Voci di Cortina - Marzo 2015

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anno XII | numero 130 | marzo 2015 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

€ 2,00

direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

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mondiali di sci Il referendum per la candidatura si farà domenica 12 aprile

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opere pubbliche La piscina è un patrimonio indisponibile e un servizio pubblico

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intervista Francesco Chiamulera, organizzatore di “Una Montagna di Libri”

CORTINA TURISMO = SE.AM.

IL CONSORZIO DIVENTA COMUNALE SE.AM.: AVANTI UN ALTRO! Gestione dei parcheggi e dei trasporti pubblici, assorbimento dei sevizi della Gis (assistenza alle manifestazioni, gestione impianti sportivi, cinema Eden, Sala Cultura, Alexander Hall), preparazione dei bandi per esternalizzare gli impianti e darli in gestione ai privati, lavori del parcheggio multipiano di Largo Poste, bando del fondo Brancher per la realizzazione della seggiovia Son dei Prade - Cinque Torri, palestra di roccia (forse)… Ci mancava la promozione turistica, e la partecipata del Comune ha fatto il pieno, a meno che non salti fuori ancora qualcosa. La Se.Am. sta diven-

tando il carrozzone su cui caricare ciò che il Comune, e, nel caso del Consorzio, i privati non riescono a portare avanti, andando controcorrente rispetto alle logiche di gestione degli apparati pubblici, che tendono a privatizzare sempre più i servizi, in modo tale da non sovraccaricare gli enti statali o parastatali e di evitare ulteriori spese a carico dei cittadini. Ancora una volta, per il Consorzio si è optato per una “non soluzione”, appesantendo ulteriormente la Se.Am., che, a sua volta, appesantirà ulteriormente il bilancio comunale. La spending review, a Cortina d’Ampezzo, non è di moda. Comitato Civico Cortina


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LA FINE DEL CONSORZIO: LA PROMOZIONE TURISTICA PASSA ALLA SE.AM. E CT DIVENTA UN ORgANISMO POLITICO Sarà la società partecipata del Comune Se.Am. ad occuparsi della promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Così ha deciso il Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza, scegliendo fra le tre opzioni quella considerata «il male minore» di Marina Menardi

Cortina Turismo non gestirà più la promozione turistica del territorio, ma rimarrà in vita come consorzio per poter ricevere i fondi regionali ed avere i rapporti con gli altri consorzi, mentre l’attività di promozione viene affidata alla Se.Am., su specifico mandato del Comune, acquistando un ramo d’azienda di Cortina Turismo. È questa la soluzione che il Consiglio comunale, riunitosi giovedì 26 febbraio, ha trovato per poter finanziare pubblicamente l’attività di promozione, dopo che il nuovo regolamento sui contributi, approvato dallo stesso Consiglio comunale la scorsa estate, non permette più la stipula della Convenzione come avvenuto negli anni passati, secondo la quale il Comune girava a Cortina Turismo un contributo di un milione di euro all’anno per l’attività consortile. Le opzioni esaminate erano tre, come ha spiegato il sindaco Andrea Franceschi, ognuna delle quali con dei vantaggi e degli svantaggi, e questa è stata considerata la migliore, o meglio, “il male minore”. Vediamo nel dettaglio i tre percorsi possibili portati in Consiglio comunale per la gestione della promozione turistica a Cortina d’Ampezzo, attualmente in capo a Cortina Turismo, col contributo dell’Amministrazione comunale. 1) APPALTO DI SERVIZI Il Comune bandisce una gara per l’acquisizione di servizi per la promozione turistica e la valorizzazione del territorio comunale a cui possono partecipare tutti i soggetti che abbiano i requisiti previsti dal bando. La Giunta esprime un atto di indirizzo sull’importanza della promozione turistica e sulla necessità di farsene carico in prima persona; si procede alla gara per l’affidamento e si stipula un contratto di servizi con l’aggiudicatario. L’affidatario eroga il servizio e il Comune lo remunera secondo il contratto controllando le attività svolte.

Un momento della seduta del Consiglio comunale del 26 febbraio, nel quale si è deliberato di far confluire l’attività del Consorzio di promozione turistica nella Se.Am.

Pro: - È il percorso più trasparente. - Inquadrerebbe il rapporto Comune - affidatario in un contesto contrattuale definito e pluriennale. - Effettivo controllo sulla qualità del servizio e sulle modalità dell’impiego delle risorse pubbliche. Contro: - Iva al 22% (sul contributo di 1 milione, significa perderne 220 mila). - Tempi di affidamento non prima di 7-9 mesi. - Contratto di affidamento e capitolato vincolanti fra le parti per tutta la durata dell’affidamento. 2) EROGAZIONE DI CONTRIBUTI Qualsiasi consorzio in attività presenta un progetto per lo sviluppo locale. Il Comune valuta il progetto sulla base dei criteri prefissati e definisce se sia meritevole o meno

dei contributi. Viene erogato un acconto sul contributo previsto, e a fine periodo il Consorzio rendiconta l’attività svolta e i relativi costi e viene erogato il saldo. Pro: - Tassazione agevolata con l’Iva al 4,25%. - Bassi rischi di contenzioso. - Il Consorzio mantiene la sua autonomia nell’erogazione dei suoi servizi ricevendo solamente un contributo per la loro valenza sociale ed economica. Contro: - Percorso di anno in anno, oppure di sei mesi in sei mesi. - Il contributo andrebbe ai singoli consorziati che dovrebbero versarlo al consorzio. 3) AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO A SE.AM. E ACQUISTO DI RAMO D’AZIENDA (opzione scelta) Il Comune affida a Se.Am. il servizio di


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promozione turistica, e lo gestisce così direttamente . Il Consorzio continua ad esistere, per poter accedere ad altri contributi pubblici o privati, e così i dipendenti, tramite l’acquisto di un ramo d’azienda del Consorzio, al fine di non disperdere le risorse e le conoscenze in essere e i contratti attivi. Pro: - Tempistica breve (2-3 mesi). - Controllo diretto del Comune. Contro: - Tassazione del’Iva al 22%. - Riorganizzazione della società Se.Am., già carica di numerosi impegni, che dovrà dotarsi di un consiglio di amministrazione con un consigliere delegato al turismo. - Necessario motivare il perché dell’acquisizione del ramo d’azienda quale scelta successiva all’affidamento del servizio. «Non esiste la soluzione ideale: tutte presentano dei pro e dei contro» ha detto il Sindaco. «La terza è considerata la migliore, in quanto pare essere la soluzione per mantenere il servizio senza incorrere in tempi lunghi». La decisione, tuttavia, non trova d’accordo la minoranza. «La Convenzione triennale con CT è scaduta il 31/12/2014, e c’era tutto il tempo per discuterne, nei mesi precedenti, e non adesso, in Consiglio comunale

Andrea Franceschi: «Non esiste la soluzione ideale, questa è considerata la migliore»

“GettinG the basics riGht” Fare GiUste Le cOse FOnDaMentaLi “Aumentare il potere di mercato, penetrarne di nuovi e sfruttare al massimo i nuovi strumenti di comunicazione”, spiega il presidente Stefano Illing, sono gli obbiettivi che Cortina Turismo si è prefissata per l’anno nuovo. Questi obbiettivi sarebbero del tutto validi se il prodotto che deve raggiungere il consumatore attraverso i canali summenzionati fosse effettivamente pronto per il lancio. Certo, non è semplice per un’azienda capire quando è giunto il fatidico momento, ma ci sono dei tratti estetici essenziali che, se incompleti, tendono a posticipare la disposizione sugli scaffali. Molte persone che non fanno parte del mondo del turismo probabilmente si stanno chiedendo: “cos’è questo benedetto prodotto, Cortina non vende prodotti, anzi ne vende a centinaia!” Eppure, per una località turistica il tipo di prodotto è più complesso di quanto non lo sia per un’impresa come Luxottica o Barilla. Alberghi, infrastrutture, ristoranti, negozi e rifugi sono tutte componenti essenziali del prodotto in questione, il quale consiste semplicemente nell’esperienza che Cortina offre ai suoi visitatori. Un’esperienza in montagna è composta da elementi di accrescimento come possono, essere, ad esempio, un programma di fedeltà o un servizio personalizzato, nonché componenti di base fondamentali quali un letto confortevole, una colazione

di buona qualità e infrastrutture funzionanti. L’ inclusione di Cortina Turismo nell’Altagamma Honorary Council, l’organismo che contribuisce alla promozione della cultura ed eccellenza italiana nel mondo, è senz’ombra di dubbio un evento positivo per l’immagine di Cortina. Sono sotto gli occhi di tutti, tuttavia, numerose situazioni di disinteresse dei privati nell’investire, e ciò danneggia la qualità del prodotto che Cortina offre ai visitatori. Queste situazioni tendono a far pensare che il riconoscimento recentemente assegnato possa contrariamente nuocere alla reputazione della fondazione stessa. Non occorre quotare alcun leader o manager di successo per convincere del fatto che “to get the basics right” o avere solide fondamenta per lo sviluppo di un prodotto è prioritario rispetto ad ogni passo successivo, così come lo sono sfruttare al massimo i mercati esistenti e raccogliere informazioni e statistiche necessarie per poterlo fare. Allargare la base dei clienti e rifinire la strategia di comunicazione sono certamente missioni cruciali nel rilancio del settore turistico a Cortina. Tuttavia è consigliabile essere cauti nella promozione. Un prodotto non adeguato agli standards richiesti potrebbe mettere a repentaglio il sudato riconoscimento di Altagamma.

Tommaso Valle


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Gianpietro Ghedina: «Avrei dato il contributo anno per anno, tamponando la situazione e facendo poi la gara» con una decisione già presa» è intervenuto il consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina. «Sono d’accordo che il Consorzio sia da salvare: fa un lavoro positivo e da non disperdere. Ma ci sono anche delle cose da migliorare: la partecipazione dei soci è esigua: su circa 1000 partite IVA, ce ne sono 216. Vi è poi fin dall’inizio uno sbaglio d’impostazione scegliendo i singoli e lasciando fuori le categorie economiche, rappresentate solo in parte: è il caso degli albergatori e dei maestri di sci. Sembra più un consorzio di artigiani. Vi è un problema di costi, in quanto sono tante le persone impiegate: tutti spunti su cui si poteva discutere con calma, e non dopo due mesi dalla scadenza della Convenzione. Per quanto riguarda la scelta - ha continuato Ghedina - se fosse stato per me avrei optato per il contributo anno per anno, tamponando intanto la situazione e facendo poi eventualmente la gara». Minoranza preoccupata anche per l’ulteriore sovraccarico di impegni della Se.Am. «La Se.Am. si trova ad assorbire i servizi della Gis e a esternalizzare gli impianti. Al momento c’è un amministratore unico, senza un CDA. Ci sono ora da seguire i lavori del parcheggio di Largo Poste, il bando del fondo Brancher per la realizzazione della seggiovia Son dei Prade - Cinque Torri: tutta una serie di attività sommate a quest’ultima che indeboliscono la società. Cade, inoltre, con questa soluzione, l’autonomia del Consorzio, gestito infatti dal Comune: una scelta in controtendenza, visto che si tende, da

la RUBRICA di Ennio Rossignoli CORTINA AL CINEMA L’approssimarsi della nuova edizione di Cortinametraggio, la brillante rassegna dei cortometraggi ormai alla decima edizione, fa inevi-

I consiglieri di minoranza si sono astenuti dalla votazione di assorbimento di Cortina Turismo da parte della Se.Am. (da sinistra: Gianpietro Ghedina, Stefano Ghezze, Rocco Dal Pont)

parte degli enti pubblici, ad esternalizzare i servizi». Altra situazione spinosa portata alla luce da Ghedina è quella dei costi. «Si potrebbe arrivare addirittura a pagare due volte l’Iva al 22%: prima il Comune, e poi la Se.Am., quindi sicuramente 220 mila euro l’anno, che potrebbero raddoppiare, se la Se.Am. non riesce a recuperare anch’essa l’Iva. I soci, inoltre, a questo punto non avrebbero più motivo di partecipare, e si perderebbero anche le loro quote, altri 200 mila euro circa». La soluzione che la minoranza propone al Consiglio è la costituzione di una fondazione, a cui vi è la possibilità di dare un contributo pubblico senza Iva e senza ritenuta.

«In questo modo si risparmierebbero molte risorse, anziché buttarle». Stefano Ghezze ha proposto il ritiro del punto all’ordine del giorno per analizzare l’opzione della fondazione, e riportarla in un prossimo Consiglio comunale. Ma sia il Sindaco, sia la Segretaria comunale Luisa Musso, hanno spiegato che ciò non è possibile, «poiché non vi sono più margini di proroga per i contributi al Consorzio, e se non si delibera oggi, dopodomani il Consorzio chiude». Il punto è stato quindi votato dalla maggioranza, con l’astensione della minoranza, motivata dalla mancanza di volontà di confronto e di discussione sull’argomento da parte del gruppo di maggioranza.

tabilmente tornare i pensieri agli anni lontani, tra i Cinquanta, i Sessanta e poco oltre, quando alla “Hollywood sul Tevere”, - in cui le Majors americane sceglievano Roma per le megaproduzioni in peplo, o per le storie d’amore fra Trevi e i Castelli - corrispose un’altra Hollywood, più modesta ma non meno eccitante: quella “sul Boite”, fiume certo non altrettanto ricco di vanti storici e tuttavia nobilitato dal suo scorrere attraverso una della nature più seducenti del mondo. Naturalmente Cortina, un paese in cui meravigliarsi e divertirsi, un set privilegiato di un cinema alla ricerca di inquadrature e fascini particolari, tra rocce luminose e candide distese invernali. Allora i divi li vedevi passeggiare per il Corso o in qualche boutique elegante: da Peter Sellers e David Niven, a Capucine al Sinatra “von Ryan”, o poteva capitarti di prendere l’aperitivo nei pressi di Clark Gable. Non mancavano neppure le star

un po’ stagionate dei nostrani “telefoni bianchi” (da Antonio Centa a Massimo Serato a Maria Denis, la fidanzatina d’Italia). Circolava ovunque un’aria di facile confidenza con i vip di ogni specie e Corso Italia si poteva scambiare per una via Veneto in cashmere: ecco il celebre passo di Henry Fonda, ecco la Taylor completa di marito alcolicamente impegnato (ma grande attore il Burton!); arriverà persino lo Stallone di “Cliffhanger”, ricevuto in Municipio come un capo di Stato. E vacanze, sempre vacanze d’inverno, di Natale, fino ai cinepanettoni dei Vanzina. E oggi? Oggi passa qualche troupe frettolosa, che gira quattro scene all’ombra del campanile. Così quel vecchio teatro di posa della Regina ha chiuso, e con lui si è chiusa una stagione irripetibile, alla quale non resta che tributare un passaggio della memoria, bello sì, ma un po’ malinconico.


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CANDIDATURA AI MONDIALI DI SCI 2021: IL 12 APRILE DECIDERÀ LA CITTADINANZA Fissata la data del referendum sulla candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di sci del 2021: sarà domenica 12 aprile. Quel giorno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi con il voto favorevole o contrario. Un voto che avrà un peso comunque vada, come ha dichiarato in Consiglio comunale lo stesso sindaco Andrea Franceschi di Marina Menardi

Il Consiglio comunale del 26 febbraio ha approvato l’indizione del referendum sulla candidatura ai Mondiali di sci del 2021, recependo così la richiesta sottoscritta da 400 cittadini e consegnata nelle scorse settimane nelle mani della Segretaria comunale Luisa Musso. Come previsto dallo Statuto comunale, il Consiglio comunale ha preso atto della richiesta e ha approvato la consultazione popolare, fissando già la data: domenica 12 aprile. “Sei favorevole alla candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Campionati del Mondo di Sci Alpino 2021?”: questo il quesito a cui saranno sottoposti i cittadini di Cortina ai seggi, dove, nel segreto dell’urna, saranno liberi di esprimersi con il “sì” o con il “no”. «Penso che il referendum ci abbia fatto perdere tempo e abbia indebolito la candidatura» ha detto in aula il sindaco Andrea Franceschi, assente il 29 settembre 2014, quando il Consiglio comunale votò la delibera per la ricandidatura di Cortina d’Ampezzo ai campionati mondiali di sci alpino per il 2021, rifiutando in quella sede

l’indizione di un referendum consultivo, come richiesto dal consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina e dal Comitato Civico Cortina. «Credevo che il referendum creasse tensioni e divisioni, ma non si possono ignorare le 400 firme pervenute. Mi impegnerò a far vincere il sì. Non è lineare la dichiarazione del Comitato promotore, che non si dichiara né pro, né contro - ha continuato Franceschi -. Chi ha firmato significa che non condivide quanto deciso dall’Amministrazione». Un referendum che avrà un peso non solo a livello locale, ma anche internazionale. «Se si esce indeboliti, lasciamo perdere. Se ci sarà una bella risposta con il voto favorevole, allora ci presenteremo rafforzati anche nei confronti della Fis». Posticipata dopo l’esito referendario anche la costituzione del Comitato per la candidatura, al cui interno ci saranno la Provincia, la Regione e una rappresentanza del Governo. In piena sintonia con il Sindaco è Stefano Ghezze, capogruppo di minoranza: «Ritengo che il referendum ora possa indebolire la candidatura. Credo che dovesse essere fatto

prima. Al di là di questo, è giusto dare spazio ai cittadini che lo hanno richiesto. Voto a favore e mi impegnerò per il sì». Ancora una volta, unica voce fuori dal coro Gianpietro Ghedina, dai banchi della minoranza: «Apprendo con gioia che oggi si delibera per il referendum, e mi auguro che si vada in tanti a votare. Ad una mia richiesta, e a quella del Comitato Civico nel settembre scorso di indire il referendum, mi fu dato dell’irresponsabile dall’ex Sindaco Facente Funzioni Enrico Pompanin. Chissà se ora il vice Sindaco ritenga degli irresponsabili anche i 400 cittadini firmatari. Quando un’Amministrazione Comunale viene messa con le spalle al muro dai suoi cittadini non è mai una buona cosa. Ed è proprio questo che è accaduto, visto che a settembre 2014 la poca lungimiranza e l’incapacità di condivisione e di ascolto del Vice sindaco Pompanin prevalse sulla richiesta definita “da irresponsabili” di coloro che richiedevano il Referendum. Il non aver capito che dopo continua a pagina 6


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l’ennesima bocciatura - la quarta - bisognava fare una riflessione e bisognava coinvolgere la cittadinanza per capire se era il caso di andare ancora avanti, è stato un grosso sbaglio. Quel Consiglio comunale aperto di settembre 2014 è stato solamente una farsa e oggi ne abbiamo la riprova. Il Referendum era sentito ed andava gestito dall’Amministrazione Comunale da protagonista e non subirlo come ora. Il distacco ormai incolmabile tra i cittadini e i loro Amministratori è purtroppo un dato di fatto. L’Amministrazione è distante dal paese, non lo sente e non lo ascolta. Da parte mia credo che questo evento debba volerlo tutto il paese o almeno una sua maggioranza e quindi ben venga il Referendum. Il mio voto sarà un voto per il sì, anche se molte delle ragioni e delle preoccupazioni del no le comprendo. È indispensabile gestire il presente senza rimandare ad una “lotteria“ 2013/2015/2017/2019/20 21 il destino del nostro paese. Mondiali sì, ma non deleghiamo tutto il nostro futuro a questo tipo di eventi». Il vice sindaco Pompanin ha voluto chiarire che a settembre era contrario al referendum perché «avrebbe indebolito la candidatura. E questo comunque ci ha indebolito ora. Ormai le firme sono state raccolte, e a questo punto è il male minore. Il Comitato Civico ancora non si è espresso sul sì o sul no, mi sembra una cosa strana».

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cOrtina nOn È Più canDiData Unica La stazione sciistica austriaca di Saalbach - Hinterglemm sarà la candidata per l’Austria per i Campionati Mondiali di sci alpino del 2021. La notizia è stata diffusa da un sito austriaco, www.salzburg24.at, con il titolo: “Saalbach-Hinterglemm will Ski-WM 2021: Land Salzburg steht dahinter” (SaalbachHinterglemm vuole i Mondiali di Sci 2021: Lo Stato Federale Salzburg appoggia). Il Land di Salisburgo ha dato il proprio appoggio all’unanimità alla candidatura, mentre la Commissione Finanza della regione austriaca ha assicurato il supporto finanziario, con l’appoggio del Governo. Wilfried Haslauer, governatore del Salisburghese, nell’articolo citato ha dichiarato di voler puntare ad un Mondiale imperniato sulla «tutela dell’ambiente e sulla conservazione delle risorse. Tanto più che molte infrastrutture sono già pronte e si potrebbero ospitare i Mondiali senza ricorrere a grandi investimenti». Tutto ciò mentre Cortina rincorre la quinta candidatura nella speranza di ottenere le tanto agognate risorse sperando di realizzare così le infrastrutture che non sono state nel frattempo fatte. Cortina, quindi, non sarà candidata unica per i Mondiali 2021, come invece prospettato dal vicesindaco Enrico Pompanin e dal presidente della Fisi Flavio Roda, nonché dal presidente del Coni Giovanni Malagò, che solo due giorni prima che si diffondesse la notizia aveva detto: «Sarebbe fondamentale se ci fosse la possibilità di candidarci da soli proprio in virtù delle ferite subite del passato. Mi stupirei moltis-

simo a questo punto se non si riuscisse ad andare a dama». La notizia è stata peraltro confermata in Consiglio comunale dal sindaco Franceschi, che ha detto: «Si sta già muovendo l’Austria, ma non solo». Sembra, infatti, che ci sia anche una candidata dal Nordamerica, probabilmente la canadese Calgary. La decisione di deliberare il 29 settembre 2014 la candidatura ai Mondiali di sci per il 2021, negando al consigliere Gianpietro Ghedina e al Comitato Civico Cortina la richiesta di un referendum consultivo in proposito, per poter recarsi a Zurigo uniti per poter tessere i rapporti giusti con le persone giuste e trovare un accordo per candidare solo Cortina, non era poi così urgente: evidentemente a Zurigo, se mai si è parlato di Mondiali 2021 per Cortina, un accordo sulla candidatura unica non c’è stato.

Giovanni Malagò, presidente del Coni (nella foto) due giorni prima che si diffondesse la notizia della candidatura di Saalbach, aveva dichiarato: «Sarebbe fondamentale se ci fosse la possibilità di candidarci da soli proprio in virtù delle ferite subite del passato. Mi stupirei moltissimo a questo punto se non si riuscisse ad andare a dama»


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sODDisFaZiOne Per iL cOMitatO PrOMOtOre Per iL reFerenDUM: ObiettiVO raGGiUntO È grande la soddisfazione per il Comitato “Referendum Candidatura Cortina 2021” per essere riuscito nell’iniziativa di portare le 400 persone in Comune a firmare la richiesta di indizione del referendum sulla quinta candidatura di Cortina per i Mondiali di sci, questa volta per l’anno 2021. «Obiettivo raggiunto» dichiara la presidente Valentina Zardini. Il 12 aprile i cittadini di Cortina saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla candidatura di Cortina ai Mondiali di sci del 2021: Valentina Zardini, è soddisfatta? Sono molto soddisfatta: il nostro obiettivo è stato raggiunto. Quando si lavora bene e con persone in gamba, si riescono ad ottenere i risultati. Se in un mese e mezzo solamente, contro i cinque mesi previsti dallo Statuto, 400 persone si sono recate all’ufficio anagrafe di Cortina a firmare per poter ottenere il referendum, significa che l’argomento interessa e che i cittadini vogliono esprimersi sulla questione». Il sindaco Franceschi, anche nell’ultimo Consiglio comunale, ha insistito sul fatto che sia il Comitato promotore, sia i 400 firmatari, sono contrari ai Mondiali di sci, altrimenti si sarebbero adeguati alla delibera del Consiglio comunale del 29 settembre sulla candidatura: è vero? Non posso di certo esprimermi sui 400 firmatari e sulle loro motivazioni di richiesta del referendum. Per quanto riguarda il Comitato, come ho già detto più volte, non siamo né per il sì, né per il no: il nostro scopo era dare la possibilità a TUTTI di esprimersi in proposito, e non lasciare nuovamente che sia l’Amministrazione comunale, d’accordo con il presidente della Fisi Flavio Roda, a decidere per l’ennesima

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Valentina Zardini e Roberta De Zanna durante la presentazione del Comitato “Referendum Candidatura Cortina 2021”

candidatura. Tra i cortinesi, molti sono i favorevoli alla candidatura, ma molti sono anche i contrari. Il referendum è lo strumento più democratico che esista, che darà la possibilità a tutti di esprimersi. La decisione di ricandidarsi d’autorità, senza sentire e chiedere il parere dei cittadini, che già stanno mettendo mano al portafoglio per pagare le scorse candidature, ha dato fastidio a molti. Per questo abbiamo deciso di istituire il Comitato e di avviare la richiesta del referendum popolare. Il Comitato per il referendum ha raggiunto l’obiettivo: cosa farete ora? Sicuramente non molliamo: continueremo con una campagna di informazione e di trasparenza su quello che un Mondiale potrebbe portare o meno a Cortina. Ad esempio,

chiederemo che il dossier sulla candidatura del 2019 presentato a Barcellona venga reso pubblico, cosa che non è stata fatta in passato: perché considerarlo una cosa privata, visto che il Mondiale è un evento che riguarda tutto il paese? A tutti piacerebbe sapere, inoltre, il reale indotto economico che porta un Mondiale; sappiamo che sono stati fatti degli studi in proposito, ma i risultati non sono noti: perché non renderli pubblici? Molte sono le persone che mi fermano per strada e mi chiedono: chi pagherà i debiti? Il Governo ha dato l’appoggio: quanti soldi ha stanziato? Chiarire questi, e altri punti, potrà dare ai cittadini la possibilità di esprimersi con consapevolezza su un evento che impegnerà il nostro paese per i prossimi anni e ben oltre il 2021.


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LA PISCINA È UN PATRIMONIO INDISPONIBILE E UN PUBBLICO SERVIZIO Il Consiglio comunale vota un regolamento dove la piscina pubblica è definita patrimonio indisponibile e pubblico servizio. Ora occorre cambiare linea e riaprirla al più presto a cura del Comitato Civico Cortina

Il Consiglio comunale del 26 febbraio 2015 di Cortina d’Ampezzo approva un documento che (a sorpresa!) difende il servizio pubblico della piscina e afferma che l’edificio rientra nel patrimonio indisponibile. Le conseguenze: 1. un servizio pubblico non può essere interrotto 2. un patrimonio indisponibile non può essere venduto Un cambio di linea che, almeno nei documenti ufficiali, è evidente. Alla luce di questa novità, come Comitato Civico Cortina ritorniamo per l’ennesima volta a chiedere il ripristino della Piscina di Guargné in tempi brevi. In mancanza di una risposta a brevissima scadenza, come già preannunciato inoltreremo la denuncia per “interruzione di pubblico servizio” contro il Sindaco e inviteremo i Responsabili dei Servizi comunali a non concorrere nelle pratiche che portano alla dismissione dell’edificio “piscina”, stante l’illegittimità dei procedimenti. Questo il testo letterale di quanto riportato nel nuovo Regolamento comunale approvato: “La Corte di Conti ha affermato che … per costante giurisprudenza, gli impianti sportivi per il nuoto rientrano tra i beni del patrimonio indisponibile degli enti locali; in particolare, attesa la finalizzazione al soddisfacimento dell’interesse della collettività alle discipline sportive, sono ascrivibili i beni destinati ad un pubblico servizio. La giurisprudenza ha precisato come – in astratto – “i tratti distintivi del servizio

PISCINA CHIUSA

dal 29 gennaio 2012

3 ANNI 33 gIORNI

112 7 0 0 DAYS

HOURS

contatore aggiornato al 3 marzo 2015 pubblico siano ravvisabili nel servizio di gestione della piscina comunale. Difatti si tratta di un’attività oggettivamente correlata alla realizzazione di interessi pubblici essendo funzionale, per le sue caratteristiche intrinseche, a consentire a qualunque interessato lo svolgimento di attività sportiva, strettamente connessa con la tutela della salute pubblica che l’art. 32 della Costituzione individua quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività; d’altro canto è evidente che

si tratta di un’attività prestata direttamente in favore degli utenti per soddisfare interessi di rilevanza generale (TAR Veneto, III, 13 novembre 2009, n. 5021).” Pagg. 12-13 Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento dei servizi di “Gestione e valorizzazione degli impianti sportivi e culturali” (ex D.L. 18 ottobre 2012 n. 179, art. 34 commi 20 e 21) – Adottato dal Consiglio comunale del Comune di Cortina d’Ampezzo il 26 febbraio 2015.


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ALTRE DAL CONSIgLIO COMUNALE DEL 26 FEBBRAIO 2015 – Concessa la delega (obbligatoria) al Comune di Belluno per gestire la gara di affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale nell’Ambito Belluno; – Revisionato il Regolamento per la concessione dei contributi alle associazioni. Per finanziare il maggior numero di progetti, sarà possibile prevedere un tetto massimo di contributi o una percentuale di riduzione dei contributi. Inoltre l’istruttoria relativa alle richieste verrà completata entro 30 giorni, invece dei 45 attuali; SPORTELLO UNICO ANCHE PER IL COMMERCIO E L’ARTIgIANATO SI COSTRUISCE IN DEROgA AL PIANO REgOLATORE La legge regionale prevede che lo Sportello Unico sia “l’unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento”. Insomma, una forte semplificazione per gli imprenditori. Lo Sportello gestisce l’intero procedimento e deve perciò coordinare i settori/uffici interni al Comune e le altre pubbliche amministrazioni, evitando così il carico burocratico. Il Comune di Cortina d’Ampezzo si è già dotato dello Sportello Unico Attività Produttive nel 2009 (all’interno del servizio Edilizia Privata-Urbanistica, anche se tutte le pratiche inerenti le attività produttive – non solo quelle edilizie perciò - hanno questo punto di accesso unico). Le procedure edilizie in “deroga” (aumenti volumetrici fino all’80%) o in “variante” (aumenti oltre l’80% o nuovi corpi edilizi) sono gestibili con lo Sportello Unico. Sono però iniziative a carattere straordinario e richiedono sempre un’adeguata motivazione del procedimento. Il Consiglio comunale ha aggiornato i propri indirizzi, proprio sulle deroghe o varianti, richiedendo che siano esplicitati i seguenti elementi di valutazione: • mancanza o insufficienza di aree a destinazione produttiva; • impraticabilità di soluzioni progettuali alternative …; • legittimità degli edifici esistenti oggetto

di intervento …; • commisurazione dell’estensione dell’area alle esigenze prospettate. In sostanza: il Comune valuterà le deroghe e le varianti al Prg o al Pat (ad esempio i cambi di destinazione dei terreni) per l’edilizia produttiva tramite Sportello unico solo dopo avere espresso un parere preventivo di Giunta comunale, dove sia verificata la convergenza tra l’interesse dell’impresa e l’interesse pubblico, “anche in relazione ad un equilibrato ed ordinato uso del territorio e all’effettivo sviluppo dell’imprenditorialità quale fattore di sviluppo dell’intera collettività”. Nella seduta del 26 febbraio 2015, il Consiglio comunale ha deciso che le convenzioni edilizie dovranno prevedere il mantenimento dell’obbligo ad utilizzare l’edificio quale bene strumentale alla propria attività produttiva per almeno due anni (in sostanza si può vendere un immobile in convenzione dopo solo 2 anni) e a non mutare la destinazione d’uso o frazionare l’immobile in più unità per la durata di 20 anni (non si può dividere la bottega o trasformarla in qualcosa d’altro). Una volta completata la procedura, l’ultima parola spetta al Consiglio comunale per approvare definitivamente gli interventi in deroga o in variante allo strumento urbanistico generale. L’assessore Verocai sottolinea che ci vorrà «la coincidenza tra bisogni privati e necessi-

tà della collettività» e che la norma vale solo per motivi eccezionali. Dalla minoranze, Dal Pont e Ghezze chiedono un potenziamento organico dello Sportello Unico comunale, segnalando che lo strumento funziona con forti rallentamenti. Verocai replica ricordando i vincoli alle assunzioni del personale e che molte pratiche approvate (8.000 mc all’Hotel Cristallo, ad esempio) sono forse in attesa di tempi migliori per la concreta realizzazione da parte dei privati. Tutti favorevoli. ALLA SE.AM. REgOLE PRECISE PER LA gESTIONE DEgLI IMPIANTI SPORTIVI E CULTURALI L’affidamento dei servizi pubblici locali a rilevanza economica deve rispettare stringenti normative europee. In estrema sintesi, i servizi pubblici devono sottostare a precise regole per il rispetto della concorrenza, delle condizioni di parità tra gli operatori, di economicità di gestione, di assoluta trasparenza. L’Amministrazione comunale ha approvato una Relazione (obbligatoria) che definisce alcuni principi: continua a pagina 10


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1. quali sono gli elementi che qualificano il servizio pubblico; 2. quali sono i motivi per la scelta di una metodologia gestionale (ad esempio la gestione con una partecipata); 3. quali sono gli obblighi del servizio pubblico (in maniera dettagliata) e del servizio universale, indicando le compensazioni economiche; 4. quali sono le giustificazioni per la congruenza tra gli obblighi e i corrispettivi. Inoltre è stato approvato il Contratto di servizio per la gestione e la valorizzazione degli impianti sportivi e culturali, dati in gestione alla Se.Am. La società partecipata comunale dovrà muoversi secondo una serie di regole molto stringenti, che vanno dalla definizione dei livelli di servizio da fornire alla popolazione alle linee per la gestione tecnica e la manutenzione. I documenti sono molto corposi e dettagliati, e sono stati predisposti da consulenti tecnici specializzati. Meritano senza dubbio una lettura attenta da parte dei fruitori delle strutture pubbliche, in primo luogo le società sportive. Da un punto di vista pratico, la gestione della Se.Am. (e di tutto il parco impianti che, ricordiamo, in sostanza corrisponde a tutti gli immobili non amministrativi del Comune di Cortina: stadio, parco giochi, trampolino, campi calcio, pista Bob, campi da tennis, bocciofila, palestra Revis, centro

curling, piscina, sala cultura, edificio in stazione, pista da fondo in passo Tre Croci, centro congressi, centro sportivo a Fiames, music box, fabbricato ex Saspi, conchiglia e tribune di piazza Dibona, campetto polivalente) non potrà essere gestita in maniera discrezionale, ma secondo precise regole previste sia dal Regolamento sia dal Contratto di servizio. Vi sono obblighi di servizio pubblico che saranno pagati secondo criteri obiettivi e trasparenti; il livello della compensazione dovrà essere determinato sulla base di un’analisi dei costi che un’impresa media, gestita in modo efficiente, avrebbe dovuto sopportare. Per gli Amministratori un sicuro aggravio operativo e la necessità di operare su un alto livello di competenza; per i Cittadini una maggiore tutela del servizio pubblico e della economicità della gestione (minori sprechi), oltre a migliori garanzie per il mantenimento dei servizi. Da parte della minoranza comunale (Ghedina) vengono rimarcate la complessità dei documenti e le molte complicazioni connesse. Da parte del Sindaco Franceschi viene ribadito che le linee politiche sulla volontà di esternalizzare gli impianti non sono cambiate e che l’Amministrazione ci sta provando. La Segretaria Musso precisa che con le analisi nei minimi particolari, si sarà in grado di effettuare i pagamenti delle prestazioni nella maniera più corretta possibile. I contratti di servizio necessari per la gestione Seam sono i seguenti:

INFO BOX Durata affidamento: 13 anni e 8 mesi Prezzi al pubblico: tariffario comunale. Contributo comunale per concessioni in uso: massimo 600.000 euro (+ Iva) annuali Canone per manutenzione e altro: 1.300.000 euro (+ Iva) annuali Canone per manutenzione riparativa: 820.000 euro (+ Iva) annuali Contributo per ammortamento impianti: da 325.976 (anno 2015) a 35.528 euro (anno 2028) Contributo per progettazioni e altro: 300.000 euro (+ Iva) annuali Manutenzione straordinaria e altro: secondo Piano Opere Pubbliche

• gestione del Trasporto pubblico locale nel territorio comunale; • gestione della sosta a pagamento e della rimozione dei veicoli in sosta vietata; • gestione dell’Info Point turistico comunale e service logistico organizzativo per le manifestazioni co-progettate dall’amministrazione comunale; • gestione degli Impianti sportivi e culturali comunali. (EP)

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CONVENZIONE CON LA FITARCO: PICCOLE E DOVEROSE INTEgRAZIONI AL COMUNICATO STAMPA COMUNALE (VEDI FOCUS IN ULTIMA PAGINA)

Tra i punti salienti riportati dal comunicato del Comune mancano due note: 1) Cortina d’Ampezzo ha già ospitato dal 9 al 18 luglio 2000 un Campionato Mondiale di tiro con l’arco di campagna (e così ricordiamo anche l’Amministrazione di Paolo Franceschi); 2) La sponsorizzazione costa al Comune 73.200 euro l’anno per un totale di 146.400 euro in due anni (e così aggiorniamo anche il fascicolo “spending review”).


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numero 130 | marzo 2015

CABINOVIA POCOL-CINQUE TORRI: UN PROgETTO DA 16 MILIONI DI EURO IN CARICO ALLA SE.AM. Entro l’estate dovrebbero partire i lavori. Dubbi sulla sostenibilità economica dell’ impianto di risalita. Ottimista l’amministrazione comunale, ma il tempo stringe di Edoardo Pompanin

Sarà la società Se.Am. srl ad occuparsi della cabinovia Cortina-5 Torri, il collegamento funiviario finanziato dai fondi pubblici per le aree di confine (Fondi Brancher). La Giunta comunale l’ha nominata stazione appaltante per la realizzazione dell’intervento. Il progetto è ormai noto all’opinione pubblica, anche perché è passato all’esame dell’Assemblea regoliera il 7 aprile 2013. La realizzazione della cabinovia a otto posti (Son dei Prade – Bai de Dones) costa 16.380.000 euro, di cui 11.466.000 euro di fondi pubblici e 4.914.000 euro di cofinanziamenti da parte del soggetto privato. L’opera è molto discussa, soprattutto per la sua sostenibilità economica. Autorevoli impiantisti la difendono a spada tratta (Enrico Ghezze, Notiziario delle Regole d’Ampezzo, n. 142 maggio 2013) ma i dubbi restano. Anche il vice Sindaco Enrico Pompanin ha dichiarato che “ci sarà un aggiornamento forse più importante dell’aspetto econo-

mico, della sostenibilità economica dell’impianto”. La società ISTA non è sembrata dispiaciuta di starne fuori (Voci di Cortina, n. 114 aprile 2014). Ormai il tempo stringe e ci vorranno pochi mesi per capire come andranno effettivamente le cose. Secondo quanto emerso nel Consiglio comunale del 25 marzo 2014, la convenzione dà un tempo massimo di 540 giorni per iniziare i lavori, a partire dal 14 aprile 2014, cioè entro il 6 ottobre 2015. I tempi di esecuzione durano al più 3 anni. Per la progettazione e i titoli autorizzativi sono previsti massimo 440 giorni; per cui entro il 28 giugno 2015 dovrebbero essere definiti lo studio di fattibilità e l’individuazione del concessionario partner privato tramite procedura selettiva. Dal 28 giugno al 6 ottobre 2015 c’è tempo per trasmettere al Comitato Paritetico il progetto esecutivo, il contratto di concessione e la comunicazione di inizio lavori.

I tempi sembrano stretti, ma per l’Amministrazione comunale “i tempi effettivi saranno sicuramente inferiori” e per l’estate 2015 si darà avvio ai lavori che dovrebbero durare 6 mesi a cavallo dell’inverno. L’individuazione del soggetto che svolgerà il ruolo di partner privato avverrà a seguito di una procedura di gara (gestita dalla Seam) che individuerà la ditta esecutrice che gestirà l’impianto funiviario. Incarichi professionali, esecuzione dei lavori, acquisto forniture saranno tutte con procedure di evidenza pubblica. Riassumendo: il Comune è l’effettivo beneficiario del finanziamento e tramite Seam attiverà la procedura di partenariato pubblico-privato di tipo contrattuale per coinvolgere i privati (che partecipano con una quota non inferiore al 30%); la Seam sarà la “stazione appaltante”, l’impianto sarà pubblico, mentre il privato lo costruirà e lo gestirà per un periodo di tempo (massimo 30 anni).

aL POstO DeLL’ODi Un “cOMitatO PariteticO”. entrO iL 1° GiUGnO 2015 VannO Presentati i PrOGetti Da FinanZiare cOn i FOnDi 2013-2014 Dal 30 giugno 2014 non esiste più il famoso Odi (l’Organismo di indirizzo) per la gestione dei “fondi Brancher”. Al suo posto è stato costituito un Comitato paritetico. Il Comitato è composto dai Presidenti pro tempore delle Regioni Lombardia e del Veneto, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie e dai Presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano o dai rispettivi delegati. Partecipano ai lavori del Comitato i Presidenti delle province di Belluno e Sondrio con diritto di voto. Sono invitati a partecipare ai lavori del Comitato tre rappresentanti dei sindaci dei 48 comuni confinanti senza diritto di voto. Il Comitato ripartisce i fondi, gestisce i progetti, individua gli interventi, adotta i crite-

ri e i programmi, valuta le azioni, assume le iniziative per assicurare la piena attuazione delle decisioni. nella riunione dell’11 febbraio 2015, il comitato ha approvato l’avviso pubblico per la presentazione dei progetti da finanziare col Fondo per lo sviluppo dei comuni di confine, annualità 2013-2014 con scadenza 1 giugno 2015. Le risorse disponibili con l’Avviso sono riferite esclusivamente alle annualità 2013 e 2014 del Fondo Comuni Confinanti e ammontano a 24.000.000 di euro per ciascuna annualità (complessivi 48.000.000 di euro); sono finalizzate al finanziamento o cofinanziamento di interventi presentati dai Comuni confinanti fino alla concorrenza di un importo massimo annuo di 500.000 euro ciascuno. Il finanziamen-

to può essere pari al 100% dell’importo del progetto ove lo stesso rientri nell’importo massimo di 1.000.000 euro (quale somma delle due annualità 2013 e 2014), ovvero pari al 100% dell’importo del progetto ove lo stesso rientri nell’importo massimo di 500.000 euro per ognuna delle due annualità, qualora il Comune abbia scelto di presentare due progetti distinti (uno per l’annualità 2013 ed uno per l’annualità 2014). I Comuni beneficiari della Provincia di Belluno sono: (BZ) Auronzo di Cadore, Comelico Superiore, cortina d’ampezzo; (BZ-TN) Livinallongo del Col di Lana; (TN) Arsié, Canale d’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo, Lamon, Rocca Pietore, Sovramonte, Taibon Agordino, Voltago Agordino.


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SE.AM, NUOVO TARIFFARIO PER IMPIANTI, ATTREZZATURE E SERVIZI E PRESTO IL NUOVO DIRETTORE TECNICO In base alle nuove normative sulle società partecipate dagli Enti Locali, anche il Comune di Cortina sta riorganizzando i rapporti con la Se.Am. dopo l’ incorporazione della Gis, a partire dalle tariffe per la concessione di beni e servizi di Patrizia Serra

Lo scorso 26 gennaio è stato pubblicato il nuovo tariffario Se.Am. per i servizi, le strutture e gli impianti noleggiati/affittati dalla società Servizi Ampezzo (deliberazione n. 002 del 13/01/2015) del quale vi diamo un esempio in tabella. L’iniziativa rientra nel quadro di riorganizzazione delle società partecipate dal Comune, che ha portato alla fusione delle società Gis Cortina Srl e Se.Am. Servizi Ampezzo Srl., passaggio obbligato dopo le normative sulle società partecipate con rendimento economico negativo decise dal Governo (Legge n.147 del 27 dicembre 2013, la cosiddetta Legge di stabilità 2014). Con la determinazione n.786/Bib dell’11/12/2014, l’Amministrazione comunale aveva anche stabilito un contributo complessivo di 592mila euro a favore della Se.Am, dietro regolare fatturazione della stessa, per la gestione del nuovo Infopoint in corso Italia e per la gestione del supporto logistico a eventi e manifestazioni.

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costo per ora o per giorno e tutto viene moltiplicato per le ore e i giorni di utilizzo, con sconti variabili quando si chiede l’utilizzo per più giorni. In certi casi i costi sono leggermente inferiori per le Associazioni sportive, culturali, religiose e di volontariato, a fronte però di un utilizzo per poche ore. La novità è che adesso, tra le strutture, è possibile affittare, per un solo giorno o per più giorni, anche lo spazio ex-infopoint di fronte all’Hotel de la Poste, che potrebbe rivelarsi utile per quelle manifestazioni che hanno bisogno di un servizio segreteria in loco. Il costo varia dai 97 euro per un giorno ai 2.440 euro per 30 giorni, Iva compresa. L’altra “novità” è che adesso anche il Comune dovrà pagare a Se.Am. i servizi utilizzati: valga per tutti l’esempio della recita natalizia all’Alexander Hall dei bambini della scuola materna Frenademez lo scorso 23 dicembre, per la quale il Comune paga a Seam 3.950 euro Iva compresa “per l’uso della Sala compresi sopralluoghi e personale di sicurezza” (determinazione n. 756/seg. del 2/12/21014). Quindi la Scuola materna ha chiesto e ottenuto l’utilizzo gratuito della sala, ma il costo è a carico del Comune, che ha deciso di finanziare l’iniziativa “vista la valenza educativa e di aggregazione sociale dell’intera comunità”.

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Da questa nuova situazione, per il Comune nasce un’altra particolarità che riguarda i contributi comunali alle associazioni che ne fanno richiesta e che vengono ammesse in graduatoria. Questi contributi vengono spesso erogati in parte sotto forma di finanziamenti e in parte sotto forma di servizi, per esempio la concessione di una sala riunioni, o dell’impianto audio o delle panche e dei gazebo per una manifestazione e così via. Mentre prima il costo per il Comune era in un certo senso “virtuale” e la spesa ricadeva sulla Gis, adesso il Comune dovrà concretamente far transitare il denaro relativo alle prestazioni concesse dalle proprie casse a quelle della Se.Am. Bisognerà vedere se in futuro le associazioni, tariffario

in mano, non vorranno decidere se farsi dare il contributo in denaro e noleggiare/affittare la sala o l’impianto audio da privati. Sarà forse per questo che lo scorso gennaio si sono visti i tecnici della società Fly Show di Sedico intenti ad allestire gli impianti audio/video della Coppa del Mondo di sci, storicamente servita dalla Gis anche in questi frangenti. Intanto la società Servizi Ampezzo sta procedendo ai colloqui per la selezione di un direttore tecnico, dopo che il termine per la presentazione delle domande era stato prorogato dal 23 gennaio al 6 febbraio 2015 e dopo che lo scorso anno il vincitore del concorso per la qualifica di direttore generale aveva rinunciato all’incarico per motivi personali. Adesso sono 24 i candidati am-

messi alla prova orale; non si tratta di un concorso pubblico e quindi non ci sarà una graduatoria, ma solo la nomina del candidato ritenuto più idoneo da parte della commissione esaminatrice. Tra i requisiti imprescindibili la laurea specialistica in Ingegneria civile, l’iscrizione per almeno 10 anni all’albo professionale degli Ingegneri e Architetti, la comprovata esperienza nella progettazione e direzione lavori di opere pubbliche. Il direttore tecnico sarà responsabile, a titolo esemplificativo, del parcheggio multipiano in largo Poste, come anche del palazzetto del curling allo Stadio del ghiaccio o della progettazione e realizzazione dell’impianto seggioviario Tofana-5 Torri. La retribuzione annua lorda sarà di 70mila euro.

LA BACHECA DEI BUONI PROPOSITI PER IL FUTURO Riflessione sul Natale e sul costume da bagno di Alice Gaspari Ieri rientravo a Cortina dopo un breve soggiorno in centro Italia; era l’ultimo giorno di febbraio e la temperatura era decisamente primaverile, come l’ambiente circostante: prati verdi, alberi fioriti, contadini all’opera ovunque, un gran fermento di uccelli e insetti nell’aria. A Longarone sentivo già un po’ di nostalgia per la primavera che mi stavo lasciando alle spalle e il pensiero di rituffarmi nell’inverno di casa mia mi pesava un po’, perché qui invece siamo nel pieno della stagione sciistica e Cortina pullula di turisti che hanno voglia di godersi le abbaglianti giornate sulla neve che si possono trascorrere in questo periodo dell’anno, quando il sole è alto, riscalda e abbronza, e le terrazze dei rifugi sono prese d’assalto. Le ultime due settimane di febbraio e le prime due di marzo, infatti, generalmente non hanno nulla da invidiare al periodo natalizio anzi, assieme ad esso, costituiscono la nostra alta stagione. Non posso descrivere però l’avvilimento che mi ha colta quando, entrando in paese, mi sono trovata circondata dalle decorazioni natalizie, delle quali molte attività sono ancora adorne. Possono forse andar bene in gennaio, ancora ancora all’inizio di febbraio, perché illuminano e ravvivano il centro quando le giornate sono ancora corte e buie, ma quando arriva la primavera, e la prima-

vera sta sbocciando oltre i confini delle valli dolomitiche, è necessario riporle in cantina, perché non solo mettono tristezza a chi arriva, cioè ai turisti, ma dicono loro che il tempo qui si è fermato, che non c’è nulla di nuovo... e siamo solo in febbraio, immaginate a Pasqua? Ho provato a mettermi nei panni di una persona che, dopo aver a lungo meditato se trascorrere le festività pasquali al mare (magari infilando anche il costume da bagno in valigia, perché non si sa mai), o farsi l’ultima sciata in montagna, alla fine decide per la sciata. Lascia a casa la maglietta a maniche corte e le scarpe di tela, che ormai indossa abitualmente e viene su, dove lo accolgono le luminarie natalizie... ancora intermittenti, le stelle luminose... ancora appese ai balconi e gli abeti addobbati con lucine bianche e blu e ghiaccioli... Le luminarie natalizie sono bellissime e gli sforzi fatti, anche di recente, per migliorarle sono encomiabili, ma caratterizzano il nostro bel biglietto da visita per Natale. Sarebbe opportuno immaginare qualcosa di nuovo per febbraio e marzo, nuovi colori, forme e atmosfere per i turisti di “primavera”. Questo periodo in effetti è difficile da pensare, ma ai turisti piace: tanti infatti preferiscono sciare quando fa meno freddo, le giornate sono lunghe e ci si può godere la neve e il panorama senza ghiacciarsi il naso.

Ma come tradurre questa voglia di neve e di sole in un’atmosfera coerente da diffondere nelle strade, nelle facciate degli alberghi, nelle vetrine? Potrebbe essere rappresentata con i colori vivaci del carnevale e delle tute dei free riders? Festa, sport e colore! O con i bucaneve, il simbolo della nostra primavera... Ampezzo si veste di bucaneve! Oppure ancora con immagini romantiche che richiamino il disgelo... acqua che gocciola dai tetti luccicando al sole? Occorre mettere in campo le menti più creative ed energiche, forse anche rivolgersi a professionisti per trovare un’idea vincente, innovativa, forte, che possa addirittura ambire a fare tendenza... E se non possiamo permettercelo, perché gli addobbi costano, pazienza, ma almeno togliamo quelli di Natale.

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L’intervista di Alice Gaspari

Francesco Chiamulera Incontriamo questo mese Francesco Chiamulera, organizzatore e anima di Una Montagna di Libri, la rassegna letteraria di incontri con l’autore che sta riscuotendo un crescente, grande successo di pubblico a Cortina.

Scrittore, giornalista, organizzatore di eventi letterari, intellettuale... Francesco, come ti dobbiamo definire? Sono uno storico, o meglio un laureato in storia, che organizza un festival letterario a Cortina. È difficile intervistare un intervistatore! È difficile che un intervistatore trovi delle buone risposte... abituato a fare domande! I giovani laureati difficilmente tornano a vivere qui dopo gli studi; tu perché sei tornato a Cortina? Come diceva il regista iraniano Kiarostami: «Quando trasferisci un albero che ha radici in un terreno in un altro terreno, non darà più frutti, o saranno meno buoni»; ho pensato così di me stesso. Immaginavo che avrei fatto altro, sono stato tre anni a Padova, un anno a Boston e uno a Roma, dove studiavo; poi nel 2009 è mancato mio padre e un po’ per necessità familiari, un po’ per caso, sono tornato. Non sono l’unico però, la qualità della vita qui è altissima. Come è nata “Una Montagna di Libri”? Ero tornato da circa un anno e mezzo quando 2 o 3 amici mi sollecitarono a fare qualcosa con i libri a Cortina. Pensai di fare delle presentazioni estemporanee, ma in seguito mi venne voglia di dare una struttura a questa “cosa” e mi feci aiutare da Alberto Sinigaglia e Vera Slepoj. L’allora vice sindaco Paola Valle fu la mia prima interlocutrice e fece esattamente quello che si deve fare quando un giovane presenta un’idea per il suo Paese, cioè dargli un po’ di ragionata fiducia... Si prese la responsabilità di dirmi:

«Sì, si può fare!», non lo dimenticherò. Negli anni seguenti l’Amministrazione non si è mai tirata indietro. L’idea è nata perché sentivo che a Cortina da diversi anni fosse venuto a mancare il rapporto con il libro, quello che aveva portato avanti per anni Mondadori, poi Sovilla e pensavo che bisognasse trovare un nuovo spazio per parlare di libri.

amico ti dice che conosce uno scrittore... oppure cammini per Mantova durante il Festivaletteratura e incontri una filosofa...; poi ogni tanto succede che lavoriamo con mesi di anticipo per portare una determinata personalità mirata, anche se negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale il numero di giornalisti che ci chiedono di partecipare ad una Montagna di Libri.

C’era Cisnetto allora che parlava di libri... Pur rispettando le professionalità degli altri, era successo che intorno allo spunto del libro si parlasse di tutt’altro; i temi venivano deviati su considerazioni di natura commerciale, politica ed economica. Me ne hanno dato atto in effetti molti scrittori che a Una Montagna di Libri mi dicevano: finalmente si torna a parlare di libri.

Progetti per il futuro? Vogliamo fare cose che impegnino tutto l’anno e non solo per fare scalpore in alta stagione; continueremo come ora, ma puntando sempre di più, per Cortina e per la sua anima cosmopolita, su voci e autori internazionali, scrittori, filosofi, intellettuali. Una volta Rinaldo Menardi mi ha fatto vedere il libro ospiti dell’albergo del quale la sua famiglia è stata proprietaria per 70 anni: il premio Nobel Saul Bellow passava di qua negli anni ‘70; negli anni ‘10 oltre il 70% della clientela era straniera e internazionale, ospiti dal Sud Africa, dal Giappone, dall’India, dagli Stati Uniti, dalla Russia.... Non stiamo facendo niente di nuovo, stiamo solo cercando di riportare Cortina al suo meglio.

Quanto è cresciuta la manifestazione in questi cinque anni e mezzo? Da 5 eventi organizzati nell’inverno 2009, siamo arrivati ai 40 eventi dell’inverno 2014, circa 70 eventi all’anno, uno ogni cinque giorni. Il pubblico in sala è passato da 200 persone all’anno, a circa 20 mila. Trenta testate nazionali hanno parlato di Una Montagna di Libri nel solo 2014, con oltre 500 articoli e passaggi di stampa. Ci tengo a dire però che il nostro criterio è tutt’altro che quantitativo; il progresso dei numeri lo accogliamo con un brindisi, ma la nostra “missione” è incentrata sulla qualità e sull’interesse del pubblico. Come contatti i tuoi ospiti? I migliori incontri sono frutto del caso... un

Però erano altri tempi! Esistono ancora, nel mondo, intellettuali come quelli di una volta? L’impressione che si ha oggi è che il Pensiero stesso sia diventato più superficiale. La modesta impressione che ho avuto in questi anni è che le persone sentano l’assedio della superficialità e delle logiche commerciali, ma che contemporaneamente mostrino un grande desiderio di conoscen-


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za, anzi, oserei dire di formazione; se intitoliamo un incontro “Lezione” viene molta più gente! La gente sente che si è cercato di fare tabula rasa della cultura e quindi è in cerca di contenuti e di autorevolezza. Negli anni ‘80 andava il disimpegno, ora la gente è stanca anche di quello. Il pubblico locale partecipa o è più difficile da attirare? Partecipa meno perché le persone qui lavorano, ma quando gli incontri sono nel giorno o nell’orario propizio vengono numerose. Un quarto del pubblico è locale. Ad esempio nel maggio 2014 abbiamo avuto Joe Lansdale, grande scrittore texano, cui abbiamo dedicato un grigliata sui prati di Alverà e poi un incontro in centro; sono venute decine di persone di Cortina. Un’osservazione colta in giro è che dovresti far parlare di più i tuoi ospiti di cose che riguardino Cortina. Si dovrebbe sempre cercare di mantenere più forte possibile il legame tra autore e territorio che lo ospita; abbiamo dedicato un intero incontro al paesaggio, con Michael Jakob, uno dei più importanti teorici del paesaggio a livello mondiale, chiedendogli di parlare del nostro e quando è venuto Serge Latouche, economista e filosofo francese, teorico della “Decrescita Felice”, gli abbiamo chiesto cosa pensasse del turismo di massa, degli impianti di risalita. D’altronde potrei dire con uno scherzo, ma non troppo, che la domanda che qualsiasi scrittore odia di più sentirsi fare è: ma lei ambienterebbe un libro qui? Ti è mai capitata una situazione ostica da gestire durante un incontro con un ospite o un intervento del pubblico che ti abbiano messo in difficoltà? Ho provato molto imbarazzo quando una signora, una giornalista, ha chiesto a Emmanuel Carrère, che ovviamente non si è mai interessato di politica italiana, cosa ne pensasse di Berlusconi. Invece una sorpresa positiva è stata quando un ragazzo del liceo scientifico di Cortina ha preso la parola davanti a 300 suoi coetanei durante l’incontro con Boris Pahor, reduce dei campi di sterminio nazisti, e gli ha chiesto perché allora non si fosse suicidato. La sincerità dei giovani! La risposta è stata: «Perché ero troppo impegnato ad aiutare gli altri a sopravvivere». È interessante la sinergia che avete messo in campo con il festival Dino Ciani, Cortina in Croda e Cortinametraggio. Sono iniziative, come la nostra, il cui scopo è a favore della comunità intesa in senso più

largo, cioè non solo di “Nosoutre”, ma di tutti quelli che amano Cortina; lo dimostra il fatto che non organizzano eventi solo a Capodanno e a Ferragosto. Penso che se ciascuno cerca di fare bene quello che sa fare e di essere competente preparato e serio, in un piccolo paese di neanche 6000 anime si viva meglio, quindi viva la collaborazione! E a proposito di collaborazione, ci tengo in particolare a ricordare, tra tutti quelli che ci danno una mano, i tanti ragazzi di Cortina tra i 14 e i 18 anni che sono stati la vera sorpresa della nostra manifestazione, perché hanno preferito dare una mano a noi, piuttosto che cercare un lavoro stagionale, anche ben retribuito. È stato realizzato, in questi ultimi anni, un grande lavoro di valorizzazione dei musei delle Regole d’Ampezzo, grazie ai programmi di animazione museale, dedicati soprattutto ai bambini, cosa ne pensi? I musei sono una grande fortuna che abbiamo e hanno trovato sulla loro strada Stefania Zardini Lacedelli, che ha studiato negli Stati Uniti e ha una passione sfrenata per il suo lavoro. Ha suscitato scalpore la proposta di Claudio Zanettin di organizzare il Gay Pride a Cortina, qual è la tua opinione? L’amico Claudio me ne ha parlato e per come l’ha concepita lui è una buona idea elegante, sobria e moderna. Se non interverranno altri a trasformarla in modo volgare o a farne una polemica, ho già detto a Claudio che un appuntamento di Una Montagna di Libri potrebbe essere dedicato a un autore che faccia parte di quell’iniziativa. Che riscontro avete avuto da parte degli sponsor? Ne parlo sempre anche con gli altri organizzatori di eventi a Cortina: sono tempi molto duri per gli sponsor; forse è finito il tempo in cui si potevano realizzare grossi arricchimenti personali sfruttando gli eventi di Cortina; ma le risorse per iniziative non troppo costose si trovano. Avete partecipato al bando per il contributo del Comune alle associazioni? Il bando è complicato, purtroppo è frutto della burocrazia malata di questi tempi. Dovrebbe essere più chiaro e più semplice; aspettiamo di vedere come sarà il prossimo, l’assessore Martinolli ci ha detto che le cose stanno cambiando in meglio. Hai notato che a Cortina abbiamo due culture? Abbiamo quella normale e poi

abbiamo quella ladina, ciascuna con il proprio assessore. È perché siamo più colti degli altri? La cultura ladina è una cosa molto seria, la sua traduzione in assessorati o nomine mi interessa un po’ di meno. Vengo da una famiglia paterna in cui, per motivi politici, cinquant’anni fa è stato bandito l’uso del dialetto. Considero questo una perdita, anche se sono affezionato alla bellezza dell’italiano; la lingua è una ricchezza e che vada persa è un peccato. Non è una questione di assessorati o di nomine, né riguarda solo la lingua; secondo te, se tratto la cultura ladina come una cosa a sé stante, avulsa dalla cultura intesa in senso più ampio, non rischio di trasformarla in puro folklore, cioè nella tutela di qualcosa di “finito”? Siamo sia italiani che ladini. Ma siamo anche veneti, europei, occidentali. Le identità plurali cui apparteniamo non sono in competizione, si aggiungono l’una all’altra. Io mi sento innanzi tutto italiano, ma non disprezzo, anzi, ammiro la mia cultura locale, che si esprime principalmente ma non esclusivamente nella lingua. Se non viene intesa in senso totalitario, o antagonistico è una ricchezza. Si può parlare in ampezzano in casa e poi venire a sentire un incontro a Una Montagna di Libri con un grande scrittore francese, no? Per quel che riguarda la produzione artigianale, purtroppo la scuola in Italia ha fatto strame delle arti locali: ne è la riprova la stupida trasformazione dello storico Istituto d’Arte di Cortina in Liceo Artistico. Vorrei una scuola che non si vergognasse a chiamarsi “laboratorio” o, appunto, “istituto”, e che continuasse a insegnare i mestieri imparati nel corso delle generazioni. C’è poi la questione politica dell’unione con gli altri ladini; penso che sia principalmente una nostalgia per un modello amministrativo migliore di quello in cui ci troviamo adesso. È vero che lo statuto speciale è un privilegio, ma vedendo come sono usati i soldi per chi ha veramente bisogno in provincia di Bolzano, faccio il tifo per i privilegi. Grazie Francesco, per la passione che metti nel tuo lavoro e per i grandi personaggi che ci dai l’occasione di conoscere; vederti all’opera ci fa essere un po’ più ottimisti sul futuro del nostro Paese!


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PRATICARE LO YOgA A CORTINA D’AMPEZZO Da poco più di un anno esiste un centro specifico per lo yoga anche in Ampezzo, un punto di riferimento per chi pratica o si vuole avvicinare a questa affascinante disciplina orientale di Stefano Lorenzi Lo yoga è conosciuto dal pubblico di Cortina e del vicino Cadore da molti anni, proposto da insegnanti e gruppi che praticano e seguono questa disciplina anche nella nostra valle, in modo più o meno continuativo e con il coinvolgimento sia di persone residenti, sia di ospiti. La novità da segnalare è che, dall’autunno 2013, esiste in Ampezzo un centro specifico per lo yoga, che si propone di essere un punto di riferimento affidabile per coloro che – sempre più numerosi – vogliono praticare questa affascinante disciplina orientale. Il Centro Jothyoga, associazione sportiva dilettantistica, ha sede a Pian da Lago, in una sala al primo piano di uno dei recenti capannoni artigianali, luogo silenzioso, accogliente e con una bella vista sulle Tofane. Nato e voluto dall’esperienza di tre insegnanti che già proponevano lezioni pubbliche e individuali (Edina Filip, Andrea Manassero e Anna Moreni), Jothyoga si rivolge soprattutto alle persone del luogo, proponendo momenti di pratica e apprendimento nell’intero corso della settimana e in ogni mese dell’anno, con orari differenti che tengono conto delle esigenze delle varie tipologie di persone interessate: lavoratori, casalinghe, pensionati, studenti. Dallo scorso autunno sono state avviate due lezioni settimanali dedicate alla terza età, specifiche sia per le diverse capacità e aspettative degli “over 60” rispetto a praticanti più giovani, sia per le diverse loro necessità negli orari della pratica. Il Centro Jothyoga propone l’insegnamento dello “Hatha Yoga”, espressione più diffusa e praticata dello yoga in Europa e in Occidente in generale: quello, per intendersi, composto dalle varie posizioni del corpo e dalle sequenze dinamiche di movimenti, entrato ormai nell’immaginario collettivo. Jothyoga vuole, però, offrire alla comunità l’opportunità di conoscere lo yoga nei suoi vari e più ampi aspetti, ed ha quindi avviato da subito appuntamenti settimanali riservati alla meditazione, in collaborazione con altri gruppi locali che già la praticavano, organizzando poi – soprattutto nel fine settimana – seminari periodici dedicati a pratiche di approfondimento, all’incontro con maestri importanti o ad attività correlate ai principi del vivere sano: alimentazione, musica, tecniche di terapia, ecc.

Un momento di una seduta di Yoga nella sala sede dell’Associazione Jothyoga in località Pian da Lago

oltre che informare gli associati su proposte provenienti da altre associazioni del settore che operano nei dintorni. Nei periodi di stagione turistica, il Centro Jothyoga offre la propria collaborazione agli alberghi di Cortina e del Cadore per lezioni individuali o collettive riservate agli ospiti in vacanza, sia presso il centro sia negli alberghi. D’estate si pratica lo yoga anche all’aperto, nella natura, mentre in altri periodi dell’anno si svolgono – su richiesta – corsi riservati a gruppi specifici: atleti di varie associazioni sportive, bambini, famiglie, ecc. L’associazione conta oggi 60 iscritti, dei quali circa la metà pratica con continuità, mentre gli altri partecipano più saltuariamente, soprattutto per ragioni legate alla stagionalità della loro professione. Dal mese di febbraio di quest’anno l’offerta di Jothyoga viene ulteriormente ampliata, attraverso due proposte gratuite rivolte ai soci: la prima è l’apertura della sala per l’esercizio dello yoga tutti i lunedì mattina dalle 7:30 alle 8:30, con la presenza e l’assistenza di un insegnante ma lasciando ai partecipanti la libertà di svolgere individualmente la loro pratica di esercizi, respirazioni o meditazione. La seconda è un appuntamento dedicato all’approfon-

dimento teorico dello yoga, con condivisione di esperienze e idee: ogni prima domenica del mese, dalle 17:00 alle 19:00. Molte persone si avvicinano allo yoga per ragioni legate a problemi fisici (spesso il mal di schiena), con l’obiettivo di migliorare la propria condizione e risolvere patologie particolari; altri cercano una ginnastica “dolce”, altri ancora sono incuriositi dal fascino “esotico” che lo yoga esercita, o da ragioni più filosofiche, oppure dalla semplice voglia di imparare qualcosa di nuovo. Al di là dei benefici fisici che l’esercizio costante dello yoga porta comunque a tutti, il praticante scopre gradualmente come l’aspetto fisico, collegato ad una respirazione più consapevole e a un’attenzione per il proprio corpo, sviluppino un miglioramento più generale della qualità della vita della persona, oltre l’evidente tonificazione e rafforzamento dei muscoli e delle articolazioni. Chi pratica lo yoga da diverso tempo si rende conto di come questa disciplina riesca a “lavorare” all’interno della persona anche in momenti diversi della giornata, magari lontani dall’ora di pratica: lo yoga insegna in modo silenzioso e garbato ad osservare meglio il nostro


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corpo, le nostre dinamiche interne, a prestare più attenzione al respiro, al movimento, allo stato d’animo, anche all’alimentazione e – in definitiva – alla nostra qualità della vita in generale. Non è poi detto che esso sia una pratica fisica blanda e poco impegnativa: lo stile dell’insegnante può portare a volte anche a lezioni piuttosto intense e faticose, con modalità che dipendono sia dagli obiettivi che chi guida la lezione si pone nel corso della pratica, sia dalla risposta degli allievi. Lo yoga è dunque una possibilità aperta a tutti, ad ogni età e con modalità che ognuno può ritagliare in base alle proprie aspettative, possibilità e capacità, una disciplina in cui ciascuno impara ad attingere alle proprie risorse interne e a conoscere meglio i propri limiti, scegliendo in quale modo e fino a quale profondità vuole inoltrare la propria esperienza. Jothyoga si presenta quindi a Cortina come un’opportunità in più, rivolta soprattutto alla comunità locale, con l’obiettivo di coniugare esercizio fisico, benessere, crescita individuale ed equilibrio della persona, uno spunto per avvicinarsi a questa antichissima disciplina valida in ogni tempo, oggi tradotta in un linguaggio e in una metodologia adatte alla nostra epoca. Per iniziare non è necessario essere fanatici dell’oriente, né credere in qualche divinità esotica: è sufficiente una tuta da ginnastica e la voglia di mettersi in gioco.

Orari delle lezioni: Lunedì 7:30-8:30 pratica libera; 13:3015:00; 20:00-21:30 Hatha Yoga Martedì 8:30-10:00; 18:00-19:00 Yoga over 60; 20:00-21:00 Meditazione Mercoledì 18:00-19:30, 20:00-21:30 Hatha Yoga Giovedì7:30-8:30 Hatha Yoga; 9:30-10:30 Yoga over 60; 20:30-22:00 Meditazione Venerdì 13:30-15:00; 19:30-21:00 Hatha Yoga Domenica solo la prima del mese 17:0019:00 Teoria e condivisione Hatha Yoga Domenica, solo la prima del mese 17:00 – 19:00 Teoria e condivisione

che cOs’È LO YOGa? Contrariamente a quanto comunemente si pensa, lo yoga non è una religione, ma una scienza. Nasce in seno alla cultura dell’India antica, tradizionalmente insegnato dai “Veda”, scritti di natura sacra risalenti al XX secolo avanti Cristo. A quell’epoca, a differenza di quanto si è sviluppato in Occidente nei secoli recenti, scienza e religione erano due aspetti della stessa realtà, non così distinti come lo sono oggi. La parola “yoga” è un termine sanscrito, antica lingua “radice” dell’India corrispondente a quello che è stato il latino per la lingua italiana. Il termine antico è “yug”, con significato di “giogo”, cioè la subordinazione dei sensi e degli istinti ad una disciplina della mente e del corpo. La tradizione yogica è stata trasmessa per secoli da maestro a discepolo e, fino al Novecento, era considerata un’attività segreta e riservata, diffusa solo in determinate regioni dell’Oriente. Dopo la seconda guerra mondiale, alcuni maestri indiani migrarono negli Stati Uniti e in Europa, portando la loro conoscenza anche in Occidente. Qui, il sapere antico dello yoga venne a contatto con la modernità e con uno stile di vita diverso da quello indiano tradizionale, ma subito l’Occidente ne capì la profondità e la portata. Nacquero e prosperarono diverse scuole, più o meno ispirate agli insegnamenti tradizionali, più o meno orientate agli aspetti fisici, di ricerca o di meditazione. La pratica più diffusa in Occidente è quella del Hatha Yoga, nella quale viene data evidenza all’aspetto fisico della tradizione, quello legato alle diverse posizioni o posture assunte dal corpo (“asana”), alla respirazione controllata e consapevole (“pranayama”), a volte collegati alla recitazione di suoni (“mantra”). Il termine sanscrito “hatha” unisce la parola “ha” (con significato di sole, corpo, o anche ciò che è visibile) e “tha” (con significato di luna, mente, o anche ciò che è invisibile). Hatha è quindi l’unione del corpo e della mente, del visibile con l’invisibile, dell’aspetto maschile e dell’aspetto femminile insiti in ogni persona. Nel venire a contatto con la scienza occidentale, lo yoga ha dimostrato come quattromila anni fa i saggi della tradizione indiana avessero una conoscenza dell’anatomia e della fisiologia umana almeno pari a quella odierna, e di come, attraverso il movimento, il respiro e il controllo del corpo e della mente fosse possibile riequilibrare lo stato

di salute della persona. Lo yoga è però entrato nel nostro immaginario come una specie di ginnastica dolce, un esercizio di “stretching” o una terapia per i dolori articolari. In effetti, lo yoga è anche questo, in quanto la composizione delle posture e le sequenze dinamiche hanno effetti sul fisico analoghi a quelli della ginnastica, portando equilibrio e scioltezza delle articolazioni, tono e forza nei muscoli. L’aspetto meno noto è, invece, quello legato agli effetti profondi dati dalla particolare attenzione rivolta alla respirazione, elemento base della vita che – almeno nella nostra società – è quasi sempre trascurato e sottovalutato. L’attenzione al corpo e al respiro hanno effetto calmante sulla mente, che riduce l’attività frenetica dei pensieri e delle preoccupazioni, acquisendo maggiore lucidità e capacità di concentrazione. Il controllo di corpo, respiro e mente portano gradualmente il praticante ad avere un rapporto più “intimo” e consapevole con se stesso, con le sue dinamiche e i suoi eventuali squilibri. Secondo la tradizione indiana, il corpo fisico è solo uno dei componenti della persona umana, ed è collegato ad altri quattro corpi detti “sottili”, invisibili, che ognuno possiede fin dalla nascita. Il corpo detto “pranico” (energetico), in particolare, viene stimolato dalla pratica dello yoga e, in stretta unione con il corpo fisico, produce un migliore equilibrio all’interno della vita dell’individuo. Lo yoga è quindi una disciplina somato-psichica, che cioè lega in modo molto stretto il corpo e la mente, l’energia fisica e l’energia psichica delle persone: i benefici sul corpo si riflettono quindi sulla mente e sulla vitalità in genere, in modo molto stretto. Va da sé, che un maggiore equilibrio del corpo porta benessere fisico, ma anche maggiore capacità di concentrazione, pensiero, creatività e introspezione, tutte qualità indispensabili agli uomini di ogni epoca.

Dov’è il Centro Jothyoga?

Informazioni

Si trova in località Pian da Lago n. 1/A, al primo piano del capannone posto in fondo a destra provenendo dalla strada statale, circa 200 metri oltre il supermercato Eurospin (vedi cartina).

Per informazioni consultare il sito internet www.jothyoga.com, oppure richiedere dettagli via e-mail a jothyoga@gmail.com, o al tel. 393 7115847.


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ATLETICA CORTINA: RIORgANIZZAZIONE E NOVITÀ IN VISTA CON IL NUOVO DIRETTIVO di Marina Menardi

L’Atletica Cortina ha un nuovo presidente e nuovo consiglio direttivo: Andrea Svaluto, che ha guidato la Società Sportiva ampezzana negli ultimi tre anni, dopo la scomparsa di Avio De Martin, lascia il posto a Laura Antoniacomi, eletta alla presidenza dal nuovo Consiglio direttivo. L’Atletica Cortina si è riunita in assemblea lo scorso 21 gennaio: in quella sede Svaluto ha annunciato ai soci l’intenzione di dimettersi da presidente per motivi personali, chiedendo la disponibilità ai presenti di formare un nuovo consiglio direttivo a cui lasciare la continuità dell’attività del sodalizio. Un gruppo di persone era già pronto a raccogliere l’invito di Svaluto: si tratta di Laura Antoniacomi, Claudia Alverà, Alberto Menardi, Davide Gaspari, Cristian Moglia, Andrea Cautiero, Katia Hirschstein, Dino Colli, Osvaldo Alberti. Un direttivo allargato a nove componenti, per tentare di coinvolgere più persone possibili appassionate della corsa e dell’atletica leggera in generale. Nella prima seduta di martedì 27 gennaio, i consiglieri hanno eletto presi-

...qualcosa di più Siamo cresciuti perché abbiamo saputo cogliere le reali esigenze del nostro pubblico. Continuiamo con entusiasmo ad impegnarci per offrire una scelta merceologica sempre più vasta, un ambiente accogliente, la comodità di trovare tante cose sotto lo stesso tetto.

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Il nuovo Consiglio direttivo dell’Atletica Cortina: da sinistra verso destra: Laura Antoniacomi, Andrea Cautiero, Katia Hirschstein, Osvaldo Alberti, Dino Colli, Alberto Menardi, Cristian Moglia, Davide Gaspari, Claudia Alverà. Sotto: Laura Antoniacomi, da tanti anni allenatrice dei bambini dell’Atletica, è il nuovo presidente

dente Laura Antoniacomi, già vice di Svaluto e da tanti anni allenatrice dei bambini dell’Atletica; al suo fianco, in qualità di vice presidente, ci sarà Davide Gaspari; Alberto Menardi ha il compito di segretario e tesoriere. «Con questo nuovo consiglio ora possiamo puntare a rinnovare l’Atletica Cortina» ha spiegato Laura Antoniacomi. «L’anno scorso eravamo rimasti fuori dalle gare Fidal: quest’anno abbiamo rinnovato l’affiliazione sia per i bambini che per gli adulti. Con i bambini abbiamo già un buon seguito, ma la nostra intenzione è anche di sviluppare il settore amatoriale. Molta è, infatti, la gente che corre a Cortina, e in questi ultimi anni sembra essere continuamente in crescita. L’Atletica Cortina, con questo nuovo direttivo che ha tanta voglia di fare per rilanciare la Società, vorrebbe raccogliere i podisti cortinesi che ancora non hanno una società di riferimento, e invitarli a tesserarsi con noi e alla Fidal». Verrà naturalmente portato avanti il lavoro in palestra con i più piccoli, e per quest’anno ci sarà una novità: organizzare una giornata di allenamento alla settimana tutti insieme con i ragazzi dei Sestieri, nella pista di Atletica di Fiames, utilizzando gli attrezzi dell’atletica leggera, per poter far provare ai bambini le varie discipline. «È

un modo, questo, per avvicinare i ragazzi di Cortina all’atletica leggera, in un’ottica futura anche di partecipazione a gare Fidal su varie discipline. E anche per rilanciare la pista di atletica, che in questi anni è stata lasciata un po’ andare e avrebbe bisogno di qualche lavoro di risistemazione. Di questo, naturalmente, dovremmo parlare con il presidente della Se.Am. Siorpaes». Non si esclude, in questo senso, una collaborazione con la società Caprioli di San Vito, che già da anni porta avanti con attenzione e successo il settore giovanile.


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HOCKEY SU gHIACCIO: SI CHIUDE LA STAgIONE CON IL SEgNO MENO Il Cortina finisce il Campionato senza raggiungere il traguardo minimo dei play off. Il capitano di lungo corso Giorgio De Bettin lascia: per lui è già pronto un posto dietro le quinte in veste di direttore sportivo e coordinatore del settore giovanile. di Luca Zardini Lacedelli

Un’altra stagione della Sportivi Ghiaccio, per quanto riguarda la sua prima squadra, passa agli archivi: il novantesimo anno, un traguardo ragguardevole che non verrà però ricordato per il risultato sportivo. Il campionato di serie A giunge alla sua 81a edizione ed il Cortina vi partecipa per la 67ma volta. Campionato italiano nuovo, con nuove figure, freschi e decisi intenti nel risalire dal declino recente È la primavera dell’hockey nazionale: dopo un solo anno dalla nuova riforma dei campionati, a seguito della nomina di presidente della FISG Andrea Gios che subentra al bolzanino Bolognini alla guida della Federazione da 17 anni. Il neopresidente decide infatti di riunire un pool di esperti internazionali (ex giocatori ed allenatori) in quello che viene denominato dalla Federazione come progetto AGENDA 2022, nato per pianificare il futuro hockeistico italiano, con l’intento di migliorare tutto il movimento. I primi passi importanti dettati dalla nuova presidenza sono quelli incentrati a dettare regole chiare e durature, di ridurre il numero di stranieri schierabili per ogni squadra (si decide a sorpresa di restringere a soli 4 giocatori tale provvedimento, già dal primo anno) e di allargare il numero delle partecipanti coinvolgendo quattro squadre della vecchia lega cadetta. Anche la Sportivi Ghiaccio si presenta ai nastri di partenza con un nuovo presidente . Lorenzo Lacedelli inizia la sua avventura a capo della neo costituita SRL ampezzana confermando il blocco stranieri e sostituendo il partente allenatore Clayton Beddoes con il connazionale Christopher Oly Hicks. Qualche defezione con conseguente aggiunta, la truppa biancoceleste si è presentata lo scorso 20 settembre senza ambizioni da primato, ma con sottointese velleità di disputare un campionato nelle parti alte del tabellone. Digerito il boccone amaro del mancato arrivo del difensore italo/canadese David Urquhart e incassata la notizia del serio infortunio subìto dal giovane Andrea Baldo, tutto è pronto e le premesse ci sono. La qualità sulla carta dei singoli giocatori è conosciuta, la neo guida tecnica pare essere

Giorgio De Bettin, grande capitano del Cortina, dalla prossima stagione non giocherà più

adeguata, l’ambiente è fiducioso. L’inizio di campionato degli ampezzani è positivo: 5 vittorie nella prime 7 giornate, ma quando il calendario diventa più impegnativo, la squadra comincia a faticare, denotando evidenti lacune di gioco e condizione. Il prosieguo della stagione regolare è disastroso, si arriva a metà dicembre con solo 4 vittorie nelle restanti 15 partite giocate. Giustificazione legittima di tali scarsi risultati è la serie interminabile di infortuni che affligge la squadra. Un mese buono senza l’apporto imprescindibile di Stanislav Gron, diverse giornate senza Ryan Dingle, Adami, Zandonella, Wunderer ...e come se non bastasse Andrea Moser coinvolto in un incidente conclude la stagione in anticipo. Prima delle festività la dirigenza prende in mano la situazione, redarguendo allenatore e squadra per dare una sferzata al preoccupante momento negativo. L’esito positivo di tale presa di posizione dura l’illusione di un incontro, e successivamente i risultati altalenanti tornano a perdurare dimostrando come, anche nella seconda fase del campionato, dove il Cortina si trova a competere con le seconde sei della classifica generale, le difficoltà vadano oltre la mancanza di un roster completo. Solo 6 vittorie in 16 incontri, il triste bottino che comunque non preclude le speranze ampezzane di arrivare alla fase dei play-off.

Il disastro si completa proprio nello spareggio febbraiolo contro la matricola Appiano. Si gioca l’accesso ai quarti, alla meglio delle tre partite (best of three), e si parte con il favore del campo a casa dei Pirati lungo la strada del vino in Alto Adige. Persa gara 1 in terra atesina ci si attende una veemente reazione di orgoglio da parte della squadra cortinese nel ritorno dell’Olimpico. L’attesa risulta vana: i biancocelesti il 16 febbraio scorso nella sfida più importante del campionato, nella partita che poteva salvare una stagione e forse nascondere i tanti problemi, deludono nuovamente e definitivamente un pubblico che anche in virtù degli scarsi spettacoli si è intiepidito drasticamente. Il Cortina finisce il suo campionato senza raggiungere il traguardo minimo dei play off (quarti di finale), risultato negativo raggiunto solo altre due volte dal ritorno in serie A nel 2003. Preparazione sbagliata, acquisti errati, guida tecnica non idonea, sfortuna, infortuni, mentalità smarrita, scarse motivazioni... uno di questi fattori o più probabilmente il concatenarsi di ognuno di essi ha portato all’inconfutabile fallimento stagionale. Si ripartirà valutando con attenzione gli errori commessi, trattando il mercato in uscita prima, e poi cercando di rinforzare e dare nuova linfa a tutti i reparti, consapevoli che le risorse economiche potrebbero drasticamente ridursi. Si tornerà sul ghiaccio a settembre senza il capitano di lungo corso, bandiera del Cortina dei successi degli ultimi 10 anni, trait d’union tra Ampezzo e Cadore, simbolo dello sport bellunese. Giorgio De Bettin, 42 anni, appende i pattini al chiodo dopo 807 partite in serie A , 2 Scudetti , 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa, 8 Mondiali e un’Olimpiade con la nazionale. Il numero 9 cadorino non indosserà più l’amata maglia biancoceleste, non lotterà più nelle arene, ghiacciate d’Italia, per lui è già pronto un posto dietro le quinte in veste di direttore sportivo e coordinatore del settore giovanile. La rivincita del sodalizio ampezzano inizierà anche da qui.


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PROGETTI E PROMOZIONE a cura di Cortina Turismo

BORSA INTERNAZIONALE TURISMO - Milano Grande successo per la trasferta della Regina delle Dolomiti a Milano. Oltre 59 gli appuntamenti con Tour Operator da tutto il mondo – a fronte dei 26 appuntamenti in agenda – tenuti da Cortina Turismo presso la postazione della Regione Veneto. Grande interesse per la Regina delle Dolomiti, soprattutto nei mercati emergenti del Sud America. Gli incontri hanno interessato nello specifico i mercati di Brasile, Argentina, Giappone, Russia, Austria, Ucraina, Cina, Portogallo, Australia, Turchia, USA, ma anche Romania, Polonia, India, Norvegia, Finlandia e naturalmente Italia. Particolarmente intenso il workshop Buy Italy del 12 e 13 febbraio e durante il mattino del 14 febbraio: quest’ultimo fuori agenda, per dare seguito ai numerosi appuntamenti raccolti in loco. PROGETTO QUALITY CERTIFIED

Un progetto volto a elevare il livello qualitativo di alcuni servizi quali i noleggi con conducente, i maestri di sci, gli istruttori sportivi, per poi essere esteso ad altre categorie. L’obiettivo è quello di selezionare un gruppo di operatori che faranno parte del progetto Luxury, Uno strumento pensato per dare forza commerciale nei confronti dei Tour Operator.

ASSOCIATED PRESS A CORTINA Cortina Turismo ha dato supporto al giornalista e video maker che ha realizzato un servizio per Associated Press, la prima agenzia di stampa internazionale con sede negli Stati Uniti. È stato il terzo video più scaricato e utilizzato dai 300 clienti di Associated Press in tutto il mondo.

PROGETTO TECHNOGYM TECHNOGYM Prosegue la partnership di Cortina con Technogym: un progetto innovativo che sta trasformando la Regina delle Dolomiti nella capitale dell’healthstyle d’alta quota. Technogym assieme ai maestri di sci della Scuola Sci Azzurra ha sviluppato dei protocolli di allenamento specifici. La Scuola Sci proporrà ai propri cliente la consulenza di quelli che possono a pieno titolo essere definiti “ambasciatori del benessere”. Nello specifico, le tre tipologie di clienti della Scuola - “basic”, “advanced” e “pro” - verranno coinvolte in una proposta wellness per migliorare il proprio stato di forma e le proprie performances, andando ad integrare l’attività sugli sci. Technogym ha messo a loro disposizione la facility cloud “Scuola Azzurra Cortina”, grazie a cui tecnici e preparatori atletici potranno assegnare programmi specifici, coadiuvati da esperti dell’azienda. Tramite una App dedicata, l’utente potrà comodamente visualizzare il programma dal proprio smartphone.

DICONO DI NOI… DOMUS

Ha dedicato un articolo al concorso Ottopanche.

Tre pagine dedicate alla Regina delle Dolomiti. Nei seguenti giornali Norvegesi: Aftenposten, Bergens tidende, Adresseavisa, Fædrelandsvennen og Stavenger Aftenblad .

FALLFALL -LINE - GB

L’emozione di una notte in rifugio. PLANET SNOW - DE

Un articolo dedicato all’inverno e agli sport bianchi.


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STEFANO ZARDINI, FOTOREPORTER INDIPENDENTE di Roberto Pappacena

Conosco Stefano Zardini da molto tempo e mi hanno sempre affascinato il suo impegno di fotoreporter indipendente, la sua professionalità nel testimoniare situazioni difficili e conflitti, la coerenza nella condanna delle ingiustizie senza mezzi termini. La sua lunga carriera, dopo gli studi di fotografia a Milano e la specializzazione nell’arte del ritratto e del reportage a Londra, inizia collaborando con importanti riviste quali Harper’s Bazar, Vogue ed i suoi lavori appaiano in diverse pubblicazioni geografiche, sportive e di architettura. Ben presto la sua innata curiosità verso il mondo e l’insofferenza per le ingiustizie lo avviano al fotogiornalismo, sicuramente influenzato dai trascorsi di una famiglia di fotografi e “reporter” dell’epoca: la nonna Antonia fu la prima fotografa donna di guerra e documentò, tra l’altro, l’ingresso delle truppe italiane a Cortina mettendo a rischio la sua incolumità e quella dei suoi figli; lo zio Rinaldo, fu corrispondente di guerra volontario sul fronte greco/albanese; il padre Roberto, corrispondente dal fronte russo, in prima linea sul fiume Don testimoniò con straordinarie ed uniche immagini la terribile ritirata di Russia. Stefano ricorda come furono tutti maestri di principi più che di fotografia. L’intramontabile giovinezza interiore, nutrita tra l’altro di profondi sentimenti umani traspare indiscutibilmente in tutti i servizi che Stefano ha eseguito sia come freelance che in collaborazione con diverse ONLUS; su commissione delle Nazioni Unite, se-

zione Droga e Crimine ci ha regalato uno straordinario ed approfondito servizio sul traffico di eroina al confine fra l’Afganistan ed il Tajikistan. Indimenticabili il reportage sulla fatica umana e la prostituzione in India, che è stato proiettato al Festival di Fotogiornalismo Visa d’Or di Perpignano nel 2008 (praticamente l’Oscar del Fotoreportage) così come la mostra fotografica sulla droga la cui inaugurazione si è tenuta nel Palazzo di Vetro dell’ONU a New York, in occasione della Sessione Speciale dell’Assemblea Generale (1998), e la mostra personale celebrativa dei diritti dell’uomo realizzata nella sede dell’Onu a Ginevra nel 1995. Stefano è da sempre impegnato nel documentare le gravi situazioni del Terzo Mondo, nel “Rendere visibile l’invisibile”, mostrando quello che molti non vogliono vedere. “Non si possono chiudere gli occhi di fronte a certe realtà, il nostro dovere è diffonderle perché raggiungano le coscienze di tutti”. Mi colpisce la sensibilità e l’indignazione con la quale Stefano tratta gli argomenti anche più dolorosi e mi viene in mente il testo che riporta i sogni delle prostitute intervistate durante il servizio sulla prostituzione in India: “Chiudere forte gli occhi per cancellare questo sporco – sognare qualcuno che voglia portarmi via per sempre. – Desiderare che m’ami davvero.- Immaginare di dargli l’amore, quello vero.- Frammenti di secondi, istanti, alla fine del giorno – per uscire da questi muri impregnati d’altri – e volare

sopra una distesa di luce quieta, infinita”. Poliedrico cultore della comunicazione, nel corso degli anni ha scattato in moltissime situazioni ed il suo archivio comprende oltre 200.000 immagini di natura, paesaggio, eventi, cultura, sport e avventura. Ha anche pubblicato 40 libri fotografici dei quali 28 come unico autore e realizzato 40 film, alcuni dei quali premiati in prestigiosi concorsi come il Gran Premio Pirelli per il miglior film al Festival Internazionale di Cinematografia sportiva e motoristica al Motorshow di Bologna 1977; ha ottenuto lo Stambecco d’Argento al Concorso Internazionale di Cinematografia Sportiva, Saint-Vincent 1978; la Genziana d’Argento al 28° Film Festival Internazionale di Cinematografia di Montagna ed Esplorazione, Trento 1980. Negli ultimi anni ho potuto apprezzare particolarmente i suoi lavori di Fine Art che testimoniano, attraverso una personale ed innovativa ricerca espressiva, lo spessore di un personaggio unico ed inconfondibile che ha molto da dire e lo fa con franchezza e libertà utilizzando i mezzi che l’evoluzione tecnologica gli mette a disposizione a testimonianza dell’apertura mentale verso il nuovo ma sempre al servizio del caro, vecchio, libero pensiero. I suoi lavori di Fine Art figurano in diverse collezioni private di arte contemporanea in Italia e all’estero e dovrebbero rappresentare un elemento di orgoglio per Cortina così come Cortina è per Stefano Zardini, artista e uomo, inesauribile fonte di ispirazione per la sua straordinaria bellezza.

Sopra: due immagini scattate da Stefano Zardini in un reportage sul traffico di eroina al confine fra l’Afganistan ed il Tajikistan, eseguito su commissione delle Nazioni Unite, sezione Droga e Crimine


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Lettere, opinioni e commenti VOGLiO, cOManDO e POssO Sig. Sindaco, chi la disturba è un anziano cortinese, purtroppo non più residente nella bella e amata Cortina, ma non per questo dimenticata; anzi seguo con apprensione quanto succede in essa, grazie alle notizie che mi giungono dagli amici che non mi hanno dimenticato e dalla Voce delle massaie (Voci di Cortina). Resto amareggiato vedendo come il Comune non si muova secondo i bisogni di Cortina e dei suoi cittadini, ma brancoli nel buio; sembra che qualcuno dal di fuori del Comune tiri i fili secondo vari interessi, ordinando di fare lavori superflui, costosi per le tasche dei cittadini, ma utili per chi li esegue. Un proverbio dice “la lingua batte dove il dente duole”: data l’età, i denti non mi dolgono più, ma la rabbia e la delusione, quelle sì che battono. Signor Sindaco, quando capirà che, anche involontariamente, sta interpretando male il suo ruolo a scapito dei suoi cittadini? Non le basta aver autorizzato la costruzione della palestra di roccia, molto costosa, in un luogo poco idoneo e scomodo per arrivarci? E dare il terreno in un luogo molto soleggiato e bello per costruirvi un lager per anziani, mentre per i suoi cittadini fa costruire le abitazioni in un luogo scomodo e freddo, ove il sole lo si vede molto poco, a causa degli alberi di alto fusto? E l’inutile parcheggio del piazzale delle Poste (perché non Piazza Lino Lacedelli); io mesi fa, tramite Voci, l’avevo avvertita che l’eventuale costruzione, oltre a diventare molto costosa data l’incognita del terreno tanto argilloso, potrebbe provocare danni alle abitazioni e ai palazzi circostanti. E chi pagherebbe eventuali danni? E se poi non si potrà finirlo, per le cause che Le avevo descritto precedentemente? Perché anziché spendere centinaia di migliaia di euro non risolve per sempre il nodo piscina?

Capisco che a Lei, a sentir parlare della piscina, si rizzano i capelli in testa, ma pensi ai nostri giovani e non più giovani che per nuotare, che vuol dire anche salute, devono spostarsi fino a Pieve o San Candido. Ma voglio terminare questo mio amaro sfogo con un argomento che mi sta sullo stomaco. Parlo della pia illusione o chimera dei Campionati Mondiali 2021. Mentre scrivo mi torna alla mente una canzone in voga negli anni ‘30 “Illusione dolce chimera sei tu” che si adatta ai Mondiali di sci. Perché signor Sindaco vuole imitare le spacconerie ed il dispotismo di Renzi? Perché ha deciso d’autorità, dopo forse aver consultato i Fantozzi della sua corte, senza sentire e chiedere il parere dei suoi cittadini, che dovranno metter mano al portafoglio per pagare il buco che - anche se i campionati non arriveranno come spero - alla fine si troverà nel bilancio? Capisco che il suo motto è “VOGLIO, COMANDO e POSSO” e “Chi non è con me è contro di me”. Mi sembra di sentire le illazioni e le risate dei membri della giuria che dovranno decidere l’assegnazione dei campionati; quando sfoglieranno la nostra domanda il loro commento non potrà che essere: come hanno l’impudenza di tornare a richiederli, se le altre precedenti richieste sono state respinte per lavori necessari e mai eseguiti, per cattiva organizzazione, strade insufficienti mai adeguate, mancanza di ferrovia e altro....? Signor Sindaco e Fantozzi allegati, lasciate perdere i campionati e tornate con i piedi per terra e guardate la realtà attuale e i bisogni della gente. Datevi veramente da fare per chiudere definitivamente e positivamente l’argomento Codivilla non con la vendita o la chiusura, come auspicato da alcuni dei Suoi in Comune, perché esso possa tornare ad essere il fiore all’occhiello di Cortina, le cui cure venivano richieste da mezza Europa, oltre che da Libia, Marocco ed Eritrea.

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Non vedete come avete ridotto Cortina, da Regina a Cenerentola delle Dolomiti, e vi siete assunti il ruolo della cattiva matrigna e delle sorelle permalose? Alberghi chiusi, strade intasate in stagione, ed ora, mai successo prima, sotto l’occhio vigile della Finanza locale e Nazionale, seconde e terze case e la mafia, arrivata fin quassù con i suoi lunghi tentacoli e forse avete fatto finta di non accorgervene. E la promessa del museo della montagna e dello sport e degli usi e costumi e dei reperti di Rinaldo Zardini, messi nella soffitta della Ciasa de ra Regoles. Perché non riunire il tutto nei locali del Vecchio Comune? La “carega” sulla quale per ora sedete, può cominciare a riscaldarsi, fino a scottare, per cui potrà essere difficile sedervisi dopo le prossime elezioni, perché la gente non si accontenta di roboanti promesse fatte davanti alle telecamere, ma vuole fatti concreti. Giorgio Murari

aMeDeO GirarDi Bisogna dire che la buona sorte, dopo avere assistito questo personaggio quando era giovane, si è rifatta poi con gli interessi, caricandolo di responsabilità pubbliche in un’epoca in cui si sono dati appuntamento i più diversi fattori negativi, dal cambio di sovranità e di provincia alla progressiva scomparsa della democrazia assicurata dall’avvento del fascismo. E anche qui, come altrove, il nuovo regime ha usato la brava persona di turno, salvo gettarla quando non gli serviva più. A questo punto non mancava che la crisi del 1929 per stroncare l’uomo. Rimane interessante, in ogni caso, che Cortina abbia ritenuto giusto collocare fra i suoi benemeriti questo “capro espiatorio”, che si era ridotto a dimenticarsi di curare i propri interessi. Certo, come mi accennavi, hai dovuto aggirare non pochi ostacoli, riservandoti di provare a riparlare più avanti, “magari se i lettori lo vorranno”, della misteriosa sottrazione di documenti che ha accompagnato la sua fine. Aspettiamo ormai di rivedere il cav. Girardi nel lavoro che stai per pubblicare. Grazie, ciao. Beppino (Lettera inviata da Giuseppe De Sandre a Mario Ferruccio Belli)


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numero 130 | marzo 2015

DecisiOni aberranti Non ho ovviamente nulla di personale nei confronti del sindaco di Cortina. Avrei viceversa da esternare alcune perplessità circa i suoi perseveranti silenzi su alcuni argomenti di scottante attualità e di primario interesse per chi, come la mia famiglia, partecipa al pagamento delle salate imposte gravanti sugli appartamenti cortinesi,quali assidui frequentatori non residenti. Alla luce del fallimento della iniziativa relativa alla “Parete di roccia attrezzata”, improvvida ed inutile realizzazione di cui ora, come era ampiamente prevedibile, tutti rifiutano la gestione, come intende questa Amministrazione giustificare il proprio operato il cui prodotto (la parete appunto) graverà quanto ai costi di gestione sulle casse del Comune? Per quale motivo una delle poche realtà effettivamente utili e necessarie alla comunità

iGnaVia eD irresPOnsabiLità Gli organi preposti al controllo ed alla repressione delle violazioni in tema di viabilità a Cortina sono totalmente latitanti tranne che in tema di divieti di sosta. Mutuando dalla risposta da Voi data alla lettrice-autrice della lettera “Morte in via Guide Alpine” mi trovo totalmente d’accordo sia con il contenuto della lettera che con quello della Vostra risposta. Sono un assiduo frequentatore di Cortina, abito in Alverà ed ho più volte segnalato le continue violazioni del codice della strada perpetrate da automobilisti e motociclisti lungo la Via Cantore nel tratto che dall’incrocio dell’ex ferrovia porta alla Frazione di Alverà. Ho preso atto della apposizione lungo la Via Cantore di un autovelox e con questa mia invito formalmente la amministrazione cortinese a rendere pubblico il numero ed il contenuto delle violazioni effettivamente rilevate e sanzionate a mezzo del predetto autovelox nel corso dell’anno 2014!!. Temo di dover dire NESSUNA perché ritengo che l’apparecchio non funzioni. Invito altrettanto formalmente ad indicare da parte dei cittadini tutti quante e quali volte nel corso del 2014 sia stato avvistato lungo la via Cantore nel tratto indicato, un qualche vigile urbano (?), poliziotto, Carabiniere, Finanziere incaricati di sanzionare il costante superamento dei limiti di velocità per quel tratto di strada da parte dei conducenti di auto, moto, pullman vie e via enumerando. Ho più volte sollecitato l’Amministrazione ad apporre proprio sui due tratti rettilinei che portano alla frazione di Alverà dei “VERI” rile-

cortinese, mi riferisco alla piscina di Guargnè, giace inutilizzabile ormai da anni nonostante le mere parole rassicuranti della amministrazione ancora purtroppo in carica? Per quale motivo al cospetto di una crisi devastante che ha coinvolto e coinvolge l’edilizia privata di Cortina e che enumera una serie impressionante di appartamenti vuoti, il Comune avrebbe rilasciato concessioni edilizie in largo delle Poste per la realizzazione da parte di privati di ulteriori migliaia di mq ? In un contesto di totale abbandono nel quale versa gran parte del patrimonio immobiliare privato di Cortina, comprendendo in esso, ad esempio, le fatiscenti strutture di storici alberghi come l’ Ampezzo e l’hotel Italia in Piazzale della Stazione, due strutture queste tanto centrali quanto cadenti, non sarebbe stato esercizio di più oculata gestione il fermare la realizzazione di ulteriori metri quadrati che, con ogni probabilità, rimarranno invenduti e sfitti, favo-

rendo per converso il comparto alberghiero di Cortina ormai obsoleto e globalmente bisognoso di interventi? Sono domande che, rimaste sino ad oggi inevase, hanno contribuito ad avvalorare quella “Sindrome del declino” di cui si sente ogni giorno di più parlare e che determinano i pessimi risultati turistici sotto gli occhi di tutti. Non sarebbe il caso che, alla luce di questi non pochi fallimenti che hanno arrecato ed arrecano indiscutibili danni economici e di immagine alla intera comunità cortinese, ma soprattutto in assenza, mi pare, di una concreta e realistica programmazione da realizzare nel breve periodo, peraltro prodromica ad ipotetiche assunzioni di manifestazioni di grosso impegno (Coppa del Mondo, Olimpiadi ecc.), l’Amministrazione in carica, presone atto, ipotizzi di fare il classico... passo indietro riconoscendo la propria insufficienza e dimettendosi? Cordialmente avv. Bruno de’ Costanzo

vatori di velocità e di illeciti sorpassi (ricordo che su quei tratti di strada insiste il divieto di sorpasso ed il limite di velocità a 50 Km/h). Nulla è stato fatto se si eccettua, come detto, il ridicolo ed inutile autovelox all’altezza dell’incrocio tra la predetta SS e la via che porta a Cianderies. Auspicherei che la conclusione della lettera

della gentile lettrice: ”Se l’avessi detto” che ha colpito Voi colpisca, e con violenza, anche coloro che sono preposti alla tutela della vita dei cittadini e che con costanza degna di miglior causa se ne rendono perennemente assenti. Cordialmente BdC

per contattare la redazione • potete scrivere a: VOCI DI CORTINA loc. CHIAVE, 116 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) • inviare un’email a: info@vocidicortina.it • oppure chiamare il: 349 4912556 Chiuso in redazione il 3 marzo 2015

Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata


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Le >brevi< del mese 27

gen A Chamonix, la ventiquatrenne cortinese Silvia Moser chiude con un terzo posto la sua prova allo “Swatch freeride world tour 2015” by The North Face. Moser, in Francia, è stata l’unica italiana ad avere preso parte alla manifestazione di livello internazionale.

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gen In base ai numeri ufficiali emessi dalla Regione Veneto, l’estate del 2014 è stata negativa, turisticamente parlando. «I presupposti per l’estate non erano dei migliori», ammette il presidente degli Albergatori di Cortina, Gherardo Manaigo. «Da giugno a settembre abbiamo avuto un calo del 7,11% negli arrivi nelle nostre strutture. Tutta colpa di una stagione terribile, con 45 giorni di pioggia e oltre due mesi di freddo. A giugno c’erano ancora tanti metri di neve in quota, che ha tardato l’apertura delle vie ferrate e delle gite, poi la pioggia ha fatto il resto fino a settembre. Solo ottobre ha fatto registrare un bel segno positivo».

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gen Un noto commerciante di Cortina è stato sorpreso dal commissariato di Polizia di Cortina a vendere alimenti con la scadenza contraffatta. Tutti i prodotti sono stati posti sequestro ed il negoziante denunciato per frode in commercio, mentre il personale dell’Uls gli ha contestato i relativi illeciti amministrativi.

feb Sono quasi 2.000 gli articoli di Carnevale sequestrati perché contraffatti o privi di etichettatura. Resi noti ieri i dati dell’operazione effettuata venerdì in Cooperativa, a Cortina, dalle Fiamme Gialle. «Questo sequestro», spiega il capitano Landi, «rientra nell’operazione “Carnevale sicuro” che le Fiamme Gialle stanno portando avanti sul territorio nazionale e regionale. Tra gli oggetti sequestrati, vi erano anche oggetti che, a contatto con la pelle o la saliva, avrebbero potuto essere nocive. Dalla Cooperativa ribadiscono la massima collaborazione.

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feb Molti impianti di risalita chiusi in tutti i comprensori bellunesi per le forti raffiche di vento che hanno battuto l’intera provincia, soprattutto le alte quote. Raffiche che hanno aumentato il pericolo di valanghe al grado 3.

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feb Finisce in rissa la festa organizzata al bar-ristorante El Faral di Socrepes. Quattro persone in ospedale, tra cui una minorenne e un 77enne. Su quanto realmente successo indagano i carabinieri di Cortina.

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feb Nel corso dell’udienza del processo al sindaco Andrea Franceschi, è la volta di Nicola Salvato, comandante della polizia municipale di Cortina dal 2007 al 2012. Salvato è, dopo la ex dirigente Emilia Tosi, uno dei testimoni chiave dell’accusa relativamente alla vicenda degli autovelox, ultimo dei quattro capi di imputazione a carico del sindaco Andrea Franceschi nel processo che lo vede imputato insieme a Stefano Verocai, Enrico Pompanin e Teodoro Sartori, con le accuse di turbativa d’asta, tentata violenza privata, abuso d’ufficio e minacce a pubblico ufficiale.

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feb La candidatura di Cortina ad ospitare i Mondiali di sci alpino del 2021 ha ottenuto l’adesione ufficiale del Governo a fare parte del comitato promotore della manifestazione iridata.«Questa adesione rafforza notevolmente la candidatura Cortina 2021», ammette il sindaco Andrea Franceschi, «perché per la prima volta il Gover-

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feb Oltre 2.700 prodotti sequestrati nei comuni di Cencenighe Agordino, Cortina d’Ampezzo, Pieve di Cadore e Feltre, per un valore commerciale totale di oltre 20.000 euro (di cui oltre 17.000 riguardanti gli articoli per il carnevale). Tutti non a norma perché privi delle indicazioni sull’origine delle merci o addirittura con il marchio Ce contraffatto. In occasione del carnevale la Guardia di Finanza ha concentrato i controlli negli esercizi commerciali. Si tratta di un’attività a tutela dei consumatori, soprattutto dei bambini che sono i maggiori utilizzatori di questi articoli il cui basso prezzo, però, può essere indice di qualità o caratteristiche non conformi alle prescrizioni della normativa vigente e, quindi, potenzialmente dannose per la salute.

no non si limiterà a sostenerla dall’esterno, ma sarà parte attiva dell’intero progetto sin dall’inizio».

feb La Regione sostiene la candidatura Cortina 2021. Dopo la Provincia e il Governo, anche la Regione entra così a far parte del comitato Cortina 2021. Rinnova il supporto a Cortina 2021 anche Confindustria Belluno Dolomiti.«L’appoggio della Regione alla candidatura», dichiara Luca Barbini, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, «conferma che, nonostante la grande delusione per precedenti tentativi, c’è la volontà di raggiungere questo obiettivo. L’auspicio è che siano presto superate diffidenze e perplessità e che vi sia la più ampia e convinta condivisione».

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a cura di Morena Arnoldo

feb La giovane ampezzana Federica Constantini sarà una delle insegnanti di pattinaggio artistico della terza edizione di “Notti sul ghiaccio”, programma condotto da Milly Carlucci. Federica sarà l’insegnante di Giorgio Borghetti, attore della soap Centovetrine, doppiatore e regista. La Constantini è stata campionessa italiana della categoria Junior, ha fatto parte della nazionale italiana per diversi anni e ha partecipato a varie prove di Coppa del Mondo.

feb È ancora il Sestiere d’Alverà ad aggiudicarsi il Palio maschile dei Sestieri d’Ampezzo, ha schierato Filippo Cagnati, Simone Alberti e Davide Mancini Majoni, vincendo con il tempo totale di 33’46.1 su Chiave (34’34.5) e Cortina (34’36.7). Per il Palio femminile vince il Sestiere di Zuel, con Beatrice Alverà.

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feb «Sarebbe fondamentale se ci fosse la possibilità di candidarci da soli proprio in virtù delle ferite subite del passato. Mi stupirei moltissimo a questo punto se non si riuscisse ad andare a dama». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando della candidatura di Cortina ai Mondali di sci alpino 2021, a margine di un incontro con gli atleti delle Fiamme Gialle organizzato a Montegrotto Terme.

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feb Mondiali 2021: contro Cortina ora c’è l’Austria. Vanificata la speranza espressa da Malagò che auspicava una corsa in solitudine: la stazione sciistica di Saalbach ha deciso di candidarsi per i Mondiali di sci del 2021 e del 2023 con il supporto del Land di Salisburgo. Si prospetta dunque un’importante concorrenza di fronte alla eventuale candidatura di Cortina, che contava di correre da sola.

F cus cOrtina si canDiDa aD OsPitare i MOnDiaLi Di tirO cOn L’arcO DeL 2018 e Verserà aLLa FitarcO 73 MiLa eUrO L’annO Per aVere Una VisibiLità Garantita sULLe trasMissiOni rai sPOrt 13-feb Cortina d’Ampezzo si candida ad ospitare i Mondiali di tiro con l’arco del 2018 e ospiterà i Campionati italiani del 2016. È stato approvato dalla Giunta lo schema di delibera che definisce i dettagli della collaborazione tra il Comune e la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco (Fitarco). «Tra le varie iniziative, che prevedono la co-organizzazione dei Campionati italiani del 2016 e la candidatura di Cortina per i Mondiali 2018», dichiara il sindaco Franceschi, «mi preme evidenziare quella intitolata “Sport, giovani e scuola” rivolta ai ragazzi del territorio, e quella che si pone come obiettivo la riduzione delle barriere architettoniche, sia pubbliche che private, per rendere Cortina un luogo accessibile a tutti. Assieme all’amico Oscar De Pellegrin, riusciremo certamente a trarre il meglio da questa collaborazione che si rivelerà proficua per tutti». Non solo sport, ma anche promozione. Il marchio Cortina-Dolomiti avrà un ruolo principe come è sottoscritto nella convenzione. La nazionale senior e junior vestirà la maglia azzurra con il logo Cortina-Dolomiti ben in vista; ci saranno poi dei banner e degli spazi dedicati alla promozione di Cortina in tutti gli eventi organizzati dalla Federazione nel corso del biennio. Il Comune verserà alla Fitarco 73 mila euro l’anno per avere una visibilità garantita anche sulle trasmissioni Rai Sport che parleranno di tiro con l’arco, per realizzare i progetti scolastici, alcuni appuntamenti in vista dei Campionati italiani e per le iniziative legate all’abbattimento delle barriere architettoniche.


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