VILLEGIARDINI LUG AGO 2025_estratto

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BAJA SARDINIA , LA VILLA SCOLPITA NELLA ROCCIA

Architettura d’autore

a Capalbio , Forte dei Marmi

e Porto degli Argonauti

Atmosfere sofisticate nel

giardino firmato Jean Mus

a Saint-Jean-Cap-Ferrat

Il paradiso delle rose nel parco dove il tempo si dilata

A VILLA CARVED INTO THE ROCK IN

Signature architecture in Capalbio , Forte dei Marmi and Porto degli Argonauti

Elegant atmospheres in the garden by Jean Mus in Saint-Jean-Cap-Ferrat

A paradise of roses in the park where time stands still

BAJA SARDINIA

Sommario Luglio/Agosto 2025

10. PORTFOLIO

Immagini che raccontano i linguaggi della contemporaneità

Images that display the new styles of contemporaneity

12. TENDENZE a cura di Tommaso Santi

Una selezione di elementi d’arredamento outdoor per arredare il giardino con stile. A selection of outdoor furniture for stylish gardens

20. ARTE a cura di Tarsilla Mucci

Julio Larraz in mostra a Sutri: tra Poesia, Potere e Ironia

Julio Larraz exhibition in Sutri: between Poetry, Power and Irony

26.LIBRI a cura di Elisa Pizzi

Nel volume Tra giardino e paesaggio. Scorci mediterranei dal Nord al Sud Italia (Rizzoli), la paesaggista Anna Scaravella ha raccolto una selezione dei suoi progetti più rappresentativi

In the book Tra giardino e paesaggio. Scorci mediterranei dal Nord al Sud Italia (Rizzoli), landscape architect Anna Scaravella presents her most representative projects

32. COVER STORY.

SCOLPITA NELLA ROCCIA

A Baia Sardinia, Andrea Attolini e Stefano Amodio, architetti, hanno reinterpretato una villa degli anni Settanta con un linguaggio che intreccia architettura organica e materiali locali

Carved into the rock. In Baia Sardinia, architects Andrea Attolini and Stefano Amodio have reinterpreted a 1970s villa with a language that combines organic architecture and local materials

56.DIMORE NEL VERDE. UN EQUILIBRIO

56. DIMORE

SILENZIOSO

Lo studio Westway Architects ha rmato un intervento sartoriale per un casale immerso nell’entroterra di Capalbio

A silent balance. Westway Architects has designed a tailor-made renovation for a farmhouse nestled in the Capalbio countryside

68. VILLE AL MARE. UN RIFUGIO

TRA LUCE E MARE

pinete

ha dato vita a un rifugio familiare, dove la luce, la materia e il

Tra le pinete di Forte dei Marmi, il progetto di Pelizzari Studio ha dato vita a un rifugio familiare, dove la luce, la materia e il silenzio marino danno forma a un less is more contemporaneo

A retreat between light and sea. Among the pinewoods of Forte dei Marmi, Pelizzari Studio’s project has created a family retreat where light, materials and the silence of the sea give shape to a contemporary ‘less is more’

80. IDEE DI GIARDINO di Maurizio Usai

“Per me i giardini nascono ed esistono per accogliere e rinfrancare e sono luogo d’elezione dell’arti cio”

I believe gardens are created and exist to welcome and restore. ey are, by their very nature, the chosen domain of arti ce

Sommario Luglio/Agosto 2025

82. GIARDINI D’AUTORE. PROGETTO, NATURA E ARTE

A Saint-Jean-Cap-Ferrat, Jean Mus ha rmato il progetto di un giardino che dialoga in piena armonia con l’architettura, il paesaggio e l’arte contemporanea Design, nature and art in dialogue. In Saint-Jean-Cap-Ferrat, Jean Mus has created a garden in perfect harmony with architecture, landscape and contemporary art

94.IL TACCUINO DEL DESIGNER di Kristian Buziol

Il giardino si ridisegna con nuove piante. e garden is redrawn with new plants

96. PROGETTI D’AUTORE. ARMONIA E AUTENTICITÀ

Porto degli Argonauti rappresenta un esempio di perfetta integrazione nel contesto paesaggistico. Porto degli Argonauti is an example of perfect integration into the landscape

102.STILEDESIGN

Alla scoperta di tre eccellenze del design italiano: Paola Sorio

Design Atelier, Conte Casa e Kindof

Discovering three Italian design excellences: Paola Sorio Design Atelier, Conte Casa and Kindof

112.

112.LETTERE AL GIARDINO di Marco Fraschini

L’estate fa dimenticare le altre stagioni con il suo calore, con quel verde che sembra rinnovarsi senza crescere. Summer makes you forget the other seasons with its warmth and greenery that seems to renew itself without growing

114. GIARDINI DEL CUORE.

DOVE IL TEMPO È SOSPESO

Nella campagna reggiana, un giardino dell’800 è ri orito grazie a Cristina e Silvia Crotti

Where time stands still. In the Reggio Emilia countryside, a nineteenth-century garden has been restored to its former glory thanks to the aesthetic vision and passion for roses of Cristina and Silvia Crotti

134.GARDEN INSIDER

134.

Alla scoperta di Vivai Cucco, eccellenza del vivaismo italiano. Discover Vivai Cucco, excellence in Italian nursery gardening

140. FOOD

Ogni due anni, la raccolta del Pistacchio rappresenta per Pistì e tutta Bronte un momento di festa e operosità

Every two years, the pistachio harvest is a time of celebration and hard work for Pistì and the entire town of Bronte

142.LA DONNA DI FIORI di Elisabetta Margheriti

Il genere Brugmansia appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è originario delle regioni tropicali dell’America meridionale dove le specie spontanee crescono in ambienti umidi e temperati. e genus Brugmansia belongs to the Solanaceae family and is native to the tropical regions of South America, where wild species grow in humid, temperate environments

EDRA

Composizione outdoor con poltroncine A’mare e tavoli bassi della collezione

Veronica di Jacopo Foggini abbinati a divano Standard di Francesco Binfaré nella

Tendenze OUTDOOR

versione Every Stone: una materia tridimensionale e irregolare, che esalta le variazioni di tonalità tipiche del marmo, resistente alla luce e agli agenti atmosferici.

Foto di Pietro Savorelli

Outdoor set with A’mare armchairs and low tables from the Veronica collection by Jacopo Foggini combined with the Standard sofa by Francesco Binfaré in the Every Stone version: a three-dimensional, irregular material that enhances the variations in tone typical of marble, resistant to light and atmospheric agents.

A CURA DI TOMMASO SANTI
Photo by Pietro Savorelli

1.

TALENTI

Collezione Flow di Ludovica Serafini + Roberto Palomba con cuscini avvolgenti, abbinati a tessuti a righe dal forte valore decorativo. La struttura in alluminio verniciato a polvere si integra alle fasce di legno dalle sinuose raggiature e ai tessuti che ricreano l’effetto di un ricamo.

The Flow collection by Ludovica Serafini + Roberto Palomba features enveloping cushions paired with highly decorative striped fabrics. The powder-coated aluminium frame blends seamlessly with the sinuous wooden slats and fabrics that recreate an embroidered effect.

2. ARREDO3

Aura è una cucina outdoor dal design essenziale, compatta, duratura e realizzata con materiali sostenibili, riciclati o riciclabili.

Aura is an outdoor kitchen with a minimal design, compact, durable and made from sustainable, recycled or recyclable materials.

3. KE

Quad è una tenda a bracci dalle linee essenziali, personalizzabile con un’ampia gamma di tessuti. Design Christian Grande.

Quad is an open awning with minimal lines, customisable with a wide range of fabrics. Design by Christian Grande.

e il calore del legno scelto per i mobili sospesi, che alleggeriscono la composizione. Piastrelle effetto pietra rivestono pavimenti e pareti, rafforzando la continuità visiva e la coerenza materica dello spazio. Il tutto restituisce una visione d’insieme improntata a una semplicità mediterranea colta e materica. Nelle camere il bianco è protagonista assoluto: avvolge le superfici con la leggerezza del lino e la freschezza della calce. La testiera del letto, traforata con un motivo floreale, richiama l’artigianato locale, mentre il copriletto trapuntato reinterpreta i corredi antichi con gusto contemporaneo. Una poltroncina in rattan introduce un accento materico che riconnette lo spazio al paesaggio. Oltre le tende leggere, il verde del giardino, tra bouganville e pietre locali, entra nella stanza come parte dell’arredo. L’illuminazione, discreta e funzionale, accompagna lo spazio con punti luce minimali. Ogni dettaglio racconta una visione dell’abitare mediterraneo, fatta di luce, materia e silenzio.

La terrazza segna la continuità tra interno e paesaggio, prolungando lo spazio abitativo nel verde del giardino. Protetta da un pergolato in legno grezzo, si apre su un ampio tavolo in legno massello, dalle venature vive e irregolari. Sopra il tavolo, grandi lampade in fibra naturale scandiscono lo spazio dall’alto, diffondendo una luce calda che nelle sere d’estate crea un’atmosfera raccolta ma aperta. Ogni

In questa pagina, in alto, ancora la cucina. Qui a sinistra e nella pagina di destra, in alto, altre viste del living. Sulla sinistra, dietro al divano, la scalinata che conduce alla zona notte

On this page, above, the kitchen again. On the left and at the top of the right-hand page, there are more views of the living room

On the left, behind the sofa, is the staircase leading to the sleeping area

In questa pagina, in basso a destra, il grande schermo TV incastonato in una nicchia scolpita come fosse modellata dal vento, circondata da forme fluide e da una muratura levigata con finitura materica chiara. Due mensole in legno massello, lunghe e irregolari, ne seguono l’andamento sinuoso con un gesto artigianale. In basso a sinistra, gli architetti Andrea Attolini e Stefano Amodio, autori del progetto, ritratti nel living space

On this page, below on the right, the large TV screen is set in a carved niche that looks as if it has been shaped by the wind, surrounded by fluid shapes and smooth masonry with a light textured finish

Two long, irregular solid wood shelves follow its sinuous shape with a handcrafted touch. Below the left, architects Andrea Attolini and Stefano Amodio, the designers of the project, are pictured in the living space

UN EQUILIBRIO SILENZIOSO

Lo studio Westway Architects ha rmato il progetto de Il Casale Celato, immerso nell’entroterra di Capalbio.

Un intervento sartoriale che ha reinterpretato la tradizione rurale toscana con leggerezza e rigore per creare una perfetta fusione tra architettura e paesaggio

FOTO DI SERENA ELLER & FRANCESCO MARANO
TESTO DI ALESSIA UDA

In queste pagine, la zona living si apre su grandi vetrate che inondano gli spazi di luce. Il divano rivestito in tessuto Dedar, accompagnato da cuscini Elitis, si affianca alla Eames Lounge Chair di Vitra nei toni chiari, mentre al centro il coffee table in ferro e travertino della collezione 21st Century di

Pelizzari Studio dialoga con i tavolini laccati color acqua e un tappeto berbero in bianco e nero. A parete, l’opera-specchio di Sabine Marcelis riflette il verde esterno, amplificando la luminosità. A completare la scena, il mobile bisellato in teak su cui poggia la lampada Taccia di Flos.

On these pages, the living area opens onto large glass windows that flood the spaces with light. The sofa upholstered in Dedar fabric, accompanied by Elitis cushions, stands alongside the Eames Lounge Chair by Vitra in light tones, while in the centre, the iron and travertine coffee table from the 21st Century collection

by Pelizzari Studio dialogues with the water-coloured lacquered side tables and a black and white Berber rug. On the wall, the mirror artwork by Sabine Marcelis reflects the greenery outside, amplifying the brightness. Completing the scene is the bevelled teak cabinet on which rests the Taccia lamp by Flos.

prosecuzione coerente degli altri ambienti. L’ingresso è pensato come dichiarazione d’intenti: la consolle in ferro e vetro retrolaccato e la parete bisellata, entrambi su disegno dello studio, introducono alla sobrietà materica dell’abitazione. Completano il racconto la lampada Taccia di Flos, le applique scultoree, il lampadario di Viabizzuno e i vasi Spaghetti di Gaetano Pesce. Il living è scandito da pezzi selezionati con cura: il grande divano rivestito in tessuto Dedar, i cuscini Elitis, la Lounge Chair di Vitra in pelle bianca, i tavolini laccati color acqua, il coffee table in ferro e travertino della collezione 21st Century di Pelizzari Studio, le poltrone anni ’50 rivisitate e il tappeto berbero bianco e nero. A parete, l’opera-specchio di Sabine Marcelis riflette la natura e amplifica la luminosità. Nella zona pranzo, sedute dalle forme organiche, come le iconiche Panton Chair attorno al tavolo da pranzo in legno massello, si inseriscono in spazi ariosi, dove le grandi aperture incorniciano il verde del giardino come quadri viventi. Le verande che si sviluppano attorno alla casa diventano un’estensione naturale della zona giorno. Gli arredi Kettal, divani, poltrone e tavolini dalle forme morbide, sono avvolti da tende leggere e protetti da schermature in teak, che disegnano ombre dinamiche sulle superfici e accompagnano il ritmo delle ore. I toni neutri, i grigi caldi e i bianchi vellutati si alternano a tocchi d’azzurro che richiamano il cielo limpido e la spuma del mare, mentre il verde del giardino, filtrato dalle vetrate, diventa parte attiva del progetto. In questo gioco calibrato tra dentro e fuori, luce e ombra, pieno e vuoto, la casa si lascia attraversare dalla natura, rispecchiando la sua atmosfera rarefatta e luminosa in ogni ambiente, come se l’architettura stessa respirasse insieme alla natura. Ogni scelta, dalla disposizione degli ambienti alla selezione dei materiali, è stata guidata da una precisa intenzione progettuale: creare una casa che fosse al tempo stesso rifugio e narrazione, memoria e presente. La luce naturale diventa materia primaria, filtrata con grazia da tende mobili, riflessa dalle superfici chiare, assorbita dai legni caldi. Nelle camere da letto, la semplicità è tradotta in comfort raffinato. I letti, rivestiti con tessuti dai toni neutri, si appoggiano a pareti interamente rivestite in teak, mentre i cuscini in lino e cotone biologico, firmati Designs of the Time, rafforzano l’identità di una casa pensata per accogliere, respirare, durare nel tempo.

Anche nei bagni, il dialogo tra materiali prosegue con coerenza: marmo, pietra, legno e vetro si incontrano in una composizione elegante ma funzionale. La doccia, concepita come un cubo trasparente, non nasconde ma rivela: la parete laterale in listelli di teak ne amplifica la verticalità, mentre il cristallo restituisce una sensazione di apertura continua, di immersione nella luce. Le soluzioni tecnologiche, domotica, riscaldamento e raffrescamento a pavimento, aria canalizzata, sono integrate con discrezione. Il comfort resta invisibile, per lasciare spazio alla bellezza della luce, della materia, dell’atmosfera. E così, tra atmosfere rarefatte e materia grezza, questo rifugio sul mare si rivela per ciò che è: un luogo di quiete profonda, in sintonia con il ritmo lento dell’estate e con la memoria affettiva di una villeggiatura senza tempo. l

PROGETTO, NATURA E ARTE

A Saint-Jean-Cap-Ferrat, incantevole località della Costa Azzurra, Jean Mus ha rmato il progetto di un giardino che dialoga in piena armonia con l’architettura, il paesaggio e l’arte contemporanea

FOTO DI PHILIPPE PERDEREAU / TESTO DI ELISABETTA POZZETTI

ARMONIA E AUTENTICITÀ

Progettato dall’architetto Luigi Vietti, il resort Porto degli Argonauti a Marina di Pisticci rappresenta un esempio di perfetta integrazione nel contesto paesaggistico. Per questo è stato determinante l’intervento di garden design firmato Bepi Povia che ha saputo interpretare e assecondare la naturale bellezza del territorio

Il Porto degli Argonauti è una meta off-road per intenditori e conoscitori di un tratto di costa di grande fascino storico e naturalistico che lambisce senza alterarne l’ecosistema la foce del Basento, uno dei grandi fiumi che attraversano la Puglia e la Basilicata, sfociando nel mar Ionio. In un contesto incontaminato fatto di macchia mediterranea, pineta e fine sabbia bianca, il progetto del Resort Porto degli Argonauti di Marina di Pisticci (Matera) è piena e matura espressione delle teorie sviluppate dal suo autore, l’Architetto e Urbanista Luigi Vietti, già ideatore della Costa Smeralda. Per realizzare un buon progetto, infatti, il celebre architetto sosteneva che fosse necessario “capire la natura dei luoghi stessi, il loro carattere e quello della gente che li abita; ciò vuol dire entrare a far parte del loro spirito profondo, l’unico modo per non far violenza quando intraprendiamo il compito di costruire. Non si tratta di copiare forme esteriori, ma di far proprio un modo di sentire, di partecipare a una logica antica che ha sempre saputo, con pochi mezzi, creare bellezza”...

Seguendo questi principi, negli anni 90 Vietti ha così disegnato un complesso articolato di ville, appartamenti, hotel e Marina concepito come un piccolo borgo mediterraneo. Le ville sono disposte in porzioni di petali di rose, in un impianto urbanistico naturale e morbido, con materiali locali come intonaci color terra, pietra a vista, pergolati di legno e giardini mediterranei. L’Hotel esteso come un tempio, il porto raccolto attorno a una piazzetta centrale che invita alla socialità, studiato per dialogare con la costa. La linearità dei pontili termina sempre con linee morbide ed essenziali, rispettando la morfologia naturale del litorale; in ogni elemento, dalla scelta delle cromie all’inserimento nel paesaggio mediterraneo, si respira la filosofia di Luigi Vietti: armonia, autenticità, eleganza discreta. Un intervento così attento al genius loci richiedeva un progetto paesaggistico raffinato e perfettamente armonizzato con il contesto. Per questo motivo l’incarico è stato affidato a Bepi Povia,

FOTO DI FIONA WALKER-ARNOTT

StileDesign

PAOLA SORIO DESIGN

ATELIER

Alcuni pezzi dalle collezioni Paola Sorio Design Atelier. In primo piano, la consolle Diana, con piano in onice bianco dalle linee organiche sostenuto da gambe scultoree realizzate a mano in bronzo fuso. Il modello è abbinato a poltrona Olympia, caratterizzata da uno scenografico schienale in legno di quercia, rivestimento in tessuto bouclé e ottone lavorato a mano. Come in tutti i prodotti delle collezioni Paola Sorio, ogni dettaglio è studiato con la massima cura per diventare protagonista del progetto, come dimostrano gli inserti in ottone lavorato a mano, pensati come piccole opere d’arte. A completare l’ambientazione, vassoi, candelabri e la scultura Venere, tutti realizzati in prima persona da Paola Sorio con la tecnica della fusione di bronzo

Some pieces from the Paola Sorio Design Atelier collections. In the foreground, the Diana console table, with a white onyx top with organic lines supported by sculptural legs handmade in cast bronze. The model is paired with the Olympia armchair, featuring a striking oak backrest, bouclé fabric upholstery and handcrafted brass. As with all products in the Paola Sorio collections, every detail is designed with the utmost care to become the protagonist of the project, as demonstrated by the handcrafted brass inserts, conceived as small works of art. Completing the setting are trays, candlesticks and the Venus sculpture, all created by Paola Sorio herself using the bronze casting technique

L’emozione di un incontro

Le creazioni di Paola Sorio Design Atelier esprimono una visione dell’interior design originale, ricca di qualità tattili, suggestioni visive e cromatiche, tutte da scoprire nel nuovo showroom di Villafranca di Verona

Nel corso degli anni, una raffinata sintesi tra arte, cultura progettuale e alta manifattura ha portato Paola Sorio Design Atelier a creare un ricco catalogo che spazia dai mobili contenitori ai tavoli, dalle poltrone alle sculture d’arredo, ma anche sedute, lampade, specchi e complementi. Ognuna di queste creazioni sfugge a definizioni stilistiche, storiche o

contemporanee, ma esprime una poetica personale e autentica che nasce dalla visione e dalla sensibilità di Paola Sorio, anima creativa dell’Atelier. In un mondo dominato dall’omologazione, “andare contro ogni moda ed esternare la propria interiorità” è il principio che guida ogni scelta della designer. Oggi queste opere hanno trovato un nuovo palcoscenico dove mettersi in mostra: lo showroom di Villafranca, piccola città-gioiello alle porte di Verona che, grazie alla raccolta bellezza della sua architettura, appare come un contesto ideale per accoglierle. Il visitatore può vivere così il piacere di toccare con mano la qualità materica di questi oggetti, di apprezzare la morbidezza e l’equilibrio delle forme, la ricercatezza

In questa pagina e nelle successive, lo showroom di Paola Sorio Design Atelier a Villafranca di Verona

Qui a sinistra, un ritratto di Paola Sorio, anima creativa del brand.

On this page and the following pages, the Paola Sorio Design Atelier showroom in Villafranca di Verona. On the left is a portrait of Paola Sorio, the creative soul behind the brand.

that gives the garden its intimate atmosphere. A pergola, covered with wisteria and climbing roses, offers a glimpse of the pool, discreetly positioned in keeping with the tradition of noble villas. Nearby, a path of boxwoods, clipped into precise geometries of cubes topped by hemispheres, creates a visual axis leading to the pergola. Just beyond, in the heart of the central area, beneath the majestic sequoia, other flowering scenes come into play. Potted roses, including ‘Dark Lady’, a true highlight in full bloom, mingle with hydrangeas, peonies and ground covers, forming a composition that changes with the seasons while retaining its coherence. From here, the garden opens gently towards its most private and secluded area. This space is not accessible, but clearly visible from certain points in the garden and from some of the rooms in the villa. In a well-kept flowerbed dotted with globe-shaped boxwoods, the eye is drawn to a large oak tree. Nestled in its canopy is the undisputed queen of the season: Rosa ‘Paul’s Himalayan Musk’, cascading in soft, fragrant clusters through the branches. Beneath it, a sequence of shrub roses, notably ‘Sally Holmes’, ‘Golden Wings’ and ‘Gertrude Jekyll’, which also appears elsewhere in the garden and is recognised by its heady scent and tightly packed petals, continue that pervasive enchantment that defines the entire garden. The woodland and the old ice house, with its stone battlements, complete the backdrop to this quiet corner. Though not open to visitors, they help create a sense of depth and storytelling. Roses are not merely decorative here: they are a thread that weaves through the garden. They lend their names to some of the villa’s rooms, trace the garden paths, and enrich the narrative. Both heritage and modern varieties are present, including the ones by David Austin, selected for their shape, fragrance and ability to combine the charm of old-fashioned roses with the

In queste pagine, la grande aiuola a prato al centro del cortile, davanti alla villa. Sullo sfondo, la Sequoia sempervirens svetta dietro due Trachycarpus fortunei, vasi in terracotta, rose e statue definiscono i margini dello spazio e accompagnano lo sguardo verso il bosco

On these pages, the large lawn bed at the centre of the courtyard, in front of the villa. In the background, the Sequoia sempervirens rises behind two Trachycarpus fortunei, while terracotta pots, roses and statues mark the edges of the space and draw the eye towards the woodland

PASSIONE PER IL VERDE

Vivai Cucco è un punto di riferimento per la realizzazione di progetti paesaggistici pubblici e privati, in tutta Italia. Questo grazie a una importante esperienza agronomica e progettuale messa al servizio della cultura del giardino

Vivai Cucco è oggi riconosciuto come uno dei poli più attrezzati e strutturati del Sud Italia per la fornitura di piante e servizi per il verde. Un’impresa di successo, fondata a Gravina di Puglia da Antonio Cucco, agronomo e imprenditore, che unisce competenze botaniche, visione strategica e passione per il paesaggio. “Quello che faccio oggi”, spiega Antonio Cucco, “deriva dalla mia famiglia, che mi ha insegnato a lavorare con rigore, senza improvvisare. Mi piace osare, anche se non faccio mai salti nel vuoto: ogni intuizione è fondata sulla conoscenza”. Dal 2009 a oggi l’azienda ha continuato a espandersi e rinnovarsi e oggi propone un assortimento vasto e specialistico che spazia da arbusti sempreverdi a erbacee perenni, alberi e varietà mediterranee. Accanto alla produzione, si sviluppano anche le infrastrutture tecniche e logistiche, con attrezzature all’avanguardia e una rete solida di collaboratori.

In pochi anni Vivai Cucco si è così affermato come realtà di riferimento per progettisti, architetti del paesaggio e committenti pubblici e privati, grazie alla sua capacità di offrire non solo piante, ma soluzioni integrate, consulenze mirate e supporto tecnico in tutte le fasi progettuali. L’azienda ha affrontato anche sfide complesse come quella dell’Acquedotto Pugliese, dove Cucco ha introdotto un’innovazione radicale: trapiantare ulivi fuori dal periodo di riposo vegetativo. “1.000 piante, 98% di attecchimento. Tutti mi contestavano, ma l’esperienza in campo ha confermato la mia intuizione.” Un approccio fondato sulla sperimentazione, che supera il dogma accademico in nome dell’osservazione viva e del metodo. È in questo contesto di continua evoluzione che è nato un nuovo ramo operativo: la Garden Design, società interna dedicata allo studio agronomico a supporto a landscape designer e paesaggisti nella progettazione e realizzazione di parchi e giardini. Con tutte queste specializzazioni, Vivai Cucco lavora oggi principalmente su due fronti: da un lato le grandi commesse pubbliche, dall’altro i progetti privati di giardini e masserie, in cui l’azienda si affianca a paesaggisti e garden designer come indispensabile

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