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Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

giovedì 16 giugno 2011

anno VI numero 164 NUVOLOSO

NUVOLOSO

CATANZARO

COSENZA

meteoora NUVOLOSO

NUVOLOSO

NUVOLOSO

CROTONE

REGGIO

VIBO

Preso il “clan” degli ucraini Pizzo e prostituzione: dodici persone arrestate nel Catanzarese quotidiano d’informazione regionale direttore piero sansonetti

€ 1,00

CATANZARO Dodici persone di origine ucraina accusate di estorsione e sfruttamento della prostituzione sono state arrestate ieri nel Catanzarese. Gli affari venivano condotti in accordo con le 'ndrine lametine. Altre quattro sono ricercate.

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Papa Giovanni Don Luberto e mons. Agostino disertano il processo

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Le mazzette di Reggio venivano pulite a Malta Caso Fallara: nel casinò passavano migliaia di euro Nel mirino uomini dell’amministrazione comunale? Fiumi di denaro provenienti indirettamente dalle casse dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria spiccavano il volo verso Malta; lì venivano fatti “transitare” all’interno dei casinò dell’isola anglosassone per poi essere investiti nel mondo finanziario maltese. È questa la clamorosa ipotesi alla quale starebbero lavorando i magistrati della Procura di Reggio Calabria nell’ambito del cosiddetto “caso Fallara”.

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Otto imprese sequestrate e trentasette indagati

Pd sempre nel caos Il gruppo si spacca

Porto, indotto in crisi Presidio dei lavoratori

ROMA Otto imprese, sono state sequestrate e 37 persone indagate per truffa, falso, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E’ l'esito di un'indagine condotta dai militari della Guardia di finanza di Palmi e Taurianova.

REGGIO Sempre fibrillazioni nel Partito democratico calabrese. A Guccione, Censore e Franchino che avevano chiesto una svolta nell’azione del gruppo, arriva la replica degli altri consiglieri: «Non abbiamo bisogno di lezioni».

GIOIA TAURO Continua la situazione di crisi al porto di Gioia Tauro: a soffrire sono anche le imprese dell’indotto, come certifica la Fiom Cgil. Intanto i lavoratori aprono un presidio permanente al varco doganale.

LUNA ROSSA

di Pasquino

I conti sono in ordine Tre aliquote da abbassare e cinque imposte da aumentare: questa la ricetta di Giulio Tremonti. Tra le dette cinque imposte occupa un posto esemplarmente nordista, cioè, antimeridionale, l’innalzamento di 1 punto dell’Iva. Poiché è il Nord a produrre i manufatti e noi siamo destinati ad acquistarli, i conti tornano contro il Sud e sono, perciò, in ordine.

“REALE 3”

Quattro anni all’ex consigliere Santi Zappalà REGGIO CALABRIA Quattro anni di reclusione per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose sono stati inflitti, con il rito abbreviato, dal gip di Reggio Calabria all'ex consigliere regionale del Pdl Santi Zappalà. Inoltre riconoscendo a pieno le tesi accusatorie il gip ha condannato a 20 anni di reclusione Giuseppe Pelle, figlio di Antonio Pelle detto "Gambazza", e Rocco Morabito, figlio del boss Giusepe Morabito, detto "tiradritto", e a 18 anni Giovanni Ficara e Antonino Latella, riconosciuti come i capi della consorteria. Il gup di Reggio Calabria, Alessandra Olivo, oltre all'ex consigliere regionale Santi Zappalà, ha condannato anche tre candidati al consiglio regionale del centrodestra che non avevano ottenuto l'elezione: Pietro Nucera a otto anni di reclusione, Liliana Aiello a due anni e due mesi e Francesco Iaria a due 2 anni e 8 mesi.

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MPARALLELI GIOVEDÌ 16 giugno 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

& ora

Il faccendiere ai domiciliari. La Procura di Napoli: «Indagini ad ampio respiro»

Inchiesta Loggia P4 arrestato Bisignani

MILANO È’ stato arrestato il faccendiere Luigi Bisignani, nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. Già iscritto alla Loggia P2, condannato a tre anni e 4 mesi nel processo Enimont, e coinvolto nell’inchiesta Why Not del pm Luigi De Magi-

stris, a Bisignani vengono contestati ricatti, corruzione e concussione. La richiesta di detenzione ai domiciliari, oltre che per Bisignani, è stata fatta anche nei confronti del senatore Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa. In questo caso la richiesta di ar-

resto è stata inoltrata al Parlamento. Indagato anche un carabiniere. Sin dai tempi di Craxi ritenuto uno degli uomini più potenti d’Italia, Bisignani è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. Tra i filoni d’indagine ci sono anche gli appalti gestiti dalla presidenza del Consiglio. L’indagine, condotta dai pm della Procura di Napoli Francesco Curcio e Henry John Woodcock, cerca di fare luce su un sistema informativo parallelo, quella che per i magistrati potrebbe essere una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, in un misto, secon-

il giallo

calabria

ora

Paese Sera Editoriale S.r.l. C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì

Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Gioia Tauro: via Aspromonte, 18 - tel. fax 0966.55861

polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli ha eseguito un’ordinanza custodia cautelare emessa dal Gip per il reato di favoreggiamento personale nei confronti del dirigente e consulente aziendale Luigi Bisignani. Le indagini da cui è derivata la misura cautelare agli arresti domiciliari, inseribili in contesto investigativo di ampio respiro e che ha interessato numerose persone, hanno riguardato l’illecita acquisizione di notizie e di informazioni, anche coperte da segreto, alcune delle quali inerenti a procedimenti penali in corso nonché di altri dati sensibili o personali al fine di consentire a soggetti inquisiti di eludere le indagini giudiziarie ovvero per ottenere favori o altre utilità»

ROMA Due uomini sono stati fermati la scorsa notte dai carabinieri a Roma perché sospettati di essere coinvolti nell’omicidio del 47enne ucciso ieri in strada con un colpo di spranga alla testa a causa di un debito. Uno dei fermati è stato portato nella stazione dell’Arma di San Basilio - la zona dove è avvenuto il delitto - mentre l’altro è all’ospedale Pertini per alcune lesioni riportate durante la lite. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la vittima doveva riscuotere un debito dagli aggressori e sull’omicidio si allunga l’ombra di un giro di usura. In via Recanati ci sarebbe stata una violenta lite, finita in rissa, tra il figlio 19enne e i passeggeri dell’altra auto. Sul cadavere non sarebbero stati riscontrati ferite o graffiche potrebbero derivare da una colluttazione. Da quanto ricostruito finora dagli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio preterintenzionale.

Colpo di scena a viale Mazzini Slitta il pacchetto nomine

rati «teoricamente da contaminazione». Quello restante - rilevato su un indumento - viene considerato dagli investigatori «altamente indiziario». Si tratta di una traccia di Dna maschile riscontrata sugli slip ed è considerata significativa in quanto, sottolineano fonti qualificate, non suscettibile di contaminazione casuale, a differenza degli altri tre. Secondo gli investigatori si tratta di un piccolo concreto passo avanti, ma - dicono si è ancora lontani dalla soluzione del caso. Il Dna del presunto assassino non è stato rilevato da tracce di liquido seminale presenti sul corpo della vittima. Lo si apprende da fonti qualificate che escludono che la ragazzina abbia dunque subito una violenza sessuale. La traccia di Dna sullo slip di Yara sarebbe quindi stata lasciata quando il presunto assassino ha colpito ripetutamente la vittima sulla schiena con un arma da taglio. Si tratta dunque di un profilo genetico lasciato sull’indumento come conseguenza di uno sfregamento.

Redazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259

Ucciso a sprangate fermate due persone

rai

Yara, ecco il Dna dell’assassino «Ha tentato di violentarla»

BERGAMO Sarebbe stato individuato il Dna dell’assassino di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa il 26 novembre scorso a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, e trovata morta tre mesi dopo. A quanto si apprende, sul corpo della tredicenne sono stati trovati quattro diversi profili genetici, uno è stato scartato, due sono conside-

do l’accusa, di dossier e ricatti, anche attraverso interferenze su organi costituzionali. Oltre alla gestione di notizie riservate, l’inchiesta intende chiarire ogni aspetto in merito, appunto, ad appalti, nomine e finanziamenti. Nelle ultime settimane sono stati ascoltati come testimoni numerosi parlamentari e vertici istituzionali, compresi quelli dei servizi segreti tra cui il generale Adriano Santini presidente dell’Aise (Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna). La Procura di Napoli definisce l’inchiesta sulla cosidetta P4 come «di ampio respiro». In una nota a firma del procuratore aggiunto Franco Greco, coordinatore della sezione reati contro la Pubblica amministrazione si spiega: «Il nucleo di

la lite

ROMA Colpo di scena a viale Mazzini. Nel primo pomeriggio di ieri il direttore generale Lorenza Lei (foto) ha deciso di rinviare il pacchetto di quindici nomine previsto per oggi. Il nome più importante era quello di Susanna Petruni al Tg2. Rodolfo De Laurentiis (Udc), Giorgio Van Straten e Nino Rizzo Nervo (Pd), oltre all'Usigrai, il

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

sindacato interno dei giornalisti, avevano pubblicamente espresso la contrarietà alle nomine. I due consiglieri di area Pd avevano anche immaginato di tenere una conferenza stampa di protesta mercoledì stesso. E Lorenza Lei ha probabilmente pensato che arrivare lunedì alla presentazione dei palinsesti Rai agli inserzionisti pubblicitari Sipra in un clima di scontro sarebbe stato un danno di immagine. Se ne riparlerà forse la prossima settimana. Oggi ci sarà comunque un Cda intenso perché è probabile che il presidente Paolo Garimberti (secondo l'Ansa «soddisfatto per questa pausa di riflessione che reputo giusta perché vi era un forte rischio di frattura in Cda e di alimentare tensioni in azienda») ponga la questione di ciò che non hanno fatto Raiuno e Tg1 lunedì scorso durante lo spoglio delle votazioni dei referendum. Come ha dichiarato Rizzo Nervo, «se non ci fosse stata la vituperata Raitre gli italiani non avrebbero avuto notizie dal servizio pubblico sulla consultazione».

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GIOVEDÌ 16 giugno 2011

M E R I D I A N I

&

calabria

economia

la nomina

Coelho primo ministro del Portogallo

La crisi greca «potrebbe generare effetti di contagio»

Allarme della Bce sulla stabilità dell’Ue

Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet

MILANO L’Unione europea non è ancora uscita dalla crisi. Il quadro della stabilità finanziaria nell’area euro infatti «è rimasto molto impegnativo» e per il terzo anno consecutivo dopo la crisi del 2008 «i rischi sono ancora prevalenti». L’allarme è della Banca centrale europea,

che nella sua Financial Stability Review nota come le difficoltà per il programma di consolidamento della Grecia «sono cresciute» rispetto al rapporto dello scorso dicembre. La stretta interconnessione fra i il settore pubblico e le banche, che hanno ampie fette di titoli di Stato pe-

riferici in portafoglio, è il rischio principale per la stabilità finanziaria nell’area euro e ha «il potenziale per creare effetti di contagio» spiega ancora la Bce. Per l’Eurotower inoltre le difficoltà per la messa in pratica del risanamento della Grecia sono aumentate rispetto all’ultima Financial Stability Review dello scorso dicembre. Secondo la Bce, alla luce delle implicazioni potenzialmente molto pericolose per il paese debitore e per il suo sistema bancario di un’eventuale ristrutturazione del debito sovrano, è ora richiesta e peraltro possibile una maggiore attenzione sul miglioramento dei fondamentali sia attraverso riforme politiche macroeconomiche che strutturali nei paesi a rischio. Per questo devono essere applicati con il massimo rigore i programmi di risanamento negoziati dai singoli paesi con la Ue e il Fmi. - Tuttavia c’è anche uno sviluppo positivo dato dal rafforzamento della fiducia in «altri Paesi dell’area euro che avevano mostrato alti rendimenti dei titoli governativi», grazie non solo agli sforzi di risanamento bancario ma anche al rafforzamento dei fondamentali economici e

di bilancio. Fra gli elementi di maggiore «vulnerabilità» dei sistemi bancari la Bce cita l’accesso alla liquidità, che nonostante la minore dipendenza dai mercati monetari «continua ad essere un tallone d’Achille per molte banche europee» e, soprattutto, per quelle dei Paesi con maggiori difficoltà di bilancio. Nel complesso - spiega la Bce - c’è un «diffuso miglioramento nella capacità di resistenza del settore bancario» rispetto allo scorso dicembre, come indicato anche dagli indicatori di redditività e di solvibilità delle banche e grazie anche agli stress test. Tuttavia «restano diverse aree di rischio per la stabilità finanziaria dell’area euro. Prima fra tutti, appunto, la forte indipendenza fra i sistemi bancari e le finanze pubbliche; ma anche le vulnerabilità nell’accesso alle fonti di finanziamento; l’andamento dei prezzi immobiliari che probabilmente - avverte la Bce - resteranno al di sotto dei massimi degli anni pre-crisi; la possibilità di uno shock dovuto a un improvviso balzo dei tassi a lungo termine; e infine l’ipotesi di un improvviso aggiustamento degli squilibri globali.

la dichiarazione

Il ministro Maroni avverte «Basta spendere i soldi per la Libia»

«Altrimenti continueremo ad avere sempre immigrati»

ora

P A R A L L E L I

ROMA Il governo italiano non deve più spendere soldi per i bombardamenti in Libia. A chiederlo è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo al primo congresso della Uil-polizia dedicato al tema del lavoro, della sicurezza e dello sviluppo. «Spero si ponga fine alla guerra e ai bombardamenti in Libia: solo con un governo, qualunque esso sia, si può gestire il fenomeno immigrazione - spiega - altrimenti continueremo ad avere immigrati, immigrati, immigrati». Maroni ricorda che «il Parlamento Usa ha detto al presidente Obama “basta spendere soldi in Libia”: il governo italiano e i gover-

ni europei dovrebbero fare la stessa cosa». Per quanto riguarda gli accordi tra Italia e Libia, Maroni osserva: «Finché continueranno le bombe, gli immigrati dovranno essere considerati profughi che andranno assistiti. L’Italia fa integrazione, ma non può essere lasciata sola perché non può essere solo un compito nostro». Quanto a Gheddafi, «tutti i servizi delle superpotenze lo cercano e non lo trovano afferma il ministro dell’Interno - poi, lui si fa riprendere mentre gioca a scacchi con un campione russo: tutto il mondo non riesce a trovarlo ma il giocatore di scacchi sì... è evidente che c’è qualcosa che non funziona. Intanto noi siamo gli unici ad avere un impatto negativo per la situazione in Libia». Maroni è anche ‘«molto preoccupato per quel che potrà succedere in Tunisia, dove l’instabilità sembra destinata a proseguire: «temo, dopo l’estate, un altro flusso massiccio di immigrati verso le coste d’Italia». E cita anche un episodio singolare. «Questa mattina, sono sbarcati in dieci con una capra: quella - sorride - non so se la rimpatriamo...». Il titolare del Viminale annuncia inoltre di aver scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sui tagli e sulle risorse necessarie per gestire la sicurezza. «Ho inviato una lettera circostanziata di sei pagine e cinque allegati lo

scorso 19 maggio - riferisce Maroni - affinché si possano mantenere per il 2011 almeno gli stessi livelli garantiti per il 2010. I tagli lineari hanno colpito il Viminale per il 36% su 29 miliardi di euro - ricorda - noi chiediamo ora un miliardo di euro solo per le spese rimodulabili: non stiamo chiedendo cos’ e pazz...», sottolinea in uno stentato accento napoletano. Per Maroni «il governo deve fare scelte coraggiose e deve inserire il tema della sicurezza non dico al primo o al secondo posto ma sicuramente sul podio, fra le prime tre priorità». Il ministro dell’Interno ricorda che nel 2010 ci sono state 6.129 assunzioni di cui 2.023 hanno riguardato poliziotti, carabinieri e finanzieri. La richiesta per il 2011 è di 2963 unità. Quindi torna sulla riforma fiscale: «Sono convinto che si debba fare: è una scelta coraggiosa, ma in questo momento ci vuole coraggio. Sono soddisfatto che il ministro dell’Economia Tremonti abbia aderito a questa richiesta». Intervenendo al congresso della Uil-polizia, Maroni ha poi tenuto a sottolineare: «Io opero per una prospettiva di lavoro di altri due anni ovvero fino al termine della legislatura. Se poi il governo cade prima, vorrà dire che il lavoro fatto sarà messo a disposizione di chi verrà dopo di me». Quanto a un Bossi assediato dai “maroniti”, «non esistono i “maroniti” né i “maroniani”: esiste la Lega e i leghisti, che sono una grande famiglia" assicura il ministro per il quale "tutte le sciocchezze che scrivono i giornali in merito appartengono, appunto, alla categoria delle sciocchezze».

ROMA Il social democratico Pedro Passos Coelho è stato nominato primo ministro dal presidente portoghese Anibal Cavaco Silva. Passos Coelho, che prenderà il posto del socialista Josè Socrates, alla guida del governo di Lisbona, dimessosi lo scorso marzo avvierà le consultazioni per dare al Portogallo il prossimo esecutivo di coalizione: i socialdemocratici, che controllano 105 dei 230 seggi al Parlamento di Lisbona, formerà una coalizione con gli ultra-conservatori del Cds-Pp, guidati da Paulo Portas.

intervento in libia

Due deputati vogliono denunciare Obama

ROMA Due deputati statunitensi, il repubblicano Walter Jones e il democratico Dennis Kucinich, hanno annunciato ieri l’intenzione di denunciare Barack Obama per l’intervento militare in Libia. I due parlamentari hanno reso noto che presenteranno formale denuncia davanti a un tribunale federale. Non hanno precisato nei dettagli quali siano le accuse nei confronti del presidente Obama, ma è verosimile che la denuncia riguardi la legge del 1973 denominata Wars Powers Resolution.

la protesta

Ancora scontri in Grecia Premier pronto a lasciare ATENE La polizia greca ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti all’esterno del parlamento, dove i deputati si preparano al dibattito sulle nuove misure di austerity richieste dal pacchetto di salvataggio dell’Unione Europea e del Fondo monetario internazionale. Il primo ministro greco, il socialista George Papandreu, ha offerto le proprie dimissioni per agevolare la formazione di un governo di unità nazionale che realizzi il piano di austerità imposto da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale: a tale piano, ha puntualizzato Papandreu, l’eventuale esecutivo unitario dovrà garantire pieno appoggio, senza tentare di aggirarlo o di modificarlo. Sono migliaia le persone che hanno partecipato allo sciopero generale, il terzo indetto quest’anno in Grecia. I manifestanti intorno a piazza Syntagma ad Atene hanno risposto, come riportato dalla Bbc, lanciando yogurt e pietre. La polizia ha bloccato le strade che portano a piazza Syntagma e ha creato un «cordone di sicurezza» per i parlamentari. - I manifestanti greci si sono autoproclamati «indignados», legando la loro protesta a quella dei manifestanti spagnoli che hanno allestito tendopoli a Madrid e Barcellona, prima di essere sgomberati dalla polizia. Ci sono stati gravi disagi nei porti, nelle banche e nel settore del trasporto pubblico, dal momento che le principali associazioni di categoria pubbliche e private hanno aderito all’agitazione. Il primo ministro George Papandreou sta cercando di radunare il consenso intorno a un nuovo programma di austerity che prevede tagli per 28 miliardi di euro dal 2012 al 2015. Anche le società statali sono entrate in sciopero, mentre gli ospedali hanno coperto soltanto le emergenze. Hanno funzionato invece normalmente gli aeroporti, dopo che i controllori del traffico aereo hanno revocato la loro agitazione.


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GIOVEDÌ 16 giugno 2011

M E R I D I A N I

&

calabria

politica

Il Pdl insiste sul fisco «Riforma urgente» ROMA Sono le riforme fiscale e costituzionale i «pilastri» su cui si reggerà la maggioranza di governo dopo le «sberle» delle amministrative e del referendum. Ne è convinto il ministro degli Esteri, Franco Frattini che parla dopo l’annuncio della riforma fiscale presentata da Tremonti. «Le riforme certamente sono indispensabili, e il presidente del Consiglio ne parlerà il 21 e 22 giugno nel suo intervento in parlamento» per la verifica, ha sostenuto Frattini conversando con i giornalisti alla Farnesina dopo un incontro istituzionale. Il punto fondamentale» per il governo, ora mantenere gli impegni presi - ha argomentato il capo della diplomazia - e tra questi c’è la riforma fiscale, da presentare con urgenza. Su questo la maggioranza è molto determinata». Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ritiene che tutta la determinazione della maggioranza a volere con forza la riforma fiscale sia solo una chiacchiera: «Mi sembra molto difficile - dice Casini - realizzare una riforma fiscale così complessa, a costo zero. Comunque, in questo caso, a zero sono le chiacchiere e noi aspettiamo i fatti. Un argomento serio come quello della riforma delle tasse non va banalizzato, altrimenti è un segno di irresponsabilità. Credo che il tiro al piccione fatto a Tremonti, a cui si chiede di riformare il fisco con il debito pubblico che abbiamo, sia un segno di irresponsabilità. Ma per riguadagnare il voto degli italiani serve invece responsabilità e non buffonate».

il caso

Governo assente salta voto sui pedaggi ROMA Governo assente e rinvio del voto delle risoluzioni sui pedaggi delle tratte a gestione Anas, previsto in commissione Ambiente della Camera. In commissione tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e d’opposizione erano al completo, visto che in calendario c’era il voto delle risoluzioni sui pedaggi, nonché la discussione della proposta di legge Reguzzoni sulla regionalizzazione dell’Anas, che prevede anch’essa il pedaggiamento delle tratte a gestione diretta Anas. Tino Iannuzzi primo firmatario della risoluzione del Pd contraria ai pedaggi ha criticato l’assenza di Castelli: «E’ un balletto indecoroso, con il governo che cambia sempre posizione. Prima Matteoli ha escluso i pedaggi, poi ha detto che era favorevole, poi ha aggiunto che andavano esclusi i pendolari, e infine Castelli ha espresso parere contrario alla nostra risoluzione. Una posizione, questa, che speriamo sia rivista» Duro anche il capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Came ra Meta: « E’ ormai da un anno che denunciamo l’assurda pretesa del Governo di introdurre i pedaggi su 1300 chilometri di autostrade e raccordi Anas come il Gra di Roma, la Salerno-Reggio, la Roma-Fiumicino e il raccordo Siena-Firenze. Fa piacere che anche nel centrodestra si siano accorti di quella che è una ingiusta tassa che penalizza i pendolari che non hanno alternative all’utilizzo dell’automobile. Anche se quando si è trattato di votare nei mesi scorsi un nostro emendamento soppressivo dell’articolo 15 della Manovra 2010, nel centrodestra hanno serrato le fila bocciando la proposta del Pd».

ora

P A R A L L E L I la sentenza

Il segretario Pd Bersani: «Hanno divorziato dalla realtà»

Insulti ai precari Bufera su Brunetta

ROMA «Hanno divorziato dalla realtà. E stanno perdendo la testa». Non si fanno attendere le reazioni al comportamento del ministro Brunetta, ripreso in un video girato a margine di un convegno a Roma nella «Giornata dell’Innovazione». Al termine dell’incontro un gruppo di precari chiede la parola, che gli era stata accordata in precedenza. E malgrado la cortesia con cui i giovani erano arrivati sul palco, al solo udire la parola “precari” il ministro è sbottato e se n’è andato, definendoli «L’Italia peggiore». Ospite di Otto e mezzo a La7, Brunetta ha poi rincarato la dose : «Basta con la retorica delprecariato, ci vuole concretezza. Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perchè suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: “bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette”, lei risponde sempre no. Quello è il modo migliore se vuole lavorare, scaricare la cassette, per tutti gli italiani», ha concluso. Intanto, sulla pagina Facebook di Brunetta crescono le risposte al comportamento del ministro. E per domani alle 18.00 è previsto un presidio dei precari davanti al ministero della Funzione Pubblica, con l’obbiettivo di «dire al ministro che l’Italia peggiore è fatta da chi insulta questo paese», secondo gli organizzatori. Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, Renato Brunetta esprime «il divorzio tra il governo e la realtà che si è visto in questi mesi». Secondo Bersani, «Nelle espressioni estreme diBrunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella scietà italiana. Mettendo

in fila gli avvenimenti degli ultimi mesi, tutto segnala una realtà profonda che si muove. E quando un governo, con la sua punta estrema Brunetta, mostra questo limite, c’è da essere preoccupati». Il presidente di Sel Nichi Vendola commenta il caso Brunetta: «Il comportamento e le parole usate in diversi episodi da parte del ministro Brunetta sono inaccettabili, di fronte alla situazione dei precari, di fronte ad un tema che costituisce un’autentica tragedia sociale». Prosegue Vendola: «E’ inaccettabile perchè non si può liquidare con volgarità un problema che interroga la coscienza civile e democratica del nostro Paese. Il dramma della precarietà viene evocato dal Pontefice come da Draghi come una vera e propria piaga sociale. Gli atteggiamenti del ministro Brunetta sono altri segni della regressione civile che ha contraddistinto il governo delle destre in Italia». Ma le critiche arrivano anche dalla maggioranza stessa: Costanza Castello, coordinatrice nazionale dei Club di Forza del Sud, prende le distanze dal ministro: «Se Brunetta non è capace di equiparare diritti e doveri dei lavoratori italiani, eviti almeno di ergersi a detentore di un punto di vista privilegiato sul mondo, si faccia da parte e si dimetta». Secca la replica del ministro, «L’Italia peggiore è quella di quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interrompere i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina per poi passare subito il video ai giornali amici, che notoriamente pullulano di precari».

il caso

lo sfogo

Clementina Forleo può tornare al Tribunale di Milano

Silvio ai funerali di Comincioli «Come pago se mi condannano»

ROMA Clementina Forleo può tornare al Tribunale di Milano. Il Consiglio di Stato ha infatti confermato la sentenza del Tar del Lazio dell’aprile 2009 che aveva annullato il provvedimento di trasferimento a Cremona per incompatibilità del giudice per le indagini preliminari di Milano. La procedura di trasferimento d’ufficio era stata aperta nel dicembre 2007 dopo che la Prima commissione non aveva trovato riscontro alle dichiarazioni, relative a presunte intimidazioni istituzionali mentre si stava occupando dell’inchiesta sulle scalate bancarie Bnl-Unipol-Antonveneta, rilasciate dalla Forleo durante la trasmissione Annozero.

ROMA «Ma dove trovo i soldi se i giudici mi condanneranno?». Si sarebbe sfogato con gli ex compagni di classe il premier Silvio Berlusconi, al termine del funerali del senatore Pdl Romano Comincioli che si sono svolti nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. «Se i giudici mi condanneranno, dovrò pagare un sacco di soldi a De Benedetti» avrebbe detto il premier (secondo quanto riferito da alcuni dei presenti alla conversazione che si è svolta sul sagrato) facendo esplicito riferimento al lodo Mondadori. «Rischio di dover pagare 2.500 miliardi di vecchie lire».

Bocciata la Gelmini «No alle classi pollaio» ROMA I consumatori hanno vinto: stop alle «classi pollaio». Nella prima «azione collettiva» contro la pubblica amministrazione, il Consiglio di Stato dà il via libera alla vertenza promossa dal Codancons sulle «classi in batteria», ovvero «quelle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25». La class action può continuare – fanno sapere dalla associazione dei consumatori – perchè le classi pollaio «rappresentano un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico». ‘esposto era già stato accolto dal Tar del Lazio. Per il Consiglio di Stato dunque non è solo necessario attuare «i nuovi limiti massimi di alunni per aula» previsti dalla legge, ma attuare interventi concreti su tutta l’edilizia scolastica «di cui costituisce solo un segmento l’individuazione delle istituzioni scolastiche cui estendere il meccanismo dei limiti massimi di alunni per classe». Non mancano le reazioni politiche. «La situazione della scuola pubblica è drammatica – dichiara la senatrice Pd, Vittoria Franco – Classi pollaio, abbassamento della qualità didattica, aumento della dispersione scolastica, tempo pieno sempre più difficile sono le conseguenze dell’operato del ministero. Il prossimo avvio dell’anno scolastico si preannuncia molto "caldo" e a rischio per alunni, studenti e famiglie. Di tutto questo chiediamo conto alla ministra Gelmini».

immigrazione

Forse una goliardata la pecora sul barcone LAMPEDUSA Sarebbe stata una goliardata e non un modo per assicurarsi il latte durante la traversata la decisione di portare una pecora su un barcone approdato all’alba di mercoledì mattina a Lampedusa. È questa la convinzione degli operatori umanitari che hanno parlato con i 19 tunisini, tra i quali sei donne e un minore, soccorsi dalla Guardia di Finanza. In un primo momento era stato detto che l’ovino è stato imbarcato per dare il latte al bambino durante la traversata. Ma uno degli migranti sbarcati, con un sorriso ironico, ha detto di avere avuto l’animale in regalo dalla madre per festeggiare l’arrivo sull’isola e ha protestato perché non gli hanno consentito di portarlo con sè nel Centro di prima accoglienza. A rafforzare l’ipotesi di uno scherzo c’è anche la presenza nel gruppo di due tunisini sbarcati nuovamente a Lampedusa dopo essere stati rimpatriati la settimana scorsa.

la rinuncia

Timore di contestazione Lula non verrà in Italia ROMA L’ex presidente brasiliano Inacio Lula da Silva ha cancellato la prevista visita a Roma il 24 giugno prossimo, per sostenere il candidato brasiliano alla direzione della Fao, nel timore di contestazioni dopo la liberazione dell’ex terrorista Cesare Battisti. Lo scrive il sito online del quotidiano Folha di San Paolo.


dal POLLINO alloSTRETTO

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PAOLA (CS)

Uomini di Chiesa, ieri pomeriggio, hanno dato forfait al processo scaturito dalla chiusura dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello, in corso presso il tribunale di Paola, innanzi al collegio penale. Il dibattimento vede infatti imputate undici persone per varie ipotesi di reato, tra cui associazione a delinquere, appropriazione indebita, abbandono di incapaci, truffa, falso ed altre ipotesi ancora. Ma andiamo ai fatti. Don Alfredo Luberto (condannato con il rito abbreviato a sette anni di reclusione, più altre pene accessorie), ex direttore della struttura serrese, e monsignor Giuseppe Agostino (la cui posizione è stata archiviata), all’epoca dei fatti arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, non erano presenti in aula d’udienza. Per quanto concerne il primo, assente ingiustificato per due volte consecutive, per fornire testimonianza, il collegio penale ne ha disposto - per la prossima udienza, fissata per la fine del mese di luglio - l’accompagnamento coattivo per mezzo della forza pubblica, mentre a carico del secondo, ossia monsignor Agostino, anche lui testimone assente ieri pomeriggio, il collegio ha disposto accertamenti sanitari a riscontro della sua tesi (certificati medici) circa l’impossibilità ad essere presente alle udienze. Altro teste che dovrà comparire, unitamente ai due religiosi, è Assunta Signorelli, nominata dal tribunale di Paola, nel luglio del 2007, commissario dell’Istituto Papa Giovanni, di cui era proprietaria la Curia arcivescovile di Cosenza, per rimettere le cose a posto. In passato, quando scoppiò il bubbone giudiziario che travolse la Curia, sentito a sommarie informazioni dal pubblico ministero Eugenio Fac-

Papa Giovanni, i testi disertano il processo

gli ospiti dell’Istituto». Anche la Signorelli, che di mestiere fa la psichiatra, ha raccontato molte cose sull’Ipg, la maggior parte delle quali da far venire i brividi. «La prima volta che sono entrata al Papa Giovanni – diceva il commissario - ho vomitato. L’aria era letteralmente impregnata di cattivi odori, escrementi, rifiuti, medicinali: una miscela insopportabile», E, ancora: «Ogni volta che percorro la strada per venire qui, mi assale l’inquietudine: come faccio a non pensare che se esistono ancora posti così, allora i miei trent’anni di lavoro sono stati forse inutili?». Il 17 marzo del 2009 il Papa Giovanni è stato sgomberato forzatamente. Dopo alcuni mesi partirono le prime critiche su quanto emerso dalle L’ex direttore prime indagidell’Ipg è stato ni della magistratura. «Le condannato somme dia sette anni con stratte per il rito abbreviato spese personali – riferiva l’accusa - si aggirano sui 5 milioni di euro e inoltre ci sono quelle che hanno finito per indebitare periodicamente l’Istituto». Debiti che si aggirano fra i 60 e gli 80 milioni di euro. E don Luberto sarebbe il responsabile di «un gran numero di atti oscuri», autore della sistematica spoliazione dell’Ipg. Gli ospiti con le pezze al sedere e il prete nel superattico con un televisore al plasma in ogni stanza, la sauna, la palestra, nella scarpiera venticinque paia di Tod’s, un De ChiDall’alto, don Alfredo Luberto e monsignor Giuseppe Agostino.Nell’altra foto, l’istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello rico alla parete, il leggio-scultura di Giacomo Manzù su uno dei mobili ciolla, monsignor Agostino scaricò che gli vengono contestate, ha fatto a cuore il destino dell’Istituto. Fu gra- antichi - ce ne sono per 65mila euro buona parte delle colpe su don Lu- tutto senza il mio avallo», riferiva zie alla mia intercessione con Occhet- - e vassoi, quadri d’argento, icone, monsignor Agostino. E, ancora: to che i lavoratori ottennero la cassa decine di penne Montblanc... Lo riberto. «Non ho avuto alcun ruolo nella «Non vedevo e non ero a conoscen- integrazione. Non lo avrei fatto se battezzano “il tesoretto del don”. gestione lubertiana dell’Ipg. Don Al- za di quello che accadeva all’Ipg. So- non avessi avuto riguardo per il lavoSTEFANIA SAPIENZA fredo, se responsabile delle accuse no stato raggirato. Ho sempre avuto ro dei dipendenti e tenuto al bene des.sapienza@calabriaora.it

Assenti in aula don Luberto e monsignor Agostino

processo padre fedele

La pillola descritta dalla suora esiste Per il perito si tratta di un farmaco usato per facilitare gli stupri COSENZAUn farmaco come quello descritto dalla suora esiste. In gergo si chiama “rape drug” e può essere utilizzato per agevolare le violenze sessuali. Sono queste, in parte, le conclusioni a cui è giunto il professor Calapai, protagonista dell’ultima udienza del processo contro padre Fedele e Antonello Gaudio. Il professionista era stato incaricato dal Tribunale di verificare l’attendibilità di un particolare emerso dal racconto di suor T. In occasione della presunta violenza di gruppo, infatti (quella a cui avrebbe partecipato anche un giudice), la donna sostiene di essere stata drogata con una pasticca prima che gli imputati iniziassero ad abusare di lei. Quella pillola, inoltre, l’avrebbe indotta a spogliarsi e masturbarsi, mentre Gaudio ri-

prendeva la scena con una ci- ligiosa si proclamò vittima di nepresa. Secondo il perito no- una serie di abusi subiti duminato dai giudici, un farma- rante la sua permanenza alco così potrebbe essere lo Zol- l’Oasi francescana, accusando pidem, già in commercio nel di tali malefatte i due odierni 2005, ovvero all’epoca in cui imputati. In mancanza di prosarebbero stati commessi i fat- ve dirette della loro colpevoti. La religiosa, però, afferma lezza (non ci sono testimoni, i che quel medicinale si sciolse fatti sono troppo lontani nel tempo e sia quasi subito Gaudio che il nella sua bocIl 22 giugno monaco si ca e, secondo la requisitoria proclamano i difensori del innocenti), la frate (Eugedei pm si è nio Bisceglia e Sentenza attesa Procura concentrata Franz Caruper il 4 luglio sulla persoso), questa nalità vulcanon è una caratteristica dello Zolpidem. O nica di padre Fedele, descritto meglio, non lo era ancora nel come un frate avvezzo ai pia2005. Insomma, si procede ceri della carne, quindi, capacome sempre sul filo delle ipo- ce di compiere gli atti di cui è tesi e delle speculazioni. Fin accusato. Il resto è affidato al dal principio, infatti, tutto è racconto della parte offesa che, ruotato attorno alla denuncia in circa due anni di processo è con cui, quasi sei anni fa, la re- stato scandagliato a fondo da-

gli attori della vicenda giudiziaria. Orari, luoghi, criteri con i quali si sarebbero concretizzate le violenze: per i difensori degli imputati non sono credibili; la pubblica accusa e le parti civili ritengono invece di sì. Lo Zolpidem, in tal senso, è solo l’ennesima spigolatura di questa vicenda: la sua conclamata esistenza dimostra che la suora è attendibile tout court? O si tratta piuttosto di un dato neutro? La scelta di celebrare il dibattimento a porte chiuse, poi, non ha facilitato il compito di chi questo processo doveva raccontarlo e, invece, ha dovuto affidarsi a resoconti indiretti e, per giunta, quasi sempre parziali. Il tutto, ovviamente a scapito della cronaca e della corretta informazione. Ma per fortuna, ormai, è finita. Il prossimo 22 giugno, infatti, inizierà la discussione in

Padre Fedele Bisceglia aula, con la requisitoria dei pm Adriano Del Bene e Salvatore Di Maio, seguiti dai legali di parte civile Marina Pasqua e Amelia Ferrari. La sentenza è prevista per il 4 luglio, anticipata dalle arringhe difensive di Bisceglia e Caruso, con Elisa Sorrentino e Roberto Loscerbo in rappresentanza di Antonello Gaudio. Nell’attesa, però, uno dei diretti interessati è tornato a far sentire la pro-

pria voce. Ieri, infatti, padre Fedele ha reso dichiarazioni spontanee, sottolineando come, in cinque anni, non sia emersa una sola prova a dimostrazione della sua colpevolezza. Il monaco aggiungerà qualcos’altro oggi pomeriggio, alle 15.30, nel corso di una conferenza stampa dai lui indetta all’hotel Royal a Cosenza. MARCO CRIBARI m.cribari@calabriaora.it


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Reale, quattro anni per Zappalà Condannati in 19, le pene più pesanti per Giuseppe Pelle e Rocco Morabito LE CONDANNE

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Il gup Daniela Oliva non ha risparmiato nessuno. Pene durissime per gli esponenti di spicco delle cosche di ’ndrangheta, meno afflittive ma ugualmente significative per i candidati alle elezioni regionali dell’anno scorso che avevano bussato con deferenza alla casa del boss Giuseppe Pelle per chiedere sostegno elettorale. L’intreccio tra ’ndrangheta e politica era uno dei filoni principali dell’inchiesta “Reale” che nel dicembre dello scorso anno aveva portato in carcere l’allora consigliere regionale Santi Zappalà. Quattro anni di reclusione sono stati inflitti all’esponente del centrodestra, con l’accusa di corruzione elettorale. Sono 19 in tutto gli imputati che ieri sono stati giudicati al termine del rito abbreviato. La condanna più alta è stata inflitta a Giuseppe Pelle e Rocco Morabito, vent’anni di carcere. Di poco inferiore, 18 anni, per Giovanni Ficara e Antonino Latella. Le sorprese non sono mancate anche sul versante politico della vicenda. La stangata è arrivata per l’imprenditore Giuseppe Antonio Mesiani Mazzacuva, che avrebbe portato Santi Zappalà (candidato nella lista del Pdl) in tour elettorale. È stato condannato a otto anni e otto

PENA

IMPUTATI Pelle Giuseppe Latella Antonino Morabito Rocco Ficara Giovanni Billari Costantino Carmelo Pelle Domenico Pelle Sebastiano Mesiani Mazzacuva Giuseppe A. Pelle Antonio (cl. 87) Versaci Mario Nucera Pietro Antonio Iaria Filippo Pelle Antonio (cl. 86) Carbone Sebastiano Francone Giuseppe Macrì Giorgio Zappalà Santi Iaria Francesco Aiello Liliana

IN CARCERE L’arresto dell’ex consigliere regionale Santi Zappalà mesi di reclusione. Durissima anche la decisione del gup nei confronti di Pietro Antonio Nucera, con una pena inflittagli di otto anni di reclusione. Secondo il castello accusatorio della Direzione distrettuale antimafia di

L’intreccio tra ’ndrangheta e politica uno dei filoni principali dell’inchiesta

Reggio Calabria non è soltanto uno dei tanti candidati alle elezioni regionali (nella lista Insieme per la Calabria) che avrebbero sperato nell’aiuto del grande elettore Giuseppe Pelle. Ma da medico avrebbe offerto la sua disponibilità a curare anche i latitanti della cosca. Di lui si parla in alcune intercettazioni captate proprio nella casa di Bovalino del capobastone. Condannato a due anni e otto mesi di reclusione Filippo Iaria, candidato nella lista

dell’Udc, e a due anni e due mesi Liliana Aiello, candidata nella lista Insieme per la Calabria. Regge pienamente, dunque, l’accusa della Direzione distrettuale antimafia, che aveva messo in luce la pericolosità del progetto di Giuseppe Pelle, emersa nelle intercettazioni mentre discuteva con i suoi amici di dover scegliere un candidato da appoggiare unitariamente (si riferiva a tutte le cosche) nelle istituzioni pubbliche, in ma-

Overland, tutti a giudizio Alla sbarra esponenti di spicco della cosca Cataldo di Locri REGGIO CALABRIA Tutti a giudizio. Il gup di Reggio Calabria, Antonino Laganà, ha disposto che si celebri il processo per i 31 imputati nel procedimento “Overland”, che vede alla sbarra i principali esponenti della cosca Cataldo di Locri per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria era scattata il 20 maggio di tre anni fa. Nella rete della polizia di Stato, che aveva operato in stretto coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, erano caduti una quarantina di soggetti, che secondo l’accusa erano organizzati in un vero e proprio gruppo strutturato in cui ognuno aveva un ruolo preciso per la gestione dell’importazione di stupefacenti in ambito nazionale, coinvolgendo anche le regioni del Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Piemonte, e internazionale con collegamenti che arrivavano in Colombia, Cartagena, Repubblica Dominicana, Marocco. Le persone coinvolte nell’operazione sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In undici hanno optato per il rito abbreviato: Antonio e Roberto Zucco, Anna Spadaro, Lelio Pileggi, Cosimo Panetta (classe ’84), Antonietta e Luigi Marchetta, Alessandro Spadaro, Antonio Giorgi, Giuseppe Correale. Per loro il processo

Il processo inizierà il 20 ottobre nel Tribunale di Locri (sopra) inizierà il 4 novembre a Reggio Calabria. Per tutti gli altri, invece, la prima udienza si terrà nel Tribunale di Locri il 20 ottobre. Tra gli imputati eccellenti, che sono una ventina in tutto, figurano i capifamiglia della cosca Cataldo, ritenuti esponenti di spicco dell’omonima famiglia mafiosa di Locri. L’indagine coinvolge anche le cosche di Platì e di San Luca, che fanno capo alle famiglie Marando e Platì da un lato, Pelle-Vottari e Nirta-Strangio dall’altro. Crocevia del narcotraffico internazionale si conferma ancora una volta la Locride, con collegamenti molto

stretti con i narcos sudamericani. Già nel 2005 erano state arrestate altre sei persone, tra cui Antonio e Francesco Cataldo, per gli stessi reati. E ancora prima nel 2004 le indagini della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno avevano cristallizzato l’imponenza delle cosche della costa jonica reggina nei traffici internazionali di eroina, cocaina e hashish. Un flusso continuo, ancora oggi, che parte dal Sudamerica e dal Marocco per arrivare in Calabria. E poi da qui verso tutta Europa. a.i.

niera da potere contare su una persona di fiducia che avrebbe garantito appoggi per appalti e gli interessi delle cosche. La Regione Calabria e la Provincia di Reggio Calabria, costituitesi parti civili, avranno un risarcimento di 1.500 euro ciascuna. Il giudice ha inoltre disposto la confisca del distributore di benzina Esso in contrada Giudeo di Ardore e del bar annesso, più il terreno sul quale sorgono. Rientrano nelle disponibilità

20 anni 18 anni 20 anni 18 anni 8 anni 12 anni 10 anni 8 anni e 8 mesi 10 anni e 8 mesi 8 anni 8 anni 8 anni 4 anni 4 anni 4 anni 6 anni 4 anni 2 anni e 8 mesi 2 anni e 2 mesi

dello Stato anche l’intero patrimonio della Freedom Cafè sas di Antonio Pelle e Sebastiano Carbone & C., l’intero patrimonio dell’impresa individuale Azzurra Costruzioni geometra Pelle Antonio che ha sede legale a San Luca, le quote sociali e il patrimonio aziendale della società Il punto edile srl con sede a Bova Marina. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni. ANNALIA INCORONATO a.incoronato@calabriaora.it

fehida

L’avvocato chiede l’assoluzione di Nirta LOCRI (RC) L’assoluzione del presunto boss Gianluca Nirta, dei suoi fratelli Giuseppe e Francesco e di Sebastiano Romeo, imputati nel processo a 14 persone accusate, a vario titolo, della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio ed i Pelle-Vottari e della strage di Duisburg, è stata chiesta dal loro difensore, Antonio Russo, nel corso dell’udienza celebrata ieri davanti ai giudici della Corte d’assise di Locri. I fratelli Nirta sono accusati, tra l’altro, dell’omicidio dell’allevatore Bruno Pizzata, ucciso il 4 gennaio 2007 come risposta, seStessa richiesta condo l’accusa, alla strage Natale in cui fu uccisa per i fratelli del di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, e altre presunto boss persone, tra le e per Sebastiano quattro quali un bambino, rimaRomeo sero ferite. L’avvocato Russo ha evidenziato che nei giorni successivi all’omicidio della moglie Nirta è sempre rimasto in casa ad accudire i figli, mentre Francesco rimase ferito a un piede nello stesso agguato e quindi era impossibilitato a muoversi. Infine, il legale ha sostenuto che l’altro fratello Nirta, Giuseppe, è cardiopatico e non avrebbe potuto partecipare ad un agguato. Sono poi intervenuti gli avvocati Antonio Mazzone e Enzo Nobile, difensori di Sebastiano Strangio, attualmente latitante, fratello di Maria. A suo carico, hanno sostenuto i legali, c’è sono un’intercettazione ambientale quando l’uomo si trovava nella caserma dei carabinieri di Bianco e dalla quale «non si evince assolutamente un suo coinvolgimento nell’omicidio di Pizzata». L'udienza è stata poi aggiornata a domani.


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“caso fallara”/l’esclusiva

Comune di Reggio Le “mazzette” dirottate a Malta E’ il nuovo inquietante filone investigativo su cui lavora la Procura della Republica

VITTIMA Orsola Fallara, ex dirigente del settore finanze del Comune di Reggio, morta suicida dopo avere ingerito lo scorso 16 dicembre acido muriatico In alto la sede del Comune di Reggio Calabria, a palazzo San Giorgio

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Fiumi di denaro provenienti indirettamente dalle casse dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria spiccavano il volo verso Malta; lì venivano fatti “transitare” all’interno dei casinò dell’isola anglosassone per poi essere investiti nel mondo finanziario maltese. È questa la clamorosa ipotesi alla quale starebbero lavorando i magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell’ambito del cosiddetto “caso Fallara”. Si tratterebbe di un filone dell’inchiesta che ha scosso già da diverso tempo le stanze di palazzo San Giorgio. La parte concernente gli investimenti finanziari effettuati sull’isola di Malta sarebbe contenuta all’interno di un documento redatto dalle forze dell’ordine e già consegnato ai magistrati reggini. Il meccanismo sarebbe semplice ed allo stesso tempo ingegnoso e coinvolgerebbe dei soggetti particolarmente vicini alla precedente amministrazione comunale di Reggio Calabria, all’epoca guidata da Giuseppe Scopelliti, oggi presidente della Regione. È bene sottolineare che, secondo quanto trapela, il filone d’indagine sarebbe davve-

Un fiume di denaro sarebbe transitato verso l’isola e poi “ripulito” attraverso false vincite ai casinò Quindi sarebbe stato investito in immobili Le ipotesi di illecito sono contenute in un documento redatto dalle forze dell’ordine e già consegnato ai magistrati coordinati da Pignatone ro nella sua fase embrionale e al momento non contemplerebbe alcun soggetto nella qualità d’indagato. Solo un’ipotesi tutta da approfondire, dunque, ma che sembra essere suffragata da elementi concreti in mano agli inquirenti. somme indebite Partirebbe tutto da qui: da somme che trovano la loro fonte originaria in pagamenti non dovuti, ma erogati ugual-

mente dal Comune. Una pratica che somiglia tantissimo a quella messa in atto nell’ormai famoso “caso Fallara”. E che questa nuova ipotesi di reato sia finita all’interno del fascicolo concernente le autoliquidazioni indebitamente effettuate dall’ex dirigente al settore finanze e tributi ne sarebbe l’ulteriore conferma. Tali somme, che ammonterebbero a cifre con diversi zeri, secondo quanto avrebbero ricostruito gli investigatori,

sarebbero poi giunte materialmente sull’isola di Malta. Ma perché è stato scelto proprio il piccolo Stato che si trova al centro del Mediterraneo? È presto detto: l’amministrazione comunale di Reggio Calabria aveva avviato un progetto per lo studio della lingua inglese rivolto ai giovani reggini che avrebbero potuto raggiungere l’isola ex colonia anglosassone, approfondire gli studi e godere delle bellezze che la zona offre.

Un’iniziativa meritoria e che ha permesso anche un incremento notevole dei voli da e per l’aeroporto di Reggio Calabria, grazie alla presenza proprio della compagnia di bandiera Air Malta che, con i suoi aeromobili, fa la spola tra l’isola, Reggio e Roma e viceversa. Un’intensificazione notevole dei rapporti tra le due realtà del Mediterraneo. “riciclaggio” al casinò Utilizzando tali voli, alcuni soggetti avrebbero portato delle ingenti somme sull’isola con destinazione casinò. Pare che in un caso, addirittura, un soggetto vicino all’amministrazione comunale sia stato pizzicato con una valigia piena di soldi ed in procinto di partire per l’isola. Lo stesso sarebbe stato poi controllato negli uffici delle forze dell’ordine. Che le case da gioco siano un luogo spesso scelto da chi ha intenzione di riciclare il denaro di provenienza non propriamente lecita è ormai cosa risaputa. Nel passato sono stati diversi i casi in cui anche delle organizzazioni malavitose ne hanno fatto uso. Ma qui si sarebbe su un piano totalmente differente e slegato da qualsivoglia realtà riconducibile alla criminalità organiz-

alle origini dell’inchiesta

Un suicidio da “indagare” A dicembre il gesto estremo. Ma i conti non tornano REGGIO CALABRIA Sono le 23.58 del 16 di- zione comunale da parte della Fallara, lei che era dicembre scorso quando Orsola Fallara afferra il te- rigente dell’ente di palazzo San Giorgio. Ne nasce lefono cellulare e chiama il 112. Chiede aiuto. Ha una polemica infuocata che porta alla convocazioappena ingerito dell’acido muriatico. Vuole suici- ne di diverse conferenze stampa. L’ultima è quella darsi. Poi ci ripensa. Si trova sulla banchina del por- che la stessa Fallara effettua il 16 dicembre, poco prito di Reggio Calabria. Viene soccorsa e sottoposta a ma di togliersi la vita. È un momento nel quale la diversi interventi chirurgici. Tutto inutile: spira po- donna chiede scusa per quello che è accaduto. E lo fa riferendosi al presidente Scopelchi giorni dopo all’interno degli liti in particolare. Poco dopo quelospedali “Riuniti”. Una morte che Qualche giorno conferenza, in cui non ha sconvolto tutti quella dell’ex diprima della morte l’accorata erano mancati dei riferimenti che rigente al settore finanze e tributi. Una morte strana che, seppur acl’inspiegabile furto lasciavano trasparire qualcosa di non detto, l’auto della Fallara viene certata dal punto di vista giudiziadi documenti forzata e da lì vengono asportati alrio con un’inchiesta che ha confere cellulari cuni documenti che la donna customato in modo chiaro che si è tratdiva all’interno. Qualche ora dopo, tato di suicidio, lascia alcuni margini oscuri circa le motivazioni che l’hanno condot- Orsola prende la vettura si reca al porto e ingerisce ta a compiere questo estremo gesto. La vicenda par- l’acido muriatico. Dalla sua morte molte cose sono te da un esposto presentato in procura dall’ex accadute sotto il profilo giudiziario, soprattutto con assessore regionale al bilancio Demetrio Naccari l’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufCarlizzi e dall’ex consigliere comunale Sebi Romeo. ficio del governatore Giuseppe Scopelliti, all’epoca I due denunciano l’autoliquidazione di somme non sindaco di Reggio. Ora giunge questo nuovo potendovute quale consulente esterno dell’amministra- ziale terremoto che potrebbe squassare ancor di più

Il luogo in cui la Fallara ha ingerito l’acido muriatico una già difficile situazione all’interno di palazzo San Giorgio dopo l’invio degli ispettori, ai quali, tra l’altro, pare sia stato dato un supplemento d’incarico per accertare ulteriori elementi dopo i 130 milioni di euro di disavanzo trovati durante l’ispezione. Di certo c’è che Orsola Fallara ha portato con sé molti più segreti di quelli che si possono immaginare. Lei che, rimasta da sola, ha deciso di morire facendosi corrodere dall’acido, quasi a voler cancellare ogni traccia di ciò che custodiva. con. mi.

zata. Va ricordato che siamo solo nel campo delle ipotesi, basate su un meccanismo che, per quel che è dato sapere, se rispondente al vero sarebbe semplice ma ingegnoso: i soggetti in questione avrebbero portato dei soldi all’interno di un casinò, simulato delle vincite, consegnato i denari provenienti dalla Calabria e incassato i soldi “puliti” dello stesso casinò. Il tutto con una percentuale sulla somma che sarebbe stata trattenuta da qualche addetto infedele. investimenti a malta Tali somme, dunque, sarebbero state la base per poter effettuare degli investimenti di natura finanziaria sull’isola. Sempre dalle ipotesi trapelate, pare che vi siano stati interessi nel campo degli alberghi, dei casinò stessi e di un albergo interno ad un casinò. Si ipotizza addirittura che qualche investimento possa essere stato fatto pure in quote della compagnia aerea Air Malta, ma questo è un dato tutto da verificare. Nulla di illecito, sia chiaro, nell’investire dei soldi in attività finanziarie o immobiliari, ma il punto al vaglio degli inquirenti è quello di capire l’origine delle somme utilizzate per effettuare gli investimenti stessi. In sostanza, dunque, le società presso le quali sono stati investiti i capitali non sono assolutamente coinvolte nella vicenda. Ci sarebbe invece un personaggio chiave residente a Malta che avrebbe svolto il ruolo di punto di riferimento strategico con i soggetti reggini. Una sorta di referente in grado di fornire adeguata assistenza. scenario inquietante Dal “caso Fallara” (come si ricorderà la donna si suicidò lo scorso mese di dicembre dopo settimane di polemiche fortissime) ci si sposta adesso su un altro filone che appare ancor più particolare e che potrebbe riservare a breve sviluppi decisamente clamorosi. Di certo c’è che, come ribadito in precedenza, quella a cui starebbero lavorando i magistrati della Procura di Reggio Calabria guidati da Giuseppe Pignatone è una vicenda che potrebbe aprire scenari inquietanti sulla gestione dei soldi all’interno di palazzo San Giorgio. CONSOLATO MINNITI c.minniti@calabriaora.it


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operazione principessa I 30 INDAGATI Girolamo Giovinazzo Antonio Giovinazzo Angelo Giovinazzo Francesco Giovinazzo (Classe ’66) Natalia Albanese Rosanna Sainato Angela Maria Rosa Giovinazzo Maria Cristina Stanganelli Concetta Giovinazzo Maria Giovinazzo Fortunato Curinga Caterina Curinga Urbano Curinga Marco Giovinazzo

Francesco Giovinazzo (classe ’75) Antonio Galluccio Antonio Ascrizzi Giuseppe Raso Girolamo De Masi Aldo Musmeci Giuseppe Sposato Salvatore Contartese Carmelo Castagna Giovanni Fedele Carmelo Manfré Renalda Albanese Caterina De Masi Giuseppe Chiaro Jerome Mandaglio Antonio Iefalo

LE 7 SOCIETÀ SOTTOPOSTE A SEQUESTRO PREVENTIVO Great Southern Hotel & Residence Srl I Falegnami di Giuseppe Chiaro & C. Sas Oliveto Principessa Srl Olearia Casalnuovo Srl Re. Gi. Olearia di Girolamo Giovinazzo & C. Sas Gruppo Giovinazzo Srl An.Lu.Gi. Olearia di Urbano Curinga & C. Sas

SIGILLI A destra, l’ingresso dell’hotel Grimaldi Palace. In basso, un momento della conferenza stampa

Fatture false per fondi veri Palmi, blitz della Guardia di finanza: 37 indagati e otto imprese sequestrate gruppo operava anche nel settore oleario, percependo i contributi Agea. L’aspetto truffaldiSembravano aziende sane e operative a pri- no sta nel fatto che i soggetti indagati gonfiavama vista, ma in realtà sarebbero state strumen- no le fatture, che risultano emesse da due sotali per ottenere contributi pubblici che di fat- cietà cartiere, la Ascrizzi Gaetano e la Scam srl. to non sono mai stati utilizzati per lo scopo per Gli investigatori della Compagnia di Palmi e cui erano stati erogati. Il colpo inferto dalla della Tenenza di Taurianova hanno scandagliaGuardia di finanza nella complessa operazione to i movimenti tra le diverse società, riuscendo “Principessa” coordinata dalla procura di Pal- a ricostruire i passaggi dai quali si evidenzia il mi è durissimo. Otto imprese sequestrate per meccanismo posto in essere dagli imprenditoun valore di trenta milioni di euro. Tra queste ri. La vicenda parte dai primi anni 2000 quanla struttura alberghiera Uliveto Pincipessa Park do le due società appositamenHotel, da cui l’operazione te costituite, sono state utilizprende il nome. Un complesso Il valore zate per sostenere un vorticocostituito, tra l’altro, da villette economico so giro di fatture per operazioin stile mediterraneo, piscina, ni parzialmente o del tutto ineparco giochi ed impianti spordelle aziende sistenti accompagnato da fittitivi, che si caratterizza per esseè pari a 30 zie movimentazioni bancarie, re immerso in un ampio parco milioni di euro finalizzato - secondo l’accusa composto prevalentemente da all’unico scopo di creare, di ulivi secolari. Sigilli anche all’elegante hotel Grimaldi Palace. Sono 37 i sog- fronte agli enti erogatori, una platea di costi getti indagati, a vario titolo, per i reati di truffa inesistenti, così da ripianare, attingendo ai conper il conseguimento di erogazioni pubbliche, tributi pubblici erogati ai sensi della legge 488, falso, emissione ed utilizzo di fatture per ope- le casse della Re.Gi. Olearia sas e della nota struttura alberghiera Uliveto Principessa Park razioni inesistenti. Tutto il sistema era legato alla famiglia Gio- Hotel. Per quest’ultima, tra il 2001 e il 2006 vinazzo, che aveva “legato” in qualche modo gli era stato richiesto un contributo pubblico di olindagati al meccanismo per la commissione tre sette milioni di euro, anche se in realtà podelle frodi. A partire dall’anno 2000 circa, se- co meno di due milioni sono stati effettivamencondo gli investigatori, la famiglia è riuscita tra- te erogati. Per quanto riguarda le operazioni nel settomite le truffe a costituire un vero e proprio impero economico. Oltre a quello alberghiero, il re oleario, le indagini hanno evidenziato che le REGGIO CALABRIA

«Tutti erano consapevoli della truffa» Reda: frode compiuta scientificamente

ditte G. M. e la D. M. C. in qualità di produttri- sultando cessionaria della Great Southern Hoci di olio di oliva, e la Olearia Casalinuovo srl in- tels & Residences srl, una società finanziata con sieme alla Re.Gi. Olearia sas in qualità di acqui- contributi pubblici per complessivi 273mila eurenti, si erano serviti di documenti emessi fit- ro, su circa 410mila concessi (a fronte di una tiziamente dal Gruppo Giovinazzo srl per la spesa inizialmente prevista pari a 1,2 milioni presunta molitura delle olive, al fine di conse- di euro) avendo utilizzato fatture false emesse guire tra il 1999 ed il 2010, indebiti contributi dalla Scam srl per oltre 980mila euro per la pubblici Agea pari, complessivamente, a oltre realizzazione di opere murarie in realtà esegui2,7 milioni di euro. Il giro non finisce qui. Ol- te da soggetti diversi con fatturazioni distinte. Utili alle indagini sono risultate, precisano tre ai contributi per l’agricoltura, le società avevano fatto richiesta di ammissione ai contribu- gli investigatori, le segnalazioni di operazioni ti previsti dalla legge 488. In particolare il bancarie sospette inviate alla Guardia di Finanza dall’attuale Unità di InforGruppo Giovinazzo ha percemazione Finanziaria della pito 670mila euro su una speSistema legato Banca d’Italia, tramite le quasa prevista di 978mila; mentre alla Famiglia li si è potuto scoprire che nula Re.Gi. Olearia aveva chiesto merosi trasferimenti di valori finanziamenti per oltre un miGiovinazzo effettuati dalla Scam e dalla lione di euro ottenendo un Sigilli anche Oliveto Principessa srl attestacontributo di 520mila euro. A all’hotel Grimaldi vano falsamente, nei confronqueste si aggiungono la la ti della Banca incaricata di cuOlearia An.Lu.Gi. di Curinga Urbano & C. sas e la “I Falegnami di Chiaro rare le singole istruttorie per i finanziamenti Giuseppe & C. sas”, anch’essa percettrice di pubblici richiesti, il sostenimento di costi ed contributi tramite legge 488 per un importo apporti di capitale proprio, in misura congrua superiore ai 640mila euro (a residuo della spe- alle prescrizioni del programma, al solo fine di sa iniziale prevista in oltre 1,4 milioni di euro). consentire agli associati il conseguimento dei Sarebbero state utilizzate le false fatture emes- contributi previsti dalla legge 488. Emergono, se dalla Scam e dalla ditta individuale Ascrizzi infine, profili di evasione fiscale poiché il grupGaetano per l’effettuazione di lavori in econo- po Giovinazzo avrebbe realizzato profitto memia che superano l’ammontare complessivo di diante la creazione di falsi crediti di Iva per cir14,5 milioni di euro circa. La prima, in partico- ca 5,4 milioni di euro. lare, (gestita comunque da soggetti riconduciANNALIA INCORONATO bili al gruppo), è stata attratta dalle indagini ria.incoronato@calabriaora.it

REGGIO CALABRIASono oltre cinquanta i finanzieri impegnati nell’operazione “Principessa” nella fase esecutiva dei sequestri. Un’operazione di polizia economico finanziaria “pura”, così la definisce il colonnello Alberto Reda. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza è soddisfatto per un’indagine che “qualifica” il corpo delle Fiamme gialle. Investigatori impegnati a scoprire quella che viene descritta come «una frode portata a termine scientificamente dalla famiglia Giovinazzo», sulla quale si sono concentrati gli sforzi che hanno condotto all’emissione del decreto di sequestro firmata dal gip di Palmi Paolo Ramondino. Alla Guardia di Finanza sono giunti i complimenti del procuratore della cittadina della piana, Giuseppe Creazzo, che ha definito l’indagine «brillante». Accanto a lui era seduto il sostituto procuratore Salvatore Dolce, che ha accompagnato i finanzieri nelle fasi dell’indagine e ha fatto notare che «il giudice ha disposto il sequestro delle quote societarie e del patrimonio degli indagati che sono stati utilizzati per commettere il reato». Un risultato importante perché viene colpito il

mezzo, in qualche modo, per mettere a segno le truffe. Il magistrato ha parlato delle attività imprenditoriali della famiglia Giovinazzo come «un gruppo con una stabile organizzazione per la commissione di questi delitti». Dolce ha inoltre reso noti alcuni episodi inquietanti, come la simulazione di furti quasi contestualmente all’arrivo della Guardia di Finanza. Le intenzioni tuttavia erano già state neutralizzate all’origine grazie a elementi già acquisiti in precedenza sulle operazioni sospette. Il capitano Bartolomeo Scalabrino, comandante della Compagnia di Palmi, ha spiegato che «l’operazione è il fulcro di una più ampia attività d’indagine» e messo un punto fermo sull’ipotesi accusatoria che vede la famiglia Giovinazzo al centro di un sistema truffaldino che in realtà «godeva della compiacenza di tutti i soggetti indagati». Tra le persone iscritte nel registro degli indagati figurano anche prestanome della famiglia Giovinazzo. Tutti consapevoli, secondo i finanzieri e la Procura, del meccanismo. a. i.


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operazione principessa

S’intascavano i finanziamenti della 488 Diversi i sistemi ideati dalla holding dei Giovinazzo per appropriarsi illecitamente degli aiuti europei Creavano società “cartiere” intestate a prestanomi

matrioske truffaldine

L’economia insana che ha inquinato tutto GIOIA TAURO (RC) Avevano tirato su una serie di baracconi finanziari capaci di attirare decine di milioni di euro di finanziamenti pubblici, in un vortice di matrioske economiche che hanno finito per inquinare – così sostengono gli inquirenti – lo stesso tessuto economico imprenditoriale di buona fetta della Piana di Gioia Tauro. Un gruppo finanziario capace di manipolare a proprio piacimento le contabilità di numerose aziende direttamente o indirettamente riconducibili alla holding dei Giovinazzo, in grado di certificare sui libri contabili anche quello che, nella sostanza, non esisteva.

la società che «già priva di uomini, mezzi e strutture idonee alla realizzazione delle opere commissionate, le cedeva in subappalto ad altre ditte individuali anche esse prive di risorse personali e materiali idonee a questi scopi». Un giochetto neanche troppo complicato, ma che era riuscito a garantire al gruppo le giustificazioni contabili per le richieste effettuate per ottenere i finanziamenti pubblici.

Il vortice degli assegni In questa contabilità più che creativa portata avanti dal gruppo Giovinazzo, salta poi fuori un vortice di assegni bancari che cambiano di maLa Scam no, almeno nomiIl caso Scam Paradigma evifatturava lavori nalmente, per il saldo di fatture ledente di questo inmai realizzati gate a lavori mai tricato sistema di o realizzati realizzati – fatto scatole cinesi, è costituito dal caso in “autonomia” che emerge dallo scalino temporale della Scam s.r.l. esistente tra la data l’azienda “cartiera” tirata su occultamente dai cugini delle fatturazioni e la realizzazione Gimmy e Antonio Giovinazzo uni- effettiva dei lavori in questione – per camente per fatturare lavori mai poi tornare, immediatamente nella realizzati o realizzati in “autonomia” disponibilità del gruppo. Assegni economica e poi rendicontati con ta- passati di mano, cambiati dai beneriffe gonfiate oltre misura e che i giu- ficiari, ma mai, o quasi mai, ritirati dici della procura palmese bollano visto che gli stessi assegni, una volcome «puramente funzionale agli ta cambiati al bancone degli istituti interessi criminali dell’associazio- bancari venivano poi «con il conne». Un’azienda di cui è formalmen- senso dei beneficiari», utilizzati da te amministratore Antonio Galluc- uno dei Giovinazzo che immediatacio ma che, scrivono nero su bianco mente provvedeva a girare le somgli inquirenti, nasce come «centro me, spesso molto pesanti, su conti motore attraverso il quale l’associa- direttamente riconducibili alle zione criminale ha posto le basi de- aziende frutto dei sequestri di ieri. gli artefici e raggiri e grazie a cui ha Un gioco contabile che consentiva conseguito indebite erogazioni pub- una duplice utilità: «quella di giubliche» visto che «i lavori edili per la stificare pagamenti di importi sorealizzazione delle opere finanziate vrafatturati nonché dimostrare l’aucon contributi pubblici, erano ese- mento di capitale sociale». Un pasguiti in economia, attraverso l’acqui- saggio fondamentale nella gestione sto diretto delle materie prime da «truffaldina» delle società finite nel parte le componenti l’associazione mirino della Procura e che consenche ne affidavano l’esecuzione a sog- tiva quindi di potere, sempre con le getti terzi che non rilasciavano fattu- stesse somme, garantire gli aumenre ovvero le rilasciavano per impor- ti del capitale sociale previsti in fututi e per attività diverse da quelle ef- ro e necessari a rispondere ai requifettivamente realizzate». Nella so- siti fondamentali per l’acquisizione stanza, sostiene la Procura di Palmi, dei contributi pubblici. (vimp)

In alto, due delle aziende poste sotto sequestro dalla Guardia di finanza

GIOIA TAURO (RC)

Imprese fittizie, lavori fatturati e mai eseguiti, società di comodo utilizzate per l’emissione di fatture totalmente false o finanziariamente assurde. E ancora “decoratori” che diventano grossi appaltatori su scala industriale, alberTruffe legate ghi ancora in anche divenire che vengono alla produzione spacciati coe spremitura me ultimati e delle olive pronti all’entrata in esercizio. Nelle carte dell’operazione “Principessa” c’è tutto, o quasi, il campionario degli orrori legato alle truffe sulla famigerata 488, la legge varata per correre in aiuto alle aree economicamente depresse del

Belpaese e divenuta, nel tempo, ricettacolo di interessi truffaldini che hanno contribuito, paradossalmente, ad affossare il territorio della Piana. Un gruppo economico – quello appartenente ai Giovinazzo – che secondo il certosino lavoro del procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo e del suo sostituto, Salvatore Dolce, dagli inizi degli anni novanta ha messo in piedi una serie di aziende – vere e fittizie – per raccogliere i cospicui finanziamenti elargiti a pioggia dalla Comunità Europea. Un vero e proprio reticolo di società – a responsabilità limitata, in accomandata semplice, insomma tutto il novero di aziende consentito dalla legge – tirate su principalmente da Gimmy e Antonio Giovinazzo, che grazie ad una serie di presunti prestanome, hanno finito per calamitare cospicui fondi agevolati, serviti al gruppo per incrementare oltre ogni decenza i patrimoni personali, oltre a quelli delle aziende direttamente o indirettamente riconducibili al loro gruppo finanziario. Nella monumentale ordinanza che ha portato ai sequestri di ieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi Paolo Remondino, traccia un quadro inquietante della realtà economica di Cittanova dove «emergono vari espedienti ed artifici – scrive Remondino - consistiti

nel rilascio e nel successivo utilizzo di false attestazioni o di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti ovvero nel compimento di operazioni bancarie meramente fittizie, realizzate anche per il tramite di ditte e società compiacenti attraverso i quali è venuto progressivamente formandosi il patrimonio aziendale di società come la Oliveto Principessa s.r.l., o la I Falegnami s.a.s. e, in ultima analisi, ampia provvista finanziaria a disposizione del complesso economico imprenditoriale facente capo alla famiglia Giovinazzo da Cittanova». E i modi per creare, e ampliare, questo presunto sistema di truffe ai danni dell’Unione Europea, pensati dal gruppo Giovinazzo erano tanti: dalle società “cartiere” tirate su da insospettabili prestanome che erano in grado di fatturare lavori mai eseguiti – e in alcuni casi anche eseguiti dopo essere stati fatturati, come nel caso della Scam s.r.l. – alla rendicontazione di macchinari necessari allo svolgimento delle attività imprenditoriali, che però nelle sedi delle aziende non ci erano mai arrivate, passando per le “consuete” truffe legate alla produzione e alla successiva spremitura dell’olio d’oliva, dove i numeri messi nei registri contabili erano completamente sganciati dalla realtà tanto che, la relazione degli esperti aveva «escluso radicalmente la possibilità dei fondi in questione di raggiungere i picchi di produzione indicati nelle domande». Un impero finanziario capace di gestire milioni di euro, che transitano lungo un gioco di scatole cinesi create ad uso e consumo del gruppo Giovinazzo. Almeno sino a ieri, quando gli uomini delle fiamme gialle di Palmi e di Taurianova, hanno posto i sigilli a sette, tra i gioielli, della holding della truffa. VINCENZO IMPERITURA v.imperituras@calabriaora.it


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operazione “on the road” la novità

Arriva l’associazione mafiosa per gli stranieri CATANZARO «Siamo davanti a una delle prime ordinanze di custodie cautelari che in Italia si occupa di associazione mafiosa straniera dopo la modifica del 416 bis del codice penale. In questo caso, però, abbiamo l’ulteriore novità che consiste nel fatto che il reato di associazione mafiosa viene contestato a cittadini italiani e stranieri che operavano per gli stessi interessi». Il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli, nel corso della conferenza stampa di ieri, sottolinea come tutta «l’attività criminale sia stata svolta in perfetto accordo con i clan della ’ndrangheta attivi nel comprensorio lametino. Il meticoloso e rapido lavoro dell’ufficio Gip del tribunale ha poi consentito di arrivare a risposte così efficaci in tempi strettissimi». Un concetto ribadito anche dal questore di Catanzaro Vincenzo Roca: «Si è dimostrato - ha detto - che quando svolgi attività criminali sul nostro territorio devi avere un collegamento con la criminalità organizzata». Secondo il questore, l’operazione “On the road” «si rivela di importanza stra-

CATANZARO Per poter incassare mazzette, da cittadini connazionali, hanno agito con la “benedizione” delle cosche del Lametino. Non poteva essere altrimenti. Solo così un sodalizio criminale composto da ucraini e calabresi è riuscito per oltre sei anni a mettere su un vero e proprio business legato alle estorsioni. Dodici le richieste di custodia cautelare da parte della procura antimafia del capoluogo, dieci quelle concesse dal gip Abigail Mellace, al momento sei le persone fermate sul territorio nazionale. Altre quattro sono attualmente ricercate: secondo gli agenti della squadra mobile di Catanzaro con ogni probabilità si trovano fuori dal Paese. A tutti i fermati, gli inquirenti contestano - a vario titolo - l’associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e detenzione illegale di stupefacenti. In pratica, la banda criminale imponeva il pizzo agli autisti dei pullman che facevano la spola tra la Calabria e l’Ucraina. E c’è di più: la squadra mobile ha motivo di ritenere che, sulla stessa direttrice, si sia sviluppato anche un traffico di armi. In questo senso, però, gli investigatori non sono riusciti a intercettare alcun carico. Nel corso della conferenza stampa in questura, i pm dell’Antimafia del capoluogo e gli investigatori della mobile spiegano come il “meccanismo” fosse ormai collaudato, organizzato da Matteo Vescio, 29 anni di Lamezia Terme,

Cosimo Berlingieri

tegica e testimonia l’ottimo raccordo tra polizia giudiziaria e autorità giudiziaria, un punto forte in questa provincia che ci permette di stare più tranquilli». Il procuratore capo del capoluogo Antonio Vincenzo Lombardo spiega quindi come «sia la richiesta di custodia cautelare da parte della procura che gli ordini di carcerazione emessi poi dal gip siano pregevoli. In questo caso è stata riconosciuta una doppia associazione, una mafiosa e una ordinaria. Gli ucraini e gli italiani hanno creato una simbiosi davvero perfetta - ha aggiunto il procuratore - e questa operazione deve dare fiducia ai cittadini ucraini che vengono in Italia per lavorare onestamente. Siamo quindi felici per il colpo assestato a questo tipo di sodalizio criminale che aveva trovato spazio nel comprensorio di Lamezia Terme». Poi, a proposito della brillante operazione coordinata dalla Dda e condotta dalla squadra mobile, Lombardo torna a battere su un tasto importante: «I tempi della giustizia - afferma il procuratore di Catanza-

ro - devono essere sempre così rapidi, il problema è che servono le risorse». Il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti ricorda poi che l’operazione, conclusa all’alba di ieri con l’esecuzione dell’ordinanze di custodia cautelare, è partita «da una segnalazione anonima giunta circa un anno fa e che ha permesso di avviare le indagini. Un’attività svolta essenzialmente sulle strade, con l’ausilio di video riprese e intercettazioni telefoniche e ambientali nel corso delle quali sono emersi i diversi interessi malavitosi del gruppo criminale, ma anche i ruoli ricoperti da ognuno». Il dirigente della Mobile fa riferimento poi «al caso della fidanzata ucraina di Matteo Vescio, la quale traduceva le minacce e le richieste estorsive ai suoi concittadini. A un certo punto - afferma Ruperti - si è anche rischiato lo scontro con altri cittadini ucraini che volevano interessarsi all’affare, ma proprio l’influenza delle cosche calabresi ha evitato lo scontro. Il gruppo, tra l’altro, godeva anche di favori, come nel caso del gestore di un’agenzia funebre coinvolto nell’operazione e che aveva fornito alla banda schede telefoniche intestate a defunti». i.g.

TANGENTI sulla tratta

Italia-Ucraina

La gang agiva con la benedizione delle cosche lametine

Chiedevano da 100 a 200 euro per ogni viaggio di merci e passeggeri persona già nota alle forze dell’ordine e ritenuta vicina alla cosca Iannazzo. Vasyl Koval, cittadino ucraino residente a Maida, di 28 anni, secondo

Matteo Vescio

quanto emerso nell’indagine, si sarebbe invece occupato della gestione pratica degli affari. Un’inchiesta che i vertici della Dda hanno denominato “On the road”, proprio perché è sulla strada che si consumavano le attività estorsive da parte del sodalizio. tappe obbligate e pestaggi Cerchiamo di capire come

Ugo Bernardo

funzionava il “programma” criminoso. La rapidità negli accertamenti non comune ha permesso ai poliziotti della squadra mobile, guidati da Rodolfo Ruperti, di appurare come l’obiettivo del gruppo era il mercato esistente tra le due nazioni, nello specifico tra il comprensorio Lametino e l’Ucraina. Indumenti, generi alimentari più volte mensilmente arrivano a Lamezia e a

Catanzaro, provenienti dal Paese dell’ex Unione Sovietica. Dodici, anche quindici passaggi al mese. Capitava allora che gli arrestati individuassero gli autisti ucraini degli autobus e dei camion all’interno dei quali arrivava la merce, imponendo loro il pagamento della classica mazzetta. Due le tappe obbligate, piazza D’Armi a Lamezia e il piazzale dinanzi al Benny hotel a Catanzaro. A ogni passaggio, si chiedevano cifre comprese tra i cento e i duecento euro. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Mellace, analizzando i ruoli di Vescio e Koval, si legge come «al fine di realizzare il programma associativo, con minacce esplicite o implicite di ritorsioni e con violenza consistita in veri e proprio pestaggi ai danni della vittima, costringevano […], autista di nazionalità ucraina, a corrispondere loro indebitamente

Nadiya Tymofiy

Nataliia Gordiichuk

la somma di 175 euro per ogni viaggio di trasporto merci e passeggeri effettuato sulla tratta Italia-Ucraina …». Nel disegno criminale non mancava poi il «cosiddetto “palo” dell’organizzazione» che - è scritto nell’ordine di carcerazione del tribunale - controllava «i movimenti degli autisti estorti, riferendone arrivi e partenze, nonché agevolando gli appartenenti all’organizzazione a eludere i controlli delle forze dell’ordine». Il sodalizio criminale, secondo quanto accertano gli agenti della mobile, era poi in grado di far giungere in Italia cittadini ucraini con documenti rumeni, consentendo così di trasformare le persone di origini ucraine in cittadini comunitari. Nell’operazione, oltre a Matteo Vescio e Vasyl Koval, in manette sono finiti anche Cosimino Berlingieri, 32 anni di Lamezia Terme, che risponde per alcuni episodi di droga; Nataliia Gordiichuk, 34 anni, ucraina residente a Lamezia Terme; Nadiya Tymofiy, 49 anni, ucraina domiciliata a Lamezia; Larysa Furkulitsa, 38 anni, anche lei cittadina ucraina che vive a Lamezia. Agli arresti domiciliari va invece Ugo Bernardo Rocca, 26 anni, di Lamezia Terme. Quattro persone sono al momento ricercate, oltre allo stesso Koval, anche Fedir Andriiesh, detto Igor, 32 anni ucraino domiciliato a Lamezia; Oleg Deulia, 26 anni, cittadino ucraino residente a Lamezia e Ivan Furkulitsa, ucraino domiciliato a Lamezia Terme. IVANO GRANATO i.granato@calabriaora.it

Larysa Furkulitsa


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Le sim intestate ai morti per il boss degli ucraini Così Vescio e gli altri comunicavano senza essere intercettati È solo la punta dell’indagine-icerberg sulla faida lametina

ARRESTO Larysa Furkulitsae, anche lei cittadina ucraina che vive a Lamezia. Sono in tutto sei le persone fermate, altre quattro persone sono al momento ricercate

CATANZARO Erano passati al Crea- legge? Perché, ad un certo punto, Matteo tore, ma loro - disgraziati ed ignari - ser- Vescio ed i suoi malandrini ucraini, è con vivano ancora al mondo dei vivi dediti al le schede dei morti che avevano iniziato crimine. Chi le esequie le aveva organiz- a comunicare. Almeno questo è ciò che zate, in fondo, conservava ancora qual- emerge dall’ordinanza di custodia cauteche loro documento: bastava consegnar- lare a loro carico vergata dal gip Abigail lo al malacarne che aveva bisogno di Mellace. Era gente - si legge negli atti del pm tiun’utenza insospettabile per curare i suoi affari senza correre il rischio di essere in- tolare delle indagini Simona Rossi - che tercettato. Così il malacarne si recava al nella malavita organizzata ci stava mani negozio di telefonia, acquistava qualche e piedi e che alla vigilia di una nuova cellulare vergine e si faceva attivare una guerra di mafia, tra le famiglie lametine a nuova sim, intestata a chi se n’era anda- pax ormai violata, si sentiva quei «cornuti» - così li definivano to ormai da un pezzo. delle forze dell’ordine Astuta l’idea, in fondo Il gestore sempre addosso. Avevaa chi mai sarebbe venuto dell’agenzia no ragione, perché gli in mente di intercettare funebre forniva agenti della Squadra moutenze di persone defundi Catanzaro erano te, soprattutto miti anziai documenti per bile sempre lì, solo che non li ni che in vita nessun guapoi attivare le sim vedevano. Erano lì perfiio avevano avuto con la

no mentre le utenze di «qualcuno che ci di droga che Mascaro, assieme ad un puzza» Matteo Vescio le commissionava, uomo della famiglia Iannazzo di Sambiamentre Francesco Costantino Mascaro, se, avrebbe inteso mettere in piedi con un l’impresario funebre, forniva i documen- canale d’approvvigionamento in Africo. ti necessari ad intestarle ed a renderle in- Sorprendentemente loquace, Vescio parsospettabili. Per il resto bastava un’ulte- lò anche di cavalli di ritorno, di supposti riore discreta attività di pedinamento e favori elargiti da Mascaro ai Iannazzo e di riscontro; così sapevano quale morto in- danneggiamenti a scopo estorsivo. Dopo tercettare per conoscere i fatti dei vivi sot- quell’interrogatorio si dileguò riparando in Ucraina, il Paese dei t’inchiesta. presunti scagnozzi Vasyl I due, d’altro canto, è Mascaro e Fedir Andriiesh, emerso nel corso delle incommissionava Koval il faccendiere ed il picdagini condotte dagli agenti del vicequestore delitti e Vescio li chiatore dell’associazione straniera» sgoaggiunto Rodolfo Rupereseguiva dietro «mafiosa minata la notte scorsa. ti, avevano anche altri ticorrispettivo Lì c’è rimasto qualche pi di rapporti «delinmese, poi il rientro in Itaquenziali». Mascaro - si apprende in particolare dalle intercetta- lia. Gli investigatori, però, sapevano che zioni - avrebbe commissionato diversi era intenzionato a tornarsene sul Mar Neepisodi delittuosi, Vescio dietro corrispet- ro per restarci a lungo. Così, grazie alla rativo li eseguiva. Il primo, ad esempio, pidità del gip Mellace, hanno ottenuto la avrebbe pagato mille euro al secondo per misura restrittiva necessaria per manteun atto intimidatorio perpetrato il 25 no- nerlo in Italia, altrimenti sarebbe stato vembre 2010 a Lamezia Terme, proprio tra gli attivamente ricercati all’estero. mentre Nicola Gualtieri, ventinovenne Matteo Vescio, appena ventinovenne, oripregiudicato poi spirato il successivo 16 ginario di Soveria Mannelli ma residente dicembre, cadeva in un agguato. E’ un a Lamezia, è una figura chiave, per queepisodio che lo stesso Vescio, interroga- sta ma anche per altre indagini. Al momento viene posto a capo di to dalla Squadra mobile subito dopo il fatale ferimento di Gualtieri, non esitò ad un’organizzazione mafiosa con accoliti ammettere. Ma ciò «costituisce l’oggetto stranieri, elemento di raccordo tra la madi un separato procedimento». Perché la ucraina e la ’ndrangheta lametina. Rel’inchiesta “On the road”, di fatto, s’inse- gista di estorsioni, minacce e ritorsioni. risce in un più articolato compendio inve- Indagando su di lui, però, gli inquirenti stigativo che riconduce il pm Rossi, il dot- iniziano a delineare uno scenario di fontor Ruperti ed i poliziotti catanzaresi fino do più vasto ed inquietante, a cominciaall’origine dell’ultima guerra di mafia de- re dai nuovi equilibri ’ndranghetistici in una delle zone più calde della città della flagrata a Lamezia Terme. Personaggio particolarmente interes- Piana ripiombata nell’incubo della guersate, dal punto di vista investigativo, Ve- ra di mafia. scio. Messo sotto torchio dopo l’agguato PIETRO COMITO a Gualtieri, riferì anche di presunti traffip.comito@calabriaora.it

dal possesso di armi alla falsificazione di documenti

Qualcuno rivelò l’esistenza dell’inchiesta CATANZARO “On the road” apre sunti uomini infedeli dello Stato. Uoautentiche autostrade investigative. mini delle forze dell’ordine che, grazie Non solo per capire le nuove dinami- all’aggancio offerto da una donna, che delinquenziali nelle zone di Lame- avrebbero spifferato l’esistenza di zia sottoposte al controllo delle storiche un’indagine a carico di alcuni tra i sogcosche Iannazzo e Gualtieri. Ci sono ar- getti arrestati o che, in altre circostanmi micidiali delle quali gli indagati in- ze, anche dietro compenso, sarebbero tercettati affermano candidamente di stati in grado di sistemare certe questioni soprattutto «a essere in possesso. Si Reggio». parla di estorsioni e Un’intercettazione danneggiamenti, e non gli infedeli captata dagli agenti solo contro i malcapitadel vicequestore agti autisti ucraini. Si pardello stato giunto Rodolfo Rula anche di traffici di esAvrebbero perti, l’8 luglio 2010 a seri umani come pure di spifferato partire dalle 15.58, è falsificazione di documenti per “legalizzare” l’inchiesta e dietro emblematica. In auto parlano Matteo Vela presenza in Italia di compenso scio ed il soldale Vasyl clandestini che avrebbeKoval: «Tutti hanno ro assunto identità e dasistemavano amici - dice Vescio ti anagrafici romeni, alcune questioni vedi Larissa (Larysa quindi comunitari. Ma Furkulitsa, trentasetsi parla anche di pre-

tenne ucraina destinataria di misura cautelare) che ha detto che lei i soldi li dà ad un marescialo dei carabinieri e di finanza. Larissa lei lo ha detto a me. Hai problemi tu a Reggio, chiama me e non ti preoccupare… Che lei conosce…». Forse millantavano, è probabile. Resta però il fatto che Vescio, appena quattro giorni prima, parlando proprio con Larissa, riferisce alla donna di «poter contare, all’interno del Commissariato di Pubblica sicurezza di Lamezia Terme - si legge nell’ordinanza del gip Mellace - sulla “collaborazione” di “un’amica”, di nome “Omissis”, la quale come già verificatosi in passato per altre vicende, lo aveva informato delle indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, precisando che ad essere indagato per estorsione era solo il Koval, atteso che il predetto era stato inquadrato dalle telecamere

piazzate dalla polizia presso il Benny Hotel di Catanzaro». L’annotazione immediatamente successiva viene sottolineata dal gip: «Effettivamente, alla data in cui avveniva la conversazione in esame, il procedimento in oggetto annoverava, quale unico indagato Koval Vasyl, monitorato dalla pg con strumenti di ripresa visiva dinnanzi al Benny Hotel di Catanzaro». p.c.


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Dramma sull’A3: la Procura di Palmi apre un’inchiesta

ANGELI Le sorelline Lucia e Patrizia Ciardella, morte entrambe a causa del tragico incidente sull’autostrada A3, nel tratto compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. Nell’impatto sterminata un’intera famiglia siciliana: il bilancio della tragedia è di cinque vittime

Sequestrati i mezzi coinvolti nello scontro Migliorano le condizioni della Laurendino COSENZA La dinamica dell’impatto - drammatico non è ancora chiarita. E per gli uomini del vicequestore Pasquale Ciocca, comandante della Polizia stradale di Vibo Valentia, non sarà semplice enuclearla. Perché del Suv Hyunday Tucson a bordo del quale viaggiava la famiglia palermitana sterminata lungo l’asfalto freddo dell’A3 è rimasto solo un ammasso di lamiere. nessun testimone Non ci sarebbero testimoni oculari dell’impatto, nessuno che possa fornire agli inquirenti una “versione terza” sulla dinamica dell’incidente: gli unici che potranno raccontare al pm Andrea Papalia, della Procura di Palmi, cosa sia esattamente accaduto intorno alle ore 15 di martedì nel tratto compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, sono l’autista del Tir coinvolto nello scontro, il 31enne F. S., di Maratea, e Antonella Laurendino, 25 anni appena, unica superstite dello scontro. Il camionista lucano potrà aiutare gli inquirenti quando si riprenderà dallo stato di choc in cui è ricadu-

DRAMMA Gli agenti della Polstrada di Vibo Valentia sul luogo della tragedia to subito dopo lo scontro; la donna palermitana, probabilmente, no. Perché a partire dall’altro ieri tenterà - consapevolmente o inconsapevolmente - di rimuovere volti, rumori, urla, angosce, sen-

sazioni provate nel corso dell’impatto mortale. Ha perso due figlie - una di 8 anni e l’altra di venti mesi - un fratello e la mamma, Antonella Laurendino. Li ha persi tutti d’un tratto, senza avere il

tempo di comprendere cosa sia esattamente accaduto. Lei sta bene, e non dovrebbe correre pericolo di vita. Ma la sua esistenza è ormai segnata in maniera indelebile e drammatica.

le reazioni

E’ polemica sulla sicurezza Un coro di proteste si leva contro «l’autostrada della morte» COSENZA E’ un coro di prote- che sfrecciano sulla stessa carregsta unanime quello che si solleva al- giata ma in direzioni opposte, a pol’indomani dell’ennesima strage chi centimetri l’una dall’altra. In sulla Salerno-Reggio Calabria, or- queste condizioni basta un attimo mai da molti ribattezzata come per andare incontro alla tragedia. Adesso, però, la Ca«l’autostrada della labria si indigna e morte», che ieri ha reagisce. Il più duro mietuto cinque vitdenuncia è il segretario regiotime, tra le quali nale del Pdci, Midue sorelline di otall’orizzonte Tripodi, to e due anni, e la I Comunisti italiani chelangelo che chiama direttaloro madre. Al cenpronti a denunciare mente in causa tro delle polemiche l’Anas ed i contrala mancanza di sii massimi vertici enti dei vari macrocurezza, soprattutAnas per il ritardo lotti quali correto nei tratti in cui si sponsabili degli inviaggia a doppio nei lavori di cidenti per non senso di circolazioammodernamento avere munito le ne a causa dei lavocorsie di marcia deri di ammodernagli idonei strumenmento in corso, messi sotto accusa per la loro lentez- ti di sicurezza. Una denuncia che za. Come quello tra Mileto e Rosar- Tripodi non intende lanciare solo no, dove ieri un Suv con una fami- sulla stampa, tanto che il partito ha glia palermitana a bordo ha centra- già dato mandato ai propri legali di to frontalmente un tir per poi finire preparare un esposto denuncia da sotto la fiancata. Sulla A3 ci sono presentare alla magistratura contro decine e decine di chilometri in que- il presidente dell’Anas Ciucci, il diste condizioni con auto e camion rettore, e funzionari dell’Azienda ed

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i contraenti generali. E di «concorso morale» dell’Anas in omicidio colposo plurimo parla anche un esponente del centrodestra calabrese, il presidente della prima commissione del Consiglio regionale Giuseppe Caputo, del Pdl, che sottolinea «l’eccessiva e vergognosa lentezza» dell’Anas nell’avanzamento dei lavori e propone, intanto, lo studio di «percorsi alternativi per i camion e per le autovetture». Il segretario generale dell’Adiconsum Cisl, Romolo Piscioneri, «indignato» per la strage di ieri, punta il dito con i tanti chilometri oggetto di lavori che finiscono per stressare i conducenti costretti ad un surplus di attenzione per così tanto tempo. Ad inasprire gli animi c’é anche la proposta di istituire il pedaggio per il transito sulla A3. I Giovani dell’Udc calabrese parlano senza tanti giri di parole di «una presa per i fondelli tanto evidente quanto avvilente» e invocano dal Governo «prima i servizi poi il pedaggio». Alessandro Sgherri (Ansa)

il tragitto Lei e i familiari stavano rientrando da Milano. Ma avevano fatto tappa nel Cosentino. A Paola. Volevano rendere visita a un congiunto rinchiuso nel complesso penitenziario. Ma non ne hanno avuto la possibilità per problemi burocratici legati alla mancata autorizzazione - che forse avrebbero dovuto richiedere con maggiore anticipo. S’erano rimessi in autostrada da quasi due ore quando s’è verificato lo scontro che non ha dato loro scampo. A perdere la vita sono stati Francesco Laurendino, le nipotine Lucia e Patrizia Ciardella, la mamma Patrizia Cirlincione e il 22enne Gianluca Riolo. Tutti di Palermo e tutti residenti al quartiere Sperone tra le cui stradine, l’altra sera, appresa la notizia della tragedia, sono si sono succedute scene di disperazione da parte di parenti delle vittime, amici e semplici conoscenti. Il dramma ha infatti toccato tutti. E nessuno è rimasto insensibile di fronte a una tragedia di queste proporzioni. Numerosi sono stati infatti gli appelli agli amministratori pubbli-

ci di Palermo affinché la famiglia interessata alla sventura non venga lasciata sola ma assistita e aiutata a intraprendere un nuovo percorso di ritorno a un’esistenza normale. le indagini A tentare di fare luce sulle cause del tragico scontro saranno gli agenti della Polstrada di Vibo Valentia, chiamati ad agire sotto le direttive della Procura di Palmi. Il pm Andrea Papalia ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente incaricando il medico legale di eseguire gli esami sulle salme delle vittime ed, eventualmente, approfondire sotto l’aspetto strettamente scientifico attraverso l’esecuzione di un esame autoptico sui corpi straziati dei componenti della famiglia siciliana. L’autista del tir potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati, ma a sua tutela. Del resto, l’alcol test e i controlli relativi alla eventuale assunzione di sostanze stupefacenti hanno dato tutti quanti esito negativo. PIER PAOLO CAMBARERI pp.cambareri@calabriaora.it


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E il Pd non smette di litigare Critiche da Guccione, Censore e Franchino. Il gruppo regionale li bacchetta Mentre in ogni parte d’Italia il Pd si lecca i baffi per i successi ottenuti e anche per quelli ottenuti dagli altri, in Calabria il medesimo partito continua a litigare non pago delle legnate ricevute. L’ultima querelle muove da una comunicato congiunto a firma dei consiglieri regionali Carlo Guccione, Bruno Censore (nelle foto), e Mario Franchino nel quale, fra l’altro, si legge: «C’è l’esigenza di dare una svolta al ruolo e alla funzione del gruppo regionale del Pd, dando vita ad una opposizione forte ed efficace contro il governo regionale di Scopelliti attraverso il rilancio di una iniziativa unitaria tra tutte le forze del centrosinistra di concerto con le rappresentanze politiche e istituzionali, con le forze economiche e sociali che esprimono una domanda di reale cambiamento in Calabria». La nota continua: «No, il Pd e il centrosinistra non faranno alcuno sconto a Scopelliti e al suo governo. Si apre una pagina nuova con un nuovo protagonismo. Le forze di opposizione debbono farsi carico di una forte ed innovativa proposta, a tale scopo si è deciso di dare mandato al coordinatore provinciale Villella, affinché di concerto con il commissario regionale Musi si dia vita nei prossimi giorni ad una iniziativa che impegni l’intero partito regionale e tutte le sue rappresentanze politiche ed istituzionali che in uno sforzo unitario possono contribuire

ad avviare quel cambiamento di fase necessario alla Calabria». Altrettanto dura la risposta in una nota a firma “del gruppo del Pd alla Regione”: «A beneficio di quanti, strumentalmente, fingono di aver perduto la memoria, in una precedente nota è stato già comunicato che i funzionari addetti sono stati incaricati di raccogliere tutta la documentazione inerente il lavoro svolto dal gruppo regionale del Pd: le proposte di legge, le inter-

giochi fatti

Comune di Reggio, giunta stravolta Nomi ripescati e partiti minori fuori Arena incontra i partiti della maggioranza e stravolge la giunta quasi ultimata nella giornata precedente. I malumori suscitati dal possibile siluramento di alcuni protagonisti del modello Reggio hanno avuto il loro effetto. Minasi, Plutino e Vecchio ieri si erano affannati a precisare che non erano per nulla preoccupati, né sul piede di guerra. Infatti due di loro tre sono stati ripescati sul filo di lana dal sindaco. E anche l’Udc, finito nel fuoco di fila del Pdl e dei partiti minori, potrebbe subire un ridimensionamento, non nel numero di postazioni, che rimangono due, ma nelle deleghe. Il vicesindaco che doveva essere centrista potrebbe essere, invece, l’esterno e coordinatore cittadino del Pdl Luigi Tuccio. Per il resto: altri due vanno al Pdl e sono Demetrio Berna e Tilde Minasi che scalza la Falcomatà. Vecchio sarà recuperato come presidente del Consiglio. Due le caselle per l’Udc: si tratta di Demetrio Porcino e Giuseppe Nociti. Altro cam-

bio nel drappello dei più piccoli. Nessuno spazio né per i Popolari liberali, né per il movimento Pace. A vantaggio della Scopelliti presidente che aumenta a 2 il numero dei propri assessori: Pasquale Morisani e Paolo Anghelone. Completano il quadro Walter Curatola per Reggio Futura e Giuseppe Martorano per il Pri. Il leader nazionale del Pri Francesco Nucara ha fatto valere tutto il suo peso e ha blindato una posizione per il suo partito sia al Comune che alla Provincia. Stamattina Arena annuncerà la giunta in conferenza stampa. Scopelliti sembrerebbe riuscito a salvare capra e cavoli. Avrà una giunta zeppa di protagonisti del modello Reggio, ha dato un ulteriore puntello all’accordo con Trematerra e ha accontentato l’amico di sempre Nucara. I mal di pancia dei piccoli e le istanze di rinnovamento della giunta ventilate negli scorsi giorni sono dettagli che presto saranno dimenticati. ric. trip.

reggio/2

Il Polo civico: non chiamateci ex All’orizzonte un gruppo a Palazzo Campanella REGGIO Il Polo civico proseguirà l’impegno politico assunto durante l’ultima campagna elettorale traducendolo in attività di controllo e proposta all’interno di Provincia e Comune. Ieri Pietro Fuda, Pasquale Tripodi e Peppe Bova hanno incontrato i cronisti per ribadire la propria autonomia rispetto a centrodestra e centrosinistra. «Non chiamateci più ex di qualcosa – ha ammonito Bova – saremo presenti con le nostre idee negli enti in cui siamo stati eletti e ci confronteremo sui problemi reali della gente. La nostra iniziativa è guardata con interesse in tutte le province calabresi e anche in consiglio regionale insieme a Tripodi sapremo essere punto di riferimento per il nostro movimento». Primo preambolo alla possibile costituzione di un gruppo nuovo in consiglio regionale in attesa di ulteriori schiarite a livello nazionale. Le recenti dichiarazioni di Casini su possibili alleanze con la sinistra alle prossime politiche potrebbero essere foriere di nuovi e ulteriori sviluppi sia in casa Udc che all’interno delle altre forze moderate. «Dichiarazioni che rendono ancora più incomprensibile le posizioni

del partito in Calabria» è tornato a dire l’ex capogruppo Udc Pasquale Tripodi. «In ogni caso il nostro intento è quello di evitare confusione sul nostro ruolo. Per questo vogliamo chiarire sin da subito che il nostro atteggiamento si misurerà con il confronto sui fatti, sugli atti, senza pregiudizio di schieramento partitico o politico». Fuda, dal canto suo, ha evidenziato come «ci siano aspettative nella società calabrese e reggina che ci impegnano per il consenso elettorale ricevuto. In Calabria ci sono problemi irrisolti per responsabilità della destra e della sinistra, a partire da Gioia, dalle risorse idriche, che bisogna affrontare, così come i ritardi di pagamento degli enti alle imprese, solo per fare degli esempi, su cui chiederemo conto senza fare ostruzionismi di maniera. Voglio dire: perché il cantiere della diga sul Menta è bloccato dal 2010 e nessuno ne discute? Vogliamo conoscerne i motivi, anche alla luce del recente risultato referendario. Così come vogliamo conoscere i programmi dell'Anas, dello Stato, sugli interventi per la 106 ionica, opere finanziate che però nessuno sa perché non partono». (ric. trip.)

l’appuntamento

Attività produttive, a Lamezia “Un anno insieme” LAMEZIA TERME Sabato, alle 11, nella sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, il governatore Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi (nella foto) presenteranno “Un anno insieme”, una iniziativa riguardante l’at-

tività gestionale svolta dal dipartimento delle Attività produttive con l’illustrazione delle misure per lo sviluppo predisposte dall’assessorato. Presenti i dirigenti Maria Grazia Nicolò e Marco Aloise. L’incontro sarà moderato da Piero Sansonetti, direttore di CO.

rogazioni e le mozioni; il testo integrale di tutti gli interventi svolti in aula; la sintesi dei lavori dei numerosi convegni tematici». Che continua: «È inaccettabile che perplessità sull’attività del gruppo, prontamente strumentalizzate sulla stampa, vengano avanzate da due consiglieri regionali (di uno dei due è ancora vivo il ricordo delle gesta compiute da segretario regionale del Pd) che non hanno mai partecipato alle numerose riunioni di

gruppo, alle iniziative pubbliche promosse dallo stesso gruppo e che, con interventi in consiglio e sulla stampa hanno fatto di tutto per indebolire, nella forma e nella sostanza, l'azione del gruppo regionale del Pd dal punto di vista istituzionale e politico. Dispiace vedere associato in questa iniziativa Mario Franchino che in tutte le riunioni di gruppo ha dato il proprio contributo ed ha sostenuto l’esatto contrario». (br. gem.)

guerra tra modelli

L’insofferenza crescente del centrodestra sudista CATANZARO Reggio Calabria si trova tra Macerata e Bagheria. Ma solo geograficamente perché politicamente la città della Fata Morgana si colloca in un altro emisfero. I commentatori politici che frequentano il Transatlantico hanno intensificato il punto di osservazione su Pierferdinando Casini dope le sberle prese da Berlusconi e Bossi negli ultimi tempi. Ricavando l’impressione che un qualcosa di più intrigante possa nascere tra l’Udc e il Pd. A confermare questa tesi ci sarebbe un paradigma modellistico. “Il modello Macerata” e “Il modello Bagheria”. Alla provincia di Macerata di recente ha vinto il candidato Tonino Pettinari (che fra l’altro è il segretario regionale delle Marche) alla guida di una coalizione Pd-Udc-Idv-Api. Nella città siciliana che ha dato i natali a Renato Guttuso e Peppuccio Tornatore ha vinto al ballottaggio, sul candidato del ministro Romano, l’esponente dell’Udc Vincenzo Lo Melo con l’appoggio del Pd. Insomma, gli alambicchi del laboratorio Udc-Pd fumano. La stessa cosa non si può dire in Calabria. L’alchimia c’è, ma riguarda l’accoppiata Pdl-Udc. Un’anomalia? Oppure un modo diverso di interpretare la congiuntura politica? Ma – questa è la domanda – l’anomalia calabrese, posto che lo sia, quanto durerà? Durerà, forse parecchio perché il sodalizio tra Scopelliti e Trematerra è di acciaio. C’è, tuttavia, un ma. Anzi due. A Reggio Calabria e Crotone si sono aperte delle crepe con le vicende Tripodi e Bianchi. Basta il Carglass per ripararle? L’altro “ma” riguarda il cosiddetto “Modello Reggio” (che in subordine si può definire “Modello Calabria” o “Modello Cosenza”) che avrebbe potuto e dovuto, secondo i desiderata del centrodestra calabrese, estendersi oltre regione, mutuando ad altre realtà nazionali un sistema di virtuosità amministrativa. Al punto da farne un laboratorio politico. Gli stravolgimenti delle elezioni e dei referendum hanno un po’ cambiato l’angolo di visuale. Ancora ieri Francesco Bei, notista parlamentare di Repubblica, raccoglieva da Francesco Nucara la seguente esternazione: «Se la Lega torna alla carica con questa cazzata dei ministeri al Nord, Berlusconi cade. Punto. È meglio che il Cavaliere si dimetta prima, altrimenti io e mezzo Pdl del Sud gli votiamo contro». Dalla Lega Nord alla Lega Sud il passo è breve. È nato, e cerca di svilupparsi, il partito del Sud di Gianfranco Micciché che in Calabria ha come suo riferimento politico Alberto Sarra, sottosegretario della giunta Scopelliti. E ancora ieri Fabio Martini su La Stampa sosteneva che l’ex finiano Adolfo Urso si starebbe avvicinando a Miccicché. E Urso e Sarra sono grandi amici, insieme da quando erano in An (vedi foto). Insomma, secondo le indiscrezioni del giornale torinese si starebbe creando una grande area parlamentare – scrive Martini – «con le truppe sudiste di Gianfranco Micciché, i delusi del Gruppo dei responsabili (anche Elio Belcastro? ndr) e alcuni deputati del Pdl, vicini a Gianni Alemanno e ad Altero Matteoli». D’altra parte Adolfo Urso scrive nella copertina della sua rivista, “Charta minuta”: Change. Con le immagini sfuocate di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Umberto Bossi e Pierferdinando Casini. Dunque, un’ulteriore opzione che, però, non collimerebbe col “Modello Reggio” se è vero che Maurizio Gasparri, primo sostenitore di Giuseppe Scopelliti, si fa scudo umano del Cavaliere. Come si vede, una situazione complessa e complicata dove ognuno gioca la sua partita. “Di doman non c’è certezza”. Bruno Gemelli


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Por, l’ottimismo della Regione Scopelliti: entro il 2012 saremo in grado di impegnare il 90% delle risorse «Il Comitato di sorveglianza ci ha dato l’ok Sul Porto l’Ue ci ha sollecitati»

REGGIO CALABRIA

Ottimismo a Palazzo Campanella in merito all’attuazione degli investimenti del Por 2007-13 e delle possibilità future per la Calabria di effettuare un’efficace programmazione per il periodo successivo di finanziamenti europei che andrà dal 2007 al 2020. Il governatore Scopelliti e l’assessore al Bilancio e alla Programmazione europea si sono mostrati molto soddisfatti per l’esito del confronto avuto con il Comitato di sorveglianza sull’attuazione del Por. L’abituale appuntamento di confronto e verifica, giunto alla sua quarta edizione, si è svolto ieri mattina nella sala Giuditta Levato di Palazzo Campanella. La riunione operativa è stata aperta da Scopelliti ed ha registrato la partecipazione del presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, dell’Autorità di gestione del Por Calabria Anna Tavano, dei dirigenti generali dei dipartimenti regionali e dei rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Finanze, dell’Ambiente, oltre alle varie rappresentanze degli enti locali, dei sindacati e delle associazioni. Al termine dei lavori del Comitato, Scopelliti e Mancini, all’interno degli uffici del presidente della giunta, hanno incontrato i cronisti per un focus sul lavoro svolto in mattinata. «I risultati emersi dal Comitato di sorveglianza certificano che il nostro lavoro è stato

credito d’imposta

De Rose: bene l’emendamento di Occhiuto «Si tratta di un risultato molto importante perché si muove nella logica di una più moderna dinamica di incentivazione automatica legata all’innovazione e alla competitività», questa la valutazione resa da Umberto De Rose, presidente di Fincalabra, in sede di commento all’approvazione dell’emendamento proposto da Roberto Occhiuto, vicepresidente della commissione Bilancio, e recepito dal Governo. L’emendamento prevede il riconoscimento di quote di credito d’imposta a supporto degli investimenti in innovazione nel Sud, attraverso l’utilizzo di fondi Ue già nella disponibilità delle regioni meridionali ma destinati al disimpegno automatico, a causa dei noti ritardi di spesa delle stesse regioni.

senza dubbio efficace – ha esordito il governatore -. Posso affermare che entro il 2012 saremo in grado di impegnare il 90% delle risorse comunitarie e, nel contempo, istituiremo un tavolo di lavoro aperto al contributo di studiosi ed istituzioni per analizzare le criticità che hanno finora pesato sul Por 2007-13 con l’obiettivo di tesaurizzarne i limiti ed evitare, per il futuro, di ricadere negli stessi errori». Scopelliti non vuole alzare il livello della polemica con l’amministrazione precedente, ma alcune cose le ha volute precisare. «Solo per fare un esempio: con il Por 2007-13, siamo riusciti a partire solo nel 2009 con i bandi. Ritardi che non possiamo più permetterci se vogliamo realizzare le grandi opere». In tal senso il governatore ha evidenziato come tutto sia già pronto per la realizzazione della Gallico-Gambarie, della metropolitana di superficie Rende-Cosenza e quella di Catanzaro. «Le risorse ci sono, adesso spetterà agli enti locali predisporre i bandi».

Sulla crisi del porto di Gioia il governatore ha ammesso il richiamo della Commissione europea sulla necessità di accelerare sul rilancio dell’infrastruttura. «In otto mesi non potevamo certo fare tutto - ha detto Scopelliti – ma alla Commissione abbiamo spiegato che i ritardi sulla logistica non hanno nulla a che vedere con la decisione della Maersk di lasciare lo scalo. Sono le accise, i vincoli europei e le tasse di ancoraggio elevate che fanno preferire altri scali fuori dall’Ue. Sicuramente – ha proseguito Scopelliti – dovremo accelerare sul rilancio della logistica, utilizzando il retroporto, su cui vi è grandissima attenzione da parte di operatori nazionali ed internazionali, con l'impegno dell'Autorità portuale ad aprire la “gateway” di collegamento con l'area portuale, fin dal prossimo ottobre, rompendo così l'isolamento tra la grande infrastruttura ed il resto del territorio». All’assessore Mancini il compito di fornire dati e cifre sull’avanzamento della spesa

e dell’impegno di spesa comunitaria. «L’anno scorso – ha detto Mancini - subito dopo il nostro insediamento, ci dissero di fare in fretta, ci indicarono scadenze ravvicinate, ma oggi possiamo ben dire che i tempi sono stati rispettati nonostante i profeti di sventura: per il 2010 abbiamo speso le risorse, 260 milioni di euro, superando la soglia minima indicataci dalla Commissione che era di 250 milioni ed entro il 31 maggio scorso, sempre nel rispetto dei tempi indicatici, abbiamo impegnato fondi per 918,5 milioni, molto vicini al totale di 989 milioni da impegnare entro il 31 dicembre prossimo. Abbiamo dimostrato con i fatti - ha proseguito l’assessore - che un’inversione di rotta questa amministrazione guidata da Scopelliti ha saputo imporre rispetto al passato, sbloccando procedure complesse, tant’è che con i Piani integrati di sviluppo locale, entro il 15 luglio saremo in gradi di mobilitare interventi per infrastrutture a favore dei Comuni per 400 milioni». L’assessore, infine, ha sottolineato l’importanza di avere centrato, per il 2010, l’obiettivo di superare di 14 milioni di euro il target di spesa fissato dalla Commissione in 253 milioni. Riccardo Tripepi

bilancio

Derivati, Dattolo: un’eredità pesante REGGIO CALABRIA «Pesante è il conto che la Calabria si trova a dover pagare per far fronte ai contratti di finanza derivata sottoscritti negli anni passati. Alla luce dell’indagine svolta dal Comitato regionale di controllo contabile, l’Udc chiede che il tema venga affrontato dal consiglio regionale». Lo afferma il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Alfonso Dattolo. «Ho già richiesto – aggiunge – al presidente della seconda commissione consiliare Bilancio, Franco Morelli, di voler programmare una seduta da dedicare all’approfondimento dei contratti in essere e all’adozione di eventuali misure e soluzioni, sulla scorta dell’indagine conoscitiva svolta e portata a termine, nelle settimane passate, dal Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da Gianluca Gallo e composto dai consiglieri Candeloro Imbalzano e Emilio De Masi. L’ottimo lavoro svolto dai colleghi del comitato ha consentito di avere finalmente una valida chiave di lettura di quella che è l’eredità, purtroppo negativa, dei contratti di finanza derivata nel tempo sottoscritti anche dalla Regione». «Riteniamo pertanto utile – sostiene Dattolo – una compiuta riflessione politica sull’intera vicenda, mediante il preventivo esame della seconda commissione, da integrare con l’audizione del presidente del comitato e con quella del dirigente del settore Bilancio, buon viatico per una migliore conoscenza della problematica e per un suo eventuale, successivo approdo all’attenzione del consiglio regionale, al fine di adottare le opportune misure, alcune delle quali peraltro già suggerite dallo stesso comitato. Nello specifico l’organismo di controllo contabile, presieduto dal consigliere Gallo, aveva ipotizzato la prosecuzione e la proposizione di azioni giudiziarie in sede civile e penale; ed ancora, la nomina di un advisor per valutare in maniera indipendente, in aderenza alle indicazioni della Corte dei conti, l’andamento dei contratti di finanza derivata e la loro congruità». «L’obiettivo – queste le conclusioni dell’esponente dell’Udc – è quello di giungere, ove necessario, anche alla modifica di quei contratti che, a seguito dell’analisi effettuata, possano risultare non in linea con gli obiettivi finanziari della Regione».

l’interrogazione

Comitato qualità delle leggi, Battaglia: no agli esperti esterni REGGIO CALABRIA Il consigliere regionale del Partito democratico Demetrio Battaglia ha presentato una interrogazione al presidente del consiglio regionale in merito alla delibera numero 7 del 2011 che istituisce un nuovo collegio composto da otto membri esterni, coordinati dal segretario generale, per coadiuvare il Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi nel suo lavoro di verifica della legislazione vigente e abrogazione delle norme desuete. «Battaglia – si legge in una nota – ha ricorda-

to come già dall’atto del suo insediamento il Comitato, su impulso del suo presidente, abbia lavorato alacremente sulla materia avvalendosi dell’assistenza e della collaborazione del personale assegnato al comitato stesso e di quello del servizio legislativo che si distinguono per la loro alta specializzazione professionale». L’esponente democrat considera infatti questo nuovo collegio «una manifesta duplicazione delle strutture interne del consiglio regionale e, dal punto di vista finanziario, come un evidente

spreco di risorse pubbliche in quanto la sua istituzione contrasterebbe con le vigenti norme regionali per il contenimento della spesa. In ogni caso a prescindere dalla coerenza della delibera con l’impostazione normativa regionale, si pone un problema di opportunità e di utilità. A cosa serve un comitato di esperti esterni che sicuramente saranno anche professionalmente adeguati, quando c’è la struttura interna che ha competenze, esperienze e professionalità per svolgere al meglio il compito e le funzioni assegnate?».

anti ’ndrangheta

Pacchetto legalità, la commissione antimafia fa il punto Magarò: accoglieremo i rilievi validi del governo. Maiolo: Silvio cancella i “prodotti” di Scopelliti REGGIO CALABRIA La commissione regionale contro la ’ndrangheta, presieduta da Salvatore Magarò, ha fatto il punto ieri circa i rilievi mossi dal governo al cosiddetto pacchetto legalità. Ribadendo la validità dell’intero impianto normativo e dei contenuti della legge “Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di

reati di ’ndrangheta e disposizioni di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria”, l’organismo ha deciso di eliminare l’unico passaggio che, secondo il governo, determinerebbe conflitto di competenza tra la Regione e lo Stato. Quanto alla legge che ha istituito l’Agenzia regionale per i beni confiscati alle orga-

nizzazioni criminali in Calabria, la Commissione ha deciso di resistere alle osservazioni del Consiglio dei ministri, «ritenendo valido e pienamente legittimo l’attuale testo di legge in vigore». Si sofferma sul pacchetto legalità anche il consigliere del Pd Mario Maiolo: «Si è enfatizzato un consiglio regionale sulla legalità e la lot-

ta alla ’ndrangheta, al quale responsabilmente abbiamo dato un contributo, ma Berlusconi ha cancellato i “prodotti” anti ’ndrangheta di Scopelliti, ad eccezione di poche previsioni tra cui quella da noi proposta che destina il 5 per cento del piano delle opere pubbliche alla riqualificazione dei beni confiscati». Secondo Maiolo, in-

fatti, «la propaganda non produce nessun effetto se il prodotto non sta sul mercato e che i “prodotti” di Scopelliti non stiano nemmeno sul mercato di Berlusconi è evidente». «Non c’è alcun rapporto tra i pochi rilievi del governo, che non intaccano la ratio delle norme, su leggi regionali da noi approvate per fronteggiare la criminalità organizzata e la relazione politica Berlusconi-Scopelliti», la replica, in serata, di Magarò a Maiolo. r. r.


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D A L dal parlamento Sarà un giudizio sicuramente negativo, ma ancora ci vorrà un po’ di tempo. Sta prendendo forma la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari sullo stato del settore in Calabria: ieri nell’organismo bicamerale presieduto da Leoluca Orlando è infatti iniziato il dibattito sulla proposta di documento conclusivo, che tirerà le fila di un’istruttoria lunga ormai quasi due anni. Ieri, nel corso della plenaria della commissione – durata poco più di un’ora – non si è entrati nel merito dei contenuti della relazione sulla Calabria, quanto piuttostosulla metodologia da seguire prima di chiudere defini-

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Sanità, relazione entro un mese

Parte il dibattito nella commissione d’inchiesta presieduta da Leoluca Orlando tivamente il documento. Alcuni punti fermi, in quelli che – secondo fonti della bicamerale – lo stesso Leoluca orlando ha definito per il momento “appunti” di relazione – già ci sarebbero, come il numero molto alto – oltre una cinquantina - di casi di presunta malasanità riscontrati in Calabria rispetto all’intero Paese e poi, soprattutto, l’assenza di cultura del dato contabile nella sanità calabrese, esemplificata dai dati “ballerini” dei disavanzi delle varie aziende sanitarie e sul

debito generale del settore calabrese, che in un’audizione dell’Agenas di alcuni mesi fa si è confermato essere stato quantificato in oltre un miliardo. Nella discussione di ieri, peraltro, sempre secondo fonti della commissione, alcuni commissari - in particolare quelli di centrodestra - avrebbero evidenziato la non completa esaustività dei numeri a disposizione, chiedendo ulteriori approfondimenti, soprattutto con l’esame dei verbali del “Tavolo Massicci”. Anche i commissari del cen-

trosinistra avrebbero chiesto ancora del tempo per studiare la bozza di relazione e apportare gli emendamenti del caso. Alla fine, si è calendarizzato un cronoprogramma che vedrà la commissione dedicare una seduta a settimana alla Calabria per arrivare a stilare la relazione finale – che sicuramente avrà un taglio essenzialmente critico anche se conterrà anche delle proposte - nella prima decade di luglio. ANTONIO CANTISANI a.cantisani@calabriaora.it

Porto, la crisi dilaga L’indotto a forte rischio I dati della Fiom Cgil, che sollecita la giunta regionale La crisi occupazionale al porto c’è già. Solo che non si vede. Perché per il momento viene scaricata da Mct sulle aziende collegate, quelle che dal terminalista ricevono le commesse sul rizzaggio o sulla manutenzione dei mezzi. Il “giro” è molto semplice, anche se tragico. Visto il calo dei volumi dovuto al progressivo abbandono di Maersk, il personale che a oggi risulta sovradimensionato sulla banchina viene “riconvertito” da Mct in altre attività: proprio quelle svolte dalle aziende collegate, e alle cui dipendenze lavorano oggi almeno 400 lavoratori. Il terminalista dunque “internalizza”, ma quelle aziende cui non dà più commesse vanno in crisi, e i posti di lavoro sul territorio rischiano di perdersi comunque. A dare l’ennesima conferma di una tendenza che si è cominciata a registrare negli ultimi mesi, ma che ri-

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Il porto di Gioia Tauro. Nel fotino Pasquale Marino. In basso il presidio al varco doganale schia ora di diventare esplosiva con il drastico calo dei volumi sulla banchina, è il segretario della Fiom-Cgil Piana Pasquale Marino. In una nota stampa, il sindacalista dà infatti notizia di un incontro che si è tenuto martedì scorso tra il terminalista e le ditte esterne del settore metalmeccanico.

«Mct - scrive Marino- ha convocato le ditte per comunicare che, a causa della crisi che ha visto un brusco calo del traffico e una perdita consistente del fatturato (a detta loro), dovrà ridurre il lavoro concesso alle stesse, con relative riduzioni del personale». Si tratta in pratica delle aziende che lavo-

porto di gioia tauro/2

Presidio permanente al varco doganale E intanto i sindacati si mobilitano. E’ scattato infatti da ieri pomeriggio alle 18 il presidio permanente della Cgil Piana, e della Filt-Cgil federazione trasporti, al varco doganale del porto. Due postazioni per dialogare coi lavoratori e consentire un’informazione costante sugli sviluppi della vertenza. Dunque non ancora una protesta, ma un’iniziativa che tende a preparare e compattare il fronte sociale in vista di un possibile inasprimento della vertenza. E per non subire passivamente, chiarisce il sindacato, le scelte romane, peraltro ancora tutte da capire in attesa di “tavoli” istituzionali sistematicamente rinviati a data da destinarsi. «Abbiamo già aspettato troppo tempo - si legge in una nota - cercando le opportune soluzioni per il rilancio del transhipment e per un piano di sviluppo sulla logistica. Tali problematiche saranno, speriamo a breve, portate all’attenzione del Governo nazionale, ma ribadiamo che gli eventuali esuberi non debbano essere gestiti con soluzioni preconfezionate. Abbiamo la necessità di avere garanzie di occupazio-

ne, con l’esplicito intento di aprire un’eventuale discussione in sede locale e non subire le decisioni calate dall’altro in sede di Governo nazionale». Dunque un’iniziativa sindacale anche per dare un segnale forte alle istituzioni e uscire da un’empasse che dura ormai da un mese. Anche se la nota stonata, in questo senso, si registra per il momento con l’assenza degli altri due sindacati confederali di Cisl e Uil. fr. ru.

rano alla manutenzione e alla riparazione dei mezzi del porto: 200 lavoratori circa impiegati. Visti i tempi di “magra”, Mct sta via via optando per una gestione del lavoro in proprio. Risultato: le aziende sono già in piena crisi, tanto che a breve potrebbe scattare il ricorso alla mobilità, e quindi ai licenziamenti, ovviamente ancora tutti da quantificare. Ma la crisi, come si diceva, sta già investendo anche le quattro aziende di rizzaggio che lavorano per Mct, e sempre per lo stesso meccanismo. Altri 200 lavoratori circa, che rischiano di venire “schiacciati” dalla crisi più generale che sta investendo il porto. Un’unica grande vertenza, dunque, come non manca di sottolineare Marino, peraltro in attesa di un “tavolo” nazionale col governo che continua a slittare. «La Fiom crede che il presidente della Giunta regionale Scopelliti - scrive il segretario comprensoriale- debba insistere sull’apertura del tavolo con la Presidenza del Consiglio presso Palazzo Chigi e con i ministri preposti, per discutere della vertenza Gioia Tauro, e per trovare una soluzione per uscire da questa empasse che rischia di far scoppiare una bomba sociale senza precedenti». FRANCESCO RUSSO regione@calabriaora.it

Leoluca Orlando

dal sindacato

Uil-Fpl a congresso Bilancio positivo Chiuso il convegno della Uil-Fpl, che ha definito solo momentaneamente i lavori, in attesa della grande manifestazione del 18 giugno a Roma. Si conferma da parte della Uil Fpl un no secco alla possibilità di un patto federativo con cisl e Cgil, è stato ribadito come le storie di questi sindacati siano talmente diverse tra esse da impedirne l’unione. L’intera giornata, nella quale era attesa la visita del segretario nazionale Angeletti, poi trattenuto da altri impegni fuori dalla Calabria, si è conclusa con l’approvazione di un documento all’unanimità. Nell’ultima giornata a risuonare particolarmente sono le parole del segretario confederale Antonio Fuccillo, che ha sostenuto con forza l’idea che non bisogna lasciare ad altri importanti cavalli di battaglia, come una riforma fiscale che abbia come punto fermo l’equità: «Non lasciamo che altri concretizzino un istanza che noi portiamo avanti da anni». Il bilancio di questa tre giorni può infine, definirsi positivo, poiché l’obiettivo con cui è iniziato il consiglio generale era quello di dare certezza ai lavori e ai lavoratori, partendo innanzitutto dalle regioni, come appunto la Calabria che necessitano di un intervento immediato. Ribadito che il ruolo dei sindacati è al servizio della gente e non della politica. Alla fine della giornata i lavori si sono conclusi con la lettura e l’approvazione del documento finale che ha decretato il risultato unanime raggiunto dal consiglio generale della Uil-Fpl, riconfermando il significato della scelta dei propri lavori in Calabria, come chiaro segno di solidarietà a una regione che meriterebbe amministratori più capaci di garantire un futuro migliore attraverso progetti concreti di sviluppo, schierandosi nettamente contro un governo che non ha portato a termine riforme e progetti preventivati. La Uil infine si è dichiarato sindacato responsabile e riformista che vuole porsi come interlocutore privilegiato tra le istituzioni. Elisa Barresi

emergenza ambientale

Caos rifiuti a Lamezia Disagi in arrivo Emergenza rifiuti a Lamezia. Botta e risposta tra la Multiservizi, società incaricata della raccolta dei rifiuti nella città della pianam, e la Daneco, la società che gestisce la discarica di Pianopoli. Dice la Multiservizi: i mezzi «non hanno potuto scaricare i rifiuti solidi urbani per la contemporanea chiusura dell’impianto di selezione di proprietà della Daneco nell’area industriale di Lamezia Terme, e della discarica di Pianopoli appartenente alla stessa società». La Multiservizi annuncia di essere «costretta a sospendere a partire da domani mattina (stamattina, ndr) il normale servizio

di raccolta dei rifiuti urbani. Stante l'impossibilità di utilizzare tutti i nostri mezzi che sono tuttora bloccati e colmi di rifiuti nella totale impossibilità di scaricare prosegue la nota - potremo garantire solamente l’attività in aree molto limitate». Successivamente dalla Daneco – secondo quanto riporta un’agenzia Ansa – si è appreso che la discarica di Pianopoli resterà chiusa da oggi sino al 19 giugno per interventi di manutenzione straordinaria. La società ha comunicato la necessità dell’intervento di manutenzione al commissario delegato per l'emergenza rifiuti e attende disposizioni.


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D A L

P O L L I N O

A L L O

calabria

S T R E T T O

ora

Senza stipendio da febbraio Ed è protesta Catanzaro, prefettura e Regione presidiate dai lavoratori delle Comunità montane CATANZARO

Oltre un centinaio di lavoratori delle Comunità montane, ieri, hanno organizzato prima davanti la prefettura di Catanzaro e dopo a palazzo Alemanni, sede della giunta regionale, una manifestazione di protesta rivendicando il pagamento degli stipendi arretrati e chiedendo chiarimenti riguardo alla situazione in cui versano gli enti territoriali locali. Il rischio, secondo i lavoratori, è quello che questi enti possano in qualche modo divenire aziende di tipo privato e, di conseguenza, le maestranze non risultino più essere lavoratori pubblici. Dopo essere stati ricevuti in prefettura i lavoratori si sono recati a palazzo Alemanni nella speranza di incontrare un rappresentante della giunta regionale. Ma nessun incontro è stato possibile ieri. Solo una discussione di istruttoria con il capo dipartimento D’Agostino che ha fissato però un incontro tra i sindacalisti e l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra. L’appuntamento è rimandato ad oggi nella tarda mattinata. A guidare i lavoratori in questa protesta sono stati il segretario regionale della Cgil Sergio Genco e il segretario della Funzione pubblica Cgil Alfredo Iorno. «È da febbraio – spiega Iorno – che questi lavoratori non percepiscono lo stipendio. Non è possibile andare avanti così. Governo e Regione devono chiarire la situazio-

acqua

Abramo: «Il referendum non avrà alcun effetto per la Sorical» CATANZARO L’abolizione dell’articolo 23 bis del decreto Ronchi «non produrrà alcun effetto diretto per Sorical, la società mista calabrese che si occupa dell’approvvigionamento e della fornitura idrica ai comuni. L’esito referendario, che determina lo stralcio dell’articolo, riguarda la gestione del servizio idrico integrato, di competenza degli Ambiti territoriali ottimali». È quanto rende noto Sorical. «È necessario - sostiene il presidente di Sorical, Sergio Abramo - fare chiarezza ed evitare equivoci, nell’interesse della mission pubblica connaturata alla gestione di un servizio fondamentale per la collettività. È auspicabile che le istituzioni centrali dialoghino con le realtà locali nella consapevolezza di dover individuare i percorsi essenziali per la realizzazione di investimenti adeguati agli standard richiesti dal mercato, pari a circa 40 miliardi nel prossimo ventennio». «Considero positivo - aggiunge - il dialogo emerso in sede di discussione del decreto sviluppo, all’esame della Camera, che ha scaturito un primo accordo tra i gruppi parlamentari per l’individuazione di un’Authority indipendente in grado di regolare gli aspetti tecnici e tariffari. L’impegno prioritario è quello di partecipare attivamente a una fase di sviluppo del settore idrico per garantire un servizio adeguato alle esigenze di qualità dell’acqua erogata, di tutela dell’ambiente e di un quadro normativo omogeneo che determini le tariffe sulla base dei reali investimenti impegnati».

BANDIERE IN PIAZZA Alcune immagini della protesta guidata dalla Cgil ne al più presto». Sono circa 409, infatti, i lavoratori che al momento si trovano in difficoltà economica, alcuni di questi è da 30 anni che lavorano presso le Comunità montane. Lo scorso anno il governo Berlusconi ha eliminato il

“Fondo consolidato” che forniva le risorse economiche per il finanziamento delle Comunità montane. Gli stipendi, poi, sono stati garantiti dalla Regione fino a febbraio 2011, poi più niente. «Questa – spiega Genco – è la riprova di un

comportamento sbagliato da parte della giunta regionale. La prima questione da risolvere è quella del pagamento degli stipendi e poi bisogna trovare il modo di riorganizzare il settore per far sì che queste maestranze rimangano lavoratori pubblici, ad oggi non c’è stata nessuna proposta da parte della Regione». A intervenire sulla questione è anche Bruno Censore, consigliere regionale del Pd, che dice: «La superficialità con la quale il governo regionale ha affrontato, almeno fino a questo momento, le varie problematiche della nostra terra è divenuta ormai insostenibile». E si dice indignato con il governo regionale e con il presidente Scopelliti «per la loro incapacità a fornire risposte esaurienti ai tanti lavoratori costretti a vivere in un clima di precarietà e a guardare il futuro con molta preoccupazione». Per Censore «dinanzi a questa situazione, sono state poco esaustive le scelte della giunta regionale, che pare punti esclusivamente ad erigere nuovi, inutili e pleonastici carrozzoni privi di efficacia. Mi auguro che il governo regionale intenda al più presto cambiare registro e mettere in campo una nuova iniziativa legislativa in grado, tra le altre cose, di riconoscere i diritti fondamentali che appartengono all’essere lavoratore. Perché – conclude Censore - farlo è indispensabile: è una questione di dignità umana». MAURIZIO CACIA m.cacia@calabriaora.it

La lunga attesa dei ricercatori In 300 aspettano da 7 mesi la graduatoria per le borse di studio della Regione RENDE (CS) Il malumore sale dal mondo dei giovani dottori di ricerca calabresi. Il 15 novembre 2010 in centinaia hanno aderito al bando Por Fse 2007-2013 che mette a disposizione dei residenti in regione 73 borse di studio, della durata di tre anni, da spendere, nell’ambito della ricerca, presso l’Università della Calabria. Entro 60 giorni avrebbero, secondo il bando, dovuto avere la graduatoria coi nomi dei vincitori. Sono trascorsi sette mesi. Il malcontento e l’impazienza crescono, piovono le telefonate agli enti che gestiscono il progetto, vale a dire la Regione, che eroga il denaro proveniente dalla Comunità europea (circa 4 milioni e 600mila euro) e l’Unical che, attraverso il Liason office, segue lo svolgimento del bando. I 300 precari in lizza per la borsa attendono, appesi a un filo, e incerti se continuare a credere nel proprio lavoro o desistere e fare altro. Sono tutti sotto i 40 anni e qualcuno ha famiglia e figli. «Mi sento scoraggiato. Queste attese vane e lunghissime spengono l’entusiasmo che finora mi ha fatto andare avanti. E l’entusiasmo è tutto quando si fa ricerca» è uno dei commenti alla notizia dell’ennesima proroga dei termini di attuazione delle selezioni.

«Sicuramente i laureati in materie scientifiche hanno già cercato altrove, nuove alternative, magari presso aziende private fuori regione – dice Riccardo Barberi, responsabile dell’ordinamento scientifico del Liason office nonché docente di Fisica applicata – sette mesi d’attesa sono troppi». E tutti si chiedono «come sarà ormai possibile erogare le borse in tre anni, ed entro il 2013, se siamo già a giugno 2011?». Il timore è che la borsa di studio resti monca di un anno. il sistema Cineca Dalla Regione rassicurano: «Abbiamo chiesto all’Ue una proroga al 2014 per espletare i fondi». E attribuiscono le cause del ritardo al metodo di valutazione Cineca (Consorzio nazionale interuniversitario che ha sede a Bologna e offre servizi ad atenei e ministero dell’Istruzione). Questo sistema consiste, in breve, nell’inviare, per via telematica e anonima, ogni progetto presentato dai candidati, a due valutatori anonimi (uno italiano e uno straniero). I valutatori sono tutti docenti universitari, professionisti specializzati nelle varie discipline trattate, tutti molto impegnati, sempre in viaggio, occupati e irreperibili come solo i do-

centi universitari sanno essere. Fa- demico calabrese. Una borsa post cile immaginare che molti non dottorato, che nel resto d’Europa è aderiscano ad analizzare i proget- considerata un punto di partenza ti, altri accettino ma poi si perdano, (tanto che la normativa comunitaaltri ancora accettino ma consegni- ria prevede che non possa accederno le valutazioni in ritardo. «I tem- vi chi ne abbia già usufruito) qui pi diventano sempre inevitabil- sta causando ansie e patemi. Dunque le università calabresi mente lunghi» ci dicono dal Cineca «e quando un valutatore abban- restano legate ai soldi dell’Ue per dona un progetto o non rispetta le finanziare simili attività di ricerca. scadenze non possiamo certo «Non ci sono fondi e l’anno prossimo sarà anche mandargli i carapeggio» sono le binieri a casa». Le domande a previsioni di RicQuindi il dilemnovembre 2010 cardo Barberi. Sema sembra essecondo la dottoresre: tempi rapidi L’esito sarebbe Montilla della per una graduadovuto arrivare sa Regione, invece, i toria o sistema sientro 60 giorni soldi per l’Univercuro e meritocrasità ci sono e sono tico? Dalla Regione ribadiscono che è la prima vol- anche messi in circolo: «Il Piano ta, in Calabria, in cui viene speri- di azione 2011-13 mira proprio ad mentata questa nuova metodolo- attivare il sistema della ricerca» digia di valutazione, per garantire ce, e annuncia che a luglio partirà meritocrazia, e far si che né valuta- un nuovo bando. Si tratta sempre tore né ricercatore si conoscano degli stessi fondi Por da espletare l’un l’altro, considerando, in più, entro il 2013, prorogati al 2014. «I che uno dei due è straniero. «Per i nostri ragazzi devono uscire dalprossimi bandi – affermano – cer- l’ottica “qualcuno mi vuole fregacheremo dei termini più stringen- re”, essere maggiormente propositivi. Provi a fare un confronto tra ti per vincolare i valutatori». quanti brevetti vengono depositati presso le università calabresi e prossimi bandi e fondi quanti presso qualsiasi altra uniper l’Università Questo episodio dà un’idea del- versità meridionale». Alessia Truzzolillo lo stato in cui versa il mondo acca-


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l’ora di Cosenza Tel. 0984 837661-402059 Fax 0984 839259 Mail: cosenza@calabriaora.it FARMACIE

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La nuova infornata di Oliverio Caligiuri (Idv), Giudiceandrea (Sel) e Aieta (Ps) entrano nella giunta provinciale L’italiano non è un’opinione. Infatti, nel laconico comunicato della Provincia di martedì sera, con cui venivano annunciati i tre nuovi assessori, si promettevano ulteriori dettagli entro giovedì e così è stato. Ieri pomeriggio si è svolta la conferenza stampa in cui Oliverio ha fornito i dettagli promessi: le deleghe e, soprattutto, i motivi politici. «La cosa mi ha colto di sorpresa», ha detto Mario Caligiuri, neoassessore in quota Idv, prima che il presidente iniziasse a parlare. «Guardavo Di Pietro in tv quando mi hanno telefonato», ha chiosato.A sorpresa ma non troppo, visto che il mancato assessorato ha creato qualche frizione tra i dipietristi e il resto della maggioranza. Ma quelli di Idv sono rimasti contenti: non a caso, a far compagnia e Caligiuri, c’era una parte del gotha di partito: Maurizio Feraudo ed

Emilio De Bertolo. Al paziente consigliere di Idv è comunque toccata la delega alle attività produttive. E non fa niente se Caligiuri si è candidato alle ultime amministrative della sua Spezzano Sila in una lista civica non propriamente vicina al centrosinistra. «Caligiuri è un esponente di Idv, Idv è di centrosinistra», attacca Oliverio con un sillogismo indiscuti-

bile, che termina con un «e poi nel consiglio provinciale è stato coerentissimo». La delega all’Ambiente è toccata al socialista Giuseppe Aieta. Assente giustificato perché colpito da un lutto grave. Nessuna dietrologia, quindi. Semmai occorrerebbe capire se l’incidente post elettorale tra Aieta e gli altri socialisti di piazza XV marzo, da un lato, e i dirigenti provinciale e

regionale del Ps , dall’altro, sia rientrato. Di sicuro c’è in ballo una delicata questione di equilibri precari e di ferite nel centrosinistra ancora troppo fresche per potersi cauterizzare. La delega più ghiotta è toccata a Giuseppe Giudiceandrea di Sel: si tratta della Formazione e lavoro. Non a caso, a fianco di Oliverio era seduto Mimmo Bevacqua, il suo vice, titolare

i contenti

cifico- si è dimostrato ben più docile del Pd ai desiderata della dirigenza provinciale democrat durante le ultime amministrative di Cosenza. «Dopo le ultime tornate elettorali», ha commentato Oliverio, «i tempi erano maturi per iniziare ilsecondo tempo di quest’amministrazione». Infatti, se «il centrosinistra diviso è perdente», è meglio puntellarsi allargando il più possibile la base di consenso nella maggioranza. E gli assenti, cioé Ruffolo? «Rispettiamo la sua decisione. E speriamo che la sua situazione si risolva quanto prima. Se così non fosse saremo costretti a discutere tra noi». Delle deleghe “congelate”, a una cui redistribuzione in più d’uno potrebbe aspirare. Soprattutto con i chiari di luna che corrono, non solo a piazza XV marzo. SAVERIO PALETTA cosenza@calabriaora.it

i critici

«Ora iniziamo a crescere» I dipietristi plaudono l’ingresso nel governo a piazza XV marzo C’è chi applaude la decisione di Oliverio. E’ il caso dei dipietristi cosentini, che dopo anni di pazienza hanno di che gioire. In particolare, hanno espresso soddisfazione il segretario regionale dell'Italia dei valori, Maurizio Feraudo, ed il segretario provinciale di Cosenza, Emilio De Bartolo (in pratica l’ala moderata di Italia dei valori), per la nomina di Mario Caligiuri ad assessore della Provincia di Cosenza. «Il coinvolgimento dell'Idv - afferma Feraudo - nella compagine di governo della Provincia di Cosenza è motivo di grande soddisfazione per me e per l'intero partito, che da oggi é più forte non solo nella provincia di Cosenza, ma nell'intera Calabria, dove sono in molti a guardarci con attenzione e interesse. Al nostro neo assessore provinciale Mario Caligiuri formulo i migliori auguri convinto come sono che con la sua esperienza e la sua lealtà saprà bene interpretare l'azione politica di Italia dei valori in seno alla giunta guidata dal presidente Oliverio, al quale va dato atto di avere appieno saputo interpretare il sentimento di

della Formazione fino alle scorse regionali e a cui, per riequilibrare, il presidente ha conferito le Politiche sociali. Il caso di Sel è quello più delicato, visto che nel 2009 i vendoliani erano ancora in fase embrionale e che molti esponenti di Sinistra e libertà provengono dalle sigle neocomuniste, assai presenti e ben più votate all’epoca. «Dobbiamo prendere atto che c’è una forza nuova a sinistra», ha commentato Oliverio. Fermo restante, ha specificato, «che Biagio Diana deve essere valorizzato per tutto l’operato svolto e per la sua coerenza». Ma la differenza vera tra Sel e gli altri due partiti “premiati” da Oliverio è che i vendoliani cosentini sono assai vicini alla politica di piazza XV marzo. in questo caso l’assessorato ha pure lo scopo di potenziare il nuovo soggetto politico, che -per fare un esempio spe-

unità e coesione che oggi più che mai deve caratterizzare il centrosinistra». I non demagistrisiani di Idv occupano, con la nomina di Caligiuri, una casella di tutto rispetto. «Auspico - ha proseguito l’ex consigliere regionale- che anche altri autorevoli esponenti istituzionali del centrosinistra, che hanno goduto del nostro leale e determinante contributo, sappiano interpretare in analogo modo il senso della coalizione e della costruzione di un percorso politico-istituzionale che deve essere

sempre più forte e credibile». Ogni frecciata ha un bersaglio e non è da escludersi che il mirino sia puntato su Rende. Emilio De Bartolo ha evidenziato che «Mario Caligiuri è un dirigente di primo piano del nostro partito e punto di riferimento costante sul territorio e dentro Italia dei valori. La nomina di Caligiuri e il contestuale ingresso in consiglio di Franco Dodaro, sono un ulteriore e importante tassello che testimonia la crescita costante del nostro partito. L'ingresso nella giunta provinciale testimonia anche il lavoro certosino fatto dal gruppo dirigente del Partito,che con spirito di correttezza, lealtà e unità e senza tentazioni correntizie,ha consentito ad Italia dei valori di essere degnamente e prestigiosamente rappresentata nel Governo dell'ente provinciale». «Anche grazie ad Italia dei valori, si rafforza adesso - conclude De Bartolo - la prospettiva di un centro sinistra unito, coeso e forte che, a partire dalla provincia, ci auguriamo dovrà diventare patrimonio comune a tutte le altre amministrazioni territoriali».

Il secondo dissenso di Raffaele Zuccarelli A criticare si prende gusto. E Raffaele Zuccarelli non si fa pregare, a dispetto della sua quasi proverbiale timidezza. La prima volta, come ricorderanno i lettori, in cui il consigliere Pd dell’ex Palazzo di Governo ha alzato le sue critiche contro è stata in occasione del voto al conto consuntivo. Lesse tutto d’un fiato quel che potevadi 7 cartelle fitte fitte di materiale. Un discorso d’altri tempi, in cui non si teneva conto delle cesoie del question time. Si interruppe e riprese alla fine, tirando bordate a destra ma soprattutto a manca, con tanto di accuse plateali di clientelismo e personalismo. Ora Zuccarelli ha cambiato stile. Una nota secca e ironica gli è bastata per commentare l’allargamento della giunta provinciale. «Complimenti al Presidente Mario Oliverio»,

esordisce il Nostro a tutte maiuscole, «Finalmente una Giunta di alto profilo politico e morale. Persone degne di ricoprire questi ruoli perché fedeli sempre ai loro partiti e ai loro ideali», prosegue. E, segno che per dissentire il fioretto vale quanto la sciabola, incalza: «Gente libera mentalmente da ogni condizionamento, insomma una Giunta degna di chi la rappresenta. Complimenti inoltre al fecondo dibattito politico interno ai partiti (compreso il mio) che ha accompagnato la scelta di questi assessori». Infine l’affondo leggerissimo ma cattivo: «Un cesello di coerenza politica, autonomia, democrazia e partecipazione che ha coinvolto tutti, tranne i cittadini. Buon lavoro». Visto che non c’è due senza tre, chissà che stile userà Zuccarelli la prossima volta.


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calabria

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C O S E N Z A

Ripulito il quartiere Serra Spiga rinasce L’operazione di bonifica è scattata ieri mattina La scuola materna Rita Pi- zioni” accertandosi che tutto sano cambia look e il quar- venisse pulito nei minimi tiere di Serra Spiga comincia particolari. La polizia municia respirare. “Finalmente pale, la sezione ecologia, coqualcuno pensa a noi”, mor- ordinata dal comandante morava ieri mattina mentre Scaramuzzo ha ultimato la le ruspe di Ecologia oggi cattura dei cani randagi, che mandate dalla nuova ammi- ancora sostavano nella zona, nistrazione comunale com- permettendo agli operai delpletavano la bonifica di una la ditta di lavorare in trandelle zone quillità. Serpiù degradapenti, topi, e Era una delle te della città di aree più sporche animali diventata rivario genere fugio per tanhanno cercapericolose ti cani randato di abbane degradate gi. L’odore donare il cudella città nauseabonmulo di rifiudo dei rifiuti ti, ma il bracche avevano ricoperto la cio di ferro delle ruspe non ha struttura della scuola ormai perdonato nessuno. Altri in disuso da anni, scatole di operai del servizio di manucibo per cani e gatti e altro ti- tenzione del comune hanno po di materiale, con i primi proceduto ad una verifica dei caldi avevano costretto molti lampioni sostituendo le lamresidenti a tenere le tapparel- pade lì dove non erano più le chiuse delle proprie abita- funzionanti. Finito l’interzioni per non essere infestati vento, sempre in mattinata la dal cattivo odore e dagli ani- struttura verrà cinturata da mali che venivano attirati. una serie di barriere che non Ma il neo sindaco non ha di- permetteranno di penetrare menticato le promesse fatte all’interno. Il 30 maggio scordurante la campagna eletto- so la zona era stata oggetto rale e a meno di una settima- dell’ennesima denuncia da na dall’insediamento ha da- parte dei vigili urbani per lo to disposizione di ripulire stato di degrado scoperto, l’area. Il consigliere provin- dopo aver catturato una venciale Lo Gullo, che ha sposa- tina di cuccioli di sette mesi to la causa del quartiere, ieri circa, rinvenendo rifiuti di mattina “dirigeva le opera- ogni genere, dalle sedie, alle

scarpe, ai televisori, alle vasche da bagno, ai scaldabagni, ai vestiti e materassi e poi ancora scatolette di cibo per cani in abbondanza lasciati da qualche “buon samaritano” che aveva deciso di crescere gli animali riducendo nel degrado un intero quartiere. Ieri, una prima opera di civiltà culturale dell’ammini-

strazione comunale che ha fermato e scoperto anche una nuova discarica che stava nascendo dai depositi di materiale di risulta scaricato da alcune ditte che lavorano nella zone e rispedito al mittente per far capire che le cose sono cambiate. DEBORAH FURLANO cosenza@calabriaora.it

Lavori di bonifica alla scuola materna di Serra Spiga

emergenza abitativa

Case occupate, sgomberi rinviati

Il comitato “Prendocasa” ricevuto in municipio dallo staff del sindaco Confidiamo in una presa di coscienza da parte della nuova amministrazione. Sono le parole che chiudono un cospicuo volantino in cui le famiglie del “Comitato Prendocasa” tracciano un excursus della loro lotta dignitosa per avere un tetto sotto cui vivere mentre attendono davanti il portone del palazzo comunale di essere ricevuti dal sindaco Occhiuto. Armati di striscione e di buona volontà, tutte le famiglie bisognose, ieri mattina, hanno chiesto di essere ricevuti dal primo cittadino per raccontare la loro odissea e sperare in una risposta positiva lì dove troppi politici hanno chiuso la porta. E invece i portoni si sono aperti e il capo della segreteria De Rose ha invitato una dele-

gazione a salire su per discutere in attesa che rientri il sindaco, al momento fuori sede, e ricevere così tutte le famiglie. Al primo piano ad attendere la delegazione anche il capo di gabinetto Carmine Potestio e il consigliere Vizza che hanno da subito informato i rappresentanti del comitato Prendocasa che nella settimana hanno ricevuto moltissimi cittadini e che tranquillamente avrebbero ricevuto anche loro perché è il nuovo rapporto che si deve creare e stabilire fra il comune ed il cittadino. «Il sindaco – parla Potestio – rispetto a questa problematica è molto sensibile. La sua è una politica di risoluzione non del temporaneo ma del definitivo. Occhiuto, continua Potestio,

sta già lavorando con una squadra sulla progettazione di recupero del centro storico per rivitalizzarlo e di diverse abitazioni. Prenderemo in esame tutte le leggi che intervengono a vostro favore e sicuramente ci muoveremo anche con i contratti di quartiere. Nessuno – conclude Potestio – in questo momento, ha posto in atto azioni da farvi lasciare le acse che occupate. I bambini devono avere un tetto». La promessa è un iter risolutivo nel tempo, ma questo sindaco sembra che ne abbia tutte le intenzioni. Non appena il primo cittadino farà rientro in città, le famiglie di “Prendocasa” saranno convocate per cercare insieme una soluzione. deb. fur.

«Vogliamo i nostri stipendi»

La rivendicazione dei lavoratori della sanità privata, ancora in piazza Il movimento spontaneo dei lavoratori della sanità che combatte per i propri diritti torna a protestare. Dopo mesi di presidi davanti l’Asp di via Alimena e promesse vane da tutti gli enti anche regionali ritornano più agguerriti di prima per riprendersi quello che gli spetta di diritto con tanto di legge dalla loro parte in una lunga lettera consegnata nelle mani del Prefetto Cannizzaro e con una serie di presidi fissi e sit in pacifici che da oggi saranno dislocati davanti la Prefettura, l’Asp e la sede distaccata dell’assessorato regionale al bilancio fino a quando non verranno ascoltati e avranno la risposta di quando riceveranno i loro soldi che spettano per legge. Le strutture socio sanitarie interessate dal problema, da 14 mesi non ricevono la quota sociale e da sei quella sanitaria e le aziende non possono pagare i lavoratori, i fornitori e l’Erario nonostante continuino a rendere il servizio al malato. Un percorso travagliato fatto di commissari straordinari che si danno il cambio e di dirigenti che cercano di far quadrare i conti che puntualmente non tornano. Ai primi di giugno ancora sono da pagare i mesi delle quote sociali di gennaio e febbraio dell’anno 2010 nonostante il settore delle politi-

che sociali abbia comunicato il 23 maggio scorso il reperimento di risorse necessarie. Sempre la regione ha versato una quota una tantum equivalente a soli tre mesi. In realtà i soldi fino al 2009 esistevano in base ad una legge del 2007, ma nel 2010 la legge 8, illegittima per come confermato dalla Corte Costituzionale perché contro le norme dello Stato aveva tolto il trasferimento del 60% dei fondi al Servizio Sociale che, nonostante la sentenza favorevole al-

le case di cura, ad oggi ancora i soldi non compaiono. Nel documento i «lavoratori calpestati» sottolineano che il problema non è sindacale, né di cattiva gestione delle amministrazioni delle cliniche e chiedono al prefetto di essere garante della legge e dello Stato nei confronti delle famiglie, dei malati delle aziende per cui lavorano mentre i politici e le istituzioni continuano a strozzare le loro vite ed incassano regolarmente 16 milioni al mese. Uno dei timori di-

chiarato nella lettera è che presto i politici andranno in vacanza e nei pochi consigli regionali rimasti si dovrà trovare in fretta la soluzione in fase di assestamento del bilancio e non risulta ad oggi, sia stato adottato nessun provvedimento in merito. Il movimento spontaneo dei lavoratori non permetterà la perdita di 4000 posti di lavoro e la mancata assistenza ai malati e da oggi inizia la battaglia per vincere la guerra. deb. fur.

Un corteo di protesta davanti alla sede dell’Asp

la vertenza

Netturbini senza salario, scatta la protesta I cancelli dell’azienda “Ecologia Oggi” sono assediati, pacificamente, dai dipendenti che protestano per il mancato pagamento del mese in corso. Ieri intorno mezzogiorno, le tute gialle hanno terminato il turno di lavoro per non lasciare scoperta la città e rendere, puntuali come sempre, il servizio al cittadino, per iniziare un sit-in contro l’amministrazione che pare non voglia pagare. La causa è da cercare in una comunicazione affissa in bacheca in cui si dichiara che per chi ha l’accredito su conto corrente lo stipendio verrà versato il 15 giugno, altrimenti saranno disponibili gli assegni due giorni dopo. Sembrerebbe che l’azienda abbia chiesto l’apertura di un conto corrente per facilitare le ope-

razioni di pagamento. L’assemblea dei dipendenti tenutasi martedì ha espresso il dissenso sull’accredito in quanto la nuova azienda subentrata alla Valle Crati dimentica che dopo il fallimento tutti i lavoratori sono diventati morosi verso le finanziarie a causa del blocco del sistema. Durante l’assemblea sembrerebbe che i lavoratori abbiano saputo che c’era possibilità solo per gli accrediti e non più per gli assegni. Ieri la decisione del sit in denunciando di rivolgersi alla guardia di finanza e all’ispettorato del lavoro perché quei pochi che hanno il conto corrente non hanno visto neanche un soldo. Racconta un lavoratore: «Il mese scorso l’assegno datato 10 maggio è stato consegnato so-

lo il 17 e ad oggi non abbiamo avuto neanche il vestiario estivo. Non meno importante la negazione del certificato dello stipendio che è nostro diritto avere. Qualcuno ha fatto la richiesta con raccomandata ma non ha ricevuto risposta». All’azienda arriva la digos. I poliziotti si informano subito presso il reparto amministrativo del perché dell’intoppo sul pagamento del mese in corso. Sembrerebbe che siano tutti in banca a preparare gli assegni per i 137 dipendenti che potranno pagarsi nel tardo pomeriggio. Il sit in continuerà anche perché i dipendenti vogliono far sapere delle difficoltà, invitando il sindaco intervenire. deb. fur.


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C O S E N Z A il fatto

Operaio cade dal tetto e muore

Tragico incidente a Carolei. La vittima, Luigi Pulice, aveva 44 anni Stava sostituendo le tegole sulla 44 anni, era già privo di vita. Il tracopertura di un fabbricato adiacen- gico incidente è avvenuto intorno alte alla propria abitazione quando il le 13.30 di ieri a Carolei, in via San Pietro, non lontano filo del suo destino è stato improvvisaGli è stato fatale dal cimitero. Sul posto, per effettuare i mente reciso. Ha un colpo rilievi del caso, sono perso l’equilibrio intervenuti anche i ed è caduto di sotto alla testa carabinieri della lodall’altezza di circa dopo un volo cale stazione. Non ci quattro metri sbatdi quattro metri saranno indagini tendo la testa. Inusull’episodio poiché tile la corsa dell’ambulanza del 118 chiamata dai fa- non ci sarebbe alcun dubbio sul fatmiliari. Quando i medici sono arri- to che si sia trattato di un incidente. vati sul posto Luigi Pulice, operaio di Una tragica fatalità: probabilmente

Pulice non sarebbe morto se non avesse battuto il capo sul gradino di cemento che si trovava proprio lì sotto. Un colpo violentissimo che non gli ha lasciato scampo. Era salito su quel capannone adibito a stalla adiacente all’abitazione dove viveva con i familiari per riparare la copertura danneggiata dal vento. E proprio per il lavoro che facava – era specializzato in saldatuire – era abituato all’altezza. Ieri, purtroppo, qualcosa è andato storto. a. b.

L’abitazione dell’operaio a Carolei

Estorsione mafiosa, 5 condanne Niente aggravanti per la Zambon. E la parte offesa rischia l’incriminazione Cinque condanne, due asso- Con un registratore nascosto, l’incidente luzioni e una nuova inchiesta un trucchetto che gli aveva alle porte. Stavolta, però, sul permesso di immortalare una banco degli imputati potrebbe serie di minacce ricevute dagli esserci l’imprenditore di attuali imputati. L’ipotesi delAmantea, parte offesa nella vi- la Procura, in tal senso, è il locenda appena conclusa. E’ ro interesse nella vicenda fosquesto, in sintesi, l’esito del se la prospettiva di un grosso processo 1981 che vedeva alla appalto che la Zambon aveva Un fulmine si è abbattuto sbalzato la sua mole massicsbarra otto persone accusate garantito loro per ricambiare ieri su un operaio di Colosi- cia a circa due metri dal luodi estorsione per il servizio mi, G.D.M., 51enne dipen- go in cui stava lavorando. mafiosa. Imreso. Sette cadente della ditta appaltatri- Immediato il soccorso da Pene pià alte putata cardilabresi, dunce dei lavori di rifacimento parte dei colleghi che hanno per Di Puppo ne era Jolanque, tra cui delle condotte per la distri- allertato i sanitari del 118. da Zambon, cinque conbuzione del gas. L’uomo è Giunti sul posto i medici doe Marrelli con un ruolo dannati. Per vivo per miracolo, ma è te- po le prime cure hanno suAssolti Speranza loro, l’aggra- Jolanda Zambon, industriale toscana, per lei un anno e otto mesi in Confindunuto in osservazione nel- bito trasportato il ferito al e Piromallo stria a Lucca. vante della l'area medica di emergenza pronto soccorso cosentino. La donna era mafiosità non Francesco Suriano e Franco go, in carcere resta solo di Pupdell’Annunziata. Forse non L'uomo avvertiva dolori dal sospettata di aver incaricato la è venuta meno. La pena più al- Germano, mentre Raffaele po. Alcuni imputati erano già ha avuto il tempo di riparar- ventre in giù. Dopo una semalavita calabrese di recupe- ta è stata accordata a Michele Zingone si ferma a tre anni e ai domiciliari, mentre altri tre si o molto probabilmente si rie di esami per capire se ci rare 20mila euro pagati in pre- Di Puppo (5 anni e sei mesi), due mesi. Assolti invece Mario erano stati scarcerati proprio stava avviando verso un po- fossero in atto complicaziocedenza all’imprenditore par- seguito a ruota da Marcello Piromallo e Raffaele Speran- nei giorni scorsi. Con ogni prosto coperto, fatto sta che ni, sembrerebbe che il 51ente offesa, quale compenso di Marrelli (4 anni e otto mesi). A za, difesi dagli avvocati Luca babilità, resteranno liberi in atl’operaio non è riuscito a sot- ne si sia salvato per miracouna prestazione lavorativa. La tre anni e quattro mesi am- Acciardi, Luigino Gullo e Ma- tesa del processo d’appello. trarsi a quel fulmine che ha lo. (d. f.) Zambon è stata condannata a monta invece la pena erogata a rio Stella. Nonostante l’epilomcr un anno e otto mesi con sospensione della pena e non menzione nel casellario giudisolidarietà telesis ziale. Nei suoi confronti, infatti, è venuta meno l’aggravante della mafiosità, dal momento che il gup di Catanzaro (il processo si celebrava con il rito abbreviato) non ha creduto fino in fondo al racconto delLa direzione del carcere di Cosenza ha l’amanteano. Ha creduto, inaderito alla settimana di sensibilizzazione vece, all’industriale toscana europea sul rapporto figlio-genitore deteche, a sua volta, sosteneva di nuto che si è svolta dal 6 all’11 giugno scorPartita importante quella che, oggi, Bonaventu- te della mafiosità. Ragion per cui, alla naturale scaessere stata lei vittima di un risi. Il progetto del Ministero della Giustizia ra ed Ernesto Lamacchia giocheranno a Roma, in denza dei termini, i due indagati vennero rimessi in catto. Stando al suo racconto, nasce anche grazie al contributo dell’assoCassazione. I giudici della Suprema corte, infatti, sa- libertà. Ed è proprio su questo che verte oggi il riquei 20mila non erano affatto ciazione Bambinisenzasbarre. Ne ha daranno chiamati a valutare l’appello presentato dal corso di Luberto. Il pubblico ministero chiede di riil compenso di una prestazioto notizia il direttore del carcere Filiberto pm Vincenzo Luberto che, se accolto, riporterebbe pristinare l’accusa originaria e, qualora i giudici gli ne lavorativa, bensì una cifra Benevento. L’iniziativa svolta nell’istituin carcere l’ex parlamentare e suo fratello, coinvol- dessero ragione, per i Lamacchia potrebbero nuoche aveva dovuto sganciare alto di Cosenza – denomianta a colazione ti entrambi nell’inchiesta “Telesis”. L’accusa ipotiz- vamente spalancarsi le porte del carcere. Al riguarl’imprenditore per riavere aldo sapremo di più tra qualche ora, con papà – si è concretizzata nella distrizata nei loro confronti era di tentacune password aziendali che dopo l’udienza a cui presenzieranbuzione di merendine e succhi di frutta ai ta estorsione mafiosa per via delle A Roma l’uomo le aveva trafugato. In no i difensori dei due indagati, i lefigli dei detenuti che si sono recati a collopressioni che i due indagati avrebsi discuterà base a tale racconto, il giudice gali Franz Caruso e Roberto Le Pequio dal 6 all’11 giugno. Un foglio informabero esercitato sul titolare di una ha disposto la trasmissione dera. Nel frattempo, proprio ieri l’avtivo è stato inoltre distribuito ai detenuti clinica cosentina, al fine di convinl’appello gli atti presso la Procura di viso di conclusione indagini è stacon figli minorenni. Contiene una serie di cerlo ad appaltare i servizi di pompresentato Lucca dove ora verrà aperto un to notificato a tutte le persone coinindirizzi, siti internet e numeri di telefono pe funebri a un’impresa vicina al dal pm Luberto volte nell’inchiesta, tra i quali spicaltro fascicolo giudiziario, di associazioni che si interessano a vario clan Bruni, ovvero il presunto sempre per estorsione. A esseca Michele Bruni alias “Bella bella”, titolo dei problemi dei figlio dei detenuti. gruppo delinquenziale oggetto delre indagato, però, sarà stavolLo scopo del progetto, spiega il direttore l’inchiesta. Fatto sta che lo scorso dicembre, 48 per- il presunto capo dell’organizzazione, attualmente ta l’impresario del Tirreno. del carcere cosentino, è soprattutto quelsone finirono in manette nel corso del blitz di “Te- ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Nell’elenProprio lui, in origine, aveva lo di segnalare all’opinione pubblica e allesis” e nel gruppo degli arrestati c’erano anche i co figurano anche Bonaventura ed Ernesto Lamacinnescato tutta la vicenda giule istituzioni un problema spesso trascuLamacchia. La loro posizione, però, muterà in cor- chia. Il capo d’imputazione confezionato per loro è diziaria, oggi culminata in giorato. È statisticamente provato che i figli so d’opera. Pochi mesi dopo, infatti, Tribunale del sempre di tentata estorsione. La Procura, dunque, co degli equivoci, documendi genitori detenuti sono a maggior rischio Riesame derubricò le accuse da tentata estorsione non cede neanche d’un metro. Oggi sapremo come tando tutti i tentativi operati di abbandono scolastico, devianza, disocin tentata violenza privata, sempre con l’aggravan- la pensano i giudici. (mcr) dai “calabresi” per rientrare in cupazione, illegalità, disagio sociale. possesso della cifra. Come?

Centrato da un fulmine È vivo per miracolo

I Lamacchia oggi in Cassazione L’accusa li rivuole in prigione

Iniziativa del carcere per i figli dei detenuti


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Occhiuto avvia le pulizie estive Ieri mattina sono arrivati i primo 100 forestali per rifare nuova Cosenza A dire la verità, Mario Occhiuto non ha mai inalberato la retorica del “fare” che in tanti, anche gli antiberlusconiani più convinti, si mettono in bocca ad ogni piè sospinto. Però qualcosa il sindaco sta facendo e, va da sé, ci tiene a dimostrarlo, anche in un momento in cui l'attenzione dei curiosi è concentrata sull'organigramma virtuale della sua giunta. Al momento Occhiuto si è concentrato sulla cauterizzazione d'emergenza delle piaghe cittadine. Dopo quella del campo rom di Vaglio Lise, è la volta della manutenzione estetica ed idrogeologica della città. O meglio, di quelle parti del territorio che ne hanno più bisogno. In tale contesto ieri mattina è partito il progetto di riassesto idrogeologico della città, affidato a 200 operai e tecnici idraulico-forestali dell'Afor. Un'operazione a costo zero per le casse esangui di Palazzo dei Bruzi, visto che l’iniziativa è il prodotto di un triplo protocollo d'intesa del Comune con tre soggetti istituzionali: l'Afor, che ha fornito i lavoratori, le Ferrovie della Calabria, che assicurano il trasporto dei dipendenti Afor da San Giovanni in Fiore al capoluogo, e l'Amaco, che si occuperà del trasporto di tecnici ed operai nelle varie zone della città. Le parole chiave di quest'iniziativa sono tre: decoro, pulizia ed ambiente. Non a caso, ieri mattina il sindaco, con tutto lo stato maggiore del Comune, si è recato a piazza Valdesi ad accogliere la prima tranche di operai, circa 100 (ma da questa mattina saranno il doppio), giunta da San Giovanni. «Sono sicuro che l'apporto di tutti voi», ha detto Occhiuto ai forestali, «contribuirà senz'altro a realizzare quella città più ecologica, più bella e più rispettosa dell'ambiente che abbiamo in mente. Questa sinergia interistituzionale che abbiamo messo in campo si tradurrà certamente in fruttuosi risultati che, tra non mol-

Una riforma del fisco che incentivi il lavoro e la produttività, misure per il lavoro e lo sviluppo, una legge quadro per la non-autosufficienza. Ma anche una riqualificazione della spesa pubblica che valorizzi il lavoro dei dipendenti e professionisti del pubblico impiego, per salvaguardare nell'ambito di un bilancio pubblico fortemente vincolato dall'Europa, le fondamentali politiche sociali di welfare: istruzione, sanità, assistenza, previdenza. E' quanto ha ribadito Tonino Russo, il segretario provinciale della Cisl di Cosenza nella riunione tenutasi nei giorni scorsi con i quadri dirigenziali in vista della prossima manifestazione a Roma del 18 giugno per ribadire che sulle riforme il tempo delle parole volge al termine: è il momento di passare ai fatti. Gli organizzatori hanno previsto la partenza, nella giornata di venerdì prossimo, di un nutrito numero

L’iniziativa si svolgerà anchhe grazie alla cooperazione di Afor, Ferrovie della Calabria e Amaco. A sx, in alto e sotto forestali in azione nel fiume to, sarà possibile verificare osser- che viviamo fuori Cosenza il centro storico di questa città è una parte di vando il territorio urbano». E subito al lavoro, dalle 8,00 alle Calabria molto bella», aggiunge 15,30. Sulla confluenza di Crati e Battista, «perciò è un peccato veBusento, proprio sotto il ponte Ma- derla ridotta così. Siamo contenti di rio Martire -dove hanno lavorato 5 poter contribuire col nostro lavoro a rendere Cosenza squadre da 9 persopiù bella». ne e 1 da 18- nella Il progetto L'urbanistica iniVilla Vecchia -dodel Comune zia sempre dalv'erano all'opera 2 squadre da 9 lavodurerà 120 giorni l'estetica. E per realizzare entrambe ratori- e nella zona e impiegherà basta poco, a volte: del cimitero, quella circa 200 operai un po' di potatura che nei mesi estivi del verde, che poi presenta maggiori pericoli d'incendi (e dove hanno fat- così poco non è, e di raccolta “diffeto un sopralluogo altre 2 squadre). renziata” dei rifiuti “smaltiti” in maLo scopo è cambiare il volto della niera quantomeno irregolare in città a partire dalle zone verdi: «Ab- spazi pubblici. E' solo un inizio piebiamo raccolto l'impossibile, fino- no di premesse. Che, c'è da sperare, ra», dice Alessio, uno degli operai siano mantenute tutte. Questa mattina il secondo grupimpegnati nel lungofiume. «A vedere la situazione complessiva di- po di 100 operai raggiungerà i colrei che c'è tanto da fare ma in 120 leghi già all’opera per dedicarsi alle giorni (tanto durerà il protocollo zone di Colle Triglio e della Villa d'intesa, nda) sono sicuro che ce la Nuova. faremo». SAVERIO PALETTA Un'impresa non facile. «Per noi regione@calabriaora.it

«Pronti a un nuovo welfare» Le istanze della Cisl per la manifestazione nazionale di sabato Russo: Sulle riforme non si può più perdere tempo vogliamo i fatti di iscritti con quattro autobus in partenza da altrettanti punti nevralgici della provincia: Cosenza, Sila, Ionio e Tirreno. Una nuova politica, è stata auspicata dal segretario cittadino Cisl, iniziando da fisco e spesa pubblica: puntando a realizzare maggiori entrate, contrastando l'evasione e prelevando di più su transazioni finanziarie e consumi pregiati, e maggiori risparmi, riducendo la “cattiva spesa” originata da sprechi, inefficienze e costi anomali dell'apparato

Il segretario: Il governo deve avviare immediatamente un confronto

Un’assemblea della Cisl politico-amministrativo. Ma non solo. E' necessario, poi, ridurre le tasse a lavoratori

dipendenti e pensionati, costruire un welfare in grado di fronteggiare esigenze di tu-

tela sempre più ampie, offrire servizi pubblici moderni e veloci a cittadini e imprese investendo sul buon lavoro pubblico e su relazioni sindacali innovative. «Il governo - ha precisato il segretario Russo - deve aprire un sollecito confronto per la definizione della delega per una riforma organica ma con tempi e priorità di intervento, iniziando dai redditi più bassi di lavoratori e pensionati e da un più incisivo sostegno sociale alla famiglia, agli anziani, agli inca-

pienti, a tutti i soggetti socialmente deboli. Il nostro sindacato - ha continuato il segretario generale - rimane impegnato a proseguire l' azione svolta in questi anni attraverso una continua negoziazione con il governo, regioni e le rappresentanze datoriali, questo, per contrastare sul piano sociale gli effetti della crisi finanziaria ed economica che ha colpito il paese». Un caso emblematico sul territorio cosentino è per Russo, il trasferimento del polo biomedico da Piano Lago a Catanzaro che, nonostante la collocazione garantita ai lavoratori, implica per la provincia di Cosenza, perdere una importante attività di eccellenza. La relazione del segretario Russo è stata condivisa all'unanimità dai segretari di categoria presenti che hanno preso l'impegno di portare, in piazza del Popolo a Roma, una nutrita rappresentanza dalla provincia di Cosenza.


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Intanto Feraudo corre ai ripari Caligiuri coordinatore locale La bufera che oltre Campagnano si è abbattuta sui dipietristi ha lasciato molti a bocca aperta. E' il caso di Alessio Lizzano, che da Albidona scrive ai vertici del partito per dar loro una scossa e spingerli a riflettere su quanto accaduto in quel di Rende. Nessun incarico, occorre ricordarlo, è stato conferito ai consiglieri eletti in quota Idv alle amministrative. E questo al dirigente storico non è andato affatto giù. C'è rancore, nelle sue parole: legato, in particolar modo, al fatto che «tutti sapevano, ma nessuno ha deciso d'intervenire». Con riferimento ai vertici ai quali ha indirizzato la lettera: il presidente Antonio Di Pietro e il responsabile nazionale Enti locali Ignazio Messina. E detto ciò, comunica il suo arrivederci: «Questo non è il partito che conoscevamo io e tanti altri». Invita, di contro, iscritti e simpatizzanti a fare lo stesso, per lanciare un messaggio forte a chi manda avanti la baracca. Annuncia, infine, una riunione in programma per sabato 25:

Idv a Rende è un caso Lizzano invita a riflettere

in vista dell' «ampliamento della base del centrodestra». Vuole impostare tutt'una serie di ragionamenti su città e area urbana anche il presidente di “Progetto rinascita”, Sergio Tursi Prato. Forte della «simpatia» riscontrata nel corso delle ultime consultazioni - in appogre l’ottimo risultato conse- gio al candidato Amerigo Caguito alle amministrative». stiglione, ha racimolato più consensi di Rifondazione, Fli, Vedremo. Nuovo Psi e lista “Rende futura” - assicura che il moviIl post-urne Al di là dell'emiciclo, nel frat- mento continuerà «la sua tempo, c'è chi la sconfitta azione politica». Il suo auspicio è che si elettorale l'apra «seppur ha già smalNel frattempo su posizioni tita e si è rimle opposizioni diverse, una boccato le stagione di maniche. E' sconfitte dialogo e di il caso del copuntano confronto tra ordinamento a riorganizzarsi maggioranza politico del e opposiziocentrodestra, presieduto da Innocenzo Pa- ne per il bene della città». Nel lazzo, che si è incontrato per plaudire a Cavalcanti per la la prima volta per tracciare le «qualità professionale della linee dell'attività politica da nuova giunta», Tursi Prato portare avanti sul territorio. conclude garantendo che Ne faranno parte i consiglie- “Progetto rinascita” contiri comunali, i rappresentanti nuerà a confrontarsi con tutdel partito e i tre componen- te le forze politiche e associati delle liste che hanno soste- tive «senza pregiudiziali, perché come ci ricorda un antinuto la coalizione. Confronto sarà la parola co proverbio cinese “una picchiave per portare a compi- cola pietra è a volte sufficienmento i progetti che hanno te per rovesciare un grande in mente. Il primo passo sa- carro”». rà quello di un faccia a faccia ANTONELLA GAROFALO tra Palazzo e Mario Occhiuto, a.garofalo@calabriaora.it

Lo storico dipietrista dello Jonio abbandona il partito

Il nuovo municipio di Rende sarà l'occasione per «formalizzare, in modo irrevocabile, l'abbandono definitivo se il presidente o chi per esso non interverranno a ristabilire le regole di democrazia all'interno del partito». Nel frattempo giunge notizia che Mario Caligiuri ricoprirà il ruolo di coordinatore rendese d'Idv. Il tutto in pre-

visione del congresso cittadino, il cui scopo sarà quello di dotare il partito locale di organismi autonomamente scelti. Perché la scelta sia ricaduta su Caligiuri è presto detto: «Serviva qualcuno che fosse esterno a quella realtà, autorevole e forte, capace di fare sintesi delle diverse, e purtroppo spesso inconcilia-

bili, posizioni e si esprima verso l’esterno con una sola voce». E' quanto afferma il segretario regionale Maurizio Feraudo, che nel day after tenta di fare il possibile per rimediare all'accaduto: la sua paura è che le vicende rendesi possano «danneggiare l’immagine di Idv e vanifica-

il concorso

Una borsa di studio in memoria di Massimo Un concorso per l'assegnazione di una borsa di studio in memoria di Massimiliano Adamo (foto), giovane funzionario di Confindustria Cosenza scomparso due anni fa. A bandirlo saranno l'associazione “Massimiliano Adamo Onlus” in concomitanza con la facoltà di Economia dell'Unical. La borsa di studio, la cui dotazione è di 3mila e 600 euro, verrà assegnata ad uno studente meritevole ed in condizioni economicosociali particolarmente svantaggiate, regolarmente iscritto ad uno dei corsi di laurea magistrale attivati presso la stessa facoltà di Economia, che affronterà nel lavoro di tesi temi, analisi e approfondimenti concernenti “La mediazione civile come alternativa al tribuna-

le nella risoluzione delle controversie”. Chi la vincerà, inoltre, avrà l'opportunità di svolgere un tirocinio, successivo alla laurea, di approfondimento e formazione di sei mesi presso l’organismo di mediazione e arbitrato Adr Center spa, nella sede di Cosenza, che permetterà allo studente di acquisire conoscenze e capacità utili nello specifico settore oggetto della tesi di laurea. La domanda di partecipazione al bando dovrà pervenire entro le 12 del prossimo 30 giugno, presso la facoltà di Economia, Cubo 25/B, dell’ateneo di Arcavacata. Il bando e la relativa domanda di ammissione sono scaricabili dai siti internet www.economia.unical.it e www.associazionemassimilianoadamo.it. «Promuoviamo

questa borsa di studio - dichiara Daniela Biondi, presidentessa dell’associazione - per offrire ad un giovane meritevole e svantaggiato che frequenta con profitto l’ateneo che ha visto laureare Massimo, una possibilità di approfondimento di un argomento di estrema attualità e di inserimento lavorativo. Sia-

mo particolarmente soddisfatti dell’intesa raggiunta con la facoltà di Economia dell’Università della Calabria presieduta dal docente Franco Rubino e con l’azienda Adr Center che si sta impegnando concretamente per riuscita dell’iniziativa». lmc

toto-giunta Una volta messi da parte calici e champagne, ecco che arriva il momento di battere cassa. Per il neo sindaco Mario Occhiuto conquistare la poltrona più alta di Palazzo dei Bruzi non è stato affatto semplice. Come semplice non sarà neanche scegliere chi farà parte del suo team nel prossimo quinquennio. La vittoria, si sa, ha sempre molti padri. E nel caso dell'architetto, gli aspiranti per un “posto al sole” sono davvero in tanti. Già, per il primo cittadino adesso arriva il momento più ostico: ognuno è infatti pronto a ostentare i propri meriti che hanno contribuito alla causa finale. Toccherà ad Occhiuto cercare di “accontentare” tutti. E le pretese che si fanno presenti in questi gior-

Belmonte non fa sconti a Occhiuto Popolari e liberali chiedono 2 assessori ni sono sicuramente di quelle grosse. Soprattutto se ti chiami Luca Morrone e la tua lista (Popolari e liberali, ndr) ha racimolato la “modica” cifra di oltre tremila voti. L'ultima voce di corridoio che circola insistentemente nelle ultime ore, vedrebbe conferire al suo partito la sola presidenza del Consiglio. Una carica prestigiosa, certo. Ma, secondo il parere dei morroniani, troppo riduttiva di fronte all'apporto garantito in campagna elettorale. Di posti in giunta,

ne chiedono addirittura due. A mettere nero su bianco tale richiesta, è Pierino Belmonte, presidente del comitato via Panebianco-Torre Alta, già candidato nella lista capeggiata da Morrone junior. «Se in politica parlano i numeri - afferma in una nota - dovrebbe essere conseguenza meritocratica la fiducia del sindaco nei nostri confronti». La butta su «un discorso matematico, scevro da ogni minimo sospetto polemico perché tutti, ma proprio tutti

hanno dato l’anima per battere gli avversari». Belmonte ci tiene a sottolineare che la sua è «solo un'affettuosa considerazione, perchè non tocca a noi suggerire al primo cittadino cosa e come fare la ripartizione degli incarichi». Ma veniamo ai calcoli sulla torta da spartire: «Il Pdl, come l'Udc, merita i due assessorati - dice - ma non ha sbalordito come ci si aspettava. Noi al contrario abbiamo stupito l'intera città». Piccola polemica a parte, Belmonte è convinto che «insieme riusciremo a dare una dimostrazione di concretezza», confidando nel “buon senso” di Occhiuto. A buon intenditor... Luigi Maria Chiappetta


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Pro loco in festa per due giorni L’evento parte domani al Museo del presente di Rende. Ieri la presentazione Due giorni di tradizioni, lamina. Domani e dopodoanimazioni e degustazioni mani nella piazza del centro per “vedere” il territorio con commerciale Metropolis ben gli occhi di coloro che lo ani- trentadue stand metteranno mano. E’ questo il senso del- in vetrina le numerose attivil’evento “Pro loco al centro” tà delle pro loco e consentipromosso dall’Unpli (Unione ranno ai fruitori di conoscere il ruolo denazionale pro terminante loco d’Italia) Bloise: che assumoin sinergia «Una vetrina no le stesse con il centro nel processo commerciale importante valorizzaMetropolis di che si rinnoverà di zione e sviRende. La con gli anni» luppo del tumanifestarismo locale. zione è stata presentata (in foto la confe- Due giorni in cui il pubblico renza stampa) ieri nel salone potrà conoscere ill mondo del degli stemmi della Provincia volontariato delle pro loco, di Cosenza dal presidente valorizzando i prodotti tipici, dell’Unpli Cosenza Domeni- le specialità locali, l’artigianaco Bloise e dal direttore del to di tradizione e soprattutto Metropolis Giuseppe Bel- talenti ed eccellenze che comonte alla presenza dell’as- stituiscono e rendono vivi i sessore provinciale al Turi- nostri paesi. «Questa è la prima occasmo Pietro Lecce, moderati dalla giornalista Raffaella Sa- sione che diamo alle pro loco

di mettersi in rete e di confrontarsi con il territorio, attraverso l’esposizione delle loro potenzialità - ha commentato Domenico Bloise un’importante vetrina che spero si rinnoverà negli anni a seguire» Convegni, mostre di prodotti tipici, tradizioni, luoghi e particolarità del nostro territorio, esibizioni di

gruppi folk. Il territorio sarà per due giorni in mostra grazie alla preziosa attività delle pro loco. «Sono estremamente felice del proficuo rapporto instaurato con le proloco che operano sul territorio - ha detto Pietro Lecce sento che quella che si sta aprendo è una stagione positiva. La Provincia di Cosenza

sta operando attivamente per dare risalto a un territorio che nella sua naturale vocazione turistica può trovare un importante volano di sviluppo economico». La manifestazione partirà venerdì alle 16 al Museo del Presente con il convegno “Il turismo che vorremmo, comunità locali e nuove tendenze”, una tavola

rotonda per riflettere e individuare nuove strategie per il rilancio del turismo locale. A seguire nelle gallerie del Centro Metropolis la sfilata di costumi tradizionali a cura dell’associazione culturale “Brahalla” di Altomonte, la stessa associazione che cura la presentazione del romanzo per ragazzi “Gjergj, il piccolo grande Scanderbeg” di Maria Francesca Rotondaro ed Enrico De Grazia che sarà presentato sabato alle 16. Sempre sabato alle 17 nella piazza del Metropolis momenti dedicati al gioco organizzati dall’Accademia dei Giochi tradizionali e nelle gallerie sfilate di abiti d’epoca. A chiusura sabato alle 21 la cerimonia di premiazione delle pro loco. Il luogo diventa una nuova agorà dove si incrociano idee, culture e tradizioni» Francesca Cannataro

letteratura

Tutte le contraddizioni di Giulia Il peso della terra d’origine nell’ultimo libro della Albamonte Giulia è una donna piena delle contraddizioni tipiche delle donne, combattuta tra un amore viscerale per la Calabria, sua terra d’origine, e un terribile segreto che la spingerà a fuggire via nel tentativo di liberarsi da una mentalità alimentata da pregiudizi. Giulia è la protagonista del libro “L’ho fatto per amore Giulia” di Marilisa Albamonte. Angela Costanzo, autrice della prefazione, evidenziando alcune delle principali tematiche affrontate afferma: «Al centro del romanzo vi è il sentimento amoroso, Marilisa è molto sottile nell’analizzare le varie sfaccettature dell’amore. La vicenda ha inoltre la particolarità di non essere suddivisa in capitoli, conseguenza frutto di una precisa scelta dell'autrice, il che rende il romanzo un vero e proprio fiume in piena capace di risucchiare il lettore. E’ un romanzo che, ad ogni modo, và al di là del sentimento amoroso comunemente inteso divenendo la storia di una crescita, quasi un romanzo di formazione: la protagonista vive un rafforzamento interiore che la spinge a uscire fuori dal proprio guscio. All’interno del romanzo accompagnata ad una prima parte più cinica vi è una seconda parte di rinascita ed insegnamento positivo: è un libro per i romantici e i non romantici che va letto in nome di un esistenza che merita di essere vissuta con passione e intensità». Il romanzo collocato temporal-

mente negli anni settanta, è ambientato non soltanto in Calabria ma anche a Milano e Parigi, tuttavia ciò che risulta maggiormente rilevante è che «la protagonista nel corso del romanzo cambia più identità, è trascinata da alcuni eventi riuscendo a recuperare a volte brandelli di lucidità; sembra libera ma ha anche una costrizione data da lacci e catene di pregiudizio; il mondo di Giulia è articolato nella complessità

con un dolore di sottofondo da cui lei non vuole fuggire adattandosi ad accettare che altri lo leniscano, dando vita ad un romanzo la cui cifra stilistica è pudore narrativo accompagnato da eleganza molto discreta» - come sottolinea la docente dell'Unical Giuliana Mocchi. La pubblicazione del libro ha il supporto del Gruppo Mediolanum e della direttrice del’Adt group press Rosellina Arturi, e lo scopo ultimo

del romanzo si nota alla luce del fatto che «Giulia simboleggia le tante Giulia che sono vissute e vivono nei nostri paesi, tante donne vivono vicende analoghe alla sua, Giulia riesce a superare tutto e in lei vorrei che si identificassero tutte le donne emarginate invitandole ad un approccio alla vita che regali una nuova speranza» come dichiara Marilisa Albamonte. Emilia Morelli

SCRITTRICE Marilisa Albamonte

il caso

La sindrome del cetriolo non colpisce Cosenza e Rende Ma Coldiretti scende in piazza lo stesso per superare la preoccupante psicosi da batterio killer Escherichia coli, è questo il nome dell’ormai noto “batterio killer” che nelle ultime settimane ha coinvolto e sconvolto i mercati ortofrutticoli europei. L’allarme lanciato dalla Germania, ancora oggi occupata nell’accertamento dell’epidemia inizialmente attribuita ad una spedizione di cetrioli provenienti dalla Spagna, non ha tardato ad attirare l’attenzione internazionale di produttori e di acquirenti. Causando fino ad ora agli agricoltori dell’Occidente perdite di circa 417 milioni di euro a seguito del calo delle vendite scaturito dall’emergenza. Sono questi i dati allarmanti certificati dall’analisi portata avanti dalla Coldiretti, valore che risulta essere già pari al triplo della cifra di indennizzo di 150 milioni proposta dalla Commissione europea al consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue, per far fronte alle preoccupanti conseguenze. Emergenza che non ha visto però l’intervento repentino dell’Europa stessa che, così facendo, ha causato danni rilevanti a paesi come: la Spagna, che si ritrova con una perdita di 200 milioni di euro, a cui segue l’Italia con 100 milioni e nazioni

La conferenza stampa di Coldiretti come la Germania, l’Olanda, la Francia, la Danimarca e il Belgio con cifre inferiori a 50 milioni. I cittadini mondiali, sulla base di un infondata psicosi del cetriolo, si sono così preoccupati di non riservare in tavola un posto all’ormai non più immancabile ortaggio. Realtà sociale che sembra, però, non aver interessato rispettivamente il comu-

ne di Rende e di Cosenza, che in controtendenza con il mercato mondiale hanno registrato l’aumento del consumo di cetrioli prodotti dalle aziende agricole locali. Per confortare ulteriormente gli acquirenti, il direttore provinciale di Coldiretti di Cosenza Franco Manzari e il rispettivo presidente provinciale Pietro Tarasi hanno deciso, sull’iniziativa spagnola e del resto d’Italia, di scendere in piazza per superare così l’ingiustificata psicosi del cetriolo. Intervento sociale che ha come obiettivo non solo quello di superare la collettiva fobia ma anche quello di sostenere la richiesta italiana di risarcimento per 100 milioni di danni subiti dal made in Italy alimentare in occasione del consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue di Lussemburgo. Dunque un produzione nazionale da salvaguardare, che non ha tardato a coinvolgere il ministero delle Politiche agricole, che in breve tempo si è apprestato a firmare il decreto che impone dimensioni leggibili nell'etichettatura degli alimenti. Un primo passo in favore degli alimenti a kilometro 0. Lidia Passarelli


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Quel tributo alla Merini che continua a Le Muse La mostra di Lorenzo Maria Bottari termina il 30 giugno Grande successo sta riscuotendo “Tributo ad Alda Marina” di Lorenzo Maria Bottari. L’artista siciliano è tornato a Cosenza, sempre alla Galleria d’Arte “Le Muse”, per proporre al pubblico il suo percorso pittorico dedicato all’amica « che visse la sua vita posseduta dalla poesia e tormentata dalla sua vocazione - come spiegato da Maria Gabriella Sicilia all’inaugurazione della mostra che ha visto la partecipazione anche del mondo accademico con la presenza di Giovanni La Torre, rettore dell’Università della Calabria. «Una vocazione, quella della Merini, così assoluta da renderle impossibile una vita di normali relazioni ed affetti e da trascinarla per quattordici anni in un’apparente irredimibile follia - continua la Sicilia -.

Povera, sola ed incompresa, gi, pittura su ceramica o vefinì per soccombere nella tro, tamburelli siciliani, inbattaglia per inseguire le vi- stallazioni plastiche come sioni del proprio mondo inte- “Grifone a dondolo”, tecniriore. Ostaggio della poesia che miste su carta a mano e non solo. che le cantava dentro». Ad aprire il In circa in catalogo di una quaranLa Sicilia: presentaziotina di opere, «Poetessa ne della perche rimarsonale una ranno a “Le ostaggio poesia scritta Muse” di Codei suoi stessi da Alda Mesenza fino al versi» rini e dedica30 giugno, ta a Lorenzo Lorenzo Maria Bottari intreccia il suo Maria Bottari “Un pittore anpercorso pittorico a quella gelico” in occasione di una poesia che imprigionò il cuo- mostra che avrebbe dovuto aver luogo a Cosenza, nella re della Merini. Da qui la presenza di Eolo, galleria “Le Muse”, diretta da che torna di opera in opera a Myriam Peluso, nel 2009. La ricordare i versi di quel “ven- mostra fu poi rimandata. to che scompiglia i capelli”; «Lorenzo Maria Bottari – la caduta verticale di Icaro; spiega Aldo Colonnello, viceOrfeo, metafora del sogno; presidente del Comitato Noma soprattutto l’amore. Il bel Alda Merini, ricordando tutto viene narrato su orolo- l’amicizia tra il Bottari e la

Merini - si allinea con questo tributo al sentimento comune che sente Alda ancora tra noi, in un altrove che sfugge ai nostri deboli sguardi; da lì ci osserva con un sorriso pacifico spegnendo l’ultima amata sigaretta prima di dettare ad un angelo il suono della sua parola. Il cammino di Lorenzo Maria Bottari pare essere una inesausta sfida agli apriori Kantiani; la sintesi, prodotta dalla profonda azione della sua soggettività all’incontro con il reale, evade verso forme atemporali, dove il Mito anticipa la stagione della fragile consapevolezza. Il suo segno rimanda a simbologie ardue alla decodificazione, ma affascinanti nella stesura sacralizzante del colore, nell’anelito inconfessato che consegna l’uomo all’assoluto». Francesca Mazzotti

IN GALLERIA Myriam Peluso e Lorenzo Maria Bottari

gimentali e non solo. Alle 20 poi nel Museo dei Brettii e degli Enotri i partecipanti alla passeggiata potranno ascoltare una performance musicale dal titolo “Le donne del Risorgimento”, un concerto con canti dedicati alle donne italiane e arbereshe del Risorgimento con Anna Stratigò voce e chitarra, Spiro Pano al violoncello, Checco Pallone alla chitarra ed Enzo Naccarato alla fisarmonica. Venerdì sarà poi la volta dell’itinerario dal titolo “Volti di Madonne” a cura di Giorgio Leone e “Vicende e personaggi intorno a piazza Grande” a cura di Concetta

Lucibello. Giorgio Leone dedicherà il suo intervento alle splendide immagini mariane custodite nella cattedrale di Cosenza, mentre rimandi storici connessi al quartiere del Duomo saranno forniti da Concetta Lucibello. Nel palazzo del governo si concluderà la kermesse con un momento di animazione che avrà come protagonista il Coro Sila della sezione Cai di Cosenza diretto dal maes0tro Marino Sorriso-Valvo che si esibirà in un repertorio popolare con canzoni di montagna e degli alpini; brani musicali saranno anche presentati dal gruppo musi-

la kermesse

Sta per sbocciare in città la “Primavera d’intorno” “Primavera d’intorno”. Tre giorni per scoprire itinerari da valorizzare, veri e propri “tesori” nascosti del nostro patrimonio storico, alternati a rilevanti momenti di animazione musicale. Così si è svolto ieri il primo degli appuntamenti della tre giorni della quattordicesima edizione di “Primavera d’intorno” organizzata dal laboratorio culturale “Cosenza che vive” presieduto da Gabriella De Falco. «Il percorso culturale del 2011 - ha spiegato la professoressa De Falco è orientato a scoprire itinerari da valorizzare con un particolare riguardo a luoghi che

furono teatro di movimenti insurrezionali». Ed è per questo che l’itinerario di ieri guidato dal dottore Luigi Bilotto, è partito proprio nel luogo in cui nel 1799 fu piantato il primo albero della libertà,in piazza San Giovanni Gerosolimitano, per concludersi davanti a palazzo Arnone, luogo che ospitò invece il secondo arbusto della libertà. Dopo la lettura della bellissima poesia in rima che ha raccontato la storia della città di Cosenza attraverso gli occhi e le parole dei ragazzi della II A dell’Istituto Onnicomprensivo di via Spirito Santo dal titolo “Io so-

no la mia città”, Luigi Bilotto ha accompagnato i numerosi convenuti tra vicoli e luoghi evocando forti rimandi del vissuto storico della città di Cosenza, dall’antica “chiazza di l’ova” su fino a colle Triglio passando per corso Plebiscito. Un tuffo in vicoli, piazze, slarghi di suggestiva bellezza. Oggi alle 18 avrà luogo invece il percorso guidato da Fulvio Terzi “Lungo il Crati e oltre” da piazza Cribari, nell’antico quartiere dello Spirito Santo, alla “Massa”, un viaggio in luoghi ricchi di riferimenti storici e toponomastici legati alle vicende risor-

la novità

l’incontro

Ecco la scuola bilingue anglofona a Cosenza Ha preso il via, con un fitto calendario di incontri scuola-famiglie, l’avventura della Bilingual Middle School, la prima scuola media bilingue anglofona in provincia di Cosenza. Si trova in via Galliano, nel centro cittadino, nei palazzi che hanno ospitato a lungo gli uffici dell’Ente Provincia, e dopo significativi interventi di restyling aprirà i battenti nel prossimo mese di settembre, per accogliere i primi alunni in perfetto “stile british”. Nasce dalla sinergia di British Institutes e Solutio, ideata e diretta da Claudio Mazziotti e Stefania Barrese, è coordinata dal dirigente scolastico Franco Bloise. Forte della presenza di docenti di prestigio, neopensionati che hanno catalizzato iscrizioni e suc-

cale della scuola media statale di Mendicino. A chiusura “Sapori e profumi della nostra terra” con i prodotti tipici selezionati da Mario Reda. Le chiese antiche con la loro storia millenaria e le immagini sacre con le loro complesse simbologie; gli antichi palazzi e i loro quartieri con il loro bagaglio di avvenimenti storici, di arte e di vita quotidiana; i suoni, le parole le magie della musica capaci di evocare arcane risonanze nelle pieghe più profonde dell’anima. In una tre giorni di grande intensità. Francesca Cannataro

cesso presso le scuole pubbliche dove prestavano servizio, accanto a brillanti e motivati ingegneri, biologi, musicisti, madrelingua inglesi, spagnoli, francesi, propone un modello didattico di tipo 70-30; ovvero l’apprendimento degli studenti è approssimativamente articolato al 70% in italiano ed al 30% in inglese. Ciò significa che oltre alle lezioni di inglese, altre discipline saranno veicolate in inglese: science in english, geography e computer in english. «L’inglese nel 2012 non può essere considerato materia scolastica - sostengono i dirigenti della Misasi. E’ un’abilità trasversale a tutto. E come tale deve essere trattata.» Le rette partono da circa 3.000 euro l’anno.

La Di Monticelli alle 18 in corso Mazzini Filosofa di statura europea e attenta osservatrice dei costumi italiani, Roberta De Monticelli sarà a oggi a Cosenza per un confronto a più voci sulla “Questione morale”, titolo di uno dei suoi ultimi libri, pubblicato da Raffaello Cortina e diventato un interessante caso editoriale. L’appuntamento è per le ore 18,30 in piazza XI Settembre. Familismo, servilismo, corruttela, mancanza di rispetto per le istituzioni, diffusa incapacità di assumersi responsabilità personali: questi gli elementi che caratterizzano quella che la De Monticelli definisce "una gloriosa tradizione" italiana, che parte da lontano ed arriva fino ai nostri giorni e della quale l'autrice offre una

chiave di lettura ricca di spunti di riflessione. Docente di Filosofia della persona all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, la De Monticelli dialogherà con i docenti dell’Università della Calabria Daniela Falcioni, Luca Lupo, Carlo Serra, e con Nicola Morra, che insegna al Liceo classico “Bernardino Telesio” ed è il promotore dell’incontro in collaborazione con la Libreria Mondadori di corso Mazzini. Nel corso dell’incontro il pubblico bruzio potrà intervenire e dialogare con la filosofa. Tra gli orgnaizzatori dell’incontro anche il docente Nicola Morra, già candidato ed esponente cosentino del Movimento 5 stelle.


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De Monticelli oggi a Cosenza in agenda

La filosofa Roberta De Monticelli (in foto) sarà a Cosenza oggi per un confronto a più voci sulla “Questione morale”. L’appuntamento è per le ore 18,30 in piazza XI Settembre. Docente di Filosofia della persona all’università Vita-Salu-

te San Raffaele di Milano, la De Monticelli dialogherà con i docenti dell’Uncal Daniela Falcioni, Luca Lupo, Carlo Serra, e con Nicola Morra, che insegna al Liceo classico “Bernardino Telesio” ed è il promotore dell’incontro.

Numeri utili

L’OCCHIO SULLA CITTÀ DI SANTINO MORRONE - s.morrone@calabriaora.it

AZIENDA OSPEDALIERA Annunziata 0984 681500 Mariano Santo 0984 68 11 Santa Barbara - Rogliano 0984 98 81 11 Pronto intervento 118 Pronto soccorso 0984 68 11 Urp 800 703454 Cup 0984 68 18 06 AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE Centralino 89 13 Distretto sanitario Cosenza 0984 89 32 76 Distretto sanitario Rende 0984 84 30 LEGA CONTRO TUMORI via Monte Grappa, 45 0984 28 547 o 0984 28 566 o 0984 26949 TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO c/o Azienda ospedaliera 0984 68 18 41 SERT Via Fiume, 1 0984 89 34 81 CENTRO SALUTE MENTALE Cosenza 0984 89 33 65 Rende 0984 84 30 209 o 0984 40 83 84 CROCE ROSSA via Panebianco,630 - 0984 40 81 16

curiosità La demolizione del ponte di Surdo, a Rende, incuriosisce proprio tutti. E’ sovente infatti trovare persone che si fermano per molti minuti aspettando che il gigante di pietra venga giù

* SERVIZI COMUNE 0984 8311 sito internet: www.comune.cosenza.it Polizia Municipale 0984 23013 o 0984 26 80 2 Urp 0984 8132 17 o 0984 8132 19 Urp numero verde 800 01 36 07 Prima circoscrizione 0984 75113 o 0984 81 33 25 Seconda circoscrizione 0984 39 36 01 o 0984 81 33 75 Terza circoscrizione 0984 39 39 61 o 0984 813215 Quarta circoscrizione 0984 38 40 3 o 0984 8133 27 AMACO Azienda per la mobilità nell’area cosentina via Torre Vecchia 0984 333 44 0984 30 80 11 0984 48 23 32 numero verde 800 242400 AL VOLO collegamento con aereoporto di Lamezia prenotazione telefonica allo 0984.8830894 da lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00 Prenotazione on-line: www.al-volo.net tutti i giorni 24h su 24h

* CULTURA TEATRO RENDANO piazza XV marzo 0984 0984 79 38 04 TEATRO MORELLI via Oberdan 0984 74 165 CINEMA TEATRO ITALIA via Oberdan 0984 72 186 BIBLIOTECA CIVICA piazza XV marzo 0984 28 596 BiBLIOTECA NAZIONALE piazza Antonio Toscano 0984 72 510 MUSEO DEI BRETTIi E DEGLI ENOTRI complesso monumentale S.Agostino 0984 23 30 3 GALLERIA NAZIONALE PALAZZO ARNONE via Gian Vincenzo Gravina 0984 79 56 39

l’evento

Disegni e foto all’Archivio di Stato Martedì 21 giugno l’Archivio di Stato di Cosenza ospiterà nel chiostro del complesso monumentale di San Francesco di Paola, sede dell’istituto, le seguente. Alle ore 11 ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Diversità come risponde la città”, organizzata dagli allievi del primo corso di fotogiornalismo dell’associazione “Ottavomiglio laboratorio”. Saranno esposti 20 scatti a colori selezionati dai docenti Massimo Palumbo, giornalista, e Vittorio Giordano, fotografo. La mostra resterà aperta fino al 25 giugno. Alle ore 15,30, sempre martedì 21, ci sarà la presentazione della mostra di disegni “Prove di rilevamento e rappresentazione del territorio”, a cura di Aldo De Sanctis, Giuseppe Fortunato e Federico Parise della facoltà di Ingegneria dell’Unical. Interverranno Mario Docci e Giorgio Testa dell’Università La Sapienza di Roma e Massimo Giovannini rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Mostra aperta fino al 30.

prevenzione

La Notte bianca della Lilt La notte fra il 23 e il 24 giugno avrà luogo la seconda edizione de “La notte bianca della prevenzione”, iniziativa nazionale della Lilt, Lega italiana lotta contro i tumori, che ha come obiettivo quello di promuovere l’importanza della prevenzione nella lotta ai tumori. La sezione aprirà il Centro di prevenzione oncologica “W. Marino” di via Monte Grappa, n° 45, per offrire ai cittadini nelle ore serali, e precisamente dalle ore 20 alle 24 la possibilità di essere visitati gratuitamente. Per informazioni si può chiamare al numero di telefono della Lilt all0 o984 26 94 9 oppure 0984 45 29 23.

tempo libero

calabroni di Totonno Chiappetta

TAPPA “CIROMISTA” PER ASSALTI FRONTALI Radio Ciroma organizza all'interno di “ctrl-altcanc: riavvia il sistema 3.0” l’evento-concerto degli Assalti frontali in tour con il loro ultimo lavoro “Profondo Rosso”. Il concerto sarà ospitato dalla palestra all’aperto di via Milelli venerdì 1 luglio a partire dalle 21,30. Un pezzo di musica antagonista ritorna a Cosenza nell’evento messo in piedi dalla storica emittente radiofonica antagonista cittadina.

C’era la Polisportiva a vico terzo d’Amantea, spiaggia bella, gente viva, già unostile all’europea C’era uno, più di tutti che animava ben la folla, dispensando fiori e frutti sempre il ragioniere... Colla


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«Uniti contro il reggiocentrismo» Tante le adesioni alla protesta di sabato. Altomare: si svegli pure Cosenza ROGLIANO Folla di adesioni alla manifestazione pro ospedale Santa Barbara in programma per sabato, in piazza San Francesco, a Piano Lago. L’iniziativa, assunta dall’amministrazione comunale in opposizione alla riconversione del presidio ospedaliero, va riscuotendo consensi nel mondo politico-istituzionale, tra le forze sociali, nel mondo dell’associazionismo. All’appuntamento saranno presenti tutti i sindaci dei Comuni del comprensorio del Savuto, il leader del Movimento dei Diritti civili, Franco Corbelli, dirigenti sindacali e politici, esponenti dei comitati di agitazione dei problemi del Savuto, i rappresentanti del comitato civico, costituito a Rogliano nei giorni scorsi, presieduto da monsignor Vincenzo Filice e dal preside Mario Mazzei. Ma saranno presenti le popolazioni del Savuto in misura, anche questa volta massiccia, il che è abbastanza prevedibile in considerazione della diffusa indignazione che ha provocato la notizia dello smantellamento dell’ospedale e la totale indifferenza mostrata sia dal commissario di governo per la Sanità in Calabria, Giuseppe Scopelliti, sia dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Maria Gangemi. Voci critiche si sono levate anche dal centrodestra roglianese. L’ex consigliere comunale del Popolo della Libertà, Ferdinando Falbo, ha indirizzato una lettera al governatore commissario Scopelliti per sollecitare una rivisitazione del decreto che sancisce la chiusura dell’ospedale Santa Barbara, adducendo le già note e so-

senza incontrare ostacoli. Uomini di governo, parlamentari e dirigenti politici assistono passivamente a questo degrado della sanità cosentina, che si estende anche in provincia al di là del Campagnano». «C’è un prepotere reggino Anche il Pdl ha argomentato il vicesindaco roglianese Altomare - che appare in tutta la sua evidenza. Ma soprattutè critico to c’è una incapacità di governei confronti no del comparto, che si appaledel decreto sa in una sorta di tagli orizzontali, indiscriminati, ragionieristici che stanno distruggendo quel poco di buono che esisteva nel sistema sanitario cosentino». «Ben venga ogni iniziativa - ha sottolineato Altomare - che va nella giusta direzione della salvaguardia del nostro presidio, tempestiva o tardiva che sia. Tuttavia, ci sono settori politici CONTESO L’ospedale Santa Barbara di Rogliano che devono fare pienamente il loro dovere in direzione di una istanza legittima e sacrosanta, lide motivazioni che militano a favore della so- sordante dei padroni del vapore. Si tratta di un incontestata in tutti i suoi contenuti». «Sabato prossimo - ha concluso il vicesindapravvivenza di un presidio efficiente. L’iniziati- atteggiamento di grave scorrettezza che si acva è stata assunta dopo le manifestazioni tenu- compagna al fallimento della politica sanitaria co roglianese - passeremo alla terza fase della te nei giorni scorsi, di cui il vicesindaco Giovan- in Calabria e, in particolare, alla crisi degli stes- protesta. Siamo decisi ad andare fino in fondo. Eleveremo tutta la nostra indignazione nei conni Altomare ha tirato le fila in una dichiarazio- si ospedali della città capoluogo». «Sacche di compiacenza - ha proseguito Al- fronti della Regione e dei suoi commissari e cone: «La mobilitazione dei sindaci, che si sono incatenati nel piazzale dell’ospedale e quella tomare - si vanno stratificando tra gli esponen- glieremo l’occasione per ampliare il raggio deldella cittadinanza riunita in una manifestazio- ti più in vista del centrodestra cosentino, tutto la vertenza su tutta una piattaforma di problene di protesta a distanza di una settimana, con acquiescente ai voleri del governatore, che ha mi irrisolti, che penalizzano il Savuto e le altre la partecipazione di esponenti delle istituzioni mostrato tutta la sua ostilità nei confronti del- zone interne a sud di Cosenza». e del mondo politico - ha rilevato - non hanno l’ospedale di Rogliano e tutta la sua supponenMARIO MASSIMO PERRI rimosso l’indifferenza ostentata e il silenzio as- za verso le condizioni della sanità a Cosenza, cosenza@calabriaora.it

BISIGNANO

Nuovi accordi elettorali Fli, Api e La Svolta insieme Non c’è settimana in cui non si realizzi un nuovo accordo politico: una media pazzesca attraversa la città di Bisignano, a meno di un anno dalle elezioni amministrative. Che sia frenesia o programmazione, le novità non mancano mai sul territorio, e si registra, negli ultimi giorni, l’accordo politico e programmatico tra Fli, Api e il movimento “La Svolta”. L’ accordo è stato condiviso dalle

rappresentanze degli iscritti e dai coordinatori dei partiti: per Fli Franco Paldino Franco e Carmine Aurello, per l’Api Giancarlo Marsico e Francesco Fucile, per il movimento “La Svolta” Rosario Simonetti ed Elio Rago. La scelta è stata motivata così: «E’ stato siglato un accordo politico organico e programmatico tra Fli, Api e il movimento “La Svolta” per dare vita a una coalizione al-

ternativa all’attuale amministrazione comunale che sappia interpretare e difendere i diritti di tutti i cittadini e che metta in campo un progetto di rilancio e di sviluppo per la città di Bisignano. Occorre attivarsi politicamente per cercare di uscire dall’isolamento in cui il Comune è stato relegato a causa della politica accentratrice e conflittuale degli ultimi anni e per riprendere una

forza contrattuale nei confronti del territorio e degli enti sovracomunali, Provincia e Regione». L’accordo punta su alcuni capisaldi: «Tra i punti imprescindibili e fondamentali per garantire la tenuta dell’alleanza, è sta-

to posto quello della legalità, del risanamento dei conti, della politica ambiente basata sui principi dello sviluppo sostenibile, delle politiche giovanili, del rilancio del commercio e delle attività produttive e della riqualifica-

zione e dello sviluppo edilizio-urbanistico. Le tre forze politiche si impegneranno in attività che promuovono la legalità, in quanto la ritengono condizione indispensabile per lo sviluppo sociale ed economico di Bisignano». Nelle conclusioni si parla di una prossima novità: «Ci faremo promotori nel far adottare un “codice etico degli appalti comunali” e di istituire la figura del referente per la Legalità. Fli, Api e il movimento “La Svolta” sono disponibili a dialogare e a definire un programma condiviso con le altre forze che si sono dichiarate alternative all’attuale maggioranza». Massimo Maneggio

ROGLIANO/2

SAN PIETRO IN GUARANO

Inaugurata la Camera conciliativa Pronti per la mediazione obbligatoria

Il sindaco interroga Gentile «Dove sono i nostri 600mila euro?»

E’ in attività la Camera conciliativa. L’iniziativa è stata promossa dall’Organismo internazionale per l’arbitrato e la conciliazione dell’Anpar (Associazione senza scopo di lucro) iscritto nel registro degli Organismi di conciliazione tenuto dal ministero di Giustizia. Il nuovo ufficio si trova nella sede del Giudice di pace (palazzo ex pretura), in via Eugenio Altomare. L’inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco Giuseppe Gallo, degli avvocati Luigi Quintieri, Andrea Corvino e Morena Naccarato, rispettivamente coordinatore regionale e delegati provinciale e comunale. Alla cerimonia hanno partecipato autorità istituzionali e rappresentanti del mondo forense. «Quello della conciliazione - hanno spiegato i re-

sponsabili della struttura - è un ufficio dove, grazie alla mediazione di un soggetto terzo, vengono discusse e risolte controversie legate a locazioni, successioni ereditarie, diritti reali (usufrutto, servitù, enfiteusi), comodato, patti di famiglia, affitto di aziende, contratti bancari, finanziari e assicurativi, richieste di risarcimento a seguito di danni in campo medico-sanitario. La mediazione obbligatoria è stata istituita da apposita legge e rappresenta una forma di conciliazione economica rispetto ad una eventuale causa civile, ma anche breve, soddisfacente per le parti e vantaggiosa per la riservatezza del procedimento che avviene in forma strettamente privata». mmp

Una domanda secca e precisa, quella che il sindaco Francesco Acri rivolge all'assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile: «Che ne è stato di quei 600mila euro destinati al nostro Comune?». Si tratta di fondi che furono bloccati nel giugno 2010. Dovevano servire per interventi di riqualificazione urbana e per la messa in sicurezza della strada che collega San Pietro a Cosenza e all'area urbana. Il primo cittadino non sa se questi soldi siano disponibili o meno: «Vorrei poter dare una risposta chiara ai genitori - si legge in una nota - che mi chiedono quando verranno messi in ordine i parco giochi comunali, agli anziani, agli abitanti del nuovo quartiere di Padula». Nella lettera che motiva la sospensio-

ne del finanziamento, l'assessorato scriveva di dover verificare la sussistenza dei requisiti per la concessione dei finanziamenti. Prontamente, allora, l'amministrazione produsse la documentazione in cui si dimostrava il possesso di quanto richiesto. Da allora, il silenzio più totale. E poi, la provocazione: «Cosa impedisce l'attribuzione dei finanziamenti? Chiedo pubblicamente ed ufficialmente all'assessore Gentile di esercitare fino in fondo il suo eventuale “potere discrezionale” revocando i finanziamenti in questione e assegnandoli ad altro Comune, dando la possibilità ad un altro sindaco di dare risposte ai propri cittadini e un po’ di lavoro a qualche impresa ed a qualche operaio». (lmc)


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P R O V I N C I A

Il Pd è fuori dalla giunta Cupone e Bruno vanno via Gli assessori rimettono il mandato nelle mani del sindaco SAN MARCO A. La notizia ora è ufficiale. I due assessori del Partito democratico, Tonino Cupone e Federico Bruno, hanno rimesso il mandato nelle mani del sindaco Alberto Termine. Una decisione che era stata preannunciata nelle scorse settimane, dopo lo scossone determinato dalla spallata del primo cittadino che aveva decurtato arbitrariamente di un’unità il numero degli assessori in quota democrat, contravvenendo agli accordi presi in campagna elettorale. Tonino Cupone restituisce anche l’incarico di vicesindaco. La decisione è stata sofferta e ampiamente discussa sia all’interno del partito che con il sindaco. Alla fine, considerato anche il depauperamento di alcune deleghe, tra cui quella dei lavori pubblici inizialmente affidata a Cupone e trattenuta dal sindaco nell’ultimo rimpasto, il Pd ha sciolto le riserve ufficializzando la posizione del partito: appoggio esterno alla maggioranza e ritiro in blocco degli assessori. «Ho ritenuto di dover seguire l’indicazione del Partito democratico”, ha dichiarato l’ex vicesindaco

CI RIPENSANO A sinistra, Cupone, A destra, Bruno Tonino Cupone. Ora i giochi grammatici che erano stati sono aperti sul prosieguo del- individuati insieme agli altri l’esperienza amministrativa componenti del gruppo di Alberto Termine. I due po- “Unione e cambiamento”. Di sti lasciati liberi dai membri componente unitaria, come sussurrava del Pd doqualche vranno esseIl partito darà componente re riassegnacomunque del Pd già ti. Starà al nelle scorse sindaco indiappoggio settimane, è viduare i esterno alla rimasto ben nuovi criteri maggioranza poco. Il camdi assegnabiamento è zione. I democratici continuano ad af- ancora in stand by. Le ultime fermare che il loro impegno vicende che hanno attraverrimarrà comunque in mag- sato palazzo Santa Chiara lagioranza per i punti pro- sciano intendere a una virata

verso destra che lo stesso sindaco aveva confermato in un incontro con i dirigenti locali del Partito democratico. Un cambiamento di rotta, dunque, consapevole delle ragioni che lo hanno determinato e per gli effetti che produrrà. La delega ai Lavori pubblici trattenuta nelle mani del primo cittadino è un buon indizio. La manovra, in ottica politica, sarebbe un pegno per recuperare i rapporti con le istituzioni regionali che fino a questo momento non avevano digerito l’asse trasversale al Comune di San Marco Argentano. Se la scelta è giusta, gli effetti si vedranno. Intanto l’appuntamento più vicino che vedrà allo stesso tavolo il sindaco e gli assessori epurati sarà l’approvazione del Bilancio. Poco gradito, hanno fatto sapere i democrat, è la voce del documento contabile dedicata allo staff del sindaco. Una cifra che vorrebbero poter risparmiare, nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse comunali, che si assottigliano sempre di più per effetto dei tagli agli enti locali. ANNALIA INCORONATO a.incoronato@calabriaora.it

SAN MARCO A./2

Serra va contro Fasano Portella non se la tiene «Giù le mani da Franco Fasano!». Il vicesegretario provinciale di Idv Franco Portella scende in campo per difendere l’ex presidente del circolo dalle denunce del consigliere regionale Giulio Serra, accusato di tentare di evitare il confronto. Pur riconoscendo che spesso l’esponente del partito di Di Pietro «ha fatto ricorso ad una terminologia dura», Portella protesta: «Mi sembra paradossale apprendere che un cittadino che compie delle coraggiose battaglie debba essere continuamente denunciato. Sicuramente è giusto che un personaggio pubblico eserciti il proprio diritto di autotutela, ma le questioni poste da Fasano continuano a rimanere senza risposta. La verità è che spesso nelle campagne elettorali, per catturare il consenso, ci si occupa di tutto ed il contrario di tutto, mentre una volta eletti è difficile mantenere le promesse». Ecco allora che il dirigente provinciale di Idv suggerisce, quale alternativa credibile al ricorso in Tribunale. «Perché - si domanda - non si entra nel merito delle problematiche affrontate da Fasano, che per diversi anni si è strenuamente battuto, spesso in solitudine, per evitare il declassamento dell’ospedale Pasteur?». Rischio che, ahimè, da qualche

mese è diventato una realtà. «Non ha allora forse ragione Fasano - rilancia ancora Portella - nel dire che questo è molto grave proprio alla luce della presenza di Serra tra i banchi della maggioranza del presidente della Regione Scopelliti? Ecco, noi siamo convinti che si sceglie la denuncia per non rispondere politicamente né delle conseguenze di ciò che sta avvenendo né dei disservizi che ne derivano in particolare per le classi più deboli. Perché - incalza l’esponente di Idv - il nostro onorevole non si attiva affinchè vengano ripristinate le poche centinaia di metri della carreggiata che collega Mongrassano con Cerzeto così da evitare l’isolamento di un’intera area? Non si è accorto che sono sensibilmente diminuite le iscrizioni degli alunni alle scuole superiori di San Marco, con il conseguente rischio di soppressione di classi? Non si è accorto che di fatto non esistono più scambi e relazioni di ogni genere fra le popolazioni come accadeva in passato? Non si è accorto che tutto questo sta creando un enorme danno economico a San Marco ed ai sammarchesi?». Dalle parole (le battaglie di Fasano) ai fatti (le denunce di Serra). Come sempre, figli di un dio minore. Giuseppe Montone


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calabria

ora

P R O V I N C I A

Alla sanità ci pensano i sindaci Manca il personale e gli ospedali sono in affanno. Arriva il commissario Asp MORMANNO Garantire la sanità senza medici è un po’ come studiare senza libri o mangiare senza avere fatto la spesa. L’ospedale di Mormanno ha una forte carenza di medici in organico. Per questo motivo si è mossa la commissione territoriale per la tutela della salute nell’area del Pollino che ha visitato il presidio su invito del sindaco Guglielmo Armentano. Argomento all’ordine del giorno, l’attivazione di tutte le iniziative utili affinché le due unità operative di riabilitazione e di medicina e lungo degenza non rischino il collasso per carenza di personale medico. Presenti alla visita, oltre al padrone di casa Armentano, anche i sindaci di Acquaformosa, Giovanni Mannoccio, di Cassano, Gianluca Gallo, di Castrovillari, Franco Blaiotta, di Lungro, Giuseppino Santoianni, e di Morano, Francesco Di Leone, oltre i vice sindaci di Frascineto e Laino Castello, il presidente dell’ente Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, i consiglieri provinciali Gianluca Grisolia, Biagio Diana e Piero Vico e i membri della commissione

consiliare sanità del Comune di Castrovillari, Franco Corrado, Domenico Donadio, Ferdinando Laghi, Domenico Lo Polito e la presidente Marisa Urso. Non presenti per motivi istituzionali i sindaci di San Basile, Laino Borgo e Saracena che, tuttavia, hanno preventivamente dato piena disponibilità di adesione ai deliberati della commissione. Dopo la breve ma efficace relazione del sindaco di Mormanno, che ha lanciato l’allarme sul presidio della sua comunità e gli interventi tecnici dei dottori La Bruna e Peccerillo, tutti i contributi che si so-

Il presidio ospedaliero di Mormanno

CASTROVILLARI

Tentò di uccidere il vicino, finisce in carcere Nell’ottobre 2006 tentò di uccidere, insieme a un suo familiare, un vicino di casa dopo liti continue. In questi giorni, personale del commissariato di pubblica sicurezza di Castrovillari (diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Zanfini) ha effettuato un ordine di carcerazione per Luigi Iero. Il tutto dopo la condanna definitiva emanata dalla Corte di Cassazione a 3 anni, 5 mesi e diciannove giorni. Iero è stato raggiunto dalla polizia a Montalto. La pena ha ricevuto anche uno sconto deri-

CASTROVILLARI/2

La marcia continua Il comitato non si ferma

I membri del comitato “2 sì per l’acqua bene comune” Le associazioni cittadine che hanno gestito insieme alla Cgil il comitato “2 sì per l’acqua bene comune”, dopo la sfilata del 13 e la festa di martedì sera, promettono nuovi obiettivi. Le associazioni Solidarietà e partecipazione, il riccio e Isdemedici per l’ambiente hanno curato la campagna referendaria del territorio del Pollino (incontri/dibattito con le popolazioni a Saracena, Frascineto, Morano C., San Donato Ninea, San Sosti, Oriolo Calabro, Altomonte oltre che in città) ringraziano «le popolazioni del comprensorio che hanno risposto con grande impegno e senso civico alla chiamata alle urne, contribuendo alla vittoria dei sì che riportano la gestione dell’acqua nel settore pubblico e sconfiggo-

no susseguiti hanno fatto proprie le difficoltà rappresentate. Nel corso degli interventi è stata espressa unitariamente la volontà di sottolineare al commissario sraordinario dell’Asp, Gianfranco Scarpelli, la particolare situazione in cui si dimena l’ospedale di Mormanno, oltre quelle inerenti i presidi di Castrovillari e di Lungro, già esposte alla Regione nell’incontro con il dottor Scaffidi. Il presidente dell’organismo territoriale, Marisa Urso, ha poi annunciato la presenza del commissario dell’Asp a Castrovillari per venerdì prossi-

no definitivamente l’ipotesi di centrali nucleari nel nostro Paese». La vittoria è il «primo passo. Il movimento referendario ha visto l’impegno di tanti giovani capaci ed onesti, gli “indignados”calabresi, che sono l’ossatura della futura classe politica. Ha visto l’impegno entusiasta di tanta gente che si era allontanata schifata dalla politica dei partiti, ha visto il formarsi di una “rete” di solidarietà e intelligenze e concreto attivismo, che non dobbiamo disperdere. Sarebbe un imperdonabile errore. Il nostro impegno è quello di continuare le battaglie di civiltà coinvolgendo la tanta bella gente che abbiamo incontrato nell’occasione della campagna referendaria». lu. br.

vante dalla scelta del procedimento abbreviato. Il vicino di casa aggredito nel 2006, fu lasciato in fin di vita sulla strada dopo l’appostamento in quella che i poliziotti definirono una vera e propria “imboscata”. Sul posto intervenì qualche decina di minuti più tardi una volante del commissariato di polizia cittadino. L’uomo, dopo essere stato raggiunto dall’ordine di carcerazione, è stato accompagnato al carcere di Castrovillari. rcs

mo, alle 15, presso la sala 14 del protoconvento. Il dirigente incontrerà la commissione consiliare e i sindaci del comprensorio. «Attualmente le due unità operative di Medicina e riabilitazione dell’ospedale di Mormanno - dice Marisa Urso - possono contare su un organico di sette medici a fronte dei quindici, complessivamente previsti dalla norma per l’accreditamento». In questa situazione «sono necessari almeno tre nuovi medici per assicurare l’assistenza diurna alle persone in degenza. In caso contrario, permanendo la difficoltà di organizzare i turni di lavoro, si paventa l’impossibilità di continuare a garantire quei livelli essenziali di assistenza fin qui erogati. Le difficoltà del nosocomio di Mormanno - conclude Marisa Urso - sono state attenzionate anche al presidente della commissione regionale sanità, Nazareno Salerno, che sarà a Mormanno mercoledì 22 prossimo in orario da precisare, per come annunciato dal consigliere regionale Gianluca Gallo nel corso dell’incontro». LUIGI BRINDISI pollino@calabriaora.it

«La storia la fanno gli iscritti» I democrat scrivono a Bersani S. AGATA D’ESARONon si può costruire il Partito democratico con persone che non sono neanche iscritte al partito e che, anzi, ne hanno sempre ostacolato la nascita e la crescita». Questo è il duro incipit del comunicato che il circolo locale Pd ha inviato al segretario nazionale Bersani, al commissario regionale Musi e al coordinatore provinciale Villella. Al centro del mirino dei democrat santagatesi l’esponente di Zona Dem e vicepresidente della Provincia, Domenico Bevacqua, accusato di privilegiare rapporti politici «con personaggi - è riportato nella missiva - che nulla hanno da spartire con la storia passata e recente» del partito. Il personaggio in questione è il neo eletto sindaco Luca Branda, la cui colpa sarebbe quella di avere avuto sostegno da Bevacqua e Laratta nella recente campagna elettorale che lo ha visto vincitore. Un supporto che - secondo quanto sostenuto dai democrat di Sant’Agata - avrebbe procurato un danno alla lista del competitor Domenico Tolve formata dal Pd e dall’Udc, con ben 6 candidati democratici su 9. «Non ci sembra che il partito - è scritto nel comunicato - possa essere ancorato su pregiudizi personali come quelli di un neo amministratore che non s’identifica in nessuna forza politica e che poi ha il privilegio di partecipare a dibattiti al-

Nel mirino del Pd locale c’è il vicepresidente della Provincia Bevacqua tolocati e che per di più amministra con una giunta appartenente all’estrema destra. La sezione santagatese del Pd - continua la nota - non è più disponibile a subire mortificazioni e vessazioni da simili

personaggi. Noi crediamo nel partito e nel rispetto delle sue regole statutarie e comportamentali. Adesso basta! Siamo noi a dirlo: per costruire il Pd non c’è bisogno di personaggi, ma di gente che con impegno e costanza lavori per il partito. In definitiva, Sant’Agata d’Esaro, come crediamo qualsiasi altro piccolo paese della Calabria che abbia un circolo del Pd, ha bisogno di gente - conclude il comunicato - che sappia interfacciar-

Il neo sindaco Luca Branda si con la gente e non con dei funamboli della politica pronti a cambiar casacca ad ogni alito di vento». MASSIMILIANO TROTTA cosenza@calabriaora.it

CASTROVILLARI/3

Piccoli alunni a lezione di agricoltura Un’ esperienza a stretto contatto con la natura e le coltivazioni dell’uomo. I piccoli allievi del primo circolo didattico di Castrovillari, diretto da Giuseppina Campanella, hanno avuto modo di visitare una delle tante aziende orticole di contrada Jardini. La visita è stata organizzata dalla maestra Carmelina Graniti che ha accompagnato gli alunni nella visita in compagnia della maestra Rosa Caruso, si sono recati presso l’azienda Giuseppe Barletta e qui, Luigi Gallo funzionario del centro di divulgazione agricola dell’Arssa di Castrovillari, ha mostrato ai bambini le colture orticole, spiegando le modalità di coltivazione, l’epoca di semina e/o trapianto, la difesa dagli attacchi dei parassiti e l’epoca di raccolta. «Per quanto riguarda la cipolla, in particolare - ha spiegato Gallo - si tratta di un ecotipo locale che è tipica di Castrovillari e non è presente altrove. Infatti, fino agli anni ‘70 era coltivata in gran quantità ed era anche

Gli alunni in visita a contrada Jardini esportata in altri comuni limitrofi. Al momento, la cipolla di Castrovillari è coltivata da circa 20 agricoltori ma, l’Arssa, ha avviato un progetto di rilancio della coltivazione di questo ecotipo di cipolla e presto diventerà “famosa” come quella di Tropea”. (lu. br.)


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l’ora di Corigliano Redazione di Corigliano-Alto Jonio-Tel. 0983 290604-Fax 0983 292220 - Mail: corigliano@calabriaora.it

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Incidente, lo sfogo di una madre Due anni fa sulla 106 il tragico sinistro che costò la vita a quattro persone «Ma in questa nostra società la vita ha ancora un valore? Il dolore altrui non può lasciarci indifferenti! Da cittadini pretendiamo il rispetto delle regole per tutelare la vita. Una giustizia capace di fare giustizia». E’ la testimonianza che una madre affida al nostro giornale in occasione del secondo anniversario del tragico incidente sulla 106 che il 14 giugno del 2009 costò la vita a quattro persone. «Incidente – ci dice - in cui persero la vita quattro giovani a causa della guida imprudente e in stato di ebbrezza di un uomo, che oggi gode di libertà vigilata per motivi di salute e va a spasso, come se nulla fosse! Quattro vittime, due sopravvissuti e quattro famiglie distrutte da un dolore immane … Giovani vite, spezzate per sempre, senza averlo deciso; i loro progetti da realizzare dispersi nell’alba ancora notturna; tolti bruscamente all’affetto dei familiari e degli amici … Un’avversa sorte che non trova giustificazioni per quanto la mente si sforzi …». Questa madre si rivolge a noi per i risvolti che questa vicenda ha avuto: «Un senso di rabbia s’aggiunge all’acuta sofferenza dei congiunti delle vittime che

L’incidente del 14 giugno 2009 non hanno più lacrime da piangere e restano pietrificati dal dolore della perdita. Alla domanda del perché di un disegno crudele e senza ragione abbia tolto la vita ai loro figli si aggiunge quella di come mai la legge tuteli gli artefici di tali crudeltà … Al dolore acuto segue la beffa, insopportabile perché il pensiero dei congiunti, fermo alla tragedia e incurante delle dimenticanze umane, costante si posa su quei figli morti in modo ingiusto e alle loro vite che mai sa-

Movimento per la vita, premiati tanti studenti dell’area urbana complessivamente ben 22 vincitori, appartenenti alle scuole superiori delle varie diocesi della regione, 8 sono risultati i vincitori per la diocesi di Rossano-Cariati che sono: Graziano Elena e Pirillo Davide della classe I B del Liceo Classico “S. Nilo” di Rossano, Candia Alessandra e Candia Emanuela della classe IV C, Sposato Alessio e Pisarra Ester, rispettivamente delle classi IV B e IV A del liceo scientifico “Bruno” di Corigliano e Pecora Giada e Scorpiniti Francesco rispettivamente delle classi III B e III A progr. dell’Itc “Gradilone” di Rossano. La cerimonia di premiazione, a carattere regionale, alla presenza di dirigenti scolastici e docenti delle scuole partecipanti e dei responsabili dei Movimenti per la Vita e dei Centri di Aiuto alla Vita, si è svolta sabato scorso nell’aula magna del liceo scientifico “Bruno” di Corigliano.

cronaca

Autovettura in fiamme in località Fabrizio Fiamme sospette distruggono, se pur parzialmente, un’autovettura Fiat Panda. Il fatto di cronaca si è verificato la scorsa notte intorno alle due in via Tirana nella località Fabrizio. Per cause che ancora sono al vaglio dei carabinieri della locale compagnia poco dopo le 2 la Fiat Panda di proprietà di una bracciante agricola del posto, A.A. di 55 anni, ha preso fuoco. Tempestivo è stato l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamen-

GIACINTO DE PASQUALE corigliano@calabriaora.it

giudiziaria

concorso europeo

“Anche quest’anno il Movimento per la Vita Italiano allo scopo di inculcare principalmente nei giovani il rispetto e la difesa della vita umana, ha promosso nelle Scuole Superiori il suo Concorso Scolastico Europeo – afferma la responsabile regionale del concorso Eufemia Trisolini - giunto alla XXIV^ edizione e riservato agli allievi del triennio”. Gli allievi quest’anno dovevano produrre un tema, una poesia o un disegno, oppure un lavoro multimediale sulla tematica “Famiglia, fondamento della società in Europa e nel mondo”. I lavori più meritevoli, selezionati da una apposita commissione costituita in seno alla Federazione regionale del movimento, sono stati premiati con la vincita di un viaggio a Strasburgo con visita al Parlamento europeo. La regione Calabria, grazie all’impegno profuso dai Movimenti locali, ha fatto registrare

ranno riscattate dalla giustizia! Le vittime non sono solo i deceduti ma anche i loro familiari perché la loro vita cambia di qualità, costretti a vivere con una ferita non cicatrizzabile. Vivono morendo lentamente, privati della presenza, dei sorrisi, della vitalità, dei sogni, della saggezza dei loro figli, giovani alberelli, pronti a diventare rigogliosi e carichi di frutti nel giardino della vita. Osservano il mondo che scorre senza sosta, apparentemente uguale ma, per loro senza colori e senza senso. Da due anni, nel dormiveglia della notte, lo stesso pensiero: “mio figlio è stato ucciso!”. Aggrappati ai ricordi, si trascinano dignitosi e barcollanti in un mondo vuoto e contraddittorio che proclama i diritti della vita a poi non la difende con leggi giuste. Il tempo passa ma la sofferenza è sempre più acuta per la mancanza che scava un abisso nell’animo. Perché la legge tutela i colpevoli e non si cura di chi aspetta giustizia? Ho raccolto, da amica, quel dolore dignitoso di due famiglie che non trovano pace».

to di Rossano, i quali hanno impedito che le fiamme distruggessero completamente l’utilitaria. Infatti della macchina risultano danneggiati la parte anteriore e parte dell’abitacolo. Secondo indiscrezioni raccolte parrebbe che sul luogo teatro dell’incendio i vigili del fuoco non avrebbero rinvenuto tracce che farebbero propendere per un incendio doloso, ma è chiaro che anche in questa direzione lavorano gli inquirenti. (gdp)

Prostituzione, resta ai domiciliari l’80enne Resta ai domiciliari il pensionato ottantenne C.R., tratto in arresto dai carabinieri della Compagnia cittadina sabato scorso con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che ieri ha fornito la propria versione al gip affermando di aver solo cercato di aiutare quelle ragazze. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Pucci, è comparso ieri dinanzi al gip di Rossano Letizia Benigno e al pm Vincenzo Quaranta per l’interrogatorio di garanzia durante il quale ha risposto alle domande fornendo delle giustificazioni circa la propria volontà di adoperarsi per aiutare le prostitute. Al termine dell’udienza, il gip ha confermato la misura custodiale degli arresti domiciliari, mentre la difesa si prepara ora ad avanzare istanza di riesame al Tribunale della libertà di Catanzaro. L’ottantenne, secondo la tesi accusatoria, avrebbe gestito il trasporto di numerose prostitute, quasi tutte di nazionalità romena, accompagnandole a svolgere l’attività di meretricio in località Salice. Ulteriori approfondimenti investigativi avevano consentito altresì di risalire a un flusso verso paesi esteri di ingenti somme di denaro, presumibilmente provento della presunta attività illecita. r.m.

la riflessione

Consiglio sciolto: «Doppio binario» «Esiste un doppio binario interpretativo in merito ai fatti che hanno portato allo scioglimento dell'amministrazione coriglianese». Lo sostiene in una nota Alberto Laise (in foto), coordinatore cittadino di Sel (sinistra ecologia e libertà). Secondo l’esponente di Sel: «Da un lato tutte quelle considerazioni che attengono al mero fatto giuridico ed alle sue conseguenze giudiziarie su cui non è nostra intenzione intervenire, pur sottolineandone la gravità intrinseca se accertati e confermati in sede giudiziale; poi esistono tutta una serie di considerazioni e comportamenti, che si sono consolidati in circa undici mesi di dolorosa agonia. Come abbiamo già detto numerose altre volte, vi sono stati fatti che, al di la della rilevanza penale che potevano avere, avrebbero preteso un diverso comportamento da chi amministrava il nostro comune e si è trovato al centro di tutta la vicenda; nel momento stesso in cui sono emerse le gravi relazioni con la criminalità organizzati, chiunque ne fosse stato coinvolto avrebbe dovuto presentare le dimissioni immediate, sindaco, assessori o capigruppo, se colpiti da sospetti cosi pesanti, invece di perdersi in pruriginosi richiami all'interesse del nostro comune, avrebbero fatto bene a farsi da parte per meglio difendersi nelle sedi opportune. Le conseguenze di un barricamento all'Ariella – afferma ancora Laise - erano facilmente intuibili: il commissariamento per mafia era inevitabile, e questo, chiunque frequentasse anche sporadicamente la sede di un partito politico lo sapeva benissimo. I reali motivi che hanno spinto gli amministratori in questa fallace difesa sono una questione che ora attiene alle loro coscienze, però fateci dire che complicità in questa irresponsabile presa di posizione hanno tutti i soggetti che, pur per brevi momenti hanno legittimato questa posizione. Il presidente del consiglio comunale, non ha mai presentato le sue dimissioni dal ruolo istituzionale, riconoscendo la legittimità degli atti approvati dall'amministrazione». g.d.p.


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calabria

ora

J O N I O

racconti di ’ndrangheta

Il piano previsto in Lombardia contro Russano Nell’ambito della faida con i Lettieri Ne parla in aula il carabiniere Giardina Il capitano dei carabinieri, Valerio Giardina, prosegue la ricostruzione, al pm Curcio, sui nuovi assetti criminali all’interno del locale di ndrangheta di Cirò. Pm Curcio - Capitano, un ultimo passaggio: lei ha operato degli accertamenti specifici in relazione ad un periodo di detenzione del Russano Pasquale. Vuole dare atto alla Corte se durante questo periodo di detenzione, conseguente ovviamente a tutti i fatti di cui stiamo parlando, perché poi il Russano Pasquale, divenne definitiva la sentenza, quindi stava scontando la sua pena, vuole dirci se il Russano Pasquale durante questo suo periodo di detenzione ha usufruito di alcuni permessi premio? Teste - Sì, ha usufruito di due permessi premio in Cinisello Balsamo, dove tutta la famiglia... Pm Curcio - Mi dovrebbe dire le date precise anche. Teste - Sì, dove tutta la famiglia si è trasferita, esattamente dal 5 marzo al 13 marzo 1990 e dal 29 marzo '91 al 3 aprile '91. Pm Curcio - Capitano, lei sa in quell'arco temporale dove risiedeva l'imputato Trovato Coco Giovanni? Teste - Franco. Pm Curcio- Franco Coco Trovato, chiedo scusa. Teste- Come residenza a Marcedusa, in provincia di Catanzaro, ma lo stesso si trovava a Milano, nell'interland milanese esattamente, siccome è un personaggio di spessore criminale elevato, perché... Presidente - Come risultava questo? Teste - Che sia di spessore...? Presidente - No, che dimorasse a Milano. Teste - Perché in quel periodo le attività degli investigatori lombardi avevano attenzionato il Franco Coco Trovato anche con perquisizioni, con controlli di polizia, perché ritenuto a capo di un'organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Presidente - Quindi in sintesi l'avevano visto e perquisito a Milano? Teste - Sì, più volte comunque, ciò è notorio. Pm Curcio - Capitano, oltre a questo dato, vuole essere più preciso anche in relazione alla residenza anagrafica del Tro-

vato Coco Franco, mediante consultazione della rubrica? Teste - Esattamente a Olginate...Provincia di Como. Pm Curcio - In via? Teste - In via Spluca n. 3. Pm Curcio - Perché è stato necessario procedere ad accertamenti sui permessi premio di cui ha beneficiato il detenuto Russano Pasquale, e perché avete dovuto accertare l'operatività, chiamiamola così, dell'imputato Franco Coco Trovato nella Lombardia, in relazione ai fatti di cui stiamo parlando? Teste - Per verificare le dichiarazioni del collaboratore Cicciù Antonio, perché il collaboratore Cicciù ha riferito che la soluzione di questa faida era stata presa dalle maggiorenti del locale di Cirò, perché il Pirillo Vincenzo è parente dei Lettieri, che avevano subìto diversi lutti familiari per questa faida. Quindi da una parte erano riusciti a far sparire Russano Francesco, ultimo protagonista dell'ultimo fatto di sangue, dall'altra parte dovevano vendicarsi pure dell'altro Russano Pasquale, che aveva ucciso il Lettieri Vincenzo classe '36, per cui avevano organizzato un'azione nei confronti del Russano Pasquale nel momento in cui questi avesse usufruito di un permesso premio, e quindi si fosse trovato in Cinisello Balsamo. Pm Curcio - Il Cicciù ha fatto l'indicazione nominativa della persona che fu mandata per compiere questa azione lì in Lombardia? Teste - Sì, Brugnano Carmine.Pm Curcio - Ora passiamo al secondo profilo del riscontro che avete operato: perché è stato importante accertare, le ripeto la domanda, il ruolo e l'operatività in Lombardia di Franco Coco Trovato? Teste - Perché Franco Coco Trovato risulta alleato dei cirotani, anche per la nota parentela che lui ha con Paolo De Stefano, defunto, e l'appoggio che gli potevano dare in quella zona poteva essere assicurato soltanto dal Franco Coco Trovato. Pm Curcio - Ma in questo caso specifico il Franco Coco Trovato è stato destinatario delle incolpazioni

specifiche del Cicciù? Cioè il Cicciù ha esplicitamente detto il Brugnano a chi si appoggiava una volta arrivato in Lombardia? Teste - Sì, l'ha detto specificatamente, a uomini messi a disposizione dal Franco Coco Trovato. Pm Curcio - Quindi questa è la ragione dei due accertamenti specifici che avete condotto. Teste - Perché, chiedo scusa, il Brugnano aveva il compito di far vedere al commando di fuoco messo a disposizione da Franco Coco Trovato, la vittima, perché ovviamente quelli del Nord non conoscevano le sembianze del Russano, per cui doveva far vedere la vittima. Pm Curcio- L'ulteriore fatto criminoso trattato nella sua informativa è l'omicidio in pregiudizio di Condello Domenico. Teste - Sì. Pm Curcio - La domanda di rito che le faccio è la solita: specifichi se questo fatto è innovativo rispetto all'impianto investigativo Galassia. Teste - E' un fatto nuovo. Pm Curcio - Da quali elementi o fonti di prova avete acquisito le notizie relative a questo ulteriore fatto nuovo? Teste - Da Cicciù, principalmente. Pm Curcio Da Cicciù Antonio. Capitano, lasciamo stare i dati di generica che sono stati già stati rappresentati alla Corte da un suo collega, le chiedo di preciso: avete accertato con precisione, e come lo avete accertato, quando il Condello Domenico era giunto in quell'area geografica, da dove proveniva? Teste Era giunto il Condello Domenico il 12 luglio 1986 in Bisignano, proveniente dalla Casa circondariale di Reggio Calabria. Pm Curcio - Quindi proveniente dalla Casa circondariale di Reggio Calabria, era giunto in Bisignano il...? Teste - 12 luglio 1986. Pm Curcio - Come avete accertato questa circostanza? Con accertamenti, non lo so, di carattere dichiarativo? Teste - Documentale. (146° parte-continua martedì 21 giugno)

Il Tribunale di Catanzaro dove si disputò il processo “Galassia”. In alto il panorama di Cirò Marina , ridente cittadina dello Jonio crotonese, dove negli anni ‘80 si scatenò la faida sanguinaria tra le famiglie Lettieri e Russano.

GIACINTO DE PASQUALE corigliano@calabriaora.it

Il paese dei clandestini al lavoro L’universo sommerso raccontato nel libro di Marco Rovelli “Servi” L'universo dei clandestini al lavoro. Una situazione drammatica fatta di violenze e soprusi da parte di caporali e datori di lavoro italiani che fanno leva sulla ricattabilità della forza lavoro clandestina per sequestrare loro documenti, trattenere le misere paghe concordate, il tutto condito da insulti e violenze quotidiane, con la collaborazione attiva di piccoli malavitosi lo-

cali. Uno scenario che mai compare sui quotidiani nazionali e che invece rappresenta la dorsale nascosta di un'Italia truce e violenta: l'altra faccia del mito "italiani brava gente". Dalle campagne siciliane e del foggiano, fino ai cantieri edilizi e agli ortomercati del Nord, da questo libro emerge una fotografia brutale del nostro paese. Marco Rovelli autore del libro “Servi-Il

le tappe La storia delle ndrine della Piana di Sibari

Il contributo delle gole profonde

Il delitto Mirabile Come cambiarono e l’attacco sui pentiti gli assetti locali

Prosegue il nostro racconto sulla storia criminale della Piana di Sibari, attraverso le deposizioni che i vari collaboratori di giustizia hanno reso nel corso delle udienze del maxiprocesso Galassia a Catanzaro

Nelle scorse puntate illustrati i verbali dei pentiti Giorgio Basile, Tommaso Russo, Giovanni Cimino, Giuseppe Cirillo, Vincenzo Curato, Carmine Alfano, Pasquale Tripodoro, Franco Pino e Francesco Marino Mannoia

Antonio Cicciù parla dei legami stretti tra i cirotani e il boss di Corigliano Santo Carelli nonchè del cambio della guardia alla guida del locale da Cirillo a Carelli. In Galassia gli avvocati sollevarono il “caso” delle collaborazioni pilotate dagli inquirenti

E’ soprattutto il collaboratore di giustizia Antonio Di Dieco, ex boss di Castrovillari, ad illustrare agli inquirenti nel corso delle sue propalazioni, i nuovi scenari delineatisi dopo la maxioperazione Galassia nel territorio della Sibaritide

paese sommerso dei clandestini al lavoro” (Feltrinelli editore) si è mischiato con i clandestini, bevendo insieme a loro il tè, e comunicando, facendosi raccontare le loro storie finora inascoltate: dal loro racconto emerge anche il volto crudele del nostro capitalismo, ritornato in alcune aree e comparti a forme ottocentesche di sfruttamento. Non manca un capitolo sulla condizione degli immigrati nel comune di Rosarno: sfruttati senza diritti, vittime di una continua "caccia al nero" e di attacchi da parte di alcuni giovani rosarnesi che hanno portato alla violenta protesta del 7 gennaio 2010. Da un passo del libro: «Poi mi accompagni alla macchina e mi dici: “Mi piacerebbe sapere meglio l’italiano, sai la lingua è un problema, non capisci mai fino in fondo, e nelle cose il gusto è in fondo”, e già è il primo regalo che mi porto dietro nel viaggio, e poi mi lasci dicendo: “In patria ormai sono straniero, quando torno al paese non mi piace più andare a rubare la frutta sugli alberi”, e questa immagine perfetta del tuo sradicamento la porto con me, in questo viaggio, che mi fa fare un passo sotto, nel paese sommerso”». g.d.p.


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Ospedale, scampato il pericolo di chiusura Ieri a Cosenza firmato un accordo tra commissario e sindaci TREBISACCE Cauto ottimismo ma nessuna euforia: con queste sensazioni è tornata da Cosenza la delegazione dei sindaci e dei referenti politici locali dopo l’incontro con i vertici dell’Asp che doveva fare il punto sul destino dell’ospedale e sulle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa l’imminente rischio di chiusura della CardiologiaUtic. Voci che avevano provocato un diffuso allarme nella popolazione e che hanno spinto il consigliere regionale Mario Franchino ed il sindaco di Trebisacce Mariano Bianchi a chiedere un incontro urgente al nuovo Commissario dell’Asp dottor Gianfranco Scarpelli per fare chiarezza e per dissipare ogni dubbio circa queste voci. In realtà, nel corso del suddetto incontro, improntato da parte dell’interlocutore alla massima cordialità e comprensione, il nuovo Commissario ha fugato ogni dubbio circa il futuro a breve-medio termine sia dell’ospedale che della Cardiologia-Utic che resteranno al loro posto sicuramente fino al mese di ottobre-novembre. In questo senso anche il personale in organico ai reparti potrà essere sottoposto a mobilità ma sempre nell’ambito ospedaliero. Nel frattempo, e prima che arrivi la fatidica data del 31 marzo 2012 che secondo il PdR dovrebbe sanci-

Si accende una speranza per l’ospedale di Trebisacce re la chiusura dell’ospedale, il dottor Scarpelli ha invitato i presenti a formulare, con la collaborazione del personale sanitario, una proposta “credibile e fattibile” che possa trovare accoglienza presso la Regione Calabria. «Personalmente - ha confidato il nuovo responsabile dell’Asp cosentina - salverei gli ospedali “di confine” di Praia a Mare e di Trebisacce, sia perché operano in un territorio molto periferico, sia perché svolgono un ruolo essenziale nel contenimento della migrazione sanitaria verso le altre regioni limitrofe». Ragioni di calcolo e di economia aziendale dun-

que e non tanto di diritti e di bisogni di sanità da parte delle popolazioni dell’Alto Jonio e, in ogni caso, è opinione diffusa da parte di quanti hanno partecipato all’incontro, che ad orientare le scelte, oltre alle logiche di cassa, saranno in ogni caso ragioni politiche. O meglio, di geo-politica. Da qui quindi il cauto ottimismo per aver sgombrato il campo dal rischio di una imminente chiusura dell’Utic, ma nessuna euforia, perché il destino dell’ospedale resta sempre legato ad un filo sottilissimo. Nessuna apertura infatti, da parte dei vertici aziendali, circa la proposta avanzata dal

consigliere regionale Mario Franchino di dare un ruolo al “Chidichimo” mettendolo in rete con Corigliano-Rossano per dar vita agli “ospedali riuniti della Sibaritide”, né tanto meno verso la richiesta avanzata dal sindaco Bianchi circa il ripristino delle sale operatorie. Neanche a parlarne: l’ospedale di Trebisacce così com’era, e così come è stato per oltre 30 anni, sarà dunque solo un ricordo. Questo comunque il testo del documento sottoscritto dal Commissario Scarpelli e da Mario Franchino, Franco Mundo, Mario Melfi e dai sindaci di Trebisacce, Villapiana, Castroregio, Cerchiara di Calabria, Roseto Capo Spulico e Castroregio: «Si concorda e sottoscrive quanto segue: -si effettuerà solo mobilità interna all’ospedale; -non saranno effettuati spostamenti di risorse umane e tecnologiche; sarà prevista una diversa destinazione e organizzazione dell’ospedale rispetto a quanto previsto dal PdR, attraverso nuova eventuale proposta; - si manterranno le attuali attività sanitarie, almeno per il periodo di emergenza sanitaria estiva, programmando un prossimo incontro a Trebisacce prima di effettuare qualsiasi intervento di riorganizzazione». PINO LA ROCCA corigliano@calabriaora.it

«Vogliamo lo sviluppo della zona» Assoturismo e Confesercenti dicono no alla tassa di soggiorno VILLAPIANA Tassa di soggiorno: l’Assoturismo e la Confesercenti la ritengono una scelta miope che forse può salvare i bilanci dei comuni ma certamente affossa il turismo. Sdegno e preoccupazione: questi i sentimenti espressi dal Gruppo Dirigente di Assoturismo-Confesercenti e di tutti gli imprenditori turistici associati, nei confronti della ormai quasi sicura introduzione della tassa di soggiorno da parte dei Comuni della Costa Ionica Cosentina. «Tale balzello – si legge nella nota-stampa a firma di Pasquale Motta, presi- informali, sarà adottata quandente regionale Assocamping- to prima anche dal comune di Confesercenti e di Luigi Sauve, Cassano Jonio. «La nostra presidente condanna è provinciale totale - amLe due Asshotel-Conmoniscono i associazioni fesercenti - è due dirigenti stato già adotla ritengono una a nome degli tato da alcuni altri imprenscelta miope comuni, senza ditori turistiper il territorio ci - perchè alcuna concertazione con non è certo le nostre Associazioni di Cate- questo il modo di dare opporgoria. In prima fila il comune tunità, sviluppo e sostegno al di Villapiana che l’ha adottata turismo nella Sibaritide. Si nelle settimane scorse, ma la tratta di una scelta miope: la stessa scelta, secondo notizie tassa di soggiorno servirà uni-

camente per far fronte alle necessità di bilancio dei Comuni. Essa sarà infatti imposta ai fruitori del turismo, ma al turismo stesso non tornerà pressoché nulla». «L’associazione degli imprenditori turistici aderenti alla Confesercenti - si legge ancora nella nota-stampa- rimarca, purtroppo con amarezza che, come avvenuto per il governo centrale, anche per le istituzioni locali il turismo altro non è che un limone da spremere. Che facciano pure gli amministratori locali, ma a questo punto nessuno può

sottovalutare il deciso No di tutta una categoria verso questo balzello. Se esso verrà confermato, i comuni sappiano che si aprirà una lunga fase di aspro contenzioso che non potrà certo limitarsi a forme estemporanee di protesta come lo sciopero, insufficiente a rappresentare la profonda e motivata insoddisfazione di un intero settore ancora una volta tartassato ingiustamente». Appellandosi infine alla sensibilità dei comuni, Assoturismo-Confesercenti auspicano che alla fine prevalga il buon senso e che vi possa essere in itinere un ravvedimento che porti ad un ripensamento e ad evitare una tassa che, oltre a far diventare meno competitivi i nostri territori e le nostre risorse, rende ancora più insopportabili e gravosi gli effetti della crisi. Da qui l’appello da parte delle due associazioni a tutti gli amministratori comunali, affinchè prevalga il buon senso e venga disattivato questo ennesimo siluro contro lo sviluppo del turismo e contro l’economia italiana». p.l.r.

NOCARA

Provinciale off-limits Trebisacce chiede aiuto Il sindaco batte cassa e chiede aiuto all’amministrazione provinciale per la sistemazione delle strade Nocara-Canna e Nocara-Oriolo a rischio chiusura per il danneggiamento di alcuni muri di sostegno che presentano, in più punti, delle pericolose crepe. Il primo cittadino, Francesco Trebisacce (in foto), nell’evidenziare la pericolosità delle strade provinciali di collegamento con il centro abitato, lancia una sorta di appello all’assessore Riccetti e all’ingegnere Basta, perché intervengano con la massima celerità in alcuni punti di detti tracciati dove sono presenti delle vere e proprie emergenze. E’ un allarme che deve trovare riscontro nell’immediatezza per evitare l’isolamento di un centro montano che di per sé presenta qualche difficoltà nei momenti del bel tempo figuriamoci quando scendono dal cielo piogge abbondanti che mettono a nudo gli speroni rocciosi e i terreni terrazzati, tutti abbandonati e degradati. Scrive il sindaco Trebisacce: «Si porta a conoscenza di codesto assessorato che a seguito dell’annata particolarmente ricca di precipitazioni atmosferiche, i tratti stradali Nocara-Canna e Nocara-Oriuolo, hanno subito danni per i quali urge un intervento riparatorio, per evitare che l’entità del danno diventi ragione di pericolo a persone e cose. In particolare, nel tratto stradale Nocara-Oriolo, si evidenzia una situazione di grave pericolo in località Comodo a causa di uno smottamento che obbliga le auto in transito ad un cambio di carreggiata, determinando una situazione di alto rischio, per le autovetture provenienti in senso opposto. Si comunica altresì che nei tratti stradali segnalati, sono insorti problemi per le mura di sostegno in pietra costruiti nel dopoguerra con attività manuali., a monte del tracciato stradale. Si evidenziano infatti delle crepe che rischiano di provocare crolli e quindi pericolo, nonché eventuale chiusura della strada. Un sollecito intervento di ripristino di dette opere, darebbe il giusto valore e riconoscimento a quegli operai che con il loro contributo rigorosamente manuale, hanno consentito la realizzazione di questi lavori che oggi, per ovvi motivi, sono irripetibili Alla luce di quanto sopra esposto si prega la Sv di voler predisporre un sollecito intervento per la risoluzione dei problemi denunciati». Alessandro Alfano

SIBARI

FederSerD, inizia oggi il congresso regionale Oggi presso un noto locale pubblico di Marina di Sibari si aprirà il quarto congresso regionale della FederSerD (Federazione dei Servizi per le Dipendenze – Calabria). Il tema della due giorni di dibattito è: “Il lavoro dei Ser.T. tra responsabilità ed esigenze terapeutiche”. I lavori saranno preceduti alle 9.30 dai saluti delle autorità e faranno il punto della situazione sul delicato lavoro svolto dai Ser.T. a livello nazionale e locale. I Ser.T. , Servizi per le Tossicodipendenze, sono servizi di primo livello, a bassa soglia, nei quali l’accesso è volontario. Essi si occupano, in maniera istituzionale, di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche, in un lavoro di rete con altre istituzioni e con il settore terziario. Sul nostro territorio insistono tre Ser.T. che abbracciano tutto il versante ionico della provincia di Cosenza: Corigliano, Trebisacce e Cariati-Rossano: la loro attività, incisiva e competente è giunta al quarto lustro affrontando problematiche delicate e difficoltà . Momento di eccellenza del convegno è giovedì 16 alle ore 15, la relazione del Professore Luigi Cancrini, psichiatra, psicoterapeuta, presidente della Scuola di Formazione Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale –Roma e Direttore Scientifico delle Comunità Terapeutiche di Saman, dal titolo “Infanzia infelice, disturbi di personalità e Comunità Terapeutiche”. Domani i lavori proseguiranno, sempre a partire dalle 9 e 30 con la seconda e conclusiva giornata. Giacinto De Pasquale


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«Il campo sportivo in degrado» I giovani del gruppo Lampare denunciano la non funzionalità dell’impianto CARIATI Che ne è dell’impianto sportivo in località Varco (in foto)? Sono in tanti a porsi questo interrogativo che, ad oggi, purtroppo, non trova risposta. Un interrogativo che, in maniera incalzante, pongono all’attenzione del sindaco Filippo Sero i giovani del gruppo delle Lampare. Mortificati ed umiliati per la non funzionalità del campo, i ragazzi delle Lampare vorrebbero delle risposte: «E' incredibile - affermano - che ancora, dopo tante domande e interrogazioni sul campo del Varco, non abbiamo nessuna notizia. Eppure, il degrado sociale e sportivo è tale che non può non essere denunciato». Fanno fatica i giovani delle Lampare a comprendere quali siano i reali motivi che impediscono allo stadio, i cui lavori sono stati ultimati 3 anni fa, di essere consegnato alla collettività. I ragazzi avanzano delle ipotesi: «ci sono forse delle difficoltà per il collaudo legate a problemi idrici o ambientali?». Il dubbio sembrerebbe lecito dal momento che, «quella zona, per decenni, è stata una discarica. Quell’area- si interrogano- è stata realmente bonificata?». Finanziato dalla Provincia di Cosenza per un importo pari a 420 mila euro, lo stadio doveva consentire «alle numerose società sportive e a tutti gli atleti di Cariati, costretti sino ad oggi a sacrificarsi ed

“emigrare” in altri campi, di poter giocare ed usufruire, nel proprio comune, di una struttura che rispecchi le capacità

e la passione di una grande e lunga storia e tradizione calcistica». Ma, nonostante i buoni propositi e nonostante

l’inaugurazione dell’impianto fosse stata annunciata dall’amministrazione comunale già nel maggio del 2009, ad

oggi, tutto è ancora fermo. Lo stadio, completato dà tempo anche nei minimi dettagli, è stato spesso preso mira da

vandali e vive già in uno stato di degrado e di abbandono. E, intanto, le squadre di calcio, sono costrette a giocare nel vecchio stadio “Comunale” alla marina. «Uno stadio denunciano i giovani delle Lampare - impraticabile come un pantano alla prima goccia di pioggia ed il cui spogliatoio sembra un bagno della metropolitana. Cariati ed i cariatesi - commenta il gruppo delle Lampare - meritano uno stadio degno della loro storia e dei loro successi». MANUELA MONTESANTO rossano@calabriaora.it

consiglio comunale

«All’indecenza non c’è limite» E’ il duro commento del capogruppo di minoranza Pugliese PIETRAPAOLA «All’indecenza non c’è più limite». Questo il commento del capogruppo del movimento civico “L’altra Pietrapaola”, Luciano Pugliese, dopo che, per mancanza di numero legale, il consiglio comunale di ieri mattina è stato rinviato in seconda convocazione alle 18 di oggi. «Ce lo aspettavamo - commentagiacché l’unico, importante punto all’ordine del giorno era l’approvazione del Piano strutturale comunale ex Legge Regionale 16 aprile 2002, n° 19 e successive modifiche e integrazioni. E poiché - spiega - l’articolo 78

del Tuel n° 267/2000 stabilisce che i consiglieri comunali devono astenersi dal prendere parte alla seduta consiglio comunale per l’approvazione del Psc se interessati, ecco trovato l’inghippo: per noi - afferma Puglieseesiste un interesse diretto ed immediato per più consiglieri, ed addirittura il sindaco Giandomenico Ventura, già rinviato a giudizio per fatti di edilizia, non vuole rischiare una seconda volta e non si presenta in aula. Medesima considerazione - denuncia il capogruppo di “L’altra Pietrapaolavale per certi consiglieri comunali che

hanno acquistato 10.000 metri di terreno in zona prima destinata a servizi ed ora trasformata in zona di completamento. Un ottimo affare». Pugliese ricorda che «l’iter burocratico per l’approvazione del Psc è iniziato nel lontano 1988 quando nella seduta del 31 luglio 2009 il Cc approvava, con delibera n. 21, il Psc che sarà revocata dalla maggioranza ad ottobre dello stesso anno per carenza documentale (mancanza della Valutazione ambientale strategica)». Il movimento civico “L’altra Pietrapaola”, che «più volte ha espresso la propria collabora-

Referendum, soddisfatti Idv e Sel «I cittadini hanno dato dimostrazione di grande sensibilità» CALOPEZZATI Con una nota congiunta, i circoli di Idv e Sel (in foto) ringraziano “i cittadini di Calopezzati che si sono recati alle urne contribuendo alla vittoria della causa referendaria in nome della legalità, della democrazia e della libera mobilitazione e partecipazione popolare. A Calopezzati con il 51% è stato centrato un obiettivo duplice: superamento del quorum e netta affermazione dei Si pari al 98%». Nella stessa nota i circoli ribadiscono che «Così Calopezzati, come il resto del Paese, ha scelto: una Italia libera dal nucleare, rispettosa di salute, ambiente e sviluppo, eco-compatibile e vita-compatibile; una Italia libera dalle speculazioni sull'acqua, bene comune per tutti e per ciascuno e non pretesto per arricchimenti di pochi; una Italia libera

da odiosi privilegi, rispettosa della eguaglianza, sempre e per tutti, davanti alla legge. A tutti e a ciascuno spetta ora il dovere di compiere scelte coerenti per il futuro del Paese, il dovere di non ignorare questo straordinario patrimonio di libertà e di indignazione, che si è fatto propo-

sta con i 4 Sì espressi con il voto referendario. Questo pressante invito, questo dovere forte, grava su tutti, grava, in primo luogo, su chi, come Italia dei Valori e Sel, pur con idee diverse, stanno cercando di costruire, attraverso un progetto ed un confronto politico serio e credibile, ciò che potrà rappresentare una alternativa al governo del paese. Siamo molto felici – concludono nella nota congiunta i due circoli di Idv e Sel – di aver organizzato nei giorni scorsi a Calopezzati un gran lavoro di sensibilizzazione sui referendum al fine di fornire elementi di riflessioni alla popolazione calopezzatese che oggi – a conti fatti – lo ribadiamo si è dimostrata a nostro avviso matura, libera e consapevole del valore dei propri diritti e dei propri doveri».

MANDATORICCIO

Reti a strascico, sequestri e multe per 4mila euro Continua l’attività di prevenzione, da parte della Capitaneria di porto, dei danni causati all’ecosistema marino dalla pesca a strascico sottocosta, nella zona sud del compartimento marittimo. Con l’entrata in vigore del Regolamento CE 1967/2006, occorre attenersi ai nuovi valori minimi di distanza e profondità per l’uso degli attrezzi da pesca, come

già costantemente fatto conoscere dalla Capitaneria di porto grazie all’opera di informazione nei confronti del ceto peschereccio. I militari della Guardia costiera di Corigliano, a bordo di un mezzo navale in tandem con pattuglie via terra, hanno infatti sorpreso, al largo della costa di Mandatoriccio, due motopescherecci della marineria cariatese, in-

tenti ad effettuare pesca a strascico ad una distanza dalla costa entro un miglio e mezzo e quindi al di sotto del limite consentito. I comandanti dei pescherecci sono stati multati per complessivi 4mila euro. Sequestrate le reti a strascico utilizzate per complessivi 70 metri, comprensive del sacco.

zione, peraltro sempre negata», ieri mattina «ha preso atto dell’impossibilità di tenere la seduta in condizioni ordinarie. L’unico amministratore presente era il vice sindaco Giovanni Porro». E, il capogruppo Pugliese avverte: «vigileremo perché un così clamoroso colpo di mano non passi, nell’interesse dei cittadini». m.m.

CROSIA

Il monito di Assimpresa: «Amministratori svegliatevi» “Amministratori di Crosia svegliatevi”. Questo il titolo del manifesto di protesta firmato dal “Coordinamento Imprese e Professionisti” della cittadina di Crosia:«Vi siete chiesti perché le attività economiche del Comune sono quasi ferme mentre nel settore edilizio vi sono imprese che vogliono investire e per questioni burocratiche e mancanza di coraggio amministrativo sono costrette a non lavorare? Sindaco, amministratori, consiglieri comunali avete cognizione di questa grave situazione? Le imprese ed i professionisti - dice Assimpresa - da mesi si stanno attivando verso l’Amministrazione con incontri e proposte reciproche. Gli impegni che mano a mano sono stati assunti in prima persona dal sindaco e dal Consiglio comunale sono ad oggi inattuate e qualcuna attuata viene disattesa come ad esempio il piano casa. I ritardi accumulati sono ormai troppi e sono intollerabili. Il governo del territorio deve essere gestito con strumenti trasparenti, efficaci ed efficienti senza più discrezionalità! Perciò le decisioni che riguardano piano casa, edilizia contrattata, lotti interclusi, insediamenti produttivi, commissione urbanistica non sono più ulteriormente rinviabili. Il Consiglio comunale, la politica e in primis il sindaco e la giunta comunale hanno il dovere di assumersi, senza tentennamenti o scuse e in piena responsabilità il dovere di dare risposte certe ed in tempi brevi - sottolinea il coordinamento Imprese e Professionisti. L’ultimo incontro convocato dal sindaco per il 31 maggio scorso è stato dallo stesso disertato senza dare preventiva comunicazione ai soggetti convocati. Questi atteggiamenti sono atteggiamenti puerili e poco rispettosi verso gli interlocutori convocati. La nostra mobilitazione -termina la nota - sarà costante e attenta e coinvolgerà tutte le forze economiche e sociali per vincere una prima battaglia che è decisiva per il futuro di Crosia e per il suo rilancio economico e sociale. Sindaco, amministratori, consiglieri comunali, rappresentanti politici datevi una mossa». Bruno Alvaro


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l’ora di Rossano Tel. 0983 290604-Fax 0983 292220 Mail: rossano@calabriaora.it

SANITÀ ospedale civile pronto soccorso guardia medica consultorio familiare c.r.i.

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Urbanistica,dato impulso allo sviluppo della città

nistica regionale in scadenza il prossimo 19 giugno. Obiettivo raggiunto della maggioranza che ha voluto dare nuova linfa allo sviluppo economico cittadino. Sei i punti all’ordine del giorno (più una rettifica di una delibera consiliare già approvata) a tema urbanistico, perlopiù lasciati inevasi dalla passata gestione amministrativa. La discussione si è subito aperta sui primi due punti (lottizzazioni in località Fellino e S.Angelo) sui quali i tre esponenti del gruppo d’opposizione (Antonio Micciullo si è allontanato, Teodoro Calabrò era assente mentre Giampiero Calabrò, sempre più distante dalla linea

d’azione della minoranza, ha abbandonato i lavori anzitempo) si sono opposti alle pratiche in questione. «Ci siamo accollati l’onere di venire in Consiglio – ha ribadito il capogruppo del Pdl, Rapani – per non bloccare uno dei settori trainanti dell’economia locale che altrimenti sarebbero venuti a decadere. Continua a rimanere incomprensibile – ha concluso il consigliere Rapani – l’atteggiamento dell’opposizone». Alla fine i punti sono stati approvati con l’ampia maggioranza. Di certo è stato un impulso importante allo sviluppo cittadino; supportato dal collante forte strettosi

centralino relazioni pubblico ass. al turismo segreteria sindaco polizia municipale ufficio turistico servizio taxi

tel. 0983/5291 tel. 0983/529235 tel. 0983/520051 tel. 0983/529401 tel.0983/520636 tel. 0983/290511 tel. 0983/525263 tel. 368/3478508 tel. 334/8926687 tel. 345/5065965

servizio mensa/sindacato

Giorni di lunga attesa per la gara d’appalto

tra la Regione Calabria ed il Comune di Rossano, attraverso, anzi tutto, il ponte amministrativo offerto dal presidente della prima commissione regionale, Giuseppe Caputo, ma anche da supporto dell’assessore ai Lavori pubblici calabrese, Pino Gentile. Si è passati, poi, alla discussione del punto sulla revoca della delibera consiliare che istituì il mercato quindicinale domenicale allo Scalo e di quello stagionale estivo a S. Angelo. Una parte dell’opposizione (gli ex amministratori) nel merito, ha chiesto che la discussione del punto venisse rinviata in seno alla Commissione competente. Mozione respinta «con indignazione» dalla maggioranza. Perché all’epoca, così come ha ricordato il centrodestra, le delibere “mercatali” furono approvate in seconda convocazione e con una maggioranza risicatissima. Alla fine la delibera del 17 febbraio 2010 è stata abrogata con tutti i voti del centro destra e con quello del consigliere del Pd Antonio Micciullo.

Ieri mattina una delegazione di lavoratori della “Cascina”, la ditta che si occupa del servizio mensa di enti pubblici e privati, accompagnati dal segretario regionale dell’Usb (Unione sindacati di base) Bruno Graziano, sono stati accolti in Comune per discutere della questione relativa alla prossima gara d’appalto. Negli ultimi sei anni - vale la pena ricordarlo - il servizio mensa è stato gestito dalla società di ristorazione per un appalto da 800mila euro: per tre anni portato avanti da una cooperativa satellite e per il successivo triennio direttamente dall’azienda toscana. Di questa somma, inoltre, il Comune ha pagato, al momento, circa 120mila euro mentre i restanti 680mila sono in attesa di essere transatti. Ma nonostante tutto, vista la solidità economica dell’azienda, i lavoratori non hanno mai esercitato alcuna vertenza. I “dipendenti” tra l’altro pur lavorando da ottobre a maggio hanno sempre avuto la copertura dei mesi estivi attraverso gli ammortizzatori attivati dalla stessa società, con la concessione del 60 per cento dello stipendio. Il sindacato, dunque, così come i 42 lavoratori della “Cascina”, chiedono garanzie e vigilanza sulla prossima impresa che si aggiudicherà il servizio. L’appalto - lo ricordiamo - è scaduto lo scorso 31 maggio, ed ora si attende l’espletazione della nuova gara che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. A questo punto la preoccupazione del sindacato è che tra le concorrenti figurino alcune cooperative che non riuscirebbero ad assicurare una copertura economica ed efficace come quella precedente. E per questo hanno ribadito nell’incontro di ieri ai dirigenti comunali e al sindaco di «vigilare» e assicurarsi che la «vincitrice» sia in possesso dei requisiti giusti ed idonei. «Chiediamo ciò - ha detto Graziano - perché quello che preme di più è la tutela dei lavoratori per i prossimi tre anni. Abbiamo chiesto al primo cittadino - ha aggiunto il segretario regionale dell’Usb - che prima di affidare il servizio convochi un incontro interlocutorio tra azienda, committente e parti sociali per evitare fraintesi e problemi che potrebbero rivelarsi più gravi. Prevenire - ha concluso il sindacalista Graziano - è sempre meglio che curare».

MARCO LEFOSSE m.lefosse@calabriaora.it

ALESSANDRO TROTTA a.trotta@calabriaora.it

Il consiglio comunale ha approvato ieri le lottizzazioni E’ tornata a riunirsi ieri sera la pubblica Assise. La maggioranza ha dato prova di avere forza e numeri per governare la città con sagacia e tranquillità. Dall’altra parte una già risicata minoranza sembra essere ancor più parcellizzata e divisa addirittura nel metodo di proporre l’azione politica. Intanto, la seduta si è aperta con l’intervento del consigliere Trento (Psi) che ha proposto una mozione d’ordine per ufficializzare la solidarietà del Consiglio comunale al sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto, per l’attentato organizzato ai suoi danni dalle ’ndrine della Sibaritide e sventato nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine. La maggioranza ha accettato la mozione proponendo di portarla all’attenzione dell’Assise in occasione della prossima convocazione. Il massimo esponente dell’assemblea, Vincenzo Scarcello, ha così aperto i lavori della seduta “straordinaria” mirata a liquidare tutti i piani di lottizzazione – già vidimati favorevolmente – in modo da renderli disponibili nella Legge Urba-

COMUNE

brevi

Al Paolella “L’è calat’ u gadd” replica per i pensionati della Cgil La compagnia teatrale OttoENove replica (per la decima volta) la sua esilarante commedia “L’è calat’ u gadd”. Questa volta lo fa per un nobile scopo sociale: regalare una serata in allegria ai cittadini rossanesi più anziani. L’iniziativa è sta possibile grazie alla collaborazione sorta tra la lega pensionati Spi della Cgil di Rossano, le associazioni “Auser” e “Un popolo attivo” e la stessa compagnia teatrale. Lo spettacolo andrà in scena il porssimo mercoledì 22 giugno alle 21 nell’ormai usuale cornice del Teatro Amantea-Paolella. Il segretario della Lega Spi di Rossano, Giovanni Sisc - si legge in una nota del sindacato - ha fortemente voluto e pro-

mosso questa serata «all’insegna del sociale e del coinvolgimento degli anziani di Rossano, con l’intendo in futuro di divulgare l’opera anche in tutto il comprensorio, onde poter coinvolgere anche i pensionati di tutto il territorio». La Compagnia ha accolto subito e con entusiasmo l’iniziativa affiancando il sindacato ed «elogiando avvenimenti che possono essere utili alla causa sociale e dei pensionati, in particolare». La Commedia, in vernacolo rossanese, andrà in scena anche domenica 19, e ha ottenuto un grande successo proprio grazie al gusto ed al piacere di calarsi in un contesto leggero e decisamente divertente.

Casematte, un patrimonio storico da salvaguardare e valorizzare Casematte sul mare da salvaguardare. Sui lidi rossanesi sono dislocati diversi “bunker” seminterrati, in prossimità delle spiagge, della Seconda guerra mondiale a difesa di eventuali attacchi aerei e navali, che andrebbero recuperati a futura memoria storica. Le fortificazioni, al momento, si possono ammirare in località Torre Pinta (ben visibile e in buono stato di conservazione) e nei pressi della Torre Sant’Angelo (seminascosta dalla sabbia e dalla vegetazione). La rete “a difesa permanente” sulla sponda jonica calabrese prevedeva postazioni per la protezione attiva con artiglieria contraerea a maglie di avvistamento dotate di sistemi di collegamenti radiotelegrafici. La linea ferrata jonica cosentina era suddivisa da Crotone-Cariati, da Cariati-Sibari e da Sibari-Nova Siri con relative casematte di difesa. Il compito era quel-

lo di sventare eventuali colpi di mano, impedire alle truppe di primo sbarco di mettere piede a terra, e arginare l’avanzata fino all’arrivo delle masse mobili di manovra. Anna Maria Coviello


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R O S S A N O

«Vittima della lenta burocrazia» E’ la denuncia di un padre che ha la figlia affetta da linfoma di hodgkin ROSSANO L’ennesimo caso di una burocrazia sanitaria lenta. E soprattutto formale. Un iter gravoso reso ancora più snervante se a doverlo compiere è una persona affetta da grave patologia. Si è portati ad osservare un protocollo rigido, dimenticando, a volte, che di fronte ci sono delle persone: con i loro casi, a volte disperati. Che chiedono, non per favoritismi sia inteso ma in virtù di una condizione fisica non certo al top, (come il caso che stiamo per raccontare) un semplice rinvio di una visita medica per evitarsi stress e fatica. Soprattutto se ci si deve mettere in pullman e percorrere qualcosa come 1800 km in sole 36 ore. Pena: ritiro della pensione di invalidità. «Siamo vittime di una burocrazia che ci umilia». E’ la denuncia di Marco (il nome è di fantasia) di Rossano, padre di Deborah (pure questo nome è di fantasia) affetta da linfoma di hodgkin ed in remissione completa da 4 anni. Oggi la giovane ragazza di 31 anni, con la passione per l’insegnamento, è in cura all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove si reca ciclicamente, presso il reparto di ematologia, per analisi specifiche e pet mirati. Per questi motivi Deborah percepisce, anzi percepiva, una pensione in quanto ritenuta invalida civile al 75 per cento dalla commissione dell’Asl di Rossano (visita a settembre del 2009). La giovane maestra ha ottenu-

to la cattedra dal settembre del 2010 in una scuola primaria di Firenze. Nonostante la malattia e i diversi disagi che ne conseguono ha sempre mostrato determinazione nella sua professione-passione. Chiusura dell’anno scolastico, test invalsi, scrutini alle porte, e per finire un corso di formazione per i neo insegnanti con l’elaborazione finale di una tesi conclusiva. Nell’istituto dove ha insegnato era stata organizzata una festa di fine anno. «Una festa alla quale - ha detto il signor Marco - mia figlia avrebbe voluto esserci ma non è stato così perché è dovuta venire a Rossano (in foto) urgente-

mente per una visita di controllo per l’invalidità. Non è stato possibile in alcun modo rinviarla e se non si fosse presentata si sarebbe proceduto alla sospensione automatica

della prestazione». Tutto per colpa, a quanto pare, di quella chiamata urgente. Lo scorso 24 maggio Deborah riceve una convocazione dall’Inps di Cosenza (a firma del direttore

dell’Ente) per giorno 8 giugno alle 8 e 30 per sottoporsi a visita di controllo per la sua invalidità. Il papà della giovane insegnante a questo punto, faceva presente (tramite mail) la situazione della figlia al capocommissione del settore, e richiedeva la disponibilità di poter rimandare il check-up alla fine dell’anno scolastico (ormai alle porte) ed evitarle così un viaggio di 1800 km tra andata e ritorno. Un viaggio che alla fine le è costato stress, spese e richiesta di permessi. «Mia figlia - ha detto il signor Marco - si è presentata a visita con la documentazione richiesta. Ho detto visita? - ha preci-

sato - ma quale visita. Anche le persona più ingenua di questo mono avrebbe capito che la cosa si sarebbe tradotta in un semplice iter burocratico. Potevano loro stabilire - la domanda che ci pone il padre di Deborah - una diagnosi tumorale senza analisi e diagnostica? I documenti richiesti li avrei potuti portare io, evitando tutto il trambusto creatosi. Insomma possibile che la burocrazia abbia la meglio sul sacrosanto diritto dei cittadini? Mia figlia non chiedeva favoritismi ma solo il rinvio di un mese». ALESSANDRO TROTTA a.trotta@calabriaora.it

referendum

LasoddisfazionediFilareto L’ex sindaco mette in guardia sul futuro della centrale Enel «Grazie per aver messo la nostra città e il nostro comprensorio in linea con le aree più avanzate dell'Italia». Dopo il superamento del quorum alla recente consultazione referendaria e dopo la vittoria dei “si” ai quattro quesiti, non nasconde la propria soddisfazione l’ex sindaco di Rossano Francesco Filareto (foto). L’ex primo cittadino, che aveva lanciato un forte appello ai rossanesi e all’intero comprensorio della “Calabria del nord est” a lui tanto cara, oggi ringrazia tutti. «

Grazie per aver difeso il diritto, naturale e costituzionale, all'acquapotabile come bene comune, contro la pretesa di privatizzare una risorsa di tutti in nome del profitto di pochi. Grazie – prosegue Filareto - per avere riaffermato il diritto, naturale e costituzionale, alla legalità e il principio dell'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge...Grazie per avere confermato il diritto, naturale e costituzionale, alla tutela dell'ambiente, alla salvaguardia della vita e della qua-

lità della vita, allo sviluppo sostenibile, contro chi avrebbe voluto introdurre, anche nel nostro territorio, pericolosissime e dannosissime centrali nucleari». E qui non poteva mancare il riferimento al futuro della centrale Enel di Rossano: «Continuiamo ad essere vigili e reattivi contro coloro che, con inaccettabili pretese neo-colonialiste e oscuri interessi di parte, non hanno ancora rinunciato a riconvertire a carbone la centrale Enel di Rossano e della Sibaritide, anzi, stan-

Bonificate le isole ecologiche Interventi in varie contrade: rimossi rifiuti e riqualificate le aree Dalle contrade al litorale, al centro storico, dopo la bonifica della parte bassa della città alta, avviata all’indomani dell’insediamento del sindaco Antoniotti, l’assessorato comunale all’Ambiente, diretto da Giuseppe Sifonetti, in sinergia con la Ecoross spa, sta rimettendo a nuovo le isole ecologiche e le aree verdi e di raccolta. Un’azione capillare e diffusa che non sta risparmiando energie e forze degli addetti ai lavori. Contrade Fossa, Gammicella Pantano Martucci, Pirro Malena, Seggio, Valano e Valanello, ma anche via G.Rizzo nel centro storico. Sono, queste, le diverse zone del territorio comunale interessate, in questi giorni, dalla radicale opera di bonifica delle aree destinate alla raccolta degli rsu, diventate, negli ultimi mesi, ricettacolo di immondizia di qualsiasi genere, anche pericolosa. Da vecchi elettrodomestici ai scarti dell’agricoltura, per finire alle carcasse d’auto. Il tutto nel giro di pochi giorni e grazie al lavoro della squadra di operai della Ecoross, in strettissima collaborazione con gli uffici comunali e con l’assessore Sifonetti il quale lascia trapelare soddisfazione per come stanno procedendo gli interventi. «Si tratta – dichiara Sifonetti – di un’azione programmata e che sta riguardando, così come era ed è nelle intenzioni dell’Esecutivo, tutte le aree cittadine, nessuna esclusa. Ci stiamo attenendo, scrupolosamente, ad un calendario di interventi mirati, senza priorità casuali o con bonifiche a macchia di

Contrada Gammicella Giuseppe Sifonetti leopardo. Abbiamo iniziato dalla zona marina perché siamo ormai alle porte dell’estate. Con analogo impegno continueremo verso tutte le zone interne cittadine, campagne e centro storico. Stiamo insistendo – conclude l’assessore Sifonetti – nell’utile azione di prevenzione, ricercando la massima collaborazione dei cittadini e dei proprietari dei fondi, nella consapevolezza, tuttavia, che oltre un certo punto di sopportazione, diventa inevitabile ed anzi doverosa l’azione di repressione, a tutela della salute, del decoro e della sicurezza di tutti». Tra gli interventi effettuati (in foto lo stato attuale, nel riquadro la situazione preesistente), contrada Fossa è stata ripulita dall’erba infestante e dagli ingombranti. Sono stati, inoltre, installati nuovi cassonetti verdi (indifferenziata)

Contrada Seggio e l’isola ecologica. A Gammicella è stata bonificata l’area di raccolta, a Pantano Martucci rimosse le carcasse degli elettrodomestici ed i vecchi cassonetti bruciati (sostituiti con contenitori nuovi); tolti i rifiuti ingombranti e pericolosi. In via Rizzo è stata bonificata l’isola ecologica e riqualificata l’area circostante con la rimozione di inerti e ingombranti.

no lavorando, in maniera silente e nell'ombra, per fare entrare dalla finestra ciò che, insieme ai cittadini e alle istituzioni, abbiamo cacciato dalla porta. Ci riproveranno! Abbiamo sventato l'operazione negli ultimi cinque anni. La sventeremo – conclude l’ex sindaco - nei prossimi mesi con il concorso di ciascuno di voi e con la mobilitazione di tutti noi». (rm)

appuntamenti

Settimana Biblica diocesana E’ tutto pronto per l’evento Si terrà dal 4 al 7 luglio prossimi, presso l'hotel Bisanzio di Rossano, l'annuale Settimana Biblica diocesana, organizzata dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, Uffici Catechistico diocesano e Liturgico Diocesano, Ufficio insegnanti di religione. Rivolto ai catechisti, agli operatori pastorali, agli insegnanti di religione e a quanti vogliono vivere un tempo di studio, di riflessione e di preghiera, l'appuntamento di quest'anno sarà guidato dall'abbate benedettino padre Ildebrando Scicolone e avrà come tema "Il giorno del Signore nella comunità cristiana". Dalla Lettera pastorale per l’Anno del laicato “I laici, Regno di Dio nel mondo” dell’Arcivescovo Santo Marcianò leggiamo «Iniziando la nostra riflessione sul laicato, ci viene pertanto incontro quel mistero dell’elezione divina che è sempre mistero che sconvolge l’uomo. Siamo scelti; voluti, amati, pensati… scelti; e il mistero della scelta implica e valo-

rizza sempre il mistero della libertà». Per la partecipazione alla 3° Settimana Biblica Diocesana occorre iscriversi, entro il 30 giugno prossimo. Il programma prevede per lunedì 4 luglio, ore 10.00, saluto dell’Arcivescovo e preghiera introduttiva; a seguire la prima relazione sul tema “Dal Sabato ebraico alla domenica cristiana”. Mentre, la seconda relazione si terrà nelle ore pomeridiane sul tema “Significati della Pasqua”. Martedì 5 luglio, ore 10.00, prima relazione “La cena del Signore nelle prime comunità cristiane”; seconda relazione alle ore 16.00, “La Domenica giorno della Parola”. Mercoledì 6 luglio, ore 10.00, “L’Eucarestia fa la Domenica”; ore 16.00, “La Domenica, giorno dei Sacramenti e della Preghiera”. Giovedì 7 luglio giornata conclusiva dell’evento con la relazione, alle ore 10.00, sul tema “La Domenica, giorno della Comunità”. Anna Maria Coviello


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l’ora di Paola

Redazione viale Ippocrate (ex Madonna della Grazie) - Telefono e fax 0982583503 - Mail: tirreno@calabriaora.it SANITÀ & FARMACIE ospedale civile pronto soccorso guardia medica centro trasfusionale farmacia Arrigucci farmacia Cilento farmacia Sganga

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Psdi, Magistro fa il “paciere” Il leader nazionale dei socialdemocratici ferma tutti: «Non esistono ruoli» psdi/2

PAOLA

Mimmo Magistro, segretario nazionale del Partito Socialdemocratico getta acqua sul fuoco e, comunque, stoppa tutti i “litiganti”: «Nel partito, a Paola, non esistono ruoli. Se ne riparlerà dopo il tesseramento». Ed è così che, in sol colpo, la polemica tra il neoletto presidente onorario del Tirreno cosentino, Francesco Allotta ed il gruppo di Piero Lamberti, è stata soffocata. Il primo, come si ricorderà, bacchettava il secondo per un vertice tenutosi, a sua insaluta, tra lambertiani, pirilliani e perrottiani in cui eè stato raggiunto un accordo per le prossime elezioni comunali. Ma oggi Magistro mette i puntini sulle “i”. «Anche grazie al Vostro impegno, il Partito socialista democratico italiano è finalmente di nuovo presen- La sede del Comune di Paola. Nei riquadri Allotta (in basso) e Lamberti (in alto) te a Paola, importante cittadina del tirreranno individuati nel corso del futuro no cosentino», spiega Magisto in una no- anche importanti incarichi nazionali». Il segretario Magisto, dunque, fa capi- congresso cittadino, secondo le norme ta stampa. Poi ricorda: «Ho presieduto re ad Allotta, elegante- statutarie. Nessuno potrà, dunque, espriinfatti, l'altra sera, una mente, che Lamberti è mersi a nome del Psdi (nè Allotta nè Lamaffollata e costruttiva riu«Nessuno potrà uno che conta e che, co- berti, ndr) che io rappresento al massimo nione di compagni che esprimersi a munque, il Psdi è parte livello nazionale, soprattutto se poi in hanno deciso di rientraintegrante della maggio- contrapposizione a quella discussa dalre nel Partito dopo un nome del Psdi», ranza, in cui sono pre- l'assemblea e già da me condivisa. Ogni periodo di assenza. E nè Allotta, senti anche pirilliani e altra interpretazione è fuorviante e desticondivido pienamente la nè Lamberti perrottiani. «In questo tuita di fondamento politico. Chi la cavallinea politica da loro momento è in corso il ca strumentalmente - conclude il segretaespressa, che si concretizza in un sostegno all'amministrazione tesseramento», ricorda ancora il leader rio nazionale del partito Socialdemocracomunale nella quale – come Psdi – fac- nazionale del partito. E aggiunge: «Non tico - danneggia l'immagine del Psdi è ciamo parte con una rilevante compagi- vi sono dunque, a Paola, esponenti che fuori dalla sua linea politica». ne e con il vice sindaco, il compagno Pie- possano rivendicare ruoli o incarichi: gli GUIDO SCARPINO ro Lamberti, compagno che ha rivestito incarichi locali – di qualsiasi natura – verg.scarpino@calabriaora.it

Colonne, esonda la fogna La foto ritrae l’immagine dei liquami fuoriusciti dal tombino Sono esasperati i residenti della di Via degli Eoli di Paola, le cui abitazioni ricadono tra il numero civio 1 e il numero 5 (ex via Colonne 193 e 197) per le continue esondazioni della fognatura. Gli abitanti del quartiere si sono rivolti alla nostra redazione per cerare di dare vasta eco ad un problema che sembra irrisolvibile, nonostante le continue sollecitazioni da essi fatte alla Smeco e alle istituzioni locali. I residenti fanno sapere che nella via in questione «c’è un tombino della rete fognaria che almeno una volta alla settimana, e specie di sabato, manco a farlo apposta, proprio quando non è possibile contattare nessuno, perde liquami che defluiscono sulla strada, ma soprattutto sotto le finestre e balconi dei residenti. Di conseguenza gli stessi sono costretti a barricarsi in casa per evi-

L’area interessata dalla fogna tare che i maleodoranti effluvi fognari invadano le loro abitazioni». I numerosi episodi di esondazioni di liquami fognari dal tombino incriminato sono stati segnaliti più volte alla Smeco. «Ce ne sono a iosa - proseguono i residenti nel-

la nota - abbiamo suggerito anche di trovare una soluzione più definitiva, non basta che venga l’autospurgo continuamente, serve solo a tamponare l’emergenza. Verso la metà della settimana scorsa abbiamo fatto la solita telefonata per segnalre il problema, ci hanno assicurato che l’indomani sarebbe venuto il tecnico. Oggi c’è di nuovo il problema. Noi non accettiamo di vivere in mezzo agli escrementi quando poi paghiamo fior di quattrini di tasse perché ci venga assicurato un servizio efficiente ed invece dobbiamo vedere il fiume che scorre sotto casa. Non è di un paese civile. Auspichiamo, quindi - conclude la nota stampa - che il problema venga inquadrato con la gravità che gli spetta e che qualcuno si degni di risolverlo». Maria Fiorella Squillaro

E l’intesa con S&D non piace a Eboli Se nel Psdi s’è scatenato un duro confronto interno, l’intesa tra Socialisti & Democratici-Pd e Socialdemocratici ha sollevato anche le ire di Antonio Eboli, presidente del Pd locale, già sindaco di Paola. «Non dobbiamo e non possiamo prendere sottogamba quanto avviene in Città in questi giorni di vigilia elettorale per il rinnovo del nostro Consiglio Comunale», spiega in una nota. E puntualizza meglio: «Gli incontri e gli accordi fra spezzoni di partiti e personaggi sia pure autorevoli, per la formazione di schieramenti più o meno politici per puntare alla conquista del Comune. Se non vogliamo ripetere quanto è avvenuto di recente in Calabria per il rinnovo dei Consigli Comunali di Cosenza e di altre località importanti che hanno registrato spaccature e lacerazioni nel centrosinistra». A Paola, «dopo le dimissioni del commissario Barbagallo e l’insediamento d’un direttivo provvisorio in attesa del congresso, si verifica l’inconsueto e provocatorio lavoro di chi mira con millantato credito a sostituire gli organi di partito e di stringere accordi con formazioni non meno qualificate». Del Pd, secondo Eboli, non si tiene nessun conto: «Commissario regionale e provinciale, in tutt’altre faccende affaccendati, lasciano correre. Forse perché c’è di mezzo un personaggio autorevole, l’on. Pirillo, deputato europeo, o forse perché si cerca di guadagnare tempo, bissando gli errori cosentini». Al segretario Carnevale ed agli altri dirigenti Eboli dice di intervenire subito per «denunciare ai responsa-

Antonio Eboli bili nazionali le gravi violazioni aperte di alcuni personaggi autorevoli, investiti di cariche pubbliche e le carenze dei due commissari calabresi; di chiedere che sia ripristinato al più presto l’organo dirigenziale del circolo paolano; che venga sconfessato qualsiasi accordo firmato impropriamente da persone non autorizzate. Si dica chiaramente alla gente chi rappresenta il partito del centrosinistra a Paola, se il dirigente unico della nostra organizzazione sia un deputato europeo coadiuvato dal consigliere comunale eletto nel centrosinistra e trasmigrato altrove. Si riconosca il merito di chi non ha abbandonato il suo posto all’opposizione nel Consiglio Comunale; si dia atto a quanti si sono sforzati e si sforzano a mantenere in vita una formazione di centrosinistra a Paola». Eboli conclude il suo j’accuse evidenziando quanto segue: «Si faccia capire che questi incontri sono aria fritta che non hanno nessun valore, che non vincolano partiti seri che vogliono svolgere un lavoro serio per dare alla Città una Amministrazione capace per risolvere i numerosi problemi che sono sul tappeto». g. s.


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PA O L A - B E L M O N T E C A L A B R O - C E T R A R O - A LT O T I R R E N O

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Usuraio finisce in manette Un belmontese teneva “sotto strozzo” un noto commerciante paolano PAOLA-BELMONTE

Un belmontese noto alle forze dell’ordine è stato tratto in arresto nella flagranza dei reati di estorsione ed usura. Si tratta di Giuseppe Bossio, di 60 anni, bracciante agricolo di Belmonte Calabro già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, arrestato il 14 giugno scorso da personale della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di pubblica sicurezza di Paola, diretto da vice questore aggiunto Raffaella Pugliese, teneva “sotto strozzo” in commerciante di Paola. La mirata attività d’indagine, coordinata dai pubblici ministeri Carotenuto e Camodeca della Procura della Repubblica di Paola, diretti dal procuratore capo Bruno Giordano, è scaturita da una denuncia della vittima, mediatore di capi di bestiame che, vessata dalle continue richieste del Bossio per la restituzione di un prestito a tasso usuraio, che ammontava al 120 per cento mensile, dopo avere ricevuto minacce di morte ed aggressioni fisiche, si è determinata a rivolgersi alla Polizia di Stato. Venivano pertanto predisposti appositi servizi investigativi, autorizzati dall’autorità giudiziaria competente, che confermavano sostanzialmente quanto denunciato dalla vittima. I poliziotti di Paola, dopo avere filmato la scena dell’ennesimo scambio di denaro tra la vittima ed il Bossio, hanno proceduto all’arresto nella flagranza dei reati ed, infatti, a seguito di perquisizione personale, rinvenivano nella tasca dei pantaloni del-

un tasso del 120 per cento mensile l’uomo aveva prestato 7.000 euro e ne aveva incassati 50mila Acciuffato con duemila euro in contanti

L’usuraio e la sua vittima ripresi di nascosto dagli specialisti della Polizia di Stato l’aguzzino la somma di 2000 euro, in banconote di 50 eu-

ro, appena cedutagli dalla vittima. Il commerciante paola-

no F.E., aveva richiesto al Bossio, nel 2008, un prestito di

circa 7000 euro e, da allora, gli avrebbe restituito, anche per timore della incolumità propria e dei suoi familiari, una somma di circa 50.000 euro, rimanendo ancora “debitore” di almeno 20.000 eu-

ro. Nel corso delle perquisizioni eseguite dagli specialisti della Polizia di Stato a carico del Bossio, sono stati rinvenuti un coltello, con il quale verosimilmente poneva in essere le minacce nei confronti della vittima, ed una sorta di libro mastro in cui venivano indicati i nomi dei soggetti usurati dal Bossio con accanto le somme dei prestiti usurari. Le indagini proseguono, quindi, per individuare le altre vittime che, ad oggi, non hanno inteso presentare alcuna denuncia. Gli uomini del vice questore Pugliese, in sostanza, hanno incastrato il presunto “cravattaro”, portando alla luce tutti i suoi misfatti. GUIDO SCARPINO g.scarpino@calabriaora.it

SCALEA

Stop rifiuti, scoppia il caos La Geo Ambiente in difficoltà per la discarica di Pianopoli Dal sedici al venti giugno rimane chiusa per motivi ancora non resi noti, la discarica di Pianopoli, dove conferiscono i rifiuti numerosi comuni del Tirreno. Ciò creerà non poche difficoltà alla Geo Ambiente Srl, che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani su gran parte dell’Alto Tirreno cosentino. «Per cinque giorni - ha detto la Geo - si verificherà purtroppo non solo a Scalea ma anche nelle altre cittadine, la totale paralisi del servizio inerente la raccolta dei rifiuti. Il commissario per l’emergenza rifiuti in Calabria - continuano dalla Geo Ambiente - ancora oggi, non ci ha comu-

nicato un sito alternativo dove poter conferire i rifiuti, che aumenteranno a dismisura. Questo significa che tra qualche giorno purtroppo a causa di un problema non dipendente dalla nostra volontà, ci ritroveremo le strade di numerose cittadine dove la nostra società presta servizio, inondate di rifiuti. Ci auguriamo una urgente presa di posizione da parte del Commissario, onde evitare situazioni spiacevoli nei pressi dei cassonetti. In questi giorni – dichiarano dalla Geo Ambiente - chiediamo a tutti i cittadini dell’Alto Tirreno Cosentino, di collaborare, evitando di scaricare nei cas-

sonetti, anche ciò che si potrà smaltire nei prossimi giorni. Ad ogni modo, nonostante questa ulteriore difficoltà - concludono i vertici della società l’attività della Geo Ambiente continuerà incessante». I responsabili della Geo hanno lamentato la rigidità e l’accanimento usato nei loro confronti da parte delle autorità vigilanti. In seguito ad alcuni episodi, la società Geo Ambiente, dispiaciuta, aveva avvisato i cittadini, che diventa difficile se non impossibile portare avanti il lavoro della raccolta differenziata con la consueta puntualità. Un appello, quindi era stato rivolto alle Istituzio-

PAOLA

ni, affinché tutelino per il bene della collettività il lavoro della ditta che in questi primi mesi di operato si è distinta per la serietà e la professionalità nell’espletamento del servizio. L’auspicio è che «questo tiro a bersaglio sterile e nocivo finisca al più presto. Concentrare le attenzioni solo sul lavoro comporterebbe solo benefici». Eugenio Orrico

CETRARO

“Tutti insieme ac-cani-tamente”, evento cinofilo al Dlf All’ottava edizione della manifestazione hanno preso parte oltre 100 cani di varie razze Si è svolta nei giorni scorsi l’ottava edizione di “Tutti insieme ac-cani-tamente”. Manifestazione cinofila che continua riscuotere grande successo di pubblico. Nonostante il caldo, il numerosissimo pubblico circa 1000 presenze ha assistito ad uno spettacolo unico nel suo genere in una delle manifestazioni cinofile piu’ rinomate e seguite in Calabria. Oltre 100 cani accompagnati dai loro padroni provenienti da ogni parte della regione e qualcuno anche dalla Sicilia, sono stati valutati dalla giudice di gara Valentina Ramiro di Reggio Calabria che ha avuto l’arduo compito di scegliere i cani piu’ belli. Gli esemplari delle varie razze canine sono stati valutati in base all’aspetto morfologico dell’animale, per il caratteriale, il tutto con il supportato di Fabio Capello, istruttore cinofilo Enci e gli assistenti di campo, Vincenzo Molinari, Aldo Cupello e Laura Mammone. Sono stati premiati i primi 3 classificati di ogni classe compresi i meticci. Lo scopo di questa manifestazione che viene organizzata proprio nel periodo estivo, è quello di sensibilizzare la gente a non abbandonare i cani proprio in prossimita’ delle vacanze estive e per lanciare un messaggio a tutti i possessori di cani: in vacanza ci si puo’divertire anche

Veduta dell’Alto Tirreno

professionalità da Fabio Cupello, in collaborazione con il centro cinofilo Quattro zampe Paola, diretto da Giuseppe Maddalena e la associazioni: Paolo Romano, Mac onlus, Anpana, il Melograno e Fiamme argento di Paola dirette da Elio Rocca. L’evento si è tenuto presso il centro Dlf di Paola con la collabocentro Futsal Organizzato da razione Chianello. A presentaFabio Cupello. re la serata Cesare Calvano il veterano dei Molti i partner presentatori calabresi. provenienti da Presenti l’attore Marvarie città cello Arnone, Pasquale Arnone, organizzatore cinematografico, Roberto Musolino muIl Dopolavoro ferroviario sicista. L’unita’ cinofila della guardia di finanza di Rossano ha simulato il ritrovacon l’amico a quattrozampe. Nel corso mento di sostanza stupefacente ben ocdella manifestazione a cura del centro ci- cultata in una macchina, da parte di un canofilo la Quattro zampe di Paola è stato ne addestrato. E poi ancora il nucleo dei possibile adottare anche alcuni dei tanti cinofili dei carabinieri di Vibo Valentia meticci presenti. tutto questo rientra in con un cane che riesce a trovare delle aruna campagna di sensibilizzazione con- mi e l’unita’ cinofila della polizia di stato tro l’abbandono dei cani e soprattutto di di Reggio Calabria con un cane di ordine far diffondere tra gli umani una sana cul- pubblico. poi è il turno degli allevamenti tura cinofila. La manifestazione e stata or- calabresi: alla fine premi Prolife zoodiaganizzata con cura dal team F.c. squadra co per tutti e foto di rito con i cani delle cinoagonistica di Paola diretta con molta unita cinofile dello stato. (m. f. s.)

Assessori provinciali Esulta l’Idv cetrarese Il circolo di Cetraro di Italia dei Valori esprime grande soddisfazione per il completamento della giunta provinciale, con la nomina di tre nuovi assessori da parte del presidente Oliverio. «Le ragioni della nostra soddisfazione rivestono un duplice significato - spiega il presidente del circolo Idv Alesssandro Leone in una nota - da un lato esprimiamo i migliori auguri e la nostra vicinanza politica al nostro rappresentate in seno al consiglio Provinciale e neo assessore Mario Caligiuri». Lo stesso, «nella sua nuova veste istituzionale saprà meglio interpretare le esigenze del nostro territorio e della nostra Provincia». La decisione del Presidente Oliverio di dare una maggiore visibilità a Idv «ci rende orgogliosi del nostro operato, che già in ambito regionale, è rappresentato dal consigliere Mimmo Ta-

Cetraro larico». Idv si dice «entusiasta della nomina ad assessore del sindaco, Giuseppe Aieta. «Nella duplice veste di sindaco di Cetraro e di consigliere provinciale, suffragato da un crescente consenso elettorale, quasi un plebiscito, vede oggi riconoscersi il ruolo di amministratore provinciale. Siamo certi che assolverà a questo nuovo incarico con impegno nell´interesse comune della Provincia». m. f. s.


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B O N I FAT I - D I A M A N T E - F U S C A L D O

Rifiuti e differenziata Il Tar sospende tutto COSENZA

Per i giudici amministrativi l’affidamento non va bene BONIFATI

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, sezione seconda, con propria ordinanza la n.309/2011 accoglie il ricorso presentato dalla società “La Servizi Ecologici di Marchese Giose'”, tendente ad ottenere la sospensione del provvedimento di esclusione dalla procedura per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani-raccolta differenziata indetta dal Comune di Bonifati Inoltre è stato sospeso il provvedimento di aggiudicazione definitiva dell’appalto del servizio in oggetto e affidato alla ditta Alto Tirreno Cosentino s.p.a. ed ogni altro atto preparatorio, presupposto, collegato, connesso e consequenziale. Nel ricorso “La servizi Ecologici” ha chiesto l'accertamento e la dichiarazione del diritto della ricorrente al risarcimento del danno ingiusto subito e la condanna dell'amministrazione resistente al risarcimento del danno accertato in forma specifica, mediante riammissione alla gara e successiva aggiudicazione della gara alla ricorrente ed, in subordine, per equivalente mediante pagamento di una somma corrispondente al danno subito, da liquidarsi in corso di causa, unitamente ad interessi e rivalutazione monetaria. Nella camera di consiglio del 8 giugno scorso i magistrati del Tar, dopo aver visto il ricorso e i relativi allegati, nonché l'atto di costituzione in giudizio di Alto Tirreno Cosentino, la società cui è stata affidata il servizio e dopo aver preso visione della domanda

La sede del Comune di Bonifati di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente, ha ritenuto la propria giurisdizione e competenza. Ha ravvisato inoltre che il ricorso appare, ad una sommaria delibazione, assistito dal prescritto fumus, alla luce del disposto di cui agli artt. 8 e 13 del disciplinare, in quanto parte ricorrente è impresa individuale. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha accolto l’istanza cautelare e per l'effetto ha sospeso il provvedimento impugnato, ha fissato per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 20 ottobre 2011 . La gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi ur-

DIAMANTE/2

Calabria Opera Festival al Teatro dei Ruderi E’ stata presentata la prima edizione del Calabria Opera Festival che si terrà dal 27 al 30 agosto prossimo presso il Teatro dei Ruderi di Cirella. L’evento si svolgerà a cura del Teatro Lirico d’Europa e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Diamante. L’incontro di presentazione è stato aperto dall’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Diamante, Battista Maulicino, che ha evidenziato con orgoglio il fatto che, quello di realizzare eventi legati alla lirica ed alla classica è un obiettivo perseguito da sempre dall’Amministrazione Comunale che, grazie alla collaborazione con il Teatro Lirico d’Europa può vedere la sua realizzazione. L’assessore ha sottolineato come il Calabria Opera Festival rappresenti un elemento innovativo ed un ulteriore salto di qualità nella ricca programmazione culturale fin qui attuata. Sul carattere innovativo dell’evento ha insistito anche il presidente della Pro Loco, Enzo Monaco, che ha evidenziato il fatto che la rassegna può favorire il de-

bani e raccolta differenziata è stata indetta il 14 dicembre 2010 con procedura aperta, col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Alla gara hanno partecipato tre società. La commissione comunale appositamente costituita ha aggiudicato il servizio alla ditta Alto Tirreno Cosentino con punteggio complessivo pari a 92,15/100 corrispondente al ribasso economico pari all’8,99%. Mentre ha escluso dalla gara la società “ La Servizi Ecologici di Marchese Giosè”. Un grattacapi che certamente creerà non pochi problemi all’amministrazione Mollo, per la stagione in corso. MARIO RUGIERO tirreno@calabriaora.it

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Ricollocare i lavoratori Un vertice sindacale Si è svolto nel pomeriggio di ieri presso il Palazzo di Città del Comune di Diamante un incontro richiesto dalla Uil Temp Calabria e concordato con il sindaco di Diamante nel corso del quale sono state affrontate le problematiche inerenti la ricollocazione dei lavoratori in mobilità in deroga del comprensorio, con particolare riferimento a quelli del comparto tessile. Hanno preso parte all’incontro diversi sindaci del comprensorio; Gianvincenzo Benito Petrassi, segretario generale Uil – Temp Calabria; Ciriaco Biondi, segretario Uil Cosenza; Luigi Novellis, dirigente settore mercato del Lavoro della Provincia; Maria Rosaria Iorfida delegato Uil Temp Calabria e i delegati Uilta Rosetta Domolo e Mirella Pagano. Nel corso dell’incontro che si è svolto in un clima cordiale e collaborativo sono state individuate le linee delle azioni comuni da intraprendere ai diversi livelli in favore delle sopraindicate categorie di lavoratori. In particolare è emersa la disponibilità da parte dei sindaci a partecipare al Bando della Provincia di Cosenza, annunciato attraverso una preiformazione, riguardante la manifestazione di interesse ad ospitare lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga. La preinforma-

Il Comune zione della Provincia, come si legge nell’avviso, è rivolta ad Imprese private ed Enti Pubblici interessati all'Avviso Pubblico per la manifestazione d’interesse ad ospitare lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (cig e mobilità) per lo svolgimento di un tirocinio formativo (tre mesi) mirato al miglioramento professionale ed al reinserimento lavorativo con possibilità di incentivo all’assunzione a tempo indeterminato mediante integrazione salariale. Nell’incontro, inoltre, si è stabilito di promuovere il coinvolgimento di altri enti pubblici, nelle attività finalizzate ad assorbire i lavoratori. Al termine dell’incontro la Uil ha espresso ai partecipanti la richiesta di un intervento più forte della Regione e delle autorità statali sulle tematiche oggetto dell’incontro, e Petrassi Uil Temp ha lamentato i ritardi di pagamento di cui sono vittima i lavoratori.

Nomine scrutatori, è scontro Continua ancora la polemica politica. “Fuscaldo europea” all’attacco FUSCALDO

Battista Maulicino finitivo decollo del Teatro dei Ruderi di Cirella. Il presidente del Teatro Lirico d’Europa Giorgio Lalov, accompagnato dal direttore musicale Cristian Deliso, ha definito “magica” la location di Cirella, ritenendo il teatro dei ruderi non inferiore ad altre importanti e rinomate strutture. Lalov non ha nascosto il suo entusiasmo e le straordinarie potenzialità del Festival così come la volontà di avviare un percorso che in prospettiva coinvolgerà gli artisti locali e le diverse realtà artistiche presenti nel territorio. Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, ha ringraziato il Teatro Lirico d’Europa per aver scelto Diamante per lo svolgimento della manifestazione.

Infuria la polemica, a Fuscaldo, per quanto riguarda la nomina degli scrutatori che hanno effettuato servizio nel corso dell’ultima tornata referendaria del 12 e 13 giugno scorsi. Il gruppo consiliare “Fuscaldo europea”, rappresentato nell’assise civica da Davide Gravina e Settimio Trotta - ha infatti depositato un’interrogazione consiliare, indirizzata al sindaco Gianfranco Ramundo, all’interno della quale si chiedono delucidazioni in merito alle procedure ed ai criteri utilizzati, dalla commissione elettorale, per la nomina degli scrutatori. “I consiglieri comunali della torre, nei giorni scorsi, si sono visti costretti ad esigere dei chiarimenti in merito alla nomina degli scrutinatori, anche e soprattutto alla luce del fatto che i nominativi di alcuni giovani disoccupati, segnalati ed approvati in sede di commissione elettorale, successivamente, non sono stati raggiunti dai rispettivi decreti di nomina e quindi, di fatto, esclusi dalle operazioni di allestimento dei seggi e di scrutinio”. E’ quanto si legge in una no-

Davide Gravina

Settimio Trotta

Gianfranco Ramundo

ta stampa redatta da Fuscaldo europea. Comunicato che prosegue: “Registriamo, ancora una volta, un episodio dal quale emerge il totale disprezzo e disinteresse, da parte del governo comunale, nei confronti delle legittime richieste provenienti dal nostro gruppo. Il terzo incidente ed anomalia procedurale dal quale emerge, in modo preoccupante, l’incapacità del primo cittadino a ricoprire il ruolo di garante delle regole democratiche interne al municipio. Le elezioni dei rappresentanti in seno alla Comunità montana, l’esclusione

dei nostri consiglieri dalla commissione elettorale e, ora, le nomine degli scrutatori: in poco tempo si è tentato, con operazioni maldestre, di annullare la rappresentanza di una consistente parte della popolazione fuscaldese” Il raggruppamento che fa capo a Davide Gravina, pertanto, chiede, oltre ai principali quesiti dell’interrogazione, “di portare a conoscenza, del consiglio comunale, il verbale della commissione elettorale relativo al referendum del 12 e 13 giugno”. “Ci aspettiamo di ricevere, in tempo utile, rispo-

ste concrete e plausibili, al fine di poter comprendere se, di fronte a noi, possano esserci, o meno, dei dilettanti allo sbaraglio, evitando di pensare che quanto verificatosi sia parte di un disegno politico indegno. Un dato è certo – conclude la nota di Fuscaldo europea – la passata amministrazione comunale ha sempre saputo farsi garante delle nomine provenienti dai gruppi consiliari di opposizione. Probabilmente, le regole sono le stesse, ma gli uomini no”. GIOVANNI FOLINO tirreno@calabriaora.it


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Estorsione, sette condanne Tra gli imputati anche Francesco Suriano, nipote del boss amanteano AMANTEA

Sette persone sono state condannate a pene variabili da un anno e otto mesi a cinque anni e sei mesi per una estorsione ad un imprenditore di Amantea. Si tratta, lo evidenziamo, di: Francesco Suriano di Amantea; Mario Piromallo, 43 anni, presunto esponente del clan Lanzino; Raffaele Zingone, 47 anni, incensurato; Marcello Marrelli, 47 anni, imprenditore originario di Montalto Uffugo ed ex presidente del Castrovillari calcio; Franco Germano, 47 anni, ex allenatore del Corigliano e del Castrovillari; Raffaele Speranza, 43 anni, incensurato. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, al termine del processo con rito abbreviato. Ai sette imputati era contestata l'aggravante della modalità mafiosa. Tra questi figurava l'imprenditrice di Lucca Jolanda Zambon, di 48 anni, condannata ad un anno e otto mesi per estorsione. Il giudice ha prosciolto l'imprenditrice dall'aggravante della modalità mafiosa e le ha riconosciuto le attenuati generiche e l'attenuante della provocazione. Infine gli è stato concesso il beneficio della sospensione della pena e della non menzione al casellario giudiziale. Agli altri sei imputati, tutti fermati nel maggio 2010 nel corso di una operazione della squadra mobile di Cosenza, è stata riconosciuta l'aggravante della modalità mafiosa. L’operazione era scattata a seguito

minacce e botte a un imprenditore Aveva ricevuto assegni per servizi resi, ma la “mala” cosentina non voleva che li incassasse Il palazzo di giustizia di Paola della denuncia di un imprenditore amanteano. S.D.S., più volte minacciato e picchiato da alcuni malavitosi cosentini. Dalle indagini effettuate

sulla scorta di quanto riferito dal denunciante, l’imprenditore, titolare di una ditta dedita gli impianti di sicurezza, aveva prestato nel 2009 ope-

ra di consulenza per un’azienda toscana, riconducibile a Jolanda Zambon, per la quale aveva ricevuto in pagamento degli assegni e delle cam-

biali. Ebbene, S.D.S., stando a quanto riferito dagli inquirenti era stato minacciato e anche picchiato perchè non mandasse all’incasso gli assegni e, anzi, versasse due tranche di 13mila e 20mila euro ai suoi

estorsori. L’imprenditrice lucchese, infatti, si era rivolta alle cosche del cirotano, alle quali aveva commissionato la riscossione del denaro in cambio di alcuni favori negli appalti legati al ciclo dei rifiuti. I crotonesi avrebbero, poi, delegato l’estorsione ad un gruppo cosentino. I malavitosi della città dei Bruzi si erano recati più volte ad Amantea per “convicere” l’imprenditore a fare quanto richiesto, anche perché l’imprenditrice “doveva assolutamente essere accontentata” poiché avrebbe reso il favore diversamente a gente più potente del clan. A questo punto l’amanteano, si era rivolto alla Polizia. STEFANIA SAPIENZA s.sapienza@calabriaora.it

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Assise, seduta convocata Tra i punti in discussione non c’è traccia del codice etico Il presidente del civico consesso di fondi”; istituzione commissioni conAmantea, Monica Sabatino, ha con- siliari permanenti ed individuazione vocato per il 20 giugno, con inizio al- dei componenti delle stesse; istituziole ore 18.30, presso la sala consiliare ne di una task-force per l’ottimizzazione dell’utilizzo di del comune di fondi comunitari Amantea, una nuova Durante i lavori 2007/2013. Richieseduta dell’Assise. si discuterà sta del consigliere Solo cinque i punti Antonio Rubino; reinseriti all’ordine del anche della cesso convenzione giorno: approvaziotask-force sui associata del servizio ne verbali seduta fondi europei di segreteria comuprecedente; ratifica nale. Delibera considelibera di giunta municipale numero 133 del 7 giugno liare n.59 del 29 ottobre 2010». Eb2011 avente ad oggetto “bilancio di bene, come si può notare, nessuna diesercizio 2011 - variazioni e storno scussione è stata prevista per l’appro-

vazione del codice etico che, comunque, è stato inserito sul sito on-line istituzionala dell’Ente. La sua approvazione, lo ricordiamo, è stata “congelata” nella scorsa seduta del consiglio comunale a seguito della presentazione di un emendamento ad opera del gruppo consiliare “Noi insieme” di Giovanni Battista Morelli e Antonio Rubino. E’ stata, invece, accettata la richiesta di Antonio Rubino, fondata sul fatto che «i Comuni non sono dotati di strutture tecniche in grado di redigere una progettazione di qualità e, in particolare, gli uffici tecnici comunali non sono

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nelle condizioni di attendere all’attività di studio, analisi e redazione della progettazione a valere sul variegato paniere di fondi comunitari. Sono molti i casi di esclusione per carenza documentale, errori insanabili o errata interpretazione delle norme dei bandi». s. s.

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Cooperative, interrogazione da “Una città per tutti” «Perché prima delle elezioni avete prorogato l’incarico all’Apa facendo assumere gente?» I componenti del gruppo consiliare “Una città per tutti”, Tommaso Signorelli, Giuseppe Nesi e Franco Chilelli, hanno inviato una interrogazione al sindaco in merito al contenuto di alcune delibere, con particolare riferimento alla revoca dell’incarico alla coop Apa. I primi atti su cui i tre consiglieri di opposizione chiedono lumi, sono: delibera numero 135 del 7 giugno 2011 “incarico con contratto determinato Domenico Pileggi, inquadramento cat. d3”; delibera numero 141 del 8 giugno 2011, “fitto locali, siti in via europa 18, di proprietà di Silvio Gagliardi da destinare a uffici della delegazione di spiaggia”; delibera numero 142 del 8 giugno 2011, “revoca della delibera numero 10/2011 del 14.01.2011 inerente l’atto di indirizzo relativa alla proroga del contratto alla cooperativa sociale di tipo b -Apa – multiservizi”. Per quanto concerne quest’ultima il gruppo consiliare evidenzia come «la giunta che ha deliberato la revoca al consorzio delle cooperative in data 08/06/2011 (Mazzei, Carratelli, Vadacchino, Cappelli) è la stessa che aveva deliberato la proroga del contratto in data 14/01/2011 (Tonnara, Mazzei, Carratelli, Suriano, Ruggiero, Vadacchino, Cappelli)? Come mai in entrambi i casi

Il Comune

Tommaso Signorelli mancava Sergio Tempo?». E ancora: «Nella delibera numero 10 del 14 gennaio 2011 sostenete che “la cooperativa ha svolto egregiamente, per ogni singolo servizio di che trattasi l’obiettivo da raggiungere, valutando a favore degli stessi anche gli interventi volontari, non previsti nell’appalto, inerenti situazioni di criticita’ verificatesi negli anni scorsi a seguito di pubblica calamità, in supporto alla protezione civile e alla polizia municipale” e poi, tenete conto che “non si è verificata

inadempienza alcuna da dar luogo alla risoluzione del contratto e che, viceversa, la ditta Apa si è particolarmente distinta per l’efficienza e la perfetta esecuzione del servizio”, e ancora “ritenuto che con la proroga venivano rispettati i principi di par condicio e di trasparenza dell’azione amministrativa in quanto la proroga era stata programmata come opzione nel bando di gara”, e infine avete detto che “la spesa prevista per gli anni 2012 e 2013 avrebbe trovato copertura sui bilanci di previsione dei rispettivi esercizi”, cosa è cambiato in soli 5 mesi? Perchè nella delibera di revoca sostenete il contrario di ciò che avete affermato e deliberato 5 mesi fa?». Ma, la cosa più grave, per il gruppo consiliare 2. Una città per tutti”, è che «15 giorni prima delle elezioni (il 28/04/2011), con le determine n. 169 e numero 170 sono stati affidati, in maniera diretta, al consorzio Apa circa 80.000 euro di lavori. In seguito a questo affidamento sono stati assunti oltre 40 persone per 40 giorni. E’ solo una coincidenza che questo affidamento e queste assunzioni siano avvenute 15 giorni prima delle elezioni? E’ tutto trasparente e legittimo?». s. s.

“Educare alla legalità” Soddisfatto Tonnara Si è tenuto nei giorni scorsi, presso presso la sala convegni del Mediterraneo Palace hotel, il dibattito pubblico dal tema “Educare alla legalità nel rispetto delle regole - Per vivere, pre crescere, per non regredire”. Il programma dell’evento, organizzato dalla Fidapa di Amantea, di cui è presidente Anna Lorelli, ha visto l’introduzione e la moderazione della discussione dello stesso presidente Fidapa. Sono seguite, poi, le relazioni di: Bruno Giordano, procuratore capo della Repubblica, presso il tribunale di Paola; Antonio Nicaso, scrittore e giornalista; Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica, presso il tribunale di Reggio Calabria. Le conclusioni, infine, sono state affidate a Gigliola Langher, giudice di pace coordinatore di Cosenza, componente distrettuale Fi-

Il sindaco Franco Tonnara dapa - commissione legislazione. Per il sindaco di Amantea, presente all’evento, si è trattato «senza dubbio uno degli appuntamenti più significativi di quel percorso di educazione alla legalità e riscoperta della passione civile che la nostra città sta sperimentando, dopo le tristi e note vicende degli ultimi anni». s. s.


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BELVEDERE - PRAIA A MARE - TIRRENO

L’opposizione boccia l’operato del sindaco COSENZA

Il capogruppo Raffaela Sansoni: «Esecutivo fallimentare» «A distanza di due anni il giudizio sull’esecutivo Granata non può che essere negativo». Lo sostiene in una nota al vetriolo il capogruppo consiliare del gruppo Insieme Raffaela Sansoni. «Questa maggioranza non è in grado di amministrare il nostro paese, e se da un lato mostra tutta la propria incapacità politica, dall’altro si rivela abilissima nel fare clientela e nell’accontentare amici e parenti, al punto che viene da chiedersi se il sindaco e la sua maggioranza siano a conoscenza che un Ente non è di proprietà di chi l’amministra e che bisogna governarlo nell’interesse della collettività e non di pochi privilegiati». Dopo due anni di amministrazione il sindaco Granata «dovrebbe finalmente capire che, anziché ostinarsi a procedere per ordinanze, esiste un modo più trasparente ed economico per amministrare un paese: quello degli avvisi e dei bandi pubblici. E mentre in Italia ci sono paesi dove la raccolta differenziata raggiunge punte dell’80%, a Belvedere, nonostante i soliti proclami elettorali, peraltro ribaditi in qualche consiglio comunale, ancora non sappiamo cosa questa amministrazione intenda fare per migliorare il servizio». Sansoni lamenta la mancanza: «Di una seria campagna di sensibilizzazione, non è prevista la raccolta porta a porta, manca un’isola ecologica dove poter depositare i rifiuti in maniera differenziata. L’apice dell’incapacità tecnico-gestionale di questa amministrazione si è raggiunto con la gestione del servizio idrico integrato. Sono due anni che si cer-

Raffaela Sansoni, capogruppo di Insieme ca di passare dal pagamento di una quota fissa al sistema di calcolo a consumo, come previsto dalla normativa vigente. Ebbene ancora l’attuale maggioranza non è riuscita nell’intento di installare un contatore per ogni utenza e ad effettuare la prima lettura. Insomma - incalza il capogruppo Sansoni - dopo lungo tempo e il succedersi di lettere ed ordinanze sindacali non è possibile passare a consumo. Ancora una volta è stata la minoranza a trovare una soluzione adeguata nell’interesse dei cittadini che non possono essere discriminati: approvare una norma transitoria che prevede, anche per l’anno 2011, di pagare una quota uguale per tutti e nel contempo adeguare le utenze per

TIRRENO

Ai confini del gusto sbarca in Svizzera “Ai confini del gusto” dopo la Bit di Milano, sbarca, ora, al salone internazionale svizzero delle vacanze. Il progetto di marketing territoriale realizzato dalla società Labcomm, con il patrocinio della RegioneCalabria e l’adesione di numerosi enti comunali e sovracomunali, prosegue quello che è un percorso virtuoso che pone, fra i propri obiettivi, l’unione ed il fare rete per contribuire, in piena sinergia con le istituzioni regionali, al rilancio ed allo sviluppo del territorio.«Gli oltre tredicimila contatti e le visite registrate nel nostro stand, all’interno di villaggio Calabria presso la Bit di Milano – affermano i componenti del consiglio d’amministrazione della Labcomm srl - sono una base di partenza dalla quale proseguire, con maggiore forza e determinazione, per il raggiungimento dei traguardi che ci siamo prefissi. Ricordiamo che, ormai da mesi, grazie ai servizi televisivi trasmessi su Sky, Odeon tv, Teleuropa network e Telespazio, il nostro progetto, è già conosciuto e sta permettendo di far veicolare un messaggio, in relazione alle

passare a consumo con il 2012. E così il 1.01.2012, oltre a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, stapperemo una bottiglia perché finalmente, forse, saranno riusciti ad installare tutti i contatori. A quasi metà legislatura ancora non sappiamo quale città futura sarà Belvedere. Non si conosce quale sia l’idea di sviluppo che l’attuale maggioranza ha pensato per il nostro paese. E’ dal 2009 che è stato affidato, a tecnici specializzati, incarico di redigere il Piano strutturale comunale che dovrebbe prevedere il futuro assetto urbanistico. Dopo più di due anni ancora nulla è stato fatto, ancora non conosciamo il progetto previsto per il nostro territorio. E’ puro disinteresse, grande superficialità o atto voluto? E’ quanto meno imbarazzante assistere ad una maggioranza che nell’epoca dei tagli agli Enti locali e del federalismo fiscale non attivi una politica seria di lotta all’evasione fiscale a al recupero delle somme eluse. Un’azione concreta garantirebbe maggiori entrate per il Comune, uguaglianza sociale e nuovi e migliori servizi per i cittadini. Insomma, occorrerebbe un’altra maggioranza visto che nulla si è fatto e tanto si poteva fare conclude il capofruppo consiliare di Insieme, Sansoni - Nulla si sta facendo e tanto, invece, si potrebbe fare. Occorrerebbero più idee, più progettualità, più capacità, più trasparenza amministrativa, più volontà di confronto, più interesse per il bene comune e meno immobilismo». M. FIORELLA SQUILLARO mf.squillaro@calabriaora.it

PRAIA A MARE

Mirto dell’isola di Dino E’ battaglia aperta Si profila una battaglia legale tra la società “Isola di Dino club srl.”, di cui è amministratore unico il giovane imprenditore Matteo Cassiano e le società “Filiera sud srl”, Anima Mediterranea, Mirto dell’Isola di Dino e la Pro Loco Praia a Mare, tutte riconducibili a Francesco di Giorno per l’uso improprio del marchio “mirto Isola di Dino”. L’imprenditore Cassiano rende noto che: «Nel rispetto del legittimo conseguimento del proprio oggetto sociale che viene continuamente leso ed ostacolato da terzi, i quali una condotta elusiva e scorretta promuovono con vari marchi riconducibili a società ed associazioni che, con le risorse presenti sull’Isola di Dino, non hanno nulla a che fare, si rivolgerà alle autorità preposte a tutela dei propri dirittie di qulli dei consumatori». Cassiano, inoltre, comunicherà agli enti preposti «di verificare la posizione di soggetti che utilizzano associazioni no profit ,con relativi patrocini pubblici, per interessi personali». In merito poi al convegno “Conservazione delle varietà locali, leggi regionali e repertori che si terrà oggi presso la sala conferenze del comune di Praia a Mare inoltrata dalla società Filierasud srl rappresentata daFrancesco di Giorno, sulla promozione del “Mirto del-

bellezze attrattive della nostra fascia territoriale, e non solo. La Bit, è stata l’inizio di una sfida di promozione turistica. Ci sarà grande visibilità verso un vastissimo pubblico alla manifestazione in Svizzera, proveniente dall’intera Europa, (oltre 40mila visitatori nel 2010) e la possibilità di concludere affari con i numerosi e qualificati buyer internazionali che ogni anno vengono accreditati alla manifestazione. Ai confini del gusto punta in alto affinchè la Calabria diventi protagonista e ritorni ad occupare quel ruolo che merita. ». Giovanni Folino

l’Isola di Dino”, l’Isola di Dino club s.r.l., società che detiene vaste aree interessate da mirto poste sull’Isola di Dino precisa che: «Al di fuori dei collaboratori dell’Isola di Dino club nessuno altro nell’anno 2010 e 2011 ha legittimamente raccolto risorse sull’Isola di Dino». Nel contempo: «non sono state rilasciate concessioni alle società e associazioni “gia diffidate” quali Filierasud s.r.l., Anima Mediterranea, Mirto dell’Isola di Dino e Pro Loco Praia a Mare, tutte riconducibili a Francesco di Giorno che utilizza il marchio “il mirto Isola di Dino”». L’imprenditore Cassiano, che da tempo sta promuovendo le risorse dell’isola di Dino a livello internazionale riconda che: «non è stato interessato al convegno patrocinato da enti pubblici, e che promuove anche, gli interessi di un marchio il cui titolare è una società privata». m. f. s.

Inquinamento, esito del vertice Si è svolto l’aggiornamento per esperti alla presenza dell’Unical ACQUAPPESA

Veduta del Tirreno

Matteo Cassiano

Sono iniziati ieri i lavori del 32° corso di aggiornamento, presso le terme Luigiane di Acquappesa, sulle “Tecniche per la difesa dall’inquinamento”, diretto dal professor Giuseppe Frega. Alla prima parte dei lavori, riservata all’area dell’idraulica urbana con interventi dei professori: Maksimovic, dell’Imperial College di Londra; Principato, dell’Università della Calabria; Da Deppo, dell’Università di Padova; Albano, dell’Università della Basilicata; La Barbera e L. Lanza, dell’Università di Genova. Nei loro interventi i suddetti esperti hanno parlato di uno studio per la progettazione di impianti in materia di serbatoi, vulnerabilità sistemica, frane ed alluvioni, canalizzazioni delle acque urbane, dei criteri di dimensionamento dei serbatoi per il recupero delle acque meteoriche. Nella seconda sessione si è parlato di difesa del suolo con relazioni dei professori: Versace e Frega, dell’Università della Calabria; Fratino, del Politecnico di Bari; Milano, dell’Università diPisa; Cannarozzo, dell’Università di Palermo; Guerricchio, dell’Università della Ca-

Le costa di Acquappesa labria. In particolare il professor Pasquale Versace, direttore del dipartimento di Difesa del suolo dell’Università della Calabria e del Laboratorio Camilab, ha illustrato gli interventi e gli studi condotti in Calabria sugli eventi idrogeologici verificatisi nei periodi invernali tra il 2008 e il 2010. Oltre 1600 eventi riguardanti frane, mareggiate, piene fluviali, allagamenti sono stati contegggiati, di cui la gran parte è stata cartografata e datata sulla base di documenti reperiti presso le Province e le Prefetture calabresi e sui principali

quotidiani calabresi. Da tale rilevamento il Camilab ha realizzato un efficiente WebGis con tutte le informazioni territoriali che ne fanno una cartografia di grande utilità in quanto interviene in materia di previsione delle piene e delle frane. Per ciascun modello sono stati confrontati gli eventi previsti e gli eventi realmente accaduti, stimando il numero di corretti allarmi, mancati allarmi e falsi allarmi, che sono i principali indicatori per valutare l’efficacia e l’efficienza dei diversi modelli. Il prof. Versace ha ricordato che gli

eventi idrogeologici che hanno sconvolto la Calabria nel corso degli inverni 2008/2009 e 2009/2010 hanno sottolineato ancora una volta la inquietante fragilità del territorio regionale. Nello studio condotto dal Camilab sono stati censiti 1651 eventi tra frane, piene fluviali, mareggiate e allagamenti che hanno prodotto danni rilevanti il tutto il territorio colpendo soprattutto la provincia di Cosenza con 934 eventi. Dallo studio emerge chiaramente che oggi, attraverso i risultati ottenuti, si riesce ad ottenere nel complesso una buona capacità di prevedere i diversi eventi. La relazione del professor Alessandro Guerricchio, dell’Università della Calabria, ha illustrato un lavoro sulle principali caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio di Siderno, evidenziando il quadro delle estese deformazioni gravitative profonde del territorio. Nel lavoro condotto dal professor Guerricchio, in collaborazione con gli ngegneri Fortunato, Guglielmo, Ponte, Simeone, è stato rilevato l’insieme delle frane profonde e superficiali presenti nel territorio, che danno luogo ad un elevato rischio di frana. m. f. s.


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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

A CACCIA DI IDEE CALABRE Mike Napoli l’uomo a capo di Tech Coast Angel, il primo gruppo di investimento della California del sud, incontrerà lunedì quindici universitari all’Unical

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COSENZA

LOS ANGELES

COSENZA

ei pronto per un investitore Usa? La domanda per chi cerca di fare impresa in Italia partendo solo dalla forza di un’idea, offre la risposta scontata. Ma non è scontato per nulla che i capitali americani possano sbarcare a Cosenza, e aiutare una quindicina di giovani impegnati nel lancio delle loro idee. Tutte hi-tech, tutte nate da cervelli italiani, tutte con potenziali di sviluppo infiniti: basta avere il capitale iniziale e i consigli giusti per andare avanti. L’appuntamento è per lunedì, quando direttamente da Los Angeles arriverà nel campus universitario di Rende, uno degli angel investors più influenti al mondo. Il venture capitalist in viaggio per l’Italia è Mike Napoli, ed è l’uomo a capo di Tech Coast Angel, il primo gruppo di investimento della California del sud, un circuito con 260 membri che solo lo scorso anno ha finanziato 30 nuove imprese con investimenti per un totale di 40 milioni di dollari. Dal 2007 ha aiutato a decollare oltre 10 nuove imprese. Per la prima volta ora gli angeli californiani vengono a sentire quali idee vincenti sono nate nel sud dell’Italia, grazie al lavoro dell’associazione. Un connubio tra tecnologia e impegno sociale che già in passato ha aiutato a costruire quel ponte tecnologico tra Italia e Usa. E anche questa volta, grazie all’incontro tra il venture capitalist e una squadra di 15 cervelli eccellenti del sud Italia, l’obiettivo di mettere i “Cervelli in movimento” potrà essere perseguito. Nella magica quindicina si trova un po’ di tutto: dalla Sicilia per esempio arriva WindMetro, la cui idea è sfruttare le correnti eoliche generate dai treni in transito per creare energia alternativa; dalla Puglia invece un progetto biotech per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi analizzando la struttura ossea del paziente; dalla Calabria arrivano le turbine di Sintenergy per generare elettricità da fiumi e mari senza creare grandi infrastrutture come dighe e canali artificiali. Ancora la Sicilia porterà agli investitori

Se un angelo custode sbarca in Calabria Dagli States a Rende, il cammino “tecnologico” di Mike Napoli In programma per lunedì all’Unical l’incontro tra il guru dell’hi-tech e le giovani menti del campus Usa il progetto Solarwriting che propone di applicare un film fotovoltaico su tutto ciò che si può indossare o che

può attirare calore e trasformarsi in energia. Dalla borsa all’ombrellone, i polimeri fotovoltaici potranno creare

la forza per ricaricare il cellulare o il computer portatile. E’ calabrese l’idea alla base di Smartlayercal, una pellicola adesiva da attaccare sulle vetrate degli edifici per ottimizzarne il riscaldamento, controllato via wi-fi, che permette di risparmiare il 30 per cento dell’energia consumata. E sempre sulle facciate dei palazzi lavora un ul-

ALL’INTERNO pag.41 | Roccella Jazz, Damiani: « Ecco il mio 31esimo festival» pag.42 | Una famiglia di “Amici” per Nunziante che diventa papà • ritagli Niente musica, per ora non pubblico canzoni. Purtroppo la musica è un business che può “contaminare” un artista. Ora al primo posto c’è il cinema. Amo la marijuana, mi fa smettere di pensare. A volte ho un cervello che ha bisogno di essere spento Justin Timberlake

teriore progetto calabrese, quello di Muraviglia, la tecnologia della videoproiezione su grandi pareti che permette di mandare in onda su palazzi e monumenti pubblicità video o addirittura videogiochi per i passanti. Tra i quindici fortunati che potranno presentare i loro progetti la prossima settimana, solo uno vincerà il suo biglietto per la California per il prossimo autunno e tutta la visibilità necessaria a far decollare la sua idea. Bridges to Italy organizzerà per il vincitore un tour delle 5 sedi dei Tech Coast Angels, in cui presentarsi a centinaia di angeli investitori: l'opportunità è rara per i cervelli italiani, ma anche per le start-up californiane, cui solitamente non viene dato accesso diretto a un così alto numero di potenziali investitori. Carmine Ritacca


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Cristina D’Avena sabato a Bovalino per la festa dei piccoli

CASTROVILLARI (CS) «Ullalà, ullalà, ullallalà, questo è il valzer del moscerino». Quante volte ognuno di noi ha canticchiato questo piccolo motivetto? Sicuramente tutti. La protagonista della decima edizione dello Zecchino d’Oro che con soave voce cantava “il valzerrr del moccerino”, sarà ospite sabato alle 21 a Bovalino (Rc) in piazza Camillo Costanzo per la “Festa dei bambini”. Parliamo naturalmente di Cristina D’Avena (in foto), colei che ha canzonato quasi tutti i cartoni animati che conosciamo come “Tazmania” o l’indimenticabile “Kiss me, kiss me Licia” seguitissimo cartone degli anni ‘90 sul quale hanno creato anche “Love me Li-

cia” una serie tv che andava in onda su Italia 1 fino a qualche anno fa e che la vedeva protagonista nel ruolo di Licia. Cantante, attrice e conduttrice italiana, Cristina D’Avena nasce a Bologna nel 1964. Fin dalla tenera età viene subito selezionata per lo Zecchino d’Oro e così vi partecipa a tre anni cantando proprio il “Valzer del moscerino”. Una canzone indimenticabile tanto che Alessandra Valeri Manera (responsabile della fascia ragazzi delle reti Mediaset) cercava una voce diversa dal solito per le sigle dei cartoni animati, così si rivolse al maestro Giordano Bruno Martelli che indicò subito la piccola Cristina che in quel periodo era una liceale

arte

TALENTUOSO Il musicista jazz Paolo Damiani da trent’anni direttore artistico del festival di Roccella

Al Maca di Acri la più vasta mostra sull’austriaco Fritz Baumgartner ACRI (CS) A partire da sabato 25 giugno, il Maca (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà una mostra antologica dedicata al grande pittore austriaco Fritz Baumgartner (1929-2006), maestro del segno e del colore che, nel corso della sua carriera artistica, ha saputo sapientemente fondere la lezione espressionista a una sempre più urgente esigenza d’astrazione, dando vita a una collezione di dipinti, disegni e vetrate contraddistinti da una mirabile sapienza grafica ed una sferzante energia. La mostra, la più ampia rassegna di opere dell’artista austriaco mai fatta in Italia, sarà composta di oltre 50 dipinti e 13 disegni che spaziano dai primi anni ’50, quando ancora frequentava l’Accademia delle Arti Figurative di Monaco di Baviera, fino alle ultime opere realizzate a pochi mesi dalla morte. «Artista inquieto e poliedrico - ha scritto di lui il gallerista torinese Arturo Bottello, a cui si deve la proposta e la diffusione della sua opera in Italia - , senza alcun dubbio uno dei più interessanti disegnatori e grafici contemporanei, uomo colto, dotato di un senso totale dell’esistenza, un’intelligenza vitale e partecipazioni non comuni con un modo di pensare, vedere, segnare l’essenza della vita che si dilata anche fra la gente.» Proprio l’essenza della vita è ciò che traspare maggiormente dalle sue opere, vere e proprie epifanie mondane, rappresentazioni sempre più fatte di un’astrazione singolare e personale dell’esistenza umana in tutte le sue sfaccettature, dai momenti più ironici e leggeri a quelli più profondi, tragici e appassionati. Non mancano i riferimenti mitici e biblici, trattati con intelligenza e sincera sensibilità culturale e spirituale, e nemmeno le celebrazioni della sensualità e della carnalità; una vasta gamma di temi che si rifrange nella poliedricità espressiva testimoniata da oltre 50 anni di costante ricerca e rinnovamento del linguaggio pittorico. Roberto Saporito

ASTRATTO Un dipinto dell’inquieto Baumgartner

e pensava di farlo come hobby, ma non fu così, perché al suo provino discografico, venne presa. Risale al 1981 il suo primo incontro con un’importante serie televisiva di Canale 5: “Bambino pinocchio”, poi la “Canzone dei puffi ” che porta la cantante bolognese al vertice delle classifiche, facendole aggiudicare il disco d’oro. Non è tutto perché a questi si aggiungono i dischi di platino di “Kiss me Licia e i Bee Hive” (1986), “Arriva Cristina” (1988), “Cristina” (1989), “Cri cri” (1990) e “Fivelandia 14” (1996). Nel 1989 affianca Gigi Sammarchi e Andrea Roncato nel varietà “Sabato al circo” su Canale 5, recitando comunque nel telefilm che andava in on-

Quell’amore per il jazz

Parla Damiani, il direttore del festival di Roccella REGGIO C. «Un’edizione che sarà dedicata a due persone molto importanti per Roccella Jazz: da un lato Piero Cusato, docente di jazz da oltre 50 anni, che mi era stato vicino agli inizi della manifestazione, negli anni ottanta; e poi una dedica anche a Sergio Pinchera, anche lui scomparso da poco, figura molto importante, segretario generale dell’associazione Jonica, figura scomparsa da poco». Le parole di Paolo Damiani, direttore artistico da trent’anni di “Roccella jazz, Rumori mediterranei”, festival giunto alle trentunesima edizione, raccontano di un amore verso il jazz e, più in generale, verso la musica. Un unico cambiamento sul programma della manifestazione già largamente anticipata da queste pagine, riguarda l’ultimo giorno di programmazione «Non ci sarà Gianrico Carofiglio - specifica Damiani - alle 18, al suo posto un duo inedito formato dal giornalista Gino Castaldo e dal sassofonista Stefano Di Battista». Come già evidenziato l’edizione 2011, che dal 12 al 20 agosto coinvolgerà Reggio Calabria, Polistena, Martone e, soprattutto, Roccella Jonica non poteva non essere dedicata al 150esimo anniversario dell’Unità. Per

questo il sottotitolo per l’Italia sarà “In -attesa” «A significare - evidenzia il direttore - un’Italia inaspettata, sorprendente, imprevista, ricca di talenti, pulita, generosa, ospitale, creativa; che aspetta cambiamenti profondi, che valorizzino ulteriormente la propria unicità». Ma “in attesa” è anche l’Europa, nell’auspicio che «“le frontiere” - spiega ancora - cessino realmente di esistere, gli artisti possano circolare con frequenza molto maggiore e i giovani non siano costretti a emigrare per avere una qualche idea di futuro». Ancora una volta nomi internazionali del jazz anche per la prossima kermesse, volta «alla ricerca del nuovo afferma Damiani - che ha sempre costituito la ragione stessa dell’esistenza del festival di Roccella Jazz: più che riproporre star più o meno autentiche, vogliamo regalare al nostro folto e competente pubblico emozioni nuove». Dunque in questo senso «gli spazi ai giovani talenti hanno rappresentato sempre una costante di Rumori Mediterranei» e, a proposito degli ospiti «Parlerei quindi di voglia di innovazione pur nella continuità di idee fondanti. Emblematico in tal senso è il progetto “Radar Band”, 10

nuovi talenti che l’anno scorso ho diretto io e che oggi affido a Gil Goldstein, con ospite Cristina Zavalloni. Un progetto che dura nel tempo, basato sulla fedeltà a un’idea, sul credere in certi musicisti e quindi nel riproporli valorizzandoli grazie a nuove esperienze». E ancora «accanto ai grandi musicisti dice il direttore - come Di Meola, Rubalcaba, Eddie Gomez. Ahmad Jamal, Morelembaum, vorrei segnalare figure meno note ma straordinarie: Ivo Papasov, Dee Alexander, Tinvall Trio, Lars Danielsson, nonché tutte la sezione multimediale del pomeriggio, ove la musica incontra il cinema, la fotografia, la poesia». Un unico rammarico per il direttore Damiani, contrabbassista e compositore di fama internazionale è rappresentato dal fatto che, anche quest’anno, «dovremo rinunciare a seminari e laboratori musicali - chiarisce - molto importanti per avvicinare i giovani alla musica, il cui insegnamento manca già abbastanza nella scuola». Damiani prosegue nel tour che il 27 luglio toccherà Taverna, nella Sila catanzarese invece ad inizio 2012 uscirà il suo disco con Gianluigi Traversi. Gabriella Lax

da contemporaneamente su Italia 1 intitolato “Cri cri”. Il 1990 arriva il primo Telegatto nella categoria “Programmi per ragazzi” grazie a “Sabato al circo”, un anno dopo spopola anche sulla quasi neonata Rete4 dove è protagonista della serie di telefilm “Cristina, l’Europa siamo noi...” affiancando per la terza volta il cast di “Sabato al circo” questa volta diretto da Gerry Scotti. Tanti i concerti di Cristina D’Avena, tra i più seguiti ricordiamo quelli al Palatrussardi di Milano fra il 1989 e il 1990 e al Forum di Assago nel 1992, tra l’altro, con gli interi incassi devoluti all’associazione italiana per la ricerca sul cancro. Anthony De Rosa

il concorso

Miss Pollino Continua il tour della bellezza in trenta tappe CASTROVILLARI(CS)Si svolgerà il prossimo 16 luglio alle 21 nella pizzeria “Gabemarite” di Spezzano Albanese la quinta tappa di Miss Pollino fascia “Gabemarite” organizzata da Mimmo Luzzi di Corigliano Calabro. Saranno circa 25 le partecipanti di questa primissima edizione che conta circa 30 tappe in tutto il territorio, ma sono già tre i paesi che hanno accolto la manifestazione e si trattano di Corigliano Calabro, Cosenza e Spezzano Albanese. Il tour, che sarà ancora a Spezzano Albanese e Corigliano, approderà anche a Castrovillari e Civita. «Mi affascinava il pollino e non essendoci più “Miss Sibaritide” da quattro anni, ho pensato di coinvolgere tutte le bellezze del territorio - lo afferma Mimmo Luzzi ideatore della kermesse che ha dato anche un giudizio sulla nostra spezzanese in gara Filomena Vaccaro - lei sta gareggiando come tutte le altre, ha già preso una fascia. Penso che farà carriera anche se ci vorrà tanta grinta». Parteciperà anche Jennifer Gabriele di San Lorenzo del Vallo: «La passione della moda è iniziata sin da piccola - spiega la giovane di San Lorenzo poi ho incontrato Mimmo Luzzi che mi ha proposto di fare queste sfilate ed io ho accettato. E’ già da un anno e mezzo che sono con lui facendo book fotografici nelle due sfilate fatte finora. Ho partecipato l’anno scorso a Miss Motors, svoltosi prima a Spezzano con semifinali a Corigliano Calabro e finali a Reggio Calabria, classificandomi al terzo posto e poi a Miss Corigliano pochi mesi fa dove mi sono classificata sempre al terzo posto». Mimmo Luzzi organizzatore di eventi di moda, oltre Miss Pollino e ideatore di “Ragazza calendario 2012”, un tour estivo dove verranno selezionate dodici ragazze per il calendario moda del prossimo anno con le eccezionali foto scattate da Johnny Fusca. Saranno presenti a Miss Pollino anche Carmen Scarpello, Lusi Conciu, Ramona Conciu, Ida Bonafede e Simona Bartolini. Anthony De Rosa

IN GARA La spezzanese Filomena Vaccaro


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Dopo“Amici” Nunziante diventa papà L’ex concorrente del famoso talent show è tornato tra le braccia della sua Sara e adesso i due aspettano un bambino CROTONE Si erano lasciati proprio nell’anno in cui lui era entrato a far parte della scuola più ambita d’Italia, mentre oggi sono in attesa di un bambino. Per Mario Nunziante, concorrente dell’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi, quell’esperienza non era stata affatto positiva dal punto di vista sentimentale. Probabilmente la lontananza aveva giocato un brutto scherzo sul rapporto con la sua fidanzata di allora, Sara Memmola, anch’essa finalista nella rosa dei cento possibili ammessi in studio per giocarsi la possibilità di ottenere un banco nella prestigiosa scuola di Cinecittà, anche se alla fine Sara non fece parte dei 26 ragazzi di Amici di quell’edizione. I due che convivevano a Crotone già da un anno, prima che Mario facesse ingresso nel talent show di Canale5, ora sono tornati a vivere sotto lo stesso tetto perché l’amore prevale sempre su tutto e nonostante Sara e Mario siano stati lontani per circa un anno e mezzo , lo scorso settembre sono tornati insieme, e da qualche giorno il cantautore crotonese ha dichiarato ai propri fans la lieta novella della gravidanza di Sara. Pur essendo venticinquenni entrambi, la giovane età non ha impedito loro di fare progetti importanti per il futuro, come mettere su famiglia. C’è qualche novità nella sua vita sentimentale? «Sono tornato con la mia ex fidanzata, Sara Memmola, dallo scorso settembre, e adesso aspettiamo un bambino. Lei è al quarto mese di gravidanza». Avete in mente qualche nome? «Vorrei che fosse una femmina, perché ho due fratelli, Luca e Paolo, ed ho sempre sognato avere una sorella. Se così fosse la vorrei chiamare Carmen, come mia madre». Quanto è forte per lei il desiderio di avere una famiglia? «Significa molto per me. Nonostante io abbia vissuto con mia nonna che è stata fantastica, costruire una famiglia tutta mia è quello che ho sempre voluto, e questo bambino l’ho voluto con tutto me stesso». Avete preso anche in considerazione l’idea di sposarvi? «Per il momento non ci sentiamo pronti per affrontare il matrimonio». Ma lei vive ancora con il suo compagno di avventura, Luca Napolitano, conosciuto durante l’ottava edizione di Amici? «Si inizialmente avevamo preso un appartamento io, lui e Alice Bellagamba, la sua ex fidanzata. Mentre ora la situazione si è invertita e in casa siamo io, la mia fidanzata, e Luca». Quando nascerà il bambino pensa di lasciare la casa? «Inizialmente, considerato che la casa dove viviamo attualmente è grande, pensiamo di dividerla in due. Una parte la occuperemo noi, mentre l’altra sarà occupata da Luca. Ancora non siamo pronti per separarci io e Luca. Siamo molto amici». E sua nonna che non era molto d’accordo della convivenza tra lei e Sara,ha cambiato idea? « Si, ha capito che per me Sara è importante e che mi renderà molto felice con l’arrivo di questo figlio». Flavio Iacones

INNAMORATI Mario Nunziante e la fidanzata Sara Memmola

«Il mio Alessio? E’ una capa tosta» Così Giulia Montanarini dopo la scelta a “Uomini e donne” La casa dove viviamo è molto grande e la dividiamo con Luca Napolitano anche se avremo un figlio Non voglio separarmi da lui Mario Nunziante

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CROTONE La showgirl e attrice Giulia Montanarini e il giovane calabrese Alessio Lo Passo (in foto insieme), dopo la loro esperienza vissuta negli studi di “Uomini e donne”, stanno vivendo un periodo felice, fatto non solo di coccole e baci, ma anche di progetti per il futuro. Giulia, cosa riscontra di calabrese nel carattere di Alessio? «Forse l’unica cosa è il carattere forte». Nemmeno la gelosia tipica degli uomini del Sud? «Assolutamente no. E a dire il vero quest’aspetto mi dispiace. A me l’uomo che mostra la sua gelosia mi piace, però Alessio è troppo sicuro di sé per esserlo». Mentre lo reputa un uomo passionale? «Si la passionalità me la dimostra soprattutto quando mi bacia. Ma ad esempio quando litighiamo sono io ad essere verace, dirompente nel dibattito. Lui sta zitto, ascolta, gira i tacchi e se ne va. Io sono abituata ad affrontare subito di petto le discussioni, così ci sia chiarisce la si finisce sul momento. In questa cosa in effetti lui forse è prettamente calabrese. “Na capa tosta”, insomma». Che cosa caratterizza

La bella Roberta Morise sul palco per la solidarietà

CROTONE Un’ altra occasione per promuovere l’ immagine della bella cirotana Roberta Morise (in foto) che ieri sera è stata ospite su Rai Uno alla serata di solidarietà “Nel Nome del Cuore” nella piazza inferiore della basilica di San Francesco d’Assisi. Una gara di solidarietà che la comunità francescana, spiega una nota, vuole indirizzare alle realtà del Burundi e dello Sri Lanka, a cui verranno devolute le offerte reperite fino al 22 giugno. La conduzione della serata, giunta alla nona edizione, è stata affidata al compagno della ex Miss Calabria, Carlo Conti. Sul palcoscenico durante la serata si sono alternati cantanti come Raf, Renato Zero, Roberto Vecchioni, Nek, Noemi, Nair, Il Volo e il coro di 80 bambini del teatro Carlo Gesualdo, tutti insieme per una serata di musica e divertimento. Sono state confermate le cinquemila persone attese dall’organizzazione che hanno affollato la città del Poverello tra la piazza della basilica Superiore ed Inferiore di San Francesco e le vie limitrofe. La Morise in occasione dell’evento di Assisi ha presentato il suo cd, “E’ soltanto una favola” già disponibile su Itunes. fla. ia.

la vostra storia? «Il dialogo soprattutto». Era mai stat fidanzata con un calabrese? «No, mi mancava per completare il quadro del Sud. Ero stata fidanzata con un pugliese e un napoletano». In passato è stata legata a degli uomini più giovani di lei, con i quali il rapporto è finito dopo breve tempo. Che cosa ha chiesto ad Alessio in particolare per mantenere il giusto equilibrio della coppia? «Per me la sincerità e il rispetto sono due cose imprescindibili, e vorrei che anche lui facesse la stessa cosa». Che cosa le piace di lui? «Mi piace il modo in cui mi guarda. Poi adoro quando mi sorride perché non lo fa solo con la bocca ma anche con il cuore». Che cosa l’ha convinto a scegliere proprio lui? «Io credo di esser capace di intuire se una persona finge o è sincera. Non si trattava di un reality, o di un talk. Eravamo solo io e lui protagonisti della scena senza alcun copione. Abbiamo seguito solamente il nostro istinto». fla. ia.

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Torneo di beach volley La presentazione al Bencistò

COSENZA Stasera, dalle 21, il Bencistò di Cosenza si veste d’arte e di sport. L’ingresso è libero, e c’è la possibilità di prenotare un tavolo per la cena, per assistere a una mostra e partecipare a un esclusivo evento. La serata infatti sarà dedicata al beach volley in città. Verrà presentata la tappa ufficiale del campionato italiano di beach volley c he si terrà a Cosenza dal 24 al 26 giugno prossimi. Il dj set è ad opera di Luigi D’Alife, già voce della nostrana Love Radio. Inoltre, si potranno ammirare le opere dell’artista cosentino Franco Paternostro. Continuano i preparativi per la prima tappa nella regione Calabria del campionato italiano di beach volley. Cresce, dunque, sempre di più il movimento di beach volley nella città di Cosenza che dopo aver ospitato per diversi anni tappe del circuito nazionale, adesso per la prima volta si appresta nell’organizzazione di uno degli eventi sportivi più importanti dell’intera regione Calabria. Sedici coppie maschili e femminili si sfideranno nell’arco dei tre giorni. Spettacolo assicurato per gli amanti di questa disciplina e non, dunque. Cosenza sarà la terza tappa, nelle giornate che saranno a ridosso dei mondiali che si disputeranno poi nella città di Roma. Evento sportivo ma anche sociale e culturale che unisce e accontenta tutti, istituzioni e cittadini. (mr. ur.)


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Dario Brunori continua a superare gli ostacoli e domani esordirà con il suo secondo lavoro “Poveri Cristi” Nel riquadro in alto a destra la copertina dell’album

DI ANDREA BELCASTRO La Calabria sta diventando un posto triste anche per le persone che l’amano profondamente. Le bellezze naturali ormai non sono più un propellente sufficiente a spingere le forze positive di questa regione; abbiamo mille problemi e pochissime soluzioni per affrontarli. Una di queste sarebbe quella di stringersi attorno ai talenti che ogni tanto siamo in grado di sfornare: alcuni di loro scelgono di partire, cercare la fortuna altrove, altri, invece, tornano a casa e proprio nelle nostre terre affondano le radici di un successo tanto inaspettato quanto meritato. Stiamo parlando, ovviamente, di Dario Brunori, un artista talmente legato alla sua terra da farne la base operativa (tramite lo studio “Picicca”) dove dare spazio ai gruppi calabresi cercando «di creare le condizioni perché ci siano maggiori contatti con realtà esterne alla nostra e una maggiore attenzione e visibilità»: un nobile traguardo da perseguire in un settore che vive momenti difficili ovunque. Una piccola “S.a.s.” musicale, quella di Dario, che si accinge, anche, a ripresentarsi sulle scene con il secondo volume della sua avventu-

Dopo l’enorme successo di“Vol.1” domani esordirà il secondo album del fenomeno musicale Dario Brunori

E’giunta l’ora di aumentare il fatturato ra discografica. Domani è la data designata per un ritorno attesissimo e sancito dall’eclatante novità della distribuzione firmata Warner tramite un accordo nato «dopo aver suonato al festival Miami di Milano ed essere stati contattati da un paio di editori major» ,come riportatoci dallo stesso Brunori, e che dovrebbe garantire «un valore aggiunto al progetto aiutandoci a portarlo oltre i limiti oggettivi insiti in un’autoproduzione». Le carte in regola per sfondare su larghissima scala, insomma, ci sono tutte ed in fondo si tratterebbe solo di una conseguenza logica dei grandiosi traguardi raggiunti negli ultimi due anni: il Premio Ciampi come miglior esordio del 2009, la Targa Tenco 2010 e , soprattutto, l’apprezzamento indistinto di addetti ai lavori ed appassionati. “Vol. 1” è stato un fulmine a ciel sere-

no, un disco in grado di riportare in vita i fantasmi di un ormai lontano cantautorato italiano di qualità. Canzoni diventate in breve inni generazionali tramite una scrittura fresca, senza molti fronzoli pur riservando un’invidiabile profondità ed uno stretto rapporto emozionale e musicale con il grande e mai dimenticato conterraneo Rino Gaetano. Vol. 2: Poveri Cristi tenterà di vincere la scommessa e tenere testa ad un’eredità così pesante raccogliendo nei suoi dieci brani un piccolo universo dove, rispetto ai pezzi dal forte ed immediato impatto del recente passato, «le canzoni, stavolta, acquistano maggior valore se messe insieme piuttosto che prese separatamente». Lasciati un attimo da parte i bozzetti autobiografici (anche se “Lui,lei,Firenze” sembra la parte seconda di “Nanà”) il tentativo è, inve-

ce, quello di «dipingere storie altre, ma comunque a modo mio» dice, ancora, Dario. Un disco che dal punto di vista sonoro non potrà che beneficiare dell’esperienza accumulata in questi due anni di concerti lungo tutto lo stivale e dell’apporto di preziosi collaboratori per i quali Brunori non lesina elogi: «il lavoro dei ragazzi è stato pensato, ponderato e mai invadente rispetto alla genesi dei brani, e gli arrangiamenti di archi e fiati di Mirko Onofrio sono a mio avviso perfetti per il mood del disco». Tra testi più maturi (“Il giovane Mario”) e melodie splendide (“Una domenica notte”) c’è posto anche per composizioni maggiormente sperimentali dove compaiono due guest star molto note nell’ambiente indipendente italiano come il cantautore Dente e Dimartino, rispettivamente

LE DATE DEL TOUR Oggi - Milano Domani - Poirino (Torino) 18 giuno - Brugherio (Mi) 20 giugno - Milano 21 giugno - Torino 22 giugno - Firenze 23 giugno - Firenze - Fnac 25 giugno - Vicenza 26 giugno - Chieti 28 giugno - Bologna

29 giugno - Ancona 30 giugno - Gambassi (Fi) 01 luglio - Roma 02 luglio - Perugia 03 luglio - Pisa 08 luglio - Enna 09 luglio - Catania 10 luglio - Sicilia - Tbc 12 luglio - Ancona 15 luglio - Cornaredo (Mi)

16 luglio - Asti 17 luglio - Ascoli 19 luglio - S. Benedetto (Ap) 20 luglio - Padova 23 luglio - Potenza 30 luglio - Grosseto 31 luglio - S. Miniato (Pi) 01 agosto - Giovinazzo (Ba) 04 agosto - Ceregnano (Ro) 05 agosto - Brescia

06 agosto - Filago (Bg) 10 agosto - Saracena (Cs) 13 agosto - Senigallia 18 agosto - Bardineto (Sv) 19 agosto - Avezzano (Aq) 20 agosti - Apani (Br) 23 agosto - M. di Ravenna 25 agosto - Ivrea 26 agosto - Milano 28 agosto - Soveria (Cz)

presenti in “Il suo sorriso” e “Animal colletti”. Quest’ultima, gustosa citazione-beffa del noto gruppo americano Animal Collective, ad, ennesima, dimostrazione del carattere fortemente (auto)ironico del cantautore di Guardia Piemontese: un modus operandi che non rinnega perché «sono così da sempre e non vedo perché dovrei cambiare o assumere una posa diversa e più consona a quello “prevista” dal mio ruolo artistico. Mi piace un motto e lo ripeto spesso: fai sul serio, ma non prenderti sul serio. Io penso che le persone intelligenti apprezzino l’ironia e che questo riesca a dare maggior valore alle cose che scrivo e che canto». Insomma, come diceva qualcuno: se son rose, fioriranno. I presupposti per il grande salto di qualità ci sono tutti e chissà che all’orizzonte non ci sia poi anche il palco di Sanremo, tappa (forse) irrinunciabile per chi fa pop in Italia ma che, al momento, «non è una delle mie preoccupazioni maggiori», dice Dario, anche se «fatta con criterio e con le spalle larghe, riesce a bruciare alcune tappe per portare il tuo progetto al grande pubblico, come successo in passato per la Consoli e Silvestri o più recentemente con Giovanardi dei La Crus».

Intanto oggi la“ditta” più famosa della Calabria partirà per il tour che li vedrà impegnati per tutta l’estate


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E’ assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla televisione. Woody Allen

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Porta a porta da Vespa vince il mistero POPOLARE Il conduttore televisivo abruzzese Bruno Vespa

Ma perché nel salotto Rai in occasione dei referendum anzichè di quorum raggiunto e leggittimo impedimento s’è parlato di casi di cronaca In una giornata epocale per gli italiani, come quella del 13 giugno 2011 cosa ci ha combinato la rete pubblica per antonomasia, ovvero quella che pagano gli italiani con il caro canone televisivo? La risposta è semplice, ha mandato Porta a Porta in onda in seconda serata... ma non si è parlato di referendum. No, l’estate si avvicina e dato che Bruno Vespa vuol restare al fresco degli studi Rai il più a lungo possibile, cosicché non debba pagare di tasca propria l’aria condizionata, si è inventato Porta a Porta estate. Terribile lo spot prima del Tg: il sorridente anchor man, al centro tra la foto della piccola Sarah Scazzi e della bellissima Melania Rea, invita i telespettatori a sintonizzarsi su Raiuno, perché i due gialli in questione sono ancora pieni di ombre e si cercherà di fare un po’ di luce su questi misteri italiani…

Inizia così l’edizione estiva del salotto televisivo di Raiuno. E se il buongiorno si vede dal mattino... Analizziamo insieme gli ospiti in studio invitati a disquisire su questi delitti famosi: Simonetta Matone, già giudice al Tribunale dei minori di Roma, un’esperienza amara ma sicuramente pregnante in casi violenze sui minori, la vita dedicata alle piccole vittime di bestie feroci, diventa capo gabinetto del ministero alle Pari opportunità, Mara Carfagna, ma ne viene allontanata per le troppe presenze proprio nel salotto di Bruno Vespa. Ostinata la signora. Roberta Bruzzone è un caso televisivo notevole. Laureata in Usa in criminologia il suo curriculum vitae sembra il titolo nobiliare di uno dei capi di Fantozzi: Perfezionata in psicologia e psicopatologia forense (Università di Genova), perfezionata in Scienze Forensi (Università di Milano), esperta in Psicologia investigativa, Criminalistica, Bloodstain Pattern Analysis (Certificate of Completion rilasciato dal Miami Dade Police Department) e Criminal profiling. A guardare gli zigomi e le labbra, è probabile che una volta in America sia passata anche da Silycon Valley. Marida Lombardo Pijola è una giornalista, scrittrice e opinionista, probabilmente anche tappezzeria del programma di Bruno Vespa. Lei c’è. Anche se si parla di pistacchi, o di spiagge, o della

qualsiasi, Marida Lombardo Pijola c’è, e la sua caratteristica è il tono di voce traboccante di miele e passione, che con l’occhione azzurro accattiva il bravo presentatore che pare pendere dalle sue labbra anche quando la Lombardo Pijola fa la prova microfono. In ogni caso, almeno nella serata inaugurale di Porta a Porta Estate, visto che si parlava di un’adolescente assassinata, la Lombardo Pijola poteva avere un perché, visto che le protagoniste dei suoi libri sono coetanee della povera Sarah. Colei che davvero nessuno, nemmeno lei stessa, ha ancora avuto una spiegazione sul perché della propia presenza in studio è Anna Kanakis, si, una delle Miss Italia degli anni ’70, insomma, quella che adesso pare faccia l’attrice, avete capito no? Che cosa ci faceva un’ex miss Italia a Porta a Porta Estate in una puntata dedicata a due delitti dell’attualità italiana? E perché quando parlava, pareva fosse la portatrice della Conoscenza, con la “c” maiuscola? Quanti italiani, lunedì sera, dopo essersi chiesti (compreso Gad Lerner su la 7 in diretta) perché la rete pubblica per antonomasia non stesse parlando della svolta epocale dato l’esito dei referendum, si sono soprattutto chiesti: ma questa cosa cavolo ci fa qua? Antonella Mangano

SEDICINONI

di titou

Le papere in tv e i genitori?

Non so voi, ma a me le papere fanno piegare in due dalle risate. Naturalmente quelle che preferisco sono quelle dei gatti, in alcuni filmati si nota perfettamente la supremazia felina. Ma c’è una cosa che mi ha sempre incuriosito/angosciato guardando Paperissima Sprint: alcuni bambini fanno delle cose assurde, non so, bevono acqua da una pozzanghera o si tuffano dal lato sbagliato dello scivolo... ed i genitori che fanno? Continuano a riprendere ridendo come cretini anziché andare a salvarli.

I FILM DELLA SETTIMANA

Sparatorie, gag e risate a crepapelle

Intrigo e rapporti La vendetta dell’ex

Terra in pericolo Allarme mondiale

Frank Drebin, un maldestro tenente di polizia, dopo essere stato premiato a Washington dal Presidente americano Bush per aver ucciso il millesimo trafficante di droga, riceve l'incombenza, unitamente al capitano Ed Hocken, di scoprire l'autore dell'attentato dinamitardo all'istituto del dottor Albert S. Meinheimer, uno scienziato incaricato di redigere il piano della nuova politica energetica degli Stati Uniti. Grazie alla testimonianza dell'affascinante Jane Spencer, ex innamorata di Frank, attualmente direttrice delle pubbliche relazioni di Meinheimer, il tenente riesce ad individuare in Quentin Hapsburg, un uomo ricco ed ambiguo, il mandante di questo crimine. Costui, nel frattempo, con la connivenza di un gruppo di magnati del petrolio, dell'energia elettrica e di quella nucleare, per non essere danneggiato dalle teorie energetiche di Meinheimer, rapisce lo scienziato e colloca al suo posto un sosia correo. Dopo numerosi maldestri Drebin riesce a liberare lo scienziato e a smascherare l'impostore. Premiato di nuovo da Bush, Frank pu finalmente sposare Jane.

Rivelazioni-Sesso è potere, un film di Barry Levinson. Con Demi Moore, Donald Sutherland, Michael Douglas, Dylan Baker, Donal Logue. Tom Sanders, responsabile del settore produzione della Digicom, azienda leader nell'informatica, invece di ricevere la promozione a vice presidente viene soppiantato da Meredith Johnson, con la quale un tempo ha avuto una focosa relazione. Lei lo invita la sera a discutere di alcuni inspiegabili difetti di fabbricazione dei computer progettati da Tom: durante il colloquio Meredith in memoria dei vecchi tempi coinvolge Tom in un rapporto sessuale che lui, a disagio, interrompe causando l'ira della donna, che l'indomani lo accusa di molestie sessuali ed inizia a boicottarlo, spalleggiata dal direttore generale, Bob Garvin. Un misterioso "amico" gli invia messaggi sul computer, inviandolo a diffidare di tutti, mentre egli che inizialmente nasconde l'episodio alla moglie, si rivolge all'avvocatessa Catherine Alvarez per denunciare la Johnson per molestie. Al primo tentativo di conciliazione davanti al giudice la donna mente spudoratamente ed il suo avvocato incastra Sanders.

The Core con Aaron Eckhart, Hilary Swank, Stanley Tucci. Alcuni scienziati scoprono che, a causa di un mutamento di temperatura nel nucleo, il nostro pianeta sta per interrompere il suo movimento rotatorio, col rischio di con seguenze apocalittiche. L'unica soluzione per salvare il pianeta sembra con sistere nel portare una bomba proprio nel centro della Terra...Incaricati dal Pentagono di investigare se dietro alcuni misteriosi fenomeni si celi una nuova, terribile arma segreta, alcuni scienziati - fra i quali il geofisico Josh Keyes e l'esperto francese Sergei Leveque - scoprono che, in realtà, il nucleo della terra si sta solidificando, fenomeno che, in prospettiva, causerebbe terribili disastri naturali e la fine della vita. Come conseguenza sta collassando il campo elettromagnetico che protegge la terra dalle radiazioni solari; un problema da risolvere subito per evitare che gli aerei cadano e le telecomunicazioni vadano in tilt. Per questo viene programmata una spedizione di emergenza con lo scopo di inviare una navetta e una bomba all'interno della Terra con la speranza di scongiurare la catastrofe.

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Una pallottola spuntata e 1/2:l’odore della paura domenica 19 giugno Italia Uno ore 19:35 Con Leslie Nielsen

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Rivelazione - sesso è potere lunedì 20 giugno Rete4 ore 23:15 Con Michael Douglas

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The Core martedì 21 giugno Raidue ore 21:05 Regia di Christian De Sica


SPORT GIOVEDÌ 16 giugno 2011 PAGINA 45

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rivoluzione nerazzurra

Il presidente conferma: «Abbiamo contattato Marcelo Bielsa»

MORATTI libera leonardo

MILANO Dopo le voci e le smentite che si sono rincorse, alla fine è arrivata la conferma. L’Inter sta pensando a Marcelo Bielsa come nuovo tecnico vista la volontà di Leonardo di tornare dietro la scrivania e assumere l’incarico di direttore generale del Psg. «Credo che ci siano stati dei primi contatti con Marcelo Bielsa, anche se non stato io a farlo direttamente», la conferma a malincuore di Massimo Moratti, a margine dell’assemblea di Unione petrolifera. Il presidente dell’Inter conferma quindi i contatti con il ct cileno e la volontà dell’attuale allenatore dei nerazzurri di andarsene. Leonardo, sottolinea Moratti, «ha fatto l’allenatore con tanta buona volontà e passione. Fare l'allenatore non è certo la sua aspirazione per il futuro. Conviene che segua la sua aspirazione e noi che cerchiamo un nuovo allenatore». Leonardo, rileva ancora il patron dell'Inter, «è stato correttissimo ed è giusto spingerlo verso una soluzione più in linea con il suo carattere». Detto questo, conclude Moratti, «comunque può anche darsi che Leonardo cambi idea e anche noi». Robin Leproux, presidente del Paris Saint Germain, comunque ha ricevuto dai nuovi proprietari del club la conferma dell’imminente arrivo di Leonardo, destinato a ricoprire la carica di direttore generale. Leprouz è arrivato a Doha ed ha partecipato a due riunioni. Il Psg è stato rilevato recentemente dalla Qatar Sports Investments, che possiede ora il 70% delle quote della società. Con il brasiliano se ne va forse l’allegria e la spensieratezza dall’Inter. Al suo posto ar-

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Borriello, tentazione Psg. Thiago Silva non si muove Il ds della Roma Walter Sabatini: «Vucinic potrebbe restare con noi, nessuna squadra lo ha richiesto» MILANO Se l’Inter pensa all’allenatore, il per cui credo che questa cifra verrà anche suMilan con Adriano Galliani sonda il mercato, perata. Innanzi ad un'offerta importante soma esclude un ritorno di Kakà. «Un ritorno no disposto anche a rinunciare ad un calciadi Kakà al Milan? Non ci sono più le condizio- tore così valido. Anche perché l'ambizione del ni per certe operazioni. Con il papà del brasi- giocatore è andare a giocare in club importanliano abbiamo parlato di Digao con il quale ti dove poter guadagnare di più di quanto abbiamo raggiunto l’accordo per la rescissio- guadagna a Palermo», dice Zamparini. Dal Milan alla Roma. Che il merne del contratto», ha spiegacato giallorosso ruoti intorno to Galliani al suo arrivo in LeNiente Milan anche alle possibili partenze ga calcio. «Mister X se arriper Kakà di Vucinic e Borriello, è orverà lo farà a fine agosto, e samai un dato di fatto. Un’atrà solo uno, se arriverà. Borche potrebbe tenzione particolare i gialloriello? Certissimamente sarà raggiungere rossi dovranno rivolgerla su riscattato dalla Roma che poi Leo a Parigi Milano, crocevia del destino deciderà cosa fare». L’ad del dei due giocatori. Per tanti Milan ha poi parlato del brasiliano Thiago Silva. «Resterà al Milan, è il motivi «Borriello resta con noi, Vucinic piapiù forte difensore del mondo. Avevo previ- ce a tanti ma non è detto non ci ripensi e resto tutto già mesi fa, quando gli ho fatto pro- sti». Sabatini mescola le carte della sua estalungare fino al 2016». Nessun interesse, inve- te, rilanciando l’idea di tenere i due attaccance, per Javier Pastore visto anche il prezzo ti nella capitale. Ma il progetto sportivo di chiesto dal presidente del Palermo. «Il costo Luis Enrique prevede investimenti mirati, sodel cartellino di Pastore parte da 50 milioni di prattutto giocatori adatti a recepire un’idea euro», ha detto Maurizio Zamparini. «In que- di calcio differente. Non certo elementi sconsto momento ci sono molte società su di lui tenti dell’ambiente o dell'impiego, del minu-

taggio. Anche per questo Borriello, che poco aveva gradito essere assimilato a un “problema” (prima del chiarimento del ds romanista) ha già iniziato a guardarsi intorno. Il primo contatto l’ha avuto con un vecchio amico: Leonardo, dopo aver ascoltato la proposta da direttore tecnico della nuova proprietà del Psg, ha cercato l’attaccante con cui aveva già parlato in ottica Inter, per illustrargli il progetto di rilancio internazionale del club francese. Un progetto ricchissimo, finanziato dal fondo del Qatar che ha rilevato i transalpini, e di cui il brasiliano, che sta discutendo il ruolo di direttore tecnico, vorrebbe che l'attaccante facesse parte. Come altri due suoi pupilli: su tutti, il brasiliano Ganso (anche in questo senso sarebbe già stato fatto un sondaggio) e persino Kakà, per cui i francesi sarebbero pronti a sfidare proprio la ex squadra di Leonardo. Il Bologna intanto ha praticamente chiuso l’acquisto di Dejan Stojanovic, portiere classe '93. L'estremo difensore che milita nel Lustenau e nella nazionale macedone Under 21, è stato strappato all'agguerrita concorrenza del Parma.

riva Bielsa, El Loco. Uno alla Mourinho. Innamorato del suo lavoro e maniacale nel preparare le partite come il portoghese, ora tecnico del Real Madrid. Con lui, cambia anche il mercato dei nerazzurri. Sanchez resta in stand by anche se dovrebbe finire al Barcellona. Dall'Argentina parlano della possibilità di Lavezzi. Un giocatore che all'ex ct del Cile piace. Chi trema invece in casa Inter è Cambiasso che con Bielsa non ha mai avuto feeling. Intanto nella tarda serata di ieri in arrivo da Rio de Janeiro il tecnico - formalmente ancora nerazzurro - ha definito gli ultimi dettagli con la sua nuova società, primo fra tutti la rescissione del contratto che lo lega all’Inter fino a giugno 2012. La proprietà del Psg, intanto, avrebbe anche definito una ristrutturazione della società con il presidente Leproux che, nella migliore delle ipotesi, vedrebbe il suo ruolo ridimensionato a favore dello stesso Leonardo che si occuperà direttamente del mercato. Le quote dei bookies Moratti ammette i contatti con Bielsa e nelle quote dei bookmaker esteri è subito tempesta. Il ct argentino entra prepotentemente sulla lavagna del prossimo allenatore dell’Inter: la sigla Bet1128, come riporta Agipronews, lo offre a 1,70, in vantaggio sulla conferma di Leonardo, a 2,00. Lontanissime le altre opzioni: Zenga è terzo in tabellone a 8,00, Mihajlovic segue a 12,00, Villas Boas a 15,00. Il ritorno di Mourinho è in fondo alla lista a quota 50,00.


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MOGGI E GIRAUDO: RADIAZIONE La commissione disciplinare Figc: «I fatti commessi sono aberranti» ROMA La commissione di- della preclusione in questo sciplinare della Federcalcio ha procedimento». In sostanza, radiato Luciano Moggi, Anto- eventuali violazioni commesse nio Giraudo e Innocenzo Maz- da altri soggetti non possono zini per le vicende di Calciopo- alleggerire la posizione dell’ex li. La radiazione di Luciano dg della Juventus. La DiscipliMoggi è «del tutto proporzio- nare ha deciso «esclusivamennata ai fatti commessi, tenuto te sulla base delle sentenze reconto della loro intrinseca gra- se» nei confronti di Moggi in vità e delle aberranti conse- ambito sportivo dal 2006 e guenze che hanno determina- «non può prendere in consideto». La Commissione Discipli- razione alcun giudizio companare della Figc motiva così il rativo con condotte eventualprovvedimento della «preclu- mente riconducibili ad altri sione alla permanenza in qual- soggetti dell’Ordinamento fesiasi rango o categoria della derale». Secondo la CommisFigc» adottata nei confronti sione «non appaiono sussistedell’ex direttore generale della re macroscopici elementi di illegittimità» Juventus, che del deferinel 2006 era Uguale mento «che stato sospeso possano inper 5 anni nei il provvedimento durre la Comprocedimenti preso missione a dilegati allo per Innocenzo sapplicarlo. scandalo di Mazzini Nè possono calciopoli. influire sulla «Tali profili rendono del tutto attuale l'inte- decisione della Commissione resse dell'Ordinamento fede- gli elementi istruttori acquisiti rale alla irrogazione della san- nel processo penale pendente zione della preclusione, non ri- nei confronti del Moggi dinlevando in proposito il fatto che nanzi al Tribunale di Napoli e, comportamenti altrettanto in particolare, le testimonianze gravi possano eventualmente o le intercettazioni telefoniche essere stati tenuti da altri tesse- delle quali sono stati riportati rati», si legge nella decisione ampi stralci nella memoria didel collegio presieduto dall’av- fensiva». Sul procedimento vocato Sergio Artico. Secondo sportivo, quindi, non influiscola Disciplinare, «il fatto che al- no gli elementi emersi nella fatri soggetti obbligati all’osser- se dibattimentale del processo vanza della normativa federa- penale in corso a Napoli. «Sul le possano aver tenuto, in ipo- punto va rilevato, condividentesi tutt’ora da accertare, con- do le osservazioni formulate dotte analoghe a quelle accla- dalla Procura federale, che sino rate nei confronti del Moggi a oggi non risulta essere interdalle «sentenze rese», non fa venuta alcuna decisione a movenir meno la gravità di quan- difica della decisione della Corto contestato al deferito, né in- te federale, nè in sede di giusticide sulla valutazione deman- zia penale e amministrativa, nè data alla Commissione ai fini all’interno dell’Ordinamento dell’irrogazione della sanzione sportivo».

la dichiarazione

Petrucci confida nella task force di Maroni

ROMA «Il mondo dello sport ha tanti peccati, ma è fragile davanti a certi episodi. Il ministro Maroni è stato straordinariamente preciso e puntuale, è intervenuto al momento opportuno dandoci una mano concreta e istituendo non una task force, bensì un nucleo investigativo a disposizione dello sport». Gianni Petrucci, presidente del Coni, evidenzia l'impegno delle istituzioni nel fronteggiare lo scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio. «Ho la massima fiducia nell’aiuto del governo, nel lavoro della federcalcio e del procuratore Palazzi», dice Petrucci alludendo anche alle istituzioni sportive. «Purtroppo -aggiunge- c'è tanta gente fuori dal nostro mondo che vuole approfittare di certe situazioni». Continua, intanto, il braccio di ferro fra il n.1 dello sport italiano e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sulla questione riguardante il debito di oltre 2 milioni di euro che la società biancoceleste ha nei confronti del Coni per l’uso dello stadio Olimpico. Petrucci è categorico: «O la Lazio paga il debito entro il 30 giugno oppure non potrà giocare allo stadio Olimpico il prossimo campionato», le sue parole. «Quando si firma un contratto, poi bisogna onorarlo. Punto e basta. La La-

zio ha già firmato il contratto per la prossima stagione riconoscendo il debito pregresso e impegnandosi a rispettare la clausola per il prossimo campionato. Non è possibile ridiscutere il contratto. La Lazio è una delle 15.000 società italiane ed è una società con fini di lucro, noi siamo l'istituzione dello sport italiano e attraverso questi soldi finanziamo lo sport italiano»», aggiunge. Petrucci si dice disponibile a rivedere le condizioni contrattuali a partire dalla stagione 2012/2013. «Anche dal nostro punto di vista ci sono delle cose che non vanno e che sono da rivedere e da cambiare. Per questo siamo disponibili a rinegoziare i prossimi contratti ma solo dopo che il presidente Lotito avrà saldato il debito e onorato il contratto già firmato», dice ancora. Il presidente del Coni, intervenuto alla presentazione dell'assemblea nazionale dell'Unione Sportiva Acli, in programma da ieri al 19 giugno al Palazzo 'Re Enzo' di Bologna, commenta anche l'assegnazione al ct azzurro Cesare Prandelli del primo premio Enzo Bearzot. «Prandelli è un degno erede di Bearzot anche in fatto di etica. Il ct è partito con il piede giusto e questo -conclude- è un grande riconoscimento per lui».

l’inchiesta “last bet”

Paoloni, oggi la decisione sulla scarcerazione Nuove rivelazioni di Parlato sulla presunta combine tra Atalanta e Piacenza CREMONA Le squadre anche di serie A cominciano a tremare. Non c’è da aspettare molto in vista del giudizio sul calcioscommesse, visto che il procuratore federale Palazzi sta già lavorando sulle carte giunte da Cremona. Il vice presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha annunciato che entro la fine di luglio o al massimo per i primi di agosto la giustizia sportiva dovrà prendere le sanzioni definitive. «La linea della Federcalcio - ha detto - è chiara. In una situazione endemica in un sistema di 700 mila partite l’anno in termini percentuali i fatti emersi sono irrilevanti. E’ una tragedia di qualche sciagurato ma non si può fare di tutta l’erba un fascio». Di diverso avviso Mario Pescante, vice presidente del Cio, che ha detto il sistema fa capire che «stiamo parlando di Mafia, Camorra, Sacra Corona Unita, sistemi marci all’interno del nostro paese». Non è sicuramente un piccolo episodio quello che è accaduto in Italia. Quello delle scom-

messe è un fenomeno che in Italia, purtroppo, è più grande rispetto ad altri paesi. Lo stesso Cio ha fatto una riunione con la Commissione Europea, proprio perchè queste scommesse stanno rovinando il mondo sportivo in maniera molto visibile». Parlato Gianfranco Parlato, ex calciatore coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini, il 4 giugno scorso, parla del match Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011. La partita è tra quelle contenute nell'ordinanza di custodia cautelare. Parlato spiega al magistrato che «l’Atalanta paga» e riferisce di «40mila euro in contanti» ricevuti da Nicola Santoni, preparatore atletico dei portieri del Ravenna. «Da chi li riceve (Santoni, ndr) non lo so» spiega Parlato aggiungendo che «la sera stessa della partita al casello di Modena, io ero con la mia Volkswagen e lui era già fer-

mo con la macchina, era fuori, poi è andato a macchina a prenderli». si trattava di «un pacchetto con dentro i contanti», spiega l’ex calciatore, che dichiara di essere andato via e la mattina seguente («o a Cesena o a San Benedetto», non ricorda con precisione, ndr) di aver chiamato e poi diviso il denaro con Erodiani. «A dire la verità, io mi ricordo perfettamente che ho diviso con Erodiani 12 mila e 500 e quindi, 25 (mila, ndr), c'ho tenuto sicuramente qualcosa di più io, non ho fatto la divisione precisa». Parlato poi ammestte di aver fatto «un po’ di cresta» sulla somma che ha consegnato al titolare di agenzie di scommesse. Paoloni Prenderà una decisionesolo oggi il gip di Cremona, Guido Salvini, sulla scarcerazione del portiere del Benevento, ed ex della Cremonese, Marco Paoloni e del capitano del Bari Antonio Bellavista. Entrambi i

calciatori sono in carcere a Cremona dal primo giugno scorso. Dalle informazioni raccolte nei giorni scorsi sembrava che Salvini potesse decidere già ieri sulla posizione del portiere, accusato di avere perfino sciolto nell'acqua dei compagni di squadra un tranquillante, il “Minias”, per truccare l'esito della partita Cremonese-Paganese del 14 novembre scorso. Signori «Ottimista» nei confronti dell’esito del procedimento penale del tribunale di Cremona sul calcioscom-

messe, «sereno e tranquillo» in attesa degli eventi, «felice» per l'avvenuta revoca dei domiciliari« eppure «provato da questa vicenda». È lo stato d’animo di Beppe Signori, dopo la revoca dei domiciliari, reso noto dalla portavoce del collegio difensivo del calciatore. Dalla sua casa di Bologna, dove peraltro ha già scontato i domiciliari, Signori ha espresso «felicità» per la sua condizione di libertà. Ha anche aggiunto che la sua condizione di indagato non lo spaventa, vista la sua «perentoria dichiarazione di completa innocenza».


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Zeman al Grosseto porta con sé anche Koné?

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Breda o Scienza? La decisione arriverà solo nella prossima settimana. Parola di Simone Giacchetta. Il dirigente amaranto, infatti, sentito ieri da CO ha confermato che per il nome del nuovo trainer bisognerà ancora attendere qualche giorno. Il motivo è da ricercarsi probabilmente nella scelta della dirigenza che sembra ormai orientata verso l’ex tecnico amaranto Breda. Potrebbe essere proprio lui l’uomo giusto per il dopo-Atzori considerate le qualità che sono state indicate come prioritarie dal presidente Foti. E sarebbe un ritorno inatteso quello di Roberto Breda. Andato via la scorsa stagione dopo un finale piuttosto turbolento, Breda è stato quest’anno alla guida della Salernitana con cui dovrà giocarsi una incredibile promozione playoff. Sarà questo il motivo vero dello slittamento dell’annuncio dell’allenatore che sarebbe già dovuto arrivare in questa settimana? Può essere, poiché la società amaranto, al contrario di quanto accade in altre piazze, ha sempre avuto il massimo rispetto per il lavoro dei tecnici ancora impegnati su fronti molto caldi. Breda, del resto, calzerebbe con incredibile precisione rispetto ai parametri delineati dalla dirigenza. C’è però un problema: il tecnico sarà davvero entusiasta di ributtarsi nuovamente in un’esperienza che lo ha visto sicuro protagonista in passato, ma anche per diverso tempo in una situazione molto delicata? La sensazione è che anche stavolta risulterà determinante la mediazione di Simone Giacchetta che stravede per l’attuale tecnico della Salernitana. Questo è un punto a favore non indifferente per il giovane trainer. E proprio il sempre più saldo

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GROSSETO Il difensore del Grosseto Nicola Mora, manifesta tutta la sua amarezza per la mancata riconferma da parte del presidente Piero Camilli. Il giocatore, che si dichiara consapevole di andar via con la coscienza pulita, accusa la dirigenza di avere programmi poco chiari, visto anche il congiunto addio dell’allenatore Michele Serera, che tanto bene aveva fatto in questa stagione salvando la squadra toscana. Parole forti quelle del difensore ex Napoli all’indirizzo di Camilli : «Probabilmente il presidente non si è reso conto di quello che ho fatto in questi tre anni, visto che non mi ha mai proposto il rinnovo contrattuale. Sono molto deluso a livello umano». Intanto il matrimonio tra il presidente del Grosseto Camilli e Zdenek Zeman sarebbe sempre più vicino; il tecnico boemo sarebbe intenzionato a portare con sé in biancorosso il centrocampista offensivo ivoriano Moussa Koné, di proprietà dell'Atalanta e reduce da un’ottima stagione in prestito al Foggia. Il presidente, amante del calcio spettacolo, avrebbe ormai convinto il boemo ad accettare la panchina.

Reggina, corsa a due Breda precede Scienza Per l’annuncio si attende la fine dei playoff di Lega Pro? tre gli assi in partenza Foti non svenderà Puggioni, Rizzo e Viola che andranno via solo in caso di offerte irrinunciabili

POLE POSITION Roberto Breda potrebbe tornare alla guida della Reggina

l’annuncio

Valoti resta direttore sportivo dell’Albinoleffe Dopo aver detto no ad altre società della cadetteria, dovrà scegliere il nuovo tecnico BERGAMO In casa Albinoleffe c’è il primo candidato per il dopo Mondonico, tecnico che in questi giorni ha dichiarato di non essere più sicuro di allenare, visti i suoi gravi problemi di salute. Il nome in questione è quello di Stefano Vecchi, allenatore che conosce molto bene l’ambiente orobico, avendo già allenato la squadra nel periodo della scalata dei seriani in Lega Pro. Un’altra soluzione potrebbe essere quella rappresentata da Daniele Fortunato, che già ha sostituito Mondonico nel suo periodo di assenza per malattia. La scelta sarà in ogni caso del direttore sportivo Aladino Valoti, che alla fine ha scelto di rimanere. Lo stesso ha commentato la sua scelta di rimanere nell’organigramma societario dei bergamaschi, dichiarando che è stata una scelta di cuore. Dopo la conquista della salvezza il ds della squadra orobica, ha maturato la sua volontà di restare, nonostante l’importante corteggiamento del Varese. Valoti ha parlato anche della situazione accorsa all’allenatore Emiliano Mondonico, dicendo che in queste settimane si valuterà bene il discorso allenatore, aggiungendo inoltre che la società in chiave mercato già sta lavorando su tre-quattro nomi ancora non apparsi sui giornali.

quadro societario della Reggina, potrebbe essere la carta vincente per convincere Breda a vestirsi nuovamente d’amaranto. Ma, come già detto, la strada verso il tecnico della Salernitana non è l’unica che la società del presidente Foti sta percorrendo. C’è anche Peppe Scienza nella lista dei possibili nuovi allenatori. E non è un nome da poco, visto che si tratta di un allenatore in considerevole ascesa. Si parla di compatibilità di moduli e giocatori. Chiaro che la Reggina non vuole assolutamente mutare tutto l’assetto della rosa costruita quest’anno; ma è pur vero che la scelta del tecnico dovrà anche tener conto di questi aspetti. Al momento, tuttavia, le quotazioni di Scienza sembrano scendere a vantaggio di quelle di Breda. Sul fronte dei giocatori, invece, come già riportato ieri, bi-

sognerà prima sciogliere il nodo delle comproprietà e poi iniziare a pensare seriamente ai nuovi innesti che potranno permette quel salto di qualità così tanto richiesto. Sulla lista di partenza vi sono sempre i soliti nomi: Puggioni, Rizzo, Viola. Loro sono quelli che hanno maggiore mercato e potrebbero “spiccare” il volo verso squadre della massima serie. Il presidente Foti è stato categorico: i gioielli amaranto non si svendono e dovranno essere pagati in maniera adeguata. Probabile, quindi, che si innesterà una vera e propria asta per aggiudicarsi alcuni tra i migliori elementi della serie cadetta. Per Puggioni fioccano le richieste anche da squadre decisamente importanti. Stesso dicasi per i due centrocampisti che hanno costituito l’ossatura della linea mediana nella passata stagione. Bisognerà trovare, in caso di loro partenza, dei degni sostituti e non sarà semplice. Se è vero che si tratta di ragazzi usciti fuori dal Sant’Agata si comprende quanto il presidente Foti tenga a che possano avere un futuro davvero rilevante. Allo stesso tempo non è escluso che già dai primi giorni di ritiro possano esservi dei ragazzi della Primavera che si aggregheranno provando a farsi notare e magari guadagnarsi già almeno un posto stabile in prima squadra. Ma queste sono faccende che verranno esaminate solo nelle prossime settimane. Adesso la priorità rimane quella dell’allenatore e la società è concentrata su quest’obiettivo che pare possa arrivare già nei primissimi giorni della settimana prossima. Breda o Scienza? Il rebus continua, a meno di clamorose sorprese dell’ultima ora. CONSOLATO MINNITI sport@calabriaora.it

novità in panchina

Varese, c’è Benny Carbone Milanese nella dirigenza VARESE Finita l’era Sannino-Sogliano in casa Varese si punterà su giovani motivati e che hanno voglia di affermarsi nel grande calcio. Per il ruolo di direttore sportivo i lombardi hanno focalizzato le proprie attenzioni su Mauro Milanese. Per la panchina, invece, è particamente fatta per l’ex fantasista dei Blackburn Rovers Benny Carbone. Carbone corrisponde alla descrizione fatta dal presidente biancorosso Antonio Rosati e dall’amministratore delegato Enzo Montemurro: un allenatore giovane, che ha voglia di sfondare e soprattutto ha tanto entusiasmo, indispensabile per chi deve subentrare ad una figura ingombrante come quella di Giuseppe Sannino. Carbone, classe 1971, nato a Bagnara Calabra, ha iniziato a giocare nel Torino per poi indossare numerose maglie tra cui quelle della Reggina e dell’Inter. Nell'agosto 2007 firma un contratto biennale con il Pavia, squadra dove poi ha iniziato la sua carriere da allenatore.


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S E R I E calciomercato/2

Il Torino di Ventura punta Gazzi e Paloschi

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TORINO All’esordio con la maglia del Milan ha subito segnato, poi è andato a farsi le ossa a Parma e Genoa, oggi sogna di tornare a vestire la maglia rossonera, ma nel frattempo si sono fatti sotto il Torino e la Fiorentina. Secondo indiscrezioni ci sarebbero già stati dei contatti tra il Torino ed il Milan per parlare del giovane centravanti che potrebbe sostituire Rolando Bianchi. Ma il giovane bomber pare non essere troppo entusiasta di scendere in B e per questo la Fiorentina sarebbe meglio gradita, anche se Paloschi spera sempre di indossare nuovamente la maglia rossonera con cui è cresciuto calcisticamente. Nel frattempo è Gazzi l’uomo che Ventura vuole portarsi al Torino, e la conferma arriva dallo stesso direttore sportivo del Bari , Guido Angelozzi «Posso dire che tra Ventura e Gazzi c’è da sempre un ottimo rapporto di stima reciproca, quindi non mi meraviglio che voglia portarsi il giocatore a Torino. Il problema che sul giocatore ci sono tante squadre. Non posso dire ad oggi se il giocatore vestirà la maglia del Torino o delle altre squadre, soprattutto in un mercato così complicato».

Crotone, Djuric il primo colpo Rinnovato il prestito dell’attaccante. Ora si pensa alle comproprietà CROTONE

Giorni d’intenso lavoro per il Crotone, alle prese con la complessa opera di costruzione della squadra da affidare al ritrovato mister Leonardo Menichini, in vista del ritiro estivo che partirà il prossimo 14 luglio. C’è quindi un mese di tempo per definire l’organico, anche se il calciomercato andrà avanti oltre quella data. L’obiettivo è comunque quello di avere pronta l’intelaiatura di massima per quando il tecnico comincerà a impostare il lavoro a Trepidò, diventata oramai una meta tradizionale della preparazione rossoblù. Anche se le trattative sono da qualche tempo avviate, si tratta di accordi preliminari da ratificare, eventualmente, in seguito, poiché le date ufficiali per gli scambi e, conseguentemente per depositare i contratti in Lega, sono quelle che vanno dal venerdì 1 luglio al 31 agosto. Prima di allora, ai termini del regolamento, sarà possibile solo risolvere le comproprietà, per le quali il termine fissato è per le ore 19 di venerdì 24 giugno, presso l’Ata Hotel Executive di Milano. Il Crotone ne dovrà sistemare in tutto sette. Due sono di giocatori che hanno fatto parte quest’anno della rosa, il portiere Giacomo Bindi e il centrocampista Kelvin Matute, e altre cinque di calciatori che hanno giocato in altri club. Tra queste, la più importante è senza dubbio quella del difensore Archimede Morleo, a metà tra Crotone e Bologna. Nell’attesa di perfezionare

accordo raggiunto

queste comproprietà, continuano le esplorazioni del direttore sportivo Peppe Ursino, alla ricerca d’intese per comporre il quadro delle prossime entrate e uscite. Una delle operazioni di cui si parla insistentemente da giorni è quella che si riferisce alla cessione della metà del cartellino del difensore francese Kevin Vinetot al Genoa. Le indiscrezioni a riguardo la danno praticamente per conclusa, anche se fino a quando non sarà messo nero su bianco, tutto può ancora succedere. Non è chiaro, però, se Vinetot potrà restare al Crotone almeno fino a gennaio. I rumors, tuttavia, dicono di

una valutazione tra gli ottocentomila e il milione di euro. In più, dovrebbero passare in prestito al Crotone, Yiadom Boakye Richmond, Masahudu Alassan e il portiere Mattia Perin. A proposito di portieri, Vid Belec è sempre più appetito da club della massima serie. Dopo l’interesse del Lecce, pare ci sia anche quello del Bologna. Nel caso dovesse fare il salto di categoria, allora l’ipotesi di Perin diventerebbe più consistente, senza dimenticare che con lo stesso Genoa c’è sempre da risolvere, come detto, la comproprietà di Bindi. Come s’intuisce la situazione è molto fluida e, con la contempora-

nea scadenza di contratto di Emanuele Concetti, è evidente che c’è da chiudere l’intero terzetto di estremi difensori da avere in rosa per il prossimo campionato. Ieri intanto un primo tassello è stato aggiunto al mosaico della rosa 2011/2012. Con il seguente comunicato ufficiale apparso sul proprio portale, il Crotone ha annunciato la conferma per la prossima stagione del possente centravanti ex Cesena ed Ascoli Milan Djuric.: «L’Fc Crotone comunica di avere acquisito le prestazioni di Milan Djuric per la stagione 2011/2012. L'attaccante bosniaco resta al Crotone attraverso la formula del prestito dal Parma con diritto di riscatto della metà del cartellino». Restando al reparto offensivo, un altro calciatore che piace al Crotone pare che sia l’attaccante esterno Oussama Essabr, che è stato in prestito al Cosenza nella stagione appena conclusa, ma la cui proprietà risale alla Juventus. Al ventiduenne appaiono ugualmente interessate il Cittadella, il Sion e il Le Mans. Sempre per il reparto avanzato, un’altra scelta potrebbe essere quella di Loris Tortori, dalla Paganese. La società che potrebbe fare da concorrente è il Grosseto, che sta seguendo il calciatore classe 1988 con grande attenzione. Infine, tornando alle uscite, c’è da registrare che il Palermo non molla la pista che lo porterebbe sulle tracce del centrocampista rossoblù Mirko Eramo. ANTONIO GANGI sport@calabriaora.it

rifondazione blucerchiata

Bari, è Torrente il nuovo tecnico «Grande occasione» Il nuovo ds presentato da Edoardo Garrone: «Scelto per la sua voglia»

La Sampdoria riparte da Sensibile

BARI «Il Bari è la mia grande occasione». Ha le idee chiare Vincenzo Torrente. Ormai ogni indugio è rotto: l’allenatore campano sarà il nuovo tecnico biancorosso. Guido Angelozzi ha incontrato l’autore del miracolo Gubbio (doppia promozione dalla Seconda Divisione alla B) a Milano: il ds ha trascorso con Torrente l’intera giornata cercando di chiarire qualsiasi punto del progetto in itinere. L’intesa, pertanto, è raggiunta: il trainer di Cetara si legherà al Bari con un vincolo annuale. Un accordo dal termine breve che, però, va inquadrato con la fase in cui versa la società (in piena fase riorganizzativa) e non come una fiducia a tempo. Il contratto è stato firmato nel pomeriggio di ieri. «Una cosa è certa: sto per toccare la tappa più importante della mia carriera. Dopo due anni a Gubbio, mi si prospetta un’avventura in una grande piazza. Il Bari vive un momento delicato, come è normale che sia dopo una retrocessione: occorrerà riportare entusiasmo attorno alla squadra. Mi attende un esame severo. Ma se dovessi superare la prova potrei avviare un percorso importante in un club che vanta enormi potenzialità. Sono ambizioso: devo giocare bene mie le carte».

GENOVA A margine della presentazione Pasquale Sensibile, il vice presidente vicario Edoardo Garrone ha voluto spendere due parole sul neo direttore sportivo blucerchiato: «Quando ho ritenuto di chiedere a mio padre di farsi aiutare da me e ricominciare, ricostruendo quello che è mancato alla Sampdoria per farla tornare nel più breve tempo possibile alla posizione che merita, e ho anche detto bisognerà anche fare un grande lavoro di ricostruzione. Questo è uno dei motivi per cui prendendo almeno sulla carta qualche rischio in più, almeno per quanto riguarda le opinioni che si sono lette sui giornali, abbiamo scelto Pasquale Sensibile, perché io mi ricordo che quando ci siamo incontrati ci ha detto per me venire a lavorare per la Sampdoria e per la famiglia Garrone è un grande onore. Questa è stata la cosa che di lui mi ha colpito di più anche perché quello che aveva fatto nella sua carriera già lo conoscevamo, ma quando ci si vede, quando ci si incontra e ci si vede negli occhi e al di là del condividere quelli che sono gli obiettivi che ci si pone e i criteri di gestione di una società la cosa importante è vedere il fuoco negli occhi, nel senso positivo, e la voglia di mettersi in discussione, la voglia di venire a lavorare per la Sampdoria. Da lì abbiam fatto l’accordo, come sapete in modo anche molto corretto d'accordo anche con la proprietà del Novara, che ringrazio per la disponibilità che ha avuto e per il fatto che liberato Pasquale Sensibile e lo ha messo a disposizione della Sampdoria, quindi con la massima

collaborazione e trasparenza nei confronti del Novara che ha raggiunto questo traguardo prestigiosissimo che è stata una doppia promozione e dopo 55 anni è riuscita ad arrivare in serie A, siamo riusciti comunque a tenere fino ad oggi distinte le rispettive attività. Pasquale Sensibile ha lavorato fino a domenica per il Novara, ha salutato tutti, ha fatto due giorni di festa credo, e ora è qua e si comincia a lavorare più seri e operitvamente e secondo il modo di procedere nostro e secondo gli obiettivi che ci siamo dati. Le premesse per fare bene ci sono tutte, naturalmente poi dovremo dimostrare sul campo, coi risultati, che oltre alla qualità delle persone, oltre alla voglia di far bene e all’entusiasmo, poi dovremo anche raggiungere gli obiettivi sportivi». Poi infine una puntualizzazione su una domanda a Pasquale Sensibile, in merito a chi dovesse rispondere il direttore dell’area tecnica nelle gerarchie societarie: «Lui ha già risposto in modo esauriente ma se la domanda era: in modo più organizzativo lei nella sua funzione di ds responsabile dell’area tecnica a chi risponde alla Sampdoria? Direttamente risponde a me questa è la risposta, non risponde a comitati, comitatini, o a figure distinte ma risponde a Edoardo Garrone che ha tutte le deleghe operative della società poi chiaramente la relazione, la condivisione delle scelte fondamentali,come dire, la relazione tra il presidente che è mio padre e me la parte operativa la troviamo continuamente ma gerarchicamente Pasquale Sensibile risponde a me».


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qui rossoblù - la situazione

Cosenza, “quorum” lontano

Chianello e Citrigno seguono la strada indicata da De Caro. Ma non basta Il prospetto R/I risulterà fondamentale per l’aumento di capitale

COSENZA

Ancora non ci siamo. La somma che garantirebbe al Cosenza di poter continuare a vivere nei tornei professionistici è lontana dall’essere racimolata. Il gesto di mettere sul piatto della bilancia la propria parte, compiuto da Franco De Caro, ha segnato comunque la strada fungendo da messaggio inequivocabile. Serve, come noto, circa un milione di euro per pagare le spettanze ai calciatori (con cui va trovato un accordo, Aristide Leonetti è in attesa di un segnale, ndr) e procedere con l’iscrizione alla Seconda divisione. Ad oggi non ci sono i presupposti per dare speranze ai tifosi, anche se l’immobilismo dei giorni scorsi sembra finito. L’incontro in riva al mare Ieri pomeriggio Pino Citrigno ha visto Pino Chianello a Paola. Il faccia a faccia è durato circa due ore ed ha riportato i due all’estate di qualche anno fa quando si lavorava per completare il passaggio del titolo sportivo da Rende a Cosenza. Hanno discusso di quanto e come contribuire al progetto di salvataggio trovando quasi subito un accordo. Entrambi, qualora il 1914 dovesse continuare ad esistere, resteranno in società con

quote minoritarie al pari degli altri imprenditori che l’ex vicepresiedente incontrerà stamattina. Si tratta di Sergio Mazzuca, Raffaele Filippelli (già presente nell’organigramma) e Franco Malizia. Raccolte pure le loro adesioni, l’avvocato Irene Carbone farà da garante con il sindaco. Non c’è nessuna certezza sul-

la cifra, ma approssimativamente si aggira attorno alle 100mila euro. L’assemblea dei soci è stata convocata per martedì 21. All’ordine del giorno ci sono l’aumento di capitale e la compilazione dei documenti necessari da inviare in Lega. C’è da sottolineare, tuttavia, che gli altri anni la ricapitalizza-

be rientrare dalle vacanze e non è da escludere che possa sentirsi con Carnevale, De Caro e De Rose. Rappresenta lo spogliatoio e sarebbe un interlocutore d’eccezione, considerato che la città nel momento del bisogno si è stretta attorno al suo simbolo. Non sono pochi, infatti, coloro i quali sognano di vederlo nelle vesti di direttore generale o di presidente una volta appese le scarpette al chiodo. Se ne riparlerà però tra qualche anno visto che sulla sua carta d’identità c’è scritto a caratteri cubitali “calciatore” alla voce professione. Altro appuntamento, infine, vedrà l’amministratore unico Eugenio Funari impegnato a Reggio Calabria con Lillo Foti e Simone Giiacchetta. L’argomento riguarderà De Rose, Bernardi e il baby Gagliardi. Gli amaranto come noto vorrebbero trattenerli tutti e tre in riva allo Stretto, mentre il Cosenza ha necessità di trarne il maggiore beneficio possibile in termini economici.

zione avvenne su indicazione della Covisoc che aveva esaminato il prospetto Ricavi/Indebitamento ed “imposto” di versare danaro fresco nelle casse di viale Magna Grecia in base a dei parametri differenti da quelli delle aziende tradizionali. Il prospetto in questione non sarebbe stato ancora consegnato e la mancan-

za dello stesso ha già causato due volte il deferimento del club rossoblù. Sono passaggi che pertanto non possono più essere rimandati e che risultano fondamentali per mettersi in regola con gli organi competenti. Oggi torna il capitano Stefano Fiore oggi dovreb-

ANTONIO CLAUSI a.clausi@calabriaora.it

che non diciamo che è ricognitiva, ma può essere definita del contatto diretto, dello scambio di idee, e che poi è il prologo alla riflessione prima della decisione finale.

riferito che da oggi 16 giugno inizieranno lavori al D’Ippolito sui quali la Lega Pro non transige a livello di scadenze, altrimenti nessun nullaosta verrà dato da Firenze al club biancoverde per giocare le gare casalinghe di Coppa e campionato, senza limitazioni. Certo che la abitudine a fare le cose in extremis è dura a morire. Dagli Uffici Tecnici

del Palazzo Comunale sarebbe improprio e fuori luogo gonfiare il petto e dire: “siamo stati di parola”. Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria che fanno parte di normali compiti dell’Ente. E che non vogliamo che passino agli occhi dell’opinione pubblica come un qualcosa di straordinario. Francesco Caruso

qui biancoverdi - il mercato

Vigor, qualcosa si muove Occhi puntati su Cerchia LAMEZIA TERME Se non c’è stata ieri la fumata bianca per il centravanti De Luca e per il centrocampista Giuffrida, o con uno dei due, ci sarà in futuro? Difficile dirlo anche perché le distanze, non proprio così abissali, sarebbe rimaste tutte. Ed anche perché alla luce di questi sviluppi via Marconi sta sondando altre soluzioni che non è che vengano esternalizzate con faciloneria. Per cui cerchiamo di capirne e di carpire qualcosa. Un intenso viavai Ieri negli uffici della società allo stadio D’Ippolito, sono stati visti entrare ed uscire diversi procuratori e magari anche qualche giocatore (over) “indiziato” ad indossare la casacca biancoverde. Se con De Luca e con Giuffrida, le strade dovessero dividersi, perché è una cosa che va messa in conto e quindi non va esclusa, potrebbero schiuder-

si altre trattative. Quella con l’avellinese Panatteri è stata avviata da tempo ed è decisamente in piedi. Si sono fatti alcuni nomi ma l’area tecnica della Vigor Lamezia non è che abbia, come del resto la società, tutta questa premura di chiudere trattative. Anzi il contrario. Vuole, la Vigor Lamezia, avere di fronte il ampio ventaglio di scelte possibili per poi scegliere il giocatore ad hoc che dia determinate garanzie tecniche e che allo stesso tempo sia più assorbile a livello di ingaggio. Sono stati fatti nei giorni alcuni nomi come lo stabiese, ex rosarnese, Vicentin ma è un giocatore fuori dalla portata vigorina. Però ci sono giocatori come over che ancora non sono strati resi noti come accostabili alla Vigor Lamezia, e quindi non diciamo “bruciati”. Tuttavia ne facciamo uno ad intuito che potrebbe rispondere al nome di Carmine Cerchia, 31 anni,

nulla di fatto con de luca e giuffrida L’accordo con i due calciatori ancora non è stato trovato Si vagliano anche altre alternative avellinese. Lo scorso anno in serie D col Teramo con 33 presenze, ma con un curriculum di assoluto valore che l’ha visto tanto in C-1 (Benevento e Cavese) quanto in C2 (Cisco Roma, Nocerina, Teramo e Manfredonia). Così come per caso nei giorni scorsi abbiamo fatto il nome di un under, l’esterno basso genoano Simone Bettati (classe ’92). Tuttavia la situazione nel complesso resta in standby perché siamo in una fase

Eppur si muove Dal Comune ieri è giunta alla Vigor Lamezia, quasi sul gong, una lettera in cui, secondo quanto si è appreso, è


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qui giallorossi - la situazione

Catanzaro, nuova pista C’è l’imprenditore Giove Sarebbe parte integrante del gruppo che fa capo a Gattuso CATANZARO

ltima chiamata. Solo un’altra settimana per regalare un futuro al calcio catanzarese, solo altri sette giorni per mettere il punto alle operazioni avviate, ma non ancora concluse, dal primo cittadino Michele Traversa. Lo stesso, pur essendosi detto «convinto al 100%» che la sua missione andrà a buon fine, non è ancora riuscito a mettere insieme i cocci di una situazione che, a dispetto delle prime indiscrezioni, sembra essere molto confusionaria. Difatti, le voci delle ultime ore parlano di un rallentamento della cosiddetta operazione “rinascita”, finalizzata a costituire una nuova società capace di rilanciare le Aquile sui palcoscenici del calcio che conta, sui palcoscenici che più gli competono. Ciononostante dalle parti di Palazzo De Nobili continuano ad arrivare rassicurazioni sul futuro del sodalizio giallorosso. Ma ormai manca una settimana e si saprà. Questo perché la terza udienza per la vendita all’asta del ramo d’azienda del morente Football Club, come previsto, è andata deserta e adesso l’ultimo, ed è bene ribadire ultimo, appuntamento per cercare di salvare la società giallorossa è per giorno 23, data in cui il giudice delegato al fallimento Song Damiani ha fissato l’ultima udienza per rilevare la società catanzare-

asta ancora deserta Il giudice delegato al fallimento Song Damiani ha convocato l’ultima udienza per il 23 giugno se. Sarà quello il giorno della verità. Fino ad allora si dovrà solo aspettare senza lasciarsi trarre in inganno dalle continue indiscrezioni, anche troppe, che da qualche giorno a questa parte hanno invaso la città capoluogo. Sarà in quella occasione che si potrà sapere se per il Catanzaro calcio sarà un nuovo inizio o la fine. Intanto si apprende che qualche giorno addietro il sindaco Traversa avrebbe ricevuto direttamente in Comune un’offerta d’acquisto da Giove. Per quanto possa essere facile fare ironia, non si sta parlando di alieni ma dell’ex Trapani Massimo Giove, noto imprenditore pugliese operante nell’ambito delle costruzioni di grandi infrastrutture. Quest’ultimo sarebbe l’uomo rappresentativo del gruppo facente capo a Rino Gattuso. La stato e la posizione della trattativa non sono ancora stati resi noti.

Ma di gruppi imprenditoriali in trattativa ve ne sono altri. Da quello rappresentato da Massimo Mauro a quello tutto catanzarese. Si parla dei soliti big (Noto, Colosimo, Gatto, Speziali e Rossi) ma potrebbero prendervi parte anche altre figure. A questi si aggiungerebbe anche un gruppo milanese. È fresca invece la notizia che un personaggio del centro Italia, noto a Catanzaro, avrebbe avuto un contatto telefonico con Traversa per chiedere informazioni sull’acquisto della società giallorossa. Ma allo stato attuale resta la proposta di Giuseppe Cosentino quella più concreta. L’imprenditore, titolare di un’azienda import/export a Cinquefrondi, verrebbe affiancato da Carmelo Romeo, calabrese d’origine trasferitosi al Nord, noto nel settore della distribuzione di carburanti. Questi ultimi non solo sarebbero già pronti a rilevare il Catanzaro in Tribunale, ma avrebbero già pronto un progetto tecnico, supervisionato da Franco Ceravolo. Antonio Soda, con le sue dichiarazioni, ha lasciato chiaramente intuire quale. A questo punto, però, vista la confusione che regna intorno alle sorti del sodalizio delle Aquile, il condizionale è d’obbligo. Il sindaco Traversa ha dichiarato che gli imprenditori in trattativa starebbero ormai

l’entourage di cosentino Con il patron di Gicos ci sarebbe Carmelo Romeo Ceravolo farebbe da supervisore al progetto tecnico solo aspettando l’appuntamento di domani col Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, che si dovrà esprimere sul caso Pomezia. Se tutto si andrà come preventivato l’operazione si chiuderà positivamente nelle ore successiva. La posizione del club laziale, quindi, sembra tenere ancora in bilico il futuro del club catanzarese oltre i sogni della tifoseria giallorossa che, al di là di tutto, non crede che il Tnas possa stravolgere il giudizio della Corte di Giustizia Federale. Ma fino a quel momento è bene non cantare vittoria. In attesa che sia lo stesso Traversa a dare notizia ufficiale di una risoluzione positiva dell’operazione “rinascita”, e solo allora si potrà festeggiare, la speranza è che il Catanzaro non faccia la fine di sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno se la piglia… GIOVANNI BEVACQUA sport@calabriaora.it

qui rossoblù - il mercato

Vibonese a capofitto nel mercato Beccaria blocca quattro calciatori

VIBO VALENTIA Mentre il calciomercato di Lega Pro, Seconda divisione, è entrato nel vivo, (con alcune società che si sono adoperate sin da subito per rinforzare la squadra e, soprattutto, per affrontare al meglio la prossima stagione) la Vibonese del presidente Pippo Caffo più che pensare ai gresso. Anche in questo caso, però, non c’è probabili acquisti per il futuro, è costretta a nessuna conferma da parte dell’entourage superare l’ostacolo della grana societaria. Su rossoblù. Sempre in ambito societario, è staquesto punto di vista, però, nella giornata di ta confermata l’indiscrezione, fatta trapelaieri è arrivata la tanto attesa notizia che fa ben sperare per il prosieguo della stagione: la Vibonese si iscriverà nel prossimo campionato di Seconda divisone girone C. È da poco più di un mese, inoltre, ch si parla di un probabile ingresso nel sodalizio di piazza d’Armi dell’ex presidente della Viola Basket, Agostino Silipo, e dell’ex dirigente dell’Interpiana, Francesco Mercuri. Del primo ancora nessuna noOsservati anche vità. Inizialmente, sembrava Picci e Vommaro che il noto imprenditore reggino potesse entrare in società Piacciono gli non più sotto forma di dirigenunder Borghetto te, bensì sotto quello di sponed Imbronisi sorizzatore. Anche se, secondo indiscrezioni, pare che Silipo si sia ritirato dalla trattativa per entrare nel Consiglio di amministrazione. Per quel che riguarda Mercuri, invece, è più probabile che l’ex patron amaranto possa fare il suo in-

re nei giorni scorsi da CO, secondo la quale sarebbe stato avviato un azionariato popolare per consentire ai sostenitori di dare un aiuto concreto alla squadra. Azione che,

molto probabilmente, partirà nei prossimi giorni tramite il sito internet della società rossoblu. Per quel che riguarda la disponibilità dello stadio “Luigi Razza”, invece, dal prossimo anno la Vibonese potrà contare su un campo in erbetta sintetica. La conferma è arrivata dalla riunione svoltasi nella giornata di lunedì e alla quale hanno preso parte alcuni dirigenti, l’assessore provinciale allo Sport, Gianluca Callipo, e l’assessore comunale al turismo con delega allo sport, Pasquale La Gamba. Intanto, il team manager dei rossoblù, nonché addetto al mercato, Mauro Beccaria, pare abbia già blindato alcuni giocatori per la prossima stagione: si tratta del difensore Nello Gambi (Interpiana), dei centrocampisti Giovanni Laurendi (Hinterreggio) e Mirko De Francesco (nelle ultime due stagioni in Lazio, prima in Eccellenza con la Cavese RM e poi col Valmontone in Promozione) e dell’attaccante Filippo Tiscione (Valle Grecanica). Al riguardo, però, si attende l’ufficialità dei dirigenti della Vibonese. Beccaria, inoltre, starebbe tenendo sotto osservazione anche Natale Borghetto (difensore ‘92), Luca Natale Imbroinisi (esterno sinistro ‘90), Gianluca Vommaro (centrocampista ‘88) e Antonio Picci (attaccante ‘85), tutti seguiti da squadre di Serie B. Alessandro De Padova


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Sambiase, è la settimana clou Mister Erra deciderà se rimanere o meno sulla panchina dei lametini LAMEZIA TERME In questa settimana Sposato, Salandria, Marchio e Viola. Nel cao al massimo entro la prossima, Alessandro so in cui i rossoblù non dovessero riuscire a Erra deciderà se proseguire la sua esperien- superare la crisi societaria che attualmente li za alla guida del Sambiase oppure optare per attanaglia, e quindi non iscriversi al campioapprodare su altri lidi calcistici. Questo quan- nato di LegaPro, tutti e quattro i ragazzi citato lasciato chiaramente trasparire dalla diri- ti si svincolerebbero automaticamente e spegenza capeggiata dal presidente Tonino Scar- cie sui primi due, che tra l’altro sono classe ’92 al contrario di Marchio e Viopino. la i quali hanno invece un anDi conseguenza ancora tutIn partenza no in più oltre ad aver colleto fermo anche per ciò che ric’è il difensore zionato meno presenze con la guarda i possibili riconfermacasacca giallorossa, il direttoti della scorsa stagione e gli Itri che pare sportivo sambiasino poeventuali nuovi innesti. «Al finito nel mirino re trebbe farci un pensierino momento non ci si è mossi dell’Ebolitana trattandosi di calciatori corper i calciatori – ci conferma rispondenti all’identikit tracil dirigente Paolo Gallo – poiché è nostra prassi avere la certezza di chi sa- ciato nei giorni passati dalla dirigenza di via rà l’allenatore, prima di farlo lavorare in si- Caparello. Tra gli over, sulla carta una possibile parnergia col diesse Calidonna. La nostra volontà naturalmente è di privilegiare una certa tenza potrebbe essere quella del difensore continuità tecnica ed in tal senso oltre che per centrale Alessandro Itri, il quale pare esser la conferma di mister Erra, stiamo lavorando corteggiato dall’Ebolitana. D’altronde l’atleta per un rinnovo della collaborazione pure con campano vanta un rimborso spese non certo l’allenatore dei portieri Della Porta ed il pre- marginale, essendo tra l’altro un fuorisede, e paratore atletico professor Andrea Ferragi- quindi si potrebbe decidere anche di farne a meno, a patto, ovviamente, che venga rimna». Tornando al parco atleti che dovrà incarna- piazzato con un centrale del luogo in grado di re il Sambiase 2011-12, vi è innanzitutto da non far rimpiangere in campo l’ex del Sanvedere come evolverà la situazione in casa t’Antonio Abate ed al contempo incidere di Cosenza, club che, lo ricordiamo, in estate ha meno sulle casse societarie. Ferdinando Gaetano girato in prestito al team lametino gli under

serie D

serie D

In casa Messina permane una situazione di stallo

Orlando non vuole più investire nell’Angri

MESSINA In casa ACR Messina permane una situazione di stallo. Dall’ultimo impegno agonistico sono trascorsi quasi quaranta giorni ma ad oggi non vi sono certezze sul futuro di un club sempre più in bilico, tra vertenze di ex calciatori e dipendenti, debiti con il Comune e con i numerosi creditori ereditati dalle precedenti gestioni e contenziosi in atto. L’ambito sportivo è stato sicuramente il più positivo, dal momento che un gruppo imbottito di elementi reduci da lunghi periodi di inattività è riuscito a conquistare la salvezza.

ANGRI «Il titolo dell’Angri è a disposizione di quanti hanno interesse a scrivere pagine importanti nella storia del calcio angrese». La famiglia Orlando rompe il silenzio e chiarisce in maniera cristallina la volontà di non voler più continuare ad investire nel mondo del calcio dopo la dipartita del presidente Giovanni Orlando. Un segnale inequivocabile che spegne sul nascere alcune illazioni circa la possibilità di cedere il titolo dell’US Angri 1927 ad imprenditori di un’altra città.

qui hinterreggio

qui interpiana

qui v.grecanica

qui acri

Dopo il tecnico adesso si tratta per gli acquisti

Musumeci dovrebbe restare in biancoverde

Aguglia tuttofare Ore decisive Ma il titolo Ma quale sarà non sarà ceduto il suo futuro?

REGGIO C. Permane la fase di stallo per quanto riguarda il mercato (sia in uscita che in entrata) dell’Hinterreggio. Trovato l’accordo con il nuovo allenatore Di Maria, la società biancoazzurra si sta trattando giovani interessanti che potrebbero ben figurare in questa categoria, ed inoltre si stanno valutando le varie richieste per i “big” biancoazzurri, con il “solito” Picci ormai ad un passo dalla Nocerina. Intanto l’ex allenatore dell’Hinterreggio, Mommo Mesiti, sarà quest’anno alla guida tecnica dell’Interpiana, dove ha rilevato in panchina mister Tortelli. Si prepara una nuova avventura per Mesiti, che chissà se non voglia “prelevare” proprio dall’Hinterreggio qualche calciatore che ha allenato fino alla passata stagione. Infine nella serata di ieri, presso il Bleu de toi di Chianalea, la testata giornalistica on-line reggionelpallone.it, ha consegnato tanti premi per la stagione 2010-2011. Tra i premiati manco a dirlo, Picci che insieme a Zampaglione, con il trofeo Dilettanti, per quella che è stata la seconda edizione dei “Premi reggionelpallone.it”. Fabrizio Cantarella

CITTANOVA Adesso che è arrivata un poco di tranquillità, in casa Interpiana si può iniziare a preparare al meglio la prossima stagione. Intanto, per prima cosa, Ventra insieme a Mesiti dovrà capire quale calciatore della passata stagione potrebbe fare al loro caso. Il tutto nel più breve tempo possibile. Anche perché ci sono delle trattative da avviare con altri calciatori. Dovrebbero essere comunque in pochi quelli che resteranno con la casacca biancoverde. Tra questi ci dovrebbe essere Musumeci, il terzino sinistro classe ’92, che essendo anch’esso di Bagnara Calabra potrebbe trovare giovamento con Mesiti. Per il resto ci potrebbero essere delle trattative non solo con calciatori della zona ma anche di fuori regione. Il nuovo tecnico, inoltre, potrebbe cercare di portarsi con se qualcuno che nella passata stagione era all’Hinterreggio. Ci potrebbe essere un interessamento per il difensore Papasidero che, essendo della Piana, davanti ad una buona offerta potrebbe accettare di trasferirsi alla corte di Condomitti. Ma per i nomi ci sarà ancora tempo. Giuseppe Mustica

MELITO P.SALVO Oreste Aguglia è uno dei giovani di maggiore talento presente nelle fila della Valle Grecanica. Il difensore, nonostante la giovane età, vanta un palmares di esperienza invidiabile per chi come lui è nato nel 1991. Dotato di un fisico roccioso, il giocatore nelle ultime stagioni è stato utilizzato nel ruolo di terzino anche se il ruolo dove ha dimostrato maggiormente il suo valore è al centro della difesa. E’ un giocatore utilizzabile in ogni zona della difesa. Eccellenza e serie D sono i campionati che l’hanno visto all’opera nelle varie squadre nelle quali ha militato: Omega Bagaladi San Lorenzo, Gallicese, Melitese, Budoni e Valle Grecanica. Nella stagione appena conclusa, il difensore ha collezionato ben 27 presenze in 36 partite, e si candida per un’altra stagione da protagonista. Il fatto che sia un classe 91 già “rodato” potrebbe portare alcune società di categorie superiori a puntare su di lui anche per venire incontro alla questione della regola degli under obbligatori. Francesco Iriti

CHE SALVATAGGIO Il baby Musumeci dell’Interpiana

ACRI La società cerca di stringere i tempi ma oggi vuole sgombrare dubbi e perplessità. Nessuan vendita del titolo, chi dice in giro determinate cose è un millantatore che mira a destabilizzare un ambiente sereno. Le voci si rincorrono e non è un mister dove portano, ma i dirigenti promettono news in queste ore. I ritardi nella formazione dei nuovi organismi e nella riconferma o meno del tecnico Andreoli, sono dovuti solo al fatto che si è proceduto all’aumento di capitale con le sottoscrizioni. Insomma, prima i soldi poi il programma e le scelte tecniche. Da via Viola, nuova sede del sodalizio silano, fanno sapere che nei prossimi giorni tutte le questioni impellenti saranno risolte. E non sono poche; in sostanza la società deve affrontare numerosi nodi; allenatore, direttore sportivo, direttore generale. Ancor prima le cariche, naturalmente, di presidente e vice. L’ultima nota riguarda lo stadio; al momento nessun lavoro programmato, recinzione e adeguamento della tribuna stampa, è stato avviato. Roberto Saporito


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D I L E T T A N T I eccellenza

Roccella, un colpo da sogno Il primo botto di mercato lo ha messo a segno con l’ingaggio di Di Maggio REGGIO CALABRIA Un vero colpo, di quelli che fanno sognare in grande. E’ stato il Roccella a muoversi per primo nel calciomercato calabrese, ingaggiando uno degli attaccanti più forti in circolazione, vale a dire Vittorio Di Maggio. In Calabria dalla stagione 2008-2009 ha vestito il rosso verde dell’Omega Bagaladi San Lorenzo, e l’anno successivo in Eccellenza conclusasi con la promozione al torneo superiore, è stato uno dei principali protagonisti risultando alla fine della regular season il capocannoniere del girone con ben 19 reti. Autore in quella fantastica annata Ora le altre anche di una big dovranno rete capolavoro, calcio rispondere piazzato dal Quali i prossimi vertice sinimovimenti? stro dell’area di rigore con palla che si è andata ad insaccare al set del primo palo, nella finale di Coppa Italia giocata al L. Razza di Vibo Valentia contro il Rende, realizzazione comunque ininfluente visto che il trofeo se lo aggiudicarono i bianco rossi allora allenati da mister Giugno. Un talento naturale, dal sinistro magico, specialista sui calci piazzati, tutto estro e fantasia. Un vero numero 10, il giocatore che mancava e su cui mister Figliomeni conta molto per scardinare le difese avversarie. In largo anticipo rispetto alle avversarie, dunque, il Roccella ha ingaggiato un pezzo da novanta. Ed ora si attende la risposta delle altre big: anche da questi movimenti si inizierà a capire chi vorrà puntare alla vittoria del torneo.

prima categoria

Rivoluzione in atto a Trebisacce Si è dimessa in blocco la dirigenza TREBISACCE Una rivoluzione calcistica di fine primavera è in atto a Trebisacce. Concluso il progetto biennale iniziato nell’estate del 2009, la dirigenza dell’Arsenal ha terminato il proprio mandato e risulta dimissionaria in toto, a cominciare dal presidenAdesso si attende te Elirosa Gatto, che era che venga in carica dal 16 luglio di costituita due anni fa, la nuova giorno della società sua elezione all’unanimità nel corso di un’assemblea. Si è trattato di un biennio intenso e complessivamente ricco di soddisfazioni: dopo una prima stagione chiusa al quarto posto in classifica, con tanto di qualificazione ai play-off, la gioia più grande è arrivata lo scorso 13 aprile, quando il 3-0 inflitto al Polistena ha permesso ai giallorossi di sollevare al cielo la Coppa Calabria. L’unica vera grande delusione è stata quella incassata circa un mese fa: la sconfitta casalinga contro la Talao Scalea ha bruscamente messo fine alla post-season del-

la formazione ionica, costretta a rinviare ancora l’appuntamento con il ritorno in Promozione.Ora, però, è giunto il momento di voltare pagina: presto, molto probabilmente, si terrà un’assemblea aperta a tutte le società calcistiche trebisaccesi, e dunque al Mostarico, squadra di Seconda Categoria, e al Trapezakion, che nella stagione 2010-2011 ha disputato il campionato di Terza Categoria. L’intento è quello di coinvolgere anche altre realtà sportive del comprensorio, al fine di concentrare tutte le forze in un’unica squadra, in grado di lottare per il vertice nel prossimo torneo di Prima Categoria. Difficile dire sin da ora se il progetto andrà in porto e se dunque verranno superate quelle divisioni che troppo spesso caratterizzano un territorio non vastissimo o, addirittura, uno stesso paese. Il progetto, comunque, è davvero interessante e, qualora venisse realizzato in tempi brevi, potrebbe portare a risultati importanti. Certamente, fino a quando non verrà costituita la nuova società, non si potranno conoscere i reali obiettivi in vista della prossima stagione. Francesco Cozzo

promozione VIBO VALENTIA C’è ancora euforia in casa San Calogero per il ritorno in Promozione dopo dieci anni d’assenza. La cavalcata vincente, consumatasi nella finale playoff è stata estenuante ed ora gli adetti ai lavori si godono una meritata vacanza. Non è così per la dirigenza alla ricercadi rinforzi in vista della prossima stagione. Il ds Biagio Milano è alla ricerca di nuovi innesti che dovrebbero garantire una maggiore solidità alla squadra in vista di un campionato ben più difficile. Il San Calogero è tornato in Promozione e ci vuol rimanere per questo servono giocatori che si vadano ad aggiungere ad un gruppo ben saldo. Di sicuro sulla panchina

Il San Calogero ha confermato Romano Gli occhi di molte squadre sono sul gioiello Nesci, che però difficilmente partirà rossoceleste siederà Mimmo Romano che ha preferito rimanere a San Calogero rifiutando delle offerte allettanti. Il tecnico nei giorni scorsi, proprio a Calabria Ora aveva rilasciato delle dichiarazioni sul suo futuro: «Rimarrò a San Calogero per l’amore che ho verso questo paese, più importante di qualsiasi offerta economica. Abbiamo iniziato un cammino che ci ha portato al campionato di Promozione con giocatori del luogo. Un traguardo importante possibil-

mente da migliorare». Ancora c’è chi crede negli ideali sportivi e nei rapporti con una città, Mimmo Romano è uno di questi nonostante le difficoltà che si possono incontrare, uno che crede nel gioco del calcio e che con i calciatori attua un dialogo fraterno.Intanto alcune squadre di Promozione hanno messo gli occhi sui gioelli rossocelesti, su tutti il bomber Vincenzo Nesci capocannoniere della passata stagione. Il centravanti ha molti estimatori ma difficilmente lascerà San Calogero. Da lui e da mister Romano partirà la nuova avventura per la gioia del presidente Rosario Stagno. nic.pir.

promozione

Marina di Gioiosa, tutto tace In panchina resterà Silvano?

M.GIOIOSA Tutto tace in casa tà. Forse ancora è prematuro prodel Marina di Gioiosa, dopo un grammare il futuro, la stagione esaltante torneo con i giallorossi 2010-2011 terminerà ufficialmente che hanno rischiato di giocare la fi- il 30 giugno. A differenza delle ultinale play off contro i cugini del Si- me stagioni però si può fare affidaderno, a proposito complimenti ai mento su un nutrito gruppo di giobianco azzurri di mister Fiorenza vani calciatori indigeni che bene si sono comportati per la promozione nel torneo che si è al torneo di EccelTra i pali da quallenza, comunque potrebbe trovare concluso che settimana, e categoria che vista spazio questo è un bel la tradizione calcivantaggio. E poi stica della città joil giovane stabilire se sarà annica sta anche Prestia cora Silvano il constretta. Attualmendottiero. Tecnico te parlare di futuro è difficile. Si è in una fase di stallo. preparato come pochi e che è riusciIl triumvirato formato da Carbone, to assieme ovviamente al suo staff, Marcellino e Tavernese, dovrà deci- agli stessi calciatori ed anche ai didere da qui a poco il cammino da rigenti, a scrivere una delle pagine percorrere nella prossima stagione più belle della storia della società. e stabilire i programmi della socie- Comunque a Marina di Gioiosa, si

è convinti che dopo la bella stagione, la società, come al solito, cercherà di mettere a disposizione del tecnico una rosa competitiva che possa fare la sua bella figura nel torneo di Promozione 2011-2012. Ma sarà ancora Silvano, l’allenatore? Questo è quello che si chiedono con più insistenza i tifosi. Sicuramente dipende da lui, cioè dal tecnico locrese. A quando l’incontro con la dirigenza? Le parti si sono già incontrate? Quella della scelta del mister è una decisione che deve essere risolta al più presto. Senza dimenticare lo zoccolo duro della formazione, i vari Carbone, Aquino, Scattareggia, Libri, Ieraci, Patrizio, vestiranno il giallo rosso? E la porta sarà difesa dal giovane Prestia? Tante le domande a cui rispondere. Gigi Baldari


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N O N S O L O C A L C I O motomondiale ROMA Le energie si dividono fra il nuovo progetto 1000 e l’attuale 800. Altri 3 giorni di test, al Mugello, per proseguire lo sviluppo di entrambe le moto. Il che rende l’idea di quanto impegno ci stiamo mettendo a Borgo Panigale per risollevare l’attuale situazione mondiale e, allo stesso tempo, offrire elementi incoraggianti per il futuro. Valentino Rossi oggi sarà in pista per testare la nuova millona che pare aver generato una rivoluzione, o comunque un cambiamento sostanziale, con il vecchio progetto adottato dal 2003. La soluzione del motore portante rimane inalterata, ma è completamente nuovo il progetto del retrotreno (forcellone e leveraggi della sospensione).Un nuovo sistema che, senza scendere troppo nei particolari tecnici, dovrebbe riprodurre un comportamento molto più simile alle moto

Rossi in pista con la Ducati 2012 Valentino non esclude di poter utilizzare delle migliorie già in questa stagione

giapponesi, cui Valentino era abituato, pur mantenendo l’originalità del progetto Ducati a motore portante. Facilitando così le regolazioni e aumentando il feeling con il posteriore. Ieri Niky Hayden ha compiuto 83 giri sulla nuova GP12, che equivalgono quasi a tre gran premi, contento di aver trovare una moto ancora più veloce di quella provata nell’ultimo test di aprile ad Jerez. Ieri è toccato a Valentino valutarne i miglioramenti. Due giorni fa, sullo stesso circuito toscano, avevano girato anche Vittoriano Guareschi e Franco Battaini, ma per provare la gp11 – 800. In cantiere c’è un nuovo telaio, ancora più flessibile di quello proposto a Rossi appena un mesetto fa, mentre si valuta la possibilità di trapiantare, già da questa stagione, il nuovo posteriore della GP12 sulla 800.

basket

Benedetto, il reggino vincente Ha conquistato due promozioni in tre anni, prima a Latina, poi a Trapani REGGIO C. Coach Bene- nalmente e meritatamente detto è un tecnico vincente. Gianni Benedetto su una panNessun dubbio su questa af- china di Legadue: «E’ presto fermazione quando parliamo per dirlo; adesso mi prendo di un uomo capace di conqui- qualche giorno di riposo, dostare due Promozione in Le- podiché deciderò cosa fare gadue in tre anni. Nell’estate nella prossima stagione dato del 2009, festeggiava con La- che sono nelle condizioni di tina; quest’anno, sono stati i farlo senza pressioni. Vanno siciliani del Trapani a giovarsi valutate alcuni aspetti che per dell’esperienza e del carisma me sono fondamentali per di un tecnico dalle grandi qua- portare avanti progetti tecnici lità. Ma Benedetto, da buon concreti». Intanto, la Reggio reggino doc, non dimentica le Calabria cestistica ha chiuso sue origini ed, appena può, un a stagione importante: torna nella sua città natale: «Ho seguito passo passo le vi«Provo sempre un gioia im- cende della Viola. Sono conmensa nel ritornare a Reggio tento che si è creato in qualche modo enCalabria e vetusiasmo in dere tutti gli un pensiero una città dal amici con i grande pasquali ho consulla viola sato. Il padiviso tante Ho saputo tron Muscoliavventure no ed il suo non solo dal che il Calafiore staff stanno punto di vista è tornato ad essere facendo le cocestistico – se nel modo dice l’ex vice gremito di tanti adeguato fadi Recalcati tifosi e non può cendo tesoro negli anni che farmi degli errori della grande fatti dalle Viola versio- piacere passate gene Panasonic stioni. Ho sa- qui sono nato e cresciuto ed è un punto di puto che il Calafiore è tornato riferimento importante per la ad essere gremito di tanti tifomia vita». Benedetto torna da si e per me che ho vissuto gli vincitore dopo un’altra gran- anni d’oro di questa società, de stagione: «Ho conquistato non può che farmi piacere. un importante traguardo in Sembra che finalmente il moquel di Trapani, con una squa- vimento sta riprendendo piedra che mi ha dato tante sod- de anche perché crescono, oldisfazioni. Non è stato facile tre la Viola, realtà come la Vis ma la squadra ha fatto un che sbarca in C Dilettanti dogrande lavoro e siamo riusciti ve c’è già l’Audax. Reggio Caad ottenere il salto in legadue labria è una città che sa lavoradopo tanti sacrifici». E per Be- re molto bene nella pallacanenedetto, si tratta della seconda stro anche perché c’è tanta grande impresa in meno di tre passione verso questo sport». anni:«Latina e Trapani sono Soprattutto quando c’era questate due esperienza impor- sto giovane tecnico emergentantissime della mia vita an- te, sogno proibito di tante che se si tratta di percorsi di- grandi piazze del basket italiaversi». Con Latina, l’esperien- no, che, un giorno, potrebbe za si è conclusa dopo la Pro- tornare ad essere profeta in mozione, sarà lo stesso anche patria. Giuseppe Dattola a Trapani oppure vedremo fi-

basket - C dilettanti

La Vis Reggio cambia: D’Arrigo in panchina La società deciso di non proseguire il rapporto con il coach della promozione Surace REGGIO CALABRIA Prima operazione importante per la Vis Reggio Calabria, formazione che, dieci giorni fa, ha conquistato la Serie C Dilettanti al termine di una splendida cavalcata. La compagine del presidente Gemelli ha deciso di non proseguire il rapporto con l’allenatore della promozione Santino Surace, al quale sono arrivati i pronti ringraziamenti di tutta la dirigenza per il grande contributo professionale e tecnico offerto, ed ha affidato la panchina al giovane allenatore messinese Francesco D’Arrigo. La nuova guida tecnica della Vis ha già alle spalle alcune esperienze importanti ed arriva in una piazza importante ed in una società

e ora si cercano bravi giovani Conferme pressoché certe per Grande Cioffi, Scaffidi e il jolly Soldatesca ambiziosa che vuole ben figurare nella sua prima apparizione in quinta serie. D’Arrigo, in questi giorni, valuterà gli uomini già presenti nell’organico della Vis dopodiché si confronterà con l’uomo-mercato Di Bernardo per cominciare la campagna ac-

quisti. La compagine dello stretto dovrebbe confermare i vari Grande, Cioffi, Scaffidi e Soldatesca ma la Vis è alla ricerca di altri giovani di valore con i quali effettuare un’altra operazione simile a quella dello scorso anno quando la Vis riuscì ad assicurarsi dalla stella Stella Azzurra Roma le prestazioni del talentuoso Matteo Grande, pedina fondamentale nella corsa alla Serie C Dilettanti. Nelle prossime settimane avremo altre novità riguardo ad una squadra che non ha ancora smesso di festeggiare il salto di categoria e si è già messa al lavoro per farsi trovare pronta al nuovo campionato che dovrà affrontare. giu. dat.


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N O N S O L O C A L C I O formula uno

Hamilton: «Non andrò via» Il pilota inglese si fida della sua McLaren: «Macchina competitiva» LONDRA Finchè la principal della Red Bull. La McLaren sarà competitiva, chiacchierata di un quarto Lewis Hamilton non penserà d’ora ha alimentato le voci rea cambiare squadra. Il pilota lative ad un eventuale matriinglese non ha intenzione di monio a partire dal 2013. lasciare il team di Woking, a «Conosco tutti i manager, cui è legato da un contratto in tutti i team principal e tantisscadenza alla fine del 2012. sime persone in tutte le squadre», dice «Siamo l’unica altra squauna trattativa Hamilton, come si legge dra» al di là sul sito della della Red fasulla «ConoBull «ad aver Conosco tutti Bbc. sco Stefano vinto queDomenicast’anno. Non i manager, tutti i li», team vedo perchè team principal e principal deldovrei andar la Ferrari, «e via se ho a di- tantissime persone parliamo sposizione la in tutte le squadre molto spesmonoposto Parlo spesso so. Lo stesso più competifaccio con tiva», dice il con loro Norbert 26enne piloHaug», nuta inglese. Hamilton fa il punto della si- mero 1 di Mercedes Motortuazione dopo il Gp del Cana- sport, «e con Christian». da: a Montreal, il driver di «Quando stavo per passare Stevenage è stato costretto a dalla Formula 3000 alla GP2 ritirarsi. Soprattutto, come ha -dice ripensando all’inizio riferito il magazine Auto- della sua carriera- ho avuto sport, sabato sera ha incon- un meeting con Christian. Altrato Chris Horner, team l’epoca mi pare che lui gui-

dasse il team Red Bull in Formula 3000. Insomma, conosco tutti e nel weekend di gara parlo con tutti». Hamilton non si preoccupa per le voci di mercato e preferisce concentrarsi sul Mondiale 2011, che per lui appare decisamente in salita. Con 85 punti dopo 6 gare, l’inglese è quarto nella classifica iridata che il tedesco Sebastian Vettel, al volante della strepitosa Red Bull, comanda a quota 161. Jenson Button, il compagno di Hamilton, è secondo con 101 punti dopo il trionfo sull’asfalto di Montreal. A testimonianza che la McLaren non è certo una macchina da buttare via. «Siamo l’unica altra squadra capace di vincere», ribadisce Hamilton, che nell’attuale annata si è imposto nel Gp di Cina. Nelle ultime due gare, però, il campione del mondo 2008 ha raccolto appena 8 punti ed è precipitato a 76 lunghezze dalla vetta del campionato. Giulio Sacchi

tennis

La Clijsters salta Wimbledon La Schiavone numero sette

ciclismo PARIGI Il direttore scientifico della Wada (l'agenzia mondiale antidoping) Olivier Rabin, ha ammesso che «in alcuni paesi esiste la possibilità che la carne sia contaminata da clenbuterolo». Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano spagnolo As, si tratta di un’ipotesi «riconosciuta dalla letteratura scientifica» che potrebbe avvalorare la presunzione di innocenza di Alberto Contador. I risultati positivi dei test sostenuti da Contador e da cinque corridori della selezione messicana di calcio hanno spinto la Wada a riconsiderare la sua posizione sulla sostanza incriminata. «Ci sono pochissimi casi di positività al clenbuterolo tali da poter essere esaminati uno per uno.

La Wada scagiona Contador «Possibile l’intossicazione» Potremmo fare alcune raccomandazioni al comitato esecutivo della Wada per stabilire quali siano i livelli sicuramente positivi e quelli che possono rientrare in un altro contesto, analizzando i risultati precedenti e futuri dell’atleta», ha spiegato Rabin. La Wada sarebbe propensa ad attendere settembre prima di approvare questi cambiamenti, ma una proposta potrebbe ricevere una prima approvazione la prossima settimana, quando il Gruppo di esperti di laboratorio si riunirà a Montreal. «Il timore di

carne contaminata con sostanze dopanti non è una novità. Prima era il testosterone, ora il clenbuterolo. In un numero limitato di paesi c’è il rischio che la carne sia contaminata», ha spiegato ancora il direttore scientifico. «Dobbiamo stare attenti perchè i livelli di sostanza dopante non sono sempre della stessa intensità. Dobbiamo considerare il contesto, stiamo analizzando i dati e potrebbe darsi che daremo alcune linee guida al comitato esecutivo che potrebbe riadattare le norme qualora necessa-

rio o mantenerle identiche». Nel caso di Contador la quantità di clenbuterolo riscontrata nel campione di urina era trascurabile «ma -ha spiegato Rabin- non si può dire che non si tratti di una positività perchè la quantità è piccola. È proprio questa la difficoltà della situazione: potrebbe essere doping ma anche un’altra cosa». Contador è stato assolto dalla federazione spagnola. La Wada e l’Unione Ciclistica Internazionale (Uci) hanno fatto ricorso al Tribunale d’arbitrato sportivo (Tas) che ha fissato le udienze per l’1, 2 e 3 agosto. Contador, quindi, potrà partecipare al Tour de France al via il 2 luglio e difendere la maglia gialla conquistata nel 2010.

LONDRA A quattro giorni dall’inizio del torneo di Wimbledon Kim Clijsters ha annunciato il suo ritiro dai Championships di Wimbledon. La tennista belga, n.2 al mondo, si è infortunata nuovamente alla caviglia destra nel corso del match perso contro l’italiana Romina Oprandi all’Open Den Bosch. Un problema alla stessa caviglia che l’aveva costretta ad un lungo stop già prima del Roland Garros. «Mi sottoporrò a nuovi esami strumentali e solo allora si conoscerà la gravità dell’infortunio aveva detto la belga dopo il match contro l’italiana -. È un vero peccato perchè mi sento tornata indietro di qualche mese, ma sono cose che accadono ad un atleta». Ieri il responso, e l’annuncio del forfait della favorita numero due del torneo londinese. ra le teste di serie entra anche la bulgara Tsvetana Pironkova, numero 32 del tabellone dei Championships. Nessuno italiano tra i primi 32 del tabellone, mentre sono tre le azzurre presenti tra le favorite del torneo femminile: conferma per la favorita numero 7 a Schiavone, finalista al Roland Garros, mentre Flavia Pennetta è stata retrocessa di una posizione. r. s.

volley - under 18

Tonno Callipo, bilancio positivo Si chiude con il quarto posto

La rosa al completo della Tonno Callipo under 18

VIBO VALENTIA Inaspettato quanto meritato quarto posto per la Tonno Callipo nel campionato Under 18. La compagine del presidente Pippo Callipo ha ben figurato nelle finali di Castellana grotte ed il posto conquistato può considerarsi di prestigio concludendo nel migliore dei modi una stagione esaltante, corollata da tanti successi in tutte le categorie giovanili ed una triplicazione delle iscrizioni alla scuola di pallavolo. Sull’attività giovanile è intervenuto il supervisore generale Michele Ferraro:«il quarto posto conquistato terra di Puglia, ci inorgoglisce e ci fa capire quanta strada abbiamo fatto negli ultimi tre anni; abbiamo giocato con formazioni fisicamente molto più dotate di noi, ma come ho avuto modo di dire in altre occasioni, abbiamo sopperito alle carenze fisiche con la

tecnica ed il carattere; dopo l’incontro vinto molto meritatamente contro Castellana, squadra di casa e candidata a dire degli esperti alla vittoria finale, ho capito che i nostri ragazzi avrebbero dato tanto per il proseguo e così e’ stato; abbiamo superato gli altri ostacoli (Albi e Pisa) con grande determinazione e coraggio ed abbiamo ben figurato anche contro Macerata e Roma, dando loro filo da torcere ed uscendo dal campo a testa alta. Abbiamo ricevuto molti complimenti dagli addetti ai lavori e ciò determina in noi la voglia di continuare su questa strada anche se, nella programmazione futura, alcune cose dovranno essere riviste». Soddisfazione anche da parte del tecnio Claudio Torchia per il risultato conseguito: «Siamo partiti per la Puglia, consapevoli di aver ben lavorato; ci rendevamo conto

che avremmo affrontato squadre fisicamente più forti di noi, ma questo ci ha caricato ulteriormente; sono stati incontri molto duri, contro squadre ben costruite, ma la nostra forza fisica, il nostro carattere e se permettete la nostra tecnica di gioco hanno alla fine fatto la differenza; anche contro Roma e Macerata, seconda e terza classificata, penso che abbiamo fatto vedere grandi cose, ricevendo alla fine i loro complimenti; i ragazzi sono stati eccezionali, sopportando le fatiche fisiche e dando in campo tutto se stessi; un grazie di cuore a chi ha condiviso con me questa meravigliosa esperienza , una delle più intense soprattutto dal punto di vista emotivo». Sul settore giovanile la Tonno Callipo sta investendo molto negli anni con giocatori che hanno esordito in prima squadra. Nicola Pirone


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comando

06:10 Aspettando Unomattina Estate 06:30 Tg1 - Cciss Viaggiare informati 06:45 Unomattina Estate 07:00 Tg1 08:00 Tg1 10:55 Un ciclone in convento 11:40 La casa del guardiaboschi 12:30 Verdetto finale 13:30 Tg1 14:10 Il commissario Manara 2 15:05 La nave dei sogni 17:15 Le sorelle McLeod 17:55 Il commisario Rex 18:50 Reazione a catena 20:00 Tg1 20:30 Da Da Da

07:00 Cartoon Flakes (fino alle 09.20 la rete trasmetterà programmi per ragazzi) 09:30 American Dreams 10:15 Rai Educational Cantieri d’Italia 11:00 Sì viaggiare rubrica del Tg2 11:20 Il nostro amico Charlie 13:00 Tg2 14:00 Gosth Wisperer 14:50 Army Wives 15:35 Top Secret 16:20 Las Vegas 17:05 One Tree Hill 17:40 Tg2 Flash L.I.S. 17:50 Rai Tg Sport 18:45 Cold Case 19:35 Senza traccia 20:25 Estrazioni del Lotto 20:30 Tg2

07:30 TgR Buongiorno Regione 08:00 La Storia siamo noi 09:00 Agorà 11:05 Apprescindere 12:00 News Tg3 12:25 Le storie _ Diario di un italiano 13:10 Julia 14:00 Tg Regione 14:20 Tg3 14:50 Rubrica Figu 15:00 Tg3 Flash L.I.S. 15:05 Wind at my back 15:45 Un uomo tranquillo - di John Ford. Con Maureen O'Hara, John Wayne. 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 Blob 20:10 Vita da strega 20:30 Un posto al sole

07:30 Nash Bridges I 08:25 Nikita 09:45 Giudice Amy 10:50 Ricette di famiglia condotto da Davide Mengacci 11:20 Benessere - il ritratto della salute con Emanuela Folliero 11:30 Tg4 - Meteo 4 12:02 Carabinieri 13:00 Distretto di polizia 14:05 Forum condotto da Rita Dalla Chiesa 15:10 Finalmente arriva Kalle 16:15 Sentieri 16:35 Amore ritorna Con Rock Hudson, Jack Oakie, Doris Day 18:55 Tg4 19:35 Tempesta d’amore 20:30 Renegade

06:00 Tg5 Prima Pagina 07:55 Borsa e Monete 08:00 Tg5 Mattina 08:40 Finalmente soli 09:00 Un’estate con i fantasmi 10:05 Mattino Cinque 11:00 Il tribunale di Forum condotto da Rita Dalla Chiesa 13:00 Tg5 - Meteo 5 13:40 Beautiful 14:10 Centovetrine 14:45 Film Rosamunde Pilcher: una dolce melodia 16:15 Pomeriggio 5 18:50 Chi vuol essere milionario - game preserale condotto da Gerry Scotti 20:00 Tg5 20:30 Paperissima sprint

07:25 Baywatch 08:20 Il laboratorio di Dexter (iprogrammi destinati ai più piccoli proseguiranno fino alle 11:00) 11:25 Una mamma per amica 12:25 Studio Aperto 13:00 Studio Sport 14:10 I Simpson 14:35 I Simpson 15:00 E alla fine arriva mamma 15:30 Gossip Girl 16:30 Hannah montana: the movie con Emily Osment, Mitchel 17:35 Jonas L. A 18:05 Love bugs . sit com con Fabio De Luigi 18:30 Studio Aperto 19:00 Studio Sport 19:30 CSI Miami 20:30 The Mentalist

06:00 Tg La7 - Meteo Oroscopo - Traffico 07:00 Omnibus La7 07:30 Tg La7 09:45 Coffee Break 10:30 (ah) i Piroso 11:25 Chicago Hope 12:30 MacGyver 13:30 Tg La7 13:55 Film - I picari con Giancarlo giannini, Enrico Montesano 16:05 Chiamata d’emergenza 16:35 Jag - avvocati in divisa 18:35 Cuochi e fiamme - show culinario con Simone Rugiati 19:40 G Day 20:00 Tg La7 20:30 Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber

Superquark

XXI edizione del...

Sulle tracce del...

Decisione critica

Fornelli e coltelli

C.S.I.

Sos Tata

21,10

21,05 ... Derby del cuore Incontro di calcio-benefico

Appassionante viaggio intorno al cosmo con Piero Angela

23:10 Tg1 60 secondi 23:35 Romani Rumeni 00:30 Tg1 Notte 01:00 Che tempo che fa 01:05 Appuntamento al cinema 01:10 Così è la mia vita ... Sottovoce

23:00 Tg2 23:15 La storia siamo noi - Rubrica 150 anni Rai 00:20 Crazy Parade 00:55 The Nine 01:50 L’ora zero - di Thomas Pascal con Chiara Mastroianni e Alessandra Martines

21,05

20,55

21,21

21,10

21,10

... crimine di Gérard Marx con Xavier Deluc

Film Con Kurt Russell, Steven Seagal

Con Alfonso Signorini e Elisabetta Canalis

Scena del crimine Telefilm

Rubrica sulle tate e sui loro rapporti con i bimbi

21:50 Sulle tracce del crimine 23:10 Tg Regione 23:20Tg3 Linea Notte 23:50 Sei miliardi di altri 00:40 Appuntamento al cinema 02:10 La musica di Raitre

23:55 Infamous - una pessima repitazione con Sigourney Weaver 01:20 Tg4 night news 02:35 Velluto Blu - di David Lynch. Con Isabella Rossellini, Kyle MacLachlan, Dennis Hopper, Laura Dern, Hope Lange.

spigolature

23:30 News Matrix con Alessio Vinci 01:30 Tg5 Notte Meteo 5 02:00 Paperissima sprint 02:32 Telefilm - Huff 03:47 Mediashopping

23:00 The Closer 00:00 Saturday nigth 01:25 Poker1mania 02:15 Studio Aperto La giornata 02:30 Chante! 02:55 Chante!

23:10 Rubrica TgLa7 23:25 Bertolucci racconta Novecento 01:45 Otto e mezzo 02:40 Film - Il bianco, il giallo e il nero con Giuliano Gemma, Tomas Milian

mezzo secolo fa

Il cigno blocca l’autostrada

Ecco le terrazze del vulcano

E’ planato all’improvviso sulla M4 Motorway che collega Londra al sud del Galles.Tanto è bastato per bloccare il traffico in attesa che il cigno, dopo una passeggiata in mezzo alle vetture, riprendesse il suo volo. Per fortuna l’affollatisssima M4 Motorway non si è trasformata in un teatro della tragedia. I tanti automobilisti in fila, infatti, hanno azionato le frecce e i segnali di incidente, mentre gli addetti al controllo delle strade e la poliziia hanno controllato la regolarità del traffico. Ci sono voluti i veterinari per togliere il cigno dalla strada.

Ora è sicuro. Scienziati neozelandesi hanno trovato in fondo al lago Rotomahana, nell'Isola del Nord dell’arcipelago, un frammento lungo 100 metri delle favolose White Terraces. Assieme alle vicine Pink Terraces, erano considerate l’ottava meraviglia del mondo, capaci di attirare in Nuova Zelanda, nella seconda metà dell’800, mille turisti europei all'anno, che da Auckland si sobbarcavano una giornata a cavallo per ammirare lo spettacolo delle imponenti cascate di silice, a gradoni, che connotavano il panorama intorno al lago.

I

di Mario Massimo Perri

ncidenti stradali in aumento. «Gli incidenti stradali sono aumentati del venti per cento»: la stampa diede risalto alla statistica che – come fu fatto notare - «ha smentito non solo l’euforia degli addetti alla motorizzazione, dopo qualche mese dall’entrata in vigore del cosiddetto “codice della strada”, ma anche l’illusione di una spontanea disciplina degli utenti, richiamati dalla propaganda dell’Aci e della televisione». I giornali cercarono di far capire che gli automobilisti avevano bisogno di maggiori istruzioni sulla guida e sulla segnaletica. Molti incidenti avvenivano per “accertata imperizia” dei conducenti. Una nota fu riservata soprattutto alla polizia stradale, alla quale veniva chiesta una più costante vigilanza nei punti di maggiore traffico.

sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

Sarai molto pratico e riuscirai a coadiuvare le cose. In ambito lavorativo, sarai molto professionale e discreto. Non ti concederai distrazioni. Trascorrerai questa fase in maniera allegra e spensierata. In ambito lavorativo, dirai apertamente quello che pensi senza temere nulla.

TORO

21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

Dovrai evitare di insistere sui tuoi atteggiamenti poco disponibili e cercare invece di aprirti al dialogo. Sarai attento e soddisfatto. Si allontaneranno i nervosismi e i malesseri e reagirai con più prudenza dinanzi agli imprevisti. In ambito lavorativo, ti sentirai stimolato.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

In questa giornata deciderai di chiedere aiuto ad un tuo familiare, perché vorrai farti dare un consiglio da una persona fidata. In questa giornata avrai modo di prenderti delle rivincite mantenendo fede ai tuoi ideali. Dovrai combattere una piccola battaglia.

Risolverai finalmente un Dovrai cercare di non Oggi avrai uno spirito contrasto con un tuo faassumere un atteggiapositivo ed inizierai a vemiliare. In ambito lavomento contraddittorio, dere i risultati degli sforrativo, dovrai fare atten- SCORPIONE perché potresti suscita- SAGITTARIO zi fatti sinora. Non ti fazione alle provocazioni. 23 novembre rai vincere dall’impulsi23 ottobre re le ire di una persona 21 dicembre vità. 22 novembre cara. Sii astuto.

Si prevedono degli ostaLa tua ambizione procoli da dover superare, fessionale salirà alle stelma la grinta non ti manle perché ti capiterà cherà. In ambito lavoraun’occasione irripetibiCAPRICORNO tivo, terrai lontane da te ACQUARIO le. In ambito affettivo, 21 gennaio 22 dicembre le persone negative. sarai coinvolgente. 19 febbraio 20 gennaio

PESCI

20 febbraio 20 marzo

Non ti farai sfuggire l’opportunità di fare una nuova conoscenza che ti affascinerà. Sarai portato per le relazioni con il pubblico.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.



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