21maggio2011

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Anno III - n. 35 - Sabato 21 maggio 2011

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L’edizione stampabile non viene pubblicata la domenica e il lunedì € 0,50

Ora di Punta di

StefAno CleriCi

La parola d’ordine on le apparizioni tv di ieri a reti unificate (tranne, C guarda caso, Tg3 e la7) del nostro presidente del consiglio e con le performance di alcuni suoi colonnelli alla trasmissione "L'ultima parola" condotta da Gianluigi Paragone sulla seconda rete Rai, s'è perfettamente capita la strategia del Cavaliere per gli imminenti ballottaggi. E, in particolare, per la "battaglia di Milano", per lui forse la più difficile ma anche la più importante li elementi su cui punta il centrodestra per ribaltare lo straordinario risultato ottenuto dai candidati d'opposizione nel primo turno, punta essenzialmente su due fattori: la paura (della gente) e la presunta "viltà" (di Pisapia). Fatta autocritica e riconosciuto di aver fin qui sbagliato campagna elettorale, i vari Lupi o Gasparri hanno impostato ogni intervento (o interruzione), tra le accuse a Pisapia di essere "un sindaco che scappa" - per non voler accettare un secondo confronto tv con la Moratti (che nel primo e finora unico faccia a faccia gli aveva tirato un vergognoso colpo basso) - o di essere il "sindaco di zingaropoli" (accusa coniata da Bossi e a quanto s'è visto ripetuta in migliaia di manifesti che cominciano a tappezzare Milano). contrastare - pacatamente ma efficacemente - le "arrampicate sugli specchi" dei colonnelli berlusconiani, l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il quale ha ricordato come il programma di Pisapia su rom o sui vigili urbani in tema di sicurezza, altro non è che l'applicazione di direttive emanate dal ministro Maroni. Il clan Berlusconi dice di aver cambiato rotta, ma pare che la bugia resti la sua bussola. Ma si sa che, anche cambiando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia.

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QUerStA edizione

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è AGGiornAtA Alle ore 10

www.altroquotidiano.it

Marcello Dell’Utri assolto in Appello

Cannes applaude Paolo Sorrentino

Era accusato di estorsione per finalità mafiose PAG. 3

Presentato “This must be the place” PAG. 5

Campagna per i ballottaggi. Berlusconi invade con messaggi senza contraddittorio tutte le reti tv

“Par condicio” alla bielorussa

Bersani lo sfida al confronto ma lui non risponde PAG. 2

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Una significativa sintesi fotografica dell’Ansa della prepotenza tv di Berlusconi


2 Berlusconi senza contraddittorio su tutte le tv VentiquatrOre

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BALLOTTAGGI

sabato 21 maggio 2011

La musica non cambia Qualcuno lo dava pronto a defilarsi dalla campagna elettorale, e invece inonda 5 telegiornali nazionali, due reti locali e una radio, scatenando le critiche delle opposizioni. C'era chi giurava che fosse pronto ad abbassare i toni, e al contrario attacca a testa bassa i candidati avversari a suo dire ostaggi della "sinistra più estrema e violenta" che sventolando "bandiere rosse con falce e martello" vuole dare le città in mano a islamici e zingari. Insomma, l'unica cosa che cambia nella campagna elettorale di Silvio Berlusconi per i ballottaggi è che non ci sono riferimenti (almeno per ora) ai suoi processi, né tantomeno attacchi ai pm milanesi o alla Consulta. Il premier, preferisce concentrarsi sui problemi delle città, ma soprattutto sui rischi di una vittoria della "sinistra radicale". Per il resto é un Silvio Berlusconi 'uguale a se stesso' quello che fra le 18:30 e le 21 'occupa' i tg di mezza Italia per cercare di sovvertire i risultati di Milano e Napoli. Il capoluogo lombardo resta al centro dei suoi pensieri. Evidentemente i sondaggi gli fanno intravvedere quella chance che aveva preteso prima di metterci nuovamente la faccia, pur sapendo che la partita resta tutta in salita. In campo. "Sono in campo ogni giorno come cittadino di Milano e leader del Pdl". Così il premier Silvio Berlusconi, in

un'intervista a Studio Aperto, risponde se scenderà in campo per i ballottaggi a Milano. Non consegneremo Milano agli estremisti. "Il dato di Milano ci dice che i milanesi non hanno premiato né il Pd né il terzo polo: il risultato vero è che il Pdl resta il primo partito in Italia e che alleanza Pdl-Lega e l'unica in grado di esprimere governo stabile e credibile. A sinistra predominano gli estremisti e dunque non c'é nessuna possibilità che esista una maggioranza alternativa alla nostra". "Sono convinto che tanti milanesi come me sono rimasti turbati dalle bandiere rosse dei centri sociali che hanno festeggiato il risultato del primo turno a Milano. Sono convinto che i milanesi non vogliono che Milano vada in mano agli estremisti della sinistra". Garantisco per Letizia. "Ho parlato a lungo con Letizia, mi sembra molto determinata a recuperare il risultato di Milano. Vuole parlare con i cittadini di Milano per spiegare tutte le cose che sono state fatte". Lo ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi parlando ai microfoni del Gr1. Il premier ha annunciato così che verrà presentato presto l'elenco delle "100 cose fatte e delle 100 cose da fare" per Milano. "La Moratti vuole togliere l'ecopass - ha proseguito - mentre il suo avversario (in tutta l'intervista non fa mai il nome di Giuliano Pisapia ndr) -

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la strategia contro Pisapia pare che non cambierà, anzi si inaspiranno i toni di Pdl e lega. la lezione del priomo turno non è bastata

non solo lo vuole lasciare, ma addirittura lo vuole aumentare". Come in Bielorussia. "Invadere le testate tv nei prossimi giorni è una cosa inaccettabile, le testate non si mettono a disposizione di una telefonata del presidente del Consiglio, non siamo in Bielorussia, noi non ci stiamo e rompiamo questo giocattolo". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha commentato così, parlando a Bologna, l'annuncio di Berlusconi di una serie di interviste televisive da trasmettere in questi giorni. "All'invasione televisiva di Berlusconi non daremo copertura in nessun modo, anche se

qualche testata ci sta chiedendo di mettere la foglia di fico della par condicio: non ci stiamo perché Berlusconi non fa la mia agenda". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani da Bologna ha mandato questo messaggio al presidente del Consiglio e ai Tg che hanno annunciato una sua intervista in questi giorni. "Se Berlusconi vuole andare in tv, a Ballarò o dove vuole lui - ha aggiunto Bersani - andiamo lui ed io: va benissimo. Sennò al mio posto vanno De Magistris, Pisapia, gli altri candidati, perché stiamo parlando di Comuni: questa è la nostra posizione ed è chiaro che la terremo ferma nei prossimi giorni".

La migLiOre deL giOrnO

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Giannelli sul “Corriere della sera”


3 Il parroco accusato si pedofilia si difende così Altro

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sabato 21 maggio 2011

VentiquatrOre

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Don Riccardo: solo un bacio Don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato con l'accusa di abuso su minore e cessione di stupefacenti, sarebbe sieropositivo. E' quanto si apprende dall'ordinanza del gip nei suoi confronti. Proprio per questo motivo, secondo quanto si è saputo, il sacerdote si troverebbe in una sezione speciale del carcere di Marassi, dove è detenuto da venerdì scorso. Non è escluso che il sacerdote, sospeso dalla curia di Genova, nei prossimi giorni venga sottoposto a nuovi esami clinici. Ora don Riccardo chiederà di essere trasferito in un altro carcere della regione per gli insulti e le minacce ricevute in questi giorni. Lo ha reso noto il suo avvocato difensore, Paolo Bonanni, che ha incontro per la seconda volta don

Seppia ieri mattina nel penitenziario genovese. "Il mio assistito è abbastanza tranquillo, compatibilmente con le contestazioni che gli vengono mosse - ha affermato il legale -. Allo stato attuale non c'é stata modifica di contestazione, quindi rimane sempre ferma l'accusa di avere dato

un bacio ad un ragazzino senza il suo consenso". Bonanni ha poi spiegato che il sacerdote genovese "respinge assolutamente qualsiasi coinvolgimento in vicende attinenti a bambini di dieci anni o di età similare", come emergerebbe invece dalle intercettazioni pubblicate da alcuni media. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato Bonanni, don Seppia starebbe "rileggendo attentamente l'ordinanza di custodia cautelare e le contestazioni che gli vengono mosse". Il parroco ha chiesto inoltre dei libri di storia dell'Ottocento e una Bibbia. Riccardo Seppia verrà interrogato stamattina dal pubblico ministero Stefano Puppo. L'interrogatorio si svolgerà nel carcere di Marassi. Nei prossimi giorni il parroco

verrà trasferito a Sanremo. Ieri si è svolto l'interrogatorio di Emanuele Alfano, l'ex seminarista amico e complice di Don Riccardo. E' durato oltre cinque ore l'interrogatorio dell'ex seminarista arrestato con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento. All'uscita dal carcere di Marassi, dove si è svolto l'interrogatorio, il suo avvocato, Andrea Trucchi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. E poi si apprende che c'é un nuovo indagato nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere don Riccardo Seppia e l'ex seminarista Emanuele Alfano. Si tratta di un ragazzo diciottenne di origini straniere, ma residente a Genova, accusato di favoreggiamento della prostituzione minorile.

in Appello a Milano. E con lui anche il coimputato

Dell’Utri assolto dall’accusa di tentata estorsione mafiosa Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri è stato assolto perché il fatto non sussiste dalla prima corte d'appello di Milano dall'accusa di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose. Assolto anche il coimputato, il boss mafioso Vincenzo Virga. Il sostituto procuratore generale di Milano Isabella Pugliese aveva chiesto per Dell'Utri e Virga una condanna a 2 anni di reclusione, senza la concessione delle attenuanti generiche. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Dell'Utri avrebbe tentato di estorcere denaro all'imprenditore trapanese Vincenzo Garraffa, ex patron della Pallacanestro Trapani. In particolare, secondo l'accusa, l'ex patron della società di pallacanestro aveva ottenuto una sponsorizzazione nel 1991 attraverso Publitalia, guidata allora da Dell'Utri. Un funzionario dell'azienda poi, sempre secondo l'accusa, avrebbe chiesto a Garraffa la restituzione in nero di metà della somma e di fronte al suo rifiuto sareb-

be intervenuto Dell'Utri, il quale si sarebbe rivolto al boss Virga per mandare un 'segnale' all'imprenditore trapanese. Oggi però l'accusa è caduta, perché i giudici della prima corte d'Appello di Milano hanno assolto perché il fatto non sussiste sia il senatore del Pdl che Virga, capo mandamento di Trapani condannato all'ergastolo per fatti di mafia. Quello che si è concluso oggi era un processo d'Appello 'tris', perché la Cassazione aveva annullato per due volte le sentenze di secondo grado. In particolare, il 21 aprile 2010 la Cassazione aveva annullato la decisione della corte d'Appello di Milano dell'aprile 2009, che aveva riqualificato l'accusa in minacce gravi, dichiarando la prescrizione. Stando alle indagini, nel dicembre del '91 Dell'Utri avrebbe incontrato Garraffa a Milano e gli avrebbe chiesto di restituire la metà di quei soldi in nero e per minacciarlo gli avrebbe detto: "Ho uomini e mezzi per farle cambiare idea", di fronte al rifiuto dell' imprenditore. Poi, sempre stando alle inda-

gini, il boss Virga avrebbe incontrato a Trapani Garraffa per minacciarlo, su mandato del senatore del Pdl. Il sostituto pg ieri ha chiesto ai giudici di tenere conto anche della condanna a 7 anni per Dell' Utri, emessa dalla Corte d'Appello di Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa, perché "questo era l'ambiente in cui si muoveva Dell'Utri". E oggi il sostituto pg, in fase di repliche, ha sostenuto che Virga agiva su mandato di Dell' Utri "per far vedere che la mafia era interessata al rapporto tra Publitalia e Garraffa".


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Cultuire

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sabato 21 maggio 2011

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Libri L’autore è Carmelo Musumeci

condannato all’ergastolo ostativo

Così vive e spera “l’uomo ombra” dietro le sbarre E’

leggendo Notte da ergastolano che ho davvero capito un romanzo di Jack London, “Il prigioniero delle stelle,” dove il detenuto seviziato dai secondini e immobilizzato in una camicia di forza, evade rivivendo le sue vite precedenti. Riesce a resistere perché non è più lì- è in Egitto 5000 anni fa o nella Spagna moresca. Mentre i suoi aguzzini infieriscono sul suo corpo, lui passeggia nel mondo e nel tempo, e così si salva. Più interessante la fuga di Musumeci, che evade senza evadere dalla sua vera esistenza ma sprofonda in se stesso, nella sua realtà che doppia quella della prigione. Più fortunato del personaggio di London, che non ha la grande compagna di fuga, la scrittura. Musumeci ha il dono. Le idee, il ritmo, il linguaggio Mentre lavoravo alla prefazione del suo racconto mi ha scritto: on essere tenera, non ce n’è bisogno perché sono ancora vivo. Ho sempre paura che mi dicano che scrivo bene perché sono un detenuto. Non c’è pericolo. Ergastolano o libero, la scrittura c’è o non c’è, e nessun elogio può fingerla. In una notte in cui “ il dolore è più forte delle altre notti “, il protagonista sa che non vuole arrivare a giorno. “Certe sere, anche se là fuori sei amato, ti senti solo e non hai altro che te stesso.” Quella notte si suiciderà. E’ deciso. “La pena di morte è meno crudele dell’ergastolo”. Mentre prepara minuziosamente l’impiccagione, pensa una silenziosa lettera d’addio alla moglie, ai figli, al nipotino, al cane- “ci mancava anche il cane, questa non è più una lettera d’addio, sta diventando un romanzo”. Carmelo conosce la scienza degli addìi. “Ora sei pronto, non perdere più tempo e non lasciarti scappare questa occasione per scappare. (…) Meglio morto che zombi, è l’unica via di fuga che hai, da’ sto cazzo di calcio allo sgabello”. La tenerezza lo tenta, ma sa bene

di

BArBArA AlBerti

che nulla potrà trattenerlo. E invece l’amore lo trattiene. La vita lo trattiene. Il piacere del pensiero, lo straziante pensiero lo trattiene, con tutte le sue torture. “Per questa notte preferisco vivere, mi rimetto a letto…è stata proprio una brutta nottataccia da cani, una notte da ergastolano”. E’ un rito, lo fa quasi ogni notte. Si dà tutte le buone ragioni per morire, poi quelli che ama lo riportano in vita. Più forte e arrabbiato che mai. E’ un gioco, un gioco che riesce sempre perché lui gioca sul serio: vuole davvero morire, e sa che da un momento all’altro potrebbe farlo. Ogni volta non sa, fino all’ultimo, come andrà a finire. Altrimenti l’esorcismo non funzionerebbe. E’ una roulette russa fra due passioni opposte. Continuare- chiudere. Ogni volta fa ruotare il tamburo della pistola, se la punta alla tempia, e spara. Se finora ne è uscito illeso, è perché un grande giocatore. Un po’ gigione ma pronto alla morte, come De Niro nel film Il cacciatore. Notte da ergastolano è bello non solo perché è vero (in letteratura conta ben poco), ma perché è mirabilmente scritto, irradia una forte emotività, senza fronzoli, con un tono che sa essere tenero e perfino ironico mantenendo la terribile durezza di fondo. Leggendo una raccolta di scritti di Musumeci, “L’assassino di sogni”, il ritmo spietato, la verità letteraria di ogni parola, l’abilità, la secchezza, mi hanno fatto pensare che abbia il fiato per un grande romanzo. L’autore dice di sé: “ Ho 55 anni. Sono nato colpevole. Famiglia povera. Genitori separati. Collegio e botte da preti e suore. Carcere da minorenne a maggiorenne. Ho sempre tifato da piccolo per i

“cattivi” piuttosto che per i “buon”, perché i cattivi mi sono sempre sembrati più veri dei buoni. E poi chi non è stato cattivo è difficile che riesca a diventare buono. Ho una compagna che mi segue da trent’anni, due figli e due nipoti che sono tutti la mia vita. Mia figlia è severa, ho più paura di lei che di dieci carabinieri. Sono un “Uomo Ombra”, condannato alla “Pena di Morte Viva” che è l’ergastolo ostativo, senza nessuna possibilità di uscire se non metti un altro al posto tuo. Sono entrato in carcere con la quinta elementare. Mi sono laureato in giurisprudenza (ora sono in tesi per la specialistica). Senza contare gli anni scontati prima dell’ultimo arresto, mi trovo ininterrottamente da 20 anni in carcere. Ma mi sento un uomo libero, felice e innamorato dell’amore, nonostante la tristezza infinita di non poter stare accanto ai miei figli e alla mia compagna. Mi girano le palle che dovrò invecchiare e morire in carcere, anche per questo da molti anni lotto per l’abolizione dell’ergastolo ostativo.” Come Malcolm X studia in carcere. Nasce in carcere. Si forma. Scopre la passione politica. Deve studiare una difesa dalla disumanizzazione, mettere un muro fra sé e il muro. La condanna non è solo stare rinchiusi, ma essere in balìa del sistema carcerario in ogni sua forma, in ogni sua prepotenza. Invece di abbrutirsi si eleva, diventa un preparatissimo ribelle (“non sono un comunista, sono un anarchico puro). Come Malcom X, in carcere assume a fondo il senso della giustizia. Invece di farsi distruggere, diventa. Una corsa a non far dormire mai l’intelletto, l’affettività, la dignità, la percezione. Grazie al terzo occhio (il senso dell’umorismo), può esprimere la sua

affettività con un pathos mai patetico. E’ un leader. Il suo blog ha un grande seguito, di estimatori e come si dice oggi, di fans affezionati, di gente che gli vuole bene. Visto il suo carisma, da una parte ha trovato attraverso i contatti esterni e la scrittura l’evasione perpetua, dall’altra, la cella deve stargli dieci volte più stretta che a un altro (parlo di un uomo che conosco solo per iscritto, e ciò che dico di Carmelo Musumeci sono impressioni che non si pretendono giudizi). Mi sembra che abbia una grande personalità, uno spettacolare narcisismo, un implacabile sentimento della giustizia, e titaniche passioni, e tormenti profondi, e una eccellente eloquenza letteraria. Tutto enorme, fuor di misura. Un gigantismo che sa esprimersi, come in Majakovskij, il poeta russo, dominatore anche quando non voleva. In Biografia di un bambino criminale, dove parla della sua infanzia, Carmelo Musumeci mi ricorda invece Langston Hughes, il poeta della dignità afroamericana. Il padre emigrato in Svizzera, la madre che fa avanti e indietro fra mariti e figli, la nonna che li tira su, e per nutrirli gli insegna a rubare prima che a scrivere. Ma una volta che viene scoperto, lo prende a schiaffi davanti a tutti. E poi in privato, perché s’è fatto beccare. Eppure anche allora la vita è più forte e si affaccia sfrenata la gioia ”passavo le giornate nella viuzza insieme agli altri bambini, scalzi e affamati ma felici di stare tutto il giorno a scorazzare nei campi a rubare la frutta dagli alberi, a caccia di lucertole e rane”. A nove anni muratore, a dieci il collegio “la mia prima prigione”, da cui evade. Il prete lo massacra di botte, lo chiude in uno stanzino senza acqua né cibo. Si vendicherà dandogli una sprangata in testa. Lavora in fabbrica. Poi la prima rapina. La prima prigione…. La mia conoscenza della vita e delle opere di Carmelo Musumeci passa attraverso Nadia Bizzotto, una indomabile e affascinante ragazza che ha con lo scrittore un rapporto dialettico e complementare, fortissimo. Lo segue da molti anni. Si tengono testa a vicenda, e dev’essere una bella lotta. La ringrazio anche per la capacità di mettersi in gioco, nella vita e nelle lettere che ci siamo scambiate.


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sabato 21 maggio 2011

ribalte

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Festival di Cannes

ULTIMO GIORNO

Trionfo di Sorrentino E finale con sorpresa? Dieci minuti di applausi per il secondo film italiano in concorso: “This must be the place” Un grande successo al Festival di Cannes per il film di Paolo Sorrentino. Ci sono stati oltre 10 minuti di applausi per This must be the place, interpretato da Sean Penn. Gli applausi sembravano non finire mai nella sala del Grand Theatre Lumiere con il regista, a un certo punto, quasi imbarazzato per tanti battimani. Alla proiezione, in prima mondiale, c'erano tra gli ospiti Jane Fonda, Pedro Almodovar, David Byrne. Paolo Sorrentino e di Jafar Panahi, due delle voci più attese in questo finale di Festival che promette di riservare molte sorprese e forse di scompaginare le previsioni della vigilia, almeno quanto a premi. Applausi per l'atteso film di Paolo Sorrentino 'This Must be the Place', secondo film italiano in corsa per la Palma d'oro e che uscirà in Italia distribuito da Medusa in autunno. Protagonista assoluto uno Sean Penn che veste i panni di Cheyenne, cantante dark - quasi un sosia del front man dei 'Cure' Robert Smith -, che ormai cinquantenne sembra ingessato nel suo personag-

Sean Penn in “this must be the place” di Paolo Sorrentino

in ConCorSo Per lA PAlMA d’oro Concorrono per la Palma d'oro al 64° Festival di Cannes - Pedro Almodovar con LA PIEL QUE HABITO - Bertrand Bonello con L'APOLLONIDE - SOUVENIRS DE LA MAISON CLOSE - Alain Cavalier con PATER - Joseph Cedar con HEARAT SHULAYIM (Footnote) - Nuri Bilge Ceylan con BIR ZAMANLAR ANADOLU'DA - Jean-Pierre e Luc Dardenne con LE GAMIN AU VELO - Aki Kaurismaki con LE HAVRE - Naomi Kawase con HANEZU NO TSUKI - Julia Leigh con SLEEPING BEAUTY (1/o film) - Maiwenn con POLISSE - Terrence Malick con THE TREE OF LIFE - Radu Mihaileanu con LA SOURCE DES FEMMES - Takashi Miike con ICHIMEI (Hara-Kiri: Death of a Samurai) - Nanni Moretti con HABEMUS PAPAM - Lynne Ramsey con WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN - Markus Schleinker con MICHAEL - Paolo Sorrentino con THIS MUST BE THE PLACE - Lars Von Trier con MELANCHOLIA - Nicolas Winding con REFN DRIVE - Michel Hazanavicius con THE ARTIST

gio di ex star: stessi capelli lunghi, stesso trucco pesante sugli occhi, stesso rossetto e unghie laccate nere. In più Cheyenne, che vive quasi come un pensionato nella sua ricca villa di Dublino, con madre e figlia, ha un mondo tutto suo e un modo di parlare lento, in fal-

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setto, che lo rende quasi sempre involontariamente buffo. La morte del padre, un ebreo che ha vissuto un umiliazione da un ufficiale nazista, lo condurrà in viaggio per America alla ricerca di quel criminale, almeno novantenne, e forse già morto.

Il festival batte i suoi ultimi rintocchi e manda in lizza uno dei suoi favoriti quando tutti i giochi e i pronostici sembrerebbero già compiuti. Ancora una volta la giuria si lascerà sorprendere dalle ultime immagini del concorso? C'ERA UNA VOLTA IN ANATOLIA di Nuri Bilge Ceylan con Muhammet Uzuner, Yilmaz Erdogan, Taner Birsel. In concorso. Un'inchiesta, un mistero, una frattura grave nella quiete apparente di un villaggio senza storia della pianura anatolica. Il fragore del presente spezza il silenzio della storia e per questo nulla sarà più come prima, neppure per l'investigatore e il giudice. - LA SOURCE DES FEMMES di Radu Mihaileanu con Leila Bekhti; Hafsia Herzi e Biyouna. In concorso. Un altro villaggio sperduto tra le montagne, ma questa volta tra il deserto africano e il medio oriente mediterraneo. Da sempre spetta alle donne del villaggio andare alla fonte a raccogliere l'acqua. Ma questo pellegrinaggio quotidiano favorisce confidenze e malumori, sicché un bel giorno la fresca sposa Leila propone alle amiche di mettere in atto lo sciopero dell'amore: niente più sesso né carezze finché gli uomini non faranno la loro parte - LES BIEN-AIMES di Christophe Honoré con Catherine Deneuve, Chiara Mastroianni, Ludivine Sagnier, Louis Garrel, Milos Forman, Michel Delpech. Fuori concorso. Sul ritmo di una commedia musicale l'eterna ricerca dell'amore e della felicità. -YELENA di Andrey Zviagintsev. Un Certain Regard. Scelta fuori tempo massimo (non figura nemmeno in catalogo) una prima molto attesa per il piu' corteggiato nuovo astro del cinema russo.


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Cineguida

Gli ultimi film usciti nelle sale

Novità del weekend targate Cannes Delle cinque nuove pellicole in uscita nelle sale per il weekend ben quattro sono state presentate a Cannes.

Con gli occhi dell’assassino Horror (112 minuti) Julia (nella foto), una donna affetta da una patologia degenerativa degli occhi, trova Sara, la cieca sorella gemella, impiccata nella cantina della sua casa. Julia decide di indagare in quello che sente essere un caso di omicidio, entrando in un mondo oscuro che sembra nascondere una misteriosa presenza. Mentre Julia comincia a scoprire la terribile verità sulla morte della sorella, la sua vista si deteriora, fino a quando una serie di morti inspiegabili e sparizioni le attraversano la strada. regia: Guillem Morales Attori: Belen Rueda, Lluís Homar, Clara Segura, Julia Gutiérrez Caba, Francesc Orella

I PIRATI DEI CARAIBI 4 di Rob Marshall con Johnny Depp, Penelope Cruz, Jeoffrey Rush, presentato fuori concorso a Cannes. E' il momento del fatale incontro tra i destini di Jack Sparrow e della misteriosa Angelica. Avventuriera senza scrupoli che usa il pirata per trovare la fontana dell'eterna giovinezza o amore contrastato che Sparrow si ostina a tenere a distanza? Imbarcati entrambi sul veliero del pirata Barbanera, i due si trovano a condividere una sorte incerta. -MR.BEAVER di e con Jodie Foster e Mel Gibson, fuori concorso a Cannes. L'avventura umana di un uomo di metta età che perde contatto con la realtà, si allontana dalla moglie, dalla famiglia, dal lavoro e trova il suo riscatto in un pupazzo per bambini -IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA dei fratelli Dardennne con Cecile De France, Jeremie Renier, Thomas Doret, Fabrizio Rongione. In concorso a Cannes. Lasciato solo dalla famiglia che lo ha parcheggiato in un orfanatrofio, il dodicenne Cyril sogna soltanto di

Mahieux, Mariolina De Fano, Fabio Frisenda

tatanka Senza arte né parte Commedia (90 minuti) Salento. C'è aria di crisi. Il Premiato Pastificio Tammaro chiude la vecchia fabbrica, in realtà con l'idea di riaprirne presto una nuova, completamente meccanizzata. Tutta la squadra di operai addetta allo stoccaggio manuale si ritrova disoccupata. Tra questi c'è Enzo, sposato con Aurora e i loro due figli piccoli. Poi Carmine e infine Bandula, un immigrato indiano, ormai al verde e senza più un posto dove dormire. La situazione è drammatica. Proprio in quei giorni, la moglie di Tammaro eredita una collezione d'arte contemporanea... regia: Giovanni Albanese Attori: Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Donatella Finocchiaro, Hassan Shapi, Giulio Beranek, Paolo Sassanelli, Ernesto

Drammatico (100 minuti) Nei feudi della camorra, in una terra dilaniata da una guerra cruenta, la straordinaria avventura di un ragazzo che riesce a sfuggire a un destino certo. Grazie all'incontro con la boxe riuscirà ad emanciparsi, in un percorso che lo porterà alla scoperta di se stesso, dal baratro della periferia di Caserta, passando per l'inferno dei ring clandestini di Berlino. Una strada tortuosa verso un riscatto difficile e inaspettato. regia: Giuseppe Gagliardi interpreti: Clemente Russo, Carmine Recano, Giorgio Colangeli, Rade Serbedzija, Susanne Wolff, Sascha Zacharias, Raiz, Damir Todorovic, Claudia Ruffo, Lorenzo Scialla, Vincenzo Pane, Luisa Di Natale, Enzo Casertano, Luis Molteni Tratto dal libro "La Bellezza e

ritrovare i genitori e di poter dare sfogo al suo odio contro il mondo. Non si accorge quindi della vera tenerezza con cui una giovane estetista lo accoglie per i weekend -TREE OF LIFE di Terrence Malick con Sean Penn, Brad Pitt, Joanna Going, Fiona Shaw, in concorso al Festival. Il piano della realtà, mirabilmente narrato dal più riservato regista Americano dei nostril tempi, racconta la difficile formazione di Jack, figlio maggiore di un rude lavoratore del Midwest negli anni '50.Conteso tra il senso di possesso del padre e la dolcezza della madre, Jack attraversa gli stadi della vita fino ad approdare al dolore consapevole dell'età adulta. - IL DILEMMA di Ron Howard con Vince Vaughn, Winona Ryder, Kevin James, Jennifer Connelly, Channing Tatum, Queen Latifah. E' l'unico film del week end che giunge in sala senza le fanfare festivaliere nonostante sia firmato da un regista come Howqrd ormai adottato anche dalla critica più severa. Vi si narra il rovello di un uomo che teme di perdere l'amore della moglie (che ha visto in atteggiamenti intimi con un altro) e non sa confidarsi con il migliore amico.

l'Inferno" di Roberto Saviano

Come l’acqua per gli elefanti Drammatico (122 minuti) Jacob Jankowski (Robert Pattinson) a un passo dalla laurea in veterinaria, ha appena perso tutto: genitori, speranze, casa, sogni. La maniglia a cui si aggrappa per caso e per destino è quella del treno del Benzini Brothers Circus, una strampalata combriccola di imbonitori, mangiatori di fuoco, donne cannone e animali esotici tra i quali scoprirà i pericoli di un luogo sospeso, ma pur sempre abitabile. Il racconto di questa turbolenta redenzione è affidato al lungo flash back di un Jacob, ora novantenne (Hal Holbrook), regia: Francis Lawrence interpreti: Robert Pattinson, Reese Witherspoon, Christoph Waltz, Hal Holbrook, Povinelli, Paul Schneider.


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Cineguida

Gli ultimi film usciti nelle sale

il MerCAnte di Stoffe Drammatico (78 minuti) Due giovani italiani, Marco e Luisa, arrivano nel sud del Marocco per trovare in un vecchio villaggio abbandonato un medaglione che appartenne ad una giovane araba negli anni trenta. Attraverso di loro riviviamo la storia di un italiano, Alessandro, mercante di stoffe che arriva in Marocco e durante uno dei suoi viaggi incontra Najiba, una giovane donna araba di cui s'innamora follemente. L'attrazione verso la giovane è travolgente, quanto lo è la sua bellezza, e tra i due nasce un amore clandestino e tormentato, ma che grazie ad un'antica leggenda riesce ad unirli per l'eternità. REGIA: Antonio Baiocco SCENEGGIATURA: Antonio Baiocco, Franco Cardì ATTORI: Sebastiano Somma, Emanuela Garuccio, Marta Bifano, Philippe Boa, Antonio Capobasso, Nadia Kibout, Patrizia Pezza, FOTOGRAFIA: Adolfo Batoli, Maurizio Calvesi MONTAGGIO: Mirco Garrone MUSICHE: Tony Esposito, Sasà Flauto

UoMini SenzA leGGe Drammatico - storico (133 minuti) Dopo aver perso la loro casa in Algeria, tre fratelli si dividono e vanno a vivere in paesi diversi del mondo. Messaoud si unisce all'Esercito francese, impegnato a combattere in Indocina; Abdelkader diventa un leader del movimento di indipendenza algerino; Saïd si trasferisce a Parigi per cercare fortuna nei club e nei locali dove si combatte la boxe di Pigalle. Gradualmente, i loro destini tornano ad incrociarsi nella capitale francese, dove la libertà è una battaglia da combattere e vincere. REGIA: Rachid Bouchareb SCENEGGIATURA: Rachid Bouchareb, Olivier Lorelle ATTORI: Jamel Debbouze, Roschdy Zem, Sami Bouajila

Sebastiano Somma in una scena del film “il mercante di stoffe”

FOTOGRAFIA: Christophe Beaucarne MONTAGGIO: Yannick Kergoat MUSICHE: Armand Amar NOTE: In concorso al Festival di Cannes 2010. Candidato come miglior film straniero ai premi Oscar

BeAStlY Romantico (95 minuti) Il diciassettenne Kyle (Alex Pettyfer) è il principe bello, viziato, superficiale e incredibilmente popolare del suo liceo. Sicuro e pieno di sé, Kyle scioccamente sceglie come bersaglio delle sue umiliazioni Kendra (Mary-Kate Olsen), una compagna di classe che si veste dark e che si vocifera sia una strega. Kendra, per nulla turbata dal comportamento crudele di Kyle, decide di dargli una lezione: lo trasforma in un orribile mostro, il suo aspetto esteriore rispecchierà esattamente il suo modo di essere. Kyle ha un anno per trovare una ragazza che guardi oltre e che s'innamori di lui; se no ci riuscirà rimarrà per sempre "bestia". La sua milgiore chance per dimostrare che l'amore va sempre al di là delle apparenze potrebbe essere Lindy (Vanessa Hudgens), una compagna di classe a cui Kyle non ha mai prestato attenzione. REGIA: Daniel Barnz SCENEGGIATURA: Daniel Barnz ATTORI: Vanessa Hudgens, Alex Pettyfer, Neil Patrick Harris, MaryKate Olsen, Peter Krause, Lisa Gay FOTOGRAFIA: Mandy Walker MONTAGGIO: Thomas J. Nordberg MUSICHE: Marcelo Zarvos

red Thriller - Azione (111 minuti) Paul Moses è un ex agente della CIA specializzato nelle cosiddette "operazioni in nero". Vive isolato dal resto del mondo e comunica solo con pochissime persone. Quando Michael Beesley, il nuovo capo della CIA, viene a conoscenza dell'esistenza di Moses, di quello che ha fatto e degli scottanti segreti che detiene, decide di eliminarlo, mettendo sulle sue tracce un giovane killer agguerrito e iper-tecnologizzato. REGIA: Robert Schwentke SCENEGGIATURA: Erich Hoeber, Jon Hoeber ATTORI: Bruce Willis, Morgan Freeman, Helen Mirren, John Malkovich, Mary-Louise Parker, FOTOGRAFIA: Florian Ballhaus MONTAGGIO: Thom Noble

Un Perfetto GentilUoMo Commedia (106 minuti) La storia ruota intorno a due personaggi maschili, un giovane solitario e un geniale uomo di mezza età che gli fa da mentore. REGIA: Shari Springer Berman, Robert Pulcini SCENEGGIATURA: Robert Pulcini, Shari Springer Berman ATTORI: Katie Holmes, Paul Dano, Kevin Kline, John C. Reilly, Cathy Moriarty, Alicia Goranson, FOTOGRAFIA: Terry Stacey MUSICHE: Klaus Badelt


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