Voci di Cortina - Ottobre 2014

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anno XI | numero 125 | ottobre 2014 Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

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direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc

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amministrazione Dal Comune 2 milioni di euro e un albergo al Golf di Cortina

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cronaca Franceschi ritorna in Municipio dopo 506 giorni in esilio

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sanità L’Ulss prepara il bando per privatizzare il Codivilla

IL COMUNE NON VUOLE IL REFERENDUM PER I MONDIALI DI SCI Il vicesindaco Pompanin dichiara di essere favorevole alla quinta candidatura di Cortina ai Mondiali «solo se sarà tutta Cortina a volerlo». Ma poi cambia idea, dice «no» alla richiesta di un referendum e porta all’approvazione la delibera della ricandidatura BENTORNATO, SINDACO Luglio 2013: dal libro “Un Sindaco in esilio” leggiamo: «Le speculazioni edilizie … minacciavano di comprometterlo (il paesaggio) per sempre. Dunque, dovevamo fermare le ruspe. … Nessuna facile speculazione». Maggio 2014: a poco più di una settimana da Barcellona (Cortina 2019), il Consiglio comunale vota una delibera di intenti a favore di un albergo a 5 stelle nella zona del traguardo di Rumerlo.

Agosto 2014: accordato il cambio di destinazione da uso pubblico a residenziale per 3.000 metri cubi nel centro di Cortina. Settembre 2014: concessa la possibilità per la Fondazione golf di accedere a “strumenti di pianificazione urbanistica” (e non necessariamente alberghiero). Un povero cittadino, che cosa deve pensare? Veda Lei. Bentornato, Sindaco.

Comitato Civico Cortina


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Due ore di riunione con i cittadini e poi il Consiglio approva la candidatura ai Mondiali 2021 Una cinquantina le persone presenti in sala consiliare per l’annunciato confronto tra l’Amministrazione e i cittadini, poi l’approvazione della delibera che ufficializza la quinta candidatura di Cortina ai Mondiali di sci. Dalla Giunta no al referendum consultivo, dal pubblico e dalla minoranza dubbi sul Comitato, ma consenso unanime per Enrico Valle di Patrizia Serra

Un Consiglio comunale aperto al pubblico che però non era un Consiglio comunale in quanto lo statuto e il regolamento del Comune non prevedono questa tipologia, ma nemmeno una vera assemblea pubblica viste le ridotte dimensioni della sala consiliare. In sostanza una sorta di riunione che si è svolta in municipio davanti a un uditorio composto da una cinquantina di persone, addetti ai lavori compresi. Con questo ibrido si è aperto e chiuso il tanto annunciato confronto dell’amministrazione comunale con i cittadini di Cortina. La riunione, e subito a seguire il consiglio comunale vero e proprio, è stata motivata con l’urgenza di fornire al più presto la certezza della candidatura di Cortina alla Fisi riunita a Zurigo con i vertici Fis. Non un’occasione ufficiale, quindi, in quanto la scadenza per la candidatura è nel maggio 2015, ma un’urgenza dettata a quanto pare dal presidente Fis Flavio Roda che a Zurigo deve tessere i rapporti giusti con le persone giuste, per far sapere che Cortina si candida per la quinta volta e vediamo se questa volta hanno il coraggio di bocciarla di nuovo. Il vicesindaco Enrico Pompanin ha ripetuto come un mantra per tutto il consesso e per tutto il consiglio comunale la necessità di presentarsi uniti a Zurigo perché è lì che si decidono le sorti per i Mondiali del 2021. Certo il presidente Roda non può promettere nulla, ma ha detto che stavolta Cortina ha serie possibilità di vincere, che Francia e Austria faranno un passo indietro se si candiderà Cortina. IL BILANCIO DELLE CANDIDATURE 2017 E 2019 L’apertura della riunione è stata di Enrico Valle che, in qualità di presidente del Comitato promotore, ha illustrato i bilanci delle candidature per il 2017 e 2019. La candidatura per il 2017 ha causato un disavanzo di circa 169mila euro. Questi si sommano ai costi del-

Il pubblico in sala consiliare durante l’assemblea che ha preceduto il Consiglio comunale del 29 settembre sulla ricandidatura di Cortina ai Mondiali di sci del 2021

la candidatura 2019, pari a 887.553 mila euro, a fronte di 506.912 euro di ricavi (contributi del Comune e della Regione), con una perdita pari a circa 550mila euro (549.904 ero). Il costo totale delle due candidature è stato di 1 milione 821 mila euro, coperti quasi interamente da soldi pubblici. «Le spese – ha precisato Valle – sono relative a un periodo di quattro anni e mezzo, durante i quali il nome di Cortina è andato in giro per il mondo. Adesso dai costi contiamo di togliere il contributo di circa 113mila euro che la Fisi ci ha chiesto per la sponsorizzazione degli atleti con la dicitura “Cortina 2019”. Roda ci ha rassicurati che cercherà di togliere questa sorta di partita di giro che è stata fatta dalla Fisi». «È stata una sorpresa – ha confermato Pompanin – la Fisi con una mano ti dà (ha pagato la tassa di iscrizione a Barcellona), con l’altra ti toglie: ma se togliamo questa spesa e se togliamo il disavanzo del 2017, il disavanzo per il 2019 resta di circa 300.000 euro».

IL DIBATTITO CON IL PUBBLICO Una volta iniziato il dibattito col pubblico, Pompanin si è dimostrato abile nel tenere bassi i toni e nel rassicurare tutti, soprattutto sul fatto che tutti gli interventi saranno rispettosi dell’ambiente e che «è ovvio che i cantieri creeranno qualche disagio, ma non andiamo a costruire cattedrali nel deserto». Unica nota vivace il confronto con la presidente del Comitato Civico Marina Menardi a proposito del referendum consultivo sulla candidatura. Pompanin sosteneva che per portare a termine un referendum sono necessari dai 5-6 mesi; Marina Menardi, regolamento alla mano, ha ribattuto che in 60-70 giorni al massimo si può andare alle urne. Pompanin ha allora giustificato il suo rifiuto per il referendum in quanto presentarsi a Zurigo senza un sì ma con l’incognita del referendum indebolirebbe la continua a pagina 4


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PER FAVORE: NON DISTURBATE I MANOVRATORI L’Amministrazione comunale considera la richiesta di referendum sulla candidatura ai Mondiali 2021 un “mettere i bastoni tra le ruote”. Già dimenticata la dichiarazione del vice Sindaco Enrico Pompanin: «Siamo favorevoli alla candidatura di Cortina ai Mondiali, ma solo se sarà tutta Cortina a volerlo». Il Comune ostenta importanti contatti con Federazioni, Regione, Istituzioni, Governo, Politica; nessuna considerazione invece per i CITTADINI DI CORTINA, coloro che fino ad oggi pagano con le tasse i deficit delle Candidature e subiscono le false promesse di mirabolanti opere pubbliche. Ai nostri Amministratori non importa che l’Associazione Commercianti chieda il referendum, che l’Associazione Albergatori condizioni il suo benestare, che gruppi di cittadini invochino la consultazione, che uno stimato consigliere comunale non voti la candidatura. Nessuno ha risposto (solo per fare un esempio di supponenza) alla raccolta spontanea di firme (circa 250, consegnate poi a Voci di Cortina) sulla vetrina della Modernissima contro le spese del Comitato 2017. È stato invocato il consenso popolare per la candidatura? Bene, ci sarà modo di sentire direttamente i cittadini. Anche se questo potrà disturbare i manovratori.

IL REFERENDUM SARÀ RICHIESTO. AL VIA L’ORGANIZZAZIONE, VI TERREMO INFORMATI Lo Statuto comunale definisce il referendum uno “strumento di democrazia diretta e di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica”. La consultazione ha tempi molto veloci, quando è deliberata direttamente dal Consiglio comunale (al massimo 60 giorni); ci vuole più tempo se l’iniziativa parte con la raccolta firme. Ci sono diverse forze locali (soprattutto i giovani) che si stanno muovendo per avviare la raccolta. A breve i cittadini di Cortina saranno informati sulle modalità di raccolta delle firme.


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posizione di Cortina (e non farebbe piacere a Flavio Roda) e potrebbe spingere altre località italiane a farsi avanti. «Col referendum arriveremo in tempo per la scadenza ufficiale di maggio, ma saremmo a zero sul profilo internazionale. Ecco perché dico no al referendum». Hanno preso la parola i rappresentanti dei commercianti, degli artigiani, degli albergatori e degli impianti a fune, tutti a favore della candidatura ai Mondiali 2021, ma ognuno con i propri distinguo. Gabriele Gaspari, presidente Ascom, ha detto che i commercianti sono a favore della nuova candidatura, ma avrebbero preferito prima un referendum per conoscere il parere di tutti i cittadini. Gaspari si è anche detto preoccupato per le volumetrie commerciali previste in zona stazione, quando ci sono già tanti negozi chiusi. Il vicesindaco Enrico Pompanin ha voluto precisare che le volumetrie commerciali previste nel progetto della stazione sono state ridotte dell’80%. Claudio Faloppa dell’Appia si è detto favorevole ai Mondiali così come Gherardo Manaigo per gli albergatori, con la richiesta di maggiore trasparenza e di un maggiore coinvolgimento delle categorie economiche e sottolineando che «squadra che perde si cambia». Enrico Ghezze del Consorzio Esercenti Impianti a Fune si è detto favorevole alla candidatura e assolutamente contrario al referendum. Quando dal pubblico gli è stato obiettato che erano così favorevoli le stesse categorie economiche che pochi mesi prima avevano chiesto le dimissioni della Giunta, Ghezze ha tranquillamente

Durante l’assemblea pubblica che ha preceduto il Consiglio comunale, Enrico Valle (il primo a sinistra) ha letto il bilancio delle candidature del 2017 e del 2019

risposto che la Giunta può dimettersi, ma la candidatura può andare avanti anche senza questa Giunta. Unanime, da favorevoli e contrari (questi soprattutto fra i pochi “cittadini semplici” presenti), la richiesta di maggiore comunicazione e maggiore trasparenza, sia per quanto riguarda le decisioni e l’iter da seguire, sia per quanto riguarda i soldi spesi. Gli interventi del pubblico sono stati tutti a favore della candidatura, fatta eccezione per due. Patrizia Perucon ha definito Cortina «il paese delle candidature» e chiedeva il referendum per conoscere il parere della popolazione su un evento che condizione-

rebbe pesantemente la vita del paese per i prossimi sei anni, tenendo presente che le movimentazioni di terra sulle Tofane significherebbero tante estati senza lavoro. Roberta De Zanna ha definito la riunione una “foglia di fico” dicendosi contraria «a una candidatura che non è certo una carta vincente. Cortina è da 30 anni che si candida a qualcosa e nel paese non è stato piantato un chiodo. È come se un padre di famiglia spendesse tutti i soldi in biglietti della lotteria e intanto lascia crollare la casa». Favorevoli alla candidatura Virginio Piccin: «Rottamiamo le polemiche e prendiamo questa opportunità. I costi della promozione sono

I CONSIGLIERI DI MINORANZA CRITICI SUL RUOLO DELLA CASSIOPEA PRODUCTIONS. CHI ERA COSTEI? Poco chiaro il ruolo della Cassiopea Productions, una società con sede a Milano di proprietà di Maurizio e Andrea Gandolfi, proprietari di un hotel a Bormio. Le candidature di Cortina per la società milanese si sono rivelate una manna dal cielo. Ricordiamo che nel consiglio comunale del 19 agosto 2010 il sindaco Andrea Franceschi aveva riferito che la collaborazione con la Cassiopea Productions era iniziata a fine 2009 e che la stessa aveva raccolto da nove grandi aziende la bellezza di 1 milione 465 mila euro (!) reinvestiti in attività promozionali per la candidatura 2015 (vedi Voci di Cortina n. 76 del settembre 2010). La Cassiopea è quella delle montagne di Madonna di Campiglio e della stretta tra due mani sinistre per intenderci, l’unica che in tutti questi anni ha incassato

i soldi degli sponsor, pari, per la candidatura 2019, a 200mila euro da Unicredit e 150.000 euro tra Diadora e Ascotrade, quindi in netto calo rispetto alla cifra del 2015. Questi soldi sono stati utilizzati per non meglio precisate attività di marketing, quali “un paio di cene, una parte di Barcellona, stand, congresso e gadget, e il testimonial, che è andato a Roma, a Venezia e a Barcellona”, come specificato da Enrico Valle nell’assemblea pubblica dello scorso 29 settembre. Sospiro di sollievo per tutti quando Valle ha precisato che il contratto con Cassiopea è scaduto subito dopo l’appuntamento di Barcellona. Stupisce vedere la gestione degli sponsor, unicamente affidati alla società lombarda, e l’enorme spreco di denaro pubblico, come due vasi non comunicanti. L’unica speranza per appianare i debiti era la vittoria a Barcel-

lona, che avrebbe portato subito un bonus di 500mila euro. Ma un comitato promotore non poteva farsi promotore anche della ricerca degli sponsor che coprissero le spese? Perché seguire due binari? Nel bilancio del Comitato 2019, pari a quasi 890mila euro con un disavanzo di circa 550mila euro e neanche un introito da parte di qualche sponsor, leggiamo, tra i vari costi, 156mila euro di marketing ed eventi. A questi si aggiungono i 350mila euro che Cassiopea ha incassato e speso, in parte si presuppone, per i gadget, le cene e il cachet di Alberto Tomba, testimonial ufficiale. Insomma, tanto per fare un esempio, le matitine e i bloc notes con scritto Cortina 2019 sono stati pagati con i 156mila euro di spese marketing del comitato o con i 350mila euro di spese marketing di Cassiopea?


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irrisori, in caso di vincita il ritorno sarebbe enorme», e Renato Pesavento che ha chiesto ai consiglieri di minoranza «di pensare a quanti li hanno votati prima di dare il voto, perché quelli contro hanno fatto poco e quelli a favore hanno fatto tanto». A Evaldo Costantini che chiedeva se si migliorerà la strada per arrivare a Cortina, Pompanin ha risposto che «gli enti preposti non hanno soldi, perciò nel nostro gruppo ci deve essere chi sta nella stanza dei bottoni. È inutile avere la bretella a Cortina se poi abbiamo il tappo in Cadore. Certo che se ne è parlato, ma per ora sono solo ciacole, per questo è importante avere un motivo forte per fare investimenti». Adolfo Menardi, nel Comitato responsabile del progetto piste, ha respinto ai mittenti le accuse di scarsa competenza dei componenti del Comitato affermando: «Certo che i cantieri creano disagio, ma la pista Sailer è stata voluta dai tecnici Fis e allora dobbiamo chiederci che cosa vogliamo, se per ogni albero tagliato gli ambientalisti ci fanno le pulci». Secondo Giovanni Valle «gli ambientalisti dicono sempre no, sciorinano numeri, ma la massa di terra movimentata sarebbe inferiore a quella che si avrebbe se crollasse questo edificio», mentre Luciano Dimai è convinto che «si può trovare un equilibrio per salvaguardare l’ambiente e fare le cose come si deve, ma ribadisco la mia contrarietà alla pista Sailer. Si dà sempre la colpa ai delegati Fis, ma forse sono i tecnici del Comitato accondiscendenti in tutto». Giorgio Martelli ha criticato il sito ufficiale di Cortina 2019 «dove ho trovato solo cuochi e gourmet. Pensavo di trovare i progetti. Forse ci vorrebbe un approccio più serio», ma Pompanin gli ha assicurato che nel sito ci sono anche i progetti (per dovere di cronaca abbiamo guardato il sito cortina2019.it ma i progetti non li abbiamo trovati nemmeno noi, ndr). LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE Dopo due ore di riunione aperta al pubblico si è tenuto il consiglio comunale vero e proprio che al primo punto all’ordine del giorno trattava la candidatura ai Mondiali. Il consigliere di minoranza Giampietro Ghedina ha chiesto di poter leggere una lettera del Comitato Civico sulle ragioni del referendum, con la richiesta alla Giunta di indirlo (vedi box a pagina 6). Il vicesindaco Pompanin ha criticato il metodo in quanto la lettera sarebbe dovuta essere presentata a lui prima del consiglio ma, concessa una pausa di 5 minuti per conoscerne i contenuti, ne ha permesso la lettura e la messa agli atti, ribadendo poi la propria contrarietà a un referendum. Per

Le tabelle riepilogative dei costi delle candidature 2017 e 2019 che Enrico Valle ha inviato al vicesindaco Enrico Pompanin

la prossima candidatura si prospetta anche un comitato istituzionale formato da Comune, Provincia, Regione e Governo, mentre sembra sicura la conferma di Enrico Valle come presidente del Comitato promotore. Ribaditi i concetti espressi in riunione, le dichiarazioni di voto della maggioranza puntavano sulla già tanto dibattuta necessità di arrivare a Zurigo con una delibera unanime. Gianpietro Ghedina si è astenuto (vedi dichiarazione nella pagina seguente), in quanto, pur essendo favorevole, avrebbe preferito il referendum per sentire il parere della popolazione «doveroso adesso che siamo alla quinta candidatura. Questa assemblea è stata poco rappresentativa, le categorie economiche e gli ambientalisti, avrei voluto che tutti i tasselli fossero a posto e sarà un problema se dopo

la delibera ci sarà un gruppo di persone che raccoglierà le firme per un referendum. Oggi ho sentito parlare nuovamente di bretella e di tangenziale, ma non si è capito bene», mentre Stefano Ghezze e Rocco Dal Pont hanno votato a favore. Ghezze si è dichiarato contrario al referendum in quanto «la popolazione ha già scelto votando le persone che compongono la Giunta e automaticamente delega a esse la decisione sulle questioni che riguardano il paese». Due gli emendamenti presentati: uno di Adriano Verocai per sostituire con Cortina 2021 tutte le diciture che recavano 2017 e 2019, e uno di Stefano Ghezze per togliere una frase che sembrava voler riconfermare in toto il Comitato uscente, che invece, secondo Ghezze, deve essere integrato da persone nuove e competenti.


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IL CONSIGLIERE GIANPIETRO GHEDINA SI ASTIENE: LA SUA DICHIARAZIONE DI VOTO Ebbene sì, siamo alla quinta candidatura per i Mondiali di Sci, 2013-2015-2017-2019 ed oggi 2021. Come Assessore per la candidatura 2013 e poi come Consigliere Comunale di opposizione per le candidature successive, sono sempre stato favorevole ed entusiasta di poter ospitare nel nostro paese questo importante evento internazionale che avrebbe avuto ricadute positive in termini di immagine e di risorse. Il mio voto dunque è sempre stato favorevole in tutti i Consigli Comunali che si sono susseguiti in questi anni. Oggi però, questa quinta candidatura, unico caso internazionale, mette in dubbio la mia coscienza di fronte ad una serie di situazioni ed accadimenti che pesantemente hanno scalfito e messo a disagio le certezze che ho sempre avuto. Il fallimento non mi può lasciare indifferente, perchè solo l’appellativo di fallimento a questa avventura può essere dato quando si cerca un “sì” alla quinta volta. Infatti al di là dei facili entusiasmi, un pubblico amministratore ha il dovere morale di valutare anche quanto denaro pubblico è stato speso, molte volte addirittura gettato in fumo, quante energie sono state sprecate e distolte dalla gestione dell’economia

della città e quanto grave può essere stato aver creato false aspettative ad una intera comunità. Io sono convinto che un’attenta analisi, cosa che questa amministrazione ha sempre rifiutato, si sarebbe dovuta fare già subito dopo l’esito di “Cortina 2019”; ci si sarebbe dovuti sottolineo dovuti, trovare con le Categorie Economiche le Associazioni e i cittadini per spiegare quello che era successo e far capire con serenità e trasparenza quello che non era stato fatto e quali erano stati gli errori. Poi, solo dopo un attento bilancio, unire nuovamente il paese di fronte a un nuovo obbiettivo comune, quello appunto della candidatura di Cortina per il 2021. Umiltà, ascolto, porsi un obbiettivo comune con tutto il paese: questo bisognava fare per poter portare avanti questa quinta candidatura. E invece no! Nessuna assemblea, nessuna riunione, né con i Consiglieri Comunali e neppure con le Categorie Economiche che anzi, dopo il fallimento di “Cortina 2019”, hanno chiesto con una lettera aperta al Consiglio Comunale le dimissioni dell’intera Giunta. Ora chi vive nel paese si rende conto di avere un paese sporco, disordinato, che in questi ultimi sette anni ha visto affossata l’immagine positiva di Cortina, condannata dalla incapa-

cità di questi amministratori alla costante perdita di infrastrutture e di servizi, e fa finta di nulla davanti all’imbarazzo dell’Italia intera, massacrando un’immagine costruita in un secolo di faticoso lavoro. Il malumore della gente poi è fortissimo. In una situazione così anomala e poco chiara, in cui si sono susseguite bugie su bugie, io ritengo che nonostante la mia personale posizione sia di riprovarci una quinta volta, sia anche doveroso sostenere una lotta di democrazia e di trasparenza sentendo cosa ne pensa il paese intero. Il mio parere favorevole è dunque obbligatoriamente “condizionato” alla necessità che tutti democraticamente possano esprimersi, non certamente attraverso questo Consiglio Comunale “Aperto” teleguidato con una delibera Consiliare già bella che pronta. Visto che nessuno ha ascoltato e rispettato questa mia richiesta che, credetemi, è una reale esigenza del paese e di molte delle persone che sono intervenute quest’oggi in questa aula, il mio sarà un VOTO DI ASTENSIONE.

Consigliere Comunale Gianpietro Ghedina

LA LETTERA DEL COMITATO CIVICO CORTINA CON LA RICHIESTA DEL REFERENDUM AGLI ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE FONDAMENTALE CONDIVIDERE CON LA POPOLAZIONE LOCALE LA DECISIONE DI ORGANIZZARE I GRANDI EVENTI SPORTIVI Per la ricandidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali 2021, la quinta, è importante affidarsi al rispetto dei migliori standard internazionali. E tra le migliori prassi – suggerite ad esempio dall’Agenda 21 dell’ONU - emerge quella di condividere con la popolazione locale la decisione di organizzare i grandi eventi sportivi. Le grandi manifestazioni sportive muovono interessi significativi e impattano per decenni sullo sviluppo economico e sociale di una cittadina. La stessa Amministrazione comunale ha dichiarato il 17 settembre con il vice sindaco Pompanin: «Siamo favorevoli alla candidatura di Cortina ai Mondiali, ma solo se sarà tutta Cortina a volerlo». Lo strumento adeguato per rispettare que-

ste intenzioni è il “referendum consultivo”. Le altre strade sono scorciatoie e si prestano ad essere facilmente screditate. Senza il referendum non si potrà dimostrare di avere tutta la popolazione a sostegno dell’evento. La città nordica di Oslo ha presentato la propria candidatura alle Olimpiadi invernali del 2022 solo dopo un referendum nel quale il 52% di cittadini ha votato a favore. Per lo stesso evento, sia Monaco di Baviera-Garmisch, sia St. Moritz hanno sentito la popolazione, con esito negativo per la proposta. Si ricordano poi i referendum nella vicina Val Gardena nel 1991 proprio per una candidatura ai Mondiali di sci del 1997, in Valle d’Aosta nel 1992 (Olimpiadi Invernali del 1998), ad Innsbruck nel 1997 o nel Bernese nel 2002. Nel 1972, a Denver, le Olimpiadi invernali già assegnate saltarono per un referendum tra la popolazione che ebbe esito negativo; furono poi assegnate a Innsbruck. L’abbondanza della casistica testimonia che l’argomento è molto delicato e va trattato con

serietà. Inoltre, l’appoggio della popolazione va conquistato con l’informazione, la trasparenza, i buoni progetti. Il Comitato Civico Cortina invita con forza il Consiglio comunale a votare l’indizione di un Referendum consultivo; secondo il Regolamento comunale, entro fine novembre 2014 (cioè al massimo 60 giorni) si avrebbe una risposta certa da parte dei cittadini e una forte condivisione da spendere sui tavoli internazionali. Non c’è alcuna perdita di tempo. Altrimenti, l’iter di raccolta delle firme da parte della popolazione richiederà tempi più lunghi, ma anche in questo caso, dopo 10 anni di tentativi non saranno certo pochi giorni a cambiare le carte in tavola.

Associazione Comitato Civico Cortina Il presidente Marina Menardi


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GLI ALTRI PUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2014 di Alice Gaspari e Edoardo Pompanin

esaminare con calma la situazione. Il vice sindaco Pompanin conclude affermando che ci sono vari aspetti legali da valutare e che si sceglierà di percorrere la strada migliore sotto tutti i punti di vista.

INTERROGAZIONE AVIOSUPERFICIE DI FIAMES L’architetto Zardini Lacedelli, responsabile dell’ufficio lavori pubblici, risponde in consiglio comunale ad un’interrogazione della minoranza sull’aviosuperficie di Fiames. Si tratta della terza sull’argomento, datata 3 settembre 2014; la prima era stata inoltrata all’amministrazione il 22 agosto 2013 e la seconda il 17 marzo 2014. La minoranza chiede spiegazioni su: affidamento dell’incarico esterno per seguire e portare a termine gli interventi necessari alla risistemazione dell’area; quali eventuali inadempienze alla convenzione siano imputabili all’amministrazione e quali alla società assegnataria; quali siano gli atti amministrativi che regolano l’attuale utilizzo della struttura; chiede inoltre da quando decorrono i termini di 30 anni di durata della concessione e quali sono le azioni che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso per riordinare definitivamente l’area la quale versa in notevole stato di degrado da oltre 6 mesi. Zardini Lacedelli non ritiene si possa parlare di inadempienze da parte dell’Amministrazione, ma piuttosto di ritardi nella procedura di redazione/approvazione del PUA che deve regolare lo sviluppo dell’intero comparto. Al momento è stato affidato un incarico ad un tecnico del settore per verificare se per l’area in questione sia necessaria o meno la procedura VAS; nel caso fosse necessaria, si procederà col medesimo incarico. Per quanto riguarda le inadempienze del concessionario, sono essenzialmente riferibili all’abbandono dell’area dopo il crollo dell’hangar. La novità è che in data 10/9/14 la società Esperia ha comunicato che, in assenza della disponibilità dell’Amministrazione a rivedere le convenzioni nei termini richiesti dalla stessa, il 29/09/14 avrebbe proceduto alla riconsegna dell’area al Comune. Il vice sindaco Pompanin interviene sulla questione e ricorda che con il Presidente di Esperia, dopo il crollo dell’hangar, erano stati fatti vari sopralluoghi ed erano stati attivati i canali assicurativi sia da parte di Esperia, sia da parte del Comune, nel tentativo di trovare una soluzione. Poi però il consiglio di amministrazione della società è cambiato e la nuova dirigenza ha mutato

VENDITA TERRENI A PRIVATI: 1.200 EURO AL METRO QUADRO

L’hangar di Fiames, dopo il crollo sotto la neve durante lo scorso inverno. Oggi il ricovero degli elicotteri è ancora così

atteggiamento. Il RUP il 26/09/14 ha risposto che la riconsegna dell’area in concessione, unilateralmente fissata, è da ritenersi improponibile; che la società concessionaria è da considerarsi responsabile della custodia del bene sino alla riconsegna e che si viene a delineare un grave inadempimento agli obblighi contrattuali. Chiede che la società entro 15 giorni trasmetta un piano delle demolizioni per la completa messa in sicurezza dell’eliporto e un progetto definitivo per la ricostruzione dell’hangar al fine di dimostrare all’amministrazione la volontà di sanare la situazione. Questa comunicazione del RUP è da considerarsi quale avvio del procedimento per la risoluzione del contratto di Concessione che si intenderà sciolto e risolto per fatto e colpa del Concessionario con riserva di separata azione risarcitoria quantificata provvisoriamente in euro 1.400.000. Stante questa situazione, per contrastare il degrado dell’area, si darà esecuzione al programma “migliorie del territorio e dei villaggi”, che prevede interventi sull’intera area boschiva che confina con la pista dell’aviosuperficie. Il consigliere Ghedina esprime la sorpresa del proprio gruppo nell’apprendere solo in Consiglio Comunale questi sviluppi. “Ne esce una situazione preoccupante: cosa accadrà adesso in quell’area e in che tempi?” domanda, aggiungendo poi che nel dossier della candidatura ai Mondiali sta scritto che i lavori per l’aviosuperficie si concluderanno entro il 2014... Il gruppo si riserva di

Il Comune ha ceduto 40 metri quadrati di terreno attiguo ad una abitazione privata in via Roma per 48.000 euro. Acquisita invece gratuitamente (da convenzione urbanistica) una porzione di terreno di 97 metri quadrati per l’allargamento della strada comunale di Manaigo. VERIFICA DEI CONTI COMUNALI: VANNO A ROMA ALTRI 350.000 EURO DI IMU. MANCA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 DELLA SE.AM. Delibera obbligatoria per accertare l’equilibrio dei conti comunali prima delle chiusure annuali. Il Comune di Cortina deve rinunciare ad altri 341.780 euro di gettito Imu, a favore del Fondo di solidarietà nazionale; la mancata entrata è stata compensata con l’avanzo di amministrazione. Altre variazioni sono gli stanziamenti aggiuntivi per la palestra di roccia (346.301 euro) e per la manutenzione di strade e marciapiedi (500.000 euro); rimandata invece al 2015 e 2016 la costruzione dei fabbricati di Cadelverzo, programmata per quest’anno. Nota importante: fino a settembre 2014, la società Se.Am srl (partecipata dal Comune) non ha prodotto il bilancio di previsione 2014 o report finanziari sostitutivi; per questo motivo il Responsabile ha limitato il parere favorevole ai dati contabili del solo bilancio comunale. APPROVATI I BILANCI GIS E SE.AM. 2013 Ultimi bilanci separati per Gis e Se.Am. Dal 1° aprile 2014 le due società comunali sono fuse nella “grande” Se.Am. L’Amministratore unico Marco Siorpaes ha definito il 2013 «un anno particolarmente faticoso ed impegnativo», a causa del continuo aumento delle attività in Se.Am., della


8 BILANCIO DELLA GIS 2013

2012

2011

2010

2009

2008

Stadio Olimpico del Ghiaccio

-754

-773

-772

-802

-972

-623

Piscina

-106

-131

-157

-158

-185

-250

anno

2007

2006

2005

2004

-371

-316

-336

-245

-227

-248

-192

-137 -410

attività svolte

Pista Olimpica di Bob

-135

-26

-33

-37

-60

-242

-409

-351

-374

Cinema Eden e Sala Cultura

-139

-146

-101

-93

-114

-99

-73

-2

-18

-15

-2

-5

-4

-23

-23

-32

-36

-27

-36

-29

Palestra Revis Trampolino Olimpico e Campo Calcio Zuel

-32

-32

-27

-37

-22

-29

-24

-38

-26

-16

Centro Sportivo Fiames

-31

-50

-227

-237

-190

-26

-31

-83

-66

-50

Campi Tennis Piste da fondo e sentieri di bassa quota

-7

-9

-18

-11

-13

-3

-12

-13

-12

-16

-225

-180

-171

-159

-186

-186

-204

-101

-112

-144

Immobile Skipass e Consorzio, Curling Center

-61

-47

-23

-64

-82

-87

-17

-39

-27

-14

Centro Congressi

-67

-138

-109

-55

66

-166

-172

-94

-

-

-5

-7

-2

-

Sala musica e campetto polivalente Assistenza manifestazioni

-226

-526

-193

-299

-328

-182

-99

-150

-146

-176

Spese generali, servizi tecnici, amministrazione

-462

-394

-384

-394

-431

-602

-555

-523

-518

-462

-5

-8

-2.252

-2.464

-2.226

-2.377

-2.540

-2.527

-2.230

-1.985

-1.863

-1.714

-36

-65

2.247

995

1.624

747

-5

-1.505

-739

-1.630

Arrotondamenti Totale Accantonamento causa Pista Bob

-72

Svalutazione crediti Trasferimenti comunali in Conto Esercizio Totale Generale Conto Economico Nota: cifre in migliaia di euro Fonte: bilanci Gis

BILANCIO DELLA SE.AM. 2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

utileperdita

-405

-335

-294

-203

-274

-248

-262

-245

-274

-283

-34

-19

-10

-26

-37

-43

-32

-35

-10

-14

anno attività svolte Trasporto pubblico locale (autobus) Skibus

26

39

50

59

56

43

31

17

20

26

parcheggi a pagamento

parcheggio a Pontechiesa

532

557

508

382

441

418

356

361

337

309

stazione: biglietteria, bagagli, nolo auto

-140

-158

-168

-133

-85

-82

-53

-35

-52

-51

4

-15

-13

-14

-21

-18

6

8

-1

11 -17

carro gru bagni pubblici

-16

-34

-30

-19

-13

-12

-13

-30

-31

autolavaggio

0

-30

-40

-39

-36

-40

-41

-40

-39

cantiere park interrato di Largo Poste

0

0

0

-33

5

3

7

31

18

-8

1

-50

totale

-19

Nota: cifre in migliaia di euro fonte dati: bilanci Se.Am.

fusione con Gis, della stesura dei contratti di servizio per i vari centri di costo; a ciò si sono aggiunti i bandi per il nuovo direttore, per i lavori del parcheggio in largo Poste e per lo spostamento dei sottoservizi. DALLA COMUNITÀ MONTANA ALL’UNIONE MONTANA Dopo l’uscita del Comune di Cortina dalla Comunità Montana della Valle del Boite (che diventerà Unione Montana), decisa il 6 febbraio 2013, sono state definite alcune questioni in sospeso, come la spartizione dei

beni immobili (locali e mezzi) della comunità montana. L’Unione Montana offre molti servizi, dalla gestione dei rifiuti, all’assistenza sociale, alla gestione dei servizi informatici, alla gestione della discarica, alla manutenzione della ciclabile e delle vie ferrate e dei sentieri, alla manutenzione dei corsi d’acqua minori e altro. Cortina potrà servirsi dei servizi stipulando apposite convenzioni. Rammarico del consigliere di minoranza Gianpietro Ghedina per l’errore di uscire dalla Comunità: «È ben gestita e si perde un importante patrimonio, oltre alle con-

venzioni e alle sinergie». AMPLIAMENTO DELL’HOTEL MYRIAM: DA 1.395 MC A 2.506 MC. Approvato dal Consiglio comunale l’ampliamento di volume dell’Hotel Myriam a Maion. Si tratta di un aumento di 1.116 metri cubi consentito dalle norme e porterà la cubatura complessiva a circa 2.500 metri cubi. Dopo la completa ricostruzione, si passerà da 11 a 21 camere, sorgeranno un alloggio per i titolari, una sala ristorante, oltre ai due piani interrati per i servizi e il garage.


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numero 125 | ottobre 2014

Dal Comune mano tesa verso il golf Votata all’unanimità una delibera “urgente” per la creazione di una Fondazione che permetta al Comune di elargire al Cortina golf due milioni di euro, anziché gli 80mila all’anno per 20 anni previsti tre anni fa. Votato anche un emendamento che autorizza il Comune ad aiuti attraverso strumenti di pianificazione urbanistica di Patrizia Serra

Con un consiglio comunale convocato d’urgenza e una delibera votata velocemente, questa amministrazione ha dimostrato di avere tempi decisionali rapidi, quando vuole. E con il golf l’ha voluto. La delibera del 25 settembre ha infatti aperto la strada a una Fondazione che avrà lo scopo di salvare i bilanci in rosso del golf Cortina. In sostanza si è annullata una precedente delibera del 2011 che stabiliva un contributo annuale di 80mila euro annui per 20 anni, per un totale di 1 milione 600mila euro, con la volontà da parte dell’Amministrazione di arrivare sino ai 2 milioni di euro richiesti dal golf Cortina, ritenuti necessari per la costruzione delle restanti nove buche, per il vantaggio turistico che comporterebbe avere un campo a 18 buche, grazie al quale si potranno svolgere gare e tornei internazionali, cosa adesso non possibile. L’urgenza della convocazione è stata motivata col fatto che il giorno dopo il Tribunale di Belluno avrebbe deciso le sorti delle società Cortina Golf Srl e Asd Cortina Golf e l’intervento del Comune avrebbe potuto salvare le società dal fallimento. Il giorno dopo il Tribunale si è poi riservato ulteriori giorni di tempo per decidere. Se la delibera era stata almeno discussa in commissione il giorno prima, a sorpresa in Consiglio è arrivato un emendamento che attribuiva al Comune non meglio specificati aiuti “di carattere economico-finanziario e di pianificazione urbanistica”. La minoranza ha sollevato l’obiezione che a presentare tale emendamento fosse l’assessore allo sport Marco Ghedina e non l’assessore all’urbanistica Adriano Verocai. Davanti all’ammutolimento di quest’ultimo è stato il vicesindaco Enrico Pompanin a spiegare che si era trattato di una scelta dettata da semplici questioni pratiche «essendo Marco Ghedina il primo a essere arrivato in Comune stamattina, mentre Verocai è arrivato qualche minuto dopo». La delibera emendata è stata approvata all’unanimità da maggioranza e opposizione, anche se sia Stefano Ghezze che Gianpietro Ghedina hanno rimproverato alla giunta i tempi, i modi e la fumosità delle proposte. Il comma ogget-

Un’immagine del Golf in località Fraìna. Il Consiglio comunale ha deliberato di entrare a far parte di una Fondazione con 2 milioni di euro per salvare il Golf dal dissesto finanziario

to dell’emendamento recita che il Comune propone “all’Asd Cortina Golf e alla Srl Cortina la costituzione di una Fondazione al fine di perseguire gli obiettivi esposti di programmazione e di progettazione degli interventi e delle iniziative, ai fini di assicurare l’ interesse pubblico e il razionale impiego delle risorse pubbliche sia economiche finanziarie che attraverso gli strumenti di pianificazione urbanistica”. A consiglio chiuso e con la delibera approvata la maggioranza ha spiegato che gli strumenti di pianificazione urbanistica sono nient’altro che la possibilità di costruire per esempio un albergo a uso del golf. La notizia, poi smentita dagli amministratori che parlavano appunto di “semplice esempio”, ha causato le proteste della minoranza e una scia di polemiche sui quotidiani locali, in quanto la minoranza non era stata informata. Ci sembrano d’uopo due considerazioni: certo convocare un consiglio d’urgenza e poi presentare un emendamento nemmeno 24 ore dopo la discussione in commissione non è propriamente un esempio di democrazia e di trasparenza. Dal canto suo la

minoranza anziché limitarsi a criticare un “emendamento fumoso” poteva evitare di approvarlo e chiedere ulteriori lumi. D’altronde si sa che in Italia il golf continua a essere uno sport d’élite e il numero di giocatori impedisce ai campi da golf di sostenersi con le sole quote associative, ragion per cui quasi tutti giocano la carta dell’hotel o delle residenze turistiche all’interno del campo da golf per poter offrire pacchetti “tutto compreso” e invogliare alla vacanza anche i familiari dei giocatori. Anche a Cortina la strada sembrava segnata in questo senso sin dagli esordi, quando già all’epoca dell’inaugurazione del campo di Fraina circolavano le voci sulla possibilità di costruire un albergo e, come ha detto il vicesindaco Enrico Pompanin sul Corriere delle Alpi del 26 settembre scorso, «l’ idea non è nuova. Era stata paventata anche quando facemmo la convenzione con il golf nel 2011, ma all’epoca si pensava di inserire il progetto nel Pat. Ora invece con il Suap si può fare l’albergo, dopo che i progetti avranno ottenuto l’avallo degli organi competenti e del consiglio comunale».


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IL RITORNO DI ANDREA FRANCESCHI Cessata la misura cautelare di divieto di dimora, il sindaco Franceschi, dopo 506 giorni di esilio, riprende le sue funzioni di primo cittadino di Marina Menardi

«Dove eravamo rimasti?» Ha esordito così il sindaco Andrea Franceschi al rientro in Municipio, venerdì 3 ottobre, dopo 506 giorni di esilio da Cortina d’Ampezzo, citando la frase che Enzo Tortora disse nel 1987, tornando a Portobello, dopo l’assoluzione con formula piena dalle accuse che gli furono mosse. Il reintegro del primo cittadino ampezzano invece è stato possibile grazie ad un’ordinanza trasmessa dal Tribunale di Belluno alla prefettura, che lo aveva sospeso dal ruolo di sindaco in seguito alla misura cautelare, disposta dai magistrati, di divieto di dimora nel suo Comune, dopo l’arresto, il 24 aprile del 2013, per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e violenza privata. Grazie all’ordinanza del tribunale, Franceschi ha potuto riprendere tutte le sue funzioni proprio il giorno della scadenza del divieto di dimora. «Non posso negare che l’ultimo anno e mezzo sia stato molto impegnativo per me e la mia famiglia. Fin dal 24 aprile 2013, infatti, mi sarebbe bastato rassegnare le dimissioni per riacquistare immediatamente la piena libertà. Ho, invece, deciso di tenere duro perché so di aver sempre agito solo ed esclusivamente nell’interesse di Cortina d’Ampezzo. Se ho scelto di seguire la strada più difficile e tortuosa è anche perché, quando mio figlio sarà grande e mi chiederà di quel lontano aprile 2013, potrò guardarlo dritto negli occhi dicendogli che nella vita si deve essere disposti a fare dei sacrifici, quando si ha la coscienza a posto e si sa di aver agito correttamente. Le

La maggioranza riunita dopo il rientro del sindaco Franceschi, durante l’incontro con i giornalisti venerdì 3 ottobre. Sotto: lo scambio della fascia tricolore tra il vicesindaco Enrico Pompanin, che ha retto il Comune nell’ultimo anno e mezzo, e Andrea Franceschi, rientrato dall’esilio

«Dove eravamo rimasti?» Andrea Franceschi al suo rientro parafrasa Enzo Tortora scorciatoie non servono a nulla: quello che conta veramente è poter sempre andare a testa alta». «Oggi desidero ringraziare i miei concittadini per l’affetto e la solidarietà che non sono mai mancati e anche la gente di San Vito e di tutto il Cadore che ha accolto la mia famiglia come se fossimo sempre stati lì. Anche per questo continueremo a vivere, almeno per un po’, nella casa dove abbiamo trascorso questo difficile periodo. Mi auguro, poi, che questa vicenda possa essere di insegnamento anche per la nostra Comunità. In questo momento ritengo che sia importante andare avanti con serenità, rimboccandosi le maniche e rimanendo tutti uniti per il bene di Cortina. Nessuno ha la bacchetta magica, ma posso garantire che lavorerò con il massimo impegno come ho sempre fatto». Franceschi si è reso disponibile a rispondere alle domande dei giornalisti, a patto che non si parlasse della sua vicenda giudiziaria, ma subito dopo ha invece parlato proprio

di questo, in una sorta di arringa personale. «Quanto al processo, non ritengo corretto oggi entrare nel merito - ha detto Franceschi - tuttavia, considerata l’ondata di fango che ha colpito la reputazione che mi ero costruito passo dopo passo, mi preme solo ribadire che non sono accusato di aver preso neanche un centesimo o di aver avuto vantaggi diretti o indiretti dai miei comportamenti. Qui si discute solo se un Sindaco possa o non possa suggerire di abbassare la cifra di un appalto per risparmiare 100.000 Euro di soldi pubblici. E se possa o non possa dire ai vigili urbani di non fare imboscate con l’autovelox. Si discute, quindi, di quale sia il ruolo dei Sindaci in Italia. Probabilmente – se avessi avuto in tasca la tessera di qualche partito invece di essere un amministratore libero e privo di padrini – la mia vicenda avrebbe aperto una seria riflessione che invece, finora, non c’è stata. Per quanto mi riguarda, ribadisco il rispetto per il lavoro della Magistratura e sono consapevole che solo all’interno del processo – dal quale non ho mai cercato di sottrarmi, anzi – potrà emergere la totale correttezza dei miei comportamenti». Il sindaco, insieme al suo vice, Enrico Pompanin, e all’assessore Adriano Verocai, tornerà in tribunale il prossimo 14 gennaio.


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numero 125 | ottobre 2014

CODIVILLA-PUTTI: PROSEGUE L’ITER PER PRIVATIZZARE GLI OSPEDALI Dalla Ulss di Belluno confermano: «Entro la fine del 2014 verrà pubblicato il bando per la vendita» di Edoardo Pompanin

I presidenti dei Comitati di Cortina Sandra Scarpa Ghedina e Marina Menardi - impegnati nella salvezza del Codivilla-Putti hanno incontrato il direttore generale della Ulss n. 1 Pier Paolo Faronato, il direttore amministrativo Francesco Favretti e il presidente dell’Istituto Codivilla-Putti Marco Facchin. Riportiamo il resoconto di un colloquio franco e cordiale, con i dirigenti Ulss aperti all’ascolto e attenti alle preoccupazioni manifestate. Dottor Faronato, perché è un’anomalia la sperimentazione pubblico-privato? La legge 502 del 1992 (decreto Bindi) vieta alle aziende del servizio sanitario nazionale di costituire società di capitali per la gestione pubblico-privato delle attività sanitarie; fanno eccezione le “sperimentazioni” regionali autorizzate dal Ministero (come nel caso del Codivilla). Che fine farà la gestione sperimentale mista del Codivilla-Putti? La Ulss n.1 deve rispettare le disposizioni regionali; entro la fine dell’anno metteremo a bando per il miglior offerente i posti letto del Codivilla-Putti e tutta la gestione. Stiamo studiando la gara per privatizzare. In ogni caso cerchiamo di salvaguardare l’attività sanitaria, con una valorizzazione della dimensione ambulatoriale, al momento sotto dimensionata. E i contratti pubblici dei dipendenti? I contratti pubblici sono “un problema”, ma la questione sarà risolta all’interno del bando, prevedendo ad esempio dei tempi per l’opzione: rimanere dipendenti della subentrante azienda privata, oppure continuare con il contratto pubblico, chiedendo il trasferimento in un’altra struttura dell’Ulss. L’organizzazione futura sarà di tipo privatistico, e come tale sarà gestita. E gli immobili (ospedali, lavanderie, terreni, distretto di via Cesare Battisti)? Nel momento in cui avremo le “bocce ferme”, porteremo avanti il programma dettagliato per la gestione del patrimonio immobiliare (il dottor Faronato mostra un corposo

Il Direttore Generale dell’Ulss n. 1, Pier Paolo Faronato (a destra), con, alla sua destra, il presidente dell’Istituto Codivilla-Putti Marco Facchin e il direttore amministrativo Francesco Favretti

dossier sul patrimonio immobiliare dellUlss a Cortina, ndr). C’è un progetto per il Codivilla-Putti e sono disponibili già metà dei soldi, 7.5 milioni di euro, su un totale di 15 milioni. Ricordo che il Putti è Inail ed è subordinato al Codivilla.

L’organizzazione futura sarà di tipo privatistico, e come tale sarà gestita. Quali sono stati i problemi della sperimentazione pubblico-privato? In questi anni non c’è stata forte sinergia tra la Ulss e la Società di gestione. Andranno fatti dei percorsi in tal senso; non è possibile lavorare scoordinati e che la Società produca quello che ritiene lei di produrre. Come si può eventualmente migliorare la sperimentazione? Un problema della sperimentazione è che deve avere stabilità economica e bilanci in ordine. In questi anni non è proprio andata così. Chiediamo allora al direttore amministrativo Favretti qualche informazione sui conti.

Nei dieci anni non si registra un deficit significativo. Va però detto che il CodivillaPutti costa alla Ulss 3,5 milioni di euro l’anno. Inoltre, è sempre opportuno che non si registri anche il minimo disavanzo, perché poi spuntano le responsabilità e di conseguenza gli allarmi della Corte dei Conti, la responsabilità erariale, i rilievi del Collegio sindacale. Chiediamo al presidente della Società Codivilla-Putti Facchin (dirigente Ulss): la proposta di Legge Reolon-Toscani che proroga la sperimentazione di tre anni, può aiutare? La proroga consentirebbe di lavorare per organizzare la struttura, anche se tre anni non sono sufficienti per programmare. In azienda si ragiona sui cinque anni. E il ricorso al Tar presentato dalla Società contro lo scioglimento? Pur essendo dipendente Ulss, quale Presidente devo tutelare l’interesse della Società. Noi abbiamo fatto ricorso al Tar contro la Delibera regionale, e attendiamo l’esito del Tribunale Amministrativo, il prossimo 9 ottobre.


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INIZIATIVE DEI COMITATI PRO CODIVILLA-PUTTI

RESOCONTO CONTRIBUTI E SPESE PRO CODIVILLA AL 30/09/2014 DATA

• • • • • • • • • • • • •

conferenze stampa di presentazione della posizione comune del Comitato civico per la salute del cittadino e del Comitato civico Cortina comunicati stampa (rassegna stampa con oltre 20 uscite sui giornali) raccolta fondi per campagna informazione volantinaggio esercizi commerciali e parcheggi (stampati 3.000 depliant) ristampa libretto storico Comitato civico per la salute del cittadino invio lettera al Presidente della regione Veneto e a tutti i Consiglieri regionali raccolta adesione scritta da parte di tutte le categorie economiche di Cortina raccolto sostegno scritto da parte della Parrocchia e dei frati della Difesa partecipazione alla conferenza stampa di presentazione a Venezia del Progetto di Legge presso il Consiglio regionale Veneto incontro a Belluno con i dirigenti della Ulss n. 1 contatto continuo con esponenti politici regionali e nazionali invio lettera ai Consigleri regionali pubblicazione a pagina intera sul Gazzettino della lettera inviata ai Consiglieri regionali RISULTATI RAGGIUNTI

• • •

è all’esame della V° commissione Sanità del Consiglio regionale un progetto di legge regionale che mira a proseguire la sperimentazione in atto dal 1° luglio 2003 e ad elaborare un progetto di rilancio dei servizi, non ritenendo sufficiente l’ipotesi di messa in gara dei 70 posti letto previsto dalle schede di programmazione ospedaliera: su tale proposta la commissione intende ora ascoltare i diversi soggetti coinvolti e le parti sociali del territorio prima di pronunciarsi. la proposta ha un ampio consenso trasversale da parte delle forze politiche (in primo luogo Reolon per il PD e Toscani per la Lega Nord, oltre ad altri partiti). Ricordiamo che la stessa commissione ha appena prorogato di 3 anni un’altra sperimentazione (Cavarzere)

CONTRIBUTO

12/08/14

€ 50,00

13/08/14

€ 200,00

13/08/14

€ 50,00

14/08/14

€ 30,00

18/08/14

€ 50,00

19/08/14

€ 50,00

19/08/14

€ 10,00

22/08/14

€ 75,00

22/08/14

€ 100,00

26/08/14

€ 40,00

27/08/14

€ 20,00

27/08/14

€ 30,00

27/08/14

€ 30,00

02/09/14

€ 20,00

10/09/14

€ 500,00

12/09/2014

€ 20,00

19/19/2014

€ 30,00

24/09/2014

€ 50,00

30/09/2014

€ 10,00

TOTALE AL 30/09/2014

€ 1.365,00

SPESE

PROBLEMI SUL TAPPETO

Ristampa opuscolo Storia di un Comitato Civico

€ 166,53

grave il mancato appoggio di Forza Italia, anche a livello locale (fortemente contrario il bellunese Dario Bond) ambigua l’Amministrazione comunale di Cortina, che non ha preso posizione (ha dichiarato che “non è a favore dei privati e non è contro”) preoccupa il poco tempo rimasto: entro la fine dell’anno 2014 sarà pronto il bando per la vendita al miglior offerente dei posti letto e della gestione

Stampa 3.000 volantini “Salviamo gli ospedali di Cortina”

€ 317,20

Inserzione pagina intera lettera ai Consiglieri regionali sul Gazzettino del 24/09/2014

€ 366,00

TOTALE SPESE AL 30/09/2014

€ 849,73

ALCUNE TESTIMONIANZE A FAVORE DELL’ATTUALE GESTIONE DEL CODIVILLA E DEL PROGETTO DI LEGGE REOLON-TOSCANI Gianpietro Ghedina Consigliere Comunale del Gruppo «PER LA NOSTRA CORTINA» Gentilissime Marina Menardi Presidente del Comitato Civico Cortina Sandra Scarpa Ghedina Presidente del Comitato Civico per la Salute del Cittadino Desidero ringraziarVi per l’importante lavoro che state portando avanti per salvare gli Ospedali Codivilla e Putti di Cortina. Ritengo come Voi che l’unica possibilità per

Cortina di salvare i nostri Ospedali sia la gestione pubblico-privata. Desidero apertamente schierarmi al Vs. fianco e sostenere il progetto di Legge presentato in Regione dai Consiglieri Sergio Reolon e Matteo Toscani. Vi prego di tenermi informato sulla importante attività che state svolgendo. Nel frattempo Vi informo fin d’ora che potrete contare sul mio appoggio anche all’interno del Consiglio Comunale di Cortina d’Ampezzo. Buon Lavoro

Giacomo Giacobbi, Consigliere comunale dal ’94 AL ’98, assessore dal ’98 al ’02 e sindaco dal ’02 AL ’07 Cara Presidentessa del Comitato per la Salute del cittadino di Cortina d’Ampezzo, desidero personalmente dare il mio pieno appoggio alla campagna di sostegno della gestione pubblico/privata degli Istituti ospedalieri Codivilla Putti di Cortina d’Ampezzo. Nella mia esperienza di consigliere comunale, assessore e Sindaco ho contribuito, insieme a tanti, a far nascere e decollare il


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numero 125 | ottobre 2014

progetto di sperimentazione regionale, voluto e sostenuto allora a tutti i livelli anche nazionali ed oggi minacciato da una sonnolenta, distratta ed incauta politica che finge di non vedere. Posso altresì affermare con certezza che la sperimentazione pubblico/privata al Codivilla Putti di Cortina ha rappresentato al tempo stesso un punto di arrivo di un sofferto passato che ha visto l’insufficienza sia del “tutto pubblico” che del “tutto privato” nel portare avanti il futuro dell’Istituto, ma anche un punto di partenza e di rilancio di un “nuovo” progetto, la gestione mista appunto. Tutto ciò deve continuare secondo criteri oggettivi e senza agguati di una politica demagogica che non farebbe dei risparmi, ma distruggerebbe delle eccellenze e delle vere e proprie realtà di sviluppo e di crescita anche economica del nostro paese. Auguro a Lei ed a “Voci di Cortina” un buon lavoro ma soprattutto auguro a tutti “noi” cittadini ed operatori di Cortina che Voi possiate vincere questa battaglia. ROBERTO GASPARI, EX SINDACO DI CORTINA D’AMPEZZO Con la presente, in qualità di ex Sindaco del comune di Cortina d’Ampezzo, voglio esprimere la mia grande preoccupazione sul fatto che c’è una reale possibilità che la nostra struttura ospedaliera Codivilla-Putti venga chiusa o fortemente ridimensionata. È indispensabile mantenere la gestione del nostro Codivilla-Putti, soprattutto per la tranquillità ed il diritto di avere servizi irrinunciabili per gli abitanti dei nostri luoghi, ma anche per il fatto che un’economia turistica come la nostra necessita anche di strutture di tipo ospedaliero. Mi associo al Comitato Civico e a quanti si occupano per mantenere in attività, senza ridimensionamenti, il nostro ospedale Codivilla-Putti, ed auspico che i politici e i funzionari che hanno la responsabilità in riguardo al futuro di questa struttura, ascoltino e soddisfino le istanze di chi chiede con convinzione e determinazione le ragioni, per evitare il pericolo di chiusura di un servizio indispensabile per il nostro territorio, e questi facciano chiarezza sul futuro del CodivillaPutti, senza tagli o ridimensionamenti.

e pensare che c’è qualcuno che per fare tombola candiderebbe Cortina ai Campionati Mondiali per la quinta volta. Sperando che in questa competizione arrivino primi per mancanza di partecipanti. DON PAOLO ARNOLDO, PARROCO DI CORTINA D’AMPEZZO «Intendo sostenere i due Comitati che si stanno dando da fare per garantire la continuazione dell’attività degli ospedali Codivilla-Putti. Intendo, inoltre, manifestare la mia solidarietà verso tutti coloro che auspicano la miglior soluzione circa la situazione degli ospedali di Cortina. L’importanza che hanno a livello nazionale e internazionale e soprattutto la stima e la riconoscenza di chi ne ha usufruito sono, senza alcun dubbio, motivi inconfutabili per una decisione che vada nel segno della continuità».

L’ospedale Codivilla

Loris Zanol, presidente Associazione Artigiani di Cortina «Come cittadino di Cortina, ma anche a nome della categoria che rappresento, desidero manifestare il mio appoggio al lavoro che stanno portando avanti il Comitato Civico per la Salute del Cittadino e il Comitato Civico Cortina per mantenere gli ospedali Codivilla-Putti. L’unica soluzione al momento è la gestione pubblico-privata, una gestione che ha permesso negli ultimi 10 anni il servizio ospedaliero per ospiti e residenti e ha arginato il rischio della chiusura della struttura, previsto ancora oltre dieci anni fa». Umberto Walpoth delegato di CONFEDILIZIA Gentile signora Sandra Scarpa Ghedina . Con la presente esprimo il mio disappunto in riferimento a quello che i giornali espongono con dovizia di particolari sulla situazione del Codivilla-Putti. Per me non è cosa facile da capire, che in un paese TURISTICO come il nostro, determinati elementi messi a governare, in REGIONE VENETO, possano con il loro operato pensare di distruggere quelle strutture di eccellenza che GLI ISTITUTI CODIVILLA PUTTI sono sempre stati: il vanto di questo piccolo paese di montagna, che con i suoi trentamila turisti stagionali verrebbe privato di una struttura importante, per la salute dei locali e dei turisti, ed anche per quelli che venendo da altre regioni, per patologie infettive a livello scheletrico sono sempre state curate con grande professionalità. Chiedo scusa per lo sfogo, ma al nostro paese, vogliono togliere anche la sopravvivenza della popolazione? Poi avranno tolto tutto,

FRATE LEONE ROSATO Il sottoscritto frate Leone Rosato Battista, dell’Ordine dei Frati Minori (Francescani) dà tutta la sua adesione di sostegno ai Comitati, operanti a favore di mantenere e promuovere la gestione dell’Istituto Codivilla-Putti, come punto di eccellenza nella cura dell’osteomielite. Dal 2004 al 2014 ho fatto servizio di assistenza pastorale al Codivilla-Putti e posso dare testimonianza dell’operato a servizio dei malati, provenienti da ogni parte d’Italia; talvolta sconsolati dal servizio sanitario di altri ospedali, hanno trovato una particolare cura al Putti. In questi dieci anni ho contattato personalmente i degenti, ascoltandone le confidenze. La mia esperienza e l’amore per questi malati mi spinge da francescano a sostenere l’operato dei Comitati e a bene augurare che la ricerca della soluzione sia la migliore a favore dei malati, che è quella attuale.

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LETTERA APERTA Egr. Sig. Presidente della Regione Veneto Luca Zaia Egregi Consiglieri regionali

OGGETTO: Istituto Codivilla-Putti Con delibera di Giunta n.286 dell’11 marzo la Regione ha deciso la cessazione della sperimentazione gestionale “Istituto Codivilla-Putti” di Cortina d’Ampezzo. In tale atto non si spende alcuna parola sul futuro dell’Istituto. Ciò preoccupa fortemente i sottoscrittori della presente lettera, che intravvedono concrete prospettive di rischio chiusura per il nostro ospedale, che rappresenta un polo specialistico ortopedico di eccellenza e di prestigio nazionale, nei trattamenti delle patologie osteoarticolari di natura infettiva, nonché un presidio indispensabile per la popolazione locale nonché per il futuro turistico di Cortina d’Ampezzo. Si dice che la fine della sperimentazione e la decisione di privatizzare l’Istituto siano giustificate da motivazioni di carattere economico, ma a noi non risulta, stante che anche la relazione degli esperti incaricati dalla Regione evidenzia come l’andamento del risultato economico non sia legato a carenze gestionali, ma piuttosto a situazioni di contesto quali la riduzione del valore della DRG per la osteomielite, la provvisorietà e le incertezze derivanti dall’assenza di indirizzi sulla sperimentazione, i mancati investimenti, la decisione della Regione di non autorizzare l’aumento dei posti letto e la realizzazione della seconda sala operatoria (a totale carico del socio privato), l’assenza completa della parte pubblica nelle funzioni di indirizzo e di controllo. Pur con i limiti derivanti da quanto sopra richiamato, la sperimentazione ha conseguito l’obiettivo di mantenere un presidio sanitario per la popolazione di riferimento e ha salvaguardato il patrimonio specialistico del Codivilla Putti, impedendo la rinascita del micro ospedale generalista locale. Per questi motivi

CHIEDIAMO a Lei Sig. Presidente ed a tutti i Consiglieri regionali, di rivedere le decisioni assunte in sede di Consiglio e di Giunta, tra l’altro in palese contraddizione fra loro, assicurando la continuità della gestione sperimentale per il tempo necessario a definire un progetto di nuova gestione e di rilancio del ruolo del Istituto in cui la parte pubblica mantenga un ruolo significativo. A conoscenza che è stato depositato un progetto di legge da parte di alcuni consiglieri che va in questa direzione, auspichiamo che esso possa essere celermente discusso e approvato e che, nel frattempo, non vengano assunte iniziative tali da poter pregiudicare questo obiettivo. Vi ringraziamo per quanto potrete fare, e porgiamo cordiali saluti. Cortina d’Ampezzo, 20 settembre 2014 Comitato Civico per la salute del cittadino Sandra Scarpa Ghedina Comitato Civico Cortina Marina Menardi Con l’adesione delle più importanti associazioni economiche e sociali di Cortina e del Bellunese: Associazione Albergatori Cortina Associazione Artigiani Cortina Associazione Commercianti Cortina Associazione Nazionale Infezioni Osteo-articolari Confedilizia Cortina Consorzio esercenti impianti a fune Cortina Parrocchia di Cortina Santuario Madonna della Difesa – Padri francescani (p.s.: alle categorie sopra citate, si è aggiunta, in seguito, l’Appia)

sede di 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) Corso Italia 80 tel. 0436 883800 fax 0436 867654 cracortina@cracortina.it www.cracortina.it


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ICE DRUSCIé CORTINA Nuovi progetti per il pattinaggio artistico di Alice Gaspari

Nel maggio del 2014 ha preso il via l’Ice Druscié Cortina, un nuovo gruppo agonistico di pattinaggio. «L’associazione ha progetti ambiziosi per il futuro, vòlti al miglioramento della qualità del pattinaggio artistico e all’incremento dell’indotto turistico che potrebbe portare», ci dice il presidente Flavio Alberti, già presidente dello Sci Club Druscié. La nuova associazione infatti, attraverso la figura del suo presidente, intende sfruttare la positiva esperienza maturata nel campo dello sci agonistico dallo Sci Club Druscié, che oggi conta 190 soci ed è cresciuto soltanto lo scorso anno del 45%. «Vogliamo portare sponsor e visibilità mediatica, perché il pattinaggio artistico a Cortina ha bisogno di essere valorizzato». Una sola pista di ghiaccio da dividere con gli atleti e le atlete della Sportivi Ghiaccio e con il pattinaggio pubblico, come fate? «Ci vorrebbe un’altra pista; abbiamo presentato questo problema alla Se.Am., ma ci hanno risposto picche.»

Quanto costerebbe predisporre una seconda pista? «Ci vorrebbero 30/40 mila euro per una struttura in affitto nel periodo invernale, ma la soluzione ideale sarebbe una pista di ghiaccio naturale dov’era una volta allo stadio, che consentirebbe di abbattere i costi di gestione sfruttando le stesse macchine e lo stesso personale». C’è stata una frattura con la Sportivi Ghiaccio? «L’Ice Druscié vuole collaborare con la sezione pattinaggio artistico della Sportivi Ghiaccio Cortina, dando importanza al valore dello sport e al bene dei ragazzi; la concorrenza fa bene e fa sempre crescere il servizio per gli associati».

abbonatevi a presso: LA COOPERATIVA DI CORTINA alla cassa dell’edicola CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CORTINA d’AMPEZZO E DELLE DOLOMITI bonifico sul c/c n.17135 causale: abbonamento + indirizzo spedizione IBAN IT56D0851161070000000017135 STUDIO COMMERCIALISTA ANNAMARIA MENARDI Majon, 100 - Majon, 100 - tel. 0436 2519, fax 0436 4231

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La squadra è gemellata con la società U.S Tre Cime di Auronzo ed è composta da 16 ragazze, tutte di Cortina, che hanno dai 7 ai 18 anni. Le allenatrici sono Natascia Dal Monego Vecellio, allenatrice di II livello federale e Technical Specialist, coadiuvata dall’Istruttrice Ileana De Bettin, e Elena Constantini, allenatrice federale di II livello. La preparazione consiste in allenamento su ghiaccio da lunedì a sabato, preceduto e seguito ogni giorno da specifica preparazione atletica e di danza classica. Le atlete dell’Ice Druscié quest’anno parteciperanno a diverse gare di circuiti nazionali ed internazionali. La prima in ordine di tempo sarà Alessia Zardini, atleta della categoria Junior, che inaugurerà la stagione proprio qui a Cortina il 18/19 ottobre con la prima gara Nazionale Junior.


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A CENTO ANNI DALLA PRIMA GUERRA Giuseppe Constantini Febar – La ferita del cosacco e le cure di Anastasia. Dalla Galizia alla fabbrica di aerei in Siberia La vicenda di Giuseppe Constantini Febar da Gilardòn è soltanto in parte comune a quelle degli oltre duecento giovani ampezzani chiamati a servire la patria austroungarica nel giugno del 1914; i primi in Serbia, dove tutto era iniziato con l’attentato all’erede al trono; poi nella lontana Galizia, fra Kracovia e Leopoli; infine sulle montagne di casa e poi sul Piave. Ciò che la rende diversa è la presenza di Anastasia Saveriovichi Sennikowa, una ragazza russa dagli occhi dolci e i capelli neri, cui Giuseppe doveva la vita. Una storia romantica che emoziona ancora ad un secolo di distanza. Constantini era soldato in una delle trincee attorno alla città fortezza di Przemysl, dove i russi avevano rovesciato tutta la potenza del loro esercito decisi a sfondare. Essi usavano sempre la stessa tecnica. Prima bombardavano con i grossi calibri poi, quando pensavano di aver neutralizzato le difese, mandavano avanti le fanterie in masse compatte. I comandi austriaci davano allora l’ordine: «Fuori tutti». Ed erano scontri furibondi all’arma bianca finché le mitragliatrici riuscivano ad arrestare l’avanzata. Ma erano sempre massacri. Ricordava Constantini: «Quel giorno ero appena uscito dalla trincea e m’ero arrestato a puntare il fucile quando ho visto venirmi addosso un cosacco a cavallo. Improvviso balenò il lampo della sua sciabola sguainata. Credo d’essermi spostato d’istinto, ma ho sentito un dolore atroce. Tutto in un attimo, pensando di morire. Quando non so quanto tempo dopo mi sono svegliato ero steso sulla paglia in un’isba. Avevo la spalla fasciata che mi faceva male. Rivedevo la lama che voleva spaccarmi la testa e lo

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Giuseppe Constantini, la moglie Anastasia Saveriovichi Sennikowa (1893) e i figli Angelo (1923), Faustino (1926), Silvia (1922) e Flora Maria (1927)

scatto per schivarla. Ma una voce di donna diceva: «Dobro, dobro». Così s’era salvato e mostrava la cicatrice fra il collo e la schiena. Raccontava che alla sera con il buio uscivano i portaferiti dell’esercito russo a raccogliere i feriti e i morti. Li caricavano sulle carrette. Si facevano aiutare dalle donne dei villaggi. Quella ragazza dai capelli neri l’aveva trovato sotto un cumulo di cadaveri, e siccome dava segni di vita, l’aveva portato nella sua isba, anche se era un austriaco. Rimase nascosto in quel rifugio fino alla guarigione; unico uomo, assieme a donne e bambini. Giuseppe, che di professione era maestro falegname, rimase subito colpito dagli oggetti da cui era circondato, tutti di infimo livello, fossero letti, sedie, culle, tiretti, ante delle porte, finestre. Appena ritrovate le forze si ingegnò a sistemarli. I lavori che svolgeva anche per i vicini, dove la sua bravura era stata presto conosciuta, favorì l’accoglienza, rendendola gradita e anzi preziosa. Riparò di tutto confezionando oggetti sconosciuti a quella gente di indole buona ma con scarsa cultura; confezionò gli arcolai (el corleto!) che le donne russe non avevano mai visto, giacché filavano la lana tenendo la rocca sotto l’ascella. Mise assieme persino un mu-

linello a ruota per ventilare il grano, altro strumento che lasciò le contadine a bocca aperta. Così sbocciò l’amore per Anastasia Saveriovichi Sennikowa, cui doveva la vita. Affetto ricambiato anche perché era un bell’uomo, di alta statura. Appena possibile decisero di sposarsi ad un pope ortodosso. Ma così anche le autorità scoprirono quel prigioniero di guerra, per sua fortuna bravo, a lavorare il legno. Finì che lo spedirono come operaio specialista in una fabbrica di aeroplani, nella città di Omsk a 2300 chilometri ad est di Mosca. Era l’inverno del 1915. Presero il treno lui, la moglie e il loro bimbo appena nato, e battezzato. Ma il piccolo Boris, a causa degli strapazzi sulla Transiberiana, morì appena arrivati. Lo seppellirono con una cerimonia, sotto la neve. Una tragedia per la famiglia. Ma Constantini aveva trovato il lavoro che amava e che con il tempo gli venne anche ben ricompensato. UNA CARTOLINA DALLA RUSSIA Intanto nel 1917, con lo scoppio della rivoluzione, la Russia siglò un armistizio con la Germania e l’Austria, in conseguenza del quale anche Giuseppe Constantini cessò


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d’essere un prigioniero, peraltro rimanendo a lavorare in quella fabbrica. Nulla mutò nemmeno nel 1918, quando per tutti finì la guerra con la sconfitta dell’Austria e della Germania e la vittoria della cosiddetta Intesa, cioè Francia, Gran Bretagna e Italia. Egli avrebbe potuto rientrare, ma la sua condizione era privilegiata. Non solo era un tecnico lautamente pagato, ma per di più aveva sposato una cittadina russa e conosceva quella lingua. Così decise di restare in Siberia. Ma nel 1920, con la presa del potere di Lenin, il vecchio rublo zarista fu dichiarato all’improvviso privo di valore. Era la rovina per tutti coloro che avevano risparmiato, e pure per la famiglia Constantini-Saveriovichi di Omsk. Trascorso qualche mese nella speranza che le cose si sistemassero, quando essi compresero che per loro non vi sarebbe stato un futuro, decisero di ritornare a casa. La cartolina arrivò in Ampezzo un giorno del 1921 e qualcuno gridò al miracolo. Diceva più o meno: «Stiamo bene, siamo in viaggio mia moglie ed io, arrivederci presto, Giuseppe». Dall’inverno del 1916, quando da quella remota città aveva spedito la sua foto, con indosso un lungo cappotto con il collo bordato di pelliccia, la catenella al taschino e il colbacco nero sul tavolo, peraltro firmandosi “prigioniero di guerra”, non c’era stata nessun’ altra notizia. Lo consideravano disperso. Uno dei tanti. E mentre sbiadiva la speranza di rivederlo anche per la madre Rosalia che, alla domenica pregava per lui alla messa, ecco la notizia che non solo era vivo e stava bene di salute, ma era anzi sposato. Chissà con chi, fu il primo pensiero. Curiosità e forse rammarico perché magari,

la RUBRICA di Ennio Rossignoli LA CORSA DI CORTINA Oggi più di qualcuno potrebbe chiedersi come mai Cortina abbia continuato a collezionare sconfitte nelle ultime aggiudicazioni dei Mondiali e ciononostante insista ad accarezzarne il proposito. C’è chi lo fa in buona compagnia, e anche se il consiglio

fin da prima della guerra, avevano individuato in paese la futura nuora. Arrivati a Cortina, il pievano don Frenademez aveva insistito per benedirli anche se regolarmente sposati in chiesa davanti al pope. Poi erano nati i quattro figli: Silvia 1922, Angelo 1923, Faustino 1926 e Flora Maria 1927 che, un tempo, ricordavano d’essere stati indicati a dito a scuola come i “figli della russa”. Anastasia s’inserì bene nella società ampezzana, nonostante qualche iniziale difficoltà. Parlava con naturalezza il dialetto ladino; più difficile era stato invece scrivere l’italiano. Nessun problema per i lavori di casa e della cam-

pagna di cui allora viveva la gente d’Ampezzo. Ma lei, che era nata e cresciuta in un mondo agricolo, conosceva gli animali, in particolare i cavalli che sapeva pure cavalcare. Capì che avrebbero gridato allo scandalo se avesse osato saltare in sella; ma quando ne incontrava uno, anche se era un vecchio ronzino agganciato al carro, le piaceva accarezzarlo sul muso e parlargli. Parole misteriose sussurrate nel ricordo della steppa innevata dove non sarebbe mai più ritornata? Alla partenza dal porto del Mar Nero lei e il marito avevano dovuto lasciare tutto ciò che avevano messo da parte. Ed era molto! Raccontavano in famiglia: «In Italia arrivarono con i soli vestiti che indossavano. Ma la nonna aveva una cosa in più. Una piccola croce d’oro che aveva occultato nella treccia dei capelli e che sfuggì ai doganieri. Non la sfilava mai dalla catenina, anche quando la portava alle labbra per baciarla. Quanto dolore il giorno che la perse, mentre raccoglieva il fieno sui prati delle Cinque Torri! L’ultima testimonianza del suo paese!» Poi riferivano anche di cartoline e lettere che Anastasia scambiava con un qualche parente in Russia. Così lo ripetono oggi i nipoti. Sarebbe forse il caso di salire lassù a ritrovarli e riannodare i fili della memoria seppure ad un secolo di distanza? Nel nuovo clima culturale instaurato con la Russia, l’idea potrebbe rivelarsi geniale. Per mantenere accesa la fiamma della memoria su tutti i giovani ampezzani che hanno vissuto quella guerra di cui commemoriamo i primi cento anni, e molti di loro non sono ritornati.

comunale aperto alla cittadinanza ha incassato una approvazione pressoché unanime, restano forti perplessità in ordine alle reali possibilità realizzative, alle convenienze economiche e ambientali, soprattutto alla rinuncia a un referendum che registrerebbe più completamente l’opinione della cittadinanza (un’idea non archiviata). Dunque perché? A quelle ipotetiche domande la prima risposta è piuttosto semplice e largamente condivisa: mancano le strutture e le sovrastrutture interne ed esterne indispensabili a reggere il peso di un evento estremamente complesso come un mondiale, che sia dello sci come qualunque altro. I progetti, anche i più belli, hanno il difetto di essere appunto soltanto tali! Quanto al secondo dubbio, può darsi che alla lucidità delle analisi faccia un po’ velo il ricordo del glorioso ‘56 olimpico, ma certo le ipotesi di importanti ricadute sul piano di un rilancio economico e di immagine costituiscono un pungolo potente a proseguire

sulla strada delle intenzioni. D’altra parte un altro fallimento – oltre ad appesantire i costi già piuttosto elevati dei vari tentativi – potrebbe affossare quasi del tutto il prestigio già piuttosto compromesso di un paese che in passato aveva saputo unire il fascino dei luoghi alle imprese sportive e al lustro di una debordante kermesse mondana. Oggi Cortina è all’inseguimento della modernità, concetto piuttosto generico ma che implica comunque il continuo adeguamento di mentalità e di mezzi agli standard di un turismo di eccellenza, quello di cui è stata la regina quasi incontrastata in un passato che si sforza tuttora di non esserlo: oggi il suo brand è solo affidato a un marchio di natura, splendida quanto si vuole ma non più sufficiente alla complessità della domanda attuale. C’entra la crisi, c’entrano i capricci delle mode? C’entrano di sicuro, ma a fermarsi qui quell’inseguimento rischia di continuare dietro a traguardi patafisici, ovvero a quelli delle soluzioni immaginarie.

Giuseppe Constantini Febar (1890-1966)


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FESTA DELLA POESIA A PIEVE DI CADORE Presenti con una loro composizione anche quattro poeti di Cortina di Roberto Pappacena

Ad una «Festa della Poesia», svoltasi il 6 settembre 2014, alle ore 21, nell’Auditorium COS.MO per iniziativa del sensibilissimo «Club della Poesia e del Teatro» di Pieve di Cadore (Biblioteca Civica), sono stati accolti e festeggiati anche quattro significativi poeti di Cortina: Marco Dibona, Dario Dibona, Manuela Dibona e Manuela Alverà. Le poesie da loro recitate, insieme con tutti i testi dei poeti cadorini partecipanti, sono raccolte in un agile ed elegante libretto: «Festa della Poesia». Nel corso della serata, condotta da Alessandro Zandonella, figurano testi di Antonio Alberti e Lina Cargnel (di Pieve), Francesca De Denaro (di Domegge), Roberta Coletti (di Tai), Eliana Olivotto (di Ospitale), Anna Maria De Michiel (di Lorenzago), Silvio De Bernardin Stadoàn e Lucio Eicher Clere (di Costalta), Norma Casanova (di Sappada),

Antonietta Crepaz (di Valle), Anna Rosa Martinelli (del Cadore), Celsa Giacchetti e Anna Rita Linoso (di Calalzo), Giacomina De Nard (di Borca), Rita Pocchiesa (del Comelico Superiore), Paola Bianchi (di Cibiana), Eliana Olivotto (di Ospitale), Emi Boccato (di Valle). L’esistenza a Pieve di Cadore di un attivo «Club della Poesia e del Teatro» è certamente il segno di una sensibilità artistico-culturale che merita senz’altro attenzione e stima.

l 'angolo dea poesia

Realtà poetica

ORAZIONE PER VALENTINA

Seconda parte (continua dal numero precedente) L’Io umano, a contatto col mondo, trova in esso un pane quotidiano di concetti, simboli, percezioni, sentimenti, azioni. Il mondo, a sua volta, acquista nell’animo umano un posto di dignità, una esistenza superiore, un valore che esso di per sé non possiede. Un’Arte, perciò, che sia conclusa nei vicoli ciechi dell’Io assoluto, cadrà nelle forme cervellotiche e astratte del surrealismo, dell’astrattismo, del dadaismo (quando però tali forme trovino giustificazione non in un fatto commerciale di moda, come da noi, ma nell’esigenza interiore di accostarsi al Mistero, come è accaduto per il Simbolismo francese e per il Romanticismo inglese, dove è difficile stabilire i confini tra il Canto e la ricerca di una Verità. Quei poeti rivendicano alla Poesia la funzione di esprimere, mediante simboli e corrispondenze di immagini, una realtà superiore preclusa alla logica comune. In questo senso l’avventura di quei poeti è già una Realtà Poetica, certamente tra i più nobili tentativi degli ultimi due secoli di storia letteraria). Un’arte proiettata in prevalenza verso l’esterno darà

Nessuno ti ha mai chiesto cosa avresti voluto essere.

forme aride e fredde come l’Accademismo (copia della natura), il realismo, il verismo, il materialismo, il documentarismo. La Realtà Poetica è l’espressione serena di un equilibrio interiore di soggetto-oggetto, intuizione-espressione, intelletto-amore, ponte gettato dall’Io sul Mondo, ritorno cosciente all’antica partecipazione dell’uomo alla vita del mondo: equilibrio che può raggiungersi in rari momenti di felicità interiore. La Poesia è l’equivalente fantastico e perciò reale di una comunicazione intima, che i primitivi conoscevano anche come fatto sociale. È il ricordo d’una innocenza che la civiltà ha sepolta sotto le macerie della gioia di vivere in comune. In questo senso, insomma, alla Poesia è affidata una missione di salvezza e di riscatto, un valore di compenso tra i desideri infiniti dell’uomo e i limiti che la realtà ci impone per il suo lento procedere storico verso la libertà, la verità, l’amore, la giustizia. Roberto Pappacena

Nessuno si è mai chiesto se quello che hai fatto era quello che ambivi fare. Nessuno si è mai posto siffatte domande. Ora tu andrai in un posto dove porrai delle domande senza paura delle risposte. Planerai in un luogo, là troverai risposta ad ogni tua domanda. Oppure non ci saranno più risposte da avere perché non ci saranno più domande da fare . Antonio Alberti


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PARTITO L’81° CAMPIONATO ITALIANO DI HOCKEY SU GHIACCIO Ma soprattutto 90° anniversario per la Sportivi Ghiaccio Cortina di Luca Zardini Lacedelli

La storia dell’hockey nazionale continua ad essere scritta anche con i colori biancocelesti del sodalizio ampezzano . Momenti difficili per tutti gli sport minori in Italia: anni di problemi economici hanno portato ambiguità e incapacità di organizzazione a livello federale e di conseguenza perdita di appeal, impossibilità di programmazione e difficoltà nella ricerca di sponsor da parte dei singoli club. Per quanto la società cortinese non sia estranea a queste condizioni, prima con il presidente Moser e dalla passata stagione con la guida di Lorenzo Lacedelli, gli 11 anni passati dal ritorno nella massima serie sono stati ricchi di soddisfazioni. Lo scudetto del 2006/2007, una finale, 5 semifinali e una Coppa Italia sono risultati importanti, che hanno riconsegnato all’élite dell’hockey italiano una delle sue più nobili rappresentanti. Tra difficoltà e difetti, il lavoro della dirigenza a volte oscuro e criticato, l’esperienza del consiglio bravo sempre a ricercare sponsor e “aiuti” economici e ovviamente il sacrificio dei molti volontari e genitori vicino ai più giovani hanno realizzato sogni e successi insperati . In una serata di agosto, con Metallurg Magnitogorsk e Red Bull Salzburg sul ghiaccio dell’Olimpico di fronte a 3000 persone, questa estate si è festeggiato il compleanno della “vecchia signora”, ma adesso dopo un mese di allenamenti e qualche partita di pre-season si apre una nuova stagione, appunto la novantesima... Le fondamentali riconferme di “the manmachine” Ryan Dingle (119gp 64g 61a 125p) quarta stagione per lui sotto le Tofane (record assoluto di permanenza per uno straniero a Cortina), del “gigante di Bratislava “ Stanislav Gron (79gp 63g 68a 131p) e del d-man Paul Albers (85gp 14g 40a 54p) sono da considerarsi dei veri colpi di mercato: saranno loro nuovamente le colonne portanti dei biancocelesti anche per la stagione a venire. A difendere la gabbia ci sarà ancora Anthony Borelli. Il 25enne di Grand Island, New York, si è comportato in maniera più che onorevole alla sua prima stagione in Italia (35gp 2.77gaa .917 svs%), meritandosi la fiducia di Lacedelli e soci.

Sul fronte partenze i fratelli Zanatta sono stati ingaggiati dal Red Ice Martigny nella NLB svizzera. Un doppio addio pesante. Luca, il più giovane, dopo alcune stagioni altalenanti condizionate anche da diversi infortuni, nello scorso campionato ha raggiunto la maturità che gli mancava (42 gp 7g 9a 16p) e si è candidato a diventare uno dei migliori difensori italiani; Michele, classe 1989, meno dotato tecnicamente del fratello, ma giocatore dalla grande duttilità e capacità di sacrificio. Entrambi nel giro della nazionale. Ha lasciato Cortina, destinazione Renon, anche un altro Azzurro, non più giovanissimo ma con ancora molta fame: Luca Felicetti, dopo tre buone stagioni con gli ampezzani, (114gp 23g 50a 73p) si è accasato sull’altopiano di Collalbo, dove senz’altro nuovi stimoli non mancheranno. La difesa ha perso anche il ceco Jakob Grof, buon terzino dal tiro micidiale anche se troppo spesso inutilizzato (41gp 8g 24a 32p) . Per lui, palcoscenico più prestigioso, la EBEL con l’Orli Znojmo. Ma il saluto più malinconico è stato sicuramente quello di Clayton Beddoes, l’allenatore che ha regalato a Cortina due semifinali, ma anche tanto spettacolo. L’ex NHL di Bentley, Canada, è entrato nei cuori del popolo ampezzano per la sua serietà, sobrietà ed educazione, e per la dirigenza cortinese non è stato facile lasciar andare un coach così preparato, innovativo e professionale.

Per trattare i nuovi arrivi in casa Hafro, iniziamo proprio da chi ha ricevuto le consegne del sopracitato. Nuovo tecnico ampezzano è Christopher Oly Hicks, 49enne di Calgary con alle spalle 5 anni importanti a Vipiteno e uno a Brunico come direttore sportivo. Di lui si dice abbia molte caratteristiche in comune col suo predecessore e l’ottimo lavoro realizzato in Alta Val d’Isarco è un valida garanzia sul suo valore. Per rimpiazzare le pesanti perdite nel reparto arretrato sono arrivati Alex Gellert dal Milano e Daniel Fabris dal Merano. Il primo, oltre al cognome leggendario, è un terzino dall’ottimo fisico e dalle grandi capacità realizzative come dimostrano le stats della sua prima stagione italiana (41gp 14g 17a 31p). Il secondo, nonostante la giovane età, vanta una discreta esperienza, molta A2 e qualche apparizione con il Bolzano. Anche l’ultimo arrivo passa per il capoluogo altoatesino, ma il suo momento più felice lo ha trascorso a Milano con tre stagioni in A2 (107 gp 41g 50a 91p). Nativo della Val Venosta indosserà la maglia numero 92, lui è Alex Wunderer. De Bettin sarà ancora il capitano, ma soprattutto ancora il leader di un team giovane e ben assortito. Attenzione a Riccardo Lacedelli e Ronny De Zanna. Il campionato è iniziato sabato 20 settembre. Esattamente dopo 11 anni all’Olimpico è tornato l’Appiano.


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M’Over: una nuova scuola di sci-ma-non-solo Una Srl composta da diverse realtà il cui core business è M’Over by Ghedo, la scuola di sci che ha coinvolto Kristian Ghedina. Aziende di spicco dell’abbigliamento sportivo sponsorizzano l’ impresa, fortemente voluta da Maurizio Sommariva di Patrizia Serra

Una scuola di sport invernali ed estivi che vuole offrire ai clienti il piacere e le emozioni di una giornata passata all’aria aperta in alta quota. È la mission di M’Over, exclusive sport experience, la nuova società appena inaugurata a Cortina. Si tratta di una Srl suddivisa in tre divisioni, M’over by Ghedo per lo sci, lo snowboard e i tour guidati con anche cene e pernottamenti prenotati, M’Over Adrenaline per freeride, heli-skiing, telemark, ice climbing e fat bike, M’Over Summer per mountain bike, vie ferrate, biking, nordic walking, golf e altro. Il cliente può compilare il form sul sito della società www.moversport.it, specificando tutto ciò che vorrebbe fare, dal tipo di disciplina alla necessità di noleggiare o meno l’attrezzatura o di avere anche il trasporto. All’arrivo troverà un pacchetto di proposte fatte su misura per lui, con anche l’attrezzatura necessaria e tutti i vari ticket pronti per l’utilizzo. Il noleggio dell’attrezzatura, lo ski pass e tutte le altre noie pratiche saranno infatti a cura dello staff di M’Over, che si propone di offrire pacchetti costruiti ad hoc per ogni cliente. Non solo sci e snowboard d’inverno e mountain bike o arrampicate in estate, ma itinerari “customizzati” e che possono portare anche lontano da Cortina, che resta però comunque e sempre al centro dell’offerta. L’idea è nata dall’esperienza di Maurizio Sommariva, da 37 anni istruttore di sci, che nel corso della sua lunga esperienza ha

Lo staff della nuova scuola di sport invernali ed estivi M’Over

raccolto le esigenze e le richieste dei clienti, a suo parere non paghi di andare semplicemente a sciare ed apprendere una tecnica, ma desiderosi di provare emozioni e sensazioni nuove, che M’Over vuole far provare con un’offerta a 360 gradi, sia d’estate che d’inverno. Per farlo ha raccolto intorno a sé una squadra capitanata per lo sci da Kristian Ghedina e Debora Compagnoni, da Pietro Piller Cottrer per il fondo e Giacomo Kratter; per lo snowboard, chiude il cerchio Ivano Corvi, secondo miglior discesista italiano della Valanga Azzurra. Gli istruttori nazionali, oltre a Sommariva, sono Alberto Pivato, Annachiara Girolimetto e Luca Dalla Palma. Istruttori Vip, Tatiana Alverà e Alessandro Benetton. La squadra è completata da Marco Aliprandi, allenatore federale, Diego Stefani, guida alpina, Nicola Bizzarrini maestro di snowboard, oltre che dai freeriders Christian Leischner, Aldo Valmassoi e Sebastiano Fullin. Il presidente, oltre che socio co-fondatore, è Stefano Abram, già direttore commerciale di Tecni-

ca Group, che è adesso sponsor di M’Over, insieme a Dainese, Midland e Colmar. A chi gli chiedeva se a Cortina ci fosse la necessità di una nuova scuola di sci, Abram ha risposto che non porteranno via una fetta di torta a nessuno ma, semmai, vogliono aiutare a ingrandire la torta portando nuovi clienti e nuovi giovani e prima della presentazione ufficiale alla stampa lo scorso 27 settembre, ha incontrato le altre scuole di sci per presentare la nuova nata. Il cliente ideale è un amante della montagna, rispettoso dell’ambiente e target di riferimento sembra essere un pubblico giovane, in cerca di adrenalina, ma ovviamente l’offerta abbraccerà tutte le fasce di età, bambini compresi. Il 7 dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, al piano di sotto de la Ciasa de ra Regoles, in piazzetta San Francesco 2, mentre il 27 dicembre tutto il paese è invitato a partecipare all’open day che partirà dalla piazza della Conchiglia per portare i clienti M’Over alla scoperta di Cortina.


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La Regina delle Dolomiti sempre più internazionale a cura di Cortina Turismo CONCORSO DI DESIGN “OTTOPANCHE” Obiettivo del bando: valorizzare l’artigianato ampezzano attraverso il coinvolgimento di creativi internazionali chiamati a progettare panche da contemplazione, la cui realizzazione sarà affidata agli artigiani di Cortina. A proclamare e premiare i 3 progetti vincitori una giuria internazionale composta da Kuno Prey, Prey professore della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano; Ineke Hans, Hans designer (Arnhem, Paesi Bassi); Michele Merlo, Merlo architetto; Roberto Zambelli, Zambelli artigiano, Stefano Zardini fotoreporter ed esperto di design e Carola Zwick Zwick, professore di product design (Berlino) –l’Assessore allo Sport e Turismo del Comune di Cortina, Marco Ghedina Ghedina, il presidente di Cortina Turismo Stefano Illing e il direttore Cinzia Confortola. Confortola . . Primo premio “Quattro Terzi” di Alberto Gallato (1982) di Padova e Guido Posenato (1984) di Vicenza hanno vinto per «l’essenzialità e la purezza del design con le quali è stato affrontato e risolto il tema del concorso. La panca progettata offre non solo l’occasione per riposarsi, ma grazie alla struttura che sembra incorniciare il paesaggio, si trasforma anche in punto di osservazione privilegiato del panorama. Le sedute sono di diverse tipologie e possono accogliere più persone. In estate c’è spazio per riporre le biciclette, mentre d’inverno le sedute si adattano all’altezza dello strato nevoso»: ha dichiarato la giuria. Il progetto sarà realizzato dalla falegnameria Lacedelli Cortina. Cortina Il secondo premio è andato a “Piana” disegnata da Claudio Bernardi (1957) architetto parmense e Fabrizio Fiscaletti (1983) architetto di Pesaro, che hanno ideato una struttura minimalista inseribile in svariati contesti e che sembra galleggiare sopra il terreno. L’elemento geometrico e minimale che la caratterizza, crea un dialogo particolare con l’ambiente naturale circostante. La panca permette sedute formali e informali adatte anche a piccoli gruppi e in uno dei quattro angoli è previsto uno spazio per “abbracciare” un albero o altri elementi naturali. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Faloppa. Faloppa Terza classificata, la giovane designer francese con studio a Parigi, Elodie Elodie Stephan (1985), che ha portato tra le Dolomiti il progetto “Cimes”: la soluzione scultorea si ispira alle montagne svettanti oltre le nuvole. I due elementi caratterizzanti diventano schienali e sedute per più persone nei diversi lati. Metallo e legno si sposano in un gradevole insieme. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Marco Dimai. Dimai La giuria ha deciso di assegnare anche una menzione speciale a “Bancia” di Elia Borgato (1986), designer veneziano premiato per la simpatica rivisitazione della sedia tradizionale del luogo. A caratterizzare il lavoro, la diversità dei materiali utilizzati che gli conferiscono una particolare estetica contemporanea. Il progetto sarà realizzato dalla Falegnameria Bariza di Roger Alberti. Alberti Alpine Bench. Progetto di Constantin Boym, Boym New York,1955. Realizzato da Falegnameria Lorenzi di Massimo. Massimo

Ladina. Progetto di Chiara Angelone, Angelone Roma, 1987 Livia Gangarossa, Gangarossa Milano, 1987 Federica Mares, Mares Roma, 1988 Realizzato da Falegnameria Chi de Mano di Luigi e Sergio Majoni.

Ecopanca. Progetto di Mirco Bottega, Bottega Pieve di Soligo, 1974. Realizzato da Falegnameria Fabrizio Menardi. Menardi

Nuvola. Progetto

di Ilaria Rizzi, Rizzi Valdobbiadene, 1978 e Mirco Bottega, Bottega Pieve di Soligo, 1974. Realizzato da La Falegnameria di Mario Ghedina.

Gli 8 prototipi delle panche da contemplazione che saranno presentati al Cortina Fashion WeekEnd di dicembre per essere poi esposti a Milano in occasione del Fuorisalone e successivamente installati a Cortina. ONLINE LA VERSIONE MOBILE DI BOOKING.DOLOMITI.ORG

È stata rilasciata la versione mobile di booking.dolomiti.org, il portale di booking delle Dolomiti nato dalla collaborazione fra Cortina Turismo e Dolomiti Stars. La piattaforma ottimizzata per dispositivi mobili è stata sviluppata in verticale mettendo in primo piano il form di prenotazione a cui segue l’elenco delle strutture ricettive.

CORTINA TURISMO ERA PRESENTE:  Russia. Dall’1 al 4 settembre, con il Dolomiti Superski al roadshow del Tour Operator russo PAC Group, con due appuntamenti a Rostov e a Krasnodar. Group Nel corso delle due serate, 200 direttori di agenzie viaggio partner di PAC hanno ammirato la bellezza della Regina delle Dolomiti e le caratteristiche delle sei valli del Dolomiti Superski coinvolte nell’iniziativa.  Messico. Dal 20 al 27 settembre, con il Best of The Alps, Alps in occasione dell’International Luxury Travel Market.  Tokyo. Dal 25 al 30 settembre, per l’appuntamento annuale con la fiera JATA World Travel Fair e il workshop in collaborazione con ENIT. ENIT  Londra. Il 29 settembre, presentazione a stampa e Tour Operator della stagione invernale 2015 presso il National Geographic Store, Store - il gruppo a cui appartiene la testata che ha recentemente inserito Cortina d’Ampezzo tra le 25 migliori località sciistiche al mondo, l’unica italiana - con un appuntamento tutto dedicato al centenario della Grande Guerra. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della CCIAA di B elluno. PROSSIMI APPUNTAMENTI:  Rimini. Dal 9 al 10 ottobre, TTI TTG.  Cortina. Dal 17 al 19 ottobre, l’appuntamento annuale con Buy Veneto , di 20 Tour Operator da tutto il mondo.  Roadshow Toronto e New York. Dal 21 al 24 ottobre, workshop in collaborazione con ENIT.  Brasile. Dal 22 al 23 ottobre, workshop ENIT nella città di São Paulo.  Germania. Germania Dal 24 al 26 ottobre, Grassimuseum di Lipsia aprirà le porte alle -Cullami : la prima edizione Cortina del concorso di design Turismo_CORTINA.TOP Living.  Lugano. Dal 31 ottobre al 2 novembre, Salone Internazionale Svizzero delle vacanze 2014.  Londra. Dal 3 al 6 novembre, WTM.  Dubai. Dubai 10 novembre, ENIT Workshop.  Cina. 20 novembre, Wokrshop ENIT a Pechino. VISITE DELLA STAMPA INTERNAZIONALE Cortina Turismo ha ospitato e dato supporto:  Dal 5 al 9 settembre ai giornalisti delle più arabe: un evento che è frutto della importanti testate arabe trasferta realizzata lo scorso maggio a Dubai con ENIT. Tra di loro, anche un rappresentante del “National National Media Council”, Council il corrispettivo arabo dell’ANSA nazionale.  Dal 9 al 12 settembre, al giornalista del magazine “MountainBIKE MountainBIKE”, MountainBIKE per la pubblicazione di una guida con 8 percorsi Bike di cui 3 dedicati ai più piccoli, 3 per ciclisti di livello avanzato e 2 per esperti.  Dal 10 al 13 settembre, al quotidiano “Die Die Zeit” Zeit per realizzare il reportage Sulle tracce della Grande Guerra.  Dal 15 al 18 settembre, a Oldtimer articolo sui passi che circondano Cortina.  Dal 17 al 20 settembre, ai giornalisti della testata Rough guides, guides travel guide and travel informations, UK.  Dal 22 al 25 settembre, ad Outdoor Guide Magazin e AlpinAlpin-Magazin Germany. Germany


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Lettere, opinioni e commenti CANDIDATURA Sono rimasto molto impressionato dalla atmosfera che ha regnato sul Consiglio comunale “aperto” di lunedì 29 settembre 2014. Per una decisione così importante, sia per lo sport che per il futuro del nostro paese, mi aspettavo uno spirito “da stadio”, frizzante ed emozionato, pieno di suggerimenti ed iniziative, con l’impellente richiesta da parte dei favorevoli: “Ce pode féi?“ “Ce dorào?” “De ce aéo bisoin?”. Invece nella sala consigliare... regnava una diffusa rassegnazione, come non la avevo mai sentita. Stranamente, poi, nessuno ha nominato i vantaggi che i Mondiali di sci del 2011 potrebbero (o dovrebbero) portare negli anni successivi. Ricordo le animate discussioni di 10 anni fa sulla indispensabile necessità di un “Centro Congressi” di livello internazionale, come toccasana per animare l’attività alberghiera ampezzana, soprattutto nel fuori stagione. Venne paventata addirittura la necessità di costruire delle foresterie per alloggiare stuoli di interpreti e traduttori simultanei, fino a quando la nostra gioventù locale avesse imparato il mestiere; e i contrari di allora dovettero piegarsi alle decisioni delle maggioranze comunali e regoliere. Oggi abbiamo l’Alexander Girardi con tut-

LA REGIONE RICONSIDERI QUANTO DELIBERATO SUL CODIVILLA-PUTTI

Spett.le COMITATO CIVICO CORTINA Roma, 29 Settembre 2014

Fotomontaggio tratto dalla pagina Facebook di Cortina Eventi

ti i suoi enormi costi... ma un numero trascurabile di congressi. Idem per il Golf. Ci avevano raccontato, e ne erano convinti, che quella iniziativa era “l’acqua della giovinezza” per il turismo nostrano, con golfisti da tutto il mondo costretti a fare i turni per poter giocare “da aprile a novembre”, riempiendo così tutte le strutture ricettive, presenti e future, con i ricchi praticanti di quel prestigioso sport. La minoranza dei contrari finì derisa. Oggi purtroppo le società del Golf vanno in Comune ad elemosinare sostegni e chiedono con forza interventi pubblici di varia natura per quella iniziativa privata...

Dall’estate del 2012 mio marito, Avv. Francesco Conte, ed io trascorriamo due mesi estivi, a Cortina presso l’Hotel Menardi. Quest’anno, durante il nostro soggiorno, ci è giunta notizia di una delibera della Regione avente ad oggetto la cessazione della gestione pubblicoprivata dell’Ospedale Codivilla-Putti. Non possiamo non rilevare che tale delibera, una volta messa in atto, recherebbe inevitabilmente alla cittadina un danno irreparabile. Infatti, la scelta della località, oltre alle bellezze naturali, dipende anche e soprattutto dalla presenza di un presidio ospedaliero: e ciò sia per gli anziani sia per tutti coloro che si recano quotidianamente in escursione, d’estate, e sulle piste di sci, d’inverno, con gli inevitabili rischi derivanti dalle attività sportive. Come non ipotizzare, dunque, che la maggioranza dei turisti opterebbe per altre località in prossimità di ospedali quali, ad esempio, quelli di S. Candido e Brunico? Formuliamo l’auspicio che la Regione voglia riconsiderare quanto già deciso e ciò nell’interesse di Cortina e di tutti coloro che la amano. I migliori saluti

Sisto Menardi

Avv. M. Raffaella Mottola

PISCINA CHIUSA

dal 29 gennaio 2012

2 anni 8 MESI contatore aggiornato al 4 ottobre 2014

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Sale & Pepe SCAMBIO NEI RUOLI DELLA GIUNTA DI CORTINA:

l’assessore allo Sport Marco Ghedina firma l’emendamento per la deroga urbanistica al golf, al posto dell’assessore all’Urbanistica Adriano Verocai

per contattare la redazione • potete scrivere a: VOCI DI CORTINA loc. CHIAVE, 116 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL) • inviare un’email a: info@vocidicortina.it • oppure chiamare il: 349 4912556 Chiuso in redazione il 4 ottobre 2014

Direttore Responsabile Direttore Editoriale Proprietà Stampa Comitato di redazione

Marina Menardi Edoardo Pompanin Associazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Tipografia Print House snc. - Pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL) Alice Gaspari, Edoardo Pompanin, Roberto Pappacena, Morena Arnoldo, Patrizia Serra, Giacomo Giorgi, Vittoria Broglio Impaginazione Marina Menardi Progetto grafico Dino Gillarduzzi, dino@dinodesign.it Contatti www.vocidicortina.it - info@vocidicortina.it - cell. 349 4912556 Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL) Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

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Le >brevi< del mese 29

ago «La sveglia è suonata, la Valbelluna è incazzata». Lo hanno gridato i comitati di difesa del territorio sotto le finestre della Fondazione Dolomiti Unesco, riunita in consiglio di amministrazione, evidenziando un malessere che unisce cittadini di tante località del Bellunese. I Comitati di difesa del territorio, chiedono che il progetto dell’elettrodotto «che dovrebbe sventrare la valle del Piave» venga rifatto per renderlo sostenibile.

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ago Veneto Strade inizierà in autunno l’opera di messa in sicurezza dei passi Giau, Falzarego e Valparola. La notizia è stata data in consiglio comunale dal vice sindaco Enrico Pompanin. «L’opera è tra i progetti finanziati dai fondi Brancher», spiega, «e porterà avanti interventi di mitigazione del rischio valanghivo nei Comuni di Cortina, Colle e Livinallongo».

verzo di Sopra da destinare all’affitto agevolato. Lo ha deciso il gruppo di maggioranza, con il voto contrario della minoranza, nell’ultimo consiglio comunale.

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set Gli Albergatori di Cortina appoggiano il disegno di legge sul Codivilla-Putti presentato dai consiglieri regionali Reolon e Toscani. Il presidente Gherardo Manaigo ha inviato una lettera in Regione chiedendo un intervento immediato che scongiuri l’ipotesi di chiusura del Codivilla-Putti. -È l’ingegnere Alberto De Sio il nuovo direttore della Servizi Ampezzo. Classe 1956, ha una comprovata esperienza ventennale di gestione di società partecipate.

largo Poste. Commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Verocai: «Terminata la stagione si parte con le opere. Ad agosto era stato firmato davanti al notaio il contratto per i lavori del parcheggio in Largo Poste tra la società Servizi Ampezzo e la ditta Vidon e ora si comincia con i sondaggi e poi con la costruzione del park».

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17-set Il bacino artificiale a Inpò Druscié è pronto per essere riempito. Ci vorranno 40 giorni circa per gettare dentro oltre 95 mila metri cubi di acqua. Il progetto del lago artificiale è stato proposto, portato avanti e finanziato dalla Ista, che gestisce la ski area delle Tofane.

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set Il museo di arte moderna Mario Rimoldi diventa multimediale, grazie alla nuova piattaforma, facente parte del progetto “Mquadro” grazie al quale i musei delle Regole hanno ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito del progetto Interreg AdMuseum.

set In consiglio comunale è stato approvato il cambio parziale di destinazione d’uso di una parte dell’edificio di palazzo Poste, da parte dalla società Treviso Iniziative 2 che fa riferimento a Mario Moretti Polegato. L’edificio che un tempo ospitò la Sip, poi la Telecom, e che infine è stato acquistato dalla società trevisana, vedrà quindi una parte ad uso commerciale e una ad uso residenziale. set «Il degrado in cui versa l’aviosuperficie di Fiames non è ulteriormente tollerabile». A ribadirlo è il gruppo di opposizione “Per la nostra Cortina” che protocolla una nuova interrogazione sull’aviosuperficie di Fiames. È la terza volta, nel giro di un anno, che Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont chiedono lumi all’amministrazione sull’area di Fiames.

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set I primi dati ufficiali, relativi a giugno, evidenziano un calo di arrivi e di presenze. Le statistiche, diffuse dall’Associazione Albergatori, segnano -4.38% negli arrivi, rispetto allo stesso mese 2013, e -2.81% nelle presenze. I dati sono positivi se riferiti ai turisti stranieri; tuttavia il loro aumento non riesce a compensare il continuo calo dei connazionali.

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set L’ex centralina idroelettrica nei pressi dello Stadio Olimpico sarà venduta. Il ricavato servirà a costruire tre condomini a Cadel-

set La Giunta ampezzana all’unanimità ha approvato lo stanziamento di 600 mila euro da investire per rifare gli asfalti. Le strade interessate dagli interventi saranno per lo più le vie delle frazioni e dei villaggi di Cortina, quelle di gestione comunale. -Ripresi i lavori per il campo sportivo polivalente. Dietro alla palestra Revis, nella zona scolastica, le ruspe sono al lavoro per realizzare un campo per giocare a calcio, basket o pallavolo. set La deputazione regoliera ha rinnovato anche per quest’anno le commissioni che supportano l’attività amministrativa, provvedendo a sostituzioni e a nuove nomine in seno ai vari gruppi. Approvato anche un regolamento di servizio delle commissioni, per dare nel tempo una serie di linee guida da seguire nella nomina e nel rinnovo dei componenti. set Iniziano i lavori al park interrato in

F cus

a cura di Morena Arnoldo

set Sul pistino di spinta “Renzo Alverà” del centro sportivo di Fiames, si svolgono una serie di allenamenti e gare con protagonisti atleti italiani e stranieri dello skeleton. I partecipanti saranno atleti provenienti da Austria, Slovenia e Germania, oltre ai ragazzi della nazionale italiana di skeleton e del Bob Club Cortina che organizza la manifestazione.«Cortina si conferma centro di eccellenza per la preparazione estiva degli atleti di bob e skeleton», spiega Sebastiano Dabalà, responsabile delle discipline per il Comitato Veneto Fisi». set Esaminata in commissione la delibera, che prevede l’approvazione delle linee di indirizzo per costituire una fondazione tra il Comune, la Cortina Golf Srl e l’Asd Cortina Golf per evitare il fallimento della società e realizzare le seconde 9 buche al campo di Fraina (vedi approfondimento all’interno)

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set Il sindaco Andrea Franceschi può tornare a casa. Il tribunale di Belluno ha emesso il provvedimento di cessazione della misura cautelare del divieto di dimora (vedi approfondimento all’interno).

Cortina 2021...E l’avventura continua 28-set «Per un’eventuale candidatura ai Mondiali di sci alpino del 2021 ci vuole trasparenza fin da subito». Così Stefano Ghezze, capogruppo di “Per la nostra Cortina” interviene sulla possibilità di ricandidare Cortina ad ospitare i Mondiali di sci alpino. Sarebbe la quinta candidatura. «Noi siamo da sempre favorevoli a portare a Cortina i Mondiali di sci», commenta Ghezze, «perché rappresentano un volano unico per rilanciare il paese turisticamente ed economicamente. Tuttavia non accetteremo che si ripeta la gestione che c’è stata nelle ultime candidature. Prima di decidere è necessario avere i bilanci dettagliati dei costi delle precedenti candidature». 18-set A decidere se candidare Cortina ai Mondiali di sci alpino del 2021 sarà un consiglio comunale allargato alla cittadinanza. Ad annunciarlo è il vice sindaco Enrico Pompanin, che spiega: «Siamo favorevoli alla candidatura di Cortina ai Mondiali, ma solo se sarà tutta Cortina a volerlo». 20-set «Cortina 2021: se ad esprimersi devono essere i cittadini, l’unico strumento valido è il referendum». A dirlo è il Comitato Civico Cortina, presieduto da Marina Menardi. «L’Amministrazione», spiega la Menardi, «vuol far credere che saranno i cittadini a dire se vorranno i Mondiali 2021. Ma non è certo un consiglio comunale il luogo deputato per esprimere il parere di tutta la popolazione. Lo statuto comunale prevede per questo tipo di iniziative il referendum consultivo, strumento democratico, che permette a tutti di esprimere il proprio parere».

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21-set Secca presa di posizione da parte dell’Amministrazione sulla proposta di indire un referendum popolare per appoggiare o meno la candidatura di Cortina al Mondiale 2021.«Se vogliamo avere una speranza di correre da soli dobbiamo presentarci all’incontro con la Fis che si tiene a Zurigo il 29 settembre con una decisione deliberata dal consiglio comunale», dice il vicesindaco Enrico Pompanin. «Ce lo chiede il presidente Fisi, Flavio Roda, che, tra dieci giorni, incontrerà i delegati internazionali battendosi per Cortina. Ci vogliono mesi per indire un referendum. Noi abbiamo giorni. Nello stesso tempo stiamo cercando di definire con la Regione il sostegno per l’apertura dei cantieri delle opere connesse ai Mondiali. Anche qui la Regione ci chiede chiarezza in tempi rapidi».


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