Il Centro - Marzo 2014

Page 29

IL

CENTRO

29

30 Marzo 2014

Sport. Da Massa Lubrense una passione a 4 ruote

RADICAL TROPHY: IL CAMPIONE

Salvatore Venanzio, pilota della scuderia Auto Sport Sorrento: «Il terzo podio è il prossimo obiettivo»

L

a Radical Sportscars è una casa automobilistica inglese fondata nel gennaio 1997 dai piloti amatoriali e ingegneri Mick Hyde e Phil Abbott, con l’intenzione di costruire auto da corsa aperte omologabili per l’uso stradale e utilizzabili senza modifiche su circuito. La 1100 Clubsports, prima auto della casa, era basata su un motore motociclistico Kawasaki situato in un telaio biposto aperto. La macchina era progettata per correre nelle gare 750 Motor Club nella categoria Sports 2000, con al volante il co-fondatore Hyde. Dalle auto Radical si arriva agli omonimi campionati, uno dei quali è il Radical Trophy di cui Salvatore Venanzio è stato campione per ben due volte, pilota della scuderia Auto Sport Sorrento il ventiseienne di Massa Lubrense ci racconta come coltiva la sua passione in costiera con un allegro sorriso che nasconde un velo di timidezza. In fondo è la sua prima intervista! ► Come nasce la tua passione per le gare automobilistiche? Nasce dall’amore per i motori in tutti i loro aspetti, nella vita quotidiana sono un meccanico e ho un’officina, l’ambiente delle gare mi ha sempre affascinato e un mio amico meccanico e pilota mi ha introdotto, circa cinque anni fa, in questo mondo dove ho conosciuto Tonino Esposito che mi ha fatto gareggiare con il suo team. All’inizio correvo in una categoria piccola: la 1003, oggi invece corro nella 1006. Ci sarebbe anche la 2000 ma siamo competitivi così, riusciamo a vincere e portare a casa ottimi risultati. ► Quali sono i campionati che ti hanno visto protagonista? Ho cominciato con gli slalom, ho corso sulle piste in circuito per poi ritornare ai primi in cui, l’anno scorso, ci siamo classificati secondi. ► Che traguardi hai raggiunto nella tua carriera? Sono stato per due volte campione Radical Trophy. ► Come soddisfi in penisola la tua passione? Di certo non ci sono le piste! Non la considero un lavoro, ho il mio che mi va anche bene, è un hobby: mi piace curare

l’auto nei minimi particolari nella mia officina e cerco di farmi pubblicità in tutta Italia mentre mi diverto. ► A Massa Lubrense sono consapevoli di avere un compaesanopilota così forte? (Ride) Adesso sì, dopo l’esperienza del 2013 lo sanno! In Sicilia sono uscite tante notizie ma anche le testate giornaliste locali hanno parlato molto del campionato. Questa, però è la mia prima intervista. ► La gara più difficile che ricordi? La gara più difficile è stata quella in Sicilia, l’abbiamo vinta ma c’erano piloti fortissimi e 140 auto da battere. Una bella sfida. ► Hai un avversario che temi quando sei in pista? Sì, un pilota di Campobasso, ha un’auto più potente ma nonostante tutto gli arriviamo sempre con un minimo margine di distacco sui tempi. Più potenza non vuol dire più velocità, nello slalom, con i birilli bisogna avere una certa abilità che un’auto più grossa non ha. I valori alla fine si compensano. ► Obiettivi futuri? Vincere assolutamente il campionato che abbiamo perso l’anno scorso per un soffio: si è rotto il cambio. Eravamo partiti primi, di solito la ricognizione la fanno valere invece in quella gara decisero che non era valida. Poi hanno deciso che non dovevano essere tre manche ma soltanto due, insomma una serie di sfortunati eventi. Infine all’ultima curva si rompe il cambio. ► Quali sono i motivi per cui corri? La mia famiglia, gli amici, tutte persone che mi sono sempre vicine, credono in me e mi danno forza.

Antonella Coppola


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.