ADAC Notizie
Notiziario dell’Associazione Degli Albergatori Cesenatico
www.cesenatico.federalberghi.it
Gentili colleghe e colleghi,
oggi essere Presidente dell’Adac Federalberghi è un grande onore e debbo dire grazie a tutti Voi che avete creduto in me, grazie a mia Moglie ed alla mia famiglia che mi lasciano dedicare tempo all’Associazione.
Dopo anni d’impegno nell’Associazione oggi, questa nuova missione in un ruolo diverso, mi porta ad affrontare le sfide future e guidare l’ADAC verso nuove opportunità di sviluppo e crescita della stessa e della destinazione, per il bene delle nostre attività.
Il turismo a Cesenatico è il motore trainante e fondamentale dell’economia locale, necessita di una guida che sappia coniugare esperienza, visione e strategie. Tutti insieme cercheremo di raggiungere risultati coinvolgendo politiche di destra e di sinistra, seguendo l’obiettivo prefissato per il bene delle nostre aziende; di certo non è cosa semplice coniugare la politica con il bisogno delle nostre attività.
Questa esperienza mi dà la possibilità di affrontare il mio mandato con più facilità e migliorare l’efficienza della nostra associazione, sviluppando ulteriori progetti di
crescita a beneficio di tutti noi, cercando di portare ai tavoli competenti le varie problematiche che oggi ci travolgono.
Sono fermamente convinto che la leadership debba essere basata su trasparenza, ascolto, dialogo e comunicazione, sia all’interno sia verso voi soci. Questi sono valori che intendo arricchire e sviluppare in ogni fase del mio mandato; per questo, è necessaria anche la vostra collaborazione, oltre a maggiore partecipazione e confronto.
Ritengo, inoltre, che l’Associazione debba assumere un ruolo sempre più centrale come interlocutore autorevole con le istituzioni pubbliche, affinché i bisogni dei nostri soci e del settore turistico vengano ascoltati.
In conclusione, in questa missione, cercherò di offrire alla nostra Associazione una corretta guida, affrontando le sfide future con determinazione in una visione di sviluppo a lungo termine. Il mio impegno sarà quello di promuovere un modello di gestione che coniughi innovazione e rispetto per le nostre radici, con l’obiettivo di esaltare sempre l’Adac, un esempio di eccellenza nel pano-
rama Associativo Turistico della nostra Riviera.
Siamo una delle pochissime, direi l’unica Associazione, completamente autonoma e che offre a noi soci servizi completi, dove in ogni momento possiamo trovare una risposta ai nostri quesiti. Per questo dobbiamo dire grazie a coloro che ci lavorano e a coloro che in passato hanno creduto nel ruolo dell’Associazione, con pregi e difetti.
Vi ringrazio per il vostro sostegno, per l’attenzione che mi avete dedicato.
Alfonso Maini
Presidente ADAC
Codice Identificativo Nazionale (CIN) su cesenaticohotel.com
La Banca Dati Strutture Ricettive adottata in accordo con le Regioni e con le Province Autonome di Trento e Bolzano, introduce parametri omogenei su base nazionale, con l’effetto di semplificare l’attività degli operatori, tutelare i turisti, agevolare la collaborazione tra istituzioni e imprese e tra il Ministero e le autonomie locali. Ad ogni struttura ricettiva viene associato un CIN (Codice Identificativo Nazionale) che dovrà essere esposto all’esterno dell’immobile e indicato in ogni annuncio comunque pubblicato, anche da parte dei soggetti gestori dei portali telematici e dagli intermediari.
Vi preghiamo quindi, di volerci fornire il vostro Cin alla seguente email: alessandra@albergatoricesenatico.it in questo modo saremo in grado di aggiornare i dati della vostra struttura nel portale Cesenaticohotel.com
Alessandra Talpo
Bimestrale a cura di ADAC
ADAC Notizie n.5 - 2024
Diretore responsabile Giacomo Mascellani
Coordinamento editoriale
Direttore di redazione Simona Bonoli
Coordinamento pubblicità ADAC 0547.673448
Impaginazione
Servizi per gli associati ADAC 2024
• Agenzia Viaggi
• Consorzio promocommerciale
• Consulenza legale
• Corsi di aggiornamento per albergatori
• Contabilità generale
• Pratiche amministrative
• Pratiche pensionistiche
• Prenotazioni alberghiere e voli
• Promozione presso fiere e workshop
• Registrazione marchi e brevetti
• Richiesta credenziali alla Questura
• Servizio stage
• Tenuta libri paga
• Tutela sindacale
• Ufficio acquisti
• Uffici polivalenti
Fringe Benefit: un’opportunità per datori di lavoro e dipedenti
Fringe benefit: un’interessante opportunità per i datori di lavoro che desiderano integrare la retribuzione ai lavoratori o ad alcuni di essi in esenzione di contributi e tasse.
Con la Legge nr. 213 del 30 dicembre 2023 (Legge di Bilancio per l’anno 2024) sono state introdotte alcune modifiche in riferimento alle somme che il datore di lavoro eroga a titolo di fringe benefit.
Cosa sono i fringe benefit I Fringe Benefit sono un tipo di retribuzione erogata sotto forma di beni e servizi o agevolazioni che l’azienda riconosce al fine di migliorare le condizioni lavorative dei propri dipendenti o per incentivarli alla produttività e per fidelizzarli. Sono completamente detassati e decontribuiti per l’azienda che li eroga e non costituiscono reddito per chi li riceve.
Vantaggi nell’erogare i Fringe Benefit:
Detassazione, Decontribuzione e Defiscalizzazione delle somme erogate
Piattaforma dedicata per l’utilizzo dei servizi:
Ampia scelta di Buoni: Spesa, Carburante, Acquisto Online Rimborso dei Contributi per Interessi Passivi del Mutuo Prima Casa Affitto Prima Casa Rimborso Utenze Domestiche.
L’attuale Legge di Bilancio (N. 213 del 30 Dicembre 2023) prevede, in deroga a quanto già previsto e per il solo anno 2024, la possibilità di erogare fringe benefit fino a un
valore 1.000 € per tutti i dipendenti e 2.000€ per chi ha figli a carico:
► Non servono regolamenti per la concessione di Fringe Benefit; ► Ogni azienda può erogare Fringe Benefit in maniera arbitraria e ad personam.
Per espressa previsione normativa rientrano nel valore dei beni ceduti, dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, delle somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro:
► Il pagamento utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale,
► Le spese per l’affitto della prima casa, ovvero gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
I datori di lavoro provvedono all’attuazione del presente comma previa informativa alle RSU, laddove presenti.
Con riferimento alla nozione di figli fiscalmente a carico si intendono (cfr. Circolare dell’AdE n. 23/E del 1° agosto 2023 e Circ. INPS 31 maggio 2023 n. 49), quelli indicati dai lavoratori che ne abbiano comunicato il relativo codice fiscale del figlio (o dei figli):
► con età <24 anni e con reddito non superiore ad € 4.000, ► con età >24 anni e con reddito non superiore ad € 2.840,51.
►
In base al comma 17, il limite di € 2.000 si applica se il lavoratore dipendente dichiara al datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dei figli.
Su questo tema ci sono anche altre possibilità che possono andare nella stessa direzione e risol-
vere alcuni problemi ai datori di lavoro (es. spese di rappresentanza e welfare) ma ci riserviamo di approfondire meglio il tema in un incontro specifico.
Allo scopo, la nostra Associazione ha provveduto a stipulare una convenzione con un’azienda locale leader nel welfare, per supportare tutti gli albergatori che intendono avvalersi di questa interessante opportunità.
Per informazioni, delucidazioni ed adesioni potete chiamare Simona – ADAC allo 0547 673448.
Assemblea elettiva Adac/Federalberghi
Si è svolta Lunedì 7 ottobre alle ore 20,30 presso il Museo della Marineria l’Assemblea elettiva dell’Associazione Degli Albergatori di Cesenatico. In un clima molto sereno Il Presidente Onorario Dante Delvecchio ha presenziato l’Assemblea, congedando il Presidente Uscente Leandro Pasini, dove in una sua relazione ha riassunto il suo mandato durato 3 anni, successivamente la parola è passata al Candidato Presidente Maini Alfonso che ha presentato un programma di continuità ma più incisivo inserendo nuovi argomenti
Maini Alfonso, gestisce l’Hotel Lalla a Cesenatico Ponente e svolge l’attività di albergatore da 40 anni, principalmente nel centro di Bologna e provincia. Nel 2007
ha iniziato a gestire hotel a Cesenatico.
Con profondo rispetto per l’importanza e il ruolo che l’ADAC ricopre nel tutelare gli interessi della comunità alberghiera di Cesenatico, ha deciso di proporsi alla guida dell’Associazione Albergatori per il prossimo triennio, in un segno di continuità del lavoro fatto in questi tre anni di rinnovamento dell’Adac. Dopo anni d’impegno in Ascom Confcommercio di Bologna, Federalberghi di Bologna poi a Cesenatico ha maturato una certa esperienza nel campo associativo e si è reso disponibile a dare il proprio ulteriore contributo all’ADAC, una missione per affrontare le sfide future e guidare l’Associazione verso nuove opportunità di sviluppo e crescita
della stessa e della destinazione per il bene delle nostre attività. Il turismo a Cesenatico è il motore trainante e fondamentale dell’economia locale, necessita di una guida che sappia coniugare esperienza, visione e strategie. Fermamente convinto che la leadership debba essere basata su trasparenza, ascolto, dialogo, comunicazione sia all’interno e sia verso i soci.
Programma con gli obiettivi da raggiungere:
► Sensibilizzare, dare linfa alla DMO organo fondamentale della destinazione e promozione di una città turistica.
► PUG, argomento complesso ma che necessita una rilettura di ciò che l’amministrazione ha approvato senza ascoltare le nostre esigenze, penalizzando lo sviluppo e la crescita delle stesse.
► La legge Regionale sulla classificazione alberghiera, vi sono dei parametri che non possono essere applicati a strutture come le nostre costruite negli anni Settanta.
► Proporre all’amministrazione Comunale la Riqualificazione
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dell’area ex- Nuit.
► Valorizzazione del territorio..
► Rafforzare, sviluppare progetti con le scuole alberghiere per tirocini formativi riconoscendo borse lavoro.
Afferma Maini: “Quello che mi distingue è la voglia di fare: portare idee e progetti concreti, grazie ad un approccio pragmatico e orientato ai risultati. Sono una persona che crede nel lavoro di squadra e nella condivisione degli obiettivi e mi impegnerò a creare un clima di collaborazione aperta e partecipe all’interno dell’Associazione. Ogni socio deve sentirsi coinvolto e rappresentato, e sarà mia priorità ascoltare le vostre istanze, le vostre idee, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci e condivise, ovviamente sempre a beneficio della comunità. Ritengo, inoltre, che l’Associazione debba assumere un ruolo sempre più centrale come interlocutore autorevole con le istituzioni pubbliche, affinché i bisogni dei nostri soci e del settore turistico vengano ascoltati. In conclusione, in questa missione cercherò di offrire alla nostra Associazione una corretta guida, affrontando le sfide future con determinazione in una visio-
ne di sviluppo a lungo termine. Il mio impegno sarà quello di promuovere un modello di gestione che coniughi innovazione e rispetto per le nostre radici, con l’obiettivo di esaltare sempre l’Adac, un esempio di eccellenza nel panorama Associativo Turistico della nostra Riviera. Siamo una delle pochissime, direi unica associazione, che è completamente autonoma che offre a noi soci servizi completi, dove noi soci in ogni momento troviamo una risposta, questo dobbiamo dire grazie a coloro che ci lavorano e a coloro che in passato hanno creduto nel ruolo dell’associazione con pregi e difetti”.
Membri del nuovo CDA:
Maini Alfonso: Presidente
Area comprendente l’intera provincia:
Pasini Leandro - Hotel Stacchini
Brighi Villiam - Hotel Elisabetta
Gentili Vanessa - Hotel Iride
Farabegoli Stefania - Hotel Beau
Soleil
Centro:
Falzaresi Andrea - Hotel
Executive
Dalmo Giovanni - Hotel Roxy
Comandini Giovanni – Hotel
Metron
Schenetti Paolo - Hotel Milan
Villamarina
Pasolini Silvia - Hotel Lungomare
Manuzzi Marina - Hotel Excelsior
Valverde:
Montevecchi Federico - Hotel
Unique
Malvini Chiara - Hotel Apollo
Ponente
Duca Carlo - Casa Per Ferie Solee
Zadina
Torres Filippo - Hotel Renzo
Durante l’Assemblea sono stati eletti, con voto unanime e palese, anche i membri del Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti (Organo di Controllo)i:
Avv. Pierluigi Ranieri (Avvocato del Foro di Forlì);
Dott.ssa Paola Morri (Funzionario RomagnaBanca);
Pierluigi Panzavolta (Funzionario BCC Romagnolo). La Redazione
Codice Identificativo Nazionale (CIN) (proroga al 31/12/2024)
Cos’è il Codice CIN
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un codice univoco introdotto con normativa statale per identificare le unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Il CIN integrerà il Codice Identificativo Regionale (CIR), infatti sarà composto da:
Codice CIR (che identifica la struttura nella banca dati regionale), macrocategoria di classificazione nazionale, categoria di classificazione nazionale, sottocategoria di classificazione nazionale e/o regionale e/o provinciale, Comune e Provincia e relativi codici ISTAT, stato dell’attività, nome, cognome, codice fiscale della persona fisica.
Quando e come chiedere
il CIN
Attraverso il portale telematico BDSR, accessibile al link https:// bdsr.ministeroturismo.gov.it/ i titolari di strutture turistico-ricettive e i locatori di immobili destinati a locazioni brevi o per finalità tu-
ristiche potranno ottenere il CIN. Il portale è accessibili solo con spid o carta d’identità elettronica
Una volta completato il set informativo richiesto e conclusa la procedura, l’utente ottiene la certificazione telematica comprovante il regolare rilascio del CIN. L’obbligo di acquisire e pubblicare il CIN decorre dal prossimo 2 novembre 2024, fatti salvi i casi in cui nella regione o provincia autonoma sia esistente un codice identificativo regionale o provinciale.
Obblighi
► Tutti i gestori delle attività turistico-ricettive dovranno ottenere il Codice Identificativo Nazionale. ► Il codice CIN dovrà essere chiaramente esposto all’esterno dello stabile
► Il codice CIN deve essere obbligatoriamente indicato negli annunci ovunque pubblicati e comunicati (in formato cartaceo ed elettronico).
Le sanzioni
Gli aspetti sanzionatori decorrono dal 60° giorno dalla pubblicazione dell’avviso di deposito (1 novembre 2024) Comma 9 art. 13-ter. Chi ha già ottenuto il codice iden-
tificativo regionale ”CIR” prima dell’applicazione delle disposizioni sul CIN, ha ulteriori 60 giorni di tempo per ottenere il CIN, quindi complessivamente 120 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso.
► Il titolare di una struttura turistico-ricettiva alberghiera o extralberghiera priva di CIN nonché chiunque propone o concede in locazione, per finalità turistiche unità immobiliari o porzioni di esse, prive di CIN è punito con la sanzione pecuniaria da euro 800 a euro 8.000 in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.
► La mancata esposizione e indicazione del CIN da parte dei soggetti obbligati è punita con la sanzione pecuniaria da euro 500 a euro 5.000, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione e con la sanzione dell’immediata rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato.
► Chiunque concede in locazione unità immobiliari ad uso abitativo, per finalità turistiche prive dei requisiti di sicurezza cui al comma 7 è punito, in caso di esercizio nelle forme imprendito-
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riali, con le sanzioni previste dalla relativa normativa statale o regionale applicabile in caso di assenza di requisiti previsti dalla stesse normative e, in caso di assenza dei requisiti di sicurezza di cui al comma 7 secondo periodo, con la sanzione pecuniaria da euro 600 a euro 6.000 per ciascuna violazione accertata.
► L’esercizio dell’attività in forma imprenditoriale, direttamente o tramite intermediario, in assenza della SCIA è punito con la sanzione pecuniaria da euro 2.000 a euro 10.000, in relazione alle dimensio-
ni della struttura o dell’immobile.
Alle funzioni di controllo e verifica e all’applicazione delle sanzioni amministrative provvede il Comune nel cui territorio è ubicata la struttura attraverso gli organi di polizia locale. I relativi proventi sono incamerati dal medesimo comune e sono destinati a finanziare investimenti per politiche in materia di turismo e interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Le disposizioni afferenti le sanzioni non trovano applicazione se lo
stesso fatto è sanzionato dalla normativa regionale.
Il numero unico messo in campo dal Ministero per rispondere a tutte le domande 06164169910.
I nostri uffici sono disponibili a gestire la pratica per la richiesta e ottenimento del codice CIN.
Eleonora Benini
I Servizi ed i Consulenti
presenti nella nostra sede di Viale Mazzini, 93 - Cesenatico, previo apuntamento
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• Ilario Cavallaro Allianz
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• Impresa Sicura S.r.l. Sicurezza, formazione, Haccp
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Lunedì pomeriggio
Martedì Mattina
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• DM Consulting Consulente Servizi Energetici
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I Partners ADAC Opportunità di acquisto con
speciali agevolazioni per i soci
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• UNOENERGY Fornitura energia elettrica e gas
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Hera Comm: fotovoltaico aziendale da oggi anche a noleggio
Fotovoltaico sempre più accessibile e conveniente.
Da oggi, infatti, gli associati ADAC Cesenatico possono richiedere a Hera Comm di accedere al noleggio operativo per l’installazione di un impianto fotovoltaico aziendale
I vantaggi del noleggio operativo Il noleggio operativo è un contratto finalizzato all’utilizzo del bene per una certa durata, a fronte di un canone deducibile totalmente e non prevede l’acquisto obbligato del bene.
I vantaggi?
► Pagamento “a canone” mensile o trimestrale per un massimo di 8 anni
► Nessun anticipo richiesto
► Deducibilità totale del canone
► Dilazionamento dell’IVA
► Assicurazione All Risks inclusa per tutta la durata del contratto a copertura di danni diretti, indiretti e responsabilità civile verso terzi
► Garanzia del produttore per tutta la durata del contratto.
L’offerta di Hera Comm per il fotovoltaico aziendale
Hera Comm propone agli associati ADAC un’offerta “chiavi in mano” che include:
► assistenza in tutti gli iter autorizzativi, per le pratiche di accesso agli incentivi fiscali e di allacciamento alla rete
► assistenza tecnica post-vendita
► offerta integrata e personalizzata per il quantitativo residuo di energia elettrica prelevato dalla rete (energia elettrica da fonti rinnovabili garantita da certificati GO e gas CO2 compensata)
Non solo fotovoltaico: l’offerta energy dedicata agli associati
ADAC
personalizzata, gestita dagli esperti di Hera Comm attivi sul territorio. La consulenza prevede l’analisi delle bollette per individuare soluzioni volte a ottimizzare i consumi energetici e a ridurre i costi attraverso offerte luce e gas personalizzate e modulabili, con condizioni economiche agevolate riservate agli associati.
Come inoltrare la richiesta per la consulenza energetica?
Semplicemente scrivendo a consulenze.associazioni@ gruppohera.it e inviando una copia delle proprie bollette.
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Tecno Hotel Mare s.r.l.
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È attivo per tutti gli associati il canale diretto per ottenere una consulenza energetica gratuita e
INDIRIZZO S.S. Adriatica 16, 3223 - 47042 Cesenatico (FC)
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Nuove cariche Consiglio direttivo 2024/2027
Alfonso Maini dopo l’assemblea elettiva svoltasi al Museo della Marineria il 7 Ottobre 2024, dove è avvenuta la sua nomina a Presidente ADAC/Federalberghi di Cesenatico per il triennio 2024-2027, ha convocato il primo consiglio direttivo del suo mandato ieri 22 ottobre 2024.
Questo è il momento più difficile e delicato, dice Maini, perché si definiscono le cariche in seno al consiglio direttivo di un’associazione che per almeno tre anni dovrà fare le veci degli albergatori di Cesenatico. Dopo aver illustrato brevemente il programma si è giunti subito alla nomina e conferma dei 14 consiglieri eletti, i cui nomi sono: Comandini Giovanni, Falzaresi Andrea, Dalmo Giovanni, Schenetti Paolo, Pasini Leandro, Villiam Brighi, Gentili Vanessa, Farabegoli Stefania, Manuzzi Marina, Silvia Pasolini, Chiara Malvini, Federico Montevecchi, Silvia Pasolini, Duca Carlo e Filippo Torres.
Lo statuto prevede la nomina di due Vice Presidenti, che con parere unanime vengono eletti: Stefa-
nia Farabegoli e Falzaresi Andrea, mentre la carica di tesoriere, con parere unanime, è rimasta in carica al Presidente Alfonso Maini. L’ ADAC Federalberghi a Cesenatico rappresenta 232 alberghi, è un’associazione che offre un’ampia gamma di servizi per i propri soci, principalmente ha un ruolo politico-sindacale dove all’interno vi sono 2 consorzi: “ Alberghi Tipici “ e “ Cesenatico Holidays“, un’Agenzia Viaggi “Atico Mare“ inoltre ora l’Adac ha acquisito la piena proprietà della società Adac Servizi che offre ai propri clienti il servizio paghe e contabilità.
Oggi il gruppo Adac/Federalberghi occupa 10 dipendenti tutti a tempo pieno, due commercialisti, un consulente per l’ufficio paghe, due avvocati ed un consulente tecnico per l’urbanistica: è un’Associazione in crescita e sempre attenta a quelle che sono le molteplici esigenze dei soci, ed è per questo motivo che all’interno del consiglio direttivo si sono costituite sei commissioni di lavoro: Commissione Bilancio & Amministrazione, Commissione Organizzazione Eventi, Commissione Sindacale, Commissione Urbanistica -Trasporti e rapporti con Hera, Commissione dedicata alla Promozione, Marketing e DMO che
sarà rappresentata all’interno della Cabina di Regia dal Presidente e dal Consulente Dott. Giuseppe Ricci ed infine la Commissione Formazione.
La formazione oggi è molto importante e con la collaborazione di Iscom e del Fondo Forte, gli albergatori hanno la possibilità di usufruire di corsi di formazione gratuiti per i propri dipendenti. Soddisfatto del gruppo di lavoro il Presidente Maini, sottolinea che l’Adac è presente al Tavolo di Federalberghi Regionale, Federalberghi Nazionale e Federalberghi Extra il sindacato che raggruppa tutte le strutture extralberghiere.
MOBILI R.G.R. DI POLLINI R. & FIGLI S.N.C. Statale Via Emilia, 3862 47020 - Budrio di Longiano (FC) - Italy Tel. 0547-58050 - pollini@pollinimobili.it www.pollinimobili.it
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PIANO TRANSIZIONE 5.0
Ministero delle Imprese e del Made in Italy - piano REPowerEU
DESCRIZIONE E OBIETTIVI:
Il Piano si inserisce nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese e sostiene la transizione dei processi di produzione verso un modello efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle energie rinnovabili.
SOGGETTI BENEFICIARI:
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.
SPESE AMMISSIBILI:
Sono agevolabili gli investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025 in:
- Beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, secondo il modello «Industria 4.0», interconnessi al sistema aziendale o alla rete di fornitura, a condizione che si consegua una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva o dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento di determinate percentuali, riscontrabili nella tabella riportata di seguito.
- Beni materiali finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- Spese per la formazione del personale finalizzate all'acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Nella procedura verranno richieste una certificazione sulle caratteristiche dell’investimento ex ante ed ex post e una certificazione rilasciata da un revisore legale dei conti
AGEVOLAZIONE:
Percentuali di credito di imposta riconoscibili:
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione entro il 31/12/2025 L'ammontare non ancora utilizzato alla predetta data è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo Piattaforma informatica aperta in data 7 agosto 2024.
Giunchi Francesco
Dottore Commercialista, Consulente Esperto Economico-Gestionale
Interessante novità nelle ispezioni sul lavoro
Il recente Decreto Legislativo 103/2024 all’articolo 6 ha introdotto una significativa novità nell’ambito del diritto del lavoro, con l’introduzione della diffida accertativa. Questo nuovo strumento rappresenta una novità assoluta nella gestione delle irregolarità lavorative in quanto consente, a certe condizioni, di poter sanare una irregolarità riscontrata dagli ispettori senza pagare alcuna sanzione. Attenzione: la diffida amministrativa di questo recente D.Lgs non va assolutamente confusa con la diffida ex art. 13 del D.Lgs n. 124/2004 e con la diffida accertativa per crediti patrimoniali.
Vista la chiarezza della nuova disposizione riproponiamo qui di seguito il testo in quanto lo riteniamo comprensibile anche da non addetti ai lavori.
“Salvo che il fatto costituisca reato, per le violazioni per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non superiore nel massimo a 5.000 euro, l’organo incaricato del controlli, nel caso in cui accerti, per la prima volta nell’arco di un quinquennio, l’esistenza di violazioni sanabili, diffida l’interessato a porre termine alla violazione, ad adempiere alle prescrizioni violate e a rimuovere le conseguenze dell’illecito amministrativo, entro un termine non superiore a 20 giorni. In caso di ottemperanza alla diffida, il provvedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle inosservanze sanate. L’istituto della diffida amministrativa di cui al presente decreto non si applica a violazioni di obblighi che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Come funziona nella pratica questa “diffida accertativa”?
Quando un ispettore del lavoro rileva una violazione in sede di controllo, potrà emettere una diffida, vale a dire
una sorta di “avviso” al datore di lavoro. La diffida contiene una descrizione delle irregolarità riscontrate e impone un termine entro il quale il datore di lavoro deve correggere le violazioni e adeguarsi alla normativa vigente. La cosa più importante è questa: se le irregolarità vengono corrette entro un determinato termine, il procedimento si estingue senza l’applicazione di ulteriori sanzioni. Se il datore di lavoro invece non ottempera alla diffida entro il termine stabilito, si procede normalmente con l’applicazione delle sanzioni previste per la specifica violazione. E’ evidente che questo nuovo strumento permette al datore di lavoro di correggere eventuali errori senza incorrere subito in sanzioni, promuovendo una gestione più collaborativa nei rapporti ispettivi e senza dubbio riducendo il contenzioso.
La diffida amministrativa è applicabile a una vasta gamma di violazioni, tra cui: Omissioni contributive e previdenziali; Mancata consegna della busta paga; Orari di lavoro e riposi settimanali non conformi; Violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, purché non gravi. A parere di alcuni osservatori la norma può essere vista come un eccessivo favore al datore di lavoro, in quanto gli permette di sanare irregolarità che avrebbero potuto meritare sanzioni immediate. Per contro, i sostenitori della nuova disposizione sottolineano l’importanza della prevenzione e della possibilità di educare i datori di lavoro a una maggiore consapevolezza normativa.
In sintesi, la diffida amministrativa è uno strumento che bilancia esigenze di controllo e prevenzione, mirando a migliorare il rispetto delle norme lavorative attraverso una logica di correzione e non di punizione immediata.
I punti fondamentali che giustificano l’applicazione del nuovo istituto:
► La diffida amministrativa trova applicazione laddove
si è in presenza di una sanzione amministrativa pecuniaria che rientra nell’ambito della legge n. 689/1981;
► La sanzione amministrativa non deve prevedere, nella misura massima, un importo superiore a 5.000 euro (limite previsto “in astratto” dalla norma): ciò significa per alcuni osservatori che la diffida è inapplicabile, ad esempio, sia alla maxi sanzione per lavoro nero, che alle sanzioni proporzionali, correlate alla durata della violazione, come quelle ex art. 15, comma 4, della legge n. 68/1999;
► La violazione accertata non deve essersi anche verificata nel quinquennio precedente, cosa che obbliga l’ispettore del lavoro ad un accertamento “a ritroso”;
► La violazione deve essere materialmente sanabile, con esclusione, quindi, di tutte quelle situazioni in cui l’interesse giuridico non è recuperabile, come, ad esempio, il pagamento delle retribuzioni effettuato con modalità non tracciabili. Essa appare applicabile nelle violazioni amministrative documentali come quelle correlate alla elaborazione del LUL, a meno che l’inosservanza si sia verificata per un periodo superiore a 12 mesi o abbia interessato più di 10 lavoratori, in quanto la sanzione massima risulterebbe superiore a 5.000 euro.
La diffida amministrativa non è, invece, applicabile:
► Nelle violazioni che riguardano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che non sono soltanto quelle previste dal D.L.vo n. 81/2008, la cui rilevanza è in grandissima parte, di natura penale e, quindi, esclusa;
► Nelle violazioni previste dall’ordinamento come penali (è il caso, ad esempio, della somministrazione illecita o fraudolenta, del distacco illecito, dell’appalto illecito le cui sanzioni sono state riviste dall’art. 29 del D.L. n. 19/2024);
► Nelle violazioni che derivano dall’adempimento da parte dello Stato Italiano a “vincoli derivanti dall’ordina-
mento europeo e dal diritto internazionale”. Ciò significa, ad esempio, che la diffida amministrativa non potrà trovare applicazione agli obblighi informativi nei confronti dei lavoratori previsti sia, in origine, dal D.L.vo n. 152/1997 che dal D.L.vo n. 104/2022 che ha introdotto corpose modificazioni, in attuazione della Direttiva Europea n. 2019/1152 ed a quelle in materia di orario di lavoro, la cui disciplina trae origine da una Direttiva Comunitaria. La Direzione Giuridica dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ricorda, inoltre, che il soggetto controllato non è responsabile allorquando la violazione sia stata commessa per errore sul fatto non determinato da colpa, cosa non nuova nel nostro ordinamento.
La diffida accertativa introdotta dal D. Lgs. 103/2024 rappresenta un’innovazione significativa nel panorama del diritto del lavoro italiano, mirata a rafforzare la tutela economica dei lavoratori e a migliorare l’efficacia delle azioni ispettive. Tuttavia, il successo di questo strumento dipenderà dalla sua applicazione pratica e dall’equilibrio che saprà mantenere tra la tutela dei diritti dei lavoratori e la sostenibilità delle imprese.
Mauro Agostini
Consulente del lavoro
Adac servizi srl
BCC ROMAGNOLO: Per le imprese obbligo assicurativo per gli eventi catastrofali
La Legge di Bilancio
2024 ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese italiane di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, una polizza assicurativa a copertura di danni causati da eventi catastrofali come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni
Cesena, 23 ottobre 2024
In un paese come l’Italia, spesso colpito da eventi metereologici eccezionali, è più che mai importante mettere in sicurezza i beni patrimoniali e strumentali legati alla propria azienda ed attività. Entro fine anno quindi tutte le imprese italiane dovranno stipulare un’assicurazione obbligatoria. Tale obbligo riguarda anche gli operatori del settore turistico, inclusi gli albergatori, i titolari di stabilimenti balneari, bar, hotel e strutture ricettive che lavorano in riviera; non si applica alle imprese agricole.
Questa misura è stata adottata
per garantire una maggiore protezione alle imprese, favorendo la sostenibilità e la resilienza del nostro settore turistico, che è fondamentale per l’economia della regione.
La Legge di bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese italiane di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, una polizza assicurativa a copertura di danni causati da eventi catastrofali come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. La riviera romagnola è una zona che può essere vulnerabile a esondazioni e altre problematiche legate ai cambiamenti climatici: anche recentemente, è stata colpita
da eventi meteorologi estremi.
Una copertura assicurativa è fondamentale in queste situazioni per proteggere i beni aziendali, come fabbricati, macchinari e attrezzature.
Non aspettare che sia troppo tardi, proteggi la tua attività oggi stesso con BCC Romagnolo e BCC Assicurazioni!
Cambio al Vertice per i Giovani Albergatori di Cesenatico: Filippo Magnano eletto nuovo presidente
Il 25 ottobre scorso, nel corso dell’assemblea elettiva tenutasi presso la sede ADAC Federalberghi, i Giovani ADAC hanno visto l’avvicendamento nella leadership del gruppo: Filippo Torres dell’hotel Renzo di Zadina, dopo essere stato alla guida del gruppo per 3 anni ed avere raggiunto numerosi traguardi positivi, ha passato il testimone a Filippo Magnani, dell’hotel Lungomare di Villamarina. Riccardo Dalmo, dell’hotel Roxy & Beach, è stato eletto vice presidente, consolidando così un team giovane e dinamico.
Sotto la guida di Torres, i giovani albergatori hanno già avviato diversi progetti mirati a migliorare e valorizzare l’offerta turistica di Cesenatico, tra i quali il progetto Influencer ed il Wine Festiva. Con la nuova presidenza, si punta ad incrementare gli sforzi, per migliorare ulteriormente ed introdurre nuove idee e iniziative.
Il nuovo presidente Magnani ha espresso grande entusiasmo per il suo incarico, sottolineando l’importanza di lavorare in sinergia con tutti il gruppo Senior di ADAC Federalberghi e la nuova dirigenza, che vede Alfonso Maini presidente neo eletto. “Vogliamo costruire un futuro migliore per Cesenatico, unendo le forze e le idee di tutti i giovani albergatori. Abbiamo tanta voglia di fare e di innovare”, ha dichiarato durante l’assemblea.
I prossimi appuntamenti dei giovani albergatori: 8 novembre Rimini – Master sulla gestione del Personale organizzato dalla Regione Emilia Romagna 6 – 9 novembre 10° viaggio studio di formazione internazionale dei Giovani Albergatori a Budapest 11 – 12 Novembre – Direttivo CNGA a Roma
Alessandra Talpo alessandra@albergatoricesenatico.it
Impresa Sicura
Impresa Sicura, ente di formazione certificato qualità ISO 9001:2015 e accreditato alla Regione Emilia-Romagna, offre alle aziende una molteplicità di servizi, garantendo massima qualità e esperienza nel settore ed è alla ricerca continua della soddisfazione del cliente.
I NOSTRI SERVIZI
Formazione a mercato
► Formazione obbligatoria prevista dal D.Gls. 81/2008 e s.m.i.
► Formazione Alimentarista
► L.R. 11/2003 e D.G.R. 311/19
► Formazione Privacy
Tirocini
► Consulenza orientativa con l’azienda
► Attivazione del tirocinio tramite la Regione Emilia-Romagna
► Sistema Regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze (SRFC
Formazione Finanziata
SICUREZZA SUL LAVORO
✓ Consulenza e redazione di tutta la documentazione
► Analisi delle esigenze formative dell’azienda
✓ Assunzione incarico di Responsabile del Servizio
✓ Consulenza in materia di legionella
► Verifica delle proposte relative ai vari fondi interprofessionali
✓ Stesura piani di emergenza
✓ Servizio Medicina del lavoro
IGIENE ALIMENTARE
► Presentazione progetto di formazione
✓ Consulenza in materia di igiene alimentare
► Richiesta e gestione corso su catalogo accreditato dai Fondi (voucher)
✓ Redazione del Piano HACCP (Hazard Analysis and direttiva 41/161/CE).
PRIVACY
✓ Consulenza e redazione di tutta la documentazione
► Gestione della formazione finanziata
ANALISI
✓ Formazione
► Gestione della rendicontazione)
✓ Tamponi ambientali
✓ Analisi su alimenti
✓ Analisi acqua piscina
✓ Analisi legionella
✓ Analisi potabilità acqua
Apprendistato
FORMAZIONE E LAVORO
✓ Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
✓ Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
► Consulenza alle aziende per la progettazione della formazione prevista dal contratto di apprendistato con o senza l’utilizzo di finanziamenti pubblici
✓ Addetto al Primo Soccorso.
✓ Addetto antincendio a rischio basso – medio -
✓ Formazione Alimentaristi (in aula e in modalità
✓ Dirigenti/Preposti
✓ Lavoratori (ai sensi del nuovo accordo Stato Regioni)
✓ Gestione formazione aziendale con Fondi Paritetici
► Redazione del piano formativo
✓ Gestione formazione apprendisti
✓ Attivazione tirocini formativi
► Gestione e monitoraggio delle attività formative degli apprendisti in azienda
AGLI ASSOCIATI ADAC PREZ
► Gestione ed erogazione della formazione prevista in aula
IMPRESA SICURA s.r.l. Viale Mazzini n. 119/I – 47042 Cesenatico (FC) tel 0547.675661
Alessandra Talpo alessandra@albergatoricesenatico.it
al resto ci pensa Zucchetti
Le nostre sedi in Romagna
Sede di Riccione: Viale Ceccarini 190, Riccione (RN)
Le nostre sedi in Romagna
Sede di Riccione: Viale Ceccarini 190, Riccione (RN)
Sede di Misano: S.S. Adriatica 62, Misano Adriatico (RN)
Sede di Misano: S.S. Adriatica 62, Misano Adriatico (RN)
Tel. 0541 604894 www.zucchettihospitality.it
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Il concordato preventivo biennale
Premessa
Il nuovo concordato preventivo biennale (CPB) è disciplinato dal Titolo II (artt. 6 - 39) del DLgs. 12.2.2024 n. 13.
Attraverso tale istituto è possibile fissare per un biennio (periodi d’imposta 2024 e 2025) il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sull’IVA.
AMBITO SOGGETTIVO
Possono accedere al concordato i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni; il nuovo istituto è riservato ai soggetti che applicano gli ISA ed ai contribuenti in regime forfetario (solo periodo d’imposta 2024).
Requisiti di accesso
Per poter valutare la proposta di reddito, il contribuente (ISA o forfetario), con riferimento al periodo 2023 non deve avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi che siano definitivamente accertati e non più soggetti a impugnazione;
oppure deve aver estinto (o rateizzato) i predetti debiti entro il termine per l’adesione al concordato, a condizione che l’ammontare complessivo del debito residuo, compresi interessi e sanzioni, sia inferiore a 5.000,00 euro.
Cause di esclusione
Oltre alla condizione relativa ai debiti tributari, è necessario tenere conto di diverse cause di esclusione, che impediscono l’applicazione del concordato preventivo biennale:
► mancata presentazione delle dichiarazioni dei
redditi relative ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti;
► condanna per uno dei reati tributari di cui al DLgs. 74/2000 o per i reati di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta precedenti ; ► conseguimento di redditi, in tutto o in parte, esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40% del reddito d’impresa o di lavoro autonomo, nel periodo precedente;
► dell’adesione al regime forfetario nel primo periodo oggetto di concordato;
Sono esclusi dal concordato anche i soggetti per i quali opera una causa di esclusione dagli ISA; il DLgs. 13/2024 richiede infatti che gli ISA siano applicati effettivamente (in tale ipotesi non potrebbe essere compilato il modello CPB per l’adesione al concordato).
PROCEDURA DI ADESIONE
In linea generale, le proposte di reddito vengono formulate utilizzando i dati:
► forniti dai contribuenti con la compilazione del quadro P del modello ISA 2024, per quanto riguarda i soggetti ISA, oppure del quadro LM del modello REDDITI PF 2024, per quanto riguarda i contribuenti in regime forfetario;
► delle dichiarazioni dei redditi e dei modelli ISA dei periodi precedenti;
In ogni caso, le proposte formulate non possono essere modificate dal contribuente, il quale può solo scegliere se accettarle o rifiutarle.
Termine di adesione
L’adesione al nuovo istituto si concretizza in sede di presentazione del modello REDDITI 2024, ossia entro il 31.10.2024.
DETERMINAZIONE DEL REDDITO E DEL VALORE
DELLA PRODUZIONE
Il reddito e il valore della produzione netta oggetto di concordato non tengono conto di alcuni elementi “straordinari” o “non ricorrenti” che devono essere aggiunti o sottratti come le plusvalenze e minusvalenze, le sopravvenienze attive e passive, le perdite su crediti, gli utili o perdite relativi a partecipazioni in società di persone e in società di capitali in regime di trasparenza fiscale.
Reddito concordato minimo
In ogni caso, il reddito concordato, così come integrato dei componenti sopra indicati, non può essere inferiore a 2.000,00 euro.
Reddito prodotto
Il reddito di impresa o di lavoro autonomo concordato, su cui verrà applicata l’imposta sostitutiva del 15% (o del 5% in caso di nuova attività), viene calcolato dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei dati dichiarati e delle informazioni a disposizione della stessa.
ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA
Con l’accettazione della proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente si impegna a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato.
Esclusione da accertamenti
Nei periodi d’imposta oggetto di concordato i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non potranno essere
oggetto di accertamenti analitici, analitico-induttivi o presuntivi e induttivi puri.
Resta fermo che anche i soggetti aderenti al concordato preventivo biennale potranno essere oggetto di accessi, ispezioni o verifiche.
Dr Francesco Pasqualicchio
Commercialista Consulente ADAC Servizi srl
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Associati ADAC
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Prezzi dinamici: cosa sono, come funzionano e la loro applicazione nel settore alberghiero
Negli ultimi anni, il concetto di “prezzi dinamici” ha guadagnato terreno in diversi settori economici, dall’e-commerce ai trasporti, fino al mondo dell’ospitalità. Ma cosa si intende esattamente con questo termine? E come vengono applicati i prezzi dinamici nel settore delle tariffe alberghiere?
Il pricing dinamico, noto anche come “tariffazione variabile” o “dynamic pricing”, è una strategia di prezzo in cui il costo di un prodotto o servizio varia in tempo reale in base a una serie di fattori. Questi fattori possono includere la domanda dei consumatori, la disponibilità del prodotto, il tempo rimasto prima della scadenza del servizio (come la data di check-in in un hotel), e il comportamento della concorrenza. L’idea alla base di questa pratica è ottimizzare i ricavi, adattando i prezzi alle condizioni di mercato in continua evoluzione.
I prezzi dinamici funzionano grazie a sofisticati algoritmi che monitorano costantemente le variabili di mercato e che possono analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, valutando elementi come:
- Occupazione alberghiera: Quan-
te stanze sono già state prenotate e quante sono ancora disponibili.
► Domanda locale: L’afflusso di turisti o viaggiatori d’affari in una determinata località.
► Concorrenza: Le tariffe praticate dagli altri hotel nella stessa area o fascia di categoria.
► Eventi speciali: La presenza di eventi o festività che possono far aumentare l’interesse per determinate destinazioni.
► Tempo di prenotazione: Il tempo rimanente prima del check-in e il comportamento di prenotazione (prenotazioni last-minute o in largo anticipo).
L’interazione di queste variabili consente agli hotel di determinare i prezzi ottimali per le camere in qualsiasi momento, con l’obiettivo di massimizzare il tasso di occupazione e i ricavi totali.
Nel settore alberghiero, il pricing dinamico è diventato uno strumento essenziale per adattarsi alle fluttuazioni del mercato. Grazie alla diffusione delle piattaforme di prenotazione online, come Booking. com e Expedia, i clienti sono sempre più abituati a confrontare le tariffe in tempo reale e a prenotare
Email:
all’ultimo minuto. Ciò ha spinto gli hotel ad adottare modelli di prezzi flessibili per restare competitivi. Durante i periodi di alta domanda, gli hotel tendono ad aumentare le tariffe delle camere. Al contrario, nei periodi di bassa stagione, le tariffe possono scendere drasticamente per attirare quei viaggiatori che sono più sensibili al prezzo. Questo permette agli albergatori di non lasciare camere vuote e di mantenere un livello minimo di occupazione anche nei momenti meno favorevoli.
I vantaggi del pricing dinamico per gli hotel sono evidenti: massimizzare i profitti, sfruttare al meglio le opportunità di mercato e ridurre i rischi legati all’invenduto. Tuttavia, questa strategia presenta anche delle sfide. Da un lato, la trasparenza dei prezzi può spingere alcuni clienti a sentirsi ingiustamente penalizzati, soprattutto se scoprono che altri hanno pagato meno per la stessa camera. Dall’altro, la costante fluttuazione delle tariffe richiede investimenti in tecnologia e un monitoraggio continuo del mercato.
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Come eliminare le foto non idonee dalla tua scheda Google Business Profile
Gestire le foto sulla scheda Google Business Profile (immagine 1) è essenziale per mantenere un’immagine professionale della tua attività. Le foto possono essere caricate dal proprietario dell’attività o dagli utenti, e rappresentano un elemento chiave per attrarre potenziali clienti. Esistono due diversi modi per sfogliare le foto della tua scheda:
1. Cerca la tua struttura su Google Maps e clicca su una delle foto che appaiono accanto al tuo nome;
2. Esegui la ricerca su Google Search e clicca sulle immagini che compaiono nella sezione “Informazioni” dei risultati.
Come eliminare le foto proprietarie
Per eliminare una foto caricata da te, accedi al tuo account Google amministratore della scheda, cerca l’attività col nome esatto con cui è stata registrata e clicca su “Foto” nella sezione dedicata alla gestione. Comparirà una lista delle tue immagini, ognuna con un’icona a forma di cestino con cui eliminare le foto che non vuoi più mostrare.
Come eliminare le foto degli utenti
In questo caso il procedimento è più complesso, in quanto non puoi eliminarle direttamente, ma devi segnalarle a Google se ritieni che siano inappropriate o non più adeguate.
Devi sempre loggarti con il tuo account Google di amministratore della scheda, sfogliare la galleria fotografica e trovare le foto che vuoi segnalare.
In alto noterai un tasto con l’icona di una bandierina: cliccando, si aprirà una finestra dove segnalare il motivo per cui ne stai chiedendo la rimozione. Puoi anche selezionare la voce “Altro”, per avere un campo di testo nel quale spiegare le motivazioni nel dettaglio. Infine, invia la segnalazione cliccando su “Report”. In un lasso di tempo che va dalle 24 ore ai 4/5 giorni, Google valuterà se procedere con la rimozione dell’immagine.
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