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AZZURROCaribe

REPUBBLICA DOMINICANA

Odoguardi (MAIE) incontra il Sottosegretario Silli: “Una riunione di alto contenuto politico per gli italiani all’estero”

Santo Domingo, Licia Colombo

eletta presidente del Comites

ERA ORA | Paolo Dussich

nel CGIE: il Centro America

ha un proprio rappresentante in Consiglio Generale

Numero 12/2023 - 27 Marzo 2023

AZZURRO Caribe

Direttore: Ricky Filosa

In questo numero:

REPUBBLICA DOMINICANA

Odoguardi (MAIE) incontra il Sottosegretario

Silli: “Una riunione di alto contenuto politico per gli italiani all’estero”

Un faccia a faccia che senza dubbio sottolinea l’importanza del Movimento Associativo Italiani all’Estero in Nord e Centro America. Tra i temi trattati: servizi consolari, promozione lingua italiana, Camere di commercio, pensioni e AIRE

CANADA | Italiani all’estero, Console Luca Zelioli incontra la comunità italiana di Hamilton

ARGENTINA

Buenos Aires, dal Consolato d’Italia un bando per promuovere la cultura italiana

INIZIATIVA MAIE

RD | Un medico italiano a disposizione dei connazionali in Repubblica Dominicana

PENSIONI | Porta (Pd): “L’INPS si dimentica (di nuovo) degli italiani all’estero”

E molto di più...

La testata riceve il contributo per la stampa italiana diffusa all'estero erogato dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri

CONTATTO

rickyfilosa@gmail.com

Inun incontro che sottolinea l’importanza del Movimento Associativo Italiani all’Estero in Nord e Centro America, il Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli ha voluto riunirsi con il Vicepresidente del MAIE Vincenzo Odoguardi, esponente dell’unica formazione politica degli italiani all’estero presente nel Parlamento italiano. Servizi consolari per gli italiani del Nord e Centro America, fondi per le Camere di Commercio dell’America Centrale, di Usa e Canada; la situazione degli enti promotori della lingua italiana, soprattutto per quanto riguarda l’America Settentrionale; e poi le problematiche circa l’ottenimento della residenza dominicana e conseguente iscrizione all’AIRE, oltre a un possibile accordo sulle doppie imposizioni fiscali tra Italia e Repubblica Dominicana. Senza dimenticare la convenzione tra Italia e RD per quanto riguarda le patenti di guida. Sono questi i temi principali che Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE, ha messo sul tavolo durante il suo faccia a faccia, giovedì 23 marzo, con il Sottosegretario agli Esteri, Giorgi Silli, in missione istituzionale nella Repubblica Dominicana

Si è trattato di un incontro solo fra loro, durato circa un’ora, durante il quale i due si sono potuti confrontare sui temi che più da vicino interessano i connazionali residenti nella vasta ripartizione estera che va dal Canada fino a Panama. Ma la riunione è servita anche a confermare l’ok del Consiglio dei ministri al decreto sulle nomine governative del CGIE, oltre che a scattare insieme una fotografia sull’attuale situazione politica italiana. “Sono molto soddisfatto –ha dichiarato Odoguardi a conclusione dell’incontro – delle risposte che mi ha dato il Sottosegretario Silli rispetto ad ogni argomento che abbiamo trattato. Ho anche potuto notare il suo interesse e la sua reale volontà di impegnarsi, come esponente del governo italiano, a risolvere alcune delle questioni più sentite dagli italiani che vivono e lavorano in Nord e Centro America. Come MAIE, non smetteremo di sollecitare un’azione positiva dell’esecutivo, per fare in modo che agli italiani residenti in questa parte del mondo venga dato ascolto e venga offerta la giusta attenzione”, ha concluso il vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.

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CANADA | Italiani all’estero, Console Luca

Zelioli incontra la comunità italiana di Hamilton

Durante l’incontro con i connazionali ha presentato le attività del Consolato, le sfide che la sede sta affrontando ma anche i piani futuri per l’incremento dei servizi consolari

Luca Zelioli, Console Generale d’Italia a Toronto, lo scorso 21 marzo ha visitato la comunità italiana di Hamilton, assistito dalla Vice Console Onoraria Susanna Fortino-Bozzo. Nel corso della visita, come riporta il sito del Consolato, il Console Generale ha incontrato il Sindaco di Hamilton, Andrea Ho-

rwath, con cui ha discusso di cooperazione economica e culturale, e il dott. Angelo Di Ianni, Direttore dell’Hamilton Dante Centre, che organizza corsi di lingua italiana e attività culturali. Al termine degli incontri, il Console Generale, assieme al Presidente e ai Membri del Comites di Toronto, ha partecipato

a una sessione interattiva di dialogo e confronto con molti rappresentanti della comunità italo-canadese di Hamilton, una delle più grandi dell’Ontario, nel corso della quale ha presentato le attività del Consolato, le sfide che la sede sta affrontando ma anche i piani futuri per l’incremento dei servizi consolari.

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CGIE, si parte. Schiavone ad Azzurro Caribe: “Recupereremo il tempo perso”

“Alla ripresa delle attività, con numerosi volti nuovi e con l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto i Consiglieri, il CGIE – assicura Michele Schiavone, Segretario uscente, a Italiachiamaitalia.itrecupererà il tempo perso, per contribuire a rivitalizzare tutta la rappresentanza degli italiani all’estero” di Ricky Filosa

Dopo

una lunga attesa, è arrivato l’ok del Consiglio dei ministri al decreto che riguarda le nomine governative del CGIE. “Finalmente è chiusa la fase di prorogatio che ha tenuto il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero nel limbo per un anno”, dichiara ad Azzurro Caribe Michele Schiavone, Segretario Generale uscente del Consiglio.

Secondo Schiavone ora “servirà ripartire, per far esprimere il CGIE ai livelli precedenti la pandemia, affinchè anche il nostro organismo contribuisca direttamente alle attività politiche, sociali e culturali delle comunità italiane all’estero”. Da quando il Consiglio generale non si riunisce in plenaria? “Considerate le limitazioni

alla mobilità, introdotte dai ripetuti provvedimenti governativi –fatta salvo la IV Assemblea della conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome-Cgie del dicembre 2021, l’assemblea plenaria del CGIE non si è più riunita dal 2019. Inoltre – prosegue -, l’immobilismo forzato causato da una discutibile e fallace decisione dell’avvocatura dello Stato purtroppo ha nuociuto all’immagine e alla credibilità del CGIE”.

“Alla ripresa delle attività, con numerosi volti nuovi e con l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto i Consiglieri, il CGIE – assicura Schiavone a Italiachiamaitalia.it – recupererà il tempo perso, per contribuire a rivitalizzare tutta la rappresentanza degli

italiani all’estero”. Dunque il Consiglio tornerà presto a confrontarsi con governo e Parlamento, con l’obiettivo di contribuire a migliorare – si spera – tutte quelle cose che all’estero ancora non funzionano come dovrebbero, a cominciare dai servizi consolari per i nostri connazionali, fino ad arrivare alla tanto auspicata riforma del voto all’estero: “Sono fiducioso e sono convinto che il nuovo CGIE sarà in grado di ripristinare i rapporti e la collaborazione con il nuovo governo e con le altre istituzioni dello Stato, proponendosi ancora una volta come interlocutore fondamentale tra le istituzioni italiane e le rappresentanze degli italiani all’estero presenti nei cinque continenti”, conclude Michele Schiavone.

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La cucina italiana candidata a patrimonio dell’umanità Unesco

La cucina italiana viene definita nella richiesta come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate su tanti saperi locali di Paola Venturelli

Qual è la cucina migliore del mondo? Ma quella italiana, naturalmente! Almeno lo è per noi. E lo è evidentemente anche per il governo italiano, che ha candidato la nostra cucina a patrimonio dell’umanità Unesco, su proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano. La commissione nazionale ha approvato all’unanimità.

Dalla pasta ai tortellini, dalla pizza alla parmigiana, dal tiramisù al babà: la

cucina tricolore conquista sempre più palati nel mondo. Come riferisce sul Gazzettino “il dossier è stato scritto dal professore della Luiss, Pier Luigi Petrillo, già curatore delle candidature della Dieta Mediterranea e dei pizzaioli napoletani”.

“ Davanti a una ricchezza e una varietà enogastronomica come quella italiana – si legge su La Stampa -, un vero monumento che ci invidia gran parte del mondo, stupisce davvero – come sottolinea il ministro Lollobrigida – che sia accaduto solo nel 2023. Il dossier

verrà trasmesso dal ministero degli Esteri all’Unesco e inizierà l’iter di valutazione che dovrebbe concludersi a dicembre 2025”.

“ La cucina italiana viene definita nella richiesta come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate su tanti saperi locali. Un mosaico di tradizioni che riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto”.

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ARGENTINA | Buenos Aires, dal Consolato d’Italia un bando per promuovere la cultura italiana

L’obiettivo della proposta è “aumentare l’offerta di eventi con e per la collettività italiana e le sue associazioni”, per “accrescere la visibilità del patrimonio italiano, materiale e immateriale” ad un pubblico sempre maggiore

IlConsolato Generale d’Italia a Buenos Aires ha pubblicato un bando per la presentazione di proposte di manifestazioni d’interesse per promuovere e valorizzare il patrimonio italiano e di origine italiana nella circoscrizione consolare della capitale argentina.

visibilità del patrimonio italiano, materiale e immateriale” ad un pubblico sempre maggiore, e allo stesso tempo “coinvolgere maggiormente la componente giovane della collettività italiana di Buenos Aires”.

come singoli cittadini interessati. L’evento proposto inoltre “potrà comportare, eventualmente, costi a carico del Consolato Generale, che saranno coperti attraverso l’apposito capitolo di bilancio dedicato alle iniziative a beneficio della collettività residenti”.

L’obiettivo

della proposta è “aumentare l’offerta di eventi con e per la collettività italiana e le sue associazioni”, per “accrescere la

Potranno

presentare le loro proposte, attraverso l’apposito modulo disponibile sulla pagina del consolato, tanto istituzioni e associazioni della collettività

Leproposte dovranno pervenire entro il 12 aprile all’indirizzo e-mail della Segreteria Generale del Consolato.

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Italiani all’estero, dal Sudamerica potrebbero arrivare milioni di richieste di cittadinanza

La lista d’attesa per la trattazione delle richieste al Consolato generale di San Paolo è di 11 anni, 8 a Porto Alegre, 4 a Brasilia, mentre va meglio a Rio dove si aspetta solo qualche mese di Laura Neri

L’ufficio stampa della Farnesina spiega al quotidiano La Repubblica che dal Sudamerica potrebbero arrivare milioni di richieste di cittadinanza dagli oriundi italiani: “Si parla di circa 50mila nuovi cittadini all’anno solo presso i consolati italiani in Brasile, mentre si stimano decine di milioni di potenziali aventi diritto”.

“ Per dare un’idea dell’afflusso – si legge su Repubblica -,

rispetto al quale gli organici dei nostri uffici consolari sono evidentemente insufficienti, basti dire che la lista d’attesa per la trattazione delle richieste al Consolato generale di San Paolo è di 11 anni, 8 a Porto Alegre, 4 a Brasilia, mentre va meglio a Rio dove si aspetta solo qualche mese”.

Si tratta di richieste di cittadinanza ius sanguinis, a cui hanno diritto i discendenti

dei nostri emigrati. Una legge, quella che riguarda lo ius sanguinis, che consente di ottenere la cittadinanza a chi dimostra di avere un antenato italiano, senza limiti di generazione.

Una legge che, a detta di molti, andrebbe rivista, perchè così la situazione è diventata davvero insostenibile, per la rete consolare e per l’Italia stessa.

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INIZIATIVA MAIE RD | Un medico italiano a disposizione dei connazionali in Repubblica Dominicana

A comunicare l’iniziativa è Massimiliano Scerra, coordinatore MAIE RD: “A disposizione un Medico Internista e Famigliare italiano con molta esperienza, totalmente gratis per gli Italiani”. Scerra metterà a disposizione un consultorio nella sua clinica di Santo Domingo per ricevere i connazionali. L’unico requisito sarà di avere l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero)

Massimiliano Scerra, coordinatore nazionale del MAIE in Repubblica Dominicana e Responsabile della commissione MAIE Salute e Benessere per l’area del Centro America e dei Caraibi, a pochi giorni dalla sua nomina si fa già sentire.

“ Stiamo lavorando su un nuovo progetto in aiuto della comunità italiana residente in Repubblica Dominicana, che sarà realizzato nei prossimi mesi. Conto per Giugno-Luglio di quest’anno di mettere a

disposizione un Medico Internista e Famigliare italiano con molta esperienza totalmente gratis per gli italiani. Stiamo aspettando che il medico arrivi dall’Italia a breve per poi organizzarsi e regolarizzare il suo status a livello locale”.

Scerra metterà a disposizione un consultorio nella sua clinica di Santo Domingo per ricevere i connazionali. L’unico requisito sarà di avere l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Se

non sei iscritto, iscriviti QUI.

“ Come MAIE – conclude Scerra – spingeremo anche il ripristino del diritto all’assistenza sanitaria in Italia per gli italiani all’estero come è giusto che sia, in modificazione del Decreto Ministeriale del 01 Febbraio del 1996, specialmente per gli emigrati pensionati, che hanno pagato contributi per una vita e continuano a pagare le tasse sulle pensioni pur non vivendo in Italia”.

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MEDICO GRATIS PER GLI ITALIANI Da Bavaro:

“Grazie

Massimiliano Scerra, grazie MAIE RD!”

La nostra corrispondente, Graziella Carrera: “Qui a Bavaro la notizia ha fatto subito il giro del mondo (beh, insomma, dell’area playera) e ha dato il là a canti corali di giubilo e di speranza. Grazie Massimiliano Scerra, grazie al MAIE RD e alla tua Commissione MAIE Salute e benessere”

mentre noi avremo il miracolo (gratuito) oltre confine, il nostro Paese (che il miracolo ce lo deve perché lo stiamo pagando o lo abbiamo già pagato) ce lo nega, nonostante divori sistematicamente e avidamente tutti i nostri versamenti al riguardo. Non è un segreto che gli AIRE perdono il servizio sanitario nazionale, pur sgangherato com’è, e che quando vanno a trovare gli zii nel Belpaese rischiano brutto.

Matornando al punto, qui all’estremo Est del Paese si è un po’ defilati rispetto alla varietà di servizi della metropoli, e certe cose si recepiscono con maggior impatto emotivo. Nel “luogo dove nasce il sole” (per dirla coi tainos) finisce l’isola. Oltre c’è soltanto l’oceano e gli squali bianchi. No, anzi, c’è anche qualche splendida balena. Finora le invidiavamo, perché sono sane come pesci. Noi invece ogni tanto abbiamo mal di pancia. Che descrivere in un’altra lingua è già un bel tormentone, senza contare che bisogna capire bene la diagnosi in castigliano stretto, afferrare le istruzioni, tradurre correttamente il referto e la prognosi a garanzia di un minimo di serenità. Che già di per sé è il principio della guarigione.

Unmedico famigliare, internista, competente, gratuito e soprattutto italiano, per tutti gli italiani che vivono nella Repubblica Dominicana. Un sogno –si legge sul sito di Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – che diventa realtà per i tanti pellegrini in perpetua lotta sanitaria. Grazie Massimiliano Scerra, grazie al MAIE RD e alla tua Commissione MAIE Salute e benessere: che tu sia benedetto tra tutti gli uomini, visto che il posto tra tutte le donne è già occupato. Una pensata che migliore, più solidale, più all’insegna della partecipazione e più promotrice di fiducia nella vita, proprio non si può.

Quia Bavaro la notizia ha fatto subito il giro del mondo (beh, insomma, dell’area playera) e ha dato il là a canti corali di giubilo e di speranza. Speranza, beninteso, non nel nostro (diciamo cosi) beneamato Governo, ma in alcune (poche) istituzioni collaterali che se dio vuole vantano personaggi di statura diversa. E’ infatti grazie al MAIE se è avvenuto, o meglio sta per avvenire (due mesi passano presto) il miracolo. Da sottolineare il fatto che

Sepoi dovete misurare la febbre, in alcuni paesi potreste pensare di essere in punto di morte vedendo il termometro che segna cento gradi. Solo in un secondo momento capirete che sono gradi Fahrenhait e che nel vostro linguaggio equivalgono a circa 37 e mezzo. Sono i prodigi della cultura. Paese che vai, diceva la nonna, usanze che trovi.

Ora però, almeno nella Repubblica Dominicana, tutto cambia. I nostri mal di pancia troveranno accoglienza, ascolto, e facili soluzioni, nella nostra lingua e con lo stesso termometro che conosciamo bene. Una sola, timida proposta-suggerimento, che non vuole essere invadente ma soltanto propositiva: se magari avanzasse qualche soldino, dico magari e anche non proprio prestissimo, potrebbe essere una buona idea avere anche un punto d’ascolto nell’Est e uno a Puerto Plata. Con tre desk strategicamente collocati si coprirebbe bene tutto il territorio nazionale. In alternativa si potrebbe forse pensare a un servizio itinerante.

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(Pd): “L’INPS si dimentica (di nuovo) degli italiani all’estero”

“Non è la prima volta, anzi succede sistematicamente. L’Inps pubblica un’importante circolare sulle pensioni che teoricamente potrebbe interessare anche gli italiani all’estero, ma si dimentica di menzionare i nostri connazionali, i loro diritti e come usufruirne”. Lo dichiara in una nota l’On. Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sudamerica.

“È successo di nuovo con la recente Circolare n. 27 – condivisa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – che fornisce istruzioni sul pensionamento anticipato cd. “Quota 103”, norma che riconosce, in via sperimentale per il 2023, il diritto alla pensione anticipata flessibile al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2023, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima

di 41 anni (perfezionabile anche con i contributi versati all’estero).

“Quota 103”, ancorché con molte problematicità e ostacoli normativi e applicativi, potrebbe essere richiesta dagli italiani all’estero i quali pertanto vorrebbero capire cosa prevedono le norme e le regole per poterne usufruire. Ebbene nella circolare summenzionata non si riesce a trovare, neanche con il telescopio, un singolo riferimento alla sua applicabilità agli italiani all’estero, al perfezionamento dell’eventuale diritto, alle modalità di domanda. Niente, l’oblio assoluto. Eppure i nostri connazionali avrebbero diritto a essere informati sul meccanismo di cumulo con i periodi esteri di assicurazione, su come debba essere gestita all’estero la regola dell’incumulabilità

della pensione anticipata flessibile con i redditi da lavoro dipendente e autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi, sulla cessazione del divieto di cumulo, sulla decorrenza della pensione, su come dimostrare di non superare all’estero l’importo massimo mensile corrispondente a cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno, etc, etc. In questo modo si scoraggiano i nostri connazionali dal richiedere un pro-rata di pensione che magari gli spetta anticipatamente e anche il lavoro dei patronati che dovrebbero interpretare (e magari contestare) il lavoro dell’Inps. L’ìgnavia rischia di diventare quindi la negazione di un diritto”, conclude Porta.

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Porta
“L’Inps pubblica un’importante circolare sulle pensioni che teoricamente potrebbe interessare anche gli italiani all’estero, ma si dimentica di menzionare i nostri connazionali, i loro diritti e come usufruirne”

Doppia cittadinanza e assistenza sanitaria per gli italiani all’estero, parla Di Giuseppe (Fdi)

Dopo quello sulla doppia cittadinanza, il deputato Fdi presenta un progetto di legge sull’assistenza sanitaria per gli italiani nel mondo: “Oggi non ne possono usufruire, anche se sono italiani a tutti gli effetti. Con questo progetto di legge, chi è iscritto all’Aire - precisa Di Giuseppe - versando un canone annuale potrà usufruire del servizio sanitario nazionale”

“ La realtà è che da quando Mirko Tremaglia ha fatto la legge che consente agli italiani all’estero di votare, questi sono sempre stati poco considerati. Ed è un errore”. Così dalle pagine di Libero Andrea Di Giuseppe, imprenditore a Miami, eletto al Parlamento nella circoscrizione estera dell’America centro-settentrionale con Fratelli d’Italia. Il suo ordine del giorno approvato dal governo riapre e accorcia i termini per riavere la doppia cittadinanza.

“ Prima del 1992 non esisteva una legge sulla doppia cittadinanza. L’italiano che risiedeva all’estero doveva scegliere se restare italiano o prendere la nazionalità del Paese nel quale era emigrato. Idem per i figli, che avevano tempo un anno dopo il compimento del 18mo anno di età per scegliere quale cittadinanza acquisire. Dopo quei dati la legge è cambiata – spiega Di Giuseppe -, ma il problema non è stato risolto”.

Un altro progetto di legge che arriverà presto in Parlamento è quello riguardante la copertura sanitaria degli italiani che vivono all’estero. “Oggi non ne possono usufruire, anche se sono italiani a tutti gli effetti. Con questo progetto di legge chi è iscritto all’Aire –precisa Di Giuseppe – versando un canone annuale potrà usufruire del servizio sanitario nazionale”.

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RAI | La comunità italiana della Repubblica Dominicana protagonista a Casa Italia

Nella

Repubblica Dominicana, una delle isole caraibiche più gettonate dai turisti di tutto il mondo, si contano circa 13mila italiani residenti. I primi italiani sono giunti sull’isola alla fine dell’800 attratti dall’industria dello zucchero. Tuttavia il boom c’è stato negli anni ’60 del secolo scorso, soprattutto da parte dei tanti pensionati attratti dalle bellezze naturali. L’Italia è ad oggi tra i partner commerciali più attivi specialmente nel settore delle costruzioni e dei materiali ad alta tecnologia. A raccontare a Casa Italia chi sono e di cosa si occupano i connazionali: Stefano Queirolo Palmas (Ambasciatore d’Italia a Santo Domingo), l’imprenditore Roberto Casoni (Console Onorario) e Mario Di Francesco (Responsabile nel Paese dell’ONG italiana AVSI). “Gli italiani qui sono di più rispetto a quelli iscritti all’Aire: si stimano quasi 50mila persone includendo i doppi cittadini e i residenti che vengono ogni anno per un periodo inferiore a sei mesi. I dominicani in Italia sono 50mila”, ha rilevato l’Ambasciatore Palmas

parlando poi di import-export e di rapporti commerciali tra i due Paesi. “Siamo arrivati a risultati molto lusinghieri e l’interscambio è superiore al miliardo di euro”, ha precisato Palmas descrivendo brevemente quali sono i settori maggiormente interessati: quello primario e dell’agricoltura tropicale, per quanto riguarda l’import; enogastronomia, macchinari industriali e Made in Italy, per quanto riguarda l’export. “La collaborazione scientifica e accademica è un settore cresciuto moltissimo negli ultimi tempi”, ha aggiunto Palmas specificando che siamo presenti in nicchie interessanti come l’aerospazio e l’ingegneria in campo sismico. L’Ambasciatore ha ricordato anche la presenza italiana sul fronte culturale, tra musica e teatro ma anche con eventi quali la settimana del design dominicano ispirata al modello del Salone del Mobile di Milano. L’imprenditore Casoni ha lavorato per molti anni nel settore alberghiero e agricolo e continua a essere attivo in questi ambiti imprenditoriali. “La popolazione in questi anni è cresciuta

molto, c’è molto dinamismo anche nel turismo. La Repubblica Dominicana ha una posizione strategica, vicino agli Stati Uniti, è un Paese molto ospitale ed è stato inclusivo con gli stranieri arrivati. Si sono confrontati con il mondo e ci sono anche tanti dominicani all’estero”, ha spiegato Casoni ricordando come proprio su quest’isola ci sia quello che storicamente è considerato come il primo insediamento europeo nel Nuovo Mondo. “Abbiamo una storia di 500 anni, una natura bellissima e questo ha generato interesse da parte delle navi da crociera”, ha sottolineato Casoni. Di Francesco ha ribadito come la Repubblica Dominicana sia conosciuta per lo più per le note località turistiche, ma ci sono anche punti meno noti ma assolutamente di rilievo per l’ecosistema che offrono. C’è poi il lato socio-economico con il quale lavorano una ONG quale quella che vede attivo Di Francesco ossia l’AVSI. “E’ un Paese in crescita ma che ha anche sacche di povertà e realtà socio-economiche sulle quali lavorare per continuare nel percorso di sviluppo”, ha spiegato Di Francesco ricordando come siano al momento operativi diversi progetti dislocati in vari punti del Paese, con particolare attenzione alla zona di frontiera con Haiti. “Ci occupiamo di tre grandi tematiche: sociali, diritti umani, agricoltura e ambiente”, ha precisato Di Francesco sottolineando la particolare attenzione per la riforestazione. Centrali sono anche le tematiche migratorie, soprattutto quelle che riguardano i minori.

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A raccontare a Casa Italia chi sono e di cosa si occupano i connazionali: Stefano Queirolo Palmas (Ambasciatore d’Italia a Santo Domingo), l’imprenditore Roberto Casoni (Console Onorario) e Mario Di Francesco (Responsabile nel Paese dell’ONG italiana AVSI)

L’evento celebrerà il made in Italy e le esperienze culturali italiane, oltre a omaggiare alcuni dei membri più importanti e influenti della comunità italoamericana

Giovedì 20 aprile, la National Italian American Foundation (NIAF) ospiterà il suo gala annuale di New York al Cipriani 42nd Street. L’evento celebrerà il made in Italy e le esperienze culturali italiane, oltre a omaggiare alcuni dei membri più importanti e influenti della comunità italoamericana. Quest’anno, la NIAF onorerà An-

gelo Vivolo, presidente della Columbus Heritage Coalition; Beth T. Mazzeo, consigliere speciale ed ex Chief Administrative Officer di Bloomberg LP e a gennaio è stata nominata presidente del Consiglio di fondazione dell’Università di Villanova; e Silvio Petriello, vicepresidente di CBRE. Tutti e tre i premiati hanno dimostrato una

leadership straordinaria nei rispettivi settori. Il Gala sarà presieduto da Gerard S. LaRocca, membro del consiglio di amministrazione della NIAF e vicepresidente esecutivo della National Membership della NIAF. I proventi della serata saranno devoluti a programmi filantropici ed educativi della Fondazione.

Italiani all’estero, a New York Torneo di Bocce promosso da Comites NY e Coni USA

Con questa iniziativa Coni USA e Comites NY desiderano creare un appuntamento annuale di aggregazione per la comunità, in cui si svolga attività fisica e di socializzazione che genera anche nuove amicizie

IlComitato Olimpico Nazionale Italiano negli USA (Coni Usa) ed il Comites NY hanno indetto il secondo Torneo di Bocce & picnic indirizzato alle famiglie delle comunità italiana, italoamericana, ed agli appassionati di lingua e cultura italiana.

IlTorneo si svolge sui tre campi di gara regolamentari del Pelham Bay Park, nel Bronx, sabato 1° aprile 2023, dalle 11 AM alle 3 PM. L’aspetto sportivo della manifestazione è affidato al Coni Usa, ideatore del programma. Il sostegno economico, organizzativo e promozionale è condiviso con il Comites NY. L’edizione inaugurale si è svolta nel Queens

lo scorso 21 ottobre con la partecipazione entusiasta di otto squadre e 25 giocatori, in parte non cittadini italiani, ma amanti dell’Italia e della sua lingua. Con questa iniziativa Coni USA e Comites NY desiderano creare un appuntamento annuale di aggregazione per la comunità, in cui si svolga attività fisica e di socializzazione che genera anche nuove amicizie.

Mico

Delianova Licastro, responsabile del Coni Usa, ricorda perché ha proposto al Comites NY proprio le bocce: “Si presta bene al coinvolgimento di tutti nelle famiglie delle nostre comunità, dai più piccoli a più grandi. È anche l’ideale per socializzare

grazie alle sue facili regole e alle dinamiche sportive, in quanto offre ai partecipanti spazi per condividere strategie di gioco, stare all’aria aperta, discutere e mangiare cibo salutare, infine praticare la lingua italiana. Stiamo anche lavorando all’organizzazione di tornei a livello locale negli Stati della circoscrizione consolare di New York, New Jersey e Connecticut, i cui vincitori saranno invitati a partecipare ad una finale da tenersi in autunno. Intendiamo portare le nostre iniziative ludico-sportive in collaborazione con il Comites NY ed altre associazioni della comunità anche in ogni quartiere della città di New York”.

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Italiani all’estero, giovedì 20 aprile il gala annuale della NIAF

ERA ORA | Paolo Dussich nel CGIE: il Centro America ha un proprio rappresentante in Consiglio Generale

Per la prima volta un italiano residente in Repubblica Dominicana rappresenterà l’America Centrale e i Caraibi all’interno del CGIE, il “parlamentino” degli italiani nel mondo. “Sento forte sulle mie spalle il peso della responsabilità di rappresentare tantissimi connazionali, cittadini italiani a tutti gli effetti a cui dovremo dare risposte”, dichiara Dussich a colloquio con Azzurro Caribe di Ricky Filosa

Paolo Dussich è ufficialmente membro del Consiglio generale degli italiani all’estero. Ad annunciarlo ad Azzurro Caribe è Dussich in persona. Finalmente, dunque, gli italiani del Centro America e dei Caraibi avranno un proprio rappresentante all’interno del CGIE. Era ora.

“Sono molto felice – dichiara l’imprenditore italiano ad Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – di poter annunciare di essere stato proposto e nominato come rappresentante in carica governativa del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (C.T.I.M.) del nostro compianto Mirko Tremaglia, come membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Quando ricevetti, nel

lontano 29 novembre 2004, la sua delega manoscritta che gelosamente ancora conservo, mai avrei pensato che avrei potuto arrivare così lontano. Una nomina di cui mi sento onorato e pertanto ringrazio la dirigenza della prima associazione per gli italiani nel mondo per la fiducia accordatami”.

“Dedico questa grande vittoria a mio padre – commenta Dussich, per anni consigliere e presidente del Comites di Santo Domingo -, il quale sempre ha tenuto acceso fino alla sua fine in me e nei miei figli il ricordo dei nostri avi, protagonisti dell’esodo del nostro popolo istro-dalmata”.

“Sento forte sulle mie spalle

il peso della responsabilità di rappresentare tantissimi conna-

zionali, cittadini italiani a tutti gli effetti a cui dovremo dare risposte”, osserva. Poi, sempre a colloquio con Azzurro Caribe, che l’ha raggiunto telefonicamente, continua: “É con grandissimo orgoglio che intraprendo questa nuova esperienza che mai nessun italiano residente nella Repubblica Dominicana ha mai avuto l’opportunità di aver ricoperto nella storia della nostra comunità. Sono pronto a mettermi al lavoro: dopo tanti anni come consigliere e presidente Com.It.Es., non vedo l’ora – conclude il Cavalier Paolo Dussich – di darmi da fare all’interno del CGIE per contribuire a risolvere gli annosi problemi che ancora oggi affliggono i nostri connazionali residenti oltre confine”.

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Santo Domingo, Licia Colombo eletta presidente del Comites

Prende il posto di Diana Spedicato, che ha rinunciato per motivi di salute. Da parte nostra i migliori auguri al “nuovo” Comites, nell’interesse della comunità italiana residente nella RD. Speriamo che il nuovo corso sia migliore rispetto al primo: ci auguriamo che i consiglieri possano litigare meno tra loro e operare con maggiore sforzo a favore dei connazionali residenti in questo meraviglioso paese caraibico. Ne saranno capaci? Lo sapremo presto.

Altro giro, altra corsa. Continuano – si legge sul sito web di Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – i cambi di ruolo all’interno del Comites di Santo Domingo. Dopo le dimissioni dell’ormai ex presidente Diana Spedicato, che ha spiegato di rinunciare per mo -

tivi di salute, al timone del Comitato degli italiani all’estero arriva un’altra donna. Nel corso dell’assemblea straordinaria tenutasi nella mattinata di venerdì 24 marzo, è stata eletta presidente Licia Colombo, connazionale residente a Punta Cana, una giovane e bella signora dal carattere solare, co -

nosciuta e apprezzata da molti.

Orazio Viro – figlio di Angelo, già consigliere Comites per molti anni – è il nuovo vice presidente, Cristiano Priore il tesoriere ed Emiliano Eusebi il consigliere esecutivo.

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“ Con la collaborazione di tutti riusciremo a raggiungere importanti traguardi”, ha detto Colombo assumendo l’incarico. Un impegno che è decisa a portare avanti “con serietà e dedizione per il bene della nostra comunità”.

Licia ci tiene sempre a sottolineare che lei non è una politica e l’ha ribadito anche in questa occasione: “Non ho mai avuto esperienze politi-

che e non avrò paura di chiedere aiuto, quando sarà necessario. Considero questa non una debolezza, ma una forza”.

Certo il ruolo di Licia Colombo non sarà facile: dovrà essere capace di rimettere in carreggiata un Comites che, agli occhi di chi osserva, sembra sempre sul punto di crollare su se stesso. Da parte nostra, i migliori auguri al “nuovo” Comites, nell’interes -

se della comunità italiana residente nella RD. Speriamo che il nuovo corso sia migliore rispetto al primo: ci auguriamo che i consiglieri possano litigare meno tra loro e operare con maggiore sforzo a favore dei connazionali residenti in questo meraviglioso paese caraibico, a favore di quel tessuto sociale italiano che in tanti anni si è costruito nella RD. Ne saranno capaci? Lo sapremo presto.

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