Voci di Cortina - Agosto 2014

Page 1

anno XI | numero 123 | agosto 2014 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

€ 1,80

direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

10

attività civiche Continua la campagna contro il degrado a Cortina

12

amministrazione Entro il 17 agosto la richiesta dei contributi

20

cultura a Cento anni dalla Grande Guerra: augusto Caldara Pàrtel

IL CodIvILLa-PuttI È IN vENdIta

Sono numerosi i servizi persi in questi anni, e adesso Cortina rischia di perdere anche gli ospedali, nel disinteresse generale oPINIoNE PuBBLICa E RaPPRESENtaNZa Che gli ospedali di Cortina rischino la chiusura è certo. Alcuni osservatori attenti si sono meravigliati che nemmeno questa notizia abbia scatenato l’indignazione popolare e una seria protesta. Le ragioni del disinteresse sono varie. In primo luogo osserviamo in una parte di popolazione la ripulsa rabbiosa oppure un’accettazione rassegnata delle continue “disgrazie” che tempestano la gestione della cosa pubblica locale. Vi è poi l’atteggiamento di un’altra parte di pubblica opinione che ha assunto una po-

sizione acritica e accondiscendente verso il “potere”, confidando in un tornaconto o solo per affinità di visione. Una terza categoria di cittadini sono infine coloro che affrontano la difficoltà di informarsi correttamente e di dedicare un po’ di tempo alla riflessione critica; un’attività faticosa, ma necessaria. Oggi quest’ultima categoria fatica a trovare una rappresentanza e vivacchia - non per colpa - purtroppo ai margini di un coinvolgimento attivo nelle vicende pubbliche. Noi vogliamo cercare di scuotere le coscienze. Si accettano suggerimenti.

Comitato Civico Cortina


Co di vi lla

2

sp ec ia le

IL CodIvILLa-PuttI PotREBBE CHIudERE tRa MENo dI uN aNNo La Regione delibera la cessazione della gestione mista pubblico-privata dell’ospedale cortinese, non inserisce le schede ospedaliere del Codivilla nella gestione pubblica della Ulss n.1 e mette in gara i 70 posti letto per una gestione totalmente privata di Marina Menardi

Le sorti del Codivilla-Putti, dopo lunghi tentennamenti da parte della Regione, ora sembrano aver trovato una strada, che purtroppo non porta a buone notizie per il mantenimento del nosocomio cortinese: la fine della sperimentazione pubblico-privata e la trasformazione dell’ospedale in una struttura privata accreditata, con il rischio chiusura. Il Consiglio regionale del Veneto, con una delibera approvata lo scorso 11 marzo, ha dato seguito alla cessazione della sperimentazione gestionale e allo scioglimento della società mista, in attesa della gara per affidare i 70 posti letto dell’ospedale ad un privato. In base alla delibera approvata, la società Codivilla-Putti Spa può gestire l’ospedale fino a completamento della gara, o al massimo per 12 mesi. Ciò significa che ci sono ancora più o meno 10 mesi di certezza per il Codivilla, dopo di ché l’ospedale potrebbe anche chiudere. Le incertezze sul Codivilla-Putti sono iniziate un anno fa, quando il 12 marzo 2013, il consigliere della Federazione della Sinistra Veneta Pietrangelo Pettenò presentò un emendamento alla legge Finanziaria con il quale chiedeva lo scioglimento della società mista e un ritorno al pubblico della struttura. L’emendamento prevedeva la cessazione della sperimentazione della gestione pubblico-privata dell’ospedale Codivilla-Putti al 31 marzo 2013; lo scioglimento della società “Istituto Codivilla-Putti di Cortina Spa” dal 1° aprile 2013; l’assegnazione all’ospedale Codivilla-Putti delle opportune dotazioni ospedaliere per una gestione pubblica da parte dell’Azienda ULSS n. 1, con oneri per queste decisioni pari a 100.000 euro. L’emendamento venne approvato con i voti di PD ed opposizioni, oltre che con il sì di una parte del PdL, compresi i bellunesi Dario Bond (PdL) e Sergio Reolon (PD), contraria invece la Lega. Il 18 giugno 2013 la Giunta regionale approva le schede ospedaliere. Con grande soddisfazione del Direttore Generale Pietro Paolo Faronato, rimane inalterato l’asset-

to ospedaliero dell’Ulss 1. Il CodivillaPutti non rientra nel riordino. L’idea della Giunta al riguardo è di chiudere la sperimentazione della gestione mista pubblico-privata e di privatizzare l’ospedale. Peccato che solo due mesi prima il Consiglio regionale avesse deciso di ritornare al pubblico. La legge regionale n. 3 del 5 aprile 2013 recita che le schede regionali delle dotazioni ospedaliere includano il CodivillaPutti nella gestione pubblica. La delibera di Giunta regionale n. 68 del 18 giugno 2013 che definisce le dotazioni ospedaliere definisce invece il Codivilla-Putti come una struttura privata accreditata. In sintesi: una Legge regionale dice “pubblico”, una Delibera di Giunta dice “privato”. In pratica siamo in piena contraddizione. Il procedimento di adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera si è concretizzato nel provvedimento n. 2122 del 19 novembre 2013. Tale atto prevede che l’ospedale di Cortina sia qualificato quale “struttura privata accreditata a indirizzo extraregionale da assegnare con pubblica gara”, con una dotazione com-

plessiva di 70 posti letto (40 per “Ortopedia e Traumatologia” e 30 per “Recupero e riabilitazione funzionale), con la presenza di un Punto di Primo Intervento di tipo B e la garanzia del mantenimento dei servizi ambulatoriali per i residenti. Con la Delibera di Giunta n. 286 dell’11 marzo 2014, in attuazione alla Finanziaria del 2013 (tutto pubblico) si pone fine alla sperimentazione gestionale pubblicoprivata, che va avanti dal 2003 e che era in attesa di una decisione su un proseguo o sullo stop dal 2009, e di conseguenza lo scioglimento della società mista. L’ospedale Codivilla-Putti, all’interno delle schede ospedaliere, viene considerato una struttura privata accreditata. La Ulss n. 1 dovrà ora avviare la gara per affidare i 70 posti letto dell’ospedale ad un privato e la società attuale potrà gestire l’ospedale per massimo 12 mesi dall’approvazione della delibera. La società Giomi, partner privato della Codivilla-Putti Spa, ha presentato ricorso al Tar contro la Delibera regionale.


3

le ia ec sp

numero 123 | agosto 2014

i nostri ospedali Codivilla-Putti verranno venduti. La procedura è partita. Presto la gestione attuale chiuderà e il futuro è un’incognita. Perdiamo un altro gioiello del nostro paese, nell’inerzia della politica locale e nel disinteresse della Regione. Oggi il Codivilla-Putti lavora a pieno regime (e avrebbe in programma di aumentare le attività), occupa 150 persone ed è un centro di eccellenza che ci invidiano in Europa. Domani questa bella struttura rischia di fare la fine di quei mostri di cemento chiusi e decadenti di cui è costellata Cortina. Oggi la gestione è di una società mista (pubblico-privata) a maggioranza pubblica. Un ottimo compromesso, in tempi di tagli alla sanità, nei quali gli ospedali di periferia sono a rischio chiusura. In Regione giocano sulla nostra pelle, e con somma superficialità riescono a votare “tutto pubblico” in Consiglio regionale e “tutto privato” in Giunta regionale. Noi cittadini di montagna, purtroppo, siamo pochi e non contiamo niente, e non veniamo presi in considerazione nelle trattative di grosso calibro. La sperimentazione di questi 11 anni ha il giudizio positivo nella perizia degli esperti, ma l’ideologia è più forte del buon senso. CARO CONCITTADINO, TENIAMO APERTO IL CODIVILLA-PUTTI. VOGLIAMO DIMOSTRARE CHE LA POPOLAZIONE DI CORTINA NON È RASSEGNATA E SUCCUBE. AVVIEREMO TUTTE LE INIZIATIVE DI CUI SIAMO CAPACI. SOSTIENICI! È IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO E LA NOSTRA SALUTE!

Comitato Civico per la Salute del Cittadino Comitato Civico Cortina info@vocidicortina.It Chi lo volesse, può versare un contributo di sostegno sul conto corrente del Comitato Civico Cortina Banca d’appoggio: Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo IBAN IT56 D085 1161 0700 0000 0017135 con la causale “Codivilla” I contributi verranno utilizzati per iniziative a favore dell’ospedale e saranno accuratamente rendicontati.

lla vi di Co

CARO CONCITTADINO,


Co di vi lla

4

sp ec ia le

CHI STA UCCIDENDO IL Codivilla-Putti?

Il consigliere regionale del Pd Sergio Reolon organizza un incontro pubblico a Cortina sulla questione del Codivilla-Putti e sprona alla mobilitazione per salvare la struttura sanitaria Far diventare il Codivilla un caso politico nazionale; creare una mobilitazione che parta da Cortina e arrivi a Roma, passando per Belluno e Venezia. È questa la ricetta che Sergio Reolon, consigliere regionale del Pd, Lucio Tiozzo, capogruppo del Pd in consiglio regionale, e Roger De Menech, deputato e segretario generale del Pd Veneto, hano offerto lo scorso venerdì 11 luglio nella sala cultura Don Pietro Alverà, gremita di persone che sono accorse all’appello lanciato da Reolon per salvare l’ospedale Codivilla-Putti, oggi a rischio chiusura. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Giomi, Emmanuel Miraglia, l’amministratore delegato della società Codivilla-Putti, Massimo Miraglia, il direttore sanitario dell’Ulss, Tiziano Martello, il rappresentante della Cgl Danilo Collodel, l’ex sindaco Giacomo Giacobbi, il direttore sanitario del Codivilla-Putti Carlo Brusegan: tutti hanno fatto un intervento a favore del mantenimento del nosocomio cortinese. Non è passata inosservata l’assenza di una rappresentanza dell’Amministrazione comunale, con un borbottio tra i presenti quando Reolon ha nominato gli amministratori ampezzani. «Ci siamo comunque incontrati prima con il vicesindaco Pompanin e l’assessore alla Sanità Martinolli» ha precisato. «Ho detto loro che sono rimasto stupito che non abbiano preso una posi-

Da destra verso sinistra: Sergio Reolon, Roger De Menech, Lucio Tiozzo in Sala Cultura Don Pietro Alverà all’incontro “Chi vuole uccidere il Codivilla?”

zione in difesa del Codivilla-Putti. Probabilmente non hanno colto la gravità della situazione». Reolon ha voluto anche spiegare al pubblico perché un anno fa votò a favore del famoso emendamento Pettenò legato alla finanziaria del 2013, in cui si chiedeva la cessazione della società mista e il ritorno dell’ospedale cortinese alla gestione totalmente pubblica. Ha giustificato il suo voto favorevole come una provocazione per fare in modo che si muova qualcosa sul caso Codivilla, di fronte ad una immobilità di decisione da parte della Regione. «Non sono per il ritorno al pubblico - ha ribadito in sala. - La nostra

posizione è quella di mantenere la gestione mista. Abbiamo chiesto di ritirare la delibera dello scorso 11 marzo, nella quale si dà seguito alla cessazione della sperimentazione e allo scioglimento della società mista, in attesa della gara per affidare i 70 posti letto dell’ospedale». In base alla delibera approvata, la società può gestire l’ospedale fino a completamento della gara, o al massimo per 12 mesi. «Ciò significa che ci sono ancora 10 mesi di certezza per il Codivilla, dopo di ché potrebbe anche chiudere». Reolon ha fatto una breve cronistoria dal 2003, anno di inizio della sperimentazione pubblico-privata, soffermandosi soprattutto sugli ultimi quattro anni. «Dal 2009 siamo in un regime di tacita prorogatio, in cui non ci sono certezze sul futuro dell’ospedale, in una situazione di stallo che impedisce qualsiasi investimento sulla struttura. Chi investirebbe in una situazione del genere? Eppure i soldi della vendita del Putti, 7 milioni di euro, sono stati incassati, ma sono rimasti in cassa, senza essere usati. La Regione ora vuole andare via, ma invece deve rimanere nel Codivilla e investire i soldi dell’operazione Putti, e recuperare l’obiettivo di rendere l’ospedale un centro di eccellenza per la cura dell’osteomielite e delle infezioni ossee. La messa in gara dei 70 posti letto con in atto un contenzioso è la scelta peggiore».

MIRAGLIA (GIOMI): LA POLITICA VUOLE UCCIDERE IL Codivilla-Putti «La politica vuole uccidere il CodivillaPutti, ma noi non ce ne andiamo: per un ospedale tutto pubblico o tutto privato non ci sono ancora gli strumenti legislativi, e noi agiamo nel rispetto della legge». Vogliono difendere il loro operato i due rappresentanti della Giomi Spa, l’azienda privata partner della società Codivilla-Putti Spa, Emmanuel e Massimo Miraglia, intervenuti all’incontro organizzato da Sergio Reolon. «Quando siamo arrivati al Codivilla, nel 2003», ha spiegato Emmanuel Miraglia, presidente della Giomi, «l’ospedale perdeva 5 milioni di euro. Dopo il primo anno eravamo già in pareggio, e in oltre dieci anni abbiamo versato alla Ulss 5 milioni di affitti, oltre a non costare nulla alla collettività.

Sergio Reolon ed Emmanuel Miraglia

La Giomi ha in Italia oltre 1000 posti letto nel campo dell’ortopedia italiana. Siamo arrivati a Cortina per risanare e conserva-

re l’attività di osteomielite. Ma ci siamo trovati subito dei nemici, anche all’interno dell’ospedale». Miraglia si riferisce all’inchiesta sui rimborsi delle prestazioni su alcuni medici e dirigenti del nosocomio cortinese, che dopo tre anni di indagini, si è risolta con il proscioglimento. Ma il tentativo di «uccidere» il Codivilla si riscontra anche in altri casi. «Sull’attuazione del nostro programma ci è stato sempre detto di no. I soldi ricavati dalla vendita del Putti (7 milioni e 750 mila euro, ndr) destinati alla ristrutturazione del Codivilla, non li abbiamo mai visti. Li hanno messi da qualche altra parte. Hanno abbassato la tariffa per la cura dell’osteomielite, che è la nostra specialità, non rico-


5

I DATI SULL’ATTIVITÀ DEL CODIVILLA-PUTTI FORNITI DA MASSIMO MIRAGLIA • • • • • •

Dal 2003 al 2013 i ricoveri sono passati da 1600 a 3000; le cure per infezioni ossee da 900 a 1900; nel 2013 sono state fatte 400 protesi; indicatore di qualità: 82%; peso medio anno 2003: 1,16; anno 2013: 1,48; media veneta: 1,18 servizi aggiuntivi oltre all’attività ortopedica: - risonanza magnetica, con 2000 esami, di cui il 12% fuori Regione - riabilitazione cardiologica, diventata un riferimento per gli operati al cuore artificiale. • Un cardiologo è sempre presente nell’ospedale. • Il personale è salito dai 118 del 2003 ai 153 del 2013

SANDRA SCARPA GHEDINA: SONO I POLITICI DI OGGI CHE VOGLIONO UCCIDERE IL CODIVILLA «Non è la politica, ma i politici attuali che vogliono uccidere il Codivilla». Interviene anche Sandra Scarpa Ghedina nella questione del Codivilla-Putti, sollevata dal consigliere regionale del Pd Sergio Reolon nell’incontro di venerdì 11 luglio dal titolo “Chi vuole uccidere il Codivilla?” La signora Scarpa Ghedina è presidente del Comitato Civico per la Salute del Cittadino e segue le sorti dell’ospedale fin dal 1979, anno della riforma sanitaria in base alla quale tutti gli ospedali dovevano diventare regionali. Già allora erano nell’aria i primi cenni di rischio chiusura del CodivillaPutti. «La soluzione per salvare l’ospedale arrivò nel 2003 con la decisione di dare inizio alla gestione pubblico-privata: in breve tempo le cose cominciarono a migliorare e i risultati sono evidenti. Questa si è rivelata l’unica strada per mantenere l’ospedale sul nostro territorio». Il Consiglio regionale del Veneto, invece, approvò l’anno scorso un emendamento legato alla finanziaria del 2013, in cui si chiedeva la cessazione della società mista e il ritorno dell’ospedale cortinese alla gestione totalmente pubblica; successivamente, la Giunta regionale ha deliberato di mettere in gara i 70 posti letto del Codivilla per una gestione totalmente privata. «La politica serve a gestire le necessità vere, quelle dei cittadini, in base ai loro bisogni, e non si può fare senza di essa. Ma in questo caso sono i politici attuali che si comportano spinti da interessi personali, perdendo di vista le necessità vere, con decisioni contraddittorie che mettono a rischio il nostro ospedale» sostiene la Scarpa. Non manca una frecciata contro l’Amministrazione comunale di Cortina, che si è da sempre dichiarata favorevole ad un ritorno alla gestione pubblica dell’ospedale cortinese. «Il

lla vi di Co

noscendo l’eccellenza dell’ospedale». «Ora mettono in vendita i 70 posti letto», ha continuato, «ma non si vendono 70 letti come fossero automobili: queste persone devono essere sbugiardate». Massimo Miraglia, amministratore delegato del Codivilla-Putti Spa, ha portato alcuni dati per dare un’idea della produttività dell’azienda ospedaliera che riportiamo nella tabella a fianco. «Il bilancio ora è in perdita ha spiegato Massimo Miraglia - ma la qualità costa. E se mi togli il tariffario dell’osteomielite, pari all’82% dei ricoveri, mi ritrovo con 500 mila euro di fatturato in meno».

le ia ec sp

numero 123 | agosto 2014

Sandra Scarpa Ghedina con l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto

Comune ha sempre vogato contro la gestione mista, dando corda al comitato dei contrari, senza rendersi conto che in questo modo si rischia di perdere un patrimonio preziosissimo che Cortina possiede dall’inizio del secolo scorso. È dal 1979 che il nostro Comitato si batte per tenere il Codivilla attivo, e ora il Comune e questo nuovo comitato, costituito da ex dipendenti, invece, remano contro». Durante la riunione dell’11 luglio, Reolon si era dichiarato stupìto che a Cortina non si fosse mosso nessuno in difesa del Codivilla-Putti, ma la signora Scarpa ci tiene a far sapere di essersi mossa in prima persona, nel maggio dello scorso anno, inviando una lettera al Presidente della Regione Luca Zaia, il quale aveva prontamente risposto e fissato un appuntamento tra la Scarpa Ghedina e l’assessore alla Sanità Luca Coletto. «Durante l’incontro con l’assessore Coletto ci avevano promesso che non sarebbe stato toccato niente al Codivilla, ma invece non è così. La gente si sente frustrata: ha un muro di gomma davanti».


sp ec ia le

Co di vi lla

6

LE REAZIONI DEI POLITICI E DEGLI AMMINISTRATORI PIEtRaNGELo PEttENò, FEdERaZIoNE SINIStRa vENEta: IL CodIvILLa-PuttI RItoRNI PuBBLICo

MattEo toSCaNI, LEGa NoRd: dIaMo uN FutuRo aL CodIvILLa dI CoRtINa, vENdIaMoLo

L’aMMINIStRaZIoNE CoMuNaLE dI CoRtINa dECIdE dI NoN dECIdERE E dICHIaRa:

Il Codivilla-Putti, l’ospedale di Cortina d’Ampezzo specializzato nella cura dell’osteomielite, deve tornare ad essere un presidio sanitario pubblico, gestito dall’Ulss di Belluno. È la richiesta che il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò rivolge con una interrogazione “a risposta urgente” alla Giunta veneta. Pettenò si appella alla legge regionale, la finanziaria 2013, che ha stabilito – con un articolo proposto dallo stesso Pettenò e votato trasversalmente – la fine della sperimentazione gestionale ‘mista’ e il ritorno alla gestione pubblica dell’ospedale cortinese. “La Giunta regionale sta invece disattendendo la legge votata dal Consiglio – afferma Pettenò – visto che ha messo in gara la gestione della struttura, rimettendo così in campo la Giomi spa, che infatti, forte di un iter quantomeno contraddittorio da parte della Regione, ha proposto ricorso al Tar per annullare la delibera che pone fine alla sperimentazione gestionale”. La Giunta regionale, mettendo in gara la gestione del presidio cortinese – ribadisce Pettenò – di fatto privatizza la struttura e si comporta in modo illegittimo perché la legge regionale ne dispone il rientro nel pubblico. “L’unica via da percorrere – conclude Pettenò - è quella indicata dall’art. 13 della legge regionale. 3/2013, che fa ritornare il Codivilla ad una gestione interamente pubblica che assicuri a Cortina un ospedale specializzato in traumatologia sportiva e servizi di eccellenza per gli abitanti e i turisti che affollano la “perla delle Dolomiti”.

Consentire la vendita della quota di società in mano pubblica del Codivilla-Putti di Cortina. È quanto prevede una mozione depositata il 10 luglio 2014 dal vicepresidente del Consiglio regionale, Matteo Toscani, relativamente al futuro del Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo. «Ho presentato questa mozione – spiega l’esponente leghista - perché per la situazione venutasi a creare mi preoccupa molto il futuro di questa struttura storica e fondamentale per la nostra sanità. Quando l’ultima legge finanziaria regionale, con un emendamento votato dalle opposizioni e parte della maggioranza, ha sancito il ritorno al pubblico dell’ospedale, sono stato l’unico, a fronte di innumerevoli commenti positivi, ad avere il coraggio di dire che si trattava di una decisione assurda, che non avrebbe portato a nulla di buono. Il tempo trascorso da quella decisione, purtroppo, mi sta dando ragione. Si sta rischiando lo stallo, con provvedimenti della Giunta regionale a cui hanno fatto seguito ricorsi al Tar veneto. In questo momento non è mio interesse individuare i responsabili di questa situazione imbarazzante frutto di una serie di concause difficili da approfondire con obiettività, ma preferisco invece continuare ad essere propositivo. La mia mozione, infatti, – prosegue Toscani – dopo un’articolata ricostruzione degli eventi, qualora approvata, impegna la Giunta a dare il via libera urgentemente alla proposta del Direttore Generale dell’ULSS di Belluno di applicazione di una recente normativa, che consente la vendita della quota di società in mano pubblica con un’asta. Ritengo che questa sia l’unica via di uscita per immaginare con serenità e fiducia un futuro del Codivilla-Putti di Cortina degno di quanto ha rappresentato in quasi un secolo di eccellente attività. È l’unica possibilità - ribadisce - per non gettare alle ortiche una preparazione in ambito traumatologico ed in particolare delle patologie ossee che si è costruita con la competenza delle persone che hanno dedicato la vita a questa istituzione».

Il Comune di Cortina non è a favore dei privati e non è contro. Il Comune di Cortina è a favore della Comunità . “Attenti a buttarla in politica. È questo il messaggio che vogliamo inviare ai nostri concittadini nel dibattito nato attorno al Codivilla-Putti. Dibattito che ha visto la partecipazione di tutti eccetto che dell’unico attore cha ha competenza in merito al futuro dell’ospedale: la Regione. Detto questo, benissimo che si discuta del futuro dell’ospedale e si ponga il caso, come è stato detto, a ‘livello nazionale’. Non diventi, però, una diatriba politica. Lo diciamo per due ragioni. Il primo perché il Codivilla deve rimanere un’istanza di buon governo. La seconda perché la Comunità di Cortina non può e non deve perdere di vista i fondamentali. Per il nostro territorio è fondamentale che chi venga colpito da un infarto qui abbia la stessa possibilità di sopravvivenza di chi vive a Belluno. Per questo abbiamo bisogno di un Punto di Primo Intervento pubblico e ambulatori specialistici. Non ci facciamo abbagliare e, soprattutto, non facciamo confusione. Il centro per cura della osteomielite e l’ospedale di Cortina sono due realtà distinte: l’osteomielite è sì una priorità nazionale, e meriterebbe un finanziamento direttamente dal Ministero. La continuazione di queste cure specialistche, per di più, è un valore aggiunto per Cortina e un diritto per i pazienti. Ma la vita dell’ospedale di Cortina è un’istanza diversa che esiste a prescindere. Sgombriamo, perciò, il campo da equivoci. Il Comune di Cortina non è a favore dei privati e non è contro. Il Comune di Cortina è a favore della Comunità. E, per questo, ha come obiettivo primo e fondamentale il mantenimento dei servizi ospedalieri che il territorio utilizza tutti i giorni. Questo abbiamo sempre chiesto a Luca Zaia e questo ribadiremo in Regione dove chiederemo nuovamente di essere convocati per avere massima chiarezza sui tempi, rispetto dei bisogni del territorio e delle professionalità coinvolte”. La Giunta di Cortina d’Ampezzo

sede di 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) Corso Italia 80 tel. 0436 883800 fax 0436 867654 cracortina@cracortina.it www.cracortina.it


7

le ia ec sp

numero 123 | agosto 2014

lla vi di Co

toRNa IN CaMPo IL CoMItato CIvICo PER La SaLutE dEL CIttadINo dI CoRtINa Dopo un’autosospensione durata 11 anni, il comitato presieduto da Sandra Scarpa Ghedina sceglie di unirsi col nostro Comitato Civico per evitare la chiusura del Codivilla-Putti di Patrizia Serra

«Non c’è molto tempo e bisogna attivarsi subito. I cittadini devono sapere che cosa succede, perché tutti insieme possiamo fare pressione sulla Regione per far cambiare le sorti del Codivilla-Putti. Le amministrazioni comunali possono dire ciò che vogliono, ma non hanno nessuna voce in capitolo in tema di sanità, tutto passa dalla Regione ed è lì che dobbiamo agire». È combattiva e determinata come sempre Sandra Scarpa Ghedina, presidente del Comitato Civico per la salute del Cittadino di Cortina, che dopo 24 anni di battaglie portò nel 2003 alla sperimentazione pubblico-privata del nosocomio cortinese, garantendone così il mantenimento in vita. StoRIa dEL CoMItato CIvICo PER La SaLutE Il Comitato Civico per la salute del cittadino di Cortina nacque nel 1979, anno della Riforma Sanitaria in Italia e anno cruciale per l’assistenza medica a Cortina. Tanto per iniziare, nel 1979 chiuse la clinica Crignes. Fino a quel momento le voci su una possibile chiusura della clinica privata erano passate inosservate perché si pensava o che non sarebbe mai successo o che sarebbe stata rimpiazzata. Quindi Cortina, da un passato nel quale si “temeva” che potesse diventare un centro di cura vista le presenza di numerosi presìdi sanitari quali Istituti Elioterapici Codivilla-Putti, Villa Blu, Clinica Crignes e Cademai, si ritrovò con il solo Istituto Codivilla-Putti, specializzato in ortopedia e nelle cure per la Tbc ossea e l’osteomielite. Nello stesso anno, sempre per effetto della Riforma Sanitaria nazionale, si registrò anche la cessione alla Regione Veneto del Codivilla-Putti e dei suoi 400 posti letto, fino a quel momento di proprietà degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna. Se oggi si parla di tagli alla sanità, anche all’epoca la situazione non era rosea e la mancanza di risorse economiche, come anche di una precisa volontà di salvare il Codivilla-Putti, iniziò a comportare un rapido declino della struttura e delle prestazioni erogate. Il Comitato Civico per la salute condusse tante battaglie per chie-

dere l’apertura di un reparto di medicina generale. INtERLoCutoRI IStItuZIoNaLI SoRdI Gli interlocutori istituzionali dell’epoca, con le dovute eccezioni, si distinsero per la scarsa lungimiranza e a volte per l’aperta opposizione ai programmi del Comitato, la cui storia è ricca di aneddoti a volte involontariamente divertenti. Come quella volta a Belluno, nel 1981, in occasione di una riunione col Prefetto, alla quale partecipano rappresentanti della Usl, del Comitato e del Comune di Cortina. Il Prefetto esprime al Comitato la propria stima e approvazione per le iniziative e gli scopi che si era prefisso ma “alle parole di elogio il consigliere comunale si sente in dovere di esprimere il suo dissenso, affermando che se un comitato civico deve esserci, questo deve avere quale scopo l’ottenimento di una super-strada, risolvendo così sia il problema del pronto soccorso che tanti altri problemi inerenti all’attività turistica di Cortina. Come se non bastasse egli afferma che essendo Cortina un centro sportivo, i suoi ospiti sono certamente in perfetta forma fisica e, qualora non lo siano, sarà bene che si

facciano una visita medica prima di approdare nelle nostre valli” (tratto da “Storia di un Comitato Civico”, 1986). Con interlocutori del genere, la vita del Comitato non era certo facile, ma i suoi componenti, presieduti appunto da Sandra Scarpa Ghedina, si attivarono per smuovere le acque e sensibilizzare l’opinione pubblica. Fu così che arrivarono al tesseramento di oltre 5.000 persone, regolarmente registrate presso il notaio. Una massa che iniziò a fare effetto a Venezia, se non altro per il bacino di voti che costituiva. O come quella volta che invitarono le migliaia di ex ammalati curati al Putti per le infezioni ossee a scrivere la propria storia al ministro per la Salute a Roma e all’assessore alla Sanità della regione Veneto. In tempi nei quali non esisteva la posta elettronica si può immaginare quale mole di carta investì i rispettivi uffici. Dopo alterne vicende, caratterizzate dalle promesse disattese degli assessori regionali e dal sostegno di facciata di tutti i partiti politici, che non si traduceva mai in sostegno concreto, si arrivò nel 1985 all’inaugurazione della Sezione di Medicina Generale al Codivilla, con solo sei posti letto, ma con tutto il personale medico presente. Erano passati quasi sei anni dalla costituzione del Comitato per la salute e questa fu la prima vittoria, che col tempo si rivelò però aleatoria, in quanto ricominciò il declino del Codivilla-Putti. L’attività del Comitato continuò sino al 2003, quando con l’interessamento del ministro per la Salute si aprì la collaborazione con un socio privato dando il via alla sperimentazione pubblico-privata, con il 51% in mano alla Usl di Belluno e il 49% al socio privato. Iniziati a vedere i primi miglioramenti nella struttura e nelle prestazioni erogate, il Comitato per la Salute si autosospese, continuando a monitorare l’attività dell’ospedale. Adesso il Comitato Civico per la salute del Cittadino di Cortina ha trovato il suo naturale alleato nel Comitato Civico Cortina, editore di Voci di Cortina. Per entrambi lo scopo è la salvaguardia degli interessi dei cittadini e uniti possono perseguire meglio gli obiettivi che si sono prefissati, primo fra tutti la non chiusura dell’ospedale Codivilla-Putti.


8 pagina autogestita

Grande successo per Cortina Tra le Righe a cura di Cortina Turismo

CORTINA TRA LE RIGHE HA APERTO CON SUCCESSO L’ESTATE CULTURALE DELLA REGINA DELLE DOLOMITI Più di 50 relatori, relatori oltre 300 giornalisti giornalisti che hanno partecipato ai corsi, provenienti da tutta Italia, hanno consacrato il successo dell’edizione zero di Cortina tra le righe, manifestazione dal format innovativo che ha miscelato formazione e informazione in un originale pacchetto “vacanza” nella cornice eccezionale delle Dolomiti patrimonio UNESCO. Oltre ai corsi di formazione, dedicati ai giornalisti e agli uffici stampa, un calendario fitto di appuntamenti aperti al pubblico, che ha visto la partecipazione di grandi nomi del giornalismo e della comunicazione tra cui Philippe Daverio Daverio, Gian Antonio Stella, Stella Luca Mercalli, oltre ai direttori e vicedirettori di giornali e reti televisive nazionali e locali: Gianni Del Vecchio vice direttore L’Huffington Post, Giuseppe Di Piazza direttore Corriere Innovazione, Fabrizio Ferragni vice direttore TG1, Pierangela Pierangela Fiorani direttore gruppo Finegil, Ario Gervasutti direttore de Il Giornale di Vicenza, Omar Monestier direttore del Messaggero Veneto, Roberto Reale caporedattore TG3 Veneto, Alessandro Russello direttore del Corriere del Veneto, Ivana Vaccari vice direttore Rai Sport. Presenti inoltre Maria Luisa Agnese del Corriere della Sera, Chiara Beria di Argentine della Stampa, Luca De Biase de Il Sole 24 Ore, Carlotta Mannu inviata TG1, Simona Panseri responsabile communication and public affair senior manager Google Italia, Fabio Venditti dell’associazione “Socialmente Pericolosi”. Tutti protagonisti di una serie di incontri aperti al pubblico – che si sono svolti tra le sale del Grand Hotel Savoia, il Museo delle Regole d’Ampezzo Mario Rimoldi, nei rifugi e nei parchi, che hanno permesso di fare il punto sulla situazione dell’informazione in Italia oggi, di interrogarsi sul ruolo, i diritti e i doveri dei giornalisti, e azzardare qualche previsione sul futuro di questa professione in continuo cambiamento. Un progetto di Cortina Turismo e Ordine Giornalisti Veneto con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e il sostegno delle Regole d’Ampezzo. Programma a cura di Gianluca Amadori presidente Ordine Giornalisti Veneto. Progettazione Omnia Relations e Omnia Sponsorship. Hospitality partner Hotel Bellevue Suites & Spa |Grand Hotel Savoia . Gourmet partner Ristorante L’Altro Vissani. Mobility partner Italo – Cortina Express. Supplier Bisol Vitivinicoltori in Valdobbiadene – FGF Store Cortina. Media partner CORTINA.Topic, CORTINAwakeup, cortina.dolomiti.org, Cortina Channel. Top Events Appuntamenti, eventi, cultura e manifestazione dell’estate ampezzana sempre a portata di mano.

Attività Bimbi estate Una simpatica cartina stilizzata, dove vengono valorizzanti i luoghi di divertimento per i bimbi.

CORTINA.TOPIC Nel numero 13 del Cortina.Topic : riflessioni, spunti e idee di Cortina Tra le righe; 1914-2014, 100 anni dalla Grande Guerra, speciale dietro le quinte “La montagna silenziosa” intervista alla protagonista Eugenia Costantini. Cortina Gourmand Holiday il nuovo marchio che racchiude tutti gli appuntamenti enogastronomici di Cortina, Cortina è Cultura con tutti gli appuntamenti culturali dell’estate ampezzana, 75 anni degli Scoiattoli di Cortina e i 90 anni della sportivi ghiaccio.

Speciale Cortina Top.Living, 3 case firmate dagli architetti di Cortina e riutilizzo delle cose per nuovi oggetti di arredo, realizzati dagli artigiani di Cortina. Oltre 340 punti distributivi in Italia e all’estero. APP CORTINA GOURMAND HOLIDAY La app sviluppata in esclusiva da Obc Italy per Cortina Turismo. Per rimanere sempre aggiornati su tutti gli appuntamenti enogastronomici e per cercare in maniera rapida e veloce: ristoranti, rifugi, bar e agriturismi della Regina delle Dolomiti. L’applicazione è disponibile sia su Apple Store e su Google Play. DICONIO DI NOI… Outdooruae – Emirati Arabi Demokracija – Croazia Sechsund66sechzig – Germania Alpin – Germania Wellness & Santé – Francia Fellow Cycle – Giapponese

Cortina CT Report Uno strumento informativo che racconta in pillole le attività di promozione e comunicazione del Consorzio da ottobre 2013 ad aprile 2014.


9

numero 123 | agosto 2014

daNNI BoSCHIvI E SELEZIoNE NatuRaLE Ordine e disordine nei boschi ampezzani di Stefano Lorenzi

Tremila metri cubi di alberi schiantati e rovinati a terra sono la stima dei danni lasciati dall’inverno nei boschi d’Ampezzo, ferite che sono facilmente visibili dalle strade del fondovalle e, ancora di più, da chi percorre le carrarecce e i sentieri di bassa quota. Anche a Cortina, come del resto in molte località del Bellunese, la neve pesante caduta a fine dicembre 2013 e le piogge che hanno battuto la valle fino ai 1700 metri di quota, hanno gravato eccessivamente sulla vegetazione arborea, spaccando tronchi e schiantando alberi un po’ ovunque. I giorni del blackout, ancora nella memoria della comunità, sono stati pesanti anche per i nostri boschi, feriti da migliaia di conifere rovesciate a terra a causa della neve. Le cospicue nevicate dei mesi successivi hanno ulteriormente gravato sulla vegetazione, con slavine devastanti per intere fasce di bosco. Il disgelo ha portato alla luce il disordine del danno ambientale, del tutto naturale ma che fa emergere la necessità di “rimettere ordine” nei nostri boschi, soprattutto per il senso di decoro che un paese turistico dovrebbe offrire. Le piante a terra sono soprattutto pini silvestri e abeti rossi, con diametri ridotti (dai 25 ai 30 cm) e con strutture già fragili: è stata una selezione naturale del bosco, a scapito degli individui più deboli ma anche a danno di piante mature o sane che si trovavano sui versanti più battuti dallo scirocco.

Schianti a Ra Stua (foto: Michele Da Pozzo)

Le Regole Ampezzane si sono attivate fin dal mese di aprile per ripulire le zone più visibili e frequentate della valle, dai margini delle strade statali e regionali a quelli delle strade forestali e dei sentieri di propria pertinenza, in collaborazione con l’Anas e la Veneto Strade. Ditte boschive locali ed esterne stanno tuttora lavorando al recupero delle piante schiantate, dalle quali non è quasi mai possibile ricavare legname da opera e che, invece, possono diventare combustibile per le centrali a biomassa del Veneto. Di conseguenza, anche per i proprietari dei boschi il recupero delle piante diventa un costo no-

tevole, quasi mai compensato da un valore della massa legnosa raccolta e portata via. Gli occhi del cittadino e del turista sono quindi rassicurati nel vedere una maggiore pulizia dei boschi nelle zone più frequentate, ma una grande quantità di massa legnosa a terra rimane ancora nel bosco: nei luoghi più accessibili, questa verrà gradualmente raccolta dalle persone cui vengono affidate le “consegne” per la legna da ardere, mentre altrove – in zone più impervie – le piante resteranno sul letto di caduta e torneranno, negli anni, ad alimentare il ciclo naturale della foresta, decomponendosi.


10

PRoPRIEtà PRIvata IN uNa ZoNa aLBERGHIERa dEL CENtRo: ERBaCCE, vEtRI RottI E LaMIERE SFoNdatE Prosegue la campagna di Voci contro il degrado di Alice Gaspari

Dai boschi di Ronco, dove nel frattempo solo alcune delle macerie della Gis sono state rimosse, ci spostiamo questo mese in centro, Corso Italia: tra i vialetti, i balconi fioriti, le aiuole e i pratini ben curati degli alberghi limitrofi, fa pessima mostra di sé il fantasma di un distributore di benzina con annessa officina, ormai chiuso da qualche anno. Mentre un bel cartello annuncia le meraviglie che un giorno verranno realizzate, l’edificio ed il terreno di pertinenza vengono lasciati in uno stato di totale degrado. Due lettere di segnalazione sono state inviate al Comune, ma non hanno ricevuto alcuna risposta. Qualcuno ha provveduto a sostituire la rete di recinzione che era stata sfondata dalle nevicate del passato inverno, ma all’interno tutto è rimasto tale e quale si può ammirare nelle foto.


11

numero 123 | agosto 2014

LE duE LEttERE INvIatE aL CoMuNE, aNCoRa SENZa RISPoSta Cortina d’Ampezzo, lì 12/05/2014 Ill.mo sig. Sindaco di Cortina - Ufficio Edilizia Privata p.c. Ufficio Polizia Urbana Cortina d’Ampezzo Si sta approssimando l’inizio della stagione estiva ed è consuetudine sistemare in bella vista l’estetica esterna delle proprie aziende alberghiere. È pertanto doveroso che gli enti preposti si facciano parte diligente affinché certe brutture vengano nascoste agli occhi dei cittadini. Per questo motivo ci permettiamo di far notare quanto disagio ci crei avere alla vista la particella (ex benzinaia) della Società Cortina Corso Italia, posizionata proprio tra gli alberghi Principe, Venezia, Bellaria, Natale, Europa. Ci permettiamo pertanto di chiedere l’intervento di chi di dovere. Con ossequi. Lettera firmata

Cortina d’Ampezzo, lì 05/07/2014 Preso nota che la suddetta lettera non ha avuto alcun riscontro, mi convinco che questa situazione di “schifezza” non meriti la vostra attenzione. Sarebbe bene cercare di risolvere problemi piccoli che riguardano cittadini e piccole aziende che, con difficoltà, cercano di continuare a lavorare anche per il meglio del paese, piuttosto che seguire la via delle grandi opere programmate, non iniziate, iniziate e non giunte a termine. Saluti. Lettera firmata.

la RuBRICa di Ennio Rossignoli CORTINA TRA PASSATO E PRESENTE Negozi che chiudono, negozi che cambiano faccia appena il tempo di accorgersene; cantieri che si aprono sotto i piedi e sopra le buone intenzioni, un Comune che naviga a vista, un ospedale glorioso che sta cessando di esserlo. Ma dove siamo? Diamine, siamo a Cortina, nel paese dei grandi incanti perduti

per strada: proprio quando le sue Dolomiti sono state proclamate patrimonio naturale dell’umanità, ecco che l’umanità – almeno quella locale – sembra essersi distratta, probabilmente convinta che la bellezza sia di per sé una perenne garanzia di felicità. E invece la lunga storia di una allure trionfante sulle comuni misure del costume nazionale si è come interrotta, finita nei ripostigli del passato, notoriamente luoghi di rimpianti e di dolorosi e talora ingiusti raffronti. Dei laudatores temporis acti, gli eterni nostalgici di ciò che è stato, parlava già, criticandoli, l’antico poeta, e oggi, nel tempo in cui il presente è subito storia e tutto inclina verso i processi di una feroce evoluzione creatrice, essi possono apparire come degli inguaribili conservatori, gente con lo sguardo costantemente rivolto all’indietro. Eppure è forse proprio dalle loro consapevolezze che possono venire i giusti stimoli al miglioramento dei percorsi sociali, che possono uscire le migliori indicazioni su come correggere gli sbandamenti dai tracciati del buon senso e delle opportunità davvero redditizie. E se è vero che la

storia non insegna nulla, è altrettanto vero che spesso sono gli uomini a non saperne interpretare i significati e gli ammonimenti: certo cambiano le circostanze, sono altre le condizioni e le presunzioni, ma attraverso la giungla delle novità, è sempre possibile individuare i fili di quella che suole chiamarsi un’etica della responsabilità, un passo avanti rispetto a quella dei principi. Vale per tutti, perciò vale pure per Cortina.

• impianti elettrici civili e industriali • sicurezza: antintrusione, antincendio, antifurto • impianti tv e satellitari, tv circuito chiuso • impianti di domotica Loc. Pian da Lago 46/d - Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 868176 - Fax 0436 868526


12

ENtRo IL 17 aGoSto LE RICHIEStE dI CoNtRIButI E aGEvoLaZIoNI aL CoMuNE CoN NuovE REGoLE Più trasparenza e maggiore rigore: alcune complicazioni per formalizzare le richieste, ma garanzia di criteri oggettivi e imparzialità. Un fondamentale passo avanti per una corretta gestione dei soldi pubblici. di Edoardo Pompanin

Scade il 17 agosto 2014 il bando per richiedere i contributi e gli altri benefici economici elargiti dal Comune di Cortina ai soggetti attivi nell’ambito locale. Solo per quest’anno, le richieste possono essere presentate in due fasi distinte: la prima è relativa ai contributi il cui utilizzo prende avvio dal 28 settembre 2014, e la seconda relativa all’utilizzo a partire dal 7 aprile 2015. Per la prima fase, le domande dovranno arrivare in Comune entro il 17 agosto, e sono presentabili solo per alcune tipologie (vedi tabella con i punteggi). La graduatoria sarà pubblicata entro il 16 settembre 2014. Il Consiglio comunale si affida ad un Regolamento piuttosto complicato, ma chiaro e al passo con i tempi. È nato dalla esigenza di “mantenere i più alti livelli di trasparenza nell’azione amministrativa … e dalla volontà di migliorare i livelli … delle politiche pubbliche …”. Ne abbiamo parlato nel numero di maggio 2014 di Voci di Cortina. Da allora è uscita la delibera di Giunta con le specifiche per inoltrare le domande e i dettagli per i punteggi. È importante che le diverse associazioni, enti, società, singoli soggetti valutino attentamente la possibilità di accedere al contributo pubblico, considerato che le somme stanziate nel passato sono significative. Il Regolamento - che entra in vigore il 28 settembre 2014 - assicura la trasparenza e un certa oggettività per le assegnazioni, scongiurando (per quanto possibile) le pratiche del favoritismo e della clientela. Per il controllo da parte della cittadinanza della qualità delle iniziative sarà possibile consultare l’estratto del progetto presentato dal beneficiario e – per alcune tipologie di contributi – si potrà esprimere un giudizio di gradimento sull’iniziativa. Dobbiamo poi tenere conto della profonda trasformazione che sta subendo la gestione degli impianti sportivi a seguito del progetto avviato quest’anno con la “super Se.Am.” e l’affidamento a terzi degli impianti, separando i contributi in denaro alle società

sportive, dall’uso dei servizi pubblici, che andranno tariffati secondo normativa europea; in pratica, si procederà alla valorizzazione economica del beneficio concesso alla società sportiva, per stimare comunque il sostegno assegnato e computarlo nella graduatoria. Anche questi aspetti sono regolati dalle nuove norme, le quali definiscono i criteri, le condizioni e le modalità di richiesta per la concessione ad uso gratuito o agevolato di proprietà o spazi in disponibilità del Comune (o della Se.Am.): Palestra Revis Pista di atletica a Fiames Campo di calcio e spogliatoi a Fiames Campo di calcio a Zuel Stadio del ghiaccio Sala Cultura “don Pietro Alverà” Per i dettagli tecnici occorre fare riferimento ai documenti pubblicati nel sito internet del Comune. Sarà il bilancio di previsione annuale a stanziare le risorse. Per favorire la programmazione e la gestione delle attività sostenute, i tempi e le

SoddISFaZIoNE dELL’ aMMINIStRaZIoNE VICE SINDACO ENRICO POMPANIN «Abbiamo garantito la massima trasparenza e obiettività. Questo nuovo regolamento garantisce la completa e assoluta parità tra tutti i richiedenti. Si tratta di una procedura oggettiva e completamente verificabile: ci siamo assicurati che siano premiate la qualità e serietà dei progetti presentati» ASSESSORE ALLA CULTURA GIOVANNA MARTINOLLI «Le regole sono chiare e precise. Tutto il processo è pubblico e l’attribuzione dei punteggi è affidata all’ufficio comunale competente»

modalità di richiesta sono molto restrittivi (pena esclusione). L’Amministrazione verificherà che l’attività svolta dai beneficiari sia stata realizzata e che le risorse siano state utilizzate interamente nel rispetto delle condizioni di ammissibilità. Sarà poi analizzato anche l’impatto sul contesto sociale delle attività realizzate.


13

numero 123 | agosto 2014

PRESuPPoSto dELLa CoNCESSIoNE a - programmazione ordinaria

programma continuativo di attività del beneficiario

"in conto esercizio: a sostegno di attività in conto capitale: a sostegno di investimenti"

90% del totale contributi erogati nell'anno

b - non programmazione ordinaria

singole manifestazioni culturali, sportive: non presentate nei termini della programmazione ordinaria

"in conto esercizio: a sostegno di attività in conto capitale: a sostegno di investimenti"

10% del totale contributi erogati nell'anno

soggetti 1 - beneficiari singoli

singole associazioni e altre categorie sociali ed economiche

associazioni riconosciute e non, comitati, fondazioni, imprese individuali, società di persone e di capitale, consorzi, altro: sede o attività nel territorio di Cortina d'Ampezzo

2 - beneficiari associati

singole associazioni e altre categorie sociali ed economiche - per progetti integrati che vedono la collaborazione congiunta di tutti i richiedenti, anche mediante associazioni e consorzi

associazioni riconosciute e non, comitati, fondazioni, imprese individuali, società di persone e di capitale, consorzi, altro: sede o attività nel territorio di Cortina d'Ampezzo

tempistica - contributi il cui utilizzo avviene:

dal 28 settembre 2014 al 6 aprile 2015

termine presentazione: 17 agosto 2014 (ammesse solo alcune tipologie)

- contributi il cui utilizzo avviene:

dal 7 aprile 2015

termine presentazione: da fissare benefici

I - contributi economici

per spese inerenti la realizzazione delle iniziative oggetto del programma di attività o del progetto specifico (escluso alcune spese alberghiere e ristorazione)

"- conto esercizio ordinaria: max 70% della spesa iniziativa - conto esercizio non ordinaria: max 60% della spesa iniziativa- conto capitale: max 40% delle spese ammissibili"

II - supporto organizzativo operativo o logistico

risorse umane o strumentali per realizzare iniziative e attività (tramite Comune o Seam)

- massimo 70% della spesa iniziativa

spazi in strutture (Comunali o Seam) per ospitare iniziative e attività III - messa a disposizione di immobili

immobili a condizioni agevolate per attività a vantaggio della comunità e degli ospiti

elementi di valutazione

" - esenzione al 100% (con accollo al beneficiario delle spese pulizia e spese vive) - esenzione al 50% (senza accollo al beneficiario delle spese pulizie e spese vive)"

tipologia contributo e punteggi assegnabili a - contributi in conto esercizio a sostegno di singole iniziative o programmi di attività, soggetti a programmazione ordinaria su richiesta di beneficiari singoli

b - contributi in conto esercizio a sostegno della microimprenditorialità attiva nella produzione culturale, sportiva e nell'erogazione di servizi socio-assistenziali

c - altri benefici di natura economica, in forma di co-organizzazione di eventi e di manifestazioni, richiesti da singole associazioni o altri soggetti, a sostegno di un programma di iniziative sul territorio

d - concessione ad uso gratuito o agevolato di proprietà e/o spazi in disponibilità dell'amministrazione o di suoi organismi partecipati

coerenza del progetto/programma con le finalità istituzionali del Comune

max 40 punti

max 40 punti

max 30 punti

max 30 punti

caratteristiche di internazionalità del progetto/programma, con particolare riguardo alla fruibilità di turisti non madrelingua italiana

max 10 punti

max 10 punti

max 10 punti

max 10 punti

coerenza del progetto/programma con il programma di mandato del sindaco

max 5 punti

max 5 punti

capacità del progetto/programma di attrarre flussi turistici e valorizzare il marchio Cortina

max 20 punti

max 20 punti

max 10 punti

max 10 punti

continua a pagina 14


14 continua da pagina 13

capacità del progetto/programma di valorizzare le tradizioni ladine (o locali per gli altri benefici)

max 10 punti

max 10 punti

max 10 punti

"si=5 punti no=0 punti"

"si=5 punti no=0 punti"

10 punti

max 10 punti

max 10 punti

totale gratuità - rispetto alla fruizione degli utenti finali - del progetto/programma richiesta di contribuzione economica inferiore al 70% (60% microimprenditorialità) del complesso delle spese ammissibili e/o capacità di reperire forme di autofinanziamento e utilizzo del volontariato nella realizzazione delle iniziative richiesta di servizi coerenti con le disponibilità umane e strumentali in dotazione all'amministrazione o ad organismi partecipati

20 punti

max 20 punti

assenza di richiesta di altre contribuzioni economiche o vantaggi organizzativi

max 30 punti

"PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE (100) ammissione in graduatoria >40 con ordinamento decrescente per assegnazioni"

"PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE (100) ammissione in graduatoria >40 con ordinamento decrescente per assegnazioni"

"PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE (100) ammissione in graduatoria >=65 con ordinamento decrescente per assegnazioni"

"PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE (100) ammissione in graduatoria >=60 con ordinamento decrescente per assegnazioni"

PISCINa: aI CoNFINI dELLa LEGaLItà? La piscina è chiusa dal 29 gennaio 2012, oltre 2 anni e mezzo. L’Amministrazione comunale non ha provveduto a sistemare l’impianto e nulla vieta di ipotizzare anche la responsabilità di “interruzione di pubblico servizio”. Non bastasse, si vuole anche cambiare destinazione all’immobile, andando contro agli accordi di acquisto stipulati con i privati nel 1984 e autorizzati dal Prefetto – proprio “in relazione alla destinazione” – il 17 agosto 1985. Dall’autunno ripartiranno le iniziative del Comitato Civico Cortina per la riapertura della piscina pubblica di Cortina d’Ampezzo.

PAGLIARIN MIRC AssistenzA

elettrodomestici

di tutte le marche, autorizzato

Via Guide Alpine, 2 • CORTINA D’AMPEZZO Tel. 0436 862502 • 348 1722463 pagliarini.mirco@assisterware.com

Pubblicità Voci di Cortina.indd 1

29/08/2013 09:02:09

PISCINa CHIuSa

dal 29 gennaio 2012

2 aNNI 6

9 17 1 2 DAYS

MESI

HOURS

7 GIoRNI

contatore aggiornato al 4 agosto 2014

Sale & Pepe

& Oltre al danno LA BEFFA:

la Festa Campestre di Chiave dell’1-2-3 agosto in località...

Guargné Piscina


15

numero 123 | agosto 2014

aL PaRCo GIoCHI RIPRESI I LavoRI, aL CaMPEtto PoLIvaLENtE tutto FERMo a cura del Comitato Civico Cortina

Come promesso su Voci di Cortina di giugno, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto siamo andati a verificare l’avanzamento dei lavori nel parco giochi di Ronco e nel campetto polivalente tra le scuole. Per quanto riguarda quest’ultimo, niente è stato fatto, nemmeno la sostituzione dell’indecorosa recinzione che continua a dare bella mostra di sé in pieno centro, come si può vedere dalle foto. L’amministratore unico di Seam, Marco Siorpaes, ci aveva detto che è necessario un cambio di statuto per procedere con i lavori, ma evidentemente adesso tutte le attenzioni sono concentrate sul parcheggio in largo Poste e il campetto dovrà aspettare. Facciamo però un appello: che vengano sostituite e messe in sicurezza le recinzioni almeno prima dell’inizio dell’anno scolastico! Non è giusto che i bambini debbano giocare davanti a questa indecenza, oltre tutto pericolosa per la loro incolumità, perché non basta uno sbilenco cartello con scritto “vietato salire” per impedire a un bambino di arrampicarsi e farsi male. Notizie più positive sul fronte del parco giochi di Ronco, anche se a essere ottimisti non sarà funzionante prima dell’estate 2015. Il Rup architetto Fabio Zanellato dell’ufficio Lavori Pubblici ci ha comunicato che entro la prima settimana di agosto, prima del fermo lavori estivo, sarà terminato il primo stralcio, che significa fine della movimentazione terra con sistemazione delle piazzole, casetta dei servizi, allacciamenti per acqua ed energia elettrica, recinzione di separazione dalla pa-

lestra di roccia. Nel frattempo c’è stata una piccola frana che dovrà essere messa in sicurezza. Nella primavera dell’anno prossimo si concluderà il secondo stralcio con i parapetti di protezione e le aree pic nic, quindi sarà

tutto pronto per l’installazione dei giochi. Mentre scriviamo devono ancora definire il bando per l’acquisto dei giochi. Fiduciosi, ma guardinghi, ci terremo informati e vi terremo al corrente dell’avanzamento lavori.


16

CaNdIdatuRa aI MoNdIaLI 2019: QuaNtI I SoLdI PuBBLICI IMPEGNatI? In attesa dei conti finali, su richiesta di una lettrice pubblichiamo quanto speso fino ad ora. Dai 150 mila euro di Cortina 2013 agli oltre 600 mila euro di Cortina 2019 a cura della redazione

La LEttERa RICEvuta Buonasera, Vi scrivo perchè tutti parlano continuamente di questi mondiali, addirittura si pensa di candidarsi di nuovo, ma Voi, che avete le mani in pasta, potreste ricercare e scrivere sul Vostro giornale finora quanti soldi sono stati spesi per le candidature e quanti sono stati dati a fondo perduto? Si può vedere un bilancio consuntivo delle quattro candidature? Tutti elogiano questo comitato promotore, ma, per sentito dire, erano tutti stipendiati; tanto o poco, dunque, hanno svolto un lavoro retribuito. E poi lavori effettivamente finiti non ce n’è uno: come si può pensare di ricandidarsi e spendere ancora soldi? Sarebbe giusto conoscere e rendere pubblico ai cittadini l’accordo pubblico privato di project finance, stipulato con la Regione. Vi ringrazio

Carmen Bigontina

La NoStRa RISPoSta Stimata lettrice, rispondiamo volentieri alla sua sollecitazione. Più che un “avere le mani in pasta”, preferiamo considerare il nostro un attento e puntuale lavoro di ricerca e pubblicazione degli atti e dei documenti che più o meno agevol-

INtERRoGaZIoNE SItuaZIoNE CoNtaBILE MoNdIaLI 2019 Egregio Vice Sindaco F.F. Pompanin Enrico; Assessore allo Sport e Turismo Ghedina Marco; Segretario Dott.ssa Musso Luisa P.C. Egregio Revisore dei Conti Rag. Giuliano Del Favero Oggetto: situazione contabile Mondiali di Sci 2019. Ritiro candidatura 2017 in Corea. Con la presente nello spirito di trasparenza e di informazione che dovrebbe essere un dei principi fondanti dell’operare della Pubblica Amministrazione nonché della corretta utilizzazione del denaro pubblico si INTERROGA l’Amministrazione Comunale nella persona del Vicesindaco F.F. Pompanin Enrico e dell’ Assessore allo Sport e Turismo Marco Ghedina al fine di conoscere: 1. la situazione contabile del Comitato Promotore Mondiali di Sci 2019 con particolare riferimento al Bilancio del Comitato Promotore 2019 anche se non ancora chiuso; 2. la natura e l’entità dei debiti e dei crediti vantati dal Comitato compresi contributi e sponsorizzazioni; 3. la situazione contabile e di bilancio del Comitato Promotore Mondiali 2017 con il dettaglio delle poste ancora in sospeso in particolare debiti e crediti; 4. rapporti con la Società Cassiopea/ Sig.Gandolfi contratti convenzioni stipulate e situazione contabile; 5. si desidera inoltre che il Consiglio Comunale sia informato sul reale motivo del ritiro in Corea per la candidatura ai Mondiali di Sci 2017 e in che cosa consisteva “l’accordo strategico” più volte sbandierato dal Sig. Franceschi Andrea e dal Vice Sindaco Pompanin Enrico anche alla luce del fallimento della candidatura di Cortina per i Mondiali di Sci 2019. Cortina, 10 luglio 2014 Gruppo Consiliare PER LA NOSTRA CORTINA

mente l’amministrazione è tenuta a fornire a tutti i cittadini che ne facciano richiesta. Dagli atti pubblici, nel tempo, abbiamo ricavato i conti dei vari comitati promotori delle candidature ai Campionati Mondiali. Per la candidatura a Cortina 2013, promossadall’amministrazione Giacobbi ed “ereditata” dall’amministrazione Franceschi, sono stati spesi 150.000 euro di soldi pubblici (90.000 euro il Comune, 30.000 euro la Provincia, 30.000 euro la Regione). Per Cortina 2015 sono stati spesi 395.000 euro di soldi pubblici (220.000 euro il Comune, 150.000 euro la Regione, 25.000 euro la Provincia). Per Cortina 2017 il contribuente di Cortina d’Ampezzo ha tirato fuori l’88% dei 680.000 euro di spese per la gestione del Comitato. Nel deficit di Cortina 2017, pari

a 300.000 euro e ripianati dal Consiglio comunale del 31 luglio 2012, erano comprese anche spese «non direttamente riferibili» al Comitato: 50.000 euro per il progetto delle piste (che verrà regalato agli impianti) e 110.000 euro per gli eventi collaterali della Coppa del mondo di sci 2011 e 2012; sono poi saltati i contributi regionali e provinciali (100.000 euro). Per Cortina 2019, finora, ci risultano spesi 616.000 euro. La tabella con il dettaglio dei costi è su Voci di Cortina n° 100, settembre 2012, scaricabile anche dal nostro sito internet vocidicortina.it. Per quel che riguarda il considerarli soldi spesi a “fondo perduto”, ciascuno giudichi in base alle proprie idee e aspettative per il futuro se considerarli soldi perduti o soldi investiti.


17

numero 123 | agosto 2014

vERtICaLE E SoLIdaLE 2014: SuLLE aLI dELLa SoLIdaRIEtà Grande successo per la terza edizione dell’evento organizzato dalla Fondazione Il Bene, con la collaborazione delle Guide Alpine di Cortina di Raffaella Biancani

Verticale e Solidale 2014, la Fondazione Il Bene a Cortina con i malati di Sclerosi Multipla, termina la sua terza edizione, con grande successo per la particolarità dell’iniziativa, ma anche con altrettanto forte dolore per la perdita improvvisa, sabato 12 luglio, della nostra amica di Modena, Anna Maria Fabbri, stroncata da un infarto fulminante. Anna Maria non era malata. L’abbiamo persa nel sole del mattino ancora limpido, sulla strada per il rifugio Averau, circondata dagli amici che inutilmente hanno provato a portarle soccorso. È già arrivata in cima, ha dato l’addio alla vita in mezzo a noi, veloce come il vento, circondata dalla meraviglia delle Dolomiti. A lei sarà dedicata la Scuola di Sclerosi Multipla, condotta dal Dott. Fabrizio Salvi all’ospedale Bellaria di Bologna, unica esperienza di tal genere in Italia, dove un medico pazientemente spiega ai pazienti i difficili meccanismi della malattia. Anna Maria ha partecipato a tutte le lezioni della scuola, amava accompagnare noi pazienti e i nostri cari medici nella lotta che ormai da anni ci accompagna, per il riconoscimento di una nuova idea scientifica, scoperta dal prof. Zamboni e sostenuta dal neurologo Fabrizio Salvi, ma che ancora non riceve l’appoggio che meriterebbe. Anna Maria ci credeva e lottava con noi!! Tornando al successo dell’evento, quest’anno abbiamo contato un forte incremento dei partecipanti, più del doppio rispetto la prima edizione. Nell’ambito medico e nelle Associazioni dei pazienti nazionali italiane, in tutta Italia, si parla di noi, di Cortina. Come ho potuto orgogliosamente affermare in apertura al Convegno Scientifico di domenica 13 luglio, Cortina d’Ampezzo finalmente si dimostra diversa dall’etichetta che spesso le viene affibbiata dall’opinione pubblica. Un paese che ha dimostrato apertura, capacità di accoglienza, forte della sua semplicità ed umanità, pronto a ripensare e riorganizzare il proprio ambiente per chi ha più bisogno. La Seggiovia 5 Torri, ormai esperta, riesce a far oscillare il meno possibile i partecipanti che, purtroppo in numero piuttosto alto,

soffrono di vertigini, dilazionando i seggiolini che necessitano la fermata integrale dell’impianto. Le Guide Alpine Paolo Tassi, Pietro Dal Prà, Paolo Bellodis, Luca Dapoz, Franco Gaspari e Walter Backman, Piero Bosetti e Andrea Piccoliori, si sono alternati in questi tre anni, nel regalarci un giorno di meravigliosa solidarietà e di aiuto gratuito. Essere accolti dai rifugi Scoiattoli e Averau, trasportati dalla Jeep di Egon Dandrea, non solo ha fatto bene allo spirito, “ce la posso fare anche io!!”, ma anche al fisico, dando un grande messaggio di forza e adattamento alla malattia, ai malati stessi e alle loro

Nelle vignette di Giorgio Serra, alias Matitaccia, l’addio ad Annamaria (a sinistra) e i partecipanti all’evento 2014 che salgono in seggiovia alle Cinque Torri (sopra)

Potrei continuare ancora, ma concludo con un grazie infinito a tutta la comunità d’Ampezzo. Never give up è il nostro moto, regalatoci dalla Ducati Motor, sostenitrice come Cortina, della ricerca scientifica portata avanti dalla Fondazione Il Bene. Mai cedere è la nostra filosofia, il messaggio che Verticale Solidale riesce a donare a tutti, malati e non. Ripartiremo la prossima estate, nel ricordo della nostra amica Anna Maria, più forti di prima. famiglie. Gli hotel di Pocol, primo fra tutti l’hotel Argentina, ma anche lo SportHotel e Il Piccolo Pocol, l’hotel Olimpia del centro, si sono prodigati per adattare i propri spazi alle necessità di un gruppo difficile come il nostro dove, anche un piccolo scalino, può diventare un grande problema. Il Grand Hotel Savoia, per il Convegno Scientifico di domenica, ci ha ospitato nella sala Dolomia, completamente priva di barriere architettoniche, avendo l’evento, come negli anni scorsi, il Patrocinio del comune di Cortina.

C orti n a

Stampa la tua maglietta! Tel. 0436 867073 www.print-house.it info@print-house.it


18

QuELLoCHEaMo dI GIuLIo SIoRPaES Fino al 2 novembre la mostra del pittore ampezzano presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Roberto Pappacena

Non si può, di fronte alla ricchissima produzione segnica e pittorica di Giulio Siorpaes, riscoperta finalmente nella sua interezza, fare a meno di esprimere un giudizio di profonda ammirazione per il messaggio, ricchissimo e coinvolgente, trasmesso dalle sue immagini. Giulio riesce a incantarci con le sue infinite, personalissime visioni che vanno dai vividi, luminosi paesaggi della nostra valle, alle apparizioni dei personaggi, disegnati o dipinti con un senso a volte umoristico e penetrante, dai tronchi d’alberi architettonicamente scultorei, alle strutture incisive ed eleganti delle antiche case. Un mondo, insomma, esplorato con pupille attente ai minimi particolari, ai più varii e significativi atteggiamenti umani, alle forme robuste ed eleganti insieme, costruite dalla natura e dall’uomo. Il tutto, poi, ravvivato da una vibrante e variopinta padronanza sègnica e coloristica. Se si pen-

Pomagagnon, 2012 - acquarello su carta

Sotto: Mortisa, 1984 - china su carta; Sotto a destra: scorcio dalla baita dei miei amici, 2013 - acquarello su carta


19

numero 123 | agosto 2014

sa, infine, che l’amico Giulio aveva per lungo tempo dimenticato di possedere tante sue pitture e disegni, conservati gelosamente in solidi scatoloni, non si può non essergli grati per averli riscoperti e tirati fuori per questa Mostra che è tuttora la nostra gioia, e che è stata tra l’altro l’occasione per la nascita del bellissimo volume che l’Autore ha voluto opportunamente titolare: “Quello che amo”. Il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi (quale fortuna per Cortina la sua esistenza!) ha avuto il merito di presentare in modo egregio nella Ciasa de ra Regoles, sia la Mostra, che resterà aperta fino al 2 novembre, sia il volume. Un plauso incondizionato è dovuto, per la loro penetrante sensibilità, al Presidente delle Regole d’Ampezzo Gianfrancesco Demenego, ad Alessandra Bigontina, raffinata Direttrice del Museo, a Federica Luser, per il suo illuminante e attraente Diario poetico. Meritano infine un sentimento profondo di riconoscenza la vivace e spiritualmente ricchissima Patrizia Siorpaes, figlia del nostro Artista, lo stesso Giulio Siorpaes e Federica Luser, curatori della Mostra, la Tipografia Ghedina, Marta Gusman per le traduzioni.

Bacio del rocciatore, anni ‘50 china su carta

I MERCOLEDÌ DELLA CULTURA LADINA Per gli ospiti di Cortina d’Ampezzo un’importante occasione per conoscere e approfondire la storia, l’arte e la cultura locale Con l’organizzazione della Union de i Ladins d’Anpezo, la proposta di una serie di percorsi storico-artistici accompagnati dal prof. Paolo Giacomel, alla scoperta della ricchezza culturale del popolo ladino.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI: 13 agosto, ore 10:30 Percorso attraverso la guerra in Galizia del 1914 presso la Mostra dell’Alexander Girardi Hall (ritrovo davanti all’entrata del Museo paleontologico a Pontechiesa) 20 agosto, ore 10:30 Alla scoperta della chiesa di san Rocco a Zuel (ritrovo davanti alla chiesa a Zuel) 27 agosto, ore 10:30 Alla scoperta della chiesa di santa Giuliana ad Alverà (ritrovo davanti alla chiesa in Alverà) 3 settembre, ore 10:30 Alla scoperta della chiesa di san Candido a Campo (ritrovo alla fermata dell’autobus presso l’hotel Tiziano a Campo) (www.ulda.dolomiti.org)

l 'angolo dea poesia MetAMORFOSI Il volo d’un corvo gracchiante strapazza il cielo di primavera. trema l’aria al suo singhiozzo. Infastidita l’osservo quando s’arresta sul pino. Sotto il suo corpo tozzo sobbalza il ramo ed una nuvola si leva… d’oro zecchino! Un’ impalpabile pioggia di polline ricade sul verde nuovo degli aghi e lava la mia grigia insofferenza. Vibra la corda della meraviglia dimenticata troppo a lungo tra i giochi di bambina. Suona dolce, e consola, il pensiero che può anche un brutto volo mutarsi in danza. È solo un attimo, ma l’acciuffo e mi diventa sole. È così breve l’estate! Giacomina De Nard


20

a CENto aNNI daLLa GRaNdE GuERRa Augusto Caldara Pàrtel: il valore della parola data. Dalla prigionia in Russia al commercio di bestiame in Cadore di Mario Ferruccio Belli - marioferruccio.belli@gmail.com

Augusto Caldara, classe 1891, quando l’avevano chiamato a fare il soldato, viveva a Pezié dove il padre aveva costruito la casa con il fienile e un grande terreno a prato. Vi sarebbe ritornato sette anni più tardi, tutti passati al servizio dell’imperatore. Prima nelle caserme di Bressanone, poi a fare la guerra nella Galizia, infine prigioniero in Russia. Ma era la città fortezza di Przemysl ai piedi dei Carpazi, ad est di Cracovia, che ricordava con tristezza perché vi aveva vissuto il tremendo assedio di mesi e mesi sotto le bombe. In Austria era considerata la porta d’ingresso dell’Impero per la sua posizione strategica, a cavallo del fiume San, della ferrovia e della grande strada che l’univa a Vienna. Nel 1914, allo scoppio della guerra c’era una guarnigione di oltre trecentomila soldati, distribuiti in una quarantina di gigantesche fortezze che la rendevano assolutamente imprendibile. I Russi l’avevano attaccata fin dai primi giorni di agosto con tutta la loro potenza militare che era di gran lunga superiore per uomini, anche se forse non per armamento. Per mesi l’avevano sottoposta ad assalti, bombardandola notte e giorno e avanzando gradualmente per aggirarla. Ricordava Caldara che verso la fine dell’anno, dunque in pieno inverno, quasi all’improvviso le bombe avevano cominciato ad arrivare dalle spalle. Comprese che erano circondati. Infatti presto ci fu la riduzione del rancio, cominciando dal pane diventato quasi immangiabile. Poi scomparve la carne di manzo in scatola sostituita da quella equina; infatti stavano abbattendo i cavalli delle artiglierie. Poi arrivò la fame e in molti si misero a cacciare i topi per sfa-

madre e il vitello, pensarono che egli fosse un veterinario. Arrivavano allevatori anche da lontano a chiedere suggerimenti e aiuto. I suoi ospiti gli offrirono una sistemazione insistendo perché restasse con loro. Anche quando si seppe che la guerra era finita; anzi ebbe qualche difficoltà a lasciarli per fare ritorno a casa. PER IL CoMMERCIo dEI BovINI BaSta La PaRoLa

Augusto Caldara Partèl (1891-1974) con la moglie Sabina Menegus di San Vito il giorno delle nozze

marsi. Ricordandolo commentava amaro “qualcuno è morto per non averli mangiati!” La resa avvenne il 26 marzo 1915. Tutti vennero caricati sui treni e spediti nelle immensità delle steppe russe, senza sapere dove fossero diretti. Una notte, che il treno si era arrestato in aperta campagna, Augusto saltò giù nel buio e si nascose. Quando il convoglio ripartì si mosse seguendo la massicciata. Al mattino scorse lontano un filo di fumo. Decise che là c’era una casa e vi si diresse. I contadini dell’isba dov’era capitato lo accolsero e gli diedero da mangiare senza cacciarlo, anzi gli offrirono un giaciglio nella stalla. Ci volle pochissimo per far capire loro che conosceva il bestiame. Lo aveva frequentato fin da ragazzo a casa, prima di partire per il soldato. Era diventato tanto esperto che suo padre Bortolo l’aveva iniziato al commercio. Gli bastava un giro attorno ad una mucca per conoscerne l’età, il peso, lo stato di salute, se era da latte o da macello. Nell’isba russa divenne ospite gradito. Avendo poi casualmente risolto un parto difficile, salvando assieme la

A Cortina arrivò inaspettato a metà del 1919, quando ormai lo consideravano morto o disperso. Diceva che la madre gli aveva fatto dire messe come ai defunti. Augusto era il quarto dei dodici figli di Bortolo Pàrtel (1854-1922 ) contadino, ma con un mulino sul ruscello che scende anche oggi da Fraina e sul quale, nei pressi del Boite, i Manaigo avevano costruito una centralina elettrica. Riprese l’attività commerciale di bovini. Nei suoi giri in Cadore conobbe Sabina Menegus di Andrea da San Vito, una bella ragazza di quindici anni più giovane, che sposò. Portare in Ampezzo una cadorina non era allora comune, anzi abbondavano i frizzi e le battute. Ma ci voleva ben altro per distogliere uno che aveva girato l’Europa e mezza Russia. Fu un matrimonio felice con sette figli: Silvia (1931) maritata Adolfo Boscaro, Giuditta Rachele (1933), Ida (1934), Aldo Luigi (1936-1961); Paolo Andrea (1937), Angelina (1944) e Andreina (1950). Prendeva il treno delle Dolomiti alla piccola stazione del Miramonti per i suoi illustri clienti, quasi a ridosso della sua casa. Andava indifferentemente verso Dobbiaco per poi raggiungere a piedi i masi sulla montagna. Oppure in Cadore, dove batteva ogni borgata e casale. Comperava vacche e vitelli che poi caricava sui vagoni della più vicina stazione scaricandole a Pezié. Si faceva aiutare dai ragazzi più grandi. Allogava le bestie nelle due stalle e, se per caso non vi trovavano posto perché già piene, le legava all’esterno, sotto gli sporti del fienile. Trattava gli affari con denaro contante. Trattava acquisti e vendite pagando in contanti sfilando le banconote da un rotolo che teneva nella giubba. Non chiedeva ricevute. Bastavano la parola e una stretta di mano. Ma il suo forte erano gli scambi temporanei di


numero 123 | agosto 2014

bestie lattifere. Girando per le case sentiva la richiesta di chi aveva foraggio in più, ma gli mancava momentaneamente una vacca per il latte. Prendeva mentalmente nota e appena trovava altrove una stalla dove invece scarseggiava il fieno e c’erano invece le lattifere, esaudiva le due richieste mettendo in collegamento i richiedenti. A voce e senza scritture. E tutto a suo carico giacché era lui che ritirava il capo del latte, e sempre lui che lo dava in “prestito” temporaneo. Era inteso che l’animale stava a carico suo: fosse morto per un qualche accidente, l’avrebbe considerato una pro-

oIuto MaRE!

se mi volete» è la risposta di SIONI E L’ 21 Demenego. A quel punto non CONSIGLIO c’è più alcun margine di accor- DI MICHEL pria perdita; se invece la vacca stando nella Russia e nei mesi di fame nella fortezza asdo, «Cortina Oltre il 2000» si «Mi sono dim nuova stalla avesse figliato, il vitello non sediata della Galizia. Indossava un’inconspacca,lae una partemantella migraa verso munque era suo ma invece di chi stava nutrendo fondibile ruota, di loden nero, non madre. Di questi scambi Augusto Caldara buona per il freddo eIn la pioggia. Con il soleDeme «Progetto per Cortina». un confida arrivò a gestirne fino a cinquanta! Senla portava avvolta sull’avambraccio. suo primo momento sembra che De- gna Ilpensare ad za mai una lamentela. Tutte le vacche in mondo ruotava attorno alla famiglia che si candidi, poi e fare a nuove scambio le aveva nella memoria,menego ancorché non lo vedeva partire alma mattino ritornoperson partea del di ai figli: che “Male Michele, c si trovassero in stalle lontane unal’altra dall’altra nottegruppo inoltrata.decide Insegnava e pure in paesi differenti. non fare, paura non avere!” Ancora oggi, ed er correre lo stesso. Secondo Deme- con me Poi c’era la famiglia numerosa. La morte a tanti anni dalla scomparsa avvenuta nel nego, il primo trait d’union con lista con più vo improvvisa di Aldo, il primo figlio maschio, 1974, molti in Cadore e in Pusteria ricorFranceschi è stato Luigi Matti: di esperienza lo segnò come la saetta che colpisce l’albe- dano l’ampezzano Augusto Pàrtel, di cui ro; ma non imprecò, non pianse,ètrovando hanno forse dimenticato ma com lui che ha trascinato gli altriil cognome Consiglio conforto nella fede che l’aveva sorretto in non l’onestà. a candidarsi con «Progetto per per il futuro». Cortina», perché «non si poteva quindi, anche più perdere». to nella confe

per non dimenticare

O PER N

torrente Boite, aprile 20

a metà novemBre 2009, il solito all mento idrocarBuri nel Boite. intervengono i vigili del fuoco e sis Barriera galleggiante nel Boite, vi corona. siccome il gasolio galleggia, la Bar

tiene formando una specie di diga in s

dovreBBe essere continuamente vuot

siamo in aprile 2010, la Barriera è galleggia da tempo. oiuto mare!

PUBBLICITÀ - PROGRESSO In stazione, è ancora in bella vista l’impalcatura sull’ex edificio del curling center, che un tempo ospitava la pubblicità dell’Audi, oggi scomparsa


22

La StoRIa dI CoRtINa d’aMPEZZo RaCCoNtata da MaRIo FERRuCCIo BELLI Dopo ben 32 anni esce la quarta ristampa del volume “La Storia di Cortina d’Ampezzo” del professore e scrittore Mario Ferruccio Belli di Morena Arnoldo

Stessa immagine di copertina e stesso formato, la novità del libro si scopre nel primo capitolo, riscritto sulla base della “fortunata messe di scoperte archeologiche”. Grazie ad importanti ritrovamenti il Belli abbraccia l’idea che la presenza umana a Cortina e dintorni risalga a ben prima dell’arrivo dei Romani. Tra le varie prove si citano le selci rinvenute da Paolo Fedele sui Lastoi de Formin nel 1984 e la sepoltura scoperta nel 1986 da Vittorino Cazzetta sui pascoli di Mondevàl, che risalirebbe a 7500 anni fa. Sempre a Mondevàl Lino del Favero e Daniele Lucia rinvennero nel 1999 due lastre di pietra incise in caratteri venetici; a questo si aggiunge la stele del monte Pore ritrovata nel comune di Santa Lucia recante una scritta in caratteri paleoveneti. E continue sono le ricerche sul materiale rinvenuto nel santuario di Lagole di Calalzo, a trenta chilometri da Cortina. Tutto ciò concorre secondo il Belli in accordo con altri studiosi a dare “… prova sicura dell’occupazione del nostro territorio da parte del popolo detto dei Venetici, o Paleoveneti. Partiti dall’Anatolia, sarebbero arrivati su questo angolo d’Italia dove si sono stabilmente insediati, fra l’VIII e il VI secolo avanti Cristo. Ben prima sia dei Romani, sia pure di altre etnie, Reti, Liguri, Celti. I Venetici dediti alla pastorizia erano di animo pacifico e conoscevano la scrittura”. Così inizia la storia. Stile piacevole e ritmo cadenzato, i 17 capitoli si leggono tutto d’un fiato. Il Belli accompagna il lettore a conoscere

le vicende di quegli uomini che per primi vissero in Cadore e nella valle d’Ampezzo, fino ad arrivare allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. L’occhio attento mette in relazione fatti specifici della storia di Cortina con le vicende politiche dei paesi vicini. Il racconto si sofferma su aneddoti curiosi e di cronaca che rendono più “gustoso il piatto”. L’opera è dedicata agli amici Dino Buzzati e Indro Montanelli; di quest’ultimo il Belli pubblica sulla copertina le parole di ringraziamento, dopo aver letto la terza ristampa. Le si riporta anche in onore del giornalista scomparso, che tanto amò Cortina d’Ampezzo: “Caro Belli, solo tu potevi scrivere un libro come questo, all’incrocio fra l’avventura, la scoperta e la nostalgia. In me, montanaro di complemento, evoca i ricordi degli anni e degli amici perduti: tu e Buzzati come capi cordata. Grazie di averci dato questo lavoro. Tuo, Indro Montanelli. Ottobre 1984”.

CENNI BIOGRAFICI SULL’AUTORE Mario Ferruccio Belli è nato nel 1932, vive a Cortina d’Ampezzo, dove si è sposato e sono nati i sui tre figli Susy, Riccardo e Claudia. Laureato in Giurisprudenza a Ferrara, è stato corrispondente del Gazzettino dal 1960 al 1967 e del Corriere della Sera dal 1967 al 1985; ha collaborato con Rai, Telecortina, Radiocortina, Telebelluno, e poi von i seguenti giornali e riviste: L’Amico del Popolo, il Cadore, Dolomiti Alpi Venete, Cortina Magazine, Le Dolomiti Bellunesi, Voci di Cortina. Frequenta con passione gli archivi comunali e delle parrocchie; ha tenuto corsi di storia e conferenze per l’Università degli Anziani e per le Regole d’Ampezzo.

abbonatevi a presso: LA COOPERATIVA DI CORTINA alla cassa dell’edicola CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CORTINA d’AMPEZZO E DELLE DOLOMITI bonifico sul c/c n.17135 causale: abbonamento + indirizzo spedizione IBAN IT56D0851161070000000017135 STUDIO COMMERCIALISTA ANNAMARIA MENARDI Majon, 100 - Majon, 100 - tel. 0436 2519, fax 0436 4231

12 NUMERI

20€

SOSTENITORE

25€


23

numero 123 | agosto 2014

Lettere, opinioni e commenti LA CURA DI ÅRE E L’INCURIA DI CORTINA Riferendomi ai Mondiali 2019 che si sono volatilizzati per atterrare nella cittadina di Åre, non posso che dire, come cortinese, di essere molto dispiaciuto e addolorato: un’altra occasione mancata per il rilancio di Cortina. Una piccola speranza mi era rimasta, pensando che alla fine, con tutti i tromboni che si sono prestati a parole per la riuscita, Cortina avrebbe potuto farcela. Sempre rimuginando sulla sconfitta dei Mondiali, ho voluto, per mezzo di un atlante geografico e di depliant in mio possesso, vedere dove si trova questa benedetta antagonista. Avendola individuata scorrendo il depliant, mi sono reso conto del perché la commissione giudicatrice ha scelto Are. La panoramicità del luogo e dei suoi dintorni, servita da una ferrovia quasi al top, anche per gli orari, da strade a quattro corsie e da strade di grande comunicazione, di case, non di palazzi, ben allineate e con giardinetto antistante. Alla fine ho voluto soppesare sul piatto della bilancia cosa offre Åre e cosa offre Cortina. Cominciamo con il sistema di vita delle popolazioni nordiche: cittadina pulita e gradevole con tanto verde nel suo interno, gente

scrupolosa e coscienziosa del proprio patrimonio territoriale, con comunicazioni stradali e ferroviarie ad alto livello. Per Cortina, le comunicazioni stradali non sono proprio ottimali: per chi sceglie l’auto, arrivati a Longarone, bisogna immettersi in un imbuto per il Cadore e Cortina, e qui comincia la via Crucis; non si sa, in stagione, quanto tempo si può impiegare per arrivare a Cortina, forse un’ora e mezza, più facilmente due ore. Se pensi di essere previdente scegli la ferrovia fino a Dobbiaco; a Cortina puoi arrivare in un’ora con il pullman. Se invece prendi il treno da Venezia o da Padova, mettiti il cuore in pace, perché sai quando parti, ma non sai

quando arriverai. Se scegli la Padova-Calalzo, forse a Belluno riesci a trovare la coincidenza per Calalzo; se invece scegli di partire da Venezia, arrivato a Ponte nelle Alpi finisce il tuo viaggio in treno, poi ti tocca prendere il pullmann per Cortina, coincidenze permettendo, altrimenti aspetta e spera. Poi Cortina offre molti alberghi chiusi da molto tempo, perciò centinaia di posti letto in meno; anziché il fiorire dei prati e giardinetti, offriamo il degrado in stato avanzato (vedi solo una parte della foto di Voci di Cortina di maggio), negozi di vari generi a conduzione familiare non esistono più; qui trovi solo boutique ben allineate e fornite, per Vip e personaggi di alta finanza che la crisi non ha nemmeno sfiorati; offriamo seconde e terze case occupate per pochi mesi all’anno, sparse su tutto il territorio a scapito del verde ambientale. E mi fermo qui, perché il piatto su cui ho collocato Cortina più in basso di così non può andare. Speriamo ora che il Comune si svegli dal letargo e si renda conto che è ora di lavorare seriamente, ma non a parole, e perché l’attack cosparso sulle poltrone dopo le elezioni ha fatto il suo tempo, e ra carega, ben retribuita, potrebbe scivolare via. Giorgio Murari

per contattare la redazione • potete scrivere a: VOCI DI CORTINA loc. CHIAVE, 116 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) • inviare un’email a: info@vocidicortina.it • oppure chiamare il: 349 4912556 Chiuso in redazione il 4 luglio 2014

Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

...qualcosa di più Siamo cresciuti perché abbiamo saputo cogliere le reali esigenze del nostro pubblico. Continuiamo con entusiasmo ad impegnarci per offrire una scelta merceologica sempre più vasta, un ambiente accogliente, la comodità di trovare tante cose sotto lo stesso tetto.

www.coopcortina.com - tel. 0436 861245


24

Le >brevi< del mese 28

giu Il Pat del Comune di Cortina non accettato dalla Provincia «per incompletezza nelle integrazioni richieste». «Numerose e importanti carenze e incongruenze documentali e informative», si legge nell’allegato 1 alla delibera.

29

giu “Le bambole vestono la tradizione” è il titolo della mostra esposta nel Museo Etnografico delle Regole e che resterà aperta fino al 1° novembre. La collezione è composta da un centinaio di bambole che rappresentano le diverse regioni italiane, compresa Cortina d’Ampezzo. - Sono gli statunitensi Anton Krupicka e Rory Bosio ad imporsi nell’ottava edizione della The North Face® Lavaredo Ultra Trail, 119 chilometri con partenza e arrivo a Cortina. Nella gara “breve” (47 chilometri) successi invece per il tedesco Fabian Schnekenburger e per l’italiana Lara Mustat. Complessivamente duemila gli atleti provenienti da 56 nazioni.

01

giu Le categorie economiche chiedono le dimissioni del sindaco Andrea Franceschi e della Giunta ampezzana, tramite una lettera firmata da Enrico Ghezze, presidente degli Impianti a fune, Gherardo Manaigo dell’Associazione albergatori, Gabriele Gaspari, Ascom, Roger Alberti Appia. «L’attuale gestione politica del Comune», si legge nella lettera, «sta raccogliendo una serie di insuccessi talmente fitta da decretarne l’evidente situazione di collasso… Il lungo elenco di progetti non conclusi o naufragati costituiscono la prova di inadeguatezza dei nostri amministratori». - All’indomani della lettera degli operatori economici che hanno chiesto le dimissioni della Giunta di Cortina, l’assessore al Turismo Marco Ghedina risponde con i numeri di arrivi e presenze alberghiere a Cortina. Quasi 96 mila persone sono giunte a Cortina d’Ampezzo tra dicembre 2013 e aprile 2014 per un totale di 475 mila presenze. «Questi numeri - ha spiegato Ghedina - ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta in ambito turistico».

04

lug L’artista ampezzano Giulio Siorpaes espone le sue opere al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. L’esposizione si intitola “Quellocheamo” ed è visibile tutti i giorni fino al 2 novembre (vedi articolo all’interno)

05

lug La Servizi Ampezzo, la società municipalizzata che ha accorpato in sé la GIS, ha iniziato un’opera di sistemazione degli impianti sportivi e turistici. Riaperto lo stadio Olimpico del ghiaccio e rinnovato il bar esterno. Conclusa anche l’opera di digitalizzazione dell’impianto video del cinema Eden.

06

lug Approvato il bilancio consuntivo 2013. Nell’ultima seduta di consiglio il solo gruppo di maggioranza ha approvato il consuntivo che vede spese per 32 milioni 245 mila euro, entrate per 33 milioni 400 mila euro e un avanzo di amministrazione di 5 milioni e mezzo di euro.

08

lug Frate Leone Rosato e i frati Francescani veneti stanno per lasciare Cortina. A reggere il santuario della Beata Vergine della Difesa un gruppo di frati polacchi. Così commenta padre Ludovico: «Questo avvicendamento fa parte dello spirito francescano, scambiarsi le residenze, vivere come in una grande famiglia a prescindere dal luogo».

09

lug Si è aperta al Grand Hotel Savoia la settimana formativa di “Cortina tra le righe”, dedicata ai giornalisti italiani che devono as-

solvere all’obbligo della formazione professionale continua, con 235 iscritti.

10

lug Approvati in Giunta i criteri di valutazione per accedere ai finanziamenti comunali da parte di associazioni ed imprese. «Si tratta di una rivoluzione all’interno del Comune», spiega il vice sindaco Enrico Pompanin, «e del modo in cui assegnerà i contributi e affiancherà imprese e associazioni nell’organizzazione di eventi e progetti».

11

lug «Non si può fare turismo se non si interviene per evitare il continuo degrado del paese». A dirlo esasperati sono alcuni albergatori di Cortina, che chiedono con forza al Comune che si investa per sistemare le aree degradate.

12

lug L’assessore ai lavori pubblici Stefano Verocai replica agli albergatori che lamentano il degrado del paese. «Degradante», dichiara Verocai, «sarebbe stato lasciare tutto com’è rimasto per trent’anni. Cortina, invece, sta vivendo una stagione di riqualificazione urbanistica che vedrà ampliare la zona pedonale del centro e riqualificare le aree lasciate andare nei decenni scorsi».

13

lug Il TAR dà piena ragione al Comune con una sentenza che fa sì che le case a Cadelverzo di Sopra possano andare avanti. È stato infatti respinto il ricorso presentato nel 2011 da due proprietari di seconda casa.

18

lug Disagi in via Cesare Battisti per finire l’opera relativa al rifacimento della pubblica illuminazione. «Non si possono fare lavori in piena stagione in centro», lamenta Gherardo Manaigo, presidente dell’Associazione Albergatori. Stronca sul nascere le polemiche il vice sindaco Enrico Pompanin: «I lavori pubblici comportano sempre dei disagi che in questo caso sono stati più

F cus

a cura di Morena Arnoldo

che sopportabili. Alcune opere sono in ritardo per l’inverno lungo che non ha consentito di aprire i cantieri prima di giugno e per la burocrazia che è sempre più complessa».

20

lug A Cortina si svolge per la prima volta il Challenger Atp, che vedrà i migliori tennisti classificati tra la posizione 100 e 200 del mondo, contendersi il trofeo. Si tratta di un evento internazionale che vede coinvolte 27 nazioni.

23

lug Ricorrono i 120 anni dalla fondazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti, una tra le prime Casse rurali d’Italia. «Oggi», racconta Alberto Lancedelli, il presidente dell’Istituto di Credito, «la Cassa Rurale è rimasta l’unica banca con sede operativa in provincia di Belluno; con i suoi 8 sportelli operativi, la competenza territoriale della Cassa rurale si estende su circa la metà del territorio provinciale, comprendendo sia i Comuni dove la Cassa ha proprie filiali, sia quelli limitrofi».

24

lug I tabelloni promozionali Dolomiti Unesco saranno installati entro il mese di agosto. I cartelloni sono 15 e i siti scelti indicano l’accesso al patrimonio Unesco in provincia.

25

lug Un nubifragio si abbatte su Cortina. Ingenti i danni nelle località di Pierosà, Verocai, Grava, zona Stadio, Sopiazes, Majon, Cianderies e Pecol. «I danni provocati sono numerosi», ammette l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Verocai, «tanti cittadini hanno garage e cantine allagate, anche alcuni esercizi commerciali e alcuni alberghi hanno subito danni».

26

lug Il sindaco Andrea Franceschi dopo oltre un anno torna a Cortina. La comunicazione è arrivata dal collegio del processo del Tribunale di Belluno. Il processo che lo vede protagonista continuerà, ma nel mentre Franceschi potrà lavorare nell’albergo di famiglia.

SULLE ORME DELLA GRANDE GUERRA: TANTI EVENTI PER NON DIMENTICARE 27-giu Nell’ambito del progetto “Giro nella Storia”, il giornalista e scrittore triestino Nicolò Giraldi viaggia a piedi da Londra fino a Trieste, passando per Cortina d’Ampezzo, sulle tracce del primo conflitto mondale. «Il progetto non intende raccontare quanto accaduto cent’anni fa», afferma Nicolò Giraldi, «ma soprattutto l’esperienza di chi tiene viva quella memoria». Con la videocamera Giraldi sta registrando moltissime immagini video, materiale che verrà rielaborato dal regista Luca Severi in un documentario, interamente dedicato a questa esperienza. 15-lug A cento anni dal 1914 l’Unione dei Ladini d’Ampezzo e l’Amministrazione comunale hanno organizzato alcuni appuntamenti che ricordano quanto accadde a Cortina nel 1914. «Abbiamo iniziato a lavorare alle commemorazioni del ‘14 a novembre scorso», spiega l’assessore alla Cultura Giovanna Martinolli, «creando il gruppo di lavoro e ponendoci un obiettivo importante che era quello di ricordare la storia del 1914 così come era stata vissuta dagli ampezzani ». Ne è nato un progetto importante che vedrà vari appuntamenti tra cui la presentazione del libro di Giacomel e una mostra curata da Loris Lancedelli all’Alexander Girardi Hall. Coinvolti in altri eventi gli Schützen, il Corpo Musicale di Cortina e la Filodrammatica d’Ampezzo. 19-lug S’inaugura all’Alexander Girardi la mostra di Loris Lancedelli “Ampezzani in Galizia”. Fino al 2 novembre, i visitatori potranno vedere documenti storici, pagine di diari, divise dell’epoca, tuffarsi nel 1914. 22-lug Presentato in sala cultura, per “Una Montagna di Libri” il volume di Paolo Giacomel, “1914. L’Austria Chiamò alle Armi”, che racconta quando i giovani ampezzani partirono per la Galizia e per la Serbia, come tutti gli altri giovani dell’Impero d’Austria, a difendere con le armi l’onore dell’Imperatore.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.