Voci di Cortina - Aprile 2015

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anno XII | numero 131 | aprile 2015 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

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direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

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referendum Perplessità e opinioni dei sì e dei no sulla ricandidatura ai Mondiali

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attività amministrativa La provincia boccia il Pat e si ritorna al vecchio Piano Regolatore

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sport Sesta edizione del Freeride Challenge Punta Nera

foto: bandion.it

I MONDIALI RUOTANO ATTORNO AL PAT E VICEVERSA: E ADESSO?

20 MARZO: PAT BOCCIATO

12 APRILE: REFERENDUM SUI MONDIALI


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CORTINA 2021: PENSIAMOCI BENE! Domenica 12 aprile si andrà a votare per la quinta candidatura ai Mondiali di sci, quelli del 2021. Lo slogan del Comitato Referendum 2021 è “Pensiamoci bene!”. Un invito a riflettere prima del voto, dopo i due milioni di euro già spesi a cura del Comitato Referendum 2021

Le ragioni che porteranno i cittadini di Cortina d’Ampezzo alle urne, domenica 12 aprile, sono state dettate da una serie di perplessità sorte tra la popolazione sull’opportunità o meno per Cortina di ricandidarsi ai Mondiali di sci alpino per il 2021. Siamo convinti, infatti, che, in occasioni come questa, una riflessione sul vero significato di eventi eccezionali come quello dei Mondiali di sci, sia per una località turistica come Cortina, sia come concetto in generale, vada fatta. Cortina è sempre più carente a livello infrastrutturale, e la sua decadenza come centro di eccellenza del turismo invernale ed estivo è sotto gli occhi di tutti, a partire dai turisti. L’immaginare che un evento straordinario porti a risolvere problemi strutturali è il primo pensiero che hanno in molti, ed è purtroppo anche l’unico. Solamente che la realtà dei fatti spesso smentisce questo pensiero, ma ci si fa poco caso. Molti soldi sono stati investiti fino ad ora per le quattro precedenti candidature, tutte finite male, e ogni volta Cortina si è presentata con le stesse credenziali della prima, quella del 2013, subendo sempre lo stesso trattamento: BOCCIATA. Al quinto tentativo per ottenere la rassegna iridata, non ci sembra che siano stati fatti tanti progressi per poter concorrere con altre stazioni turistiche che ambiscono anch’esse ai Mondiali, quindi la domanda a questo punto è: «Vale la pena riprovarci, e investire ancora soldi e risorse pubbliche, che potrebbero essere investiti altrimenti?» le perplessità della ricandidatura • •

Quattro candidature per quattro bocciature. Soldi spesi fino ad ora: 2 milioni 366 mila euro, coperti quasi interamente da soldi pubblici (Cortina 2013: 150.000 euro, Cortina 2015: 395.000 euro, Cortina 2017-2019: 1 milione 821 mila euro). 8 milioni di euro per la strada da Gilardon a Rumerlo sono già a bilancio nelle opere pubbliche del Comune.

In nove anni (dalla candidatura 2013 ad oggi, in preparazione del 2021), l’unica cosa fatta per i Mondiali è il Progetto per la Pista Tony Sailer, (che servirà solo per i Mondiali e poi molto probabilmente verrà abbandonata) con una forzatura a livello politico dichiarata dallo stesso Comitato promotore per ottenere il parere favorevole dalla Sovrintendenza ad una settimana dal voto di Barcellona (che comunque non ha aiutato, visto il risultato). ALCUNI PROGETTI INSERITI NEL DOSSIER DI CORTINA 2019: •

120 mila metri quadri di espropri per la strada e la zona del traguardo: si è già trattato con i proprietari dei terreni che verranno espropriati? • Quanto ha garantito il Governo come appoggio alla candidatura, in apporto finanziario e in progetti di rilancio per Cortina? Per quanto ci risulta fino ad oggi, dopo quattro candidature: niente! • Quanto ha garantito la Regione come appoggio alla candidatura, in apporto finanziario e in progetti di rilancio per Cortina? Per quanto ci risulta fino ad oggi, dopo quattro candidature: niente! Man mano che si è andati avanti con le candidature, sono aumentate le spese, ma il risultato è sempre: BOCCIATI. Perché? Il dossier praticamente è lo stesso dal 2013 al 2019, e ogni volta viene bocciato, ma si continua ad insistere nel presentare solo strisci sulla carta, senza investimenti, mentre nel frattempo Cortina perde servizi che sarebbero utili anche ai Mondiali (vedi piscina). Le altre località, invece, si presentano con le strutture già pronte (vedi Saint Moritz 2017, Are 2019 e per il 202123 Saalbach).

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Parcheggio e pista Nord aeroporto Fiames in fase di ristrutturazione pronti 6 mesi prima dei Campionati del Mondo. Eliporto Fiames: Lavori in corso; completato nell’ESTATE 2014. Strada per le gare Gilardon-Rumerlo in fase di approvazione: inizio lavori nel 2015. Nuovo Parcheggio interrato in largo Poste: AVVIATO nel 2013 e COMPLETATO nel 2015. Piazza Olympia in largo Poste: COMPLETATA nel 2015. Ex-Esso Area in Piazza Roma: lavori in corso, COMPLETATO nel 2015. Funivia Son dei Prade-Bai de Dones: inizio lavori PRIMAVERA 2015. Il Comune ha adottato il PAT (poi bocciato dai tecnici…)

MIRABOLANTI PROMESSE che negli anni sono rimaste solo sulla carta. Nulla si sa, inoltre, di come sarà costituito il prossimo comitato promotore. Di certo sappiamo che dalla candidatura 2015 a quella del 2019, nonostante il susseguirsi di insuccessi, il comitato Promotore è stato sempre lo stesso: Comune, Sci Club Cortina, Fisi, Associazione Permanente Coppa del Mondo, con affiancata una ventina di persone stipendiate per portare avanti la promozione della candidatura. Stessa squadra, stesso risultato: bocciati. Sarà così anche per il 2021?


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“QUEI VOLANTINI CHE MI HANNO FATTO DECIDERE COSA VOTARE” Spett. Redazione, non mi sarebbe mai venuto in mente di scrivere ad un giornale per esprimere opinioni sull’opportunità o meno di organizzare i Campionati del Mondo di sci a Cortina se, in questi giorni, non fossero apparsi i volantini di qualcuno che promuove il sì. Se fino ad ora avevo dubbi, costoro, con la loro efficace azione, me li hanno fugati. Con il contenuto di quei volantini, dove si contrappone un’immagine di contadini poveri ad un’ipotesi radiosa, dove si scrive che il futuro comincia da lì, dove insomma i Campionati sono la lampadina accesa e chi li promuove i fautori del progresso, mentre gli altri (pochi o tanti, non importa) sono rappresentati dai contadini che faticosamente spingono l’aratro o dalla lampadina spenta…beh, non ho più dubbi. Non ero un cittadino contrario, ma solo uno che si poneva e si pone qualche domanda, che avrebbe voluto un serio confronto sui fatti, sui denari, sul dopo. Pare non sia possibile. Riemergono, e non ce n’era bisogno, alcune delle caratteristiche peggiori della nostra comunità: la contrapposizione, l’irrisione delle idee altrui, il rifiuto del confronto, l’incapacità di ricercare soluzioni condivise che portino ad un obiettivo comune, il tutto bianco o tutto nero. L’Amministrazione comunale ne è lo spec-

mentalità dovremmo gestirlo, addirittura separandolo dall’immagine dell’Amministrazione comunale. Ma chi se ne dovrebbe occupare (tranne che per la parte prettamente legata alle competizioni)? Lo facciamo senza il Comune? Siamo sicuri che sapremo eleggere un’amministrazione migliore? Gli ideatori dei volantini, per la verità, ne hanno azzeccato uno: sotto la foto di archeologia impiantistica (credo che sull’Arco Alpino non esista niente di così fantasticamente vintage) hanno scritto che è ora di cambiare. Perfetto, e vale anche per il Comune. Perché non lo abbiamo fatto finora? Una risposta me la do: perché siamo così. Vogliamo andare in Sudtirolo, ma dei sudtirolesi ci manca una cosa sola: la mentalità. Proviamo a far trovare ai turisti un paese un po’ più curato (anche intorno alle case private: i difetti non sono solo del Comune), come fanno i tirolesi, a tuonare meno dai giornali e cercare più intese, tra cittadini chio: Cortina siamo noi, e siamo in buona par- e anche tra gruppi di interesse economite così. E così, come altre volte (ricordate la co (Consorzio di promozione turistica incopertura dello stadio? Era l’unica soluzione segna…) e le cose andranno sicuramente per sopravvivere….) aspettiamo il miracolo meglio. laico, l’”evento”, che faccia piovere un po’ di Ma questo sarebbe il vero evento, anzi, il soldi per risolvere i nostri mali. “miracolo”…forse dovremmo pregare di più. Tutto questo, in realtà, non è per me tanto importante. Mi rattrista pensare che con questa Renzo Stefani


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ENRICO GHEZZE, PRESIDENTE DEGLI IMPIANTI A FUNE, VOTERà Sì di Alice Gaspari

Contrario al referendum, che ha definito da subito nocivo alla candidatura e una perdita di tempo, Enrico Ghezze sembra essere il punto di riferimento per coloro che vogliono che Cortina si candidi di nuovo ad ospitare l’evento Mondiale nel 2021.

a Cortina vengano assegnati i Mondiali nel giugno 2016; nel 2017 cambierà l’amministrazione e sarà quella eletta che dovrà dedicarsi al 100% all’evento. Purtroppo il 12 aprile si prospetta la possibilità di pagare gli errori fatti dalla giunta Franceschi con la gestione degli impianti sportivi. Rinnovo quindi l’appello a dividere quello che è il referendum da quello che è l’amministrazione attuale.

Perché bisogna votare SÌ al referendum? Per non sprecare il lavoro fatto precedentemente, ma soprattutto perché abbiamo bisogno di ottenere una grande visibilità internazionale come località turistica e di sistemare il decoro urbano, l’offerta alberghiera, gli impianti, la situazione ospedaliera e l’offerta turistica in generale. Hai accusato i referendari di voler far morire Cortina, perché i Mondiali, secondo te, sono l’ultima possibilità di rilancio per il Paese... Cortina muore perché, non avendo progetti alternativi a questo, non vedo per essa altre vie d’uscita. I Mondiali possono essere anche una forzatura, ma ci costringeranno a mettere in piedi e a realizzare le strutture necessarie a ospitarli. Ci sono 40 milioni di euro all’anno di fondi Brancher cui attingere, stanziati apposta dalla Provincia Autonoma di Bolzano per lo sviluppo dei territori di confine. Dove sono i plichi con tutti i progetti di rinnovamento da presentare ogni anno alla commissione? E i progetti per attingere a fondi Europei? È una storia un po’ italica: mancando la programmazione standard, per uno sviluppo a medio/lungo termine, si è spinti a ricercare il grande evento per riuscire a fare qualcosa; in questo siamo molto italiani. Siamo comunque confortati dal fatto che tutte le ultime località che hanno svolto i mondiali si sono poi ricandidate. È evidente che hanno avuto un buon ritorno a livello turistico ed economico. Se fossimo capaci di cogliere le opportunità dei fondi Brancher, allora i Mondiali non sarebbero “ l’ultima spiaggia”? Gli impianti a fune 7 anni fa hanno realizzato un progetto di sistemazione della mobilità, il Cortina SIM. Il progetto fu regalato al Comune il giovedì e rigettato il venerdì. Con il fondo Brancher si realizzerà il collegamento Tofana/Cinque Torri, ma ad esempio altri due progetti presentati, uno

Chi gestirebbe la candidatura se vincesse il sì? Bisogna formare un nuovo comitato, inserendo persone nuove ed eventualmente confermandone altre. per il golf e uno per la ciclabile, sono stati rigettati per errori formali e si sono persi i soldi per quell’anno. Ora so che ci sono altre domande di accesso ai fondi, anche da parte degli impianti a fune per la sostituzione e il rinnovo di alcune strutture. Abbiamo problemi ad attingere ai fondi FAS perché Cortina è considerata una località top, quindi da non finanziare. Ad esempio la funivia Tofana ne ha fatto richiesta, ricevendo il 10% della spesa; la stessa domanda fatta per la funivia in Marmolada ha avuto uno stanziamento del 50%. Ecco perché per noi è difficile investire. Ma se mettessimo da parte la candidatura e iniziassimo intanto a lavorare al nostro interno per realizzare ciò di cui abbiamo bisogno, cosa ci impedirebbe di riprovarci in un altro momento? Il lavoro fatto comunque non andrebbe sprecato... No, perché non abbiamo certezze; sarebbe bello, ma non credo che ci sarà un miglioramento nel futuro, sarebbe una perdita di tempo e ne abbiamo perso già tanto. Ma se siamo così inerti, come possiamo credere di essere pronti a ospitare l’evento e a sfruttarne le potenzialità? Dobbiamo prendere i mondiali per essere costretti a farli! Ha senso per voi impiantisti sostenere ora questa candidatura, portata avanti da questa amministrazione, della quale avete chiesto, assieme a molti altri, le dimissioni? Il rischio di questo referendum è che il sì ai Mondiali venga confuso con il sì a questa amministrazione. Bisogna assolutamente separare le due cose. Dobbiamo sperare che

Ma questo dovrà avvenire subito dopo il 12 aprile, se vincerà il sì... quindi il comitato lo costituirà questo Sindaco.... Probabilmente sarà formato dal Sindaco, perché mette i soldi della quota d’iscrizione, e dal passato presidente Enrico Valle, perché è l’uomo che ha più contatti con la FIS. Il dossier è pressoché lo stesso dal 2013 e abbiamo sempre perso; cosa vi fa pensare che questa volta sarà diverso? Dobbiamo però specificare che le prime due candidature si fanno pro forma, quindi in Sud Africa e in Turchia eravamo già destinati a perdere. Poi in Corea, inspiegabilmente, Roda ha ritirato la candidatura, ancora oggi non so il perché. A Barcellona abbiamo preso 8 a 9 e questo ha evidenziato che qualcosa non ha funzionato solo a livello politico; il dossier viene variato secondo le nuove richieste della FIS, nell’ultimo era stata aggiunta anche la pista Sailer. Allora, se è solo una questione politica, cosa hanno Roma, Venezia e la federazione italiana da offrire in più questa volta? Noi abbiamo da offrire la nostra località. Se la pista Toni Sailer è una struttura strategica che servirà alla Cortina del futuro, perché nessuno finora pare farsi avanti per gestirla dopo i Mondiali? Perché finora ha ottenuto il permesso come pista sportiva e non ha ancora l’autorizzazione per tracciato turistico. Come andrà il referendum? Fai il tuo pronostico... Vincerà il sì con l’approvazione dei due terzi, il 66%.


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SIRO BIGONTINA, VITTORIOSO PROMOTORE DEL REFERENDUM PER L’ALTO ADIGE, VOTERÀ NO Abbiamo incontrato il più quotato tra i referendari d’Ampezzo, Siro Bigontina, vittorioso promotore del referendum per il passaggio al Trentino Alto Adige nel 2007. Allora si recarono alle urne più del 70% degli aventi diritto (nei tre Comuni ladini) e si registrò una schiacciante vittoria dei promotori stessi; l’80% circa dei votanti si espressero infatti a favore del passaggio alla regione a statuto speciale. Questa volta Siro Bigontina al quesito referendario voterà no. Perché votare NO alla candidatura di Cortina ad ospitare i mondiali di sci nel 2021? Principalmente per due motivi. Primo, perché dobbiamo smetterla di rincorrere il grande evento per sistemare il paese, per dotarci delle infrastrutture che non siamo capaci di realizzare. Dobbiamo guarire da questo virus una volta per tutte e sistemare il Paese da noi, come fanno tutti. Secondo, perché non è stata fatta informazione: avrebbero dovuto inviare a tutti un Qui Cortina con il dossier, come hanno fatto con il progetto della tangenziale e dopo aver bene informato i cittadini avrebbero dovuto indire un referendum per sentirne il parere; adesso il dossier è stato reso pubblico, ma non è chiaro ed è tardi. Lei ha fatto parte del comitato per la candidatura di Cortina alle Olimpiadi del 1992, che poi furono assegnate ad Albertville; allora la pensava diversamente? No, fu una candidatura che l’amministrazione della quale facevo parte, quella di Ghedina Basilio, aveva ereditato dalla pre-

quelli della Regione a realizzarle, facendo probabilmente i propri interessi e lasciando possibilmente a noi i debiti. Come si fa ad aver fiducia con gli intrallazzi che emergono ogni giorno? Gli accordi di programma però sono saltati, insieme al P.A.T. Ecco appunto... Non sono stati nemmeno capaci di fare il P.A.T., figuriamoci come potranno gestire il Mondiale!

cedente amministrazione Tellarini e mio malgrado dovetti farmene carico. C’era un’agenzia che ci gestiva tutte le promozioni; dovemmo ospitare gratis tutti i rappresentanti del C.I.O. Per la promozione avevamo finanziamenti da parte della Regione, ma poi tanti che avrebbero dovuto pagare non hanno pagato e al Comune è rimasto da appianare un debito di due miliardi di lire. Ma di che cosa avete paura? Dicono che si tratterà di un evento dimensionato alle nostre possibilità di accoglienza, attentissimo all’ambiente; arriveranno soldi per sistemare tante cose, realizzare strutture nuove e moderne: così per Cortina si aprirà finalmente una nuova stagione di crescita. Abbiamo paura soprattutto delle operazioni immobiliari. Non c’è chiarezza su questi accordi di programma con la Regione: si parla di palazzi alla stazione, alberghi... Non vedo qui uomini e strutture in grado di realizzare queste opere; arriveranno

Ma il P.A.T. è saltato per colpa del commissariamento della provincia... Infatti... è sempre colpa degli altri! Qui c’è solo da sperare che nel 2017, con le nuove elezioni, vada su una squadra qualificata che capisca che le forze per risolvere i problemi le dobbiamo trovare al nostro interno; ma dobbiamo litigare meno tra noi. Ad esempio perché fare un’assemblea per il sì a porte chiuse? Non esiste! Il Suo è un no in assoluto o è un no a questa candidatura, fatta in questo modo e in questo momento? Il mio è un no e basta: dobbiamo smetterla di aspettare e sperare che i grandi eventi ci risolvano i problemi. Un pronostico sull’esito del referendum? Col referendum per l’unità dei ladini eravamo sicuri di perdere, non avevamo assolutamente la percezione di essere vincenti; la gente parla in famiglia, ma fuori non si sbilancia tanto. Sento tante voci per il no. Bisogna poi vedere in quanti andranno a votare. Come andrà non lo so davvero! (Alice Gaspari)

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REFERENDUM CORTINA 2021: LE RAGIONI DEL SÌ I Mondiali di sci alpino del 2021 saranno una straordinaria opportunità di rilancio turistico e sportivo per la nostra splendida conca, per il Cadore, per il bellunese e per l’intera regione Veneto. Cortina può ottenere i Mondiali ed è importante che i residenti dimostrino di volere questo evento. Il 12 aprile alle urne dovrà uscire un forte consenso per i Mondiali 2021, per dare un impulso forte alla candidatura. Cortina parte dagli otto voti ottenuti a Barcellona, al congresso Fis. Nel giugno scorso per i Mondiali 2021 abbiamo ottenuto un

solo voto in meno di Are, la località svedese che organizzerà i Mondiali 2019. Siamo alla quinta candidatura e non possiamo gettare nel fuoco tutto il lavoro fin qui fatto. Con quattro bocciature è chiaro che qualcosa non ha funzionato, ma ora non è tempo di rivangare il passato, bisogna guardare avanti e pensare al futuro. Cortina ha un gran bisogno di rilancio e questo rilancio i Mondiali lo possono ga-

rantire. Basti pensare che altre località, come Saint Moritz o Schladming, che hanno in passato ospitato i Mondiali di sci alpino si ricandidano a distanza di alcuni anni per riottenere l’evento. Questo è il segno evidente che i Mondiali portano benefici, sia immediati che a lungo termine. Durante le gare a Cortina ci sarà un grande afflusso di sciatori, staff, giornalisti e appassionati. L’evento sarà trasmesso in tutto il mondo e questo porterà un rilancio di immagine alla nostra conca che è impagabile. A lungo termine i benefici verranno garantiti dal fatto che Cortina tornerà ad essere un polo attrattivo per gli sport invernali, per il turismo, e attirerà ancora di più gli stranieri che sono il bacino turistico più importante per l’intera economia della valle. Per i Mondiali non verranno creati impianti ex novo che poi rimarrano inutilizzati come è accaduto in alcune località che hanno ospitato le Olimpiadi. Sarà creata una nuova pista che poi servirà per il comparto sciistico, sarà sistemata la strada di accesso a Rumerlo che servirà anche in futuro per tutti coloro che in inverno come in estate vorranno salire sulle Tofane. Si potranno ottenere finanziamenti e normative agevolate per sistemare la viabilità di accesso a Cortina. Non solo sul nostro paese, ma si potrà intervenire su nodi cruciali, come il tratto di Longarone che ogni week end crea grossi disagi ai nostri turisti. È vero che in questi anni ci sono stati dei problemi, che a Cortina mancano alcune strutture come la piscina, che ora è chiusa; ma è anche vero che queste strutture si potranno riaprire. In questo momento dobbiamo stare uniti e pensare alle generazioni future. I Mondiali sono un evento che tutta Cortina deve volere, per le generazioni future, per

l’economia del paese. Invito tutti i miei concittadini a votare “Sì” il 12 aprile perché Cortina ha una grande opportunità che non può lasciarsi scappare. L’occasione di ottenere i Mondiali, di rilanciarsi, di incrementare il turismo, di far tornare il paese agli antichi splendori, di incrementare l’economia. Dobbiamo pensare ai nostri figli, ai nostri nipoti e votare “Sì” per garantire loro un futuro roseo, un futuro di crescita, un futuro turistico, sportivo, un futuro Mondiale. arch. Enrico Ghezze

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REFERENDUM CORTINA 2021: LE RAGIONI DEL NO Domenica 12 aprile i cittadini di Cortina saranno chiamati a votare per esprimere il proprio parere riguardo la candidatura di Cortina ai campionati mondiali di sci del 2021. Dopo quattro candidature fallite, questa opportunità è già di per sé una vittoria perché finora, coloro che non credono nei grandi eventi come soluzione di tutti i problemi, non hanno avuto alcuna rappresentanza a livello istituzionale ed hanno subito le decisioni calate dall’alto senza la possibilità di opporsi. Fare un referendum per manifestazioni di ampia portata, è una prassi del tutto normale e consolidata: ricordiamo la Val Gardena nel 1990 e, in tempi più recenti, per la candidatura alle Olimpiadi 2022, abbiamo la Baviera e Cracovia, dove le popolazioni si sono espresse in maniera contraria, e Oslo dove la candidatura è stata ritirata dopo un sondaggio che rilevava la contrarietà del 62% della popolazione e Stoccolma dove è venuto a mancare il sostegno del governo. Va sottolineato come negli esempi sopracitati, siamo in presenza di Paesi con situazioni politiche ed economiche ben più stabili e floride della nostra; ciononostante hanno preferito non imbarcarsi in un’avventura complessa che presenta molti risvolti negativi. Dunque, con buona pace di coloro che ci accusano di disfattismo e di aver danneggiato il paese, non solo è stato giusto indire il referendum, ma è anche possibile votare NO. È un NO che trova le sue motivazioni nella stanchezza di rincorrere da più di dieci anni lo stesso obiettivo senza ottenere nulla, e nel bilancio negativo di questa situazione non dobbiamo mettere solamente i 2.366.000 euro sprecati, 500 dei quali ancora da saldare, ma anche tutte le energie spese in un’unica direzione che hanno di fatto bloccato il paese. I costi dell’evento vengono stimati in 50 milioni di euro, escluse le opere pubbliche. Dove troveremo questi soldi in un momento in cui raccogliere sponsorizzazioni private diventa sempre più difficile? Cos’altro ancora dovremo sacrificare del nostro paese per pagare gli eventuali debiti futuri? Parliamo poi dell’allargamento previsto della strada che porta a Piè Tofana: 8 milioni di euro messi a bilancio dal Comune di Cortina, 12000 mq di terreni privati da acquisire o espropriare. Ma vi sembra questa una priorità per Cortina? Costruire una

strada funzionale ad un unico evento e che poi servirà solo a portare le auto in quota contro ogni logica di turismo sostenibile che dovrebbe disincentivare l’uso dell’auto privata per l’accesso alle piste?! Oltre all’allargamento della strada, c’è un’altra opera in programma: la nuova pista Sailer sul versante sud del Col Drusciè, che servirà solo per i Mondiali e poi verrà abbandonata! A questo proposito, una nota ambientale va detta: per la realizzazione della Tony Sailer verranno eseguiti 47.378,5 metri cubi di movimenti terra per scavo, 49.458,42 metri cubi di riporti terra, 171.857 metri quadri di superficie totale dissodata, cioè quasi 18 campi da calcio (di cui mq 86.795 a vegetazione arborea). In questi giorni abbiamo appreso dai giornali che c’è l’appoggio della Regione Veneto e del Governo, ma non abbiamo capito in cosa consista concretamente, verranno erogati dei finanziamenti o ci diranno soltanto “Bravi bravi fate pure”? Senza contare che possiamo noi fidarci di un Governo che al mattino sostiene la candidatura di Cortina e al pomeriggio, con la stessa leggerezza, sostiene la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2022? I vertici delle categorie economiche di Cortina hanno manifestato la loro adesione alla candidatura: ma ricordiamoci, prima di farci imbrigliare dall’appartenenza a qualche categoria, che siamo prima di tutto liberi cittadini, liberi di pensare con la propria testa, e che, dentro la cabina elettorale, uno vale uno e il nostro voto consapevole avrà un peso per il nostro futuro. Cari concittadini, non affidiamo il nostro

futuro ad un unico evento che verrà gestito sopra le nostre teste, ma costruiamolo insieme lavorando giorno per giorno con le nostre forze e le nostre potenzialità e comunque sempre con un occhio al nostro passato, del quale siamo fieri e che era comunque migliore del nostro presente. DOMENICA 12 APRILE VOTA NO. Roberta De Zanna


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LA PROVINCIA BOCCIA IL PAT DI CORTINA D’AMPEZZO E SI TORNA AL VECCHIO PIANO REGOLATORE DEL 2001 Rispedito al mittente lo strumento urbanistico adottato nel 2012 e in scadenza lo scorso 20 marzo. Il Comune non ha fatto in tempo a mandare le integrazioni richieste ancora nel mese di giugno dell’anno scorso, e lo strumento urbanistico è stato rigettato per decadenza dei termini

Il Pat del Comune di Cortina d’Ampezzo, adottato dal Consiglio comunale il 20 marzo del 2012, è stato rigettato per decadenza dei termini, ed è tornato in vigore il vecchio Piano Regolatore Generale adottato dal Consiglio comunale nel maggio del 2001. Il 20 marzo, infatti, sono trascorsi tre anni dalla data dell’adozione del Piano di Assetto del Territorio di Cortina d’Ampezzo, e da quella data il Pat può considerarsi estinto. Non sono state giudicate sufficienti le integrazioni inviate nell’agosto scorso dall’Amministrazione comunale, in seguito al respingimento da parte della Provincia del Piano risalenti al 24 giugno dello scorso anno. Il 13 marzo i tecnici della Provincia hanno inviato agli Uffici comunali un copioso documento, circa 150 pagine, in cui vengono elencate le integrazioni ancora mancanti, relativamente alle incongruenze riscontrate dagli uffici provinciali, già segnalate in precedenza. La Determinazione del Responsabile del Servizio Urbanistica del Comune di Cortina d’Ampezzo, Stefano Zardini Lacedelli, pubblicata sul sito del Comune, è datata 19 marzo, giorno precedente la data di decadenza del Pat: si tratta di un “presa d’atto della decadenza del regime di salvaguardia”, come già aveva del resto confermato un parere rilasciato, su richiesta del Comune, dall’Avvocato Alessandro Callegari di Padova, a cui l’Amministrazione si era rivolta sperando di poter guadagnare un po’ di tempo. Dalla Determinazione si apprende che “la sospensione legata alla salvaguardia può avere una durata massima, decorrente dalla data di adozione del Piano, di tre o di cinque anni a seconda che lo strumento urbanistico sia stato trasmesso all’Amministrazione competente alla sua approvazione

foto: bandion.it

di Marina Menardi

entro un anno dal momento in cui è stato adottato” e che “il Piano di assetto territoriale (PAT) è stato adottato con delibera di Consiglio comunale n. 32 del 20/03/2012 ed è stato trasmesso alla Provincia di Belluno in data 24/09/2013 (prot. n. 19.368) per la definitiva approvazione”, cioè oltre l’anno e dunque “il periodo di salvaguardia scadrebbe naturalmente il giorno 20.03.2015”. Si prende quindi atto che: 1) dal giorno successivo del 20.03.2015 decadranno tutte le misure di salvaguardia relative al Piano di Assetto Territoriale (PAT) del Comune di Cortina d’Ampezzo; 2) nella la stesura delle certificazioni di destinazione urbanistica (CDU) o di compatibilità / conformità urbanistica, a decorrere dal giorno 21/03/2015 non si dovrà più inserire negli atti o certificazioni aventi rilevanza urbanistica il raffronto e/o riferi-

mento con le invarianti e/o normativa più restrittiva del PAT adottato il 20/03/2012 nei confronti del PRG; 3) in linea generale, alla luce delle premesse sopraccitate, si stabilisce che per la stesura/ progettazione delle prossime varianti urbanistiche a decorrere dal 21/03/2015 si dovrà fare riferimento solamente alla disciplina normativa del PRG vigente e agli strumenti sovraordinati aventi rilevanza in ambito comunale. Un ritorno al passato, quindi, dopo otto anni di lavoro intorno al nuovo Piano di Assetto del Territorio, cavallo di battaglia dell’Amministrazione di Andrea Franceschi, con il ritorno al Piano Regolatore Generale adottato dall’Amministrazione di Paolo Franceschi nel maggio 2001 e approvato dalla Regione nel novembre del 2003.


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PER L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA ADRIANO VEROCAI NON C’È MOTIVO DI CUI PREOCCUPARSI

L’assessore all’urbanistica Adriano Verocai così è intervenuto sulla questione della bocciatura del Pat: «Sappiamo dove intervenire, e i nostri Uffici sono già al lavoro per modificare il documento tenendo conto degli spunti ricevuti. Scrivere il Pat di Cortina d’Ampezzo era e rimane un’operazione estremamente complessa, sia per il sovrapporsi di vincoli di ogni tipo – ambientali,

architettonici, idrogeologici, ecc... – sia per gli enormi interessi in gioco che spingono alla massima prudenza. Il fatto stesso che tecnici competenti come quelli provinciali e quelli degli studi professionali che ci hanno assistito abbiano visioni diverse su alcuni aspetti formali e sostanziali, dimostra come la materia si presti a molte interpretazioni e come sia difficile trovare una quadra. Ci tengo a sottolineare che, fortunatamente, rispetto al 2012, il Comune oggi ha a disposizione altri strumenti che consentono di sbloccare ugualmente gli iter urbanistici – su tutti lo Sportello Unico per le attività produttive – e, avendo avuto conferma che i vincoli prodotti dal Pat non sono più attivi, nessun progetto rischia di rimanere fermo o di essere rallentato in attesa dell’approvazione definitiva del Pat».

IL CONSIGLIERE DI MINORANZA GIANPIETRO GHEDINA È CRITICO SULLA QUESTIONE

«La Provincia ha messo nero su bianco in un documento di oltre 150 pagine un enorme elenco di incongruenze e mancate integrazioni, e ora non c’è più il tempo per aggiustare il tiro e salvare il Pat. Il 20 marzo, infatti, scadono i tre anni dalla data di adozione del Piano e il Pat si estingue e rientra in vigore il vecchio Piano Regolatore. Il Comune aveva richiesto nei mesi scorsi alla Provincia di co-pianificare il Pat, per riuscire così a superare le mancanze del Piano. Una collaborazione che però la Provincia, dopo aver valutato la situazione, non ha preso in considerazione, in quanto i termini della scadenza del Pat erano troppo stretti. Sono trascorsi otto anni da quando si è cominciato a lavorare sul Piano di Assetto del Territorio: otto anni di lavoro, di

energie, di risorse, di soldi spesi per nulla. Si è lavorato da soli, dando il Piano in mano a consulenti esterni, senza coinvolgere né gli uffici comunali, né la minoranza. E ora, di chi è la responsabilità? Si è lavorato slegati dalla Provincia, e a scadenza dei termini, si chiede alla Provincia una co-pianificazione. Ora, dopo tre anni in cui si è lavorato in regime di salvaguardia, rientra il Prg, e chi ha fatto progetti o pianificazioni in base al nuovo Piano di Assetto del Territorio, vede sfumare tutto, e dovrà ripartire da capo. Ci vuole più trasparenza, sia verso il Consiglio comunale, sia verso i cittadini».

IL LUNGO PERCORSO DEL PAT Il Piano di Assetto del Territorio di Cortina è stato un cavallo di battaglia dell’amministrazione di Andrea Franceschi fin dal 2007, anno della sua prima elezione a sindaco di Cortina d’Ampezzo. Il 7 agosto 2008 fu dato l’incarico per la redazione alla Proteco di San Donà di Piave. Il 22 febbraio 2012 l’Amministrazione Franceschi, con i tecnici della Proteco, presentò ai suoi cittadini il documento in un incontro pubblico all’Alexander Hall. Il 20 marzo 2012 il Pat fu adottato dal Consiglio comunale, poco prima delle elezioni comunali. Seguirono quasi duecento osservazioni, analizzate dai consiglieri comunali in 44 sedute a porte chiuse. Il 2 luglio 2013 il Pat venne adottato dal Consiglio comunale e il 24 settembre successivo venne trasmesso in Provincia. Il 24 giugno 2014 la Provincia aveva respinto Il Pat per «numerose e importanti carenze e incongruenze documentali e informative». Il Piano era stato restituito all’Amministrazione comunale affinché questa potesse provvedere alle necessarie integrazioni come indicate nella delibera. Nell’agosto 2014 furono inviate alcune integrazioni da parte del Comune di Cortina. Il 13 marzo è arrivata in Comune la risposta della Provincia, con un documento in cui vengono elencate in numerose pagine le integrazioni ancora mancanti, relativamente alle incongruenze riscontrate dagli uffici provinciali, già segnalate in precedenza. Il 20 marzo il Pat decade e torna il vecchio Prg.


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Comitato Referendum Cortina 2021: BOCCIATE LE CANDIDATURE, ORA BOCCIATO IL PAT. NON SARÀ IL CASO DI COMINCIARE A LAVORARE MEGLIO? Una risposta alle nostre domande sui vari aspetti economici e sociali connessi all’organizzazione di un Mondiale di sci in questi giorni l ’a b b i a m o avuta, anche se non direttamente dall’Amministrazione comunale: abbiamo infatti appreso dai quotidiani locali la notizia che il Pat, il Piano di Assetto del Territorio di Cortina d’Ampezzo che avrebbe dovuto dettare le linee guida dello sviluppo urbanistico di Cortina per i prossimi vent’anni, dal 20 marzo può considerarsi estinto. Sappiamo ora che le Opere Pubbliche da

adesso in avanti verranno progettate secondo quanto previsto dal vecchio Piano Regolatore. Ci chiediamo allora a questo punto: come si intende portare avanti la candidatura ai Mondiali 2021, se è venuto a cadere lo strumento urbanistico che era stato redatto ruotando tutto attorno ai Mondiali prima 2015, poi 2017, poi 2019, e, a questo punto, 2021? Che fine fanno gli Accordi di Programma con la Regione, che avrebbero dovuto valere opere per 160 milioni di euro, legati allo stesso tempo al Pat e ai Mondiali di sci? «Il Pat sarà ricordato come il nostro provvedimento più importante: il salto generazionale che disegnerà il volto di Cortina per i prossimi trent’anni e ci permetterà di ospitare i Mondiali di Sci e rispondere al bisogno di rinnovamento nell’offerta e nei servizi turistici. Una conquista storica: un lavoro lungo e complesso del quale, per 40 anni, nessuno si era voluto fare carico e che

questa Amministrazione porterà a compimento» aveva dichiarato l’Assessore all’Urbanistica Adriano Verocai in una nota nel giugno del 2013. Immaginiamo a questo punto, in attesa di ricevere dal Sindaco il dossier sulla candidatura di Cortina 2019, che tale dossier sia completamente da rifare, visto che sono cadute le premesse di un progetto di rilancio di Cortina collegate al Pat ora decaduto, e ci chiediamo con quali credenziali possiamo di nuovo presentare alla Fis la nostra candidatura, già bocciata quattro volte. Ribadiamo la nostra richiesta al Sindaco di rendere pubblico il dossier e di fare chiarezza su questo punto molto importante, altrimenti sarà difficile pensare che i Mondiali siano un volano per rilanciare Cortina nei prossimi anni. (comunicato del 19 marzo 2015; nel frattempo il dossier è stato reso pubblico, n.d.r.)

TUNNEL DI ZUEL: UNA PRIORITÀ PER L’ANAS

Con la variante stradale in galleria, per Zuel una eccezionale occasione per valorizzare la frazione. È necessario però un forte impegno da parte locale per sollecitare l’avvio al più presto dei lavori di Edoardo Pompanin

Pochi anni fa sembrava fatta, con i lavori in fase di partenza. Poi il mega progettone della Tangenziale ha bloccato tutto. Per fortuna nei documenti dell’Anas il progetto della “variante di Zuel” non è stato dimenticato e la Regione Veneto ha confermato questo intervento sulla viabilità ordinaria di competenza statale fino al 2020. La deliberazione regionale n. 91 del 27 gennaio 2015 conferma la richiesta di finanziamento all’interno dei piani di investimento dell’Anas. L’intervento è al 6° posto sulle 13 priorità segnalate ed è utile a togliere il traffico di scorrimento nell’abitato di Zuel, migliorando la vivibilità e la sicurezza della strada. L’opera costituisce tecnicamente la variante alla Strada Statale 51 dal km. 99+540 al km. 100.710, in corrispondenza dell’abitato di Zuel. Il progetto ipotizza un percorso alternativo della strada statale attraverso un by-pass che circonda la zona residenziale di Zuel.

Gli studi del 2002-2003 prevedono opere, sviluppate in 1.200 metri di lunghezza lungo l’asse principale, con l’attuazione di una galleria artificiale di circa 300 metri, due giunzioni poste su diversi livelli degli ingressi nord e sud della frazione di Zuel, opere infrastrutturali e una generale riduzione dell’impatto ambientale . I problemi più rilevanti – riporta lo studio SGI che lavorò ai disegni dell’opera - hanno riguardato la progettazione del tunnel stesso, a causa della vicinanza della zona residenziale e a causa dei lavori da effettuare su un terreno con presenza di acqua; la zona è inoltre di notevole valore ambientale. La stima dei costi è passata dai 6.197.000 euro della programmazione anno 2002, agli 11.500.000 euro della programmazione anno 2008. Impagabile per la frazione di Zuel il netto miglioramento della qualità di vita, della sicurezza stradale, dell’accessibilità e del va-

lore economico degli edifici. C’è da sperare in una concreta azione di sollecitazione da parte dell’Amministrazione cortinese.


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Piscina DI Cortina e Piscina di Pieve: così vicine, così lontane Ancora tutto fermo sul fronte piscina. Unica novità il bando per uno studio di fattibilità per la costruzione del nuovo impianto: primo piccolo passo in avanti a tre anni dalla chiusura. Purtroppo siamo ancora ben lontani dall’avere un progetto esecutivo e un’ idea, anche vaga, dei tempi di realizzazione della nuova piscina. di Vittoria Broglio

Per rispondere alle esigenze delle famiglie residenti, la SEAM continua a proporre, in autunno e in primavera, corsi di avviamento al nuoto presso la piscina del Park Hotel Faloria. Si tratta di un ciclo di dieci lezioni per un costo totale di 110 euro, riservato a un massimo di ottanta bambini di età compresa tra i quattro e gli undici anni compiuti. Dunque, non tutti potranno accedere a quest’opportunità prima di tutto per il limite di età imposto e, secondariamente, a causa del tetto al numero d’iscrizioni. Il fatto di dover adattare un servizio pubblico alle possibilità di un impianto privato costringe, di fatto, a delle discriminazioni in termini di età e di numero. Questo è comprensibile ma, al contempo, difficilmente accettabile agli occhi di chi rimane escluso. Come se tutto ciò non bastasse, rispetto allo scorso autunno, sono anche aumentati i costi (110 euro anziché 100). Vediamo invece cosa viene proposto alla piscina comunale di Pieve di Cadore affidata alla gestione della Polisportiva Mondo Sport. Il presidente, Marco Coli, presenta le novità per la primavera 2015. «Nell’ottica di portare sempre più persone in piscina, per i mesi di marzo e aprile, proponiamo l’ingresso al prezzo speciale di due euro e questo anche per aiutare ad ammortizzare i costi di chi si sposta in auto per raggiungerci. Inoltre, abbiamo ulteriormente ampliato gli orari del nuoto libero, in modo tale che gli utenti possano scegliere più liberamente la fascia oraria più adatta». Confermato anche il “corso su misura” ovvero la possibilità da parte di un gruppo di almeno cinque persone di scegliere giorno e orario del corso, non solo di nuoto, ma anche di acquagym, ginnastica… Diverse le novità allo studio per il periodo estivo: a partire dal “nuoto assistito”: l’assistente presente a bordo vasca, oltre a svolgere l’ attività di sorveglianza, darà consigli, indicazioni, imposterà l’allenamento specifico di chi ne farà richiesta. E tutto questo oltre alla consueta offer-

PISCINA CHIUSA

dal 29 gennaio 2012

3 ANNI 2 MESI 4 GIORNI

11 5 8 0 0 DAYS

HOURS

contatore aggiornato al 3 aprile 2015

NUOVA PISCINA COMUNALE: A MARZO L’ASSEGNAZIONE DELL’INCARICO PER LO STUDIO DI FATTIBILITÀ CHE SARÀ PRONTO ENTRO LA FINE DELL’ESTATE L’Amministrazione Comunale di Cortina d’Ampezzo comunica che nei giorni scorsi l’ufficio lavori pubblici ha inviato agli studi tecnici selezionati le richieste di offerta tecnico economica per lo studio di fattibilità della nuova piscina comunale. La scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata per il 10 marzo e l’apertura delle buste avverrà il 13 marzo. Una volta incaricato, lo studio di progettazione procederà alla realizzazione vera e propria dello studio di fattibilità che sarà pronto per la fine

ta di corsi: scuola nuoto a partire da zero a quindici anni, corsi per gestanti e adulti, acquagym, zumba, ginnastica dolce, pallanuoto e tuffi. «In un momento in cui anche l’aspetto economico è importante, cerchia-

dell’estate e nel frattempo il Comune predisporrà lo schema di progetto di finanza, così da massimizzare i tempi. A quel punto verrà quindi pubblicato il bando che comprenderà in un unico procedimento la fase di progettazione definitiva ed esecutiva, l’esecuzione dei lavori e la gestione della struttura.

L’Amministrazione Comunale di Cortina d’Ampezzo

mo di fare il possibile per andare incontro alle esigenze di tutti: ancora più elasticità, ancora più ascolto dell’utente, sperando così di accontentare sempre più persone», conclude Marco Coli.


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SLITTA DI ALTRI CINQUE MESI LA CONSEGNA DELLA PALESTRA DI ROCCIA Concessa un’ulteriore proroga per la costruzione della palestra di arrampicata in località Sopiazes, che doveva essere completata a gennaio: si va ad agosto di Marina Menardi

Per la chiusura dei lavori alla palestra di roccia a Sopiazes bisognerà aspettare altri cinque mesi: il responsabile del servizio Lavori Pubblici del Comune di Cortina d’Ampezzo, con la determinazione numero 100 del 27 febbraio scorso, ha infatti concesso la proroga di 150 giorni alla ditta Caolo s.r.l. per l’ultimazione dei lavori. L’opera avrebbe dovuto essere pronta già il 20 gennaio, ma già a dicembre era stata diffusa la notizia che la scadenza sarebbe stata rinviata al 13 marzo. Dopo la consegna del cantiere alla nuova ditta subentrata alla Fabbricazione Metalliche di Cagliari il 15 aprile 2014, vennero approvate due varianti, che ne hanno rallentato i lavori: 1° le lavorazioni definite “in danno” effettuate dal nuovo appaltatore sui lavori eseguiti male dalla precedente ditta o sui deterioramenti sopravvenuti; 2° la realizzazione di una cabina Enel a servizio della Palestra e della zona di Sopiazes. Il 3 marzo scorso la ditta Caolo s.r.l. ha avanzato un’ulteriore richiesta di proroga di centocinquanta giorni per l’ultimazione dei lavori, con le seguenti motivazioni, come citate nella determinazione: “- la ditta individuata per la fornitura e posa in opera degli elementi costituenti la parete di arrampicata, TOP30 (già subappaltatore della Fabbricazioni Metalliche s.r.l.), nonostante numerosi solleciti da parte nostra e della DL, non risulta essere in grado di porre in essere le azioni necessarie alla progettazione e realizzazione della summen-

C orti n a

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zionata fornitura, rendendo necessario per la Caolo s.r.l. rivolgersi ad altro soggetto qualificato già individuato, che abbisogna necessariamente di tempo per ingegnerizzare la proposta architettonica già approvata dalla DL e provvedere alla fornitura in sito dei materiali occorrenti; - le imprese del precedente appaltatore da noi contattate per avere la loro disponibilità a proseguire nei lavori impiantistici, si sono rese disponibili solo a condizioni economiche che superano gli importi a base d’asta. Invero, tale condizione economica è stata da noi riscontrata pure all’atto di ricevere nuove offerte da altre aziende; - a causa delle avverse condizioni meteo per ben 41 giorni le attività di cantiere non hanno potuto svolgersi secondo le previsioni di contratto”. Secondo la Direzione dei Lavori, la proroga è concedibile “frazionata a step di trenta giorni che permetta di verificare un effettivo cambiamento di produttività che permetta di rendere credibile il programma consegnato e con esso le finalità della richiesta di proroga, tutelando la Stazione Appaltante da un nuovo ulteriore ritardo cumulato di 150gg”.

La proroga è stata quindi concessa, con alcune prescrizioni da parte dell’Ufficio dei Lavori Pubblici: a) venga verificato il cronoprogramma dei lavori come previsto nella tabella riportata nelle premesse (vedi tabella a fianco); b) trascorsi 90 giorni venga effettuato lo stato di consistenza ai sensi dell’art. 136, commi 4, 5 e 6, del D.Lgs 12.04.2006 n. 163: b.1) valutato positivamente il lavoro svolto dall’appaltatore verranno concessi tacitamente gli altri 60 giorni; b.2) valutato negativamente il lavoro svolto dall’appaltatore si procederà all’applicazione delle penali per ritardata ultimazione dei lavori, ai sensi dell’art. 6, commi 1 e 2, del Contratto d’appalto stipulato in data 12.06.2014 con rep. n. 6571. Secondo quanto scritto dal responsabile Stefano Zardini Lacedelli, dovrebbe rimanere invariato il costo della struttura, pari a 3,3 milioni di euro. Nulla si dice, invece, sulla questione della gestione della struttura, dopo la rinuncia scritta da parte della Sopiazes S.r.l., che avrebbe dovuto, come da convenzione con il Comune, prendere in gestione la palestra.


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IL PARCO GIOCHI che ancora non c’è COSTERà OLTRE UN MILIONE DI EURO Con l’avvicinarsi dell’estate si avvicina la data della presunta e promessa inaugurazione del nuovo parco giochi comunale, l’Olimpia Garden in località Sopiazes, tra la vecchia pista da bob e la nuova, futura, palestra di roccia. Lo scorso agosto avevamo visto che si erano conclusi i lavori del primo stralcio (casetta dei servizi igienici, piazzole, arena, impianti elettrici ed idraulici) ed eravamo in attesa dell’imminente bando per la fornitura e l’installazione dei giochi. Ma soltanto lo scorso dicembre l’Amministrazione ha pubblicato la determinazione n. 854 dei Lavori Pubblici, per “la programmazione dell’attività relativa alla fornitura giochi” con un costo totale, Iva Inclusa, di oltre 390mila euro, per la precisione 391.620 euro. Al fine di favorire la parte-

cipazione delle piccole e medie imprese, la fornitura dei giochi è stata suddivisa in tre lotti, da 100mila, 130mila e 91mila, Iva esclusa. Il primo lotto riguarda la fornitura di giochi semplici e complementi di arredo, il secondo la fornitura di giochi complessi, il terzo lotto riguarda invece la fornitura e messa in opera di pavimentazione anti-trauma e semilavorati per recinzioni. Per l’acquisto e l’installazione dei giochi, il costo si è rivelato superiore a quanto stimato, è stato quindi necessario aggiungere 130mila euro (con imputazione al capitolo 4581 “completamento forniture parco giochi”) ai 280mila euro messi nel bilancio di previsione 2014 (con imputazione al capitolo 5914 “realizzazione parco giochi”). I lavori saranno poi completati con il secon-

do stralcio che ha una previsione di spesa di 580mila euro, come riportato dalla delibera di giunta n. 147 del 25/11/2014, nel programma triennale delle opere pubbliche, anno 2015. Sommando il costo dei lavori già fatti, al costo dei giochi e al costo del secondo stralcio, il costo del parco giochi supererà abbondantemente il milione di euro. Al momento ancora non sappiamo se, come ci è stato promesso lo scorso anno, il costoso parco giochi che doveva essere pronto nel 2011 sarà pronto almeno per quest’estate, ma ci speriamo. Poi, dopo l’inaugurazione immaginiamo che si penserà ai parcheggi, visto che finora pare si sia pensato che tutti andranno a piedi sino al parco giochi… (redazione)


14 pagina autogestita

Fiere e web a cura di Cortina Turismo

ITB 2015 DI BERLINO L’appuntamento tedesco, dal 4 all’8 marzo, ha visto Cortina Turismo presente presso lo stand della Regione Veneto. Oltre ai momenti di relazione con il pubblico, il Consorzio ha partecipato a diversi WORKSHOP e ha avuto l’occasione di ricevere giornalisti e operatori turistici in un’area riservata ai seller con appuntamenti presi in anticipo. 2 i principali workshop: - Speed Dating con tour operator; - Blogger Speed Dating, con appuntamenti prefissati. Durante lo speed dating il tempo dei colloqui viene scandito da un “gong” "in un velocissimo meeting: 8 minuti per conoscersi e gettare le basi per un rapporto di collaborazione. INTERNATIONAL SKI TRAVEL MARKET DI DAVOS IN SVIZZERA Dal 22 al 25 marzo. CT ha incontrato 30 tour operator e agenzie di viaggio, prevalentemente provenienti da Europa, Stati Uniti e Russia. PRESS VISITS febbraio - marzo: marzo: - Dalla Gran Bretagna Roger Fulton per The Skier and Snow Magazine; Vicky Power per Planet Ski; Helen Johnson per il Manchester Evening Post; John Jones per il Daily Telegrap; - Dalla Francia Le troupe delle TV d’oltralpe France 5 e France 2; - Dalla Spagna Jordi Navarro per Ski the East – Nevasport; - Dalla Germania Petra Sobinger per Maier Sport Magazin magazine di una grande catena di abbigliamento tedesca; - Dall’Austria Stefan Penning rivista tedesca Supertrail Offpiste; Evelyn Rupperti di Alpe Adria Magazin; Axel Jentsch-Rabl di Alpinverlag; - Dalla penisola iberica Nuria Araguas per la rivista Evacion; - Dalla Polonia Malgosia Gwiazdowska di Alpin Media; - Dalla Slovenia Spela Robnik di DELO, quotidiano sloveno, inserto speciale viaggi; - Dal Canada Evans Parent per la rivista Ski Presse. A chiudere il mese, il viaggio stampa tedesco con 7 rappresentanti dei principali quotidiani tedeschi: Die Zeit, Frankfurter Allgemeine, Echo-Zeitungen, Mittelbayerische, HNA e XAces.

ONLINE IL SITO WEB DI “OTTOPANCHE” È online il sito dolomiti.org/ottopanche: una vetrina dove poter visualizzare e ordinare gli originali progetti di designer internazionali, selezionati dalla giuria, che saranno realizzati dalle mani degli artigiani di Cortina d’Ampezzo.

DICONO DI NOI… skimagazyn.pl

Un articolo in polacco dedicato alla Regina in inverno. nevasport.com SI NAVIGA IN PISTA CON GOOGLE MAPS 230 panoramiche, 10 rifugi, 11 Ski Aree: questi i numeri del Virtual Tour che, sfruttando e potenziando la tecnologia Street View di Google Maps, permetterà agli amanti delle Dolomiti di “visitare” le piste e gli impianti di Cortina – e non solo –, i primi al mondo a essere mappati sulla celebre piattaforma online. Da oggi, grazie al progetto proposto dal fotografo certificato Google Toni Bornacin, che ha lavorato in collaborazione con l’ampezzano Giuseppe Ghedina, al Consorzio Cortina Turismo e al Consorzio Esercenti Impianti a Fune, si potrà “navigare” lungo le discese della Regina delle Dolomiti, conoscerne le caratteristiche e apprezzare il panorama visibile “con gli sci ai piedi” direttamente da PC, smartphone e tablet.

Il racconto in un portale spagnolo di un weekend a Cortina a febbraio. ALPIN ALPIN

8 pagine dedicate all’attività estiva bike e arrampicata. AVTOFOKUS

4 pagine dedicare allo sci e agli sport invernali.

BEST OF THE ALPS – Alpine Ingredients Alpine Ingredients è un progetto di comunicazione che vuol fare emergere da ogni località del Best of the Alps la propria storia e unicità. Nel mese di marzo i responsabili del progetto hanno visitato Cortina e raccolto il materiale per costruire i primi storytelling legati all’artigianato, alla cucina tradizionale, alle attività sportive invernali e alla dolce vita. Le storie verranno pubblicate a partire dal mese di agosto e presentate a livello internazionale.


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A CORTINA I CAMPIONATI MONDIALI ROTARIANI DI SCI 2017 Assegnata al club di Cadore Cortina, Feltre e Belluno la XVI° edizione dei Campionati mondiali rotariani del 2017. Una manifestazione prestigiosa e ottimo veicolo promozionale per Cortina di Edoardo Pompanin

Vittoria di Cortina d’Ampezzo su Sainkt Moritz per l’aggiudicazione dei Campionati mondiali rotariani del 2017. Il 12 marzo scorso a Saas Fee in Svizzera, il Comitato Organizzatore dei Campionati Mondiali Rotariani di Sci ha accolto come sede della XVI° edizione la candidatura del Rotary Club Cadore Cortina, con la partecipazione del Club di Feltre e Belluno. Ha presentato la proposta una delegazione guidata dal Governatore Ezio Lanteri e dal Comitato Organizzatore rappresentato dai soci Massimiliano Pachner e Renato Pesavento. Nel dossier, non solo Cortina e le sue bellezze, ma pure il Tiziano di Pieve di Cadore e il fascino di Venezia. I Campionati saranno ospitati per la seconda volta in Italia, dopo l’edizione di Sestriere 2012 che vide la partecipazione di 350 persone e delegazioni provenienti da 19 paesi del mondo. Questa manifestazione associa l’aspetto turistico – sportivo alla solidarietà. L’evento avrà luogo dal 25 febbraio al 4 marzo 2017 ed è previsto che partecipino numerosi appassionati della neve provenienti da tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Sud America, Russia e Giap-

La delegazione del Rotary Club Cadore Cortina alla presentazione della candidatura di Cortina per i Mondiali rotariani del 2017: da sinistra Renato Pesavento, Ezio Lanteri, Massimiliano Pachner

pone. Il programma prevede gare di sci nordico, snowboard, curling e sci alpino. Renato Pesavento commenta, giustamente orgoglioso: «Questo evento è una for-

CORTINA, GENTE DI IERI

la RUBRICA di Ennio Rossignoli

Oggi a più di qualcuno i nomi di Ascanio e Mary Palchetti non diranno assolutamente nulla, eppure negli anni ruggenti di Cortina – si era tra i Sessanta e i Settanta - furono tra i (pro)motori della grande stagione di quella che si chiamerà (e sarà) la capitale montanara del jet set di ogni specie e qualità: un carosello senza fine dei vip più acclamati e dei loro comprimari felici di esserlo, tutti ad affollare i luoghi consacrati del divertimento “alto”, anzitutto i night club di vertice, come il “Cristallino”, il “Sanin dapò” o il “Canadian”, per i reduci dalle cene a lume di candela degli chef pluristellati. Arrivavano i “complessi” musicali e i cantanti più di moda, tutto secondo gli schemi di consuetudini consolidate nel tempo. Ma poi apparvero i Palchetti e le cose cambiarono: Ascanio, geniale inventore di attra-

ma diretta di promozione. I partecipanti che visiteranno Cortina porteranno con loro un’immagine vera, vissuta, del nostro paese».

zioni eleganti e grande intrattenitore, e lei, la Mary, figurina evanescente, raffinata come può esserlo una donna di mondo che è anche un’artista. Fu così che, grazie a quella ditta straordinaria, nacque il “Verocay Club”, un mix di gastronomia, musica e corpi in contorsione, nato per esaudire le voglie matte di una generazione godereccia, o che voleva esserlo a ogni costo: una sala da tè di gusto scottish, dalla quale si passava direttamente al ristorantepiano bar (ci finì persino Sinatra), poi, ancora una porta e si finiva in quell’archetipo di ogni discoteca che fu il “King’s”, completo di dj, ballerini di colore, e sul muro, le immagini proiettate della “swinging London”. Una novità sconvolgente, un successo senza precedenti. Non durò molto, ma lasciò il ricordo di una bella impresa diventata un connotato, uno di più, della Cortina di allora. Gente di ieri di una regina di ieri!


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SCUOLE SUPERIORI: CALANO I LICEI, TENGONO ALBERGHIERO e RAGIONERIA Confermata anche la classe prima alle scuole medie del Polo Valboite, mentre alle medie Zardini ci saranno due sezioni in prima di Marina Menardi

Un calo di iscrizioni ai licei e l’istituto alberghiero che anche quest’anno conferma le due sezioni: è questo quanto risulta al momento presso la segreteria del Polo Valboite, dopo la chiusura delle iscrizioni on line che da quest’anno erano obbligatorie per le famiglie dal 15 gennaio al 15 febbraio, per l’anno scolastico 2015/2016, ma che sono state riaperte per un paio di settimane a marzo per coloro che non erano riusciti ad iscrivere i propri figli con il nuovo metodo via internet. L’istituto alberghiero di Cortina d’Ampezzo si conferma ancora una volta una delle scuole preferite tra i giovani studenti che passano dalle scuole medie alle scuole superiori della Valle del Boite. È infatti l’unica scuola che regge al calo dei numeri che da anni è progressivo tra gli iscritti alle scuole del Polo Valboite, salvo l’anno scorso, che aveva visto un incremento grazie al boom delle nascite nell’anno 2000. Al momento sono confermate le due sezioni per la classe prima dell’Istituto Professionale

per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera con 39 iscritti, e una sezione per le altre scuole del Polo. Sostanziale è invece il calo degli iscritti ai licei: 18 all’Artistico, e addirittura inferiore il numero di iscritti allo Scientifico e al Classico. Il numero minimo previsto per le scuole di montagna, spiegano dalla Segreteria del Polo, è 15, quindi comunque è stata richiesta la classe per ciascun liceo presente sul territorio. Il numero massimo per sdoppiare le classi, invece, è 32. Il liceo che ha avuto il calo maggiore è lo Scientifico, ma nel corso degli anni anche il Classico ha diminuito di molto gli iscritti: fino all’anno scolastico 2011/2012, infatti, il Liceo Classico, che si trova a San Vito di Cadore, poteva vantare due sezioni, ma da allora si è passati ad una sola prima, mentre per l’Istituto Alberghiero, il prossimo sarà già il terzo anno che inizierà con due prime. Tengono bene le iscrizioni all’Istituto Tecnico Economico, comunemente chiamato Ragioneria, che ha già 25 iscritti. Anche la

Ragioneria è una scuola che è cresciuta tantissimo in questi ultimi anni: già quest’anno la prima conta 27 studenti, e il prossimo potrebbe averne altrettanti, se non di più. Non solo colpa del calo demografico, quindi, ma anche di un cambiamento di direzione nell’orientamento scolastico delle famiglie e degli alunni stessi, che preferiscono una scuola di tipo professionale, piuttosto che un liceo. Confermata anche la classe prima alla scuola media del Polo Valboite, che al momento ha 17 iscritti, mentre i rimanenti ragazzi che ora stanno frequentando la quinta elementare assicurano due sezioni alla Scuola Media “Zardini”. I numeri non sono tuttavia definitivi: a giugno ci sarà un primo aggiustamento con i ragazzi ripetenti; inoltre bisogna aggiungere circa 15 stagionali, che frequentano durante l’inverno, oltre ai ragazzi del centro per asmatici di Misurina. La composizione definitiva delle classi, pertanto, si avrà solamente ai primi di settembre.

CODIVILLA: OCCORRE SEMPRE VIGILARE La questione del Codivilla-Putti continua a richiedere grande attenzione affinché sia garantita la sopravvivenza dell’ospedale a Cortina d’Ampezzo. Rientrato il pericolo dell’emendamento Pettenò, che voleva nuovamente un ritorno al pubblico (l’emendamento è stato rigettato del Consiglio regionale nei giorni scorsi), spunta ora una

delibera della Giunta regionale di imminente approvazione che peggiorerà la qualità dei servizi del Codivilla-Putti. L’allarme è stato lanciato sulle pagine del Corriere delle Alpi del 29 marzo dal vice presidente del consiglio regionale Matteo Toscani. «Si tratta di una delibera in attuazione della legge regionale dell’ottobre 2014 e dunque, essendo la legge già definita, il testo non verrà esaminato dalla quinta Commissione a palazzo Ferro-Fini e questo la rende dunque non migliorabile, come già accaduto in passate occasioni» ha dichiarato Toscani al Corriere delle Alpi. Innanzitutto, il “punto di primo intervento” (PPI) previsto dalla scheda ospedaliera verrebbe declassato a tipo B: non consentirebbe cioè il ricovero di infortunati che arrivino in ambulanza, a seguito di determinati incidenti. Questo significa che chi si dovesse rompere una gamba sulle piste da sci a Cortina non potrà essere curato al Codivilla, ma dovrà

scendere fino a Belluno. Nella scheda regionale che riguarda l’ospedale cortinese rimangono i 70 posti letto previsti (40 per ortopedia e traumatologia, 30 per recupero e riabilitazione funzionale), ma viene tolta la “vocazione extraregionale”, senza la quale l’ospedale non potrebbe sopravvivere. La bozza di delibera proroga il termine al 29/10/2017 (la data non coincide con i trenta mesi richiesti dalla Legge Reolon) ed invita la Ulss a procedere con gara pubblica per la messa in vendita dei posti letto. «I posti letto aggiuntivi per pazienti extra-regionali sono fondamentali, ma non vengono citati dalla disposizione. Non è possibile mantenere l’eccellenza della cura delle patologie ossee, che ha forte attrattiva per persone che arrivano da tutta Italia, se non ci sono i posti letto, peraltro senza costi per la Regione, in aggiunta ai settanta già previsti dalla scheda ospedaliera» ha spiegato Toscani. La delibera al momento è sospesa. (m.m.)


numero 131 | aprile 2015

OIUTO MARE!

è lui che ha trascinato gli altri a candidarsi con «Progetto per Cortina», perché «non si poteva più perdere».

Consiglio 17 per il futu quindi, anc to nella co

per non dimenticare su segnalazione di un lettore

PER N

torrente Boite, aprile

a metà novemBre 2009, il solito mento idrocarBuri nel Boite. intervengono i vigili del fuoco e Barriera galleggiante nel Boite corona. siccome il gasolio galleggia, la

tiene formando una specie di diga

dovreBBe essere continuamente v

siamo in aprile 2010, la Barriera CORTINA D’AMPEZZO - LOCALITÀ FIAMES: da tempo. oiuto mare! Così si presenta ancora il futuro galleggia eliporto...


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Freeride Challenge Punta Nera alla sesta edizione per il fine settimana pasquale L’ intervista a Filippo Menardi, Maestro di Sci e Aspirante Guida Alpina, membro del Comitato Organizzatore

Si è tenuta nei giorni 3-4-5 aprile 2015 la sesta edizione della Freeride Challenge Punta Nera, appuntamento fisso per gli amanti della montagna a tutto tondo. Non solo Freeride, ma anche sci alpinismo e arrampicata sportiva (boulder) hanno animato il week-end pasquale nella Regina delle Dolomiti, senza dimenticare l’immancabile presenza dei più giovani nella Junior Freeride Punta Nera. Le curiosità e le novità di questa apprezzata e ormai celebre manifestazione le chiediamo direttamente a Filippo Menardi, membro del Comitato Organizzatore della Freeride Challenge Punta Nera. Incontriamo Filippo nella sua casa di Ronco, di ritorno da una lunga giornata di sci e alpinismo (Filippo è, infatti, Maestro di Sci e Aspirante Guida Alpina). Partiamo da una domanda semplice che riguarda la “struttura organizzativa” di questa manifestazione: da chi è composto

foto: bandion.it

di Giacomo Giorgi

Filippo Menardi, membro del comitato organizzatore del Freeride Challenge Punta Nera

il “Comitato Organizzatore” e che ruolo ricoprono i singoli membri? Il Comitato Organizzatore della Freeride Challenge Punta Nera è composto da: Davide Alberti, che ne è il Presidente, poi ci sono Paolo Tassi, Massimo Da Pozzo, Max Bauce, Cesare Piovene, Alessandra Radice e il sottoscritto, Filippo Menardi. Senza dimenticare lo Sci Club 18 che è l’associazione sportiva dilettantistica organizzatrice. Quale è stato lo sviluppo, in termini di partecipazioni sia “senior” che “ junior”, nelle ultime edizioni? Siamo partiti nel 2010 proponendo solo la gara “senior” di Freeride e la risposta fu già buona con una cinquantina di atleti iscritti. Dal 2012 abbiamo, poi, introdotto la gara di Freeride “junior”, la gara di arrampicata sportiva in boulder e la gara di scialpinismo organizzata dagli Scoiattoli di Cortina. I numeri degli iscritti hanno continuato ad aumentare fino a raggiungere i “limiti” imposti dall’organizzazione di 150 iscritti per le gare di Freeride, sia “senior” che “junior” (solo da questa edizione), di 120 iscritti per

la gara di sci alpinismo e di 50 iscritti per la gara di boulder. Abbiamo parecchi atleti che competono in due o più discipline ma, se guardiamo il quadro in maniera più completa, i singoli atleti partecipanti sono contenuti tra le 400 e le 450 unità. Nello specifico, la categoria “junior” è quella che ci ha riservato le sorprese più inattese: iniziammo con 20 iscritti nel 2012, 35 nel 2013 e, poi, alzammo il limite a 100 nel 2014. Quest’anno, avendo ampiamente raggiunto il limite d’iscritti nell’edizione precedente, abbiamo deciso di fissare il “tetto” massimo di iscrizioni a 150 partecipanti anche per la categoria “junior”. Come ha influito l’aspetto multidisciplinare su una manifestazione come la Punta Nera Freeride Challenge, evento che possiamo tranquillamente ormai definire di portata inter-regionale sull’arco alpino? L’aspetto multidisciplinare ha sicuramente aumentato l’impegno richiesto ma questo già lo sapevamo e, infatti, non ci siamo fatti spaventare da un po’ di lavoro in più. Vedete, lo scopo principale di questa manifestazione, che è e rimane una gara, è quello di ampliare ed espandere la cultura della montagna e di avere un’occasione per condividere le proprie passioni. Il fatto stesso di aver cercato di coinvolgere atleti professionisti affermati, dilettanti, giovani e meno giovani, esperti o meno di più discipline ha aumentato l’impatto globale dell’evento che, come dicevo prima, non è “solamente” una gara di sci ma un evento che ormai coinvolge l’intera comunità e che speriamo possa crescere ancora. Possiamo definire la Freeride Challenge Punta Nera, l’appuntamento principe per gli amanti della montagna a tutto tondo? Sci Alpinismo, Boulder e Freeride, un connubio perfetto per un week end adrenalinico? Direi di sì, anche se non solo adrenalinico! Ci sono stati, infatti, momenti dedicati alla


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formazione e all’insegnamento delle tecniche di autosoccorso, specialmente per i più giovani. Inoltre parecchie aziende del settore hanno partecipato, anche quest’anno, con i loro stand e i loro team di esperti che hanno dato la possibilità a tutti, anche a chi non ha preso parte ad alcun evento della Freeride Challenge Punta Nera, di provare i materiali in dotazione.

Qual è il rapporto tra il “Comitato Organizzatore” e le varie autorità del territorio: Comune, Associazione Albergatori, Cortina Turismo e la neonata CortinaForUs? Il Comune ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento: ci aiuta e ci sostiene sia a livello di infrastrutture sia sul piano economico. Cortina Turismo ci ha sempre supportato nell’ambito della comunicazione come ufficio stampa e, inoltre, invitando giornalisti cogliendo l’occasione per parlare di Cortina e della Freeride Challenge Punta Nera. Alcuni alberghi hanno partecipato e continuano a farlo con grande entusiasmo mentre, invece, non siamo ancora entrati in contatto con CortinaForUs purtroppo. Sono sicuro che, in futuro, ci sarà spazio per condividere obiettivi comuni e per migliorare e arricchire ancora di più l’evento. Veniamo ora alle note “ dolenti”. Data la scarsità di precipitazioni e i forti venti che hanno caratterizzato questa stagione, avete pensato di cambiare la location di gara in modo da permettere a tutti i rider di poter competere in massima sicurezza divertendosi? Come si prendono decisioni del genere? Queste, purtroppo, sono situazioni che, di solito, si riescono a valutare solo molto a ridosso dell’evento. Non è, infatti, possibile prevedere quali saranno le effettive condizioni del terreno di gara nei giorni in cui si terrà la manifestazione. Chiaro è che si cerca di fare il possibile affinché la gara si svolga nella sua location “originale”. È già successo, nella terza edizione del 2012, che dovessimo cambiare “spot” il giorno prima

foto: bandion.it

Quale è stata, nel corso degli anni, la partecipazione e/o collaborazione degli sponsor a tale manifestazione? Gli sponsor sono fondamentali per l’organizzazione e la riuscita di tale evento. È solo grazie alla loro partecipazione che abbiamo potuto e possiamo continuare a proporre un evento di simile portata. Il fatto stesso che, anche in questi anni difficili, le aziende continuino a credere e a investire nell’evento, è per noi un grande motivo di orgoglio. della gara: fortunatamente il team si è dimostrato agile nel prendere decisioni nel caso in cui si verifichino tali situazioni. Ci sono state modifiche, rispetto alle edizioni passate, in quella di quest’anno? Quest’anno, per la prima volta, la gara di scialpinismo si è tenuta nel comprensorio delle 5 Torri, nella serata di venerdì 3 aprile, con partenza da Bai de Dones e arrivo al rifugio Scoiattoli. Si è deciso di cambiare, passando dalla zona del Faloria a quella delle 5 Torri appunto, per “aprire” l’evento anche ad altre realtà. Inoltre, come dicevo in

precedenza, abbiamo deciso di ampliare il numero di iscritti “junior” sia nella gara di freeride che in quella di boulder. Ci siamo proprio divertiti e spero che lo abbiano fatto anche tutti i concorrenti in gara! Salutiamo e ringraziamo Filippo per il tempo concessoci e per la bella chiacchierata. Non ci resta che ringraziare il “Comitato Organizzatore” per questo week end pieno di appuntamenti, divertimento, istruzione e adrenalina che solo il Freeride Challenge Punta Nera sa regalare. Buon Freeride a tutti… e appuntamento al prossimo anno!

Silvia Moser: la “rookie” che ha sparigliato le carte allo Swatch Freeride World Tour Silvia Moser, dopo la storica vittoria nella tappa americana di Haines (Alaska) e dopo aver concluso la sua stagione con un secondo posto sulle nevi di Verbier (CH), si è laureata vice campione Mondiale al suo primo anno all’interno dello Swatch Freeride World Tour. L’atleta ci ha regalato grandi emozioni durante il corso della stagione ma, soprattutto, ci ha fatto conoscere meglio ed appassionare ad una disciplina che era un qualcosa di “mitologico” per i più. Nel prossimo numero di Voci di Cortina, maggio 2015, troverete un’intervista alla giovane stella del Freeride Mondiale: un talento che non possiamo sicuramente ignorare!


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Sale & Pepe

& Riportiamo l’immagine della parte finale del testo pubblicato nel n. 15 del 31 marzo 1956 del periodico ampezzano “Il Dialogo”.

L’articolo è intitolato

“Piccolo bilancio delle Olimpiadi”

LASSISMO, MALE ITALIANO di Roberto Pappacena

Il vero male italiano è il “lassismo”: il lasciar fare, il lasciar correre, il lasciar andare. Le stesse leggi, leggine e decreti sembrano spesso favorirlo; oppure, se son di per sé meditate e giuste, «le leggi son, ma chi pon mano a elle?» Antico cronico male italiano. Ma che cosa c’è dietro a questo atavico pessimismo? Intanto un comodo fraintendimento del concetto stesso di libertà e di democrazia: intese come un poter fare ciò che si vuole, mancando di rispetto a chiunque, e quindi stupidamente anche a se stessi. «La mia libertà finisce dove comincia la tua»: chi applica mai questo principio? Imperversa, invece, dappertutto una volgare arroganza, una prevaricazione che assume tra l’altro molteplici aspetti: si comincia

dall’imporre il fumo a chi ne riceve danno, e si arriva ad ammazzare i genitori, con molte congratulazioni espresse addirittura da lettere firmate. A questa visione distorta della democrazia, c’è da aggiungere una compromissione generale, una crisi avanzata dei principi tradizionali di onestà e moralità, l’avidità del guadagno, un intreccio di corrotti rapporti senza scrupoli, per cui nessuno, o per la sporca coscienza, o per paura, ha più il coraggio di prendere aperta posizione contro il male. A questo punto, sarebbe salutare rileggersi con attenzione quel profeta che fu Ignazio Silone. Tra le tante verità contenute in «Uscita di sicurezza» c’è questa: «Nel suo aspetto morale più comune, nichilismo è l’identificazione del bene, del giusto, del vero con il proprio interesse… La stessa libertà può essere nichilista, la libertà che non sia al servizio della vita, si tramuta in schiavitù».

l 'angolo dea poesia A GIANNA Senza di te sono una foglia secca sopra l’erba stordita dalla pioggia. Tu, mio ramo, resisti alle intemperie in attesa di foglie innamorate di nuove primavere. Il vero morto insomma sono io. Roberto Pappacena


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Big Air Bag: una collaborazione ben riuscita tra A.S.D. Fairplay e Cortina Cube Si è conclusa nella giornata di lunedì 16 marzo la permanenza del Big Air Bag in Faloria, presso la seggiovia Vitelli-Tondi. Il grande materasso gonfiabile è stato infatti dismesso dopo un mese e mezzo all’insegna del divertimento. Dai primi giorni dello scorso febbraio è stato infatti possibile, per sciatori e snowboarders di qualsiasi livello ed età, cimentarsi in evoluzioni aeree che fino agli anni scorsi sembravano utopistiche per la maggior parte dei non addetti ai lavori. Una collaborazione di successo quella tra l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fairplay “Massimo Bertoni” e Cortina Cube che, insieme, hanno dato la possibilità a grandi e piccini di divertirsi in totale sicurezza. Sono stati numerosissimi gli appassionati degli sport invernali che hanno deciso di usufruire di un servizio che, parlando con grande franchezza, non colmerà certo la mancanza di uno snowpark nella conca ampezzana ma che, in fin dei conti, ha reso meno pesante la sua assenza sulle nevi della Regina delle Dolomiti. L’investimento, mandato in porto da Fairplay, ha permesso alla società impianti Cortina Cube di rendere ancora più completi i suoi servizi e ha permesso una diversificazione del divertimento ai suoi clienti. Sono passati i tempi in cui la maggior parte degli utenti delle stazioni sciistiche si accontentavano di piste in condizioni impeccabili che, certo, rimangono sicuramente una prerogativa ma non possono essere, oggi, l’unico punto di forza. Speriamo tutti quanti che questo sia solo un primo piccolo passo verso la realizzazione di strutture che permettano a Cortina di competere con i “colossi” delle valli limitrofe, e che tutti gli sforzi fatti non finiscano in un nulla di fatto. Giacomo Giorgi

DUE RAGAZZI CORTINESI ALLE FINALI NAZIONALI DELLE OLIMPIADI DELL’ASTRONOMIA Killa Santer e Ferdinando Pompanin parteciperanno alla finale nazionale delle Olimpiadi dell’Astronomia il 19 aprile 2015 a Modena, a chiusura della Settimana Nazionale dell’Astronomia 2015 promossa dal Ministero dell’Istruzione e organizzata dalla Società Astronomica Italiana. Quaranta ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni sono stati selezionati tra gli oltre 620 partecipanti alle gare interregionali. Le prove finali porteranno alla selezione di 10 ragazzi, 5 juniores e 5 seniores, che verranno dichiarati vincitori delle Olimpia-

di Italiane di Astronomia 2015. Tra questi, verrà infine costituita la squadra italiana che rappresenterà il nostro paese nella XXesima edizione delle International Astronomy Olympiad, che avranno luogo in autunno nella città di Kazan (Russia). Dei 6 partecipanti provenienti dalla Regione Veneto, ben 3 studiano al Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Pieve di Cadore.

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Lettere, opinioni e commenti È (UN) IMMOBILE C’è qualche minuto da aspettare per scendere dal Col Drusciè con la funivia, in un nuvoloso pomeriggio di febbraio. Un cliente chiede al vetturino il motivo dell’attesa e il ragazzo gentilmente spiega che stanno caricando acqua a valle per rifornire il rifugio in cima a Ra Valles. Il signore fa notare allora che in altri posti l’orario è orario e le funivie vanno su e giù sempre, o che potrebbero sciogliere la neve visto che ce n’è tanta. ”Ma perché non lo rinnovano? Da altre parti nascono impianti ogni anno, sempre nuovi e che tengono all’asciutto i clienti nei giorni di neve.” Sì è vero, dice un altro signore, poi però per scendere sulle piste devi fare la coda, e se vuoi fermarti un attimo a bordo pista il rischio di essere investito è altissimo. “Sì, ma le piste là dentro non hanno sassi e sono sempre larghe.” Certo, in estate sono pascoli verdi privi di sassi e si trovano su colli rotondi, larghi, ampi, e senza roccia. Qualcuno invece preferisce aspettare in coda per prendere la seggiovia di Pomedes ma poi gustarsi quasi da solo le piste sottostanti perché la gente ha maggiori spazi per sciare. “Ma perché non la fanno nuova questa funivia?” Beh, non sappiamo se ci sono progetti, certo è che l’investimento da fare non si limiterebbe alla sola cabina che porta la gente, quindi sarebbe molto oneroso e forse non ammortizzabile negli anni, dal momento che l’alta stagione invernale a Cortina si limita a una settimana a Natale, una a Carnevale e una a Pasqua, tempo permettendo. In altre località la stagione dura 120 giorni, autobus da tutta Europa, infrastrutture all’avanguardia, marke-

ting potente e pressante. Dato che il benessere di un impianto si misura dai passaggi al tornello dello skipass, 3 settimane a pieno ritmo sono niente, confronto di 120 giorni. “Eh, ma a Cortina siete rimasti indietro.” Certo, ma perché? Le cosiddette seconde case sono la maggioranza, e perché vengono acquistate? Non si tratta forse nella gran parte dei casi di investimenti per mettere al sicuro nel mattone quel milione di euro? Ma questi soldi anche sono fermi. Immobili. Come il paese. Non girano. Per farli fruttare bisogna farli girare, mi hanno detto a scuola. Chiaramente ben venga chi investe nella nostra economia. Ma un milione di euro, a Cortina, non creerebbe più beneficio se speso durante un periodo di anni più lungo, per le vacanze in albergo, garni, meublé, b&b, mangiando al ristorante? Dando la possibilità ad albergatori e ristoratori di lavorare 120 giorni? Di far girare i soldi costruendo la terrazza nuova, la cucina nuova, l’arredamento diverso ogni anno? I numerosi e bravissimi artigiani di Cortina avreb-

bero comunque lavoro dovendo mantenere numerose strutture ricettive e di ristorazione invece che investimenti in immobili fantastici e assolutamente di pregio, ma a beneficio del committente per poche settimane l’anno. “No. Dovete dare più servizi.” Sì, ha ragione, il turismo è l’industria dei servizi, il settore terziario. Ma possedere un immobile a Cortina non è terziario. Usarlo sì, ma quanto? Cortina vive di turismo, o di mattoni? Di terziario o di secondario? Purtroppo a prescindere molti servizi mancano. È assolutamente una grande e triste verità. Cortina è come una Gioconda fatta a Puzzle, di tanti piccoli pezzi che si incastrano insieme dando vita a qualcosa di formidabile. Ma se manca anche solo una tesserina di questo puzzle da 5.000 pezzi, si vede. C’è un buco bianco. Che rovina la fantastica Gioconda. Ecco, purtroppo mancano molti pezzi, e molti non vanno d’accordo tra di loro. Che sciagura, sarebbe il quadro più bello. Cesare Menardi Diornista

Al Mitico Gian DEL TENNIS APOLLONIO Caro Maestro, sono una tua “piccola” ma attempata fan. All’“Apollonio Incontra”, luogo meraviglioso di sport ed aggregazione, l’evento d’apertura è atteso da tutti noi, grandi e piccini con immensa gioia e trepidazione. Augurando a te e ai tuoi fantastici collaboratori una stagione sfavillante e ricca di emozioni come solo tu ci sai dare, spero che tutto ciò si avveri al più presto. Carla Bonsembiante

per contattare la redazione • potete scrivere a: VOCI DI CORTINA loc. CHIAVE, 116 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) • inviare un’email a: info@vocidicortina.it • oppure chiamare il: 349 4912556


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INNSBRUCK Innsbruck – Il disegno di legge è già definito, come hanno confermato l’assessore alla pianificazione regionale del Tirolo Hannes Tratter e il responsabile dell’osservatorio sui trasferimenti fondiari Josef Geisler, con cui nel Tirolo si vuole ridurre la proliferazione selvaggia di seconde case e abitazioni per vacanze. La legge urbanistica sarà resa più severa poiché gli strumenti esistenti non bastano. Le elusioni della legge sulle zonizzazioni e sul trasferimento dei terreni sono all’ordine del giorno. “Vogliamo mettere insieme un pacchetto di misure, che comprenda anche i piani di sviluppo nel settore”, dice Tratter che prende di mira anche i complessi di appartamenti. “Sotto la copertura di strutture commerciali di affitto di alloggi viene spesso eluso il divieto di nuove residenze ricreative” aggiunge Tratter. La libertà di insediamento sancita dalla UE non ci facilita, “ma dobbiamo lottare contro la proliferazione di residenze per il tempo libero e contemporaneamente creare alloggi a prezzi accessibili”, conferma Geisler. Le statistiche dimostrano la necessità di un intervento: 113.315 sono le persone che hanno dichiarato di avere una seconda residenza nel Tirolo. Negli ultimi 14 anni se ne sono aggiunti 31.500, di cui 27.390 dai paesi dell’UE. Spesso queste residenze secondarie occupano alloggi per vacanze e ci sono molti appartamenti per vacanze utilizzati come “residenze principali fittizie”. Più volte il Tirolo ha dovuto adattare le sue leggi alle direttive comunitarie. Una sentenza della Corte di giustizia Europea (v. caso Klaus Konle C-302/97) ha posto fine dal 1999 al divieto per i cittadini non austriaci di acquistare immobili, costringendo il Tirolo ad introdurre l’obbligo della dichiarazione: chiunque acquisti un immobile è tenuto a dichiarare soltanto che non lo usa come residenza per vacanze. Questa disposizione ha però spalancato una saracinesca: “Una ininterrotta domanda proveniente da

tutta l’Unione europea di acquisto di terreni edificabili in Tirolo, che si è riflessa negativamente nell’attuale sviluppo dei prezzi, socialmente del tutto incompatibili con le esigenze della popolazione locale” come rilevato dall’osservatorio sui trasferimenti dei terreni del 2014. Attraverso vincoli e legge urbanistica da promulgare a breve, il Tirolo vuole provare a frenare la proliferazione selvaggia di residenze per il tempo libero e ad arginare le residenze secondarie, con l’obiettivo di riportare sulla buona strada lo sviluppo insediativo, di limitare il consumo del suolo comprendendo anche una stretta sui centri commerciali, dato che solo l’11,9% della superficie del Tirolo è insediabile in modo permanente. L’adesione all’Unione europea ha invece aperto le porte. Il divieto di nuove residenze ricreative viene eluso da anni, la legge è “senza denti”, difficile da controllare e i sindaci sono sopraffatti. “Di fatto in molte parti del Tirolo la domanda di immobili per residenza secondaria ha colpito l’andamento dei prezzi di mercato dei fondi fabbricabili, escludendo totalmente la popolazione locale dal mercato immobiliare”, secondo i dati dell’osservatorio sui trasferimenti fondiari. C’è urgente bisogno di azione. Solo dal 2012 al 2013 sono state dichiarate nel Tirolo 3348 residenze secondarie con un aumento del tre per cento. In molti casi gli immobili vengono dichiarati come residenze principali ma utilizzati solo per scopi ricreativi. “L’uso illegale e non previsto di questi alloggi destinati al tempo libero rappresenta un problema costante”, si legge nel rapporto. Nel comprensorio di Landeck l’aumento delle seconde residenze è stato del 13,1 per cento. L’Arlberg e la zona del Paznaun attraggono molti cittadini dell’UE. Ad Ischgl si è registrato, ad esempio, un aumento del 41 per cento. Le più alte percentuali di residenze secondarie si registrano nel comprensorio di Kitzbühel con 36,3 % seguìto da Landeck con il 22,1%. Il 49,4 per cento delle seconde residenze sono dichiarate da austriaci, il 50,6 per cento da stranieri, il 94,2 per cento dei quali proviene da pae-

Chiuso in redazione il 3 aprile 2015

Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

si dell’UE. Come mostra la statistica, nel 2013 il numero di stranieri con una seconda residenza in Tirolo per la prima volta ha superato quello degli austriaci. “Dobbiamo approfittare delle esperienze del passato e vogliamo presentare un pacchetto di misure nelle prossime settimane”, annuncia il consigliere alla pianificazione regionale Johannes Tratter. Destinazioni più rigide e meccanismi di controllo migliori dovrebbero essere la pietra angolare. Creando piani di sviluppo anche fuori dei centri abitati Tratter vuole porre fine agli sviluppi negativi. “Dobbiamo evitare che piccole capanne possano diventare all’improvviso mezze ville” come troppo spesso succede. Il vice Governatore Josef Geisler vede in questa novella anche un supporto per i sindaci, “che oggi sono spesso impotenti”. Per regolare l’edificabilità del territorio la nuova pianificazione urbanistica vedrà abbondantemente concretizzato il ricorso alla perequazione. Si tratterà di convenzioni con i proprietari terrieri per l’acquisizione di terreni da parte dei Comuni. “I problemi di carattere civilistico del passato sono ora superati da recenti perizie che verranno incorporate nei nuovi provvedimenti “. Finalmente la Regione potrà adempiere alle esigenze dei rappresentanti dei contadini nel poter controllare in pieno l’uso del suolo. I migliori terreni agricoli non possono essere privati della loro destinazione agricola. Sisto Menardi, tratto da Tiroler Tageszeitung.

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Le >brevi< del mese 05

mar Forti raffiche di vento hanno interessato per tutta la giornata la provincia, con i disagi più pesanti registrati in Cadore, in Comelico e nella zona di Cortina. In via Cesare Battisti i vigili del fuoco sono stati impegnati per ore nella messa in sicurezza della copertura in lamiera di un’abitazione di tre piani. In località Codivilla, invece, fuori i pompieri volontari di Cortina per assicurare la copertura della dependance dell’ospedale, dove un’ampia porzione in lamierato si era staccata a causa del vento, mentre in località Cademai si sono portati i vigili del fuoco volontari di San Vito per assicurare il tetto dell’ex caserma dei pompieri.

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mar Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli su Porsche 356 A del 1955 sono, per il secondo anno consecutivo, i vincitori della WinteRace 2015. Al secondo posto il team Sala-Bacci su Fiat 1100 103/TV del 1955 della scuderia Emmebi 70 Classic; terzo l’equipaggio Aghem - Conti su Lancia Fulvia HF Fanalone del 1970 della Scuderia Loro Piana Classic.

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mar Nel 2015 al Bellunese verranno richiesti oltre due milioni e 200 mila euro per coprire il bonus di 80 euro voluto da Matteo Renzi. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha firmato il decreto che contiene tutti i contributi richiesti, Comune per Comune, e il documento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale: servirà a sindaci e uffici tecnici come

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base per stilare il bilancio di previsione 2015.

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mar I Carabinieri della Stazione di Cortina d’Ampezzo hanno individuato i truffatori, che approfittavano di alcuni siti di vendite on-line al fine di incassare caparre per la locazione di falsi appartamenti. L’indagine era stata avviata nel corso dell’attuale stagione turistica in seguito alla denuncia di utenti di internet.

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mar È online il nuovo sito web dolomiti.org/ottopanche: si possono visualizzare e ordinare le 8 panche finaliste dell’edizione 2014 del concorso di design lanciato da Cortina Turismo, Cortina Top Living con il patrocinio della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano. Gli 8 prototipi dei progetti finalisti, realizzati dagli artigiani di Cortina e presentati durante la quarta edizione del Cortina Fashion WeekEnd, sono ora online, corredati ciascuno da scheda descrittiva, note informative su designer e artigiano.

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mar Il Comune ci riprova con le squadre di calcio. Dopo l’esperienza della Fiorentina, ospitata in ritiro nel triennio 20092011, l’amministrazione comunale è intenzionata ad accogliere nuovamente una squadra di calcio italiana o straniera di massimo livello. Viene così assegnato un incarico all’azienda “Indoeuropee Sas di P. Paladin e A. Vidotti & C” di Fontane di Villorba per una «consulenza relativa allo studio, all’analisi e ai contatti con club calcistici italiani e stranieri, al fine di valutare l’opportunità di procedere alla realizzazione di un ritiro precampionato estivo a Cortina d’Ampezzo». La consulenza avrà un costo per il Comune di 4.880 euro.

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mar Per assistere all’eclissi parziale di sole l’Associazione astronomica Cortina organizza un appuntamento all’osservatorio del Col Drusciè. Sarà visibile da tutta Italia un’eclissi parziale di sole, che sarà invece totale in una ristretta fascia che attraverserà l’oceano Atlantico settentrionale, lambendo anche le sperdute Isole Fer Oer a nord della

F cus

a cura di Morena Arnoldo

Scozia e le ancor più solitarie Isole Svalbard a nord della Norvegia, in pieno oceano Artico. A Cortina il sole sarà oscurato per il 65% alle 10.45, momento del massimo. Questo raro evento astronomico coincide, tra l’altro, con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, con il Sole, quindi, posizionato esattamente a cavallo dell’Equatore celeste.

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mar Il sole è stato coperto dalle nuvole, sopra Belluno, per buona parte della mattina e l’eclissi è stata vista per pochi minuti, prima attorno alle 10.15 poi poco prima delle 11, quando la falce del sole coperta per metà dalla luna è apparsa tra le nuvole. Pochi istanti, sufficienti per scattare delle foto, senza neppure aver bisogno di particolari filtri: ci hanno pensato le nuvole ad attenuare la luce del sole e a consentire senza particolari problemi di osservare il fenomeno dell’eclissi. Meglio è andata a chi si è trovato più in quota, ad esempio a Cortina, o comunque nei rifugi sopra i 2000 metri dove le nuvole non c’erano e la visibilità è stata perfetta.

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mar Tanta l’incredulità da parte degli utenti che non si aspettavano che il servizio di prestito interbibliotecario potesse essere messo in discussione. La Provincia, comunque, non starà a guardare. Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi e consigliere provinciale con delega alla Cultura, sta mettendo a punto con la presidente della Provincia, il sindaco di Auronzo Daniela Larese Filon, un’iniziativa di sensibilizzazione contro la chiusura del servizio provinciale.

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mar Accolti i 14 tra ragazzi e ragazze australiani del John Paul College di Frankston, accompagnati dai docenti Graig Judkins e Lyn Helisma, che vengono ospitati dalle famiglie degli studenti cortinesi e dai professori. L’iniziativa fa parte del progetto “Australia 3”, promosso dal Polo Valboite, coordinato dal professor Christian Bressan, partito nel 2009, che cresce di anno in anno. Sono 40 gli studenti che negli anni sono stati coinvolti direttamente dal progetto e sono centinaia gli allievi che, stando a contatto con i ragazzi australiani, hanno potuto parlare l’inglese e conoscere una cultura diversa.

Silvia Moser è la prima atleta italiana a vincere una tappa del Freeride World Tour 23-mar Nella tarda serata del 23 marzo (ora italiana), Silvia Moser, sulle nevi di Haines (Alaska), dove gli orologi segnavano nove ore in meno rispetto ai nostri, superava tutte le altre pretendenti guadagnando la prima posizione. L’atleta ampezzana ha scritto una pagina importante nella storia del Freeride italiano con una “run” che, in aggiunta, le permetterà di ottenere il punteggio più alto assegnato dai giudici nel corso delle varie “tappe” del Freeride World Tour fino a quel momento della stagione, almeno per quel che riguarda la categoria sci femminile. Come sottolineato nella sezione dedicata agli sport di questo numero di Voci di Cortina, in edicola nel prossimo numero, maggio 2015, potrete trovare l’intervista completa all’atleta ampezzana.


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