PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI
MAGGIO 2013
Il Fondo di Solidarietà di Associazione Comuni Bresciani Intervista al Direttore dell’Associazione Comuni Bresciani Veronica Zampedrini Cos’è il Fondo di Solidarietà?!
IN QUESTO NUMERO: PAG. 2 PROTEZIONE CIVILE Tutte le novità dei nuovi corsi PAG. 4 DIPENDENTI POSTE E SICUREZZA Cosa dice la legge circa le responsabilità dei datori di lavoro PAG. 4 TRASPORTO DEGLI ALUNNI DISABILI Spetta alla Provincia assicurare assistenza e trasporto PAG. 6 INVIO DATI DEI CONTRATTI PUBBLICI Le novità dall’Autorità per la Vigilanza PAG. 7 DICE LA LEGGE La nostra consueta rubrica su sentenze e casi interessanti
ANNO XVII N. 5
VIA CRETA 42, BRESCIA
“E’ una lodevole iniziativa nata tredici anni or sono, dall'accordo tra ACB e l'Amministrazione Provinciale per la formazione e la gestione di un fondo finalizzato a finanziare, in caso di calamità naturali, i Comuni per interventi di prima emergenza, opere o azioni non altrimenti finanziabili ed utili ad arginare la primissima necessità: dallo sgombero di detriti e macerie, alla pulizia, all’acquisto di materiali o strumenti, quanto, insomma, provveda alla messa in sicurezza o alla fruibilità viabilistica o degli spazi in attesa delle necessarie opere di consolidamento”. Com’è cresciuta quest’iniziativa negli anni? “Sempre più associati hanno usufruito del Fondo: uno strumento unico nel suo genere al servizio delle Amministrazioni comunali: basti pensare che dal 1996 al 2012 abbiamo finanziato 110 Comuni per un totale di 1milione e 232mila euro. Lo scorso anno abbiamo erogato 98.514,13 euro a sostegno di 6 Comuni, quest’anno ne hanno già beneficiato Ossimo e Lozio (a seguito di improvvise e pesanti nevicate), l’Unione dei Comuni della Valsaviore (per una frana), ma anche Bovegno e Borgo san Giacomo, e, a breve, evaderemo la richiesta di Nave. Sempre più Amministrazioni, insomma, stanno ricorrendo al Fondo trovando in esso un valido ed utilissimo modo per far fronte all’emergenza e contenere i danni in attesa che parta la macchina degli interventi veri e propri. Oltre a questo rcordiamo che il 10% è destinato alla formazione dei volontari di Protezione Civile: un altro importante tassello per garantire, al bisogno, la presenza di personale preparato ed equipaggiato a dovere”. Come funziona, dal punto di vista pratico? “Un Comune, una Comunità Montana od un’Unione di Comuni, se iscritta ad Acb e al Fondo di Solidarietà, in caso di frane, smottamenti, incendi, tempeste, esondazioni, tutte quelle manifestazioni, cioè, di carattere TEL: 030 - 220011
FAX: 030 - 220041
idrogeologico, climatico o ambientale che possano abbattersi e procurare danni a cose o persone, può dare subitanea disposizione d’intervento per circoscrivere e mettere in sicurezza l’area, rimuovere i materiali, dirottare il traffico o, ad esempio, favorire l’evacuazione come, nei limiti del possibile, la normale erogazione dei servizi (in tutto questo è naturalmente anche contemplato l’acquisto degli strumenti o dei materiali necessari). A questo punto L’Amministrazione provvederà ad inviare alla Provincia, alla Regione e a noi, con la richiesta di contributo, una stima dell’impegno economico, descrizione dei danni subiti, copia della determina messa in essere per farvi fronte e, quindi (una volta raccolte), foto, fatture e ogni materiale documentario sull’accaduto. La nostra Commissione, una volta entrata in possesso di ogni dato, provvederà a deliberare la parziale o totale copertura delle spese”. Perchè, quindi, un Comune dovrebbe iscriversi al Fondo di Solidarietà?! “Sono ad oggi 149 gli iscritti, più la Provincia. Per quanto sono conscia dell’attuale momento di difficoltà economica, questi associati hanno compreso l’importanza di una tutela di tutto rispetto proprio di fronte a situazioni, purtroppo, per definizione imprevedibili e devastanti, manifestazioni che, sempre più (basti pensare alle recenti esondazioni) colpiscono il nostro territorio. Il 30 giugno prossimo scadono le iscrizioni al Fondo per l’anno 2013: scegliere di aderirvi sognifica porre mano ad uno strumento valido, concreto e di comprovata utilità. Può sembrare inutile contribuire economicamente ad un fondo di mutua solidarietà, ma solo finchè non ci si trova in prima persona dalla parte dei colpiti. A quel punto (come è successo già a tante realtà nel bresciano) si è più che felici di essere parte di questo sistema, di partecipare (come nella migliore tradizione della nostra associzione) di uno strumento di mutuo sostegno e sinergia di fronte al bisogno”.
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