AREA DI SERVIZIO N. 5/2022

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ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI Numero 5anno 24Poste Italiane SpA –Spedizione in Abbonamento Postale –D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano€ 1,55 EMERGENZA COSTI ENERGETICI: APPELLO AL SETTORE EMME INFORMATICA LE PIATTAFORME EVOLVONO MUSEO FISOGNI GLI ALBORI DEL GPL IN ITALIA MORELITE LE SPAZZOLE DEL FUTURO FLOWEY EFFETTO CERAMICA LUNGA PROTEZIONE KIEHL PENSARE GREEN CON EFFICIENZA FUELS MOBILITY LA RETE CARBURANTI DEL FUTURO ISTOBAL MENO ACQUA PIÙ CUSTOM AUTOPROMOTEC RITORNO ALLA DATE TRADIZIONALI 5/2022 5/2022

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Flowey:

Istobal:

Emme Informatica: le nuove piattaforme evolvono alla conquista dell’Europa

Fuel Mobility: il futuro della rete carburanti

FIGISC: emergenza costi energetici, appello al settore

areadiservizio.carburanti.autolavaggi

– Caporedattrice Paola Sala

Massimo Cicalini, Bruno Bearzi, Massimo Terzi, Alberto Mondinelli, Luca Squeri. Elda Frigerio, Elio Giabba, Nicoletta Lega, Nicola Polidoro, The Editor (Editing), Arlina Rabbiacci, Mario Rota, Federico dei Roggero, dagli USA Brian Campbell

Editore: ADV Spazio Srl, via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031- Fax 02-450.72.949 e-mail: areadiservizio@advspazio.it. – web: www.areadiservizio.eu – : areadiservizio.carburanti.autolavaggi

Pubblicità: ADV Spazio Srl - via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031 - Fax 02-450.72.949 e-mail: advspazio@advspazio.it.

Impaginazione: Daniele Rizzi – e-mail: waikikidesign@gmail.com – Fotolito e stampa: FLYERALARM Srl

Registrazione Tribunale di Milano n. 696 del 10/11/99

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Morelite: le spazzole del futuro intercambiabili e sempre efficienti

Museo Fisogni: GPL, gli albori del gas liquefatto in Italia

Indirizzi
66 Caleidoscopio 68 Editoriale 11 News 50
57
utili
Notiziario Figisc-Anisa Confcommercio
38
Autopromotec e Automechanika: ritorno alle date tradizionali
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effetto ceramica lunga protezione
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Kiehl: pensare green con efficienza
40
34
30
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20 5/2022 5/2022
meno consumo di acqua e portali personalizzati

I segnali sono contrastanti ma, con il nostro inguaribile ottimismo, vogliamo sempre vedere il bicchiere mezzo pieno. Per essere realisti però iniziamo ad analizzare gli scenari dalle criticità che oggi si possono riassumere in una sola parola: bollette. Abbiamo incontrato alcuni lavaggisti che ci raccontano che tutto sommato sarebbe meglio tenere gli impianti fermi, la distribuzione carburanti è forse meno “energivora” eccezion fatta per il gas metano, ma l’aumento delle spese per l’energia si ribalta su margini già più che risicati. In altre parole il problema è comune. Mentre andiamo in macchina sembra che la tensione sui prezzi tenda ad allentarsi, anche grazie alle misure prese dai governi di calmierare quelle che indubbiamente sono state le spinte speculative che hanno inciso non poco sull’impennata delle tariffe. Le soluzioni per risparmiare energia e per autoprodursela possono dare un importante contributo a ritrovare una buona marginalità sugli incassi, ma sicuramente gli scenari futuri restano preoccupanti. Di contro il mercato sembra proseguire su un trend, se non di crescita, quanto meno di consolidamento dei traguardi raggiunti nella ripresa post-pandemia. A proposito, il Covid lo possiamo considerare debellato? Speriamo di sì, ma non possiamo esserne certi fino a quando non è passato l’inverno, incrociamo le dita e manteniamo alta la guardia. L’aumento dei tassi di interesse certamente renderà più problematico l’accesso al credito, che resta comunque abbordabile e quindi non dovrebbe, sfruttando anche i tanti incentivi che sono in atto, costituire un ostacolo insormontabile, anzi. A questo si aggiunge che dopo decenni, dalle urne è uscito un esecutivo che può contare su una solida maggioranza e, se non si complicheranno la vita da soli (qualche avvisaglia però c’è...), dovrebbe garantire un quinquennio di sana politica espansiva. Anche in questo caso, oltre a fare i nostri auguri per un proficuo lavoro alla neopremier Giorgia Meloni, non ci resta che incrociare le dita ancora. Intanto il nostro settore si prepara all’importante appuntamento di Oil&nonOil: su questo numero trovate alcune anticipazioni, anche se sarà il prossimo a presentare la fiera veronese, in programma dal 16 al 18 novembre, con una serie di anteprime che confermano come il nostro mondo, il mondo delle aree di servizio, sia più che mai pronto a cavalcare la rivoluzione della mobilità degli anni futuri.

11 5/2022
Numero 5 anno 24 Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale –D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano€ 1,55
Massimo
ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI
EMME INFORMATICA LE PIATTAFORME EVOLVONO
FISOGNI GLI ALBORI DEL GPL IN ITALIA MORELITE LE SPAZZOLE DEL FUTURO FLOWEY EFFETTO CERAMICA LUNGA PROTEZIONE KIEHL PENSARE GREEN CON EFFICIENZA FUELS MOBILITY LA RETE CARBURANTI DEL FUTURO ISTOBAL MENO ACQUA PIÙ CUSTOM AUTOPROMOTEC RITORNO ALLA DATE TRADIZIONALI 5/2022 5/2022
EMERGENZA COSTI ENERGETICI: APPELLO AL SETTORE
MUSEO

VERDE DA PRIMA CHE LE AUTO DIVENTASSERO ECOLOGICHE.

È per amore delle generazioni a cui lasceremo in eredità questo pianeta che noi di MIX produciamo portali ecologici ed ecosostebibili. Ogni nostro sforzo è dedicato a ridurre l’impatto sulla natura, utilizzando fonti rinnovabili e materiali riciclabili. Progettiamo per consumare sempre meno e per ridurre al massimo l’uso di prodotti chimici, ma garantendo sempre un altissimo standard di qualità. Per questo MIX è socio fondatore di Federlavaggi, l’associazione sempre più impegnata nel rispetto dell’ambiente.

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EMERGENZA COSTI ENERGETICI: APPELLO AL SETTORE

Figisc-Anisa-Concommercio, unitamente a Faib e Fegica, ha lanciato a tutte le compagnie operanti sulla rete distributiva, UNEM (Unione Energie per la Mobilità) e ad Assopetroli-Assoenergia una “Richiesta di intervento a sostegno delle gestioni” legata all’emergenza per i costi energetici. Qui di seguito il testo integrale.

Le scriventi Organizzazioni di Categoria dei Gestori, FAIB, FEGICA, FIGISC/ANISA, intendono porre alla loro attenzione la situazione di particolare sofferenza economica che interessa le gestioni a seguito dell’aumento esponenziale del prezzo dell’energia elettrica necessaria per condurre, nel rispetto degli impegni contrattuali, gli impianti. L’aumento di 4/5 volte il prezzo del kWh pagato ante crisi, a margini bassi ed invariati, rischia di provocare una miscela dirompente per una Categoria che si trova ad affrontare un difficile tornante della propria storia, dopo quello determinato dalla “pandemia”.

Un trend di vendite che comincia ad appalesarsi in contrazione come effetto della crisi (proprio per le difficoltà dei cittadini italiani vittime dell’inflazione e dell’aumento “folle” delle tariffe di gas ed elettricità) e l’aumento dei costi di gestione ben oltre le soglie dell’inflazione, spingono sempre più i Gestori a riflettere sulla possibilità di continuare

normalmente – in queste condizioni – la propria attività. Come è noto, la Categoria dei Gestori, per la sua struttura, è costituita da: a) microimprese non capitalizzate, assolutamente non in grado di sostenere conti economici a fronte dell’esplosione di costi essenziali ed incomprimibili per la gestione dell’attività, che peraltro è esercitabile solo rigorosamente nelle modalità previste dagli obblighi contrattuali con il comodante; b) particolari Accordi economico-normativi che riducono, essenzialmente, la flessibilità di condurre un’azienda in termini “economici”.

D’altra parte pur se i richiamati Accordi rendono complesso – anche se non impossibile – intervenire sui prezzi al pubblico, ciò rappresenterebbe un andamento controtendenza nei confronti di una “clientela” che, nonostante l’intervento di Governo e Parlamento sulla riduzione delle accise (al mo -

13 5/2022
ECONOMIA & LAVORO

mento il relativo gravoso onere è stato interamente finanziato dalle gestioni in funzione delle loro giacenze nei serbatoi), continua a pagare un prezzo percepito come “molto elevato” (e non immaginiamo cosa potrà accadere se il prossimamente non dovesse essere reiterata la riduzione medesima). Le specificità prima evidenziate, inutile sottolinearlo – aggiungendosi alla stagnazione, ormai datata, dei margini nominali, all’accentuarsi della concorrenza dei prezzi, nonché alla incertezza sui volumi di vendita influenzati da emergenze di varia origine (crisi economica, pandemia, infine costi energetici che contraggono i consumi) –, espone i Gestori all’accentuazione della dipendenza economica, ed in assenza di opportune misure, al non scongiurabile dissesto dei conti ed all’inevitabile default.

Di fronte a questa situazione di particolare gravità e ad una crisi che, ad oggi, nessuno è in grado di prevedere (speculazione a parte) quando (e come) potrà essere superata, le scriventi ritengono che sia opportuno, anzi, indispensabile, che i titolari degli impianti – comunque costituiti – facciano uno sforzo economico e prevedano un intervento significativo a favore delle gestioni, con l’obiettivo di stabilizzare la situazione ed impedire che ciascuno assuma iniziative per ridurre le sofferenze del proprio bilancio: l’obiettivo è quello di passare con il minore danno la crisi contingente senza “distruggere” quanto di buono si costruisce giorno per giorno con gli automobilisti.

Le scriventi Organizzazioni, ritenendo che i destinatari della presente comunicazione siano del tutto consapevoli della situazione sinteticamente rappresentata, sono a richiedere l’immediata attivazione di un “tavolo di confronto” con l’obiettivo di mettere a punto tempi e modalità di erogazione dei sostegni richiesti, stante l’incalzare dell’emergenza. Il problema è muoversi rapidamente ed all’unisono, così

come è stato fatto per fronteggiare la crisi pandemica, peraltro ancora non conclusa (riconoscimento economico una tantum; contributo strutturale legato al “caro bollette” per il tempo necessario al ripristino delle condizioni di normalità; ecc.): ciò appare oggi indispensabile ed indilazionabile. Soprattutto in un contesto in cui – come rilevato più sopra – oltre alle emergenze insorte per cause non imputabili al settore, nello specifico del comparto si conferma un quadro di instabili relazioni economiche fra le Parti, che esasperano le criticità di tali emergenze.

Con la presente, tuttavia, si preavverte formalmente che, dal momento che – senza alcuna enfasi retorica – è infine in gioco la sopravvivenza di attività che servono il settore e la mobilità di imprese e cittadini, se non si riuscisse ad intervenire entro tempi rapidi e dai riscontri reali la Categoria nel suo insieme ed i singoli gestori non potranno che trovare le ragioni per scongiurare il fallimento della propria attività, anche superando, data la situazione di forza maggiore incontestabile, limiti ed obblighi derivanti dal quadro degli accordi economici assunti.

“Nessuno è tenuto a fare l’impossibile” e, al di là dei predetti limiti ed obblighi, in capo ai Gestori, quali imprese a tutti gli effetti, incombe l’obbligo giuridico, civile e morale di mettere in atto quanto serve per scongiurare il dissesto della propria attività e il conseguente ed ineluttabile effetto sui livelli occupazionali o quanto meno a distinguere la propria responsabilità in tale esito.

Le scriventi sono convinte che, stante l’eccezionalità del momento la risposta positiva della loro “controparte” non si farà attendere.

Al momento l’appello è stato raccolto, con misure già definite o in via di definizione da IP, ENI e alcuni importanti retisti.

14 5/2022
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EFFETTO CERAMICA LUNGA PROTEZIONE

Flowey lancia anche in Italia Experience CX1, una cera a effetto ceramica con protezione a lunga durata. Il prodotto nasce dai laboratori R&D Flowey di Bissen, In Lussemburgo, ed è il frutto di un lungo studio.

L’ultima novità di Flowey, da poco disponibile anche in Italia, si chiama Experience CX1, una cera che partendo dall’utilizzo di nuove materie prime e polimeri di altissima qualità ha consentito di giungere a una formulazione dalle eccellenti caratteristiche, ma semplice nell’uso, garantendo oltre all’azione protettiva di lunga durata con effetto ceramica sulla carrozzeria, una asciugatura perfetta e priva di microgocce, unita a un’ottima brillantezza. Il prodotto si utilizza nei normali portali e tunnel di lavaggio e consente all’autolavaggio di offrire al consumatore finale un lavaggio con un risultato finale ai massimi livelli.

Tutti i vantaggi di Experience CX1

I vantaggi per il titolare dell’autolavaggio sono molteplici. Poter offrire ai propri clienti una nuova esperienza di lavaggio che gli consentirà di distinguersi dalla concorrenza con una soluzione davvero innovativa, che si tradurrà anche in un più elevato valore medio del lavaggio e quindi in un incremento dei margini medi.

I vantaggi sotto l’aspetto tecnico garantiti dall’uso della nuova cera CX1 sono anche questi numerosi. Quello che appare subito evidente è l’asciugatura dell’auto che risulta perfetta, con la totale assenza di microgocce.

16 5/2022
AUTOLAVAGGI
EXPERIENCE
CX1

Rispetto alle “normali” cere emergono altre differenze garantite, come già detto, dall’integrazione di nuovi polimeri nella formulazione di CX1. Sono proprio questi che consentono la formazione di una micropellicola protettiva sulla carrozzeria con effetto ceramica, così i colori, le plastiche e le modanature torneranno come nuove. Il prodotto CX1 conferisce alla carrozzeria un effetto setoso piacevole al tatto e una lucentezza profonda con un potere riflettente della luce di oltre il 90%. Inoltre, la protezione dona alla carrozzeria una eccezionale idrorepellenza, duratura nel tempo, che si traduce anche in un migliore comfort di guida per un uso limitato dei tergicristalli in caso di pioggia, quindi pure in maggiore sicurezza. L’uso periodico di CX1 consente di ottenere una protezione “ceramicata” che garantisce una lunga vita ai colori e alla vernice, proteggendo la carrozzeria delle piogge acide e dagli effetti negativi dello smog, del sale stradale e del “traffic film”.

Importante è anche il fatto che Experience CX1 garantisce questi risultati con qualunque tipologia di acqua venga utilizzata all’interno dell’autolavaggio; sebbene CX1 esalti le proprie caratteristiche e i propri effetti positivi con acqua addolcita o mediamente dura (fino a circa 20 TH - °f), infine è pure resistente ai lavaggi alcalini.

Nell’impianto di lavaggio il prodotto può essere proposto come un nuovo programma di lavaggio super performante: CX1 può essere quindi utilizzato come nuovo programma cera oppure in un programma completo a integrazione del ciclo polish. In ogni caso il suo impiego è molto semplice e segue le normali modalità d’uso di una cera.

17 5/2022
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ASPRO ITALY: SOLUZIONI CHIAVI IN MANO PER BIOMETANO

Il biometano proviene dal processo di purificazione e upgrading del biogas. Il biogas è prodo�o dai sistemi di diges�one della frazione organica o dei rifiu� solidi urbani. L’upgrading del biogas perme�e di rimuovere principalmente la CO2 ad un valore inferiore al 2,5%.

ASPRO ITALY è il partner ideale per la realizzazione di soluzioni personalizzate e chiavi in mano di sistemi di compressione per biometano proge�a� per qualsiasi applicazione. Le principali applicazioni del biometano sono l’iniezione nei gasdo� e la compressione in carri bombolai per uso autotrazione o industriale.

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ASPRO ITALY è in grado di proge� are compressori su specifiche richieste del cliente. Ogni componente è realizzato secondo le vigen� norme di sicurezza europee e dotato di sistemi di controllo remoto. I compressori possono essere inseri� anche in soluzioni compa�e all’interno di cabina� per un’installazione e una messa in servizio rapida e semplice.

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MENO CONSUMO DI ACQUA

E PORTALI PERSONALIZZATI

Due proposte da Istobal: da un lato ha sviluppato una serie di riciclatori in grado di riutilizzare fino al 100% dell’acqua impiegata per ogni lavaggio; dall’altro ha ideato un nuovo configuratore online per personalizzare i portali di lavaggio a livello di colori, spazzole e opzioni.

In caso di prolungata siccità, ma anche nel normale utilizzo, il risparmio di acqua è importante per rispondere all’esigenza di contenere il consumo di questo importate elemento, ma anche per ridurre i costi di gestione dell’impianto. Istobal è da sempre sensibile alle istanze dei lavaggisti e dell’ambiente favorendo un’industria dell’autolavaggio sostenibile. In questo senso si inserisce lo sviluppo di una serie di riciclatori in grado di riutilizzare fino al 100% dell’acqua utilizzata per ogni lavaggio, rendendo possibile il trattamento dei veicoli anche nei periodi di restrizione idrica. Istobal si è quindi impegnata nell’innovazione per ridurre il consumo di acqua nel lavaggio dei veicoli a fronte della siccità, promuo -

vendo un’industria sostenibile con soluzioni integrate che ne riducono il consumo, oltre che di prodotti chimici ed energia. Vale la pena ricordare come alcune regioni in Spagna, Italia, Francia e Regno Unito, tra gli altri Paesi, soffrono di restrizioni idriche a causa di siccità estreme e in alcuni casi hanno anche regolamenti che riguardano il settore dell’autolavaggio. Per questo Istobal sottolinea come il mancato utilizzo dei sistemi di riciclo dell’acqua in portali e tunnel di lavaggio può comportare uno spreco annuale di acqua simile a quello che si avrebbe lasciando un rubinetto aperto tutto il giorno per più di tre anni. Allo stesso modo, sottolinea come la pulizia dell’auto in un impianto di autolavag -

gio sostenibile che incorpora soluzioni di trattamento dell’acqua genera un minor consumo di acqua rispetto a un lavaggio manuale in casa ed evita la contaminazione dell’acqua derivante dal processo di lavaggio. A questo proposito, è fondamentale il contributo dei gestori degli impianti di lavaggio e degli utenti per essere responsabili nei confronti dell’ambiente e per combattere la siccità.

Risparmi di acqua fino al 40% Istobal invita quindi a un uso responsabile dell’acqua negli impianti di autolavaggio, poiché si tratta di una risorsa limitata e può essere responsabile della redditività delle imprese di

20 5/2022
AUTOLAVAGGI

autolavaggio. Per questo l’azienda è pioniera nello sviluppo di tecnologie ecologiche che forniscono all’industria dell’autolavaggio soluzioni per far fronte alla scarsità d’acqua, riciclando, risparmiando e decontaminando l’acqua negli impianti di autolavaggio. Da qui l’introduzione di continue innovazioni per risparmiare acqua nei suoi impianti di lavaggio dei veicoli. I suoi modelli di ultima generazione riducono il consumo di acqua del 40%, e i centri di lavaggio a pressione del 33%. La connettività degli impianti con Istosmart di Istobal consente un maggiore controllo dei consumi negli impianti di lavaggio e la regolazione a distanza. La gamma completa di impianti Istobal per il trattamento dell’acqua riduce il consumo di questa risorsa e ottiene acqua della massima qualità per risultati impeccabili nella pulizia dei veicoli. Inoltre, l’inclusione di sistemi di riciclaggio negli impianti di autolavaggio consente agli autolavaggi di operare durante i periodi di restrizione idrica dovuti alla siccità. Per l’azienda spagno -

la, il consumo e la qualità del lavaggio dei veicoli dipendono in larga misura anche dalla qualità dell’acqua utilizzata nell’impianto. Per questo motivo, il gruppo ha sviluppato diversi sistemi di trattamento delle acque, come il suo pionieristico riciclatore biologico con un sistema di ultrafiltrazione in grado di riciclare fino al 100% dell’acqua proveniente dal lavaggio esterno dei veicoli. Questo sistema di riciclaggio innovativo e all’avanguardia consente di ottenere la massima qualità dell’acqua per il successivo riutilizzo in tutte le fasi di lavaggio, compresa l’osmosi nella finitura finale e un risparmio fino a 2 milioni di litri d’acqua all’anno per ogni portale di lavaggio.

Tecnologie complete e sostenibili per il risparmio idrico Tutti gli sforzi di Istobal nello sviluppo dei prodotti si concentrano sul rispetto dell’ambiente, dando priorità alla qualità finale del lavaggio, all’esperienza dell’utente e alla redditività

dell’operazione. Grazie ai suoi impianti, l’azienda consente un consumo efficiente delle risorse, la massima riduzione del consumo di acqua, energia e prodotti chimici senza influire sul risultato finale della pulizia e dando priorità alla sicurezza degli utenti finali e degli operatori. Attraverso il suo dipartimento di R&S&I, il gruppo introduce costantemente innovazioni per risparmiare acqua negli impianti per il lavaggio dei veicoli. In questo modo, i portali di lavaggio di ultima generazione riducono il consumo di acqua del 40% rispetto ai modelli precedenti, grazie a nuovi materiali per le spazzole che assorbono meno acqua e a una migliore ridistribuzione del circuito di flusso dell’acqua, oltre ad altre tecnologie. Per quanto riguarda i centri di lavaggio, Istobal ha ridotto del 33% il consumo di acqua, del 75% quello di prodotti chimici e fino al 32% il consumo di energia nei suoi impianti di ultima generazione. Nell’ambito del suo impegno per l’ambiente, l’azienda dispone anche di un separatore di idrocarburi per ridurre del 94% la presenza di questo composto chimico nell’acqua risultante dal processo di lavaggio, poiché un litro di idrocarburi contamina 1.000 mc di acqua. Inoltre, la connettività degli impianti Istobal dotati di Istosmart consente il controllo telematico per verificare e regolare a distanza i consumi e la manutenzione dell’impianto. Allo stesso modo, i prodotti chimici della linea Istobal esens* sono sostenibili e vantano certificazioni ambientali di eccellenza come il marchio Nordic Swan e l’Ecolabel, riducono la produzione di rifiuti plastici negli imballaggi del 90% nella linea di superconcentrati Xtract e contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 fino all’80%.

Personalizzare i portali online Istobal lancia anche un nuovo configuratore online per la personalizzazione dei portali di lavaggio. Un servizio pionieristico per il mondo dell’autolavaggio che attraverso il sito web dell’azienda facilita la configurazione dei suoi portali. Il nuovo configuratore di prodotto consente di personalizzare l’intera gamma di portali di lavaggio Istobal in modo indipendente e automatico con semplici passaggi, in base alle preferenze e alle esigenze di ciascun cliente e alla configurazione consentita in produzione. Per esempio, permette di caratterizzare il ponte di lavaggio in un’ampia varietà di colori, di scegliere le spazzole (rigate, lisce e personalizzate) e le relative opzioni. L’obiettivo è quello di migliorare e automatizzare la progettazione, presen -

21 5/2022

tazione, vendita e gestione dei propri portali di lavaggio con uno strumento online che genera in pochi minuti un

rendering personalizzato in base ai gusti e alle esigenze del cliente. Il sistema fornisce inoltre un documento di

riferimento con tutti i dettagli di configurazione per mettersi in contatto con un consulente di vendita. In questo modo, offre un grande impatto visivo nelle fasi di decisione di acquisto di un autolavaggio a portale e riduce i tempi di configurazione del prodotto.

Il configuratore è accessibile dalla scheda prodotto sul sito web di Istobal e, una volta completato il processo di personalizzazione del portale, è possibile scaricare il pdf con tutti i dettagli della configurazione e condividerlo via email o WhatsApp. Il configuratore è attualmente disponibile in due lingue, spagnolo e inglese, ma presto lo sarà anche nelle principali lingue dei mercati chiave del Gruppo.

*esens è un marchio registrato da Istobal

22 5/2022
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PENSARE GREEN

CON EFFICIENZA

leader deve precedere il mercato, e questo è quello che ha fatto Kiehl con tutta una serie di soluzioni innovative che sanno coniugare il rispetto ambientale con il bilancio economico dell’imprenditore, tenendo ovviamente la qualità del lavaggio in primo piano.

Il filo conduttore della presenza di Kiehl alle due fiere primaverili, da Uniti Expo all’Autopromotec, si può riassumere in due parole “innovazione green”. Per esprime più compiutamente il concetto le tante innovazioni che la casa tedesca ha presentato sono tutte volte a raggiungere un triplice obiettivo: rispettare l’ambiente, lavare meglio semplificando il lavoro del lavaggista e al contempo contribuire a un incremento del suo fatturato. Detta così può sembrare una di quelle promesse elettorali a cui siamo tanto abituati, come siamo abituati a vederle disattese dopo le elezioni, ma in Kiehl non sono di questa opinione e lo dimostrano con i fatti, scopriamo come.

Elementi per spazzole d’asciugatura intercambiabili Come è noto le spazzole d’asciugatura e i mitter, le grosse fettucce di materiale asciugante o lavante) montate nei tunnel a metà o alla fine, su una culla che dondola e asciuga la vettura, svolgono un ruolo fondamentale per la qualità del lavaggio finale. Kiehl propone un materiale particolarmente efficiente in fase di asciugatura: ProMicro, un suo brevetto a livello mondiale, con un’elevata forza pulente o asciugante

24 5/2022
AUTOLAVAGGI
Un

grazie al materiale di microfibra per le spazzole con un innovativo sistema di fissaggio dei settori che, con l’albero progettato dal produttore tedesco, permette di adattarsi a tutti gli impianti in commercio e garantisce una

rapida e sicura installazione. In pratica, si può sostituire il setolato di una spazzola completa velocemente in circa 10 minuti: per esempio, si può fare alla sera, anche tutte le sere, sostituendolo con un altro completamente asciutto;

oppure si possono mettere in lavatrice una volta alla settimana, dopo circa 3 mila vetture, una soluzione per averli sempre puliti ed efficienti.

Per quanto riguarda i mitter, Kiehl li propone in versione doppia, montati a cavallo di una staffa: quando sono bagnati si tira l’estremità corta e la parte asciutta che non toccava l’auto arriva in basso richiamando in alto quella bagnata, un velocissimo sistema per avere sempre i mitter d’asciugatura efficienti. L’efficienza di ProMicro materiale d’asciugatura si evidenzia anche in presenza di un’asciugatura ad aria debole, magari così di proposito per risparmiare energia, perché sopperisce con la qualità della sua spazzolata e la vettura è ugualmente perfetta e lucida, infatti non solo asciuga ma “tira” l’eventuale cera polish facendo brillare l’auto.

Per quanto riguarda le spazzole con materiale di lavaggio ProMicro anch’esse con elementi sfilabili da sopra grazie, a degli innesti a cursore lungo l’albero consentono di sostituire parti di spazzola nella zona dove sono più sporche togliendo l’elemento per lavarlo in lavatrice, in pratica togliendo le sole parti che sfregano di più o che si sporcano maggiormente (la parte inferiore, per esempio) e quindi sostituendo quegli elementi con altri puliti. In generale questo intervento è opportuno dopo 3/5.000 vetture.

Tutti sistemi molto interessanti grazie anche al materiale ProMicro, una innovativa microfibra estremamente leggera, con un’usura ridotta di motori e riduttori grazie alla massa in movimento contenuta. Il costruttore garantisce 30 mila lavaggi negli impianti rollover e 60 mila nei tunnel. Senza dimenticare le eccellenti ricadute d’immagine per l’autolavaggio che può evidenziare l’utilizzo della microfibra come materiale di pulizia ottimale e poi i risparmi in termini di usura ridotta e minore domanda di energia.

La lavatrice per le spazzole...

Una lavatrice industriale specifica per lavare i mitter e gli elementi delle spazzole sporchi, dove i tecnici Kiehl hanno creato un software per fare dei programmi di lavaggio mirati: per esempio, una lavata con il sistema acido per togliere il calcare, una con quello alcalino per eliminare i grassi e le cere. Così alla fine il mitter è davvero pulito e in grado di assorbire al meglio l’acqua, infatti se lavato male è inutile farlo perché le cere lo rendono quasi impermeabile. Kiehl fornisce anche il sistema di dosaggio con le relative pompe e il prodotto chimico indicato per i vari lavaggi: sono sistemi già forniti a ospedali e imprese di pulizia che

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altrimenti non sarebbero in grado di fare un lavoro così accurato e questo rende Kiehl unica azienda nel settore dell’autolavaggio a proporre questa soluzione. È anche importante ribadire come questo particolare trattamento sia un’ulteriore garanzia per una perfetta efficienza dei materiali di lavaggio e asciugatura.

...e le lavatrici per il business Proposto anche un blocco per lavanderie self-service da installare sull’area dell’autolavaggio per incrementare il fatturato: in pratica, i clienti mentre lavano l’auto possono lavare anche i panni. Si chiama MagikWash ed è un sistema completo di tre lavatrici, tre asciugatrici e il blocco “pet”, quindi con lavatrice e asciugatrice dedicata agli animali. Viene consegnato montato e completo, serve solo l’allacciamento ad acqua ed energia elettrica, non serve la depurazione perché sono scarichi civili. Il sistema di pagamento senza banconote può essere interfacciato con quello del lavaggio, mentre per i detersivi è stata creata la linea dedicata Arenas, naturalmente Kiehl.

EcoMax per l’ambiente e la qualità Se green è la parola d’ordine di Kiehl come di molti altri produttori, l’azienda tedesca conferma di non limitarsi alle semplici enunciazioni e a Bologna ha presentato la linea EcoMax, inizialmente sviluppata per il Nord Europa, in accordo con la certificazione Nordic

Swan dei Paesi scandinavi. Sappiamo quanto i Paesi nordici siano attenti all’ambiente e quindi il fatto che questi detergenti siano stati valutati positivamente per le tipologie di tensioattivi utilizzate è una significativa garanzia. Adesso la linea EcoMax è disponibile anche negli altri Paesi europei e in particolare in Italia perché sempre più frequentemente c’è l’esigenza di avere prodotti “eco label” anche nel settore carwash, soprattutto per le gare in ambito pubblico. La certificazione Nordic Swan è classificata “eco label” e la linea

EcoMax è davvero completa: dal detergente multifunzionale schiumogeno EcoMax Quattrowash allo schiumogeno profumato EcoMax Foam e poi EcoMax Shampoo, il polish schiumogeno EcoMax Polish, la cera asciugatura EcoMax Dry e la cera lucidante EcoMax Wax, il tutto per piste, portali e tunnel.

ID by Kiehl per la schiuma Un’altra importante novità è il sistema ID by Kiehl, un retrofit per piste selfservice che vogliono introdurre il programma schiuma. Un kit “plug in” con

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Id by Kihel 228 Polish Ecomax 219 Wax Ecomax 107 Shampoo Ecomax 112 Foam Ecomax 121 Quattrowash
Ecomax 208 Dry Ecomax

un impatto minimo a livello tecnologico: nella pista esistente non è necessario aggiungere un braccio girevole, il terzo braccio, che era un po’ una complicazione, tipica delle soluzioni proposte finora. Con ID by Kiehl si è invece liberi di muoversi attorno alla vettura grazie al contenuto ingombro della colonna di acciaio inox con led colorati collegata alla linea dell’alta pressione già presente sull’impianto. Il retrofit sulla pista è costituito dalla sola lancia schiumogena, mentre gli altri programmi e lance restano quelli presenti. Anche in sala tecnica non sono necessarie modifiche, ma solo l’inserimento di un vaso di espansione. Sempre per le piste self sono stati proposti anche altri servizi accessori su eleganti colonnine di acciaio inox (aria compressa, gonfia gomme, lava cerchi) che possono essere installati sul piazzale per ampliare l’offerta di servizi affiancandoli alle apparecchiature esistenti e contribuire ad avere un piazzale più ordinato.

KPJ Kiehl Protect Jet per risparmiare

L’ugello KPJ Kiehl Protect Jet ha un duplice vantaggio finalizzato al risparmio energetico: utilizzandolo si risparmia, dichiara il costruttore, fino al 70% di utenze, nello specifico il 40% di acqua e il 30% di energia elettrica, senza ridurre minimamente la sua capacità lavante. Questo in tutte le applicazioni: lancia ad alta pressione sulle piste, idropulitrice di risciacquo per il servito, arco ad alta pressione di tunnel e portali. Se un moderno portale utilizza circa 350 litri di acqua per lavaggio, di questi almeno 200/250 sono assorbiti dall’arco ad alta pressione: quindi, usando questi ugelli se ne dovrebbero risparmiare almeno 80/100 litri. Tutta acqua che non è da smaltire e litri in meno da movimentare, addolcire o osmotizzare. Il sistema è costituito da un ugello statico montato sulla lancia o sull’arco, installato semplicemente usando la filettatura esistente. Non c’è niente in movimento, ma ha una forma tale che genera un flusso idrodinamico a impulso con una frequenza nell’ordine dei microsecondi, è proprio questa pulsazione on/off che genera il taglio del 40% dell’acqua.

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Nicola Polidoro
Kpj
Kpj Id by Kihel

LE SPAZZOLE DEL FUTURO

INTERCAMBIABILI E SEMPRE EFFICIENTI

Morelite ha sviluppato Plug & More, un sistema di rapida sostituzione delle spazzole per averle sempre pronte all’uso alternandole e guadagnando in qualità ed efficienza. Ne parliamo con Dino Bernardi CEO di Morelite, che ci spiega anche della recente partnership con MTM Hydro.

Per chi ancora non la conoscesse Morelite è un’azienda che produce spazzole per autolavaggi a San Marino. Il motivo dell’incontro con il suo CEO Dino Bernardi è stata la curiosità di conoscere meglio l’ingegnoso sistema che l’azienda ha sviluppato per risolvere un problema molto sentito dai lavaggisti, quello di avere delle spazzole sempre al massimo dell’efficienza.

Un sistema ingegnoso “L’ultima novità l’abbiamo presentata nelle scorse fiere primaverili – racconta Bernardi –. Si chiama Plug & More ed è un nuovo concetto di spazzola frutto di un nostro ingegnoso e architettonico progetto realizzato grazie al nostro staff con la collaborazione di qualificati tecnici esterni. In pratica Plug & More offre la possibilità di ‘setolare’ gli alberi delle spazzole nel modo che è più gradito al lavaggista per garantire il miglior lavaggio ai suoi clienti. Il progetto è nato da una specifica richiesta del mercato che chiedeva di poter disporre di elementi setolati dedicati all’asciugatura finale delle auto già preasciugate dai soffiatori nelle grandi catene di lavaggio. Però, questi elementi setolati, pensati per togliere le ultime gocce, dovevano poi essere a loro volta sostituiti e riasciugati: infatti, in presenza di alti ritmi di lavoro, anche la miglior spazzola d’asciugatura si intride e perde efficienza. Si è quindi pensato di avere in prossimità un’altra serie di elementi

setolati identici da fissare a bordo dei tubi, il tutto in una manciata di minuti come un pit-stop vero e proprio, così l’impianto può continuare a funzionare, tranne che per quel breve lasso di tempo, per poi riprendere il loro lavoro. Non solo, ma l’operatore potrà utilizzare una lava/asciuga domestica, grazie

al mini ingombro di ciascun settore. Se dopo circa tre ore di lavoro gli elementi sono bagnati, nel frattempo si sono asciugati gli altri e così via”.

“Si tratta di una sorta di cartuccera –prosegue Bernardi – fissata al tubo e l’operatore ha la libertà di togliere e rimontare le clip setolate, asciutte o di

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AUTOLAVAGGI
Plug & More Sistema di Fissaggio

I PUNTI DI FORZA DI PLUG & MORE

Flessibilità e rapidità. Facile installazione e facile manutenzione grazie all’innovativo sistema di fissaggio e sgancio rapido sia della bandella che del fusto portabandelle. Si potrà infatti cambiare spazzole a seconda della stagione optando per il tipo di spazzola più adatto: leggero o pesante in base allo sporco che cambia a seconda del periodo dell’anno. Poi, nei tunnel ad alta intensità di lavoro si potranno cambiare velocemente quelle bagnate con altrettante asciutte, per mantenere la performance del mattino fina a tarda serata.

Compatibilità e robustezza Possibilità di utilizzo con qualsiasi materiale (foam, feltro, microfibra ecc.) e su qualsiasi impianto. Robustezza e lunga vita utile grazie alla saldatura ad ultrasuoni delle bandelle nell’apposito alveolo che va a sostituire l’utilizzo del tradizionale e obsoleto sistema di aggancio/sgancio con velcro. Tutto in materiale antiurto e resistente al calore delle asciugatrici.

colore diverso o di diverso materiale… Dipende da quello che si vuole ottenere: adesso che siamo nella stagione autunnale e invernale e le auto saranno molto più sporche, si possono montare materiali che potremmo chiamare ‘winter’, un po’ più pesanti. A primavera poi, si potrà optare per una soluzione più standard e meno impegnativa. “Resta solo da aggiungere – conclude Bernardi – che il sistema Plug & More molto presto adotterà le setole in filo di polietilene, lo abbiamo già progettato e siamo in dirittura d’arrivo. Entro un paio di mesi avremo anche questa versione, così chiudiamo il cerchio”.

La partecipazione di MTM Hydro “È stata quasi un’evoluzione naturale – spiega Bernardi in riferimento alla partecipazione di MTM Hydro in Morelite –. Alla luce di quello che abbiamo

fatto insieme, possiamo affermare con certezza che è stato un ottimo abbinamento che vede noi protagonisti, come sempre, del mondo del lavaggio a spazzole e poi entrambi progredire insieme. Del resto MTM Hydro vanta un’importante presenza sul mercato, al punto da poter essere considerata senza timore di smentite tra i leader nel suo ambito. Con loro abbiamo instaurato un rapporto e creato sinergie tali che ci hanno consentito di allargare gli orizzonti. Abbiamo già verificato in più occasioni che la partnership funziona bene raccogliendo consensi a 360°. Io e il mio socio Edoardo Chiaruzzi siamo molto soddisfatti di questo cambiamento; lavorare con un gruppo di alta gamma, è come volare in alto, e l’orizzonte si allarga”.

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Elevato potere lavante

Asciugatura “ritardata” durante la stagione più calda (soprattutto nell’utilizzo manuale)

PRELAVAGGIO UNIVERSALE PER TUTTI I TIPI DI IMPIANTO
DEL LUCIDO DETERGENTE PER CAR WASH
IL
L’EVOLUZIONE
AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008
Schiuma molto “adesiva”, ma facile da risciacquare Prodotto profumato Basso impatto ambientale (tensioattivi di origine vegetale) Compatibilità con tutti i tipi di setole degli spazzoloni
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LE NUOVE PIATTAFORME EVOLVONO ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA

Lavaggi self-service, vending machine, rifornimenti... tutti gestiti dai nuovissimi portali intelligenti che raccolgono i dati di vendita, ne permettono il pagamento e non solo. Si evolve così il modo di vivere il piazzale grazie a un’innovazione senza precedenti. Abbiamo incontrato Luca Stellin e Marco Mion, rispettivamente CEO di Emme Informatica e di Mark, per capirne di più: ne emerge che alla base del progetto

Emme Informatica conferma ancora una volta ecletticità nello sviluppo software e dichiara di aver messo a disposizione del mondo degli autolavaggi il proprio know-how, più forte che mai al fianco di Mark Srl, leader europeo nell’automazione self-service dei sistemi di pagamento carwash. “Ci siamo affacciati con entusiasmo – spiega Stellin – in un settore molto diverso da quello in cui ci muoviamo

informativi a quello della distribuzione carburanti. I titolari delle stazioni di servizio che posseggono anche il lavaggio cominciano a essere consapevoli di quanto il loro lavoro possa essere semplificato e reso proficuo ottimizzando tali processi, il nostro obiettivo è che questa consapevolezza arrivi anche ai gestori dei soli impianti di lavaggio self-service. I risultati sono stati immediati: dopo pochi mesi

PIAZZALE
Continua con successo la proficua partnership tra le due affermate aziende venete, la padovana Emme Informatica e la veronese Mark, il cui obiettivo comune è l’integrazione totale di tutte le attività dell’area di servizio, garantendo il massimo profitto a gestori e retisti. La piattaforma Sherlock 2.0 è sempre più protagonista in Europa.

gi sparsi in tutta Europa sono già connessi e pienamente operativi con grande soddisfazione dei proprietari. Entro fine anno saranno connessi tutti quelli presenti in Europa”.

Marco Mion spiega quali macchine prodotte da Mark siano interfacciabili con la nuova piattaforma Sherlock 2.0: “In realtà proprio tutte, anche quelle meno recenti, sono interfacciabili con la piattaforma Sherlock 2.0 per la gestione intelligente del piazzale. Si tratta di una vera rivoluzione, grazie a una nuova tecnologia che offre prestazioni di più alto livello rispetto alla precedente e di più facile utilizzo su smartphone, tablet o PC. Per fare un esempio, Sherlock 2.0 può inviare avvisi e allarmi in tempo reale tramite email o messaggio WhatsApp. “Per non dimenticare – interviene Stellin – che Sherlock 2.0 si interfaccia anche con le vending machine

che distribuiscono merendine e altri prodotti, ma questi sono aspetti abbastanza marginali di un portale che è potentissimo. Abbiamo inoltre reso possibile l’utilizzo su tutte le macchine citate finora anche dei nostri sistemi di fidelizzazione clientela, quali la carta multistation Multistation system e App Pin-Go. Ma insieme a Mark ci siamo spinti oltre, rivolgendoci anche alle lavanderie self service: saremo infatti presenti presso lo stand Mark anche ad Expo Detergo, dal 21 al 24 ottobre, a Fiera Milano Rho nel padiglione 1, stand G10”.

Come detto, sono molteplici i vantaggi di Sherlock 2.0: tra questi il monitoraggio completo e costante di tutte le componenti dell’impianto e la possibilità di operare sul piazzale da remoto in tempo reale. Ovunque ci si trovi, in qualsiasi parte del mondo, il gestore può erogare gettoni, monete e banco -

note, distribuire o ricaricare chiavette elettroniche e smart card, riavviare una cassa bloccata, bloccare un apparecchio o, al contrario, far partire un programma. Un controllo remoto davvero totale.

Sono inoltre di imminente rilascio le interfacce per collegare in rete anche le piste, i portali e tutti gli altri apparecchi self-service del piazzale, compresi quelli di altri costruttori. Infine, le macchine Mark collegate a Sherlock 2.0 possono accedere ai benefici di legge previsti da “Industria 4.0”. Ma non è tutto: Emme Informatica e Mark continuano la loro corsa tecnologica con ulteriori e interessanti sviluppi che saranno presentati al prossimo Oil&Nonoil di novembre presso lo stand di Emme Informatica padiglione 4, stand A34.

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L’AFTERMARKET AUTOMOTIVE TORNA ALLA DATE TRADIZIONALI

Già fissate le date delle due fiere leader che ritornano alla calendarizzazione classica: Automechanika Frankfurt avrà luogo dal 10 al 14 settembre 2024 e Autopromotec si terrà a Bologna dal 21 al 24 maggio 2025. Inoltre, dal 16 al 18 novembre 2023 Autopromotec organizza a Bologna un evento sulla transizione energetica.

La decisione di tornare alle date tradizionali è stata presa alla luce di un’indagine per conoscere l’esatto feeling del mercato che durante l’Autopromotec gli organizzatori avevano commissionato a una società indipendente specializzata: un sondaggio tra gli espositori con particolare riferimento alla calendarizzazione dei prossimi eventi di settore a livello internazionale. Dall’analisi è emerso che, terminata l’emergenza pandemica, gli espositori auspicavano il ripristino dell’alternanza delle due più importanti manifestazioni internazionali dell’aftermarket automotive, Autopromotec e Automechanika, ritornando così alla loro naturale collocazione: Autopromotec negli anni dispari e Automechanika negli anni pari. In occasione della recente edizione di Automechanika, i rappresentanti delle due rassegne hanno convenuto sulla necessità di dare seguito a queste richieste. Così Automechanika Frankfurt avrà luogo dal 10 al 14 settembre 2024, mentre la 30a edizione di Autopromotec avrà luogo dal 21 al 24 maggio

2025 sempre nel quartiere fieristico di Bologna, ripristinando quindi quell’alternanza interrotta per le note vicende legate alla pandemia. Inoltre, dal 16 al 18 novembre 2023, Autopromotec organizzerà un evento, in corso di progettazione, dedicato a costruttori, componentisti, distributori e buyers sulle sfide dell’intero comparto della mobilità, dalla transizione energetica ed ecologica fino ai nuovi modelli di business. “Un concetto costruttivo di concorrenza comprende anche la consapevolezza che il mercato va mantenuto sano e motivato – ha dichiarato Renzo Servadei, Amministratore Delegato di Autopromotec –. Ritrovando questo equilibrio, eviteremo di stressare le aziende che già sono state messe duramente alla prova e, ciò nonostante, hanno premiato entrambe le manifestazioni, con la loro partecipazione e mettendo in campo notevoli energie positive”. “Siamo lieti di annunciare che abbiamo raggiunto un’intesa comune con tutte le parti coinvolte, ovvero clienti, partner, associazioni e media – ha ag -

–. Nel corso degli ultimi mesi le numerose conversazioni personali avute con la nostra rete internazionale hanno contribuito ad aprire la strada. Questo accordo aiuterà tutti coloro che sono coinvolti nell’Aftermarket automobilistico a pianificare in modo corretto”.

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giunto Michael Johannes, Vice President di Messe Frankfurt e Brand Manager Automechanika
EVENTI
Renzo Servadei

FUELS MOBILITY:

IL FUTURO DELLA RETE CARBURANTI

Con Fuels Mobility, per il secondo anno consecutivo, le più importanti associazioni di settore, unitamente ad alcune tra le principali aziende dei vari comparti coinvolti, si sono date appuntamento a Bologna per confrontarsi sul futuro delle stazioni di servizio e della rete di distribuzione carburanti.

In un contesto nazionale e internazionale in radicale mutamento, dove le strategie energetiche dei diversi Paesi cambiano rapidamente per adattarsi a scenari geopolitici di crisi e conflitto, i prezzi dell’energia subiscono oscillazioni da record, le abitudine quotidiane dei cittadini mutano rapidamente e la sostenibilità è un prerequisito e non più una scelta individuale; Fuels Mobility ha provato, insieme agli stakeholder intervenuti, a tracciare obiettivi e priorità per la rete di distribuzione carburanti.

Un settore al centro del cambiamento che è stato oggetto, durante la tre gior-

ni di Bologna, di numerosi momenti di incontro e confronto. Cambiano gli spazi urbani e cambia la mobilità. La strada verso città “carbon free” passa attraverso l’innovazione e la ricerca, la digitalizzazione e la costruzione di territori che possano diventare effettivamente “smart” e sostenibili. La parola d’ordine è stata integrazione. Questo è quanto è emerso dal 12 al 14 ottobre, e proprio quanto sta accadendo alle stazioni di servizio che stanno evolvendo in retail multienergia e multiservizi.

Un settore così al centro del cambiamento ha bisogno di risposte anche politiche. In tale ottica sono stati coin-

volti, nella prima giornata di manifestazione, anche Luca Squeri e Tommaso Foti, deputati di Forza Italia e Fratelli d’Italia, insieme al collega del PD Daniele Manca. Ne è scaturito un dibattito vivace che ha affrontato, tra gli altri, il tema del rilancio della razionalizzazione della rete, con un focus anche su pacchetto Fit for 55 e legalità. In linea con le tematiche rappresentate, la presenza delle Associazioni (Assocostieri, Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia, Assorisorse, CIG, FAIB-Confesercenti, Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano, H2IT, NGV Italy, Proxigas. Unem), unitamente a

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EVENTI

WEC Italia, ha posto l’accento anche sulla necessità di un approccio multilaterale: non solo carburanti, ma anche digitalizzazione e pagamenti, sostenibilità ambientale e interventi di bonifica, nuovi servizi.

Da evidenziare la partecipazione delle principali aziende legate alla distribuzione carburanti. I rappresentanti di Q8, Tamoil, ENI, insieme agli indipendenti, hanno partecipato attivamente a molti tavoli di discussione. Ne è emerso che l’obiettivo comune sia quello di rafforzare la rete, agevolando l’offerta di servizi di qualità. È necessario prestare la massima attenzione alla

sostenibilità e alla diffusione dei carburanti alternativi, senza dimenticare di incentivare le attività integrative.

In questo percorso di cambiamento della mobilità e delle stazioni di servizio, la e-mobility avrà un ruolo crescente. Per la prima volta, il tema della mobilità elettrica è stato affrontato anche da Fuels Mobility, grazie alla collaborazione con Enel X Way.

L’appuntamento con la prossima edizione di Fuels Mobility, sempre più ricca di spunti per il settore, sarà dall’11 al 13 ottobre 2023.

I NUMERI DI BFWE

Oltre 4 mila stakeholder, 40 convegni, 230 relatori nazionali e internazionali, oltre 130 aziende presenti. Questi i principali numeri emersi durante Fuels Mobility, ConferenzaGNL, HESE, CH4, Forum Accadueo, Dronitaly, le sei manifestazioni dedicate alla transizione ecologica che fanno parte di BolognaFiere Water&Energy (BFWE), la joint venture tra BolognaFiere e Mirumir.

41 5/2022

GPL: GLI ALBORI

DEL GAS LIQUEFATTO IN ITALIA

Il GPL (acronimo di “gas di petrolio liquefatti”) è da anni uno dei carburanti che troviamo nelle stazioni di servizio. A differenza della benzina e degli altri prodotti petroliferi, la sua storia è molto più recente, soprattutto nel nostro paese. Scopriamo qualche dettaglio sugli albori del GPL in Italia, nel dopoguerra, grazie ai materiali del Museo Fisogni.

Quello che negli anni ’60 veniva chiamato “gas liquido” ebbe in Italia una prima diffusione negli anni del boom economico, grazie alla rapida motorizzazione del paese che, seppur prevalentemente a benzina, vide l’affermarsi anche dei veicoli a GPL (ben prima di quelli a diesel).

Come ricordava la rivista “L’Auto a Gas”, periodico fondato nel 1962 esplicitamente dedicato al GPL, “nato come carburante per motori a forte rapporto di compressione, si è presto diffuso a tutta una serie di altri automezzi”, ed era particolarmente apprezzato per i veicoli commerciali destinati al trasporto delle merci.

Negli Stati Uniti, addirittura, esso era già “un carburante normale e le stesse società distributrici di benzina” avevano installato “una fittissima rete di colonnine a gas”. Il 1961 era stato un anno di “boom” del settore negli States, con un aumento del 3,7% delle vendite, che avevano toccato i 9.895 galloni; va però segnalato che, in effetti, solo una minima quota del GPL venduto negli USA era destinata all’autotrazione: la maggior parte era utilizzato a scopi domestici e nell’industria petrolchimica. Anche nel Vecchio Continente si assisteva a un rapido sviluppo: la Gran Bretagna, ad esempio, aveva annunciato un importante piano di importazione di gas liquefatto. Comunque, anche in Europa il GPL (che costituiva circa il 2% dei combustibili liquidi) era utilizzato soprattutto per usi domestici (60%) e industriali (17%), mentre solo il 7% era destinato al settore automobilistico. Il quale, comunque, sembrava in rapida crescita!

In Italia

Le ragioni della prima diffusione di questo carburante, almeno in Italia, non erano solo da ricercarsi nell’esigenza di “risparmio”: il gas liquido era

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MUSEO FISOGNI
Bennett

infatti considerato anche più efficiente rispetto alle benzine tradizionali. Il GPL era “un supercarburante con un numero di ottani pari a 125 (la benzina super in alcuni casi supera di poco il numero 100)”, facendone un prodotto ideale soprattutto per determinate categorie di veicoli. Esso era inoltre il combustibile “a maggiore potenza

calorifica” (12.000 cal/kg) e non provocava, a differenza della benzina, la diluizione dell’olio motore, aumentandone quindi la durata. Minore era anche l’usura del motore. Importante, sebbene all’epoca meno sentito, il fattore ecologico: “non avendo tracce di piombo tetraetile, come tutte le benzine hanno, non produce incro -

stazioni nel motore, ma brucia senza lasciare residui”.

Insomma, l’economicità era sì importante (si risparmiavano da 4 a 18 lire al chilometro), ma forse non decisiva per la scelta del GPL in luogo della benzina; in altri paesi, del resto, come USA, Belgio e Paesi Bassi, “i grossi mezzi di trasporto sono attrezzati per il funzionamento a gas liquido” nonostante un prezzo praticamente identico ai carburanti tradizionali.

La “presunta pericolosità” del nuovo carburante era smentita dai fatti: il gas liquido era infatti utilizzato perfino da alcune autoambulanze! Merito delle sue tre caratteristiche principe: “il risparmio, l’autonomia, l’estrema sicurezza”.

Ambulanze a gas!

Tra gli esempi, quello della Croce Verde di Parma, che impiegava per il suo “delicatissimo servizio” delle ambulanze a GPL. Tre delle quattro autoambulanze in dotazione (due Fiat 1100 e una 1400) erano alimentate a gas liquido da oltre cinque anni, in tragitti non inferiori ai 90.000 km/anno. La spesa di 50-60 mila lire (per macchina) per la conversione da benzina a gas era stata rapidamente ammortizzata dal risparmio ottenuto.

Il consumo in tratti urbani “si aggira sui 7-8 chilometri per litro”, arrivando ai 10 nei percorsi fuori città; una media niente male, per l’epoca! Diffusi erano anche i punti di rifornimento nelle regioni settentrionali e centrali (scarseggiavano invece al sud), rendendo semplici le operazioni di rifornimento.

Una crescita lenta

Di fronte a tanti pregi, però, anche la rivista si interrogava sulle ragioni della lenta, seppur costante, crescita del settore. “Ignoranza” a parte (molti confondevano “il gas liquido con il gas metano”), l’articolo trovava nella “storicità” della benzina, da oltre mezzo secolo compagna inseparabile delle automobili, una delle sue principali ragioni di forza. La normale e la super,

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Autoambulanza a GPL

insomma, erano preferite per abitudine, “e i più non si chiedono neppure se la loro macchina potrebbe andare avanti altrettanto bene, o ancora meglio con un altro carburante”.

Le potenzialità dei carburanti alternativi, inoltre, erano state oscurate dalla diffusione, durante la guerra, di com -

bustibili di fortuna (gasogeno, nafta, metano), che con la loro bassa qualità avevano finito per danneggiare la fama di tutto ciò che non era benzina. Infine, un motivo “di ordine tecnico: non si potrà mai avere una produzione di gas liquido quantitativamente al livello di quella della benzina”. Il GPL,

comunque, sembrava avere la strada spianata verso una costante, seppur lenta affermazione.

Tassisti... gasati!

Tra le storie di successo, la rivista segnalava che da cinque anni (ossia dal 1957) circolava a Milano una Fiat 1400B utilizzata come taxi e convertita da metano a gas liquido. Il tassista, che aveva installato un serbatoio da 8 litri nel bagagliaio, si dichiarava piena-

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Logo Angelgas Erogatore GPL anni '60

mente soddisfatto. Il poco ingombro dell’impianto (molto inferiore rispetto alle due bombole di metano) non solo gli permetteva di poter continuare a caricare le valigie dei clienti, ma gli garantiva un risparmio e un’affidabilità eccezionali.

Con un solo pieno (al costo di 4mila lire!) poteva percorrere 530 km in città e, grazie ad una diffusa rete di distribuzione, il rifornimento (“macchinoso” e limitato a pochi impianti per il metano) non era più un problema. “Se andassi a benzina – sentenziava il proprietario – mi ci vorrebbero per lo meno 8 mila lire”!

Altri vantaggi erano la minore usura del motore e dei suoi componenti, oltre ad una maggiore affidabilità generale durante la stagione invernale. Non si trattava, del resto, di un caso unico; a dire del tassista, almeno il 50% dei suoi colleghi utilizzava il gas!

Ogni tipologia di veicolo, insomma, sembrava adatta all’alimentazione GPL. “Anche per le macchine a raffreddamento ad aria (es. Volkswagen) è stato recentemente brevettato un semplice apparecchio (...) e quindi anche l’ultima auto che da anni resisteva alla trasformazione, oggi è ormai acquisita al nuovo carburante”. Anche in Italia, dopo “uno stentato avviamento”, si assisteva finalmente alla nascita di “centinaia di colonnine di distribuzione dai nomi più fantasiosi e disparati”.

Un angelo a gas!

Il Museo Fisogni conserva un libretto che riporta proprio la storia di una di queste “fantasiose” aziende di distribuzione; si tratta della “Angelgas” di Porto San Giorgio (nelle Marche), fondata nel 1956 dal signor Maurilio Angelici, che nel 1996 festeggiava i 40 anni di attività. Era, in effetti, una delle

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Primo distributore Angelgas Pubblicità 1962 Pubblicità Angelgas
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prime aziende del settore e uno dei pochi distributori di GPL nelle Marche degli anni ’50 e ’60.

L’attività originale, in verità, era un negozio di ferramenta, che negli anni ’50 aveva introdotto la vendita di bombole di gas; Angelici, addirittura, brevettò una sorta di tubo a “collare” che doveva costituire una “riserva” dopo l’esaurimento del gas, che avrebbe permesso alle casalinghe di resistere per qualche ora in attesa della bombola nuova. Venuto a conoscenza della diffusione delle prime “Topolino” a GPL, Angelici espanse l’attività con la commercializzazione dei primi, rudimentali impianti per automobili (costituiti da una o più bombole posizionate nel bagagliaio). Tra i primi clienti figuravano commessi viaggiatori, rappresentanti e (anche qui!) tassisti.

A partire dal 1960, tuttavia, fu abolita la possibilità di consegnare a domicilio le bombole per automobili, e il rifornimento doveva obbligatoriamente avvenire al distributore, utilizzando serbatoi fissi. La “Angelgas” inaugurò così il suo primo distributore di GPL a Fermo; tra le particolarità, l’apertura h24, introdotta dalle grandi compagnie petrolifere solo nel decennio successivo. Alla prima stazione di rifornimento se ne aggiunsero altre, e la “Angelgas” divenne un nome noto ai possessori di auto a GPL della zona.

Tra aneddoti e avvenimenti curiosi, non mancò un incidente nel 1966. Un automobilista “frettoloso”, ripartito prima che la pistola venisse estratta dal serbatoio, provocò un incendio! Non grave, per la verità, visto che l’impianto tornò in servizio dopo poche ore. Il GPL, insomma, conobbe a partire dagli anni ’60 un primo, lento ma costante sviluppo, non tuttavia paragonabile a quanto avvenuto in altri paesi. Come nel settore della benzina, del resto, l’attività dei gestori fu spesso resa difficile dalla burocrazia e negli anni ’70 si scontrò con le vicende della crisi energetica (tema alquanto attuale!). Cercando di tutelare i consumatori domestici, lo Stato penalizzò il settore dei trasporti, arrivando perfino a minacciare di chiusura i distributori GPL, provocando agitazioni e mobilitazioni tra gli addetti ai lavori.

Diventato ormai familiare, seppur ancora minoritario, per gli automobilisti moderni (secondo un sondaggio Surveyeah, l’11% degli italiani viaggia a gas liquefatto), il tema GPL rimane al centro dell’attenzione anche oggi, in un momento di cambiamento anche (e soprattutto) dal punto di vista energetico!

48 5/2022
Erogatore GPL doppio G. Castellazzo 1970 Pubblicità Igas

FIRMATO IL DECRETO: CREDITO D’IMPOSTA ANCHE PER IL GNL

Dopo le agevolazioni per l’acquisto di gasolio e AdBlue, è stata sbloccata anche la misura relativa al gas naturale liquefatto (GNL). Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in accordo con i Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Economia e delle Finanze, ha firmato il decreto che stabilisce le modalità per l’erogazione di 25 milioni di euro per sostenere le aziende del trasporto merci su strada che utilizzano mezzi alimentati a GNL. Il decreto ministeriale attua la disposizione

prevista nel Decreto-Legge n. 17/2022 (convertito, con modifiche, con Legge 27 aprile 2022, n. 34), relativo alle “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”. Il decreto prevede un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, dal primo febbraio 2022 e per tutto l’anno in corso, per l’acquisto di GNL utilizzato per i veicoli, ovviamente con le relative fatture d’acquisto. Il contributo non potrà comunque superare il 30% dei costi ammissibili stabiliti dalla Commissione europea, calcolati sulla base dell’aumento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica collegato all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. A beneficiare del credito di imposta sono le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN). La richiesta per usufruire dell’agevolazione dovrà essere presentata tramite piattaforma informatica all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’erogazione del contributo avverrà dopo l’autorizzazione della Commissione europea.

DA IVECO 40 S-WAY LNG AL GRUPPO SMET

Iveco ha consegnato 40 truck S-Way LNG al Gruppo Smet, azienda leader nella logistica e il trasporto merci in Italia ed Europa. La consegna, che si è svolta a Torino presso la stazione di rifornimento di Bio-LNG di Strada Cascinette, conferma una storica collaborazione che ha portato negli anni alla creazione di un’ampia flotta di veicoli Iveco, ogni anno rinnovata con altrettante forniture. Gli Iveco S-Way LNG AS440S46T sono trattori 4x2 dotati di motore Cursor 13 da 460 cv, cabina a tetto alto per ottimizzare la vivibilità all’interno del veicolo, cambio HI-Tronix a 12 marce e sospensioni pneumatiche posteriori. Il gas naturale rappresenta ad oggi l’unica soluzione matura in grado di ridurre realmente le emissioni di CO2 nel lungo raggio, sia nella versione LNG sia nella versione Bio-LNG, e Iveco, con la sua gamma di veicoli a metano di ultima generazione, è in grado di attivare un circolo virtuoso per l’ambiente e per la mission. Attraverso l’impiego del biometano è infatti possibile raggiungere un ciclo di economia circolare completo, beneficiando così dei vantaggi ambientali garantiti da una risorsa essenziale per il raggiungimento di un trasporto carbon neutral.

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ASSOGASLIQUIDIFEDERCHIMICA: “GPL E GNL PER FRONTEGGIARE LA CRISI ENERGETICA”

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“Sviluppi bio e rinnovabili per il GPL” e “Leadership europea per il GNL”: con questi titoli di apertura, AssogasliquidiFederchimica ha organizzato due convegni all’interno delle manifestazioni “Fuels Mobility” e “Conferenza GNL” a BolognaFiere. “Per favorire la decarbonizzazione – ha spiegato Marco Roggerone, Presidente Gruppo merceologico GPL autotrazione di Assogasliquidi-Federchimica – è indispensabile rivalutare i criteri per la determinazione degli impatti dei prodotti energetici in una scala più ampia ‘Well to Wheel’ o ‘Life Cycle Assessment’, al fine di superare le attuali limitazioni poste al 2035 al motore a combustione interna. Al tempo stesso va rivista la fiscalità, con l’azzeramento dell’aliquota di accisa per i prodotti bio e rinnovabili del GPL, la cui produzione deve diventare oggetto di sostegno pubblico al pari di quanto avviene già per le rinnovabili elettriche e biometano. In quest’ottica va rivalutata la proposta di Regolamento che sostituirà la direttiva DAFI, ribadendo per i prodotti gassosi il ruolo di carburanti alternativi nel settore trasporti, e soluzioni pronte e disponibili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nei trasporti. Nel breve e medio termine, vanno incentivate le trasformazioni a gas del parco circolante per ridurre le emissioni e traghettare il settore verso l’era bio e rinnovabile”.

I numeri del GNL dicono che con 132 punti di distribuzione, 42 utenze offgrid e 68 reti isolate l’Italia è la leader in Europa. Ma a una crescita dell’infrastruttura di distribuzione pari a 9% nell’ultimo anno, non è corrisposta una crescita dei consumi, che invece sono calati (-21%) a causa dell’andamento delle quotazioni internazionali. E le previsioni sono ancora più negative al 2025 (-40%) e in particolar modo (-44%) sul trasporto pesante stradale. “Nel trasporto pesante il GNL è l’unica vera alternativa pronta e sostenibile ai carburanti tradizionali – ha ricordato Giacomo Fabbri, Presidente Gruppo merceologico GNL di Assogasliquidi-Federchimica – e se si vuole ridurre l’impatto ambientale di tutto il settore, occorre innanzitutto rendere operativa e strutturale la misura introdotta per il 2022 del credito d’imposta a favore delle aziende del trasporto merci a GNL ed equipararlo a quello già riconosciuto al gasolio pari al 28%. Ma non basta. Per favorire il processo di decarbonizzazione, va confermata l’esenzione dal regime di accisa per i quantitativi di GNL nel trasporto marittimo, riviste fino all’azzeramento le aliquote di accisa per i prodotti bio e rinnovabili ed estesi gli incentivi anche per i volumi di bioGNL destinati alla navigazione internazionale, oltre che nelle acque interne, massimizzando la penetrazione delle rinnovabili nel settore marittimo”.

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DA WESTPORT FUELSYSTEMS L’IDROGENO SOSTITUISCE IL GASOLIO

BRC di Cherasco, ha annunciato la presentazione del suo nuovo sistema di alimentazione H Hpdi. Per la prima volta in Europa, Westport ha esposto il suo veicolo pesante dimostrativo, dotato di sistema di alimentazione H Hpdi, in occasione del IAA Transportation 2022 ad Hannover, in Germania. H Hpdi è progettato per l’utilizzo nei motori a combustione interna: il sistema, quando alimentato a idrogeno, offre più potenza e coppia rispetto al diesel, riducendo drasticamente le emissioni: fino al 20% di potenza in più rispetto al diesel e fino al 18% di coppia in più rispetto al diesel con emissioni di CO2 prossime allo zero. A questo si aggiungono la preservazione dell’architettura del motore diesel esistente, quindi l’infrastruttura e gli investimenti esistenti per la produzione dei motori a combustione interna, ma con un minor costo per raggiungere la conformità ai limiti di emissione di CO2

PARTENZE INVERNALI SICURE CON I CARICABATTERIE CTEK

Intec propone per il mantenimento della batteria in inverno due caricabatterie CTEK: infatti, con le basse temperature, la batteria necessita di maggiore energia per avviare il motore. Effettuare la giusta manutenzione e ricarica delle batterie in inverno con strumenti affidabili ed efficienti è ancora più importante se si considera che durante i periodi prolungati di caldo, come è successo quest’anno, queste sono sottoposte a un deterioramento precoce e quindi non saranno più alla massima funzionalità per far fronte alla cattiva stagione. A questo proposito Intec consiglia l’utilizzo di due caricabatteria della nuova famiglia CT5, Time To Go e Start/Stop. Questi caricabatterie, pur avendo ognuno caratteristiche specifiche, sono accomunati dalla stessa facilità e immediatezza nella modalità di utilizzo, dimostrandosi quindi perfetti per un vasto pubblico di utenti. CTEK Time To Go, oltre a essere facile e sicuro da usare, è il primo caricabatterie in grado di comunicare quanto tempo manchi affinché la batteria sia completamente ricaricata; può essere utilizzato su tutti i tipi di batterie al piombo-acido da 12V, comprese le tecnologie AGM (Absorbent Glass Mat) e al gel; può essere collegato alla batteria in totale tranquillità in quanto è progettato per non danneggiare l’elettronica del veicolo ed è a prova di scintilla, inversione di po-

larità e cortocircuito. CTEK Start/Stop è invece specifico per i veicoli dotati della funzionalità Start&Stop, fa parte di una generazione di caricabatteria progettati per renderne ancora più facile e piacevole l’uso, senza dover impostare un programma specifico e fornendo solo le informazioni essenziali per l’utente; è dotato di display di immediata comprensione che lo rende pratico e semplice da utilizzare, ha classe di protezione da schizzi e polvere IP65, è a prova di scintilla, inversione di polarità e cortocircuito.

DKV MOBILITY SI ESPANDE IN GERMANIA CON TANKPOOL24

DKV Mobility, la piattaforma B2B leader in Europa per i pagamenti e le soluzioni on the road, amplia ulteriormente la sua rete di accettazione mobile payment. Con la funzione di pagamento DKV APP&GO dell’app DKV Mobility, i clienti di DKV Mobility possono saldare le loro transazioni per il rifornimento di carburante tramite smartphone presso 543 stazioni di servizio tankpool24 in Germania. La funzione di pagamento DKV APP&GO è disponibile presso circa 3 mila stazioni di rifornimento in Belgio, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Austria. Con tankpool24, la rete APP&GO in Germania è stata ampliata con stazioni di rifornimento specificamente orientate ai clienti con mezzi pesanti. Le stazioni di rifornimento, sviluppate in modo generoso, sono dotate di ampie corsie e di erogatori ad alte prestazioni. Le stazioni di rifornimento si trovano nelle immediate vicinanze di autostrade, in grandi parchi industriali o lungo le strade federali molto trafficate. A livello tecnico, la funzione APP&GO della DKV Mobility App si basa sulla piattaforma

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Westport Fuel Systems Inc, il gruppo canadese di cui fa parte la Connected Fueling di PACE Telematics.

AIR LIQUIDE INAUGURA LA SUA PRIMA UNITÀ PRODUTTIVA DI BIOMETANO IN ITALIA

Air Liquide e Dentro il Sole (DIS) hanno inaugurato la prima unità produttiva di biometano in Italia a Truccazzano, in provincia di Milano. L’unità contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti valorizzando gli scarti agricoli e zootecnici delle aziende agricole locali per la produzione di biometano liquido. Air Liquide gestisce il digestore che utilizza le materie prime provenienti dalle aziende agricole limitrofe per produrre biogas, che garantisce un’impronta di carbonio ridotta rispetto al gas estratto da fossili. Attraverso le tecnologie Air Liquide, il biogas viene purificato in biometano e quindi liquefatto per essere utilizzato come combustibile. La capacità di produzione dell’unità consentirà di rifornire più di 40 camion al giorno. Questo carburante pulito riduce le emissioni di particolato fine fino all’85%, le emissioni di CO2 del 90% e l’inquinamento acustico fino al 50% rispetto al diesel. Inoltre, l’unità è dotata di una tecnologia specifica che purifica il digestato, un sottoprodotto della produzione del biometano, che può essere poi utilizzato come fertilizzante dagli agricoltori. Air Liquide ha avviato la costruzione di due ulteriori unità produttive di biometano, a Fontanella e a Covo, entrambe in provincia di Bergamo. Queste due unità di produzione aggiuntive dovrebbero essere operative entro la fine del 2022. Il Gruppo ha sviluppato competenze lungo l’intera catena del valore del biometano, a partire dalla produzione di biogas dai rifiuti, alla sua purificazione in biometano, alla liquefazione, allo stoccaggio e al trasporto fino alla distribuzione. A livello globale, il Gruppo conta oggi 22 unità di produzione di biometano nel mondo per una capacità produt-

tiva annua di 1,6 TWh. “Con questa prima unità di produzione di biometano, a cui seguiranno presto altre due unità, – ha dichiarato GianLuca Cremonesi, Direttore Generale di Air Liquide Biogas Solution Italy –, Air Liquide contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti in Italia e allo sviluppo di un’economia circolare sul territorio. Questi investimenti illustrano la capacità del Gruppo di fornire ai propri clienti soluzioni ‘low carbon’, in linea con la sua strategia di sviluppo sostenibile”.

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Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio.

Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti.

Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento

IP E GESTORI: FIRMATO ACCORDO SUL CARO BOLLETTE

ciali, nel solco di una maggiore fidelizzazione della clientela IP, iniziato con l’Accordo del 2020.

Accordo firmato con le associazioni sindacali dei distributori di carburante. La società aiuterà i Gestori – piccoli imprenditori che gestiscono i distributori – a sostenere gli extra-costi derivanti dall’aumento delle bollette. Tutelate migliaia di piccole imprese che lavorano sulle aree di servizio di proprietà IP.

IP e le Organizzazioni dei Gestori (FAIB Confesercenti, FEGICA e FIGISC Confcommercio) hanno siglato un accordo per far fronte, insieme, al caro bollette. Nell’ambito dell’accordo, il Gruppo sosterrà i Gestori nell’affrontare l’aumento dei costi energetici delle aree di servizio di proprietà IP. L’accordo prevede anche la condivisione, da parte dei Gestori, di alcuni obiettivi commer-

A essere tutelati saranno migliaia di piccoli imprenditori che gestiscono i distributori di proprietà di IP, a cui la società riconoscerà già prima della fine dell’anno un contributo calcolato sulla base della differenza tra i costi energetici del 2021 e del 2022.

IP è la prima azienda del settore a sottoscrivere un accordo di questo tipo, a conferma del positivo rapporto di collaborazione tra la più grande azienda privata italiana del settore dei carburanti e i suoi gestori.

Una collaborazione che si inserisce nel solco già tracciato a fine 2020 con il rinnovo del cosiddetto “accordo di colore” che ha ridefinito in maniera innovativa il rapporto tra il Gruppo e i Gestori.

FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 57 5/2022
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e informazioni: Figisc
P.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma - tel. 06-58.66.351-417, fax
e-mail: figisc@confcommercio.it - visitate il sito: www.figisc.it Comunicato stampa congiunto FAIB, FEGICA, FIGISC
tutti i gestori carburante.
iscrizioni
- Anisa - Confcommercio
06-58.33.1724
e IP

DECRETO AIUTI TER 2022 – ARTICOLO 1

gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

1. Alle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017, della cui adozione è stata data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2017, i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del terzo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa, è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Il credito di imposta è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese di cui al primo periodo e dalle stesse autoconsumata nei mesi di ottobre e novembre 2022. In tal caso l’incremento del costo per kWh di energia elettrica prodotta e auto consumata è calcolato con riferimento alla variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati ed utilizzati dall’impresa per la produzione della medesima energia elettrica e il credito di imposta è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica pari alla media, relativa ai mesi di ottobre e novembre 2022, del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica.

2. Alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Ai fini del presente comma, è impresa a forte consumo di gas naturale quella che opera in uno dei settori di cui all’allegato 1 al decreto del Ministro della transizione ecologica 21 dicembre 2021, n. 541, della cui adozione è stata data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 5 del 8 gennaio 2022 e ha consumato, nel primo trimestre solare dell’anno 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25 per cento del volume di gas naturale indicato all’articolo 3, comma 1, del medesimo decreto, al netto dei consumi di

3. Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017, della cui adozione è stata data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2017, è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 30 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al terzo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

4. Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale di cui all’articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022 n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MIGAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

5. Ai fini della fruizione dei contributi straordinari, sotto forma di credito d’imposta, di cui ai commi 3 e 4, ove l’impresa destinataria del contributo si rifornisca nel terzo trimestre dell’anno 2022 e nei mesi di ottobre e novembre 2022, di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si riforniva nel terzo trimestre dell’anno 2019, il venditore, entro sessanta giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, invia al proprio cliente, su sua richiesta, una comunicazione nella quale è riportato il calcolo dell’incremento di costo della componente energetica e l’ammontare del credito d’imposta spettante per i mesi di ottobre e novembre 2022. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, definisce il contenuto della predetta comunicazione e le sanzioni in caso di mancata ottemperanza da parte del venditore.

6. I crediti d’imposta di cui ai commi da 1 a 4 sono utilizzabili esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 marzo 2023. Non si applicano i limiti di cui all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. I crediti d’imposta non concorrono alla formazione del reddito d’im-

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Decreto Legge 23 settembre 2022 n. 144. Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Art. 1. Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale
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presa né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive e non rilevano ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. I crediti d’imposta sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

7. I crediti d’imposta di cui ai commi da 1 a 4 sono cedibili, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 122 -bis , comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di cessione dei crediti d’imposta, le imprese benefi-

ciarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti d’imposta di cui al presente articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati all’articolo 3, comma 3, lettere a) e b) , del regolamento recante modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive e all’imposta sul valore aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell’assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all’articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997. I crediti d’imposta sono usufruiti dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 marzo 2023. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità dei crediti d’imposta, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dall’articolo 3, comma 3, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 122 -bis , nonché, in quanto compatibili, quelle di cui all’articolo 121, commi da 4 a 6, del decreto-legge n. 34 del 2020.

8. Entro il 16 febbraio 2023 i beneficiari del credito di cui ai commi da 1 a 4 e 11, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito non ancora fruito, inviano all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022. Il contenuto e le modalità di

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presentazione della comunicazione sono definiti con provvedimento dell’Agenzia delle entrate da emanarsi entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.

9. Agli oneri di cui al presente articolo, valutati in 8.586 milioni di euro l’anno 2022 e 1.000 milioni di euro per l’anno 2023, che aumentano in termini di indebitamento netto a 9.586 milioni di euro per l’anno 2022, si provvede ai sensi dell’articolo 43.

10.Il Ministero dell’economia e delle finanze effettua il monito-

raggio delle fruizioni dei crediti d’imposta di cui al presente articolo, ai fini di quanto previsto dall’ articolo 17, comma 13, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

11.All’articolo 6 del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 6, primo periodo, le parole “31 dicembre 2022” sono sostituite dalle seguenti: “31 marzo 2023”; b) al comma 7, terzo periodo, le parole “31 dicembre 2022” sono sostituite dalle seguenti: “31 marzo 2023”.

VERTENZA EG: RISPOSTE GENERICHE, SCIOPERO CONFERMATO

Le Organizzazioni di Categoria dei Gestori che pure hanno apprezzato il clima nel quale si è svolto l’incontro programmato per il 17 Ottobre scorso, ritengono che le proposte avanzate dalla EG siano ancora troppo generiche e prive di effetti immediati che possano determinare un “ristoro” alla grave situazione nella quale versano i Gestori che continuano ad esporre il Marchio Esso. All’ordine del giorno erano stati posti temi economici (con un significativo aumento dei margini); temi legati al completo rimborso dei cali; alla cessazione della cosiddetta “manutenzione delegata” che i Gestori sono costretti a eseguire surrogando la compagnia (in violazione della norma sulla gratuità); al tema dei “drop” ed ai problemi emergenti dal funzionamento e dall’adeguamento delle attrezzature elettroniche e agli interventi strutturali da effettuare sulla rete per riqualificarla ed, infine quelli legati alla unilaterale contestazione di presunti superamenti del prezzo massimo (e finanche alla contestazione dell’applicazione del differenziale concordato). Le risposte che sono arrivate sono apparse generiche e tendenti a spostare in avanti la soluzione dei problemi. Problemi posti da tempo e che hanno costretto le Organizzazioni di Categoria finanche a sospendere l’applicazione della

clausola sul prezzo massimo convenuta nel 2018, con lo scopo di riequilibrare i conti economici delle singole gestioni. Inoltre la EG ha chiesto alle Organizzazioni – in attesa di definire in un lasso di tempo breve – una nuova intesa che desse risposte alle tematiche presenti (ed irrisolte sulla rete), di sospendere le agitazioni già avviate e quelle già proclamate. Di fronte alla genericità degli impegni della EG le Organizzazioni di Categoria che hanno convocato i gruppi dirigenti insieme ai Comitati di Colore (allargando la partecipazione anche ai Gestori EG presenti sul territorio chiamati a partecipare alle videoconferenze promosse), hanno giudicato le proposte della compagnia insufficienti a sospendere o rinviare lo sciopero già previsto per il 20 ottobre. Sciopero, quindi, che si svolgerà con le modalità già comunicate.

Le Organizzazioni, infine, rilevano che qualora in tempi brevi si dovesse raggiungere un’intesa soddisfacente con EG prima della data di attuazione della prossima iniziativa (metà novembre) saranno pronte a riconsiderare, unitamente con i loro Comitati di colore, l’attuazione della protesta consistente nel rifiuto dell’accettazione, per le transazioni, delle carte aziendali.

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VERTENZA EG: SCIOPERO CON ALTISSIMA ADESIONE

Massiccia

È stata caratterizzata da una altissima adesione la chiusura degli impianti EG a marchio ESSO proclamata dalle Organizzazioni Nazionali di Categoria in risposta alle ripetute violazioni dell’Accordo vigente ed alle mancate risposte su temi essenziali per la sopravvivenza dei Gestori che sono state, ripetutamente, portate al tavolo di confronto.

La massiccia adesione dei Gestori EG a marchio ESSO – pur in un momento così delicato per la vita del Paese – è la più schietta ed evidente testimonianza dello stato di disagio di questo segmento di Categoria, che più volte, anche se inutilmente, è stato rappresentato. Adesso si apre una nuova fase nella quale – grazie alla forza, alla determinazione ed alla compattezza messa in campo dai Gestori EG a marchio ESSO – i temi oggetto della manifestazione di chiusura, non potranno essere rinviati. In sintesi, sono necessarie risposte concrete e credibili in merito a:

• Aumento dei margini unitari;

• Politica di pricing e di differenziali compatibili con il territorio (trade area);

• Procedure per l’evidenza e il pieno rimborso dei cali;

• Manutenzione delegata o, in alternativa, superamento dell’e-

sclusiva;

• Superamento dei “drop” come obbligo non previsto da alcuna norma;

• Interventi manutentivi efficaci e programmati per la parte strutturale e per quella elettronica con aggiornamento delle attrezzature informatiche hardware e software per poter competere sul mercato;

• Ridefinizione delle procedure per la contestazione del superamento del prezzo massimo e smaltimento delle scorte al momento della variazione dei prezzi ed azzeramento delle contestazioni avanzate dall’Azienda.

Le Organizzazioni di Categoria, unitamente ai Comitati di Colore, invitano l’Azienda a riaprire immediatamente il tavolo di confronto con l’obiettivo di mettere a punto delle risposte soddisfacenti confermando, come anticipato, che se si dovesse raggiungere un’intesa soddisfacente con EG prima della data di attuazione della prossima iniziativa (metà Novembre) saranno pronte a riconsiderare, l’attuazione della protesta consistente nel rifiuto dell’accettazione, per le transazioni, delle carte aziendali.

FAIB, FEGICA e FIGISC su questi argomenti, convocano una riunione congiunta dei gruppi dirigenti e dei Comitati Nazionali di Colore per fare il punto sulla situazione e verificare – in funzione alle risposte che verranno da EG – ulteriori iniziative, nella prima settimana del mese di novembre.

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adesione (oltre l’80%) dei gestori EG a marchio ESSO, allo sciopero di colore. Si apre una nuova fase.

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CAMERA E SENATO SEMPRE DESERTI?

Abituiamoci a vederli così. L’assenteismo non centra, ma con la diminuzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200 gli emicicli della Camera e del Senato sembrano vuoti anche durante le operazioni di voto.

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