ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI Numero 4anno 24Poste Italiane SpA –Spedizione in Abbonamento Postale –D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano€ 1,55 ELEZIONI: SERVE SENSO DI REALISMO PER UN OGGI DIFFICILE TRACKFUEL TRACCIARE IL CARBURANTE MUSEO FISOGNI RICERCHE DI MERCATO DEGLI ANNI ‘50 SPAREWASH RICAMBIO GIUSTO IN 2 MILA CODICI SCHERMOLUX LA PENSILINA FUTURA È GIÀ REALTÀ DEPUR PADANA ACQUE TRA ECONOMIE ED ECOLOGIA MARK WE HAVE A DREAM ARBOH GRANDE SUCCESSO FUELS MOBILITY L’AREA DI SERVIZIO DEL FUTURO AQUARAMA ALZATA L’ASTICELLA 4/2022 4/2022
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Indirizzi utili 68 Caleidoscopio 70 Editoriale 5 e-News 52 News 46 Notiziario Figisc-Anisa Confcommercio 55 Fuels Mobility: l’area di servizio del futuro 36 Arboh: di nuovo in presenza per un grande successo 16 Depur Padana Acque: depurazione acque tra economie ed ecologia 20 Schermolux: la pensilina futura è già realtà 26 Aquarama: una macchina che ha alzato l’asticella 10 Museo Fisogni: una ricerca di mercato degli anni ‘50 40 Trackfuel: tracciare il carburante? La soluzione c’è 32 SpareWash: 2 mila codici per il ricambio giusto 30 Mark: we have a dream il Piazzale 2.0 22 FIGISC-CONFCOMMERCIO: serve realismo per un oggi difficile 7 4/2022 4/2022
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pubblicato senza citare la fonte.
Non si è ancora spenta l’eco dei saloni primaverili e già siamo pronti ad affrontare quelli autunnali. Da Uniti Expo di Stoccarda all’Autopromotec il testimone passa a Fuel Mobility e Oil&Nonoil. La prima andrà in scena a Bologna Fiere dal 12 al 14 ottobre 2022 ed è inserita in una più articolata kermesse che vede sotto la sigla BFWE, acronimo di BolognaFiere Water&Energy, anche il Forum Accadueo, CH4, ConferenzaGNL, HESE, Dronitaly per avere un reale quadro a 360° della tanto citata (e poco praticata) transizione ecologica. Non ha invece bisogno di presentazioni Oil&Nonoil, che giunge alla sua 17a edizione in programma a Veronafiere dal 16 al 18 novembre. Quattro eventi in un anno, senza dimenticare la francese Equip Auto, in programma a Parigi sempre a ottobre, e una miriade di eventi minori un po’ in tutto il mondo che sottolineano come la rivoluzione che sta attraversando il mondo automotive è ormai inarrestabile e coinvolge tutti i settori collegati, dalle trazioni alternative alle tecnologie per la cura e la pulizia delle auto.
Anche in questo numero ne portiamo alcuni esempi tra i più significativi e, dopo aver presentato le principali novità del mondo degli autolavaggi nello scorso fascicolo, qui ci concentriamo di più sul piazzale e sulle tante innovazioni che ne stanno cambiando radicalmente, non solo l’aspetto, ma soprattutto la sua fruizione, sia da parte dei gestori sia dei clienti: i primi con un sempre maggior numero di soluzioni informatiche che ne semplificano il lavoro, i secondi che altrettante proposte che ne migliorano la fruizione di tutti i servizi.
Tutte queste considerazioni per arrivare a una conclusione che, ancora una volta, vuole essere ottimistica pur di fronte a scenari tutt’altro che rassicuranti: da una pandemia non completamente sconfitta alla guerra in Ucraina, con le ricadute sul caro energia e quindi sulle bollette di luce e gas, confidando per queste ultime che la politica adotti presto delle misure anti speculazione che consentano di lavorare di nuovo in modo profittevole. La cosa certa è che, endotermici o elettrici che siano, auto e veicoli commerciali si dovranno sempre rifornire di carburanti o elettricità, come dovranno essere sempre lavati e curati. Quindi il ruolo centrale delle aree di servizio e degli autolavaggi non è in discussione, se sapranno cogliere le opportunità che questa autentica rivoluzione che le sta investendo imporrà.
In questo eccitante ma anche complesso cambiamento, Area di Servizio sarà sempre a fianco dei suoi lettori, siano questi imprenditori del lavaggio o della distribuzione carburanti, per tenerli aggiornati su tutte le novità del settore. È sempre stato il nostro impegno e più che mai vogliamo rispettarlo in momenti così cruciali. Quindi, buona lettura
Massimo Cicalini
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ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI Numero 4 anno 24 Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale –D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano€ 1,55 ELEZIONI: SERVE SENSO DI REALISMO PER UN OGGI DIFFICILE TRACKFUEL TRACCIARE IL CARBURANTE MUSEO FISOGNI RICERCHE DI MERCATO DEGLI ANNI ‘50 SPAREWASH RICAMBIO GIUSTO IN 2 MILA CODICI SCHERMOLUX SFIDA EUROPEA DEL CARWASH DEPUR PADANA ACQUE TRA ECONOMIE ED ECOLOGIA MARK WE HAVE A DREAM
GRANDE SUCCESSO FUELS MOBILITY L’AREA DI SERVIZIO DEL FUTURO
ALZATA L’ASTICELLA 4/2022 4/2022
ARBOH
AQUARAMA
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ELEZIONI: SERVE SENSO DI REALISMO PER UN OGGI DIFFICILE
L’estate italiana è caratterizzata dalla campagna elettorale per il rinnovo della Camera e del Senato, dalla quale dovranno uscire i numeri (o se, come in un recente passato, i numeri saranno dubbi, le alchimie delle possibili alleanze) per dare vita a un nuovo Governo che dovrà guidare il Paese in un contesto purtroppo difficile su tutti i piani economici, sociali, energetici e di scenario internazionale. Ciò che ci si può augurare, per il bene della gente e del Paese è che, più che utilizzare le criticità per mero calcolo di guadagno di consensi, ovvero ricorrere a promesse difficilmente compatibili con il quadro macroeconomico, le forze politiche impegnate in questa campagna, breve e forse “distratta” nell’opinione pubblica dalla pausa estiva, si sforzino a ragionare in termini realistici, concreti e non ideologici, a come affrontare un presente caratterizzato da una difficoltà generale non dissipabile a breve.
Lo scenario energetico Sul contesto energetico, Staffetta Petrolifera assai opportunamente ha fatto notare che se “alle elezioni politiche del 2018, sui temi energetici si presentò il “partito del 2050”: tutti i candidati lanciarono la palla avanti, all’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni a metà del secolo … in questa campagna elettorale, al “partito del 2050” dovrebbe sostituirsi il “partito del frattempo”. Cos’è il “frattempo”? Le domande di Staffetta sono dirette ed essenziali, per esempio: “sarà prorogato il taglio degli oneri di sistema? Sarà reso strutturale? Con quali coperture (debito o altre poste)? E il taglio delle accise, con i prezzi dei carburanti in calo? Si forzerà la mano sui rigassificatori galleggianti? Si proseguirà con la diversificazione degli approvvigionamenti di gas? Sulle rinnovabili: quale sarà la strada per accelerare? Si massimizzerà la produzione nazionale di gas?
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&
LAVORO
Il punto di Figisc-Confcommercio alla vigilia delle elezioni politiche che sceglieranno la guida politica italiana per il prossimo quinquennio in un clima di grave incertezza internazionale e di pesante crisi economica e sociale nazionale. Lo scenario peggiore per qualsiasi formazione politica uscirà vincente dalle urne.
Quali strumenti, quali fondi saranno utilizzati per la riconversione dei settori (in testa auto e raffinazione) in prima linea nella transizione?”.
A queste domande è indispensabile dare delle risposte, concretizzare azioni di governo che si confrontino con il “giorno per giorno”, senza, beninteso, assolutamente perdere di vista l’obiettivo di una transizione possibile e davvero perseguibile, che abbandoni le suggestioni pregiudiziali e abbia contezza del rispetto e della inclusività sociale e del lavoro, rafforzando anche in questa direzione il ruolo del Paese nel contesto dell’Unione Europea, nell’ambito della quale si tratta di far maturare senza contrapposizioni un realismo più virtuoso delle semplici fughe ideologiche.
Per fare un esempio forse eccessivo, quando (anche se ai tempi non vi era coscienza di una emergenza climatica) cominciò l’elettrificazione di massa nella produzione e nelle case, il primo provvedimento dei governi, diversamente dai tempi attuali, non fu quello di abolire l’uso delle candele, o delle lampade a gas, e di chiudere le industrie che le producevano.
Ciò che invece sta avvenendo da anni è che, una volta individuato l’obiettivo cui si tende, tutto ciò che riguarda il “prima” di quando l’obiettivo si realizzerà per solo mero effetto dei decisori (“volere è potere”) finisce per diventare qualcosa di obsoleto, inutile, di cui meno si parla e di cui meno si fa e meglio è.
In questa logica è inevitabile che non ci si preoccupi più di garantirsi un’autonomia energetica derivante da fonti “scorrette” e si finisca per dipendere, lasciando andare in perenzione i propri apparati industriali come per esempio la raffinazione in Italia, da chi non mette in cima alle proprie priorità la tutela dell’ambiente e/o da chi, in un mondo ormai interamente globalizzato e interdipendente (e perciò stesso insieme più forte, ma anche più debole, meno resiliente ai “cigni neri”) non esita neppure a sparigliare con spregiudicatezza le presunte certezze economiche, geopolitiche o energetiche dei “buoni”. Quanto accaduto con la ripresa, dopo la fase pandemica, sul fronte delle materie prime, dell’energia, e persino dell’integrità degli Stati, è un ammonimento evidente. E per quanto ormai si pensasse di avere imboccato la via
per un futuro virtuoso, di doversi occupare solo di condividere fruttuosamente gli obiettivi e gli strumenti comunitari, finendo per sempre di doversi occupare di temi marginali e a malapena “tollerati” (che fine farà la raffinazione, che fine farà la rete distributiva, solo per esemplificare sul comparto petrolifero), ci si è trovati, per contro, proprio a subire l’ondata dei costi dell’energia, a tagliare le accise e gli oneri di sistema, a vivere nell’incertezza sulla disponibilità dei prodotti, a gestire politiche di sanzioni internazionali che mettevano in crisi non già la propria indipendenza ma, ahinoi, la dipendenza energetica ecc. Quanto dura questo periodo di incertezze? Difficile dirlo, in un quadro inoltre in cui si sommano un’inflazione “cattiva”, determinata esattamente dal caro energia, e lo spettro di una nuova recessione economica. Ce n’è ben donde perché sia veramente il caso, in questa campagna elettorale, di parlare di contenuti veri, realistici e perseguibili, per l’oggi e l’immediato domani, e men che mai di guerre sante per chi “deve” vincere e per chi “deve” perdere. Non serve ancor più “ideologia”, ce n’è stata già fin troppa.
ULTIM’ORA
IL CENTRODESTRA
ALLA GUIDA DELL’ITALIA
Mentre andiamo in stampa arrivano i risultati delle elezioni politiche a cui fa riferimento l’articolo di FigiscConfcommercio. Come era prevedibile dai sondaggi dei giorni precedenti, il centrodestra ha ottenuto una netta vittoria e quindi con tutta probabilità spetterà all’onorevole Giorgia Meloni, forte della sua netta supremazia sui suoi alleati, farsi carico della formazione del nuovo Governo. Quindi a lei, oltre agli auguri di un fruttifero quinquennio, vanno girate tutte le considerazioni riassunte nel nostro articolo. Buon lavoro!
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Figisc-Confcommercio
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UNA MACCHINA CHE HA ALZATO L’ASTICELLA
Scrivere dopo Autopromotec e tessere le lodi dello Stargate S10 è facile perché nella rassegna fieristica di Bologna, il nuovo portale di Aquarama ha raccolto una tale quantità di apprezzamenti (e di ordini) che hanno confermato (e superato) tutte le aspettative della vigilia che, come si capisce dalle parole di Davide Bosio, Amministratore Delegato di Aquarama, erano già molto elevate.
Una macchina rivoluzionaria “Quando abbiamo iniziato a progettare lo Stargate S10 – racconta Davide Bosio –, siamo partiti da un foglio bianco perché abbiamo voluto creare qualcosa di innovativo. Non solo design, che per altro ci ha sempre caratterizzato in maniera particolare e, anche in questo caso, riteniamo di aver disegnato una macchina dall’estetica innovativa e accattivante, nel
solco della filosofia Aquarama. Ma la vera novità di questo portale sono i concetti totalmente innovativi di gestione dell’elettronica, in particolare di tutti gli optional. Il nuovo Stargate S10 non ha più niente a che vedere con il modello precedente, ma non siamo stati innovativi solo rispetto alla nostra gamma, ma più in generale nei confronti di tutto quello che si è visto finora sul mercato. Non esiste attualmente
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AUTOLAVAGGI
C’è tanto orgoglio nelle parole di Davide Bosio di Aquarama alla presentazione del nuovo portale Stargate S10 che poi Autopromotec ha consacrato con una entusiastica accoglienza ed eccellenti riscontri commerciali.
Da sinistra: Samuele, Roberto e Davide Bosio.
un concetto di macchina così in commercio, tutto merito delle immense opportunità offerte dall’evoluzione dei sistemi elettronici che consentono nuove soluzioni. L’elettronica si evolve rapidamente, come il mondo automotive ci insegna: una volta la Panda non aveva nulla di elettronico e oggi si comanda quasi tutto dallo schermo touchscreen. Quindi anche noi di Aquarama abbiamo sfruttato questo trend e siamo riusciti a proporre una macchina che proprio grazie all’elettronica raggiunge livelli di rapidità e qualità del lavaggio mai visti”.
‘Cleaning innovation – Detail is our mission’ è lo slogan scelto perché Stargate S10 ha un potenziale superiore e arriva dove tutti gli altri non ci sono ancora. Questo era il nostro obiettivo ed è stato ampiamente raggiunto. Riassumendo: fluidità, rapidità e qualità di lavaggio grazie alle innovazioni della parte elettronica”.
“Tutto questo a livello di tecnologia, ma all’inizio ho citato il design – prosegue Bosio –, curato come di consueto da una serie di studi italiani di alto livello: abbiamo voluto distinguerci con una nuova grafica e una nuova immagine, anche se si capisce subito che è un’Aquarama. Però, anche grazie alle appariscenti ‘led wall’ (strisce di led, ndr), abbiamo voluto trasmettere anche all’osservatore più distratto che lo Stargate S10 è un portale davvero innovativo. Le ‘led wall’ hanno dimensioni importanti che colpiscono sia il cliente finale che il lavaggista, e in futuro si riveleranno utili anche per varie opportunità di comunicazione.
Tutto controllato da inverter “Il nuovo Stargate S10 ha 10 movimentazioni tutte controllate da inverter come le spazzole per il movimento basculante avanti e indietro – spiega Davide Bosio –. Il nostro sistema brevettato risolve uno dei problemi che da sempre si pongono sui portali: raggiungere con le spazzole l’area sotto lo spoiler posteriore. Grazie alla nostra soluzione, le spazzole verticali si possono muovere longitudinalmente con angoli sia negativi che positivi inclinandosi di conseguenza verso l’auto: così è possibile raggiungere superfici normalmente non lavabili come la zona paraurti. Inoltre, nel lavaggio frontale, il balletto delle spazzole verticali è contemporaneo al movimento del portale: in questo modo si risparmia il tempo impiegato solitamente dal balletto durante questa fase di lavaggio e poi, contrariamente a quanto avveniva precedentemente, il balletto frontale non termina, ma prosegue fino al completamento del lavaggio delle ruote anteriori. Questo
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è un movimento molto importante che abbiamo brevettato: laviamo le ruote e mentre le laviamo continuiamo con il doppio balletto grazie all’inverter aggiuntivo e al movimento doppio delle spazzole. Soprattutto quando ci sono molti moscerini continuiamo il doppio balletto sul frontale fino a quando non ha finito il lavaruote, senza perdere un secondo.
Abbiamo voluto arrivare dove nessuno è mai arrivato: per esempio lo spoiler è sempre stato un problema perché la maggior parte della auto con un minimo di sbalzo posteriore non si riuscivano a lavare. Così, e anche questo è un brevetto depositato, abbiamo pensato di arrivarci in un altro modo, ovvero con l’alta pressione: con lo Spoiler Care System. Gli ugelli integrati nella barriera delle fotocellule costituiscono uno degli ‘atout’ di Aquarama che ha sempre spinto tantissimo su queste barriere. In questo modo possiamo erogare il chimico e poi l’alta pressione in modo da coprire totalmente la vettura. Quello che è sempre stato un punto debole lo abbiamo trasformato in un punto di forza.
La barra orizzontale è multifunzione e costituisce un’altra novità per risolvere il problema del rumore: infatti è molto molto grossa perché le ventole non girano a 2.800 giri ma a 1.400 giri, con una portata che è tre volte quella di prima e il vantaggio che è molto meno rumorosa con una quantità d’aria decisamente superiore. Con tre volte la portata precedente, le chiocciole sono più del doppio rispetto a prima e i motori, a parità di potenza, a 1.400 giri hanno una resa decisamente superiore oltre che un consumo inferiore. Ne consegue che anche vetture piccole come le Smart, che normalmente per le loro dimensioni sono difficili da asciugare, con un volume d’aria maggiore è garantita anche per loro una
qualità di asciugatura eccellente”. “La lama – prosegue Davide Bosio – è dotata di ugelli dell’alta pressione e può ruotare di 360°. Ovviamente c’è la pioggia di schiuma che chiamiamo ‘Rainfoam kit’, non se ne può più fare a meno ma è difficile da gestire, soprattutto nelle giornate ventose. Sull’S10 la pioggia è multicolor illuminata da una barra superiore frontale. Il gruppo di erogazione dei prodotti chimici è orientabile in tre posizioni con un’inclinazione di 30° verso il fronte auto per l’erogazione sulla parte anteriore, inclinazione perpendicolare alla direzione di marcia per l’erogazione sulla fiancata e inclinazione di -30° verso il lato posteriore. Sono disponibili quattro circuiti di erogazione a garanzia di una distribuzione perfetta con sprechi e consumi ridotti.
L’alta pressione è sulla lama di asciugatura, è oscillante e a seguire il profilo del tetto, a lei si aggiungono l’alta pres-
sione oscillante laterale alta e oscillante laterale bassa. Il suo orientamento è studiato per una copertura totale e la massima efficienza con i laterali oscillanti che cambiano inclinazione e quindi incidenza a seconda che lavorino sulla parte anteriore, laterale e posteriore della vettura. L’alta pressione laterale bassa è oscillante e motorizzata, gli ugelli hanno angolo zero per un’ampia copertura pur con un numero limitato. Il gruppo orientabile si caratterizza per l’inclinazione di 30° verso il fronte auto per l’azione sulla parte anteriore, inclinazione perpendicolare alla direzione di marcia per un’azione sulla fiancata, inclinazione -30° verso il retro dell’auto per l’azione sulla parte posteriore. La portata è di 42 l/min, ideale anche per il lavaggio del passaruota comandato con una valvola dedicata.
L’alta pressione sul tetto è affidata allo ‘Spoiler Care System’ dove l’angolo dei getti d’acqua ad alta pressione è
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sempre perpendicolare alla superficie su cui lavorano, questa tecnologia consente di lavare anche sotto lo spoiler posteriore ed è possibile insistere maggiormente sulle parti inferiori, posteriori e frontali delle auto con ripetuti movimenti. L’alta pressione sul tetto è oscillante e motorizzata con ugelli ad angolo zero minimali ed efficaci a garantire un’ampia copertura nonostante la quantità ridotta. Nuovo è anche il controllo elettronico per ottimizzare la distanza dalla vettura e l’angolo di impatto su qualsiasi forma di veicolo; particolarmente ridotta è la distanza minima da terra per raggiungere meglio le parti anteriori e posteriori inferiori, anche qui con possibilità di ripetizione dei movimenti. Le portate variano da 42 a 84 l/min.
Una citazione anche per il quadro elettrico che, grazie all’ethernet, con un cavetto si è in grado di controllare tutto”.
Stargate S10 in che gamma?
“Lo Stargate S111 resta il top di gamma per una maggiore rapidità di lavaggio; Stargate S111 e S10 non si fanno concorrenza perché con l’S10 si ha una qualità di lavaggio superiore, ma con l’S111 si è più veloci, dipende dalle esigenze del lavaggista.
Volendo analizzare le scelte più strettamente di marketing, quando abbiamo affrontato questo progetto avevamo degli obiettivi che, a nostro parere, sono stati tutti raggiunti e in qualche caso superati, quindi una macchina di questo livello doveva essere presentata come Aquarama non aveva finora fatto. Prima presso la nostra sede a tutta la rete vendita italiana ed estera per spiegare il potenziale dell’S10: al di là dello show e degli effetti scenici che la macchina si meritava, abbiamo organizzato una presentazione per il-
lustrare gli aspetti tecnici e gli ‘atout’ commerciali di vendita ben riassunti dal nostro slogan ‘Cleaning Innovation – Detail is our mission’, perché siamo riusciti a ottenere la qualità di lavaggio che volevamo e che avevamo prospettato nel progetto. Volevamo che tecnici e commerciali arrivassero preparati a spiegare in fiera le potenzialità della macchina e ci siamo riusciti. Senza poi dimenticare che un evento come quello organizzato prima di Autopromotec è stato molto utile anche per aumentare la coesione del gruppo, mio padre Roberto si è speso molto sulla storia e sull’azienda facendo appassionare i presenti alla nostra realtà. Si è creato un orgoglio di appartenenza, anche perché Aquarama non è più quella di dieci anni fa, adesso siamo tra i produttori leader e questo va ribadito.
Poi all’evento pre-fiera non si potevano scattare foto o video e questo ha creato suspense e grande attesa che è
culminata in fiera dove tantissimi sono venuti a vedere la macchina molto incuriositi. L’edizione di quest’anno di Autopromotec, devo essere sincero, è stata la miglior fiera a cui Aquarama abbia mai partecipato, abbiamo avuto un’affluenza in assoluto tra le più alte di tutto il comparto e abbiamo voluto avere la macchina in movimento proprio per esaltarne le qualità. Siamo riusciti a trasmettere molti di questi concetti innovativi alla rete vendita e di conseguenza a tutti i visitatori. Autopromotec è stata molto importante, al di là dei clienti consolidati, ne abbiamo acquisiti anche di nuovi: il nostro obiettivo era di attirare i lavaggisti che volessero ‘qualcosa in più’, attirarli verso Aquarama, e lo abbiamo centrato perché hanno trovato quel ‘qualcosa in più’ come erano abituati con altri produttori premium. L’obiettivo è, grazie anche allo Stargate S10, collocarci sempre di più nella fascia alta del mercato.
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Lo conferma la buona affluenza estera e siamo stati premiati anche perché avevamo l’unica macchina in movimento, e poi la musica ogni 20 minuti completava la scenografia. Aquarama ha investito molto, ed è stata la fiera più bella mai fatta, un degno ritorno dopo la pandemia. Abbiamo esposto solo un modello e abbiamo pensato lo
stand in modo che il visitatore dovesse per forza entrare per assistere allo show e vedere la macchina, una scelta apprezzata dai visitatori per un risultato fantastico. Infatti in fiera abbiamo anche firmato contratti e in totale sono più di una ventina gli Stargate S10 in ordine”.
“Se l’economia non molla e non an-
diamo in recessione a causa dei prezzi delle materie prime – prosegue Davide Bosio –, io dico che il mercato è positivo e il settore in generale avanzerà. Poi adesso in Italia viviamo sull’onda del ‘4.0’ che prima o poi finirà e infatti l’S10 è stato sviluppato anche in chiave estera. Penso che dare degli incentivi all’economia sia assolutamente positivo, ma drogare i mercati invece è una follia: l’incentivo dovrebbe essere nell’ordine del 10/20%, ma quando c’è il 50% o più... Io vedo un’Italia che fa numeri pazzeschi e l’anno prossimo, con le consegne ‘allungate’ si terrà ancora, ma poi arriverà il 2024 e il mercato italiano per forza avrà un cedimento perché chi ha cambiato le macchine nel 2021 o 2022 non è che le ricambia dopo pochi anni.
Anche in previsione di questi scenari in Aquarama abbiamo pensato allo Stargate S10 che conquisterà sicuramente quote di mercato. Abbiamo poi deciso di investire molto all’estero dove i mercati non sono stati drogati e saranno quindi più stabili, da qui la nascita della nuova filiale in Francia”.
In chiusura uno sguardo alla produzione. “Nel nuovo stabilimento di Farigliano, sempre in provincia di Cuneo, vicinissimo alla sede storica Aquarama di Novello, le nuove linee che andremo a realizzare saranno raddoppiate in lunghezza e saranno riallestite le linee attuali. Non ci sarà una linea specifica per l’S10, si costruiranno due macchine alla volta su una linea sola in parallelo e faremo dei piccoli pre-assemblaggi, un po’ sui concetti del mondo automotive: più rapidità nel montaggio e alta standardizzazione. Tutto questo diminuisce il costo complessivo della macchina, aumenta quello dei componenti ma abbassa quello di assemblaggio e trasformazione. Il cliente quindi compra un prodotto con un valore maggiore perché compra una tecnologia più costosa e avanzata”.
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Massimo Cicalini
Massimo Cicalini e Davide Bosio
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I sistemi For tech sono abilitati all’accettazione di car te petrolifere e bancarie internazionali.
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DI NUOVO IN PRESENZA
PER UN GRANDE SUCCESSO
Ritorno in grande stile nelle fiere primaverili per Arboh con i suoi distributori automatici e il proprio brand Washtime che presentava i suoi prodotti per la cura e la bellezza dell’auto. Gli incontri in presenza hanno permesso di dare grande visibilità, e raccogliere molti consensi, sia a Stoccarda sia a Bologna.
Dopo più di due anni di fermo totale per la pandemia, Uniti Expo di Stoccarda, una fiera di grande importanza a livello internazionale, ha creato le condizioni per il grande rilancio che il mondo del carwash e delle aree di servizio aspettava. Per questo la partecipazione di Arboh alla kermesse di Stoccarda è stato un valido “termometro” per misurare lo stato di salute del settore, che si è confermato ottimo, ma ha anche costituito una eccellente vetrina in cui esporre i nuovi prodotti che sono stati accolti con notevole entusiasmo. Anche la partecipazione all’Autopromotec, con la presenza di tantissimi operatori stranieri, ha dato modo all’azienda di stabilire contatti con interessanti potenziali clienti, soprattutto dell’Est Europa.
Washtime, un successo nel segno dell’ambiente I prodotti a marchio Washtime, appositamente concepiti per essere erogati in self-service attraverso i distributori
automatici ma validi anche per la vendita da banco, sono da sempre sinonimo di qualità nel settore della cura e bellezza dell’auto. All’interno di una
gamma davvero completa, c’è da sottolineare l’efficacia dei panni umidificati monouso per cruscotto, vetri e le sedute in pelle, proposti anche in un
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PIAZZALE
formato più grande. Senza dimenticare l’ampia scelta di panni in microfibra di qualità, duraturi e dalla massima assorbenza e capacità sgrassante e, in alcuni casi, senza la necessità di utilizzare detergenti.
Sempre per il brand Washtime, l’altra grande novità è stata la ponderata scelta di utilizzare tra i primi nel settore un packaging ecologico, in cartone 100% riciclabile, per il confezionamento dei prodotti più recenti. Infatti, le nuove linee di panni, pelli sintetiche e profumi per auto hanno dato inizio a un processo di sostituzione graduale della maggior parte delle confezioni in plastica utilizzate finora. Una scelta di grande successo sia all’estero, soprattutto sul mercato tedesco sempre più attento alle tematiche “green”, sia in Italia. Entrambe le linee sono state presentate sia a Uniti Expo sia all’Autopromotec, riscuotendo in entrambe le fiere un ottimo feedback.
Anche la nuova gamma di prodotti spray no-gas da 500 ml vuole dare il suo contributo per la salvaguardia dell’ambiente, senza comprometterne l’efficacia e la qualità che rimane sempre di alto livello. È in fase di studio anche la sostituzione dei flaconi in pet così da offrire, in tempi brevissimi, una linea completamente ecologica di flaconi riciclabili. Senza trascurare l’impatto estetico del nuovo packaging, sia della linea Paper Box che Deonature, per entrambi moderno, ma non troppo, molto accattivante e di chiara lettura.
Non solo Washtime
Ai prodotti a marchio Washtime, Arboh aggiunge una vasta gamma di prodotti per la cura dell’auto dei brand leader nel settore. Panni umidificati e spray Arexons, le famose linee Arbre Magique e POP, i profumi della linea Bansky Graffiti e Aroma Car, gli spray Petronas, oltre che oli lubrificanti Lubex, Tamoil, Castrol, IP, Mobil e Total. Tutti sono ordinabili previa registrazione sul sito www.washtime.info, con consegna entro 7 giorni lavorativi. Molto importante è la registrazione sul sito che aiuta ad accelerare le pratiche di spedizione in maniera notevole e con vantaggi per tutti.
I prodotti selezionati e proposti per i distributori automatici sono stati tutti testati per poter essere venduti in self-service senza problemi ricordando che, all’occorrenza, i distributori possono essere dotati di cassetti appositi per Arbre Magique oppure muniti di spingitori, al posto della classica spirale, in modo da permettere l’erogazione delle confezioni di grandi dimensioni.
L’attenzione all’ambiente è stata riposta anche nella produzione dei distributori automatici Arboh di ultima generazione: così i frigo di cui sono dotati non contengono più gas HFC, dannosi per l’atmosfera terreste, ma CO2 che è un gas totalmente naturale, ha un impatto ambientale quasi nullo, non è tossico, non è né infiammabile né esplosivo per
cui non teme il surriscaldamento. È importante ricordare che i distributori automatici Arboh sono tutti abilitati al pagamento da cellulare con il circuito Satispay e possono, a richiesta, essere dotati di gettoniera, accettatori di banconote e monete, lettori di card, chiavi elettroniche, carte di credito, Bancomat, anche contactless. La scelta del prodotto avviene tramite display touchscreen su cui, in fase di stand-by, è possibile proiettare immagini o un breve filmato promozionale. Infine, ma è una precisazione quasi inutile, la configurazione dei distributori automatici Arboh è molto semplice e intuitiva.
17 4/2022
Elda Frigerio
HYPERION TECH 3.0
Doppio portale top di gamma. Massime funzionalità di lavaggio in un minor tempo operativo.
PEGASUS TECH PREMIUM
Il portale di alta gamma che offre elevate configurazioni tecniche per una personalizzazione totale.
HYDRUS TECH VIRTUAL LED
Nuovo Hydrus Virtual led coniuga grandi funzionalità operative all’innovativo allestimento scenico a led multicolor.
Ceccato SpA è un’azienda italiana tra i maggiori costruttori nel campo degli impianti ed attrezzature di lavaggio per tutti i veicoli, dalle automobili ai treni. È presente in oltre 60 nazioni dove installa portali, tunnel, impianti self service e impianti speciali.
www.ceccato.it infoline +39 0444 708411 info@ceccato.it 100% VERY HI-TECH LA NUOVA GENERAZIONE DI PORTALI AD ALTE PRESTAZIONI È TUTTA DA SCOPRIRE ENTRA NELLA COSTELLAZIONE CECCATO SEGLI IL PORTALE PIU ADATTO ALLE TUE ESIGENZE SCOPRENDO LE CARATTERISTICHE FUNZIONALI E OPERATIVE DI OGNI MODELLO PHOENIX TECH Essenziale ed efficiente garantisce prestazioni di livello a fronte di un investimento accessibile. ?????? Prossimo al debutto il nuovo portale Ceccato dalle inedite caratteristiche. Verrà presentato in anteprima in autunno. COMING SOON..
DEPURAZIONE ACQUE
TRA ECONOMIE ED ECOLOGIA
La siccità estiva ha portato alla ribalta il grave problema delle riserve idriche. Il mondo dell’autolavaggio è sempre stato sensibile a queste istanze grazie a soluzioni come l’Ecobiox* di Depur Padana Acque Srl, uno dei migliori esempi di efficienza economica e ambientale.
Depur Padana Acque non ha bisogno di presentazioni perché è uno degli indiscussi leader nella depurazione delle acque reflue industriali. Un settore più che mai al centro dell’attenzione, anche alla luce dell’emergenza idrica che si è dovuta affrontare questa estate e che portato al rischio di chiusura molti impianti di lavaggio. Un problema che il mondo del lavaggio auto e delle aree di servizio si era posto da tempo e per il quale le proposte sviluppate dall’azienda di Rovigo hanno sempre avuto un posto di primo piano per efficienza ed economie di esercizio.
Ecobiox per una gestione semplice e automatizzata
Per il settore dell’autolavaggio la proposta di Depur Padana Acque è il sistema basato sulla bio-ossidazione Ecobiox, una soluzione molto efficiente per la gestione semplice e automatizzata del riciclo delle acque depurate con costi di gestione molto contenuti. Inutile sottolineare come, soprattutto in questo periodo di carenza idrica, la possibilità di riciclare il refluo precedentemente trattato, sia parzialmente sia totalmente, diventi un valore aggiunto. Proprio questo aspetto, sempre più apprezzato negli ultimi tempi, ha decretato il successo di Ecobiox come testimonia la produzione e commercializzazione di oltre 12 mila unità, che ne fanno probabilmente l’impianto di trattamento più diffuso e più richiesto dal mercato.
È utile ricordare i vantaggi e le principali caratteristiche della depurazione tramite bio-ossidazione, che rispetta i limiti più restrittivi di legge (DL n. 152 del 03/04/06):
20 4/2022
PIAZZALE
• idonea per la depurazione di scarichi provenienti da lavaggi a mano, a spazzole e dalle piste self-service;
• funzionamento semplice e completamente automatico, quindi per la sua gestione non necessita dell’intervento di personale;
• ottimi rendimenti di depurazione;
• non prevede l’utilizzo di prodotti chimici e quindi la produzione di fanghi di processo da smaltire come rifiuto speciale;
• costi di gestione inferiori rispetto a qualsiasi impianto alternativo;
• affidabilità e possibilità di riciclo dell’acqua depurata che non viene alterata nella salinità e presenta caratteristiche di elevata limpidezza e totale assenza di odori molesti;
• possibilità di integrazione modulare alla fornitura base con l’unità di filtrazione Ecofil per un ulteriore affinamento del refluo in caso di riciclo;
• possibilità di abbinare impianti a membrane per il riciclo totale delle acque, dimensionati in funzione delle specifiche esigenze.
È altresì importante ribadire come la combinazione dell’ultrafiltrazione su membrane e della depurazione biologica permetta di ottenere un’acqua depurata di eccellente qualità, priva di odori e di qualsiasi tipo di inquinante sospeso o disciolto, inclusi virus e batteri, e dunque perfettamente idonea al riutilizzo anche nei delicati circuiti di osmosi. Viene così eliminata la necessità di un continuo approvvigionamento di acqua di rete o di pozzo, che viene limitato ai soli reintegri per perdite dovute a evaporazione.
Non meno importante è l’efficiente e tempestivo servizio di assistenza tecnica garantito da Depur Padana Acque, in grado eseguire un programma di manutenzione programmata per mantenere sempre l’impianto al massimo delle sue potenzialità.
Piattaforme e non solo Depur Padana Acque propone un’offerta completa che, oltre ai depuratori, comprende anche le piattaforme prefabbricate in calcestruzzo, una valida alternativa alla costruzione in opera della base di cemento su cui installare l’autolavaggio. Le piattaforme sono disponibili in vari modelli, suddivisi per tipologia di impianto (portale o piste self) e ognuno è costituito da due o più piastre a incastro in calcestruzzo armato vibrato e da una vasca di prima sedimentazione. Il tutto è completato da un grigliato di vetroresina anticorrosivo con superficie antiscivolo. Il loro impiego riduce notevolmente i tempi di realizzazione dell’autolavaggio, grazie alla fornitura in cantiere di un
prodotto di elevata qualità certificata, facile e veloce da posare. Il particolare disegno permette inoltre un rapido deflusso dell’acqua e un sicuro appoggio del piede.
Ma non è finita, oltre al trattamento dei reflui provenienti dal lavaggio auto, Depur Padana Acque è attrezzata per fornire la più completa gamma di impianti complementari come il trattamento delle acque meteoriche (in continuo, di prima e seconda pioggia), fosse Imhoff, vasche biologiche, degrassatori, impianti biologici a fanghi attivi, evapotraspirazione e il trattamento dei reflui da autodemolizione e rottamazione. E ognuno con possibilità di adeguamento a ogni esigenza. L’azienda opera su tutto il territorio nazionale con una rete di concessionari che garantiscono un contatto diretto con il cliente, che viene consigliato nella scelta del depuratore adeguato alle singole esigenze. Proprio questa
attenzione alle richieste della clientela ha portato alla recente realizzazione di una nuova serie di vasche prefabbricate monolitiche di grande capacità, da 30 a 50 mc, tutte personalizzabili con suddivisioni interne in più scomparti. Depur Padana Acque, a dimostrazione dell’assoluta competenza in materia di trattamento delle acque, da più di vent’anni detiene contratti di fornitura con tutte le principali compagnie petrolifere operanti nel territorio nazionale come ENI, Q8, IP, Tamoil, oltre che con i principali retisti del settore. La Certificazione Qualità UNI EN ISO 9001:2008 e quella UNI EN ISO 14001:2004, relativa all’ambiente, sono la testimonianza dei traguardi e delle competenze che l’azienda ha raggiunto nella depurazione delle acque.
Rota
*Ecobiox è un marchio registrato
21 4/2022
Mario
WE HAVE A DREAM
IL PIAZZALE 2.0
È nata e sta maturando rapidamente una proficua collaborazione tra due affermate aziende venete, la veronese Mark e la padovana Emme Informatica, con l’obiettivo di integrare tutte, ma proprio tutte, le attività dell’area di servizio per averle sempre sotto controllo e gestirle con il massimo profitto. Mark mette “sul piatto” la sua trentennale esperienza nel mondo dell’autolavaggio self-service, Emme Informatica l’ecletticità nello sviluppo software e le sue app di successo create per il settore dei carburanti (Multistation e Pin-Go), ora disponibili anche per il mondo dell’autolavaggio self. I settori oil e carwash si incontrano, si scambiano esperienze e tecnologie, si alleano per offrire a utenti e gestori quello che sognano da sempre: un piazzale accogliente, funzionale, ben organizzato con un servizio puntuale, amichevole, conveniente.
Trent’anni di successi nel carwash Mark è attiva sul mercato fin dal 1993 e produce sistemi di pagamento e attrezzature per il self-service. Affermata nel proprio settore, è specializzata nel carwash, ma si rivolge anche alle lavanderie automatiche, al vending e alle attività turistiche con un fatturato per oltre il 60% all’estero e il resto in Italia. Da sempre impegnata nella ricerca del primato e dell’innovazione tecnologica, l’azienda veronese progetta e costruisce rigorosamente ed esclusivamente in Italia utilizzando tecniche di ultima generazione, come per esempio la stampa 3D per realizzare componenti polimerici complessi che le permettono di applicare alle macchine soluzioni innovative.
Gli anni della pandemia hanno segnato, per Mark come per molte attività industriali, un momento difficile ma anche un’opportunità storica. L’azienda ha investito ancor più massicciamente in ricerca, sviluppo e progettazione.
Il risultato è una serie di macchine di nuova generazione che, presentate al recente Autopromotec di Bologna, hanno riscosso l’apprezzamento dei visitatori, come testimonia l’ottima affluenza allo stand e i commenti spesso entusiastici.
Differenti per forza Fedeli alla tradizione Mark, tutti i nuovi modelli sono estremamente robusti e curati fin nei minimi dettagli. Sono do -
tati di un display touch da 7” o 5”, un autentico gioiello tecnologico realizzato custom su rigorose specifiche Mark, antivandalo ed estremamente luminoso; la parte elettronica è basata sulla gamma delle nuove schede CPU Zephir, un concentrato di tecnologia e innovazione. Tutte le macchine della nuova serie touch possono essere equipaggiate con il lettore di QR Code per gestire efficacemente il non erogato, il mancato servizio e le campagne
22 4/2022
PIAZZALE
L’antico sogno di molti gestori oggi è diventato un progetto industriale ben avviato che i creativi di Mark Srl hanno chiamato “Piazzale 2.0”. L’obiettivo finale è integrare tutte le attività relative all’area di servizio così da poterle tenere costantemente sotto controllo e gestirle con il massimo profitto.
Gli staff di Mark ed Emme Informatica ad Autopromotec 2022
promozionali. Inoltre è disponibile anche una vasta gamma di lettori di carte di credito per rispondere alle tendenze attuali.
Nell’ambito degli attivatori per portali e piste self, Mark ha presentato a Bologna Phoenix Touch e Atik per i portali e Hydra Touch per le piste ad alta pressione. Fra le novità più apprezzate, la chiusura porta con serrature a cricchetto, la coibentazione interna e il design esclusivo, insieme alle molteplici opzioni disponibili in grado di soddisfare tutte le esigenze del gestore. Alto gradimento anche per l’erogatore di resto in monete Multicoin e per l’erogatore di resto in banconote: in pratica le monete e le banconote introdotte vengono utilizzate anche per erogare il resto in modo completamente automatico. Apprezzato pure il lettore card RFid per fidelizzare la clientela, mentre del dispenser card e dell’erogatore gettoni sono stati lodati
la compattezza e la perfetta funzionalità. Se Phoenix Touch è stato ammirato per la sua completezza, Atik lo è stato per la sua eccezionale luminosità, dotato di illuminazione a led RGB e di display Dot Matrix per i messaggi. Con Hydra Touch, Mark ha introdotto per la prima volta l’esperienza d’uso dell’ampio display da 7” all’interno delle piste self con la possibilità di gestire fino a 9 programmi a prezzi differenziati; apprezzata anche la possibilità di aggiungere il lettore delle carte di credito. Gli starter da incasso Lyra non sono un’evoluzione delle apparecchiature Mark della serie classica ma nascono touch con le migliori tecnologie attualmente disponibili e offrono all’utente un’esperienza di utilizzo impeccabile. Sono efficacemente illuminati da una corona di led e dotati dei già citati touchscreen da 7” o 5” e delle schede CPU della gamma Zephir. Questi starter presentano caratteristiche uniche per
prestazioni ed affidabilità e vantano una notevole gamma di opzioni: a seconda delle proprie esigenze, il gestore può scegliere tra un erogatore monete Multicoin e un erogatore gettoni, un selettore moneta, un erogatore chiave o card, il lettore banconote con impilatore, il lettore chiave/card, il lettore di carta di credito, la stampante. In alternativa al selettore moneta, è possibile installare un secondo lettore banconote e il display può essere fornito anche in versione Dot Matrix.
Per quanto riguarda i nuovi cambiamonete, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per l’incasso è disponibile Sirio Touch con ampio display da 7” (disponibile anche il 5”), scheda CPU Zephir 2 e una ricca dotazione di accessori: fino a tre hopper per l’erogazione di gettoni, due lettori di banconote, stampante, lettore di carta di credito e tanto altro. Sempre da incasso, Gemini Touch con display da 5” ad alta luminosità, elettronica evoluta basata sulla CPU Zephir 3, equipaggiabile fino a tre erogatori monete/gettoni a seconda delle versioni, lettore banconote con impilatore, selettore moneta, lettore chiave/card, lettore carte di credito e stampante.
Sherlock by Mark per gestire il piazzale a 360° Tutte le macchine Mark, anche quelle meno recenti, sono interfacciabili con la piattaforma Sherlock per la gestione intelligente del piazzale: una piattaforma completamente riprogettata che, nella nuova versione 2.0, offre prestazioni a più alto livello e, nello stesso tempo, di più facile utilizzo indifferentemente su smartphone, tablet e PC. Il primo vantaggio offerto da Sherlock 2.0 è il monitoraggio completo e costante di tutte le componenti dell’impianto, anche da remoto.
23 4/2022
Atik
Hydra Touch da incasso o parete
Lyra
In ogni istante il gestore, ovunque si trovi, è informato di tutto, operazione per operazione con tanto di data e ora, numero di matricola della chiave/card interessata, valori economici ed esito finale. Può vedere il numero di clienti attivi in quel momento, lo stato delle macchine e delle attrezzature e gli eventuali avvisi e allarmi che vengono inoltrati in tempo reale tramite email o messaggio WhatsApp, le operazioni svolte correttamente e quelle non andate a buon fine. Può analizzare i valori economici in gioco, sia riferiti all’intero impianto (o gruppo di impianti) sia suddivisi per categoria (monete/gettoni, banconote, cashless, carta di credito) o per periodo (giornaliero, settimanale, mensile, da inizio anno) e le eventuali problematiche connesse (non erogato, overpaid...).
La piattaforma consente anche la comparazione selettiva dei dati e la creazione/esportazione di report e statistiche, anche sotto forma di grafici. Il secondo vantaggio è la possibilità di operare sul piazzale da remoto in tempo reale. Per esempio, dal luogo in cui si trova in quel momento, in qualsiasi parte del mondo, il gestore può erogare gettoni, monete e banconote, distribuire o ricaricare chiavette elettroniche e smart card, riavviare una cassa bloccata, bloccare un apparecchio o, al contrario, far partire un programma. Chi ha dovuto, magari spesso e malvolentieri, salire in auto e correre sul piazzale per risolvere un problema, non mancherà di apprezzarlo. Attualmente Sherlock ha la possibilità di interfacciarsi con tutte le macchi-
ne Mark, anche quelle datate. Presto saranno pronte le interfacce per collegare in rete anche le piste, i portali e tutti gli altri apparecchi self-service del piazzale, compresi quelli di altri costruttori. Infine, le macchine Mark collegate a Sherlock possono accedere ai benefici di legge previsti da “Industria 4.0” ma non è tutto: sono in corso di attuazione ulteriori e interessanti sviluppi che saranno presentati al prossimo Oil&Nonoil di novembre.
Il piazzale non sarà più lo stesso Mai come oggi, e il recente Autopromotec lo dimostra, gli operatori del settore sono attenti alle innovazioni e auspicano un salto di qualità per le proprie aziende. Mark ed Emme Informatica propongono una nuova sinergia: macchine ad alto contenuto tecnologico connesse a Multistation System e Pin-Go, applicazioni di successo originariamente sviluppate per i pagamenti nel settore petrolifero e ora disponibili anche per l’autolavaggio: oltre al classico rifornimento di carburante, possono gestire tutte le attrezzature del piazzale integrandole alle iniziative di marketing. Una comodità per gli utenti, una preziosa semplificazione per i gestori. Mark ed Emme Informatica si candidano quindi con forza a interpretare le nuove esigenze del mercato a fianco dei gestori dell’area di servizio, forti della loro esperienza e del loro entusiasmo, pronti a trasformare un sogno in una splendida realtà.
Rota
24 4/2022
Mario
Gemini T3 Touch
Hydra Emme Informatica
Phoenix Touch
ALPHA | THE FUTURE OF CARWASH 3-SERVICE SRL Tel.: +39 347 9763775 info@3-service.it Regione: Italia del Nord CASONI AUTOLAVAGGI SRL Tel.: +39 073 7641681 info@casoniautolavaggi.it Regione: Centro Italia NET SRL Tel.: + 39 349 5986065 info@netsrl.it Regione: Italia del Sud FTM SRL Tel.: +39 340 6640210 info@ftmgroup.it Regione: Calabria MACPUL SRL Tel.: +39 095 809147 info@macpulsrl.it Regione: Sicilia
LA PENSILINA FUTURA È GIÀ REALTÀ
Schermolux ha presentato all’Autopromotec una serie di novità che, non solo garantiscono risparmi sui consumi di energia elettrica, ma introducono tutta un’inedita serie di opportunità che permettono a gestori e automobilisti di “interagire” con la pensilina stessa, come?
Ce lo spiegano Antonio Fazio e Giovanni Lucarelli di Schermolux.
La vecchia pensilina è solo un ricordo, è questa la sensazione che si ricava dall’incontro con Antonio Fazio di Schermolux: “Stiamo studiando dei profili illuminati sottopensilina inseriti in un contenitore con all’interno una barra led, così il cliente costruisce la pensilina e poi, su misura, ci adattiamo al disegno della pensilina stessa. È molto richiesta l’illuminazione del profilo di queste strutture e quindi stiamo creando una linea di prodotto che lo risolva in maniera economica, una soluzione che vorremmo presentare alle prossime fiere autunnali Fuels Mobility e Oil&Nonoil. Stiamo anche studiando delle nuove plafoniere sottopensilina e una struttura di prezziario con pannelli digitali che potrebbero trasformare l’attuale cartello dei prezzi in un monitor, sia quelli vicino alle pompe sia i totem. I prezziari sono alla vigilia di una piccola rivoluzione: l’automobilista che entra nell’area di servizio non vuole conoscere solo quali sono le pompe self o servite e i relativi prezzi, ma vuole anche sapere altre informazioni, perché questo è quello a cui l’ha abituato la Grande Distribuzione: per esempio, avere informazioni sulle promozioni (tipo, dalle 18 alle 21 il costo del carburante è più basso) o sconti sul lavaggio auto, solo per citare un paio di esempi. Il totem diventerà quindi un display informativo, quasi una tv, su cui far passare anche una pubblicità, un film o delle news… ovviamente rispettando la normativa per evitare di distrarre chi è alla guida sulla strada”.
App e manutenzione “Sempre per le plafoniere sottopensilina – prosegue Fazio –, abbiamo concluso un contratto di fornitura con due importanti compagnie petrolifere che hanno aderito a un progetto sviluppato da qualche anno per dotare
queste plafoniere di sensori e un’app per l’accensione da remoto con il suo ausilio. Le plafoniere sottopensilina così accessoriate potranno monitorare tempi, valori di illuminazione, percentuale di accensione della luce, tempo di accensione, presenza di un’auto o di pedoni, dare l’opportunità di stabilire che in certe fasce orarie e in assenza di persone la luminosità sia del 20% più bassa o che in specifici orari possa scendere del 10% o salire del 30%. Questa soluzione porta un ulteriore risparmio, già con i led si abbattono i consumi, ma con queste soluzioni si risparmia ancora di più: dipende da come sono impostate, ma le economie variano dal 30% al 50% sul costo della
26 4/2022
PIAZZALE
Antonio Fazio
Qui e nella pagina seguente, alcuni esempi di interventi di manutenzione
bolletta elettrica, che di questi tempi non è male e così limitiamo anche l’uso delle lampade. Questa soluzione si può applicare pure alle vecchie plafoniere, ma va fatta un’integrazione dotandole di una centralina (che c’è già) che gestisca l’app, le nuove sono già predisposte, ma il
cliente può decidere di risparmiare prendendo la lampada con la predisposizione e successivamente montare la centralina. È una novità importante e stiamo avendo eccellenti riscontri. La app che utilizziamo è realizzata da Casambi, una importante software house che lavora molto nel controllo
dell’illuminazione, con loro abbiamo sviluppato questa personalizzazione che in tre anni di test su due punti vendita ha confermato di funzionare molto bene, quindi la utilizzeremo sicuramente”.
“Stiamo raccogliendo grandi soddisfazioni – conclude Giovanni Lucarelli, socio di Schermolux – anche con l’implementazione di quello che era lo scopo del mio ingresso in azienda: il servizio di manutenzione degli impianti. Lo ricordo, Schermolux offre la manutenzione degli impianti di distribuzione carburanti con interventi di verniciatura, carpenteria e manutenzione in generale, quindi riverniciatura delle parti in metallo e abs, posa degli adesivi, installazione d’insegne e di corpi illuminanti, curandone anche l’immagine. Tanti a oggi i lavori che abbiamo effettuato con questa divisione. Il servizio è ‘chiavi in mano’, non siamo semplici fornitori di materiali, ma curiamo l’intervento in tutta Italia a 360°: verniciatura, cambio di immagine, pannellatura, neon, totem, prezziari e tutto quanto ci è richiesto. Per la parte elettronica utilizziamo i nostri prodotti, mentre per la carpenteria ci avvaliamo di artigiani del territorio che lavorano su nostro progetto e le verniciature sono realizzate sul posto”.
Massimo Cicalini
27 4/2022
Illuminazione aree di servizio
Giovanni Lucarelli
Distribuito da CO.RA. SpA - Via Corriera, 14 - 48033 Barbiano di Cotignola (RA) Tel. 0545 78137 - Fax 0545 78734 - cora@coraitaly.com I nostri sono prodotti professionali
qualità con una formulazione ricca di due materie prime fondamentali:
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2 MILA CODICI
PER IL RICAMBIO GIUSTO
Per rinfrescare la memoria ai più distratti, ricordiamo che SpareWash era nata da un’idea di Enzo Pugno Vanoni, il suo attuale AD, per dare vita a un nuovo approccio commerciale per affrontare il mercato degli accessori, dei ricambi e dei materiali di consumo degli impianti di lavaggio. La novità consisteva nella modalità di vendita mediante l’utilizzo di un innovativo portale online B2B con specifiche applicazioni di utilizzo più agevoli. L’innovazione riguardava in modo particolare la maggiore facilità di individuazione dei componenti e dei ricambi attraverso il sito e-commerce dedicato: una piattaforma progettata sulle esigenze dell’acquirente per garantire un’esperienza di acquisto effi-
ciente e rapida, questo grazie anche a un moderno magazzino automatizzato e alle partnership con i migliori operatori nazionali e internazionali per la logistica delle consegne.
Oltre 2 mila codici, la conferma del successo È un Enzo Pugno Vanoni soddisfatto quello che incontriamo a Bologna: “Grandi progressi, stiamo già offrendo molti più codici di quelli proposti dai nostri competitor e questo è un dato di fatto. Abbiamo oltre 2 mila codici attivi e un livello di servizio con risposte tra le più rapide e questi sono i plus che più ci caratterizzano. Il processo di catalogazione dei ricambi, che stiamo continuando a sviluppare per ren-
30 4/2022
A più di un anno dalla nascita di SpareWash Srl, Autopromotec offre l’occasione di incontrare il suo Amministratore delegato e ideatore
AUTOLAVAGGI
Enzo Pugno Vanoni per fare il punto su questa azienda indubbiamente innovativa nel panorama dei servizi agli autolavaggi.
Enzo Pugno Vanoni
derlo sempre più ‘user friendly’, ha la particolarità esclusiva di non avere la nomenclatura incrociata, la ‘cross reference’, e questo è molto importante. In pratica, nel nostro sito c’è la possibilità, se non si trova il modello specifico, di configurarlo come si vuole. Basta accedere al configuratore e decidere le ca-
ratteristiche desiderate e a quel punto tranquillamente aggiungerla al carrello con la configurazione scelta. Non è da tutti, ma grazie al software che abbiamo creato, all’attenta catalogazione e all’esperienza acquisita negli anni sui pezzi, possiamo farlo. Abbiamo inoltre realizzato delle etichette ‘ad hoc’ da
applicare ai prodotti, nelle quali sono riportate nel dettaglio tutte le specifiche dell’articolo. È stato puntato molto sull’etichettatura dei materiali con il nostro codice, la nostra descrizione, l’ordine del cliente e se il prodotto è intercambiabile, quindi evidenziando che questo materiale può essere installato indifferentemente sui diversi marchi di lavaggio indicati. Ma non è tutto, siamo cresciuti non solo come codici ma anche come marche servite: siamo sempre più multimarca con più ricambi per impianti italiani e stranieri”. “Inoltre, con la società Idrobase di Bruno Ferrarese abbiamo iniziato un progetto specifico per l’alta pressione degli impianti di lavaggio – conclude Pugno Vanoni –. L’obiettivo è quello di fornire alle assistenze un pacchetto che spazia dalla pompa ad alta pressione originale a quella compatibile, fino al kit di riparazione completo. È un progetto in cui crediamo molto: è un servizio che manca nel carwash perché saremo in grado di fornire pompe HP per portali, piste o idropulitrici, settore quest’ultimo dove Idrobase vanta una lunga esperienza e una posizione consolidata. Con loro sommiamo la loro esperienza sulle macchine più piccole con la nostra negli autolavaggi, dove si montano pompe un po’ più grosse e dove vogliamo implementare il loro sistema a questa tipologia di pompe, un ambito in cui SpareWash vanta una profonda esperienza. Quindi è un completamento della loro gamma e al contempo della nostra, c’è una logica in questo accordo che sono certo darà ottimi risultati”.
Massimo Cicalini
31 4/2022
TRACCIARE IL CARBURANTE? LA SOLUZIONE C’È
Trackfuel è il nuovo dispositivo antifrode carburante che rivoluziona il modo di fare rifornimento. Un problema molto sentito nel settore e dai gestori delle flotte dell’autotrasporto, che potrebbero aver trovato la soluzione con questo semplice e ingegnoso dispositivo.
Esiste un nuovo sistema di tracciatura carburante, si chiama Trackfuel e la sua paternità è da attribuire a 3IVM Srl, una start-up innovativa che per questo prodotto ha ottenuto un brevetto industriale riconosciuto sia in Italia che all’estero. Con l’ingegner Enrico Pretini, ideatore del progetto, vogliamo approfondire tutti gli aspetti riguardanti questo nuovo dispositivo che si sta affacciando sul mercato.
AdS. Come nasce l’idea e con quale obiettivo?
Pretini. L’intuizione deriva da una lunga esperienza lavorativa nel settore degli autoriparatori e delle aziende di trasporto. In oltre vent’anni si è potuto constatare il problema della tracciatura del carburante e della sua corretta gestione, molte volte legata a comportamenti fraudolenti.
L’obiettivo è di mettere in sicurezza le transazioni di carburante sui veicoli, per certificare che ogni litro erogato sia confluito nel serbatoio corretto e non in altri recipienti. Come? Cambiando il modo di fare rifornimento, rivoluzionando le forme di pagamento esistenti come contanti, carte di pagamento o app dedicate.
AdS. Come funziona il dispositivo?
Pretini. Trackfuel può essere installato su ogni veicolo consentendo a colui che deve fare rifornimento di automatizzare tutto il processo con estrema semplicità. Si compone di due elementi principali: l’unità veicolare, costituita da copri tappo ed elettronica installata sul veicolo e il gateway di piazzale, installato nella pensilina del distributore stradale o nel piazzale aziendale dell’autotrasportatore.
Il sistema, una volta verificato che la pistola erogatrice sia inserita nel serbatoio preposto, comunica con il gateway di piazzale che, a sua volta, invia le informazioni al server che procede al riconoscimento e verifica della solvibilità.
Nel caso in cui il processo abbia esito positivo (cliente identificato e solvibile), il sistema invia il comando alla pompa che può procedere all’erogazione. Contrariamente, se viene rilevata la disconnessione tra gli elementi, il sistema blocca automaticamente la pompa di erogazione, impedendo di immettere carburante in contenitori non autorizzati.
AdS. In che cosa si differenzia dagli altri prodotti simili? Pretini. I sistemi attualmente disponibili sono strutturati in maniera del tutto opposta a Trackfuel, hanno una tecnologia attiva sulla pistola di erogazione e passiva sul bocchettone. Questo consente lo sblocco della pompa anche se la pistola di erogazione si trova in posizione non corretta, permettendo quindi il riempimento di altri serbatoi. Inoltre, non avendo elettronica a bordo veicolo, non danno la possibilità di recuperare le informazioni necessarie per completare i dati dell’erogazione (per esempio i chilometri percorsi), che dovrebbe poi inserire a mano l’autista. Ad oggi, esistono
altri sistemi antifurto di carburante che impediscono il sifonaggio, ma spesso vanno a invalidare le omologazioni del “sistema tappo serbatoio” rilasciate dai fabbricanti dei veicoli.
AdS. Per chi l’avete pensato e quali sono i vantaggi? Pretini. Trackfuel si rivolge principalmente alle aziende che hanno veicoli industriali, mezzi d’opera e qualsiasi macchinario a motore endotermico. Di conseguenza, viene coinvolta anche tutta la catena di fornitura del carburante, a partire dalle cisterne di rifornimento aziendali fino alle aree di servizio stradali. I vantaggi sono la completa tracciatura del carburante, con la drastica riduzione di furti e la totale gestione automatica dei pagamenti. A questi si aggiungono la disponibilità dei dati relativi ai chilometri percorsi, la sicurezza dei rifornimenti sia sul piazzale aziendale sia sulla rete stradale, la gestione automatizzata per il calcolo delle accise e la riduzione dei costi delle commissioni sui pagamenti. Inoltre, grazie alla rete capillare dei distributori stradali e
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PIAZZALE
Enrico Pretini
al sistema di identificazione automatico montato direttamente sul bocchettone del serbatoio, l’azienda non sarà più costretta ad affidare all’autista carte di credito o di pagamento.
AdS. Perché Trackfuel può essere risolutivo per le aree di servizio e le flotte aziendali? Pretini. Per l’area di servizio avere una pompa abilitata Trackfuel innalza il livello del proprio standard di servizio con una forma di pagamento rivoluzionaria che consente erogazioni certificate. In questo modo sarà più semplice attrarre nuovi clienti, che si fidelizzeranno, con l’ulteriore importante vantaggio di qualificare ulteriormente l’intero settore della distribuzione di carburante. Per le flotte, si stima che ogni anno siano sottratti a veicolo circa 2 mila euro di carburante. È facile intuire che Trackfuel, di semplice installazione e che non inficia le omologazioni del serbatoio, risulti fondamentale in un’ottica di riduzione degli sprechi. Inoltre, grazie all’interfaccia con i sistemi Cam-bus consente un monitoraggio continuo dei dati, facilitando così la predisposizione del file per il recupero delle accise e avendo tutto sotto controllo.
AdS. Com’è stato accolto il prodotto nelle fiere di settore?
Pretini. La prima fiera a cui abbiamo partecipato è stata Oil&nonOil dove il dispositivo ha riscosso l’interesse sia dei player più importanti del settore, sia delle stazioni più piccole. Tutti hanno capito l’importanza di fidelizzare la propria clientela utilizzando Trackfuel, come nuova forma di pagamento per un rifornimento certificato e quindi si sono resi disponibili a diventare stazioni di servizio qualificate per inserirsi in un contesto di più ampio respiro.
Transpotec è la seconda fiera dove siamo stati presenti, è stata fondamentale per ottenere molte adesioni da parte delle società di traporto che hanno ben compreso l’utilità di Trackfuel per proteggere la propria flotta aziendale, potendola così gestire in maniera innovativa e automatica, in linea con i principi di “Industria 4.0”.
Nicola Polidoro
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Copritappo applicato
IL PRELAVAGGIO UNIVERSALE PER TUTTI I TIPI DI IMPIANTO L’EVOLUZIONE DEL LUCIDO DETERGENTE PER CAR WASH AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008 Elevato potere lavante Asciugatura “ritardata” durante la stagione più calda (soprattutto nell’utilizzo manuale) Schiuma molto “adesiva”, ma facile da risciacquare Prodotto profumato Basso impatto ambientale (tensioattivi di origine vegetale) Compatibilità con tutti i tipi di setole degli spazzoloni
EVOLUX F unisce a un elevato potere pulente e sospensivante dello sporco, una SCHIUMA MOLTO “ADESIVA” E UN PIACEVOLE PROFUMO. Indicato per il lavaggio rapido di: autovetture, autocarri, cisterne, cabine ferroviarie, teloni, autobus, motori, macchine operatrici, mezzi navali, cassonetti dell’immondizia, ecc.
Dopo la nebulizzazione, sprigiona una forza penetrante super attiva, staccando e portando in sospensione lo sporco, che può quindi essere poi facilmente risciacquato. Il prodotto anche se lasciato a lungo diluito con molta acqua, non perde la sua forza lavante come i normali detergenti, ma separa il calcio e tutti i componenti presenti nell’acqua usata per la diluizione.
La perfetta miscela bilanciata dei tensioattivi e degli speciali brillantanti rende sicuro il lavoro di pulizia, garantendo la brillantezza della superficie lavata, anche a temperature diverse. EVOLUX F ha un’altissima resa: diluito in acqua 1:50/150 per l’esterno della carrozzeria, 1:10/20 per cerchioni, motori e parti molto sporche. Non serve né spugnare né spazzolare.
SCHIUMA PROFUMATA AD ALTO POTERE PULENTE Kimicar S.r.l. - Via Fabbrica 1/C - 27040 BOSNASCO (PV) - ITALY Tel. (+39) 0385 272247 - Fax (+39) 0385 272240 web: http://www.kimicar.it - E-mail: info@kimicar.it EVOLUX F è un detergente alcalino di prelavaggio studiato appositamente per essere utilizzato negli IMPIANTI DI LAVAGGIO CON DI SISTEMA A SCHIUMA. EVOLUX F ha una nuova formula esclusiva, a base di materie prime innovative e tensioattivi ecologici, in conformità con le più recenti leggi sulla biodegradabilità, efficace anche con acque dure. Questa formula innovativa dona al prodotto una serie interessante di caratteristiche, rendendolo un detergente universale per qualsiasi tipo di impiego come prelavaggio con sistema a schiuma: uso manuale (nebulizzatore), nei portali, nei tunnel, nelle piste self service e negli impianti touchless. EVOLUX F è disponibile
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FUELS MOBILITY
L’AREA DI SERVIZIO DEL FUTURO
Fuels Mobility promette un grande spazio alle novità che anticipano l’evoluzione delle stazioni di servizio. BolognaFiere Water&Energy, la joint venture tra BolognaFiere e Mirumir, è pronta per la seconda edizione di Fuels Mobility, in programma dal 12 al 14 ottobre 2022, l’evento nazionale dedicato alla rivoluzione della distribuzione carburanti.
Tante le novità per una manifestazione che ha già riscosso un notevole successo nella scorsa edizione. Per conoscere meglio i contenuti, i programmi e le novità del prossimo evento, in programma a BolognaFiere dal 12 al 14 ottobre 2022, abbiamo incontrato Paolo Angelini, Amministratore Delegato di BFWE, e Daniela Pitton, Exhibition Manager degli eventi targati BFWE, acronimo di BolognaFiere Water&Energy.
AdS. Poche settimane alla seconda edizione di Fuels Mobility. Sensazioni? Paolo Angelini. Sicuramente c’è tanto entusiasmo. Dopo aver esordito con successo lo scorso anno, miriamo a rendere la manifestazione un punto
di riferimento per le organizzazioni di ogni livello nel settore della distribuzione dei carburanti. Stiamo lavorando con grande intensità per un appuntamento che confidiamo riuscirà a soddisfare le aspettative di tutte le parti interessate.
Parliamo di un settore chiave per lo sviluppo e la crescita del Paese, che si prepara a grandi cambiamenti e nuove sfide. Gli sviluppi nel mercato dell’energia e della mobilità stanno portando a una trasformazione delle stazioni di servizio da distributori di benzina a retailer multienergia e multiservizi, un cambiamento che le aziende italiane dovranno essere in grado di gestire al meglio. Di fronte a un settore che cam -
bia, Fuels Mobility punta a porsi come una certezza, una bussola per le scelte di operatori, gestori, rappresentanti delle associazioni, fornitori del settore e trasportatori.
AdS. Con la nascita di BFWE, Fuels Mobility entra a far parte di una famiglia di manifestazioni. Quali novità aspettarsi? Paolo Angelini. Qualsiasi ambito economico che ragioni per compartimenti stagni è destinato a perdere di competitività. L’idea di riunire le sei manifestazioni sotto un unico cappello va nella direzione di fornire una visione olistica di settori industriali contrassegnati da livelli importanti di sviluppo tecnologico. In particolare, nel settore della mobilità, unire le expertise e parlare dei diversi vettori energetici è un plus irrinunciabile oggi. Logicamente, ognuna delle manifestazioni avrà una propria specificità, pur essendo tra loro interconnesse. Le “strategic session” trasversali che si terranno nei primi due giorni sono il segno tangibile della visione proposta da BFWE.
Fuels Mobility infatti è parte integrante di un progetto fondato su alcune direttrici cardine: ricerca e innovazione, digitalizzazione, sostenibilità. Elementi chiave nell’era della transizione energetica ed ecologica. Al netto di questi cambiamenti, l’idea resta quella di sempre: organizzare un forum di incontro e discussione per gli stakeholder di riferimento, tracciando una strada di sviluppo attraverso il confronto e lo scambio di esperienze.
AdS. Un evento lungo tre giorni e un programma che si annuncia ricco. Qual è stata la vostra scelta?
Paolo Angelini. Sappiamo che il settore della distribuzione dei carburanti è un settore complesso e soggetto a evoluzioni sotto ogni punto di vista. Il nostro obiettivo è quello di dare vita
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EVENTI
Paolo Angelini
a una manifestazione a 360 gradi, basata anzitutto sui contenuti, sull’analisi puntuale di ciò che sta accadendo e accadrà nel prossimo futuro. Fuels Mobility è un palcoscenico in cui le stazioni di servizio diventano le protagoniste di un dibattito articolato e basato sulla neutralità tecnologica. Gli appuntamenti previsti nel corso della manifestazione intendono affrontare una serie di tematiche che riteniamo essere cruciali: dalla sicurezza delle reti, agli sviluppi normativi italiani ed europei, passando per le nuove tecnologie. Siamo sicuri che dal dialogo e dal confronto verranno fuori spunti importanti per la riflessione e la crescita dell’intero settore.
AdS. Cosa dovranno aspettarsi le realtà che scelgono di partecipare a Fuels Mobility?
Daniela Pitton. Innanzitutto, siamo molto felici che diverse aziende e associazioni di grande importanza, molte delle quali hanno anche scelto di patrocinare l’evento, abbiano già sposato il progetto Fuels Mobility. È il segno della credibilità che siamo riusciti a costruire in poco tempo grazie a un lavoro accorto, minuzioso ed efficace. Per noi è importante, anzitutto, che la manifestazione ispiri fiducia nelle organizzazioni che la animeranno. Sono loro a
rappresentarne il cuore pulsante. Fatta questa premessa, va sottolineato che Fuels Mobility non rappresenta semplicemente un appuntamento fieristico. Accanto alle opportunità di visibilità e di networking B2B, infatti, è il contesto in cui Fuels Mobility si inserisce a fare la differenza: il nostro punto di forza è la sinergia tra gli eventi. Inoltre la location, Bologna, è una città con un patrimonio di esperienza e tradizione nel settore degli eventi B2B ampiamente riconosciuto. Il quartiere fieristico è ormai un’istituzione a livello nazionale, garanzia di successo. Rappresenta il fulcro di una serie di connessioni aziendali e istituzionali obiettivamente irrinunciabile per chi aspira a ritagliarsi un ruolo importante nel mercato.
Dal canto nostro, sappiamo di poter contare su un network invidiabile, composto da partner istituzionali, organizzativi e di comunicazione, che ci consente di proporre e costruire con loro contenuti validi e adeguati al livello della
manifestazione. Partecipare a un evento BFWE, come Fuels Mobility, significa far parte di un’esperienza che permette di aumentare la visibilità dell’azienda attraverso attività di comunicazione e networking che mettono al primo posto l’impresa.
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Daniela Pitton
AdS. Ci potete dare qualche anticipazione?
Daniela Pitton. Sono diverse le iniziative e le novità che abbiamo studiato. Quest’anno, grazie alla collaborazione con Enel X Way, grande spazio alla mobilità elettrica. Stiamo dialogando con importanti realtà del settore automotive (produttori di sistemi di ricarica, progettisti ed esperti), il nostro obiettivo è agevolare l’incontro degli operatori della filiera e lo scambio di informazioni per permettere la crescita del comparto. Inoltre, per migliorare ulteriormente l’esperienza che i partecipanti potran -
no vivere, come BFWE abbiamo stretto una partnership con 24 Ore Business School, una delle più rinomate realtà italiane in materia di formazione professionale post-laurea. Di fronte a un mondo in rapidissima evoluzione, la formazione ricopre infatti un ruolo chiave: per le aziende è fondamentale intercettare e formare competenze in linea con un mondo del lavoro sempre più esigente. Quindi, uno stretto rapporto con realtà come 24 Ore Business School è a nostro avviso imprescindibile.
Massimo Cicalini
INFO
Fuels Mobility si svolgerà in contemporanea con altre cinque iniziative BFWE: Forum Accadueo, CH4, ConferenzaGNL, HESE, Dronitaly, così dal 12 al 14 ottobre Bologna sarà al centro della transizione ecologica Per conoscere ogni novità su Fuels Mobility è possibile consultate il nuovo sito della manifestazione www.fuelsmobility.com
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UNA RICERCA DI MERCATO DEGLI
ANNI ‘50
Una ricerca di mercato degli anni ’50 commissionata dalla Esso, e conservata nel Museo Fisogni, offre l’occasione per conoscere la realtà della distribuzione carburante di quegli anni vista da tre automobilisti che hanno percorso l’Italia per esprimere i loro giudizi.
Oggi le grandi aziende, incluse quelle petrolifere, affidano le ricerche di mercato a società di settore, che utilizzano tutti gli strumenti moderni di raccolta e analisi dei dati: dalle interviste alle recensioni online, dalla raccolta di statistiche all’invio via email di sondaggi remunerati. Insomma, in questo campo la tecnologia digitale si affianca sempre più alla ricerca sul campo, e risulta indispensabile per collezionare informazioni provenienti da tutto il mondo.
Il metodo della Esso negli anni ‘50 Se il calcolo matematico e statistico è mutato ben poco nel corso degli anni, sono invece molto cambiate le modalità di raccolta dei dati, un tempo collezionati con la ricerca “diretta”. Un esempio dei metodi di un tempo è l’indagine del “Servizio Ricerche di Mercato” della Esso italiana, conservata al Museo Fisogni e commissionata nel 1958 per analizzare la qualità del servizio negli impianti della società e dei principali concorrenti. Oggigiorno per raccogliere i dati basterebbe semplicemente inviare un sondaggio online a un campione di qualche migliaio di utenti, allora si fece affidamento sul “resoconto di viaggio di tre automobilisti” (tre!), chiamati a esprimere un giudizio su “sette aspetti del servizio”: atteggiamento del personale, efficienza nel rifornimento e nei vari servizi, stato delle toilette, aspetto del punto vendita (esterno, sala vendite, locali di servizio). Sebbene questi metodi risultino oggi antiquati, limitati anche dall’esiguità del campione analizzato, essi ci restituiscono comunque un quadro decisamente interessante delle stazioni di servizio in Italia alla fine degli anni ’50, agli albori del boom economico che avrebbe interessato tutto il decennio successivo. Quali erano, innanzitutto, gli scopi di questa ricerca? “La Esso – leggiamo all’inizio della relazione – mantiene e consolida incessantemente la propria
posizione di preminenza sul mercato. È bene tuttavia che il nostro primato (…) sia sempre garantito da un servizio di qualità superiore”. Da qui, la necessità di uno studio che fungesse da “sprone per un miglioramento”, anche “mettendo in rilievo alcuni difetti del-
la nostra organizzazione”, per offrire sempre “all’automobilista un servizio diligente, cortese e completo”.
I marchi interessati dall’indagine, oltre ovviamente alla Esso, erano principalmente due: Agip e Shell, insieme a un numero minore di impianti di “altre
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FISOGNI
MUSEO
marche”. In totale, i tre automobilisti visitarono, tra agosto e settembre 1957, 109 stazioni di servizio situate sia su strade ad alto scorrimento che in piccoli centri, collocate lungo tre tratte stradali: Milano-Vicenza (40 stazioni), Firenze-Foligno (40 stazioni), PalermoCatania (29 stazioni). I tre esaminatori, tutti a bordo di una Fiat 1100, “hanno provveduto ad acquistare alternativamente 10 litri o mille lire di benzina normale”.
Si passa poi alle pagine contenenti i risultati della ricerca; risultati, va detto, non sempre favorevoli alla compagnia americana. Si inizia subito con un riscontro negativo, quello sulla cortesia del personale: i migliori risultavano essere i benzinai Agip: la metà (su 40 addetti) era giudicata “molto cortese”, l’altra metà “abbastanza cortese”. La
peggiore di tutte era proprio la Esso, dove solo il 42% degli esercenti risultava “molto cortese” e addirittura l’8% “poco cortese”: ciò era dovuto principalmente al fatto che gli addetti “nell’avvicinare il cliente non salutano”. Nella “classifica della cortesia”, delle tre compagnie principali l’Agip era di gran lunga la migliore, seguita a distanza dalla Shell e infine dalla Esso. Quest’ultima non brillava nemmeno per lo zelo “generale sul lavoro”, con ben il 12% degli addetti valutati come “poco zelanti”. Anche qui, nella “classifica dello zelo” davanti a tutti vi erano, con largo vantaggio, le “altre” marche e l’Agip; questa volta però la Esso faceva meglio della Shell, per la quale solo il 33% dei benzinai veniva definito come “molto zelante” (contro il 42% della società americana).
Se finora la Esso non sembra aver fatto una buona figura, la compagnia recuperava molto per quanto riguardava la “diligenza” nella “effettuazione del rifornimento e dei vari servizi”. Ben il 58% dei benzinai interessati lavoravano “molto diligentemente”, il 27% “abbastanza diligentemente” e solo il 15% “poco diligentemente”. Finalmente, nella “classifica della diligenza” la Esso occupava la prima posizione, ben sopra la media e staccando ampiamente le “altre”, l’Agip e la Shell di nuovo fanalino di coda. Se la cavavano tutti discretamente per quanto riguardava le toilette, anche se non sempre la situazione era ideale. Per la Esso il 65% erano in condizioni “buone”, il 23% in condizioni “discrete”, mentre il 12% in condizioni “indecenti”. Ancora una volta, il servizio più scarso era quello offerto dalle stazioni Shell, mentre davanti a tutti spiccava nuovamente l’Agip, le cui toilette sembravano brillare: l’87% erano “buone”, il 13% “discrete”, con un incredibile 0% di “indecenti”. Tra i maggiori problemi dei servizi igienici delle varie stazioni vi era il “pavimento sporco”, ma non mancavano altri particolari alquanto spiacevoli. Particolare curioso, nell’8% dei casi il bagno veniva “usato come ripostiglio”.
Il reale punto di forza per tutti i gestori era però l’ “apparenza” degli spazi, suddivisi in “punto vendita” esterno, “sala vendite” e “locali di lavaggio e lubrificazione”: per queste tre voci, nessuna delle stazioni analizzate risultava “insoddisfacente”; in ogni caso, ancora una volta l’Agip era davanti a tutti, seguita dalla Esso e dalle “altre” compagnie, e infine dalla Shell. Insomma, se i servizi offerti non risultavano sempre all’altezza delle aspettative, quello che tutte le società sembravano avere a cuore era invece il colpo d’occhio delle stazioni, le cui condizioni erano spesso “ottime”; in particolare, più curato risultava proprio l’“aspetto esterno”, quello che per primo colpiva gli automobilisti. Segno, forse, di quella battaglia in atto tra le innumerevoli società petrolifere presenti nel bel paese, i cui impianti erano spesso vicini l’uno all’altro, per accaparrarsi il maggior numero di clienti, calamitando più automobili possibili presso le proprie stazioni.
Anche nelle conclusioni, in effetti, notiamo che il punteggio medio delle stazioni di servizio era più alto per quanto riguardava l’“aspetto della stazione” rispetto al “comportamento del personale”, che risultava invece più trascurato. Escludendo per un attimo le “altre” compagnie, la migliore delle tre società principali risulta
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in entrambi i campi l’Agip, in special modo per la cura degli ambienti, seguita dalla Esso e dalla Shell, quest’ultima particolarmente carente per la qualità del servizio e la disponibilità del personale.
Al termine della rilevazione vera e propria, la relazione riporta anche “un’impressione generale soggettiva” dei tre automobilisti, tesa a riassumere in generale la qualità dell’esperienza per ogni gestore. Da questa sezione emerge tutto sommato che, nonostante i difetti emersi, le esperienze nelle varie stazioni erano abbastanza positive. Nella maggior parte dei casi, gli automobilisti dichiararono che “personalmente tornerei molto volentieri” o “non avrei difficoltà a tornare”. Solo per poche stazioni (tre per ciascuna compagnia) “preferirei non tornare”, e solamente in due casi (“una stazione Esso e una delle “altre”) “eviterei in ogni modo di tornare”. Calcolando le percentuali, la corona d’alloro andava ancora una volta all’Agip, confermando così la corrispondenza tra l’impressione soggettiva e la precedente analisi oggettiva, mentre in coda al gruppo si trovavano, dopo Esso e Shell, le “altre”, per cui solo nel 23% dei casi i giudici sarebbero tornati “volentieri”. Quali erano, infine, le conclusioni della relazione per migliorare la qualità del servizio delle stazioni Esso? Innanzitutto, per quanto riguardava la cortesia del personale, bisognava “insistere sulla necessità del saluto come condizione necessaria se non sufficiente per un approccio efficiente del cliente”. Emergeva poi che una buona parte degli addetti Esso e Shell non porgeva al cliente alcuna domanda al momento del rifornimento, a differenza degli altri gestori. Domandare all’automobilista il servizio richiesto (la domanda più diffusa era un semplice “Quanti litri?”, seguita da “Normale o Super?” e via dicendo) era invece una parte fondamentale del servizio, secondo gli analisti della società, che suggerivano un approccio decisamente moderno al problema: “essa potrebbe essere studiata attraverso una indagine motivazionale su un gruppo di consumatori”. L’Agip, abbiamo detto, predominava in quasi tutti gli aspetti dell’indagine. Anche la relazione ammette che “l’unico elemento veramente positivo risultato dall’indagine consiste nel fatto che la Esso è al primo posto per la diligenza dei servizi”: in particolare, gli addetti Esso risultavano particolarmente meticolosi nel pulire i vetri dell’auto, verificare acqua, olio, pressione e batteria e nel proporre ulteriori servizi, come cambiare l’olio o acquistare pneumatici (battendo di gran lunga, in questo,
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tutte le altre compagnie). Si trattava, però dell’unico settore in cui la Esso riusciva a primeggiare: anche per l’aspetto esteriore, pur “generalmente buono”, la società “occupa solo il secondo posto dietro all’Agip”; tra le criticità sotto questo punto di vista, spiccavano vetrine sporche e polverose, presenza di buche sulle rampe di accesso, disordine e pavimenti non sempre puliti. Insomma, il vero punto di forza della Esso era la scrupolosità del personale (1° posto in classifica), cui faceva però da contraltare la scarsissima cortesia (4° ed ultimo posto); per il resto, la società si rivelava più o meno al livello delle “altre”, sempre dietro all’Agip ma costantemente davanti alla Shell, la cui immagine in questa ricerca non appariva molto edificante. Al termine della relazione, vi sono infine le riproduzioni di due questionari utilizzati per l’analisi degli impianti, riguardanti due stazioni Esso, una “ottima” e l’altra “pessima”. Particolarmente divertenti risultano, come spesso accade anche nelle moderne recensioni, i commenti negativi della seconda stazione. Il “buongiorno” del gestore è “detto a mezza voce di mala voglia”. Per il pieno, “dopo un po’ di tempo” “è venuta una ragazzina con aria molto seccata”. Il punto vendita “è anche un garage, lo usano per riparare le macchine” e, in generale, i gestori “non si occupano troppo della stazione”, e oltre a “vecchi copertoni ammucchiati” e “vetri non puliti”, “dietro il garage c’è un cortile che sembra un’immondezza”. Dulcis in fundo, la toilette: “è una specie di casotto dall’altra parte del cortile posteriore, fa impressione a vederla, cose del genere si trovano nelle vecchie case di contadini, solo ci hanno dato una mano di calce. C’è una turca di età preistorica color marrone scuro, due finestrelle con vetri rotti, non è una toilette!!!”. Riguardo alle dotazioni di sapone, asciugamani, luce elettrica e quant’altro, il giudizio era lapidario: “Non c’è niente”.
Nonostante metodi antiquati, commenti decisamente poco scientifici e numeri limitati (con tre automobilisti nelle vesti di “giudici”, un “format” che oggi sarebbe più adatto un talent show che a un’indagine statistica!), questa interessante relazione, una delle innumerevoli chicche dell’archivio Fisogni, restituisce un quadro inedito e, crediamo, tutto sommato veritiero, della situazione delle stazioni di servizio che popolavano le strade di un’Italia che andava rapidamente incontro alla motorizzazione di massa.
Marco Mocchetti
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Si è conclusa Gastech 2022, la grande mostra e conferenza globale per il gas naturale GNL, l’idrogeno, le soluzioni a basse emissioni di carbonio e le tecnologie per il clima. Nel corso delle quattro intense giornate, a cui hanno partecipato oltre 39 mila professionisti da tutto il mondo, 750 aziende espositrici, 668 relatori tra cui oltre 180 CEO e 20 Ministri dell’Energia, sono stati discusse le questioni che guidano il settore e ne plasmano il futuro tra cui la sicurezza energetica in testa alle priorità dell’agenda politica, le dinamiche di una transizione equa e la profonda trasformazione in atto nella catena di approvvigionamento globale di GNL.
In particolare, è stato sottolineato come l’economia dell’idrogeno inizia a prendere forma in tutto il mondo con applicazioni che promettono nuove soluzioni per raggiungere l’agenda “net zero”. Le domande maggiormente ricorrenti sono: in che modo i progressi e l’innovazione nei processi e nelle applicazioni dell’idrogeno stanno supportando la decarbonizzazione in settori difficili, come l’industria pesante? Dove concentrare gli sforzi per sfruttare appieno il potenziale dell’idrogeno nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza climatica? È su questi temi che si è concentrato il dibattito durante Gastech 2022 a Fiera Milano di Rho. Ricordiamo che Gastech è l’evento internazionale di riferimento per l’industria del gas naturale, del GNL, dell’idrogeno e delle soluzioni per l’agenda “net zero”. Gastech attira oltre 38 mila visitatori e offre a decisori politici, funzionari governativi, protagonisti internazionali dell’industria, innovatori e studenti una piattaforma di dialogo. L’edizione 2023 si svolgerà a settembre a Singapore. “Attualmente la situazione relativa all’idrogeno è come un puzzle a cui ogni giorno vengono aggiunti nuovi tasselli. Il quadro generale risulta gradualmente più chiaro e questo dà sempre più fiducia, e questo è fondamentale per accrescere il potenziale dell’idrogeno” ha affermato Daniel Muthmann, Chairman, European Hydrogen Backbone (EHB). Molto interesse anche per il dibattito su come realizzare una transizione equa per i Paesi in via di sviluppo del mondo. La sessione ha visto i contributi di Ministri dell’energia provenienti da India, Ghana, Kenya, Senegal, Zimbabwe, Repubblica del Kirghizistan e Gibuti, che hanno esplorato il ruolo del gas naturale e del GNL nell’aiutare i Paesi a basso e medio reddito a sostenere e guidare la crescita, promuovendo gli obiettivi cli-
matici globali attraverso la graduale riduzione dei combustibili ad alta intensità di carbonio. Hardeep Singh Puri, Ministro del Petrolio e del Gas Naturale, dell’Edilizia abitativa e degli Affari Urbani dell’India, ha dichiarato che: “Affronteremo la prossima COP (Conference of Parties 27) consapevoli di quale sia la situazione. Per noi l’energia è essenzialmente disponibilità, sicurezza e convenienza. Il nostro consumo di energia è un terzo della media mondiale, ma lo eguaglierà e poi lo supererà. Vogliamo farlo nel modo più ecologico possibile. Il gas è un combustibile ponte, perché non usarlo? Ecco perché lo stiamo portando dal 6% al 15% nel nostro mix energetico nel 2030”.
Matthew Opoku Prempe, Ministro dell’Energia del Ghana, ha sottolineato come le circostanze siano molto diverse per i Paesi africani in via di sviluppo: “Il Ghana ha individuato nel gas un combustibile essenziale per la crescita economica e sociale. La questione chiave è l’accessibilità economica, poiché gli africani soffrono per il prezzo elevato dell’energia. Vogliamo ulteriori investimenti nel gas, ma devono essere investimenti che portino all’accessibilità dell’energia per gli africani. Se riusciamo a mettere il gas a disposizione della popolazione, a renderlo accessibile e disponibile, allora l’Africa può svolgere un ruolo nella comunità internazionale per la transizione energetica”.
Dopo un aperto confronto con aziende e stakeholder, che ha permesso di valutare il miglior posizionamento all’interno del calendario fieristico, Transpotec Logitec annuncia le nuove date: la prossima edizione si terrà a Fiera Milano dall’8 all’11 maggio 2024. Confermata la formula che espositori e visitatori hanno ampiamente dimostrato di apprezzare: il 76% del campione di espositori intervistati dopo l’evento si è dichiarato soddisfatto, percentuale che sale all’80% per i visitatori. Transpotec Logitec tornerà nel 2024, mantenendo dunque la collocazione negli anni pari e la cadenza biennale, ma si svolgerà dal mercoledì al sabato. Un cambiamento che segue l’evoluzione del mercato, che vede crescere costantemente le aziende di media dimensione e le flotte più strutturate. Anche nella prossima edizione, Transpotec Logitec si pone l’obiettivo di dare spazio
alle tante anime del trasporto merci, con un importante focus sul trasporto su gomma, ma crescente sarà l’attenzione dedicata alle soluzioni di logistica, due mercati strettamente legati.
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GASTECH 2022 PARLA DI IDROGENO E SOLUZIONI “NET ZERO” TRANSPOTEC LOGITEC A MILANO A MAGGIO 2024
POSSIBILE BLOCCO DELLA RAFFINERIA ISAB DI PRIOLO GARGALLO
Assopetroli Assoenergia lancia un allarme per il possibile blocco dell’impianto di raffinazione, gassificazione e cogenerazione di energia elettrica di ISAB Srl, inserito nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, che ricopre un ruolo strategico per l’approvvigionamento di prodotti energetici per la Regione Sicilia e per tutto il Meridione d’Italia. Con oltre mille dipendenti diretti e 2.500 nell’indotto, l’impianto garantisce il 20% della capacità di raffinazione nazionale e copre circa il 20% del fabbisogno di energia elettrica della Regione Sicilia. Dalla raffineria ISAB, nello specifico, dipendono la produzione nazionale di oltre il 15% di gasolio e benzina, del 21% di olio combustibile e dell’11% di GPL. ISAB è quindi un’infrastruttura sistemica, dalla cui operatività dipendono le sorti dei numerosi lavoratori e anche di tutte le imprese del Sud che operano nella distribuzione di prodotti energetici (sia sul canale della rete che su quello dell’extrarete) e che da essa si approvvigionano, spesso in via esclusiva. Attualmente l’ISAB, che è indirettamente controllata dalla russa Lukoil, è costretta a raffinare il 100% di greggio russo (contro un 20-30% ante conflitto russo-ucraino), non potendo più approvvigionarsi da altri canali a causa del ta-
glio delle linee di credito bancarie, operato pur non trattandosi di soggetto sanzionato. In questa condizione incombe l’entrata in vigore dell’embargo sul petrolio russo importato via nave (sesto pacchetto di sanzioni UE con effetto dal prossimo 5 dicembre). Si rende quindi improrogabile la definizione di una soluzione industriale di salvaguardia e garanzia. È essenziale un deciso intervento del Governo per assicurare la continuità operativa di questo pilastro del sistema energetico nazionale. A rischio c’è anche la tenuta della filiera distributiva intermedia che vi è connessa, con conseguenze potenzialmente irrimediabili su imprese e consumatori, sia in termini di sicurezza che di economicità degli approvvigionamenti di carburante.
KO IRON BY FRA-BER DETERGENTE E DECONTAMINANTE PER RESIDUI FERROSI E CALCARE
KO Iron by FRA-BER è un detergente e decontaminante che rimuove i residui ferrosi e minerali depositati sulla carrozzeria e sui cerchi, quelli difficili da rimuove con i classici lavaggi e con i tradizionali pulitori per cerchi: privo di acidi, è utilizzabile su tutti i cerchi di acciaio, lega leggera, cromanti e lucidati. Il prodotto ha una formula “low odor” (a basso odore di zolfo) capace di aggredire le micro-particelle di ferro e ruggine. Durante la sua azione Ko Iron cambia colore diventando viola così da donare a questa fase del lavaggio uno spettacolare effetto visivo, nonché segno che il prodotto ha aggredito le particelle di ferodo e ruggine e che pertanto potrà già essere risciacquato. Ko Iron è in vendita in due diverse confezioni: flacone spray (no gas) da 750 ml al prezzo di 15,91 euro (Iva inclusa) e in tanica da 4,54 litri. Nel formato più piccolo il prodotto è già pronto per essere utilizzato: basta spruzzarlo uniformemente sulla superficie fredda e attendere che reagisca e cambi colore (tempo 2-5 minuti) senza farlo asciugare; quindi risciacquare abbondantemente con acqua. Il prodotto in tanica può essere usato puro per trattare superfici metalliche arrugginite o diluirlo con acqua utilizzando il flacone graduato Fra-Ber 1:1 (1 parte di prodotto e 1 parte di acqua) oppure 1:2 (1 parte di prodotto e 2 parti di acqua) per superfici contaminate da sole particelle di ferro.
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DKV MOBILITY AMPLIA LA PROPRIA RETE DI RICARICA IN ITALIA E IN EUROPA
DKV Mobility, la piattaforma B2B protagonista in Europa per i pagamenti e soluzioni “on the road”, amplia la propria offerta per la mobilità elettrica integrando 110 punti di ricarica nel Nord Italia, gestiti da EnerMia. EnerMia e GreenFlux, la controllata di DKV Mobility che gestisce l’intera gamma dei suoi servizi di ricarica, hanno infatti firmato un accordo di cooperazione con questo obiettivo. “Siamo molto orgogliosi del progressivo ampliamento della nostra rete di ricarica – ha dichiarato Sven Mehringer, Managing Director Energy & Vehicle Services di DKV Mobility –. Ringraziamo EnerMia per la sua collaborazione, che porterà a un aumento significativo dei servizi di mobilità elettrica a disposizione dei nostri clienti nel Nord Italia”. “EnerMia è un partner ideale, una start-up innovativa per i servizi e i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici – ha aggiunto Marco Berardelli, Managing Director DKV Mobility –. L’elettrico sarà infatti sempre più al centro delle strategie di sostenibilità di DKV Mobility che, grazie a questa ulteriore collaborazione, conta adesso una rete di circa 310 mila punti di ricarica in tutta Europa. Guardiamo al futuro con tecnologie che renderanno la vita di tutti i giorni più semplice, economica e pulita”. Per rendere questa rete comodamente accessibile ai clienti, le colonnine con autorizzazione DKV Mobility sono state integrate nell’app insieme a tutte le stazioni di servizio carburante DKV Mobility. Con una panoramica trasparente dei costi, l’app offre una pianificazione integrata del
percorso che tiene conto di parametri come il tipo di veicolo e lo stato della batteria: ciò consente agli utenti di pianificare comodamente il proprio viaggio e le soste di ricarica. Per ampliare ulteriormente le soluzioni di fornitura per i veicoli elettrici, DKV Mobility gestisce l’intera offerta di ricarica attraverso la sua controllata GreenFlux. DKV Mobility ha acquisito la società olandese nel giugno 2021: GreenFlux è considerato uno dei principali fornitori europei di piattaforme software per la ricarica dei veicoli elettrici basata su tecnologia cloud.
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Gli studenti del team H2politO del Politecnico di Torino, si sono aggiudicati un secondo e un quarto posto alle ultime gare della Shell Eco-marathon, storica competizione dedicata all’innovazione e alla mobilità sostenibile, che si sono svolte a pochi giorni di distanza sul circuito Paul Armagnac di Nogarò, in Francia. Nei primi giorni i giovani universitari del team H2politO hanno preso parte alla gara su pista nella categoria Prototype, in cui sono stati chiamati a compiere 10 giri del circuito, per una distanza totale di 16 km, in un tempo massimo di 39 minuti, con il minor consumo di carburante possibile. In questa prima competizione, gli studenti hanno raggiunto il podio con il prototipo IDRAkronos, che ha registrato un consumo di 899.02 km/mc, equivalente a 2724 km/l di benzina. Il veicolo è infatti stato studiato per poter raggiungere ottime prestazioni, grazie alla propulsione di un motore elettrico DC da 200 W alimentato da una fuel cell a idrogeno da 500 W e alla struttura con un ampio utilizzo di materiali leggeri come la fibra di carbonio e le leghe di alluminio. A seguire, il team H2politO di Torino ha gareggiato, raggiungendo il quarto posto, anche alla Shell Eco Marathon per la categoria Urban Concept a guida autonoma, che per la prima volta quest’anno ha coinvolto alcuni veicoli selezionati che avevano già ottenuto una buona posizione nella competizione virtuale. Il Team ha partecipato con Juno, equipaggiato da un sistema di controllo appositamente sviluppato, svolgendo delle prove per dimostrare la capacità di essere gestito da remoto, senza input diretto del pilota. Il veicolo ha un sistema di guida autonoma composto da una stereo-camera, in grado di verificare la distanza degli oggetti nel suo campo visivo e da una unità di calcolo NVIDIA Jetson che processa i dati acquisiti e li utilizza per eseguire un path-planning. La competizione consisteva di quattro prove: tre sfide sul tracciato (ovvero slalom, prova di parcheggio e giri di pista) e una business presentation (dove ha ottenuto la migliore valutazione), nella quale è stato richiesto di esporre, a un panel di giudici esperti, sia il funzionamento del sistema di guida autonoma in tutte le sue componenti, sia la sua possibile implementazione su larga scala per la definizione di un nuovo sistema di mobilità.
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CON L’eTRUCK MAN PUNTA ALLA TRAZIONE ELETTRICA ANCHE PER LUNGHE PERCORRENZE
All’IAA Transportation 2022, in programma ad Hannover a fine settembre, MAN presenta per la prima volta davanti a un grande pubblico internazionale il prototipo molto simile a quello che sarà prodotto di serie del nuovo autocarro pesante che vedrà il suo debutto sul mercato a partire dal 2024. Con un’autonomia giornaliera fino a 800 chilometri e una capacità di ricarica in megawatt, il nuovo eTruck non elettrizzerà solo il trasporto a lungo raggio, ma grazie alla sua versatilità sarà in grado di coprire anche tutti i principali settori di trasporto attualmente destinati agli autocarri diesel. Per il passaggio on-demand dal motore diesel a quello elettrico, MAN sta attualmente svi-
luppando e testando con i suoi prototipi la produzione mista flessibile di autocarri elettrici e convenzionali nello stabilimento di Monaco di Baviera, mentre la produzione interna di pacchi batterie inizierà a Norimberga nel 2025. Al contempo, già oggi, il team di MAN Transport Solutions Consulting offre alle aziende di trasporto una consulenza a 360° su come pianificare in modo personalizzato e a prova di futuro il passaggio all’elettromobilità. Una joint venture con Traton e altri partner industriali sta fornendo un aiuto iniziale per l’espansione della necessaria infrastruttura di ricarica, che mira a creare almeno 1.700 punti di ricarica ad alte prestazioni in tutta Europa.
Mobilità pubblica, sharing mobility, sostenibilità, transizione energetica e innovazione: questi i temi della proposta espositiva e del ricco programma convegnistico di Next Mobility Exhibition (NME), l’evento del trasporto persone organizzato da Fiera Milano, che si terrà nel quartiere di Rho dal 12 al 14 ottobre. In un contesto dove, anche grazie ai fondi stanziati dal PNRR (più di 32,4 miliardi di euro solo per il Tpl, secondo il Rapporto Intesa Sanpaolo-ASSTRA), la mobilità rappresenta un tema chiave per la ripresa e lo sviluppo economico dell’intero Paese, NME offrirà una tre giorni per fare il punto su mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità sostenibile delle persone, confrontarsi sullo stato dell’arte del mercato, riflettere su come cambierà il mondo del trasporto pubblico locale, pensare a come favorire la ripresa e lo sviluppo di questo settore fortemente colpito dal biennio della pandemia ed esplorare le potenzialità legate al trasporto “green”: gas, idrogeno, elettrico, ma anche sharing e mobilità innovativa. Il settore del trasporto pubblico locale e regionale in Italia rappresenta un comparto strategico: nel
periodo pre-Covid, generava un fatturato di circa 12 miliardi di euro all’anno, con oltre 5,5 miliardi di passeggeri trasportati, 1,8 miliardi di vetture-km annui e oltre 124 mila addetti. In crescita è invece il mercato della micromobilità che rappresenta il 90% del totale dei veicoli in sharing presenti in Italia: nove noleggi su 10. In aumento anche l’offerta (+45%) e le iscrizioni (+30%) a servizi di scooter sharing, che si concentrano soprattutto nelle grandi aree metropolitane: Roma, Milano e Torino hanno registrato un numero di noleggi superiore alla media del 2019, ossia 21,7 milioni di noleggi 91,7 milioni di km percorsi.
In occasione dell’IAA Transportation di Hannover Volvo Trucks ha svelato un nuovo assale posteriore completamente elettrico che, grazie al minor ingombro, consente l’utilizzo di un mag-
gior numero di batterie sul camion integrando i motori elettrici e la trasmissione nell’assale posteriore. Più batterie permettono più autonomia, e questo apre anche all’elettrificazione dei trasporti a lunga distanza. Per i camion elettrici con celle a combustibile, che verranno introdotti nella seconda metà di questo decennio, lo spazio aggiuntivo si rivela utile per l’installazione di altri componenti. Volvo Trucks avvierà la produzione in serie di camion a cabina ribaltabile dotati del nuovo assale elettrico nel giro di qualche anno a completamento dell’attuale gamma di veicoli elettrici a batteria. Volvo Trucks ha adottato una triplice strategia per azzerare le emissioni: motori elettrici a batteria, motori elettrici con celle a combustibile e motori a combustione che utilizzano carburanti rinnovabili come il biogas, l’HVO o anche l’idrogeno verde.
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VOLVO TRUCKS PRESENTA UN NUOVO ASSALE COMPLETAMENTE ELETTRICO NEXT MOBILITY EXHIBITION: A FIERA MILANO PROTAGONISTE TRANSIZIONE ENERGETICA E SOSTENIBILITÀ
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Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio. Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti.
Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento per tutti i gestori carburante.
Per iscrizioni e informazioni: Figisc - Anisa - Confcommercio P.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma - tel. 06-58.66.351-417, fax 06-58.33.1724 e-mail: figisc@confcommercio.it - visitate il sito: www.figisc.it
EG ITALIA: RINNOVARE L’ACCORDO AZIENDALE
Roma, 27 luglio 2022
Spett.le
EG Italia Spa c.a. Ing. Leandro Venditti c.a. Dott. Maurizio Mangione Retail Sales Manager c.a. Dott. Guido Toletti Contract, Operations Support & Dealers Union Relationship c.a. Dott.ssa Gianna Elisa Nervi Retail Performance Support Manager
Oggetto: Reiterate contestazioni superamento prezzo massimo. Colpevoli inadempimenti da parte di Eurogarages Italia. Ennesima richiesta incontro per rinnovo dell’Accordo Collettivo Aziendale. Nel richiamare integralmente la nostra comunicazione del 5 maggio ultimo scorso (prot. 51/PEC/2022) che qui confermiamo e ribadiamo comprese le comunicazioni ivi indicate (note prot. 112/PEC/2021, inviata a codesta Società EG Italia SpA il 21 dicembre 2021 e nota del 27 gennaio 2022 prot. 6194) con la presente siamo a richiedere un ennesimo incontro urgente volto, in maniera definitiva e ultimativa, alla ripresa di un negoziato diretto al rinnovo dell’Accordo del 17 luglio 2018 e a rimuovere le contrapposizioni sorte di recente con questa Azienda. Val la pena di ricordare che EG sta assumendo atteggiamenti dilatori con una serie di incontri informali in merito agli aspetti fondanti un concreto rinnovo della Intesa predetta ormai scaduta da anni, disconoscendo lo stato di grave crisi economica che le Gestioni stanno affrontando da mesi, dapprima con la riduzione delle accise sulle giacenze dei carburanti alla data del 21 marzo us, per effetto dei noti provvedimenti governativi, successivamente con i colpevoli ritardi nel rimborso dei cali carburanti in aperta violazione degli Accordi nazionali, di recente con ripetute contestazioni sul superamento del prezzo massimo nonostante il perverso meccanismo del pricing aziendale che più volte abbiamo denunciato e che espone spesso due volte
alla settimana, a corpose riduzioni di prezzo, ben superiori allo sconto pro litro riservato alle Gestioni che hanno di converso il diritto di ottenere, per i quantitativi di prodotto acquistati spesso con l’imposizione di un inaccettabile “drop”, il margine minimo intangibile.
Parrebbero, quelle che abbiamo appena indicato, tutte azioni aziendali che sottintendono, da un lato, una posizione di aperto “antagonismo” nei confronti dei Gestori, dall’altro, un maldestro tentativo di indurre le Gestioni stesse a soluzioni contrattuali precarie e peggiorative, nell’ottica di uno sviluppo delle gestioni dirette degli impianti o di altre deprecabili formule di conduzione alternativa a quanto delineato dal vigente quadro normativo in questo settore. E ciò, per non fare riferimento alle annose questioni legate alla manutenzione degli impianti ancora posta a carico delle Gestioni in evidente spregio del principio di assoluta gratuità delle attrezzature volta al mantenimento del regime di esclusiva, alle attuali e persistenti carenze amministrative che potrebbero far derivare alle gestioni notevoli danni (pratiche AUA, difformità/inesistenza cartelli indicatori dei prezzi, difformità catastali ecc.) alle innumerevoli anomalie che le nostre Federazioni hanno riscontrato nell’applicazione, sin dall’inizio, dell’Accordo del 17 luglio 2018, alle continue originali “sperimentazioni” che l’Azienda adotta su altri aspetti del rapporto commerciale con i Gestori in una scelta consapevole di adottare un sistema di contrattazione “one to one” che, come è noto, è pacificamente censurato dalla Giurisprudenza, nonostante ci sia ancora qualcuno che sostenga, con tali pratiche, il “miglioramento” e non un “peggioramento” delle condizioni economiche/contrattuali. Tutti fatti e comportamenti aziendali che ci consentirebbero –da subito – di attivare nuove e più incisive azioni di protesta della Categoria e stringenti sollecitazioni ai Ministeri competenti per l’apertura di una “Vertenza Collettiva” secondo il Decreto Leg.vo 32/98 che, per gli operatori che intendono operare in Italia, costituisce le fondamenta del quadro normativo vigente. Ciò nonostante, in un ultimativo spirito dialettico e per nostro
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 55 4/2022
profondo senso di responsabilità, siamo a richiedere un incontro urgente in merito. Infine, le nostre Federazioni, alla luce delle richiamate note ufficiali delle stesse in merito alla sospensione della clausola del prezzo massimo e delle specifiche comunicazioni dei singoli Gestori, ribadiscono che le convocazioni da parte di EG per presunti casi di overpricing ad essi riferite, continueranno ad essere considerate, in fatto e in diritto, prive di qualsiasi effetto. Ribadiamo inoltre che, al fine di non concedere alla EG medesima lo strumentale convincimento di una sia pur minima acquiescenza alle stesse illegittime e inaccettabili convocazioni, rifiuteranno qualsiasi incontro nel merito, assumendo, ove necessario, la difesa del buon diritto delle gestioni in altra e più opportuna sede.
FAIB FEGICA FIGISC
VENDITE DEI PRINCIPALI CARBURANTI NEL PRIMO TRIMESTRE
FIGISC ANISA ha pubblicato i dati delle vendite progressive nazionali, regionali e provinciali, per il periodo gennaio-marzo 2022 (ufficialmente diffusi sul Bollettino Petrolifero dal Ministero per lo sviluppo economico il 30.05.2022) che riguardano i prodotti benzina, gasolio e gpl, distinti in rete e extrarete, con una ulteriore distinzione – solo per i prodotti benzina e gasolio – tra vendite nella rete stradale e vendite nella rete autostradale. I dati sono stati confrontati per le variazioni percentuali con il medesimo periodo progressivo gennaio-marzo dell’anno precedente 2021 e come dato solo a livello nazionale, anche con il medesimo periodo gennaio-marzo dell’anno 2019, ritenuto significativo come benchmark della fase ante pandemia.
I dati significativi di confronto tra l’esercizio 2022 e il 2021, nonché con il 2019 (periodo gennaio-marzo), sono di seguito evidenziati: • le vendite complessive di benzina, gasolio e gpl nel periodo gennaio-marzo 2022 sono pari a 8,894 miliardi di litri contro i 8,130 dello stesso periodo 2021, con una variazione positiva assoluta di +764,1 milioni di litri e una variazione di +9,40 punti percentuali e contro i 9,767 dello stesso periodo 2019, con una variazione negativa assoluta di -873,0 milioni di litri e una variazione di -8,94 punti percentuali;
• le vendite di benzina, gasolio e gpl nel periodo gennaiomarzo 2022 nel circuito della rete sono pari a 4,793 miliardi di litri contro i 4,407 dello stesso periodo 2021, con una variazione positiva assoluta di +386,4 milioni di litri e una variazione di +8,77 punti percentuali e contro i 5,441 dello stesso periodo 2019, con una variazione negativa assoluta di -647,4 milioni di litri e una variazione di -11,90 punti percentuali;
• le vendite di benzina, gasolio e gpl nel periodo gennaiomarzo 2022 nel circuito extrarete sono pari a 4,101 miliardi di litri contro i 3,723 dello stesso periodo 2021, con una variazione positiva assoluta di +377,8 milioni di litri e una variazione di +10,15 punti percentuali e contro i 4,326 dello stesso periodo 2019, con una variazione negativa assoluta di -225,6 milioni di litri e una variazione di -5,21 punti percentuali.
RETE ORDINARIA 4.017,488 4.325,734 308,246 7,67 benzina 1.230,404 1.389,845 159,441 12,96 gasolio 2.787,084 2.935,889 148,805 5,34
RETE AUTOSTRADALE 152,682 174,122 21,440 14,04 benzina 24,123 38,668 14,544 60,29 gasolio 128,559 135,454 6,896 5,36
RETE TOTALE 4.407,430 4.793,783 386,353 8,77 benzina 1.254,527 1.428,513 173,985 13,87 gasolio 2.915,643 3.071,343 155,701 5,34 gpl 237,260 293,927 56,667 23,88
EXTRARETE
3.722,776 4.100,533 377,757 10,15 benzina 491,486 632,359 140,873 28,66 gasolio 2.972,096 3.134,989 162,893 5,48 gpl 259,194 333,185 73,991 28,55
RETE + EXTRARETE
8.130,206 8.894,316 764,110 9,40 benzina 1.746,013 2.060,872 314,858 18,03 gasolio 5.887,738 6.206,333 318,594 5,41 gpl 496,454 627,112 130,658 26,32
• le vendite di benzina e gasolio nel periodo gennaio-marzo 2022 nel circuito della rete, per il segmento rete ordinaria sono pari a 4,325 miliardi di litri contro i 4,017 dello stesso periodo 2021, con una variazione positiva assoluta di +308,2 milioni di litri e una variazione di +7,67 punti
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 56 4/2022
GENNAIO-MARZO 2022 SU 2021
PRODOTTI Gen-Mar 2021 Gen-Mar 2022 Variazione Var. %
VENDITE E VARIAZIONI (MILIONI LITRI)
CIRCUITI/
percentuali e contro i 4,854 dello stesso periodo 2019, con una variazione negativa assoluta di -528,0 milioni di litri e una variazione di -10,88 punti percentuali;
• le vendite di benzina e gasolio nel periodo gennaio-marzo 2022 nel circuito della rete, per il segmento rete autostradale sono pari a 174,1 milioni di litri contro gli 152,7 dello stesso periodo 2021, con una variazione positiva assoluta di +21,4 milioni di litri e una variazione di +14,04 punti percentuali e contro i 272,5 dello stesso periodo 2019, con una variazione negativa assoluta di -98,3 milioni di litri e una variazione di -36,10 punti percentuali;
• le vendite complessive di benzina, gasolio e gpl nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripartite secondo le seguenti quote: benzina 23,17% (nello stesso periodo 2021 pari al 21,48%), gasolio 69,78% [nello stesso periodo 2021 pari al 72,42%), gpl 7,05% (nello stesso periodo 2021 pari al 6,11%);
• le vendite complessive di benzina nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripartite secondo le seguenti quote: rete 69,32% (nello stesso periodo 2021 pari al 71,85%), extrarete 30,68 % [nello stesso periodo 2021 pari al 28,15%);
• le vendite complessive di gasolio nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripartite secondo le seguenti quote: rete 49,49% (nello stesso periodo 2021 pari al 49,52%), extrarete 50,51% (nello stesso periodo 2021 pari al 50,48%);
• le vendite complessive di gpl nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripartite secondo le seguenti quote: rete 46,87% (nello stesso periodo 2021 pari al 47,79%), extrarete 53,13% (nello stesso periodo 2021 pari al 52,21%);
• le vendite complessive di benzina, gasolio e gpl nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripartite secondo le seguenti quote: rete 53,90% (nello stesso periodo 2021 pari al 54,21%), extrarete 46,10% [nello stesso periodo 2021 pari al 45,79 %);
• le vendite complessive sommate di benzina e gasolio nel circuito della rete nel periodo gennaio-marzo 2022 sono ripar-
tite tra i segmenti secondo le seguenti quote: rete ordinaria 96,13% (nello stesso periodo 2021 pari al 96,34%), rete autostradale 3,87% (nello stesso periodo 2021 pari al 3,66%).
VENDITE E VARIAZIONI (MILIONI LITRI) GENNAIO-MARZO 2022 SU 2019
CIRCUITI/ PRODOTTI Gen-Mar 2021 Gen-Mar 2022 Variazione Var. %
RETE ORDINARIA 4.853,689 4.325,734 -527,955 -10,88 benzina 1.526,538 1.389,845 -136,693 -8,95 gasolio 3.327,151 2.935,889 -391,262 -11,76
RETE AUTOSTRADALE
272,471 174,122 -98,349 -36,10 benzina 42,613 38,668 -3,945 -9,26 gasolio 229,858 135,454 -94,404 -41,07
RETE TOTALE 5.441,191 4.793,783 -647,408 -11,90 benzina 1.569,151 1.428,513 -140,638 -8,96 gasolio 3.557,009 3.071,343 -485,666 -13,65 gpl 315,030 293,927 -21,103 -6,70
EXTRARETE 4.326,127 4.100,533 -225,594 -5,21 benzina 650,485 632,359 -18,126 -2,79 gasolio 3.291,256 3.134,989 -156,267 -4,75 gpl 384,387 333,185 -51,202 -13,32
RETE + EXTRARETE 9.767,318 8.894,316 -873,002 -8,94 benzina 2.219,636 2.060,872 -158,764 -7,15 gasolio 6.848,265 6.206,333 -641,932 -9,37 gpl 699,417 627,112 -72,305 -10,34
LE PROPOSTE DEI GESTORI PER UNA NUOVA CONTRATTAZIONE
FAIB FEGICA e FIGISC hanno predisposto una proposta (su cui dal prossimo autunno, anche a fronte della definizione degli assetti di governo dopo le elezioni di fine settembre, intendono avviare le opportune iniziative in tutte le sei istituzionali e sindacali) di intervento normativo per la modernizzazione della rete carburanti e l’attuazione del programma di transizione ecologica e l’evoluzione del quadro della contrattualistica nel settore. Dal testo completo, qui si estrapola la parte relativa alla contrattazione.
LA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE
Non c’è moralizzazione e lotta all’illegalità senza un necessario e ineludibile contrasto all’illegalità contrattuale, che presenta, oggi, nel nostro settore, profili etici e concorrenziali non meno gravi. Su questo aspetto della lotta all’illegalità contrattuale, la contrattazione di settore si pone come punto focale di una riforma organica, costituendo presidio delle regole del comparto sul versante normativo, etico, concorrenziale, deontologico, attribuendo valore “giuridico” al Documento di regolarità con-
trattuale che deve essere posto a correo dell’“Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti” (di cui si parla diffusamente nell’articolo che segue).
In uno scenario con oltre un migliaio di titolari e proprietari d’impianti, con oltre 350 marchi, i contenuti del D Lgs 32/1998, e della successiva L. 57/2001, pensati e varati in una fase storica dominata dalle grandi compagnie integrate, rendono complessa l’attività di contrattazione fra le Organizzazioni maggiormente rappresentative dei Gestori e i titolari delle autorizzazioni (a meno di non reintrodurre la contrattazione orizzontale visto che molti dei vincoli sono decaduti e è normale prassi tanto nel lavoro dipendente quanto in quello autonomo, come tabacchi e trasporti c/terzi). Pertanto, così come previsto dal D.Lgs. 32/98 e dalle Legge 57/01, la contrattazione fra le Parti è obbligatoria e non può essere sostituita da accordi fra singolo titolare di impianto e singolo Gestore (così detto one to one): la mancata contrattazione, ovvero l’opposizione sistematica al raggiungimento di un’Intesa, genera l’applicazione, in automatico, di un intervento del MiTE che, sempre ai sensi del richiamato D.Lgs. 32/98
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 58 4/2022
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dovrà, entro 60 giorni, comporre l’insorgente vertenza collettiva. Qualora dovesse permanere la fase di stallo e il “Titolare” dovesse continuare a sottrarsi ai suoi obblighi di Legge, dovrebbe intervenire la decadenza, previa diffida ad adempiere entro 30 giorni, dalla “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti” con segnalazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ai fini del blocco del rilascio della “licenza fiscale di esercizio”. Ove non si dovesse procedere con l’auspicata reintroduzione della contrattazione orizzontale, si manterrebbe una pericolosa situazione di illegalità e di carenza di tutele per i Gestori, che le leggi speciali di settore hanno inteso tutelare, in ragione sia della particolare conformazione contrattuale, che della normativa concorrenziale comunitaria in tema di esenzione delle intese verticali.
Tanto la reintroduzione della contrattazione “orizzontale”, quanto l’adozione del meccanismo in uso per la tariffazione dell’autotrasporto c/terzi, risolverebbero, in radice, il problema.
Aperte le iscrizioni a Oil&nonOil 2022
Oltre a quello della contrattazione orizzontale appena delineato, per la soluzione di tale problema, si possono tracciare alcune ulteriori proposte, anche mutuando dalla normativa che assegna al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile la definizione periodica delle “tariffe per l’autotrasporto”. In assenza di una contrattazione orizzontale il ruolo attivo della Pubblica Amministrazione (e, segnatamente per il nostro settore il MiTE o il MiSE) per il rispetto della normativa torna ad essere essenziale per la sua capacità di estendere “erga omnes” i risultati di una contrattazione “verticale” fra le Parti.
Sono aperte le iscrizioni alla 17° edizione di Oil&nonOil, in programma dal 16 al 18 novembre nel quartiere fieristico di Verona.
2) Previsione, nel contesto del proposto regime della “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti” del “documento di regolarità contrattuale” in capo ai soggetti titolari di autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti dato dalla sottoscrizione di accordo, ai sensi dell’art. 19 della L. 57/2001, stipulato con le Associazioni dei gestori maggiormente rappresentative a livello nazionale e/o dell’applicazione degli “Accordi economici” discendenti dall’applicazione del D.Lgs. 32/98 e della L. 57/01. La mancanza di tali adempimenti comporta, per i Titolari degli impianti, dopo una formale diffida ad adempiere entro 30 giorni, la decadenza dalla Autorizzazione.
Sul sito www.oilnonoil.it è possibile registrarsi e scaricare i moduli di partecipazione all’unica fiera italiana rivolta al mondo delle stazioni di servizio, del trasporto e dello stoccaggio di carburante.
L’edizione 2021 ha visto la presenza in fiera di 60 aziende espositrici per un pubblico di oltre 5000 visitatori qualificati, che nei tre giorni di manifestazione hanno visitato gli stand e hanno preso parte a 45 tra convegni e workshop.
1) Introduzione di una soglia dimensionale (ad es. 10 p.v.) al di sopra della quale è obbligatoria la contrattazione “verticale” ovvero, fino alla soglia di trenta p.v. l’applicazione integrale di uno degli Accordi depositati – ai sensi del D.Lgs. 32/98 e della L.057/01 – presso il MiTE. Qualora gli Accordi economici non vengano applicati (o applicati parzialmente) si procede, dopo una formale diffida ad adempiere nei trenta giorni successivi, a decretare la decadenza dalla “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti”. In questo caso gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Dogane provvederanno a non rinnovare, annualmente, la licenza di esercizio. In alternativa a tale procedura può essere introdotta una contrattazione a livello territoriale (regionale) fra i Titolari di impianti con meno punti di vendita (come sopra indicati) e la rappresentanza delle Organizzazioni di Categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale.
3) Premesso che la regolazione economico-normativa fra i titolari di impianto e i Gestori, ai sensi della vigente normativa è rimessa alle Parti (in senso collettivo e non individuale), tutti i contratti applicati ai Gestori, difformi da quelli previsti dal D.Lgs. 32/98, dalle Leggi 57/01 e 27/12 (affidamento in uso gratuito e “commissione”) sono, ai sensi dell’articolo 1, commi 6) e 10) del richiamato D.Lgs. 32/98, nulli in fatto e in diritto. Le Parti, nei dodici mesi seguenti l’applicazione della revisione della norma e dopo l’applicazione univoca delle prescrizioni di Legge, potranno definire ulteriori tipologie contrattuali, maggiormente idonee a cogliere le diverse articolazioni della rete, ai sensi della L.27/2012 (affitto di ramo d’Azienda, franchising, appalto di servizio senza apporto esclusivo di “lavoro” ma con conferimento, come prescrive la norma, di beni e strumenti atti a concretizzare questa fattispecie; contratti di associazione in partecipazione ecc.).
Sulla tematica della riforma della contrattazione le Organizzazioni valuteranno se essa sia da inserire quale complemento organico nel contesto di una specifica norma sulla modernizzazione e armonizzazione della rete con la transizione ecologica ovvero possa essere attivata con interventi emendativi delle norme già vigenti (per esempio l’art. 19 della Legge 57/2011 e l’articolo 17 della Legge 27/2012).
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 60 4/2022
Oil&nonOil è la manifestazione italiana di riferimento per gli operatori della filiera distributiva dei carburanti liquidi e gassosi, dal deposito al serbatoio. Appuntamento imperdibile per comprendere e valutare la trasformazione tecnologica e organizzativa del settore, i cambiamenti normativi, le nuove proposte e strategie commerciali e di marketing delle più importanti aziende del settore.
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LE PROPOSTE DEI GESTORI PER LA RETE E L’AUTORIZZAZIONE
FAIB FEGICA e FIGISC hanno predisposto una proposta (su cui dal prossimo autunno, anche a fronte della definizione degli assetti di governo dopo le elezioni di fine settembre, intendono avviare le opportune iniziative in tutte le sei istituzionali e sindacali) di intervento normativo per la modernizzazione della rete carburanti e l’attuazione del programma di transizione ecologica e l’evoluzione del quadro della contrattualistica nel settore. Dal testo completo, dopo quella sulla contrattazione, qui si estrapola la parte relativa alla riforma della rete e degli istituti autorizzativi.
UNA NUOVA NORMA QUADRO
La Riforma, per avere effetti apprezzabili, non può essere affidata ad “atti amministrativi semplici”: è indispensabile il suo inserimento in una norma quadro piuttosto che con interventi di integrazione della legislazione vigente. Uno degli aspetti che la Riforma intende perseguire è quello di ripristinare un quadro di certezze normative (del diritto), per contribuire, razionalmente, allo sforzo del Paese di decarbonizzazione della mobilità, per la definizione di una decisiva modernizzazione della rete che utilizzi una pluralità di fonti utilizzabili per la mobilità attraverso un’implementazione dell’offerta e per una decisiva riqualificazione dei servizi. Infine, per un’indilazionabile esigenza di contrasto alla doppia illegalità fiscale e contrattuale che, senza alcuna regola certa e di opportuni controlli da parte degli organi preposti e delle Pubblica Amministrazione, imperversa sulla rete nella quasi certezza dell’impunità fino a diventare “sistema”.
Come certificato anche nelle audizioni parlamentari dagli organi di controllo della magistratura e delle forze dell’ordine. L’obiettivo che si intende raggiungere, ove possibile, anche attraverso il più ampio coinvolgimento di tutte le componenti della filiera, deve essere quello della riqualificazione della rete; del ritorno ad un sistema di regole senza le quali non sarà possibile continuare a rimanere nel settore; una ristrutturazione dei fondamentali che riduca il numero degli impianti, qualifichi e ampli l’offerta di prodotti destinati alla mobilità; la “certificazione” della qualità e della provenienza (certa) dei prodotti medesimi a tutela sia del consumatore che dell’Erario e dia certezze agli operatori, Gestori in primis, che sono l’elemento cardine e diffuso della garanzia della mobilità. Anche senza dover ricorrere ad un costosissimo sistema di infrastrutturazione del Paese che, di contro, può già oggi contare sulla capillarità di una rete distributiva che, con pochi interventi, può essere riconvertita da carburanti “tradizionali” a combustibili per la mobilità e riqualificata per rispondere alle nuove esigenze, nel quadro attuativo del PNRR. Quello individuato è un percorso sul quale è difficile ipotizzare contrarietà da chi ha sempre sostenuto che il ripristino della legalità, anche contrattuale, diventa essenziale per garantire parità di condizioni a tutti gli operatori e un mercato finalmente depurato e, per ciò stesso, pienamente competitivo. Rimane una diversità di approccio che deve essere razionalmente ricondotta ad un’unitarietà di proposta se non si vogliono disperdere le residue possibilità di mantenimento efficiente di una struttura strategica per il Paese, della quale esso non può fare a meno e per un periodo che non appare breve.
Lo strumento principe per ottenere questo risultato sarebbe
stato la reintroduzione del “regime concessorio” che, pure, era stato ben accolto dalla parte politica ma meno da soggetti che hanno inteso, con le loro riserve (ammantate di liberismo), mantenere inalterati i propri privilegi (operando “borderline” nella certezza che quand’anche le norme non fossero applicate non produrrebbero sanzioni di alcuna natura). Dobbiamo, però, prendere atto che il mezzo più semplice per raggiungere l’obiettivo non ha raggiunto il consenso necessario anche se, sui principi cardine, tutti hanno manifestato interesse e condivisione. Partendo da questa considerazione riteniamo che, qualora ci sia una convergenza sugli obiettivi da raggiungere, sarebbe possibile ipotizzare, in sostituzione dell’attuale autorizzazione, una “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti” che faccia salvo il principio della “pubblica utilità” e del posizionamento strategico delle rete distributiva per il compimento della infrastrutturazione destinata alla mobilità sostenibile e decarbonizzata, che introduca elementi di certezza e di controllo, a priori, delle caratteristiche dei soggetti economici che approcciano a questo settore e che abbia un forte deterrente, fino alle revoca del titolo speciale, per coloro che dovessero violare la “nuova normativa”. Ovviamente, per ottenere questo risultato, nel solco dell’applicazione dei principi cardine del PNRR, è necessario un forte potenziamento del vigente regime autorizzativo , da raggiungersi attraverso un necessario intervento legislativo che affidi, alla nuova norma riformata, un potere di intervento della Pubblica Amministrazione, sottratto alla labilità e alle pastoie dell’autorizzazione “classica” riaffermando il principio della prevalenza dell’interesse pubblico su quello meramente privato. Ciò, innanzitutto, può essere perseguito con l’individuazione, a monte, di requisiti soggettivi cogenti previsti in capo ai soggetti titolari degli impianti di distribuzione di carburanti. In questo scenario, entro 24 mesi dall’introduzione della novella normativa, sarà obbligatorio il passaggio dalla “vecchia” autorizzazione” alla nuova “Autorizzazione Speciale per la distribuzione carburanti” considerato che il settore rientra tra i servizi pubblici essenziali (quelli oggettivamente destinati a garantire la mobilità dei cittadini in sicurezza) e la riqualificazione in senso ambientale della rete con il perseguimento dell’abbattimento delle emissioni di CO2, in direzione del contenimento delle emissioni di carbonio in un quadro di “neutralità ambientale”. In questo contesto le “vecchie autorizzazioni” decadranno nei tempi indicati e dovranno essere sostituite, previa verifica della compatibilità effettuata anche ai sensi della Legge 124/2017, dalle nuove “Autorizzazioni speciali per la distribuzione carburanti”. I requisiti essenziali per accedere all’obbligatoria “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti”, senza la quale non sarà possibile continuare nell’esercizio delle attività esistenti (e qualificanti per aprire nuove posizioni) saranno l’elemento discriminante per la continuazione dell’attività medesima. Il testo della “Riforma” dovrà prevedere che “nessun indennizzo dovrà essere corrisposto ai soggetti che non rientreranno nelle precondizioni per ottenere l’accesso alla Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti”.
Gli atti riservati alle Amministrazioni (Comuni, Province autonome, ecc.) che non verranno istruiti e finalizzati entro i termini previsti dalla nuova norma, dovranno essere adempiuti da un “commissario ad acta” nominato, entro 30 giorni, dal Presidente della Regione nel cui territorio l’Amministrazione locale
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è allocata, che entro 90 giorni provvederà all’adempimento, dando comunicazione all’Ente territoriale e all’ADM per i provvedimenti di revoca conseguenti.
CRITERI PER IL RILASCIO DI NUOVE “AUTORIZZAZIONI SPECIALI”
1. La nuova “Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti” può essere rilasciata solo a soggetti aventi la sperimentata ovvero comprovabile capacità tecnico-organizzativa e economica necessaria a garantire la continuità e la regolarità nell’espletamento del servizio di “pubblica utilità” distribuzione di prodotti energetici e servizi destinati all’autotrazione.
2. L’autorizzazione speciale non può essere rilasciata senza che sia previsto, dove lo stato dei luoghi lo consenta, oltre ai carburanti tradizionali, almeno un prodotto decarbonizzato (energia elettrica “fast” con potenza superiore ai 150 kW, biometano, biocarburanti liquidi e l’idrogeno); nel caso le relative attrezzature non siano esistenti, la domanda di autorizzazione speciale deve contenere l’impegno alla loro realizzazione con indicazione dei termini massimi, non superiore a tre anni, entro cui gli impianti devono essere posti in esercizio.
3. Costituisce fattore di priorità per il rilascio delle nuove autorizzazioni speciali l’esistenza, o l’impegno a realizzare entro i successivi 3 anni, stazioni di rifornimento di energia elettrica connesse in media tensione, con almeno 2 unità di ricarica di potenza ciascuna pari o superiore a 300 kW e dotate di sistemi di accumulo di potenza pari o superiore a 500 kW; l’eventuale impegno alla realizzazione deve essere corredato dalla documentazione comprovante la disponibilità del locale distributore di energia elettrica alla fornitura della potenza necessaria, alla realizzazione degli eventuali investimenti sulla rete elettrica e alla gestione di un eventuale impianto di accumulo.
4. L’Autorizzazione speciale deve contenere, in particolare: a. l’indicazione dei prodotti oggetto di autorizzazione; b. numero e tipologia delle attrezzature esistenti destinate alla distribuzione e la capacità di stoccaggio per ciascun prodotto; c. numero e tipologia delle nuove attrezzature destinate alla distribuzione di prodotti energetici decarbonizzati, inclusa la capacità di stoccaggio per ciascun prodotto; d. il divieto di porre in esercizio l’impianto prima che sia stato effettuato il prescritto collaudo per i “nuovi prodotti”; e. il termine entro cui l’impianto deve essere posto in esercizio; f. i quantitativi massimi dei prodotti lubrificanti confezionati nei prescritti recipienti che possono essere custoditi nell’impianto per la vendita al pubblico;
g. l’obbligo del titolare della autorizzazione speciale di assicurare la continuità e la regolarità del “pubblico servizio” di distribuzione;
h. l’obbligo del titolare dell’autorizzazione speciale di provvedere alle misure di sicurezza disposte dalle autorità competenti;
i. il divieto di apportare modifiche agli impianti e di dare agli stessi una destinazione diversa da quella assegnata;
j. l’obbligo del titolare dell’autorizzazione speciale di consentire il libero accesso agli impianti ai funzionari dell’amministrazione delle finanze ai quali dovranno essere esibiti la contabilità e ogni altro documento relativi all’attività dell’impianto, nonché agli altri funzionari preposti al controllo degli impianti medesimi.
5. La violazione delle disposizioni di cui alle lettere d), e) e i)
del precedente comma comporta la decadenza dalla titolare dall’autorizzazione speciale. Nel caso di decadenza per inadempienza del titolare dell’impianto, al Gestore dell’impianto andrà riconosciuto un indennizzo pari al doppio del moltiplicatore K3 previsto dall’articolo 8 del DM 7/8/2003.
6. Per il rilascio dell’autorizzazione speciale devono sussistere le seguenti condizioni minime relativamente all’area di vendita proposta:
a. Distanza (con applicazione della normativa applicata al rilascio di una nuova rivendita di tabacchi): la nuova autorizzazione deve essere distante dal più vicino impianto di distribuzione di energia al dettaglio destinata all’autotrazione: i. mt. _____ nei Comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti; ii. mt. _____ nei Comuni con popolazione da 30.001 fino a 100.000 abitanti; iii. mt. _____ nei Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
In ogni caso, nei Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti non è consentita l’istituzione di un nuovo impianto qualora sia stato già raggiunto il rapporto di una rivendita ogni 1.500 abitanti, salvo che l’impianto più vicino già in esercizio risulti distante oltre _____ mt. La misurazione della distanza intercorrente tra l’impianto per il quale viene richiesta la concessione e quello esistente più vicino deve essere effettuata seguendo il percorso stradale più breve, nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni (Codice della strada).
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 64 4/2022
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b. Produttività (con applicazione della normativa applicata al rilascio di una nuova rivendita di tabacchi): fermo il parametro della distanza minima di cui al punto a., non può essere rilasciata la nuova autorizzazione speciale quando la quarta parte della somma dei prodotti energia per autotrazione realizzato dai tre impianti più vicini a quello per il quale viene richiesta l’Autorizzazione Speciale per la distribuzione carburanti, e ognuno dei quali posto a una distanza inferiore a mt. _____ rispetto all’area proposta per la nuova Autorizzazione speciale per la distribuzione carburanti non è pari o superiore a:
i. Kilolitri ________ nei Comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti;
ii. Kilolitri ________ nei Comuni con popolazione da 30.001 fino a 100.000 abitanti;
iii. Kilolitri ________ nei Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.
I suddetti importi sono adeguati ogni due anni con provvedimento del Presidente della Regione competente per territorio. In tutti i casi, per le nuove installazioni in cui l’area di vendita per la quale viene richiesta la nuova autorizzazione speciale disti più di _____ mt. dai tre impianti più vicini non trovano applicazione i suddetti parametri di distanza e produttività.
7. La nuova autorizzazione speciale può essere trasferita a terzi solo unitamente alla proprietà del relativo impianto, previa autorizzazione dell’autorità che l’ha rilasciata.
8. In caso di revoca della autorizzazione speciale per motivi di pubblico interesse, il Titolare sarà indennizzato per il solo valore residuo degli impianti. Resta fermo l’obbligo della rimessa in pristino del suolo di cui al comma 5 del successivo art. 4, ai fini della sicurezza ambientale.
9. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi fissati dalla nuova norma, per gli impianti di distribuzione di prodotti energia per autotrazione in concessione il rapporto di cubatura assentibile viene fissato in 0,25 mc per mq di superficie del punto vendita, in deroga ai piani regolatori ove esistenti ovvero ai piani di fabbricazione.
10.Nelle località montane o delle piccole isole costituenti centro abitato sprovvisto di impianto di distribuzione di prodotti e servizi destinati all’autotrazione o in centri che distino più di quindici chilometri, misurati lungo le pubbliche vie, dal prossimo impianto concesso, può essere accordata la concessione al Comune che ne faccia richiesta giusta deliberazione del consiglio comunale approvata dagli organi di controllo, ove nessun soggetto ne abbia fatto richiesta.
In estrema sintesi: ciascun soggetto che intende richiedere l’autorizzazione speciale deve dimostrare la propria capacità tecnico-organizzativa e economica, necessaria a garantire la continuità e la regolarità nell’espletamento del pubblico servizio di distribuzione dei prodotti energia per l’autotrazione.
In particolare, devono essere accertati preventivamente: • la disponibilità di mezzi finanziari adeguati all’importanza del punto vendita per il quale si chiede l’autorizzazione;
• lo svolgimento negli ultimi cinque anni di servizi affini a quelli per i quali viene richiesta la autorizzazione speciale un fatturato medio non inferiore al venti per cento dell’investimento previsto per assumere l’autorizzazione del punto vendita;
•
la possibilità di disporre con continuità e regolarità, per tutta la durata della medesima autorizzazione speciale, della fornitura di prodotti energetici per autotrazione adeguata all’importanza del punto vendita (calcolata sullo storico dei tre anni precedenti);
• la disponibilità e/o il possesso di ogni altro elemento idoneo a provare la capacità del richiedente di ben espletare il pubblico servizio essenziale per il quale viene chiesta la autorizzazione speciale;
• l’adempienza all’obbligo di installazione sui punti vendita di almeno due delle energie decarbonizzate come energia elettrica con potenza superiore ai 150 kW, biocarburanti, biometano, idrogeno, e-fuel sintetici e prodotti che la ricerca renderà disponibili, pena la decadenza dell’autorizzazione in capo a 24 mesi;
Per le nuove autorizzazioni speciali si richiede altresì il controllo ex-ante da parte dell’Agenzia delle Dogane per il rilascio dell’autorizzazione per i nuovi impianti, la variazione della titolarità e il trasferimento della gestione di impianti esistenti, con nullaosta da rilasciare previa verifica dei requisiti prescritti dagli articoli 23 e 25 del D.Lgs. 504/95.
Qualora il richiedente la autorizzazione speciale sia costituito da un raggruppamento temporaneo di soggetti o da un consorzio, i requisiti sopra previsti devono essere posseduti complessivamente, fermo restando che ciascuno dei componenti del raggruppamento possegga una percentuale non inferiore al venti per cento dei requisiti economico/finanziari suddetti. Il concorrente deve inoltre attestare, attraverso apposito modello di autocertificazione prodotto ai sensi degli artt. 46 e 47, del DPR n. 445/2000, il possesso dei seguenti ulteriori requisiti: a. non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa; b. non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali; c. non essere stato dichiarato fallito; d. non essere destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231; e. di conoscere e essere in regola con la legislazione in materia contributiva, nonché con l’applicazione dei contratti dei lavoratori dipendenti e il CCNL di settore, previa esibizione del DURC; f. di conoscere e applicare pienamente quanto disposto dalla normativa speciale di settore vigente in materia di contratti di gestione sottoscritti in forza del D.Lgs. 32/98, delle Leggi 57/01 e 27/12 per la conduzione dell’impianto di distribuzione carburanti con la predisposizione di un Documento Unico di Regolarità Contrattuale che certifichi il pieno adempimento della norma richiamata; g. di pretendere con cadenza annuale, conservandone copia a propria cura, che identica autocertificazione sia prodotta da ciascun soggetto terzo con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualsiasi natura e a qualsiasi titolo, in relazione all’attività inerente il punto vendita (a mero titolo di esempio: forniture prodotti, contratti di gestione, passaggio deposito, patronage, ATI). Si applicano al presente caso di autorizzazione i motivi di esclusione di cui all’art. 80, d.lgs. 50 2016 (Codice degli appalti).
FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO 66 4/2022
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NUOVO NISSAN QASHQAI E-POWER: L’ELETTRICO SENZA SPINA
È molto più di un ibrido, e va oltre l’elettrico. Non si può classificare nelle tradizionali tipologie Plug-in, Full o Mild-Hybrid perché le sue ruote sono mosse solo da un motore elettrico. Ma non è un’auto elettrica perché l’energia necessaria per azionare il motore elettrico è generata da un motore termico. Si tratta quindi di una tecnologia esclusiva che non ha eguali nel mercato: è capace di oltre 1.000 km.
HAIER IN COLLABORAZIONE CON NUNCAS HA PRESENTATO LA LAVATRICE DEL FUTURO: FA TUTTO DA SOLA E POTRAI PRESTO AVERLA A CASA (MA NON SARÀ MAI TUA).
Washpass: una lavatrice in abbonamento che fa tutto da sola, anche ordinare i detersivi quando stanno per finire.
Washpass debutterà sul mercato italiano a novembre 2022.
LIBERTY RIDER, L’APP GPS PER LA EMERGENCY CALL PENSATA PER LA SICUREZZA DEL MOTOCICLISTA
Liberty Rider è una applicazione per smartphone in grado di rilevare un incidente motociclistico e far partire autonomamente una chiamata di emergenza (Emergency Call) ai soccorsi. Il motociclista rientra infatti fra gli utenti deboli della strada, esposto a molti più rischi rispetto a un automobilista o al traffico commerciale, in funzione delle caratteristiche proprie del mezzo e della condizione di chi è in sella rispetto ai potenziali pericoli rappresentati dall’ambiente circostante. Per questo motivo Liberty Rider si è impegnata negli ultimi cinque anni per lo sviluppo di una tecnologia che potesse migliorare la sicurezza del motociclista.
A SAN FRANCISCO PIOVONO ACCIUGHE DAL CIELO
Da un mese, infatti, moltissimi residenti parlano di giardini, tetti di auto coperti da decine di pesci provenienti dalle acque costiere. Colpa dei pellicani. A causa delle temperature più basse Era da anni che non si vedevano così tante acciughe nella Baia. Le temperature dell’acqua più basse che hanno determinato una fioritura straordinaria di plancton giganteschi stormi di pellicani hanno iniziato a sorvolare la baia. Quasi imbarazzati dalla quantità di cibo, provano a catturare quante più alici possibile. Da qui derivano i problemi di trasporto: spesso, infatti, le acciughe sfuggono dal loro becco, precipitando a terra.
CALEIDOSCOPIO 70 4/2022
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