evidenziando le positività del sistema dell’arte calabrese e affermando la necessità di costruire una comunicazione più organica sul territorio. Il designer e architetto Emilio Salvatore Leo ha portato la testimonianza di un modello vincente come quello dei lametini “Dinamismi museali”: «Siamo in un periodo in cui il meltin’ pot può cambiare anche la nostra realtà - ha detto -. Bisogna capire che la rinascita economica deve passare non dai classici schemi economici, ma dall’investimento in cultura, attraverso modelli e persone capaci di innescare la dialettica della trasformazione». Cesare Ber-

teatro

musica

Il “Mistero buffo” di Dario Fo in scena domani sera a palazzo Nicotera LAMEZIA T. (CZ) Il progetto Sprar di Lamezia Terme, organizza la terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato con quattro giorni di iniziative, da domani fino al 21, per sensibilizzare la cittadinanza sul diritto d’asilo e sulla condizione dei richiedenti protezione internazionale. Quest’anno è dedicata al 60esimo anniversario della Convenzione di Ginevra, il primo accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche. Si parte domani alle 19 con stand delle associazioni e stand gastronomici coi prodotti ed i gusti tipici di terre lontane all’interno dell’atrio di palazzo Nicotera dove alle 21 verrà proiettato il Trolley - l’emigrazione raccontata dai bambini di Francesco Pileggi realizzato con gli studenti della scuola elementare dell’istituto comprensivo Manzoni Augruso. La serata sarà animata alle 21 dal più famoso spettacolo teatrale di Dario Fo “Mistero Buffo” interpretato da Mario Pirovano, uno straordinario impasto comico-drammatico che farà rivivere il grammelot di Dario Fo. “I Vangeli” raccontati come mai prima d’ora Il programma continua domenica 19 dalle 15 al parco urbano di San Pietro Lametino con la giornata denominata “I colori della festa... i colori del calcetto”. Lunedì sarà l’occasione per i beneficiari e gli operatori del progetto Sprar lametino per incontrare la cittadinanza e le istituzioni comunali di Lamezia Terme per un confronto a quasi tre anni dall’avvio del progetto nella sala Napolitano del comune di Lamezia Terme. Sarà questa l’occasione per gli ospiti del progetto di raccontare la loro esperienza nella nostra città e fare conoscere il loro Paese di provenienza. La giornata, introdotta da una performance artistica sul tema dei rifugiati, sarà l’occasione per promuovere insieme alle comunità di stranieri presenti in città e affrontare insieme temi dell’intercultura, dell’integrazione e dell’accoglienza su nostro territorio. La giornata di martedì sarà l’occasione di confrontarsi sui diversi aspetti del proprio lavoro e fare rete per costruire insieme un modello di accoglienza integrata regionale. La giornata sarà organizzata per gruppi di lavoro per tavoli tematici. I risultati di tali lavori saranno condivisi durante il convegno finale nel pomeriggio insieme a tutti i referenti istituzionali, tecnici e politici regionali. (mr. ur.)

lingeri, nell’elogiare il lavoro della Coltellaro che si interroga sugli artisti stimolando la curiosità del lettore, ha poi spiegato i motivi del suo rifiuto a partecipare all’ultima Biennale di Venezia: «E’ sbagliato creare una Biennale con troppi artisti, superficiale e confusa». L’autrice ha poi rivelato la scelta di spogliare i panni di critico per passare dalla parte della didattica: «In Calabria, tranne qualche eccezione, non esistono le condizioni di conoscenza da parte di chi amministra e gli strumenti per aprire la mente - ha detto -. Questo libro nasce dal desiderio di avvicinare la gente comune all’arte». Domenico Iozzo

La band cosentina de Le Rivoltelle alla conquista del Recanati AUDACE Il musicista cosentino promessa della musica Nestore Verre esordì nel 2006 con il singolo “La luna e il fiume in piena”. Da martedì sarà in vendita la sua ultima fatica discografica dal titolo “Se ti va”

Un singolo per sognare In uscita “Se ti va”, il nuovo pezzo di Nestore Verre COSENZA Manca poco, ancora 3 giorni e Nestore Verre, musicista e cantautore cosentino, delizierà le orecchie di tutti coloro che sono già suoi fan e tutti quelli che lo saranno con l’uscita di un cd contenente 3 tracce, il video e il singolo di “Se ti va” pubblicato in collaborazione con la casa discografica Discograficamente, di Trento. Nestore ha uno sguardo profondo, dai suoi occhi trapela l’animo di un artista poliedrico: poeta, cantante, musicista si rapporta alla vita con l’istinto di chi pur avendo superato innumerevoli difficoltà non ha smesso di sognare. Qual è stato il suo primo approccio alla musica? «La passione per la musica è stata innata, da quando ero piccolo scrivevo canzoni inconsapevolmente. Essenzialmente ho sempre scritto per me stesso, nella musica ho trovato riparo, conforto, mai come quando scrivo la mia musica esprimo le mie emozioni: la musica è l’unica entità in cui sento di non avere vincoli. Il primo singolo che ho inciso intitolato “La luna e il fiume in piena” risale al

2006; seguito da un album nel 2008 “Su di te”». Ritiene che la sua musica sia riconducibile ad un genere definito? «Non mi piace etichettare e dare definizioni delle cose in genere, immaginarsi della mia musica. All’interno del mio nuovo singolo vi sono sperimentazioni date da un insieme di violini e tredici chitarre distorte». E nonostante questo riesce a produrre un genere musicale orecchiabile e accessibile a tutti. «Lascio che sia l’ascoltatore a giudicare, del resto non è che tutto ciò che è bello e strano deve essere necessariamente di difficile comprensione. Nelle mie canzoni dipingo emozioni, dal mio microcosmo di vita personale passo al macrocosmo e chiunque ascolta i miei testi può percepire e vivere le emozioni che più gli appartengono, del resto la realtà è così soggettivamente mutevole. Inoltre “Combatti sempre per la libertà” canto: sono parole semplici per esprimere concetti forti in cui ogni persona più trovare il proprio perso-

nale riscontro». Cosa c’è da dire di “Se ti và”? «In questo brano, come in tutti gli altri, c’è una parte di me: in particolare la canzone vuole essere una sorta di riscossa, c’è la consapevolezza di volersi rendere in forza per raggiungere una libertà allo stato brado. Rafforzativo ed estensione della canzone è il video contenuto nell’album». Ha risentito di qualche influenza musicale? «Il più grande per me forse resta Michael Jackson ma ho una cultura musicale varia che comprende Bob Dylan, Jim Morrison, ma anche la musica italiana». In sintesi non soltanto la sua musica è riconducibile ad un unico genere ma anche la sua personalità. «Vero. Mi viene in mente una strofa di “Se ti va” in cui canto “Vivi più che puoi!” come monito rivolto a me stesso». E’ un monito e un consiglio che ognuno dovrebbe dare a se stesso. Grazie. Da calabresi, orgogliosi di te, ti auguriamo il successo che meriti. Emilia Morelli

COSENZAPiovono pallottole rock sul Musicultura festival di Macerata. La ska-rock band tutta al femminile de Le Rivoltelle parteciperà alla serata finale di dopodomani all’arena Sferisterio di Macerata alle 21,15, all’interno della cornice di eventi del prestigioso festival marchigiano, già noto come Premio Recanati. Le quattro artiste calabresi presentano al pubblico “Stupire con una cover”, un concerto-spettacolo nel quale esibiscono tutto il loro “armamentario” musicale. Sfatiamo subito qualsiasi incomprensione: il loro eccentrico nome è frutto della personalità ironica di questa band dal piglio decisamente anticonformista. Sono gli strumenti musicali le loro uniche armi. Un desiderio di rivoluzionare gli schemi e le apparenze precostituite, in ogni ambito, da quello artistico a quello culturale. E’ uscito da pochissimi giorni il loro primo album e chi lo ha ascoltato giura che sono tra gli astri nascenti della musica italiana. Si chiama “Donne italiane” ed è composto da 3 inediti e 11 cover di grandi successi, completamente rivoluzionati negli arrangiamenti, secondo il personalissimo stile de Le Rivoltelle. La track list dell’album sarà il cuore della performance maceratese, arricchita da altri brani del vasto repertorio della band. Segnaliamo su tutti l’inedito omonimo “Donne italiane”, tributo tutto femminile alle grandi donne che hanno fatto la storia di questi 150 anni di Unità nazionale, e “La notte”, cover del successo internazionale del cantautore italo-belga Salvatore Adamo, che ha pubblicamente elogiato questa versione definendola come «una delle più belle ed emozionanti che abbia mai sentito». Energia vibrante, chitarre elettriche, violini, sax, percussioni, voci prorompenti, scambi di ruoli agli strumenti, look trasgressivo e stravagante, ironia a tutto spiano: Le Rivoltelle sono pronte a sparare le loro cartucce migliori sul pubblico del Musicultura festival, che ospiterà artisti di eccezione come Enrico Ruggeri, Angelo Branduardi, Van de Sfroos, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Fiorella Mannoia, Maddalena Crippa, Amii Stewart & Noppaw Band, The Euphoria Quartet, Afterhours, Patty Pravo, Lina Sastri. Le Rivoltelle sono: Elena (voce, violino, sax e chitarre), Alessandra (basso, chitarre, cori e voce), Paola (batteria, percussioni e cori) e Angela (chitarre e cori). La band è prodotta dallaCristiani Music Italy, con la direzione artistica di Mimmo Cristiani e il management diDaniela Tripodi.


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Se Miss Mondo ha un fascino più cosentino La coiffeuse rendese Francesca Pirozzolo è stata l’unica calabrese a pettinare le ragazze del celebre concorso di bellezza RENDE (CS) La selezione italiana per Miss Mondo c’è stata. La fascia “Italy” alla finalissima di Londra del prossimo 6 novembre sarà indossata dalla splendida Tania Bambaci, studentessa ventunenne di Messina. Niente di fatto quindi per le cinque ragazze calabresi in gara per l’ambito e conteso titolo. Eppure, la Calabria ha vinto lo stesso. Una degli otto coiffeur provenienti da tutta Italia incaricati di prendersi cura e acconciare le teste delle miss era calabrese. Francesca Pirozzolo vive e lavora a Rende e pur avendo 29 anni, già da ben 15 fa questo mestiere: «L’unica cosa che ho sempre voluto fare», commenta. E l’esperienza a Miss Mondo? «E’ stata bellissima ovviamente. Sono arrivata venerdì scorso a Gallipoli, nel lussuosissimo resort dove si svolgevano le selezioni italiane per il concorso di bellezza. Sabato sera c’è stata la sfilata finale, durante la quale è stata incoronata Tania». E già, perché una testa incoronata non può che essere perfetta. Sotto la corona, la piega. Impeccabile, chiaro. Perché se le ragazze ci tengono a non avere un capello fuori posto, figuriamoci le miss. Tania, per esempio, capelli lisci castano scuro, ha optato per un taglio corto, asimmetrico, molto moderno, un taglio vincente. La chioma è essenziale per un’aspirante reginetta. E allora è guerra: aridità contro piastra, bigodoni contro capelli a spaghetto, spazzola contro phon. Il lavoro di Francesca e dei suoi colleghi è essenziale per la riuscita di una buona passerella. Ma cosa sarebbe successo se le ragazze non fossero state contente del boccolo o del colore, se fossero state del tipo “ogni riccio è un capriccio”? «No, per fortuna sono state tutte accondiscendenti e gentilissime, si fidavano del nostro lavoro», dice Francesca. E in effetti erano in buone mani. Pensate a quanto siano determinanti i capelli per lo stile personale: Bob Marley non sarebbe stato lo stesso senza i lunghissimi dreadlocks rasta, Brigitte Bardot non avrebbe avuto lo stesso fascino senza il frangione biondo, e Rita Hayworth non sarebbe stata Gilda senza quella sua fiammante chioma rossa, per esempio. Per non parlare dei parrucconi di Marie Antoinette o del Re Sole. «Abbiamo acconciato e pettinato almeno una decina di ragazze a testa, e poi c’erano i ritocchi dell’ultimo minuto, spazzolate, colpi di phon. Un vero lavoro di squadra», continua la Pirozzolo. E ci sono stati anche i vip. «Ho pettinato anche Anna Tatangelo, una ragazza squisita, normalissima, senza arie. Insieme a lei, ad alcuni ragazzi di “Amici”, tra cui Alessandra Amoroso, Mingo di “Striscia la notizia” e altri attori di “Cento vetrine”, abbiamo passato tutta la giornata di sabato a chiacchierare, ridere e scherzare tranquillamente. Ci siamo divertiti», dichiara la coiffeur. Insomma, nessuno aveva un diavolo per capello, a quanto pare. Francesca è soddisfatta e porterà con sé il ricordo di questa bella esperienza nel suo salone di Rende, al rientro tra i suoi clienti “normali”. D’altronde far sembrare ogni signora o donzella che esce dal suo casco una miss è il suo lavoro. E poi via, si va fuori, con la testa fra le nuvole sulla passerella della vita di tutti i giorni. Nunzia Capitano

SOLARI Da sinistra la parrucchiera Francesca Pirozzolo e Anna Tatangelo

Catanzaro tra didattica e creatività Esce il nuovo volume prodotto dall’accademia di Belle arti E’ stata una bellissima esperienza Abbiamo lavorato con artiste del calibro di Anna Tatangelo, una ragazza davvero fenomenale Francesca Pirozzolo

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CATANZARO Fresco di stampa e in distribuzione il volume “Parola & Immagine tra didattica e creatività” (in foto la copertina), prodotto dall’accademia di Belle arti di Catanzaro. La pubblicazione è stata realizzata e curata dagli artisti-docenti Caterina Arcuri (II cattedra di pittura) e Giulio De Mitri (cattedra di tecnica e tecnologia della pittura) ed editata per la collana Rubbettino arte contemporanea. “Teorica, saggi e monografie”. La pubblicazione è l’interfaccia del progetto culturale e di ricerca interdisciplinare svolto dalla due cattedre negli anni accademici 2007-2011. Un entusiasmante percorso tra didattica e creatività, un laboratorio delle idee e del fare che ha visto coinvolti gli studenti dell’accademia di Catanzaro in quest’ultimo quinquennio. Incontri di esperienza, happening, workshop, mostre e performances, un cantiere di lavoro specifico e variegato nei diversificati linguaggi delle arti visive. Un progetto interdisciplinare che parte dalla parola come verbo, portatore di germi della creazione e raggiunge l’immagine che si materializza come figura, simbolo, segno. Un’esperienza educativa realizzata dentro e fuori le mura accademiche, occupando spazi e territori diversi: dall’arte fiera di Bologna a piazza Mat-

Star under 30, è Lady Gaga la più pagata al mondo

LOS ANGELES Lady Gaga (in foto) è la celebrità più pagata tra i giovani artisti. La rock star in questo ultimo anno pare che abbia guadagnato circa 90 milioni di dollari, grazie ai 137 concerti tenuti in 22 Paesi diversi. Ma i suoi guadagni sono incrementati anche dalle aziende che le garantiscono denaro in cambio di pubblicità. Al secondo posto tra i giovani più pagati c’è Justin Bieber, l’idolo delle ragazzine, il cantante che ha registrato 500 milioni di visualizzazioni su YouTube con il video del brano “Baby” che ha un guadagnato nell’ultimo anno ben 53 milioni di dollari. Medaglia d’argento per James LeBron, stella della pallacanestro Nba e dei Miami Heat, che l’hanno prelevato la scorsa estate dai Cleveland Cavaliers. Ha 26 anni e ha guadagnato nel 2010 appena 48 milioni di dollari. Ecco, invece, le star under 30 dal quarto al decimo posto: il tennista Roger Federer, la cantante Taylor Swift (45 milioni), sempre per il canto Katy Perry (44 milioni), il calciatore Cristiano Ronaldo (38 milioni di dollari), la modella e cantante Beyoncé Knowles (35 milioni di dollari), la stella del pallone Lionel Messi (32 milioni di dollari), e il pluridecorato tennista spagnolo Rafael Nadal (31 milioni di dollari). (mr. ur.)

teotti di Catanzaro. Eventi che hanno reso protagonisti gli studenti che hanno riscoperto possibilità di nuovi percorsi, e nuovi punti di vista sull’arte, che raccoglie una grande valenza etica, morale, pedagogica e didattica e che confluisce - come afferma il direttore dell’accademia, nell’introduzione al volume . in una unità di saperi (filosofia, antropologia, sociologia, etc.) evolvendosi e producendo una cultura “altra”. Una ventata di nuove esperienze e di cultura innovativa per gli stessi e per il territorio calabrese. La pubblicazione raccoglie, in sette diversificati capitoli (arte e filosofia; arte e società; arte e didattica; arte e new media; arte e scienza; laboratorio creativo; il pensiero dedicato alla giovane creatività) i contributi esperienziali di insigne personalità del mondo accademico e artistico e le immagini che testimoniano e storicizzano il progetto svolto. Hanno contribuito alla realizzazione del volume: Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Simona Caramia, Miriam Cristaldi, Antonio d'Avossa, Lucrezia De Domizio Durini, Anna Saba Didonato, Marilena Di Tursi, Luigi Paolo Finizio, Massimo Iiritano, Rocco Pangaro, Enrico Pedrini, Angela Sanna, Barbara Tosi.

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Ischia fest, a Pupi Avati il premio “Ciak di Corallo”

ISCHIA Il “Ciak di Corallo” è un premio cinematografico alla carriera conferito durante l’Ischia Film festival: quest'anno, in occasione della sua nona edizione, il riconoscimento è andato a Pupi Avati, regista di numerosi film di successo. La scelta è caduta su di lui in virtù della sua costante attenzione ai mutamenti socio - culturali che intercorrono all’interno delle province italiane, le quali fanno spesso da sfondo ai suoi film. Prima di lui il “Ciak di Corallo” era stato assegnato a personalità del calibro di Vittorio Storaro, Abel Ferrara e Pavel Lounguine, meritevoli di aver scelto delle location fantastiche per i film sui quali hanno lavorato: le ambientazioni cinematografiche, infatti, sono proprio gli elementi valorizzati e premiati dall’Ischia Film Festival, che è anche l’unico concorso internazionale che se ne occupa. Quest’anno ha voluto premiare Pupi Avati per la sua straordinaria capacità di saper sempre scegliere i giusti ambienti per i suoi film, che spaziano tra i generi più diversi: dal thriller alla commedia, passando anche per l’horror, ma sempre con quell’attenzione critica alla società italiana che contraddistingue il regista. Anche il suo ultimo progetto, Il cuore grande delle ragazze, è stato girato a Fermo, un piccolo comune situato tra gli splendidi scenari delle Marche, scenari che potremo ammirare al cinema all’uscita del film, prevista per il prossimo novembre.


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A sinistra il fake de “La decollazione di San Giovanni Battista” esposta a Palazzo Amaduri a Gioiosa Jonica A destra la tela autentica del Preti

DI GIOVANNI PITTARI dirigente scolastico La recente visita di una scolaresca a Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica ci ha indotto a ritornare su un argomento che avevamo da tempo deciso di lasciare da parte, anche se esplicitamente chiamati in causa. In particolare, ci riferiamo al quadro che riproduce, “La Decollazione di San Giovanni Battista”, di autore ignoto, olio su tela, cm. 176 x cm. 126, proveniente dalla Chiesa Matrice di San Giovanni Battista, riprodotto a pag. 78, fig. 83, del libro: “Dall’Aspromonte alle Serre - Un territorio proiettato nel futuro”, Frama Sud, Chiar.lle C.le 1985, che alcuni studiosi locali attribuiscono al pennello di Mattia Preti facendolo corrispondere ad un episodio della vita di Tomiride, regina dei Messaggeti. Ma quel che maggiormente lascia dubbi sono le annotazioni storico-artistiche poste, di lato, su un leggio, dove testualmente si legge: «Il soggetto, interpretato da eruditi locali come Giuditta e Oloferne o San Giovanni decollato, illustra invece un episodio della vita di Tomiride, regina dei Messaggeti, la quale, dopo la morte del marito, aveva respinto la proposta di matrimonio col re persiano Ciro, desideroso d’impadronirsi del territorio dei Messageti stanziati sulle rive del mar Caspio. Contro di loro Ciro intraprese una spedizione e catturò Spargapise, figlio di Tomiride. La madre ne richiese la liberazione, mandando a dire a Ciro che un giorno lei stessa avrebbe saziato la sua sete di sangue. Durante la prigionia Spargapise si suicidò e la guerra proseguì fino a quando l’esercito dei Messageti non sconfisse quello persiano. Ciro fu catturato e ucciso. Tomiride allora mantenne la sua promessa immergendo il capo mozzo di Ciro in un otre di sangue. E’ proprio questo il momento, molto crudo, della raffigurazione artistica, che ha tuttavia un contenuto allegorico profondamente religioso: il potentissimo Ciro fu sconfitto da una donna, allo stesso modo in cui Maria, fragile creatura, sconfisse il male schiacciando con il piede la testa del demonio. Esistono diverse redazioni di questo soggetto».

Quel falso Mattia Preti Il Battista esposto a Gioiosa Jonica è un fake La tela così migliorata è stata fissata ad un nuovo telaio di legno stagionato. Tutto ciò ci ha indotto ad analizzare la tela di Palazzo Amaduri in un nostro saggio critico (cfr. Giovanni Pittari, “La Chiesa Matrice di San Giovanni Battista in Gioiosa Jonica ed i suoi tesori”, in “Calabria Letteraria”, Anno LI, n. 7-8-9, luglio/settembre 2003, pp.42-46). La tela, a nostro avviso, raffigura, invece, perfettamente la scena finale della narrazione evangelica. «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista» (Mc 6, 17-29). «Erode subito mandò una guardia, con l’ordine che gli fosse portata la testa (di Giovanni). La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa in un bacile, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre». Fin dal secolo V il 29 agosto si celebrava a Gerusalemme il martirio del Precursore del Signore che immolò la sua vita per la verità e la giustizia. Ovviamente si rivela di poco conto per la nostra indagine se la regina Tomiride sia da ricercare nella tela che De Dominici ricorda presso “D. Domenico Romeo esemplarissimo Sacerdote Missionario, (il quale) possiede un quadro in cui è figurata Tomiride che fa porre in una utre di sangue la testa di Ciro: egli è dipinto con molta vaghezza di tinte ed ha una fascia sottilissima di color cilestro a traversa sul petto, dipinta con tal bellezza di colore e leggerezza e belle pieghe». Nel dipinto di Palazzo Amaduri non si intravede nessun “utre di sangue” bensì una bacinella dai contorni marcati e ben definiti. E. Barillaro, a proposito del quadro, scrive così: «Recentemente, ad opera del Vicarioeconomo monsignor Francesco Laganà, è stato ritrovato, nelle catacombe della cattedrale di Gioiosa, un an-

Da un esame scrupoloso della tela è emerso che potrebbe trattarsi di un’opera di un mediocre pittore napoletano tico prezioso dipinto, d’ignoto autore, raffigurante secondo alcuni San Giovanni Decollato e che taluni vorrebbero attribuire, ma senza fondamento, al pennello di Mattia Preti». Ed ancora, «Ma mentre, da una parte, quadro e cornice stanno ad attestare che l’opera d’arte è di pretto stampo settecentesco, e non secentesco, d’altra parte, né lo stile pittorico, né la pennellata, né la carenza di vivaci contrasti di luce, né il soggetto iconografico consentono l’attribuzione della tela alla tavolozza del “Cavalier Calabrese”», E. Barillaro, Gioiosa Jonica - Lineamenti di storia municipale, Vol. II, Chiar.lle C.le, Frama Sud, 1979, pag. 41. Non solo, ma gli ultimi inventari redatti, rispettivamente nel 1953 dall’arcidiacono don Vincenzo Zavaglia e nel 1959 dal can. don Giuseppe Sansotta e dell’arcidiacono don Angelo Drago, tra gli oggetti sacri della Chiesa Matrice di San Giovanni Battista risultano elencati, un “Quadro di San

Giovanni Battista” (posto nella parete di fondo della navata centrale, oggi mancante unitamente al ritratto del vescovo Scoppa ndr) e una “Antica tela della Decollazione di San Giovanni Battista”. Come si può ben notare, quest’ultimo dipinto era ben noto in curia e, se l’Oppedisano non lo cita nella sua “Cronistoria”, si presume che lo abbia ritenuto di scarso valore artistico, così come pure non menziona altre “sacre suppellettili” facenti parte del patrimonio della chiesa. Sullo stesso tema è intervenuta, anche, Marina Amaduri - ( cfr. “Concerto di campane delle chiese di Gioiosa Jonica da un documento di monsignor Idelfonso Del Tufo Vescovo di Gerace 1730-1748”), in “Scholae Praetoriatis”, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003, pp. 49-60, la quale annota: «E’ da supporre che il suo autore, ispirato al dipinto di Mattia Preti, conservato a Napoli prima di appartenere alla collezione Ierace, lo abbia presentato al committente come raffigurante San Giovanni Battista Decollato, e come tale, venne esposto in chiesa alla pubblica venerazione. Ritenere il contrario significherebbe fare un grande torto alla nobiltà gioiosana e a tutto il clero locale, che ha annoverato, in ogni tempo, tra le proprie fila, personalità di grande spicco e di notevole rilievo, tra le quali Giuseppe Maria Pellicano, arciprete della matrice prima di essere consacrato vescovo di Gerace (1818-1832)”. Relativamente al dipinto di Palazzo Amaduri, a distanza di anni, nessun giudizio critico è stato espresso dagli studiosi dell’arte pretiana, trattandosi di una copia, più o meno felice, di un soggetto trattato più volte con sfumature diverse. Qui manca il senso della spazialità e l’asticella appoggiata sul bacile del dipinto della collezione Je-

race è l’esempio tangibile ed una delle caratteristiche essenziali della pittura di Mattia Preti. Di certo, la tela gioiosana non raffigura “La regina Tomiride riceve il capo di Ciro re di Persia”, olio su tela, già Napoli, collezione Jerace, che rappresenta la fase più matura dell’arte del “Cavaliere Calabrese”, sia per l’interesse del chiaroscuro che per l’accentuata densità delle ombre che era solito utilizzare per rendere la scena altamente emotiva. Allo stesso modo ribadiamo che la tela di Palazzo Amaduri non possa identificarsi in quella della collezione Jerace esposta a Napoli nel 1938, in occasione della mostra “Tre secoli di pittura napoletana”. Per ulteriore riprova delle nostre tesi abbiamo sottoposto il dipinto di Palazzo Amaduri al giudizio critico del professor John T. Spyke, storico dell’arte e massimo studioso di Mattia Preti, per dissipare eventuali dubbi e porre fine a giudizi approssimativi e casuali. Da un esame scrupoloso della tela è emerso che potrebbe trattarsi di un’opera di un mediocre pittore napoletano. Tesi che il professor Spyke, con la naturalezza che contraddistingue gli anglosassoni, non solo ha confermato, ma ha aggiunto di suo «Per essere buoni». Inoltre, in un nostro soggiorno-studio a Malta, dove ci è stata data l’opportunità di ammirare i dipinti di Mattia Preti presenti nell’isola, abbiamo fatto esaminare a grandi studiosi dell’arte pretiana la fotografia del dipinto di Gioiosa Jonica, ricevendo sempre gli stessi unanimi giudizi, vale a dire che si tratta di un modesto dipinto di scuola meridionale. Per concludere, non è nostro intento far polemica su aspetti che debbono unire anziché dividere. La pinacoteca di Palazzo Amaduri presenta al pubblico opere di indubbio interesse artistico, degni dei migliori musei del mondo. Ci riferiamo, in particolare, alla “Madonna del Rosario” di Andrea Vaccaro, alla “Madonna del Rosario” di Giuseppe Ardizzoja, “San Francesco di Paola” di Luigi Velpi e “La Pietà” di autore ignoto, negli ultimi tempi attribuita a Giacinto Diano. Sono queste le opere che bisogna valorizzare evitando di correr dietro ai normali inganni della mente.


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marilena scaramozzino star GIORNO per un

Tra set e spot la bella reggina

sogna Cavalli Marilena Scaramozzino è una perfetta rappresentante della bellezza mediterranea. La sua carriera inizia da giovanissima, ma nel 2010 avviene la svolta che le permette di uscire dai confini regionali: superate le selezioni regionali a Catona (RC), vincendo il titolo di miss ragazza in gambissime, a settembre arriva a partecipare al concorso di bellezza nazionale più celebre e prestigioso, quello di Miss Italia. Marilena arriva tra le prime sei a Salsomaggiore. Racconta la sua esperienza con entusiasmo, contenta di aver vissuto una splendida avventura che le ha dato senza dubbio maggiore visibilità nel mondo dello spettacolo e le ha fatto conoscere tante persone nuove. La bella calabrese sembra non aver sofferto lo stress della competizione del concorso: «Non esisteva l’invidia tra noi concorrenti e abbiamo fatto subito gruppo, anche se non posso dire di aver costruito dei veri rapporti d’amicizia, tranne che con la mia compagna di stanza, Annapia Digiglio. In un ambiente con così tanta gente diversa, siamo state molto unite». Nessun giudizio negativo sull’organizzazione della manifestazione, anche se i ritmi erano stressanti: sveglia quasi all’alba, colazione e il via alle attività giornaliere, che comprendevano numerosi scatti sul set, prove per sfilate e balletti, senza tralasciare i riti di preparazione alla serata. Non c’era tempo per annoiarsi. Tra i momenti più belli, la miss ricorda la sfilata con gli abiti di Cavalli, il suo stilista preferito, da cui sicuramente accetterebbe ad occhi chiusi una proposta di lavoro. La nostra regione ha appoggiato ampiamente la miss, consentendole di sfiorare quasi il podio, sul cui gradino più alto era salita nel 2009 un’altra calabrese, Maria Perrusi. Le migliaia di adesioni alla pagina di facebook a lei dedicata mostrano che la sua bellezza ha bucato lo schermo. In questi mesi, la nostra Marilena è stata molto impegnata: ha partecipato a Italia next top model, raggiungendo risultati eccellenti, ha posato in abito da sposa per la rivista Tuttosposi di dicem-

Ogni venerdì in questa pagina il nostro giornale darà spazio ad aspiranti modelle/i calabresi Per info scrivete a: cultura@calabriaora.it o visitate il nostro nuovo sito internet: www.calabriaora.it

Età: 21 Altezza: 178 cm Misure: 89-60-89 N° scarpe: 39 Occhi: castani Capelli: castani

bre, ha presentato la nuova collezione mare per una nota casa di moda, a marzo è apparsa in televisione come concorrente di Trasformat, continua a posare per books fotografici e a prestare il suo volto in campo pubblicitario. Lei stessa ci rivela di amare profondamente la moda e il mondo dello spettacolo, nel quale vorrebbe investire il proprio futuro: «Non mi sento assolutamente a disagio davanti alle telecamere, anzi, ogni volta che devo sfilare sono tranquilla e prima di salire in passerella non faccio nessun rito scaramantico». Per quanto riguarda i progetti futuri, Marilena dice che le piacerebbe tantissimo diventare una modella ad alti livelli e sfilare per le più famose case di moda. Si definisce una ragazza molto semplice, solare e allegra: ama andare a ballare e fare shopping con gli amici e ha gli stessi passatempi dei suoi coetanei, tra i quali la palestra. Marilena stessa dice di essere molto attenta alla sua forma fisica: fa molto sport e segue un regime alimentare sano, poiché le piace che il suo corpo resti sempre atletico e in forma. E’ molto legata alla sua famiglia, e in modo particolare ai suoi due fratelli maggiori. Lei stessa ammette di essere un po’ testarda e permalosa, ma a questi difetti fa da contrappeso una grande determinazione che la spinge ad andare avanti e a credere nelle sue potenzialità che lei spera le concedano una brillante e lunga carriera nell’Olimpo delle bellissime. Annarita Lista

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caos nerazzurro MILANO Il mistero Bielsa si infittisce e manda nel panico l'Inter. Dopo le prime smentite e le successive ammissioni sul contato tra i nerazzurri e il tecnico argentino, ora viene fuori che l'allenatore di Rosario ha declinato l’offerta del presidente Massimo Moratti e ha accettato la proposta di Josu Urrutia per allenare l'Athletic Bilbao, sempre se l’ex giocatore del Bilbao vincerà le elezioni per la presidenza del club basco, il prossimo 7 luglio. Secondo la televisione pubblica basca, l’ex ct di Cile e Argentina si è impegnato con Urrutia ed è pronto ad attendere perché convinto dal progetto che gli è stato prospettato. Bielsa ha ricevuto comunque numerose offerte di lavoro nelle ultime settimane, ma ha deciso di accettare quella del candidato alla presidenza della Athletic Bilbao, rifiutando in successione le proposte giunte da Real Sociedad, Siviglia, Roma e ultima l’Inter. L’allenatore ha respinto al mittente le proposte, mentre ha apprezzato la filosofia di quello che dovrebbe essere il nuovo numero uno dell’Athletic. E anche se non è ovviamente certo che Urrutia vincerà le elezioni, Bielsa è disposto ad aspettare la prima settimana di luglio. Ricevuta questa risposta l’Inter si è mossa subito, considerando il fatto che dalla

Inter, Leo non ci ripensa E Bielsa gela Moratti L’argentino si è già promesso all’Athletic Bilbao Francia danno per fatto il passaggio di Leonardo al Paris Saint Germain. Lo scrive il quotidiano francese “Le Parisien”, secondo il quale il brasiliano è «il nuovo uomo forte» del club transalpino. Per il quotidiano parigino, che cita fonti vicine all’attuale allenatore dell’Inter, l’annuncio ufficiale non è ancora imminente anche se non è da escludere che arrivi nel fine settimana, ma «non vi è più alcun dubbio sul suo ingaggio» da parte del Psg. La sola incognita riguarderebbe il ruolo esatto che il brasiliano ricoprirà all'interno del club. Sempre secondo “Le Parisien”, «quando i proprietari qatarioti lo hanno ricevuto questo weekend a Doha, gli hanno proposto di assumere l'incarico di presidente», ma Leonardo avrebbe prudentemente ri-

fiutato per non dover gestire in prima persona i cambiamenti che avverranno all'interno dell’organigramma del Psg nelle prossime settimane. Il quotidiano transalpino ipotizza un ruolo di “direttore sportivo” per il brasiliano, al quale sarebbe affidata la gestione di tutte le questioni di politica sportiva del club. Per Leonardo, si parla di uno stipendio annuale di 5-6 milioni di euro. Il club nerazzurro avrebbe avviato dei contatti con l’ex tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini, che è ancora legato al club di Enrico Preziosi ma che, visti i buoni rapporti tra i presidenti, potrebbe essere liberato con facilità dai rossoblù. Il tecnico di Grugliasco però si è limitato a dire che «per il momento preferisco non commentare». Tra i tecnici sondati ci sarebbe an-

In corsa ci sono Gasperini e Delio Rossi Villas Boas il sogno che l’ex allenatore del Chelsea e del Milan, Carlo Ancelotti, che avrebbe anche lui ringraziato ma rifiutato l’offerta. Marco Branca e lo staff nerazzurro sta spaziando in Europa e non si escludono anche nomi clamorosi da quello di Fabio Capello, attuale allenatore dell'Inghilterra, per il quale però bisognerebbe trattare con la Federazione inglese, a quello suggestivo e forse più complicato che porta a Villas Boas. L’ex tattico di Mourinho è legato al Porto da una clausola rescissoria di circa 13 milioni, for-

se non un problema insormontabile per l’Inter. Tra gli allenatori liberi e potenzialmente “tagliati” per allenare la squadra campione del mondo in carica ci sarebbe Delio Rossi. L’ex tecnico del Palermo non ha usato mezzi termini nel commentare un possibile interessamento: «Essere accostato all'Inter chiaramente mi inorgoglisce perché stiamo parlando di uno dei più grandi club al mondo, ma con la società nerazzurra non ci sono stati contatti» ha detto Rossi. Il suo futuro comunque è ancora incerto anche se non mancano, attualmente, le corteggiatrici: «Ho avuto contatti con altri club anche stranieri, ma devo trovare la squadra che mi fa scattare la scintilla e dare la possibilità di esprimere il mio calcio».

la novità del calcio europeo

Il Psg punta in alto con gli emiri La campagna acquisti ha mire eccellenti: Menez, Lucas e Ganso PARIGI Leonardo, Mourinho, Menez: sono tre i nomi che infiammano i primi giorni di calcio mercato del Paris Saint-Germain, in cerca di rilancio dopo l’ennesima stagione fiacca. Con il generoso sostegno del nuovo azionista di maggioranza, il fondo sovrano Qatar Sports Investments (Qsi), disposto ad aprire il portafoglio per far fruttare al massimo il proprio investimento. Lo shopping del Psg degli emiri fa finora parlare di sé soprattutto per le mosse fuori dal campo, per il rinnovo di un’equipe tecnica che nelle scorse stagioni non ha convinto. Il primo obiettivo eccellente, che da giorni riempie i giornali da un lato e dall’altro delle Alpi, è l’allenatore dell’Inter Leonardo, al quale è stato offerto il posto di direttore sportivo, con un contratto fino al 2016. Una proposta che, anticipa France Football, «il campione del mondo del 1994 dovrebbe accettare», diventando così «l’uomo forte del Psg, ma senza sedersi in panchina, ruolo che non vorrebbe più occupare». Leonardo non sarebbe però l’unico tecnico di primo piano volato in Qatar ad incontrare il principe ereditario Tamin ben Hamad al-Thani, che tiene i cordoni della borsa della Qsi. Secondo rivelazioni di Canal Plus, il facoltoso sceicco avrebbe ricevuto anche Josè Mourinho, travolto dalle polemiche in Spagna, per proporgli di affiancare il brasiliano alla guida del Psg. Una notizia che non ha ancora trovato riscontri, ma che di certo

agiterà i sonni dell’attuale tecnico Antoine Kombouarè, la cui conferma era stata finora data quasi per certa dai media transalpini. La campagna acquisti parigina ha però mire eccellenti anche in materia di giocatori. I primi due colpi importanti sono stati messi a segno nei giorni scorsi, con l’arrivo del portiere Nicolas Douchez, dal Rennes, e del giovane e talentuoso attaccante Kevin Gameiro, strappato al Lorient per oltre 11 milioni di euro. Ma il meglio, dicono i ben informati, deve ancora venire. La squadra ha bisogno di rinforzare il centrocampo, dopo l’addio al calcio di Claude Makelele, e ha in testa una serie di obiettivi di primo livello. Tra i quali, dice ancora France Football, c’e anche il romanista Jeremy Menez, che avrebbe il via libera della società per lasciare un anno prima della fine del suo contratto. E per l’attacco si potrebbe addirittura riaprire, dice il magazine transalpino, l’ipotesi Eto’o, che «adora Parigi, e non hai mai nascosto il desiderio di finirci la carriera», oltre ad avere la mamma che abita nella Ville Lumiere. Senza dimenticare le possibili piste brasiliane. Primo della lista, il diciottenne del San Paolo Lucas, già entrato nel giro della nazionale e definito da alcuni il nuovo Kakà. Un gioiellino costoso, valutato circa 40 milioni, ma che potrebbe essere nelle possibilità economiche dell’ambizioso Psg “made in Qatar”. Senza dimenticare Ganso del Santos.

La conferma di Sabatini: «Vucinic resterà con noi. ROMA «Arriveranno calciatori forti, che dovranno diventare ancora più forti». È Walter Sabatini a parlare e a confermare le voci che vorrebbero l’attaccante del Barcellona Bojan Krkic vicinissimo ad indossare la maglia giallorossa: «Sì, uno di questi potrebbe essere lui. Credo che con Luis Enrique potrebbe integrarsi bene in meccanismi che conosce e portare la sua duttilità in campo». Il dirigente della Roma ha poi osservato: «Vogliamo ingaggiare giovani calciatori, perché le promesse già le abbiamo. La Primavera ha vinto lo scudetto perché è composta da promesse, io invece parlo di giovani calciatori, calciatori forti. Borriello? Lui è uno di questi, ma deve essere anche umile: la Roma non può garantirgli lo spazio che chiede». Sabatini parla anche di Lamela, ma senza sbilanciarsi: «Può essere che abbia una fama ancora maggiore di quan-

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S E R I E

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L’agente di Cavani: «Resta al Napoli»

Lulic si presenta: «La Lazio è un sogno»

«La volontà di Edinson è vincere col Napoli nel prossimo futuro, tutti i calciatori scendono in campo per vincere. Credo che l’anno prossimo la squadra di Mazzarri farà divertire nuovamente i propri tifosi, proprio come è avvenuto in questa stagione». Così Claudio Annellucci, procuratore dell’attaccante del Napoli. «Il Matador sta pensando solo alla Nazionale. L’Uruguay sarà la sorpresa di Coppa America».

«E’ un giorno lungo per me, si sta avverando un sogno: giocare per un grande club in Serie A e venire a vivere qui a Roma, una città bellissima». Queste le prime parole del bosniaco Senad Lulic, neoacquisto della Lazio. Il difensore, proveniente dallo Young Boys, ha svolto le visite mediche: «Sono arrivato qui per fare una buona stagione, mi voglio giocare i primi posti in campionato ed andare avanti in Europa».

calciomercato

arriva Bojan Krkic Borriello? Serve umiltà» to ha proposto sul campo, ci sono molte squadre che lo vogliono, ma non me ne faccio un cruccio, si vedrà. Il nostro portiere? Prederemo un giocatore che ci darà tranquillità». Infine il dirigente giallorosso dice la sua anche sulla vicenda Vucinic: «È un ragazzo deluso: dobbiamo comprendere il suo stato d'animo che nasce da alcune vicissitudini. Io però sono convinto che restando Vucinic avrebbe la possibilità di ritrovare la sua armonia. Credo che resterà e so che - ha concluso - ritrovata l’armonia proporrà numeri spettacolari. Nel calcio bisogna essere pragmatici: non esiste la verità assoluta e tutto è in movimento e ciò riguarda anche Vucinic. Però, nell’idea mia e della società rimarrà alla Roma, a meno che la sua delusione non sia troppo grande. Si aspettava più comprensione da parte di tutti per le prestazioni sbagliate dell'ultimo anno».

Il Barça stringe per Rossi El Shaarawy, c’è il Milan MILANO Si muove la Fiorentina. Il mercato viola, sin qui, è stato soprattutto all’insegna degli addii: Santana e Donadel sono partiti, destinazione Napoli, senza portare un euro soldo in cassa. Presto potrebbe seguirli Mutu, dentatissimo dalla riviera romagnola di Cesena. E, se da Valencia arrivasse una proposta interessante (18 milioni o uno scam-

bio con Mata) saluterebbe anche Gila. Ma Corvino non sta a guardare e ha già iniziato a muoversi per sostituire i grandi partenti: dopo Cassano, il nome nuovo soprattutto in caso di addio del bomber ex Milan è quello di Rolando Bianchi. Il Torino vorrebbe sacrificarlo per monetizzare finanziando l’ennesima ricostruzione. E la Fiorentina potrebbe in-

MILANO L’incontro non c'è ancora stato, né sembra previsto a ore. Ma l’idea Aguero torna a infiammare le speranze della Juventus. Il sogno per la prima linea, il primo obiettivo inseguito in questo mercato estivo, torna silenziosamente ad ammiccare alla Signora, pronta a sedersi a un tavolo per discutere l’acquisto che rilancerebbe le ambizioni della squadra di Conte. Ci vorrà ancora qualche giorno, probabilmente, per vedere seduti allo stesso tavolo Marotta, paratici e i dirigenti dell’Atletico Madrid. A breve, invece, potrebbe andare in scena un contatto tra la Juventus e gli agenti del Kun. Che, in Spagna, segnalano stanco di attendere le mosse del Real, concentrato da un paio di giorni soprattutto sull’operazione Neymar (a proposito, potrebbe restare in Brasile fino a gennaio). Marca.com, quotidiano storicamente vicino alla dirigenza Real, fa presente come l’attaccante della seconda squadra di Madrid non pensasse nel modo più assoluto di trovarsi senza certezze a due settimane dall’inizio della Coppa America. Proprio la competizione che il Kun giocherà con la maglia dell’Argentina sarebbe l’elemento spartiacque per valutare il futuro del giocatore: anche per questo, continua il sito spagnolo, l’agente Reguera attenderebbe a breve di discutere con la Juventus. Se a Torino fossero disposti a superare l’iniziale proposta di 30 milioni (l’Atletico continua a chiedere non meno dei 45 milioni previsti dalla clausola rescissoria), l’operazione si potrebbe sbloccare. A meno, è evidente, di rilanci del Real. Che, però, in questa fase sembra soprattutto orientato alle cessioni. Se Mourinho chiede Maicon e Fabio Coentrao del Benfica, Perez risponde che urgono movimenti in uscita: Kakà e Lassana Diarra, i primi nella lista. Ma se per il brasiliano l’Inter non si è mai mossa ufficialmente e il Milan rimane silenziosamente in attesa, sul centrocampista la Juve ha già avviato qualche contatto. Il caos Inter sta smuovendo l’at-

vestire una cifra intorno ai 7-8 milioni. «Se la mia cessione dovesse giovare al Torino, allora la accetterò», conferma l’attaccante granata. Su di lui, però, ci sarebbe anche il Napoli: «nessun contatto, ma è bello essere accostati a una piazza del genere». Roberto La Florio, procuratore di Dossena e di El Shaarawy ha detto: «Per El Shaarawy al Milan non c’è ancora nulla di deciso. Galliani e Preziosi si sono dati altre quarantotto ore di tempo per prendere una decisione definitiva. Ho parlato con il Milan, ma niente di più. Ora dobbiamo aspettare con calma gli ac-

La Juve torna sul “Kun” Aguero Eto’o: «Vado via» C’è il Chelsea sull’attaccante camerunese «Ho alcune proposte dall’Inghilterra»

tenzione di più d’uno. L’ultimo in ordine di tempo sarebbe stato il Chelsea. Per ora siamo alle idee, che dovranno prima ancora di diventare trattative - passere per dei sondaggi. Ma al Chelsea, qualcuno avrebbe già sussurrato il nome di Samuel Eto’o. Da tempo, a dire il vero. Perché il camerunense è grande amico di Drogba, che sta spingendo per promuoverne l’acquisto con il magnate russo Abramovich, disposto a un grande esborso per vincere la Champions League. E lui, da parte sua, nelle ultime ore non ha fatto nulla per evitare il discor-

so, anzi: «Ho alcune proposte dall’Inghilterra», la conferma dell’attaccante. La più allettante sarebbe proprio quella londinese, dove andrebbe a costituire un tandem straordinario insieme all’ivoriano. Lo stop, semmai, arriva da Milano: per sedersi al tavolo, bisogna presentare non meno di 50 milioni di euro. Una cifra che spaventerebbe chiunque. Tranne, forse, il portafogli di Roman Abramovich. Uno scenario comunque destinato ad arrichhirsi di colpi di scena: Carlitos Tevez non vede l’ora di lasciare Manchester ed il City sembra voler cogliere la pal-

cordi. Il giocatore è ancora del Genoa. Certo avrà bisogno di tempo per crescere, ma tecnicamente come caratteristiche assomiglia a Pato e Kakà prima maniera. La sua struttura fisica andrà potenziata e sicuramente migliorata. La serie B è molto diversa dalla A, un periodo di ambientamento nella massima categoria è certamente da mettere in preventivo: è impossibile pensare che un top team come il Milan possa puntare direttamente su un diciottenne. Si tratta di un acquisto di prospettiva». Un'offerta complessiva da 27 milioni di euro, 17 subito cash e al-

tri 10 legati al rendimento del giocatore e della squadra nelle prossime due stagioni. Questa la proposta che il vicepresidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, avrebbe presentato al Villarreal per Giuseppe Rossi. Un’offerta però lontana dalle richieste della famiglia Roig, che resta ferma sulle sue posizioni: 30 milioni di euro cash o non se ne fa nulla. Al Barça, comunque, restano fiduciosi: Bartomeu sa che il Villarreal non può trattenere Rossi contro la sua volontà e nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro che potrebbe risultare decisivo.

la al balzo per proporre uno scambio con il camerunense. Ma l’Inter non ha ancora smesso di lavorare sul mercato: l’ultima idea, in ordine di tempo, sarebbe quella di uno scambio tra Kharja (che però deve ancora essere riscattato dal Genoa) e l’uruguaiano del Napoli Gargano. «Non mi sorprenderebbe», conferma Beppe Galli, agente del franco-marocchino. Difficile, però, De Laurentiis e Mazzarri siano d’accordo a sacrificare - dopo aver già detto addio a Pazienza - una delle pedine fondamentali della ricorsa Champions.


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C A L C I O l’inchiesta “last bet”

Paoloni va di nuovo dai giudici Il portiere sarà ascoltato dal gip. Insediata la task-force contro le scommesse CREMONA Tornerà oggi davanti ai magistrati cremonesi Marco Paoloni, l’ex portiere della Cremonese e poi del Benevento in carcere dal primo giugno per l’inchiesta sulle partite truccate. Il gip Guido Salvini, infatti, vuole vederci chiaro prima di valutare la sua richiesta di scarcerazione. Non l’ha convinto l’interrogatorio di qualche giorno fa, davanti al procuratore Roberto Di Martino, in cui il calciatore ha minimizzato il suo ruolo nel giro degli scommettitori ma, soprattutto, ha negato di aver somministrato il tranquillante Minias ai compagni di squadra prima di Cremonese-Piacenza del 14 novembre del 2010. La ricetta per l’acquisto del farmaco è datata 13 novembre ed è per la moglie del portiere, Michela, su carta intestata del dentista Marco Pirani, anch’egli arrestato. Il giudice vuole chiarire questo episodio per capire quanto c’è di vero nel resto delle dichiarazioni di Paoloni che ha sostenuto di aver sì promesso di truccare le partite perchè indebitato ma, in campo, di aver giocato sempre al meglio. La brutta storia della ricetta è così raccontata da Massimo Erodiani, titolare di agenzie di scommesse pescarese, ora ai domiciliari, davanti a Salvini, il 3 giugno scorso, così come è stato trascritto l’interrogatorio. La settimana prossima nuova tornata di interrogatori, mentre il capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, indagato a piede libero, tramite il suo legale,

Salvatore Pino, fa sapere di voler presentarsi al più presto dai magistrati. «Abbiamo già manifestato la nostra intenzione di rendere l’interrogatorio -ha detto l’avvocato - al fine di chiarire l’estraneità del calciatore ai fatti oggetto di indagine, e di tutelarne l’immagine che rischia ormai di venire irrimediabilmente compromessa». «Ho passato 15 giorni d’inferno ma sono sicuro che ne uscirò pulito. Non c’entro nulla con questa situazione. La mia posizione sarà chiarita quanto prima». Lo ha detto l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista coinvolto nel calcioscommesse. Ieri alle 11 Bellavista ha lasciato il carcere di Cremona dopo che il Gip Guido Salvini ne ha deciso la scarcerazione e il trasferimento ai domiciliari. La task force Ieri intanto si è insediata l’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS), organismo istituito al fine di potenziare l’attività di contrasto del fenomeno della corruzione e delle scommesse illecite nelle competizioni sportive, nonchè della penetrazione nel settore delle organizzazioni criminali. Tale struttura, che opererà presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Direttore Centrale della Polizia Criminale ed è composta da rappresentanti delle Forze di polizia, del Coni, dell’Amministrazione Autonoma dei Mo-

nopoli di Stato, della Figc e dell’Unire, oltre a due esperti di nomina ministeriale. All’UISS sono attribuiti compiti di monitoraggio e analisi dei dati pervenuti dagli organismi preposti all’organizzazione, alla gestione e al controllo delle manifestazioni sportive, nonchè poteri di proporre idonee strategie preventive e di contrasto, anche nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia al fine di combattere i fenomeni illeciti nel settore delle scommesse. È stato inoltre costituito, presso il Diparti-

mento della Pubblica Sicurezza, il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (Giss), di cui fanno parte la Direzione Investigativa Antimafia (Dia e il Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia, il Raggruppamento Operativo Speciale (Ros) dei Carabinieri, e il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico) della Guardia di Finanza. Il Giss ha il compito di svolgere i necessari approfondimenti delle notizie pervenute dall’Unità Informativa Scommesse Sportive.

precisazione

E’ De Amicis l’avvocato di Signori Nel pezzo riguardante la scarcerazione di Beppe Signori pubblicato l’altro giorno, un dispaccio d’agenzia ha diffuso erroneamente il nome del’avvocato difensore. Il legale dell’ex bomber della Nazionale, nonché di Lazio e Bologna, è un calabrese di Cosenza e si chiamna Alfonso De Amicis. Non si tratta, pertanto, di tale Alfonso De Santis che nulla ha a che fare con l’inchiesta “Last Bet” che ha sconvolto il mondo del calcio per l’ennesima volta. Ce ne scusiamo con i nostri lettori.

l’intervento

Platini: «Sono i giocatori che devono ribellarsi» NYON Il fenomeno-scommesse «è molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto» e «sono i giocatori che devono difenderlo perché sono loro gli amanti del gioco». Michel Platini, presidente dell'Uefa, chiede l'impegno dei calciatori per contrastare il preoccupante fenomeno delle scommesse illegali, anche alla luce dello scandalo che sta scuotendo il calcio italiano gettando un'ombra sulla regolarità dei campionati. Secondo il massimo dirigente della Uefa il problema non può essere risolto senza l'aiuto fattivo dei protagonisti sul campo. «Nel calcio ci sono tante cose belle e ci sono anche dei problemi: se ci sono colpe dei giocatori vanno punite. Ma qui il problema non è la violenza

o gli hooligans, c'è di mezzo la delinquenza e anche il riciclaggio. E' molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto e sono i giocatori che devono difenderlo perché sono loro gli amanti del gioco. Ho chiesto già da tempo che la polizia vigili su questo mondo. Sono anni che porto avanti questa battaglia, servono controlli e pulizia. Ma dobbiamo difendere il gioco. Il pallone è in pericolo, perché il fenomeno scommesse tocca direttamente il calcio», dice Platini da Nyon, dove ieri si è svolto l'Esecutivo della Uefa. L'inchiesta di Cremona preoccupa anche il dirigente francese. «E' un fatto su cui bisogna lavorare, ma non è colpa di Petrucci o Abete», precisa. «In Francia hanno fatto delle leggi specifiche sulle scommesse». “Le Roi Michel” parla anche

della sua Juventus, alle prese con una rifondazione che sta richiedendo più tempo del previsto. «La Juventus deve ritrovare la sua grandezza. Ho prolungato di quattro anni il contratto dell'Uefa per avere la possibilità di non premiare solo Milan e Inter, ma anche la Juve...» dice il dirigente francese, secondo il quale «la Juve ha avuto problemi che sono normali quando si perdono i migliori giocatori del mondo. E' più facile distruggere che costruire. Ma ora deve tornare al vertice». Platini parla anche della promozione in serie A del Novara. «Faccio i complimenti e una promessa: per nostalgia e per i ricordi della mia famiglia mi farebbe molto piacere andare una volta a vedere il Novara giocare, devo trovare il tempo di andare».

Il fenomeno delle scommesse è molto pericoloso perché tocca il calcio in modo diretto e sono i giocatori che devono difenderlo perché sono proprio loro gli amanti del gioco

Il presidente dell’Uefa Michel Platini


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S E R I E calciomercato

Primo colpo del Torino Arriva Ebagua

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TORINO Colpo di mercato del Torino: Giulio Ebagua, 25enne attaccante di origini nigeriane protagonista di uno splendido campionato con il Varese, indosserà la maglia graanta nella prossima stagione. L’accordo tra le due società per il trasferimento del giocatore è stato raggiunto pochi minuti fa sulla base di una cifra di due milioni e mezzo. L’acquisto, indicato da Ventura come priorità, verrà presumibilmente annunciato ufficialmente tra una decina di giorni. Per Ebagua, che ha mosso i primi passi proprio nelle giovanili del Torino, si tratta di un ritorno a casa. Con la maglia del Varese, che indossa dall’estate del 2009, ha segnato 19 gol in 43 partite di campionato contribuendo, la scorsa stagione, alla storica promozione in Serie B della squadra di Sannino dopo un’attesa durata ben 25 anni. Intanto proprio il Varese è in pressing sul regista Derlis Meza Colli, di proprietà del Pavia, squadra che era allenata dal nuovo tecnico Benny Carbone. Il centrocampista italo-paraguayano non sarebbe affatto insensibile al richiamo della serie cadetta.

La Reggina si muove Romagnoli e Bombagi In attesa del si di Breda, Foti sposta i primi tasselli REGGIO CALABRIA

Romagnoli, Bombagi e le comproprietà. La Reggina si è ormai definitivamente tuffata nel mercato della prossima estate e conta già di poter ottenere i primi risultati concreti nel breve volgere di qualche settimana. In attesa di sciogliere definitivamente il nodo allenatore (ma pare sempre più chiaro che l’obiettivo sia Roberto Breda), il presidente Foti è al lavoro per provare a portare a Reggio Calabria uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale. Rimbalza con una certa frequenza il nome di Simone Romagnoli quale possibile erede di Francesco Acerbi. Il difensore amaranto quest’anno è stata la vera rivelazione del campionato. Acerbi ha mostrato una classe superiore alla media ed una visione di gioco invidiabile unita ad un tempismo d’intervento raramente riscontrato in un difensore di serie B. L’aver firmato un contratto con una squadra importante come il Genoa già a gennaio ne è stato il sintomo più chiaro. Ed ecco che adesso Foti e Giacchetta stanno pensando a come poter portare in riva allo Stretto un al-

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tro giocatore che sia sugli stessi livelli. Il pensiero è andato subito a Simone Romagnoli, difensore centrale del ’90 (quindi già con una discreta esperienza) che ha disputato una splendida stagione nelle file del Foggia. Con un allenatore come Zdenek Zeman, Romagnoli è riuscito a trovare lo spazio giusto, distinguendosi sempre come uno dei migliori dei suoi. L’interesse della Reggina c’è ed è anche piuttosto pressante. Il patron amaranto vorrebbe chiudere in poco tempo l’affare. Del resto i rapporti tra Reggina e Milan sono ottimi, come testimoniato dall’operazione che, la scorsa estate, ha portato in riva allo Stretto Dominic Adiyiah. Poi l’attaccante ghanese non ha avuto particolare fortuna, ma è chiaro che le trame di mercato tra la società rossonera e quella amaranto proseguono in modo fitto. Accanto alla trattativa per Romagnoli, c’è anche quella che riguarda un giocatore che veniva dato già per acquistato nel mercato di gennaio. Si tratta di Francesco Bombagi. Era stato anche il presidente della formazione amaranto a sbilanciarsi affermando che l’affare poteva dirsi concluso. Poi ci fu un intoppo dovuto soprattutto alla volontà della Villacidrese, società sarda che detiene il cartellino del giocatore, di trattenere ancora il gioiello offensivo nel proprio organico fino alla fine della stagione. Lo stesso giocatore aveva anche parlato quasi da calciatore amaranto, salvo poi dover fare dietrofront ed attendere tempi migliori. Ora sembra che le cose si possano sbloccare e la trattativa possa finalmente andare in porto,

l’ex amaranto

Atzori si presenta alla Samp: «Voglio giocatori motivati» GENOVAIl nuovo tecnico della Sampdoria Gianluca Atzori nella conferenza stampa di presentazione è sembrato subito una persona dalle idee chiare, dal carattere forte e sicuro di sé, senza arroganza. Atzori sa che questa è un’opportunità da non sprecare, così come è a conoscenza del fatto che quella blucerchiata è una panchina pesante. Tutti da lui si aspettano una pronta promozione in Serie A, ma il tecnico di Collepardo conosce bene la cadetteria, e sa perfettamente qual è il principale ingrediente per far funzionare il tutto: le motivazioni: «Per far parte della Samp i giocatori dovranno dimostrarmi di avere lemie stesse motivazioni». Un chiaro avviso ai naviganti, chi resta deve essere convinto di farlo. «Io ho accettato l’offerta della Samp perché per me potrebbe essere l’oc-

casione della vita - ha continuato Gianluca Atzori - Quello che ho fatto finora a Ravenna, Catania e Reggina è stato importante, ma so che questa è una panchina molto ambita, starà a me cercare di protrarre più a lungo possibile questa nuova avventura. L’unica cosa che mi sento di garantire è che darò il 120 % per far sì che i risultati arrivino, che arrivino attraverso il bel gioco, e che attraverso questi due fattori si possa riportare il piacere di rivenire allo stadio e di rivedere la Sampdoria ottenere dei successi. Per me è un’occasione importante, è fuor di dubbio». Un accenno è stato fatto alle responsabilità del mister sulle operazioni di mercato «Ci siamo trovati tutti insieme, il presidente, Sensibile e il sottoscritto, quindi stamattina abbiamo accennato alla prima bozza di lista della

rosa che vogliamo fare. Naturalmente io sono coinvolto nelle scelte tecnice anche se poi la strategia la porta avanti il direttore, perché è giusto così. Io sono coinvolto e partecipo per quanto mi compete nella scelta dei giocatori. Ho visto la rosa attuale della Samp, ed è una rosa che per qualità tecniche ed esperienza, senza portare nessuna modifica, può vincere tranquillamente il campionato di serie B. Questo è il primo esame che ho fatto leggendo i nomi della rosa a disposizione della Sampdoria». Non poteva mancare la domanda su Angelo Palombo e su quanto possa essere insispensabile un giocatore come lui in una squadra come la Sampdoria: «Palombo, e uso lui ma vale per tutti, dovrà dimostrare che ha le mie stesse motivazioni per rimanere in questa Sampdoria».

così come era stato annunciato a gennaio. Insomma, un semplice rinvio delle operazioni che non ha comportato particolari problemi per la Reggina, vista la conclusione del campionato con la conquista dei playoff. A margine di tutto ciò, come già scritto nei giorni scorsi, c’è il capitolo delle comproprietà. E se in molti casi il quadro sembra piuttosto chiaro, c’è da pensare che sovente il ricorso alle eventuali buste ha nascosto più di una sorpresa ed anche di un certo rilievo. È vero pure, però, che il presidente Foti ha abituato i propri sostenitori ad una gestione dei calciatori particolarmente oculata. Per questo appare difficile che la squadra amaranto possa privarsi di elementi importanti senza un’adeguata contropartita economica. In ogni caso la priorità, al momento, rimane quella dell’allenatore. Una volta stabilito chi sarà il nuovo tecnico si potrà poi procedere in modo più spedito all’allestimento dell’organico per venire incontro alle esigenze tattiche dello stesso trainer. Atzori lo scorso anno è stato davvero bravo nel riuscire a trarre il massimo dai giocatori che aveva a disposizione, anche quando è venuto a mancare Missiroli. Adesso serve un tecnico altrettanto abile a sfruttare le potenzialità di un gruppo che non va smantellato ma, piuttosto, puntellato in alcuni settori chiave. Riuscire a farlo in modo oculato significherebbe presentarsi ai nastri di partenza della serie B con un anno d’esperienza in più e tanta voglia di stupire ancora. CONSOLATO MINNITI sport@calabriaora.it


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S E R I E panchine girevoli

Maran firma col Gubbio Di Francesco via da Pescara

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La matricola Gubbio ha trovato il suo nuovo allenatore. Stiamo parlando di Rolando Maran, che lasciata la panchina del Vicenza si appresta quindi a guidare la squadra toscana alla sua seconda stagione assoluta in Serie B, maturata a distanza di ben 63 anni. La firma sul contratto che lo legherà alla squadra rossoblù è arrivata nella giornata di ieri. Intanto dopo le indiscrezioni maturate negli ultimi giorni,arriva l’ufficialità per quanto concerne l’arrivo di Benito Carbone sulla panchina del Varese. Per l’ex fantasista di Napoli e Inter, si tratta della prima avventura su una panchina di Serie B, dopo che la scorsa stagione aveva esordito da tecnico in Lega Pro con il Pavia. Con lui arriva anche Mauro Milanese, vecchia conoscenza per il pubblico del Franco Ossola, che andrà a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Intanto il direttore sportivo del Lecce Carlo Osti ha dichiarato che la società salentina si sta effettivamente muovendo su Eusebio Di Francesco del Pescara, ma che allo stesso tempo si seguono anche altre piste per ciò che concerne il toto allenatore.

Il Crotone fa cassa con Vinetot Ceduta al Genoa la metà del cartellino per una cifra vicina al milione ad Antonio Mazzotta, che rientra fra quei giocatori per i quali si sta tentando di rinnovare i prestiti. Tutta da definire, invece, la triade dei portieri, con Vid Belec che rimarrebbe solo se non riuscisse ad accasarsi in serie A, Concetti che sembra destinato ad andare via e Bindi che è a metà tra il Crotone e il Genoa. Nel reparto avanzato, invece, resta in stand by la prevista cessione del fantasista Aniello Cutolo, per il quale si sono registrati tanti contatti da club della massima serie, ma nessuna offerta formale. Fino a quando l’interesse non si renderà concreto, il giocatore si deve considerare a tutti gli effetti nell’organico rossoblù. Tra i sicuri partenti, invece, è da considerare Ciro Ginestra, che sembrava già da qualche tempo destinato al divorzio con il Crotone e che dopo l’affare Djuric si può considerare ancor più vicino alla cessione. Qualche rivoluzione si potrebbe avere a centroCon il Parma campo. Capisi lavoro tan Galardo è stato semper il rinnovo pre un punto del prestito fisso del redi Crescenzi parto centrale e dovrebbe restare tale pur avendo espresso, a fine campionato, il desiderio di fare un’esperienza lontano da Crotone. Da verificare, quindi, se ce ne saranno le condizioni. Eramo, poi, sembra conteso da Sampdoria e Palermo. E’ presto per capire dove giocherà nella prossima stagione, ma è evidente che il suo futuro non sarà, comunque, in rossoblù. Importante, inoltre, sarebbe riuscire a trattenere Loviso, l’uomo d’ordine che ha cambiato il volto del centrocampo crotonese nella fase finale del torneo appena concluso. Prima di andar via le sue parole erano state: «Qui a Crotone ho trovato continuità nel gioco e potrei per questo prendere in considerazione l’idea di restare. Ho un altro anno di contratto al Torino. Potremmo sederci attorno ad un tavolo e parlarne».

CROTONE

Come ampiamente preventivato, è una settimana di gran fermento per il calciomercato del Crotone, entrato ormai nel vivo degli scambi. Dopo la conferma arrivata nella serata di ieri dell’attaccante Milan Djuric, che resterà per un altro anno in prestito dal Parma, è arrivata l’ufficialità di un’altra notizia che era data per molto probabile nei giorni scorsi e che finalmente può essere archiviata tra le operazioni andate felicemente in porto. Il Genoa, infatti, ha acquistato la metà del cartellino del difensore centrale di nazionalità francese Kevin Vinetot. Nelle casse del Crotone entrano, così, un milione d’euro. Contestualmente, i pitagorici, hanno acquisito la comproprietà di Leonardo Terigi, che resta in questo modo nella rosa dei difensori rossoblù. Con la cessione della metà di Vinetot, si attendeva anIl ds Ursino che l’arrivo di ha definito alcuni giovani della Prila comproprietà mavera gedi Terigi che noana. Per il resta in rossoblù momento, però, quest’ipotesi è stata accantonata e pare che almeno per l’attaccante diciottenne Yiadom Boakye Richmond, non c’è più molto da fare, avendo, il ghanese, manifestato il suo rifiuto al trasferimento. Potrebbe, perciò, accasarsi al Sassuolo. Con il Parma, invece, oltre che per Djuric, ci sono grandissime possibilità di trovare un’intesa per l’altro prestito, quello di Luca Tedeschi, che rappresenterebbe un ulteriore tassello del reparto difensivo da affidare a Menichini. La difesa, infatti, a parte il ritorno di Crescenzi alla Roma, che potrebbe girarlo alla Fiorentina, resterebbe sostanzialmente invariata. Abruzzese ha firmato fino al giugno 2013, Viviani è sotto contratto fino al prossimo anno e Correia per altri due. Anche Migliore è di proprietà del Crotone, tuttavia pare che ci siano state delle offerte, che se confermate potrebbero causarne il trasferimento. Rimane, inoltre da definire la questione relativa

ANTONIO GANGI sport@calabriaora.it

il nuovo allenatore

Torrente al Bari: oggi la presentazione ufficiale BARI Arrivata l’ufficialità di Vincenzo Torrente nuovo allenatore del Bari, queste sono le prime dichirazioni da tecnico biancorosso: «Sto toccando la tappa più importante della mia carriera. Dopo due anni a Gubbio, mi si prospetta un’avventura in una grande piazza. Il Bari vive un momento delicato, come è normale che sia dopo una retrocessione occorrerà riportare entusiasmo attorno alla squadra. Mi attende un esame severo, ma se dovessi superare la prova potrei avviare un percorso importante in un club che vanta enormi potenzialità. Sono ambizioso e devo giocarmi bene le carte per imprimere una svolta positiva alla mia carriera». Classe ’66,

salernitano, Torrente muove i primi passi nel calcio professionistico da difensore della Nocerina, con la quale esordisce in C1 a sedici anni. Nel 1985 passa al Genoa, tappa cruciale della sua carriera. Dopo cinque anni nel purgatorio della cadetteria, nel 1989 il Genoa torna in Serie A e Torrente ne diventa la bandiera.Nella stagione ’94-’95 vive da capitano l’amarezza della retrocessione in Serie B e nel 2000, dopo quindici anni di onorata militanza, lascia il Genoa e passa all’Alessandria, con la quale disputerà la sua ultima stagione da calciatore professionista. Appese le scarpette al chiodo, nella stagione 2002-2003 Torrente diventa allenatore del Genoa (in coppia con

Rino Lavezzini) non riuscendo però nell’impresa di salvarlo dalle retrocessione in Serie C. Messa alle spalle la prima deludente esperienza in panchina, Torrente si occupa del settore giovanile del Genoa e, da allenatore della Primavera, nel 2007, vince il prestigioso Torneo di Viareggio. Il 9 giugno del 2009 diventa allenatore del Gubbio, che porterà in due anni dalla Seconda Divisione alla Serie B. Una cavalcata strepitosa se si pensa che il sodalizio umbro ha disputato il suo ultimo campionato in serie B ben sessantatrè anni fa. Una vita. Il resto è storia dei giorni nostri. Questa mattina ci sarà la sua presentazione ufficiale.


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Cosenza, pressing di Occhiuto Bilotta, su mandato del sindaco, ha indetto per stasera un tavolo di lavoro COSENZA

Ora tocca al sindaco. Mario Occhiuto ieri pomeriggio ha dato mandato al suo referente Domenico Bilotta di convocare un tavolo istituzionale per stasera alle 20. Si spera che da Palazzo dei Bruzi possa arrivare la fumata bianca che segni la rinascita del calcio cittadino e crei i presupposti per giocare ancora tra i professionisti. Tra il dire e il fare, ovviamente, c’è di mezzo il mare. L’incarico Il numero uno di Confesercenti ha contattato chi da tempo viene accostato al Cosenza e quelli che secondo l’amministrazione comunale potrebbero dare una mano. Fra questi figurano una ventina di nomi del gotha imprenditoriale calabrese che, se coinvolti direttamente, regalerebbero qualcosa in più di una semplice boccata di ossigeno al club. Non è detto che tutti quanti partecipino (sarebbe qualcosa di estremamente positivo) e pertanto è necessario restare con i piedi ben saldi a terra. Va ricordato che il primo tentativo portato avanti da Bilotta la settimana scorsa non è anda-

Sono stati contattati una ventina di imprenditori vecchi e nuovi to a buon fine, anzi ha sortito l’effetto di far allentare il legame fra i componenti del famoso gruppo per alcune piccole frizioni sopraggiunte durante il summit e naturalmente non riconducibili a lui. Negli ultimi giorni, infatti, si è vissuto più sullo slancio di iniziative personali che sugli effetti di azioni pre-coordinate e mirate all’ottenimento degli obiettivi. Adesso è fondamentale che dal summit esca fuori qualcosa di concreto, si faccia la conta, si riorganizzi una società che si possa definire tale e si proceda con i passaggi previsti dalla Lega e dalla Covisoc. Così lo stesso Bilotta: «Ho sentito telefonicamente molti dei soggetti contattati anche dal sindaco e spero che le cose si sistemino perché il gesto di De Caro ha smosso un po’ le acque». Insomma, stasera o si fa il Cosenza o si muore. Gli incontri di ieri Ieri mattina l’avvocato Leo-

netti per conto di Stefano Fiore e dello spogliatoio, ha avuto un colloquio con Peppino Carnevale. I due hanno convenuto su una serie di punti programmatici che dovranno essere successivamente vagliati con il resto del futuro organigramma societario. In particolare, sarebbe emersa la volontà di proseguire il

Ecco la nuova Vigor I 4 colpi del ds Maglia po debito, ci saranno i relativi annunci ufficiali. Escluso Erbini, i tre nomi fatti sono over. A questi va aggiunto Mangiapane che è l’unico certo e quindi siamo a 4. Diventano sei se consideriamo in questa fascia tanto Sinicropi quanto Mercurio. All’appello ne dovrebbero mancare almeno altri tre. Ci sono ancora margini di incertezze per il playbasso Giuffrida e per l’attac-

L’importanza della Provincia Occhiuto, scendendo diret-

tamente in campo, ha dato un segnale tangibile della sua vicinanza a viale Magna Grecia. Adesso tutti si aspettano che un passo importante (in termini contributivi) lo faccia anche Oliverio che in passato non si è mai tirato indietro. Se lo aspetta principalmente la dirigenza del Cosenza che tramite Funari «si appel-

ANTONIO CLAUSI a.clausi@calabriaora.it

prima divisione - la situazione

seconda divisione - la situazione

LAMEZIA TERME Il difensore Patti, il centrocampista Cerchia, gli attaccanti Panatteri ed Erbini. Sono questi i nomi che dovrebbero, il condizionale è sempre d’obbligo, far parte del roster della Vigor Lamezia 2011-2012. Almeno su questi 4 non ci dovrebbero essere più dubbi nel senso che la maggior parte degli scogli dovrebbero essere stati superati e quindi, a tem-

cammino avviato nel settore giovanile già al temrine della stagione 2010-2011. Rimandato ad oggi, ma è probabile che slitti ancora, il viaggio a Roma di Funari per incontrare Lillo Foti.

la alla sensibilità politica e sociale del presidente della Provincia, affinché la società possa proseguire il suo cammino nei campionati professionistici». Nella nota diramata in serata, si legge anche che l’amministratore unico «cogliendo con grande favore ed entusiasmo quanto Mario Oliverio ha sempre affermato in molte occasioni pubbliche e private circa il suo attaccamento al Cosenza Calcio 1914, riconoscendo il sostegno concreto e privilegiato offerto ai colori rossoblù in questi ultimi anni dall’amministrazione, ha chiesto ufficialmente un incontro a stretto giro per illustrare la situazione economica e tecnica della società, oltre che per sensibilizzare la massima carica istituzionale sulle impellenti necessità che vive il Cosenza a seguito delle principali scadenze dei prossimi giorni. Una scelta istituzionale e politica equilibrata che vuole tendere ad un giusto coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate e conseguente all’impegno già profuso dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto».

cante De Luca che stanno trattando con la società la prosecuzione del rapporto. Sui due c’è chi si mostra ottimista, chi possibilista, chi un po’ perplesso in ordine alla eventuale fumata bianca. Ma ribadiamo che tutto va messo in conto e quindi anche una non eventuale conferma, ma forse per uno dei due (chi? non chiedeteci troppo). In quel caso come over ne mancherebbero almeno altri due. Questi sono giorni in cui le trattative ed i contatti avviati sono in una fase anche avanzata ma allo stesso tempo estremamente delicata. Il diesse Fabrizio Maglia in primis sarà in molte faccende di mercato affaccendato, ma nella sua testa, così come in quella del tecnico Massimo Costantino, la costruzione della squadra potrebbe essere in una fase un po’ più che embrionale e comunque con qualche pedina che già si intravede. E, per passare su un altro versante della vita Vigor Lamezia, la società ha già fatto formale richiesta alla Lega Pro di svincolo delle fidejussioni per un

Viareggio, l’iscrizione è a rischio VIAREGGIO A quindici giorni dalla scadenza per la presentazione della documentazione per l’iscrizione asl campionato di Prima Divisione l’Esperia Viareggio rischia di non essere ammessa al campionato, nonostante bilanci in regola, per la mancanza di uno stadio dove giocare. L’attuale stadio dei Pini infatti non è a norma per la mancanza del completamento dei lavori di prefiltraggio che deve ultimare l’Amministrazione comunale. In attesa dei lavori la società aveva richiesto lo stadio Porta Elisa di Lucca, come permesso dalla Lega, ma la prefettura di Lucca ha negato l’impianto per motivi di ordine pubblico. E, anche se ancora non è arrivata, sembra che sarà negativa anche la risposta avanzata «eccezionalmente» dal Viareggio e dal Comune per l’Arena Garibaldi di Pisa. Il Viareggio rischia quindi di non potersi iscrivere al campionato. «Stiamo facendo una corsa contro il tempo totale di 400mila euro, somme giacenti per il torneo appena finito. Lo sblocco di queste non modeste risorse, che dovrebbe materializzarsi fra qualche giorno e presumibilmente entro mercoledì prossimo, servirà a produrre la garanzia da 300mila euro per l’iscrizione al prossimo campionato. Altro versante poi riguarda i lavori allo stadio D’Ippolito. Che ieri sono iniziati nella sala adibita ai prelievi per l’esame antidoping. In quella stanza è stato abbat-

dice il sindaco Luca Lunardini - contiamo di poter formalizzare le delibera con l’impegno di spesa a breve per poter ordinare il materiale ed eseguire i lavori che vorremmo completare per il 4 settembre data di inizio del campionato di Prima Divisione. Mi sembrerebbe assurdo, però, che una società sana come il Viareggio non venisse iscritta al campionato».

tuto un muro divisorio per la creazione di una sala d’attesa e di un’altra stanza, con annessi servizi igienici, dove effettuare i prelievi. Una serie di opere che a grandi linee richiederà una settimana di lavoro o poco più, e per il cui inizio, segnalato sin dal 6 maggio (40 giorni addietro!) al Comune, proprietario dell’impianto, si è sfiorato l’”incidente” con la Lega che aveva chiesto, proprio sul luogo dei lavori, e de visu, a funzionari del Comune, che le operazioni di

adeguamento andavano avviate con celerità. Dal 6 maggio sono trascorse quasi sette settimane per iniziare questi lavori di modesta levatura ed impegno. Se fossero state opere più impegnative, cosa sarebbe accaduto? Infine ieri l’allenatore Costantino ed una delegazione di giocatori biancoverdi si sono recati a Reggio Calabria per stare vicino al difensore Alessandro Caridi che nei giorni scorsi ha perso il padre. Francesco Caruso


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Catanzaro, il giorno decisivo In serata il Tnas si pronuncerà (finalmente) sul ricorso del Pomezia CATANZARO Venerdì 17 porta davvero male? La risposta a questa domanda è soggettiva e dipende dalle cose buone o dalle disavventure che accadono oggi. Se è vero tutto ciò allora, i tifosi del Catanzaro dovranno aspettare la sera per dare un giudizio a questo venerdì 17. Ma le premesse si orientano verso i sorrisi. Altro che sfiga quindi, oggi dovrebbe, più che potrebbe, essere la giornata della svolta positiva. Questo perché è prevista in queste ore la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, l’ormai notissimo Tnas, sul caso “Pomezia”. La decisione, rinviata martedì scorso, è quindi attesa per oggi, anche se sui tempi, viste le precedenti occasioni, il condizionale è d’obbligo. Un obbligo che non sembra necessario (ma che ci premuriamo di usare comunque) sull’esito della decisione. Tutti gli indizi porterebbero infatti ad una conferma di quanto già decretato nei precedenti gradi di giudizio: ovvero la retrocessione del Pomezia e la conseguente salvezza delle Aquile giallorosse. Le motivazioni che sottendono questo assunto comprendono quanto sta succedendo in Lega Pro nell’ambito della giustizia

Sul fronte societario prevale sempre un cauto ottimismo

sporitva. Vale a dire che lo scandalo del calcio scommesse sta imponendo un senso di giustizia così elevato che salvare una squadra, la quale si è iscritta a un campionato senza averne credito, significherebbe dare un’immagine eticamente sbagliata in questo momento. E non solo. La conferma della retrocessione dei laziali è una decisione giusta a prescindere, come apparso fin dall’inizio. Non è stato un caso infatti che la prima decisione (penalizzazione di undici pun-

ti) sia stata subito modificata in retrocessione già nel secondo grado di giudizio. Ed allora si può sorridere per il mantenimento della categoria. Una gioia che ne scaturirebbe subito un’altra perché il sindaco Traversa era stato chiaro ammettendo di aspettare la decisione del Tnas di oggi per dare avvio al nuovo corso societario del Catanzaro. Il giorno è arrivato, la decisione del Tnas quasi, ma comunque dovrebbe essere positiva, e allora non rimane che scegliere. Scegliere

a chi affidare il futuro del calcio sui tre colli. La pista più calda in tal senso sembra quella dell’imprenditore reggino Giuseppe Cosentino che entrerebbe affiancato da Carmelo Romeo, il quale ricoprirebbe il ruolo di direttore generale della società. L’ipotesi “Gicos” non è però l’unica, anche se le altre sono solo voci, mentre la prima ha una buona dose di fattibilità. E queste voci avrebbero protagonisti Massimo Mauro, Gennaro Gattuso e un altro personaggio legato al Ca-

tanzaro. Per quanto riguarda l’ex ala ora a Sky si tratta di un nome già uscito in questi giorni che si affiancherebbe da un gruppo di imprenditori che qualche tempo fa avevano pensato ad acquisire il Verona e che ora, forse perché spinti proprio dal catanzarese Mauro, si potrebbero avvicinare ai tre colli. Discorso simile per la cordata di imprenditori vicini a Gennato Gattuso, che ha come capofila Massimo Giove. Infine, nelle ultime ora sarebbe spuntato il nome di un altro gruppo imprenditoriale del centro-sud. Senza dimenticare i big dell’imprenditoria locale che, dopo la riunione di una settimana fa, sembrerebbero comunque disponibili a sostenere la causa giallorosa. E chissà, ma è solo un ipotesi, che il “loro” peso non influisca sulla decisione del sindaco Traversa nello scegliere a chi affidare la società. La palla, infatti, adesso passa al primo cittadino di Catanzaro che, sia ben chiaro,

non è dato sapere se abbia sulla scrivania già quattro richieste d’acquisto belle e pronte o se sia solo in semplice contatto con gli imprenditori. I tempi stringono, perché il prossimo 23 c’è la nuova asta. Il che equivale a dire che entro il 22 bisogna presentare la famosa busta in Cancelleria al Tribunale e che quindi, almeno un paio di giorni prima, si devono iniziare tutti gli iter burocratici. Questo vuol dire che entro la fine di questa settimana bisognerà decidere se qualcuno si è fatto avanti, o “darsi una mossa” se ancora non si è prospettato seriamente un progetto. C’è poco tempo, insomma, ma ci sono anche tutte le possibilità. In tal senso rassicurazioni sono arrivate anche dall’assessore regionale Domenico Tallini, che, nel corso di una manifestazione per ricordare l’ex presidente Pino Albano, ha parlato di «soluzione vicina». Il Catanzaro insomma basta volerlo e… credere nella cabala. In una piazza paradossale come quella di Catanzaro quando si parla di pallone potrebbe infatti accadere di avere una svolta positiva nel giorno che per tradizione porta male. Francesco Calvano

seconda divisione - la situazione

Vibonese, in arrivo Laurendi Il mediano dell’Hinterreggio dovrebbe essere il primo acquisto VIBO VALENTIA Situazione di stallo in casa rossoblù. In ambito societario, la squadra del presidente Pippo Caffo e del team manager con delega al mercato, Mauro Beccaria, deve fare i conti con una situazione tutt’ altro che tranquilla. Il termine utile per la presentazione

dell’ incartamento necessario all’ iscrizione della squadra al campionato di Seconda divisione si avvicina sempre di più e, la Vibonese, dovrà fare di tutto per trovare la somma pari a 300 mila euro, da depositare in Lega per la fidejussione. In caso contrario, come già anticipato nei giorni scorsi dal patron Pippo Caffo, difficilmente la compagine di piazza d’ Armi si iscriverà al prossi-

mo campionato. Nella giornata di mercoledì, però, i dirigenti rossoblù hanno deciso di avviare un azionariato popolare, in modo tale da consentire a tifosi e simpatizzanti di dare un aiuto concreto alla squadra, sempre più martoriata dal problema legato alla disponibilità di fondi necessari per affrontare al meglio la prossima stagione. Sui soggetti disponibili ad entrare nel Consiglio di amministrazione, invece, si fa sempre più concreta la possibilità di vedere l’ex presidente della Viola Basket, Agostino Silipo, prossimo sponsorizzatore della squadra. Situazione pressoché identica per l’altro imprenditore che sarebbe intenzionato ad entrare in società, Francesco Mercuri, il quale potrebbe dare il suo contributo a condizione, però, che ci siano altri soci disposti a fare ugualmente. Sul fronte mercato, come già anticipato nei giorni scorsi, il team manager Mauro Beccaria starebbe sondando il terreno per portare a Vibo alcuni giocatori classe under 21 e non solo. Si parla, infatti, di un probabile arrivo nella città

hipponiana dei centrocampista Giovanni Laurendi (proveniente dall’ Hinterreggio) e Mirko De Francesco(che ha già militato prima in Eccellenza e poi in Promozione). Sugli under che potrebbero indossare la maglia della Vibonese, invece, figurano i nomi del centrocampista classe ’92, Natale Borghetto, lo scorso anni in forza alla Valle Grecanica, e del difensore Luca Natale Imbroisi, calabrese di Belvedere Marittimo, classe ’90. In casa rossoblù, tra coloro che hanno detto addio - o lo faranno da qui a breve - rientrano Senatore, Paoli, Stefanini, Mineo, Donati, Napoli, Santangelo ed i senatori Geraldi, Grillo e Pasca. Tra i confermati, invece, ci sono Emiliano Dominici e Matteo Mazzetto, uno dei pochi che, nella stagione è passata, è riuscito a superare la soglia della sufficienza. Il portiere toscano Riccardo Mengoni, invece, ambisce a categorie superiori, viste le due ottime stagioni disputate con la Vibonese. Trattenerlo sarà difficile. Caffo e Beccaria, però, faranno di tutto per non privarsi del loro gioiellino. Alessandro De Padova

Nel mirino del team manager anche Borghetto e Imbroisi

Pasca dovrebbe partire

seconda divisione - la situazione

Ebolitana, via Pensabene e Ciccarone EBOLI Clamoroso ad Eboli. Con un comunicato apparso ieri mattina sul proprio sito ufficiale, l’Ebolitana ha dato il benservito a tutti i protagonisti della storica promozione in Lega Pro: dal tecnico Andrea Pensabene, al direttore generale Antonio Ciccarone, per finire con tutti i giocatori, che da oggi saranno liberi di trovarsi un’altra squadra. «Conclusa di fatto la stagione sportiva ed in relazione a quanto scritto e detto in questi giorni, alle illazioni, alle fantasie ed alle dicerie di chi tentadestabilizzazione, la società ebolitana 1925 ritiene doveroso fare chiarezza sul proprio futuro, comunicando la propria volontà di voltare pagina, per scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Un sentito ringraziamento va al direttore Ciccarone, al mister Pensabene ed alla squadra tutta, per averci regalato una stagione ricca di vittorie e coronata con l’approdo nel calcio professionistico. Al ringraziamento si unisce l’augurio per tutti di tro-

vare altrove atrettante soddisfazioni. A giorni sarà presentata la nuova struttura societaria ed il nuovo organigramma tecnico dirigenziale».


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Interpiana, due certezze Piazza e Parisi verso la conferma. Si tratta il difensore Saccà CITTANOVA «Ringrazio personalmente il direttore Spadaro per il grande lavoro svolto nella passata stagione. Se abbiamo ottenuto un obiettivo così importante come la salvezza gran parte del merito è suo». Dalle colonne di Calabria Ora il presidente dell’ Interpiana Enzo Condomitti ha voluto elogiare, pubblicamente, l’operato di Fortunato Spadaro che ha lasciato la sua carica una settimana fa, non vedendosi nelle idee del nuovo staff tecnico composta da Ventre e Mesiti. Un ringraziamento sincero quello di Condomitti che si è era affidato a Spadaro appena aveva avuto la certezza di aver acquisito il titolo sportivo. Intanto, in casa biancoverde, continuano le trattative per cercare di completare la rosa che nella prossima stagione affronterà il campionato di Interregionale. In merito ai rinnovi contrattuali, ci dovrebbero essere nei prossimi giorni degli incontri importanti. Mesiti infatti, stando alle ultime indiscrezioni, vorrebbe confermare diversi elementi. A partire da Tony Piazza e Cristiano Parisi che, alla fine, dovrebbero accettare l’offerta che la società della Piana di Gioia Tauro gli metterà davanti. Come potrebbe rimanere ancora in biancoverde Cosimo Cosenza, altra pedina fondamentale, nella pas-

sata stagione, per il raggiungimento della salvezza. Per quanto riguarda delle nuove trattative, come anticipato ieri inoltre, sembrerebbe sia stato fatto un sondaggio con Papasidero, che Mesiti ha avuto alle sue dipendenze quando era alla guida dell’Hinterreggio. E ci potrebbe essere un ritorno di fiamma anche per Bilotta che nella passata stagione è stato vicinissimo a vestire la casacca dell’Interpiana. Un interessamento ci sarebbe anche per Ciccio Cundari che ha concluso la stagione con la casacca del Castrovillari. A livello di under invece Guerrisi della Nuova Gioiese e Pirrotta della Palmese sono elementi che interessano alla squadra di Condomitti. E con la società del presidente Rombolà nei prossimi giorni ci potrebbe essere un incontro per trattare il giovane Saccà. Difficile comunque che la società viola lo rimandi in prestito. Quindi si potrebbe intavolare una trattativa per la cessione definitiva del calciatore. Senza dimenticare che Insana e Galati hanno fatto ritorno alla base. Il primo, che con il Rosarno aveva trovato spazio, potrebbe rimanere a Cittanova. Per il secondo invece è assai probabile una partenza verso qualche squadra di Eccellenza o Promozione. Giuseppe Mustica

qui sambiase

promozione “A”

promozione “B”

Paolana verso il futuro Fuscaldo prende tempo

La Taurianovese sogna il doppio salto

PAOLA I playoff del campionato di Promozione sono finiti da poco tempo e dopo una breve pausa per riorganizzare le idee, le squadre si stanno muovendo per preparare la prossima stagione e tra queste la Paolana sarà tra le più attive. « Non mi sono ancora mosso - ha dichiarato il presidente della Paola Paolo Fuscaldo - per diversi impegni personali, nella programmazione della prossima stagione. Sono comunque aperto a diverse soluzioni e tra una settimana deciderò sul da farsi. Mi prendo questo tempo perché, tra le soluzioni possibili, potrei cedere la società a coloro i quali fossero interessati, oppure fare società con nuovi soci. Sono aperto a trattare direttamente con chiunque lo voglia fare. Proprio in vista di queste due soluzioni, ho preferito prendermi del tempo e attendere sul fare alcune scelte che poi potrebbero vincolare le soluzioni future. Scaduto il termine di una settimana però, inizierò a organizzarmi da solo. Il primo punto fondamentale sarà quello di creare una scuola calcio e così avere dei giovani che possano crescere direttamente nel nostro vivaio. Ho già avuto contatti telefoni con alcuni allenatori, parlerò con tutti i giocatori e per i primi di luglio vorrei aver già terminato la programmazione così da cercare di allestire una squadra competitiva per il prossimo campionato. La vittoria dello scorso campionato - ha concluso Fuscaldo - ci è mancata per poco. Partiremo da quella base e con qualche innesto faremo una formazione più che competitiva». Mariano Fusaro

TAURIANOVA Serie D o un’Eccellenza di alto profilo. Subito. Ha del clamoroso l’indiscrezione filtrata ieri a Taurianova sul futuro della squadra giallorossa, da due anni in Promozione dopo diverse stagioni ricche di soddisfazioni nel torneo di Eccellenza. A quanto pare il patron dei pianigiani Francesco Giovinazzo, unitamente a degli imprenditori di Melicucco, sarebbero pronti a dare il via ad un progetto ambizioso che riporterebbe il calcio taurianovese ad alti livelli. Sembrerebbe infatti ci sia la possibilità di acquisire un titolo sportivo di Serie D. E qualora tale ipotesi non andasse in porto, sarebbe pronta anche l’opportunità dell’Eccellenza, raggiungibile in due modi. La prima attraverso la formula del ripescaggio: la compagine della Piana avrebbe già fatto presentato la domanda puntando anche sulle due ultime stagioni di Promozione che gli hanno fatto acquisire un buon punteggio visto il raggiungimento dei playoff. Il tutto ovviamente a condizione che una o più squadre (per via di ripescaggio in serie superiori o mancata iscrizione) lasciassero liberi dei posti. In alternativa potrebbe prendere corpo anche nel massimo campionato dilettantistico regionale l’ipotesi di acquisizione di un titolo sportivo già individuato dalla società. Qualora (in un modo o nell’altro) si riuscisse a centrare il salto in Eccellenza l’intenzione della società sarebbe quella di una squadra di grande livello pronta a lottare subito per agguantare quella serie D sfumata per un soffio cinque anni fa. Da verificare a questo punto la questione stadio: qualora si giocasse in Eccellenza non ci sarebbero problemi a disputare le gare interne al “Battaglia” (ex “Matteotti”) di Taurianova, già omologato la passata stagione per la Promozione. In caso di serie D ovviamente cambierebbe tutto: Melicucco sarebbe agibile, in attesa e nella speranza che il “Battaglia” venga adeguato agli standard interregionali, in primis con l’installazione di un manto erboso sintetico. Francesco Falleti

qui hinterreggio

qui valle grecanica

qui acri

Si attendono le decisioni di mister Erra

Anche Laurendi Da sciogliere potrebbe lasciare il nodo tecnico La Face in pole lo Stretto

Il Comune è pronto a fare la sua parte

LAMEZIA TERME Ancora nessuna novità di rilievo in casa Sambiase, anche se da indiscrezioni trapelate ieri pomeriggio, Erra oggi potrebbe fare una capatina a Lamezia e quindi rapportarsi con la società giallorossa che ieri sera dal canto suo si sarebbe riunita per il versamento delle quote con le quali i vari soci hanno immesso liquidità nelle asfittiche casse societarie. Intanto, ed è una notizia che non farà che aumentare la rabbia nei sostenitori sambiasini, si apprende che il Forza e Coraggio Benevento, club impostosi nella finale playoff ai danni di Morelli e compagni, avrebbe deciso di chiudere bottega e ripartire dalla Seconda Categoria. Una scelta in apparente controsenso con il comportamento tenuto dalla dirigenza sannita nei giorni precedenti la finale allorquando, dopo aver bocciato la richiesta del presidente Scarpino volta a spostare il match nel limitrofo, e decisamente più capiente, Santa Colomba, al contempo si “adoperò” per far vietare la trasferta ai tifosi calabresi adducendo motivi di ordine pubblico derivanti dalla limitata capienza del Meomartini. Ferdinando Gaetano

REGGIO CALABRIA “Bocce” ancora ferme in casa Hinterreggio sia sul fronte partenze che sul fronte arrivi. Sicuramente, dalla prossima settimana si inizieranno a sapere i nomi dei possibili innesti, richiesti da Di Maria. La dirigenza biancazzurra, starà di certo riflettendo e ragionando con la dovuta calma del caso, il da farsi, confrontandosi anche con il neo allenatore. Un progetto che potrebbe portare l’Hinterreggio ancora più in alto rispetto alle passate stagioni, è di fatto partito con l’avvento di Di Maria ed i playoff, potrebbero rappresentare l’obiettivo stagionale della squadra del presidente Pellicanò. Picci come detto ormai ampiamente, sembra ormai ad un passo dal vestire la maglia della Nocerina, e pertanto pronto a disputare il suo primo campionato in serie B. Le richieste però anche per Laurendi non sembrano mancare. Da verificare infine, la situazione di Mainardi, vittima di un infortunio serio alla mano durante la stagione; bisognerà vedere se l’Hinterreggio lo terrà in vista del totale recupero, magari preferendogli Schettino finchè il portiere non sarà guarito. Fabrizio Cantarella

ACRI Al momento l’unica certezza resta il contributo del comune; centomila euro messi a disposizione dalla giunta Trematerra per la stagione 2011/2012. A ciò si deve aggiungere la gestione dello stadio, a totale carico del comune. In attesa dei lavori più urgenti e richiesti dalla lega, in questi giorni gli operai del comune hanno provveduto alla nuova semina del manto erboso. Nulla di nuovo, invece, riguardo l’aspetto societario. Dalla riunione di mercoledì sera non è uscita una linea comune, pertanto vecchi e nuovi dirigenti si ritroveranno oggi. Da via Viola fanno sapere che se prima non si conosce l’ammontare delle sottoscrizioni, nessuna decisione sarà presa. Ciò vuol dire che anche per la nomina del tecnico si dovrà aspettare ancora qualche giorno. Fermo anche il calcio mercato, sia in uscita che in entrata e nel frattempo il dodici luglio, data ultima per l’iscrizione al campionato, si avvicina sempre di più. Roberto Saporito

L’allenatore Alessandro Erra

MELITO PORTO SALVO Un incontro pubblico per rafforzare il futuro della Valle Grecanica. Lunedì 20 alle ore 18, presso l’ex mercato coperto di Melito Porto Salvo, da poco strutturato e diventato un luogo confortevole e dedito alle conferenze stampa, la società incontrerà gli amministratori dei comuni dell’area e tutti coloro che vorranno contribuire fattivamente per l’esistenza e la crescita dei giallorossi. Si tratterà di un momento proficuo per gettare le basi per il nuovo futuro dove la Valle Grecanica sarà chiamata al difficile compito di confermarsi in serie D dopo l’ottima stagione appena conclusa, che ha visto la compagine dell’hinterland grecanico stazionare per lungo tempo nelle zone alte della classifica. Soltanto dopo che si conoscerà il futuro societario, già di per se ben assortito, si volgerà lo sguardo sulla squadra che affronterà il prossimo campionato. Il primo nodo da sciogliere sarà naturalmente quello del mister con La Face che di giorno in giorno vede aumentare le proprie possibilità di vedersi confermato come trainer dei giallorossi. Francesco Iriti


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N O N S O L O C A L C I O volley - serie B1

Geki Paola, la gioia di Polimeni Il coach torna sulla promozione: «Una stagione a dir poco formidabile» PAOLA Il campionato di pallavolo è terminato da poco, ma a Paola ancora si vivono giornate di festa pensando allo storico traguardo raggiunto. Il prossimo anno, si potrà assistere ad un campionato di serie B1. Sarà una grande vetrina per tutta la cittadina tirrenica e merito di tutto ciò va dato al presidente Paschetta che ha creduto fermamente in questo progetto, ai giocatori e allo staff tecnico, nonché al giovane tecnico Antonio Polimeni. « E’ stata la vittoria di tutti - ha commentato Polimeni - della società, dei ragazzi, degli straordinari tifosi e della calorosissima gente di Paola. Il modo in cui abbiamo finito la stagione è stato a dir poco formidabile e lo straordinario gruppo che si è creato ha fatto da cornice al grande risultato raggiunto. Ringrazio enormemente la società e il grande presidente Paschetta per la fiducia riposta nei miei confronti e per avere creato intorno a me una straordinaria famiglia che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato nei miei sacrifici. Ringrazio tutti i ragazzi e lo faccio con il cuore in mano perché sono stati veramente grandissimi, mi hanno sempre seguito e non hanno

mai mollato questo sogno e alla fine si sono meritati questa grande soddisfazione e questa pagina di storia sportiva paolana. Ringrazio i grandissimi tifosi, non ci hanno mai abbandonato, nemmeno agli allenamenti e nelle trasferte più lontane e grazie a loro ci sentivamo come a casa nostra. Alla fine vedere tutti felici con le lacrime agli occhi e'stato per me un appagamento totale dei numerosi sacrifici fatti per raggiungere questo grande sogno. Paola meritava una realtà pallavolistica diversa da quella in cui era e adesso questa B1 ci darà una spinta notevole per migliorarci e per dare a questa città i livelli pallavolistici che gli competono. Adesso - ha concluso il tecnico della Geki Paola – godiamoci questi momenti di straordinaria soddisfazione perché questo trionfo merita di essere ricordato a lungo. Infine voglio ringraziare chi mi ha sostenuto personalmente in questo intenso cammino, la mia famiglia, la mia ragazza e i miei grandi amici,quelli veri,che mi sono sempre stati vicini e alla fine hanno meritato di esultare con me. Grazie Paola,Grazie ragazzi!» Mariano Fusaro

atletica

Tutto pronto per il Memorial “Antonio Misasi” COSENZA Tutto pronto per la nona edizione del “Memorial Antonio Misasi” manifestazione su pista sulla distanza di 5000 metri inserita nel Calendario Regionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera riservata alle categorie Amatori e Master maschili e atleti della categoria Seniores nelle analoghe fasce d’età dei master. Il Memorial è organizzato dall’Asd “Antonio Misasi” di Cosenza con la collaborazione della Federazione Italiana di Atletica Leggera Comitato Regionale e Provinciale e con il Patrocino dell’Assessorato allo Sport della Provincia di Cosenza, del Comune di Cosenza e del Coni Cosenza. La manifestazione si svolgerà sulla pista di atletica leggera di Cosenza con ritrovo giuria e concorrenti alle ore 18,15. Le batterie saranno effettuate in maniera automatica e su insindacabile giudizio dell’organizzazione sulla base del miglior tempo personale degli ultimi 3 anni (ottenuto nelle stagioni agonistiche 2009- 2010 e in corso) dichiarato dagli iscritti e verificato dalle statistiche Fidal. Alla partenza della prima batteria, fissata per le ore 19,15, prenderanno parte gli atleti con il tem-

po personale più alto a seguire le altre fino a terminare con la batteria con i migliori tempi. E’ prevista la partecipazione di oltre 100 atleti in rappresentanza delle principali società calabresi e anche da fuori Regione. Per quanto riguarda le premiazione, prevista per le ore 21.00, saranno premiati i primi 10 atleti di ogni singola categoria amatori e master con prodotti tipici offerti da Aziende Calabresi. Al primo classificato verrà consegnato il premio realizzato dall’ artista Telemaco Tucci di Rogliano (CS). I vincitori delle ultime 4 edizioni sono stati: Remorini Armando tesserato per la società cosentina dell’Asd A. Misasi nel 2007 con il tempo di 18’13”7, Claudio Galati tesserato per la società catanzarese dell’Hobby Marathon nel 2008 e 2009 con il tempo rispettivamente di 16’ 39”2 e 16’26”3 metre lo scorso anno la vittoria è andata a Migliorino Rocco dell’Asi Crisal Soverato con il tempo di 16’57”0. Il servizio cronometristi sarà a cura dell’Associazione cronometristi “Massimo Cavalcanti” di Cosenza mentre il servizio giudici sarà effettuato dal Gruppo Giudici Gara di Cosenza.

tennis

Club Alto Jonio Esordio positivo nel torneo D3 TREBISACCE Esordio positivo per il Tennis Club Alto Jonio nell’edizione 2011 del campionato D3. Sul sintetico di Oriolo, domenica scorsa, è arrivata una netta affermazione per 3-0 ai danni del TC Castrovillari B: dopo i successi nei due singolari d’apertura, la giornata si è chiusa con una vittoria in due set nel doppio conclusivo, che era ormai pleonastico ai fini dell’esito del confronto, ma ha confermato ancor di più il divario tra le due squadre. Contemporaneamente, nel girone B del versante cosentino, anche l’Associazione Sport Rossano B è partita bene, riuscendo ad imporsi per 2-1 sul TC Queen’s B, che domenica prossima sfiderà proprio il TC Alto Jonio. E’ iniziata, dunque, la lunga strada che porterà quattro formazioni calabresi a conquistare, nel mese di ottobre, la promozione in serie D2. Questa fase iniziale, a carattere provinciale, si chiuderà il 26 giugno: le prime due di ogni girone si qualificheranno per il secondo turno. Tra le formazioni cosentine le migliori sette approderanno alla fase conclusiva regionale, nella quale confluiranno anche quattro squadre della provincia di Reggio e cinque da Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Francesco Cozzo

corsa DOMODOSSOLA Si è svolta domenica 12 giugno la prima prova del Campionato Italiano di Corsa in Montagna su un percorso di sola salita, molto suggestivo e veramente duro con pendenze che arrivavano al 30%. Il tracciato partiva dal centro del paese e dopo 600 metri iniziare la salita chiamata Calvario dopodiché prendere i sentieri che portavano su in cima. Per la gara senior maschile grande prestazione del piemontese Gabriele Abate che vince davanti al 6 volte Campione del Mondo Marco de Gasperi e davanti i già affermati gemelli Martin e Bernard Dematteis che erano all’esordio con la maglia dell’esercito. In questa gara lunga 11850 metri circa con 1400 metri di dislivello ottima prestazione del cosentino Guido Barbuscio che si è classificato al sesto posto tra le promesse e sessantesimo assoluto mentre era all’esordio Pasquale Mazzotta atleta cosentino tesserato per l’Asd Marathon Cosenza che con un ottima gara è giunto al 141° posto assoluto e settimo posto di categoria. Nella gara junior maschile ottima prestazione di Umberto Marino anche lui tesserato per l’Asd Marathon Co-

Marco Barbuscio sorprendente Quinto nel campionato italiano

senza che è giunto al quattordicesimo posto che dimostra la grande crescita dell’atleta cosentino, ma in questa gara è da segnalare il grande ritorno di Marco Barbuscio tesserato per l’Esercito Sport&Giovani che dopo 3 mesi di stop che lo hanno tenuto lontano dalle gare e allenamenti fino a un mese fa, ha ottenuto un quinto posto che nessuno e neanche lui prima della partenza aveva immaginato. Questa piccola impresa Marco l’ha ottenuta grazie al suo impegno e la sua tenacia che ha in gara perché praticamente senza allenamento è arrivato a un passo dalla convocazione per i Campionati Europei e dal primo posto in gara che era a pochi secondi, e tutti ci chiediamo cosa avrebbe potuto fare Marco con un minimo di allenamento. A fine gara l’atleta cosentino era incredulo di cosa era riuscito a fare e le sue parole a caldo parlano di un impresa che rimarrà nella storia dato la sua vicenda. Certo rimane il rammarico che l’europeo era lì a pochi secondi e Marco era quasi riuscito in un impresa memorabile. Accompagnato dal suo papà-tecnico Enzo Barbuscio e dai suoi amici e fratello.


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N O N S O L O C A L C I O volley - serie b2

calcio da tavolo

Farmacia Malena: Porretta in panchina COSENZANeanche il tempo di festeggiare la promozione che la Farmacia Malena cambia la guida tecnica. Passata la sbornia della promozione, è arrivata l’ufficialità sulla guida tecnica della prossima stagione: a guidare la squadra bianco verde in serie B2 ci sarà Marco Porretta, che andrà a sostituire Marco Bastone . Il giovane tecnico uscente, infatti, non è stato riconfermato dopo aver guidato la Farmacia Malena nelle ultime due gare di campionato e nelle sfide play off contro la Spinella Marmi e nella finalissima contro la Cav Gallico. Una decisione che mette in luce gli obiettivi mai nascosti della squadra del presidente Malena. Malena ha preso la squadra dalla prima divisione e punta con decisione alla B1, anche se per la prossima stagione a Porretta sarà chiesto, probabilmente, di fare un campionato di assestamento, evitando, però, ogni rischio di coinvolgimento nella zona salvezza. Porretta ha già, comunque, lavorato in Calabria e conosce buona parte della squadra, che sarà rinforzata in alcuni punti strate-

gici. L’ingaggio di Porretta libera Marco Bastone, dopo aver raggiunto il suo obiettivo, mentre il mercato dei tecnici continuerà nelle prossime settimane, con alcuni coach come ad esempio Antonio Pupello, esonerato a fine stagione proprio da Cirò che saranno ambiti dalle piazze calabresi e non. Senza dimenticare, Giovanni Fascì che, dopo l’avventura di Gallico, è pronto a rilanciarsi nel volley calabrese. Tecnici che, molto probabilmente, rimarranno nell’orbita della Serie C, mentre in serie B2 le altre squadre calabresi come Cinquefrondi, Cutro e Vallecrati stanno valutando al meglio la programmazione. In casa Vallecrati, in particolare, a tenere banco sarà il mercato, con mister Maurizio Iaquinta che quest’anno punta a una squadra con maggior tasso tecnico per potersi salvare con più tranquillità. Potrebbero essere, però, cinque o sei le squadre che parteciperanno al girone calabro-siciliano, poiché si rincorrono le voci di squadre calabresi interessate alla compravendita di titoli. Massimo Maneggio

Il Subbuteo fa tappa a Reggio Calabria REGGIO CALABRIA Consueto appuntamento con il Calcio da Tavolo targato Reggio Calabria. L’Act Reggio 2004, ha organizzato la sesta edizione del torneo internazionale “Città di Reggio Calabria”, che si svolgerà sabato 18 e domenica 19, presso il Centro Commerciale “La Perla dello Stretto” a Villa San Giovanni. A partire dalle ore 14:00 di sabato, si disputerà il torneo a squadre, mentre dalle ore 9:00 di domenica, ci saranno i tornei individuali, nelle categorie Open, Veteran, Under 19, Under 15 ed Under 12. Un torneo nel torneo, nell’edizione 2011, poiché a partire dalle ore 10:00 di sabato, ci sarà anche il torneo “Coppa del Mediterraneo”, che disputerà la prima parte a Reggio Calabria e la seconda a Messina nel mese di Settembre. Impegno sempre più crescente quello della squadra del Presidente Cotronei, che porta a conclusione un altro anno fatto di soddisfazioni e di continui passi in avanti da parte della squadra e dell’organico; l’avere sfiorato

l’accesso alle finali nazionali del campionato di Serie D, per altro organizzato proprio a Reggio Calabria, è la riprova di quanto bene stia lavorando la società reggina. L’ingresso è libero e gratuito e con la presente, si invita la signoria vostra a partecipare all’evento sportivo.

basket

Viola, bilancio più che positivo Il presidente Muscolino ha saputo rilanciare anche il settore giovanile REGGIO CALABRIA Il progetto Viola è cominciato bene. La formazione neroarnacio chiude con un bilancio positivo la stagione sportiva 2010-11 ed anche dal punto di vista societario si può tranquillamente affermare che si è fatto un grosso passo in avanti. Il presidente Muscolino ha detto che sarebbe stato un anno importante in cui si sarebbe rafforzata la compagine interna di una struttura che aveva bisogno di certezza. Ed una è arrivata dalla carica di direttore generale, occupata da Gaetano Condello. L’ex playmaker delle giovanili della Viola è stato uno degli artefici principali della grande stagione e l’uomo che Muscolino ha armato per portare avanti le sue idee. Condello sa come muoversi nel basket moderno e lo ha dimostrato in questa sua prima stagione alla Viola pagando però uno scotto a livello emotivo che lo hanno portato a prendersi una pausa di riflessione. La gestione Muscolino è stata importante anche per il rilancio del settore giovanile. A settembre, è stato nominato Pasquale Iracà come responsabile tecnico e l’ex coach di Gioia Tauro ha fatto u grande lavoro. Sono stati raggiunti dei traguardi importanti come la conquista dei titoli regionali under 14 ed Under 17; la squadra che ha militato in Serie D è salita di categoria; i giovani presenti nel vivaio sono cresciuti tantissimo grazie anche al lavoro dell’allenatore “d’importazione” Giuseppe Di Manno, gio-

Fiore all’occhiello la conquista dei titoli regionali under 14 ed under 17

superenalotto Nessuno centra il “6” ESTRAZIONE giovedì 16-6-2011 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

44 43 38 1 10 12 84 16 33 22 13

61 47 1 20 85 76 62 21 29 81 88

77 5 76 36 12 25 89 2 12 63 4

71 68 41 83 1 20 12 63 76 39 65

5 9 54 26 74 52 64 25 45 77 78

Concorso n° 72 16-6-2011 18 - 48 - 57 - 59 - 84 - 87 numero jolly 6 numero superstar 43 Montepremi totale del concorso 34.040.779,94 6 5+1 12 punti 5 33.680,60 1.032 punti 4 391,63 40.307 punti 3 20,05

vane allenatore che ha impressionato tutti per capacità e professionalità. La Viola è ritornata ad essere un simbolo sportivo di cui la città è tornata ad entusiasmarsi come testimoniano le presenze sugli spalti del PalaCalafiore in questa stagione. E’ vero che la gente reggina sa scaldarsi quando vede dei messaggi positivi ed, infatti, in città di è tornato a parlare di Viola con un senso diverso rispetto alla malinconia del passato. Adesso non si deve tradire la fiducia di un pubblico che vuole crescere assieme a questa Viola. Tutti sognano il ritorno nella massima serie ma Muscolino è stato chiaro: la sua Viola farà un passo alla volta ed, infatti, le prime fondamenta gettate in questa annata fanno ben sperare per un futuro di una realtà che, finalmente, chiude una stagione senza appelli e problemi societarie, e se si pensa al recente passato, questo è già un grande traguardo. Giuseppe Dattola

calcio a cinque

Magic Games, si lavora per una rosa di qualità Il dg Paolo Barbarossa rinforza l’organico di Abate con Tarsitano e i fratelli Bisignano

Abate (foto ilpalloneinrete.it)

COSENZA Continua inarrestabile il lavoro del dg Paolo Barbarossa nell’allestire la rosa per la Magic Games edizione 2011/2012. Ed ecco che dopo Abate, Metallo e Mirabelli, altre tre importanti pedine vanno a potenziare la scacchiera tattica della compagine cosentina. A sottoscrivere l’accordo questa volta sono Carmine ed Andrea Bisignano insieme a Raffaele Tarsitano. Per tutti e tre gli atleti si tratta di una riconferma. I fratelli Bisignano approdati alla corte del presidente Reda sul finale della passata stagione, hanno voluto esprimere tutto il proprio apprezzamento e quindi sottoscrivere l’importante nuovo progetto. Si tratta di due giocatori che come noto hanno calcato, per diverse società calabresi, i campi di serie B e C1 e sulla cui esperienza maturata fa molto affidamento mister Abate. «Siamo felici – ha dichiarato Carmine Bisignano – di poter far parte di un progetto i cui condottieri siano Francesco Reda e Paolo Barbarossa, due generazioni diverse ma che insieme rappresentano slancio giovanile

ed esperienza. Siamo qui – ha concluso Bisignano – non per un ennesimo successo, perché in questi anni gioie ed amarezze ne abbiamo avute a iosa, ma siamo qui per essere parte attiva del rilancio del calcio a cinque a Cosenza». L’altra riconferma ha riguardato il giovane Raffaele Tarsitano, classe 1987, da qualche stagione in forza alla Magic Games dopo una esperienza nella Popily Street. Tarsitano ritrova il suo vecchio Presidente essendo stato proprio Barbarossa ad avviare Raffaele all’età di 18 anni al calcio a 5 nella mitica Under 21 del Cosenza. «Raffaele è un giocatore – ha detto il dg – un po’ demotivato in questi ultimi due anni, ma ritengo che se sapremo ridargli le giuste dritte lo riconquisteremo alla grande e potrà essere un elemento importante per l’assetto tecnico-tattico». Il dg Barbarossa sta intanto lavorando alla riconferma di altri giovani, già tesserati per la Magic, ed all’ingaggio di due giocatori di categorie superiori che completerebbero lo zoccolo duro della squadra.


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N O N S O L O C A L C I O formula uno - il niet

La Fia: «No al Gp del Bahrein» La decisione scaturisce dalle violente rivolte in atto in tutto il paese PARIGI Dopo un consiglio mondiale del motorsport, due rinvii e mille polemiche si è finalmente arrivati al capolinea. Il Gp del Bahrain per la stagione 2011 non si farà, decisione ufficiale targata FIA che mette la parola fine a questa incredibile vicenda, in grado di avvelenare il clima sia nel paddock che tra gli stessi tifosi. Le rivolte sociali nel paese aveva portato alla cancellazione della data inizialmente prevista (doveva essere la gara d’apertura), riuscendo però ad ottenere una opzione di rinvio grazie alla pressione di Ecclestone e dei vari organizzatore/sponsor. La questione è stata esaminata dalla Federazione per ben due volte, sino ad arrivare alla riammissione in calendario per il 30 ottobre, spostando la trasferta indiana addirittura l’11 dicembre. Avvenimenti chiave - Un cambiamento che ha innescato un ferma protesta sia tra i team partecipanti, non disposti in alcun modo a terminare il campionato così tardi, sia tra le varie associazioni umanitarie brave a denunciare una situazione tutt’ora instabile e precaria, in totale contrapposizione a quanto detto dallo stesso governo,

segno che si è voluto nascondere la realtà con frettolosi slogan e parole eccessivamente ottimistiche. Persino lo stesso Bernie ha fatto un passo indietro optando per il ritorno solo nel 2012 e non a stagione in corso. Successivamente è arrivato anche un comunicato stampa degli stessi organizzatori, i quali accettavano la scelta della FOTA e del patron del circus, auspicando ad un ritorno in tempi più sereni così da evitare l’insorgere di ulteriore attriti. La parola è quindi ritornata al Consiglio Mondiale che, tramite una votazione avvenuta via fax e con risultato unanime, ha decretato la definitiva rimozione dell’evento, con il ritorno del Gp in India

per il 30 ottobre e il Brasile nuovamente il 27 Novembre come gara conclusiva. Gli appuntamenti iridati quindi restano diciannove e non venti come inizialmente previsto, con il Sakhir già concentrato al suo ritorno previsto per marzo dell’anno prossimo. L’attuale bozza delle gare per la stagione a venire la vede nuovamente come gara d’apertura, occasione che gli arabi non vorranno in alcun modo perdere vista l’importanza mediatica di una gara della massima serie. Sperando che nei prossimi mesi la popolazione del Bahrain possa ritrovare il sorriso e accogliere nuovamente i loro campioni con affetto e spensieratezza.

Karate, premiati i ragazzi del Csk I giovani e promettenti atleti si sono misurati in diverse discipline SIDERNOAlla presenza di un folto pubblico di genitori ed amici venuti ad assisterli e sostenerli, gli atleti del Csk si sono misurati nelle prove d’esame previste: Kumitè (combattimenti), Self Defence, Kata Musicali, Kata Federali e Kata con Armi (Spada, Bastone e Nunchaku), Kihon Ippon Kumite (applicazioni a un passo di tecniche di combattimento a coppie) ottenendo tutti punteggi di gran lunga superiore al minimo necessario al superamento dell’esame. Gli allievi esaminati da Vincenzo Urisno erano:Vincenzo Figliomeni che ha conquistato la cintura nera Primo Dan mentre confermano la cintura marrone/nera Vincenzo e Domenico Macrì, Vincenzo Scruci, Domenco Cordì e Tommaso Figliomeni; guadagna la cintura marrone Alberto Guarnaccia; ai

giovanissimi Antonio Gurnari e Mattia Gulloni va la cintura blu mentre la verde per Antonio e Francesca Letteri, Riccardo Guarnaccia e Giuseppe Scarfò; per quanto la cintura arancione hanno raggiunto l’obiettivo Domenico Muscari, Jacopo, Alberto Mittica, Beatrice Barranca, Daniele, Manuel Urzino e Vincenzo Guttà. Infine, per i nuovi arrivati di questa stagione sportiva, viene assegnata con grande merito la cintura gialla agli atleti Pietro Sgambelluri, Lorenzo Scerbo, Giorgio e Carmelo Ercolani, Francesco Celestino, Domenico Franzoi, Orlando Fuda, Giuseppe Oppedisano, Stefania Scali, PinoAntonio, Sarah Velardo e Antonio Minetola. Ricordiamo che questa iniziativa rientra nel Progetto Karate Giocando: la scoperta del proprio corpo attraverso il karate.

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comando

06:00 News Euronews 06:10 Aspettando Unomattina Estate 06:30 Tg1 - CCISS Viaggiare informati 06:45 Unomattina Estate 08:00 Tg1 09:00 Tg1 10:50 Un ciclone in convento 11:40 La casa del guardiaboschi 12:35 Verdetto finale 13:oo Tg1 14:10 Il Commissario Manara 15:05 Sri Lanka 17:15 Le sorelle McLeod 17:55 Il commissario Rex 18:50 L’eredità 20:00 Tg1 20:30 Da Da Da

07:00 Cartoon Flakes (fino alle 09:15 in onda programmi per i più piccoli) 09:30 American Dreams - telefilm 10:15 Rai Educational Cantieri d’Italia 10:30 Tg2 10:40 Medicina 33 10:50 Tg2 Costume & Società 13:00 Tg2 13:50 Eat Parade 14:00 Ghost Wisperer 14:50 Army wives 15:35 Top secret 16:20 Las Vegas 17:05 One Tree Hill 17:50 Tg Sport 18:15 Tg2 18:45 Cold Case - omicidi irrisolti 19:40 Senza traccia 20:30 Tg2

07:30 Tgr Buongiorno Regione 08:00 La Storia siamo noi 09:00 Dieci minuti di... 09:10 Agorà - Premio Letterario Mondello 11:00 Apprescindere 12:00 Tg3 12:50 Le storie - Diario italiano 13:10 Julia 14:00 Tg Regione 14:20 Tg3 15:05 Wind at my Back 15:45 Piedone l’africano - con Bud Spencer 17:40 Geo Magazine 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 Blob 20:15 Vita da strega 20:30 Un posto al sole

07:30 Nash Bridges I 08:25 Nikita 09:50 Giudice Amy 10:45 Ricette di famiglia con Davide Mengacci 11:20 Benessere - il ritratto della salute con Emanuela Folliero 11:30 Tg4 - Meteo 4 12:02 Carabinieri 13:00 Distretto di polizia 14:05 Forum 15:35 Sentieri 16:05 Vamos a matar companeros - con Franco Nero, Tomas Milian, Fernando Rey regia di Sergio Corbucci 16:55 Tgcom 18:55 Tg4 19:35 Tempesta d’amore 20:30 Renegade

06:00 Tg5 Prima Pagina 07:50 Traffico - Meteo 5 07:55 Borsa e Monete 08:00 Tg5 Mattina 08:40 Finalmente soli I 09:11 Le dieci vite del gatto Titanic- con Yngve Berven 11:00 Forum 13:00 Tg5 - Meteo 5 13:40 Beautiful 14:10 CentoVetrine 14:45 Le avventure della piccola Ociee Nash- con con Skyler Day, Anthony P. Rodriguez, Bill Butler 16:15 Pomeriggio 5 18:50 Chi vuol essere milionario 20:00 Tg5 20:35 Paperissima sprint

06:55 Baywatch 08:30 Dexter (i programmi per i più piccoli proseguranno fino alle 11:00) 11:25 Una mamma per amica 12:25 Studio Aperto 13:00 Studio Sport 14:10 I Simpson 14:35 I Simpson 15:00 How I Met Your Mother 15:30 Gossip Girl 16:25 The O. C. 17:10 Hannah Montana 17:35 Love Bugs con Fabio De Luigi e Giorgia Surina 18:15 18:30 Studio Aperto 19:00 Studio Sport 19:30 Csi Miami 20:30 The Mentalist

06:00 Tg La7 - Meteo Oroscopo - Traffico 06:55 Movie flash 07:00 Omnibus La7 07:30 Tg La7 09:45 Coffee Break 10:30 (ah) i Piroso 11:25 Chicago Hope 12:30 Mondiali Beach Volley 13:30 Tg La7 13:55 Nè onore nè gloria con Anthony Quinn, Alain Delon - regia di Mark Robson 16:35 Jag - avvocati in divisa - le avventure di un pool di avvocati della marina militare americana 18:35 Cuochi e fiamme 19:40 G Day 20:00 Tg La7 20:30 Otto e mezzo con Lilli Gruber

Mettiamoci...

Ncis Los Angeles

Mi manda RaiTre

Quarto grado

L’onore e il rispetto...

Non mi scaricare

Fratelli e (sorelle)...

21,20

21,05 Telefilm Crimini a Los Angeles

... all’opera Show dedicato alla lirica con Fabrizio Frizzi

23:45 TV7 conduce Monica Maggioni 00:30 Rubrica Tg1 notte 01:10 Così è la mia vita ... Sottovoce 01:40 Rai Educational Cantieri d’Italia - di attualità

23:25 Tg2 23:40 Base Luna 00:55 Telefilm - The Nine 01:55 Meteo 2 02:00 Appuntamento al cinema

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Rubrica Conduce Edoardo Camurri

I casi più delicati ricostruiti da Salvo Sottile

... seconda parte Drammatico con Gabriel Garko

Divertente commedia con Kristell Bell e Jason Seagal

...d’Italia condotto da Veronica Pivetti

23:20 Tg3 Linea Notte 23:25 Tg Regione 23:55 Reportage Radici 00:50 Magazzini Einstain 01:00 La musica di Raitre 02:00 Fuori orario (cose mai viste)

23:20 I bellissimi di Rete 4 23:25 La ragazza del lago con Toni Servillo, Valeria Golino, Fausto Maria Sciarappa - regia di Andrea Molaioli 00:00 Infamous- regia di Douglas Mcgrath

spigolature

23:30 Matrix con Alessio Vinci 00:45 Nonsolomoda 25 e oltre 01:30 Tg5 Notte 01:31 Paperissima sprint

23:30 Il mai nato - con Odette Yustman, Gary Oldman, Cam Gigandet - regia di David S. Goyer 00:45 Poker1mania o1:35 Studio aperto Live 01:50 Chante! 02:20 Chante!

23:2o Tg La 7 23:35 Lanterne rosse con Gong Li, He Caifei, Ma Jingwu - regia di Zhang Yimou 00:25 Maledetta ambizione con Timothy Hutton, Lara Flynn Boyle

mezzo secolo fa

Appende il suo cagnolino

Una palestra per nudisti

Si annoiava, Jerzon Senador: il torturatore degli animali. E’ stato chiamato così il ragazzino filippino residente a Calamba, nel bacino costiero della provincia di Laguna, che ha pensato di dare una svolta al suo pomeriggio. Ha appeso il proprio cucciolotto al filo dello stendino, arrotolandogli la pelle dietro la schiena e bloccandogliela con delle mollette, come se il cagnolino fosse la federa di un cuscino. Non pago, ha scattato delle foto all’animale e le ha diffuse via Facebook. Pensava di scatenare l’ilarità di amici, invece è stato sommerso dalle critiche degli internauti. Più di 3mila sono stati quelli che hanno denunciato il giovane sul web.

La crisi colpisce un po’ tutti i settori, ed è necessario trovare idee nuove per cercare di sopravvivere. Una palestra spagnola (anzi, basca) ha trovato un’idea che non sappiamo se riuscirà a risolvere i suoi problemi economici, ma una cosa è certa: le ha fatto guadagnare notorietà internazionale. Infatti, la “Easy Gym” di Arrigorriaga è una delle prime palestre dedicate ai nudisti, dove gli esercizi si svolgono completamente nudi. Il proprietario ha avuto l’idea dopo un’intervista all’associazione dei naturisti baschi, dove emergeva che il 90% avrebbe desiderato poter fare esercizio fisico in costume adamitico.

L

di Mario Massimo Perri

a Calabria in delirio per Dalida. La grande cantante Dalida, calabrese di Serrastretta, annunciò il suo arrivo nella propria terra d’origine per la fine di luglio. Invitata dal sindaco del suo paese, Giuseppe Menotti Mancuso, la celebre interprete assicurò la sua partecipazione al “Festival Verde” nelle serate del 31 luglio e del 1. agosto. Dalida, al secolo Iolanda Gigliotti, era emigrata con la famiglia prima in Libia, poi in Tunisia. Il successo le arrise in Francia, dove successivamente si era trasferita. A Serrastretta, in quegli anni, le intitolarono persino la squadra di calcio. La notizia dell’arrivo di Dalida mise in fermento la Calabria intera. Folle di appassionati cominciarono a recarsi nel paesino per conoscere i luoghi dell’infanzia dell’artista.

l’ora del sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

Potrai realizzare un tuo desiderio e sprizzerai gioia da tutti i pori. In ambito lavorativo, sarai molto puntuale e preciso. Potrai rilassarti e raggiungere un buon equilibrio psicofisico. Potrai contare su un ottimo andamento della tua situazione economica.

TORO

21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

Non dovrai prendere delle decisioni avventate perché rischieresti di mettere in crisi il tuo bilancio economico. Sarai apprezzato. Sul piano intellettuale non avrai concorrenti. In ambito lavorativo, avrai il sostegno di un superiore per un’operazione difficoltosa.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

Vorrai apportare importanti cambiamenti nel tuo ambito lavorativo e deciderai di osare un po’ più del solito. Prenderai decisioni avventate. Avrai modo di frequentare persone nuove che ti rallegreranno con la loro energia positiva. Dovrai attendere tempi migliori.

In questa giornata gli Uscirai dal tuo guscio e La tua visione del quotiastri ti invitano ad evitacomincerai a confidare i diano ti infonde fiducia e re di sbizzarrirti in spese tuoi pensieri alle persoti proietta verso ottime folli e cercare invece di SCORPIONE ne che ritieni più vicine a SAGITTARIO opportunità. Non dovrai analizzarne l’utilità. Sa23 novembre trascurare nessun detta23 ottobre te. In ambito lavorativo, 21 dicembre glio. 22 novembre il clima è favorevole. rai felice.

Avrai modo di ottenere Avrai un atteggiamento dei risultati soddisfacenmolto aperto verso chi ti ti e questo alimenterà le circonda. In ambito lavotue sicurezze. In ambito rativo, avrai la possibilità CAPRICORNO lavorativo, sarai molto ACQUARIO di alimentare i tuoi gua21 gennaio 22 dicembre obiettivo. dagni. 19 febbraio 20 gennaio

PESCI

20 febbraio 20 marzo

Sarai molto meticoloso e questo ti favorirà nei progetti a lunga scadenza. Sarai preso dalle varie incombenze professionali.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.