Voci di Cortina - Dicembre 2014

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anno XI | numero 127 | dicembre 2014 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

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direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

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opere pubbliche Per l’eliporto danni per un milione e mezzo di euro

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mondiali di sci Aperte le sottoscrizioni per il referendum

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consiglio comunale Persa un’altra causa sul lavoro con un dipendente

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cultura Torna la Filodrammatica ed è un successo

A.A.A. GesTore cercAsi

LA socieTà soPiAzes non vuoLe LA PALesTrA di rocciA Buon nATALe, nonosTAnTe TuTTo Sotto l’albero di Natale i dipendenti comunali vorrebbero forse trovare non il panettone, ma un ambiente di lavoro più sereno. Secondo il sindaco Franceschi, c’è una minoranza di dipendenti fannulloni e una maggioranza di dipendenti che vorrebbero fare, ma sono terrorizzati, hanno paura e «il sindaco non può fare da baby sitter ai dipendenti». Secondo Franceschi il terrore deriva dalla mole di denunce anonime che fioccano in Municipio, mentre secondo i sindacati il terrore è dovuto al clima di intimidazione creato da questa Amministrazione comunale, che sposta d’ufficio i dipendenti sgraditi. In più, sempre secondo i sindacati, il comune di Cortina registra il più alto numero di domande di trasferimenti ad altri Comuni.

Franceschi, a inizio del suo primo mandato, aveva orgogliosamente licenziato i dirigenti comunali e annunciava ai quattro venti i risparmi derivanti da questi tagli. Peccato che poi gli uffici abbiano cominciato a lavorare male, sino ad arrivare all’attuale paralisi, peccato che poi abbia assunto in modo quanto meno nebuloso un addetto stampa che altro non è che un portavoce al suo servizio, spesato e stipendiato dal Comune, peccato che il vicesindaco Pompanin lo scorso mese di luglio abbia scritto una lettera per dire che «il Comune è pesantemente sotto organico e l‘attuale normativa impedisce di assumere i dipendenti che servono. Oggi abbiamo 95 dipendenti rispetto ai 120 del 2006. E l’unico strumento che abbiamo è fare bandi di mobilità per chiedere a dipendenti di altri enti di trasferirsi a lavorare da noi», peccato che il Comune abbia già perso tre cause per demansionamento, due solo quest’anno, e

che per ognuna debba sborsare oltre 30 mila euro, tutto a spese della comunità. Comitato Civico Cortina


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LA socieTà soPiAzes rinunciA ALLA GesTione deLLA PALesTrA di ArrAMPicATA A pochi mesi dalla consegna dell’opera pubblica (il termine è slittato al 13 marzo del 2015), la palestra di roccia si trova senza gestore. La Sopiazes S.r.l., che per convenzione avrebbe dovuto prendere in gestione la nuova struttura, rinuncia in quanto antieconomica di Marina Menardi

La società Sopiazes rinuncia alla gestione della palestra di roccia. Con una lettera inviata al Comune di Cortina d’Ampezzo, datata 17 novembre e protocollata il giorno successivo, la società che da oltre trent’anni gestisce gli impianti sportivi in località Sopiazes ha risposto formalmente ad una richiesta verbale dell’Amministrazione comunale sulla gestione della nuova palestra di arrampicata, spiegando di non voler assumersi la gestione dell’impianto, come stabilito dalla Convenzione con il Comune del 2008.

la gestione della palestra è considerata non profittevole e anche antieconomica Le motivazioni sono essenzialmente di carattere tecnico ed economico. Nella lettera indirizzata all’Amministrazione comunale, la Sopiazes Srl definisce la gestione della palestra «non solo non profittevole, ma anche antieconomica». Il perché di questo pesante giudizio è dovuto, secondo la Sopiazes, al fatto che l’edificio è stato realizzato in una posizione diversa rispetto al primo progetto, che vedeva la palestra adiacente all’esistente costruzione del Country Club «in modo da dare la possibilità di realizzare delle economie di gestione in termini di accessi e di servizi comuni». Al contrario, l’attuale posizione della struttura «renderà necessaria la duplicazione di numerosi servizi che, a giudizio di questa società, ne renderà la gestione non solo non profittevole, ma anche antieconomica». Inoltre, il continuo prolungamento dei tempi di consegna «in relazione al periodo residuo di vigenza della suddetta concessione, ne rende improponibile anche solo l’avvio». L’affidamento della gestione della nuova struttura era previsto nella Convenzione firmata nell’ottobre del 2008 tra Comune e società Sopiazes per il rinnovo della conces-

Il cantiere della palestra di arrampicata a Sopiazes

sione dell’area. La Convenzione precedente era scaduta il 14 febbraio del 2007, dopo un contratto di gestione durato trent’anni. Allo scadere del contratto, il terreno sarebbe dovuto ritornare in possesso al Comune, comprese le strutture su di esso costruite nel periodo di gestione. La Sopiazes, tuttavia, stava aprendo un contenzioso con l’amministrazione comunale per il valore dell’immobile da essa costruito, per il quale avrebbe voluto un indennizzo, e l’amministrazione comunale aveva deciso di risolvere il contenzioso con una nuova convenzione, concedendo alla Sopiazes ulteriori 10 anni di gestione. Il Comune avrebbe concesso alla Sopiazes anche la gestione di due nuove strutture: la palestra di arrampicata e la bocciofila. L’Amministrazione comunale si trova così oggi di fronte al problema che più volte è stato segnalato, anche dalle pagine di questo giornale, della gestione della struttura, la cui consegna, tra l’altro, è nuovamente slittata, dal 15 gennaio al 13 marzo. L’antieconomicità della gestione della pale-

stra è uno degli argomenti che il Comitato Civico Cortina aveva segnalato ancora nel marzo 2011, prima che venisse pubblicato il bando di costruzione. Fin dal progetto iniziale, infatti, l’opera aveva destato molte perplessità, sia per il costo elevato (oltre 3 milioni di euro), sia per la mancanza di un piano finanziario che ne assicurasse una gestione positiva e quindi una sostenibilità economica senza pesare sulle spalle del contribuente (vedi Voci di Cortina n. 82 - marzo 2011, scaricabile anche dal sito vocidicortina.it). Nel progetto della nuova palestra non compare, inoltre, il bar, che invece viene visto come indispensabile per rendere fruttuosa la gestione di una palestra di arrampicata dai gestori di strutture analoghe (vedi le palestre di Sesto e di Dobbiaco). La lettera della Sopiazes Srl, società di gestione di impianti sportivi con esperienza pluridecennale, oggi dà ragione ai dubbi espressi prima dell’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione, quando ancora si poteva fare marcia indietro e optare per un progetto diverso.


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NUOVA SCADENZA PER LA PALESTRA DI ROCCIA: LA CONSEGNA SLITTA AL 13 MARZO 2015 Le ultime notizie danno la scadenza dei lavori per la palestra di roccia slittata dal 15-20 gennaio al 13 marzo 2015. Entro Natale si dovrebbe chiudere l’involucro del fabbricato, mentre, per il resto, le lavorazioni sono avviate o in ordine (impianti di termoidraulica, sottostruttura metallica della parete di arrampicata, vetrate esterne e opere in legno). Dopo la consegna del cantiere alla nuova ditta subentrata alla F.M. (15 aprile 2014) sono state approvate due varianti: 1° le lavorazioni definite “in danno” effettuate dal nuovo appaltatore sui lavori eseguiti male dalla precedente ditta o sui deterioramenti sopravvenuti; 2° la realizzazione di una cabina Enel a servizio della Palestra e della zona di Sopiazes.


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eLiPorTo: siTuAzione BLoccATA doPo 10 Mesi dAL croLLo deLL’HAnGAr La società di gestione non vuole spendere oltre e chiede al Comune di intervenire per pagare i danni (1,4 milioni). Con ogni probabilità si andrà per vie legali, con il rischio che la zona resti degradata per anni di Edoardo Pompanin

Sotto il peso della neve, il 6 marzo 2014 crolla gran parte dell’edificio destinato ad hangar dell’Eliporto, a fianco della piazzola di atterraggio e di decollo. Misura circa 1.005 mq. ed è costituito da due distinti corpi strutturali costruiti in epoche diverse; la parte più antica è del 1964 (790 mq.) Il giorno successivo il vice sindaco Pompanin ordina alla società concessionaria Esperia Aviation spa di mettere in sicurezza l’area e di presentare entro 30 giorni il «programma delle demolizioni». esPeriA cHiede AL coMune di Provvedere econoMicAMenTe ALLA ricosTruzione Il 28 marzo la Esperia comunica la messa in sicurezza e chiede tempo per le demolizioni e le attività successive; occorre effettuare le perizie e le verifiche per la liquidazione del sinistro. Il 20 maggio, dopo il sollecito del Comune per una risposta, la Società scrive che «il crollo dell’hangar ubicato all’interno del sedime dell’eliporto costituisce evento straordinario imputabile esclusivamente agli eccezionali e imprevedibili eventi atmosferici …»; mette poi le mani avanti dicendo che «Per quanto concerne l’integrale ricostruzione dell’hangar riteniamo indispensabile preliminarmente capire chi provvederà a risarcire l’ingentissimo danno patito dalla scrivente società e chi provvederà a coprire le spese necessarie al ripristino»; «Al riguardo, rileviamo infatti come tali opere – non previste nel Piano Economico Finanziario posto a base della Concessione – rendano oltremodo gravosa ed anti-economica la prosecuzione del rapporto concessorio». Suggeriscono che l’unica maniera per ricostruire le condizioni di equilibrio è di «pro-

L’hangar a Fiames: gran parte dell’edificio è crollato l’inverno scorso sotto la neve.

cedere alla revisione delle previsioni della Convenzione prevedendo anche un contributo economico (pari al costo di ripristino dell’hangar) da parte del concedente (cioè il Comune, ndr.) o di altra amministrazione». Chiude la comunicazione avvisando che senza questo intervento, «non rimarrebbe alternativa per la scrivente società concessionaria che recedere dalla Convenzione, richiedendo l’integrale ristoro del valore delle opere realizzate, degli oneri accessori e degli altri costi ed oneri finanziari sostenuti per l’iniziativa e comunque conseguenti alla risoluzione». Il Comune replica che l’Esperia aveva trasmesso una Polizza di assicurazione e che nel corso di un incontro successivo al crol-

lo si era «impegnata nell’attivare la polizza assicurativa per la ricostruzione dell’hangar …»; l’amministrazione comunale sollecita l’attivazione della Polizza di assicurazione. L’AssicurAzione c.A.r. non coPre e QueLLA r.c.T. Forse non serve AL cAso Il 9 luglio l’Esperia afferma di ritenere del tutto incoerente il richiamo fatto dall’Amministrazione comunale alla polizza assicurativa C.A.R., prevista nella convenzione per i lavori oggetto di concessione, in quanto gli stessi sono già stati chiusi con il certificato di regolare esecuzione. La Contractor’s All Risks, ricordiamo, ha il compito di coprire tutti i danni materiali che una qualsiasi opera civile può subire nel corso della costruzione, da quando vengono aperti i cantieri fino alla conclusione dei lavori. Infatti, nella Convenzione è prevista la C.A.R. «con durata e piena validità fino alla data di emissione del certificato di collaudo


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provvisorio». La Società comunica invece di avere denunciato il sinistro alla Compagnia assicurativa (Allianz), la quale ha rilasciato la polizza per la gestione. Dagli atti risulta però che la Allianz – interpellata - risponde che «l’unica copertura stipulata dalla Esperia … si limita alla polizza di Responsabilità civile per danni a terzi»; per la Allianz, «in assenza di specifica richiesta da parte di terzi eventualmente danneggiati» non ci sono gli estremi per aprire alcun sinistro. esPeriA vuoLe riconseGnAre L’AreA AL coMune L’Esperia ribadisce ancora al Comune l’impossibilità di sopportare ulteriori costi (inclusi quelli di riprogettazione) fintanto che non sarà rivista la Convenzione con un contributo economico comunale pari al costo di ripristino dell’hangar. In mancanza dell’apporto comunale, l’Esperia intende riconsegnare l’Area il 29 settembre 2014. La perizia inviata al Comune il 25 luglio stima i costi di ripristino in un massimo di 1.420.000 euro (+ iva); dai rilievi effettuati, la parte non crollata o non fortemente danneggiata copre una superficie di circa 335 mq. (circa il 33% della superficie totale) e le analisi svolte escludono la convenienza a recuperare la parte delle strutture esistenti. iL coMune AvviA iL ProcediMenTo di risoLuzione conTrATTuALe Il 26 settembre l’Amministrazione comunale avvia il procedimento di risoluzione del Contratto di concessione stipulato l’11 giugno 2010, con riserva di separata azione risarcitoria quantificata provvisoriamente in 1.400.000 euro. Spiega che la revisione delle condizioni economiche può avvenire – a norma di convenzione – solo nel caso in cui vi siano norme sopravvenute o determinazioni per un cambio dei meccanismi tariffari o nuove condizioni per l’esercizio delle attività. Per il Comune, la riconsegna dell’area da parte del concessionario è da ritenersi improponibile e da considerarsi grave inadempimento nel caso in cui il gestore abbandoni unilateralmente l’area. Ribadisce che il contratto prevede che il Concessionario si «obbliga ad eseguire gli interventi di manutenzione …» e che «Anche lo sgombero neve dal tetto dell’hangar trattasi di manutenzione, ancor di più ordinaria …» e che «non aver effettuato lo sgombero causando il crollo del tetto risulta grave negligenza del gestore …»

TERMINI ESSENZIALI DELLA CONCESSIONE SISTEMAZIONE DELL’ELIPORTO DI FIAMES DA FINANZIARSI INTEGRALMENTE TRAMITE APPORTO DI CAPITALE PRIVATO MEDIANTE FINANZA DI PROGETTO 16 giu 2009 pubblicazione bando di project financing; 01 dic 2009 Esperia Aviation Services spa (mandataria) nominato promotore; 11 giugno 2010 firma della convenzione “Project Financing per la progettazione, sistemazione e gestione dell’Eliporto in località Fiames a Cortina d’Ampezzo – convenzione di concessione di costruzione e di gestione». Il progetto definitivo-esecutivo relativo ai lavori è suddiviso in due stralci funzionali; il 1° stralcio è completato; il 2° stralcio (minimo impegno finanziario) necessita del PUA. Il 1° stralcio comprende: • Interventi sulla piazzola • Segnaletica diurna e notturna • Impianto antincendio • Sistemazione Hangar (rivestimento esterno e interno) • Impianti elettrici e idraulici per un totale di circa 1.123.000 euro. Ai fini della concessione, l’investimento è di 1.253.000 euro, tutto a carico del privato. La durata delle concessione è di 30 anni ed è l’unico corrispettivo per il concessionario. Si danno in concessione le aree del sedime aeroportuale e degli spazi dell’eliporto. In contropartita c’è l’impegno ad assicurare l’operatività dell’elisuperficie per 24 ore al giorno. Le tariffe sono: movimento (atterraggio-ripartenza) pari a 150 euro per attività commerciale; pari a 50 euro per attività di lavoro aereo; per affitto spazi all’interno dell’hangar un prezzo forfettario di 25.000 euro, per aeromobile anno; park auto 1 euro/ora; non applicazione di tariffe alle associazioni di volontariato o categorie protette (gratuita la zona di atterraggio). Previsti i servizi di: • Assistenza passeggeri • Assistenza bagagli • Assistenza operazioni sulla Fato/Tlof e aree parcheggio • Assistenza pulizia e servizi di scalo • Assistenza carburante e olio • Assistenza manutenzione • Assistenza equipaggi • Assistenza trasporto a terra • Servizio ristorante e parcheggio di lunga sosta

La pista di atterraggio dell’ex areoporto


6 esPeriA MinAcciA un’Azione LeGALe Il 21 ottobre 2014 l’Esperia contesta tutto e rimane sulle sue posizioni: danni da neve causato dall’imprevedibile e non da negligenza nella manutenzione; reclama la «eccessiva onerosità sopravvenuta» per ottenere la risoluzione del contratto (a meno di una modifica dell’accordo); si fa salvo il diritto di vedersi riconosciuto il valore delle opere realizzate e degli accessori. Senza risposta positiva, la società minaccia di agire giudizialmente per l’accertamento del proprio diritto a recedere dalla Convenzione». iL coMune vA AvAnTi con iL PuA e incAricA uno sTudio sPendendo 30 MiLA euro Il 30 ottobre 2014 il Servizio Urbanistica del Comune incarica lo studio professionale Tecpo srl di Vittorio Veneto di completare la documentazione per il PUA, per una spesa di 30.134 euro. Il Progetto urbanistico assicura una progettazione unitaria dell’area ed è previsto dalla convenzione firmata nel giugno 2010.

LA ProPosTA: riconsiderAre iL ProGeTTo di un vero AeroPorTo, A MisurA di corTinA e deL TurisMo inTernAzionALe. un AeroPorTo “TrA Le nuvoLe” L’idea proposta da esperti del settore è quella di un progetto disegnato per piccoli aeroporti che utilizzano aeromobili di modesto tonnellaggio con un carico passeggeri limitato ma veloce, quale alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto commerciali. Cortina ha la fortuna di avere un aeroporto privato tutt’ora segnato sulle carte aeronautiche internazionali, con la dicitura abbandonato (non chiuso) ma ha ancora la sua definizione internazionale LIDI e soprattutto ha ancora valide alcune certificazioni come il carico per ruota, 16 ton e, in passato e per anni, ha operato come aeroporto per traffico commerciale. Declassarlo ad aviosuperficie o utilizzarlo solo per pochi e piccoli veicoli può essere uno spreco. L’aeroporto consente uno sviluppo turistico; permette di arrivare a Cortina da località lontane in poco tempo: 45’ da Milano, 25’ da Verona, 90’ da Roma e da Parigi, 150’ da Londra. Avvicina le principali città europee e diminuisce il traffico veicolare. In un solo viaggio aereo si possono sbarcare 40/50 persone, con una stima di 4-6 velivoli al giorno. A livello di sicurezza, gli aerei attuali hanno decolli cortissimi e ratei di salita tali da garantire in tutte le fasi standard elevati di sicurezza anche con il 50% dei motori disponibili. La pista di Cortina con un DASH/8 o un Do 328, cioè aerei ad atterraggio e decollo corto di tipo “stoll”, verrebbe impegnata per 600 mt sui 1285 di lunghezza. La normativa Annex 14 Icao, che è la normativa dominante, richiede pista critica molto superiore.

la ruBricA di Ennio Rossignoli RIPENSANDO NATALE La festa cristiana della Nascita scandisce, riflettendone i volti, i tempi della storia millenaria di una umanità perennemente attraversata da angosce infinite, e lo fa contro di esse, ovvero con il significato di un messaggio che invita alla pace e alla speranza: messaggio solitamente inascoltato quanto necessario alla vita delle coscienze. Sempre più la sacralità dell’evento si è confusa con l’apparato profano delle occasioni augurali confezionate nei pacchi regalo, ma in realtà non sempre negli stessi modi:

foto: bandion.it

ci sono stati infatti Natali di guerra, poveri e raccolti intorno al sentimento pesante della perdita e della sua paura, e Natali infiocchettati, in cui la febbre del consumo irrompeva relegando la tradizione nei più riservati colloqui della devozione religiosa. Furono i tempi nei quali la semplicità del presepe lasciò il posto all’abete agghindato quasi a simbolo di una raggiunta mondana prosperità. Dappertutto tra il brillare delle luminarie rituali scorreva la gioia di una pausa da riempire con i cerimoniali della famiglia.

E oggi? Oggi la luci non si sono spente, anche se a chi le guarda sembrano un po’ più fioche: trionfano soprattutto a Cortina, dove continua ad affollarsi il popolo di chi sorride alla festa: pochi giorni, ma intanto le pene del vivere sono come sospese e un granello di felicità e di fiducia nel futuro entra nell’ossessionante ingranaggio dei pensieri notturni. L’augurio è che ci rimanga. Buon Natale, dunque, a tutti gli uomini di buona volontà ( e pure agli altri).


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reFerenduM corTinA 2021: PArTiTA LA rAccoLTA FirMe All’ufficio anagrafe si può sottoscrivere la richiesta di indire il referendum sulla candidatura di Cortina ai Mondiali di sci del 2021. L’obiettivo è il raggiungimento di 400 firme di Marina Menardi

Dal 20 di novembre i cittadini di Cortina, regolarmente iscritti alle liste elettorali, hanno la possibilità di recarsi presso l’Ufficio Anagrafe, al piano terra del Municipio di Cortina, per sottoscrivere la richiesta al Consiglio comunale di indire un referendum sulla candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di sci del 2021. È questa, infatti, la data in cui è stata protocollata in Comune la «comunicazione di avvio della procedura di raccolta delle firme», da cui decorre il termine di cinque mesi per provvedere, anche se la comunicazione ufficiale da parte del Comitato promotore è avvenuta venerdì 28 novembre. Il Comitato è composto da 12 persone, ed è presieduto da Valentina Zardini. Gli altri componenti sono: Roberta De Zanna, Alessandra Pompanin, Marco Dimai, Stefano Lorenzi, Paola Lacedelli, Edoardo Pompanin, Manuela Dandrea, Marina Menardi, Alice Gaspari, Oriana Gaspari, Vittoria Broglio. «Nonostante il regolamento comunale preveda tre membri per il comitato, abbiamo cercato di essere un po’ di più, gente diversa, proveniente da vari settori, per non rischiare di venire etichettati» ha spiegato la Zardini durante la presentazione del progetto referendario.

il referendum darà a tutti la possibilità di esprimersi sulla candidatura

«Non ci schieriamo né per il “sì” né per il “no”, ma chiediamo che la popolazione possa andare a votare su questo tema. Il nostro scopo, infatti, è quello di ottenere il referendum, lo strumento più democratico che esista, che darà la possibilità a tutti di esprimersi». «Confidiamo che gli abitanti di Cortina vogliano esprimersi ed assumersi la responsabilità di un evento di tale portata, che impegnerà il nostro paese per i prossimi anni. Se la gente non dovesse venire a firmare, sarebbe una vittoria dell’indifferenza» ha

Valentina Zardini e Roberta De Zanna, del Comitato Referendum Cortina 2021, durante la presentazione del progetto di raccolta firme alla stampa

aggiunto Roberta De Zanna. La prima parte, dunque, è la raccolta delle firme: una volta raggiunta quota 400, il Comitato le consegnerà alla Segretaria comunale, dottoressa Musso, per la ratifica da parte del Consiglio comunale. Dopo di che, ci sarà il voto, ai seggi, dove i cittadini saranno liberi di esprimersi con il «sì» o con il «no». “Sei favorevole alla candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Campionati del Mondo di Sci Alpino 2021?”: questo il quesito cui saranno sottoposti i cittadini di Cortina. «Sono 8 anni che si parla di Mondiali» ha detto Roberta De Zanna «siamo alla quinta candidatura e nel frattempo i tempi sono cambiati. Bisogna essere sicuri che ci sia entusiasmo verso la candidatura; la crisi, le vicissitudini del Comune hanno di fatto cambiato il paese in questi otto anni. Riteniamo che l’esito sia fondamentale sia se dovesse vincere il sì che il no. Se vincerà il sì la candidatura sarà forte della volontà del paese, se vincerà il no ci auguriamo che l’amministrazione ne tenga conto». I moduli per firmare si trovano all’ufficio anagrafe del Comune di Cortina, dove ci

si potrà recare durante l’orario di ufficio, provvisti di un documento, il lunedì e il venerdì mattina, dalle 9.30 alle 12.30, il martedì e il giovedì anche al pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30. L’appello del presidente Valentina Zardini, pubblicato sul gruppo aperto facebook «Cortina 2021: pensiamoci bene», è di recarsi numerosi a firmare, «per dare a TUTTI la possibilità di esprimersi in merito: bastano 5 minuti».

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MondiALi di sci: ALcune riFLessioni I Campionati Mondiali di Sci sono davvero l’occasione per risolvere i problemi strutturali che affliggono Cortina d’Ampezzo? di Stefano Lorenzi

L’occasione di una nuova candidatura ai Campionati Mondiali di Sci, reiterata su volontà dell’Amministrazione comunale dopo alcune esperienze consecutive dall’esito negativo, dovrebbe portare oggi la comunità a riflettere sul vero significato di tali eventi di carattere eccezionale, sia come concetto in generale, sia per una località turistica come Cortina. L’immaginare che un evento straordinario porti a risolvere i problemi strutturali di un paese è il primo pensiero che hanno in molti, ed è purtroppo anche l’unico. Si tratta di una bella illusione attraverso la quale si spera, spesso in buona fede, che la disponibilità improvvisa di molte risorse economiche – non accessibili in condizioni normali – porti ad aggiustare e migliorare ciò che si ritiene utile per il benessere della collettività e di chi opera in essa. Tuttavia, la realtà dei fatti spesso smentisce questo pensiero, ma ci si fa poco caso, magari perché attirati da qualche altra idea grandiosa proposta per il futuro.

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Pensiamo ad esempio al centro congressi: per anni c’è stata a Cortina una lamentazione continua sul fatto che un paese turistico non può vivere senza centro congressi, che questo avrebbe salvato il turismo di mezza stagione e così via. Da oltre dieci anni abbiamo l’Alexander Girardi Hall, realizzato con notevoli sforzi economici di Regione, Comune e Regole. La struttura funziona solo saltuariamente, non ci sono congressi, gli spazi sono sfruttati appieno solo due o tre volte l’anno, le spese di manutenzione sono enormi e le mezze stagioni non hanno assolutamente risentito della struttura. Si tratta di un’occasione (fino ad oggi) mancata, che sta sotto gli occhi di tutti. Solo per restare agli esempi recenti, c’è stato poi il nuovo campo da golf, che – secondo le solite lamentazioni – un paese come Cortina non poteva non avere. È stato realizzato a metà, con enormi difficoltà, scarsi effetti sul turismo locale, gestioni della club house che cambiano perché non tornano i conti, difficoltà economiche molto serie per l’intera struttura. Quali sono stati i vantaggi e quali gli impegni concreti nel mantenerlo da parte delle categorie economiche che lo hanno caldeggiato? Se invece di inseguire miraggi come quello dei Mondiali di Sci, la cui continua ricandi-

datura rasenta il ridicolo, il paese pensasse un po’ seriamente a cosa vuole e – soprattutto – a cosa è in grado di gestire e utilizzare per il benessere di tutti, forse qualche passo avanti si riuscirebbe a fare. Dopo quattro candidature non è ancora chiaro quali saranno i benefici per Cortina, se non una generica panacea sventolata per i creduloni che parla di strade, parcheggi, piscine, centri sportivi, nuovi impianti di risalita, ecc. (con soluzioni fantasiose che cambiano a seconda dell’interlocutore).

Dopo quattro candidature non è ancora chiaro quali saranno i benefici per Cortina Un evento eccezionale può forse dare un certo rilancio al settore sportivo, ma il vero progresso di un paese sta nel lavoro quotidiano, nella cura che ogni cittadino dà al territorio, nella cura che si dà nei servizi offerti all’ospite, negli investimenti costanti e apparentemente modesti che ogni anno vanno fatti sulle strutture turistiche e su quelle pubbliche: pensiamo ai Mondiali, e poi abbiamo strutture ricettive che chiudono o non restano al passo con la concorrenza, manca l’illuminazione pubblica, le


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strade restano piene di buche, ecc. Sarà poi in grado Cortina di gestire in proprio e con criterio il denaro pubblico e privato che sarà disponibile per i Mondiali? O non finiremo come molti altri nel giro dell’incapacità gestionale e delle pressioni di forze esterne alla comunità che portano interessi e obiettivi difficilmente compatibili con il benessere e la vita della valle? Gli esempi di strutture realizzate ad hoc per un evento e poi di fatto rimaste inutili sono purtroppo fin troppo comuni: crediamo forse di essere immuni a questo rischio, o di essere migliori di altri nel gestire il problema? Purtroppo – e lo dico con l’amarezza di una persona che ama davvero il suo paese – l’opinione è che Cortina non sia in grado oggi di gestire in modo efficace un tale evento: saremo certamente bravi nell’organizzare le gare, nel presentare le piste di sci tirate alla perfezione, nel trovare le centinaia di volontari che lavorano nei giorni delle gare e nella logistica sportiva. Sul resto credo che, purtroppo, i numeri non ci siano, né sul rigore di scegliere le infrastrutture davvero necessarie, né sulle forze in grado di contenere le speculazioni legate all’evento, né sulla capacità di orientare gli sforzi verso un vantaggio per tutto il paese. E non si tratta di una posizione ideologica, ma di una semplice osservazione di ciò che è stato fatto (o non fatto) in questi ultimi anni, oltre che uno sguardo a ciò che si prevede per i Mondiali. Solo per fare un esempio, una delle infrastrutture previste è una rotonda lungo la strada statale a Gilardon (su zona a frana, dove l’asfalto si sposta ogni anno di diversi centimetri), con allargamento su vari tratti della strada comunale verso Pié Tofana. L’intervento è necessario per portare in breve tempo molti visitatori e atleti sulle Tofane nei giorni delle gare e costerà circa 9 milioni di euro. Per quanto sia comprensibile la necessità tecnica di questo intervento, penso che questo denaro potrebbe essere destinato ad altre opere ben più utili alla comunità. Altro intervento di rilievo sarà la nuova pista “Toni Sailer”, realizzata sul versante sud del Col Druscié: al di là del costo e dell’impatto sul territorio, anche a detta degli organizzatori lo scopo della pista è limitato ai giorni delle gare, visto che dal punto di vista sciistico e turistico è assurdo oggi costruire una pista di sci completamente al sole e a una quota di 1600-1700 metri (immaginiamo solo gli sforzi per mantenerla innevata tutta la stagione). Vedo difficile che i denari impiegati per quella risultino essere ben spesi, con quale miglioramento poi per il comprensorio della Tofana? La proposta quindi è: riflettiamo pure su ciò

TRA LE VARIE CANDIDATURE, NEL 1997 UN REFERENDUM A CORTINA VOLUTO DALL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE Cortina sta per andare a referendum, per recepire la volontà dei cittadini, sulla quinta candidatura consecutiva ai Campionati del mondo di sci alpino, per il 2021. La decisione è già stata votata dal consiglio comunale, lo scorso 29 settembre, ma ora si vuole sentire il parere della comunità intera, per iniziativa di un comitato apposito. In realtà, un referendum sull’opportunità di accogliere grandi eventi sportivi, sotto la Tofana, non è una novità. Diciassette anni fa, domenica 16 novembre 1997, l’allora sindaco Paolo Franceschi volle chiedere il parere della popolazione ampezzana sul progetto, formulato dal governatore veneto Giancarlo Galan, di candidare la Regione Veneto alle Olimpiadi 2006, con un ruolo di primo piano per Cortina. Venezia voleva contrapporsi a Torino, proponendo una candidatura ampia, diffusa su tutto il territorio montano regionale, con lo sci di fondo e il salto ad Asiago; lo sci nordico ad Arabba, Zoldo, Sappada e Agordino, oltre che a Cortina; altre discipline in Cadore e Belluno. La fiaccola olimpica sarebbe stata accesa anche in laguna, a Venezia, negli intenti del governatore di allora. Ma serviva una città capofila, secondo quanto disposto dal Comitato olimpico internazionale, e si ritenne più opportuno il nome di Cortina, piuttosto che quello di Venezia.

La qualità e l’offerta richiedono un lavoro quotidiano e costante, non “strombazzato”

che vogliamo per il domani, ma la qualità e l’offerta di Cortina richiedono un lavoro costante, quotidiano, non “strombazzato”, un impegno davvero concreto, non l’inseguire miraggi che spostano l’attenzione dalla realtà effettiva del paese. Penso perciò che la soluzione più democratica sia proprio quella del referendum, in cui ogni cittadino sia libero di esprimere il suo parere. Se la maggioranza sceglierà poi a favore della nuova candidatura, e se i fatti dimostreranno che le ipotesi fosche che ho adombrato non tenevano conto delle vere capacità del paese, sarò allora ben lieto di ricredermi e di stringere la mano a chi ne sarà il bravo artefice.

Dopo la richiesta di Galan, l’amministrazione comunale ampezzana si limitò a dare la propria disponibilità per alcune discipline: l’ipotesi era di ospitare la discesa libera maschile, sulla pista Olimpia della Tofana, e alcune altre gare di sci; le discese di bob e slittino, sulla pista olimpica Eugenio Monti di Ronco, che allora funzionava; un girone del torneo di hockey e il curling, allo stadio Olimpico, vestigia del 1956. Allora si riteneva che la candidatura avrebbe accelerato la copertura del vecchio impianto, che fu effettivamente realizzata, pochi anni dopo, da Paolo Franceschi. Nel 1997 i cortinesi aventi diritto al voto erano 5.839, un migliaio più di oggi, in un paese che si sta svuotando. I votanti furono 3.610, pari al 61.82% degli elettori. Vinsero, ma non stravinsero, i 2.029 favorevoli ai Giochi, pari al 56.4% dei voti validi; i contrari furono 1.558, il 43.6%. Di quel referendum consultivo tenne conto il consiglio comunale, che si impegnò con la Regione Veneto, aderendo alla candidatura. Alla fine, però, il Comitato olimpico italiano scelse la Torino degli Agnelli, per candidarsi alle Olimpiadi 2006, e quei Giochi invernali andarono in Piemonte. Marco Dibona


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consiGLio coMunALe di Fine noveMBre Il Comune perde un’altra causa sul lavoro: risarcita una dipendente demansionata per un importo di 33 mila euro. Riunione mattiniera senza scossoni, nella nebbia delle variazioni di bilancio di Edoardo Pompanin

Il Tribunale di Belluno ha condannato in primo grado il comune di Cortina a risarcire una dipendente comunale (P.F.L.) per dequalificazione e demansionamento. La causa per il risarcimento danni è stata avviata il 16 ottobre dello scorso anno e in pochi mesi si è arrivati a sentenza (notificata il 13 agosto 2014). Il Comune dovrà pagare le differenze retributive fra quanto spettante con il mantenimento dell’incarico e la minor somma di fatto percepita, oltre agli interessi; è stato accertato l’avvenuto demansionamento dal 3 settembre 2012, con la conseguente condanna al risarcimento (30% della retribuzione) e al reintegro nella posizione dirigenziale (D1 p.e. D4); a carico del Comune anche le spese processuali. Non viene invece accolto dal Tribunale il ricorso contro la legittimità delle procedure adottate dall’Amministrazione per la nomina dei titolari delle posizioni organizzative. In tutto sono 33.000 euro. Il consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina chiede: «Chi paga? Di chi è la responsabilità?» Risponde la Segretaria Luisa Musso che il Comune è tenuto al pagamento e che, una volta passato in Appello, il fascicolo verrà inoltrato alla Corte dei Conti per la verifica delle eventuali responsabilità. sPese vArie Ratificate le spese di 3.300 euro per le celebrazioni della Grande Guerra, 12.500 euro per un software utilizzato dal Ced comunale e 3.500 euro per l’asilo nido.

AssesTAMenTi di BiLAncio 2014 Il 30 novembre scadeva il termine per aggiustare i conti del bilancio 2014; per questa ragione il Consiglio comunale si è riunito di sabato mattina, il giorno 29 novembre. Diverse le variazioni sui ricavi e sulle spese, adottate comunque nel rispetto del Patto di stabilità. Il Sindaco ha letto in aula le voci più significative; importanti soprattutto le variazioni del Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (2.521.327 euro) e dell’Avanzo di amministrazione vincolato (1.560.205 euro). Gli aumenti degli introiti vanno dai 200.000 euro dell’Imu, ai 227.000 euro dei contributi per l’emergenza neve, agli extra introiti di 285.000 euro per convenzioni urbanistiche. Svariate correzioni alle voci di spesa, soprattutto di piccolo importo. Significativo l’aumento di 1.450.000 euro del capitolo Acquisizione immobili (i fondi necessari per l’acquisto del sedime della ex ferrovia, anche se si è già a conoscenza che

al momento non se ne farà niente a causa di una recente sentenza passata in giudicato); sono state inserite poi svariate somme per la manutenzione del patrimonio comunale e gli impianti sportivi-culturali in carico alla Se.Am., cui vengono assegnati fondi per 400.000 euro per: bagni dello Stadio del ghiaccio 134.000 euro, palestra Revis 33.000 euro, sistemazione tribune della conchiglia 200.000 euro, ascensore trampolino 16.000 euro, partenza salto trampolino 30.000 euro, casetta per fermata bus al Codivilla 8.000 euro e altro. Per il parco giochi sono stati aggiunti 280.000 euro, per la realizzazione delle case in diritto di superficie 300.000 euro, per il miglioramento delle infrastrutture nei villaggi 196.500 euro, per la riqualificazione delle piazzette 433.000 euro, per la manutenzione della Casa di riposo 150.000 euro. Alla Se.Am. vengono inoltre assegnati 350.000 euro, aumentando il capitolo del Servizio di trasporto. Nella discussione consigliare, la minoranza manifesta forti perplessità sul Bilancio, «presentato in agosto e poi variato in settembre e in novembre». Gianpietro Ghedi-


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na enfatizza la raccomandazione del Revisore contabile, il quale dà il parere favorevole alla variazione adottata, ma raccomanda al Comune di richiedere alla Se.Am. con urgenza (assoluta) di procedere alla redazione del Bilancio di previsione 2014, per consentire di valutare il permanere degli equilibri e del rispetto del Patto di stabilità. La mancanza del bilancio Se.Am. – puntualizza Ghedina – “crea problemi sia contabili sia al consiglio comunale, anche per gli innumerevoli interventi sugli impianti sportivi. Non abbiamo un quadro generale della nuova gestione degli impianti». Il Sindaco dà ragione a Ghedina, giustificando le carenze Se.Am. con i pesanti impegni dell’ultimo anno; afferma che il 2014 è un anno di transizione, a seguito della fusione con Gis; in ogni caso sono stati approvati dei contratti di servizio tra Comune e Se.Am. che vincolano l’operatività di quest’ultima, per cui non ci dovrebbero essere sorprese, precisa. L’impegno è di invitare il presidente della Seam Marco Siorpaes in un prossimo consiglio comunale per spiegare la situazione in cui si muove la società. Franceschi sintetizza poi le variazioni al bilancio spiegando che sono stati investiti 2 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione, metà nella proposta di acquisto del sedime ex ferrovia, metà per gli svariati interventi sul patrimonio e il territorio. nuovo revisore dei conTi Per il comune di Cortina la revisione economico-finanziaria è affidata dalla legge ad un unico revisore, il quale viene nominato a seguito di estrazione da un apposito elenco di soggetti abilitati alla revisione dei conti negli Enti locali tenuto dalla Prefettura. Il nominativo estratto risulta il dott. Antonio Agostinetto, nato nel 1952 a Montebelluna, il quale ha accettato l’incarico. Il Consiglio comunale ha dunque nominato il Revisore, che resterà in carica tre anni. urBAnizzAzione zonA AnciLLoTTo Il Comune ha recentemente acquisito il fabbricato destinato alle case “popolari” del compendio ex Ancillotto. Dopo l’atto, si perfezionano le urbanizzazioni, alcune pronte e altre ancora da eseguire, per ottenere il certificato di agibilità dell’edificio e successivamente assegnarlo. Le opere da ultimare sono pari ad un valore di 41.475 euro, garantito da fidejussione. Il Consiglio ha votato all’unanimità l’acquisizione delle urbanizzazioni e altre attività per gestire successivamente l’edificio.

Il cantiere ad Acquabona, nella zona dell’ex Ancillotto

ModiFicA deL GrAdo di ProTezione Per un ediFicio in viA Guide ALPine Su richiesta di un privato, il Consiglio comunale ha modificato il grado di protezione di un edificio in via Guide Alpine, portandolo dal grado 2 al grado 3a. Infatti la classificazione risulta incongrua, dato che le scheda riporta un anno di costruzione anteriore al 1919 (finendo così nella casistica dell’architettura Anonima Ampezzana, ampiamente soggetta a tutela); agli atti risulta invece che l’edificio ha subito nel 1920 una trasformazione radicale a seguito di un incendio e non può essere considerato “integro” sotto il profilo della tutela della tipologia originaria. La classificazione è importante per i vincoli in caso di ristrutturazione; ad esempio il grado di protezione 2 prevede la conservazione dell’involucro esterno e dell’impianto distributivo interno. ModiFicHe AL nuovo reGoLAMenTo Per LA concessione dei conTriBuTi L’assessore Giovanna Martinolli ha presentato al Consiglio una serie di variazioni al Regolamento contributi, adottato a marzo del 2014. «Sono chiarificazioni e semplificazioni, oltre a due modifiche importanti: l’aumento della percentuale di finanziamento dei progetti fino all’80% e il vincolo che le manifestazioni non devono produrre utili, altrimenti viene abbassato il contributo fino al pareggio”. Si è inoltre precisato

che il 15% dei contributi è disponibile fuori programmazione, libera anche da eventuale bando, per cogliere le opportunità che si presentano all’ultimo minuto (ad esempio un concerto ‘in offerta’). L’ambito di contribuzione per i comparti del sociale e dell’istruzione sono soggetti a capitoli e regole a parte. Discussione in aula sulla complessità del Regolamento e sulle difficoltà incontrate dalle Associazioni più piccole a predisporre correttamente la domanda e i documenti. Per Gianpietro Ghedina (minoranza), le perplessità evidenziate a marzo in sede di adozione sono diventate certezze rispetto alle complicazioni di questo tipo di strumento, che male si applica ad associazioni di piccole dimensioni. Ghedina è favorevole alla discrezionalità politica con la quale venivano assegnati i contributi prima del Regolamento: «Si decideva per consuetudine e conoscenza diretta: qui si è passati all’opposto, con 69 articoli di Regolamento”. A suo avviso, la filosofia del Regolamento lascia perplessi, soprattutto le piccole associazioni; andrebbe rivisto questo tipo di supporto, magari con un lavoro trasversale in Commissione, per dare maggiore potere decisionale alla parte politica di Giunta. Sia l’assessore Martinolli sia il sindaco Franceschi rispondono che vi è piena consapevolezza dei limiti del Regolamento e che – dice Franceschi – «se potessi tornerei a come si faceva prima” ma vi sono le regole imposte dalla legge “anticorruzione”, che impongono l’adozione di una normativa comunale per continua a pagina 12


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la massima trasparenza. Ciò causa problemi non solo alle associazioni, ma alla stessa amministrazione, con intoppi e problemi vari, soprattutto per la gestione di quelle necessità che si manifestano all’ultimo momento; ad esempio ha chiamato il Suem per l’utilizzo di una sala e l’ufficio ha risposto: «Devo fare un bando» . È poi curioso che la selezione della manifestazioni classifichi la ‘festa del desmonteà’ come la più importante manifestazione: c’è qualche cosa da sistemare. Precisa Martinolli che comunque viene premiata la progettualità, mentre le associazioni dovrebbero finanziare l’attività ordinaria con le quote associative. In ogni caso, con il Regolamento la politica mantiene la propria discrezionalità nelle linee guida, e non nella decisione finale (secondo lo spirito “anticorruzione”). Il Sindaco evidenzia che i contributi assegnati quest’anno sono superiori rispetto agli anni passati. ceriMoniA Per iL PensionAMenTo Consegnato il campanile di bronzo per salutare i fratelli Faloppa, dipendenti comunali in pensionamento. Luigino Falloppa, classe 1948, è stato assunto il 12 novembre 1973 e lascia il ruolo

Luigino e Walter Falloppa con il sindaco Franceschi, durante la consegna del campanile di bronzo al termine del Consiglio comunale del 29 novembre

di capo operai. Il fratello Walter Falloppa, anch’egli collaboratore tecnico al servizio opere pubbliche, venne assunto il 20 novembre 1975. Entrambi i pensionamenti privano il Co-

mune di importanti professionalità. Il Sindaco ha ringraziato a nome di tutta l’Amministrazione e dei cittadini di Cortina, ricordando il loro impegno, spesso prodigato oltre lo stretto dovere lavorativo.

iL coMune AvviA un ProGeTTo Per unA cenTrALinA idroeLeTTricA suL BoiTe Un’ iniziativa per contrastare la richiesta presentata in regione veneto da una società campana. Necessario agire in fretta, a tutela del patrimonio idrico locale a cura della Redazione

Una ditta della Campania, la Compagnia Italiana Risparmio Energetico (Cire) di Benevento, vorrebbe piazzare una centralina idroelettrica sul torrente Boite, nella zona di Sopiazes (vicino allo Stadio del ghiaccio); il 17 ottobre la Regione ha pubblicato la richiesta di concessione per succhiare a quota 1235 s.l. mare 4.048 litri al secondo (2.541 litri medi), produrre un salto di 33,77 metri e restituire più sotto l’acqua al fiume a quota 1198,05 s.l. mare; la potenza media dell’impianto è di 841,27 kW. Per legge è possibile presentare entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso eventuali domande “in concorrenza”. Il Comune di Cortina non può accettare

l’appropriazione privata di un bene pubblico importante come l’acqua; è suo interesse legittimo e di pubblica utilità proporre in alternativa la realizzazione di una centralina sul Boite, in zona Mulini Maderla/Sopiazes, per migliorare i servizi comunali offerti alla comunità locale e mantenere le risorse nel territorio. Per proporre la contro-offerta, la Giunta ha deliberato di individuare un tecnico specializzato esterno per la redazione dello studio e degli elaborati progettuali necessari conformi alle disposizioni regionali. Il Boite in località Sopiazes, dove una ditta di Benevento vorrebbe installare una centralina idroelettrica


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iL nATALe di corTinA è Più LuMinoso GrAzie A “corTinA For us” All’ inizio erano qualche decina, poi sono diventati una valanga che ha travolto il paese portando finalmente unione e collaborazione fra i commercianti e anche fra le altre categorie economiche del paese. Le nuove luminarie sono solo il punto di partenza di Patrizia Serra

Il primo risultato è stato davvero brillante e lo possiamo ammirare tutti passeggiando per il centro di Cortina. Parliamo delle nuove luminarie che addobbano i negozi e altre attività aperte al pubblico, primo segnale dell’unione fra i commercianti residenti e, fatto ancora più inusuale, alcuni rappresentanti delle grandi marche a Cortina. Sono soddisfatti di questo inizio i componenti del gruppo “Cortina for Us”, un movimento spontaneo nato all’inizio dello scorso settembre, partito quasi da una chiacchierata tra amici che si erano ritrovati per parlare di problematiche comuni a tutti i commercianti di Cortina. «A inizio settembre ci eravamo trovati circa in 20 - ricorda Giorgio Da Rin, uno dei promotori -. Alla seconda riunione eravamo già un centinaio, un risultato superiore alle attese. Ci siamo trovati a parlare della crisi che colpisce anche Cortina e della necessità di fare qualcosa a partire dal migliorare il decoro urbano, come di altre tematiche comuni, quali la gestione del mercato settimanale e del mercatino di Natale. All’inizio non sono mancate le discussioni, c’era chi voleva andare subito a battere i pugni, a lamentarsi, a protestare, e chi invece ha detto “cerchiamo di fare noi qualcosa e dare foto: bandion.it

Giorgio Da Rin è uno dei promotori del gruppo “Cortina for Us”

un segnale al paese”. Per fortuna ha vinto questa seconda visione. Ormai eravamo a ottobre e non c’era molto tempo per organizzare qualcosa, così abbiamo pensato alle luminarie di Natale». A oggi sono circa 180 le attività che hanno aderito e, dato che alcuni sono proprietari di più di un’insegna, sono ancora di più le vetrine addobbate con le nuove luminarie. I “coordinatori” di Cortina for Us hanno

fatto un vero e proprio porta a porta per contattare ogni singolo esercente e, forti del numero di adesioni ottenute fin dall’inizio, sono riusciti ad avere un prezzo concorrenziale dalla ditta Greengarden di Rimini, specializzata in illuminazioni di grandi dimensioni. La ditta si occupa del noleggio e del montaggio/smontaggio delle luminarie, oltre che di eventuali manutenzioni. Questo ha permesso di ottenere un risultato tangibile con una spesa bassa e accettabile per ogni esercente. «È solo il primo passo – prosegue Giorgio Da Rin – e per la stagione invernale ormai alle porte non c’era il tempo per fare altro, ma abbiamo altre cose in mente per la stagione estiva. Noi lavoriamo per Cortina, siamo lontani da tutti, ma ponte tra tutti, siamo super partes e abbiamo avuto la collaborazione di tutte le associazioni di categoria». Plaude all’iniziativa anche Gabriele Gaspari, presidente dei commercianti di Cortina, che ha apprezzato l’entusiasmo di Cortina for Us e la pazienza di andare a contattare ogni singolo commerciante. Oltre a Da Rin, hanno infatti camminato tanto Marco Mariani “Mayer”, Franco Sovilla e Francesca Bocus, che si sono occupati di raccogliere tutte le adesioni, anche quelle che sono arrivate strada facendo, quando tanti hanno visto all’opera i tecnici che per tutto il mese di novembre hanno installato le luminarie. Un altro risultato concreto è stato ottenuto con la presentazione del progetto per accedere ai fondi regionali per lo sviluppo dei distretti del commercio. La domanda di accesso al bando è stata preparata in collaborazione con l’Ascom di Belluno, con la partecipazione del Comune, del consorzio Cortina Turismo e con l’apporto fondamentale anche se non ufficiale di Cortina for Us, con Giorgio Da Rin nelle vesti di consigliere Ascom. Da Rin si dichiara soddisfatto di come stanno andando le cose e soprattutto della coesione raggiunta tra i commercianti, con l’auspicio che sia solo l’inizio di una fattiva collaborazione anche per il futuro.


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L’AMMinisTrAzione coMunALe inForMA BATTUTA D’ARRESTO PER IL SEDIME DELLA EX FERROVIA

ll tribunale di Venezia fissa a 1,6 milioni il canone d’occupazione per il tratto che il Comune voleva acquistare Era quasi fatta: il Comune di Cortina d’Ampezzo aveva raggiunto, dopo anni di trattative, l’accordo per l’acquisto e la cessione del sedime della ex ferrovia. Il Vicesindaco Enrico Pompanin era sceso a Mestre Mercoledì per concordare la formula e nella mattinata di oggi lo stanziamento era stato inserito nell’assestamento di bilancio. «Per una coincidenza incredibile» spiega Pompanin «una vertenza civile iniziata otto anni fa è passata in giudicato in contemporanea, mandando all’aria tutto. Abbiamo ricevuto la sentenza nel pomeriggio di oggi, che fissa il canone di acquisto ad un livello molto più alto di quello concordato con il Demanio. La vicenda è molto complicata e affonda le sue radici nella metà del 2005, quando l’Ammnistrazione Giacobbi approvò l’acquisizione del sedime della ex ferrovia nel territorio ampezzano. L’operazione comportava due tipi di transazione: quella relativa all’acquisto, fissata, nel dicembre 2005, a 261mila Euro, e quella relativa al canone per 5 anni di occupazione. Il Comune si disse, allora, d’accordo, nel pagare gli ultimi due anni di occupazione, ma rifiutò di pagare i primi tre, se non ad un prezzo ridotto e a favore della società SVICP, ovvero la Società Veneta per imprese e costruzioni pubbliche, poi fallita e incamerata dal Demanio. Il Demanio, infatti, dopo aver inizialmente accettato, rifiutò la proposta del Comune di 697mila Euro. Parallelamente, iniziò una causa tra Demanio e SVICP: una battaglia legale complessa e articolata. Il Demanio, infatti, avrebbe dovuto versare alla gestione fallimentare SVICP una quota del 25,82 per cento per i fondi già percepiti dal Comune (450mila Euro al dicembre 2010). Questa percentuale non venne versata e il Demanio chiamò in causa il Comune attribuendogli la responsabilità per la transazione non completata. A lato della causa civile, con l’arrivo della nuova Amministrazione Franceschi, nel 2008,

Un tratto dell’ex ferrovia in località Zuèl

ripresero i contatti. A quel punto, però, il prezzo del sedime era cresciuto e continuerà a farlo ad ogni accordo preliminare: 1,2 milioni di Euro nel 2009; 2,8 milioni nel 2012, poi ridimensionati a 1,9 milioni nel 2013. «Il Comune, pertanto» spiega il Sindaco Andrea Franceschi «dopo estenuanti trattative, aveva raggiunto l’accordo ed era pronto a versare il saldo di un milione e mezzo - con l’aiuto di 600mila Euro di fondi regionali - per chiudere definitivamente la vertenza. Il Vicesindaco era, appunto, sceso a Mestre mercoledì scorso per concordare la formula dell’accordo». Poi, la sentenza, che ha l’effetto di una «doccia gelata». «Adesso la palla è ferma» riprende Pompanin. «Il canone di occupazione deciso dal Tribunale è fissato a 1,6 milioni, ai quali vanno aggiunti più di 200mila Euro di interessi e quasi 100mila euro di spese legali. Nel frattempo, l’accordo con il Demanio,

anch’esso penalizzato dalla sentenza, viene, di fatto, congelato. Se, nel 2005, il Comune non si fosse intestardito a pretendere la decurtazione delle tre annualità, non ci sarebbe stato neppure il processo. Oggi, la pretesa di aver già acquistato il sedime con il versamento di 436mila Euro, effettuato, nel dicembre 2005, è stata brutalmente sconfessata. Non ci perdiamo d’animo. Incontreremo il Demanio ancora e vedremo il da farsi: se ricorrere o trovare un nuovo accordo. Certo, non vogliamo dare tutta la colpa ai nostri predecessori. Se ci sono voluti otto anni di processo per venirne a capo, significa che la questione non era chiara dall’inizio. Ma, certamente, quello del 2005 fu un errore. E oggi rischiamo di pagarlo caro: per risparmiare, allora, 96 mila Euro, rischiamo di pagarne quasi due milioni oggi. A meno di non rinunciare al tratto della ex ferrovia». Comunicato stampa del Comune di Cortina d’Ampezzo


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SALA CULTURA PIENA DI RAGAZZI. «VOGLIA DI PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA» DICE IL CONSIGLIERE MARCO DE VILLA. «OLTRE 200 BIGLIETTI CON LE IDEE DEI GIOVANI». Snow Park per snowboard e freestyle; una biblioteca pubblica più moderna con titoli recenti e postazioni internet; autobus la notte del sabato per tutto l’anno, piscina ed eventi musicali. Sono queste alcune delle 200 idee che i ragazzi di Cortina d’Ampezzo hanno consegnato al Consigliere comunale Marco De Villa nel pomeriggio di giovedì. «Abbiamo chiesto ai ragazzi di partecipare e dire cosa ritenevano importante per una Cortina a misura di giovane. La risposta è stata così entusiasta da superare qualsiasi previsione. Erano quasi in cento, la sala cultura piena. I ragazzi hanno dimostrato un desiderio di dire e fare incredibile. Non ci fermeremo qui. Questo è solo il primo passo». L’idea del nuovo Consigliere, che ha la delega alle politiche giovanili, è quella di «creare dei gruppi di lavoro sui singoli progetti appena dopo le vacanze. Cercheremo, risorse permettendo, di dare seguito a tutti quelli presentati. Così facendo, i ragazzi parteciperanno direttamente alla realizzazione di strutture e iniziative, sentiranno le aziende, capiranno i costi, verificheranno cosa è stato fatto altrove e coinvolgeranno coetanei e i genitori». Per De Villa è «una nuova formula di una vecchia e preziosa tradizione: quella che vede gli ampezzani mettere in campo tempo e capacità per realizzare obiettivi comu-

La Sala Cultura gremita di giovani durante l’incontro voluto da Marco De Villa, consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili

ni. Confido molto nella partecipazione dei genitori che potranno offrire la loro professionalità, aiutando i figli in un vero e proprio percorso di maturazione. Rimboccarsi le maniche e fare, infatti, significa crescere. I giovani non solo vengono ascoltati, come è assolutamente giusto, ma responsabilizzati chiamandoli a rendersi conto, in prima persona, di cosa veramente significhi costruire ed organizzare eventi. È un’occasione straordinaria: quello che contribuiranno a realizzare lo sentiranno loro con una pro-

fondità difficile, altrimenti, da sperimentare. Sarà il loro orgoglio come lo è stato, per i nostri avi, il campanile che costruirono a mano. È un obiettivo ambizioso che spero di riuscire a conquistare assieme ai ragazzi e alla Comunità. Il primo passo non poteva essere più incoraggiante». Comunicato stampa del Comune di Cortina d’Ampezzo

codiviLLA-PuTTi: AGGiornAMenTo La questione del Codivilla-Putti continua ad essere seguita dai Comitati locali che si sono occupati nei mesi scorsi del salvataggio dell’ospedale cortinese dalla sua privatizzazione. Marco Facchin, presidente della società di gestione dell’ospedale cortinese, assieme al direttore sanitario Carlo Brusegan, ha iniziato a stilare il programma triennale che dovrebbe portare il bilancio della società in pareggio. Durante un incontro avuto con il socio privato, è emerso che senza un aumento dei posti letto è impossibile portare l’ospedale in attivo. La proposta che il presidente porterà in Regione è di portare gli attuali 70 posti letto a 100. Su questo obiettivo stanno lavorando

i consiglieri regionali bellunesi Sergio Reolon e Matteo Toscani. Dopo l’approvazione della legge Reolon-Toscani per salvare la gestione del Codivilla, la Regione non ha corretto le schede, e i consiglieri bellunesi stanno studiando un piano per poter ottenere l’aumento. Il Cda, assicura Facchin, sta anche studiando un programma per far diventare l’istituto un centro di eccellenza della sanità in modo che possa funzionare autonomamente, come previsto dalla legge recentemente approvata dal Consiglio regionale. Sandra Scarpa Ghedina, presidente del Comitato Civico della Salute del Cittadino, è in continuo contatto con i vari soggetti

interlocutori affinché tutto si svolga nel miglior modo possibile, e affinchè le cose non si fermino.


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AnGeLo dALus, cAPiTAno deGLi sTAndscHüTzen A Cortina era a capo dei Pompieri volontari d’Ampezzo. All’ insegna del dovere, ma con allegria La donna con la faccia interrogativa reggeva una borsa. Abita qui Angelo Dalus detto Zirio, comandante dei pompieri volontari? Giulietta annuì. «Era pieno inverno. Avevo ventidue anni ed ero a casa dal lavoro, vuol dire che era una domenica. La donna di cui non ricordo il nome vestiva di grigio ed aveva uno scialle nero sulla testa. Aveva preso il trenino apposta per venire su da Vinigo a ringraziare nostro padre. Ma, nelle sue intenzioni, c’erano di sicuro tutti i pompieri volontari di Cortina. Mio padre - chissà dov’era quel giorno? - ce lo aveva raccontato quel disastroso incendio, senza acqua per spegnerlo. Tante case di legno addossate una all’altra. Proprio la notte di Natale del 1941!». Giulietta, la più anziana delle tre figlie di Angelo, conosciuto familiarmente con il soprannome di Zirio, sfogliava l’album con le foto del padre, quasi tutte in divisa di “Standschützen”, ripercorrendone la vita. Straordinaria soprattutto perché all’insegna dell’allegria, oltre che del dovere affrontato sempre con decisione. Da vero comandante. Figlio di Telesforo Dalus, da Pecòl d’Ampezzo, era nato nel 1882 ed è mancato nel 1974. A diciannove anni lo avevano chiamato in servizio militare nei Bersaglieri provinciali, a Bolzano. Essendo stato congedato nel 1906, in anticipo per ragioni di salute, aveva deciso di aprire un suo negozio di parrucchiere in un locale del municipio. In quella occasione il Comune aveva dato all’i. r. Giudizio distrettuale queste informazioni sul suo conto. «Convive con i genitori e altri cinque fratelli. Gode buonissima

Angelo Dalus Zirio, capitano degli Standschützen (1882-1974)

fama per una condotta sempre corretta!». Con la collaborazione della sorella Rosa, nel 1908, aprì così il primo bagno pubblico con negozio di barbiere, a Cortina. E con buon successo,tanto che nel 1913 poté costruire la casetta su due piani di via Grohmann. Dopo il servizio militare gli era rimasta la passione per la divisa. Infatti diventò presto il vice comandante degli Standschützen d’Ampezzo. TrenTA Mesi in TrinceA suLLe MonTAGne

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Allo scoppio della guerra contro l’Italia, il suo reparto, composto in gran parte da uomini anziani d’Ampezzo, delle classi non precettate nel 1914, venne di gran fretta richiamato e mandato a presidiare il fronte montano, da Prato Piazza alla Croda dell’Ancona e al Campolongo. Ne aveva il comando Bortolo Alverà Dipol che, causa

l’età (66 anni!), fu sostituito dal maggiore Eric Kostner di Corvara, di cui Dalus era il vicecomandante. Affrontarono due anni e mezzo durissimi, con tanti spostamenti dove la pressione e le artiglierie italiane colpivano di più, soprattutto nelle trincee e nei ricoveri dietro al Col di Lana e sul Pordoi. Di quel periodo della sua vita non amava parlare. Come tutti i suoi commilitoni i quali, conclusa la guerra, dovettero affrontare il difficile reinserimento negli anni del fascismo. Soltanto quando andato in pensione cominciò a fare lunghe gite con le figlie, Angelo Dalus si fermava, scendeva dall’auto con il binocolo al collo e indicava le montagne dove aveva combattuto. Ricordava uno dopo l’altro tutti i luoghi con particolari e dettagli. «Lassù in quel fortino dietro al Col di Lana eravamo nell’inverno del 1915. Gli italiani ci tiravano da Davedìno, o da Laste di Rocca che era più in alto di quota e dove avevano i grossi calibri. I nostri osservatori vedevano la fiammata e gridavano l’allarme. Dopo tre/quattro minuti arrivava la granata con un rumore infernale, sollevando un vulcano di sassi e terra …». Le ArMi dA Museo e LA BurocrAziA Per natura Angelo era un ottimista. Trovato lavoro nella Cooperativa di elettricità, sposò Rosalia Zardini, affascinata dal suo carattere gioviale, dalle barzellette che raccontava a getto continuo, e anche dai baffetti biondi e dal sorriso perenne. La moglie aveva quattro anni meno di lui e, per di più, uno zio sacerdote con la passione della caccia. Angelo condivideva con Prè Zardini Zesta la passione per la caccia, specialmente quella difficile ai galli ed alle pernici di monte. Quando egli morì ne ereditò le armi che, più tardi, provocarono un bel po’ di guai. C’era persino uno straordinario bastone da passeggio adattato allo sparo. Un capolavoro da museo, giacché solo un esperto avrebbe compreso che sotto le spoglie si celava uno schioppo. Lo ricordava Giulietta con un misto di ironia. «Quando il papà mancò, nel 1974, avremmo dovuto recarci a se-


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gnalare le armi che erano bensì denunciate ma, ci informò un gentile ispettore della polizia venuto a trovarci, non bastava. Così essendo noi detentrici di armi senza averne il porto fummo incriminate di banda armata. Guardi che non scherzo... erano i tempi delle cosiddette brigate rosse. Subimmo un processo. Ci toccò assumere un avvocato che ebbe il suo daffare per farci assolvere con la confisca delle armi. Ci è spiaciuto soprattutto per quel bastone da passeggio così speciale! Povero zio prete, chissà quante passeggiate aveva fatto nei boschi della Val Badia, dov’era parroco c’era tanta selvaggina a portata di tiro!» con i PoMPieri conTro GLi incendi Angelo Dalus Zirio era notissimo anche per i trenta anni e più di servizio nei pompieri volontari d’Ampezzo. Quel benemerito Corpo, esistente sin dal 1886, aveva iniziato a comandarlo subito dopo la guerra, quando contava quasi un centinaio di volontari. Farne parte era un punto d’onore per ogni giovane, tanto era circondato di prestigio. I Pompieri ampezzani possedevano i mezzi più moderni per i tempi, tutti acquistati con sottoscrizioni, feste di beneficenza e contributi volontari. Avevano una Mercedes capace di quattordici posti e con una pompa potente che fece vincere più di un trofeo, finché non arrivò l’ordine di “versarlo” per un museo di Roma. Naturalmente gli diedero in cambio un altro mezzo ancorché meno prestigioso. «Passando nei paesi nostro padre rammentava anche dove avevano spento un incendio, fatto un soccorso ardito, soccorso una partoriente portandola a Brunico o forse ad Agordo in mezzo alla neve. Conosceva tutti, era salutato con simpatia. Con molti di loro intratteneva rapporti di amicizia. Educava i giovani alternando la severità del vecchio

Baracca comando austriaca nel 1915 sul Col di Lana, il primo a sinistra è Angelo Dalus Zirio, comandante degli Standschützen

ufficiale di guerra alle battute di spirito». Nel momento del bisogno i “ragazzi”, come li chiamava, erano ai suoi piedi. Di notte, nel freddo, lontano dal paese. Scalavano al buio i tetti guidati dal bagliore delle fiamme. L’azione più difficile che avevano affrontato era stata però l’incendio di Vinigo del 1941. Erano arrivati quando sul posto c’erano già i volontari di Vodo, Borca, San Vito, Venàs e Valle. Le fiamme crepitavano, sui prati attorno al paese ancora privi di neve, la gente si disperava perché mancava l’acqua. Appena arrivato Dalus prese la decisione. Ordinò ai suoi pompieri di estrarre tutte le manichette a disposizione e montarle assieme a quelle dei volontari del Cadore per formare

la catena d’acqua fino giù nel Boite! Un’operazione incredibile, mai tentata in quelle condizioni, con tale dislivello, al buio, di notte. Ma con la preziosa acqua pompata acrobaticamente dall’abisso il fuoco venne arrestato. Giulietta Dalus riandava a quella notte, raccontando la visita della sconosciuta. «Era rimasta un istante perplessa, delusa di non vedere mio padre. Poi aveva proseguito. Il capitano Dalus ha salvato la nostra casa a Vinigo. Sa, noi siamo poveri, ma io sono venuta a portargli questi». E intanto aveva tolto due cappucci dalla sacca che reggeva con le mani. Quello era il Zirio, un personaggio che ricordiamo ad un secolo di distanza.


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TornA LA FiLodrAMMATicA d’AMPezzo ed è suBiTo un GrAnde successo “Dute i màte à i so ate” è il titolo della commedia scritta interamente da componenti del sodalizio, dedicata alla memoria di Matteo Menardi. Circa 2.000 persone hanno applaudito gli attori durante le sei repliche all’Alexander Girardi Hall di Marina Menardi - foto: Diego Gaspari Bandion - www.bandion.it

Dopo un anno di pausa, la Filodrammatica d’Ampezzo torna con un nuovo spettacolo, ed è di nuovo il pienone. Sono circa 2.000 gli spettatori che hanno riempito l’Alexander Hall durante le sei rappresentazioni della commedia dal titolo “Dute i màte à i so ate”, scritta interamente da sei componenti del gruppo: Davide Sottsass, Giorgia Alberti, Paolo Alverà, Elisabetta Zardini, Sara Santer e Matteo Menardi, scomparso

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prematuramente un anno fa, a cui è stato dedicato lo spettacolo. Ventitré gli attori impegnati sul palco, a cui si aggiungono coloro che si muovono dietro le quinte: costumisti, truccatori, scenografi, assistenti di scena, curatori delle luci e della musica, e coloro che si sono alternati ai biglietti durante le serate. Una cinquantina di persone che si sono impegnate per la buona riuscita del teatro. La regia della commedia è stata affidata a Roberto Zambelli Nìchelo, che con le sue brillanti idee e la sua grande creatività te-


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atrale, è riuscito nell’intento di valorizzare i protagonisti e di dare scorrevolezza alla commedia, ma soprattutto di far divertire coloro che sono venuti ad assistere allo spettacolo. Dopo le sei rappresentazioni all’Alexander Hall, una settimana di pausa per l’èquipe della Filodrammatica per il gran finale, come da tradizione, sabato 29 ad Arabba, dove li attendevano circa 300 persone, con grandi applausi e risate.

unA MonTAGnA di LiBri coMPie cinQue Anni a cura della Redazione

Serge Latouche, Dario Vergassola, Aldo Grasso, Sandro Veronesi, Lella Costa, Marco Travaglio, Emmanuel Carrère. Sono solo alcuni dei nomi che affolleranno l’inverno letterario di Cortina di Una Montagna di Libri. La rassegna organizzata da Francesco Chiamulera mette in campo trenta eventi da dicembre a Pasqua, tutti a Cortina e tutti ad accesso rigorosamente gratuito. “La manifestazione è un servizio pubblico reso alla comunità di Cortina, ai residenti, ai villeggianti e ai turisti, e soprattutto ai più giovani. Ai quali dedicheremo una lezione del grande storico Gian Enrico Rusconi, che verrà a parlare a quattrocento studenti del Polo Valboite”. Sono tanti i ragazzi cortinesi che collaborano con la manifestazione, che, dopo cinque anni di vita e centinaia di eventi organizzati, cresce nella vocazione “sociale” e di formazione. Quanto alle proposte, il calendario è più ricco che mai, confermando Una Montagna di Libri come una delle manifestazioni conosciute ormai in tutta Italia. GLI EVENTI. Ecco alcuni eventi: inaugurazione venerdì 26 dicembre, alle ore 21.30, con lo scrittore veneziano (ma con casa a San Vito) Giovanni Montanaro, già finalista al Campiello. Spazio poi, sabato 27 dicembre, alle 18, ad Aldo Grasso, il più au-

torevole critico televisivo italiano, che terrà una “Breve storia della TV, da Carosello a House of Cards”, passando per i Simpson e per la riforma della Rai. Domenica 28 dicembre sarà la volta di Gennaro Sangiuliano e Vittorio Feltri, che parleranno, al Miramonti Majestic, della Germania di Angela Merkel. Mentre lunedì 29 dicembre, alle 18, sarà protagonista Dario Vergassola, grande talento comico e volto televisivo, che racconterà al pubblico cortinese il nuovo romanzo, “La ballata delle acciughe”. Sempre il 29 previsto l’incontro con Carlo Ripa di Meana, mentre il 1 gennaio, a inaugurare il nuovo anno, alle 18, si terrà la presentazione del nuovo libro di Stefano Zecchi. E ancora, venerdì 2 gennaio, l’importante appuntamento con Sandro Veronesi, autore di “Caos calmo”, da cui è stato tratto il film di Nanni Moretti. Lo scrittore presenta il nuovo romanzo “Terre Rare”, a nove anni di distanza da quel successo, per la prima volta a Cortina. Sabato 3 gennaio sarà ospite di Una Montagna di Libri Corrado Augias, seguito il 4 gennaio da Marco Travaglio (al pomeriggio) e Lella Costa (alla sera), quest’ultima per la presentazione del

successo “Che bello essere noi”, con Vera Slepoj. Martedì 6 gennaio interviene lo psicologo Carlo Alberto Cavallo, mentre il 7 saranno protagonisti i bambini e i ragazzi, coinvolti da “Il Museo Incanta” nel laboratorio “Animali Di Versi”. Poi, Una Montagna di Libri dà l’appuntamento a febbraio, con molti altri incontri. LE SEDI. La manifestazione si tiene presso le sale pubbliche dell’Alexander Girardi Hall, del Cinema Eden e della Sala Cultura del Palazzo delle Poste, e presso il Miramonti Majestic Grand Hotel. Per informazioni: www.unamontagnadilibri.it.

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Uno sguardo al futuro a cura di Cortina Turismo

FIERE Dal 31 ottobre al 2 novembre Cortina Turismo era presente alla 12^ edizione del SALONE INTERNAZIONALE SVIZZERO DELLE VACANZE DI LUGANO. LUGANO Un’occasione per incontrare Tour Operator e agenzie di viaggio da tutto il mondo e promuovere Cortina presso il pubblico Svizzero nello stand della Regione Veneto. Dal 2 al 5 novembre, subito a LONDRA PER IL WORLD TRAVEL MARKET: MARKET evento leader nel settore a livello mondiale, con una vasta gamma di destinazioni e professionisti internazionali del viaggio. Un'occasione unica per Cortina, in trasferta con ENIT, per promuoversi e fare rete. Dal 10 al 12 novembre, inoltre, Cortina Turismo è partita alla volta di DUBAI E MUSCAT, MUSCAT sempre al fianco di ENIT, per il workshop dedicato agli Emirati Arabi e per incontrare Tour Operator e agenzie di viaggio, con cui continuare il lavoro di sensibilizzazione del mercato di lingua araba. Un’operazione iniziata la primavera scorsa (5-8 maggio) con la presenza di Cortina d’Ampezzo presso lo spazio espositivo ENIT all’Arabian Travel Market, cui ha fatto seguito la visita, organizzata dal Consorzio dei giornalisti delle più importanti testate arabe dal 5 al 9 settembre, tra cui anche un rappresentante del “National Media Council”, il corrispettivo arabo dell’ANSA nazionale. Dal 17 al 19 novembre, infine, si vola in CINA per una conferenza stampa. organizzato in collaborazione con Oliver Yang (giornalista di viaggio e TO), con i giornalisti principali , come Bloomberg News, National Geographic Traveler, Cina, Ski Magazine, e un certo numero di riviste di viaggi e lifestyle. Il 20 novembre è stato organizzato insieme all’ ENIT Workshop con TO e agenzie cinesi. FONDAZIONE ALTAGAMMA, ALTAGAMMA che promuove marchi di qualità e luoghi simbolo dell'eccellenza eccellenza italiana in fatto di ospitalità e cultura. Un progetto di cui Cortina d’Ampezzo è entrata a far parte grazie all’impegno di Cortina Turismo che ha visto il presidente Stefano Illing ritirare l’onorificenza onorificenza giovedì 20 novembre a Roma alla presenza dei soci Altagamma. “È stato un percorso lungo e complesso” ha dichiarato Stefano Illing “ma è una soddisfazione vedere Cortina tra i territori italiani di eccellenza, tra gli ambasciatori del migliore stile di vita italiano. Il riconoscimento permetterà una forte collaborazione con il Consorzio Costa Smeralda e Fondazione Capri per valorizzare il turismo di alta gamma nel mondo. Prossimo appuntamento a metà dicembre per la riunione operativa”.

COMUNE, CONFCOMMERCIO CORTINA E CORTINA CORTINA TURISMO ASSIEME PER LO SVILUPPO DEL COMMERCIO DI CORTINA. Il Comune di Cortina d’Ampezzo, Cortina Turismo e Confcommercio Imprese per l’Italia Belluno consulta di Cortina, insieme per accedere ai fondi del bando regionale per lo sviluppo dei distretti del commercio. Un’occasione per il rilancio del reparto a Cortina. Il 14 novembre si sono riuniti, l’Assessore al Commercio, allo Sport e al Turismo Marco Ghedina del Comune di Cortina d’Ampezzo, Stefano Illing Presidente di Cortina Turismo, Gabriele Gaspari Gaspari Presidente della Consulta comunale Confcommercio e Giorgio Da Rin della consulta ASCOM Cortina; presenti anche Marco Genova, Genova Responsabile del Polo Cadore di Confcommercio Imprese per l’Italia Belluno e la stampa locale. Illing, “La conferenza ha un duplice scopo: Stefano Illing innanzitutto comunicare la natura del bando regionale e le azioni sinora intraprese per accedere a quei fondi utili a rinnovare e rilanciare il comparto commerciale di Cortina. Quindi la necessità di informare tramite la stampa e quindi coinvolgere nel progetto quanti più possibili aderenti sul territorio di Cortina e, principalmente, un’altra associazione di categoria: entrambi requisiti imprescindibili per concorrere al bando e accedere ai fondi”. Una posizione confermata dall’Assessore Marco Ghedina che riconosce in questa azione “un esempio di bella e rapida collaborazione per la valorizzazione di Cortina, che così potrebbe accedere a nuove risorse anche per migliorare l’arredo urbano e molto altro”. Da Rin “La sinergia tra tutti è un elemento fondamentale per accedere ai fondi del bando che richiede la compresenza dell’organo comunale, di una ’mente’ progettuale esterna – Cortina Turismo – e due associazioni di categoria locali: una è qui presente; verranno invitate anche le altre associazioni presenti sul territorio. Cortina è avvantaggiata: ha già tutti gli organi necessari, dobbiamo solo metterli assieme e raggiungere un’alta percentuale di adesioni da parte dei singoli commercianti che, senza alcun impegno economico né giuridico, ma semplicemente firmando il loro appoggio al progetto, potranno permettere a Cortina di raggiungere un alto punteggio e quindi accedere alle risorse regionali”. Marco Genova sottolinea che “Cortina, accedendo a questi fondi regionali, potrebbe ottenere – nel 2015 – sino a 400 mila euro a fondo perduto a fronte di un investimento da parte dei partner di 800 mila euro. La Regione ha un budget di 6 milioni di euro per questo bando e Cortina ha già le strutture necessarie per accedervi: serve però la risposta di tutti”.


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sci nordico: AnnA coMAreLLA suBiTo suL Podio Nella gare Fis a Riale che hanno dato inizio alla stagione dello sci nordico, un nono e un terzo posto per la promessa del fondo ampezzana a cura della Redazione

Come di consueto a fine mese di novembre si dà il via alla stagione delle gare di sci nordico e pare proprio che come lo scorso anno protagonista sia il tempo meteorologico. Le gare Fis in programma a Santa Caterina Valfurva, località che non ha mai avuto problemi di neve, quest’anno non si sono potute disputare nella località prestabilita; le alte temperature hanno infatti impedito ai numerosi cannoni disposti in pista di riuscire a produrre la neve. Tutto il circo dello sci nordico si è dovuto quindi spostare a Riale, frazione del comune di Formazza, la punta più estrema della regione Piemonte, oltre l’orizzonte c’è la Svizzera. In novembre la località aveva avuto una abbondante nevicata di ben un metro e quaranta, poi “mangiato” dalle successive piogge, ma la neve era sufficiente per le gare FIS. Per il Veneto presenti al via le ragazze del-

Anna Comarella col numero 7, durante le gare FIS del 29-30 novembre a Riale, dove ha conseguito un nono e un terzo posto

classica con aspiranti e juniores insieme. Il giro presentava diverse salite impegnative, il tempo variabile con pioggia e tratti di sereno ha impegnato non poco i tecnici per riuscire a trovare dei buoni materiali. Alla fine la vittoria è andata a Caterina Ganz, già da

alcuni anni inserita nelle squadre nazionali e da questa stagione tesserata per le Fiamme Oro; al secondo posto un’altra atleta della squadra juniores nazionale, Ilenia Defrancesco, e al terzo posto Anna Comarella, all’ultimo anno aspirante.

PiscinA cHiusA

dal 29 gennaio 2012

10 3 7 0 0 la squadra juniores U20, Erika Antoniol (Sovramonte-Polizia), Francesca Corbellari (s.c. Bosco) e Anna Comarella (sci club Cortina-Forestale) Le giovani atlete non hanno sfigurato, dopo un ottimo prologo le gare si sono concluse con la vittoria di Erika Antoniol, il quarto posto di Francesca Corbellari e il 9° posto di Anna Comarella caduta in semifinale. Per la gara distance della domenica, le atlete erano tutte impegnate sui 5km in tecnica

DAYS

2 Anni 10 Mesi

contatore aggiornato al 3 dicembre 2014

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PerLe indiAne di sAGGezzA di Roberto Pappacena

Dedico ai nostri lettori alcuni testi poetici del grande induista Michele Kerbaker, desunti dalla raccolta “Perle Indiane” (sentenze tradotte metricamente) curata dal mio indimenticabile padre Enrico Pappacena, che insegnò all’università di Bari Storia delle Religioni. Il libro è dedicato a Giovanni Pascoli, che primo nel suo “Fior da fiore” definì “Perle” queste mirabili sentenze; e a Giuseppe Caccia, che primo offrì al Kerbaker la dovuta ospitalità della grande Editoria italiana. La collana di sentenze indiane qui raccolte, risulta consacrata alla memoria di Domenico Cimarosa per il primo centenario della sua morte, avvenuta l’11 gennaio 1801. “Vibra forte e distinta” - scrive Michele Kerbaker nell’introduzione - “nella gnomologia indiana, la nota del pessimismo speculativo, il quale risulta scaturire dal fondo stesso della coscienza indiana, fissa nel pensiero della inanità e transitorietà del mondo attuale, e quindi della inevitabile miseria cui è condannata la vita umana. In più riscontri, pare di sentire Leopardi o Schopenhauer. Gli è che il pessimismo indiano accompagna, con la considerazione del male che si soffre, quella della cessazione del male medesimo, la quale l’uomo, con l’energia e la tenacia della sua volontà, può ottenere sottraendosi alle illusorie attrattive del senso, e calpestando, con sublime indifferenza, la paura della morte”. Le visioni terrena ed ultraterrena espresse da Michele Kerbaker, che fu anche maestro di mio padre, hanno profondamente inciso sulla mia personale concezione della vita; ed in particolare la collana di sentenze “Perle indiane”, di cui riportiamo qui, per il lettore, alcune tra le più significative.

La Redazione di Voci di Cortina augura a tutti i suoi lettori un sereno Natale e un felice 2015

l 'angolo dea poesia SAVIEZZA FEMMINILE

SUPREMA PIETÀ SUPREMA MISERIA

Sono savie le donne in sul momento, ché la loro saggezza è dono di natura; la sua saggezza l’uom, con grande stento, apprende per istudio e per lettura. (n°10, pag. 6)

A chi gli Dei s’ inchinan riverenti? All’uom che un’ infinita sente pietà per gli esseri viventi! E di che gli Dei stessi han paura? Di quella aspra, selvaggia e scura che nòmasi la vita! (n°58, pag.21)

NEMICI DELLO STATO

MEGLIO NEI BOSCHI

S’appartiene ai sovrani difender, come è diritto, il buon popolo afflitto da ladri, avventurieri, ciarlatani, truffatori, assassini ed altrettali e, in specie, dai pubblici ufficiali! (n°34, pag.13)

Meglio nei boschi stanza romita e mendicando campar la vita e a portar pesi rompersi le ossa e la salute dai morbi scossa per l’uom fia sempre, che, fortunato, gli alti diriger affar’ di Stato! (n°123, pag.42)

• Sale & Pepe

&

risArciMenTo record L’ex presidente della società comunale Gis Nicola De Santis chiede in Tribunale 1.300.000 euro di maggiori compensi rispetto a quelli pattuiti nei 5 anni in cui è stato a capo della Gestione degli Impianti Sportivi di Cortina. Una gestione degli impianti sportivi... poco sportiva!


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Lettere, opinioni e commenti PROGETTO qUALIFICANTE: UN ANELLO PEDONALE ChE CINGE CORTINA Buongiorno, la mia proposta per la impagabile Cortina e la sua rinascita passa attraverso il progetto di un anello o di più anelli di passeggiate limitrofi al nucleo abitativo. Riflettiamo, Cortina è una delle poche località turistiche che, attraverso le Regole, può disporre dei terreni circostanti al nucleo cittadino per realizzare quest’opera: progettare e realizzare delle camminate panoramiche tra i vari e incantevoli pendii della conca cortinese. Questo perché uno degli intramontabili passatempi di turisti e locali è il passeggiare, il biciclettare, andare con gli sci da fondo e con le ciaspole. Un anello che cingesse tutta la valle, ampliando la già fantastica sede della vecchia ferrovia, darebbe a Cortina un richiamo unico, permetterebbe di camminare a tutte le ore del giorno, scegliendo i tratti soleggiati d’inverno e ombreggiati d’estate e sarebbe un meraviglioso itinerario di contemplazione dell’intera valle. Naturalmente questa meravigliosa opera diverrebbe un ottimo strumento di viabilità pe-

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donale che collegherebbe i vari quartieri e il centro cittadino, dando di fatto un contributo di alleggerimento al traffico stagionale sempre in affanno. Chissà se, dopo aver privilegiato costose opere d’intrattenimento, non si possa trovare il massimo riscontro e un rinnovato richiamo turistico con un semplice anello di passeggiate: attività principe che tutti, giovani e anziani, amano fare in una località turistica montana. Cortina, ricordiamolo, è così avvantaggiata

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Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata


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Le >brevi< del mese 28

ott «Abbiamo salvato il Codivilla-Putti». Così il consigliere regionale del PD, Sergio Reolon, ha esordito incontrando i cittadini per spiegare il futuro del nosocomio. «Grazie alla legge approvata in consiglio regionale», ha spiegato Reolon, «la Giunta è stata costretta a prolungare di 30 mesi l’attuale sperimentazione gestionale. Senza questo provvedimento entro qualche mese il Codivilla-Putti sarebbe stato chiuso. Ora è importante lavorare per il rilancio della prima struttura italiana per la cura della osteomielite».

piazza Angelo Dibona, e, soprattutto, 1.636 firme raccolte in pochi giorni che chiedevano la riapertura della piscina».

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nov La Giunta ha erogato un contributo di 166.819 euro per la scuola dell’infanzia “don Pietro Frenademetz” gestita dalla Parrocchia. La cifra agevola le famiglie, che grazie a questi soldi pagheranno una retta inferiore per altri due anni. Attualmente alla materna ci sono oltre 130 iscritti.

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nov La Servizi Ampezzo acquista un nuovo gatto delle nevi dal costo di 140 mila euro. «Sarà un impulso in più per l’impianto di Fiames», commenta l’assessore allo Sport ed al Turismo, Marco Ghedina, «gestire direttamente gli interventi permette di investire con maggiore oculatezza».

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nov Dopo i 515 mila euro assegnati nell’ottobre 2014, e i successivi 48 mila euro recentemente allocati per le attività a programmazione non ordinaria, la giunta ha approvato all’unanimità lo stanziamento di altri 200 mila euro per il 2014. I contributi sono per le associazioni e le iniziative promosse sul territorio a sfondo culturale, sportivo e sociale e coprono il periodo di attività tra gli ultimi mesi del 2013 e l’intero 2014.

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nov Cortina Turismo intensifica l’azione di promozione sui mercati esteri, nell’ottica di strutturare una proposta sempre più internazionale. Novembre si è aperto con la presenza al Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze e a Londra per il “World Travel Market”: evento leader nel settore a livello mondiale. Dal 10 al 12 novembre Cortina Turismo è partita alla volta di Dubai e Muscat, al fianco di Enit, per il workshop dedicato agli Emirati Arabi.

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ott Ammonta a 515 mila euro il contributo che il comune di Cortina mette a disposizione di associazioni e privati per l’organizzazione di eventi, attività sociali e manifestazioni sportive. La cifra è destinata a coprire le iniziative presentate tra la fine del 2014 e l’aprile 2015. nov Il cortinese Paolo D’Amico è stato eletto presidente del collegio regionale dei maestri di sci. «Assieme al consiglio direttivo», spiega D’Amico, «lavoreremo con l’obiettivo di aiutare tutti i maestri di sci, che sono oltre 1600, e tutte le 44 scuole del Veneto». nov Altre sei telecamere controllano il territorio ampezzano, sul ponte Corona, in via Olimpia nei pressi dell’ufficio postale e quattro sulla Statale 51 di Alemagna, due a sud nella zona di Zuel e Acquabona e due a nord verso Fiames. Le sei telecamere si vanno ad aggiungere alle altre cinque che dal 2012 controllano il centro.

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nov Critico il giudizio di Mountain Wilderness, la più accreditata associazione di ambientalisti per la protezione delle terre alte, sull’azione della Fondazione Dolomiti Unesco, per l’assenza dell’intervento politico. «Solo marketing, biciclettate, sfalci» protesta Carlo Alberto Pinelli, presidente nazionale di MW. Il 31 ottobre a Fiera di Primiero si sono riuniti i soci sostenitori della Fondazione e in quella sede MW ha presentato un robusto documento che rilegge criticamente il dossier della stessa Fondazione sul turismo sostenibile.

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nov Due atleti di Cortina sono stati premiati dalla Fisi allo Skipass di Modena in qualità di vincitori dei campionati italiani giovanili. Si tratta di Anna Comarella, tricolore Aspiranti in team sprint, 5 km tecnica classica, 5 km tecnica libera, 7.5 km tecnica libera mass start e tricolore Giovani in staffetta per lo sci nordico; e Mattia Gaspari, campione nazionale Giovani per lo Skeleton.

08

nov Tre nuovi autobus, finita l’asfaltatura di Piazza Ex Mercato, dopo quella effettuata in primavera nel piazzale della stazione; e infine verrà posata la nuova casetta per la fermata dell’autobus davanti all’ospedale Codivilla. Sono questi gli ultimi interventi della società comunale Servizi Ampezzo relativamente alle attività nel trasporto pubblico.

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nov Il Comitato Civico avvia un’azione legale collettiva per chiedere il risarcimento dei danni subiti dai cittadini a seguito della chiusura della piscina comunale. «Sono trascorsi oltre mille giorni dalla chiusura della piscina», spiega Marina Menardi, presidente del comitato, «e in quasi tre anni nulla si è mosso per vedere la struttura riaperta nonostante numerose nostre sollecitazioni, lettere di cittadini, un flash-mob in

nov Scelte le 12 ditte tra le 35 che hanno fatto richiesta per vendere la propria merce al Mercatino di Natale, lungo Corso Italia, dal 5 dicembre al 4 gennaio. Una casetta sarà poi gestita dai volontari dell’associazione “Insieme Si Può” e un’altra dall’Unione dei Ladini d’Ampezzo nov Verrà completamente ristrutturato e potenziato l’attuale impianto antincendio della palestra Revis. Lo ha deciso il Comune, approvando il progetto preliminare per l’intervento. I lavori saranno condotti dalla Servizi Ampezzo e inizieranno in primavera. L’intervento implica un investimento di circa 100 mila euro».

nov Il Comune di Cortina stanzia altri 48 mila euro per attività legate alla cultura, al turismo e alle attività sociali, approvando due distinti provvedimenti. Il primo di 38 mila euro riguarda i contributi destinati ad associazioni e privati. Il secondo provvedimento riguarda la pubblicazione del bando per il concerto di Capodanno 2015, per cui il Comune stanzierà 10 mila euro e l’uso dello stabile, mentre l’organizzazione dell’evento farà capo alla società Se.Am.

16

nov Aperte le iscrizioni per la terza edizione della “WinteRace”, che si terrà di nuovo a Cortina dal 5 al 7 marzo. L’evento è organizzato da Alte Sfere e riservato a 80 vetture costruite entro il 1976.

F cus

a cura di Morena Arnoldo

nov È nato “Cortina for us”. Un gruppo di lavoro creato dai commercianti locali che ha l’obiettivo di far fronte alla crisi attraverso iniziative mirate, da portare avanti insieme. Come prima azione i commercianti hanno deciso di unire le forze e di presentarsi per l’Immacolata tutti con le stesse luminarie. Hanno aderito al progetto oltre 160 attività (vedi approfondimento all’interno) nov Quattro studentesse cortinesi espongono le loro opere, alla seconda rassegna nazionale biennale del “libro d’artista” promossa da Dars (Donna, arte, ricerca, sperimentazione) di Udine: Martina Alverà dello Scientifico, Erika Delpivo, Tania Diaz Flores e Angela Italiano dell’Artistico, hanno partecipato al progetto coordinato dalla docente di Discipline progettuali e design Giuliana Corbatto. nov Il fine settimana della Lavaredo Ultra Trail, gara di corsa in montagna di 120 chilometri ripresa dalla North Face, che si svolgerà alla fine di giugno, si arricchisce di una nuova gara: la Cortina Sky Race. L’idea di aggiungere una terza distanza, più corta rispetto alla Lavaredo Ultra Trail, è nata per coinvolgere gli accompagnatori di coloro che si cimentano nelle gare più lunghe.

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nov Cortina Turismo entra a far parte dell’Altagamma Honorary Council, l’organismo che dal 2002 riunisce società e istituzioni nazionali e internazionali che contribuiscono alla promozione della cultura italiana dell’eccellenza e dell’Italian Lifestyle nel mondo.

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nov Con la stesura della graduatoria si è concluso il concorso che l’Amministrazione ha attivato, per assumere agenti. Il vincitore è Giuseppe Ferrante, classe 1968, di Torino.

FINALMENTE… LA NUOVA AREA SPORTIVA POLIVALENTE 29-ott S’inaugura la nuova area sportiva polivalente, dietro la palestra Revis, nella zona delle scuole di Cortina. Il sindaco Andrea Franceschi, gli assessori Giovanna Martinolli e Marco Ghedina e il consigliere Marco De Villa hanno affidato ai giovani delle scuole la nuova area attrezzata, che resterà sempre aperta. Toccherà quindi ai giovani averne cura e pulire se sporcano. È una prova di fiducia che il Comune fa nei confronti dei ragazzi, che potranno usare il campo sia la mattina durante le ore di educazione fisica o all’intervallo, sia il pomeriggio. Per l’estate sarà illuminato e quindi potrà essere utilizzato anche la sera. La nuova struttura è stata realizzata prima dalla Gis e poi dalla Se.Am., su progetto dello studio associato degli architetti Oscar e Massimo De Bona di Trichiana; la realizzazione è stata affidata alla ditta Costruzioni De Rigo di Cortina e finanziata dal Comune con 80 mila euro.


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