CONSTRUCTIO CENCI LEGNO Sabrina Cenci, geometra Cenci Legno s.a.s. www.cenci.com
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Dal 1972 Cenci anticipa l’evoluzione delle strutture in legno. La saga dell’ingegnosa eredità del Cenci per gli uomini di buona volontà, narrata per piccoli episodi propositivi.
Inquadramento normativo degli adesivi strutturali epossidici Xepox, singolarmente certificati CE secondo la norma UNI EN 1504-04, con riferimento al prospetto 3.1 “Requisiti prestazionali dell’agente adesivo per rinforzo con piastra aderente” L’argomento è dedicato ai tecnici che matureranno esperienze nell’ambito del consolidamento statico delle strutture esistenti e del ripristino della continuità di membrature portanti interrotte mediante l’impiego di adesivi strutturali epossidici idonei, denominati Xepox, con particolare riferimento al settore delle costruzioni di legno. Ci scusiamo con i lettori per non proporci anche in questo numero con un nuovo spunto pratico su un caso risolto, ma è utile talvolta fare chiarezza sugli aspetti normativi.
INTRODUZIONE
Sopra: la Chiesa di Santa Lucia a Perugia. Sotto: le pensiline al Centro Girola-Don Gnocchi in fase di costruzione e all’attualità.
Negli ultimi quarant’anni la strutturistica in legno ha fatto progressi enormi e sono oramai storiche, quasi leggendarie, quelle costruzioni composte con unioni tradizionali di carpenteria in cui la trasmissione delle sollecitazioni avviene per diretto contatto delle superfici lignee, opportunamente sagomate da carpentieri custodi della competenza tipica dei maestri d’ascia. Determinante per il settore è stato l’avvento della tecnologia per la fabbricazione legno lamellare industriale, che permette di ottenere aste di legno rettilinee o curvilinee di ragguardevoli dimensioni e lunghezza, private dai difetti tipici riscontrabili nel legno massiccio. L’introduzione di questa tecnologia ha reso possibile sfidare la forza creativa del cemento e dell’acciaio: oggigiorno sono largamente diffuse le strutture di legno di grande dimensione e di suggestiva articolazione con le membrature ricollegate tra loro con unioni di tipo moderno.
Queste unioni, già parzialmente disciplinate nella versione sperimentale dell’Eurocodice 5, Parte 2 del settembre 1999, iniziarono ad essere ampiamente illustrate in Italia nei primi corsi del 2004 organizzati da Promo_Legno, finalizzati alla sensibilizzazione dei progettisti sul corretto impiego del legno strutturale in edilizia: nella sessione sui sistemi di connessione, curata dai professori ing. Maurizio Piazza e ing. Roberto Tomasi, venivano spiegate sia le unioni meccaniche di tipo moderno (unioni del primo tipo), sia le unioni incollate (unioni del secondo tipo) denominate connessioni CNP (Cenci, Noseda, Piazza), evidente acronimo dei cognomi degli ideatori. Entrando un po’ più nel dettaglio, l’attuale moderna tecnologia delle connessioni per la strutturistica in legno prevede che il trasferimento delle forze sia affidato meccanicamente a piastre in acciaio, oramai ordinariamente inserite a scomparsa in appositi incavi alle estremità degli elementi da giuntare e per questo definite inserti. L’unione delle piastre all’interno delle travi lignee può avvenire mediante chiodatura, spinottatura, bullonatura, ovvero altresì mediante l’ausilio di componenti di acciaio a sezione circolare collocati trasversalmente agli elementi da giuntare (unioni del primo tipo) oppure per semplice incollaggio interponendo alle superfici da giuntare, opportunamente preparate, un adesivo strutturale specificatamente formulato (unioni del secondo tipo). Nelle unioni realizzate con connettori cilindrici che attraversano le parti da giuntare, in corrisponden-