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BURTON

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RINGRAZIAMENTI

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L’impatto devastante che è in grado di offrire la musica di Wilson e i lavori di Huge, Cope e di tutto il suo team sono tutto materiale che darà vita a Last Day of June dove, tra l’altro, come tema principale non faremo altro che discutere al riguardo di affrontare la morte tramite l’amore, più approfonditamente, nel paragrafo 2.3.

1.3. IL TEAM OVOSONICO E LA PERENNE

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ISPIRAZIONE A TIM BURTON

Il team Ovosonico, sin dalla sua nascita, ha pubblicato due videogame; uno, il secondo, è il soggetto principale della tesi, mentre l’altro, pubblicato nel 2014 per PlayStation Vita (e anche per questo più di nicchia visto il non successo della console), Murasaki Baby10 .

Figura 4 - Murasaki Baby, il primo gioco firmato Ovosonico

10 Piccola curiosità: durante lo sviluppo gli Ovosonico hanno dichiaro che movimenti e disegni dei personaggi, lo sfondo e gli oggetti sono stati realizzati a mano e dunque si sono affidati in una minima parte alla computer grafica per il restante.

Nel 2012 Ovosonico nasce dal rientro di Guarini dal Giappone11, dopo aver diretto due giochi, uno per Ubisoft – Naruto: Rise of a Ninja ed uno per Grasshopper Manufacture – Shadows of the Damned – e si mette subito al lavoro riunendosi con l’amico e collega Gianni Ricciardi e fondando l’azienda sul Lago del Varese. Grazie alle sue conoscenze nipponiche, Guarini ottiene con Ricciardi un contratto con Sony Computer Entertainment Europe (da qui il velato annuncio dell’esclusività di essere un prodotto solo per PlayStation) per sviluppare una nuova proprietà intellettuale, che appunto diverrà Murasaki Baby.

Il videogame si presenta come un rompicapo psicologico realizzato in 2D, la cui direzione artistica dimostra una certa continuità con quel che poi sarà Last Day of June. Infatti, fin da subito, è accostabile lo sfondo del gioco (che è interamente giocabile in quella che è una dimensione onirica) allo stile dello scrittore Edward Gorey12, ben noto per le sue illustrazioni in stile macabro. Ha scritto oltre cento libri, ma, fra tutti è doveroso segnalare “The Gashlycrumb Tinies” che è un abbecedario scritto in rima baciata dove si narra di ventisei bambini (ognuno per ogni lettera dell’alfabeto) e delle loro morti premature, accompagnate dalle tipiche e caratteristiche illustrazioni dell’autore, in bianco e nero. L’umorismo applicato nelle sue raccolte, infatti, sta nel raccontare i modi bizzarri in cui questi bambini muoiono prematuramente; in pratica qualcosa di simile a quello che nel contemporaneo definiamo black humor. L’accoglienza fu anche discreta e vista come una vera e propria ribellione sarcastica all’idilliaca ed istruttiva infanzia che, non sempre, corrisponde alla realtà. Sulla falsa riga di questo, anche Murasaki Baby parla di morte e di desideri, sicché il gioco, come precedentemente accennato, si svolge interamente nella testa di Baby, una bambina con il volto sottosopra rimasta intrappolata nei meandri più oscuri della sua mente, con l’obbiettivo unico di ritrovare la sua mamma. Proprio come nel racconto di Gorey, nel corso dei quattro livelli del gioco, troveremo diversi bambini, tra cui ne

11 Una seconda curiosità: Guarini torna in Italia per spavento in seguito al terribile terremoto del Tōhoku che nel 2011, e ancora oggi, ha registrato il sisma di magnitudo più alto del Giappone, 8,9-9,0 secondo l’USGS e il quarto più forte a livello mondiale. 12 Nel 1996 Steve Heller farà un resoconto delle sue opere in un libro e ricordato ad aprile 2020 in un’intervista al New York Times da Tina Kelley. Link in sitografia.

ricordiamo tre la cui morte o “semplice” follia è decisamente enfatizzata come Bunny Boy, un bambino che è stato mangiato da un coniglio appassionato di televisione, Tentacle Boy un bambino sociopatico che indossa come mascherina dei tentacoli e vive in un suo personale mondo immaginario e Perm Girl, una ragazzina con dei capelli ricci che la intrappoleranno. Tutti questi bambini e molti altri saranno aiutati da Baby e noi videogiocatori, uno ad uno, nella necessità di proseguire nei livelli e riuscire nell’intento di portare a termine questo viaggio.

Il giocatore arriverà ad un’ultima dimensione onirica, sempre accompagnando Baby, dove l’obbiettivo sarà quello di trovare la porta per rientrare nella sua stanzetta ma verrà sorpresa da bizzarre creature, simili a lei; alla fine una porta nell’oscurità si aprirà, ma Baby si fermerà e resterà a fissare il giocatore, che fino a quel punto l’ha accompagnata, sorridendo. Nelle seguenti due figure, ma anche nella Figura 4 - Murasaki Baby, il primo gioco firmato Ovosonico è facile notare che, nella già citata direzione artistica, oltre che Gorey, come fonte d’ispirazione e messa in atto, ritroviamo anche le tipiche inquadrature cinematografiche di Burton, e, per chi è più esperto, avrà notato un’affinità di questo macabro e di questo cupo, con le opere del surrealista Salvator Dalì.

Figura 5 - Murasaki Baby, il macabro delle scene di gioco

Figura 6 - Elementi surreali all'interno del gioco Murasaki Baby

Successivamente al 2017 ed il rilascio di Last Day of June, da cui ne verrà fuori un bel successo, Ovosonico dichiarerà di essere al lavoro di una nuova IP13, ad oggi però non sappiamo altro. Di certo è che, non troveremo più il nome Ovosonico ad accompagnare l’avvio delle prossime avventure, in quanto, quest’ultimo è stato acquisto al 100% da Digital Bros S.p.A. cambiando il nome dell’azienda in AvantGarden S.r.l. ad aprile del 2020.

Guarini manterrà comunque la proprietà del marchio Ovosonico, ma, si distaccherà dallo studio AvantGarden per avviare la sua concept house, nominata Guarini Design.

13 A confermarlo fu il team Ovosonico stesso, con un post sulla pagina ufficiale su Facebook in data 3 luglio 2018.

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