Voci di Cortina - Novembre 2014

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anno XI | numero 126 | novembre 2014 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

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direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

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mondiali di sci Partita l’organizzazione per il referendum

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amministrazione Mezzo milione di euro alle associazioni

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piscina comunale Al via nuove azioni per ottenere la riapertura

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cultura Teofilo Gillarduzzi a cavallo di tre secoli

vITToRIA!

Il CodIvIllA-PuTTI è sAlvo!

Il Consiglio regionale ha votato la proroga della gestione mista per altri 30 mesi. Ci sarà il tempo per una soluzione di alto profilo. Una vittoria per tutti i cittadini. CoRTINA dI Nuovo AI MARGINI Con l’abolizione delle Province tradizionali, le nuove Province non chiamano alle urne i cittadini ma soltanto gli amministratori comunali di tutti i paesi appartenenti al territorio di riferimento. In questo modo lo scorso 12 ottobre è stato eletto il nuovo presidente della provincia di Belluno, Daniela Larese Filon, sindaco di Auronzo di Cadore. Compongono il Consiglio Provinciale: •Bogana Amalia Serenella (Alano di Piave) •Bristot Fabio (Belluno) •Broccon Moreno (Cesiomaggiore) •Deon Stefano (Sedico)

• Grones Leandro (Livinallongo del Col di Lana) • Lise Ezio (Feltre) • Padrin Roberto (Longarone) • Svaluto Ferro Pier Luigi (Perarolo) • Tormen Silvia (Taibon) • Vendramini Paolo (Ponte nelle Alpi) Cortina d’Ampezzo è assente, come sono esclusi dalla rappresentanza anche tutta la Valboite, il Comelico e lo Zoldano. A rappresentare la montagna in Provincia solamente il consigliere di Livinallongo. Un pesante fallimento politico che marginalizza ulteriormente il nostro paese.

Comitato Civico Cortina


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Il CodIvIllA-PuTTI è sAlvo. vITToRIA dEll’IMPEGNo dEI CITTAdINI E dEllE CATEGoRIE ECoNoMICHE In Consiglio regionale passa per un voto l’emendamento di Sergio Reolon che proroga la gestione mista per trenta mesi, in attesa di una strategia di rilancio dell’ospedale. Ci aspettano mesi di duro lavoro, ma Cortina non perde altri servizi. a cura della Redazione

Con un emendamento presentato a sorpresa, anticipando i lavori del Consiglio regionale sul Codivilla Putti, il consigliere regionale bellunese del Pd Sergio Reolon è riuscito a far diventare legge il progetto presentato da Reolon e da Matteo Toscani (Lega Nord) per decidere il futuro della sperimentazione gestionale al Codivilla-Putti. Per i Comitati che si sono dati da fare per questo risultato è una grande soddisfazione poter condividere con tutta la popolazione cortinese, con le Categorie Economiche che hanno sostenuto il nostro lavoro, la Parrocchia e i religiosi, oltre che l’Anio, la notizia che il Codivilla Putti non verrà messo in vendita, almeno per i prossimi trenta mesi. «Ringrazio di cuore quei Consiglieri regionali che hanno capito quanto questo ospedale, unico in Italia, sia importante e hanno votato a favore», è stato il commento del presidente del Comitato per la Salute del Cittadino Sandra Scarpa Ghedina. «Questo è il primo passo indispensabile per avviare la procedura per far sì che il Codivilla-Putti sia riconosciuto quale Ospedale Nazionale di eccellenza per la cura dell’Osteomielite e TBC ossea

Sopra: una stanza dell’ospedale Codivilla; sotto: la palestra del reparto della riabilitazione cardiologica

ed avere così un unico e definitivo interlocutore al di sopra dei campanilismi». Per il presidente del Comitato Civico Cortina Marina Menardi, «siamo arrivati appena in tempo. A giorni la società sarebbe stata sciolta, con la messa in vendita en-

tro Natale della gestione. Questo risultato premia un lavoro di relazioni fatto su vari livelli, di relazioni che si sono svolte a livello locale, regionale, nazionale. Fondamentale è stato l’appoggio e il sostegno della popolazione e delle categorie, che hanno dato forza ad un’abile manovra politica di Sergio Reolon. Per fortuna la maggioranza del consiglio regionale non ha tenuto conto dell’audizione del Sindaco in V Commissione, che senza lungimiranza politica optava per la vendita dell’ospedale”. «Proprio lo spavento corso per il rischio della perdita dei nostri ospedali, ci ha insegnato che dovremo seguire anche per i prossimi mesi con attenzione gli sviluppi e tenere informata la popolazione; cosa che faremo senz’altro - ha affermato Sandra Scarpa Ghedina. - Nel ringraziare tutti coloro che ci sostengono, non posso non sottolineare come il nostro Primo Cittadino, rientrando a Cortina, per prima cosa non abbia saputo far altro che cercare di vanificare quanto da noi fatto fino ad ora per il bene del nostro paese».


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PER IL SINDACO DI CORTINA IL CODIVILLA-PUTTI OGGI È IN “AGONIA”

Perché tutta questa fretta di privatizzare? Perché Cortina deve finanziare gli investimenti sanitari con la speculazione edilizia? Chi tutela il ruolo pubblico? Per il sindaco di Cortina Andrea Franceschi «l’ennesima proroga è totalmente negativa» perché blocca gli investimenti. Purtroppo il Sindaco parla poco di Sanità (con la S maiuscola) e molto di Edilizia (con la E maiuscola). Dice che restano congelati sia i nuovi servizi, sia l’investimento dei 6 milioni di euro ricavati dalla vendita del Putti all’Inail e i 10 milioni di euro che – citiamo testuale - «verrebbero ricavati dalla valorizzazione dell’ex distretto sanitario di Cesare Battisti». EDILIZIA Il termine “valorizzazione” è un eufemismo usato al posto di “speculazione”; cioè procedere ad un cambio di destinazione dell’edificio, portandolo da utilizzo sanitario ad utilizzo (ipotizziamo) residenziale. È chiaro che in questo modo Cortina d’Ampezzo perde comunque un importante volume oggi destinato al servizio sanitario, per trasformarlo in seconde case. L’idea era già sul tavolo nel 2010; l’allora direttore Uls Angonese disse: «In accordo con il Comune vogliamo inoltre portare dentro l’ospedale il Distretto, ora in centro a Cortina, venderne l’immobile e ricavare altre risorse da reinvestire». Le domande sono: senza “valorizzazione” edilizia, niente investimenti sanitari per Cortina? Che cosa succederebbe se poi i soldi della speculazione in via Cesare Battisti non bastassero? Si procederebbe con la valorizzazione del Putti? Prendere alcuni mesi di tempo per studiare il modo migliore per salvare il ruolo Pubblico e investire le risorse è negativo? Perché tutta questa fretta di privatizzare? Oltre il danno edilizio, c’è anche l’aspetto sanitario. SANITÀ È irriguardoso che il Sindaco vada a Venezia e dichiari: «Per favore, non prolungate l’agonia dell’ospedale cadorino» (vedi comunicato Ufficio Stampa Regione Veneto a lato). È offensivo per chi sta lavorando al Codivilla-Putti, con impegno e dedizione. Non bastasse questo, facciamo presente come la nostra Amministrazione comunale non faccia cenno del servizio di cura della osteomielite (ragione per la quale il Putti è famoso in Europa ed ha garantito negli anni la presenza ospedaliera nel nostro territorio); anzi, - secondo il sindaco Franceschi – «l’Uls ha segnalato che la sperimentazione ha perso capacità attrattiva verso i pazienti osteomielitici da fuori regione (scesi dal 47 al 36 per cento dell’attività del presidio ampezzano) e tende a rivolgersi sempre più ai residenti, oltre ad aver accumulato un significativo deficit soprattutto nel 2013». Un’affermazione pesante, che forse dà l’idea di dove si voglia andare a parare! Meglio di qualunque altra dichiarazione di facciata. Comitato Civico Cortina

FRANCESCHI A VENEZIA DICHIARA IN COMMISSIONE: «Quanto alla forma gestionale per l’ospedale, la conferenza dei sindaci ha sempre espresso una netta preferenza per il pubblico o almeno per una gestione mista con la presenza del pubblico». (Arv) Venezia 9 ott. 2014 – Difficile pensare di prolungare la sperimentazione gestionale del Codivilla Putti di Cortina d’Ampezzo, dopo otto anni di proroghe. Comune di Cortina e Uls 1 di Belluno hanno chiesto alla commissione Sanità della Regione Veneto di decidere in fretta e di uscire dall’incertezza. “No ad una ulteriore proroga della sperimentazione attuale. Se l’attuale gestione mista non ha raggiunto gli obiettivi prefissati – ha sintetizzato il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, nel corso dell’audizione con i consiglieri della commissione Sanità di palazzo Ferro-Fini sul futuro della struttura ampezzana – si interrompa la sperimentazione e si faccia ritornare pubblico l’ospedale. Per favore, non prolungate l’agonia dell’ospedale cadorino”. Se gli obiettivi della sperimentazione non sono stati raggiunti – ha subito replicato Sergio Reolon, consigliere regionale del Pd e primo firmatario della proposta di legge in discussione che prevede una proroga di 30 mesi della sperimentazione gestionale per poi assumere una scelta definitiva – ricordo che la responsabilità è del socio pubblico, che deteneva il 51 per cento delle quote. Dal canto suo Pier Paolo Faronato, direttore Uls 1 di Belluno, ha invitato la Regione a dare regole precise. “All’interno di queste regole cercheremo di coniugare erogazione di servizi e compatibilità economica”, ha aggiunto “il nostro obiettivo garantire i servizi in un’area montana ad alto interesse turistico”. L’Uls ha segnalato che la sperimentazione ha perso capacità attrattiva verso i pazienti osteomielitici da fuori regione (scesi dal 47 al 36 per cento dell’attività del presidio ampezzano) e tende a rivolgersi sempre più ai residenti, oltre ad aver accumulato un significativo deficit soprattutto nel 2013. “L’amministrazione comunale – ha ricordato il sindaco Franceschi, parlando anche in rappresentanza della conferenza dei sindaci – ha sempre chiesto un punto di primo intervento/pronto soccorso, un poliambulatorio e la tutela dei reparti esistenti, con l’aggiunta della dialisi. In cambio offre la disponibilità ad operazioni urbanistiche. Quanto alla forma gestionale per l’ospedale, la conferenza dei sindaci ha sempre espresso una netta preferenza per il pubblico o almeno per una gestione mista con la presenza del pubblico. La commissione continuerà a studiare il problema, incontrando nelle prossime settimane il socio pubblico del Codivilla e i rappresentanti dei comitati cittadini locali.


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Il CoNsIGlIERE sERGIo REoloN sPIEGA Il suo EMENdAMENTo E lA PRoRoGA dEI 30 MEsI Non una perdita di tempo, ma quello necessario a preparare il futuro del Codivilla-Putti, perché sia definitivamente un’eccellenza nel campo delle osteomieliti e un punto di riferimento sanitario sicuro per residenti e turisti di Patrizia Serra

«Adesso non lamentiamoci della proroga, ma chiediamoci come agire in questo periodo. La gestione va costruita, non dev’essere un salto nel buio. Perciò lancio un appello a Faronato (direttore della Uls 1 di Belluno, ndr): non fare come i tuoi predecessori che in 11 anni non hanno mai avuto una exit-strategy per il Codivilla-Putti e invece avrebbero dovuto pensarci. Faronato non perda un minuto, dia attuazione alla legge e poi cominci a lavorare per costruire il dopo». Così il consigliere regionale Sergio Reolon lo scorso 27 ottobre a Cortina per parlare del futuro del nosocomio ampezzano, nella sala cultura don Pietro Alverà, che ancora una volta ha registrato il tutto esaurito, segno che l’ospedale sta a cuore ai cittadini di Cortina. Era un fiume un piena Sergio Reolon e non ha risparmiato nessuno, dal presidente Zaia, al sindaco Franceschi, al capogruppo di minoranza Ghezze: «O non hanno capito, o hanno fatto finta di non capire. Il Sindaco dice “vigileremo e incontreremo Zaia”, ma non ho capito cosa deve vigilare, quando c’era già la delibera di scioglimento della società Codivilla-Putti. Il capo dell’opposizione si è detto d’accordo col Sindaco, questo mi stupisce, almeno si mettessero insieme per fare cose importanti per Cortina. Franceschi continua a dire “parleremo con Zaia”. Aspettiamo con fiduciosa attesa che Franceschi riesca a parlare con Zaia, ma nel frattempo il Codivilla-Putti avrebbe chiuso. I comunicati del Sindaco mi fanno ridere, dal momento che era già tutto deciso. Il direttore della Ulls di Belluno la scorsa settimana era pronto a mettere in liquidazione la società, creando un contenzioso col partner privato per chissà quanti anni e nel frattempo tutto sarebbe rimasto bloccato. Zaia a parole dice che il Codivilla non si chiudeva, ma sono i suoi atti che contano e in questi era scritto diversamente, lasciando il direttore della Uls nelle pesti». Tutti assenti i componenti della giunta ampezzana, quindi nessun contradditorio alle affermazioni di Reolon.

Sergio Reolon (in piedi a destra) assieme a Lucio Tiozzo, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, mentre spiega ai numerosi cittadini in sala cultura “Don Pietro Alverà” la situazione sul Codivilla-Putti dopo l’approvazione del suo emendamento

Lasciando da parte le polemiche, Reolon si è concentrato sulle cose da fare nei prossimi 30 mesi: «Io non so se il contenitore dovrà essere una società mista o tutta privata. Tutta pubblica lo escludo, perché significherebbe chiudere l’ospedale di Agordo o quello di Pieve. Una cosa è certa, il Codivilla-Putti deve diventare un’eccellenza. È l’ospedale che attrae più pazienti da fuori Regione e non deve chiudere perché fa concorrenza a Belluno, semmai deve diventare uno stimolo per migliorare Belluno». Massimo Miraglia, direttore generale della Giomi, il partner privato che gestisce il Codivilla-Putti è stato lapidario: «Sgombro subito il campo da ogni equivoco, a me questa legge non entusiasma, perché dice “per 30 mesi allunghiamo quello che abbiamo fatto per 11 anni”. Ma ringrazio Reolon perché è venuto a chiederci che

cosa facciamo e io gli ho potuto rispondere: “Noi facciamo sanità”. È da 11 anni che aspettavo che qualcuno venisse a chiederci che cosa facciamo, come ha fatto Reolon. E lo ringrazio anche perché ha messo tutti d’accordo: adesso per tutti il CodivillaPutti è un’eccellenza!». Entrando nel merito dei bilanci del Codivilla-Putti, Miraglia ha ricordato che in 11 anni soltanto quattro sono stati in passivo, ma questo a causa dei tagli del Drg (Diagnosis Related Groups, il sistema di classificazione dei pazienti dimessi dagli ospedali che viene utilizzato in Italia come base per il finanziamento delle Aziende Ospedaliere). «Ricordo anche che quando siamo arrivati noi nel 2003, la Uls faceva passivi da 3 milioni di euro». Miraglia ha anche detto di non essere a favore di una società tutta privata, ma di una società mista nella quale la Uls abbia magari una quota meno onerosa


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(ricordiamo che al momento detiene il 51% della Codivilla-Putti Spa), ma per esempio con una golden share che le dia maggiori poteri. Tra i presenti in sala anche due medici del Codivilla, il dottor Federico Botto, primario di Ortopedia, che ha ricordato come al convegno di ortopedia tenutosi a Cortina poche settimane prima non si fosse presentato nessuno del Comune «e questo è il confronto che noi abbiamo col Comune, nessuno è mai venuto a vedere cosa facciamo, non ci siamo mai incontrati» e ha anche paragonato Cortina a «una nobildonna decaduta, abituata ad avere la manna dal cielo, ma adesso il tempo delle vacche grasse è finito e bisogna darsi da fare», e il dottor Fabio Bellotto, primario del reparto di Cardiologia Riabilitativa, che tra le altre cose ha ricordato come il Codivilla-Putti sia convenzionato con ben sette università italiane (tre per cardiologia e quattro per ortopedia), un numero eccezionale per un piccolo ospedale, che può quindi contare sull’apporto continuo di stagisti provenienti da queste università, oltre che sulla collaborazione scientifica.

Il dottor Carlo Brusegan, direttore sanitario del Codivilla-Putti si è auspicato che cessi il pregiudizio verso il Codivilla che dura almeno dal 2007 e ha sottolineato gli effetti benefici della concorrenza, senza la quale non ci sarebbe crescita e che quindi

va a beneficio dei pazienti. Brusegan ha anche ricordato che il Codivilla-Putti è una risorsa finanziaria per la Uls «visto che noi ogni anno paghiamo 500mila euro d’affitto e quindi in questi anni abbiamo versato alla Uls di Belluno oltre 5 milioni di euro».

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO N. 103 DEL 28 OTTOBRE 2014

LEGGE REGIONALE 22 ottobre 2014, n. 33: Disposizioni in ordine alle sperimentazioni gestionali di Motta di Livenza, Cavarzere e disposizioni transitorie relative all’Ospedale specialistico interregionale Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo. Art. 4: Abrogazione dell’articolo 13 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2013” e disposizioni transitorie relative all’Ospedale specialistico interregionale CodivillaPutti di Cortina d’Ampezzo 1. L’articolo 13 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 è abrogato. 2. Al fine di garantire la qualità del servizio sanitario sia per i residenti sia per i turisti relativamente al primo e pronto intervento nonché alla diagnostica di base e alla specialistica ambulatoriale e di ripristinare la valorizzazione di un servizio sanitario specialistico di eccellenza nel campo della traumatologia da sport e votato alla cura delle infezioni ossee articolari quali le osteomieliti e TBC osteoarticolare, l’Azienda Uls n. 1 è autorizzata a mantenere la partecipazione maggioritaria nella società mista pubblico-privata “Istituto CodivillaPutti di Cortina S.p.A.” per la gestione dell’Ospedale specialistico interregionale

Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo, sino alla individuazione di nuove forme di gestione e, comunque, non oltre trenta mesi dall’entrata in vigore della presente legge. 3. La Giunta regionale è autorizzata a verificare le possibilità di gestione pubblico-privata con maggioranza pubblica di cui al comma 2, anche attraverso il coinvolgimento delle università e degli istituti di ricerca specializzati nel settore delle infezioni ossee e della traumatologia sportiva. 4. In deroga alla procedura prevista dall’articolo 9 della legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016”, la scheda ospedaliera relativa all’Ospedale di Cortina d’Ampezzo dell’Azienda Uls n. 1, prevista nell’allegato C della deliberazione della Giunta regionale 19 novembre 2013, n. 2122 “Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla legge regionale

39/1993, e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. PSSR 2012-2016. Delibera n. 68/ CR del 18 giugno 2013.”, è modificata di diritto per l’adeguamento a quanto previsto dal presente articolo. Art. 5: Modalità di attuazione 1. La Giunta regionale provvede, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, a tutti gli adempimenti conseguenti dall’attuazione degli articoli 1, 2 e 3. 2. Sullo Statuto e sul Piano di sviluppo della società di cui all’articolo 1 è acquisito il parere della commissione consiliare regionale competente in materia sanitaria. Art. 6: Entrata in vigore 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.


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BIlANCIo IN PAREGGIo E uN PIANo TRIENNAlE PER Il CodIvIllA-PuTTI Queste le cose da fare immediatamente secondo il presidente della società Codivilla-Putti Spa Marco Facchin di Marina Menardi

«La notizia dell’emendamento che ha fatto diventare legge la proroga di trenta mesi della gestione mista al Codivilla-Putti alla Uls non se l’aspettava nessuno. Pareva che la legge non andasse in porto, e la Uls stava già liquidando la società. La Uls è legata alla Regione e fa ciò che si decide in Regione, e l’ultima volontà, prima dell’emendamento, era chiudere l’esperienza pubblico-privata e mettere in vendita i posti letto». Marco Facchin, presidente della società Codivilla-Putti Spa, e dipendente della Uls di Belluno (la sua nomina è stata voluta dal direttore generale Pier Paolo Faronato), ci riceve nella biblioteca del Codivilla per aggiornarci su cosa succederà ora all’ospedale cortinese, dopo il blitz di Sergio Reolon in Consiglio regionale che ha scombinato i piani della stessa Uls n.1 di Belluno, già pronta a liquidare la società mista e a preparare il bando per la vendita dei posti letto. «Le cose urgenti da fare, ora, sono portare il bilancio in pareggio e avere un program-

Marco Facchin, presidente della società CodivillaPutti Spa e dipendente Uls. È stato nominato dal Direttore Generale Pier Paolo Faronato. È la prima volta che il presidente della società mista non si identifica nel Direttore della Uls, evitando così il ruolo di “controllore” e di controllato”

ma triennale dove si dice cosa si intende fare» ha spiegato Facchin. «Fino ad oggi, un piano programmatico non è mai stato fatto, naturalmente dovrà essere l’Amministratore Delegato che dovrà pormelo. Nel passato c’è stata poca chiarezza tra la Uls e il socio privato, ed è mancata una programmazione puntuale. L’attuale direttore generale Faronato è una persona competente e presente. Controlla, conosce, è un medico con esperienza, e sa di cosa si parla». Il punto è trovare le risorse per fare quadrare i conti. La Uls n. 1 mette per l’ospedale cortinese 3,5 milioni di euro l’anno, e il resto bisogna trovarlo con altre attività. «Se si potesse autorizzare qualche altra attività, potremmo incassare qualcosa in più. Un esempio potrebbe essere la chirurgia estetica, già richiesta in passato dall’amministratore delegato Massimo Miraglia. Miraglia ha preso contatti anche con un chirurgo di Bolzano per portare alcuni interventi qui al Codivilla. La Regione, inoltre, dovrà ora rivedere le schede, con l’auspicio di aumentare i posti letto, sviluppando le attività extra regione».

Punto dolente della situazione al CodivillaPutti è la questione dei ricoveri per l’osteomielite, che è anche il punto su cui si basa l’eccellenza del nosocomio cortinese: «La tariffa dell’osteomielite è stata abbassata rispetto ai primi anni di gestione, e questo ha portato ad una perdita nel bilancio della società di 400 mila euro all’anno. Più aumentano i ricoveri per l’osteomielite, più perdiamo». La tariffa viene decisa dalla conferenza Stato-Regioni, a livello nazionale. Il Putti, dove si curano le infezioni ossee, con tale tariffa non riesce a pareggiare i conti, e su questo bisognerebbe lavorare a livello nazionale. «Per come stanno le cose al momento, non è possibile vivere di osteomielite» ha spiegato Facchin. L’ortopedia, con le numerose operazioni di pròtesi alle anche e alle ginocchia, ha raggiunto un buon livello di qualità e attira numerosi pazienti da fuori regione. Altro gioiellino del Codivilla-Putti è la riabilitazione cardiologica. «Questo è un reparto che è venuto dopo l’inizio della sperimentazione, ed è un reparto in attivo. Molta è la gente che viene da fuori ed esprime soddisfazione per il trattamento ricevuto. I medici vengono da Padova e si lavora in collaborazione con l’Università. Sicuramente questa è un’attività da tenere viva. Probabilmente la cardiologia verrà messa in convenzione con la Uls, così i pazienti bisognosi di riabilitazione cardiologica, invece di essere dirottati a Motta di Livenza, potranno curarsi al Codivilla». Abbiamo chiesto al presidente Facchin di tenerci aggiornati sui programmi della società. «Dobbiamo trovare la strada per bloccare queste situazioni di rischio chiusura dell’ospedale che ogni tanto compaiono. Non dobbiamo tirare a campare due anni e mezzo e poi trovarci da capo» ha detto Sandra Scarpa Ghedina, presidente del Comitato Civico per la Salute del Cittadino. Il presidente Facchin ci ha assicurato la massima disponibilità e trasparenza, e ci informerà non appena sarà stato fatto il primo incontro del Cda per la nuova programmazione.


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REFERENduM suI MoNdIAlI: PARTITA l’oRGANIZZAZIoNE PER AvvIARE lA RACColTA FIRME L’Amministrazione comunale di Cortina si rifiuta di indire il referendum consultivo sulla candidatura ai Mondiali 2021, ma buona parte dei cittadini la pensa diversamente di Marina Menardi

Se da un lato l’Amministrazione comunale di Cortina si rifiuta di indire il referendum consultivo sulla candidatura ai Mondiali 2021, considerando l’iniziativa un “mettere i bastoni tra le ruote”, dall’altro lato buona parte dei cittadini la pensa diversamente, considerando il referendum uno “strumento di democrazia diretta e di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica”, come disciplinato dallo Statuto comunale (Articolo 36). La consultazione ha tempi molto veloci, quando è deliberata direttamente dal Consiglio comunale (al massimo 60 giorni); ci vuole più tempo se l’iniziativa parte con la raccolta firme. Contrariamente a quanto sostenuto dal vicesindaco Enrico Pompanin, che, nella seduta pubblica del 29 settembre che ha preceduto il Consiglio comunale in cui si è deliberata la quinta candidatura ai Mondiali di sci, ha detto che «non c’è tempo per un referendum», ricordiamo che l’iscrizione per candidarsi ai Mondiali di sci del 2021 scade il 1° maggio 2015; inoltre, ricordiamo che il referendum può essere fatto anche dopo tale data. Alcune settimane fa un gruppo di cittadini interessato all’ottenimento della consultazione popolare si è incontrato per dare il via al Comitato promotore, che, secondo lo statuto, dovrà essere composto da almeno tre elementi, ma che sarà in questo caso comL’Amministrazione comunale considera l’iniziativa referendaria un “mettere i bastoni tra le ruote”

posto da una ventina di persone. Il Comitato promotore dovrà essere costituito a norma di legge, quindi con un proprio atto costitutivo e un proprio statuto e regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Una volta costituito, il Comitato promotore potrà avviare la propria attività e depositare in Comune la comunicazione dell’avvio della raccolta firme. Questa avverrà su moduli predisposti dal Comune in presenza di un funzionario per l’autentica della firma. Il comitato promotore avrà come scopo l’ottenimento del referendum, senza schieramenti pro o contro la candidatura; si riserva tuttavia di coordinare eventuali tavole

rotonde o spazi sui giornali su eventuali schieramenti a favore o contro la candidatura. Lo scopo, infatti, è quello di dare la parola ai cittadini di Cortina, coloro che fino ad oggi pagano con le tasse i deficit delle candidature e subiscono le false promesse di mirabolanti opere pubbliche. La procedura richiede dunque un po’ di tempo dovuto alla burocrazia richiesta dal regolamento comunale; certo, se il Consiglio comunale votasse l’indizione del referendum, i tempi e i meccanismi burocratici verrebbero superati, ma comunque c’è tutto il tempo per raggiungere lo scopo. A breve i cittadini di Cortina verranno informati sulle modalità della raccolta delle firme.


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lA CANdIdATuRA AI MoNdIAlI 2021 è dA soTToPoRRE A REFERENduM I grandi eventi sportivi vanno condivisi con la popolazione locale perché ormai si tratta di soldi pubblici. Breve storia dei precedenti di Edoardo Pompanin

Siamo alla quinta ricandidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di Sci Alpino. Nuova data: 2021. Secondo i migliori standard internazionali, è essenziale condividere con la popolazione locale la decisione di organizzare i grandi eventi sportivi, soprattutto in termini di “sviluppo sostenibile”. NECEssARIo Il CoINvolGIMENTo dEllA PoPolAZIoNE Gli eventi di ampia portata muovono interessi significativi e impattano per decenni sullo sviluppo economico e sociale di una cittadina. Inoltre, i contratti firmati con le Federazioni impegnano le amministrazioni pubbliche, ma spesso le premesse non sono molto trasparenti. Ad esempio, il dossier presentato a Barcellona da Cortina 2019 non è stato reso pubblico. Buona prassi da seguire sono i principi Onu dell’Agenda 21, i quali sono molto più che semplici raccomandazioni ambientali. La finalità dichiarata è anche quella di aumentare il coinvolgimento della popolazione locale, migliorare i vantaggi socioeconomici e sanitari che ne derivano, rafforzare i progetti per lo sviluppo sostenibile, promuovere infrastrutture sportive che si adattino meglio alle necessità sociali. Il referendum consultivo è lo strumento adatto per sondare l’opinione dei cittadini. Le altre strade sono scorciatoie che si prestano ad essere facilmente screditate, qualunque sia il convincimento di una o l’altra parte. Ampia la casistica. REFERENduM: AlCuNI PRECEdENTI «Delle sei città candidate alle Olimpiadi del 2006, solo Torino ed Helsinki non hanno svolto un referendum prima di presentare la candidatura», riporta Roberto Bosi nel suo pamphlet “I giochi del potere”. «Probabilmente gli olimpici torinesi non volevano correre il rischio che si ripetesse ciò che era avvenuto a Denver nel 1972. A Olimpiadi già assegnate, si tenne un referendum che si risolse con la vittoria del comitato promoto-

il referendum consultivo è lo strumento adatto per sondare l’opinione dei cittadini. re e col trasferimento dei Giochi fuori dagli Stati Uniti, a Innsbruck». Allora il referendum popolare bocciò i finanziamenti pubblici destinati all’organizzazione dell’evento (un ammonimento per i costi delle candidature pagati dal contribuente). Nel 1993 e nel 1997, Innsbruck bocciò con referendum le successive candidature 2002 (70%) e 2006 (52,6%), testimonianza di un diffuso scetticismo tra i cittadini (Karl Socher). Nel settembre del 2002 un referendum popolare a Berna ha cancellato la candidatura della città alle Olimpiadi invernali del 2010. Per le Olimpiadi invernali del 2022 c’erano in lizza tre città: Oslo (Norvegia), Almaty (Kazakistan) e Pechino (Cina). Oslo ha presentato la candidatura dopo un referendum nel quale il 52% dei cittadini si è dimostrato favorevole; nonostante ciò, ai primi di ottobre 2014 ha ritirato la candidatura dopo una votazione del Parlamento che non ha

assicurato il sostegno finanziario necessario da parte dello Stato. Per la stessa candidatura 2022, Monaco di Baviera aveva indetto il referendum che ha dato esito negativo (4 municipalità coinvolte, tutte contrarie, con Garmish Partenkirchen al 51,6% di no); referendum anche in Svizzera per la candidatura di St. Moritz, con Engadina e Davos a favore, ma il 53% dei residenti del cantone contrari. Curioso ricordare che Monaco si era candidata anche per il 2018, con una decisione nel novembre del 2007 senza alcuna discussione e partecipazione dei cittadini; ci furono le deliberazioni, quasi senza voti contrari, del Consiglio comunale di Monaco, del Consiglio comunale di Garmish e della Giunta distrettuale del Berchtesgadener Land; successivamente alle delibere, su pressione dei cittadini, si tenne un referendum nel maggio del 2011, con un esito in questo caso favorevole alla candidatura. Restando sulle sole località alpine, sono state sottoposte a consultazione popolare le candidature per grandi competizioni sportive invernali nelle città di: Aosta, Obergoms, Lech am Arlberg, Oberland Bernese, Val Gardena. Il caso della Val Gardena interessa la can-


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didatura al Mondiale di sci alpino; domenica 7 luglio 1997 il 77,77% dei cittadini aventi diritto dei tre comuni di Ortisei, Selva e Santa Caterina hanno votato il referendum; al di là del risultato (3.214 no, pari al 56,48%), significativo ricordare che i promotori furono costretti alla consultazione dopo la precedente bocciatura della candidatura per i mondiali 1995, vinti dalla spagnola Sierra Nevada. Anche per i Mondiali di sci del 2005 (vinti da Bormio), la Val d’Isere sottopose a referendum la propria candidatura (esito negativo). A proposito di Bormio, ha destato scalpore la notizia della rinuncia da parte della Società Impianti di Bormio ad ospitare la discesa libera di Coppa del mondo sulla pista Stelvio il 29 dicembre 2014, citando fra i motivi del rifiuto “le problematiche dei costi connessi all’organizzazione dell’evento”. Dario Pelizzari, giornalista di Panorama, giunge alla conclusione che: “La neve non piace più come prima. Dopo Monaco, Stoccolma, Cracovia e Barcellona, nei giorni scorsi il Cio ha preso nota della rinuncia anche di Oslo nella gara tutt’altro che affannosa per ospitare le Olimpiadi invernali del 2022” (vedi il box). Gli esempi riportati sono circoscritti ai soli eventi invernali e rappresentano ovviamente una selezione di tutta la casistica. CoNClusIoNI Abbiamo dato conto di referendum con esito sia positivo sia negativo, non si può derivare una regola dai risultati storici. Si possono però trarre alcune conclusioni e avvertimenti.

la RuBRICA di Ennio Rossignoli LA STAGNOLA DEL TEMPO È un momentaccio. La storia non ce li ha mai risparmiati, fanno parte della sua ciclicità, e ora ci siamo proprio dentro. Oggi il mondo è attraversato da tempeste di guerra, è tor-

BORMIO RINUNCIA ALLA DISCESA LIBERA DI COPPA DEL MONDO (estratto da panorama.it - Dario Pelizzari) Ma come giustificare il dietrofront di Bormio? Roda (presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ndr) indossa il pettorale e scende a uovo: “Non riesco a capire come una società che ha in gestione impianti di risalita possa permettersi di dire no a un evento sportivo di valore assoluto. Lo scorso anno ci sono state a Bormio più di 22 ore di mondovisione. Se si andasse a quantificare il ritorno di immagine per le località che hanno avuto in occasione della Coppa del mondo, beh, sono sicuro che sarebbe un valore altissimo. E poi va detto che la Regione Lombardia si era impegnata per garantire un aumento dei contributi regionali per sopperire ai mancati incassi lamentati dalla società. Sì, sono convinto che dietro al loro passo indietro ci sia qualcosa di più, che le motivazioni siano altre. Parliamoci chiaro, Bormio è conosciuta nel mondo perché ha ospi-

tato eventi come questi. La loro scelta è incomprensibile”. Lo sci non tira più? Dalla Tv, numeri sconfortanti. I dati di ascolto forniti dalla Rai in merito al triennio 2011-2014 riferiscono di un interesse ai minimi storici per la Coppa del Mondo di sci alpino. Nell’edizione 201112, a fronte di 46 gare trasmesse dai due canali tematici sportivi della televisione pubblica, Rai Sport 1 e Rai Sport 2, si è registrato un ascolto medio di 234mila persone, con uno share da replica in piena notte: 1,87%. Nell’edizione successiva, le cose sono andate un po’ meglio: 52 gare per 305mila persone di ascolto medio e il 2,03% di share. La Coppa del mondo 201314? Male, male, male. Ancora 52 gare trasmesse, che però nell’ultima stagione hanno portato a un seguito medio di 249mila appassionati e a uno share di 1,74%. La discesa libera dello sci in tv.

1 – i grandi eventi sportivi richiedono risorse pubbliche ingenti e impongono sacrifici economici alle popolazioni locali; 2 – i grandi eventi sportivi sono regolati anche da “contratti privati” per i quali non si applicano le regole sulla trasparenza amministrativa pubblica; 3 – i grandi eventi sportivi sono fatti straordinari che impattano in misura significativa e durevole nel tempo sull’interesse della popolazione locale e del cittadino contribuente, nel bene e nel male;

4 – i grandi eventi sportivi per prassi internazionale sono sottoposti al referendum consultivo per consolidare l’orientamento politico favorevole alle candidature. Osserviamo, infine, che in certi casi la consultazione referendaria si è tenuta anche dopo l’assegnazione, con esiti imprevedibili. Ragionevolezza e buon senso suggeriscono che ormai gli stessi promotori si assicurino a priori l’appoggio popolare, il vero fattore vincente per ogni progetto politico, non solo sportivo.

mentato da crisi di ogni genere, economiche, sociali, religiose e morali: un mondo che ha perso certezze fondamentali e sta arrancando dietro ai residui delle vecchie speranze. Non ce n’è per nessuno. Certo ci sono angoli più riparati, dove i colpi arrivano attutiti e le conseguenze si spalmano nel tempo: è il caso di Cortina, che sembra avviata a entrare nella categoria dei non-luoghi di Marc Augé, il sociologo dei luoghi consegnati al passaggio, alla precarietà, all’identità compromessa. Comunque sia, nel frattempo l’antica regina si è impoverita: sparite la piscina e la pista da bob, spariti l’aeroporto e il trenino azzurro, chiusa la tv locale, con l’hockey, un tempo bandiera gloriosa dello sport di casa, costretto ad aprire le porte per attrarre spettatori alle partite, si è ridotta a puntare ogni possibilità di ripresa su quei mondiali che le

sfuggono da anni. Ormai bastano i capricci di un meteo disordinato perché le difficoltà assumano le sfumature del dramma. E sì che le risorse umane e le capacità non mancano – si pensi solo alla attività internazionale del Consorzio – ma c’è un forte ritardo di idee e di applicazione delle idee, prodotto negli anni da un improvvido senso di sufficienza, quella stessa di chi si ritiene consegnato a un inattaccabile destino di eccellenza. Per decenni si è affidata ai libri (e continua ottimamente a farlo) per attirare folle forti nei numeri e nella qualità, ma oggi la loro funzione salvifica non basta più da sola a soddisfare le esigenze di un turismo al passo con i tempi. A meno che Cortina non si decida a liberarsi della stagnola di un tempo che è stato bellissima storia, ma non deve essere il paradigma di un nuovo futuro. Che sia anzitutto una questione di fiducia?


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CoNsIGlIo CoMuNAlE dEl 30 oTToBRE: PAssA CoN uN solo voTo CoNTRARIo lA dElIBERA sul CodIvIllA PuTTI Nel documento si chiede alla Regione di fare un passo indietro rispetto alla proroga della sperimentazione e di decidere subito sulle sorti dell’ospedale di Marina Menardi

Il Consiglio comunale ha approvato giovedì 30 ottobre, con dieci voti a favore e il voto contrario del consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina, una delibera sul Codivilla Putti che si schiera contro la legge votata dal Consiglio Regionale 15 giorni prima. La Delibera chiede infatti alla Regione di non procrastinare oltre la decisione sulla sperimentazione, ma di stabilizzarla nel caso in cui si ritenga che gli obiettivi siano stati raggiunti, oppure di chiuderla definitivamente e girare pagina, dando spazio a nuovi progetti di sviluppo, nel caso in cui invece si ritenga che gli obiettivi siano stati mancati. In senso piuttosto generico e senza indicazioni precise, si chiede il mantenimento del Codivilla-Putti a Cortina, la tutela delle professionalità che vi lavorano incrementando la pianta organica e soprattutto fornendo certezze ai dipendenti e alle loro famiglie. Si chiede, inoltre, il potenziamento dell’unità di primo intervento creando un reparto di pronto soccorso, l’ampliamento della piattaforma ambulatoriale, l’introduzione del servizio di dialisi e che il Comune di Cortina sia l’interlocutore privilegiato per la definizione del piano di sviluppo dell’ospedale. Su quest’ultimo punto, il sindaco Franceschi ha presentato un emendamento aggiungendo che si preveda la partecipazione del Comune come è stato deciso per Motta di Livenza durante il Consiglio regionale del 15 ottobre, lo stesso che ha vo-

Passaggio di testimone tra i consiglieri di maggioranza: Herbert Huber lascia il posto a Marco De Villa (nella foto a destra, a fianco di Stefano Dandrea e Nicola Bellodis)

tato a favore dell’emendamento di Reolon sul Codivilla Putti, dimostrandosi così a favore di un ospedale gestito solamente da enti pubblici (Uls, Comuni, altri enti territoriali o locali) come previsto appunto a Motta di Livenza. Il consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina ha presentato un emendamento nel quale chiedeva che venisse stralciata dalla delibera la parte in cui si chiedeva alla Regione di decidere, e che fosse aggiunta una parte nella quale l’amministrazione comunale si impegnava ad «aprire un tavolo di lavoro con la Regione e l’Usl per creare un progetto di rilancio e di sviluppo di gestione mista pubblico-privata, anche prima della scadenza dei 30 mesi di proroga ottenuti con la legge proposta da Sergio Reolon e votata dal consiglio regionale». L’emendamento è stato però respinto, in quanto, come ha spiegato il Sindaco, «l’emendamento cambia in modo sostanziale la delibera perché non va contro la proroga, mentre noi invece

chiediamo di non prorogare oltre ma di decidere subito». Andrea Franceschi ha ribadito in aula il suo giudizio negativo sulla proroga della sperimentazione votata dal Consiglio regionale: «La sperimentazione inizialmente doveva durare tre anni, ed è arrivata a undici di proroga in proroga» ha detto in aula. «Non giudichiamo la gestione, sul tema ci sono varie opinioni, molte di parte o interessate. Però riporto alcuni giudizi di soggetti terzi: i tre saggi, con la loro relazione costata 150 mila euro, che hanno dato un giudizio non totalmente critico, ma concludono dicendo che il privato non ha investito; il dottor Faronato, direttore generale dell’Uls n. 1 che si è espresso in modo negativo sul Codivilla. Non sono un fan di una formula piuttosto che di un’altra. Da sette anni chiedo sempre la stessa cosa alla Regione, cioè di decidere. La legge di Reolon non risolve nulla: semplicemente butta la palla avanti. I soldi a disposizione restano accantonati e


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non vengono investiti. L’unica decisione è quella di non decidere». Il capogruppo di minoranza Stefano Ghezze in un primo momento ha criticato la Giunta per non aver mantenuto l’impegno, a distanza di oltre un anno da una delibera simile (aprile 2013), a mantenere i contatti con la Regione e a fare dei passi avanti sulla questione dell’ospedale. «Dopo un anno non ho visto passi avanti» ha detto Ghezze. «Questo è grave: siamo di fronte a un ordine del giorno simile a quello già affrontato». Subito dopo tuttavia manifesta la propria approvazione per la delibera proposta, in quanto «dà un forte significato a ciò che il Comune vuole: che l’ospedale rimanga a Cortina, che aumentino i servizi e la pianta organica, che ci sia un Pronto Soccorso. Il messaggio che ne esce è che il Codivilla non va messo in discussione, e Lei, Sindaco, per primo deve vigilare. Siamo favorevoli ha concluso Ghezze - sperando di uscire da questa impasse». Dal gruppo di minoranza si è discostato Gianpietro Ghedina: «Questa è una delibera essenzialmente vuota, vecchia, superata, priva di contenuti. Nel 2013 questo Consiglio aveva votato per un ospedale tutto pubblico, e adesso c’è un’inversione, con il Sindaco che dice “Non sono fan né di questa formula né di quella”. Nel 2003 con questa formula il Codivilla è stato salvato. Allora l’ospedale, in gestione alla Uls (tutto pubblico) aveva diversi milioni di euro di passività ed era a rischio chiusura. Ora il Codivilla è vivo e vegeto e migliorato nei servizi. Sul Codivilla Putti sono state dette tante cose ed è stata fatta molta confusione, ma gli atti amministrativi che sono stati prodotti sono molto chiari. C’era una legge regionale che diceva che il CodivillaPutti doveva diventare tutto pubblico; c’erano poi le schede ospedaliere che dicevano che doveva diventare privato e una delibera regionale che invitava a sciogliere la società. Se non fosse passato l’emendamento di Reolon-Toscani con il voto trasversale del PD, Nuovo Centro Destra, UDC, Italia dei Valori, Futuro Popolare e del leghista Marino Finozzi (voto contrario di Forza Italia e dell’estrema Sinistra), l’Uls avrebbe messo in liquidazione la società e l’ospedale sarebbe stato chiuso. Questo io leggo. Quindi la sperimentazione, ha ragione il Sindaco fin troppo lunga, che però ha salvato il Codivilla Putti nel 2003 e che non è stata sufficiente per realizzare tutto quello che avremmo desiderato, ha comunque mantenuto in vita il nostro Ospedale e ora proseguirà per altri 30 mesi. Ed è a questo che dobbia-

giovane che può dedicare, ad un impegno così delicato, le energie che merita». Il consigliere entrante è il primo dei non eletti e si tratta di Marco De Villa, cui il Sindaco delega le Politiche Giovanili. Franceschi ha ringraziato Huber per l’impegno nei sette anni trascorsi in Consiglio comunale, di cui cinque come assessore, e ha dato il benvenuto a Marco De Villa. De Villa farà parte anche della Commissione Statuto e Regolamenti, di cui Huber era presidente. PRElIEvo dAl FoNdo dI RIsERvA I consiglieri di minoranza: Gianpietro Ghedina, Stefano Ghezze, Rocco Dal Pont. Solo Ghedina ha votato contro la delibera sul Codivilla-Putti che boccia la proroga della gestione mista

mo guardare. Guardare avanti per cercare di dare dei contenuti, per sollecitare la Uls a fare la sua parte e così anche per il partner privato. Un’occasione mancata per il Consiglio Comunale per lavorare tutti insieme pensando al presente ed al futuro della sanità nel nostro paese. Di fronte a questa delibera ed alla sua pochezza, mi vedo costretto a dare un voto contrario». «Nel 2003 forse era la giusta soluzione» ha ribattuto il Sindaco. «Ma non vedo perché debba durare così a lungo. Mi sono sforzato di fare una delibera generica, sfumata, per trovare un punto di incontro. La proposta di Reolon secondo me era invotabile».

Franceschi annuncia un prelievo dal fondo di riserva pari a euro 87.000, di cui 5.000 per l’acquisto di altre telecamere destinate alla videosorveglianza, e 62.000 per i contributi alle attività di programmazione ordinaria. vINColo TRENTENNAlE A FAvoRE dEllE REGolE Per lavori all’acquedotto in località Fedarola, il Bim ha chiesto al Comune di sopperire alla compensazione del patrimonio antico delle Regole vincolando alcune particelle fondiarie. L’assessore all’Urbanistica Adriano Verocai ha individuato i circa 2.000 metri quadrati richiesti in località Sass sa Pera, vicino a Staulin.

Anche Rocco Dal Pont, consigliere di minoranza, si dichiara favorevole: «Lasciare la situazione al Codivilla così per altri trenta mesi significa procrastinare una scelta. Noi vorremmo investimenti subito». La delibera viene quindi approvata con il solo voto contrario di Gianpietro Ghedina. dIMIssIoNI E suRRoGA dI HERBERT HuBER Il Consiglio si era aperto con la presa d’atto delle dimissioni del consigliere di maggioranza Herbert Huber, scaturito, a detta dell’ex consigliere, «dall’impossibilità di conciliare lavoro e attività pubblica. Avevo maturato la decisione più di un anno fa, quando rinunciai alle deleghe per i crescenti impegni professionali che non mi permettevano di dedicare al mio incarico tutto il tempo che avrei voluto. Sono rimasto al mio posto e vicino all’Amministrazione per tutto il periodo in cui il Sindaco è mancato. Ora, con il suo ritorno, è arrivato il momento di lasciare il posto ad un consigliere

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EX ColoNIA ANCIlloTTo: FIRMATo Il RoGITo PER Il PAssAGGIo dI PRoPRIETÀ dI 13 APPARTAMENTI Al CoMuNE La lunga storia dello stabile di Acquabona, da vecchia caserma della finanza asburgica a nuovo complesso residenziale, acquistato nel 1995 per 4 miliardi e mezzo delle vecchie lire di Marco Dibona

Prima dogana al confine, poi alloggio per le guardie, quindi colonia alpina per bambini orfani, sanatorio per tubercolotici, rudere abbandonato per decenni, ora cantiere, un domani alloggio per famiglie di Cortina. La storia del grande stabile di Acquabona può iniziare con “C’era una volta”. Dopo il passaggio dall’Austria all’Italia, i gerarchi danno in uso la vecchia caserma della finanza asburgica all’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, per il trentennio 1927-1957. L’immobile finisce alla Provincia di Venezia, che concorda la compravendita, formalizzata nel 1931. Oltre allo stabile acquista 15mila metri quadrati di prato ed altrettanti di bosco, dalla statale al torrente Boite. Nasce così la “colonia alpina per minori di ambo i sessi, figli di tubercolotici, soggetti gracili, anemici, costituzionalmente deboli e predisposti alla tbc”. Nel 1962 si autorizza l’apertura e l’esercizio dell’istituto preventoriale “Giannino Ancillotto”. Nel 1966 la Provincia di Venezia approva lavori di ampliamento e sistemazione. Nel marzo 1974 l’Opera nazionale maternità ed infanzia di Belluno porta la capienza massima a cento posti letto. Dal

La casa da 13 appartamenti ricavata dal Pua dell’ex colonia Ancillotto ora è proprietà del Comune e a breve gli appartamenti verranno affittati a residenti; sotto: il cantiere “Ex Ancillotto” va avanti per completare le quattro case previste, di cui tre da mettere sul mercato

1975 la gestione è trasferita al Consorzio provinciale antitubercolare di Venezia; resta a carico della Provincia la manutenzione. Ma si comincia già a parlare della chiusura e vengono soppressi i corsi interni della

scuola elementare per scarsità di alunni. Lo stesso anno, il comune di Cortina conferma il proposito di acquistare la colonia, per adibirla ad usi scolastici e sociali. La Provincia di Venezia stima in 600 milioni di lire il valore dell’immobile, esclusa la casa del custode. L’edificio rimane inutilizzato per anni, salvo alcune concessioni temporanee ad Acnil Venezia, quale colonia montana per i figli dei dipendenti, e al Comune di Eraclea. Nel 1978 la Provincia di Venezia concede in uso gratuito e temporaneo alcuni locali alla direzione delle Poste, per alloggi degli impiegati dell’ufficio di Cortina. Il 1 febbraio 1980 si conferma nuovamente la disponibilità di favorire il comune di Cortina nell’acquisto della ex colonia, ma senza risposta. Il 22 dicembre 1994 il consiglio provinciale di Venezia delibera l’alienazione dell’immobile, con l’asta del 6 aprile 1995, a 3.016.800.000 lire: se l’aggiudica la Giemme Costruzioni srl di Roma, per 4.516.800.000 lire. L’impresa firma una convenzione con il comune di Cortina, il 18 aprile 2000; ai privati rimarrà il 70% del


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nuovo complesso residenziale, con la cessione al comune del 30%. Questo accordo è ripreso dal piano urbanistico attuativo votato il 30 marzo 2006 dalla giunta e approvato dal consiglio il 6 luglio. Nel settembre 2007 iniziano i lavori di demolizione dei 10.775 metri cubi esistenti, con la costruzione di quattro case: la più grande, 3.245 metri cubi, tredici appartamenti, da consegnare al comune; le altre tre, volumi di 2.500, 2.200 e 2.830 metri cubi, con dieci, otto e otto appartamenti, da mettere sul mercato.

Per le opere di urbanizzazione, l’accordo prevede la realizzazione, a carico dei privati, di 2.530 metri quadrati di spazio verde pubblico e 901 metri quadrati di parcheggi. Nel frattempo è subentrata l’impresa Pizzolotto di Cortina. Le amministrazioni dei sindaci Paolo Franceschi e Giacomo Giacobbi prevedono di affittare i tredici appartamenti comunali. La giunta di Andrea Franceschi preferisce cederli in diritto di superficie, ricavandone 3 milioni 900 mila euro, ma poi cambia idea, vista la carenza di richieste, e torna all’ipotesi iniziale dell’af-

fitto a prezzi calmierati. Lo scorso ottobre gli ultimi atti: una variante urbanistica della giunta e la firma del rogito, per il passaggio di proprietà, dal privato al comune. Ora manca il bando per l’assegnazione degli alloggi, completati da anni: era atteso per l’autunno 2013, dopo l’incarico dato all’ufficio patrimonio, in quella estate. Se ne parla di nuovo oggi: i cittadini di Cortina, che hanno bisogno di casa, potranno sperare di averla nel corso del 2015.

Il CAMPETTo PolIvAlENTE sARÀ dEI RAGAZZI di Alice Gaspari

È stato finalmente inaugurato il 25 ottobre il campetto polivalente per calcetto, palla canestro e palla a volo costruito nel comprensorio scolastico di Cortina. I lavori della nuova struttura si sono conclusi dopo un iter di quasi 4 anni, partito in seguito a una richiesta dei ragazzi stessi. Dopo lo Spazio Giovani e la casetta per le prove dei gruppi musicali, il Sindaco e i suoi assessori consegnano agli studenti questo campetto, che sarà lasciato aperto e a disposizione di tutti. Aperto fintanto che verrà usato con cura e rispetto, mantenuto integro e pulito da parte dei giovani che lo utilizzano, ha precisato il Sindaco, aperto per compiere un atto di fiducia e di responsabilizzazione nei loro confronti; se si dovessero constatare dei danni, l’amministrazione si vedrà costretta a chiuderlo a chiave e di conseguenza, chi volesse utilizzarlo, sarebbe costretto a far domanda per le chiavi e quindi ad assumersi una responsabilità diretta della struttura presa in consegna. Il campetto è stato dotato di un impianto di illuminazione che ne permetterà l’utilizzo, nel periodo estivo, anche durante le ore serali, mentre la mattina, quando le condizioni meteorologiche lo consentono, la struttura rimarrà a disposizione delle scuole per le attività di educazione fisica; i primi fortunati utenti infatti sono stati i ragazzi delle scuole medie, i quali, data la magnifica giornata autunnale, hanno potuto svolgere nel campetto le loro due ore di educazione fisica con il professor Fabrizio Pramio, ideatore del nuovo gioco “Palla Tutto”, che per la prima volta, si

è giocato all’aperto. Si tratta di un gioco che sta suscitando notevole interesse da parte di educatori e ragazzi, perché maschi e femmine, piccoli e grandi, bravi e meno bravi, tutti possono giocare insieme e tutti hanno le stesse possibilità di segnare dei punti. Dopo numerosi tentativi falliti da amministratori, professori, preside e altri adulti e ragazzi presenti, il canestro inaugurale è stato messo a segno proprio dal sindaco Franceschi.

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MEZZo MIlIoNE dI EuRo dI CoNTRIBuTI AllE AssoCIAZIoNI Il Comune pubblica le graduatorie con gli importi. Sono circa quaranta i progetti ammessi di Marina Menardi

Ammonta a 515 mila euro il contributo che ne tipologie di contributi – si potrà esprimere il comune di Cortina d’Ampezzo mette a di- un giudizio di gradimento sull’iniziativa. Si sposizione di associazioni e privati per l’or- tratta senza dubbio di un fondamentale pasganizzazione di eventi, attività sociali e ma- so avanti per una corretta gestione dei soldi nifestazioni sportive. Sono state pubblicate pubblici. sul sito del Comune le graduatorie definitive «Sono veramente poche le realtà territoriali con gli importi e i piani di spesa. La cifra è che possono vantare un simile sostegno alla destinata a coprire le iniziative presentate tra cultura, allo sport e alle attività sociali: ecco la fine del 2014 e l’aprile 2015. da dove nascono le centinaia di incontri, Sono i primi contributi assegnati con il nuo- concerti e manifestazioni che la Regina delvo regolamento comunale, entrato in vigore le Dolomiti ospita nel corso dell’anno» dice il 28 settembre 2014, risultato un po’ com- l’assessore alla Cultura Giovanna Martinolli. plicato per la formalizzazione delle richieste, «Diamo la forza di crescere alle associazioni e che però garantisce la trasparenza e una certa ai progetti che arricchiscono il nostro territooggettività per le assegnazioni, scongiurando rio» commenta l’Assessore allo Sport e Turi(per quanto possibile) le pratiche del favoriti- smo Marco Ghedina. «È un investimento che smo e della clientela. Per il controllo da parte si ripaga molte volte e i cui frutti sono sotto della cittadinanza qualitàdi delle iniziati-in c/esercizio gli occhi di tutti:diCortina α) Graduatoria relativa della alle richieste contribuzione a sostegno singole è un polo culturale o programmi di attività in soggettidel a programmazione ordinariae su richiestaideale di veiniziative, sarà possibile consultare l’estratto pro- eccezionale il luogo dove organizzare beneficiari singoli ai sensi dell’Art. 23 del Regolamento (Titolo II, Capo I del Regolamento) getto presentato dal beneficiario e – per alcu- manifestazioni e attività sportive di grande Richiedente Ass. Culturale Cortinametraggio

Denominazione manifestazione Cortinametraggio

Regole d'Ampezzo Festa del Desmonteà Istitut Cultural Sportello ladino in Ladin "Cesa de anpezo Jan" Laboratori didattici Regole d'Ampezzo musei delle regole Corso di tecniche Regole d'Ampezzo pittoriche per ragazzi Sesta edizione Ass. Culturale Cortina Incroda Cortina Incroda stagione invernale Ass. Corpo Musicale di Inverno e primavera Cortina in musica d'Ampezzo Attività agonistica ASD Sci Club stagione invernale Cortina 2014/2015 Completamento ASD Sportivi professionale e di Ghiaccio Cortina sviluppo tecnico sportivo giovanile ASD Tennis Scuola di avviamento Country Club allo sport e al tennis Cortina ASD Curling Club Sviluppo curling Dolomiti giovanile

“i primi passi dell’Italia che cresce”. Esperienze di Ass. Belpaese che successo nel nostro cambia paese a confronto con le opportunità all’estero

Ammesso/non Punteggio totale ammesso

Importo

Ammesso

90

€44.590,00

Ammesso

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€9.870,00

Ammesso

75

€14.700,00

Ammesso

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€3.936,00

Ammesso

70

€1.540,00

Ammesso

70

€11.711,14

Ammesso

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€11.039,00

Ammesso

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€63.872,70

Ammesso

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€69.000,00

Ammesso

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€24.461,88

Ammesso

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€630,00

Ammesso 65

€5.400,00

Graduatoria relativa alle richieste di contribuzione in conto esercizio a sostegno di singole iniziative, o programmi di attività in soggetti a programmazione ordinaria su richiesta di beneficiari singoli ai sensi dell’Art. 23 del Regolamento

richiamo. Tutto questo va a vantaggio sia dei residenti che degli operatori turistici». Gli assegnatari dei contributi e delle agevolazioni sono circa 40; 380.537,46 euro sono destinati a singoli progetti o attività soggette a programmazione ordinaria, 11mila euro a sostegno della micro imprenditorialità, 16mila in co-organizzazione e 106mila per l’uso gratuito o agevolato delle strutture comunali. «C’è sicuramente molto spazio per migliorare» conclude l’assessore alla Cultura. «La procedura va semplificata e resa più agevole, in modo da mantenere i criteri di obiettività e, nello stesso tempo, ridurre i passaggi burocratici. Nel complesso, però, possiamo dire di aver compiuto una grande rivoluzione amministrativa e di averlo fatto garantendo gli investimenti che il nostro territorio saprà mettere a buon frutto».

Ass. Una montagna di cultura Una montagna di libri Ass. Festival Accademia Dino Festival Dino Ciani Ciani Costi per concerti Ass. Coro Cortina anno 2014 ASD Dolomiti Attività in acqua e Sport Cortina corsi di nuoto La serie A a cortina SSD ARL Sportivi 90 anni di hockey a Ghiaccio Cortina cortina ASD Bob Club Attività stagionale del Cortina bob club 2014/2015 Campionati italiani ASD Bob Club assoluti bob e Cortina skeleton 2014/2015 ASD Bob Club Campionati italiani Cortina estivi e skeleton 2014 Partecipazione a ASD Società campionati di calcio Calcio Cortina regionale e provinciali Ass. Schola Attività annuale Cantorum schola cantorum ASD Yacht Club Eventi sportivi Cortina Contributi per ASD Snowboard preparazione atletica Club Cortina e allenamenti ASD Gruppo Programma attività Sportivo Atletica 2014 – 2015 Cortina Ripristino strutture Ass. Riserva (mangiatoie e saline) Alpina Caccia per foraggiamento Cortina animali Ass. Comitato Iniziativa voci di Civico Cortina cortina on line Fondazione Sistemazione sentiero magici rifugi magica cleme ASD Bob Club Manutenzione Cortina straordinaria del bob

Ammesso

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€7.840,00

64

€10.000,00

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€2.100,00

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€10.396,30

Ammesso

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€28.428,00

Ammesso

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€5.209,50

Ammesso

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€1.725,00

Ammesso

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€1.035,00

Ammesso

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€10.102,54

Ammesso

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€2.292,50

Ammesso

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€15.617,90

Ammesso

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€14.420,00

Ammesso

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€2.500,00

Ammesso

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€3.500,00

Ammesso Ammesso Ammesso

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Incompleta Completa

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€4.620,00

Non ammesso Non ammesso


δ) Graduatoria relativa alle richieste di concessione ad uso gratuito o agevolato di proprietà e/o numero 126 | novembre 2014 spazi in disponibilità dell’amministrazione o di suoi organismi partecipati (Titolo III, Capo II del Regolamento) Denominazione Punteggio Spazio richiesto Ammesso/non ammesso progetto totale ASD Ice Drusciè Promozione Stadio del Ghiaccio 83 Ammesso Cortina Pattinaggio di (+ Sala medaglia Figura d'oro) Preparazione ASD Snowboard Atletica Revis 80 Ammesso Club Cortina Autunnale Festival cinematografico Alexander Girardi Associazione dedicato ai Hall Culturale “cortometraggi”, 75 Ammesso Sala Don Pietro Cortinametraggio “web series”, Alverà; “book trailers” “instagram” Alexander Girardi Una montagna di Una montagna di Hall 75 Ammesso cultura libri Sala Don Pietro Alverà; Ass. Sestieri Palio invernale Fiames 73 Ammesso d'Ampezzo dei sestieri Partecipazione a vari campionati ASD Calcio (cfr: allegato) e Fiames 65 Ammesso Cortina uso del Campo Fiames Rappresentazion Filodrammatica Alexander Girardi e teatrale dute i 60 Ammesso d'Ampezzo Hall mate a i so ate Richiedente

Associazione Curling Cortina

ASD Tsks Karate Festival Accademia Dino Ciani

Allenamenti e Stadio del Ghiaccio attività curling

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Ammesso

Allenamenti e attività karate

Palestra Revis

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Ammesso

Concerto

Alexander Girardi Hall

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Ammesso

Palestra Revis

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Allenamento / Avviamento Sci Alpino e Sci Sci Club Cortina Nordico Organizzazione Gare

Ammesso

Graduatoria relativa alle richieste di concessione ad uso gratuito o agevolato di proprietà e/o spazi in disponibilità dell’amministrazione o di suoi organismi Assemblea Sci Club Drusciè Alexander Hall 40 Non ammessa partecipati Ordinaria

β) Graduatoria relativa alle richieste di contribuzione in c/esercizio a sostegno della micro imprenditorialità attiva nella produzione culturale, sportive e nell’erogazione di servizi 15del socio-assistenziali ai sensi dell’Art. 43 del Regolamento (Titolo II, Capo IV Regolamento) Ammesso/non Punteggi Richiedente Denominazione progetto Associazione ammesso o totale Provinciale di Acquisto apparecchiature Gruppo Guide 0 Ripristino e sistemazione Non ammesso Soccorso Croce Elettromedicali Alpine Cortina – delle falesie d’arrampicata Ammesso 74,43 Bianca Scuola nel territorio di Cortina d’Alpinismo

Partiranno il 13 aprile 2015 i lavori per sistemare due piazzette di Cortina. I progetti furono approvati nell’aprile del 2013. La nuova pavimentazione riprenderà i materiali e i motivi di corso Italia. La ditta F.lli De Pra si è aggiudicata l’appalto per il 1° lotto dei lavori sulla Piazzetta San Francesco, per un costo di 160.000 euro. L’impresa Ciotti Giovanni di Pieve sistemerà il 2° lotto della Piazza Pittori Fratelli Ghedina, vincendo la gara con un’offerta di 201.000 euro. Chiusura dei cantieri prevista il 26 giugno 2105.

€0,00

€11.667,00

Graduatoria relativa alle richieste di contribuzione in c/esercizio a sostegno della Non Ammesso χ) Graduatoria relativa alle richieste di erogazioneper diilaltri benefici di enatura economica, in micro imprenditorialità attiva nella produzione culturale, sportiva nell’erogazione forma socio-assistenziali di co-organizzazione ai di sensi eventi dell’Art. e di manifestazioni, richiesti da singole associazioni o di servizi 43 del Regolamento raggiungimento VideoPol srl a sostegno Cortina Sport 63,93 €0,00 altri soggetti, di unAdventure programma di iniziative del budgetsul territorio ai sensi dell’Art. 48 del Regolamento (Titolo III, Capo I del Regolamento) massimo previsto Non Ammesso Punteggio Denominazione per il Gruppo Guide Corso di avviamento Importo Ammesso/non ammesso Richiedente totale progetto per i ragazzi raggiungimento Alpine Cortina – all’arrampicata 61,43 € 0,00 Ass.Scuola Culturale delle scuole di Cortina e del budget €8.110,00 + Cortinametraggi Cortinametraggio Ammesso 90 Valle del Boite massimo d’Alpinismo IVA o previsto Ass. Sestieri Palio invernale dei € 2.895,00 + Non Ammesso Ammesso 88 sestieri d'Ampezzo IVA per il Regole €2.314,00 + raggiungimento Ammesso 83 58,93 €0,00 VideoPol srl Festa Desmonteà Cortina Cult d'Ampezzo IVA del budget Lezioni anno massimo €260,00 + Università adulti accademico Ammesso 66 previsto anziani IVA 2014/2015 Cortina D’Ampezzo disclose Irene Mursia itself by cultural and Non ammesso 55 €0,00 Una montagna di Una montagna culinaryditrails Non ammesso 76 €0,00 cultura libri Non Ammesso I giovani di per il Gruppo Guide I promessi sposi Incompleta 70 €0,00 Sospirolo Alpine Cortina – Istallazione parete artificiale raggiungimento 49,52 € 0,00 Rappresentazione d’arrampicata del budget Scuola Filodrammatica massimo d’Alpinismo teatrale dal titolo Completa 60 €0,00 d'Ampezzo "dute i mate a i so previsto ate" Graduatoria relativa alle richieste di erogazione di altri benefici di natura economica, in forma di co-organizzazione di eventi e di manifestazioni, richiesti da singole associazioni o altri soggetti, a sostegno di un programma di iniziative sulditerritorio δ) Graduatoria relativa alle richieste di concessione ad uso gratuito o agevolato proprietà e/o ai sensi 48 del Regolamento spazidell’Art. in disponibilità dell’amministrazione o di suoi organismi partecipati (Titolo III, Capo II del Regolamento) Denominazione

Punteggio

Richiedente Spazio richiesto Ammesso/non N.B.: le tabelle sopra riportate sono tratte dal sito del Comuneammesso progetto totale Stadio del Ghiaccio ASD Ice Drusciè Promozione di Cortina d’Ampezzo 83 Ammesso Pattinaggio di (+ Sala medaglia Cortina (www.comunecortinadampezzo.it)

sARANNo RIFATTE PIAZZETTA sAN FRANCEsCo E PIAZZA PITToRI GHEdINA Appaltati i lavori per la primavera 2015

Importo


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RINNovo dEl CoNsIGlIo PAsToRAlE PARRoCCHIAlE Appuntamento il 29 e 30 novembre 2014 per eleggere il nuovo Consiglio Pastorale di Sergio Lacedelli

Cos’è il Consiglio Pastorale Parrocchiale Bisogna chiarire cosa significhi “pastorale”: deriva dal termine “pastore” e ha un riferimento, ad esempio, nel Vangelo di Giovanni (vedi il capitolo 10) quando Gesù stesso parla del buon pastore che conduce le sue pecore. Forse non ci va tanto bene considerarci come pecore ma l’intento della parabola non è sottolineare la poca testa di queste ma la bontà del pastore. Il buon pastore è Gesù. Uscendo dalla parabola, pensare pastoralmente significa trovare degli obiettivi concreti per trasmettere la fede, coordinare l’attività parrocchiale nella carità cioè nell’attenzione agli ammalati e alle situazioni di disagio, nella liturgia, nella comunicazione della fede e mettendosi al servizio delle persone. È un modo per scoprire insieme al Parroco le scelte operative migliori per agire a livello parrocchiale. Cosa non è. Non gestisce denaro o beni immobili: questo è il campo specifico dell’altro Consiglio, quello dei Affari Economici, che viene eletto direttamente dal Parroco. Non decide nemmeno su spostamenti o cambiamenti riguardo sacerdoti o religiosi. Da chi è composto. Tutti i battezzati oltre i 14 anni possono essere eletti. Altro criterio è che siano cattolici residenti a Cortina. Per essere un Consiglio rappresentativo si è scelto come principio l’età e quindi, oltre alcuni membri di diritto – Decano, vice-

C orti n a

Stampa la tua maglietta! Tel. 0436 867073 www.print-house.it info@print-house.it

Votazione Sabato 29 novembre dalle 17,30 alle 19,30 e Domenica 30 novembre dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 18,00 alle 20,00. Dove: sul sagrato sul lato del campanile (in caso di maltempo nella sala della canonica). Chi vota Possono votare tutti i battezzati di oltre i 14 anni (compiuti entro la fine di quest’anno) residenti a Cortina.

parroco, un frate della Difesa, una religiosa e il rappresentante dello stesso Consiglio a livello Diocesano - saranno eletti dodici laici divisi per fasce d’età : 2 giovanissimi (14-17anni), 2 giovani (18-25 anni), 3 adulti (26-45 anni), altri 3 più adulti (46-65 anni) e 2 componenti oltre i 65 anni. Inoltre il Parroco può decidere di nominare altre due persone per integrare il Consiglio. In totale il gruppo è formato da 19 persone. Per dare la propria disponibilità si può compilare la scheda o trasmettere gli stessi dati via mail (segreteria@parrocchiacortina.it). Competenze. Non ci vogliono competenze specifiche, né viene pretesa la santità e la perfezione morale (se no chi potrebbe?!). È Gesù il riferimento, non altro. Quindi ognuno, con il suo stile e le sue capacità, può contribuire a costruire la comunità parrocchiale semplicemente facendo riferimento all’unico Buon Pastore. Allo stesso tempo bisogna dire che non è cosa da poco! Quanto si lavora. Operativamente, oltre ai tre-quattro incontri annuali, si creano delle commissioni interne che si occupano in modo più specifico di Catechismo, Accoglienza e Carità, di Famiglia e di Liturgia. Questi gruppi sono più agili e lavorano con ritmi propri. Quando Per dare la disponibilità ad essere eletti: entro il 17 novembre ore 12.00.

Provocazioni Riporto qui di seguito una esortazione di don Tonino Bello vescovo di Molfetta: «La parrocchia, lo sapete, non può essere concepita come il luogo dove alcuni soltanto si trovano bene. Dove, magari, una bella liturgia ti fa dimenticare i problemi della vita. O dove l’organizzazione di qualche opera di bene ti libera la coscienza, troppo a buon mercato, dal dovere di contribuire al restauro della giustizia nel mondo. La parrocchia non è il luogo dove i problemi dell’esistenza si stemperano, o vengono addormentati, o sono messi tra parentesi. Essa, invece, deve diventare il quartier generale dove si elaborano i progetti per una migliore qualità della vita, dove la solidarietà viene sperimentata in termini planetari e non di campanile, dove si è disposti a pagar di persona il prezzo di ogni promozione umana, e dove le nostre piccole speranze di quaggiù vengono alimentate da quell’inesauribile riserva di speranze ultramondane di cui trabocca il Vangelo. La parrocchia, perciò, deve essere luogo pericoloso dove si fa “memoria eversiva” della Parola di Dio.» Parole decisamente provocatorie ma che comunicano l’urgenza di un impegno serio per la nostra comunità. Per crescere c’è bisogno di tutti!


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PIsCINA dI GuARGNè: 1.000 GIoRNI doPo lA CHIusuRA, Il CoMITATo CIvICo ToRNA Ad AZIoNI CoNCRETE PER lA RIAPERTuRA Inviata alla Se.Am. una lettera di richiesta agli atti dell’ordinanza di chiusura dello stabile, per poter avviare un’azione collettiva per il risarcimento dei danni subiti dai cittadini a seguito della chiusura dell’ impianto Comitato Civico Cortina

CosA è sTATo FATTo FINo Ad oRA PER lA NuovA PIsCINA

Cortina d’Ampezzo, 5 novembre 2014 Spett.le Marco Siorpaes, presidente Se.Am. Srl

«STANZIATI 220MILA EURO: ECCO I PRIMI PASSI PER LA NUOVA PISCINA: STUDIO DI FATTIBILITÀ E SUPPORTO TECNICO PER ARRIVARE AL NUOVO IMPIANTO.

RACCOMANDATA A MANO

OGGETTO: piscina di Guargné: lettera di richiesta di accesso agli atti Con la presente, si richiede copia dell’atto amministrativo con cui il Comune di Cortina d’Ampezzo ha disposto la chiusura della piscina comunale e sulla base del quale la società Gis Srl (ora fusa nella Se.Am. srl) ha deliberato di non procedere alla sistemazione dei danni al tetto. L’atto in questione è necessario al fine di poter procedere ad un’azione collettiva per il risarcimento dei danni subiti dai cittadini a seguito della chiusura dell’impianto. E’ intenzione inoltre avviare un procedimento di interruzione di pubblico servizio e per quant’altro sarà ritenuto utile al fine di risolvere un problema non più procrastinabile. Sperando vivamente – e con questa lettera sollecitando e richiamando - che prima GIS ed oggi SEAM abbiano continuato a mantenere in buono stato l’immobile e gli impianti di Guargné, patrimonio della collettività, ne chiediamo la pronta riapertura, avendo come unico fine il bene e la salute degli abitanti del nostro paese, il rispetto delle loro necessità e di quelle di tanti ospiti e turisti. Nella stessa ottica, contrasteremo qualsiasi eventuale operazione immobiliare di tipo speculativo che si tenti di realizzare attraverso la vendita dell’immobile di Guargné, giusti gli atti di compravendita a suo tempo disposti tra il soggetto privato e l’amministrazione comunale. Sperando nella Vostra collaborazione, Vi chiediamo la cortesia di farci pervenire l’atto entro il termine di 30 giorni dal ricevimento di questa raccomandata. A disposizione per ogni chiarimento, ci è gradita l’occasione per porgerVi i migliori saluti.

Associazione Comitato Civico Cortina Il presidente dott.ssa Marina Menardi

PIsCINA CHIusA

dal 29 gennaio 2012

1.000 GIoRNI contatore aggiornato al 26 ottobre 2014

10 0 0 0 0 DAYS

HOURS

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’avviso per la redazione dello Studio di Fattibilità destinato alla progettazione della nuova piscina comunale. “Un passaggio” spiega il Sindaco Andrea Franceschi “propedeutico alla stesura e alla pubblicazione del bando di gara”. L’avviso rimarrà esposto sulla bacheca comunale per 21 giorni, al termine dei quali verranno selezionati i partecipanti e indetta la gara per l’aggiudicazione. Il vincitore stenderà lo Studio di Fattibilità con relativo Piano Economico Finanziario che, una volta approvati dall’Amministrazione, offriranno la base per i progetti definitivi» (estratto del comunicato stampa dell’Amministrazione comunale del 31/10/2014). In altre parole: ancora non c’è la minima idea di dove e come fare la nuova piscina. Figuriamoci quanto ci vorrà ancora solamente per arrivare al progetto definitivo. Palestra di roccia docet!


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TEoFIlo GIllARduZZI A CAvAllo dI TRE sEColI Da soldato sul Piave ad una lunga vita senza rancori di Mario Ferruccio Belli - marioferruccio.belli@gmail.com

Allo scoppio della grande guerra Teofilo Gillarduzzi, classe 1899, aveva quattordici anni, troppo pochi per indossare la divisa. Si trovava a S. Andrea di Pusteria, dove quattro anni prima alla morte improvvisa del padre Gian Antonio, era stato collocato in una famiglia di contadini, conosciuti per moralità e generosità. È il ragazzo col gilet e la camicia bianca, mentre regge il cartello “Per la Patria”, che si vede nella notissima fotografia scattata a Bressanone il 6 agosto 1914 che appare in tutti i libri di guerra. La mamma l’aveva accompagnato fino a Cimabanche, assieme al fratello Nestore, che di anni ne aveva uno in più e che sarebbe morto per malattia contratta durante il servizio militare. Nonostante l’età egli venne precettato a prestare servizio in borghese. Ricordava che lo mandavano a far la guardia ai ponti. Ma, al compimento dei diciotto anni, essendo di sana costituzione e di alta statura, venne inquadrato nel 14° reggimento di artiglieria a Budapest. Fra i tanti servizi gli toccò anche la fortuna di trovarsi una volta a cassetta della carrozza imperiale che trasportava l’erede al trono. Le batterie di cannoni erano ippotrainate, dunque nell’artiglieria erano tutti conoscitori di cavalli, perciò addetti anche alle sfilate, come quella nel 1917 per l’incoronazione del nuovo imperatore, dopo la morte del Kaiser Franz Joseph. Erano i giorni di Caporetto quando il suo reggimento, in partenza da Siernig per raggiungere il fronte francese, era stato dirottato invece su quello italiano. Quando le batterie arrivarono nel Friuli si accampavano dove capitava, peraltro ben visti dai contadini meravigliati quando li sentivano

• impianti elettrici civili e industriali • sicurezza: antintrusione, antincendio, antifurto • impianti tv e satellitari, tv circuito chiuso • impianti di domotica Loc. Pian da Lago 46/d - Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 868176 - Fax 0436 868526

di raggiungere Cortina; ma nei pressi del Fadalto persone del posto, inviperite a vedere le loro divise austriache, li fermarono. Solo l’intervento di una pattuglia italiana in avanguardia li aveva salvati dalle botte. Dopo essere stati privati di tutto ciò che portavano (Teofilo rimpiangeva lo zaino con i documenti, le fotografie e la corrispondenza ricevuta dai genitori) venne trasferito a Spinea e poi a Riva del Garda. Ricordando ancora la fame raccontava con ironia: “Eravamo prigionieri di guerra perciò a colazione, pranzo e cena ci davano pasta col pomodoro… tutti i giorni!” Ma la vigilanza era poca e così con l’amico trentino decisero di andarsene. Nessuno li fermò. Arrivarono a piedi sul Pocòl un giorno di maggio del 1919. La madre Lucia li vide sulla porta e gridò: “Oiuto mare, l’ é ruà Teofilo!”. A CACCIA dI CAMosCI sullE MoNTAGNE AMPEZZANE Teofilo Gillarduzzi il 6 settembre 2005, il giorno del suo 106mo compleanno

parlare italiano. Nel 1918 la guerra era già messa male per l’Austria. lA RITIRATA AvvENTuRosA sENZA doCuMENTI

Si trovavano in postazione non molto lontano dal Piave e scarseggiavano di tutto, dai viveri alle munizioni. Quando un loro cannone si scopriva, sparando un colpo, veniva investito da un inferno di fuoco. Di conseguenza s’erano trovati molto presto senza pezzi di ricambio, tanto che qualche reparto per non farlo sapere agli Italiani aveva fatto sporgere dalla trincea tronchi di legno dipinti di scuro a simulare un cannone! In autunno il suo reparto era stato arretrato a Ceneda (oggi Vittorio Veneto) praticamente disarmato. Ma anche là in novembre era stato attaccato per un’ennesima volta con tante perdite. Dalla posizione semidistrutta Teofilo si allontanò in compagnia di commilitoni trentini con l’intenzione

Teofilo era il settimo dei quattordici figli di Giovanni Antonio Gillarduzzi (1860-1910) e di Lucia Lacedelli figlia di Alessandro, la celebre guida di Paul Grohmann. E dalla madre, appunto, aveva ricevuto l’amore per le Dolomiti ampezzane che conosceva come la propria casa. Da giovane le aveva battute per procurarsi la carne di camoscio da portare alla famiglia numerosa. Tutte, dai canaloni del Cristallo fino alla più aerea cengia o al remoto ballatoio d’erba sulle Tofane. Quando la riserva di caccia di Cortina fu riorganizzata, ne divenne socio. Di quella ha avuto il tesserino per più anni di chiunque, l’ultimo nell’anno 2006, prima di morire. Aveva dimenticato (?) il numero di capi, che aveva catturato. Centinaia, migliaia? Camosci, caprioli, cervi, lepri, cedroni, galli e pernici? Teofilo era sempre di buon umore, vuoi per il carattere positivo dei Lacedelli o forse per la convivenza con le sorelle, otto addirittura, tutte di carattere solare e festoso, abbinato all’amore per il lavoro. Dalla più anziana del 1891, otto anni più di lui, alla più giovane, nata nel 1910, l’anno in cui il genitore era morto improvvisamente per problemi cardiaci.


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La madre rimasta vedova con tutte quelle bocche da sfamare non s’era persa d’animo. Suo marito, in previsione dell’imminente arrivo della strada delle Dolomiti da Bolzano a Cortina, aveva appena finita la nuova costruzione sui prati di proprietà che aveva al Pocòl. Anzi, aveva con preveggenza chiesto e ottenuto la concessione della privativa di tabacchi e la licenza per bar e caffè. Lei, dal canto suo, si affrettò a chiedere pure la gestione del casello dei pedaggi sulla neonata arteria, che era stata definita a pagamento. E così vi aveva organizzato il lavoro dei figli grandicelli. Ma, cogliendo l’occasione di lontani parenti in procinto di emigrare in Argentina, aveva affidato loro Carmen e Fiorenza, le più anziane. Con il loro aiuto la modesta costruzione era cresciuta fino a diventare un albergo di prestigio, il terzo dopo i due già esistenti Tofana e Pocòl. Oggi è il sontuoso e conosciutissimo quattro stelle Hotel Argentina. A CAvAllo dI TRE sEColI Nel 1937 Teofilo, nome augurale che significa ”amore di Dio” , sposa Flora Valle Kefar, più giovane di dodici anni che gli darà quattro figli: Nicoletta, Giovanni (1944), Ferruccio (1947) e Daniela, genitori di sei

nipoti di cui era orgoglioso. Con loro amava farsi ritrarre anche in tarda età, giacché la Provvidenza gli ha fatto raggiungere i cento sei anni, toccando tre secoli. Nato allo sfumare dell’Ottocento, ha attraversato per intero il Novecento, gustando infine anche uno spizzico del Duemila. È riuscito a ricevere la benedizione del papa santo Giovanni Paolo II, un pomeriggio sul passo Falzarego. E nel 2004 pure, di passaggio per Cortina, Carlo d’Asburgo che era stato, seppure per poco tempo, imperatore d’Austria e Ungheria, prima dell’abdicazione, cui venne presentato. Teofilo, forte della sua conoscenza della lingua tedesca, gli ricordò di averlo conosciuto personalmente. “Nel 1917 ho guidato la sua carrozza, a Budapest, il giorno dell’incoronazione. Ma forse Lei non se lo ricorderà!” Sempre di buon umore, si sentiva senza nemici. E lo dichiarava. Anzi ci faceva dell’ironia. Ad ogni “4 novembre” partecipava alle cerimonie commemorative nel vicino monumento sacrario del Pocòl, dove riposano circa undicimila soldati italiani e austriaci. Una volta commentò, come parlando a sé stesso ma era invece ad alta voce: “E pensà che chiste i sarae stade i me nemighe …”. Nella spaventosa tragedia Teofilo aveva perduto i fratelli Ferruccio di ventuno anni e Nestore di ventitre. Due

Teofilo e il fratello Nestore a Bressanone nel 1917

fra i centotrenta quattro caduti di Cortina d’Ampezzo! La tensione del rito si sciolse nel sorriso delle autorità, mentre qualcuno asciugava le lacrime!

MAlEssERE dI IERI, MAlEssERE dI oGGI di Roberto Pappacena

Confesso che vivere mi è sempre piaciuto, persino nei periodi sconvolti dalla guerra. Anzi, soprattutto allora. Perché, se da una parte la drammaticità degli eventi e la costante minaccia di morte affliggevano i nostri giorni, dall’altra la salvezza, dovuta anche al fatto che allora ero ancora giovanissimo e quindi ebbi la fortuna di non essere ancora “richiamato”, come avvenne poi, sotto le armi, la dovetti anche alla generosa fratellanza prima, in Abruzzo, di splendidi contadini che ospitarono gratis me e la mia famiglia nel rifugio della loro casa; poi, di amici napoletani carissimi che altrettanto fecero con noi subito dopo la guerra, dandoci così l’occasione di ritrovare, per fortuna intatta, la nostra abitazione situata a Napoli «ngoppe o’ Vòmmere», in posizione splendidamente panoramica. Si succedettero, poi, avvenimenti inaspettati ed esaltanti: l’ingresso ad esempio

come allievo nella Scuola Normale Superiore di Pisa, dove insegnanti favolosi come Luigi Russo e Giorgio Pasquali, mi arricchirono la mente e il cuore; e, successivamente, l’ingresso in ruolo a Cortina, come insegnante e preside, prima nella Scuola Media e successivamente nell’Istituto d’Arte, gremito allora dalle stupende visioni della «collezione Rimoldi». Questi stimolanti impegni furono anche, tra l’altro, origine di contatti con personaggi illustri che, in quei tempi, arricchivano costantemente Cortina della loro presenza. Si poteva allora incontrare per istrada o in case private, nel corso dell’intero anno, personaggi come Indro Montanelli, Italo Squitieri, Milena Milani, Renato Balsamo, Maria Luisa Astaldi, fondatrice del famoso «Premio Cortina – Ulisse», e molti altri ancora, di cui prego di perdonarmi se

non faccio qui l’elenco. A Cortina, insomma, non esisteva allora lo spacco, oggi sempre più accentuato, tra «stagione» e «fuori stagione»: palpitava un fervore culturale costante, specie nelle case dei privati, nel corso dell’intero anno.

sede di 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) Corso Italia 80 tel. 0436 883800 fax 0436 867654 cracortina@cracortina.it www.cracortina.it


20 pagina autogestita

Cortina alle fiere a cura di Cortina Turismo

FIERE TTI –TTG Cortina Turismo insieme all’Associazione Albergatori erano presenti alla fiera TTI e TTG di Rimini, dal 7 al 9 ottobre. Oltre 30 gli appuntamenti con Agenzie italiane ed operatori stranieri provenienti da Polonia, Brasile, Argentina, Giappone, Russa, Ucraina, Nuova Zelanda, UK, USA, Sudafrica. BUY VENETO 16 ottobre Workshop Buy Veneto, Venezia Incontri con una trentina di operatori stranieri provenienti da Austria, Germania, Russia, Brasile, Canada, USA, Danimarca, UK, Repubblica Ceca. 17-19 ottobre Educational Educati onal Buy Veneto a Cortina 14 Operatori stranieri (provenienti da Brasile, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Dubai, UK, USA) hanno visitato Cortina durante il fine settimana per conoscerne le bellezze naturali, la gastronomia e le caratteristiche che la rendono unica agli occhi dei mercati internazionali. Ad accogliere gli ospiti uno speciale Welcome Drink e una presentazione dell’offerta turistica. Il sabato mattina gli ospiti si sono dedicati alla scoperta del territorio, con una passeggiata lungo i sentieri panoramici nell’area Lagazuoi 5 Torri, mentre nel pomeriggio sono stati organizzati i tradizionali incontri con gli operatori locali e lo scambio diretto di contatti. Numerosi i momenti conviviali e le occasioni per apprezzare l’eccellenza gastronomica ampezzana. TORONTO Enit USA ha organizzato un road trip nel Nord America: Los Angeles - Toronto – NY, un importante mercato invernale per la Regina delle Dolomiti. A Toronto Cortina ha partecipato ad un workshop con TO e agenzie, seguita da una serie di presentazioni alla stampa, con particolare attenzione per l'EXPO.

IL METEODECALOGO ALLO SKIPASS Cortina "a scuola di meteo ". Giovedì 30 ottobre, a Skipass Modena è stato presentato il Meteodecalogo di Luca Mercalli, un progetto organizzato da Trentino Marketing con la partecipazione della Regione Veneto e dell'Alto Adige. Tra i relatori anche Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo. Il Meteodecalogo servirà a far sì che chi promuove le località turistiche possa farlo anche in virtù di previsioni meteo purtroppo sbagliate. Dieci regole da seguire.

DICONO DI NOI

THE SKIER AND SNOWBOARDER - UK Grande Guerra

MOMENTUM SKI WEBSITE 6 ragioni per le quali Cortina d'Ampezzo è una Stazione sciistica Cool LIPSIA Dal 24 al 26 ottobre l’artigianato di Cortina oltre confine, con l’esposizione presso il Grassimuseum di Lipsia delle creazioni di Cullami: la prima edizione del concorso di design Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living,


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CIAsA dE RA REGolEs GREMITA PER lA sERATA IN oNoRE dI RINAldo ZARdINI Una conferenza con excursus sulla vita del grande paleontologo e botanico di Cortina d’Ampezzo e la presentazione della ristampa aggiornata della preziosa guida “Geologia e fossili attorno a Cortina” di Marina Menardi

Sala gremita venerdì 24 ottobre alle ore 18.00 al piano terra de “Ra Ciasa de ra Regoles” di Cortina d’Ampezzo, in occasione della conferenza e della presentazione del nuovo libro dedicato al grande paleontologo e botanico di Cortina d’Ampezzo Rinaldo Zardini. “L’emozionante storia naturalistica di Rinaldo Zardini. Dai suoi fossili alle ultime novità sull’ambra triassica delle Dolomiti” è il titolo della conferenza tenuta da Guido Roghi, ricercatore dell’Istituto di Geoscienze del Cnr di Padova, Eugenio Ragazzi, professore presso l’Università di Padova, e da Paolo Fedele, “discepolo” di Rinaldo Zardini e scopritore delle gocce di ambra nella valle d’Ampezzo. Roghi ha ampiamente decantato il grande lavoro svolto da Zardini durante la sua vita, prima come botanico, e successivamente come raccoglitore di fossili, sottolineandone il prezioso contributo fornito alla comunità scientifica. Con grande compiacimento per la numerosa partecipazione, il presidente delle Regole d’Ampezzo Gianfrancesco Demenego ha introdotto la conferenza, consegnando simbolicamente la ristampa del libro dedicato alla curatrice, la geologa ampezzana Chiara Siorpaes. «Zardini è stato un grande uomo, autodidatta, a cui è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze Naturali» ha sottolineato Demenego. «Per me è stato un bell’impegno portare avanti la ristampa del libro - ha detto Chiara Siorpaes -. Un bel team di persone mi ha convinta ad intraprendere quest’opera. È stata una bellissima esperienza. È importante trovare argomenti per crescere culturalmente e anche umanamente. È stato importante per me anche fare partecipi di questa avventura, iniziata un anno e mezzo fa, coloro che non conoscono la montagna sotto il profilo prettamente geologico». La dottoressa Siorpaes ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al libro con le foto e con i testi, e soprattutto Nicola Zardini, nipote di Rinaldo Zardini, che ha curato la grafica, dando alla pubblicazione una veste dinamica e scorrevole. Infine ha ringraziato anche i presenti, e tutti coloro «che con i loro studi portano avanti lo spirito e la passione di Rinaldo Zardini» tra i quali ha nominato Paolo Fedele.

Sopra, da sinistra: il professor Guido Roghi, ricercatore dell’Istituto di Geoscienze del Cnr di Padova, la dottoressa Chiara Siorpaes, geologa, Paolo Fedele, e il presidente delle Regole Gianfrancesco Demenego. Sotto: la copertina della nuova pubblicazione

INFo BoX “Viaggio geologico a Cortina d’Ampezzo” è la ristampa aggiornata della preziosa guida “Geologia e fossili attorno a Cortina” di Rinaldo Zardini. In questo “taccuino del paleontologo”, così soprannominato per l’originale forma grafica, la Siorpaes interpreta in maniera moderna il succedersi delle ere geologiche. Prendendo spunto dal ricco patrimonio che il Museo Zardini custodisce, delinea l’alternarsi degli scenari geografici che hanno reso così spettacolare la zona dolomitica dove sono stati trovati i numerosi fossili di Zardini, ma anche dopo. La realizzazione del libro, che gode del patrocinio dell’Unesco, è stata resa possibile grazie al sostegno economico della Regione Veneto.


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I RIsCHI dEll’EdIlIZIA soTTERRANEA La limitata conoscenza della realtà fisica è spesso nascosta dalla falsa sicurezza nella tecnologia di Pier Maria Gaffarini

La pesante situazione climatica per fortuna non ha prodotto danni irreparabili nel territorio cortinese. Da sempre osservata speciale è la situazione del versante del Ru Torgo, con la presenza di una “Colata Detritica Torrentizia”. Questo sistema è noto anche come: debris flow, colate con elevata concentrazione di materiale detritico che si muove verso valle con velocità di pochi cm/sec, sino a 25 ml/sec. Non si presterebbe attenzione alla colata se non fosse per le sedi stradali che l’attraversano, le quali indicano, in modo evidente, quanto essa “si muova”; in maniera impercettibile e sfuggente per chi non sia abituato a “leggere” le trasformazioni del suolo. La memoria degli anziani, e le fotografie aeree, ci informano, invece, che la sede della strada comunale per Mortisa anni fa era collocata oltre venti metri più a monte. A intervalli regolari nel tempo, la colata si rende evidente riproducendo differenze di

Vista dal villaggio di Mortisa

livello e di contropendenza, aumentando ed estendendo le fessurazioni sul piano stradale. I mutamenti del versante di Ru Torgo sono stati evidenziati anche in una ricerca idrogeologica del 1999; questo studio includeva la verifica della presenza e delle variazioni dei percorsi acquiferi sotterranei estesi a tutto il versante, sino alla sponda

destra del Boite. Le direzione e la variazione dei percorsi acquiferi sotterranei, non solo all’interno della colata, dovrebbero essere valutati con attenzione, in una fase di attività edilizia dove prevale, ed ha prevalso, la scelta di interrare le autorimesse e i parcheggi. I rischi che si corrono, operando con una limitata conoscenza della realtà fisica che ci circonda, sono spesso nascosti dall’affidarsi ad una “tecnologia” che consente di imporci e trasformarla. L’insidia di questo operare è che sia superata la capacità di prevedere gli effetti. Alcuni si chiedono il perché di questo procedere e come mai non si segua il logico percorso del conoscere, prevedere, valutare, progettare, per l’oggi e per il futuro. Quindi enunciare. (a cura di e.p.)

Sale & Pepe

& sINoNIMI E CoNTRARI

Peripezie linguistiche per non dire: speculazione. EDIFICIO EX TELVE IN LARGO POSTE:

“Difficile … che l’Amministrazione possa addurre una qualsiasi ragione di pubblico interesse tale da impedire la riconversione di un fabbricato che ha perso la sua originaria e così specifica funzione …” (parere legale “ex Telve” in Largo Poste)

AIUTO AL GOLF:

“Impiego di risorse pubbliche, …attraverso gli strumenti di pianificazione urbanistica” (emendamento della deliberazione del Consiglio comunale del 25 settembre 2014)

INVESTIMENTI SANITARI:

“10 milioni di euro verrebbero ricavati dalla valorizzazione dell’ex distretto sanitario di Cesare Battisti” (Andrea Franceschi, comunicato stampa del 16 ottobre 2014)


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numero 126 | novembre 2014

Lettere, opinioni e commenti 60 ANNI DALLA CONQUISTA DEL K2 PASSATI NEL SILENZIO E NELL’INGRATITUDINE DI CORTINA Sono trascorsi già cinque anni da quando alle 8 del mattino, dopo aver indossato il maglione rosso, salutando con uno sguardo le tue tanto amate montagne, ti sei incamminato per salire sulle più alte cime del cielo, assieme ai tuoi amici che ti avevano preceduto, sotto lo sguardo affettuoso del Signore delle Cime. Tutti gli amici e la gente di Cortina, con sincero dolore, ti hanno accompagnato per il primo tratto di strada, consegnandoti al Preposto del Signore delle Cime che ti ha salutato e benedetto e ti ha affidato all’incaricato di accompagnarti nell’ultimo tratto del tuo cammino. Poi in chiesa, purtroppo, tanti tromboni hanno voluto misurarsi in competizione per esprimere il loro momentaneo dolore ipocrita, autorità Regionali, Provinciali e Comunali con il nostro Sindaco che dichiarava ai quattro venti: Lino non ti dimenticheremo mai, hai dato tanto alla tua Cortina e com’era nel tuo carattere non hai mai chiesto nulla. Il tuo museo si farà, il sogno del Re del K2 diventerà realtà.

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Signor Sindaco, si ricordi che fra persone per bene ogni promessa è debito o è vero che “passata la festa, gabbato lo santo” e Lei sta dimostrando in questo momento che è vero, se in 5 anni trascorsi non ha dato corso a nessuna promessa; ma io, malpensante, dico: non è che sotto-sotto ci sta un motivo? Il 26/01/2006 si sono festeggiati i 50 anni dalle Olimpiadi con feste e pranzi e ricordi e mostre per un avvenimento che, per la seconda volta, ha fatto volare il nome di Cortina nel mondo; ma per la prima volta era stato Lino con la

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sua epica impresa a consegnare il nome di Cortina, come dice la Bibbia, fino ai confini della terra. Ma per Lino, a 60 anni dalla conquista del K2, tutto è passato sotto il più assordante silenzio. Solo Pieve di Cadore ha voluto ricordare quella data. VERGOGNA! Io, ingenuo, certo di assistere ai festeggiamenti, il 29 luglio mi sono messo in treno per venire a Cortina, perché da Arco venire a Cortina è sempre un’avventura; tanto per dire, per arrivare da Dobbiaco ho dovuto prendere un taxi. Il giorno dopo, passeggiando per il corso e non notando nulla che indicasse l’avvenimento dell’indomani, ho chiesto a varie persone se ci fosse un programma per la festa di domani. Ho ricevuto solo silenzi e facce stupite, come se avessi parlato arabo. Forse è vero che se non c’è odore di Euro, e molti, nulla si muove. Gramarzè ben Lino per quanto hai fatto e per quanto ci hai lasciato e per quanto hai dato alla tua Cortina, il tuo esempio ci accompagnerà sempre. E a chi ti ha dimenticato dico: LINO non ti curar di loro, ma guarda e passa! Giorgio Murari.

• oppure chiamare il: 349 4912556 Chiuso in redazione il 4 luglio 2014

Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata


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le >brevi< del mese 27

set Algoritmo Terapeutico delle infezioni osteoarticolari. Questo il titolo del XIII Congresso Regionale della Svoto, la Società Veneta Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri, che si tiene all’Alexander Girardi.

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set Presentata la nuova scuola di sci M’Over che vede nello staff grandi nomi come Kristian Ghedina, Pietro Piller Cottrer, Deborah Compagnoni, Giacomo Kratter con cui si potranno praticare freeride, eliski, fat bike, telemark, arrampicata su ghiaccio o roccia e tanto altro.

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set Il consiglio comunale candida Cortina ai Mondiali di Sci Alpino 2021. Tutti favorevoli alla nuova candidatura, ad eccezione di Gianpietro Ghedina; questi non ha votato contro, ma si è astenuto in quanto aveva chiesto l’indizione del referendum per sentire l’opinione dei cittadini.

01

ott Si è tenuta l’ultima riunione del Comitato 2019, che decadeva il 30 settembre. Il Comitato che si appresta a divenire “Cortina 2021” saluta il direttore Martin Schnitzer; già dalla primavera si sapeva che non avrebbe proseguito, lasciando anche in caso di vittoria.

02

ott Dopo oltre un anno finisce l’esilio di Franceschi che tornerà anche a fare il sindaco nel pieno delle sue funzioni. Il percorso giudiziario è ancora lungo, perché il processo che vede Franceschi imputato con altri rappresentanti dell’amministrazione è solo alle fasi iniziali.

03

ott Si chiude con un passivo di 32.631 euro il bilancio 2013 della Servizi Ampezzo. I guadagni maggiori derivano dai parcheggi pubblici. «Gli introiti da parcheggi», spiega Marco Siorpaes, l’amministratore unico, «sono ridotti rispetto agli anni passati, segno di un calo di veicoli in paese».

04

ott La Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti ripropone anche per il 2015 il bando per la concessione di contributi e sponsorizzazioni a favore di associazioni, enti, gruppi e società impegnati in ambito culturale, sociale, sportivo, turistico o volontaristico.

07

ott Da sei anni l’energia nel Comune di Cortina è verde al 100%. Lo certifica il Cev, che anche quest’anno ha consegnato alla municipalità l’attestato Energia Verde. L’impiego di energia rinnovabile ha evitato l’emissione di 6.324 tonnellate di CO2.

08

ott Il meublé Myriam di Cortina sarà ampliato. All’unanimità, nell’ultimo consiglio comunale, è stato votato il progetto. La pratica è stata portata avanti tramite lo Sportello unico per le attività produttive che consente ai proprietari di strutture ricettive di ampliarle sino all’80% dell’esistente. -Il Consiglio comunale ha approvato il piano di subentro dell’Unione Montana alla Cm Valboite e sono stati definiti i rapporti del Comune stesso, che esce a tutti gli effetti dalla Cm e che non farà parte della futura Unione.

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ott In piazzale della stazione prende vita la tradizionale “Festa del Dešmonteà”, organizzata dalle Regole d’Ampezzo e dall’Amministrazione. Nei recinti presenti un’ottantina di capi di diciotto allevatori diversi, che riceveranno un premio

a sostegno dell’attività agricola-pastorale.

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ott Inaugurata la nuova pista da curling allo stadio Olimpico. Un’opera provvisoria, finanziata dal Comune con circa 80 mila euro, che garantisce ai giocatori di continuare nella loro attività dopo che lo scorso febbraio è crollato il tetto del Curling Center in stazione, a causa della neve.

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ott Le piccole imprese di artigiani e delle ditte potranno scaricare i rifiuti riciclabili in ecocentro a Pies de Ra Mognes. La Cm Valboite, in sinergia con l’Amministrazione, sta, infatti, definendo la procedura per creare un’area adibita al recupero dei rifiuti non speciali provenienti dalle ditte.

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ott L’istituto Codivilla-Putti continuerà ad essere gestito da una società mista pubblico-privata per i prossimi due anni e mezzo. È quanto ha deciso il consiglio regionale. Nel frattempo la Giunta potrà cercare altri partner per una gestione pubblico-privata.

17

ott Eletto il nuovo consiglio dell’Assoalbergatori. Gherardo Manaigo è stato confermato presidente, Roberto Cardazzi vice. In consiglio anche Romana Apollonio, Sandra Ruatti, Alberto Menardi, Gianluca Lorenzi e Fabio Ghedina. Il consiglio starà in carica tre anni.

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ott Herbert Huber si dimette da consigliere comunale. Gli subentra Marco De Villa, primo dei non eletti nel 2012. «Questa scelta», spiega Huber, «nasce dall’impossibilità di conciliare lavoro e attività pubblica».

19

ott Cortina è tra le sette località top delle Alpi. A stilare la classifica è stata Premium Europe, la piattaforma online che guida l’utente alla scoperta di luoghi di eccellenza. Cortina è affiancata a Garmisch Partenkirchen, Kitzbühel, Megève, Davos, Chamonix-Mont-Blanc e Saint Moritz.

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ott Saranno Silvano Varettoni e il comitato “Cortina 2019” a salire sul palco del

F cus

a cura di Morena Arnoldo

“Fair play”, il premio che la Fisi Veneto assegna dal 1990 a personalità che si sono distinte nel mondo degli sport invernali. Silvano Varettoni è diventato uno dei punti di forza della nazionale di sci alpino di Coppa del mondo. Roberto Bortoluzzi, presidente Fisi Veneto spiega: «Vogliamo dare anche un riconoscimento a coloro che tanto hanno lavorato per la candidatura Cortina 2019 e guardiamo al progetto di una nuova candidatura con favore».

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ott Ottimi risultati per l’ASD Cortina Energym di Orlando Maruggi. Nella classifica nazionale per società master femminile di panca piana si è classificata al primo posto su trenta società partecipanti; nella categoria maschile ha ottenuto un gratificante quinto posto su oltre sessanta società partecipanti. -Nonostante il consiglio comunale abbia votato la delibera di presentazione di Cortina come candidata ad ospitare i Mondiali di Sci Alpino del 2021 un gruppo di cittadini intende avviare una raccolta firme per indire un referendum sui Mondiali.

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ott Al via le opere di mitigazione del rischio valanghe sui passi dolomitici. Veneto Strade ha avviato i primi interventi per realizzare le tettoie para valanghe sul Falzarego. «È un intervento importantissimo», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Verocai, «finanziato dai fondi Brancher, che mira alla messa in sicurezza dei tre valichi dolomitici dal pericolo delle valanghe».

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ott Recuperato un milione di euro sottratto al fisco, scoperti cinque evasori totali e para totali, denunciati due imprenditori all’autorità giudiziaria, individuati tre lavoratori in nero ed irregolari. Questo il bilancio di sette mesi di lavoro della compagnia della guardia di finanza di Cortina, guidata dal capitano Leonardo Landi.

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ott Il libro di Paolo Giacomel “1914. L’Austria chiamò alle armi”, che è già in ristampa, potrebbe essere tradotto in tedesco, grazie alla richiesta venuta dall’Alto Adige.«Questa richiesta ci ha riempito di orgoglio», spiega la presidente dell’ULd’A, Elsa Zardini, «già in Alto Adige ci hanno chiesto il volume per tutte le scuole di lingua italiana, per far conoscere la nostra storia».

FONDAZIONE UNESCO: AZIONI E PROGETTI PER UNA PROMOZIONE TURISTICA CONGIUNTA DEI TERRITORI DOLOMITICI 20-ott Il gardenese Rudolf Nocker conclude i settecento chilometri percorsi a piedi insieme al proprio cavallo davanti alla sede di Cortina della Fondazione Unesco. L’avventura è iniziata il 13 settembre scorso con la partenza dalla Val Rendena, ed è proseguita tra i gruppi dolomitici del Trentino, dell’Alto Adige, del Friuli e del Veneto. Ad attenderlo in Corso Italia il segretario generale della Fondazione, Marcella Morandini che ha evidenziato come questo percorso abbia avuto un valore simbolico: «È stata un’iniziativa privata del signor Nocker che ha coperto a sue spese tutto il viaggio - dice la Morandini - noi abbiamo fornito supporto logistico e di informazione. La Provincia di Bolzano ha colto con favore questa iniziativa, perché l’idea di collegare questi nove sistemi pone nuove frontiere alla promozione turistica congiunta dei territori dolomitici. Le Dolomiti sono un bene unico per l’Unesco, ma sono anche un’unica destinazione a livello mondiale per quanto riguarda il turismo. Questo progetto è stato anche una chiave di valorizzazione per i territori più marginali». E poi annuncia: «Uno dei nostri progetti sulla rete della mobilità è la predisposizione di un’unica piattaforma online per la consultazione di orari di trasporto pubblico di tutti i vettori che interessano l’area delle Dolomiti».


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