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Anno II - n.110 - Martedì 8 giugno 2010

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Ora di punta dI

SteFANo CLerICI

Pensando alla Merkel

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nche la cancelliera Angela Merkel ha varato la sua manovra lacrime e sangue. Una finanziaria da circa 80 miliardi di euro fino al 2014. E anche in Germania - come prevedibile e comprensibile - si sono levate fortissime grida di protesta da parte del maggior partito di opposizione (la Spd) e dei lavoratori che si sentono colpiti più degli altri. Dell'intero pacchetto anticrisi deciso dal governo tedesco, tre cose ci hanno colpito, specie pensando ai problemi di casa nostra. rimo: una tassa ambientale sul trasporto aereo del valore di un miliardo di euro l'anno. Bene: i "nostri eroi" che, in nome di un discutibilissimo spirito patriottico, hanno scaricato sul groppone dei cittadini i costi dell'operazione Alitalia, avranno il coraggio di fare altrettanto? O al danno dovremo aggiungere la beffa? econdo: una tassa sull'eventuale prolungamento degli impianti nucleari. Bene: noi che, per fortuna, non abbiamo ancora cominciato la costruzione di nuove centrali, che faremo? Non sarà il caso di ripensarci? erzo: non sarà più ricostruito il Castello del Kaiser, sull'area nel centro di Berlino in cui sorgeva il "Palast der Republik" costruito nel 1976 da Erich Honecker. Ci volevano 400 milioni. Troppi. Bene: noi che faremo con il faraonico ponte sullo Stretto di Messina? Vogliamo ancora buttare i soldi a mare? Speriamo di no. E sia chiaro: se ci saranno penali da pagare non mettete le mani nelle nostre tasche. Per davvero, stavolta.

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quotidiano

Pandemia. Nascono sospetti sull’allarme per l’H1N1

Il “virus” Sanità Ora si è scoperto che “esperti” della “influenza suina” figuravano a libro paga di alcune multinazionali del farmaco dI

MoISè AStA

Così, è scoppiato il bubbone della sanità, nell’ambito del quale l’Italia – con i suoi scandali, le sue controversie e devianze, le sue diatribe tra governo ed enti periferici “spendaccioni” – c’è fino al collo anche se, ora ,visto che il pesce puzza sempre dalla testa, le sue colpe sembrano un tantino attenuate. Alcuni esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità, che avevano contribuito a definire le “linee guida” Oms sulle pandemie mentre figuravano nei libri-paga della Roche (cui si deve il“Tamiflu”) e della Glaxo (che produce il”Relenza”), avrebbero dato una grossa mano nel “gonfiare” il fenomeno dell’H1N1 (volgarmente detto “influenza

suina”) e nella collocazione sproporzionata dei vaccini anti-virus influenzali, allegramente smerciati e rimasti copiosamente inutilizzati, perché sono stati per davvero pochi quelli che ne hanno accettato la somministrazione. Per una pandemia “di secondo grado”, ossia molto debole (quasi una comune influenza) e assai circoscritta (in Italia si sono registrati solo 320 dei 17181 casi individuati in Europa) sono stati scialacquati migliaia e migliaia di euri (pagati dal governo e, quindi, dalla gente chiamata a continui sacrifici a tutela della salute, anche quando un male è inesistente).E lo scandalo sta proprio qua: siamo governati dagli interessi delle multinazionali, così solerti e tempestive nel corrompere uomini pubblici e istituzioni.

Lieto fine per il bimbo L’Ue: dal 2012 donne a 65 anni rapito in ospdale da un’inferniera in pensione

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L'Italia dovrà alzare da 60 a 65 anni l'età pensionabile delle dipendenti pubbliche al massimo entro il primo gennaio del 2012. Questo l'ultimo avvertimento della Commissione Ue: niente proroghe.

Finito l’incubo per la sorte del piccolo Luca Cioffi, il neonato rapito in ospedale ieri a Nocera Inferiore (Salerno). Arresta un'infermiera del Cardarelli di Napoli, Annarita Bonocore, 42 anni, con problemi psicologici. Se l’era portato a casa. PAG. 4


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VentiquattrOre

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CrISI

Potenza

BoLogna

I pm: la Claps Iva comunitaria uccisa in due Scoperta frode momenti diversi da 55 milioni

La popolazione italiana è a quota 60 milioni

“L'Europa così non regge: finora ci siamo illusi. Senza l'integrazione economica e fiscale, il rischio per il continente è una crisi profonda e strutturale, con la Germania che diventa sempre più centrale". L'avvertimento a proposito del pericolo che starebbe correndo il Vecchio Continente è stato lanciato da Emma Marcegaglia, intervenuta all'assemblea di Federchimica a Milano.

Elisa Claps fu aggredita e uccisa, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza in due momenti diversi, ma in rapida successione fra loro. Gli investigatori ritengono che l'omicida possa essere Danilo Restivo. L'uomo ha già ricevuto la notifica di un mandato di arresto europeo per il delitto. L'assassino prima tentò la violenza sessuale ma, al rifiuto della ragazza, la colpì avendola davanti e poi mentre si accasciava.

La Guardia di Finanza ha scoperto una frode nel settore dell'Iva comunitaria che, perpetrata da una società bolognese di commercio all'ingrosso di computer e cellulari, ha sottratto all'erario tra il 2005 e il 2006 oltre 55 milioni di euro. L'indagine si è conclusa con il rinvio a giudizio di quattro responsabili della società per evasione di imposte e falsità ideologica in atto pubblico. Il processo si svolgerà a fine anno.

La popolazione residente in Italia ha raggiunto quota 60.340.328 persone: l'incremento di 295.260 unità (+0,5%) rispetto alla fine del 2008 è dovuto, secondo l'Istat, alle migrazioni dall'estero, dato che il saldo naturale (differenza tra nati e morti) risulta positivo soltanto nelle regioni del Sud. La quota di stranieri sulla popolazione totale è pari al 7%, in crescita rispetto al 2008 . Insomma, l’Italia è ancora come l’America.

La Marcegaglia “L’Europa così non può reggere”

IStat

Investito da un treno mentre cercava di recuperare l’animale La Foto

travolto per salvare il cane

Scontro Abete-Calderoli

La tragedia sulla linea Portogruaro-Treviso Tragica fatalità lungo la linea ferroviaria Portogruaro-Treviso. Un uomo è stato travolto da un treno mentre cercava di recuperare il cagnolino che gli era sfuggito. Ferita anche la figlia di sette mesi che portava nel marsupio. La vittima è un enologo di 38 anni, Enrico Zoccolan, di Pradipozzo (Venezia). La piccola, protetta in qualche modo proprio dal corpo del padre, è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Treviso. Il terribile accaduto è avvenuto proprio a poche decine di metri dalla casa di Zoccolan, nei pressi della linea ferroviaria Portogruaro-Treviso.

Secondo il resoconto di alcuni testimoni, il cane sarebbe sfuggito improvvisamente al padrone che nel tentativo di riprenderlo si è avventurato sui binari senza rendersi conto dell'arrivo di un convoglio. A nulla è valso il tentativo del macchinista del treno di compiere una estrema frenata. La piccola, dopo un delicato intervento chirurgico, è sotto stretta sorveglianza da parte del personale dell'ospedale di Treviso. Resta il dolore della sciagura ma anche un tragico esempio di cosa possa significare l’amore per il proprio cane.

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quotidiano

Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

“e' un dibattito più politico che di sportivo”. e' il commento del presidente della Figc giancarlo abete dopo la polemica innescata da Calderoli. 'eventuali premi,spiega abete derivano dalla risorse ricavate dalla Fifa”.

L’OnOmasticO

Armando originario dell'isola di Schouwen nello zeeland (olanda), armando nacque verso la metà del sec. XV. entrato nelI'ordine francescano, attese per lunghi decenni all'insegnamento della Sacra Scrittura.

accadde Oggi Attori e comunisti L’8 giugno 1949 celebrità del calibro di Helen Keller, Dorothy Parker, Danny Kaye, Fredric March, John garfield, Paul Muni e edward g. robinson vengono nominate in un rapporto dell'FBI come membri del partito comunista.


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VentiquattrOre

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auStraLIa

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IngHILterra

Attaccato, giovane surfista prende a pugni uno squalo per difendersi

Pub di Westminster rifiuta la prenotazione di un gruppo omosex

Attaccato da uno squalo bianco mentre faceva surf ad Albany, in Australia, ha reagito prendendo a pugni l'animale: Michael Bedford si è salvato pur riportando una profonda ferita a una gamba. Al termine della lotta l'uomo è riuscito a riavvicinarsi alla spiaggia, dove gli amici atterriti l'hanno soccorso usando le cime da vela come lacci emostatici per fermare l'emorragia. La battaglia in acqua si è svolta sulle coste orientali dell'Australia: il killer dei mari si è avvicinato velocemente al surfista e lo ha azzannato. Ma l'uomo, invece di lasciarsi Un giovane ha preso a pugni uno squalo che lo sopraffare dal terrore, ha reagito: aveva attaccato mentre faceva surf.

Un pub di Westminster, nel centro di Londra, è stato denunciato alla polizia per aver rifiutato una prenotazione di un gruppo di gay. A sporgere la denuncia la Società Lesbiche Gay Bisessuali del partito laburista. La comitiva aveva prenotato una sala al Greencoat Boy. Ma, una volta sul posto, il gestore del locale si sarebbe rifiutato di servire quei clienti e avrebbe detto che se avesse saputo che erano gay, avrebbe rifiutato la prenotazione. La proprietà del locale, la Punch Taverns, che gestisce una catena di pub, ha aperto un'indagine interna. Un portavoce della società ha negato il fatto.

InDoneSIa

teHeran

La Mezzaluna iraniana Dodici ragazzini morti invierà due navi a Gaza travolti da un ponte sospeso La Mezzaluna Rossa iraniana invierà due battelli di aiuti umanitari a Gaza “alla fine della settimana". Lo ha reso noto un responsabile dell'organizzazione, citato dall'agenzia Irna. “Uno dei battelli trasporterà i doni della popolazione iraniana, alimentari e medicinali di prima necessità, l'altro dei volontari umanitari della Mezzaluna Rossa" ha detto il direttore internazionale della Mezzaluna Rossa iraniana, Abdolrauf Adibzadeh. L'ente iraniano ha chiesto la disponibilità di volontari che vogliano imbarcarsi e accompagnare il materiale. La decisione, ha spiegato Adibzadeh, è stata presa dopo una riunione con funzionari del ministero degli Esteri iraniano. “Una nave porterà donazioni fatte dalla gente e l'altra operatori di soccorso. Le navi saranno mandate a Gaza entro la fine di questa settimana". “I volontari che vogliono andare a Gaza e aiutare il popolo oppresso della Palestina occupata possono registrarsi sul sito della Mezzaluna rossa", ha detto il direttore dell'organizzazione. Secondo Israele l'Iran non è davvero pronto a inviare navi verso la Striscia di Gaza; il governo del Paese ebraico giudica comunque grave, alla stregua di una “provocazione", l'annuncio rimbalzato al riguardo da Teheran. A sostenerlo è il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor.

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'accordo con Krasic è stato raggiunto, e ora resta da trovare quello col Cska. La Juve, però, deve difendersi dall'interesse di altri club che hanno puntato il talentuoso esterno della nazionale serba. Tra queste, ci sono Fenerbahce, Manchester United, Arsenal e l'Inter. «C'è un interesse da parte di Manchester United e Arsenal -ha spiegato Joksimovic alla stampa russama, al momento, non c'è stata alcuna offerta concreta. Ad oggi,

Dodici ragazzini indonesiani sono morti, travolti da un ponte sospeso crollato all'improvviso e finiti nelle acque del fiume sottostante, mentre stavano assistendo a un rito tradizionale per propiziare la buona sorta. Il tragico incidente è accaduto domenica in un villaggio della provincia di Aceh, nell'isola indonesiana di Sumatra, dove si stava svolgendo la cerimonia. I piccoli sono morti annegati nel fiume. “C'erano 37 bambini sospesi sul ponte di funi e quando è crollato sono caduti nel fiume", ha raccontato un responsabile locale, Ibnu Hasyim. Venticinque ragazzini sono stati recuperati dalle acque con lievi ferite e salvati, ma altri dodici, tutti molto piccoli, minori di dodici anni, sono stati travolti, portati via dalle forti correnti.

aLtro SPort

Calcio, a Krasic piace la Juve le uniche offerte sono arrivate da Fenerbahce e Juventus. I turchi sono particolarmente interessati a Milos, e offrono quasi il doppio rispetto agli altri. Ma Krasic non è particolarmente entusiasta all'idea di giocare in Turchia. Sicuramente è più allettato dall'ipotesi Juventus. Prima di tutto

perché per la prossima stagione la Juve vuole creare una grande squadra, e poi perché il club bianconero è stato il più deciso e ha sottoposto già una proposta di contratto a Milos». «La proposta dei bianconeri piace al giocatore ha aggiunto- quindi ora tocca a Juve e Cska trovare l'accordo.

Non credo che i russi vogliano bloccare la trattativa. Sanno che Krasic ha dato tanto al Cska e che ora è arrivato il momento di andarsene». L'agente spiega poi che Krasic vorrebbe conoscere il suo futuro prima della Coppa del Mondo: «Lui vorrebbe firmare il contratto prima dei Mondiali. Può darsi che l'accordo possa essere firmato in Sudafrica in questi giorni». «Ma può darsi che tutto venga posticipato a dopo la Coppa».


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il FattO

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Ospedale di Nocera Era nato da appena 3 ore

Ore di angoscia poi ritrovato il bimbo rapito

due foto del bimbo e sotto il padre

Un’infermiera, madre di due figli, con problemi psicologici porta via un neonato, che è stato ritrovato a casa sua in serata dI ArCANGeLo ArAGoNeSe

La vicenda ha tenuto l’Italia sospesa per molte ore. Un neonato di 4 ore è stato rapito ieri nell’ospedale di Nocera (Salerno). E poco dopo la mezzanotte l’Italia ha ripreso a respirare quando il padre ha urlato: "Me l'hanno ritrovato, sta bene e me lo stanno riportando in ospedale". La donna, di cui poco prima era stato diffuso un identikit, è stata arrestata. Secondo una prima ricostruzione dei fatti attorno alle tredici e trenta e le quattordici una donna entra nell'ospedale Umberto primo di Nocera 1 Inferiore con un solo obiettivo: prendere con sè il neonato. Il rapimento riesce anche perché la donna è vestita da infermiera e i suoi gesti passano del tutto inosservati. Il bimbo rapito si chiama Luca Cioffi, il nome gli è stato dato poco prima di essere rapito. La madre del piccolo si chiama Annalisa Fortunato, il padre, maresciallo dell'Esercito, è appena tornato dal Libano, proprio per la nascita del suo bambino. Subito viene diffuso in tutto il

territorio nazionale e a tutte le forze dell'ordine un identikit della rapitrice del piccolo Luca Cioffi. Si tratta di una donna giovane di carnagione scura, capelli ondulati e lunghi, corporatura esile, altezza di circa 1,60, nazionalità italiana perché ha scambiato parole con la mamma e con la nonna del bambino e ha dimostrato di conoscere bene la lingua. La donna, molto sicura di sé, entra nella cameretta di Annalisa Fortunato, e agisce con estrema tranquillità, scambia anche qualche parola con la sorella della neomamma mostrandosi affabile e socievole. Poi prende il neonato dalla culla va via spiegando di doverlo portare in pediatria. Dopo un'ora e mezzo circa, intorno alle 15.30, Annalisa Fortunato, impiegata come ragioniera, si insospettisce per la prolungata assenza del figlioletto e chiede spiegazioni agli altri infermieri: emerge la drammatica realtà. Subito viene avvertita la polizia, gli agenti del commissariato di Nocera Inferiore avviano le indagini e approntano un iden-

tikit della ladra di bambini. Poi la svolta. Il piccolo Luca viene infatti ritrovato in casa di un'infermiera a Nocera Inferiore, una donna che presta servizio all'ospedale Cardarelli di Napoli. È lei la rapitrice e viene arrestata. Le forze dell'ordine avevano controllato due abitazioni vicine all'ospedale dopo la diffusione dell'identikit della donna. Si chiama

Annarita Bonocore, ha 42 anni. Gli uomini della squadra mobile di Salerno e dello Sco hanno fatto irruzione nel suo appartamento, al settimo piano di un edificio, e hanno salvato il bambino. La donna, che avrebbe problemi psicologici, ha due figli: una ragazza di 19 anni e un maschio di 11. Ieri aveva preso un giorno di ferie.


argOmenti

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alcune considerazioni utili sulla relazione del governatore

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a relazione annuale del governatore della Banca d’Italia è solitamente il documento economico pubblico più cauto, i cui argomenti sono scelti e misurati quasi con il bilancino di precisione usato per pesare oro e pietre preziose. Il tentativo di molti di ricondurlo dentro il minimo comun denominatore studiato per definire il sostegno alla recente manovra di tagli di bilancio è un po’ provinciale e comunque limitativo. Piuttosto bisognerebbe condividere la preoccupazione del governatore per la diffusa corruzione, per l’illegalità non solo fiscale e per la mancata riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. nostro avviso, però, il discordo di Mario Draghi contiene alcune importanti criticità che necessiterebbero di un maggior approfondimento. Salta subito all’occhio il fatto che ha ripetuto più volte che “le banche centrali hanno fornito liquidità in misura senza precedenti” sia nel caso della Lehman Brothers che in quello più recente dell’euro. “Le misure eccezionali di espansione della liquidità hanno evitato una crisi sistemica”, ha ricordato. Ma proprio questa liquidità è andata tra l’altro a coprire “disavanzi e debiti pubblici che sono aumentati vistosamente”. Per l’area dell’euro, “l’imponente creazione di debito pubblico, in una fase in cui arrivano a scadenza sui mercati quantità straordinarie di obbligazioni bancarie, ha improvvisamente accresciuto il premio di rischio su alcuni debitori sovrani”, ha spiegato Draghi, mettendo in luce questa grande e seria preoccupazione che assilla tutti i responsabili delle istituzioni di governance e di controllo dell’economia e della finanza. I titoli di debito pubblico dei paesi dell’euro, che arriveranno a scadenza nel 2010, saranno di 540 miliardi di euro, a cui si vanno ad aggiungere nuovi titoli di debito per un totale di quasi 930 miliardi di nuove emissioni. Nel 2010 l’Italia dovrà rimborsare titoli per 250 miliardi. Poi 192 nel 2011 e 168 nel 2012.

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Draghi tra crisi del debito e mancanza di crediti dI

MArIo LettIerI*

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PAoLo rAIMoNdI**

Urgente rendere operativo un fondo speciale della Cassa Depositi e Prestiti per progetti a lungo termine Rimborsare, come noto, significa semplicemente emettere dei nuovi titoli per rimpiazzare quelli vecchi. Il problema è trovare acquirenti disposti a comprarli ad un tasso di interesse equo e non punitivo. ltre al problema dei crescenti debiti sovrani, sta emergendo una forte competizione tra le banche europee e quelle americane per accaparrarsi i compratori istituzionali di bond. Secondo alcune stime, circa il 40% dei 2.000 miliardi di dollari dei grandi fondi americani è costituito da titoli di 16 grandi banche europee. Anche Draghi ha detto che “con l’insorgere della crisi greca, le forti tensioni di liquidità sul mercato interbancario sono tornate e l’operatività è concentrata sul brevissimo termine”. Attualmente gli investitori americani forniscono circa 500 miliardi di dollari in crediti a breve termine per le operazioni delle banche europee. l vento sta cambiano e alcuni fondi americani stanno cominciando a ritirare i loro finanziamenti dall’Europa. Non si tratta solo di giochi di geopolitica finanziaria, ma sono decisioni dipendenti dall’aggravamento della situazione debitoria

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negli USA. Un esempio per tutti è dato dalla recente richiesta del gigante assicurativo immobiliare americano di interesse nazionale, Fannie Mae, di nuovi aiuti di emergenza per 8,4 miliardi di dollari. Fannie Mae, che era stato salvato dal fallimento nel 2008 con fondi pubblici, ha in portafoglio 3.000 miliardi in ipoteche immobiliari il cui valore si sta deteriorando. Ha fatto registrare 11,5 miliardi di perdite soltanto nel primo trimestre 2010. Il totale delle sue perdite accumulato dall’esplosione dei subprime è di 145 miliardi. Quasi la metà del Pil della Grecia, per intenderci. Anche se con tono pacato, Draghi ha ammonito che “le banche devono essere preparate ad affrontare periodi anche prolungati e ricorrenti di anomalie sui mercati”. Dopo le recenti esperienze, sarebbe irresponsabile lasciare al mercato il magico compito di rispondere a questa emergenza. Diventano perciò di estrema urgenza gli accordi tra gli stati e i governi del G 20 per approntare una nuova governance e nuove regole sulla finanza di cui lo stesso Draghi si è fatto portavoce come presidente del Financial Stability Board.

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ffrontando poi, relativamente al nostro paese, il nodo centrale del rapporto tra ripresa economica e accesso al credito e solvibilità delle piccole e medie imprese, il governatore ha riportato che il “credito alle imprese era sceso del 3,7% a dicembre 2009 rispetto a settembre, in ragione d’anno”. Percentualmente, la flessione maggiore si è registrata di più per le industrie del Nord rispetto al già risicato accesso al credito del Mezzogiorno. Segnali di miglioramento sono stati spazzati via dalla crisi dell’euro. ome si evince dalla relazione della Banca d’Italia, “la recessione peggiora la liquidità dei prestiti bancari e nel 2009 le perdite su crediti dei cinque maggior gruppi bancari italiani hanno assorbito quasi il 70% del risultato di gestione”. Nonostante il recente pacchetto di aiuti finanziari UE, la BCE stima, ottimisticamente, che le banche europee dovranno affrontare svalutazioni per sofferenze creditizie pari a 187 miliardi di euro da oggi a fine 2011. Nello stesso periodo le stesse banche europee entreranno in competizione nei e con i paesi dell’UE perché “vedranno addensarsi scadenze di obbligazioni bancarie per importi significativi”. n questa corsa dei governi e delle banche al finanziamento dei propri titoli, le PMI, il solo motore produttivo della ripresa insieme al lavoro, rischiano di trovare chiusi i rubinetti del credito. Sarebbe ingenuo affidarsi soltanto a una ritrovata buona volontà delle banche. Riteniamo urgente che il governo renda operativo il progetto della Cassa Depositi e Prestiti di creare un fondo speciale per il finanziamento di progetti a lungo termine e tecnologicamente avanzati delle piccola e media industria italiana. Le PMI sono l’unico cammello che lavora. Può resistere a lungo alla siccità, ma anche lui senza acqua muore!

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*Sottosegretario all'Economia nel governo Prodi ** Economista


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la tribuna

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E se, per i sacrifici, provassimo con i Bot? dI

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migLiOre deL giOrnO

ULderICo NIStICò

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pero nessuno ignori la tritissima barzelletta delle fanciulle che, in pericolo di venire violate dai barbari, si sacrificano gridando “Fate di noi quello che volete, ma risparmiate la nonna”; e la nonna, con apprezzabile senso dell’equanimità e della giustizia, si leva e dichiara che quando è guerra, è guerra per tutti. Per chi la ignorava, ve l’ho riassunta. Solo che qui è il contrario, e alla guerra non ci vuole andare nessuno; anzi, proclamando la legittimità e moralità dei sacrifici, dimostrano tutti come sia giusto e legittimo che li facciano gli altri! Qui ci sarebbe un’altra e più turpe battutaccia. Però, nonché politicamente scorrettissima, ve la risparmio. osso capire, infatti, che un operaio sottopagato, e, via, anche un professore si lamentino se gli tolgono il 5, il 10% del già magro peculio. E che pianga persino un giovane giudice di prima nomina, o uditore, se davvero il suo stipendio è di 2.000 euro, comunque ben più alto del mio. Ma che magistrati a 150.000 euro l’anno minaccino lo sciopero come i braccianti, beh, avessero anche centocinquantamila ragioni, lasciatemi dire che indigna e fa ridere assieme. E se mascherano di nobili motivi quali niente di meno che difesa dell’indipendenza della magistratura (Montesquieu, dove sei?), allora la toppa è peggio del buco. Lo stesso, s’intende, per tutti quelli che, a buon diritto, percepiscono salari di tale ciclopica levatura. ui bisogna stringere la cinghia tutti, e, speriamo, in proporzione. Come fare? Io un’idea ce l’avrei. Ve la dico? Lo Stato paga a tutti il 10% degli emolumenti (a qualsiasi titolo: niente trucchi) non in denaro, ma in Buoni del tesoro: a me, circa 170 euro di BOT al mese; a quello dei 150.000 l’anno, ovvero circa 13.000 al mese, 1.300 mensili in BOT. E i BOT possano servire a pagare tasse e imposte. Che ne dite? n corollario: se lo Stato paga in BOT, cioè in moneta sua, non deve prendere soldi dalla Banca d’Italia e pagare interessi e signoraggio. Un bel risparmio, no? Volete vedere che finanzieri e professori di economia non saranno d’accordo? E grazie, ci perdono un bel po’ di soldi. Beh, peggio per loro.

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Pedofilia Lettera aperta a monsignor Crociata Lettera aperta a Sua Eminenza Monsignor Crociata Sono Alberto Senatore, classe 1964, operaio, residente a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, portavoce de “ il pic-

colo Davide “ , Comitato Popolare Antipedofilia. Le scrivo dopo aver letto i dati sulla pedofilia clericale da Lei presentati in occasione della 61ma assemblea generale dei vescovi italiani. Lei ha affermato che i casi di abusi sessuali su minori, commessi da sacerdoti cattolici, nell’ultimo decennio in Italia, sono “ un centinaio “, e che “ questo dato indica il quadro complessivo della situazione “, ed in base a

Giannelli sul “Corriere della sera” questi dati “non c’è bisogno di alcuna commissione speciale “. Lei ha anche specificato che il cento si riferisce solamente ai casi accertati con procedimenti canonici, quindi il suo cento è la migliore delle ipotesi. Sarà forse perché nel comitato ci sono molti genitori, ma non siamo assolutamente d’accordo con la sua conclusione, anzi a dire il vero, ne siamo delusi e amareggiati. Pensiamo invece che, dopo la diffusione dei dati, che sono terribili e allarmanti, una commissione speciale oltre ad essere utile sia indispensabile. Infatti la commissione dovrebbe analizzare nei dettagli, quei cento casi, perché, per un genitore, sapere che in Italia, ci sono cento preti pedofili, e non sapere niente di quei cento sacerdoti è una notizia terrificante, che genera insicurezza, diffidenza e rabbia. Il suo cento è ibrido, non è chiaro, poiché esprime il numero dei carnefici, ma non dice, quanti bambini siano stati violentati dai cento preti pedofili. Non chiarisce per quanto tempo le violenze siano durate, non evidenzia se altri sacerdoti erano a conoscenza delle violenze. Il Presidente della CEI, il Cardinal Bagnasco, ha ammesso che ci possono essere state delle coperture, nell’ambito della gerarchia cattolica, quindi da parte dei vescovi, poiché “ il superiore copre l’inferiore ”. Il

suo cento non rende noto, quanti vescovi e per quanto tempo, con il loro silenzio, che nel vostro canone è definito “ segreto confessionale “, ma nel nostro vivere quotidiano, è pura omertà, si siano resi complici delle violenze. In Irlanda un solo sacerdote, “ padre NOEL REYNOLDS “ arrestato dalla polizia, ha ammesso di aver abusato di oltre cento bambini nelle otto parrocchie in cui aveva esercitato il suo ministero. Come sempre avviene, le parole di Gesù si adattano alla perfezione: Vangelo di San Matteo 23,9: “E non chiamate nessuno padre sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo“. Quindi se quei cento preti sono come padre REYNOLDS, in Italia negli ultimi dieci anni sono stati abusati 10.000 ( diecimila ) bambini. Egregio Monsignor Crociata, non si può vivere con questo pensiero, quindi umilmente Le chiediamo, maggiori chiarimenti riguardo quei cento casi già accertati, affinché la luce possa risplendere nelle tenebre e illuminare ogni angolo della Chiesa. Confidando nella Sua alta responsabilità, restiamo in attesa di quanto sopra. alberto Senatore Portavoce Comitato Popolare Antipedofilia “Il piccolo Davide” via De Cataldis 29, Giffoni Valle Piana (Salerno)


City & Siti

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Crotone Lanciano

Gli amici dell’aero club ricordano Romeo Fauci Ci sono piccole storie personali che hanno consentito alla Calabria di essere un po’ meno isolata dal resto della penisola. Una di queste è quella di Romeo Fauci, che si è battuto perché il piccolo aeroporto S.Anna di Crotone non fosse chiuso, né dato in pasto all’aviazione militare. Perciò, dopo la sua morte, a 56 anni, nel novembre scorso, l’assemblea dell’Aero Club ha deciso di intitolare a lui l’associazione. Allo scalo aereo crotonese Romeo Fauci ha dedicato oltre un decennio della sua attività lavorativa, impegnandosi a mantenere aperto il S. Anna, con la presenza dell’Aero Club del quale era stato tra i fondatori e per molti anni presidente. Dopo la chiusura degli anni ’80 che si protrasse per tre lustri, mentre si affacciava l’ipotesi della trasformazione in base aerea per gli F.16 statunitensi, la sua più grande soddisfazione fu quando, nel 1997, riuscì a realizzare il suo sogno con la ripresa dei collegamenti ad opera dell’AirOne. Alla sua città Romeo Fauci ha dedicato non poca attenzione. Al di là dell’impegno gravoso, ma non sempre gratificante, della gestione dell’aeroporto S. Anna, proprio per il suo impegno con l’Aereo Club è stato chiamato alla presidenza del Coni provinciale, impegnandosi per l’assistenza agli sport minori ed alla realizzazione delle strutture sportive e per la loro gestione. Sport ed aviazione per lui erano un tutt’uno. Avrebbe voluto vedere realizzate le opere di completamento dell’aeroporto, inseguite per tanto tempo e finalmente avviate alla fase di progettazione e cantierizzazione.

Casa di riposo lager scoperta dalla Finanza Altro che “casa dell’anziano” quella di Lanciano era una vera e propria casa di torture. Con l’accusa di maltrattamenti agli anziani in una casa di riposo di Lanciano la guardia di finanza e i carabinieri hanno arrestato la titolare Eva Bucciarelli, 40anni, e sua figlia Arianna Di Tommaso, (19), che ha ottenuto i domiciliari. Un terza persona, Claudio Turchi, (52), medico del servizio di igiene pubblica della locale Asl, è stato invece arrestato con l’ accusa di tentata concussione e violenza sessuale nei confronti della Bucciarelli. Il medico, ripreso denudato dalle telecamere nascoste dei carabinieri, aveva chiesto prestazioni sessuali alla donna per coprire la gestione del pensionato privato ‘La casa dell’anzia-

no’. Nel corso di una conferenza stampa congiunta di finanza e carabinieri, è stato spiegato che nella casa di riposo gli anziani venivamo picchiati, malnutriti, fatti dormire per terra, quando c’era sovraffollamento, ed anche nelle brandine che poi venivano richiuse al mattino per evitare controlli. Gli anziani venivano inoltre fatti alzare alle 4 del mattino per permettere le pulizie delle camere oltre che evitare occasionali ispezioni, essendo la struttura abilitata per 30 persone mentre di ospiti ce ne erano 41, molti non autosufficienti. La casa di riposo era autorizzata solo per anziani sufficienti. Nella struttura sono stati inoltre scoperti casi di scabbia. Nel corso delle indagini, partite lo scorso novembre, per un

normale controllo tributario della Finanza, i carabinieri hanno poi accertato che tutti gli anziani venivano lavati con una sola spugna e potevano indossare un unico pannolone al giorno. Nell’inchiesta, coordinate dal pm Rosaria Vecchi, sono indagate a piede libero altre otto persone; sei dipendenti per false dichiarazioni ai carabinieri, il medico sanitario della casa di riposo per omissione in atti d’ ufficio, e il marito della Bucciarelli per concorso in maltrattamenti relativamente ad un episodio allorquando gli anziani furono portati forzatamente in gita, in una giornata fredda, per evitare che in una prevista ispezione del Nas si scoprisse il sovraffollamento.

Milano

roma

I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato ieri mattina Massimo Zuccotti, presidente della ‘Croce San Carlo di Milano’, con l’accusa di truffa aggravata: avrebbe percepito fondi pubblici facendo figurare l’associazione stessa come onlus nonostante venisse gestita, secondo le indagini, come una vera e propria impresa privata. Secondo il pm, il presidente della Croce San Carlo, che svolge servizio per il 118 e anche per i privati mettendo a disposizione le proprie ambulanze, avrebbe percepito a partire dal 2005 e per cinque anni, 2 milioni e 600 mila euro, di cui 400 mila a fondo perduto in quanto organizzazione non a scopo di lucro. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno appurato che in realtà l’associazione era gestita in modo manageriale dal presidente Zuccotti e dai suoi familiari. Secondo l’accusa i presunti volontari in realtà sarebbero stati dipendenti e per giunta pagati in nero.

Genitori e alunni protestano contro la censura di “Bella ciao”, fatta dalla preside della scuola media romana Belli in maniera molto originale. Alle 8 al suono della campanella hanno intonato Bella Ciao. Il gruppo si è radunato dopo un rapido passaparola su facebook. Il 27 maggio scorso i ragazzi del coro della scuola Belli erano stati invitati a cantare per una cerimonia ufficiale al ministero dell’Istruzione, alla presenza del sottosegretario Giuseppe Pizza. Alla fine della manifestazione, il fuori programma: i ragazzi spontaneamente hanno intonato qualche strofa di Bella Ciao, suscitando l’ira della preside Carla Costetti, che dopo l’accaduto scrive ai genitori parlando di “un episodio increscioso, un atto deplorevole, di certo non una semplice ragazzata”. Dopo l’episodio alcuni parlamentari del Pd hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Gelmini.

Arrestato capo di una Onlus

Inno patriottico contro la censura


eVenti

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Unchildren Da oggi a Roma fino al 30 giugno

Una mostra sui diritti negati ai bambini del mondo Terre des Hommes, in occasione dei suoi primi 50 anni e del ventennale della dichiarazione ONU dei diritti dell’infanzia, presenta a Roma, “UNCHILDREN”, mostra-evento di sensibilizzazione sui diritti negati ai bambini nel mondo. Oggi nuove forme di sfruttamento pesano sul diritto di ogni bambino a vivere un’infanzia felice e piena, le quali si aggiungono purtroppo a pratiche antiche e degradanti, che mortificano la sua dignità. “UNCHILDREN” rappresenta uno specchio sull'infanzia nel mondo nel quale si riflette il nostro livello di civiltà”, dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes. “Attraverso le tavole di Stefania Spanò ognuno sarà libero di giudicare da sé quanta strada dev'essere ancora fatta per una reale tutela dei bambini di tutto il mondo”. Alla negazione dell'infanzia per milioni di bambini nel mondo, Terre des Hommes risponde con la volontà di espandere il campo delle tutele per far fronte anche alle nuove forme di violazione. “UNCHILDREN” è una parola intensa ed evocativa che apre, con la forza dell’epigrafe, il racconto per immagini

In alto: particolare di una delle illustrazioni di Stefania Spanò. A destra: il manifesto che annuncia e presenta l’iniziativa

SCHedA teCNICA Mostra Unchildren – Infanzia negata 17 tavole di Stefania Spanò testi di Francesca de Lena Sala S. rita, via Montanara 8 – roma 9/30 GIUGNo 2010 Inaugurazione martedì 8 giugno 2010, ore 18.00 orario di apertura: Lun - venerdì dalle 10 alle 18 (chiusa sabato e domenica) IngressoGratuito Per informazionitel. 060608, 0667105568 www.salasantarita.culturaroma.it

di Stefania Spanò creato su 17 stilizzazioni dai colori forti, facilmente accostabili alle immagini per bambini ma che intendono catturare, in realtà, l’attenzione dei tanti, troppi adulti indifferenti. Terre des Hommes in questo viaggio drammatico all’interno delle suggestioni di Stefania Spanò, autrice di UNCHILDREN, per evidenziare quanto sia fondamentale, per il futuro della società, fare in modo che l’infanzia sia il centro delle strategie di sviluppo. Stefania Spanò lega la sua narrazione alla missione di Terre des Hommes per far sì che a questo itinerario commovente di

denuncia si unisca la storia di azioni concrete e di speranza vissuta da questa organizzazione non governativa che dal 1960 si è fatta ambasciatore, strumento di vita, sopravvivenza e conforto per molti bambini nel mondo. Terre des Hommes collabora con autorevoli istituzioni delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea e fa parte della coalizione di 785 ONG che dal 2000 portano avanti la Giornata Mondiale per la prevenzione dell’abuso sull’infanzia, che, ogni 19 novembre, ha l’obiettivo di ricordare, con un fiocco giallo, quanto sia fondamentale, per il futuro della società,

fare in modo che l’infanzia sia il centro delle strategie di sviluppo. UNCHILDREN sarà da oggi fino al 30 giugno alla Sala Santa Rita, grazie al sostegno e all’ospitalità del Dipartimento Cultura del Comune di Roma e al contributo di Telecom Italia e Banca Etruria. Terre des Hommes, portando nella città eterna le drammatiche suggestioni di Stefania Spanò, anticipa il suo coinvolgimento, anche quest’anno in prima linea, nella campagna internazionale per la prevenzione dell’abuso sull’infanzia. I temi della mostra •Afghanistan – le mine antiuomo •Arabia Saudita – spose bambine •Bangladesh – vittime dell'acido •Brasile – meninos de rua •Cambogia – lo sfruttamento sessuale •Camerun – stiratura del seno


Diritti & DOVeri

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preVidenZa

Finestra d’uscita

Non previsto cambiamento Sono un lavoratore dell’industria in mobilità da 4 mesi. Sono nato a settembre 1951 e, a novembre 2010, raggiungerò i 38 anni di contributi. ero già a conoscenza che la mia pensione avrebbe avuto decorrenza dal 1° luglio 2011. Con i recenti provvedimenti del governo, non sono stato in grado di conoscere la mia nuova finestra di uscita. Potreste fornirmi delucidazioni? grazie. V. Franco, Napoli Se il decreto non subirà variazioni in Parlamento, lei potrà stare tranquillo. Poiché matura i requisiti nel corrente anno 2010, le nuove regole non la toccano. La sua pensione continuerà ad avere decorrenza dal 1° luglio 2011.

novità

Novità per l’anzianità Le novità in materia previdenziale, portate dal decreto-legge anticrisi prevedono anche modifiche alla normativa, sulle pensioni di anzianità, già vigente nel 2010 o cominceranno ad essere applicate dal 2011? E. Vitale, Palermo Le novità riguardano principalmente le finestre di uscita. Incideranno sulle pensioni di anzianità di cui i lavoratori interessati matureranno i requisiti a far tempo da gennaio 2011.

pensione

Non sarà penalizzato Sono stato assunto nel 1971, dopo aver fatto il

speciaLe manOVra risponde il dottor ANtoNINo NICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

Le nuove regole valgono solo per nuovi invalidi nel 2009 mia madre, 62 anni, ha chiesto l’invalidità civile per varie patologie da cui è affetta. Le è stata riconosciuta, con decorrenza settembre 2009, con una percentuale del 76%. In considerazione degli effetti restrittivi della manovra di maggio, che prevedono una percentuale di almeno l’85%, l’assegno le sarà revocato? Mia madre è preoccupata.

M. Balsamo, Termini Imerese Rassicuri sua madre. L’assegno di invalidità civile non le sarà revocato. Infatti, la nuova normativa, che prevede una percentuale non inferiore all’85% per il riconoscimento, sarà applicata solo per le domande presentate dal 1° giugno 2010 in poi.

militare. Ho raggiunto ad aprile i 40 anni di contributi ed avevo intenzione di continuare nel mio lavoro da dipendente. La recente manovra del 31 maggio mi induce a rivedere i miei programmi. Sono nato a giugno 1951 e vorrei sapere se vengo o meno penalizzato chiedendo subito il pensionamento. A. Capecchi, Pistoia No, non sarà penalizzato. E’ abbastanza fortunato perché ha raggiunto i requisiti, da lei descritti, nel 2010. Andrà in pensione, se ne farà richiesta entro settembre, con la finestra del 1° ottobre 2010.

40 anni di contributi

Dovrà attendere Col decreto anticrisi del 31 maggio scorso, è previsto un allungamento dei tempi di pagamento delle pensioni di anziani-

tà anche per coloro che hanno raggiunto i 40 anni di contributi ed ai quali la vecchia normativa concedeva 4 finestre anziché due? grazie. V. Iannacone, Avellino Sì, anche i dipendenti con 40 anni di contributi dovranno attendere, a partire da gennaio 2011, la loro finestra di uscita per un tempo maggiore rispetto al passato: 12 mesi dopo il mese in cui sono maturati i requisiti. Esempio: 40 anni a marzo 2011, finestra ad aprile 2012.

40 anni nel 2014

Un caso di finestre mobili Sono un dipendente di un mobilificio ben avviato. Maturerò 40 anni di contributi ad aprile 2014, quando avrò 57 anni di età. non ho compreso se sarò soggetto a quelle che chiamano le finestre mobili e quando

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

potrò ricevere la mia futura pensione. C. Filippi, Vicenza Sulla base della normativa introdotta dal decreto salva crisi del 31 maggio, anche lei sarà soggetto alle “finestre mobili”. Se il decreto sarà convertito in legge nella stesura attuale, lei potrà percepire la sua pensione di anzianità dal 1° maggio 2015, a 58 anni di età.

pensionanda

Un anno in più di lavoro Sono la sig.ra F. L. di Catanzaro. Su mia richiesta del 13-9- 2009, lei mi confermò, per quella che è la mia situazione lavorativa ( dipendente comunale, nata il 24-21952 e, al 31-12-2009, 33 anni e 7 giorni di servizio ) che avrei maturato la pensione di anzianità a luglio 2012, in virtù delle quote frazionate ( 60 anni e 5 mesi di età uniti a 35 anni, 7 mesi e sette giorni di anzianità contributiva ) pervenendo alla quota 96 e la finestra di uscita sarebbe stata quella del 1°-7-2013. ora, alla luce di quanto stabilito dal Decreto Legge n° 78, può dirmi quale è diventata la mia situazione e quando si aprirà effettivamente la mia finestra? F. L. Catanzaro In base al nuovo decreto legge di questi giorni, il n° 78 del 31 maggio, lei potrà andare in pensione dopo un anno dal raggiungimento dei requisiti, ossia dal 1° agosto 2013. In pratica, perderà un mese rispetto alle condizioni precedenti.


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Culture & tenDenze

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a Parma per il film di Brizzi “Maschi contro femmine”

Campioni di volley attori per un giorno dI

MoNICA SIMeoNe

Per un giorno un bel gruppo di campioni di pallavolo si è trasformato in un cast di attori. Un gioco nel gioco, per loro; un impegno professionale per chi li ha diretti. Un giorno particolare: mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica. Teatro di un insolito incontro sportivo, unico ed irripetibile, è stato il Palazzo dello sport diParma: di fronte erano una squadra femminile ed una maschile di volley che si sono affrontati a beneficio del nuovo video di Francesco Baccini con la canzone “Maschi contro Femmine” che farà da colonna sonora per il nuovo film di Fausto Brizzi, che avrà lo stesso titolo e che è in lavorazione da alcuni mesi tra Torino, Novara, la Liguria, Parma e Livorno. Brizzi è regista ovviamente anche del video e a parma si è portato parte della troupe, felice di collaborare a questo giorno di lavoro ma anche di gioco. Tra i giocatori di questa partita c’erano cam-

E Baccini resta ...in panchina Brizzi e Baccini con gli atleti che a Parma hanno interpretato se stessi nelle scene del film doppio in corso di lavorazione, “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi”

pioni del calibro di Lucchetta, Zorzi, Giani, Lorenzo Bernardi, insignito nel 2001 del titolo di miglior giocatore di pallavolo del ventesimo secolo, Cantagalli, Bracci, Tofoli e, dalla parte femminile, atlete come Maurizia Cacciatori, Consuelo Mangifesta, Simona Gioli, Turlea, Paola Paggi. Tutti in

splendida forma si sono prestati a fare gli attori interpretando se stessi, ruolo che hanno interpretato con divertimento ma anche con grande umiltà, uomini e donne che hanno vinto incontri internazionali e hanno rappresentato l’Italia nel mondo con onore. . Tra le giocatrici anche l’attrice Giorgia Wurth, che nel film

I Mondiali di calcio passerella anche per le star Il mondiale sudafricano di calcio pare destinato a trasformarsi in un grande set, anche fuori dai campi di calcio: le star di Hollywood hanno infatti scelto il torneo per una passerella d'eccezione. Tra le più attese, da fotografi e amanti del jet set, è certamente la ricca ereditiera Paris Hilton (nella foto), personaggio a tutto tondo dello star system, sexy star e prezzemolina capace di farsi fotografare in una sola giornata in Mar Rosso e sulla Fifth Avenue a fare shopping: la Hilton si concederà qualche giorno in Sudafrica per tifare dal vivo per Cristiano

Ronaldo. Però dovrà fare attenzione perché potrebbe imbattersi nella nuova fiamma del campione portoghese, la modella russa Irina Shayk, testimonial di Armani proprio come l’ala del Real Madrid. Ma tra le presenze annunciate spicca anche quella dell’attrice statunitense Halle Berry che girerà proprio a Cape Town il suo nuovo film ‘The Dark Tide’. A giocare in casa sara’ invece un’altra star del cinema d'oltreoceano, Charlize Theron, la modella sudafricana nota anche in Italia perché ha prestato la sua immagine per alcune note pubblicita'.

“Maschi contro Femmine” interpreta il ruolo di una pallavolista di serie A della squadra dell’Assystel Novara. Nella squadra maschile invece è Francesco Baccini ad interpretare il ruolo di un giocatore che viene relegato per tutta la partita in panchina, sulle note della sua canzone che racconta di uomini e donne e della eterna difficoltà di comunicare tra loro.


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Perbenismo di facciata

anti-reportage sul terremoto

Mine vaganti

draquila

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Sabina Guzzanti. Interpretato da Sabina Guzzanti

Viggo Mortensen in una drammatica scena di “the road”

Catastrofismo che cattura the road Regia: John Hilcoat con Viggo Mortensen, Robert Duvall, Charlize Theron

E' vero, è deprimente, triste, disperato, senza futuro, eppure è uno dei film più interessanti che il genere catastrofista abbia partorito negli ultimi anni. Completamente privo di retorica, un regista semi-sconosciuto

L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’argentina dei tempi bui Il segreto dei suoi occhi Regia: Juan Josè Campanella con Ricardo Darìn, Soledad Villamil

Un noir, una commedia, una storia d'amore. Sullo sfondo l'Argentina peronista degli anni '70. Magica commistione di generi per raccontare uno dei periodi più cupi del Paese. Da questo punto di vista decisamente più efficace di tante pellicole che puntano al politi-

porta sul grande schermo il romanzo "La strada" del grande scrittore statunitense Cormac McCarthy. Lo fa rivelando notevoli capacità nel dirigere i pochi (ma buoni) attori del cast. Un film complesso, difficile, dove la macchina da presa è quasi esclusivamente puntata sui volti di un padre e di un figlio che cercano di sopravvivere in un'America desolata e distrutta da un misterioso cataclisma, dove gli esseri umani sono spinti a dare il meglio e (soprattutto) il peggio di sé. co. Aspetto, questo, abilmente ed apparentemente relegato ai margini e che invece si rivela la vera anima. Il film ti entra dentro, lentamente, e per parecchio non ti molla. Con piglio sicuro il regista di origine italiana nato a Buenos Aires, dirige uno dei migliori lavori della stagione che non a caso ha conquistato l'Oscar destinato al film straniero riuscendo a battere opere di pregio come "Il profeta" e "Il nastro bianco". Cast più che apprezzabile, sceneggiatura essenziale, quasi scarna ma con la capacità di arrivare dritta alla meta. Da non perdere. nello foto: ricardo Darin

rubrica a cura di LUCIANA VeCCHIoLI

Il ministro dei Beni Culturali ha disertato il Festival di Cannes per protesta, il documentario secondo lui è fazioso e non veritiero. Ad alcuni aquilani è piaciuto ad altri per niente. Sabina Guzzanti riaccende le polemiche e questa volta si occupa del terremoto dell'Aquila e non solo. Snocciola con insolita pacatezza la sue teorie, utilizzando questa volta tecniche da reportage giornalistico, puntiglioso e cronologico. Non manca neanche la satira, con l'imitazione del premier. Una ricostruzione certosina di quello che è accaduto in Abruzzo ma anche al G8, a Napoli con la questione dei rifiuti e quant'altro. Da vedere.

un road movie musicale Basilicata coast to coast Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.


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Storia d’amore in tempi di crisi

Alba rohrwacher e Pierfrances co Favino in una scena di “Cosa voglio di più”

Cosa voglio di più Regia: Silvio Soldini con Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston

Il ricordo di "Pane e tulipani" è ormai lontano, tanto da non sembrare un film di Soldini. Manca la poesia e quel tocco surreale che caratterizza il suo cinema, anche nell'affrontare temi vicini all'attualità. "Per la prima volta è stato un episodio di vita reale a far scattare in me l'idea di questo film" ha affermato. L'intento, quello di raccontare una storia d'amore in tempi di crisi, recessione e precariato, ma è come se mancasse di personalità. Ecco, forse ha un po' spiazzato il suo pubblico cercando di fare altro da quello realizzato fino ad ora, per questo il film non convince fino in fondo. Per il resto la bravura del regista milanese dietro alla macchina da presa è indiscutibile come quella nel dirigere gli attori, soprattutto nelle famose scene di sesso che sono sicuramente le più difficili.

Ipazia contro l’oscurantismo Agorà Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella

Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione

Il “riscatto” del maestro

riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..

daniele Liotti e Marco rossetti in una scena di “Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio

Il concerto Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

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L’altra faccia della società Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio Regia: Isotta Toso con Daniele Liotti, Kasia Smutniak, Francesco Pannofino

Peccato, un'occasione mancata. Perché l'omonimo romanzo di Amara Lakhous (se vi capita leggetelo), dal quale è stato tratto il film, è piacevole, a tratti divertente nel raccontare le vicissitudini di un gruppo di inquilini di varie nazionalità,

ricco di spunti interessanti per riflettere sulla nostra società. Lo scontro di civiltà del titolo, si consuma nel chiuso di un palazzo e di un condominio a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere più multietnico di Roma. Come spesso avviene, la trasposizione tradisce in parte l'opera letteraria, in questo caso però quello che manca è la mano ferma di una regia esperta capace di dirigere un buon cast di attori e plasmare, rendendola scorrevole e convincente, una trama a tratti complessa. Un intreccio narrativo con un preciso scopo, da scoprire solo nel finale.

rachel Weisz nei panni di Ipazia nel film “Agorà”

Il dramma palestinese Il tempo che ci rimane Regia: Elia Suleiman con Saleh Bakri, Shafika Bajjali

Suleiman è nato a Nazareth in Palestina ed il film è semiautobiografico, in quattro episodi, sulla sua famiglia. E' ispirato ai diari del padre, a partire dal 1948 quando decise di partire per unirsi alla Resistenza dopo l'occupazione di Israele. Scene di vita quotidiana di quei palestinesi che decisero di restare e che furono chiamati "arabi israeliani", costretti a vivere da stranieri nella loro patria. Contrariamente a quanto si possa pensare non ha nulla della pesantezza che magari ci si potrebbe aspettare da una pellicola di questo genere, il regista (che interpreta tra l'altro anche se stesso) ci ha costruito sopra una storia surreale, piena di ironia, con musiche coinvolgenti. Senza trascurare però l'aspetto politico di una questione ancora attualissima ed irrisolta.


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La novità è lady Marion

I trentenni e il consumismo

robin Hood

La nostra vita

Regia: Ridley Scott con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Max Von Sydow.

Certo, se si pensa che è stato il regista di Blade Runner e Thelma & Louise qualche attimo di sconforto assale. Non è che fosse così indispensabile l'ennesima pellicola su una figura trita e ritrita come l’arciere di Sherwood. Tuttavia non si può dire che sia, nel suo complesso, un brutto film. Conosciamo tutti le capacità del grande regista americano. Il prodotto infatti è ben confezionato, e non a caso sia Scott che Crowe lo hanno anche prodotto. A parte qualche sprazzo di vera noia, soprattutto durante le interminabili e sanguinolente scene di scontri armati tra buoni e cattivi, la vera novità è la figura di Lady Marion, qui in una insolita ed improbabile veste di rivoluzionaria in un’epoca dove le donne stavano zitte, obbedivano e procreava-

elio Germano (premiato come miglior attore a Cannes con Javier Bardem) in una scena del film “La nostra vita” no. Vedova di guerra senza figli, non solo respinge i pretendenti, ma combatte anche con arma-

tura e spada, coltiva i campi ed esprime la sua opinione. Già annunciato Robin Hood 2.

La realtà senza attori

action fantasy accattivante

Le quattro volte

Prince of Persia Le sabbie del tempo

Regia: Michelangelo Frammartino

Regia: Mike Newell con Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Alfred Molina

Dopo "I pirati dei Caraibi" ecco un altro film tratto da un videogioco degli anni '80. A dirigerlo questa volta il regista inglese di "Quattro matrimoni e un funerale" e di "Harry Potter e il calice di fuoco". Se piace il genere, l'action fantasy è piacevole e scorre abbastanza facilmente nonostante le oltre due ore di durata. Le scenografie esotiche dell'antica Persia, in gran parte riprodotte al computer, non deludono le aspettative. C'è tutto. Il principe bello e muscoloso che corre lungo i muri, la principessa misterio-

Regia: Daniele Luchetti con Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli. Un grande Elio Germano, che ha ampiamente meritato il premio come miglior attore a Cannes, per un film sui trentenni di oggi. Quelli che non hanno santi in paradiso, forse i nuovi proletari come li definisce lo stesso Luchetti. In realtà dei giovani intelligenti e svegli che cercano di farsi strada in un mondo dove la priorità sono i soldi e la loro capacità di comprarci più cose possibili. Figli di un consumismo sfrenato, ma anche capaci di mettere al mondo tre figli nella totale incertezza economica e con il desiderio di fare il grande salto in avanti. Il film però non è solo questo. Anche una grande finestra sull'Italia con le sue storie di immigrazione, sfruttamento, valori famigliari. Cast ben assortito. Unica stonatura, forse, un finale troppo happy, da commedia.

Jake Gillenhaal in “Prince of Persia”

sa e furba, il pugnale, le arti magiche, la lotta contro le forze oscure, ed uno stuolo di stuntman. allenatissimi

Insomma, un bel fumettone. le ottime Sempre Interpretazioni di Molina e Kingsley.

Il regista milanese di origine calabrese, dopo il bellissimo e pluripremiato "Il dono" ci regala un nuovo lavoro dove creatività e poesia si fondono per raccontare il fascino arcaico di una terra dove il tempo sembra si sia fermato. Interamente girato senza dialoghi, senza attori, solo con rumori di sottofondo, utilizzando la tecnica del documentario (come peraltro aveva già fatto con il primo lungometraggio), la cinepresa si limita a riprendere scene di vita quotidiana di un piccolo villaggio rurale, in realtà riesce a leggere oltre le immagini. Illustra il ciclo della vita e della natura, attraverso uno sguardo originale ed innovativo che può ricordare quello di Franco Piavoli e Vittorio De Seta. Accolto a Cannes da giudizi più che lusinghieri dalla critica internazionale.


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“Vieni via con me” in Zimbabwe dI

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eNrICo de GrAZIA

Stando alle ultime indiscrezioni, la tv di stato dello Zimbabwe è pronta ad acquistare le due puntate del programma di Saviano (foto) e Fazio “Vieni via con me” che avrebbero dovuto andare in onda l’autunno prossimo in Rai. Si sa, il paese africano gode di maggiore libertà del nostro, come ha confermato lo stesso direttore generale Masi nella famosa intercetta-

zione telefonica, commentando con la frase “manco in Zimbabwe” l’ingerenza del presidente Berlusconi sulle scelte aziendali della tv pubblica. Oggi si riunirà il cda Rai, per definire il palinsesto della prossima stagione e il programma di Saviano rischia grosso: potrebbero essere due anziché quattro le puntate messe a disposizione dalla terza rete per l’autore di Gomorra. Sarebbero cancellate dunque, quella sulla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo e quella sullo scandalo rifiuti in Campania. Non solo. Anche “Parla con me” di

Serena Dandini verrebbe ridimensionato, passando da quattro a tre puntate settimanali. Insomma, Masi si è subito allineato al volere del potere, cucendo un palinsesto a misura di premier. Nell’Italia di oggi, basata sull’immagine, non può esserci spazio per cultura, approfondimenti e inchieste. La principale macchina del consenso è troppo importante per lasciarla in mano a chi fa cattiva pubblicità al Belpaese. Non ci resta che seguire Roberto Benigni e “andare via con lui”…in Zimbabwe.

prima serata / 8 giugnO raiuno - Il commissario Montalbano Replica dell’episodio “Il gioco delle tre carte” raidue – Masters of magic Varietà con Raul Cremona eil mago Forest raitre – Ballarò Il talk show condotto da Giovanni Floris: ultima puntata del 2010 rete 4 – L’onore degli uomini Film drammatico del 2000 c0n Robert De Niro Canale 5 – Miss detective Film di azione con Sandra Bullock e Michael Caine (Usa 2000) Italia 1 – Mistero Documentario su fatti inspiegabili condotto da Raz Degan, 7° ed ultima puntata

auditeL La lirica vince ma bene anche le moto

Luca Zingaretti e Valeria Milillo nella replica dell’episodio del commissario Montalbano “Il gioco delle tre carte” La7 –Spagna-Polonia di Film con Charlize Theron calcio Iris - the Listener Amichevole in vista dei mondia- Telefilm li in Sudafrica La5 - Il tempo delle mele rai4 – aeon Flux Film commedia

La teLenOtiZia Enzo Iacchetti e Nina Senicar pronti per rilanciare le “Celone” Antonio Ricci, ancora una volta, aveva visto giusto quando, nel 2003, s’inventò «Velone», improbabile competizione per aspiranti showgirl un po’ su d’età (per partecipare bisognava aver compiuto 65 anni). Aveva visto giusto, se è vero che quest’anno anche Maria De Filippi ha «trapiantato» l’idea in «Uomini e donne» ottenendo ascolti record. Insomma, la terza età in tv

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funziona eccome. Tant’è vero che «Velone», a sette anni di distanza, sta per tornare. Al posto di Teo Mammucari ci sarà Enzo Iacchetti, affiancato da Nina Senicar (foto),

reduce da «L’isola dei famosi». Enzo Iacchetti di lei dice: «La ragazza ha talento. Mi sento di dire che con me esploderà. La farò diventare solare. Nina è troppo bella, intelligente, simpatica per essere vera. Deve fare delle cose buffe, altrimenti sembra la solita fotomodella bella e impossibile. Invece lei è brava in tutto: balla, recita e, soprattutto, canta. Oh, vedrete come canta. Presto andrà a Sanremo». (Da “Sorrisi e canzoni tv”, con foto di Sestini)

Il concerto all’Arena di Verona per l’inaugurazione della stagione della lirica, condotto da Antonella Clerici è stato visto domenica sera da 4.594.000 telespettatori ed uno share pari al 21,83%. Su Canale 5 “I delitti del Cuoco” con Bud Spencer chiude a quota 3.777.000 spettatori, share 16,66% nel primo episodio e 3.138.000 spetttatori, share 18,13%, nel secondo. Il ritorno della sesta stagione di dr. House è stato seguito da 2.680.000 telespettatori, share 11,78%. Le migliori inchieste dell’anno di “report” di Milena Gabanelli hanno avuto 2.248.000 telespettatori, share 10,37%. Su rete 4, “Quarto Grado” di Salvo Sottile, incentrato sul giallo di elisa Claps, ha ottenuto 1.470.000 spettatori, share 6,77%. Il Gp d’Italia, quarto appuntamento con il Motomondiale 2010, ha fatto registrare ottimi ascolti per Italia 1 nonostante l’assenza di Valentino rossi, dovuta alla brutta caduta: il podio di dani Pedrosa fa registrare il 34.39% di share con 4.803.000 telespettatori, l’evento più visto della giornata.


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