

Ottobre 25
Sommario
RUBRICHE
17 EDITORIALE Ok proroga dei bonus, ma occorre stabilità
18 INDEX Quadro più sereno per l'edilizia
22 OVERVIEW
24 ECONAUTA Chi ha ragione sul Ponte?
24 CHIACCHIERE IN CANTIERE I numeri del Cresme
25 L'AVVOCATO Quando è annullabile la delibera
26 I FATTI NOSTRI Ripetere giova?
28 DIGITAL NEWS
30 SEGGIOLE E POLTRONE
XVIII CONVEGNO YOUTRADE
34 L'EVENTO L'edilizia entra nell'era della mutazione
36 GIULIANO NOCI È iniziata l'epoca dell'Ai
36 MARTIN TOBLER La strategia svizzera
38 FEDERICO DELLA PUPPA Demolire per ricostruire
38 ANDREA FAVARETTO Tra megatrend e resilienza
40 ALBERTO BUBBIO Il posizionamento strategico
42 STARPLAST Gestire l'acqua per proteggere il territorio
44 HEIDELBERG MATERIALS Sostenibilità con un link
45 DIERRE IL 2026 profuma di Ai
46 BOSCH Previste 200 novità per un cantiere sicuro e senza fili
48 XT INSULATION Il pannello si amplia e si specializza
49 MAPEI Ambiente sicuro con l'aiuto dei Sistemi Zero
50 LATERLITE Il massetto che non teme l'umidità
54 TOP 100 DISTRIBUZIONE Frenata, ma non per cinque big
ATTUALITÀ
82 TRANSIZIONE GREEN Meno ostacoli per le imprese
88 ANALISI Edilizia in cerca di produttività
94 LA PROROGA I bonus spingono ancora l'edilizia
102 INCHIESTA Le nuove strade per il social housing
110 CRISI ABITATIVA Quale Piano Casa ci vuole
116 EVENTI Nel poker di Miba torna l'alluminio
STORIA DI COPERTINA
120 ECLISSE Nuove sfide e affari per le rivendite
130 DEFAVERI La semplicità è più efficiente con Regolo
RIVENDITE
136 MADE DISTRIBUZIONE Sistemi a secco e consulenza
140 HGC Tutti insieme per fare edilizia nei cantoni
148 INDEC NGP Tre fratelli e il colore del business
82

CONTO ALLA ROVESCIA
PER IL PIANO CASA GREEN

94
102
BONUS PROROGATI
MA NEL 2025
HANNO INCISO ANCORA PARECCHIO

PIANI, STRATEGIE E OSTACOLI
PER UN VERO SOCIAL HOUSING

IL BUSINESS
CALDO
DELLE PORTE
ANTINCENDIO

PRODOTTI, SISTEMI E SOLUZIONI
NEI PADIGLIONI DEL CERSAIE

LA PRIMA CLASSIFICA
DELLE IMPRESE DI TINTEGGIATURA
158 RIVENDITE NEWS
160 SHOWROOMS
162 TO BUILD
PRODUZIONE
164 FORTLAN-DIBI L'isolamento termoacustico è su misura
174 LIQUIPLAST Alte prestazioni con la membrana
182 INDUSTRIE POLIECO Il chiusino è leggero, ma robusto
184 FIBROTUBI Copertura con stile e affidabilità
186 CAVATORTA Una svolta eco-friendly per le recinzioni
188 MAKITA Tecnologia per facilitare il cantiere
190 FIBRE NET Consolidamento efficace per gli edifici
192 DALIFORM GROUP Plastica riciclata per casseri sostenibili
194 T2D Dall'estero i nuovi addetti per l'edilizia
196 EDILFERRO TRAVEST Il profilo giusto per crescere con l'edilizia
204 MUOVIAMOCI Il percorso migliore per fare in fretta
206 REGOLIAMOCI Rush finale per la transizione 4.0
208 YOUTRADE NEWS
FOCUS PORTE ANTINCENDIO
212 SICUREZZA Tagliano il fuoco, ma aumentano i fatturati
SPECIALE CERSAIE
220 IL BILANCIO Evento anticrisi per la ceramica
230 BREVETTI MONTOLIT I mini dischi le vere star del taglio
232 FILA SOLUTIONS Sulle ceramiche senza pericoli
236 LE INTERVISTE Novità e soluzioni raccontate dai protagonisti
YOUTRADE CASA
262 TOP 100 TINTEGGIATORI Un tocco di colore in più per i big
278 ARD RACCANELLO Sfumature di verde e più export
286 FASSA BORTOLO Sicura G3 facilita la pulizia delle pareti
288 RÖFIX In due tonalità di bianco e facile all’uso
290 CAP ARREGHINI Finiture continue con effetto microcemento
292 BOERO Una lezione di stile allo Ied Milano
294 LUXURY GOODS Sanitari e arredobagno
296 BUSNELLI MATERIALI EDILI Edilizia verde per il Nord
300 SOSTENIBILMENTE Mare green a Ponente
302 HOME AUTOMATION Google Home introduce l'Ai
303 ANIMALI SMART Vita domotica per cani e gatti
304 HI-TECH

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Sara Giusti, Federico Grillo (fotografo)
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Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari
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Redazione
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Ok proroga dei bonus ma occorre
stabilità
Ne parliamo a pagina 94: il prematuro decesso del superbonus e la riduzione degli altri incentivi per la riqualificazione degli edifici hanno eliminato una voragine nei conti dello Stato. Obiettivamente, l’architettura di bonus 110% più i vari 80%, 65% e via declinando, non poteva durare a lungo. Ma i dati che arrivano dall’Agenzia delle entrate indicano anche un altro aspetto: seppure ridotti, i bonus hanno continuato a estendere un positivo effetto su tutta la filiera dell’edilizia. Insomma, ormai pesano poco sulle casse pubbliche, ma in compenso mantengono attivo il comparto, anche se non con i ritmi frenetici del biennio 2021-2022.
Eppure, la legge di Bilancio dello scorso anno aveva già fissato una ulteriore riduzione per il 2026 al 36% per le prime case e al 30% per le altre. Una sforbiciata che strideva con la realtà, a maggior ragione se si pensa che la pressione fiscale complessiva nel 2024 è già salita al 42,5% del Pil: il livello più alto dal 2020 (sommessa domanda: ma il programma pre-elettorale non prevedeva meno tasse per tutti?). In ogni caso, spesso alzare la voce serve: il governo ha deciso di prorogare di un altro anno i bonus attualmente in vigore, 50% per la prima casa e 36% per la seconda. La decisione che, è bene ricordarlo, è al momento solo un’idea maturata nelle stanze dell’Esecutivo e dovrà essere approvata dal Parlamento con la legge di Bilancio, è la diretta conseguenza della pressione del mondo dell’edilizia. Voci come quella di Vanessa Pesenti, vicepresidente Ance, secondo cui «la riduzione dello scorso anno ha comportato già molti problemi, passare addirittura dal 50 al 36% porterebbe complicazioni ulteriori», sono servite a qualcosa. Ma non c’è troppo da fare festa. Innanzitutto, perché il mondo dell’edilizia non può andare avanti a proroghe, che lasciano incertezza nelle strategie aziendali e negli stessi utenti finali. Ristrutturare un edificio non è come riparare un rubinetto che perde: sono lavori che vanno programmati, progettati, eseguiti spesso in un arco di tempo di mesi o anni. Certo, meglio avere 12 mesi in più di nulla, ma non è certo la soluzione adatta per il mercato. Senza contare che, al di là degli interessi dei diversi settori (anche se la filiera della distribuzione è restata muta) che hanno contribuito alla marcia indietro del governo, c’è un altro problema che dovrebbe far riflettere: tornare a bonus bassi di incentivi fiscali significa un assist al lavoro nero, che non solo significa meno sicurezza per chi non fattura, ma anche un danno erariale. Una ragione in più per mantenere i bonus senza termini di scadenza.
ND E X
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
Attese più positive rispetto ad agosto per le imprese di costruzione, con il dato sull’inflazione e le speranze di una soluzione dei conflitti
DQUADRO PIÙ SERENO PER L’EDILIZIA
opo il calo di agosto del sentiment delle imprese di costruzione a livello nazionale, settembre segna una ripresa dell’indicatore, che porta il valore ai livelli medi della primavera di quest’anno, ovvero oltre 2 punti superiori all’equilibrio tra chi vede il mercato in crescita e chi invece in flessione. È un buon segnale, che fa il paio con la leggera ripresa che si registra anche a livello europeo, sia nell’indicatore relativo ai paesi dell’area euro, sia per i paesi che fanno parte dell’Europa a 27. Analogamente al calo italiano, infatti, anche gli indicatori europei relativi all’area euro e all’Europa a 27 paesi fanno segnare tra agosto e settembre una inversione di tendenza, con un aumento di 0,1 punti percentuali per entrambe le aree. Rimane molto ampia la differenza tra l’indicatore nazionale e quello europeo, pari a 5,6 punti percentuali tra Italia e area euro e ben 7,7 punti percentuali nei confronti
dell’Europa a 27 paesi. Certamente le prospettive paventate a livello mondiale di una riduzione dei conflitti e di una possibile risoluzione, almeno nel breve termine, del conflitto in Palestina, riduce gli effetti negativi degli indicatori dei mesi precedenti e fa ben sperare per il futuro. Resta ovviamente fortemente incerta la situazione rispetto al conflitto in Ucraina, e dunque lo scenario di instabilità globale avviato da questi conflitti, e incrementato dalla politica protezionistica degli USA con i dazi introdotti dall’amministrazione Trump, potranno generare nei prossimi mesi ulteriori impatti sulla fiducia delle imprese, che oggi in Italia mostra segnali contrastanti.
DOPO IL CALO DI AGOSTO È IN RIPRESA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE IN ITALIA, COSÌ COME NELL'AREA EURO E NELL'EUROPA A 27
Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Analizzando l’andamento della fiducia delle imprese nei diversi settori economici, emerge l’ulteriore rallentamento del settore del commercio e dell’industria a settembre, dopo la ripresa di luglio, che si accompagna Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
al contrario a una ripresa della fiducia nel settore delle costruzioni e in quello del sistema dei servizi. La fiducia dei consumatori fa segnare negli ultimi tre mesi un tentativo di ripresa, ma l’indicatore rimane fortemente negativo e più basso nella media rispetto ai valori fatti segnare lo scorso autunno. È un segnale di persistenza di una condizione di incertezza che costituisce una cartina di tornasole del momento complesso nel quale si muove la nostra economia e la nostra società. Nel settore delle costruzioni, dal punto di vista degli indicatori anticipatori, emerge anche a settembre un quadro differenziato, con una dinamica altalenante per ordini e piani di costruzione a tre mesi delle imprese, con l’indicatore in crescita dopo il calo di agosto, mentre appare stabile, di fatto, l’indicatore relativo alle attese per l’occupazione nei prossimi tre mesi. Il rush finale atteso per i lavori relativi al Pnrr sicuramente influirà in modo consistente nei prossimi mesi su questi indicatori e dunque l’appuntamento è per i prossimi index. Dal punto di vista della produzione nel settore delle costruzioni, il dato più aggiornato fornito da Istat è quello relativo al mese di luglio, che riporta un valore di 43,5 punti percentuali superiore a quello del valore medio della produzione riferito al 2021, anno già positivo per il settore. Questo incremento è una misura del buono stato dell’edilizia nel corso dell’anno, anche se bisognerà attendere i prossimi mesi per confutare questa crescita rispetto alle attese della fine dei lavori del Pnrr e dei lavori di riqualificazione edilizia, che potranno beneficiare, secondo le anticipazioni del Governo, anche per il 2026 della defiscalizzazione al 50% per i lavori relativi alla prima casa. Sul fronte dell’inflazione, le stime per il mese di settembre evidenziano una stabilità dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), pari a +1,6%. Dunque, si conferma che l’inflazione in questo momento è sotto controllo. La stabilità del tasso d’inflazione sottende andamenti differenziati dei diversi aggregati di spesa: in rallentamento i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +5,6% a +4,8%), in accelerazione quelli degli Alimentari lavorati (da
IN RIPRESA LA FIDUCIA PER SERVIZI E COSTRUZIONI, IN CALO IL COMMERCIO E L'INDUSTRIA, IN LEGGERA RIPRESA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Economic sentiment dei settori economici in Italia - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

A SETTEMBRE È STABILE L'OCCUPAZIONE ATTESA NEI PROSSIMI TRE MESI, MENTRE ORDINI E PIANI DI COSTRUZIONE SONO IN RIPRESA
Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati


Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
ND E X
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
LA PRODUZIONE EDILIZIA A LUGLIO TOCCA IL SUO PICCO MASSIMO, A 43,5 PUNTI IN PIÙ RISPETTO AL VALORE MEDIO DEL 2021
Andamento della produzione nel settore delle costruzioni - dati destagionalizzati (base indice: 2021=100)

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
INFLAZIONE STABILE A SETTEMBRE, A +1,6%
Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
+2,7% a +3,0%) e degli Energetici regolamentati (da +12,9% a +14,0%), a cui si aggiunge la ripresa dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -6,3% a -5,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +1,9 punti percentuali (da +2,1 del mese precedente). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano (da +3,4% a +3,2%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +2,3% a +2,7%). La variazione congiunturale negativa dell’indice generale riflette soprattutto la diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,3%), parzialmente attenuata dalla crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+0,6%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione pari a +1,3% su base mensile, per effetto della fine dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e a +1,8% su base annua.
A cura del Centro Studi YouTrade




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RUBRICHE

UN PROGETTO BERGAMASCO RIDISEGNA LA FABBRICA DEL FUTURO
Guidato dal Consorzio di meccatronica Intellimech, il progetto Harmony mira a immaginare attraverso il metaverso un sistema produttivo robotico autonomo e automatizzato, in cui le persone vengono adibite a ruoli di supervisione, manutenzione e programmazione, mentre ai robot vengono affidate le attività ripetitive, pericolose e faticose. Questi ultimi non hanno bisogno di luce per muoversi, né di riscaldamento e anche le aree di lavoro possono trasformarsi, andando per esempio sottoterra. Il progetto, della durata di 30 mesi, coinvolge per la parte di ricerca e sviluppo l’Istituto italiano di tecnologia (Iit), attraverso il laboratorio Joiint Lab al Kilometro Rosso, e l’Università di Bergamo; per quanto riguarda le aziende sono interessate le bergamasche Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi e Siad. Il costo complessivo della sperimentazione è di 7,5 milioni di euro suddivisi tra i vari partner, con 3,3 milioni finanziati dal bando Collabora&Innova di Regione Lombardia.
Fonte: https://www.ecodibergamo.it
AMBROSETTI:
ITALIA SECONDA IN EUROPA PER NEET
Secondo il recente studio Educazione, lavoro e futuro del Paese condotto da Teha Group (The European HouseAmbrosetti) il nostro Paese si colloca a livello europeo in seconda posizione, subito dopo la Romania, per Neet (Not in Education, Employment or Training) con oltre 1,4 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano (15,2%), che gravano per un totale di 24,5 miliardi di euro all’anno, pari a 1,23% del Pil. Scorporando il dato tra chi cerca un impiego e chi non lo desidera, l’Italia è il primo
Paese europeo per quota di Neet interessati al mondo del lavoro: il 66% sta cercando occupazione, anche se con diversi gradi di impegno. I giovani interessati a lavorare, quasi 1 milione di forza lavoro potenziale, sono principalmente uomini (53,6%), diplomati (55,8%) e residenti al Sud (59,6%). I «veri» inattivi sono prevalentemente giovani donne, concentrati nel Mezzogiorno e con bassi livelli di istruzione; il 33% di loro ha un ruolo genitoriale. Per affrontare la sfida dei Neet, la ricerca Teha identifica otto punti di pressione per il cambiamento e proposte di intervento, tra cui l’obbligatorietà scolastica dal nido alle superiori, un maggior livello di internazionalizzazione degli atenei italiani e la promozione della formazione degli adulti.
Fonte: https://www.ambrosetti.eu
SCUOLE BOCCIATE, SOLO
IL 47% HA IL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ
Secondo i dati del 25esimo Report Ecosistema Scuola, realizzato da Legambiente in collaborazione con Fassa Bortolo, solo il 47% degli edifici dispone del certificato di agibilità e solo il 45% ha il collaudo statico. Appena il 31,2% ha beneficiato di indagini diagnostiche sui solai negli ultimi cinque anni e solo il 10,9% ha ricevuto interventi di messa in sicurezza sui solai, il cui crollo rappresenta ancora oggi la principale causa di incidenti. Meno del 15% degli edifici in zona sismica è stato progettato o adeguato secondo la normativa antisismica e il 54,8% degli edifici non ha beneficiato della verifica di vulnerabilità sismica. Il 66,6% degli edifici scolastici si colloca nelle ultime tre classi energetiche (E, F, G), ma gli interventi per l’efficientamento energetico hanno riguardato solo il 16% degli edifici. Gli stanziamenti per la manutenzione straordinaria nel 2024 sono in calo rispetto alla media annua degli ultimi cinque anni, con una media nazionale di 39 mila e 648 euro per
edificio. La manutenzione ordinaria, pur essenziale per la gestione quotidiana degli edifici, resta sottofinanziata, con una media di appena 8.338 euro per edificio a livello nazionale.
Fonte: https://www.legambiente.it
OLTRE 100 ANNI DI RISPARMI PER UNA CASA A ROMA E MILANO
Servono in media 57 anni di risparmi per comprare casa. E, se si è così temerari da voler acquistare a Roma e Milano, si arriva a più di cento anni. Questi i numeri presentati dallo studio «I giovani e la casa 2025» di Ener2Crowd, condotto su base provinciale e regionale, integrando dati ufficiali su retribuzioni (Istat), prezzi immobiliari medi reperiti sui portali specializzati, risparmio medio procapite calcolato per ciascuna realtà territoriale. Comprare casa è dunque una sfida ardua per molti giovani italiani, ma investendo in progetti Esg è possibile costruire il capitale in tempi molto più rapidi e accedere più facilmente al mutuo. «Investendo per due anni nella finanza Esg i tempi si riducono drasticamente, arrivando a una media nazionale di 29 anni» sottolinea Niccolò Sovico, Ceo e co-fondatore di Ener2Crowd. In 48 province bastano solo due anni di investimenti Esg e poi un mutuo per una durata media di 18,2 anni. In altre province basta aumentare a cinque anni l’investimento o ridurre la metratura dell’immobile (80 metri quadrati) per rendere il mutuo accessibile entro una durata di 30 anni. Optando per un appartamento intorno ai 40 metri quadrati, si rendono accessibili anche i contesti territoriali più difficili come Roma, Milano e Firenze. Le stime elaborate si basano sull’ipotesi di un piano di accumulo di durata biennale, con investimenti mensili stimati al 9% lordo annuo e calcolando le rendite sugli interessi reinvestiti.
Fonte: https://www.ener2crowd.com



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RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE
Giornalista
Chi ha ragione sul Ponte?
Fare o non fare, questo è il problema amletico. A prima vista la soluzione sembra una: sempre meglio fare che non fare. Però è anche vero che quando si mettono sul piatto tutti i propri averi o, peggio ancora, si contraggono debiti, è lecito pensarci bene. È il caso del Ponte sullo Stretto di Messina, destinato comunque a dividere e a far discutere ancora per anni. In agosto il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il progetto definitivo del Ponte, assieme al contratto con la società che eseguirà i lavori, il Contraente Generale Eurolink, guidato da Webuild. In teoria per realizzare l’opera lo Stato si impegna per 13,5 miliardi (ma in Italia le stime sulle opere si sa come vanno a finire). Un investimento che, secondo il Piano economico finanziario chiamato a giustificare il costo dell’investimento, si estende su orizzonte di 38 anni necessari ad ammortizzare l’esborso (quindi fino al 2026), di cui otto anni di progettazione e una spesa da erogare prevista fino al 2033. L’ammortamento dell’opera è calcolato sul traffico previsto e, quindi, sui pedaggi riscossi (il ticket è previsto in 3,9 euro per le auto). Secondo lo studio presentato dal governo, la mobilità passeggeri dovrebbe crescere dell’1,5% all’anno e il traffico merci del 2%, con un incremento prudenziale dell’1% per entrambe, che si traduce in una crescita del traffico di circa il 30%. Secondo questo calcolo, i ricavi dagli accessi al ponte sono previsti a 162,8 milioni nel 2033 e a 336,4 milioni di euro nel 2062. Certo, fare previsioni sull’arco di quasi 40 anni sembra un po’ aleatorio.
Ma c’è anche un altro aspetto di cui tenere conto. Secondo le proiezioni Istat nello stesso periodo in cui è stato calcolato l’ammortamento del ponte, sarà in corso una forte riduzione della popolazione del Mezzogiorno, nell’ordine del 32% al 2070. Insomma, mentre il piano che giustifica il ripianamento delle spese in circa 40 anni e conta di raggiungere il traguardo grazie a un incremento di un terzo del traffico, l’Istat, ente di statistica pubblico, indica un decremento della popolazione e, se ne può dedurre, anche della necessità di attraversare lo stretto in auto. Chi ha ragione?

I numeri del Cresme sull’edilizia
Ottimisti o pessimisti sul futuro dell’edilizia? A volte dipende da come si guardano i numeri. Come disse il giornalista e scrittore Gregg Easterbrook, «se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa». Questo per dire che statistiche e analisi vanno sempre presi con cautela. È il caso anche del 38esimo Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme, che presenta un mercato con luci e ombre. Innanzitutto, perché il valore della produzione si conferma elevato: 285,4 miliardi tra impianti per energia rinnovabile, investimenti e manutenzione ordinaria. Ma il bicchiere mezzo vuoto è rappresentato dal calo (-2,7%) degli investimenti previsto per quest’anno: -6,1%. D’altra parte, non è un mistero che la scomparsa (ma non del tutto) dell’effetto bonus abbia frenato le riqualificazioni residenziali (-21%), livello che per quelle solo residenziali è a -20,8%. Negativo, secondo Cresme, anche il dato sulle nuove costruzioni abitative (-3,8%). Ma, appunto, l’edilizia non è tutta qui. A bilanciare almeno in parte i dati negativi ci sono gli investimenti pubblici, dove scende in campo il Pnrr: le opere non residenziali sono aumentate del 18,5% e infrastrutture civili dell’8,8%. Tra l’altro, il non residenziale pubblico di nuova costruzione nel 2024 ha avuto una crescita del 34,3%, che segue il +19% del 2023 e quest’anno, prevede il centro studi, crescerà del 18,5% e dell’8,5% nel 2026. E quando l’effetto Pnrr finirà?
In teoria (molto in teoria) ci sarà il Piano casa annunciato dalla premier Giorgia Meloni al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.
Certo, in ogni caso, il mercato dell’edilizia si sta ridimensionando dopo il boom degli anni con il superbonus, era inevitabile. Ma la decrescita sembra in parte felice, perché riduce, ma non annulla, gli exploit alle spalle. Anche se il 2025 registrerà un calo del -6,1%, il livello degli investimenti resterà pur sempre del 30% superiore a quello del 2014. Se, infine, anche le previsioni molto pessimistiche (-2,1% nel 2026 e +0,1% nel 2027) del Cresme si avverassero, resterebbe comunque alle spalle una considerevole eredità di crescita.
CHIACCHIERE IN CANTIERE
FRANCO SARO Giornalista

LUDOVICO LUCCHI
del Foro di Milano lucchi@studiolucchi.eu
Quando è annullabile la delibera in condominio
Con l’ordinanza 10361 del 19 aprile 2025, ribadendo principi ormai consolidati in ambito condominiale, la Corte di Cassazione ha affermato che i vizi meramente procedurali rappresentano un’ipotesi di annullabilità della delibera assembleare essendo la nullità limitata a casi più specifici, quali le delibere prive degli elementi essenziali, con oggetto impossibile o illecito, oppure che non rientra nelle competenze dell’assemblea. O, ancora, incidenti sui diritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei condomini. Sono invece annullabili le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, adottate con maggioranza inferiore a quella prevista dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, in violazione delle prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di convocazione o di formazione dell’assemblea, quelle affette genericamente da irregolarità nel procedimento di convocazione, e quelle che violano norme richiedenti maggioranze qualificate in relazione all’oggetto. La Suprema Corte ha poi ribadito il principio per cui il giudice non può annullare la delibera per un motivo diverso da quello dedotto in giudizio da chi impugna la delibera, poiché il giudice è tenuto a osservare il principio di corrispondenza fra chiesto e pronunciato.


STANDARD
42 YEARS 1982-2024


































Caratteristiche
Characteristics:
Lavorazione fino: 60 m














dal 1982
Lavorazione graffiato: 60 m 2/h 2/h
Lavorazione grezzo: 50 m2/h
Lavorazione premiscelati: 50 m2/h
Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h
Fine plaster: 60 sq m/h
“Schratched” plaster: 60 sq m/h
Rough plaster: 50 sq m/h
Pre-mixed products: 50 sq m/h
Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h

dal 1987



REV DRY 220 VOLT
Prevalenza 10 m
Prestazioni Lt 18 dipende dal materiale e rotore, statore Granulometria Da 0 a 4 mm. (Rotore e statore idoneo)
Head 10 m
Performances 18 lt. according to the kind of material, rotor, stator Granulometry From 0 to 4 mm. (Suitable rotor, stator)

Camera di miscelazione estraibile per perfetta pulizia di materiali agressivi, tipo colla da cappotto. La stessa è al suo interno trattata per effetto anti abrasione ed un effetto anti adesione (Brevettato).
Mixing chamber extractable for perfect cleaning also for aggressive materials, like “cappotto glue. Inside the chamber has a special treatment for anti abrasion effect and anti adesion effect (Patented).





I FATTI NOSTRI

ROBERTO ANGHINONI
Giornalista
MRIPETERE GIOVA?
entre anche il mondo della distribuzione edile sembra stregato dall’intelligenza artificiale, tanto che la Federazione nazionale ci ha addirittura dedicato un convegno, sottolineando anche una certa urgenza a prendere in forte considerazione la faccenda, il popolo della distribuzione edile cerca di vivere la sua contemporaneità e di risolvere i problemi che ne derivano. Dopo una rapida ma significativa indagine posso azzardare qualche considerazione relativa al nostro mercato, a livello nazionale, perché le analogie fra Nord, Centro e Sud non mancano, anche se tutti sappiamo che le differenze sono morfologicamente sensibili. L’elemento dominante è l’incertezza e i punti di domanda sul proseguo dell’attività per i prossimi mesi si sprecano. Se al Nord, nonostante le nefaste previsioni, i volumi sono più o meno simili a quelli dello scorso anno (e i lavori per le Olimpiadi stanno dando una grande mano in questo senso), la stessa cosa non si può dire per il Sud, mentre le regioni del Centro vivono entrambe le situazioni: quelle interessate dal sismabonus vanno bene, le altre meno bene. Quel che è certo è che nessuno si azzarda a fare previsioni e, di conseguenza, vengono a mancare anche i presupposti per fare investimenti e programmi. Chi invece vive un momento di congiuntura favorevole, soprattutto al Nord, ma il problema riguarda tutta la penisola, e sarebbe anche disposto per esempio ad assumere personale, non riesce a trovarlo. Del resto, le giovani generazioni, a meno di non essere nate e cresciute nei magazzini edili, difficilmente riescono a trovare affascinante un lavoro che si preannuncia piuttosto faticoso. Evidentemente, l’appeal è scarso.
E purtroppo tornano di moda anche le apprensioni sul credito, visto che le imprese edili lamentano una scarsa liquidità, soprattutto quelle che si erano imbarcate nel mercato dei bonus edilizi. Questa fragilità finanziaria sta causando l’inevitabile stretta sui fidi delle banche, famose e apprezzate perché sempre pronte a dare una mano. Quindi, l’attenzione alla gestione del credito, che è comunque buona prassi sempre, nei prossimi mesi dovrà essere attentamente monitorata.
Con poche ma marcate differenze fra Nord, Centro e Sud, il settore della distribuzione edile nostrano si trova ancora una volta a fare i conti con le bizze della congiuntura. In un mercato che funziona a macchia di leopardo e con un’incertezza che invece è omegeneamente diffusa su tutto il territorio nazionale diventa difficile programmare e investire
Il tessuto produttivo a macchia di leopardo è quindi tornato di gran moda. Non è una grande consolazione perché una settimana si lavora e l’altra no.
E passiamo alla produzione che, a sua volta, qualche problema lo deve affrontare. Possiamo dire che siamo in pieno boom promozioni. A termine, come tutte le promozioni, ma dispensatrici di proroghe assortite. Come era facile immaginare, i contraccolpi maggiori li stanno avendo i settori dei cappotti, degli isolanti e di tutti i prodotti che avevano una forte incidenza nei capitolati del Superbonus. I sistemi a secco stanno andando bene al Nord, a Milano per esempio la crescita è molto forte, mentre al Sud non si può dire la stessa cosa. In ogni caso, chi ne soffre è la marginalità, e per far fronte alla flessione degli utili è ripresa alla grande la presenza diretta della produzione nei cantieri. Ovviamente non è una novità, ma la conferma che le tradizioni sono dure da smantellare. Per amor di obiettività, è anche giusto rimarcare che oggi i punti vendita che fanno magazzino, per usare un po’ di slang distributivo, sono sempre meno, a causa della già menzionata mancanza di prospettive certe. Qualcuno potrebbe obiettare che le prospettive non sono eventi legati al fato, ma valori che si devono individuare e costruire. Ma un mercato che si è un po’ smarrito certe sottigliezze non le può percepire. Così, la storia si ripete, noiosamente prevedibile e strettamente legata alle leggi di mercato. Ma il nostro mondo è questo, si vede proprio che ci siamo affezionati.
DIGITAL NEWS


https://www.youtradeweb.com

https://www.youbuildweb.it
Per l’associazione dei distributori idrotermosanitari il nuovo provvedimento introduce novità legate sia alle tecnologie e agli interventi che potranno usufruire degli incentivi (privilegiando pompe di calore, sistemi ibridi e impianti fotovoltaici), sia alla platea dei beneficiari, che include imprese, privati, pubbliche amministrazioni e Comunità energetiche rinnovabili. Secondo Angaisa, le modalità di fruizione dei contributi previsti dal conto termico rappresentano un valore aggiunto, con l’erogazione diretta in un’unica soluzione con un tetto massimo aumentato a 15 mila euro.
Restituire vitalità a un edificio storico senza comprometterne l’identità architettonica, ma anzi elevandone l’efficienza energetica: è questa la sfida affrontata e vinta da Vittorio Grassi Architects, rinomato studio internazionale con sede a Milano. Il progetto riguarda la riqualificazione della sede Genertel in via Stock 2, nel cuore di Trieste. Selezionato come vincitore di un concorso di idee promosso dal Gruppo Generali, che ha coinvolto prestigiosi studi di architettura a livello nazionale, l’intervento firmato da Vittorio Grassi Architects si è distinto per la capacità di reinterpretare l’edificio con sensibilità e rispetto per la sua anima originaria.
MAURIZIO LO RE


https://www.casacondominio.net
GDPR E CONDOMINIO
CHE COSA CAMBIA
Il 2025 ha segnato un importante passo avanti per la protezione dei dati personali nel contesto condominiale con la pubblicazione, da parte del Garante per la protezione dei dati personali, delle nuove Linee Guida sul trattamento dei dati personali nell’ambito condominiale. Un documento di ampio respiro, frutto dell’esperienza maturata dall’Autorità e delle molteplici segnalazioni pervenute negli anni, che aggiorna e supera i precedenti interventi, tra cui il provvedimento del 2006 e il vademecum del 2013.

SEGGIOLE & POLTRONE
ENRICO DASSORI PRESIDENTE
DI
ASSOBETON

Enrico Dassori è il nuovo presidente di Assobeton, l’associazione nazionale delle industrie produttrici di manufatti, componenti e strutture in calcestruzzo. La scelta di Dassori (MC-Manini Prefabbricati) segna una nuova fase di sviluppo per l’Associazione e per l’intero settore della prefabbricazione. Il nuovo presidente è professore emerito e accademico dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere, con una carriera che lo ha visto docente e direttore del Dipartimento di Architettura e Design all’Università di Genova: ha anche pubblicato oltre 150 studi scientifici e collaborato con istituzioni e imprese. È stato tra i fondatori di Icmq, ha partecipato ai lavori del Comitato Europeo di Normazione ed è stato Presidente del Cte, Collegio Tecnici Industrializzazione Edilizia. Dal 2025 ricopre inoltre il ruolo di procuratore legale ad negotia di MC-Manini Prefabbricati, rafforzando il suo impegno diretto nell’industria.
RICCARDO ROCCATI
PRESIDENTE DI CNA
COSTRUZIONI

Riccardo Roccati è stato nominato presidente di Cna Costruzioni dal Consiglio elettivo nazionale della confederazione. Imprenditore con una solida esperienza quarantennale nel settore edile, Roccati è titolare della Robur Asfalti, azienda specializzata nella realizzazione di infrastrutture stradali, ferroviarie e idrauliche. Con una lunga carriera ai vertici associativi, ha ricoperto ruoli di rappresentanza a ogni livello, fino alla recente vicepresidenza nazionale di Cna.
MICHELE BRANDOLINI
PER AZIENDA CASA
DI FERRARA
Michele Brandolini è il nuovo direttore generale

dell’Azienda Casa di Ferrara. È stato nominato dal consiglio di amministrazione di Acer, per segnare una svolta significativa nella gestione dell’ente. Dopo 14 anni alla guida dell’organizzazione, Diego Carrara conclude il suo incarico, lasciando il testimone a una figura interna con una consolidata esperienza nel settore. La scelta, sottolineano i consiglieri, è il risultato di un approccio fondato sulla buona amministrazione e sulla valorizzazione delle competenze già presenti nell’organico, piuttosto che su logiche esterne o politiche. Una decisione che riflette l’intenzione di conciliare continuità istituzionale con un’azione di rinnovamento strategico. Tra le priorità assegnate al nuovo direttore generale ci sono l’ammodernamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la gestione delle nuove fragilità sociali, e la promozione di modelli abitativi sostenibili ed efficienti.
NUOVO VERTICE
PER ASSIMPREDIL ANCE MILANO

L’assemblea di Assimpredil Ance Milano ha scelto Giovanni Deleo (al centro nell’immagine) come nuovo presidente per il quadriennio 2025-2029. Succede a Regina De Albertis, che ha concluso il suo mandato. Deleo, 57 anni, ingegnere e alla guida della Deleo, impresa con oltre mezzo secolo di attività, in Assimpredil ha già ricoperto il ruolo di vicepresidente con delega alla tecnologia e innovazione, oltre ad aver coordinato il gruppo di lavoro sul Bim in Ance. Nella nuova squadra ci saranno anche i quattro coordinatori dei Consigli di Zona: Luca Asti, Alessandro Busatto, Matteo Gornati, Nicola Sverzellati, mentre Roberto Baessato è coordinatore della Consulta delle imprese specializzate del settore delle costruzioni.
DAVIDE OPPES A SIKA INDEX

Davide Oppes è un nuovo agente commerciale di Sika Index. In precedenza ha ricoperto lo stesso ruolo per Kerakoll e Hilti Italia. Sika Index è specializzata in prodotti per l’edilizia: impermeabilizzazione, isolamento acustico, isolamento termico, risanamento e posa piastrelle.
ALESSANDRO LOVISOTTO PER SAINT-GOBAIN

Alessandro Lovisotto è area manager di Saint-Gobain con base in Veneto: si occuperà delle vendite dei prodotti della multinazionale francese. In precedenza ha svolto lo stesso ruolo per Röfix Italia e Torggler Group.
ANDREA RIVA TECHNICAL MANAGER IN BACCHI

Andrea Riva è technical manager in Bacchi. Responsabile. Riva è specializzato da oltre 15 anni in materiali da costruzione quali blocchi per murature in calcestruzzo aerato autoclavato Gasbeton, isolanti termici in vetro cellulare e silicato di calcio. Dal 2025 si occupa anche di malte, massetti e betoncini. Il manager coordina l’ufficio tecnico con responsabilità del product management, sviluppo prodotto, test e prove di laboratorio o in situ, gestione documentazione tecnica, supporto tecnico, analisi progetti ed elaborazione offerte. Si occupa anche di formazione tecnica per il personale interno e per gli operatori esterni, gestisce la scuola di formazione per maestranze, organizza e partecipa attivamente come relatore in numerosi convegni e seminari tecnici per progettisti.
PAOLO BRESCIANINI PER TIMO IMMOBILIARE

Paolo Brescianini è socio dirigente in Timo Immobiliare, società con sede legale a Capriolo, in provincia di Brescia. Geometra, Brescianini è titolare anche di Repol, azienda di costruzione conto terzi e conto proprio di edifici a destinazione civile, industriale e commerciale.
SALVATORE LISOTTA SALES MANAGER
DI ITW
Salvatore Lisotta ricopre una nuova posizione lavorativa: area sales manager Italia Centro-Sud di Itw Construction Products Italy. Lisotta è ingegnere civile con abilitazione alla professione, ha esperienza sia nel mondo della distribuzione elettrica,

edile e ferramenta sia nel supporto diretto agli end-users (cantiere). Ha il compito di coordinamento della forza vendita sul territorio (13 membri del team tra dipendenti ed agenti), attività di marketing, sviluppo strategico di sell-in e sell-out. Itw Construction Products realizza e distribuisce soluzioni di fissaggio innovative, elaborate ad hoc su progetti specifici di edilizia professionale e installazione elettrica.
NUOVO CONSIGLIO
PER GLI ARCHITETTI
DI MILANO
Rinnovato il Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano per il quadriennio 2025-2029. Sono 15 i nuovi consiglieri eletti: Jacopo Muzio, Francesca Claudia Scotti, Caterina Daria Battistini, Anna Maria Cavazzuti, Alessandro Alì, Maria Vittoria Capitanucci, Caterina Parrello, Angela
TERMOSAN NHL
Bio-Intonaco termico da risanamento a base di calce idraulica naturale NHL 5
Capacità isolante (λ=0,115 W/mK)
Elevata azione Deumidificante e Risanante
Ottima traspirabilità
Idrorepellente
Panza, Maurizio Cabras , Lavinia Chiara Tagliabue, Edmondo Jonghi Lavarini, Pilar Jole Beatrice Girardi Boschetti, Linda Morelli, Lorenzo Noè, Matteo Michelangelo Bielli. Il consiglio uscente terminerà il suo mandato il 15 ottobre 2025. Il consiglio neoeletto si insedierà in data successiva e nominerà al proprio interno le cariche istituzionali di presidente, segretario e tesoriere.
MICHELE MICELI SALE IN RÖFIX

Michele Miceli è direttore vendite Centro Sud e Isole di Röfix con base in Campania. In precedenza Miceli è stato area manager e consulente commerciale per la stessa Röfix, ma anche sales department di Licata Building + Colours e agente di Fassa Bortolo. Il manager si è laureato in Conservazione dei beni storici all’Università della Calabria.



XVIII Convegno Nazionale
L’EDILIZIA TRA (POST) PNRR E MEGATREND
Il mondo è cambiato in pochi anni. Non solo dal punto di vista geopolitico, ma anche nelle aspirazioni, nelle scelte e nelle motivazioni d’acquisto degli utenti finali. E a questi megatrend la filiera dell’edilizia si sta già adeguando, a partire dalla progettazione, dalla produzione e, naturalmente, dalla distribuzione, mentre è già ora di pensare al dopo-Pnrr, la ciambella di salvataggio dell’edilizia con il declino dei bonus. E, poi, la nuova dinamica demografica, il costo dell’energia, la digitalizzazione, le tensioni della geopolitica: sono alcuni degli x factor di cui le imprese che operano nella filiera delle costruzioni devono tenere conto. Per questo il XVIII Convegno Nazionale YouTrade affronterà il tema del cambiamento con l’obiettivo di guardare avanti. Non a un lontano futuro, ma alle trasformazioni che sono già in atto e che modificano le strategie aziendali. Un evento che si preannuncia denso di contenuti a cui non bisogna rinunciare. Da segnare subito in agenda.

Giovedì 23 e Venerdì 24 ottobre 2025
Villa Quaranta Via Ospedaletto, 57 37026 Ospedaletto di Pescantina (Verona)
18,15 Registrazione
18,45 IL MONDO CHE CAMBIA, LO SCENARIO GLOBALE
Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano
19,15 TALK STRATEGIE E PROSPETTIVE
Alan Andreotti (Category Manager Building Materials - Tecnomat)
Matteo Camillini (Managing Director BigMat Italia e Interational - BigMat)
Gian Luca Bellini (Direttore Generale - Gruppo Made)
Enrico Adinolfi (Direttore Generale - Consorzio Dec)
Oscar Barchi (Sales Manager Area Nord West - Heidelberg Materials Italia)
Francesco Falciani (Area Manager - Mapei)
Gustavo Huss (Country Business Director - Bosch Powertools Italy)
Virgilio Maietta (Direttore Commerciale - Gruppo Boero Settore Edilizia) 20,00 Premiazione con la consegna degli






Andrea Favaretto, direttore Centro Studi Sintesi - Cgia Mestre Collaboratore del Centro Studi YouTrade
Vincenzo Zanutta (AD - Zanutta)
Marco Orsolini (Direzione Commerciale - Orsolini)
Federico Nessi (AD - Eternoo)
Gian Domenico Giovannini (AD - Laterlite)
Filippo Vergani (Sales Area Manager Nord Italia - Dierre)
Stefano Grandicelli (Ceo - Starplast)
10,20 CONGIUNTURA, PREVISIONI 2026 E TOP 100
DELLA DISTRIBUZIONE
Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade
11,35 Coffee break
11,55 INSTANT POLL: LE SCELTE DELLE IMPRESE
Roberto Di Lellis, giornalista
12,05 IL MEGATREND DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano
12,25 COME SCEGLIERE IL POSIZIONAMENTO STRATEGICO DELLA PROPRIA IMPRESA
Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc. Responsabile scientifico YouTrade Education
12,55 TALK SHOW: CHE COSA CAMBIA NELL’EDILIZIA
Martin Tobler (Ceo - HGC)
Vincenzo Zanutta (AD - Zanutta)
Massimo Minguzzi (Ceo - Idrolab)
Fabrizio Zaccaron (Direttore Commerciale Italia - Eclisse)
Andrea Baldo (Direttore Commerciale - XT Insulation)
13,30 Light lunch
















Federico Della Puppa
Alberto Bubbio
Giuliano Noci
Roberto Di Lellis
Martin Tobler
Andrea Favaretto
L'EVENTO
L’EDILIZIA ENTRA NELL’ERA DELLA MUTAZIONE
Il settore non è in crisi, però deve fare i conti con le incertezze provocate dalle tensioni esterne e da un rapido mutamento delle condizioni generali, come la fine del Pnrr. Ma si affacciano anche nuove opportunità
È
Alessandro Bonvicino
difficile per un qualsiasi cittadino orizzontarsi nel labirinto delle cronache quotidiane. Guerre, conflitti, amici che non sono più amici, nemici che sono sempre nemici. Ma anche sorprendenti tecnologie in grado di aumentare la produttività, oppure di far perdere tempo se sono quelle sbagliate. Se a questo si aggiunge un mercato

ondivago, disorientato dalla stretta dei bonus casa e con la fine del Pnrr all’orizzonte, il quadro non è rassicurante. Anche se non bisogna dimenticare che le grandi fortune nascono proprio quando il mare dell’economia è a forza sette. Insomma, non bisogna scoraggiarsi, ma attrezzarsi. È necessario parare i colpi e, allo stesso tempo, non lasciarsi sfuggire le occasioni. Per esempio, sono tutte da scoprire le opportunità che potranno essere offerte dal disegno di legge delega il Governo di riordino dell’intera normativa edilizia entro 18 mesi. Se alle parole seguiranno i fatti, le novità previste comprendono uno sportello unico per le pratiche, standard tecnici inderogabili, semplificazione delle sanatorie e una norma per facilitare la rigenerazione urbana. Certo, è tutto da vedere e non è per nulla semplice.
LA CRESCITA C’È
Ma sarebbe sbagliato chiudersi nelle paure che suscitano le tensioni internazionali e le nebbiose promesse legislative. Anche perché non bisogna dimenticare che l’edilizia non è in crisi. A luglio l’Istat ha stimato l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni in crescita dello 0,7% rispetto a giugno. E nella media del trimestre maggio-luglio la produzione nelle costruzioni è aumentata dell’1,3% nel confronto con il trimestre precedente. In termini tendenziali, insomma, sia l’indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 come a luglio 2024), sia l’indice grezzo hanno registrato un incremento del 5,2%. Su base annua, l’indice cor-


RISTORANTE BORGO ANTICO PRESSO VILLA QUARANTA. SOTTO, L’INGRESSO DI VILLA QUARANTA A OSPEDALETTO DI PESCANTINA (VERONA)
LA PLATEA AL CONVEGNO YOUTRADE 2024
XVIII CONVEGNO YOUTRADE
Giuliano Noci
È INIZIATA L’ERA DELL’AI
L’Intelligenza Artificiale (Ia) rappresenta oggi il più potente fattore di trasformazione della società contemporanea, una forza di cambiamento paragonabile, per intensità e pervasività, alle grandi rivoluzioni industriali del passato. Non si tratta di un’innovazione tra le altre, ma di un cambiamento destinato a ridisegnare il modo in cui viviamo, produciamo valore e prendiamo decisioni. L’ Ia, nel prossimo futuro, sarà come l’aria: invisibile ma onnipresente. Penetrerà in ogni anfratto della vita quotidiana, condizionando i nostri comportamenti, i processi decisionali, l’organizzazione delle città, la salute, l’educazione e, naturalmente, le strategie e i modelli di business delle imprese. E laddove non sarà presente, si produrrà una forma di asfissia competitiva e sociale: i contesti che non sapranno integrarla rischieranno di essere esclusi dai circuiti dell’innovazione e della crescita. Sarà questo il punto di partenza dell’intervento di Giuliano Noci, che intende dimostrare come l’Intelligenza Artificiale non possa essere interpretata come una semplice tecnologia o, peggio, come un elemento magico capace di risolvere automaticamente i problemi delle organizzazioni. Al contrario, l’ Ia richiede un approccio strategico e sistemico, fondato su una visione chiara degli obiettivi, sulla qualità e sulla governance dei dati, e su una profonda consapevolezza organizzativa. Solo laddove questi tre pilastri (visione strategica, dati di qualità e maturità organizzativa) si intrecciano, l’investimento in Intelligenza Artificiale può diventare sostenibile e generare reale valore economico e sociale. L’ Ia non sostituirà l’intelligenza umana, ma la potenzierà, a condizione che le imprese (e le istituzioni) siano in grado di guidare questa transizione con responsabilità, lungimiranza e coraggio.

Martin Tobler
LA STRATEGIA SVIZZERA PER LA DISTRIBUZIONE

In che modo Hg Commerciale sta affrontando le numerose sfide del settore, dalla pressione sui costi e l’aumento dell’efficienza alla qualità del servizio? Il Ceo, Martin Tobler, si avvarrà di esempi specifici per fornire una visione della strategia dell’azienda: mostrerà come i dipendenti ricevano una formazione e uno sviluppo mirati, come l’intelligenza artificiale sia utilizzata nell’attività quotidiana e come il servizio clienti sia costantemente migliorato grazie a soluzioni digitali e alla vicinanza personale.
retto per gli effetti di calendario evidenzia il settimo incremento consecutivo, segnando il livello più alto da luglio 2008, conferma l’Istat. Proprio per questo il XVIII Convegno YouTrade si propone come una zattera di formazione nella tempesta di informazioni contradditorie, negative e positive allo stesso tempo. L’obiettivo è fornire, come sempre, elementi utili per prendere decisioni e accendere una luce sulle strategie delle imprese.
IL PROGRAMMA
Il programma del convegno è come sempre fitto, quest’anno preceduto da una cena di business, giovedì 23 ottobre, che è anche un prologo all’evento del giorno successivo. La cena, durante la quale è prevista la consueta assegnazione degli YouTrade Awards, sarà anche preceduta da una relazione di Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, sullo scenario globale che stiamo vivendo. Dopo l’intervento di Noci è previsto un talk con alcuni protagonisti del mondo edile centrato sugli stessi temi.

XVIII CONVEGNO YOUTRADE
Federico Della Puppa
DEMOLIRE PER RICOSTRUIRE
Viviamo tempi di incertezza. La situazione economica internazionale sta vivendo da molti mesi una condizione di forte instabilità dovuta all’arrivo della nuova amministrazione Trump e alle scelte, sia di politica internazionale che nazionale, che hanno contraddistinto fino ad oggi l’operato del tycoon. The Donald infatti ha avviato e perseguito, fin dai primi giorni del suo mandato, un'azione di destabilizzazione relativa agli accordi commerciali storicamente consolidati con Paesi terzi che non ha eguali, non solo in termini di peso e dimensione, ma anche in relazione agli impatti globali che il nuovo corso protezionista della politica statunitense sta innescando a livello mondiale. Questo scenario nuovo, e non facile con il quale confrontarci, si somma a un altro scenario che destabilizza l’economia e la politica mondiali, ovvero il proseguimento e in alcuni casi l’inasprimento dei conflitti, primi tra tutti quelli in Ucraina e in Palestina. Di fronte a questo scenario il settore delle costruzioni in Italia, e con esso il mondo della distribuzione dei materiali edili, è esposto a fenomeni difficili da prevedere e controllare, ma può ancora contare, per un breve periodo, su alcuni effetti straordinari in grado di limitare il calo produttivo e di mercato generatosi con la fine del superbonus. Il Pnrr certamente ha garantito in questa fase un atterraggio morbido per alcuni settori, ma con il 2026 si esaurirà questa spinta e dunque, per guardare al futuro, bisogna osservare non solo i megatrend, ma anche le opportunità che arrivano e che non abbiamo ancora ben analizzato, prima fra tutte quella della sfida della direttiva Epbd IV, Case green. Ma da sola non basta. Dobbiamo imparare a sostituire, a demolire e ricostruire, una pratica che permette di integrare la direttiva Case green con gli obiettivi di rigenerazione urbana che il nostro Paese fatica a darsi. Demolizione e ricostruzione in questi ultimi anni hanno avuto un forte incremento ed è quella strada che dobbiamo percorrere, consapevoli che l’edilizia del futuro dovrà essere sempre più a servizio dello sviluppo economico e sociale, in un orizzonte di economia circolare. È questa la sfida, ed è a questa sfida che il futuro ci chiama.

Andrea Favaretto
TRA MEGATREND
E PIANO DI RESILIENZA

Per anticipare il futuro occorre comprendere i megatrend: forze dirompenti capaci di determinare cambiamenti strutturali nell’economia e nella società globale. Questi fenomeni si sviluppano in lunghi periodi e poi esplodono, spesso quando è troppo tardi per adattarsi. L’Ia rappresenta internet moltiplicato per dieci, con capacità di penetrazione in tutti i settori. Il 59% delle mansioni attuali sarà modificato. La chiave è la formazione: le aziende che sapranno usarla meglio avranno un vantaggio competitivo decisivo.
Silver Economy: l’Italia diventerà il Paese più vecchio dell’Ue. Nei prossimi anni, oltre 2.300 miliardi di euro passeranno dai boomer alle generazioni successive: un’occasione epocale per rinnovare il sistema economico attraverso abitazioni intelligenti, turismo silver, servizi alla persona e nuovi modelli abitativi.
Cambiamento climatico: l’Italia è un hot spot climatico: cambiano temperature, biodiversità e distribuzione antropica, creando nuove necessità in termini di sostenibilità e riqualificazione urbana. Il Pnrr intercetta questi megatrend. Per affrontare le sfide della crisi pandemica e il rallentamento delle economie europee, l’Unione europea ha creato, nel quadro del Next Generation Eu, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility), un nuovo strumento finanziario di 648 miliardi di euro (a prezzi 2022) per supportare la ripresa negli Stati membri. Questi finanziamenti intercettano i megatrend con l’obiettivo strategico di rilanciare l’economia e la società europea verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo, attraverso investimenti in infrastrutture, servizi, ricerca e riforme. Gli assi principali sono: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. I megatrend e nello specifico il Pnrr stanno trasformando profondamente il settore delle costruzioni, spingendo verso la sostenibilità con l’uso di materiali bio-based, l’integrazione del verde e le reti intelligenti, e verso la digitalizzazione tramite l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per ottimizzare processi e creare edifici più efficienti e inclusivi. Queste tendenze, inoltre, sono influenzate dalla crescente domanda per la riqualificazione urbana e le infrastrutture, soprattutto in vista di obiettivi ambientali sempre più stringenti, creando al contempo sfide per il mercato attraverso una maggiore dipendenza da capitali naturali e la necessità di nuovi modelli di costruzione.

XVIII CONVEGNO YOUTRADE
Alberto Bubbio COME SCEGLIERE IL POSIZIONAMENTO STRATEGICO
Ci sono due aspetti che non possono essere dimenticati: creare una struttura organizzativa agile e, quindi, per definizione molto poco burocratizzata (pericolosissimo quando si pensi di potere avere tutto e tutti sotto controllo: la fiducia nei collaboratori deve prevalere) e avere una strategia chiara ed esplicita, definendo come suggerivano già cinquant’anni fa Ansoff e Andrews: dove competere, come competere. È dal combinarsi di queste due scelte che ne consegue il posizionamento strategico di un’impresa. Per il dove competere Ansoff suggerisce quattro alternative. Mentre Porter ci ha aiutati a capire che per il come competere si possono imboccare due strade, o quella del contenimento dei costi aziendali o quella della differenziazione.


I TEMI
Il giorno seguente il programma preparato da Virginia Gambino Editore si focalizza sui temi che sono più sensibili per le rivendite di materiali e servizi per edilizia. A partire dalla testimonianza di un distributore estero, Martin Tobler, Ceo di Hgc, gruppo svizzero con una storia originale: è una cooperativa nata nel 1899 che conta oggi circa 3 mila membri, provenienti da tutti i comparti del settore edile. Nel programma non mancano l’appuntamento con l’analisi sulla congiuntura dell’edilizia e le previsioni per il 2026, due talk con distributori e produttori, l’intervento di Alberto Bubbio, docente di Economia aziendale all’Università Cattaneo-Liuc, il consueto instant poll (quest’anno con una formula nuova), per chiudere con il light lunch o learning party, un’ulteriore occasione di confronto con le fonti di informazione.

STARPLAST
GESTIRE L'ACQUA PER PROTEGGERE IL TERRITORIO
Gli impianti di prima pioggia dell’azienda intercettano, grazie a uno scolmatore, le precipitazioni più inquinate per trasformare il fenomeno meteo da rischio a risorsa. Una soluzione che unisce tecnologia e sostenibilità

Le acque meteoriche che scorrono su strade e piazzali trascinano oli, metalli e sedimenti, generando le cosiddette acque di dilavamento, un fenomeno che, se non gestito, compromette la qualità ambientale e la sicurezza idraulica delle città. Per affrontare il problema, Starplast propone una filiera completa di trattamento e controllo.
IL PROCESSO
Gli impianti di prima pioggia intercettano le acque più inquinate: uno scolmatore a tre vie le convoglia verso la vasca di dissabbiatura, dove una pompa automatica, attiva dopo l’intervallo previsto dalla normativa, gestisce il deflusso verso la sezione di deoliazione a coalescenza, assicurando uno scarico controllato e conforme. Quando è richiesta la gestione dell’invarianza idraulica o idrologica, entra in gioco inPluvio Drain Blocs, sistema modulare in polipropilene che accumula temporaneamente le acque trattate e le rilascia gradualmente. Una soluzione che unisce tecnologia e sostenibilità, trasformando la pioggia da rischio a risorsa.

Sara Giusti
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XVIII CONVEGNO YOUTRADE
HEIDELBERG MATERIALS
SOSTENIBILITÀ E UN LINK AI DISTRIBUTORI
Il gruppo programma nel 2026 una strategia che comprende decarbonizzazione, logistica, digitalizzazione e fidelizzazione delle rivendite con attività di loyalty. Obiettivo: mantenere positivo il feedback
SSara Giusti

ostenibilità, digitalizzazione, logistica e conferma di tutte le iniziative di fidelizzazione per i distributori. Questo il poker d’assi che Heidelberg Materials Italia (ex Italcementi) è pronta a calare per il prossimo anno. «Dopo un 2025 positivo, con il Pnrr che sta supportando positivamente il settore del cemento, coprendo le difficoltà sul residenziale, e l’economia italiana in generale, nel 2026 continueremo a mantenere tutti i punti di distribuzione, la nostra logistica, le attività di loyalty e soprattutto la vicinanza ai clienti rivenditori», afferma Stefano Roncan, direttore commerciale Heidelberg Materials Italia. «C’è un cambiamento tecnologico in atto e anche il rapporto con i rivenditori si sta evolvendo. Dobbiamo mantenere la nostra posizione di leadership, offrendo oltre al cemento un’ampia gamma di prodotti speciali per continuare a essere punto di riferimento delle rivendite».
MENO EMISSIONI
A giugno di quest’anno il Gruppo Heidelberg Materials ha inaugurato ufficialmente Brevik Ccs in Norvegia, il primo impianto su scala industriale al mondo per la cattura e lo stoccaggio della Co₂ nel settore del cemento. «L’aspetto più importante per la nostra azienda sarà quello della sostenibilità», prosegue Roncan. «Stiamo lavorando e investendo in maniera significativa nello sviluppo di soluzioni a ridotto impatto ambientale. In cinque anni abbiamo quasi raddoppiato le vendite di prodotti sostenibili e riceviamo feedback molto positivi dai nostri clienti e dal mercato italiano. Siamo fiduciosi di vincere la sfida della riduzione delle emissioni. Anche il digitale è una partita importante, su cui lavoreremo con servizi dedicati per il segmento dei distributori».
STEFANO RONCAN, DIRETTORE COMMERCIALE HEIDELBERG MATERIALS ITALIA
DIERRE
IL 2026 PROFUMA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Per il prossimo anno in programma nuovi showroom, un preventivatore basato sull’Ai e una fragranza per giocare sulla memoria olfattiva legata al marchio di punta nelle porte blindate
Sara Giusti
Èun 2026 ricco di novità quello che si prospetta per Dierre, prima azienda italiana di porte blindate, che ha appena compiuto cinquant’anni. «Un grande traguardo che festeggiamo presentando i nuovi showroom Dierre», racconta la direttrice marketing Laura De Robertis. «Si tratta di layout espositivi modulari che rispecchiano la personalità del punto vendita, mantenendo però alto il valore del brand. In quest’occasione presentiamo anche la nuova fragranza Dierre che gioca sulla memoria olfattiva per far sì che il ricordo del marchio viva anche nelle case di chi installa le nostre porte, in Italia e nel mondo». Negli ultimi anni Dierre ha lanciato anche Dierre Emporium, brand dedicato ai distributori di materiali edili.
SUPPORTO AI RIVENDITORI
«Il consumatore finale è sempre più informato e il dovere di un’azienda come Dierre, attraverso la sua academy, è quello di formare i suoi rivenditori e centri di assistenza affinché diventino sempre più dei consulenti professionisti, che sappiano posare il prodotto oltre che venderlo con tutti i valori che lo rappresentano», afferma la direttrice marketing, che preannuncia importanti novità anche sul tema della digitalizzazione. «Dal 2027 sarà installato un nuovo gestionale che migliorerà l’efficienza dei processi dell’azienda, con vantaggi anche per i rivenditori, e un preventivatore che si baserà sull’intelligenza artificiale».
EFFETTI BONUS E PNRR
«Nel 2025 c’è stata una flessione per le porte di sicurezza per via dello stop ai bonus, che ha inibito le persone a investire nella ristrutturazione della casa. Dierre, tuttavia, mira a proporsi come protagonista del settore con una forte propensione all’innovazione», sostiene il fondatore e presidente dell’azienda, Vincenzo De Robertis. «Realizziamo porte con serrature motorizzate sin dal 1995, ma puntiamo a un’evoluzione continua della tecnologia, in particolare con le serrature motorizzate hibry5 e Next Elettra. Il nostro impegno è trasformare la porta blindata in un vero e proprio serramento domestico, con prestazioni elevate in termini di isolamento termico, acustico e resistenza alla condensa, anche nei modelli rasomuro. Qualità, innovazione e un servizio completo, pre e post-vendita, rappresentano il vero valore aggiunto che il consumatore del futuro ricerca». Il Pnrr, invece, sta dando all'azienda grandi soddisfazioni. «Siamo coinvolti in numerosi progetti in ospedali, scuole e strutture pubbliche, e siamo riusciti a realizzare un incremento del 15-20% sulle porte tagliafuoco».

LAURA DE ROBERTIS, DIRETTRICE MARKETING DIERRE
BOSCH
PREVISTE 200 NOVITÀ PER UN CANTIERE SICURO E SENZA FILI
Anche nel 2025 il gruppo ha lanciato oltre 150 nuovi prodotti, aprendo il proprio portfolio a segmenti inediti, come le gamme di utensili manuali Pro e la versione isolata per elettricisti Vde
Veronica Monaco
«Il 2025 è stato l’anno record per la nostra divisione per numero di innovazioni portate sul mercato in tutte le nostre linee di business, con oltre 150 nuovi prodotti», spiega Patrizia Mairano, head of cross marketing Bosch Power Tools Europe Mediterranean. «Abbiamo inoltre introdotto nuovi segmenti, che non erano presenti nel nostro portfolio, come le gamme di utensili manuali Pro, anche nella versione isolata per elettricisti Vde, ampliato la nuova linea di utensili Garden Professionali da 18 Volt, azionati dalle stesse batterie dei nostri utensili professionali di pari tensione, e non ultimo una linea di strumenti di misura dedicati al settore elettrico».


Domanda. Ci sono in programma altre novità? Risposta. Anche per il 2026 e 2027 abbiamo un obiettivo molto ambizioso in termini di innovazioni, perché lanceremo in due anni più di 200 nuovi prodotti. La maggior parte delle novità sarà focalizzata sulla piattaforma da 18 Volt. Il nostro obiettivo è convertire i cantieri e farli diventare senza fili, oltre che rendere il lavoro dei professionisti sempre più semplice e sicuro. Per questa piattaforma abbiamo costituito un’alleanza, che comprenderà entro la fine di quest’anno 40 partner di produttori di strumenti e attrezzature professionali per la piattaforma Pro, denominata AmpShare. Tutti questi


BOSCH POWER TOOLS RICERCA LA SEMPLIFICITÀ D’USO, IN MODO CHE GLI ARTIGIANI POSSANO CONCENTRARSI SUL LAVORO DA SVOLGERE. MENO PULSANTI, MENO PASSAGGI, MENO SFORZO, PER MAGGIORE PRODUTTIVITÀ E TRANQUILLITÀ
IL PANNELLO SI AMPLIA E SI SPECIALIZZA
La nuova versione
Superpan Vapourstop è ideale per essere utilizzata in ambienti umidi, sia interni che esterni protetti. Combina funzione strutturale, barriera al vapore e tenuta all’aria
Sara Giusti


Brevettato e prodotto da Finsa nei suoi stabilimenti europei, mediante un processo evoluto di pressatura a ciclo continuo, e distribuito in Italia da XT Insulation, Superpan Build è un innovativo pannello di legno tecnico che consente di rispondere con un’unica soluzione a una varietà di esigenze estremamente ampia.
MULTIFUNZIONE
Grazie alla sua superficie perfettamente planare, adatta a essere incollata o rivestita con ceramiche, il pannello trova applicazione in svariate situazioni costruttive, sia in copertura, sia a parete, che su solai. La particolare composizione a cinque strati e l’evoluta tecnologia produttiva conferiscono al pannello proprietà fisiche e meccaniche superiori, unite a un’ottima lavorabilità consentendo l’impiego in edilizia, sia come elemento strutturale che di rinforzo o di rivestimento.
LE PRESTAZIONI
La gamma Superpan Build si è recentemente ampliata con il nuovo Superpan Vapourstop, ideale per le applicazioni in cui sia richiesta una barriera al vapore. Combina in un unico pannello funzione strutturale, barriera al vapore e tenuta all’aria, offrendo prestazioni elevate e semplificando la stratigrafia degli elementi costruttivi. È ottenuto applicando una barriera al vapore su entrambe le facce esterne del pannello Superpan Build. Il risultato è un prodotto adatto sia per utilizzi interni che esterni protetti. Unendo le prestazioni strutturali di un pannello a base legno in classe P5 alla funzione di barriera al vapore, Superpan Vapourstop offre una soluzione efficace e versatile.
AMBIENTE SICURO CON L’AIUTO DEI SISTEMI ZERO
L’azienda ha messo a punto prodotti specifici per le diverse esigenze di costruzione e ristrutturazione a CO2 compensata. Obiettivo: bilanciare le emissioni residue generate durante la produzione
Sara Giusti
Un insieme di soluzioni specifiche e complete per le diverse esigenze di costruzione e ristrutturazione a CO2 compensata. Questa l’anima dei Sistemi Zero di Mapei, progettati per affrontare le sfide quotidiane del settore edilizio combinando durabilità, qualità ed elevate prestazioni con un ridotto impatto sull’ambiente. L’obiettivo è quello di compensare le emissioni residue di CO2 generate durante la produzione dei prodotti, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati per sostenere progetti di riforestazione e conservazione della biodiversità. Grazie al lavoro dei suoi laboratori di Ricerca&Sviluppo, Mapei si impegna a creare prodotti sempre più a basso impatto ambientale ricercando, fin dalla formulazione, soluzioni per ridurre il consumo di materie prime e per utilizzare sempre più materiali riciclati.

LE SOLUZIONI
Tra i Sistemi Zero proposti da Mapei sono disponibili soluzioni per diverse tipologie di intervento. Il sistema per l’impermeabilizzazione e la posa di ceramica in bagni e locali umidi garantisce la protezione dalle infiltrazioni d’acqua, mantenendo elevate le performance tecniche. A questo si aggiunge il sistema per la posa di ceramica su pavimentazione esistente o di nuova costruzione, anche di grande formato, il sistema per il ripristino rapido e la protezione di frontalini di balcone ed elementi in calcestruzzo armato, e il sistema per l’impermeabilizzazione e la posa di ceramica su balconi e terrazze.
RISANAMENTO E RINFORZO
Per il risanamento di murature interessate dall’umidità di risalita è disponibile un sistema specifico con intonaco deumidificante macroporoso a base di calce idraulica naturale, esente da cemento, e finitura traspirante ai silossani che favorisce la salubrità delle murature. Infine, la Linea Zero di Mapei comprende il Sistema Crm per il consolidamento di murature con intonaco strutturale armato a base di calce idraulica naturale e finitura silossanica traspirante. Adatto sia per murature interne che esterne, Crm System Mapenet Emr è certificato Cvt e Epd.
MAPEI
LATERLITE
IL MASSETTO CHE NON TEME L’UMIDITÀ
La nuova soluzione
PaRis è progettata per garantire prestazioni elevate in ambienti come spa, piscine e terrazze o aree esterne: vanta alta conducibilità termica e resistenza meccanica

La linea di massetti ad alta conducibilità termica PaRis di Laterlite si amplia con una nuova soluzione progettata per garantire prestazioni elevate in ambienti umidi: PaRis Spa. Studiato per spazi come spa, piscine e terrazze o aree esterne, il massetto radiante fibrorinforzato PaRis Spa si caratterizza per alta conducibilità termica (λ = 1,71 W/mK) e resistenza meccanica (30 N/mm²). A consistenza terra umida, si posa a partire da 30 millimetri di spessore, senza necessità di additivi o reti di rinforzo.

SISTEMA DI RISCALDAMENTO
La linea PaRis è la soluzione completa di Laterlite per sistemi di riscaldamento radiante a pavimento. Per ottenere la massima efficienza dell’impianto radiante, Laterlite ha sviluppato una gamma completa di massetti ad alta conducibilità termica, fondamentali per ottimizzare le prestazioni dell’impianto e offrire il miglior supporto alla posa della pavimentazione. La gamma PaRis si articola in diverse soluzioni pensate per soddisfare ogni esigenza: PaRis 2.0 per sistemi radianti tradizionali, PaRis Slim per sistemi a bassa inerzia e interventi con spessori ridotti, e PaRis Fluid, massetto autolivellante ad alte prestazioni.
Sara Giusti
LA GAMMA PARIS DI LATERLITE PER PAVIMENTI RADIANTI

CENTRO EQUINIX, MILANO

AQUABOX
Sistema modulare per la gestione delle acque meteoriche
100% ISPEZIONABILE ELEVATA RESISTENZA ALTA CAPACITÁ DI ACCUMULO
Aquabox è la soluzione progettata da Geoplast per realizzare bacini di infiltrazione e di laminazione delle acque meteoriche.
Un sistema facile da pulire e completamente ispezionabile, realizzato in polipropilene riciclato che permette di accumulare fino a 432 litri per modulo.
Grazie alla sua elevata resistenza meccanica, Aquabox può essere installato sia in aree urbane che in aree industriali dove è presente un intenso transito di mezzi pesanti.



TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE
C’era chi dopo la fine del superbonus aveva previsto un crollo dell’edilizia e, di conseguenza, delle rivendite. Non è andata così, anche se nel 2024 una inevitabile flessione c'è stata. Non solo: per cinque big il fatturato corre ancora

DISTRIBUZIONE
UNA FRENATA CHE NON VALE PER CINQUE BIG
La classifica delle prime società di rivendita per l’edilizia nell’era del dopo-bonus conferma che la dimensione riesce a gestire la flessione del mercato. Per le altre meno fatturato, ma non c’è un crollo dei risultati
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cura del Centro Studi YouTrade
Crescere, crescere, crescere. Il mantra economico della crescita continua e costante è un fenomeno che conosciamo tutti molto bene, perché se cresce il Pil, se cresce l’economia, se cresce il mercato, allora anche le nostre imprese cresceranno. Ma come ben sappiamo l’economia in espansione con cicli infiniti è un’utopia, è un processo irrealizzabile per molti motivi, il primo dei quali riguarda le risorse a disposizione. Ma va anche considerato che l’economia segue cicli che nella realtà sono determinati da un insieme di molti fattori, alcuni non strettamente economici, ma sociali, politici e, come abbiamo imparato negli ultimi anni, anche ambientali. Se a queste considerazioni sommiamo che in molti periodi le nostre crescite economiche sono state sostenute da fattori straordinari, e dunque fuori da un andamento ordinario dell’economia e dei suoi flussi governati dal rapporto domanda-offerta, ecco che il quadro interpretativo che abbiamo di fronte a noi, per analizzare e commentare i risultati economici e finanziari delle aziende di
A
XVIII CONVEGNO YOUTRADE - TOP 100
INDICATORI DI PERFORMANCE DELLA TOP 100 DEI DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI. ANNO 2024

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
SOLOPERABBONATI
VARIAZIONE % DEL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI DELLA TOP 100 DEI DISTRIBUTORI EDILI (IN MILIONI DI EURO). ANNO 2024 SU 2023

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
distribuzione di materiali edili, assume un altro aspetto. Il punto è che dalla seconda metà del 2020 l’economia delle costruzioni in Italia ha vissuto una stagione straordinaria non per crescita endogena, ma esogena. Il superbonus 110%, il bonus facciate, gli altri bonus fiscali e infine il Pnrr, hanno di fatto introdotto nel mercato risorse aggiuntive che, in condizioni normali, non avremmo avuto
e dunque i risultati economici e finanziari delle aziende in questi anni sono stati determinati da queste condizioni esterne e trainanti, molte delle quali oggi concluse o che si avviano alla conclusione. Quindi, nel leggere i numeri che presenteremo abbiamo bisogno di questa contestualizzazione, che altrimenti potrebbe portare a errate interpretazioni.
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XVIII CONVEGNO YOUTRADE - TOP 100
DINAMICA DELLE IMPRESE DELLA TOP 100
DELLA DISTRIBUZIONE EDILE NEGLI ANNI 2022-2024

SOLOPERABBONATI

quello relativo alle classifiche dei conti che annualmente presentiamo nelle nostre pubblicazioni, per le quali alla data di estrapolazione e poi elaborazione erano presenti 612 bilanci su un totale di 733 aziende monitorate. Come si potrà notare, mancano alcune aziende importanti, ma il senso dell’analisi (al di là della disponibilità dei dati) è quello di osservare cosa è accaduto in questi ultimi due anni e in particolare nell’ultimo anno, al fine di introdurre i temi che verranno approfonditi e discussi con maggiore dettaglio e approfondimento nella pubblicazione dei Bilanci delle Costruzioni. Il focus sulla Top 100, come ogni anno, analizza e valorizza le imprese top di gamma.
CALO MEDIO DEL 4,7%
Le 102 aziende qui presentate nel 2024 hanno rappresentato un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro, in calo del 4,7% rispetto al 2023 e di -2,8% rispetto al 2022. Dunque, se ancora nel 2023 queste aziende avevano fatto segnare una crescita del 2,0% del fatturato complessivo, il 2024 è il primo anno nel quale si assiste a una contrazione del loro giro d’affari. Contrazione, tuttavia, che è avvenuta in modo differenziato nelle diverse classi dimensionali aziendali. Osservando le dinamiche annuali e biennali emerge come la classe dimensionale maggiore, composta da cinque imprese con oltre 100
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali






Scopri il sistema
XVIII CONVEGNO YOUTRADE - TOP 100
CLASSI DI FATTURATO
milioni di euro di fatturato, nel 2024 abbia fatto registrare -0,1% a fronte di una crescita biennale del 5,0%, dunque una sostanziale stabilità nell’ultimo anno, dopo una crescita consistente e 2,5 volte maggiore di quella media del campione. Per contro, tutte le altre classi fanno segnare nel 2024 e nella dinamica biennale 2022-2024 valori in flessione. La classe da 50 a 100 milioni presenta infatti –5,0% nel 2024 e -4,0% nel biennio. Quella da 30 a 50 milioni presenta -1,6% nel 2024 e -1,2% nel biennio, mentre la classe da 15 a 30 milioni presenta -7,9% nel 2024 e -7,1% nel biennio. Infine, la classe da 10 a 15 milioni di euro presenta la dinamica peggiore, con -9,4% nel 2024 e -8,2% nel biennio.
SOLOPERABBONATI
IL 98% È IN UTILE È da qualche anno che affermiamo che piccolo non è più bello e che nel settore della distribuzione edile, ancorché la dimensione media dei punti vendita sia strettamente legata alla dimensione locale dei mercati, la strategia di crescita e consolidamento può avvenire solo attraverso una crescita dimensionale aziendale, ovvero fatta di numerosi punti vendita sotto la medesima insegna e un sistema gestionale più organizzato e strutturato, che spesso solo la dimensione aziendale consente di raggiungere. L’andamento e i risultati finanziari delle imprese della Top 100 sono ben rappresentati negli indicatori di performance, dove si può notare come a fronte di un calo medio del 4,7% del fatturato comunque un’azienda su cinque è riuscita nel 2024 a incrementare il giro d’affari. La buona notizia, rispetto ai vecchi scenari di crisi del passato, è che il 98% delle aziende ha chiuso il bilancio in attivo, con una redditività media del 5,2%. Buone anche le percentuali relative ai ritorni sulle vendite (Ros), positive per il 98% del campione, con un valore medio del 7,2%. In calo la redditività sui capitali propri aziendali, come è lecito aspettarsi, che si mantiene tuttavia elevata e pari all’11,3%, con quasi il 53% delle aziende con Roe superiore alla media. Idem per il ritorno sull’intero investimento aziendale, con un tasso del 7,4% e con il 50% di imprese con Roa superiore alla media. Infine, ed è forse il dato sul quale vale la pena di riflettere di più, è quello relativo alla cassa, ovvero al cash flow che risulta nella media pari all’8,3%, con oltre il 35% di imprese con valore superiore a quello medio del campione.
LOMBARDIA PRIMA
Analizzando la presenza delle aziende nelle diverse classi di fatturato, emerge come i cinque big rimangano sostanzialmente sempre nella loro classe, mentre nelle categorie inferiori si evidenzia una crescita del numero di aziende in quella di mezzo, quella tra 30 e 50
PERABBONATI
milioni di fatturato, mentre nell’ultimo anno si nota un passaggio di aziende tra le due inferiori: segno di crescite repentine dovute alle opportunità straordinarie del mercato, ma poi non consolidate in un mantenimento del giro d’affari. Dal punto di vista dei risultati economici e soprattutto finanziari, si nota una flessione nella redditività delle aziende, con un calo medio degli utili dal 7,5% del fatturato al 5,2% nel biennio. Tuttavia, la buona notizia è la crescita nel biennio del valore del cash flow, passato dal 7,6% all’8,3%. Per avere un parametro di confronto il campione complessivo di 612 aziende nel 2024 ha fatto segnare una liquidità media del 7,4%. Dunque, la dimensione conta e conta molto anche in rapporto alle aree territoriali di riferimento per le sedi aziendali, che evidenziano una forte presenza di aziende nelle regioni del Nord. La Lombar-
dia rimane la prima regione per numero di imprese, 24,0%, e giro d’affari, pari al 25,3%, seguita dal Veneto con il 13% di imprese e l’11,3% del giro d’affari. Terza regione è il Friuli Venezia-Giulia, con il 4% di imprese e 11,2% del giro d’affari. Seguono Lazio, EmiliaRomagna, Trentino - AltoAdige e Campania e poi a seguire le altre.
ZANUTTA KING
Sul fronte dei risultati delle singole aziende, sono cinque le realtà che nel 2024 hanno superato i 100 milioni di euro di fatturato, tutte società per azioni. Nell’ordine si tratta di Zanutta (che ha superato i 302 milioni di euro di fatturato), Eternoo (seconda a oltre 216 milioni), Orsolini Amedeo (terza a 156 milioni), Bauexpert (quarta con oltre 142 milioni), Cammi Group (quinta a oltre 105 milioni). Dal

XVIII CONVEGNO YOUTRADE - TOP 100
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE REGIONALE DELLE IMPRESE E DEL FATTURATO DELLA TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE EDILE PER SEDI DI IMPRESA

SOLOPERABBONATI
punto di vista dei risultati di crescita, il leader 2024 rispetto al 2023 è Materiali Edili Varese, in aumento di oltre il 35%, ma vi sono altre sei aziende oltre il 10%. Analizzando la crescita biennale 2022-2024 sono due le aziende con variazioni superiori al 50% del fatturato, Matrial e Boscolo Bielo Ivano. Dieci hanno margini superiori al 15% e sei utili superiori al 10%. Due aziende, Boscolo Bielo Ivano e L’Orobica, presentano utili superiori al 17% sul fatturato.
REDDITIVITÀ
Sono molte le aziende con indicatori finanziari molto positivi, tra le quali segnaliamo una « top della top ten »: per il Roe Testa Commerciale, per il Roa Centro Edile Franciacorta, per il Ros Boscolo Bielo Ivano, per il Roa-Rod (indicatore della leva finanziaria aziendale) Raminelli. Sono quattro le aziende che hanno un valore di cash flow sul fatturato doppio rispetto alla media complessiva, L’Orobica, Boscolo Bielo Ivano, Foresti-Distribuzione Laterizi e Cammi Group. Per quanto riguarda l’indicatore relativo al ciclo commerciale, indicatore che, ricordiamo, rappresenta il numero di giorni che passano tra la data di pagamento del fornitore e quella di incasso dal cliente, tenendo anche conto del periodo di giacenza in magazzino (un indicatore che è ottimo se negativo) sono due le aziende che raggiungono questo risultato, Gracocem e, per il terzo anno consecutivo, Zanetti. Dal punto di vista della rotazione del
capitale investito il leader è Later.Com mentre per l’indipendenza finanziaria anche quest’anno la prima in classifica è Sined.
CONSOLIDAMENTO
In linea generale il quadro che emerge dalla lettura della top ten 2024, nonostante l’ombra del rallentamento del mercato, presenta risultati economici e soprattutto finanziari comunque positivi, segno di una maturità del mercato e una minore esposizione delle imprese ai cambiamenti repentini del mercato stesso, cambiamenti peraltro attesi e che non hanno trovato le aziende sprovvedute. Anzi, di fronte alle scelte necessarie rispetto a dinamiche tipologiche e territoriali diverse, emerge come le aziende abbiano lavorato principalmente su due fronti: da un lato un consolidamento e, per alcune di esse, una crescita espansiva in termini di presenza territoriale, da un altro lato su un rafforzamento della struttura produttiva e organizzativa, dato da un aumento del personale e una migliore organizzazione aziendale. Dunque, i red alert che avevamo segnalato lo scorso anno sono stati colti dalla maggior parte delle aziende che, nonostante il calo di fatturato, hanno saputo comunque chiudere i bilanci in attivo, un ottimo segnale di fronte alle attese di un mercato che nei prossimi anni cambierà ancora e che dunque attende le imprese a nuove sfide, non solo quantitative, ma soprattutto qualitative.
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
















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Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
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elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
Fonte:
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Dal cemento alla ceramica: le direttive europee in materia di emissioni impongono costi e iter burocratici impegnativi. Per questo Bruxelles sta studiando di ridurre l’impatto delle regole. Anche per le Pmi
Giuseppe Rossi
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Il Cnel ha messo sotto la lente la capacità dei diversi settori di migliorare il rapporto tra numero di addetti e ricavi. Risultato: i cantieri sono ancora molto indietro. Ma anche il commercio arranca
Paolo Caliari
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Tutti le vogliono, nessuno (o quasi) le costruisce. Per la fame di abitazioni viene sempre invocato un serio intervento di social housing e il governo promette un Piano casa.
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LE NUOVE STRADE PER TORNARE AL SOCIAL HOUSING
Grandi città con crisi abitativa. Un Piano casa che è ancora solo un annuncio. E costruttori che avanzano proposte. Eppure, per far ripartire l’edilizia popolare idee e tecniche di realizzazione nuove non mancano

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Monica Battistoni
Dove c’è lavoro mancano le case, e dove ci sono le case manca il lavoro. Lo ha detto Federica Brancaccio, presidente dell’Ance nel descrivere la fortissima tensione abitativa dei grandi centri urbani nel corso del convegno Città nel futuro 2030-2050. Che ampie aree del Paese si stiano spopolando, con un calo netto di residenti nel Mezzogiorno e una crescente concentrazione nelle regioni del Nord è cosa risaputa ed è per questo che l’associazione dei costruttori insiste sulla necessità di una visione complessiva che tenga insieme rigenerazione sociale, culturale e lavorativa. Insomma, l’auspicio è che si riconosca la questione abitativa come un tema nazionale e di conseguenza che siano messe in
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LOMBARDINI 22: LA SOLUZIONE? È HOUSING AS SERVICE

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Secondo l’Istat ci sono 5,7 milioni di nuclei familiari che faticano ad arrivare a fine mese. E che non riescono a comprare casa, né tantomeno ad affittarla. Così torna la proposta di una iniziativa pubblica
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NEL POKER DI FIERE PER L’EDILIZIA TORNA L’ALLUMINIO
Insieme a Gee, Sbe e Sicurezza, a novembre Milano Rho ospita Made expo: conta da sola 600 espositori, tra cui nuove aziende e il ritorno della filiera del metallo. Spazi divisi in due saloni: Costruzioni e Involucro
QVeronica Monaco

uattro giornate di esposizione ed eventi, quattro padiglioni e oltre 600 aziende, tra cui grandi rientri nella filiera dell’alluminio e molte nuove realtà nel settore dei serramenti, dell’outdoor, e dei sistemi costruttivi innovativi e materiali performanti per l’edilizia. Sono alcuni numeri della nuova edizione di Made expo in programma a Fiera Milano Rho dal 19 al 22 novembre 2025, in contemporanea alle manifestazioni Gee, Smart Building Expo e Sicurezza. Ad attendere i visitatori di Made expo numerose novità suddivise nei due saloni Costruzioni e Involucro, oltre a un palinsesto di eventi e convegni che tratterà temi come intelligenza artificiale in architettura, social housing, strumenti e soluzioni di trasformazione delle città, architettura sostenibile, rigenerazione urbana e politiche locali per la sostenibilità. Ne parliamo con Paola Sarco, amministratore delegato di Made expo.
Domanda. Anche quest’anno è confermata la compresenza tra quattro fiere Gee , Made expo, Smart Building Expo e Sicurezza: quali sono i risultati di questa sinergia?
Risposta. La compresenza di queste quattro manifestazioni genera un ecosistema unico in Europa: edilizia, efficienza energetica, mobilità, digitalizzazione e sicurezza dialogano in un’unica piattaforma. Questo permette agli operatori di intercettare innovazioni trasversali, favorire incontri B2B qualificati e massimizzare le opportunità di business. I risultati concreti sono l’aumento della qualità dei visitatori, l’internazionalizzazione dei buyer e la possibilità per le aziende di presentarsi a un pubblico estremamente diversificato, ma altamente profilato.
PAOLA SARCO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI MADE EXPO
EVENTI
D. Quanti sono gli espositori totali e a quali comparti merceologici appartengono?
R. Made expo 2025 ospiterà oltre 600 espositori, a conferma della sua centralità nel panorama fieristico nazionale e internazionale. Le aziende presenti rappresentano l’intera filiera dell’edilizia e dell’architettura: dalle nuove eccellenze nei comparti dei serramenti e dell’outdoor, ai sistemi costruttivi più innovativi, fino ai materiali ad alte prestazioni per le costruzioni. È un segnale chiaro e potente: il mercato riconosce Made expo come un punto di riferimento imprescindibile, non solo per la ricchezza dei contenuti e la qualità dell’offerta, ma anche per la capacità di proporre una visione concreta sull’evoluzione del settore.
D. Quest’anno in fiera ci saranno alcuni grandi rientri nella filiera dell’alluminio e molte nuove aziende che esporranno per la prima volta: può farci qualche nome?
R. Quest’anno siamo particolarmente orgogliosi di poter annunciare alcuni importanti rientri nella filiera dell’alluminio, che torna a essere protagonista a Made expo con marchi di riferimento come Metra, Aluk, Giesse, Master, Lm Monticelli, Pellini, Ponzi e Stac. Accanto a questi nomi storici, registriamo anche un numero significativo di nuove presenze che scelgono per la prima volta la nostra manifestazione come vetrina privilegiata. Tra queste cito, a titolo esemplificativo, Gruppo In&Out, Sikurhome, Freyssinet, Ibl, Acciai Vender, Harpo, Uzin, Nda Nuove Dimensioni Ambientali, Laterlite, Paver, Somma, King Kinkler, Metal Ritten, Sherwin Williams, Euthalia e Ppg Architectural Coatings Italy. Un mix che testimonia come Made expo sia in grado di attrarre tanto i grandi player consolidati quanto realtà emergenti e innovative, rafforzando così la sua identità di piattaforma completa per edilizia e architettura.
D. Made expo anche quest’anno è divisa in due saloni principali, Costruzioni e Involucro: quali sono le novità che attendono i visitatori alla fiera?
R. Il Salone Costruzioni offrirà focus su sistemi costruttivi innovativi, materiali performanti e soluzioni per l’efficienza energetica, con una particolare attenzione alle opere pubbliche e infrastrutturali che trainano il settore. Il Salone Involucro presenterà il meglio di serramenti, facciate e tecnologie per l’outdoor, con grandi rientri nel comparto dell’alluminio e l’esordio di nuove eccellenze internazionali. Entrambi i saloni saranno arricchiti da spazi esperienziali e dimostrativi per vivere l’innovazione in maniera concreta.
D. Un focus particolare sarà dato anche all’edilizia leggera con Fel, il Festival dell’Edilizia Leggera, che anche quest’anno avrà un ruolo da protagonista: quali espositori sono coinvolti e quali novità saranno in mostra?
R. Fel porta all’interno di Made expo un presidio unico in Italia: l’edilizia di finitura. Quest’anno i visitatori troveranno novità su prodotti vernicianti, sistemi di isolamento a secco, attrezzature per cantieri leggeri e soluzioni per

la manutenzione edilizia rapida. Grande attenzione sarà data anche alla formazione pratica con dimostrazioni live per pittori, posatori e operatori di magazzino. Fel è la dimensione «hands-on» della fiera: un ponte tra la grande visione dell’edilizia e la concretezza del cantiere.
D. Il mondo delle costruzioni si trova ad affrontare una sfida epocale, quella della twin-transition (ecologica e digitale) e della riduzione delle emissioni: quali sono le conseguenze più immediate?
R. La twin-transition impone al settore di ripensare radicalmente processi e materiali. Le conseguenze immediate sono diverse. È importante lavorare sull’innovazione nei materiali (dall’economia circolare ai prodotti a basso impatto ambientale); investire nella digitalizzazione dei processi (Bim, Ai, droni e strumenti di monitoraggio avanzati) e sviluppare nuove competenze: progettisti, imprese e artigiani devono acquisire skills digitali e green per restare competitivi. Chi saprà interpretare questo cambiamento guiderà la filiera, chi lo subirà rischierà di restarne ai margini.
D. Quali iniziative avete intrapreso per coinvolgere i visitatori esteri e quanti ne attendete?
R. Per favorire la partecipazione internazionale abbiamo messo in campo un’intensa attività di scouting nei mercati di maggiore interesse per i settori rappresentati in fiera, con particolare attenzione a Paesi come Usa, Emirati Arabi, Spagna, Canada e Tunisia. Parallelamente abbiamo IL PROSSIMO

ATTUALITÀ
OLTRE
600 GLI ESPOSITORI PRESENTI, SUDDIVISI
NEI
SALONI COSTRUZIONI E
INVOLUCRO

sviluppato un articolato piano di marketing mix, mirato a rafforzare la brand awareness di M ade expo su scala globale. Un altro elemento distintivo è l’ispirazione al New European Bauhaus, di cui siamo ufficialmente Friends, status che ci consente di condividere valori universali come sostenibilità, bellezza e inclusività: principi che caratterizzano la manifestazione e la rendono riconoscibile e attraente in tutto il mondo. Grazie a queste azioni ci aspettiamo una presenza significativa di visitatori esteri, in crescita rispetto alle passate edizioni, a conferma del ruolo internazionale della fiera.
D. In questo contesto in evoluzione è nato M ibaMilan International Building Alliance: di che cosa si tratta e qual è l’obiettivo?
R. Miba nasce come alleanza strategica tra fiere complementari, con l’obiettivo di posizionare Milano come capitale internazionale di edilizia, efficienza energetica, mobilità, digitalizzazione e sicurezza. È un progetto che va oltre la singola fiera: crea un hub permanente di scambio culturale e industriale, capace di attrarre buyer, investitori e professionisti da tutto il mondo.
D. Che tipo di eventi trasversali avete organizzato per l’edizione Made expo 2025?
R. Il palinsesto di M ade expo 2025 sarà particolarmente ricco e articolato, con appuntamenti che mettono

al centro innovazione e contaminazione tra discipline. Tra i momenti più attesi ci sarà l’Inspirational Talk AI Architectural Intelligence del 20 novembre, dedicato al ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo delle costruzioni e della progettazione, mentre l’Agorà Restauro, realizzata in collaborazione con Assorestauro, offrirà uno spazio di approfondimento sui temi della finanza agevolata, dell’efficientamento energetico e dei cantieri innovativi. A questo si affiancheranno workshop e tavole rotonde legati ai valori del New European Bauhaus: sostenibilità, bellezza e inclusività.
D. Quest’anno avete anche inaugurato il nuovo premio Made Sustainability Prize: di cosa si tratta e a chi è rivolto?
R. È un riconoscimento riservato alle aziende espositrici che si distinguono per innovazione e sostenibilità. Il premio nasce in linea con i principi del New European Bauhaus e si propone di valorizzare quelle soluzioni che uniscono sostenibilità, bellezza e inclusività, contribuendo in maniera concreta alla transizione ecologica e al miglioramento della qualità della vita negli spazi urbani e architettonici. Non si tratta soltanto di un concorso, ma di un vero e proprio strumento di crescita e riflessione per il settore. Grazie al coordinamento scientifico del Politecnico, il premio assume un valore culturale oltre che industriale, diventando occasione di confronto tra ricerca accademica, imprese e professionisti. Inoltre, per valorizzare ulteriormente le aziende candidate, il Politecnico organizzerà visite guidate agli stand dei semifinalisti, offrendo ai professionisti l’opportunità di conoscere da vicino le soluzioni più all’avanguardia e di dialogare direttamente con i loro ideatori.
D. Made expo ha inoltre avviato una collaborazione con il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano: con quale obiettivo?
R. L’obiettivo è rafforzare il legame tra mondo professionale e industriale, offrendo ai progettisti occasioni di aggiornamento tecnico e momenti di confronto sui grandi temi della professione. È una collaborazione strategica per creare una comunità solida di competenze al servizio dell’innovazione.
D. Nel 2026 ci sarà anche un’edizione spin-off a Bari: perché avete pensato di organizzare un’edizione a Bari? Potete dare qualche anticipazione?
R. La scelta di Bari risponde a una precisa strategia: valorizzare il Mezzogiorno come hub di innovazione e ponte verso il Mediterraneo. Il Sud Italia è un territorio in forte evoluzione, con grandi investimenti infrastrutturali e un ruolo strategico nei rapporti con Nord Africa e Balcani. M ade expo Bari 2026 sarà uno spin-off focalizzato su infrastrutture, edilizia sostenibile e innovazioni costruttive per i climi mediterranei, con un format agile e fortemente orientato al business internazionale.
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La sostenibilità in #casaisolmant non è un concetto astratto ma un progetto concreto, un impegno quotidiano che ha come obiettivo assicurare il maggior benessere alle persone all’interno dei propri spazi abitativi, nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
Oggi ci impegniamo per un’edilizia sostenibile su due fronti principali:
1. prevedere l’utilizzo di materie prime e manufatti che nella loro produzione riducano gli impatti negativi sull’ambiente;
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ECLISSE
NUOVE SFIDE (E AFFARI) PER LE RIVENDITE
In un mercato che cambia l’azienda specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli e soluzioni filomuro punta su formazione e strategia per valorizzare il potenziale inespresso delle finiture
Sara Giusti
L’
edilizia e, in particolare, il comparto delle finiture, stanno vivendo una fase di profonda trasformazione. La contrazione del mercato residenziale, stimata tra il 15 e il 20%, impone ai rivenditori e ai magazzini edili di rivedere le proprie strategie. Non basta più presidiare lo scaffale con un prodotto tecnico: oggi è necessario offrire soluzioni integrate, capaci di rispondere a esigenze nuove come comfort abitativo, sicurezza, risparmio energetico, design, perché i clienti finali sono sempre più informati ed esigenti. In questo scenario Eclisse, azienda specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli e soluzioni filomuro, continua a mettere al centro la crescita commerciale dei propri partner compiendo un ulteriore passo con il Guadagna Facile Eclisse, un programma di formazione e affiancamento pensato per trasformare il rivenditore in consulente evoluto e valorizzare il potenziale inespresso dei fori porta.

FILOMURO COORDINATO. CON ECLISSE, LA STESSA FINITURA PUÒ ESSERE
ADOTTATA SIA PER LE PORTE SCORREVOLI CHE A BATTENTE, COSÌ COLORI E MATERIALI
SONO SEMPRE IN ARMONIA
DANIELA
DE FAVERI, AMMINISTRATORE
DELEGATO ECLISSE

OPPORTUNITÀ INESPRESSE
Pur continuando a rappresentare il core business di Eclisse, i controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e filomuro sono solo una parte del valore aggiunto che non dovrebbe esaurirsi nella singola vendita di questo prodotto. L’azienda individua così le opportunità a cui il rivenditore rinuncia non proponendo un’offerta completa che potrebbe verificarsi quando un cliente acquista anche altri sistemi di chiusura, pannelli porta coordinati e accessori che, per esempio,
LA CENTRALITÀ DEL DISTRIBUTORE
Un aspetto centrale della filosofia Eclisse resta immutato: non scavalcare il rivenditore. «Il nostro unico canale distributivo è, e resta, il magazzino edile, la ferramenta specializzata, la rivendita di porte», ricorda Daniela De Faveri, amministratore delegato dell’azienda. Una scelta controcorrente nell’era dell’e-commerce, ma coerente con la natura tecnica del prodotto e con la volontà di valorizzare la consulenza specializzata. «Una cosa è certa: la vendita dei prodotti Eclisse continuerà a svolgersi attraverso il distributore specializzato». L’azienda valorizza la rivendita, senza bypassarla con la vendita diretta. I corsi di formazione che aiutano il rivenditore a guadagnare di più sono un segno tangibile di questa partnership: Eclisse cresce con i propri rivenditori, fornendo strumenti concreti per differenziarsi sul mercato, che oggi come oggi mostra segni di incertezza. In un mercato in calo, la differenza la fa chi evolve: attraverso una strategia di crescita condivisa, azienda e rivendita alimentano un ecosistema fatto di prodotti innovativi, comunicazione mirata, strumenti digitali e formazione continua. Cogliere le opportunità di un’offerta sempre più completa significa garantire margini, fidelizzare i clienti e diventare punto di riferimento nel proprio territorio. Eclisse si propone come un produttore e un partner solido e innovativo, capace di guardare oltre il singolo prodotto per offrire una visione: quella di un business delle finiture edili che, se interpretato nel modo giusto, può ancora crescere e generare valore per tutti gli attori della filiera.
permettono una chiusura e un’apertura ammortizzata. Se all’interno del punto vendita questi elementi non sono proposti, o non percepiti come importanti, il risultato è una vendita parziale e un’occasione mancata. Perché queste opportunità rimangono spesso inespresse? La risposta è semplice: serve un cambio di mentalità. Non è sufficiente vendere il singolo controtelaio; occorre saper proporre l’intero sistema. E questo richiede competenze consulenziali e strumenti adeguati. Eclisse ha individuato il profilo chiave del cliente privato evoluto, informato e sensibile al comfort, e quello dell’installatore giovane e dinamico, orientato al guadagno e pronto ad ascoltare nuove opportunità.
CLIENTI PIÙ ESIGENTI E INFORMATI
Se fino a pochi anni fa il consumatore medio si affidava quasi esclusivamente alle competenze del rivenditore per compiere le proprie scelte, oggi lo scenario è diverso. Nel mondo delle finiture, il cliente è diventato molto più esigente e informato, pronto a comparare soluzioni e a mettere alla prova l’abilità di chi lo accoglie nel punto vendita. La trasformazione è legata all’accesso diffuso a informazioni digitali: non soltanto i siti dei produttori, ma anche portali specializzati, blog di arredamento, forum tecnici e canali social sono diventati parte integrante del percorso

ECLISSE CIRCULAR, CONTROTELAIO PER PORTA A SCOMPARSA CURVA. A DESTRA, ECLISSE SYNTESIS LINE SCORREVOLE, CONTROTELAIO PER PORTA A SCOMPARSA SENZA FINITURE

I PILASTRI DELLA STRATEGIA
«Guadagna Facile Eclisse va ben oltre il prodotto. È una strategia di vendita progettata per rivenditori interessati a crescere assieme all’azienda. L’obiettivo è aiutare il nostro cliente a non perdere margini, ma a cogliere tutte le opportunità che il nostro settore merceologico ancora offre. Il nome scelto è una promessa che non lascia spazio a dubbi», afferma Fabrizio Zaccaron, direttore commerciale di Eclisse Italia. Il progetto si articola su tre direttrici principali:
• generare domanda: a fronte di investimenti costanti in comunicazione come pagine pubblicitarie, articoli online e offline, banner e newsletter, Eclisse punta a portare sempre più clienti nei punti vendita partner;
• strumenti di vendita, dal configuratore digitale Cerca Facile Eclisse, che consente di costruire preventivi completi davanti al cliente, ai materiali cartacei e digitali pensati per semplificare l’attività del venditore e favorire il cross selling;
• formazione, con corsi ad hoc per la rete vendita con format su misura e sessioni intensive per addetti allo showroom e workshop pratici per banconisti e posatori.


di acquisto. Le persone condividono esperienze di ristrutturazione, raccontano i pro e i contro di determinati prodotti e confrontano i preventivi ricevuti. Un consumatore che legge queste testimonianze arriva in showroom già con un’idea chiara delle proprie esigenze e con aspettative precise. I social network hanno amplificato questa dinamica, diventando fonti di ispirazione che il potenziale cliente desidera replicare. Questo tipo di comunicazione influenza la percezione del valore del prodotto, spostando l’attenzione dall’elemento tecnico al risultato finale, il comfort e la qualità della finitura nella propria casa. Per Eclisse, che già investe in comunicazione digitale e tradizionale, questo nuovo consumatore rappresenta una sfida e un’opportunità. La presenza online deve essere coerente, i contenuti utili e spiegare i vantaggi tecnici, ma anche raccontare progetti ed esperienze reali. Case history di architetti, progetti pubblicati sulle riviste e testimonianze di chi vive, per esempio, una porta a scomparsa diventano strumenti preziosi per rafforzare la fiducia del cliente finale.
DA
VENDITORE A CONSULENTE
Il rivenditore deve interpretare al meglio questa consapevolezza: non basta confermare ciò che il cliente

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ECLISSE SYNTESIS AREO
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CHIUDERE DELLE NICCHIE IN GIARDINO O IN TERRAZZO
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BUSCIO E GABRIELLA ANZELMO. FOTO: NANNI CULOTTA



ha già letto, ma occorre saperlo guidare, chiarendo dubbi e ampliando le prospettive. Un cliente potrebbe giungere al punto vendita incuriosito da un banner pubblicitario e dopo aver letto un articolo su una rivista, magari dopo aver visitato il sito. Se ha scoperto la possibilità di accessoriare un controtelaio con un sistema soft close deve trovare un venditore in grado di spiegargli perché quell’accessorio, con un piccolo investimento aggiuntivo, renderà l’utilizzo quotidiano molto più confortevole e sicuro. Il consumatore moderno non è più soltanto un destinatario passivo di informazioni: è un attore multicanale che costruisce la propria opinione incrociando fonti diverse. La competenza dell’addetto alla vendita diventa decisiva perché lo step finale del processo di acquisto si svolge sempre all’interno della rivendita, che rimane l’unico canale distributivo. Attraverso corsi di formazione mirati, l’obiettivo di Eclisse è trasformare ogni venditore in un interprete attento di queste nuove esigenze, un interlocutore capace di offrire al cliente un’esperienza d’acquisto coerente con le aspettative generate dal mondo digitale.
POSATORI EVOLUTI
Di pari passo, anche il posatore evoluto, giovane, dinamico, aperto alle novità digitali, non si accontenta più di posare bene un prodotto, ma cerca strumenti per differenziarsi sul mercato. Un posatore di questo
tipo è abituato a usare lo smartphone come principale strumento di lavoro. Avere accesso rapido a schede tecniche, tutorial video, configuratore e cataloghi digitali direttamente dal telefono è fondamentale. Eclisse può supportarlo con corsi gratuiti di posa e non solo, ogni cantiere non è più solo un lavoro di installazione, ma rappresenta l’opportunità di un margine aggiuntivo. La figura del posatore è in evoluzione: non è più un mero esecutore tecnico, ma diventa egli stesso un ambassador, un promotore spontaneo dei prodotti. Formazione, strumenti digitali, possibilità di lavorare meglio e offrire, per esempio, anche la posa della porta nello stesso cantiere gli offre nuove opportunità di guadagno con la certezza di poter contare su un marchio conosciuto e affidabile come Eclisse.
TRAINING SU MISURA
I corsi di formazione Eclisse sono il risultato di oltre 15 anni di attività formativa, con una declinazione non solo tecnica, ma soprattutto in chiave commerciale. Le sessioni si svolgono presso la sede di Pieve di Soligo e in alcune località selezionate per coprire tutto il territorio nazionale. Durante gli incontri, i partecipanti imparano a seguire un vero e proprio rito di vendita: dall’accoglienza attraverso l’indagine dei bisogni, fino alla formulazione di una proposta chiara e un preventivo adeguato.
DEFAVERI
LA SEMPLICITÀ È PIÙ EFFICIENTE CON REGOLO
Controtelai e monoblocchi per infissi sono studiati per trasformare un nodo tecnico complesso, come quello del foro finestra, in un sistema accessibile a rivenditori, installatori e progettisti. Ora anche grazie a un nuovo configuratore digitale
Veronica Monaco
Da oltre sessant’anni punto di riferimento nel settore dei controtelai e monoblocchi per infissi, DeFaveri si distingue per la capacità di trasformare un nodo tecnico complesso, come quello del foro finestra, in un sistema semplice, efficiente e accessibile a rivenditori, installatori e progettisti. La parola chiave è semplicità: di progettazione, di posa, di consulenza e di vendita. Questo approccio risponde alle nuove normative, come la Uni 11979:2025, e si traduce in strumenti

ARNALDO FINAZZI, DIRETTORE COMMERCIALE DI DEFAVERI

MONOBLOCCO FILOMURO DEFAVERI. SOPRA, MONOBLOCCO INQUADRA INTONACO (A SINISTRA) E FILOMURO INQUADRA CAPPOTTO (A DESTRA)

STORIA DI COPERTINA
concreti come il Sistema Crescita e il configuratore digitale ReGolo. YouTrade ha approfondito questi temi con Arnaldo Finazzi, direttore commerciale di DeFaveri, per capire come la semplicità possa diventare un vero valore aggiunto per tutta la filiera.
Domanda. DeFaveri ha fatto della semplicità un valore distintivo. Che cosa significa per voi e come si traduce nel lavoro quotidiano?
Risposta. Per noi semplificare non significa banalizzare, ma rendere accessibili soluzioni che spesso vengono percepite come complesse. Il foro finestra è un nodo tecnico che mette in relazione muratura, serramento, oscuranti, isolamento acustico e termico, elementi che richiedono competenze trasversali. Il nostro obiettivo
è fare in modo che rivenditori, progettisti e installatori possano gestire questa complessità con strumenti chiari, percorsi di formazione concreti e prodotti pensati per

ridurre al minimo gli errori. La semplicità è chiarezza e la chiarezza genera fiducia lungo tutta la filiera.
D I vostri monoblocchi vengono spesso descritti come soluzioni che semplificano il lavoro dei professionisti. In che modo?
R. Il monoblocco non è solo un contenitore per alloggiare l’infisso, ma un sistema che integra tutte le componenti necessarie: dal cassonetto alle spalle, dal sottobancale alla predisposizione per la ventilazione meccanica per un isolamento termico e acustico ottimale. Questo significa meno lavorazioni in cantiere, meno rischi di errori e maggiore coerenza tra prestazioni progettate e prestazioni reali. In altre parole, semplifichiamo la vita al progettista, che trova soluzioni già ottimizzate, e all’installatore, che riduce tempi e imprevisti. Sono un esempio i nostri modelli Inquadra (filomuro) e Riquadra (centromuro), realizzati su misura e pronti da rifinire in cantiere.
D. È appena entrata in vigore la norma Uni 11979:2025. Quanto è importante e che ruolo gioca nella semplificazione del settore?
R. È un passaggio fondamentale. Per la prima volta esiste una norma che definisce le caratteristiche prestazionali del monoblocco e i parametri per testarne la qualità. Questo consente di avere criteri oggettivi e condivisi, rendendo i prodotti confrontabili e dando più certezze a progettisti e rivenditori. Per noi non è stata una corsa all’adeguamento, i nostri sistemi erano già progettati con quelle prestazioni in mente. Oggi poter dire che i monoblocchi DeFaveri sono conformi alla norma significa offrire a progettisti e rivenditori uno strumento di lavoro sicuro, certificato e riconosciuto. In pratica, è un altro passo verso la semplificazione: meno dubbi, più certezze.
D. Sistema Crescita è il vostro progetto più recente. Perché lo avete ideato e in che modo semplifica la vita della rivendita?
R. Sistema Crescita nasce dall’ascolto del mercato. Dopo la stagione del superbonus, in cui contavano solo i volumi, siamo entrati in una fase in cui la differenza la fa la qualità e la capacità di difendere i margini. Abbiamo costruito un percorso che unisce formazione, strumenti operativi e azioni di mercato. In pratica offriamo ai nostri partner un metodo chiaro per affrontare le sfide di oggi: più competenze, più lead qualificati, più supporto alla vendita. Tutto con un approccio semplice, concreto e condiviso.
D. La formazione è una leva strategica per voi. In che modo contribuisce alla semplificazione?
Senza formazione la complessità diventa un ostacolo. Con la formazione, invece, diventa un’opportunità. Con Sistema Crescita formiamo la rete vendita, gli installatori e i progettisti su aspetti commerciali, tecnici e di posa. Significa ridurre gli errori, evitare contestazioni
CORSO DI FORMAZIONE PRESSO L'AZIENDA
UN ASSIST PER LA VENDITA
Nel mondo della vendita di sistemi per il foro finestra, la velocità e la precisione sono fondamentali. Per questo DeFaveri ha sviluppato ReGolo, un configuratore digitale pensato per semplificare il lavoro quotidiano di rivenditori e progettisti. Lo strumento guida passo dopo passo nella scelta del monoblocco più adatto, tenendo conto di misure, modelli, contesti di applicazione (intonaco o cappotto), accessori e prestazioni richieste. L’interfaccia è intuitiva e immediata: bastano pochi click per trasformare una richiesta in un preventivo completo, riducendo errori e tempi di risposta. La forza di ReGolo sta nella sua chiarezza. Non è un software tecnico riservato agli esperti, ma un alleato che accompagna la consulenza in showroom o in cantiere, aiutando il professionista a trasmettere al cliente finale la differenza tra una finestra tradizionale e un sistema integrato. I primi utilizzatori hanno registrato un risparmio di tempo nella fase di preventivazione e una drastica riduzione delle revisioni. ReGolo si integra nel percorso del Sistema Crescita, diventando un tassello essenziale della strategia di semplificazione che DeFaveri
e aumentare l’autorevolezza dei nostri partner davanti al cliente finale. Chi conosce bene il prodotto riesce a proporlo con sicurezza e questa è la vera semplificazione: trasformare l’incertezza in chiarezza.
D. Nei vostri corsi fate vivere un’esperienza concreta ai partecipanti. Quanto conta l’aspetto pratico?
R. È fondamentale. Non basta raccontare un prodotto, bisogna vederlo, toccarlo, montarlo. Nei corsi tecnici facciamo provare passo dopo passo la posa dei monoblocchi, con situazioni reali di cantiere. Questo trasforma la teoria in esperienza e crea competenze che restano. Inoltre, vivere la formazione in azienda permette di entrare nella cultura DeFaveri, capire come nascono i nostri sistemi e costruire un legame di fiducia che va oltre il corso.
D. Anche gli strumenti digitali hanno un ruolo nella semplificazione. Può raccontarci ReGolo?
R. ReGolo è il nostro nuovo configuratore digitale, uno strumento semplice, intuitivo e veloce che accompagna il rivenditore nella consulenza. Permette di personalizzare l’ordine in base alle misure, al modello e al contesto di applicazione, guidando passo passo fino al preventivo. Il risultato è duplice: da un lato il rivenditore lavora più rapidamente e con maggiore precisione, dall’altro il cliente percepisce professionalità e chiarezza.
D. La semplicità è anche chiarezza nella comunicazione con il cliente. Quanto è strategico saper raccontare il monoblocco in modo accessibile?

porta avanti: formazione, strumenti operativi e supporto digitale al servizio della rete. In questo modo la tecnologia diventa un’esperienza concreta di semplicità, valorizzando la professionalità del rivenditore e la fiducia del cliente.

MODULO TIQUADRA AVVOLGIBILE PER CAPPOTTO. SOPRA, IL CONFIGURATORE REGOLO

R. Il cliente finale non vuole tecnicismi, ma risposte semplici: comfort, efficienza energetica, meno lavori da gestire, tempi certi. Con i nostri format espositivi, con brochure chiare e con strumenti come le valigette dimostrative, aiutiamo i rivenditori a spiegare con esempi concreti cosa cambia tra una finestra tradizionale e un sistema integrato. È il modo migliore per trasformare una vendita in un’esperienza di consulenza.
D. Nei vostri showroom compaiono format espositivi compatti che mostrano subito cosa significa scegliere un monoblocco. È un altro passo verso la semplicità?
R. Sì, assolutamente. Lo showroom deve essere uno spazio che coinvolge e semplifica. Con il nostro format espositivo il cliente vede e tocca una sezione reale di monoblocco, capisce subito come funziona e quali vantaggi porta. In pochi minuti riusciamo a trasferire concetti che altrimenti richiederebbero spiegazioni lunghe e complesse. È la prova che la semplicità è anche velocità di comprensione.
D. Sostenibilità e semplicità possono camminare
insieme?
R. Certamente. I nostri sistemi sono progettati per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ridurre le dispersioni e garantire comfort abitativo e ovviamente sono conformi ai Cam. Ne è un esempio lampante il nostro modello Tiquadra, una soluzione innovativa che rivoluziona la riqualificazione dei fori finestra esistenti senza l’obbligo di sostituire l’infisso ed effettuare opere murarie. Questo controtelaio monoblocco si monta dall’esterno andando in appoggio alla finestra con opportune staffe. A seguito del montaggio sul foro finestra, si procede con la coibentazione delle pareti con cappotto termico e con la successiva rasatura e finitura delle facciate, per un lavoro di efficientamento efficace e semplice. Semplificare il lavoro dei progettisti e degli installatori significa anche favorire soluzioni sostenibili, perché si riducono i rischi di errori e si assicura che le prestazioni progettate vengano rispettate nel tempo. È una sostenibilità pratica, che si misura nei consumi ridotti e nella durata delle soluzioni.


D Il vano finestra è dunque diventato un nodo tecnico complesso. Come supportate i progettisti?
R. Oggi il foro finestra è al centro di temi come efficienza energetica, comfort abitativo, sicurezza e design. Per questo mettiamo a disposizione schede tecniche, manuali di posa e strumenti digitali, oltre alla formazione. In più, lavoriamo in modo incessante sul design, in modo che sia essenziale ed efficace per ogni situazione costruttiva. Il nostro compito è alleggerire il lavoro del progettista, offrendogli soluzioni già studiate che tengano conto delle normative e delle esigenze di cantiere. In questo modo può concentrarsi sul progetto architettonico, senza perdere tempo a risolvere criticità esecutive.
D. Guardando al futuro, state lavorando anche a nuovi prodotti e collaborazioni. Cosa ci può anticipare?
R. Crediamo molto nella forza delle collaborazioni poiché unire competenze diverse permette di arrivare a soluzioni più complete e di qualità. Per questo stiamo lavorando a nuovi prodotti, anche insieme ad altre aziende produttive, con l’obiettivo di creare sistemi integrati

che rispondano in modo ancora più efficace alle esigenze del mercato. Il lavoro di squadra è nel nostro Dna e la sinergia con Eclisse ne è la prova: due realtà italiane con storie e specializzazioni differenti, ma accomunate da valori come innovazione, rispetto per la filiera, affidabilità e soprattutto famiglia. Insieme riusciamo a portare sul mercato novità che rappresentano un vero valore aggiunto per i nostri partner, andando oltre la logica del singolo prodotto e semplificando davvero il lavoro di chi ci sceglie.
D. Come continuerete a declinare la semplicità come valore aggiunto?
La nostra visione è chiara: ogni innovazione deve rendere il lavoro dei nostri partner più facile e il risultato per il cliente finale più sicuro e performante. Continueremo a investire in formazione, strumenti digitali e ricerca di prodotto, mantenendo sempre al centro la semplicità. È un approccio che ci ha guidato finora e che, sono convinto, continuerà a fare la differenza anche in futuro.
DA SINISTRA, MODULO INQUADRA PER CAPPOTTO E PER INTONACO
di capitolati, dai sopralluoghi in cantiere alla formazione tecnica. YouTrade ha partecipato all’inaugurazione che si è tenuta a fine settembre, dove ha incontrato Simone Daneo, responsabile marketing di Made Italia. Domanda. Perché Cinisello Balsamo? Che vantaggi offre questa location?
Risposta. Il punto vendita, che si trova in via George Bizet 25 a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, è uno spazio che aveva le misure giuste per il progetto che intendevamo avviare. Inoltre, Cinisello Balsamo intercetta un bacino di utenza che ci interessa molto in quanto funzionale allo sviluppo della costellazione Made Distribuzione. Sistema Made è infatti il nono punto vendita Made Distribuzione e si trova vicino ad altri store dell’insegna, che funzionano in modo sinergico tra loro. D. In che modo Sistema Made va a lavorare in sinergia con gli altri store?
R. Sistema Made è il primo format specializzato sull’edilizia a secco. Oltre a distribuire i prodotti, nel punto vendita di Cinisello Balsamo offriamo consulenza tecnica, sviluppo di capitolati, preventivi, sopralluoghi e consegna di prodotti in cantiere. Essendo verticista sull’edilizia leggera, Sistema Made può fare anche da supporto a tutti gli altri punti vendita Made Distribuzione, oltre che agli affiliati geograficamente vicini. Succede spesso che l’impresa impegnata in un grande cantiere di edilizia a secco chieda di lavorare con degli specialisti: ecco allora che se un cliente richiede un sopralluogo o supporto per la progettazione tecnica, è possibile attivare il personale di Sistema Made.
D. Quanti dipendenti occupa il punto vendita?
R. Al momento sei dipendenti, tutti assunti per ricoprire posizioni tecniche o per il magazzino. Lo store manager ha un curriculum che vanta diverse esperienze precedenti nel settore. Essendo un negozio specializzato ha bisogno di specialisti.
D. La specializzazione dunque paga?
R. Sì, soprattutto oggi. Anche il settore ferramenta presente all’interno dello store Sistema Made non è generalista, ma specifico per il cartongesso e l’edilizia leggera.
D. Sistema Made diventerà anche un format per gli affiliati?

R. Al momento Sistema Made è una realtà commerciale autonoma, il primo punto vendita dedicato all’edilizia leggera, che rientra nella costellazione di Made Distribuzione e ancor più nella galassia Made Italia. Come lo showroom Livingmade, in futuro diventerà anche un format per gli aderenti al nostro network. Come sempre, preferiamo testare i progetti in casa, nei negozi di proprietà Made Distribuzione, prima di diffonderli agli affiliati. Quando vediamo che funziona, e questo funzionerà sicuramente perché quello dell’edilizia a secco è un settore in fortissima espansione, proponiamo un modello concreto e reale agli affiliati. Questo è il vantaggio di essere un gruppo che ha sia una rete diretta che aderenti.
D. Avete già delle richieste di affiliati interessati al progetto?
R. Gruppo Made ha sette area manager nazionali, che tutti i giorni si confrontano con le rivendite e colgono i segnali del territorio. Molti imprenditori hanno intenzione di investire in questo settore, un mercato in crescita, presidiato da specialisti. Con gli affiliati e il Cda abbiamo dunque deciso di presidiare questo mercato con un format dedicato. Vedremo come andrà, ma l’obiettivo è prendere questo modello, mostrarlo a tutti i nostri affiliati ed essere pronti per una demoltiplica sul territorio nazionale.
D. Che prodotti trattate nello specifico e con quali fornitori?
R. Trattando edilizia a secco, le aree di competenza di Sistema Made riguardano la realizzazione di pareti e contropareti interne, controsoffitti continui e modulari,



L’INAUGURAZIONE DEL PUNTO VENDITA
RIVENDITE
NON SOLO UN NEGOZIO
Il magazzino edile può essere molto più di un semplice punto vendita. Sistema Made rafforza questo concetto attraverso un modo nuovo e professionale di fare distribuzione, proponendosi come interlocutore specializzato per professionisti, imprese e artigiani specializzati. Oltre a offrire un’ampia gamma di soluzioni tecniche per realizzazioni leggere, Sistema Made propone una gamma di servizi pensati per garantire supporto concreto, efficienza operativa e qualità in ogni fase del processo edilizio:
• sopralluoghi in cantiere: i tecnici di Sistema Made verificano quote, strutture esistenti, interferenze impiantistiche, umidità residua, fissaggi disponibili, offrendo soluzioni applicative in base al contesto reale;
• sviluppo capitolati e preventivi personalizzati: Sistema Made offre supporto nella redazione di capitolati tecnici per gare d’appalto, ristrutturazioni complesse o interventi soggetti a certificazioni (acustica, antincendio, CAM). I preventivi vengono sviluppati con distinte materiali complete, riferimenti prestazionali e opzioni alternative, valutando finiture, tempi di consegna e disponibilità logistica;
• consegna materiale in cantiere: grazie a un sistema di logistica integrata, Sistema Made assicura consegne puntuali e coordinate direttamente in cantiere, contribuendo a ottimizzare le fasi di installazione e a ridurre tempi di inattività. Il servizio prevede il coordinamento con i responsabili di cantiere per garantire un flusso operativo efficiente, con materiali disponibili nei tempi e nei modi più funzionali all’avanzamento dei lavori;
• formazione: il punto vendita promuove un’attività strutturata di formazione tecnico-applicativa rivolta a installatori, imprese, studi tecnici e progettisti. L’obiettivo è quello di trasferire competenze aggiornate e immediatamente spendibili sul campo, attraverso un mix equilibrato di contenuti teorici e dimostrazioni pratiche, svolte sia in aula che direttamente in cantiere.


isolanti termo-acustici, pavimenti a secco e il sistema cappotto, comprese le finiture. I fornitori sono gli specialisti del settore dell’edilizia leggera.
D. A che tipo di clientela vi rivolgete?
R. Questo negozio nasce per servire imprese e artigiani. Oltre alla fornitura dei prodotti, in punto vendita è a disposizione anche una sala formazione dove andremo ad organizzare corsi per gli specialisti del settore e una sala tecnica con tutti gli spaccati dei prodotti.
D. I corsi hanno già delle date a calendario?
R. Non ancora. A breve realizzeremo un planning a quattro mani con i nostri fornitori partner.
D. Sono in previsione altre aperture?
R. Di Sistema Made non al momento. Ha invece aperto il nono punto vendita Made Distribuzione, la rete diretta dei nostri store che sta crescendo rapidamente.
D. Quindi siete sia gruppo che multipoint?
R. Siamo l’unica realtà nazionale che ha sia una rete diretta che affiliata, e questo è un vantaggio enorme.
D. Chi ha partecipato all’inaugurazione di Sistema Made?
R. All’evento abbiamo invitato tutti i principali clienti delle nostre rivendite Made Distribuzione e gli affiliati della zona, oltre a imprese e artigiani interessati a scoprire un mondo nuovo della galassia Made Italia.

LA FERRAMENTA
una coppia perfetta BICOPPO®

Un prodotto che nasce dalla costante ricerca tecnologica, per rispondere alle esigenze di una messa in posa sempre più veloce ed economica, senza rinunciare alla qualità estetica dei tetti in cotto. Bicoppo®, impiegato esclusivamente di canale, assicura la massima stabilità del manto di copertura, e garantisce performance tecniche di altissimo livello.

AUTENTICO

TUTTI INSIEME PER FARE EDILIZIA
NEI CANTONI
Il gruppo svizzero è una cooperativa di vendita che può vantare una crescita anche nel 2024, sia in risultati economici sia attraverso la presenza territoriale: un elemento strategico per lo sviluppo HGC

Federico Della Puppa
IL PUNTO VENDITA DI INWIL
PERABBONATI



A SINISTRA, IL PUNTO VENDITA DI GWATT (THUN)
A SINISTRA E SOTTO, IL PUNTO VENDITA DI INWIL
RIVENDITE ESTERE
LA MAPPA DEI PUNTI
VENDITA HGC.
SOTTO, CAMION HGC
ALL'ESAF, LA FESTA
FEDERALE DI LOTTA
SVIZZERA E DEI GIOCHI
ALPESTRI CHE SI DISPUTA
OGNI TRE ANNI

Punto vendita
Esposizione progettazione ambienti
Punto vendita e esposizione di progettazione ambienti
Partecipazione HGC
Zürich-
SOLOPERABBONATI

ABBONATI


MAXIMUM, UNO DEI PRODOTTI A MARCHIO HGC, IN USO IN CANTIERE

RIVENDITE ESTERE


SOLOPERABBONATI
IL PUNTO VENDITA DI FLÜELEN
GRUPPO HG COMMERCIALE PRINCIPALI DATI DI BILANCIO 2020-2024
ABBONATI

ANDAMENTO DEL GIRO D'AFFARI DEL GRUPPO HG COMMERCIALE - 2020-2024 (IN MIGLIAIA DI EURO)
LOGISTICA E ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO
fonte: elaborazione centro studi youtrade su bilanci del gruppo hg commerciale
RIVENDITE ESTERE

ORGANIZZAZIONE A LIBERO SERVIZIO DEI PUNTI VENDITA SOTTO, UN'IMMAGINE DI UNO SHOWROOM DEDICATO AI RIVESTIMENTI
SOLOPERABBONATI









NOBLESSE RIUNISCE LE SERIE IN CERAMICA E PARQUET DI HGC. IN FOTO, NOBLESSE ROMA
INDEC NGP
TRE FRATELLI E IL COLORE DEL BUSINESS
L’azienda campana di distribuzione ha allacciato una partnership con Boero che ha consentito di allargare l’attività, anche grazie all’aggiunta di un tintometro e al rapporto di consulenza con il big delle finiture
Veronica Monaco

DA SINISTRA, MARCELLO TORNUSCIOLO (GRUPPO BOERO), NICOLA E GIANLUCA PENTA (INDEC NGP) E ANTONIO FUSCO (GRUPPO BOERO)

Tre fratelli e un’unica passione, quella per l’edilizia, messa a frutto dall’esperienza familiare nel settore. Questo l’identikit della Indec ngp di Pozzuoli (Napoli), guidata dal 2013 da Roberto, Nicola e Gianluca Penta, che hanno proseguito l’attività della società fondata dal padre Antonio nel 1999. Specializzata in sistemi a secco, impermeabilizzanti e isolanti, nel 2023 l’azienda ha aperto un punto colore interamente dedicato alla gamma Boero, con soluzioni da esterno, finiture da interno e prodotti per ferro e legno. Un rapporto esclusivo supportato anche da attività di consulenza e posa in opera, grazie a una squadra interna di professionisti. E nel 2020 è nata la Penta Costruzioni per differenziare e aggiungere valore al settore delle lavorazioni rispetto a quello di vendita, dando vita al Gruppo Penta. YouTrade ha incontrato gli amministratori della rivendita, Gianluca e Nicola Penta, rispettivamente direttore marketing e direttore commerciale della società. Domanda. Come nasce Indec ngp e perché questo nome?
Nicola Penta. L’azienda nasce nel 2013 nel solco dell’attività fondata da nostro padre Antonio nel 1999. Il nome, Indec ngp, vuole ricordare il termine inglese index a cui abbiamo unito le iniziali dei nomi Nicola e Gianluca Penta. Da sempre vantiamo una grande competenza sui prodotti tecnici per la «nuova edilizia», quali sistemi a secco, impermeabilizzanti e isolanti, caratterizzandoci per un tipo di vendita diverso da quella passiva al banco. Abbiamo sempre seguito direttamente i cantieri e i professionisti offrendo anche consulenze tecniche e servizi di posa.
Gianluca Penta. Finite le scuole abbiamo subito seguito il papà in azienda, fino a subentrare definitivamente nel 2013. La nostra generazione, pur mantenendo le tradizioni, ha una visione diversa rispetto al fondatore. Impermeabilizzanti e isolanti sono sempre stati il core business principale della società, ma pian piano ci siamo avvicinati anche al cartongesso fino ad arrivare al sistema completo, che comprende anche le pitture. Due anni fa abbiamo investito in maniera significativa per realizzare un punto colore, in modo da essere definitivamente riconosciuti dai clienti anche in questo settore.
D. Com’è organizzata oggi l’azienda?
Gianluca Penta. La società è guidata da me, insieme ai miei fratelli Nicola e Roberto. Io mi occupo della direzione marketing, logistica e della parte commerciale passiva, Nicola della direzione commerciale attiva


e i rapporti con le imprese, mentre Roberto si occupa della parte amministrativa. In azienda lavorano in totale 14 persone: tre all’interno dell’ufficio commerciale, tre nell’ufficio amministrativo, due per ferramenta e vendita al banco, tre magazzinieri, due trasportatori e un tintometrista. Ci sono poi vari agenti esterni e una squadra di posa composta da 35 operai per lavori di installazione di sistemi a secco e verniciatura. Siamo dotati anche di macchinari airless che ci permettono di rispondere alle esigenze dei grandi cantieri.
D. Com’è composta la vostra clientela?
Gianluca Penta. Oggi è composta al 50% da piccole e medie imprese. Serviamo anche grandi aziende che lavorano su tutto il territorio nazionale e all’estero, sia nell’ambito dei sistemi a secco che dell’edilizia tradizio-

L'INGRESSO DI INDEC
NGP. SOTTO, L'OFFERTA
BOERO NEL PUNTO VENDITA
nale. Tra i nostri clienti spiccano anche i professionisti, quali posatori, imbianchini, pittori e cartongessisti, oltre ad avere anche una clientela privata che anno per anno continua ad aumentare.
D. Quale ambito territoriale servite?
Gianluca Penta. Principalmente la Campania con tre agenti sul territorio. Serviamo soprattutto le zone di Napoli e Caserta, inoltre abbiamo numerose imprese clienti che lavorano a livello nazionale, soprattutto in ambito pubblico. Grazie alle partnership messe a punto con i nostri fornitori, riusciamo anche a consegnare direttamente in cantiere, senza doverci affidare a doppi trasporti.
D. Qual è la specificità del territorio in cui operate per quanto riguarda i materiali?

LE SFUMATURE DI UNA COLLABORAZIONE
Con Indec ngp, Boero ha portato avanti, nell’arco di tre anni, un percorso di crescita condivisa che rappresenta al meglio il modello di partnership che desidera instaurare con i rivenditori. Dopo un primo incontro, è stata organizzata una giornata nel punto vendita con l’obiettivo di presentare le soluzioni Boero e offrire consulenza tecnica diretta. Successivamente, Nicola e Gianluca Penta hanno visitato la sede Boero di Genova per partecipare a una sessione di formazione sui prodotti: un momento di confronto e approfondimento che ha permesso di trasferire successivamente nuove competenze al loro team. È già in programma un nuovo appuntamento formativo rivolto al tintometrista di Indec ngp, un professionista esperto nell’utilizzo dei prodotti Boero e costantemente aggiornato sulle novità del settore. Il mondo del colore, infatti, è in continua evoluzione e richiede conoscenze sempre più specialistiche. Nel corso della collaborazione, i titolari di Indec ngp hanno inoltre preso parte, su invito di Boero, alla fiera Klimahouse di Bolzano e hanno collaborato attivamente allo sviluppo dei contatti per la partecipazione alla fiera Arkeda, tenutasi nel primo fine settimana di dicembre alla Mostra d’Oltremare di Napoli, manifestazione a cui Boero parteciperà anche nell’edizione 2025.



NUOVI PRODOTTI IN ARRIVO E OCCASIONI PER I RIVENDITORI
Classe 1971, da oltre trent’anni nel mondo dell’edilizia, Marcello Tornusciolo è area manager Boero. Dopo diverse esperienze in importanti aziende del settore, passando dal mondo del fissaggio alle coperture e infine alle polveri, tre anni fa è approdato in Boero, occupandosi del settore finiture.
Domanda. Come nasce il rapporto tra Indec ngp e Boero?
Risposta. Per lo sviluppo di Boero sul territorio abbiamo portato avanti un’attività sia strategica sia tattica. Quando Antonio Fusco mi ha segnalato il cliente Indec ngp, ho verificato, a livello di geomarketing, se avevamo già clienti attivi in zona. Questa attività ha permesso di far emergere le caratteristiche esclusive della Indec ngp, come azienda a carattere familiare con una forte presenza sul territorio, sia come brand sia come modalità operativa che abbraccia la vendita, l’installazione e la consulenza tecnica. Dopo pochi mesi abbiamo avviato un primo contatto da cui è emerso un desiderio condiviso di collaborazione. Tutto è iniziato con un investimento reciproco: oltre a cercare un punto di riferimento nella zona, Boero intendeva rapportarsi con un rivenditore evoluto che rappresentasse in tutto e per tutto il modo in cui l’azienda intende affrontare il mercato dell’edilizia; dal canto suo, Indec ngp ha dedicato uno spazio importante al mondo del colore all’interno del suo punto vendita, inaugurando uno spazio interamente riservato a Boero. Da lì è partito un rapporto di fiducia reciproca: la Indec ngp si è affidata a noi anche dal punto di vista del trade marketing, della progettazione della zona colore e nella scelta dei prodotti. La Indec ngp ha deciso di abbracciare tutto il catalogo, per poter essere il riferimento Boero sia a livello territoriale che a livello


Gianluca Penta. Nella zona flegrea c’è una vasta cultura sulle pitture traspiranti. Ci sono diverse costruzioni storiche, sia in ambito pubblico che privato, realizzate in tufo, quindi sono molto richieste le pitture antimuffa e anticondensa. Il nostro core business è principalmente rivolto alle imprese, ma aver aperto un punto colore Boero ci ha permesso di ampliare molto anche la clientela privata e di accedere alla cantieristica pubblica, portando a casa referenze molto importanti.
D. Per esempio?
Gianluca Penta. Con le nostre maestranze abbiamo realizzato un cantiere molto importante per un centro di formazione dell’Aeronautica Militare. In questa grande
di posa in opera. Devo dire che a distanza di due anni, lo sviluppo del fatturato e le referenze importanti che siamo riusciti a realizzare insieme sono la controprova del successo di questa collaborazione.
D. Come sta andando il mercato dopo lo stop ai bonus?
R. Dopo il 110% è venuta meno una parte importante del fatturato, anche all’interno delle rivendite. Chi ha avuto la forza economica e la visione di investire, ha capito per tempo che doveva colmare il gap che si sarebbe creato, virando sul mondo del colore. Boero è un’azienda che ha una storicità importante, con agenti sul territorio con una continuità professionale, un’esperienza e una preparazione apprezzabile. Per questo, i rivenditori edili che stanno ampliando la propria attività nel mondo del colore, possono affrontare questo percorso con maggiore sicurezza, avendo alle spalle un’azienda che li supporta.
D. Quali sono le novità Boero per il mondo del colore?
R. Boero è molto attenta alle certificazioni e alle nuove normative, e svolge un’attività costante di aggiornamento attenta alle evoluzioni del mercato. Stiamo introducendo sul mercato italiano diverse nuove soluzioni, tutte tinteggiabili a tintometro, tra cui Imperflex, rivestimento acrilico, C-Floor, per pavimentazioni in cemento armato, e di recente un antisalnitro. Tutti questi prodotti sono a marchio Cin, gruppo di cui Boero fa parte dal 2021, e ampliano ulteriormente l’offerta professionale destinata al mondo dell’edilizia e del colore. In più, Boero ha da pochi mesi lanciato sul mercato Idrocolor Alta Definizione, una nuova idropittura acrilica superlavabile che consente una perfetta gestione del ritocco senza segni di sovrapposizione e profilature. L’azienda sta inoltre lavorando su nuovi prodotti per interni che uniscono qualità, certificazioni e facilità nella posa.
D. Che cosa avete in programma per il 2026?
R. In questa fase di trasformazione Boero sta cercando di rispondere alle nuove esigenze del mercato e per il 2026
IDROCOLOR ALTA DEFINIZIONE, LA NUOVA PITTURA PER INTERNI PER COLORI PROFONDI E INALTERABILI
ha in serbo un ricco piano di lanci, con importanti novità di prodotto.
D. Che ruolo gioca la sostenibilità in questa evoluzione?
R. La sostenibilità assume un ruolo sempre più centrale. Boero impiega plastica di seconda vita nel packaging di numerosi prodotti, una scelta che sarà progressivamente estesa a un numero crescente di linee. L’impegno verso la sostenibilità si riflette anche nelle certificazioni e nella ricerca di nuove soluzioni formulate per garantire durevolezza, resistenza e prestazioni costanti nel tempo.
D. Come si articola il rapporto di Boero con i distributori di materiali edili?
R. Il mondo della distribuzione del colore sta cambiando, nell'area di riferimento in passato l’attività era concentrata principalmente su ferramenta e piccoli colorifici, oggi sul territorio operano due attori principali: la rivendita professionale e la distribuzione organizzata. Indec ngp ha colto queste evoluzioni, rappresentando un'opportunità per il futuro della rivendita di materiali per l’edilizia. Per avere una struttura, che si apre al mondo del colore, serve però professionalità. Boero guarda con attenzione ai distributori, sviluppando anche il rapporto con le rivendite edili tradizionali e cercando di creare partnership strategiche, ragionando sempre in ottica di progettualità.
D. Che cosa dovrebbero fare i distributori di materiali edili per vendere bene il colore?
R. Cambiare approccio, passando dal materiale pesante alle finiture: significa dedicare spazi in punto vendita, coltivare competenze e formare il personale affinché possa vendere i prodotti nella maniera più corretta, anche con personale dedicato al tintometro. Insomma, è necessario passare da una logica generalista a una specialista, avvalendosi degli strumenti di formazione messi a punto dall’azienda, come la neonata Gruppo Boero Academy che propone corsi non solo commerciali, ma di posa o di gestione aziendale. La nostra attenzione è rivolta a tutta la filiera.



SINISTRA, AREA LIBERO SERVIZIO
opera, dove saranno posizionati dei simulatori per i piloti, gli ambienti sono progettati con caratteristiche particolari, a partire dal colore di finitura delle pareti. Assieme a Domenico Angotti, responsabile dell’assistenza tecnica di Boero, abbiamo realizzato con una delle idropitture lavabili più performanti del marchio, il Koala, un colore nero ad hoc, con caratteristiche fungicide e germicide specifiche. Dato che si trattava anche di una fornitura che prevedeva quantitativi importanti, la finitura è stata prodotta direttamente in azienda con un risultato eccellente sotto tutti i punti di vista. A luglio di quest’anno abbiamo concluso un altro importante cantiere a San Marcellino, in provincia di Caserta, per la realizzazione di una scuola elementare. Il progetto, a cura dell’ingegnere Laura Alfano, ha previsto l’utilizzo esclusivo dei prodotti Boero per le finiture: per le facciate esterne è stato utilizzato l’intonachino acrisilossanico Biquarz 1.0 Colorato, per i corridoi la pittura superlavabile Oasi mentre nelle classi la pittura Ecolabel Boero Eco Lavabile. Questo cantiere è la dimostrazione che il cliente si è fidato al 100% della nostra attività di consulenza e posa.
D. Come interpretate e gestite il concetto di qualità nella scelta dei fornitori e dei prodotti che proponete ai clienti?
Gianluca Penta. Per prima cosa ci concentriamo su un marchio. Crediamo molto nel rapporto di partnership, come quello che ci lega a Boero. La nostra politica premia la qualità del servizio e del prodotto. Non abbiamo mai avuto contestazioni, a testimonianza della bontà del prodotto e della cura che mettiamo nella fase di posa,
L'ESTERNO DEL PUNTO VENDITA. A
IL MAGAZZINO


anche perché l’attenzione dei clienti finali alle finiture è sempre molto alta, il che spiega anche il successo dei prodotti di alta gamma.
D. Come nasce la partnership con Boero?
Gianluca Penta. Boero, marchio storico con quasi 200 anni di esperienza nel settore, aveva già dimostrato la propria solidità e affidabilità sul mercato. L’abbiamo scelta per la capacità di offrirci un supporto costante, tecnico e in termini di servizio. Abbiamo così manifestato il nostro interesse all’agente Antonio Fusco, persona molto competente e disponibile con cui c’era già un rapporto professionale, e siamo partiti con un investimento molto importante. Insieme ad Antonio abbiamo visto le potenzialità di questa collaborazione sul territorio in cui operiamo. Dopodiché ci siamo recati personalmente in azienda e siamo rimasti colpiti dalla grandezza e rilevanza della struttura produttiva e del reparto tecnico, dalla qualità dei prodotti e dall’importanza delle certificazioni. Nicola Penta. Oltre che a presentarci reciprocamente, Boero ci ha incluso in un percorso di formazione. Siamo degli specialisti e cerchiamo sempre di tenerci al passo. Dobbiamo essere i primi a conoscere quello che vendiamo. Allo stesso modo i nostri collaboratori devono essere formati, per poter proporre e fare consulenza nel modo più corretto. Ogni prodotto ha la sua destinazione d’uso e Boero ci è stata di aiuto per proporre cicli di finitura completi adatti ai sistemi che trattiamo.
D. Quali sono i prodotti che avete scelto?
Gianluca Penta. Ai prodotti che già trattavamo, soprattutto per l’esterno, anche di altri marchi, abbiamo

IL MAGAZZINO

affiancato le soluzioni più conosciute sul mercato, in base alle richieste che ci pervenivano in punto vendita, oltre a prodotti mirati come traspiranti, antimuffa e lavabili. Poi ci siamo direzionati su Boero anche per i rivestimenti da esterno. Avendo aperto un punto colore dell’azienda possiamo dire che a oggi offriamo un assortimento totale del marchio.
Nicola Penta. Questo rappresenta un vantaggio anche per la stessa Boero, potendo contare su Indec ngp come punto di riferimento sul territorio.
D. Quindi, ricapitolando, quali sono i prodotti Boero che proponete in punto vendita?
Nicola Penta. Abbiamo tutta la linea di smalti per ferro, da Boerozinc a Boero Hp, da Litron a Satinello, tutta la linea per il legno, i prodotti per interni, comprese soluzioni

risananti e idropitture, e quelli da esterno, sia con pitture tradizionali che rivestimenti a spessore, intonachini e prodotti di finitura di alta gamma.
D. Qual è il prodotto che ha più successo in questo periodo?
Nicola Penta. Per gli interni la famosa idropittura Koala. Nell’ultimo periodo stanno conseguendo ottimi risultati anche la superlavabile acrilica Idrocolor Alta Definizione e la pittura antimuffa Batrix. Gli smalti per il ferro Boero, prodotti storici dell’azienda, riscuotono sempre un grande successo. Anche per la linea legno proponiamo una vasta gamma di soluzioni e tra i prodotti più apprezzati ci sono le vernici Altura e Bioseta. Per quanto riguarda l’esterno, abbiamo avuto ottimi riscontri sulla storica pittura antialga Habitat e riceviamo dei feedback molto positivi LO STAFF DELLA

per l’intonachino a spessore Biquarz.
Gianluca Penta. Soprattutto per la sua lavorabilità. Ai nostri clienti cerchiamo di spiegare che non bisogna guardare solo il prezzo del singolo prodotto, ma anche come questo può velocizzare la posa in opera. Oggi in cantiere il costo maggiore è quello della manodopera; quindi un prodotto che permette di ottimizzare il tempo e risparmiare sui costi è fondamentale.
D. Siete anche dotati di un tintometro?
Gianluca Penta. A oggi è uno dei nostri punti di forza. Abbiamo anche macchinari di supporto, come lo spettrofotometro, che ci consente di rilevare i codici colori da campioni di vario tipo, ad esempio mobili o piastrelle, per poi ricrearlo ad hoc con il nostro colorista.
D. Quanto investite in formazione, anche col supporto di Boero?
Gianluca Penta. Io e Nicola partecipiamo in prima persona alle iniziative di formazione che propone l’azienda. Le nozioni acquisite le trasferiamo successivamente ai nostri collaboratori. A volte coinvolgiamo direttamente anche loro.
D. Quanto sta incidendo il Pnrr sulla vostra attività e che cosa vi aspettate?
Gianluca Penta. Trovandoci tra Napoli e Quarto, una zona ad alta concentrazione di imprese edili, molte delle quali specializzate in lavori pubblici, il Pnrr sta incidendo parecchio sulla nostra attività, con un grosso impatto su volumi e fatturati. Com’è stato per il superbonus, è partito tutto un po’ lentamente, poi il passo ha accelerato, forse fin troppo. Reduci dell’esperienza del 110%, le aziende di produzione, comunque, sono già strutturate per sopperire alla maggiore richiesta di materiale e noi per fortuna riusciamo a soddisfare tutte le richieste con prodotti di qualità e certificati. Spero che questo trend duri ancora un altro paio di anni.
D. Fate lavori anche su infrastrutture viarie?
Gianluca Penta. Non facciamo opere stradali vere e proprie, ci limitiamo alle opere infrastrutturali, anche nel settore ferroviario.
D. Com’è andato il 2025 dal punto di vista economico?
Gianluca Penta. Fortunatamente ogni anno i volumi e i clienti aumentano, abbiamo una crescita annua di circa il 20%. Nel 2024 con lo stop all’ecobonus, che ha rappresentato un’ottima spinta per imprese e rivenditori, siamo rimasti stabili. Per il 2025 abbiamo già un riscontro positivo di circa un 10% in più rispetto all’anno scorso, anche grazie all’allargamento della gamma dei prodotti di finitura.
D. Quali sono i vostri prossimi sogni nel cassetto?
Gianluca Penta. Aprire altri punti vendita per offrire un servizio in più alla clientela.
Nicola Penta. Il nostro prossimo obiettivo è portare il Gruppo Penta a superare i 10 milioni di fatturato, continuando a crescere insieme ai nostri partner.


LA SCHEDA
Indec ngp
Addetti: 14 persone
Fatturato 2024: 4 milioni di euro (7 milioni di euro Gruppo Penta)
Superficie coperta: 2.500 metri quadrati
Superficie scoperta: 4.000 metri quadrati
Aree merceologiche: impermeabilizzazioni, sistemi a secco, isolanti, finiture
Servizi: tintometro, punto colore Boero
SOLAI FERT ENTRA IN GRUPPO RIVASS
La rivendita Solai Fert di Lamezia Terme (Catanzaro) ha deciso di aderire a Gruppo Rivass, l’aggregazione calabrese guidata dal presidente Massimiliano Margiotta. Solai Fert opera sia all’ingrosso che al dettaglio, fornendo tutto ciò che serve per la realizzazione del cantiere, dalle fondazioni alle coperture. La rivendita è anche distributore ufficiale di Colorificio Paulin. Inoltre, è specializzata nella lavorazione di ferro.
ETERNOO:
IN ARRIVO LA QUARTA APERTURA A MILANO
In totale, nel 2025 Eternoo ha realizzato sei nuovi store e un nuovo showroom (cinque derivanti da acquisizione di rami d’azienda e due da nuove aperture), con l’inserimento complessivo di 25 nuovi collaboratori:
• Piacenza – Rigolli: acquisizione ramo d’azienda Zeppi Cav. Franco e Figli
• Piacenza – Stradella: acquisizione ramo d’azienda M&M
• San Giorgio Piacentino: acquisizione ramo d’azienda M&M
• Vicenza – Longara: acquisizione ramo d’azienda Garbin Edilizia Longara
• Fosso Cavone (Pescara): nuova apertura Eternoo
• Piacenza – Showroom: acquisizione ramo d’azienda Zeppi Cav. Franco e Figli
• Genova – Via Chiaravagna: nuova apertura Eternoo non collegata ad acquisizioni
Entro l'anno è prevista l'apertura della quarta filiale di Milano in via Novara 399.


FILIALE ZANUTTA A BELLUNO
Zanutta ha inaugurato la nuova filiale a Belluno, in via degli Agricoltori 4. Un nuovo spazio pronto a diventare un punto di riferimento completo per professionisti e privati: edilizia, sistemi a secco, ferramenta, colore e termoidraulica, tutto in un unico luogo. Un traguardo che rafforza il legame con il territorio e la volontà di crescere del gruppo.

FIBRA DI LEGNO
Gamma completa per ogni necessità ed esigenza, pannelli per tetti, facciate, sistemi a secco, insuffl aggio


L’ecosostenibilità è innovazione!



VETRO CELLULARE
Materiale ecologico universale, inalterabile nel tempo. In ghiaia: per isolare, drenare e ripartire i carichi , da 600 a 1100 kPa. In pannelli: per coperture, pareti e pavimentazioni che devono garantire impermeabilità all’acqua e al vapore
BLOCCHI RETTIFICATI
L’espressione costruttiva più performante, semplice e naturale. Blocchi portanti in zona sismica, riempiti con fi bra di legno, granulati minerali o perlite in perfetta armonia con il movimento “green Deal”









Sostituire metodi costruttivi ormai obsoleti in termini di impatto ambientale e di smaltimento, significa innovare: la lotta al cambiamento climatico passa attraverso lo svecchiamento dei sistemi attuali !!!








Pannelli in canapa, lana di pecora, cartone e sabbia, pannelli radianti in fi bra di gesso e pannelli minerali in silice amorfa, Per isolare, proteggere e risanare in modo naturale












ISOLANTI E SISTEMI NATURALI













Nordtex importa, produce e divulga soluzioni per l’edilizia




La fi losofi a di proporre materiali che garantiscono il massimo risparmio energetico e il minimo impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, dal processo produttivo allo smaltimento




















Deposito Lombardia
Deposito Marche
Deposito Piemonte Deposito Veneto








Carico diretto da tutti i nostri depositi
Sede NORDTEX Trentino/Alto Adige

1La porta è uno dei due elementi fondanti di Architype: integrandosi con la boiserie e con gli altri sistemi Caccaro, organizza in modo fluido e flessibile gli spazi. Nasce dall’interpretazione dell’arredo come protagonista attivo dell’architettura, offrendo ai progettisti una nuova grammatica visiva e funzionale per modellare gli spazi abitativi.
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Carimali firma l’ambiente intimo di un rifugio dal design caldo e minimalista nel cuore di Mosca. In un raffinato appartamento, nell’ambiente più raccolto, il bagno, si esprime al massimo grado l’arte della raffinatezza misurata di Carimali: la collezione Still-Oh si inserisce con eleganza silenziosa, incarnando una purezza estetica che non rinuncia al calore.

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3. Anche in cucina, Graff firma collezioni capaci di esprimere uno stile preciso, riflettere un gusto personale e dialogare in armonia con l’ambiente circostante. Dalle linee più classiche e intramontabili, come Segovia e Adley, che coniugano eleganza tradizionale e raffinatezza formale, fino alle soluzioni più contemporanee e sofisticate.
4. Dekton Ukiyo è la nuova collezione testurizzata di Cosentino caratterizzata da scanalature lineari sviluppate in collaborazione con Claudia Afshar, interior designer. Le superfici sostenibili dalle elevate prestazioni tecniche acquistano così tridimensionalità e ritmo grazie a un motivo verticale, dall’elevato valore decorativo. 5. Clip, design Pio e Tito Toso, di Italamp è l’applique che incarna l’arte e la bellezza del design contemporaneo in un abbraccio emozionale tra vetro e metallo. Le sue linee sinuose regalano una sensazione di morbidezza e calore all’ambiente. La lampada si compone di una struttura metallica minimal disponibile in due eleganti finiture: champagne

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lucido e bronzo lucido. 6. Tra le più recenti collezioni di Ernestomeda, Sign, ideata da Bavuso, testimonia ad esempio la grande versatilità di un design che si adatta a contesti abitativi diversi, con soluzioni che esaltano volumi, materiali e luce naturale. Pensato fin dalla sua origine per ridefinire l’idea stessa di cucina come spazio aperto e conviviale, Sign si caratterizza per il suo approccio innovativo all’open space. 7. Vivace e originale: ultima novità nelle finiture Dornbracht, Dark Brass spazzolato è ora disponibile anche per le serie cucina. Le prime serie di design a proporla sono Meta Square, Sync, Tara, Tara Ultra e Vaia, a cui seguirà Elio a novembre. 8. La gamma di Spa portable Escape è la nuova collezione wellness proposta da Ronal Bathrooms per il 2025. Tutti e quattro i modelli di questa gamma di minipiscine da esterno sono dotati di getti idromassaggio, sistema di filtraggio, disinfezione UV, luce/ cromoterapia e sistema audio Bluetooth.
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Mystone Pietra di Sicilia di Marazzi nasce come omaggio alla bellezza autentica della pietra siciliana, reinterpretata in chiave contemporanea per fondere naturalità e design. Il fondo caldo, compatto e delicatamente venato dona alle superfici un’eleganza senza tempo, capace di adattarsi con armonia a spazi residenziali e commerciali, sia interni che esterni.
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Sp egne 25 candeline Tiffany, il termoarredo in ghisa dal tipico stile Liberty e dalle valvole ottonate decorate, che in questo quarto di secolo ha superato i 100 mila elementi venduti, da quando è stato inserito nel catalogo Scirocco. Tiffany è il radiatore dalle dimensioni generose che, proprio grazie al suo materiale nativo, la ghisa, crea una piacevole atmosfera di tepore costante e caldo diffuso.

TO BUILD
POLITERM BLU, AGGREGATO LEGGERO CERTIFICATO RAL
Politerm Blu è l’aggregato leggero in Eps che assicura perfetta stabilità dimensionale e assenza di ritiri igrometrici, garantendo risultati costanti e durevoli. Impiegabile in densità variabili da 150 a 1500 kg/m³, offre la massima flessibilità progettuale e risponde alle più diverse esigenze costruttive. L’impasto richiede pochissima acqua, caratteristica che lo rende ideale anche nelle case in legno, dove affidabilità e sicurezza sono fondamentali. Politerm Blu è inoltre l’unico aggregato leggero certificato R al , a garanzia che le prestazioni dichiarate in scheda tecnica corrispondono a quelle effettivamente raggiunte in cantiere.




PERFETTA, MEMBRANA WINKLER PER TUTTI GLI USI
Dai laboratori Winkler nasce Perfetta, una membrana per tutti gli usi in grado di aderire su tutti i supporti, membrane ardesiate comprese, e che si può utiliz zare anche per la protezione dei cementi alleggeriti, quindi un prodotto, anzi, una soluzione, ideale per gli interventi di ri strutturazione. Perfetta Pol Mineral KG 4,5 ardesiata sfrutta la tecnologia Nt ed è una membrana innovativa, con un com pound molto ricco a masse impermea bilizzanti differenziate. La tecnologia Nt garantisce le performance delle storiche e collaudate membrane di Winkler con un’adesione migliorata e incomparabili vantaggi sia in termini di posa (aderenza totale) che di rapidità di messa in opera. È possibile utilizzarla in ogni condizione: mescola faccia a vista, mescola faccia in applicazione, è rinforzata con un’armatura in nontessuto di poliestere da filo continuo imputrescibile.
DERBIGUM PER LA COOP DI SALSOMAGGIORE


Derbigum firma la nuova copertura della Coop di Salsomaggiore Terme. A causa di problemi di infiltrazione nella struttura, la copertura in metallo è stata completamente rimossa, così come il vecchio pacchetto impermeabile, dopodiché è stato posato un nuovo pannello isolante a pendenza, in modo da poter favorire il deflusso delle acque meteoriche ed evitare ristagni. Infine, è stata realizzata la nuova impermeabilizzazione: la membrana scelta è stata Derbicolor Fr Pv con classificazione al fuoco Broof (t2), idonea all’installazione di impianti fotovoltaici, e con un indice di riflettività che favorisce il raffrescamento passivo degli edifici. Le membrane Derbigum sono certificate dal Bba e hanno una durabilità garantita di oltre 40 anni. Il lavoro svolto è inoltre coperto da garanzia su prodotto e posa di 10+5 anni.

PER IL GIUBILEO
In occasione del Giubileo 2025 a Roma, la sicurezza è stata garantita da 50 dissuasori Pilomat certificati antiterrorismo. La protezione dei varchi carrabili circostanti Piazza San Pietro è affidata a tre diversi modelli di dissuasori, tutti progettati per garantire la difesa antiterroristica, in grado di resistere allo sfondamento da parte di un autocarro di 7,5 t lanciato a 80 km/h. I dissuasori automatici 275/K12 900° sono composti dal basamento ipogeo, solidamente ancorato al terreno, e dal cilindro mobile (diametro 275 mm, spessore 12 mm, altezza fuori terra 900 mm), che realizza la protezione del varco dagli accessi non autorizzati. L’azionamento oleodinamico (abbassamento in 4 secondi, sollevamento in 4 secondi) consente al cilindro di scomparire rapidamente nel basamento, per permettere il passaggio dei mezzi autorizzati.


DA SINISTRA, PIERLUIGI
BRINI, LUIGI ROVACCHI
ROBERTO BERTOLINI

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L'azienda specializzata nella produzione di Eps si propone come partner e collegamento tra le maggiori aziende di isolanti per fornire ai distributori edili un servizio completo. E limitare gli onerosi stock di magazzino
Veronica Monaco
Nata nel 2010 dall’unione tra Fortlan, azienda produttrice di materiali isolanti fibrosi, e Di-Bi, specializzata in manufatti in polistirene espanso sinterizzato, Fortlan-Dibi si propone non solo come fornitore di isolanti termoacustici, ma anche come partner di primo piano per il mercato della distribuzione: oltre a offrire un servizio di consulenza tecnica per tutto quanto concerne i materiali e la progettazione, l’azienda nel tempo ha stretto importanti collaborazioni commerciali con i principali produttori europei del settore isolamento, in modo da ampliare l’offerta di prodotti e servizi. «Il nostro valore aggiunto è quello di essere il collegamento tra i maggiori produttori di isolanti, multinazionali con cui collaboriamo da sempre, al fine di fornire ai distributori edili un servizio completo e limitare gli onerosi stock di magazzino», spiega Roberto Bertolini, responsabile commerciale Edilizia di FortlanDibi. «Siamo quindi in grado di raggiungere cantieri o depositi con mezzi e soluzioni che possono garantire un servizio rapido e affidabile, e personale specializzato a disposizione per risolvere ogni tipo di richiesta».
PRODUZIONE

Assieme a Bertolini, YouTrade ha incontrato nella sede dell’azienda a Bibbiano (Reggio Emilia) anche Pierluigi Brini, socio e responsabile marketing e comunicazione, e Luigi Rovacchi, responsabile tecnico. Domanda. Fortlan-Dibi è specializzata nella produzione di polistirene espanso sinterizzato (Eps). Per quale tipologia di prodotti?
Luigi Rovacchi. La nostra gamma di prodotti in Eps è molto ampia e va dai polistireni espansi sinterizzati tradizionali con valori di conducibilità termica λ D da 0,036 a 0,034 W/mK a polistireni espansi sinterizzati a migliorato lambda con valori λ D di 0,031 e 0,030 W/ mK fino ad arrivare ai polistireni espansi sinterizzati

Copyright: YouTrade Copyright: YouTrade
elasticizzati sia tradizionali che a migliorato lambda, con valori λ D di 0,035 e 0,030 W/mK che garantiscono un buon isolamento acustico oltre che termico. Tutti questi Eps sono marcati Ce o Ce Etics come da norma di prodotto Uni En 13163 e Uni En 13499 e sono conformi ai Cam (Criteri Ambientali Minimi) come da Dm 23/6/2022. Le applicazioni a cui sono destinati vanno dai sistemi a cappotto ad applicazioni in copertura e controsoffitto, fino ad arrivare ad applicazioni a pavimento.
D. Ci sono altri prodotti?
Luigi Rovacchi. Come pannello per la zoccolatura nei sistemi a cappotto e per applicazioni in copertura e pavimento, la nostra offerta si completa con Dbxgreen R e, polistirene espanso sinterizzato con conducibilità termica λ D di 0,032 W/mK caratterizzato da una elevata resistenza meccanica e un bassissimo assorbimento d’acqua, e Dbxgreen Cento%, polistirene espanso sinterizzato con un contenuto del 100% di materiale riciclato con conducibilità termica λ D di 0,032 W/mK, caratterizzato da una elevata resistenza meccanica e un bassissimo assorbimento d’acqua. Infine c’è Silver T 131 Cento%, polistirene espanso sinterizzato elasticizzato con un contenuto del 100% di materiale riciclato con conducibilità termica λ D di 0,031 W/mK, utilizzato nei sistemi a cappotto con marcatura Ce-Etics per isolamento termico ed acustico.
D. La vostra gamma è molto ampia. È il frutto di partnership con i produttori?
Roberto Bertolini. Abbiamo una gamma di prodotti specifici per l’isolamento termico e acustico in grado di soddisfare quasi tutte le esigenze richieste nel mondo delle costruzioni edili e degli impianti termoidraulici.
PANNELLI ISOLANTI IN EPS DBXGREEN RE. SOTTO, LA SEDE DI FORTLAN-DIBI A BIBBIANO (REGGIO EMILIA)

La nostra proposta comprende prodotti di produzione, quali Eps e materiali isolanti imbustati, e prodotti di cui siamo distributori, quali lane di roccia e vetro, polistireni estrusi e poliuretani, oltre che nanotecnologie e accessori, in modo da dare soluzioni adeguate al nostro mercato di riferimento. Le partnership con i produttori, sia di materia prima con la quale produciamo i nostri prodotti, sia quelli di cui siamo distributori sul territorio nazionale, sono fondamentali per affrontare assieme tutte le esigenze del mercato. Sempre in collaborazione con i nostri partner fornitori cerchiamo di condividere strategie e obiettivi.
D. In quali segmenti del mercato siete presenti?
Roberto Bertolini. Siamo presenti nel settore delle costruzioni edili, sia civili che commerciali, e dell’impiantistica termoidraulica e trattamento aria, sempre in stretta collaborazione con gli addetti del mercato distributivo.
D. Quanto il settore della termoidraulica si sta avvicinando alle rivendite di materiali edili?
Pierluigi Brini. È un mercato in grande fermento ed espansione, soprattutto quello dei sistemi Vmc. Fino a qualche anno fa la Vmc fa era un settore molto di nicchia, che trovava spazio solo in alcune applicazioni; oggi, con il discorso del miglioramento prestazionale degli edifici pubblici e privati, è un mercato in crescita. È difficile

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PANNELLI DBXGREEN RE
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PRODUZIONE
UNA FAMILY COMPANY ITALIANA
Fondata nel 1967 da Naborre e Giacomo Delia, insieme ai fratelli Giovanni e Franco Brini, Fortlan ha operato subito nel settore dell’edilizia civile, sviluppando nuovi prodotti isolanti fibrosi. Le applicazioni si sono estese presto all’edilizia e agli impianti industriali, all’industria termomeccanica e agli impianti termoidraulici. Gli stessi soci fondatori nel 1971 hanno dato vita alla Di-Bi per la produzione di manufatti in polistirene espanso sinterizzato, una scelta in controtendenza per l’epoca, puntando sulla qualità e su prodotti ad alte prestazioni. Di lì a poco l’azienda è diventata la prima in Europa a realizzare materiali ad altissima densità (35-40 kg/m3). Nei primi anni Novanta, alle tradizionali produzioni di pannelli Eps si affiancano due nuove linee dedicate all’isolamento termico, all’impermeabilizzazione di coperture e all’isolamento acustico di edifici. Dalla produzione, Fortlan-Dibi si è affacciata al mondo della distribuzione, acquisendo nel 2014 una quota di partecipazione in Teknowool Holding, network distributivo di isolanti termoacustici e sistemi costruttivi su scala nazionale. Nell’aprile 2016 è nata, invece, la controllata Icolors con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento nelle province di Reggio Emilia, Parma e Modena per progettisti, privati, imprese e decoratori professionisti. «Icolors è una struttura commerciale per l’edilizia leggera che fornisce applicatori e distributori, con un servizio di supporto alla progettazione e consulenza tecnica», spiega Roberto Bertolini, responsabile commerciale Edilizia di Fortlan-Dibi. Dopo il primo punto vendita Icolors di Modena, aperto a settembre 2016, sono seguiti nel 2019 quello di Bibbiano (nato dall’acquisizione
dire quanto di questo mercato sarà intercettato dalle rivendite, ma sicuramente è aumentato rispetto al passato. Roberto Bertolini. Ci sono alcuni prodotti vicini al mondo della rivendita edile che stiamo cercando di spingere, come le macchine per la ventilazione meccanica puntuale. Dopo il covid si è diffusa una maggiore sensibilità sui temi della qualità dell’aria all’interno degli ambienti abitativi, e anche le richieste del mercato sono cambiate. I clienti guardano sempre più anche alle prestazioni tecniche dei prodotti, oltre che alle caratteristiche estetiche. E per chi, come Fortlan-Dibi cerca di offrire prodotti di alto livello, è molto importante e ci permette di evitare le classiche battaglie di prezzo. D. La vostra azienda è specializzata nell’isolamento acustico e termico. Sono due aspetti complementari? Luigi Rovacchi. Per certi versi questi aspetti sono complementari visto che in cantiere spesso si presenta l’esigenza di isolare termicamente e acusticamente, sia nei
del Colorificio Matildico) e nel 2022 quello di Reggio Emilia, rilevando la storica azienda reggiana Recam. A dicembre 2019 Fortlan-Dibi ha rilevato Vaneton, storica azienda di Modena che dal 1983 offre soluzioni per l’edilizia sportiva, medica, scolastica, pubblica, commerciale, industriale e residenziale. «Controllata al 100% da Fortlan-Dibi, Vaneton è un general contractor specializzato in lavori chiavi in mano. Prevalentemente Fortlan-Dibi si occupa di fornire i materiali isolanti necessari nei cantieri gestiti da Vaneton. L’acquisizione ci ha permesso di approcciare un settore fino ad allora inesplorato, soprattutto nel settore degli appalti pubblici, ora molto dinamico grazie al Pnrr. Sul fatturato totale dell’azienda, Vaneton pesa circa il 10%». Infine, nel 2022 Fortlan-Dibi ha acquisito quote di collegamento di Commodo, una start-up la cui mission è quella di produrre arredamento per esterno destinato a ristoranti realizzato in Eps con un innovativo sistema di riscaldamento a basso voltaggio. «L’intraprendenza fa parte del Dna dell’azienda, è una caratteristica impressa già dai suoi soci fondatori che alla produzione di isolanti fibrosi con Fortlan hanno poi affiancato l’Eps con Di-Bi, per poi diventare trasformatori di lana di roccia e approcciarsi anche al mercato della distribuzione con Teknowool e Icolors», racconta Bertolini. «Intendiamo mantenere questa forza e continuare a lavorare per esplorare nuovi orizzonti. Siamo un’azienda di persone: tutte le scelte e gli investimenti fatti sono stati realizzati perché abbiamo trovato le persone giuste. Il nostro obiettivo è quello di trovare nuove collaborazioni che ci diano la forza per affrontare altre sfide».


nuovi edifici che negli edifici esistenti. In questi ultimi l’obiettivo minimo è quello di isolare termicamente senza però peggiorare le caratteristiche acustiche esistenti, per cui è necessaria una progettazione specifica e una posa mirata. Da un punto di vista termico il focus è il materiale isolante. La resistenza termica di quest’ultimo si somma alle resistenze termiche degli altri materiali che compongono la struttura e insieme formano la resistenza termica totale. L’isolamento termico deve fornire una prestazione idonea sia invernale che estiva, non deve creare muffe e condense e soprattutto viene realizzato esclusivamente sull’involucro esterno dell’edificio, o comunque fra un ambiente riscaldato e uno non riscaldato. Da un punto di vista acustico il focus non è più il materiale isolante bensì il sistema isolante, in quanto la prestazione totale della struttura non è data dalla somma delle prestazioni dei vari componenti ma dall’intero sistema isolante che viene progettato mediante calcoli previsionali o specifiche prove di laboratorio. Inoltre l’isolamento acustico viene realizzato sì anche sull’involucro esterno, ma soprattutto all’interno nelle divisorie fra diverse unità immobiliari.
IL MAGAZZINO. SOTTO, RENDER
CONTROSOFFITTO CON IL PANNELLO IN LANA DI VETRO ECOROLL


LA CHIAVE DELL’IMBUSTAGGIO
Le linee produttive di Fortlan-Dibi sono in grado di imbustare, in film di polietilene nero autoestinguente in classe 1, tutti i materiali isolanti, dai feltri in lana di vetro e in fibra di poliestere ai pannelli in lana di vetro, in lana di roccia, in fibra di poliestere e in fibra di legno, fino ai prodotti nanotecnologici. Questa soluzione svolge una funzione fondamentale nelle applicazioni dei materiali fibrosi a secco o a vista (controsoffittature, pareti attrezzate, pareti in cartongesso), sia in ambienti residenziali sia in locali commerciali o industriali: l’imbustaggio, infatti, evita fenomeni di spolverio mantenendo intatte le prestazioni di isolamento termico e acustico dei prodotti, e scongiura la formazione di polveri, muffe e batteri. Tra i prodotti imbustati offerti da Fortlan-Dibi c’è Ecoroll, disponibile in feltro o panello in lana di vetro.
PRODUZIONE

D. Come siete organizzati in azienda per affrontare le richieste del mercato?
Roberto Bertolini. Dal punto di vista commerciale la nostra organizzazione comprende funzionari, un responsabile tecnico, un customer service dedicato e agenti esterni con i quali copriamo buona parte del Centro-Nord Italia. Il reparto commerciale lavora a stretto contatto con la produzione, sempre attenta a cercare di soddisfare tutte le esigenze del mercato, e una logistica interna che permette di fornire il miglior servizio possibile. Ci impegniamo a

garantire il servizio in 24/48 ore abbinando nella stessa consegna più tipologie di materiali isolanti presenti nella nostra gamma.
D. Un aspetto sempre più importante è quello della sostenibilità ambientale. Qual è il vostro punto di vista?
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Luigi Rovacchi. Non si tratta di un fenomeno di moda, ma di un elemento fondamentale per la stessa sopravvivenza del Pianeta. Abbiamo imparato a nostre spese che le risorse non sono infinite, che la qualità dell’aria non è scontata e che le nostre azioni possono avere grande importanza su quello che sarà il nostro futuro. Da questo punto di vista i materiali isolanti, nessuno escluso, sono estremamente sostenibili: tutti hanno un bilancio estremamente favorevole fra la quantità di energia, risorse ed emissioni necessari per produrli, recuperarli e smaltirli a fine vita, rispetto a quanto permettono di risparmiare durante la loro vita di utilizzo. Tutto questo è documentato dai numerosi dati che esistono in bibliografia relativi al metodo di valutazione degli impatti ambientali Lca, strumento universalmente riconosciuto per analizzare scientificamente l’impatto ambientale di un prodotto, un servizio o un processo «dalla culla alla tomba», cioè dalla fase di estrazione delle materie prime fino allo smaltimento. Da questo punto di vista l’Eps ha l’ulteriore vantaggio di avere una massa volumica molto limitata (è formato al 98% da aria) e di conseguenza permette di ottenere un elevato isolamento termico utilizzando poco materiale. Pierluigi Brini. Il mercato ha e avrà un’attenzione sempre maggiore ai temi della sostenibilità. Per Fortlan-Dibi è chiaro che l’obiettivo è continuare questo percorso, sia per quanto riguarda l’utilizzo di materiali riciclati sia per l’ottimizzazione degli impianti produttivi.
D. Il green è un concetto che fa presa sul mercato oppure è solo un costo?
Luigi Rovacchi. Il green è indubbiamente un costo, ma è un concetto che fa presa sul mercato per effetto della sempre maggiore sensibilità verso i temi ambientali. E lo farà ancora di più in futuro con l’evoluzione delle normative nei prossimi anni: basti pensare in Italia all’evoluzione legislativa dei Cam, o a livello europeo alla direttiva Epbd IV (la cosiddetta direttiva Case Green), il cui obiettivo è di arrivare al 2050 con la totale decarbonizzazione del patrimonio immobiliare passando attraverso varie scadenze, di cui le prime al 2028.
D. Quali oneri comporta la sostenibilità?
Luigi Rovacchi. Parlando di sostenibilità, nel corso di quest’anno Fortlan-Dibi ha ottenuto la certificazione del proprio sistema aziendale di gestione ambientale secondo la Iso:14001. Questo ha rappresentato e rappresenta un costo per il suo ottenimento e per il suo mantenimento, ma è anche un passo importante che permette all’azienda di identificare e controllare l’impatto sull’ambiente delle sue attività, consentendo di ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre i rifiuti e migliorare l’efficienza energetica. Inol-
tre, l’approccio basato sul continuo riesame dei processi spinge l’azienda alla ricerca del miglioramento continuo. Oltre alla Iso:14001, l’azienda quest’anno ha ottenuto la certificazione di sicurezza Iso:45001, che si aggiunge alla Iso:9001, lo standard internazionale per i Sistemi di Gestione per la Qualità che abbiamo dal 2017.
D. I vostri prodotti hanno caratteristiche riconoscibili in questo senso?
Luigi Rovacchi. Indubbiamente sì. I materiali che produciamo e commercializziamo sono in grandissima parte conformi ai Cam e, anzi, spesso hanno caratteristiche superiori rispetto a quanto richiesto. Un esempio concreto è rappresentato dai prodotti Dbxgreen Cento% e Silver T 131 Cento%: si tratta di polistireni espansi sinterizzati (Eps) prodotti con materie prime realizzate con risorse rinnovabili derivate da rifiuti organici o oli vegetali; con questi Eps abbiamo raggiunto due obiettivi: ottenere la certificazione Remade in Italy A+ riservata ai prodotti composti al 100% da materiale riciclato e diminuire ulteriormente le emissioni di Co2 durante la produzione rispetto agli Eps tradizionali.
D. Quale sarà l’evoluzione dei sistemi di isolamento?
Luigi Rovacchi. Per i sistemi di isolamento, e di conseguenza per i materiali isolanti, prevediamo un’evoluzione legata principalmente a diversi aspetti: alla sicurezza durante la posa e durante l’utilizzo, con materiali puliti, leggeri, senza particelle che possano essere inalate dagli operatori, senza emissioni di Voc o altre sostanze dannose durante l’utilizzo e con una reazione al fuoco adeguata alle esigenze specifiche; alla stabilità delle prestazioni nel tempo, con materiali resistenti agli agenti esterni sia da un punto di vista meccanico che prestazionale (per esempio, materiali non igroscopici, il cui potere isolante peggiora a contatto con umidità); alla sostenibilità ambientale (a parità di prestazioni, deve essere preferito un isolamento che comporti il miglior bilancio fra consumi energetici o di risorse/emissioni necessarie per produrlo e quelle risparmiate durante la sua vita di utilizzo). Un altro aspetto è quello della facilità di applicazione, per garantire l’efficacia di qualsiasi intervento di isolamento soprattutto in assenza di manodopera qualificata. D. Com’è cambiato il mercato in questi anni? Roberto Bertolini. Sono stati anni particolarmente turbolenti. Il covid prima, e il superbonus a seguire, hanno stravolto le nostre abitudini. Rispetto a una ventina di anni fa, c’è molta attenzione a tutto ciò che riguarda il risparmio energetico e la sostenibilità, di conseguenza i nostri prodotti sono diventati un tassello molto importante nella costruzione dei fabbricati sia commerciali che civili. Rispetto al passato, oggi si parla di caratteristiche tecniche dei materiali isolanti e l’attenzione ai particolari tecnici e alla sostenibilità ha affiancato la ricerca dell’estetica, da sempre protagonista del patrimonio edile italiano. D. Che impatto stanno avendo i dazi imposti dall’am-
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ministrazione Trump e cosa vi aspettate in merito?
Roberto Bertolini. Non abbiamo avuto conseguenze dirette, essendo i nostri fornitori prevalentemente europei e lavorando Fortlan-Dibi sul territorio nazionale. Diciamo che il problema è indiretto: ci sono fattori che creano instabilità sul mercato, e a catena arrivano anche a noi. D. Quali sono le novità di prodotto?
Luigi Rovacchi. Abbiamo potenziato la nostra produzione di materiali isolanti imbustati a partire dal nostro Ecoroll. Si tratta di feltri o pannelli in lana minerale imbustati in fogli di polietilene, il cui utilizzo è prevalentemente legato all’isolamento termico e acustico di controsoffitti in fibra, a pavimento in sottotetti non praticabili, nell’industria navale, o comunque in tutte le applicazioni orizzontali dove il materiale isolante debba rimanere a vista. Ecoroll garantisce le prestazioni della lana minerale proteggendola da umidità ed evitando l’eventuale dispersione di fibre nell’ambiente. La sicurezza al fuoco è garantita dal comportamento della fibra minerale in classe A1 e dal polietilene in classe 1. Tra le altre novità, sempre dalla nostra produzione, spiccano il Dbxgreen Cento% e Silver T 131 Cento% di cui abbiamo accennato prima.
D. Le vostre soluzioni sono comprese dai distributori?
Roberto Bertolini. Tutti i nostri prodotti, e soprattutto il nostro servizio, sono a totale disposizione della distribuzione edile, sia generalista che specializzata. Quando diciamo servizio non intendiamo solamente quello legato a produzione e logistica, ma anche al nostro comparto tecnico che mette a disposizione certificazioni e consulenza di alto livello.
D. L’azienda si distingue per una logistica integrata
LO STABILIMENTO PRODUTTIVO
PRODUZIONE
L'ESTERNO DELL'AZIENDA. Copyright: YouTrade

all’avanguardia. Come è organizzata?
Roberto Bertolini. Abbiamo una logistica interna che permette di raggiungere tutti i cantieri e i depositi sul territorio italiano, fornendo anche un eventuale servizio di pallettizzazione personalizzata. Da un paio di anni abbiamo anche fatto importanti investimenti, rendendo il nostro magazzino informatizzato, tanto che ogni prodotto ha il suo codice a barre. Gli ordini arrivano direttamente al customer service e agli uffici, passano dal magazzino digitale e i nostri addetti portano i materiali al reparto consegne cercando di accorpare nel modo più ottimale le forniture.
Pierluigi Brini. Il fatto di avere un magazzino molto ampio e quasi tutto il materiale in pronta consegna in quantità importanti, ci permette di gestire le consegne in modo rapido. Anche durante il 110%, siamo stati in grado di servire i nostri clienti in maniera molto precisa, puntuale e senza errori. Abbiamo preso spunto dalle modalità operative dei nostri fornitori, multinazionali con le quali collaboriamo da anni, customizzandole sulle nostre esigenze.
D. Quanti depositi avete?
Pierluigi Brini. Oltre a quello di Bibbiano, abbiamo aperto un altro deposito a Cesena per espandere il nostro raggio d’azione in Romagna.
D. Come funziona il servizio dell’imballaggio personalizzato?
Roberto Bertolini. A seguito di un progetto a medio termine con la nostra clientela, siamo in grado di fornire una personalizzazione dell’imballo. Il packaging dei nostri prodotti si presta abbastanza bene per aiutare la visibilità del marchio dei nostri clienti; per questo motivo l’imballo personalizzato è una soluzione che proponiamo con entusiasmo. I nostri clienti ci forniscono i dati che vogliono valorizzare e noi, assieme ai nostri fornitori di imballaggio, completiamo il lavoro, personalizzando etichette e film estensibili.
D. Un vostro punto di forza è rappresentato dalla consulenza tecnica. Riguarda i rivenditori, i progettisti o gli applicatori?
Luigi Rovacchi. Abbiamo un ufficio tecnico dedicato in quanto pensiamo che la consulenza tecnica sia molto importante, e soprattutto sia fondamentale differenziarla e personalizzarla per ognuna delle tre categorie sopra citate. Il rivenditore ha l’esigenza di conoscere le caratteristiche dei prodotti che sta vendendo per poter a sua volta consigliare correttamente i propri clienti, e quindi la consulenza diventa prevalentemente una consulenza di prodotto. Con il progettista si parla non solo di prodotti, ma spesso e volentieri di pacchetti completi, per individuare con più facilità le soluzioni tecniche più idonee al progetto che si sta analizzando, e quindi parliamo di consulenza di soluzioni. Infine, con l’applicatore i temi che si toccano sono prevalentemente legati alle modalità applicative dei materiali, e quindi si parla di consulenza applicativa.
Pierluigi Brini. A noi piace cucire l’abito su misura del cliente per trovare soluzioni ai problemi. I soci fondatori ci hanno trasferito questo tipo di visione. Siamo molto legati ai nostri fornitori con cui facciamo strategia e abbiamo obiettivi comuni per offrire il prodotto migliore.
La consulenza tecnica serve a questo.
D. In questo servizio su misura quali sono gli ostacoli principali e come si risolvono?
Roberto Bertolini. In realtà lo stiamo gestendo con alcuni clienti già da anni, con ottimi risultati. Serve solo una buona organizzazione dal punto di vista documentale (certificati, schede tecniche), e un po’ di elasticità dal punto di vista produttivo. L’unica differenza riguarda le tempistiche di produzione e consegna che si allungano di alcuni giorni. La parte fondamentale, come sempre, è definire bene il progetto; a quel punto il gioco è fatto.
D. Il sistema cappotto si è diffuso, anche grazie al superbonus, che però ora non c’è più. Quindi, quali
sono ora le prospettive?
Roberto Bertolini. L’isolamento delle facciate esterne dei fabbricati con il sistema a cappotto, che già da 15 anni almeno caratterizza il nostro mercato, ha accelerato in modo importante durante il superbonus. Il 2025 ha avuto una flessione, però ci sono due scadenze molto importati a livello europeo che devono trovarci pronti per i prossimi cinque-sette anni: per questo dobbiamo cercare di mantenere alto il livello di qualità e attenzione, per creare le basi per il futuro del comparto edilizio italiano. D. Come sono cambiate le esigenze dei posatori di sistemi cappotto, prima e dopo il 110%?
Pierluigi Brini. Il 110% ha aiutato a vendere un sistema, e non soltanto un gruppo di prodotti. In passato la domanda si limitava ai prodotti che costavano di meno, oggi invece, grazie alla diffusione sul mercato di sistemi certificati, anche i posatori di sistemi cappotto hanno imparato a conoscere meglio i materiali e fare scelte guidate da logiche più tecniche e prestazionali. Inoltre, grazie ai corsi di certificazione e al rilascio del patentino, c’è stata un’evoluzione anche sul fronte della posa, al fine di evitare il più possibile improvvisazioni in cantiere. Luigi Rovacchi. Questo è un cambiamento importante. In passato in cantiere si assisteva a errori macroscopici, come la posa della rete di armatura direttamente appoggiata al materiale isolante e poi rasata. Adesso, nonostante le difficoltà legate al reperimento della manodopera, c’è maggiore consapevolezza e certi errori non si vedono più.
D. Quindi oggi che cosa chiede il posatore del sistema cappotto?
Luigi Rovacchi. Il servizio, e non solo il prodotto. Spesso il cappottista si trova a seguire una voce di capitolato, quindi sa già cosa deve acquistare. Quello che chiede, oltre alla velocità di consegna, è una consulenza applicativa con consigli tecnici.
D. I vostri prodotti sono certificati?
Luigi Rovacchi. I nostri prodotti sono tutti certificati secondo le normative in vigore legate alla marcatura Ce e sono conformi ai Cam.
D. Organizzate corsi di formazione?
Roberto Bertolini. Più che corsi di formazione, organizziamo periodicamente convegni con formule diverse con gli ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri, per focalizzare l’attenzione su alcuni sistemi di isolamento specifici e sulle novità di prodotto. Abbiamo anche formato alcune persone in azienda per organizzare la ricerca della cantieristica e sensibilizzare l’utilizzo di materiali corretti dal punto di vista tecnico e sul fronte della sostenibilità.
D. Avete progetti a breve-medio termine?
Roberto Bertolini. Abbiamo potenziato una divisione aziendale con inserimento di personale specializzato nel settore del trattamento aria, impiantistica termoi-
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draulica, impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, sempre focalizzati alla consulenza tecnica e fornitura di materiali isolanti e apparecchiature specifiche (Vmc). È una divisione nata da poco, sulla quale puntiamo molto, con l’obiettivo di farla crescere. Pierluigi Brini. Il magazzino di Cesena, aperto a dicembre dello scorso anno, è anche orientato a far crescere la divisione impianti.
D. Qual è il vostro obiettivo per il 2026?
Roberto Bertolini. L’obiettivo di Fortlan-Dibi è quello di posizionarsi tra i grandi gruppi produttori di isolanti e la distribuzione. Siamo nel mezzo per garantire un servizio importante con materiale a terra, rappresentando un cuscinetto alla rigidità delle multinazionali che obbligano a ordinare carichi completi. Anche in considerazione del cambiamento del mercato, abbiamo l’obiettivo di potenziare il servizio di consegna e stock di materiali al fine di garantire alla distribuzione edile un supporto sempre maggiore. Noi cogliamo questa sfida, ma possiamo vincerla solo con un gioco di squadra tra noi, i nostri partner produttori internazionali e tutti i nostri clienti della filiera distributiva.
FORTLAN-DIBI
• Fatturato 2024: 33,3 milioni di euro
• Forecast fatturato 2025: 32,9 milioni di euro
• Dipendenti: 65 persone
• Aree coperte di magazzino: 21.000 metri quadrati
• Aree esterne di magazzino: 30.000 metri quadrati
• Materiali isolanti trasformati: 600.000 metri quadrati/annui
• Materia prima espandibile: 4.900 tonnellate/annue
• EPS prodotto: 260.000 metri cubi/annui
• Camion spediti: oltre 6.500 all’anno
PRODUZIONE


La linea Fibrogum comprende una gamma completa per l’impermeabilizzazione. Liquida e facile da applicare, è progettata per concentrare in una sola confezione ciò che normalmente sul mercato viene offerto con due o tre prodotti
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Impermeabilizzare senza demolire e con prestazioni certificate, tra cui resistenza al ristagno, alta pedonabilità, resistenza alla grandine, adesione diretta su più supporti, riflettanza certificata con Sri superiore a 100 e resistenza alle fiamme Broof (t2). Sono le caratteristiche di Fibrogum, la gamma completa per l’impermeabilizzazione studiata da Liquiplast, azienda di Livorno con oltre 60 anni di esperienza nel settore dei sistemi vernicianti e impermeabilizzanti. YouTrade ha incontrato Mauro Simoncini, responsabile vendite dell’azienda che punta a rilanciare il proprio rapporto con i distributori di materiali per edilizia.
Domanda. Fibrogum è una soluzione speciale per l’impermeabilizzazione. Di che cosa si tratta?
Risposta. Fibrogum è una gamma completa per l’impermeabilizzazione. Nello specifico si sviluppa in Fibrogum Original e Fibrogum Flex HP, i due cavalli di battaglia dell’azienda. Fibrogum Flex HP è una membrana impermeabilizzante liquida fibrorinforzata progettata per offrire in un’unica soluzione tutte le caratteristiche che oggi si trovano sul mercato suddivise in due o tre diversi prodotti. Il valore reale di Fibrogum Flex HP è nella
Veronica Monaco
DA SINISTRA
MAURO SIMONCINI, GABRIELLA E ANDREA FERRETTI

IL TEAM LIQUIPLAST. SOTTO, DA SINISTRA, IL PROMOTORE DI ADESIONE LIQUIGRIP, L'ESPOSITORE CON I PRODOTTI IMPERMEABILIZZANTI IN MINI FORMATO E L'AREA DI CARICO
completezza tecnica e nella chiarezza certificativa. È pensato per semplificare la vita a chi progetta a chi posa e a chi lo propone.
D. Quali sono le caratteristiche tecniche della membrana?
R. Le caratteristiche tecniche, per cui è stata certificata, sono resistenza al ristagno, alta pedonabilità, resistenza elevata alla grandine, adesione diretta su più supporti, riflettanza certificata con un Sri superiore a 100 e una classe di resistenza alle fiamme Broof (t2). Tutte queste caratteristiche sono incluse nella formulazione di base, senza necessità di cicli accessori.
D. Da che cosa è composto il materiale?
R. Il prodotto è una formulazione bilanciata a base di copolimeri stirolo-acrilici e fibre strutturali interne. Il prodotto è monocomponente, pronto all’uso, privo di solventi ed è idoneo per l’utilizzo su superfici sia orizzontali che verticali, grazie a una reologia studiata per rendere la stesura fluida, uniforme anche su geometrie complesse.
D. In quali situazioni si utilizza Fibrogum?

R. Si utilizza su qualsiasi supporto, sia orizzontale che verticale, dove sia necessaria la reimpermeabilizzazione, al fine di evitare al massimo la demolizione e il conseguente smaltimento. Quindi è ideale su tutto l’involucro, compreso le pareti controterra.
D. Su quali materiali si applica?
R. Su tutti i tipi di materiale intesi come guaine bituminose, cementizie, plastiche, lamiere, intonaci. Il prodotto possiede il marchio Ce ed è certificato per applicazioni su calcestruzzo. Su altri tipi di materiale è possibile eventualmente utilizzare a supporto un aggrappante specifico. La compatibilità multisupporto consente al rivenditore di standardizzare la proposta e all’impresa di ridurre il rischio applicativo.
D. Quali certificazioni ha il prodotto?
R. Il prodotto possiede le principali garanzie richieste oggi in edilizia, dalla norma Uni En 1504-2 che disciplina i requisiti per la riparazione, manutenzione e protezione delle strutture in calcestruzzo alla norma Uni En 14891 che stabilisce i requisiti per i prodotti


FACILE DA APPLICARE MA COMPLETO



Andrea Ferretti, responsabile ricerca e sviluppo di Liquiplast, è la mente che si cela dietro Fibrogum. «Questo prodotto è stato ideato circa 30 anni fa, quando Liquiplast ha iniziato a muovere i primi passi nel settore delle impermeabilizzazioni», racconta. «È nato come unico prodotto, poi a seconda delle esigenze del mercato si è evoluto con varie ramificazioni per rispondere in modo specifico a diversi tipi di applicazione in vari settori. L’idea di Fibrogum è nata come risposta alle esigenze degli utilizzatori. Si sentiva sul mercato la necessità di un’evoluzione: le guaine prefabbricate termoplastiche a base di bitume spesso creavano problemi di infiltrazioni a causa del materiale che subiva danneggiamenti per le continue sollecitazioni dovute all’esposizione al caldo e al freddo. Per questo motivo abbiamo pensato di formulare un prodotto più facile da applicare, che mantenesse le sue caratteristiche nel tempo, in ogni condizione climatica. Ultimamente abbiamo sviluppato le certificazioni di Fibrogum, che ora è completo di tutti i supporti tecnici».
SCHEDA TECNICA FIBROGUM FLEX HP
UNI EN 14891,
PRODUZIONE


impermeabilizzanti liquidi applicati sotto pavimenti e rivestimenti ceramici. Inoltre, è certificato Broof (t2), è resistente al ristagno, è antigrandine e adatto per esterno con coefficiente antiscivolo R11. Questo consente al prodotto non solo di essere utilizzato come impermeabilizzante, ma all’occorrenza anche come verniciante protettivo antiscivolo per zone ad alta pedonabilità.
D. È conforme ai Cam?
R. Sì, nel colore bianco.
D. Quali sono i colori disponibili?
R. Fibrogum Flex HP è disponibile nei colori bianco, rosso e grigio, mentre Fibrogum Original anche in verde e coccio, oltre a essere colorabile a richiesta.
D. Come si utilizza?
R. Applicare Fibrogum è molto facile, semplice, veloce. Il ciclo applicativo è stato semplificato al massimo per dare la possibilità agli operatori di utilizzare un prodotto pronto all’uso, senza miscelazioni e senza sprechi di materiale. Fibrogum si applica a rullo, pennello o americana liscia, o in modalità airless nel caso del prodotto non fibrato, e la confezione può essere richiusa e utilizzata in un altro cantiere.
D. Sono necessarie istruzioni specifiche per l’applicazione?
R. Di per sé il prodotto non ha una necessità formativa particolare, ma è chiaro che ci sono delle condizioni di posa e dei tempi di asciugatura che devono essere rispettati. È sempre opportuno fare delle verifiche preliminari per valutare l’adesione e la bontà del supporto, in modo da intervenire magari preventivamente con interventi mirati e procedere successivamente con il ciclo predisposto per l’impermeabilizzazione.
D. Mediamente in quanto asciuga?
R. Circa 24 ore. Fibrogum ha tutti i benefici del prodotto acrilico.
D. Oltre a impermeabilizzare, ha un effetto isolante?
R. Il colore bianco ha un indice di riflettanza molto elevato, con uno Sri pari a 104 nella versione fibrata, e questo consente di contribuire a una climatizzazione passiva e all’abbattimento delle isole di calore. Sul mercato spesso sono disponibili delle vernici bianche da stendere sopra il prodotto impermeabilizzante, con Fibrogum, invece, in un unico prodotto è possibile raggiungere un’elevata efficienza cool roof. Anche lo spessore fa la sua parte: in 2 millimetri si garantiscono tutte le dichiarazioni di prestazione.
D. Come si pone il prodotto nei confronti della sostenibilità?
R. Fibrogum è un prodotto a base acqua, che fa della sostenibilità una delle sue principali caratteristiche. Nato per evitare demolizioni e smaltimenti, ha una durabilità che consente di non doverlo riapplicare a ogni stagione. Quindi rispecchia appieno un concetto di sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica.
FIBROGUM ORIGINAL
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DA PICCOLO LABORATORIO A PROTAGONISTA DEL SETTORE
Nata nel 1959 come piccolo laboratorio di prodotti vernicianti per esterni, Liquiplast si è evoluta nel tempo andando a inserire sistemi impermeabilizzanti, primer, protettivi silanici, impregnanti per legno, smalti gel antiruggine, antimuffa, idropitture. Guidata dai figli del fondatore, Andrea e Gabriella Ferretti, l’azienda si pone come interlocutore per i professionisti della pittura e del fai-da-te. «Liquiplast è stata fondata da nostro padre Lando Ferretti come laboratorio di vernici per applicazioni speciali, prevalentemente su facciate. Di professione geometra, ha sempre avuto una propensione alla risoluzione delle problematiche tecniche. Questa formazione gli è stata molto utile per unire la parte produttiva con quella applicativa e studiare i prodotti più adatti alle esigenze di cantiere. L’azienda è stata così la prima cliente di se stessa», ricorda Gabriella Ferretti, responsabile amministrativa di Liquiplast. «Nel tempo c’è stata un’evoluzione. Ai primi prodotti, resine epossidiche per applicazioni di vario genere, sono state aggiunte formulazioni per pavimenti e rivestimenti di piscine, e negli anni Settanta abbiamo iniziato la distribuzione attraverso le rivendite inserendo prodotti tradizionali da colorificio per l’edilizia e il fai-da-te. L’integrazione tra prodotti speciali e commodity ha consentito la diffusione del nostro marchio
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e l’opportunità di dare un servizio al cliente, così da essere un fornitore completo». Oggi Liquiplast è un’azienda che lavora per verticalizzazioni di gamma, con prodotti specialistici, cicli certificati e una forte impronta tecnica.

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D. Quanto dura? Ha necessità di manutenzione?
R. Fibrogum possiede una certificazione Iso 4648:1991 che garantisce una tenuta di circa dieci anni all’esterno. A differenza dei comuni prodotti prefabbricati, che nel tempo tendono a staccarsi o a presentare effetti onda, magari perché posati in maniera non corretta, Fibrogum agisce come una membrana aderente al 100% senza giunzioni, evitando tutta una serie di problematiche. La durata indicativa di 10 anni è relativa al consumo, ma il prodotto è tranquillamente manutenibile nel corso del tempo.
D. Dagli anni Settanta Liquiplast lavora con i rivenditori e oggi strategicamente punta a posizionarsi ancora meglio nei punti vendita. Che tipo di rapporto vi aspettate dai distributori?
R. Un rapporto collaborativo, di partnership. Oggi il mercato funziona così: non esiste più il classico rapporto fornitore-acquirente, ma bisogna lavorare in maniera sinergica. La nostra propensione è quella di avere con i nostri rivenditori un rapporto di collaborazione a 360 gradi. Mettiamo a disposizione supporto tecnico, formativo e informativo, oltre a investire nella comunicazione e in eventi per promuovere il sell out.
IL LABORATORIO
PRODUZIONE

D. Quali strumenti di marketing offrite al punto vendita?
R. Tra le iniziative più recenti abbiamo messo a punto un espositore con un mix di prodotti impermeabilizzanti che ha avuto un ottimo riscontro. L’espositore raccoglie i nostri prodotti professionali nei formati più piccoli per andare a sollecitare anche la nicchia del fai da te specializzato. È un espositore che non occupa tanto spazio in punto vendita, ma permette di mostrare, in maniera impattante, le principali referenze della linea Fibrogum.
D. Quali?
R. In base alle esigenze del punto vendita vengono inseriti i prodotti più performanti a livello di rotazione e di richieste dei clienti, con soluzioni per tutte le problematiche.
D. È necessario fare formazione tra azienda e distributore?
R. È necessaria, ma non sempre si trova l’occasione. Molte volte il rivenditore bypassa la formazione per mancanza di tempo, tuttavia il prodotto diventa performante anche nella comunicazione, se il distributore lo sa raccontare. Noi forniamo materiali, affiancamenti, demo, supporti per venditori e tecnici.
D. In che modo comunicate ai distributori?
R. La comunicazione passa attraverso la nostra rete vendita. Siamo presenti principalmente nel Centro Sud Italia, ma ci stiamo avvicinando anche al Nord e abbiamo avviato alcune collaborazioni con l’estero. Ai rivenditori offriamo assistenza tecnica, supporto dedicato, campagne pubblicitarie su riviste tecniche, e
presenza attiva sui principali social network.
D. Il mercato è in un momento di rallentamento dopo la fine dell’era del superbonus. Questo influisce sul vostro business?
R. No, anzi. Per noi il mercato è migliorato, non solo in termini economici, ma anche di qualità. Fintanto che è perdurato il superbonus, c’è stata meno attenzione alla qualità dei prodotti: l’importante era reperire il materiale e trovarlo in tempi ristretti. Oggi invece c’è maggiore selezione e attenzione da parte delle persone ai propri investimenti.
D. Quali sono le vostre previsioni per il 2025 e il 2026?
R. Per il 2025 siamo in incremento a due cifre. Per il 2026 ci aspettiamo di consolidare il nostro posizionamento. Nonostante sia un prodotto da tanti anni presente in azienda, abbiamo iniziato la nostra avventura per il riposizionamento di Fibrogum anche dal punto di vista tecnico e certificativo. Inoltre, abbiamo in serbo un allargamento della gamma con nuovi prodotti performanti. Tra l’altro il mercato degli impermeabilizzanti liquidi è in forte evoluzione. Già la Uni 11928-1 del 2023 è andata a standardizzare questa tipologia di prodotti, scindendo in maniera chiara i produttori delle classiche guaine liquide dai produttori di membrane impermeabilizzanti. Ora si sta lavorando a un ulteriore pacchetto di norme e sono in arrivo delle novità. Fibrogum negli anni si è evoluto dal cantiere.Abbiamo ascoltato chi posa, chi vende, chi risponde alle domande del cliente. Oggi offriamo una soluzione assolutamente chiara, completa e affidabile. Questo fa la differenza.




INDUSTRIE POLIECO
IL CHIUSINO È LEGGERO MA ROBUSTO
KiO è realizzato con materiale composito, che unisce praticità e robustezza con un peso inferiore del 70% rispetto a quelli tradizionali. E ha anche un ridotto impatto ambientale

Specializzata nella produzione di cavidotti, tubi corrugati e pozzetti in polietilene, Industrie Polieco-Mpb ha ideato K io, chiusino realizzato in materiale composito K inext che offre numerosi vantaggi in termini di robustezza, praticità e sostenibilità. Il materiale composito è estremamente solido e resistente, pur mantenendo una elevata leggerezza. I chiusini K io pesano circa il 70% in meno rispetto a quelli tradizionali; questo non solo diminuisce i tempi e i costi di manodopera, ma soprattutto riduce notevolmente i rischi per la sicurezza dei lavoratori, sia in fase di installazione, sia in fase di manutenzione.

SCELTI ANCHE PER L’ACQUEDOTTO
Una delle ultime applicazioni realizzate con il chiusino Kio ha avuto come sfondo l’isola di Lussinpiccolo, in Croazia. In questo caso i chiusini sono stati scelti per la rete dell’acquedotto, anche grazie a una loro altra caratteristica: il materiale composito Kinext con cui sono realizzati è permeabile alle onde elettromagnetiche, ed è quindi ideale per tutte quelle applicazioni dove sono presenti contatori o strumentazioni che devono trasmettere i dati anche a distanza.
MENO CO2
Un altro aspetto importante è il ridotto impatto ambientale. Grazie al peso contenuto e alla natura del materiale, K io contribuisce alla diminuzione delle emissioni di Co2 lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Inoltre, il materiale composito aiuta a ridurre il rumore generato dal traffico stradale, migliorando così il comfort acustico nelle aree urbane.
Sara Giusti
IL CHIUSINO KIO PRESSO L'ISOLA DI LUSSINPICCOLO, IN CROAZIA


PRODUZIONE
FIBROTUBI
COPERTURA CON STILE E AFFIDABILITÀ
La soluzione modulare Fibrograf presenta elevate prestazioni di tenuta all’acqua e impermeabilità unite a un’estetica essenziale, priva di fissaggi a vista. Come nell’installazione per una villa nel Veronese

Elevate prestazioni di tenuta all’acqua e impermeabilità unite a un’estetica essenziale, priva di fissaggi a vista: sono le caratteristiche di Fibrograf, sistema modulare di Fibrotubi per coperture a tipologia simil-aggraffato. Questa soluzione è stata scelta per una villa residenziale privata di oltre 530 metri quadrati, arricchita da una piscina esterna, a Castel d’Azzano (Verona).
Sara Giusti


IL PROGETTO
L’installazione è stata eseguita su una sottostruttura lignea composta da orditura principale e secondaria. Questa soluzione è stata privilegiata non solo per le qualità estetiche e la leggerezza, ma anche per le prestazioni sismiche. Sopra il tavolato in Osb è stata posata una membrana traspirante, funzionale anche alla protezione della struttura portante. A seguire è stato posato il sistema Fibrograf, soluzione che coniuga rigore tecnico ed eleganza formale.
SISTEMA MODULARE
La banda preforata sul lato sinistro della lastra Fibrograf consente un fissaggio rapido e sicuro, mentre le piegature superiori e inferiori garantiscono un ancoraggio preciso e stabile. Ne risulta una copertura dall’effetto estetico paragonabile alle tradizionali lavorazioni aggraffate, con il vantaggio di un sistema modulare. La modularità si fonda sull’impiego di sole due lastre, nelle misure S e L, con profilo simil-aggraffato già definito in fase produttiva. Ciò elimina la necessità di profilature in cantiere, riducendo tempi di posa e costi operativi.
MASSIMA INTEGRAZIONE
L’esigenza del committente era quella di ottenere
INSTALLAZIONE
DEL SISTEMA FIBROGRAF
DI FIBROTUBI A CASTEL
D'AZZANO (VERONA)

un’abitazione di pregio, dal linguaggio architettonico contemporaneo. Il proprietario ha scelto di persona Fibrograf, affidandosi allo studio di architettura AbcPlus e al rivenditore edile Caem Group per la realizzazione, eseguita dalla ditta Ft Real Estate. Il risultato finale è una copertura dalle linee pulite ed eleganti, capace di integrare estetica e tecnologia, grazie a un sistema affidabile, durevole, perfettamente integrato nell’architettura della villa.
LA SCHEDA
Tipologia: nuova costruzione fabbricato residenziale privato
Ubicazione: Castel d’Azzano (Verona)
Data: Agosto 2025
Rivenditore Edile: Caem Group
Direttore lavori: ABCPlus Studio Architettura
Impresa esecutrice: Ft Real Estate
Copertura tetto: Mfc di Marku Fatmir
Copertura: Fibrograf, nero velvet
Superficie totale coperta: 530 metri quadrati circa
CAVATORTA
UNA SVOLTA ECO-FRIENDLY PER LE RECINZIONI
I processi produttivi dell’azienda sono marchiati Green Touch a garanzia della sicurezza per l’ambiente e per le persone. Ben cinque progetti hanno introdotto innovazioni per migliorare l’efficienza secondo gli standard della Ue
Con sei stabilimenti e una presenza internazionale il Gruppo Cavatorta, specializzato nel settore delle reti per recinzioni e nella lavorazione della vergella, mantiene profonde radici in Italia, puntando su processi produttivi certificati eco-friendly evidenziati dal marchio Green Touch, a garanzia della sicurezza per l’ambiente e

A SINISTRA, RECINZIONE DECOPLAX EVOLUZIONE. SOTTO, ESAFORT

Sara Giusti
le persone. Una scelta strategica che ha permesso di salvaguardare gli standard di produzione, rispettare le normative europee e offrire soluzioni tecnologicamente avanzate, tutelando così clienti e partner commerciali.
EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ
Grazie al supporto della Commissione Europea, attraverso lo strumento finanziario Life, cinque progetti dell’azienda hanno introdotto innovazioni per migliorare l’efficienza e la sostenibilità nel settore metallurgico, garantendo qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. La trafilatura ecosostenibile Esd-Eco Sustainable Drawing, per esempio, è un’innovazione sviluppata negli stabilimenti abruzzesi per il trattamento delle vergelle e dei loro derivati: questa tecnologia con descagliatura a secco e trafilatura lubrificata ha consentito di ridurre l’uso di acidi. Il processo Ultra Crash Treatment ha sostituito, invece, il decapaggio con micropallinatura ceramica e spruzzatura di zinco a freddo, garantendo una pulizia efficace e sicura, mentre la tecnologia Mdpatc ha introdotto il trattamento al plasma e una zincatura innovativa con Zn-Al-Mg, migliorando la qualità e riducendo i consumi energetici. Infine, il progetto Lifenature ha promosso il riciclo di alluminio e titanio, sviluppando rivestimenti più resistenti per ambienti estremi, mentre Life m&m ha perfezionato la protezione del filo metallico con leghe riciclate e termospruzzatura controllata, riducendo costi e impatti ambientali.
SELEZIONE DEI MATERIALI
L’attento processo di selezione delle materie prime e un approccio rigoroso alle norme di sicurezza e al rispetto ambientale hanno consentito di mantenere sempre alta l’asticella della qualità. Ogni prodotto è realizzato seguendo i più severi standard Uni-En, garantendo durata e resistenza. L’impegno di Cavatorta non si limita alla produzione, ma si estende alla responsabilità sociale e ambientale, integrando metodi sempre più sostenibili. Il rispetto delle risorse, la sicurezza del personale e l’attenzione ai dettagli sono valori che guidano l’azienda, rendendola un esempio di eccellenza industriale.
RECINZIONI, RETI E CHIODI
Nata nel 1961 a Calestano (Parma), Cavatorta ha ampliato progressivamente la propria gamma di prodotti, includendo reti elettrosaldate, zincate e plastificate, oltre a chiodi di alta qualità. Negli anni Settanta, la crescita produttiva ha portato alla costruzione di un nuovo stabilimento in provincia di Teramo, dando il via a una fase di espansione su scala nazionale. Negli anni Ottanta, l’azienda ha consolidato la propria presenza nel mercato delle recinzioni a livello internazionale, con sei stabilimenti produttivi e una rete di centri logistici in punti strategici. Grazie alla presenza in Francia, Inghilterra e Portogallo, il Gruppo è riuscito a rispondere con efficacia anche alle esigenze europee, mentre negli Stati Uniti ha aperto un deposito a Whitinsville, Massachusetts, per servire il mercato nordamericano.


SOPRA, A DESTRA, FILI METALLICI TRATTATI CON GALVAFORT PROCESS. SOTTO, UFFICI CEPIM FONTEVIVO (PARMA)
PRODUZIONE
MAKITA
TECNOLOGIA PER FACILITARE IL CANTIERE
In arrivo la nuova legaferri TR001G, che alza l’efficienza dei lavori di carpenteria.
È alimentata da una batteria 40Vmax Xgt Li-Ion e combina potenza, velocità e praticità, riducendo i tempi di lavoro
Sara Giusti
DEMOLITORE HM004G 80VMAX


TASSELLATORE HR008G 40VMAX. SOTTO, LA NUOVA LEGAFERRI TR001G

Elevate performance, massimo comfort e sicurezza per gli operatori: con la sua vasta gamma di prodotti per l’edilizia, dotati dei più recenti sistemi tecnologici, Makita favorisce lo svolgimento delle principali attività in cantiere. Oltre ai demolitori alimentati da 2 batterie a 40Vmax con potenza di 4.400 W e 72,8 J, come il modello HM004GZ01, Makita propone troncatrici perfette per interventi rapidi di manutenzione o ripristino in ambiti civili o industriali, vibratori per calcestruzzo, tassellatori, martelli rotativi, miscelatori, seghe circolari, smerigliatrici e seghetti. Un totale di oltre 180 articoli e un’intera gamma di accessori per ogni applicazione.
LE CARATTERISTICHE
Disponibile da gennaio 2026, la nuova legaferri TR001G è alimentata da una batteria 40Vmax Xgt Li-Ion e combina potenza, velocità e praticità, riducendo sensibilmente i tempi di lavoro e la fatica dell’operatore. Grazie ai doppi motori brushless, dedicati all’avvolgimento e all’alimentazione del filo, la TR001G garantisce legature estremamente stabili utilizzando filo da 1,6 millimetri. Il meccanismo di retrazione del filo assicura una stretta uniforme e sicura, adattandosi a un’ampia gamma di diametri, fino alle armature di grandi dimensioni. Le prestazioni meccaniche incrementano le reali esigenze di cantiere che richiedono tecnologia e sicurezza elevati. Rispetto ai modelli 18V, la forza di legatura cresce fino al 300% su barre D10 e al 200% su barre D22. La regolazione elettronica della potenza permette di scegliere facilmente l’intensità più adatta a ogni combinazione di tondini.



PRODUZIONE
FIBRE NET
CONSOLIDAMENTO EFFICACE PER GLI EDIFICI
Le reti Ri-Struttura e Ri-Struttura FOrce messe a punto dall'azienda ampliano l’orizzonte dei rinforzi Crm, rendendo possibile ogni tipologia di intervento. Il supporto software facilita la scelta della soluzione più idonea
Le reti in fibra di vetro RiS truttura e Ri -S truttura Force di Fibre Net sono una risposta certificata alle esigenze di consolidamento strutturale con sistema Crm . La linea Ri-S truttura , con reti in G frp marcate Ce e dotate di Dichiarazione Ambientale di Prodotto, rappresenta la soluzione consolidata per murature regolari, edifici storici e interventi di miglioramento sismico. Semplici da installare, compatibili con malte tradizionali e disponibili in comodi rotoli, le reti Ri-S truttura garantiscono rapidità di posa e riduzione dei tempi e costi di cantiere.

SISTEMA CRM FIBRE NET CON RETI, ANGOLARI, FAZZOLETTI E CONNETTORI IN FIBRA DI VETRO, MALTE A BASE DI CALCE IDRATA E LEGANTI IDRAULICI E LAGANTE CHIMICO
Sara Giusti

PRESTAZIONI SUPERIORI
La gamma Ri-S truttura Force , invece, offre prestazioni superiori grazie a resistenze meccaniche e moduli elastici incrementati, maggiore tenuta a strappo nodo e durabilità certificata anche in ambienti aggressivi, con decadimento prestazionale minimo. L’ampia scelta di maglie, dalla più fitta per murature incoerenti alle versioni larghe per grandi superfici, consente di coprire ogni esigenza progettuale.
LA RETE RI-STRUTTURA FORCE È CARATTERIZZATA DA PRESTAZIONI MECCANICHE
PIÙ ELEVATE CON +57% DI RESISTENZA ALLA TRAZIONE E +58% DI MODULO ELASTICO

VERIFICHE E CONFRONTI
Il supporto del nuovo software Fibre Net Calc facilita inoltre la scelta della soluzione più adeguata e consente di eseguire verifiche, confronti e relazioni in conformità alle Ntc 2018 e Linee Guida nazionali. L’efficienza, la qualità certificata e la gamma completa proposta da Fibre Net offrono un vantaggio concreto per le rivendite moderne che puntano su soluzioni sicure, affidabili e veloci per fidelizzare la clientela.
DALIFORM GROUP
PLASTICA RICICLATA PER CASSERI PIÙ SOSTENIBILI
Leggeri e modulari, permettono una gestione ottimizzata del cantiere: a differenza di quelli in legno o in metallo non si deteriorano, riducendo la quantità di scarti da smaltire
MSara Giusti

ateriali edili e tecniche costruttive stanno evolvendo verso soluzioni che garantiscono non solo prestazioni strutturali affidabili, ma anche un impatto ambientale ridotto. In questo contesto, Daliform Group si impegna nella produzione di casseri a perdere in plastica riciclata, una scelta strategica che unisce responsabilità ambientale, vantaggi economici e valore aggiunto per il mercato immobiliare.
RECUPERO
La plastica recuperata e rigenerata richiede molta meno energia per essere trasformata rispetto alla




produzione ex novo di materiali tradizionali, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore edile. Inoltre, i casseri in plastica riciclata, leggeri e modulari, permettono una gestione ottimizzata del cantiere: a differenza dei casseri in legno o in metallo, infatti, non si deteriorano, riducendo drasticamente la quantità di scarti da smaltire, semplificando la logistica e abbattendo i costi di gestione dei rifiuti. Infine, la loro natura riciclata contribuisce a diminuire il consumo di risorse vergini: in questo modo, l’impatto ambientale dell’intera opera si riduce, favorendo la transizione verso un’edilizia circolare e responsabile.
PIÙ EFFICIENZA
Oltre ai vantaggi in termini di sostenibilità, i casseri in plastica riciclata possono influenzare anche l’efficienza energetica dell’edificio. La precisione nella realizzazione del sistema vespaio garantisce un migliore isolamento e minori dispersioni termiche, con un conseguente risparmio energetico per gli utenti finali. In più, l’uso di materiali riciclati e a basso impatto, in sinergia al vespaio ventilato, si traduce in ambienti più sani. La riduzione delle emissioni nocive, il minor uso di trattamenti chimici e la qualità costruttiva assicurano spazi interni più salubri, a beneficio del comfort e della salute degli occupanti.
SOSTENIBILITÀ
I casseri in plastica riciclata rappresentano una soluzione concreta per un’edilizia più sostenibile, efficiente e orientata al futuro. Inoltre, un edificio realizzato con tecniche costruttive sostenibili acquisisce un valore aggiunto sul mercato immobiliare, aumentando l’attrattività della proprietà e rispondendo alla crescente domanda di abitazioni e spazi professionali a basso impatto ambientale.
IL SISTEMA IGLU' PER LO STABILIMENTO CUCINELLI IN UMBRIA. A SINISTRA, IGLU' DA 30 CENTIMETRI E APPLICAZIONE IN CONTESTO RESIDENZIALE A MONTELUPO-FIORENTINO


U-BOOT BETON, CASSERO A PERDERE PER SOLAI ALLEGGERITI. SOPRA, APPLICAZIONE PRESSO CENTRO PROTONICO A TRENTO. SOTTO, AREA COMMERCIALE


T2D
DALL’ESTERO I NUOVI ADDETTI PER L’EDILIZIA
Il progetto Costruire Insieme punta a fornire supporto economico e strategico per attività formative e culturali rivolte a giovani immigrati. Obiettivo: rispondere alla domanda crescente di manodopera specializzata e preparata
Veronica Monaco
Se il valore di un’industria passa anche dal suo senso di responsabilità sociale, T2D ha dimostrato un ruolo di primo piano con il progetto Costruire Insieme - Lavoro, Valori e Comunità. L’iniziativa mira a fornire supporto economico e strategico per la realizzazione di attività formative e culturali rivolte a giovani immigrati richiedenti asilo in Italia, al fine di rispondere alla domanda crescente di manodopera formata e preparata e offrire opportunità di inserimento lavorativo regolare.


LA LOGICA
«Non è assistenzialismo. È logica, è economia, è umanità. Ecco perché T2D si impegna ad accompagnare i ragazzi nel loro percorso d’integrazione, anche dopo l’assunzione», si legge in una nota dell’azienda. «Le aziende edili umbre, oggi, faticano a trovare operai specializzati, apprendisti, tecnici. Una generazione di mestieri rischia di andare persa, proprio mentre il settore registra una domanda crescente, anche grazie a incentivi pubblici e necessità infrastrutturali. In questo scenario, l’arrivo di nuovi lavoratori formati rappresenta non solo una risorsa, ma una necessità».
SICUREZZA E LINGUA
Nato in collaborazione con il Centro di Accoglienza Straordinario (Cas) di Perugia, gestito dalla Cooperativa Unitatis Redintegratio, il progetto ha affrontato in primo luogo lo scoglio della formazione linguistica, offrendo ai partecipanti un corso di lingua e cultura italiana articolato in quattro settimane, curato da The Language Center di Todi. In seguito, la formazione tecnica e professionale è stata gestita dal Cesf di Perugia (Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione), attraverso un corso di 150 ore complessive. Questo primo corso per operatori edili del progetto Costruire Insieme ha coinvolto dodici giovani immigrati, con un’età media di 26 anni, provenienti da Bangladesh, Benin, Burkina Faso, Camerun e Costa d’Avorio.
IL FORMAT
Con lo stesso format, partiranno altri corsi per termoidraulici, elettricisti e operatori edili. Anche questi si avvarranno, per la formazione linguistica, dell’esperienza della Scuola The Language Center di Todi, mentre, per quella tecnica e professionale, della collaborazione con il Cnos-Fap, sede di Marsciano (Perugia). Le aziende che partecipano al progetto, accogliendo i ragazzi al termine del percorso formativo con contratti chiari e in regola, hanno la possibilità di rafforzare il proprio organico con personale selezionato e qualificato, oltre che essere protagonisti di un modello, replicabile, di integrazione sociale e lavorativa.



LA PRESENTAZIONE DEL PRIMO CORSO PER OPERATORI EDILI DEL PROGETTO
COSTRUIRE INSIEME - LAVORO, VALORI E COMUNITÀ
EDILFERRO TRAVEST

IL
L’azienda trentina da oltre 40 anni
è specializzata in articoli per finitura, come paraspigoli per intonaco, cartongesso e cappotto. Ma anche un portaled con luce riflessa per il perimetro del soffitto

Con oltre 130 articoli a catalogo tra paraspigoli e profili per intonaco, cartongesso e cappotto, Edilferro Travest di Avio (Trento) è in grado di fornire una soluzione a qualsiasi esigenza applicativa, anche la più specifica. Tra le innovazioni più recenti il profilo angolare 4050 per cartongesso, a gradi variabili: brevettato, consente di offrire maggiore sicurezza e rapidità di posa grazie all’integrazione di una cerniera che permette al profilo di aprirsi e chiudersi infinite volte. YouTrade ha incontrato Franco Modena, socio dell’azienda, e il figlio Leonardo, responsabile marketing e commerciale. Domanda. Da quando è attiva l’azienda?
Franco Modena. L’azienda è nata nel 1983 e fin da subito si è specializzata nel settore di nicchia dei profili di finitura per cartongesso, intonaco e sistemi di isolamento a cappotto. In Italia siamo i leader, con una quota di mercato del 40%. Nel mondo del cartongesso abbiamo maggiore concorrenza, mentre per quanto riguarda i profili per intonaco siamo tra i pochi produttori presenti nel nostro Paese. Al momento realizziamo il 60% del nostro fatturato in Italia e il 40% all’estero.
D. Con quale tipologia di prodotti avete iniziato?
Franco Modena. Con due articoli per l’intonaco: il profilo ad angolo retinato e la fascetta a T.
D. Oggi quanti prodotti avete a catalogo e per quali tipologie di applicazioni?
Franco Modena. Oggi contiamo 130 prodotti a catalogo per tutte e tre le tipologie di applicazione: intonaco, cartongesso e cappotto.
D. Quando è cominciato il vostro approccio al mercato estero?
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Franco Modena. Verso gli anni Novanta con la Germania. L’incremento delle vendite estere l’abbiamo però realizzato tra il 2010 e il 2015 in occasione della crisi dei subprime che hanno portato a un grosso rallentamento del mercato italiano, spingendoci a puntare di più sull’export. Adesso stiamo lavorando bene con Germania e Francia, oltre a operare anche in Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Croazia. Al di fuori dell’Europa abbiamo avuto ottimi riscontri in Algeria, che ha però introdotto da qualche tempo un sistema normativo protezionistico, e qualche contatto con Israele.
D. In 40 anni di attività, cos’è cambiato nel mondo dell’edilizia per il vostro segmento specifico?
Franco Modena. Il settore è cambiato tantissimo. Siamo
Veronica Monaco
PRODUZIONE

partiti con il primo paraspigolo per intonaco quando in Italia si è diffuso l’intonaco premiscelato. Nel tempo l’edilizia ha subito trasformazioni enormi: in cantiere sono diminuite le figure professionali e si sono diffusi sistemi sempre più semplici da applicare. Anche i sistemi a secco si sono sviluppati in maniera crescente: all’inizio il cartongesso era destinato soprattutto alle aree commerciali e industriali, poi negli ultimi 15 anni si è diffuso anche nell’edilizia civile e nelle ristrutturazioni.
D. Quali cambiamenti hanno dato maggiore impulso alla crescita del fatturato dell’azienda?
Franco Modena. Abbiamo avuto una crescita moderata e costante, proprio perché abbiamo sempre sviluppato i nostri prodotti in base alle richieste del mercato, sia per
l’intonaco sia per il cartongesso. Leonardo Modena. L’azienda e il fatturato sono prosperati al crescere della domanda e del mercato. Negli anni ci siamo evoluti e abbiamo comprato lo stabilimento produttivo di Ala proprio per rispondere all’incremento delle richieste. Insomma, è stato un aumento organico.
D. Il mercato dei sistemi a secco è abbastanza nuovo per l’Italia: quanto conta l’innovazione per il vostro business?
Leonardo Modena. Negli ultimi due-tre anni sono aumentate le richieste di prodotti molto specifici per applicazioni particolari. Ovvio che il fatturato si realizza con altri prodotti, come il classico profilo ad angolo e le sue varianti, ma negli ultimi anni stiamo cercando di sviluppare nuove soluzioni per andare incontro alle esigenze dei cartongessisti per la parte di finitura. Se prima gli applicatori adattavano un profilo a vari utilizzi, adesso cercano soluzioni specifiche.
Franco Modena. A questo proposito abbiamo sviluppato molti articoli relativi ai profili di limitazione, i profili di limitazione a doppia lastra, i profili di limitazione a zeta. Sono articoli che non generano grandi numeri in termini di volumi, ma ci permettono di differenziarci dai nostri competitor.
D. C’è un prodotto che Edilferro Travest commercializza in modo esclusivo?
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Leonardo Modena. Sì, il profilo a gradi variabili 4050, che abbiamo introdotto da un paio di anni a seguito delle osservazioni che ci sono giunte dai nostri clienti. Si tratta di un profilo angolare per cartongesso che ha la peculiarità di integrare una cerniera. Fisicamente si tratta di due pezzi separati, che sono uniti in fase di produzione, e consentono al profilo di aprirsi e chiudersi infinite volte. Ciò consente di offrire una maggiore sicurezza e rapidità di posa, a differenza dei classici profili a gradi variabili che richiedono maggiori accortezze per evitare deformazioni. Il profilo 4050 è un prodotto brevettato, che abbiamo

solo noi e i nostri rivenditori. Lo commercializziamo in scatole perché è abbastanza delicato.
D. In quali casi si impiega questo profilo?
Leonardo Modena. Si usa in caso di ristrutturazioni su murature non perfettamente a 90 gradi o quando si vogliono creare angoli non retti per motivi estetici. Richiama la stessa quantità di stucco che necessita un normale profilo per cartongesso.
D. La vostra gamma va dal classico paraspigolo retinato al moderno portaled: quali sono i prodotti di punta?
Leonardo Modena. Sull’intera gamma i profili per l’intonaco la fanno ancora da padrone. Tra i prodotti che vendiamo di più ci sono la guida a T per l’intonaco, il profilo retinato e il profilo angolare per cartongesso. Questi tre profili, con le loro varianti a livello di misure e pesi, costituiscono il 50% di tutte le nostre vendite in termini di quantità. Dopodiché, come abbiamo detto in precedenza, la nostra gamma di 130 articoli presenta tante soluzioni per lavori specifici. Per esempio, il profilo portaled risponde a una richiesta crescente da parte dei progettisti, ma si differenzia dai prodotti tradizionali.
Franco Modena. Abbiamo infatti studiato un portaled con luce riflessa, non diretta, per le parti perimetrali del soffitto, delle pareti e della parte superiore del battiscopa, che non presenta il classico vetrino a striscia.
D. Avete anche un profilo per gli archi?
Franco Modena. Sì, siamo stati i primi in Italia a proporlo sul mercato. Sostanzialmente è un profilo ad angolo che si può modellare con una dima o manualmente, e poi intonacare o stuccare, per realizzare archi su porte o finestre.
Leonardo Modena. Lo vendiamo in tubi di cartone per incentivare la vendita al consumatore e per offrire maggiore protezione al prodotto.
D. Quali sono i vantaggi del cartongesso in una ristrutturazione o in una costruzione degli spazi abitativi?
Franco Modena. La velocità di esecuzione, la pulizia del cantiere, la facilità di movimentazione. Si presta anche

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a soluzioni estetiche e architettoniche diverse rispetto a quelle che si possono ottenere con la classica parete in laterizio intonacata.
Leonardo Modena. Con il cartongesso è facile costruire molto più velocemente soluzioni ad hoc, come delle rientranze nella parete. Certo anche la qualità della lastra e del profilo conta. Per lavori di finitura, la qualità intrinseca di un profilo che sia dritto e non abbia torsioni facilita il lavoro.
D. C’è qualche novità nel cassetto?
Leonardo Modena. Sì, abbiamo qualche novità che
SOTTO, PROFILO A GRADI VARIABILI 4050. A SINISTRA, ALCUNE PROPOSTE DI PROFILI ANGOLARI

PRODUZIONE

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presenteremo probabilmente già al Made expo 2025 di novembre. Si tratta di due varianti di articoli che realizziamo già: il primo è il parabordo a U, che si posiziona tra parete verticale e soffitto, finora disponibile solo in lamiera zincata, e che invece adesso stiamo iniziando a distribuire anche in lamiera preverniciata bianca per lasciare gli angoli a vista; la seconda novità riguarda il profilo per cornici a soffitto: finora disponibile solo nella versione da 10 millimetri, sarà prodotto su richiesta dei nostri distributori anche nella versione da 20 e 30 millimetri.
D. Quali sono i plus dei vostri prodotti?
Leonardo Modena. Da sempre ci distinguiamo per la qualità dei nostri profili. I nostri fornitori sono affidabili e operiamo un controllo interno molto serrato sulla materia prima. Anche la nostra produzione è all’avanguardia e precisa. Cerchiamo inoltre di essere sempre vicini alle richieste dei clienti anche in termini di servizio, offrendo tempestività sia in fase di pre che di post-vendita ordine.
D. Fornite anche consulenza tecnica?
Leonardo Modena. No, i nostri distributori acquistano sulla base delle richieste che ricevono dai loro clienti, che sanno già cosa comprare.
D. I vostri clienti sono esclusivamente rivenditori?
Leonardo Modena. Rivenditori e grossisti. Ci arrivano richieste anche da parte degli utilizzatori finali, che per correttezza commerciale reindirizziamo ai nostri rivenditori.
D. Quali sono i prodotti che negli anni si sono venduti di più?
Franco Modena. Negli ultimi 15-20 anni i prodotti che
AREA DI CARICO

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LA PRODUZIONE
PRODUZIONE

si sono evoluti di più sono quelli che riguardano il cartongesso, per i quali c’è una domanda crescente. Hanno avuto successo anche alcuni prodotti per l’intonaco che abbiamo sviluppato appositamente per l’estero.
D. C’è una differenza tra le richieste del mercato
estero e quello italiano?
Franco Modena. Sì. Ogni Paese ha le sue peculiarità e tradizioni costruttive, e spesso ci sono anche differenze regionali.
D. Qual è il mercato più difficile da servire?

Franco Modena. La Germania: per vendere devi costruire molto bene. Il secondo mercato più difficile è la Francia.
D. Organizzate corsi di formazione per i rivenditori?
Leonardo Modena. Abbiamo fatto e rifaremo open day e giornate di formazione su richiesta dei nostri clienti.
D. Ci sono prodotti che si conoscono poco, ma che potrebbero offrire un grande aiuto all’applicatore?
Leonardo Modena. Di sicuro abbiamo in gamma prodotti per applicazioni specifiche che sono usati poco, ma potrebbero dare grandi vantaggi agli installatori, che non dovrebbero così adoperarsi per adattare le soluzioni che già utilizzano.
D. La presenza di manodopera straniera in cantiere comporta per la vostra azienda un approccio diverso?
Franco Modena. Noi non andiamo direttamente in cantiere, ma percepiamo dalle imprese queste difficoltà di gestione, soprattutto a livello di comunicazione.
D. Edilferro Travest è un’azienda familiare: è un vantaggio?
Franco Modena. Finora è stato un vantaggio. Rispetto alla nostra dimensione aziendale, essere un’impresa familiare ci permette di essere dinamici, flessibili e di prendere decisioni in maniera veloce.
D. Il Pnrr influisce sul vostro business?
Leonardo Modena. È difficile quantificarlo in termini numerici, ma sicuramente c’è un’influenza positiva. Il Pnrr sta funzionando.
EDILFERRO TRAVEST
Addetti: 40 persone
Fatturato 2024: 10 milioni di euro
Sede legale: Sabbionara d’Avio (Trento)
Sede produttiva: Ala (Trento)
Area coperta: 6 mila metri quadrati
Area scoperta: 2 mila metri quadrati
D. Quale consiglio vi sentite di dare a un rivenditore di materiali edili che vuole trattare meglio i prodotti in cartongesso?
Franco Modena. I rivenditori tradizionali che si buttano nei sistemi a secco devono informarsi sui profili disponibili, sulle loro peculiarità e avere tre-quattro articoli più specifici che risolvono richieste peculiari.
D. Per avere un’offerta accettabile quali prodotti dovrebbe avere a magazzino?
Leonardo Modena. Il paraspigolo per cartongesso, il copribordi a L e a U, il paraspigolo per archi, il profilo a zeta per realizzare dettagli su soffitti e battiscopa e uno dei profili a gradi variabili. Così la gamma è abbastanza ampia per coprire gran parte delle esigenze.
D. Quali sono i tempi di consegna?
Franco Modena. 10-15 giorni dalla ricezione dell’ordine. Non abbiamo magazzino, lavoriamo su commessa.

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MUOVIAMOCI

ANDREA
PAYARO
IIL PERCORSO MIGLIORE PER FARE IN FRETTA
l prelievo di magazzino è una delle attività più costose sia in termini di tempo sia di risorse impiegate. Inoltre, gli errori commessi durante questa fase sono spesso identificabili dal cliente, che ridurrà il proprio livello di soddisfazione. In un periodo storico in cui la velocità è uno dei fattori fondamentali di business, riuscire a organizzare prelievi veloci e corretti è diventato un fattore chiave di successo. Proprio in questo ambito la ricerca scientifica propone, tra le varie soluzioni, due modelli che vengono chiamati rispettivamente algoritmo del seme (seed algorithm) e algoritmo del commesso viaggiatore (Tsp, travelling salesman problem). Entrambe sono soluzioni introdotte nei meccanismi di calcolo dei percorsi di prelievo nei sistemi Wms (Warehouse Management System). Il modello più semplice e facile da implementare in un magazzino è chiamato S-Shape (o percorso a S), una strategia di prelievo in cui l’operatore entra in una corsia all’inizio del processo, la percorre tutta fino in fondo (anche se non deve prelevare in tutte le postazioni) passando poi alla corsia successiva. Il prelevatore passa per tutte le corsie, disegnando sulla carta tanti S. Questo metodo è semplice da seguire, riduce errori e confusione, ma è meno efficiente se gli articoli sono concentrati in pochi punti, perché si rischia di percorrere più metri del necessario. Il seed algorithm è un metodo per ottimizzare il percorso di prelievo degli articoli in un magazzino. Serve per organizzare l’ordine in cui l’operatore
preleva i prodotti. Dal punto di partenza dell’operatore, che fungerà da seed, si costruisce il percorso aggiungendo le altre ubicazioni di prelievo in base alla minima distanza successiva (nearest neighbor logic). In pratica, il successivo articolo da prelevare è sempre quello più vicino al punto in cui si trova il prelevatore, fino al completamento della lista di prelievo. Questo può anche prevedere il cambio di corsia o di scaffale.
Il problema del commesso viaggiatore, invece, è quello di trovare il percorso più breve che visita una volta sola un insieme di punti e ritorna al punto di partenza. Il Tsp cerca l’unico percorso più breve scelto tra tutti i percorsi possibili. In conclusione, il seed algorithm è veloce, approssimativo, trova un buon percorso, ma non necessariamente il migliore. Il Tsp trova il percorso migliore in assoluto, ma richiede molto più calcolo soprattutto se le righe di prelievo sono molto numerose.
L’immagine rappresenta i tre differenti percorsi determinati dai diversi algoritmi applicati. Diviene necessario sottolineare che il tempo risparmiato grazie a percorsi più brevi si traduce in risparmio di costi. Se dieci prelevatori risparmiano 20 metri per ogni giro di prelievo e ogni giorno un operatore prepara dieci ordini, in un anno si risparmiano 480 mila metri (cioè 480 chilometri percorsi in meno), pari a circa 167 ore di lavoro uomo (nel calcolo la velocità media è di 0,8 m/s e i giorni lavorativi per anno sono 240).

Docente, esperto del ministero dello
Sviluppo Economico (Ice)

ALESSANDRO BONVICINO REGOLIAMOCI
URUSH FINALE PER TRANSIZIONE 4.0
ltimi mesi per la prenotazione per i crediti d’imposta del piano Transizione 4.0 (chiamato erroneamente anche Industria 4.0 o Transizione 5.0: c’è molta confusione). Con il decreto direttoriale del ministero delle Imprese dei mesi scorsi sono state definite le modalità di invio delle comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali ad alta tecnologia 4.0 effettuati nel 2025 (o fino al 30 giugno 2026, nel caso sia stato versato un acconto minimo del 20% entro il 2025). Attenzione, però: le imprese devono trasmettere una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, quindi entro i prossimi tre mesi, indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. Dato che le risorse messe a disposizione dal governo (2,2 miliardi) sono limitate, l’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione e la spesa dei fondi rimanenti. Inoltre, entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve inviare una seconda comunicazione che certifichi il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione dei macchinari come acconto. Infine, quando sono terminati gli investimenti, l’azienda è tenuta a trasmettere una comunicazione di completamento (entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025, o entro il 31 luglio 2026 per quelli completati entro il 30 giugno 2026). Va ricordato che ogni impresa che intende accedere
al credito d’imposta deve trasmettere telematicamente una comunicazione con l’ammontare delle spese e il relativo beneficio fiscale maturato. Il sito del Gse (Gestore servizi energetici) è stato delegato a fornire il modello da compilare. Va tenuto conto, inoltre, che il ministero dell’Industria invia all’agenzia delle Entrate entro il quinto giorno lavorativo di ciascun mese l’elenco delle imprese relativo a quello precedente. L’elenco è in ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni preventive, con il relativo ammontare del credito d’imposta utilizzabile in compensazione, sulla base delle sole comunicazioni di completamento: questo per il citato limite dei fondi disponibili. Il credito d’imposta diventa utilizzabile in compensazione a partire dal decimo giorno del mese successivo a quello della trasmissione dei dati da parte del ministero. Con l’esaurimento delle risorse le comunicazioni saranno comunque acquisite e le imprese potranno accedere al beneficio in caso di nuova disponibilità di fondi, sempre in ordine cronologico.
C’è, però, un’altra chance: i fondi del Pnrr per Transizione 5.0, il programma che dovrebbe essere l’evoluzione del 4.0, centrato però non solo sull’innovazione, ma anche sulla riduzione dei consumi energetici. La possibilità di utilizzare i residui anche tornando alle misure di Industria 4.0 è, però, al momento della scrittura di questo articolo, solo un’ipotesi.





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Mapei al top tra i Best Employers
Mapei è stata riconosciuta tra i migliori datori di lavoro in Italia nel report Top Job Italy’s Best Employers 2025/26, lo studio condotto dall’Istituto Tedesco Qualità Itqf in collaborazione con la Repubblica Affari&Finanza. Il riconoscimento premia l’impegno dell’azienda nel costruire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e orientato alla crescita professionale. L’indagine si basa su oltre 17 mila valutazioni anonime di dipendenti provenienti da circa 2.100 aziende italiane, analizzate attraverso 34 domande che hanno permesso di individuare le realtà più virtuose in termini di clima aziendale, sviluppo delle competenze, prospettive di carriera, sostenibilità e valori condivisi. Il Gruppo Mapei conta oltre 13 mila collaboratori nel mondo, di cui più di 3 mila in Italia. L’azienda investe costantemente in formazione, sviluppo professionale e iniziative di welfare, promuovendo un ambiente di lavoro meritocratico e inclusivo. A testimonianza di questo impegno, Mapei ha recentemente aggiornato il proprio codice etico, rafforzando i principi di rispetto, valorizzazione delle diversità e inclusione, pilastri fondamentali della cultura aziendale.

Macchine per costruzione a +3% (ma cala l’export)
Un 2025 che sembra positivo nonostante la flessione delle esportazioni: il comparto macchine per costruzioni, con 9.946 mezzi da cantiere immessi sul mercato italiano tra gennaio e giugno, ha chiuso il primo semestre in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo 2024. Le macchine movimento terra vendute sono state 9.471 (+2%) e 475 le macchine stradali (+10%), sono i dati elaborati da Unacea (Unione italiana macchine per costruzioni). Il segno positivo si deve all’effetto combinato degli incentivi Industria 4.0 e quelli legati alle Zes, che hanno inciso sull’andamento delle vendite. L’aspetto negativo riguarda invece l’export: tra gennaio e maggio 2025, le vendite all’estero di macchine per costruzioni italiane hanno raggiunto i 1,29 miliardi, con una diminuzione dell’8,8% rispetto allo stesso periodo 2024. I mercati più postivi sono stati quelli di India, Medio Oriente e Africa. I comparti che hanno subito i cali maggiori nelle esportazioni tra gennaio e maggio 2025 sono stati le macchine per calcestruzzo (-22%), seguite da macchine per la perforazione (-12,1%), macchine per la preparazione degli inerti (-11,8%), macchine stradali (-8%). Lieve diminuzione per il comparto delle gru a torre (-4,4%) e per le macchine e attrezzature movimento terra (-4,2%).

208 news
Per Fornaci Calce Grigolin
centro R&S nel
Parmense
Fornaci Calce Grigolin inaugura un nuovo Centro
di Ricerca e Sviluppo a Medesano (Parma). Il polo è destinato a diventare il fulcro dell’innovazione per gli stabilimenti del Centro-Nord Italia e sarà l’hub operativo per la ricerca applicata e il coordinamento tecnico tra i vari siti produttivi del Gruppo. Il progetto risponde a un piano strategico di investimenti focalizzato su tecnologie, competenze e sostenibilità. La scelta di Medesano, è motivata dalla sua posizione logistica centrale, che facilita un presidio tecnico trasversale. Il centro rafforza inoltre le sinergie con il Colorificio Sammarinese di Falciano (San Marino), di cui Fornaci Calce Grigolin è recentemente entrata a far parte per la quota del 45%. Le attività del centro si concentreranno sullo sviluppo di soluzioni ad alte prestazioni per il restauro, la bioedilizia, l’efficienza energetica e il ripristino e consolidamento strutturale. L’obiettivo è creare materiali durevoli, salubri e a basso impatto ambientale, in linea con i principi dell’economia







circolare. Il centro lavorerà anche per consolidare e ampliare le certificazioni ambientali di prodotto, in particolare la Dichiarazione ambientale di prodotto Epd e la Uni/PdR 88:2020 che fissa i requisiti di verifica del contenuto di materiale riciclato presente nei prodotti. Il nuovo centro di Ricerca & Sviluppo di Medesano si integrerà con la rete di laboratori esistente del Gruppo, lavorando in stretta sinergia, in particolare, con lo storico laboratorio di analisi di Ponte della Priula (Treviso), che da sempre monitora quotidianamente sia la qualità delle produzione dei forni della calce e dei premiscelati di tutti gli stabilimenti del Gruppo.
Ponte Giulio, partnership con Bobrick in Italia
Ponte Giulio (arredo bagno) annuncia una nuova partnership strategica con Bobrick Washroom Equipment: l’azienda italiana diventa distributore esclusivo, rafforzando la propria offerta per il mercato nazionale. Fondata oltre cinquant’anni fa, Ponte Giulio propone soluzioni per spazi residenziali e professionali che uniscono ergonomia,





estetica e sicurezza, coniugando il made in Italy con innovazione e attenzione ai dettagli tecnici. Bobrick Washroom Equipment, con sede a North Hollywood (California), è specializzata nella produzione di accessori e arredi per bagni commerciali.
La sua gamma comprende accessori in acciaio inox, distributori di asciugamani, specchi professionali e fasciatoi, apprezzati in oltre cento mercati internazionali.
FederlegnoArredo, soddisfatta per la pioppicultura
Nuova intesa con il coinvolgimento di cinque Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli





























Venezia Giulia) e dei principali attori della filiera, che aggiorna e rinnova quella siglata del 2014 sul futuro della pioppicoltura italiana. Sull’accordo FederlegnoArredo ha espresso il proprio apprezzamento. L’intesa, secondo l’associazione, conferma la centralità del pioppo come risorsa strategica, e definisce un piano d’azione condiviso per aumentare la disponibilità di materia prima interna, ridurre la dipendenza dalle importazioni e garantire sostenibilità ambientale e sicurezza idrogeologica. «L’Accordo del 2014 ha rappresentato una prima leva per il settore. Con questo nuovo accordo ci auguriamo che il trend positivo prosegua: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza rispetto alle attuali importazioni di pioppo, anche in vista di una crescente difficoltà nel reperimento della materia prima», commenta Paolo Fantoni (nella foto), presidente di Assopannelli di FederlegnoArredo.
(Francia). Il 75% del fatturato totale deriva dal segmento delle piscine pubbliche, per parchi acquatici e per hotel (con il brand Myrtha Pools), mentre il restante 25% proviene dalle piscine private in Italia (con il brand Piscine Castiglione). Myrtha Pools continuerà a fornire la sua tecnologia per piscine in acciaio inossidabile per i Campionati mondiali e per i Campionati mondiali di nuoto, garantendo agli atleti condizioni di eccellenza in termini di performance e qualità dell’acqua. «Siamo onorati di estendere la nostra partnership con World Aquatics fino al 2029», ha commentato Roberto Colletto (nella foto), Ceo di Myrtha Pools.
Cambio generazionale per il Gruppo Romani


World Aquatics in corsia con Myrtha Pools
World Aquatics e Myrtha Pools rinnovano la partnership, che si estenderà fino al 2029. Il rinnovo dell’accordo è supportato dalla solida performance finanziaria di Myrtha Pools e Piscine Castiglione. L’azienda, realtà imprenditoriale di eccellenza nel panorama economico italiano, ha registrato un fatturato di 137 milioni euro e un Ebitda di 14 milioni con un utile che è più che raddoppiato a +150%. L’azienda opera a livello globale con 13 filiali, tra cui quelle in Usa, Svizzera, Canada, Brasile, Sud-Est Europa, India, Medio Oriente, Regno Unito, Australia, Varsavia (Polonia), Tokyo (Giappone) e Parigi

Il Gruppo Romani, realtà industriale del distretto ceramico nata nel 1968 dalla visione di Lamberto Romani, fondatore di Serenissima Ceramiche, compie un passo strategico nel proprio percorso di sviluppo: il presidente Giorgio Romani ha trasferito ai figli Martina e Riccardo il 32% delle azioni (il 16% a Martina, 34 anni, in azienda dal 2018 nell’area marketing, e il 16% a Riccardo, 30 anni, in azienda dal 2023, nell’area commerciale e business development), sancendo l’ingresso della terza generazione nel consiglio di amministrazione della capogruppo Gruppo Romani Industrie Ceramiche. Si tratta della prima azienda ceramica del distretto a completare il terzo passaggio generazionale, mantenendo saldamente il controllo nelle mani della famiglia fondatrice. «Il 2025 nella storia del Gruppo Romani conferma pienamente la volontà della famiglia di guardare avanti con una chiara Family Strategy, che diventa la nostra Family Constitution. È lo strumento per conservare e accrescere i valori dell’impresa familiare coniugandoli con il successo imprenditoriale ed economico. Abbiamo completato nei primi mesi dell’anno il riposizionamento delle quote societarie e definito un nuovo orizzonte di crescita in cui il passaggio alla terza generazione è un segnale impegnativo e decisivo per garantire la business continuity», ha commentato Giorgio Romani, presidente dal 2016.
















SOLAI ALLEGGERITI, PLATEE DI FONDAZIONE VESPAI AERATI,
VESPAI AERATI,
SICUREZZA

TAGLIANO IL FUOCO MA AUMENTANO I LORO FATTURATI
L’analisi di un campione di 17 produttori di porte anti propagazione di incendio evidenzia una forte crescita: rispetto al 2019 l’incremento è stato del 47,7%, con ricavi complessivi per 580 milioni
a cura del Centro Studi YouTrade
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FOCUS PORTE ANTINCENDIO
FATTURATO DI UN CAMPIONE DI PRODUTTORI DI PORTE TAGLIAFUOCO
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Il settore delle porte tagliafuoco non è di facile individuazione e catalogazione: i produttori presenti nel mercato sono molto diversificati e, dunque, non è semplice isolare quelli più specializzati per raccogliere dati sugli andamenti di mercato del settore. Per superare questo problema il Centro Studi YouTrade ha selezionato 17 produttori che presentano una specializzazione nella realizzazione di porte tagliafuoco, analizzando l’andamento del fatturato dal 2019 al 2024 (laddove i dati sono disponibili) e comunque disegnando un quadro informativo che può essere utile ad analizzare che cosa è accaduto negli anni recenti e cosa potrebbe accadere ora al settore. Con la crescita della prevenzione antincendio e
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VARIAZIONI PERCENTUALI DEL FATTURATO DI UN CAMPIONE DI PRODUTTORI DI PORTE TAGLIAFUOCO
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UTILI IN PERCENTUALE SUL FATTURATO DI UN CAMPIONE DI PRODUTTORI DI PORTE TAGLIAFUOCO
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ISOLANTI
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THE ORIGINAL THAT INSPIRES THE MARKET

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IL BILANCIO
EVENTO ANTICRISI PER IL SETTORE DELLA CERAMICA
Sostanzialmente stabili i visitatori all’edizione numero 42 del Cersaie, che ha superato lo scoglio delle tensioni geopolitche e dei dazi anche grazie ai numerosi eventi previsti nel programma. Prossima edizione già fissata per il 2026
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L’ARCHITETTA STATUNITENSE
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LA SUA LECTIO MAGISTRALIS
(DESIGN STUDIO ITLAS)
ARDECO BY ARTESI, LOOP (DESIGN ENRICO CESANA)
SPECIALE CERSAIE
BigMat Edil Bova
INVERSIONE DI TENDENZA CON COLORI BEIGE E SABBIA

Iventi di crisi internazionale non hanno fatto naufragare l’edizione 2025 di Cersaie, che si è confermata una vetrina di primo piano per il mondo della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. Nelle cinque giornate di fiera sono stati accolti 94.577 visitatori, con un lieve calo rispetto allo scorso anno (-0,8%). Sul totale delle
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BASTA EFFETTO LEGNO
TORNA IL LUCIDO
ABBONATI

CONFERENZA STAMPA INTERANTIONAL
Edilcasa Caccamo
SPECIALE CERSAIE



SOLOPERABBONATI

CIMENTO
BARDELLI
41ZERO42
ACUA
BREVETTI MONTOLIT
I MINI DISCHI LE VERE STAR DEL TAGLIO
L’azienda ha presentato i lamellari diamantati da 50 millimetri compatibili con le mini smerigliatrici, ideali lavorazioni di dettaglio su gres, ceramica, marmo e granito, oltre a una versione top di Masterpiuma P5

Veronica Monaco
SOLOPERABBONATI
ABBONATI



DALL'ALTO, IN SENSO ORARIO, MASTERPIUMA P5 CON CARAPAX, MINI FLEXIMONT, DISCHI DIAMANTATI
DA 50 MILLIMETRI PER MINI SMERIGLIATRICI, MOLA
DIAMANTATA MONDRILLO E DISCO DIAMANTATO MONDRILLO DRAGSTER

SPECIALE CERSAIE
FILA SOLUTIONS
SULLE CERAMICHE SENZA PERICOLI CON L’ANTI SCIVOLO
Progrip e Easygrip sono due prodotti capaci di aumentare la resistenza allo scivolamento su superfici come gres porcellanato e granito. Sono disponibili per uso professionale o fai-da-te

Veronica Monaco
AL CENTRO BENIAMINO PETTENON, PRESIDENTE ONORARIO FILA SOLUTIONS, CON I FIGLI FRANCESCO (AMMINISTRATORE DELEGATO) E ALESSANDRA (PRESIDENTE CDA)


PERABBONATI


SPECIALE CERSAIE
SALVATERRAZZA ECO CONTRO LE INFILTRAZIONI



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LE INTERVISTE
NOVITÀ E SOLUZIONI NELLE PAROLE DEI PROTAGONISTI
YouTrade ha raccolto le impressioni e le strategie presentate al Cersaie dai produttori del settore, assieme alle opinioni dei distributori: 26 interviste sul mondo della ceramica e del bagno
Che cosa ci vanno a fare i produttori al Cersaie? E perché i distributori reputano l’evento bolognese un’occasione di business così importante? Infine, quali sono state le impressioni ricavate da questa nuova edizione della fiera dedicata alla ceramica e all’ambiente bagno? Le risposte sono inevitabilmente diverse. Ma con un denominatore comune: considerare l’evento un appuntamento unico per il settore.
LE PERCEZIONI
Per capire quali sono le novità portate negli stand le aziende, ma anche per saggiare le impressioni ricavate dai giorni passati al Cersaie e, infine, per carpire le nuove strategie di espositori e visitatori, YouTrade è andato tra corridoi e padiglioni a curiosare tra gli espositori e a intervistare alcuni dei protagonisti della fiera. Risultato: nella
maggior parte dei casi il bilancio si è rivelato positivo. Anche per chi non ha presentato vere novità, ma si è limitato a riproporre le soluzioni di maggior successo della propria azienda. È stato tutto un completo successo? Per quanto riguarda il business generalmente sì. Ma non bisogna nascondere anche gli aspetti meno entusiasmanti.
I FOCUS
Per esempio, se è indubbio che il carosello di incontri, workshop e convegni che ha accompagnato Cersaie è un valore aggiunto da non trascurare, è altrettanto assodato che nessuno degli intervistati ha citato come aspetto interessante uno dei tanti eventi legati all’ambito formativo, a cominciare da quello dedicato alla posa. Può essere solo una coincidenza, certo. Ma è un dato che sarebbe bene non ignorare perché forse, e ribadiamo: forse, è il sintomo che non sempre domanda e offerta culturale combaciano alla perfezione. Anche se va dato atto a Cersaie di mettere a disposizione di tutti contributi di alto livello. Grande favore, invece, sembra aver incontrato la distribuzione degli stand, che è riuscita a concentrare meglio l’attenzione dei buyer. Che in qualche caso sono stati numericamente un po’ meno degli anni scorsi, ma più selezionati e, in definitiva, più interessanti per le imprese.
Paolo Caliari
Italprofili NUOVA PROLUNGA PER BASAMENTI REGOLABILI
MARCO GOTTARDO general manager Italprofili
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SPECIALE CERSAIE - INTERVISTE
KLIMX
Granulati Zandobbio OCCHI PUNTATI SULL’OUTDOOR
GIANNI SOTTOCORNOLA
responsabile commerciale Granulati Zandobbio
L’evento alxore
Vxca Mx

Circaxtura.
LEGNO E SOSTENIBILITÀ
Grandexess

SOLOPER
Venus Design LEGNI ED ESSENZE PER PORTE DOC
DINO CANCIAN
direttore commerciale Venus Design
PERABBONATI

SPECIALE CERSAIE - INTERVISTE
Ponte Giulio PIÙ QUALITÀ
CON IL MADE IN ITALY
ENRICO CARLONI
Ceo Ponte Giulio
Vxca Mx
LEGNO E SOSTENIBILITÀ Grandexess
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PERABBONATI

Leader mondiale nel mercato degli elettroutensili professionali






Makita è un marchio storico degli elettroutensili, presente sul mercato mondiale da più di un secolo. A testimoniare il valore della strada percorsa sono i risultati di oggi:
• Tra le prime società in Giappone per export
• 8 Stabilimenti produttivi di proprietà
• 50 Filiali in tutto il mondo con network in oltre 180 paesi
• Fornitore ufficiale delle più importanti industrie
• Partner ufficiale di prestigiosi team sportivi nel mondo dei motori
• Migliaia di punti vendita in ogni continente
La nuova generazione di prodotti Makita XGT 40Vmax offre quanto di più all’avanguardia esista oggi nel settore professionale delle attrezzature a batteria. Con questa nuova serie in continuo ampliamento e che attualmente comprende oltre 180 prodotti, tra i quali martelli demolitori, smerigliatrici, tassellatori, trapani, Makita offre la possibilità di lavorare con attrezzature potenti e all’avanguardia, sviluppate con dispositivi di sicurezza evoluti in grado di monitorare il corretto funzionamento sia di utensili che di batterie. Affidabilità, elevate prestazioni, resistenza al lavoro in condizioni difficili.
SPECIALE CERSAIE
Fornaci Calce Grigolin
UNO SPRINT CON IL PNRR
STEFANO BIANCHETTO responsabile marketing Fornaci Calce Grigolin

Progetto Group
UN NUOVO CATALOGO
PER LA FASCIA ALTA
GIACOMO BORTONE co-fondatore e socio di Progetto Group
SOLOPER
DA SINISTRA, IL
DESIGNER DANILO
FEDELI E GIACOMO BORTONE

PERABBONATI
Cordivari
IL VENTILCONVETTORE DIVENTA VERTICALE
ALESSANDRA CAPRIONI
addetta marketing e ufficio stampa Cordivari
L’evento alxore
CLEGNO E SOSTENIBILITÀ
Grandexess

Vxca Mx
PERABBONATI
Impertek
C’È PIÙ SICUREZZA
CON GRAVITYSYSTEM
ALICE ABBONDI
marketing e comunicazione Impertek

SPECIALE CERSAIE - INTERVISTE
Paffoni
NOVITÀ PER DOCCIA
E RUBINETTERIA
DIONIGI MO sales manager
SOLOPERABBONATI

Caesar
EXPLORING MATERIAL
NEL GRES PORCELLANATO
RAIMONDO DE MICCO responsabile marketing
ABBONATI

SPECIALE CERSAIE
Atlas Concorde CINQUE COLLEZIONI
NEL SEGNO DI ONE SPACE
EFREM GRASSELLI direttore marketing

Ceramica Sant’Agostino
PRODOTTI INNOVATIVI
CON TECNOLOGIA 3D
FILIPPO MANUZZI amministratore delegato
SOLOPER
PERABBONATI

SPECIALE CERSAIE
Thermomat
IDEE PER UN DESIGN BELLO E ACCESSIBILE
JACOPO ANTONIAZZI
rappresentante direzione azienda
SOLOPERABBONATI
Corà
IN FIERA HA DEBUTTATO LA DIVISIONE PARQUET
KATIA CORÀ responsabile marketing





Resistenza e affidabilità
F OX16 è il tubo in PVC-U ad alta rigidità anulare (SN16), progettato per garantire prestazioni eccellenti nelle fognature non in pressione, anche in condizioni di posa difficili e terreni poco compattati. La sua struttura a triplo strato coestruso, assimilabile a una trave ad H, con una posa semplificata da barre da 3 metri e pendenze minime a partire dal 3‰.
Scansiona il QR Code per scoprire il nostro prodotto MARTONI FOX
Il tubo che guarda avanti, con il 35% di riciclato e un’elevata classe di rigidità sono le chiavi del suo succcesso
Perché scegliere FOX:
• R igidità SN16 certificata, per resistere anche agli stress più elevati
• Struttura a tre strati con nucleo in PVC espanso microcellulare
• Contenuto minimo del 35% di PVC riciclato, certificato PSV
• Ciclo di vita superiore ai 100 anni, senza compromessi sulle prestazioni
• Conformità alla norma EN 13476-2
• Barre da 3 m che facilitano movimentazione, posa e riduzione dei tempi in cantiere
Una scelta sostenibile
F OX16 risponde ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) ed è prodotto in stabilimenti certificati ISO 9001 e ISO 14001. Grazie al suo contenuto riciclato, riduce l’impatto ambientale pur mantenendo le prestazioni del materiale vergine. È parte di un sistema integrato di tubi e raccordi, pensato per garantire uniformità, sicurezza e affidabilità.
SPECIALI CERSAIE - INTERVISTE
Rak Ceramics DAGLI EMIRATI
PER IL LIFESTYLE
LEONARDO DE MURO corporate vice president
SOLOPERABBONATI


ABBONATI
Sichenia
ISPIRATI DA LEGNO
ARDESIA E TRAVERTINO
MONICA SGHEDONI responsabile marketing e prodotto
Fornaci D’Agostino Vietri TANTI COLORI
PER I PROGETTISTI
ROSARIO ADDUCI responsabile commerciale

SPECIALI CERSAIE - INTERVISTE
Marca Corona CERAMICA E SUPPORTO PER LA RIVENDITA
FABRIZIO STORCHI responsabile marketing


Geopietra PIETRA RICOSTRUITA ANCHE IN RIVENDITA
PIERLUIGI ZAMBELLI direzione commerciale
PERABBONATI
Tagina UN NUOVO SHOWROOM PER IL 2026
GIAN LUCA VISANI responsabile marketing


Italgraniti GRANDI LASTRE E DUE NOVITÀ
SERGIO GAMBARELLI brand manager

Opera DAI CERAMICAI AI RIVENDITORI
TEDDY RICCI responsabile commerciale
Caleido
INFINITO, SCALDASALVIETTE CHE NON CONOSCE LIMITI
DANILO ROSSETTI amministratore delegato

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Olympia SCARICO A VORTICE
SENZA FORO A VISTA
FRANCESCO BORROMEI
responsabile commerciale per il mercato italiano


MATERIA, UNA VISIONE CON QUATTRO SFUMATURE
MATTEO IOTTI product manager
Roca Tiles MAXI LASTRE DAL BIG SPAGNOLO
ARANTXA MARTINEZ direttore marketing
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Come una roccia, moderne, robuste, semplici da installare.
Tegole in cemento wienerberger: un gamma completa per un sistema tetto ad alte prestazioni, come l’elevata resistenza al gelo e alla grandine, una morfologia che ottimizza la facilità di posa e tecnologie avanzate per una stabilità cromatica di lunga durata.


Vuoi saperne di più?




Un tocco DI COLORE IN PIÙ
PER I BIG
Sotto la lente i bilanci di 198 aziende del settore: crescono le grandi imprese sopra i 2 milioni di fatturato, mentre quelle al di sotto hanno maggiore difficoltà ad affrontare il cambiamento del mercato TOP 200 TINTEGGIATORI
a cura del Centro Studi YouTrade

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VARIAZIONI % DEL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI DELLE TOP 100
DELLE IMPRESE DI CARTONGESSISTI. ANNO 2023 SU 2022
IL CRUSCOTTO ECONOMICO DELLE IMPRESE DI TINTEGGIATURA VARIAZIONI %
DELLE DINAMICHE ECONOMICHE TRA IL 2022 E IL 2023
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MARGINE OPERATIVO LORDO / val. prod. (%)
UTILI NETTI / fatturato (%)
(%)
Fonte: Centro Studi YouTrade, I bilanci delle costruzioni (edizione 2025)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi dei bilanci delle aziende del settore
CASH FLOW / fatturato

Per noi ogni goccia è importante



















Per noi ogni goccia conta. Quelle di pioggia, che i nostri prodotti in calcestruzzo raccolgono e trattano. Quelle che rappresentano la qualità che garantiamo e il servizio che o riamo ai nostri clienti.
Pircher costruisce valore partendo da ogni singola goccia: perché è dall’unione delle gocce che nasce la forza dell’acqua, ed è dall’unione di competenze e innovazione che nascono le nostre soluzioni per il settore.
Con questo spirito abbiamo partecipato ad H2O, la era internazionale di Bologna dal 7 al 9 ottobre.

TOP 10 DELLE IMPRESE DI TINTEGGUATURA IN ITALIA
PER INCREMENTO DI FATTURATO 2023/2022
LA TOP 200 DEI TINTEGGIATORI: ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI PER CLASSI DI FATTURATO DELLE AZIENDE
TOP 10 DELLE IMPRESE DI TINTEGGIATURA IN ITALIA
PER PERCENTUALE DI UTILI SUL FATTURATO 2023
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Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
PERABBONATI


LA TOP 200
DELLE IMPRESE DI TINTEGGIATURA IN ITALIA
PERABBONATI
FATTURATO
PERABBONATI
FATTURATO
PERABBONATI
PERABBONATI
FATTURATO
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali (nd:non disponibile; nc: non calcolabile)
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ARD RACCANELLO
Sfumature DI VERDE E PIÙ EXPORT

L’azienda di sistemi vernicianti accelera sulla sostenibilità accanto a un piano industriale ambizioso, che consente di arrivare su mercati come quello cinese o degli Emirati. E al catalogo si aggiungono nuovi prodotti decorativi
Veronica Monaco
Specializzata nella produzione di sistemi vernicianti per l’edilizia professionale, Ard Raccanello pone al centro delle sue prossime sfide l’internazionalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità economica, ambientale e sociale. Ad annunciare gli obiettivi raggiunti e i prossimi traguardi l’amministratore delegato Luigi
UNIQUE. IDROPITTURA LAVABILE A ELEVATA COPERTURA PER INTERNI



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LUIGI GORZA E
ILARIA RACCANELLO, AMMINISTRATORI
DELEGATI DI ARD
RACCANELLO. SOTTO, LA SEDE AZIENDALE A PADOVA

ALLA QUARTA GENERAZIONE
Fondata nel 1939 come negozio di drogheria da Aurelio Dante Raccanello (da qui l’acronimo ARd), dieci anni più tardi l’azienda si trasforma in impresa familiare, includendo i figli del titolare Gino e Giuseppe, e inizia a produrre colori per l’edilizia e l’industria. Nel 1961 si trasferisce nella zona industriale di Padova, dove tuttora si trova la sede aziendale, e l’anno successivo sigla un accordo in esclusiva con Goodyear per la fornitura di Pliolite, resina utilizzata per la linea Paintgum. Negli anni Ottanta ARd Raccanello sceglie di focalizzarsi esclusivamente sul settore dell’edilizia e realizza uno dei primi sistemi tintometrici introdotti nel nostro Paese. Successivamente avvia importanti lavori di ristrutturazione dello stabilimento di Padova, la cui capacità produttiva non risulta più sufficiente a rispondere alla crescita dell’azienda, e nel 2002 avvia a Castelguglielmo (Rovigo) la costruzione di un secondo impianto altamente industrializzato e sostenibile. Nel frattempo, Ilaria Raccanello, succeduta nel 1996 al padre Gino nel ruolo di amministratore delegato, viene affiancata nel 2018 da Luigi Gorza, quarta generazione della famiglia Raccanello.

Gorza, quarta generazione della famiglia Raccanello, che insieme a Ilaria Raccanello guida l’azienda. «I nostri valori sono il rispetto della solidità aziendale, la persistenza della qualità, che per chi fa prodotti vernicianti si traduce in prodotti che durano nel tempo, e la dinamicità, con la volontà di essere sempre innovativi sotto il profilo del processo, del prodotto, della digitalizzazione. Stiamo anche ragionando su come portare l’intelligenza artificiale per supportare l’azienda e i clienti».
DOPO IL REBRANDING
Nel 2022 A rd ha deciso di dotarsi di un piano industriale quinquennale utile a monitorare, correggere e anticipare errori e criticità e, a partire dal 2023, ha intrapreso un importante percorso di rebranding, che ha permesso di rinnovare l’immagine aziendale e renderla più contemporanea. «La nostra visione è quella di diffondere il benessere attraverso il colore», afferma il manager. «Il colore oltre a generare emozioni nelle persone, è anche la prima difesa di una casa e, grazie all’innovazione tecnologica, può aumentare la salubrità degli ambienti interni». L’azienda investe circa il 60% degli utili in ricerca e sviluppo, impianti, attrezzature, software, comunicazione. «Dal covid è persistita una serie di eventi negativi non prevedibili. L’unica bussola che abbiamo avuto in questo periodo di nebbia fitta è stata il nostro piano industriale. Costruito bottom-up dalle persone che compongono l’azienda, il piano si compone di sei missioni principali e oltre 38 progetti. Già adesso stiamo scrivendo il piano industriale per il 2026-2030».


SUPERLAVABILE OPACA PER ESTERNO E INTERNO

ARDTOP, PITTURA ACRILSILOSSANICA

casa
IMMAGINE AUTOREVOLE
Tra le mission principali che A rd Raccanello si è posta c’è quella di attivare una crescita «sana», che passa attraverso azioni di valore. «L’obiettivo è posizionarci sul mercato con un’immagine più completa e autorevole, sia in termini di ampiezza di gamma sia di competenze tecniche», spiega Gorza. All’interno di questo piano si inserisce l’attenzione sempre maggiore riservata al sistema a cappotto, come testimonia anche l’ingresso dell’azienda nel Consorzio Cortexa nel 2024. «Vogliamo proporre soluzioni specifiche per la manutenzione del sistema a cappotto, con prodotti e servizi adatti alla gestione del parco edilizio esistente». Tra le novità di prodotto uscite negli ultimi anni c’è Rebuild System, una tec-
nologia innovativa, leggera e green per ripristinare i rivestimenti Etics che contiene speciali miscrosfere in vetro totalmente di riciclo.
FONTI GREEN
Altra mission dell’azienda è il costante miglioramento dell’attività produttiva. Come testimoniano anche i dati pubblicati nel Bilancio di Sostenibilità, ci sono vari fattori che contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo. Uno degli elementi fondamentali è la gestione delle risorse idriche utilizzate sia nel processo produttivo che nella pulizia degli impianti: nel 2023 la riduzione di acqua consumata per chilogrammo di prodotto ha visto un calo dell’1,25% sull’anno precedente. Grande attenzione anche al tema dei rifiuti, attraverso impianti produttivi
UN IMPIANTO D’AVANGUARDIA A CASTELGUGLIELMO
Aperto nel 2004 e ampliato nel 2017, lo stabilimento produttivo ARd Raccanello di Castelguglielmo (Rovigo) è stato ulteriormente potenziato nel novembre 2023 con un nuovo impianto dedicato ai rivestimenti murali a spessore, che ha previsto un investimento da 2 milioni e mezzo di euro. Fiore all’occhiello della capacità innovativa dell’azienda, quello di Castelguglielmo è un impianto altamente industrializzato e sostenibile, totalmente gestito da un organico di dieci persone attraverso un sistema informatico, coordinato dal centro di comando con base a Padova, dove ha sede l’azienda. La struttura, sviluppata in verticale per una riduzione dei consumi energetici e idrici, prevede un sistema di automazione completa, per una maggiore efficienza e una riduzione degli sprechi. Produzione. A regime, lo stabilimento di Castelguglielmo produrrà 10,7 milioni di chilogrammi all’anno, pari al 92%

dell’intera produzione di ARd Raccanello. In totale sono presenti quattro linee produttive, dedicate ai prodotti bianchi e a base neutra. Attraverso una serie di monitor presenti nella sala di comando, l’operatore dedicato ha modo di controllare ogni fase della lavorazione, gestita in maniera completamente automatizzata sulla base delle indicazioni fornite dall’ufficio programmazione di Padova. Grazie a un menu a tendina, l’operatore seleziona il prodotto da realizzare e il sistema avvia le varie fasi di pesatura delle materie prime (immagazzinate in serbatoi in acciaio inox, che consentono di mantenere costante la temperatura al fine di non intaccarne le caratteristiche) e trasportate tramite elevatori a tazze. Raggiunto il peso richiesto dalla formulazione, preventivamente programmata nel sistema, il semilavorato viene trasferito in uno dei tre mixer dispersori e verificato da un operatore




SISTEMA REBUILD DI ARD RACCANELLO PER IL RECUPERO EDILIZIO SOSTENIBILE. SOTTO, LO STABILIMENTO DI CASTELGUGLIELMO

prima di aggiungere il collante. Successivamente, tutto viene trasferito nei serbatoi del prodotto finito, da cui viene prelevato un campione per effettuare un test di qualità prima del confezionamento. Per evitare contaminazioni le linee hanno pompe e filtri separati, e anche le materie prime passano attraverso differenti tramogge pesatrici a seconda della tipologia di prodotto. La grande linearità della produzione permette di garantire un prodotto identico anche a distanza di anni. Tutti i prodotti passano attraverso reti di filtraggio e avviati alle linee di confezionamento e poi al campionamento per il controllo del peso. Alla linea di produzione avviata nel 2004, si è affiancato a fine 2023 un secondo impianto dedicato alla produzione di rivestimenti murali, con nove mixer dispersori. In questo caso, la produzione è totalmente preimpostata dalla fase di lavorazione fino al collaudo,

che deve essere eseguito da un operatore, per procedere infine alla fase di confezionamento. Magazzino. Grazie a due linee di confezionamento l’impianto di Castelgugliemo arriva a produrre circa 90 bancali per tre-quattro tipologie di prodotti. Ogni bancale è dotato di etichettatura che consente la completa rintracciabilità dei prodotti, oltre a fornire indicazioni sul lotto di produzione. L’attenzione alla qualità si traduce anche in un sistema automatizzato per gestire l’orientamento dei prodotti sul bancale, in modo che siano posizionati nella stessa direzione. Dotato di 4200 posti pallet, il magazzino è completamente automatizzato, sia in entrata (un sistema di navette Rgv, programmato dal centro elaborazione dati di Padova, sposta i bancali dalla zona di confezionamento al magazzino, suddiviso in settori in base al tasso di rotazione dei prodotti), che in uscita.
Certificazioni. Lo stabilimento di Castelguglielmo è certificato Iso:9001 (gestione qualità) e Iso:14001, importante riconoscimento per la gestione ambientale. Uno degli elementi che ha permesso il conseguimento di questa certificazione è il consumo dell’acqua utilizzata sia nel processo produttivo sia nella pulizia degli impianti. Il consumo idrico per il lavaggio degli impianti è stato ridotto del 90% rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre, tutta l’acqua che entra nello stabilimento passa attraverso delle lampade Uv che vanno ad abbattere i batteri ed evitare contaminazioni che possano intaccare la produzione. Due volte l’anno vengono eseguite anche una serie di verifiche su tutto l’impianto per escludere eventuali problematiche. Inoltre, i prodotti sono controllati e vincolati all’uso di determinati additivi per garantire la sicurezza dalla produzione alla vendita.

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progettati per ridurre gli scarti, una corretta separazione e l’adeguato smaltimento finale dei rifiuti, e l’utilizzo di imballi in plastica riciclata. Il processo produttivo, caratterizzato da un approccio a ciclo chiuso, ha consentito di evitare l’emissione di sostanze inquinanti, sia interne che esterne, garantendo un impatto ambientale minimo, riducendo del 12% le sostanze Voc rilasciate in atmosfera nel 2023. L’applicazione di questa politica ambientale ha generato una diminuzione dei consumi, con il 100% di energia elettrica utilizzata generata da fonti rinnovabili, l’ottimizzazione e l’efficientamento dell’utilizzo delle risorse idriche e la riduzione del 20% della Co2 emessa direttamente. Ard Raccanello pone inoltre al centro della propria strategia le persone, investendo in formazione continua, nello sviluppo delle competenze e nel benessere delle proprie collaboratrici e collaboratori. Ed è anche per questo che l’azienda ha ottenuto l’attestazione Great Place to Work 24/25. La formazione dei dipendenti si conferma un’importante attività di crescita e sviluppo: nel 2024 le ore di formazione state 4.503, in crescita rispetto agli anni precedenti.
PRESENTE IN 20 PAESI
Ard esporta in 20 paesi con 700 distributori in Italia, isole comprese. Con una crescita del 24,18% dal 2023 (e del 79% dal 2021), l’export dell’azienda si concentra in Cina, dove nell’aprile 2022 ha siglato una collaborazione importante con Shanghai Endun, che conta oltre 50 showroom nel Paese, e genera il 30% del fatturato export di Ard (con un trend di crescita del 50%). Il secondo cliente per importanza (23% del fatturato export) è in Kuwait: si tratta di Pro Painters, che si focalizza sull’applicazione di pitture decorative a calce, coniugando estetica e sostenibilità. Genera invece il 10% del fatturato estero di Ard, Euro
LUIGI GORZA DURANTE
Il mercato estero: Ard nel mondo
Saturn con un punto vendita in Armenia e due in Francia (Strasburgo e Hagenau), dove i clienti preferiscono soluzioni più classiche, come l’effetto spatolato. «Andare all’estero ci consente di confrontarci con diverse culture, arricchire le nostre conoscenze e migliorarci quotidianamente, costituendo stimolo di crescita e innovazione», afferma l’amministratore delegato. Per espandere la propria presenza all’estero, l’azienda si è inoltre impegnata in un intenso programma di partecipazione a eventi fieristici internazionali: tra i prossimi appuntamenti il Big 5 Show di Dubai (24-27 novembre 2025) e The Building Show a Toronto (3-5 dicembre 2025).
ARD RACCENELLO
ESPORTA IN 20 PAESI NEL MONDO E DAL 2021 HA AUMENTATO IL FATTURATO EXPORT DEL 79%. SOTTO, LE TINTE DI TENDENZA 2024-2025
DELLA MAZZETTA PER INTERNI 1001 COLORS
L’export consente ad ARD di confrontarsi con diverse culture che le permettono di arricchirsi e migliorarsi quotidianamente, costituendo stimolo di crescita ed innovazione.
EFFETTO MARMO
collezione per interni
La mazzetta 1001 Colors si compone di 4 sezioni:
effetto metallo liquido, caratterizzato da una base neutra, cui va addizionata una selezione di polveri metalliche, e Tema Wood Pro, impregnante protettivo cerato in gel per legno, che permette interventi di manutenzione e ripristino senza la necessità di carteggiatura.
1001 COLORS
Per gli interni, Ard Raccanello propone un’ampia selezione racchiusa nella mazzetta 1001 Colors. Quattro le sezioni di cui è composta: ai Bianchi, con sei gradazioni di bianco che si differenziano dal bianco ottico, si aggiungono i Pastelli, 125 colori molto chiari a bassa saturazione, per creare ambienti luminosi, spaziosi e tradizionali, i Neutri, con 125 tinte ispirate all’equilibrio e all’eleganza, e 700 tinte per i Colorati, divise in più aree cromatiche di colori coordinati.
• Bianchi, una piccola selezione di 6 gradazioni di bianco che si differenziano dal bianco ottico;
Di recente l’azienda ha inoltre lanciato nuovi prodotti decorativi, «su cui si concentra la maggior parte dell’export, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni a base calce», sottolinea Gorza. Tra questi il Creative Ard Lime Carrara, rivestimento minerale ad effetto marmo di Carrara per superfici di pregio molto compatte e satinate, che è stato studiato in modo particolare per il mercato cinese. Altra novità è il Creative Metal, finitura decorativa all’acqua ad
• Pastelli, 125 colori molto chiari a bassa saturazione, per creare ambienti luminosi, spaziosi e tradizionali;
• Neutri, 125 tinte ispirate all’equilibrio e all’eleganza;
• Colorati, 700 tinte divise in più aree cromatiche di colori coordinati, in grado di generare accostamenti armoniosi quando selezionati all’interno degli stessi gruppi cromatici.

ARD RACCANELLO S.P.A.

casa

Sicura G3 facilita LA PULIZIA DELLE PARETI
FASSA BORTOLO
La nuova idropittura decorativa ultra opaca ha una triplice funzione protettiva: per le persone, per la casa e per l’ambiente. È proposta in una vasta gamma di sfumature grazie al sistema tintometrico ColorLife
Sara Giusti
Dedicata a chi predilige colorazioni dall’aspetto vellutato e caldo, in linea con le moderne tendenze dell’interior design, Sicura G3 di Fassa Bortolo è l’idropittura decorativa ultra opaca dalla triplice funzione protettiva: per le persone, per la casa e per l’ambiente. Oltre a un bassissimo contenuto di Voc e l’assenza di formaldeide in formulazione, Sicura G3 è una pittura adatta per le persone, perché crea un film protetto da un ampio spettro di muffe, assicurando un’aria più salubre.
LOCALI PUBBLICI
È inoltre indicata per tinteggiare pareti e soffitti di locali pubblici, compresi quelli a igiene controllata e ad alta frequentazione umana, che debbano rispettare i requisiti del protocollo H accp. Sicura G3 è anche adatta per la casa, perché ha un effetto protettivo superiore rispetto


alle tradizionali idropitture, sia in termini di durata nel tempo sia di bassa presa di sporco, oltre ad avere un’altissima resa. Non da ultimo, Sicura G3 è munita di Epd (Dichiarazione ambientale di prodotto) e confezionata in latte in plastica riciclata certificata Psv (solo il coperchio è in plastica vergine per garantire la tenuta meccanica e le proprietà del prodotto nel tempo).
GAMMA DI TINTE
Sicura G3 si propone in una vasta gamma di tinte grazie al sistema tintometrico ColorLife di Fassa Bortolo e, in particolare, nella selezione di trends for interiors, la mazzetta colore per interni dell’azienda, che quest’anno festeggia i 30 anni del suo colorificio. Con 190 tinte d’ispirazione rivolte ai progettisti e agli specialisti dell’interior design, la mazzetta incontra i gusti e la sensibilità degli stili più diversi.
SICURA G3 È INDICATA PER TINTEGGIARE PARETI E SOFFITTI DI AMBIENTI INTERNI, COMPRESI I LOCALI AD IGIENE CONTROLLATA E AD ALTA FREQUENTAZIONE

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RÖFIX
IN DUE TONALITÀ DI BIANCO E FACILE ALL’USO
La nuova Malta Fina 325 è un rivestimento minerale strutturale per facciate e pareti interne su intonaci di fondo, ora disponibile anche nelle due varianti da 0,6 e 1,4 millimetri
Due nuove granulometrie per Malta Fina Röfix 325, il rivestimento minerale strutturale per facciate e pareti interne su intonaci di fondo. Oltre alla già consolidata versione con granulometria 0,8 millimetri, il prodotto è ora disponibile anche nelle varianti da 0,6 millimetri, ideale per superfici raffinate, e da 1,4 millimetri, perfetta per ottenere una texture leggermente più marcata.
GLI SPESSORI
Malta Fina Röfix 325 presenta due tipologie di colore: il bianco ottico, precedentemente disponibile nella versione da 0,8 millimetri, che si arricchisce oggi con le nuove varianti da 0,6 e 1,4 millimetri, e il bianco naturale disponibile con granulometria da 0,8, 1,4 e 2,8 millimetri, oltre che nelle versioni Cam con granulometrie da 0,8 e 1,4 millimetri. Le nuove versioni sono state sviluppate raccogliendo direttamente esigenze e richieste di clienti e professionisti che già utilizzavano il prodotto. I primi feedback confermano l’ottima lavorabilità e la qualità del risultato finale.
RESTA ESTETICA
Il rivestimento Malta Fina Röfix 325 si distingue per la facilità di stesura, la perfetta curva granulometrica e l’ottima resa estetica, garantendo una finitura uniforme e facilmente tinteggiabile. Si può applicare sia a mano che a macchina, in interno ed esterno, ed è compatibile con numerosi cicli di intonacatura e ripristino. Grazie alle versioni Cam è spesso inserita in capitolati tecnici specifici, come nel caso di progetti legati al Pnrr.
Sara Giusti



MALTA FINA RÖFIX 325 IN CANTIERE. SOPRA, IL PRODOTTO IN SACCO
roefix.com

Il piacere visivo per noi di RÖFIX è sempre stato un valore da rispettare e considerare nelle costruzioni di vecchia e di nuova generazione, insieme naturalmente al rispetto per l’ambiente. Il bello e il buono fanno bene all’anima e al mondo in cui viviamo, sia che si tratti di un rifacimento di facciata che della pavimentazione, fino alla funzionalità estetica e innovativa. Per questo siamo sempre più orgogliosi di essere RÖFIX.

casa
Finiture continue CON EFFETTO MICROCEMENTO

Il sistema decorativo Microlite è sviluppato per creare superfici eleganti e senza giunzioni. L’assenza di fughe esalta la continuità visiva e dona più carattere agli interni
CAP ARREGHINI
Sara Giusti

Design e funzionalità si fondono nel sistema decorativo Microlite messo a punto dall'azienda Cap Arreghini per creare superfici eleganti e senza giunzioni. L’assenza di fughe esalta la continuità visiva e dona carattere agli interni, adattandosi con naturalezza sia alle abitazioni private, sia agli spazi commerciali.
ESTETICA E PRATICITÀ

Nel mondo dell’interior design cresce la ricerca di superfici innovative, capaci di coniugare estetica e praticità. Tra le soluzioni più apprezzate spiccano le finiture continue, che eliminano le interruzioni e amplificano la percezione dello spazio, rendendo gli ambienti più armoniosi e contemporanei. Le superfici realizzate con il sistema Microlite assumono un aspetto materico e sofisticato, con sfumature che richiamano l’effetto microcemento e dettagli tattili che arricchiscono gli ambienti.
PER PARETI E PAVIMENTI
Pensato per pareti e pavimenti, il sistema può essere applicato direttamente su supporti esistenti come le piastrelle, rendendo possibile rinnovare la casa senza demolizioni. Questa caratteristica riduce tempi e costi di intervento, semplificando la ristrutturazione e offrendo un risultato immediato e duraturo. La resistenza all’usura, all’acqua e ai detergenti garantisce affidabilità nella vita di tutti i giorni, mentre la gamma colori dedicata propone tonalità neutre e delicate accanto a sfumature più decise come grigi e blu, in linea con le tendenze dell’abitare contemporaneo.


I RIVESTIMENTI
MICROLITE E LA MAZZETTA COLORI
DEDICATA




SCOPRI DI PIÙ SUL
SISTEMA MICROLITE

Una lezione DI STILE ALLO IED MILANO

L’azienda italiana di prodotti vernicianti firma il restyling cromatico della scuola di moda con l’utilizzo di Idrocolor
Alta Definizione, idropittura superlavabile acrilica della linea professionale con Tecnologia 4K
Sara Giusti
Boero ha firmato il restyling cromatico della sede milanese di Ied Moda, con un intervento che coniuga estetica, funzionalità e benessere. A guidare il progetto, la direzione artistica di Umberto Sannino, Head of Fashion School Ied Milano, con la collaborazione del team tecnico Boero, che ha messo a disposizione materiali, competenze tecniche e consulenza cromatica.
DISTRIBUZIONE UNIFORME
Protagonista della trasformazione è Idrocolor Alta Definizione, l’idropittura superlavabile acrilica della linea professionale Boero, scelta nelle finiture bianca e colorata. La sua formulazione con Tecnologia 4K assicura una resa estetica impeccabile e omogenea, anche nei colori più intensi, garantendo profondità, uniformità e inalterabilità nel tempo. Fine ed extra opaca, Idrocolor Alta Definizione con la sua reologia ottimizzata consente una distribuzione uniforme del prodotto, con una dilatazione simile a quella di uno smalto: il risultato è una finitura compatta, priva di segni di ripresa o profilatura, anche in presenza di luce intensa. L’elevato potere uniformante e mascherante la rende ideale anche su supporti delicati come il cartongesso o le pareti già tinteggiate, mentre la resistenza all’effetto polish garantisce che la superficie non si lucidi in caso di sfregamento. In più, è facilmente pulibile: una semplice passata di spugna umida restituisce la compattezza e l’uniformità del colore. Idrocolor Alta
Definizione è conforme ai Cam, è certificata Iaq Classe A+ e Formaldeide Free.

I COLORI
I colori scelti per il restyling di Ied Moda provengono dalla collezione 1831 – Il colore italiano, realizzata proprio in collaborazione con Ied. Per le aree di lavoro e concentrazione sono state selezionate tonalità dalla sezione Grigi della mazzetta (GR-1914, GR-3113, GR-2515), mentre per arricchire le zone di socialità e rappresentanza sono stati scelti accenti decisi come il blu intenso (AC-2567).



IDROCOLOR ALTA DEFINIZIONE PER IL RESTYLING DELLA SEDE MILANESE DI IED MODA. I COLORI SONO STATI SELEZIONATI DALLA COLLEZIONE 1831 - IL COLORE ITALIANO

LUXURYgoods
SANTIARI E ARREDO BAGNO 1 2

1. Il nuovo progetto Filo di Ceramica Cielo, disegnato dagli art director Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano, rappresenta un’evoluzione nel design per l’arredo dell’ambiente bagno. Caratterizzato da linee pulite e da una concezione modulare, questo lavabo lineare con sottopiano è definito da un’estetica impeccabile e da una funzionalità senza compromessi.
2. Una rappresenta il minimalismo nella sua forma più pura, l’altra conquista con un design geometrico e non convenzionale: Meta e Lulu sono accomunate da un’estetica iconica, da una longevità senza tempo e da popolarità internazionale. In occasione del 75esimo anniversario di Dornbracht, anche le due serie di rubinetteria firmate da Sieger Design celebrano una ricorrenza importante: Meta compie trent’anni, Lulu venti. 3. HiMacs è il materiale Solid Surface preferito da architetti e designer, da sempre alla ricerca del giusto equilibrio tra estetica, performance e versatilità. Da oggi, l’intera gamma standard di lavabi e lavelli HiMacs include l’8% di contenuto riciclato pre-consumo, ottenendo, così, la certificazione Scs. I prodotti sono disponibili in diverse e varie colorazioni. 4. Sofisticata, esclusiva, Roma di Noorth, disegnata da Altherr Désile Park, è una collezione di lavabi e vasche freestanding che cattura per la purezza geometrica e il forte carattere dato dalla scelta


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delle finiture e della loro lavorazione. A definire il lavabo e la vasca Roma sono la ricerca della simmetria, l’equilibrio geometrico, la combinazione tra materiali e la loro lavorazione. 5. Geometrie essenziali, cromatismi audaci e firme d’autore: Danilo Fedeli e Bruna Rapisarda trasformano gli accessori da bagno di Progetto Group in oggetti di culto. Il rosso diventa materia progettuale, tra suggestioni vintage e visione pop contemporanea con Tratto e Fold. 6. L’architettura d’interni è un approccio personale e unico. L’architetto Lorraine Colson crea luoghi che riflettono la personalità di chi li abita. Nasce così il progetto HM, la ristrutturazione completa di un ex studio di artisti parigini, situato nel cuore storico di Parigi, ai piedi di Montmartre, dove i bagni hanno avuto una nuova vita grazie alla scelta della serie Diametro35 S di Ritmonio. 7. Nel cuore dell’abitare moderno il bagno si trasforma: da uno spazio funzionale diventa un ambiente che racconta una storia personale con equilibrio, estetica e innovazione. Ed è proprio per trovare sempre più parole per scrivere ogni storia che si inserisce il nuovo passo evolutivo di Arcom, che amplia due delle sue collezioni più iconiche, Wind e Shape, per rispondere in modo sempre più completo alle esigenze di ogni ambiente bagno. 6
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In provincia di Varese il distributore promuove materiali naturali con la bioedilizia fino a quelli sempre più tecnici e prestazionali che guardano al futuro. Per soddisfare comfort e salubrità dei clienti

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SULLE PRINCIPALI
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MARE GREEN A PONENTE
Vista mare nel segno dell’architettura green. Ad Albenga (Savona) nasce Vistamar, un complesso immobiliare di unità residenziali e commerciali realizzato da Barberis Società benefit, in qualità di sviluppatore immobiliare e costruttore. Il complesso immobiliare si propone come sistema urbano aperto, inclusivo, dove residenze, spazi commerciali e luoghi pubblici costituiscono un ecosistema radicato nel contesto. Il progetto è stato affidato all’architetto portoghese Gonçalo Byrne. L’intervento si articola in più volumi: un edificio principale (già completato) e tre torri residenziali di prossima realizzazione. Il primo lotto ospita 88 unità abitative distribuite su quattro, cinque e sei piani fuori terra, e otto spazi commerciali. I lotti futuri, suddivisi su tre edifici a torre di otto piani fuori terra, amplieranno l’offerta abitativa mantenendo coerenza stilistica e architettonica. Tra le soluzioni residenziali ci sono anche attici che presentano ampi terrazzi con piscina privata. Il progetto comprende una grande piazza pubblica, un giardino pensile e un
VOLTECO

auditorium all’aperto. Le residenze sono progettate per offrire comfort e sostenibilità, con isolamento termoacustico avanzato e impianti ad alta efficienza energetica. La struttura è in calcestruzzo armato, la facciata esterna ventilata, realizzata con pannelli in fibrocemento per favorire l’integrazione con il contesto e migliorare il comfort climatico. Le aperture massimizzano la luce naturale, migliorano il comfort visivo e consentono una gradevole vista sul paesaggio. Infissi ad alte prestazioni con veneziane motorizzate integrate contribuiscono a creare ambienti silenziosi e termicamente equilibrati. Per l’efficienza energetica sono installati pannelli fotovoltaici in copertura, pompe di calore e sistemi domotici che permettono una gestione intelligente degli impianti. Il giardino pensile è anche una coibentazione naturale, capace di migliorare le prestazioni energetiche. I locali commerciali offrono layout facilmente personalizzabili e sono pensati per accogliere una varietà di attività compatibili con la vita di quartiere.
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HOME AUTOMATION
GOOGLE HOME INTRODUCE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Era inevitabile: l’Intelligenza artificiale entra in casa, per rimanerci. Ma non si tratta di futuribili robot che svolgono i lavori domestici. Ad approdare nelle abitazioni è l’Intelligenza artificiale di Google, attraverso la piattaforma Gemini, integrata su Google Home, ecosistema di prodotti e app per dispositivi mobili che permettono di creare una casa intelligente, controllando luci, videocamere, termostati e altro ancora tramite comandi vocali e l’applicazione per smartphone e tablet. Con l’arrivo dell’Ai, l’utente potrà chiedere a Google Home di controllare i propri dispositivi, oppure potrà agire per via testuale, come se si stesse chattando. La novità è una maggiore capacità di comprensione del linguaggio umano: l’intelligenza artificiale diventa capace di analizzare i flussi video delle telecamere di sorveglianza o del videocitofono, ma anche di agire come un assistente domestico. Per esempio, al dispositivo assistente vocale sarà possibile formulare domande semplici, come chiedere conto degli orari di qualcuno, per esempio, di una collaboratrice domestica. Sarà possibile anche utilizzare una barra di ricerca in cima alla schermata, in stile del classico widget Google. Basterà premere l’area per aprire un conversation screen, cioè uno schermo per il dialogo. Rispetto al modello precedente, cambia l’app Google Home: la scheda Preferiti diventa Home, il punto centrale da cui si gestisce tutto. Dalla barra di navigazione inferiore spariscono le sezioni Dispositivi e Impostazioni, mentre tutti i dispositivi connessi sono spostati all’interno della sezione Home, con una vista a griglia. L’app Google Home presenta anche nuove icone per i feed video e i termometri, oltre alla facoltà di inserire tra i preferiti una scheda informativa che riporta la qualità dell’aria e la temperatura esterna, per un controllo ambientale completo. La rivoluzione in chiave Ai di Google dovrebbe essere accompagnata dal lancio di nuovo hardware, in particolare per i prodotti della linea Nest (termostati smart) e di un home speaker. Intanto, il gruppo ha già aggiunto nuove funzionalità ai prodotti marchiati Nest: oltre all’introduzione della programmazione manuale, sono stati implementati il controllo sul riscaldamento e sull’acqua calda, con particolare attenzione ai modelli più recenti come il Nest Learning Thermostat di terza generazione e, in parte, il Nest Thermostat E.
Giuseppe Rossi


DIGITAL HOUSE
ANIMALI SMART
VITA DOMOTICA PER CANI E GATTI
Si moltiplicano i dispositivi collegati in rete che rendono più semplice la gestione, come gattaiole, distributori di crocchette o fontanelle
Stefano Lavori
La casa digitale non è una scelta utile solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali domestici. Le soluzioni sul mercato sono ormai tantissime. Qualche esempio: Petkit Eversweet Max è una fontanella senza fili, installabile ovunque, alimentata da una batteria che promette di funzionare fino a 83 giorni con una singola carica. Contiene un serbatoio da 3 litri e riesce a coprire il fabbisogno di due gatti o un cane per circa una settimana. Utile, insomma, anche per i periodi di assenza del padrone. La fontanella dispone di un sensore integrato, che abilita l’attivazione automatica in risposta alla presenza dell’animale, riducendo così gli sprechi. Non solo: grazie a un’app per iPhone o Android consente di monitorare il consumo dell’acqua in tempo reale, ricevere statistiche settimanali e mensili, e tenere traccia di quante volte e per quanto tempo l’animale beve. L’app invia anche un promemoria per la sostituzione del filtro e la pulizia della fontanella, che è dotata di un doppio sistema di filtraggio composto da un filtro microporoso ad alta densità che trattiene peli, sedimenti e impurità.
Tra i dispositivi smart per la gestione degli animali domestici c’è anche il distributore automatico di crocchette Imou PF1, che integra una videocamera Ultra Hd capace di offrire una copertura panoramica a 360 gradi e diverse modalità di visualizzazione. Può monitorare anche da remoto su uno smartphone non solo sull’erogazione del cibo, ma anche l’ambiente circostante. La fotocamera incorporata consente di osservare il gatto o il cane da più angolazioni grazie a un obiettivo fisheye e quattro modalità di visione. Il dispositivo mette a disposizione un serbatoio da 4 litri, che dovrebbe risultare sufficiente per circa tre settimane di pasti.
Chi ha un terrazzo o un giardino, invece, può concedere la libera uscita al gatto o a un piccolo cane grazie alla gattaiola SureFlap, che integra un lettore di microchip.


L’apertura consente l’accesso ai soli animali registrati, sia attraverso l’identificazione tramite il microchip spesso applicato sull’animale domestico (supporta quelli in 9, 10 o 15 cifre), oppure con un’apposita targhetta Rfid al collare. Tutti gli animali estranei, non registrati dalla gattaiola, restano fuori. Il sistema di riconoscimento si basa su un codice univoco, memorizzabile con la semplice pressione di un pulsante. È possibile registrare fino a 32 animali diversi, perciò è adatto anche a famiglie numerose o a contesti condivisi.

DISTRIBUTORE
FONTANELLA E A DESTRA, GATTAIOLA
HIGH TECH
PIÙ AI, MENO
POSTI PER I GIOVANI
Meno lavoro con l’Ai? Paradossalmente questo sembra un trend proprio nelle aziende tecnologiche, dove la percentuale di giovani dipendenti tra i 21 e i 25 anni è diminuita della metà rispetto a due anni fa. La principale causa indicata sarebbe l’Intelligenza artificiale. Nel 2023 i lavoratori giovani negli Usa rappresentavano mediamente il 15% della forza lavoro nelle grandi aziende tecnologiche, ma i dati di agosto 2025 hanno indicato che ora sono solo tra il 9,3% e il 6,8%. L’età media di un lavoratore nel settore tech è cresciuta notevolmente in due anni e mezzo: tra gennaio 2023 e luglio 2025, l’età media di tutti i dipendenti nelle grandi aziende tecnologiche pubbliche è passata da 34,3 anni a 39,4 anni. In ambito privato il cambiamento è meno drastico, con l’età tipica che, di media, è passata da 35,1 anni a 36,6 anni.

L’idea dell’auto che utilizza idrogeno come combustibile non è tramontata. Bmw ha deciso di lanciare un veicolo con cinque differenti tecnologie

di propulsione: propulsione elettrica a batteria, ibrida plug-in, benzina, diesel e, infine, a celle a combustibile alimentate a idrogeno.
L’iniziativa Hydrogen Mobility at Scale ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di ecosistemi dedicati all’idrogeno e di una rete di stazioni di rifornimento nelle aree metropolitane, con una prima fase pilota prevista in Germania, anche se è difficile prevedere quanti sceglieranno una vettura del genere. A partire dal 2028, in ogni caso, la gamma Bmw comprenderà due tipologie di propulsione completamente elettrica: a batteria e a celle a combustibile a idrogeno.
LIMITE DI DUE ORE PER L’USO DELLO SMARTPHONE

La gente passa troppo tempo incollata al proprio smartphone. Così le autorità di Toyoake, una città giapponese della prefettura di Aichi, ha messo a punto una bozza di ordinanza che prevede il limite di due ore per l’uso degli smartphone all’infuori di scopi lavorativi o di studio. L’ordinanza è passata con 12 voti su 19 e tutti i cittadini dovrebbero seguire la nuova norma a partire da ottobre anche se in realtà non sono previste sanzioni. L’ordinanza comunale è stata sottoposta alla sessione ordinaria dell’assemblea cittadina con l’obiettivo di invitare i residenti a limitare l’uso quotidiano degli smartphone nel tempo libero.
ELEMENTI NATURALI PER HYUNDAI
Hyundai ha avviato una partnership

con Uncaged Innovations, azienda specializzata in biomateriali. L’obiettivo è creare alternative sostenibili al cuoio utilizzato per gli interni delle automobili, attraverso il ricorso a prodotti derivati dal grano. Al posto dei pellami tradizionali potranno essere utilizzati materiali di origine vegetale di alta qualità. Il risultato promette di ridurre il consumo di risorse su diversi fronti: il 95% in meno di emissioni di gas serra, l’89% in meno di acqua e il 71% in meno di energia rispetto alla lavorazione della pelle di origine animale, senza compromettere consistenza, durabilità e qualità. Per esempio, saranno utilizzati gusci dei chicchi di caffè per i coloranti.
VOLKSWAGEN PUNTA 1 MILIARDO SULL’AI
Il Gruppo Volkswagen investirà fino a 1 miliardo di euro nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale entro il 2030. L’azienda tedesca punta sullo sviluppo di veicoli supportato dall’intelligenza artificiale, sulle applicazioni industriali e sull’espansione di infrastrutture It ad alte prestazioni. L’obiettivo è portare sul mercato più rapidamente veicoli innovativi. Allo stesso tempo, attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale il Gruppo prevede un incremento sostenibile in termini di efficienza e una posizione rafforzata e più resiliente nella competizione tecnologica globale.


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