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COLLOQIUM_MAUTINO LEGNAMI li, Alessandro, Mario e Livio, seppur con un temperamento completamente diverso, siano accomunati dalla passione viscerale per questo materiale. Nella sala dove ci riuniamo per l’intervista, c’è un’originale libreria disegnata da Livio Mautino, e Mario Mautino ci mostra orgoglioso il suo “fiore della vita”, raccontandoci la sua genesi. «Ho disegnato e poi fatto trasferire su CAD-Cam questo concetto di fiore, ispirandomi un poco all’albero della vita dell’Expo 2015, eravamo invitati a Bosconero a una fiera del paese, per fare festa. Un paese che ci apprezza particolarmente perché in occasione degli eventi portiamo i banchi da lavoro di mio nonno, si va giù con i cavalli e conduciamo le persone in carrozza per ricreare l’atmosfera del passato e la valorizzazione delle tradizioni del luogo. Questa volta ho voluto creare qualcosa in più e mi è venuta in mente questa struttura, un grande fiore ligneo che abbiamo illuminato  alto sei metri, pesa sei quintali  sotto il quale fare le premiazioni e creare un punto di incontro per i vari eventi. Sono stati molto contenti: l’abbiamo smontato e poi potrà essere rimontato. Raggiungerà il culmine della sua crescita per il 2020, in occasione del centenario della Mautino Legnami perché questo fiore raffigura l’azienda. Crescerà attraverso quello che la natura porta». La crescita attraverso la natura non è soltanto metafora dell’azienda attraverso la rappresentazione del fiore di Mauro. «Quattro anni fa – aggiunge Mario Mautino – abbiamo dato vita a un’azienda che si chiama “Quercia” e realizza case in legno. “Quercia” costruisce case in X-Lam per l’edilizia: questo ci ha fatto conoscere un mondo completamente diverso. Abbiamo scelto questo nome per significare la forza e la radicazione di un legno che rappresenta bene il nostro territorio e la forza e la tenacia delle persone che lo abitano». Una dinamica costante nell’attività della famiglia Mautino è stata quella dell’investimento in tecnologie, particolarmente nel campo della lavorazione delle travi lamellari e di tutti i componenti delle case in legno. La preoccupazione di essere sempre al passo con i tempi e di essere, particolarmente in questi anni difficili, pronti a cogliere le occasioni della ripresa, porta a un costante percorso di investimento: in particolare quattro centri di taglio Hundegger K2 e K2i sono state acquistate negli ultimi quindici anni, mantenendo una piena sintonia con il progresso tecnologico che vedeva l’implementarsi di funzioni e capacità produttiva nelle macchine del produttore tedesco. Alessandro Mautino, che con i fratelli Mario e Livio rappresenta l’attuale generazione della ditta, sottolinea come,

fatto salvo un prelievo fiscale sempre più pesante, l’azienda investe tutte le sue risorse in tecnologia e in nuove attività. «Questo – ci dice – dovrebbe far riflettere chi ci governa, se aggiungiamo che il Presidente della Confapi di Torino non ha avuto nel suo mandato il piacere di inaugurare nella provincia una sola nuova azienda». L’attività della Mautino dal 1920 si è evoluta, di decennio in decennio, includendo la produzione di componenti in legno, di botti, di rivestimenti, di tutto ciò che rappresentava la trasformazione del legno nella tradizione. Dopo le vicissitudini della seconda

In questa pagina, il suggestivo atrio della sede della Mautino a Rivarolo Canavese, sotto la quarta generazione Hundegger in funzione alla Fratelli Mautino.


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