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Gli

Numero 10/2023 - 13 Marzo 2023
AZZURROCaribe
REPUBBLICA DOMINICANA Ritardo rinnovo residenza, applicazione sconti
giallo
italiani in America Latina non siano lasciati soli REPUBBLICA DOMINICANA Il
del bigamo

AZZURRO Caribe

Direttore: Ricky Filosa

In questo numero:

Concorso

di letteratura latinoamericana:

al via la XV edizione del Premio Iila

Il premio, spiega il comunicato, “è conferito a un’opera tradotta in italiano, pubblicata in Italia nel biennio 2021-2022 e scritta da un autore/autrice che sia cittadino di un Paese latinoamericano membro dell’Iila”

ODISSEA

Da Barcellona a Bari per rinnovare un passaporto: “A noi italiani all’estero non pensa nessuno”

ARGENTINA

Servizi consolari inefficienti in alcuni

Consolati: Ricardo Merlo annuncia mobilitazione di protesta del MAIE a La Plata e Philadelphia

Giappone, tutti pazzi per il Pecorino Romano

Gli italiani in America Latina non siano lasciati soli

E molto di più...

La testata riceve il contributo per la stampa italiana diffusa all'estero erogato dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri

CONTATTO

rickyfilosa@gmail.com

“Contribuire alla diffusione e valorizzazione della produzione letteraria latinoamericana contemporanea tradotta e pubblicata in italiano, promuovere le nuove voci della letteratura dell’America Latina, dare un impulso alla traduzione e all’industria editoriale”: sono gli obiettivi della 15esima edizione del Premio Iila-Letteratura, indetto dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, appunto Iila. Come si apprende da una nota, l’iniziativa “riattiva il una kermesse letteraria già in vigore fra il 1969 e il 1996”. Il premio, spiega il comunicato, “è conferito a un’opera tradotta in italiano, pubblicata in Italia nel biennio 2021-2022 e scritta da un autore/autrice che sia cittadino di un Paese latinoamericano membro dell’Iila: Argentina, Stato Plurinazionale di Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay e Repubblica Bolivariana del Venezuela”. Le opere, si legge ancora nella nota, “saranno valutate da una giuria di alto livello, composta

da esponenti del mondo accademico italiano specializzato nello studio e nella critica della letteratura latinoamericana, che conferirà un Premio all’autore/autrice della migliore opera e un Premio al miglior traduttore/traduttrice delle opere partecipanti”. La partecipazione, continua il comunicato, “è aperta a tutte le case editrici con sede legale in Italia che abbiano pubblicato, in lingua italiana, un’opera di narrativa (romanzi o raccolte di racconti) nel biennio 2021-2022. Verrà assegnato un premio all’autore/autrice, al quale sarà conferita la somma di 5mila euro, e al quale sarà offerto il viaggio e il soggiorno in Italia (per un massimo di sette giorni), l’organizzazione della cerimonia di consegna del Premio e di eventuali presentazioni dell’opera vincitrice in occasione di importanti manifestazioni del settore editoriale e negli atenei italiani interessati. Inoltre – conclude il comunicato -, sarà conferito un premio al miglior traduttore/traduttrice delle opere pervenute, al quale sarà conferita la somma di 1.500 euro e sarà offerto il viaggio e il soggiorno in Italia (per un massimo di cinque giorni)”.

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ODISSEA | Da Barcellona a Bari per rinnovare un passaporto: “A noi italiani all’estero non pensa nessuno”

Vive in Spagna, ma per rinnovare il proprio passaporto è dovuta tornare in Italia. Una volta nella sua città, Bari, oltre al danno la beffa… di Laura Neri

LaGazzetta del Mezzogiorno accoglie la denuncia di un’italiana, un’emigrata barese, che vive in un piccola cittadina della Catalogna, in Spagna. Un’odissea per un passaporto. Questa storia è solo la punta dell’iceberg: oltre confine non sono pochi i Consolati italiani che non funzionano come dovrebbero.

“Sono hostess di volo – racconta – e per ovvie ragioni ho bisogno di quel documento valido almeno 6 mesi prima della sua scadenza. Ho iniziato la mia pratica lo scorso settembre in Spagna e ancora oggi non ho ancora ricevuto la data dell’appuntamento per il rinnovo.

Costretta dall’urgenza di trovare in tempi rapidissimi una soluzione, ho chiesto un appuntamento alla Questura di Bari. Ho affrontato un aggravio di spesa per il viaggio che mi ha riportato nella mia città e ho dovuto rinunciare ad alcune giornate di lavoro con una considerevole perdita economica”. “Alla Questura di Bari – spiega – hanno subito accolto con urgenza la mia richiesta. Ora però è sorto un nuovo intoppo che la dice lunga sulla considerazione e sul trattamento riservato dagli italiani che vivono in un’altra nazione. Essendo io iscritta all’Anagrafe Italiana Residenti all’Estero la Questura di Bari, come prevede il regolamento, ha chiesto il nulla osta al con-

solato di Barcellona, dove però il responsabile delle autorizzazioni è fuori servizio per una malattia che si teme possa essere lunga. Non c’è un incaricato in grado di sostituirlo. La pratica è stata congelata. A Bari ho trovato comprensione e una burocrazia efficiente. Non sono la sola, chi si trova in una condizione di necessità reale viene aiutati. Eppure sono costretta ancora ad aspettare. Senza passaporto non posso lavorare e non vengo retribuita. Noi italiani nel mondo non abbiamo neanche la figura del difensore civico, per questo c’è una proposta di legge da dicembre, ma sembra che sia tutto fermo”.

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Giappone, tutti pazzi per il Pecorino Romano

Il Giappone è uno dei Paesi con il maggior incremento dei volumi di Romano importati, tanto da avere superato le quantità degli anni pre-pandemia di Paola Venturelli

sorzio Gianni Maoddi: “E’ uno dei Paesi con il maggior incremento dei volumi di Romano importati, tanto da avere superato le quantità degli anni pre-pandemia. Nel 2022 rispetto al 2019 il valore del prodotto esportato è aumentato del 52% a fronte di un incremento delle quantità del 5%”.

Dopo aver conquistato i mercati in Europa e Nord America, il Pecorino Romano sta conquistando anche il mercato giapponese. La Nuova Sardegna racconta che il Consorzio di tutela ne ha avuto la riprova a Tokyo, “dove è protagonista del 48mo Foodex Ja-

pan, in corso in questi giorni, tra i principali eventi globali dell’industria alimentare, il primo in grande stile del post-pandemia in un Giappone riapertosi al mondo”.

Ilquotidiano sardo accoglie le parole del presidente del Con-

“Per avere un’idea immediata della crescita esponenziale, basta pensare che ogni chilo rispetto al 2019 ha aumentato il suo valore del 21%, grazie anche a un progetto triennale da 1 milione di euro, cofinanziato Ue, messo in campo per coinvolgere i ristoranti della cinta metropolitana di Tokyo con una serie di iniziative: sito web e social media, programmi tv, materiale promozionale, fiere e manifestazioni, eventi in ristorante”.

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PASQUA 2023 | Gli italiani scelgono Sharm, Costiera Amalfitana e Barcellona

Seguono Amsterdam (9,8%), Lago di Garda (9,5%) e Dubai/Abu Dabi (8,3%). Ma anche le Canarie (8,2%) vanno per la maggiore di Simone Garbelli

Dove andranno gli italiani per Pasqua? A snocciolare i dati è Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, che ha commissionato un approfondimento all’Istituto di Ricerca IRCM (www.ircm-ricerca. com). Dato curioso che emerge dal sondaggio è che un numero sempre maggiore di persone opterà per la formula ibrida vacanza-lavoro, nel senso che non si scollegheranno del tutto dagli impegni di lavoro durante queste vacanze pasquali.

«Lemodalità di viaggio sono cambiate e continueranno a cambiare ancora» commentano gli esperti di Vamonos-Vacanze.it. L’affermarsi dello smart working ha determinato infatti una crescita della propensione a programmare viaggi che nell’ambito della vacanza consentano anche di lavorare. Il sondaggio evidenzia che il viaggio ibrido vacanza-lavoro è un fenomeno trasversale lungo tutta la Penisola, ma riguarda più gli uomini (32%) che le donne (18%). Differenze geografiche vi sono invece al momento di scegliere la distanza delle mete: ad optare per i viaggi a medio o lungo raggio sonosoprattutto i residenti del Nord Italia (39%), mentre le percentuali calano mano a mano che si scende verso sud: 32% nel

Centro Italia, 23% nel Sud Italia e 18% nelle Isole. Quali sono le mete più gettonate per Pasqua? «La top5 include Sharm El Sheikh (11,5%), Costiera Amalfitana (11,2%), Barcellona (10,2%), Amsterdam (9,8%) e Lago di Garda (9,5%)» rispondono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it. Ma anche Dubai/Abu Dabi (8,3%) e le Canarie (8,2%) vanno per la maggiore. Poi, a scendere, la Giordania (5,5%), Miami (4,2%), le Bahamas (4,2%), Capo Verde (3,8%), Cuba (3,3%) e gli altri Paesi caraibici (2,4%).

e ci si ritrova con persone affini che hanno voglia di esplorare, conoscere, divertirsi e fare nuove amicizie, accompagnati sempre da un «group leader», il collante tra i membri di ogni gruppo. Con l’avvicinarsi della Pasqua, Vamonos-Vacanze.it ha voluto prendere in esame anche l’evoluzione del turismo estero in Italia. Le previsioni per Pasqua indicano che, come ogni anno, saranno le nostre città d’arte —soprattutto Roma, Napoli e Firenze— a trainare il turismo inbound.

Certo

poi la scelta è anche una questione di budget: su Vamonos-Vacanze.itsi parte ad esempio dai 359 euro per la Pasqua a Sorrento (dall’8 al 10 aprile), dai 459 euro per la Pasqua sul Lago di Garda (dal 7 al 10 aprile) e dai 699 euro per la Pasqua a Barcellona (dal 7 al 10 aprile) per arrivare ai 2.599 euro per la Pasqua in tour a Cuba (dal 7 al 16 aprile). In mezzo tante splendide occasioni, come la Pasqua sul Mar Rosso a Sharm El Sheikh che su Vamonos-Vacanze.itsi può acquistare all’imbattibile prezzo di 1.199 euro (dall’8 al 15 aprile). A chi si rivolgono queste vacanze? A chiunque abbia voglia di uscire fuori dalla sua comfort zone e voglia invece farsi travolgere da una valanga di emozioni e sensazioni nuove.

«Tra i Paesi extra-Ue dal quale maggiormente partiranno i turisti per venire nel Belpaese, sul podio si collocano gli Stati Uniti con il 29% della propensione ad intraprendere il viaggio, Argentina (27%) e Brasile (26%)» sottolineano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it. Seguono India (23%), Cina (20%), Giappone (18%) e Corea del Sud (17%). Nell’ambito dei Paesi europei, sul podio troviamo invece Francia con una propensione del 79%, Spagna (64%) e Regno Unito (53%). A seguire Olanda (49%), Germania (45%), Austria (38%) e Svizzera (35%).

«Parte

con noi chi è aperto a nuove conoscenze ed abbia voglia di raccontarsi e di ascoltare» sottolineano i responsabili di Vamonos Viaggi Eventi. Con Vamonos certo si può partire anche con gli amici, ma si parte anche da soli. Ogni viaggio è organizzato per fasce di età

«Avisitare il nostro Paese di statunitensi quest’anno ce ne saranno 2,5 milioni e spenderanno 2.500 milioni di euro. A seguire i francesi con un 1,3 milioni di arrivi ed una spesa media di 920 euro, per complessivi 1.200 milioni di euro, e gli spagnoli con un 1,2 milioni di arrivi ed una spesa media di 850 euro, per complessivi altri mille milioni di euro» concludono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.

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ARGENTINA | Servizi consolari inefficienti in alcuni Consolati: Ricardo Merlo annuncia

mobilitazione di protesta del MAIE a La Plata

Parla il presidente del MAIE: “Uniti ci faremo sentire per chiedere ai Consolati i nostri diritti di cittadini italiani. Devono capire che un italiano, nato in Italia o all’estero, deve essere ricevuto presso il suo Consolato con cordialità, educazione, rispetto, e a lui vanno date tutte le informazioni necessarie”. E ancora: “Unisciti a noi in questa battaglia, per affrontare insieme un tema che per noi è una priorità, ovvero i servizi consolari per gli italiani all’estero”

Innon pochi Consolati italiani nel mondo torna l’emergenza servizi consolari. Mentre alcune sedi funzionano benissimo, anche grazie al personale, ai funzionari e ai diplomatici che vi lavorano, altre faticano a offrire ai connazionali servizi efficienti. E’ il caso di La Plata o Rosario, per esempio, circoscrizioni consolari in cui si registrano forti lamentele da parte degli utenti. Per questo il MAIE ha deciso di mettere in atto iniziative tese a far sentire la voce degli italiani all’estero a Roma, presso quelle istituzioni che dovrebbero rappresentarli.

“Il rinnovo del passaporto italiano dovrebbe essere una proce-

dura quasi automatica”, dichiara il presidente del MAIE, Ricardo Merlo. “Tuttavia – spiega – in alcuni Consolati, come La Plata o Rosario in Argentina, il servizio è totalmente inefficiente (La Plata ) o insufficiente (Rosario). Ci sono italiani – sottolinea l’ex Sottosegretario agli Esteri – che non possono lasciare il Paese perché non possono rinnovare il loro proprio documento di viaggio, ovvero il passaporto”.

Nonvuole restare a guardare, il MAIE, che sta organizzando diverse mobilitazioni: “Inizieremo a La Plata con una manifestazione popolare davanti al Consolato e diversi incontri con stampa locale

e nazionale che annunceremo a breve. Uniti ci faremo sentire per chiedere ai Consolati i nostri diritti di cittadini italiani. Alcuni devono capire che un italiano, nato in Italia o all’estero, deve essere ricevuto presso il suo Consolato con cordialità, educazione, rispetto, e a lui vanno date tutte le informazioni necessarie”.

“Uniamoci in questa battaglia, per affrontare insieme un tema che per noi è una priorità, ovvero i servizi consolari per gli italiani all’estero”, conclude Merlo.

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REPUBBLICA DOMINICANA Ritardo rinnovo residenza, applicazione sconti

Si tratta di un’agevolazione che verrà concessa a coloro che non hanno potuto attualizzare i propri documenti per mancanza di risorse sufficienti

La Direcciòn General de Migraciòn (DGM) informa i cittadini stranieri in possesso di residenza temporale o permanente scaduta da più di tre anni, che potranno avere accesso ai seguenti sconti:

• Sconto 40% per coloro che hanno residenza scaduta da 3 a 6 anni

• Sconto 50% per coloro che hanno residenza scaduta da più di 6 anni

Questi sconti – si legge sul sito di Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – vengono applicati sul totale accumulato a partire dalla scadenza della residenza, nel momento in cui si procede al pagamento.

Si tratta di un’agevolazione che verrà concessa a coloro che non hanno potuto attualizzare i propri documenti per mancanza di risorse sufficienti.

I requisiti per poter accedere agli sconti sono:

• Avere uno Status di residenza temporale o permanente scaduta da oltre 3 anni

• Realizzare la richiesta on line di rinnovo di residenza e seguire le istruzioni di colui che valuterà la stessa

• Realizzare il pagamento con gli sconti applicati nel momento in cui viene fatturata la richiesta

La data limite per presentare la richiesta di rinnovo della residenza e poter accedere agli sconti è il giorno 30 MARZO 2023.

Per ulteriori informazioni, consigliamo di chiamare il Call Center della Direcciòn General de Migraciòn (809.508.2555) o visitare il sito web ufficiale dello stesso ente: www.migracion.gob.do

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Italiani nel mondo, Porta (Pd) interroga il governo sui visti per i connazionali residenti in Colombia

della sfera lavorativa, professionale e familiare. La situazione è stata segnalata anche dal Comites locale con un recente appello indirizzato alle autorità italiane”, ha sottolineato il deputato democratico.

L’interrogazione dell’on. Fabio Porta, deputato Pd eletto nella ripartizione estera Sudamerica, chiede al Governo di avviare interlocuzioni con la controparte colombiana al fine di verificare ipotesi di modifica delle disposizioni in materia di visti permanenti per i cittadini italiani e UE residenti in Colombia.

Lasollecitazione ha l’obiettivo di garantire l’effettiva reciprocità di trattamento tra cittadini italiani e cittadini colombiani residenti nei due Paesi e di rafforzare, nel contempo, la cooperazione tra Italia e Colombia.

«Horitenuto opportuno presentare questa interrogazione – ha dichiarato Porta – per dare voce alla preoccupazione dei connazionali residenti in Colombia in seguito

all’approvazione della “Resolución 5477” del 22 luglio 2022 del Ministerio de Relaciones Exteriores in materia di visti che stabilisce che il titolare di un visto di tipo Residente Permanente (R) dovrà richiederne il rinnovo ogni cinque anni attraverso una specifica piattaforma digitale (Articolo 86 del Capitolo 4)”.

“Gli ottimi rapporti tra Italia e Colombia caratterizzati da comuni interessi geopolitici, da una significativa dimensione dell’interscambio e da forti affinità culturali, indurrebbero a sperare nel superamento delle nuove limitazioni a carico dei cittadini italiani e a percorrere la strada intrapresa dall’Italia e dall’UE in materia di visti permanenti. I cittadini colombiani in Italia (oltre 19.000 nel 2022), infatti, come altri cittadini extracomunitari, a parità di condizioni, ossia con permanenza da oltre cinque anni in Italia per lavoro, oppure coniugi di cittadini italiani con o senza figli, al secondo rinnovo del permesso di soggiorno possono ricevere un permesso a tempo illimitato che necessita soltanto di un rinnovo formale ogni dieci anni”, ha ricordato il deputato democratico.

Gli

italiani iscritti all’AIRE nel paese latinoamericano sono oltre 29.000 e, insieme agli italo-discendenti, costituiscono una vivace, ben integrata e stimata comunità, con un forte radicamento culturale ed economico.

“Le nuove norme, che si applicano a tutti gli stranieri, hanno suscitato un forte disagio tra i nostri connazionali, i quali temono una ingiustificata precarizzazione

“Mi auguro che il governo intraprenda tutte le iniziative necessarie per dare una risposta alla richiesta di maggiore tutela avanzata dagli italiani che in Colombia vivono e lavorano, contribuendo alla crescita delle comunità di residenza e al rafforzamento dei legami che storicamente uniscono i nostri due paesi” – ha dichiarato l’on. Porta a margine della presentazione dell’interrogazione.

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“Mi auguro che il governo intraprenda tutte le iniziative necessarie per dare una risposta alla richiesta di maggiore tutela avanzata dagli italiani che in Colombia vivono e lavorano”

Gli italiani in America

Latina non siano lasciati soli

Paesi come Brasile, Uruguay, Argentina, Venezuela e Cile hanno un fortissimo legame con l’Italia, proprio per la forte presenza di italo-discendenti. Si agisca con maggiore celerità ed efficienza per quanto riguarda cittadinanza e passaporti. Si deve rendere più efficiente la rete consolare. E non dimentichiamoci che è più che mai necessaria una riforma del voto all’estero di Antonio Gabriele Fucilone

Come riporta l’ottimo articolo di Luca Dassi, in America Latina ci sono oltre due milioni di italiani. Io ricordo che cominciai questa “avventura” con voi di “Italia chiama Italia” nel 2008, portando all’attenzione la storia di una comunità italiana residente nella città uruguaiana di Tacuarembó che denunciò dei problemi di consolati. Oggi, ho un rapporto di vera e propria amicizia con una persona residente a Salto, sempre in Uruguay, con la quale ogni Natale ho uno scambio di regali. Tra l’altro, questa persona mi è sempre stata vicina anche in certi momenti difficili che ho avuto di recente. Le sono riconoscente.

Certamente, la presenza degli italiani (ed italo-discendenti) in America Latina è molto importante. Per esempio, nella città uruguaiana di Paysandú circa il 65% della popolazione è di origine italiana. Tuttavia, la città “italiana” dell’America Latina è Buenos Aires, capitale dell’Argentina. C’è una forte comunità italiana anche nella Repubblica Dominicana. Paesi come Brasile, Uruguay, Argentina e Cile hanno un fortissimo legame con l’Italia, proprio per la presenza di italo-discendenti. Questi ultimi vogliono mantenere il legame con l’Italia. Dunque, è bene che le nostre autorità ascoltino questi nostri connazionali residenti nei Paesi latino-americani.

Per esempio, si agisca con maggiore celerità ed efficienza riguardo alla questione della cittadinanza e dei passaporti. Per questo motivo, si deve rendere più efficiente la rete conso -

lare. Oltre a ciò, si deve riformare il voto estero una volta per tutte. Questo discorso vale sia per gli italiani residenti in America Latina che per quelli residenti in altri Paesi. Tutti noi conosciamo i problemi legati al meccanismo elettorale con cui votano gli italiani nel mondo.

Per finire, si deve fare sì che le comunità italiane presenti nei Paesi latino-americani possano mantenere i legami con l’Italia anche con la promozione della cultura italiana. Riguardo a ciò, un’iniziativa come quella del Turismo delle Radici può fare molto.

Non dimentichiamoci mai che gli italiani all’estero sono una risorsa, ma sta all’Italia saperla valorizzare nel miglior modo possibile.

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Italiani all’estero, nuovo canale di comunicazione per i trentini nel mondo

Nuovo canale di comunicazione per i trentini nel mondo. Come si legge su L’Adige, è stata presentata la piattaforma MondoTrentino Village, in occasione della conferenza dei Consultori, tenutasi a Trento.

“ Sono figure che vivono in tutto il mondo e hanno la funzione di rappresentare il Trentino, contribuendo a rafforzare il rapporto tra la nostra realtà e le comunità trentine ormai insediate ovunque – ha spiegato Ileana Olivo, direttrice dell’ufficio immigrazione della Provincia -. Al momento abbiamo ospiti 13 Consultori su

15, provenienti da Brasile, Argentina, Cile, Paraguay, Uruguay, Stati Uniti, Canada. Tuttavia, ricordiamo che oggi sta cambiando la mobilità: i trentini si spostano da soli e non più in gruppo, stabilendosi in luoghi dove non esistono ancora comunità, ad esempio Cambogia o Cina”.

“ E’ giusto far conoscere il fondamentale ruolo di questi nostri amici e ‘fratelli’, tornati in questo momento a casa e che ringraziamo per il lavoro svolto ogni giorno a favore delle nostre comunità all’estero – ha aggiunto l’assessore provinciale

all’Emigrazione e cooperazione internazionale Mattia Gottardi -. Adesso è importante guardare al futuro. Oltre all’emigrazione storica c’è oggi una nuova rete di trentini, talvolta molto specializzati, che si spostano all’estero per trovare migliori prospettive professionali e di vita, ed è questo un tema sul quale dobbiamo interrogarci come territorio”.

Si stima che i trentini nel mondo siano almeno due milioni considerando i discendenti di emigrati anche fino sei generazioni.

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“Sono figure che vivono in tutto il mondo e hanno la funzione di rappresentare il Trentino, contribuendo a rafforzare il rapporto tra la nostra realtà e le comunità trentine ormai insediate ovunque”

| La Chianti

Academy sbarca a Caracas, grande successo di pubblico

Corso organizzato dal Consorzio del Vino Chianti in collaborazione con l’Associazione Venezuelana di Sommelier, per approfondire le conoscenze degli esperti locali nella produzione e degustazione del Chianti

Mercoledì

8 marzo si è conclusa la seconda giornata del corso organizzato dal Consorzio del Vino Chianti in collaborazione con l’Associazione Venezuelana di Sommelier, per approfondire le conoscenze degli esperti locali nella produzione e degustazione di uno dei vini simbolo della produzione enogastronomica italiana.

La Chianti Academy, un master professionale composto di quattro sessioni intensive, è sbar-

cata così per la prima volta a Caracas, con un grande successo di pubblico.

“La prima tappa è stata davvero stupenda, con un’alta partecipazione, con più di quaranta iscritti”, ci spiega Leo D’Addazio, fondatore dell’Associazione Venezuela di Sommeliers. “Tutti i partecipanti del corso sono già sommelier, alcuni si dedicano all’importazione di vini e tutti hanno già una base solida di conoscenze del mondo

del vino. È un corso molto intenso, molto profondo, ed avendo questo tipo di pubblico la conoscenza non rimane negli aspetti più superficiali, ma possiamo approfondire molto”.

Laseconda sessione del corso si terrà il 14 e 15 luglio nella sede dell’associazione, ma a Caracas stanno già pensando di proporre nuovamente il corso completo prima della fine dell’anno.

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VENEZUELA

Federica e Roberto, talenti italiani alla conquista degli States

Esiste ancora il sogno americano, dunque: “Sì, a livello di opportunità purtroppo non c’è paragone con l’Italia. Se vuoi lavorare lavori, se sei bravo ti fai strada” di Simone Garbelli

All’anagrafe Federica Fortunato, nella sua vita quotidiana e professionale, ormai da anni, Federica “Nanfeng”, ovvero “Vento del Sud”, nome cinese scelto durante un tirocinio, da giovanissima studentessa di lingue orientali, a Shanghai nel 2013.

Nata e cresciuta a Bari, della sua Puglia, del suo Sud mantiene il senso di appartenenza, l’attaccamento alle radici, i valori familiari, ma anche quella caparbietà e determinazione tipica della gente che nasce a queste latitudini e che,

come il vento, l’han portata via, lontano, a inseguire i suoi sogni di gloria. Lontano fino a New York, dove pian piano, assieme al suo compagno di lavoro e di vita, Roberto Scaravilli, ha scalato i gradini del successo, come talentuosa, e ora affermata, Direttrice della fotografia per conto di società di intrattenimento come Team Whistle – conglobata di recente nella Eleven Sports, azienda di streaming sportivo a sua volta acquisita da Dazn – e per “short”, ovvero corti, brandizzati da Crox, Meta e molti altri grossi marchi stranieri.

Con Roberto, un anno più grande di lei, anche lui talento del settore video con ruoli da regista, direttore del montaggio e film editor per Netflix, Fox Sports, Discovery e produzioni autonome di successo, un percorso parallelo, ma complementare, iniziato dal loro primo incontro a un master in video editing e fotografia alla Sapienza di Roma e proseguito fino a creare nella Grande Mela una loro società, “Their Studio”, ormai riferimento per molte aziende estere. «In Italia abbiamo provato a farci strada, ma se non sei nessuno

12 SOGNO AMERICANO

e non hai nessuno alle spalle, le possibilità sono poche, soprattutto quando sei un giovane alle prime armi», dicono insieme.

Per Federica le immagini sono una vera passione, il suo primo amore. «Avevo studiato fotografia a 18 anni, il corso era un regalo di mia sorella. Allora era solo un hobby, provai anche a fare la fotoreporter per un giornale locale, prima di girare tra Asia ed Europa, studiando lingue orientali. Ma l’amore per l’immagine – racconta – si è ripresentato nelle forme più strane, anche grazie alle amicizie che avevo stretto all’Università di Venezia, tutte con ragazzi che studiavano cinema, e non mi ha lasciato più». Un amore così forte da superare anche lo scetticismo dei genitori: «felici che io studiassi cinese, non mi avrebbero mai permesso di dedicarmi a quello che vedevano solo come un passatempo. Al Sud siamo molto legati a un’idea tradizionale di ciò che è il lavoro… Ma alla fine si sono dovuti ricredere e rassegnare di fronte alla mia determinazione e alle mie conquiste, finendo perfino con l’appoggiarmi». E’ infatti anche grazie al loro aiuto, e a quello della famiglia di Roberto, che la giovane coppia di artisti riesce a spiccare il volo americano. «Vivere negli Usa non è facile, il costo della vita è molto alto e devi sempre dimostrare di avere anche capacità di investimento. Quando però riesci a farlo, puoi star certo che se hai talento, vieni premiato».

Idue lavorano sodo, fino ad ottenere i primi incarichi importanti. Federica, tra gli altri, cura la fotografia di un branded content commissionato da Levi’s e con pro-

tagonista la star emergente della NBA Julius Randle. «È successo durante la pandemia, la crew sul set era ridotta, ma nonostante le difficoltà abbiamo portato a casa un lavoro ben fatto. A quei livelli, i budget sono molto alti, di conseguenza c’è un grosso carico di responsabilità rispetto alla riuscita del progetto», racconta ancora.

frattempo Roberto, anche lui durante la pandemia, riceve l’incarico di montare una serie girata in sei Paesi, in sei lingue diverse, per conto di PUBG

Nel

Mobile, società del colosso cinese Tencent: “Between The Battlegrounds” il nome del progetto, che dura due anni, per un totale di due stagioni, riscuotendo un enorme successo sulle sue piattaforme dedicate (con ben 5 milioni di visualizzazioni complessive).

Esiste

ancora il sogno americano, dunque. «Sì, a livello di opportunità purtroppo non c’è paragone con l’Italia. Se vuoi lavorare

lavori, se sei bravo ti fai strada. E, soprattutto, c’è la possibilità di un ricambio continuo. Non esiste attaccamento a un contesto lavorativo specifico, ogni due-tre anni puoi e anzi devi fare altro, spostarti altrove. E’ solo così che puoi davvero crescere», dice ancora Federica. Che, pur entusiasta mentre descrive questa realtà, appare in parte amareggiata. «Effettivamente da italiani è stato un po’ uno shock, inizialmente. Da noi, soprattutto al Sud, molti puntano ancora al posto fisso e, in ogni caso, quando vieni assunto da un’azienda entri con la prospettiva – o la speranza – di un tempo indeterminato che duri anche tutta la vita. Roberto e io, ormai, non potremmo invece più vederci così, legati fino a chissà quando alla stessa esperienza. Anzi, non potremmo più fare a meno della flessibilità che abbiamo conosciuto e sperimentato a New York, è proprio quella la più grande opportunità che ci viene offerta». E che fa chiaramente ipotizzare che non torneranno più a lavorare in Italia. «Difficilmente, nelle condizioni in cui si trova attualmente il nostro Paese, per quanto il legame resti molto forte e il desiderio c’è sempre, creandoci ancora ora, a volte, uno stato emotivo di confusione. Anzi, l’augurio è che anche in Italia il mercato del lavoro possa trasformarsi al più presto e diventare elastico. Le occasioni si moltiplicherebbero e, soprattutto, si riuscirebbero a trattenere i giovani che, come noi, hanno tanto da offrire, ma, purtroppo, sono costretti a farlo all’estero. Spesso con nostalgia e dispiacere, e privando il nostro Paese di tanti talenti e professionalità».

13

Italian Design Day in oltre 100 Paesi nel mondo

Coinvolgendo 110 sedi della rete MAECI all’estero, l’Italian Design Day porta nel mondo la qualità del design italiano attraverso mostre, incontri, presentazioni di oggetti e progetti

Giovedì 9 marzo torna in oltre 100 Paesi nel mondo l’Italian Design Day, la manifestazione nata nel 2017 per promuovere all’estero il sistema del progetto e del design italiano, con numerose iniziative che vedono protagonisti nomi di spicco del settore.

La VII edizione, dedicata al tema ‘La qualità che illumina: l’energia del design per le persone e per l’ambiente’, è promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione generale per la promozione del Sistema Paese, realizzata

grazie al contributo del ministero della Cultura – Direzione generale creatività contemporanea e si svolge in collaborazione con ADI, Fondazione ADI, ITA Italian Trade Agency, Triennale Milano, Salone del Mobile Milano e Federlegno Arredo.

Coinvolgendo 110 sedi della rete MAECI all’estero, l’Italian Design Day porta nel mondo la qualità del design italiano attraverso mostre, incontri, presentazioni di oggetti e progetti, concorsi e seminari organizzati dalla rete diplomatico-consolare, dagli Istituti italiani di cultura e dagli Uffici ICE.

In tale cornice, 98 tra i più noti e qualificati professionisti, ricercatori, imprenditori, giornalisti specializzati condividono con il pubblico le proprie esperienze e conoscenze, facendo emergere i tratti distintivi e originali che rendono il design italiano apprezzato e riconosciuto in tutti i continenti.

Tutti gli eventi si apriranno con un video introduttivo realizzato da Studio Azzurro appositamente per l’Italian Design Day 2023 e si concluderanno con un video di invito al prossimo Salone del Mobile.

14 FARNESINA | VII edizione

REPUBBLICA DOMINICANA

Il giallo del bigamo

La Prealpina torna sulla vicenda di Yeusel Feliz Moreta, della Repubblica Domenicana, la quale afferma di aver pagato per sposarsi con Alfredo De Simone ed ottenere il visto.

LaPrealpina torna sulla vicenda di Yeusel Feliz Moreta, della Repubblica Domenicana, la quale afferma di aver pagato per sposarsi con Alfredo De Simone ed ottenere il visto.

“Gli ingredienti – si legge sul sito di Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi che rilancia la notizia – ci sono tutti: un uomo, due donne, un mistero e forse anche un po’ di sesso. Anche se i due giurano che il matrimonio non è mai stato consumato. Così inevitabilmente dopo l’articolo pubblicato lo scorso dicembre sul sito

web di informazione ‘lacittadisalerno’ e la trasmissione in Rai, sul caso del presunto bigamo si è scatenata una tempesta mediatica perfetta. Alla fine, sono arrivate anche ‘Le Iene’, che l’altro giorno hanno mandato l’inviata Veronica Ruggeri all’anagrafe di Legnano”.

“L’uomo 39enne, al contrario, dice che qualcuno gli ha rubato l’ìdentità, che dalla fotocopia del passaporto ottenuta dall’ambasciata dominicana è chiaro che la sua foto è stata appiccicata su un documento che non è il suo. Anche perché sul vero passaporto in quel momento non risultano visti”.

“Moreta è sicura di aver sposato proprio De Simone e di averlo riconosciuto in tv; comunque sia andata, adesso lei è felicemente sposata con un altro. E lui potrebbe facilmente fare altrettanto, una volta ottenuta la trascrizione all’anagrafe di Salerno del certificato di divorzio già registrato all’anagrafe di Legnano” che trasferirà la registrazione del divorzio all’anagrafe di Salerno. “Cosa che a quanto pare non accade in automatico, ma solo se qualcuno ne fa richiesta. Insomma: a tenere fede alla versione di De Simone, questi non solo si sarebbe sposato, ma avrebbe anche divorziato a sua insaputa”.

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Italiani all’estero, Odoguardi (MAIE): “Bene Comites Montreal, necessario più personale nei Consolati”

Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE: “È più che mai necessario inviare nuovo personale in quelle sedi che fanno fatica a smaltire il lavoro arretrato e a portare avanti quello che si presenta giorno dopo giorno”

“Desidero rivolgere i miei migliori auguri di buon lavoro, anche a nome di tutto il MAIE, al Comites di Montreal, che nella sua ultima assemblea ha istituito cinque commissioni di lavoro, tra cui anche quelle dedicate al Turismo delle Radici, alla nuova mobilità, alla promozione della lingua e della cultura italiana. Tutti temi che certamente interessano da vicino i connazionali residenti nel Quebec, e non solo loro. Infatti, lo stesso Comites ha sottolineato l’importanza di poter offrire servizi consolari efficienti in tempi dignitosi alla comunità italiana”. Lo dichiara in una nota Vincenzo

“Quello dei servizi – prosegue – è un tema che riguarda tutti gli italiani nel mondo, ecco perché mi associo all’appello del Comites di Montreal, che poi è lo stesso che hanno lanciato altri Comites nel Nord e Centro America: penso per esempio a Santo Domingo, in Repubblica Dominicana. È più che mai necessario inviare nuovo personale in quelle sedi che fanno fatica a smaltire il lavoro arretrato e a portare avanti quello che si presenta giorno dopo giorno. Su questo Roma, ovvero governo e Farnesina, devono darci assolutamente

una mano, ascoltando le richieste degli italiani nel mondo e dei loro rappresentanti nelle istituzioni”.

“Anche se viviamo all’estero –sottolinea Odoguardi – siamo cittadini italiani a tutti gli effetti e meritiamo la giusta attenzione da parte dell’Italia: non dimentichiamoci mai che oltre confine ci sono più di sei milioni di italiani (parliamo solo di quelli regolarmente iscritti all’AIRE) e anche a loro le istituzioni italiane devono dare risposte concrete”, conclude il vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.

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Odoguardi, vicepresidente MAIE.
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