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Magazine dedicated to textiles, from yarn to fabric, for furnishing and fashion industry

issue_032 Marzo 2023
La rivista tecnica per il settore tessile dal filato al tessuto ISSN 2421-4779 Poste Italiane spaSped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1LO/MI/eur o 10,00In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pa gare la relativa tariffaEditrice webandmagazine s.r.l. Via Valla, 16I-20141 Milanowww.webandmagazine.media textures
texworldevolution-paris.com Partner-up for fashion sourcing Nuova sede! 03 – 05.07.2023 PARIS, FRANCIA PORTE DE VERSAILLES

34 PERCORSI TESSILI GUABELLO 1815

UN TRIBUTO ALLA LANA A TRIBUTE TO WOOL di Pietro Ferrari

06 COVER STORY

LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE UN FILO SENZA FINE AN ENDLESS THREAD di Pietro Ferrari

10 INCONTRI FEDERICA TERSCH ANNOVAZZI - ILUNA LA TECNOLOGIA, LA QUALITÀ, LA SOSTENIBILITÀ TECHNOLOGY, QUALITY, SUSTAINABILITY di Beatrice Guidi e Pietro Ferrari

16 CULTURA TESSILE TESSILI ALLA BIENNALE DI VENEZIA THE WORLD OF MAŁGORZATA MIRGA-TAS di Renata Pompas

20 PERCORSI TESSILI MONTICOLOR TRENT'ANNI DI QUALITÀ E SERVIZIO THIRTY YEARS OF QUALITY AND SERVICE di Pietro Ferrari

22 PERCORSI TESSILI LANIFICIO DELL'OLIVO ANTICIPARE LE TENDENZE ANTICIPATE TRENDS di Pietro Ferrari

26 PERCORSI TESSILI MILANO UNICA

PICCOLO INSIGHT CON FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ A MILANO UNICA SPOTTING RESPONSIBILITY AT MILANO UNICA di Camilla Carrara

31 PERCORSI TESSILI ALLIANCE FOR EUROPEAN FLAX-LINEN & HEMP IL LINO DI DOMANI TOMORROW'S FLAX di Beatrice Guidi

36 PUBBLIREDAZIONALE TINTORIA SALA

UNA PASSIONE PER LA QUALITÀ A PASSION FOR QUALITY

42 PUBBLIREDAZIONALE TREVIRA CS

I TALENTI TESSILI PER IL 2023 A SPECIAL EXHIBITION OF THE BRAND TREVIRA CS

48 PUBBLIREDAZIONALE

ASAHI KASEI MATERIALI MERAVIGLIOSI WONDERFUL MATERIALS

52 ART AND TEXTILE BOZZETTI GALTRUCCO I 299 BOZZETTI GALTRUCCO. LO SPECCHIO DI UN’EPOCA THE 299 SKETCHES GALTRUCCO. THE MIRROR OF AN ERA di Paola Govoni

58 AREA ARREDAMENTO FIL-3 HOME STYLE COLLECTION. UNA SCOMMESSA VINTA, E NATA QUASI PER GIOCO HOME STYLE COLLECTION. A BET WON, AND BORN ALMOST FOR FUN di Beatrice Guidi

60 AREA DENIM

BLUE JEANS LAVANDERIE INDUSTRIALI LE NUOVE FRONTIERE DELLA LAVANDERIA THE NEW FRONTIERS OF THE LAUNDRY di Pietro Ferrari

64 COLOURS STEFANO PANCONESI

ATLANTE DEL NON-COLORE: FIBRE VEGETALI ABOUT WHITE di Stefano Panconesi

05 EDITORIALE NUOVI
di Beatrice Guidi
SCENARI DI SUCCESSO NEW SCENARIOS FOR SUCCESS
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issue_032 Marzo 2023 Magazine dedicated to textiles, from yarn to fabric, for furnishing and fashion industry La rivista tecnica per il settore tessile dal filato al tessuto ISSN 2421-4779 Poste Italiane spa Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertit legge 27/02/2004 46), art. comma LO/MI/ 10,00 caso mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per restituzione mittente che impegna pa gare relativa tariffa Editrice webandmagazine s.r.l. Via Valla, 16 I-20141 Milano www.webandmagazine.media textures issue_032 textures 03 COLOPHON MARZO 2023
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Linificio e Canapificio Nazionale s.r.l.

Un mondo dove foreste e fashion coesistono è possibile.

Le fibre tessili cellulosiche d’origine forestale come la viscosa, il modal, il lyocell e l’acetato di cellulosa rappresentano una quota importante della produzione globale di fibre, ma oltre il 50% proviene da foreste non certificate. Ciò minaccia le aree di origine, rendendole vulnerabili alla deforestazione e al degrado.

Brand di moda e produttori possono essere parte del cambiamento positivo, scegliendo di assicurare un approvvigionamento responsabile delle fibre tessili cellulosiche grazie alla certificazione FSC®

La certificazione FSC assicura infatti che le fibre tessili di origine forestale derivino da fonti gestite responsabilmente e siano tracciate dal punto di approvvigionamento fino al consumatore.

Scopri di più su fashion.fsc-italia.it.

Nuovi scenari di successo

Siamo in uscita con il primo numero del 2023 e, nonostante gli aumenti dei costi energetici, logistici e di materie prime, il 2022 ha confermato un bilancio positivo.

La maglieria, dopo essere stata il prodotto-moda più apprezzato durante la pandemia per comodità e versatilità, continua a essere ben presente nelle collezioni degli stilisti. Anche la trasformazione sociale e ambientale sta creando nuove opportunità nella filiera tessile con un focus importante sulla tracciabilità, dove l’innovazione e la creatività contribuiscono a sperimentare iniziative sempre più sinergiche.

Un esempio di format originale si è svolto il 23 e il 24 febbraio all’Officina del Volo di Milano durante la Fashion Week.

L’evento, organizzato da Feel the Yarn®, ha valorizzato, per la prima volta in un unico contesto, tutti i fattori della filiera italiana della maglieria, creando occasioni di confronto tra aziende, esperti, istituzioni e studenti.

In questo numero, attraverso le aziende coinvolte e le numerose interviste, racconteremo le novità presentate durante gli appuntamenti fieristici di inizio anno, ma anche l’approccio sempre più responsabile di tutti gli attori del settore, che, con determinazione, stanno ottenendo risultati sempre più virtuosi.

NEW SCENARIOS FOR SUCCESS

We are out with the first issue of 2023, and despite increases in energy, logistics and raw material costs, 2022 has confirmed a positive balance. Knitwear, after being the most popular fashion-product during the pandemic due to comfort and versatility, continues to be well represented in designers' collections. Social and environmental transformation is also creating new opportunities in the textile supply chain with an important focus on traceability, where innovation and creativity are helping to experiment with increasingly synergistic initiatives.

An example of an original format took place on the 23 and 24 of February at Officina del Volo in Milan during Fashion Week.

The event, organized by Feel the Yarn®, enhanced for the first time in a single context, all the factors of the Italian knitwear supply chain, creating opportunities for discussion among companies, experts, institutions and students. In this issue, through the companies involved and numerous interviews, we will tell about the novelties presented during the trade fairs at the beginning of the year, but also about the increasingly responsible approach of all the actors in the sector, who are achieving increasingly virtuous results with determination.

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05 editoriale

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UN FILO SENZA FINE

LA STORIA CENTENARIA DEL PRIMATISTA DEL SETTORE DEL LINO E DELLA CANAPA.

È dal 1873 che i filatoi del Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d’Almè filano senza sosta.

E in questi 150 anni la passione per il lino, che travolge chiunque ne approfondisca la conoscenza, ha portato l’azienda a sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti per utilizzare al meglio questa fibra dalle numerose qualità.

Proprio qui, all’ingresso della Val Brembana, risiede il Centro di Ricerca e Sviluppo Liniero, un’eccellenza mondiale nel campo della progettazione di nuovi filati e di macchinari tessili linieri, quest’ultimi progettati dalla divisione Linimpianti. Non a caso può fregiarsi di numerosi primati: essere l’inventore del lino per maglieria e del primo filato di lino elasticizzato con tecnologia core-spun, l’unico produttore al mondo di filati più fini al mondo (Nm 110), con la più ampia gamma di prodotto (dal Nm 1,8 al Nm 110), di filati con prevalenza di lino, ma in mischia intima con altre fibre, del filato con effetto

tricromatico (nonché tra i pochi produttori di filati di lino mélange e jaspè), di un filato come lo si produceva il secolo scorso.

È dai tessuti che ancora si conservano negli armadi di famiglia che è venuta

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LINIFICIO
COVER STORY
E CANAPIFICIO NAZIONALE

l’ispirazione per quest’ultimo, 1873-The Ould Linen: dalla scelta del seme insieme a Terre de Lin, fino all’adattamento dei macchinari e alla scelta di non utilizzare chimica, ogni fase della produzione è stata concepita per ottenere un prodotto piacevole e soffice.

Un ritorno al passato con una forte impronta innovativa che si ritrova anche nel Lino d’Italia, il primo ed esclusivo filato 100% italiano ottenuto partendo da piante coltivate sul territorio nazionale da Linificio e Canapificio Nazionale, con la volontà, grazie anche a un disciplinare

AN ENDLESS THREAD

Since 1873, The spinning wheels of Linificio e Canapificio Nazionale of Villa d'Almè are working incessantly.

In these 150 years the passion for linen, which overwhelms anyone who deepens their knowledge, has led the company to develop new technologies and new products to apply and develop the best use of this fiber with its numerous qualities. Right here, at the entrance to Val Brembana, is the

Linen Research and Development Centre, a world-class excellence in the field of designing new yarns and linen textile machinery, the latter designed by the Linimpianti division. It is no coincidence that it can boast numerous primates: being the inventor of linen for knitting and of the first stretch linen yarn with core-spun technology, the only producer in the world of the finest yarns in the world (count 110), with the wide range of products (from count 1.8 to Nm 110), of yarns with a prevalence of linen, but in intimate blends with other fibers, of yarn with a trichromatic effect (as well as among the few producers of mélange and jaspè linen yarns), and lastly of a yarn as it was produced in the last century.

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The inspiration for the latter came from the fabrics that are kept in the family wardrobes: 1873-The Ould Linen: from the choice of the most natural seed together with Terre de Lin, up to the adaptation of the machinery and the choice not to use chemistry, each stage of production has been designed to obtain a pleasant and soft product.

A return to the past with a strong innovative imprint that can also be found in the Linen of Italy, the first and exclusive 100% Italian yarn obtained starting from plants grown on the national territory by Linificio e Canapificio Nazionale, inspired by regenerative agriculture, with the will to transmit and regenerate the Italian linen tradition.

Attention to the environment has always been one of the milestones of the company, so much so that in 2021, in collaboration with Kuku International Packaging, L!NCREDIBLE® was born, the

first yarn for completely ecological fruit and vegetable food packaging. A commitment that the company addresses not only to the environment, but also to society. Since 20 February 2023 has obtained the B Corp certification becoming part of the global movement, which includes 6400 companies (of which in Italy, only 13 in the fashion sector) which wants to change the current economic model into a more equitable and inclusive one.

For the certification, the company had to meet the high standards of social, environmental performance, responsibility and transparency required by B LabTM .

Linificio and Canapificio Nazionale wants to be an active part of this change, always looking for new incentive to improve its impact on employees, customers, suppliers, the environment and the community, with which it has had a close relationship since 1873.

issue_032 textures 08 COVER STORY LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE

ispirato all’agricoltura rigenerativa, di trasmettere e rigenerare la tradizione liniera italiana. L’attenzione all’ambiente è sempre stato uno dei capisaldi dell’azienda, tanto che nel 2021 è nato, in collaborazione con Kuku International Packaging, L!NCREDIBLE® , la prima rete al mondo per il packaging alimentare completamente ecologica. Un impegno che l’azienda rivolge non solo all’ambiente, ma anche alla società. Dal 20 febbraio 2023 ha ottenuto la certificazione B Corp, entrando così a far parte del movimento globale, di cui fanno parte 6400 aziende (di cui i Italia,

solo 13 nel comparto moda) che vuole cambiare il modello economico attuale in uno più equo e inclusivo. Per la certificazione l’azienda ha dovuto soddisfare gli alti standard di performance sociale, ambientale, di responsabilità e trasparenza richiesti da B LabTM .

Il Linificio e Canapificio Nazionale vuole essere parte attiva di questo cambiamento, cercando stimoli sempre nuovi per migliorare il proprio impatto nei confronti dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dell’ambiente e della comunità, con cui ha uno stretto legame sin dal lontano 1873.

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LA TECNOLOGIA, LA QUALITÀ, LA SOSTENIBILITÀ

IN UNA CONVERSAZIONE CON FEDERICA TERSCH ANNOVAZZI I CARDINI TECNOLOGICI E LA FORZA DI PROPOSTA DI ILUNA , DA SEMPRE NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ.

Tra i più recenti investimenti undici telai avanzati di nuovissima generazione con 83 barre che aumentano la potenzialità di disegno e la versatilità.

Il doppio jacquard presente nei reparti produttivi permette di conferire uno straordinario effetto di profondità, mentre il telaio in oro realizza una rete di Lurex, che successivamente può essere stampata. Le operazioni più significative sono controllate da sistemi di fotocellule sia nella produzione standard sia in quella certificata. L’altra metà della tessitura, gestita da programmi centralizzati, è in attività 24 ore su 24 ore come è consuetudine nel mondo tessile e si ferma solo al fine settimana. Anche il mondo della tintoria è gestito direttamente da Iluna: due macchine RAM sono in linea, si tratta di macchine che termofissano il pizzo, ad alta temperatura (180 gradi): una macchina viene

La visita all’unità industriale di Iluna a Cuggiono, dove lavorano 110 collaboratori, rappresenta una straordinaria immersione in un processo produttivo in cui la parola “verticalizzazione” trova una conferma incontestabile.

L’orditura è interna e completamente automatizzata. Telai di diverse generazioni, anche storici – come il classico telaio a catene – testimoniano un costante impegno di ricerca e investimento tecnologico supportato dall’attività di maestranze motivate e fidelizzate con una forte spinta alla qualità.

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INCONTRI FEDERICA TERSCH ANNOVAZZI - ILUNA
n Beatrice Guidi e Pietro Ferrari con Federica Tersch Annovazzi durante la visita dei reparti produttivi.

utilizzata per termofissare e una per asciugare. A questo punto il prodotto viene tinto su macchine di diverse dimensioni. Specifiche macchine vengono destinate alla tintura delle calze.

Il laboratorio di tintoria lavora su due turni e si occupa di tutta la parte relativa al colore che parte dal pantone fornito dal cliente ma anche da una lettura spettrocromografica del campione. Le operazioni vengono impostate ed effettuate senza presidio umano.

TECHNOLOGY, QUALITY, SUSTAINABILITY

The visit to the Iluna industrial unit in Cuggiono, where 110 collaborators work, represents an extraordinary immersion in a production process in which the word "verticalization" finds indisputable confirmation. Warping is internal and fully automated. Looms of various generations, including historical ones – such as the classic chain loom – testify to a constant commitment to research and technological investment supported by the activity of motivated and loyal workers with a strong drive towards quality. Among the most recent investments are eleven advanced looms of the latest generation with 83 bars that increase the design potential and versatility. The double jacquard present in the production departments allows to give an extraordinary effect of depth, while the gold frame creates a Lurex net, which can subsequently be printed. The most significant operations are controlled by photocell systems both in standard and certified production. The other half of the weaving mill, managed by centralized programs, is in operation 24/7 as is customary in the textile world and only stops at the weekend. Even the world of dyeing is managed directly by Iluna: two RAM machines are in line, these are machines that heat-set the lace, at a high temperature (180 degrees): one machine is used for heat-fixing and one for

drying. At this point the product is dyed on machines of different sizes. Specific machines are used for dyeing socks. The dyeing laboratory works in two shifts and takes care of the whole part relating to the color which starts from the pantone provided by the customer but also from a spectrochromographic reading of the sample. Operations are set up and carried out without human supervision. All the ingredients are sustainable, and the elastic component is ROICA™ EF recycled stretch, even the viscoses are certified. One possibility guaranteed by Iluna, thanks to the elasticity of its structures, is to make cuts, satisfying the customer even for small requests. All items are tested with various equipment that allows you to carry out tests of all kinds. The Product Development Group is at the basis of the creation of new collections: a paper sketch is shown on video, with a passage of the threads and the file is passed to the designers through a "put on paper" or a process that the machine can perform. Upcycling operations are carried out which allow the recovery of fabrics previously produced but not used. Quality Control is fundamental and is carried out in a special center, with monitoring of defects, with an intermediate check before dyeing, with specific machines. The checks can also be carried out in accordance with the test methods that different customers require. There is no shortage of archives, well organized and manageable which, as often happens, con-

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Tutti gli ingredienti sono sostenibili, e la componente elastica è lo stretch riciclato ROICA™ EF, anche le Viscose sono certificate. Una possibilità garantita da Iluna, grazie all’elasticità delle sue strutture, è quella di effettuare tagli, accontentando il cliente anche per piccole richieste.

Tutti gli articoli vengono testati con varie attrezzature che permettono di effettuare test di ogni tipo.

Il Gruppo Sviluppo Prodotto è alla base della creazione di nuove collezioni: uno schizzo cartaceo, viene riportato a video, con un passaggio dei fili e il file viene passato ai disegnatori attraverso una “messa in carta” ovvero una lavorazione che la macchina possa effettuare.

Vengono effettuate operazioni di upcycling che permettono di recuperare tessuti preventivamente prodotti ma non utilizzati. Il Controllo Qualità è fondamentale è viene esercitato in un apposito centro, con il monitoraggio delle difettosità, con un controllo intermedio prima della tintura, con macchine specifiche. I controlli possono essere effettuati anche in conformità dei metodi di prova che i diversi clienti richiedono. Non mancano gli archivi, ben organizzati e gestibili che, come spesso accade, costituiscono un patrimonio aziendale. Il magazzino Iluna è completamente automatizzato e viene ottimizzato sulla base del traffico dei mezzi di trasporto, con scaffali mobili che possono ottimizzare il movimento delle pezze o delle

rocche anche attraverso l’abbinamento di diversi articoli lavorando sulla base di un codice a barre.

VERTICALITÀ E CREATIVITÀ

Un commento a questa realtà nasce dalla nostra conversazione con Federica che, cortesemente, ci dedica un po’ del suo tempo.

PIETRO FERRARI – Come possiamo riassumere in breve la storia dell’azienda?

FEDERICA – L’azienda Iluna nasce nel 1970, grazie a mio suocero Luigi Annovazzi che ha una serie di intuizioni: prima di tutto parte con le coppe preformate, tecnologia che ha visto in un viaggio negli Stati Uniti e che ha importato in Italia. L’azienda inizia la sua attività come produttore di coppe utilizzando tessuti di terzi, ma mio suocero è sempre stato una persona brillante e ricca di spirito d’iniziativa e, quindi, prende le sue informazioni, esamina i primi telai per il pizzo Karl Mayer e decide di partire con l’acquisto dei telai stessi. Erano –va detto – tempi diversi, sia in termini di possibilità di investimento che di ricettività del mercato. Inizia ad ampliare l’azienda che per quanto riguarda la produzione sui telai ha sempre avuto sede qui a Cuggiono, in una zona di parco protetto, il Parco del Ticino, quindi una sede soggetta a tutta una serie di vincoli di sostenibilità, nella gestione delle acque, delle emissioni e via dicendo, e tutto questo "in tempi non sospetti".

L’azienda ha conosciuto una graduale espansione ma ha sempre conservato una struttura familiare, verticale, per cui dall’orditura fino a quando il tessuto esce dall’azienda viene mantenuto il controllo delle varie fasi di lavorazione, controllo che viene praticato anche sui fornitori terzisti. Lo spirito green è sempre stato nel dna dell’azienda forse per il fatto di essere partiti già in un contesto operativo molto attento all’ambiente.

PIETRO FERRARI – È importante, in particolare in questo campo ma non solo, anche il ruolo della seconda generazione...

FEDERICA – È stato mio marito, Furio Annovazzi, dieci anni fa, quando nessuno cre-

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INCONTRI FEDERICA TERSCH ANNOVAZZI - ILUNA
n La bellezza generata dalla tecnologia sotto il segno della sostenibilità.

stitute a corporate asset. The Iluna warehouse is fully automated and is optimized on the basis of the traffic of means of transport, with mobile shelves that can optimize the movement of pieces or cones also through the combination of different items working on the basis of a bar code.

Verticality and creativity

A comment on this reality comes from our conversation with Federica who, kindly, dedicates us some of her time.

PIETRO FERRARI – How can we briefly summarize the history of the company?

FEDERICA – The Iluna company was born in 1970, thanks to my father-in-law Luigi Annovazzi who had a series of intuitions: first of all, he started with preformed cups, a technology that he saw on a trip to the United States and that he imported into Italy . The company began its activity as a manufacturer of cups using thirdparty fabrics, but my father-in-law has always been a bright and enterprising person and, therefore, takes his information, examines the first Karl Mayer lace looms and decides to start with the purchase of the frames themselves. Those were - it must be said - different times, both in terms of investment opportunities and market receptivity. The company begins to expand which, as far as loom production is concerned, has always had its headquarters here in Cuggiono, in a protected park area, the Ticino Park, therefore a site subject to a whole series of sustainability constraints, in the management of waters, emissions and so on, and all this "in unsuspecting times". The company has experienced a gradual expansion but has always maintained a family, vertical structure, so that from warping until the fabric leaves the company, control of the various processing stages is maintained, a control that is also practiced on subcontractor suppliers . The green spirit has always been in the company's DNA, perhaps due to the fact that we already started in an operating context that is very attentive to the environment.

PIETRO FERRARI – The role of the second generation is also important, especially in this field but not only...

FEDERICA – It was my husband, Furio Annovazzi, ten years ago, when no one believed in eco-sustainability who made an initial decision: to use only ROICA™ EF stretch yarn because it is recycled on all production. From there we started in small steps and with a lot of effort because the theme was still a bit immature for producers in those years: there were no sustainable yarns and making lace was a problem, but with continuous research and a constant request to yarn manufacturers to push in the direction of beautiful and varied we have finally managed to achieve the ability to produce a beautiful and elegant lace with a sustainable production path and recycled raw materials, certified GRS since 2018. This certification has marked a point turning point and it was also a keystone through the Covid period in which we went from a three percent GRS production to 52 percent of turnover in 2021 and in 2022 we will maintain these levels.

PIETRO FERRARI – Has the pandemic played a role in this positive evolution?

FEDERICA – The pandemic has attracted a little more attention perhaps dictated by the initial fear but the attention has remained. We have all become, especially

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INCONTRI FEDERICA TERSCH ANNOVAZZI - ILUNA

deva nel discorso di ecosostenibilità a prendere una decisione di partenza: utilizzare solo il filo stretch ROICA™ EF perché riciclato su tutta la produzione. Da lì siamo partiti a piccoli passi e con molta fatica perché il tema era in quegli anni ancora un po’ acerbo per i produttori: non c’erano i filati sostenibili e fare i pizzi era un problema, però con una continua ricerca e una costante richiesta ai produttori di filati di spingere nella direzione del bello e del vario siamo riusciti a raggiungere finalmente la capacità di produrre un pizzo bello ed elegante con un percorso produttivo sostenibile e materie prime riciclate, certificata GRS dal 2018. Questa certificazione ha segnato un punto di svolta ed è stata anche una chiave di volta attraverso il periodo del Covid in cui da un tre per cento di produzione GRS siamo passati al 52 per cento sul fatturato nel 2021 e nel 2022 manteniamo questi livelli.

PIETRO FERRARI – La pandemia ha avuto un ruolo in questa evoluzione positiva?

FEDERICA – La pandemia ha destato un po' più di attenzione forse dettata dalla paura iniziale ma l’attenzione è rimasta. Siamo diventato tutti, specialmente i giovani, più attenti alle tematiche del sostenibile. I miei tre figli ventenni, rispetto a quello che ero io alla loro età sono molto più attenti alla qualità che alla quantità o al prezzo.

PIETRO FERRARI – Il dibattito sul fast fashion è molto vivace…

FEDERICA – Certo, ci chiediamo dove vadano a finire tutti quei prodotti invenduti che purtroppo ci sono e non si possono nascondere. Noi nel nostro piccolo, invece, pur lavorando ed essendo all’avanguardia e con un imprinting forte vero la moda, cerchiamo di essere attenti alle tematiche della sostenibilità, dal recupero dell’acqua, alla misurazione del metraggio prodotto per non produrre in eccesso, fino ad avere iniziato un discorso completo, in via di realizzazione, di pannellatura solare.

GUARDANDO AL FUTURO

BEATRICE GUIDI – Quali sono i vostri obiettivi a livello di sviluppo di prodotto?

FEDERICA – Il nostro scopo a livello di sviluppo di prodotto è quello di trovare una chiave nuova in termini di sostenibilità, mantenendo nello stesso tempo la qualità che per noi è la regola numero uno in tutti i campi: è necessario trovare il giusto compromesso tra quella che è la nostra vita frenetica, effimera e la sostenibilità.

PIETRO FERRARI – Tra l’altro voi siete fornitori di un settore frenetico e onnivoro…che messaggio si può mandare a questo settore per rallentare un po’ questa corsa forsennata?

FEDERICA – Dirò una cosa un po’ scomoda: il fast fashion ci ha portato oggi ad accettare prodotti di bassa qualità a fronte di un prezzo basso anche se questo ne compromette la durabilità. In questo contesto però noi puntiamo su qualità e tracciabilità. Possiamo dire che un determinato filo che utilizziamo è stato acquistato nel giorno tale dall’azienda tale, e il capo realizzato con un nostro pizzo ha una tracciabilità totale della filiera, un po’ come si fa col settore alimentare. Finché questa tracciabilità non verrà garantita tutto è dichiarabile anche se non dimostrabile. Invece i dati contano: occorre misurarsi e dimostrare coi fatti il proprio impegno. Nell'insieme c’è una parte di mondo e una parte di brand che sono più sensibili e altre meno.

BEATRICE GUIDI – A valle oggi il consumatore finale sta diventando più attento… FEDERICA – Questo vale soprattutto per la giovane generazione che, sotto certi aspetti, è più attenta, anche se è difficile resistere ai prezzi imbattibili che propone il fast-fashion.

Dobbiamo considerare poi che il livello qualitativo è così basso che il capo fast-fashion, per sua stessa natura, non è reinseribile nei canali del second hand. Per quanto riguarda la ma parte creativa continuerò a seguire questo sogno di cercare cose belle, innovative e assieme sostenibili: questa è la nostra visione: cercare di realizzare quello che io non ho ancora visto, qualcosa che al momento forse non esiste. L’idea di essere copiata all’inizio mi infastidiva ma poi mi sono resa conto che

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Senza essere presuntuosa un’azienda con una struttura di base con questo imprinting non è copiabile, si può avere qualche disegno somigliante ma non c’è alle spalle il massimo che noi possiamo metterci e che ci abbiamo messo.

young people, more attentive to sustainable issues. My three twenty-year-old children, compared to what I was at their age, are much more attentive to quality than quantity or price.

PIETRO FERRARI – The debate on fast fashion is very lively

FEDERICA – Of course, we wonder where all those unsold products end up that unfortunately exist and cannot be hidden.

In our small way, however, while working and being at the forefront and with a strong imprinting true to fashion, we try to be attentive to sustainability issues, from water recovery, to measuring the footage produced so as not to produce excess, up to to have started a complete discussion, under construction, of solar panelling.

Looking at the future

BEATRICE GUIDI – What are your goals in terms of product development?

FEDERICA – Our goal in terms of product development is to find a new key in terms of sustainability, while maintaining the quality that for us is the number one rule in all fields: it is necessary to find the right compromise between which is our hectic, ephemeral life and sustainability.

PIETRO FERRARI – Among other things, you are suppliers of a frenetic and omnivorous sector... what message can be sent to this sector to slow down this frenetic race a bit?

FEDERICA – I'll say something a little uncomfortable: today fast fashion has led us to accept low quality products at a low price even if this compromises their durability. In this context, however, we focus on quality and traceability. We can say that a specific thread that we

use was purchased on such and such day by such and such a company, and the garment made with our lace has total traceability of the supply chain, a bit like in the food sector. Until this traceability is guaranteed, everything is declarable even if not demonstrable. Instead, data counts: it is necessary to measure oneself and demonstrate one's commitment with facts. Overall there is a part of the world and a part of brands that are more sensitive and others less so.

BEATRICE GUIDI – Downstream today the final consumer is becoming more attentive…

FEDERICA – This is especially true for the younger generation which, in some respects, is more attentive, even if it is difficult to resist the unbeatable prices offered by fast-fashion.

We must also consider that the quality level is so low that the fast-fashion garment, by its very nature, cannot be reinserted into second-hand channels.

As far as the creative part is concerned, I will continue to follow this dream of looking for beautiful, innovative and at the same time sustainable things: this is our vision: to try to create what I have not yet seen, something that perhaps does not exist at the moment. The idea of being copied annoyed me at first but then I realized that what we do here in our company cannot be reproduced due to a whole series of costs, unavailable technologies, personnel and artisan creativity, what can arise is only an incoherent aping.

Without being presumptuous, a company with a basic structure with this imprinting cannot be copied, you can have some similar designs but there is not the best behind it that we can and have done.

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quello che noi realizziamo qui nella nostra azienda non è riproducibile per tutta una serie di costi, di tecnologie non disponibili, di personale e di creatività artigianale, quello che può nascere è solo una scimmiottatura incoerente.

TESSILI ALLA BIENNALE DI VENEZIA

miei articoli precedenti, la presenza di opere che privilegiassero il medium tessile, inteso di volta in volta come materia antiretorica, etnica, identitaria, femminista, manuale, come modalità che valorizza il piacere del fare e del fare bene, per presentarle a chi non ha potuto vederle direttamente.

Le opere tessili in realtà erano molte, provenienti da nazioni e continenti diversi, alcune di grande impatto visivo, raffinata esecuzione e originale sviluppo; questa volta ho pensato di privilegiarne una in particolare per la sua grande bellezza e originalità: la monumentale installazione Re-enchanting the World di Małgorzata Mirga-Tas, nel Padiglione Polacco. Incantare il mondo

Si è conclusa la 59sima Biennale d'Arte di Venezia a cura di Cecilia Alemani, con una selezione di 1433 tra opere e oggetti, per comporre un viaggio immaginario attraverso tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; i legami che si intrecciano tra i corpi e la Terra.

Ho attraversato gli spazi espositivi dei Giardino, dell'Arsenale e dei diversi padiglioni nazionali, sconcertata dalla diffusione di tanta gratuita volgarità, pornografia, bruttezza, stereotipata "negritudine" e banale morbosità.

Già nel 2008 Gillo Dorfles nel suo libro “Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore” parlava di un'arte che vuole essere disgustosa, truculenta, invasa dal posthuman e dal mercantile che ha infranto “la pellicola trascendente che la differenziava da ogni altro prodotto umano”.

Ho cercato, come in tutti questi anni e nei

Małgorzata Mirga-Tas è nata nella comunità Rom di Zakopane nella parte settentrionale dei Monti Tatra nel 1978, nel 2004 si è laureata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Cracovia e ora risiede a Czarna Góra dove dirige assieme ad alcuni colleghi un centro culturale per bambini ed è attiva nella lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'esclusione sociale: valori che si riflettono nella sua produzione artistica, dove sono esaltate le radici Rom, i luoghi in cui vivono, i loro usi e costumi. L'intenzione, dichiarata dall'artista, è di dare visibilità e dignità a una popolazione migrante abitualmente accolta con sospetto nel corso dei secoli, con conseguenti esili di massa, persecuzioni religiose e uccisioni.

Il titolo del progetto, Re-enchanting the World, è ispirato dal libro di Silvia Federici “Re-enchanting the World: Feminism and the Politics of the Commons” del 2018, in cui l'autrice propone di re-incantare il

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CULTURA TESSILE
PROTAGONISTI DELL'ARTE IN LAGUNA.

mondo liberandolo dal suo incantesimo malvagio, ricostruendo le relazioni con gli altri, compresi gli animali, le piante, l'acqua e le montagne.

La grande installazione tessile è stata selezionata dalla giuria di un concorso aperto organizzato dal commissario del Padiglione Polacco, per il fascino e l'originalità della sua forma visiva "che propone una nuova narrazione della costante migrazione e delle reciproche influenze tra la cultura romaní, polacca ed europea".

Infatti l'ampio spazio rettangolare del Padiglione Polacco è stato interamente ricoperto dall'artista, dal suolo al soffitto, con una sorta di “affresco tessile” la cui struttura a fasce tripartite riproduce la disposizione degli affreschi del calendario astrologico di Palazzo Schifanoia a Ferrara, reinterpretando in chiave romanì il suo simbolismo, i segni zodiacali, il sistema dei decani, le allegorie dei mesi, la ciclicità e la trasmigrazione di immagini attraverso il tempo e i continenti.

Le pareti sono scandite da dodici pannelli

di grande formato ricoperti da minuziose e ricche narrazioni tessili, articolate in tre fasce orizzontali: con una doppia lettura, lineare e verticale.

In senso lineare nella fascia superiore sono raffigurate le migrazioni del popolo Rom,

THE WORLD OF MAŁ GORZATA MIRGA-TAS

The textile works were actually many, coming from different nations and continents, some of great visual impact, refined execution and original development; this time I thought of favoring one in particular for its great beauty and originality: the monumental installation Reenchanting the World by Małgorzata Mirga-Tas, in the Polish Pavilion.

Małgorzata Mirga-Tas was born in the Roma community of Zakopane in the northern part of the Tatra Mountains in 1978, in 2004 she graduated in sculpture at the Academy of Fine Arts in Krakow and now resides in Czarna GÛra where she runs a cultural center together with some colleagues for children and is active in the fight against racial discrimination, xenophobia and social exclusion: values that are reflected in her artistic production, where Roma roots

are exalted, the places where they live, their habits and customs. The intention, declared by the artist, is to give visibility and dignity to a migrant population habitually received with suspicion over the centuries, with consequent mass exiles, religious persecutions and killings.

The title of the project, Re-enchanting the World, is inspired by Silvia Federici's 2018 book ìRe-enchanting the World: Feminism and the Politics of the Commonsî, in which the author proposes to re-enchant the world by freeing it from his evil spell, rebuilding relationships with others, including animals, plants, water and mountains.

The large textile installation was selected by the jury of an open competition organized by the commissioner of the Polish Pavilion, for the charm and originality of its visual form "which proposes a new narrative of constant migration and mutual influences between Romani, Polish and European".

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nella fascia intermedia i simboli dello zodiaco e nella fascia inferiore, a grandezza d'uomo, scene di vita quotidiana. In senso verticale sono distribuite le attività corrispondenti ai dodici mesi dell'anno.

Sopra il portale d'ingresso del Padiglione Polacco è raffigurata la Ruota della Fortuna del mazzo dei tarocchi Colleoni-Baglioni, carte giunte in Europa nel XV secolo insieme all'arrivo dei primi Rom, che alla corte ducale di Ferrara erano usate anche per la predizione del futuro; la carta simboleggia la ciclicità, la mutevolezza, la trasgressione, è sia un inizio che una fine. La fascia superiore si ispira alle grafiche del 1620 dell'incisore francese Jacques Callot, The Gypsies/Life of the Egyptians, in cui i romanì erano descritti come vagabondi armati e pericolosi, ma l'artista ne rovescia il senso e propone una visione positiva e mitologica delle loro migrazioni attraverso il tempo e i continenti - l'India, la Persia, l'Asia Minore, l'antica Grecia, l'Egitto - sino al loro arrivo in Europa e poi in Italia, nel XVII secolo.

Lo stile di questa fascia, realizzata precedentemente alla realizzazione della grande installazione, si distacca in parte dallo stile del resto della composizione.

Scrivono i curatori del Padiglione Polacco Wojciech Szymanski e Joanna Warsza, che “il gesto di appropriarsi dei ritratti dei suoi

antenati di 400 anni fa è anche un tentativo di operazione sulla sua identità, per recuperare la sua storia e riprendere il controllo su come si crea la narrazione visiva dei rom e della loro identità nella cultura polacca”.

La fascia centrale crea uno stacco e una sottolineatura con un nastro continuo di velluto blu indaco su cui si stagliano composizioni di figure femminili intervallate da segni zodiacali e simboli dei tarocchi. Il simbolismo dei carte tarocchi, dei segni astrologici e dei decani di Palazzo Schifanoia sono al centro di ritratti di donne rom che hanno avuto un ruolo importante nella vita dell'artista, trasformate in custodi allegoriche del destino, dee e profetesse.

La fascia inferiore, la più importante, parte dal suolo ed è a grandezza d'uomo in modo che il pubblico si confronti vis-à-vis con i personaggi: rappresenta con affetto, partecipazione e grande allegria la vita quotidiana della comunità di Czarna Góra in cui vive Małgorzata Mirga-Tas e di altri insediamenti vicini. In prevalenza si tratta di vivaci e quasi parlanti ritratti di donne di tutte le età, assorte nelle loro attività condivise, attorniate da bambini e animali.

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CULTURA TESSILE

Ci sono anche alcune presenze maschili, ma in minoranza. I personaggi, reali, sono abbigliati con le stoffe dei loro vestiti e spesso con oggetti applicati: scrive l'artista “alcune stoffe le prendo dai negozi di seconda mano, ma la maggior parte sono pezzi di vestiti indossati da mia sorella, dalle mie cugine, dalle mie zie o dalle mie amiche. Quando mi piace qualcosa di loro, li avverto subito di non buttarlo via quando si consuma, ma di darlo a me. Le persone mi danno le cose perché sanno che le riciclerò, non le distruggerò”.

LA TECNICA

Questi “affreschi tessili” realizzati con cura e perizia sono un misto di patchwork di tessuti fantasia vivacemente colorati, frammenti di abiti, gonne, fazzoletti, camicie, tende, lenzuola, tappeti, cuciture, incollaggio, ricami, parti dipinte (i capelli e i volti di donne) e applicazioni, come “paillettes, piume, bottoni, revers, profilature, tasche, frammenti di gonne, scialli, camicie” o oggetti significativi appartenuti ai personaggi, come gli orecchini di corallo della madre dell'artista o il rosario tenuto dalla

nonna. Una ricca miscela di etnicità storica e multiculturalità, un'armonica tripartitura compositiva, un'affettuosa partecipazione ed empatia emotiva, una coinvolgente allegria cromatica, una perfezione esecutiva. Una bellissima opera.

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PERCORSI TESSILI MONTICOLOR

www.monticolor.com

TRENT'ANNI DI QUALITÀ E SERVIZIO

MONTICOLOR RACCONTA UN PERCORSO CHE È ANDATO VIA VIA ARRICCHENDOSI DI SIGNIFICATI DAL CONTENUTO TECNICO E COMMERCIALE, DALLA CREATIVITÀ ALLA RICERCA DI CONFORMITÀ AMBIENTALE.

Monticolor ha compiuto trent'anni di inarrestabile crescita che si deve soprattutto al know-how pluriennale e complementare dei suoi tre fondatori: Alberto Corti esperto in strategie di sviluppo commerciale, e i fratelli Fulvio e Vittorino Lanza, rispettivamente responsabili della direzione creativa e della gestione finanziaria.

L’azienda di Montirone (Brescia) è cresciuta seguendo i principi fondamentali della Qualità e del Servizio, incrementando progressivamente la vasta gamma di filati offerti in varie tipologie e colori, qualitativamente testati e sempre disponibili a magazzino.

Monticolor è l’unica realtà del suo settore che fornisce tutti i settori di utilizzo del filato, dalla maglieria al jersey, dal tessile alla calzetteria.

Nella sua sede di oltre 10mila metri quadrati fra headquarter e distaccamento produttivo, tutto il team, dall’ufficio stile al tecnologico fino al marketing, è impe-

gnato nell’individuare le linee guida delle collezioni, anticipare i nuovi trend di mercato e soddisfare le specifiche esigenze dei clienti.

Grazie anche alla profonda conoscenza di tutta la filiera produttiva, i leader di mercato si rivolgono a Monticolor per l’eccellente qualità, la ricerca e la grande disponibilità a Stock Service di filati, con oltre 5mila varianti tra le tipologie e oltre 400 nuances attuali.

Un’attenta progettazione e l’alta capacità di personalizzazione offerta per ogni singola richiesta non pongono limiti alla fantasia e in questo modo l’azienda riesce ad accompagnare i brand in un percorso di sperimentazione e sviluppo senza eguali.

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n Alberto Corti, Fulvio e Vttorino Lanza, i fondatori di Monticolor. n Collezione Hempathy. n Un esempio della collezione Primavera/Estate 2024.

Dal 2008, l’azienda di Montirone ha avviato Colors for Life, una linea di filati naturali per fare moda in termini ecologici ed etici; un contributo all'ambiente ed alla salute umana che diventa una filosofia di prodotto biologico sostenibile, dall’origine al capo finito.

Una Bio Philosophy con cui da quindici anni Monticolor sostiene equità sociale e rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori lungo tutta la filiera, con il riconoscimento di giusti salari e condizioni ambientali dignitose; rispetto dell'ambiente tramite l'impiego di tecnologie e processi che minimizzano gli inquinamenti e salvaguardano le risorse idriche; non Tossicità a contatto con la pelle per garantire la salute umana.

Inoltre Monticolor ha aderito con successo con un ruolo di leadership al progetto Detox e ha eliminato tutte le emissioni di sostanze chimiche pericolose dalle proprie filiere produttive dal 2020. Anche per quanto riguarda le fibre rinnovabili, Monticolor ha progettato filati fantasia con poliestere riciclato di alta qualità, ottenuto dalle bottiglie di plastica post-consumer. Un contributo concreto per l’ambiente senza compromessi in termini di qualità, stile e comfort. A testimoniare la validità di questo percorso le numerose e prestigiose certificazioni. In occasione di questo importante anniversario nasce il progetto Fresh Perspectives grazie alla collaborazione con la neo

THIRTY YEARS OF QUALITY AND SERVICE

art director Marie Nardi: una collezione primavera/estate 2024 caratterizzata da nuance fresche e luminose che suggerisce un nuovo modo di interpretare la maglieria.

Monticolor celebrates 30 years of unstoppable growth, due especially to the long-standing and complementary skills of the three co-founders: Alberto Corti, experienced leader in marketing development strategies, and the brothers Fulvio and Vittorino Lanza, head of creative direction and financial management respectively. The company has grown in Montirone (Brescia, Italy) following the fundamental values of Quality and Ser-

vice, progressively increasing the wide range of yarns in various types and colors, which are always quality-tested and available on stock.

An accurate design and the highest skills of customization offered for each individual request set no limit to imagination; in this way only, the company can accompany the brands on an unmatched path of experimentation and development. Over these 30 years, Monticolor has become a reality for many people who share with the passion of creating values, products and quality.

https://lanificiodellolivo.com

ANTICIPARE LE TENDENZE

LANIFICIO DELL'OLIVO PORTA A PITTI FILATI UNA COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024 CHE UNISCE QUALITÀ CONSOLIDATA E RICERCA AVANZATA.

Eccellenza, qualità, ampia scelta e ricerca sono gli imperativi di Lanificio dell'Olivo che diventano la mappa per orientarsi nelle proposte della collezione PE 2024, con nuovi filati che riflettono il bisogno di allegria, gioia e visione del futuro. Lo studio del colore non è una novità per Lanificio dell’Olivo, ma in questa collezione diventa l’orientamento che guida il cammino della creatività. Il colore si innesta in una collezione estremamente versatile e aerea per pesi e strutture.

Ma quali sono i temi che caratterizzano questo percorso?

In primo luogo, l'interconnessione: materiali che sfruttano il potere terapeutico della luce e del colore per generare prodotti dal design essenziale e minimalista, ma pregni di carica emotiva e portabili, in

stili di vita votati al nomadismo e climi mutevoli.

In secondo luogo il digitale: gli aspetti sono pieni, densi e compatti; una visione del particolare ingigantito che ci proietta su mondi a volte visionari, visti attraverso la lente di ingrandimento per percepire la bellezza intrinseca della natura e far scaturire lo stupore.

Infine il soprannaturale: elementi tangibili e intangibili che mutano e si trasformano, materiali che si ispirano al mondo ultraterreno e subacqueo e che rispondono alla fascinazione del misticismo e dell’alchimia.

COTTON 4 SEASONS – Il cotone biologico è protagonista in un caleidoscopio di soluzioni articolate che sottolineano l’estrema versatilità e duttilità. Una fibra naturale, generosa e malleabile, adattabile per qualsiasi lavorazione e necessità. Sottile e di mano secca per soluzioni eleganti e leggere, in mischia con la viscosa per aspetti più ricercati e preziosi.

I colori sono delicati, luminosi e poco saturi: albicocca pastello, rosa chiarissimo, il bianco, il verde tenue e freddo che in alcuni casi vira al fango.

Tra le novità: Cameron (Nm 3650) Fluid (Nm 7700) Harper (Nm 2800) Lilibet (Nm 17500).

SCENT OF LINEN – Una fibra presentata in modo deciso e originale. Una diversa versione del lino, fibra vegetale che si vivacizza e cambia d’aspetto per l’intersezione e l’aggiunta dei colori primari. Su basi classiche e usuali come il beige, il testa di moro e il caffè, spiccano

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PERCORSI TESSILI LANIFICIO DELL'OLIVO

il rosa aragosta, il lime, il verde marino o il verde oliva, con accenti di luminescenza dati dal lamè, che si mescola per ottenere punti ed effetti inaspettati. Il filato fantasia costruito a telaio, presenta frange, in tutto simili ad una pelliccia estiva, che estremizza e rende dinamica la fibra più naturale che c’è.

Novità: Gale (Nm 2000).

ANTICIPATE TRENDS

Excellence, quality, extensive choice and research: imperatives mapping the proposals of the SS24 collection featuring new yarns that reflect a yearning for cheerfulness, joy and future. The study of color is nothing new for Lanificio dell'Olivo, but in this collection it becomes the orientation that guides the path of creativity. Color is grafted into an extremely versatile and airy collection in terms of weights and structures.

LES OXYDES – Iper-realtà, visione aumentata e macroscopica della natura: l’attenzione all’equilibrio, al suo rispetto in una visione neo-romantica, si esprime con l’osservazione di piante e soggetti botanici che ne diventano l’emblema. Filati sottili, catenelle opache di viscosa con mano croccante, per creare punti fantasiosi che esaltano la creatività. L’ eleganza e la ricercatezza di questi filati è data dalla finezza: più è sottile più il risultato è pregiato. I colori in cartella sono saturati, presenti e decisi come il lime, il verde, il rosa e il lilla. Le novità sono Grogu (Nm 6200) Sidney (Nm 5800).

But what are the themes that characterize this path?

Interconnection: materials that harness the therapeutic power of light and colour to generate products with essential, minimalist designs that are yet emotionally charged and wearable in lifestyles devoted to nomadism and changing climates.

Digital: full, dense and compact in appearance; a view of an enlarged detail that projects us into sometimes visionary worlds, seen through the magnifying glass to perceive the intrinsic beauty of nature and create awe.

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PERCORSI TESSILI LANIFICIO DELL'OLIVO

SPECIAL BRIGHT – Il mondo del gioiello e delle pietre preziose è tradotto in filati che incantano, che giocano sulle trasparenze e sull’indefinitezza. Niente è stabile, le forme cambiano, i colori si stemperano e diventano onirici, ultraterreni, in un misto di misticismo e alchimia.

La fluidità dei filati in poliestere riciclato si abbina a piattine metalliche e traslucide super sottili. Le catenelle e le fettucce hanno un aspetto materico croccante, la mano è secca per le fibre metallizzate e fluida e scivolosa per le viscose FSC.

I colori sono preziosi e raffinati: oro rosa, il

Supernatural: tangible and intangible elements change and transform; materials draw inspiration from otherworldly and underwater worlds, responding to the fascination of mysticism and alchemy.

Cotton 4 seasons – Organic cotton features in a kaleidoscope of articulated solutions that underline its extremely versatile and ductile nature. This generous, malleable natural fibre can be adapted to suit every production technique and requirement. A slender structure and dry hand make for elegant, lightweight solutions, blended with viscose for a more refined and precious allure. The colours are soft, bright and unsaturated: pastel apricot, very light pink, white and soft, cold green, also with tinges of brown.

New: Cameron (Nm 3650) Fluid (Nm 7700)

Harper (Nm 2800) Lilibet (Nm 17500)

Scent of Linen – A fibre presented in a bold and original manner. A new version of linen, a plant fibre that comes to life and changes appearance due to the intersection and addition of primary colours. Standing out against classic, standard bases such as beige, dark brown and coffee are hues such as lobster rose, lime, sea green and olive green, with luminous accents provided by lamé, intertwined for unexpected points of light and effects. This loom-woven fancy yarn comes with fluffy fringes, like a summer fur, for ex-

verde trasparente della giada, i pastelli acquatici, il turchese leggero. Segnaliamo la novità Leila (Nm 6100).

treme, dynamic uses of the most natural fibre in existence.

New: Gale (Nm 2000)

Les Oxydes – Hyper-reality, an augmented, macroscopic view of nature: the attention to balance and respect, in a neo-romantic vision expressed by taking plants and botanical subjects as natureís quintessential emblem. Thin yarns, matte viscose chains with a crispy hand create imaginative motifs that enhance creativity. The elegance and sophistication of these yarns is given by their finesse: the thinner the yearn, the more precious the result. The colours are saturated, strong and bold, such as lime, pink and lilac. New: Grogu (Nm 6200) Sidney (Nm 5800)

Special Bright – The world of jewels and precious stones translates into enchanting yarns playing on transparency and indefiniteness. Nothing is stable, shapes change, colours fade and become dreamlike, otherworldly, in a blend of mysticism and alchemy.

The fluidity of these recycled polyester yarns combines with super-thin translucid metallic plates. Chains and ribbons have a crispy appearance, while the hand is dry hand for metallised fibres and fluid and slippery for FSC-certified viscose.

The colours are preciously refined: rose gold, clear jade green, water pastels and light turquoise. New: Leila (Nm 6100)

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Le aziende, le collaborazioni per un business a prova di futuro

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Della Fiera
Della Fiera

PICCOLO INSIGHT CON FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ A MILANO UNICA

DAL 31 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO 2023 SI È TENUTA LA 36^ EDIZIONE DI MILANO UNICA, CON UN’AFFLUENZA DI VISITATORI CHE PESA IN POSITIVO SOPRATTUTTO SULL’ESTERO (INCREMENTO DEL 47,5% SULL’EDIZIONE DI FEBBRAIO 2022).

Sono 475 le aziende espositrici internazionali che hanno presentato a Fiera Milano Rho le collezioni di tessuti e accessori high end per la primavera/estate 2024, dedicate alle creazioni per uomo, donna e bambino. Di seguito alcuni highlight sulle proposte sostenibili viste in fiera. BRUNELLO ha presentato, in collabora-

zione con CARNET, una selezione di fodere jacquard 100% Bemberg™ tinto in filo, per abiti sartoriali. Dal 1927 le fodere Brunello sono sinonimo altissimo contenuto di creatività e innovazione e danno forma a capi unici garantendo eleganza, vestibilità e personalizzazione. La nuova collezione Brunello per Carnet dimostra che la sartorialità non conosce confini: una nuova idea di guardaroba in cui l’estetica dei disegni jacquard si coniuga perfettamente con le forme e le funzioni dell’abito sartoriale contemporaneo. In più, con la garanzia dell’ottimo comfort grazie all’utilizzo del Bemberg™, un materiale di nuova generazione unico nel suo genere, ineguagliabile e originale realizzato dalla trasformazione smart-tech dei linter di cotone, materiale pre-consumo convertito attraverso un processo tracciabile e trasparente a ciclo chiuso. Prodotto in Giappone, Bemberg™ ha la certificazione RCS, Oeko-Tex Standard 100 e ISO 14001 a livello aziendale. Bemberg™ detiene il rapporto Innovhub-SSI più recente confermando che i suoi filamenti si disintegrano al 100% in valore entro i limiti specificati dalla UNI EN 13432, punto A.3.1 per la disintegrazione in processo di compostaggio.

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www.zerobarracento.com
PERCORSI TESSILI MILANO UNICA

Filati preziosi e sostenibili si uniscono sui telai jacquard di Brunello per creare tessuti personalizzati e unici, per un guardaroba dal gusto classico alla costante ricerca di dettagli e accostamenti inediti. Grazie a questa solida expertise unita alla collaborazione con Carnet nasce una bunch dedicata alla sartoria, composta da una collezione di fodere versatili e contemporanee.

La nuova collezione di ALBIATE 1830 è lo specchio dell’identità del brand: tessuti rustici, dall’aspetto irregolare unici nel loro genere con uno spirito sostenibile. Più del 45% della collezione è realizzata con filati riciclati e più del 35% con filati organici, a testimonianza del grande impegno del brand nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. The Beauty of Imperfection è uno dei temi principali della collezione di Albiate 1830. Caratterizzati dall’utilizzo di filati riciclati, fiammati e mouliné, questi tessuti hanno un aspetto rustico e si distinguono per i loro giochi di armature. Mischie di fibre diverse creano innovativi

SPOTTING RESPONSIBILITY AT MILANO UNICA

effetti di trasparenze, mentre l’aspetto grezzo e naturale è esaltato dalla presenza delle guscette: piccoli pezzetti di seme di cotone che conferiscono tridimensionalità al tessuto. A questi tessuti dai toni naturali si contrappongono i Bold Check,per quadri estremamente colorati e contrastanti, in diversi pesi e composizioni.

From Jan. 31 to Feb. 2, 2023, the 36th edition of Milano Unica was held, with visitor attendance weighing positively especially on foreign visitors (47.5 percent increase in comparison to the February 2022 edition).

A total of 475 international exhibiting companies presented at Fiera Milano Rho their high-end fabric and accessories collections for spring/summer 2024, dedicated to creations for men, women and children. Below are some highlights on the sustainable proposals seen at the fair.

Brunello presented, in collaboration with Carnet, a selection of 100% Bemberg™ yarn-dyed jacquard linings for tailored suits. Since 1927, Brunello linings

have been synonymous with the highest content of creativity and innovation, shaping unique garments while guaranteeing elegance, wearability and customization. Brunello's new collection for Carnet proves that tailoring knows no boundaries: a new idea of wardrobe in which the aesthetics of jacquard designs combine perfectly with the forms and functions of contemporary sartorial dress. Plus, with the guarantee of optimum comfort thanks to the use of Bemberg™, a one-of-a-kind, matchless and original new generation material made from the smart-tech transformation of cotton linter pre-consumer material, converted through a traceable and transparent closed loop process. Bemberg™ has the RCS, Oeko-Tex Standard 100 e ISO 14001 certifications. Today an INNOVHUB report confirms that Bemberg™ filaments disintegrate at 100%

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Infine, ha da poco ottenuto la certificazione OK biodegradable MARINE da TÜV AUSTRIA.

Per la PE24 ILUNA GROUP punta sulla leggerezza e l’impalpabilità con la serie Ultralight di pizzi jacquardtronic che ricordano la delicatezza e l’artigianalità dei Leavers. Questa stagione gli sviluppi responsabili non si sono fermati ad ingredienti e nobilitazioni, l’azienda ha puntato infatti all’economia circolare! La ricerca stilistica è partita dall’archivio storico dell’azienda, fonte di continua ispirazione, per dare vita ad una collezione che rivisita in chiave di “classico moderno”.

Il team design dell’azienda ha ricreato i disegni iconici della linea, cuore della proposta Black Label, la linea signature di Iluna che propone i pizzi più raffinati. In ottica di upcycling, ha rielaborato giacenze di archivio, creando nuovo valore attraverso finissaggi e ritessendo ex novo solo le altezze mancanti al fine di presentare una

gamma completa coordinata, dagli allover alle balze. Per la stagione PE24 il team Iluna continua gli sviluppi in cotone organico certificato GOTS all’interno delle proprie Collezioni, per aggiungere un tocco naturale alle proposte della gamma Green Label. Tra gli ingredienti scelti da Iluna Group si trovano Renycle® e QNOVA®, entrambi fili di poliammide riciclata pre-consumer certificati GRS oltre al premium stretch riciclato ROICA™ EF by Asahi Kasei.

Allo stand di C.L.A.S.S. vi era la possibilità di scoprire:

• ORANGE FIBER, l'azienda italiana che ha brevettato e produce tessuti sostenibili da sottoprodotti del succo di agrumi. Fondata a Catania nel 2014, l'azienda ha sviluppato un processo per trasformare ciò che rimane dal processo di spremitura industriale degli agrumi per ottenere materiali unici per la moda. Il processo innovativo è stato brevettato in Italia ed

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PERCORSI TESSILI MILANO UNICA

and that Bemberg™’s very low concentration of hazardous substances complies with the limits specified by the UNI EN 13432.

It is a unique and contemporary innovation designed for beautiful fashion every day. Bemberg™ recently achieved the OK Biodegradable Marine certification by TUV Austria

The new Albiate 1830 collection mirrors the brand ’ s identity: rustic, irregular-looking, one-of-a-kind fabrics with a sustainable, eco-friendly spirit. More than 45% of the collection is made with recycled yarns and more than 35% with organic yarns, testimony of the brand ’ s great commitment to the environment and sustainability.

The Beauty of Imperfection is one of the Albiate 1830 collection’ s main themes. Featuring the use of recycled, slubbed and mouliné yarns, these fabrics have a rustic appearance and are distinguished by their woven patterns.

The blends of various create innovative see-through effects, whose raw, natural appearance is enriched by the presence of small pieces of cotton seed that give the fabric three-dimensionality. These natural-coloured fabrics face off with Bold Checks, for extremely colourful and contrasting checks in different weights and compositions. These fabrics are perfect for creating cool and trendy garments, for a look that certainly will not go unnoticed.

For the SS24 Iluna Group focuses on the most precious lightness and intangibility with its Ultralight series of jacquardtronic laces reminiscent of the delicacy of Leavers. This season, responsible developments did not stop at responsible ingredients and processes; in fact, the company focused on the circular economy! The stylistic research started from the company's historical archive, a source of continuous inspiration, to give life to a collection that revisits the proposals in a "modern classic" key. The company's design team recreated the iconic designs of the line, the heart of the Black Label proposal, ILUNA's signature line offering the finest laces. Focusing on upcycling, the team reworked archival stocks, creating new value through finishings, and reweaving from scratch only the missing widths in order to present a complete, coordinated underwear/nightwear range from allovers to galoons. For the SS24 season the Iluna team continues its developments with GOTS-certified organic cotton in its galoons and allovers, to add a natural touch to its Green Label line. Among the ingredients chosen by Iluna Group are:

Renycle® and Q-NOVA ®, both GRS-certified pre-consumer recycled polyamide yarns in addition to the recycled stretch ROICA™ EF by Asahi Kasei. Among the new technical developments on laces, Iluna then worked on variable elasticity modules, resulting in reinforced edges or zones of differentiated elasticity that can be variously positioned within the laces.

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esteso ai principali Paesi produttori di succo di agrumi nel mondo. Nel 2021 Orange Fiber e il Gruppo Lenzing hanno presentato il TENCEL™ Limited Edition x Orange Fiber, la prima fibra di lyocell a marchio TENCEL™ composta da cellulosa proveniente da arance e da legno certificato prodotta con lo stesso processo a ciclo chiuso delle fibre TENCEL™ Lyocell. Quando un prodotto contiene materiali Orange Fiber, il marchio registrato viene concesso in licenza e utilizzato sul prodotto finale.

Orange Fiber offre ai suoi clienti fibre, filati e tessuti. Il nome della fibra è LENZING Lyocell LE orange, è indicato come lyocell nel cartellino di composizione ed è abbreviato in OF nel filato e nella composizione del tessuto esposti in questa vetrina.

• SUPREME GREEN COTTON® , un sistema innovativo e socialmente responsabile dal campo di cotone al prodotto finale che sostiene le famiglie contadine ai piedi del Monte Olimpo.

At the C.L.A.S.S. booth we met:

• Orange Fiber is the Italian company that has patented and produces sustainable fabrics from citrus juice by-products. Founded in Catania, Italy in 2014, the company has developed a process to transform what remains from the industrial pressing process of citrus fruits for juice into unique materials for fashion. The innovative process has been patented in Italy and extended to major citrus juice producing countries around the world. In 2021 Orange Fiber and the Lenzing Group, presented the the TENCEL™ Limited Edition x Orange Fiber, the first lyocell fiber branded TENCELô composed of cellulose from orange and from certified wood produced using the same closed-loop process as the TENCEL™ Lyocell fibers. When a product contains Orange Fiber materials, the registered trademark is licensed and used on the final product. Orange Fiber offers to its clients fibers, yarns and fabrics. The

L'intera filiera fino al filato si trova nel raggio di 200 km, riducendo così drasticamente l'impronta di CO2, producendo semi di cotone senza OGM, risparmio di acqua fino al 40%, fibre a fiocco lungo di alta qualità e completa trasparenza e tracciabilità tramite "Diafania SI". La piattaforma Diafania SI è un software di comunicazione e informazione unico e specializzato, supportato dalla tecnologia blockchain, in combinazione con uno speciale QR-Code, che viene stampato sui cartellini SUPREME GREEN COTTON®.

name of the fiber is LENZING Lyocell LE orange, shall be indicated as lyocell in the composition tag and it is abbreviated to OF in the yarn and in the fabric composition exhibited in this showcase.

• SUPREME GREEN COTTON®

by Varvaressos, an innovative and socially-responsible system from the cotton field to the end product that supports greek family farmers at the foothills of Mount Olympus. The whole supply chain up to the yarn is located within 200 km, thus drastically reducing the CO2 footprint, claiming GMO-free cotton seeds, water savings up to 40%, high-quality long-staple fibers and complete transparency and traceability via "Diafania SI".

Diafania SI platform is a unique and specialized communication and information software, backed by blockchain technology, in combination with a special QRCode, which is imprinted on the SUPREME GREEN COTTON® hangtags.

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TESSILI MILANO
PERCORSI
UNICA

http://news.europeanflax.com

IL LINO DI DOMANI

UNA FIBRA ANTICHISSIMA RACCONTA A MILANO UNICA 1/2023 TUTTE LE SUE POTENZIALITÀ DI FUTURO.

Incontriamo nello stand della rinnovata e consolidata Alliance for European Flax-Linen & Hemp, che raccoglie ormai due grandi e tradizionali fibre tessili, Ornella Bignami che ci illustra gli ultimi passi della ricerca e della proposta sul mercato dell'abbigliamento.

BEATRICE GUIDI – Quali sono gli ultimi sviluppi della ricerca nell'ambito delle aziende dell'Alliance for European Flax-Linen & Hemp?

ORNELLA BIGNAMI – Abbiamo presentato dei tessuti

che raccolgono tutte quelle caratteristiche protettive come l'impermeabilizzazione per outdoor, la traspirabilità, resistenza. Pensiamo a Libeco con un tatto molto cartaceo, al Water Repellent di Emmanuel Lang, spalmato con un effetto pelle, tessuti leggeri e trasparenti ma in ogni caso trattati, oppure declinazioni diverse del tema dello stretch che è diventato finalmente un vero stretch. In sostanza il lino sta acquisendo finalmente quelle caratteristiche "tecniche" che permettono di pensarlo in versione outdoor.

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PERCORSI TESSILI ALLIANCE FOR EUROPEAN FLAX-LINEN & HEMP

PERCORSI TESSILI ALLIANCE FOR EUROPEAN FLAX-LINEN

forme di abito femminile. Tele leggere, crêpes lavati e ammorbiditi, la camicia è interessante con giochi di armature e effetti tattili innovativi.

Per garantire una informazione più concreta agli utilizzatori, ALLIANCE ha sollecitato le aziende associate a segnalare i minimi quantitativi per facilitare l’accesso alle reali disponibilità raggiungibili.

Tra le ricerche, emerge l’attenzione a effetti tintoriali, il sovratinto, non solo per riutilizzare e riciclare i tessuti stock, ma anche per ottenere in trama e catena effetti di colore che variano dal tono su tono al cangiante, per ottenere aspetti originali.

C'è un’attenzione particolare per i tessuti a maglia, realizzati prevalentemente in Portogallo dalle aziende associate che non si limitano più solo al rasato jersey e alla costina, ma anche a maglie unite compatte, felpe garzate o flottanti per impieghi più variegati.

BEATRICE GUIDI – Si parla anche di camiceria?

ORNELLA BIGNAMI – Altrettanto interessante, tra i tessuti per abbigliamento, la camiceria in varianti di alta qualità 100% lino, in operati lino-cotone e in preziose mischie di lino seta. Le mischie con la seta risultano perfette, non solo nella blusa femminile o nella camicia, ma nelle nuove

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& HEMP

TOMORROW'S FLAX

At the stand of the renewed and consolidated Alliance for European Flax-Linen & Hemp, which now brings together two large and traditional textile fibers, we meet Ornella Bignami who illustrates the latest steps in research and the proposal on the clothing market

Beatrice Guidi – What are the latest research developments within the companies of the Alliance for European Flax-Linen & Hemp?

Ornella Bignami – We have presented fabrics that combine all those protective characteristics such as waterproofing for the outdoors, breathability, resistance. We think of Libeco with a very papery feel, of Emmanuel Lang's Water Repellent, coated with a leather effect, light and transparent but in any case treated fabrics, or different variations of the theme of stretch that has finally become real stretch. In essence, linen is finally acquiring those "technical" characteristics that allow it to be thought of in an outdoor version. There is particular attention to knit fabrics, made mainly in Portugal by member companies which are no longer limited only to single jersey and rib knits, but also to compact plain knits, brushed or floating sweatshirts for more varied uses.

Beatrice Guidi – Do we also talk about shirts?

Ornella Bignami – Equally interesting, among the clothing fabrics, are the shirts in high quality 100% linen variants, in linen-cotton textures and in precious blends of linen and silk. The blends with silk are perfect, not only in the feminine blouse or shirt, but in the new forms of feminine dress. Light canvases, washed and softened crÍpes, the shirt is interesting with plays on weaves and innovative tactile effects. To guarantee more concrete information to users, ALLIANCE has urged member companies to report the minimum quantities to facilitate access to the real achievable availabilities. Among the researches, the attention to dyeing effects emerges, the overdyeing, not only to reuse and recycle the stock fabrics, but also to obtain color effects in the weft and warp that vary from tone-on-tone to iridescent, to obtain original looks.

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PERCORSI TESSILI GUABELLO 1815

www.guabello.it

UN TRIBUTO ALLA LANA

GUABELLO 1815 INTRODUCE GLI #SHEEPMODELS: NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE E DI UN’ECONOMIA CIRCOLARE.

La proposta di tessuti della collezione Spring-Summer ’24 si presenta come un tributo alla lana come vera e propria celebrazione di una fibra nobile senza tempo.

Continua ricerca di prodotto, pensata per soddisfare una sempre maggiore funzionalità, traendo costantemente ispirazione dal mondo naturale.

Da questa consapevolezza, Guabello ha scelto proprio la lana come immagine della propria collezione.

Gli #SheepModels, gli indossatori dal volto di pecora protagonisti di questa stagione, ripercorrono le caratteristiche delle diverse capsule, dallo stile più contemporaneo a quello più ricercato.

Con contrasti equilibrati, come la novità e la familiarità, la struttura e la fluidità, gli #SheepModels di Guabello rappresen-

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tano un interessante spunto creativo per creare look adatti in ogni occasione. Fare della lana un personaggio dimostra la naturale predisposizione di Guabello per le scelte responsabili, motivati non dalle tendenze e dalle mode, ma da un profondo impegno per ridurre l’impatto sull’ambiente.

Da questa scelta etica, in un intreccio tra natura e struttura, si sviluppa l’intera collezione Spring-Summer ’24, dalle nuance pastellate, con toni di rosa preponderanti, forme e texture silenziose ma avvincenti, che si ritrovano nell’arte e in tutto ciò che ci circonda. Le nuove tendenze vedono una rapida evoluzione del menswear, per adattarsi al meglio alle nuove esigenze di uno stile di vita sempre più flessibile. Trovano ampio spazio elevati livelli di comfort,

A TRIBUTE TO WOOL

adattabilità e massima libertà di movimento: elementi, questi, perfettamente integrati nel tessuto.

Costante attenzione alla sfera sostenibile, in una visione sempre più attuale di un’economia circolare, importante contributo all’attuale emergenza climatica globale.

Guabello conferma l’offerta di tessuti Space. Assoluti protagonisti della collezione SS24; una selezione che si distingue per l’elevata elasticità in quattro direzioni, completamente naturale e sostenibile. Meno acqua, pura lana Merino ed emissioni al minimo.

La capsule di tessuti Space è cento per cento riciclabile e biodegradabile, rispondendo con successo a una crescente domanda di performance con l'esclusione di fibre sintetiche/artificiali.

The proposal of fabrics of the SpringSummer '24 collection presents itself as a tribute to wool as a true celebration of a timeless noble fibre. Continuous product research, designed to satisfy ever greater functionality, constantly drawing inspiration from the natural world.

From this awareness, Guabello has chosen wool as an image of your collection. The #SheepModels, the sheep-faced wearers protagonists of this season, retrace the characteristics of the different capsules, From the most contemporary to the most sophisticated style. With balanced contrasts, such as novelty and familiarity, structure and fluidity, Guabello's #SheepModels represent ainteresting creative cue to create looks suitable for any occasion.

Making wool a character demonstrates Guabello's natural predisposition for responsible choices, motivated not by trends and fashions, but by a profound commitment to reduce the impact on the environment. From this ethical choice, in an interweaving between nature and

structure, the entire Spring-Summer '24 collection develops, from nuances pastels, with preponderant pink tones, silent but captivating shapes and textures, that are found in art and in everything that surrounds us.

The new trends see a rapid evolution of menswear, to better adapt to the new needs of an increasingly flexible lifestyle. They find broad space high levels of comfort, adjustability and maximum freedom of movement: elements, these, perfectly integrated into the fabric. Constant attention to the sustainable sphere, in an increasingly current vision of a circular economy, an important contribution to the current global climate emergency. Guabello confirms the offer of Space fabrics. Absolute protagonists of the SS24 collection; a selection that stands out for its high elasticity in four directions, completely natural and sustainable. Less water, pure Merino wool and carbon emissions minimum. The Space fabric capsule is one hundred percent recyclable and biodegradable, successfully responding to a growing demand for performance with the exclusion of fibers synthetic/artificial.

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UNA PASSIONE PER LA QUALITÀ

IN UNA CONVERSAZIONE CON FRANCO SALA UNO SGUARDO SU UNA REALTÀ PROTAGONISTA NEL SETTORE TESSILE E TINTORIALE.

Abbiamo avuto l'opportunità di raccogliere il contributo di chi, assieme alla sorella Luisa, gestisce l'attività di Tintoria Sala: è stata l'occasione di uno sguardo approfondito su una azienda che dal 1946 è protagonista nel settore tessile.

BEATRICE GUIDI – Tintoria Sala unisce l'attività di tintoria a quella di filatura, come è nata questa duplice natura?

FRANCO SALA – Il filato è sempre stato il protagonista principale dell’arte del tessere: dalla sua natura, dalla sua dimensione e dal suo colore dipendono la qualità ed il pregio di un tessuto. Da sempre l’ambiente naturale circostante ha determinato la scelta delle fibre tessili nelle diverse aree geografiche. La curiosità e la necessità, piuttosto che il gusto, hanno concorso ad una continua ricerca e crescita negli ambiti più estesi e ad un continuo scambio di materiali. Io e mia sorella, Luisa Sala, abbiamo voluto con coraggio portare avanti questa passione e questo amore verso la ricerca continua di nuovi mondi approfondendo il campo della filatura, inizialmente con la società Merfil che rivendeva filati come

fiocco viscosa , lino e per un breve periodo anche tessuti di Jersey, successivamente con la possibilità di poter filare direttamente noi la materia prima acquistata.

Questo passo chiave è stato permesso grazie all’incontro con un allora cliente filatore biellese che ha creduto in noi e con il quale abbiamo creato il nostro primo filato in Trevira CS: l’articolo Zeus. Il grande successo di questo filato ci ha convinti che fosse la strada giusta da per-

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www.tintoriafilatisala.it
PUBBLIREDAZIONALE TINTORIA SALA

A PASSION FOR QUALITY

A conversation with Franco Sala, a look at a leading reality in the TEXTILE AND DYEING SECTOR.

We had the opportunity to collect the contribution of who, together with her si ster Luisa, manages the Tintoria Sala bu siness: it was an opportunity for an in-depth look at a company that has been a protagonist in the textile sector since 1946.

Beatrice Guidi – Tintoria Sala combi nes the activity of dyeing with that of spinning, how did this dual nature come about?

Franco Sala – Yarn has always been the main protagonist of the art of weaving: the quality and value of a fabric depend on its nature, size and colour. The surrounding natural environment has always determined the choice of textile fibers in the various geographical areas.

Curiosity and necessity, rather than taste, have contributed to continuous research and growth in the most extensive areas and to a continuous exchange of materials.

My sister, Luisa Sala, and I, courageously wanted to carry on this passion and this love towards the continuous search for new worlds by deepening the field of spinning, initially with the Merfil company which resold yarns such as viscose, linen and for a short period also Jersey fabrics, later with the possibility of being able to spin the purchased raw material directly on our own.

This key step was made possible thanks to the meeting with a Biella-based spinner customer who believed in us and with whom we created our first Trevira CS yarn: the Zeus article.

The great success of this yarn convinced us that it was the right way to go, in 2014 we took over the spinning mill and now we continue to create our collections both in Trevira and in other compositions.

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correre, nel 2014 abbiamo rilevato la filatura ed ora continuiamo a creare le nostre collezioni sia in Trevira che in altre composizioni.

BEATRICE GUIDI – Questa unione di filatura e tintoria, che vantaggi porta al cliente?

FRANCO SALA – Come Direzione riteniamo

che la ricerca, se oltretutto eseguita con una costante sinergia tra varie società, possa essere per il cliente un aiuto concreto per lo studio di articoli nuovi che possano anche migliorare la qualità finale del tessuto.

Grazie alla competenza che abbiamo acquisito, abbiamo aperto la strada a grandi collaborazioni e partnership con altri produttori di filato: dai filati continui alle ciniglie e alle fantasie, portando le nostre innovazioni al servizio di altri filati arricchendo quindi la proposta sul mercato. Grazie al nostro personale che da anni ci accompagna e si appassiona sempre più alle novità, apriamo costantemente gli orizzonti di ricerca seguendo le richieste dei più importanti studi di designers europei avendo sempre un occhio più attento e più sostenibile per l’ambiente.

UN PERCORSO VIRTUOSO

BEATRICE GUIDI – La Tintoria è spesso messa sotto accusa come una fase di lavorazione critica dal punto di vista ambientale, quali sono le risposte di Tintoria Sala?

FRANCO SALA – Da migliaia di anni la tintura è legata allo scorrere di un fiume e da altrettanti anni questo mestiere cresce e si evolve a costo di innumerevoli cambiamenti e miglioramenti tecnologici e naturali.

Fin da prima degli anni ’80 Tintoria Sala , con a capo mio padre Carlo Sala, ha basato la sua crescita non solo sul miglioramento degli spazi di lavoro ma anche su investimenti che operassero nel settore della depurazione delle acque piuttosto che sull’abbattimento di consumi energetici ed anche il sempre e costante approfondimento di novità e innovazione sui prodotti chimici che ci permettessero di dare ai nostri clienti un prodotto lavorato il più conforme possibile alle certificazioni di qualità costantemente in evoluzione. Negli ultimi 20 anni abbiamo continuato e continuiamo tutt’ora, a migliorare e rinnovare il nostro impianto di depurazione utilizzando un funzionamento biologico che si avvale di microrganismi per lo smalti-

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mento di scorie e ampliando con ulteriori vasche di decantazione l’impianto. Il risparmio dell’acqua come bene sempre più prezioso, ci ha portato anche alla predisposizione di grandi serbatoi che recuperino l’acqua di raffreddamento dai cicli tinoriali per reimmetterla nelle tinture successive. Sono ormai decenni che grazie a questa attenzione risparmiamo notevoli quantità di acqua e di energia. Nell’ultimo anno abbiamo inoltre investito nell’acquisto di una caldaia di ultima generazione che ci permette di abbattere dispersioni energetiche inutili e avere sempre una migliore qualità di emissioni atmosferiche nell’aria per l’abbattimento di inquinanti nell’ambiente. Per quanto concerne i prodotti abituali che utilizziamo per le nostre tinture, il nostro personale è sempre costantemente attento a novità che possano garantire un prodotto finito, per il cliente, sempre più rispettoso delle nuove normative green- la dimostrazione sono le certificazioni di processo e ambientali che Tintoria Sala può fornire sul proprio operato ed in continuo aggiornamento.

BEATRICE GUIDI – Quali sono i risultati della collaborazione con Trevira?

FRANCO SALA – Gli anni di studio e successivamente di marketing delle nostre collezioni di filato, hanno portato a un grande successo in tutto il mercato europeo e non solo.

Da due anni siamo parte dei “Gold member” Trevira CS e siamo fieri di essere riconosciuti come punto di riferimento nei filati discontinui FR.

Abbiamo un legame molto forte con Trevira e stiamo portando avanti diversi studi

tra fibra e filato per poterci proporre in modo sempre più attento ed innovativo alla clientela, l’ultimo nato è Eco Zeus, un filato in 100% Trevira CS riciclata con effetto bicolore e aspetto simile al viscosa lino. All’ultimo Heimtextil tenuto a Francoforte, siamo lieti di aver vinto due riconoscimenti nella creativity competition 2023

“Textile Talents by Trevira CS” con il nostro filato Shantung ad aspetto seta e il nostro filato Eco Zeus, 100% riciclato

BEATRICE GUIDI – Qual è la filosofia alla base della famiglia Zeus in costante espansione?

FRANCO SALA – La nostra mission era produrre un filato in poliestere con le tipiche caratteristiche FR di Trevira CS, ma con un aspetto del tutto naturale come il lino, creando in più il tipico colore melange di una mischia senza l’utilizzo di componenti cationici.

L’aiuto della competenza dei maestri biellesi, con la storica tradizione della filatura laniera, aggiunta agli studi del nostro laboratorio di tintura, hanno dato origine al filato Zeus che siamo ora fieri di avere come fiore all’occhiello nella nostra collezione ormai da anni.

Questa filosofia di amore per la tradizione laniera unita alle più moderne ricerche tintoriali ci hanno permesso di evolvere, facendo nascere filati ad aspetto seta, lana, viscosa lino, sempre rispettando pienamente le potenzialità intrinseche della materia prima Trevira CS.

Sono innumerevoli gli studi che stiamo continuando insieme ai migliori designers europei ed ai nostri clienti tessitori per poter creare nuove collezioni in linea con la nostra mission.

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PUBBLIREDAZIONALE TINTORIA SALA

Beatrice Guidi – which advantages does this union of spinning and dyeing brings to the customer?

Franco Sala – As Management we believe that research, if above all carried out with a constant synergy between various companies, can be a concrete help for the customer for the study of new articles that can also improve the final quality of the fabric.

Thanks to the expertise we have acquired, we have paved the way for great collaborations and partnerships with other yarn producers: from filament yarns to chenilles and fancy, bringing our innovations to the service of other yarns, enriching the offer on the market.

Thanks to our staff who follow us for years and becoming more and more passionate about novelties, we constantly open our horizons of research following the requests of the most important European design studios, always having an attentive and more sustainable eye for the environment.

A virtuous path

Beatrice Guidi – The Tintoria is often accused of being a critical processing phase from an environmental point of view, what are the answers from Tintoria Sala?

Franco Sala – For thousands of years dyeing process has been linked to the flow of a river and for so many years this craft has been growing and evolving at the cost of innumerable technological and natural changes and improvements.

Since before the 80s Tintoria Sala, headed by my father Carlo Sala, has based its growth not only on the improvement of work spaces but also on investments that operate in the water purification sector rather than on the reduction of consumption energy and also the always and constant deepening of news and innovation on chemical products that would allow us to give our customers a processed product that complies as closely as possible with constantly evolving quality certifications. In the last 20 years we have continued, and still continue, to improve and renew our purification plant using a biological functioning that makes use of microorganisms for the disposal of waste and expanding the plant with additional settling tanks. the saving of water as precious theme, has also led us to the preparation of large tanks that recover the cooling water from the dyeing cycles to re-introduce it in the subsequent dyeings. Thanks to this attention, we have been saving considerable quantities of water and energy for decades now.

In the last year we have also invested in the purchase of a latest generation boiler which allows us to reduce unnecessary energy losses and always have a better quality of atmospheric emissions into the air for the reduction of pollutants in the environment.

As for the usual products we use for our dyeing process, our staff is always attentive to innovations that can guarantee a finished product, for the customer, increasingly compliant with the new green

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regulations - the proof is the process and environmental certifications that Tintoria Sala can provide on its work and continuously update.

Beatrice Guidi – What are the results of the collaboration with Trevira?

Franco Sala – The years of study and later marketing of our yarn collections, have led to great success throughout the European market and beyond.

We have been part of the Trevira CS "Gold member" for two years and we are proud to be recognized as a reference point in FR discontinuous yarns. We have a very strong bond with Trevira and we are carrying out various studies between fiber and yarn in order to be able to offer ourselves to customers in an ever more attentive and innovative way, the latest born is Eco Zeus, a yarn in 100% recycled Trevira CS with a bicolor effect and aspect similar to viscose linen.

At the last Heimtextil held in Frankfurt, we are delighted to have won two awards in the creativity competition 2023 “Textile Talents by Trevira CS” with our silklook Shantung yarn and our 100% recycled Eco Zeus yarn.

Beatrice Guidi – What is the philosophy behind the ever-expanding Zeus family?

Franco Sala – Our mission was to produce a polyester yarn with the typical FR characteristics of Trevira CS, but with a completely natural appearance like linen, also creating the typical melange color of a blend without using cationic components.

The help of the expertise of the Biella masters, with the historic tradition of wool spinning, added to the studies of our dyeing laboratory, gave rise to the Zeus yarn that we are proud now to have as flagship in our collection since many years.

This philosophy of love for the wool tradition combined with the most modern dyeing research has allowed us to evolve, giving birth to yarn with aspect like silk, wool, viscose and linen yarns, always fully respecting the intrinsic potential of the Trevira CS raw material.

There are countless studies that we are continuing together with the best European designers and our weavers customers in order to be able to create new collections in line with our mission.

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PUBBLIREDAZIONALE TREVIRA CS

I TALENTI TESSILI PER IL 2023

UNA MOSTRA SPECIALE DA TREVIRA CS.

Anche quest'anno, lo stand di Trevira CS ha ospitato una mostra speciale allestita con le proposte di chi ha partecipato al Trevira CS Fabric Creativity Competition 2023 Cinquanta clienti hanno presentato 227 articoli in una vasta gamma di combinazioni di colori. Per la mostra sono stati selezionati 228 materiali e diverse migliaia di metri di filato.

L’obiettivo di quest'anno è quello di mettere in risalto le funzioni speciali e le proprietà aggiuntive che i tessuti Trevira CS offrono oltre alla loro caratteristica ignifuga.

L’ATTENZIONE SI È FOCALIZZATA

SULLE SEGUENTI CATEGORIE:

Varietà

The New Visions: nuovi articoli dal design deciso e sorprendente;

The Kings of Colour: articoli in Trevira CS disponibili nella più ampia gamma di colori possibile;

The Naturalists: tessuti Trevira CS capaci di ricreare look come lana, cotone, lino e seta.

Funzionalità

Sound Managers: tessili con funzioni fonoassorbenti;

The Irresistibles: articoli con eccellenti proprietà tattili;

The Masters of Light and Darkness: materiali indicati per il controllo della luce, ovvero protezione solare e oscuranti;

The Hardwearing: tessuti con valori di resistenza all'abrasione particolarmente elevati;

The Great Outdoors: tessuti per esterni o interni/esterni;

The Superheroes: tessuti dalle molteplici funzionalità.

Sostenibilità

The Revivers: articoli Trevira CS eco.

The Timeless Wonders: classici Trevira CS che possono essere utilizzati per molti anni grazie al loro design senza tempo e alla loro durata.

Una giuria ha visionato e valutato gli articoli presentati al Trevira CS Fabric Creativity Competition e 23 materiali hanno ricevuto un premio speciale.

Nella categoria VARIETY, la giuria ha assegnato un premio speciale alle seguenti proposte:

© Foto: Trevira GmbH / 4Spaces GmbH | The New Visions: 4Sspaces GmbH / CAPRI 1741 Col. 001

Una bella maglia 3D semi-densa, quella di 4Spaces, con una mano simile al cotone che scherma perfettamente la luce solare diretta ma lascia passare sufficiente luce per illuminare l’ambiente •

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www.trevira.de

© Foto: Trevira GmbH / Lodetex s.p.a. | The New Visions: Lodetex s.p.a. / 19955 (Prototipo)

Con il suo look pop, tessuto molto interessante con effetto maglia plissettato, grazie alla sua struttura alta e profonda •

© Foto: Trevira GmbH / Engelbert E. Stieger AG | The Kings of Colour: Engelbert E. Stieger AG / LAGUNA 6610 A Col. 701

L'articolo LAGUNA di Engelbert E. Stieger è un tessuto per tende effetto lino semitrasparente che emana chiarezza, modernità e atemporalità •

© Foto: Trevira GmbH / Kobefab International BV | The Kings of Colour: Kobefab International BV / MONZA CS Col. 15

L'articolo MONZA di Kobe è un velluto pesante e pregiato dal pelo fitto. L'articolo è disponibile in un'ampia gamma di colori – 30 in totale •

© Foto: Trevira GmbH / Regina Baumann

GmbH | The Kings of Colour: Regina Baumann GmbH / T2201 (prototipo)

Il prototipo T2201 di Regina Baumann esiste già in 40 colori e ne sono previsti altri 20. Il tessuto di rivestimento è versatile ed elegantemente senza tempo •

© Foto: Trevira GmbH / Regina Baumann

GmbH The Naturalists: Regina Baumann

GmbH / T2204 (prototipo)

Con il suo aspetto in rilievo, l'articolo ricorda il feltro di lana o il loden •

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PUBBLIREDAZIONALE TREVIRA CS

© Foto: Trevira GmbH / Tapicerías Gancedo S.A. | The Naturalists: Tapicerías Gancedo

S.A. / SHELTER (Prototipo)

Un tessuto in poliestere ignifugo con l'aspetto e la mano particolare del lino •

© Foto: Trevira GmbH / Tintoria Sala s.r.l. | The Naturalists: Tintoria Sala s.r.l. / Filato

SHANTUNG (Prototipo)

Il filato SHANTUNG (prototipo) di Tintoria Sala s.r.l. è un filato fiammato bicolore con effetto seta. Crea meravigliosi tessuti per tende con un aspetto di seta selvaggia •

Nella categoria FUNZIONALITÀ, la giuria ha assegnato un premio speciale ai seguenti tessuti:

© Foto: Trevira GmbH / Gebrüder Munzert GmbH & Co. KG | Sound Manager: Gebrüder Munzert GmbH & Co. KG / CS GRAHAM

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L'articolo è un tessuto decorativo semitrasparente con motivi e colori esclusivi. Ulteriore vantaggio è la fonoassorbenza •

© Foto: Trevira GmbH / PUGI R.G. s.r.l. | Sound Manager: PUGI R.G. s.r.l. / MIRAGE 3D Col. 10274

Un tessuto a maglia bielastico con struttura tridimensionale. È morbido e si adatta perfettamente a qualsiasi forma di arredo o oggetto. È fonoassorbente e particolarmente adatto per l'uso negli spazi ufficio •

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© Foto: Trevira GmbH / Engelbert E. Stieger AG | The Irresistibles: Engelbert E. Stieger AG / 61591 GRÈS Col. 591

Morbido e lanoso – l'articolo GRÈS di Engelbert E. Stieger è delicato e morbido al tatto •

© Foto: Trevira GmbH / Stotz & Co. AG | The Irresistibles: Stotz & Co. AG / PERCALE 6016

Un articolo leggero, morbido ma consistente, con movimento e un bel drappeggio •

© Foto: Trevira GmbH / Delius GmbH & Co. KG | The Hardwearing: Delius GmbH & Co. KG / MAX 35710 Col. 5001

Tessuto da rivestimento con un motivo in rilievo e una struttura granulosa in 3D •

© Foto: Trevira GmbH / Lodetex s.p.a. |The Masters of Light and Darkness: Lodetex s.p.a. / 18329 (Prototipo)

Questa tenda a trama fitta, dal design moderno e mano morbida, è in grado di oscurare la luce al 100% •

© Foto: Trevira GmbH / Spandauer Velours GmbH & Co. KG | The Hardwearing: Spandauer Velours GmbH & Co. KG / 7810 CELINE CS Col. 8111

Morbido ma resistente, è destinato ad aree di applicazione con elevate esigenze, ad es. cinema, teatri o centri congressi •

© Foto: Trevira GmbH / Verotex AG | The Masters of Light and Darkness: Verotex AG / VEROSAFE 12.121

Realizzato per tende verticali o avvolgibili nella protezione solare per interni, sorprende con il suo colore moderno e una vasta gamma di tonalità emozionanti •

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© Foto: Trevira GmbH / Création Baumann

AG | The Great Outdoors: Création Baumann AG / OUTDOOR DENVER 330

Un tessuto per tende semitrasparente dall’aspetto del lino. Disponibile in 12 tonalità, ha un’ottima resistenza alla luce e ai raggi

© Foto: Trevira GmbH / Création Baumann

AG | The Superheroes: Création Baumann

AG / SONIC MELT 140

Tessuto fonoassorbente con struttura vivace, e il rovescio in tinta unita. Attraente da entrambi i lati •

Nella categoria SOSTENIBILITÀ la giuria ha assegnato un premio speciale ai seguenti sviluppi:

© Foto: Trevira GmbH / Delius GmbH & Co.KG | The Superheroes: Delius GmbH & Co. KG / ZAG 34537 Col. 5001

Il filato termo restringente conferisce al tessuto un aspetto moderno e tridimensionale, rendendolo efficiente dal punto di vista energetico •

© Foto: Trevira GmbH / C&C Milano s.r.l. | The Revivers: C&C Milano s.r.l. / MURANO (Trevira CS eco) Col. 220614

L'articolo presenta caratteristiche tipiche del taffetà, realizzato con il 50% di materiale riciclato post-consumo •

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UV
PUBBLIREDAZIONALE TREVIRA CS

© Foto: Trevira GmbH / FIDIVI Tessitura Vergnano s.p.a. | I Ravvivatori: FIDIVI Tessitura Vergnano s.p.a. / ENERGIA (TCS eco Prototype)

Tessuto a rete, dall'aspetto sportivo. Progettato come tessuto da rivestimento o come schienale in tessuto •

© Foto: Trevira GmbH / PUGI R.G. s.r.l. | The Timeless Wonders: PUGI R.G. s.r.l. / TREVI Col.

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Tessuto con trama mossa, sul mercato da oltre 40 anni: un vero e proprio classico del design •

A SPECIAL EXHIBITION OF THE BRAND TREVIRA CS

Once again this year, the Trevira CS booth hosted a special exhibition set up with entries from those who participated in the Trevira CS Fabric Creativity Competition 2023. Fifty customers submitted 227 items in a wide range of color combinations. A total of 228 materials were selected for the exhibition, including several thousand meters of yarn. This year's focus was on the special functions and additional properties that Trevira CS fabrics possess in addition to their flame-retardant characteristics.

The focus was on the following categories: Variety

The New Visions: new items with bold and striking designs

The Kings of Colour: Trevira CS articles available in the widest possible range of colors

© Foto: Trevira GmbH / Tintoria Sala s.r.l. |

The Revivers: Tintoria Sala s.r.l. / Filato ECO

ZEUS BICOLOR

Filato bicolore realizzato con materiale riciclato al 100% (pre-consumo), per tessuti marcabili Trevira CS eco •

The Naturalists: Trevira CS fabrics capable of recreating looks such as wool, cotton, linen and silk.

Function

Sound Managers: textiles with sound-absorbing functions.

The Irresistibles: items with excellent tactile properties.

The Masters of Light and Darkness: materials responsible for light control, i.e., sun protection and darkening.

The Hardwearing: fabrics with particularly high abrasion resistance values.

The Great Outdoors: fabrics for outdoor indoor use.

The Superheroes: fabrics with multiple functions.

Sustainability

The Revivers: Trevira CS eco articles. The Timeless Wonders: classic Trevira CS items that can be used for many years thanks to their timeless design and durability.

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MATERIALI MERAVIGLIOSI

PRESENTE ALLA MOSTRA WONDER MATTER(S) DI MATERIALLY RESPIGARD™, LA MEMBRANA IMPERMEABILE E TRASPIRANTE DI ASAHI KASEI

Asahi Kasei, multinazionale giapponese presenta RespiGard™ by Polypore – una membrana impermeabile e traspirante in polipropilene con applicazioni nell’arredo outdoor e nell’abbigliamento tecnico sportivo – in occasione del Fuorisalone (Milano Design Week) che si terrà a Milano dal 17 al 23 aprile 2023, presso Superstudio Più in via Tortona 27.

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www.asahi-kasei.com PUBBLIREDAZIONALE ASAHI KASEI

n RespiGard™ www.polypore.com/RespiGard

a perspective on materials from the concept of wonder observed in various fields; education, creativity and industry - Materially helps companies in the development and promotion of sustainable innovation starting from materials. A proprietary and patented manufacturing process and components provide a high porosity membrane that allows for airflow and moisture evaporation, but its pore structure is too small for water droplets to penetrate. RespiGard™ is naturally hydrophobic, has a smooth and uniform surface and is also lightweight due to its high porosity. It is produced using a solvent-free manufacturing process - has achieved OEKO-TEX® STANDARD 100 certification.

The polypropylene-based membrane is recyclable and perfluorocarbon (PFOAs or PFOS) free.

Application range

WONDERFUL MATERIALS

Asahi Kasei, a diversified Japanese multinational company, presents RespiGard™ by Polypore – a waterproof and breathable polypropylene membrane with applications in outdoor furniture and technical sportswear – on the occasion of the Fuorisalone (Milan Design Week) in Milan, Italy, from April 17 to 23, 2023, at Superstudio Più in via Tortona 27.

RespiGard™ is introduced within the exhibition of the Wonder Matter(s) by Materially. The exhibition explores and returns

Applications range from furniture to clothing. In fact, the RespiGard™ membrane can be laminated to fabric, making it water resistant and thus usable in outdoor furniture or outdoor roofing and draperies. When coupled with polypropylene fabrics and accessories, can be recycled as mono-material textile solutions. Polypore, an Asahi Kasei company, which produces RespiGard™ and holds the patent specializes in the research and design of microporous membranes for various applications, has developed a manufacturing process to produce a material with high waterproof and breathable qualities. Thus, textile manufacturers, designers and furniture companies, can take advantage of a highperformance solution of their waterproofbreathable materials, for their products and projects.

In 2022 on the occasion of its 100th anniversary, Asahi Kasei, first introduced the RespiGard™ membrane to the world of sportswear and textiles at the ISPO trade show in Munich.

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RespiGardTM by Polypore, an Asahi Kasei Group Company.

RespiGard™ è presente all’interno della mostra Wonder Matter(s) di Materially che propone un punto di vista sui materiali partendo dal concetto di meraviglia esplorato in vari ambiti: educazione, creatività e industria.

(Materially è la piattaforma rivolta alle imprese nello sviluppo e nella diffusione dell’innovazione e della sostenibilità a partire dai materiali).

Il processo produttivo e la componentistica sono brevettati. L’alta porosità della membrana consente il flusso d'aria e l'evaporazione dell'umidità e, al contempo, la microporosità impedisce alle gocce d'acqua di penetrare. RespiGard™ è naturalmente idrorepellente, presenta una superficie liscia e uniforme ed è anche leggera grazie alla sua elevata porosità. È prodotta con un processo di fabbricazione privo di solventi e pertanto ha ottenuto la certificazione OEKOTEX® STANDARD 100. La base è in polipropilene, dunque riciclabile e priva di perfluorocarburi (PFOA o PFOS).

LE APPLICAZIONI

Le applicazioni spaziano dall’arredo all’abbigliamento. Difatti RespiGard™ può essere accoppiata al tessuto, rendendolo impermeabile e quindi utilizzabile, ad esempio, nell’arredo per esterni o nelle coperture e nei tendaggi outdoor. Quando accoppiata a tessuti e accessori in polipropilene è riciclabile trattandosi di soluzioni tessili monomateriali.

Polypore, società del gruppo Asahi Kasei, che produce RespiGard™ e ne detiene il brevetto è specializzata nella ricerca e nella progettazione di membrane microporose per diverse applicazioni e ha così messo a punto un processo di produzione per la realizzazione di un materiale dalle alte qualità impermeabili e traspiranti. Produttori tessili, designer e aziende di arredamento possono trarre vantaggio da questa soluzione dalle alte prestazioni impermeabili e traspiranti per i loro prodotti e progetti.

Nel 2022 in occasione del suo 100° anniversario Asahi Kasei, ha presentato per la prima volta la membrana RespiGard™ al mondo dell’abbigliamento e dei tessuti sportivi alla fiera ISPO di Monaco.

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PUBBLIREDAZIONALE ASAHI KASEI

R e / s h a p i n g v a l u e s f r o m 0 t o 1 0 0

M a d e i n I t a l y

Z e r o w a s t e o u t e r w e a r

O u t s i d e o f g e n d e r ,

a g e a n d t i m e

W W W Z E R O B A R R A C E N T O C O M C O N T A C T @ Z E R O B A R R A C E N T O . C O M P h L u c r e z i a C o s t a

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Lo spazio RAFFLES Istituto Moda e Design di via Felice Casati 16 a Milano ha ospitato nell’ambito di BookCity 2022 la presentazione del libro BOZZETTI. Archivi Galtrucco pubblicato da Corsiero Editore alla presenza degli autori Alessandra Coppa e Gian Luigi Paracchini e con la partecipazione di Marco Cipelletti, presidente Galtrucco

Il libro BOZZETTI, edito da Corsiero Editore, pubblica per la prima volta la serie dei 299 Bozzetti di moda conservati presso gli Archivi Galtrucco. Si tratta di un patrimonio visivo di idee e suggestioni, con figurini disegnati su cartoncini, che venivano accostati alle stoffe preziose esposte nelle vetrine del celebre negozio di tessuti Gal-

trucco sotto i portici di piazza Duomo a Milano e negli altri spazi commerciali di Roma, Genova, Trieste e Torino, per realizzare gli abiti delle signore nei favolosi anni Cinquanta e continuando poi attraverso i decenni e le mode ad essere fonte d’ispirazione per generazioni di stilisti. Galtrucco – marchio storico dell’azienda nata 150 anni fa – è emblema di una eleganza senza sfarzo, di buon gusto e ottima fattura. Le vicende del brand si identificano con lo spirito della città di Milano, con la quale condivide una storia di energia, dinamismo imprenditoriale e rinascita, a partire dalla ricostruzione dopo i bombardamenti del 1943 e dal restauro del negozio dopo il grave incendio del 1973, fino al 2001, anno in cui Galtrucco lascia l’attività commerciale per prose-

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I
BOZZETTI GALTRUCCO. LO SPECCHIO DI UN’EPOCA ART AND TEXTILE BOZZETTI GALTRUCCO
n Presentazione del libro nello spazio RAFFLES di Milano. n Relatori: gli autori Alessandra Coppa e Gian Luigi Paracchini e (al centro) Marco Cipelletti, presidente Galtrucco. n Vetrine del negozio Galtrucco di piazza Duomo a Milano negli anni Cinquanta, Archivi Galtrucco.

THE 299 SKETCHES GALTRUCCO. THE MIRROR OF AN ERA

The RAFFLES Institute Moda e Design in Milan hosted the presentation of the book ‘BOZZETTI Galtrucco Archives’ published by Corsiero Editore, as part of the event BookCity 2022 with the participation of the Authors Alessandra Coppa and Gian Luigi Paracchini and of Marco Cipelletti, President of Galtrucco.

The book BOZZETTI Fashion Sketches, issued by Corsiero Editore, publishes for the first time the series of 299 fashion sketches conserved in the Galtrucco Archives. It is a visual heritage of ideas and suggestions, with sketches drawn on cardboard, which were combined with the precious fabrics displayed in the windows of the famous Galtrucco fabric shop under the arcades of Piazza Duomo in Milan and in the other spaces of Rome, Genoa, Trieste and Turin, to make the clothes of the ladies in the fabulous ‘50s and then continuing through the decades and fashions to be a source of inspiration for generations of stylists.

Galtrucco – historical brand of the company born 150 years ago – is the emblem

of elegance without excess, good taste and excellent workmanship. The events of the brand are identified with the spirit of the city of Milan, with which it shares a history of energy, entrepreneurial dynamism and rebirth, starting from the reconstruction after the bombings of 1943 and the restoration of the store after the serious fire of 1973, up to to 2001, the year in which Galtrucco leaves the commercial activity to continue in the current real estate management, always in the sign of a continuity of style and intent.

The series of Sketches conserved in the

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guire nella attuale gestione immobiliare, sempre nel segno di una continuità di stile e di intenti.

La serie dei Bozzetti conservata presso gli Archivi Galtrucco nello storico palazzo di via San Gregorio 29 a Milano, è composta da un totale di 299 fogli suddivisi in due sottoserie: Donna – che comprende Moda anni ’50 (160 disegni), Moda anni ’60 (65 disegni), Moda anni ’70 (5 disegni) – e Uomo – che include Moda anni ’50 (5 disegni), Moda anni ’60 (43 disegni) e Moda anni ’70 (21 disegni). I bozzetti sono tutti realizzati su cartoncini Fabriano di dimensioni omogenee (cm 50 x 70) con tecniche miste che variano dall’utilizzo di china, acquerello e tempera fino a quello con brillantini.

La serie dei Bozzetti degli anni ’50 – numericamente la più significativa – appare maggiormente dettagliata e accurata anche negli sfondi, mentre è più vivacemente colorata negli abiti – con i volti dei figurini a contrasto in grisaille – negli anni ’60, fino alla resa più ‘grafica’ negli anni ’70, quando i bozzetti iniziano a scomparire dalle vetrine, sostituiti dagli abiti già confezionati.

«Ma se un primato dobbiamo indicare –secondo Gian Luigi Paracchini – riguarda l’epoca dei disegni: vincono quelli gioiosi e variopinti degli anni ’50, anni epici e decisivi per la ricostruzione d’un Paese ferito dalla guerra ma anche permeati della forte inclinazione, quasi terapeutica, a sognare. Ecco perché Galtrucco, intercettando questo diffuso piacere nel pregustare e cullare la gioia di un acquisto, costruisce nelle quattordici vetrine di Piazza Duomo una cascata di sete, velluti, organze, chiffon, cashmere abbinati a una corposa serie di bozzetti: un modo di suggerire alla cliente (c’è pure l’uomo in bozzetto, ma in netta minoranza) vari connubi fra tessuti e modelli».

TESTIMONE DELL’ALTA SARTORIA ITALIANA

In Italia, negli anni ’50, con il termine del secondo conflitto mondiale, si assiste anche nel settore della moda a un periodo di rinascita. I principali stilisti osano modelli più audaci e il comparto del tessile viene sostenuto economicamente dal Piano Marshall del 1947.

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n Bozzetti Galtrucco degli anni Cinquanta, Archivi Galtrucco.
ART AND TEXTILE BOZZETTI GALTRUCCO

Galtrucco Archives in the historic building in via San Gregorio 29 in Milan, is made up of a total of 299 sheets divided into two sub-series: Woman – which includes ‘50s Fashion (160 drawings), ‘60s Fashion (65 drawings), ‘70s Fashion (5 drawings) – and Men – which includes ‘50s Fashion (5 drawings), ‘60s Fashion (43 drawings) and ‘70s Fashion (21 drawings). These sketches are all made on Fabriano cardboard of homogeneous dimensions (cm 50 x 70) with mixed techniques that vary from the use of Indian ink, watercolor and tempera to that with glitter.

The series of Sketches from the 1950s –numerically the most significant – appears more detailed and accurate also in the backgrounds, while it is more brightly colored in the clothes – with the faces of

Sarà anche grazie al pregio e alla creatività dei tessuti di Galtrucco che la sartoria italiana –seppure d’alto artigianato –troverà progressivamente la sua indipendenza dalla Francia, soprattutto dal New Look di Dior nato nel 1947: vita stretta, gonne a ruota con godet, tailleur dalla gonna a matita.

I bozzetti nei negozi Galtrucco reinterpretano in maniera originale l’estetica di questi modelli francesi grazie alla superiore qualità dei tessuti.

Negli anni ’60 importanti trasformazioni e fatti storici – dall’insediamento di Kennedy allo sbarco sulla Luna, a Woodstock – introducono nuovi modelli di vita e si affermano differenti canoni estetici. Gli abiti diventano svasati, coloratissimi, con stampe geometriche, optical, pois e righe. La moda non più intesa solamente come haute couture, inizia a diventare ‘democratica’: lo sviluppo del prêtà-porter rende avvicinabile economicamente l’alta moda alle masse. Anche i bozzetti nelle vetrine dei negozi Galtrucco, nella rappre-

the figures in contrast in grisaille – in the 1960s, up to the most 'graphics' in the ‘70s, when the sketches began to disappear from the windows, replaced by readymade clothes.

Marco Cipelletti, President of Galtrucco, tells the story of the fortunate discovery of the 299 fashion sketches that had been stored for decades in a space inside the family palace, until their recovery, in an excellent state of conservation, such as to immediately suggest making a book of them, which would be a rich testimony on bespoke fashion trends, before the arrival of prêt-à-porter.

“They are designs of timeless beauty –says President Cipelletti – true works of art and sources of inspiration even for young people who are approaching the world of fashion today ”

sentazione, risentono di questi cambiamenti epocali: i disegni sono meno sofisticati, sia nel trucco e negli accessori dei figurini, sia negli sfondi.

Negli anni ’70, epoca della riproducibilità tecnica delle opere d’arte, anche gli abiti vengono confezionati in serie. La moda inizia ad affermarsi dal basso, dalle subculture, come i movimenti hippy e punk, per cui si punta su mix stilistici eccentrici: camicie a fiori, poncho e tuniche, minigonne, pantaloni a zampa. Questi sono anche gli anni in cui si affermano gli stilisti italiani. Galtrucco risponde alle nuove richieste del prêt-à-porter collaborando con stilisti come Giorgio Armani, Pino Lancetti, Karl Lagerfeld e la maison parigina Chloé. Nel 1972 nasce la linea donna Galtrucco e vengono inaugurati, al piano sotterraneo del negozio di Piazza Duomo, i reparti confezione uomo e donna. I bozzetti, sempre meno numerosi, spariranno progressivamente dalle vetrine. Questi Bozzetti avevano un ruolo chiave nella com-

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posizione e nella ricerca visiva della vetrina, spazio cruciale dell’architettura commerciale, e ne determinavano la forza attrattiva.

«Relazionato a tessuti e altri oggetti – puntualizza Alessandra Coppa – il bozzetto esposto contribuisce a trasformare la pa-

rete vetrata in un ‘diaframma parlante’ che mette in comunicazione la strada e il negozio, attraendo i clienti al suo interno. I tessuti, sia nel caso in cui diventino fondali drappeggiati, sia quando strutturano volumi plastici, definiscono l’andamento dinamico delle ‘scene’.

Le vetrine si trasformano infatti in vere e proprie ‘scenografie urbane’, le quali spesso seguono narrazioni riferibili a un tema preciso, che va dalle stagioni, alla prima della Scala, a eventi nazionali o cittadini».

NEGOZI-SALOTTO D’AUTORE

Bozzetti e tessuti nelle vetrine di Galtrucco dialogano per completare l’allestimento del negozio.

Particolarmente accoglienti, gli spazi commerciali Galtrucco si presentavano come ‘negozi-salotto d’autore’ dove gli architetti più sensibili – come Melchiorre Bega e Guglielmo Ulrich – sperimentano le tendenze stilistiche contemporanee, facendone autentiche testimonianze del gusto dell’epoca: essenziale, moderno, e chiaro dal punto di vista compositivo. Mentre le vetrine sono attentamente studiate per attirare l’attenzione dei passanti. Una volta all’interno del negozio, i clienti, a partire dal tessuto selezionato, saranno seguiti da personale adeguatamente preparato per consigliare la scelta del modello dell’abito, che potrà essere definito ad hoc, in maniera sartoriale, copiando o rielaborando i bozzetti esposti tra le stoffe.

Marco Cipelletti, Presidente Galtrucco, racconta il fortunoso ritrovamento dei 299 bozzetti rimasti per decenni riposti in uno spazio all’interno del palazzo di famiglia, fino al loro recupero, in ottimo stato di conservazione, tale da suggerire immediatamente di farne un libro, che rappresentasse una ricca testimonianza delle tendenze della moda su misura, prima dell’arrivo del prét-à-porter.

«Sono disegni di una bellezza senza tempo – dichiara il Presidente Cipelletti – vere opere d’arte e fonti d’ispirazione anche per i giovani che oggi si avvicinano al mondo della moda».

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n Bozzetto Galtrucco degli anni Sessanta, Archivi Galtrucco. n Bozzetto Galtrucco degli anni Settanta, Archivi Galtrucco.
ART AND TEXTILE BOZZETTI GALTRUCCO

https://fil3.it/it/

HOME STYLE COLLECTION.

UNA SCOMMESSA VINTA, E NATA QUASI PER GIOCO

La Home Style collection è l’ultima nata in casa Fil-3, originata dalle richieste di mercato e da una strana voglia di realizzare qualcosa di nuovo.

La collezione, come indicato dal nome, è dedicata all'arredamento, e si dedica ad una branca specifica del settore tessile con filati di alta qualità a base di lino e lana.

La Home Style collection è stata sviluppata tenendo a mente l'importanza delle certificazioni GRS e GOTS, ottenute recentemente, per garantire ai nostri clienti prodotti sostenibili ed eco-friendly: è fondamentale essere parte attiva della filiera ecosostenibile, proteggendo l'ambiente e promuovendo pratiche sostenibili nella produzione dei nostri prodotti.

La collezione in realtà è nata un po' per caso, dal noto e amato filato Milord, un misto lana conosciuto e apprezzato sotto ogni forma. In quel periodo, la lana stava prendendo campo nei paesi europei del

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AREA ARREDAMENTO FIL-3

nord. Le richieste di prodotti che andassero a realizzare tessuti adatti a tendaggi, rivestire divani e cuscini, erano in continuo aumento, e noi abbiamo deciso di cavalcare l’onda e rispondere. Negli anni successivi, la domanda si è spostata dalla calda lana e misto lana, a filati di composizioni più leggere: nello specifico, abbiamo iniziato a ricevere richieste per prodotti di lino e misto lino fresco e versatile.

A oggi, siamo arrivati a sviluppare filati

fantasia con il poliestere in composizione. La nostra gamma di prodotti è in continua evoluzione e siamo sempre alla ricerca di nuovi materiali e di nuove tecniche per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Siamo orgogliosi di offrire ai nostri clienti prodotti di alta qualità e sostenibili che saranno in grado di arricchire qualsiasi ambiente con stile e personalità. La Home Style collection è la scelta perfetta per chi cerca un arredamento di classe e di gusto.

HOME STYLE COLLECTION. A BET WON, AND BORN ALMOST FOR FUN

The Home Style collection is the latest addition to Fil-3, originating from market demands and a strange desire to make something new.

The collection, as indicated by the name, is dedicated to home decor, and is dedicated to a specific branch of the textile industry with high quality yarns based on linen and wool.

The Home Style collection was developed with the importance of the recently obtained GRS and GOTS certifications in mind to ensure sustainable and eco-friendly products for our customers: it is essential to be an active part of the eco-friendly supply chain, protecting the environment and promoting sustainable practices in the production of our products.

The collection actually came about somewhat by accident, from the well-known and beloved Milord yarn, a wool blend known and appreciated in all forms. At that time, wool was gaining ground in northern European countries. Demands for products that would go into making fabrics suitable for draperies, lining sofas and cushions were steadily increasing, and we decided to ride the wave and respond.

In the following years, demand shifted from warm wool and wool blends, to

yarns of lighter compositions: specifically, we began to receive requests for fresh and versatile linen and linen blend products.

We have come to develop fancy yarns with polyester in composition. Our product range is constantly evolving, and we are always looking for new materials and techniques to meet our customers' needs.

We are proud to offer our customers high quality and sustainable products that will be able to enrich any room with style and personality. The Home Style collection is the perfect choice for those looking for classy and tasteful furniture.

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AREA DENIM BLUE JEANS LAVANDERIE INDUSTRIALI

www.bluejeanslavanderie.com

LE NUOVE FRONTIERE DELLA LAVANDERIA

UNA CONVERSAZIONE CON ALBERTO ROSSI

DI BLUE JEANS LAVANDERIE INDUSTRIALI.

PIETRO FERRARI – Si tratta di far risaltare le caratteristiche del prodotto...

ALBERTO ROSSI – Si, utilizziamo queste tecniche innovative che dominiamo ormai in maniera completa perché è da qualche anno che le abbiamo adottate e le possiamo sviluppare grazie alle nostre maestranze e alla loro esperienza e creatività.

PIETRO FERRARI – Si penserebbe a un procedimento tecnico, invece qui l’esperienza e la creatività sono in primo piano…

Visitiamo a Denim PV a Milano nel mese di novembre, lo stand di Blue Jeans Lavanderie Industriali di Cavarzere: è l'occasione per fare il punto della situazione con Alberto Rossi che rappresenta la seconda generazione di questa dinamica realtà.

PIETRO FERRARI – Cosa significa oggi lavanderia, soprattutto dal punto di vista della qualità?

ALBERTO ROSSI – Per quanto ci riguarda, noi qui in Blue-Jeans abbiamo puntato da sempre sul discorso della sostenibilità e dell’innovazione, tanto che appunto nella collezione che abbiamo portato si parla di un concetto di artigianalità mixato con la tecnologia, perché siamo convinti che il know-how del nostro personale unito alla tecnologia dell’ozono, del laser e dei nebulizzi dia assieme dei prodotti che mantengono il “tocco italiano” un po’ vintage ma sempre al passo coi tempi e ci consentono di ridurre al massimo l’impatto ambientale.

ALBERTO ROSSI – Assolutamente, noi possiamo solo essere soddisfatti del fatto di aver mantenuto all’interno tutti i processi produttivi, senza affidarci ai terzisti se non per operazioni di routine, mentre i pas-

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saggi fondamentali dello spruzzo e dei colori è portato avanti dal personale interno, molto professionale, versatile e disponibile che ci permette anche di far fronte a picchi di produzione. Di questo va dato atto a mio padre e a mio zio che nel corso degli anni, hanno saputo creare questa realtà, attiva ormai dal 1986.

PIETRO FERRARI – Si è partiti dal classico blu ma oggi quali sono le tendenze?

ALBERTO ROSSI – Attualmente siamo su discorsi di vintage ma poi sporcati, sovratinti

THE NEW FRONTIERS OF THE LAUNDRY

con colori dal rosso al bruno: si è passato dalla richiesta di capi puliti ma nelle ultime due o tre stagioni si sta tornando a qualcosa di più aggressivo.

PIETRO FERRARI – Noi stiamo parlando di procedimenti di alto livello tecnico che utilizzano vari sistemi...

ALBERTO ROSSI – Noi lavoriamo con un mix tra la capacità artigianale, l'utilizzo della tecnologia e l'utilizzo della chimica: ci sono dunque tantissime variabili in gioco che danno risultati uguali anche inver-

We visit the Blue Jeans Lavanderie Industriali di Cavarzere stand at Denim PV in Milan in November: it is an opportunity to take stock of the situation with Alberto Rossi who represents the second generation of this dynamic reality.

Pietro Ferrari – What does laundry mean today, especially from the point of view of quality?

Alberto Rossi – As far as we are concerned, we here at Blue-Jeans have always focused on the discourse of sustainability and innovation, so much so that in the collection we have brought we speak of a concept of craftsmanship mixed with technology, because we are convinced that the know-how of our staff combined with ozone, laser and nebulizer technology together give products that maintain the slightly vintage "Italian touch" but always in step with the times and allow us to minimize the environmental impact.

Pietro Ferrari – It is about bringing out the characteristics of the product..

Alberto Rossi – Yes, we use these innovative techniques that we now completely master because we have been using

them for some years and we can develop them thanks to our workers and their experience and creativity.

Pietro Ferrari – One would think of a technical procedure, instead here experience and creativity are in the foreground?

Alberto Rossi – Absolutely, we can only be satisfied with the fact that we have kept all the production processes in-house, without relying on subcontractors except for routine operations, while the fundamental spray and color steps are carried out by internal staff, very professional, versatile and helpful which also allows us to cope with production peaks. This must be acknowledged to my father and uncle who over the years have

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been able to create this reality, which has been active since 1986.

Pietro Ferrari – We started from the classic blue but what are the trends today?

Alberto Rossi – Currently we are talking about vintage but then dirty, overdyed with colors from red to brown: we have moved from the request for clean garments but in the last two or three seasons we are returning to something more aggressive.

Pietro Ferrari – We are talking about high-level technical procedures that use various systems...

Alberto Rossi – We work with a mix of craftsmanship, the use of technology and the use of chemistry: there are therefore many variables in play that give the same results even when the factors are reversed, it sometimes happens that solutions arise from mistakes brighter.

Pietro Ferrari – This always taking into account respect for the environment...

Alberto Rossi – In recent months we have created an infographic to illustrate certification issues to customers, we are ISO 14001 certified, we adhere to the ZDHC (Roadmap to Zero) protocol, we have ISO 9001 which guarantees quality to customers, we have brought forward social audit procedures. Even if today talking about sustainability is a bit abu-

sed, for us this is concretely everyday life. It's not a road that anyone can choose, it's the road.

Thanks to this, among other things, we have also been able to cope better with

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BLUE JEANS LAVANDERIE INDUSTRIALI

tendo i fattori, succede a volte che dagli sbagli nascano le soluzioni più brillanti.

PIETRO FERRARI – Questo sempre tenendo conto del rispetto dell'ambiente...

ALBERTO ROSSI – Negli ultimi mesi abbiamo realizzato un'infografica per illustrare ai clienti i temi certificativi, siamo certificati con l'ISO 14001, aderiamo al protocollo

ZDHC (Roadmap to Zero), abbiamo la ISO 9001 che garantisce una qualità ai clienti, abbiamo portato avanti procedure di social audit. Anche se oggi parlare di sostenibilità è un po' abusato, per noi questa concretamente è la quotidianità. Non è una strada che qualcuno può scegliere, è la strada.

Grazie a questo, tra l'altro, noi siamo riusciti anche a far fronte meglio ai rincari recentemente verificatisi. Per esempio, andando a diminuire l'utilizzo d'acqua per singolo capo, a diminuire i passaggi, a diminuire i kW sfruttando meglio le tecnolo-

the price increases that have recently occurred. For example, by decreasing the use of water for each garment, decreasing passes, decreasing kW by making better use of technologies, we have managed to bring home considerable savings, obviously in a difficult context such as the current one, with bills increased tenfold.

Pietro Ferrari – Is chemistry in your branch of business a necessary evil?

Alberto Rossi – We are subcontractors and we start from a product that needs to be treated: chemistry is a necessary evil but managed with the right precautions it's not such a bad thing.

Pietro Ferrari – What are your orientations in terms of research and development for the future?

Alberto Rossi – We need to explore the issues deriving from the different approach brought about in recent years, first of all to reduce the bathroom ratio of products, to exploit the laser discourse, to work more and better on recycled fabrics that are not yet giving as much as they could give.

gie, siamo riusciti a portare a casa notevoli risparmi, ovviamente in un contesto difficile come è quello attuale, con le bollette decuplicate.

PIETRO FERRARI – La chimica nel vostro ramo d'impresa è un male necessario?

ALBERTO ROSSI – Noi siamo terzisti e partiamo da un prodotto che deve essere trattato: la chimica è un male necessario ma gestita con le giuste precauzioni non è poi così un male.

PIETRO FERRARI – Per il futuro quali sono i vostri orientamenti in termini di ricerca e sviluppo?

ALBERTO ROSSI – Dobbiamo approfondire le tematiche derivanti dal diverso approccio portato dagli ultimi anni, prima di tutto per diminuire il rapporto bagno dei prodotti, per sfruttare il discorso laser, per lavorare di più e meglio sui tessuti riciclati che non stanno dando ancora quanto potrebbero dare.

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ATLANTE DEL NON-COLORE: FIBRE VEGETALI

Il bianco in natura non è già un colore univoco e abbagliante ma presenta diverse sfumature. Le differenze sono sottili e quindi è possibile distinguerle soltanto se decidiamo di disintossicarci dall’influenza e dal bombardamento della miriade di colori sempre più vivaci e violenti a cui ci ha abituato il mondo contemporaneo.

È un po’ come poter ascoltare una persona molto interessante che bisbiglia in un contesto dove gli altri oratori urlano.

Il bianco è una infinita e meravigliosa lunga declinazione e a me piace sollecitare il mio occhio a distinguerla: per esempio guardando le nuvole nel cielo o la neve caduta, nelle diverse ore del giorno.

La neve, le nuvole, le ali delle falene, i capelli delle persone anziane, le “monete di papa” o i soffioni del tarassaco sono tante sfumature di bianco che non hanno un nome se non relazionato, appunto, ad un elemento naturale di cui tutti abbiamo esperienza. Prima che avessimo a disposizione la fotografia era difficile comunicare il colore quanto estremamente necessario, sia per gli artisti che per gli studiosi della natura. Questi ultimi, viaggiatori alla scoperta del mondo, potevano raccogliere i loro reperti e spedirli a destinazione ma, con molta probabilità, il lungo viaggio avrebbe di molto cambiato lo stato del reperto e così sicuramente il suo colore; d’altra parte è chiaro che la sola descrizione a parole non può che essere

estremamente ambigua. Così alla fine del’700, nasce un magnifico libro ad opera di Abraham Gottlob Werner, uno studioso prussiano di minerali.

Il suo libro descrive in maniera puntigliosa i colori dei minerali con similitudini comprensibili da tutti come: “rosso del sangue delle arterie” o “bianco del latte” e ne riporta il colore. Questo studio è stato successivamente adattato da un pittore di erbari di Edimburgo dal nome Patrick Syme, il quale prosegue la nomenclature dei colori aggiungendo i corrispettivi del mondo vegetale e animale.

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COLOURS STEFANO PANCONESI

Werner’s Nomenclature Of Colours, pubblicato nel 1817, (quindi prima dell’avvento dei coloranti di sintesi, 1856) divenne uno strumento talmente importante che fu adottato anche da Charles Darwin durante il suo viaggio esplorativo a bordo del Beagle.

Una intera pagina è dedicata alla nomenclature dei bianchi. È così espressiva e insieme poetica che vale la pena riportarne una parte:

N.1. Bianco della neve, è il caratteristico colore bianco in purezza.

Minerale:Marmo di Carrara, Vegetale: Bucaneve, Animale: Petto del gallo dalla testa nera.

N.2. Bianco rosato, è composto dal bianco della neve con una infinitesima porzione di rosso carminio e grigio cenere.

Minerale: Terra di porcellana, Vegetale: Lato esterno dell’elleboro, Animale: uovo di fanello.

N.3. Bianco violaceo, è bianco della neve con aggiunta un chiarissimo tocco di rosso carminio e di blu di Berlino con una minutissima porzione di grigio cenere. Minerale: Aragonite, Vegetale: Geranio bianco, Animale: Giuntura tra il collo e il dorso del gabbiano.

Il colore originario delle fibre vegetali non è mai bianco puro come siamo abituati e vederlo oggigiorno; il colore dipende da molte variabili diverse per ogni fibra:

Per quanto riguarda il cotone, fibra derivata dal fiore, il colore va dal caramello al marrone al verde salvia, la differenza dipende dalle sostanze contenute nel terreno e precisamente dai minerali quali il ferro e il rame.

Molte sono le sperimentazioni, soprattutto in India, Usa e Sudamerica per ritornare a queste varietà. Il fiore bianco è una selezione operata dall’uomo per poter tingere più facilmente il filato.

Il lino è una fibra da fusto cioè viene ricavato dallo stelo della pianta che viene decorticata; per ottenere questo si può stenderla in campo dopo la raccolta (me-

ABOUT WHITE

White in nature is not already a unique and dazzling color but has different shades. The differences are subtle and therefore it is possible to distinguish them only if we decide to detoxify ourselves from the influence and bombardment of the myriad of increasingly lively and violent colors to which the contemporary world has accustomed us. It is a bit like being able to listen to a very interesting person whispering in a context where the other speakers are shouting.

White is an infinite and wonderful long declination and I like to urge my eye to distinguish it: for example by looking at the clouds in the sky or the falling snow at different times of the day.

The snow, the clouds, the wings of the moths, the hair of the elderly, the "pope's coins" or the dandelions are many shades of white that do not have a name if not related, in fact, to a natural element of which all we have experience.

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todo in uso nei paesi umidi) o sistemarla, dopo la raccolta, in vasche d’acqua per un certo periodo (metodo usato per esempio in Italia). Il colore naturale della fibra, se non viene sbiancata, può avere diverse sfumature dal grigio, al beige, al verde, a seconda della lavorazione.

Lo stesso avviene per la canapa il cui colore originario è in generale più giallino. In Mianmar utilizzano un particolare metodo di lavorazione della fibra che rimane verde.

La fibra di kudzo, tipica in Giappone, nasce dalla trasformazione della radice di una pianta utilizzata a scopo alimentare e in medicina; la sua particolarità è la sua lucentezza e, in alcuni casi, la fibra ha un naturale colore rosa pallido.

In Giappone sono diffuse anche la fibra derivata dal tiglio, che invecchiando diventa sempre più marrone bruciato, e quella derivata dal glicine che è invece grigia. La fibra di banana, usata d’estate perché fresca e molto assorbente, ha un colore caldo biscotto.

L’ortica è una delle fibre vegetali più diffusa in tutto il mondo nelle sue diverse varietà. Nella regione Himalayana è piuttosto rustica e di colore bruno, mentre in Giappone, denominata ramie, è naturalmente molto chiara quasi bianca.

Anche in Italia è stata diffusa nel passato e bisognerebbe riconsiderarla anche solo per il fatto che cresce spontanea in grande quantità.

Queste fibre che ho nominate sono solo un piccolo esempio delle mille “vere fibre naturali” esistenti al mondo, diverse sia nella texture che nel colore, ancora prima di essere tinte. Tengo a precisare la differenza tra le “vere fibre naturali” e quelle che negli ultimi anni stanno apparendo sul mercato che partono sì da scarti vegetali, ma che diventano fibre solo attraverso processi chimici di estrusione con prodotti chimici per nulla naturali.

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La diffusione della tintura è avvenuta solo dopo la rivoluzione industriale. Fino a questo momento era appannaggio solo delle classi agiate che compravano personalmente il colorante e lo consegnavano nelle mani del tintore affinché fossero tinte le loro stoffe. Cosicché chiunque di una classe popolare fosse stato trovato con indosso un colore, dimostrava di averlo trafugato.

Il colore è diventato un arricchimento decorativo più diffuso probabilmente solo dalla fine del ‘700, duecentocinquanta anni fa. Il mondo, prima di allora, era quasi completamente di colore grezzo e variazioni di bianco.

Dopo questa riflessione, e in quanto tintore, mi domando se non sia il caso di approfittare di questa meravigliosa varietà di colori regalati dalla natura senza incorrere in attività che ci inducono a spreco di tempo, risorse, uso di sostanze nocive sia per gli operatori che per i clienti finali e costosissime e, nel caso volessimo moltiplicare la nostra tavolozza di colori, se partissimo, invece che dal bianco ottico, dal colore originario della fibra che ci aiuterebbe ad ottenere il colore desiderato con il minimo uso del colore.

La domanda è: perché coltivare un cotone bianco, sbiancarlo ulteriormente e successivamente tingerlo di verde quando esiste già verde in natura?

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dottor STEFANO PANCONESI
ESPERTO IN TINTURE NATURALI PER L’INDUSTRIA

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