Cooperativa Migros Ticino
G.A.A. 6592 Sant’Antonino
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXIX 17 maggio 2016
Azione 20 ping -79 M shop ne 49-58 / 71 i alle pag
Società e Territorio L’ordine rende felici, lo spiega Marie Kondo nelle sue 96 lezioni
Politica e Economia L’analista indiano Parag Khanna ipotizza un mondo governato dalle città e non dagli Stati
Ambiente e Benessere Un simpatico uccello notturno a cui le tradizioni popolari hanno attribuito una reputazione del tutto immeritata: parliamo della civetta
Cultura e Spettacoli In mostra a Palazzo Reali di Lugano il giardino enciclopedico di Schulthess
pagina 16
pagina 3
pagina 25
Un terreno di battaglia senza confini
Surrealismo effimero nel deserto del Nevada
di Peter Schiesser
di Simone Greco
pagina 39
pagine 14-15
Keystone
Si legge nelle cronache che il 2 maggio a Berna, alla presentazione del rapporto annuale dei servizi di informazione in cui si cita quale pericolo più acuto lo spionaggio cibernetico (o cyberspionaggio), a nessun giornalista è venuto in mente di chiedere al capo del Dipartimento della difesa Guy Parmelin e al capo dello spionaggio elvetico Markus Seiler se un altro Stato avesse recentemente lanciato degli attacchi contro la Svizzera. Un segno tangibile del fatto che questo genere di spionaggio, industriale o di Stato, che facilmente può sconfinare in un atto di guerra cibernetica, sembri riguardare ancora solo gli altri. Invece, due giorni dopo il «Tages Anzeiger» ha rivelato che la Ruag, conglomerato aerospaziale e di armamento di proprietà della Confederazione, ha subito un grave hackeraggio, scoperto solo nel gennaio di quest’anno grazie alle indicazioni dei servizi segreti di un Paese europeo. Come si è poi saputo in seguito, l’attacco risale alla fine del 2014, chi si è infiltrato nei sistemi informatici della Ruag ha quindi avuto tutto il tempo per rubare quanti più dati possibili. Quanti e quali siano i danni, se attraverso la Ruag le cyberspie siano entrate in possesso anche di informazioni concernenti il Dipartimento della difesa, viste le interfacce esistenti, è per ora oggetto di speculazioni, la materia resta top secret, in attesa dei risultati dell’inchiesta aperta dal Consiglio federale il 25 gennaio. Secondo varie fonti, compreso il presidente della Delegazione della commissione della gestione del Parlamento Alex Kuprecht, l’attacco è partito da un edificio a Mosca che viene attribuito al governo russo e il software utilizzato per forzare i sistemi informatici della Ruag presenta molte analogie con precedenti casi di spionaggio cibernetico di cui è stato vittima il Dipartimento federale degli affari esteri negli ultimi 9 anni. Allarmato dal caso Ruag, il Governo ha varato il 23 marzo quattordici misure per evitare simili pericoli in futuro. Ma è davvero possibile evitarli? È un’amara ironia che proprio la Ruag si vantasse dei propri servizi di protezione cibernetica. Questo significa che nel virtuale spazio cibernetico c’è sempre un hacker più geniale di un altro. La sicurezza assoluta non esiste, ogni sistema può essere violato. E viene violato: in questi ultimi cinque anni, atti di pirateria cibernetica sono costati miliardi a grandi aziende internazionali e hanno creato danni e scompiglio anche in enti statali. Le grandi potenze stanno da tempo saggiando i sistemi degli avversari a colpi di hackeraggio, o passano ad atti veri e propri di guerra cibernetica, come fecero gli Stati Uniti nel 2010 quando infettarono i sistemi informatici dei siti di ricerca nucleare iraniani mandando in tilt centinaia di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, che sarebbe potuto servire per creare bombe atomiche. E recentemente si è giunti alla prima vera dichiarazione di guerra cibernetica, degli Stati Uniti contro lo Stato islamico (Isis), come riferito dal «New York Times» a fine aprile 2016. Se pirateria, spionaggio, guerra nello spazio cibernetico sono i pericoli più acuti per la nostra sicurezza, statale, aziendale, personale, e non possiamo sfuggirvi, saremo in grado di affrontarli se dovessero dilagare?
Invito ai soci per la votazione 2016 Cooperativa. Questi documenti sono pure a disposizione dei soci presso la nostra sede di Sant’Antonino. La scheda di voto sarà inviata per posta a tutti gli aventi diritto di voto, in base al registro dei soci, al più tardi dieci giorni prima della scadenza della votazione. Eventuali relativa all’esercizio 2015 della Cooperativa Migros Ticino, con reclami concernenti schede di voto non ricevute o inesatte l’invito a rispondere alla seguente domanda: sono da indirizzare all’Ufficio elettorale di Migros Ticino, Approva i conti dell’esercizio 2015, dà scarico al Consiglio 6592 Sant’Antonino, al più presto sei giorni lavorativi e al più di amministrazione e accetta la proposta per l’impiego tardi tre giorni lavorativi prima dello scrutinio. del risultato di bilancio? La votazione si svolge secondo le disposizioni dello Statuto La scheda di voto riporta una seconda domanda, nella e del Regolamento per votazioni, elezioni e iniziative. Questi forma di sondaggio, sulle abitudini d’acquisto e le documenti, unitamente al rapporto annuo, possono essere motivazioni che portano a fare o meno la spesa consultati presso le nostre filiali, presentando la quota di all’estero. partecipazione o la tessera di socio. A questo numero di Azione è allegato il rapporto annuo 2015, Secondo l’art. 30 dello Statuto, il Consiglio di che comprende i conti, il rapporto dell’Ufficio di revisione, la amministrazione ha nominato un Ufficio elettorale che proposta del Consiglio di amministrazione per l’utilizzo sorveglia lo svolgimento della votazione e che si compone dell’utile di bilancio, così come il rapporto delle attività della delle seguenti persone:
Gentile cooperatrice, egregio cooperatore, riceve in questi giorni il materiale di voto per la
votazione generale 2016
Avv. Filippo Gianoni (presidente), Alfredo Kägi (vicepresidente), Roberto Bozzini, Myrto Fedeli e Giovanni Jegen (membri). Vogliate compilare al più presto la scheda di voto e depositarla nelle apposite urne esposte nei nostri punti vendita. Così facendo ci aiutate a risparmiare spese postali permettendoci di offrirvi una tavoletta di cioccolato. Le urne sono a disposizione durante il normale periodo di apertura delle nostre sedi. Ultimo termine per la spedizione o consegna della scheda (giorno di votazione): SABATO 4 GIUGNO 2016. Con la vostra partecipazione non solo fate uso del vostro diritto, ma esprimete anche l’apprezzamento per l’impegno dei collaboratori di Migros Ticino. Vi ringraziamo in anticipo. Sant’Antonino, 17 maggio 2016 Cooperativa Migros Ticino Il Consiglio di amministrazione