AREA DI SERVIZIO N. 6/2022

Numero 6 - anno 24 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55

6/2022

UN MEGA IMPIANTO PER UN PROGETTO DI SUCCESSO

AQUARAMA UN NUOVO PORTALE TANTI PROGRAMMI

CHRIST PORTALE SINGOLO MA AL TOP

ERGOX ASPIRAZIONE CENTRALIZZATA

POLARCHEM GRANDI RISULTATI AL GIUSTO PREZZO

PRO WASH SYSTEM PISTE SELF SU MISURA

EMME INFORMATICA DI SUCCESSO IN SUCCESSO

FORTECH UN ECOSISTEMA UNICO E RICONOSCIBILE

GILBARCO PAGAMENTI IN MOBILITÀ ENERGIE ALTERNATIVE

MICROEL UN’IDEA NON BASTA LA SI DEVE SVILUPPARE!

MICROHARD: IDENTITÀ E DESIGN

QUALE GESTORE PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO? ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI

Rifornimenti, lavaggi e molto altro

EMME Informatica srl Via San Marco, 123/A www.emmeinformatica.com T. +39 049 626 663 35129 Padova - IT www.telematico.online

6/2022

9

11

Editoriale

FIGISC: quale gestore per la mobilità del futuro?

24

Un mega impianto per un progetto di successo

28

Christ: portale singolo ma al top

40

Pro Wash System: piste self su misura di alta qualità italiana

Microel: un’idea non basta la si deve sviluppare!

36

Ergox: tutta l’efficienza dell’aspirazione centralizzata

Polarchem: dalla Grecia “grandi risultati al giusto prezzo”

48

51

Microhard: identità e design distintivo

Gilbarco: dai pagamenti in mobilità alle energie alternative

Fortech: un ecosistema unico e riconoscibile

60

54

Aquarama: un nuovo portale tanti programmi

32

44

Emme informatica: di fiera in fiera di successo in successo

16

63

Museo Fisogni: petrolio in fiera…

90 anni fa!

areadiservizio.carburanti.autolavaggi Direttore Responsabile Massimo Cicalini – Caporedattrice Paola Sala Comitato di Redazione Massimo Cicalini, Bruno Bearzi, Massimo Terzi, Alberto Mondinelli, Luca Squeri.

Collaboratori Elda Frigerio, Elio Giabba, Nicoletta Lega, Nicola Polidoro, The Editor (Editing), Arlina Rabbiacci, Mario Rota, Federico dei Roggero, dagli USA Brian Campbell.

Editore: ADV Spazio Srl, via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031- Fax 02-450.72.949 e-mail: areadiservizio@advspazio.it. – web: www.areadiservizio.eu – : areadiservizio.carburanti.autolavaggi Pubblicità: ADV Spazio Srl - via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031 - Fax 02-450.72.949 e-mail: advspazio@advspazio.it.

Impaginazione: Daniele Rizzi – e-mail: waikikidesign@gmail.com – Fotolito e stampa: FLYERALARM Srl Registrazione Tribunale di Milano n. 696 del 10/11/99 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati degli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: ADV Spazio, via G. B. Piranesi, 26 - 20137 MIlano.

Le informazioni custodite nell’archivio elettronico dell’Editore verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (Legge 675/96 tutela dati personali). È proibita la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato senza citare la fonte.

74

News

79

Notiziario Figisc-Anisa Confcommercio

86

Indirizzi utili

88

Caleidoscopio

I nostri sono prodotti professionali di alta qualità con una formulazione ricca di due materie prime fondamentali:

formazione e consulenza.

Distribuito da CO.RA. SpA - Via Corriera, 14 - 48033 Barbiano di Cotignola (RA) Tel. 0545 78137 - Fax 0545 78734 - cora@coraitaly.com

Una linea completa di prodotti specifici completi di linee guida degli standard di sicurezza e di livello di servizio per le attività di ristorazione e somministrazione alimentare.

Richiedi la verifica della correttezza del tuo Protocollo HACCP e sarai contattato da un nostro esperto che ti illustrerà il nostro innovativo progetto.

Scrivi a: consulenzahaccp@coraitaly.com

www.coraitaly.com

Startruck Anche i più grandi hanno bisogno di coccole

Il portale di lavaggio per mezzi industriali.

Dal continuo impegno di Aquarama nella ricerca e nello sviluppo di prodotti innovativi con alta tecnologia produttiva nasce il portale di lavaggio per mezzi industriali: Stratruck. Il portale offre ampie possibilità di programmazione per permettere il lavaggio in automatico di autocarri, autotreni, bus, furgoni e vetture.

www.aquarama.it - info@aquarama.it

Possiamo anche sostenere il contrario, ma è indubbio che le fiere costituiscono per ogni settore merceologico un momento di riflessione e di bilancio. Non fanno certo eccezione le aree di servizio, dai carburanti agli autolavaggi, che si apprestano a celebrare a Verona con Oil&nonOil un’annata che, con tutte le peripezie che sta vivendo, da una pandemia non ancora interamente sconfitta alla guerra in Ucraina, non può però che chiudersi con un bilancio abbondantemente positivo.

Certo le nubi all’orizzonte sono tante, su tutte la minaccia della recessione che aleggia su tutte le economie evolute, aggravata (o, più correttamente, spinta) dal vorticoso aumento dei prezzi delle materie prime e di quelle energetiche in particolare. Il “caro bollette” è sulla QUALE GESTORE PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO? bocca di tutti, dalla singola famiglia alla grande industria, ed è certamente uno dei principali problemi che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, nel frattempo incassiamo un PIL nazionale superiore alle attese che fa ben sperare in un futuro un po’ meno fosco unitamente a uno stanziamento di fondi importante da parte del Governo a contrasto del caro bollette.

Ora però è il momento di concentrarsi su Oil&nonOil che, a dispetto del fatto che arriva buona sesta dopo Uniti Expo, Autopromotec, Automechanika, Fuels Mobility e Equip Auto, promette di presentare ancora molte novità per un settore che è al centro di un’autentica rivoluzione che sta attraversando il mondo automotive, della distribuzione petrolifera e, più in generale, i sistemi di movimento delle persone e delle merci. Si possono individuare due filoni di sviluppo: da un lato una sempre maggiore automazione per una fruizione dei servizi che siano “user friendly” per gli utenti e che garantiscano al gestore un totale controllo su quello che avviene sul piazzale, a fronte di un minore impegno diretto. Dall’altro, lo sviluppo di nuove soluzioni di trazione, dall’elettrico all’idrogeno che sta proponendosi sempre con maggior insistenza e in maniera concreta, senza dimenticare il gas che, pur travolto dalla corsa dei prezzi, mantiene molte delle sue peculiarità.

Tutto questo per ribadire quanto l’appuntamento veronese sia di quelli da non perdere. Come consuetudine saremo presenti e garantiremo ai nostri lettori un resoconto esaustivo di tutto quello che c’è da vedere, mettendo nel giusto risalto le novità più interessanti.

Numero 6 - anno 24 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55

6/2022

UN MEGA IMPIANTO PER UN PROGETTO DI SUCCESSO

AQUARAMA UN NUOVO PORTALE TANTI PROGRAMMI

CHRIST PORTALE SINGOLO MA AL TOP

ERGOX ASPIRAZIONE CENTRALIZZATA

POLARCHEM GRANDI RISULTATI AL GIUSTO PREZZO

PRO WASH SYSTEM PISTE SELF SU MISURA

EMME INFORMATICA DI SUCCESSO IN SUCCESSO

FORTECH UN ECOSISTEMA UNICO E RICONOSCIBILE

GILBARCO PAGAMENTI IN MOBILITÀ ENERGIE ALTERNATIVE

MICROEL UN’IDEA NON BASTA LA SI DEVE SVILUPPARE!

MICROHARD: IDENTITÀ E DESIGN

ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI

Buona lettura Massimo Cicalini 6/2022

9

ALPHA | THE FUTURE OF CARWASH

3-SERVICE SRL Tel.: +39 347 9763775 info@3-service.it Regione: Italia del Nord

NET SRL Tel.: + 39 349 5986065 info@netsrl.it Regione: Italia del Sud

CASONI AUTOLAVAGGI SRL Tel.: +39 073 7641681 info@casoniautolavaggi.it Regione: Centro Italia

FTM SRL Tel.: +39 340 6640210 info@ftmgroup.it Regione: Calabria

MACPUL SRL Tel.: +39 095 809147 info@macpulsrl.it Regione: Sicilia

ECONOMIA & LAVORO

QUALE GESTORE PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO? Riportiamo integralmente l’intervento del Presidente Nazionale FIGISC, Bruno Bearzi, al convegno “Quale Gestore per la mobilità del futuro” di Water&Energy Fuels Mobility lo scorso 13 ottobre a Bologna Fiere.

Al di là del titolo del convegno, sviluppo un ragionamento che riguarda lo scenario “alto” che abbiamo davanti. Di qui al 2035 – che, per inciso, è futuro prossimo – forse quelli che si possono definire i “decisori” si sono poco preoccupati del “frattempo”.

Da qualche anno, funziona infatti che una volta individuato l’obiettivo cui si tende, tutto ciò che riguarda il “prima” di quando l’obiettivo si realizzerà (per solo mero effetto dei decisori: “volere è potere”) finisce per diventare qualcosa di vecchio di cui meno si parla e di cui meno ci si occupa e meglio è.

E infatti, per dirla con una battuta, la prima cosa che si è fatta è mettere fuori legge le candele ancor prima di aver finito di scoprire e testare la lampadina.

In questa logica è inevitabile che non ci si preoccupi più di garantirsi un’autonomia energetica derivante da fonti “scorrette” e si finisca – lasciando andare in perenzione i propri apparati industriali come ad esempio la raffinazione, l’automotive ecc. – per finire a dipendere da chi non mette certo in cima alle proprie priorità la tutela dell’ambiente, e/o da chi non esita a sparigliare con spregiudicatezza le presunte certezze economiche, geopolitiche od energetiche dei “buoni”.

Esempi: quanto accaduto con la ripresa, dopo la fase pandemica, sul fronte delle materie prime e dell’energia (accaparramento, speculazione), con la guerra poi e con il relativo conflitto economico su sanzioni ed uso ritorsivo delle fonti energetiche, in un contesto geopolitico estremamente volatile (si pensi alle ultime decisioni di Opec+).

Il mondo globalizzato e interdipendente, infatti, è forse più forte in quanto governabile con regole ed interessi comuni, ma sicuramente anche più debole, meno resiliente ai “cigni neri”, perché basta che pochi soggetti forti decidano di non stare più alle regole.

Aggiungiamoci il prevalere, nonostante tutto ciò cui stiamo assistendo in questi mesi, di una continua forte carica “ideologica” e l’assenza di una obiettività sulle fonti utilizzabili, essendo ormai assodata l’egemonia del partito degli “elettricisti”, ancora una volta mettendosi nelle condizioni di dipendere non solo in parte per tutta la filiera (dal gas, alle materie rare, dalle auto finite alle colonnine) sempre da altri.

Per non dire come in questa fase, l’Europa Comunitaria, unita e ferma nel legiferare un futuro virtuosamente green, sul problema dell’emergenza energia si scopra irresoluta e disunita.

Quanto dura? Non lo sappiamo, ma le certezze granitiche sul percorso della transizione e la disinvoltura nel preoccuparsi del “frattempo” sono state scosse da una cruda realtà.

Del resto – e non eravamo ancora nel pieno della bufera – qualche tempo fa il Ministro Cingolani osservava che “la transizione potrebbe essere un bagno di sangue”, mentre Claudio Spinaci puntualizzava che “quando si parla di sostenibilità non si può intenderla solo dal punto di vista ambientale, ma è necessario considerarne tutte le implicazioni.

6/2022

Bruno Bearzi, Presidente Nazionale FIGISC

In altre parole, occorre essere chiari su come saranno distribuiti i costi di una trasformazione così radicale e su come verranno misurati i benefici dei singoli provvedimenti altrimenti si rischia di alterare gli equilibri economici e sociali del nostro continente senza produrre risultati effettivi...”

Scendendo a un livello più prossimo al titolo del convegno, una parte importante sarà quella che riguarda la mobilità diffusa, ossia incentivi e politiche di riequilibrio fiscale.

Non è il PNRR che risolve la questione degli incentivi. Nelle mission del Piano gli obiettivi sono il potenziamento della mobilità pubblica ecosostenibile e il depotenziamento di quella privata, lo sviluppo del refuel con l’idrogeno, delle infrastrutture del recharge elettrico, l’implemento di flotte “verdi” di bus e treni, la rete ferroviaria ad alta velocità/capacità, con la medesima funzione di potenziamento della mobilità ecologica: non ci sono lì le risorse per rinnovare la mobilità privata.

Dovrà dunque essere il “mercato” a trovare le soluzioni per incentivare il rinnovamento del parco e per rendere più accessibile l’auto a minore impatto ambientale, accompagnato da un intervento pubblico di una fiscalità di favore/ sfavore verso, rispettivamente, le energie più pulite e contro quelle più inquinanti, con la consueta logica del “chi più inquina, più paga”, laddove viene dato il presupposto ideologico che l’elettrico non inquina.

Insomma redistribuire il peso fiscale tra cosiddetti buoni e cattivi vuol dire trovare il modo sia di incentivare in misura massiccia la riconversione del parco, sia di garantire la cosiddetta neutralità, ossia il pareggio, diretto od indiretto delle entrate.

Vi è un progetto su questo? O trattandosi di questione che riguarda quello che abbiamo chiamato il “frattempo” è solo una questione di dettaglio?

Se dobbiamo parlare del gestore, dobbiamo accennare alla rete distributiva.

Ricordando, en passant, che nel corso di quasi cinquant’anni ci si è occupati, a sprazzi, della sua ristrutturazione ed ammodernamento (invero con scarsi risultati), è indubbio che si sia giunti alla fine di un percorso: saranno gli interessi

11

emergenti dagli obiettivi e business della transizione, nonché la necessità di investimenti a riscriverne l’aspetto.

E se gli investimenti riguarderanno senz’altro il potenziamento dell’offerta dei prodotti previsti dalla transizione, dovranno anche sviluppare format alternativi.

Cito il rapporto di ‘McKinsey Fuel retail in the age of new mobility’: “il settore può continuare a offrire rendimenti interessanti in futuro, soprattutto attingendo a fonti di reddito aggiuntive, dal non oil alla ricarica elettrica. Per attingere a queste fonti, gli operatori dovranno ripensare le proprie strategie, sviluppare le proprie capacità e trasformare le proprie attività”.

E ancora: “Tra le tendenze del non oil, il documento individua l’aumento degli acquisti di generi alimentari in piccoli negozi locali rispetto alle grandi spese nei supermercati; l’aumento degli ordini online di cibo; l’uso di menu digitali e soluzioni di pagamento contactless nei negozi.... I distributori di carburanti dovranno prepararsi a soddisfare le nuove esigenze con nuovi modelli di business, dallo sviluppo di punti vendita multifunzione (alimentari, farmacia, servizi postali) al multibrand (partnership con aziende come McDonald’s e Starbucks)”....

Queste dovrebbero dunque essere le tendenze (invero qualche accenno in questa direzione ci è venuto da ENI – che ha evidentemente fatto tesoro delle analisi McKinsey – qualche giorno fa).

Infine, il “gestore del futuro” Parecchio tempo fa, ospitati sulle pagine di “Muoversi”, il magazine di UNEM, dicevamo che ancora nessuna delle aziende petrolifere ci aveva (e ci ha) spiegato se il gestore del futuro dovesse essere concepito come un soggetto che riceve e smista pacchi postali e che fa il posteggiatore delle auto che effettuano la ricarica elettrica.

Nel frattempo le cose continuano al solito, ma l’innovazione emerge, anche se ha spesso strani ed inquietanti risvolti, come le pompe che – come gli Apostoli nel Cenacolo – parlano con il cliente tutte le lingue, incluse forse le lingue morte.

Ciò è in parte spiegabile e scusabile, perché ovviamente le aziende dovranno ancora elaborare le proprie strategie, ma la sensazione è che per loro la definizione del ruolo del gestore in tali scenari non sia rilevante.

Del resto, le grandi trasformazioni non sono mai “inclusive”, nonostante oggi la “inclusività” sia un concetto cultu-

12

rale largamente diffuso a ragione o a torto.

Come ci stiamo attrezzando?

Le nostre Organizzazioni hanno elaborato, in più tornate, proposte di razionalizzazione della rete, con l’obiettivo non solo di ridimensionarla, ma anche di ripulirla dalla illegalità che da anni la va inquinando e riselezionarla su soggetti che siano in grado di investire per obiettivi di transizione.

Di qui le proposte dapprima sul ripristino della concessione, poi su un rafforzamento selettivo della autorizzazione. Non sembra abbiano avuto grossi riscontri, anche se va detto che politica e Governo avevano altre grane.

Ma tutto ciò poteva andare bene per il passato prossimo e finanche per il presente, ma ora siamo di fronte all’inizio di cambiamento sostanziali su quello che è il core business probabile e futuribile della rete e degli impianti.

Se cambiano gli assi di attività rispetto al passato, il gestore tradizionalmente inteso potrà essere riconvertito così facilmente in barista, cuoco, informatico, postino e chi più ne ha più ne metta, ovvero potrà trasformarsi in un – usiamo un termine forse eccessivo – imprenditore/organizzatore di un’attività plurifunzione complessa?

Faccio una domanda forse eccessiva: quando lo sviluppo tecnologico, gli algoritmi che governano procedimenti e l’intelligenza artificiale avranno assunto un peso preponderante e renderanno obsoleti tanti ruoli e lavori, le persone che prima svolgevano tanti ruoli specifici potranno (o sarà loro consentito) convertirsi in programmatori/amministratori del proprio algoritmo e della propria tecnologia?

Per questo, senza voler essere scortese e mettere i piedi sul piatto, vorrei aggiungere un bel punto di domanda al titolo del convegno.

In sintesi: c’è ancora un futuro per il gestore così come lo intendiamo?

In ballo c’è il fatto che i cambiamenti stanno in mano a decisori che non sono il gestore, e che nel decidere scenari disegnano anche profili, ruoli e risorse umane. Bisognerà evitare, detto chiaro e tondo, che sia una macelleria sociale.

Ricordiamo anche un piccolo ed antico particolare: il gestore, nella grande maggioranza dei casi, dopo aver comperato la merce non può neppure deciderne il prezzo finale.

Ogni “buonismo” di maniera, dunque, è fuori luogo: i cambiamenti non sono sempre buoni solo perché rappresentano il “nuovo”, dipende da come ci si arriva.

6/2022

GONFIA GOMME Aggiungi un Valore al Tuo Impianto

Tutti i Gonfia Gomme AD Produzione sono strumenti metrici omologati e verificati dall’Ufficiale Metrico Nazionale, come richiesto dalla Direttiva Europea 86/217 CEE e 2009/34/CE. certificata iSO 9001

Via Darwin, 18 - 20019 Settimo Milanese (Mi) +39 02 33502497 | info@adproduzione.it www.adproduzione.com

Seguici su:

AUTOLAVAGGI

UN NUOVO PORTALE TANTI PROGRAMMI Una sede non istituzionale, ma tanti argomenti più che mai “aziendali” quelli che abbiamo scambiato con Samuele Bosio, AD di Aquarama, nel circuito di Misano in occasione della partecipazione di Roberto e Samuele Bosio, padre e figlio, alle gare del Campionato Svizzero Porsche GT3.

La prima domanda è d’obbligo: facciamo un bilancio di Aquarama, e in particolare sull’accoglienza del nuovo S10 nei due saloni che lo hanno visto protagonista. “Non possiamo che essere soddisfatti – esordisce Samuele Bosio, Amministratore delegato di Aquarama, che aspettava questa domanda –. L’S10 lo abbiamo presentato a inizio maggio all’Autopromotec e, in seconda battuta, la scorsa settimana a Equip Auto a Parigi, dove ha di nuovo riscontrato un ottimo successo. La macchina era esposta come a Bologna, in azione “asciutta” su una Smart, per ben esemplificare a pubblico, appassionati e potenziali clienti i movimenti e gli sviluppi tecnologici fatti su questo nuovo progetto, che obiettivamente ci sta dando molte soddisfazioni, come conferma l’ottima reazione di pubblico e clientela. La scelta della Smart non è casuale: è stata infatti voluta per evidenziare come un portale così grande è in grado di lavare bene anche una vettura piccola e poi perché c’era qualche limite di spazio.

Ma il motivo principale era portare in primo piano i movimenti e gli sviluppi tecnologici fatti, che ci permettono di arrivare in maniera efficace in qualunque punto della vettura, perché l’obiettivo che ci siamo posti è, come sempre, la qualità del lavaggio finale”.

Da sinistra: Vito Postiglione, Samuele e Roberto Bosio

Un portale a tutto business “Come tempi di lavaggio – spiega Samuele Bosio –, abbiamo replicato quelli dell’S7 e S9, aumentando però le funzioni all’interno del ciclo. Indubbiamente l’S111 è più veloce, ma ha un costo iniziale più alto dell’S10 e quindi un ammortamento un po’ più lungo, deve essere il lavaggista a fare i suoi conti, ma ora ha a disposizione un ventaglio di opportunità, senza trascurare la possibilità, se prevede di avere molto traffico sul piazzale, di poter installare due S10, che ovviamente costano di più e hanno un ammortamento più lungo di un S111, ma garantiscono una produttività maggiore. Sono tutte opzioni

16

6/2022

che possiamo analizzare insieme ai nostri potenziali clienti perché l’obiettivo è sempre uno solo: lavare bene con un buon fatturato! Ovviamente ci deve essere lo spazio per montarli, ma la soluzione di due S10 è molto interessante anche perché tendenzialmente vedo che i clienti preferiscono avere due macchine top di gamma piuttosto 6/2022

che una super performante. Se hanno esigenze di qualità e velocità con uno spazio limitato è chiaro che preferiscano l’S111. Però, se un cliente chiede due macchine, sa bene cosa sta comprando perché prevede anche altri vantaggi: non avrà mai il fermo totale che è un punto focale soprattutto nei fine settimana e poi in questo modo si riesce a

distribuire meglio il flusso su due portali rispetto a uno solo, anche se più performante di circa un terzo del tempo.

Infine per l’automobilista che entra nel lavaggio, nel vedere due file l’impatto visivo è meno negativo. Questa è una considerazione non specifica per Aquarama, ma è un concetto valido per il lavoro del lavaggista in generale”.

17

“In ogni caso, al di là di queste considerazioni – prosegue Samuele Bosio –, resta il fatto incontestabile che l’S10 nelle fiere è stato accolto molto bene.

Abbiamo ordini in portafoglio e la produzione inizierà il prossimo gennaio

2023, anche se qualche macchina è già stata montata per i test pre-produzione perché vogliamo arrivare alle consegne con un progetto totalmente affinato, anche per valutare differenti prodotti chimici e avere delle verifiche

sul campo. Sono stati analizzati tutti quelli che potevano essere gli elementi più a rischio su ben quattro macchine operative in altrettanti piazzali, così siamo sicuri di mettere in produzione una macchina performante e affidabile nelle prestazioni e nella meccanica, perché ci sono delle innovazioni molto particolari che abbiamo sviluppato in maniera diversa e poi ci sono nuove funzioni che sono abbastanza complesse, quindi il test era indispensabile per capire la validità generale del progetto e non avere inconvenienti con le macchine destinate alla clientela.

Riassumendo: a gennaio si parte con la produzione e abbiamo già interrotto la vendita dell’S9 che era in competizione con l’S10: ora il listino dell’offerta top di Aquarama è composta da S7, S8 e S10, poi c’è l’S111 e il resto della gamma”.

Progetti 2023, nuovo capannone e…

“Il capannone bis di Farigliano è in allestimento – racconta Samuele Bosio –, siamo a buon punto, il planning lo stiamo rispettando. L’obiettivo è finire i lavori entro il 2022 e iniziare la produzione a gennaio 2023. Questo capannone sarà adibito esclusivamente alla costruzione di tutti i lamierati di Aquarama: taglio, piega, saldatura e tutto quanto costituisce la parte strutturale di tutte le macchine. Libereremo quindi spazio nello stabilimento attuale di Novello perché anche lì ci sarà nel 2023 un’importante rivoluzione dal punto di vista delle linee produttive: l’obiettivo è garantire sempre più efficienza e qualità di costruzione, è importante dare ai clienti una macchina, sia qualitativamente sia dal punto di vista dell’assemblaggio, ancora più affidabile e performante. Quindi: nel 2022 fine lavori nel nuovo stabilimento, 2023 riallestimento di tutto lo stabilimento di Novello che sarà dedicato esclusivamente all’assemblaggio delle macchine, allo stoccaggio degli impianti finiti e alla spedizione. Tutto il resto sarà trasferito nello stabilimento di Farigliano che è a 5 km da Novello, così avremo circa 10 mila mq adibiti all’assemblaggio e altri 8 mila mq alla costruzione.

Entrambe le strutture sono coperte da pannelli fotovoltaici, quello nuovo di Farigliano è in autoproduzione, quindi ci alimenteremo con il fotovoltaico.

Saremo comunque collegati alla rete elettrica, ma cercheremo di non reimmettere energia. Abbiamo predisposto l’installazione di batterie d’accumulo, ma al momento non le abbiamo installate perché questa soluzione non è ancora performante, però la potenza dei macchinari installati è inferiore alla potenza del fotovoltaico previsto, quindi

18

6/2022

Un week-end tutto di corsa

Samuele e Benedetta Bosio

durante l’estate o comunque durante i periodi di maggiore soleggiamento dovremmo produrre più energia del nostro fabbisogno. Per noi è ormai abitudine, perché già nel 2011, in quello che era allora il nuovo stabilimento, avevamo un impianto fotovoltaico, ma non eravamo ancora nel mood di autoprodurre perché era più interessante la vendita al GSE (Gestore dei Servizi Energetici, ndr) con il quale abbiamo 6/2022

ancora un accordo. Invece a Farigliano abbiamo cercato di rendere il sito produttivo indipendente dalla rete perché la produzione, tra taglio e piegatura della lamiera, consumerà molta energia. Ci saranno due laser di taglio, un magazzino di asservimento automatico molto performante con una differenza importante tra il consumo del nuovo stabilimento di Farigliano e le linee di montaggio che hanno un assorbimen-

to molto limitato, più che altro aria e non molta corrente elettrica.

Sul fronte delle novità di prodotto, nel 2023 entrerà in produzione il progetto S8-S10 del quale non si ferma lo sviluppo, e proseguirà l’implementazione della tecnologia dell’S111. L’S8 avrà molte soluzioni dell’S10 come era già successo tra S7 e S9 che erano due modelli con diverse dotazioni di accessori. Quindi anche l’S8 sarà meno

19

accessoriabile e l’S10 avrà la possibilità di montare tutto quello che è stato sviluppato da Aquarama. Come anticipato è stato eliminato dalla gamma l’S9, ma resta l’S7 come medio di gamma.

Sotto l’S7 che resta comunque di un target medio-alto, ci sono i modelli S6 (medio) e S4, pensato soprattutto per garagisti, autonoleggi e Paesi in via di sviluppo”.

2022, un’annata positiva “L’anno 2022 si sta confermando molto positivo – prosegue Samuele Bosio –. Siamo a inizio novembre e abbiamo già chiara quella che sarà la chiusura del 2022: prevediamo un fatturato di circa 37 milioni di euro con una crescita molto importante rispetto al 2021, quando avevamo chiuso a circa 27 milioni e mezzo di euro. Quindi una crescita di circa 10 milioni di euro che è

20

stata molto complessa da gestire, ma ci siamo riusciti. Abbiamo implementato la capacità produttiva nell’arco dell’anno proprio per rispondere a quelle che sono state le richieste del mercato.

L’Italia ha fatto un’ottima performance: la crescita è stata del 35/40%, dovuta in buona parte a ‘Industria 4.0’, ma per Aquarama anche l’estero ha fatto registrare una buona performance su tutti i mercati in cui operiamo. C’è stata una crescita abbastanza simile tra Italia ed estero che ci ha garantito questo importante incremento. Ricordiamo che all’estero le sedi dirette sono quattro dove siamo presenti in maniera radicata: Svizzera, Francia, Slovacchia e Spagna. L’ultima nata è Aquarama France che sta dando degli ottimi risultati.

Siamo anche direttamente coinvolti sul mercato emiliano-romagnolo con una filiale diretta del nostro socio Maurizio

Varlese con la quale copriamo molto bene la regione, che è tra le più importanti, con vendita e assistenza diretta grazie a una struttura ben organizzata: dieci tecnici e la parte commerciale.

Quindi, il 2022 è stato un anno molto positivo per noi e un po’ a sorpresa: avevamo previsto una crescita ma non ci aspettavamo fosse così grande”.

“Aquarama sta raggiungendo una dimensione importante – ricorda Samuele Bosio –. L’azienda come costruttore di autolavaggi è arrivata a 145 dipendenti diretti più le società collegate, in particolare Saet che produce per Aquarama tutta la parte elettronica, cablaggi e quadri elettrici. Tutto quello che si vede sull’S10, dal display all’elettronica e alcuni accorgimenti specifici, sono sviluppati in collaborazione con Saet dove abbiamo una quota minoritaria, ma è una società che ha raggiunto i 15 milioni di euro di fatturato con una novantina di dipendenti. Quindi tutto quello che possiamo chiamare il Gruppo Aquarama raccoglie una cinquantina di milioni di fatturato con 270 dipendenti.

Sempre nel Gruppo c’è Aquarama Gest che gestisce una trentina di impianti di lavaggio con altrettanti gestori.

Poi abbiamo appena sottoscritto un accordo tra il Gruppo IP e Aquarama Gest per il quale dovremo realizzare dai 5 ai 10 tra portali e piste all’anno per i prossimi cinque anni da installare sulle piazzole IP in ‘sharing’, cioè dividendo gli incassi. Per semplificare, noi mettiamo le macchine, loro i piazzali e le opere edili.

Oltre a tutto questo c’è anche da registrare il quasi completamento della conversione degli impianti ‘Elefantino Blu’ in Aquarama. Non è solo un problema di estetica, ma anche di sale tecniche. Siamo impegnati anche su questo fronte perché erano investimenti datati e al ritmo di tre/cinque impianti all’anno stiamo trasformando la vecchia tecnologia in tecnologia Aquarama, introducendo, dove non sono presenti, gli impianti a spazzola.

I test dei nuovi S10 sono tutti in corso su impianti Aquarama Gest, quindi sotto il nostro cappello e controllo diretto”.

Qual è la percentuale di vendita dei diversi modelli? “Questo è un dato interessante – conclude Samuele Bosio –.

C’è stato un recupero importante dei prodotti di media e alta fascia, soprattutto grazie all’Italia che con “Industria 4.0” ha spostato il target. Quindi a livello di produzione siamo in parità, 50% e 50% tra fasce medio-basse e quelle medio-alte”.

Massimo Cicalini *Crediti fotografici Snap Shot 6/2022

Starter

LYRA

Starter

ATIK

Attivatore per piste

HYDRA

Attivatore per portali

PHOENIX

SHERLOCK 2.0

PIAZZALE

2

L’ E V O L U Z I O N E D E L L’A U T O L AVA G G I O Cambiamonete

Cambiamonete

GEMINI

SIRIO

Massimo risultato, minimo sforzo.

Al lavaggista che sceglie le macchine e le tecnologie MARK per il suo impianto, offriamo strumenti efficaci, facili da usare, che non creano problemi ma nuove opportunità.

E poi, con Sherlock, la possibilità di mantenere tutto sotto controllo anche da remoto, risolvendo gli imprevisti senza dover correre sul piazzale. In più, crediamo che un design gradevole valorizzi l’attività e favorisca la fidelizzazione.

I risultati ci dicono, sempre di più, che non stiamo sbagliando.

C O N TAT TAC I : +39 045 610 3288

www.markitaly.com

info@markitaly.com

AUTOLAVAGGI

UN MEGA IMPIANTO PER UN PROGETTO DI SUCCESSO Un impianto davvero straordinario, forse uno dei più completi tra quelli visitati da Area di Servizio, e proprio per questo merita un reportage diviso in cinque articoli, uno per ogni fornitore della Scandella Andrea Srl di Clusone, in provincia di Bergamo, nel cuore della Val Seriana. Per riassumere, in rigoroso ordine alfabetico: quattro portali Christ, aspirazione centralizzata Ergox con 13 postazioni, prodotti chimici Polarchem, cinque piste self Pro Wash System e un tunnel. Il tutto al coperto, postazioni di aspirazione e finitura comprese.

Parla Cristiano Scandella della Scandella Andrea Srl, l’azienda di famiglia fondata dai genitori nel 1979 e attualmente gestita dai figli Mauro e Cristiano. La società nasce come stazione carburante e oggi è una stazione di servizio con distributore carburante, autolavaggio servito, bar con tabacchi, zona lavaggio self-service e area break con distributori automatici di bevande calde, fredde e snack. Il distributore dal 2010 è pompa bianca a marchio “Union”.

“Nella nostra area di servizio ci sono due blocchi diversi: un’area di lavaggio self-service e un tunnel per il lavaggio servito attivo dal 1980 – racconta Cristiano Scandella –. Prima di entrare nel

tunnel, l’auto viene aspirata e dopo il lavaggio esterno viene asciugata e vengono lavati i vetri, sia dentro che fuori. Nel 2019 abbiamo deciso di dare un tocco di modernità alla nostra attività portando a tetto tutta la zona selfservice. Lo spunto per realizzarlo ci è venuto dagli impianti visti nel Nord Europa, in Germania e Olanda.

Nelle zone di lavaggio tutto il pavimento è riscaldato per evitare che si formi del ghiaccio in inverno, così l’ambiente risulta più sicuro anche per i nostri clienti. L’acqua che utilizziamo proviene dal nostro pozzo quindi siamo scollegati dalla rete idrica e non utilizziamo l’acqua potabile”.

Da sinistra: Marco Facinioli, Cristiano Scandella, Sergio Carminati e Mauro Scandella

24

La nuova area self-service “La nuova area di lavaggio self-service ha quattro portali Christ di ultima generazione modello Alpha, cinque box fai-da-te, 13 postazioni di aspirazione centralizzata completa di aria compressa e igienizzante. Per la sicurezza nostra e dei clienti l’impianto è dotato di telecamere.

Ci siamo rivolti a Ergox per l’impianto di aspirazione centralizzata perché è anni che conosciamo questa azienda belga e, a nostro avviso, i suoi prodotti, a parità di potenza con quelli concorrenti, rendono di più. Hanno un coefficiente di aspirazione, con gli stessi motori e le medesime dimensioni, su-

Da sinistra: Cristiano e Mauro Scandella e Roland Weifner

6/2022

necessario ridurre l’impatto estetico e ambientale, ma grazie all’accordo con il Comune tutto è andato per il meglio.

La nuova struttura è dotata di pareti antirumore per ridurre l’inquinamento acustico e rimanere nei parametri imposti, qui si apprezza un altro vantaggio dell’aspirazione centralizzata che è determinante per contenere il rumore.

Nella nuova area di lavaggio self service non abbiamo un personale numeroso ma c’è una sola persona che si occupa giornalmente delle pulizie, anche qui l’aspirazione centralizzata aiuta molto.

Chi ci conosce lo sa, alla pulizia teniamo molto, siamo dei veri ‘patiti’: per esempio, il tunnel che utilizziamo per il lavaggio servito ha 18 anni, ma la settimana scorsa ci hanno chiesto se lo avevamo cambiato. Il cliente lo si attira anche con la pulizia, il pulito piace a tutti”.

“Le cinque piste self sono della Pro Wash System – ricorda Cristiano Scandella – e tutte sono dotate di due portabici: uno si aggancia al manubrio e uno alla ruota. Il portabici è un accessorio molto richiesto dai bikers che qui sono molto numerosi e il portabici che si aggancia alla ruota lo abbiamo realizzato noi per evitare di toccare il manubrio, spesso realizzato in materiale pregiato con spesso il computer.

Abbiamo scelto Pro Wash System perché è un’azienda con la quale ci si può confrontare e studiare insieme prodotti e soluzioni personalizzate. Nel nostro caso è stato fatto un impianto su misura, tutto in inox con la schiuma in tre diversi colori. Nelle piste, così come nel tunnel e nei portali, utilizziamo lo speciale prodotto della Polarchem chiamato Double Bond, un plus rispetto agli impianti della concorrenza”.

periore agli altri impianti che abbiamo visto. Il vantaggio principale di avere un sistema di aspirazione centralizzato è la pulizia: pulire i filtri di tredici aspirapolvere è una lavoro infinito, ma con il centralizzato non si deve fare nulla ed è meno probabile che si intasino i tubi. I clienti apprezzano le nuove postazioni di aspirazione soprattutto per il funzionamento: inseriscono la card e scelgono una delle tre funzioni: aspirazione, aria compressa e igienizzazione.

Le postazioni sono dotate di un aggancio per i tappeti, così non ci si deve mettere per terra ad aspirare, cestini e lavandini con acqua calda. Per scaldare i serbatoi dell’acqua produciamo energia elettrica utilizzando pannelli fotovoltaici nonché solare termico per circa 30 kW in totale, in questo modo 6/2022

sull’impianto c’è sempre acqua calda a disposizione in modo costante.

L’impianto è stato aperto ai primi di aprile: in un anno è stato realizzato il tutto infatti nel 2021 c’era solo prato.

La struttura è in cemento armato, anche la parte posteriore non è prefabbricata. Avendo un’esperienza quarantennale nell’ambito dei lavaggi, io e mio fratello avevamo le idee ben chiare sulla struttura da realizzare e grazie all’aiuto di geometri e architetti di fiducia abbiamo potuto dar vita alle nostre idee. Oggi, a distanza di qualche mese dall’apertura, stiamo apportando delle piccole modifiche alla viabilità in modo da evitare ingorghi.

Realizzare una struttura così grande non è stato semplice, abbiamo dovuto rispettare dei vincoli paesaggistici, era

Addio gettoni, benvenute card!

“Per lavare l’auto non c’è più bisogno dei gettoni ma della tessera Mycardwash di Microel, più facile da usare e più conveniente – ricorda Cristiano Scandella –. La tessera si acquista e si ricarica alle casse automatiche presenti in loco. Con la card si fa tutto, aspirazione, portale, piste, gonfia gomme e si acquistano anche i prodotti, inoltre si può usufruire del bagno. L’acquisto della tessera è obbligatorio per utilizzare i servizi offerti, il costo di acquisto è di 1 euro che rimborsiamo al momento della registrazione della tessera stessa. Sul retro della tessera ci sono tutte le informazioni per poterla registrare, basta accedere al nostro sito www.autolavaggioscandella.it e andare nell’apposita sezione. La registrazione della tessera consente al cliente di recuperare il credito in caso di smarrimento e di usufruire delle promozioni che realizziamo; ma non solo, abbia-

25

mo anche la possibilità di controllare tutte le tessere e di bloccarle nel caso in cui un cliente la perda.

Il passaggio dai gettoni alle tessere non è stato facile, ma ora anche i clienti ne apprezzano la semplicità. Puntiamo a uno standard elevato per differenziarci dalla concorrenza e questa nuova area di lavaggio self-service dotata di tutte le moderne tecnologie presenti nel nostro settore ne è la prova.”

La parola agli amici Intervengono gli amici degli Scandella, Sergio Carminati e Mauro Rampini. “Il marchio della rete bianca ‘Union’ lo abbiamo creato insieme noi tre – spiega Rampini –, io ora ho solo un autolavaggio, ma sono nel settore della distribuzione carburanti dal 1977 e sono stato anche presidente dei gestori della provincia di Brescia: avevo cinque impianti

26

carburanti, ma adesso li ho ceduti perché i figli hanno fatto scelte diverse”.

“Siamo amici – interviene Carminati – tutti lavaggisti e, oltre ad andare a vedere le gare di moto, cerchiamo di fare gruppo d’acquisto, di consigliarci, assisterci e consultarci. Ci siamo conosciuti in una fiera a Francoforte e da allora abbiamo fondato il marchio ‘Union’ e siamo arrivati ad avere nove impianti.

Siamo una piccola rete dove ognuno ha la propria partita Iva e prende le proprie decisioni. Siamo abbastanza ben assortiti perché abbiamo ognuno delle specifiche competenze, dal commerciale alla manutenzione, e di conseguenza il gruppo serve per migliorarci: dall’inizio del nostro rapporto ci siamo confrontati per perfezionarci e crescere. Molte decisioni le abbiamo prese insieme con quattro pezzi di carta, una calcolatrice e tanti disegnini

come, ad esempio, la posizione degli start lavaggio dei portali. Siamo stati qui dei giorni per vedere come girava il sole per fare in modo che i touchless fossero sempre leggibili. Chi non è del settore pensava che fossimo ubriachi quando li abbiamo posizionati, chi è del mestiere capisce, ci fa i complimenti e poi magari ci racconta che ha dovuto spostare i suoi già tre volte o che gli hanno rotto dei display perché non si leggeva nulla. Anche la posizione dei lavaggi è studiata sulla base di come gira il sole, così non si formano le alghe. Ho aiutato molto volentieri i miei amici Cristiano e Mauro in questo progetto dallo standard qualitativo elevato, non abbiamo dormito notti intere, ma era un’opportunità che non potevamo farci scappare”.

Massimo Cicalini 6/2022

SFT è il modulo MTM HYDRO dedicato al lavaggio self con schiuma in alta pressione ed è pensato per integrarsi e completare le piste dove non è presente

un servizio schiuma professionale e dalle alte prestazioni di lavaggio.

AUTOLAVAGGI

PORTALE SINGOLO MA AL TOP Per i quattro portali gli Scandella hanno scelto il portale Alpha di Christ preferendolo al portale top di gamma Vega sempre del costruttore tedesco. Una scelta dettata dalla certezza di offrire comunque ai propri clienti una macchina al massimo come prestazioni e qualità del lavaggio.

Nell’articolo introduttivo di questo servizio, diviso in più sezioni proprio a sottolineare la particolarità dell’impianto bergamasco, Cristiano Scandella aveva dedicato solo poche parole ai quattro portali Alpha di Christ, approfondiamo quindi qui i motivi della scelta: “I portali sono tutti uguali, anche quello per i furgoni è un Alpha solo che è in altezza tre metri e possiamo lavare le auto anche lì, sono tutti identici anche nelle funzioni. Il programma più completo è quello da 20 euro che però non è il più utilizzato. Quelli che vanno per la maggiore sono quelli da 12 e 15 euro con il Teflon, poi ci sono anche quelli da 8 e 10 euro. Quello top è per i più pignoli, non abbiamo mai avuto un programma così completo e abbiamo fatto bene a metterlo perché c’è una fascia di clienti che lo utilizza abitualmente. Quello da 15 euro ha la lucidatura in un passaggio, mentre in quello da 20 euro è tutto doppio, con sia Teflon sia lucidatura e doppio passaggio dei cerchi. Per i furgoni abbiamo fatto un supplemento di 3 euro con gli stessi programmi: c’è una fotocellula che legge le altezze sopra i 2,3 metri e non parte se non si è pagato il giusto”.

casa, non la lavano più nel cortile, se un posto è comodo e funzionale dopo che lo hanno provato tornano. Poi curiamo anche l’aspetto del marketing facciamo promozioni, vendiamo panni, profumi e prodotti per la cura dell’auto”.

I quattro portali Alpha hanno due altezze: 2,30 metri e uno di 3 metri con larghezza di passaggio 2,70 metri per i furgoni gran volume. La domanda naturale per Roland Weifner di Christ è perché sono stati scelti gli Alpha e non il portale top di gamma Vega?

“Inizialmente avevamo proposto il Vega – conferma Weifner –. Ma quando siamo andati in Christ e gli Scandella hanno visto gli Alpha gli sono subito piaciuti per la compattezza e poi, obiettivamente con quattro portali più il tunnel e le piste, non c’era bisogno

di maggiore velocità. Alpha garantisce un lavaggio molto accurato come il Vega, solo è leggermente più lento ed è comunque un mono portale top della Christ. Il Vega è il massimo dei portali singoli per la velocità, ma per quanto riguarda accessori e risultato di lavaggio sono praticamente uguali.

Oltre al lavaggio sottoscocca che in montagna è sicuramente utile se non indispensabile, qui ci sono degli ugelli frontali per la migliore pulizia delle targhe e dei frontali, sono a pressione e spruzzano il prodotto chimico. Un accorgimento non di Christ ma pensato da Sergio Carminati e me: nelle parti basse è difficile arrivare, così si spruzza il prodotto chimico e poi arriva la spazzola che porta via tutto e risciacqua. Funziona benissimo, Carminati l’ha adottato

Perché Christ “Abbiamo scelto Christ – prosegue Cristiano Scandella –, per le spazzole che si piegano, poi il lavaggio sottoscocca lava molto bene e l’asciugatura, secondo me, è uno dei punti di forza di Christ che, con una cera di alta qualità garantisce un livello decisamente superiore. I clienti si sono accorti della nuova macchina soprattutto per l’asciugatura, sulla pulizia ero contento anche dei portali di prima, un’altra marca ‘premium’, ma erano solo due.

Tra tunnel e portali non c’è concorrenza, sono due clientele diverse, è come avere due attività diverse. Abbiamo da 15 anni la parte self e da 40 anni il tunnel, i clienti del tunnel non sono mai diminuiti e anzi continuano ad aumentare. La gente sceglie la comodità fuori di

28

6/2022

già da molti anni e qui abbiamo adeguato il programma e c’è una pompa dedicata con il suo prodotto in sala tecnica. Il sottoscocca invece è il tradizionale Christ che ha due ugelli rotanti che si fermano in base alla lunghezza della vettura perché ne legge la lunghezza e non fa ‘disastri’ uscendo dalla sagoma del veicolo ancora in funzione. Questa è una macchina full optional, ha la microemulsione per il prodotto cerchi, come c’è di solito sul Vega e i pannelli frontali sono i Blade, quelli più belli e scenogra-

6/2022

fici, verdi come li ha voluti il cliente.

Le macchine le abbiamo posizionate a novembre e poi, in conseguenza della costruzione del resto dell’impianto, le abbiamo collaudate a marzo. Oggi Christ è in grado di consegnare a circa tre mesi, tre mesi e mezzo dall’ordine, non abbiamo problemi in produzione e riusciamo a gestire tutte le consegne. Io seguo la manutenzione con il tecnico di Milano, nel Nord Italia abbiamo una copertura completa e perfetta fino a Roma”.

I plus del portale Alpha Quando ha ideato questo portale Christ ha voluto soddisfare la maggior parte delle esigenze dei centri di lavaggio con un impianto a basse emissioni acustiche ed elevata produttività abbinata al ridotto consumo di energia e acqua.

Anche i costi di manutenzione sono ridotti e consentono di massimizzare i ricavi, mentre la costruzione modulare consente di personalizzare al massimo l’impianto in base alle esigenze dei singoli lavaggisti.

29

Entrando più nel dettaglio, certamente da citare sono gli accattivanti carter retroilluminati “Blade Premium” per un eccellente impatto visivo, come sicuramente apprezzato è il display “Vi-

30

sus” con semaforo di posizionamento in entrambi i lati e visualizzazione delle fasi di lavaggio, mentre il rivestimento laterale dal moderno design “Premium”, è robusto e facile da pulire.

“Blade Wash” offre invece una visualizzazione animata delle fasi di lavaggio a tutto vantaggio del cliente finale che può così seguire le varie operazioni. Con “Foam Splash” l’applicazione

6/2022

della schiuma attiva avviene in modo uniforme con effetto a cascata su tutta la larghezza del veicolo illuminata

da uno scenografico fascio di luci a led, mentre l’azionamento diretto delle spazzole laterali e orizzontali con

numero di giri a comando variabile garantisce una migliore qualità di lavaggio, consentendo anche un rapido cambio del senso di rotazione delle stesse senza perdite di tempo. Per i cerchi c’è “Wheel Master” che, grazie al suo sistema di sensori e fotocellule, riconosce sia la posizione sia il diametro della ruota selezionando automaticamente il programma più adatto. Per garantire brevi tempi di attesa Christ propone inoltre “Vitesse”, programmi che combinano il prelavaggio ad alta pressione (quello orizzontale è a scelta con quattro o otto ugelli oscillanti nella trave superiore del portale, oppure con otto ugelli rigidi nella lama a copiare la sagoma del veicolo con la schiuma attiva) e l’alta pressione laterale (con cinque ugelli oscillanti o sei ugelli rigidi per lato) in un unico passaggio con il lavaggio delle spazzole.

In questo modo non sono più necessarie due corse separate e la capacità dell’impianto risulta più veloce fino al 20% rispetto ai tradizionali portali. Infine, un’asciugatura più potente è garantita dal sistema “Turbo Dry” con un consumo energetico efficiente grazie a tre livelli di potenza che variano a seconda della zona di asciugatura della carrozzeria riducendo consumi e rumore.

I portali Alpha dei fratelli Scandella sono full optional ma, volendosi orientare su una scelta meno totale, le opzioni suggerite dalla casa prevedono il dispositivo di lavaggio dei sottoporta con lava ruote ad alta pressione per una rimozione dello sporco grossolano, l’erogazione del detergente cerchi per un’efficace rimozione della polvere dei freni con l’opzione del prodotto cerchi schiumato, il dispositivo di lavaggio del sottoscocca con ugelli basculanti espandibile tramite segmenti oppure il dispositivo di lavaggio del sottoscocca mobile con rilevamento della lunghezza del veicolo per un basso consumo d’acqua.

Massimo Cicalini

6/2022

31

AUTOLAVAGGI

TUTTA L’EFFICIENZA DELL’ ASPIRAZIONE CENTRALIZZATA Debutto italiano per gli impianti di aspirazione centralizzata Ergox che vantano centinaia di installazioni in tutto il mondo. Merito di Sergio Carminati che da competente lavaggista ben conosce i vantaggi di questa tecnologia e ne ha caldeggiato l’installazione nell’impianto dei fratelli Scandella.

Sergio Carminati è un lavaggista competente che ha abbracciato la scelta dell’aspirazione centralizzata da tempo, al punto che prima di conoscere i prodotti Ergox ne ha realizzato lui stesso uno a proprio progetto nel suo autolavaggio di Spirano, sempre in provincia di Bergamo. Per i suoi amici Scandella ha però voluto quello che è da tempo un suo ‘pallino’, al punto di arrivare a curarne l’importazione in Italia e spiega il perché di questa scelta: “Ergox ha centinaia di impianti installati e questo è il primo in Italia, io sul mio impianto di Spirano non ho un Ergox perché me lo sono fatto da solo nel 2006, oggi comprerei Ergox perché quando lo guardi capisci la differenza, lo studio in ogni dettaglio.

Per esempio, il quadro elettrico, ordinatissimo, con ‘chicche’ come il sistema del vuoto che mantiene i manicotti delle valvole completamente aperti a riposo, una soluzione che non ha nessuno. E poi inverter di classe superiore, motori Siemens di classe A+, filtri che basta un colpo d’occhio per capirne la consistenza, con gli spessori delle lamiere adeguati, che è un aspetto determinante quando si lavora in depressione, che da gestire è peggio della pressione.

E poi la silenziosità: gli impianti Ergox possono essere dotati di soluzioni per l’abbattimento del rumore se si lavora in zone abitate. All’esterno di questo impianto di Clusone non si sente nulla: se lo si montasse in una zona dove ci sono abitazioni l’abbattitore viene messo sullo scarico, soluzione problematica su un aspiratore singolo.

Il costo d’acquisto di una macchina alla fine passa in secondo piano perché se è costruita con cura dura a lungo,

32

con minori costi di manutenzione che poi sono quelli che diventano importanti nel corso della gestione. Quindi realizzare bene una macchina in partenza è molto importante e qualche migliaio di euro in più o in meno all’inizio non dovrebbero essere determinanti sulla scelta finale”. Un impianto Ergox è più attrattivo per gli utenti, praticamente senza manutenzione per i gestori e garantisce soprattutto un enorme risparmio energetico”.

La parola al proprietario Interviene Cristiano Scandella: “L’aspirapolvere centralizzato lo puliamo una volta a settimana e i consumi di elettricità per ciclo sono più bassi di quelli di un aspirapolvere normale singolo. Uno degli obiettivi di Ergox è proprio risparmiare energia che a maggior ragione oggi diventa fondamentale con gli aumenti delle bollette. Con un impianto gestito da inverter, i sensori che controllano la pulizia del filtro e le tubature delle misure giuste, si arriva a consumare massimo 1,8 kW per postazione, ma con un risultato paragonabile ai 3 kW di un impianto normale. Poi, un centralizzato di questo tipo mantiene i filtri sempre puliti in condizioni ottimali, mentre un impianto a turbina singola con l’aspiratore a colonna deve essere pulito una o due volte a settimana, perché se il cliente aspira acqua, con l’umidità il filtro si impasta e peggiora l’efficienza con maggiori consumi e peggior risultato finale. Qui invece le prestazioni sono sempre ottimali, il livello di aspirazione è costante e non ci sono gli aspirapolvere tra una baia e l’altra che disturbano l'apertura

6/2022

delle portiere. Inoltre il cliente ha la possibilità di avere il tubo sia a sinistra che a destra della vettura. Non è indifferente il risparmio sui costi per la pulizia: si svuota il contenitore principale una volta a settimana o ogni dieci giorni e ci vogliono cinque minuti di lavoro in tutto. Prima ce ne mettevamo 10 per ogni aspiratore singolo, due volte a settimana, quindi se faccio i conti di cosa costa un dipendente, capite che si risparmiano un sacco di soldi. Poi il sistema è controllato da un software evoluto che esegue quando è necessario: le pulizie notturne delle tubazioni, la pulizia automatica dei filtri ed è addirittura in grado di informare

se c’è un tratto otturato e quali sono le bocchette otturate”.

“C’è un prefiltro – interviene Carminati – dove si deposita il 90% dello sporco e l’eventuale acqua, tutte le linee entrano lì, lo sporco gira, precipita ed entra nella parte filtrante vera e propria dove sono contenute le cartucce che trattengono anche le polveri più sottili. Il filtro si ispeziona una volta ogni due anni circa ed dotato di un sportello di ispezione.

Un sistema ad aria compressa permette di staccare le polveri dalle cartucce e mantenerle efficienti. Le cartucce durano dieci anni circa, fondamentale è la loro corretta pulizia automatica.

Importante è ricordare che Ergox è specializzata in aspirapolvere centralizzati, vende in quasi tutto il mondo e costruisce direttamente le carpenterie; anche il quadro elettrico, che è particolarmente evoluto, dà la possibilità al gestore di intervenire direttamente sulle regolazioni, fare statistiche, scegliere la modalità di funzionamento, libera o a pagamento, controllare la depressione, in pratica ci sono tutte le opzioni immaginabili”.

Costi e vantaggi “Il costo rispetto a un impianto tradizionale con tredici aspirapolvere singoli è leggermente più alto – ribadisce Carminati –, ma non c’è confronto. Un impianto come questo di Clusone penso sia la soluzione ottimale se si ha la possibilità di avere una sala tecnica in cui metterlo (ma è anche disponibile la versione da esterno o in container): spesso capita che i preventivi per le singole macchine escludano il montaggio e l’aspirapolvere singolo vuole anche più opere edili per le piazzole e più impegno dal punto di vista dell’installazione; infine non c’è confronto sui costi della manutenzione. Prendiamo solo il costo di manodopera di un operaio che per due volte a settimana va a pulire un aspiratore: 10 minuti per ogni punto di aspirazione quanto costa? Per non parlare dei tubi lasciati in terra e non riavvolti e poi schiacciati. Inoltre il risparmio energetico è enorme. A ‘spanne’, perché ognuno deve fare i conti a casa propria, ho calcolato che in due anni al massimo si è già ripagato e sono impianti che hanno una durata di decine di anni. Sono molto affidabili, per rispondere a chi ha paura che mettendo una sola macchina questa si fermi; non succede perché l’affidabilità è garantita dal fatto che gli impianti sono suddivisi su più turbine e poi sono materiali e soluzioni ormai ultra collaudati: in Nord Europa sono diffusissimi. È possibile gestire qualsiasi elemento, qualsiasi bocchetta può essere fermata, la manutenzione program-

6/2022

33

mata è già preimpostata e prevede che di notte venga fatta la pulizia delle tubature; la macchina manda al massimo la depressione per eliminare eventuali residui rimasti nei tubi, perché se mentre un cliente sta aspirando, scade il tempo, l’impianto si ferma e potrebbe rimanere un sassolino o una cartaccia nel percorso. La depressione è normalmente controllata sia in ingresso che in uscita dai filtri in modo che solo

34

quando c’è un delta maggiore di quello impostato si procede alla pulizia degli stessi. I filtri non vengono puliti tutti i giorni perché sarebbe uno spreco di energia, se non serve perché pulirli? Ci sono le turbine, controllate da inverter, come quella di un aspirapolvere singolo, ma con una dimensione maggiore e quindi con una resa maggiore. La manutenzione si riduce quindi alla pulizia dei raccoglitori. Dopo anni il mo-

6/2022

tore può diminuire la sua efficienza, ma parliamo di decenni, come ho potuto verificare con il mio impianto ‘casalingo’ realizzato nel 2006. Le turbine hanno vita lunga, in caso di necessità sono parti che possono essere sostituite facilmente anche dal cliente stesso.

6/2022

Gli automobilisti ne sono soddisfatti (e non conta poco) perché l’aspirazione è costante come con i migliori aspirapolvere singoli: bisogna trovare il giusto compromesso tra le portate e la depressione e in Ergox sanno come fare.

Così il cliente viene sull’impianto proprio perché c’è l’aspirazione centralizzata, non c’è il tubo da arrotolare, magari anche sporco perché striscia per terra. Nel resto del mondo è ormai cosa assodata, non si ragiona più sull’aspiratore singolo, sia per i consumi sia per la qualità. Qui in Italia si comincia a capirlo adesso”.

“L’impianto centralizzato può essere creato da due a oltre cento posizioni – conclude Carminati – Ergox ha prodotto impianti fino a 110 postazioni. Ovviamente tutti i componenti sono dimensionati sulla base della sua grandezza, tutto è modulare, e tutto viene dimensionato di volta in volta per dare il miglior risultato. Il tubo è fissato in alto, non si deve tirare, così l’automobilista non si sporca e può passare sopra o sotto dove meglio crede, tutto è studiato per raggiungere ogni lato del veicolo. Qui a Clusone ci sono accessori come il porta tappeto, il cestino, le pistole dell’aria e il deoigienizzante. Infine, molto importante, a conferma dell’attenzione sui consumi energetici: anche se si seleziona il programma, l’impianto non parte fino a quando non viene tolta la bocchetta dal suo supporto e appena viene rimessa si ferma”.

Massimo Cicalini

35

AUTOLAVAGGI

DALLA GRECIA:

“GRANDI RISULTATI AL GIUSTO PREZZO” I prodotti chimici Polarchem garantiscono un rapporto qualità/prezzo molto interessante, al punto di aver coniato lo slogan “Washing low cost in Europe”. E i fratelli Scandella sono pronti a confermarlo.

A parlare è ancora Sergio Carminati, distributore per tutta Italia dei prodotti chimici dell’azienda greca Polarchem: “I fratelli Scandella sono tra i miei migliori testimonial, perché utilizzano esclusivamente questi prodotti da oltre dieci anni e non hanno fatto altro che proseguire perché sono pienamente soddisfatti. Un lungo periodo che ha permesso loro di constatare come Polarchem garantisca un’eccellente qualità a un prezzo corretto, anzi potremmo dire “Washing low cost in Europe”, i prezzi più bassi, a veicolo, d’Europa per lavare efficacemente. La filosofia del produttore è trasportare la chimica e non l’acqua, quindi fornire prodotti concentrati perché l’acqua sull’impianto c’è già. I prodotti sono molto prestazionali, ci sono cere che durano un mese sull’auto, prodotti detergenti che puliscono senza rovinare nessuna superficie e dare un tocco estetico alle fasi di lavaggio, un aspetto importante, come può essere il tre colori o la schiuma attiva”.

Iperconcentrati ed efficienti “La caratteristica di questi prodotti chimici è per prima cosa l’iperconcentrazione – prosegue Carminati –, mediamente si lavora dalla metà a un terzo di un qualsiasi altro prodotto non concentrato, pur avendo una chimica che rispetta tutte le normative e non rovina le pompe. Il problema nel dosare un prodotto così concentrato esiste, ci sono prodotti che nella loro formulazione non sono adatti all’uso diretto della pompa dosatrice, ma vengono prediluiti. L’obiettivo non è portare al cliente un prodotto pronto all’uso, ma un prodotto concentrato che permetta di risparmiare sui costi, non muovere camion e pesi per nulla, nonché ridurre il magazzino. La qualità dell’acqua sull’impianto è parte fondamentale della riuscita, come per il caffè. Lo stesso caffè fatto con acque differenti risulta differente. Il fatto di utilizzare, come su questo impianto di Clusone, acqua addolcita e di osmosi

36

6/2022

per tutti i cicli (tutti i cicli, compreso il prelavaggio, hanno acqua addolcita e lo stesso per i portali), permette di migliorare i risultati perché il contenuto di calcio può abbassare le prestazioni del prodotto. Usare acqua addolcita può essere visto inizialmente come un costo, ma alla lunga porta a un risparmio perché c’è meno usura dei macchinari rispetto all’utilizzo di acqua dura, inoltre il prodotto chimico è più efficace e quindi se ne usa meno.

Il costo per addolcitore e sale lo si recupera abbondantemente con il risparmio di prodotto chimico, in depu-

6/2022

razione e in manutenzione. Al di là del prodotto chimico è fondamentale per tutti utilizzare acqua di buona qualità.

La chimica Polarchem comunque essendo ricca di componenti attivi, risente mediamente meno rispetto ad altri della durezza dell’acqua.

Tendenzialmente tendiamo ad avere prodotti che si possano usare su tutti gli impianti, cioè non abbiamo un numero infinito di cere, ne abbiamo poche ma che grazie alla loro tecnologia vanno bene un po' ovunque. A fare i test per Polarchem impieghiamo molto tempo: caldo, freddo, acque differenti, non è

semplice fare un prodotto chimico performante dappertutto nel mondo”.

Parola di lavaggista Quanti lavaggi sta servendo con Polarchem? “Non ho mai fatto questo conto – ammette Carminati –, anche perché servo molti rivenditori quindi non sono in grado di conoscere il numero definitivo, ma ho avuto più volte la conferma della qualità di questi prodotti. Sono uno ‘storico’ lavaggista con un grosso impianto a Spirano, in provincia di Bergamo, e per fare un esempio, quando Polarchem 15

37

anni orsono ha presentato il Double Bond con Teflon e mi hanno mandato i campioni della loro gamma, sinceramente ero un po’ titubante su come un’azienda greca, nazione che non ha una grande tradizione in questo ambito, potesse eccellere. Poi li ho provati, perché testiamo sempre i prodotti sul nostro impianto, mi hanno stupito e ho pensato che fino ad allora avevo speso un sacco di soldi per nulla con altre aziende. L’esperienza sembra tanta, ma c’è sempre da imparare: sempre facendo i test mi sono reso conto del ‘giochino’ chilo/ litro: qualsiasi prodotto Polarchem viene venduto a litri che è l’unità di misura di qualsiasi impianto di lavaggio perché nessun impianto ha una pesa, quindi tutto è proporzionato al volume e di conseguenza il nostro costo è al litro. Ma un detergente, per esempio quello dei cerchi, pesa 1,25 kg/l, non è acqua, quindi quando mi devo raffrontare con un prodotto che è venduto a chili già devo togliere un 25% di partenza, poi verifichiamo la concentrazione, il risultato sulle auto e tutto il resto, non è possibile confrontare chilo e litro. Cosa che normalmente il cliente non percepisce e per lui chilo e litro sono uguali. Infatti molti produttori vendono a chili il detergente e a litri le cere perché le cere

38

arrivano al massimo a 1kg/l oppure sono leggermente sotto. Noi lavoriamo spesso da metà a un quarto della concentrazione degli altri”.

“Non abbiamo problemi con le pompe dosatrici – conclude Carminati –.

Far semplicemente ‘colare lo sporco’ non è quello che vogliamo, lo sporco

6/2022

deve colare senza rovinare perché è facile ragionare con un po’ di colore e un po’ di soda, invece come nelle migliori aziende produttrici, nei prodotti

Polarchem c’è molta ricerca. Quando il venditore ha difficoltà con le tarature vado io personalmente, perché bisogna avere una certa esperienza

sugli impianti e bisogna vedere cosa è stato fatto: a volte succede che hanno scritto i programmi in maniera non corretta nella sequenza di prodotti e nella logica. Inoltre basta prendere un fustino di qualsiasi produttore e notare che nessuno cita le concentrazioni che ritengo sia la cosa fondamentale per un prodotto chimico. Noi tendenzialmente prescriviamo con precisione le concentrazioni da adottare, perché se si mettono 10 ml di prodotto in un litro d’acqua si ottiene un risultato, 10 ml di prodotto in 10 litri d’acqua sono un’altra cosa, sembra ovvio ma non è così per tutti quindi è fondamentale ragionare sulle concentrazioni”.

Ultima domanda classica a Cristiano Scandella: perché ha scelto Polarchem?

“Per il rapporto qualità/prezzo che credo sia tra i migliori in Europa – risponde sicuro –. Lo uso da dieci anni sul tunnel, sulle piste che avevo prima e sui precedenti portali, mi sono sempre trovato bene e quindi continuo con loro!”

Massimo Cicalini

I PRODOTTI POLARCHEM DI QUESTO IMPIANTO Active Foam. Detergente leggero con piacevole profumo, pulisce e lucida, adatto anche per spazzole e lavaggio manuale.

Car Shampoo. Detergente neutro superconcentrato e profumato, ottimo per tutti i tipi di spazzole.

Foam Wax. Cera lucidante altamente schiumogena, detergente leggero e agente asciugante, profumata.

Microwax. Cera protettiva asciugante e sigillante, lunga durata, ottima lucentezza, priva di oli o silicone Double Bond Special. Trattamento protettivo per auto, eccezionale con pioggia, lunghissima durata, non necessita di spazzolatura.

Fixer. Detergente aspro altamente schiumogeno per pulizia di sali e terriccio, anche come shampoo acido.

KM-92. Detergente intensivo per prelavaggio veicoli e superfici varie, sgrassante.

Red Fox. Detergente gel superconcentrato per la pulizia dei veicoli, prelavaggio e cerchi, anche schiumogeno.

Triple B. Detergente leggero colorato Blu con una piccola parte di lucidante, contiene solo coloranti alimentari.

Triple R. Detergente leggero colorato Rosso con una piccola parte di lucidante, contiene solo coloranti alimentari.

Triple Y. Detergente leggero colorato Giallo con una piccola parte di lucidante, contiene solo coloranti alimentari.

6/2022

39

AUTOLAVAGGI

PISTE SELF SU MISURA DI ALTA QUALITÀ ITALIANA Marco Facinioli di Pro Wash System presenta l’impianto dei fratelli Scandella che, come spesso succede per le realizzazioni di questa azienda, è stato costruito su misura per le esigenze del cliente.

“La macchina, come spesso accade per la nostra produzione, ha delle particolarità richieste dal cliente e dei programmi speciali, in questo caso gli schiumogeni tricolor sia sulla lancia schiuma sia sulla spazzola, tutti optional che abbiamo in listino”. Marco Facinioli ci ha ormai abituati a presentare ogni sua realizzazione come un “oneoff” e l’impianto voluto dai fratelli Scandella ne è un classico esempio.

Il cliente è stato seguito dalla progettazione dell’impianto in fase di offerta, fino al montaggio che, come per tutti gli impianti, è stato eseguito solo da personale autorizzato Pro Wash System che ha supervisionato dalla fase di scarico merce in cantiere fino alla cura delle minime rifiniture.

“Su questo impianto – prosegue Facinioli –, tutta la parte di raccorderia, rubinetti, bocchettoni, in pratica tutto quello che vede il passaggio dei prodotti chimici è in acciaio inox, le valvole pneumatiche sono pure di acciaio inox e non ci sono elettrovalvole.

Per quanto riguarda la gestione e l’elettronica la macchina è controllata da remoto, nel complesso una realizzazione abbastanza negli standard per la nostra produzione, con l’unica eccezione della composizione delle varie fasi di lavaggio che sono personalizzate come richiesto dal cliente. È un impianto molto pulito, semplice, dove tutte le parti sono a portata di mano sia per la manutenzione sia per la regolazione. È una macchina che è stata costruita su misura: il telaio lo abbiamo adeguato allo spazio che avevamo a disposizione per un cinque piste.

In questo centro di lavaggio secondo me si possono vedere delle eccellenze dell’autolavaggio, sia a livello di attrezzature sia a livello di prodotti: se lavi l’auto qui si apprezza e si vede sicuramente la differenza”.

scelte e ha voluto il meglio che il mercato offre – ribadisce Facinioli –. Siamo orgogliosi di essere stati interpellati e di avere partecipato a realizzare questo impianto che ci qualifica ulteriormente. È stato scelto di utilizzare un gruppo di pressurizzazione dell’acqua considerando che i serbatoi sono posizionati in alto e così i gruppi mantengono la pressione costante per tutti gli impianti, siano essi portali o piste. Non ci sono sbalzi anche per una maggior cura delle macchine che, con un’ali-

mentazione senza sbalzi di pressione, lavorano meglio e si facilitano le regolazioni: per fare una schiuma con aria e prodotto in pressione, il fatto che siano costanti consente di avere sempre lo stesso standard; se invece ci sono degli sbalzi un momento prevale uno e un momento dopo prevale l’altro, invece, così le pompe hanno sempre l’acqua alla pressione corretta.

C’è stata una cura dei dettagli maniacale: tutte le macchine sono molto belle, ma è fondamentale la manutenzio-

Un cliente esigente “Come avrete capito siamo di fronte a un cliente molto esigente, con le idee chiare, che ha molto ponderato le sue

40

6/2022

I NOVE PROGRAMMI L’impianto prevede nove programmi: • lava cerchi • schiuma attiva a un colore • prelavaggio con detergente in alta pressione e acqua calda • spazzola con schiuma attiva con due tipi di prodotto: • spazzola con schiuma normale bianca (più aggressiva) • spazzola con schiuma a tre colori (lascia la vettura più lucida perché è un polish) • risciacquo con acqua fredda in alta pressione • protettivo Double Bond • cera • risciacquo finale con acqua osmotizzata eravamo in fase di trattativa, cioè in quella fase in cui mi dicono ‘ma la concorrenza mi fa questo prezzo…’ Così quelli che l’hanno visto da vicino hanno smesso di parlare di prezzi e hanno acquistato la nostra macchina”.

ne e sono certo che qui manterranno l’impianto in modo eccellente. Le piste non sono un portale: se le tieni bene ti durano 20 anni. Un portale che lavori con ritmi intensissimi se dura cinque o sei anni è tanto, sono grandi numeri che ammortizzano l’impianto in breve tempo; Il portale si muove, ha più funzioni in contemporanea che non possono essere bloccate. Se ha il lava ruote che non va si deve fermare l’impianto se si vuole dare un buon servizio, nelle piste se una pista non va non si ferma tutto l’impianto, ma la sola pista guasta. Quindi quello delle piste è un investimento che si fa per 20 anni e se la manutenzione è meticolosa e non lo si cambia se non per altri motivi”.

“Si possono scegliere i programmi che si preferiscono – spiega Facinioli –, alcuni nostri clienti hanno optato 6/2022

ad esempio di sostituire la cera con il protettivo Double Bond perché hanno verificato che l’effetto di pulizia del risciacquo finale è più duraturo; altri invece rimangono fedeli alla cera che comunque ha un ottimo risultato.

Alcuni clienti hanno scelto di diversificarsi dalla concorrenza per la varietà di programmi mentre altri hanno preferito una selezione semplice di programmi: lava cerchi, prelavaggio spazzola bianca, cera e risciacquo finale. Nel caso dell’impianto installato a Clusone dai Fratelli Scandella, oltre ai programmi personalizzati, e alla componentistica richiesta a bordo macchina, le pulsantiere funzionano solo con card come tutte le altre utenze di questo lavaggio.

Abbiamo consigliato di visitare questo impianto ad alcuni clienti con i quali

Alcuni dettagli dell’impianto Il quadro elettrico è costruito con i migliori materiali che offre il mercato (Telemecanique, Schneider) – prosegue Facinioli – ed è dotato delle necessarie protezioni come differenziali e salvamotori. Il tutto viene assemblato in un quadro elettrico in IP 55.

Il BUS che equipaggia la macchina è il CAN-OPEN che viene utilizzato unicamente per il controllo degli inverter che comandano i motori delle pompe ad alta pressione. Per mezzo del BUS è possibile controllare in ogni momento le pressioni erogate dalla pompa, mentre per mezzo del tastierino touchscreen installato sul quadro elettrico generale è possibile variare direttamente le pressioni delle pompe senza dover agire meccanicamente sulle valvole di by-pass.

I gruppi pompa ad alta pressione hanno attuatori pneumatici di alimentazione in acciaio inox. Le pompe che equipaggiano l’impianto sono maggiorate e hanno una portata nominale di 21 l/min a una pressione nominale di 200 bar e sono costruite per lavorare accoppiate a un motore a 1450 giri/ min. Le pompe sono accoppiate a un motore a sei poli, tarate a 900 giri e sviluppano una pressione di 120 bar per 13 l/min. Le tenute sono state appositamente realizzate per lavorare in presenza di prodotti chimici e acqua calda.

41

Inverter sono preposti al controllo dei motori delle pompe ad alta pressione. In alcune fasi di lavaggio come shampoo, cera e polish è consigliabile ridurre la pressione di utilizzo per evitare inutili sprechi di prodotto ed eliminare l’effetto aerosol dei prodotti chimici nell’ambiente. Per fare questo si utilizzano gli inverter per il controllo delle rotazioni del motore: questo sistema permette di poter regolare tutte le pressioni per ogni singola fase di lavaggio agendo solo sulle impostazioni del pannello di controllo touchscreen che si trova sul quadro elettrico, senza agire meccanicamente su nessuna valvola.

Inoltre gli inverter permettono di gestire le rampe dei motori (accelerazione e decelerazione) rendendo molto agevole l’utilizzo della lancia ed evitando il rischio che al termine del tempo di servizio la pressione venga a mancare all’improvviso causando la caduta della punta della lancia sulla carrozzeria.

42

Infine, valvola di by-pass e funzionamento lance; il sistema permette di avere la pistola chiusa a riposo durante il funzionamento della pista di lavaggio senza nessuna fuoriuscita d’acqua, non voluta, dalla lancia. Automaticamente a motore fermo, la lancia diventa perdente per permettere la fuoriuscita d’acqua durante il periodo invernale”.

Nuovo software.

“Nuovo è anche il sistema molto più completo per la gestione della macchina – conclude Facinioli –, che permette di controllare tutte le operazioni dal pannello operatore, sia sulla macchina sia da remoto con pc, tablet o smartphone. Sulla macchina è installato uno schermo touchless da 7”, di buone dimensioni, che volendo si può integra6/2022

re sugli impianti già installati. Abbiamo aggiornato anche il sistema ‘cloud’: in questo modo cliente, tecnico e/o rivenditore possono collegarsi direttamente alla macchina come se l’avessero di fronte e per qualsiasi operazione: manutenzione, modifica dei programmi, dei tempi o della pressione delle pom6/2022

pe. Ovviamente è previsto anche l’invio degli allarmi che da i 15 della prima serie ora sono oltre 40. Così, per esempio, si hanno con precisione i tempi di lavoro raggiunti per le manutenzioni programmate o il controllo di tutti i livelli dei prodotti chimici. Questo agevola parecchio chi ha più impianti da gesti-

re e volendo, senza aspettare che arrivi l’allarme, si possono operare da remoto tutte le verifiche e conoscere in tempo reale cosa sta facendo la macchina: se è operativa, quanto ha lavorato nel corso della giornata o controllare gli incassi”.

Massimo Cicalini

43

PIAZZALE

DI FIERA IN FIERA DI SUCCESSO IN SUCCESSO Emme informatica si prepara a Oil&nonOil dopo il successo riscosso a Expodetergo International, l’importante appuntamento quadriennale dedicato a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile che si è svolto a Fiera Milano Rho. Tutto è pronto per un’ulteriore conferma delle potenzialità dei suoi sistemi informatici in partnership con Mark.

Emme informatica chiude con un bilancio positivo la recentissima esperienza a Expodetergo International e si appresta ad affrontare Oil&nonOil 2022 carica di entusiasmo. Le soluzioni informatiche presentate a Expodetergo 2022 in partnership con Mark Srl hanno raccolto consensi e grande interesse da parte degli addetti ai lavori. L’azienda padovana, confrontandosi con operatori provenienti da tutto il mondo, ha dimostrato ancora una volta di saper cogliere le nuove opportunità anche in un settore diverso da quello delle aree di servizio, un’altra sfida vinta sul fronte dello sviluppo di software prestazionali per rispondere a una variegata gamma di servizi digitali.

stazione e, per approcciare un settore così lontano da quello della distribuzione carburanti, sono state necessarie approfondite ricerche di mercato e lo studio delle sue tecnologie peculiari.

Da qui l’importanza della partnership con Mark che da 30 anni è accredi-

tata in questo mercato per la produzione e automazione self-service dei sistemi di pagamento. Condivisone di competenze e conoscenze sono state messe a disposizione di un progetto comune in cui ‘vincono tutti’.

Abbiamo implementato e integrato i

Dai tessuti alle aree di servizio Abbiamo incontrato Maddalena Tanca, Amministratrice delegata di Emme Informatica, per avere un feedback a caldo sulla recente partecipazione all’evento di Fiera Milano Rho: “Expodetergo è riconosciuto a livello globale come appuntamento imperdibile per il settore della manutenzione dei tessili, della sanificazione e della pulizia.

Partecipare al fianco di un leader forte come Mark è stato davvero stimolante in una fiera interamente dedicata all’eccellenza, alla quale accedono solo i migliori produttori mondiali del settore. Un mercato vivace e in crescita, caratterizzato dall’obiettivo comune di avere un basso impatto ambientale, a fronte di una maggiore efficienza energetica e una migliore qualità del lavoro. A ogni edizione quadriennale vengono esposte macchine sempre più ergonomiche e digitali, in grado di monitorare e rendere efficiente tutta la linea produttiva. Innovazione e sviluppo sono gli ingredienti fondamentali per poter presenziare a questa manife-

44

6/2022

sistemi di pagamento offerti da Mark con Multistation System e l’app Pin-Go, strumenti flessibili e innovativi che partendo dalla fidelizzazione della clientela approdano alla gestione ottimizzata delle attrezzature, sia per i proprietari delle lavanderie self-service sia per i loro utilizzatori finali. La recente pandemia e il mutare dello scenario sociale hanno modificato molto le abitudini delle persone in tutti i settori e approcciandoci a questo nuovo mondo ne abbiamo tenuto conto.

In fiera, oltre a promuovere le nostre soluzioni, ci siamo confrontanti con gli utenti, raccogliendo nuove richieste ed esigenze per poter migliorare ulteriormente quanto già messo in campo. L’ascolto è sempre fondamentale, a maggior ragione se diversa è la nazionalità dell’interlocutore a cui ci si rivolge, perché differenti sono i comportamenti e le norme che li regolano.

Mark è stata altrettanto dinamica e attenta ai cambiamenti e ha alzato ulteriormente l’asticella presentando in anteprima internazionale tre nuovi gioielli tecnologici. Maya è una cassa con le stesse funzionalità delle casse top di gamma, ma dedicata alle piccole lavanderie self-service con possibilità di collegamento fino sette lavatrici.

Myra è il top di gamma con frontale in acciaio inox, illuminazione RGB, display ‘dot matrix’ per la visualizzazione di messaggi agli utenti e tanto altro. Heka è una cassa pensata per i soli pagamenti cashless, dalle carte di credito alle carte fidelity e QR Code.

Ovviamente tutte sono collegabili alla nuova piattaforma cloud Sherlock 2.0 e ottimizzate per l’app Pin-Go”.

Pronti per Oil&nonOil 2022 “Ora ci apprestiamo ad affrontare l’edizione 2022 di Oil&nonOil – prosegue Maddalena Tanca –, carichi di novità per il carwash e la distribuzione carburanti e con nuovi sviluppi software di Sherlock 2.0 e Pin-Go realizzati ad hoc. Infatti, anche se presentato solo a maggio 2022 all’Autopromotec, Sherlock 2.0 conta già molte centinaia di autolavaggi connessi e pienamente operativi in tutta Europa, con grande soddisfazione dei proprietari che finalmente hanno un controllo remoto in tempo reale delle attrezzature Mark. È possibile collegare in rete anche le piste, i portali e tutti gli altri apparecchi self-service del piazzale, compresi quelli di altri costruttori. In qualsiasi parte del mondo si trovi il gestore può erogare gettoni, chiavette, sbloccare le macchine che hanno un’anomalia, controllare l’operatività dell’impianto ecc. Si tratta di una vera rivoluzione che utilizza tecnologia proprietaria all’avanguardia a garanzia di prestazioni di più alto livello rispetto alla precedente, ma facile e intuitiva, ottimizzata per il mobile.

Stimiamo che entro fine anno verranno collegate al nostro cloud la maggior parte delle attrezzature Mark sparse in Europa e fuori Europa, visto che tutte le macchine di loro produzione, incluse quelle meno recenti, sono interfaccia-

bili con Sherlock 2.0. Vorrei inoltre ricordare che grazie al collegamento con Sherlock 2.0 si può accedere ai benefici di legge previsti da ‘Industria 4.0’.

Le nostre innovative piattaforme software forniscono anche svariate tipologie di statistiche e previsioni, non solo di sell-in e sell-out e comparazione dei prezzi dei competitor, ma anche ecofriendly. Nessun limite di analisi, dal controllo del consumo energetico e di acqua, a quello del meteo, consentendo di pianificare promozioni in base al loro andamento. Integrazione a 360° anche con gli accessori dell’autolavaggio, dagli aspirapolvere ai portali, fino alle vending machine.

Inoltre, con l’app Pin-Go si può pagare davvero tutto ciò che è presente sugli impianti fidelizzati Multistation System, con possibilità di ricevere la fattura di fine mese o immediata, avere accesso a promozioni, sconti, cicli di autolavaggio omaggio per sé o per terzi e molto altro. Definire Pin-Go solo un’app è davvero riduttivo trattandosi tra l’altro di uno poliedrico mezzo di comunicazione per il proprietario dell’impianto, che può ‘brandizzarlo’ e anche sponsorizzarlo, per abbattere i costi iniziali della messa in campo”.

Emme Informatica incontrerà il pubblico di Oil&nonOil 2022 presso lo stand A34 dove sarà possibile approfondire le evoluzioni di Sherlock 2.0 e Pin-Go, oltre a scoprire i molti altri servizi offerti dalla software house.

Nicola Polidoro

Gli staff di Emme Informatica e Mark a Expodetergo

6/2022

45

Arboh srl, leader in Italia nella vendita e messa in funzione di distributori automatici per stazioni di servizio e autolavaggi, offre infinite soluzioni per la vendita in self-service allo scopo di incrementare il tuo business.

L’erogazione in self-service di prodotti per la Cura dell’Auto, Drink & Snack (anche mista), di Lubrificanti, ecc., riscuote, infatti, un sempre maggiore interesse oltre ai classici Coffee, bevande calde, tramezzini....

Tutti i distributori proposti da Arboh srl possono essere installati all’esterno dotandoli di un minimo di copertura.

NAYAX

INGENICO

INGENICO

SISTEMI DI PAGAMENTO CASHLESS PER I NOSTRI DISTRIBUTORI AUTOMATICI

NOLEGGIO + RISCATTO a partire da € 169,00

F900 ADV Drink Snack

F 400 T Illy (Capsule)

Distributori automatici per

AUTOLAVAGGI E STAZIONI DI CARBURANTI Da interno ed esterno

Arboh srl ITALY - Uffici 0587 732257 - Assistenza 0

Acquista con la

Legge per l’industria 4.0

... o con la formula NAYAX MICROEL

NOLEGGIO + RISCATTO

FORTECH

INGENICO • NAYAX MICROEL • FORTECH

Accettatori di: GETTONI BANCONOTE MONETE

F 1050 EXC Cura Auto e Olio

F 1050 EXC Olio

Informati al

0587 732257 arboh@arboh.com

0587 736763 - arboh@arboh.com - www.arboh.com

PIAZZALE

UN ECOSISTEMA UNICO E RICONOSCIBILE ‘Se è Fortech, lo sai’. È con questo messaggio che Fortech vuole sottolineare come il suo ecosistema non è qualcosa che si vede ma piuttosto un modo preciso ed efficace di far funzionare le cose.

Come? A Oil&nonOil l’occasione per scoprirlo.

Fortech si presenta all’edizione 2022 di Oil&nonOil con un messaggio semplice e diretto: ‘Se è Fortech, lo sai’. Attraverso il racconto dei processi, dei flussi, delle connessioni e delle innovazioni, nei due stand in fiera, l’azienda riminese vuole evidenziare quello che è diventato il valore aggiunto più importante per chi sceglie Fortech: l’interconnessione e il dialogo tra tutti i prodotti e i servizi.

Fortech non progetta partendo dal singolo prodotto, ma lo fa tenendo sempre in considerazione che le singole parti debbano necessariamente far parte di un ecosistema unico più grande. È la continuità tra servizi e prodotti a portare l’esperienza utente a un livello superiore e a rispondere in modo concreto alla trasformazione dei punti vendita in hub di mobilità multiservizi e multi energia.

Comunicare l’ecosistema L’ecosistema Fortech non è infatti qualcosa che si vede, ma è piuttosto un

48

modo preciso di far funzionare le cose al meglio grazie al fatto che ogni elemento comunica con l’altro, dal terminale di piazzale al sistema gestionale, passando per lo starter per autolavaggi, le soluzioni di ricarica elettrica, attraverso l’app fattura1click e i numerosi servizi dedicati alla gestione del punto vendita e all’assistenza.

Ed è proprio dal concetto di “ecosistema” che nasce la nuova campagna di comunicazione Fortech, che vuole raccontare con ironia e leggerezza la connessione e la completezza tra i prodotti e servizi aziendali che risultano essere sempre più riconoscibili per semplicità, funzionalità e carattere, tanto da poter dire ‘se è Fortech, lo sai’.

La campagna gioca infatti sui concetti di brand identity e di integrazione tra i prodotti che conferiscono al marchio Fortech un carattere ormai unico e inconfondibile.

“Se un terminale è Fortech risulta essere ben riconoscibile per semplicità

d’uso – spiega il responsabile marketing Giovanni Santomasi –, per il sistema di guida vocale del quale è dotato, per i numerosi servizi offerti accessibili in self service direttamente da un monitor touchscreen. Se ci sono problematiche su un punto vendita, il gestore o il cliente sa bene che può sempre contare sull’help desk Fortech, con canali diretti e trasparenti. Se un utente ha provato l’applicazione Fattura1click si è sicuramente reso conto di quanto Fortech sia riuscita a rendere immediata ed efficiente un’operazione lunga e complessa come la fatturazione elettronica. Insomma, se un prodotto o un servizio è targato Fortech te ne rendi subito conto. Di qui il titolo della campagna ‘Se è Fortech, lo sai’. Sai che scegliere Fortech vuol dire scegliere un insieme di prodotti e servizi che mira ad evolvere e migliorare sempre più la stazione di servizio in maniera organica, innovativa e con lo sguardo rivolto dritto al futuro”.

6/2022

Fortech a Oil&nonOil 2022 In questa edizione 2022 di Oil&nonOil Fortech è presente con ben due stand, D6 e B48. Lo stand D6 è quello istituzionale Fortech, in cui sono esposte, oltre a tutta la gamma di prodotti e servizi principali dell’azienda, anche diverse novità. Lo stand B48 è invece uno stand più piccolo e particolare chiamato “Fortech Cube” nel quale è possibile scoprire alcuni concept innovativi e progetti sperimentali sui quali l’azienda riminese sta lavorando ormai da diverso tempo.

Oltre ai due spazi espositivi, Fortech sarà protagonista in fiera con due workshop e un happy hour, previsti tutti per il giorno 17 novembre 2022. Alle ore 14.00 in Sala Rossa, Luca Banci (Business Developer Fortech) parlerà di mobilità elettrica e del progetto e4self. Alle ore 15.00, sempre in Sala Rossa, Riccardo Bonfedi (Business Development Manager – Unattended Payments Satispay) e Andrea Mosconi (Direttore Vendite Fortech) racconteranno dei pagamenti innovativi nel mondo dei carburanti grazie all’integrazione di Satispay con l’automazione Fortech.

Giornata ricca il 17 novembre: si concluderà infatti con un happy hour ispirato ai fast food americani, in perfetto stile “Diner” con birra e gustosi hamburger ‘home made’ presso lo stand Fortech con inizio alle ore 17.30!

Elda Frigerio Le immagini sono riprese dalla campagna di comunicazione ‘Se è Fortech lo sai’ nella quale gli utenti interagiscono con gli apparati e i sistemi Fortech.

6/2022

49

DISTRIBUITO DA

PIAZZALE

DAI PAGAMENTI IN MOBILITÀ ALLE ENERGIE ALTERNATIVE Gilbarco sarà presente a Oil&nonOil 2022 a VeronaFiere presso lo Stand B47-C23 al Padiglione 4. ‘Focus On’ è il tema di quest’anno che ha l’obiettivo di mettere maggiormente a fuoco le importanti trasformazioni in corso nel mercato ‘fuel e mobility’. La presenza di Gilbarco garantisce un importante contributo alla portata di tutto l’evento.

Si scaldano i motori per l’edizione 2022 di Oil&nonOil, la fiera di riferimento nel settore delle energie, carburanti e servizi per la mobilità in Italia, che andrà in scena dal 16 al 18 novembre negli spazi di VeronaFiere con una kermesse fatta di incontri, presentazioni, workshop, convegni e conferenze.

Come annunciato, l’edizione 2022 sarà l’ultima a cadenza annuale, a partire dal 2023 Oil&nonOil diventerà un appuntamento biennale.

L’ecosistema Gilbarco: a che punto siamo “Il biennio 2020-2021, con l’introduzione sul mercato della nuova piattaforma di terminali di pagamento FlexPay OSP, è stato un momento di profondo rinnovamento – dichiara Federico Barbati, Direttore commerciale di Gilbarco –. Gli investimenti del 2022 si sono invece concentrati su due filoni principali. Da un lato il sistema di gestione POS, che si arricchisce del forecourt controller DOMS per rafforzare i vantaggi della nostra soluzione e renderla sempre più scalabile per una ‘customer journey’ che sta gradualmente mutando. Dall’altro il mondo delle energie alternative, perché la transizione energetica è in corso e Gilbarco anche in futuro vuole continuare a ricoprire il ruolo di leader in un settore che offrirà carburanti non solo di natura fossile”.

Negli ultimi anni Gilbarco ha ampliato la gamma di prodotti e soluzioni di automazione per le aree di servizio: oggi i tempi sono maturi per ragionare sulla portata di questo cambiamento a livello macroscopico e le maggiori novità del mercato sono racchiuse in un ‘booth’ tutto da scoprire. Quindi il team di Gilbarco Italia aspetta tutti i suoi clienti e operatori del settore al Padiglione 4, Stand B47-C23, per un’esperienza 6/2022

Federico Barbati

Stefano Giorgi

immersiva all’interno di un’esposizione che si estende su oltre 100 mq. Lo stand, accessibile a 360°, si compone di due parti, quella di accoglienza e quella informativa e di esposizione prodotti. L’area lounge è pensata per accogliere gli ospiti: qui sarà possibile fermarsi per un caffè e un dolce pensiero in vista del Natale, nella convinzione che per far incontrare i clienti con le nuove soluzioni esposte è prima necessario metterli a proprio agio.

FlexPay OPT

51

Perché visitare lo stand Gilbarco?

Sono molti i buoni motivi secondo Stefano Giorgi, Business Development Manager Italia di Gilbarco: “Prima di tutto per scoprire dove sta andando il mercato retail, in particolare quello petrolifero. Poi per verificare le novi-

tà organizzative e di assetto che Gilbarco Italia e la struttura vendite si sono date. E ancora, per conoscere da vicino le soluzioni di gestione delle reti di ricarica elettrica, ma anche gli investimenti fatti sull’idrogeno, con l’obiettivo di avere un ruolo attivo e decisionale nel mercato della transi-

zione energetica. Infine, per scoprire i vantaggi che la collaborazione tra Nexi e Gilbarco stanno portando all’ecosistema dei pagamenti della rete carburanti”.

In pratica con Gilbarco si può avere la certezza di essere protagonisti della mobilità del futuro. Infatti, l’obiettivo della fiera è quello di confrontarsi con gli operatori del settore per guidare al meglio i cambiamenti e progettare il futuro della mobilità e della rete carburanti dei prossimi anni. Ecco perché è stato dedicato molto spazio al fenomeno dell’elettrificazione dei trasporti e dei punti vendita. In molte aree d’Italia Gilbarco si è fatta portavoce e capofila di questi processi. Oggi, grazie all’esperienza acquisita, è tempo di entrare più a fondo in questo mercato: analizzando e andando incontro alle abitudini degli EV driver. “Solo così sarà possibile mettere a fuoco le conseguenti opportunità di ottimizzare la ‘customer experience’ della ricarica elettrica e integrarla nei processi delle stazioni di rifornimento”, ribadisce Stefano Giorgi.

Non si parlerà però solo di elettrico, ma in generale di mobilità sostenibile. Con una piccola rassicurazione per chi gestisce flotte all’avanguardia: allo stand Gilbarco sarà dedicato ampio spazio ai carburanti alternativi, in primis all’idrogeno.

Maggiori opzioni di pagamento elettronico La soluzione erogata in collaborazione da Nexi e Gilbarco va nella direzione dell’inclusività e della maggiore sicurezza. È infatti costituita da una serie di applicazioni e di servizi di pagamento per l’accettazione sia di carte petrolifere internazionali (euroShell, DKV, UTA, per esempio), sia di carte privative (come la suite AssoSmart Payment di Intrapresa) e di carte bancarie. Presso lo stand Gilbarco sarà possibile addentrarsi nelle funzionalità a maggior valore aggiunto, come la semplicità di installazione e attivazione, la gestione di campagne loyalty e fidelizzazione, nonché la possibilità di vendere contenuti digitali… tutti elementi che creano un valore differenziante per la soluzione Nexi-Gilbarco.

L’appuntamento è poi per giovedì 17 novembre in Sala Rossa a VeronaFiere con il convegno “Pagamenti in mobilità”. Un evento Gilbarco da non mancare assolutamente che vedrà la presenza di Federico Barbati, Stefano Giorgi e Klaus Dietrich di Pace mobile.

Si parlerà di tutte le opzioni cashless per i pagamenti in mobilità.

FlexPay OSP

6/2022

Attilia Formigoni

53

PIAZZALE

UN’IDEA NON BASTA LA SI DEVE SVILUPPARE “Avere un’idea è un’ottima cosa, ma è svilupparla con successo quello che fa la differenza”. Una frase che è un imperativo per Microel che ha saputo conquistarsi una solida fama nel mondo dei pagamenti automatizzati.

E tutto è iniziato con un licenziamento...

Si dice spesso che dalle criticità possono nascere delle opportunità. E Giancarlo Re, ingegnere elettronico e titolare della Microel, non potrebbe che confermarlo: “Nasco come progettista elettronico ed ero direttore tecnico di un’azienda che dalla sera alla mattina ha interrotto l’attività lasciandomi a casa. Ho così deciso di tentare l’avventura e lavorare in proprio. L’attività di progettazione nella vecchia azienda era strettamente legata a me e allora ho cominciato a lavorare su quello che sapevo fare meglio. All’inizio mi sono dedicato all’automatic parking perché venivo da quel settore, i parcometri e le biglietterie di parcheggio, quindi già automazione, sistemi di pagamento e interfaccia con il pubblico. Quasi per caso poi un amico, proprietario di un autolavaggio mi ha visto utilizzare le card a transponder, che nel trasporto pubblico si utilizzavano già negli anni Novanta, e mi ha chiesto se potevo applicarlo anche ad altri impieghi, nello specifico il suo lavaggio, e da quella richiesta è nato il primo lavaggio con card a transponder”.

Una storia di successo Raccontata così sembra quasi che si sia svolto tutto in pochi anni. In realtà l’azienda è stata fondata nel 1995 come società di consulenza per lo sviluppo di sistemi a microprocessore per società operanti nell’automazione industriale, automatic parking, bigliettazione e gestione pagamenti self-service.

La prima esperienza con il lavaggio è invece del 2007, a cui è seguita la partecipazione alle fiere, da Autopromotec ad Automechanika e Oil&nonOil, che hanno segnato l’inizio della collaborazione con vari brand dell’autolavaggio e hanno segnato l’apprezzamento per i prodotti Microel, grazie soprattutto al software e ai sistemi che garantivano efficaci azioni di fidelizzazione. “A oggi – ribadisce Giancarlo Re –, a quanto ne sappiamo, non credo che nessuno abbia un software completo come il nostro.

54

Ci sono buoni programmi per il controllo da remoto, ma senza fidelizzazione del cliente e il marketing, che noi invece abbiamo sviluppato da molti anni. Per quanto riguarda l’eliminazione del gettone dal piazzale, l’impianto di Pogliano Milanese e Lainate, sono i capostipiti, installati nel 2007, mentre negli anni successivi abbiamo realizzato impianti a Segrate, Vimercate, sempre nel milanese, e uno in Svizzera”.

“L’intenzione era proprio quella di eliminare il gettone per le problematiche che crea, soprattutto la mancanza di controllo – interviene Alberto Re, figlio di Giancarlo e fin dai primi anni al fianco del padre in azienda –. Dai problemi con eventuali dipendenti al tempo speso per recuperarli negli aspirapolvere e in tutti i punti spesa. Ovviamente non poteva essere un passaggio completo, ma è servito a farci conoscere nel setto-

Da sinistra: Cecilia, Giancarlo, Alberto e Gabriele Re

Lo staff Microel al completo; ultimo a destra Enrico Giannieri

6/2022

re: dopo i primi impianti sono seguite una serie di installazioni qui in zona, poco alla volta la gente ha iniziato a conoscerci. Si è poi rilevato vincente l’abbinamento card transponder al sistema web che traccia tutti i movimenti e fornisce in tempo reale la situazione di quante card sono state vendute, chi le sta usando, quanto hanno caricato, ogni quanto le usano ecc. Utilizzando la card trasponder collegate al web si potevano conoscere per la prima volta le abitudini di ogni singolo cliente, con un sistema di monitoraggio che immediatamente è diventato un potente strumento di marketing. Il Web lo uti6/2022

lizziamo attraverso una piattaforma di nostra proprietà che gira su Amazon Web Service e questo ci ha permesso di certificarci per l’industria 4.0. La piattaforma gestisce tutti gli aspetti: ha due interfacce, l’interfaccia proprietario dove c’è l’amministrativo, la consultazione errori, marketing, fatture, in pratica un gestionale specifico per il carwash. Poi c’è l’interfaccia marketing, dove l’utente finale può registrarsi sul portale con il brand e i colori del nostro cliente e ci sono omaggi, promozioni e altro.

Nel 2011 a Segrate abbiamo installato il primo impianto con il sistema Card-

wash e da lì in poi il sistema è cresciuto e migliorato fino ad essere rivisto completamente con l’aggiunta di funzioni e migliorie come la gestione semplice e comoda della fatturazione elettronica oppure la possibilità di ricaricare la card tramite PayPal. Rispondendo alle richieste dei lavaggisti abbiamo anche implementato l’interazione da remoto: già da quattro o cinque anni il titolare/ gestore può erogare gettoni o card da remoto o attivare un lavaggio previa selezione della cassa da remoto, oltre a poter disabilitare, riavviare e riabilitare la stessa. Abbiamo sempre ascoltato le proposte e i consigli dei nostri clienti e questo ci ha portati ad aumentare le potenzialità dei nostri prodotti rendendoli sempre più completi e smart per i lavaggisti”.

Oggi Microel conta venti dipendenti più l’intera famiglia Re: infatti al fianco di papà Giancarlo e del figlio Alberto, in azienda da 16 anni, sono operativi anche gli altri due figli, Cecilia entrata l’anno scorso e Gabriele, il figlio minore, che vi lavora da cinque anni.

Da due anni si sono trasferiti nella nuova e moderna sede di Nerviano, alle porte di Milano.

Ma il vecchio gettone...

Siete nati come ‘nemici del gettone’ però avete avuto e avete ancora delle macchine che lo utilizzano, perché?

“Il gettone è ancora richiesto – spiega

55

soprattutto considerando anche i tantissimi vantaggi che l’eliminazione del gettone garantisce.

Un’altra delle ragioni del nostro successo è legata anche al servizio di personalizzazione delle macchine, riusciamo a personalizzare la grafica con il nostro plotter: ci siamo attrezzati internamente per la stampa con macchine e personale dedicato”.

Dal touchscreen al cloud “Lavoriamo bene anche all’estero – interviene Giancarlo Re –, principalmente in Romania e in Lituania poi anche in Slovenia, Portogallo, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia e Bulgaria.

Siamo i fornitori di una cassa ‘brandizzata’ per un importante produttore di impianti internazionale: hanno fatto un bando di gara europeo aperto a tutti, ma credo che gli unici che hanno risposto in termini tecnici a quello che chiedevano siamo stati noi. Non si trattava solo di realizzare una cassa ma di integrare il loro Cloud.

Siamo stati anche tra gli antesignani dell’utilizzo degli schermi touchscreen, applicati allo start lavaggio: lo start lavaggio ‘SL-CW’, installato per la prima vota nel 2011 oggi è ancora il prodotto che offre maggior versatilità grazie alle sue funzioni speciali: “Drive In” che permettere di eliminare il tempo di selezione/pagamento tra un cliente e l’altro gestendone in maniera autonoma la coda, “Multistart” che permette la gestione di più portali con una singola cassa. Per le piste self poi, abbiamo realizzato ormai 10 anni fa, la scheda ‘Midi Smart’ nata già allora con un display da 5 pollici, permette la gestione di un display fino a 8” a colori. È a tutt’oggi un prodotto molto apprezzato dai costruttori di piste self.

Per gli accessori di piazzale invece è stata sviluppata e ingegnerizzata la scheda “Mini-Smart”.

Magazzino automatico

Magazzino automatico

Alberto Re – e noi ne prevediamo l’utilizzo a chi lo desidera, diciamo che il 90% delle macchine italiane vanno a gettone perché ad oggi, pur con tutti i suoi limiti, è ancora il mezzo più economico per attivare un servizio. Ma non ci fermiamo e dopo il gettone e le card trasponder, adesso abbiamo anche la App: è la novità del 2022, al momento in affiancamento a tutti i sistemi che proponiamo. Poi ci sono imprenditori come Scandella di Clusone (vedi l’articolo su questo numero, ndr), e molti altri impianti che abbiamo realizzato, che hanno fatto una scelta precisa ab-

56

bandonando del tutto il gettone e ne sono molto contenti. Non sono però la maggioranza dei lavaggisti, per ora…

Un’obiezione che si può fare al sistema card è per i clienti di passaggio che vogliono dare una rapida lavata alla vettura e possono non avere voglia comprare la card, usarla e restituirla, quindi potrebbe essere un lavaggio perso. Ma proprio per questo abbiamo lanciato l’App: la scarichi rapidamente e carichi la cifra che vuoi e la usi quando vuoi.

Ma poi quanti sono gli occasionali? È un dato da analizzare, dipende dalla zona. La perdita di lavaggi è minima

Velocità e versatilità “Nella produzione siamo molto celeri, la consegna è espressa – ricorda Alberto Re –. Siamo piccoli ma dinamici e questo è un grande vantaggio che ci permette di rispondere alle richieste personalizzate del cliente. Se ci chiedono un prodotto fuori standard, entro certi limiti, riusciamo a farlo. Poi la celerità nelle consegne: se per esempio vandalizzano una macchina, noi in due giorni riusciamo a spedire la nuova.

Siamo attrezzati anche per curare le installazioni, è un servizio che non c’era.

Le altre aziende le demandavano agli agenti locali del produttore del lavaggio. Noi invece ci siamo attrezzati perché spesso ci sono spiegazioni da fornire al cliente su come funziona il 6/2022

sistema, quindi preferiamo farlo noi personalmente. Abbiamo tre persone che si occupano del montaggio con trasferte in tutta Italia, alcune installazioni richiedono anche una settimana, soprattutto in caso di revamping”.

“Uno dei vantaggi che ha avuto Microel – riprende Giancarlo Re – è quello di essere stata sempre versatile e permettere di utilizzare i sistemi preesistenti sui piazzali. Per esempio: un importante produttore italiano aveva diffuso la

6/2022

sua carta chip che aveva dei limiti legati alla tecnologia a contatto, noi abbiamo permesso di passare al sistema contactless in maniera soft sviluppando un sistema di conversione card automatico. I clienti potevano decidere di cambiarle o di adattarle, siamo stati l’unica azienda a fare conversione da chip a trasponder in self-service. Sulla cassa cambia gettoni abbiamo sviluppato una funzione specifica: il cliente inseriva la chip card che veniva letta e poi

emessa una card transponder di pari importo in self-service. Ora lo proponiamo a chi vuole migrare sulla nostra piattaforma: possiamo proporre queste funzioni di cambio perché siamo l’unica azienda che abbia l’emissione della card con codifica all’acquisto. Codifica all’acquisto vuol dire che la card viene ‘battezzata’ subito, mentre con gli altri sistemi le devi precaricare e battezzarle dalla cassa. Le nostre card vengono messe nell’erogatore, un’antenna scrive in quel momento l’importo con il quale deve essere emessa, se non è valida viene trattenuta e ne viene trascinata avanti un’altra, quindi siamo sicuri che la card emessa è funzionante.

Ai fini promozionali il gestore può quindi decidere il costo della card e poi va per differenza: metto 5 euro, il costo della card è 2 euro con 3 euro di credito, oppure se carichi 20 euro non faccio pagare la card. Una soluzione comoda che piace ai clienti, anche perché con il nostro sistema software sappiamo che quella card è uscita dalla cassa a quell’ora e quel minuto.

“Un altro dei nostri punti di forza – ribadisce Alberto Re – è la celerità nell’assistenza. Siamo presenti, puntuali, preparati e disponibili, anche il sabato mattina, e questo è sempre stato molto apprezzo dai nostri clienti: il sabato è uno dei giorni in cui i lavaggi

57

tispay) e successivamente utilizzare il credito sui punti spesa, inquadrando il QR Code delle singole postazioni.

Ovviamente il credito ricaricato in un impianto sarà spendibile solo su quell’impianto, o in eventuali altri impianti appartenenti allo stesso network. Anche nel caso dell’app sarà possibile tracciare tutte le ricariche e i movimenti spesa fatti dal cliente, con ancora maggior efficienza”.

“Tre anni fa siamo stati i primi a utilizzare Satispay – prosegue Alberto Re –, l’abbiamo integrata sulle macchine touch e ha avuto successo. Lo abbiamo visto su un distributore automatico di sigarette e abbiamo capito che sarebbe arrivato anche da noi. In Italia per ora è a ‘macchia di leopardo’, però c’è richiesta.

Personalizzazione macchine

Revamping personalizzato “Un altro elemento che ci ha aiutati molto nella crescita è il revamping – interviene Enrico Giannieri, responsabile commerciale di Microel –. Spesso capita soprattutto nelle piste self, di avere degli attivatori ancora in buono stato a cui noi rifacciamo la porta, predisponendola per alloggiare i nostri sistemi di pagamento. Lo stesso vale per alcune casse automatiche. Ancora oggi di piste self ne aggiorniamo tantissime, sono degli ottimi lavori in cui curiamo anche le grafiche, ma soprattutto dove possibile andiamo a gestire direttamente con la nostra scheda Midi-Smart tempi e costi dei vari programmi dando la possibilità al cliente di aggiungere altri programmi. Abbiamo una gamma di prodotti ben sviluppata, da quello più economico al più evoluto: otto cambia gettoni di cui due in versione touch, otto starter portali e due starter piste. Siamo l’unica azienda ad avere gli attivatori per i tunnel che sono anche una cassa fiscale perché siamo gli unici ad averli sviluppati.

La nuova sede di Nerviano

lavorano di più, se il cliente ha un fermo macchina deve avere assistenza, essere presenti in quei giorni vuol dire salvare un incasso importante al cliente, che lo ricorderà. Questo ha fidelizzato i clienti a Microel. Poi siamo stati una delle prime aziende a integrare i POS, ormai lo facciamo da tanti anni con il protocollo seriale, in pratica ‘parliamo’ direttamente con il Pos. La nostra precisa determinazione è stare al passo con i tempi, motivo per cui abbiamo sviluppato questa App che è un

58

progetto a lungo termine perché non ci sarà mai lo ‘switch off’ su una delle due situazioni, ma l’affiancamento a ulteriori sistemi di pagamento”.

App e Cloud L’App è il concetto di smaterializzazione della card – spiega Giancarlo Re –.

Non serve più un supporto fisico dedicato: passa tutto sul tuo smartphone.

Recandoti alla cassa puoi ricaricare un importo tramite i sistemi di pagamento disponibili (pos/contante/Sa-

‘Industria 4.0’, l’importanza della certificazione “Tutti i nostri prodotti rientrano nelle agevolazioni di ‘Industria 4.0’ se interfacciati con il software e collegati al Web – ricorda Alberto Re –. Per maggiore trasparenza e sicurezza nostra e dei nostri clienti, abbiamo commissionato ad uno studio esterno la certificazione della conformità dei nostri prodotti.

Ma non è finita, l’ultima sfida di Microel si chiama ‘laundry’: portare tutte le competenze e la tecnologia sviluppata fin qui per i pagamenti nei carwash e nei parking nel mondo delle lavanderie self service. C’è da scommettere che sarà un altro successo”.

Massimo Cicalini 6/2022

IKON PRO DI REMOTO HA SOLO IL CONTROLLO, TUTTO IL RESTO È FUTURO.

Con Ikon Pro siamo già nel futuro.

Il portale che dialoga con l’uomo a distanza e trasferisce informazioni, riceve indicazioni, ottimizza le prestazioni e previene i guasti.

carwashing technology+systems

SINCE

1987

via Casale, 23 S.S 31 - 15040 OCCIMIANO (AL) - T +39 0142 400400 info@mixsrl.com - www.mixsrl.com

PIAZZALE

IDENTITÀ E DESIGN DISTINTIVO In tutti i suoi prodotti Microhard sa farsi riconoscere, per la qualità costruttiva ma anche per lo stile che identifica e attrae. Ne parliamo con Enrico Zacchini, Responsabile commerciale carwash, che ci spiega i perché di tanta attenzione all’estetica, senza ovviamente trascurare i contenuti tecnologici.

Oggi la qualità è praticamente obbligatoria. In un mercato fortemente competitivo, per essere protagonisti si devono proporre prodotti funzionali, tecnologici, durevoli. E su questi punti non c’è discussione. La storia, l’evoluzione, l’esperienza e le competenze Microhard nella progettazione e realizzazione di sistemi elettronici e software ha radici

PayPoint Basic

60

profonde, e non solo nel settore dell’autolavaggio. Ecco allora che la ricerca di riconoscibilità, di un aspetto esteriore che balzi all’occhio, può diventare un fattore distintivo importante che fa la differenza e lascia il segno.

“Microhard sa come non farsi dimenticare – spiega Enrico Zacchini, Responsabile Commerciale del settore

carwash di Microhard –, perché non trascura nessun dettaglio che contribuisce a creare personalità. Attivatori per piste e portali self, cambia monete e cambia gettoni adottano forme, colori e sistemi di illuminazione che valorizzano l’installazione di giorno e di sera. Un valore comunicativo non casuale che rappresenta una firma di sti-

PayPoint Mini

6/2022

le per la nostra produzione che sfugge all’omologazione, non ama la banalità e spesso ha introdotto in anticipo nelle sue realizzazioni concetti audaci”.

Pionieri sotto tanti aspetti “L’approccio alla progettazione per Microhard è sempre stato un punto di forza – prosegue Enrico Zacchini –.

L’utilizzo e l’accesso a tecnologie utili

Progettazione e design

a facilitare l’interazione tra gestore e utilizzatore deve essere un valore aggiunto. Per primi abbiamo introdotto il concetto di ‘smart machine’, per poi definire le nostre macchine addirittura ‘smarter’, ovvero più intelligenti, perché aderivano in anticipo al paradigma ‘IoT’ (Internet of Things, Internet delle Cose, ndr) grazie alla connessione in rete per rilevare e trasferire in tempo

reale dati, poi collegati a server tramite cloud per controllare da remoto reportistica, diagnostica e incassi.

Connettività ethernet, wireless, tecnologie mobile, programmi di fidelizzazione clienti, invio telematico dei corrispettivi, sono standard ormai consolidati, non optional.

Microhard sa bene come l’interazione tra macchine e utente sia essenziale per il consumatore. Ecco perché non bada a spese e adotta touch di grandi dimensioni nei modelli più prestigiosi e sistemi di illuminazione a led multicolor per creare gradevoli scenari luminosi che si aggiungono a semplici sistemi per la personalizzazione dei frontali qualora il gestore dell’autolavaggio lo desideri.

Tutto quello che Microhard progetta e produce tende in qualche modo a emozionare per creare esperienza e coinvolgimento, per catturare attenzione.

Le sue forme non sono mai banali”.

Si può parlare di concept design?

“Per certi versi è possibile – conferma Enrico Zacchini –, perché nello sviluppo dei nostri prodotti ci mettiamo creatività, attenzione ai dettagli, innovazione, attenzione verso la risoluzione dei problemi e alla sicurezza. Nulla di tutto questo è scontato. Il risultato di questo meticoloso lavoro è una valorizzazione del piazzale, fattore distintivo rispetto ai concorrenti anche per il gestore, direi soprattutto per il gestore, che si traduce in maggiore affluenza di utenti e quindi in aumento del business. Ecco perché per Microhard l’estetica non è un plus, è un obbligo”.

Mario Rota

PayPoint Touch

6/2022

Change Point

61

Il nostro impegno per l'evoluzione del tuo business.

Il team di Firenze sarà presente a Oil&nonOil. Abbiamo preparato tante sorprese, passerai a trovarci?

Il team di Gilbarco Italia vi aspetta a Oil&nonOil, per un'esperienza immersiva in cui è possibile conoscere da vicino la gamma di prodotti di automazione per l'area di servizio, le soluzioni di gestione delle reti di ricarica elettrica e dei carburanti del futuro, come l’idrogeno.

Scopri inoltre i vantaggi che la collaborazione tra Nexi e Gilbarco stanno portando all’ecosistema dei pagamenti della rete carburanti.

Gilbarco mette in campo oltre 150 anni di esperienza nei mercati internazionali. Grazie alla costante ricerca tecnologica del gruppo di Firenze e delle altre sedi nel mondo, comprendiamo bene le sfide che i nostri clienti si trovano a dover affrontare.

MUSEO FISOGNI

PETROLIO IN FIERA...

90 ANNI FA! Esattamente come oggi, anche in passato i saloni e le fiere di settore erano una vetrina fondamentale per le grandi società, che potevano mettere in mostra i propri prodotti di punta. Case automobilistiche, società petrolifere, costruttori di distributori, tutti erano presenti ai grandi appuntamenti nazionali e internazionali.

Grazie ai materiali conservati e rintracciati dal Museo Fisogni, cerchiamo di capire meglio come erano strutturati gli stand delle grandi società petrolifere in Italia negli anni ’20 e ’30!

Iniziamo dalla Fiera Campionaria di Torino del 1928, di cui l’Istituto Luce conserva un interessante filmato visibile online: qui svettavano la “torretta” della Vacuum Oil (la futura Mobil), su cui troneggiava il tipico Gargoyle, e l’elegante padiglione della Società ItaloAmericana del Petrolio (SIAP, ovvero la Esso), che esponeva attrezzature, prodotti e moderni carrelli e distributori (probabilmente Gilbarco) per la benzina “Lampo”.

Di grande impatto era la struttura Agip alla Fiera di Milano dello stesso anno, che riproduceva in modo spettacolare una tipica torre petrolifera in legno; esattamente al suo fianco, il padiglione della Shell, con l’esposizione dei propri distributori di benzina.

Sempre a Milano, ma nel 1933, l’Agip presentava per una grande scritta, probabilmente posizionata fuori dal padiglione, in cui la “i” di “Agip” era sostituita da una pompa di benzina.

Con il rafforzarsi del fascismo, anche i riferimenti politici diventano più presenti, specie nella compagnia di Stato: se negli anni ’30 l’Agip lanciava la benzina super “Littoria”, i suoi padiglioni assumevano forme razionalistiche che rimandavano ai simboli del regime. È invece degna di nota la presenza, alla Fiera di Milano del 1933, della Petrolea, società costituita con capitali russi e in seguito assorbita dalla Fiat, che faceva mostra dei suoi distributori fuori dal padiglione dell’Unione Sovietica.

Tra le aziende più attive in termini di fiere vi era senza dubbio la Mobil, che nelle sue riviste documentava con dovizia la propria attività espositiva. Al II Salone Internazionale dell’Automobile, tenutosi a Roma nel 1929, la compa6/2022

63

64

6/2022

gnia americana presentava per la prima volta il proprio stand: fulcro della campagna pubblicitaria era il “bidone da 2 litri, che è posto al centro di un alone luminoso, a dischi concentrici variamente colorati, illuminati ad intermittenza”. Era presente anche un mappamondo, per dare “un’idea dell’organizzazione mondiale della Vacuum Oil Company”. Alle pareti, “quadri e fotografie” per rafforzare “il concetto del prestigio e della superiorità del Mobiloil”. “La mostra – si leggeva qualche mese dopo – fu assai elogiata ed ebbe gran numero di visitatori”.

Un “piccolo stand” era presente anche all’Esposizione del Ciclo e del Motociclo del 1930 e del 1931, “con alcuni venditori silenziosi muniti di bidoni di Mobiloil”, oltre ai lubrificanti Mobil presenti nelle esposizioni delle varie case motociclistiche. Altre esibizioni erano allestite alla Fiera di Tripoli – dove troneggiava una piramide di latte d’olio sormontata da un’esotica palma in vaso – e in quella di Milano, in cui si ritrovava il già citato mappamondo.

In quegli anni, del resto, la compagnia era presente con simili stand anche in città estere, tra cui Londra, Melbourne e Città del Capo.

Tornando in Italia, alla fiera di Milano del 1930 fu presentata quella che è forse la prima stazione di servizio moderna del nostro paese, realizzata dalla Ditta Civita & C. “Riunendo in sé le innovazioni più moderne – scriveva la rivista Mobil – (essa) diffonde fra il pubblico la conoscenza di quello che l’automobilista può desiderare dal proprio garage”; la struttura, ispirata alle gas stations americane, comprendeva infatti lavaggio, lubrificazione, verifica di freni e pneumatici e, ovviamente, il rifornimento.

Come l’anno precedente, lo stand Mobil sottolineava invece il carattere internazionale della compagnia, non più con

66

6/2022

IL SEGRETO PER RINNOVARE IL TUO CENTRO DI LAVAGGIO

T43 NETRAL STRONG

T56 DEOX PREMIUM PROTECT

Detergente sgrassante alcalino ad alto potere pulente

Decalcificante, antiruggine, decapante, fosfatante, passivante. Non danneggia i metalli

CONTATTACI PER MAGGIORI INFORMAZIONI: info@flowey.com Tel.: +352 33 52 50 www.flowey.com

un mappamondo ma con “una grande carta geografica, trasparente e illuminata dall’interno”. Degni di nota anche i Gargoyle luminosi (quattro, come gli ambiti di successo del Mobiloil: sportivo, turistico, tecnico e commerciale) e altri particolari retro-illuminati.

Un’altra cartina, questa volta dell’Italia, sottolineava invece la capillarità del servizio in uno stand fieristico della Shell che compare in una fotografia dell’archivio del Museo Fisogni: un’esposizione ordinata e al contempo vivace, con la presenza di numerose latte di olio e benzina impilate.

Alla Fiera di Tripoli del 1930, la Mobil dava invece particolare risalto “al rendimento del Mobiloil nel macchinario agricolo”, ricordando il rapido sviluppo agricolo della Tripolitania voluto dal regime fascista nell’allora colonia italiana. Lo stand alla Fiera Campionaria Internazionale di Padova, invece pubblicizzava con semplicità ed eleganza l’intera gamma di lubrificanti dell’“olio mondiale di qualità”.

68

6/2022

L’agricoltura era in effetti uno dei temi di maggiore importanza per l’epoca, come testimonia anche un’altra fotografia conservata negli archivi del Museo Fisogni datata 1931: un grande padiglione fieristico con diversi macchinari agricoli, che vedeva la presenza di stand Agip, Shell e Esso, completi di pompe di benzina, latte d’olio e lubrificanti.

Semplice ma di grande impatto l’allestimento per i prodotti “Asso Avio – Il lubrificante nazionale” della Montecatini, pubblicizzati alla fiera di Milano del 1937 con una gigantografia di una latta d’olio e varie immagini esposte in maniera moderna e creativa lungo un corridoio; tra i vari primati dell’olio Asso (ottenuti “in cielo, in terra, in acqua”), l’essere stato usato nella famosa Crociera Aerea del Decennale, la trasvolata atlantica di Balbo del 1933.

Non si trattava, però, solo di stand: alla 5a Fiera del Levante di Bari nel 1934, per esempio, era presente il “vastissimo Parcheggio Standard”, un servizio pratico che aveva al contempo lo scopo di pubblicizzare i prodotti per automobili della Esso.

Insomma, allora come oggi partecipare alle fiere era un modo immediato e talvolta spettacolare per reclamizzare i propri prodotti tra un pubblico di “addetti ai lavori”; una pubblicità che, nelle intenzioni, doveva avere riscontri positivi anche per i singoli rivenditori (garagisti, benzinai…), i quali potevano considerare quegli eventi “quasi come una loro stessa partecipazione alle varie Fiere”.

“Alle esposizioni – scriveva la rivista della Mobil nel 1930 – ritrovi mondani della produzione elegante, si adunano volentieri, come ad un aristocratico convegno della qualità, tutti quei prodotti che (…) non temono l’occhio scrutatore del pubblico”. Una grande vetrina, insomma, dove poter esporre il meglio della propria gamma.

Marco Mocchetti

70

6/2022

ASPRO ITALY: SOLUZIONI CHIAVI IN MANO PER BIOMETANO

Il biometano proviene dal processo di purificazione e upgrading del biogas. Il biogas è prodo�o dai sistemi di diges�one della frazione organica o dei rifiu� solidi urbani. L’upgrading del biogas perme�e di rimuovere principalmente la CO2 ad un valore inferiore al 2,5%.

ASPRO ITALY è il partner ideale per la realizzazione di soluzioni personalizzate e chiavi in mano di sistemi di compressione per biometano proge�a� per qualsiasi applicazione. Le principali applicazioni del biometano sono l’iniezione nei gasdo� e la compressione in carri bombolai per uso autotrazione o industriale.

I compressori propos� sono realizza� con disposi�vi e tecnologie per consen�re un funzionamento gravoso 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con rapidi intervalli di manutenzione programmata.

ASPRO ITALY è in grado di proge�are compressori su specifiche richieste del cliente. Ogni componente è realizzato secondo le vigen� norme di sicurezza europee e dotato di sistemi di controllo remoto. I compressori possono essere inseri� anche in soluzioni compa�e all’interno di cabina� per un’installazione e una messa in servizio rapida e semplice.

Tipico cabinato metallico a protezione del gruppo di compressione.

Tipico skid compressore.

Sono disponibili inoltre versioni anche Oil Free realizzate con distanziatori e tecnologie appropriate per o�enere il rilascio di un gas senza nessuna contaminazione di olio.

I compressori sono proge�a� per massimizzare il funzionamento con�nuo fino a oltre 8000 ore senza interven� di manutenzione e con cos� di manutenzione a basso impa�o economico.

Completamente ges�� da sistemi a microprocessore perme�ono inoltre di regolare la portata a�raverso la regolazione di giri, o�enuta mediante inverter a microprocessore, e quindi di avere una grande versa�lità e integrazione ad ogni �po di impianto.

ASPRO ITALY SRL Nonantola (MO) info@asproitaly.it

ASPRO ITALY FA PARTE DEL GRUPPO

SCOPRI DI PIÙ www.grafindustries.com www.asproitaly.it

NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ CARONTE24.COM PER GLI IMPIANTI DI AUTODEMOLIZIONE La piattaforma online per la gestione dei veicoli a fine vita Caronte24.com è un giovane portale progettato per facilitare demolizione e radiazione “a domicilio” di ogni tipo di veicolo: si prenota e monitora da smartphone, tablet o computer. Anche i certificati risultano disponibili sulla piattaforma https://www.caronte24.com e sono scaricabili da casa. Il servizio è nato come spin-off dal progetto GEA, GEstione servizi Ambientali e Autodemolizione, selezionato dalla Regione Lazio e cofinanziato dall’UE ed è stato realizzato dai programmatori di Giunko Srl, ideatori della nota App Junker che facilita i cittadini a una corretta raccolta differenziata. Caronte24.com funziona grazie a una rete di demolitori sul territorio e, oltre alla comodità e semplicità del servizio, offre un altro valore aggiunto: l’attenzione all’impatto ambientale della demolizione.

Infatti, un veicolo a fine vita produce rifiuti speciali che vanno gestiti in modo adeguato per evitare conseguenze sul territorio.

Requisiti restrittivi a livello di ubicazione, organizzazione e struttura permettono di ottimizzare le procedure e ne garantiscono il controllo. Gli impianti di Caronte24.com che accolgono i veicoli fuori uso godono di certificazioni di Qualità e Sicurezza.

INTEC RIVOLUZIONA IL CONCETTO DI GONFIA E RIPARA Intec ha presentato il flacone di liquido sigillante Gonfia&Ripara 65-005, una soluzione universale facile da utilizzare che rappresenta una valida alternativa ai prodotti originali molto più costosi e spesso utilizzabili solo con specifici compressori. Con questo flacone universale di liquido sigillante Intec rivoluziona il concetto di gonfia e ripara, consentendo operazioni con un qualsiasi compressore. Nella maggior parte delle vetture moderne al posto del classico pneumatico di scorta viene oggi fornito uno specifico kit di riparazione rapida, che generalmente consiste in un sistema composto da un compressore e da un contenitore di liquido sigillante. Intec propone il suo liquido sigillante Gonfia&Ripara 65-005 in flacone universale da 450 ml, sufficiente per soddisfare qualsiasi esigenza di una vettura, dalle piccole utilitarie fino ai suv, senza dover ricorrere al ricambio originale della casa. Adatto per le auto dei marchi più diffusi, il prodotto può essere utilizzato anche su ruote dotate di sensori TPMS (Tire Pressure Monitoring System). Per iniettare il liquido

Gonfia&Ripara 65-005 si può utilizzare il compressore in dotazione con le vetture, così come un qualsiasi altro compressore con potenza minima di 4 bar, compresi quelli per il gonfiaggio degli pneumatici che si trovano presso le aree di servizio. Il flacone del liquido 65-005 è dotato di valvola a cui si collega il tubo dell’aria compressa, dopodiché è sufficiente collegare il tubo presente sul flacone alla valvola di gonfiaggio della ruota e azionare il compressore. Non è necessario smontare il valvolino della ruota e grazie all’azione del compressore il liquido verrà iniettato nello pneumatico, riparandolo e gonfiandolo allo stesso tempo.

VOLVO TRUCKS, IL VIA AI TEST DEI CAMION CON CELLE A COMBUSTIBILE NEL 2025 Nel 2025 prenderà il via una serie di test su camion elettrici con celle a combustibile in condizioni di traffico commerciale, condotti insieme ad alcuni clienti selezionati del Nord Europa. Negli anni successivi verranno testati ulteriori camion in un maggior numero di paesi. I camion elettrici dotati di celle a combustibile

74

alimentate a idrogeno si riveleranno particolarmente adatti alle lunghe distanze e ai trasporti più dispendiosi in termini di carico ed energia. Potranno inoltre offrire una soluzione alternativa nei Paesi dove le possibilità di ricarica delle batterie sono limitate. L’obiettivo dei test pilota è analizzare tutti i diversi aspetti dell’utilizzo del camion, compresi i componenti funzionali, la movimentazione e l’esperienza del conducente. La cella a combustibile genera elettricità in autonomia sfruttando l’idrogeno a bordo e non deve pertanto essere ricaricata da una fonte esterna. L’unico sottoprodotto emesso è il vapore acqueo. I camion elettrici Volvo utilizzeranno due celle a combustibile in grado di generare 300 kW di potenza e avranno un tempo di rifornimento inferiore a 15 minuti. La tecnologia delle celle a combustibile è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo e, nonostante i numerosi benefici, rimangono alcune sfide da superare, su tutte l’approvvigionamento su larga scala di idrogeno verde (prodotto attraverso fonti di energia rinnovabili come il vento, l’acqua e il sole) e la realizzazione delle infrastrutture di rifornimento. Per ovviare alla carenza di idrogeno durante i test pilota, il rifornimento di idrogeno verde prodotto da fonti rinnovabili verrà effettuato nel deposito dell’azienda.

6/2022

NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ IL BIOMETANO HA UNA PIATTAFORMA VIDEO DEDICATA: BIOMETHANE RNG CHANNEL

UN NEGOZIO PRONTO AL NATALE! Lasciati ispirare con alcune idee regalo da proporre ai tuoi clienti. Non potranno resistere!

La crisi energetica in corso impone un veloce cambio di passo verso un mix nazionale per una generazione di energia sempre più rinnovabile e sostenibile. La scelta di incentivare la produzione di biometano diventa quindi strategica per conseguire questo ambizioso obiettivo nel minor tempo possibile, contribuendo alla transizione e alla sicurezza energetica del Paese. Nel solco di queste tematiche è nato Biomethane RNG Channel (www.biomethanerngchannel.com), il primo canale video dedicato al mondo del biometano, con una visione a 360° sul ruolo che ricopre nella transizione ecologica, nella decarbonizzazione dei trasporti e nella sicurezza energetica. Biomethane RNG Channel, sviluppato dall’esperienza decennale ottenuta con il rinnovato Biogas Channel, nasce in un periodo in cui l’adozione dei biocombustibili su larga scala è diventata prioritaria e si pone come primo e unico canale video dedicato al mondo del biometano, in tutte le sue applicazioni. Il nuovo canale, con 200 video già caricati, rappresenta uno strumento per imparare di più su questo combustibile alternativo, attraverso il contributo di centinaia di esperti di settore e le testimonianze dirette di chi ha investito in un progetto di biometano.

ARTICOLI < 15€ POWER BANK 14,99 €

Contestualmente al lancio del nuovo canale tematico, prende forma anche NetZero Tube (www.netzerotube.com), il portale che funge da collettore di informazioni in ambito biogas, biometano e cogenerazione ed è il punto di riferimento editoriale a livello internazionale delle tecnologie che possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette. NetZero Tube, un vero e proprio acceleratore di buone pratiche, è costituito da tre canali video multilingua: i rinnovati e potenziati Biogas Channel (attivo dal 2013 con più di 1.700 video e 30 mila utenti all’anno da oltre 200 paesi) e Cogeneration Channel (attivo dal 2014 con più di 1.000 video e 20 mila utenti all’anno da oltre 150 Paesi), oltre al neonato Biomethane RNG Channel. Con approfondimenti puntuali sulle best practice del settore, sugli sviluppi della ricerca, sulle innovazioni tecnologiche, sugli aspetti legislativi e normativi, sull’attività associazionistica e sulle opportunità che provengono dai principali mercati, NetZero Tube rappresenta una guida completa per gli addetti ai lavori e un riferimento aggiornato per l’intera informazione legata all’efficienza.

6/2022

AURICOLARI + AVVOLGI CUFFIE 6,99 €

SUPPORTO AUTO MAGNETICO 9,99 €

Groovy S.r.l. - Via Fratelli Rosselli 3/1, 20019 Settimo Milanese (MI) 75 +39 0235999470 info@groovy-style.com – www.groovy-style.com

VERONAFIERE / 16-18 NOVEMBRE 2022

Registrati per ricevere il tuo biglietto omaggio al sito www.oilnonoil.it

Organizzato da

Promosso da

Layout Espositivo

AU HIG TOST HW RA AYS DE

➔

A15

B43

LTA

A19 SNAM

B40

B39

ULTRAGAS

MEGAINSIGHT

SALA BLU CONVEGNI

C27

MEDIAPOINT & EXHIBITIONS

B46 ALIS

D48 AREA INNOVATION VILLAGE

B44

SERBATOI PRIMIERO

A17

➔

C28

INNOVATION VILLAGE

SALA VERDE CONVEGNI

A16

Via

EMILIANA SERBATOI

B45 ZIPFLUID

SAMPI

D36

C23

SAMPI

D31

GILBARCO

SAMPI

ALKOM ALKOM

A20 BRIN COMPANY

B36

A21 WALTER TOSTO

A A13

B35 WORLDLINE

A25

B30

LOGINET PANCALDI

LABCERT

A24

B37

RE.CO.MA BONETTI

A22

TECNOCRYO

B38

B47

AREA DI SERVIZIO

GILBARCO

B33

GREEN LINE

B32

B

RIDART

C B50 SCHERMOLUX

B49 C.V.P.

C21 TECNOGAS

B29

A26 DOVER FUELING SOLUTIONS

A31

A10

B27

B52

GALDIERI ENERGY

ISOIL

B53

TRACKFUEL -3IVM

TSG

B28

A30

C19 VISUAL

AGLA GROUP

C18

HITECHLED

SALA ROSSA CONVEGNI

A

WASHTEC

EMME INFORMATICA

D18

D15

D45

C.S.V

A38

MADIC GROUP

SIALTECH

CLICK & FIND

D14 C.M.S.

D11

RIGHETTO SERBATOI

TGI TANK

COSTANTIN

IMA SERVIZI

B14

A37 A39

A2

D16 MANLED LIGHTNING

B20

B18

A34

A3

D19

SILEA

ASSYTECH

ECOMOBILE

SACIM

B56 A33

NUOVA NEON BASANO

SACIM

D24

CHANGE ITALIA

INTRAPRESA IMPIANTI

A4

D

SAMPI

SACIM

A12

D30

D25

OMT

C22

BERNARDINI

PROCOR

B9

B

EMME RETAIL

C8

B61

C

D10

D

ARCHIGIA

GRUPPO GAVIO PCA G&A IONE SOLUTION

C5

SAFE GAS

TRANSADRIATICO

C6 VEGA

A41

B8

B48 FORTECH

ICAD SISTEMI

D6 DOT ONE

FORTECH

VERONESE SICUREZZA

A1 MOTORSISTEM

D47

CUBOGAS

D49

MASER ITALIA

A44 INFORMATICA VALDINIEVOLE

A45 ELAFLEX

le d

C CIT ENTR YC OC ENT ITTÀ ER

B41 FOOD & BEVERAGE AREA

CA ENTR NG AN RA CE ND E

B1 B&G GAS

B2 METALSCREEN

C2

B69

FIORESE BERNARDINO

KENFITT

D1

D2

FAIB CONFESERCENTI

STAFFETTA QUOTIDIANA

+39 049 875 3730 / info@oilnonoil.it / www.oilnonoil.it

el L

avo ro

Sistemi di prodotti professionali per una perfetta igiene, pulizia e manutenzione

Ottimo risultato Lo installi e già guadagni!

Sporco ostinato sulla superficie del veicolo

KIEHL Italia s.r.l.

KAW KIEHL KG Michelangelo Oskar-von-Miller-Straße 1 viavia San Rocco, 10129 I-16036Recco Avegno D-85235 Odelzhausen I-16036 (GE)(GE) Tel. + 49 (0) 81 34 / 93 05-40 Tel. + 39 / 0185 730 008 Fax + 39 / 0185 730 0214 Fax + 49 (0) 81 34 / 51 45 info@kiehl.it infokaw@kiehl-group.com

Pulizia perfetta con 109 BiFuTec-JetFoam

KIEHL Austria GmbH Perfektastraße 57 A-1230 Wien Tel. + 43 (0) 1 / 604 99 93 Fax + 43 (0) 1 / 604 99 94 info@kiehl.at

e

Protezione e brillantezza durevole con 229 BiFuTec-JetFoamWax

KIEHL Schweiz AG St. Dionys-Str. 33 CH- 8645 Jona Tel. + 41 (0) 55 / 254 74 74 Fax + 41 (0) 55 / 254 74 75 ch@kiehl-group.com

Effetto brillante unico

www.kiehl-group.com

www.sonner-partner.de

Sistema schiumogeno innovativo per la pulizia e lucidatura con risultati sensazionali

FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio.

Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti.

Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento per tutti i gestori carburante.

Per iscrizioni e informazioni: Figisc - Anisa - Confcommercio P.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma - tel. 06-58.66.351-417, fax 06-58.33.1724

e-mail: figisc@confcommercio.it - visitate il sito: www.figisc.it

PER LA CRISI ENERGETICA SERVIREBBE UN MINISTERO DELL’ENERGIA È quanto sostengono in un comunicato, le Federazioni di Categoria dei Gestori degli impianti di distribuzione carburanti FAIB, FEGICA e FIGISC alla vigilia dell’insediamento del nuovo Parlamento e del nuovo Governo. La grave crisi energetica che sta attraversando il Paese ha reso evidenti – tra le altre cose – profondi errori di politica economica: l’assenza di una strategia energetica concreta e realistica, l’improvvisazione dettata dalle mode del momento e del “politicamente corretto”, stanno facendo emergere l’inadeguatezza e la fragilità dei provvedimenti assunti dalla politica italiana.

Così come è accaduto per la pandemia che ha dimostrato l’insufficienza delle strutture sanitarie, lasciate per decenni senza alcun investimento, ma solo obbedendo alla logica dei tagli e dei risparmi (si può risparmiare sulla salute?), anche nell’energia l’Italia si è ritrovata, presa alla sprovvista, senza una rete di sicurezza energetica e in balia degli avvenimenti di fronte ai nuovi scenari internazionali.

Che l’energia fosse un asset strategico era noto a tutti eppure si è scelto di minimizzarlo lasciando che fosse il solo “mercato” (e nel gas abbiamo visto come è finita) a fare le scelte, magari trascinato dalle scelte sulla transizione ecologica completamente distaccate dalla realtà.

Rientra in questo quadro di complessiva debolezza la scelta di collocare un pezzo importante della politica economica del paese, quella energetica direttamente collegata alla politica produttiva, in seno al Ministero dell’Ambiente, ampollosamente ribattezzato della Transizione Ecologica. Il risultato è stato che in questi anni di “competenza” il MiTE si è occupato poco e male dei problemi energetici, non avendone storia né visione e non ha compiuto alcun sforzo per assimilare i temi dello sviluppo e della programmazione delle risorse energetiche necessarie a governare la transizione ad un futuro decarbonizzato.

In questo quadro la direzione Energia del MiSE è stata trasferita – sul piano formale – al MiTE diventando, di fatto un corpo estraneo nel Dicastero dedicato alla tutela ambientale. In que6/2022

sta confusione, al MiTE – la cui vocazione è quella di occuparsi di biodiversità, di salvaguardia del territorio, di fenomeni elettromagnetici, del patrimonio costiero, ecc. – sono state aggiunte competenze che riguardano anche lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica.

Competenze che, però, così configurate si mostrano come temi eccentrici in quanto senza un quadro di riferimento complessivo e di una visione d’insieme delle politiche economiche, di sviluppo industriale e di sicurezza energetica sembrano completamente avulse da una strategia energetica propriamente detta che, soprattutto in questo momento, dovrebbe guidare le scelte politiche.

Oggi, di fronte alla più grave crisi energetica che abbia mai affrontato l’Italia (molto peggio di quella del 1974), in uno scenario in netto peggioramento, appare ancora più urgente un accentramento delle risorse e delle competenze in un unico soggetto istituzionale preposto alla programmazione, all’organizzazione e alla gestione delle funzioni produttive in materia di industria, energia,artigianato, commercio e PMI dei servizi e del Terziario. È arrivato il momento di avere consapevolezza della situazione, anche alla luce degli importanti obiettivi del PNRR, della transizione, dei grandi cambiamenti della mobilità che impattano sul settore produttivo e distributivo: è quindi necessaria, se non nella definizione della nuova compagine ministeriale, per un momento immediatamente successivo, la scelta di costituire un “Ministero per l’Energia” (o, almeno il ritorno dell’Energia nel Dicastero dello Sviluppo Economico), che, nell’interesse del Paese, rimane centrale per garantire lo sviluppo e la difesa degli interessi di famiglie ed imprese.

Questo è l’appello che le Associazione dei gestori carburanti, FAIB Confesercenti, FEGICA e FIGISC Confcommercio, soggetti primari della mobilità in Italia e attori della rete di distribuzione dell’energia su strade e autostrade, rivolgono alle forze politiche e alla nuova maggioranza che governa il Paese.

79

FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO GESTORI AUTOSTRADE: PREANNUNCIO STATO AGITAZIONE Destinatari: Ministero Infrastrutture e mobilità sostenibili Ministero transizione ecologica Commissione Garanzia Sciopero Servizi pubblici Essenziali Oggetto: concessioni pubbliche servizi aree autostradali. Rinnovo Decreto Ministeriale 7.8.2015. Preannuncio stato di agitazione.

Gentilissime signore, egregi signori, le scriventi Federazioni, che rappresentano le piccole imprese di Gestione dei servizi di distribuzione carburanti presso le Aree di Servizio autostradali, perdurando da moltissimi mesi la più completa assenza di disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili a contatti formali e di confronto, si sono risolute – per poter dare seguito al proprio mandato istituzionale di associazioni di categoria – a dare credito ad una serie di indiscrezioni e di documenti che circolano all’interno del Ministero stesso e che sono già da tempo nella disponibilità di altri soggetti che rappresentano variamente società concessionarie, aziende della ristorazione, dell’elettrico e della distribuzione carburanti.

Secondo tali indiscrezioni, sarebbe ormai ultimata la bozza del testo del decreto ministeriale approntato per aggiornare il precedente del 7.8.2015 in tema di “ristrutturazione della rete delle aree di servizio autostradali”, peraltro scaduto da oltre due anni, ed espressamente “finalizzato a riportare condizioni di economicità ed efficienza nei servizi autostradali per l’esercizio sia delle attività commerciali e ristorative, sia delle attività di distribuzione carbolubrificanti”.

Pare necessario rammentare che tale suddetto nuovo decreto avrebbe dovuto correggere – come era stato assicurato nel corso delle prime riunioni avute con i Ministri dei Dicasteri competenti – prima di tutto le inefficienze del suo stesso precedente, visto il più completo fallimento degli obiettivi posti oltre al gravissimo quanto imbarazzante stato di degrado e di depauperamento della qualità e dei prezzi offerti agli utenti, nell’ambito di un bene rilasciato in concessione come sono qualificati sia l’infrastruttura autostradale che tutti i servizi pubblici essenziali offerti in tale ambito.

Ove le indiscrezioni e i documenti lasciati circolare fossero confermati, risulterebbe davvero chiaro che l’istituzione ministeriale sarebbe trascinata suo malgrado, una volta in più, come spesso è accaduto nell’ultimo ventennio, a rinunciare alla sua responsabilità essenziale di dare un indirizzo generale preciso e dettagliato a tutela del bene pubblico in concessione, oltreché a esercitare la funzione di controllo sull’operato di quanti vi esercitano la propria attività a diverso titolo, a cominciare dalle società concessionarie.

Tralasciando vecchie e nuove affermazioni generiche di principio, tanto vaghe quanto meramente retoriche, profuse a piene mani nei suddetti documenti circolanti, non sembra possa essere rintracciabile alcuna misura che dia anche solo lontanamente il segnale di una inversione di tendenza rispetto alla situazione preesistente.

A cominciare dall’assoluta assenza di qualsiasi previsione che – presupposto prioritario e irrinunciabile se si vuole davvero provare a recuperare economicità ed efficienza, anche in termini di prezzi al pubblico, ad una rete che ha perso l’80% dei volumi di

80

vendita negli ultimi 15 anni – fissi l’obiettivo di razionalizzare la rete, prevedendo, oltre al resto, il mancato rinnovo a scadenza e la chiusura della distribuzione carburanti almeno su un terzo delle aree attualmente esistenti, a fronte di un equo indennizzo dei lavoratori e dei gestori fuoriusciti dal sistema per consentire la razionalizzazione del settore.

Questo se si conserva almeno quel minimo di correttezza intellettuale per accettare che, per affrontare e tentare di risolvere un Problema tanto complesso, non sia sufficiente piazzare un po’ di colonnine per la ricarica elettrica, peraltro con un nuovo bando separato (quindi aggiungendo ulteriori inefficienze al settore) e con regole giudicate del tutto inadeguate ed inefficienti persino dagli operatori dell’elettrico, che pure, fino a poco tempo fa, avrebbero creduto di poter essere i “nuovi beneficiari” di un “apparato” che è aduso sapere riconoscere per istinto le relazioni funzionali.

Tutto lascia intendere che la bozza fatta circolare abbia l’obiettivo – volutamente perseguito o meno, non importa – di preservare un sistema ormai incancrenito che, grazie alla vaghezza delle indicazioni dell’ente concedente ed alla mancanza assoluta di verifica sul rispetto almeno del quadro normativo di riferimento, ha consentito, consente e, a queste condizioni, continuerà a consentire prima di tutto alle società concessionarie, ma poi – discendendo per li rami – anche ad altri operatori, in funzione del “pre-potere” di cui dispongono, di godere di ingenti rendite di posizione, lucrate sul bene pubblico.

Con un danno tanto ingiusto quanto incalcolabile recato sia all’asset infrastrutturale strategico per la collettività, che ai singoli utenti sempre più evidentemente disaffezionati ad un servizio generalmente offerto con qualità a dir poco scadente (sono notizie recenti i panini con mortadella ammuffita), per di più imposto a prezzi fuori mercato.

Tutto ciò considerato, le scriventi Federazioni rivendicano di essere stato l’unico soggetto, senza altra eccezione, ad avere sollecitato e promosso da anni e ripetutamente, un progetto di riforma organica e strutturale del settore, avanzando una proposta complessiva che, per quanto discutibile e perfettibile come ogni altra, era ed è ispirata dalla volontà di offrire soluzioni di “sistema” e non esclusivamente dal proprio privato interesse soggettivo/associativo.

Da cittadini amareggia, anche se non sorprende affatto, che non sia stata minimamente presa in considerazione, né tantomeno discussa in modo critico. Il che evidenzia come alla burocrazia ministeriale sembrino più congeniali le istanze dal carattere più propriamente corporativo.

In ossequio a una tale suddetta evidenza, nel caso in cui il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili dovesse pubblicare il Decreto in questione, nei termini sopra descritti e in assenza delle dovute prescrizioni in materia di “continuità della gestione” (ex legge 1034/70; DPR 1269/71), di osservanza dei contratti collettivi sindacali (ex legge 57/2001; legge 27/2012) e di protezione dei livelli occupazionali del personale dipendente (clausola sociale), pure sancite dalla normativa vigente e che persino il precedente Decreto del 2015 non aveva osato omettere, le scriventi Federazioni annunciano che, senza ulteriore comunicazione, saranno proclamate tutte le azioni sindacali a contrasto dell’atto ministeriale, ivi compresa la chiusura delle aree di servizio autostradali, riservandosi di agire ulteriormente in ogni sede ritenuta giurisdizionalmente competente, a 6/2022

prezzari slim

ANCHE NEL PREZZO Semplici e robusti ad alta tecnologia

sirio new

IP65 64W - Dimmerabili Più leggera e compatta

LINE-A

80W - 120W - 150W

20873 CAVENAGO B.ZA (MB) - VIA I° MAGGIO, 8 - TEL. +39 02 84230712 R

WWW.SCHERMOLUX.COM - schermolux@schermolux.com

FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO tutela dei legittimi interessi della categoria rappresentata.

D’altra parte, le medesime Federazioni confermano la loro piena disponibilità al confronto costruttivo e sollecitano nuovamente un incontro di verifica, prima che il Decreto sia pubblicato, anche allo scopo di poter collaborare per mettere riparo ad eventuali errori non voluti.

La presente comunicazione viene inviata, per opportuna conoscenza, all’Autorità per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali,

anche perché possa valutare il ricorrere delle condizioni previste dalla vigente normativa in materia di attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale.

Si rimane in attesa di un cortese riscontro.

Vivi ossequi.

Faib Autostrade Confesercenti, Fegica, Anisa Confcommercio

GESTORI AUTOSTRADE SCRIVONO ALLA MAGGIORANZA DI GOVERNO Destinatari: Presidenti Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati di Fratelli D’Italia Lega – Salvini Premier Forza Italia Misto – Componente Noi Moderati Oggetto: Concessioni pubbliche servizi aree autostradali. Rinnovo decreto ministeriale 7.8.2015. Preannuncio stato di agitazione.

Egregio Presidente, le scriventi Federazioni ritengono opportuno mettere a conoscenza il Gruppo parlamentare, di cui è stato appena nominato Presidente, che – secondo quanto appreso informalmente – gli Uffici del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, dopo anni di completo immobilismo e refrattarietà ad ogni sollecitazione, hanno predisposto in tutta fretta la bozza di un Decreto Ministeriale che interessa le gare per l’affidamento dei servizi (distribuzione carburanti, ristoro, ricarica elettrica, ecc.) presso le aree di servizio autostradali soggette a concessione pubblica.

In tutta franchezza, una tale improvvisa accelerazione, peraltro impressa a Camere sciolte e Governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, sembra essere dovuta proprio all’intenzione di far trovare di fronte al fatto compiuto il nuovo Esecutivo, di cui, con ogni probabilità, il Gruppo da Ella presieduto costituisce elemento essenziale di maggioranza.

Evidentemente avendo ragione di credere che le determinazioni della nuova Amministrazione, con tutta probabilità, potrebbero non condividere indirizzi ed intendimenti inseriti nella bozza suddetta. A questo proposito, la valutazione che del merito le scriventi fanno della bozza “circolante”, è contenuta in estrema sintesi nella comunicazione allegata, recentissimamente inviata sia al Mims che al Mite (testo del precedente articolo, ndr).

Quanto al resto, le medesime scriventi ritengono opportuno richiedere fin da subito un incontro ad hoc, destinato agli approfondimenti necessari, tenuto conto della delicatezza delle questioni sollevate.

Confidando nella Sua attenzione, si rimane in attesa di un cortese cenno di riscontro.

Faib Autostrade Confesercenti, Fegica, Anisa Confcommercio

REPORT ANISA SU AUTOSTRADE IN CONCESSIONE È stato pubblicato qualche settimana fa l’aggiornamento annuale del Report Autostrade Rete in Concessione, curato da ANISA, suddiviso in due sezioni (la prima per i “Dati generali” e la seconda per i “Dati di dettaglio”) che anche in questa edizione 2001-2021 descrive le principali dinamiche indicative della performance della rete autostradale in concessione, ossia: • volumi di vendita dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl); • evoluzione della rete delle aree di servizio ed erogati medi per punti vendita carburanti; • evoluzione delle vendite di beni diversi dai carburanti ed offerta di punti di servizio food&beverage; • evoluzione delle percorrenze chilometriche delle classi di veicoli sulla rete; • evoluzione dell’ammontare dei pedaggi; • stima delle vendite di carburante per chilometri di percor-

82

6/2022

FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO renza dei veicoli sulla rete; • confronto dei prezzi dei carburanti sulla rete autostradale con quelli della rete in generale e relazioni con la dinamica delle vendite; • valutazione dello scostamento tra le dinamiche di vendita della rete autostradale e le vendite in generale.

I dati possono essere consultati e scaricati in formato PDF, in quanto allegati al seguente link: https://www.figisc.it/blog/2022/08/17/report-autostrade-retein-concessione-2001-2021/ I dati emersi dall’aggiornamento confermano pressoché integralmente le analisi già sviluppate in precedenza, rispetto alle quali confermano le tendenze ampiamente note – pur evidenziandosi l’eccezionale anomalia rappresentata dall’anno 2020 per le note limitazioni, più o meno severe, generalizzate o differenziate per territori, apportate alla mobilità ed alle attività di produzione e servizi a seguito dall’emergenza sanitaria COVID-19, che ne hanno enfatizzato ulteriormente le criticità, non minimamente scalfite nonostante i pur consistenti recuperi del 2021 – quali: • la continua perdita in volume di vendite di carburanti (-74,68% nell’intero periodo dal 2001 al 2021, -14,96% dal 2001 al 2007, -37,04% dal 2007 al 2012, -39,49% dal 2012 al 2019, -21,83% dal 2019 al 2021); • la corrispondente flessione dell’erogato medio della rete dei punti vendita (-74,11% nell’intero periodo dal 2001 al 2021, -16,19% dal 2001 al 2007, -38,52% dal 2007 al 2012, -35,87% dal 2012 al 2019, -21,63% dal 2019 al 2020) che nell’intero periodo di studio crolla da 10,223 a 2,647 milioni di litri/pv; • la progressiva minore efficienza e insostenibilità gestionale dei pv: nel 2001 ben 83 impianti erano distribuiti in tratte con un erogato medio/pv > 15,0 milioni di litri, 141 in tratte con erogato medio tra 10,0 e 15,0 milioni di litri e 80 in tratte con erogato medio tra 7,5 e 10,0 milioni di litri, su una rete complessiva di 409 pv, mentre nel 2021 nessuna tratta evidenza erogati medi di tale consistenza; per contro se nel 2001 solo 3 impianti erano collocati in tratte con erogato medio <3 milioni di litri, nel 2021 il numero degli impianti ubicati in tratte in questa classe di erogato è salito a 246 su un totale di 400 impianti della rete in concessione; • la marginalizzazione della rete distributiva autostradale, nella quale, se nel 2001 si erogava ancora il 9,28% della somma totale di benzina e gasolio (rete autostradale, rete ordinaria ed extrarete), nel 2021 tale quota era crollata al 2,71%; • la palese anomalia delle diverse dinamiche delle vendite, che registra nella rete autostradale in concessione nel 2021 rispetto al 2001 una flessione più che quadrupla (-74,68%) rispetto alle dinamiche delle vendite complessive (rete ed extrarete) nel medesimo intervallo temporale (-18,24%) e che nel periodo dal 2019 al 2021 – anno post “pandemico” – perde circa 21,83 punti percentuali contro i 3,96 in meno della somma della rete totale, i 4,87 in meno della rete senza le autostrade in concessione e gli 1,48 in meno dell’extrarete; • la flessione in valore delle vendite di altri generi (-27,30% nell’intero periodo dal 2001 al 2021, +25,59% dal 2001 al 2007, ma -26,05% dal 2007 al 2012, -1,99% dal 2012 al 2019, ma che, rapportate ad una aspettativa di spesa in base alle variabili del tasso cumulato di inflazione e del tasso di variazione del traffico, evidenzia, ad esempio, un gap di 30 punti percentuali in meno) e che nel periodo

84

dal 2019 al 2021 – per le note cause – perde un ulteriore 20,13%; • l’incremento dei pedaggi (+89,03% nel 2021 sul 2001, dato pari a 1,8 volte il tasso di inflazione cumulato (49,2 %), con periodizzazione di +47,60% sul 2007, di +27,20% sul 2012 e di -6,77% sul 2019, dato “piegato” dalla diminuzione del traffico nell’anno 2020); • la persistenza di forti gap concorrenziali del prezzo dei carburanti rispetto alle politiche commerciali della rete ordinaria (tra 9 e 11 centesimi/litro); • per contro, con la segnalazione di un incremento delle percorrenze veicoli-km (+3,19 % 2021 sul 2001), sia pure con andamenti controversi (+14,55% dal 2001 al 2007, -8,79% dal 2007 al 2012 e +10,77 dal 2012 al 2019), con una flessione di 10,85 punti percentuali dal 2019 al 2021 (per effetto della pandemia 2020), dati che vanno giustapposti criticamente con la drammatica performance negativa delle vendite.

Nella Sezione “Dati di dettaglio” sono documentati anche elementi statistici relativi alla rete dell’autostrada nel suo complesso (quindi anche per la parte eccedente le tratte concessionate): • le vendite di benzina e gasolio relative a tutta la rete autostradale dall’anno 1979 all’anno 2021, che denotano una perdita di volumi del 62,88%, da 2,680 miliardi di litri a 0,995; • le vendite di benzina e gasolio relativi l’anno 2022, limitatamente al periodo gennaio-marzo (in base ai dati pubblicati dal MiSE fino alla data di uscita del Report ANISA) per il corrente esercizio), raffrontati con il medesimo periodo degli esercizi 2019, 2020 e 2021, ai fini di una valutazione della misura dei recuperi/perdite delle vendite stesse sul 2019: il primo trimestre 2022 registra perdite di volumi del 36,10% sul 2019 e dell’8,20% sul 2020, mentre segna un recupero del 14,04% sul primo trimestre 2021 (periodo ancora caratterizzato da restrizioni sanitarie); • per la rete in concessione, inoltre, sono esposte per singole tratte le risultanze inerenti: – alle vendite in quantità dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl) per gli anni 2001, 2007, 2012, 2019 e 2021; – alla consistenza della rete di aree di servizio per i medesimi anni sopra indicati; – agli erogati medi per area di servizio, con le variazioni percentuali calcolate per gli anni 2007 sul 2001, 2012 sul 2007, 2019 sul 2012, 2021 sul 2019, 2021 sul 2020 e infine 2021 sul 2001.

6/2022

R

PER LA CURA, DETERGENZA E BELLEZZA DELLA TUA AUTO

AUTORAD

TECNOCLIM

LIQUIDO PER CIRCUITI SIGILLATI

ANTICONGELANTE PER RADIATORI

Prodotto a base di glicole monoetilenico di indiscussa qualità con inibitori di tipo organico e di grande consumo, è anticongelante, antievaporante, non produce schiuma ed evita la formazione di incrostazioni. Non contiene ammine e nitriti per un maggior rispetto dell’ambiente ed è perfettamente compatibile con tutti i materiali che compongono il circuito di raffreddamento. Utilizzabile in tutte le stagioni.

Disponibile nelle colorazioni blu, verde, giallo, rosso e nelle gradazioni di protezione al gelo -20, -40 e PURO

Liquido a base di glicole monoetilenico con inibitore O.A.T. (organo carbossilata) concentrato di colore rosso, contiene inibitori di corrosione di tipo organico per una efficace protezione del circuito di raffreddamento con particolare riguardo alle parti in alluminio.

Non contiene ammine, borati, fosfati, nitriti, nitrati e silicati. È antievaporante, anti-incrostante, non schiuma.

Disponibile nelle versioni G12 PURO e -40, G12 PLUS, G13, HYBRID

R

Via Nazionale, 279 - Codisotto di Luzzara (RE) - Italy tel. 0522 976731 r.a. - 0522 978002 - fax 0522 976903 - www.atassrl.it - info@atassrl.it

INDIRIZZI UTILI AD PRODUZIONE T. 02.33502497 www.adproduzione.it

Pag. 13

AQUARAMA T. 0173.776822 www.aquarama.it

Pag. 6, 16

ARBOH T. 0587 732257 www.arboh.com

Pag. 46

ASPRO T. 059.9121173 www.aspro.it

CO.RA. T. 0545.78137 www.coraitaly.com

Pag. 71

EMME INFORMATICA Pag. II Cop., 44 T. 049.626633 www.emmeinformatica.eu

MARK T. 045.6103288 www.markitaly.com

Pag. 21

Pag. 72

ERGOX T. 02.89244529 www.ergox.com

MICROEL T. 0331.535178-535269 www.microel.biz

Pag. 54

ASSYTECH T. 0342.615506 www.assytech.it

Pag. 87

FIGISC Pag. 11, 79 T. 06.5866234 www.figisc.it - www.anisa-online.it

ATAS T. 0522.976731 www.atassrl.it

Pag. 85

FLOWEY T. 393.9176526 www.flowey.com

AUTOEQUIP/DEGAMA T. 0142.276347 www.degamasrl.com

Pag. 8

FORTECH T. 0541.364680 www.4ts.it

CARONTE24 www.caronte24.com

Pag. 74

CECCATO T. 0444.708411 www.ceccato.it

Pag.14

86

GILBARCO T. 055.30941 www.gilbarco.it

Pag. 52

KIMICAR Pag. 90, III e IV Cop. T. 0385.272247 www.kimicar.it LAMPA T. 0375.820700 www.lampa.it

CHRIST - OTTO CHRIST Pag. 10, 28 T. 0471.95167512 www.christ-ag-com sales@christ-ag.com 3S Service info@3-service.it MACPUL info@macpulsrl.it FTM info@ftmgroup.it CASONI AUTOLAVAGGI info@casoniautolavaggi.it NET SRL info@netgowash.it

DEPUR PADANA ACQUE T. 0425.472211 www.depurpadana.com

Pag. 4

Pag. 32, 69

Pag. 65, 67

Pag. 48

Pag. 51, 62

MICROHARD Pag. 60 sede operativa Bologna T. 051.5872037 sede operativa Cesenatico T. 0547.75450 www.microhard.it MIX T. 0142.400400 www.mixsrl.com

Pag. 59

MTM Hydro T. 0172.427311 www.mtmhydro.it

Pag. 27

GROOVY T. 0235999470 www.groovy-style.com

Pag. 76

MUSEO FISOGNI www.museo-fisogni.com

INTEC Tel. 011.8957403 www.intecsrl.it

Pag. 74

OIL&NONOIL T. 049.8753730 www.oilnonoil.it

Pag. 36, 50

INTERPUMP GROUP T. 0522.904311 www.interpumpgroup.it

Pag. 83

POLARCHEM T. 035.877124 www.unioncarburanti.it PROWASH T. 0524.597280 www.prowashsystem.it

Pag. 40

ISTOBAL Pag. 22 T. 380.7618618 www.istobal.es/it/home.aspx KIEHL ITALIA T. 0185.730008 www.kiehl-group.com

Pag. 78

Pag. 63, 89 Pag. 76

SCHERMOLUX ILLUMINOTECNICA Pag. 81 T. 02.84230712 www.schermolux.com

6/2022

Stoccaggio ed erogazione di carburanti, additivi, oli e AdBlue®, sistemi di ricarica elettrica in alternata e continua no a 150 kW, automazione e gestione otte

USO PROFESSIONALE CERTIFICATI MID

Via Val d’Aosta 169 - 23018 Talamona - Sondrio www.assytech.it - info@assytech.it - tel. 0342 615506

CALEIDOSCOPIO ZERO DSR/X LA MOTO ELETTRICA CON UN’AUTONOMIA DI 290 KM SUL CICLO URBANO Zero DSR/X, è l’innovativa adventure bike che va ad aggiungersi all’ampia gamma di modelli della casa californiana. Il motore Z-Force 75-10X eroga una coppia di 225 N·m e una potenza immediata di 100 hp, per affrontare comodamente qualsiasi ostacolo e per raggiungere una velocità massima di 180 km/h. La posizione di guida eretta e una notevole altezza da terra infondono sicurezza durante il viaggio e l’accelerazione istantanea e fluida permettono di affrontare facilmente anche i terreni estremi.

SMOMBIE. ECCO COME SI CHIAMA CHI CAMMINA GUARDANDO LO SMARTPHONE. Si tratta dell’unione tra le parole smartphone e zombie. Purtroppo si tratta di una brutta abitudine sempre più diffusa per cui non solo è entrata di diritto nel vocabolario Treccani ma in molte citta, in tutto il mondo, si stanno installando speciali semafori per salvare la vita agli smombie.

SAMSUNG THE FREESTYLE TRASFORMA OGNI PARETE DI CASA IN UN MAXISCHERMO. Versatilità e facilità d’uso: basta toglierlo dalla scatola, collegarlo al Wi-Fi e via il gioco è fatto. Freestyle è in grado di proiettare immagini su qualsiasi superficie, ad ogni angolazione e con dimensioni fino a 100 pollici. Il costo? Relativamente contenuto, circa 630 euro.

EBIKE PORSCHE È L’ULTIMO ESEMPIO DI BICI PROGETTATE E REALIZZATE DALLE CASE AUTOMOBILISTICHE. La mobilità dolce ha conquistato anche diverse aziende automobilistiche che hanno presentato la loro versione di e-bike.

Si tratta di rebranding, infatti le case automobilistiche si appoggiano a produttori di e-bike per farle realizzare a loro marchio, ma si tratta sempre di progetti originali in versione cittadina o fuoristrada.

88

6/2022

Ospitiamo EVENTI AZIENDALI nel parco secolare della Villa Castiglioni di Tradate oppure all’interno del Museo Fisogni della stazione di servizio (Guinness World Record) Siamo aperti a collaborazioni e sponsorship con aziende Scopri il Museo Fisogni e il suo shop online su www.museo-fisogni.org EVENTI AZIENDALI RIPRODUZIONI DI GRAFICHE D’EPOCA NOLEGGIO PEZZI PER RIPRESE E STAND SPONSORSHIP E COLLABORAZIONI

Il Museo è visitabile tutti i giorni su prenotazione

L’EVOLUZIONE DEL LUCIDO

DETERGENTE PER CAR WASH

Elevato potere lavante Asciugatura “ritardata” durante la stagione più calda (soprattutto nell’utilizzo manuale) Schiuma molto “adesiva”, ma facile da risciacquare Prodotto profumato Basso impatto ambientale (tensioattivi di origine vegetale) Compatibilità con tutti i tipi di setole degli spazzoloni

AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

A TUTTA SCHIUMA! EVOLUX F è un detergente alcalino di prelavaggio studiato appositamente per essere utilizzato negli IMPIANTI DI LAVAGGIO CON DI SISTEMA A SCHIUMA. EVOLUX F ha una nuova formula esclusiva, a base di materie prime innovative e tensioattivi ecologici, in conformità con le più recenti leggi sulla biodegradabilità, efficace anche con acque dure.

Questa formula innovativa dona al prodotto una serie interessante di caratteristiche, rendendolo un detergente universale per qualsiasi tipo di impiego come prelavaggio con sistema a schiuma: uso manuale (nebulizzatore), nei portali, nei tunnel, nelle piste self service e negli impianti touchless.

EVOLUX F unisce a un elevato potere pulente e sospensivante dello sporco, una SCHIUMA MOLTO “ADESIVA” E UN PIACEVOLE PROFUMO. Indicato per il lavaggio rapido di: autovetture, autocarri, cisterne, cabine ferroviarie, teloni, autobus, motori, macchine operatrici, mezzi navali, cassonetti dell’immondizia, ecc.

Dopo la nebulizzazione, sprigiona una forza penetrante super attiva, staccando e portando in sospensione lo sporco, che può quindi essere poi facilmente risciacquato. Il prodotto anche se lasciato a lungo diluito con molta acqua, non perde la sua forza lavante come i normali detergenti, ma separa il calcio e tutti i componenti presenti nell’acqua usata per la diluizione.

La perfetta miscela bilanciata dei tensioattivi e degli speciali brillantanti rende sicuro il lavoro di pulizia, garantendo la brillantezza della superficie lavata, anche a temperature diverse.

EVOLUX F ha un’altissima resa: diluito in acqua 1:50/150 per l’esterno della carrozzeria, 1:10/20 per cerchioni, motori e parti molto sporche. Non serve né spugnare né spazzolare.

EVOLUX F è disponibile nei seguenti formati: tanica da 12Kg e 25Kg, fusto da 220Kg e cubo da 1000Kg

Kimicar S.r.l. - Via Fabbrica 1/C - 27040 BOSNASCO (PV) - ITALY Tel. (+39) 0385 272247 - Fax (+39) 0385 272240 web: http://www.kimicar.it - E-mail: info@kimicar.it

IL FREDDO AVANZA. AFFRONTATELO NEL MODO MIGLIORE.

AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001-2000