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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

giovedì 16 giugno 2011

anno VI numero 164 NUVOLOSO

NUVOLOSO

CATANZARO

COSENZA

meteoora NUVOLOSO

NUVOLOSO

NUVOLOSO

CROTONE

REGGIO

VIBO

Preso il “clan” degli ucraini Pizzo e prostituzione: dodici persone arrestate nel Catanzarese quotidiano d’informazione regionale direttore piero sansonetti

€ 1,00

CATANZARO Dodici persone di origine ucraina accusate di estorsione e sfruttamento della prostituzione sono state arrestate ieri nel Catanzarese. Gli affari venivano condotti in accordo con le 'ndrine lametine. Altre quattro sono ricercate.

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Papa Giovanni Don Luberto e mons. Agostino disertano il processo

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Le mazzette di Reggio venivano pulite a Malta Caso Fallara: nel casinò passavano migliaia di euro Nel mirino uomini dell’amministrazione comunale? Fiumi di denaro provenienti indirettamente dalle casse dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria spiccavano il volo verso Malta; lì venivano fatti “transitare” all’interno dei casinò dell’isola anglosassone per poi essere investiti nel mondo finanziario maltese. È questa la clamorosa ipotesi alla quale starebbero lavorando i magistrati della Procura di Reggio Calabria nell’ambito del cosiddetto “caso Fallara”.

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Otto imprese sequestrate e trentasette indagati

Pd sempre nel caos Il gruppo si spacca

Porto, indotto in crisi Presidio dei lavoratori

ROMA Otto imprese, sono state sequestrate e 37 persone indagate per truffa, falso, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E’ l'esito di un'indagine condotta dai militari della Guardia di finanza di Palmi e Taurianova.

REGGIO Sempre fibrillazioni nel Partito democratico calabrese. A Guccione, Censore e Franchino che avevano chiesto una svolta nell’azione del gruppo, arriva la replica degli altri consiglieri: «Non abbiamo bisogno di lezioni».

GIOIA TAURO Continua la situazione di crisi al porto di Gioia Tauro: a soffrire sono anche le imprese dell’indotto, come certifica la Fiom Cgil. Intanto i lavoratori aprono un presidio permanente al varco doganale.

LUNA ROSSA

di Pasquino

I conti sono in ordine Tre aliquote da abbassare e cinque imposte da aumentare: questa la ricetta di Giulio Tremonti. Tra le dette cinque imposte occupa un posto esemplarmente nordista, cioè, antimeridionale, l’innalzamento di 1 punto dell’Iva. Poiché è il Nord a produrre i manufatti e noi siamo destinati ad acquistarli, i conti tornano contro il Sud e sono, perciò, in ordine.

“REALE 3”

Quattro anni all’ex consigliere Santi Zappalà REGGIO CALABRIA Quattro anni di reclusione per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose sono stati inflitti, con il rito abbreviato, dal gip di Reggio Calabria all'ex consigliere regionale del Pdl Santi Zappalà. Inoltre riconoscendo a pieno le tesi accusatorie il gip ha condannato a 20 anni di reclusione Giuseppe Pelle, figlio di Antonio Pelle detto "Gambazza", e Rocco Morabito, figlio del boss Giusepe Morabito, detto "tiradritto", e a 18 anni Giovanni Ficara e Antonino Latella, riconosciuti come i capi della consorteria. Il gup di Reggio Calabria, Alessandra Olivo, oltre all'ex consigliere regionale Santi Zappalà, ha condannato anche tre candidati al consiglio regionale del centrodestra che non avevano ottenuto l'elezione: Pietro Nucera a otto anni di reclusione, Liliana Aiello a due anni e due mesi e Francesco Iaria a due 2 anni e 8 mesi.

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MPARALLELI GIOVEDÌ 16 giugno 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

& ora

Il faccendiere ai domiciliari. La Procura di Napoli: «Indagini ad ampio respiro»

Inchiesta Loggia P4 arrestato Bisignani

MILANO È’ stato arrestato il faccendiere Luigi Bisignani, nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. Già iscritto alla Loggia P2, condannato a tre anni e 4 mesi nel processo Enimont, e coinvolto nell’inchiesta Why Not del pm Luigi De Magi-

stris, a Bisignani vengono contestati ricatti, corruzione e concussione. La richiesta di detenzione ai domiciliari, oltre che per Bisignani, è stata fatta anche nei confronti del senatore Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa. In questo caso la richiesta di ar-

resto è stata inoltrata al Parlamento. Indagato anche un carabiniere. Sin dai tempi di Craxi ritenuto uno degli uomini più potenti d’Italia, Bisignani è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. Tra i filoni d’indagine ci sono anche gli appalti gestiti dalla presidenza del Consiglio. L’indagine, condotta dai pm della Procura di Napoli Francesco Curcio e Henry John Woodcock, cerca di fare luce su un sistema informativo parallelo, quella che per i magistrati potrebbe essere una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, in un misto, secon-

il giallo

calabria

ora

Paese Sera Editoriale S.r.l. C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì

Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Gioia Tauro: via Aspromonte, 18 - tel. fax 0966.55861

polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli ha eseguito un’ordinanza custodia cautelare emessa dal Gip per il reato di favoreggiamento personale nei confronti del dirigente e consulente aziendale Luigi Bisignani. Le indagini da cui è derivata la misura cautelare agli arresti domiciliari, inseribili in contesto investigativo di ampio respiro e che ha interessato numerose persone, hanno riguardato l’illecita acquisizione di notizie e di informazioni, anche coperte da segreto, alcune delle quali inerenti a procedimenti penali in corso nonché di altri dati sensibili o personali al fine di consentire a soggetti inquisiti di eludere le indagini giudiziarie ovvero per ottenere favori o altre utilità»

ROMA Due uomini sono stati fermati la scorsa notte dai carabinieri a Roma perché sospettati di essere coinvolti nell’omicidio del 47enne ucciso ieri in strada con un colpo di spranga alla testa a causa di un debito. Uno dei fermati è stato portato nella stazione dell’Arma di San Basilio - la zona dove è avvenuto il delitto - mentre l’altro è all’ospedale Pertini per alcune lesioni riportate durante la lite. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la vittima doveva riscuotere un debito dagli aggressori e sull’omicidio si allunga l’ombra di un giro di usura. In via Recanati ci sarebbe stata una violenta lite, finita in rissa, tra il figlio 19enne e i passeggeri dell’altra auto. Sul cadavere non sarebbero stati riscontrati ferite o graffiche potrebbero derivare da una colluttazione. Da quanto ricostruito finora dagli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio preterintenzionale.

Colpo di scena a viale Mazzini Slitta il pacchetto nomine

rati «teoricamente da contaminazione». Quello restante - rilevato su un indumento - viene considerato dagli investigatori «altamente indiziario». Si tratta di una traccia di Dna maschile riscontrata sugli slip ed è considerata significativa in quanto, sottolineano fonti qualificate, non suscettibile di contaminazione casuale, a differenza degli altri tre. Secondo gli investigatori si tratta di un piccolo concreto passo avanti, ma - dicono si è ancora lontani dalla soluzione del caso. Il Dna del presunto assassino non è stato rilevato da tracce di liquido seminale presenti sul corpo della vittima. Lo si apprende da fonti qualificate che escludono che la ragazzina abbia dunque subito una violenza sessuale. La traccia di Dna sullo slip di Yara sarebbe quindi stata lasciata quando il presunto assassino ha colpito ripetutamente la vittima sulla schiena con un arma da taglio. Si tratta dunque di un profilo genetico lasciato sull’indumento come conseguenza di uno sfregamento.

Redazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259

Ucciso a sprangate fermate due persone

rai

Yara, ecco il Dna dell’assassino «Ha tentato di violentarla»

BERGAMO Sarebbe stato individuato il Dna dell’assassino di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa il 26 novembre scorso a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, e trovata morta tre mesi dopo. A quanto si apprende, sul corpo della tredicenne sono stati trovati quattro diversi profili genetici, uno è stato scartato, due sono conside-

do l’accusa, di dossier e ricatti, anche attraverso interferenze su organi costituzionali. Oltre alla gestione di notizie riservate, l’inchiesta intende chiarire ogni aspetto in merito, appunto, ad appalti, nomine e finanziamenti. Nelle ultime settimane sono stati ascoltati come testimoni numerosi parlamentari e vertici istituzionali, compresi quelli dei servizi segreti tra cui il generale Adriano Santini presidente dell’Aise (Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna). La Procura di Napoli definisce l’inchiesta sulla cosidetta P4 come «di ampio respiro». In una nota a firma del procuratore aggiunto Franco Greco, coordinatore della sezione reati contro la Pubblica amministrazione si spiega: «Il nucleo di

la lite

ROMA Colpo di scena a viale Mazzini. Nel primo pomeriggio di ieri il direttore generale Lorenza Lei (foto) ha deciso di rinviare il pacchetto di quindici nomine previsto per oggi. Il nome più importante era quello di Susanna Petruni al Tg2. Rodolfo De Laurentiis (Udc), Giorgio Van Straten e Nino Rizzo Nervo (Pd), oltre all'Usigrai, il

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

sindacato interno dei giornalisti, avevano pubblicamente espresso la contrarietà alle nomine. I due consiglieri di area Pd avevano anche immaginato di tenere una conferenza stampa di protesta mercoledì stesso. E Lorenza Lei ha probabilmente pensato che arrivare lunedì alla presentazione dei palinsesti Rai agli inserzionisti pubblicitari Sipra in un clima di scontro sarebbe stato un danno di immagine. Se ne riparlerà forse la prossima settimana. Oggi ci sarà comunque un Cda intenso perché è probabile che il presidente Paolo Garimberti (secondo l'Ansa «soddisfatto per questa pausa di riflessione che reputo giusta perché vi era un forte rischio di frattura in Cda e di alimentare tensioni in azienda») ponga la questione di ciò che non hanno fatto Raiuno e Tg1 lunedì scorso durante lo spoglio delle votazioni dei referendum. Come ha dichiarato Rizzo Nervo, «se non ci fosse stata la vituperata Raitre gli italiani non avrebbero avuto notizie dal servizio pubblico sulla consultazione».

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GIOVEDÌ 16 giugno 2011

M E R I D I A N I

&

calabria

economia

la nomina

Coelho primo ministro del Portogallo

La crisi greca «potrebbe generare effetti di contagio»

Allarme della Bce sulla stabilità dell’Ue

Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet

MILANO L’Unione europea non è ancora uscita dalla crisi. Il quadro della stabilità finanziaria nell’area euro infatti «è rimasto molto impegnativo» e per il terzo anno consecutivo dopo la crisi del 2008 «i rischi sono ancora prevalenti». L’allarme è della Banca centrale europea,

che nella sua Financial Stability Review nota come le difficoltà per il programma di consolidamento della Grecia «sono cresciute» rispetto al rapporto dello scorso dicembre. La stretta interconnessione fra i il settore pubblico e le banche, che hanno ampie fette di titoli di Stato pe-

riferici in portafoglio, è il rischio principale per la stabilità finanziaria nell’area euro e ha «il potenziale per creare effetti di contagio» spiega ancora la Bce. Per l’Eurotower inoltre le difficoltà per la messa in pratica del risanamento della Grecia sono aumentate rispetto all’ultima Financial Stability Review dello scorso dicembre. Secondo la Bce, alla luce delle implicazioni potenzialmente molto pericolose per il paese debitore e per il suo sistema bancario di un’eventuale ristrutturazione del debito sovrano, è ora richiesta e peraltro possibile una maggiore attenzione sul miglioramento dei fondamentali sia attraverso riforme politiche macroeconomiche che strutturali nei paesi a rischio. Per questo devono essere applicati con il massimo rigore i programmi di risanamento negoziati dai singoli paesi con la Ue e il Fmi. - Tuttavia c’è anche uno sviluppo positivo dato dal rafforzamento della fiducia in «altri Paesi dell’area euro che avevano mostrato alti rendimenti dei titoli governativi», grazie non solo agli sforzi di risanamento bancario ma anche al rafforzamento dei fondamentali economici e

di bilancio. Fra gli elementi di maggiore «vulnerabilità» dei sistemi bancari la Bce cita l’accesso alla liquidità, che nonostante la minore dipendenza dai mercati monetari «continua ad essere un tallone d’Achille per molte banche europee» e, soprattutto, per quelle dei Paesi con maggiori difficoltà di bilancio. Nel complesso - spiega la Bce - c’è un «diffuso miglioramento nella capacità di resistenza del settore bancario» rispetto allo scorso dicembre, come indicato anche dagli indicatori di redditività e di solvibilità delle banche e grazie anche agli stress test. Tuttavia «restano diverse aree di rischio per la stabilità finanziaria dell’area euro. Prima fra tutti, appunto, la forte indipendenza fra i sistemi bancari e le finanze pubbliche; ma anche le vulnerabilità nell’accesso alle fonti di finanziamento; l’andamento dei prezzi immobiliari che probabilmente - avverte la Bce - resteranno al di sotto dei massimi degli anni pre-crisi; la possibilità di uno shock dovuto a un improvviso balzo dei tassi a lungo termine; e infine l’ipotesi di un improvviso aggiustamento degli squilibri globali.

la dichiarazione

Il ministro Maroni avverte «Basta spendere i soldi per la Libia»

«Altrimenti continueremo ad avere sempre immigrati»

ora

P A R A L L E L I

ROMA Il governo italiano non deve più spendere soldi per i bombardamenti in Libia. A chiederlo è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo al primo congresso della Uil-polizia dedicato al tema del lavoro, della sicurezza e dello sviluppo. «Spero si ponga fine alla guerra e ai bombardamenti in Libia: solo con un governo, qualunque esso sia, si può gestire il fenomeno immigrazione - spiega - altrimenti continueremo ad avere immigrati, immigrati, immigrati». Maroni ricorda che «il Parlamento Usa ha detto al presidente Obama “basta spendere soldi in Libia”: il governo italiano e i gover-

ni europei dovrebbero fare la stessa cosa». Per quanto riguarda gli accordi tra Italia e Libia, Maroni osserva: «Finché continueranno le bombe, gli immigrati dovranno essere considerati profughi che andranno assistiti. L’Italia fa integrazione, ma non può essere lasciata sola perché non può essere solo un compito nostro». Quanto a Gheddafi, «tutti i servizi delle superpotenze lo cercano e non lo trovano afferma il ministro dell’Interno - poi, lui si fa riprendere mentre gioca a scacchi con un campione russo: tutto il mondo non riesce a trovarlo ma il giocatore di scacchi sì... è evidente che c’è qualcosa che non funziona. Intanto noi siamo gli unici ad avere un impatto negativo per la situazione in Libia». Maroni è anche ‘«molto preoccupato per quel che potrà succedere in Tunisia, dove l’instabilità sembra destinata a proseguire: «temo, dopo l’estate, un altro flusso massiccio di immigrati verso le coste d’Italia». E cita anche un episodio singolare. «Questa mattina, sono sbarcati in dieci con una capra: quella - sorride - non so se la rimpatriamo...». Il titolare del Viminale annuncia inoltre di aver scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sui tagli e sulle risorse necessarie per gestire la sicurezza. «Ho inviato una lettera circostanziata di sei pagine e cinque allegati lo

scorso 19 maggio - riferisce Maroni - affinché si possano mantenere per il 2011 almeno gli stessi livelli garantiti per il 2010. I tagli lineari hanno colpito il Viminale per il 36% su 29 miliardi di euro - ricorda - noi chiediamo ora un miliardo di euro solo per le spese rimodulabili: non stiamo chiedendo cos’ e pazz...», sottolinea in uno stentato accento napoletano. Per Maroni «il governo deve fare scelte coraggiose e deve inserire il tema della sicurezza non dico al primo o al secondo posto ma sicuramente sul podio, fra le prime tre priorità». Il ministro dell’Interno ricorda che nel 2010 ci sono state 6.129 assunzioni di cui 2.023 hanno riguardato poliziotti, carabinieri e finanzieri. La richiesta per il 2011 è di 2963 unità. Quindi torna sulla riforma fiscale: «Sono convinto che si debba fare: è una scelta coraggiosa, ma in questo momento ci vuole coraggio. Sono soddisfatto che il ministro dell’Economia Tremonti abbia aderito a questa richiesta». Intervenendo al congresso della Uil-polizia, Maroni ha poi tenuto a sottolineare: «Io opero per una prospettiva di lavoro di altri due anni ovvero fino al termine della legislatura. Se poi il governo cade prima, vorrà dire che il lavoro fatto sarà messo a disposizione di chi verrà dopo di me». Quanto a un Bossi assediato dai “maroniti”, «non esistono i “maroniti” né i “maroniani”: esiste la Lega e i leghisti, che sono una grande famiglia" assicura il ministro per il quale "tutte le sciocchezze che scrivono i giornali in merito appartengono, appunto, alla categoria delle sciocchezze».

ROMA Il social democratico Pedro Passos Coelho è stato nominato primo ministro dal presidente portoghese Anibal Cavaco Silva. Passos Coelho, che prenderà il posto del socialista Josè Socrates, alla guida del governo di Lisbona, dimessosi lo scorso marzo avvierà le consultazioni per dare al Portogallo il prossimo esecutivo di coalizione: i socialdemocratici, che controllano 105 dei 230 seggi al Parlamento di Lisbona, formerà una coalizione con gli ultra-conservatori del Cds-Pp, guidati da Paulo Portas.

intervento in libia

Due deputati vogliono denunciare Obama

ROMA Due deputati statunitensi, il repubblicano Walter Jones e il democratico Dennis Kucinich, hanno annunciato ieri l’intenzione di denunciare Barack Obama per l’intervento militare in Libia. I due parlamentari hanno reso noto che presenteranno formale denuncia davanti a un tribunale federale. Non hanno precisato nei dettagli quali siano le accuse nei confronti del presidente Obama, ma è verosimile che la denuncia riguardi la legge del 1973 denominata Wars Powers Resolution.

la protesta

Ancora scontri in Grecia Premier pronto a lasciare ATENE La polizia greca ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti all’esterno del parlamento, dove i deputati si preparano al dibattito sulle nuove misure di austerity richieste dal pacchetto di salvataggio dell’Unione Europea e del Fondo monetario internazionale. Il primo ministro greco, il socialista George Papandreu, ha offerto le proprie dimissioni per agevolare la formazione di un governo di unità nazionale che realizzi il piano di austerità imposto da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale: a tale piano, ha puntualizzato Papandreu, l’eventuale esecutivo unitario dovrà garantire pieno appoggio, senza tentare di aggirarlo o di modificarlo. Sono migliaia le persone che hanno partecipato allo sciopero generale, il terzo indetto quest’anno in Grecia. I manifestanti intorno a piazza Syntagma ad Atene hanno risposto, come riportato dalla Bbc, lanciando yogurt e pietre. La polizia ha bloccato le strade che portano a piazza Syntagma e ha creato un «cordone di sicurezza» per i parlamentari. - I manifestanti greci si sono autoproclamati «indignados», legando la loro protesta a quella dei manifestanti spagnoli che hanno allestito tendopoli a Madrid e Barcellona, prima di essere sgomberati dalla polizia. Ci sono stati gravi disagi nei porti, nelle banche e nel settore del trasporto pubblico, dal momento che le principali associazioni di categoria pubbliche e private hanno aderito all’agitazione. Il primo ministro George Papandreou sta cercando di radunare il consenso intorno a un nuovo programma di austerity che prevede tagli per 28 miliardi di euro dal 2012 al 2015. Anche le società statali sono entrate in sciopero, mentre gli ospedali hanno coperto soltanto le emergenze. Hanno funzionato invece normalmente gli aeroporti, dopo che i controllori del traffico aereo hanno revocato la loro agitazione.


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GIOVEDÌ 16 giugno 2011

M E R I D I A N I

&

calabria

politica

Il Pdl insiste sul fisco «Riforma urgente» ROMA Sono le riforme fiscale e costituzionale i «pilastri» su cui si reggerà la maggioranza di governo dopo le «sberle» delle amministrative e del referendum. Ne è convinto il ministro degli Esteri, Franco Frattini che parla dopo l’annuncio della riforma fiscale presentata da Tremonti. «Le riforme certamente sono indispensabili, e il presidente del Consiglio ne parlerà il 21 e 22 giugno nel suo intervento in parlamento» per la verifica, ha sostenuto Frattini conversando con i giornalisti alla Farnesina dopo un incontro istituzionale. Il punto fondamentale» per il governo, ora mantenere gli impegni presi - ha argomentato il capo della diplomazia - e tra questi c’è la riforma fiscale, da presentare con urgenza. Su questo la maggioranza è molto determinata». Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ritiene che tutta la determinazione della maggioranza a volere con forza la riforma fiscale sia solo una chiacchiera: «Mi sembra molto difficile - dice Casini - realizzare una riforma fiscale così complessa, a costo zero. Comunque, in questo caso, a zero sono le chiacchiere e noi aspettiamo i fatti. Un argomento serio come quello della riforma delle tasse non va banalizzato, altrimenti è un segno di irresponsabilità. Credo che il tiro al piccione fatto a Tremonti, a cui si chiede di riformare il fisco con il debito pubblico che abbiamo, sia un segno di irresponsabilità. Ma per riguadagnare il voto degli italiani serve invece responsabilità e non buffonate».

il caso

Governo assente salta voto sui pedaggi ROMA Governo assente e rinvio del voto delle risoluzioni sui pedaggi delle tratte a gestione Anas, previsto in commissione Ambiente della Camera. In commissione tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e d’opposizione erano al completo, visto che in calendario c’era il voto delle risoluzioni sui pedaggi, nonché la discussione della proposta di legge Reguzzoni sulla regionalizzazione dell’Anas, che prevede anch’essa il pedaggiamento delle tratte a gestione diretta Anas. Tino Iannuzzi primo firmatario della risoluzione del Pd contraria ai pedaggi ha criticato l’assenza di Castelli: «E’ un balletto indecoroso, con il governo che cambia sempre posizione. Prima Matteoli ha escluso i pedaggi, poi ha detto che era favorevole, poi ha aggiunto che andavano esclusi i pendolari, e infine Castelli ha espresso parere contrario alla nostra risoluzione. Una posizione, questa, che speriamo sia rivista» Duro anche il capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Came ra Meta: « E’ ormai da un anno che denunciamo l’assurda pretesa del Governo di introdurre i pedaggi su 1300 chilometri di autostrade e raccordi Anas come il Gra di Roma, la Salerno-Reggio, la Roma-Fiumicino e il raccordo Siena-Firenze. Fa piacere che anche nel centrodestra si siano accorti di quella che è una ingiusta tassa che penalizza i pendolari che non hanno alternative all’utilizzo dell’automobile. Anche se quando si è trattato di votare nei mesi scorsi un nostro emendamento soppressivo dell’articolo 15 della Manovra 2010, nel centrodestra hanno serrato le fila bocciando la proposta del Pd».

ora

P A R A L L E L I la sentenza

Il segretario Pd Bersani: «Hanno divorziato dalla realtà»

Insulti ai precari Bufera su Brunetta

ROMA «Hanno divorziato dalla realtà. E stanno perdendo la testa». Non si fanno attendere le reazioni al comportamento del ministro Brunetta, ripreso in un video girato a margine di un convegno a Roma nella «Giornata dell’Innovazione». Al termine dell’incontro un gruppo di precari chiede la parola, che gli era stata accordata in precedenza. E malgrado la cortesia con cui i giovani erano arrivati sul palco, al solo udire la parola “precari” il ministro è sbottato e se n’è andato, definendoli «L’Italia peggiore». Ospite di Otto e mezzo a La7, Brunetta ha poi rincarato la dose : «Basta con la retorica delprecariato, ci vuole concretezza. Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perchè suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: “bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette”, lei risponde sempre no. Quello è il modo migliore se vuole lavorare, scaricare la cassette, per tutti gli italiani», ha concluso. Intanto, sulla pagina Facebook di Brunetta crescono le risposte al comportamento del ministro. E per domani alle 18.00 è previsto un presidio dei precari davanti al ministero della Funzione Pubblica, con l’obbiettivo di «dire al ministro che l’Italia peggiore è fatta da chi insulta questo paese», secondo gli organizzatori. Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, Renato Brunetta esprime «il divorzio tra il governo e la realtà che si è visto in questi mesi». Secondo Bersani, «Nelle espressioni estreme diBrunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella scietà italiana. Mettendo

in fila gli avvenimenti degli ultimi mesi, tutto segnala una realtà profonda che si muove. E quando un governo, con la sua punta estrema Brunetta, mostra questo limite, c’è da essere preoccupati». Il presidente di Sel Nichi Vendola commenta il caso Brunetta: «Il comportamento e le parole usate in diversi episodi da parte del ministro Brunetta sono inaccettabili, di fronte alla situazione dei precari, di fronte ad un tema che costituisce un’autentica tragedia sociale». Prosegue Vendola: «E’ inaccettabile perchè non si può liquidare con volgarità un problema che interroga la coscienza civile e democratica del nostro Paese. Il dramma della precarietà viene evocato dal Pontefice come da Draghi come una vera e propria piaga sociale. Gli atteggiamenti del ministro Brunetta sono altri segni della regressione civile che ha contraddistinto il governo delle destre in Italia». Ma le critiche arrivano anche dalla maggioranza stessa: Costanza Castello, coordinatrice nazionale dei Club di Forza del Sud, prende le distanze dal ministro: «Se Brunetta non è capace di equiparare diritti e doveri dei lavoratori italiani, eviti almeno di ergersi a detentore di un punto di vista privilegiato sul mondo, si faccia da parte e si dimetta». Secca la replica del ministro, «L’Italia peggiore è quella di quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interrompere i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina per poi passare subito il video ai giornali amici, che notoriamente pullulano di precari».

il caso

lo sfogo

Clementina Forleo può tornare al Tribunale di Milano

Silvio ai funerali di Comincioli «Come pago se mi condannano»

ROMA Clementina Forleo può tornare al Tribunale di Milano. Il Consiglio di Stato ha infatti confermato la sentenza del Tar del Lazio dell’aprile 2009 che aveva annullato il provvedimento di trasferimento a Cremona per incompatibilità del giudice per le indagini preliminari di Milano. La procedura di trasferimento d’ufficio era stata aperta nel dicembre 2007 dopo che la Prima commissione non aveva trovato riscontro alle dichiarazioni, relative a presunte intimidazioni istituzionali mentre si stava occupando dell’inchiesta sulle scalate bancarie Bnl-Unipol-Antonveneta, rilasciate dalla Forleo durante la trasmissione Annozero.

ROMA «Ma dove trovo i soldi se i giudici mi condanneranno?». Si sarebbe sfogato con gli ex compagni di classe il premier Silvio Berlusconi, al termine del funerali del senatore Pdl Romano Comincioli che si sono svolti nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. «Se i giudici mi condanneranno, dovrò pagare un sacco di soldi a De Benedetti» avrebbe detto il premier (secondo quanto riferito da alcuni dei presenti alla conversazione che si è svolta sul sagrato) facendo esplicito riferimento al lodo Mondadori. «Rischio di dover pagare 2.500 miliardi di vecchie lire».

Bocciata la Gelmini «No alle classi pollaio» ROMA I consumatori hanno vinto: stop alle «classi pollaio». Nella prima «azione collettiva» contro la pubblica amministrazione, il Consiglio di Stato dà il via libera alla vertenza promossa dal Codancons sulle «classi in batteria», ovvero «quelle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25». La class action può continuare – fanno sapere dalla associazione dei consumatori – perchè le classi pollaio «rappresentano un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico». ‘esposto era già stato accolto dal Tar del Lazio. Per il Consiglio di Stato dunque non è solo necessario attuare «i nuovi limiti massimi di alunni per aula» previsti dalla legge, ma attuare interventi concreti su tutta l’edilizia scolastica «di cui costituisce solo un segmento l’individuazione delle istituzioni scolastiche cui estendere il meccanismo dei limiti massimi di alunni per classe». Non mancano le reazioni politiche. «La situazione della scuola pubblica è drammatica – dichiara la senatrice Pd, Vittoria Franco – Classi pollaio, abbassamento della qualità didattica, aumento della dispersione scolastica, tempo pieno sempre più difficile sono le conseguenze dell’operato del ministero. Il prossimo avvio dell’anno scolastico si preannuncia molto "caldo" e a rischio per alunni, studenti e famiglie. Di tutto questo chiediamo conto alla ministra Gelmini».

immigrazione

Forse una goliardata la pecora sul barcone LAMPEDUSA Sarebbe stata una goliardata e non un modo per assicurarsi il latte durante la traversata la decisione di portare una pecora su un barcone approdato all’alba di mercoledì mattina a Lampedusa. È questa la convinzione degli operatori umanitari che hanno parlato con i 19 tunisini, tra i quali sei donne e un minore, soccorsi dalla Guardia di Finanza. In un primo momento era stato detto che l’ovino è stato imbarcato per dare il latte al bambino durante la traversata. Ma uno degli migranti sbarcati, con un sorriso ironico, ha detto di avere avuto l’animale in regalo dalla madre per festeggiare l’arrivo sull’isola e ha protestato perché non gli hanno consentito di portarlo con sè nel Centro di prima accoglienza. A rafforzare l’ipotesi di uno scherzo c’è anche la presenza nel gruppo di due tunisini sbarcati nuovamente a Lampedusa dopo essere stati rimpatriati la settimana scorsa.

la rinuncia

Timore di contestazione Lula non verrà in Italia ROMA L’ex presidente brasiliano Inacio Lula da Silva ha cancellato la prevista visita a Roma il 24 giugno prossimo, per sostenere il candidato brasiliano alla direzione della Fao, nel timore di contestazioni dopo la liberazione dell’ex terrorista Cesare Battisti. Lo scrive il sito online del quotidiano Folha di San Paolo.


dal POLLINO alloSTRETTO

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PAOLA (CS)

Uomini di Chiesa, ieri pomeriggio, hanno dato forfait al processo scaturito dalla chiusura dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello, in corso presso il tribunale di Paola, innanzi al collegio penale. Il dibattimento vede infatti imputate undici persone per varie ipotesi di reato, tra cui associazione a delinquere, appropriazione indebita, abbandono di incapaci, truffa, falso ed altre ipotesi ancora. Ma andiamo ai fatti. Don Alfredo Luberto (condannato con il rito abbreviato a sette anni di reclusione, più altre pene accessorie), ex direttore della struttura serrese, e monsignor Giuseppe Agostino (la cui posizione è stata archiviata), all’epoca dei fatti arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, non erano presenti in aula d’udienza. Per quanto concerne il primo, assente ingiustificato per due volte consecutive, per fornire testimonianza, il collegio penale ne ha disposto - per la prossima udienza, fissata per la fine del mese di luglio - l’accompagnamento coattivo per mezzo della forza pubblica, mentre a carico del secondo, ossia monsignor Agostino, anche lui testimone assente ieri pomeriggio, il collegio ha disposto accertamenti sanitari a riscontro della sua tesi (certificati medici) circa l’impossibilità ad essere presente alle udienze. Altro teste che dovrà comparire, unitamente ai due religiosi, è Assunta Signorelli, nominata dal tribunale di Paola, nel luglio del 2007, commissario dell’Istituto Papa Giovanni, di cui era proprietaria la Curia arcivescovile di Cosenza, per rimettere le cose a posto. In passato, quando scoppiò il bubbone giudiziario che travolse la Curia, sentito a sommarie informazioni dal pubblico ministero Eugenio Fac-

Papa Giovanni, i testi disertano il processo

gli ospiti dell’Istituto». Anche la Signorelli, che di mestiere fa la psichiatra, ha raccontato molte cose sull’Ipg, la maggior parte delle quali da far venire i brividi. «La prima volta che sono entrata al Papa Giovanni – diceva il commissario - ho vomitato. L’aria era letteralmente impregnata di cattivi odori, escrementi, rifiuti, medicinali: una miscela insopportabile», E, ancora: «Ogni volta che percorro la strada per venire qui, mi assale l’inquietudine: come faccio a non pensare che se esistono ancora posti così, allora i miei trent’anni di lavoro sono stati forse inutili?». Il 17 marzo del 2009 il Papa Giovanni è stato sgomberato forzatamente. Dopo alcuni mesi partirono le prime critiche su quanto emerso dalle L’ex direttore prime indagidell’Ipg è stato ni della magistratura. «Le condannato somme dia sette anni con stratte per il rito abbreviato spese personali – riferiva l’accusa - si aggirano sui 5 milioni di euro e inoltre ci sono quelle che hanno finito per indebitare periodicamente l’Istituto». Debiti che si aggirano fra i 60 e gli 80 milioni di euro. E don Luberto sarebbe il responsabile di «un gran numero di atti oscuri», autore della sistematica spoliazione dell’Ipg. Gli ospiti con le pezze al sedere e il prete nel superattico con un televisore al plasma in ogni stanza, la sauna, la palestra, nella scarpiera venticinque paia di Tod’s, un De ChiDall’alto, don Alfredo Luberto e monsignor Giuseppe Agostino.Nell’altra foto, l’istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello rico alla parete, il leggio-scultura di Giacomo Manzù su uno dei mobili ciolla, monsignor Agostino scaricò che gli vengono contestate, ha fatto a cuore il destino dell’Istituto. Fu gra- antichi - ce ne sono per 65mila euro buona parte delle colpe su don Lu- tutto senza il mio avallo», riferiva zie alla mia intercessione con Occhet- - e vassoi, quadri d’argento, icone, monsignor Agostino. E, ancora: to che i lavoratori ottennero la cassa decine di penne Montblanc... Lo riberto. «Non ho avuto alcun ruolo nella «Non vedevo e non ero a conoscen- integrazione. Non lo avrei fatto se battezzano “il tesoretto del don”. gestione lubertiana dell’Ipg. Don Al- za di quello che accadeva all’Ipg. So- non avessi avuto riguardo per il lavoSTEFANIA SAPIENZA fredo, se responsabile delle accuse no stato raggirato. Ho sempre avuto ro dei dipendenti e tenuto al bene des.sapienza@calabriaora.it

Assenti in aula don Luberto e monsignor Agostino

processo padre fedele

La pillola descritta dalla suora esiste Per il perito si tratta di un farmaco usato per facilitare gli stupri COSENZAUn farmaco come quello descritto dalla suora esiste. In gergo si chiama “rape drug” e può essere utilizzato per agevolare le violenze sessuali. Sono queste, in parte, le conclusioni a cui è giunto il professor Calapai, protagonista dell’ultima udienza del processo contro padre Fedele e Antonello Gaudio. Il professionista era stato incaricato dal Tribunale di verificare l’attendibilità di un particolare emerso dal racconto di suor T. In occasione della presunta violenza di gruppo, infatti (quella a cui avrebbe partecipato anche un giudice), la donna sostiene di essere stata drogata con una pasticca prima che gli imputati iniziassero ad abusare di lei. Quella pillola, inoltre, l’avrebbe indotta a spogliarsi e masturbarsi, mentre Gaudio ri-

prendeva la scena con una ci- ligiosa si proclamò vittima di nepresa. Secondo il perito no- una serie di abusi subiti duminato dai giudici, un farma- rante la sua permanenza alco così potrebbe essere lo Zol- l’Oasi francescana, accusando pidem, già in commercio nel di tali malefatte i due odierni 2005, ovvero all’epoca in cui imputati. In mancanza di prosarebbero stati commessi i fat- ve dirette della loro colpevoti. La religiosa, però, afferma lezza (non ci sono testimoni, i che quel medicinale si sciolse fatti sono troppo lontani nel tempo e sia quasi subito Gaudio che il nella sua bocIl 22 giugno monaco si ca e, secondo la requisitoria proclamano i difensori del innocenti), la frate (Eugedei pm si è nio Bisceglia e Sentenza attesa Procura concentrata Franz Caruper il 4 luglio sulla persoso), questa nalità vulcanon è una caratteristica dello Zolpidem. O nica di padre Fedele, descritto meglio, non lo era ancora nel come un frate avvezzo ai pia2005. Insomma, si procede ceri della carne, quindi, capacome sempre sul filo delle ipo- ce di compiere gli atti di cui è tesi e delle speculazioni. Fin accusato. Il resto è affidato al dal principio, infatti, tutto è racconto della parte offesa che, ruotato attorno alla denuncia in circa due anni di processo è con cui, quasi sei anni fa, la re- stato scandagliato a fondo da-

gli attori della vicenda giudiziaria. Orari, luoghi, criteri con i quali si sarebbero concretizzate le violenze: per i difensori degli imputati non sono credibili; la pubblica accusa e le parti civili ritengono invece di sì. Lo Zolpidem, in tal senso, è solo l’ennesima spigolatura di questa vicenda: la sua conclamata esistenza dimostra che la suora è attendibile tout court? O si tratta piuttosto di un dato neutro? La scelta di celebrare il dibattimento a porte chiuse, poi, non ha facilitato il compito di chi questo processo doveva raccontarlo e, invece, ha dovuto affidarsi a resoconti indiretti e, per giunta, quasi sempre parziali. Il tutto, ovviamente a scapito della cronaca e della corretta informazione. Ma per fortuna, ormai, è finita. Il prossimo 22 giugno, infatti, inizierà la discussione in

Padre Fedele Bisceglia aula, con la requisitoria dei pm Adriano Del Bene e Salvatore Di Maio, seguiti dai legali di parte civile Marina Pasqua e Amelia Ferrari. La sentenza è prevista per il 4 luglio, anticipata dalle arringhe difensive di Bisceglia e Caruso, con Elisa Sorrentino e Roberto Loscerbo in rappresentanza di Antonello Gaudio. Nell’attesa, però, uno dei diretti interessati è tornato a far sentire la pro-

pria voce. Ieri, infatti, padre Fedele ha reso dichiarazioni spontanee, sottolineando come, in cinque anni, non sia emersa una sola prova a dimostrazione della sua colpevolezza. Il monaco aggiungerà qualcos’altro oggi pomeriggio, alle 15.30, nel corso di una conferenza stampa dai lui indetta all’hotel Royal a Cosenza. MARCO CRIBARI m.cribari@calabriaora.it


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Reale, quattro anni per Zappalà Condannati in 19, le pene più pesanti per Giuseppe Pelle e Rocco Morabito LE CONDANNE

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Il gup Daniela Oliva non ha risparmiato nessuno. Pene durissime per gli esponenti di spicco delle cosche di ’ndrangheta, meno afflittive ma ugualmente significative per i candidati alle elezioni regionali dell’anno scorso che avevano bussato con deferenza alla casa del boss Giuseppe Pelle per chiedere sostegno elettorale. L’intreccio tra ’ndrangheta e politica era uno dei filoni principali dell’inchiesta “Reale” che nel dicembre dello scorso anno aveva portato in carcere l’allora consigliere regionale Santi Zappalà. Quattro anni di reclusione sono stati inflitti all’esponente del centrodestra, con l’accusa di corruzione elettorale. Sono 19 in tutto gli imputati che ieri sono stati giudicati al termine del rito abbreviato. La condanna più alta è stata inflitta a Giuseppe Pelle e Rocco Morabito, vent’anni di carcere. Di poco inferiore, 18 anni, per Giovanni Ficara e Antonino Latella. Le sorprese non sono mancate anche sul versante politico della vicenda. La stangata è arrivata per l’imprenditore Giuseppe Antonio Mesiani Mazzacuva, che avrebbe portato Santi Zappalà (candidato nella lista del Pdl) in tour elettorale. È stato condannato a otto anni e otto

PENA

IMPUTATI Pelle Giuseppe Latella Antonino Morabito Rocco Ficara Giovanni Billari Costantino Carmelo Pelle Domenico Pelle Sebastiano Mesiani Mazzacuva Giuseppe A. Pelle Antonio (cl. 87) Versaci Mario Nucera Pietro Antonio Iaria Filippo Pelle Antonio (cl. 86) Carbone Sebastiano Francone Giuseppe Macrì Giorgio Zappalà Santi Iaria Francesco Aiello Liliana

IN CARCERE L’arresto dell’ex consigliere regionale Santi Zappalà mesi di reclusione. Durissima anche la decisione del gup nei confronti di Pietro Antonio Nucera, con una pena inflittagli di otto anni di reclusione. Secondo il castello accusatorio della Direzione distrettuale antimafia di

L’intreccio tra ’ndrangheta e politica uno dei filoni principali dell’inchiesta

Reggio Calabria non è soltanto uno dei tanti candidati alle elezioni regionali (nella lista Insieme per la Calabria) che avrebbero sperato nell’aiuto del grande elettore Giuseppe Pelle. Ma da medico avrebbe offerto la sua disponibilità a curare anche i latitanti della cosca. Di lui si parla in alcune intercettazioni captate proprio nella casa di Bovalino del capobastone. Condannato a due anni e otto mesi di reclusione Filippo Iaria, candidato nella lista

dell’Udc, e a due anni e due mesi Liliana Aiello, candidata nella lista Insieme per la Calabria. Regge pienamente, dunque, l’accusa della Direzione distrettuale antimafia, che aveva messo in luce la pericolosità del progetto di Giuseppe Pelle, emersa nelle intercettazioni mentre discuteva con i suoi amici di dover scegliere un candidato da appoggiare unitariamente (si riferiva a tutte le cosche) nelle istituzioni pubbliche, in ma-

Overland, tutti a giudizio Alla sbarra esponenti di spicco della cosca Cataldo di Locri REGGIO CALABRIA Tutti a giudizio. Il gup di Reggio Calabria, Antonino Laganà, ha disposto che si celebri il processo per i 31 imputati nel procedimento “Overland”, che vede alla sbarra i principali esponenti della cosca Cataldo di Locri per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria era scattata il 20 maggio di tre anni fa. Nella rete della polizia di Stato, che aveva operato in stretto coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, erano caduti una quarantina di soggetti, che secondo l’accusa erano organizzati in un vero e proprio gruppo strutturato in cui ognuno aveva un ruolo preciso per la gestione dell’importazione di stupefacenti in ambito nazionale, coinvolgendo anche le regioni del Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Piemonte, e internazionale con collegamenti che arrivavano in Colombia, Cartagena, Repubblica Dominicana, Marocco. Le persone coinvolte nell’operazione sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In undici hanno optato per il rito abbreviato: Antonio e Roberto Zucco, Anna Spadaro, Lelio Pileggi, Cosimo Panetta (classe ’84), Antonietta e Luigi Marchetta, Alessandro Spadaro, Antonio Giorgi, Giuseppe Correale. Per loro il processo

Il processo inizierà il 20 ottobre nel Tribunale di Locri (sopra) inizierà il 4 novembre a Reggio Calabria. Per tutti gli altri, invece, la prima udienza si terrà nel Tribunale di Locri il 20 ottobre. Tra gli imputati eccellenti, che sono una ventina in tutto, figurano i capifamiglia della cosca Cataldo, ritenuti esponenti di spicco dell’omonima famiglia mafiosa di Locri. L’indagine coinvolge anche le cosche di Platì e di San Luca, che fanno capo alle famiglie Marando e Platì da un lato, Pelle-Vottari e Nirta-Strangio dall’altro. Crocevia del narcotraffico internazionale si conferma ancora una volta la Locride, con collegamenti molto

stretti con i narcos sudamericani. Già nel 2005 erano state arrestate altre sei persone, tra cui Antonio e Francesco Cataldo, per gli stessi reati. E ancora prima nel 2004 le indagini della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno avevano cristallizzato l’imponenza delle cosche della costa jonica reggina nei traffici internazionali di eroina, cocaina e hashish. Un flusso continuo, ancora oggi, che parte dal Sudamerica e dal Marocco per arrivare in Calabria. E poi da qui verso tutta Europa. a.i.

niera da potere contare su una persona di fiducia che avrebbe garantito appoggi per appalti e gli interessi delle cosche. La Regione Calabria e la Provincia di Reggio Calabria, costituitesi parti civili, avranno un risarcimento di 1.500 euro ciascuna. Il giudice ha inoltre disposto la confisca del distributore di benzina Esso in contrada Giudeo di Ardore e del bar annesso, più il terreno sul quale sorgono. Rientrano nelle disponibilità

20 anni 18 anni 20 anni 18 anni 8 anni 12 anni 10 anni 8 anni e 8 mesi 10 anni e 8 mesi 8 anni 8 anni 8 anni 4 anni 4 anni 4 anni 6 anni 4 anni 2 anni e 8 mesi 2 anni e 2 mesi

dello Stato anche l’intero patrimonio della Freedom Cafè sas di Antonio Pelle e Sebastiano Carbone & C., l’intero patrimonio dell’impresa individuale Azzurra Costruzioni geometra Pelle Antonio che ha sede legale a San Luca, le quote sociali e il patrimonio aziendale della società Il punto edile srl con sede a Bova Marina. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni. ANNALIA INCORONATO a.incoronato@calabriaora.it

fehida

L’avvocato chiede l’assoluzione di Nirta LOCRI (RC) L’assoluzione del presunto boss Gianluca Nirta, dei suoi fratelli Giuseppe e Francesco e di Sebastiano Romeo, imputati nel processo a 14 persone accusate, a vario titolo, della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio ed i Pelle-Vottari e della strage di Duisburg, è stata chiesta dal loro difensore, Antonio Russo, nel corso dell’udienza celebrata ieri davanti ai giudici della Corte d’assise di Locri. I fratelli Nirta sono accusati, tra l’altro, dell’omicidio dell’allevatore Bruno Pizzata, ucciso il 4 gennaio 2007 come risposta, seStessa richiesta condo l’accusa, alla strage Natale in cui fu uccisa per i fratelli del di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, e altre presunto boss persone, tra le e per Sebastiano quattro quali un bambino, rimaRomeo sero ferite. L’avvocato Russo ha evidenziato che nei giorni successivi all’omicidio della moglie Nirta è sempre rimasto in casa ad accudire i figli, mentre Francesco rimase ferito a un piede nello stesso agguato e quindi era impossibilitato a muoversi. Infine, il legale ha sostenuto che l’altro fratello Nirta, Giuseppe, è cardiopatico e non avrebbe potuto partecipare ad un agguato. Sono poi intervenuti gli avvocati Antonio Mazzone e Enzo Nobile, difensori di Sebastiano Strangio, attualmente latitante, fratello di Maria. A suo carico, hanno sostenuto i legali, c’è sono un’intercettazione ambientale quando l’uomo si trovava nella caserma dei carabinieri di Bianco e dalla quale «non si evince assolutamente un suo coinvolgimento nell’omicidio di Pizzata». L'udienza è stata poi aggiornata a domani.


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“caso fallara”/l’esclusiva

Comune di Reggio Le “mazzette” dirottate a Malta E’ il nuovo inquietante filone investigativo su cui lavora la Procura della Republica

VITTIMA Orsola Fallara, ex dirigente del settore finanze del Comune di Reggio, morta suicida dopo avere ingerito lo scorso 16 dicembre acido muriatico In alto la sede del Comune di Reggio Calabria, a palazzo San Giorgio

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Fiumi di denaro provenienti indirettamente dalle casse dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria spiccavano il volo verso Malta; lì venivano fatti “transitare” all’interno dei casinò dell’isola anglosassone per poi essere investiti nel mondo finanziario maltese. È questa la clamorosa ipotesi alla quale starebbero lavorando i magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell’ambito del cosiddetto “caso Fallara”. Si tratterebbe di un filone dell’inchiesta che ha scosso già da diverso tempo le stanze di palazzo San Giorgio. La parte concernente gli investimenti finanziari effettuati sull’isola di Malta sarebbe contenuta all’interno di un documento redatto dalle forze dell’ordine e già consegnato ai magistrati reggini. Il meccanismo sarebbe semplice ed allo stesso tempo ingegnoso e coinvolgerebbe dei soggetti particolarmente vicini alla precedente amministrazione comunale di Reggio Calabria, all’epoca guidata da Giuseppe Scopelliti, oggi presidente della Regione. È bene sottolineare che, secondo quanto trapela, il filone d’indagine sarebbe davve-

Un fiume di denaro sarebbe transitato verso l’isola e poi “ripulito” attraverso false vincite ai casinò Quindi sarebbe stato investito in immobili Le ipotesi di illecito sono contenute in un documento redatto dalle forze dell’ordine e già consegnato ai magistrati coordinati da Pignatone ro nella sua fase embrionale e al momento non contemplerebbe alcun soggetto nella qualità d’indagato. Solo un’ipotesi tutta da approfondire, dunque, ma che sembra essere suffragata da elementi concreti in mano agli inquirenti. somme indebite Partirebbe tutto da qui: da somme che trovano la loro fonte originaria in pagamenti non dovuti, ma erogati ugual-

mente dal Comune. Una pratica che somiglia tantissimo a quella messa in atto nell’ormai famoso “caso Fallara”. E che questa nuova ipotesi di reato sia finita all’interno del fascicolo concernente le autoliquidazioni indebitamente effettuate dall’ex dirigente al settore finanze e tributi ne sarebbe l’ulteriore conferma. Tali somme, che ammonterebbero a cifre con diversi zeri, secondo quanto avrebbero ricostruito gli investigatori,

sarebbero poi giunte materialmente sull’isola di Malta. Ma perché è stato scelto proprio il piccolo Stato che si trova al centro del Mediterraneo? È presto detto: l’amministrazione comunale di Reggio Calabria aveva avviato un progetto per lo studio della lingua inglese rivolto ai giovani reggini che avrebbero potuto raggiungere l’isola ex colonia anglosassone, approfondire gli studi e godere delle bellezze che la zona offre.

Un’iniziativa meritoria e che ha permesso anche un incremento notevole dei voli da e per l’aeroporto di Reggio Calabria, grazie alla presenza proprio della compagnia di bandiera Air Malta che, con i suoi aeromobili, fa la spola tra l’isola, Reggio e Roma e viceversa. Un’intensificazione notevole dei rapporti tra le due realtà del Mediterraneo. “riciclaggio” al casinò Utilizzando tali voli, alcuni soggetti avrebbero portato delle ingenti somme sull’isola con destinazione casinò. Pare che in un caso, addirittura, un soggetto vicino all’amministrazione comunale sia stato pizzicato con una valigia piena di soldi ed in procinto di partire per l’isola. Lo stesso sarebbe stato poi controllato negli uffici delle forze dell’ordine. Che le case da gioco siano un luogo spesso scelto da chi ha intenzione di riciclare il denaro di provenienza non propriamente lecita è ormai cosa risaputa. Nel passato sono stati diversi i casi in cui anche delle organizzazioni malavitose ne hanno fatto uso. Ma qui si sarebbe su un piano totalmente differente e slegato da qualsivoglia realtà riconducibile alla criminalità organiz-

alle origini dell’inchiesta

Un suicidio da “indagare” A dicembre il gesto estremo. Ma i conti non tornano REGGIO CALABRIA Sono le 23.58 del 16 di- zione comunale da parte della Fallara, lei che era dicembre scorso quando Orsola Fallara afferra il te- rigente dell’ente di palazzo San Giorgio. Ne nasce lefono cellulare e chiama il 112. Chiede aiuto. Ha una polemica infuocata che porta alla convocazioappena ingerito dell’acido muriatico. Vuole suici- ne di diverse conferenze stampa. L’ultima è quella darsi. Poi ci ripensa. Si trova sulla banchina del por- che la stessa Fallara effettua il 16 dicembre, poco prito di Reggio Calabria. Viene soccorsa e sottoposta a ma di togliersi la vita. È un momento nel quale la diversi interventi chirurgici. Tutto inutile: spira po- donna chiede scusa per quello che è accaduto. E lo fa riferendosi al presidente Scopelchi giorni dopo all’interno degli liti in particolare. Poco dopo quelospedali “Riuniti”. Una morte che Qualche giorno conferenza, in cui non ha sconvolto tutti quella dell’ex diprima della morte l’accorata erano mancati dei riferimenti che rigente al settore finanze e tributi. Una morte strana che, seppur acl’inspiegabile furto lasciavano trasparire qualcosa di non detto, l’auto della Fallara viene certata dal punto di vista giudiziadi documenti forzata e da lì vengono asportati alrio con un’inchiesta che ha confere cellulari cuni documenti che la donna customato in modo chiaro che si è tratdiva all’interno. Qualche ora dopo, tato di suicidio, lascia alcuni margini oscuri circa le motivazioni che l’hanno condot- Orsola prende la vettura si reca al porto e ingerisce ta a compiere questo estremo gesto. La vicenda par- l’acido muriatico. Dalla sua morte molte cose sono te da un esposto presentato in procura dall’ex accadute sotto il profilo giudiziario, soprattutto con assessore regionale al bilancio Demetrio Naccari l’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufCarlizzi e dall’ex consigliere comunale Sebi Romeo. ficio del governatore Giuseppe Scopelliti, all’epoca I due denunciano l’autoliquidazione di somme non sindaco di Reggio. Ora giunge questo nuovo potendovute quale consulente esterno dell’amministra- ziale terremoto che potrebbe squassare ancor di più

Il luogo in cui la Fallara ha ingerito l’acido muriatico una già difficile situazione all’interno di palazzo San Giorgio dopo l’invio degli ispettori, ai quali, tra l’altro, pare sia stato dato un supplemento d’incarico per accertare ulteriori elementi dopo i 130 milioni di euro di disavanzo trovati durante l’ispezione. Di certo c’è che Orsola Fallara ha portato con sé molti più segreti di quelli che si possono immaginare. Lei che, rimasta da sola, ha deciso di morire facendosi corrodere dall’acido, quasi a voler cancellare ogni traccia di ciò che custodiva. con. mi.

zata. Va ricordato che siamo solo nel campo delle ipotesi, basate su un meccanismo che, per quel che è dato sapere, se rispondente al vero sarebbe semplice ma ingegnoso: i soggetti in questione avrebbero portato dei soldi all’interno di un casinò, simulato delle vincite, consegnato i denari provenienti dalla Calabria e incassato i soldi “puliti” dello stesso casinò. Il tutto con una percentuale sulla somma che sarebbe stata trattenuta da qualche addetto infedele. investimenti a malta Tali somme, dunque, sarebbero state la base per poter effettuare degli investimenti di natura finanziaria sull’isola. Sempre dalle ipotesi trapelate, pare che vi siano stati interessi nel campo degli alberghi, dei casinò stessi e di un albergo interno ad un casinò. Si ipotizza addirittura che qualche investimento possa essere stato fatto pure in quote della compagnia aerea Air Malta, ma questo è un dato tutto da verificare. Nulla di illecito, sia chiaro, nell’investire dei soldi in attività finanziarie o immobiliari, ma il punto al vaglio degli inquirenti è quello di capire l’origine delle somme utilizzate per effettuare gli investimenti stessi. In sostanza, dunque, le società presso le quali sono stati investiti i capitali non sono assolutamente coinvolte nella vicenda. Ci sarebbe invece un personaggio chiave residente a Malta che avrebbe svolto il ruolo di punto di riferimento strategico con i soggetti reggini. Una sorta di referente in grado di fornire adeguata assistenza. scenario inquietante Dal “caso Fallara” (come si ricorderà la donna si suicidò lo scorso mese di dicembre dopo settimane di polemiche fortissime) ci si sposta adesso su un altro filone che appare ancor più particolare e che potrebbe riservare a breve sviluppi decisamente clamorosi. Di certo c’è che, come ribadito in precedenza, quella a cui starebbero lavorando i magistrati della Procura di Reggio Calabria guidati da Giuseppe Pignatone è una vicenda che potrebbe aprire scenari inquietanti sulla gestione dei soldi all’interno di palazzo San Giorgio. CONSOLATO MINNITI c.minniti@calabriaora.it


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operazione principessa I 30 INDAGATI Girolamo Giovinazzo Antonio Giovinazzo Angelo Giovinazzo Francesco Giovinazzo (Classe ’66) Natalia Albanese Rosanna Sainato Angela Maria Rosa Giovinazzo Maria Cristina Stanganelli Concetta Giovinazzo Maria Giovinazzo Fortunato Curinga Caterina Curinga Urbano Curinga Marco Giovinazzo

Francesco Giovinazzo (classe ’75) Antonio Galluccio Antonio Ascrizzi Giuseppe Raso Girolamo De Masi Aldo Musmeci Giuseppe Sposato Salvatore Contartese Carmelo Castagna Giovanni Fedele Carmelo Manfré Renalda Albanese Caterina De Masi Giuseppe Chiaro Jerome Mandaglio Antonio Iefalo

LE 7 SOCIETÀ SOTTOPOSTE A SEQUESTRO PREVENTIVO Great Southern Hotel & Residence Srl I Falegnami di Giuseppe Chiaro & C. Sas Oliveto Principessa Srl Olearia Casalnuovo Srl Re. Gi. Olearia di Girolamo Giovinazzo & C. Sas Gruppo Giovinazzo Srl An.Lu.Gi. Olearia di Urbano Curinga & C. Sas

SIGILLI A destra, l’ingresso dell’hotel Grimaldi Palace. In basso, un momento della conferenza stampa

Fatture false per fondi veri Palmi, blitz della Guardia di finanza: 37 indagati e otto imprese sequestrate gruppo operava anche nel settore oleario, percependo i contributi Agea. L’aspetto truffaldiSembravano aziende sane e operative a pri- no sta nel fatto che i soggetti indagati gonfiavama vista, ma in realtà sarebbero state strumen- no le fatture, che risultano emesse da due sotali per ottenere contributi pubblici che di fat- cietà cartiere, la Ascrizzi Gaetano e la Scam srl. to non sono mai stati utilizzati per lo scopo per Gli investigatori della Compagnia di Palmi e cui erano stati erogati. Il colpo inferto dalla della Tenenza di Taurianova hanno scandagliaGuardia di finanza nella complessa operazione to i movimenti tra le diverse società, riuscendo “Principessa” coordinata dalla procura di Pal- a ricostruire i passaggi dai quali si evidenzia il mi è durissimo. Otto imprese sequestrate per meccanismo posto in essere dagli imprenditoun valore di trenta milioni di euro. Tra queste ri. La vicenda parte dai primi anni 2000 quanla struttura alberghiera Uliveto Pincipessa Park do le due società appositamenHotel, da cui l’operazione te costituite, sono state utilizprende il nome. Un complesso Il valore zate per sostenere un vorticocostituito, tra l’altro, da villette economico so giro di fatture per operazioin stile mediterraneo, piscina, ni parzialmente o del tutto ineparco giochi ed impianti spordelle aziende sistenti accompagnato da fittitivi, che si caratterizza per esseè pari a 30 zie movimentazioni bancarie, re immerso in un ampio parco milioni di euro finalizzato - secondo l’accusa composto prevalentemente da all’unico scopo di creare, di ulivi secolari. Sigilli anche all’elegante hotel Grimaldi Palace. Sono 37 i sog- fronte agli enti erogatori, una platea di costi getti indagati, a vario titolo, per i reati di truffa inesistenti, così da ripianare, attingendo ai conper il conseguimento di erogazioni pubbliche, tributi pubblici erogati ai sensi della legge 488, falso, emissione ed utilizzo di fatture per ope- le casse della Re.Gi. Olearia sas e della nota struttura alberghiera Uliveto Principessa Park razioni inesistenti. Tutto il sistema era legato alla famiglia Gio- Hotel. Per quest’ultima, tra il 2001 e il 2006 vinazzo, che aveva “legato” in qualche modo gli era stato richiesto un contributo pubblico di olindagati al meccanismo per la commissione tre sette milioni di euro, anche se in realtà podelle frodi. A partire dall’anno 2000 circa, se- co meno di due milioni sono stati effettivamencondo gli investigatori, la famiglia è riuscita tra- te erogati. Per quanto riguarda le operazioni nel settomite le truffe a costituire un vero e proprio impero economico. Oltre a quello alberghiero, il re oleario, le indagini hanno evidenziato che le REGGIO CALABRIA

«Tutti erano consapevoli della truffa» Reda: frode compiuta scientificamente

ditte G. M. e la D. M. C. in qualità di produttri- sultando cessionaria della Great Southern Hoci di olio di oliva, e la Olearia Casalinuovo srl in- tels & Residences srl, una società finanziata con sieme alla Re.Gi. Olearia sas in qualità di acqui- contributi pubblici per complessivi 273mila eurenti, si erano serviti di documenti emessi fit- ro, su circa 410mila concessi (a fronte di una tiziamente dal Gruppo Giovinazzo srl per la spesa inizialmente prevista pari a 1,2 milioni presunta molitura delle olive, al fine di conse- di euro) avendo utilizzato fatture false emesse guire tra il 1999 ed il 2010, indebiti contributi dalla Scam srl per oltre 980mila euro per la pubblici Agea pari, complessivamente, a oltre realizzazione di opere murarie in realtà esegui2,7 milioni di euro. Il giro non finisce qui. Ol- te da soggetti diversi con fatturazioni distinte. Utili alle indagini sono risultate, precisano tre ai contributi per l’agricoltura, le società avevano fatto richiesta di ammissione ai contribu- gli investigatori, le segnalazioni di operazioni ti previsti dalla legge 488. In particolare il bancarie sospette inviate alla Guardia di Finanza dall’attuale Unità di InforGruppo Giovinazzo ha percemazione Finanziaria della pito 670mila euro su una speSistema legato Banca d’Italia, tramite le quasa prevista di 978mila; mentre alla Famiglia li si è potuto scoprire che nula Re.Gi. Olearia aveva chiesto merosi trasferimenti di valori finanziamenti per oltre un miGiovinazzo effettuati dalla Scam e dalla lione di euro ottenendo un Sigilli anche Oliveto Principessa srl attestacontributo di 520mila euro. A all’hotel Grimaldi vano falsamente, nei confronqueste si aggiungono la la ti della Banca incaricata di cuOlearia An.Lu.Gi. di Curinga Urbano & C. sas e la “I Falegnami di Chiaro rare le singole istruttorie per i finanziamenti Giuseppe & C. sas”, anch’essa percettrice di pubblici richiesti, il sostenimento di costi ed contributi tramite legge 488 per un importo apporti di capitale proprio, in misura congrua superiore ai 640mila euro (a residuo della spe- alle prescrizioni del programma, al solo fine di sa iniziale prevista in oltre 1,4 milioni di euro). consentire agli associati il conseguimento dei Sarebbero state utilizzate le false fatture emes- contributi previsti dalla legge 488. Emergono, se dalla Scam e dalla ditta individuale Ascrizzi infine, profili di evasione fiscale poiché il grupGaetano per l’effettuazione di lavori in econo- po Giovinazzo avrebbe realizzato profitto memia che superano l’ammontare complessivo di diante la creazione di falsi crediti di Iva per cir14,5 milioni di euro circa. La prima, in partico- ca 5,4 milioni di euro. lare, (gestita comunque da soggetti riconduciANNALIA INCORONATO bili al gruppo), è stata attratta dalle indagini ria.incoronato@calabriaora.it

REGGIO CALABRIASono oltre cinquanta i finanzieri impegnati nell’operazione “Principessa” nella fase esecutiva dei sequestri. Un’operazione di polizia economico finanziaria “pura”, così la definisce il colonnello Alberto Reda. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza è soddisfatto per un’indagine che “qualifica” il corpo delle Fiamme gialle. Investigatori impegnati a scoprire quella che viene descritta come «una frode portata a termine scientificamente dalla famiglia Giovinazzo», sulla quale si sono concentrati gli sforzi che hanno condotto all’emissione del decreto di sequestro firmata dal gip di Palmi Paolo Ramondino. Alla Guardia di Finanza sono giunti i complimenti del procuratore della cittadina della piana, Giuseppe Creazzo, che ha definito l’indagine «brillante». Accanto a lui era seduto il sostituto procuratore Salvatore Dolce, che ha accompagnato i finanzieri nelle fasi dell’indagine e ha fatto notare che «il giudice ha disposto il sequestro delle quote societarie e del patrimonio degli indagati che sono stati utilizzati per commettere il reato». Un risultato importante perché viene colpito il

mezzo, in qualche modo, per mettere a segno le truffe. Il magistrato ha parlato delle attività imprenditoriali della famiglia Giovinazzo come «un gruppo con una stabile organizzazione per la commissione di questi delitti». Dolce ha inoltre reso noti alcuni episodi inquietanti, come la simulazione di furti quasi contestualmente all’arrivo della Guardia di Finanza. Le intenzioni tuttavia erano già state neutralizzate all’origine grazie a elementi già acquisiti in precedenza sulle operazioni sospette. Il capitano Bartolomeo Scalabrino, comandante della Compagnia di Palmi, ha spiegato che «l’operazione è il fulcro di una più ampia attività d’indagine» e messo un punto fermo sull’ipotesi accusatoria che vede la famiglia Giovinazzo al centro di un sistema truffaldino che in realtà «godeva della compiacenza di tutti i soggetti indagati». Tra le persone iscritte nel registro degli indagati figurano anche prestanome della famiglia Giovinazzo. Tutti consapevoli, secondo i finanzieri e la Procura, del meccanismo. a. i.


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operazione principessa

S’intascavano i finanziamenti della 488 Diversi i sistemi ideati dalla holding dei Giovinazzo per appropriarsi illecitamente degli aiuti europei Creavano società “cartiere” intestate a prestanomi

matrioske truffaldine

L’economia insana che ha inquinato tutto GIOIA TAURO (RC) Avevano tirato su una serie di baracconi finanziari capaci di attirare decine di milioni di euro di finanziamenti pubblici, in un vortice di matrioske economiche che hanno finito per inquinare – così sostengono gli inquirenti – lo stesso tessuto economico imprenditoriale di buona fetta della Piana di Gioia Tauro. Un gruppo finanziario capace di manipolare a proprio piacimento le contabilità di numerose aziende direttamente o indirettamente riconducibili alla holding dei Giovinazzo, in grado di certificare sui libri contabili anche quello che, nella sostanza, non esisteva.

la società che «già priva di uomini, mezzi e strutture idonee alla realizzazione delle opere commissionate, le cedeva in subappalto ad altre ditte individuali anche esse prive di risorse personali e materiali idonee a questi scopi». Un giochetto neanche troppo complicato, ma che era riuscito a garantire al gruppo le giustificazioni contabili per le richieste effettuate per ottenere i finanziamenti pubblici.

Il vortice degli assegni In questa contabilità più che creativa portata avanti dal gruppo Giovinazzo, salta poi fuori un vortice di assegni bancari che cambiano di maLa Scam no, almeno nomiIl caso Scam Paradigma evifatturava lavori nalmente, per il saldo di fatture ledente di questo inmai realizzati gate a lavori mai tricato sistema di o realizzati realizzati – fatto scatole cinesi, è costituito dal caso in “autonomia” che emerge dallo scalino temporale della Scam s.r.l. esistente tra la data l’azienda “cartiera” tirata su occultamente dai cugini delle fatturazioni e la realizzazione Gimmy e Antonio Giovinazzo uni- effettiva dei lavori in questione – per camente per fatturare lavori mai poi tornare, immediatamente nella realizzati o realizzati in “autonomia” disponibilità del gruppo. Assegni economica e poi rendicontati con ta- passati di mano, cambiati dai beneriffe gonfiate oltre misura e che i giu- ficiari, ma mai, o quasi mai, ritirati dici della procura palmese bollano visto che gli stessi assegni, una volcome «puramente funzionale agli ta cambiati al bancone degli istituti interessi criminali dell’associazio- bancari venivano poi «con il conne». Un’azienda di cui è formalmen- senso dei beneficiari», utilizzati da te amministratore Antonio Galluc- uno dei Giovinazzo che immediatacio ma che, scrivono nero su bianco mente provvedeva a girare le somgli inquirenti, nasce come «centro me, spesso molto pesanti, su conti motore attraverso il quale l’associa- direttamente riconducibili alle zione criminale ha posto le basi de- aziende frutto dei sequestri di ieri. gli artefici e raggiri e grazie a cui ha Un gioco contabile che consentiva conseguito indebite erogazioni pub- una duplice utilità: «quella di giubliche» visto che «i lavori edili per la stificare pagamenti di importi sorealizzazione delle opere finanziate vrafatturati nonché dimostrare l’aucon contributi pubblici, erano ese- mento di capitale sociale». Un pasguiti in economia, attraverso l’acqui- saggio fondamentale nella gestione sto diretto delle materie prime da «truffaldina» delle società finite nel parte le componenti l’associazione mirino della Procura e che consenche ne affidavano l’esecuzione a sog- tiva quindi di potere, sempre con le getti terzi che non rilasciavano fattu- stesse somme, garantire gli aumenre ovvero le rilasciavano per impor- ti del capitale sociale previsti in fututi e per attività diverse da quelle ef- ro e necessari a rispondere ai requifettivamente realizzate». Nella so- siti fondamentali per l’acquisizione stanza, sostiene la Procura di Palmi, dei contributi pubblici. (vimp)

In alto, due delle aziende poste sotto sequestro dalla Guardia di finanza

GIOIA TAURO (RC)

Imprese fittizie, lavori fatturati e mai eseguiti, società di comodo utilizzate per l’emissione di fatture totalmente false o finanziariamente assurde. E ancora “decoratori” che diventano grossi appaltatori su scala industriale, alberTruffe legate ghi ancora in anche divenire che vengono alla produzione spacciati coe spremitura me ultimati e delle olive pronti all’entrata in esercizio. Nelle carte dell’operazione “Principessa” c’è tutto, o quasi, il campionario degli orrori legato alle truffe sulla famigerata 488, la legge varata per correre in aiuto alle aree economicamente depresse del

Belpaese e divenuta, nel tempo, ricettacolo di interessi truffaldini che hanno contribuito, paradossalmente, ad affossare il territorio della Piana. Un gruppo economico – quello appartenente ai Giovinazzo – che secondo il certosino lavoro del procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo e del suo sostituto, Salvatore Dolce, dagli inizi degli anni novanta ha messo in piedi una serie di aziende – vere e fittizie – per raccogliere i cospicui finanziamenti elargiti a pioggia dalla Comunità Europea. Un vero e proprio reticolo di società – a responsabilità limitata, in accomandata semplice, insomma tutto il novero di aziende consentito dalla legge – tirate su principalmente da Gimmy e Antonio Giovinazzo, che grazie ad una serie di presunti prestanome, hanno finito per calamitare cospicui fondi agevolati, serviti al gruppo per incrementare oltre ogni decenza i patrimoni personali, oltre a quelli delle aziende direttamente o indirettamente riconducibili al loro gruppo finanziario. Nella monumentale ordinanza che ha portato ai sequestri di ieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi Paolo Remondino, traccia un quadro inquietante della realtà economica di Cittanova dove «emergono vari espedienti ed artifici – scrive Remondino - consistiti

nel rilascio e nel successivo utilizzo di false attestazioni o di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti ovvero nel compimento di operazioni bancarie meramente fittizie, realizzate anche per il tramite di ditte e società compiacenti attraverso i quali è venuto progressivamente formandosi il patrimonio aziendale di società come la Oliveto Principessa s.r.l., o la I Falegnami s.a.s. e, in ultima analisi, ampia provvista finanziaria a disposizione del complesso economico imprenditoriale facente capo alla famiglia Giovinazzo da Cittanova». E i modi per creare, e ampliare, questo presunto sistema di truffe ai danni dell’Unione Europea, pensati dal gruppo Giovinazzo erano tanti: dalle società “cartiere” tirate su da insospettabili prestanome che erano in grado di fatturare lavori mai eseguiti – e in alcuni casi anche eseguiti dopo essere stati fatturati, come nel caso della Scam s.r.l. – alla rendicontazione di macchinari necessari allo svolgimento delle attività imprenditoriali, che però nelle sedi delle aziende non ci erano mai arrivate, passando per le “consuete” truffe legate alla produzione e alla successiva spremitura dell’olio d’oliva, dove i numeri messi nei registri contabili erano completamente sganciati dalla realtà tanto che, la relazione degli esperti aveva «escluso radicalmente la possibilità dei fondi in questione di raggiungere i picchi di produzione indicati nelle domande». Un impero finanziario capace di gestire milioni di euro, che transitano lungo un gioco di scatole cinesi create ad uso e consumo del gruppo Giovinazzo. Almeno sino a ieri, quando gli uomini delle fiamme gialle di Palmi e di Taurianova, hanno posto i sigilli a sette, tra i gioielli, della holding della truffa. VINCENZO IMPERITURA v.imperituras@calabriaora.it


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operazione “on the road” la novità

Arriva l’associazione mafiosa per gli stranieri CATANZARO «Siamo davanti a una delle prime ordinanze di custodie cautelari che in Italia si occupa di associazione mafiosa straniera dopo la modifica del 416 bis del codice penale. In questo caso, però, abbiamo l’ulteriore novità che consiste nel fatto che il reato di associazione mafiosa viene contestato a cittadini italiani e stranieri che operavano per gli stessi interessi». Il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli, nel corso della conferenza stampa di ieri, sottolinea come tutta «l’attività criminale sia stata svolta in perfetto accordo con i clan della ’ndrangheta attivi nel comprensorio lametino. Il meticoloso e rapido lavoro dell’ufficio Gip del tribunale ha poi consentito di arrivare a risposte così efficaci in tempi strettissimi». Un concetto ribadito anche dal questore di Catanzaro Vincenzo Roca: «Si è dimostrato - ha detto - che quando svolgi attività criminali sul nostro territorio devi avere un collegamento con la criminalità organizzata». Secondo il questore, l’operazione “On the road” «si rivela di importanza stra-

CATANZARO Per poter incassare mazzette, da cittadini connazionali, hanno agito con la “benedizione” delle cosche del Lametino. Non poteva essere altrimenti. Solo così un sodalizio criminale composto da ucraini e calabresi è riuscito per oltre sei anni a mettere su un vero e proprio business legato alle estorsioni. Dodici le richieste di custodia cautelare da parte della procura antimafia del capoluogo, dieci quelle concesse dal gip Abigail Mellace, al momento sei le persone fermate sul territorio nazionale. Altre quattro sono attualmente ricercate: secondo gli agenti della squadra mobile di Catanzaro con ogni probabilità si trovano fuori dal Paese. A tutti i fermati, gli inquirenti contestano - a vario titolo - l’associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e detenzione illegale di stupefacenti. In pratica, la banda criminale imponeva il pizzo agli autisti dei pullman che facevano la spola tra la Calabria e l’Ucraina. E c’è di più: la squadra mobile ha motivo di ritenere che, sulla stessa direttrice, si sia sviluppato anche un traffico di armi. In questo senso, però, gli investigatori non sono riusciti a intercettare alcun carico. Nel corso della conferenza stampa in questura, i pm dell’Antimafia del capoluogo e gli investigatori della mobile spiegano come il “meccanismo” fosse ormai collaudato, organizzato da Matteo Vescio, 29 anni di Lamezia Terme,

Cosimo Berlingieri

tegica e testimonia l’ottimo raccordo tra polizia giudiziaria e autorità giudiziaria, un punto forte in questa provincia che ci permette di stare più tranquilli». Il procuratore capo del capoluogo Antonio Vincenzo Lombardo spiega quindi come «sia la richiesta di custodia cautelare da parte della procura che gli ordini di carcerazione emessi poi dal gip siano pregevoli. In questo caso è stata riconosciuta una doppia associazione, una mafiosa e una ordinaria. Gli ucraini e gli italiani hanno creato una simbiosi davvero perfetta - ha aggiunto il procuratore - e questa operazione deve dare fiducia ai cittadini ucraini che vengono in Italia per lavorare onestamente. Siamo quindi felici per il colpo assestato a questo tipo di sodalizio criminale che aveva trovato spazio nel comprensorio di Lamezia Terme». Poi, a proposito della brillante operazione coordinata dalla Dda e condotta dalla squadra mobile, Lombardo torna a battere su un tasto importante: «I tempi della giustizia - afferma il procuratore di Catanza-

ro - devono essere sempre così rapidi, il problema è che servono le risorse». Il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti ricorda poi che l’operazione, conclusa all’alba di ieri con l’esecuzione dell’ordinanze di custodia cautelare, è partita «da una segnalazione anonima giunta circa un anno fa e che ha permesso di avviare le indagini. Un’attività svolta essenzialmente sulle strade, con l’ausilio di video riprese e intercettazioni telefoniche e ambientali nel corso delle quali sono emersi i diversi interessi malavitosi del gruppo criminale, ma anche i ruoli ricoperti da ognuno». Il dirigente della Mobile fa riferimento poi «al caso della fidanzata ucraina di Matteo Vescio, la quale traduceva le minacce e le richieste estorsive ai suoi concittadini. A un certo punto - afferma Ruperti - si è anche rischiato lo scontro con altri cittadini ucraini che volevano interessarsi all’affare, ma proprio l’influenza delle cosche calabresi ha evitato lo scontro. Il gruppo, tra l’altro, godeva anche di favori, come nel caso del gestore di un’agenzia funebre coinvolto nell’operazione e che aveva fornito alla banda schede telefoniche intestate a defunti». i.g.

TANGENTI sulla tratta

Italia-Ucraina

La gang agiva con la benedizione delle cosche lametine

Chiedevano da 100 a 200 euro per ogni viaggio di merci e passeggeri persona già nota alle forze dell’ordine e ritenuta vicina alla cosca Iannazzo. Vasyl Koval, cittadino ucraino residente a Maida, di 28 anni, secondo

Matteo Vescio

quanto emerso nell’indagine, si sarebbe invece occupato della gestione pratica degli affari. Un’inchiesta che i vertici della Dda hanno denominato “On the road”, proprio perché è sulla strada che si consumavano le attività estorsive da parte del sodalizio. tappe obbligate e pestaggi Cerchiamo di capire come

Ugo Bernardo

funzionava il “programma” criminoso. La rapidità negli accertamenti non comune ha permesso ai poliziotti della squadra mobile, guidati da Rodolfo Ruperti, di appurare come l’obiettivo del gruppo era il mercato esistente tra le due nazioni, nello specifico tra il comprensorio Lametino e l’Ucraina. Indumenti, generi alimentari più volte mensilmente arrivano a Lamezia e a

Catanzaro, provenienti dal Paese dell’ex Unione Sovietica. Dodici, anche quindici passaggi al mese. Capitava allora che gli arrestati individuassero gli autisti ucraini degli autobus e dei camion all’interno dei quali arrivava la merce, imponendo loro il pagamento della classica mazzetta. Due le tappe obbligate, piazza D’Armi a Lamezia e il piazzale dinanzi al Benny hotel a Catanzaro. A ogni passaggio, si chiedevano cifre comprese tra i cento e i duecento euro. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Mellace, analizzando i ruoli di Vescio e Koval, si legge come «al fine di realizzare il programma associativo, con minacce esplicite o implicite di ritorsioni e con violenza consistita in veri e proprio pestaggi ai danni della vittima, costringevano […], autista di nazionalità ucraina, a corrispondere loro indebitamente

Nadiya Tymofiy

Nataliia Gordiichuk

la somma di 175 euro per ogni viaggio di trasporto merci e passeggeri effettuato sulla tratta Italia-Ucraina …». Nel disegno criminale non mancava poi il «cosiddetto “palo” dell’organizzazione» che - è scritto nell’ordine di carcerazione del tribunale - controllava «i movimenti degli autisti estorti, riferendone arrivi e partenze, nonché agevolando gli appartenenti all’organizzazione a eludere i controlli delle forze dell’ordine». Il sodalizio criminale, secondo quanto accertano gli agenti della mobile, era poi in grado di far giungere in Italia cittadini ucraini con documenti rumeni, consentendo così di trasformare le persone di origini ucraine in cittadini comunitari. Nell’operazione, oltre a Matteo Vescio e Vasyl Koval, in manette sono finiti anche Cosimino Berlingieri, 32 anni di Lamezia Terme, che risponde per alcuni episodi di droga; Nataliia Gordiichuk, 34 anni, ucraina residente a Lamezia Terme; Nadiya Tymofiy, 49 anni, ucraina domiciliata a Lamezia; Larysa Furkulitsa, 38 anni, anche lei cittadina ucraina che vive a Lamezia. Agli arresti domiciliari va invece Ugo Bernardo Rocca, 26 anni, di Lamezia Terme. Quattro persone sono al momento ricercate, oltre allo stesso Koval, anche Fedir Andriiesh, detto Igor, 32 anni ucraino domiciliato a Lamezia; Oleg Deulia, 26 anni, cittadino ucraino residente a Lamezia e Ivan Furkulitsa, ucraino domiciliato a Lamezia Terme. IVANO GRANATO i.granato@calabriaora.it

Larysa Furkulitsa


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Le sim intestate ai morti per il boss degli ucraini Così Vescio e gli altri comunicavano senza essere intercettati È solo la punta dell’indagine-icerberg sulla faida lametina

ARRESTO Larysa Furkulitsae, anche lei cittadina ucraina che vive a Lamezia. Sono in tutto sei le persone fermate, altre quattro persone sono al momento ricercate

CATANZARO Erano passati al Crea- legge? Perché, ad un certo punto, Matteo tore, ma loro - disgraziati ed ignari - ser- Vescio ed i suoi malandrini ucraini, è con vivano ancora al mondo dei vivi dediti al le schede dei morti che avevano iniziato crimine. Chi le esequie le aveva organiz- a comunicare. Almeno questo è ciò che zate, in fondo, conservava ancora qual- emerge dall’ordinanza di custodia cauteche loro documento: bastava consegnar- lare a loro carico vergata dal gip Abigail lo al malacarne che aveva bisogno di Mellace. Era gente - si legge negli atti del pm tiun’utenza insospettabile per curare i suoi affari senza correre il rischio di essere in- tolare delle indagini Simona Rossi - che tercettato. Così il malacarne si recava al nella malavita organizzata ci stava mani negozio di telefonia, acquistava qualche e piedi e che alla vigilia di una nuova cellulare vergine e si faceva attivare una guerra di mafia, tra le famiglie lametine a nuova sim, intestata a chi se n’era anda- pax ormai violata, si sentiva quei «cornuti» - così li definivano to ormai da un pezzo. delle forze dell’ordine Astuta l’idea, in fondo Il gestore sempre addosso. Avevaa chi mai sarebbe venuto dell’agenzia no ragione, perché gli in mente di intercettare funebre forniva agenti della Squadra moutenze di persone defundi Catanzaro erano te, soprattutto miti anziai documenti per bile sempre lì, solo che non li ni che in vita nessun guapoi attivare le sim vedevano. Erano lì perfiio avevano avuto con la

no mentre le utenze di «qualcuno che ci di droga che Mascaro, assieme ad un puzza» Matteo Vescio le commissionava, uomo della famiglia Iannazzo di Sambiamentre Francesco Costantino Mascaro, se, avrebbe inteso mettere in piedi con un l’impresario funebre, forniva i documen- canale d’approvvigionamento in Africo. ti necessari ad intestarle ed a renderle in- Sorprendentemente loquace, Vescio parsospettabili. Per il resto bastava un’ulte- lò anche di cavalli di ritorno, di supposti riore discreta attività di pedinamento e favori elargiti da Mascaro ai Iannazzo e di riscontro; così sapevano quale morto in- danneggiamenti a scopo estorsivo. Dopo tercettare per conoscere i fatti dei vivi sot- quell’interrogatorio si dileguò riparando in Ucraina, il Paese dei t’inchiesta. presunti scagnozzi Vasyl I due, d’altro canto, è Mascaro e Fedir Andriiesh, emerso nel corso delle incommissionava Koval il faccendiere ed il picdagini condotte dagli agenti del vicequestore delitti e Vescio li chiatore dell’associazione straniera» sgoaggiunto Rodolfo Rupereseguiva dietro «mafiosa minata la notte scorsa. ti, avevano anche altri ticorrispettivo Lì c’è rimasto qualche pi di rapporti «delinmese, poi il rientro in Itaquenziali». Mascaro - si apprende in particolare dalle intercetta- lia. Gli investigatori, però, sapevano che zioni - avrebbe commissionato diversi era intenzionato a tornarsene sul Mar Neepisodi delittuosi, Vescio dietro corrispet- ro per restarci a lungo. Così, grazie alla rativo li eseguiva. Il primo, ad esempio, pidità del gip Mellace, hanno ottenuto la avrebbe pagato mille euro al secondo per misura restrittiva necessaria per manteun atto intimidatorio perpetrato il 25 no- nerlo in Italia, altrimenti sarebbe stato vembre 2010 a Lamezia Terme, proprio tra gli attivamente ricercati all’estero. mentre Nicola Gualtieri, ventinovenne Matteo Vescio, appena ventinovenne, oripregiudicato poi spirato il successivo 16 ginario di Soveria Mannelli ma residente dicembre, cadeva in un agguato. E’ un a Lamezia, è una figura chiave, per queepisodio che lo stesso Vescio, interroga- sta ma anche per altre indagini. Al momento viene posto a capo di to dalla Squadra mobile subito dopo il fatale ferimento di Gualtieri, non esitò ad un’organizzazione mafiosa con accoliti ammettere. Ma ciò «costituisce l’oggetto stranieri, elemento di raccordo tra la madi un separato procedimento». Perché la ucraina e la ’ndrangheta lametina. Rel’inchiesta “On the road”, di fatto, s’inse- gista di estorsioni, minacce e ritorsioni. risce in un più articolato compendio inve- Indagando su di lui, però, gli inquirenti stigativo che riconduce il pm Rossi, il dot- iniziano a delineare uno scenario di fontor Ruperti ed i poliziotti catanzaresi fino do più vasto ed inquietante, a cominciaall’origine dell’ultima guerra di mafia de- re dai nuovi equilibri ’ndranghetistici in una delle zone più calde della città della flagrata a Lamezia Terme. Personaggio particolarmente interes- Piana ripiombata nell’incubo della guersate, dal punto di vista investigativo, Ve- ra di mafia. scio. Messo sotto torchio dopo l’agguato PIETRO COMITO a Gualtieri, riferì anche di presunti traffip.comito@calabriaora.it

dal possesso di armi alla falsificazione di documenti

Qualcuno rivelò l’esistenza dell’inchiesta CATANZARO “On the road” apre sunti uomini infedeli dello Stato. Uoautentiche autostrade investigative. mini delle forze dell’ordine che, grazie Non solo per capire le nuove dinami- all’aggancio offerto da una donna, che delinquenziali nelle zone di Lame- avrebbero spifferato l’esistenza di zia sottoposte al controllo delle storiche un’indagine a carico di alcuni tra i sogcosche Iannazzo e Gualtieri. Ci sono ar- getti arrestati o che, in altre circostanmi micidiali delle quali gli indagati in- ze, anche dietro compenso, sarebbero tercettati affermano candidamente di stati in grado di sistemare certe questioni soprattutto «a essere in possesso. Si Reggio». parla di estorsioni e Un’intercettazione danneggiamenti, e non gli infedeli captata dagli agenti solo contro i malcapitadel vicequestore agti autisti ucraini. Si pardello stato giunto Rodolfo Rula anche di traffici di esAvrebbero perti, l’8 luglio 2010 a seri umani come pure di spifferato partire dalle 15.58, è falsificazione di documenti per “legalizzare” l’inchiesta e dietro emblematica. In auto parlano Matteo Vela presenza in Italia di compenso scio ed il soldale Vasyl clandestini che avrebbeKoval: «Tutti hanno ro assunto identità e dasistemavano amici - dice Vescio ti anagrafici romeni, alcune questioni vedi Larissa (Larysa quindi comunitari. Ma Furkulitsa, trentasetsi parla anche di pre-

tenne ucraina destinataria di misura cautelare) che ha detto che lei i soldi li dà ad un marescialo dei carabinieri e di finanza. Larissa lei lo ha detto a me. Hai problemi tu a Reggio, chiama me e non ti preoccupare… Che lei conosce…». Forse millantavano, è probabile. Resta però il fatto che Vescio, appena quattro giorni prima, parlando proprio con Larissa, riferisce alla donna di «poter contare, all’interno del Commissariato di Pubblica sicurezza di Lamezia Terme - si legge nell’ordinanza del gip Mellace - sulla “collaborazione” di “un’amica”, di nome “Omissis”, la quale come già verificatosi in passato per altre vicende, lo aveva informato delle indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, precisando che ad essere indagato per estorsione era solo il Koval, atteso che il predetto era stato inquadrato dalle telecamere

piazzate dalla polizia presso il Benny Hotel di Catanzaro». L’annotazione immediatamente successiva viene sottolineata dal gip: «Effettivamente, alla data in cui avveniva la conversazione in esame, il procedimento in oggetto annoverava, quale unico indagato Koval Vasyl, monitorato dalla pg con strumenti di ripresa visiva dinnanzi al Benny Hotel di Catanzaro». p.c.


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Dramma sull’A3: la Procura di Palmi apre un’inchiesta

ANGELI Le sorelline Lucia e Patrizia Ciardella, morte entrambe a causa del tragico incidente sull’autostrada A3, nel tratto compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. Nell’impatto sterminata un’intera famiglia siciliana: il bilancio della tragedia è di cinque vittime

Sequestrati i mezzi coinvolti nello scontro Migliorano le condizioni della Laurendino COSENZA La dinamica dell’impatto - drammatico non è ancora chiarita. E per gli uomini del vicequestore Pasquale Ciocca, comandante della Polizia stradale di Vibo Valentia, non sarà semplice enuclearla. Perché del Suv Hyunday Tucson a bordo del quale viaggiava la famiglia palermitana sterminata lungo l’asfalto freddo dell’A3 è rimasto solo un ammasso di lamiere. nessun testimone Non ci sarebbero testimoni oculari dell’impatto, nessuno che possa fornire agli inquirenti una “versione terza” sulla dinamica dell’incidente: gli unici che potranno raccontare al pm Andrea Papalia, della Procura di Palmi, cosa sia esattamente accaduto intorno alle ore 15 di martedì nel tratto compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, sono l’autista del Tir coinvolto nello scontro, il 31enne F. S., di Maratea, e Antonella Laurendino, 25 anni appena, unica superstite dello scontro. Il camionista lucano potrà aiutare gli inquirenti quando si riprenderà dallo stato di choc in cui è ricadu-

DRAMMA Gli agenti della Polstrada di Vibo Valentia sul luogo della tragedia to subito dopo lo scontro; la donna palermitana, probabilmente, no. Perché a partire dall’altro ieri tenterà - consapevolmente o inconsapevolmente - di rimuovere volti, rumori, urla, angosce, sen-

sazioni provate nel corso dell’impatto mortale. Ha perso due figlie - una di 8 anni e l’altra di venti mesi - un fratello e la mamma, Antonella Laurendino. Li ha persi tutti d’un tratto, senza avere il

tempo di comprendere cosa sia esattamente accaduto. Lei sta bene, e non dovrebbe correre pericolo di vita. Ma la sua esistenza è ormai segnata in maniera indelebile e drammatica.

le reazioni

E’ polemica sulla sicurezza Un coro di proteste si leva contro «l’autostrada della morte» COSENZA E’ un coro di prote- che sfrecciano sulla stessa carregsta unanime quello che si solleva al- giata ma in direzioni opposte, a pol’indomani dell’ennesima strage chi centimetri l’una dall’altra. In sulla Salerno-Reggio Calabria, or- queste condizioni basta un attimo mai da molti ribattezzata come per andare incontro alla tragedia. Adesso, però, la Ca«l’autostrada della labria si indigna e morte», che ieri ha reagisce. Il più duro mietuto cinque vitdenuncia è il segretario regiotime, tra le quali nale del Pdci, Midue sorelline di otall’orizzonte Tripodi, to e due anni, e la I Comunisti italiani chelangelo che chiama direttaloro madre. Al cenpronti a denunciare mente in causa tro delle polemiche l’Anas ed i contrala mancanza di sii massimi vertici enti dei vari macrocurezza, soprattutAnas per il ritardo lotti quali correto nei tratti in cui si sponsabili degli inviaggia a doppio nei lavori di cidenti per non senso di circolazioammodernamento avere munito le ne a causa dei lavocorsie di marcia deri di ammodernagli idonei strumenmento in corso, messi sotto accusa per la loro lentez- ti di sicurezza. Una denuncia che za. Come quello tra Mileto e Rosar- Tripodi non intende lanciare solo no, dove ieri un Suv con una fami- sulla stampa, tanto che il partito ha glia palermitana a bordo ha centra- già dato mandato ai propri legali di to frontalmente un tir per poi finire preparare un esposto denuncia da sotto la fiancata. Sulla A3 ci sono presentare alla magistratura contro decine e decine di chilometri in que- il presidente dell’Anas Ciucci, il diste condizioni con auto e camion rettore, e funzionari dell’Azienda ed

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i contraenti generali. E di «concorso morale» dell’Anas in omicidio colposo plurimo parla anche un esponente del centrodestra calabrese, il presidente della prima commissione del Consiglio regionale Giuseppe Caputo, del Pdl, che sottolinea «l’eccessiva e vergognosa lentezza» dell’Anas nell’avanzamento dei lavori e propone, intanto, lo studio di «percorsi alternativi per i camion e per le autovetture». Il segretario generale dell’Adiconsum Cisl, Romolo Piscioneri, «indignato» per la strage di ieri, punta il dito con i tanti chilometri oggetto di lavori che finiscono per stressare i conducenti costretti ad un surplus di attenzione per così tanto tempo. Ad inasprire gli animi c’é anche la proposta di istituire il pedaggio per il transito sulla A3. I Giovani dell’Udc calabrese parlano senza tanti giri di parole di «una presa per i fondelli tanto evidente quanto avvilente» e invocano dal Governo «prima i servizi poi il pedaggio». Alessandro Sgherri (Ansa)

il tragitto Lei e i familiari stavano rientrando da Milano. Ma avevano fatto tappa nel Cosentino. A Paola. Volevano rendere visita a un congiunto rinchiuso nel complesso penitenziario. Ma non ne hanno avuto la possibilità per problemi burocratici legati alla mancata autorizzazione - che forse avrebbero dovuto richiedere con maggiore anticipo. S’erano rimessi in autostrada da quasi due ore quando s’è verificato lo scontro che non ha dato loro scampo. A perdere la vita sono stati Francesco Laurendino, le nipotine Lucia e Patrizia Ciardella, la mamma Patrizia Cirlincione e il 22enne Gianluca Riolo. Tutti di Palermo e tutti residenti al quartiere Sperone tra le cui stradine, l’altra sera, appresa la notizia della tragedia, sono si sono succedute scene di disperazione da parte di parenti delle vittime, amici e semplici conoscenti. Il dramma ha infatti toccato tutti. E nessuno è rimasto insensibile di fronte a una tragedia di queste proporzioni. Numerosi sono stati infatti gli appelli agli amministratori pubbli-

ci di Palermo affinché la famiglia interessata alla sventura non venga lasciata sola ma assistita e aiutata a intraprendere un nuovo percorso di ritorno a un’esistenza normale. le indagini A tentare di fare luce sulle cause del tragico scontro saranno gli agenti della Polstrada di Vibo Valentia, chiamati ad agire sotto le direttive della Procura di Palmi. Il pm Andrea Papalia ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente incaricando il medico legale di eseguire gli esami sulle salme delle vittime ed, eventualmente, approfondire sotto l’aspetto strettamente scientifico attraverso l’esecuzione di un esame autoptico sui corpi straziati dei componenti della famiglia siciliana. L’autista del tir potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati, ma a sua tutela. Del resto, l’alcol test e i controlli relativi alla eventuale assunzione di sostanze stupefacenti hanno dato tutti quanti esito negativo. PIER PAOLO CAMBARERI pp.cambareri@calabriaora.it


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E il Pd non smette di litigare Critiche da Guccione, Censore e Franchino. Il gruppo regionale li bacchetta Mentre in ogni parte d’Italia il Pd si lecca i baffi per i successi ottenuti e anche per quelli ottenuti dagli altri, in Calabria il medesimo partito continua a litigare non pago delle legnate ricevute. L’ultima querelle muove da una comunicato congiunto a firma dei consiglieri regionali Carlo Guccione, Bruno Censore (nelle foto), e Mario Franchino nel quale, fra l’altro, si legge: «C’è l’esigenza di dare una svolta al ruolo e alla funzione del gruppo regionale del Pd, dando vita ad una opposizione forte ed efficace contro il governo regionale di Scopelliti attraverso il rilancio di una iniziativa unitaria tra tutte le forze del centrosinistra di concerto con le rappresentanze politiche e istituzionali, con le forze economiche e sociali che esprimono una domanda di reale cambiamento in Calabria». La nota continua: «No, il Pd e il centrosinistra non faranno alcuno sconto a Scopelliti e al suo governo. Si apre una pagina nuova con un nuovo protagonismo. Le forze di opposizione debbono farsi carico di una forte ed innovativa proposta, a tale scopo si è deciso di dare mandato al coordinatore provinciale Villella, affinché di concerto con il commissario regionale Musi si dia vita nei prossimi giorni ad una iniziativa che impegni l’intero partito regionale e tutte le sue rappresentanze politiche ed istituzionali che in uno sforzo unitario possono contribuire

ad avviare quel cambiamento di fase necessario alla Calabria». Altrettanto dura la risposta in una nota a firma “del gruppo del Pd alla Regione”: «A beneficio di quanti, strumentalmente, fingono di aver perduto la memoria, in una precedente nota è stato già comunicato che i funzionari addetti sono stati incaricati di raccogliere tutta la documentazione inerente il lavoro svolto dal gruppo regionale del Pd: le proposte di legge, le inter-

giochi fatti

Comune di Reggio, giunta stravolta Nomi ripescati e partiti minori fuori Arena incontra i partiti della maggioranza e stravolge la giunta quasi ultimata nella giornata precedente. I malumori suscitati dal possibile siluramento di alcuni protagonisti del modello Reggio hanno avuto il loro effetto. Minasi, Plutino e Vecchio ieri si erano affannati a precisare che non erano per nulla preoccupati, né sul piede di guerra. Infatti due di loro tre sono stati ripescati sul filo di lana dal sindaco. E anche l’Udc, finito nel fuoco di fila del Pdl e dei partiti minori, potrebbe subire un ridimensionamento, non nel numero di postazioni, che rimangono due, ma nelle deleghe. Il vicesindaco che doveva essere centrista potrebbe essere, invece, l’esterno e coordinatore cittadino del Pdl Luigi Tuccio. Per il resto: altri due vanno al Pdl e sono Demetrio Berna e Tilde Minasi che scalza la Falcomatà. Vecchio sarà recuperato come presidente del Consiglio. Due le caselle per l’Udc: si tratta di Demetrio Porcino e Giuseppe Nociti. Altro cam-

bio nel drappello dei più piccoli. Nessuno spazio né per i Popolari liberali, né per il movimento Pace. A vantaggio della Scopelliti presidente che aumenta a 2 il numero dei propri assessori: Pasquale Morisani e Paolo Anghelone. Completano il quadro Walter Curatola per Reggio Futura e Giuseppe Martorano per il Pri. Il leader nazionale del Pri Francesco Nucara ha fatto valere tutto il suo peso e ha blindato una posizione per il suo partito sia al Comune che alla Provincia. Stamattina Arena annuncerà la giunta in conferenza stampa. Scopelliti sembrerebbe riuscito a salvare capra e cavoli. Avrà una giunta zeppa di protagonisti del modello Reggio, ha dato un ulteriore puntello all’accordo con Trematerra e ha accontentato l’amico di sempre Nucara. I mal di pancia dei piccoli e le istanze di rinnovamento della giunta ventilate negli scorsi giorni sono dettagli che presto saranno dimenticati. ric. trip.

reggio/2

Il Polo civico: non chiamateci ex All’orizzonte un gruppo a Palazzo Campanella REGGIO Il Polo civico proseguirà l’impegno politico assunto durante l’ultima campagna elettorale traducendolo in attività di controllo e proposta all’interno di Provincia e Comune. Ieri Pietro Fuda, Pasquale Tripodi e Peppe Bova hanno incontrato i cronisti per ribadire la propria autonomia rispetto a centrodestra e centrosinistra. «Non chiamateci più ex di qualcosa – ha ammonito Bova – saremo presenti con le nostre idee negli enti in cui siamo stati eletti e ci confronteremo sui problemi reali della gente. La nostra iniziativa è guardata con interesse in tutte le province calabresi e anche in consiglio regionale insieme a Tripodi sapremo essere punto di riferimento per il nostro movimento». Primo preambolo alla possibile costituzione di un gruppo nuovo in consiglio regionale in attesa di ulteriori schiarite a livello nazionale. Le recenti dichiarazioni di Casini su possibili alleanze con la sinistra alle prossime politiche potrebbero essere foriere di nuovi e ulteriori sviluppi sia in casa Udc che all’interno delle altre forze moderate. «Dichiarazioni che rendono ancora più incomprensibile le posizioni

del partito in Calabria» è tornato a dire l’ex capogruppo Udc Pasquale Tripodi. «In ogni caso il nostro intento è quello di evitare confusione sul nostro ruolo. Per questo vogliamo chiarire sin da subito che il nostro atteggiamento si misurerà con il confronto sui fatti, sugli atti, senza pregiudizio di schieramento partitico o politico». Fuda, dal canto suo, ha evidenziato come «ci siano aspettative nella società calabrese e reggina che ci impegnano per il consenso elettorale ricevuto. In Calabria ci sono problemi irrisolti per responsabilità della destra e della sinistra, a partire da Gioia, dalle risorse idriche, che bisogna affrontare, così come i ritardi di pagamento degli enti alle imprese, solo per fare degli esempi, su cui chiederemo conto senza fare ostruzionismi di maniera. Voglio dire: perché il cantiere della diga sul Menta è bloccato dal 2010 e nessuno ne discute? Vogliamo conoscerne i motivi, anche alla luce del recente risultato referendario. Così come vogliamo conoscere i programmi dell'Anas, dello Stato, sugli interventi per la 106 ionica, opere finanziate che però nessuno sa perché non partono». (ric. trip.)

l’appuntamento

Attività produttive, a Lamezia “Un anno insieme” LAMEZIA TERME Sabato, alle 11, nella sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, il governatore Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi (nella foto) presenteranno “Un anno insieme”, una iniziativa riguardante l’at-

tività gestionale svolta dal dipartimento delle Attività produttive con l’illustrazione delle misure per lo sviluppo predisposte dall’assessorato. Presenti i dirigenti Maria Grazia Nicolò e Marco Aloise. L’incontro sarà moderato da Piero Sansonetti, direttore di CO.

rogazioni e le mozioni; il testo integrale di tutti gli interventi svolti in aula; la sintesi dei lavori dei numerosi convegni tematici». Che continua: «È inaccettabile che perplessità sull’attività del gruppo, prontamente strumentalizzate sulla stampa, vengano avanzate da due consiglieri regionali (di uno dei due è ancora vivo il ricordo delle gesta compiute da segretario regionale del Pd) che non hanno mai partecipato alle numerose riunioni di

gruppo, alle iniziative pubbliche promosse dallo stesso gruppo e che, con interventi in consiglio e sulla stampa hanno fatto di tutto per indebolire, nella forma e nella sostanza, l'azione del gruppo regionale del Pd dal punto di vista istituzionale e politico. Dispiace vedere associato in questa iniziativa Mario Franchino che in tutte le riunioni di gruppo ha dato il proprio contributo ed ha sostenuto l’esatto contrario». (br. gem.)

guerra tra modelli

L’insofferenza crescente del centrodestra sudista CATANZARO Reggio Calabria si trova tra Macerata e Bagheria. Ma solo geograficamente perché politicamente la città della Fata Morgana si colloca in un altro emisfero. I commentatori politici che frequentano il Transatlantico hanno intensificato il punto di osservazione su Pierferdinando Casini dope le sberle prese da Berlusconi e Bossi negli ultimi tempi. Ricavando l’impressione che un qualcosa di più intrigante possa nascere tra l’Udc e il Pd. A confermare questa tesi ci sarebbe un paradigma modellistico. “Il modello Macerata” e “Il modello Bagheria”. Alla provincia di Macerata di recente ha vinto il candidato Tonino Pettinari (che fra l’altro è il segretario regionale delle Marche) alla guida di una coalizione Pd-Udc-Idv-Api. Nella città siciliana che ha dato i natali a Renato Guttuso e Peppuccio Tornatore ha vinto al ballottaggio, sul candidato del ministro Romano, l’esponente dell’Udc Vincenzo Lo Melo con l’appoggio del Pd. Insomma, gli alambicchi del laboratorio Udc-Pd fumano. La stessa cosa non si può dire in Calabria. L’alchimia c’è, ma riguarda l’accoppiata Pdl-Udc. Un’anomalia? Oppure un modo diverso di interpretare la congiuntura politica? Ma – questa è la domanda – l’anomalia calabrese, posto che lo sia, quanto durerà? Durerà, forse parecchio perché il sodalizio tra Scopelliti e Trematerra è di acciaio. C’è, tuttavia, un ma. Anzi due. A Reggio Calabria e Crotone si sono aperte delle crepe con le vicende Tripodi e Bianchi. Basta il Carglass per ripararle? L’altro “ma” riguarda il cosiddetto “Modello Reggio” (che in subordine si può definire “Modello Calabria” o “Modello Cosenza”) che avrebbe potuto e dovuto, secondo i desiderata del centrodestra calabrese, estendersi oltre regione, mutuando ad altre realtà nazionali un sistema di virtuosità amministrativa. Al punto da farne un laboratorio politico. Gli stravolgimenti delle elezioni e dei referendum hanno un po’ cambiato l’angolo di visuale. Ancora ieri Francesco Bei, notista parlamentare di Repubblica, raccoglieva da Francesco Nucara la seguente esternazione: «Se la Lega torna alla carica con questa cazzata dei ministeri al Nord, Berlusconi cade. Punto. È meglio che il Cavaliere si dimetta prima, altrimenti io e mezzo Pdl del Sud gli votiamo contro». Dalla Lega Nord alla Lega Sud il passo è breve. È nato, e cerca di svilupparsi, il partito del Sud di Gianfranco Micciché che in Calabria ha come suo riferimento politico Alberto Sarra, sottosegretario della giunta Scopelliti. E ancora ieri Fabio Martini su La Stampa sosteneva che l’ex finiano Adolfo Urso si starebbe avvicinando a Miccicché. E Urso e Sarra sono grandi amici, insieme da quando erano in An (vedi foto). Insomma, secondo le indiscrezioni del giornale torinese si starebbe creando una grande area parlamentare – scrive Martini – «con le truppe sudiste di Gianfranco Micciché, i delusi del Gruppo dei responsabili (anche Elio Belcastro? ndr) e alcuni deputati del Pdl, vicini a Gianni Alemanno e ad Altero Matteoli». D’altra parte Adolfo Urso scrive nella copertina della sua rivista, “Charta minuta”: Change. Con le immagini sfuocate di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Umberto Bossi e Pierferdinando Casini. Dunque, un’ulteriore opzione che, però, non collimerebbe col “Modello Reggio” se è vero che Maurizio Gasparri, primo sostenitore di Giuseppe Scopelliti, si fa scudo umano del Cavaliere. Come si vede, una situazione complessa e complicata dove ognuno gioca la sua partita. “Di doman non c’è certezza”. Bruno Gemelli


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Por, l’ottimismo della Regione Scopelliti: entro il 2012 saremo in grado di impegnare il 90% delle risorse «Il Comitato di sorveglianza ci ha dato l’ok Sul Porto l’Ue ci ha sollecitati»

REGGIO CALABRIA

Ottimismo a Palazzo Campanella in merito all’attuazione degli investimenti del Por 2007-13 e delle possibilità future per la Calabria di effettuare un’efficace programmazione per il periodo successivo di finanziamenti europei che andrà dal 2007 al 2020. Il governatore Scopelliti e l’assessore al Bilancio e alla Programmazione europea si sono mostrati molto soddisfatti per l’esito del confronto avuto con il Comitato di sorveglianza sull’attuazione del Por. L’abituale appuntamento di confronto e verifica, giunto alla sua quarta edizione, si è svolto ieri mattina nella sala Giuditta Levato di Palazzo Campanella. La riunione operativa è stata aperta da Scopelliti ed ha registrato la partecipazione del presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, dell’Autorità di gestione del Por Calabria Anna Tavano, dei dirigenti generali dei dipartimenti regionali e dei rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Finanze, dell’Ambiente, oltre alle varie rappresentanze degli enti locali, dei sindacati e delle associazioni. Al termine dei lavori del Comitato, Scopelliti e Mancini, all’interno degli uffici del presidente della giunta, hanno incontrato i cronisti per un focus sul lavoro svolto in mattinata. «I risultati emersi dal Comitato di sorveglianza certificano che il nostro lavoro è stato

credito d’imposta

De Rose: bene l’emendamento di Occhiuto «Si tratta di un risultato molto importante perché si muove nella logica di una più moderna dinamica di incentivazione automatica legata all’innovazione e alla competitività», questa la valutazione resa da Umberto De Rose, presidente di Fincalabra, in sede di commento all’approvazione dell’emendamento proposto da Roberto Occhiuto, vicepresidente della commissione Bilancio, e recepito dal Governo. L’emendamento prevede il riconoscimento di quote di credito d’imposta a supporto degli investimenti in innovazione nel Sud, attraverso l’utilizzo di fondi Ue già nella disponibilità delle regioni meridionali ma destinati al disimpegno automatico, a causa dei noti ritardi di spesa delle stesse regioni.

senza dubbio efficace – ha esordito il governatore -. Posso affermare che entro il 2012 saremo in grado di impegnare il 90% delle risorse comunitarie e, nel contempo, istituiremo un tavolo di lavoro aperto al contributo di studiosi ed istituzioni per analizzare le criticità che hanno finora pesato sul Por 2007-13 con l’obiettivo di tesaurizzarne i limiti ed evitare, per il futuro, di ricadere negli stessi errori». Scopelliti non vuole alzare il livello della polemica con l’amministrazione precedente, ma alcune cose le ha volute precisare. «Solo per fare un esempio: con il Por 2007-13, siamo riusciti a partire solo nel 2009 con i bandi. Ritardi che non possiamo più permetterci se vogliamo realizzare le grandi opere». In tal senso il governatore ha evidenziato come tutto sia già pronto per la realizzazione della Gallico-Gambarie, della metropolitana di superficie Rende-Cosenza e quella di Catanzaro. «Le risorse ci sono, adesso spetterà agli enti locali predisporre i bandi».

Sulla crisi del porto di Gioia il governatore ha ammesso il richiamo della Commissione europea sulla necessità di accelerare sul rilancio dell’infrastruttura. «In otto mesi non potevamo certo fare tutto - ha detto Scopelliti – ma alla Commissione abbiamo spiegato che i ritardi sulla logistica non hanno nulla a che vedere con la decisione della Maersk di lasciare lo scalo. Sono le accise, i vincoli europei e le tasse di ancoraggio elevate che fanno preferire altri scali fuori dall’Ue. Sicuramente – ha proseguito Scopelliti – dovremo accelerare sul rilancio della logistica, utilizzando il retroporto, su cui vi è grandissima attenzione da parte di operatori nazionali ed internazionali, con l'impegno dell'Autorità portuale ad aprire la “gateway” di collegamento con l'area portuale, fin dal prossimo ottobre, rompendo così l'isolamento tra la grande infrastruttura ed il resto del territorio». All’assessore Mancini il compito di fornire dati e cifre sull’avanzamento della spesa

e dell’impegno di spesa comunitaria. «L’anno scorso – ha detto Mancini - subito dopo il nostro insediamento, ci dissero di fare in fretta, ci indicarono scadenze ravvicinate, ma oggi possiamo ben dire che i tempi sono stati rispettati nonostante i profeti di sventura: per il 2010 abbiamo speso le risorse, 260 milioni di euro, superando la soglia minima indicataci dalla Commissione che era di 250 milioni ed entro il 31 maggio scorso, sempre nel rispetto dei tempi indicatici, abbiamo impegnato fondi per 918,5 milioni, molto vicini al totale di 989 milioni da impegnare entro il 31 dicembre prossimo. Abbiamo dimostrato con i fatti - ha proseguito l’assessore - che un’inversione di rotta questa amministrazione guidata da Scopelliti ha saputo imporre rispetto al passato, sbloccando procedure complesse, tant’è che con i Piani integrati di sviluppo locale, entro il 15 luglio saremo in gradi di mobilitare interventi per infrastrutture a favore dei Comuni per 400 milioni». L’assessore, infine, ha sottolineato l’importanza di avere centrato, per il 2010, l’obiettivo di superare di 14 milioni di euro il target di spesa fissato dalla Commissione in 253 milioni. Riccardo Tripepi

bilancio

Derivati, Dattolo: un’eredità pesante REGGIO CALABRIA «Pesante è il conto che la Calabria si trova a dover pagare per far fronte ai contratti di finanza derivata sottoscritti negli anni passati. Alla luce dell’indagine svolta dal Comitato regionale di controllo contabile, l’Udc chiede che il tema venga affrontato dal consiglio regionale». Lo afferma il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Alfonso Dattolo. «Ho già richiesto – aggiunge – al presidente della seconda commissione consiliare Bilancio, Franco Morelli, di voler programmare una seduta da dedicare all’approfondimento dei contratti in essere e all’adozione di eventuali misure e soluzioni, sulla scorta dell’indagine conoscitiva svolta e portata a termine, nelle settimane passate, dal Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da Gianluca Gallo e composto dai consiglieri Candeloro Imbalzano e Emilio De Masi. L’ottimo lavoro svolto dai colleghi del comitato ha consentito di avere finalmente una valida chiave di lettura di quella che è l’eredità, purtroppo negativa, dei contratti di finanza derivata nel tempo sottoscritti anche dalla Regione». «Riteniamo pertanto utile – sostiene Dattolo – una compiuta riflessione politica sull’intera vicenda, mediante il preventivo esame della seconda commissione, da integrare con l’audizione del presidente del comitato e con quella del dirigente del settore Bilancio, buon viatico per una migliore conoscenza della problematica e per un suo eventuale, successivo approdo all’attenzione del consiglio regionale, al fine di adottare le opportune misure, alcune delle quali peraltro già suggerite dallo stesso comitato. Nello specifico l’organismo di controllo contabile, presieduto dal consigliere Gallo, aveva ipotizzato la prosecuzione e la proposizione di azioni giudiziarie in sede civile e penale; ed ancora, la nomina di un advisor per valutare in maniera indipendente, in aderenza alle indicazioni della Corte dei conti, l’andamento dei contratti di finanza derivata e la loro congruità». «L’obiettivo – queste le conclusioni dell’esponente dell’Udc – è quello di giungere, ove necessario, anche alla modifica di quei contratti che, a seguito dell’analisi effettuata, possano risultare non in linea con gli obiettivi finanziari della Regione».

l’interrogazione

Comitato qualità delle leggi, Battaglia: no agli esperti esterni REGGIO CALABRIA Il consigliere regionale del Partito democratico Demetrio Battaglia ha presentato una interrogazione al presidente del consiglio regionale in merito alla delibera numero 7 del 2011 che istituisce un nuovo collegio composto da otto membri esterni, coordinati dal segretario generale, per coadiuvare il Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi nel suo lavoro di verifica della legislazione vigente e abrogazione delle norme desuete. «Battaglia – si legge in una nota – ha ricorda-

to come già dall’atto del suo insediamento il Comitato, su impulso del suo presidente, abbia lavorato alacremente sulla materia avvalendosi dell’assistenza e della collaborazione del personale assegnato al comitato stesso e di quello del servizio legislativo che si distinguono per la loro alta specializzazione professionale». L’esponente democrat considera infatti questo nuovo collegio «una manifesta duplicazione delle strutture interne del consiglio regionale e, dal punto di vista finanziario, come un evidente

spreco di risorse pubbliche in quanto la sua istituzione contrasterebbe con le vigenti norme regionali per il contenimento della spesa. In ogni caso a prescindere dalla coerenza della delibera con l’impostazione normativa regionale, si pone un problema di opportunità e di utilità. A cosa serve un comitato di esperti esterni che sicuramente saranno anche professionalmente adeguati, quando c’è la struttura interna che ha competenze, esperienze e professionalità per svolgere al meglio il compito e le funzioni assegnate?».

anti ’ndrangheta

Pacchetto legalità, la commissione antimafia fa il punto Magarò: accoglieremo i rilievi validi del governo. Maiolo: Silvio cancella i “prodotti” di Scopelliti REGGIO CALABRIA La commissione regionale contro la ’ndrangheta, presieduta da Salvatore Magarò, ha fatto il punto ieri circa i rilievi mossi dal governo al cosiddetto pacchetto legalità. Ribadendo la validità dell’intero impianto normativo e dei contenuti della legge “Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di

reati di ’ndrangheta e disposizioni di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria”, l’organismo ha deciso di eliminare l’unico passaggio che, secondo il governo, determinerebbe conflitto di competenza tra la Regione e lo Stato. Quanto alla legge che ha istituito l’Agenzia regionale per i beni confiscati alle orga-

nizzazioni criminali in Calabria, la Commissione ha deciso di resistere alle osservazioni del Consiglio dei ministri, «ritenendo valido e pienamente legittimo l’attuale testo di legge in vigore». Si sofferma sul pacchetto legalità anche il consigliere del Pd Mario Maiolo: «Si è enfatizzato un consiglio regionale sulla legalità e la lot-

ta alla ’ndrangheta, al quale responsabilmente abbiamo dato un contributo, ma Berlusconi ha cancellato i “prodotti” anti ’ndrangheta di Scopelliti, ad eccezione di poche previsioni tra cui quella da noi proposta che destina il 5 per cento del piano delle opere pubbliche alla riqualificazione dei beni confiscati». Secondo Maiolo, in-

fatti, «la propaganda non produce nessun effetto se il prodotto non sta sul mercato e che i “prodotti” di Scopelliti non stiano nemmeno sul mercato di Berlusconi è evidente». «Non c’è alcun rapporto tra i pochi rilievi del governo, che non intaccano la ratio delle norme, su leggi regionali da noi approvate per fronteggiare la criminalità organizzata e la relazione politica Berlusconi-Scopelliti», la replica, in serata, di Magarò a Maiolo. r. r.


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D A L dal parlamento Sarà un giudizio sicuramente negativo, ma ancora ci vorrà un po’ di tempo. Sta prendendo forma la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari sullo stato del settore in Calabria: ieri nell’organismo bicamerale presieduto da Leoluca Orlando è infatti iniziato il dibattito sulla proposta di documento conclusivo, che tirerà le fila di un’istruttoria lunga ormai quasi due anni. Ieri, nel corso della plenaria della commissione – durata poco più di un’ora – non si è entrati nel merito dei contenuti della relazione sulla Calabria, quanto piuttostosulla metodologia da seguire prima di chiudere defini-

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Sanità, relazione entro un mese

Parte il dibattito nella commissione d’inchiesta presieduta da Leoluca Orlando tivamente il documento. Alcuni punti fermi, in quelli che – secondo fonti della bicamerale – lo stesso Leoluca orlando ha definito per il momento “appunti” di relazione – già ci sarebbero, come il numero molto alto – oltre una cinquantina - di casi di presunta malasanità riscontrati in Calabria rispetto all’intero Paese e poi, soprattutto, l’assenza di cultura del dato contabile nella sanità calabrese, esemplificata dai dati “ballerini” dei disavanzi delle varie aziende sanitarie e sul

debito generale del settore calabrese, che in un’audizione dell’Agenas di alcuni mesi fa si è confermato essere stato quantificato in oltre un miliardo. Nella discussione di ieri, peraltro, sempre secondo fonti della commissione, alcuni commissari - in particolare quelli di centrodestra - avrebbero evidenziato la non completa esaustività dei numeri a disposizione, chiedendo ulteriori approfondimenti, soprattutto con l’esame dei verbali del “Tavolo Massicci”. Anche i commissari del cen-

trosinistra avrebbero chiesto ancora del tempo per studiare la bozza di relazione e apportare gli emendamenti del caso. Alla fine, si è calendarizzato un cronoprogramma che vedrà la commissione dedicare una seduta a settimana alla Calabria per arrivare a stilare la relazione finale – che sicuramente avrà un taglio essenzialmente critico anche se conterrà anche delle proposte - nella prima decade di luglio. ANTONIO CANTISANI a.cantisani@calabriaora.it

Porto, la crisi dilaga L’indotto a forte rischio I dati della Fiom Cgil, che sollecita la giunta regionale La crisi occupazionale al porto c’è già. Solo che non si vede. Perché per il momento viene scaricata da Mct sulle aziende collegate, quelle che dal terminalista ricevono le commesse sul rizzaggio o sulla manutenzione dei mezzi. Il “giro” è molto semplice, anche se tragico. Visto il calo dei volumi dovuto al progressivo abbandono di Maersk, il personale che a oggi risulta sovradimensionato sulla banchina viene “riconvertito” da Mct in altre attività: proprio quelle svolte dalle aziende collegate, e alle cui dipendenze lavorano oggi almeno 400 lavoratori. Il terminalista dunque “internalizza”, ma quelle aziende cui non dà più commesse vanno in crisi, e i posti di lavoro sul territorio rischiano di perdersi comunque. A dare l’ennesima conferma di una tendenza che si è cominciata a registrare negli ultimi mesi, ma che ri-

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Il porto di Gioia Tauro. Nel fotino Pasquale Marino. In basso il presidio al varco doganale schia ora di diventare esplosiva con il drastico calo dei volumi sulla banchina, è il segretario della Fiom-Cgil Piana Pasquale Marino. In una nota stampa, il sindacalista dà infatti notizia di un incontro che si è tenuto martedì scorso tra il terminalista e le ditte esterne del settore metalmeccanico.

«Mct - scrive Marino- ha convocato le ditte per comunicare che, a causa della crisi che ha visto un brusco calo del traffico e una perdita consistente del fatturato (a detta loro), dovrà ridurre il lavoro concesso alle stesse, con relative riduzioni del personale». Si tratta in pratica delle aziende che lavo-

porto di gioia tauro/2

Presidio permanente al varco doganale E intanto i sindacati si mobilitano. E’ scattato infatti da ieri pomeriggio alle 18 il presidio permanente della Cgil Piana, e della Filt-Cgil federazione trasporti, al varco doganale del porto. Due postazioni per dialogare coi lavoratori e consentire un’informazione costante sugli sviluppi della vertenza. Dunque non ancora una protesta, ma un’iniziativa che tende a preparare e compattare il fronte sociale in vista di un possibile inasprimento della vertenza. E per non subire passivamente, chiarisce il sindacato, le scelte romane, peraltro ancora tutte da capire in attesa di “tavoli” istituzionali sistematicamente rinviati a data da destinarsi. «Abbiamo già aspettato troppo tempo - si legge in una nota - cercando le opportune soluzioni per il rilancio del transhipment e per un piano di sviluppo sulla logistica. Tali problematiche saranno, speriamo a breve, portate all’attenzione del Governo nazionale, ma ribadiamo che gli eventuali esuberi non debbano essere gestiti con soluzioni preconfezionate. Abbiamo la necessità di avere garanzie di occupazio-

ne, con l’esplicito intento di aprire un’eventuale discussione in sede locale e non subire le decisioni calate dall’altro in sede di Governo nazionale». Dunque un’iniziativa sindacale anche per dare un segnale forte alle istituzioni e uscire da un’empasse che dura ormai da un mese. Anche se la nota stonata, in questo senso, si registra per il momento con l’assenza degli altri due sindacati confederali di Cisl e Uil. fr. ru.

rano alla manutenzione e alla riparazione dei mezzi del porto: 200 lavoratori circa impiegati. Visti i tempi di “magra”, Mct sta via via optando per una gestione del lavoro in proprio. Risultato: le aziende sono già in piena crisi, tanto che a breve potrebbe scattare il ricorso alla mobilità, e quindi ai licenziamenti, ovviamente ancora tutti da quantificare. Ma la crisi, come si diceva, sta già investendo anche le quattro aziende di rizzaggio che lavorano per Mct, e sempre per lo stesso meccanismo. Altri 200 lavoratori circa, che rischiano di venire “schiacciati” dalla crisi più generale che sta investendo il porto. Un’unica grande vertenza, dunque, come non manca di sottolineare Marino, peraltro in attesa di un “tavolo” nazionale col governo che continua a slittare. «La Fiom crede che il presidente della Giunta regionale Scopelliti - scrive il segretario comprensoriale- debba insistere sull’apertura del tavolo con la Presidenza del Consiglio presso Palazzo Chigi e con i ministri preposti, per discutere della vertenza Gioia Tauro, e per trovare una soluzione per uscire da questa empasse che rischia di far scoppiare una bomba sociale senza precedenti». FRANCESCO RUSSO regione@calabriaora.it

Leoluca Orlando

dal sindacato

Uil-Fpl a congresso Bilancio positivo Chiuso il convegno della Uil-Fpl, che ha definito solo momentaneamente i lavori, in attesa della grande manifestazione del 18 giugno a Roma. Si conferma da parte della Uil Fpl un no secco alla possibilità di un patto federativo con cisl e Cgil, è stato ribadito come le storie di questi sindacati siano talmente diverse tra esse da impedirne l’unione. L’intera giornata, nella quale era attesa la visita del segretario nazionale Angeletti, poi trattenuto da altri impegni fuori dalla Calabria, si è conclusa con l’approvazione di un documento all’unanimità. Nell’ultima giornata a risuonare particolarmente sono le parole del segretario confederale Antonio Fuccillo, che ha sostenuto con forza l’idea che non bisogna lasciare ad altri importanti cavalli di battaglia, come una riforma fiscale che abbia come punto fermo l’equità: «Non lasciamo che altri concretizzino un istanza che noi portiamo avanti da anni». Il bilancio di questa tre giorni può infine, definirsi positivo, poiché l’obiettivo con cui è iniziato il consiglio generale era quello di dare certezza ai lavori e ai lavoratori, partendo innanzitutto dalle regioni, come appunto la Calabria che necessitano di un intervento immediato. Ribadito che il ruolo dei sindacati è al servizio della gente e non della politica. Alla fine della giornata i lavori si sono conclusi con la lettura e l’approvazione del documento finale che ha decretato il risultato unanime raggiunto dal consiglio generale della Uil-Fpl, riconfermando il significato della scelta dei propri lavori in Calabria, come chiaro segno di solidarietà a una regione che meriterebbe amministratori più capaci di garantire un futuro migliore attraverso progetti concreti di sviluppo, schierandosi nettamente contro un governo che non ha portato a termine riforme e progetti preventivati. La Uil infine si è dichiarato sindacato responsabile e riformista che vuole porsi come interlocutore privilegiato tra le istituzioni. Elisa Barresi

emergenza ambientale

Caos rifiuti a Lamezia Disagi in arrivo Emergenza rifiuti a Lamezia. Botta e risposta tra la Multiservizi, società incaricata della raccolta dei rifiuti nella città della pianam, e la Daneco, la società che gestisce la discarica di Pianopoli. Dice la Multiservizi: i mezzi «non hanno potuto scaricare i rifiuti solidi urbani per la contemporanea chiusura dell’impianto di selezione di proprietà della Daneco nell’area industriale di Lamezia Terme, e della discarica di Pianopoli appartenente alla stessa società». La Multiservizi annuncia di essere «costretta a sospendere a partire da domani mattina (stamattina, ndr) il normale servizio

di raccolta dei rifiuti urbani. Stante l'impossibilità di utilizzare tutti i nostri mezzi che sono tuttora bloccati e colmi di rifiuti nella totale impossibilità di scaricare prosegue la nota - potremo garantire solamente l’attività in aree molto limitate». Successivamente dalla Daneco – secondo quanto riporta un’agenzia Ansa – si è appreso che la discarica di Pianopoli resterà chiusa da oggi sino al 19 giugno per interventi di manutenzione straordinaria. La società ha comunicato la necessità dell’intervento di manutenzione al commissario delegato per l'emergenza rifiuti e attende disposizioni.


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D A L

P O L L I N O

A L L O

calabria

S T R E T T O

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Senza stipendio da febbraio Ed è protesta Catanzaro, prefettura e Regione presidiate dai lavoratori delle Comunità montane CATANZARO

Oltre un centinaio di lavoratori delle Comunità montane, ieri, hanno organizzato prima davanti la prefettura di Catanzaro e dopo a palazzo Alemanni, sede della giunta regionale, una manifestazione di protesta rivendicando il pagamento degli stipendi arretrati e chiedendo chiarimenti riguardo alla situazione in cui versano gli enti territoriali locali. Il rischio, secondo i lavoratori, è quello che questi enti possano in qualche modo divenire aziende di tipo privato e, di conseguenza, le maestranze non risultino più essere lavoratori pubblici. Dopo essere stati ricevuti in prefettura i lavoratori si sono recati a palazzo Alemanni nella speranza di incontrare un rappresentante della giunta regionale. Ma nessun incontro è stato possibile ieri. Solo una discussione di istruttoria con il capo dipartimento D’Agostino che ha fissato però un incontro tra i sindacalisti e l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra. L’appuntamento è rimandato ad oggi nella tarda mattinata. A guidare i lavoratori in questa protesta sono stati il segretario regionale della Cgil Sergio Genco e il segretario della Funzione pubblica Cgil Alfredo Iorno. «È da febbraio – spiega Iorno – che questi lavoratori non percepiscono lo stipendio. Non è possibile andare avanti così. Governo e Regione devono chiarire la situazio-

acqua

Abramo: «Il referendum non avrà alcun effetto per la Sorical» CATANZARO L’abolizione dell’articolo 23 bis del decreto Ronchi «non produrrà alcun effetto diretto per Sorical, la società mista calabrese che si occupa dell’approvvigionamento e della fornitura idrica ai comuni. L’esito referendario, che determina lo stralcio dell’articolo, riguarda la gestione del servizio idrico integrato, di competenza degli Ambiti territoriali ottimali». È quanto rende noto Sorical. «È necessario - sostiene il presidente di Sorical, Sergio Abramo - fare chiarezza ed evitare equivoci, nell’interesse della mission pubblica connaturata alla gestione di un servizio fondamentale per la collettività. È auspicabile che le istituzioni centrali dialoghino con le realtà locali nella consapevolezza di dover individuare i percorsi essenziali per la realizzazione di investimenti adeguati agli standard richiesti dal mercato, pari a circa 40 miliardi nel prossimo ventennio». «Considero positivo - aggiunge - il dialogo emerso in sede di discussione del decreto sviluppo, all’esame della Camera, che ha scaturito un primo accordo tra i gruppi parlamentari per l’individuazione di un’Authority indipendente in grado di regolare gli aspetti tecnici e tariffari. L’impegno prioritario è quello di partecipare attivamente a una fase di sviluppo del settore idrico per garantire un servizio adeguato alle esigenze di qualità dell’acqua erogata, di tutela dell’ambiente e di un quadro normativo omogeneo che determini le tariffe sulla base dei reali investimenti impegnati».

BANDIERE IN PIAZZA Alcune immagini della protesta guidata dalla Cgil ne al più presto». Sono circa 409, infatti, i lavoratori che al momento si trovano in difficoltà economica, alcuni di questi è da 30 anni che lavorano presso le Comunità montane. Lo scorso anno il governo Berlusconi ha eliminato il

“Fondo consolidato” che forniva le risorse economiche per il finanziamento delle Comunità montane. Gli stipendi, poi, sono stati garantiti dalla Regione fino a febbraio 2011, poi più niente. «Questa – spiega Genco – è la riprova di un

comportamento sbagliato da parte della giunta regionale. La prima questione da risolvere è quella del pagamento degli stipendi e poi bisogna trovare il modo di riorganizzare il settore per far sì che queste maestranze rimangano lavoratori pubblici, ad oggi non c’è stata nessuna proposta da parte della Regione». A intervenire sulla questione è anche Bruno Censore, consigliere regionale del Pd, che dice: «La superficialità con la quale il governo regionale ha affrontato, almeno fino a questo momento, le varie problematiche della nostra terra è divenuta ormai insostenibile». E si dice indignato con il governo regionale e con il presidente Scopelliti «per la loro incapacità a fornire risposte esaurienti ai tanti lavoratori costretti a vivere in un clima di precarietà e a guardare il futuro con molta preoccupazione». Per Censore «dinanzi a questa situazione, sono state poco esaustive le scelte della giunta regionale, che pare punti esclusivamente ad erigere nuovi, inutili e pleonastici carrozzoni privi di efficacia. Mi auguro che il governo regionale intenda al più presto cambiare registro e mettere in campo una nuova iniziativa legislativa in grado, tra le altre cose, di riconoscere i diritti fondamentali che appartengono all’essere lavoratore. Perché – conclude Censore - farlo è indispensabile: è una questione di dignità umana». MAURIZIO CACIA m.cacia@calabriaora.it

La lunga attesa dei ricercatori In 300 aspettano da 7 mesi la graduatoria per le borse di studio della Regione RENDE (CS) Il malumore sale dal mondo dei giovani dottori di ricerca calabresi. Il 15 novembre 2010 in centinaia hanno aderito al bando Por Fse 2007-2013 che mette a disposizione dei residenti in regione 73 borse di studio, della durata di tre anni, da spendere, nell’ambito della ricerca, presso l’Università della Calabria. Entro 60 giorni avrebbero, secondo il bando, dovuto avere la graduatoria coi nomi dei vincitori. Sono trascorsi sette mesi. Il malcontento e l’impazienza crescono, piovono le telefonate agli enti che gestiscono il progetto, vale a dire la Regione, che eroga il denaro proveniente dalla Comunità europea (circa 4 milioni e 600mila euro) e l’Unical che, attraverso il Liason office, segue lo svolgimento del bando. I 300 precari in lizza per la borsa attendono, appesi a un filo, e incerti se continuare a credere nel proprio lavoro o desistere e fare altro. Sono tutti sotto i 40 anni e qualcuno ha famiglia e figli. «Mi sento scoraggiato. Queste attese vane e lunghissime spengono l’entusiasmo che finora mi ha fatto andare avanti. E l’entusiasmo è tutto quando si fa ricerca» è uno dei commenti alla notizia dell’ennesima proroga dei termini di attuazione delle selezioni.

«Sicuramente i laureati in materie scientifiche hanno già cercato altrove, nuove alternative, magari presso aziende private fuori regione – dice Riccardo Barberi, responsabile dell’ordinamento scientifico del Liason office nonché docente di Fisica applicata – sette mesi d’attesa sono troppi». E tutti si chiedono «come sarà ormai possibile erogare le borse in tre anni, ed entro il 2013, se siamo già a giugno 2011?». Il timore è che la borsa di studio resti monca di un anno. il sistema Cineca Dalla Regione rassicurano: «Abbiamo chiesto all’Ue una proroga al 2014 per espletare i fondi». E attribuiscono le cause del ritardo al metodo di valutazione Cineca (Consorzio nazionale interuniversitario che ha sede a Bologna e offre servizi ad atenei e ministero dell’Istruzione). Questo sistema consiste, in breve, nell’inviare, per via telematica e anonima, ogni progetto presentato dai candidati, a due valutatori anonimi (uno italiano e uno straniero). I valutatori sono tutti docenti universitari, professionisti specializzati nelle varie discipline trattate, tutti molto impegnati, sempre in viaggio, occupati e irreperibili come solo i do-

centi universitari sanno essere. Fa- demico calabrese. Una borsa post cile immaginare che molti non dottorato, che nel resto d’Europa è aderiscano ad analizzare i proget- considerata un punto di partenza ti, altri accettino ma poi si perdano, (tanto che la normativa comunitaaltri ancora accettino ma consegni- ria prevede che non possa accederno le valutazioni in ritardo. «I tem- vi chi ne abbia già usufruito) qui pi diventano sempre inevitabil- sta causando ansie e patemi. Dunque le università calabresi mente lunghi» ci dicono dal Cineca «e quando un valutatore abban- restano legate ai soldi dell’Ue per dona un progetto o non rispetta le finanziare simili attività di ricerca. scadenze non possiamo certo «Non ci sono fondi e l’anno prossimo sarà anche mandargli i carapeggio» sono le binieri a casa». Le domande a previsioni di RicQuindi il dilemnovembre 2010 cardo Barberi. Sema sembra essecondo la dottoresre: tempi rapidi L’esito sarebbe Montilla della per una graduadovuto arrivare sa Regione, invece, i toria o sistema sientro 60 giorni soldi per l’Univercuro e meritocrasità ci sono e sono tico? Dalla Regione ribadiscono che è la prima vol- anche messi in circolo: «Il Piano ta, in Calabria, in cui viene speri- di azione 2011-13 mira proprio ad mentata questa nuova metodolo- attivare il sistema della ricerca» digia di valutazione, per garantire ce, e annuncia che a luglio partirà meritocrazia, e far si che né valuta- un nuovo bando. Si tratta sempre tore né ricercatore si conoscano degli stessi fondi Por da espletare l’un l’altro, considerando, in più, entro il 2013, prorogati al 2014. «I che uno dei due è straniero. «Per i nostri ragazzi devono uscire dalprossimi bandi – affermano – cer- l’ottica “qualcuno mi vuole fregacheremo dei termini più stringen- re”, essere maggiormente propositivi. Provi a fare un confronto tra ti per vincolare i valutatori». quanti brevetti vengono depositati presso le università calabresi e prossimi bandi e fondi quanti presso qualsiasi altra uniper l’Università Questo episodio dà un’idea del- versità meridionale». Alessia Truzzolillo lo stato in cui versa il mondo acca-


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l’ora di Reggio

tel. 0965 324336-814947 - fax 0965 300790 - mail reggio@calabriaora.it - indirizzo via Nino Bixio, 34 FORZE DELL’ORDINE Polizia (113) 0965 411111 Carabinieri (112) 0965 854111 Guardia di Finanza (117) 0965 46056 Vigili del fuoco (115) 0965 632111 Capitaneria di Porto (1530) 0965 656111 Corpo forestale dello stato0965 811312 Ospedale (118) 0965 3911 Polizia provinciale 0965 313302 Polizia municipale 0965 53004

ISTITUZIONI Comune Reggio Calabria Urp (www.comune.reggio-calabria.it) Provincia Reggio Calabria (www.provincia.reggio-calabria.it) Regione Calabria (www.regione.calabria.it) Comunità montana Versante dello Stretto

FARMACIE 0965 362111 0965 23316 0965 364141 0965 880111

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Farmacie Giorni e orario di servizio Al Castello, Branca, Calarco, Gioffrè, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Liotta, Stadio, Sorgonà, Labate, riposo sabato Laganà, Postorino, Straropoli Arcudi,Aschenez, Battaglia, Catalano, Lun- Ven 8,30- 13 ; 16 - 20 Costa, Igea, Lazzaro, Pellicanò, San Sabato 8,30 - 12,30 Brunello, San Pietro, Scerra, riposo sabato pomeriggio Sant’Agata Mar - Sab 8,30 - 12,30 ; 16 - 20 Caridi - Fata Morgana, Centrale Lunedì 16 - 19,30 riposo lunedì mattina

Servizio notturno Centrale C.Garibaldi,455 tel. 0965 332332 Caridi - Fata Morgana Corso Garibaldi, 327 tel. 0965 24013

Bagarre sul vicesindaco. Due posti all’Udc. Vecchio presidente del Consiglio. Oggi alle 11 l’ufficialità il commento

Modello Reggio avanti tutta Il rinnovamento può attendere UDC Porcino

UDC Nociti

GIUNTA vintage

PDL Tuccio

L’accordo c’è, l’ufficialità arriverà oggi alle 11. La giunta comunale, dopo una lunga gestazione è fatta e il centrodestra cede alle richieste dell’Udc e fa fuori i partiti minori, rinunciando anche all’ipotesi della bocciatura degli uscenti. A sbloccare definitivamente la questione, ieri mattina, è stato il primo di quattro incontri bilaterali tra il sindaco Demetrio Arena e i partiti. L’Unione di centro, rappresentata al summit dal commissario provinciale Pippo Naro, ha ottenuto quanto pattuito prima delle elezioni: ovvero due postazioni, entrambe in giunta. La carica più importante, quella di vicesindaco, dovrebbe essere ricoperta daDemetrio Porcino anche se in serata il Pdl l’ha rivendicata nuovamente. L’altro assessorato Udc invece sarà appannaggio di Enzo Nociti con Bruno Bagnato capogruppo dei centristi. La Scopelliti presidente, invece, strappa, oltre a quello di Pasquale Morisani, un secondo assessorato, che tornerà nelle mani di un altro uscente, Paolo Anghelone. Nelle file del partito si spalancheranno le porte di palazzo San Giorgio per Antonio Quartuccio e Felice

PDL Minasi

SCOPELLITI Morisani

PDL Berna

Roberto Nava. Per Pri e Reggio futura la spetterà anche la presidenza del consiglio partita era chiusa già da martedì con i pri- comunale, incarico questo che verrà affimi incontri bilaterali fissati al Comune. A dato all’ex assessore alla pubblica istruognuno di loro, Arena assegnerà un as- zione, Seby Vecchio. In consiglio entresessore che saranno il primo dei non elet- ranno così sia Beniamino Scarfone che ti, Walter Curatola (Reggio futura) e l’ex consigliere provinciale Giuseppe Eraclini. Nella serata di ieri il Peppe Martorano sindaco, con i vertici Pdl (Pri), con l’ex assessore al stava provvedendo alle bilancio, Rocco Lascala, i numeri ultime limature del caso che rientrerà da subito in che hanno stravolto tutconsiglio. Bocciata la lidell’esecutivo to modificando due nonea del rinnovamento, Pdl con Berna, mi su quattro del Pdl ed saranno scompaginate escluduso i partiti minotutte le previsioni iniziali Tuccio e Minasi ri. Un capitolo a parte lo sul Popolo della libertà Anche Anghelone meritano i popolari libeche inserirà due eletti e nella “Scopelliti” rali e il patto cristiano un esterno, il coordinatoesteso. Nella giornata di re cittadino Luigi TucEsclusi Pace e ieri Arena ha incontrato cio. Gli altri due nomi inPopolari liberali entrambi i movimenti. vece sono quello dell’ex Loro hanno ribadito il presidente della commisdesiderio di un assessosione bilancio, Demerato, indicando Emiliano trio Berna, e quello dell’assessore uscente alle politiche sociali, Imbalzano e Massimo Ripepi per cui peTilde Minasi. Si infrangono, a un passo rò le porte della giunta non si sono mai dall’ingresso in giunta, le speranze di Mo- aperte. Natale Iracà nica Falcomatà. Al partito del predellino

SCOPELLITI Anghelone

PRI Martorano

REGGIO FUTURA Curatola

Il modello Reggio prosegue nei nomi e nella strategia della comunicazione. La giornata di ieri è stata campale per il sindaco Arena che ha nuovamente incontrato tutti i partiti compreso il Pdl. E ha stravolto l’idea di “giunta rinnovata” del giorno prima. Che qualcosa stesse bollendo in pentola lo si era capito già dal pomeriggio. I grandi esclusi Minasi, Vecchio e Plutino si erano affannati, via telefono o con comunicati ufficiali, a smentire qualsivoglia dissenso o mal di pancia. E il modello Reggio ha insegnato che più comunicati nella stessa giornata seguono un obiettivo preciso. Da lì a poco, infatti, Minasi e Vecchio sono stati ripescati. Fuori sul filo di lana la Falcomatà e Vecchio recuperato come presidente del consiglio. Al drappello si aggiunge Luigi Tuccio che, con ogni probabilità, sarà vicesindaco. Anche la levata di scudi contro il pigliatutto Udc sembrerebbe avere avuto il suo effetto. Le postazioni per i centristi rimangono due, ma senza la vicepresidenza della giunta. Mossa strategica di Scopelliti per dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Da un lato fa salvi gli accordi con Trematerra e Naro, preziosi per mantenere intatti gli equilibri regionali, dall’altro para il colpo delle accuse di sovradimensionamento dei centristi avanzate dai partiti più piccoli e all’interno dello stesso Pdl. Con un ultimo colpo di scena, infine, sono fatti fuori Pace e Popolari liberali a vantaggio di Anghelone della Scopelliti presidente. Aggiunti al quadro Curatola di Reggio Futura e Martorano del Pri la giunta è pronta e pare scopellitiana più che mai. Riccardo Tripepi


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R E G G I O

Provincia, l’Udc non arretra Dopo l’accordo al Comune chiesti due assessorati anche a palazzo Foti Chi si aspettava la chiusura della guerriglia tra Pdl e Udc rimarrà deluso perché i centristi non arretrano di un millimetro che sia uno. Ottenute le due postazioni al Comune, gli uomini dello scudocrociato puntano al rispetto degli accordi preelettorali anche per palazzo Foti e, dopo la separazione dei tavoli, la patata bollente passa nelle mani di Peppe Raffa. A salutare la vittoria al Comune pensa il consigliere provinciale Giovanni Barone che adesso invita il commissario Pippo Naro a “strappare” le stesse condizioni anche alla Provincia, altrimenti la minaccia è quella dell’appoggio esterno. «Sono naturalmente contento che si sia chiusa positivamente per l’Udc e per la città di Reggio Calabria almeno una parte della trattativa - esordisce l’esponente politico palmese - Questa conclusione certifica che era vero quanto previsto dall’accordo tra il coordinatore regionale del Pdl, l’onorevole Peppe Scopelliti, e il coordinatore regionale dell’Udc, l’onorevole Gino Trematerra». Gli accordi preelettorali, così come dichiarato a suo tempo anche

giovanni barone Altrimenti si prenda in considerazione l’appoggio esterno al presidente Raffa

palazzo foti

da Barone, prevedevano l’assegnazione di due postazioni di governo per l’Udc tanto al Comune quanto alla Provincia. E proprio sulle prossime mosse per palazzo Foti si concentra adesso l’attenzione di politici e non. «Ora mi auguro - l’ammonizione di Barone - che anche la seconda parte degli impegni assunti per la Provincia vada a buon fine anche se la chiusura parziale della trattativa - non prevista

da quanto concordato la scorsa settimana dal partito che prevedeva un unico tavolo potrebbe mettere in difficoltà il completamento della stessa». Quello di Barone è un vero e proprio avviso ai naviganti, tanto al centrodestra perché non pensi di aver completato la discussione con un solo assessorato da assegnare ai centristi, quanto all’Udc a cui si chiede lo stesso impegno che ha portato la vit-

toria nelle trattative al Comune. «Rimango fiducioso conclude l’esponente dello scudocrociato - nella visuale strategica dei nostri rappresentanti istituzionali che sapranno portare a termine il deliberato, oppure, per come previsto, prendere in considerazione l’appoggio esterno al presidente Raffa». Adesso la trattativa si fa difficile e i problemi graveranno tutti sulle spalle di Raffa che aveva

ipotizzato due postazioni (un assessore e il presidente del consiglio) per il solo Pdl con l’Udc che avrebbe dovuto ottenere la vicepresidenza della giunta. Adesso, qualora i centristi non dovessero cedere, anche la Scopelliti presidente e il Pdl potrebbero chiedere altre cariche, con meno spazio per i partiti minori, a quel punto sul piede di guerra. NATALE IRACÀ n.iraca@calabriaora.it

polo civico

Il presidente incontra sindacati ed Rsu

Bova e Fuda, ecco i portavoce I due leader sicuri: «Da noi le proposte per i cittadini»

Primo contatto tra Peppe Raffa, sindacati ed Rsu della Provincia. «L’incontro – ha sottolineato Raffa - è stato finalizzato alla condivisione di futuri percorsi sul personale e, soprattutto, per avviare un approfondimento sul tema dello scivolamento dei dipendenti della Provincia provenienti dalla Regione». Un tema, questo, che riguarda 47 lavoratori. La riunione, nello specifico, è servita per chiarire le posizioni delle parti. «Ho apprezzato – ha aggiunto il

presidente - la disponibilità dimostrata dai sindacati non solo sul tema specifico, ma anche sui rapporti futuri. Il nostro interlocutore sarà la Regione con la quale, da subito, andremo a confrontarci sulle problematiche emerse durante l’odierna, proficua riunione. La nostra azione, comunque, avrà come riferimento prioritario la tutela delle legittime aspettative di questi dipendenti che vivono un momento di instabilità professionale e personale».

Peppe Bova e Pietro Fuda saranno i portavoce del Polo civico al Comune ed alla Provincia. Ad annunciarlo è stato Pasquale Tripodi durante la conferenza stampa che i tre ideatori del nuovo soggetto politico hanno tenuto all’auditorium Calipari di palazzo Campanella. «Il nostro obiettivo – ha detto ancora il consigliere regionale – è quello di costruire proposte per i cittadini che ci hanno dato tanta fiducia e per coloro i quali a noi si rivolgono in questo momento di crisi particolare». Insieme a loro gli eletti del Polo civico in consiglio comunale e provinciale che, è stato ribadito, assumeranno una posizione autonoma rispetto al centrodestra e al centrosinistra, in coerenza con le proposte illustrate alla cittadinanza durante l’ultima campagna elettorale. Dal basso, insomma, si vuole ripartire per dare maggiore linfa, anche in cit-

tà e in provincia, alle istanze di cambiamento che, con forza, stanno arrivando dal resto del Paese. Secondo Peppe Bova «i risultati delle amministrative e dei referendum segnano indubbiamente il ritorno all’impegno civile di milioni di italiani che chiedono ascolto e spazi di partecipazione. Una spinta dal basso che si è via via rafforzata e che anche in Calabria ha deciso di farsi notare. Noi ci sentiamo in perfetta sintonia con questo movimento crescente che in Cala-

bria, a Gioia Tauro, ha l’emblema plastico di un’Italia ferma al palo della crescita e che non accetta più di subire senza ribellarsi. A partire da Reggio vogliamo costruire una rete per tutta la Calabria, di gente che ha voglia di mettersi assieme e di vedere come si vince la disoccupazione ed il sottosviluppo». Fuda ha sottolineato, infine, l’impegno concreto sulla soluzione dei tanti problemi della Calabria che contraddistinguerà l’azione della coalizione seppur dal ruolo di opposizione. «In Calabria ci sono problemi irrisolti per responsabilità della destra e della sinistra, a partire da Gioia Tauro, dalle risorse idriche, che bisogna affrontare, così come i ritardi di pagamento degli enti alle imprese, solo per fare degli esempi, su cui chiederemo conto senza fare ostruzionismi di maniera». ric.trip.

la puntualizzazione

Minasi e Vecchio restano fedeli al Modello comunale

Con il Pdl, Scopelliti e Arena. Tilde Minasi e Seby Vecchio, dati per imbufaliti dopo le scelte per la composizione della giunta si dicono assolutamente pronti a qualsiasi scelta del sindaco. «Resto sempre e comunque a disposizione della città e dei reggini, intendendo la politica quale strumento a servizio della comunità - puntualizza la Minasi - Quindi, qualsiasi siano le determinazioni cui il partito ed il sindaco giungeranno, non verrà mai meno l'impegno con

il quale ho costantemente svolto il mio lavoro, così come non sarò mai disposta ad anteporre i miei interessi o le mie ambizioni personali a quelli della collettività. Non è mia abitudine infatti, rivendicare ruoli o pretendere poltrone di alcun genere ed è proprio per questo che, a prescindere dalle decisioni che mi riguarderanno, e che accoglierò serenamente, proseguirò a collaborare con il medesimo entusiasmo al fianco del sindaco Arena così come in passato è ac-

caduto sotto l'amministrazione Scopelliti». Dello stesso tenore la nota di Vecchio. «Ribadisco - precisa - la mia piena e convinta adesione al progetto portato avanti dal Pdl, confermando il mio impegno per continuare il progetto di rinascita di Reggio, intrapreso negli ultimi anni”». Insomma Tilde Minasi e Seby Vecchio sono contenti, sarà perché il partito ha cambiato idea nominandoli rispettivamente assessore e presidente del consiglio?


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Il saluto commosso al vigile gentiluomo Celebrato il funerale del caposquadra Lillo Latella

Il feretro è arrivato sulla motoscala. Sotto casco e cintura degli attrezzi sulla bara avvolta nel tricolore Il caposquadra dei vigili del fino alla chiesa. Lo avevano fuoco Angelo Latella, per tut- accolto nella sede del comanti Lillo, ha potuto sentire per do provinciale, dove hanno l’ultima volta il grande affetto allestito la camera ardente, e dei suoi colleghi e dei suoi fa- sono stati ancora accanto a lui miliari. Ancora una volta a durante la cerimonia. Non bordo della motoscala, che poteva che chiamarsi “d’onoavrà percorso migliaia di vol- re” il picchetto costituito per te nel corso della sua carriera, una persona che si è fatta voper andare in soccorso dei cit- lere bene. L’elmo e la cintura tadini che con fiducia com- con gli attrezzi, elementi insepongono il centoquindici sui parabili per un vigile del fuoco, erano potelefoni sati sul ferequando si Nipoti e amici avvolto trovano in hanno ribadito tro nel tricolore. difficoltà. CoA celebrare le sì è arrivato le sue doti esequie è stanella chiesa professionali to il parroco di Santa Mae umane don Pasquaria del Buon lino CataneConsiglio, la sua parrocchia. Era caduto se. Al termine della cerimonia dal secondo piano della sua i nipoti e i colleghi non hanno abitazione la scorsa settima- rinunciato a salutare Lillo, nona. Dopo sei giorni passati in nostante il cuore colmo di tricoma, in condizioni che pur- stezza. Tutti ne hanno ricortroppo non hanno mai potu- dato la personalità, sempre to lasciare sperare i familiari, solare e ironica ma anche seha cessato di vivere. I suoi col- ria quando si trattava di lavoleghi, amici di una vita e di ro. Anzi, da buon caposquatante avventura trascorse in- dra che consiglia e controlla i sieme, ieri lo hanno scortato suoi vigili del fuoco, ripeteva a

ogni uscita ai colleghi di fare attenzione e muoversi sempre in sicurezza. Non solo perché lo insegnano alla scuola di formazione, ma perché è importante sempre. In ogni circostanza. La tragedia che lo ha visto protagonista forse è proprio un monito a tenere un comportamento sempre corretto. È bastata una distrazione, infatti, a strapparlo alla vita e all’affetto di tante persone che lo hanno stimato e gli hanno voluto bene. La sua perdita è tanto più scioccante perché maturata in una situazione quasi banale. Dopo aver

affrontato tante situazioni, aver soccorso una miriade di cittadini bisognosi di aiuto, sembra una beffa del destino. I suoi colleghi non riescono a darsi pace. Ad accompagnarlo, ancora una volta, sono stati loro. Ai lati della chiesa a tributargli il posto d’onore. Il giusto riconoscimento per il bene che ha dato nella sua carriera, e non soltanto in ambito professionale. Così lo hanno ricordato anche i suoi nipoti. Punto di riferimento in tutte le cose. Sul lavoro e in famiglia. reggio@calabriaora.it

in tribunale

Black & white, slitta la sentenza Fissata una nuova data a settembre per la fine del processo Il processo “Black & White”, che si sta celebrando in secondo grado in Corte d’Appello, slitterà certamente a settembre. Ieri sono proseguite le arringhe difensive ed è stato ridisegnato il calendario per la prosecuzione delle udienze. Salta quella del 22 giugno, che era stata definita in precedenza con gli interventi degli avvocati difensori che compongono il collegio. Rimane salva la data del 7 luglio, che vede la prosecuzione delle arringhe. Niente sentenza, dunque, mentre un’ulteriore udienza sarà celebrata il 29 settembre. In quella data si prevede che termineranno ancora gli interventi della difesa, poi la parola passerà all’accusa rappresentata dal pg Adriana Fimiani per la replica e quindi la corte si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza. Il processo “Black & White” vede alla sbarra 33 imputati, accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti a Reggio e in pro-

vincia. Un’accusa contestata dai difensori, che anche ieri (ha parlato, tra gli altri, Domenico Neto) hanno ribadito l’insussistenza dell’ipotesi del contesto associativo e sollevato eccezioni anche sui singoli episodi di spaccio. Tra i reati mossi dalla procura ci sono anche rapina, furto, sfruttamento della prostituzione e ricettazione. In primo grado il gup di Reggio Calabria aveva inflitto oltre trecento anni di carcere agli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Le indagini condotte dai carabinieri avevano portato a ipotizzare l’esistenza di sei organizzazioni che si occupavano dello spaccio degli stupefacenti. Il flusso di droga si muoveva sia sulla direttrice tirrenica, verso Rosarno, sia lungo la costa jonica in direzione Marina di Gioiosa. Nei quartieri della città dello Stretto, così come in altri comuni della provincia, gli imputati avrebbero costituito una vera e propria rete di rivendita.

il ricordo

Ai colleghi raccomandava «Attenti, controlliamo tutto» Caro Lillo, il ricordo di te, collega ed amico sempre presente, vivrà per sempre nei nostri cuori e sarà più forte di qualsiasi abbraccio e più importante di qualsiasi parola. La fortuna di tutti noi è stata quella di averti avuto come guida professionale ed umana, da semplice collega capo turno sei diventato da subito un amico dal ricordo indelebile. Ti sei sempre distinto per la tua elevata professionalità, l’ attaccamento al servizio, l’altruismo, il senso civico e la partecipazione democratica. La tua lunga carriera nel corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ti ha visto scalare in maniera brillante le varie tappe: Vigile del Fuoco; autista impeccabile; capo squadra; capo reparto e, non a caso, sei stato subito chiamato alla guida operativa della sezione C ed il senso del dovere ti ha permesso di operare anche fuori Reggio con la solita eccellenza: Milano, Vibo Valentia… tutti ti ricordano come una persona umile e determinata, semplice e rispettoso. Hai sempre vissuto l’attività lavorativa da protagonista, sempre in prima linea per aiutare il prossimo, diffondendo sicurezza,certezza e coraggio tra tutti coloro che si trovavano ad operare al tuo fianco. Tu, che a partire dall’adunata di ogni turno di servizio raccomandavi per prima cosa «stiamo attenti», «state attenti», «facciamo attenzione», «controlliamo tutto», forse sentivi che un crudele destino ti attendeva. In ogni momento della giornata lavorativa ci rendevi partecipi della tua vita privata: l’amore per la famiglia; la moglie Nuccia; le figlie Barbara e Serena; i nipotini Alfredo ed Aurora, chi di noi non ricorda quando ti rivolgevi loro dicendo

«vita mia». Noi tutti abbiamo sperato per alcuni giorni di poterti rendere tutto il bene che fino a ieri tu hai profuso nella tua vita terrena, non ci siamo riusciti, e comunque, ci rimane la speranza che dal cielo Tu possa continuare a diffonderlo. Hai combattuto la tua ultima battaglia per sei lunghissimi giorni, eravamo tutti increduli, smarriti, ma assieme alla tua famiglia anche noi abbiamo sperato, pregato, fino all’ultimo abbiamo creduto che anche in questa occasione avresti continuato a pedalare con tenacia, come tuo solito, ma chi ha guidato la tua ultima volata non appartiene al mondo terreno, e ti ha chiamato a nuova vita per le tue grandi virtù. Vogliamo ringraziare la famiglia che ha permesso di tenerti con noi in caserma o al mastro come tuo solito dire per le ultime ore prima dell’ultimo addio. Per noi tutti è stato motivo di orgoglio. Ecco, ora siamo qui, soli, a scrivere questa lettera, ma sappiamo per certo che Tu stai guidando il nostro pensiero e la nostra mano, tu che amavi profondamente la vita e che ora fai parte di un mondo dove amore, generosità ed altruismo trovano il giusto riconoscimento. Rimaniamo con la speranza e la certezza che aiuterai noi tutti a trovare la forza per andare avanti seguendo il tuo brillante esempio, consapevoli tuttavia che sarà molto difficile accettare la tua tragica e prematura scomparsa. Oggi ti rivolgiamo l’ultimo saluto, semplicemente come facevamo fino a qualche giorno fa, Ciao Lillo, che tu possa riposare in pace. I colleghi Vigili del Fuoco

siap

Auto incendiata Trovato liquido infiammabile

«La polizia scientifica non ha una sede idonea»

Ancora un’automobile incendiata di notte a Reggio Calabria. L’ultimo episodio registrato è della notte tra martedì e mercoledì. Una Lancia Y è stata data alle fiamme in un caso che è stato già accertato come di origine dolosa. I vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto hanno infatti trovato tracce di liquido infiammabile sull’utilitaria. Della circostanza hanno informato i carabinieri, che hanno avviato le opportune indagini. L’automobile risulta essere di proprietà di A. G. di 53 anni.

Il segretario generale regionale del sindacato di polizia Siap, Antonino Tigano, ha incontrato nei giorni scorsi il dirigente del Gabinetto regionale di polizia scientifica Diego Trotta, da poche settimane al lavoro nel nuovo incarico. Il rapresentante del sindacato «confermando la collaborazione della propria organizzazione sindacale al neo dirigente - si legge in un comunicato del Sindacato - sottolinea che l’obiettivo da perseguire nell’immediatezza, neanche tanto sottaciuto negli anni passati, è quello di vedere il trasferimento degli uffici della scientifica in un

nuovo stabile idoneo a ospitare quelli che sono veri e propri laboratori di polizia ormai da tropop tempo sacrificati in luoghi non idonei per tali peculiari e specifiche attività di polizia, oltre che carenti dal punto di vista del rispetto della sicureza sui luoghi di lavoro, a danno del personale che vi presta servizio. Un disagio evidenziato e ribadito con forza - prosegue Antonino Tigano- anche ai vertici della polizia di Stato e che, ci si augura, in questo caso non finisca col seguire le sorti del costruendo da oltre vent’anni centro polifunzionale di via Enotria».


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Tremila metri quadri di degrado Gallico superiore, nella zona residenziale una pericolosa discarica Una pericolosa discarica del cuore della zona residenziale di località Palmara a Gallico superiore. Un’area comunale che si affaccia su via Madonna, estendendosi in oltre mille metri quadri di terra confinante con agrumeti, ricoperta di detriti, spazzatura e inerti su cui negli anni sono cresciuti canneti e sterpaglie. Risale al 24 maggio 2005 la delibera con cui l’amministrazione comunale approvava il piano di lottizzazione convenzionato con la ditta Trapani Lombardo in località Palmara di Gallico superiore, che ha portato dal 2009 alla realizzazione di fabbricati residenziali tutto

intorno al terreno abbandonato dal comune e trasformato in discarica dagli anni. Numerose sono state le richieste da parte dei cittadini agli enti competenti, facendo loro presente della situazione di degrado insostenibile con cui sono costretti a convivere, con gravi rischi e conseguenze igieniche e sanitarie a causa della presenza di rifiuti nocivi come l’amianto, nonché per il moltiplicarsi di ratti e di zanzare. L’area comunale è stata utilizzata anche per sbarazzarsi delle carcasse di animali morti, tra cui cani e galline, provocando miasmi e mettendo a rischio la salute di quanti abitano intorno. Le istanze dei residen-

in breve

«Emergenza idrica da più di 40 giorni» E’Nino De Gaetano del Partito di Rifondazione comunista a segnalare l’emergenza idrica a Pellaro. «Da 40 giorni - evidenzia un intero quartiere è senz’acqua. La situazione in contrada Macellari di Pellaro ormai insostenibile. con questa emergenza chiosa - sono costretti a convivere, tra mille disagi, gli abitanti di contrada Macellari, senza ricevere alcuna risposta dagli amministratori locali. Le innumerevole segnalazioni al Comune di Reggio, infatti, sono rimaste finora inascoltate, com’è caduta nel vuoto la richiesta di inviare delle autobotti. Al disagio, quindi, si sono aggiunte con i giorni la rab-

bia ed una comprensibile esasperazione. Riteniamo - conclude De Gaetano che quella di contrada Macellari sia un’emergenza da affrontare senza indugio: sollecitamo per questo l’immediata attivazione del neo sindaco di Reggio Calabria per la soluzione del problema».

Piazza Garibaldi Brutto biglietto da visita Disarmante biglietto da visita per la città dello stretto. In foto uno scorcio dello spettacolo che i turisti (e non solo loro) si trovano davanti al loro ingresso a Reggio. Le immagini si riferiscono infatti ad un angolo della centralissima pizza Garibaldi. Dunque la solita spazzatura, i soliti cocci di bottiglie, le solite cartacce ben in vista che certamente non depongono a favore della tanto auspicata città turistica. Che dire poi del resto dello scenario? Il degrado, con prostituzione e delinquenza, fa da corollario ad un posto che in teoria (ma solo in teoria) dovrebbe essere un bel approdo per il turista che invece si ritrova davanti un luogo desolato. (ma. cri.)

PALMARA Sopra e a destra due immagini della pericolosa discarica ti sono state raccolte nell’aprile 2010 dal presidente della IX circoscrizione Gallico-Sambatello Domenico

Idone, che ha inviato un esposto al dirigente del settore qualità ambientale con la richiesta di una bonifica

urgente dell’area comunale di località Palmara, e dal capo di gabinetto del comune di Reggio Calabria Elio Mar-

rapodi, che ha firmato la denuncia delle problematiche legate alla presenza della discarica nel cuore della zona residenziale. Entrambi gli esposti non hanno ricevuto risposta. Ma i residenti non demordono, e con il sostegno della circoscrizione di Gallico, chiedono al nuovo sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, di attuare urgentemente la bonifica dell’area comunale a Gallico superiore e di adibirla secondo le necessità del territorio, affinché non resti una zona abbandonata al degrado ma uno spazio utile per la comunità gallicese. FRANCESCA TORTORELLA reggio@calabriaora.it

Una strada per don Italo Inaugurazione in una traversa di via Cardinale Portanova Una traversa di via Cardinale Portanova sarà dedicata a don Italo Calabrò, presidente della Caritas diocesana, scomparso 21 anni orsono. La cerimonia ufficiale d’intitolazione della strada nella zona nord della città si svolgerà oggi pomeriggio alle 17,30. Ad inaugurare il nuovo toponimo sarà il sindaco Demetrio Arena che, nei giorni scorsi, aveva annunciato l’iniziati-

l’evento

“Il soprannaturale nell’uomo” Storia di San Francesco da Paola La Comunità dei frati minimi informa che domani, alle 17,30 , a Catona di Reggio Calabria, proprio nel Santuario di San Francesco di Paola si terrà un convegno dal tema “ Il Soprannaturale nell’Uomo “ ossia la Vita di San Francesco di Paola . L’iniziativa , organizzata in collaborazione con altre associazioni calabresi che si occupano di promuovere la figura di San Francesco di Paola in Italia e all’estero, sarà ospitata a Catona in quanto località dove centinaia di anni fa il SantoPatrono della Calabria , compì il “Miracolo dello Stretto”. Un convegno Poiché per la figura San Franceprotagonista sco di del “miracolo Paola è dello Stretto” anche il celeste patrono della gente di mare nonché il patrono principale della Calabria, parteciperanno all’organizzazione del convegno anche le associazioni a carattere marinaro che operano nell’area dello stretto. Gli illustri relatori saranno Giuseppe Caridi ,ordinario di Storia Università di Messina e Presidente Deputazione Storia Patria per la Calabria , e monsignor. Antonino Denisi , vicario giudiziale tribunale dioce-

la locandina dell’evento sano di Reggio Calabria, città dello stretto. Il convegno sarà introdotto da padre Casimiro Maio, superiore del Santuario di Catona, coordinato da Giovanni Bianco, consigliere Unione Locale dei Giuristi Cattolici di Lamezia Terme – e concluso da Padre Rocco Benvenuto Correttore Provinciale dell’ordine dei Minimi .

va del Comune sottolineando l’importanza di diffondere il messaggio di don Calabrò anche tra le giovani generazioni che non hanno avuto la possibilità di conoscerne gli insegnamenti. L’iniziativa, nata da una proposta della Consulta toponomastica della città, presieduta da Giuseppe Tuccio, mira ad innescare «un processo di reidentificazione della società reggina con personalità paradigmatiche che illumineranno il percorso della gioventù reggina». La prima fase della celebrazione sarà celebrata nei pressi della chiesa San Giovannello da cui inizierà il tracciato della nuova via verso Eremo Botte (alle 17.30). Quindi, alle 18, nella sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale si svolgerà un convegno celebrativo della figura del sacerdote. All’iniziativa parteciperanno, oltre al sindaco Arena, il presidente Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti, il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, Mons. Antonino Iachino, Vicario Generale dell’Arcidiocesi Reggio - Bova ed il Dott. Giuseppe Tuccio presidente della Consulta Toponomastica. Sarà presente anche il fratello di Don Italo, Corrado Calabrò, presidente dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Don Italo Calabrò1 è nato a Reggio il 26 settembre 1925 ed è cresciuto in una famiglia di alta moralità, che lo ha educato al lavoro e alla fede. Mentre era studente di vivace intelligenza e grandi capacità culturali al liceo classico “T. Campanella” di Reggio Calabria, comunicò ai suoi genitori il desiderio di diventare sacerdote. Più di tutti fu la mamma, Teresa Cilione, a credere nella vocazione del figlio Italo.


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Multiculturalità e integrazione Presentata alla Curia arcivescovile la IV edizione della “Festa dei popoli” Nel segno dell'invito all'ac- Nella foto la la testimonianza coglienza, all'integrazione e presentazioalla multiculturalità è stata ne dell’evenpresentata ieri mattina in Cu- to con padre ria la quarta edizione della Fe- Bruno Mioli e sta dei popoli, che si svolgerà don Antonio domenica a piazza Duomo Iachino sotto l'invito “Mille volti... una sola famiglia”. nell'affrontare le immancabili la comunità L'iniziatidifficoltà quotidiane (soprattutva, promossa to legate al lavoro) tenendo prebrasiliana dal Centro sente di essere in una città dove, I calabresi diocesano tutto sommato, «si vive bene». sono persone Migrantes, Lo affermano con convinzione associazione più volte e la rappresentante accoglienti e sono Amici dei mibrasiliana spiega che «i calabrepochi gli episodi di granti, comusi sono accoglienti e ci sono solo nità dei mipochi episodi di indifferenza che indifferenza che granti e dalla poi si superano. È importante comunque poi parrocchia essere a contatto con la cultura si superano interetnica di italiana per far conoscere la noSant'Agostistra». no, si pone A Reggio la rappresentanza l'obiettivo di rumena è la più presente mentre portunità occupazionali, criticivalorizzare la comunità filippina è la prima tà che comunque, come è stato l'integrazione ad essersi insediata nel tessuto sottolineato nella stessa sede, e l'incontro cittadino, precisamente dal coinvolgono in prima persona armonioso 1978, con la creazione della co- anche gli stessi cittadini reggini. tra fedi, traC'è poi un pizzico di saudade I migranti delle diverse etnie munità cattolica. il vicario dizioni ed et«Qui ci sentiamo come se fos- nelle parole della rappresentanpresenti alla conferenza stampa nie diverse di presentazione della Festa dei simo a casa nostra», evidenzia te del popolo brasiliano quando generale nell'ottica di Popoli giunta alla sua quarta una sua rappresentante mentre fa esplicito accenno alla «manConsapevoli una città edizione, tracciano un quadro anche da parte rumena «non c'è canza delle tue radici». sempre più che a Reggio La festa dei popoli sarà anche positivo della nostra città, con- alcun problema di integraziopluralista. un'opportunità di confronto tra fermando quanto affermato da ne». vivono tante etnie Intento Unico neo sollevato il proble- di loro sull'esperienza migratodon Iachino e padre Mioli. che non sono pienamente Dalle loro parole traspare tan- ma del lavoro con particolare at- ria che li ha visti protagonisti. ribadito dal un castigo di Dio a.c. to coraggio e determinazione tenzione rivolta alle ridotte opvicario genema risorsa e rale dell'arciaggiunge - è do che cambia. Non sono di- gruppi etnici da piazza Cama- no Mioli, direttore dell'ufficio diocesi Reg- arricchimento anche un'oc- sponibili i dati aggiornati sul- gna a piazza Duomo. Seguirà Migrantes. gio-Bova An«Le altre etnie - sostiene casione per la presenza straniera in Cala- alle 12 la degustazione di protonino Iachigli stranieri bria che, all'inizio del 2010, dotti tipici nei gazebo allesti- ci arricchiscono non solo sul no che precisa quanto sia «importante essere consape- di apprezzare una città ospi- l'Istat quantificava in 65mila ti dalle stesse etnie con i vari piano materiale ma anche su voli che a Reggio vivono tan- tale, dove non esistono forme unità (di cui 22mila a Reggio) rappresentanti disponibili ad quello spirituale e culturale ti popoli che non sono un ca- di razzismo organizzate», no- pur se l'elaborazione del Dos- illustrare la loro esperienza interagendo con il nostro pastigo di Dio ma risorsa e arric- nostante «non abbia molte ri- sier statistico dell'immigra- migratoria e, alle 15.30, lo trimonio, dalla lunghissima chimento. Affinché tutte le sorse per rendere più agevo- zione su questi rilevamenti spettacolo conclusivo delle tradizione. L'ospitalità dei caportava ad un aumento di cir- musiche e danze che sono labresi è anche dovuta alla culture si possano integrare le la vita dei suoi ospiti». L'evento, inoltre, è finaliz- ca 30mila presenze con un to- esclusivo marchio di fabbrica consistente presenza di calaoccorrono spazi e iniziative bresi all'estero per motivi di per l'accoglienza in modo da zato a sensibilizzare le istitu- tale di oltre 25mila nella no- di questi popoli. «Questa festa è indirizzata lavoro». potersi esprimere e condivi- zioni perché anch'esse veda- stra provincia. La festa inizierà alle 11 con ai reggini oltre che agli immidere i problemi. Tutti siamo no sempre meglio nell'immiALESSANDRO CRUPI responsabili di tutti. Questa - grazione il segno di un mon- la sfilata delle bandiere dei 15 grati», evidenzia padre Brureggio@calabriaora.it

«In questa città si vive bene»

Il quadro positivo dipinto dai migranti. Unico neo: il lavoro

il seminario

“Dante Alighieri”

Accordo di collaborazione con la Pontificia università Domani alle ore 11, nell'Aula Magna dell'Università per Stranieri “Dante Alighieri”, alla presenza di Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo di Reggio CalabriaBova, il Magnifico Rettore, Salvatore Berlingò ed il Decano della Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce, con sede a Roma, Rev. Luis Navarro Marfá, sottoscriveranno una Convenzione di collaborazione finalizzata all'organizzazione di attività di natura accademica (convegni, seminari di studi, masters, ecc.), privilegiando i rapporti fra i docenti delle due Istituzioni universitarie, la formazione di giovani professori, la collaborazione in programmi di dottorato, accordi di natura editoriale ed altre iniziative didattiche e di ricerca sulla base di singoli progetti volta a volta concordati. Contestualmente il Rettore Berlingò ed il prof. Antonello Foderaro, Direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, sigleranno un Protocollo d'intesa avente analoghe e convergenti finalità.

il progetto

Il turismo e lo sviluppo del Mezzogiorno

“Ponte dell’energia” tra Calabria e Sicilia

Confcommercio e Federalberghi, al via il dialogo con le istituzioni

“Terna” presenterà il progetto giovedì prossimo a Messina

Questa mattina alle ore 10:30 presso il tare le problematiche e le prospettive di cresalone delle conferenze di Confcommercio scita del Settore Turistico/Ricettivo reggino Reggio Calabria, sito in Via Castello, n. 4, si e calabrese. Il seminario sarà occasione, alsvolgerà un seminario dal titolo “Il turismo tresì, per illustrare ad aziende e consulenti il Bando re.la.r. – rete dei per lo sviluppo locale del servizi per la prevenzione mezzogiorno”, organizzadel lavoro sommerso to da Confcommercio as(PON Governance e Aziosieme alla Federalberghi ni di Sistema) volto a proCalabria, ed ai sindacati muovere l’inserimento di provinciali Silb (Sindacaoltre 500 Tirocinanti in to Italiano Balneari), Silb aziende operanti nella Re– Fibe (Sindacato Italiagione Calabria, nei settori no Locali da Ballo – FePubblici Esercizi, Struttuderazione Italiana Pubre Turistico/Ricettive, blici Esercizi) e FedercoEdilizia. mated (Federazione NaIl progetto vede Conzionale Commercianti La sede di Confcommercio fcommercio, come spesso Materiali da Costruzioni Edili). L’incontro, fortemente voluto dalla accade, in prima linea al fine di fornire asConfcommercio, vedrà protagonisti, in un sistenza e consulenza alle aziende, attraverdialogo certamente costruttivo e propositi- so l’istituzione di uno Sportello dedicato vo, rappresentanti del mondo associativo “Bando Tirocini Formativi” sempre attivo Confcommercio nazionali e locali ed espo- negli orari di ufficio presso i locali di Via nenti delle istituzioni calabresi, per affron- Castello, 4.

Giovedì prossimo 23 giugno, presso il Pa- mico: non vi sarà più il differenziale di prezlacultura di Messina, Terna presenterà uf- zo, oggi esistente, tra Sicilia e continente, ficialmente, alla presenza del Ministro del- che annualmente determina un maggior l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il “Pon- costo in bolletta per 800 milioni di euro. L’opera, inoltre, migliote dell’Energia” tra Sicilia rerà nettamente la sicureze Calabria, ovvero il nuoza dell’approvvigionamenvo collegamento elettrico to elettrico della Sicilia e unico al mondo “Sorgendella Calabria e permettete-Rizziconi”, la cui rearà di utilizzare circa 700 lizzazione entra ora nel MW da fonte rinnovabile, vivo. in forte sviluppo, nonché L’opera, per la quale di rendere più efficiente la Terna prevede un investigestione dei flussi delle mento di oltre 700 miliocentrali presenti nel Sud ni di euro - informa un Italia. anota - ha una capacità La presentazione deldi 2.000 megawatt ed è Una veduta dello Stretto l’opera si svolgerà alle ore lunga complessivamente 105 km, di cui 38 in cavo sottomarino sot- 11 presso il Palacultura di Messina in viale to lo Stretto: record mondiale di lunghezza Boccetta n. 343, e vedrà gli interventi del presidente di Terna, Luigi Roth, dell’amper i cavi in corrente alternata. La “Sorgente-Rizziconi”, una volta ulti- ministratore delegato, Flavio Cattaneo e comata, avrà notevoli benefici per il sistema me accennato del Ministro dell’Ambiente elettrico italiano, in primis a livello econo- Stefania Prestigiacomo.


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R E G G I O Indie Rocket Festival torna a Reggio Calabria, per la seconda volta, sabato prossimo al lido Nettuno. Sul palco, per la prima volta nel Sud Italia e per l’unica data nazionale, i tedeschi Saroos (feat. members of Notwist & Lali Puna)

dal Nero

al Bianco

Indie rocket festival

Aisf onlus Viviamo in una società multietnica e, con il continuo aumento di migranti, cresce la necessità di una loro tutela. Il governo ha delle responsabilità verso lo straniero. Nell’attuale contesto nasce a Reggio l’associazione Immigrati senza frontiere in via Cardinale Portanova, 119

Ponte, il progetto British di Ida Giovane inglese è arrivata in città per completare i suoi studi Il sud d’Italia e l’esperienza sociale e umana della giovane studentessa inglese Ida Henriette Leonhardt. È arrivata in Calabria per studiare la nostra lingua e lavorare per il Tempio Battista di Reggio ed è rimasta nella città dello Stretto per quasi nove mesi: Ida studia tedesco e italiano all’Università di Bath, ha vent’anni e per completare parte degli studi ha dovuto passare un anno all’estero. «Ho deciso di lavorare per una chiesa battista perché anche io vi appartengo, in Inghilterra mi sono messa in contatto con un’organizzazione che si chiama BMS, che opera con le chiese battiste di tutto il mondo e loro mi hanno detto la chiesa di Reggio Calabria mi avrebbe ospitato durante il mio percorso universitario in Italia». Dal 15 settembre 2010, data del suo arrivo nello Stretto, la studentessa inglese ha visitato il teatro comunale, la bibliote-

Ida con alcuni studenti ca, la cattedrale, ha visto Scilla, Gallico, Villa San Giovanni, Messina, conoscendo nuovi aspetti del Sud e del Belpaese: «Ho scelto Reggio Calabria perché da sempre volevo sapere e capire come è la vita nel Sud. Sono stata molta contenta perché mi è piaciuta tantissimo non soltanto la città ma anche le gente, il suo modo di vivere

più lento. In Inghilterra tutto è ordinato, invece in Italia mi è sembrato ci fosse più tempo per fare le cose». Ida ha avuto modo di seguire le attività della chiesa battista reggina, partecipando alle iniziative del centro sociale “Angelina Cartella”, dando sostegno ai migranti di Rosarno e ai tunisini in viaggio dalla Sicilia insieme al Co.S.MI ville-

se, partecipando alle manifestazioni contro il ponte sullo Stretto: «Il progetto per l’esame conclusivo all’università Mediterranea, prevedeva una tesina su un argomento a mia scelta. Poi ho conosciuto la questione del ponte e le controversie sulla sua costruzione. Mi sono interessata alle motivazioni contrarie e favorevoli per comprendere le ragioni di un’opera cosi grande sviluppando l’analisi in tutti gli aspetti sociali, politici ed economici. Ho fatto anche un questionario per capire qual è l’opinione dei reggini sul ponte e mi sembra che le alternative siano moltissime». La giovane Ida è partita da Reggio Calabria il 31 maggio scorso, lasciando alle persone che ha conosciuto un video di saluti attraverso il suo profilo facebook, ringraziando il Sud per la calda ospitalità. FRANCESCA TORTORELLA reggio@calabriaora.it

«Costruire una porta per varcare il futuro dei piccoli» Più di mille euro raccolti dalla vendita di svariati oggetti che saranno destinati in Malawi Ottimo successo dell’iniziativa benefica messa in campo dall’associazione reggina “Un sogno sotto il baobab”: oltre mille euro raccolti dalla vendita di svariati oggetti che saranno devoluti ai bambini del Malawi. Immaginiamo un diario di bordo di cinque amiche molto speciali ed un uomo, un prete, altrettanto tale, si chiamano Lucia Fio, Valentina Tavilla, Laura del Grande, Daniela Romeo e Vincenzo Troletti, padre Monfortano. Si tratta di ascoltare e cercare di materializzare un’inedita esperienza da loro condotta attraverso il non facile percorso della beneficenza, quella vera, pura ed estremamente difficile che si scontra contro i biechi pregiudizi. La loro è un’attenzione molto speciale compiuta nei confronti di bimbi-scolari, uomini di domani di un continente a noi così lontano eppure tanto vicino. «Siamo in Africa, precisamente a Zomba, vecchia capitale del Malawi, oggi importante città universitaria» ci ha introdotto in questo viaggio virtuale una delle protagoniste, la giovane avvocatessa Lucia Fio, che si è resa portavoce del gruppo, che, a conoscerlo vengono i

La bancarella a piazza San Giorgio al Corso brividi per la coesione e la determinazione che emanano, la quale ha poi continuato: «vorremmo che la nostra testimonianza fornisse delle coordinate per raccontare il popolo africano che abbiamo conosciuto e respirato attraverso varie trasferte, lo stesso che amiamo definire attraverso un motto «non fare oggi quello che puoi fare domani». Ed ancora, «gli stessi uomini che ci hanno trasmesso tranquillità e ritmi biologici lontani anni luce dalla nostra frenesia quotidiana». Mentre Lucia parla, ogni tanto le si affiancano le amiche, ma è impressionante la voce all’unisono che si perce-

pisce condivisa dal resto del gruppo, sembra che il mal d’Africa le abbia fatte diventare un’unica persona, e così continua la sua/loro testimonianza: «Il nostro vuole essere un progetto culturale, vuole accompagnare i minori in maniera totale, partendo dal supporto scolastico, per poi continuare attraverso interventi mirati alla persona nella sua interezza, affiancando i ragazzi nella loro crescita personale. Vorremmo utilizzare la cultura come prevenzione, come strumento, come arma da difesa per questi giovani uomini». Le stesse persone che si sono costituite in un’associazio-

ne dal nome “Un sogno sotto il baobab”, con lo scopo primario di costituire un fondo per istituire borse di studio per i bimbi Malawaiani, attraverso il monito di padre Thomas Msusa, vescovo della diocesi di Zomba, primo referente in luogo, che curerà personalmente il percorso di studio di ragazzi dai 6 ai 18 anni, insieme a padre Vincenzo, vissuto sul territorio in questione per 10 anni, tra Magomero, Balaka e le altre diocesi prossime alla località di Zomba. Quest ultimo, ha sottolineato come l’iniziativa della bancarella segue alle altre sposate da tanti amici: la vendita dei presepini natalizi, l’estrazione delle uova pasquali, molte coppie che in matrimonio hanno devoluto a favore ed ancora l’adesione di molte scolaresche e privati». Padre Vincenzo ha messo in evidenza come attraverso questi contributi, nel mese di febbraio, sono stati consegnati i primi quattromila euro al vescovo di Zomba, che hanno contribuito a «costruire una porta per varcare il futuro da parte di questi piccoli scolari». ALESSIA GIORGIA CURIA reggio@calabriaora.it

l’incontro

Toscana interessata al “modello Riace” Nel profondo nord, per dimostrare che la Calabria è anche accoglienza e modello d’integrazione. Il “modello Riace”, pubblicizzato a livello mondiale dal regista Wim Wenders, forse potrebbe essere esportato anche in Toscana. Sfruttare l’opportunità della presenza dei migranti sul territorio per rivitalizzare borghi in via di spopolamento e salvaguardare le attività artigianali e i vecchi mestieri destinati ad estinguersi: è questa, infatti, l’idea che ha particolarmente colpito l’assessorato alle Politiche sociale della Regione Toscana, che ha valutato la possibilità di creare un modello di inclusione e di integrazione. Per discutere di questa possibilità è stato organizzato un incontro “Territori solidali. Prendersi cura. Le esperienze di Riace e Caulonia”, che si terrà oggi pomeriggio a Firenze, nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati. Interverranno tra gli altri, oltre all'assessore regionale al Welfare Salvatore Allocca, i sindaci dei due Comuni in questione, Ilario Ammendolia di Caulonia e Domenico Lucano di Riace, che illustreranno le rispettive esperienze. Ospite della Rete dei Comuni solidali anche Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. I tre sindaci, poi, partiranno alla volta del Veneto «per testimoniare com’è possibile trasformare quello che normalmente viene visto come un problema la presenza degli immigrati, in una risorsa. I nostri sono comuni piccoli - scrivono i sindaci con poche centinaia di abitanti, comuni che si stavano spopolando, provocando l‘azzeramento dei servizi. Ora, grazie alla presenza di nuovi nuclei famigliari, è stato invertito questo processo. Fino a ieri c’era il rischio di vivere in borghi fantasmi. Ora sono nate nuove botteghe, si sono aperte attività e le strade sono piene di vita. I nostri comuni proseguono mandano all’Italia ed all’Europa un grande segnale di civiltà. Dimostrano non

solo che è possibile praticare l’accoglienza e la solidarietà, ma che le comunità locali che intraprendono questa strada ne traggono giovamento sia sotto l’aspetto culturale che economico. Vogliamo lanciare un messaggio di accoglienza verso gli immigrati proprio da una regione la Calabria (terra da sempre di emigrazione), conosciuta troppo spesso per fatti negativi». Al nord per presentare il modello Riace e Caulonia, ma anche il nuovo corso a Rosarno, città capace di riemergere dagli abissi della rivolta dei migranti di 18 mesi fa, ospitando il campo migranti e mettendo in cantiere la costruzione del centro d’accoglienza e varando atti-

Ospiti della Rete dei Comuni solidali Lucano Ammendolia e la Tripodi vità di formazione, alfabetizzazione e integrazione dei migranti. C’è anche chi, però, non crede che il modello calabrese di accoglienza possa avere successo altrove. «Ci sono tanti modi, anche molto diversi tra loro, per affrontare il problema dell'immigrazione. Un’ottima occasione per metterli a confronto sarà il convegno nazionale della Rete dei Comuni solidali in programma venerdì e sabato prossimi a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta», afferma il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani. Lo stesso, però, non ritiene che il modello usato dalle amministrazioni della Locride possa essere applicabile in Veneto e non condivide quelli che definisce «gli approcci buonisti ed ideologici al tema dell'immigrazione, un fenomeno che non può essere fermato ma che va sicuramente governato, nell'interesse non solo delle nostre comunità ma anche degli stessi migranti». Domenico Mammola Simona Musco


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“Data zero” per il tour dei reggini “Dodo”

cine news

MULTISALA LUMIERE SALA DE CURTIS Solo per oggi Psyco in digitale Spettacoli alle 21 e 22.45

Al “Polimeni” l’anteprima dei concerti della band Possiamo già inserirlo nel novero dei tormentoni dell’estate 2011: Cos’è l’amore, brano del duo DoDo (composto dal venticinquenne reggino Domenico Sidari e dal chitarrista Salvatore Saso De Gregorio) è già ben assestato ai vertici dell’airplay di RadioItalia e VideoItalia. Nel suo concerto (da loro definito “Anteprima della tournèe estiva”, tenuto l’altrieri sera al Circolo Polimeni il duo ha inoltre presentato (oltre al singolo succitato) una scaletta che traccheggiava tra brani tratti dal primo e dal secondo lavoro, offrendo al proprio pubblico una cover (Son già solo, tratta dal repertorio dei Modà: «Pur riconoscendo la bontà della loro scrittura – ci ha confidato il giovane interprete reggino – ho preferito affrancarmi da loro sin da subito per dar corpo all’ispirazione personale”) e un inedito (Respiro), che anticipa il terzo album, in predicato per dicembre». «Però abbiamo già pronto un singolo per luglio – continua DoDo – un nuovo tango argentino, dal sapore prettamente estivo, arte del cuore di Saso De Gregorio»; l’ennesima conferma, pertanto, del talento del chitarrista che fa parte del gruppo dal novembre 2010 e ne rappresenta il cuore rock, in contrapposizione con la limpida scrittura pop di Domenico Sidari. Inoltre, non dimentico dei suoi trascorsi come solista d’apertura per i concerti di Gatto Panceri («Adesso è più difficile “tenere” il palco – dice – devi essere il padrone della scena»), lo show viene introdotto da due validi talenti reggini, Fabiana Marciano e Claudia Pratticò che, malgrado la giovane età, possono tuttavia contare su un pedigree d’alta caratura (semifinalista al Premio Mia Martini l’una, vin-

SALA SORDI Libera uscita Spettacoli alle 18.4020,30 - 22,30

SALA DE SICA I guardiani del destino Spettacoli alle 19 - 21 23

SALA MASTROIANNI X Men - L’inizio Spettacoli alle 18 20,30 - 23 Nelle immagini due momenti dello spettacolo dei “Dodo “al circolo Polimeni citrice del concorso Venti minuti di Telereggio l’altra): entrambe si sono destreggiate in un repertorio di reinterpretazioni (Adele, Marco Mengoni, Annalisa Scarrone, Agnes) eseguite con piglio sicuro, misurandosi (Claudia) addirittura con un inedito scritto per lei dal noto pianista e autore reggino Domenico Severino. Giacché sia Fabiana sia Claudia sono in procinto di prendere parte a note manifestazioni del settore (rispettivamente selezioni di Amici e parteci-

pazione a Castrocaro), non resta che seguire questi talenti in nuce. Per concludere, due segnalazioni: da ieri “Cos’è l’amore” è richiedibile anche su Radio Cuore (altro importantissimo network radiofonico nazionale), mentre DoDo sarà ospite settimana prossima (per maggiori informazioni e approfondimenti vi rimandiamo al sito www.dodoweb.it) di Radiouno. Se non è una conferma di bravura questa… Annunziato Cangemi

Casting per il film di Mollo I provini il 22 e 23 giugno si svolgeranno al teatro Cilea A Reggio Calabri asi svolgeranno i provini per il fil “Il sud è niente” del regista Fabio Mollo. La Film Commission Calabria comunica che il 22 e il 23 giugno ci sarà il casting aperto con la presenza del regista per la ricerca di diversi ruoli nel film, i provini si terranno presso il teatro Comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria in via Del Torrione dalle 10 alle 18. Si ricercano attori e non professionisti per i seguenti ruoli con queste caratteristiche: Nel ruolo di Grazia: ragazza tra i 16 e i 24 anni, fisico

estremamente androgino, corpo asciutto, magro ma muscoloso, spalle larghe, carattere da maschiaccio. Nel ruolo della nonna: signora tra i 55 e i 75 anni, classica nonna che si occupa della famiglia, una donna molto semplice, senza istruzione. Nel ruolo di don Pepe: uomo tra i 40 e i 55 anni, uomo dall’aspetto rassicurante, accogliente, i tratti del viso di una persona semplice, per bene. Al contrario del suo aspetto fisico, esercita un pericoloso potere, a lui si deve obbedire per forza. Nel ruolo di Carmelo: ragaz-

zo tra i 17 e i 24 anni, ragazzo di strada, cresciuto da solo, capelli corti, spalle larghe e spigolose. Ha lo sguardo e l’atteggiamento di chi nella vita se la deve cavare da solo, a qualsiasi condizione e con ogni mezzo. Nel ruolo di Alice: ragazza tra i 30 e i 40 anni, giovane insegnante, prende il suo lavoro come una missione: salvare attraverso lo studio e il sapere i suoi ragazzi, impantanati in condizioni precarie per riuscire così a cambiare le sorti del “sud”, da dove lei è scappata per poi tornare credendo in un futuro migliore. Nel ruolo del signor Foti:

uomo tra i 40 e i 50 anni, uomo robusto. Rivenditore all’ingrosso di pesce stocco. La Storia: Il film è ambientato sullo Stretto di Messina, dove la protagonista Grazia vive con suo padre Cristiano che vende pescestocco in una piccola bottega nella periferia di Reggio. Grazia aveva 10 anni quando suo fratello maggiore Pietro è emigrato in Germania. Da allora non l’hai mai più rivisto né ha saputo cosa gli sia successo. Oggi Grazia è una ragazza di 17 anni, solo che ancora non è cosciente di esserlo. Il suo corpo infatti è cresciuto prendendo sempre più le sem-

bianze maschili, diventato quasi il corpo di un ragazzo, come a voler riempire quel vuoto che Pietro ha lasciato nel silenzio del rapporto col padre. Una notte, dopo l’ennesimo litigio con Cristiano, Grazia va al mare, e camminando sulla spiaggia crede di rivedere il fratello Pietro. Da quel momento Grazia sarà convinta che il padre le abbia sempre mentito e che Pietro sia tornato per dirle qualcosa. Grazia incontra Carmelo, un ragazzo di strada suo coetaneo, assieme al quale inizierà la ricerca del fratello. Sarà proprio durante questa ricerca che Grazia riuscirà finalmente a rompere il muro del silenzio con il padre scoprendo la verità sul fratello e soprattutto la verità su se stessa e la sua identità. Cercando il fratello Grazia infatti finirà per ritrovare se stessa.

NUOVA PERGOLA Pirati dei Caraibi Ai confini (in 35mm) Spettacoli alle 17.30- 20 Una notte da leoni 2 Spettacoli alle 22,30

CINEMA ODEON Garfield - il supergatto Spettacoli alle 17,30 19 - 20,30 a seguire Red alle 22

CINEMA AURORA Fast&furious 5 Spettacoli alle 18 20.15 - 22.30

libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri libri e pensieri

“Il crollo” della Stradolini «Una ferita sempre aperta che s’infetta e recidiva in un’agonia metaforica» ove nessun intervento può guarire «le alterazioni e nessuna sutura può sigillare il capriccioso affiorare» delle ragioni della memoria. Questo il segno de “Il crollo”, romanzo dell’esordiente Angela Zumbo, nota con lo pseudonimo Tranquilla Stradolini, pubblicato da Città del sole edizioni e inserito ne "La bottega dell’inutile", collana di sperimentazione letteraria. Attimi eterni, impressi nero su bianco, della vita che «con il suo sporco gioco di sottrazioni1 attraversa la mente, labirinto in

cui perdersi senza cercare via d’uscita, negli abissi di un umore percorso da «impeto di follia e controsensi laceranti di un’euforia meschina». Affannosa ricerca di responsabilità, quella della protagonista, donna senza nome e senza volto «come la ragazza di Hitchcock della "Scala a chiocciola", scampata vittima di un assassino che voleva ricondurre il mondo alla staticità della bellezza perfetta», dettata dall’esigenza di restare a galla «perché non si può sopravvivere senza cercare un colpevole neanche quando è il destino l’unico indiziato». Battaglia contro il disagio, emerso sin dai primi anni di un’esistenza «trascinata, portata avanti come un vizio, senza uscire dai parametri mentali imposti» dalla madre e il ricordo della disperazione, ormai «fossile

ben conservato in un’ambra». Duplice crollo, interiore, causato dalla prematura perdita del figlio e internazionale, all’indomani degli attentati alle Twin towers dell’11 settembre 2001. Storia di un dolore non condiviso con il marito «navigatore solitario, colpevole di avermi amata, non avermi abbandonata, di aver accettato la morte di Luca, di volermi salvare», lama sottile e scintillante che squarcia l’anima e istinto alla sopravvivenza che la spinge a premeditarne l’omicidio. Sofferenza pura, elaborata come «pretesto di un crollo già avvenuto molto tempo prima che ciò accadesse, indipendentemente da ciò che è accaduto» per riappropriarsi della «solida speranza di andare oltre ogni possibile scossa». Tatiana Galtieri


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Sicurezza in montagna con il Cai in agenda

Domenica 19 giugno, nell'ambito della prevenzione degli incidenti in Montagna, la sezione reggina del Club alpino italiano sarà presente nel gazebo allestito a Gambarie dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Stazione

Aspromonte. Stamane nella sede di via San Francesco Da Paola, 106 sarà quindi ospitata una conferenza stampa per lanciare l’iniziativa e dare utili informazione sulla sicurezza in monntagna.

Numeri utili

L’OCCHIO SULLA CITTÀ

* SANITÀ AZIENDA OSPEDALIERA Bianchi Melacrino Morelli Ospedali Riuniti centralino 0965 39111 Pronto intervento 118 Pronto soccorso 0965 397117 URP 0965 397298 CUP numero verde 800 336 611 AZIENDA SANITARIA LOCALE Via S.Anna I Tronco tel. 096523191 Centralino 09665 347111 URP 0965347374/ 347367 CENTRO REGIONALE EPILESSIE Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli tel. 0965/397972 ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO L’EPILESSIA Sezione regionale Calabria Unità operativa di neurologia PRESIDIO OSPEDALIERO OO.RR. via G. Melacrino - tel. 0965/397972 LEGA CONTRO TUMORI sede di Reggio Calabria, via Filippini n. 36/C. Assistenza domiciliare, medica ed infermieristica, per gli ammalati di cancro. dalle ore 9.30/11 - 15.30/18 da lunedì a venerdì. Tel. 0965/331563 SADMAT (Servizio assistenza malati terminali), sede di Reggio c/o Divisione chirurgia toracica-Ospedali Riuniti - tel. e fax 0965/397959 TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO c/o Azienda Ospedaliera Bianchi-Malacrino-Morelli tel. 0965/397113 CENTRI ANTIVELENI 0965.811624 CROCE ROSSA (Socc ambulanze) 0965.24444

* SERVIZI AEROPORTO DELLO STRETTO Call center 899 28 28 29 Centralino 0965 640517 Amministrazione 0965 641111 FERROVIE DELLO STATO Call center 892021 Piazza Castello, 2 - 0965 861111 Assistenza clienti 0965 27427 ATAM 800433310 ASSOTOUR 0965 743061 ACI 0965 811925 Soccorso stradale 0965 803116 ACQUEDOTTO segnalazione guasti 0965.892944 CCISS VIAGGIARE INFORMATI 1518 ELETTRICITA' segnalazione guasti 800.538833 EMERGENZA ACQUA 800.904520

* INFO POINT ASSOCIAZIONE Ai.Bi. Ente autorizzato per l'adozione internazionale.attivo dal lunedì al ven. (ore 9-13) Sportello: via Paolo Pellicano 21/H, tel. 0965/26096 CENTRO TUTELA DEL MINORE Telefono 0965/25423. INFORMAFFIDO Informazioni, consulenze, assistenza legale sull'affido familiare di minori. Via Paolo Pellicano, 21/H Reggio Cal. Tel. 0965/894706 INFORMAGIOVANI Reggio Calabria Indirizzo:Via S. Marco, 3 - 89125 Reggio Calabria Tel. 0965 21865 E-mail: informagiovani@comune.reggio-calabria.it SP.IN. Sportello Informativo Giustizia Informazioni, consulenze, orientamento per famiglie di detenuti e dimessi dal carcere c/o Centro Servizio Sociale Min. Giustizia Giovedì dalle ore 15 alle 19. Vico Vitetta n. 26 R.C. - tel. 0965/598931. TELEFONO AMICO Lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 24, tutti gli altri giorni anche i festivi dalle ore 15 alle ore 24.Tel. 0965/812000

DI FRANCO CUFARI

VILLA SPORCIZIA La Villa comunale, teatro di giochi e ricordi per tanti reggini abituati ad andare lì anche per vederci i leoni e le scimmie. Oggi invece non è niente. È solo uno spazio aperto, a chiunque voglia fare qualcosa di losco, o soltanto utilizzarlo come ricovero notturno. Da tempo insistono lavori di ammodernamento che non trovano fine e lei, la Villa comunale si presenta allo sguardo cittadino nel suo immenso degrado...

diritto di famiglia

Mediazione civile e familiare a confronto

Si terrà domani, alle ore 16, nella sala convegni del Grand Hotel Excelsior, il seminario di studi sul tema "Mediazione civile-commerciale e mediazione familiare a confronto", organizzato dall' Osservatorio nazionale sul Diritto di Famiglia, sez. di Reggio Calabria con il patrocinio del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. I lavori, coordinati dalla presidente della sezione Maria Stella Ciarletta, prevedono la relazione di Gianfranco Dosi, presidente dell'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia – avvocati di famiglie e di Matilde Giammarco, mediatore familiare e presidente della sez. di Chieti dell'Osservatorio. La partecipazione è gratuita ed è valevole per il conferimento di n. 3 crediti.

planetario

Cecchi Paone visita la struttura Domani Alessandro Cecchi Paone, che si trova in città per altri motivi, ha accettato l’invito dei giovani del Planetario a visitare la struttura. Conduttore televisivo, giornalista e ultimamente molto attivo soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale, Cecchi Paone parlerà dell’importanza della divulgazione scientifica e presenterà brevemente il suo ultimo lavoro: “Scienza e Pace” scritto assieme al professor Umberto Veronesi. Si tratterà solo di una piccola anticipazione, poiché la conferenza di presentazione del libro avverrà nel mese di ottobre. Dopo l’intervento di Cecchi Paone, il programma continuerà con la conferenza prevista: “Dalla Via Lattea all’allattamento al seno” del dottor Domenico Capomolla.

tempo libero LA FAVOLA A 4 MANI DEL PICCOLO GJERGJ Venerdì alle 19, allo Spazio Culturale Nonsense si terrà la presentazione del libro per ragazzi scritto a quattro mani dai giornalisti Enrico De Grazia e Maria Francesca Rotondaro. “Gjergj, il piccolo grande Scanderbeg”, è un romanzo bilingue, che narra la storia dell’amicizia senza età tra il vecchio re guerriero albanese Gjergj Castriota Scanderbeg e il piccolo Gjergj

ORDINE AVVOCATI NUOVA INIZIATIVA Nuova importante iniziativa organizzata dal Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria. Infatti, domani alle ore 15.45, nella Sala Convegni del Palazzo della Provincia, si terrà un convegno sul tema: "Questioni di genere fra teoria giuridica e pratica forense". I lavori saranno coordinati da Rosalba Viscomi (Pres. Rete CPO della Calabria).


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Lo Sporting Locri è campione La squadra reggina si aggiudica le final six interregionali di calcio a 5 Sei formazioni in campo, tanti sostenitori e qualche curioso hanno affollato la struttura del centro sportivo “Sporting Club” di Bocale dove si sono tenute le Finali Interregionali di calcio a 5 femminile categoria open. Il comitato provinciale Csi si è profuso nello sforzo dell’organizzazione dell’evento che è stato definito da tutte le componenti «eccezionale». Una giornata di Sport che ha visto partecipare tre società sportive della nostra Provincia (Prater, Sporting Locri e S. Ilario) e tre società sportive delle regione Sicilia. «È stata una giornata indimenticabile - afferma Clementina Tripodi, coordinatrice Csi del calcio a 5 femminile – durante la quale le ragazze si sono date battaglia, hanno sudato, lottato. Ma la cosa che conta più di tutte e che si sono divertite alla grande. E con loro credo anche il numeroso pubblico accorso». A primeggiare nelle final six di calcio a 5 femminile (fase Interregionale) è stata la società sportiva Sporting Locri guidata da mister Ferdinando Armeni e dal presidente Passafaro. Vittoria storica per le ragazze di Locri. Infatti mai prima di oggi una squadra calabrese aveva staccato il biglietto per le finali nazionali Csi che si terranno a Salsomaggiore Terme». In finale, lo Sporting ha battuto le ragazze dell’Olimpia Acireale con un rotondo 5-0. Terzo Posto per il Prater di mister Fontana, battuto in semifinale solo dopo i calci di rigore dalla compagine siciliana. Buona la prestazione della terza società reggina presente all’evento, il S. Ilario. «Queste ragazze sono da esempio per tutti – sottolinea Renzo Ambrogio, presidente regionale del Csi – soprattutto per chi vive il mondo del calcio e dello sport in generale oserei dire, con tanta esasperazione. Ho visto entrate dure, ardore agonistico. Ma tanta lealtà in campo, una grande dimostrazione per noi uomini». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere provinciale e direttore dell’area formazione Csi Pietro Inuso secondo il quale «credo che questa vittoria sia un successo per il Csi di Reggio Calabria, frutto di un estenuante lavoro da parte di tut-

cicciù soddisfatto Le ragazze della locride nella storia. Questo successo certifica che il programma nello sport è vincente

Sporting Locri in festa

Terzo posto per il Prater Le ragazze dello Sporting Locri

Giovanni Filocamo e Paolo Cicciù

ti noi in questi tre anni. Fa piacere soprattutto che questa disciplina, prevalentemente maschile, si stia colorando di rosa: è stato bello vedere in campo più di ottanta ragazze che praticavano dello sport puro, con tanto agonismo ma senza alcuna scorrettezza. Faccio i complimenti a tutte le squadre partecipanti». Grande soddisfazione, dunque, nell’ambiente “pallonaro” femminile. Il Csi chiude la stagione del calcio a 5 femminile col botto, con la certezza che oltre alle offerte prettamente sportive, sia, ancora una volta, punto di riferimento per l’intera provincia come esempio di correttezza, cristallinità, organizzazione e promozione dello sport che riesce a coniugare il successo sportivo all’etica. Dai bambini alle donne il Csi è calamita di sport. Il Csi è marchio di qualità: lo sa il mondo pallonaro provinciale che da quasi tre anni vede nel comitato un punto di riferimento assoluto. Lo sa ancor più il movimento calcistico femminile che ritrova nel campionato nazionale calcio a 5 del Csi l’approdo sicuro per una competizione sana e di alto livello. «Per il nostro Comitato quest’anno - sottolinea il presidente e consigliere nazionale Csi Paolo Cicciù - il campionato nazionale femminile ha rappresentato il fiore all’occhiello delle nostre attività: queste ragazze sono un detonatore alla sfiducia: basta guardare con quale entusiasmo scendono in campo, affrontano la gara e accettano il risultato». La qualità non è espressa solo dai numeri (22 squadre partecipanti alle attività provinciali, 8 mesi di campionato, 400 atlete iscritte, due serie, oltre trecento gare disputate) ma dai successi confortanti che le società reggine mietono fuori dai confini provinciali. Basti pensare alla società sportiva Sporting Locri che rappresenterà, per la prima volta, la Calabria alle Finali Nazionali CSI a Salsomaggiore Terme (6-10 Luglio 2011). «Siamo riusciti ad addentrarci in realtà - spiega ancora Cicciù - che spesso vengono etichettate come “chiuse”, ostiche. Abbiamo l’intenzione di sfatare il mito della donna calabra, spesso relegata agli ultimi posti della società. Non è così, tutti lo sappiamo, ma attraverso lo sport vogliamo dimostrarlo ancora una volta». Il campionato nazionale femminile di calcio a 5, promosso dal Csi di Reggio, è il più importante, sia in termini di numero che di prestigio dell’intera Regione. Ultimo appuntamento per il calcio a 5 “Rosa” Csi il prossimo 26 giugno con la finale provinciale Prater-Sporting Locri. Francesco Iriti


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Nuoto, il gran prix un successo Paonessa soddisfatto: «Siamo felici per quello che stiamo producendo» Il nuoto calabrese sta attraversando un ottimo momento. Il grand prix regionale che si è svolto recentemente al Parco Caserta ha confermato che, sia a livello di qualità che di quantità, lo sport in vasca regionale offre una serie di realtà che stanno portando avanti dei progetti importanti. Molto soddisfatto il presidente della Fin Calabria Daniele Paonessa per i risultati ottenuti negli ultimi anni: «Non possiamo non essere felici per quello che stiamo producendo in questo momento – dice Paonessa – il nuoto in Calabria cresce ogni anno che passa e la testimonianza viene data dai numeri e dal fatto che alcuni nostri atleti sono arrivati anche a recitare un ruolo da protagonisti in contesti importanti. Il tutto siamo riusciti ad ottenerlo grazie ad alcune compagini che hanno fatto un gran lavoro in questi anni come la Paideia, una società che è stata una perfetta padrone di casa dell’ultimo grande evento e colgo l’occasione per ringraziare il presidente Calabrò e la sua organizzazione per il servizio ed il supporto che è stato offerto». E ’ di questo avviso anche un altro importante esponente del nuoto calabrese: «il movimento cresce nonostante le difficoltà –

la seconda edizione

Viola, Adejo e Missiroli I riconoscimenti di Rnp

dice il dirigente Alfredo Porcaro – il rammarico è che non tutte le nostre città hanno una vasca olimpionica (50 metri, ndr). anche qui a Reggio Calabria dove c’è una squadra dal grande potenziale, purtroppo dobbiamo riscontrare questa mancanza che penalizza sicuramente gli atleti. Spero che l’amministrazione locale ascolti il nostro ennesimo appello e che, al più presto, società come la Paideia ed il Pianeta Sport abbiano la possibilità di usufruire di una vasca regolamentare anche perché, senza di essa, è impossibile

portare in riva allo stretto eventi di carattere nazionale come è successo recentemente a Cosenza dove si è svolto uno stage della nazionale italiana». La Piadeia, come detto, ha ospitato l’evento ed ha fatto ancora una volta un’ottima figura: «Ci teniamo ad arrivare pronti a manifestazioni di questo tipo – dice il tecnico dei reggini Nino Praticòi nostri atleti continuano ad ottenere risultati importanti a livello regionali e sono in crescita anche sul fronte nazionale. Il ricambio generazionale previsto all’inizio della sta-

gione sta dando oltre le migliori previsioni e devo dire che la società sta facendo un grande lavoro anche con la Scuola Nuoto che continua a sfornare grandi talenti. Avere il supporto di uno staff dirigenziale come quello della Paideia è importante per noi tecnici che lavoriamo nella migliori condizioni possibili. Adesso ci concentriamo per i prossimi impegni estivi durante i quali la Paideia vuole continuare a crescere e migliorare i tempi ed i piazzamenti». Giuseppe Dattola

Si è conclusa la seconda edizione dei premi rpn 2011. Dopo aver premiato mister Atzori, nel giorno del suo addio alla Reggina, rnp ha consegneto a Chianalea i riconoscimenti a tutti gli altri protagonisti, particolarmente distintisi nel corso di questa stagione lunga difficile e nello stesso tempo vissuta con tanta passione ed entusiasmo. Queste le categorie: premio stampa a Gianpiero Versace, addetto stampa della Reggina Calcio e Arnaldo Cambareri; premio dilettanti a due attaccanti di razza, due bomber che a suon di gol hanno infiammato le platee della serie D: Domenico Zampaglione (nuovo acquisto del il Chievo Verona) ed Antonio Picci; premio Reggina al difensore amaranto Daniel Adejo, uno dei protagonisti assoluti di questa stagione; premio giovane dell’anno al talentuoso centrocampista Nicolas Viola. Il

giusto riconoscimento alla suo straordinario campionato, è arrivato anche con la vittoria del concorso Sky, riservato al miglior talento di tutta la serie B; premio sportivo reggino dell’anno a Simone Missiroli, che prima di riabbracciare la serie A, con destinazione Cagliari, è stato per mesi uno dei valori aggiunti della Reggina. «E’ stata la serata più bella della nostra “piccola grande avventura”, il sugello a 15 mesi di lavoro costante, di sacrifici enormi. Siamo sinceri, la seconda edizione dei premi è andata oltre le nostre immaginazioni, oltre le nostre più rosee speranze». E’ ciò che si legge in una nota di rpn. «La partecipazione a questa iniziativa, è per noi una gratificazione difficile da esprimere a parole. Sono andate in scena emozioni a tinte forti. Emozioni per certi versi irripetibili». r.r.


l’ORA GrecoCALABRA

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!"#"$%&" "%'(

COMUNI Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico

0965 732473 0965 762010 0965 760023 0965 718101 0965 776000 0965 785372

GUARDIE MEDICHE

Palizzi Roghudi Bagaladi San Lorenzo Com.Montana Capo Sud

0965 763079 0965 789140 0965 724362 0965 721395 0965 775311

Melito Porto Salvo (T.Evoli) Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi San Lorenzo

0965 783007 0965 762217 0965 761500 0965 711397 0965 727085 0965 785490 0965 765203 0965 372251 0965 721002

CARABINIERI

Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi

TEMPO LIBERO

0965 781378 0965 762702 0965 766360 0965 712209 0965 780333 0965 782783 0965 765803 0965 724088

BOVA Museo arte contadina BOVA MARINA Museo agropastorale Biblioteca Cineteatro “Don Bosco” CONDOFURI Biblioteca “Rempicci”

0965 762013 0965 760821 0965 760821 0965 766208 0965 784877

Bova Marina, l’ecomostro resta Tre anni fa il finanziamento per la demolizione. Zavettieri: «Tempo perso» BOVA MARINA

Sono trascorsi tre anni dal finanziamento per la demolizione dell'ecomostro di Bova Marina, il tronco di molo del costruendo porto turistico di Capo S. Giovanni. Dopo la decisione contraria, che caldeggia la conservazione del muraglione, Domenico Zavettieri, ex sindaco di Bova M., ripercorre la storia dell'ecomostro “indistruttibile”. Tutto ha origine nel 2005 quando l'assessore Tripodi individua, attraverso uno studio, nove opere, la maggior parte delle quali abusive, che deturpano il paesaggio, convoca gli amministratori interessati a Lamezia per dare le direttive e comunicare il finanziamento per l'abbattimento delle stesse. «A Bova M. furono assegnati 400mila euro» ricorda Zavettieri, sindaco all'epoca dei fatti. «Fu fatto un bando di gara per assegnare la progettazione. Una prima anomalia si verificò in sede di gara, perché il prof. Mallandrino risultò presente in due gruppi di professionisti, in quello dell'ing. Pelle e in quello del prof. Mandaglio, entrambi esclusi» ricorda Zavettieri. «La progettazione fu affidata al gruppo di professionisti facenti capo all'ing. Barbaro, la cui ipotesi progettuale prevedeva la demolizione parziale del muraglione e la realizzazione di un bel vedere con zampilli d'acqua e lu-

ci per un importo di oltre un milione di euro». La proposta suscitò polemiche, espresse nel corso di un'assemblea in cui i cittadini reclamarono la demolizione dell'ecomostro. «Nel novembre 2007 la proposta,presentata e discussa con la struttura tecnica dell'assessorato, fu bocciata» continua Zavettieri. «L'assessore Tripodi, in quella sede, s'impegnò a integrare il finanziamento di altri 600 mila euro con la programmazione 2008 e mantenne la promessa». Un milione di euro per abbatter l'ecomostro. «L'Amministrazione Squillaci, insediatasi nell'aprile del 2008, ha fatto passare a vuoto due anni. Nel frattempo è cambiato il governo regionale, Tripodi non è più assessore e l'ecomostro

non si deve eliminare. La Commissione per la Valutazione d'Impatto Ambientale, infatti, si esprime per la conservazione del muraglione da rivestire in pietra». Secondo il parere «il tronco di molo non deve comunque essere eliminato per non alterare l'attuale equilibrio creatosi, sarà quindi necessario intervenire senza la riduzione del molo esistente, procedendo alla stabilizzazione del molo e al rivestimento della struttura del molo con massi naturali». «Ma la cosa più sorprendente è la postilla finale del parere» nota Zavettieri: «resta inteso che il Nucleo di Valutazione ha espresso il parere su atti ed elaborati presentati dal proponente e pertanto qualunque difformità o dichiarazione mendace dei progettisti su quanto esposto o dichiarato negli elaborati tecnici inficiano il parere» . «Un'affermazione pilatesca. E' questo il compito di una commissione costituita da tecnici o non piuttosto quello di verificare la validità del progetto ed esprimere un parere netto e preciso? Da quando in qua un organo tecnico esprime un parere sub condicione? E' necessario spendere un milione per rivestire di pietre un muraglione in cemento destinato ad essere distrutto nel tempo dalle mareggiate?» si chiede Zavettieri. MARIA NATALIA IIRITI reggio@calabriaora.it

«Provinciali, situazione desolante tra Motta e Bovalino» Le critiche alla politica locale da parte del presidente del Comitato civico Pro Condofuri CONDOFURI

«La recente chiamata alle urne per il rinnovo dell’Amministrazione Provinciale ha determinato una situazione desolante per quella parte della provincia compresa tra Motta San Giovanni e Bovalino e del relativo entroterra». E’ l’amara analisi del dopo voto diramata dal Comitato Civico Pro Condofuri. «E’ un dato di fatto – si legge nella nota - al di la del colore politico che ha prevalso, che i collegi elettorali n. 5 e n. 9, che insieme racchiudono tutti i centri della fascia ionica reggina e tutti i centri interni da Montebello a Bovalino, per un totale di 17 comuni ed oltre 50.000 elettori, si ritrovano oggi a non avere un rappresentante all’interno dell’Amministrazione Provinciale». Secondo il presidente del Comitato Salvatore Tuscano «non è stata la carenza di candidati a determinare un simile fallimentare risultato, ma paradossalmente l’esatto opposto, ovvero l’eccesso di aspiranti agli scranni di Palazzo Foti che da ogni dove ed ovviamente con tanti buoni propositi si sono proposti all’elettorato». Per tale motivo – continua la nota «non

Salvatore Tuscano ci si può esimere dal riferire che una simile cospicuità di candidati ha determinato solamente un’inutile frammentazione di voti con conseguente vanificazione degli sforzi e dei sacrifici che ognuno ha profuso per il raggiungimento dello scopo. E non mancano le affermazioni dell’elettore medio secondo le quali molti aspiranti amministratori, provinciali in questo caso, ma allo stesso modo, comunali e regionali, accettino di esporsi al giudizio dell’elettore sovrano solo per non arrecare

torto alle segreterie dell’uno o dell’altro esponente politico sempre in cerca di conferme di consensi su ampia scala o, più semplicemente, per ostacolare il cammino di coloro che, qualche probabilità di essere eletti potrebbero averla. Se così fosse, stavolta, si è andati oltre ogni ragionevole aspettativa». Alla luce dei fatti, per il futuro, conclude la nota «sarebbe opportuno accantonare l’orgoglio e quelle che potrebbero essere considerate le ambizioni personali di alcuni, sedersi allo stesso tavolo, discutere e offrire candidature in numeri limitati, giusto per concedere la possibilità dell’alternativa a chi ancora considera con il giusto peso il diritto di voto». Ciò «per evitare che in futuro si possa ripetere il deprimente risultato conseguito da tutti quegli elettori che compongono i collegi elettorali n. 5 e n. 9, i quali si ritrovano senza un interlocutore al quale rappresentare esigenze collettive, lamentele e suggerimenti e per evitare che la provincia reggina, compresa tra Capo d’Armi e Capo Spartivento, continui ad essere un pauroso “buco nero”». Nino Saladino

rifiuti

Motta S. Giovanni, da lunedì la raccolta “porta a porta” MOTTA SAN GIOVANNI

E’ con una lettera rivolta ai cittadini che il sindaco Paolo Laganà (foto) e l’assessore all’Ambiente Antonino Verduci fanno sapere che da lunedì, 20 giugno, partirà nel territorio comunale il servizio di raccolta “porta a porta” che sostituirà nel breve periodo l’intero sistema di conferimento dei rifiuti. Saranno eliminati tutti i contenitori stradali. «Ciò significa che non vedremo più per strada - è scritto nella lettera - i cassonetti dove per anni abbiamo conferito i rifiuti, troppo spesso divenuti causa di indecorosi scenari». In una prima fase, finalizzata a mettere a punto metodi e gestione del servizio, sarano interessati solo alcuni rioni per poi estendere il servizio all’intero territorio: dal 20 giugno: Sant’Elia e Lungomare Lazzaro (dal faro a San Vincenzo), Lavandara, Riace Capo, San Basilio (fino alle case popolari di San Giorgio), Leandro; dal 4 luglio: Fornace, Casalotto Ferrina, Cambareri, Lazzaro centro e lottizzazione; dal 18 luglio: Motta centro e centro storico, Serro Valanidi. Successivamente il servizio sarà attivato anche nelle contrade Russa-MartinoAllai e S.Antonio Perché il servizio del “Porta a porta” sarà importante? «Per almeno tre buone ragioni: più si differenzia meno si conferisce in discarica; si riduce l’impatto ambientale, assicurando un futuro ecosostenibile ai nostri figli; infine, con l’introduzione della nuova modalità di raccolta dei rifiuti, si abbatteranno i costi della

Tarsu con una riduzione per il cittadino di circa il 10%. In altre parole “fare la differenza” non è solo dovere civico … è anche conveniente!» Secondo il tipo di unità abitativa - è scritto nella lettera - il comune consegnerà cinque sacchetti/contenitori: uno per la carta, uno per il vetro, uno per la plastica e l’alluminio, uno per i rifiuti organici ed uno per i rifiuti indifferenziati. Nell’opuscolo che sarà consegnato a casa si troveranno tutte le informazioni sulla modalità di conferimento, sul giorno e l’ora in cui esporre i contenitori fuori dalle vostre abitazioni. Agli uffici comunali si potranno inoltre richiedere le ultime compostiere rimaste, dove conferire gli scarti alimentari e produrre così un ottimo compost, utile fertilizzante. I rifiuti ingombranti (materassi, divani) così come Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) ed oli esausti, dovranno essere conferiti presso l’attuale e temporanea isola ecologica, sita nella sede dell’ex Macello di Lazzaro, secondo le modalità descritte nell’opuscolo. Al fine di garantire la massima efficienza del servizio è previsto anche un sistema sanzionatorio per gli inadempienti. PASQUALE GATTUSO reggio@calabriaora.it


l’ORA delloSTRETTO

calabria

ora

GIOVEDÌ 16 giugno 2011 PAGINA 28

COMUNI Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

GUARDIE MEDICHE

0965 757509 0965 795195 0966 373299 0965 755175 0966 961051 0965 753812 0965 742012

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla (Ospedale) Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

0965 751560 0965 751560 0966 335359 0965 790071 0966 965844 0965 753347 0965 742336

CARABINIERI

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

TEMPO LIBERO

0965 797082 0965 751010 0966 474447 0965 790488 0966 961001 0965 753010 0965 742010

VILLA SAN GIOVANNI Biblioteca comunale

0965 752070

BAGNARA Biblioteca comunale

0966 371319

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE

Piccolo Museo civiltà contadina

0966 961003

Il gip convalida il sequestro Villa, Bandafalò non ci sta: «Montato un ingiusto disegno criminoso» guardia costiera

VILLA SAN GIOVANNI

Viene convalidato il sequestro della spiaggia di Porticello, che ormai da anni viene adibita dalla BandaFalò ed attività ricreativa. Come da decreto di sequestro, le motivazioni rimangono immutate: occupazione abusiva del suolo demaniale marittimo, abuso d’ufficio per aver illegittimamente ricevuto l’autorizzazione dal Comune di Villa San Giovanni e dall’ufficio tecnico, rappresentato dall’ingegnere Morabito, a svolgere attività no profit, che in realtà celavano profitti. L’ancora attesa approvazione del Piano spiagge, rende le accuse ancora più efficaci. I rappresentanti dell’associazione continuano a lottare: «grande delusione, la legge della giungla, il più forte mangia il più debole». Dopo aver sperato invano nel dissequestro, passano all’azione. Il consigliere comunale reggino, Demetrio Delfino, provvederà a chiedere udienza al prefetto nei prossimi giorni per dare voce alle tante richieste che i ragazzi di BandàFalò stanno già facendo circolare. «Che nella nostra terra accadano fatti strani non è una novità, ma i paradossi dovrebbero comunque essere risolti per quella legalità tanto agognata da tutti noi - spiega Delfino - Tutto ciò pare dia fastidio a nobili signori villesi che per anni non hanno fatto altro che tentare di affossare questo progetto con denuncie, calunnie, controlli vari che hanno sempre avuto esiti negativi. Adesso si è arrivati al massimo, si addita l’associazione come un mostro alludendo che dietro il no profit statutario si annida lo scopo di lucro. Il seque-

Incriminata l’autorizzazione rilasciata dal Comune

I sigilli all’area stro dell'area sembra porre fine alla stagione imminente ed è la beffa più grande per chi con sacrificio ed abnegazione ha davvero rivoluzionato il degrado. Noi non ci stiamo». Non ci stanno e non si fermano, neanche i ragazzi dell’associazione che dopo aver riempito la spiaggia e fatto muovere tante realtà a loro favore, passano in radio e oggi pomeriggio, alle 18, si faranno ascoltare dalle frequenze di radio Touring. Internet, tv, radio e giornali non bastano e domenica prossima alle 19 in piazza Valsesia Bandafalò terrà una conferenza stampa. Intanto gli avvocati insistono nel chiedere giustizia: «Vi è più che mai il bisogno in questo momento che la sacrosanta protesta di Bandafalò per la vessazione discriminatoria e persecutoria di cui è evidentemente vittima sia soste-

nuta con passione da chi non condivide certi modi di fare società». Il presidente dell’associazione sotto accusa afferma: «Da anni ci prendiamo cura di una spiaggia massacrata dall’abusivismo edilizio, rivalutandola e offrendola gratuitamente ai cittadini villesi. È stato montato un ingiusto disegno criminoso che se farà saltare la stagione rischierà di far saltare anche la missione in Africa prevista per dicembre. Abbiamo costruito scuole e pozzi d’acqua». I ragazzi dell’associazione si chiedono il perché e si indignano di questo accanimento quando alle spalle si scorgono strutture abusive dichiarate da anni. Si attendono notizie anche sul fronte del Comune che tutt’oggi mantiene un religioso silenzio. ELISA BARRESI reggio@calabriaora.it

solidarietà

Villa, sulla vicenda il Pd ribadisce l’opera svolta dall’associazione Nonostante la conferma del sequestro, a Villa, il fermento per la vicenda non si ferma e i messaggi di solidarietà continuano ad arrivare anche per le istituzioni. Tocca al circolo Pd di Villa San Giovanni, assieme al proprio gruppo consiliare, esprimere alcune brevi considerazioni in merito alla vicenda, da pochi giorni agli onori della cronaca, relativa all’avvenuto provvedimento di sequestro giudiziario del lido “BandaFalò” di Porticello, operato dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria su ordine della Procu-

associazione, mentre nell’esecuzione del provvedimento d’urgenza la Guardia costiera ha accertato che l’associazione in realtà occupava nel complesso 1.170 mq di spiaggia». Dalle verifiche tecniche e «dagli approfondimenti giudiziari, è infatti emerso che 687 mq di area demaniale marittima veniva detenuta totalmente in assenza di titolo concessorio, mentre i restanti 483 mq, oggetto di richiesta dell’associazione, venivano occupati avvalendosi di un’autorizzazione del Comune di Villa San Giovanni da ritenersi illegittima». La Guardia costiera continuerà nei prossimi giorni le attività di controllo lungo i litorali nella fascia del demanio marittimo, interessando anche gli ambiti portuali nonché il settore della depurazione in vista della stagione estiva, sotto la direzione e il coordinamento della procura di Reggio Calabria.

in piazza valsesia

«Contraddistinti per il sostegno sociale» VILLA SAN GIOVANNI

«Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria, Adriana Trapani, ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria ed eseguito lo scorso 10 giugno, emettendo il decreto di sequestro di tutta l’area demaniale marittima occupata illecitamente dallo stabilimento balneare denominato “Bandafalo”. L’attività rientra nell’ampio monitoraggio del demanio marittimo avviato lungo le coste della Calabria dal mese di ottobre 2009 dalla direzione marittima». Così una nota diramata dalla Guardia costiera che spiega le motivazioni del sequestro: «Nello specifico, la procura reggina ha accertato l’illegittimità dell’autorizzazione rilasciata all’associazione dal Comune di Villa San Giovanni per 483 mq di area demaniale marittima, così come richiesto dalla predetta

ra della Repubblica reggina. Il Pd di Villa San Giovanni auspica un positivo e rapido chiarimento della vicenda, ribadendo il proprio apprezzamento «per l’opera svolta, nel corso degli anni, dai volontari della BandaFalò, contraddistintisi per il sostegno sociale ai soggetti disagiati del comprensorio villese, nonché per l’encomiabile attività umanitaria in Costa d’Avorio, ove sono stati portati a termine diversi progetti quale, da ultimo, quello della costruzione di una scuola per quei bambini che, in terra africana, sono privi dei beni più essenziali».

Torna ad essere esaltata la missione che quest’associazione svolge nel rispetto di popolazioni più bisognose «convinti che la magistratura reggina e le forze dell’ordine impegnate nel controllo del territorio, che stanno operando con grande forza e vigore in tutta la I ragazzi di Bandafalò al lavoro provincia a tutela e rispetto della legalità, con operazio- daFalò, ma su tutte le occuni di grande rilievo e spes- pazioni dei suoli demaniali sore nella lotta alla crimina- marittimi del territorio villelità organizzata, faranno al se, anche alla luce della repiù presto piena luce su golamentazione operata dal Piano spiaggia comunale, quanto accaduto». Il Partito democratico vil- che sarà presto sottoposto al lese auspica che al più pre- vaglio della Conferenza dei sto venga fatta chiarezza servizi per la propria defininon solo sulla vicenda Ban- tiva operatività. (el.ba.)

A Villa auto d’epoca Domani sera l’arrivo Domani rievocazione storica del giro delle Calabrie a Villa San Giovanni, in piazza Valsesia. Una manifestazione che caratterizzava gli anni ‘50, resa possibile grazie anche all’impegno del Comune villese nella persona dell’assessore alla Cultura, sport, turismo e spettacolo, Giovanni Siclari. Il programma prevede la partenza alle 9 da Crotone, successivo trasferimento a Vibo Valentia, arrivo previsto per le 12:30, dove si effettuerà una breve pausa per il pranzo. La corsa riprenderà alle 16 attraversando Vibo Mileto - Palmi - Bagnara

Calabra – Scilla. In serata, alle 19.30 si attende l’arrivo a Villa. Dopo aver fatto il giro delle vie principali sarà effettuata un sosta prima al Comune, per poi dirigersi in piazza Valsesia. Villa attenderà l’arrivo delle auto, tra intrattenimenti e spettacoli. Già nel pomeriggio ci sarà l’apertura della tensostruttura con esposizione e vendita di prodotti delle aziende sponsor, in contemporanea avranno inizio attività d’animazione. In serata è, anche previsto lo spettacolo di cabaret con il duo Misefari e Battaglia. (el.ba.)


GIOVEDÌ 16 giugno 2011 PAGINA 29

l’ora della Piana Via Aspromonte 22, Gioia Tauro Tel. e Fax: 0966 55861 Mail: piana@calabriaora.it

PORTO

OSPEDALI

AUTORITA PORTUALE 0966 588637 CAPITANERIA DI PORTO 0966 562911 DOGANA 0966 765369 GUARDIA DI FINANZA 0966 51123 POLIZIA DI FRONTIERA 0966 7610 CARABINIERI 0966 52972 VIGILI DEL FUOCO 0966 52111

CITTANOVA

Un hotel di lusso piantato tra gli ulivi secolari della Piana di Gioia Tauro; una struttura d’eccellenza nell’asfittico panorama turistico del comprensorio a cui si era rivolta anche la Cgil comprensoriale, storia dell’anno scorso, per il rinnovo del proprio direttivo. Un albergo splendido e funzionale, che però, sostengono i giudici della Procura di Palmi, è nato grazie alle truffaldine operazioni finanziarie del gruppo Giovinazzo, che dell’“Oliveto Principessa” era proprietario e gestore. Una struttura, che da sola, può rappresentare al meglio la machiavellica operazione di falsificazione contabile di cui sono accusati i membri della holding che fa capo ai Giovinazzo. L’hotel nasce nell’estate del 1999 quando Antonio Giovinazzo – considerato insieme al cugino Gimmy come uno dei capi dell’organizzazione criminale – chiede i finanziamenti per la costruzione di un holel con annesso uno splendido centro sportivo. Un operazione da diversi miliardi e su cui il giudice per le indagini preliminari Remondino si sofferma lungamente nell’ordinanza di sequestro. A leggere le carte della Procura infatti appare evidente come “Oliveto Principessa” sia stato utilizzato dal gruppo finanziario ed economico in un giro di fatturazioni impazzite che certificavano come la struttura fosse pronta per essere inaugurata mentre la stessa si trovava in realtà lontanissima dal potersi dire conclusa. Un giochino realizzato per evitare di vedersi soffiare il finanziamento elargito grazie alla famigerata legge 488 e che interessa una serie di società compiacenti, pronte a certificare il falso. Una storia che da sola rappresenta la deriva folle presa dal provvedimento nato per accorrere in aiuto delle aree economicamente più depresse del sistema Italia e che è finita, paradossalmente, per affossare ancora di più la già asfittica situazione economica del comprensorio. L’operazione Principessa, curata dagli uomini della guardia di finanza di Palmi e

I primi finanziamenti risalgono all’estate del 1999

GIOIA TAURO

FARMACIE Gioia Tauro

0966 52203

PALMI

0966 267611

CITTANOVA

0966 660488

OPPIDO

0966 86004

POLISTENA

0966 942111

TAURIANOVA

0966 618911

Ioculano 0966 51909 Rechichi 0966 52891 Tripodi 0966 500461

Palmi

Barone Galluzzo Saffioti Scerra Stassi

0966 479470 0966 22742 0966 22692 0966 22897 0966 22651

CINEMA

Rosarno

Alessio 0966 773237 Borgese 0966 712574 Cianci 0966 774494 Paparatti 0966 773046

Taurianova

Ascioti 0966 643269 Covelli 0966 610700 D’Agostino 0966611944 Panato 0966 638486

Gioia Tauro “Politeama” 0966 51498 Chiuso Cittanova “Gentile” 0966 661894 Chiuso Polistena “Garibaldi” 0966 932622 Chiuso Laureana “Aurora” Chiuso

Principessa, l’hotel nato per truffare l’Europa

RIZZICONI

Profanata la tomba di un bimbo

Cittanova, la Gdf mette i sigilli all’impero dei Giovinazzo L’operazione è stata curata dalla Procura di Palmi

SOTTO SEQUESTRO L’hotel di lusso Oliveto Principessa

Taurianova coordinati dal Procuratore capo Giuseppe Creazzo e dal suo sostituto Salvatore Dolce, ha smascherato ancora una volta le alchimie finanziarie a cui gli spregiudicati operatori finanziari della zona si prestano per accaparrarsi i cospicui finanziamenti garantiti dalla Comunità Europea. Almeno fino a ieri, quando sono stati posti i sigilli all’impero finanziario della famiglia di Giovinazzo. vimp

cronaca

Santabarbara nella cascina

I carabinieri sequestrano armi e munizioni nelle campagne di Sinopoli ROSARNO

E’ una vera santabarbara quella rinvenuta nella giornata di ieri dai carabinieri della stazione di Sinopoli, nel corso dell’operazione congiunta con lo Squadrone eliportato cacciatori Calabria del Goc di Vibo Valentia. Nel corso di una prima perquisizione di un casolare disabitato, i militari hanno rinvenuto un ordigno di fattura artigianale contenente 870 grammi di polvere pirica con miccia a lenta combustione della lunghezza 150 centimetri, 4 cartucce di una pistola calibro 7.62 e 2 cartucce di una calibro Una gazzella dei carabinieri 12. Nella stessa battuta, i militari della Stazione di Sinopoli, unitamente al bina marca Cz modello 452-2 e Zkm calibro 22 con mareparto Cacciatori di Vitricola punzonata bo Valentia, nel corso di Nel casolare munita di silenziauna seconda perquisiziosono state tore e ottica di prene di due casolari in stacisione, completa to di abbandono, hanno rinvenute anche di caricatore con rinvenivano una pistola numerose piante una cartuccia; un semiautomatica marca di marijuana fucile di manifatBeretta modello 92 s calitura completabro 9 parabellum con matricola abrasa completa di carica- mente artigianale verosimilmente un tore contenente 14 cartucce; una cara- calibro 28; una carabina Winchester

modello 94 calibro 30; 9 cartucce calibro 20 marca Fiocchi e 28 cartucce di una calibro 7.65 di varie marche; 201 piantine di canapa indiana altezza media circa 10 centimetri rinvenute interno 13 vasi. Infine, a Polistena, ignoti – secondo quanto appreso nella giornata di ieri - si sono introdotti all’interno dell’abitazione di proprietà P. C,, di 62 anni, ed hanno asportato contanti e oggetti oro.

Il cimitero dovrebbe essere il luogo della “pace eterna”. Almeno secondo quanto ci insegnano a scuola. Ma a Rizziconi, purtroppo, non è così visto che ignoti, molto probabilmente nella notte tra domenica e lunedì, si sono intrufolati all’interno del camposanto rizziconese, situato nella strada che collega il paese a Drosi, rubando un gradino di marmo adibito come poggia vaso all’interno della cappella del piccolo Mattia Rottura, bambino rizziconese morto l’anno scorso. Il luogo dove i defunti dovrebbero riposare in pace, viene oltraggiato in questa maniera. Il valore della refurtiva si aggira intorno ai 400 euro. Ma non è certamente il valore in denaro che brucia di più alla famiglia Rottura, quanto il fatto di vedere oltraggiata in questo modo la tomba del piccolo Mattia. La famiglia Rottura – appena scoperta la mancanza – ha immediatamente sporto denuncia alla locale caserma dei carabinieri guidata dal luogotenente Vito Insinga che ha fatto partire le indagini. «Per i credenti e anche per quelli che non credono – si legge nella nota scritta dal padre del piccolo Mattia, Santo – il cimitero è il luogo dove i proprio congiunti morti possono riposare in pace. Ed invece a Rizziconi non possono godere di questa prerogativa. Il camposanto è un posto di preghiera e di culto, non dove tutto è concesso». Normale il rammarico di Rottura. Giuseppe Mustica


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calabria

ora

P I A N A città del porto

GIOIA TAURO

E due. Il comune di Gioia perde anche “in appello”, di fronte al tribunale civile di Palmi, nei confronti dell’ormai ex dirigente dell’ufficio tecnico Giuseppe Mezzatesta, oggi “in comando” alla Provincia. Dopo l’ordinanza del tribunale dello scorso 14 febbraio, che aveva accolto il ricorso di Mezzatesta contro il ridimensionamento di funzioni disposto per sei mesi dal sindaco a partire dal 29 settembre 2010, il tribunale di Palmi, in funzione del giudice del lavoro, ha rigettato anche il reclamo presentato successivamente dal comune nella persona del sindaco Renato Bellofiore. E’ quanto si evince dalla nuova ordinanza emessa dal tribunale il 24 maggio scorso, che tra l’altro condanna il comune, sempre nella persona del sindaco, al pagamento di 800 euro di spese processuali. Una bocciatura netta, quella del tribunale, che riconosce nella sostanza un atteggiamento “punitivo” dell’amministrazione nei confronti di Mezzatesta, a partire appunto dal decreto emesso dal sindaco il 29 settembre dell’anno scorso. «Dall’esame del provvedimento- scrive il presidente estensore Piero Santese (il quale ha emesso l’ordinanza in collegio con gli altri colleghi Dionisio Pantano e Mario Cecchini- emerge invero con chiarezza la natura sanzionatoria o comunque “disciplinare” del provvedimento, con la conseguenza che il provvedimento in esame è da ritenere illegittimo in quanto viziato da eccesso di potere e violazione di legge». L’ordinanza, in sostanza, tratteggia un provvedimento «mascherato», ovvero adottato a sco-

I sindaci iniziano a parlare e chiedono più autonomia GIOIA TAURO

IL PROCESSO Da sinistra Mezzatesta e il tribunale civile di Palmi

Mezzatesta fuori per il tribunale «Atto punitivo» Gioia, il Comune perde anche il reclamo po sanzionatorio sebbene motivato con tutt’altre argomentazioni. Secondo i giudici infatti, il provvedimento «in più punti tradisce la preponderante e sostanziale finalità punitiva della decisione». Ed «eloquenti» sono considerati in tal senso «i ripetuti richiami, posti in apertura di motivazione, al censurabile operato di Mezzatesta»; «l’espresso riferimento alla circostanza che la provvisorietà e la durata dell’utilizzazione del Mezzatesta al progetto (il raggiungimento di obiettivi specifici per sei

mesi, ndr) è stata strettamente legata alla “definizione del procedimento disciplinare in corso e delle risultanze dei vari addebiti contestati”, profilo che rende evidente come la realizzazione del progetto ex articolo 29 del regolamento, da parte del Mezzatesta, è aspetto del tutto secondario per l’amministrazione». In conclusione, secondo i giudici, «un atto meramente sanzionatorio e quindi estraneo ai profili relativi all’individuazione dei limiti del potere discrezionale- in relazione alla revoca dei

vertenza lirosi

FRANCESCO RUSSO piana@calabriaora.it

taurensi

Salta il tavolo, è ancora sciopero Lavoratori deferiti alla commissione di garanzia GIOIA TAURO

Le trattative tra i lavoratori in agitazione e la Lirosi sono interrotte. Il tavolo è stato rotto sul punto della sicurezza dei mezzi della lunga percorrenza. Le parti oggi non potrebbero essere più distanti. Mentre gli operai sono stati deferiti alla Commissione di garanzia continuerà il blocco totale delle linee, regionali ed extra regionali. «Dopo gli accordi di massima sul pagamento degli stipendi di maggio e il passaggio full time dei sei autisti part time – ha detto Frencesco Elia, segretario provinciale del sindacato autonomo Faisa Cisal il tema sicurezza ha fatto cadere anche gli accordi precedenti. Gli autobus di “Lirosi linee” (l’azienda di trasporti extra regionali, ndr) non sono sicuri, sono obsoleti e i lavoratori hanno chiesto da tempo interventi radicali per risolvere la situazione. Interventi che – ha continuato il sindacalista – sono stati fatti in minima parte, in modo assolutamente insufficente per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri». Continuerà dunque il presidio del terminal Lirosi sulla Strada statale 111 da parte degli autisti, presidio che continua ininterrottamente da lunedì scor-

dirigenti- degli organi del Comune». Insomma, una batosta pesantissima per l’amministrazione Bellofiore, che dopo gli episodi “incriminati” ha tra l’altro provveduto, con una delibera approvata in consiglio lo scorso 4 marzo, ad abolire l’istituto della dirigenza in sè dal comune di Gioia. Motivazione ufficiale far risparmiare l’ente. Anche se le motivazioni ufficiali, come ammonisce la stessa ordinanza del tribunale, non sempre sono attendibili.

PROTESTA Il blocco al terminal so. «Nelle condizioni attuali la palla è nelle mani dell’azienda. La nostra posizione è chiara – ha aggiunto Elia – la questione della sicurezza è troppo importante per fare passi indietro». Si annunciano tempi duri per i pendolari della Piana dunque, vittime anche loro di un sistema dei trasporti al collasso. A questo punto dovrebbero essere le istituzioni a prendere la parole per mediare tra un’azienda che sembra in crisi e le giuste rivendicazioni dei lavoratori che da tempo subiscono ritardi nelle retribuzioni che oggi denunciano turnazioni impossibili, per quanto riguarda le linee pianigiane, e insicurezza dei mezzi per le linee extraregionali. MAURO NASTRI piana@calabriaora.it

Chiusura linea ferrata Tre corse sostitutive GIOIA Detto fatto, le famose “littorine” saranno sostituite dagli autobus. E’ giunta ieri infatti, l’informativa di servizio sostitutivo della linea ferrata Gioia Tauro-Cinquefrondi e della tratta Gioia Tauro Palmi, da parte dell’azienda, a firma del dirigente di esercizio Santo Marazzita. Il servizio ferroviario delle “Taurensi” è stato sospeso il 6 giugno scorso a seguito del pronunciamento dell'Ustif, organismo di controllo del ministero dei Trasporti, che ne aveva certificato la mancanza di sicurezza e da oggi, secondo quanto si legge nell’informativa dell’Azienda, «in via sperimentale sono stati concordati con la regione Calabria dei servizi automobilistici sostitutivi», anche se con qualche variazione di orario. Sulla linea Gioia Tauro-Cinquefrondi, hanno subìto variazioni tre corse: nello specifico, la seconda (posticipata alle 7,30) e la quinta di andata (anticipata alle 13,10) e la quarta di ritorno (anticipata alle 12,10). Nessuna variazione invece per la tratta Gioia TauroPalmi. Ferrovie della Calabria rende noto poi che gli stessi servizi automobilistici «non effettueranno servizio viaggiatori per le fermate di Villa Cordopatri-San Fantino, mentre il servizio sostitutivo sulla tratta Polistena-San Giorgio Morgeto effettuerà transito sulle strade comunali Santa Marina e Torre». Il servizio sostitutivo gommato sarà assicurato da quei dipendenti che fino a pochi giorni fa prestavano servizio proprio sulle littorine ormai dismesse. Teresa Cosmano

La città del porto, da unione fredda e infrastrutturale, è pronta a diventare città politica e pulsante. I sindaci di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, Rosarno, Elisabetta Tripodi, e San Ferdinando, Domenico Madafferi, mettono la prima pietra politica della nascitura città, tirando fuori gli artigli rispetto alle vertenze portuali e alla rappresentanza dell’area. I tre primi cittadini, in un incontro riservato al municipio sanferdinandese, hanno preso come punto di partenza la fiducia per la rinascita del porto, «l’area portuale più grande del Mediterraneo e la costituzione della “Città del Porto” – roccaforte istituzionale ispirata ai principi comunitari della rappresentanza diretta dei cittadini. La decisione di formalizzare l’unione istituzionale dei tre comuni maggiormente interessati dalle problematiche e dagli effetti economici dell’attività portuale trova impulso nelle tante vicende che, negli ultimi anni, hanno coinvolto e influenzato il Pil della Calabria e dei cittadini pianigiani». Autonomia e autogestione, sono questi i moniti dei tre sindaci, soprattutto alla regione Calabria e al governo rispetto alla crisi del porto. «E’ indubbio che le “modalità di gestione” delle Elisabetta Tripodi questioni portuali da parte della regione Calabria non hanno tenuto adeguatamente conto delle legittime istanze di partecipazione, anche propositive, che i sindaci, investiti del mandato elettorale, hanno più volte formulato. Il porto appartiene innanzitutto ai cittadini e ai territori che hanno vissuto, quale parte integrante della loro storia economica e culturale, le vicende della sua fondazione, del- Domenico Madafferi l’avvio delle attività produttive, e anche della sua crisi. Escludere i rappresentanti istituzionali di questi cittadini da ogni forma di decisione , e metterli davanti a scelte già adottate, a programmi già concordati, non è la strada che il territorio vuole portare avanti. Analogamente, l’avvio e la conclusione di trattative con aziende interessate alla logistica ed alla realizzazione del collega- renato Bellofiore mento tra la struttura portuale e l’area retrostante non può ignorare il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni che rappresentano il territorio». Bellofiore, la Tripodi e Madafferi, pertanto, lanciano «una forza coesa che si adoperi esclusivamente a salvaguardare gli interessi economici e sociali dei comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, dei loro cittadini, dei loro lavoratori». E’ la prima volta, a memoria, che i tre comuni si saldano in maniera così evidente e si ribellano alla marginalità istituzionale, e con questa ritrovata unità i sindaci guardano al grande problema dei lavoratori che rischiano il posto proprio nell’infrastruttura gioiese. «E’ forte la solidarietà e la vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti dallo spettro della mobilità. Quella della mobilità è una soluzione inadeguata, pericolosa e rappresenta l’ennesima ingiustizia economica e sociale nei confronti della società calabrese data in pasto alla criminalità organizzata ogni qualvolta il diritto ad avere ed a mantenere un onesto posto di lavoro viene calpestato. Il nostro impegno sarà quello di coinvolgere e coordinare tutte le forze istituzionali, politiche, sociali e sindacali , al fine di portare avanti reali programmi di attuazione dello sviluppo dell’area portuale». Infine gli amministratori ammoniscono che non si faranno separare dalla «strategia politica e imprenditoriale portata avanti da qualcuno secondo la formula “divide et impera”», al contrario, invece, «tutti i “cittadini del porto” avranno la garanzia di non venire estromessi da scelte importanti, destinate ad incidere sulle prospettive di sviluppo della nostra terra». DOMENICO MAMMOLA piana@calabriaora.it


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Rosarno, servizio rifiuti Quantificato il salasso Nel 2011 il Comune sborserà quasi 1 milione e 700mila euro ROSARNO

La prova plastica di quanto le spese per lo smaltimento dei rifiuti siano un autentico salasso per le casse comunali, è fornita dalla delibera di giunta del comune di Rosarno che approva lo schema economico delle spese per il servizio. Il comune di Rosarno, infatti, pagherà per il 2011 la bellezza di 1 milione e 690.235,58 euro. Chiaramente l’esempio di Rosarno vale in generale per tutti i comuni – a seconda del numero di abitanti – che ogni anno vanno incontro alla tagliola del servizio del ciclo dei rifiuti. Oneri altissimi, servizi spesso minimi, e quando l’inceneritore s’inceppa, o le discariche si saturano, il sistema fa crac e l’immondizia invade le strade. Nella delibera si legge, che «occorre determinare le tariffe, i costi ed i proventi relativi al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2011, al fine di conseguire la copertura dei costi nei limiti minimi previsti. Questo comune non si trova in atto in condizioni strutturalmente deficitarie, per cui non ha l’obbligo di coper-

rapporto costo e servizio Oneri altissimi, servizi spesso minimi e quando l’impianto fa crac l’immondizia invade le strade SCHEMA ECONOMICO I cassonetti di Piana Ambiente tura dei costi di esercizio del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni nella misura del 70% prevista in questi casi», e poi la giunta ha approvato lo schema di spesa. Il riassunto del dettaglio prevede «830.500 euro di spese per appalto del servizio; 204.028 euro spese per appalto del servizio (differenziata); 15.662 euro incremento Istat; 12.780 euro quota (50%) di personale dell’Ufficio Tributi addetto al servizio; 3.402 euro quota (50%) oneri previdenziali personale dell’Ufficio Tributi addetto al servizio; 1.062 euro quota (50%) imposta Irap personale Ufficio Tributi; 491.540 euro costo per il conferimento in discarica

(inclusa tassa regionale); 23.760 euro costo per il conferimento in impianto frazione umida; 40.000 euro ritiro carcasse veicoli e materiali ingombranti; 67.500 trasferimento tributo Tarsu alla provincia». L’esecutivo guidato da Elisabetta Tripodi, quindi, ha spiegato – su input degli uffici competenti - che «per l’esercizio 2011 si presume di accertare entrate dalla tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani interni ed assimilabili per complessivi euro 1.378.000,00, raggiungendo così un coefficiente di copertura dei costi par al 81,53%». Si tratta, pertanto, di una spesa alta che fa effetto valutando l’esiguità dei bilanci comunali e, in alcuni comu-

ni, anche l’alto tasso di evasione della relativa tassa. Per quel che attiene a Rosarno, infine, le tariffe per l’anno in corso sono uguali a quelle dell’anno precedente. Il nodo rifiuti rimane sempre il primo vero problema, non solo da un punto di vista di salubrità dell’aria, di tutela dell’ambiente e di consumo di risorse, ma anche dal punto di vista economico. L’ideale sarebbe avviarsi verso la raccolta differenziata spinta, progetto ambizioso e costoso che oltre ad essere di complessa attuazione si scontra con i pochi soldi da investire e alcune malsane abitudini delle popolazioni che rendono il ciclo ancora più complesso. DOMENICO MAMMOLA piana@calabriaora.it

rifiuti/la vertenza

Piana ambiente è in crisi Il Pdl gioiese coi lavoratori GIOIA TAURO

La crisi di Piana Ambiente, la società mista che opera il servizio di raccolta dei rifiuti, fa ancora una volta capolino nel dibattito politico istituzionale. I consiglieri comunali del Pdl Santo Bagalà e Anna Maria Stanganelli «a seguito delle note vicende che hanno coinvolto la società Piana Ambiente, si erano fatti promotori di un tavolo istituzionale per meglio approfondire le liti pendenti tra Piana Ambiente stessa e il Comune di Gioia Tauro, liti che non possono e non devono essere da traino a veicolare informazioni non corrispondenti al vero, ovvero la perdita del posto di lavoro». Il nodo che preoccupa i consiglieri di opposizione del comune portuale è proprio l’eventuale riverbero negativo sull’occupazione. «A margine di una riunione tenutasi nella sala consiliare del Comune di Polistena in occasione dell'approvazione del Bilancio 2010 – scrivono la Stanganelli e Bagalà - Giulio Foracchia (Ad della società, ndr) ha paventato la possibilità di consegnare, già dal 1 luglio, i libri contabili in tribunale per certificare l’insolvenza della società rappresentata. Se dovessero verificarsi gli eventi annunciati la società ha l’obbligo di preservare i posti di lavoro, inserendo tra le clausole contrattuali con ulteriore nuovo fornitore il mantenimento dei livelli occupazionali». I consiglieri tentano di tranquillizzare la forza lavoro della società, aprendo anche un altro scenario, «al verificarsi degli eventi l’amministrazione comunale della città si vedrà costretta ad indire una nuova gara d'appalto per la scelta di un nuovo contraente a cui affidare il servizio di rsu. Siamo certi che l’amministrazione Comunale uniformandosi a quel diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione, inserirà nell'eventuale bando di gara l'obbligatorietà per la società aggiudicataria di assumere tutti i lavoratori iscritti a libro matricola di Pa residenti nel nostro comune». do. ma.

rifiuti/la polemica NUOVO SCONTRO Da sinistra la sede di Piana Ambiente a Gioia Tauro e il palazzo municipale della città del porto

La società bastona il sindaco Dura risposta a Bellofiore sulla ricostruzione del debito GIOIA TAURO

Piana Ambiente annuncia azioni legali contro il sindaco di Gioia Tauro Bellofiore, e chiede un incontro al Prefetto come “arbitro”, «tenuto conto che la gravità della posizione assunta dalla controparte non lascia margini a ulteriori e lunghi tempi di decisioni nelle determinazioni che questa società ritiene di dover assumere». E’ durissima la reazione della società addetta alla raccolta rifiuti dopo il «documento contabile» inviato dal sindaco alla società stessa e a tutti i comuni della Piana. In una lunghissima nota inviata allo stesso modo ai sindaci, oltre che al diretto interlocutore, l’amministratore delegato Vincenzo Belvedere rifà completamente i conti al sindaco. Premettendo innanzitutto, in risposta ad una quantificazione delle cifre dovute limitata al solo periodo di amministrazione Bellofiore, che «i rapporti di natura contrattuale e finanziaria che intercorrono tra il comune di Gioia Tauro e la scrivente spa, non sono né temporalmente né esclusivamente pertinenti al solo periodo di gestione amministrativa dell’amministrazione Bellofiore, essendo viceversa frutto della gestione decen-

nale dei servizi di raccolta degli rus e di raccolta differenziata». E ancora l’ad denuncia «il tentativo di politicizzare e personalizzare la questione dei rapporti tra Piana Ambiente e il comune di Gioia Tauro. Questa società non ha mai fomentato i propri dipendenti contro il signor sindaco o contro altri amministratori». Quindi, appunto, i “conti”. «Intanto ci sia consentito di chiarire che i mandati 143 e 148 eseguiti in data 26 e 27 aprile 2010, ovvero dopo giorni uno e due dal primo consiglio comunale dell’Amministrazione Bellofiore, per un tota-

le di 180mila euro, non sono affatto a quest’ultima ascrivibili in quanto competenti all’uscente gestione prefettizia». Ma soprattutto la società contesta il calcolo complessivo di un debito di circa 36mila euro conteggiati da Bellofiore rispetto alla sua amministrazione, e quantificati invece in 509mila 62 euro, considerando, oltre ai contratti correnti, la somma di 143mila euro circa, dovuta secondo Piana Ambiente per altri servizi, e «a questi andrebbero ulteriormente sommatiprosegue la società- euro 63mila euro dovuti alla società dall’ente per

specifica disposizione dell’Ufficio del commissario per l’emergenza ambientale». Ma non è tutto, perché «quel che è ancora più grave nella presunta analisi contabile dell’avvocato Bellofiore- prosegue la nota- è che egli faccia finta di non sapere che l’atto transattivo firmato a febbraio del 2010 tra la società mista e la commissione prefettizia, avendo riconosciuto un debito complessivo nei confronti della società per un importo di euro 1.525.610,12, preveda espressamente il pagamento a Piana Ambiente di una somma mensile pari a euro 137.613,71, di cui euro 74.046,62 dovute per i contratti correnti, e 63.567,09 euro dovute per il debito pregresso. Per adempiere formalmente dell’atto transattivo siglato tra le parti l’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro avrebbe dovuto quindi , nel periodo preso in considerazione (maggio 2010- giugno 2011), versare la somma di euro 1.926.592,00», e non dei, scrive la società, «734.514,08 effettivamente versati». Quindi rispetto ai disservizi lamentati da Bel-

lofiore per cui sarebbe la società a dover risarcire l’ente, l’ad scrive: «Faremo fede alla non rilevata e totale assenza di qualsivoglia contestazione di addebito per disservizi della tipologia imputata dal sindaco nell’arco temporale di interesse e mai pervenute a Piana Ambiente secondo le procedure e i tempi previsti dai contratti vigenti. Infine, per quanto attiene la rivendicazione del supposto danno di immagine patito dal comune di Gioia Tauro- conclude Piana Ambiente- ci riserviamo di quantificare il numero d’ interventi, le ore lavoro straordinario di personale e mezzi impiegati nei servizi, tenuto conto che l’avvocato Bellofiore, unica voce nel deserto tra i sindaci di tutti i comuni da noi serviti, in maniera insensata e ingiustificabile si ostina ad attribuire a Piana Ambiente la responsabilità delle emergenze vissute nei mesi scorsi e dei conseguenti disservizi, che a questa società hanno portato solo ed esclusivamente ulteriore danno economico». FRANCESCO RUSSO piana@calabriaora.it


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Centrosinistra al lavoro Il dopo Gaudio è iniziato

palmi/comune

Scalfari, missione impossibile In meno di 15 giorni 4 Consigli

Palmi, Infantino in campo. Cogliandro apre la discussione palmi/il convegno

Barone a Raffa «Ora rispetti gli impegni presi»

DIRETTO Barone PALMI - Dopo le elezioni provinciali l’Udc rilancia l’impegno politico nel territorio. “Udc: Un progetto globale” è il titolo del convegno che ha visto convergere alla Casa della cultura molti grossi nomi del partito di Casini. «Certamente la serata è stata importante – ha detto il consigliere provinciale Udc Giovanni Barone per chiarire i rapporti tra l’Udc ed il presidente Giuseppe Raffa. Non ha chiarito però – ha aggiunto – tutti i punti in relazione a una presenza attiva della formazione centrista, che pare si limiterà esclusivamente ad un appoggio esterno nel caso in cui vengano disattesi i patti elettorali». Anche per festeggiare la rielezione del consigliere provinciale Barone erano presenti il deputato europeo Gino Trematerrra, il vicesegretario nazionale Udc Mario Tassone, il commissario provinciale Pippo Naro, il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, il capogruppo Udc Alfonso Dattolo. Non sono mancati i rappresentati di partito Paolo Mallamaci, Antonio Versaci, il consigliere provinciale Gianni Verduci ed i sindaci del territorio in quota Udc Renato Bellofiore di Gioia, Mimmo Romeo di Taurianova, Bruno Barillaro di Oppido e Franco Candia di Stignano; ospite il consigliere provinciale palmese della lista “Scopelliti presidente” Giuseppe Saletta ed i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Il convegno è stato chiuso dal presidente Raffa che ha ringraziato Palmi e la Piana del contributo elettorale, non risparmiando qualche frecciata a quanti «hanno fatto di tutto per fare fallire il progetto politico».

PALMI

La campagna elettorale è già iniziata. Mentre ancora non si sa che fine farà l’amministrazione Gaudio, a Palmi sono iniziate le manovre in vista delle prossime elezioni. In una nota dell’ex segretario dei Comunisti italiani Enzo Infantino si legge che «per il futuro bisogna rompere con i vecchi schemi con cui si è cercata la rappresentanza politica. Di fronte alla crisi dei partiti (dei quali in ogni caso non si può fare a meno) bisogna aprire le porte a nuove esperienze – afferma - che saranno capaci di dare slancio e vigore ad una città che vuole cambiare. Penso alle ragazze – spiega -, ai ragazzi, ai tanti movimenti associativi, come Prometeus, che continuano ad offrire un contributo per la crescita culturale e sociale della città». L’esponente Pdci intende «rispondere alla domanda di partecipazione che registro in città. Partecipazione che spesso non vuole legarsi a logiche tradizionali di partito. Bisogna promuovere questo inpegno dal basso, fare rete con chi vuole davvero dare una mano immaginando una città diversa. A partire da queste esperienze – conclude - si può lavorare ad un progetto nuovo che non si pone in contrapposizione a qualcuno o a qualcosa, ma vuole essere protagonista, assieme ad altri soggetti politici, del cambiamento. Io da oggi mi metterò a disposizione di questo ambizioso progetto». Non manca un riferi-

IN CRISI Palazzo San Nicola; in basso Scalfari PALMI

GIA’ PRONTI Da sinistra Cogliandro e Infantino mento al primo cittadino. «Quattro anni fa Ennio Gaudio si presentò con l’immagine dell’uomo forte, che aveva servito lo stato in modo più che onorevole, e che per questa ragione era visto dalla popolazione come l’incarnazione del cambiamento. L’elettorato palmese – si legge -, a fronte della crisi che all’epoca attraversava un’intera classe politica, lo ha premiato. Oggi quell’immagine si è offuscata. Gaudio, come alcuni predecessori, è stato vittima della sua stessa maggioranza». «Riunione del buon senso. Idee, progetti e futuro a confronto», invece, è il tema di un incontro promosso dai consiglieri palmesi in quota Pd Carmine Cogliandro e Roberto Vincenzi. L’oggetto dell’incontro era «il grido di aiuto lanciato dal sindaco Gaudio, che perdendo pezzi della sua maggioranza e vedendosi liquefare l’intero sbarramento che ha vinto le elezioni amministrative, chiede il sostegno dell’opposizione. Il no è secco, ed è

stato motivato da tutti i partecipanti alla riunione - si legge in un comunicato che ha informato dell’incontro -». Secondo Cogliandro e Vincenzi Gaudio può fare solo due cose: «continuare a governare rispettando il patto con gli elettori e con la città, oppure dichiarare apertamente la propria incapacità e andare a casa». I democrat, riuniti alla Società operaia di mutuo soccorso, si dicono certi che «le dimissioni dell’attuale amministrazione e l’arrivo del commissario prefettizio sarebbero una garanzia a che non si perdano quegli appuntamenti (ospedale, Psc, Ppm, Varia, ecc.) che questa amministrazione e la sua gestione stanno vanificando». Per gli esponenti del centrosinistra «questo esempio di libera e molto pacata discussione è il primo mattone di un edificio che varrà la pena di edificare in un prossimo e non remoto futuro». MAURO NASTRI piana@calabriaora.it

Quattro consigli comunali in 15 giorni. La sala consilare di palazzo San Nicola probabilmente non era stata mai così frequentata. Il presidente del consiglio comunale Domenico Scalfari ha informato di aver convocato la conferenza dei capigruppo per domani alle 9.30. «Adesso si è finalmente sbloccata la situazione sul bilancio – ha spiegato –, il presidente della seconda commissione consiliare Carmine Cogliandro ha fatto ciò che io avevo più volte detto, rimandando i documenti all’ufficio di provenienza riservandosi di discutere il bilancio in consiglio». Scalfari intende portare in consiglio tutte le questioni “calde”, per i ritardi delle quali il sindaco ha dato la colpa al gruppo consiliare Pdl, che lo ha lasciato senza maggioranza. «Fisserò a breve un consiglio aperto alla cittadinanza sulla Varia – ha affermato Scalfari -, per fare chiarezza sulle reponsabilità nei ritardi nell’organizzazione della festa. Il secondo consiglio, sempre aperto alla cittadinanza, vedrà all’ordine del giorno il Psc. In questo modo si potrà capire come l’amministrazione riuscirà ad approvare il piano entro fine anno, come il sindaco ha assicurato». Mentre nell’ultimo anno i consigli comunali si erano fatti decisamente rari sembra che da oggi l’impegno richiesto ai consiglieri sarà massimo. «Entro fine mese sarà poi portato in consiglio il bilancio – ha proseguito il presidente del consiglio -. Sarà anche necessario riaffidare alla Ppm i servizi che gli erano stati prorogati fino a giugno. Questo fatto sembra essere stato dimenticato “ad arte” da qualcuno – ha affermato Scalfari -, per poter dare la colpa a noi anche di questo ennesimo disastro». ma. na.

comunità montana

Masso cerca l’accordo per la nuova Giunta Il presidente del Consiglio dell’ente convoca sindaci e consiglieri per uscire dalla crisi CINQUEFRONDI

«Penso ci siano possibilità di superare la crisi» dice a Co Mario Masso, presidente del consiglio della comunità montana di Cinquefrondi, una settimana dopo le dimissioni della giunta. Masso è impegnato in una fase esplorativa, lunedì scorso ha convocato i sindaci e ha in programma di sentire tutti i consiglieri. Si tratta di consultazioni informali in vista dell’attesa riunione di consiglio che, a inizio delle prossima settimana, dovrebbe sciogliere l’impasse. Indiscrezioni suggeriscono che si dovrebbe arrivare a una nuova giunta e non al ritiro delle dimissioni del vecchio esecutivo, composto dal presidente Rosario Galluccio, Angelo Macedonio e Francesco Sibio. Nell’incontro con i sindaci dei Comuni afferenti all’istituzione montana, racconta

EMPASSE La sede della Comunità montana di Cinquefrondi Masso, «abbiamo affrontato la crisi gestionale ed economica dell’ente. Ho anche fatto un resoconto della riunione cui ho partecipato il 9 giugno a Lamezia, organizzata da Uncem e Anci – picco-

li comuni. Una discussione convocata per esaminare la bozza di legge regionale che sopprime le comunità montane trasferendone le competenze all’Azienda regionale per la forestazione. Dall’in-

contro di Lamezia è venuta una bocciatura del progetto legislativo, che in alcuni passaggi riteniamo perfino incostituzionale. Per di più si tratta di una riforma che produrrebbe ugualmente uno spreco di risorse e, soprattutto, non darebbe garanzie sufficienti sulla salvaguardia dei posti di lavoro». In merito invece ai travagli peculiari della comunità montana “Versante tirrenico settentrionale”, Masso professa un cauto ottimismo sul recupero, almeno, della funzionalità amministrativa. Le dimissioni dell’esecutivo, a meno di una anno dalla nomina, sono state giustificate dai protagonisti con l’assoluta impossibilità di programmare anche la spesa più irrisoria, vista la disastrata situazione di cassa. Un contesto disarmante, fatto di paralisi amministrativa, dipendenti che reclamano mensilità arretrate, tensioni. La comunità montana come una scatola in bilico perenne, da cui è difficile estrarre un’idea di futuro. ANGELO SICILIANO piana@calabriaora.it


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L’Unità in piazza con i bambini Melicucco, gli studenti delle quinte classi elementari si cimentano col teatro PALMI

MELICUCCO

“ Giallo, rosso e Verdi”: questo il titolo dello spettacolo teatrale messo in scena dalle classi quinte dell’istituto comprensivo “Don Milani” di Melicucco, la cui piazza Primo Maggio è stata adibita a teatro a cielo aperto. Realizzato grazie al programma regionale “Una scuola per la democrazia”, il progetto si è basato su una fase di studio che ha portato i ragazzi al reperimento delle informazioni, acquisizione e messa in rappresentazione degli eventi che hanno portato all’ unità d’Italia. «Attraverso l’uso del linguaggio specifico, qual è appunto quello teatrale, costituito da mimica, sentimento, gestualità, emozioni e coinvolgimento, il teatro è un ottimo strumento di crescita culturale, sociale ed affettiva - ha detto il dirigente scolastico Emma Sterrantino alla platea - è anche espressione significativa di sentimenti profondi, che aiuta l’esercizio del giudizio, del ragionamento, affinando

Dal grande affresco digitale la Madonna guarda la città

IN SCENA Gli studenti impegnati durante la rappresentazione teatrale lo spirito e la mente». Con l’ausilio del referente del progetto, l’insegnante Maria Coniglio, e le coreografie di Ilenia Logorelli, i ragazzi hanno indossato i panni di Mazzini, Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele, riproponendo in modo libero la storia del risorgimento italiano. «Occorre preservare e consolidare l’idea di identità nazionale, quale sintesi dinamica

di identità tra passato, presente e futuro, dove il futuro non è che il progetto di vita di ciascuno, casa amata e da preservare per le generazioni che verranno» ha concluso la Sterrantino. Realizzato dal professore Massimiliano Giordano, il logo dello spettacolo rappresenta il volto di Giuseppe Verdi sullo sfondo della scuola, un canale per avvicinare i ragazzi alla storia. Nell’ambito della

preparazione allo spettacolo, i ragazzi hanno realizzato uno stage a Palermo dove, nel teatro Massimo, hanno assistito alla prima della “ Cenerentola” del coreografo Cannito, visitando una delle strutture più importanti del mezzogiorno nell’ambito della promozione della cultura e dello spettacolo. ISABELLA GALIMI piana@calabriaora.it

DELIANUOVA

La “Junior band” per la Nazione L’orchestra dell’istituto comprensivo chiude l’anno con un saggio DELIANUOVA

In occasione della fine dell’anno scolastico si è svolto al Cinema teatro comunale “G. Vocisano” il saggio musicale dei ragazzi della Junior band. Il corso musicale curriculare ha coinvolto 45 ragazzi tra gli 11 e i 13 anni che frequentano l’Istituto comprensivo di Delianuova, i quali sono stati preparati dal Maestro di clarinetto Gaetano Pisano che dirige altresì l’Orchestra giovanile di fiati “Cit- MUSICA La fine della performance della Junior band tà di Delianuova” e dai docenti Christian Zappia Maestro di ni artisti intendono la musica come tromba, Claudio Bagnato Maestro di mezzo in grado di coinvolgerli in un sepercussione e Antonio Fiume Maestro rio percorso di crescita» ha affermato Pisano, la musica infatti rappresenta di pianoforte . A presentare i brani musicali via via ormai una realtà consolidata nel nostro eseguiti, le alunne Agnese Pagano e territorio. Un ringraziamento è stato rivolto ai Maria Assunta Cosenza. «Questi giova-

Il concerto è finito con l’inno di Mameli per l’Unità maestri e a tutti coloro che stanno rendendo possibile la realizzazione di questo progetto, compresi i genitori dei ragazzi. Il dirigente scolastico Francesca Maria Morabito nel complimentarsi con i ragazzi e i docenti ha affermato di essersi molto emozionata nell’ascoltare l’interpretazione dei brani svolti. Il concerto si è concluso con l’esecuzione musicale e canora dell’Inno di Mameli, dedicato al 150 Anniversario dell’Unità d’Italia. ANGELA STRANO piana@calabriaora.it

SOLIDALI L’affresco nella piazza Matrice PALMI

Palmi può vantare il più grande affresco digitale in esterno d’Italia. È stato inaugurato infatti nella piazza Matrice, sulla parete esterna del Salone Pio X, un grande dipinto della città, delle dimensioni di 9,6 metri per 6, dove Palmi è vegliata da una madonna con bambino. L’opera è stata relizzata dall’azienda “Leonardo srl” di Bruno Vadalà. L’affresco digitale è stato svelato da don Silvio Mesiti che ha dimostrato grande soddisfazione per l’intervento di abbellimento dell’area, contigua alla chiesa madre. L’intervento è stato realizzato grazie all’associazione “Prometeus”, della quale fa parte la “Leonardo srl”, che in questo modo prosegue nell’intento di migliorare ed abbellire la citta. L’associazione ha infatti realizzato a Palmi la nuova piazza San Rocco con la statua del santo, grazie alle donazioni di migliaia di cittadini, è sta restaurando la fontana dei “Canali”. I tecnici al lavoro per realizzare l’affresco digitale sono stati: Maurizio Farina, Felice Pasqualino, Ferdinando Raco e Attilio Androne. Per molti giorni dietro una rete verde si sono alternati nel lavoro minuzionso che ha portato al risultato atteso. Sul grande muro è stata passata una soluzione, sulla quale sono state stese dai tecnici delle pellicole che contenevano materialmente l’affresco sviluppato al computer. Su queste pellicole è stato poi passato un prodotto che ha permesso alle stesse di “impressionare” la parete esterna del salone Pio X con l’immaggine della madonne che guarda la cttà. L’affresco va a completare l’opera più ampia di riqualificazione e valorizzazione della piazza Matrice, che ha subito la ripavimentazione. A rappresentare le istituzioni durante l’inaugurazione gli assessori all’Urbanistica Francesco Trentinella e ai Lavori pubblici Domenico Minasi, il consigliere provinciale Giovanni Barone insieme ai rappresenatanti della “Prometeus” Saverio Petitto, Salvatore Defrancia e Paolo Ventrice. Barone ha portato i saluti del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il quale ha garantito a don Mesiti un contributo per i lavori di riqualificazione urbana. Mauro Nastri

VARAPODIO VARAPODIO

Diciotto giovani di Varapodio sono partiti ieri per una vacanza studio a Malta. Il viaggio rientra nel programma che ogni anno l’amministrazione comunale organizza stanziando fondi dal proprio bilancio, con la compartecipazione economica degli interessati. Non solo relax dopo la chiusura dell’anno scolastico per i giovani partecipanti, ma soprattutto la possibilità di approfondire le loro conoscenze culturali in lingua inglese. Dopo l’ arrivo a St Julian’s (Malta) da oggi a

Vacanze maltesi per 18 studenti delle medie Il Comune organizza il viaggio con lezioni di inglese e la conoscenza dell’isola martedì 21 i ragazzi, dopo la lezione di lingua presso la “Link school of english” che si terrà tutti i giorni (tranne sabato e domenica), effettueranno la pausa pranzo e una passeggiata di orientamento tra le varie città che visiteranno, tra cui St. Julian’s, Valletta, Medina e Sliema. Sabato 18 è prevista una visita alla famosa Isola di Gozo. Una giornata li-

bera alla spiaggia sabbiosa di San Giorgio, sarà trascorsa domenica 19 e nel pomeriggio di martedì 21. Il programma prevede, inoltre, una mini crociera intorno al porto di Valletta e tempo libero per lo shopping. Non mancherà una visita al Lower Baracca Gardens e alla Cattedrale di Valletta dove i giovanissimi avranno la possibilità di visitare

due importanti dipinti del Caravaggio. Il rientro è previsto per mercoledì 22 giugno. Un incontro in comune con il vice sindaco Orlando Fazzolari ha avuto lo scopo di illustrare ai genitori dei partecipanti il programma delle varie giornate, in modo minuzioso. Sono anche state esposte le regole comportamentali da osservare da parte dei ragazzi du-

rante il viaggio e la permanenza a Malta, e le dovute rassicurazioni sulla sicurezza dei ragazzi ai genitori. FILOMENA SCARPATI piana@calabriaora.it


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l’ora della Locride Sede: Via Verdi, 89048 Siderno Tel. e fax 0964 342899 Mail: locride@calabriaora.it

GUARDIE MEDICHE Siderno Locri Marina di Gioiosa J. Gioiosa Jonica Roccella Jonica Bovalino Grotteria Caulonia

FARMACIE

tel. 0964/399602 tel. 0964/399111 tel. 0964/416314 tel. 0964/51552 tel. 0964/84224 tel. 0964/61071 tel. 0964/53192 tel. 0964/861008

La maggioranza tende la mano all’opposizione. E trova terreno fertile. L’ invito è dimenticare le diatribe elettorali in vista di una fattiva collaborazione per il bene comune della citta. Che Siderno versi in una situazione difficile è sotto gli occhi di tutti, per cui diventa prioritario ripartire insieme per uscire dalle sabbie mobili. Con questa consapevolezza, e con questo spirito, si è svolto il primo consiglio comunale dell’era Ritorto. Da subito, invero, si era capito che i rapporti tra maggioranza e opposizione iniziavano con un passo diverso rispetto al passato. In apertura infatti, preannunciando che il Comune si costituirà parte civile in tutti i processi di mafia che intaccano l’immagine del paese, il primo cittadino ha posto fine a una battaglia portata avanti senza risultato dalla minoranza durante precedente amministrazione. Se si arriverà a questo risultato con una modifica statutaria non è ancora ben chiaro, ciò che è certo è che oramai sull’argomento vi è accordo e condivisione tra le opposte fazioni. E non è una cosa da poco. C’era comunque grande attesa per questo primo civico consesso che arriva dopo sedici mesi di vuoto politico. La sala delle adunanze municipali ha attirato diversi cittadini che non sono voluti mancare all’evento. Tra il pubblico si sono notati gli ex assessori Ascioti e Commisso, il segretario comunale Nicita, gli uscenti consiglieri comunali Condino e Gerasoli,. Presente in modo significativo anche il mondo dell’associazionismo, con i presidenti di consulta e pro loco, Diano e Santacroce. E poi tanta gente comune,

NEL DETTAGLIO

SIDERNO

Cristiano De Sandro Longo

EMERGENZA

Bovalino

tel. 0964/66128 tel. 0964/61028 tel. 0964/356097 Gioiosa Jonica Martora & Crupi tel. 0964/51259 Satriano tel. 0964/51532 Scopacasa tel. 0964/58134

L’OMAGGIO Era presente in aula l’ex commissario straordinario Rosalba Scialla che ha salutato i sidernesi che le hanno reso omaggio

COSTRUTTIVO Così è stato il clima che ha caratterizzato la prima assise della nuova amministrazione comunale eletta il 15 e 16 maggio

Carabinieri Polizia Capitaneria

Bovalino

CINEMA

tel. 0964/61000 tel. 0964/67200 tel. 0964/787657

Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/51616 Marina di Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/415106

BUON NUMERO Un centinaio di cittadini ha seguito i lavori del civico consesso.Tra essi anche alcuni ex amministratori comunali

Locri Cinema Vittoria “ESP - fenomeni paranormali”

Siderno Cinema Nuovo tel. 0964/342776 “Fast & fourious 5” ore 18 - 19- 22 Roccella Jonica Cinema Golden tel. 0964/85409 “I pirati dei Carabini- ai confini del mare” ore 18-20-22

LA SORPRESA Il sindaco ha parlato per la prima volta di volontà dell’ente verso la costituzione di parte civile nei processi di ‘ndrangheta

Il Consiglio di una città che ha voglia di riscatto Toni concilianti del sindaco e mano tesa all’opposizione

Rosalba Scialla accanto al tavolo della nuova giunta comunale supporter e candidati non eletti dei vari schieramenti. Ospite d’onore il commissario prefettizio Rosalba Scialla, accompagnata dal sub commissario Demetrio Martino che, dopo essersi intrattenuta a lungo in privato con il nuovo sindaco, ha rivolto un sentito e commosso saluto alla cittadi-

nanza per cui è stata per circa un anno vero punto di riferimento. “«o oramai faccio parte del passato - ha detto la Scialla dopo aver ricevuto dall’assessore Bolognino un mazzo di fiori. Ora ci siete voi, il futuro di questa città. Mi auguro che l’ opposizione collabori in modo costruttivo per garanti-

Consiglieri e pubblico in piedi durante l’inno di Mameli re il buon equilibrio di questo comune. Spero non ci dimentichiate, perché io non vi dimenticherò». Poi, citando Seneca «Il re sia per la giustizia e il popolo sarà per il re». Congedato il xommissario prefettizio, che se n’è andato tra gli applausi, il civico consesso ha iniziato i suoi lavori sotto la di-

rezione di Maria Teresa Fragomeni, in qualità di consigliere più anziano. Dopo le formalità previste all’ordine del giorno (esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità del sindaco e dei consiglieri comunali, presa d’atto del giuramento del primo cittadino) è iniziata la serie degli interven-

ti. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Ritorto che, dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione e indossato la fascia tricolore, ha definito “storico” questo consiglio comunale, «perché le vicende che si sono verificate ultimamente hanno creato una frattura tra presente e passato. Ma Siderno non è quella venuta alla ribalta nella cronaca negli ultimi tempi. Noi miriamo a risollevarla, la città ha bisogno di pacificazione, di un clima sereno. Partiremo dai giovani che non hanno esperienza ma saranno guidati dagli anziani di maggioranza e opposizione». Chiaro, dunque, l’invito alla collaborazione indirizzato agli avversari politici che pare, dal tono dei loro interventi, che lo abbiano ben accolto. A seguire hanno preso la parola tutti i consiglieri comunali, dopodiché si è passati ad eleggere il presidente del consiglio. Invero, si è trattato solo di ufficializzare un’indiscrezione già trapelata da giorni e, nonostante l’opposizione abbia proposto il nome di Nunziatina Galluzzo, l’incarico è stato assegnato a Vincenzo Mollica. «Questo incarico è una questione di politica e di numeriha chiarito Ritorto- rispondendo a Panetta e Sgambelluri che auspicavano la nomina della Galluzzo». Nominati poi i vari capigruppo si è passati alla presa d’atto della nomina dei componenti di giunta, già ufficializzata da giorni. Infine sono state votate la commissione elettorale, composta dai consiglieri Fragomeni, Curciarello e Fuigliomeni (supplenti Boccuti, Caccamo e Macri), e la commisisone per l’elenco dei giudici popolari, di cui fanno parte Boccuti e Panetta. ANTONELLA SCABELLONE locride@calabriaora.it

l’analisi SIDERNO

Sette gruppi su sedici consiglieri. E’ elevata la frammentazione in seno all’assise comunale, sia nella maggioranza che nell’opposizione. Nell’ambito di quest’ultima, sapevamo da tempo della volontà (confermata nella prima seduta) di Totò Sgambelluri di costituire il gruppo autonomo di Siderno Libera; sapevamo pure della volontà del Pd di proporre Gabriella Boccuti nel ruolo. Tutto confermato. Non immaginavamo, invece, una frammentazione in cinque gruppi dei consiglieri di maggioranza. Ma tant’è. L’Udc ha mantenuto il gruppo autonomo con Antonio Ricupero, il Pdl si è affidato all’esperienza e all’affidabilità del veterano Aldo Caccamo, mentre le tre liste civiche che hanno trascinato alla vittoria

Sette gruppi per 16 consiglieri ’Ndrangheta, Ritorto parla dell’ente parte civile nei processi Riccardo Ritorto hanno preferito articolarsi in altrettanti gruppi consiliari. E così, Giuseppe Panetta è a capo di “Crediamoci insieme”, Vincenzo Schirripa di “Per Siderno io ci sto” e Claudio Figliomeni è il capogruppo di “Tempi Nuovi”. Tutto confermato anche per la scelta del presidente del civico consesso, caduta sull’ex assessore alla Cultura della giunta Figliomeni Vincenzo Mollica, eletto con dieci voti, mentre cinque ne ha presi Nunziatina Galluzzo. Considerato che i due candidati si sono astenuti, sia la maggioranza che l’opposizione han-

no dimostrato compattezza. I vice presidenti sono Antonio Ricupero e la stessa Nunziatina Galluzzo. Chiudiamo questa breve analisi sottolineando, con malcelata soddisfazione, il piacevole “fuori programma” che ha caratterizzato il discorso d’insediamento del sindaco Ritorto, che ha parlato della volontà dell’ente di costituirsi parte civile nei processi di mafia che ledono l’immagine del Comune. Parole mai sentite a Siderno tra i banchi della giunta. E non peccheremo di presunzione ricordando che questa testata è

tel. 3397153696 ore 22

stata l’unica, nel trimestre che ha preceduto il voto, a chiedere a tutti i candidati sindaci un impegno preciso in tal senso. L’unico programma ad averla prevista è stato quello del centrosinistra. Ora arriva la dichiarazione d’intenti di Ritorto, che va accolta molto favorevolmente. Non è esattamente quello che si è fatto nella vicina Locri, laddove si è votata la modifica dello statuto inserendo la costituzione automatica di parte civile dell’ente in tutti i processi di ‘ndrangheta, ma è un buon inizio. Almeno da queste parti. Gianluca Albanese

PRESIDENTE Vincenzo Mollica


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Dirigenti, il monito della Sica L’ex segretario generale ha scritto al primo cittadino: «Urge nominarli» LOCRI

Le gatte da pelare per il nuovo sindaco di Locri non mancano. Ieri abbiamo ricordato il debito nei confronti dell’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale e della Siderno Ambiente SpA per il servizio di depurazione delle acque reflue; oggi dobbiamo dare notizia di un’altra pesante situazione ereditata dalla precedente amministrazione. In data 3 giugno, infatti, uno degli ultimi atti dell’allora segretario generale dell’ente Vincenzina Sica fu una lettera spedita al sindaco Lombardo, alla giunta e al presidente del consiglio comunale, nella quale si ribadisce che «è necessario, nonché urgente procedere all’attribuzione degli incarichi dirigenziali al fine di non creare disservizi e/o interruzione dell’attività gestionale dell’ente». Parole chiarissime, quelle della Sica, che ricorda altresì che è il sindaco a doverli nominare che essi sono «organi amministrativi, in quanto possono emanare atti idonei ad impegnare l’amministrazione verso l’esterno mediante provvedimenti che possono costituire, modificare o estinguere situazioni giuridiche soggettive o di terzi», svolgendo, dunque attività gestionale tout court. La lunga esposizione delle fonti di legge che disciplinano la materia, viene compiuta in punto di diritto dall’ex segretario generale dell’ente che ricorda che «soltanto in cui siano privi di posizioni della categoria D, i Comuni applicano la disciplina degli articoli 8 e seguenti del contratto collettivo nazionale di lavoro del 31 marzo 1999 (che ha istituito

CARENZA E’ quanto contesta la Sica (nel fotino) al Comune di Locri l’area delle posizioni organizzative categoria D, coperti mediante proche richiedono l’assunzione di eleva- gressione verticale». La vecchia te responsabilità di prodotto e risul- giunta, con delibera numero 29 del primo aprile, prese tato), ai dipendenti atto della sentenza classificati nelle cadel Tar numero tegorie C o B». Fin quel ricorso al tar 157/2011, dando atqui la lunga premesto, altresì, della nesa della Sica, che poi vinto da orlando cessità di individuava al dunque, ricorIl concorso del re (nelle more della dando di aver già 2008 fu vinto definizione del giuprovveduto a reladizio di secondo zionare al sindaco da Barresi grado, ovvero di «in merito all’attuaSantagata e eventuali atti sole struttura organizspensivi del procezativa dell’ente, anMonteleone. Ora dimento di I grache e soprattutto alè tutto da rifare do), «altre figure la luce dell’avvenuta appartenenti alla notifica della sencategoria D cui affitenza del Tar di Reggio Calabria, che ha visto annullare dare, nel pieno rispetto del dettato la procedura concorsuale espletata normativo vigente, la responsabilità dall’ente relativamente a tre posti di dirigenziale e pertanto la titolarità

della relativa posizione organizzati- mento per l’Autonomia) che, seconva, in quanto, come sopra detto, si do il Tar «non era neppure compeconfigurano quali esclusivi organi tente (o esperto) in relazione alle competenti ad emanare atti idonei materie oggetto di concorso». Ma la ad impegnare l’amministrazione supposta incompetenza della Figliomeni era solo la punta dell’iceberg di verso l’esterno». Un chiaro invito al sindaco a rom- tutta una serie di violazioni risconpere gli indugi, dunque, quello del- trate dal Tar che, dunque, accolse il ricorso. Ora, dalle parole scritte nella Sica. Anche se i dirigenti che hanno la lettera della Sica sembra evincer“subìto” l’esito della sentenza del Tar si l’assoluta necessità di nominare hanno fatto ricorso al Consiglio di dei nuovi dirigenti con categoria D, Stato. Si tratta, come si ricorderà, di per salvaguardare la legittimità deRita Santagata, Carmelo Barresi e gli atti del Comune. «Atteso, quindi, - conclude la letMario Monteleone, tera inviata al sinche in data 11 didaco Lombardo, alcembre 2008 partela lettera inviata la giunta e al presiciparono al bando dente del consiglio di selezione interna il 3 giugno comunale– che il per «la progressioSecondo la Sica Comune di Locri è ne verticale del pervanno subito privo di personale sonale dipendente con qualifica diridel Comune di Loindividuati per genziale, e che al ficri, per la copertura garantire il buon ne di garantire il di n. 3 posti del probuon funzionamenfilo professionale di funzionamento to dei servizi, è ne“Istruttore Direttidell’ente cessario avvalersi vo” “Categoria D” – delle disposizioni Posizione economiconsentite dall’artica iniziale D/1». Superarono la prova tutti e tre, vincen- colo 109 del testo unico n° do il concorso. Poi, il candidato 267/2000, attribuendo le funzioni escluso Vincenzo Orlando chiese e di cui all’articolo 107, commi 2 e 3 ottenne il riconoscimento, da parte del T.U. 267/2000, ai responsabili della giustizia amministrativa, del- degli uffici e dei servizi, al fine di asl’illegittimità della procedura con- sicurare economicità, speditezza e corsuale, proponendo ricorso al Tar rispondenza al pubblico interesse che riconobbe una serie di violazio- dell’azione amministrativa, si ribani delle norme vigenti, tra cui, giusto disce l’urgenza di individuare i reper citarne qualcuna, la nomina in sponsabili apicali dell’ente, apparqualità di “esperta” della commis- tenenti esclusivamente alla categosione esaminatrice di Jole Figliome- ria D, cui affidare gli incarichi dirini (allora membro dello staff del sin- genziali ai sensi della normativa vidaco di Locri e vice presidente del gente». consiglio comunale di Siderno, olGIANLUCA ALBANESE tre che dirigente politico del Movig.albanese@calabriaora.it

Depuratore, allacciata Galati La soddisfazione del sindaco Moio: «E’ una svolta epocale» BRANCALEONE

La notizia è recentissima: in data 14 giugno sul sito ufficiale del Comune di Brancaleone è stata pubblicata la delibera per Approvazione atti contabili III° Sal, per lavori di “Collettamento frazione Galati al depuratore di Brancaleone e ottimizzazione del sistema”. (Apq “Tutela delle Acque e gestione Integrata delle risorse Idriche” Delibera Cipe n. 35/2005) come da finanziamento della Regione Calabria per 805.000 euro all’impresa Brizzi Ilario. Si legge che la Regione Calabria- dipartimento Infrastrutture Ciclo Integrato delle Acque con riferimento all’Accordo di programma Quadro “Tutela delle Acque e gestione Integrata delle risorse Idriche”, stipulato in data 28.06.2008 tra la Regione Calabria ed il Governo Nazionale, ed alla successiva riprogrammazione, con nota prot. n. 4278DG del 12.11.2008, comunica all’ente di Brancaleone, di essere stato individuato quale soggetto beneficiario dell’intervento specificato in oggetto. Un grande passo in avanti per il Comune di Brancaleone che vede nella persona del sindaco Francesco Moio il più entusiasta «è una svolta storica – dichiara - dopo circa quarant’anni il depuratore sarà attivo anche nella zone di

Uno scorcio del litorale di Brancaleone Galati attraverso lavori di colettamento e di ottimizzazione del sistema e tra massimo cinque giorni – si attende l’ultimazione dei lavori - l’impianto di depurazione lavorerà a pieno regime. Allo stato attuale sono state cambiate quattro pompe di sollevamento e tre vasche per permettere la massima efficienza dell’impianto durante la stagione estiva». Ad avvalorare quanto ad oggi appreso lo stesso sindaco ci ha comunicato che l’Arpacal ha rilasciato una certificazione d’eccellenza per la “città dei gelsomini”; «unico neo, purtroppo, è la zona al confine di Brancaleone, Marinella, per un problema di attacco al depuratore centrale che, tuttavia, si sta

tentando di risolvere nel più breve tempo possibile». Nel contempo al Comune di Africo si stanno svolgendo in piena attività i controlli necessari ad un efficiente funzionamento degli impianti di depurazione. Da quanto appreso dal responsabile dell’area tecnico-manutentiva, l’architetto Rocco Criaco, allo stato attuale «sono state sostituite due pompe di sollevamento e segnalati alla società Acquereggine alcune migliorie da apportare per la stagione corrente, onde evitare disagi ai bagnanti; i continui controlli da parte dell’amministrazione comunale hanno permesso che nello specchio d’acqua riguardante Africo l’Arpacal - con Ddcreto del dirigente generale del Dipartimento regionale "Politiche dell'Ambiente" n. 3405 del 18.04.2011 per l’inizio della stagione 2011- attraverso analisi specifiche sia stata dichiarata l’eccellenza delle acque». Appare questo un ottimo inizio per alcuni comuni del litorale ionico in vista della stagione estiva ormai alle porte, un passo avanti per rialzarne il prestigio, per entrare nell’ottica che il nostro oro è la geografia dei nostri luoghi e mantenerli, o meglio nel nostro caso, riportarli vergini dovrebbe essere priorità assoluta per ogni comune. ADELINA B. SCORDA locride@calabriaora.it

partito repubblicano

La sezione “La Malfa” solidale con Rappoccio ROCCELLA IONICA

E’ tornata a riunirsi la sezione “Ugo La Malfa” del Partito Repubblicano di Roccella Jonica, diretta dal segretario Rocco Agostino. I punti all’ordine del giorno discussi sono stati tanti, ma l’attenzione si è concentrata sull’annuncio e l’ufficializzazione del passaggio del consigliere comunale Francesco Muscolo nelle file del Pri e soprattutto, il segretario Agostino ha espresso la solidarietà morale e politica a nome di tutto il partito, al consigliere regionale del Pri, Antonio Rappoccio, in relazione ad alcuni attacchi subiti recentemente «che definisco a dir poco strumentali», ha commentato Agostino. «Il lavoro e l’impegno politico portato avanti dal consigliere regionale Rappoccio – aggiunge il segretario della sezione “Ugo La Malfa” – in questa prima fase di legislatura, valgono a testimoniare l’alto livello di onestà e moralità, contro cui

si è scagliata una campagna denigratoria non basata su dati oggettivi, ma su dicerie di personaggi la cui credibilità è tutta da accertare». Proprio pochi giorni fa lo stesso consigliere, aveva appreso da un quotidiano locale, che il suo nome era fra gli indagati per alcune assunzioni fantasma in cambio di voti. Al momento però è tutto in mano alla magistratura e da verificare. «Per l’ennesima volta sono stato messo alla gogna mediatica – ha detto Rappoccio – da persona perbene perché tale mi ritengo in ogni azione manifestata dalla mia vita. Non ho mai millantato nei confronti di chicchessia, ma soprattutto nei confronti della povera gente, che ha creduto nel mio operato, non approfittando della mia condizione perché non rientra nel mio dna». Rappoccio ha ricevuto manifestazioni di stima incondizionata da parte della sezione roccellese del Pri. Simona Ansani


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I fratelli Scarfò al Sila Festival I registi monasteracesi alla kermesse con un’opera su Anna Magnani sfilate di alta moda e altro ancora. Tanti i volti noti che ne Seconda edizione del “Sila prendono parte, fra gli altri Festival”, rassegna di cinema anche l’affascinante Barbara eco ambientale e della terra De Rossi, oltre a personaggi d’origine. Una rassegna inter- della cultura e del sociale. Fra nazionale di cinema dedicata i film partecipanti, sarà presentato il seal miglior vicondo giorno deo maker ed La pellicola della manifeeuropei, e si prodotta con stazione (24 svolgerà a giugno ore Taverna il contributo 10.30), “Anpresso il Vildel consiglio na Teresa e le laggio Manregionale resistenti” cuso dal 23 al del locrideo 26 giugno. Rispetto all’edizione dell’an- Matteo Scarfò, per la scenegno passato ospiterà anche giatura e montaggio dello spettacoli teatrali e di intrat- stesso Matteo e di Giovanni tenimento, concerti, conve- Scarfò, due monasteracesi gni, esposizioni, eventi spor- doc, che alla 64 °ma edizione tivi di beneficenza, mostre, del Festival Internazionale LOCRI

in breve

“L’emozione di una voce” Partono le selezioni ARDORE

L’associazione culturale “Percorsi d’Arte”, con sede a Reggio Calabria, opera nel territorio regionale calabrese promuovendo numerose attività e iniziative per l’incontro di ragazzi, giovani e adulti con varie forme dell’arte. Quest’anno l’associazione organizza,con il patrocinio del Comune di Ardore,la prima edizione del Concorso Canoro “L’emozione di una voce”, quale vetrina per mettere in luce il talento di molti artisti calabresi che spesso hanno poche occasioni di esprimere il loro potenziale. Il con-

corso Canoro “L’emozione di una voce” è aperto a tutti i cantanti interpreti e cantautori di musica leggera italiana e non, di età compresa dai 15 ai 50 anni ed è riservato ad artisti solisti. Le iscrizioni scadono domenica 3 luglio prossimo. La scelta dei partecipanti ammessi alla semifinale,così come quella che decreterà i vincitori nelle serate finali, sarà compiuta da una apposita commissione, il cui giudizio sarà insindacabile e inappellabile. La semifinale e la finale saranno disputate ad Ardore Marina nel mese di agosto. Francesco Morosini

Lavori alla rete elettrica Caulonia 5 ore al buio CAULONIA

A causa di alcuni lavori di manutenzione sugli impianti dell’Enel di Caulonia, la società che gestisce l’energia elettrica comunica che oggi dalle 12 alle 17 è prevista l’interruzione dell’erogazione di energia. Le vie interessate dal “black out” sono: l’area della villa comunale a Caulonia Marina, via strada IX, via strada VIII, via strada XII, via strada XXXV, via dei Carafa, via Iudica, via Marina, via Nazionale, via Torre e via degli Ulivi. Durante l’arco orario in cui verranno effettuati i lavori l’Enel consiglia di non utilizzare gli

ascensori. La corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per alcune prove tecniche. Pertanto si invitano i cittadini a non commettere imprudenze. Per maggiori informazioni o per la segnalazione di alcuni guasti l’Enel ha messo a disposizione dei suoi clienti il numero verde 803.500. re. lo.

Matteo Scarfò, Paolo Turrà e Giovanni Scarfò del cinema di Salerno (15-20 novembre), una delle più antiche rassegne cinematografiche italiane, terzo per anzianità di tutto il mondo, ha ricevuto per la sezione informati-

va una menzione di merito (per il ricordo della grande “Nannarella” che seppe interpretare in modo magico il ruolo delle donne durante l’ultima guerra). La pellicola

prodotta con il contributo del ria di un soldato calabroconsiglio regionale della Cala- americano, vuole rendere bria e la collaborazione dei giustizia, da una parte, al ruocomuni di Cittanova e di Ge- lo delle donne durante la nazzano e racconta la storia guerra, attraversando la tradella grande Anna Magnani e gedia dell’occupazione di Rodella donna cittanovese Tere- ma, i bombardamenti e le vite di attori e sa Talotta registi che feGullace, asUn omaggio cero grande il surta a simalla donna cinema italiabolo della reno; dall’altra sistenza delle attraverso ricordare le donne romala memoria altre forme di ne durante il di un soldato resistenza , tragico periocome quella do dell’occupazione nazista, che ispirò la contro il latifondo e contro la scena più famosa del film ndrangheta, in un periodo in “Roma città aperta”: due cui l’emigrazione spopolava donne che senza incontrarsi in Calabria, rimasta in mano mai si unirono indissolubil- alla criminalità organizzata. Gigi Baldari mente. Attraverso la memo-

Gioiosa, una serata di InCanto Ospite d’onore nell’evento finale il giovane Ernesto Schinella GIOIOSA JINICA

L'associazione culturale 'InCanto' dei Fratelli Nizzardo, due grandi artisti del territorio locrideo, nasce a Gioiosa Ionica nel maggio 2010 con lo scopo di promuovere il canto, la musica e il talento dei giovani. All'interno dell'associazione, si forma nell'ottobre dello stesso anno una scuola di canto dei fratelli Nizzardo, di grande succes-

so e professionalità a cui aderiscono tutti gli associati e dalla quale sono usciti grandi talenti, qualcuno persino ha partecipato al programma televisivo 'Io Canto' su Canale 5. Toccherà quest'anno ad uno dei fratelli Nizzardo,Vincenzo unico calabrese selezionato, contribuire con la sua straordinaria propensione ad interpretare il personaggio di Frollo nell'opera teatrale ' Notre Dame de Pa-

ris' di Riccardo Cocciante che andrà in scena dall'11 Maggio fino a tutto il mese di Settembre nelle più importanti città italiane con l'ultima tappa che si svolgerà nell'Arena di Verona. L'associazione ha organizzato sabato scorso11 giugno presso il teatro di Gioiosa Ionica con il patrocinio del Comune, il Primo Concorso Nazionale premio 'Incanto'. Alla gara hanno partecipato bambini dai 12 anni in

la novità

Il metano in arrivo a Stilo Al via le opere di condotta STILO

A Stilo il progetto di metanizzazione è sempre più in fase di evoluzione. Inizieranno, infatti, nei primi giorni del prossimo mese di luglio i lavori di posa della condotta gas metano nel centro abitato della “Città del Sole”, per come si è del resto evinto nella giornata di ieri nel corso di un incontro svoltosi a palazzo San Giovanni Therystis, sede del municipio cittadino: è prevista la posa di migliaia di metri di tubature, che serviranno ben centinaia di utenze per un investimento totale di quasi un milione e mezzo di euro. Nel corso della riunione tecnica a cui hanno partecipato il sindaco, Giancarlo Miriello; il presidente del consiglio comunale, Romina Leotta, e altri amministratori per il comune di Stilo, unitamente ad una rappresentanza della società Eni Italgas, tra cui il responsabile costruzione nuove reti, Salvatore Malta, e il project manager progetto costruzioni nuove reti, Cesare Morelli, si è dibattuto circa il primo tratto di opere che interesserà le abitazioni e le altre utenze che si trovano a ridosso delle vie principali del centro storico di Stilo: l'impatto dell’intervento, che nasce dalla sinergia tra il Comune di Stilo

con l’Italgas, società leader nella distribuzione di gas naturale in ambito urbano, è strettamente legato al risparmio energetico ed al valore aggiunto socio-economico derivanti dall’uso intelligente del metano e ai benefici ambientali connessi. “La metanizzazione è un servizio di civiltà importante presente già da anni in diverse zone della Calabria – ha così commentato il primo cittadino di Stilo, Miriello – era, pertanto, importante che Stilo si mettesse in linea con i tempi e con i servizi che i Comuni devono offrire alle loro famiglie”; dal canto loro i rappresentanti della società concessionaria hanno sottolineato che è “un intervento a cui l’Italgas ci tiene particolarmente, perché si realizza su una parte di territorio da tenere in grande considerazione anche per le grandi potenzialità turistiche e storiche di cui dispone”. La fine della posa della condotta e dei relativi allacci si concluderà a luglio del 2013, ed avrà la durata di ventiquattro mesi: previsti enormi vantaggi per i cittadini che, nel corso dei lavori, potranno richiedere l’allaccio alla rete con una modica spesa di circa cinquanta euro, a fronte di una successiva di diverse centinaia di euro. Antonio Baldari

su ed era suddivisa in due sezioni: brani inediti in lingua italiana e straniera e la sezione di brani editi con la partecipazione di cover. Ad occuparsi della selezione una giuria composta da esperti: discografici, produttori, conservatori e talent scout. Tra gli ospiti della serata: Francesco Pugliese vincitore del programma televisivo 'Io Canto' su canale 5, Ernestino Schinella di 'Ti Lascio Una Canzone' su Rai 1, Orazio Taglialatela vincitore del programma raccomandati 2011 , Januaria Carito del programma di 'Amici' 2010, Enzo Longobardi coordinatore delle selezioni del Festival Show ed infine Adriano Pennino direttore d'orchestra del Festival di Sanremo, omaggiato con un premio di ringraziamento presso il Palazzo Ameduri di Gioiosa in presenza del Sindaco, dei fratelli Nizzardo e dell'insegnante Anna Laura Badolato. Ventuno sono stati i talenti selezionati, di cui i primi tre classificati: Denis Barbieri, Dalila Nucera, Valeria Basile delle sezioni inediti ed editi, si sono aggiudicati il trofeo ' Premio InCanto' di Gioiosa Ionica e avranno il diritto di accedere ad una serata del Festival. Inoltre si sono assegnati il Premio della Critica a Debora Chiricosta ed il Premio 'Mino Reitano' a Maria Carmen Mendolia.. Tutti i brani partecipanti alla serata finale saranno inclusi nella compilation 'InCanto' prodotta da Andrea Gallelli della Sound Production. Cinzia Totino

Ventuno i talenti selezionati da una giuria di esperti e talent scout


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L O C R I D E cronaca RIACE

Ciciarello nella rete... dei marinai

Sequestrati dalla Guardia Costiera 120 chilogrammi di pesce fresco

Continua l’attività di contrasto alla pesca illecita, da parte dell’ufficio circondariale marittimo di Roccella Jonica. In seguito alla co- particolare nelle acque antistanti stante attività di monitoraggio il comune di Riace, i militari della delle acque di Guardia costiera competenza, ieri in collaborazione Il pescato mattina l’ufficio con i militari apdevoluto a varie marittimo ha partenenti alla provveduto a seCompagnia caraassociazioni di questrare 120 chibinieri di Roccella volontariato logrammi. di speJonica, hanno nella Locride cie ittica denomisorpreso C.M., nata “cicerello” ed queste le sue iniuna rete da pesca del tipo sciabi- ziali, mentre svolgeva pesca illecica da terra di circa 150 metri. In ta a bordo di un natante da dipor-

to contravvenendo ad una precisa disposizione di legge che impone al pescatore sportivo l’utilizzo solo di determinati attrezzi. Oltre al verbale di sequestro amministrativo della rete e del pescato, si è proceduto alla elevazione del verbale amministrativo di 1.000 euro. Sul luogo sono intervenuti personale sanitario dell’Asp di Reggio Calabria che hanno dichiarato il prodotto ittico “fresco” e idoneo al consumo

umano. Il pescato è stato pertanto devoluto a varie associazioni di volontariato della locride. La normativa in vigore, non permette che il pescatore ricreativo utilizzi arnesi professionali, quale la rete del tipo sciabica oggetto del sequestro, sia per evitare un prelievo eccessivo delle risorse ittiche sia per tutelare i pescatori professionali muniti di tutte le autorizzazione necessarie. locride@calabriaora.it

La vaschetta sequestrata

Coca nel camion, arrestati Tre persone in manette a Catania. La droga scoperta da un cane LOCRI

Circa 2,5 chilogrammi di cocaina pura, per un valore di mercato di oltre un milione di euro, sono stati sequestrati da carabinieri del reparto operativo di Catania, che hanno arrestato quattro corrieri calabresi: un nonno, due suoi nipoti e incensurati. Sono Antonio Bevilacqua, di 73 anni, originario di Locri, e i suoi nipoti Rocco e Gianfranco, di 34 e 29 anni, di Siderno; e R. B., di 19 anni, incensurato, di Melito Porto Salvo. La droga era nascosta all'interno di un camion per il trasporto di cavalli, guidato da uno degli arrestati e francobollato da un Suv sul quale erano gli altri tre familiari. I militari dell’Arma li han-

Da sinistra: Rocco Bevilacqua, Gianfranco Bevilacqua, Antonio Bevilacqua e la droga rinvenuta nel camion no notati nei pressi del casello autostradale di San Gregorio, sulla Messina- Catania. Il loro fare circospetto ha attirato l’attenzione degli uomini della Benemerita. Procedevano cono molta cautela e

scortati dal fuoristrada. Il controllo è scattato immediatamente. I quattro componenti del gruppo, tre a bordo del Suv e uno alla guida del camion alla vista dei carabinieri hanno

manifestato evidenti segni di insofferenza e nervosismo. Accompagnati al comando provinciale di Catania i tre hanno fornito tre versioni diverse e tutt’altro che convincenti sul loro viaggio in terra

sicula. E mentre i tre sono stati messi sotto torchio dagli inquirenti, fuori i mezzi sui quali viaggiavano sono stati posti sotto sequestro e passati al setaccio, grazie all’aiuto

Russo: «Nirta è innocente» In aula le arringhe difensive del processo Fehida di un formidabile movente, non può essere preso in considerazio«Gianluca Nirta è innocente. È ne» ha ribadito il legale in aula. detenuto ingiustamente in carce- Secondo la ricostruzione della dil’impianto accusatorio re sulla base di elementi di prova fesa che in dibattimento sono risulta- emerso dal dibattimento, e in bati radicalmente inesistenti, logi- se al quale è stato richiesto il camente inesistenti». Queste le massimo della pena, non sarebbe parole con cui l’avvocato Antonio idoneo a fondare la condanna Russo ha aperto il suo interven- perché contraddittorio. «Il gesto to conclusivo davanti alla corte e la frase ripresi nella videoregid’assise di Locri. Il 4 giugno scor- strazione, avvenuto nella caserso la pubblica accusa ha avanza- ma di Bianco il 4 gennaio 2007, non provano un to la richiesta collegamento con dell’ergastolo e «Le prove l’omicidio di Pizsei mesi di isolaemerse nel zata. Gli esperti mento, perché che hanno esamiritenuto mandibattimento nato quel video – dante dell’omiradicalmente ha continuato in cidio di Bruno contraddittorie» aula il difensore Pizzata. Questo hanno riferito delitto, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe conclusioni contrastanti fra loro, dovuto vendicare la strage di Na- fornendo così un prova contradtale del 2006 in cui perse la vita dittoria che, come la legge impoMaria Strangio, moglie di Nirta. ne, non può portare alla condan«Manca la prova che il mio assi- na». Anche per gli altri imputastito abbia istigato a commettere ti, Francesco e Giuseppe Nirta e quel reato e, quello che la pubbli- Sebastiano Romeo, l’avvocato ca accusa afferma sull’esistenza Russo ha evidenziato l’inconsiLOCRI

stenza del quadro probatorio emerso nel processo, rimarcando che né la prova dello stub, avvenuta dopo un lasso di tempo considerevole, né la ricostruzione della dinamica e della tempistica dell’omicidio di cui sono accusati, «così come rappresentate dalla pubblica accusa, possono Il tribunale di Locri provare la responsabilità penale degli imputati», ha concluso il le- fesa dell’imputato, attualmente gale chiedendo l’assoluzione dei latitante, non potrebbero essere suoi assistiti. In aula sono anche prese in considerazione. «Quanto riferito dal intervenuti gli avcollaboratore di vocati Vincenzo Per le difesa giustizia non è Nobile e Emanueinutilizzabili attendibile perle Procopio, difensori di Sebastiano le dichiarazioni ché non fa mai riferimento a Strangio. «L’ipodel pentito Strangio in relatesi investigativa Mammoliti zione a fatti spesu cui dovrebbe cifici, ma solo a fondarsi la condanna all’ergastolo per Sebastia- generici fatti di sangue, per di più no Strangio è insussistente, man- narrati per sentito dire», hanno ca chiarezza e congruenza del sostenuto gli avvocati chiedendo quadro probatorio» hanno affer- così l’assoluzione dell’imputato accusato di essere l’esecutore mamato i legali. Anche le dichiarazione del teriale dell’omicidio di Bruno Pizpentito Rocco Mammoliti, se- zata. Daniela Ursino condo quanto sostenuto dalla di-

di Barry, un pastore tedesco antidroga del nucleo dei carabinieri cinofili di Nicolosi dotato di un fiuto infallibile e determinante nell’attività di ricerca di sostanze stupefacenti. Il cane ha infatti scovato in fondo al cassone di un camion due panetti di cocaina avvolti nel cellophan. Una volta immessa sul mercato dello spaccio avrebbe fruttato secondo gli investigatori più di un milione di euro. Per i quattro corrieri calabresi le manette sono scattate immediatamente. L’accusa per loro è concorso in detenzione di sostanza stupefacente. Dopo le formalità di rito sono stati condotti presso la casa circondariale di Catania a disposizione dell’autorità giudiziaria. locride@calabriaora.it

IN BREVE

Armi e proiettili illegali Un deferito a Gioiosa I carabinieri della stazione di Marina di Gioiosa Jonica, unitamente alla compagnia carabinieri di Roccella Jonica, supportati da una unità cinofila della Guardia di Finanza della Compagnia di Locri, nel corso di una predisposta perquisizione per la ricerca di armi e sostanze stupefacenti presso il domicilio di B.A., queste le sue iniziali, 36 anni, hanno rinvenuto occultati sotto una ingente quantità di legna dentro una stalla una pistola marca Beretta mod. 950b con matricola punzonata; 18 proiettili del medesimo calibro; 8 timbri di vari enti sanitari falsificati. L’uomo trentaseienne è stato deferito in stato di libertà.

Raid in un terreno agricolo Devastati alberi di ulivo A Palizzi Marina alcuni ignoti si sono introdotti all’interno del terreno agricolo di proprietà S.A., queste le sue iniziali, di 35 anni, ed hanno danneggiato, mediante il taglio del tronco, settanta alberi d’ulivo e trenta piantati. Il fatto è stato denunciato dallo stesso ai carabinieri della locale stazione, i quali hanno avviato le indagini di rito.


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L O C R I D E

Giornata ecologica a Camini “Non lasciamo i rifiuti all’aperto”, un’iniziativa di rilevanza ambientale Numeri utili

in agenda

* BIBLIOTECHE

Estroversi cafè Martin & Luana in concerto

Sabato 18 giugno, a Siderno, presso l’Estroversi cafè, appuntamento con le sonorità latino americane di Martina e Luana, che si esibiranno in un live acustico all’insegna della buona musica. La voce splendida di Luana accompagna le schitarrate di Martin, per un sound caldo che porta il pubblico direttamente in America latina, attraverso cover dei più importanti successi mondiali, tutti riarrangiati in stile personale, attraverso una chitarra acustica che non tradisce le aspettative del pubblico. L’appuntamento con Martin e Luana è per le ore 23,00.

Le auto storiche fanno tappa a Siderno

Attraverserà anche Siderno il giro delle Calabrie, organizzato dagli Automobil club di Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, in collaborazione con il Club Catanzaro corse Due Mari e il Rende auto storiche. Giovedì il via da Catanzaro, con la partecipazione di quaranta vetture, rigorosamente costruite entro il 1965 o successivamente ma riadattate a versioni prodotte non oltre il 1965. A vincere non sarà il più veloce ma il più preciso con il cronometro. Il programma prevede oltre 700 km in quattro giorni. La tappa di Siderno è prevista per sabato, prima del rientro a Catanzaro.

“Non lasciamo i rifiuti all’aperto”, è questo lo slogan con cui il primo cittadino di Camini, Francesco De Agostino, ha organizzato la prima giornata ecologica, con la collaborazione della nuova Amministrazione Comunale. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di pulire da cumuli di rifiuti ed erbacce parti del centro storico ma anche giardinetti e parchi-gioco che si trovavano in condizioni deplorevoli. La Giornata Ecologica si è proposta anche di sensibilizzare ed educare i cittadini e

particolarmente i bambini ad un comportamento responsabile e rispettoso nei confronti dell’ambiente, di fronte ad un sempre più generalizzato “rifiuto dei rifiuti”, tenendo conto della problematica ecologica nell’intento di favorire il miglioramento della vita del piccolo paese. Un obiettivo raggiungibile solo con l’impegno di tutti i cittadini, delle associazioni e istituzioni attraverso una maggiore attenzione alla tutela del territorio e un impegno coerente e continuo nel tempo.

Alla manifestazione hanno aderito molti cittadini, anche ragazzi e bambini che sono giunti muniti di mezzi e attrezzi necessari per ripulire le vie del paese. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazioneper il grande senso civico e l’attenzione verso il proprio paese dimostrati dai cittadini, ringraziando tutti per l’impegno, della collaborazione e dell’amore che ognuno a messo nel riportare un po’ di ordine nel piccolo centro di Camini. re. lo.

l’artista

La “pietra morbida” della Costa Continuano a riscuote grande successo le opere scultorie dell’artista roccellese Mariella Costa, che ha raggiunto il grande traguardo di vedere esposte le proprie opere d’arte a Roma, nelle Sale del Bramante, in Piazza del Popolo. La sua singolare produzione artistica è caratterizzata da forme femminili e di animali, resi unici dal’utilizzo della pietra locale calabrese ed il durissimo granito. La particolarità di questa artista è quella di riuscire a rendere “morbide” le forme scolpite su un sasso così duro. Eppure Mariella Costa ha vinto la sua sfida, fino ad approdare alla Sala del Bramante, con tanto di apprezzamento da parte di Maria Teresa Iannelli, archeologo direttore presso la soprintendenza della Calabria.

tempo libero “MORA MORA” LIVE AL GOLOSIA Venerdì 17 giugno live dei “Mora Mora” al Golosia, in piazza Zaleuco a Marina di Gioiosa. A comporre la band la cantante Manuela Cricelli, accompagnata alla chitarra da Peppe Platani e alle percussioni da Guerino Mongiardi. Il gruppo spazia tra sonorità che richiamano il pop, il rock, il jazz, il blues e il soul, per uno spettacolo eclettico e coinvolgente.

IL QUIZ DEL “DR WHY” AL BARRACUDA PUB A Brancaleone, presso il Barracuda Pub, il 17 giugno tornano i quiz del “Dr Why”, il quiz da fare insieme agli amici a base di domande pazze, un "gioco nel gioco". Si tratta di domande precedute da una immagine o una musica che mettono alla prova le capacità sensoriali. Colpo d'occhio, memoria fotografica, labirinto e tante altre fino alle nuovissime arte nel mondo e mirror.

ANTONIMINA Biblioteca Comunale Via Roma - Tel. 0964 312000 ARDORE Biblioteca Comunale "R. Scordo" Via Manzoni - Tel. 0964 620038 BIANCO Biblioteca Comunale Via Margherita - Tel. 0964 731185 BIVONGI Biblioteca Comunale P.Zza Municipio - Tel. 0964 91102 BOVALINO Biblioteca "Mario La Cava" Via Xxiv Maggio - Tel. 0964 61766 CAULONIA Biblioteca Comunale P.zza Seggio - Tel. 0964 861002 GERACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Tocco - Tel. 0964 356001 GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale Palazzo Amaduri - Tel. 0964 51505 LOCRI Biblioteca Comunale Via Napoli Tel: 0964 232451 Biblioteca Archivio Di Stato Via Matteotti, 1 - Tel. 0964 232451 MARINA DI GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale "M. Pellicano Castagna" Piazza Dei Mille - Tel. 0964 415178 MARTONE Biblioteca Comunale “Orazio Lupis” Via Mercato coperto - Tel. 0964 51356 PAZZANO Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 731090 PORTIGLIOLA Biblioteca Comunale Corso Roma - Tel. 0964 365002 RIACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Popolo - Tel. 0964 733002 ROCCELLA JONICA Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 84227 SAN LUCA Biblioteca Comunale Corso C.Alvaro - Tel. 0964 985343 SIDERNO Biblioteca Comunale "Armando La Torre" Via Turati - Tel. 0964 345111 STIGNANO Biblioteca Comunale Piazza S. Pietro - Tel. 0964 772040 STILO Biblioteca Comunale Piazza S. G.Theresti - Tel. 0964 775034

* MUSEI LOCRI Museo Naz. Di Locri Epizefiri Contrada Marasà Tel. 0964 39003 Raccolta Privata Scaglione Tel. 0964 20207 - 0964 20344 GIOIOSA JONICA Museo D’Arte Naturale Permanente In Legno C/O Palazzo Amaduri Tel. 0964 51536 MAMMOLA Museo D'arte Moderna "Santa Barbara" Via S. Barbara Tel. 0964 414220 MONASTERACE Antiquarium Contrada Campo marzo Tel. 0964 735154 STILO Pinacoteca D'arte Moderna "F. Cozza" Museo Civico Di Archeologia Industriale Piazza S. Giovanni Theresti Tel. 0964 775034 GERACE Museo Diocesano Via Duomo Tel. 0964 356323


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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

A CACCIA DI IDEE CALABRE Mike Napoli l’uomo a capo di Tech Coast Angel, il primo gruppo di investimento della California del sud, incontrerà lunedì quindici universitari all’Unical

S

COSENZA

LOS ANGELES

COSENZA

ei pronto per un investitore Usa? La domanda per chi cerca di fare impresa in Italia partendo solo dalla forza di un’idea, offre la risposta scontata. Ma non è scontato per nulla che i capitali americani possano sbarcare a Cosenza, e aiutare una quindicina di giovani impegnati nel lancio delle loro idee. Tutte hi-tech, tutte nate da cervelli italiani, tutte con potenziali di sviluppo infiniti: basta avere il capitale iniziale e i consigli giusti per andare avanti. L’appuntamento è per lunedì, quando direttamente da Los Angeles arriverà nel campus universitario di Rende, uno degli angel investors più influenti al mondo. Il venture capitalist in viaggio per l’Italia è Mike Napoli, ed è l’uomo a capo di Tech Coast Angel, il primo gruppo di investimento della California del sud, un circuito con 260 membri che solo lo scorso anno ha finanziato 30 nuove imprese con investimenti per un totale di 40 milioni di dollari. Dal 2007 ha aiutato a decollare oltre 10 nuove imprese. Per la prima volta ora gli angeli californiani vengono a sentire quali idee vincenti sono nate nel sud dell’Italia, grazie al lavoro dell’associazione. Un connubio tra tecnologia e impegno sociale che già in passato ha aiutato a costruire quel ponte tecnologico tra Italia e Usa. E anche questa volta, grazie all’incontro tra il venture capitalist e una squadra di 15 cervelli eccellenti del sud Italia, l’obiettivo di mettere i “Cervelli in movimento” potrà essere perseguito. Nella magica quindicina si trova un po’ di tutto: dalla Sicilia per esempio arriva WindMetro, la cui idea è sfruttare le correnti eoliche generate dai treni in transito per creare energia alternativa; dalla Puglia invece un progetto biotech per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi analizzando la struttura ossea del paziente; dalla Calabria arrivano le turbine di Sintenergy per generare elettricità da fiumi e mari senza creare grandi infrastrutture come dighe e canali artificiali. Ancora la Sicilia porterà agli investitori

Se un angelo custode sbarca in Calabria Dagli States a Rende, il cammino “tecnologico” di Mike Napoli In programma per lunedì all’Unical l’incontro tra il guru dell’hi-tech e le giovani menti del campus Usa il progetto Solarwriting che propone di applicare un film fotovoltaico su tutto ciò che si può indossare o che

può attirare calore e trasformarsi in energia. Dalla borsa all’ombrellone, i polimeri fotovoltaici potranno creare

la forza per ricaricare il cellulare o il computer portatile. E’ calabrese l’idea alla base di Smartlayercal, una pellicola adesiva da attaccare sulle vetrate degli edifici per ottimizzarne il riscaldamento, controllato via wi-fi, che permette di risparmiare il 30 per cento dell’energia consumata. E sempre sulle facciate dei palazzi lavora un ul-

ALL’INTERNO pag.41 | Roccella Jazz, Damiani: « Ecco il mio 31esimo festival» pag.42 | Una famiglia di “Amici” per Nunziante che diventa papà • ritagli Niente musica, per ora non pubblico canzoni. Purtroppo la musica è un business che può “contaminare” un artista. Ora al primo posto c’è il cinema. Amo la marijuana, mi fa smettere di pensare. A volte ho un cervello che ha bisogno di essere spento Justin Timberlake

teriore progetto calabrese, quello di Muraviglia, la tecnologia della videoproiezione su grandi pareti che permette di mandare in onda su palazzi e monumenti pubblicità video o addirittura videogiochi per i passanti. Tra i quindici fortunati che potranno presentare i loro progetti la prossima settimana, solo uno vincerà il suo biglietto per la California per il prossimo autunno e tutta la visibilità necessaria a far decollare la sua idea. Bridges to Italy organizzerà per il vincitore un tour delle 5 sedi dei Tech Coast Angels, in cui presentarsi a centinaia di angeli investitori: l'opportunità è rara per i cervelli italiani, ma anche per le start-up californiane, cui solitamente non viene dato accesso diretto a un così alto numero di potenziali investitori. Carmine Ritacca


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Cristina D’Avena sabato a Bovalino per la festa dei piccoli

CASTROVILLARI (CS) «Ullalà, ullalà, ullallalà, questo è il valzer del moscerino». Quante volte ognuno di noi ha canticchiato questo piccolo motivetto? Sicuramente tutti. La protagonista della decima edizione dello Zecchino d’Oro che con soave voce cantava “il valzerrr del moccerino”, sarà ospite sabato alle 21 a Bovalino (Rc) in piazza Camillo Costanzo per la “Festa dei bambini”. Parliamo naturalmente di Cristina D’Avena (in foto), colei che ha canzonato quasi tutti i cartoni animati che conosciamo come “Tazmania” o l’indimenticabile “Kiss me, kiss me Licia” seguitissimo cartone degli anni ‘90 sul quale hanno creato anche “Love me Li-

cia” una serie tv che andava in onda su Italia 1 fino a qualche anno fa e che la vedeva protagonista nel ruolo di Licia. Cantante, attrice e conduttrice italiana, Cristina D’Avena nasce a Bologna nel 1964. Fin dalla tenera età viene subito selezionata per lo Zecchino d’Oro e così vi partecipa a tre anni cantando proprio il “Valzer del moscerino”. Una canzone indimenticabile tanto che Alessandra Valeri Manera (responsabile della fascia ragazzi delle reti Mediaset) cercava una voce diversa dal solito per le sigle dei cartoni animati, così si rivolse al maestro Giordano Bruno Martelli che indicò subito la piccola Cristina che in quel periodo era una liceale

arte

TALENTUOSO Il musicista jazz Paolo Damiani da trent’anni direttore artistico del festival di Roccella

Al Maca di Acri la più vasta mostra sull’austriaco Fritz Baumgartner ACRI (CS) A partire da sabato 25 giugno, il Maca (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà una mostra antologica dedicata al grande pittore austriaco Fritz Baumgartner (1929-2006), maestro del segno e del colore che, nel corso della sua carriera artistica, ha saputo sapientemente fondere la lezione espressionista a una sempre più urgente esigenza d’astrazione, dando vita a una collezione di dipinti, disegni e vetrate contraddistinti da una mirabile sapienza grafica ed una sferzante energia. La mostra, la più ampia rassegna di opere dell’artista austriaco mai fatta in Italia, sarà composta di oltre 50 dipinti e 13 disegni che spaziano dai primi anni ’50, quando ancora frequentava l’Accademia delle Arti Figurative di Monaco di Baviera, fino alle ultime opere realizzate a pochi mesi dalla morte. «Artista inquieto e poliedrico - ha scritto di lui il gallerista torinese Arturo Bottello, a cui si deve la proposta e la diffusione della sua opera in Italia - , senza alcun dubbio uno dei più interessanti disegnatori e grafici contemporanei, uomo colto, dotato di un senso totale dell’esistenza, un’intelligenza vitale e partecipazioni non comuni con un modo di pensare, vedere, segnare l’essenza della vita che si dilata anche fra la gente.» Proprio l’essenza della vita è ciò che traspare maggiormente dalle sue opere, vere e proprie epifanie mondane, rappresentazioni sempre più fatte di un’astrazione singolare e personale dell’esistenza umana in tutte le sue sfaccettature, dai momenti più ironici e leggeri a quelli più profondi, tragici e appassionati. Non mancano i riferimenti mitici e biblici, trattati con intelligenza e sincera sensibilità culturale e spirituale, e nemmeno le celebrazioni della sensualità e della carnalità; una vasta gamma di temi che si rifrange nella poliedricità espressiva testimoniata da oltre 50 anni di costante ricerca e rinnovamento del linguaggio pittorico. Roberto Saporito

ASTRATTO Un dipinto dell’inquieto Baumgartner

e pensava di farlo come hobby, ma non fu così, perché al suo provino discografico, venne presa. Risale al 1981 il suo primo incontro con un’importante serie televisiva di Canale 5: “Bambino pinocchio”, poi la “Canzone dei puffi ” che porta la cantante bolognese al vertice delle classifiche, facendole aggiudicare il disco d’oro. Non è tutto perché a questi si aggiungono i dischi di platino di “Kiss me Licia e i Bee Hive” (1986), “Arriva Cristina” (1988), “Cristina” (1989), “Cri cri” (1990) e “Fivelandia 14” (1996). Nel 1989 affianca Gigi Sammarchi e Andrea Roncato nel varietà “Sabato al circo” su Canale 5, recitando comunque nel telefilm che andava in on-

Quell’amore per il jazz

Parla Damiani, il direttore del festival di Roccella REGGIO C. «Un’edizione che sarà dedicata a due persone molto importanti per Roccella Jazz: da un lato Piero Cusato, docente di jazz da oltre 50 anni, che mi era stato vicino agli inizi della manifestazione, negli anni ottanta; e poi una dedica anche a Sergio Pinchera, anche lui scomparso da poco, figura molto importante, segretario generale dell’associazione Jonica, figura scomparsa da poco». Le parole di Paolo Damiani, direttore artistico da trent’anni di “Roccella jazz, Rumori mediterranei”, festival giunto alle trentunesima edizione, raccontano di un amore verso il jazz e, più in generale, verso la musica. Un unico cambiamento sul programma della manifestazione già largamente anticipata da queste pagine, riguarda l’ultimo giorno di programmazione «Non ci sarà Gianrico Carofiglio - specifica Damiani - alle 18, al suo posto un duo inedito formato dal giornalista Gino Castaldo e dal sassofonista Stefano Di Battista». Come già evidenziato l’edizione 2011, che dal 12 al 20 agosto coinvolgerà Reggio Calabria, Polistena, Martone e, soprattutto, Roccella Jonica non poteva non essere dedicata al 150esimo anniversario dell’Unità. Per

questo il sottotitolo per l’Italia sarà “In -attesa” «A significare - evidenzia il direttore - un’Italia inaspettata, sorprendente, imprevista, ricca di talenti, pulita, generosa, ospitale, creativa; che aspetta cambiamenti profondi, che valorizzino ulteriormente la propria unicità». Ma “in attesa” è anche l’Europa, nell’auspicio che «“le frontiere” - spiega ancora - cessino realmente di esistere, gli artisti possano circolare con frequenza molto maggiore e i giovani non siano costretti a emigrare per avere una qualche idea di futuro». Ancora una volta nomi internazionali del jazz anche per la prossima kermesse, volta «alla ricerca del nuovo afferma Damiani - che ha sempre costituito la ragione stessa dell’esistenza del festival di Roccella Jazz: più che riproporre star più o meno autentiche, vogliamo regalare al nostro folto e competente pubblico emozioni nuove». Dunque in questo senso «gli spazi ai giovani talenti hanno rappresentato sempre una costante di Rumori Mediterranei» e, a proposito degli ospiti «Parlerei quindi di voglia di innovazione pur nella continuità di idee fondanti. Emblematico in tal senso è il progetto “Radar Band”, 10

nuovi talenti che l’anno scorso ho diretto io e che oggi affido a Gil Goldstein, con ospite Cristina Zavalloni. Un progetto che dura nel tempo, basato sulla fedeltà a un’idea, sul credere in certi musicisti e quindi nel riproporli valorizzandoli grazie a nuove esperienze». E ancora «accanto ai grandi musicisti dice il direttore - come Di Meola, Rubalcaba, Eddie Gomez. Ahmad Jamal, Morelembaum, vorrei segnalare figure meno note ma straordinarie: Ivo Papasov, Dee Alexander, Tinvall Trio, Lars Danielsson, nonché tutte la sezione multimediale del pomeriggio, ove la musica incontra il cinema, la fotografia, la poesia». Un unico rammarico per il direttore Damiani, contrabbassista e compositore di fama internazionale è rappresentato dal fatto che, anche quest’anno, «dovremo rinunciare a seminari e laboratori musicali - chiarisce - molto importanti per avvicinare i giovani alla musica, il cui insegnamento manca già abbastanza nella scuola». Damiani prosegue nel tour che il 27 luglio toccherà Taverna, nella Sila catanzarese invece ad inizio 2012 uscirà il suo disco con Gianluigi Traversi. Gabriella Lax

da contemporaneamente su Italia 1 intitolato “Cri cri”. Il 1990 arriva il primo Telegatto nella categoria “Programmi per ragazzi” grazie a “Sabato al circo”, un anno dopo spopola anche sulla quasi neonata Rete4 dove è protagonista della serie di telefilm “Cristina, l’Europa siamo noi...” affiancando per la terza volta il cast di “Sabato al circo” questa volta diretto da Gerry Scotti. Tanti i concerti di Cristina D’Avena, tra i più seguiti ricordiamo quelli al Palatrussardi di Milano fra il 1989 e il 1990 e al Forum di Assago nel 1992, tra l’altro, con gli interi incassi devoluti all’associazione italiana per la ricerca sul cancro. Anthony De Rosa

il concorso

Miss Pollino Continua il tour della bellezza in trenta tappe CASTROVILLARI(CS)Si svolgerà il prossimo 16 luglio alle 21 nella pizzeria “Gabemarite” di Spezzano Albanese la quinta tappa di Miss Pollino fascia “Gabemarite” organizzata da Mimmo Luzzi di Corigliano Calabro. Saranno circa 25 le partecipanti di questa primissima edizione che conta circa 30 tappe in tutto il territorio, ma sono già tre i paesi che hanno accolto la manifestazione e si trattano di Corigliano Calabro, Cosenza e Spezzano Albanese. Il tour, che sarà ancora a Spezzano Albanese e Corigliano, approderà anche a Castrovillari e Civita. «Mi affascinava il pollino e non essendoci più “Miss Sibaritide” da quattro anni, ho pensato di coinvolgere tutte le bellezze del territorio - lo afferma Mimmo Luzzi ideatore della kermesse che ha dato anche un giudizio sulla nostra spezzanese in gara Filomena Vaccaro - lei sta gareggiando come tutte le altre, ha già preso una fascia. Penso che farà carriera anche se ci vorrà tanta grinta». Parteciperà anche Jennifer Gabriele di San Lorenzo del Vallo: «La passione della moda è iniziata sin da piccola - spiega la giovane di San Lorenzo poi ho incontrato Mimmo Luzzi che mi ha proposto di fare queste sfilate ed io ho accettato. E’ già da un anno e mezzo che sono con lui facendo book fotografici nelle due sfilate fatte finora. Ho partecipato l’anno scorso a Miss Motors, svoltosi prima a Spezzano con semifinali a Corigliano Calabro e finali a Reggio Calabria, classificandomi al terzo posto e poi a Miss Corigliano pochi mesi fa dove mi sono classificata sempre al terzo posto». Mimmo Luzzi organizzatore di eventi di moda, oltre Miss Pollino e ideatore di “Ragazza calendario 2012”, un tour estivo dove verranno selezionate dodici ragazze per il calendario moda del prossimo anno con le eccezionali foto scattate da Johnny Fusca. Saranno presenti a Miss Pollino anche Carmen Scarpello, Lusi Conciu, Ramona Conciu, Ida Bonafede e Simona Bartolini. Anthony De Rosa

IN GARA La spezzanese Filomena Vaccaro


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Dopo“Amici” Nunziante diventa papà L’ex concorrente del famoso talent show è tornato tra le braccia della sua Sara e adesso i due aspettano un bambino CROTONE Si erano lasciati proprio nell’anno in cui lui era entrato a far parte della scuola più ambita d’Italia, mentre oggi sono in attesa di un bambino. Per Mario Nunziante, concorrente dell’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi, quell’esperienza non era stata affatto positiva dal punto di vista sentimentale. Probabilmente la lontananza aveva giocato un brutto scherzo sul rapporto con la sua fidanzata di allora, Sara Memmola, anch’essa finalista nella rosa dei cento possibili ammessi in studio per giocarsi la possibilità di ottenere un banco nella prestigiosa scuola di Cinecittà, anche se alla fine Sara non fece parte dei 26 ragazzi di Amici di quell’edizione. I due che convivevano a Crotone già da un anno, prima che Mario facesse ingresso nel talent show di Canale5, ora sono tornati a vivere sotto lo stesso tetto perché l’amore prevale sempre su tutto e nonostante Sara e Mario siano stati lontani per circa un anno e mezzo , lo scorso settembre sono tornati insieme, e da qualche giorno il cantautore crotonese ha dichiarato ai propri fans la lieta novella della gravidanza di Sara. Pur essendo venticinquenni entrambi, la giovane età non ha impedito loro di fare progetti importanti per il futuro, come mettere su famiglia. C’è qualche novità nella sua vita sentimentale? «Sono tornato con la mia ex fidanzata, Sara Memmola, dallo scorso settembre, e adesso aspettiamo un bambino. Lei è al quarto mese di gravidanza». Avete in mente qualche nome? «Vorrei che fosse una femmina, perché ho due fratelli, Luca e Paolo, ed ho sempre sognato avere una sorella. Se così fosse la vorrei chiamare Carmen, come mia madre». Quanto è forte per lei il desiderio di avere una famiglia? «Significa molto per me. Nonostante io abbia vissuto con mia nonna che è stata fantastica, costruire una famiglia tutta mia è quello che ho sempre voluto, e questo bambino l’ho voluto con tutto me stesso». Avete preso anche in considerazione l’idea di sposarvi? «Per il momento non ci sentiamo pronti per affrontare il matrimonio». Ma lei vive ancora con il suo compagno di avventura, Luca Napolitano, conosciuto durante l’ottava edizione di Amici? «Si inizialmente avevamo preso un appartamento io, lui e Alice Bellagamba, la sua ex fidanzata. Mentre ora la situazione si è invertita e in casa siamo io, la mia fidanzata, e Luca». Quando nascerà il bambino pensa di lasciare la casa? «Inizialmente, considerato che la casa dove viviamo attualmente è grande, pensiamo di dividerla in due. Una parte la occuperemo noi, mentre l’altra sarà occupata da Luca. Ancora non siamo pronti per separarci io e Luca. Siamo molto amici». E sua nonna che non era molto d’accordo della convivenza tra lei e Sara,ha cambiato idea? « Si, ha capito che per me Sara è importante e che mi renderà molto felice con l’arrivo di questo figlio». Flavio Iacones

INNAMORATI Mario Nunziante e la fidanzata Sara Memmola

«Il mio Alessio? E’ una capa tosta» Così Giulia Montanarini dopo la scelta a “Uomini e donne” La casa dove viviamo è molto grande e la dividiamo con Luca Napolitano anche se avremo un figlio Non voglio separarmi da lui Mario Nunziante

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CROTONE La showgirl e attrice Giulia Montanarini e il giovane calabrese Alessio Lo Passo (in foto insieme), dopo la loro esperienza vissuta negli studi di “Uomini e donne”, stanno vivendo un periodo felice, fatto non solo di coccole e baci, ma anche di progetti per il futuro. Giulia, cosa riscontra di calabrese nel carattere di Alessio? «Forse l’unica cosa è il carattere forte». Nemmeno la gelosia tipica degli uomini del Sud? «Assolutamente no. E a dire il vero quest’aspetto mi dispiace. A me l’uomo che mostra la sua gelosia mi piace, però Alessio è troppo sicuro di sé per esserlo». Mentre lo reputa un uomo passionale? «Si la passionalità me la dimostra soprattutto quando mi bacia. Ma ad esempio quando litighiamo sono io ad essere verace, dirompente nel dibattito. Lui sta zitto, ascolta, gira i tacchi e se ne va. Io sono abituata ad affrontare subito di petto le discussioni, così ci sia chiarisce la si finisce sul momento. In questa cosa in effetti lui forse è prettamente calabrese. “Na capa tosta”, insomma». Che cosa caratterizza

La bella Roberta Morise sul palco per la solidarietà

CROTONE Un’ altra occasione per promuovere l’ immagine della bella cirotana Roberta Morise (in foto) che ieri sera è stata ospite su Rai Uno alla serata di solidarietà “Nel Nome del Cuore” nella piazza inferiore della basilica di San Francesco d’Assisi. Una gara di solidarietà che la comunità francescana, spiega una nota, vuole indirizzare alle realtà del Burundi e dello Sri Lanka, a cui verranno devolute le offerte reperite fino al 22 giugno. La conduzione della serata, giunta alla nona edizione, è stata affidata al compagno della ex Miss Calabria, Carlo Conti. Sul palcoscenico durante la serata si sono alternati cantanti come Raf, Renato Zero, Roberto Vecchioni, Nek, Noemi, Nair, Il Volo e il coro di 80 bambini del teatro Carlo Gesualdo, tutti insieme per una serata di musica e divertimento. Sono state confermate le cinquemila persone attese dall’organizzazione che hanno affollato la città del Poverello tra la piazza della basilica Superiore ed Inferiore di San Francesco e le vie limitrofe. La Morise in occasione dell’evento di Assisi ha presentato il suo cd, “E’ soltanto una favola” già disponibile su Itunes. fla. ia.

la vostra storia? «Il dialogo soprattutto». Era mai stat fidanzata con un calabrese? «No, mi mancava per completare il quadro del Sud. Ero stata fidanzata con un pugliese e un napoletano». In passato è stata legata a degli uomini più giovani di lei, con i quali il rapporto è finito dopo breve tempo. Che cosa ha chiesto ad Alessio in particolare per mantenere il giusto equilibrio della coppia? «Per me la sincerità e il rispetto sono due cose imprescindibili, e vorrei che anche lui facesse la stessa cosa». Che cosa le piace di lui? «Mi piace il modo in cui mi guarda. Poi adoro quando mi sorride perché non lo fa solo con la bocca ma anche con il cuore». Che cosa l’ha convinto a scegliere proprio lui? «Io credo di esser capace di intuire se una persona finge o è sincera. Non si trattava di un reality, o di un talk. Eravamo solo io e lui protagonisti della scena senza alcun copione. Abbiamo seguito solamente il nostro istinto». fla. ia.

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Torneo di beach volley La presentazione al Bencistò

COSENZA Stasera, dalle 21, il Bencistò di Cosenza si veste d’arte e di sport. L’ingresso è libero, e c’è la possibilità di prenotare un tavolo per la cena, per assistere a una mostra e partecipare a un esclusivo evento. La serata infatti sarà dedicata al beach volley in città. Verrà presentata la tappa ufficiale del campionato italiano di beach volley c he si terrà a Cosenza dal 24 al 26 giugno prossimi. Il dj set è ad opera di Luigi D’Alife, già voce della nostrana Love Radio. Inoltre, si potranno ammirare le opere dell’artista cosentino Franco Paternostro. Continuano i preparativi per la prima tappa nella regione Calabria del campionato italiano di beach volley. Cresce, dunque, sempre di più il movimento di beach volley nella città di Cosenza che dopo aver ospitato per diversi anni tappe del circuito nazionale, adesso per la prima volta si appresta nell’organizzazione di uno degli eventi sportivi più importanti dell’intera regione Calabria. Sedici coppie maschili e femminili si sfideranno nell’arco dei tre giorni. Spettacolo assicurato per gli amanti di questa disciplina e non, dunque. Cosenza sarà la terza tappa, nelle giornate che saranno a ridosso dei mondiali che si disputeranno poi nella città di Roma. Evento sportivo ma anche sociale e culturale che unisce e accontenta tutti, istituzioni e cittadini. (mr. ur.)


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Dario Brunori continua a superare gli ostacoli e domani esordirà con il suo secondo lavoro “Poveri Cristi” Nel riquadro in alto a destra la copertina dell’album

DI ANDREA BELCASTRO La Calabria sta diventando un posto triste anche per le persone che l’amano profondamente. Le bellezze naturali ormai non sono più un propellente sufficiente a spingere le forze positive di questa regione; abbiamo mille problemi e pochissime soluzioni per affrontarli. Una di queste sarebbe quella di stringersi attorno ai talenti che ogni tanto siamo in grado di sfornare: alcuni di loro scelgono di partire, cercare la fortuna altrove, altri, invece, tornano a casa e proprio nelle nostre terre affondano le radici di un successo tanto inaspettato quanto meritato. Stiamo parlando, ovviamente, di Dario Brunori, un artista talmente legato alla sua terra da farne la base operativa (tramite lo studio “Picicca”) dove dare spazio ai gruppi calabresi cercando «di creare le condizioni perché ci siano maggiori contatti con realtà esterne alla nostra e una maggiore attenzione e visibilità»: un nobile traguardo da perseguire in un settore che vive momenti difficili ovunque. Una piccola “S.a.s.” musicale, quella di Dario, che si accinge, anche, a ripresentarsi sulle scene con il secondo volume della sua avventu-

Dopo l’enorme successo di“Vol.1” domani esordirà il secondo album del fenomeno musicale Dario Brunori

E’giunta l’ora di aumentare il fatturato ra discografica. Domani è la data designata per un ritorno attesissimo e sancito dall’eclatante novità della distribuzione firmata Warner tramite un accordo nato «dopo aver suonato al festival Miami di Milano ed essere stati contattati da un paio di editori major» ,come riportatoci dallo stesso Brunori, e che dovrebbe garantire «un valore aggiunto al progetto aiutandoci a portarlo oltre i limiti oggettivi insiti in un’autoproduzione». Le carte in regola per sfondare su larghissima scala, insomma, ci sono tutte ed in fondo si tratterebbe solo di una conseguenza logica dei grandiosi traguardi raggiunti negli ultimi due anni: il Premio Ciampi come miglior esordio del 2009, la Targa Tenco 2010 e , soprattutto, l’apprezzamento indistinto di addetti ai lavori ed appassionati. “Vol. 1” è stato un fulmine a ciel sere-

no, un disco in grado di riportare in vita i fantasmi di un ormai lontano cantautorato italiano di qualità. Canzoni diventate in breve inni generazionali tramite una scrittura fresca, senza molti fronzoli pur riservando un’invidiabile profondità ed uno stretto rapporto emozionale e musicale con il grande e mai dimenticato conterraneo Rino Gaetano. Vol. 2: Poveri Cristi tenterà di vincere la scommessa e tenere testa ad un’eredità così pesante raccogliendo nei suoi dieci brani un piccolo universo dove, rispetto ai pezzi dal forte ed immediato impatto del recente passato, «le canzoni, stavolta, acquistano maggior valore se messe insieme piuttosto che prese separatamente». Lasciati un attimo da parte i bozzetti autobiografici (anche se “Lui,lei,Firenze” sembra la parte seconda di “Nanà”) il tentativo è, inve-

ce, quello di «dipingere storie altre, ma comunque a modo mio» dice, ancora, Dario. Un disco che dal punto di vista sonoro non potrà che beneficiare dell’esperienza accumulata in questi due anni di concerti lungo tutto lo stivale e dell’apporto di preziosi collaboratori per i quali Brunori non lesina elogi: «il lavoro dei ragazzi è stato pensato, ponderato e mai invadente rispetto alla genesi dei brani, e gli arrangiamenti di archi e fiati di Mirko Onofrio sono a mio avviso perfetti per il mood del disco». Tra testi più maturi (“Il giovane Mario”) e melodie splendide (“Una domenica notte”) c’è posto anche per composizioni maggiormente sperimentali dove compaiono due guest star molto note nell’ambiente indipendente italiano come il cantautore Dente e Dimartino, rispettivamente

LE DATE DEL TOUR Oggi - Milano Domani - Poirino (Torino) 18 giuno - Brugherio (Mi) 20 giugno - Milano 21 giugno - Torino 22 giugno - Firenze 23 giugno - Firenze - Fnac 25 giugno - Vicenza 26 giugno - Chieti 28 giugno - Bologna

29 giugno - Ancona 30 giugno - Gambassi (Fi) 01 luglio - Roma 02 luglio - Perugia 03 luglio - Pisa 08 luglio - Enna 09 luglio - Catania 10 luglio - Sicilia - Tbc 12 luglio - Ancona 15 luglio - Cornaredo (Mi)

16 luglio - Asti 17 luglio - Ascoli 19 luglio - S. Benedetto (Ap) 20 luglio - Padova 23 luglio - Potenza 30 luglio - Grosseto 31 luglio - S. Miniato (Pi) 01 agosto - Giovinazzo (Ba) 04 agosto - Ceregnano (Ro) 05 agosto - Brescia

06 agosto - Filago (Bg) 10 agosto - Saracena (Cs) 13 agosto - Senigallia 18 agosto - Bardineto (Sv) 19 agosto - Avezzano (Aq) 20 agosti - Apani (Br) 23 agosto - M. di Ravenna 25 agosto - Ivrea 26 agosto - Milano 28 agosto - Soveria (Cz)

presenti in “Il suo sorriso” e “Animal colletti”. Quest’ultima, gustosa citazione-beffa del noto gruppo americano Animal Collective, ad, ennesima, dimostrazione del carattere fortemente (auto)ironico del cantautore di Guardia Piemontese: un modus operandi che non rinnega perché «sono così da sempre e non vedo perché dovrei cambiare o assumere una posa diversa e più consona a quello “prevista” dal mio ruolo artistico. Mi piace un motto e lo ripeto spesso: fai sul serio, ma non prenderti sul serio. Io penso che le persone intelligenti apprezzino l’ironia e che questo riesca a dare maggior valore alle cose che scrivo e che canto». Insomma, come diceva qualcuno: se son rose, fioriranno. I presupposti per il grande salto di qualità ci sono tutti e chissà che all’orizzonte non ci sia poi anche il palco di Sanremo, tappa (forse) irrinunciabile per chi fa pop in Italia ma che, al momento, «non è una delle mie preoccupazioni maggiori», dice Dario, anche se «fatta con criterio e con le spalle larghe, riesce a bruciare alcune tappe per portare il tuo progetto al grande pubblico, come successo in passato per la Consoli e Silvestri o più recentemente con Giovanardi dei La Crus».

Intanto oggi la“ditta” più famosa della Calabria partirà per il tour che li vedrà impegnati per tutta l’estate


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E’ assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla televisione. Woody Allen

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Porta a porta da Vespa vince il mistero POPOLARE Il conduttore televisivo abruzzese Bruno Vespa

Ma perché nel salotto Rai in occasione dei referendum anzichè di quorum raggiunto e leggittimo impedimento s’è parlato di casi di cronaca In una giornata epocale per gli italiani, come quella del 13 giugno 2011 cosa ci ha combinato la rete pubblica per antonomasia, ovvero quella che pagano gli italiani con il caro canone televisivo? La risposta è semplice, ha mandato Porta a Porta in onda in seconda serata... ma non si è parlato di referendum. No, l’estate si avvicina e dato che Bruno Vespa vuol restare al fresco degli studi Rai il più a lungo possibile, cosicché non debba pagare di tasca propria l’aria condizionata, si è inventato Porta a Porta estate. Terribile lo spot prima del Tg: il sorridente anchor man, al centro tra la foto della piccola Sarah Scazzi e della bellissima Melania Rea, invita i telespettatori a sintonizzarsi su Raiuno, perché i due gialli in questione sono ancora pieni di ombre e si cercherà di fare un po’ di luce su questi misteri italiani…

Inizia così l’edizione estiva del salotto televisivo di Raiuno. E se il buongiorno si vede dal mattino... Analizziamo insieme gli ospiti in studio invitati a disquisire su questi delitti famosi: Simonetta Matone, già giudice al Tribunale dei minori di Roma, un’esperienza amara ma sicuramente pregnante in casi violenze sui minori, la vita dedicata alle piccole vittime di bestie feroci, diventa capo gabinetto del ministero alle Pari opportunità, Mara Carfagna, ma ne viene allontanata per le troppe presenze proprio nel salotto di Bruno Vespa. Ostinata la signora. Roberta Bruzzone è un caso televisivo notevole. Laureata in Usa in criminologia il suo curriculum vitae sembra il titolo nobiliare di uno dei capi di Fantozzi: Perfezionata in psicologia e psicopatologia forense (Università di Genova), perfezionata in Scienze Forensi (Università di Milano), esperta in Psicologia investigativa, Criminalistica, Bloodstain Pattern Analysis (Certificate of Completion rilasciato dal Miami Dade Police Department) e Criminal profiling. A guardare gli zigomi e le labbra, è probabile che una volta in America sia passata anche da Silycon Valley. Marida Lombardo Pijola è una giornalista, scrittrice e opinionista, probabilmente anche tappezzeria del programma di Bruno Vespa. Lei c’è. Anche se si parla di pistacchi, o di spiagge, o della

qualsiasi, Marida Lombardo Pijola c’è, e la sua caratteristica è il tono di voce traboccante di miele e passione, che con l’occhione azzurro accattiva il bravo presentatore che pare pendere dalle sue labbra anche quando la Lombardo Pijola fa la prova microfono. In ogni caso, almeno nella serata inaugurale di Porta a Porta Estate, visto che si parlava di un’adolescente assassinata, la Lombardo Pijola poteva avere un perché, visto che le protagoniste dei suoi libri sono coetanee della povera Sarah. Colei che davvero nessuno, nemmeno lei stessa, ha ancora avuto una spiegazione sul perché della propia presenza in studio è Anna Kanakis, si, una delle Miss Italia degli anni ’70, insomma, quella che adesso pare faccia l’attrice, avete capito no? Che cosa ci faceva un’ex miss Italia a Porta a Porta Estate in una puntata dedicata a due delitti dell’attualità italiana? E perché quando parlava, pareva fosse la portatrice della Conoscenza, con la “c” maiuscola? Quanti italiani, lunedì sera, dopo essersi chiesti (compreso Gad Lerner su la 7 in diretta) perché la rete pubblica per antonomasia non stesse parlando della svolta epocale dato l’esito dei referendum, si sono soprattutto chiesti: ma questa cosa cavolo ci fa qua? Antonella Mangano

SEDICINONI

di titou

Le papere in tv e i genitori?

Non so voi, ma a me le papere fanno piegare in due dalle risate. Naturalmente quelle che preferisco sono quelle dei gatti, in alcuni filmati si nota perfettamente la supremazia felina. Ma c’è una cosa che mi ha sempre incuriosito/angosciato guardando Paperissima Sprint: alcuni bambini fanno delle cose assurde, non so, bevono acqua da una pozzanghera o si tuffano dal lato sbagliato dello scivolo... ed i genitori che fanno? Continuano a riprendere ridendo come cretini anziché andare a salvarli.

I FILM DELLA SETTIMANA

Sparatorie, gag e risate a crepapelle

Intrigo e rapporti La vendetta dell’ex

Terra in pericolo Allarme mondiale

Frank Drebin, un maldestro tenente di polizia, dopo essere stato premiato a Washington dal Presidente americano Bush per aver ucciso il millesimo trafficante di droga, riceve l'incombenza, unitamente al capitano Ed Hocken, di scoprire l'autore dell'attentato dinamitardo all'istituto del dottor Albert S. Meinheimer, uno scienziato incaricato di redigere il piano della nuova politica energetica degli Stati Uniti. Grazie alla testimonianza dell'affascinante Jane Spencer, ex innamorata di Frank, attualmente direttrice delle pubbliche relazioni di Meinheimer, il tenente riesce ad individuare in Quentin Hapsburg, un uomo ricco ed ambiguo, il mandante di questo crimine. Costui, nel frattempo, con la connivenza di un gruppo di magnati del petrolio, dell'energia elettrica e di quella nucleare, per non essere danneggiato dalle teorie energetiche di Meinheimer, rapisce lo scienziato e colloca al suo posto un sosia correo. Dopo numerosi maldestri Drebin riesce a liberare lo scienziato e a smascherare l'impostore. Premiato di nuovo da Bush, Frank pu finalmente sposare Jane.

Rivelazioni-Sesso è potere, un film di Barry Levinson. Con Demi Moore, Donald Sutherland, Michael Douglas, Dylan Baker, Donal Logue. Tom Sanders, responsabile del settore produzione della Digicom, azienda leader nell'informatica, invece di ricevere la promozione a vice presidente viene soppiantato da Meredith Johnson, con la quale un tempo ha avuto una focosa relazione. Lei lo invita la sera a discutere di alcuni inspiegabili difetti di fabbricazione dei computer progettati da Tom: durante il colloquio Meredith in memoria dei vecchi tempi coinvolge Tom in un rapporto sessuale che lui, a disagio, interrompe causando l'ira della donna, che l'indomani lo accusa di molestie sessuali ed inizia a boicottarlo, spalleggiata dal direttore generale, Bob Garvin. Un misterioso "amico" gli invia messaggi sul computer, inviandolo a diffidare di tutti, mentre egli che inizialmente nasconde l'episodio alla moglie, si rivolge all'avvocatessa Catherine Alvarez per denunciare la Johnson per molestie. Al primo tentativo di conciliazione davanti al giudice la donna mente spudoratamente ed il suo avvocato incastra Sanders.

The Core con Aaron Eckhart, Hilary Swank, Stanley Tucci. Alcuni scienziati scoprono che, a causa di un mutamento di temperatura nel nucleo, il nostro pianeta sta per interrompere il suo movimento rotatorio, col rischio di con seguenze apocalittiche. L'unica soluzione per salvare il pianeta sembra con sistere nel portare una bomba proprio nel centro della Terra...Incaricati dal Pentagono di investigare se dietro alcuni misteriosi fenomeni si celi una nuova, terribile arma segreta, alcuni scienziati - fra i quali il geofisico Josh Keyes e l'esperto francese Sergei Leveque - scoprono che, in realtà, il nucleo della terra si sta solidificando, fenomeno che, in prospettiva, causerebbe terribili disastri naturali e la fine della vita. Come conseguenza sta collassando il campo elettromagnetico che protegge la terra dalle radiazioni solari; un problema da risolvere subito per evitare che gli aerei cadano e le telecomunicazioni vadano in tilt. Per questo viene programmata una spedizione di emergenza con lo scopo di inviare una navetta e una bomba all'interno della Terra con la speranza di scongiurare la catastrofe.

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Una pallottola spuntata e 1/2:l’odore della paura domenica 19 giugno Italia Uno ore 19:35 Con Leslie Nielsen

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Rivelazione - sesso è potere lunedì 20 giugno Rete4 ore 23:15 Con Michael Douglas

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The Core martedì 21 giugno Raidue ore 21:05 Regia di Christian De Sica


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rivoluzione nerazzurra

Il presidente conferma: «Abbiamo contattato Marcelo Bielsa»

MORATTI libera leonardo

MILANO Dopo le voci e le smentite che si sono rincorse, alla fine è arrivata la conferma. L’Inter sta pensando a Marcelo Bielsa come nuovo tecnico vista la volontà di Leonardo di tornare dietro la scrivania e assumere l’incarico di direttore generale del Psg. «Credo che ci siano stati dei primi contatti con Marcelo Bielsa, anche se non stato io a farlo direttamente», la conferma a malincuore di Massimo Moratti, a margine dell’assemblea di Unione petrolifera. Il presidente dell’Inter conferma quindi i contatti con il ct cileno e la volontà dell’attuale allenatore dei nerazzurri di andarsene. Leonardo, sottolinea Moratti, «ha fatto l’allenatore con tanta buona volontà e passione. Fare l'allenatore non è certo la sua aspirazione per il futuro. Conviene che segua la sua aspirazione e noi che cerchiamo un nuovo allenatore». Leonardo, rileva ancora il patron dell'Inter, «è stato correttissimo ed è giusto spingerlo verso una soluzione più in linea con il suo carattere». Detto questo, conclude Moratti, «comunque può anche darsi che Leonardo cambi idea e anche noi». Robin Leproux, presidente del Paris Saint Germain, comunque ha ricevuto dai nuovi proprietari del club la conferma dell’imminente arrivo di Leonardo, destinato a ricoprire la carica di direttore generale. Leprouz è arrivato a Doha ed ha partecipato a due riunioni. Il Psg è stato rilevato recentemente dalla Qatar Sports Investments, che possiede ora il 70% delle quote della società. Con il brasiliano se ne va forse l’allegria e la spensieratezza dall’Inter. Al suo posto ar-

calciomercato

Borriello, tentazione Psg. Thiago Silva non si muove Il ds della Roma Walter Sabatini: «Vucinic potrebbe restare con noi, nessuna squadra lo ha richiesto» MILANO Se l’Inter pensa all’allenatore, il per cui credo che questa cifra verrà anche suMilan con Adriano Galliani sonda il mercato, perata. Innanzi ad un'offerta importante soma esclude un ritorno di Kakà. «Un ritorno no disposto anche a rinunciare ad un calciadi Kakà al Milan? Non ci sono più le condizio- tore così valido. Anche perché l'ambizione del ni per certe operazioni. Con il papà del brasi- giocatore è andare a giocare in club importanliano abbiamo parlato di Digao con il quale ti dove poter guadagnare di più di quanto abbiamo raggiunto l’accordo per la rescissio- guadagna a Palermo», dice Zamparini. Dal Milan alla Roma. Che il merne del contratto», ha spiegacato giallorosso ruoti intorno to Galliani al suo arrivo in LeNiente Milan anche alle possibili partenze ga calcio. «Mister X se arriper Kakà di Vucinic e Borriello, è orverà lo farà a fine agosto, e samai un dato di fatto. Un’atrà solo uno, se arriverà. Borche potrebbe tenzione particolare i gialloriello? Certissimamente sarà raggiungere rossi dovranno rivolgerla su riscattato dalla Roma che poi Leo a Parigi Milano, crocevia del destino deciderà cosa fare». L’ad del dei due giocatori. Per tanti Milan ha poi parlato del brasiliano Thiago Silva. «Resterà al Milan, è il motivi «Borriello resta con noi, Vucinic piapiù forte difensore del mondo. Avevo previ- ce a tanti ma non è detto non ci ripensi e resto tutto già mesi fa, quando gli ho fatto pro- sti». Sabatini mescola le carte della sua estalungare fino al 2016». Nessun interesse, inve- te, rilanciando l’idea di tenere i due attaccance, per Javier Pastore visto anche il prezzo ti nella capitale. Ma il progetto sportivo di chiesto dal presidente del Palermo. «Il costo Luis Enrique prevede investimenti mirati, sodel cartellino di Pastore parte da 50 milioni di prattutto giocatori adatti a recepire un’idea euro», ha detto Maurizio Zamparini. «In que- di calcio differente. Non certo elementi sconsto momento ci sono molte società su di lui tenti dell’ambiente o dell'impiego, del minu-

taggio. Anche per questo Borriello, che poco aveva gradito essere assimilato a un “problema” (prima del chiarimento del ds romanista) ha già iniziato a guardarsi intorno. Il primo contatto l’ha avuto con un vecchio amico: Leonardo, dopo aver ascoltato la proposta da direttore tecnico della nuova proprietà del Psg, ha cercato l’attaccante con cui aveva già parlato in ottica Inter, per illustrargli il progetto di rilancio internazionale del club francese. Un progetto ricchissimo, finanziato dal fondo del Qatar che ha rilevato i transalpini, e di cui il brasiliano, che sta discutendo il ruolo di direttore tecnico, vorrebbe che l'attaccante facesse parte. Come altri due suoi pupilli: su tutti, il brasiliano Ganso (anche in questo senso sarebbe già stato fatto un sondaggio) e persino Kakà, per cui i francesi sarebbero pronti a sfidare proprio la ex squadra di Leonardo. Il Bologna intanto ha praticamente chiuso l’acquisto di Dejan Stojanovic, portiere classe '93. L'estremo difensore che milita nel Lustenau e nella nazionale macedone Under 21, è stato strappato all'agguerrita concorrenza del Parma.

riva Bielsa, El Loco. Uno alla Mourinho. Innamorato del suo lavoro e maniacale nel preparare le partite come il portoghese, ora tecnico del Real Madrid. Con lui, cambia anche il mercato dei nerazzurri. Sanchez resta in stand by anche se dovrebbe finire al Barcellona. Dall'Argentina parlano della possibilità di Lavezzi. Un giocatore che all'ex ct del Cile piace. Chi trema invece in casa Inter è Cambiasso che con Bielsa non ha mai avuto feeling. Intanto nella tarda serata di ieri in arrivo da Rio de Janeiro il tecnico - formalmente ancora nerazzurro - ha definito gli ultimi dettagli con la sua nuova società, primo fra tutti la rescissione del contratto che lo lega all’Inter fino a giugno 2012. La proprietà del Psg, intanto, avrebbe anche definito una ristrutturazione della società con il presidente Leproux che, nella migliore delle ipotesi, vedrebbe il suo ruolo ridimensionato a favore dello stesso Leonardo che si occuperà direttamente del mercato. Le quote dei bookies Moratti ammette i contatti con Bielsa e nelle quote dei bookmaker esteri è subito tempesta. Il ct argentino entra prepotentemente sulla lavagna del prossimo allenatore dell’Inter: la sigla Bet1128, come riporta Agipronews, lo offre a 1,70, in vantaggio sulla conferma di Leonardo, a 2,00. Lontanissime le altre opzioni: Zenga è terzo in tabellone a 8,00, Mihajlovic segue a 12,00, Villas Boas a 15,00. Il ritorno di Mourinho è in fondo alla lista a quota 50,00.


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MOGGI E GIRAUDO: RADIAZIONE La commissione disciplinare Figc: «I fatti commessi sono aberranti» ROMA La commissione di- della preclusione in questo sciplinare della Federcalcio ha procedimento». In sostanza, radiato Luciano Moggi, Anto- eventuali violazioni commesse nio Giraudo e Innocenzo Maz- da altri soggetti non possono zini per le vicende di Calciopo- alleggerire la posizione dell’ex li. La radiazione di Luciano dg della Juventus. La DiscipliMoggi è «del tutto proporzio- nare ha deciso «esclusivamennata ai fatti commessi, tenuto te sulla base delle sentenze reconto della loro intrinseca gra- se» nei confronti di Moggi in vità e delle aberranti conse- ambito sportivo dal 2006 e guenze che hanno determina- «non può prendere in consideto». La Commissione Discipli- razione alcun giudizio companare della Figc motiva così il rativo con condotte eventualprovvedimento della «preclu- mente riconducibili ad altri sione alla permanenza in qual- soggetti dell’Ordinamento fesiasi rango o categoria della derale». Secondo la CommisFigc» adottata nei confronti sione «non appaiono sussistedell’ex direttore generale della re macroscopici elementi di illegittimità» Juventus, che del deferinel 2006 era Uguale mento «che stato sospeso possano inper 5 anni nei il provvedimento durre la Comprocedimenti preso missione a dilegati allo per Innocenzo sapplicarlo. scandalo di Mazzini Nè possono calciopoli. influire sulla «Tali profili rendono del tutto attuale l'inte- decisione della Commissione resse dell'Ordinamento fede- gli elementi istruttori acquisiti rale alla irrogazione della san- nel processo penale pendente zione della preclusione, non ri- nei confronti del Moggi dinlevando in proposito il fatto che nanzi al Tribunale di Napoli e, comportamenti altrettanto in particolare, le testimonianze gravi possano eventualmente o le intercettazioni telefoniche essere stati tenuti da altri tesse- delle quali sono stati riportati rati», si legge nella decisione ampi stralci nella memoria didel collegio presieduto dall’av- fensiva». Sul procedimento vocato Sergio Artico. Secondo sportivo, quindi, non influiscola Disciplinare, «il fatto che al- no gli elementi emersi nella fatri soggetti obbligati all’osser- se dibattimentale del processo vanza della normativa federa- penale in corso a Napoli. «Sul le possano aver tenuto, in ipo- punto va rilevato, condividentesi tutt’ora da accertare, con- do le osservazioni formulate dotte analoghe a quelle accla- dalla Procura federale, che sino rate nei confronti del Moggi a oggi non risulta essere interdalle «sentenze rese», non fa venuta alcuna decisione a movenir meno la gravità di quan- difica della decisione della Corto contestato al deferito, né in- te federale, nè in sede di giusticide sulla valutazione deman- zia penale e amministrativa, nè data alla Commissione ai fini all’interno dell’Ordinamento dell’irrogazione della sanzione sportivo».

la dichiarazione

Petrucci confida nella task force di Maroni

ROMA «Il mondo dello sport ha tanti peccati, ma è fragile davanti a certi episodi. Il ministro Maroni è stato straordinariamente preciso e puntuale, è intervenuto al momento opportuno dandoci una mano concreta e istituendo non una task force, bensì un nucleo investigativo a disposizione dello sport». Gianni Petrucci, presidente del Coni, evidenzia l'impegno delle istituzioni nel fronteggiare lo scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio. «Ho la massima fiducia nell’aiuto del governo, nel lavoro della federcalcio e del procuratore Palazzi», dice Petrucci alludendo anche alle istituzioni sportive. «Purtroppo -aggiunge- c'è tanta gente fuori dal nostro mondo che vuole approfittare di certe situazioni». Continua, intanto, il braccio di ferro fra il n.1 dello sport italiano e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sulla questione riguardante il debito di oltre 2 milioni di euro che la società biancoceleste ha nei confronti del Coni per l’uso dello stadio Olimpico. Petrucci è categorico: «O la Lazio paga il debito entro il 30 giugno oppure non potrà giocare allo stadio Olimpico il prossimo campionato», le sue parole. «Quando si firma un contratto, poi bisogna onorarlo. Punto e basta. La La-

zio ha già firmato il contratto per la prossima stagione riconoscendo il debito pregresso e impegnandosi a rispettare la clausola per il prossimo campionato. Non è possibile ridiscutere il contratto. La Lazio è una delle 15.000 società italiane ed è una società con fini di lucro, noi siamo l'istituzione dello sport italiano e attraverso questi soldi finanziamo lo sport italiano»», aggiunge. Petrucci si dice disponibile a rivedere le condizioni contrattuali a partire dalla stagione 2012/2013. «Anche dal nostro punto di vista ci sono delle cose che non vanno e che sono da rivedere e da cambiare. Per questo siamo disponibili a rinegoziare i prossimi contratti ma solo dopo che il presidente Lotito avrà saldato il debito e onorato il contratto già firmato», dice ancora. Il presidente del Coni, intervenuto alla presentazione dell'assemblea nazionale dell'Unione Sportiva Acli, in programma da ieri al 19 giugno al Palazzo 'Re Enzo' di Bologna, commenta anche l'assegnazione al ct azzurro Cesare Prandelli del primo premio Enzo Bearzot. «Prandelli è un degno erede di Bearzot anche in fatto di etica. Il ct è partito con il piede giusto e questo -conclude- è un grande riconoscimento per lui».

l’inchiesta “last bet”

Paoloni, oggi la decisione sulla scarcerazione Nuove rivelazioni di Parlato sulla presunta combine tra Atalanta e Piacenza CREMONA Le squadre anche di serie A cominciano a tremare. Non c’è da aspettare molto in vista del giudizio sul calcioscommesse, visto che il procuratore federale Palazzi sta già lavorando sulle carte giunte da Cremona. Il vice presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha annunciato che entro la fine di luglio o al massimo per i primi di agosto la giustizia sportiva dovrà prendere le sanzioni definitive. «La linea della Federcalcio - ha detto - è chiara. In una situazione endemica in un sistema di 700 mila partite l’anno in termini percentuali i fatti emersi sono irrilevanti. E’ una tragedia di qualche sciagurato ma non si può fare di tutta l’erba un fascio». Di diverso avviso Mario Pescante, vice presidente del Cio, che ha detto il sistema fa capire che «stiamo parlando di Mafia, Camorra, Sacra Corona Unita, sistemi marci all’interno del nostro paese». Non è sicuramente un piccolo episodio quello che è accaduto in Italia. Quello delle scom-

messe è un fenomeno che in Italia, purtroppo, è più grande rispetto ad altri paesi. Lo stesso Cio ha fatto una riunione con la Commissione Europea, proprio perchè queste scommesse stanno rovinando il mondo sportivo in maniera molto visibile». Parlato Gianfranco Parlato, ex calciatore coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini, il 4 giugno scorso, parla del match Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011. La partita è tra quelle contenute nell'ordinanza di custodia cautelare. Parlato spiega al magistrato che «l’Atalanta paga» e riferisce di «40mila euro in contanti» ricevuti da Nicola Santoni, preparatore atletico dei portieri del Ravenna. «Da chi li riceve (Santoni, ndr) non lo so» spiega Parlato aggiungendo che «la sera stessa della partita al casello di Modena, io ero con la mia Volkswagen e lui era già fer-

mo con la macchina, era fuori, poi è andato a macchina a prenderli». si trattava di «un pacchetto con dentro i contanti», spiega l’ex calciatore, che dichiara di essere andato via e la mattina seguente («o a Cesena o a San Benedetto», non ricorda con precisione, ndr) di aver chiamato e poi diviso il denaro con Erodiani. «A dire la verità, io mi ricordo perfettamente che ho diviso con Erodiani 12 mila e 500 e quindi, 25 (mila, ndr), c'ho tenuto sicuramente qualcosa di più io, non ho fatto la divisione precisa». Parlato poi ammestte di aver fatto «un po’ di cresta» sulla somma che ha consegnato al titolare di agenzie di scommesse. Paoloni Prenderà una decisionesolo oggi il gip di Cremona, Guido Salvini, sulla scarcerazione del portiere del Benevento, ed ex della Cremonese, Marco Paoloni e del capitano del Bari Antonio Bellavista. Entrambi i

calciatori sono in carcere a Cremona dal primo giugno scorso. Dalle informazioni raccolte nei giorni scorsi sembrava che Salvini potesse decidere già ieri sulla posizione del portiere, accusato di avere perfino sciolto nell'acqua dei compagni di squadra un tranquillante, il “Minias”, per truccare l'esito della partita Cremonese-Paganese del 14 novembre scorso. Signori «Ottimista» nei confronti dell’esito del procedimento penale del tribunale di Cremona sul calcioscom-

messe, «sereno e tranquillo» in attesa degli eventi, «felice» per l'avvenuta revoca dei domiciliari« eppure «provato da questa vicenda». È lo stato d’animo di Beppe Signori, dopo la revoca dei domiciliari, reso noto dalla portavoce del collegio difensivo del calciatore. Dalla sua casa di Bologna, dove peraltro ha già scontato i domiciliari, Signori ha espresso «felicità» per la sua condizione di libertà. Ha anche aggiunto che la sua condizione di indagato non lo spaventa, vista la sua «perentoria dichiarazione di completa innocenza».


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S E R I E calciomercato

Zeman al Grosseto porta con sé anche Koné?

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Breda o Scienza? La decisione arriverà solo nella prossima settimana. Parola di Simone Giacchetta. Il dirigente amaranto, infatti, sentito ieri da CO ha confermato che per il nome del nuovo trainer bisognerà ancora attendere qualche giorno. Il motivo è da ricercarsi probabilmente nella scelta della dirigenza che sembra ormai orientata verso l’ex tecnico amaranto Breda. Potrebbe essere proprio lui l’uomo giusto per il dopo-Atzori considerate le qualità che sono state indicate come prioritarie dal presidente Foti. E sarebbe un ritorno inatteso quello di Roberto Breda. Andato via la scorsa stagione dopo un finale piuttosto turbolento, Breda è stato quest’anno alla guida della Salernitana con cui dovrà giocarsi una incredibile promozione playoff. Sarà questo il motivo vero dello slittamento dell’annuncio dell’allenatore che sarebbe già dovuto arrivare in questa settimana? Può essere, poiché la società amaranto, al contrario di quanto accade in altre piazze, ha sempre avuto il massimo rispetto per il lavoro dei tecnici ancora impegnati su fronti molto caldi. Breda, del resto, calzerebbe con incredibile precisione rispetto ai parametri delineati dalla dirigenza. C’è però un problema: il tecnico sarà davvero entusiasta di ributtarsi nuovamente in un’esperienza che lo ha visto sicuro protagonista in passato, ma anche per diverso tempo in una situazione molto delicata? La sensazione è che anche stavolta risulterà determinante la mediazione di Simone Giacchetta che stravede per l’attuale tecnico della Salernitana. Questo è un punto a favore non indifferente per il giovane trainer. E proprio il sempre più saldo

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GROSSETO Il difensore del Grosseto Nicola Mora, manifesta tutta la sua amarezza per la mancata riconferma da parte del presidente Piero Camilli. Il giocatore, che si dichiara consapevole di andar via con la coscienza pulita, accusa la dirigenza di avere programmi poco chiari, visto anche il congiunto addio dell’allenatore Michele Serera, che tanto bene aveva fatto in questa stagione salvando la squadra toscana. Parole forti quelle del difensore ex Napoli all’indirizzo di Camilli : «Probabilmente il presidente non si è reso conto di quello che ho fatto in questi tre anni, visto che non mi ha mai proposto il rinnovo contrattuale. Sono molto deluso a livello umano». Intanto il matrimonio tra il presidente del Grosseto Camilli e Zdenek Zeman sarebbe sempre più vicino; il tecnico boemo sarebbe intenzionato a portare con sé in biancorosso il centrocampista offensivo ivoriano Moussa Koné, di proprietà dell'Atalanta e reduce da un’ottima stagione in prestito al Foggia. Il presidente, amante del calcio spettacolo, avrebbe ormai convinto il boemo ad accettare la panchina.

Reggina, corsa a due Breda precede Scienza Per l’annuncio si attende la fine dei playoff di Lega Pro? tre gli assi in partenza Foti non svenderà Puggioni, Rizzo e Viola che andranno via solo in caso di offerte irrinunciabili

POLE POSITION Roberto Breda potrebbe tornare alla guida della Reggina

l’annuncio

Valoti resta direttore sportivo dell’Albinoleffe Dopo aver detto no ad altre società della cadetteria, dovrà scegliere il nuovo tecnico BERGAMO In casa Albinoleffe c’è il primo candidato per il dopo Mondonico, tecnico che in questi giorni ha dichiarato di non essere più sicuro di allenare, visti i suoi gravi problemi di salute. Il nome in questione è quello di Stefano Vecchi, allenatore che conosce molto bene l’ambiente orobico, avendo già allenato la squadra nel periodo della scalata dei seriani in Lega Pro. Un’altra soluzione potrebbe essere quella rappresentata da Daniele Fortunato, che già ha sostituito Mondonico nel suo periodo di assenza per malattia. La scelta sarà in ogni caso del direttore sportivo Aladino Valoti, che alla fine ha scelto di rimanere. Lo stesso ha commentato la sua scelta di rimanere nell’organigramma societario dei bergamaschi, dichiarando che è stata una scelta di cuore. Dopo la conquista della salvezza il ds della squadra orobica, ha maturato la sua volontà di restare, nonostante l’importante corteggiamento del Varese. Valoti ha parlato anche della situazione accorsa all’allenatore Emiliano Mondonico, dicendo che in queste settimane si valuterà bene il discorso allenatore, aggiungendo inoltre che la società in chiave mercato già sta lavorando su tre-quattro nomi ancora non apparsi sui giornali.

quadro societario della Reggina, potrebbe essere la carta vincente per convincere Breda a vestirsi nuovamente d’amaranto. Ma, come già detto, la strada verso il tecnico della Salernitana non è l’unica che la società del presidente Foti sta percorrendo. C’è anche Peppe Scienza nella lista dei possibili nuovi allenatori. E non è un nome da poco, visto che si tratta di un allenatore in considerevole ascesa. Si parla di compatibilità di moduli e giocatori. Chiaro che la Reggina non vuole assolutamente mutare tutto l’assetto della rosa costruita quest’anno; ma è pur vero che la scelta del tecnico dovrà anche tener conto di questi aspetti. Al momento, tuttavia, le quotazioni di Scienza sembrano scendere a vantaggio di quelle di Breda. Sul fronte dei giocatori, invece, come già riportato ieri, bi-

sognerà prima sciogliere il nodo delle comproprietà e poi iniziare a pensare seriamente ai nuovi innesti che potranno permette quel salto di qualità così tanto richiesto. Sulla lista di partenza vi sono sempre i soliti nomi: Puggioni, Rizzo, Viola. Loro sono quelli che hanno maggiore mercato e potrebbero “spiccare” il volo verso squadre della massima serie. Il presidente Foti è stato categorico: i gioielli amaranto non si svendono e dovranno essere pagati in maniera adeguata. Probabile, quindi, che si innesterà una vera e propria asta per aggiudicarsi alcuni tra i migliori elementi della serie cadetta. Per Puggioni fioccano le richieste anche da squadre decisamente importanti. Stesso dicasi per i due centrocampisti che hanno costituito l’ossatura della linea mediana nella passata stagione. Bisognerà trovare, in caso di loro partenza, dei degni sostituti e non sarà semplice. Se è vero che si tratta di ragazzi usciti fuori dal Sant’Agata si comprende quanto il presidente Foti tenga a che possano avere un futuro davvero rilevante. Allo stesso tempo non è escluso che già dai primi giorni di ritiro possano esservi dei ragazzi della Primavera che si aggregheranno provando a farsi notare e magari guadagnarsi già almeno un posto stabile in prima squadra. Ma queste sono faccende che verranno esaminate solo nelle prossime settimane. Adesso la priorità rimane quella dell’allenatore e la società è concentrata su quest’obiettivo che pare possa arrivare già nei primissimi giorni della settimana prossima. Breda o Scienza? Il rebus continua, a meno di clamorose sorprese dell’ultima ora. CONSOLATO MINNITI sport@calabriaora.it

novità in panchina

Varese, c’è Benny Carbone Milanese nella dirigenza VARESE Finita l’era Sannino-Sogliano in casa Varese si punterà su giovani motivati e che hanno voglia di affermarsi nel grande calcio. Per il ruolo di direttore sportivo i lombardi hanno focalizzato le proprie attenzioni su Mauro Milanese. Per la panchina, invece, è particamente fatta per l’ex fantasista dei Blackburn Rovers Benny Carbone. Carbone corrisponde alla descrizione fatta dal presidente biancorosso Antonio Rosati e dall’amministratore delegato Enzo Montemurro: un allenatore giovane, che ha voglia di sfondare e soprattutto ha tanto entusiasmo, indispensabile per chi deve subentrare ad una figura ingombrante come quella di Giuseppe Sannino. Carbone, classe 1971, nato a Bagnara Calabra, ha iniziato a giocare nel Torino per poi indossare numerose maglie tra cui quelle della Reggina e dell’Inter. Nell'agosto 2007 firma un contratto biennale con il Pavia, squadra dove poi ha iniziato la sua carriere da allenatore.


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S E R I E calciomercato/2

Il Torino di Ventura punta Gazzi e Paloschi

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TORINO All’esordio con la maglia del Milan ha subito segnato, poi è andato a farsi le ossa a Parma e Genoa, oggi sogna di tornare a vestire la maglia rossonera, ma nel frattempo si sono fatti sotto il Torino e la Fiorentina. Secondo indiscrezioni ci sarebbero già stati dei contatti tra il Torino ed il Milan per parlare del giovane centravanti che potrebbe sostituire Rolando Bianchi. Ma il giovane bomber pare non essere troppo entusiasta di scendere in B e per questo la Fiorentina sarebbe meglio gradita, anche se Paloschi spera sempre di indossare nuovamente la maglia rossonera con cui è cresciuto calcisticamente. Nel frattempo è Gazzi l’uomo che Ventura vuole portarsi al Torino, e la conferma arriva dallo stesso direttore sportivo del Bari , Guido Angelozzi «Posso dire che tra Ventura e Gazzi c’è da sempre un ottimo rapporto di stima reciproca, quindi non mi meraviglio che voglia portarsi il giocatore a Torino. Il problema che sul giocatore ci sono tante squadre. Non posso dire ad oggi se il giocatore vestirà la maglia del Torino o delle altre squadre, soprattutto in un mercato così complicato».

Crotone, Djuric il primo colpo Rinnovato il prestito dell’attaccante. Ora si pensa alle comproprietà CROTONE

Giorni d’intenso lavoro per il Crotone, alle prese con la complessa opera di costruzione della squadra da affidare al ritrovato mister Leonardo Menichini, in vista del ritiro estivo che partirà il prossimo 14 luglio. C’è quindi un mese di tempo per definire l’organico, anche se il calciomercato andrà avanti oltre quella data. L’obiettivo è comunque quello di avere pronta l’intelaiatura di massima per quando il tecnico comincerà a impostare il lavoro a Trepidò, diventata oramai una meta tradizionale della preparazione rossoblù. Anche se le trattative sono da qualche tempo avviate, si tratta di accordi preliminari da ratificare, eventualmente, in seguito, poiché le date ufficiali per gli scambi e, conseguentemente per depositare i contratti in Lega, sono quelle che vanno dal venerdì 1 luglio al 31 agosto. Prima di allora, ai termini del regolamento, sarà possibile solo risolvere le comproprietà, per le quali il termine fissato è per le ore 19 di venerdì 24 giugno, presso l’Ata Hotel Executive di Milano. Il Crotone ne dovrà sistemare in tutto sette. Due sono di giocatori che hanno fatto parte quest’anno della rosa, il portiere Giacomo Bindi e il centrocampista Kelvin Matute, e altre cinque di calciatori che hanno giocato in altri club. Tra queste, la più importante è senza dubbio quella del difensore Archimede Morleo, a metà tra Crotone e Bologna. Nell’attesa di perfezionare

accordo raggiunto

queste comproprietà, continuano le esplorazioni del direttore sportivo Peppe Ursino, alla ricerca d’intese per comporre il quadro delle prossime entrate e uscite. Una delle operazioni di cui si parla insistentemente da giorni è quella che si riferisce alla cessione della metà del cartellino del difensore francese Kevin Vinetot al Genoa. Le indiscrezioni a riguardo la danno praticamente per conclusa, anche se fino a quando non sarà messo nero su bianco, tutto può ancora succedere. Non è chiaro, però, se Vinetot potrà restare al Crotone almeno fino a gennaio. I rumors, tuttavia, dicono di

una valutazione tra gli ottocentomila e il milione di euro. In più, dovrebbero passare in prestito al Crotone, Yiadom Boakye Richmond, Masahudu Alassan e il portiere Mattia Perin. A proposito di portieri, Vid Belec è sempre più appetito da club della massima serie. Dopo l’interesse del Lecce, pare ci sia anche quello del Bologna. Nel caso dovesse fare il salto di categoria, allora l’ipotesi di Perin diventerebbe più consistente, senza dimenticare che con lo stesso Genoa c’è sempre da risolvere, come detto, la comproprietà di Bindi. Come s’intuisce la situazione è molto fluida e, con la contempora-

nea scadenza di contratto di Emanuele Concetti, è evidente che c’è da chiudere l’intero terzetto di estremi difensori da avere in rosa per il prossimo campionato. Ieri intanto un primo tassello è stato aggiunto al mosaico della rosa 2011/2012. Con il seguente comunicato ufficiale apparso sul proprio portale, il Crotone ha annunciato la conferma per la prossima stagione del possente centravanti ex Cesena ed Ascoli Milan Djuric.: «L’Fc Crotone comunica di avere acquisito le prestazioni di Milan Djuric per la stagione 2011/2012. L'attaccante bosniaco resta al Crotone attraverso la formula del prestito dal Parma con diritto di riscatto della metà del cartellino». Restando al reparto offensivo, un altro calciatore che piace al Crotone pare che sia l’attaccante esterno Oussama Essabr, che è stato in prestito al Cosenza nella stagione appena conclusa, ma la cui proprietà risale alla Juventus. Al ventiduenne appaiono ugualmente interessate il Cittadella, il Sion e il Le Mans. Sempre per il reparto avanzato, un’altra scelta potrebbe essere quella di Loris Tortori, dalla Paganese. La società che potrebbe fare da concorrente è il Grosseto, che sta seguendo il calciatore classe 1988 con grande attenzione. Infine, tornando alle uscite, c’è da registrare che il Palermo non molla la pista che lo porterebbe sulle tracce del centrocampista rossoblù Mirko Eramo. ANTONIO GANGI sport@calabriaora.it

rifondazione blucerchiata

Bari, è Torrente il nuovo tecnico «Grande occasione» Il nuovo ds presentato da Edoardo Garrone: «Scelto per la sua voglia»

La Sampdoria riparte da Sensibile

BARI «Il Bari è la mia grande occasione». Ha le idee chiare Vincenzo Torrente. Ormai ogni indugio è rotto: l’allenatore campano sarà il nuovo tecnico biancorosso. Guido Angelozzi ha incontrato l’autore del miracolo Gubbio (doppia promozione dalla Seconda Divisione alla B) a Milano: il ds ha trascorso con Torrente l’intera giornata cercando di chiarire qualsiasi punto del progetto in itinere. L’intesa, pertanto, è raggiunta: il trainer di Cetara si legherà al Bari con un vincolo annuale. Un accordo dal termine breve che, però, va inquadrato con la fase in cui versa la società (in piena fase riorganizzativa) e non come una fiducia a tempo. Il contratto è stato firmato nel pomeriggio di ieri. «Una cosa è certa: sto per toccare la tappa più importante della mia carriera. Dopo due anni a Gubbio, mi si prospetta un’avventura in una grande piazza. Il Bari vive un momento delicato, come è normale che sia dopo una retrocessione: occorrerà riportare entusiasmo attorno alla squadra. Mi attende un esame severo. Ma se dovessi superare la prova potrei avviare un percorso importante in un club che vanta enormi potenzialità. Sono ambizioso: devo giocare bene mie le carte».

GENOVA A margine della presentazione Pasquale Sensibile, il vice presidente vicario Edoardo Garrone ha voluto spendere due parole sul neo direttore sportivo blucerchiato: «Quando ho ritenuto di chiedere a mio padre di farsi aiutare da me e ricominciare, ricostruendo quello che è mancato alla Sampdoria per farla tornare nel più breve tempo possibile alla posizione che merita, e ho anche detto bisognerà anche fare un grande lavoro di ricostruzione. Questo è uno dei motivi per cui prendendo almeno sulla carta qualche rischio in più, almeno per quanto riguarda le opinioni che si sono lette sui giornali, abbiamo scelto Pasquale Sensibile, perché io mi ricordo che quando ci siamo incontrati ci ha detto per me venire a lavorare per la Sampdoria e per la famiglia Garrone è un grande onore. Questa è stata la cosa che di lui mi ha colpito di più anche perché quello che aveva fatto nella sua carriera già lo conoscevamo, ma quando ci si vede, quando ci si incontra e ci si vede negli occhi e al di là del condividere quelli che sono gli obiettivi che ci si pone e i criteri di gestione di una società la cosa importante è vedere il fuoco negli occhi, nel senso positivo, e la voglia di mettersi in discussione, la voglia di venire a lavorare per la Sampdoria. Da lì abbiam fatto l’accordo, come sapete in modo anche molto corretto d'accordo anche con la proprietà del Novara, che ringrazio per la disponibilità che ha avuto e per il fatto che liberato Pasquale Sensibile e lo ha messo a disposizione della Sampdoria, quindi con la massima

collaborazione e trasparenza nei confronti del Novara che ha raggiunto questo traguardo prestigiosissimo che è stata una doppia promozione e dopo 55 anni è riuscita ad arrivare in serie A, siamo riusciti comunque a tenere fino ad oggi distinte le rispettive attività. Pasquale Sensibile ha lavorato fino a domenica per il Novara, ha salutato tutti, ha fatto due giorni di festa credo, e ora è qua e si comincia a lavorare più seri e operitvamente e secondo il modo di procedere nostro e secondo gli obiettivi che ci siamo dati. Le premesse per fare bene ci sono tutte, naturalmente poi dovremo dimostrare sul campo, coi risultati, che oltre alla qualità delle persone, oltre alla voglia di far bene e all’entusiasmo, poi dovremo anche raggiungere gli obiettivi sportivi». Poi infine una puntualizzazione su una domanda a Pasquale Sensibile, in merito a chi dovesse rispondere il direttore dell’area tecnica nelle gerarchie societarie: «Lui ha già risposto in modo esauriente ma se la domanda era: in modo più organizzativo lei nella sua funzione di ds responsabile dell’area tecnica a chi risponde alla Sampdoria? Direttamente risponde a me questa è la risposta, non risponde a comitati, comitatini, o a figure distinte ma risponde a Edoardo Garrone che ha tutte le deleghe operative della società poi chiaramente la relazione, la condivisione delle scelte fondamentali,come dire, la relazione tra il presidente che è mio padre e me la parte operativa la troviamo continuamente ma gerarchicamente Pasquale Sensibile risponde a me».


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qui rossoblù - la situazione

Cosenza, “quorum” lontano

Chianello e Citrigno seguono la strada indicata da De Caro. Ma non basta Il prospetto R/I risulterà fondamentale per l’aumento di capitale

COSENZA

Ancora non ci siamo. La somma che garantirebbe al Cosenza di poter continuare a vivere nei tornei professionistici è lontana dall’essere racimolata. Il gesto di mettere sul piatto della bilancia la propria parte, compiuto da Franco De Caro, ha segnato comunque la strada fungendo da messaggio inequivocabile. Serve, come noto, circa un milione di euro per pagare le spettanze ai calciatori (con cui va trovato un accordo, Aristide Leonetti è in attesa di un segnale, ndr) e procedere con l’iscrizione alla Seconda divisione. Ad oggi non ci sono i presupposti per dare speranze ai tifosi, anche se l’immobilismo dei giorni scorsi sembra finito. L’incontro in riva al mare Ieri pomeriggio Pino Citrigno ha visto Pino Chianello a Paola. Il faccia a faccia è durato circa due ore ed ha riportato i due all’estate di qualche anno fa quando si lavorava per completare il passaggio del titolo sportivo da Rende a Cosenza. Hanno discusso di quanto e come contribuire al progetto di salvataggio trovando quasi subito un accordo. Entrambi, qualora il 1914 dovesse continuare ad esistere, resteranno in società con

quote minoritarie al pari degli altri imprenditori che l’ex vicepresiedente incontrerà stamattina. Si tratta di Sergio Mazzuca, Raffaele Filippelli (già presente nell’organigramma) e Franco Malizia. Raccolte pure le loro adesioni, l’avvocato Irene Carbone farà da garante con il sindaco. Non c’è nessuna certezza sul-

la cifra, ma approssimativamente si aggira attorno alle 100mila euro. L’assemblea dei soci è stata convocata per martedì 21. All’ordine del giorno ci sono l’aumento di capitale e la compilazione dei documenti necessari da inviare in Lega. C’è da sottolineare, tuttavia, che gli altri anni la ricapitalizza-

be rientrare dalle vacanze e non è da escludere che possa sentirsi con Carnevale, De Caro e De Rose. Rappresenta lo spogliatoio e sarebbe un interlocutore d’eccezione, considerato che la città nel momento del bisogno si è stretta attorno al suo simbolo. Non sono pochi, infatti, coloro i quali sognano di vederlo nelle vesti di direttore generale o di presidente una volta appese le scarpette al chiodo. Se ne riparlerà però tra qualche anno visto che sulla sua carta d’identità c’è scritto a caratteri cubitali “calciatore” alla voce professione. Altro appuntamento, infine, vedrà l’amministratore unico Eugenio Funari impegnato a Reggio Calabria con Lillo Foti e Simone Giiacchetta. L’argomento riguarderà De Rose, Bernardi e il baby Gagliardi. Gli amaranto come noto vorrebbero trattenerli tutti e tre in riva allo Stretto, mentre il Cosenza ha necessità di trarne il maggiore beneficio possibile in termini economici.

zione avvenne su indicazione della Covisoc che aveva esaminato il prospetto Ricavi/Indebitamento ed “imposto” di versare danaro fresco nelle casse di viale Magna Grecia in base a dei parametri differenti da quelli delle aziende tradizionali. Il prospetto in questione non sarebbe stato ancora consegnato e la mancan-

za dello stesso ha già causato due volte il deferimento del club rossoblù. Sono passaggi che pertanto non possono più essere rimandati e che risultano fondamentali per mettersi in regola con gli organi competenti. Oggi torna il capitano Stefano Fiore oggi dovreb-

ANTONIO CLAUSI a.clausi@calabriaora.it

che non diciamo che è ricognitiva, ma può essere definita del contatto diretto, dello scambio di idee, e che poi è il prologo alla riflessione prima della decisione finale.

riferito che da oggi 16 giugno inizieranno lavori al D’Ippolito sui quali la Lega Pro non transige a livello di scadenze, altrimenti nessun nullaosta verrà dato da Firenze al club biancoverde per giocare le gare casalinghe di Coppa e campionato, senza limitazioni. Certo che la abitudine a fare le cose in extremis è dura a morire. Dagli Uffici Tecnici

del Palazzo Comunale sarebbe improprio e fuori luogo gonfiare il petto e dire: “siamo stati di parola”. Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria che fanno parte di normali compiti dell’Ente. E che non vogliamo che passino agli occhi dell’opinione pubblica come un qualcosa di straordinario. Francesco Caruso

qui biancoverdi - il mercato

Vigor, qualcosa si muove Occhi puntati su Cerchia LAMEZIA TERME Se non c’è stata ieri la fumata bianca per il centravanti De Luca e per il centrocampista Giuffrida, o con uno dei due, ci sarà in futuro? Difficile dirlo anche perché le distanze, non proprio così abissali, sarebbe rimaste tutte. Ed anche perché alla luce di questi sviluppi via Marconi sta sondando altre soluzioni che non è che vengano esternalizzate con faciloneria. Per cui cerchiamo di capirne e di carpire qualcosa. Un intenso viavai Ieri negli uffici della società allo stadio D’Ippolito, sono stati visti entrare ed uscire diversi procuratori e magari anche qualche giocatore (over) “indiziato” ad indossare la casacca biancoverde. Se con De Luca e con Giuffrida, le strade dovessero dividersi, perché è una cosa che va messa in conto e quindi non va esclusa, potrebbero schiuder-

si altre trattative. Quella con l’avellinese Panatteri è stata avviata da tempo ed è decisamente in piedi. Si sono fatti alcuni nomi ma l’area tecnica della Vigor Lamezia non è che abbia, come del resto la società, tutta questa premura di chiudere trattative. Anzi il contrario. Vuole, la Vigor Lamezia, avere di fronte il ampio ventaglio di scelte possibili per poi scegliere il giocatore ad hoc che dia determinate garanzie tecniche e che allo stesso tempo sia più assorbile a livello di ingaggio. Sono stati fatti nei giorni alcuni nomi come lo stabiese, ex rosarnese, Vicentin ma è un giocatore fuori dalla portata vigorina. Però ci sono giocatori come over che ancora non sono strati resi noti come accostabili alla Vigor Lamezia, e quindi non diciamo “bruciati”. Tuttavia ne facciamo uno ad intuito che potrebbe rispondere al nome di Carmine Cerchia, 31 anni,

nulla di fatto con de luca e giuffrida L’accordo con i due calciatori ancora non è stato trovato Si vagliano anche altre alternative avellinese. Lo scorso anno in serie D col Teramo con 33 presenze, ma con un curriculum di assoluto valore che l’ha visto tanto in C-1 (Benevento e Cavese) quanto in C2 (Cisco Roma, Nocerina, Teramo e Manfredonia). Così come per caso nei giorni scorsi abbiamo fatto il nome di un under, l’esterno basso genoano Simone Bettati (classe ’92). Tuttavia la situazione nel complesso resta in standby perché siamo in una fase

Eppur si muove Dal Comune ieri è giunta alla Vigor Lamezia, quasi sul gong, una lettera in cui, secondo quanto si è appreso, è


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qui giallorossi - la situazione

Catanzaro, nuova pista C’è l’imprenditore Giove Sarebbe parte integrante del gruppo che fa capo a Gattuso CATANZARO

ltima chiamata. Solo un’altra settimana per regalare un futuro al calcio catanzarese, solo altri sette giorni per mettere il punto alle operazioni avviate, ma non ancora concluse, dal primo cittadino Michele Traversa. Lo stesso, pur essendosi detto «convinto al 100%» che la sua missione andrà a buon fine, non è ancora riuscito a mettere insieme i cocci di una situazione che, a dispetto delle prime indiscrezioni, sembra essere molto confusionaria. Difatti, le voci delle ultime ore parlano di un rallentamento della cosiddetta operazione “rinascita”, finalizzata a costituire una nuova società capace di rilanciare le Aquile sui palcoscenici del calcio che conta, sui palcoscenici che più gli competono. Ciononostante dalle parti di Palazzo De Nobili continuano ad arrivare rassicurazioni sul futuro del sodalizio giallorosso. Ma ormai manca una settimana e si saprà. Questo perché la terza udienza per la vendita all’asta del ramo d’azienda del morente Football Club, come previsto, è andata deserta e adesso l’ultimo, ed è bene ribadire ultimo, appuntamento per cercare di salvare la società giallorossa è per giorno 23, data in cui il giudice delegato al fallimento Song Damiani ha fissato l’ultima udienza per rilevare la società catanzare-

asta ancora deserta Il giudice delegato al fallimento Song Damiani ha convocato l’ultima udienza per il 23 giugno se. Sarà quello il giorno della verità. Fino ad allora si dovrà solo aspettare senza lasciarsi trarre in inganno dalle continue indiscrezioni, anche troppe, che da qualche giorno a questa parte hanno invaso la città capoluogo. Sarà in quella occasione che si potrà sapere se per il Catanzaro calcio sarà un nuovo inizio o la fine. Intanto si apprende che qualche giorno addietro il sindaco Traversa avrebbe ricevuto direttamente in Comune un’offerta d’acquisto da Giove. Per quanto possa essere facile fare ironia, non si sta parlando di alieni ma dell’ex Trapani Massimo Giove, noto imprenditore pugliese operante nell’ambito delle costruzioni di grandi infrastrutture. Quest’ultimo sarebbe l’uomo rappresentativo del gruppo facente capo a Rino Gattuso. La stato e la posizione della trattativa non sono ancora stati resi noti.

Ma di gruppi imprenditoriali in trattativa ve ne sono altri. Da quello rappresentato da Massimo Mauro a quello tutto catanzarese. Si parla dei soliti big (Noto, Colosimo, Gatto, Speziali e Rossi) ma potrebbero prendervi parte anche altre figure. A questi si aggiungerebbe anche un gruppo milanese. È fresca invece la notizia che un personaggio del centro Italia, noto a Catanzaro, avrebbe avuto un contatto telefonico con Traversa per chiedere informazioni sull’acquisto della società giallorossa. Ma allo stato attuale resta la proposta di Giuseppe Cosentino quella più concreta. L’imprenditore, titolare di un’azienda import/export a Cinquefrondi, verrebbe affiancato da Carmelo Romeo, calabrese d’origine trasferitosi al Nord, noto nel settore della distribuzione di carburanti. Questi ultimi non solo sarebbero già pronti a rilevare il Catanzaro in Tribunale, ma avrebbero già pronto un progetto tecnico, supervisionato da Franco Ceravolo. Antonio Soda, con le sue dichiarazioni, ha lasciato chiaramente intuire quale. A questo punto, però, vista la confusione che regna intorno alle sorti del sodalizio delle Aquile, il condizionale è d’obbligo. Il sindaco Traversa ha dichiarato che gli imprenditori in trattativa starebbero ormai

l’entourage di cosentino Con il patron di Gicos ci sarebbe Carmelo Romeo Ceravolo farebbe da supervisore al progetto tecnico solo aspettando l’appuntamento di domani col Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, che si dovrà esprimere sul caso Pomezia. Se tutto si andrà come preventivato l’operazione si chiuderà positivamente nelle ore successiva. La posizione del club laziale, quindi, sembra tenere ancora in bilico il futuro del club catanzarese oltre i sogni della tifoseria giallorossa che, al di là di tutto, non crede che il Tnas possa stravolgere il giudizio della Corte di Giustizia Federale. Ma fino a quel momento è bene non cantare vittoria. In attesa che sia lo stesso Traversa a dare notizia ufficiale di una risoluzione positiva dell’operazione “rinascita”, e solo allora si potrà festeggiare, la speranza è che il Catanzaro non faccia la fine di sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno se la piglia… GIOVANNI BEVACQUA sport@calabriaora.it

qui rossoblù - il mercato

Vibonese a capofitto nel mercato Beccaria blocca quattro calciatori

VIBO VALENTIA Mentre il calciomercato di Lega Pro, Seconda divisione, è entrato nel vivo, (con alcune società che si sono adoperate sin da subito per rinforzare la squadra e, soprattutto, per affrontare al meglio la prossima stagione) la Vibonese del presidente Pippo Caffo più che pensare ai gresso. Anche in questo caso, però, non c’è probabili acquisti per il futuro, è costretta a nessuna conferma da parte dell’entourage superare l’ostacolo della grana societaria. Su rossoblù. Sempre in ambito societario, è staquesto punto di vista, però, nella giornata di ta confermata l’indiscrezione, fatta trapelaieri è arrivata la tanto attesa notizia che fa ben sperare per il prosieguo della stagione: la Vibonese si iscriverà nel prossimo campionato di Seconda divisone girone C. È da poco più di un mese, inoltre, ch si parla di un probabile ingresso nel sodalizio di piazza d’Armi dell’ex presidente della Viola Basket, Agostino Silipo, e dell’ex dirigente dell’Interpiana, Francesco Mercuri. Del primo ancora nessuna noOsservati anche vità. Inizialmente, sembrava Picci e Vommaro che il noto imprenditore reggino potesse entrare in società Piacciono gli non più sotto forma di dirigenunder Borghetto te, bensì sotto quello di sponed Imbronisi sorizzatore. Anche se, secondo indiscrezioni, pare che Silipo si sia ritirato dalla trattativa per entrare nel Consiglio di amministrazione. Per quel che riguarda Mercuri, invece, è più probabile che l’ex patron amaranto possa fare il suo in-

re nei giorni scorsi da CO, secondo la quale sarebbe stato avviato un azionariato popolare per consentire ai sostenitori di dare un aiuto concreto alla squadra. Azione che,

molto probabilmente, partirà nei prossimi giorni tramite il sito internet della società rossoblu. Per quel che riguarda la disponibilità dello stadio “Luigi Razza”, invece, dal prossimo anno la Vibonese potrà contare su un campo in erbetta sintetica. La conferma è arrivata dalla riunione svoltasi nella giornata di lunedì e alla quale hanno preso parte alcuni dirigenti, l’assessore provinciale allo Sport, Gianluca Callipo, e l’assessore comunale al turismo con delega allo sport, Pasquale La Gamba. Intanto, il team manager dei rossoblù, nonché addetto al mercato, Mauro Beccaria, pare abbia già blindato alcuni giocatori per la prossima stagione: si tratta del difensore Nello Gambi (Interpiana), dei centrocampisti Giovanni Laurendi (Hinterreggio) e Mirko De Francesco (nelle ultime due stagioni in Lazio, prima in Eccellenza con la Cavese RM e poi col Valmontone in Promozione) e dell’attaccante Filippo Tiscione (Valle Grecanica). Al riguardo, però, si attende l’ufficialità dei dirigenti della Vibonese. Beccaria, inoltre, starebbe tenendo sotto osservazione anche Natale Borghetto (difensore ‘92), Luca Natale Imbroinisi (esterno sinistro ‘90), Gianluca Vommaro (centrocampista ‘88) e Antonio Picci (attaccante ‘85), tutti seguiti da squadre di Serie B. Alessandro De Padova


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Sambiase, è la settimana clou Mister Erra deciderà se rimanere o meno sulla panchina dei lametini LAMEZIA TERME In questa settimana Sposato, Salandria, Marchio e Viola. Nel cao al massimo entro la prossima, Alessandro so in cui i rossoblù non dovessero riuscire a Erra deciderà se proseguire la sua esperien- superare la crisi societaria che attualmente li za alla guida del Sambiase oppure optare per attanaglia, e quindi non iscriversi al campioapprodare su altri lidi calcistici. Questo quan- nato di LegaPro, tutti e quattro i ragazzi citato lasciato chiaramente trasparire dalla diri- ti si svincolerebbero automaticamente e spegenza capeggiata dal presidente Tonino Scar- cie sui primi due, che tra l’altro sono classe ’92 al contrario di Marchio e Viopino. la i quali hanno invece un anDi conseguenza ancora tutIn partenza no in più oltre ad aver colleto fermo anche per ciò che ric’è il difensore zionato meno presenze con la guarda i possibili riconfermacasacca giallorossa, il direttoti della scorsa stagione e gli Itri che pare sportivo sambiasino poeventuali nuovi innesti. «Al finito nel mirino re trebbe farci un pensierino momento non ci si è mossi dell’Ebolitana trattandosi di calciatori corper i calciatori – ci conferma rispondenti all’identikit tracil dirigente Paolo Gallo – poiché è nostra prassi avere la certezza di chi sa- ciato nei giorni passati dalla dirigenza di via rà l’allenatore, prima di farlo lavorare in si- Caparello. Tra gli over, sulla carta una possibile parnergia col diesse Calidonna. La nostra volontà naturalmente è di privilegiare una certa tenza potrebbe essere quella del difensore continuità tecnica ed in tal senso oltre che per centrale Alessandro Itri, il quale pare esser la conferma di mister Erra, stiamo lavorando corteggiato dall’Ebolitana. D’altronde l’atleta per un rinnovo della collaborazione pure con campano vanta un rimborso spese non certo l’allenatore dei portieri Della Porta ed il pre- marginale, essendo tra l’altro un fuorisede, e paratore atletico professor Andrea Ferragi- quindi si potrebbe decidere anche di farne a meno, a patto, ovviamente, che venga rimna». Tornando al parco atleti che dovrà incarna- piazzato con un centrale del luogo in grado di re il Sambiase 2011-12, vi è innanzitutto da non far rimpiangere in campo l’ex del Sanvedere come evolverà la situazione in casa t’Antonio Abate ed al contempo incidere di Cosenza, club che, lo ricordiamo, in estate ha meno sulle casse societarie. Ferdinando Gaetano girato in prestito al team lametino gli under

serie D

serie D

In casa Messina permane una situazione di stallo

Orlando non vuole più investire nell’Angri

MESSINA In casa ACR Messina permane una situazione di stallo. Dall’ultimo impegno agonistico sono trascorsi quasi quaranta giorni ma ad oggi non vi sono certezze sul futuro di un club sempre più in bilico, tra vertenze di ex calciatori e dipendenti, debiti con il Comune e con i numerosi creditori ereditati dalle precedenti gestioni e contenziosi in atto. L’ambito sportivo è stato sicuramente il più positivo, dal momento che un gruppo imbottito di elementi reduci da lunghi periodi di inattività è riuscito a conquistare la salvezza.

ANGRI «Il titolo dell’Angri è a disposizione di quanti hanno interesse a scrivere pagine importanti nella storia del calcio angrese». La famiglia Orlando rompe il silenzio e chiarisce in maniera cristallina la volontà di non voler più continuare ad investire nel mondo del calcio dopo la dipartita del presidente Giovanni Orlando. Un segnale inequivocabile che spegne sul nascere alcune illazioni circa la possibilità di cedere il titolo dell’US Angri 1927 ad imprenditori di un’altra città.

qui hinterreggio

qui interpiana

qui v.grecanica

qui acri

Dopo il tecnico adesso si tratta per gli acquisti

Musumeci dovrebbe restare in biancoverde

Aguglia tuttofare Ore decisive Ma il titolo Ma quale sarà non sarà ceduto il suo futuro?

REGGIO C. Permane la fase di stallo per quanto riguarda il mercato (sia in uscita che in entrata) dell’Hinterreggio. Trovato l’accordo con il nuovo allenatore Di Maria, la società biancoazzurra si sta trattando giovani interessanti che potrebbero ben figurare in questa categoria, ed inoltre si stanno valutando le varie richieste per i “big” biancoazzurri, con il “solito” Picci ormai ad un passo dalla Nocerina. Intanto l’ex allenatore dell’Hinterreggio, Mommo Mesiti, sarà quest’anno alla guida tecnica dell’Interpiana, dove ha rilevato in panchina mister Tortelli. Si prepara una nuova avventura per Mesiti, che chissà se non voglia “prelevare” proprio dall’Hinterreggio qualche calciatore che ha allenato fino alla passata stagione. Infine nella serata di ieri, presso il Bleu de toi di Chianalea, la testata giornalistica on-line reggionelpallone.it, ha consegnato tanti premi per la stagione 2010-2011. Tra i premiati manco a dirlo, Picci che insieme a Zampaglione, con il trofeo Dilettanti, per quella che è stata la seconda edizione dei “Premi reggionelpallone.it”. Fabrizio Cantarella

CITTANOVA Adesso che è arrivata un poco di tranquillità, in casa Interpiana si può iniziare a preparare al meglio la prossima stagione. Intanto, per prima cosa, Ventra insieme a Mesiti dovrà capire quale calciatore della passata stagione potrebbe fare al loro caso. Il tutto nel più breve tempo possibile. Anche perché ci sono delle trattative da avviare con altri calciatori. Dovrebbero essere comunque in pochi quelli che resteranno con la casacca biancoverde. Tra questi ci dovrebbe essere Musumeci, il terzino sinistro classe ’92, che essendo anch’esso di Bagnara Calabra potrebbe trovare giovamento con Mesiti. Per il resto ci potrebbero essere delle trattative non solo con calciatori della zona ma anche di fuori regione. Il nuovo tecnico, inoltre, potrebbe cercare di portarsi con se qualcuno che nella passata stagione era all’Hinterreggio. Ci potrebbe essere un interessamento per il difensore Papasidero che, essendo della Piana, davanti ad una buona offerta potrebbe accettare di trasferirsi alla corte di Condomitti. Ma per i nomi ci sarà ancora tempo. Giuseppe Mustica

MELITO P.SALVO Oreste Aguglia è uno dei giovani di maggiore talento presente nelle fila della Valle Grecanica. Il difensore, nonostante la giovane età, vanta un palmares di esperienza invidiabile per chi come lui è nato nel 1991. Dotato di un fisico roccioso, il giocatore nelle ultime stagioni è stato utilizzato nel ruolo di terzino anche se il ruolo dove ha dimostrato maggiormente il suo valore è al centro della difesa. E’ un giocatore utilizzabile in ogni zona della difesa. Eccellenza e serie D sono i campionati che l’hanno visto all’opera nelle varie squadre nelle quali ha militato: Omega Bagaladi San Lorenzo, Gallicese, Melitese, Budoni e Valle Grecanica. Nella stagione appena conclusa, il difensore ha collezionato ben 27 presenze in 36 partite, e si candida per un’altra stagione da protagonista. Il fatto che sia un classe 91 già “rodato” potrebbe portare alcune società di categorie superiori a puntare su di lui anche per venire incontro alla questione della regola degli under obbligatori. Francesco Iriti

CHE SALVATAGGIO Il baby Musumeci dell’Interpiana

ACRI La società cerca di stringere i tempi ma oggi vuole sgombrare dubbi e perplessità. Nessuan vendita del titolo, chi dice in giro determinate cose è un millantatore che mira a destabilizzare un ambiente sereno. Le voci si rincorrono e non è un mister dove portano, ma i dirigenti promettono news in queste ore. I ritardi nella formazione dei nuovi organismi e nella riconferma o meno del tecnico Andreoli, sono dovuti solo al fatto che si è proceduto all’aumento di capitale con le sottoscrizioni. Insomma, prima i soldi poi il programma e le scelte tecniche. Da via Viola, nuova sede del sodalizio silano, fanno sapere che nei prossimi giorni tutte le questioni impellenti saranno risolte. E non sono poche; in sostanza la società deve affrontare numerosi nodi; allenatore, direttore sportivo, direttore generale. Ancor prima le cariche, naturalmente, di presidente e vice. L’ultima nota riguarda lo stadio; al momento nessun lavoro programmato, recinzione e adeguamento della tribuna stampa, è stato avviato. Roberto Saporito


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Roccella, un colpo da sogno Il primo botto di mercato lo ha messo a segno con l’ingaggio di Di Maggio REGGIO CALABRIA Un vero colpo, di quelli che fanno sognare in grande. E’ stato il Roccella a muoversi per primo nel calciomercato calabrese, ingaggiando uno degli attaccanti più forti in circolazione, vale a dire Vittorio Di Maggio. In Calabria dalla stagione 2008-2009 ha vestito il rosso verde dell’Omega Bagaladi San Lorenzo, e l’anno successivo in Eccellenza conclusasi con la promozione al torneo superiore, è stato uno dei principali protagonisti risultando alla fine della regular season il capocannoniere del girone con ben 19 reti. Autore in quella fantastica annata Ora le altre anche di una big dovranno rete capolavoro, calcio rispondere piazzato dal Quali i prossimi vertice sinimovimenti? stro dell’area di rigore con palla che si è andata ad insaccare al set del primo palo, nella finale di Coppa Italia giocata al L. Razza di Vibo Valentia contro il Rende, realizzazione comunque ininfluente visto che il trofeo se lo aggiudicarono i bianco rossi allora allenati da mister Giugno. Un talento naturale, dal sinistro magico, specialista sui calci piazzati, tutto estro e fantasia. Un vero numero 10, il giocatore che mancava e su cui mister Figliomeni conta molto per scardinare le difese avversarie. In largo anticipo rispetto alle avversarie, dunque, il Roccella ha ingaggiato un pezzo da novanta. Ed ora si attende la risposta delle altre big: anche da questi movimenti si inizierà a capire chi vorrà puntare alla vittoria del torneo.

prima categoria

Rivoluzione in atto a Trebisacce Si è dimessa in blocco la dirigenza TREBISACCE Una rivoluzione calcistica di fine primavera è in atto a Trebisacce. Concluso il progetto biennale iniziato nell’estate del 2009, la dirigenza dell’Arsenal ha terminato il proprio mandato e risulta dimissionaria in toto, a cominciare dal presidenAdesso si attende te Elirosa Gatto, che era che venga in carica dal 16 luglio di costituita due anni fa, la nuova giorno della società sua elezione all’unanimità nel corso di un’assemblea. Si è trattato di un biennio intenso e complessivamente ricco di soddisfazioni: dopo una prima stagione chiusa al quarto posto in classifica, con tanto di qualificazione ai play-off, la gioia più grande è arrivata lo scorso 13 aprile, quando il 3-0 inflitto al Polistena ha permesso ai giallorossi di sollevare al cielo la Coppa Calabria. L’unica vera grande delusione è stata quella incassata circa un mese fa: la sconfitta casalinga contro la Talao Scalea ha bruscamente messo fine alla post-season del-

la formazione ionica, costretta a rinviare ancora l’appuntamento con il ritorno in Promozione.Ora, però, è giunto il momento di voltare pagina: presto, molto probabilmente, si terrà un’assemblea aperta a tutte le società calcistiche trebisaccesi, e dunque al Mostarico, squadra di Seconda Categoria, e al Trapezakion, che nella stagione 2010-2011 ha disputato il campionato di Terza Categoria. L’intento è quello di coinvolgere anche altre realtà sportive del comprensorio, al fine di concentrare tutte le forze in un’unica squadra, in grado di lottare per il vertice nel prossimo torneo di Prima Categoria. Difficile dire sin da ora se il progetto andrà in porto e se dunque verranno superate quelle divisioni che troppo spesso caratterizzano un territorio non vastissimo o, addirittura, uno stesso paese. Il progetto, comunque, è davvero interessante e, qualora venisse realizzato in tempi brevi, potrebbe portare a risultati importanti. Certamente, fino a quando non verrà costituita la nuova società, non si potranno conoscere i reali obiettivi in vista della prossima stagione. Francesco Cozzo

promozione VIBO VALENTIA C’è ancora euforia in casa San Calogero per il ritorno in Promozione dopo dieci anni d’assenza. La cavalcata vincente, consumatasi nella finale playoff è stata estenuante ed ora gli adetti ai lavori si godono una meritata vacanza. Non è così per la dirigenza alla ricercadi rinforzi in vista della prossima stagione. Il ds Biagio Milano è alla ricerca di nuovi innesti che dovrebbero garantire una maggiore solidità alla squadra in vista di un campionato ben più difficile. Il San Calogero è tornato in Promozione e ci vuol rimanere per questo servono giocatori che si vadano ad aggiungere ad un gruppo ben saldo. Di sicuro sulla panchina

Il San Calogero ha confermato Romano Gli occhi di molte squadre sono sul gioiello Nesci, che però difficilmente partirà rossoceleste siederà Mimmo Romano che ha preferito rimanere a San Calogero rifiutando delle offerte allettanti. Il tecnico nei giorni scorsi, proprio a Calabria Ora aveva rilasciato delle dichiarazioni sul suo futuro: «Rimarrò a San Calogero per l’amore che ho verso questo paese, più importante di qualsiasi offerta economica. Abbiamo iniziato un cammino che ci ha portato al campionato di Promozione con giocatori del luogo. Un traguardo importante possibil-

mente da migliorare». Ancora c’è chi crede negli ideali sportivi e nei rapporti con una città, Mimmo Romano è uno di questi nonostante le difficoltà che si possono incontrare, uno che crede nel gioco del calcio e che con i calciatori attua un dialogo fraterno.Intanto alcune squadre di Promozione hanno messo gli occhi sui gioelli rossocelesti, su tutti il bomber Vincenzo Nesci capocannoniere della passata stagione. Il centravanti ha molti estimatori ma difficilmente lascerà San Calogero. Da lui e da mister Romano partirà la nuova avventura per la gioia del presidente Rosario Stagno. nic.pir.

promozione

Marina di Gioiosa, tutto tace In panchina resterà Silvano?

M.GIOIOSA Tutto tace in casa tà. Forse ancora è prematuro prodel Marina di Gioiosa, dopo un grammare il futuro, la stagione esaltante torneo con i giallorossi 2010-2011 terminerà ufficialmente che hanno rischiato di giocare la fi- il 30 giugno. A differenza delle ultinale play off contro i cugini del Si- me stagioni però si può fare affidaderno, a proposito complimenti ai mento su un nutrito gruppo di giobianco azzurri di mister Fiorenza vani calciatori indigeni che bene si sono comportati per la promozione nel torneo che si è al torneo di EccelTra i pali da quallenza, comunque potrebbe trovare concluso che settimana, e categoria che vista spazio questo è un bel la tradizione calcivantaggio. E poi stica della città joil giovane stabilire se sarà annica sta anche Prestia cora Silvano il constretta. Attualmendottiero. Tecnico te parlare di futuro è difficile. Si è in una fase di stallo. preparato come pochi e che è riusciIl triumvirato formato da Carbone, to assieme ovviamente al suo staff, Marcellino e Tavernese, dovrà deci- agli stessi calciatori ed anche ai didere da qui a poco il cammino da rigenti, a scrivere una delle pagine percorrere nella prossima stagione più belle della storia della società. e stabilire i programmi della socie- Comunque a Marina di Gioiosa, si

è convinti che dopo la bella stagione, la società, come al solito, cercherà di mettere a disposizione del tecnico una rosa competitiva che possa fare la sua bella figura nel torneo di Promozione 2011-2012. Ma sarà ancora Silvano, l’allenatore? Questo è quello che si chiedono con più insistenza i tifosi. Sicuramente dipende da lui, cioè dal tecnico locrese. A quando l’incontro con la dirigenza? Le parti si sono già incontrate? Quella della scelta del mister è una decisione che deve essere risolta al più presto. Senza dimenticare lo zoccolo duro della formazione, i vari Carbone, Aquino, Scattareggia, Libri, Ieraci, Patrizio, vestiranno il giallo rosso? E la porta sarà difesa dal giovane Prestia? Tante le domande a cui rispondere. Gigi Baldari


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N O N S O L O C A L C I O motomondiale ROMA Le energie si dividono fra il nuovo progetto 1000 e l’attuale 800. Altri 3 giorni di test, al Mugello, per proseguire lo sviluppo di entrambe le moto. Il che rende l’idea di quanto impegno ci stiamo mettendo a Borgo Panigale per risollevare l’attuale situazione mondiale e, allo stesso tempo, offrire elementi incoraggianti per il futuro. Valentino Rossi oggi sarà in pista per testare la nuova millona che pare aver generato una rivoluzione, o comunque un cambiamento sostanziale, con il vecchio progetto adottato dal 2003. La soluzione del motore portante rimane inalterata, ma è completamente nuovo il progetto del retrotreno (forcellone e leveraggi della sospensione).Un nuovo sistema che, senza scendere troppo nei particolari tecnici, dovrebbe riprodurre un comportamento molto più simile alle moto

Rossi in pista con la Ducati 2012 Valentino non esclude di poter utilizzare delle migliorie già in questa stagione

giapponesi, cui Valentino era abituato, pur mantenendo l’originalità del progetto Ducati a motore portante. Facilitando così le regolazioni e aumentando il feeling con il posteriore. Ieri Niky Hayden ha compiuto 83 giri sulla nuova GP12, che equivalgono quasi a tre gran premi, contento di aver trovare una moto ancora più veloce di quella provata nell’ultimo test di aprile ad Jerez. Ieri è toccato a Valentino valutarne i miglioramenti. Due giorni fa, sullo stesso circuito toscano, avevano girato anche Vittoriano Guareschi e Franco Battaini, ma per provare la gp11 – 800. In cantiere c’è un nuovo telaio, ancora più flessibile di quello proposto a Rossi appena un mesetto fa, mentre si valuta la possibilità di trapiantare, già da questa stagione, il nuovo posteriore della GP12 sulla 800.

basket

Benedetto, il reggino vincente Ha conquistato due promozioni in tre anni, prima a Latina, poi a Trapani REGGIO C. Coach Bene- nalmente e meritatamente detto è un tecnico vincente. Gianni Benedetto su una panNessun dubbio su questa af- china di Legadue: «E’ presto fermazione quando parliamo per dirlo; adesso mi prendo di un uomo capace di conqui- qualche giorno di riposo, dostare due Promozione in Le- podiché deciderò cosa fare gadue in tre anni. Nell’estate nella prossima stagione dato del 2009, festeggiava con La- che sono nelle condizioni di tina; quest’anno, sono stati i farlo senza pressioni. Vanno siciliani del Trapani a giovarsi valutate alcuni aspetti che per dell’esperienza e del carisma me sono fondamentali per di un tecnico dalle grandi qua- portare avanti progetti tecnici lità. Ma Benedetto, da buon concreti». Intanto, la Reggio reggino doc, non dimentica le Calabria cestistica ha chiuso sue origini ed, appena può, un a stagione importante: torna nella sua città natale: «Ho seguito passo passo le vi«Provo sempre un gioia im- cende della Viola. Sono conmensa nel ritornare a Reggio tento che si è creato in qualche modo enCalabria e vetusiasmo in dere tutti gli un pensiero una città dal amici con i grande pasquali ho consulla viola sato. Il padiviso tante Ho saputo tron Muscoliavventure no ed il suo non solo dal che il Calafiore staff stanno punto di vista è tornato ad essere facendo le cocestistico – se nel modo dice l’ex vice gremito di tanti adeguato fadi Recalcati tifosi e non può cendo tesoro negli anni che farmi degli errori della grande fatti dalle Viola versio- piacere passate gene Panasonic stioni. Ho sa- qui sono nato e cresciuto ed è un punto di puto che il Calafiore è tornato riferimento importante per la ad essere gremito di tanti tifomia vita». Benedetto torna da si e per me che ho vissuto gli vincitore dopo un’altra gran- anni d’oro di questa società, de stagione: «Ho conquistato non può che farmi piacere. un importante traguardo in Sembra che finalmente il moquel di Trapani, con una squa- vimento sta riprendendo piedra che mi ha dato tante sod- de anche perché crescono, oldisfazioni. Non è stato facile tre la Viola, realtà come la Vis ma la squadra ha fatto un che sbarca in C Dilettanti dogrande lavoro e siamo riusciti ve c’è già l’Audax. Reggio Caad ottenere il salto in legadue labria è una città che sa lavoradopo tanti sacrifici». E per Be- re molto bene nella pallacanenedetto, si tratta della seconda stro anche perché c’è tanta grande impresa in meno di tre passione verso questo sport». anni:«Latina e Trapani sono Soprattutto quando c’era questate due esperienza impor- sto giovane tecnico emergentantissime della mia vita an- te, sogno proibito di tante che se si tratta di percorsi di- grandi piazze del basket italiaversi». Con Latina, l’esperien- no, che, un giorno, potrebbe za si è conclusa dopo la Pro- tornare ad essere profeta in mozione, sarà lo stesso anche patria. Giuseppe Dattola a Trapani oppure vedremo fi-

basket - C dilettanti

La Vis Reggio cambia: D’Arrigo in panchina La società deciso di non proseguire il rapporto con il coach della promozione Surace REGGIO CALABRIA Prima operazione importante per la Vis Reggio Calabria, formazione che, dieci giorni fa, ha conquistato la Serie C Dilettanti al termine di una splendida cavalcata. La compagine del presidente Gemelli ha deciso di non proseguire il rapporto con l’allenatore della promozione Santino Surace, al quale sono arrivati i pronti ringraziamenti di tutta la dirigenza per il grande contributo professionale e tecnico offerto, ed ha affidato la panchina al giovane allenatore messinese Francesco D’Arrigo. La nuova guida tecnica della Vis ha già alle spalle alcune esperienze importanti ed arriva in una piazza importante ed in una società

e ora si cercano bravi giovani Conferme pressoché certe per Grande Cioffi, Scaffidi e il jolly Soldatesca ambiziosa che vuole ben figurare nella sua prima apparizione in quinta serie. D’Arrigo, in questi giorni, valuterà gli uomini già presenti nell’organico della Vis dopodiché si confronterà con l’uomo-mercato Di Bernardo per cominciare la campagna ac-

quisti. La compagine dello stretto dovrebbe confermare i vari Grande, Cioffi, Scaffidi e Soldatesca ma la Vis è alla ricerca di altri giovani di valore con i quali effettuare un’altra operazione simile a quella dello scorso anno quando la Vis riuscì ad assicurarsi dalla stella Stella Azzurra Roma le prestazioni del talentuoso Matteo Grande, pedina fondamentale nella corsa alla Serie C Dilettanti. Nelle prossime settimane avremo altre novità riguardo ad una squadra che non ha ancora smesso di festeggiare il salto di categoria e si è già messa al lavoro per farsi trovare pronta al nuovo campionato che dovrà affrontare. giu. dat.


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N O N S O L O C A L C I O formula uno

Hamilton: «Non andrò via» Il pilota inglese si fida della sua McLaren: «Macchina competitiva» LONDRA Finchè la principal della Red Bull. La McLaren sarà competitiva, chiacchierata di un quarto Lewis Hamilton non penserà d’ora ha alimentato le voci rea cambiare squadra. Il pilota lative ad un eventuale matriinglese non ha intenzione di monio a partire dal 2013. lasciare il team di Woking, a «Conosco tutti i manager, cui è legato da un contratto in tutti i team principal e tantisscadenza alla fine del 2012. sime persone in tutte le squadre», dice «Siamo l’unica altra squauna trattativa Hamilton, come si legge dra» al di là sul sito della della Red fasulla «ConoBull «ad aver Conosco tutti Bbc. sco Stefano vinto queDomenicast’anno. Non i manager, tutti i li», team vedo perchè team principal e principal deldovrei andar la Ferrari, «e via se ho a di- tantissime persone parliamo sposizione la in tutte le squadre molto spesmonoposto Parlo spesso so. Lo stesso più competifaccio con tiva», dice il con loro Norbert 26enne piloHaug», nuta inglese. Hamilton fa il punto della si- mero 1 di Mercedes Motortuazione dopo il Gp del Cana- sport, «e con Christian». da: a Montreal, il driver di «Quando stavo per passare Stevenage è stato costretto a dalla Formula 3000 alla GP2 ritirarsi. Soprattutto, come ha -dice ripensando all’inizio riferito il magazine Auto- della sua carriera- ho avuto sport, sabato sera ha incon- un meeting con Christian. Altrato Chris Horner, team l’epoca mi pare che lui gui-

dasse il team Red Bull in Formula 3000. Insomma, conosco tutti e nel weekend di gara parlo con tutti». Hamilton non si preoccupa per le voci di mercato e preferisce concentrarsi sul Mondiale 2011, che per lui appare decisamente in salita. Con 85 punti dopo 6 gare, l’inglese è quarto nella classifica iridata che il tedesco Sebastian Vettel, al volante della strepitosa Red Bull, comanda a quota 161. Jenson Button, il compagno di Hamilton, è secondo con 101 punti dopo il trionfo sull’asfalto di Montreal. A testimonianza che la McLaren non è certo una macchina da buttare via. «Siamo l’unica altra squadra capace di vincere», ribadisce Hamilton, che nell’attuale annata si è imposto nel Gp di Cina. Nelle ultime due gare, però, il campione del mondo 2008 ha raccolto appena 8 punti ed è precipitato a 76 lunghezze dalla vetta del campionato. Giulio Sacchi

tennis

La Clijsters salta Wimbledon La Schiavone numero sette

ciclismo PARIGI Il direttore scientifico della Wada (l'agenzia mondiale antidoping) Olivier Rabin, ha ammesso che «in alcuni paesi esiste la possibilità che la carne sia contaminata da clenbuterolo». Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano spagnolo As, si tratta di un’ipotesi «riconosciuta dalla letteratura scientifica» che potrebbe avvalorare la presunzione di innocenza di Alberto Contador. I risultati positivi dei test sostenuti da Contador e da cinque corridori della selezione messicana di calcio hanno spinto la Wada a riconsiderare la sua posizione sulla sostanza incriminata. «Ci sono pochissimi casi di positività al clenbuterolo tali da poter essere esaminati uno per uno.

La Wada scagiona Contador «Possibile l’intossicazione» Potremmo fare alcune raccomandazioni al comitato esecutivo della Wada per stabilire quali siano i livelli sicuramente positivi e quelli che possono rientrare in un altro contesto, analizzando i risultati precedenti e futuri dell’atleta», ha spiegato Rabin. La Wada sarebbe propensa ad attendere settembre prima di approvare questi cambiamenti, ma una proposta potrebbe ricevere una prima approvazione la prossima settimana, quando il Gruppo di esperti di laboratorio si riunirà a Montreal. «Il timore di

carne contaminata con sostanze dopanti non è una novità. Prima era il testosterone, ora il clenbuterolo. In un numero limitato di paesi c’è il rischio che la carne sia contaminata», ha spiegato ancora il direttore scientifico. «Dobbiamo stare attenti perchè i livelli di sostanza dopante non sono sempre della stessa intensità. Dobbiamo considerare il contesto, stiamo analizzando i dati e potrebbe darsi che daremo alcune linee guida al comitato esecutivo che potrebbe riadattare le norme qualora necessa-

rio o mantenerle identiche». Nel caso di Contador la quantità di clenbuterolo riscontrata nel campione di urina era trascurabile «ma -ha spiegato Rabin- non si può dire che non si tratti di una positività perchè la quantità è piccola. È proprio questa la difficoltà della situazione: potrebbe essere doping ma anche un’altra cosa». Contador è stato assolto dalla federazione spagnola. La Wada e l’Unione Ciclistica Internazionale (Uci) hanno fatto ricorso al Tribunale d’arbitrato sportivo (Tas) che ha fissato le udienze per l’1, 2 e 3 agosto. Contador, quindi, potrà partecipare al Tour de France al via il 2 luglio e difendere la maglia gialla conquistata nel 2010.

LONDRA A quattro giorni dall’inizio del torneo di Wimbledon Kim Clijsters ha annunciato il suo ritiro dai Championships di Wimbledon. La tennista belga, n.2 al mondo, si è infortunata nuovamente alla caviglia destra nel corso del match perso contro l’italiana Romina Oprandi all’Open Den Bosch. Un problema alla stessa caviglia che l’aveva costretta ad un lungo stop già prima del Roland Garros. «Mi sottoporrò a nuovi esami strumentali e solo allora si conoscerà la gravità dell’infortunio aveva detto la belga dopo il match contro l’italiana -. È un vero peccato perchè mi sento tornata indietro di qualche mese, ma sono cose che accadono ad un atleta». Ieri il responso, e l’annuncio del forfait della favorita numero due del torneo londinese. ra le teste di serie entra anche la bulgara Tsvetana Pironkova, numero 32 del tabellone dei Championships. Nessuno italiano tra i primi 32 del tabellone, mentre sono tre le azzurre presenti tra le favorite del torneo femminile: conferma per la favorita numero 7 a Schiavone, finalista al Roland Garros, mentre Flavia Pennetta è stata retrocessa di una posizione. r. s.

volley - under 18

Tonno Callipo, bilancio positivo Si chiude con il quarto posto

La rosa al completo della Tonno Callipo under 18

VIBO VALENTIA Inaspettato quanto meritato quarto posto per la Tonno Callipo nel campionato Under 18. La compagine del presidente Pippo Callipo ha ben figurato nelle finali di Castellana grotte ed il posto conquistato può considerarsi di prestigio concludendo nel migliore dei modi una stagione esaltante, corollata da tanti successi in tutte le categorie giovanili ed una triplicazione delle iscrizioni alla scuola di pallavolo. Sull’attività giovanile è intervenuto il supervisore generale Michele Ferraro:«il quarto posto conquistato terra di Puglia, ci inorgoglisce e ci fa capire quanta strada abbiamo fatto negli ultimi tre anni; abbiamo giocato con formazioni fisicamente molto più dotate di noi, ma come ho avuto modo di dire in altre occasioni, abbiamo sopperito alle carenze fisiche con la

tecnica ed il carattere; dopo l’incontro vinto molto meritatamente contro Castellana, squadra di casa e candidata a dire degli esperti alla vittoria finale, ho capito che i nostri ragazzi avrebbero dato tanto per il proseguo e così e’ stato; abbiamo superato gli altri ostacoli (Albi e Pisa) con grande determinazione e coraggio ed abbiamo ben figurato anche contro Macerata e Roma, dando loro filo da torcere ed uscendo dal campo a testa alta. Abbiamo ricevuto molti complimenti dagli addetti ai lavori e ciò determina in noi la voglia di continuare su questa strada anche se, nella programmazione futura, alcune cose dovranno essere riviste». Soddisfazione anche da parte del tecnio Claudio Torchia per il risultato conseguito: «Siamo partiti per la Puglia, consapevoli di aver ben lavorato; ci rendevamo conto

che avremmo affrontato squadre fisicamente più forti di noi, ma questo ci ha caricato ulteriormente; sono stati incontri molto duri, contro squadre ben costruite, ma la nostra forza fisica, il nostro carattere e se permettete la nostra tecnica di gioco hanno alla fine fatto la differenza; anche contro Roma e Macerata, seconda e terza classificata, penso che abbiamo fatto vedere grandi cose, ricevendo alla fine i loro complimenti; i ragazzi sono stati eccezionali, sopportando le fatiche fisiche e dando in campo tutto se stessi; un grazie di cuore a chi ha condiviso con me questa meravigliosa esperienza , una delle più intense soprattutto dal punto di vista emotivo». Sul settore giovanile la Tonno Callipo sta investendo molto negli anni con giocatori che hanno esordito in prima squadra. Nicola Pirone


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GIOVEDÌ 16 giugno 2011

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06:10 Aspettando Unomattina Estate 06:30 Tg1 - Cciss Viaggiare informati 06:45 Unomattina Estate 07:00 Tg1 08:00 Tg1 10:55 Un ciclone in convento 11:40 La casa del guardiaboschi 12:30 Verdetto finale 13:30 Tg1 14:10 Il commissario Manara 2 15:05 La nave dei sogni 17:15 Le sorelle McLeod 17:55 Il commisario Rex 18:50 Reazione a catena 20:00 Tg1 20:30 Da Da Da

07:00 Cartoon Flakes (fino alle 09.20 la rete trasmetterà programmi per ragazzi) 09:30 American Dreams 10:15 Rai Educational Cantieri d’Italia 11:00 Sì viaggiare rubrica del Tg2 11:20 Il nostro amico Charlie 13:00 Tg2 14:00 Gosth Wisperer 14:50 Army Wives 15:35 Top Secret 16:20 Las Vegas 17:05 One Tree Hill 17:40 Tg2 Flash L.I.S. 17:50 Rai Tg Sport 18:45 Cold Case 19:35 Senza traccia 20:25 Estrazioni del Lotto 20:30 Tg2

07:30 TgR Buongiorno Regione 08:00 La Storia siamo noi 09:00 Agorà 11:05 Apprescindere 12:00 News Tg3 12:25 Le storie _ Diario di un italiano 13:10 Julia 14:00 Tg Regione 14:20 Tg3 14:50 Rubrica Figu 15:00 Tg3 Flash L.I.S. 15:05 Wind at my back 15:45 Un uomo tranquillo - di John Ford. Con Maureen O'Hara, John Wayne. 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 Blob 20:10 Vita da strega 20:30 Un posto al sole

07:30 Nash Bridges I 08:25 Nikita 09:45 Giudice Amy 10:50 Ricette di famiglia condotto da Davide Mengacci 11:20 Benessere - il ritratto della salute con Emanuela Folliero 11:30 Tg4 - Meteo 4 12:02 Carabinieri 13:00 Distretto di polizia 14:05 Forum condotto da Rita Dalla Chiesa 15:10 Finalmente arriva Kalle 16:15 Sentieri 16:35 Amore ritorna Con Rock Hudson, Jack Oakie, Doris Day 18:55 Tg4 19:35 Tempesta d’amore 20:30 Renegade

06:00 Tg5 Prima Pagina 07:55 Borsa e Monete 08:00 Tg5 Mattina 08:40 Finalmente soli 09:00 Un’estate con i fantasmi 10:05 Mattino Cinque 11:00 Il tribunale di Forum condotto da Rita Dalla Chiesa 13:00 Tg5 - Meteo 5 13:40 Beautiful 14:10 Centovetrine 14:45 Film Rosamunde Pilcher: una dolce melodia 16:15 Pomeriggio 5 18:50 Chi vuol essere milionario - game preserale condotto da Gerry Scotti 20:00 Tg5 20:30 Paperissima sprint

07:25 Baywatch 08:20 Il laboratorio di Dexter (iprogrammi destinati ai più piccoli proseguiranno fino alle 11:00) 11:25 Una mamma per amica 12:25 Studio Aperto 13:00 Studio Sport 14:10 I Simpson 14:35 I Simpson 15:00 E alla fine arriva mamma 15:30 Gossip Girl 16:30 Hannah montana: the movie con Emily Osment, Mitchel 17:35 Jonas L. A 18:05 Love bugs . sit com con Fabio De Luigi 18:30 Studio Aperto 19:00 Studio Sport 19:30 CSI Miami 20:30 The Mentalist

06:00 Tg La7 - Meteo Oroscopo - Traffico 07:00 Omnibus La7 07:30 Tg La7 09:45 Coffee Break 10:30 (ah) i Piroso 11:25 Chicago Hope 12:30 MacGyver 13:30 Tg La7 13:55 Film - I picari con Giancarlo giannini, Enrico Montesano 16:05 Chiamata d’emergenza 16:35 Jag - avvocati in divisa 18:35 Cuochi e fiamme - show culinario con Simone Rugiati 19:40 G Day 20:00 Tg La7 20:30 Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber

Superquark

XXI edizione del...

Sulle tracce del...

Decisione critica

Fornelli e coltelli

C.S.I.

Sos Tata

21,10

21,05 ... Derby del cuore Incontro di calcio-benefico

Appassionante viaggio intorno al cosmo con Piero Angela

23:10 Tg1 60 secondi 23:35 Romani Rumeni 00:30 Tg1 Notte 01:00 Che tempo che fa 01:05 Appuntamento al cinema 01:10 Così è la mia vita ... Sottovoce

23:00 Tg2 23:15 La storia siamo noi - Rubrica 150 anni Rai 00:20 Crazy Parade 00:55 The Nine 01:50 L’ora zero - di Thomas Pascal con Chiara Mastroianni e Alessandra Martines

21,05

20,55

21,21

21,10

21,10

... crimine di Gérard Marx con Xavier Deluc

Film Con Kurt Russell, Steven Seagal

Con Alfonso Signorini e Elisabetta Canalis

Scena del crimine Telefilm

Rubrica sulle tate e sui loro rapporti con i bimbi

21:50 Sulle tracce del crimine 23:10 Tg Regione 23:20Tg3 Linea Notte 23:50 Sei miliardi di altri 00:40 Appuntamento al cinema 02:10 La musica di Raitre

23:55 Infamous - una pessima repitazione con Sigourney Weaver 01:20 Tg4 night news 02:35 Velluto Blu - di David Lynch. Con Isabella Rossellini, Kyle MacLachlan, Dennis Hopper, Laura Dern, Hope Lange.

spigolature

23:30 News Matrix con Alessio Vinci 01:30 Tg5 Notte Meteo 5 02:00 Paperissima sprint 02:32 Telefilm - Huff 03:47 Mediashopping

23:00 The Closer 00:00 Saturday nigth 01:25 Poker1mania 02:15 Studio Aperto La giornata 02:30 Chante! 02:55 Chante!

23:10 Rubrica TgLa7 23:25 Bertolucci racconta Novecento 01:45 Otto e mezzo 02:40 Film - Il bianco, il giallo e il nero con Giuliano Gemma, Tomas Milian

mezzo secolo fa

Il cigno blocca l’autostrada

Ecco le terrazze del vulcano

E’ planato all’improvviso sulla M4 Motorway che collega Londra al sud del Galles.Tanto è bastato per bloccare il traffico in attesa che il cigno, dopo una passeggiata in mezzo alle vetture, riprendesse il suo volo. Per fortuna l’affollatisssima M4 Motorway non si è trasformata in un teatro della tragedia. I tanti automobilisti in fila, infatti, hanno azionato le frecce e i segnali di incidente, mentre gli addetti al controllo delle strade e la poliziia hanno controllato la regolarità del traffico. Ci sono voluti i veterinari per togliere il cigno dalla strada.

Ora è sicuro. Scienziati neozelandesi hanno trovato in fondo al lago Rotomahana, nell'Isola del Nord dell’arcipelago, un frammento lungo 100 metri delle favolose White Terraces. Assieme alle vicine Pink Terraces, erano considerate l’ottava meraviglia del mondo, capaci di attirare in Nuova Zelanda, nella seconda metà dell’800, mille turisti europei all'anno, che da Auckland si sobbarcavano una giornata a cavallo per ammirare lo spettacolo delle imponenti cascate di silice, a gradoni, che connotavano il panorama intorno al lago.

I

di Mario Massimo Perri

ncidenti stradali in aumento. «Gli incidenti stradali sono aumentati del venti per cento»: la stampa diede risalto alla statistica che – come fu fatto notare - «ha smentito non solo l’euforia degli addetti alla motorizzazione, dopo qualche mese dall’entrata in vigore del cosiddetto “codice della strada”, ma anche l’illusione di una spontanea disciplina degli utenti, richiamati dalla propaganda dell’Aci e della televisione». I giornali cercarono di far capire che gli automobilisti avevano bisogno di maggiori istruzioni sulla guida e sulla segnaletica. Molti incidenti avvenivano per “accertata imperizia” dei conducenti. Una nota fu riservata soprattutto alla polizia stradale, alla quale veniva chiesta una più costante vigilanza nei punti di maggiore traffico.

sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

Sarai molto pratico e riuscirai a coadiuvare le cose. In ambito lavorativo, sarai molto professionale e discreto. Non ti concederai distrazioni. Trascorrerai questa fase in maniera allegra e spensierata. In ambito lavorativo, dirai apertamente quello che pensi senza temere nulla.

TORO

21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

Dovrai evitare di insistere sui tuoi atteggiamenti poco disponibili e cercare invece di aprirti al dialogo. Sarai attento e soddisfatto. Si allontaneranno i nervosismi e i malesseri e reagirai con più prudenza dinanzi agli imprevisti. In ambito lavorativo, ti sentirai stimolato.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

In questa giornata deciderai di chiedere aiuto ad un tuo familiare, perché vorrai farti dare un consiglio da una persona fidata. In questa giornata avrai modo di prenderti delle rivincite mantenendo fede ai tuoi ideali. Dovrai combattere una piccola battaglia.

Risolverai finalmente un Dovrai cercare di non Oggi avrai uno spirito contrasto con un tuo faassumere un atteggiapositivo ed inizierai a vemiliare. In ambito lavomento contraddittorio, dere i risultati degli sforrativo, dovrai fare atten- SCORPIONE perché potresti suscita- SAGITTARIO zi fatti sinora. Non ti fazione alle provocazioni. 23 novembre rai vincere dall’impulsi23 ottobre re le ire di una persona 21 dicembre vità. 22 novembre cara. Sii astuto.

Si prevedono degli ostaLa tua ambizione procoli da dover superare, fessionale salirà alle stelma la grinta non ti manle perché ti capiterà cherà. In ambito lavoraun’occasione irripetibiCAPRICORNO tivo, terrai lontane da te ACQUARIO le. In ambito affettivo, 21 gennaio 22 dicembre le persone negative. sarai coinvolgente. 19 febbraio 20 gennaio

PESCI

20 febbraio 20 marzo

Non ti farai sfuggire l’opportunità di fare una nuova conoscenza che ti affascinerà. Sarai portato per le relazioni con il pubblico.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.



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