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ANNO 16 - NUMERO 135 DICEMBRE / GENNAIO 2023
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Il telaio visto da una nuova prospettiva
Sos clima La nuova frontiera dell’edilizia
Le imprese devono essere sostenibili. Le imprese devono avere attenzione per l’ambiente. Le imprese devono rendere conto dell’energia che impiegano e dei materiali che utilizzano. Tutto giusto. Ma anche tutto sbagliato. Perché l’impresa non è, per definizione, un ente benefico, un partito ambientalista, un’associazione per la salvaguardia della Terra. Un’azienda ha un unico obiettivo: avviare un’attività che sia profittevole. Che, poi, un’azienda abbia un ruolo sociale, va da sé, e non deve essere dimenticato. Ma è la politica, nel senso più ampio del termine, a dover stabilire quanto e come l’attività di un’impresa deve risultare conforme a certe regole. Per esempio, quanto possa (o non debba) inquinare, quali parametri di salubrità debba rispettare, quali criteri debbano essere previsti per i suoi prodotti. Ma, allora, le imprese che producono materiali per l’edilizia fanno male a preoccuparsi dei criteri di sostenibilità e di uniformarsi a una green policy? Certo che no. Innanzitutto, perché è il mercato che lo chiede: i prodotti più verdi sono maggiormente apprezzati dall’utente finale, anche se costano qualcosa in più. Inoltre, la politica europea ha incamminato l’intero settore verso traguardi di maggiore sostenibilità per gli edifici, che piaccia o meno. Facile prevedere, quindi, che l’edilizia terrà conto sempre di più del fattore ambiente, dei consumi energetici e della salubrità legata ai metodi di costruzioni. Tutto bene? In parte. Perché non possiamo dimenticare che l’ambiente non è solo quello che si trova tra le pareti domestiche. Il mondo è fuori, e sembra non stia tanto bene. Che siate scettici oppure convinti che il cambiamento climatico stia alterando i fenomeni atmosferici, è un dato di fatto che negli ultimi anni siano stati registrati eventi particolarmente intensi. Il 2022 ha contato 12 morti a Ischia, le inondazioni nelle Marche (11 morti, 50 feriti), alluvioni in Sicilia, il tutto dopo lunghi mesi di siccità al Nord e un bizzarro caldo natalizio. Non c’è bisogno di Greta Thunberg per accorgersi che sia necessario correre ai ripari. E, visto che non c’è un’app che consenta di correggere il meteo, è necessario che sia la filiera delle costruzioni a proporre soluzioni per evitare frane, sopravvivere agli allagamenti e sopportare scosse sismiche. Tutte tecniche note e che possono essere adottate con i nuovi materiali, la prevenzione del dissesto idrogeologico e i sistemi costruttivi avanzati. Certo, come per la sostenibilità e il risparmio energetico, anche in questo caso la politica deve farsi carico della spinta propulsiva. Ma questo è un punto dolente: ci sono già alcuni strumenti che finanziano la prevenzione dei rischi naturali, che siano provocati da cambiamenti climatici o semplicemente dalla defaillance del territorio. Per esempio, da anni esiste il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr per gli amici). L’Italia, secondo alcune analisi, avrebbe intenzione di indirizzare alla prevenzione dei rischi naturali il 6,6% del totale delle risorse Fesr del periodo 2021-2027 (circa 2,2 miliardi su 33,4 totali), contro una quota del 3,7 per cento nel periodo 2014-2020 (1,4 miliardi su 37,1 totali). Tanti soldi? Spagna e Grecia spenderanno di più: 9,5% del totale Atene e 8,1% Madrid.
Non solo: il dato relativo all’Italia è, in realtà, una media tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Molise e Sardegna, che spendono di più e Regioni come Lazio e l’Umbria, che invece riducono i fondi. Insomma, la sostenibilità non basta, l’altra vera emergenza è il rischio legato al cambiamento climatico, nuova frontiera per l’edilizia. E per il governo.
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
ND E X IL RITORNO DELLA FIDUCIA
Dopo un rallentamento durato quasi tutto lo scorso anno, le imprese delle costruzioni sembrano avere oggi migliori aspettative per il futuro
Igrafici dell’economic sentiment di dicembre, relativi alle costruzioni e agli altri settori, oltre al grafico dell’andamento dell’inflazione, che comprende la stima provvisoria relativa all’ultimo mese, evidenziano un sentiment per il mercato delle costruzioni che a livello europeo vede un lento, ma costante, incremento della fiducia delle imprese, a partire dal settembre 2022, ancora non sufficiente a riportare l’index al livello di inizio dell’anno scorso. Comunque, con una curva crescente che fa ben sperare per i prossimi mesi, sia rispetto all’index riferito all’Europa a 27 Paesi, sia a quello relativo alla sola Area Euro (19 Paesi). Analizzando il livello di confidence, ovvero
di fiducia delle imprese nel mercato, si può notare come l’andamento nazionale continui a presentare una situazione altalenante, analoga a quella dei mesi precedenti, evidenziando dunque una notevole variabilità, con una tendenza negli ultimi mesi inizialmente al ribasso, dovuta agli scenari incerti sui fronti economici e politici, ma con una decisa ripresa a fine anno, che riporta l’indice di fiducia a livelli superiori a quelli medi europei. A livello nazionale, il confronto tra il sentiment delle costruzioni con gli altri settori evidenzia come l’industria abbia raggiunto negli ultimi due mesi dell’anno una soglia di galleggiamento, che potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza rispetto alla
In Europa lento rialzo per la fiducia delle imprese, con I'Italia altalenante ma in ripresa pià decisa Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario
lunga discesa iniziata a marzo, con l’avvio del conflitto in Ucraina e proseguita fino al mese di ottobre. Certamente l’inversione di tendenza potrebbe essere associata anche alle aspettative positive rispetto alle azioni del nuovo Governo. Analizzando e confrontando le tendenze degli altri settori, emerge come il settore delle costruzioni abbia di fatto ripreso i valori di inizio 2022: una tendenza seguita anche dal sistema dei servizi. Il sentiment del settore del commercio, dopo una crescita significativa nel primo semestre del 2022, fa segnare un andamento stabile, con piccole variazioni, nel secondo semestre, un buon segno per il mercato, che ha una connessione diretta anche con la netta ripresa della fiducia da parte dei consumatori, dopo i picchi negativi del periodo primaverile-autunnale derivanti dalla situazione internazionale e dalla instabilità politica nazionale, che evidenzia dunque un trend in miglioramento, fatto molto positivo per il mercato non solo dei beni di consumo. Il segnale generale, che si può cogliere da questi indicatori, è di una situazione di progressivo miglioramento delle aspettative di imprese e consumatori, con valori che inducono comunque ad uno scenario di prudenza, anche se l’inversione di tendenza è netta rispetto ai picchi negativi delle aspettative delle imprese rispetto al proprio mercato a breve termine. Infatti, è da settembre, quando l’indice di ordini e piani di costruzione delle imprese aveva toccato il valore più basso dell’anno, che l’indicatore risale, un dato che associato alla ripresa dell’occupazione attesa nei prossimi tre mesi dalle imprese fa ben sperare per l’inizio del 2023. Sul fronte dell’inflazione, dopo il picco di crescita legato al forte aumento dei beni energetici, il carovita ha rallentato per due mesi consecutivi, primo segno dell’auspicata inversione di tendenza, anche se con valori ancora deboli e meno significativi di quelli registrati a livello europeo. Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni energetici, (che, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, passano da +67,6% di novembre a +64,7%) e ai prezzi degli alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a +6,0%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 12,3% su base annua (da +12,6% di novembre). La variazione media annua del 2022 è pari a +8,7% (+1,9% nel 2021).
A cura del Centro Studi YouTrade
Costruzioni e servizi in recupero a fine anno, con una netta ripresa della fiducia dei consumatori Economic sentiment dei settori economici in Italia - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario
Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiEurostat(DGECFIN,EuropeanCommission)
Ordini e piani di costruzione in ripresa risvegliano l'occupazione Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Rallenta l'inflazione grazie al rallentamento dei prezzi dei beni energetici Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente
Rubriche
Quanto costa il meteo pazzo
Sono pochi quelli che credono (o sperano) che il clima non stia cambiando. I numeri indicano il contrario. Ma anche il semplice vissuto dei cittadini sente che i cambiamenti climatici iniziano ad avere ripercussioni significative sulla propria vita. E, di conseguenza sull’attività economica. Se, poi, il climate change si arresterà grazie all’utilizzo di automobili elettriche al posto di quelle diesel, lo vedremo. Ma misurare gli effetti del clima non è tempo perso. Secondo i rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, oltre al riscaldamento globale le emissioni di Co2 cambieranno i possibili valori dell’umidità, la forza dei venti, frequenza e intensità delle precipitazioni. Si registrerà un costante aumento del livello del mare, con conseguenti inondazioni ed erosioni delle coste, oltre all’ormai noto scioglimento di ghiacciai e calotta polare. Macro trend che, però, hanno anche un impatto sul business. Una ricerca della Banca d’Italia indica che i danni economici causati dal cambiamento climatico coinvolgeranno tutti i settori e non solo agricoltura e turismo. Uno degli aspetti che, purtroppo, è cronaca, riguarda i numerosi eventi idro-geologici: frane, alluvioni e inondazioni sempre più frequenti. Anche se può sembrare cinico, i rivenditori di materiali farebbero bene a tenere a mente questo aspetto. Sulla base dei dati raccolti dall’algoritmo Secagn (Semantic Engine
to Classify and Geotag News) incrociati con quelli sui bilanci e sui lavoratori delle imprese dei territori colpiti (fonte Inps e Infocamere), emerge anche che i disastri idrogeologici comportano un aumento significativo dei fallimenti delle imprese (4,8% in più rispetto alle zone non colpite). L’innalzamento delle temperature, invece, avrà impatto sul mercato immobiliare per gli effetti sull’attività di ricerca degli immobili. La ricerca stima anche la relazione fra temperatura media annuale e livello del Pil pro capite. La relazione è a forma di una «U» rovesciata: il punto di inversione è a circa 15 gradi. Quando la temperatura è inferiore, l’aumento ha un effetto positivo sul business, al contrario quando si superano i 15 gradi gli affari tendono ad andare peggio. Infine, secondo questi calcoli, in uno scenario non estremo, il livello del Pil pro capite nel 2100 sarà sceso solo tra il 2,8 e 9,5% rispetto a se il clima non fosse mutato.
Federico Mombarone GiornalistaCHIACCHIERE IN CANTIERE
Lo scoglio dello sconto fiscale
Ma sarà vero che il taglio del 20% (da 110% a 90%) del superbonus rischia di frenare quello che è stato il motore dell’edilizia? Il Sole24Ore ha fatto un’ipotesi basata sui dati dell’Enea. L’ente che dà il via libera alle asseverazioni ha calcolato che l’investimento medio per una casa bifamiliare è di 97 mila euro, più o meno la classica villetta composta da due appartamenti. Basandosi su questa cifra media, il superbonus prima della dieta governativa dava diritto a un risparmio fiscale di 106.700 euro, che comprendevano il 10% di aggio per le spese finanziarie e/o la cessione del credito. Ora con lo sconto ridotto al 90% il rimborso scende a quota 87.300. Nel caso della villetta presa a esempio, e considerando due appartamenti, ognuno dovrà spendere circa 10 mila euro di costo dei lavori. Ma non solo: bisogna calcolare il costo degli interessi nel caso fosse richiesto un prestito per finanziare l’iniziativa. E se si facesse ricorso alla cessione del credito la cifra aumenterebbe, perché sarebbe aggiunto il prezzo da pagare a chi si facesse carico del bonus. Al contrario, se i proprietari dell’immobile decidessero di tenersi il bonus avrebbero da recuperare 21.825 euro all’anno per quattro anni, che non è una cifra così facile da scontare dall’Irpef. Anche perché chi ha un lavoro autonomo e utilizza la flat tax non può accedere alle detrazioni. Sempre secondo questi calcoli, gli oltre 21 mila euro di bonus potrebbero essere digeriti solo con un reddito complessivo superiore ai 75 mila euro, denunciato solo dal 2,4% dei contribuenti. Il discorso sarebbe diverso se si tornerà a cinque rate (com’era fino al 2021), perché la detrazione scenderebbe a 17.460 euro all’anno. Anche così, comunque, non proprio alla portata di tutti.
Franco Saro giornalistaFotovoltaico e superbonus
Con la risposta all’interpello 545 del 4 novembre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il contribuente può fruire del superbonus per le spese sostenute per l’installazione dell’impianto fotovoltaico anche se l’utenza elettrica e il contratto di cessione con il Gestore dei Servizi Energetici, l’energia non auto consumata in sito, non condivisa per l’auto consumo, sono intestati a un altro comproprietario dell’immobile. Secondo l’Agenzia, nel caso dell’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, il superbonus spetta ai contribuenti che hanno sostenuto le spese e che possiedono l’immobile oggetto degli interventi agevolabili in qualità di proprietario, nudo proprietario,
o di titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), ovvero chi detiene l’immobile in base a un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, al momento di avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il predetto avvio, ed è in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario. Pertanto, qualora l’unità immobiliare sia in comproprietà tra più soggetti, nel rispetto di tutte le condizioni normativamente previste, secondo l’Agenzia gli stessi hanno diritto alla detrazione in relazione alle spese sostenute ed effettivamente rimaste a carico, a prescindere dalla quota di proprietà. Inoltre, in assenza di una espressa previsione al riguardo, non occorre che vi sia coincidenza tra il titolare della detrazione e l’intestatario dell’utenza elettrica e, conseguentemente, anche del contratto di cessione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. L’Agenzia è giunta a pronunciarsi a seguito dell’istanza presentata dal comproprietario di una unità immobiliare residenziale, che ha effettuato, quale intervento trainato, l’installazione di un impianto fotovoltaico, rivestendo la qualifica di committente dei lavori di efficientamento, nonché di intestatario dell’utenza elettrica e del contratto con il Gestore dei Servizi Energetici, mentre l’altro comproprietario era l’unico residente nell’abitazione.
Rubriche
Nel 2023 una recessione che non fa (troppa) paura
Per fare un passo avanti e provare a immaginare come sarà la congiuntura del nuovo anno dobbiamo fare un passo indietro, non tanto lungo, diciamo di un paio d’anni, il biennio più strano e sorprendente a mia ultra trentennale memoria, straricco di opportunità ma anche di barriere che hanno impedito al settore di esplodere come quasi mai era accaduto prima, se non nei lontani anni Sessanta del secolo scorso, dove però per limiti anagrafici la memoria non mi può assistere. Possiamo partire per comodità dai dati del Cresme: nel 2019 gli investimenti in costruzioni sono stati di 141 miliardi di euro, nel 2022 i miliardi sono stati 232, ma dobbiamo considerate un 20% più o meno per il discorso inflazione, forse più significativo per gli effetti negativi sui comportamenti decisionali delle persone che per il controvalore in denaro.
Anche le percentuali di crescita non scherzano: solo per il settore della ristrutturazione e nelle aggiudicazioni dei bandi per le opere pubbliche si parla, per il 2021, di una crescita del 45-50%. Inutile sottolineare che sentire oggi parlare di flessione per il 2023 magari non fa piacere a livello di sensazione, ma diamine, cerchiamo di non perdere il contatto con la realtà, perché gli ultimi due anni ci possono aver seriamente indotto a questa tentazione. Parlare di performance «eccessive» è il minimo che possiamo fare e, per il bene di tutti, spero che la situazione si normalizzi, magari mantenendosi su buoni livelli, perché la cosa realmente importante è che il mercato cresca lentamente e progressivamente, possibilmente permettendo di migliorare le marginalità, senza creare i problemi che il biennio che ci lasciamo alle spalle ha procurato, per esempio sulla disponibilità dei materiali e sulla speculazione che è purtroppo stata decisamente protagonista, risultando a tutti gli effetti fra le cause principali del raffreddamento della domanda.
La gestione approssimativa e direi anche mai
realmente definita della cessione del credito pone oggi un mercato quantitativamente satollo finanziariamente fragilissimo. Riuscire a collocare un credito da parte di imprese e artigiani è una scommessa difficile da vincere. Il problema della liquidità è quindi tornato tristemente di moda, e non è un caso se le rivendite edili hanno considerevolmente aumentato le richieste di assicurazione del credito che, in genere, era una prudente azione riservata ai clienti nuovi, ma che oggi riguarda più o meno tutti. Inflazione alle stelle e aumento sconsiderato dei costi energetici fanno
il resto, e credo che siano questi i fattori che fanno propendere gli analisti alla definizione di un 2023 in recessione. Ma il biennio credo abbia anche migliorato la consapevolezza
della potenzialità del nostro mercato. È cresciuto tutto: ristrutturazioni, nuove costruzioni, mercato immobiliare che significa altre ristrutturazioni, opere pubbliche che, come sappiamo, riescono a fornire un impatto positivo anche alla distribuzione edile, nei tempi antichi indiscutibilmente tagliata fuori dalle grandi commesse. Io credo, e spero di non sbagliare, che il prossimo anno sarà ancora interessante, soprattutto se metteranno fine all’assurda guerra in Ucraina che, oltre al tremendo e vergognoso impatto sulla vita di quelle persone, sta penalizzando seriamente le forniture energetiche e la disponibilità di molte materie prime, ridimensionando così anche il problema inflazione che deve molto ai rincari delle bollette. I lavori legati agli incentivi fiscali non si sono esauriti certamente il 31 dicembre 2022. Ci sarà una coda lunga anche nel nuovo anno, e comunque i cittadini virtuosi e preveggenti potranno usufruire pur sempre delle detrazioni al 90%. Ma i problemi saranno sempre gli stessi: liquidità e fiscalità. Quante imprese e, a cascata, quanti fornitori delle stesse, avranno la forza di resistere? Certo che «fallire per abbondanza» avrebbe tutto il sapore di un triste e penoso paradosso. Quindi, e ciò nonostante, il pensiero positivo non ci deve abbandonare. Il biennio ci ha insegnato tante cose belle anche a livello di gestione delle nostre aziende. Ci ha insegnato a lavorare sotto pressione, ha fatto scoprire a molti l’importanza della collaborazione fra rivendite e anche con il mondo della produzione. Un tesoretto di positività, e direi anche di maturità imprenditoriale, su cui faremo tutti bene a continuare a investire.
diRoberto Anghinoni Giornalista
Un biennio di grandi numeri, ma anche di evitabili contraddizioni. Ma come sarà il nuovo anno? Sono molte le variabili che rendono le ipotesi complicate, anche se l’onda lunga delle agevolazioni fiscali non si esaurirà di colpo. Fra i problemi da affrontare e da risolvere il recupero dei crediti relativi alle cessioni e ridimensionamento dell’inflazione
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Tra i principali produttori di materiali a base di legno in Italia, Saib con sede a Caorso, vicino a Piacenza, entra a far parte del Gruppo Egger, fornitore per l’industria del mobile, dell’interior design, dei pavimenti e delle costruzioni in legno, con un fatturato di 4,23 miliardi di euro (esercizio 2021/2022) e 20 stabilimenti in tutto il mondo. L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Egger del 60% delle azioni di Saib. L'azienda impiega 223 persone e produce circa 600 mila metri cubi di pannelli truciolari grezzi e rivestiti. http://www.youtradeweb.com/
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ITALIA AL TOP PER ASCENSORI
Con 1 milione di impianti installati, l’Italia è il secondo Paese con più ascensori al mondo. Ogni giorno effettuano quasi 100 milioni di corse, consumando 2 TWh, sufficienti per alimentare per un anno una grande città come Genova. Un dispendio energetico che, con gli attuali rincari, si traduce anche in costo dovuto in larga parte al mancato rinnovamento: il parco macchine italiano, infatti, è il più obsoleto d’Europa: il 50% ha più di trent’anni. http://www.casacondominio.net/
SAINT-GOBAIN ITALIA
TOP EMPLOYER 2023
Saint-Gobain Italia ha ottenuto la certificazione Top Employer 2023 per il decimo anno consecutivo. «L’attenzione ai collaboratori è per Saint-Gobain uno dei capisaldi fondamentali e una pratica ben consolidata in ogni momento della nostra vita d’impresa. Da sempre siamo impegnati a valorizzare i nostri dipendenti, che sono indubbiamente il cuore nevralgico per lo sviluppo del Gruppo», commenta il ceo Gaetano Terrasini (nella foto). https://www.youbuildweb.it/
seggiole & poltrone
PERCASSI CHIAMA COSTIM CEO GIORGIO CUCCHI
Impresa Percassi, general contractor leader nell’edilizia privata, ha nominato Giorgio Cucchi nuovo amministratore delegato. Il manager succede a Jacopo Palermo, al vertice dell’azienda dal 2014, che ha assunto la carica di presidente. Cucchi rientra nella strategia del Gruppo Costim «di continua evoluzione e consolidamento del management team attraverso l’inserimento di manager di elevata seniority e comprovata esperienza». Cucchi arriva da Sacmi, gruppo di Imola specializzato nella fornitura di macchine e impianti per l’industria della ceramica, dei metalli, del packaging e del food & beverage, in cui ha ricoperto il ruolo di country general manager.
DANTE CIANCIOSI AL VERTICE DI CONFCOMMERCIO MOLISE
Dante Cianciosi, titolare della rivendita Cianciosi Edilizia a Termoli (Campobasso), è stato nominato consigliere regionale e vicepresidente di Confcommercio Molise, durante l’assemblea
ordinaria elettiva che si è tenuta a Campobasso a fine novembre. «Mi accingo a iniziare questo percorso con il mio classico entusiasmo da imprenditore per cercare di portare nuove idee e supporti innovativi, per far crescere anche il settore delle rivendite di materiali edili. Abbiamo bisogno di consulenze più adeguate al momento che stiamo vivendo e Confcommercio può avere un ruolo molto importante e qualificante in questo senso. Dobbiamo sviluppare nel territorio una cultura di appartenenza all’associazione e ampliare la quantità di consulenze e servizi, quanto mai necessari», commenta l’imprenditore. «Già dal primo consiglio, a metà gennaio 2021, comincerò a lavorare insieme alla presidenza per ideare servizi più mirati e performanti, e divulgare nel territorio l’importanza di far parte di una associazione come Confcommercio che può davvero dare tanto». Durante l’assemblea è stato nominato anche il nuovo presidente regionale Angelo Angiolilli, che prende il posto dell’ex presidente Paolo Spina.
MATTEO IORI SALE IN IMER ACCESS
Cambio della guardia a Imer Access, divisione dell’azienda attiva nella produzione delle linee Piattaforme aeree semoventi a pantografo e Piattaforme cingolate. Paolo Pianigiani, direttore commerciale della divisione, si congederà dall’azienda per pensionamento. Lo sostituisce Matteo Iori, attuale responsabile dell’area Customer Care, da anni figura di spicco della divisione Access nella quale ha sviluppato rilevanti competenze sia nella vendita che nel post-vendita e maturato un’ampia esperienza sia a livello nazionale che internazionale. Con l’occasione, la direzione Commerciale incorporerà anche l’area Customer Care, con un conseguente potenziamento della struttura operativa della Divisione. La sede produttiva dell’azienda si trova a Pegognaga (Mantova), su 15 mila metri quadrati di superficie, di cui 4.700 coperti.
ZORINI AL VERTICE DI VETRARIA PESCINI
Vincenzo Omodeo Zorini sostitusce Davide Bonora al vertice di Vetraria Pescini. L’azienda, con 50 anni di storia è oggi affiancata da Aluvetro, nata nel 2014 come suo spin-off e diventata in breve tempo riferimento di settore per i parapetti e balaustre in vetro per interni ed esterni. Con Eddy Pescini, alla guida come Ceo, il Gruppo ha visto negli anni una crescita costante sia per la parte di Vetraria sia di Aluvetro. Zorini, 36 anni è parte dello staff dal 2009. Davide Bonora prosegue il suo percorso all’interno del gruppo come direttore generale dell’unità di business Aluvetro, impegnandosi nel processo di internazionalizzazione dell’azienda.
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Risultati di 2.211 imprese del settore classificati. Analisi per ogni comparto. Interviste ai rappresentanti delle maggiori associazioni. L’esclusiva pubblicazione di Virginia Gambino Editore va in profondità. E anticipa l’andamento del 2023
È
uno degli appuntamenti editoriali più attesi dell’anno. Per il mondo dell’edilizia, dalla produzione alla distribuzione, ma anche per professionisti e operatori del settore, l’annuale edizione dei Bilanci delle Costruzioni che trovate allegato a questo numero di YouTrade rappresenta un imperdibile appuntamento. Ma non solo, perché questa pubblicazione, che contiene l’analisi di 2 .211 bilanci di imprese della filiera, è uno strumento di lavoro che accompagna chi gestisce le aziende tutto l’anno. Anche per l’edizione 2022, dunque, il lavoro del nostro Centro Studi YouTrade è stato approfondito e ha portato a conclusioni interessanti, che possiamo riassumere qui per grandi punti: l’analisi completa è contenuta ovviamente nella pubblicazione abbinata a questo numero della rivista realizzata da Virginia Gambino Editore.
LA GRANDE CORSA
I bilanci analizzati sono quelli del 2021, dato che quelli dell’anno appena concluso non sono ancora reperibili né, in gran parte, nemmeno contabilizzati.
E il 2021 è stato un anno eccezionale per il settore delle costruzioni, con gli investimenti cresciuti del 21,8% a fronte di una crescita del Pil del 6,7%. Le previsioni per il 2022 della Commissione europea vedono una crescita del Pil del 3,8%, mentre il governo l’ha fissata a +3,3%, con le costruzioni in
crescita di +11,3% per la Commissione europea e di +13,0% nel Def. In termini di valore aggiunto il settore delle costruzioni è cresciuto del 21,6% nel 2021, e la previsione per il 2022 è di +13,7%, mentre le attese per il 2023, secondo Prometeia, sono in una stabilizzazione a +0,9%. Questa crescita di mercato è associata a una situazione finanziaria che migliora, con le sofferenze bancarie in netto calo, a un valore pari a nove volte inferiore a quello del picco massimo del 2016.
EFFETTO MINIBONUS
Sul fronte dei prestiti si riduce la domanda molto probabilmente anche per gli effetti dell’impatto del superbonus sul mercato con relativa cessione dei crediti e dunque minori esposizioni finanziarie di imprese e famiglie. Nel 2021 i permessi di costruire sono cresciuti del 21,9% rispetto al 2020 e di +8,3% rispetto al 2019, segno di una ripresa della nuova costruzione e di una vitalità. L’analisi dei Bilanci delle Costruzioni indica anche che sul fronte delle ristrutturazioni il superbonus è stato il vero motore della crescita del settore, con investimenti nel solo 2021 pari a 46,3 miliardi di euro, dei quali 35,5 effettivamente spesi per lavori realizzati. Il superbonus nel 2021 ha attivato complessivamente 263.719 cantieri, dei quali 33.757 condominiali, 158.678 villette unifamiliari e 71.284 unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
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TUTTI I NUMERI DELLA FILIERA
• 2.211 imprese e bilanci analizzati
• un fatturato complessivo di oltre 103 miliardi di euro
• fatturato delle società di capitale analizzate in crescita nel 2021 del +25,9%
• una crescita per tutti, un segno + per tutti, anche se con alcune diversificazioni
• le aziende con oltre 500 milioni di euro di fatturato sono cresciute del +29,7%
• quelle tra 250 e 500 milioni del +23,4%
• quelle tra 100 e 250 milioni del +26,6%
• quelle tra 50 e 100 milioni del +28,5%
• quelle tra 25 e 50 milioni del +25,8%
• quelle tra 10 e 25 milioni del +17,9%
• quelle tra 5 e 10 milioni del +15,6%
• quelle tra 2,5 e 5 milioni del +26,5%
• quelle da 1 a 2,5 milioni del +18,9%
• quelle inferiori al milione del +11,2%
2.211 imprese dell’edilizia ai raggi X
I Bilanci delle Costruzioni edizione 2022, contiene i dati di circa 2.211 aziende. Comprende l’analisi delle imprese di costruzioni, ingegneria, produzione (acciaio e tondino, attrezzature, cemento e calcestruzzo, chimica, climatizzazione, drenaggio e trattamento delle acque, fissaggio, illuminotecnica, impiantistica, isolamento e impermeabilizzazione, laterizi, lattoneria, macchine, piastrelle e rivestimenti, pitture e vernici, prefabbricati, presagomatura, sanitari e arredobagno, serramenti e altre categorie) e della distribuzione di materiali edili, idrotermosanitari, elettrici, dei materiali per trattamento acque e drenaggio, ma anche della Gdo e della Gds del settore brico, ferramenta, materiali edili e per la casa e new entry come i servizi di gestione immobiliare, gli studi di architettura e i general contractor.
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Acquistare una casa, con i mutui che scontano l’inflazione, è meno conveniente. A prevalere, nel 2023, sarà la ristrutturazione
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VORREI, MA NON TROPPO
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L’istituto di ricerca bolognese Nomisma, che periodicamente pubblica i risultati di un osservatorio sugli immobili, ha condotto un’indagine sull’impatto degli incentivi fiscali: il taglio al 90% diminuisce l’appeal della riqualificazione
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CORSA A OSTACOLI PER GLI INCENTIVI
Il governo ha ridotto lo sconto fiscale al 90% e ha messo una serie di paletti per limitare l’accesso ai condomini sul finire dell’anno concluso. Ma il treno della riqualificazione non si è ancora fermato. Occorre però una strategia
di Giuseppe RossiSOLOPERABBONATI
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CHE COSA CAMBIA CON I NUOVI CAM
Il 4 dicembre è entrato in vigore il decreto che ritocca i parametri relativi a materiali, progettazione e procedure appaltanti nell’ambito dell’edilizia. Privilegiano circolarità, modularità, riciclo, sostenibilità. E inoltre...
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di Giuseppe RossiTUTTI I CRITERI DA LEGGERE
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IL CRESME VEDE GRIGIO
Durante l’ultima assemblea dell’associazione delle imprese di impiantistica, l’analisi proiettata al 2023 per il settore dell’edilizia è in bianco e nero. L’istituto di ricerca pronostica una contrazione del mercato, causata anche dal taglio del superbonus
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EDILIZIA E NON SOLO IN FIERA A BERGAMO
Ferramenta, brico, fai-da-te, sicurezza, colore, outdoor e giardinaggio arrivano dal 5 al 6 maggio 2023 nella prima edizione italiana, che ricalca il format di successo dell’Eisenwarenmesse di Colonia, organizzato da Koelnmesse. Già 150 brand aderenti
Ferramenta, edilizia, fai-da-te, sicurezza, colore, outdoor e giardinaggio si incontrano dal 5 al 6 maggio 2023 nella prima edizione dell’International Hardware Fair Italy. La manifestazione, che si tiene negli spazi della Fiera di Bergamo, ricalca il format di successo dell’Eisenwa-
renmesse di Colonia, il più grande evento del settore a livello mondiale, che si svolge invece negli anni pari. «Da tempo raccogliamo segnali precisi dal mercato italiano ed europeo per un evento fieristico che dia ai tanti settori coinvolti la necessaria continuità di rapporto con la domanda», è il commento di Thomas Rosolia, amministratore delegato della filiale italiana di Koelnmesse, ente organizzatore della fiera. «Abbiamo dunque scelto di mettere in campo tutta la nostra esperienza di organizzatori di fiere in una rassegna internazionale rispondente alle primarie esigenze del comparto».
ESPOSITORI INTERNAZIONALI
Il nuovo progetto internazionale per il mercato italiano ed europeo darà dunque una casa negli anni di-
spari ai settori coinvolti, mantenendo l’alternanza con l’Eisenwarenmesse di Colonia, di cui l’appuntamento riprende impostazione, contenuti, obiettivi e qualità. La scelta della location, Bergamo, risponde alle esigenze di sviluppo e di internazionalità della nuova manifestazione, facilmente raggiungibile, in posizione strategica nel Nord Italia e ben collegata al resto d’Europa. Le iscrizioni procedono a pieno ritmo, con una forte partecipazione anche dall’estero, tanto che l’evento occuperà i due padiglioni della Fiera di Bergamo. Tra collettive ed espositori individuali da Italia, Germania, Spagna, Francia, Serbia, Regno Unito, Norvegia, Austria, Polonia, Turchia, India, Cina e Stati Uniti, sono oltre 150 le aziende che hanno già confermato l’adesione.
PER I PROFESSIONISTI
L’International Hardware Fair Italy si propone di coinvolgere i professionisti del settore in un contesto ideale per promuovere le ultime novità e stabilire solide relazioni commerciali. La prima edizione della manifestazione è ricca di novità ed eventi collaterali: incontri di business con i maggiori distributori italiani e internazionali, convegni, aree demo e workshop formativi per approfondire le più attuali tematiche di settori in rapida evoluzione.
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UN ANNO D’ORO PER CRESCITA E SVILUPPO
di Veronica MonacoIn un libro avvincente non vediamo l’ora di finire un capitolo per iniziare subito quello successivo, soprattutto se quello appena concluso è stato ricco di colpi di scena e grandi sfide, come sono stati i dodici mesi del 2022. Un anno complesso e stimolante, foriero di importanti successi per alcuni protagonisti del settore della distribuzione edile, tra cui Gruppo Made, che ha incoronato il 2022 con una crescita di oltre il 30%, nonostante la sensibile flessione del secondo trimestre, che non ha però intaccato il consuntivo finale. Un risultato lusinghiero che fa guardare al futuro con sereno ottimismo, nonostante le complessità che si profilano all’orizzonte a causa della persistente inflazione e del rallentamento della spinta propulsiva degli incentivi fiscali.
PIÙ QUALITÀ
Grande soddisfazione non solo per i fatturati, ma anche per i progressi ottenuti a livello di riconoscimento del mercato, sia da parte di una committenza sempre più professionale, sia da parte dei privati. Non è un caso che il settore merceologico con la crescita maggiore sia stato quello degli showroom e del comparto delle finiture. Anche il mondo della produzione, con i suoi marchi più affermati, ha seguito con partecipazione il percorso di Gruppo Made verso una svolta sempre più qualitativa delle proposte commerciali, in cui l’attenzione per l’ambiente e per i prodotti il più possibile sostenibili sono diventati nel tempo delle vere e proprie priorità. Qualità dei servizi e qualità dell’offerta globale sono i valori che il Gruppo mette e continuerà a mettere in campo per seguitare a svolgere un ruolo di primo piano all’interno della filiera dell’edilizia italiana.
Numeri eccezionali e una considerazione sempre maggiore da parte degli operatori del mercato. Il Gruppo chiude con grande soddisfazione il 2022, un periodo di grandi cambiamenti e di importanti investimenti in immagine e organizzazione interna
IL NETWORK
Il 2022 è stato un periodo particolarmente vivace anche per quanto riguarda l’ampliamento del network, con nove nuovi ingressi che si sono succeduti nel corso dell’anno. Si sono aggiunti al Gruppo le rivendite Edilizia Gelli (Campi di Bisenzio (Firenze), Quarta Area (Altamura (Bari), Arbacer (Crevoladossola (Verbania), Commerciale Edil Gm (Siniscola (Nuoro), Bisio 1885 (Genova), Top Casa (Pinerolo (Torino), Gpa (Loreggia, Limena, Camposampiero (Padova), Riviello Distribuzione (Albanella (Salerno) ed Edilferr (Reggio Calabria), che hanno scelto Made per migliorare ulteriormente la loro presenza e la loro visibilità all’interno del mercato dell’edilizia. Parallelamente, Made Distribuzione, la rete di punti vendita diretti, ha incrementato le sue sedi, che ora sono quattro, con l’ingresso di Made Distribuzione Cosso di Pianezza (Torino). La difficile reperibilità dei prodotti e i continui cambiamenti dei listini che hanno caratterizzato il 2022 hanno assorbito molte energie per offrire la migliore assistenza possibile alle rivendite che, anche nei momenti più difficili, non sono mai state lasciate sole ad affrontare le emergenze.
SERVIZI AGLI ADERENTI
La comunicazione e l’evoluzione dell’organizzazione interna sono state alla base dell’attività di Gruppo Made nel corso dei dodici mesi passati. La crescita del network e lo sviluppo dei servizi riservati alle rivendite aderenti, una nuova fase del processo di digitalizzazione, una presenza sempre più puntuale sui social, oltre al rilancio della formazione manageriale che comprende anche le più moderne ed efficaci tecniche di vendita, rendono Gruppo Made un punto di riferimento per la moderna distribuzione edile nazionale. Le novità portate dal cambiamento del marchio hanno messo in moto una serie di operazioni che hanno reso di fatto «personale» il cambiamento generale: ogni rivendita, infatti, ha una sua propria struttura, sia in termini di spazio che di logistica interna ed esterna, ed è su questi fattori che il progetto di rebranding si sta focalizzando, così da affiancare il logo Made ai loghi storici di tutte le rivendite aderenti.
Rivendite
CI INGRANDIAMO CON BIGMAT
Una grande festa in chiusura dell’anno appena trascorso che ha visto l’apertura di un nuovo punto vendita vicino a Modena. Ma anche tanti progetti per il 2023, come l’espansione al Centro Nord e l’adesione al gruppo internazionale della distribuzione edile
Una grande festa per celebrare un anno di successi. Unika, il multipoint della distribuzione edile guidato da Fernando Cislaghi, ha chiuso il 2022 con un evento conviviale insieme a collaboratori e fornitori per festeggiare i risultati raggiunti e dare il via a un nuovo anno ricco di novità. «Abbiamo organizzato questa festa per ringraziare i collaboratori interni e i fornitori che più hanno contribuito al successo di Unika
nel 2022», ricorda Fernando Cislaghi. «C’era anche qualche cliente particolarmente legato alla nostra azienda e alcuni esponenti delle società sportive che sponsorizziamo, come la Vero Volley Milano e il Bologna F C . In tutto i partecipanti sono stati circa 70 persone, a cui si sono uniti anche i collaboratori della rivendita EdilQuattro di Rubiera (Reggio Emilia), con cui collaboriamo in maniera continuativa» e che è entrata anche in società con Unika.
ESORDIO INCORAGGIANTE
Presente anche Luca Bellei, direttore generale di EdilQuattro e presidente del consiglio di amministrazione di Unika Modena, il quinto e più recente punto vendita del gruppo. Situato a Formigine (Modena), in via Vanoni 18, il nuovo punto vendita si sviluppa su una superficie coperta di 1.500 metri quadrati con un’area di libero servizio di circa 200 metri quadrati, a cui si aggiungono 800 metri quadrati di esterno. All’interno i clienti possono trovare tutti i prodotti da costruzione, con una particolare attenzione ai materiali per l’isolamento. «Abbiamo aperto da appena tre mesi, ma l’esordio è davvero incoraggiante, nonostante ci siano competitor molto quotati sul territorio», commenta Bellei, in relazione all’attività di Unika Modena. Oltre a Formigine, attualmente Unika è presente a Milano con tre store e uno showroom di finiture, e a Bologna con un magazzino edile e una sala mostra. «Il 2022 è stato un anno da record», afferma Cislaghi «ma siamo molto fiduciosi anche per il 2023, soprattutto su Milano. Sono previste nuove aperture anche in altre regioni del Centro Nord e, nonostante alcune previsioni un po’ pessimistiche, ci aspettiamo un’ulteriore crescita rispetto al 2022. Nel 2023, inoltre, tutte le rivendite Unika entreranno nel Gruppo BigMat: al di là di prezzi e sconti, ci vogliono servizi avanzati da dare ai clienti per cercare di andare incontro a un mercato sempre più evoluto».
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UNIFIX SHOP SYSTEM: IL FUTURO È ADESSO!
di Anna MolentiniUnifix ha dato vita a una soluzione capace di rendere l’esperienza di acquisto ancor più completa ed efficace. Unifix Shop System è un servizio di Locker (gli armadi hi-tech per il ritiro della merce acquistata online) sarà possibile per i clienti prolungare la durata degli orari di consegna dei materiali. Inoltre, grazie all’integrazione con un innovativo web service, la rivendita ha a disposizione uno shop online, che a sua volta può mettere a disposizione della propria clientela diretta. Un servizio integrato ad alto valore aggiunto, ideale anche per le imprese che, per vari motivi, non hanno ancora potuto creare la propria piattaforma di web shop. Attraverso lo Shop System di Unifix, infatti, le rivendite saranno accompagnate nel proprio percorso di digitalizzazione del business, riuscendo così a governare questi nuovi canali distributivi, anziché temerne l’avvento.
TRACCIAMENTO COSTANTE
I vantaggi dell’attivazione di Unifix Shop System sono molteplici. Per esempio, la soluzione garantisce ai propri clienti la merce necessaria ogni giorno e in qualsiasi momento, con la possibilità di guadagnare un importante vantaggio competitivo rispetto ai grandi colossi del settore, vincolati a rigidi orari di apertura. In questo modo il ritiro dei materiali diventa ancora più comodo e veloce, potendo gestire vendite e noleggi comodamente via web, senza la necessità di organizzare di un servizio e-commerce. La soluzione permette anche un tracciamento costante e organizzato dei dati di vendita, delle forniture disponibili e degli stati di noleggio. Tutto questo avviene grazie all’utilizzo dei Lockers, armadietti automatizzati e personalizzabili graficamente, che consentono di usufruire di diversi servizi di vendita, consegna e interscambio 24 ore su 24, sette giorni su sette, senza necessità di essere presidiati.
CLIENTI AUTONOMI
Semplici da utilizzare, i Locker sono dotati di software personalizzati che, oltre a gestirne la corretta fruizione, permettono anche un costante monitoraggio dei dati ed eventuali interventi da remoto tramite app,
telefono o Whatsapp. E i vantaggi di questa soluzione si ripercuotono anche sul cliente finale: massima libertà sull’orario di ritiro e nessun costo di commissione sui prodotti in vendita o sul noleggio. Grazie a questa innovativa soluzione, l’azienda altoatesina Unifix è coerente con la propria vocazione all’innovazione d’impresa, con l’obiettivo di evolvere da un concetto di «business to business» a uno di «business for business».
Il Shop System dell’azienda altoatesina è un servizio di Locker per il ritiro della merce acquistata online, che di fatto rende possibile la consegna dei materiali ogni giorno, senza interruzione. Inoltre, la rivendita ha a disposizione una piattaforma e-commerce
DETAILS
MOLLO NOLEGGIO PIATTAFORME DISPONIBILI 24/7
Mollo Noleggio lancia il nuovo servizio Fai da te - Noleggio 24/7. Il funzionamento è molto semplice: dopo aver prenotato il mezzo e richiesto l’attivazione del nuovo servizio, e dopo aver scaricato l’app Mollo Noleggio, disponibile per Android e iOs e utilizzabile da smartphone e tablet, il cliente riceverà direttamente su cellulare le credenziali personali per ritirare e riconsegnare il mezzo in maniera autonoma, quando vuole, anche in orari diversi da quelli di apertura aziendale, per esempio, durante il fine settimana, alla mattina presto o alla sera. In questa fase di lancio il servizio è legato al noleggio di piattaforme autocarrate utilizzabili con la patente B e veicoli commerciali, quali autocarri con cassone fisso e ribaltabile, con gru, doppia cabina. Il servizio è già attivo in alcune filiali, ma l’obiettivo è quello di estenderlo a tutti i centri Mollo in Italia.
ORSOLINI NUOVO SHOWROOM ALLE PORTE DI MILANO
Dopo aver inaugurato a Sesto San Giovanni (Milano) il primo showroom d’interni in Lombardia, Orsolini raddoppia con un nuovo punto vendita professional: 8 mila metri quadrati (suddivisi tra 4 mila di esposizione, vendita e stoccaggio e 4 mila esterni) dedicati al mondo dell’edilizia, della ferramenta e della termoidraulica. «Le due realtà, che distano solo 15 minuti, si completano e integrano offrendo alla nostra clientela un’offerta e un servizio a 360 gradi, dai materiali da costruzione alle finiture d’interni», racconta il direttore commerciale, Marco Orsolini. Imprese, professionisti, artigiani, termoidraulici e posatori sono accolti in un negozio di ultima generazione, con un focus sulla parte espositiva dei prodotti tecnici e una grande attenzione alla fruibilità degli
spazi, in particolare nella zona self-service. Al layout moderno e al libero servizio potenziato si affianca un customer service d’eccellenza per offrire un’assistenza completa e puntuale. Con il punto vendita professional di Sesto San Giovanni, Orsolini arriva a quota 33 negozi in Italia, spostando la bussola sempre più verso Nord.
ANGAISA ENTRA IN FEDERCOSTRUZIONI
Angaisa, l’Associazione nazionale dei commercianti di articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno, aderisce a Federcostruzioni. «Sono soddisfatto di questo ulteriore passo avanti per Angaisa che negli scorsi mesi ha intensificato la sua attività di relazioni industriali e può adesso operare nella rete di una delle federazioni più rappresentative, a livello nazionale, dei mercati dell’edilizia (…) In rappresentanza dei 15.000 addetti del nostro circuito, sposiamo l’impegno di Federcostruzioni a far valere a livello politico, economico e istituzionale le istanze e gli interessi comuni del settore delle costruzioni. In questo contesto, la distribuzione specializzata ITS sta assumendo un peso specifico rilevante, come testimoniano i dati di mercato, ma soprattutto la richiesta crescente di servizi e competenze da parte dei consumatori. Grazie a Federcostruzioni onoreremo in maniera più efficace questo compito, contribuendo alle attività confederali e offrendo le nostre competenze specifiche presso i principali tavoli tecnici», è il commento di Maurizio Lo Re (nella foto), presidente Angaisa. L’associazione conta 250 aziende distributrici, con circa 1000 unità locali presenti sul territorio. Inoltre, fanno parte dell’associazione con la qualifica di soci sostenitori 148 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici e 10 gruppi di distribuzione.
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SHOW room
22 Con la nuova serie di placche e comandi Linea, Vimar ridisegna l’energia. Il design minimale lascia ampio spazio alle superfici di comando, mentre le versioni smart e domotica connettono gli spazi abitativi alle esigenze del vivere quotidiano con oltre 200 funzioni.
11 Roma Stone è l’articolata collezione di Wall Tiles & Gres porcellanato di Fap Ceramiche ispirata alla natura e declinata in quattro estetiche: marmo, pietra, lastre Corten e decori matt e glossy.
4 Il calore dell’effetto legno di rovere si mescola alle nuove tendenze dell’interior nella nuova collezione Everyday di Pastorelli pensata sia come rivestimento sia come pavimento. Disponibile in quattro colorazioni e nello spessore 8,5 mm da interno e 20 mm da esterno.
3 Spillo Tech di Fima Carlo Frattini è impreziosito da raffinate texture che spiccano per la loro unicità: Cross dalla lussuosa superficie ispirata al prezioso diamante intagliato; Vertical, contraddistinta dal rigore geometrico di un poligono a 19 facce; Godronata dall’effetto micro-diamantato dal mood industriale.
5 Disegnato da Matteo Thun & Antonio Rodriguez, Serie T di Antrax prende il nome dal celebre estruso metallico utilizzato nelle costruzioni. In alluminio 100% riciclabile, è proposto in versione singola o doppia in oltre 200 varianti di colore. Funzionamento ad acqua o elettrico.
8 Ceramica Cielo amplia la collezione I Catini con Ottavia e Ofelia, due nuove vasche freestanding in LivingTec con piedini in metallo declinate nelle finiture Bianco Matt, Brina e Arenaria. Completano la proposta tre nuove bacinelle, un piatto doccia e una coppia di sanitari sospesi.
9 Dal progetto Diesel
Living with Iris
Ceramica nasce la nuova collezione in semigrès per rivestimenti Pluriball ispirata al celebre materiale da imballo. Disponibile nei colori White, Blue, Cobalt, Black, Lilac e Deep Pink, e con decori Oro e Platino.
6 Ispirata ai marmi classici, la collezione Elements Lux di Ceramiche Keope si arricchisce con due inedite sofisticate tonalità: Calacatta Verde e Statuarietto, disponibili sia in finiture lappate sia matt.
7 Reversa 44 è la nuova soluzione filomuro battente reversibile di Protek: una sola versione che risponde a tutte le necessità di montaggio, indipendentemente dalla modalità e dal verso di apertura.
10 La collezione di carte da parati Frames, disegnata da CaberlonCaroppi per Zambaiti Contract, è composta da tasselli di legni pregiati reinventati in nuove combinazioni e incastonati in un intreccio geometrico, che gioca con i colori.
Calacatta StatuariettoObiettivo: dipendenti soddisfatti
In un mondo sempre più competitivo le persone si configurano come elemento chiave alla base dei successi di un’organizzazione economica. I competitor, infatti, possono confrontarsi accanitamente su servizi e prodotti sempre più prestanti ed economici, ma il capitale umano è un asset aziendale non imitabile, che va sostenuto e coltivato creando i presupposti ideali a favorire un efficace senso di appartenenza aziendale. Sono le persone a fare davvero la differenza in qualsiasi realtà aziendale e a costituire i presupposti per avvantaggiarsi sulla concorrenza. Insomma, oggi le aziende non possono ritenersi realmente competitive sino a quanto non prestano ai propri dipendenti quella stessa attenzione riservata ai clienti. Analogamente alla customer experience, l’employee experience ha un impatto diretto sulla capacità di generare redditività. I lavoratori soddisfatti sono dipendenti produttivi. Quando invece i lavoratori non sono adeguatamente formati o non dispongono degli strumenti idonei per svolgere il proprio
lavoro in modo efficiente la loro produttività si riduce significativamente.
L’Employee Experience
nuova frontiera
Customer experience ed employee experience devono quindi andare di pari passo, poiché solo proponendo un’esperienza lavorativa d’eccellenza ai propri dipendenti è possibile migliorare i propri risultati. Questo significa che è arrivato il momento di intervenire e rafforzare la cultura del coinvolgimento e della trasparenza. Il concetto di base è che le aziende non possono accontentare i loro interlocutori esterni se non sono in grado di gestire al meglio la loro risorsa più preziosa: le persone che ne fanno parte. Insomma, diventa assolutamente fondamentale tener conto dell’esperienza di lavoro delle persone che fanno parte della nostra organizzazione. L’employee experience può essere definita come l’insieme di attività e strategie attuate da un’organizzazione finalizzate a far vivere ai lavoratori la migliore esperienza di lavoro possibile. A grandi linee racchiude tutto ciò
che un dipendente percepisce e osserva durante l’esperienza di lavoro con una determinata azienda. Comprende il rapporto che ha col superiore e i colleghi, il sostegno che riceve nei momenti critici, le opportunità di crescita che gli vengono offerte e gli strumenti e la tecnologia a cui ha accesso per esprimersi al meglio professionalmente.
Qualità interna Numerosi sono i fattori che determinano la qualità del vissuto di una persona all’interno di un’organizzazione andando a peggiorare o a migliorare il percepito. Work-life balance, spazi di lavoro, relazioni con i colleghi, flessibilità nella gestione del tempo e degli obiettivi, possibilità di utilizzare strumenti tecnologici, remunerazione e accesso a specifici benefit contribuiscono a modificare l’Employee Experience, appunto. Secondo Jacob Morgan, autore di The Employee Experience Advantage, le organizzazioni porranno sempre più attenzione alla differenza tra il bisogno e il desiderio di lavorare. Inoltre, a prescindere dalla loro dimensione e dal settore di appartenenza, le imprese cercheranno di promuovere l’engagement offrendo un ambiente ottimale sotto tre punti di vista:
• Cultura aziendale. Oggi i collaboratori non si accontentano più di incentivi monetari, ma richiedono un contesto lavorativo capace di valorizzarli, facilitandoli nei loro compiti attraverso la creazione di una cultura aziendale votata alla collaborazione e capace di unire il personale attorno ad obiettivi trasparenti e condivisi.
• Ambiente tecnologico. Tecnologie e strumenti di lavoro efficienti aiutano e migliorano le attività lavorative, riducono la frustrazione dovuta ai malfunzionamenti e ottimizzano il tempo di lavoro.
Inoltre, l’adozione di modelli digitali per la gestione delle risorse umane è un trend in crescita e sempre più diffuso tra le aziende.
• Luogo fisico. A migliorare il tempo trascorso sul luogo di lavoro e a delineare una piacevole employee experience contribuisce anche l’ambiente circostante, perché le caratteristiche dell’ufficio, dai poster appesi alle pareti fino all’area break, alla qualità dell’aria e al tipo di illuminazione, influenzano in maniera sostanziale il benessere, la creatività e la produttività dei lavoratori.
Viviamo un momento storico in cui le modalità di interazione, nella nostra sfera personale, trainate dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, si modificano con estrema velocità. Allo stesso modo, anche la soddisfazione delle aspettative del capitale umano sempre più digitale e l’esperienza di lavoro diventano, per le aziende, la principale leva di competitività esterna e di fidelizzazione dei dipendenti.
Se da una parte le organizzazioni si sono da sempre focalizzate sul ruolo centrale che il cliente assume negli obiettivi di business adottando un approccio customer-centrico, soltanto recentemente viene riconosciuta quella adeguata attenzione nei confronti dei dipendenti che possono trasformarsi in advocate, concorrendo alla promozione dell’organizzazione e del suo brand anche all’esterno. Le aziende che si impegnano a estendere la cura riposta nei confronti del cliente anche all’interno della propria organizzazione interna, con attenzione agli effetti generati dall’Employee Experience sono in grado di attrarre e trattenere lavoratori qualificati in modo sempre più sostenibile e duraturo.
di Michele Ripepi Laurea in Economia. Master in Organizzazione Aziendale e in Marketing Management.
Docente di Marketing Industriale e di imprenditorialità in Fondazioni JobsAcademy. Docente a contratto di Marketing, Comunicazione e Organizzazione Aziendale in Fondazione Et Labora. Ventennale esperienza in realtà industriali, tra cui nel Gruppo Italcementi dove ha ricoperto ruoli di marketing e business development sia nazionale sia internazionale. Collabora con aziende nei campi del marketing B2B, della internazionalizzazione e nella definizione di processi di pianificazione strategica e piani operativi.
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IL MINI SOLLEVATORE
Jcb lancia il sollevatore telescopico 514-40, il modello più piccolo per dimensioni della gamma Loadall, caratterizzato da un’altezza della cabina di soli 1,8 metri e una larghezza di 1,56 metri. Progettato per accedere anche nei luoghi più angusti, è abbastanza piccolo da poter passare attraverso una porta di 2 metri e offre grande manovrabilità grazie alla sterzatura integrale. Nonostante le sue dimensioni compatte, la macchina offre la cabina operatore più grande della sua categoria. Il sollevatore è alimentato da un motore diesel da 18,4 kW (24,7 CV) a bassa manutenzione che soddisfa lo standard sulle emissioni Eu Stage V senza la necessità di un filtro antiparticolato diesel o additivi. La portata massima di sollevamento è di 1.400 chilogrammi, mentre l’altezza massima di sollevamento è pari a 4 metri. La capacità al massimo sbraccio è di 525 chilogrammi. Il rapporto peso/potenza è superiore del 17% rispetto al predecedente modello e può essere trasportato su un rimorchio o un veicolo commerciale leggero.
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che semplifica il lavoro quotidiano e ottimizza i tempi di cantiere, senza scendere a compromessi dal punto di vista della sicurezza. Il programma è declinato nei diametri 16, 20, 25, 32 e 40 millimetri ed è conforme alle norme Uni En Iso 21003-2:2011 e 21003-5:2009.
UN KIT DI RIPARAZIONE PER I DPI DA WENAAS
NUOVA PINZA DI GIUNZIONE DA ARTEFERRO SYSTEM
ARTEFERRO SYSTEM DI GONZATO GROUP PRESENTA UNA NUOVA PINZA DI GIUNZIONE CHE FACILITA E VELOCIZZA L’INSTALLAZIONE DI PARAPETTI E RINGHIERE. LA NUOVA PINZA DI GIUNZIONE TRA IL PANNELLO DI TAMPONAMENTO E LA STRUTTURA PORTANTE NON NECESSITA INFATTI DI VITI: BASTA UNA SEMPLICE PRESSIONE E LA
WENAAS, FORNITORE INTERNAZIONALE DI SOLUZIONI PER L’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO NORVEGESE, INSIEME A GORE-TEX PROFESSIONAL, HA SVILUPPATO UN KIT DI RIPARAZIONE INTELLIGENTE PER I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) GORE-TEX PYRAD PER I LAVORATORI DEL SETTORE ELETTRICO, IN MODO DA PROLUNGARE LA VITA UTILE DEGLI INDUMENTI. IL KIT È COMPOSTO DA QUATTRO TOPPE, DUE ROTONDE E DUE QUADRATE, NEI COLORI GIALLO FLUORESCENTE E BLU NAVY, CHE CONSENTONO DI RIPARARE FORATURE O STRAPPI DEL TESSUTO DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI. BASTA UN ASCIUGACAPELLI O UN FERRO DA STIRO PER ATTACCARE LA TOPPA IN MANIERA PERMANENTE. E NEL RARO CASO IN CUI IL TESSUTO SIA NUOVAMENTE DANNEGGIATO NELLO STESSO PUNTO, È POSSIBILE APPLICARE UNA NUOVA TOPPA SOPRA QUELLA PRECEDENTE.
contribuire all’evoluzione del mondo dell’edilizia grazie al potere della connettività. Questo ecosistema si compone di circa 70 attrezzi senza filo da 22V che garantiscono performance d’eccellenza al pari delle soluzioni a cavo, quattro batterie, due caricabatterie, una nuova interfaccia e servizi IoT. Al momento della ricarica i dati raccolti dagli strumenti, dalle batterie e dal caricabatterie vengono automaticamente trasferiti al cloud, per poi risultare facilmente accessibili tramite l’app On!Track, disponibile per mobile e web. L’app On!Track è ideata per fornire informazioni sullo stato della batteria, l’ultima posizione di ricarica e dati sull’utilizzo/inutilizzo circa gli ultimi 14 strumenti attivamente impiegati con una medesima batteria.
NUOVA GAMMA BAXI CON SPC PLUS
BAXI PROPONE SPC PLUS, UNA NUOVA GAMMA DI SCALDACQUA MONOBLOCCO IN POMPA DI CALORE IN GRADO DI SCALDARE ELEVATE QUANTITÀ DI ACQUA FINO A 65 GRADI CENTIGRADI, UTILIZZANDO POCHISSIMA ENERGIA ELETTRICA, POICHÉ IL CALORE VIENE ASSORBITO DIRETTAMENTE DALL’ARIA ESTERNA (FINO A -7 GRADI). IL RIDOTTO ASSORBIMENTO ELETTRICO RISPETTO ALLO SCALDACQUA TRADIZIONALE PERMETTE DI LIBERARE FINO AL 40% DI POTENZA DEL CONTATORE PER DESTINARLA AD ALTRI CONSUMI, COME LAVATRICE O FRIGORIFERO. LA GAMMA SI ARTICOLA IN QUATTRO MODELLI, A BASAMENTO, CON RESISTENZA ELETTRICA INTEGRATIVA, TUTTI IN CLASSE A+, DA 188, 196, 243 E 251 LITRI. I MODELLI SPC PLUS VANTANO DIMENSIONI COMPATTE E HANNO UN DISPLAY SEMPLICE E INTUITIVO PER LA PROGRAMMAZIONE E IL MONITORAGGIO DEI CONSUMI.
toria di copertina
FORNACI LATERIZI DANESIQUEL BLOCCO VALE IL DOPPIO
Normablok Più S40 Ma è un laterizio dedicato alla costruzione in muratura armata che, oltre alla resistenza meccanica e sicurezza sismica, garantisce alte prestazioni termiche grazie al polistirene additivato di grafite Neopor di Basf
di Veronica MonacoKnow-how tecnico e innovazione si fondono in un’esperienza lunga più di sessant’anni nella produzione di laterizi ad alte prestazioni. Nata nel 1955, anno in cui è stato inaugurato il primo stabilimento di Soncino (Cremona), Fornaci Laterizi Danesi è divenuta nel tempo un punto di riferimento del mercato grazie alla qualità dei suoi prodotti e a un servizio di consulenza a 360 gradi. Tra le più recenti novità c’è Normablok Più S40 Ma, un laterizio dedicato alla costruzione in muratura armata che, oltre a garantire elevati valori di resistenza meccanica e sicurezza sismica, assicura alte prestazioni termiche grazie al polistirene additivato di grafite Neopor di Basf.
CONSOLIDAMENTO E ISOLAMENTO
Concepito da Danesi per realizzare murature armate portanti in tutte le zone sismiche e realizzato con laterizio Poroton P800, il blocco Normablok Più S40 M a coniuga i vantaggi della muratura armata con le performance del polistirene espanso additivato di grafite Neopor di Basf. Utilizzato con la malta termo-sismica Danesi Mtm10, il nuovo blocco consente di realizzare pareti che, intonacate tradizionalmente, raggiungono una trasmittanza termica di 0,21 W/m²K, rendendo inutile la posa di un cappotto a lastre. Le pareti garantiscono un’elevata inerzia
Storia di copertina
Le pareti realizzate con Normablok Più S40 MA, oltre ad essere sicure sismicamente, raggiungono una trasmittanza termica di 0,21 W/m2K, rendendo inutile la posa di un cappotto a lastre
La soluzione tecnologica sviluppata per la ricostruzione post-terremoto consiste in una struttura composta dalla muratura armata Poroton sul lato interno e dalla muratura in pietrame di recupero facciavista. A sinistra, il prototipo posizionato sulla tavola vibrante e pronto per le prove dinamiche
termica, fondamentale per il contenimento del fabbisogno energetico estivo ed invernale e per consentire un maggiore controllo delle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente interno, a vantaggio del benessere e del comfort abitativo. Inoltre il guscio in laterizio protegge il polistirene contenuto nei fori, mantenendone nel tempo le prestazioni. Ma i vantaggi non finiscono qui. Integrati con barre di armatura orizzontali e verticali, sfruttando l’apposito foro dotato di preincisione, i blocchi Normablok Più S40 M a permettono di realizzare costruzioni in qualsiasi zona sismica nel rispetto delle prescrizioni Ntc 2018. Normablok Più S40 M a si dimostra quindi un sistema costruttivo semplice ed affidabile, sicuro sismicamente, resiliente e duraturo. In più, il sistema Danesi permette di costruire edifici in muratura portante di qualsiasi forma e distribuzione planimetrica, senza l’obbligo di rispettare limiti massimi tra l’interasse dei muri e contenendo l’area delle pareti resistenti, e senza dover garantire il metro d’angolo agli incroci delle pareti perimetrali, consentendo così maggiore libertà architettonica e semplicità nella progettazione. All’interno della struttura in muratura portante è possibile anche inserire elementi resistenti ai soli carichi verticali, quali pilastri in cemento armato o in acciaio.
CON PIETRA FACCIAVISTA PER LA RICOSTRUZIONE POST-SISMA
Il sistema in muratura armata Normablok Più S40 M a è una soluzione adatta anche per garantire sicurezza sismica e risparmio energetico agli
La parete in muratura armata Normablok Più
S40 MA rivestita in pietra a vista, posata con malta di calce e opportunamente ancorata con un’apposita rete in fibra di vetro, è in grado di sostenere eventi sismici di intensità doppia rispetto a quelli registrati nel 2016
LA RICERCA
Università Roma Tre
Le prove su tavola vibrante sono state condotte nell’ambito del progetto di ricerca R ipara , intitolate Sistemi integrati di miglioramento sismico del patrimonio architettonico, finanziato dal Dtc Lazio e condotto presso il laboratorio E nea Casaccia, con il coordinamento scientifico di Gianmarco De Felice, professore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre. De Felice è stato presidente del comitato tecnico R ilem TC- 250 CSM (Composites for Sustainable Strengthening of Masonry) e del comitato che ha redatto le linee guida Aci 549.6R-20 (Guide to Design and Construction of Externally Bonded Fabric-Reinforced Cementitious Matrix and Steel-Reinforced Grout Systems for Repair and Strengthening Masonry Structures). Oggi il gruppo di ricerca Strutture dell’Università Roma Tre è impegnato nel progetto S tand (Stima e Analisi del Danneggiamento di edifici storici indotto da Opere in Sotterraneo) caratterizzato da una costante attenzione nel coniugare insieme l’esigenza della sicurezza con l’istanza della conservazione del patrimonio. La sperimentazione in oggetto segue precedenti esperienze sull’efficacia di tecnologie innovative di prevenzione sismica basate sull’impiego di sistemi F rcm , C rm o diatoni in carbonio, che hanno avuto una validazione sperimentale su prototipi in scala reale testati su tavola vibrante.
Con Poroton Italia dal 1972
Il Consorzio Poroton Italia da 50 anni è costantemente impegnato a sviluppare attività di studio, ricerca e approfondimento di tutti gli aspetti tecnici nell’ambito delle murature in laterizio, Ha svolto e continua a svolgere un ruolo chiave per l’evoluzione, il miglioramento, l’innovazione e la promozione del termolaterizio Poroton. Il contributo offerto dal consorzio in termini di ricerche sperimentali, prove di laboratorio e analisi scientifiche ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo delle normative inerenti il settore delle murature, partecipando inoltre ai lavori degli organismi normativi. Fin dalla sua costituzione, nel 1972, il consorzio ha posto particolare attenzione alla ricerca in ambito strutturale e può considerarsi quale precursore nel campo delle strutture in muratura armata in Italia, avendo avviato ricerche in questo campo fin dall’inizio degli anni Ottanta, ottenendo nel 1984 il certificato di idoneità tecnica per un sistema costruttivo di muratura armata Poroton, con notevole anticipo rispetto alle normative nazionali. Le prove su tavola vibrante condotte nel 2022 si pongono quale naturale prosecuzione delle già molte ricerche svolte finora, che hanno consentito al Consorzio Poroton Italia di costruire un ampio know-how tecnico nel campo delle murature, che viene messo a disposizione di tecnici ed utilizzatori attraverso i propri servizi di informazione e consulenza.
edifici che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese. Le abitazioni storiche, specialmente quelle in pietra a vista, in caso di sisma sono soggette ai maggiori danneggiamenti; ne è una prova quanto accaduto ai borghi del centro Italia colpiti dal sisma del 2016, in cui molti edifici con pietra a vista sono in parte o totalmente crollati. Ricostruire “come era, dove era” in zone sismiche e a forte rischio-idrogeologico è un obiettivo importante, ma non è semplice, in quanto comporta la necessità di usare materiali di qualità, tecniche edilizie antisismiche e regole costruttive necessariamente diverse da quelle del passato. L’aspirazione è però quella di rimanere fedeli al disegno originario, ricostruendo in questo caso l’aspetto estetico tipico dei borghi in pietra a vista, ricreandone il valore storicoarchitettonico e paesaggistico, garantendo al contempo la necessaria sicurezza sismica, la sostenibilità ambientale, la durabilità e non da ultimo il risparmio energetico. Con il sistema Danesi questo è possibile: la parete in muratura armata Normablok Più S40 Ma con paramento esterno in pietra a vista è in grado di sostenere, senza mostrare segni
Esempio di registrazione accelerometrica selezionata per i test sismici su tavola vibrante (ESD).
AMATRICE 24/08/2016
PGA (h) 0,84 g
PGA (v) 0,40 g
di danneggiamento, eventi sismici di intensità doppia rispetto a quelli registrati nel 2016. A comprovarlo i risultati ottenuti da indagini tramite prove in scala reale su tavola vibrante, nell’ambito di un ampio progetto di ricerca sviluppato da Università degli Studi di Roma Tre, Università La Sapienza di Roma, Enea, con il contributo di Regione Lazio e la partecipazione di Fibre Net e Consorzio Poroton Italia.
A PROVA DI TAVOLA VIBRANTE
L’obiettivo della ricerca consisteva nel mettere a punto tecniche di ricostruzione per garantire un’adeguata sicurezza agli edifici, assicurando al contempo il mantenimento del facciavista, tipologia muraria tipica di molti centri storici in Italia Centrale, particolarmente vulnerabile nei confronti delle azioni sismiche. Per questo è stata proposta e testata una tecnologia che unisce un paramento esterno in pietrame facciavista, dello spessore di 20-22 centimetri, realizzato con le pietre di recupero allettate con una malta a base di calce idraulica naturale di classe M10, e una muratura in blocchi di laterizio di spessore 40 centimetri, allettati con malta di cemento di classe M10. Il paramento esterno in pietra è stato collegato al corpo murario in muratura armata tramite la malta di calce utilizzata in fase di allettamento delle pietre e mediante il posizionamento, a letti di malta alternati, di una specifica rete in fibra di vetro a maglia larga (135x135 mm) con l’obiettivo di massimizzare la monoliticità del corpo murario nel suo complesso e di impedire fenomeni di disgregazione del paramento in pietra a vista per azioni sismiche. L’efficacia del sistema è stata verificata tramite test su tavola vibrante simulando le azioni sismiche registrate durante gli eventi sismici del 2016. I risultati delle prove dinamiche hanno mostrato che la tecnologia sviluppata è in grado di sostenere, senza mostrare segni di danneggiamento, eventi sismici di elevata intensità, anche doppia rispetto quelli registrati sette anni fa, risultando quindi sicura per l’impiego negli interventi di ricostruzione post sisma e adatta per la salvaguardia del valore architettonico delle costruzioni e del contesto paesaggistico in cui sono inserite.
CONSULENZA TECNICA
Fornaci Laterizi Danesi si propone anche di supportare i progettisti in ogni fase di ideazione dell’opera, dagli studi di fattibilità ai sopralluoghi in cantiere, con un team di professionisti esperti composto da ingegneri e architetti, affiancati da una solida rete di tecnici commerciali. Attraverso la collaborazione con il Consorzio Poroton Italia, l’azienda dispone inoltre di analisi dettagliate sulla normativa e casi studio reali, anche in merito agli interventi legati agli incentivi fiscali, e offre ai professionisti l’opportunità di essere sempre aggiornati attraverso incontri formativi dedicati.
GUADAGNARE SPAZIO CON LA NICCHIA
Syntesis Areo è in grado di chiudere qualsiasi tipo di vano e uniformarlo con il muro, dando l’impressione di un ambiente più grande, ben organizzato e sempre in ordine. È composto da telaio in alluminio e pannello in melaminico, in differenti dimensioni
di Sara GiustiQuando lo spazio a lato della nicchia è insufficiente, le aperture a libro risolvono il problema eliminando l’ingombro dell’apertura a battente
Lo spazio in casa sembra non bastare mai, e anche una nicchia in parete può diventare una vera e propria risorsa preziosa da sfruttare come ripostiglio, per conservare quello che non si desidera avere a vista o non si utilizza quotidianamente, per contenere elementi quali impianti, tubature, così come lavatrici e asciugatrici, oppure come pratica dispensa in cucina. Per non compromettere l’ordine e il look generale dell’ambiente, tuttavia, la soluzione migliore è nascondere il più possibile i vani e celarne il contenuto, lasciando però gli spazi sempre accessibili, anche quando, per esempio, si trovano in corrispondenza di un sottotetto.
SISTEMA MODULARE
Per garantire un effetto armonico, di pulizia formale e uniformità visiva, Eclisse ha sviluppato Syntesis Areo, un prodotto in grado di chiudere qualsiasi tipo di vano e uniformarlo con il muro, dando l’impressione di un ambiente più grande, ben organizzato e sempre in ordine. Eclisse Syntesis Areo è disponibile con aperture in anta singola e doppia, a ribalta, a libro singola e doppia, con la possibilità di creare moduli affiancati fino a otto ante per oltre 5 metri di larghezza. La versione con traverso inclinato permette di recuperare anche i sottoscala. Per apertura da 30 centimetri per lato fino a 270 centimetri in altezza con variazioni al centimetro. Come chiusure sono previste soluzioni push-pull, a maniglia, levetta e tiraporta.
Il sistema componibile permette di affiancare più aperture senza perdita di spazio tra un modulo e l’altro. Un’idea per organizzare al meglio la lavanderia e sfruttare al massimo la capienza contenitiva
Imprese QUANTE NOVITÀ NEI PRIMI 95 ANNI
L’azienda lecchese specializzata in utensili, abbigliamento e dispositivi di protezione individuale per il settore dell’edilizia, ha festeggiato il traguardo con un evento che ha ripercorso le tappe della società, dove ora muove i primi passi la quinta generazione
«Le persone sono più importanti dei prodotti, senza le persone non ci sono le idee», afferma Franco Morganti, ceo della Kapriol di Lecco, il marchio dell’azienda di famiglia specializzato in utensili, abbigliamento e dispositivi di protezione individuale per il settore dell’edilizia, che ha celebrato di
recente i 95 anni dalla sua fondazione. Durante la serata organizzata in occasione dei festeggiamenti, l’azienda ha inteso valorizzare ogni singolo individuo che ha contribuito e concorre tuttora a portare avanti una storia di successo, dove a fare la differenza è l’operato di ciascun membro. Capi, eredi e dipendenti, il cui impegno costante e le risorse messe in campo hanno reso l’azienda una realtà consolidata in continua espansione.
Imprese
OLTRE 5 MILA REFERENZE
«Io che dallo studio avevo tratto ben poco, capivo che solo viaggiando potevo imparare tante cose», ha scritto il presidente della società, Sandro Morganti, nella lettera scritta in occasione del 95esimo anniversario. Su e giù per la Brianza per vendere i primi prodotti, di tempo ne è passato. Oggi Kapriol consegna in 70 Paesi del mondo e vanta oltre 5 mila referenze, affiancando alla progettazione e produzione di utensili a mano per l’edilizia, quella di dispositivi di sicurezza individuale, abbigliamento da lavoro e outdoor per il tempo libero. Non può esistere però passato senza un solido futuro, ed è per questo che Kapriol tra le sue file vede un consistente nucleo di giovani leve in ogni divisione e posizione, come testimonia anche la stabile presenza in azienda della quinta generazione della famiglia Morganti. «C’è sempre qualche progetto nuovo e per fortuna questo ci stimola tantissimo», ha ragionato il direttore generale, Alberto Morganti, durante la serata di celebrazioni. «Quando dico ci stimola, ovviamente mi rivolgo ai Morganti, ma soprattutto a chi lavora nei magazzini e nei vari uffici: agli amministrativi, al marketing, ai commerciali, al Kapriol lab, agli acquisti, alla logistica, It e alla nostra controllata Omec». Tutti pronti a proiettare negli anni a venire il marchio, portando ingegno, innovazione, prodotti originali e creatività.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
«Ora che il progetto ha da tempo preso forma e ci prepariamo a scoprire cosa ci riserva l’avvenire, è bello pensare che da questo viaggio, che ormai dura da 95 anni, chi vi ha preso parte abbia potuto apprendere e costruire un bagaglio fatto di reciprocità e umiltà, ingredienti che potranno spingerci verso un futuro luminoso. Perché sicuramente continueremo a vederne e ad affrontarne di tutti i colori, come anche solo il passato recente ha dimostrato, ma alla fine a brillare ci sarà sempre l’arancione vivido, purché a predominare continuerà a essere l’accoppiata azienda-famiglia, e solo se questo valore lo porteremo avanti tutti insieme: capi, eredi e dipendenti senza distinzioni», ha proseguito il presidente, ribandendo il binomio azienda-famiglia, da sempre punto di forza del marchio.
YouTrade News
Atena si allarga con un nuovo impianto
Atena, storica azienda di Gruaro (Venezia), specializzata nella realizzazione di controsoffitti, allestimenti navali e rivestimenti architettonici di pregio, ha aperto il nuovo edificio industriale attiguo alla sede storica, destinato esclusivamente al manufacturing di guide, montanti e accessori per cartongesso. La nuova ala produttiva si estende su una superficie di circa 14 mila metri quadrati di cui 3 mila coperti: un centro autonomo di produzione, stoccaggio e distribuzione, alimentato da un impianto fotovoltaico dedicato, totalmente interconnesso e automatizzato con sistemi di controllo e monitoraggio da remoto di tutti i processi, impianto fotovoltaico e cabina elettrica compresi. «L’apertura del nuovo edificio, con accesso indipendente da via Gramsci completa l’ampio programma di interventi Industria 4.0, avviato nel 2021, che è di fatto iniziato, con l’acquisto di una serie di macchinari per la lavorazione del metallo e l’installazione di un impianto per il recupero, la filtrazione e la rimessa in circolo delle acque di verniciatura», commenta Mauro Barbuio, presidente e titolare di Atena. Il nuovo polo produttivo consente di offrire una produzione più veloce e snella, totalmente alimentata da fonti rinnovabili, che
impiega materie prime provenienti da processi di riciclo, entrando a pieno titolo nella nuova era dell’economia circolare e contribuendo in modo attivo alla transazione ecologica.
Algeco più grande con Tecnifor e Locabox
Manuale online di Tecnasfalti-Isolmant
Algeco si rafforza nel settore delle costruzioni modulari grazie alla fusione per incorporazione di Tecnifor e Locabox Costruzioni Modulari, con l’obiettivo di soddisfare sempre più le esigenze di container, spazi modulari e moduli prefabbricati per edilizia e infrastrutture, istruzione, pubblica amministrazione, salute e servizi, eventi. L’operazione ha permesso un’estensione dei depositi operativi da cinque a 14, garantendo una copertura integrale del territorio nazionale, isole comprese. La flotta dedicata all’attività di noleggio passerà da 6 mila a 18.500 unità con un potenziale di crescita garantito dall’acquisizione di un sito di produzione in San Gemini (Terni). Le risorse impiegate sono passate da 60 a 234 unità, mentre il fatturato cumulato nel 2022 si attesta sui 65 milioni di euro. «L’unione è volta a rafforzare ulteriormente il nostro impegno sotto il profilo di innovazione, responsabilità, operatività, reattività, ma anche sostenibilità. Tutti elementi che fanno da sempre parte della nostra realtà», ha precisato Vito Amati, ceo e managing director di Algeco, con l’obiettivo di seguire i principi dell’economia circolare per ridurre al minimo gli sprechi durante tutte le sue operazioni e attività.
Tecnasfalti-Isolmant ha pubblicato insieme ad Anit, l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termoacustico, il nuovo manuale online Soluzioni a basso spessore per l’isolamento al calpestio, in cui si descrivono i sistemi a basso spessore, per rispondere alle necessità di chi non ha a disposizione gli spazi necessari per installare soluzioni tradizionali. «Assieme ad Anit, grazie anche alla sua autorevolezza sul tema, abbiamo esposto in maniera sistematica strutture e soluzioni per l’isolamento acustico a basso spessore, accreditando soluzioni ancora poco diffuse sul mercato, ma che rispondono in maniera egregia alla sempre maggiore richiesta di comfort dell’utente finale. Tutto parte dalla cultura del well living che, come ribadiamo da anni, passa necessariamente dal benessere acustico. Il comfort acustico oggi assume un valore oggettivo, divenendo obiettivo primario che i professionisti del settore devono favorire per il benessere delle persone, non solo per rispettare i limiti stabiliti dalla normativa, ma soprattutto per favorire il comfort quotidiano», spiega Eugenio Canni Ferrari, amministratore delegato di Tecnasfalti- Isolmant. La guida è disponibile in download sul sito dell’azienda.
Open house per Europrofil
Una open house all’insegna del business e della convivialità. Europrofil, azienda del Gruppo Ielapi, specializzata in prodotti per fumisteria, edilizia e lattoneria, ha aperto le porte dell’azienda ai propri clienti che hanno potuto visitare lo stabilimento di Lamezia Terme (Catanzaro). «Questa open house è la quarta che organizziamo e ha visto la partecipazione di circa 60 persone tra rivenditori di materiali edili e rivenditori di termoidraulica, accompagnati dagli agenti, e qualche lattoniere. Tra i presenti ci sono stati anche alcuni esponenti della grande distribuzione e del fai-da-te che, a causa di normative sempre più stringenti, sta diventando sempre più specializzata», dichiara il direttore commerciale Francesco Borzumati. «Siamo cresciuti sia in termini di fatturato che di volumi, ma anche dal punto di vista della conoscenza. Le normative stanno diventando sempre più stringenti e lo stesso mercato della distribuzione sta diventando più esigente in termini di digitalizzazione. Oggi la qualità del prodotto è ormai data per scontata, non è più un plus ma un prerequisito, mentre diventa fondamentale come ordino e gestisco i prodotti in magazzino. Per questo siamo assolutamente a favore della digitalizzazione dei listini e all’utilizzo dei codici Ean, in linea con le esigenze delle rivendite più evolute». Il successo di Europrofil è esteso anche alle altre società del gruppo Ielapi: Isal e la neonata Metal Mac, nata a marzo 2022 e rivolta alla produzione e progettazione di macchine per la piegatura della lamiera.
STANDARD
YEARS
Caratteristiche
Lavorazione fino: 60 m2/h
Lavorazione gra ato: 60 m2/h
Lavorazione grezzo: 50 m2/h
Lavorazione premiscelati: 50 m2/h
Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h.
Characteristics:
Fine plaster: 60 sq m/h
“Schratched” plaster: 60 sq m/h
Rough plaster: 50 sq m/h
Pre-mixed products: 50 sq m/h
Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h.
REV DRY 220 VOLT
Imprese
Il magazzino nel metaverso
Il termine meta-verso è nato nel romanzo di fantascienza Snow Crash di Neal Stephenson del 1992. Con il prefisso meta solitamente si intende qualcosa che va oltre un confine. Nasce quindi l’ipotesi di prendere in considerazione anche il meta-magazzino, ovvero di un luogo virtuale che va oltre i vincoli imposti dal mondo reale. Nel mondo virtuale del metaverso, gli individui possono socializzare, interagire e condurre affari. Quali potrebbero essere, quindi, le applicazioni del meta-verso a un luogo di lavoro? È necessario precisare che a livello tecnologico si intende la possibilità di interazione tra soggetti che, grazie alla trasmissione dei dati su reti quali internet, consentono di condividere esperienze in un ambiente virtuale con l’ausilio di strumenti quali i visori per la realtà virtuale (Vr) e la realtà aumentata (Ar). Le principali applicazioni possono essere: • Formazione. Un soggetto può prendere visione in modo immersivo tridimensionale di come possono essere svolte alcune attività in magazzino. Questo consentirebbe un più facile apprendimento dal momento che sarebbero attivate tutte le
modalità di percezione e memorizzazione: visivo, uditivo e cinestetico. La visualizzazione di un processo in un ambiente virtuale e immersivo permetterebbe di accelerare la curva di apprendimento di un operatore.
• Sicurezza. Collegato al primo punto, è possibile migliorare le condizioni di sicurezza rendendo più realistiche le condizioni di rischio che si potrebbero venire a generare in alcuni ambienti considerati ad alto rischio. Un addetto potrebbe interagire nel mondo virtuale apprendendo modalità e precauzioni che devono essere mantenute in ambienti in cui sono presenti prodotti chimici, esplosivi o tossico / nocivi.
• Progettazione. Probabilmente una visione tridimensionale e immersiva consente di progettare meglio gli ambienti. Il movimento negli ambienti virtuali oppure il sopralluogo in zone ricreate digitalmente consentono al visitatore di rendersi conto degli spazi a disposizione, dei vincoli che potrebbero non essere percettibili con un classico programma di rendering.
• Interazione. Persone dislocate in dif-
ferenti luoghi del mondo possono essere virtualmente presenti e interagire in tempo reale in ambienti che possono riprodurre fedelmente quanto presente nel mondo tridimensionale reale. Questa possibilità permette la risoluzione più veloce di problemi oltre a una maggiore condivisione della conoscenza finalizzata all'allineamento delle competenze su plant diversi e lontani.
La banda larga, unita a hardware sempre più performanti e veloci, porteranno questi strumenti a essere di uso comune e accessibili a un sempre maggiore numero di persone. Oggi parlare di meta-verso è paragonabile a quanto accadeva nei primi anni Novanta rispetto a internet: tecnicamente era possibile conoscere le potenzialità del web, ma difficilmente si potevano prevedere le applicazioni.
di Andrea Payarodocente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)
Come si Fa (ad aumentare il business)
Il business dei nuovi isolanti
Emissioni zero per gli edifici di nuova costruzione entro il 2030, mentre per gli immobili esistenti il traguardo dovrebbe essere raggiunto nel 2050. È quanto previsto nel via libera alla proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (Energy Performance of Building Directive, Epbd) presentato a ottobre di quest’anno dal Consiglio Europeo. L’obiettivo è accelerare sulla riqualificazione del parco immobiliare eliminando gradualmente gli edifici dalle prestazioni energetiche inadeguate. Certo, è tuttora una proposta, ma il fare parte integrante del pacchetto Ue sul clima «Fit for 55» (Pronti per il 55%) implicherà, in tempi brevi, l’essere al centro dei negoziati tra Consiglio Ue, Europarlamento e Commissione, e dunque pervenire all’adozione di un testo comune. L’eliminazione, seppur graduale, degli edifici dalle prestazioni energetiche insufficienti, potrà avvenire in due modi: demolendo quei manufatti, privi di vincoli artistici/storici e incapaci di garantire una riqualificazione
conveniente; riqualificando gli edifici energivori, fissando soglie prestazionali capaci a ridurne i fabbisogni e di conseguenza ad abbassarne, o eliminarne, anche le emissioni. Quest’ultima, c’è da scommetterci, sarà la modalità maggiormente adottata, comportando l’innalzamento del livello di isolamento e la ricerca continua di materiali sempre più performanti. Al distributore di materiali per l’edilizia, il compito di «distribuire tecnologia», attraverso la vendita di prodotti con funzionalità e compiti ben definiti, pensati per agire all’interno di ben precisi pacchetti tecnologici. Prodotti da conoscere profondamente per riuscire a trasmetterne l’alto valore agli utilizzatori, anche con il necessario sostegno dei produttori.
Mercato in crescita
Lo sviluppo, sempre più crescente, dei livelli di isolamento dell’involucro edilizio rappresenta e rappresenterà per lungo tempo l’alternativa più efficace per ridurre i consumi energetici degli edifici. Il mercato globale dell’isolamento ne
è consapevole come pure gli analisti di questo settore, secondo i quali il grande traino rimane la necessità di costruire e riqualificare edifici sempre più efficienti da un punto di vista energetico. Numerose le soluzioni tecniche messe in gioco e molti i prodotti a catalogo. Fra i materiali più utilizzati, tradizionali e innovativi, al primo posto troviamo il polistirene espanso sinterizzato, a seguire il poliuretano espanso rigido, il polistirene espanso estruso, la lana di roccia, la lana di vetro, la fibra di legno, il sughero, il silicato di calcio e, infine, l’aerogel.
Attenzione agli edifici vincolati
L’efficientamento energetico degli edifici storici è un tema di grande attualità e ampiamente dibattuto, al contempo complesso e problematico. La causa: difficoltà nel conciliare esigenze di miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio con l’ugualmente importante necessità di valorizzare un bene impregnato di qualità storiche e memoria culturale. Se i vincoli paesaggistici impongono l’impossibilità di agire all’esterno dell’involucro, non resta che verificare la possibile applicazione di uno strato isolante all’interno dell’edificio, optando per materiali isolanti dalle elevate prestazioni termiche e dagli spessori ridotti.
Risparmiare spazio
Gli orientamenti, sempre più stringenti in materia di efficientamento energetico degli edifici, oltre ad aver accelerato il processo per il conseguimento di un parco immobiliare a emissioni zero, hanno spalancato le porte a quei materiali estremamente performanti, al contempo costosi, tipicamente utilizzati per applicazioni limitate e particolari. Sono i Super Insultaing Materials (Sim). Materiali super isolanti caratterizzati da una conducibilità termica da cinque a dieci volte inferiore rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati, e da spessori che si riducono anche a 1 o 2 centimetri se ci riferiamo ai pannelli sottovuoto Vacuum Insulation Panel (Vip).
ABBONATI
SPECIALE Riqualificazione energetica
Ediltec
RIVENDITORI AL CENTRO
Paolo Lusuardi ConsiglieredelegatodiEdiltecDomanda. Quali sono le principali tappe della crescita della vostra attività?
Risposta. Ediltec nasce nell’inverno tra il 1989 e il 1990. Siamo partiti con la produzione di pannelli in poliuretano espanso a marchio Poliiso per poi aggiungere, nel 1994, anche quella di lastre in polistirene estruso a marchio X-Foam. È proprio la produzione di Xps che è stata poi esportata nel 2008 in Germania e nel 2021 in Croazia. Nel 2017 il gruppo si è consolidato all’interno del perimetro della holding familiare: siamo una società italiana a capitale italiano, denominata Gruppo Sbn
Da sempre attivi nell’ambito dell’edilizia civile e industriale, l’ultimo nato della nostra gamma ci fa sconfinare nell’ambito della termoidraulica: infatti, Poliiso Air consente la realizzazione di canali preisolati per il trasporto dell’aria.
D. Quali sono le vostre soluzioni, i sistemi di punta e i relativi plus?
R. Se parliamo di termoidraulica e Poliiso Air, il sistema non si basa solo sui pannelli in poliuretano espanso con rivestimento in alluminio pre-isolato, ma si articola anche su accessori, macchinari, utensili e know-how necessari per la costruzione e l’installazione a regola d’arte dei canali. Per quanto riguarda l’edilizia, le nostre gamme di isolanti in Pir ed Xps consentono di risolvere le più svariate
problematiche di isolamento termico grazie alle loro prestazioni e specificità applicativa. Tetto, parete, pavimento, oltre a soluzioni «speciali» per l’industria che sono la specialità della nostra consociata Algor.
D. Le rivendite virtuose che trattano il vostro brand come sono organizzate per proporre le soluzioni Ediltec?
R. Le rivendite di materiali edili sono il nostro interlocutore principale, per cui cerchiamo di affiancarle quotidianamente sul territorio con attività di promozione. Il loro ruolo è stato cruciale negli ultimi due anni perché sono uno degli elementi chiave del settore. Quando noi produttori richiedevamo tassativamente una programmazione delle consegne, poiché vincolati a nostra volta, pochi operatori hanno saputo organizzarsi come hanno fatto i distributori di materiali edili. Servivano visione di medio periodo, spazi di stoccaggio e capacità economica per poter cavalcare l’onda del 110% che è stata davvero travolgente.
D. Come avete reagito all’aumento dei costi di produzione?
R. Le primissime problematiche di approvvigionamento con i relativi incrementi dei costi risalgono all’ultimo quadrimestre del 2020. All’inizio abbiamo cercato di assorbire gli aumenti anche per cercare di compensare le problematiche di consegna. Poi, abbiamo dovuto iniziare a riversare tali aumenti sul mercato perché erano diventati insostenibili. Tra marzo e aprile 2021 la domanda mercato è letteralmente esplosa e la componente prezzo è quasi arrivata a essere secondaria tanto era complicato cercare di garantire la continuità
nelle forniture, con tutte le difficoltà nel regolare reperimento delle materie prime.
D. Che cosa vi aspettate dal taglio del superbonus?
R. Il blocco delle cessioni ha di fatto disarmato il superbonus. Si è iniziato a parlarne a novembre del 2021, per poi toccarne con mano gli effetti nei mesi successivi. Tra giugno e luglio 2022 c’è stato un rallentamento e poi il vero e proprio cambio di passo è avvenuto a settembre. Ci aspettiamo un periodo di assestamento per ritrovare un nuovo equilibrio tra domanda e offerta. Certamente i bonus non spariranno, quindi siamo cautamente fiduciosi. Inoltre, la crisi energetica ha dato enfasi all’importanza di avere edifici ben isolati e confortevoli, riducendo gli sprechi.
D. Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere nel 2023?
R. Dopo un 2022 davvero eccezionale, il 2023 porta con sé grande incertezza. L’obiettivo sarebbe quello di consolidare quanto fatto, ma con la consapevolezza che sarà difficile ripetere i numeri dell’anno appena concluso, per cui è lecito aspettarsi un fisiologico assestamento del mercato.
D. Quali sono le aspettative sull’andamento del mercato dei sistemi isolanti?
R. Era previsto in costante crescita in tutta Europa già da diversi anni. Poi, la pandemia e la crisi energetica hanno portato ulteriori elementi di dinamicità. In ogni caso, l’obiettivo di decarbonizzazione impone per forza di efficientare gli edifici dal punto di vista energetico.
D. Che consiglio potete dare al rivenditore? Come deve orientarsi nella scelta del fornitore di materiali isolanti?
R. Consigliamo di valutare fornitori che siano partner e che cerchino di rispettare il più possibile la filiera. Certamente la grande cantieristica di rado transita per la rivendita, però notiamo sul mercato che diversi operatori tendono ad accorciare la filiera, probabilmente in cerca di maggiori margini o di maggior controllo sul cantiere. Noi cerchiamo, per quanto possibile, di rispettare il ruolo della distribuzione. Questo per quanto riguarda l’approccio commerciale, l’altro consiglio che ci sentiamo di dare riguarda la qualità dei materiali trattati. Sono ormai 10 anni che il Cpr impone a tutta la filiera delle precise responsabilità, tra 2021 e 2022 la scarsa disponibilità ha portato alla circolazione sul mercato di materiali mai visti prima, in alcuni casi dalla dubbia provenienza e qualità. Oltre alle performance, riteniamo che particolare attenzione vada data anche al rispettio dei requisiti legati ai Criteri Ambientali Minimi, la cui normativa è recentemente cambiata.
XT Insulation
PROSPETTIVE ROSEE PER GLI ISOLANTI
Andrea Baldo Direttore Commerciale XT InsulationDomanda. Qual è stato il percorso di crescita dell’azienda?
Risposta. XT Insulation è nata nel 2014 dall’esperienza di una proprietà e di proprio management, da oltre 40 anni presenti nel settore dei materiali isolanti per l’industria e l’edilizia. Nel corso di questi otto anni abbiamo ampliato e rafforzato la nostra presenza sul territorio nazionale con l’apertura di altri tre punti di distribuzione oltre alla nostra sede di Bibbiano (Reggio Emilia), consolidando e rafforzando la nostra presenza all’interno dei principali attori del mondo della distribuzione.
D. Quali sono le vostre soluzioni e certificazioni dei prodotti? Sono brevettati?
R. Siamo partner dei principali brand di produzione di materiali isolanti in fibra minerale, Rockwool per quanto riguarda la lana di roccia e Saint-Gobain per la lana di vetro. Inoltre, dallo scorso anno, abbiamo la distribuzione in esclusiva dei prodotti in schiuma poliuretanica di Iko, una delle principali aziende a livello europeo nella produzione di questi materiali. Tutti i materiali e le soluzioni da noi proposte,
siano essi pacchetti copertura, sistemi di facciata o semplice isolamento, sono coperti dalle certificazioni richieste e necessarie a livello europeo per poter essere immesse sul mercato.
D. Le rivendite che trattano il vostro brand sono organizzate in modo adeguato per proporre i vostri sistemi?
R. Guidare il cliente finale alla scelta del prodotto più adatto per sua specifica esigenza richiede elevata competenza tecnica. La stessa applicazione può avere differenti soluzioni con diversi materiali in funzione della tipologia di pacchetto richiesto dalla progettazione o dalla committenza stessa. La nostra forza vendite lavora in stretta sinergia con i venditori della nostra clientela in modo da poter dare continua formazione e supportarli in caso di necessità.
D. Come avete reagito all’aumento dei costi di produzione?
R. Nell’ultimo anno e mezzo è stato un continuo riallinearsi agli aumenti subiti dagli stabilimenti di produzione: non sempre è stato facile, ma ci siamo riusciti. Abbiamo cercato di gestire al meglio ogni situazione garantendo alla nostra clientela continuità nelle forniture e massima cura nella gestione delle loro necessità particolari.
D. Che cosa vi aspettate dopo il taglio del superbonus?
R. È stato per noi evidente sin dalla primavera dello scorso anno che già nella seconda parte del 2022 la situazione si sarebbe modificata in modo sostanziale, anche se ancora non era ben chiaro in che modo e con quali conseguenze concrete. Sicuramente allo stato attuale il problema più grande da risolvere è lo sblocco delle cessioni, questo è il vero ostacolo. Se non si
risolve in modo strutturale questa gestione nel breve periodo, la situazione per molte imprese diventerà insostenibile. Se, invece, si trovasse il modo di eliminare questo ostacolo ci sarebbe possibilità di sviluppare un ottimo lavoro nonostante le modifiche ai bonus.
D. Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere nel 2023?
R. Il principale è consolidare e rafforzare il rapporto con i nostri clienti-partner in modo da rendere sempre più forte il legame che stringe le nostre aziende, anche attraverso l’espansione della nostra struttura distributiva con l’apertura di nuove sedi sul territorio nazionale.
D. Quali sono le aspettative?
R. Il mercato dei materiali isolanti sarà sicuramente uno di quei settori che continuerà nei prossimi anni ad avere una fase di crescita importante: la maggior parte dello sviluppo, come noto, passa attraverso la riqualificazione che, con o senza bonus, non può prescindere dall’isolamento. Di conseguenza, chi saprà come approcciare il mercato nel modo corretto non avrà grosse difficoltà in termini di quantità.
D. Che consigli potete rivolgere a un rivenditore?
R. Al netto dei requisiti fondamentali, che riguardano ovviamente tutte le certificazioni necessarie per poter acquistare i prodotti e immetterli sul mercato, riteniamo sia fondamentale la volontà di costruzione con il fornitore di un vero rapporto di partnership che permetta di creare quella fiducia necessaria tra le due realtà per poter realizzare un percorso di crescita che non sia solo acquisto e vendita di materiale.
È VITA NUOVA PER L’ISOLANTE
spideRex K8, sismaRex, Icf Rexconcrete e SpideRex sono sistemi che l’azienda veneta ha saputo concretizzare con la ricerca e sviluppo, facendo diventare l’Eps da semplice isolante a prodotto tecnologico con plus specifici per ogni applicazione
Può l’Eps essere sostenibile? Una domanda a cui Rexpol, azienda di Santa Maria di Sala (Venezia) specializzata da oltre 55 anni nella produzione di manufatti in polistirene espanso sinterizzato risponde affermativamente, portando ad esempio il ruolo pionieristico nell’ottenimento nel lontano 2015 dell’etichetta ambientale Epd per i suoi principali prodotti e l ’avvio di una piattaforma autorizzata per il trattamento e il riciclo di imballaggi in Eps post-consumo. Un’attenzione all’ambiente che si somma alla ricerca costante di soluzioni innovative adatte a soddisfare le esigenze di un mercato delle costruzioni in continua evoluzione, come spiega a YouTrade l’amministratore delegato dell’azienda, Romeo Tonello. Domanda. Rexpol ha una lunga esperienza nella lavorazione del polistirolo. Quando è iniziata l’attività? Risposta. Rexpol, specializzata nella produzione di articoli in polistirene espanso sinterizzato, è l’azienda capogruppo di RexpolGroup. Abbiamo iniziato più di 55 anni fa, quando questo materiale era utilizzato solo nel settore imballaggio. Siamo partiti da zero in maniera pionieristica con macchinari fatti in casa che ci inventavamo di volta in volta. Negli anni successivi altre aziende sono entrate nella filiera dell’espanso iniziando così l’industrializzazione dell’Eps con macchinari più o meno all’avanguardia. Noi abbiamo continuato a progettare all’interno dell’azienda i macchinari e le attrezzature più funzionali alle specifiche esigenze con l’obiettivo di differenziarci e di garantire l’innovazione e la qualità dei prodotti.
D. Quali sono oggi le vostre produzioni?
R. Siamo interessati a tutto ciò che gira intorno al mondo dell’Eps cercando di non essere dispersivi, ma di concentrarci sulle esigenze del mercato. Operiamo nel settore imballaggi, che in questo momento sta soffrendo poiché il mercato si sta indirizzando verso materiali alternativi alla plastica, e nel settore edile che in questo momento è molto attivo, grazie al superbonus 110%, e sta manifestando grande interesse per tutti i prodotti che costituiscono il nostro «Sistema Casa»: lastre per l’isolamento a cappotto, soluzioni per l’isolamento termico e l’impermeabilizzazione di coperture civili ed industriali, sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici sismoresistenti, soluzioni per l’adeguamento e il miglioramento sismico del patrimonio immobiliare esistente e pannelli per il riscaldamento e raffrescamento del pavimento.
D. C’è differenza tra polistirolo e polistirene?
R. No, polistirolo è la vecchia nomenclatura che ancora oggi viene usata impropriamente. La dicitura esatta è Eps, acronimo di polistirene espanso sinterizzato.
D. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Se intendiamo quelli più venduti, sono senz’altro quelli collegati ai sistemi a cappotto e alle soluzioni per le coperture tradizionali. Se invece intendiamo i prodotti a cui l’azienda è più interessata e a cui crede maggiormente per uno sviluppo futuro e più qualificato, sono il sistema a cappotto intonacato spideR ex K8, il cappotto per l’adeguamento e miglioramento sismico sismaR ex , il sistema costruttivo per edifici sismoresistenti Icf R exconcrete e il pannello per impianti radianti a pavimento SpideR ex .
Icf Rexconcrete, sistema costruttivo che garantisce la creazione di edifici antisismici a basso consumo energetico ed elevato potere coibente acustico
SPECIALE Cappotto
resistenza meccanica in caso di grandine o di urti accidentali, un maggior sfasamento termico, che rappresenta una caratteristica molto importante nei climi più caldi, e un miglioramento acustico dato dall’effetto massa-molla-massa con un abbattimento fino a 7 dB della rumorosità esterna.
D. È sicuro anche contro il fuoco?
R. Certo, il sistema spideR ex K8 è sicuro anche contro gli incendi. Ha ottenuto la massima classificazione in B-S1-D0 che rappresenta la migliore euroclasse ottenibile dai sistemi a cappotto con isolanti di origine organica. Inoltre, per sopperire alla mancanza di una norma relativa alla propagazione del fuoco in facciata, abbiamo eseguito tutti i test di prova su larga scala presso istituti accreditati ottenendo l’idoneità per l’utilizzo in facciata in quanto è dimostrato che in presenza di un incendio spideR ex K8 evita la propagazione del fuoco in facciata.
D. E per quanto riguarda l’antisismica?
R. Presso il Dipartimento delle Costruzioni e Scienza dei Materiali dell’Università di Padova sono in corso studi e test per la verifica dell’antiribaltamento di pareti isolate con spideR ex K8. Questo ci permettere di aggiungere un ulteriore e importate plus a quelli già esistenti nel sistema. Inoltre abbiamo messo a punto e brevettato un nuovo sistema di cassero isolante sismaR ex per l’adeguamento sismico degli edifici che sarà ufficialmente presentato al Klimahouse di Bolzano 2023, assieme all’innovativo cassero brevettato Icf R ex concrete per nuove costruzioni sismoresistenti. Questo si differenzia da tutti gli altri sistemi per la praticità e la sua impronta ecologica.
D. Quali sono le caratteristiche e i vantaggi dello SpideR ex a pavimento?
R. SpideR ex è un kit costituito da una griglia stampata in polipropilene che, grazie all’innovativa e brevettata geometria delle bugne e della base del supporto, può essere incollato direttamente sul pavimento o su un pannello isolante di vari spessori e densità, trattenendo stabilmente nella corretta posizione le tubazioni dell’impianto di riscaldamento radiante. A differenza dei pannelli bugnati comunemente impiegati, con SpideR ex i tubi risultano completamente annegati nel massetto di spessore ridotto, agevolando l’omogenea trasmissione del calore con conseguente abbassamento dell’inerzia termica del pavimento.
D. In quali applicazioni è consigliato?
R. È un sistema innovativo, un kit costituito da una speciale lastra termoisolante in Eps con una rete tridimensionale in polipropilene porta-intonaco applicata. Il sistema permette la spruzzatura meccanizzata di intonaci mantenendo lo spessore uniforme e calibrato: a differenza dei cappotti tradizionali , il cui rasante che ricopre le lastre isolanti ha uno spessore di soli 5-6 mm, la rete tridimensionale di spideR ex K8 garantisce uno spessore calibrato di intonaco di almeno 25 millimetri che abbraccia l’edificio senza interruzioni. Lo spessore dell’intonaco, unito alla capacità isolante dell’Eps , offre altissime prestazioni tra cui un aumento della
R. Il sistema è adatto sia per le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni, dove è particolarmente indicato quando è necessario contenere gli spessori del pacchetto o si voglia, qualora non si possa alzarsi, rimuovere il pavimento esistente. È possibile applicare la griglia pre-incollata SpideR ex direttamente sul pavimento pulito, realizzando un sistema radiante in modo semplice ed efficace.
D. E per quanto riguarda tetto e fondazioni avete prodotti particolari?
R. Il nostro «Sistema Casa» denominato RexpolHouse prevede soluzioni che partendo dalle fondazioni arrivano fino al tetto, per un progetto completo. Pertanto non possono mancare i prodotti di alleggerimento e di isolamento di fondazioni e di platee.
D. Tutta questa innovazione presuppone un grande investimento in ricerca e sviluppo. Come siete organizzati?
R. La ricerca e sviluppo è nel Dna dell’azienda. Molte risorse vengono spese ogni anno nei vari progetti, che normalmente si sviluppano su un arco temporale di almeno due anni. I vari progetti nascono da richieste del mercato che non trovano adeguate risposte nei prodotti commerciali esistenti. Il nostro lavoro inizia coinvolgendo la struttura tecnico-commerciale interna e professionisti esterni al fine di focalizzare gli obbiettivi da raggiungere, per poi passare alla progettazione e alla realizzazione dei prototipi e la loro messa in opera. Una volta stabilità l’idoneità e la fattibilità del progetto si passa alla caratterizzazione delle prestazioni presso istituti accreditati o centri universitari. Acquisiti i risultati si esegue una pre-serie da testare e da presentare sul mercato: in funzione del successo che potrà avere l’invenzione, partirà il processo di industrializzazione della produzione. Gli oltre 40 brevetti depositati in questi anni di attività rappresentano al meglio la nostra continua attività di ricerca e di sviluppo. Dato che alcuni di questi si sono rilevati di grande successo, continueremo a prestare la massima attenzione alle esigenze del mercato.
D. Parliamo di rivenditori di materiali edili. Come dovrebbero proporre le soluzioni di risparmio energetico ai clienti?
R. Per proporre sul mercato le nuove soluzioni per il risparmio energetico la conoscenza e la formazione tecnica dei venditori è fondamentale. Negli ultimi anni, tra covid e superbonus 110% è stato molto difficile dedicare del tempo alla formazione. La rimodulazione del superbonus metterà fine all’euforia degli ultimi due anni, dove gran parte degli attori del mercato edile hanno dimo -
strato maggior interesse verso la reperibilità dei materiali rispetto alla qualità degli stessi. In altre parole si dovrebbe ritornare a una sana normalità. Questo ci darà la possibilità di dedicare più tempo alla formazione delle strutture commerciali dei nostri rivenditori di materiali edili che quotidianamente devono offrire le migliori soluzioni alle esigenze dei loro clienti. Per questo per il 2023 abbiamo in programma un’importante campagna di promozione dei nostri prodotti e sistemi che prevede tra le varie azioni, anche seminari formativi online o in presenza, nonché attività dirette presso i punti vendita dei nostri rivenditori.
D. Ci sono differenti richieste di soluzioni in base alle diverse aree geografiche?
R. Sì, questo è dovuto essenzialmente ai diversi sistemi costruttivi che si sono radicati con il tempo nei territori per tradizione, cultura e condizioni climatiche. Nel Nord Italia si utilizzano alti spessori di isolamento per fronteggiare il clima rigido, mentre le richieste provenienti dal Sud Italia manifestano l’esigenza di migliorare lo sfasamento termico con soluzioni più massive. Anche se il nostro Paese ha caratteristiche molto diverse sia dal punto climatico che da quello sismico, siamo in grado di offrire un pacchetto di soluzioni che si adattano perfettamente alle esigenze delle singole Regioni.
D. Come avete reagito all’aumento dei costi di produzione?
R. I costi di produzione sono aumentati per l’impennata del prezzo dell’energia e degli aumenti delle materie prime ma, nonostante questo la domanda ha superato l’offerta saturando le nostre produzioni. Questa situazione, purtroppo, ha permesso a produttori stranieri di consegnare materiali anche di scarsa qualità. Le conseguenze dell’impiego di questi prodotti saranno visibili fra qualche anno, tanto che si sta già pensando a sistemi per il recupero dei cappotti degradati non eseguiti a regola d’arte.
D. Quali sono gli obiettivi che desiderate raggiungere nel 2023?
R. Desideriamo portare avanti i nostri prodotti più innovativi e creare una filiera di qualità lavorando sulla formazione con corsi di certificazione delle aziende che installano i sistemi Rexpol. Nonostante i nostri prodotti siano molto facili da posare, essendo diversi dai sistemi tradizionali, possono creare difficoltà iniziali. Per questo nei primi giorni di cantiere inviamo sempre un incaricato per coordinare le fasi iniziali.
D. Quali sono le vostre previsioni per il prossimo anno?
R. Ci aspettiamo una concorrenza più agguerrita. Tutte le aziende si sono organizzate in questo periodo di forte richiesta con una capacità produttiva più alta, che cercheranno di mantenere anche per il futuro. Gli ordini continueranno anche per tutto il 2023 ma le quantità non saranno più quelle degli anni precedenti. Per questo è necessario orientarsi verso nuovi mercati, contando sulla qualità e sull’innovazione dei nostri prodotti per essere diversi dai nostri competitor.
D. Le aziende sono tante: come orientarsi nella scelta delle proposte commerciali?
R. I rivenditori devono puntare sul servizio, sulla qualità e sull’innovazione di prodotto; il prezzo è sicuramente importante ma non è l’unica discriminante. Scegliere aziende con cui si possa instaurare un rapporto continuativo di partnership, con cui fare anche presidio territoriale. Questa è la scelta giusta e vincente.
SPECIALE Riqualificazione energetica
L’ISOLAMENTO VISTA MATTONI
Terracoat è un cappotto prefabbricato in laterizio faccia vista, adatto sia nei casi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia, così come nella nuova edificazione. Molto veloce e facile da posare, è versatile nelle fasi di logistica e stoccaggio in cantiere
di Sara GiustiLa riqualificazione delle facciate è uno dei principali interventi per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Puntare sull’isolamento termico dell’involucro con soluzioni ad alte prestazioni, inf atti, è il primo passo per contenere i consumi e ottimizzare le condizioni di comfort all’interno delle abitazioni, diminuendo le dispersioni. Da sempre impegnata nello sviluppo di sistemi innovativi, Terreal Italia presenta Terracoat, il cappotto prefabbricato in mattoni faccia vista,
specificatamente pensato per gli interventi di ristrutturazione oggetto dei bonus fiscali in ottica di riqualificazione energetica e di comfort abitativo.
EPS E LISTELLI
Terracoat è costituito da pannelli prefabbricati mediante l’assemblaggio di lastre di E ps , bianco o con grafite, e di listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle, dello spessore di 2 centimetri. «Il particolare sistema di assemblaggio fa sì che i due elementi
siano saldamente incollati tra loro, per creare un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici», spiega l’architetto Franco Favaro, responsabile della promozione e sviluppo dei prodotti di Terreal Italia. La prefabbricazione è eseguita nello stabilimento di Noale (Venezia) in condizioni controllate di fabbrica con procedimenti standardizzati. Le dimensioni ridotte, equivalenti a 0,54 metri quadrati per pannello e il peso limitato (17,4 chilogrammi circa) lo rendono molto versatile nelle fasi di logistica, stoccaggio in cantiere e, soprattutto, permettono velocità e facilità di posa.
SI FISSA OVUNQUE
I pannelli Terracoat possono essere fissati meccanicamente su qualsiasi struttura di supporto: dalla parete in legno alla più tradizionale superficie in latero-cemento, fino al pannello in cemento armato delle strutture prefabbricate. Il pannello isolante, appositamente progettato, è in E ps bianco o grigio, addizionato con grafite, certificato secondo la norma europea U ni
I PLUS DELLA SOLUZIONE
• Incastri a pettine ed estremità arrotondate per la migliore tenuta all’aria e all’acqua
• Ottima sovrapposizione dei bordi battentati tra i pannelli per evitare dispersioni termiche
• Alta resistenza agli agenti atmosferici grazie al perfetto incollaggio dello strato di isolamento ai listelli di terracotta
• Possibilità di realizzare coibentazioni termiche di edifici con spessori ridotti, grazie alla minor conducibilità termica dell’Eps
• Risparmio energetico da progetto e riqualificazione edilizia con agevolazioni previste nel superbonus
• Lunga durabilità e assenza di manutenzione
• Velocità di posa e riduzione dei tagli e sfridi in cantiere
• Ampia scelta della finitura e possibilità di accostare sullo stesso pannelli colori e finiture differenti
Terracoat è il sistema a cappotto prefabbricato di Terreal Italia che unisce lastre di Eps, bianco o con grafite, e listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle, dello spessore di 2 centimetri
NIENTE MANUTENZIONE
Terracoat è adatto sia nei casi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia così come nella nuova edificazione. La semplicità di posa è affiancata dalla lunga durabilità e l’assenza di manutenzione, che fanno del prodotto una soluzione vantaggiosa anche in termini di sostenibilità. Oltre a rientrare nei bonus per l’efficientamento energetico degli edifici, il sistema di Terreal Italia risponde anche ai requisiti Cam previsti dal decreto ministeriale dell’11 ottobre 2017, che impone anche nel settore privato soluzioni progettuali che prevedano l’utilizzo di materiali sostenibili e prodotti provenienti da materia prima recuperata, riciclata o rinnovabile.
NON TEME LE CURVE
En 13163:2017, conforme alle norme Etics . Oltre ad assicurare elevate performance termiche, il sistema migliora anche l’aspetto estetico dell’edificio grazie ai listelli faccia a vista in terracotta a pasta molle, disponibili nell’ampia varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica. Il risultato finale è del tutto assimilabile a un edificio realizzato con mattoni pieni faccia a vista in terracotta. Inoltre, su un singolo pannello è possibile accostare colori e finiture differenti per un effetto ancora più personalizzato.
Previa verifica di fattibilità con l’ufficio tecnico, Terracoat può essere posato in orizzontale, verticale o su supporti curvi. La posa, senza fissaggi a vista, è facilitata dagli incastri a pettine con bordo battentato e dalle estremità arrotondate, per una sovrapposizione conica che garantisce la migliore tenuta all’aria e all’acqua. La produzione su misura in fabbrica garantisce la riduzione dei tagli e degli sfridi in cantiere. Inoltre, è possibile ordinare pannelli piani e angoli con spessori differenti di isolante, secondo le necessità progettuali. Terreal Italia mette a disposizione un servizio di assistenza tecnica che, oltre ad assistere le fasi di cantiere, arriva alla progettazione del casellario dei singoli pannelli adeguati al progetto architettonico.
SPECIALE Riqualificazione energetica
RISULTATO SICURO PER L’ISOLAMENTO
KapLoc è un sistema a cappotto studiato per interventi di riqualificazione ed efficientamento: assicura alte prestazioni con pannelli isolanti di ultima generazione, in Eps o lana minerale e una linea di prodotti per incollaggio, rasatura e finitura
Quando vincere il freddo fa la differenza entra in gioco KapLoc, il Sistema Cappotto Sicuro di Locatelli Intonaci, azienda della provincia di Bergamo specializzata in un’ampia gamma di prodotti per l’edilizia, tra cui rasanti e colle per il rivestimento isolante esterno. Studiato per interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico nel rispetto dell’ambiente e in conformità con la normativa sulle agevolazioni fiscali, KapLoc assicura alte prestazioni con pannelli isolanti di ultima generazione, prodotti con materie prime selezionate e accessori di qualità.
DUE VARIANTI
Disponibile con pannelli isolanti in Eps o in lana minerale, KapLoc offre equilibrio tra isolamento termico, acustico e traspirabilità . I pannelli isolanti in Eps sono realizzati con un processo brevettato di sintolaminazione, una tecnologia unica che garantisce la perfetta sinterizzazione delle perle bianche con quelle additivate con grafite, e conferisce al prodotto omogeneit à della massa volumica, stabilit à dimensionale e perfetta squadratura delle geometrie. I pannelli in lana minerale sono realizzati con un processo di fusione della roccia basaltica e l’aggiunta di calcare senza alcuna presenza di coloranti artificiali o acrilici, con un’elevata percentuale di materia riciclata che assicura un ciclo di vita del prodotto con minore impatto ambientale e bassa emissione di composti organici volatili. Inoltre, tutti i pannelli isolanti contengono un’elevata percentuale di materia riciclata, in linea con le più recenti normative sulla sostenibilit à dei materiali (Criteri ambientali minimi). Grazie alla sua semplicità di impiego e alla precisione dei componenti, il sistema di Locatelli è stabile e durevole nel tempo.
COMBINAZIONI
La vasta gamma di pannelli isolanti (tradizionali di colore bianco, additivati in grafite di colore grigio, in lana minerale con e senza rivestimento), si completa con la linea di prodotti professionali per incollaggio, rasatura e finitura e gli accessori di supporto per la realizzazione dei diversi sistemi che garantiscono la tracciabilità del sistema Life Cycle Assessment (L ca). La linea prodotti e complementi KapLoc Sistema Cappotto Sicuro permette molte possibili combinazioni tra pannelli isolanti con adesivi-rasanti, reti di armatura in fibre di vetro e relativi accessori per una corretta realizzazione del sistema in opera. Le finiture comprendono prodotti da rivestimento in pasta di tipo silossanico, acrilico e ai silicati di potassio e di tipo minerale in polvere a base di calce idrata e cemento bianco e l’innovativo rivestimento in polvere a effetto pietra disegnato a mano Murasltone Decor. Locatelli mette inoltre a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze tecniche per affiancare professionisti e operatori di settore nella selezione dei prodotti e delle soluzioni termoisolanti KapLoc più adatte al tipo di progetto da realizzare.
Riqualificazione energetica
DOPPIO CENTRO CON IL PANNELLO
di Anna MolentiniValido contributo al contenimento dei consumi energetici, il sistema di isolamento a cappotto interviene per ridurre la trasmittanza delle superfici opache verticali, sfruttando contemporaneamente la forte inerzia termica della struttura e il potere coibente del pannello isolante. Quando l’impianto di riscaldamento è in funzione, infatti, le pareti e le strutture dell’edificio accumulano lentamente calore fino a raggiungere la temperatura dell’aria. Questo calore non può più disperdersi verso l’esterno perché impedito dal rivestimento coibente a cappotto, rimanendo all’interno della parete stessa che funge da « accumulatore di calore».
MASSIMO BENESSERE
Proprio per mettere a disposizione del mercato soluzioni ad alte prestazioni per l’isolamento a cappotto, Cap Arreghini ha sviluppato i sistemi Thermocap, una gamma completa di prodotti che si differenziano principalmente per la tipologia di isolante utilizzato (vedi box). I rivestimenti Thermocap possono essere utilizzati sia in edifici di nuova costruzione, sia in interventi di restauro o risoluzione di problemi causati da fessurazioni strutturali o da ritiro con infiltrazioni d’acqua. Oltre a garantire il massimo benessere in ogni periodo dell’anno, proteggendo dal freddo durante l’inverno e schermando dal calore nei mesi estivi, i sistemi Thermocap assicurano anche un corretto isolamento acustico e una valida protezione delle facciate.
FUNZIONA ANCHE IN ESTATE
Grazie all’utilizzo delle soluzioni Cap Arreghini la temperatura rimane costante all’interno dell’ambiente isolato, anche con un funzionamento intermittente del riscaldamento e, proprio questa conservazione della temperatura consente un notevole risparmio energetico, che si traduce anche in un vantaggio economico e in
un minor impatto ambientale. Lo strato isolante, inoltre, assorbe gli sbalzi termici eliminando le variazioni dimensionali della struttura causate dalla dilatazione termica e sono annullati tutti i ponti termici strutturali. I vantaggi sono evidenti anche nei mesi estivi. Nei periodi più caldi Thermocap assicura un notevole risparmio sui costi di raffreddamento, garantendo un grande comfort abitativo: sfruttando il volano termico protegge le facciate dall’azione solare, impedendo l’accumulo del calore da parte della massa strutturale.
I sistemi Thermocap mantengono la temperatura costante all’interno dell’ambiente domestico anche con un funzionamento intermittente del riscaldamento, con efficace risparmio energetico. E gli elementi isolanti sono anche una barriera anti-rumoreCAP ARREGHINI
EFFICIENZA PER SEI
In sistemi a cappotto Thermocap sono sei e si differenziano principalmente per la tipologia di isolante utilizzato:
• Thermocap, idoneo per soddisfare le disposizioni in materia di efficacia energetica, rispondente ai requisiti ETAG 004
• Thermocap S1, idoneo per soddisfare le disposizioni in materia di efficacia energetica con economicità e facilità di posa, mediante l’utilizzo di pannelli in polistilene espanso sinterizzato (Eps);
• Thermocap S2, assicura prestazioni termiche elevate grazie agli additivi atermani, a base di grafite, miscelati assieme all’isolante Eps, che riducono gli effetti dell’irraggiamento e aumentano
l’isolamento termico soprattutto a basse densità;
• Thermocap S3, sistema di isolamento a cappotto che soddisfa e assicura prestazioni termiche elevate grazie all’utilizzo di pannelli in Eps additivati con grafite;
• Thermocap S4 che utilizza pannelli in Eps additivati con grafite e nobilitati sulla superficie esterna da un trattamento semi coprente che evita le deformazioni dovute agli assorbimenti di calore;
• Thermocap S5 che assicura contemporaneamente resistenza al fuoco e caratteristiche fonoassorbenti. Il sistema è caratterizzato dalla natura minerale e dall’elevata traspirabilità.
SCHEDE E ASSISTENZA
Inoltre, i sistemi a cappotto Thermocap offrono un elevato grado di benessere anche da un punto di vista acustico poiché l’impiego dei pannelli isolanti genera una efficace barriera in grado di filtrare suoni e rumori di elevata intensità. Per garantire una condizione di benessere domestico è necessario, quindi, partire da una corretta progettazione, scegliendo i parametri progettuali che aggiungano suoi consulenti tecnici per assistere i progettisti in fase di pianifica
zione e le imprese nelle diverse fasi di applicazione in cantiere. Le schede tecniche aggiornate a cui fare riferimento, le informazioni riguardo i cicli applicativi e le indicazioni di impiego sono disponibili sul sito internet dell’azienda.
Riqualificazione energetica
GIOCO DI SQUADRA PER L’ISOLAMENTO
di Anna MolentiniAzienda ultracentenaria e punto di riferimento per il settore delle malte premiscelate, Cugini ha raggiunto un elevato grado di specializzazione nella produzione di varie tipologie di adesivi rasanti per sistemi di isolamento termico a cappotto, per realizzare nuovi edifici a basso consumo energetico e per l’efficientamento di immobili in fase di ristrutturazione.
IL SISTEMA
Cugini produce il sistema di isolamento termico a cappotto (Etics) denominato Thermix dotato, sin dal 2013, del Benestare Tecnico Europeo 13/0511. Lo scorso anno, il sistema ha ottenuto una revisione dell’Eta , aggiornata al nuovo Documento per la Valutazione Europea (EAD 040083-00-0404), con l’inserimento di pannelli isolanti Cam
L’Eta certifica la qualità e le prestazioni del sistema per essere impiegato in tutti gli interventi di isolamento termico a cappotto. Il sistema Thermix ha superato i più severi test di invecchiamento, di tenuta all’acqua, di resistenza termica, di reazione al fuoco, di resistenza agli urti, la permeabilità al vapore, l’adesione, garantendo così l’inalterabilità e la funzionalità dell’intero kit nel tempo.
MARCATURA CE
Il sistema Thermix ha ottenuto inoltre il certificato di conformità del controllo di produzione di fabbrica 0970-CPR-0159/CE/ FPC22 che permette la marcatura Ce dell’intero kit. L’apposizione della marcatura Ce garantisce che un prodotto soddisfi le prestazioni dichiarate dal fabbricante nella Dichiarazione di Prestazione (DoP). Tali prestazioni sono garantite dal produttore attraverso il continuo controllo della produzione in fabbrica (Fpc), ovvero attraverso il controllo interno permanente e documentato
della sua produzione. La E ad 040083-00-0404 richiede, in questa fase di verifica della «costanza di prestazione», l’intervento di un Organismo Notificato, ovvero di organismi terzi esterni al processo di produzione (in Italia è l’Itc-Cnr), per valutare l’efficacia e verificare l’applicazione del sistema di controllo della produzione (Fpc) messo in atto dal produttore.
ANTINCENDIO
Oltre ai requisiti termici, i sistemi a cappotto devono poter soddisfare i requisiti di sicurezza antincendio secondo quanto disposto dalla Circolare Ministeriale per i rivestimenti di facciata ed è indispensabile che il sistema a cappotto sia certificato almeno B-s3-d0 come classe di reazione al fuoco. Il sistema Thermix è certificato da Itc Cnr con classe di reazione al fuoco B-s2-d0, in accordo all’Uni En 13501-1 ed è quindi conforme ai requisiti per la sicurezza antincendio delle facciate.
MARCHIO DI QUALITÀ
Itc Cnr ha predisposto un marchio di qualità che viene rilasciato, su richiesta del produttore, a un determinato componente Etics, dopo averne accertata la sua conformità alle prestazioni richieste dalle norme Etag 004. A demix P200, adesivo e rasante del sistema Thermix si fregia anche di questo prestigioso marchio.
L’azienda offre una vasta gamma di adesivi rasanti per sistemi di isolamento termico a cappotto in grado di soddisfare tutte le richieste del mercato, proponendo soluzioni tecniche specifiche in base al tipo di pannello utilizzato
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SPECIALE Riqualificazione energetica
COMFORT CERTIFICATO PER IL CONDOMINIO
di Sara GiustiBoero, punto di riferimento nel mondo dell’architettura e dell’edilizia, è stato scelto per un nuovo progetto di riqualificazione di un edificio parte di un complesso condominiale di sette palazzine a Giulianova, in provincia di Teramo, una delle zone residenziali più centrali del lido e a ridosso della collina. L’edificio è stato costruito negli anni Ottanta, ed è stato interessato da un programma di riqualificazione c he comprende il rifacimento delle facciate esterne e l’efficientamento energetico.
Sono stati previsti, oltre alla riqualificazione architettonica, anche interventi relativi alle parti impiantistiche, con sfruttamento delle energie rinnovabili, e all’involucro edilizio con la sostituzione dei serramenti e l’introduzione di schermature solari.
SUPPORTO TECNICO
Il progetto è stato diretto dall’ingegnere Chiara Marchionni, in collaborazione con l’impresa edile Bollettini Costruzioni e Isocolor, partner commerciale di Boero specializzato in pitture per interni
Il sistema di isolamento termico a cappotto Boerotherm con lana di roccia è stato scelto per la riqualificazione di un edificio a Giulianova (Teramo). Oltre a garantire isolamento termico, è contraddistinto da elevate caratteristiche di fonoassorbenza
GLI INGREDIENTI DELLA RICETTA
1. Supporto
2. Malta GB831 0,8HP: collante a base minerale che offre eccellente lavorabilità, alta permeabilità al vapore e forte resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Consumo medio: per incollare 3-5 kg/m2
3. Pannello isolante in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per isolamento termico ed acustico. Classe di reazione al fuoco: A1 UNI EN 13501-1. Conducibilità termica: W/mK 0,036. Resistenza a compressione: σ10 ≥ 20 kPa (EN826). Formato: 1000x600 mm 10 cm di spessore. Prodotto a marcatura Uni-Etics.
4. Malta GB831 0,8HP
5. Rete in fibra di vetro Boero Etics da 150±5 gr/mq alcaloresistente di armatura della malta, idonea ad assorbire e distribuire uniformemente le sollecitazioni meccaniche a cui può essere soggetto il sistema.
6. Malta GB831 0,8HP
ed esterni, entrambi aderenti al consorzio di imprese operanti nel settore edile Home Scarl. Grazie al proprio team di prescrittori, Boero si è messa a disposizione, fornendo un supporto tecnico altamente qualificato, con strumenti come ad esempio gli oggetti B im , campionature, voci di capitolato e un servizio dedicato di consulenza per valutare le diverse soluzioni di finitura e isolamento.
STABILITÀ
Considerate le caratteristiche termo-igrometriche dell’involucro,
7. Fondo P378 pigmentato a base di resine acriliche, indicato come primer per la realizzazione di finiture a spessore. Tinteggiabile.
8. Finitura Biquarz Acrilsilossanico 1.2: rivestimento antialga a spessore acrilsilossanico, caratterizzato da elevata idrorepellenza e permeabilità al vapore. Granulometria 1,0-1,5 mm. Assorbimento d’acqua: W = 0,06 kg/m2h0,5 UNI EN 1062-3. Permeabilità al vapore acqueo: μ.s = Sd = 0,22m. UNI EN ISO 7783-2 - UNI EN 1062-1
si è deciso di optare, tra i diversi sistemi proposti da Boero con certificazione Eta , per il sistema di isolamento termico a cappotto Boerotherm con lana di roccia che, oltre a garantire una valida coibentazione termica, è contraddistinto da elevate caratteristiche di fonoassorbenza. Inoltre, l’isolante in esso contenuto, lastre rigide in lana di roccia non rivestite a doppia densità, è caratterizzato da elevata stabilità dimensionale ed eccellente permeabilità al vapore. Con Boerotherm è stato migliorato il comfort ambientale dell’edificio grazie alla diminuzione della dispersione del calore verso l’esterno, durante la stagione fredda, e dell’eccessivo surriscaldamento degli ambienti interni in estate. Per la posa dei pannelli e per la rasatura è stata utilizzata Malta GB831 0.8, un collante a base minerale che offre eccellente lavorabilità, alta permeabilità al vapore e forte resistenza alle sollecitazioni meccaniche. In più è caratterizzata da presa ed essiccazione rapide, oltre a essere conforme Etag 004.
CERTIFICAZIONE EPD
Il ciclo di termocappotto si è concluso con la selezione di due prodotti della linea dei sistemi integrati per esterni di Boero: Fondo P378, un materiale pigmentato a base di resine acriliche ideale come primer per la realizzazione di finiture con prodotti a spessore acrilici, acrilsilossanici, elastomerici e rivestimenti tradizionali, in grado di conferire ai supporti uniformità di coloritura, semplificando la copertura dei prodotti di finitura, e Biquarz Acrilsilossanico 1.2, un rivestimento plastico antialga acrilsilossanico a spessore per esterni, contraddistinto da buona permeabilità al vapore, idrorepellenza ed elevata resistenza agli agenti atmosferici, che permette di eliminare eventuali imperfezioni del supporto ottenendo una finitura tipo arenino. Entrambi i prodotti sono dotati di certificato di qualità ambientale Epd. I colori di finitura scelti sono stati il bianco B213 per le pareti e il Grigio B225 per la zoccolatura, entrambi dalla mazzetta Edilizia Storica e Moderna 1 Boero.
Riqualificazione energetica
LA FACCIATA SI RINNOVA
Isolclay è il nuovo sistema proposto da Wienerberger, che risponde all’esigenza di facciate sempre più efficienti. Gli elementi facciavista a incastro, abbinati a pannelli in poliuretano espanso (P ur), riuniscono i vantaggi della semplicità di montaggio e di una maggiore adesione dei listelli rispetto alle varianti incollate. Allo stesso tempo, rispetto ai tradizionali sistemi assemblati in opera, il sistema
prefabbricato Isolclay richiede un minor consumo di malta. Gli elementi maschiati tra loro semplificano la corretta lavorazione. Inoltre, il sistema può essere utilizzato in maniera ottimale con pochi sfridi di lavorazione.
ANGOLI E COLONNE
Oltre che sulle superfici piane, le capacità funzionali del sistema Isolclay si rivelano utili soprattutto nei punti di discontinuità dell’edificio, come angoli, colonne e finestre, che caratterizzano l’aspetto dello stile architettonico. A un risultato dalle elevate qualità estetiche si aggiungono lunga durata e facilità di montaggio, proprietà termoisolanti e allo stesso tempo requisiti di resistenza al fuoco, ingombro ridotto e stabilità. Adatto a edifici di nuova costruzione o per ristrutturazioni, il sistema Isolclay di Wienerberger risponde a tutte queste esigenze, assecondando le richieste di progettisti e costruttori.
LA GAMMA
Wienerberger, gruppo internazionale leader mondiale nella produzione di soluzioni in argilla cotta per l’involucro, offre una vasta selezione di prodotti, dove la tradizione del laterizio si sposa con la tecnologia e l’innovazione per creare una gamma in costante evoluzione. Come il nuovo sistema Isolclay che definisce nuovi standard per facciate rinnovate, isolate ed efficienti. Isolclay è un marchio registrato Wienerberger.
SPECIALE Riqualificazione energetica
ELEGANTE COMFORT CON LA PIETRA
Specializzata da anni nella produzione di rivestimenti, coperture e pavimentazioni in vera pietra naturale e mattoni faccia a vista, B&B Rivestimenti Naturali crede fortemente nel connubio imprescindibile tra architettura e natura, nel pieno della transizione ecologica e dell’efficientamento energetico degli edifici. Negli ultimi decenni i suoi prodotti sono stati scelti per donare ad abitazioni ed edifici dei più diversi generi una nuova «pelle». Nell’era dei cappotti termici, l’azienda si propone come partner professionale in grado di proporre e consigliare un sistema cappotto sicuro ed affidabile.
RESISTENZA MECCANICA
Il cappotto con rivestimento in vera pietra B&B Rivestimenti Naturali è la scelta adatta a chi vuole ottenere un risultato duraturo nel tempo e di elevato pregio estetico, come testimoniano le numerose realizzazioni eseguite in tutta Europa. Oltre a utilizzare rivestimenti a bassissimo
di Sara Giustispessore, questa soluzione presenta una elevatissima resistenza sia meccanica sia agli sbalzi termici e al gelo, un assorbimento d’acqua minimo, e un’elevata sicurezza antincendio in quanto è incombustibile. Completamente riciclabile, il materiale ha durata illimitata, è inalterabile cromaticamente e non richiede manutenzione. B&B Rivestimenti Naturali supporta inoltre le imprese nella realizzazione di qualsiasi tipo di facciata.
L’innovativo sistema dell’azienda comprende anche l’utilizzo di vera pietra naturale per il rivestimento di qualsiasi tipologia di cappotto. Oltre a un apporto estetico di qualità, la soluzione vanta spessori contenuti, durata illimitata, inalterabilità e nessuna manutenzione
BASTA UNA SPATOLA ED È PRONTO IN 24 ORE
Rasacryl K24, il rasante in pasta fibrorinforzato per sistemi termici a cappotto, è sovraverniciabile in brevissimo tempo e colorabile in abbinamento con la tinta di finitura scelta in facciata. È pronto all’uso, ha elasticità e durabilità nel tempo
di Sara GiustiSovraverniciabile dopo appena 24 ore e colorabile in abbinamento con la tinta di finitura scelta in facciata: sono alcuni dei punti di forza di Rasacryl K24, il rasante in pasta fibrorinforzato per sistemi termici a cappotto prodotto da Rapid Mix, azienda di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza, specializzata in prodotti premiscelati e predosati per l’edilizia. Pino Milana, marketing ed export manager dell’azienda, spiega a YouTrade le principali caratteristiche del prodotto. Domanda. Quali sono le principali caratteristiche di Rasacryl K24?
Risposta. Rasacryl K24 è un rasante in pasta fibrorinforzato per il cappotto che può essere sovraverniciato dopo appena 24 ore
dalla sua posa. È pronto all’uso e si applica facilmente, ha una buona elasticità e durabilità nel tempo, ha una buona adesione su tutti i pannelli standard tipici di questo tipo di applicazioni. Un altro vantaggio è che il prodotto può essere colorabile in modo da allinearsi con la tinta scelta per la finitura della facciata. Infine è marcato Ce secondo la norma E n 15824.
D. Quali vantaggi comporta l’utilizzo di Rasacryl K24?
R. Sicuramente un vantaggio in termini di tempo sia in fase di posa, poiché è pronto all’uso, sia in termini di lavorazioni successive, poiché può essere rifinito già dopo 24 ore. Inoltre, il fatto di essere trattato con la macchina colorimetrica consente di risparmiare una mano quando si procede con la tinteggiatura, dato che è già abbinato con la pittura finale, mascherando così anche eventuali difetti della copertura.
D. Come si applica?
R. A spatola. L’applicazione è semplice, scorrevole, e non richiede una particolare preparazione da parte della manodopera.
D. Si applica su qualsiasi tipo di supporto?
R. Tutti i pannelli standard per sistemi a cappotto.
D. Come è commercializzato il prodotto?
R. Rasacryl K24 è distribuito tramite i rivenditori. È un prodotto è sempre disponibile a stock, e si vende in latte da 20 chilogrammi pronte all’uso.
Riqualificazione energetica
IL PANNELLO È LA FACCIATA
di Anna MolentiniFinora limitato alle sole coperture, il fotovoltaico arriva in facciata con Aster, la soluzione brevettata frutto della collaborazione tra Dreamet e il Politecnico di Torino, che unifica un sistema di facciata ventilata e un impianto solare composto da celle fotovoltaiche. Progettato per involucri edilizi verticali su edifici esistenti o di nuova realizzazione, Aster coniuga i vantaggi delle comuni facciate ventilate con la qualità dei rivestimenti Dreamet, azienda di Modena nata nel 2019 e specializzata nella sperimentazione e applicazione di tecnologie innovative ed ecologiche nella decorazione dei metalli. Resistenti, sostenibili e completamente personalizzabili, i rivestimenti metallici Dreamet sono ideali in un’ottica di riqualificazione urbana.
IRRAGGIAMENTO SOLARE
Il modulo di facciata fotovoltaico Aster permette di sfruttare la verticalità degli edifici massimizzando la metratura disponibile per l’utilizzo del fotovoltaico, garantendo la massima resa energetica senza rinunciare all’estetica. La geometria e la struttura a zig-zag del modulo permettono di nascondere le celle fotovoltaiche poste orizzontalmente e orientate per ottenere un perfetto irraggiamento solare, concentrando l’attenzione dell’osservatore sulla superficie metallica, decorata e personalizzabile grazie al trattamento brevettato da Dreamet che non utilizza acidi, inchiostri, laser e non ricorre a incisioni: il metallo rimane puro, poiché le uniche modifiche avvengono internamente modificando la struttura cristallografica del materiale e potenziandone anche la resistenza. Il sistema fotovoltaico Aster permette di migliorare l’efficienza dell’edificio contenendo i consumi, riducendo le emissioni inquinanti grazie all’utilizzo in maniera ottimale delle energie rinnovabili, aumentando al contempo il valore commerciale dell’immobile sul mercato.
La geometria e la struttura a zig-zag del modulo Aster nascondono le celle fotovoltaiche poste orizzontalmente, orientate per un perfetto irraggiamento solare
Profilo perimetrale verticale
Il Profilo Perimetrale Verticale è un elemento di chiusura e finitura dei bordi perimetrali nelle pavimentazioni sopraelevate esterne, si adatta perfettamente alle lastre di pavimentazione dello spessore di 20 mm e ai supporti che fungono da sottostruttura.
SPECIALE Riqualificazione energetica
Bildex PLUS: SICUREZZA, CERTIFICAZIONI E QUALITÀ
Con la sua pluriennale esperienza nella ricerca di soluzioni innovative, tecnologiche e affidabili, Bildex, società di rivendita all’ingrosso di materiali isolanti, lastre in gessofibra e materiale per cappotto e intonaco con sede a Lugagnano di Sona (Verona), propone un’ampia gamma di accessori e soluzioni per il settore dell’isolamento a cappotto in grado di soddisfare tutte le necessità richieste dal mercato. Come l’ampia gamma di reti per cappotto in fibra di vetro alcali resistenti, di sola produzione europea certificate Etag 004, con articoli diversi per grammatura, appretto, maglia e caratteristiche tecniche di resistenza. La gamma si completa con reti in fibra di vetro per intonaco e massetto. Ampia anche la proposta di tasselli per cappotto a battere e ad avvitare, con chiodo in Pvc o acciaio, assemblati e non, capace di rispondere per caratteristiche e qualità alle prescrizioni tecniche per il fissaggio dei sistemi isolanti a cappotto. Bildex offre anche una vasta proposta di paraspigoli, profili e altri accessori per cappotto in alluminio e Pvc con rete per le più diverse necessità. I prodotti Bildex vantano un elevato livello qualitativo garantito dall’uso di materiali di alta gamma e dal perfezionamento delle tecnologie di produzione.
Eleni
IL DECORO CHE ISOLA
Gli elementi decorativi in polistirene rappresentano ormai la soluzione ottimale per abbellire, personalizzare e arricchire le abitazioni, siano esse in stile classico, rustico o moderno. Eleni, azienda di Villafranca Padovana (Padova) specializzata in elementi architettonici decorativi, realizza una gamma completa di soluzioni decorative quali cornici per finestre, davanzali, marcapiani, bugne angolari, sottogronda, modiglioni, timpani e cornicioni. Questi decori forniscono un ottimo isolamento: evitano i ponti termici e presentano una superficie dotata di elasticità che evita cavillazioni o crepe dovute alle movimentazioni naturali dell’edificio, e quelle sismiche di lieve entità. Tutti i decori sono realizzati su misura in polistirene ad alta densità, sia standard che con certificazione C am, e sono rivestiti sulla superficie esposta da una particolare resina acrilica specifica per esterni, che conferisce solidità e resistenza agli agenti atmosferici.
SISTEMI DI FACCIATA
Ampia gamma di pannelli metallici, anche coibentati, per rivestimenti di facciata e coperture esteticamente all’avanguardia e in grado di riqualificare i vostri fabbricati con eleganza
FACCIATE
PERSONALIZZATE
La nuova tecnologia Unimetal di FORATURA e BUGNATURA delle lamiere si adatta a tutte le esigenze progettuali del cliente per realizzare specifici lavori architettonici su misura e personalizzati
Serviz
Servizio taglio e piegatura con macchinari specializzati per la lavorazione della lamiera
MATERIALI
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Canali di gronda, frontespizi, converse, faldali, scossaline, tubi pluviali, bocchette, tiranti, testate e zigogne
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L’effetto superbonus ha creato dal nulla anche migliaia di imprese improvvisate. E l’isolamento della parete esterna degli edifici rischia di trasformarsi in un boomerang per clienti e appaltatori. Ecco i rischi più frequenti da evitare
di Cristiano VassanelliPERABBONATI
SPECIALE Cappotto
Schede di calcolo termo-igrometrico - caso studio relativo ad intervento di isolamento a cappotto su parete esterna interessata da ponte termico causato dal pilastro in calcestruzzo armato
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RIFERIMENTO
NOTE:
Misure calibrate in mm come limite con punti di riferimento in m fino a
• Le tolleranze del Sistema Etics finito si riferiscono alla planarità del Sistema stesso e non alla verticalità della superficie
• Il rispetto della tolleranza di planarità è da verificarsi solo nel caso di difetti tecnici o estetici
• La valutazione delle facciate in condizione di luce radente non è significativa ai fini dell’accettabilità secondo la esecuzione a regola d’arte
• Ombre che si creino in condizione di luce radente possono rappresentare difetti estetici solo nel caso in cui la tolleranza di planarità sopra indicate siano superate
Alubel dal 1958 realizza sistemi metallici per le coperture e i rivestimenti degli edifici. L’azienda è cresciuta ponendo attenzione ai vari aspetti della sostenibilità ambientale incrementando negli anni la quota d’energia proveniente da fonti rinnovabili.
Oggi Alubel è sempre più green, i suoi prodotti:
Alubel, green for passion. LEED
• sono dotati di dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration)
• contribuiscono ai crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)
• rispettano i requisiti CAM (Criteri Minimi Ambientali).
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acustico
COMFORT SILENZIOSO CON LE LASTRE VERDI
di Sara GiustiGarantire una riqualificazione efficace delle pareti e allo stesso tempo soddisfare le esigenze di sostenibilità della progettazione e della committenza: oggi è possibile con IsolGypsum Special Super Green, la novità di 4You by Isolmant, la linea di tecnologie che combina materiali isolanti e lastre in cartongesso per creare un prodotto su misura per ogni esigenza di comfort.
BASSO SPESSORE
IsolGypsum Special Super Green è una soluzione specifica per il risanamento termico e acustico in basso spessore delle pareti, composto da una lastra in cartongesso accoppiata a uno strato di Isolmant Special. Entrambi gli strati hanno caratteristiche particolari: l’innovativa lastra di cartongesso possiede una percentuale di riciclato di 35%, la più alta tra quelle presenti sul mercato e, grazie alla tecnologia Activ’Air, è in grado di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria degli ambienti interni. Il polietilene, invece, è Isolmant Special Serie R Fossil Free, completamente sostenibile e proveniente da fonti rinnovabili, caratterizzato da una migliore e
calibrata qualità della cellulazione del polietilene. Isolmant Special Fossil Free è certicato Iscc Plus in merito all’approccio del bilancio di massa e composto da materiale rinnovabile bio-circular. Considerato un «salvamuro» universale, IsolGypsum Special Super Green risana le pareti sia acusticamente sia termicamente. Un’unica soluzione per una ristrutturazione globale a basso spessore, che garantisce non solo un miglioramento del potere fonoisolante della parete, ma anche un significativo efficientamento energetico dei locali. Si utilizza a placcaggio diretto o su orditura, con specifiche colle su pareti interne, sia divisorie che perimetrali. Può essere applicato anche a soffitto.
NIENTE DEMOLIZIONI
4You by Isolmant rivoluziona il concetto di riqualificazione attraverso un approccio personalizzato alle diverse esigenze dell’utente. Si tratta di un sistema a secco che accosta in diverse combinazioni il materiale isolante a una lastra in cartongesso: abbinate con la giusta expertise, le due parti compongono un sistema che il professionista progetta in base alle precise caratteristiche dell’intervento di isolamento da effettuare. Per un lavoro rapido e senza demolizioni, performante e sostenibile perché inalterabile nel tempo e inattaccabile dagli agenti esterni.
IsolGypsum Special Super Green è la novità di 4You by Isolmant, la linea che combina materiali isolanti ed elementi in cartongesso per un isolamento su misura di ogni esigenza. Assorbe i rumori e neutralizza fino al 70% della formaldeide presente nell’aria
SPECIALE Risanamento – Umidità
L’IGLU’ CONTRO LE INFILTRAZIONI
Il sistema brevettato consente la creazione di vespai aerati che, grazie alla perfetta sigillatura alla base del pilastrino, impediscono la risalita dell’umidità per capillarità. Facile da utilizzare, è robusto e non teme deformazioni dopo il getto di calcestruzzo
Combattere l’umidità è uno degli obiettivi più importanti da risolvere nella costruzione di un edificio. I l vespaio formato dal sistema Iglu’ di Daliform Group, consente di conseguire questo obiettivo in modo definitivo. Il sistema deve essere collegato con l’esterno tramite semplici tubi: in questo modo si crea un flusso d’aria naturale o forzata che attraversa l’intercapedine eliminando umidità e
gas radon, se presente. Perché il vespaio funzioni, è necessario che la portata d’aria non scenda sotto determinati valori: per evitare uno scarso flusso d’aria si dovrà sfruttare l’effetto camino oppure utilizzare una ventilazione meccanica.
MATERIALE DI QUALITÀ
La qualità del materiale riciclato utilizzato, la particolare conformazione geometrica, gli spessori, la dimensione del manufatto e le
tecniche di lavorazione fanno di Iglu’ un prodotto d’eccellenza con numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Iglù è capace di non subire, durante e dopo il getto, pericolose deformazioni dovute a carico del calcestruzzo fresco, spinte di costipamento e vibrazione del getto, peso delle persone e delle attrezzature. Gli spessori e la qualità della materia prima, seppur riciclata, garantiscono quindi rigidezza e indeformabilità e di conseguenza il rispetto delle geometrie del vespaio e il reale consumo di calcestruzzo.
STOP ALL’UMIDITÀ
L’attenzione per la qualità e la cura dei particolari dona a Iglù dettagli costruttivi importanti, come la perfetta sigillatura alla base del pilastrino, che impedisce la risalita dell’umidità per capillarità. Impedire infatti che si possano creare numerosi punti di contatto, tanti quanti sono i pilastrini su cui poggia la soletta, tra la struttura il terreno sottostante è fondamentale per ottenere un ottimo risultato, volto a contrastare l’umidità di risalita in modo definitivo.
SPECIALE Risanamento - Umidità
QUEL RESTAURO SFIDA IL TEMPO
Leca TermoPiù è un’efficace barriera alla risalita di umidità per capillarità dal terreno. Per questo l’argilla espansa dell’azienda è stata scelta per i lavori di risanamento dell’antica chiesa del XIII secolo di Sant’Agostino, a Fano
mentali di Fano più colpiti dalle distruzioni belliche, al suo interno sono sopravvissute numerose opere d’arte e una serie di antiche sepolture che dovevano essere preservate durante i lavori di restauro. L’isolamento e la copertura all’estradosso delle tombe, in particolare, richiedeva l’utilizzo di una soluzione che, oltre a garantire un buon isolamento e protezione dall’umidità, risultasse interamente reversibile in modo da consentirne la successiva rimozione senza causare danni alle sepolture. Il progettista e l’impresa esecutrice, la Costruzioni Meliffi & Guidi di Urbania (Pesaro-Urbino), hanno individuato in Leca TermoPiù la soluzione più idonea a soddisfare tali requisiti grazie alle proprietà fisico-meccaniche che caratterizzano questo materiale.
L’INTERVENTO
di Anna MolentiniComposta da un nucleo interno cellulare leggero e isolante racchiuso entro una scorza esterna clinkerizzata compatta e resistente, Leca TermoPiù assicura un’efficace e costante barriera alla risalita di umidità per capillarità dal terreno assicurando salubrità all’edificio per l’intera vita utile. In più, il basso coefficiente di conducibilità termico certificato (λ=0,09 W/mk), unitamente all’applicazione a diretto contatto del terreno, consente di ottenere un elevato potere isolante in spessori contenuti. La resistenza meccanica garantisce infine una eccellente stabilità dimensionale. Per tutti questi motivi l’argilla espansa di Laterlite è stata scelta per i lavori di restauro della chiesa di Sant’Agostino a Fano edificata nel XIII secolo.
LE VESTIGIA
Dell’originale struttura medioevale sopravvive solo la fiancata orientale, scandita da lunghe monofore e una cornice a doppia fascia di archi. Nonostante la chiesa di Sant’Agostino sia stata uno degli edifici monu-
In questo caso l’impresa ha proceduto alla preventiva rimozione delle lastre a protezione delle tombe, seguita dalla posa di uno strato di protezione in tessuto non tessuto. Su quest’ultimo è stato quindi pompato uno strato di argilla espansa Leca Termopiù con funzione di protezione e isolamento, poi confinato con un ulteriore strato in tessuto non tessuto. A posa ultimata le antiche vestigia sono state quindi preservate, e con Leca Termopiù in ogni momento è stata garantita la loro riscoperta semplicemente rimuovendo la stratificazione del pacchetto isolante.
VERSATILITÀ
Leca Termopiù è adatta ad applicazioni quali la creazione di sottofondi e vespai isolati contro terra, strati con funzione antirisalita capillare di umidità, strati per sottofondazione, con funzione drenante, ad elevato potere isolante termico, riempimenti anche ad alto spessore e strati di alleggerimento e isolamento in genere a elevata resistenza e stabilità. La versatilità di impiego è assicurata da quattro possibili modalità di utilizzo a seconda dell’opera da realizzare e dalle sue caratteristiche finali: il prodotto può essere infatti applicato in sacco oppure pompato in opera sfuso, imboiaccato e cementato.
PER IL CEMENTO C’È
CONCRETE HYDRO
Idrorepellente e consolidante a effetto traspirante, Concrete Hydro è il nuovo prodotto a base acqua di fila Solutions dedicato alle superfici in cemento. La sua azione impedisce la penetrazione dell’acqua e garantisce la traspirabilità e risulta efficace nel trattamento di questo materiale, particolarmente soggetto alla formazione di alghe, licheni, macchie di ruggine e fessurazioni per via dell’elevato assorbimento di umidità. Pronto all’uso, Concrete Hydro va applicato uniformemente su superficie pulita e asciutta con pennello o sistema airless. Con la sua azione consolidante, inoltre, conferisce compattezza, resistenza e durabilità al materiale ed è efficace nel contrastare l’effetto sfarinamento, che aumenta di pari passo con l’invecchiamento della superficie e che deve essere bloccato per tempo per non comprometterne le performance. Il prodotto protegge il materiale dal degrado causato dagli agenti atmosferici e dai prodotti chimici, senza creare film superficiali e senza alterare il grip del materiale, ed è ideale per il trattamento di rivestimenti outdoor, pavimentazioni esterne, pareti interne a vista e facciate siano esse grezze, tinteggiate, intonacate, rivestite da laterizi o materiale poroso da rivestimento. La formulazione Voc free e la certificazione Indoor Air Comfort Gold soddisfano le più restrittive specifiche europee sotto il profilo ambientale.
ALL’ASCIUTTO
CON 6 MILLIMETRI
Prevenire condensa e muffe è importante oltre che dal punto di vista estetico, anche per mantenere la casa salubre ed evitare ammaloramenti dei muri. Knauf Fine Thermal Board è una lastra dallo spessore ridotto che garantisce un altissimo coefficiente di permeabilità al vapore in ambienti umidi o in presenza di muffe, e assicura un eccellente isolamento termico e un sensibile risparmio energetico. L’innovativa lastra elimina l’umidità da condensazione migliorando la performance termica della parete, rendendola meno fredda e ostacolando la condensa. Inoltre, il gesso presente nella sua composizione è un regolatore naturale dell’umidità: assorbendo parte dell’umidità dell’ambiente, la sottrae alle muffe che così non possono sopravvivere. Knauf Fine Thermal Board è costituita da una Flexilastra da 6 millimetri accoppiata a un isolante da 3, 6 o 9 millimetri: il suo ridotto spessore totale assicura un’applicazione più semplice e veloce, rendendola particolarmente adatta a contesti difficili, anche con superfici ridotte e spazi di lavoro strettissimi, come davanzali, spallette di finestre, nicchie di radiatori, cassoni di tapparelle o in prossimità di prese di corrente e interruttori. La leggerezza e lo spessore ridotto conferiscono
anche una grande facilità di taglio, un’elevata maneggevolezza e un’assoluta precisione nell’installazione. La tinteggiatura, il rivestimento con carta da parati o la posa di piastrelle si rivelano operazioni molto semplici grazie alla superficie molto liscia di Knauf Fine Thermal Board.
CARATTERISTICHE TECNICHE
• Conducibilità termica di progetto: 0,035 W/mK
• Resistenza alla diffusione del vapore: 150
• Utilizzo: incollata, per ridurre i ponti termici
• Campo di impiego: contropareti
Milano
Casa
ABBONATI
Gazebo intramontabile, spazi flessibili, luci senza esagerare: l’architetto paesaggista Michele Pasculli, dello studio Ag&P greenscape, fa da guida attraverso le nuove tendenze dell’arredo fuori casa. Che deve essere in sintonia con quanto c’è dentro
di Irene LuccaMichele Pasculli, Architetto Paesaggista, consegue la Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio presso il Politecnico di Milano. Appena laureato partecipa al progetto vincitore del concorso internazionale per la realizzazione di un parco lineare a Teheran con lo Studio Gioia Gibelli. Dopo alcune esperienze lavorative, attualmente collabora stabilmente con lo studio AG&P greenscape, occupandosi della progettazione paesaggistica a varie scale, dai masterplan urbanistici ai piccoli progetti di committenza privata.
Casa
Ritrovo verde in città: giardino pensile privato a Milano. FotoIndieVolpe
PERABBONATI
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BONUS
Casa Aiuto rinnovato per il giardino
La legge di Bilancio ha prorogato lo sconto fiscale del 36% per chi decide di investire sullo spazio verde domestico. Il beneficio ha un tetto di 5 mila euro, ma per i condomini si moltiplica per ogni unità immobiliare. E non riguarda solamente i proprietari
di Carlo Lorenzini
PERABBONATI
Casa
OGGETTO DELL’AGEVOLAZIONE
Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze Recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili
Spese relative ai lavori Costi di progettazione Manutenzione delle opere
Persone fisiche proprietari di un’abitazione residenziale in Italia Detentori di un’abitazione residenziale in Italia con idoneo titolo
Detrazione Irpef del 36% suddivisa in 10 quote annuali Spesa massima di 5.000 euro Riduzione Irpef massima di 180 euro all’anno
SOLOPERABBONATI
SPESE DETRAIBILI SOGGETTI CHE POSSONO FRUIRE DEL BONUS AMMONTARE DELLA DETRAZIONE L'INCENTIVO VERDE IN SINTESIABBONATI
Casa
Quando il pavimento diventa green
La superficie Mangiasmog con finitura Green Active è capace di assorbire gli agenti inquinanti presenti nell’aria per poi rilasciarli sotto forma di nuove particelle depurate, riducendo le emissioni di anidride carbonica
di Sara GiustiMonaco, pavimentazione filtrante nella colorazione Serizzo
Mvb, marchio di Bagattini, è un’azienda dalla pluriennale esperienza nel settore delle pavimentazioni per esterni. Grazie a una rigorosa cura nella scelta delle materie prime, garantisce un’eccellente qualità dei prodotti, realizzando pavimentazioni sicure, resistenti con uno sguardo sempre attento all’ambiente. L’ufficio Ricerca e Sviluppo Mvb ha da sempre a cuore il rispetto ambientale con lo studio e la messa in opera di prodotti eco-sostenibili. Come la pavimentazione Mangiasmog con finitura Green Active, capace di assorbire gli agenti inquinanti presenti nell’aria per poi rilasciarli sotto forma di nuove particelle depurate, riducendo le emissioni di CO2 . I prodotti Mvb sono inoltre dotati della certificazione Leed, un sistema di rating globalmente riconosciuto che garantisce la sostenibilità di un edificio.
ACQUA AMICA
I pavimenti drenanti di Mvb permettono l’assorbimento nel ter-
reno dell’acqua piovana. Le caratteristiche tecniche ed estetiche di questi pavimenti in armonia con la natura li rendono ideali per gli ambienti esterni che desiderano coniugare design ad alte prestazioni di sicurezza e ambientali. Tra le novità Mvb spicca Sassi, il moderno ciottolato 100% permeabile e assoluto protagonista del design in cui viene inserito.
PUBBLICO E PRIVATO
Mvb opera sia in contesti pubblici che privati, adattando completamente le proprie soluzioni e supportando il cliente nelle diverse fasi di scelta, installazione e manutenzione. L’innovazione dei prodotti unita all’esperienza tecnica del personale sono i punti di forza dell’azienda che mette inoltre a disposizione una vasta gamma di elementi decorativi e accessori per rendere l’outdoor unico ed elegante. Come Murett, dove il fascino antico della pietra viene riproposto con la particolare finitura splittata scantonata: un prodotto ideale nei giardini sia pubblici che privati, che dona un’incredibile resa estetica.
Nel giardino di pietra fiorisce la natura
Stone City è uno showroom a cielo aperto alle porte di Bergamo: un parco espositivo di 8 mila metri quadrati dedicati all’architettura del paesaggio e alle pavimentazioni per esterno. Dalla pietra sinterizzata a quella naturale: sono oltre cento le proposte
Un parco espositivo di 8 mila metri quadrati per l’architettura del paesaggio: è Stone City, lo showroom a cielo aperto di Granulati Zandobbio, produttore e distributore di prodotti per l’arredo esterno con sede a Zandobbio, vicino a Bergamo. Un viaggio immersivo, che comincia con un labirinto di pavimentazioni per esterno in pietra sinterizzata, ossia grès porcellanato di alta qualità, lastre su cui l’azienda sta puntando molto negli ultimi anni, grazie alla maggiore resistenza e durabilità del materiale di cui sono composte. Il percorso prosegue verso l’ingresso dell’esposizione passando sotto un arco di pietra naturale che richiama l’epoca preistorica. I giardini che seguono, disposti lungo la passeggiata minerale alla fine della quale si viene accolti nell’anfiteatro greco, sono solo una parte del progetto del parco litologico di Granulati Zandobbio.
IL PROGETTO
Il progetto è stato ideato da Gökhan Gunyar, architetto del paesaggio di origini turche naturalizzato tedesco, e porta in rassegna la pietra di ogni genere, formato e provenienza. Stone City consente al visitatore di ammirare diversi spazi di ispirazione e di rappresentazione sui possibili utilizzi delle pietre naturali provenienti da tutto il mondo, di cui Granulati Zandobbio è sia produttore sia distributore. Il parco ospita più di un centinaio di monoliti scultorei, un teatro greco, tre piscine a grandezza naturale e una passeggiata lungo la quale giochi d’acqua e scenografie luminose accompagnano il percorso di visita. Stone City, inoltre, riflette un’operazione culturale intorno al mondo della pietra, ricreando all’interno di una galleria l’ambiente dello scavo di cava con antichi carrelli di trasporto colmi di materiali minerali: la Septaria proveniente dal Marocco, i tronchi di gesso bianchissimo e opalescente, le rose rosse provenienti dai lontani deserti o le grandi lastre rocciose con conchiglie fossili.
CONNESSIONE STORICA
Oltre a essere uno showroom a cielo aperto, Stone City vuole connettere il mondo della pietra naturale non solo alla sua percezione materica, ma anche al suo contenuto storico-culturale, ricostruendo la connessione fondamentale tra materiali naturali, luoghi di provenienza e attività estrattiva. Uno spettacolo da cui trarre ispirazione e trovare prodotti singolari per dare vita all’outdoor dei propri sogni.
Casa
HÖRMANN
Ci sta tutto e al sicuro
La casette da giardino Berry sono realizzate in lamiera d’acciaio zincata a caldo di elevata qualità e hanno una serratura per la massima sicurezza. Sono anche resistenti ad agenti atmosferici e muffe, e richiedono poca manutenzione
di Sara Giusti La casetta da giardino Berry di Hörmann in lamiera d’acciaio zincata a caldoAvolte sono così belle che viene quasi voglia di abitarci dentro. Ideali per riporre attrezzi o biciclette, ma anche come laboratori per il fai-da-te, le casette da giardino sono una soluzione pratica ed efficace per avere uno spazio outdoor ordinato e bello da vedere. Specializzata in porte, portoni da garage e chiusure tecniche, Hörmann ha di recente ampliato la propria offerta commerciale con la nuova linea di casette da giardino Berry. Realizzate in lamiera d’acciaio zincata a caldo, le casette da giardino Hörmann sono caratterizzate da un’elevata qualità e presentano performance significative anche per quanto riguarda la sicurezza.
UNO O DUE SPIOVENTI
Rispetto alle tradizionali versioni in legno, le casette da giardino Berry oltre a non essere infiammabili, non presentano problemi di deformazione nel tempo, sono resistenti agli agenti atmosferici e alle muffe, e richiedono poca manutenzione. Inoltre, sono dotate di serie di serrature affidabili: per prestazioni ancora più avanzate, una serratura cilindrica opzionale è in grado di incrementare ulteriormente la sicurezza della struttura. Proposte in versione Modern, contraddistinte da elementi verticali larghi, con tetto a uno o due spioventi, e in versione Classic con elementi verticali stretti, sempre con tetto a uno o due spioventi, le casette sono personalizzabili sia all’interno sia all’esterno.
Casa
FILA SOLUTIONS
Una protezione per l’esterno
Salvaterrazza è un prodotto anti-infiltrazione consolidante e traspirante, studiato per la cura di balconi e terrazzi. Può essere usato non solo per prevenire danni, ma anche su superfici già deteriorate, scongiurando il rifacimento delle strutture
diSara Giusti
Anche i balconi e i terrazzi hanno bisogno di protezione e cure specifiche: sono aree particolarmente soggette a infiltrazioni di acqua e umidità, che ne comportano il veloce deterioramento. La pioggia penetra velocemente nelle fessure, anche in quelle più piccole e compromette in maniera irreversibile la pavimentazione e l’estetica, creando le cosiddette macchie di umido. Per evitare danni, Fila Solutions, raccomandata da oltre 200 produttori internazionali di pavimenti e rivestimenti, propone un prodotto specifico: Salvaterrazza, anti-infiltrazione consolidante traspirante, studiato per la cura dei terrazzi e che può essere usato non solo come protettivo, ma anche su superfici già danneggiate, scongiurando il rifacimento delle strutture, con un risparmio di tempo e di costi.
PROTETTIVO PRONTO ALL’USO
Salvaterrazza è pronto all’uso e quindi di facile utilizzo. Inoltre, ha una resa elevata ed è indicato per gres porcellanato, marmo e pietra, agglomerati, cemento, tufo, cotto, klinker. Non crea film superficiale, lascia traspirare, non ingiallisce in alcuna condizione ambientale e di invecchiamento del materiale. Il prodotto penetra nei materiali consolidando la superficie, eliminando il problema delle infiltrazioni e previene la percolazione dell’acqua, la formazione di muffe ed efflorescenze, nonché gravosi danni alle strutture e protegge le fughe.
DETERGENTE PRE-TRATTAMENTO
Per la preparazione al trattamento con Salvaterrazza è preferibile utilizzare FaseZero, il rimotore detergente specifico per la pulizia di superfici in pietra naturale, gres, cemento, cotto e klinker, che sgrassa a fondo ed elimina lo sporco più ostinato. In caso di un’errata applicazione è idoneo anche per rimuovere l’eccesso di Salvaterrazza e di trattamenti idro-oleo repellenti non filmanti.
LUXURY GOODS
Micheletto QUALITÀ SENZA COMPROMESSI
Borgo Veneto è uno dei prodotti più versatili di Micheletto. La sua varietà di colori e le sue caratteristiche tecniche lo rendono esteticamente armonioso in vari contesti. È prodotto con Stone Tech, che applicato su tutto l’impasto superiore, rende la pulizia della pavimentazione molto più facile; inoltre protegge i colori, rende più resistente la pavimentazione contro cicli di gelo e disgelo, e riduce l’assorbimento dello sporco (non è un film superficiale). Borgo Veneto è disponibile in sei colori, ideali sia per giardini più tradizionali sia per ambienti più moderni ed innovativi. La sua capacità di carico fa sì che possa essere usato come pavimentazione che prevede il passaggio di piccoli carichi fino a grandi mezzi pesanti. È infine provvisto di certificazione E pd , grazie alla quale è stato possibile quantificare l’impatto ambientale del prodotto sulla base dei dati ricavati da uno studio L ca
Geoplast
STOP AI DANNI DA RADICI
Nelle aree urbane le piante crescono in condizioni difficili: il transito di veicoli e di persone compatta il terreno attorno all’albero, impedendo il passaggio di acqua e ossigeno. Le radici di conseguenza spingono verso l’alto, sollevando le pavimentati con danni ai marciapiedi e al manto stradale e con rischi per pedoni e ciclisti. Rootbox di Geoplast è la soluzione ideale per entrambi i problemi: offre ampio spazio alle radici per svilupparsi in modo sano, evitando al contempo le deformazioni superficiali provocate dal sollevamento radicale.
1. Gibus propone differenti sistemi di illuminazione a seconda della tipologia di pergola (bioclimatica, inclinata o a 90 gradi), tutti a basso consumo energetico. Dotati di rigorose certificazioni d’isolamento, sono azionabili attraverso un semplice telecomando o da remoto utilizzando l’app per il controllo domotico. 2. Harbour è la serie di sedute per l’outdoor Paola Lenti che veste materiali tecnici adatti a garantire le migliori prestazioni e resistere alle sollecitazioni dell’ambiente esterno. L’imbottitura dei cuscini di seduta, schienale e appoggio è realizzata in Aerelle blue, una fibra di poliestere ricavata dal recupero delle plastiche monouso raccolte prima che raggiungano fiumi e oceani. 3. La proposta tera si completa con Pebbles, sassi decorativi realizzati in plastica riciclata e riciclabile al 100%, ideali per arricchire giardino e spazi outdoor, oltre che come ornamento per le piante in vaso. Leggeri e facili da lavare, impediscono la formazione di muffe. Disponibili in cinque colori (white, black, forest, fog e brown) e in due diverse misure: small (34 cm) e large (5-8 cm). 4. Palazzetti presenta Trinidad, un grande barbecue di design con braciere laterale che facilita le operazioni di cottura e il caricamento della legna, consentendo l’uso completo dell’area grill con piano fuoco in refrattario e materassino isolante per resistere al calore sprigionato dal fuoco della legna. La superficie di appoggio è in Marmotech, mentre il tetto effetto tegola è realizzato in Cemipiu, impasto specifico per l’esterno, resistente a usura e agenti atmosferici. 5. Happy SPA è la collezione di minipiscine Kinedo con cinque diversi modelli pensati per venire incontro a tutte le più diverse esigenze idroterapiche e di spazio. Ogni modello è dotato di un allestimento di serie che semplifica la scelta e offre una soluzione chiavi in mano, comprensiva di tutti i comfort. Il rivestimento esterno è disponibile in due diverse finiture.
INVESTIRE SULLE NOVITÀ L'EDILIZIA VOLTA PAGINA
Pronti a cambiare, ad adattarsi alle nuove tendenze ma, soprattutto, alle nuove esigenze. L'edilizia non è immune dal cambiamento che parte dalla macroeconomia, dalle onde di ripresa e recessione che si susseguono, e neppure dalla trasformazione che, con l'introduzione del digitale, ha investito la distribuzione. Ma non sono questi gli unici temi che saranno al centro del prossimo Convegno YouTrade in programma a ottobre. Per la distribuzione e per la filiera dell'edilizia, infatti, l'autunno sarà anche il momento di tirare le fila dopo l'euforia spinta dai superbonus e dagli investimenti arrivati assieme al Pnrr. Non tutto andrà probabilmente come previsto. Ma questo offre anche nuovi spazi di intervento, a partire dalla propria organizzazione aziendale. E un contributo arriverà proprio dal XVI Convegno YouTrade.
bioCasa
Una roadmap per case green
SOLOPERABBONATI
ABBONATI
Alcuni Soci di GBC Italia che hanno partecipato al progetto BuildingLife attivano il countdown al 2050, che scandirà le tempistiche per fare dell’Europa il primo continente totalmente carbon neutral. Da sinistra: Floriana Calise (Arup), Giulia Daniele (Tecnostrutture), Paolo Curati (Knauf Insulation Italia), Maria Elena Gasperini (Jacobs), Stefano Corbella (Coima Italia), Marco Mari (presidente GBC Italia), Rita Mattei (DNV), Silvano Arcamone (Agenzia del Demanio) e Dante Parisi (Italcementi)
Edoardo Zanchini, direttore Ufficio di scopo “Clima” del Comune di Roma apre i lavori del convegno organizzato da GBC Italia dedicato alla presentazione della prima roadmap italiana per la decarbonizzazione e la trasformazione sostenibile in ediliziaDa destra, Angelo Ciocca, europarlamentare e membro sostituto Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia ed Eleonora Evi, onorevole della Camera dei Deputati, Segretario della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo
SOLOPERABBONATI
CHE COSA CHIEDE LA DIRETTIVA EUROPEA
Edilizia sostenibile L'impresa? Sia più Just
Èda poche settimane terminata la Coppa del mondo di calcio in Qatar e, tra le molte discussioni intorno a questo evento, ciò che ha senz’altro colpito l’opinione pubblica è l’inaccettabile numero di morti sul lavoro che si è verificato, sia per la costruzione dei sette nuovi stadi, sia per la realizzazione delle infrastrutture di supporto. Il numero di incidenti mortali legati ai Mondiali del 2022 varia secondo la definizione e le fonti di informazione, inclusa la provenienza dei lavoratori migranti, dove e quando sono morti e se i loro decessi possono essere descritti come correlati al lavoro o meno. È impossibile accertare una verità definitiva, il che ovviamente pone l’interrogativo sul perché le autorità del Qatar non siano in grado di fornire dati affidabili.
PROBLEMA SICUREZZA
La sicurezza sul cantiere e le morti sul lavoro sono ovviamente un tema cruciale, ma è abbastanza sconvolgente rilevare come in generale le condizioni di lavoro del settore costruzioni nascondano ulteriori dati drammatici. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico, per esempio, il rischio di suicidio per i lavoratori delle costruzioni è tre volte superiore al rischio
medio per un uomo nel Regno Unito. Secondo un articolo del quotidiano The Guardian, lavorare in cantiere, per una serie di concause, è in Gran Bretagna la professione in assoluto più pericolosa, con un dato agghiacciante di più di 1.400 suicidi tra il 2011 e il 2015.
Non ci troviamo quindi di fronte al solo problema degli infortuni in cantiere, ma ad una vera e propria emergenza per quanto riguarda la salute degli operatori dell’industria delle costruzioni, dove è il caso di ricordare, come da definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che per salute si intende uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità.
SOSTENIBILITÀ
Il che ci porta a ribadire quanto questi aspetti siano fondamentali nella costituzione di un concetto ampio di sostenibilità, che includa appunto non solo gli aspetti ambientali ed economici, ma anche e soprattutto quelli sociali. Non a caso la missione di Living Future Europe è quella di operare il cambiamento, partendo dall’ambiente costruito, verso una società socialmente giusta, culturalmente ricca ed ecologicamente riparatrice. Come si vede, gli aspetti di equità
sociale stanno al primo posto, e non vi può essere sostenibilità senza giustizia sociale.
Le iniquità che si possono presentare in un’organizzazione, che sia del settore delle costruzioni, ma non solo, possono essere in vari ambiti e sono già sufficientemente note. Si va dalla differenza salariale tra uomini e donne a parità di ruolo e di responsabilità, alla sproporzione macroscopica tra lo stipendio e i benefit dell’amministratore delegato rispetto ad un impiegato od operaio, fino alla durata del periodo retribuito di maternità che, come si vede dal grafico a destra, varia molto a seconda delle nazioni, dove gli Stati Uniti rimangono ancora fanalino di coda tra i paesi occidentali, con nessuna settimana di congedo parentale pagata.
BOLLINO DI EQUITÀ
La necessità di un approccio olistico nel conseguimento di una sostenibilità davvero rigenerativa per le aziende che operano nel nostro settore, trova di nuovo una risposta nel portfolio di programmi dell’International Living Future Institute (Ilfi), con l’etichetta Just. Con un aspetto grafico molto simile a un’altra etichetta di Ilfi, Declare, che regola la trasparenza delle informazioni sugli ingredienti chimici dei prodotti da costruzione (vedi YouTrade settembre 2022), nell’etichetta Just è possibile riconoscere in modo immediato come l’azienda si comporti sotto il profilo dell’equità sociale. Just fornisce in pratica un’innovativa piattaforma di trasparenza sulla giustizia sociale, dove le organizzazioni possono divulgare le proprie policy e buone pratiche di gestione delle risorse umane. Gli obiettivi di questa etichetta, a supporto della quale c’è un manuale (gratuito) che le aziende possono utilizzare per la propria autovalutazione, sono:
• promuovere la discussione sui problemi di giustizia sociale in tutte le organizzazioni
• creare un linguaggio comune e un protocollo
Periodi di maternità retribuita per nazioni (World Policy Analysis Center). A destra, andamento del rapporto stipendio amministratore delegato / impiegato (Economic Policy Institute)
di misurazione per le questioni di giustizia sociale
• dare voce alla causa di quegli individui e attivisti leader su questi temi
• migliorare le politiche e le pratiche di gestione delle risorse umane di migliaia di organizzazioni in tutto il mondo
• migliorare la vita dei lavoratori di ogni estrazione sociale
Just è definita da ventidue indicatori specifici di equità sociale raggruppati in sei categorie generali:
• Diversità e inclusione
• Equità
• Salute dei lavoratori
• Benefici per i lavoratori
• Rapporti con la comunità
• Gestione degli acquisti Gli ambiti nei quali l’organizzazione può dimostrare di operare nel rispetto dei criteri di equità sociale sono i più diversi, includendo aspetti
come la diversità di genere, la rappresentatività etnica, l’inclusività dell’ambiente di lavoro, la proporzionalità nei salari tra livelli diversi, così come la parità salariale tra generi, l’attenzione verso il benessere fisico e mentale dei lavoratori, la formazione continua, l’assistenza sanitaria, le attività di volontariato, fino all’approvvigionamento di prodotti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, e alla verifica che anche la filiera dei fornitori si comporti analogamente in maniera responsabile. Un’organizzazione deve fornire informazioni
su almeno 16 dei 22 indicatori specifici nelle sei categorie. All’interno di ciascuna delle sei categorie, un’impresa può scegliere di non rivelare le informazioni solo per uno degli indicatori di quella categoria. La validità dell’etichetta è di due anni e il sistema è pensato in modo che l’azienda sia motivata a monitorare le proprie prestazioni e a migliorarle di volta in volta. Just è riconosciuto dai principali sistemi di valutazione della sostenibilità dell’ambiente costruito, ovviamente Living Building Challenge (Lbc), ma anche Leed v4 e Well, e pertanto può consentire alle imprese coinvolte in un progetto edilizio di ottenere punti utili per la certificazione finale.
Per quanto riguarda Lbc, il programma Just è integrato come imperativo all’interno del Petalo Equità. In particolare almeno due delle organizzazioni nel team di progetto devono possedere un’etichetta Just; inoltre, altre cinque organizzazioni coinvolte devono completare la propria autovalutazione. Questo meccanismo virtuoso fa quindi sì che per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’edificio sia necessario garantire anche adeguate condizioni di equità sociale. Un primo passo per affrontare in maniera sistematica le inaccettabili situazioni di cui abbiamo parlato.
Per maggiori informazioni: info@living-future.eu di Carlo Battisti Laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano ed esperienza di circa vent’anni in imprese di costruzioni. Master di secondo livello in Gestione aziendale e sviluppo organizzativo presso Mip, Business School del Politecnico di Milano. Professionista accreditato Leed e Well, Project manager certificato Ipma. Professionista accreditato Living Future, Reset e Gbc Italia. Usgbc Faculty e Well Faculty. Dal 2019 è presidente di Living Future Europe. www.living-future.eu
GOOGLE AGGIORNA NEST ALLO STANDARD DI MATTER
Non è stato uno sparo nel buio: il via libera allo standard Matter (lo avevamo anticipato su YouTrade di marzo 2022) che è arrivato alla fine dell’anno scorso inizia a fare il suo effetto in termini pratici. Matter, ricordiamo, è il nuovo standard approvato dalla Connectivity Standards Alliance che consente a tutti i produttori che lo adottano di rendere i propri dispositivi compatibili con altri, anche di marche differenti. È un sistema operativo per la casa domotica, insomma, che promette di superare difficoltà e incompatibilità tra i congegni per la home automation. E questo dovrebbe superare il principale ostacolo all’adozione di sistemi di automazione domestica, come segnalato dai sondaggi tra gli utenti. Proprio per creare un ecosistema che consenta la compatibilità hanno aderito allo standard grandi gruppi come Google, Apple e Amazon. E tra i primi a muoversi in accordo con Matter è stato proprio Google, che ha annunciato di aver abilitato il supporto alla piattaforma per i suoi dispositivi Nest e Android: non sarà nemmeno necessario scaricare o installare alcun aggiornamento per ottenere il supporto. Non è un aspetto secondario: lo speaker di Google Home, Google Home Mini, Nest Mini, Nest Audio, Nest Hub (prima e seconda generazione), Nest Hub Max e il nuovo Nest WiFi Pro, possono adesso diventare border router, da utilizzare per controllare la propria casa. Inoltre, il colosso della ricerca web ha implementato il supporto Matter per Fast Pair, standard proprietario di Google per accoppiare rapidamente i dispositivi Bluetooth quando si avvicinano per la prima volta utilizzando Bluetooth Low Energy, su Android. Quando i dispositivi si collegano questa funzione renderà anche facile collegare i dispositivi Matter con le app e gli ecosistemi della casa intelligente. Il gruppo di Mountain View, inoltre, ha aggiornato Nest WiFi Pro, Nest Hub Max e Nest Hub (2a generazione) per collegare alla rete domestica i prodotti che supportano Thread, il protocollo di rete per dispositivi a basso consumo come serrature e lucchetti smart. Samsung, intanto, ha deciso di collaborare con Google per poter aggiungere facilmente dispositivi già configurati con SmartThings a Google Home, e viceversa. Amazon, da parte sua, ha già stabilito i 17 dispositivi Echo che supporteranno lo standard e anche Apple si prepara a seguire l’onda. Ovviamente sul mercato sono ancora pochi i prodotti compatibili con Matter, ma il mercato sembra aprirsi piuttosto rapidamente al nuovo standard sulla spinta dei grandi brand che vi hanno aderito.
LA CASA DIGITALE SI EVOLVE NEL 2023
Lo smart working, ma anche la necessità di connessione più efficiente per l’abitazione domotica, spingono verso nuovi standard di trasmissione dati, per abbassare consumi e diminuire problemi di latenza. E di sicurezza
di Stefano Lavori
Case sempre più smart, frigoriferi connessi, automobili che assomigliano sempre di più a computer con quattro ruote: il mondo digitale non è il futuro, è il presente. Ma questo comporta anche, a partire dalla propria abitazione, la necessità di essere connessi in modo efficiente. Basti pensare agli schermi televisivi di ultima generazione, che ricevono dalle diverse piattaforme streaming masse di dati gigantesche, che devono poi tradurre in immagini e suoni. Dunque, la connettività è un nodo cruciale per le abitazioni (e ovviamente i luoghi di lavoro) già oggi. Un argomento che sta a cuore a D-Link, azienda che fornisce apparecchiature come modem, switch e router e che ha condotto un’analisi sulle frontiere della connettività.
TUTTO IN FAMIGLIA
A partire dalle abitazioni. Case che oggi sono anche, molto spesso, degli uffici dove si fa smart working. Ma nel 2023, secondo le previsioni di D-Link, la comodità dell’home office passerà in secondo piano rispetto alla creazione di un ambiente più smart ed efficiente dal punto di vista dei costi e dell’energia. Il risultato è il Power over Ethernet (PoE), tecnologia per l’implementazione di reti locali (Lan) Ethernet cablate. Questa tecnologia consente di muovere la corrente elettrica necessaria per il funzionamento di ciascun dispositivo tramite cavi dati Ethernet, anziché tramite i consueti cablaggio e alimentazione elettrica. Il PoE offre la possibilità di alimentare le tecnologie connesse, come le lampadine, il termostato o le imposte, in modo più efficiente ed economico. E il famoso 5G? Secondo D-Link per utilizzarlo su tutto il territorio ci vuole ancora tempo, poiché l’infrastruttura necessaria a supportare pienamente il servizio deve ancora essere implementata. Con l’aumento della domanda per velocità più elevate e latenze più basse, gli standard wi-fi 6 e 6E si diffonderanno rapidamente, perché le Pmi e i consumatori cercheranno di colmare il gap di connettività. Ma all’orizzonte c’è il wi-fi 7, che consentirà l’accesso simultaneo a più bande
wireless. I dispositivi abilitati alla nuova generazione di wi-fi potranno connettersi simultaneamente su due bande, ottimizzando l’affidabilità della connessione e garantendo latenze bassissime. Non è, però, dietro l’angolo.
SCUDO ANTI INTRUSIONE
La casa connessa, così come le imprese, dovranno affrontare le sfide di sicurezza della forza lavoro da remoto per completare la digital transformation. Ed è probabile l’adozione del nuovo standard di sicurezza wireless, wi-fi Protected Access 3. Molte famiglie utilizzano anche le tecnologie di crittografia fornite dal router dell’Internet Service Provider scelto, i quali non aggiornano regolarmente i router. Il problema è che i router più vecchi non sono in grado di supportare i protocolli di sicurezza più recenti, come il citato Wpa3. Nel 2023, le aziende dovranno aumentare le misure di sicurezza e le infrastrutture tecnologiche esistenti per affrontare al meglio le sfide della sicurezza dei dipendenti che lavorano da casa. È questo deve includere protocolli di sicurezza obbligatori per proteggere tutti i dispositivi collegati alla rete, indipendentemente dal loro utilizzo.
LA METÀ DEGLI ITALIANI COMPRA IL 60% ONLINE
Non è una sorpresa, ma vale la pena di riportarlo: secondo un sondaggio svolto da Skebby. it, piattaforma di mobile marketing & service, il 46% degli italiani dichiara di effettuare oltre il 60% dei propri acquisti online. Prima della pandemia la percentuale era solo del 20%. L’indagine, è stata svolta non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, ma il risultato è più o meno lo stesso. In Italia, però, l’incremento è stato maggiore rispetto agli altri (+130%). La Germania, infatti,
HIGH TECH
è partita con il 22% di tedeschi che effettuavano la maggior parte dei loro acquisti online per arrivare oggi al 45%, mentre nel Regno Unito, si è passati, invece, dal 27% al 53%. Raddoppio anche in Francia: la percentuale nel 2020 era del 19%, oggi è al 38%.
MERCATO DIGITALE
A 76,8 MILIARDI
Il digitale traina l’economia italiana: lo indica il report Digitale in Italia. Previsioni 2022-2025 e policy di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict, e condotto in collaborazione con NetConsulting cube.
Secondo lo studio, nei primi sei mesi del 2022 il digitale ha fatto registrare un valore di 37,2 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto al corrispettivo periodo 2021. La crescita percentuale più sostenuta riguarda i settori dei Servizi Ict (+7,2%), spinti soprattutto dal mercato cloud (+25,5%), e dei contenuti e pubblicità digitale (+7,1%). Il mercato digitale per tutto il 2022 è stimato a 76,8 miliardi di euro.
LA UE SPINGE
LE FATTURE DIGITALI
La Ue ha studiato una proposta per la fatturazione elettronica, con l’obiettivo di frenare l’evasione dell’Iva (e delle imposte equivalenti negli altri Paesi). Nel 2020 i Paesi membri hanno perso 93 miliardi di euro di mancate entrate Iva: troppo. Dalla fatturazione elettronica l’Europa si aspetta di recuperare 11 miliardi di euro in più all’anno nei prossimi dieci. Bruxelles suggerisce l’istituzione di una norma comune e la possibile introduzione di un obbli-
go di fatturazione elettronica per tutti gli stati membri entro il 2023, per armonizzare le normative in materia a livello europeo, e in risposta all’aumento della diffusione di diversi modelli di dichiarazione e di fatturazione elettronica registrato negli ultimi anni.
MILANO E FIRENZE LE PIÙ SMART
ICity Rank, classifica sulla digitalizzazione dei Comuni stilata da Fpa, una società del gruppo Digital360, ha proclamato Firenze e Milano le città più smart d’Italia, seguite da Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma e Trento. Secondo la ricerca, aumenta il livello medio di digitalizzazione e si accorcia la distanza dal vertice anche di centri minori e città del Sud che rimontano la classifica guidate da Messina: la città siciliana avanza infatti di 34 posizioni (dalla 62 alla 28esima). La graduatoria coinvolge i 108 Comuni capoluogo ed è stata stilata sulla base dell’indice di trasformazione digitale, ottenuto come media aritmetica di otto indici settoriali, che sintetizzano 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, wifi pubblico, app municipali e IoT.
LASTRE A BASSO SPESSORE
Oltre alla raffinatezza dei colori e lavorazioni, sono progettate per ambienti esterni come terrazze, bordi piscina, pavimenti flottanti e marciapiedi Ricerca della perfezione tecnica, armonia cromatica, profondità originaria delle nuance, dettagli di venature e striature: ogni lastra è unica, in totale sintonia con le più innovative tendenze d’arredo residenziale e arredo giardino.
RENDI PIÙ SICURA LA TUA CASA
Le soluzioni di consolidamento si ampliano di due nuovi Connettori Plus a elevata prestazione, per solai in legno e calcestruzzo, e due nuovi Connettori per solai metallici: Connettore Incollato, sistema innovativo e veloce da posare, e Connettore Saldato, industrializzato e certificato nelle prestazioni. In abbinamento alla gamma di calcestruzzi e massetti leggeri in argilla espansa, oggi il sistema di Consolidamento e Rinforzo dei solai Leca-CentroStorico offre più sicurezza statica e antisismica, più portata, più leggerezza, più soluzioni certificate Nuove soluzioni 2022: scoprile su Leca.it